L’analisi del contesto per una rete di comunicazione adeguata Arturo Macario
La realizzazione di un’infrastruttura di rete di comunicazione non può prescindere dal contesto morfologico e dalle caratteristiche costruttive degli edifici. Un lavoro di analisi è fondamentale per arrivare alla definizione di scelte architetturali atte a massimizzare l’efficienza della rete e il funzionamento del concentratore. Non sempre, infatti, i siti in cui sono installati i meter o i sensori sono siti ottimali; ve ne sono alcuni particolarmente ostici come nicchie di cemento o metallo, rientranze e sottoscala, dove, altre frequenze Sub GHz diverse da 169 MHz, risentirebbero particolarmente dell’attenuazione di penetrazione. Inoltre, può accadere che le location a disposizione dell’utility dove installare i concentratori non siano baricentriche rispetto alle aree di installazione dei contatori. Per risolvere queste criticità, Urmet ha individuato diverse soluzioni che possano aumentare l'area di copertura oltre che gestire contemporaneamente servizi diversi. Il concentratore infatti, fin dai primi progetti pilota, è stato conce-
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pito come un apparato di rete capace di gestire non unicamente reti di Meter Gas ma anche altre soluzioni di Smart City. Per fare questo, il concentratore è stato progettato con un cluster di diversi moduli radio (fino a 4) in modo da consentire più modalità funzionali. Da una parte, è possibile lavorare in modalità isocanale con antenne che abbiano delle caratteristiche propagative differenti, ad esempio una omnidirezionale e più direttive, in
modo da ottimizzare la copertura in quei casi in cui i meter/sensori siano installati in aree non omogenee, oppure poter operare su canali differenti, quindi minimizzando possibilità di collisioni nel caso di un numero elevato di meter sottesi allo stesso concentratore ed infine può essere utilizzato per poter gestire servizi diversi (gas, acqua, elettricità, sensori) su canali diversi (un canale dedicato per modulo radio). Nel caso in cui esista la possibilità di posizionare le antenne ad altezze anche superiori ai 25 mt. è inoltre possibile remotizzare il modulo radio in quota senza generare alcuna perdita della sensibilità, facilitando la gestione e la sicurezza del concentratore per attività di manutenzione installando questo apparato dove può essere facilmente accessibile. Nell’immagine seguente si può vedere come l’infrastruttura di rete Urmet formata sia da apparati (concentratore, repeater 868/169) che piattaforme di gestione (Network Supervisor) sia in grado di porsi come gestore di più servizi legati al mondo metering ma non solo (Waste, Parcking, Lighting, ecc.)
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Secondo l'esperienza maturata, i sistemi di trasmissione nella banda a 169 MHz sono particolarmente indicati: a) in ambito metering (non solo gas ma anche acqua, teleriscaldamento, etc.) e in generale per tutti i sistemi (es. monitoraggio ambientale, Waste Management, etc.) dove sono previste acquisizione dati giornaliere (1 o 2 trasmissioni ogni 24 ore) b) in quei contesti installativi ostici (sottoscala, nicchie metalliche, etc.) dove sono richiesti payload utile e troughput tali da permettere uno scambio bidirezionale di informazioni aggiuntive (es. dati di consumo storici), comandi di configurazione e aggiornamento FW Over the Air (il protocollo WMBus 169 Mhz prevede un payload utile di circa 200 byte e throughput di 4800 bps; altre tecnologie LPWAN, per avere range di copertura paragonabili, utilizzano throughput limitati a 100-300 bps e payload utile di poche decine di byte).
L’autore Arturo Macario è General Manager di Urmet TLC Arturo.Macario@urmet.it
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