Efficienza Energetica Focus 20/2017
Finanziare l’efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione Gabriele Susanna
L’Autore Gabriele Susanna è Direttore Efficienza ed Energia Termica GSE.
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Finanziare l’efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione Gabriele Susanna
Il presente contributo ha la sua origine nell’intervento che Gabriele Susanna ha pronunciato durante il convegno “Sviluppo Economico ed Efficienza 4.0 Mondo industriale e Pubblica Amministrazione: obiettivi di crescita per le imprese di Confindustria” tenutosi a Firenze, il 29 settembre 2017.
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Efficienza 4.0 e PA Qualche dato. Il consumo di energia primaria in Italia nel 2015 è stato pari a circa 150 Mtep, 116 Mtep energia finale. Di essi, il calore rappresenta la quota più importante, pari a circa 45% del totale. Il settore a più alto consumo è quello dei trasporti, pubblici e privati, con una quota pari al 34% del totale, seguito da residenziale e industria. I servizi e la Pubblica Amministrazione rappresentano il 13%. Elettrico
Calore
Trasporti
Totale
Residenziale
5%
23%
-
28%
Servizi
7%
6%
-
13%
Industria
8%
14%
-
22%
Trasporti
1%
-
33%
34%
Altro
-
2%
1%
3%
Totale
21%
45%
34%
100%
Tabella 1. Consumi finali di energia (% sui consumi totali). Fonte SEN 2017 È evidente che per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica posti dalla SEN, la Pubblica Amministrazione gioca un ruolo chiave. Allo scopo di dare avvio a interventi di efficientamento sono stati messi in campo diversi dispositivi finanziari (Tabella 2) dedicati al settore pubblico. Alcuni sono gestiti dal GSE come i PREPAC (in collaborazione con ENEA), il Conto Termico e i Certificati Bianchi; altri fanno riferimento a strumenti come i Fondi del bilancio dello Stato, quelli di rotazione e i mutui agevolati e, infine i diversi fondi strutturali europei (PON e POR). Osservando i dati relativi ai primi due si nota che la Pubblica Amministrazione dimostra grande interesse per i PREPAC, il Programma che finanzia il 100% delle spese sostenute per interventi di efficienza energetica. Nelle call 2014 e 2015 sono stati ammessi al Programma 68 progetti per un valore di circa 73 milioni
Focus n. 20/ 2017 - Efficienza Energetica
Figura 1. Obiettivi di risparmio dei consumi finali mediante politiche attive [Mtep]. Fonte: elaborazione GSE su dati da SEN 2017 * Differenza tra risparmi annuali nei consumi finali da conseguire al 2020 (con misure nel periodo 2011-2020) e quelli conseguiti al 2016. ** Prime ipotesi obiettivi di risparmio annuale nei consumi finali da conseguire al 2030 con misure nel periodo 2020-2030 (elaborazioni preliminari, non contenute nella SEN in consultazione). di euro (attualmente in fase realizzativa). In quelle del 2016 e 2017 (in via di finalizzazione) sono state presentate rispettivamente 89 e 83 proposte progettuali, per un importo complessivo richiesto al Programma pari a circa 180 milioni di euro. Generalmente le richieste di finanziamento riguardano infrastrutture di una certa entitĂ , come caserme o scuole di addestramento dei diversi corpi civili e militari dello Stato, per esempio. Una maggiore semplificazione nel meccanismo di finanziamento ha dato il via a una progressiva crescita di interesse della Pubblica Amministrazione nei riguardi del Conto
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Focus n. 20/ 2017 - Efficienza Energetica
Termico. Infatti, dopo l’ultima revisione (D.M. 16 febbraio 2016), il Conto Termico ha mostrato una performance migliore rispetto al periodo precedente, facendo segnare un +81% di domande nel 2016 rispetto al 2015, con i primi dati sul 2017 comunque positivi. Inoltre, nel periodo 2013-2017 il meccanismo ha finanziato oltre 2.200 progetti di riqualificazione energetica degli immobili della Pubblica Amministrazione centrale e periferica per un importo complessivo di incentivi erogati dal GSE di oltre 30 milioni di euro. Strumenti di grande potenzialità che, tuttavia, avrebbero bisogno di alcune migliorie – di natura semplificatoria – per essere utilizzati con maggiore fluidità e frequenza dalle amministrazioni pubbliche. Una questione di primaria importanza, perché spesso ingenti risorse finanziarie rimangono inutilizzate propria a causa di un’eccessiva difficoltà o complicazione nell’iter che conduce alla programmazione e alla realizzazione dell’intervento e all’ottenimento del finanziamento. Le aree più deboli dove si auspicano miglioramenti riguardano la programmazione e la progettazione tecnica e finanziaria degli interventi e la gestione dell’iter amministrativo e dell’esecuzione degli stessi. Ciò che si richiede è, primo, il potenziamento di competenze specifiche tecnico e finanziarie, una maggiore conoscenza degli strumenti finanziari utilizzabili e dei modelli di partenariato da attivare con soggetti privati, anche in funzione dell’eventuale necessità di compartecipazione privata al finanziamento dei progetti. Secondo, si spinge per una migliore conciliazione dei tempi legati ai processi amministrativi e le scadenze previste per l’erogazione degli incentivi. La Strategia Energetica Nazionale (SEN) prevede nuove linee di azione per facilitare gli interventi di efficientamento energetico nella PA. Tra di esse si prevedono: 1. il massimo impegno per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare pubblico, allo studio la specializzazione del Conto Termico per il settore pubblico 2. una semplificazione del processo di acquisto di beni e servizi energetici per la PA 3. delle deroghe alle regole di contabilizzazione del debito pubblico nel caso di interventi di efficienza energetica della PA 4. dei contatti EPC dedicati 5. la revisione degli strumenti di incentivo esistenti per agire più efficacemente sui centri di consumo con ritorno positivo: illuminazione pubblica e misure di mobilità urbana locale 6. delle nuove misure comportamentali per incrementare conoscenza e consapevolezza degli attori coinvolti
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Gli strumenti gestiti dal GSE Prepac (insieme ad ENEA)
Conto Termico
• Programma riservato alla PA • Incentivo diretto centrale • Interventi su involucro edifici • Incentivo diretto • Interventi sugli impianti • Interventi su involucro edifici e termici a FER o ad alta impianti efficienza
Certificati bianchi
• Strumenti di mercato • Tutte le tipologie di intervento per efficienza energetica (industriale, civile, illuminazioni trasporti)
Altri strumenti di finanziamento con componenti di efficienza Fondi del bilancio dello Stato
• Fondi per la conservazione del patrimonio culturale • Fondi per la manutenzione del patrimonio demaniale • Fondi per le strutture sanitarie •Etc.
Fondi di rotazione mutui
Fondi strutturali declinati su 11
agevolati
PON e 21 PSR (sviluppo rurale)
• Es. Fondo nazionale per l’efficienza (2014), Fondo Kyoto (2006) • Mutui BEI • Mutui CDP • Etc.
• Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) • Fondo sociale europeo (FSE) • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
Tabella 2. Dispositivi finanziari dedicati al settore pubblico per l’efficientamento energetico In questo senso il GSE può sostenere questo processo semplificatorio e di supporto attraverso tre tipi di azione. La prima è lavorare con i “soggetti moltiplicatori”, ovvero i soggetti istituzionali che possono fare da leva per gli interventi di efficienza e l’uso degli incentivi. La seconda è supportare le singole amministrazioni per l’identificazione delle soluzioni tecniche più efficaci e degli strumenti di finanziamento disponibili. Terza e ultima è operare capillarmente attraverso iniziative quali il nuovo Progetto Sostenibilità in Comune, lanciato dal GSE [video].
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FOCUS 20/2017 - EFFICIENZA ENERGETICA
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