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Sono un ragazzo laureato in architettura costruzione città al Politecnico di Torino. Nel corso di questi anni ho sviluppato un metodo progettuale completo a partire da progetti di natura differente; dal restauro fino all’allestimento museale, passando per masterplan a scala territoriale, interior design, progettazzione paesaggistica, arredo urbano ed edilizia pubblica e privata. Oltre all’’architettura sono appassionato di fotografia e graphic design.
3931121118
enrico.massetani@hotmail.it
03/07/1998 Pinerolo(TO)
Via Del Giardino 8 Frossasco (TO)
Architettura costruzione città, Politecnico di Torino 110/110
Liceo artistico, architettura, I.I.S M.Buniva Pinerolo 85/100
@art.by.mas (fotografia)
Photoshp
Autocad Indesign
Oltre alla capacità di utilizzo dei seguenti programmi uno dei miei punti di forza è il disegno a mano liberà, strumento a mio avviso fondamentale nelle prime fasi creative della progettazione; abilità che trasferisco anche nel mondo digitale attraveso l’utilizzo della tavoletta grafica Ho inoltre sempre avuto una propensione alla manualità e al modellismo. Grazie alla mia passione per la fotografia ho sviluppato un attento spirito di osservazione che riporto continuamente nella mia professione di architetto.
Costruire nel costruito
2019 - 2°anno accademico
pagina 6
Riqalificazione urbana di Torino nord
2021 - 4°anno accademico
pagina 12
Una scuola per il comune bellunese
2022 - Futura, bando nuove scuole (PNNR)
pagina 18
Progettare gli in-between spaces
2023 - Tesi di laurea
pagina 24
nuovo involucro accentuazione
Il progetto nasce sulla preesistenza di una vecchia casa di soggiorno costruita tra la fine degli anni 60’ e l’inizio dei 70’ per i dirigenti e gli impiegati della fondazione EMPAIA. Un edificio ormai in disuso da quasi trent‘anni e in pessimo stato di abbandono. L’occasione di dare nuova vita alla colonia ci è stata data dalla associazione Forrest Gump VdA che si occupa del reintegro di persone diversamente abili. Il nuovo edificio oltre ad essere un polo per quest’ultimi ospiterà eventi locali, camere d’albergo e aree ricreative di vario genere. Per ammodernare l’edificio abbiamo rivestito il blocco superiore e dato un nuovo aspetto alle testate e agli spazi interni. Inoltre La collocazione su un pendio poco scosceso, ha permesso una riflessione sul progetto degli spazi esterni, concatenati da un linguaggio che vuole riprendere da un lato la forma curva dell’edificio, dall’altro le curve di livello del terreno.
COLLOCAZIONE
Etroubles - Valle d’Aosta
L’intervento riguarda la riqualificazione urbana dell’area a nord di Torino denominata “Basse di Stura” per la vicinanza all’omonimo torrente. Un area periurbana dall’identità industriale con molteplici criticità: la disomogeneità edilizia e l’nqinamento dell’ ampia area verde, utilizzata in passato come discarica dall’industria pesante e deturpata dalle cave di inerti. Il progetto tenta di incrementare l’attrattivià dell’area insediandovi un grande parco. La vegetazione ha il compito di fitodepurare il terreno inquinato. la strategia progettuale che riguarda il tessuto industriale in attività invece viene risolta attraverso un sistema di passerelle sopraelevate che mette a sistema i vari fabbricati e il arricchisce di servizi ausiliari. Un programma temporale che non stravolge il tessuto esistente (anche in ottica economica) ma lo trasforma a partire da piccoli interventi catalizzatori.
COLLOCAZIONE
GRUPPO
ANNO
CONTESTO
Torino nord ( Basse di Stura)
Enrico massetani
Federico Asinelli
Federico Belfiore
2022
Progetto accademico
Architettura ed economia urbana
Nuovo complesso residenziale MASTERPLAN
Area boschiva attrezzata
Parco botanico
Laghetti di cava (Riqualificati come elementi naturalistici )
Parco agricolo (che accoglie le cascine storiche)
Area industrale
Polo fieristico commerciale
Garantire la privacy
Aree di sosta ombreggiate
Piazze ipogee coperte
Il complesso di uffici con le terrazze della ristorazione
La passerella che incontra il complesso e conduce al parco botanico
Uffici coworking
Attività commerciali
Uffici coworking
Start up
Coworking open space
Sala conferenze
Blocchi funzionali in allineamento alla struttura dell’ex scuola
Il progetto nasce come risposta all’iniziativa del piano nazionale di ripersa e resilienza (PNRR) che intende sfruttare i fondi europei per ammodernare più di 200 scuole in tutta Italia. Tra queste l’Istituto Superiore di Feltre che comprende gli istituti tecnici I.I.S. “L. Negrelli – E. Forcellini” e I.T.C. “A. Colotti” per il quale è prevista la demolizione dell’edificio esistente e la costruzione ex novo. Le richieste della committenza configurano una serie di spazi capaci di funzionare in autonomia quali: palestra, aule, laboratori, mensa, uffici e biblioteca e un parco a servizio della comunità. Poichè il sito è colocato in un area pedemontana è strettamnte richiesto che la nuova scuola abbia un aspetto proprio del territorio montano. Il progetto sviluppato in collaborazione con lo studio Settanta7 e risultato vincitore della prima e seconda fase del bando, si materializza in una serie di blocchi con copertura a falde, legati da uno spazio comune centrale. Gli spazi estrni accolgono invece da un lato il parco pubblico dall’altro le aree sportive.
COLLOCAZIONE
GRUPPO ANNO
Feltre (Belluno)
Enrico massetani
Maria Giulia Milani
Studio Settanta7
2022
Direzione delle falde verso il connettivo centrale
CONTESTO
Futura, bando nuove scuole (PNNR)
In collaborazione con Studio Settanta7
Uffici amministrativi
teatro e spazio di aggregazione laboratorio ordinato
terrazzo e spazio didattico
spazio informale
spazio informale
SEQUENZADI SPAZI INFORMALI
RAPPORTO INTERNO ESTERNO
Proiezione del contesto rurale e urbano all’interno del lotto
Identificazione di 3 fasce con identità differente: boschiva, urbana e mista nel mezzo
Questa ricerca nasce dalla collaborazione con il team di China Room (team di ricerca del Politecnico di Torino) al progetto di rigenerazione urbana dell’ex distretto industriale 3615, in Cina, che attualmente risulta isolato in un contesto rurale e in uno stato di avanzato degrado. Fortunatamente l’area è interessata da un’iniziativa che intende insediare un un parco tematico destinato alla ricerca e innovazione nel campo della sicurezza e gestione di emergenze in diversi ambiti. In poche parole la missione progettuale è quella di fornire una nuova identità ad un luogo, di fatto trasformandolo in uno spaccato urbano all’interno di un’area periurbana cinese. Dalla domanda “qual’è il metodo più attuale per sviluppare un intervento di urbanizzazione?” nasce un progetto alternativo al primo, in grado di leggere lo spazio da un’altra prospettiva: attraverso la lente degli spazi interstiziali, o in beetwen spaces, ponendo quindi particolarea attenzione allo spazio pubblico, al progetto del suolo e alle relazioni con il contesto.
COLLOCAZIONE
Jizhou- Tianjin (Cina)
Spazi buffer che mettono in relazione le 3 fasce
GRUPPO ANNO CONTESTO
Enrico massetani
Federico Asinelli
FedericoBelfiore
2023
Tesi di laurea magistrale
Schema della viabilità
Un singolo sentiero mette in comunicazione aree attrezzate fruibili, attornate dal bosco fitto inaccessibile.
Dorsale di attraversamento pedonale del complesso, accoglie attività pubbliche ed è caratterizzata dal continuo rapporto tra interno ed esterno
Una piastra di copertura continua ingloba i fabbricati preesistenti, si apre in corrispondenza dei grandi alberi che connotano il sito e accoglie attività più riservate.
Frammentazione in fasce Salti di quota Terrazze e terrazzamenti
Tra i temi affrontati nello sviluppo del progetto c’è quello della gestione di grandi spazi aperti. Una delle strategie è quella che vede l’utilizzo del salto di quota per frammentare lo spazio e renderlo a misura d’uomo. Nascono così terrazze, terrazzamenti e spazi ipogei che si configurano come stanze a celo aperto. In questi luoghi si stabilisce inoltre un rapporto tra la natura e il costruito, tra la fascia boschiva e quella di media densità; gli edifici si scompongono e il verde diventa più curato e accessibile, uno scambio reciproco di elementi si materializza in una sorta di sfumatura.
Il rapporto con la preesitenza si traduce in una logica trasformativa piuttosto che nella riscrittura dei luoghi. Nella maggior parte dei casi viene sfruttata la struttura dei manufatti esistenti e le pareti perimetrali in laterizio. Un esempio lo si trova nel corpo principale dell’ex complesso industriale, adeguato per ospitare il polo fieristico e composto da due fabbricati paralleli e tre stecche trasversali.
Gli stand fieristici si sviluppano all’ interno di quest’ultime in un percorso su due livelli. Ogni stecca viene suddivisa in lotti secondo la scansione di pilastri e aperture. Ogni lotto può inoltre assumere differenti configurazioni a seconda delle necessità.
Al culmine delle 3 stecche, lungo il percorso fieristico ci si immette all’interno di uno dei fabbricati più grandi del vecchio complesso. Il capannone in questione si colloca esattamente tra la fascia C e la fascia B diventando un ambiente di dialogo tra le due identità. Un “ibrido”, un ambiente interno circoscritto da delle pareti ma che, attraverso la copertura vetrata e la vegetazione, offre la sensazione di essere in uno spazio esterno. fascia B fascia C
Il tema della flessibilità ricorre frequentemente nel progetto in questione. In questo specifico caso è garantita attraverso un sistema di arredi mobili che consentono di dilatare lo spazio per accogliere eventi di varia natura.
Vetrine prototipi della ricerca
Palcoscenico
Fioriere mobili
Polo fieristico
Centro di ricerca
https://www.behance.net/enricomassetani