100 statistiche per il Paese

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statistiche per il Paese Indicatori per conoscere e valutare



ella vita di tutti giorni, tanto nelle ore che riserviamo al lavoro quanto in quelle che dedichiamo al tempo libero, è sempre più frequente la sensazione di essere sommersi da troppe informazioni. Siamo cresciuti nella convinzione che conoscere è un bene e che chi ne sa di più fa più strada nella vita. Eppure, quello che sperimentiamo non è la sensazione di aver accresciuto le nostre conoscenze, ma quella di essere disorientati. Perché? Fondamentalmente per due gruppi di questioni.

Perché questa pubblicazione

N

1. Ci possiamo fidare dell’informazione che riceviamo? Quando sullo stesso argomento riceviamo più informazioni e da più fonti, come facciamo a sapere di quale ci possiamo fidare? Qual è il dato giusto, o comunque più attendibile? O quello condiviso da più persone? Su quale c’è il consenso degli esperti? 2. E ancora, l’informazione che riceviamo è utile? Ci aiuta a fare scelte migliori, a prendere decisioni con maggiore cognizione di causa, a evitare qualche rischio? Oppure è utile soltanto a chi ce la trasmette, e cerca più o meno consapevolmente di influenzarci, di manipolarci, di far pendere a suo favore il piatto della bilancia? Quanto al primo blocco di domande, è importante sottolineare che l’affidabilità dell’informazione statistica pubblica è garantita da un sistema di controlli di qualità che opera a livello mondiale per il rispetto dei principi generali e dell’insieme di regole – nomenclature, definizioni, classificazioni, schemi di elaborazione – stabiliti e riconosciuti dai principali organismi internazionali, quali la Divisione statistica delle Nazioni Unite, il Fondo Monetario internazionale ed Eurostat. L’osservanza di tali regole e principi nelle diverse fasi di produzione, elaborazione e diffusione dei dati favorisce la comparabilità fra le statistiche dei vari paesi. Si va dunque verso la 100 statistiche per il Paese

creazione e il consolidamento di un linguaggio condiviso nell’ambito del Sistema statistico europeo attraverso la redazione di linee guida, di raccomandazioni e di manuali sulla raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati. La qualità del processo di produzione e delle forme di diffusione garantita da parte dei diversi soggetti gioca, dunque, un ruolo rilevante nel riconoscimento dell’affidabilità delle informazioni statistiche. Il secondo gruppo di quesiti richiede una risposta più articolata. Il punto centrale è che sull’utilità dell’informazione statistica che utilizziamo la risposta finale dipende da noi cittadini, da noi utenti. Le istituzioni statistiche – e l’Istat tra queste – possono mettere a disposizione un insieme sempre più vasto e articolato di informazioni, e contribuire così a una duplice consapevolezza: u la prima è che disporre di più informazioni statistiche ufficiali, prodotte ad esempio dall’Istat, sullo stesso fenomeno non significa che su quel fenomeno esistono più “realtà” in competizione a seconda dell’orientamento politico o ideologico, ma semplicemente che quando se ne vogliono misurare le diverse dimensioni è necessario produrre più dati; u la seconda è che non esiste un’unica misura rappresentativa dello “stato di salute” di un’economia e di una società, allo stesso modo in cui nessuno pensa più che basti misurarsi la febbre per conoscere le proprie condizioni di salute. Occorre una batteria di analisi cliniche in un caso, e di indicatori statistici nell’altro. Questa nuova pubblicazione dell’Istat tende proprio ad offrire, in un’ottica di integrazione, una visione a tutto tondo dei fenomeni osservati/indagati. Lo fa attraverso una selezione di indicatori di sintesi che consentono di cogliere, sotto diversi profili, la collocazione del nostro Paese nel contesto europeo e le sue differenze regionali interne.

Si tratta di un lavoro che certo non sostituisce l’ampia e articolata produzione dell’Istat, ma che sicuramente l’arricchisce con alcune statistiche, aggiornate e puntuali, raccolte in 103 schede e distribuite su 17 settori di interesse – che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, alla qualità della vita, alle infrastrutture, alla finanza pubblica, all’ambiente – e su un focus dedicato ad alcuni servizi essenziali, come l’assistenza domiciliare agli anziani, gli asili nido, lo smaltimento dei rifiuti, la distribuzione dell’acqua. Ogni scheda si articola: in una breve introduzione corredata dalla definizione degli indicatori utilizzati; in un commento sulla posizione dell’Italia nel contesto dell’Unione europea; in una descrizione del fenomeno in Italia e dei più importanti differenziali territoriali; in una lista di fonti e di riferimenti (“per saperne di più”); in grafici e tabelle dedicati alla comparazione internazionale e ai confronti regionali all’interno del Paese. Ove possibile, ogni scheda è corredata da un cartogramma. Tutto ciò rende 100 statistiche per il Paese un prodotto non necessariamente destinato a un pubblico specialistico, ma neanche un mero opuscolo divulgativo. Si tratta, piuttosto, di una pubblicazione rivolta a chiunque si voglia documentare sulla posizione e sulle condizioni del nostro Paese: cittadini, policy maker, operatori economici. Luigi Biggeri Presidente dell’Istat


Macroeconomia

Protezione sociale

Energia

Turismo

Qualità della vita

1 2 3 4 5 6

28 Spesa per la protezione sociale pro capite e in rapporto al Pil 29 Spesa sanitaria pubblica pro capite 30 Tasso di mortalità per malattie cardiocircolatorie 31 Tasso di mortalità per tumori 32 Tasso di mortalità infantile

51 Consumi di energia pro capite 52 Produzione netta di energia elettrica per 10.000 abitanti 53 Bilancio dell’energia elettrica

69 Offerta degli esercizi ricettivi 70 Fruizione degli esercizi ricettivi

85 Speranza di vita libera da disabilità 86 m2 di verde urbano pro capite 87 Persone di 3 anni e più che praticano sport 88 Incidenza della povertà 89 Disuguaglianza nella distribuzione del reddito 90 Autovetture per 1.000 abitanti 91 Ammontare dei depositi bancari pro capite

Tasso di crescita del Pil pro capite Domanda aggregata Produttività del lavoro Tasso di inflazione Indicatori sui finanziamenti per cassa Esportazioni

Finanza pubblica 7

Indebitamento netto e saldo primario in rapporto al Pil 8 Debito pubblico in rapporto al Pil 9 Quota delle unità di lavoro del settore pubblico 10 Incidenza del settore pubblico

Territorio 11 12 13 14 15 16

Dimensione media delle NUTS Densità abitativa Grado di urbanizzazione Quota di territorio montano Superficie forestale Quota di aree protette

Gli indicatori

Popolazione 17 Tasso di variazione medio annuo della popolazione residente 18 Indice di vecchiaia 19 Indice di dipendenza 20 Indice di ricambio della popolazione potenzialmente attiva 21 Tassi di natalità e mortalità 22 Speranza di vita alla nascita 23 Tasso di fecondità totale 24 Quoziente di nuzialità 25 Tassi di separazione e divorzio 26 Tasso migratorio interno, estero e totale 27 Stranieri residenti per 1.000 abitanti

100 statistiche per il Paese

Scienza, tecnologia e innovazione

33 Spesa pubblica in istruzione e formazione in rapporto al Pil 34 Quota di 25-64enni con istruzione secondaria inferiore 35 Tasso di abbandono delle scuole superiori 36 Tasso di scolarizzazione superiore dei 20-24enni 37 Quota di iscritti all’università

54 Spesa per ricerca e sviluppo in rapporto al Pil 55 Brevetti pro capite presentati all’EPO 56 Quota di imprese che hanno accesso alla banda larga 57 Addetti alla ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti 58 Quota di imprese innovatrici 59 Quota di laureati in discipline tecnico-scientifiche

Mercato del lavoro

Trasporti

38 39 40 41 42 43 44

60 Merci trasportate su ferrovia (tonnellate-km) 61 Merci trasportate su strada (tonnellate-km) 62 Veicoli circolanti per km di rete stradale totale 63 Decessi da incidente stradale per milione di abitanti

Istruzione

Tasso di occupazione totale Tasso di occupazione dei 55-64enni Tasso di attività Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile Quota di disoccupati di lunga durata Quota di unità di lavoro irregolari

Strutture produttive 45 Imprese per 1.000 abitanti 46 Quota di lavoratori indipendenti 47 Numero medio di addetti per impresa 48 Turnover lordo e tasso di sopravvivenza delle imprese 49 Competitività di costo 50 Composizione della struttura produttiva

Infrastrutture 64 km di rete autostradale per 1.000 km2 di superficie 65 km di rete ferroviaria per 100 km2 di superficie 66 Volumi di traffico merci e passeggeri dei porti marittimi 67 Potenza degli impianti di generazione di energia elettrica 68 ATM per 100.000 abitanti

Ambiente 71 Spesa consolidata pro capite del settore ambientale 72 Quota dei consumi di energia elettrica da fonti rinnovabili 73 kg di rifiuti urbani inceneriti pro capite 74 Emissioni di CO2 da trasporto stradale 75 Quota di famiglie che dichiarano problemi relativi all’aria 76 Elementi fertilizzanti semplici distribuiti in agricoltura

Sicurezza 92 Delitti per 1.000 abitanti 93 Omicidi volontari per milione di abitanti 94 Problemi prioritari nella percezione del cittadino

Cultura 77 Quota della spesa delle famiglie per consumi culturali 78 Quota di lavoro impiegato nel settore ricreazione e cultura 79 Quota di lettori di libri 80 Quota di lettori di quotidiani 81 Quota di lettori di quotidiani e riviste su Internet 82 Quota di fruitori di Televisione e radio su Internet 83 Quota di visitatori di musei e mostre 84 Quota di addetti del settore editoriale

Focus - Servizi essenziali 95 Quota di giovani che abbandonano prematuramente gli studi 96 Diffusione di asili nido e servizi per l’infanzia 97 Bambini che fruiscono di asili nido e servizi per l’infanzia 98 Anziani che fruiscono di assistenza domiciliare integrata 99 kg di rifiuti urbani pro capite smaltiti in discarica 100 Quota di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata 101 Quota di frazione umida trattata in impianti di compostaggio 102 Efficienza nella distribuzione di acqua per il consumo umano 103 Quota di popolazione equivalente servita da depurazione


Macroeconomia

Le grandezze macroeconomiche sono correntemente utilizzate per dare conto, in maniera sintetica, dello stato di salute e delle capacità di crescita di un’economia. Costituiscono, inoltre, una misura, ancorché parziale e indiretta, del livello di benessere di una comunità nazionale. Le grandezze macroeconomiche presentate in questa sezione sono: il prodotto interno lordo per abitante; la composizione della domanda aggregata (consumi e investimenti); la produttività del lavoro; l’andamento dei prezzi al consumo; il rischio dei finanziamenti e le difficoltà di accesso al credito; le esportazioni. uu Nel 2007 il prodotto interno lordo per abitante italiano è cresciuto dell’1,5 per cento rispetto all’anno precedente. Dal 2000

l’Italia sperimenta un tasso di crescita più modesto di quello medio dell’Unione europea. Le differenze regionali permangono sensibili e il divario del Mezzogiorno con il Centro-Nord si mantiene pressoché invariato. uu La composizione della domanda aggregata – consumi e investimenti – è in Italia allineata alla media europea: circa l’80

per cento delle risorse è destinata ai consumi e il 20 per cento agli investimenti. A livello ripartizionale, tuttavia, emerge l’insufficienza della produzione del Mezzogiorno, dove tutte le regioni (ad eccezione dell’Abruzzo) sono costrette a importare beni e servizi per sostenere i consumi e gli investimenti per una quota del Pil prossima o superiore ai 20 punti percentuali. uu La produttività nazionale per occupato – storicamente simile a quella di Francia e Germania – ha visto il

nostro Paese perdere terreno, nel periodo 2001-2005, nel confronto europeo, con un recupero nel biennio 2006-2007. La crescita modesta del Pil si è accompagnata a una trasformazione profonda del tessuto produttivo ed è stata assorbita per intero dall’espansione dell’occupazione. uu A partire dal 1990 l’indice dei prezzi al consumo in Italia è progressivamente diminuito

(1,8 nel 2007), allineandosi alla media europea, con una ripresa della dinamica inflattiva nei primi tre mesi del 2008.

uu Le principali caratteristiche del mercato finanziario italiano mettono

in luce lo svantaggio del Mezzogiorno. L’insolvibilità delle imprese che sono ricorse al finanziamento bancario è sistematicamente superiore nelle regioni del Mezzogiorno che in quelle del Centro Nord. La maggiore rischiosità si riflette sui livelli dei tassi d’interesse, mediamente superiori di circa un punto percentuale indipendentemente dalla durata del prestito.

uu Nel 2006 l’Italia detiene il 7,9 per cento dei flussi di esportazioni intra-Ue e una quota pari all’11,2 per cento delle esportazioni di paesi Ue verso il resto del mondo. I dati provvisori del 2007 evidenziano una positiva performance dell’export nazionale, cresciuto dell’8 per cento rispetto all’anno precedente.


UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

Il Ilprodotto prodottointerno internolordo lordo(Pil) (Pil)rappresenta rappresentail ilrisultato risultatofinale finale produzionedelle delleunità unitàproduttrici produttriciresidenti. residenti.GeneGenedell’attività dell’attivitàdidiproduzione consideratouna unadelle dellepiù piùimportanti importantimisure misuredella della ralmente ralmenteè èconsiderato ricchezza ricchezzae edel delbenessere benesseredidiununPaese Paeseededè èil ilprincipale principaleindicaindicatore toreutilizzato utilizzatonei neimodelli modellididicrescita crescitaeconomica. economica.AnalogamenAnalogamente,te,il ilPilPilpro procapite capiteè èconsiderato consideratoununindicatore indicatoredel dellivello livellodidi ricchezza ricchezzaindividuale. individuale.LeLeprincipali principalicritiche criticheche chevengono vengonomosse mosse all’utilizzo all’utilizzoesclusivo esclusivodel delPilPilcome comeindicatore indicatoredel delbenessere benessere riguardano riguardanoil ilfatto fattoche chequesto questotrascura trascuraalcuni alcuniaspetti aspettidella dellavita vita economica economicae esociale socialedidifondamentale fondamentaleimportanza, importanza,conteggianconteggiandodosolo sololeletransazioni transazionimonetarie. monetarie. Nel Nel2007 2007il ilPilPilaiaiprezzi prezzididimercato mercatoconcatenato concatenatoininItalia Italiaè ècrecresciuto sciutorispetto rispettoall’anno all’annoprecedente precedentedell’1,5 dell’1,5per percento. cento.

vergenza vergenzanella nellacrescita crescitaregionale: regionale:i dati i datidel delperiodo periodo2001-2006 2001-2006 indicano indicanoche cheil ildivario divariodidicrescita crescitatratrail ilCentro-Nord Centro-Nordededil ilMezMezzogiorno zogiornoè èmolto moltocontenuto, contenuto,non nonconsentendo consentendoquindi quindididiridurre ridurre distanzatratraleleregioni regioniininritardo ritardodidisviluppo sviluppoe equelle quellepiù piùricriclaladistanza che. che.LaLaProvincia Provinciaautonoma autonomadidiBolzano, Bolzano,lalaValle Valled’Aosta d’Aostae elala Lombardia Lombardiadetengono detengonolelequote quotepiù piùelevate elevatedel delPilPilpro procapite capitenel nel 2006 2006 (superiori (superiori aiai 27.000 27.000 euro euro per per abitante), abitante), seguite seguite dall’Emilia-Romagna dall’Emilia-Romagnae edal dalLazio Lazio(oltre (oltre25.000 25.000euro europer perabitanabitante). te).LaLaregione regionecon conPilPilpro procapite capitepiù piùbasso bassoè èlalaCampania Campania (poco (pocopiù piùdidi13.700 13.700euro europer perabitante), abitante),preceduta precedutadadaCalabria Calabriae e Puglia Puglia(che (chenon nonraggiungono raggiungonoi 14.000 i 14.000euro europer perabitante). abitante). PilPilpro procapite capiteaiaiprezzi prezzididimercato mercatoper perregione regione– –Anno Anno2006 2006 (numero (numeroindice indiceItalia=100) Italia=100)

100 statistiche per il Paese

Anno2006 2006 Anno

Variazionepercentuale percentuale2000-2006 2000-2006 Variazione

100 100 9090

60.000 60.000

8080

50.000 50.000

7070 6060

40.000 40.000

5050

30.000 30.000

4040 3030

20.000 20.000

2020

10.000 10.000

1010 00

Fonte:Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte:

procapite capite– –Anni Anni2000-2006 2000-2006(valori (valoriinineuro euroconcatenati concatenatie evariazioni variazionipercentuali percentualiannue) annue) PilPilpro

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

LeLeregioni regionidel delMezzogiorno Mezzogiornopresentano presentanolivelli livellidel delPilPilpro procapite capite nettamente nettamenteinferiori inferioririspetto rispettoa aquelli quellidel delCentro-Nord. Centro-Nord.Inoltre, Inoltre,a a differenza differenzadidiquanto quantoavviene avvieneininEuropa, Europa,ininItalia Italianon nonc’è c’èconcon-

2000 Anno2000 Anno

a si r i a I A i a ro a ia a zia io to ia ia ia ia a lt a lo ia ia ia ia ia ia ia o rg nd a s st arc ve elg Un i nd an anc ag n T AL rec Cip ven Ce c Ma gal ton h er cch uan t to n lo n an lgar I la rm Fr o Es ng va B o p bu Irla i B Au im S G it Le Po om u o a t l n r L S i B n F Ge S l ic U Slo R an es em Po b eg D ss Pa R ub Lu ep R

Il IlPilPilutilizzato utilizzatoper perl’analisi l’analisidei deidati datiregionali regionaliè èmisurato misuratoaiaiprezzi prezzi didimercato, mercato,cioè cioèalalvalore valorealalquale qualei beni i benivengono vengonoscambiati scambiatisul sul mercato. mercato.Inoltre Inoltreè èvalutato valutatoa aprezzi prezzicostanti: costanti:lalavalutazione valutazionea a prezzi prezzicostanti costantipermette permettedidiisolare isolarelalavariazione variazionedei deivolumi volumidalla dalla variazione variazionedei deiprezzi, prezzi,consentendo consentendodidimisurare misurarelalacrescita crescitaecoeconomica nomicaindipendentemente indipendentementedall’influenza dall’influenzamonetaria; monetaria;nello nellospespecifico cificolalatecnica tecnicatramite tramitelalaquale qualevengono vengonocalcolati calcolatii ivalori valoricocostanti stanti è è il il concatenamento concatenamento attraverso attraverso gligli indici indici didi tipo tipo Laspeyres. Laspeyres. Nei Neiconfronti confrontieuropei europeiè èstato statoutilizzato utilizzatoil ilPilPilmisurato misuratoininparità paritàdidi potere potered’acquisto d’acquisto(Pil (Pilininppa), ppa),che checonsente consentelalaconfrontabilità confrontabilità internazionale, internazionale,ininquanto quantoviene vienedepurata depuratal’influenza l’influenzadei deidiffedifferenti rentilivelli livellidei deiprezzi prezzinei neivari varipaesi. paesi.

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

70.000 70.000

00

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Nell’ambito Nell’ambitodei deipaesi paesiUe27, Ue27,emerge emergeuna unatendenza tendenzaalla allaconverconvergenza genzanella nellacrescita crescitaeconomica: economica:i ipaesi paesiche chepartono partonodadaunun livello livellodel delPilPilpro procapite capiteininppa ppapiù piùbasso, basso,sono sonoquelli quelliche checrecrescono sconodidipiù piùe eviceversa. viceversa.Nel Nel2000 2000il ilPilPilpro procapite capiteininppa ppaitaliaitalianonosisicollocava collocavaalaldidisopra sopradella dellamedia mediadei deiPaesi PaesiUe15 Ue15e edella della Francia. Francia.Tuttavia, Tuttavia,lalacrescita crescitaeconomica economicasperimentata sperimentatadal dalnonostro stroPaese, Paese,lalapiù piùbassa bassad’Europa, d’Europa,hahacomportato comportatoche chenel nel2006 2006 l’Italia l’Italiasisitrovi trovialaldidisotto sottodella dellamedia mediaUe15, Ue15,e eanche anchedidiquella quella Ue25, Ue25,posizione posizionecondivisa condivisacon conPortogallo Portogalloe eGrecia Grecia(che (cheperò peròsisi collocavano collocavano alal didi sotto sotto dei dei valori valori medi medi già già nel nel 2000). 2000). Nell’intervallo Nell’intervalloconsiderato, considerato,oltre oltrealle allecrescite cresciteconsistenti consistentiche che caratterizzano caratterizzano lala generalità generalità dei dei paesi paesi didi nuovo nuovo ingresso, ingresso, all’interno all’internodell’Ue15 dell’Ue15sisidistinguono distinguonoleleperformance performancedidiGrecia Grecia (43,8), (43,8),Irlanda Irlanda(37,3) (37,3)e eSpagna Spagna(33,5); (33,5);quest’ultima quest’ultimanel nel2006 2006haha superato, superato,anche ancheseseleggermente, leggermente,l’Italia l’Italianel nellivello livellodel delPilPilpro pro capite capiteininppa. ppa.

procapite capiteininparità paritàdidipotere potered'acquisto d'acquistonei neipaesi paesiUe Ue– –Anni Anni2000 2000e e2006 2006(valori (valoriinineuro euroe evariazioni variazionipercentuali) percentuali) PilPilpro

bu rg o Pa Irla es nd iB a as s A i D u st an ri im a ar ca Sv ez B ia R eg elg no io U Fi nito nl an G er dia m an Fr ia an Sp cia ag na IT AL G IA re ci a C R ep S ipro ub lov bl en ic a ia Ce ca P o Ma l rto t a ga Es llo to U nia ng Sl h e ov ria ac c Li h ia tu an Le ia t to n Po i a lo R nia om a Bu n ia lg ar ia

Crescita Crescitadebole deboleeedivario divarioterritoriale. territoriale. Convergenza Convergenzatra trapaesi paesiUe Ue

Lu ss em

Macroeconomia Tasso di crescita del Pil pro capite

1

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali

Fonti Fonti

x xIstat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x xIstat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali Siti Sitiinternet internet x xhttp://www.istat.it http://www.istat.it x xhttp://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

Euroconcatenati concatenati Euro

Piemonte Piemonte Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Valle Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

23.361 23.361 27.077 27.077 27.452 27.452 21.264 21.264 27.201 27.201 28.506 28.506 25.931 25.931 24.843 24.843 23.101 23.101 26.850 26.850 22.763 22.763 20.106 20.106 20.898 20.898 24.096 24.096 18.177 18.177 15.308 15.308 13.191 13.191 13.825 13.825 14.670 14.670 13.020 13.020 13.480 13.480 15.861 15.861 25.634 25.634 25.608 25.608 22.938 22.938 24.819 24.819 13.963 13.963 20.917 20.917

Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali Fonte:

2000 2000

2006 2006 23.284 23.284 27.560 27.560 27.429 27.429 21.245 21.245 26.345 26.345 27.840 27.840 24.911 24.911 24.994 24.994 24.040 24.040 26.344 26.344 23.307 23.307 20.224 20.224 21.675 21.675 25.131 25.131 17.616 17.616 15.942 15.942 13.727 13.727 13.979 13.979 15.247 15.247 13.797 13.797 14.091 14.091 16.488 16.488 25.636 25.636 25.520 25.520 23.714 23.714 25.026 25.026 14.414 14.414 21.307 21.307

Variazionipercentuali percentualiannue annue Variazioni 2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

0,8 0,8 1,9 1,9 1,6 1,6 3,1 3,1 -1,3 -1,3 -2,4 -2,4 -0,2 -0,2 0,3 0,3 2,8 2,8 0,8 0,8 2,3 2,3 2,6 2,6 1,9 1,9 2,0 2,0 0,9 0,9 1,5 1,5 3,4 3,4 1,8 1,8 0,0 0,0 3,4 3,4 3,0 3,0 2,1 2,1 1,6 1,6 0,6 0,6 2,1 2,1 1,4 1,4 2,5 2,5 1,7 1,7

-0,7 -0,7 0,6 0,6 0,3 0,3 -1,9 -1,9 -1,7 -1,7 -2,0 -2,0 -1,4 -1,4 -1,9 -1,9 -1,0 -1,0 -1,3 -1,3 0,2 0,2 -1,6 -1,6 1,4 1,4 2,4 2,4 -0,4 -0,4 0,8 0,8 1,8 1,8 -0,5 -0,5 0,9 0,9 0,0 0,0 0,1 0,1 -0,5 -0,5 -0,1 -0,1 -1,6 -1,6 1,3 1,3 -0,1 -0,1 0,4 0,4 0,0 0,0

-0,7 -0,7 0,4 0,4 -1,0 -1,0 -0,4 -0,4 -0,3 -0,3 0,3 0,3 -1,0 -1,0 0,1 0,1 -2,5 -2,5 -1,6 -1,6 -0,5 -0,5 -1,5 -1,5 -1,4 -1,4 -1,3 -1,3 -2,1 -2,1 -1,8 -1,8 -1,1 -1,1 -1,3 -1,3 -1,0 -1,0 1,4 1,4 -0,4 -0,4 1,7 1,7 -0,8 -0,8 -0,9 -0,9 -1,1 -1,1 -0,9 -0,9 -0,6 -0,6 -0,7 -0,7

0,0 0,0 0,4 0,4 -0,9 -0,9 -0,1 -0,1 -0,6 -0,6 1,0 1,0 -2,2 -2,2 1,0 1,0 -0,2 -0,2 -0,9 -0,9 -0,2 -0,2 0,0 0,0 0,2 0,2 2,8 2,8 -3,4 -3,4 1,0 1,0 -0,1 -0,1 0,5 0,5 1,3 1,3 2,0 2,0 -0,3 -0,3 0,0 0,0 -0,5 -0,5 0,0 0,0 1,3 1,3 0,1 0,1 0,0 0,0 0,2 0,2

-1,1 -1,1 -1,6 -1,6 -1,6 -1,6 -1,0 -1,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 -0,5 -0,5 2,6 2,6 -0,2 -0,2 -0,8 -0,8 -0,5 -0,5 -0,3 -0,3 -1,0 -1,0 0,8 0,8 0,9 0,9 -1,3 -1,3 -0,8 -0,8 0,1 0,1 -2,3 -2,3 1,2 1,2 -0,4 -0,4 -1,4 -1,4 0,0 0,0 -0,8 -0,8 -0,8 -0,8 -0,4 -0,4 -0,6 -0,6

1,4 1,4 0,1 0,1 1,5 1,5 0,4 0,4 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 1,7 1,7 2,4 2,4 1,4 1,4 1,4 1,4 1,6 1,6 2,0 2,0 -0,7 -0,7 1,2 1,2 1,7 1,7 1,4 1,4 1,3 1,3 2,6 2,6 1,4 1,4 1,0 1,0 1,0 1,0 1,4 1,4 1,6 1,6 0,5 0,5 1,2 1,2 1,3 1,3 1,3 1,3


I consumi I consumi I consumi assorbono assorbono assorbono piùpiù dell’80 più dell’80 dell’80 perper cento per cento cento deldel Pil del PilPil

Componenti delladella domanda della domanda domanda aggregata aggregata aggregata in percentuale in percentuale in percentuale al Pilalnei Pil alpaesi nei Pil nei paesi Ue paesi –Ue Anni –UeAnni 2003-2006 – Anni 2003-2006 2003-2006 Calabria Calabria Calabria il consumo il consumo il consumo è addirittura è addirittura è addirittura superiore superiore superiore al Pil. al Sommando Pil. al Sommando Pil. Sommando le le Componenti le Componenti quote quote delle quote delle due delle due componenti due componenti componenti interne interne interne delladella domanda, della domanda, domanda, risulta risulta risulta Consumi Consumi finali Consumi finali effettivi finali effettivi interni effettivi interni interni Investimenti Investimenti Investimenti fissi lordi fissi lordi fissi lordi PAESI PAESI PAESI che che la grande che la grande la maggioranza grande maggioranza maggioranza delledelle regioni, delle regioni, regioni, ad eccezioad eccezioad eccezioevidente evidente evidente 2003 200320032004 200420042005 200520052006 20062006 2003 200320032004 200420042005 200520052006 20062006 di di Lombardia, Lazio, Lazio, Veneto, Lazio, Veneto, Veneto, Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna e Toscana, e Toscana, e Toscana, ne dineLombardia, neLombardia, Italia Italia Italia 79,8 79,8 79,8 79,7 79,7 79,7 80,6 80,6 80,6 80,7 80,7 80,7 20,4 20,4 20,4 20,5 20,5 20,5 20,8 20,8 20,8 21,1 21,1 21,1 UNOUNO SGUARDO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME i treper i anni trei anni tre considerati, anni considerati, considerati, consuma consuma consuma ed investe ed investe ed investe più di piùquanto più di quanto di quanto per per Austria Austria Austria 77,3 77,3 77,3 76,9 76,9 76,9 77,2 77,2 77,2 76,1 76,1 76,1 21,3 21,3 21,3 20,7 20,7 20,7 20,4 20,4 20,4 20,6 20,6 20,6 La domanda La domanda La domanda aggregata aggregata aggregata riassume riassume riassume il modo il modo iltramite modo tramite tramite il quale il quale ilgliquale gli produca. gli produca. produca. Questa Questa Questa situazione situazione situazione è molto è molto èpronunciata molto pronunciata pronunciata per le perregioni per le regioni le regioni BelgioBelgio Belgio 75,4 75,4 75,4 74,4 74,4 74,4 74,3 74,3 74,3 73,8 73,8 73,8 18,8 18,8 18,8 19,6 19,6 19,6 20,3 20,3 20,3 20,7 20,7 20,7 operatori operatori operatori economici, economici, economici, nel complesso nel complesso nel complesso dell’economia, dell’economia, dell’economia, impiegano impiegano impiegano il il delil Mezzogiorno, Bulgaria Bulgaria Bulgaria 92,6 92,6 92,6 91,2 91,2 91,2 92,3 92,3 92,3 - 19,3 19,3 19,3 20,5 20,5 20,5 24,2 24,2 24,2 26,2 26,2 26,2 del del Mezzogiorno, Mezzogiorno, le quali le quali lesono quali sono costrette sono costrette costrette ad importare ad importare ad importare abbonabbonabbon98,4 98,4 98,4 94,4 94,4 94,4 94,9 94,9 94,9 95,2 95,2 95,2 17,6 17,6 17,6 18,7 18,7 18,7 19,5 19,5 19,5 20,3 20,3 20,3 proprio proprio proprio reddito. reddito. reddito. L’insieme L’insieme L’insieme delledelle risorse delle risorse risorse a disposizione a disposizione a disposizione di di danti di danti quantità danti quantità quantità di beni di beni ediservizi beni e servizi eper servizi sostenere per per sostenere sostenere l’elevato l’elevato l’elevato livello livello dilivello di Cipro di CiproCipro Danimarca Danimarca Danimarca 74,1 74,1 74,1 75,1 75,1 75,1 - 19,3 19,3 19,3 19,4 19,4 19,4 19,6 19,6 19,6 21,6 21,6 21,6 un’economia un’economia un’economia (prodotto (prodotto (prodotto interno interno lordo interno lordo e importazioni) lordo e importazioni) e importazioni) può può essere può essere essere consumi consumi consumi ed investimenti ed investimenti ed investimenti rispetto rispetto rispetto al Pil. al Pil. al Pil. Estonia Estonia Estonia 78,1 78,1 78,1 77,4 77,4 77,4 74,6 74,6 74,6 73,3 73,3 73,3 31,7 31,7 31,7 31,4 31,4 31,4 30,6 30,6 30,6 34,1 34,1 34,1 impiegata impiegata impiegata per l’acquisto per per l’acquisto l’acquisto di beni di beni didiconsumo, beni di consumo, di consumo, per gli perinvestimenti per gli investimenti gli investimenti Finlandia Finlandia Finlandia 73,4 73,4 73,4 73,3 73,3 73,3 74,1 74,1 74,1 73,3 73,3 73,3 18,1 18,1 18,1 18,2 18,2 18,2 18,9 18,9 18,9 19,3 19,3 19,3 o per o per leo esportazioni: per le esportazioni: le esportazioni: consumi, consumi, consumi, investimenti investimenti investimenti ed esportazioni ed esportazioni ed esportazioni Componenti Componenti Componenti delladella domanda della domanda domanda aggregata aggregata aggregata in percentuale in percentuale in percentuale al Pilal Pil al Pil Francia Francia Francia 80,9 80,9 80,9 80,9 80,9 80,9 81,2 81,2 81,2 80,9 80,9 80,9 18,8 18,8 18,8 19,3 19,3 19,3 19,8 19,8 19,8 20,4 20,4 20,4 sonosono quindi sono quindi lequindi trele componenti tre le componenti tre componenti delladella domanda della domanda domanda aggregata. aggregata. aggregata. Que-Que-Queai prezzi ai prezzi aidiprezzi mercato di mercato di mercato – Anno – Anno –2006 Anno 20062006 Germania Germania Germania 77,1 77,1 77,1 76,5 76,5 76,5 76,5 76,5 76,5 75,5 75,5 75,5 17,9 17,9 17,9 17,5 17,5 17,5 17,4 17,4 17,4 18,0 18,0 18,0 Grecia Grecia Grecia 80,9 80,9 80,9 80,4 80,4 80,4 - 22,9 22,9 22,9 22,9 22,9 22,9 21,6 21,6 21,6 23,4 23,4 23,4 sta sta identità sta identità identità contabile contabile contabile tra la tradomanda la tra domanda la domanda e l’offerta e l’offerta e l’offerta – uno – uno degli – uno deglidegli Irlanda Irlanda Irlanda 60,9 60,9 60,9 61,1 61,1 61,1 61,2 61,2 61,2 61,1 61,1 61,1 22,3 22,3 22,3 23,6 23,6 23,6 26,0 26,0 26,0 26,3 26,3 26,3 elementi elementi elementi fondamentali fondamentali fondamentali delladella teoria della teoria keynesiana teoria keynesiana keynesiana – è rappresenta– è –rappresentaè rappresentaLettonia Lettonia Lettonia 82,8 82,8 82,8 81,8 81,8 81,8 78,7 78,7 78,7 - 24,4 24,4 24,4 27,5 27,5 27,5 30,6 30,6 30,6 34,4 34,4 34,4 ta negli ta negli ta schemi negli schemi schemi di contabilità di contabilità di contabilità nazionale nazionale nazionale dal Conto dal dal Conto delle Conto delle risorse delle risorse risorse Lituania Lituania Lituania 84,0 84,0 84,0 84,3 84,3 84,3 83,3 83,3 83,3 83,9 83,9 83,9 21,2 21,2 21,2 22,3 22,3 22,3 22,8 22,8 22,8 24,8 24,8 24,8 e degli e degli impieghi. e degli impieghi. impieghi. Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgo 63,0 63,0 63,0 63,5 63,5 63,5 61,3 61,3 61,3 56,3 56,3 56,3 21,6 21,6 21,6 20,8 20,8 20,8 20,0 20,0 20,0 18,4 18,4 18,4 In Italia In Italia In nelItalia 2006 nel nel 2006 i consumi 2006 i consumi i consumi sonosono pari sono pari all’80,7 pari all’80,7 all’80,7 per cento per per cento del cento Pil del del Pil Pil MaltaMaltaMalta 97,2 97,2 97,2 98,7 98,7 98,7 95,9 95,9 95,9 93,1 93,1 93,1 19,6 19,6 19,6 19,3 19,3 19,3 19,6 19,6 19,6 19,7 19,7 19,7 mentre mentre gli mentre investimenti gli investimenti gli investimenti ammontano ammontano ammontano al 21,1 al 21,1 per al 21,1 cento. per per cento. cento. PaesiPaesi Bassi Paesi BassiBassi 74,0 74,0 74,0 73,4 73,4 73,4 72,8 72,8 72,8 - 19,5 19,5 19,5 18,8 18,8 18,8 19,0 19,0 19,0 19,7 19,7 19,7 DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

Macroeconomia Domanda aggregata

I consumi I consumi I consumi finalifinali effettivi finali effettivi effettivi interni interni sono interni sono costituiti sono costituiti costituiti dai dai benidai beni o dai beni o dai o dai servizi servizi acquisiti servizi acquisiti acquisiti dalledalle unità dalle unità istituzionali unità istituzionali istituzionali residenti residenti residenti per ilper soddisfaper il soddisfail soddisfacimento cimento cimento diretto diretto didiretto bisogni di bisogni di bisogni umani. umani. Essi umani. Essi sono Essi sono dati sono dati dalla dati dalla somma dalla somma somma delladella spesa della spesa per spesa consumi per per consumi consumi finalifinali delle finali delle famiglie, delle famiglie, famiglie, delledelle amministradelle amministraamministrazionizioni pubbliche zioni pubbliche pubbliche e delle e delle e istituzioni delle istituzioni istituzioni senza senza scopo senza scopo di scopo lucro. di lucro. di lucro. L’aggettivo L’aggettivo L’aggettivo “interno” “interno” “interno” si riferisce si riferisce si riferisce al fatto al fatto alchefatto che sono che sono compresi sono compresi compresi i i i consumi consumi consumi dei dei nondei non residenti non residenti residenti sul sul territorio sul territorio territorio nazionale, nazionale, nazionale, ma ma sono ma sonosono esclusi esclusi iesclusi consumi i consumi i consumi dei residenti dei residenti dei residenti all’estero. all’estero. all’estero. Gli investimenti Gli Gli investimenti investimenti fissi fissi lordifissi lordi sono lordi sono costituiti sono costituiti costituiti dalledalle acquisizioni, dalle acquisizioni, acquisizioni, al al al nettonetto delle netto delle cessioni, delle cessioni, cessioni, di capitale di capitale di capitale fissofisso effettuate fisso effettuate effettuate dai produttori dai dai produttori produttori residenti residenti residenti durante durante durante un periodo un periodo un periodo di tempo di tempo di determinato, tempo determinato, determinato, più taluni più più taluni taluni incrementi incrementi incrementi di valore di valore di dei valore dei benidei beni materiali beni materiali materiali non non prodotti non prodotti prodotti realizzati realizzati realizzati mediante mediante mediante l’attività l’attività l’attività produttiva produttiva produttiva delledelle unità delle unità di unità produzione di produzione di produzione o istituo istituo istituzionali. zionali. Ilzionali. capitale Il capitale Il capitale fissofisso è costituito fisso è costituito è costituito da beni da beni da materiali beni materiali materiali o immateo immateo immateriali riali utilizzati riali utilizzati utilizzati più volte più più volte o continuamente volte o continuamente o continuamente nei processi nei nei processi processi di produdi produdi produzionezione per zione più per di per piùundi più anno. undianno. un anno.

2

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NELNEL CONTESTO NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

I consumi I consumi I consumi costituiscano costituiscano costituiscano la principale la principale la principale componente componente componente delladella dodella do- doFonte: Fonte: Istat, Fonte: Istat, Conti Istat, Conti economici Conti economici economici regionali regionali regionali manda manda manda aggregata: aggregata: aggregata: ad eccezione ad eccezione ad eccezione di Irlanda di Irlanda di Irlanda e Lussemburgo, e Lussemburgo, e Lussemburgo, tutti tutti i paesi tutti i paesi Ue i paesi presentano Ue presentano Ue presentano una una quota una quota diquota consumi di consumi di consumi superiore superiore superiore al al al 70 per 70 cento per 70 per cento del cento Pil. del Per del Pil. Pil. Per l’Italia, Per l’Italia, lal’Italia, percentuale la percentuale la percentuale di consumi di consumi di consumi sul sul sul Pil èPil molto èPilmolto èvicina molto vicina alla vicina alla media alla media europea. media europea. europea. Riguardo Riguardo Riguardo agli agli investimenti, agli investimenti, investimenti, la quota la quota lasul quota Pil sul dei sul Pil paesi dei Pil dei paesi europei paesi europei europei oscilla oscilla tra oscilla iltra 17iltra e17 il il34 e17ilper 34 e ilcento per 34 per cento circa. cento circa. circa. Si noti, Si noti, Si infine, noti, infine, che infine, che in diversi che in diversi in paesi, diversi paesi, soprattutto paesi, soprattutto soprattutto quelliquelli che quelli che nonche nonnon Fonti Fonti Fonti rientrano rientrano rientrano nell’Ue15 nell’Ue15 nell’Ue15 – e –inclusa e –inclusa e inclusa l’Italia l’Italia –l’Italia la –somma la–somma la somma delledelle quote delle quote quote x Istat, x Istat, x Conti Istat, Conti economici Conti economici economici regionali regionali regionali dei dei consumi dei consumi consumi e degli e degli einvestimenti degli investimenti investimenti sul Pil, sul sul Pil, è superiore Pil, è superiore è superiore a 100: a 100: a 100: x Eurostat, x Eurostat, Database Database Database New New Cronos New Cronos Cronos significa significa significa che che questi che questi paesi questi paesi stanno paesi stanno consumando stanno consumando consumando e investendo e investendo e investendo più più x piùEurostat, di quanto di quanto di quanto producono, producono, producono, per per cui per hanno cui cui hanno necessità hanno necessità necessità di ricorrere di ricorrere di ricorrere al al al AltreAltre informazioni Altre informazioni informazioni mercato mercato mercato estero. estero. Si estero. tratta Si tratta Siinfatti tratta infatti diinfatti paesi di paesi diinpaesi cuiin ilcui saldo in ilcuisaldo delle il saldo delle pardelle par-parPubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni tite correnti tite correnti tite correnti delladella bilancia della bilancia bilancia dei pagamenti dei pagamenti dei pagamenti è in èdeficit. in èdeficit. in deficit.

x Istat, x Istat, x Conti Istat, Conti economici Conti economici economici regionali, regionali, regionali, 200620062006

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E LEESUE LEE SUE LE REGIONI SUE REGIONI REGIONI

Siti Internet Siti Internet Siti Internet

x http://www.istat.it x http://www.istat.it La propensione La propensione La propensione a consumare a consumare a consumare (cioè(cioè il (cioè rapporto il rapporto il rapporto tra consumi tra consumi tra consumi e e x ehttp://www.istat.it x http://epp.eurostat.ec.europa.eu x http://epp.eurostat.ec.europa.eu Pil) èPil)molto Pil) è molto èelevata molto elevata elevata per le perregioni per le regioni le del regioni Mezzogiorno: del del Mezzogiorno: Mezzogiorno: in Sicilia in Sicilia ineSicilia e x ehttp://epp.eurostat.ec.europa.eu

100 statistiche per il Paese

Polonia Polonia Polonia

84,3 84,3 84,3 82,3 82,3 82,3 81,4 81,4 81,4 80,9 80,9 80,9 18,2 18,2 18,2 18,1 18,1 18,1 18,2 18,2 18,2 19,7 19,7 19,7

Portogallo Portogallo Portogallo

86,3 86,3 86,3 87,4 87,4 87,4 88,9 88,9 88,9

Regno Regno Unito Regno UnitoUnito

84,5 84,5 84,5 84,5 84,5 84,5 85,0 85,0 85,0 84,7 84,7 84,7 16,7 16,7 16,7 17,1 17,1 17,1 17,2 17,2 17,2 17,9 17,9 17,9

Repubblica Repubblica Repubblica CecaCecaCeca

76,9 76,9 76,9 74,2 74,2 74,2 73,4 73,4 73,4 72,3 72,3 72,3 26,7 26,7 26,7 25,8 25,8 25,8 25,0 25,0 25,0 24,6 24,6 24,6

Romania Romania Romania

86,0 86,0 86,0 85,6 85,6 85,6 87,8 87,8 87,8 86,2 86,2 86,2 21,4 21,4 21,4 21,8 21,8 21,8 23,1 23,1 23,1 25,8 25,8 25,8

-

-

- 22,9 22,9 22,9 22,6 22,6 22,6 22,2 22,2 22,2 21,6 21,6 21,6

Slovacchia Slovacchia Slovacchia

77,4 77,4 77,4 76,6 76,6 76,6 75,8 75,8 75,8 76,1 76,1 76,1 24,8 24,8 24,8 24,0 24,0 24,0 26,5 26,5 26,5 26,3 26,3 26,3

Slovenia Slovenia Slovenia

77,4 77,4 77,4 76,5 76,5 76,5 76,7 76,7 76,7 75,7 75,7 75,7 24,1 24,1 24,1 25,4 25,4 25,4 25,5 25,5 25,5 26,1 26,1 26,1

Spagna Spagna Spagna

78,6 78,6 78,6 79,1 79,1 79,1 79,0 79,0 79,0 78,6 78,6 78,6 27,2 27,2 27,2 28,0 28,0 28,0 29,3 29,3 29,3 30,4 30,4 30,4

Svezia Svezia Svezia

76,6 76,6 76,6 75,3 75,3 75,3 75,0 75,0 75,0

Ungheria Ungheria Ungheria

80,6 80,6 80,6 78,2 78,2 78,2 78,9 78,9 78,9 78,4 78,4 78,4 22,1 22,1 22,1 22,4 22,4 22,4 22,7 22,7 22,7 21,7 21,7 21,7

Ue15Ue15Ue15

79,1 79,1 79,1 78,9 78,9 78,9

-

-

-

-

-

Ue25Ue25Ue25

79,2 79,2 79,2 79,0 79,0 79,0

-

-

-

-

-

- 19,5 19,5 19,5 19,6 19,6 19,6 20,0 20,0 20,0 20,6 20,6 20,6

Ue27Ue27Ue27

79,3 79,3 79,3 79,0 79,0 79,0

-

-

-

-

-

- 19,5 19,5 19,5 19,6 19,6 19,6 20,0 20,0 20,0 20,7 20,7 20,7

-

-

- 16,3 16,3 16,3 16,4 16,4 16,4 17,4 17,4 17,4 18,1 18,1 18,1 - 19,4 19,4 19,4 19,5 19,5 19,5 19,9 19,9 19,9 20,5 20,5 20,5

Fonte: Fonte: Eurostat, Fonte: Eurostat, Eurostat, Database Database Database New New Cronos New Cronos Cronos

Componenti Componenti Componenti delladella domanda della domanda domanda aggregata aggregata aggregata in percentuale in percentuale in percentuale al Pilal per Pil al Pil per regione per regione regione – Anni – Anni 2003-2005 – Anni 2003-2005 2003-2005 REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE Piemonte Piemonte Piemonte Valle Valle d'Aosta/Vallée Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste d'Aoste LiguriaLiguria Liguria Lombardia Lombardia Lombardia Trentino-Alto Trentino-Alto Trentino-Alto AdigeAdigeAdige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen TrentoTrento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Friuli-Venezia GiuliaGiuliaGiulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche Lazio LazioLazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo MoliseMolise Molise Campania Campania Campania PugliaPugliaPuglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria SiciliaSiciliaSicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est CentroCentro Centro Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia ItaliaItalia

Consumi Consumi finali Consumi effettivi finali finali effettivi interni effettivi interniinterni

Investimenti Investimenti Investimenti fissi lordi fissi lordi fissi lordi

2003 2003 2003

2004 2004 2004

2005 2005 2005

2003 2003 2003

2004 2004 2004

2005 2005 2005

76,8 76,8 76,8 93,9 93,9 93,9 90,0 90,0 90,0 65,1 65,1 65,1 85,0 85,0 85,0 84,7 84,7 84,7 85,3 85,3 85,3 72,3 72,3 72,3 78,0 78,0 78,0 74,4 74,4 74,4 79,6 79,6 79,6 84,8 84,8 84,8 80,4 80,4 80,4 75,5 75,5 75,5 85,8 85,8 85,8 97,1 97,1 97,1 98,6 98,6 98,6 97,3 97,3 97,3 90,5 90,5 90,5 104,4104,4104,4 105,0105,0105,0 94,5 94,5 94,5 70,5 70,5 70,5 74,9 74,9 74,9 78,0 78,0 78,0 73,9 73,9 73,9 98,7 98,7 98,7 79,8 79,8 79,8

77,2 77,2 77,2 95,0 95,0 95,0 89,6 89,6 89,6 65,5 65,5 65,5 85,0 85,0 85,0 83, 83, 83,7 86, 86, 86,4 71,2 71,2 71,2 78,5 78,5 78,5 74,8 74,8 74,8 79,7 79,7 79,7 83,6 83,6 83,6 79,9 79,9 79,9 73,8 73,8 73,8 87,9 87,9 87,9 96,2 96,2 96,2 98,5 98,5 98,5 97,3 97,3 97,3 89,2 89,2 89,2 102,8102,8102,8 105,5105,5105,5 94,1 94,1 94,1 70,8 70,8 70,8 74,6 74,6 74,6 77,0 77,0 77,0 73,7 73,7 73,7 98,8 98,8 98,8 79,6 79,6 79,6

77,9 77,9 77,9 93,8 93,8 93,8 89,1 89,1 89,1 66,6 66,6 66,6 86,3 86,3 86,3 85,1 85,1 85,1 87,6 87,6 87,6 72,6 72,6 72,6 78,2 78,2 78,2 74,9 74,9 74,9 80,6 80,6 80,6 83,8 83,8 83,8 80,2 80,2 80,2 74,3 74,3 74,3 87,3 87,3 87,3 96,4 96,4 96,4 100,0100,0100,0 99,1 99,1 99,1 91,0 91,0 91,0 104,7104,7104,7 105,7105,7105,7 94,2 94,2 94,2 71,7 71,7 71,7 75,3 75,3 75,3 77,6 77,6 77,6 74,4 74,4 74,4 99,8 99,8 99,8 80,5 80,5 80,5

21,5 24,0 19,3 18,3 28,4 28,8 28,0 22,0 22,0 20,3 18,7 20,9 21,3 18,5 22,7 21,9 20,8 20,9 28,1 21,0 20,4 25,3 19,3 22,0 19,0 20,0 21,5 20,4

22,3 22,5 16,7 19,1 28,6 29,0 28,3 22,0 21,9 20,9 18,8 19,5 22,9 16,9 23,3 26,3 20,0 21,7 27,9 21,4 21,1 27,3 19,7 22,2 18,4 20,1 22,0 20,5

22,4 22,2 16,9 19,6 29,1 29, 28, 22,7 22,4 20,8 17,3 20,5 20,1 18,1 21,7 24,3 20,0 20,6 28,6 23,4 20,4 25,5 20,1 22,5 18,3 20,3 21,5 20,6

Fonte: Fonte: Istat, Fonte: Istat, Conti Istat, Conti economici Conti economici economici regionali regionali regionali

21,5 21,5 24,0 24,0 19,3 19,3 18,3 18,3 28,4 28,4 28,8 28,8 28,0 28,0 22,0 22,0 22,0 22,0 20,3 20,3 18,7 18,7 20,9 20,9 21,3 21,3 18,5 18,5 22,7 22,7 21,9 21,9 20,8 20,8 20,9 20,9 28,1 28,1 21,0 21,0 20,4 20,4 25,3 25,3 19,3 19,3 22,0 22,0 19,0 19,0 20,0 20,0 21,5 21,5 20,4 20,4

22,3 22,3 22,5 22,5 16,7 16,7 19,1 19,1 28,6 28,6 29,0 29,0 28,3 28,3 22,0 22,0 21,9 21,9 20,9 20,9 18,8 18,8 19,5 19,5 22,9 22,9 16,9 16,9 23,3 23,3 26,3 26,3 20,0 20,0 21,7 21,7 27,9 27,9 21,4 21,4 21,1 21,1 27,3 27,3 19,7 19,7 22,2 22,2 18,4 18,4 20,1 20,1 22,0 22,0 20,5 20,5

22,4 22,4 22,2 22,2 16,9 16,9 19,6 19,6 29,1 29,1 29, 29,6 28, 28,6 22,7 22,7 22,4 22,4 20,8 20,8 17,3 17,3 20,5 20,5 20,1 20,1 18,1 18,1 21,7 21,7 24,3 24,3 20,0 20,0 20,6 20,6 28,6 28,6 23,4 23,4 20,4 20,4 25,5 25,5 20,1 20,1 22,5 22,5 18,3 18,3 20,3 20,3 21,5 21,5 20,6 20,6


DEFINIZIONI UTILIZZATE

La nozione di produttività fa riferimento idealmente a “quantità” di lavoro e prodotto. Nel caso della produzione, questa si considera al netto del consumo di beni intermedi, come valore aggiunto (Pil), espresso in valore ai prezzi di un anno base. Nel confronto internazionale ci si basa sui valori a prezzi di mercato se si punta a misurare la competitività relativa; se invece si vuole osservare la capacità di reddito, il Pil è espresso a parità di potere d’acquisto, in modo da depurare il confronto dalle differenze nei livelli dei prezzi (tipicamente, questa trasformazione ha l’effetto di alzare la produttività relativa dei paesi più poveri). Il lavoro può essere espresso in posizioni (occupati), in unità standard (monte ore lavorate o “Ula”) oppure in ore lavorate. La produttività del lavoro è inclusa tra gli indicatori-chiave dell’Unione europea, considerando il Pil a parità di potere d'acquisto e prendendo a riferimento la distanza dalla media Ue. L’andamento della produttività del lavoro può, tra l’altro, essere scomposto nell’effetto delle variazioni dell’intensità capitalistica (capitale per addetto o per ora lavorata) e della c.d. produttività totale dei fattori, che accomuna gli elementi non direttamente attribuibili agli input di lavoro e capitale quali, tipicamente, la tecnologia e la qualità del lavoro incorporate nei processi produttivi. L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Storicamente l’Italia presenta livelli simili a quelli di Francia e Germania nella produttività per occupato e inferiori nella produttività per ora lavorata (per la minore diffusione dell’impiego a tempo parziale), a fronte di un input di lavoro comparativamente più contenuto. Negli anni più recenti, inoltre, la crescita del Pil (circa la metà della media europea nel periodo 20012005) che si è associata con una trasformazione profonda del tessuto produttivo, è stata assorbita per intero dall’espansione dell’occupazione. Pertanto la produttività del lavoro è ristagnata, perdendo terreno rispetto agli altri paesi Ue. L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Il livello della produttività del lavoro presenta una notevole variabilità tra le regioni italiane (assai più ampia che non per i livelli di reddito) che rispecchia le differenze nell’articolazione della struttura produttiva e nell’efficienza d’impiego del fattore lavoro. Così, benché le regioni del Mezzogiorno siano tutte in

100 statistiche per il Paese

190

130 110

europee - Anni 1995-2006 (media Ue=100)

90

120 115

70

110 105

50

100 95

30

90 85 80 1995

2000

2001

2002

Germania Italia

2003

2004

2005

Spagna Regno Unito

2006

Francia

Fonte: Eurostat, Database New Cronos

Fonte: Eurostat, Database New Cronos

Valore aggiunto ai prezzi di base, ore lavorate e 130

produttività in Italia - Anni 1991-2007

125

(numeri indice 1990=100)

Valore aggiunto ai prezzi di base per Ula, per regione – Anni 2000 e 2006 (in migliaia di euro, valori concatenati ai prezzi 2000 e variazioni percentuali) 2000

120 115

2006

var. % (scala dx)

52

110

7,5

105 100

48

95 90 1991

2006

170

Pil per ora lavorata nelle maggiori economie 125

2000

180

bu Irl rg o an Be d a Fr lgio an Au cia s Pa S tria es vez i B ia F a Re inl s si gn and o ia Un Da ITA ito ni L I G ma A er rc m a a G nia re Sp cia ag n M a al t C a S l ip ov ro U e Re S n g nia pu lov he bb a c r ia lic c h a P o C ia rto eca g Es a llo to Po nia l Li oni tu a Le an t ia Ro ton m ia Bu a n lg ia ar ia

La produttività del lavoro misura la quantità di prodotto ottenuto con l’impiego di un’unità di lavoro. Rappresenta l’indicatore della capacità di un sistema produttivo di generare ricchezza e, indirettamente, reddito. Per definizione, infatti, la crescita dell’economia corrisponde approssimativamente alla somma delle variazioni di produttività e occupazione. In Italia nel 2007 si assiste a un leggero recupero dopo anni di stagnazione.

Produttività per occupato nei paesi Ue – Anni 2000 e 2006 (numero indice Ue27=100)

Lu ss em

Macroeconomia Produttività del lavoro

UNO SGUARDO D’INSIEME

fondo alla classifica, diverse regioni del Nord si collocano sotto la media nazionale, mentre in testa la Lombardia e il Lazio staccano nettamente le altre regioni. Ancora più ampie sono le differenze negli andamenti: in particolare, si osserva una diminuzione comparativamente marcata nelle aree avanzate, ascrivibile allo sviluppo di attività con livelli e dinamiche di produttività più modesti.

1993

1995

1997

VA

1999

ore lavorate

Fonte: Istat, Conti economici nazionali

Fonti

x Istat Conti economici nazionali x Istat, Conti economici regionali x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

x Istat, Misure di produttività x Oecd, Factbook 2007 Siti internet x http://www.istat.it x http://www.oecd.org

2001

2003

2005

2007

produttività

5 4 3 2 1 0

44

-1 -2

40

-3 -4

36

ba rd ia La z io Tr en Em to ilia Ven Ro eto Bo m lza ag no na -B oz en L i Fr g u iul i V Pie ria Va en m o lle ez nt d'A ia e Gi os u ta - V T o lia all sc ée an d'A a os t Um e br M ia ar c Ab he ru zz o Si Ca c ili mp a a Sa nia rd eg na Pu gli a M oli s Ca e la Ba bria s il ica ta

In recupero dopo anni di stagnazione

Lo m

3

Fonte: Istat, Conti economici regionali

-5


4

100 statistiche per il Paese

66

Ue27 Ue27

10 10

00

Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine sui sui prezzi prezzi alal consumo consumo Fonte:

ndici dei pprrezzi al consumo al lloordo tabacchi –– ci dei ezzi al consumo Ni Nicc al rdo dei dei tabacchi IIndi Anni Anni 1986-2001 (variazioni percent percentuali e) 1986-2001 (variazioni uali sull’anno sull’anno precedent precedente) 77

Le tt Un oni gh a Bu er ia lg a E s r ia to Li nia tu Ro an i m a Sl a nia ov Re en pu bb Gre ia lic ci a a C Sp ec a ag Lu I n a ss rlan em d bu a Po rg o Po lon Re rto ia g n ga l o lo G Un er ito m a Au nia st ria Ci pr o Sl Ita ov li ac a ch B e ia lg S io Da ve ni z ia m a r P Fra c a ae n si cia B Fi as s nl i an d ia M al ta

00

55

Fonte: Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos Fonte:

Indici dei dei prezzi prezzi al al consumo consumo Nic Nic al al lordo lordo dei dei tabacchi, tabacchi, per per regione regione –– Anni Anni 2002-2007 2002-2007 (variazioni (variazioni percentuali percentuali sull’anno sull’anno Indici precedente) precedente)

66 55

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

44 33 22 11 00

Fonti Fonti

xx Istat, Istat, Indagine Indagine sui sui prezzi prezzi alal consumo consumo xx Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos

Altre Altre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat, Indagine Indagine sui sui prezzi prezzi alal consumo consumo Siti Siti internet internet xx http://www.istat.it/prezzi/precon/ http://www.istat.it/prezzi/precon/ xx http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu

01

00

20

20

98

99

19

97

19

96

19

95

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine sui sui prezzi prezzi alal consumo consumo

19

19

93

91 9 92 9 93 9 94 9 95 9 96 9 97 9 98 9 99 0 00 0 01 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 94

19

19

90

92

19

19

89

19

19

90

88

91

19

19

87

89

19

19

86

88

19

L’ITALIA L’ITALIA EE LE LE SUE SUE REGIONI REGIONI

AA partire partire dal dal 1990 1990 l’inflazione l’inflazione in in Italia Italia èè progressivamente progressivamente didiminuita, minuita, fino fino ad ad assestarsi assestarsi tra tra ilil 22 ed ed ilil 2,5 2,5 per per cento cento annuo. annuo. II decenni decenni precedenti, precedenti, invece, invece, sono sono stati stati caratterizzati caratterizzati da da un’elevata un’elevata instabilità instabilità monetaria monetaria (con (con tassi tassi anche anche superiori superiori al al 20 20 per per cento) cento) alla alla quale quale ha ha contribuito contribuito la la crisi crisi valutaria valutaria iniziata iniziata nel nel 1972. 1972. Viceversa, Viceversa, negli negli anni anni novanta, novanta, pur pur condizionati condizionati dalla dalla crisi crisi valutaria valutaria del del 1992, 1992, non non c’è c’è stata stata la la temuta temuta crescita crescita dell’inflazione, dell’inflazione, soprattutto soprattutto grazie grazie all’accantonamento all’accantonamento del del mecmeccanismo canismo di di indicizzazione indicizzazione dei dei salari salari (“scala (“scala mobile”). mobile”). AA livello livello territoriale territoriale nel nel 2007 2007 ilil tasso tasso di di inflazione inflazione delle delle regioni regioni del del Centro-Nord Centro-Nord non non supera supera quello quello nazionale, nazionale, ad ad eccezione eccezione del del Piemonte Piemonte ee dell’Emilia-Romagna dell’Emilia-Romagna (con (con tassi tassi rispettivamente rispettivamente del del

88

22

15 15

19

L’Ipca L’Ipca mostra mostra come come l’Italia, l’Italia, nel nel 2007, 2007, abbia abbia un un tasso tasso di di inflainflazione zione leggermente leggermente inferiore inferiore (2,05) (2,05) aa quello quello della della media media Ue27 Ue27 (2,37), (2,37), confrontabile confrontabile con con quello quello di di Germania Germania (2,26) (2,26) ee Regno Regno Unito Unito (2,35) (2,35) ee di di poco poco superiore superiore aa quello quello della della Francia Francia (1,61). (1,61). Tra Tra ii paesi paesi di di nuovo nuovo ingresso ingresso (esclusi (esclusi ii paesi paesi Ue15) Ue15) solo solo Malta, Malta, Slovacchia Slovacchia ee Cipro Cipro hanno hanno un un tasso tasso di di inflazione inflazione inferiore inferiore aa quello quello medio medio Ue27. Ue27. Lettonia, Lettonia, Ungheria Ungheria ee Bulgaria Bulgaria fanno fanno regiregistrare strare ii più più elevati elevati tassi tassi di di inflazione, inflazione, mentre mentre Malta, Malta, Finlandia Finlandia ee Paesi Paesi Bassi Bassi presentano presentano ii valori valori più più contenuti. contenuti.

10 10

44

19

Macroeconomia Tasso di inflazione

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

Indici Indici dei dei prezzi prezzi al al consumo consumo armonizzati armonizzati nei nei paesi paesi Ue Ue (Ipca) (Ipca) –– Anno Anno 2007 2007 (variazioni (variazioni percentuali percentuali sull’anno sull’anno precedente) precedente)

20 20

1199 7700 1199 7711 1199 7722 1199 7733 1199 7744 1199 7755 1199 7766 1199 7777 1199 7788 1199 7799 1199 8800 1199 8811 119 9 88 22 119 9 88 33 119 9 88 44 119 9 88 55

Gli Gli indici indici dei dei prezzi prezzi al al consumo consumo misurano misurano le le variazioni variazioni nel nel temtempo po dei dei prezzi prezzi di di un un paniere paniere di di beni beni ee servizi servizi rappresentativi rappresentativi di di tutti tutti quelli quelli destinati destinati al al consumo consumo finale finale delle delle famiglie famiglie presenti presenti sul sul territorio territorio economico economico nazionale nazionale ee acquistabili acquistabili sul sul mercato mercato attraattraverso verso transazioni transazioni monetarie. monetarie. L’Istat L’Istat produce produce tre tre diversi diversi indici indici dei dei prezzi prezzi al al consumo: consumo: armonizzato armonizzato per per ii paesi paesi dell’Unione dell’Unione europea europea (Ipca); (Ipca); per per l’intera l’intera collettività collettività nazionale nazionale (Nic); (Nic); per per le le famiglie famiglie di di operai operai ee impiegati impiegati (Foi). (Foi). Soltanto Soltanto le le dinamiche dinamiche dei dei primi primi due due indici indici sono sono presentate presentate in in questa questa scheda. scheda. La La confrontabilità confrontabilità tra tra ii paesi paesi europei europei èè assicurata assicurata dall’Ipca. dall’Ipca. IlIl Nic Nic èè calcolato calcolato anche anche aa livello livello regionale regionale ee vengono vengono diffusi diffusi eesclusivamente sclusivamente gli gli indici indici regionali regionali ilil cui cui grado grado di di copertura copertura in in termini termini di di popolazione popolazione non non sia sia inferiore inferiore aa quello quello nazionale. nazionale.

25 25

86

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

Indici Indici dei dei prezzi prezzi al al consumo consumo Nic Nic al al lordo lordo dei dei tabacchi tabacchi –– Anni Anni 1970-1985 1970-1985 (variazioni (variazioni percentuali percentuali sull’anno sull’anno precedente) precedente)

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L’inflazione L’inflazione misura misura l’aumento l’aumento generale generale del del livello livello dei dei prezzi, prezzi, cioè cioè indica indica la la diminuzione diminuzione del del potere potere d’acquisto d’acquisto della della moneta. moneta. La La Commissione Commissione europea europea ha ha individuato individuato nell’inflazione nell’inflazione uno uno dei dei da monitorare: monitorare: tra tra ii criteri criteri di di convergenza convergenza sanciti sanciti dal dal parametri parametri da trattato trattato di di Maastricht Maastricht ilil tasso tasso di di inflazione inflazione medio medio annuo annuo di di ogni ogni paese paese non non deve deve superare superare di di oltre oltre 1,5 1,5 punti punti percentuali percentuali la la media media dei dei tassi tassi di di inflazione inflazione dei dei tre tre paesi paesi comunitari comunitari più più virtuosi. virtuosi. Nel Nel 2007 2007 ilil tasso tasso di di inflazione inflazione italiano italiano èè stato stato pari pari all’1,8 all’1,8 per per cento cento mentre mentre nei nei primi primi tre tre mesi mesi del del 2008 2008 ii valori valori risultano risultano inincrementali crementali attestandosi attestandosi aa marzo marzo al al 3,3 3,3 per per cento cento (variazione (variazione rispetto rispetto allo allo stesso stesso periodo periodo dell’anno dell’anno precedente). precedente).

19

UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

2,1 2,1 ee 1,9 1,9 per per cento) cento) ee del del Lazio Lazio (2), (2), mentre mentre ii valori valori delle delle regioni regioni del del Mezzogiorno Mezzogiorno sono sono sempre sempre più più elevati, elevati, ad ad eccezione eccezione dell’Abruzzo, dell’Abruzzo, che che presenta presenta un un tasso tasso di di inflazione inflazione dell’1,6 dell’1,6 per per cento, cento, ee della della Campania Campania (coincidente (coincidente con con quello quello nazionale). nazionale). Tale Tale dicotomia dicotomia risulta risulta meno meno accentuata accentuata nei nei due due anni anni precedenprecedentiti al al 2007, 2007, durante durante ii quali quali anche anche altre altre regioni regioni del del Centro-Nord Centro-Nord fatto registrare registrare un un tasso tasso d’inflazione d’inflazione superiore superiore aa quello quello hanno hanno fatto nazionale. nazionale.

19

Inflazione di nuovo in crescita; nel 2007 inferiore alla media Ue

Piemonte Piemonte Valle d'Aosta/Vallé d'Aosta/Vallé d'Aoste d'Aoste Valle Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine sui sui prezzi prezzi alal consumo consumo

Anni Anni 2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

2007 2007

2,3 2,3 -2,1 2,1 3,0 3,0 3,0 3,0 --2,6 2,6 2,7 2,7 2,5 2,5 2,3 2,3 2,4 2,4 2,3 2,3 2,5 2,5 2,4 2,4 1,6 1,6 2,9 2,9 3,0 3,0 2,1 2,1 2,4 2,4 2,3 2,3 2,7 2,7 -----2,5 2,5

2,6 2,6 2,3 2,3 2,5 2,5 2,6 2,6 2,6 2,6 --2,6 2,6 2,7 2,7 2,3 2,3 2,4 2,4 2,4 2,4 2,6 2,6 2,6 2,6 2,7 2,7 2,5 2,5 3,8 3,8 2,8 2,8 2,2 2,2 3,1 3,1 2,7 2,7 2,7 2,7 -----2,7 2,7

2,3 2,3 1,8 1,8 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 --1,8 1,8 2,1 2,1 1,9 1,9 1,9 1,9 2,1 2,1 2,2 2,2 2,0 2,0 2,8 2,8 2,2 2,2 3,2 3,2 2,1 2,1 2,7 2,7 3,2 3,2 2,5 2,5 2,0 2,0 -----2,2 2,2

2,3 2,3 2,9 2,9 1,8 1,8 1,6 1,6 2,0 2,0 --1,7 1,7 2,0 2,0 1,8 1,8 1,5 1,5 2,2 2,2 2,2 2,2 1,8 1,8 2,4 2,4 2,0 2,0 2,3 2,3 1,8 1,8 2,2 2,2 2,7 2,7 2,5 2,5 1,9 1,9 -----1,9 1,9

2,4 2,4 1,8 1,8 2,0 2,0 1,8 1,8 2,2 2,2 --2,0 2,0 2,0 2,0 2,2 2,2 1,9 1,9 2,2 2,2 2,3 2,3 2,1 2,1 2,2 2,2 1,6 1,6 2,2 2,2 2,1 2,1 1,9 1,9 2,3 2,3 2,2 2,2 2,3 2,3 -----2,1 2,1

2,1 2,1 1,4 1,4 1,7 1,7 1,7 1,7 1,8 1,8 --1,5 1,5 1,8 1,8 1,9 1,9 1,6 1,6 1,7 1,7 1,6 1,6 2,0 2,0 1,6 1,6 1,9 1,9 1,8 1,8 2,3 2,3 2,0 2,0 2,4 2,4 2,4 2,4 1,9 1,9 -----1,8 1,8


Macroeconomia Indicatori sui finanziamenti per cassa

5

Maggiore Maggioredifficoltà difficoltàdidiaccesso accesso alalcredito creditonel nelMezzogiorno Mezzogiorno UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

di di decadimento decadimento deidei finanziamenti finanziamenti perper cassa cassa deldel settore settore produttivo produttivo (a)(a) – Anni – Anni 2000-2006 2000-2006 Tasso rischiosità rischiosità deldel finanziamento finanziamento nelnel Mezzogiorno Mezzogiorno si riflette, si riflette, di di concon- Tasso seguenza, seguenza,suisuilivelli livellideideitassi tassid’interesse: d’interesse:conconriferimento riferimentoai ai AnniAnni REGIONI attivisuisuifinanziamenti finanziamentiperpercassa, cassa,indipendentemente indipendentemente REGIONI tassi tassiattivi RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE 2000 2000 2001 2001 2002 2002 2003 2003 2004 2004 dalla dalladurata, durata, neineitretreanni anniconsiderati, considerati, un’impresa un’impresa meridionale meridionale cheche desideri desideri finanziare finanziare i propri i propri investimenti investimenti tramite tramite il ricorso il ricorso al al Piemonte Piemonte 1,3 1,3 0,9 0,9 1,0 1,0 1,1 1,1 1,2 1,2 prestito prestito bancario bancario deve deve sostenere sostenere mediamente mediamente unun tasso tasso di di inteinte- ValleValle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste 0,8 0,8 1,2 1,2 0,4 0,4 1,1 1,1 2,0 2,0 Lombardia 1,0 1,0 1,2 1,2 1,3 1,3 1,4 1,4 1,2 1,2 resse resse di di unun punto punto percentuale percentuale piùpiù elevato elevato rispetto rispetto a un’impresa a un’impresa Lombardia Liguria 1,2 1,2 1,9 1,9 1,2 1,2 1,2 1,2 4,0 4,0 deldel Centro-Nord. Centro-Nord. Chiaramente Chiaramente le le banche banche tendono tendono a cautelarsi a cautelarsi Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige 0,6 0,6 0,6 0,6 0,7 0,7 1,0 1,0 1,2 1,2 dalla dallamaggiore maggiorerischiosità rischiositàconnessa connessaallealleoperazioni operazionidi difinanfinan- Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen 0,6 0,6 0,6 0,6 0,7 0,7 1,1 1,1 0,9 0,9 Trento 0,6 0,6 0,5 0,5 0,7 0,7 0,8 0,8 1,5 1,5 ziamento ziamentonelnelMezzogiorno Mezzogiornopraticando praticandotassi tassid’interesse d’interessepiùpiù Trento Veneto Veneto 1,4 1,4 1,1 1,1 1,2 1,2 1,2 1,2 1,3 1,3 elevati. elevati. Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia 1,1 1,1 1,0 1,0 1,6 1,6 1,4 1,4 1,2 1,2 Emilia-Romagna Emilia-Romagna 0,9 0,9 0,8 0,8 0,9 0,9 5,9 5,9 1,2 1,2 In In conclusione, conclusione, unun mercato mercato finanziario finanziario caratterizzato caratterizzato dada queste queste Toscana Toscana 1,4 1,4 1,6 1,6 1,5 1,5 1,8 1,8 1,7 1,7 fortifortieterogeneità eterogeneitàterritoriali, territoriali,determinando determinandogrossa grossadifficoltà difficoltà Umbria Umbria 4,0 4,0 1,7 1,7 1,7 1,7 2,5 2,5 1,7 1,7 nell’accesso nell’accesso al al credito credito dada parte parte delle delle imprese imprese deldel Mezzogiorno, Mezzogiorno, Marche Marche 0,9 0,9 1,3 1,3 1,2 1,2 2,0 2,0 1,9 1,9 Lazio 4,3 4,3 2,4 2,4 2,6 2,6 2,0 2,0 1,2 1,2 nonnon fa fa altro altro cheche accrescere accrescere il divario il divario tratra le le regioni regioni piùpiù arretrate arretrate Lazio Abruzzo Abruzzo 1,6 1,6 2,0 2,0 1,4 1,4 5,2 5,2 2,0 2,0 e quelle e quelle piùpiù ricche, ricche, rendendo rendendo piùpiù difficoltosa difficoltosa l’auspicabile l’auspicabile concon- Molise Molise 3,2 3,2 2,8 2,8 8,9 8,9 2,4 2,4 4,9 4,9 Campania Campania 3,1 3,1 3,4 3,4 3,1 3,1 2,1 2,1 1,8 1,8 vergenza vergenza nella nella crescita crescita economica. economica.

Il tasso Il tasso di di decadimento decadimento perper cassa cassa è una è una misura misura cheche esprime esprime la la solvibilità solvibilità media media di di coloro coloro cheche hanno hanno contratto contratto deidei debiti debiti concon le le banche; banche; puòpuò quindi quindi essere essere impiegato impiegato perpervalutare valutare la rischiosità la rischiosità concedere concedere prestiti prestiti allaalla clientela clientela delle delle banche banche di di unun determidetermidi di nato natoterritorio. territorio.Limitando Limitandol’analisi l’analisiai aisettori settoriistituzionali istituzionalidelle delle società società nonnon finanziarie finanziarie e delle e delle famiglie famiglie produttrici, produttrici, l’indicatore l’indicatore fornisce fornisce informazioni informazioni relative relative allaalla solvibilità solvibilità della della struttura struttura proproduttiva duttiva distribuita distribuita sulsul territorio. territorio. In In Italia Italia il tasso il tasso di di decadimento decadimento deidei finanziamenti finanziamenti perper cassa cassa deldel settore settore produttivo, produttivo, in in calo calo daldal 2004, 2004, si si attesta attesta nelnel 2006 2006 all’1,2 all’1,2 perper cento. cento. I tassi I tassi attivi attivi suisui finanziamenti finanziamenti perper cassa cassa sono sono i tassi i tassi di interesse di interesse ai aiquali qualile lebanche bancheconcedono concedonoprestiti prestitiallaallaclientela clientelae equindi quindi esprimono esprimonoil costo il costodi diaccesso accessoal alcredito. credito.Limitando Limitandol’analisi l’analisi Tasso Tasso di di decadimento decadimento deidei finanziamenti finanziamenti perper cassa cassa all’universo all’universogiàgiàdescritto descrittoperperil iltasso tassodi didecadimento, decadimento, deldel settore settore produttivo produttivo – Anno – Anno 2006 2006 l’indicatore l’indicatorecontribuisce contribuiscea adefinire definirela ladifficoltà difficoltàdi diaccesso accessoal al credito credito dada parte parte deidei settori settori produttivi produttivi sulsul territorio. territorio. In In Italia Italia nelnel 2006 2006 i tassi i tassi di di interesse interesse medi medi suisui finanziamenti finanziamenti perper cassa cassa deldel settore settore produttivo, produttivo, in in funzione funzione della della durata, durata, sono sono paripari a 5,1, a 5,1, perper i finanziamenti i finanziamenti finofino a un a un anno; anno; 4,04,0 perper quelli quelli superiori superiori all’anno all’anno e non e non superiori superiori ai ai cinque; cinque; 4,84,8 perper i finanziamenti i finanziamenti di di piùpiù lunga lunga durata durata (superiori (superiori a 5a anni). 5 anni). DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

L’analisi L’analisicongiunta congiuntadella delladistribuzione distribuzionesulsulterritorio territorionazionale nazionale deldel tasso tasso di di decadimento decadimento e dei e dei tassi tassi d’interesse d’interesse suisui finanziafinanziamenti menti perper cassa cassa puòpuò aiutare aiutare a individuare a individuare le le principali principali carattericaratteristiche stiche deldel mercato mercato finanziario finanziario italiano. italiano. Quanto Quanto al al tasso tasso di di decadimento decadimento perper cassa, cassa, l’insolvibilità l’insolvibilità delle delle imprese imprese cheche sono sono ricorse ricorse al al finanziamento finanziamento bancario bancario è sistemaè sistematicamente ticamente superiore superiore perper le le regioni regioni deldel Mezzogiorno Mezzogiorno rispetto rispetto a a quelle quelle deldel Centro-Nord. Centro-Nord. In In sostanza, sostanza, ogni ogni qualvolta qualvolta le le banche banche concedono concedonodeideiprestiti prestitia aimprese impresemeridionali meridionalicorrono corronorischi rischi maggiori maggiori di di mancata mancata restituzione restituzione rispetto rispetto a quando a quando concedono concedono deidei finanziamenti finanziamenti a imprese a imprese deldel Centro-Nord. Centro-Nord. Questa Questa maggiore maggiore

100 statistiche per il Paese

3,3 3,3 2,3 2,3 2,8 2,8 2,2 2,2 4,7 4,7 1,1 1,1 1,1 1,1 3,0 3,0 1,5 1,5 2,9 2,9 1,7 1,7

3,7 3,7 2,7 2,7 3,4 3,4 1,7 1,7 3,2 3,2 1,2 1,2 0,9 0,9 2,0 2,0 1,3 1,3 2,9 2,9 1,5 1,5

3,3 3,3 1,5 1,5 2,9 2,9 1,4 1,4 1,8 1,8 1,2 1,2 1,1 1,1 2,0 2,0 1,4 1,4 2,5 2,5 1,5 1,5

4,3 4,3 1,6 1,6 2,3 2,3 1,7 1,7 1,9 1,9 1,3 1,3 3,2 3,2 1,9 1,9 2,0 2,0 2,7 2,7 2,1 2,1

2,3 2,3 2,1 2,1 2,7 2,7 1,8 1,8 1,6 1,6 1,4 1,4 1,2 1,2 1,5 1,5 1,3 1,3 2,0 2,0 1,4 1,4

2006 2006

1,5 1,5 2,1 2,1 1,0 1,0 1,1 1,1 1,0 1,0 1,1 1,1 0,8 0,8 1,2 1,2 0,8 0,8 1,1 1,1 1,6 1,6 1,4 1,4 1,7 1,7 0,9 0,9 1,1 1,1 1,1 1,1 2,0 2,0 1,9 1,9 3,5 3,5 2,8 2,8 1,7 1,7 1,4 1,4 1,1 1,1 1,1 1,1 1,2 1,2 1,2 1,2 1,8 1,8 1,2 1,2

1,3 1,3 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,9 0,7 0,7 0,9 0,9 0,5 0,5 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1 1,3 1,3 2,0 2,0 1,4 1,4 1,5 1,5 2,1 2,1 1,4 1,4 1,4 1,4 1,9 1,9 6,4 6,4 2,4 2,4 1,9 1,9 1,9 1,9 1,0 1,0 1,1 1,1 1,4 1,4 1,1 1,1 2,0 2,0 1,2 1,2

Fonte: Fonte: Banca Banca d'Italia, d'Italia, Base Base informativa informativa pubblica pubblica (a)(a) I dati I dati relativi relativi al flusso al flusso di sofferenze di sofferenze rettificate rettificate sono sono diffusi diffusi dalla dalla Banca Banca d'Italia d'Italia solosolo a livello a livello trimestrale trimestrale e non e non annuale. annuale.

Tassi Tassi di di interesse interesse suisui finanziamenti finanziamenti perper cassa cassa deldel settore settore produttivo, produttivo, perper durata durata – Anni – Anni 2004-2006 2004-2006 (media (media deidei quattro quattro trimestri) trimestri)

Il tasso Il tasso di di decadimento decadimento perper cassa cassa è calcolato è calcolato come come rapporto rapporto percentuale percentualetratrail flusso il flussodi disofferenze sofferenzerettificate, rettificate,cioè cioèi finani finanziamenti, ziamenti, concessi concessi dalle dalle banche, banche, in in stato stato di di insolvenza insolvenza o difficili o difficili dada recuperare, recuperare, e gli e gli impieghi impieghi vivi, vivi, cioè cioè lo lo stock stock complessivo complessivo di di finanziamenti finanziamentichechele lebanche bancheconcedono concedonoai aipropri propriclienti, clienti,al al netto nettodelle dellesofferenze sofferenzerettificate. rettificate.LeLefamiglie famiglieproduttrici produttricisono sono costituite costituitedalle dallesocietà societào quasi o quasisocietà, società,conconmeno menodi dicinque cinque addetti; addetti;le lesocietà societànonnonfinanziarie finanziariecomprendono comprendonole lesocietà societào o quasi quasi società società nonnon finanziarie, finanziarie, concon piùpiù di cinque di cinque addetti. addetti. I tassi I tassi attivi attivi suisui finanziamenti finanziamenti perper cassa cassa sono sono i tassi i tassi di interesse di interesse ai aiquali qualile lebanche bancheconcedono concedonoprestiti prestitiallaallaclientela clientelae equindi quindi esprimono esprimono il costo il costo di di accesso accesso al al credito. credito. Vengono Vengono quiqui presenpresentatitati i valori i valori dell’indicatore dell’indicatore in in funzione funzione della della durata durata deldel finanziafinanziamento mento concesso. concesso. L’ITALIA L’ITALIA E LE E LE SUE SUE REGIONI REGIONI

Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

2005 2005

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte: Banca Banca d'Italia, d'Italia, Base Base informativa informativa pubblica pubblica

Fonti Fonti

x x Banca Banca d’Italia d’Italia

Altre Altre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Banca Banca d’Italia, d’Italia, Base Base informativa informativa pubblica pubblica SitiSiti internet internet x x http://www.bancaditalia.it http://www.bancaditalia.it

Piemonte Piemonte Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Bolzano Bolzano - Bozen - Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centr Centr Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

Oltre Oltre cinque cinque annianni

Da Da oltreoltre un anno un anno finofino a cinque a cinque annianni

FinoFino ad un ad anno un anno

2004 2004

2005 2005

2006 2006

2004 2004

2005 2005

2006 2006

2004 2004

2005 2005

2006 2006

4,9 4,9 5,4 5,4 4,6 4,6 4,7 4,7 4,3 4,3 - - 3,0 3,0 4,5 4,5 4,3 4,3 5,3 5,3 4,9 4,9 4,9 4,9 4,8 4,8 5,6 5,6 5,5 5,5 5,6 5,6 5,5 5,5 5,5 5,5 6,0 6,0 5,7 5,7 5,4 5,4 4,7 4,7 3,7 3,7 4,9 4,9 4,5 4,5 5,6 5,6 4,7 4,7

5,2 5,2 4,2 4,2 4,2 4,2 4,8 4,8 4,2 4,2 - - 4,5 4,5 4,7 4,7 4,5 4,5 5,0 5,0 4,9 4,9 4,6 4,6 4,7 4,7 5,5 5,5 5,3 5,3 5,5 5,5 5,5 5,5 5,3 5,3 6,0 6,0 5,2 5,2 5,6 5,6 4,5 4,5 4,5 4,5 4,8 4,8 4,6 4,6 5,5 5,5 4,7 4,7

4,9 4,9 3,9 3,9 4,4 4,4 4,7 4,7 4,2 4,2 - - 4,6 4,6 4,8 4,8 4,3 4,3 4,9 4,9 4,9 4,9 4,8 4,8 4,9 4,9 5,0 5,0 5,2 5,2 5,4 5,4 5,4 5,4 5,1 5,1 5,6 5,6 5,1 5,1 5,6 5,6 4,5 4,5 4,5 4,5 4,9 4,9 4,6 4,6 5,3 5,3 4,8 4,8

3,7 3,7 3,3 3,3 3,7 3,7 4,1 4,1 4,0 4,0 - - 3,6 3,6 3,7 3,7 3,6 3,6 3,7 3,7 4,5 4,5 4,0 4,0 3,7 3,7 5,1 5,1 4,6 4,6 4,9 4,9 4,6 4,6 5,0 5,0 5,2 5,2 4,6 4,6 4,6 4,6 3,7 3,7 3,6 3,6 3,8 3,8 3,7 3,7 4,8 4,8 3,8 3,8

3,4 3,4 3,3 3,3 3,4 3,4 3,8 3,8 3,7 3,7 - - 4,0 4,0 3,7 3,7 3,4 3,4 3,4 3,4 4,2 4,2 3,9 3,9 3,8 3,8 4,4 4,4 5,2 5,2 4,9 4,9 4,8 4,8 5,1 5,1 4,7 4,7 4,9 4,9 4,4 4,4 3,4 3,4 3,7 3,7 3,7 3,7 3,5 3,5 4,8 4,8 3,6 3,6

4,0 4,0 3,7 3,7 3,9 3,9 4,6 4,6 4,2 4,2 - - 4,4 4,4 4,5 4,5 3,9 3,9 3,6 3,6 4,5 4,5 4,4 4,4 4,0 4,0 4,4 4,4 5,1 5,1 5,2 5,2 4,8 4,8 4,9 4,9 5,3 5,3 5,2 5,2 4,7 4,7 3,9 3,9 4,2 4,2 3,9 3,9 4,0 4,0 5,0 5,0 4,0 4,0

4,7 4,7 4,4 4,4 4,4 4,4 4,6 4,6 4,0 4,0 - - 4,5 4,5 4,4 4,4 4,2 4,2 4,7 4,7 4,6 4,6 4,4 4,4 4,6 4,6 5,0 5,0 5,6 5,6 5,5 5,5 5,3 5,3 5,2 5,2 5,7 5,7 5,1 5,1 4,8 4,8 4,5 4,5 4,3 4,3 4,6 4,6 4,5 4,5 5,3 5,3 4,5 4,5

4,6 4,6 4,2 4,2 4,3 4,3 4,6 4,6 3,9 3,9 - - 4,4 4,4 4,3 4,3 4,1 4,1 4,6 4,6 4,5 4,5 4,4 4,4 4,5 4,5 4,9 4,9 5,4 5,4 5,4 5,4 5,2 5,2 5,0 5,0 5,7 5,7 5,1 5,1 4,8 4,8 4,4 4,4 4,2 4,2 4,5 4,5 4,4 4,4 5,2 5,2 4,5 4,5

5,2 5,2 5,2 5,2 4,9 4,9 5,2 5,2 4,6 4,6 - - 5,0 5,0 5,0 5,0 4,8 4,8 5,3 5,3 5,3 5,3 5,1 5,1 5,3 5,3 5,6 5,6 6,0 6,0 5,9 5,9 5,8 5,8 5,7 5,7 7,0 7,0 5,7 5,7 5,5 5,5 5,0 5,0 4,9 4,9 5,3 5,3 5,0 5,0 5,8 5,8 5,1 5,1

Fonte: Fonte: Banca Banca d'Italia, d'Italia, Base Base informativa informativa pubblica pubblica


DEFINIZIONI UTILIZZATE

Le esportazioni che vengono prese in considerazione sono quelle di beni (materie prime e manufatti). La quota di mercato delle esportazioni di un paese viene definita come rapporto tra flusso di esportazioni del paese verso il resto del mondo ed esportazioni mondiali. Analogamente le quote di esportazioni intra-Ue (extra-Ue) vengono definite come rapporto tra flussi di esportazioni di un paese Ue verso gli altri paesi dell’Ue (extraUe) e complesso delle esportazioni dei paesi comunitari verso l’Ue (fuori dall’Ue). Il grado di apertura delle regioniè stato calcolato rispetto alla media italiana facendo il rapporto tra quota di export e quota di prodotto interno lordo riferibili all’area considerata.

Macroeconomia Esportazioni

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

6

Il grado di integrazione commerciale tra i paesi dell’Ue27 è molto elevato: circa due terzi delle esportazioni di questi paesi sono diretti verso altri paesi Ue. La tendenza a privilegiare il commercio all’interno dell’Unione è relativamente più accentuata nei paesi più piccoli e soprattutto in quelli di recente accesso. L’Italia insieme ai maggiori paesi dell’Unione (ad eccezione della Spagna) mostra invece un’apertura relativamente maggiore verso i paesi extra-Ue. In particolare, nel 2006 l’Italia detiene il 7,9 per cento dei flussi di esportazioni intra-Ue e l’11,2 per cento delle esportazioni dei paesi Ue verso il resto del mondo (extra-Ue). Entrambe le quote sono diminuite rispetto al 2000 e in misura maggiore quella intra-Ue. Tra le principali economie europee solo la Germania rafforza la propria posizione sia nell’intra-Ue sia nell’extra-Ue, mentre Regno Unito e Francia mostrano una performance peggiore di quella italiana. Il gruppo di paesi entrati nell’Unione dopo il 2002 ha invece progressivamente rafforzato la propria posizione, arrivando a rappresentare nel 2006 oltre il 10 per cento delle esportazioni intra-Ue. In tale fenomeno è anche possibile leggere l’ulteriore accelerazione dei processi di delocalizzazione da parte dei paesi Ue15.

100 statistiche per il Paese

Esportazioni delle principali economie – Anni 2000-2006 (quote sulle esportazioni mondiali)

Esportazioni dei paesi europei – Anni 2000 e 2006 (quote di mercato) 40

10 8 6 4 2

Stati Uniti

Giappone

Italia

Germania

Francia

Regno Unito

Fonte: Unctad

Fonti

x Istat, Statistiche del commercio con l’estero x Eurostat, External Trade Statistics x Unctad, Handbook of Statistics

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Commercio estero e attività internazionali delle imprese, Annuario 2006 Siti internet x http://www.unctad.org x http://www.istat.it x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Cina

30

a ag n Sp

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2006

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2000

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15

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20

an ia

20

e1 5

25

on

2006

N

2000

25

G er m

30

Fonte: Elaborazioni Istat su dati Eurostat

Indicatori delle esportazioni per regione – Anno 2007 REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

12

Extra-Ue

35

Fr an

Intra-Ue

35

eg n

40

tri U

L’intensificazione degli scambi commerciali è uno degli aspetti più salienti del processo di globalizzazione dell’economia mondiale. L’analisi dell’andamento delle esportazioni costituisce perciò un elemento chiave per monitorare la capacità competitiva di un paese. Negli ultimi decenni, l’aumento del commercio mondiale è stato caratterizzato dal crescente ruolo delle economie emergenti, in particolare della Cina, mentre molti paesi più avanzati hanno perso quote di mercato. In questo contesto, anche l’Italia fa registrare una progressiva perdita di terreno. Dopo un quinquennio di relativa stabilità, nel biennio 2005-06 la quota di esportazioni italiane su quelle mondiali è ulteriormente calata, attestandosi nel 2006 al 3,4 per cento. Il dato provvisorio del 2007 mostra una positiva performance delle esportazioni in crescita dell’8 per cento rispetto al 2006.

Nel 2007 circa il 28 per cento delle esportazioni italiane proviene dalla Lombardia e il Nord nel suo complesso dà origine a poco meno di tre quarti del flusso complessivo dell’export; all’estremo opposto meno del 12 per cento delle esportazioni sono riferibili alle regioni meridionali. Una lettura più corretta di queste informazioni si ha considerando il grado di apertura delle singole aree. Questo varia sensibilmente dalle principali regioni del Nord-est (Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed EmiliaRomagna), dove la quota dell’export supera del 50 per cento quella del rispettivo prodotto interno lordo, alla Calabria con un valore dell’indice prossimo allo zero. Le altre regioni con una grado di apertura superiore all’unità sono Lombardia, Marche e Piemonte (superiori a 1,3) e Toscana e Abruzzo (1,1). Tra il 2000 e il 2007 le esportazioni italiane sono cresciute in termini nominali del 37,8 per cento, e quelle extra-Ue quasi sette punti percentuali in più rispetto alle altre. Tra le grandi regioni esportatrici solo l’Emilia Romagna e le Marche aumentano l’export ad un ritmo assai superiore a quello medio, grazie soprattutto alla componente extra-Ue nel primo caso ed a quella intra-Ue nel secondo.

Al

UNO SGUARDO D’INSIEME

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06

In declino le esportazioni nazionali, ma in linea con i principali paesi europei

Composizione % sul totale nazionale

Grado di apertura (a)

Composizioni % sul totale regionale Intra-Ue

Variazioni 2000-2007

Extra-Ue

Intra-Ue

Extra-Ue

Totale

Piemonte

11,8

1,3

67,2

32,8

19,2

35,5

24,1

Valle D'Aosta-Vallée D'Aoste

0,3

0,7

63,2

36,8

115,5

127,6

119,8

Lombardia

28,5

1,4

59,3

40,7

34,9

42,4

37,9

Liguria

1,2

0,5

51,7

48,3

29,4

40,9

34,7

Trentino-Alto Adige

2,1

0,8

72,1

27,9

30,4

85,3

42,1

Bolzano-Bozen

1,1

0,8

76,6

23,4

28,3

112,4

41,4

Trento

1,0

0,9

67,4

32,6

32,9

69,1

42,9

Veneto

13,3

1,5

59,1

40,9

21,7

36,9

27,5

Friuli-Venezia Giulia

3,6

1,5

61,1

38,9

31,5

49,6

38,0

Emilia-Romagna

12,8

1,5

58,5

41,5

46,4

64,5

53,4

Toscana

6,4

1,1

51,3

48,7

19,6

24,3

21,8

Umbria

0,9

0,7

54,4

45,6

31,6

100,2

56,0

Marche

3,9

1,4

66,7

33,3

69,1

54,7

64,1

Lazio

3,4

0,3

53,7

46,3

1,4

23,2

10,4

Abruzzo

2,7

1,1

76,6

23,4

56,3

11,8

43,0

Molise

0,2

0,5

59,5

40,5

24,3

32,1

27,3

Campania

2,5

0,4

57,1

42,9

21,2

17,3

19,5

Puglia

2,2

0,5

66,4

33,6

22,3

15,0

19,7

Basilicata

0,8

0,7

77,6

22,4

83,7

125,6

91,7

Calabria

0,1

0,0

45,2

54,8

12,1

69,6

37,7

Sicilia

2,2

0,4

47,7

52,3

57,9

91,4

73,8

Sardegna

1,2

0,6

54,6

45,4

87,2

97,2

91,6

Nord-ovest

41,8

1,3

61,1

38,9

30,2

41,1

34,3

Nord-est

31,8

1,4

59,8

40,2

32,3

50,4

39,1

Centro

14,6

0,7

55,5

44,5

25,0

31,7

27,8

Centro-Nord

88,2

1,2

59,6

40,4

30,1

42,3

34,7

Mezzogiorno

11,8

0,5

60,7

39,3

43,0

43,9

43,3

Italia

100,0

1,0

60,1

39,9

34,6

42,9

37,8

Fonte: Istat, Statistiche del commercio con l’ estero e Conti economici territoriali (a) Valore 2006.



Finanza pubblica

Lo stato della finanza pubblica è, insieme all’andamento dell’inflazione, una pre-condizione della stabilità monetaria ed economica dell’area dell’euro. Per questo motivo, alcuni indicatori di finanza pubblica sono continuamente tenuti sotto osservazione nell’ambito del patto di stabilità e crescita. Gli indicatori di finanza pubblica considerati in questa sezione sono: l’incidenza sul prodotto interno lordo dell’indebitamento netto e del saldo primario; lo stock di debito pubblico, sempre in rapporto al prodotto interno lordo; il peso occupazionale del settore pubblico; l’incidenza del settore pubblico (unità di lavoro e spesa delle PA per abitante). uu

Nel 2007, soprattutto grazie a un cospicuo aumento delle entrate, l’Italia si è collocata al quarto posto tra i paesi dell’Uem per surplus primario, mentre l’incidenza dell’indebitamento netto in un biennio è diminuita dal 4,2 fino all’1,9 per cento del Pil. uu Nel 2006 l’Italia è stato il Paese con il rapporto debito/Pil più elevato – 106,8 per cento – tra i 27 membri dell’Ue.

Il valore è sceso nel 2007 al 104 per cento.

uu Il settore pubblico rappresenta, in Italia nel 2007, il 14,5 per cento della forza lavoro impiegata: un punto per-

centuale in meno rispetto al 2000. Tale valore colloca il nostro Paese nella parte bassa della graduatoria europea (22° posto nel 2006). uu Anche in termini di valori per abitante l’incidenza del settore pubblico è molto contenuta nel nostro

Paese rispetto al resto dell’Unione europea: le unità di lavoro ogni 100 abitanti ammontano nel 2006 a 6,2, valore che colloca l’Italia al penultimo posto tra i paesi Ue.


UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

Saldo primario e indebitamento netto rapporto al Pil paesi Uem – Anno 2007 (valori percentuali) primario e indebitamento netto in in rapporto al Pil neinei paesi Uem – Anno 2007 (valori percentuali) differenza differenzatratraquesti questiandamenti andamentiè èspiegata spiegataprima primadaldalruolo ruolo Saldo tassid’interesse d’interessenominali nominalirelativamente relativamente dell’inflazione, dell’inflazione,concontassi Saldo Primario Indebitamento Saldo Primario Indebitamento nettonetto rispetto rispetto a quelli a quelli reali, reali, e poi e poi dall’accelerazione dall’accelerazione degli degli oneri oneri elevati elevati 6 6 debito. debito. Questo Questo haha determinato determinato unauna situazione situazione difficilmente difficilmente deldel culminata culminata nella nella crisi crisi finanziaria finanziaria che, che, nelnel 1992, 1992, haha sostenibile sostenibile portato portato allaallafluttuazione fluttuazione e al e al massiccio massiccio deprezzamento deprezzamento della della 4 4 lira.lira.NelNelperiodo periodo1992-97 1992-97si siè èrealizzato realizzatoununaggiustamento aggiustamento drastico drastico di di finanza finanza pubblica, pubblica, paripari a 6,7 a 6,7punti punti percentuali percentuali nelnel saldo saldo primario primario e 8,7 e 8,7 in quello in quello finanziario, finanziario, cheche haha portato portato il defiil defi2 2 cit citsotto sottola lasoglia sogliadeldel3 3perpercento, cento,richiesta richiestaperperl’adesione l’adesione all’Uem. all’Uem.L’esperienza L’esperienzaitaliana italianadi diunaunadinamica dinamicaesplosiva esplosiva dell’indebitamento dell’indebitamento netto netto e del e del debito debito è confrontabile, è confrontabile, siasia pure pure 0 0 concon alcune alcune differenze, differenze, concon quella quella deldel Belgio. Belgio. In In questo questo caso, caso, tuttavia, tuttavia, il percorso il percorso di rientro di rientro daldal debito debito è stato è stato avviato avviato giàgià nella nella seconda seconda metà metà degli degli anni anni Ottanta Ottanta eded è stato è stato mantenuto mantenuto finora, finora, -2 -2 consentendo consentendo unauna riduzione riduzione piùpiù rapida rapida deldel debito debito e degli e degli oneri oneri perper interessi. interessi. NelNel caso caso dell’Italia, dell’Italia, invece, invece, il rigore il rigore fiscale fiscale si si è è imposto imposto piùpiù tardivamente tardivamente finofino quasi quasi all’annullamento all’annullamento deldel sursur- -4 -4 plus plus primario, primario, in particolare in particolare dopo dopo il 2000. il 2000. Questa Questa tendenza tendenza nonnon si siè èriflessa riflessaperperintero interosull’indebitamento sull’indebitamentonetto, netto,perper l’andamento l’andamentoparticolarmente particolarmentefavorevole favorevoledeideitassi tassid’interesse. d’interesse. NelNel 2007, 2007, soprattutto soprattutto perper unun cospicuo cospicuo aumento aumento delle delle entrate, entrate, Commissione europea Fonte: Commissione europea l’Italia l’Italia si colloca si colloca al al quarto quarto posto posto tratra i paesi i paesi dell’Unione dell’Unione econoecono- Fonte: mica micae emonetaria monetariaperpersurplus surplusprimario, primario,mentre mentrel’incidenza l’incidenza netto in in rapporto al Pil neinei paesi UeUe (a)(a) – Anni 1995, 2000, 2005 e 2006 Indebitamento netto rapporto al Pil paesi – Anni 1995, 2000, 2005 e 2006 dell’indebitamento dell’indebitamento netto netto in in unun biennio biennio (2005-2007) (2005-2007) diminuisce diminuisce Indebitamento daldal 4,24,2 finofino all’1,9 all’1,9 perper cento cento deldel Pil.Pil.

Il livello Il livello dell’indebitamento dell’indebitamento netto netto della della pubblica pubblica amministrazioamministrazioin in percentuale percentuale deldel PilPil costituisce costituisce l’indicatore l’indicatore di di riferimento riferimento nene la gestione la gestione di bilancio, di bilancio, siasia come come livello-obiettivo livello-obiettivo sia,sia, a cona conperper suntivo, suntivo, perper la la valutazione valutazione dello dello stato stato deidei conti conti pubblici. pubblici. PerPer questo questo motivo, motivo, negli negli accordi accordi di di Maastricht Maastricht è stato è stato fissato fissato unun deficit deficit massimo massimo deldel 3 per 3 per cento cento perper l’adesione l’adesione all’Unione all’Unione ecoeconomica nomica e monetaria, e monetaria, e anche e anche oggi oggi il superamento il superamento di di questa questa soglia soglia comporta comporta l’obbligo l’obbligo di avviare di avviare politiche politiche d’aggiustamento. d’aggiustamento. Livello Livello e andamento e andamento deldel rapporto rapporto tratra indebitamento indebitamento netto netto e Pil, e Pil, oltre oltre cheche daldal rigore rigore di di bilancio, bilancio, dipendono dipendono dalla dalla crescita crescita ecoeconomica, nomica, cheche agisce agisce siasia sulsul denominatore denominatore siasia sulle sulle entrate, entrate, e e dall’incidenza dall’incidenzadella dellaspesa spesaperperinteressi, interessi,a asuasuavolta voltalegata legata all’evoluzione all’evoluzione deidei tassi tassi nominali nominali e reali e reali attraverso attraverso la la struttura struttura perper etàetà e lae durata la durata deldel debito. debito. L’indebitamento L’indebitamento netto, netto, concon alcune alcune differenze differenze dovute dovute allealle poste poste finanziarie finanziarie (ad(ad es.es. la la svalutazione svalutazione o rivalutazione o rivalutazione di di debiti debiti o o crediti crediti espressi espressi in in valuta), valuta), equivale equivale allaalla variazione variazione dello dello stock stock deldeldebito. debito.Inoltre, Inoltre,se sedall’indebitamento dall’indebitamentonetto nettosi sitolgono tolgonole le spese speseperperinteressi interessipassivi passivisi siottiene ottieneil saldo il saldoprimario primarioche, che, sempre sempre rapportato rapportato al Pil, al Pil, costituisce costituisce unun indicatore indicatore dello dello “sforzo” “sforzo” di difinanza finanzapubblica pubblica(il (ilrisparmio risparmiopubblico, pubblico,o ol’immissione l’immissionedi di risorse risorse nelnel sistema, sistema, al al netto netto degli degli oneri oneri deldel debito), debito), leggibile leggibile come come livello livello e/oe/o prendendo prendendo a riferimento a riferimento le le variazioni variazioni dada unun Indebitamento Indebitamento netto netto e saldo e saldo primario primario in in rapporto rapporto al al PilPil – – anno annoall’altro. all’altro.LaLarelazione relazionetratraindebitamento indebitamentonetto nettoe esaldo saldo Anni Anni 1987-2007 1987-2007 (valori (valori percentuali) percentuali) primario primario puòpuò essere essere molto molto diversa diversa tratra singoli singoli paesi paesi in in funzione funzione delle delledifferenze differenzenegli neglioneri onerideldeldebito, debito,mentre mentrel’andamento l’andamento 6 6 mutevole mutevole della della spesa spesa perper interessi interessi la rende la rende variabile variabile nelnel tempo. tempo. NelNel 2007 2007 il saldo il saldo primario primario nazionale nazionale è positivo è positivo e pari e pari al 3,1 al 3,1 deldel 3 3 Pil,Pil, mentre mentre l‘indebitamento l‘indebitamento si attesta si attesta a 1,9 a 1,9 punti punti percentuali percentuali in in 0 0 rapporto rapporto al Pil. al Pil. -3 -3

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

L’indebitamento L’indebitamento netto netto al al 3131 dicembre dicembre di di ogni ogni anno anno esprime esprime il il saldo saldo deldel conto conto economico, economico, definito definito consolidando consolidando le le amminiamministrazioni strazioni pubbliche pubbliche e utilizzando e utilizzando regole regole specifiche specifiche di di computo computo stabilite stabilitedalla dallaprocedura proceduraperperi disavanzi i disavanzieccessivi eccessivi(EDP) (EDP)di di Maastricht Maastricht(sulla (sullametodologia, metodologia,si sivedano vedanogli gliapprofondimenti approfondimenti segnalati). segnalati). Il Pil Il Pil è definito è definito sulla sulla base base delle delle regole regole deldel sistema sistema europeo europeo deidei conti conti (ESA (ESA 1995). 1995). ÈÈ il caso il caso di di segnalare segnalare cheche il il conto contoeconomico economicochecheorigina original’indebitamento l’indebitamentoinclude includeanche anche elementi elementi di di natura natura straordinaria, straordinaria, quali quali in in Italia Italia le le entrate entrate dalla dalla cessione cessione delle delle licenze licenze di telefonia di telefonia mobile mobile UMTS UMTS nelnel 2000, 2000, paripari a circa a circa unun punto punto di di Pil,Pil, e le e le uscite uscite perper effetto effetto della della sentenza sentenza comunitaria comunitaria sulla sulla detraibilità detraibilità dell’Iva dell’Iva suisui veicoli veicoli dada parte parte delle delle imprese imprese e per e per il ripiano il ripiano deidei debiti debiti della della TAV TAV nelnel 2006. 2006. L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

L’Italia L’Italia daldal 1981 1981 al 1993 al 1993 è stata è stata caratterizzata caratterizzata dada deficit deficit pubblipubblici ininterrottamente ci ininterrottamente superiori superiori al al 1010 perper cento cento deldel Pil,Pil, mentre mentre il il saldo saldo primario primario negativo negativo negli negli anni anni Ottanta Ottanta è oscillato è oscillato tratra il 2,5 il 2,5 e e il 4ilper 4 per cento cento deldel Pil,Pil, avvicinandosi avvicinandosi al pareggio al pareggio giàgià nelnel 1991. 1991. LaLa

100 statistiche per il Paese

-6 -6 -9 -9 -12 -12 19871987

19921992

19971997

Indeditamento nettonetto Indeditamento Entrate e uscite straordinarie Entrate e uscite straordinarie

20022002

20072007

SaldoSaldo primario primario Entrate e uscite straordinarie Entrate e uscite straordinarie

Fonte: Conti economici nazionali Fonte: Conti economici nazionali

Fonti Fonti

x x Istat, Conti economici nazionali Istat, Conti economici nazionali x x Commissione europea, Direzione generale economia e finanza Commissione europea, Direzione generale economia e finanza

Altre informazioni Altre informazioni

internet SitiSiti internet http://www.istat.it x x http://www.istat.it http://ec.europa.eu/economy_finance x x http://ec.europa.eu/economy_finance x x http://www.istat.it/strumenti/metodi/notifica/edp2007.pdf http://www.istat.it/strumenti/metodi/notifica/edp2007.pdf

Ci p Ci r o p Ge ro Germa rm nia an ia ITA ITA LIA LIA Sp ag Sp na ag na Be lgi Be o lgi Fin o Finland lan ia dia

Indebitamento Indebitamentonetto nettoancora ancoraelevato elevato ma masaldo saldoprimario primarioininnetto nettorecupero recupero

Po r Po toga rto l lo ga l lo Fr an Fr ci a an ci Sl a ov Sl en ov ia en ia Gr e Gr ci a Lu ec s i Lu s em a ss bu em rg bu o rg o Ma Malta lta Au str Au ia str ia Irla Irlanda Pa nda e Pa si B es as i B si as si UE M UE M

Finanza pubblica Indebitamento netto e saldo primario in rapporto al Pil

7

PAESI PAESI

1995 1995

2000 2000

2005 2005

2006 2006

Italia Italia Austria Austria Belgio Belgio Finlandia Finlandia Francia Francia Germania Germania Grecia Grecia Irlanda Irlanda Lussemburgo Lussemburgo Paesi Bassi Paesi Bassi Portogallo Portogallo Slovenia Slovenia Spagna Spagna Bulgaria Bulgaria Cipro Cipro Repubblica Ceca Repubblica Ceca Danimarca Danimarca Estonia Estonia Regno Unito Regno Unito Ungheria Ungheria Lituania Lituania Lettonia Lettonia Malta Malta Polonia Polonia Romania Romania Svezia Svezia Slovacchia Slovacchia EUR-13 EUR-13 Ue27 Ue27

-7,4 -7,4 -5,6 -5,6 -4,4 -4,4 -6,2 -6,2 -5,5 -5,5 -3,2 -3,2 -10,2 -10,2 -2,0 -2,0 2,42,4 -4,3 -4,3 -5,2 -5,2 n.d.n.d. -6,5 -6,5 -14,1 -14,1 n.d.n.d. -13,4 -13,4 -2,9 -2,9 0,40,4 -5,7 -5,7 n.d.n.d. -1,6 -1,6 -2,0 -2,0 n.d.n.d. -4,4 -4,4 n.d.n.d. -7,5 -7,5 -1,8 -1,8 n.d. n.d. n.d. n.d.

-0,8 -0,8 -1,5 -1,5 0,10,1 6,96,9 -1,5 -1,5 1,31,3 -4,0 -4,0 4,64,6 6,06,0 2,02,0 -2,9 -2,9 -3,8 -3,8 -0,9 -0,9 -4,0 -4,0 -2,3 -2,3 -3,7 -3,7 2,42,4 -0,2 -0,2 4,04,0 -2,9 -2,9 -3,2 -3,2 -2,8 -2,8 -6,2 -6,2 -3,0 -3,0 3,33,3 3,83,8 -11,8 -11,8 0,00,0 0,70,7

-4,2 -4,2 -1,6 -1,6 -2,3 -2,3 2,72,7 -3,0 -3,0 -3,2 -3,2 -5,5 -5,5 1,01,0 -0,3 -0,3 -0,3 -0,3 -6,1 -6,1 -1,5 -1,5 1,11,1 1,91,9 -2,3 -2,3 -3,5 -3,5 4,74,7 2,32,3 -3,1 -3,1 -7,8 -7,8 -0,5 -0,5 -0,2 -0,2 -3,1 -3,1 -4,3 -4,3 -1,4 -1,4 2,12,1 -2,8 -2,8 -2,5 -2,5 -2,4 -2,4

-3,4 -3,4 -1,1 -1,1 0,20,2 3,93,9 -2,5 -2,5 -1,7 -1,7 -2,6 -2,6 2,92,9 0,10,1 0,60,6 -3,9 -3,9 -1,4 -1,4 1,81,8 3,33,3 -1,5 -1,5 -2,9 -2,9 4,24,2 3,83,8 -2,8 -2,8 -9,2 -9,2 -0,3 -0,3 0,40,4 -2,6 -2,6 -3,9 -3,9 -1,9 -1,9 2,22,2 -3,4 -3,4 -1,6 -1,6 -1,7 -1,7

Fonte: Commissione europea Fonte: Commissione europea Eventuali differenze decimali rispetto a quanto apparso altre pubblicazioni o banche nazionali e internazionali dipendono (a) (a) Eventuali differenze suisui decimali rispetto a quanto apparso su su altre pubblicazioni o banche datidati nazionali e internazionali dipendono diverse modalità di arrotondamento. da da diverse modalità di arrotondamento.


8

Il rapporto percentuale tra il debito delle amministrazioni pubbliche e il Pil costituisce un indicatore di solvibilità che offre un’informazione essenziale nella gestione della finanza pubblica. Infatti, mette in relazione l’entità complessiva delle obbligazioni del settore pubblico consolidato – Stato più enti locali e previdenziali – con il flusso di beni e servizi prodotti dall’economia, che rappresenta il punto di riferimento per l’imposizione fiscale e, quindi, una misura indiretta della capacità di pagamento. Per questi motivi è stato incluso tra gli indicatori strutturali della Commissione europea e tra gli obiettivi definiti nel trattato di Maastricht (livello obiettivo inferiore al 60 per cento). Un rapporto debito/Pil elevato determina un vincolo importante per le scelte di politica economica, obbligando a destinare un ammontare cospicuo di risorse pubbliche al servizio del debito per evitare un ulteriore aumento della sua incidenza; inoltre, spesso si riflette anche in un premio di rischio, ovvero nella necessità di corrispondere un tasso d’interesse comparativamente elevato sui titoli del debito. Nel 2006 l’Italia è stato il Paese dell’Ue27 con il rapporto debito/Pil più elevato (106,5 per cento), mentre per il 2007 tale rapporto è sceso al 104 per cento. DEFINIZIONI UTILIZZATE

Il debito pubblico nominale al 31 dicembre è definito consolidando le amministrazioni pubbliche e utilizzando regole specifiche di computo stabilite dalla procedura per i disavanzi eccessivi (EDP) di Maastricht (sulla metodologia, si vedano gli approfondimenti segnalati). Il Pil è definito sulla base delle regole del sistema europeo dei conti (ESA 1995). La variazione dello stock del debito corrisponde all’indebitamento che, anch’esso espresso in percentuale del Pil, è trattato nella scheda precedente.

Debito pubblico in rapporto al Pil nei paesi Ue (a) – Anni 1995, 2000, 2005 e 2006 (valori percentuali) PAESI

1995

2000

2005

2006

Italia Austria Belgio Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Slovenia Spagna EUR-13 Bulgaria Cipro Repubblica Ceca Danimarca Estonia Regno Unito Ungheria Lituania Lettonia Malta Polonia Romania Svezia Slovacchia Ue27

121,2 67,5 129,2 56,6 55,8 55,3 105,7 80,5 7,6 75,7 60,9 n.d. 64,1 n.d. n.d. n.d. 14,6 72,5 8,8 51,0 n.d. 11,9 n.d. n.d. n.d. n.d. 73,0 22,0 n.d.

109,2 65,5 107,7 43,8 56,7 59,7 110,2 37,8 6,4 53,8 50,4 26,9 59,2 69,2 73,6 58,8 18,5 51,7 5,1 41,2 54,2 23,6 12,6 58,7 35,9 23,9 52,3 50,2 61,8

105,8 63,5 93,2 41,4 66,2 67,9 107,5 27,4 6,1 52,7 63,6 28,4 43,2 70,5 29,2 69,2 30,4 36,3 4,4 42,2 61,7 18,6 12,2 72,4 47,1 15,8 52,2 34,5 62,9

106,5 62,2 89,1 39,1 63,9 67,9 104,6 24,9 6,8 48,7 64,7 27,8 39,9 69,0 22,8 65,3 30,4 30,2 4,1 43,5 66,0 18,2 10,0 66,5 47,8 12,4 46,9 30,7 61,7

Fonte: Commissione europea (a) Eventuali differenze sui decimali rispetto a quanto apparso su altre pubblicazioni o banche dati sia nazionali sia internazionali dipendono da diverse modalità di arrotondamento.

Debito pubblico (miliardi di euro), Pil (miliardi di euro) e rapporto debito/Pil (valori percentuali) – Anni 1984-2007 1600

Pil

Debito

debito/Pil

1400

130 120

1200

110

1000 100 800 90

600

80

400 200

70

Fonte: Conti economici nazionali

Debito pubblico e Pil nominali in Italia e ruolo dei prezzi nella crescita – Anni 1985-2007 (variazioni percentuali) Pil nominale

debito

deflatore implicito

Pil reale (concatenato)

20

20

15

15

10

10

5

5

0

0

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Il nostro Paese è ancora lontano dal raggiungere l’obiettivo di Maastricht di contenere il rapporto debito/Pil al di sotto del 60 per cento. L’incidenza dello stock del debito pubblico ha toccato il massimo del 121,5 per cento nel 1994, diminuendo fino al 103,8 per cento nel 2004. Il rapporto debito/Pil in Italia è sceso più lentamente rispetto al Belgio – l’altro “caso” su scala europea che si attesta all’89,1 per cento – e anzi, è tornato a salire nel 2005 e nel 2006, per l’allentamento del rigore finanziario e la crescita più lenta dell’economia, per poi attestarsi al 104,0 nel 2007. Tra i paesi Ue15, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Spagna presentano valori del rapporto debito/Pil costantemente al di sotto della soglia del 60 per cento. Per ciò che riguarda invece Francia e Germania si segnalano valori in crescita rispetto all’anno 2000 ma che, per il 2006, si attestano intorno al valore soglia (63,9 per cento e 67,9 per cento, rispettivamente).

100 statistiche per il Paese

Fonti

x Istat, Conti economici nazionali x Commissione europea, Direzione generale economia e finanza

Altre informazioni

x Eurostat, EU excessive deficit procedure – Eurostat metadata in SDDS format: Summary Methodology x Istat, EDP Consolidated Inventory of sources and methods Siti internet x http://www.istat.it/strumenti/metodi/notifica/edp2007.pdf x http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/continaz/ 20080229_00/ x http://europa.eu.int/estatref/info/sdds/en/gov/gov_dd01_sm.htm x http://ec.europa.eu/economy_finance

19 85 19 86 19 87 19 88 19 89 19 90 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 20 07

Finanza pubblica Debito pubblico in rapporto al Pil

UNO SGUARDO D’INSIEME

Tutti i paesi di nuova adesione si collocano significativamente al di sotto del 60 per cento, ad eccezione di Ungheria, Malta e Cipro che superano la soglia di circa 5-6 punti percentuali.

19 84 19 85 19 86 19 87 19 88 19 89 19 90 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 20 01 20 02 20 03 20 04 20 05 20 06 20 07

Valore più alto dell’Unione europea, ma in decrescita nel 2007

Fonte: Conti economici nazionali


In In Incalo calo caloilililpeso peso pesooccupazionale occupazionale occupazionale del del delsettore settore settorepubblico pubblico pubblico UNO UNO UNOSGUARDO SGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

La La La rilevanza rilevanza rilevanza del del del comparto comparto comparto pubblico pubblico pubblico sul sul sul complesso complesso complesso dell’economia dell’economia dell’economiadei dei deipaesi paesi paesioccidentali occidentali occidentalièèèda dadatempo tempo tempoal alalcentro centro centro dell’attenzione. dell’attenzione. dell’attenzione.IlIlIlpeso peso pesooccupazionale occupazionale occupazionaledel del delsettore settore settorepubblico pubblico pubblicomimimida daun un unlato, lato, lato,ilililruolo ruolo ruolodelle delle delleAmministrazioni Amministrazioni Amministrazionipubbliche pubbliche pubbliche(AP) (AP) (AP) sura, sura, sura,da negli negli negliequilibri equilibri equilibridel del delmercato mercato mercatodel del dellavoro, lavoro, lavoro,dall’altro dall’altro dall’altro–––ancorché ancorché ancorchéindiindiindirettamente rettamente rettamente–––lalalacapacità capacità capacitàdididierogare erogare erogareservizi servizi servizialla alla allacollettività. collettività. collettività. InInInItalia Italia Italianel nel nel2007 2007 2007ilililsettore settore settorepubblico pubblico pubblicorappresenta rappresenta rappresentailil il14,5 14,5 14,5per per per cento cento centodella della dellaforza forza forzalavoro lavoro lavoroimpiegata, impiegata, impiegata,con con conuna una unadinamica dinamica dinamicain inincostancostancostantetetecalo calo calofin fin findal dal dal1990. 1990. 1990. DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

La La Laquota quota quotadelle delle delleunità unità unitàdididilavoro lavoro lavoro(Ula) (Ula) (Ula)del del delsettore settore settorepubblico, pubblico, pubblico,ricavaricavaricavabile bile biledal dal dalsistema sistema sistemadei dei deiconti conti contieconomici economici economicinazionali, nazionali, nazionali,èè ècalcolata calcolata calcolatadal dal dal rapporto rapporto rapportopercentuale percentuale percentualetra tra traleleleUla Ula Uladel del delsettore settore settorepubblico pubblico pubblico(determina(determina(determinatototosecondo secondo secondoleleledefinizioni definizioni definizionieuropee) europee) europee)eeeilil iltotale totale totaledelle delle delleUla Ula Ula dell’economia dell’economia dell’economianazionale. nazionale. nazionale.Le Le Leunità unità unitàdididilavoro lavoro lavoro(o (o(oequivalente equivalente equivalentetemtemtempo po popieno) pieno) pieno)sono sono sonouna una unamisura misura misurache che chequantifica quantifica quantificainininmodo modo modoomogeneo omogeneo omogeneo (una (una (unapersona persona personapuò può puòassumere assumere assumereinfatti infatti infattiuna una unaooopiù più piùposizione posizione posizionelavoralavoralavorative) tive) tive)ilililvolume volume volumedididilavoro lavoro lavorosvolto svolto svoltoda dadacoloro coloro coloroche che chepartecipano partecipano partecipanoalal processo processo processodididiproduzione. produzione. produzione. I Idati Idati datidiffusi diffusi diffusidall’Organizzazione dall’Organizzazione dall’Organizzazioneinternazionale internazionale internazionaledel del dellavoro lavoro lavoro(ILO) (ILO) (ILO) utilizzano, utilizzano, utilizzano,aaaseconda seconda secondadei dei deipaesi, paesi, paesi,differenti differenti differentiunità unità unitàdi didimisura misura misura dell’occupazione dell’occupazione dell’occupazione(occupati, (occupati, (occupati,unità unità unitàdididilavoro, lavoro, lavoro,occupati occupati occupaticon con conconconcontratti tratti trattiaaatempo tempo tempoindeterminato, indeterminato, indeterminato,ecc.), ecc.), ecc.),pertanto pertanto pertantoii confronti iconfronti confrontiinternainternainternazionali zionali zionalipossono possono possonoesserne esserne esserneinfluenzati. influenzati. influenzati. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIANEL NEL NELCONTESTO CONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO EUROPEO

Nel Nel Nel2006 2006 2006ilililpeso peso pesooccupazionale occupazionale occupazionaledel del delsettore settore settorepubblico pubblico pubblicoèè èdel del del20,6 20,6 20,6 per per percento cento centonel nel nelcomplesso complesso complessodei dei deipaesi paesi paesidell’Unione dell’Unione dell’Unioneeuropea europea europeaee erisulrisulrisultatataininincalo calo calodididi1,1 1,1 1,1punti punti puntipercentuali percentuali percentualirispetto rispetto rispettoalalal2000. 2000. 2000.L’Italia, L’Italia, L’Italia,con con conil il 14,6 14,6 14,6per per percento cento centosisisicolloca colloca collocaalalalventiduesimo ventiduesimo ventiduesimoposto posto postodella della dellagraduatograduatograduatoria ria riaeuropea, europea, europea,poco poco pocoalalaldididisopra sopra sopradididiSpagna Spagna SpagnaeeeGermania. Germania. Germania. IlIlIlcontesto contesto contestoeuropeo europeo europeosisisicaratterizza caratterizza caratterizzaanche anche ancheper per peruna una unaforte forte fortevariabilivariabilivariabilitàtàtàtra tra trai i paesi. i paesi. paesi.Nelle Nelle Nelleeconomie economie economiedididinuova nuova nuovaadesione adesione adesioneilil ilpeso peso pesodel del del settore settore settorepubblico pubblico pubblicoèèèancora ancora ancoramolto molto moltoelevato elevato elevato(il(il(ilvalore valore valorepiù più piùalto alto altosi si registra registra registrainininLituania Lituania Lituaniacon con conilil il36,3 36,3 36,3per per percento), cento), cento),anche anche anchese sesein ininforte forte forte calo. calo. calo.Svezia Svezia SveziaeeeDanimarca, Danimarca, Danimarca,paesi paesi paesidove dove dovetradizionalmente tradizionalmente tradizionalmentelo lolostato stato stato sociale sociale socialeha ha hauna una unaforte forte forteconnotazione, connotazione, connotazione,sisisiattestano attestano attestanorispettivamente rispettivamente rispettivamente alalal34,4 34,4 34,4eeealalal33,8 33,8 33,8per per percento. cento. cento.Sul Sul Sulversante versante versanteopposto, opposto, opposto,in ininAustria Austria Austriae e inininLussemburgo Lussemburgo Lussemburgoilililpeso peso pesooccupazionale occupazionale occupazionaledel del delsettore settore settorepubblico pubblico pubblicoè è più più piùbasso basso basso(12,7 (12,7 (12,7eee11,4 11,4 11,4per per percento, cento, cento,rispettivamente). rispettivamente). rispettivamente). Quasi Quasi Quasitutti tutti tuttii ipaesi ipaesi paesieuropei europei europeipresentano presentano presentanoinoltre inoltre inoltredinamiche dinamiche dinamichedi didiriduriduriduzione zione zionepiù più piùooomeno meno menoaccentuate, accentuate, accentuate,con con conalcune alcune alcuneeccezioni eccezioni eccezionidi didirilievo: rilievo: rilievo: Paesi Paesi PaesiBassi Bassi Bassi(+2,2 (+2,2 (+2,2punti punti puntipercentuali), percentuali), percentuali),ilil ilRegno Regno RegnoUnito Unito Unito(+1 (+1 (+1punto punto punto percentuale), percentuale), percentuale),Svezia Svezia Svezia(+0,7) (+0,7) (+0,7)eeeFrancia Francia Francia(+0,5). (+0,5). (+0,5). LA LA LASITUAZIONE SITUAZIONE SITUAZIONENAZIONALE NAZIONALE NAZIONALE

Le Le Leinformazioni informazioni informazionidisponibili disponibili disponibiliaaalivello livello livellonazionale nazionale nazionaleper per perl’anno l’anno l’anno2007 2007 2007 consentono consentono consentonoun’analisi un’analisi un’analisisettoriale settoriale settorialeeeetemporale temporale temporalepiù più piùdettagliata. dettagliata. dettagliata.GliGli oltre oltre oltre3,6 3,6 3,6milioni milioni milionidididiunità unità unitàdididilavoro lavoro lavorodelle delle delleAP AP APsisisiconcentrano concentrano concentranoprepreprevalentemente valentemente valentementenel nel nelsettore settore settorestatale statale stataleeeedelle delle delleamministrazioni amministrazioni amministrazionicencencen-

100 statistiche per il Paese

Peso occupazionale occupazionale del del settore settore pubblico pubblico sul sul totale, totale, nei nei paesi paesi Ue ––Anni –Anni Anni 2000 2000 ee2006 e2006 2006 (valori (valori percentuali) percentuali) Peso occupazionale del settore pubblico sul totale, nei paesi UeUe 2000 (valori percentuali) trali trali(56,5 (56,5per percento), cento),seguite seguitedagli daglienti entilocali localisanitari sanitari sanitari(19,2 (19,2 (19,2per per per Peso cento) cento)e edagli daglienti entilocali localiterritoriali territoriali(17,2 (17,2per per percento). cento). cento).Questi Questi Questi 50 5050 ultimi ultimifanno fannoregistrare registrareununforte fortecalo, calo,accentuato accentuato accentuatodal daldalpassaggio, passaggio, passaggio, 2000 2006 (a)(a)(a) 2000 2006 2000 2006 a apartire partiredaldal2000, 2000,deldelpersonale personaleamministrativo amministrativo amministrativodella della dellascuola scuola scuola 45 4545 provincee edaidaicomuni comuniallo alloStato. Stato.Rispetto Rispetto Rispettoal alal1990 1990 1990 lalala riduriduridudalle dalleprovince 40 4040 questosottosettore sottosettoreistituzionale istituzionaleè èstata stata statadel deldel15,1 15,1 15,1per per per zione zionedidiquesto cento. cento. 35 3535 Il Ilpeso pesodeldelcomparto compartopubblico pubblicorisulta risultain incostante costante costanteriduzione, riduzione, riduzione,sia siasia ininvalori valoriassoluti assolutisiasiainintermini terminidi diquota quotarispetto rispetto rispettoal alaltotale totale totaledelle delle delle 30 3030 unità unitàdidilavoro. lavoro.A Apartire partiredaldal2000 2000si sirileva rilevainfatti infatti infattiuna una unadiminudiminudiminuzione zionecomplessiva complessivadello dello0,30,3per percento centodelle delleunità unità unitàdi didilavoro lavoro lavoro 25 2525 mentre mentrerisulta risultadecisamente decisamentepiùpiùconsistente consistentela lariduzione riduzione riduzione rispetto rispetto rispetto 20 2020 all’inizio all’iniziodegli deglianni anniNovanta Novanta(-4,3 (-4,3perpercento). cento). Analogamente, Analogamente,rispetto rispettoalaltotale totaledell’occupazione, dell’occupazione, dell’occupazione,anche anche ancheilil il 15 1515 peso pesodelle delleAPAPrisulta risultaininforte fortecalo: calo:si sipassa passainfatti infatti infattidal daldal16,2 16,2 16,2per per per cento centodeldel1990 1990alal15,5 15,5per percento centodeldel2000, 2000,perperarrivare arrivare arrivare infine infine infine alalal 10 1010 14,5 14,5per percento centodeldel2007. 2007.LaLadiminuzione diminuzionetratrailil 1990 il1990 1990ee eilil 2007 il2007 2007 ammonta ammontaquindi quindia a1,7 1,7punti puntipercentuali percentuali(la(lamaggiore maggiore maggioreriduzione riduzione riduzione 55 5 si sirileva rilevanelnelperiodo periodo2000-2007, 2000-2007,con con-1,1 -1,1punti puntipercentuali). percentuali). percentuali).

Ue27 Ue27 Ue27

00 0

Unità Unitàdidilavoro lavorodelle delleAPAPper persottosettore sottosettoreistituzionale istituzionale istituzionale –– – Anni Anni1990,1995, 1990,1995,2000-2007 2000-2007(composizioni (composizionipercentuali) percentuali) percentuali) 100 100 100 9090 90 8080 80

LLiit Lituuaan tu n ia a SSvv n iiaa Sveezzi LLee eziaa DaLe ttttoon ia D Daa nniimttonniiaa n m a ia Unimaarrcca U Unn gghh rcaa gheerr ia M er iia M aalt a BBuuMl alltaa Bulgga ta l arr i FFrragar iaa Fra nncia SSlloa ncciiaa Slovve ia en Pov nia PPa Pooloe niia a P Paaeessi olloonniia esi BBa nia a i as FFiinBl as ssii Finlaans si nl ndd i a a EEsst nd ia o SSlloEstonniiaa v o Sl va ctonia ova cc ia a ch Gc hia Grechiia Re Gre cciaa Re p Re puub BBree cia b pubb lic Bellgiia bb lica elgioo Cg lica C Roa eecioa mCecc a Re R om R Re g o aa n a Re gnnoma niia gno Unnia o Un itao U C n ito Ciipirto I C p ro Irrllainp roo Irland a I ad ITTAnLd a a SIpTAAL IIA S LA G SpaagnIA Gerpmagn a e g a PGer mann a Poorrtmania Portoogaania rtoga liloa Ag l L Luu ss Auusat llloo A s ria Lu ssem ssemubsuttria emb rrgia buurg o rg o o

Finanza pubblica Quota delle unità di lavoro del settore pubblico

9

Fonte: Elaborazioni Istat su dati ILO, Database ofoflabour statistics Fonte: Elaborazioni Istat dati ILO, Database oflabour labour statistics Fonte: Elaborazioni Istat susu dati ILO, Database statistics (a) Germania, Lituania, Paesi Bassi eePolonia alal2005; Francia, Repubblica Ceca e eUngheria alal2004; Austria alal2003; Portogallo al al2002. Germania, Lituania, Paesi Bassi e Polonia al2005; 2005; Francia, Repubblica Ceca e Ungheria al2004; 2004; Austria al2003; 2003; Portogallo al2002. 2002. (a)(a) Germania, Lituania, Paesi Bassi Polonia Francia, Repubblica Ceca Ungheria Austria Portogallo

7070 70 6060 60 5050 50 4040 40

Unità di lavoro delle AP per sottosettore istituzionale ––Anni 1990, 1995, 2000, 2005, 2006 e e2007 (valori assoluti Unità lavoro delle AP per sottosettore istituzionale –Anni Anni 1990, 1995, 2000, 2005, 2006 e2007 2007 (valori assoluti Unità didi lavoro delle AP per sottosettore istituzionale 1990, 1995, 2000, 2005, 2006 (valori assoluti ininin migliaia eepercentuali sul totale delle Ula eevariazioni percentuali) migliaia epercentuali percentuali totale delle Ula evariazioni variazioni percentuali) migliaia sulsul totale delle Ula percentuali)

3030 30 2020 20 1010 10

SOTTOSETTORE ISTITUZIONALE SOTTOSETTORE ISTITUZIONALE SOTTOSETTORE ISTITUZIONALE

1990 1990 1990

1995 1995 1995

2000 2000 2000

2005 2005 2005

2006 2006 2006

2007 2007 2007

00 0

%% sul % sulsul Variazioni percentuali Variazioni percentuali Variazioni percentuali totale totale totale 2000-2007 1990-2007 2000-2007 1990-2007 al al 2000-2007 1990-2007 2007 al 2007 2007

Valori assoluti Valori assoluti Valori assoluti

1990 1995 1995 2000 2000 2001 2001 2002 2002 2003 2003 2004 2004 2005 2005 2006 2006 2007 2007 1990 2003 2004 2005 2006 2007

3,9 3,93,9

-0,9 -0,9 -0,9

Regioni, province, comuni (a) Regioni, province, comuni Regioni, province, comuni (a)(a)

735,0 735,0 735,0

689,7 689,7 689,7

664,9 664,9 664,9

630,1 630,1 630,1

627,8 627,8 627,8

623,7 623,7 623,7

-6,2 -6,2 -6,2

-15,1 -15,1 -15,1

17,2 17,2 17,2

Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economici delle delle Amministrazioni Amministrazioni pubbliche pubbliche Fonte: Amministrazioni pubbliche Conriferimento riferimentoall'anno all'anno2000, 2000,la lacrescita crescita della consistenza perdella consistenza del per(a)(a)Con della consistenza deldel perdegli Enti sonalestatale statalee ela laconseguente conseguenteriduzione riduzionedel personale degli Enti sonale deldelpersonale personale degli Enti passaggio del personale territorialilocali localiè èdovuta dovutaprincipalmente principalmenteal al passaggio personale territoriali passaggio deldel personale ee dai comuni allo amministrativodella dellascuola scuola(a.t.a.) (a.t.a.)dalle dalleprovince province edaidai comuni allo amministrativo province comuni allo Stato. Stato.

Enti locali sanitari Enti locali sanitari Enti locali sanitari

674,7 674,7 674,7

689,2 689,2 689,2

681,7 681,7 681,7

699,4 699,4 699,4

698,5 698,5 698,5

697,3 697,3 697,3

2,3 2,32,3

3,33,33,3

19,2 19,2 19,2

Altri enti locali Altri enti locali Altri enti locali Enti didiprevidenza Enti di previdenza Enti previdenza

33,0 33,0 33,0

140,4 140,4 140,4

146,1 146,1 146,1

192,8 192,8 192,8

201,0 201,0 201,0

201,9 201,9 201,9

38,2 38,2 38,2

511,8 511,8 511,8

5,65,65,6

62,0 62,0 62,0

56,5 56,5 56,5

56,5 56,5 56,5

57,7 57,7 57,7

56,7 56,7 56,7

55,8 55,8 55,8

-1,2 -1,2 -1,2

-10,0 -10,0 -10,0

1,51,51,5

218,0 218,0 218,0

167,0 167,0 167,0

116,0 116,0 116,0

4,4 4,44,4

-- -

- - -

Fonti Fonti

Stato eealtre amministrazioni centrali Stato e altre amministrazioni centrali Stato altre amministrazioni centrali Regioni, province, comuni (a) Regioni, province, comuni Regioni, province, comuni (a)(a) Enti locali sanitari Enti locali sanitari Enti locali sanitari Altri enti locali Altri enti locali Altri enti locali Enti didiprevidenza Enti di previdenza Enti previdenza Militari didileva Militari di leva Militari leva Totale Amministrazioni pubbliche Totale Amministrazioni pubbliche Totale Amministrazioni pubbliche

Stato e altre amministrazioni centrali centrali Stato e altre amministrazioni Enti locali sanitari Enti locali sanitari

Regioni, Regioni, province, province, comuni comuni (a) Regioni, province, comuni (a)(a) Altri Altri enti ee militari e militari di di leva Altri entienti militari di leva leva

Istat,Conti Contieconomici economicidelle delle Amministrazioni Amministrazioni pubbliche pubbliche x x Istat, pubbliche of of labour statistics ILO,LABORSTA, LABORSTA,Database Database labour statistics x x ILO, statistics

Altreinformazioni informazioni Altre

Pubblicazioni Pubblicazioni italiano, 2007 Istat,Annuario Annuariostatistico statistico italiano, 2007 x x Istat, internet SitiSitiinternet http://www.istat.it x x http://www.istat.it http://www.ilo.org x x http://www.ilo.org

Stato eealtre amministrazioni centrali Stato e altre amministrazioni centrali Stato altre amministrazioni centrali

Militari didileva Militari di leva Militari leva Totale Amministrazioni pubbliche Totale Amministrazioni pubbliche Totale Amministrazioni pubbliche

2.070,1 2.070,1 1.971,2 1.971,2 1.975,4 1.975,4 2.051,1 2.051,1 2.049,3 2.049,3 2.051,9 2.051,9 2.070,1 1.971,2 1.975,4 2.051,1 2.049,3 2.051,9

- - -

- - -

3.792,8 3.792,8 3.714,0 3.714,0 3.640,6 3.640,6 3.635,5 3.635,5 3.633,3 3.633,3 3.630,6 3.630,6 3.792,8 3.714,0 3.640,6 3.635,5 3.633,3 3.630,6

-0,3 -0,3 -0,3

-4,3 -4,3 -4,3

Percentuali sul totale delle unità didilavoro Percentuali totale delle unità di lavoro Percentuali sulsul totale delle unità lavoro 8,8 8,4 8,4 8,3 8,88,8 8,48,4 8,48,4 8,38,3 3,1 2,8 2,6 2,5 3,13,1 2,82,8 2,62,6 2,52,5 3,1 2,9 2,9 2,8 3,13,1 2,92,9 2,92,9 2,82,8 0,6 0,6 0,8 0,8 0,60,6 0,60,6 0,80,8 0,80,8 0,3 0,2 0,2 0,2 0,30,3 0,20,2 0,20,2 0,20,2 0,7 0,5 0,0 0,0 0,70,7 0,50,5 0,00,0 0,00,0 16,5 15,5 14,9 14,6 16,5 15,5 14,9 14,6 16,5 15,5 14,9 14,6

-3,0 -3,0 -3,0 -12,4 -12,4 -12,4 -4,5 -4,5 -4,5 29,1 29,1 29,1 -7,8 -7,8 -7,8 - - -6,9 -6,9 -6,9

-7,2 -7,2 -7,2 -20,5 -20,5 -20,5 -3,2 -3,2 -3,2 472,9 472,9 472,9 -15,7 -15,7 -15,7 - - -10,4 -10,4 -10,4

8,8 8,88,8 3,1 3,13,1 2,9 2,92,9 0,1 0,10,1 0,3 0,30,3 0,9 0,90,9 16,2 16,2 16,2

8,2 8,28,2 2,5 2,52,5 2,8 2,82,8 0,8 0,80,8 0,2 0,20,2 0,0 0,00,0 14,5 14,5 14,5

56,5 56,5 56,5

0,00,00,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: Istat, Conti economici delle Amministrazioni pubbliche Fonte: Istat, Conti economici delle Amministrazioni pubbliche Fonte: Istat, Conti economici delle Amministrazioni pubbliche (a) Con riferimento all'anno 2000, lalacrescita della consistenza del personale statale e elala riduzione deldelpersonale degli Enti territoriali Con riferimento all'anno 2000, lacrescita crescita della consistenza personale statale econseguente laconseguente conseguente riduzione delpersonale personale degli Enti territoriali (a)(a) Con riferimento all'anno 2000, della consistenza deldel personale statale riduzione degli Enti territoriali locali èèdovuta principalmente alalpassaggio del personale amministrativo della scuola (a.t.a.) dalle province e edaidai allo Stato. locali è dovuta principalmente alpassaggio passaggio personale amministrativo della scuola (a.t.a.) dalle province e comuni daicomuni comuni allo Stato. locali dovuta principalmente deldel personale amministrativo della scuola (a.t.a.) dalle province allo Stato.


Finanza pubblica Incidenza del settore pubblico

10

L’incidenza dell’occupazione del settore pubblico rapporta il numero delle unità di lavoro (Ula) al numero di abitanti. L’incidenza della spesa delle AP rapporta il totale delle spese (uscite) delle Amministrazioni pubbliche al numero di abitanti. Le unità di lavoro (o equivalente tempo pieno) sono una misura che quantifica in modo omogeneo (una persona può assumere una o più posizione lavorative) il volume di lavoro svolto da coloro che partecipano al processo di produzione. Il totale delle spese comprende sia la quota corrente (consumi finali, prestazioni, trasferimenti, ecc.) sia quella in conto capitale (investimenti, trasferimenti, ecc.). I dati diffusi dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) utilizzano, a seconda dei paesi, unità di misura dell’occupazione differenti (occupati, unità di lavoro, occupati con contratti a tempo indeterminato, ecc.) e pertanto i confronti possono esserne influenzati. Per ragioni di omogeneità nei confronti internazionali, per l’incidenza della spesa pubblica è stata utilizzata la definizione Eurostat, dalla quale la spesa risulta leggermente inferiore a quella calcolata a livello nazionale. Inoltre i confronti internazionali non incorporano i recenti aggiornamenti effettuati dall’Istat a febbraio 2008. L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Nel 2006 l’incidenza dell’occupazione del settore pubblico in Italia è pari a 6,2 unità di lavoro ogni 100 abitanti (circa il 30 per cento in meno della media Ue27) valore che colloca il nostro Paese al penultimo posto della graduatoria europea. L’incidenza dell’occupazione delle AP è più alta nei paesi del nord Europa come Danimarca (17,1), Svezia (14,0) e Finlandia (12,4). A fronte di una media comunitaria che si attesta a 8,7 occupati ogni 100 abitanti, il ruolo delle AP risulta superiore alla media Ue27 anche in Francia (10,7) e nel Regno Unito (9,6). Tra i paesi di nuova adesione si evidenziano gli alti valori delle tre repubbliche baltiche e della Slovenia, che si attestano nei primi sette posti della graduatoria europea. Anche dal lato della spesa l’Italia presenta livelli per abitante

100 statistiche per il Paese

140 120

Unità di lavoro delle Amministrazioni pubbliche per 100 abitanti Spese delle Amministrazioni pubbliche per abitante (migliaia di euro a prezzi correnti)

12

Ue27

100 80

Le informazioni disponibili a livello nazionale consentono un’analisi su dati più aggiornati. Tra il 1990 e il 2007, mentre le Ula per abitante presentano una dinamica di leggera decrescita (quasi il 9 per cento), le spese per abitante (calcolate a prezzi correnti) crescono, più intensamente tra il 1990 e il 2000, con dinamica meno accentuata negli anni successivi.

14

2000

160

LA SITUAZIONE NAZIONALE

Unità di lavoro e spesa delle AP – Anni 1990, 1995 e 20002007 (valori per abitante)

2006 (a)

180

60 40 20 0 ar c Sv a ez Le ia tto n Li ia tu an Fi nl ia an d E s ia to n S l ia ov en ia Pa M es alta iB as Re s pu Fr i bb a n lic cia Re a C gn ec o a Sl Un ov ito ac ch P o ia lo ni G a re Ro cia m a B u nia lg Un ar ia gh er ia Be lg io Ci pr Irl o P o and rto a G ga ll er o m an i Lu Sp a ss ag em n a bu rg IT o AL I Au A st ria

DEFINIZIONI UTILIZZATE

200

Da ni m

La rilevanza del comparto pubblico sul complesso dell’economia dei paesi occidentali è misurabile anche in rapporto agli abitanti, sia in termini di persone occupate che di spesa. Ne emerge un quadro che, in rapporto agli altri paesi europei, ridimensiona fortemente il ruolo delle Amministrazioni pubbliche (AP) nel nostro Paese. Nel 2007 il settore pubblico impiega 6,1 unità di lavoro ogni 100 abitanti e spende meno di 13 mila euro per abitante. Questi numeri collocano l’Italia decisamente al di sotto dei livelli degli altri paesi europei per peso occupazionale del settore pubblico, mentre solo Spagna, Grecia e Portogallo, tra i Paesi di più antica adesione, presentano valori di spesa pro capite inferiori a livello nazionale.

Peso occupazionale del settore pubblico per abitante nei paesi Ue – Anni 2000 e 2006 (numero indice Ue27=100)

Fonte: Elaborazioni su dati ILO, Database of labour statistics (a) Germania, Lituania, Paesi Bassi e Polonia al 2005; Francia, Repubblica Ceca e Ungheria al 2004; Austria al 2003; Portogallo al 2002.

10

Spesa delle AP per abitante nei paesi Ue – Anni 2000 e 2006 (numero indice Ue27=100)

8

250

2006

2000

6

200

4

2

150 0 1990

1995

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

Ue27

100

Fonte: Istat, Conti economici delle Amministrazioni pubbliche

Fonti

x Istat, Conti economici delle Amministrazioni pubbliche x Eurostat, Database New Cronos x ILO, LABORSTA, Database of labour statistics

50

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Annuario statistico italiano, 2007 Siti internet x http://www.istat.it x http://www.ilo.org x http://epp.eurostat.ec.europa.eu

0 ss em Da burg o ni m ar c S a ve Fi z i a nl an d A u ia st r F ia Pa ra n es cia iB as si Re Be gn lgio o Un it Irl o a G nd er a m an i IT a AL Sp IA ag na C ip r G o re Sl cia ov Po e n rto ia ga Re llo pu bb M a lic lta a C Un eca gh e E s r ia to n P o ia S l l on ov i ac a ch Le i a tt o n Li i a tu an Ro ia m a Bu nia lg ar ia

UNO SGUARDO D’INSIEME

inferiori a quasi tutti i più importanti paesi dell’Unione. Nel 2006, ultimo anno disponibile per il confronto europeo, la pubblica amministrazione italiana spende poco più di 12.500 mila euro per abitante e si colloca al dodicesimo posto della graduatoria europea, poco al di sotto della Germania. Ai vertici della graduatoria, oltre a Lussemburgo, Danimarca, Svezia e Finlandia, si trovano anche la Francia, con oltre 15.000 euro per abitante, e il Regno Unito, con più di 14.000 euro. Al di sotto dell’Italia troviamo la Spagna (8.600 euro per abitante), la Grecia (8.100 euro) e il Portogallo (6.800 euro). A molta distanza infine quasi tutti i paesi di nuova adesione con, all’ultimo posto, la Bulgaria (1.200 euro).

Lu

Basso il livello dell’occupazione e della spesa per abitante delle AP

Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat



Territorio

Spesso trascurata, la dimensione territoriale consente di meglio inquadrare la collocazione dell’Italia nel contesto europeo e di valutare le differenze regionali che caratterizzano il nostro Paese. Il quadro territoriale, oltre a rappresentare il contesto dove si inseriscono le tematiche infrastrutturali e relative alla mobilità, assume particolare rilevanza con riferimento alle tematiche ambientali e alla qualità della vita. Gli aspetti territoriali considerati in questa sezione fanno riferimento: alla dimensione, in termini di superficie e popolazione, delle regioni amministrative italiane nel contesto europeo; alla densità di popolazione; al grado di urbanizzazione; alla quota di popolazione che risiede in territori montani; alla superficie forestale; all’estensione delle aree protette. uu La classificazione armonizzata europea (NUTS) prevede tre livelli territoriali. Il livello delle NUTS 1, per l’Italia, com-

prende 5 ripartizioni geografiche (Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud e Isole); il livello NUTS 2, 21 unità: 19 regioni e le due province autonome di Trento e Bolzano; il livello NUTS 3 le 107 province nazionali. La dimensione media delle unità NUTS 2 italiane, in termini di superficie, è di poco superiore ai 14 mila km2; mediamente vi risiede una popolazione di poco superiore ai 2,8 milioni di abitanti. uu L’Italia – con una densità media nel 2006 di circa 200 abitanti per km2 – è tra i paesi più densamente popolati dell’Unione (media Ue27 pari a 115 abitanti per km2).

uu Sulla base delle classificazioni europee, in Italia il 45 per cento della popolazione vive in zone ad alta

urbanizzazione, il 39 per cento in zone a urbanizzazione media e il resto in zone a bassa urbanizzazione. Mentre il primo valore è in linea con la media europea, il secondo la supera di circa 14 punti percentuali: la media città è un fenomeno specificamente italiano. uu In Italia i territori montani coprono una superficie pari al 54,3 per cento del ter-

ritorio, ma si tratta di aree poco densamente abitate e in passato interessate da importanti fenomeni di spopolamento. Vi risiede pertanto solo il 18,3 per cento della popolazione. uu La copertura forestale, in Italia, occupa circa il 35 per cento

del territorio, significativamente al di sotto della media dell’Ue27 (41 per cento). uu Si

colloca invece al di sopra della media europea la quota di aree naturali incluse nella “Rete Natura 2000”. Nel 2006 tali aree protette investono circa il 19 per cento della superficie nazionale, con una concentrazione relativa nel Mezzogiorno (dove sfiorano un quarto della superficie totale).


Elevato Elevato Elevatoilililpeso peso pesodemografico demografico demografico delle delle delleNUTS NUTS NUTS222italiane italiane italiane UNO UNO UNOSGUARDO SGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

IlIlIlterritorio territorio territoriodei dei dei2727 27paesi paesi paesiche che checostituiscono costituiscono costituisconol’Unione l’Unione l’Unioneeuropea europea europeaèèè stato stato statosuddiviso, suddiviso, suddiviso,partendo partendo partendodai dai daiconfini confini confiniamministrativi amministrativi amministrativiesistenti, esistenti, esistenti,ininin aree aree areestatistiche statistiche statistichedada dautilizzare utilizzare utilizzareanche anche anchecome come comeriferimento riferimento riferimentoper per pergligli gli interventi interventi interventidelle delle dellepolitiche politiche politichecomunitarie. comunitarie. comunitarie.LaLa LaNomenclatura Nomenclatura Nomenclaturadelle delle delle Unità Unità UnitàTerritoriali Territoriali Territorialiper per perleleleStatistiche Statistiche Statistiche(NUTS) (NUTS) (NUTS)prevede prevede prevedetre tre trelivelli livelli livelli territoriali. territoriali. territoriali.IlIlIllivello livello livellodelle delle delleNUTS NUTS NUTS1,1,1,per per perl’Italia, l’Italia, l’Italia,comprende comprende comprende555ri-ri-ripartizioni partizioni partizionigeografiche geografiche geografiche(Nord-ovest, (Nord-ovest, (Nord-ovest,Nord-est, Nord-est, Nord-est,Centro, Centro, Centro,Sud Sud Sudeee Isole); Isole); Isole);il illivello il livello livelloNUTS NUTS NUTS2,2,2,2121 21unità: unità: unità:1919 19regioni regioni regionieeeleleledue due dueprovince province province autonome autonome autonomedididiTrento Trento TrentoeeeBolzano; Bolzano; Bolzano;il illivello il livello livelloNUTS NUTS NUTS333lelele107 107 107provinprovinprovincece cenazionali. nazionali. nazionali. LaLa Ladimensione dimensione dimensionemedia media mediadelle delle delleunità unità unitàNUTS NUTS NUTS222italiane, italiane, italiane,ininintermini termini terminidididi 2;22;mediamente ; mediamente mediamentevivivi superficie, superficie, superficie,èèèdididipoco poco pocosuperiore superiore superioreaiaiai1414 14mila mila milakm km km risiede risiede risiedenel nel nel2006 2006 2006una una unapopolazione popolazione popolazionedididipoco poco pocosuperiore superiore superioreaiaiai2,8 2,8 2,8mimimilioni lioni lionidididiabitanti. abitanti. abitanti.

milioni) milioni)eeeLazio Lazio Lazio(5,4 (5,4 (5,4milioni), milioni), milioni),lelelecui cui cuipopolazioni popolazioni popolazioniinsistono insistono insistonosusu su 5,8 5,8 5,8milioni) territori territori territorimolto molto moltomeno meno menoestesi estesi estesi(rispettivamente, (rispettivamente, (rispettivamente,poco poco pocopiù più piùdididi13,5 13,5 13,5eee 2), 22),), eeedalla dalla dallaSicilia Sicilia Sicilia(poco (poco (pocopiù più piùdididi555milioni milioni milionidididiresidenresidenresiden1717 17mila mila miladididikm km km Umbria, Umbria,Basilicata, Basilicata, Basilicata,leleledue due dueprovince province provinceautonome autonome autonomedididiTrento Trento Trentoeee ti).ti). ti).Umbria, Bolzano, Bolzano, Bolzano,Molise Molise MoliseeeeValle Valle Valled’Aosta, d’Aosta, d’Aosta,collocate collocate collocateinininzone zone zonealpine alpine alpineeee lungo lungo lungol’Appennino, l’Appennino, l’Appennino,comprendono comprendono comprendonouna una unapopolazione popolazione popolazioneinferiore inferiore inferiorealalal milione milione milionedididipersone persone personeresidenti. residenti. residenti.LeLe Leultime ultime ultimedue, due, due,con con conlalalaLiguria, Liguria, Liguria,sono sono sono anche anche ancheleleleregioni regioni regionimeno meno menoestese estese estese(superficie (superficie (superficieinferiore inferiore inferioreaaa666mila mila mila 2). 22).).La La LaLiguria Liguria Liguriasisisidistingue distingue distingueper per perlalalaconsistente consistente consistentedimensione dimensione dimensione km km km demografica: demografica: demografica:oltre oltre oltre1,6 1,6 1,6milioni milioni milionidididiresidenti. residenti. residenti. Popolazione Popolazione Popolazioneresidente residente residentealalal3131 31dicembre dicembre dicembre2006 2006 2006 (in(in (inmigliaia) migliaia) migliaia)

2500 2500 2500 Ue27 Ue27 Ue27

2000 2000 2000 1500 1500 1500

0 00

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Nomenclatura Nomenclatura unificata unificata del del territorio territorio afini fini statistici statistici (NUTS) (NUTS) Fonte: Eurostat, Nomenclatura unificata del territorio aafini statistici (NUTS)

2)22)e)ee Superficie Superficie(in(in (inkm km km popolazione popolazionemedia media media(in(in (inmigliaia) migliaia) migliaia)delle delle delleNUTS NUTS NUTS222nei nei neipaesi paesi paesiUe Ue Ue–––Anno Anno Anno2006 2006 2006 Superficie popolazione

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIANEL NEL NELCONTESTO CONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO EUROPEO

Paesi Paesi Paesi

Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Movimento Movimento Movimento eecalcolo ecalcolo calcolo della della della popolazione popolazione popolazione residente residente residente locale locale locale

Fonti Fonti Fonti

x x x Eurostat, Eurostat, Eurostat, Nomenclatura Nomenclatura Nomenclatura unificata unificata unificata del del del territorio territorio territorio aafini afini fini statistici statistici statistici (NUTS). (NUTS). (NUTS). Regolamento Regolamento Regolamento (EC) (EC) (EC) n.n.n. 105/2007 105/2007 105/2007 del del del 1/02/07 1/02/07 1/02/07

LeLe Leregioni regioni regionieeeleleleprovince province provinceautonome autonome autonomeitaliane italiane italianepresentano presentano presentanouna una una Altre Altreinformazioni informazioni informazioni grande grande grandevariabilità variabilità variabilitàininintermini termini terminididididimensione dimensione dimensionedemografica demografica demograficaeeedididi Altre Pubblicazioni Pubblicazioni superficie superficie superficieterritoriale. territoriale. territoriale.LeLe Lepiù più piùestese estese estesesono sono sonoSicilia Sicilia SiciliaeeePiemonte Piemonte Piemonte Pubblicazioni x x x Istat, Istat, Istat, Annuario Annuario Annuario statistico statistico statistico italiano, italiano, italiano, 2007 2007 2007 2), 22),), seguite seguite seguitenell’ordine nell’ordine nell’ordinedada daSardegna, Sardegna, Sardegna,LombarLombarLombar(oltre (oltre (oltre2525 25mila mila milakm km km Siti Siti Siti internet internet internet dia, dia, dia,Toscana Toscana Toscanaeded edEmilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna(tutte (tutte (tuttecon con consuperfici superfici superficisuperiori superiori superiori 2). 22).). http://www.istat.it http://www.istat.it Tra Tra Traqueste, queste, queste,lalalaLombardia Lombardia Lombardiaèèèanche anche anchelalalapiù più piùpopopopopopo- x x x http://www.istat.it aiaiai2020 20mila mila milakm km km http://ec.europa.eu/eurostat/ramon/nuts/basicnuts_regions_it.html http://ec.europa.eu/eurostat/ramon/nuts/basicnuts_regions_it.html losa losa losa(oltre (oltre (oltre9,5 9,5 9,5milioni milioni milionidididiresidenti), residenti), residenti),seguita seguita seguitadada daCampania Campania Campania(circa (circa (circa x x x http://ec.europa.eu/eurostat/ramon/nuts/basicnuts_regions_it.html

100 statistiche per il Paese

3000 3000 3000

500 500 500

LeLe Lemisure misure misureprescelte prescelte prescelteper per perlalalaquantificazione quantificazione quantificazionedella della delladimensione dimensione dimensione delle delle delleNUTS NUTS NUTSsono, sono, sono,ininintermini termini terminidididiestensione estensione estensioneterritoriale territoriale territorialeeeedidididi-didimensione mensione mensionedemografica, demografica, demografica,rispettivamente: rispettivamente: rispettivamente:il ilrapporto ilrapporto rapportopercentuale percentuale percentuale che che chehaha haalalalnumeratore numeratore numeratorelalalasuperficie superficie superficietotale totale totaleooolalalapopolazione popolazione popolazionemememedia dia diaannua annua annuadididiciascun ciascun ciascunPaese Paese Paeseeuropeo europeo europeoeeealalaldenominatore denominatore denominatoreil ililnununumero mero merodididiunità unità unitàterritoriali territoriali territorialipresenti presenti presentinel nel nelPaese Paese Paesestesso. stesso. stesso.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIAEEELE LE LESUE SUE SUEREGIONI REGIONI REGIONI

3500 3500 3500

1000 1000 1000

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

Eurostat Eurostat Eurostathaha hastabilito stabilito stabilitounun unlimite limite limiteinferiore inferiore inferiore(800 (800 (800mila mila milaabitanti) abitanti) abitanti)ed ed ed uno uno unosuperiore superiore superiore(3(3(3milioni) milioni) milioni)dididipopolazione popolazione popolazioneper per perlalaladimensione dimensione dimensione demografica demografica demograficadelle delle delleunità unità unitàNUTS NUTS NUTS2.2.2.LaLa Ladimensione dimensione dimensionemedia media mediadelle delle delle nostre nostre nostreregioni regioni regionieeeprovince province provinceautonome, autonome, autonome,fra fra fralelelepiù più piùelevate elevate elevatedelle delle delle NUTS NUTS NUTS222aaalivello livello livelloeuropeo, europeo, europeo,èèèinferiore inferiore inferioresolo solo soloaaaquella quella quelladella della dellaLituaLituaLituania nia niaeeesimile simile simileaaaquella quella quelladella della dellaRomania. Romania. Romania.Poco Poco Pocoalalaldididisotto sotto sottodell’Italia dell’Italia dell’Italia nella nella nellagraduatoria graduatoria graduatoriasisisicolloca colloca collocalalalaFrancia, Francia, Francia,che che chepresenta presenta presentauna una unadi-didimensione mensione mensionemedia media mediadelle delle dellesue sue suerégions régions régionsdididi2,4 2,4 2,4milioni milioni milionidididiabitanti. abitanti. abitanti.I II paesi paesi paesiche che chealalalcontrario contrario contrariohanno hanno hannoNUTS NUTS NUTSdidididimensioni dimensioni dimensionidemografidemografidemografiche che chepiù più piùridotte ridotte ridottesono, sono, sono,dopo dopo dopoleleleisole isole isoledididiMalta Malta MaltaeeeCipro Cipro Ciproeeeil ililLusLusLussemburgo, semburgo, semburgo,lalalaGrecia, Grecia, Grecia,l’Austria l’Austria l’Austriaeeeil ilBelgio. il Belgio. Belgio.Se Se Sesisisipassa passa passaaaaconsiconsiconsiderare derare derarelalaladimensione dimensione dimensionemedia media mediadelle delle delleNUTS NUTS NUTS222ininintermini termini terminidididisuperfisuperfisuperfi2,22,si ,sisicolloca colloca collocaalalal cie cie ciesisisiconstata constata constatache che chel’Italia, l’Italia, l’Italia,con con con14,3 14,3 14,3migliaia migliaia migliaiadididikm km km 2). 22).). dididisotto sotto sottodella della dellamedia media mediadell’Unione dell’Unione dell’Unioneeuropea europea europea(16,4 (16,4 (16,4migliaia migliaia migliaiadididikm km km 2)22)è ) èèil ilpaese il paese paesedove dove dovelelelearee aree areehanno hanno hanno LaLa LaFinlandia Finlandia Finlandia(oltre (oltre (oltre7878 78mila mila milakm km km inininmedia media mediasuperfici superfici superficipiù più piùestese, estese, estese,seguita seguita seguitadada daLituania Lituania LituaniaeeeLettonia Lettonia Lettonia 2), 22),),dove dove doveperò però peròil ilillivello livello livelloNUTS NUTS NUTS222coincide coincide coincidecon con con (oltre (oltre (oltre6060 60mila mila milakm km km quello quello quellonazionale. nazionale. nazionale.

media mediadelle delle delleNUTS NUTS NUTS222nei nei neipaesi paesi paesiUe Ue Ue–––Anno Anno Anno2006 2006 2006(in(in (inmigliaia) migliaia) migliaia) Popolazione Popolazione Popolazionemedia

Li LLitu ittuuaan ann iia a Ita ia I Ro Ittaa llia i R Roo ma liaa m ma n Fr a nniiiaa FFra n a raa nci Po ncciiaa PPolo a olon Sp lonniiaa SSpa ia paaggn Le gnn a LLe tt aa e tttoon tonia Irl niiaa I a G Irrllaannd a G Ger ndd aa Re eerr m ma R Ree gn maannia ggno niia noo Un a Po U PPort Unn iitto orrtoog itoo t a Un oggaa lllo lo U Pa Unn gghe llo PPae ghher i aeess i B err iaa ia si Sl i BBaas s SSlov ass si loova c sii vaa cc h ccc hia Re R Ree pu EEst hiiaa ppub Esston ubbbb lic toonia b llic a niiaa ic aa ce c Bu cee cccaa BBulg a ullgar gaar ia Sv r iiaa Da SSvveez D Daa nim ezz iiaa nni ia im a Fi maarrcc a FFinl rc a innlaand a la Sl nndd iiaa SSlov ia loove n vee nia Be niiaa BBelg el i Au lggiioo AAus o ussttria G trriiaa G Grree c re cia ciiaa Lu LLu s C Ciiipp ro u ssss e C p rro s eem b m mbur o buurg o rg M g oo M Maalta allta ta

Territorio Dimensione media delle NUTS

11

NUTS2 NUTS2 NUTS2

PAESI PAESI PAESI

Superficie Superficie Superficie totale totale totale

Popolazione Popolazione Popolazione media media media

Numero Numero Numero

Superficie Superficie Superficie media media media

Popolazione Popolazione Popolazione media media media

Italia Italia Italia Austria Austria Austria Belgio Belgio Belgio Bulgaria Bulgaria Bulgaria Cipro Cipro Cipro Danimarca Danimarca Danimarca Estonia Estonia Estonia Finlandia Finlandia Finlandia Francia Francia Francia Germania Germania Germania Grecia Grecia Grecia Irlanda Irlanda Irlanda Lettonia Lettonia Lettonia Lituania Lituania Lituania Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgo Malta Malta Malta Paesi Paesi Bassi Bassi Paesi Bassi Polonia Polonia Polonia Portogallo Portogallo Portogallo Regno Regno Unito Unito Regno Unito Repubblica Repubblica Ceca Ceca Repubblica Ceca Romania Romania Romania Slovacchia Slovacchia Slovacchia Slovenia Slovenia Slovenia Spagna Spagna Spagna Svezia Svezia Svezia Ungheria Ungheria Ungheria Ue27 Ue27 Ue27

301.336 301.336 301.336 83.844 83.844 83.844 30.528 30.528 30.528 111.002 111.002 111.002 9.250 9.250 9.250 43.098 43.098 43.098 45.288 45.288 45.288 390.920 390.920 390.920 632.834 632.834 632.834 357.093 357.093 357.093 131.957 131.957 131.957 69.797 69.797 69.797 64.589 64.589 64.589 65.300 65.300 65.300 2.586 2.586 2.586 316 316 316 41.543 41.543 41.543 312.685 312.685 312.685 92.118 92.118 92.118 243.069 243.069 243.069 78.867 78.867 78.867 238.391 238.391 238.391 49.034 49.034 49.034 20.273 20.273 20.273 505.987 505.987 505.987 441.370 441.370 441.370 93.028 93.028 93.028 4.456.101 4.456.101 4.456.101

58.941,5 58.941,5 58.941,5 8.282,4 8.282,4 8.282,4 10.548,0 10.548,0 10.548,0 7.699,0 7.699,0 7.699,0 772,5 772,5 772,5 5.437,3 5.437,3 5.437,3 1.343,5 1.343,5 1.343,5 5.266,3 5.266,3 5.266,3 63.195,5 63.195,5 63.195,5 82.376,4 82.376,4 82.376,4 11.148,5 11.148,5 11.148,5 4.261,8 4.261,8 4.261,8 2.287,9 2.287,9 2.287,9 3.394,1 3.394,1 3.394,1 472,6 472,6 472,6 406,4 406,4 406,4 16.346,1 16.346,1 16.346,1 38.141,3 38.141,3 38.141,3 10.584,3 10.584,3 10.584,3 60.623,0 60.623,0 60.623,0 10.269,1 10.269,1 10.269,1 21.587,7 21.587,7 21.587,7 5.391,4 5.391,4 5.391,4 2.006,9 2.006,9 2.006,9 44.116,4 44.116,4 44.116,4 9.080,5 9.080,5 9.080,5 . . 77 ,4,4 10.071,4 494.051,9 494.051,9 494.051,9

21 2121 9 99 11 1111 6 66 1 11 5 55 1 11 5 55 26 2626 39 3939 13 1313 2 22 1 11 1 11 1 11 1 11 12 1212 16 1616 7 77 37 3737 8 88 8 88 4 44 2 22 19 1919 8 88 7 77 271 271 271

14.349 14.349 14.349 9.316 9.316 9.316 2.775 2.775 2.775 18.500 18.500 18.500 9.250 9.250 9.250 8.620 8.620 8.620 45.288 45.288 45.288 78.184 78.184 78.184 24.340 24.340 24.340 9.156 9.156 9.156 10.151 10.151 10.151 34.899 34.899 34.899 64.589 64.589 64.589 65.300 65.300 65.300 2.586 2.586 2.586 316 316 316 3.462 3.462 3.462 19.543 19.543 19.543 13.160 13.160 13.160 6.569 6.569 6.569 9.858 9.858 9.858 29.799 29.799 29.799 12.258 12.258 12.258 10.137 10.137 10.137 26.631 26.631 26.631 55.171 55.171 55.171 .. 13.290 16.443 16.443 16.443

2.806,7 2.806,7 2.806,7 920,3 920,3 920,3 958,9 958,9 958,9 1.283,2 1.283,2 1.283,2 772,5 772,5 772,5 1.087,5 1.087,5 1.087,5 1.343,5 1.343,5 1.343,5 1.053,3 1.053,3 1.053,3 2.430,6 2.430,6 2.430,6 2.112,2 2.112,2 2.112,2 857,6 857,6 857,6 2.130,9 2.130,9 2.130,9 2.287,9 2.287,9 2.287,9 3.394,1 3.394,1 3.394,1 472,6 472,6 472,6 406,4 406,4 406,4 1.362,2 1.362,2 1.362,2 2.383,8 2.383,8 2.383,8 1.512,0 1.512,0 1.512,0 1.638,5 1.638,5 1.638,5 1.283,6 1.283,6 1.283,6 2.698,5 2.698,5 2.698,5 1.347,9 1.347,9 1.347,9 1.003,5 1.003,5 1.003,5 2.321,9 2.321,9 2.321,9 1.135,1 1.135,1 1.135,1 .4.4 , , 1.438,8 1.823,1 1.823,1 1.823,1

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Nomenclatura Nomenclatura unificata unificata del del territorio territorio afini fini statistici statistici (NUTS) (NUTS) Fonte: Eurostat, Nomenclatura unificata del territorio aafini statistici (NUTS)


L’Italia L’Italia èè tra tra ii paesi paesi più più densamente densamente popolati popolati dell’Unione dell’Unione UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

La Ladensità densitàdidipopolazione popolazioneèèililrapporto rapportofra fraililnumero numerodidipersone persone che che abitano abitano inin una una determinata determinata area area ee lala superficie superficie dell’area dell’area stessa stessa (che (che può può includere includere oo meno meno lele acque acque interne). interne). Questo Questo indicatore indicatore èè fortemente fortemente influenzato influenzato dalle dalle caratteristiche caratteristiche antroantropiche pichedella dellazona zonadidiriferimento, riferimento,che chepuò, può,ad adesempio, esempio,includere includere oo meno meno aree aree relativamente relativamente disabitate. disabitate. InIn Italia Italia lala densità densità didi popolazione popolazionemedia medianel nel2006 2006èèdidicirca circa200 200abitanti abitantiper perkm km22..

ilil40 40per percento centodei deicomuni, comuni,laladensità densitàmedia mediaèèdidicirca circa460 460abiabitanti tantiper perkm km22).). II comuni comuni che che invece invece ricadono ricadono nella nella classe classe didi superficie superficie territoterritoriale riale più più elevata elevata (oltre (oltre 25.000 25.000 ettari) ettari) sono sono prevalentemente prevalentemente Centro, dove dove presentano presentano un’elevata un’elevata densità densità rappresentati rappresentati alal Centro, pari alal doppio doppio didi quella quella media media nazionale), nazionale), ee (427 km km22,, pari media media (427 nel nel Mezzogiorno, Mezzogiorno, dove, dove, all’opposto, all’opposto, i i valori valori sono sono molto molto ridotti ridotti (131 (131abitanti abitantiper perkm km22).). Densità Densitàdidipopolazione popolazioneper perregione regione––Anno Anno2006 2006 (abitanti (abitantiper perkm km22))

600 600 500 500 400 400

Ue27 Ue27

M PPaae Maalt ess i ltaa i BBa asss si B i Re Beelg R e ggn lgiio noo o U U G nniito G eerr m to ma anni iaa Ita LLuus I sss e talliia R Ree em a ppuub mbbuur bbbl rg liicc a goo aC Da Ceec D anni c aa m im aarrc ca PPool a l oon PPoor niiaa rttoog ga SSllo alllloo ovva accc ch Un hiiaa U nggh heer riia FFrra a a nnc cia SSllo ia ovve enni ia AAuu a ssttri riaa R Roo m m aanni a SSppa ia aggn n aa G G rreec ciiaa C Ciip p rro BBuul o lgga arr ia ia IIrrlla annd d a LLiitu a tua anni a LLee t ia tttoon niia EEsst a toon niia a SSvve ez FFiin z iiaa nlla annd diia a

00

Fonte: Fonte:Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

L’Italia L’Italia èè fra fra i i paesi paesi più più densamente densamente popolati popolati dell’Unione dell’Unione (me(meSoltanto Paesi Paesi Bassi, Bassi, dia dia Ue27 Ue27 pari pari aa 115 115 abitanti abitanti per per km km22).). Soltanto Belgio, Belgio,Regno RegnoUnito UnitoeeGermania, Germania,presentano presentanodensità densitàsuperiori, superiori, se sesisiesclude escludeililcaso casomolto moltoparticolare particolaredell’isola dell’isoladidiMalta, Malta,inincui cui insistono oltre oltre 400 400 mila mila su su un un territorio territorio didi poco poco più più didi 300 300 km km22 insistono abitanti. abitanti.IIpaesi paesidell’Unione dell’Unioneche chepresentano presentanolelepiù piùbasse bassedensidensitàtàdidipopolazione popolazionesono sonolalaSvezia SveziaeelalaFinlandia, Finlandia,con convalori valoriinfeinferiori rioriaiai30 30abitanti abitantiper perkm km22..

Densità Densità(abitanti (abitantiper perkm km22))per perclasse classedidisuperficie superficieterritoriale territorialedei deicomuni comuni(ettari) (ettari)eeper perregione regione––Anno Anno2006 2006 REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Territorio Densità abitativa

700 700

100 100

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

12

1.288 1.288

200 200

Per Perililcalcolo calcolodell’indicatore dell’indicatoreaalivello livellodidipaesi paesiUe27 Ue27sisièèrapporrapportata tatalalapopolazione popolazioneresidente residente––totale totalemedia medianell’anno nell’anno––didiuna una determinata determinata area, area, alla alla superficie superficie territoriale, territoriale, escludendo escludendo dal dal suo suo computo computo lele acque acque interne, interne, almeno almeno nei nei casi casi inin cui cui tale tale ininformazione formazione èè risultata risultata disponibile. disponibile. Per Per i i confronti confronti regionali regionali sui sui comuni comuni secondo secondo l’ampiezza l’ampiezza territoriale territoriale sisi èè utilizzata utilizzata alal denodenominatore minatorelalasuperficie superficietotale. totale.

100 statistiche per il Paese

800 800

300 300

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Le Le due due regioni regioni più più densamente densamente popolate popolate sono sono lala Campania Campania ee lala Lombardia, Lombardia, con con valori valori uguali uguali oo superiori superiori aa 400 400 abitanti abitanti per per Valori molto molto vicini vicini alla alla media media nazionale nazionale caratterizzano caratterizzano lala km km22.. Valori Sicilia Sicilia ee l’Emilia-Romagna. l’Emilia-Romagna. La La regione regione con con lala densità densità didi popopopolazione lazione minima minima èè lala Valle Valle d’Aosta, d’Aosta, preceduta preceduta da da Basilicata, Basilicata, provincia provincia didi Bolzano Bolzano ee Sardegna, Sardegna, tutte tutte con con densità densità inferiori inferiori aa 70 70abitanti abitantiper perkm km22.. SiSi tratta tratta didi valori valori medi medi che che non non tengono tengono tuttavia tuttavia conto conto delle delle notevoli notevolidifferenze differenzetra trai icomuni comuniinclusi inclusiininciascuna ciascunaregione. regione.IIpiù più marcati marcatiscostamenti scostamentirispetto rispettoaiaivalori valorimedi medinazionali nazionalisisirilevano rilevano per per i i comuni comuni appartenenti appartenenti alle alle due due classi classi estreme estreme inin termini termini didi estensione estensione territoriale territoriale (rispettivamente (rispettivamente fino fino aa 1.000 1.000 ettari ettari ee oltre oltre25.000 25.000ettari). ettari). La La densità densità dei dei comuni comuni didi estensione estensione inferiore inferiore aa 1.000 1.000 ettari ettari èè notevolmente superiore superiore alla alla media media pari pariaa528 528abitanti abitantiper perkm km22,,notevolmente nazionale. nazionale. InIn particolare particolare nelle nelle regioni regioni del del Mezzogiorno, Mezzogiorno, dove dove tale tale classe classe risulta risulta particolarmente particolarmente rappresentata rappresentata inin Campania Campania (con ee Sicilia, Sicilia, lala densità densità media media supera supera i i 900 900 abitanti abitanti per per km km22 (con All’opposto punte punteininCampania Campaniadidiquasi quasi1.500 1.500abitanti abitantiper perkm km22).).All’opposto i icomuni comuniappartenenti appartenentialla allastessa stessa classe classedelle delleregioni regionidel delCenCentro tro ee del del Nord-est Nord-est presentano presentano concentrazioni concentrazioni didi popolazione popolazione Nel NordNordmolto molto più più ridotte ridotte (in (in media media 250 250 abitanti abitanti per per km km22).). Nel ovest, ovest, dove dovelele basse basseestensioni estensioni territoriali territoriali caratterizzano caratterizzano quasi quasi

Densità Densitàdella dellapopolazione popolazionenei neiPaesi PaesiUe27 Ue27––Anno Anno2006 2006(abitanti (abitantiper perkm km22))

1.001-2.000 1.001-2.000

2.001-6.000 2.001-6.000

6.001-25.000 6.001-25.000

Oltre Oltre25.000 25.000

Totale Totale

Piemonte Piemonte d'Aoste Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste

149 149

148 148

147 147

239 239

--

171 171

154 154

60 60

68 68

11 11

--

38 38

Lombardia Lombardia

667 667

378 378

254 254

467 467

--

400 400

356 356

195 195

197 197

607 607

--

297 297

89 89 115 115

116 116 163 163

45 45 29 29

22 22 22 22

73 73

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

126 126 235 235

Trento Trento

114 114

82 82

81 81

77 77

--

82 82

410 410

259 259

Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Movimento Movimentoeecalcolo calcolodella dellapopolazione popolazioneresidente residenteannuale; annuale; Variazioni Variazioniterritoriali, territoriali,denominazione denominazionedei deicomuni, comuni,calcolo calcolo delle dellesuperfici superfici comunali comunali

Veneto Veneto

xx Istat, Istat,Movimento Movimentoeecalcolo calcolodella dellapopolazione popolazioneresidente residenteannuale; annuale; Variazioni Variazioniterritoriali, territoriali,denominazione denominazionedei deicomuni, comuni,calcolo calcolodelle delle superfici superficicomunali comunali xx Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

381 381

317 317

241 241

229 229

66 66

Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia

228 228

202 202

182 182

104 104

--

154 154

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

797 797

536 536

183 183

174 174

265 265

191 191

Toscana Toscana

808 808

373 373

216 216

152 152

77 77

158 158

Umbria Umbria

109 109

96 96

77 77

91 91

140 140

103 103

Marche Marche

357 357

228 228

140 140

152 152

115 115

158 158

Lazio Lazio

168 168

192 192

178 178

166 166

1.275 1.275

319 319

Abruzzo Abruzzo

225 225

126 126

131 131

95 95

155 155

122 122

25 25

53 53

77 77

71 71

--

72 72

1.487 1.487

579 579

237 237

446 446

--

426 426

447 447

399 399

260 260

203 203

156 156

210 210

--

51 51

56 56

57 57

100 100

59 59

272 272

143 143

118 118

148 148

65 65

132 132

Sicilia Sicilia

859 859

359 359

182 182

204 204

111 111

195 195

Sardegna Sardegna

194 194

61 61

66 66

63 63

136 136

69 69

Nord-ovest Nord-ovest

462 462

260 260

189 189

313 313

--

270 270

Molise Molise

Fonti Fonti

Classi Classi didisuperficie superficieterritoriale territoriale Fino Finoaa1.000 1.000

Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria

Nord-est Nord-est

264 264

267 267

191 191

143 143

273 273

181 181

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat,Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007

Centro Centro

291 291

227 227

170 170

147 147

427 427

198 198

Centro-Nord Centro-Nord

432 432

257 257

185 185

177 177

387 387

215 215

Siti Sitiinternet internet

Mezzogiorno Mezzogiorno

917 917

286 286

148 148

150 150

131 131

169 169

Italia Italia

528 528

264 264

170 170

165 165

249 249

196 196

xx http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ xx http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Movimento Movimentoeecalcolo calcolodella dellapopolazione popolazioneresidente residenteannuale; annuale;Variazioni Variazioniterritoriali, territoriali,denominazione denominazionedei deicomuni, comuni,calcolo calcolodelle dellesuperfici superfici comunali comunali


45per percento centodegli degliitaliani italianivive vive IlIl45 zonead adalta altaurbanizzazione urbanizzazione ininzone UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME UNO SGUARDO D’INSIEME

numerosi approcci approcci al al tentativo tentativo di di classificare classificare le le aree aree Esistono Esistono numerosi Esistono numerosi approcci al tentativo di classificare le aree le caratteristiche caratteristiche urbane urbane ee rurali; rurali; sisi ricordano ricordano in in proprosecondo secondo le secondo le caratteristiche urbane e rurali; si ricordano in prola metodologia metodologia dell’OECD dell’OECD ee quella quella di di Eurostat. Eurostat. IlIl concetconcetposito posito la posito la metodologia dell’OECD e quella di Eurostat. Il concetto to di di “grado “grado di di urbanizzazione” urbanizzazione” definito definito da da Eurostat Eurostat cui cui sisi fa fa to di “grado di urbanizzazione” definito da Eurostat cui si fa riferimento riferimento èè utilizzato utilizzato dall’ente dall’ente ufficiale ufficiale della della statistica statistica europea europea riferimento è utilizzato dall’ente ufficiale della statistica europea in in varie varie indagini, indagini, in in particolare particolare in in quella quella sulle sulle forze forze di di lavoro lavoro ee in varie indagini, in particolare in quella sulle forze di lavoro e quella quella sul sul reddito reddito ee le le condizioni condizioni di di vita vita (European (European Union Union StatiStatiquella sul reddito e le condizioni di vita (European Union Statistics stics on on Income Income and and Living Living Conditions Conditions EU-SILC). EU-SILC). stics on Income and Living Conditions EU-SILC). In In Italia Italia ilil 45 45 per per cento cento della della popolazione popolazione vive vive in in zone zone ad ad alta alta In Italia il 45 per cento della popolazione vive in zone ad alta urbanizzazione, urbanizzazione, ilil 35 35 in in zone zone aa media media urbanizzazione urbanizzazione ed ed ilil urbanizzazione, il 35 in zone a media urbanizzazione ed il restante restante 16 16 per per cento cento in in zone zone aa bassa bassa urbanizzazione. urbanizzazione. restante 16 per cento in zone a bassa urbanizzazione.

L’ITALIA L’ITALIA EE LE LE SUE SUE REGIONI REGIONI L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Le Le regioni regioni dove dove la la percentuale percentuale di di popolazione popolazione residente residente in in Le regioni dove la percentuale di popolazione residente in zone zone ad ad alto alto grado grado di di urbanizzazione urbanizzazione supera supera ilil 60 60 per per cento cento zone ad alto grado di urbanizzazione supera il 60 per cento sono sono nell’ordine: nell’ordine: Campania, Campania, Lombardia, Lombardia, Liguria Liguria ee Lazio. Lazio. SeSesono nell’ordine: Campania, Lombardia, Liguria e Lazio. Seguono guono Sicilia Sicilia ee Veneto Veneto con con percentuali percentuali vicine vicine aa 40. 40. Le Le regioni regioni guono Sicilia e Veneto con percentuali vicine a 40. Le regioni caratterizzate caratterizzate da da alte alte quote quote di di popolazione popolazione che che vive vive in in zone zone aa caratterizzate da alte quote di popolazione che vive in zone a medio medio grado grado di di urbanizzazione urbanizzazione (superiori (superiori al al 50 50 per per cento) cento) sono sono medio grado di urbanizzazione (superiori al 50 per cento) sono Puglia, Puglia, Umbria, Umbria, Marche, Marche, Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia, Giulia, Veneto Veneto ed ed EmiEmiPuglia, Umbria, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna. lia-Romagna. In In Molise, Molise, Basilicata Basilicata ee Sardegna Sardegna più più del del 50 50 per per lia-Romagna. In Molise, Basilicata e Sardegna più del 50 per cento cento della della popolazione popolazione vive vive in in aree aree aa basso basso grado grado di di urbanizurbanizcento della popolazione vive in aree a basso grado di urbanizzazione; zazione; in in Valle Valle d’Aosta d’Aosta ilil 100 100 per per cento. cento. zazione; in Valle d’Aosta il 100 per cento. Grado Grado di di urbanizzazione urbanizzazione dei dei comuni comuni italiani italiani –– Anno Anno 2001 2001 Grado di urbanizzazione dei comuni italiani – Anno 2001

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE DEFINIZIONI UTILIZZATE

IlIl grado grado di di urbanizzazione urbanizzazione prevede prevede tre tre livelli: livelli: Il grado di urbanizzazione prevede tre livelli: 1) 1) Alto: Alto: zone zone densamente densamente popolate, popolate, costruite costruite per per aggregazioaggregazio1) Alto: zone densamente popolate, costruite per aggregazione ne di di unità unità locali locali territoriali territoriali contigue, contigue, aa densità densità superiore superiore ai ai ne di unità locali territoriali contigue, a densità superiore ai 500 500 abitanti abitanti per per chilometro chilometro quadrato quadrato ee con con ammontare ammontare 500 abitanti per chilometro quadrato e con ammontare complessivo complessivo di di popolazione popolazione di di almeno almeno 50.000 50.000 abitanti. abitanti. complessivo di popolazione di almeno 50.000 abitanti. 2) 2) Medio: Medio: zone zone ottenute ottenute per per aggregazione aggregazione di di unità unità locali locali territoterrito2) Medio: zone ottenute per aggregazione di unità locali territoriali, riali, non non appartenenti appartenenti al al gruppo gruppo precedente, precedente, con con una una densidensiriali, non appartenenti al gruppo precedente, con una densità tà superiore superiore ai ai 100 100 abitanti abitanti per per chilometro chilometro quadrato quadrato che, che, in in tà superiore ai 100 abitanti per chilometro quadrato che, in più, più, oo presentano presentano un un ammontare ammontare complessivo complessivo di di popolaziopopolaziopiù, o presentano un ammontare complessivo di popolazione ne superiore superiore ai ai 50.000 50.000 abitanti abitanti oo risultano risultano adiacenti adiacenti aa zone zone ne superiore ai 50.000 abitanti o risultano adiacenti a zone del del gruppo gruppo precedente. precedente. del gruppo precedente. 3) 3) Basso: Basso: aree aree rimanenti, rimanenti, che che non non sono sono state state classificate classificate nei nei 3) Basso: aree rimanenti, che non sono state classificate nei precedenti precedenti due due gruppi. gruppi. precedenti due gruppi. Le Le unità unità territoriali territoriali locali locali utilizzate utilizzate sono sono le le Unità Unità amministrative amministrative Le unità territoriali locali utilizzate sono le Unità amministrative locali locali (LAU2), (LAU2), che che per per l’Italia l’Italia coincidono coincidono con con ii comuni. comuni. locali (LAU2), che per l’Italia coincidono con i comuni.

100 statistiche per il Paese

Basso Basso Basso

Medio Medio Medio

Alto Alto Alto

100 100 100 90 90 90 80 80 80 70 70 70 60 60 60 50 50 50 40 40 40 30 30 30 20 20 20 10 10 10 00 0

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Regions Regions Statistical Statistical Yearbook Yearbook 2006 2006 Fonte: Eurostat, Regions Statistical Yearbook 2006 (a) (a) IlIl riferimento riferimento temporale temporale èè lala data data del del censimento censimento della della popolazione popolazione che, che, aa seconda seconda dei dei paesi, paesi, sisi èè svolto svolto tra tra ilil 2000 2000 ee ilil 2001 2001 (a) Il riferimento temporale è la data del censimento della popolazione che, a seconda dei paesi, si è svolto tra il 2000 e il 2001

Grado Grado di di urbanizzazione urbanizzazione per per regione regione –– Anno Anno 2001 2001 (composizione (composizione percentuale) percentuale) Grado di urbanizzazione per regione – Anno 2001 (composizione percentuale)

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

La La percentuale percentuale di di popolazione popolazione italiana italiana che che vive vive in in zone zone ad ad alta alta La percentuale di popolazione italiana che vive in zone ad alta urbanizzazione urbanizzazione èè vicina vicina alla alla media media dell’Unione dell’Unione (47 (47 per per cento cento urbanizzazione è vicina alla media dell’Unione (47 per cento nell’Ue27 nell’Ue27 ee 50 50 per per cento cento nell’Ue15). nell’Ue15). La La quota quota di di popolazione popolazione nell’Ue27 e 50 per cento nell’Ue15). La quota di popolazione italiana italiana che che vive vive in in zone zone aa medio medio grado grado di di urbanizzazione urbanizzazione risulrisulitaliana che vive in zone a medio grado di urbanizzazione risulta ta superiore superiore di di quasi quasi 14 14 punti punti percentuali percentuali rispetto rispetto al al valore valore ta superiore di quasi 14 punti percentuali rispetto al valore medio medio Ue27, Ue27, pari pari al al 25 25 per per cento. cento. La La popolazione popolazione che che vive vive in in medio Ue27, pari al 25 per cento. La popolazione che vive in zone zone aa bassa bassa urbanizzazione urbanizzazione èè pari pari soltanto soltanto al al 16 16 per per cento, cento, zone a bassa urbanizzazione è pari soltanto al 16 per cento, contro contro ilil 28 28 della della media media europea. europea. Tra Tra ii paesi paesi che che hanno hanno quote quote contro il 28 della media europea. Tra i paesi che hanno quote più più elevate elevate di di popolazione popolazione in in zone zone ad ad alto alto grado grado di di urbanizzaurbanizzapiù elevate di popolazione in zone ad alto grado di urbanizzazione zione vivi sono sono Regno Regno Unito Unito ee Paesi Paesi Bassi, Bassi, con con percentuali percentuali susuzione vi sono Regno Unito e Paesi Bassi, con percentuali superiori periori al al 60 60 per per cento cento (oltre (oltre al al caso caso particolare particolare di di Malta). Malta). PrePreperiori al 60 per cento (oltre al caso particolare di Malta). Presentano sentano valori valori più più elevati elevati del del nostro nostro Paese Paese anche anche Germania, Germania, sentano valori più elevati del nostro Paese anche Germania, Grecia Grecia ee Spagna. Spagna. In In questi questi ultimi ultimi due due sisi può può tuttavia tuttavia osservare osservare Grecia e Spagna. In questi ultimi due si può tuttavia osservare una una più più marcata marcata dicotomia: dicotomia: la la percentuale percentuale di di popolazione popolazione che che una più marcata dicotomia: la percentuale di popolazione che vive vive in in zone zone aa basso basso grado grado di di urbanizzazione urbanizzazione èè in in questi questi paesi paesi vive in zone a basso grado di urbanizzazione è in questi paesi molto molto più più elevata elevata di di quella quella italiana. italiana. Prevalenza Prevalenza di di aree aree ad ad alto alto molto più elevata di quella italiana. Prevalenza di aree ad alto oo basso basso grado grado di di urbanizzazione urbanizzazione caratterizzano caratterizzano Lettonia, Lettonia, LiLio basso grado di urbanizzazione caratterizzano Lettonia, Lituania tuania ed ed Estonia. Estonia. Tra Tra ii paesi paesi che che presentano presentano le le più più alte alte perpertuania ed Estonia. Tra i paesi che presentano le più alte percentuali centuali di di popolazione popolazione nelle nelle zone zone aa basso basso tasso tasso di di urbanizzaurbanizzacentuali di popolazione nelle zone a basso tasso di urbanizzazione, zione, oltre oltre aa paesi paesi nordici nordici come come Finlandia Finlandia ee Svezia, Svezia, anche anche zione, oltre a paesi nordici come Finlandia e Svezia, anche Bulgaria Bulgaria ee Irlanda. Irlanda. Bulgaria e Irlanda.

Grado Grado di di urbanizzazione urbanizzazione nei nei paesi paesi Ue Ue –– Anni Anni 2000-2001 2000-2001 (a) (a) (composizione (composizione percentuale) percentuale) Grado di urbanizzazione nei paesi Ue – Anni 2000-2001 (a) (composizione percentuale)

Au Astur sia B tria eBl g Bu eiolg Blgua io lgri ar Da CipC ia Dnai riop mn r iamr o Es caarc Eto a Fi sntoia nFl ni ainn a lad Fr niad a ia G Fnraci eGr nac m era ia mn G aiania rG ec ri Irl eacia aIrn ladna d Ita a Le Ilita Ltteo lia tnt i Lu Litu oani Lsus Liatun a esm aian s eb mu ia brgu or P a Ma g o M Peas lta ei Bs lta iaBs Po asis s P Po loonl i r oia Re Ptorg nia Re Rg toagl Rpeu engo loa l pbb nUon lo ubli cba Uitno licc ito Ro aecea Rmo ca Sl amn oSv aia laoc nia vac S l hccia oSv hia leo v S neian pSa ia pgan Sv gana e Un Szveia Ugnh z ia ger hiea r ia

Territorio Grado di urbanizzazione

13

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Atlante Atlante statistico statistico dei dei comuni; comuni; Censimento Censimento della della popolaziopopolazioFonte: Istat, Atlante statistico dei comuni; Censimento della popolazione ne ee delle delle abitazioni abitazioni 2001 2001 ne e delle abitazioni 2001

Fonti Fonti Fonti

x x Istat, Istat, Atlante Atlante Statistico Statistico dei dei comuni comuni x Istat, Atlante Statistico dei comuni x x Eurostat, Eurostat, Regions Regions Statistical Statistical Yearbook Yearbook 2006 2006 x Eurostat, Regions Statistical Yearbook 2006

Altre Altre informazioni informazioni Altre informazioni Pubblicazioni Pubblicazioni

Pubblicazioni x x Oecd, Oecd, Factbook Factbook 2005 2005 x Oecd, Factbook 2005 Siti Siti internet internet Siti internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it x http://www.istat.it x x http://www.oecd.org http://www.oecd.org x http://www.oecd.org x x http://ec.europa.eu/agriculture/agrista/rurdev2006/index_en.htm http://ec.europa.eu/agriculture/agrista/rurdev2006/index_en.htm x http://ec.europa.eu/agriculture/agrista/rurdev2006/index_en.htm

REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Piemonte Piemonte Piemonte d'Aoste Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche Lazio Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo Molise Molise Molise Campania Campania Campania Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est Centro Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia Italia

Basso Basso Basso 18,1 18,1 18,1 100,0 100,0 100,0 5,7 5,7 5,7 7,0 7,0 7,0 49,0 49,0 49,0 55,9 55,9 55,9 42,3 42,3 42,3 7,0 7,0 7,0 16,4 16,4 16,4 12,9 12,9 12,9 20,6 20,6 20,6 39,4 39,4 39,4 18,7 18,7 18,7 8,2 8,2 8,2 24,8 24,8 24,8 82,5 82,5 82,5 8,1 8,1 8,1 9,4 9,4 9,4 76,8 76,8 76,8 34,8 34,8 34,8 18,0 18,0 18,0 58,3 58,3 58,3 10,1 10,1 10,1 14,0 14,0 14,0 16,0 16,0 16,0 13,0 13,0 13,0 21,6 21,6 21,6 16,1 16,1 16,1

Grado Grado di di urbanizzazione urbanizzazione Grado di urbanizzazione Medio Medio Medio 44,7 44,7 44,7 0,0 0,0 0,0 26,2 26,2 26,2 26,3 26,3 26,3 27,3 27,3 27,3 20,3 20,3 20,3 34,2 34,2 34,2 53,7 53,7 53,7 54,4 54,4 54,4 53,1 53,1 53,1 47,6 47,6 47,6 60,6 60,6 60,6 56,4 56,4 56,4 30,6 30,6 30,6 49,6 49,6 49,6 1,6 1,6 1,6 17,6 17,6 17,6 64,0 64,0 64,0 23,2 23,2 23,2 44,3 44,3 44,3 42,8 42,8 42,8 24,0 24,0 24,0 31,2 31,2 31,2 51,2 51,2 51,2 41,8 41,8 41,8 40,2 40,2 40,2 37,8 37,8 37,8 39,3 39,3 39,3

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Atlante Atlante statistico statistico dei dei comuni; comuni; Censimento Censimento della della popolazione popolazione ee delle delle abitazioni abitazioni 2001 2001 Fonte: Istat, Atlante statistico dei comuni; Censimento della popolazione e delle abitazioni 2001

Alto Alto Alto 37,2 37,2 37,2 0,0 0,0 0,0 68,1 68,1 68,1 66,7 66,7 66,7 23,7 23,7 23,7 23,8 23,8 23,8 23,6 23,6 23,6 39,3 39,3 39,3 29,3 29,3 29,3 33,9 33,9 33,9 31,7 31,7 31,7 0,0 0,0 0,0 24,9 24,9 24,9 61,2 61,2 61,2 25,6 25,6 25,6 15,8 15,8 15,8 74,2 74,2 74,2 26,6 26,6 26,6 0,0 0,0 0,0 20,9 20,9 20,9 39,2 39,2 39,2 17,7 17,7 17,7 58,7 58,7 58,7 34,8 34,8 34,8 42,2 42,2 42,2 46,8 46,8 46,8 40,6 40,6 40,6 44,6 44,6 44,6

Totale Totale Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0


Circa il 20 per cento della popolazione risiede in territorio montano UNO SGUARDO D’INSIEME

La maggior parte dei comuni italiani è classificata come montana (51,9 per cento degli 8.101 comuni). Tra questi, 655 sono parzialmente montani e i rimanenti 3.546 totalmente montani. Le tipiche caratteristiche del territorio montano influenzano fortemente la distribuzione della popolazione. In Italia i territori montani coprono una superficie pari al 54,3 per cento del territorio e in tali aree risiede solo il 18,3 per cento della popolazione. Nelle Comunità montane (358 nel 2006) sono aggregati 4320 comuni italiani (tra parzialmente, totalmente e non montani). In media ciascuna Comunità montana accorpa 11,7 comuni. Le Comunità montane sono numericamente più diffuse nel Mezzogiorno (127) e nel Nord-ovest (105), dove aggregano rispettivamente 1.530 e 1.333 comuni.

Con l’esclusione della Valle d’Aosta e del Trentino-Alto Adige, percentuali di superficie montana superiori al 75 per cento caratterizzano Umbria (85,8 per cento), Liguria (81,5 per cento), Molise (78,7 per cento) e Abruzzo (76,6 per cento), regioni con gran parte del territorio esteso lungo la dorsale appenninica. Significative quote di popolazione montana, con livelli superiori al 60 per cento, si registrano in Molise (70 per cento), Basilicata (66,1 per cento) e Umbria (63,8 per cento). La regione con il maggior numero di Comunità montane è il Piemonte (48 comunità), seguita dalla Lombardia (30); all’estremo opposto troviamo il Friuli-Venezia Giulia e la Puglia (6 Comunità montane ciascuna).

Popolazione dei comuni montani e non montani per regione – Anno 2006 (composizioni percentuali) Popolazione montana

80

60

40

Comuni per grado di montanità – Anno 2006

20

Territorio Quota di territorio montano

DEFINIZIONI UTILIZZATE

14

La caratteristica “montana” è stata attribuita ai comuni italiani attraverso un impianto legislativo (legge 991/52 e legge 657/57) che distingue tre diversi gradi di montanità: comuni totalmente montani, parzialmente montani e non montani. Tale impianto demandava alla Commissione censuaria centrale il compito di compilare e aggiornare l’elenco dei comuni nei quali erano inclusi i terreni montani. Con l’approvazione della legge 142/90 di riforma dell’ordinamento locale, l’opera di classificazione dei territori montani si è conclusa ed è stata conseguentemente cristallizzata a quella data (cfr. art. 29, comma 7). Accanto alla classificazione dei comuni montani la legge 1102/71 (Nuove norme per lo sviluppo della montagna) all’art. 4 definisce la Comunità montana quale Ente di diritto pubblico e ne demanda l’istituzione ad apposite leggi regionali. Al 31 dicembre del 2006 le Comunità montane in Italia sono 358, a cui si aggiungono le nove zone montane della Sicilia, delimitate dai rispettivi confini provinciali. Nella regione Sicilia, infatti, l’istituto delle Comunità montane è stato abolito con l’art. 45 della legge regionale 9/86, che demanda alle province di rispettiva competenza territoriale le funzioni delle soppresse Comunità montane. Per la quantificazione del territorio montano sono stati calcolati i rapporti percentuali aventi al denominatore il numero di comuni o la superficie o la popolazione montani e al numeratore i rispettivi totali nazionali. L’ITALIA E LE SUE REGIONI

La Valle d’Aosta e le province autonome di Trento e di Bolzano, per la loro particolare struttura orografica, sono interamente costituite da comuni montani e la popolazione che vi risiede è classificata in complesso come montana. Nelle altre regioni italiane il Piemonte e la Lombardia sono quelle che hanno il maggiore numero di comuni montani, rispettivamente 530 e 542. La superficie montana delle due regioni è pari a 1.316.592 e 1.032.322 ettari che, in termini percentuali, corrisponde al 51,8 e 43,3 per cento; vi risiede rispettivamente il 15,7 e 13,3 per cento della popolazione regionale.

100 statistiche per il Paese

Popolazione non montana

100

le al V

0 te en os A oz ' d /B e no lé l a a z ol /V B ta os A ' d

a e a ulia e to zo ia te ta ia ia i is ch gn an br ur br uz ca en on ol ar ig ili m la sc ia G de br m Tr M r s L a o U M e A i a a C T ez B S P en V liiu Fr

o ia zi rd La ba m o L

a a a ili ni gn ic pa ma S am Ro C aili m E

o lia et ug en P V

Fonte: Elaborazione su dati Uncem

Superficie territoriale e popolazione residente dei comuni montani (valori percentuali) e numero di Comunità montane per regione al 31 dicembre 2006 (a) Numero comuni REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Fonte: Elaborazione su dati Uncem

Fonti

x Eurostat, Nomenclatura unificata del territorio a fini statistici (NUTS) x Istat, Annuario statistico italiano, 2007 x Uncem, Unione nazionale comuni, comunità, enti montani

Altre informazioni

Pubblicazioni x XII Relazione sullo stato della montagna italiana, Roma, 2006 x Atlante statistico della montagna, 2005 Siti internet x http://www.istat.it x http://ec.europa.eu/eurostat/ramon/nuts/basicnuts_regions_it.html

Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Liguria Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Centro-Nord Mezzogiorno Italia

Totale (A)

1.206 74 1.546 235 339 116 223 581 219 341 287 92 246 378 305 136 551 258 131 409 390 377 3.061 1.480 1.003 5.544 2.557 8.101

Montani (B)

530 74 542 187 339 116 223 158 105 124 157 91 124 240 227 123 299 61 115 286 185 234 1.333 726 612 2.671 1.530 4.201

Superficie montana (B1)

Popolazione montana (B2)

Numero di comunità montane

51,8 100,0 43,3 81,5 100,0 100,0 100,0 32,0 56,9 38,5 47,3 85,8 59,0 44,2 76,6 78,7 56,4 24,8 71,3 65,7 36,7 74,5 53,8 52,4 53,9 53,3 55,8 54,3

15,7 100,0 13,3 100,0 21,8 100,0 100,0 8,6 14,4 8,8 14,6 63,8 20,6 13,6 36,6 70,0 11,9 7,7 66,1 36,2 12,3 50,6 15,5 17,4 18,6 17,0 20,6 18,3

48 8 30 19 19 8 11 19 6 18 20 9 13 22 19 10 27 6 14 26 0 25 105 62 64 231 127 358

Percentuale

di cui Totalmente montani 503 74 529 167 339 116 223 119 84 95 114 69 103 175 200 111 197 26 106 218 102 215 1.273 637 461 2.371 1.175 3.546

% (B)/(A)

43,9 100,0 35,1 79,6 100,0 100,0 100,0 27,2 47,9 36,4 54,7 98,9 50,4 63,5 74,4 90,4 54,3 23,6 87,8 69,9 47,4 62,1 43,5 49,1 61,0 48,2 59,8 51,9

Fonte: Uncem; Istat, Movimento e calcolo della popolazione residente; Variazioni territoriali, denominazione dei comuni, calcolo delle superfici comunali (a) La colonna B1 riporta la somma della superficie dei comuni totalmente montani e della parte montana dei comuni parzialmente montani. La colonna B2 riporta la somma della popolazione dei comuni totalmente montani e della quota di popolazione residente nella parte montana.


La La superficie superficie forestale forestale copre copre più più di di un un terzo terzo del del territorio territorio

no no ee dalla dalla Sardegna, Sardegna, tutte tutte con con un un valori valori superiori superiori aiai 7.000 7.000 mm22.. La LaPuglia Pugliaèèlalaregione regionedove dovetale taleindicatore indicatorepresenta presentailillivello livellopiù più areeboscate boscateper perabitante. abitante. menodidi500 500mm22didiaree basso: basso:meno

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

forestaleper perregione regione––Anno Anno2005 2005 Superficie Superficieforestale perabitante) abitante) (m (m22per

primi risultati risultati dell’“Inventario dell’“Inventario nazionale nazionale delle delle foreste foreste ee dei dei II primi serbatoi serbatoi didi carbonio” carbonio” includono includono dati dati aggiornati aggiornati sulla sulla superficie superficie forestale forestale del del nostro nostro Paese. Paese. Tale Tale indagine indagine èè basata basata su su criteri criteri ee metodologie metodologie definite definite inin sede sede internazionale internazionale dalla dalla Food Food and and Agricolture Agricolture Organization Organization (FAO), (FAO), che che ha ha diffuso diffuso i i dati dati sulla sulla cocopertura pertura forestale, forestale, per per singolo singolo paese paese aa livello livello mondiale, mondiale, deterdeterminati minati nell’ambito nell’ambito dell’indagine dell’indagine “Global “Global Forest Forest Resources Resources AsAssessment sessment2005” 2005”(FRA (FRA2005). 2005). InIn Italia Italia lala copertura copertura forestale forestale occupa occupa circa circa ilil 35 35 per per cento cento del del territorio. territorio.

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Le Leregioni regioniche chepresentano presentanouna unasuperficie superficieforestale forestaletotale totalesupesuperiore riore alal 50 50 per per cento cento del del territorio territorio sono sono lala Liguria, Liguria, lele province province autonome autonome didi Bolzano Bolzano ee didi Trento, Trento, lala Sardegna Sardegna ee lala Toscana. Toscana. Le Le quote quote più più basse basse spettano spettano aa Puglia Puglia ee Sicilia Sicilia (meno (meno del del 20 20 per percento). cento). Se Sesisirapporta rapportalalasuperficie superficieforestale forestaletotale totalealalnumero numerodidiabitanti abitanti èè invece invece lala regione regione Valle Valle d’Aosta d’Aosta aa presentare presentare ilil valore valore più più elevato elevato didi metri metri quadri quadri didi aree aree boscate boscate per per abitante abitante (quasi (quasi seguita dalle dalle province province autonome autonome didi Trento Trento ee BolzaBolza8.500 8.500 mm22),),seguita

100 statistiche per il Paese

60 60

Ue27 Ue27

40 40

30 30

20 20

10 10

00

Fonte:FAO, FAO,Global GlobalForest ForestResources ResourcesAssessment, Assessment,2005 2005 Fonte: (a)IlIldato datodidiMalta Maltanon nonèèstatisticamente statisticamentesignificativo. significativo. (a)

Superficieforestale forestaleper perregione regioneeeripartizione ripartizionegeografica geografica––Anno Anno2005 2005(valori (valoripercentuali percentualieemm22per perabitante) abitante) Superficie REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

Fonte: Fonte:Corpo CorpoForestale Forestaledello delloStato, Stato,Inventario Inventarionazionale nazionaledelle delleforeste foreste eedei deiserbatoi serbatoididicarbonio carbonio

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Per Perquota quotadidisuperficie superficieforestale forestalel’Italia l’Italiasisicolloca collocaalaldidisotto sottodel del valore valore medio medio Ue27 Ue27 (41 (41 per per cento cento delle delle superfici superfici nazionali). nazionali). La La media media europea europea èè tuttavia tuttavia fortemente fortemente influenzata influenzata dalle dalle ampie ampie estensioni estensioni delle delle foreste foreste inin paesi paesi quali quali Finlandia Finlandia ee Svezia Svezia (con (con quote quote vicine vicine alal 70 70 per per cento) cento) ee Slovenia Slovenia (superiori (superiori alal 60 60 per per cento cento del del territorio). territorio). Percentuali Percentuali delle delle superfici superfici forestali forestali signifisignificativamente cativamente superiori superiori aa quella quella nazionale nazionale caratterizzano caratterizzano anche anche lala Spagna Spagna (56 (56 per per cento) cento) ee lala Grecia Grecia (circa (circa 50 50 per per cento). cento). Chiudono Chiudono lala graduatoria graduatoria Irlanda Irlanda ee i i Paesi Paesi Bassi Bassi con con quote quote ri-rispettivamente spettivamentepari pariooinferiori inferiorialal10 10per percento. cento.

70 70

50 50

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Le Le definizioni definizioni adottate adottate dall’inventario dall’inventario forestale, forestale, compatibili compatibili con con quelle quelle della della FAO FAO per per l’indagine l’indagine FRA FRA 2005, 2005, includono includono nella nella classe classe “foresta” “foresta” una una superficie superficie didi estensione estensione superiore superiore aa 0,5 0,5 ettari, ettari,con conuna unacopertura coperturaarborea arboreasuperiore superiorealal10 10per percento. cento.Gli Gli alberi alberi devono devono poter poter raggiungere raggiungere un’altezza un’altezza minima minima didi 55 mm aa maturità maturitàininsitu; situ;sono sonoescluse esclusearee, aree,pur purcon conqueste questecaratteristicaratteristiche, che,destinate destinatead aduso usoagricolo agricoloooaventi aventicarattere carattereurbano. urbano.Nella Nella superficie superficie forestale forestale sono sono incluse incluse lele cosiddette cosiddette altre altre superfici superfici forestali; forestali; sisi tratta tratta didi territorio territorio con con copertura copertura arborea arborea del del 5-10 5-10 per percento, cento,alberi alberiiningrado gradodidiraggiungere raggiungereun’altezza un’altezzaminima minimadidi55 mm aa maturità maturità inin situ, situ, oppure oppure territorio territorio con con una una copertura copertura magmaggiore gioredel del10 10per percento centocostituita costituitada daalberi alberiche chenon nonraggiungono raggiungono un’altezza un’altezzadidi55mmaamaturità maturitàininsitu situooda daarbusti arbustieecespugli. cespugli.Per Per lele regioni regioni italiane italiane lala superficie superficie forestale forestale viene viene misurata misurata inin raprapporto porto percentuale percentuale alla alla superficie superficie totale totale eealla alla popolazione popolazione resiresidente; dente;per peri ipaesi paesiUe Ueviene vienepresentato presentatosolo soloililprimo primoindicatore. indicatore.

Superficie Superficieforestale forestalenei neipaesi paesiUe Ue(a) (a)––Anno Anno2005 2005(valori (valoripercentuali percentualisulla sullasuperficie superficietotale) totale)

FFi innla lan ndd i ia SS a vve ezz i SSl iaa loove ve n nia SSp ia paag gnn a EEs a stt o onni iaa G Gre re c ciiaa AA uus sttri LLe riaa e ttto t PPo onniia orrto a tog gaa l llloo C SS Ciipp r llo o ovva ro a ccc chhi a ia LLu I u sss Ittaa li liaa R Re s eem e ppu mb ubbb buurrg b llic g oo ic a ac cee c caa LLi itt uua ann i BBu iaa ullg gaar r ia FFr ia raa n nccia G Ge i err m a ma annia PPo ia ollo onni a R Ro ia om ma a nni iaa BBe ellg gio U Unn io ggh he D Daa erriia nni a im ma R ar Re e ggn rccaa noo U Unn iito t Ir o PPa Irllaan d n aees d a s ii B a B as as s sii

Territorio Superficie forestale

15

Fonti Fonti

x x FAO, FAO,Forestry ForestryPaper Paper147, 147,Global GlobalForest ForestResources ResourcesAssessment, Assessment, 2005 2005 x x Ministero Ministerodelle dellepolitiche politicheagricole, agricole,alimentari alimentarieeforestali forestali–– Corpo CorpoForestale Forestaledello delloStato, Stato,Inventario Inventarionazionale nazionaledelle delleforeste foreste eedei deiserbatoi serbatoididicarbonio carbonio(INFC (INFC2005) 2005)

Superficieforestale forestale %% Superficie

Superficieforestale forestaleper per Superficie abitante abitante mm22

Bosco Bosco

Altrearee aree Altre boscate boscate

Totale Totale

Piemonte Piemonte

34,3 34,3

2,7 2,7

37,0 37,0

2.160 2.160

Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Valle

30,2 30,2

2,3 2,3

32,5 32,5

8.487 8.487

Lombardia Lombardia

25,4 25,4

2,5 2,5

27,9 27,9

697 697

Liguria Liguria

62,6 62,6

6,6 6,6

69,2 69,2

2.333 2.333

Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto

52,3 52,3

5,0 5,0

57,3 57,3

7.839 7.839

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

45,5 45,5

4,8 4,8

50,3 50,3

7.632 7.632

Trento Trento

60,5 60,5

5,2 5,2

65,7 65,7

8.038 8.038

Veneto Veneto

21,6 21,6

2,7 2,7

24,3 24,3

936 936

Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia

41,2 41,2

4,3 4,3

45,5 45,5

2.946 2.946

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

25,5 25,5

2,1 2,1

27,5 27,5

1.442 1.442

Toscana Toscana

44,2 44,2

5,9 5,9

50,1 50,1

3.165 3.165

Umbria Umbria

43,9 43,9

2,2 2,2

46,2 46,2

4.470 4.470

Marche Marche

30,1 30,1

1,7 1,7

31,8 31,8

2.006 2.006

Lazio Lazio

31,6 31,6

3,6 3,6

35,2 35,2

1.103 1.103

Abruzzo Abruzzo

36,3 36,3

4,4 4,4

40,6 40,6

3.349 3.349

Molise Molise

29,9 29,9

3,6 3,6

33,5 33,5

4.644 4.644

Campania Campania

28,3 28,3

4,5 4,5

32,8 32,8

769 769

7,5 7,5

1,7 1,7

9,2 9,2

440 440

Basilicata Basilicata

26,3 26,3

9,3 9,3

35,7 35,7

6.027 6.027

Calabria Calabria

31,0 31,0

9,6 9,6

40,6 40,6

3.068 3.068

Sicilia Sicilia

10,0 10,0

3,2 3,2

13,2 13,2

674 674

Sardegna Sardegna

24,2 24,2

26,1 26,1

50,4 50,4

7.311 7.311

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Eurostat EurostatPocketbooks, Pocketbooks,Forestry Forestrystatistics, statistics,2007 2007

Nord-ovest Nord-ovest

33,0 33,0

3,0 3,0

36,0 36,0

1.335 1.335

Nord-est Nord-est

32,2 32,2

3,2 3,2

35,4 35,4

1.957 1.957

Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.sian.it/inventarioforestale/jsp/home.jsp x x http://www.sian.it/inventarioforestale/jsp/home.jsp http://www.fao.org/forestry/site/32006/en/ x x http://www.fao.org/forestry/site/32006/en/

Centro Centro

38,1 38,1

4,0 4,0

42,1 42,1

2.128 2.128

Centro-Nord Centro-Nord

34,4 34,4

3,4 3,4

37,8 37,8

1.755 1.755

Mezzogiorno Mezzogiorno

21,3 21,3 29,1 29,1

9,0 9,0 5,7 5,7

30,3 30,3 34,7 34,7

1.770 1.770

Altre Altreinformazioni informazioni

Puglia Puglia

Italia Italia

Fonte:Corpo CorpoForestale Forestaledello delloStato, Stato,Inventario Inventarionazionale nazionaledelle delleforeste foresteeedei deiserbatoi serbatoididicarbonio carbonio Fonte:

1.798 1.798


Quasi Quasi Quasiun un unquinto quinto quintodel del delterritorio territorio territorioinininaree aree aree protette; protette; protette;2323 23per per percento cento centonel nel nelMezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

Superficie Superficie territoriale territoriale territoriale delle delle delle aree aree aree protette protette protette SIC SIC SIC e eZPS eZPS ZPS della della della Rete Rete Rete Natura Natura Natura 2000 2000 2000 nei nei nei paesi paesi paesi UeUe Ue – –Anno –Anno Anno 2006 2006 2006 (valori (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) Considerando Considerando Considerando lalaparcellizzazione laparcellizzazione parcellizzazione delle delle delle aree aree aree è èlaèlaLombardia laLombardia Lombardia lalala Superficie regione regione regione che che che nene ne assomma assomma assomma il ilmaggior ilmaggior maggior numero numero numero (245), (245), (245), seguita seguita seguita dada da 35 3535 Sicilia Sicilia Sicilia (232) (232) (232) e eLazio eLazio Lazio (202). (202). (202). I valori I Ivalori valori registrati registrati registrati ininognuna inognuna ognuna didiqueste diqueste queste SIC SIC ZPS ZPS SIC ZPS regioni regioni regioni risultano risultano risultano superiori superiori superiori alle alle alle 200 200 200 unità. unità. unità. LaLa La regione regione regione che che che preprepre30 3030 UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME senta senta senta il ilnumero ilnumero numero piùpiù più piccolo piccolo piccolo didiaree diaree aree Natura Natura Natura 2000 2000 2000 è èinvece èinvece invece lalala 25 2525 2006 2006 2006 lelearee learee aree naturali naturali naturali protette protette protette deldel del nostro nostro nostro Paese Paese Paese considerate considerate considerate Valle Nel Nel Nel d’Aosta, d’Aosta, d’Aosta, con con con appena appena appena 2929 29 aree. aree. aree. Valle Valle “Rete “Rete “Rete Natura Natura Natura 2000” 2000” 2000” coprono coprono coprono circa circa circa il il19 il1919 per per per cento cento cento della della della nella nella nella 20 2020 nazionale. nazionale.Mentre Mentre Mentrenelle nelle nelleripartizioni ripartizioni ripartizionicentrocentrocentro- Superficie superficie superficie superficienazionale. Superficie Superficie territoriale territoriale territoriale inclusa inclusa inclusa nelle nelle nelle aree aree aree della della della Rete Rete Rete Natura Natura Natura Ue27 Ue27 Ue27 15 1515 settentrionali settentrionali settentrionali sono sono sono poco poco poco meno meno meno didi3di3milioni 3milioni milioni gligligli ettari ettari ettari compresi compresi compresi ininin 2000 2000 2000 per per per regione regione regione – –Anno –Anno Anno 2006 2006 2006 (valori (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) talitali tali aree aree aree (quasi (quasi (quasi il il17 il1717 per per per cento cento cento deldel del totale), totale), totale), nelnel nel Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno lalala 10 1010 quota quota quota sale sale sale alal23 al23 23 per per per cento, cento, cento, ininfunzione infunzione funzione deldel del peso peso peso rilevante rilevante rilevante delle delle delle 5 55 aree aree aree classificate classificate classificate come come come “Siti “Siti “Siti didiimportanza diimportanza importanza comunitaria”. comunitaria”. comunitaria”. 0 00 S Slov Slo en Slovveenia Spa nia P Spagnia o P rtpoaggna o P r g na orto a a Etoggalllo Est a lo Estonllo Lu Gstooniia Luss Greniaa Lus e Grecia sssembrecia em uci Umbburrgao Unghurggo Ung e o ngh ri heer a Itariiaa Italia S Italia Sve lia BSvvezzia Bulgezia u i RBullgaariaa Ro garia Rom manria Fiom a ia F n an Fiinllan niiaa nlandi and a d ia S M a ia Slo M lt SlovvaMcaaltaa lo a clta va c hi cch a Cchiiaa Cipro Le C ip L t ip r Leetttonroo i Attoonniaa Aus i Austriaa Irul sttria I a ri Irrllanndaa Banda Belgda LiBeelgio Litualgiio R tu n o L G Re Gerituaania Reppub G nia epu b eerm mania ubbblicram a ia bllic Cannia ica e ia aC c F Ce a P Fra ecca a P esFranci a Pae i ranc a aes B n ia sii Bascia s PBaassi Polossii D P o n Dan olo ia RDaanimloannia Re gnim r ia Re gnoimaarca e gn U rca noo Unca Uniito nito to

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

Della Della Della Rete Rete Rete Natura Natura Natura 2000 2000 2000 fanno fanno fanno parte parte parte due due due tipologie tipologie tipologie didiaree diaree aree natunatunaturalirali rali protette, protette, protette, definite definite definite ininseguito inseguito seguito all’emanazione all’emanazione all’emanazione delle delle delle Direttive Direttive Direttive europee europee europee 79/409/Cee 79/409/Cee 79/409/Cee e e92/43/Cee. e92/43/Cee. 92/43/Cee. LaLa La prima prima prima istituisce istituisce istituisce leleZone leZone Zone didiProtezione diProtezione Protezione Speciale Speciale Speciale (ZPS) (ZPS) (ZPS) per per per lalaconservazione laconservazione conservazione degli degli degli uccelli uccelli uccelli selvatici; selvatici; selvatici; lalaseconda laseconda seconda considera considera considera i Siti i iSiti Siti d’Importanza d’Importanza d’Importanza Comunitaria Comunitaria Comunitaria (SIC), (SIC), (SIC), ovvero ovvero ovvero lelezone lezone zone speciali speciali speciali didiconservazione diconservazione conservazione degli degli degli habitat habitat habitat naturali naturali naturali e eseminaturali eseminaturali seminaturali e edella edella della flora flora flora e efauna efauna fauna selvatiche, selvatiche, selvatiche, istituiti istituiti istituiti con con con laladirettiva ladirettiva direttiva comunitaria comunitaria comunitaria “Habitat”. “Habitat”. “Habitat”. L’indicatore L’indicatore L’indicatore commentato commentato commentato nella nella nella scheda scheda scheda viene viene viene determinato determinato determinato rapportando rapportando rapportando per per per i paesi i ipaesi paesi UeUe Ue e ee per per per leleregioni leregioni regioni italiane italiane italiane lalasuperficie lasuperficie superficie delle delle delle aree aree aree protette protette protette alla alla alla sususuperficie perficie perficie territoriale territoriale territoriale complessiva. complessiva. complessiva.

Fonte: Fonte: Commissione Commissione europea europea Fonte: Commissione europea

Aree Aree comprese comprese nelle nelle ZPS, ZPS, nei nei SIC SIC enella nella Rete Rete Natura Natura 2000 2000 per per regione regione al31 31 dicembre dicembre 2006 2006 (valori (valori assoluti assoluti epercentuali) percentuali) Aree comprese nelle ZPS, nei SIC e enella Rete Natura 2000 per regione alal31 dicembre 2006 (valori assoluti e epercentuali)

Territorio Quota di aree protette

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

16

I dati I Idati dati reperibili reperibili reperibili a alivello alivello livello internazionale internazionale internazionale non non non permettono permettono permettono didiagdiagaggregare gregare gregare lalala superficie superficie superficie delle delle delle diverse diverse diverse tipologie tipologie tipologie dididi aree aree aree naturali naturali naturali (SIC (SIC (SIC e eZPS) eZPS) ZPS) della della della Rete Rete Rete Natura Natura Natura 2000, 2000, 2000, poiché poiché poiché sono sono sono possibili possibili possibili sovrapposizioni sovrapposizioni sovrapposizioni territoriali. territoriali. territoriali. I dati I Idati dati a alivello alivello livello europeo europeo europeo sono sono sono quindi quindi quindi disponibili disponibili disponibili solo solo solo distinti distinti distinti per per per singole singole singole tipologie. tipologie. tipologie. L’Italia L’Italia L’Italia possiede possiede possiede una una una percentuale percentuale percentuale didisuperficie disuperficie superficie sottoposta sottoposta sottoposta alla alla alla tutela tutela tutela protetta protetta protetta della della della Rete Rete Rete Natura Natura Natura 2000 2000 2000 che che che lalacolloca lacolloca colloca tratra tra i primi i iprimi primi nove nove nove tratra tra i paesi i ipaesi paesi Ue27, Ue27, Ue27, con con con quote quote quote delle delle delle aree aree aree SIC SIC SIC (15 (15 (15 per per per cento cento cento Fonte: Fonte: Fonte: Ministero Ministero Ministero dell'ambiente dell'ambiente dell'ambiente e della eedella della tutela tutela tutela deldel del territorio territorio territorio e del eedel del mare mare mare deldel del territorio territorio territorio nazionale), nazionale), nazionale), e edelle edelle delle ZPS ZPS ZPS (12,3 (12,3 (12,3 per per per cento) cento) cento) superiori superiori superiori a arispettivi arispettivi rispettivi valori valori valori medi medi medi comunitari comunitari comunitari (12,8 (12,8 (12,8 e e10 e1010 per per per cento). cento). cento). È ÈlaÈlala Slovenia Slovenia Slovenia il ilpaese ilpaese paese ove ove ove lalapercentuale lapercentuale percentuale diditerritorio diterritorio territorio compreso compreso compreso neinei nei Siti Siti Siti didiimportanza diimportanza importanza comunitaria comunitaria comunitaria (31,4 (31,4 (31,4 per per per cento) cento) cento) risulta risulta risulta piùpiù più eleeleelevata, vata, vata, seguita seguita seguita dalla dalla dalla Spagna Spagna Spagna (23,4 (23,4 (23,4 per per per cento). cento). cento). Chiudono Chiudono Chiudono lalaclaslaclasclassifica sifica sifica Danimarca Danimarca Danimarca (7,4) (7,4) (7,4) e eRegno eRegno Regno Unito Unito Unito (6,5), (6,5), (6,5), che che che presentano presentano presentano quote quote quote molto molto molto contenute contenute contenute diditerritorio diterritorio territorio sottoposto sottoposto sottoposto a atutela atutela tutela per per per enenentrambe trambe trambe leletipologie letipologie tipologie didiarea. diarea. area. Per Per Per leleZPS leZPS ZPS lalaSlovenia laSlovenia Slovenia è èsuperata èsuperata superata dalla dalla dalla Slovacchia Slovacchia Slovacchia (ove (ove (ove piùpiù più didiun diun un quarto quarto quarto deldel del territorio territorio territorio vi vièvièincluèincluincluso). so). so). Solo Solo Solo Irlanda Irlanda Irlanda e eMalta, eMalta, Malta, all’opposto, all’opposto, all’opposto, hanno hanno hanno percentuali percentuali percentuali didiZPS diZPS ZPS Fonti Fonti Fonti inferiori inferiori inferiori alal5al5per 5per per cento cento cento della della della superficie superficie superficie nazionale. nazionale. nazionale. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E ELE ELE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

InInItalia InItalia Italia lalaregione laregione regione con con con lalapiù lapiù più alta alta alta percentuale percentuale percentuale didisuperficie disuperficie superficie territerriterritoriale toriale toriale protetta protetta protetta nelle nelle nelle zone zone zone didiNatura diNatura Natura 2000 2000 2000 è èl’Abruzzo èl’Abruzzo l’Abruzzo (39,1 (39,1 (39,1 per per per cento), cento), cento), seguita seguita seguita dada da Campania Campania Campania e eLiguria, eLiguria, Liguria, entrambe entrambe entrambe con con con una una una sususuperficie perficie perficie interessata interessata interessata superiore superiore superiore alal25 al25 25 per per per cento. cento. cento. LaLa La regione regione regione con con con lalala minore minore minore percentuale percentuale percentuale didisuperficie disuperficie superficie protetta protetta protetta è èl’Emilia-Romagna èl’Emilia-Romagna l’Emilia-Romagna (11,6 (11,6 (11,6 per per per cento). cento). cento). Oltre Oltre Oltre 400 400 400 mila mila mila ettari ettari ettari sono sono sono inclusi inclusi inclusi nella nella nella rete rete rete dididi natura natura natura 2000 2000 2000 ininin Veneto, Veneto, Veneto, Abruzzo, Abruzzo, Abruzzo, Lazio, Lazio, Lazio, Puglia Puglia Puglia e eSicilia e Sicilia Sicilia (in(in (in quest’ultimo quest’ultimo quest’ultimo caso caso caso poco poco poco meno meno meno didi550 di550 550 mila mila mila ettari). ettari). ettari).

100 statistiche per il Paese

Sic SicSic

Zps Zps Zps REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Superficie Superficie Superficie Numero Numero Numero

Ettari Ettari Ettari

%della della In In %In% della superficie superficie superficie territoriale territoriale territoriale

245.287 245.287 245.287 60.695 60.695 60.695 204.319 204.319 204.319 204.896 204.896 204.896 142.513 142.513 142.513 62.383 62.383 62.383 331.498 331.498 331.498 98.666 98.666 98.666 19.615 19.615 19.615 175.919 175.919 175.919 126.887 126.887 126.887 47.093 47.093 47.093 131.014 131.014 131.014 412.074 412.074 412.074 307.956 307.956 307.956 45.585 45.585 45.585 215.763 215.763 215.763 253.039 253.039 253.039 148.788 148.788 148.788 262.255 262.255 262.255 364.773 364.773 364.773 51.206 51.206 51.206 529.916 529.916 529.916 810.979 810.979 810.979 1.340.896 1.340.896 1.340.896 717.067 717.067 717.067 2.057.963 2.057.963 2.057.963 1.649.365 1.649.365 1.649.365 3.707.328 3.707.328 3.707.328

9,7 9,79,7 18,6 18,6 18,6 8,6 8,68,6 15,1 15,1 15,1 19,3 19,3 19,3 10,1 10,1 10,1 18,0 18,0 18,0 12,6 12,6 12,6 3,6 3,63,6 8,0 8,08,0 5,5 5,55,5 5,6 5,65,6 13,5 13,5 13,5 24,0 24,0 24,0 28,5 28,5 28,5 10,3 10,3 10,3 15,9 15,9 15,9 13,1 13,1 13,1 14,9 14,9 14,9 17,4 17,4 17,4 14,2 14,2 14,2 2,1 2,12,1 9,1 9,19,1 13,1 13,1 13,1 11,2 11,2 11,2 12,3 12,3 12,3 11,5 11,5 11,5 13,4 13,4 13,4 12,3 12,3 12,3

Superficie Superficie Superficie

Ettari Ettari Ettari

%della della In In %In% della superficie superficie superficie territoriale territoriale territoriale

123 123 270.364 270.364 270.364 123 71.790 71.790 282828 71.790 193 193 224.201 224.201 224.201 193 192 192 301.446 301.446 301.446 192 149.819 149.819 404040 149.819 152 152 151.627 151.627 151.627 152 100 100 367.765 367.765 367.765 100 132.170 132.170 565656 132.170 125 125 145.428 145.428 145.428 125 127 127 223.757 223.757 223.757 127 120 120 282.515 282.515 282.515 120 109.667 109.667 989898 109.667 102.607 102.607 808080 102.607 182 182 143.107 143.107 143.107 182 252.587 252.587 535353 252.587 97.750 97.750 858585 97.750 106 106 363.215 363.215 363.215 106 465.449 465.449 777777 465.449 55.462 55.462 474747 55.462 179 179 85.609 85.609 179 85.609 217 217 383.820 383.820 383.820 217 426.251 426.251 929292 426.251 469 469 711.783 711.783 711.783 469 475 475 1.025.137 1.025.137 1.025.137 475 944 944 1.736.921 1.736.921 1.736.921 944 480 480 637.895 637.895 637.895 480 1.424 1.424 2.374.816 2.374.816 2.374.816 1.424 856 856 2.130.144 2.130.144 2.130.144 856 2.280 2.280 4.504.960 4.504.960 4.504.960 2.280

10,6 10,6 10,6 22,0 22,0 22,0 9,4 9,49,4 22,2 22,2 22,2 20,3 20,3 20,3 24,4 24,4 24,4 20,0 20,0 20,0 16,8 16,8 16,8 26,9 26,9 26,9 10,1 10,1 10,1 12,3 12,3 12,3 13,0 13,0 13,0 10,6 10,6 10,6 8,3 8,38,3 23,4 23,4 23,4 22,0 22,0 22,0 26,7 26,7 26,7 24,0 24,0 24,0 5,6 5,65,6 5,7 5,75,7 14,9 14,9 14,9 17,7 17,7 17,7 12,3 12,3 12,3 16,5 16,5 16,5 14,5 14,5 14,5 10,9 10,9 10,9 13,3 13,3 13,3 17,3 17,3 17,3 15,0 15,0 15,0

Numero Numero Numero

Ettari Ettari Ettari

%della della In In %In% della superficie superficie superficie territoriale territoriale territoriale

142 142 334.284 334.284 334.284 142 76.244 76.244 292929 76.244 245 245 344.926 344.926 344.926 245 200 200 301.851 301.851 301.851 200 149.818 149.818 404040 149.818 160 160 152.033 152.033 152.033 160 131 131 403.705 403.705 403.705 131 137.084 137.084 585858 137.084 132 132 147.228 147.228 147.228 132 146 146 256.847 256.847 256.847 146 136 136 293.106 293.106 293.106 136 104 104 120.158 120.158 120.158 104 102 102 136.847 136.847 136.847 102 202 202 430.708 430.708 430.708 202 421.456 421.456 575757 421.456 94.276 94.276 878787 94.276 120 120 395.520 395.520 395.520 120 474.282 474.282 838383 474.282 157.232 157.232 494949 157.232 185 185 314.347 314.347 314.347 185 232 232 545.544 545.544 545.544 232 103 103 427.183 427.183 427.183 103 548 548 902.682 902.682 902.682 548 535 535 1.099.487 1.099.487 1.099.487 535 1.083 1.083 2.002.169 2.002.169 2.002.169 1.083 544 544 980.819 980.819 980.819 544 1.627 1.627 2.982.988 2.982.988 2.982.988 1.627 916 916 2.829.840 2.829.840 2.829.840 916 2.543 2.543 5.812.828 5.812.828 5.812.828 2.543

13,2 13,2 13,2 23,4 23,4 23,4 14,5 14,5 14,5 22,2 22,2 22,2 20,3 20,3 20,3 24,5 24,5 24,5 21,9 21,9 21,9 17,5 17,5 17,5 27,2 27,2 27,2 11,6 11,6 11,6 12,8 12,8 12,8 14,2 14,2 14,2 14,1 14,1 14,1 25,0 25,0 25,0 39,1 39,1 39,1 21,2 21,2 21,2 29,1 29,1 29,1 24,5 24,5 24,5 15,7 15,7 15,7 20,8 20,8 20,8 21,2 21,2 21,2 17,7 17,7 17,7 15,6 15,6 15,6 17,7 17,7 17,7 16,7 16,7 16,7 16,8 16,8 16,8 16,7 16,7 16,7 23,0 23,0 23,0 19,3 19,3 19,3

Numero Numero Numero

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Piemonte Piemonte Piemonte (b)(b)(b) Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (b)(b)(b) Lombardia Lombardia Lombardia Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia Liguria Liguria Liguria Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche (c)(c)(c) Lazio Lazio Lazio (c)(c)(c) Abruzzo Abruzzo Abruzzo (c)(c)(c) Molise Molise Molise (c)(c)(c) Campania Campania Campania Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est Nord Nord Nord Centro Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia Italia

SitiSiti Siti internet internet internet x x http://www.minambiente.it/sito/settori_azione/scn/rete_natura2000 x http://www.minambiente.it/sito/settori_azione/scn/rete_natura2000 http://www.minambiente.it/sito/settori_azione/scn/rete_natura2000 x x http://europa.eu.int/eur-lex/it x http://europa.eu.int/eur-lex/it http://europa.eu.int/eur-lex/it x x http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000.htm x http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000.htm http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000.htm

Fonte: Fonte: Ministero Ministero dell'ambiente dell'ambiente eedella della tutela tutela del territorio territorio eedel del mare mare Fonte: Ministero dell'ambiente e della tutela deldel territorio e del mare (a) Il Ilnumero numero eel'estensione l'estensione dei siti Natura Natura 2000 2000 per regione regione èèstato stato calcolato calcolato escludendo escludendo lesovrapposizioni sovrapposizioni i Sic i Sic eeleZps. leZps. Zps. (a)(a) Il numero e l'estensione deidei sitisiti Natura 2000 perper regione è stato calcolato escludendo le lesovrapposizioni frafrafra i Sic e le (b) Il Ilsito sito IT1201000 IT1201000 cade cade inparte parte inPiemonte Piemonte edinparte inparte parte inValle Valle d'Aosta. d'Aosta. Il Ilcalcolo calcolo delle delle superfici superfici per regione regione èèstato stato effettuato effettuato attribuendo attribuendo (b)(b) Il sito IT1201000 cade in inparte in inPiemonte ededin in inValle d'Aosta. Il calcolo delle superfici perper regione è stato effettuato attribuendo aaciascuna ciascuna laparte parte disito sito effettivamente effettivamente ricadente ricadente nel proprio proprio territorio. territorio. a ciascuna la laparte di disito effettivamente ricadente nelnel proprio territorio. Il Ilsito sito IT7110128 IT7110128 cade cade inAbruzzo, Abruzzo, Lazio Lazio eeMarche Marche il ilsito sito IT7120132 IT7120132 cade cade inAbruzzo, Abruzzo, Lazio Lazio eeMolise. Molise. Il Ilcalcolo calcolo delle delle superfici superfici per regione regione (c)(c)Il(c)sito IT7110128 cade in inAbruzzo, Lazio e Marche e ileesito IT7120132 cade in inAbruzzo, Lazio e Molise. Il calcolo delle superfici perper regione èèstato stato effettuato effettuato attribuendo attribuendo aaciascuna ciascuna laparte parte disito sito effettivamente effettivamente ricadente ricadente nel proprio proprio territorio. territorio. è stato effettuato attribuendo a ciascuna la laparte di disito effettivamente ricadente nelnel proprio territorio.

x x Ministero x Ministero Ministero dell’ambiente dell’ambiente dell’ambiente e della eedella della tutela tutela tutela deldel del territorio territorio territorio e del eedel del mare mare mare x x Commissione x Commissione Commissione europea europea europea Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, x Istat, Istat, Statistiche Statistiche Statistiche ambientali, ambientali, ambientali, 2007 2007 2007

545454 5 55 626262 434343 171717 262626 676767 7 77 7 77 757575 616161 7 77 292929 424242 5 55 252525 282828 101010 131313 6 66 292929 151515 128 128 128 192 192 192 320 320 320 139 139 139 459 459 459 131 131 131 590 590 590

Natura Natura 2000 2000 Natura 2000 (a)(a)(a)

Superficie Superficie Superficie



Popolazione

La struttura e la dinamica della popolazione sono al tempo stesso tra le cause e tra gli effetti dello sviluppo economico e sociale. Anche se i fenomeni demografici si evolvono con relativa lentezza, le trasformazioni che hanno investito il nostro Paese negli ultimi decenni sono state molto importanti: dalla diminuzione della fecondità ai fenomeni migratori, dall’incremento della vita media all’invecchiamento della popolazione. Gli indicatori presentati in questa sezione fanno riferimento: alla crescita della popolazione; al suo invecchiamento; al carico sociale ed economico che grava sulla popolazione attiva; all’indice di ricambio del mercato del lavoro; alle tendenze della natalità e della mortalità; alla speranza di vita alla nascita; al tasso di fecondità; al quoziente di nuzialità; alle separazioni e ai divorzi; ai movimenti migratori; all’incidenza della popolazione straniera. uu Con quasi il 12 per cento dei 495 milioni di abitanti dell’Unione europea, l’Italia è il quarto paese per dimensione

demografica dopo Germania, Francia e Regno Unito. Dopo due decenni di sostanziale stabilità, a partire dal 2001 la popolazione ha ripreso a crescere per effetto di una ripresa delle nascite e dell’immigrazione dall’estero. uu Nel 2006 in Italia ci sono 142 anziani (di 65 anni e più) ogni 100 giovani (che non hanno ancora compiuto i 15

anni): l’Italia è così il paese più anziano d’Europa. La regione più anziana è la Liguria, la più giovane la Campania.

uu La crescita della popolazione anziana comporta anche uno squilibrio generazionale: il rapporto tra popo-

lazione giovane e anziana e popolazione in età attiva (indice di dipendenza) ha superato, nel 2006, la soglia critica del 50 per cento, uno dei livelli più elevati dell’Unione. uu La

vita media degli italiani è di quasi 84 anni per le donne e di 78,3 anni per gli uomini, ai primi posti nella graduatoria dei paesi dell’Unione europea.

uu Il confronto internazionale vede l’Italia, con 1,35 figli per donna, sotto la media dei

paesi dell’Unione europea (1,52 figli per donna nel 2006). È comunque il livello più alto registrato in Italia negli ultimi 16 anni. uu Soltanto in Slovenia e in Lussemburgo ci si sposa di meno che in

Italia (4,1 matrimoni ogni 1.000 abitanti nel 2006, contro una media europea di 4,9). uu L’Italia è anche il paese europeo con la più bassa inci-

denza dei divorzi (8 divorzi ogni 10.000 abitanti). In termini assoluti il numero di divorzi è aumentato in dieci anni del 74 per cento e quello delle separazioni del 57.

uu L’incremento demografico del nostro Paese è garantito da un saldo migratorio con l’estero positivo (oltre 222 mila unità nel 2006 pari a 3,8 persone ogni 1.000 abitanti). uu In Italia nel 2006 la popolazione residente straniera (quasi 3 milioni di

persone) rappresenta poco meno del 5 per cento del totale dei residenti.


Riprende Riprendelalacrescita crescitadella dellapopolazione popolazione eeaaritmi ritmisuperiori superiorialla allamedia mediaeuropea europea UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

Dopo Dopodue duedecenni, decenni,gliglianni anniOttanta Ottantae eNovanta, Novanta,didisostanziale sostanziale stabilità stabilitàdella dellapopolazione popolazioneresidente residentenazionale, nazionale,a apartire partiredaldal ritmodidicrescita crescitasi sifafadecisamente decisamentepiùpiùsostenuto sostenutoper per 2001 2001il ilritmo effetto effettodidiuna unaripresa ripresadelle dellenascita nascitae edeideiprocessi processididiregolazione regolazione degli degliimmigrati. immigrati.Tra Trail il2001 2001e eil il2006 2006lalapopolazione popolazioneitaliana italianaè è infatti infatticresciuta cresciutaa aununtasso tassomedio medioannuo annuodello dello0,74 0,74per percento, cento, passando passandodaidaiquasi quasi5757milioni milionideldel2001 2001agli aglioltre oltre5959milioni milionideldel 2006. 2006.Questa Questadinamica dinamicadidicrescita crescitaviene vieneconfermata confermataanche ancheper per i primi i primimesi mesideldel2007. 2007.

SiSirilevano rilevanopoipoialcune alcunedifferenziazioni differenziazionididigenere. genere.Anche Anchesese donnerisultano risultanoessere esserepiùpiùdegli degliuomini uomini numericamente numericamenteleledonne milionicontro contro28,7 28,7milioni), milioni),lalapopolazione popolazionemaschile maschilecrecre(30,4 (30,4milioni quellafemminile: femminile:0,81 0,81per percento centocontro contro0,68 0,68per per sce scepiùpiùdidiquella cento. cento.Questo Questodifferenziale differenzialerisulta risultacostante, costante,pur purcon conleggere leggere differenze, differenze,anche anchea alivello livelloregionale. regionale. Tasso Tassodidivariazione variazionemedio medioannuo annuodella dellapopolazione popolazione residente residenteper perprovincia provincia– –Anno Anno2006 2006(valori (valoripercentuali) percentuali)

2,00 2,00 1,75 1,75 1,50 1,50 1,25 1,25 1,00 1,00 0,75 0,75

Ue27 Ue27

0,00 0,00 -0,25 -0,25 -0,50 -0,50 -0,75 -0,75 -1,00 -1,00 -1,25 -1,25 -1,50 -1,50

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte:

Popolazioneresidente residentee etassi tassididivariazione variazioneper persesso sessoe eregione regione– –Anno Anno2006 2006(valori (valoriassoluti assolutiininmigliaia migliaiae ecomposizioni composizioni Popolazione percentuali) percentuali) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte:Istat, Istat,POSAS POSAS

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

2,25 2,25

0,25 0,25

Il Iltasso tassodidivariazione variazionemedio medioannuo annuodella dellapopolazione popolazioneresidente residente misura misuralalacrescita, crescita,riportata riportataininmedia mediaannua, annua,rispetto rispettoa aununinterintervallo vallotemporale temporaledefinito. definito.Questo Questoindicatore, indicatore,oltre oltrea aessere essereuna una misura misuraprettamente prettamentedemografica, demografica,fornisce fornisceun’indicazione un’indicazioneindiindiretta rettasulla sullavitalità vitalitàcomplessiva complessivadidiununPaese. Paese.

Oltre Oltreununterzo terzodella dellapopolazione popolazioneitaliana italianaè èconcentrata concentratainintretre regioni: regioni:Lombardia Lombardia(16,1 (16,1per percento), cento),Campania Campania(9,8 (9,8per percento) cento) e eLazio Lazio(9,3 (9,3per percento). cento).Con Conriferimento riferimentoalle allequattro quattrograndi grandi ripartizioni ripartizionigeografiche geograficheil ilMezzogiorno Mezzogiornorisulta risultaessere essereancora ancora l’area l’areapiùpiùpopolata popolatadeldelPaese Paesecon conil 35,1 il 35,1per percento centodegli degliabitanabitanti,ti,seguita seguitadaldalNord-ovest Nord-ovestcon conil 26,4 il 26,4per percento. cento.Il IlMezzogiorno, Mezzogiorno, inincontrotendenza controtendenzarispetto rispettoalalpassato, passato,è èl’area l’areache, che,nelnelperiodo periodo considerato, considerato,è ècresciuta cresciutadidimeno meno(0,24 (0,24per percento), cento),mentre mentreè èlala ripartizione ripartizionedeldelCentro Centroche chefafaregistrare registrareil ilmaggiore maggioretasso tassomemediodioannuo annuodidicrescita crescita(1,13 (1,13per percento). cento). LaLaregione regioneLazio, Lazio,e eininparticolare particolarelalaprovincia provinciadidiRoma, Roma,è èquella quella con coni maggiori i maggioriincrementi incrementimedi mediannui annui(1,43), (1,43),seguita seguitadalla dallaproprovincia vinciaautonoma autonomadidiTrento Trento(1,21) (1,21)e edall’Umbria dall’Umbria(1,11). (1,11). Sono Sonoinvece invecesolo solotretreleleregioni regionicaratterizzate caratterizzatedadasegni segninegativi negativi nella nellacrescita crescitadella dellapopolazione: popolazione:ininmaniera manieralieve lieveil ilMolise Molise (-0,02), (-0,02),ininmodo modopiùpiùaccentuato accentuatolalaCalabria Calabria(-0,12) (-0,12)e elalaBasiliBasilicata cata(-0,21). (-0,21).

2,50 2,50

0,50 0,50

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Con Conquasi quasiil il1212per percento centodeidei495 495milioni milionididiabitanti abitantidell’Unione dell’Unione europea, europea,l’Italia l’Italiarappresenta rappresentail ilquarto quartopaese paeseper perimportanza importanza demografica demograficadopo dopoGermania Germania(82,3 (82,3milioni), milioni),Francia Francia(63,4 (63,4mimilioni) lioni)e eRegno RegnoUnito Unito(60,9 (60,9milioni). milioni).Nel Nel2001-2006 2001-2006l’Italia l’Italiaoccuoccupapalala7°7°posizione posizionerispetto rispettoalaltasso tassodidivariazione variazionemedio medioannuo annuo della dellapopolazione popolazionecomplessiva complessivae esi sicolloca, colloca,con conlolo0,74 0,74per per cento, cento,nettamente nettamentelaladidisopra sopradella dellamedia mediaUe27 Ue27(0,49 (0,49per percencento). to).Sopra Sopral’Italia l’Italiatroviamo troviamoa abreve brevedistanza distanzalalaFrancia Francia(0,78 (0,78per per cento) cento)mentre mentrequattro quattropaesi paesidididiscostano discostanonettamente nettamentedagli dagli altri: altri:Lussemburgo Lussemburgo(1,64 (1,64per percento), cento),Spagna Spagna(1,90 (1,90per percento), cento), Cipro Cipro(2,23 (2,23per percento) cento)e eIrlanda Irlanda(2,40 (2,40per percento). cento). Sul Sulfronte fronteopposto, opposto,presentano presentanosegno segnonegativo negativoquasi quasitutti tuttii i paesi paesididinuova nuovaadesione, adesione,ininconseguenza conseguenzadidiaccentuate accentuatedinadinamiche michemigratorie migratorieverso versoi paesi i paesiUe15. Ue15.

Tasso Tassodidivariazione variazionemedio medioannuo annuodella dellapopolazione popolazioneresidente residentenei neipaesi paesiUeUe– –Anni Anni2001-2006 2001-2006(valori (valoripercentuali) percentuali)

Ir l Irland an a d C a i C p ro Sp ip r Lu S a o Lus se pa gna s s m gn em bu a burgo rg M o Mal t Fr al ta Fra nc a a n ia ci a Ita I l ia Au tal ia As Po us tria Porto tria R rtoga e R gn ga llo eg o llo no Un Un ito Be ito Bel gio Sv l gio Pa Sv ezi e Pa s ezi a e si B a i Bas a si G s si G reci r Fi ec a F nl a ia Da inl andi Dani m ndi a ni ar a m c Sl arca Sl ove a Sl ov nia Re S ov e n a Repu l ov cc ia pubb a cchia bb lic a hi lic C a a e G Cec a Germ c a er a m nia Po ania Pol on Un l oni a Ungh i a g er Ro heri a Roma i a m n ia a Es n ia Es ton i Li toni a Li tuan a tu ia Le ani Letto a tt ni Bu o nia Bul ga a l g ria ar ia

Popolazione Tasso di variazione medio annuo della popolazione residente

17

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Popolazione Popolazioneresidente residentecomunale comunaleperpersesso, sesso,anno annodi dinascita nascita e stato e statocivile civile(POSAS) (POSAS) x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007 SitiSitiinternet internet x x http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Piemonte Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

Fonte:Istat, Istat,POSAS POSAS Fonte:

Popolazione residente Popolazione residente 31/12/2006 al al 31/12/2006 Maschi Maschi 2.111,3 2.111,3 61,4 61,4 4.660,4 4.660,4 763,4 763,4 489,3 489,3 241,2 241,2 248,1 248,1 2.338,1 2.338,1 586,5 586,5 2.054,9 2.054,9 1.756,1 1.756,1 422,2 422,2 748,1 748,1 2.640,3 2.640,3 637,0 637,0 155,9 155,9 2.812,6 2.812,6 1.976,1 1.976,1 290,2 290,2 974,7 974,7 2.425,2 2.425,2 814,7 814,7 7.596,5 7.596,5 5.468,8 5.468,8 5.566,6 5.566,6 18.632,0 18.632,0 10.086,4 10.086,4 28.718,4 28.718,4

Femmine Femmine 2.241,5 2.241,5 63,4 63,4 4.885,1 4.885,1 844,5 844,5 505,4 505,4 246,4 246,4 258,9 258,9 2.435,5 2.435,5 626,1 626,1 2.168,4 2.168,4 1.882,1 1.882,1 450,8 450,8 788,0 788,0 2.853,0 2.853,0 672,8 672,8 164,2 164,2 2.977,6 2.977,6 2.093,7 2.093,7 301,2 301,2 1.023,4 1.023,4 2.591,7 2.591,7 844,7 844,7 8.034,4 8.034,4 5.735,3 5.735,3 5.973,9 5.973,9 19.743,7 19.743,7 10.669,2 10.669,2 30.412,8 30.412,8

Totale Totale 4.352,8 4.352,8 124,8 124,8 9.545,4 9.545,4 1.607,9 1.607,9 994,7 994,7 487,7 487,7 507,0 507,0 4.773,6 4.773,6 1.212,6 1.212,6 4.223,3 4.223,3 3.638,2 3.638,2 873,0 873,0 1.536,1 1.536,1 5.493,3 5.493,3 1.309,8 1.309,8 320,1 320,1 5.790,2 5.790,2 4.069,9 4.069,9 591,3 591,3 1.998,1 1.998,1 5.016,9 5.016,9 1.659,4 1.659,4 15.631,0 15.631,0 11.204,1 11.204,1 11.540,6 11.540,6 38.375,7 38.375,7 20.755,6 20.755,6 59.131,3 59.131,3

totale %% sulsul totale

Tassi variazione Tassi di di variazione medi annui 2001-2006 medi annui 2001-2006

Maschi Femmine Femmine Totale Totale Maschi 7,47,4 0,20,2 16,2 16,2 2,72,7 1,71,7 0,80,8 0,90,9 8,18,1 2,02,0 7,27,2 6,16,1 1,51,5 2,62,6 9,29,2 2,22,2 0,50,5 9,89,8 6,96,9 1,01,0 3,43,4 8,48,4 2,82,8 26,5 26,5 19,0 19,0 19,4 19,4 64,9 64,9 35,1 35,1 100,0 100,0

7,47,4 0,20,2 16,1 16,1 2,82,8 1,71,7 0,80,8 0,90,9 8,08,0 2,12,1 7,17,1 6,26,2 1,51,5 2,62,6 9,49,4 2,22,2 0,50,5 9,89,8 6,96,9 1,01,0 3,43,4 8,58,5 2,82,8 26,4 26,4 18,9 18,9 19,6 19,6 64,9 64,9 35,1 35,1 100,0 100,0

7,47,4 0,20,2 16,1 16,1 2,72,7 1,71,7 0,80,8 0,90,9 8,18,1 2,12,1 7,17,1 6,26,2 1,51,5 2,62,6 9,39,3 2,22,2 0,50,5 9,89,8 6,96,9 1,01,0 3,43,4 8,58,5 2,82,8 26,4 26,4 18,9 18,9 19,5 19,5 64,9 64,9 35,1 35,1 100,0 100,0

Maschi Femmine Femmine Maschi 0,80,8 1,01,0 1,31,3 0,60,6 1,21,2 1,11,1 1,31,3 1,21,2 0,60,6 1,31,3 0,90,9 1,11,1 0,90,9 1,51,5 0,80,8 0,00,0 0,20,2 0,30,3 -0,2 -0,2 -0,2 -0,2 0,20,2 0,40,4 1,11,1 1,21,2 1,21,2 1,11,1 0,20,2 0,80,8

0,60,6 0,80,8 1,01,0 0,30,3 1,01,0 0,90,9 1,11,1 0,90,9 0,40,4 1,01,0 0,70,7 1,11,1 0,80,8 1,41,4 0,70,7 -0,1 -0,1 0,40,4 0,20,2 -0,2 -0,2 -0,1 -0,1 0,20,2 0,30,3 0,80,8 0,90,9 1,11,1 0,90,9 0,30,3 0,70,7

Totale Totale 0,70,7 0,90,9 1,11,1 0,50,5 1,11,1 1,01,0 1,21,2 1,11,1 0,50,5 1,21,2 0,80,8 1,11,1 0,90,9 1,41,4 0,70,7 0,00,0 0,30,3 0,20,2 -0,2 -0,2 -0,1 -0,1 0,20,2 0,30,3 0,90,9 1,01,0 1,11,1 1,01,0 0,20,2 0,70,7


L’Italia L’Italia ilil paese paese più più “anziano” “anziano” d’Europa d’Europa UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

dell’incidenza degli degli anziani anziani nella nella popolazione popolazione L’incremento L’incremento dell’incidenza fenomeno ormai ormai ampiamente ampiamente affermato. affermato. IlIl rapporto rapporto italiana italiana èè fenomeno tra tra vecchi vecchi ee giovani giovani ha ha assunto assunto proporzioni proporzioni notevoli notevoli ee sfiora, sfiora, nel nel2006, 2006,quota quota142; 142;ininaltre altreparole parolenel nelnostro nostroPaese Paesegli glianziani anziani sono sono circa circa ilil 42 42 per per cento cento inin più più dei dei giovani. giovani. Questo Questo valore valore colloca collocal’Italia l’Italiainintesta testaalla allaclassifica classificadei deipaesi paesieuropei. europei. DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

L’indice L’indice didi vecchiaia vecchiaia èè un un caratteristico caratteristico rapporto rapporto demografico demografico ed ed èè definito definito come come ilil rapporto rapporto percentuale percentuale tra tra lala popolazione popolazione inin età età maggiore maggiore didi 64 64 anni anni ee lalapopolazione popolazione con con meno meno didi 15 15 anni. anni. ÈÈ l’indicatore l’indicatore maggiormente maggiormente utilizzato utilizzato per per misurare misurare ilil grado grado didi invecchiamento invecchiamento della della popolazione popolazione residente residente didi un un paese paese oo didi una unaregione. regione.

della popolazione popolazione èè inoltre inoltre un un fenomeno fenomeno inin L’invecchiamento L’invecchiamento della crescita. crescita. Tra Tra ilil 2001 2001 ee ilil 2006 2006 l’indice, l’indice, su su base base nazionale, nazionale, ha ha fatto fatto registrare registrare un un incremento incremento didi oltre oltre 10 10 punti punti percentuali. percentuali. Gli Gli incrementi incrementi maggiori maggiori sisi registrano registrano nelle nelle regioni regioni del del MezzogiorMezzogiorno, no, che che stanno stanno rapidamente rapidamente allineandosi allineandosi con con ilil resto resto del del PaePaese, se, anche anche per per effetto effetto delle delle dinamiche dinamiche migratorie, migratorie, mentre mentre lala crescita crescita risulta risulta decisamente decisamente più più contenuta contenuta nel nel Centro-nord. Centro-nord. InIn regioni, addirittura addirittura ,, l’indice l’indice didi vecchiaia vecchiaia sisi riduce riduce rispetto rispetto alal tre tre regioni, 2001 2001(Emilia-Romagna, (Emilia-Romagna,Toscana ToscanaeeLiguria). Liguria). Indice Indicedi divecchiaia vecchiaiaper perprovincia provincia––Anno Anno2006 2006 (numero (numeroindice indiceItalia=100) Italia=100)

Popolazione Indice di vecchiaia

18

100 statistiche per il Paese

140 140 120 120

Ue27 Ue27

100 100 80 80

40 40 20 20

IIta tal G G e l iiaa errm ma anni iaa G G re rec c BBu iiaa ull g gaar i LLe riaa ettto to n niiaa SSp paa g gnna EEs a s tto onni SSl i aa l oov ve PPo e nniiaa orrto tog gaa l l AAu lloo uss t rria t i UU nng a ghhe erri a ia BBe ell g giio RRe o eppu SSvv e ez ubbb b llic zii aa ic a aC Ce RRo ecc aa om ma ann LLi iiaa i ttuua anni iaa FFi innl RRe l aannd eggn dii aa noo UUn n it FFr itoo raa n ncci a PPo i a ol DDa l oonni a anni i a im ma arrc caa M PPa Maal aee s l ttaa LLu sii BBa uss s as seem s ssii mb SSl buurrg l oov goo vaa c ccc h hiia a CCi ipp ro ro IIrl rlaan ndd a a

00

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisu sudati datiEurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte:

Indicedi divecchiaia vecchiaiaper persesso sessoeeregione regione––Anni Anni2001 2001ee2006 2006(valori (valorieedifferenze differenzepercentuali) percentuali) Indice REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

Fonte: Fonte:Istat, Istat,POSAS POSAS

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

La La regione regione dove dove complessivamente complessivamente risulta risulta maggiore maggiore l’incidenza l’incidenza delle delle persone persone anziane anziane èè lala Liguria Liguria (239,1), (239,1), mentre mentre lele province province con con tasso tasso didi vecchiaia vecchiaia più più elevato elevato sono sono Trieste Trieste ee Ferrara Ferrara (entrambe (entrambe intorno intorno aa 251) 251) e,e, aa breve breve distanza, distanza, Savona, Savona, La LaSpezia SpeziaeeGenova. Genova. La LaCampania Campaniaèèl’unica l’unicaregione regioneper perlalaquale qualel’indice l’indicedidivecchiaia vecchiaia risulta risulta inferiore inferiore aa 100, 100, mentre mentre lele province province alal didi sotto sotto didi questa questa soglia soglia sono sono 41 41 su su 107. 107. Quella Quella didi Napoli Napoli èè lala provincia provincia con con ilil rapporto rapportopiù piùbassa bassa(53,7) (53,7)seguita seguitada daCaserta, Caserta,Crotone, Crotone,Catania Catania eeBolzano. Bolzano. InIn termini termini più più generali, generali, permangono permangono rilevanti rilevanti differenze differenze tra tra ilil Centro-nord Centro-nord ee ilil Mezzogiorno, Mezzogiorno, dove dove sisi rileva rileva una una minore minore inciincidenza denza delle delle età età anziane anziane aa favore favore didi quest’ultimo quest’ultimo (l’indice (l’indice didi vecchiaia vecchiaiaèèpari, pari,rispettivamente, rispettivamente,aa193,3 193,3ee133,4). 133,4).

160 160

60 60

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Al Al 2005, 2005, ultimo ultimo anno anno per per ilil quale quale sisi dispone dispone dei dei dati dati per per tutti tutti i i paesi paesi Ue, Ue, l’Italia l’Italia èè ilil paese paese più più “vecchio” “vecchio” d’Europa, d’Europa, anche anche se se lala distanza distanza che che lala separa separa dalla dalla Germania Germania risulta risulta minima minima (139,9 (139,9 contro contro 136,2). 136,2). IlIl valore valore medio medio dell’Ue27 dell’Ue27 indica indica invece invece un un sosostanziale stanzialeequilibrio equilibriotra traleledue dueclassi classididietà età(105,1). (105,1). Sono Sonocomplessivamente complessivamentenove novei ipaesi paesiche chepresentano presentanoun unindice indice didi vecchiaia vecchiaia superiore superiore alla alla media media europea europea e,e, oltre oltre aiai due due già già citati, citati, troviamo troviamo nell’ordine nell’ordine Grecia, Grecia, Bulgaria, Bulgaria, Lettonia, Lettonia, Spagna, Spagna, Estonia, Estonia, Slovenia Slovenia ee Portogallo. Portogallo. Se Se sisi considerano considerano poi poi i i paesi paesi per per i i quali quali ilil rapporto rapporto supera supera ilil valore valore 100, 100, cioè cioè una una situazione situazione didi perfetto perfetto equilibrio equilibrio tra tra giovani giovani ee anziani, anziani, bisogna bisogna aggiungere aggiungere anche anchel’Austria, l’Austria,l’Ungheria, l’Ungheria,ililBelgio BelgioeelalaSvezia. Svezia. All’altro All’altro estremo estremo della della graduatoria, graduatoria, troviamo troviamo invece invece paesi paesi dove dove ilil peso peso delle delle classi classi didi età età più più giovani giovani èè maggiore. maggiore. InIn assoluto assoluto èè l’Irlanda l’Irlanda ilil paese paese dove dove questo questo rapporto rapporto èè più più favorevole favorevole (54,2) (54,2) ee dove dove quindi quindi lala proporzione proporzione tra tra giovani giovani ee vecchi vecchi èè sostanzialsostanzialmente mente didi due due aa uno. uno. Tra Tra i i paesi paesi didi rilevante rilevante dimensione dimensione demodemografica graficache chepresentano presentanoun unbilancio bilanciopositivo positivoaafavore favoredei deigiovani giovani troviamo troviamo anche anche lala Polonia Polonia (82,0), (82,0), lala Francia Francia (87,3) (87,3) ee ilil Regno Regno Unito Unito(89,7). (89,7).

divecchiaia vecchiaianei neipaesi paesiUe Ue––Anno Anno2005 2005 Indice Indicedi

Fonti Fonti

xx Istat, Istat,Popolazione Popolazioneresidente residentecomunale comunaleper persesso, sesso,anno annodidinascita nascita eestato statocivile civile(POSAS) (POSAS) xx Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat,Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007 Siti Sitiinternet internet xx http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu xx http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Piemonte Piemonte Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Valle Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

Fonte:Istat, Istat,POSAS POSAS Fonte:

2001 2001

2006 2006

Differenze%%2001-06 2001-06 Differenze

Maschi Maschi

Femmine Femmine

Totale Totale

Maschi Maschi

Femmine Femmine

Totale Totale

139,4 139,4 115,9 115,9 105,4 105,4 185,8 185,8 82,1 82,1 72,5 72,5 92,5 92,5 104,3 104,3 140,4 140,4 154,1 154,1 154,4 154,4 151,3 151,3 137,5 137,5 105,4 105,4 121,3 121,3 121,6 121,6 62,3 62,3 78,7 78,7 101,1 101,1 86,3 86,3 82,5 82,5 95,8 95,8 121,8 121,8 122,4 122,4 127,3 127,3 123,6 123,6 79,8 79,8 105,0 105,0

214,2 214,2 182,8 182,8 172,5 172,5 298,2 298,2 130,0 130,0 111,9 111,9 150,0 150,0 167,9 167,9 235,1 235,1 231,9 231,9 231,3 231,3 221,9 221,9 201,1 201,1 156,0 156,0 174,0 174,0 175,0 175,0 92,8 92,8 113,3 113,3 138,0 138,0 119,7 119,7 116,5 116,5 137,7 137,7 195,0 195,0 192,2 192,2 188,7 188,7 192,3 192,3 114,6 114,6 159,2 159,2

175,8 175,8 148,3 148,3 138,0 138,0 240,3 240,3 105,5 105,5 91,8 91,8 120,6 120,6 135,2 135,2 186,6 186,6 191,9 191,9 191,9 191,9 185,5 185,5 168,4 168,4 130,0 130,0 147,0 147,0 147,6 147,6 77,2 77,2 95,5 95,5 118,9 118,9 102,6 102,6 99,1 99,1 116,1 116,1 157,4 157,4 156,4 156,4 157,2 157,2 157,0 157,0 96,8 96,8 131,4 131,4

147,0 147,0 121,8 121,8 113,3 113,3 188,8 188,8 89,1 89,1 81,9 81,9 96,7 96,7 110,5 110,5 147,3 147,3 146,4 146,4 154,7 154,7 152,2 152,2 141,6 141,6 113,4 113,4 133,5 133,5 138,2 138,2 73,3 73,3 94,1 94,1 118,5 118,5 103,9 103,9 94,9 94,9 117,3 117,3 128,9 128,9 124,6 124,6 132,1 132,1 128,6 128,6 93,7 93,7 115,0 115,0

217,4 217,4 185,5 185,5 174,7 174,7 292,5 292,5 135,0 135,0 119,5 119,5 151,4 151,4 169,1 169,1 232,2 232,2 215,8 215,8 228,4 228,4 221,9 221,9 204,6 204,6 167,6 167,6 190,8 190,8 199,3 199,3 107,3 107,3 133,6 133,6 165,1 165,1 143,4 143,4 134,0 134,0 168,5 168,5 196,4 196,4 188,1 188,1 194,2 194,2 193,3 193,3 133,4 133,4 170,0 170,0

181,2 181,2 152,6 152,6 143,1 143,1 239,1 239,1 111,4 111,4 100,2 100,2 123,3 123,3 138,9 138,9 188,5 188,5 180,1 180,1 190,5 190,5 185,9 185,9 172,1 172,1 139,7 139,7 161,3 161,3 167,9 167,9 89,9 89,9 113,3 113,3 141,0 141,0 123,1 123,1 114,0 114,0 142,0 142,0 161,7 161,7 155,4 155,4 162,2 162,2 160,0 160,0 113,0 113,0 141,7 141,7

Maschi Maschi 7,7 7,7 5,9 5,9 7,9 7,9 3,0 3,0 7,0 7,0 9,3 9,3 4,1 4,1 6,2 6,2 6,9 6,9 -7,7 -7,7 0,3 0,3 0,9 0,9 4,1 4,1 8,0 8,0 12,2 12,2 16,6 16,6 11,0 11,0 15,4 15,4 17,4 17,4 17,5 17,5 12,4 12,4 21,5 21,5 7,1 7,1 2,1 2,1 4,8 4,8 4,9 4,9 13,8 13,8 10,0 10,0

Femmine Femmine 3,1 3,1 2,7 2,7 2,2 2,2 -5,7 -5,7 4,9 4,9 7,6 7,6 1,4 1,4 1,2 1,2 -2,9 -2,9 -16,1 -16,1 -2,9 -2,9 0,0 0,0 3,5 3,5 11,5 11,5 16,8 16,8 24,3 24,3 14,5 14,5 20,3 20,3 27,1 27,1 23,7 23,7 17,5 17,5 30,8 30,8 1,4 1,4 -4,1 -4,1 5,5 5,5 1,0 1,0 18,8 18,8 10,8 10,8

Totale Totale 5,4 5,4 4,3 4,3 5,1 5,1 -1,2 -1,2 5,9 5,9 8,4 8,4 2,7 2,7 3,7 3,7 1,9 1,9 -11,8 -11,8 -1,4 -1,4 0,5 0,5 3,8 3,8 9,7 9,7 14,3 14,3 20,3 20,3 12,8 12,8 17,8 17,8 22,1 22,1 20,5 20,5 14,9 14,9 25,9 25,9 4,3 4,3 -1,0 -1,0 5,1 5,1 3,0 3,0 16,3 16,3 10,3 10,3


Aumenta il carico sociale ed economico sulla popolazione attiva UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

diretta conseguenza conseguenza del del forte forte incremento incremento della della popolaziopopolazioUna Una diretta ne ne anziana anziana èè l’affermarsi l’affermarsi in in Italia Italia di di uno uno squilibrio squilibrio generazionagenerazionale. le. L’indice L’indice di di dipendenza dipendenza ha ha superato, superato, nel nel 2006, 2006, la la soglia soglia criticritica ca del del 50 50 per per cento, cento, attestandosi attestandosi al al 51,6 51,6 per per cento; cento; ciò ciò sta sta aa significare significare che che la la popolazione popolazione in in età età attiva, attiva, oltre oltre aa dover dover far far fronte fronte alle alle proprie proprie esigenze esigenze ha ha teoricamente teoricamente “a “a carico” carico” una una quota quota importante importante di di popolazione popolazione inattiva. inattiva. Nel Nel contesto contesto euroeuropeo peo l’Italia l’Italia èè uno uno dei dei sette sette paesi paesi dove dove l’indice l’indice di di dipendenza dipendenza supera supera la la soglia soglia del del 50 50 per per cento. cento.

sisi va va dai dai 4,7 4,7 punti punti percentuali percentuali del del Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia agli agli 0,5 0,5 punti punti dell’Abruzzo. dell’Abruzzo. Sono Sono invece invece quattro quattro le le regioni, regioni, tutte tutte del del per le le quali quali sisi registra registra una una lieve lieve diminuzione diminuzione Mezzogiorno, Mezzogiorno, per dell’indice dell’indice di di dipendenza dipendenza rispetto rispetto ai ai livelli livelli del del 2001: 2001: Campania, Campania, Basilicata, Basilicata, Calabria, Calabria, Molise. Molise. Cinque Cinque sono sono le le province province con con un un indice indice di di dipendenza dipendenza superiosuperiore re al al 60 60 per per cento cento (Imperia, (Imperia, Genova, Genova, La La Spezia, Spezia, Savona Savona ee Trieste), Trieste), mentre mentre quelle quelle con con valori valori superiori superiori alla alla media media nazionanazionale le ammontano ammontano complessivamente complessivamente aa 62. 62. Sono Sono invece invece 27 27 le le province province con con valori valori dell’indice dell’indice inferiori inferiori al al 50 50 per per cento cento tra tra le le quali, quali, nelle nelle prime prime posizioni, posizioni, troviamo troviamo cinque cinque province province della della Sardegna. Sardegna. Indice Indice di di dipendenza dipendenza –– Anno Anno 2006 2006 (numero (numero indice indice Italia=100) Italia=100)

Indice Indice di di dipendenza dipendenza nei nei paesi paesi Ue Ue –– Anno Anno 2005 2005 60 60

Ue27 Ue27

50 50

40 40

30 30

20 20

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

L’indice L’indice di di dipendenza dipendenza sisi ottiene ottiene dal dal rapporto rapporto tra tra la la popolazione popolazione residente residente in in età età non non attiva attiva (da (da 00 aa 14 14 anni anni ee da da 65 65 anni anni ee oltre) oltre) ee la la popolazione popolazione in in età età lavorativa lavorativa (da (da 15 15 aa 64 64 anni). anni). Tale Tale raprapporto, porto, che che viene viene generalmente generalmente moltiplicato moltiplicato per per 100, 100, misura misura ilil carico carico sociale sociale ed ed economico economico teorico teorico della della popolazione popolazione attiva. attiva. Valori Valori superiori superiori al al 50 50 per per cento cento indicano indicano una una situazione situazione di di squisquilibrio librio generazionale. generazionale.

10 10

00

100 statistiche per il Paese

l ia

i a a a ia ia ia d a o r ia ia ia ia l ta ar ia ip ro llo ito nia di c a hia ni ss c ia t rg n e r a g n tt o n M a on an e n an lo g Un rm a l an G re toga i Ba C C e a cc bu Aus i tu Es t Ir la ngh p e ul o m Sl o v Po r in a s L S L e m B c o R F i U ov e e l G P Sl Pa u s s bb L pu e R

It a l ia Un ito G er m an ia Fi nl an di G a re Po c ia r to Pa g a l lo es Lu i B as ss em si bu rg Au o st r ia Li tu an ia Es to ni a Ir l an Un d a gh er i Sp a ag na Le tto nia M al Bu t a lg ar ia Ci pr Ro o m an ia Sl ov en ia Re Po pu b b l on i a lic a Sl C e c ov ac ch ia

ca

o gn

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m

i an

Re

Re

io

io

lg

ar

Be

Da

Sv

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni su su dati dati Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos

Nel Nel 2005, 2005, ultimo ultimo anno anno per per ilil quale quale sisi dispone dispone dei dei dati dati per per tutti tutti ii paesi paesi europei, europei, l’Italia, l’Italia, con con un un valore valore di di 51,1 51,1 per per cento, cento, sisi collocolloca ca al al quinto quinto posto posto della della graduatoria, graduatoria, dietro dietro la la Francia Francia (53,4 (53,4 per per cento), cento), la la Svezia Svezia (52,8), (52,8), ilil Belgio Belgio (52,2) (52,2) ee la la Danimarca Danimarca (51,2). (51,2). IlIl contributo contributo positivo positivo dei dei paesi paesi di di nuova nuova adesione, adesione, caratterizzati caratterizzati da da una una popolazione popolazione complessivamente complessivamente più più giovane, giovane, ha ha migliomigliorato rato nell’insieme nell’insieme la la situazione situazione dell’Ue27 dell’Ue27 rispetto rispetto all’Ue15: all’Ue15: aa fronte fronte di di un un indice indice di di dipendenza dipendenza del del 48,6 48,6 per per cento cento dell’Unione dell’Unione europea, europea, la la Ue15 Ue15 sisi attesta attesta al al 50,3 50,3 per per cento. cento. Dei Dei 27 27 paesi paesi dell’Unione dell’Unione europea europea solo solo 99 presentano presentano valori valori superiori superiori alla alla media. media. Tra Tra ii paesi paesi con con valori valori inferiori inferiori alla alla media media europea europea vanno vanno segnalati segnalati l’Irlanda l’Irlanda (46,2) (46,2) ee la la Spagna Spagna (45,3). (45,3). Infine, Infine, Polonia, Polonia, Repubblica Repubblica Ceca Ceca ee Slovacchia Slovacchia chiudono chiudono la la graduatoria graduatoria con con ii valori valori più più bassi, bassi, prossimi prossimi al al 40 40 per per cento. cento. AA fronte fronte di di un un sostanziale sostanziale allineamento allineamento dei dei valori valori delle delle ripartiripartizioni zioni del del Centro-Nord, Centro-Nord, che che presentano presentano indici indici di di dipendenza dipendenza al al di di sopra sopra del del 52 52 per per cento, cento, ilil Mezzogiorno Mezzogiorno conserva, conserva, anche anche se se di di poco, poco, valori valori inferiori inferiori al al 50 50 per per cento. cento. ÈÈ la la Liguria Liguria la la regione regione con con l’indice l’indice di di dipendenza dipendenza più più sfavorevosfavorevole, le, che che sfiora sfiora ilil 61 61 per per cento, cento, mentre mentre all’estremo all’estremo opposto opposto trotroviamo viamo la la Sardegna Sardegna con con ilil 44,2 44,2 per per cento. cento. Con Con valori valori al al di di sotto sotto del del 50 50 per per cento cento sisi posizionano posizionano anche anche Campania Campania (48,8), (48,8), Puglia Puglia (49,4) (49,4) ee Lazio Lazio (49,9). (49,9). La La maggiore maggiore incidenza incidenza di di popolazione popolazione anziana anziana tra tra le le donne donne sisi manifesta manifesta con con significativi significativi differenziali differenziali di di genere genere in in quasi quasi tutte tutte le le regioni regioni mentre, mentre, su su base base nazionale, nazionale, sono sono circa circa 99 ii punti punti perpercentuali centuali che che separano separano ii maschi maschi dalle dalle femmine. femmine. Analogamente Analogamente all’indice all’indice di di vecchiaia, vecchiaia, anche anche l’indice l’indice di di dipendipendenza denza presenta presenta quasi quasi in in tutte tutte le le regioni regioni dinamiche dinamiche di di crescita: crescita:

ia ez

ci a ez ia

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

L’ITALIA L’ITALIA EE LE LE SUE SUE REGIONI REGIONI

ci a

Sv

an Fr

Fr an

Popolazione Indice di dipendenza

19

Indice Indice di di dipendenza dipendenza per per sesso sesso ee regione regione –– Anni Anni 2001 2001 ee 2006 2006 (valori (valori ee differenze differenze percentuali) percentuali) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte: Istat, Istat, POSAS POSAS

Fonti Fonti

2001 2001

2006 2006

Differenze Differenze 2001-2006 2001-2006

Maschi Maschi

Femmine Femmine

Totale Totale

Maschi Maschi

Femmine Femmine

Totale Totale

Maschi Maschi

Piemonte Piemonte d'Aoste Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste

44,5 44,5

55,6 55,6

50,1 50,1

48,7 48,7

60,0 60,0

54,3 54,3

4,2 4,2

Femmine Femmine 4,3 4,3

Totale Totale

41,8 41,8

53,4 53,4

47,5 47,5

45,4 45,4

57,2 57,2

51,2 51,2

3,6 3,6

3,9 3,9

3,7 3,7

Lombardia Lombardia

40,4 40,4

51,3 51,3

45,8 45,8

44,8 44,8

55,9 55,9

50,3 50,3

4,4 4,4

4,7 4,7

4,5 4,5

Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige

49,8 49,8

63,9 63,9

57,0 57,0

53,7 53,7

68,1 68,1

60,9 60,9

3,8 3,8

4,2 4,2

4,0 4,0

44,1 44,1

54,8 54,8

49,4 49,4

46,6 46,6

56,8 56,8

51,7 51,7

2,5 2,5

2,0 2,0

2,3 2,3

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

44,4 44,4

53,5 53,5

48,9 48,9

46,8 46,8

55,6 55,6

51,1 51,1

2,5 2,5

2,1 2,1

2,3 2,3

Trento Trento

43,9 43,9

56,1 56,1

49,9 49,9

46,5 46,5

58,0 58,0

52,2 52,2

2,5 2,5

2,0 2,0

2,2 2,2

Veneto Veneto

41,1 41,1

52,2 52,2

46,6 46,6

44,7 44,7

55,7 55,7

50,1 50,1

3,6 3,6

3,5 3,5

3,6 3,6

4,2 4,2

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia

41,8 41,8

56,7 56,7

49,1 49,1

46,9 46,9

61,0 61,0

53,9 53,9

5,2 5,2

4,3 4,3

4,7 4,7

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

46,1 46,1

57,3 57,3

51,7 51,7

49,3 49,3

60,5 60,5

54,8 54,8

3,2 3,2

3,2 3,2

3,2 3,2 3,3 3,3

Toscana Toscana

46,6 46,6

57,2 57,2

51,9 51,9

49,9 49,9

60,6 60,6

55,3 55,3

3,2 3,2

3,4 3,4

Umbria Umbria

49,1 49,1

58,7 58,7

53,9 53,9

51,1 51,1

61,1 61,1

56,1 56,1

2,0 2,0

2,3 2,3

2,2 2,2

Marche Marche

48,3 48,3

58,0 58,0

53,1 53,1

50,6 50,6

60,6 60,6

55,6 55,6

2,4 2,4

2,5 2,5

2,4 2,4

Lazio Lazio

43,8 43,8

49,5 49,5

46,7 46,7

46,5 46,5

53,2 53,2

49,9 49,9

Abruzzo Abruzzo

48,3 48,3

56,6 56,6

52,5 52,5

48,7 48,7

57,2 57,2

53,0 53,0

0,4 0,4

0,6 0,6

0,5 0,5

Molise Molise

50,3 50,3

59,7 59,7

55,0 55,0

49,1 49,1

59,4 59,4

54,2 54,2

-1,2 -1,2

2,7 2,7

-0,2 -0,2

3,7 3,7

-0,7 -0,7

3,2 3,2

Campania Campania

46,2 46,2

51,3 51,3

48,8 48,8

46,0 46,0

51,5 51,5

48,8 48,8

-0,2 -0,2

0,1 0,1

0,0 0,0

Puglia Puglia

46,2 46,2

50,5 50,5

48,4 48,4

46,7 46,7

52,0 52,0

49,4 49,4

0,5 0,5

1,5 1,5

1,0 1,0

xx Istat, Istat, Popolazione Popolazione residente residente comunale comunale per per sesso, sesso, anno anno didi nascita nascita ee stato stato civile civile (POSAS) (POSAS) xx Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos

Basilicata Basilicata

49,4 49,4

54,9 54,9

52,1 52,1

48,7 48,7

55,4 55,4

52,1 52,1

-0,7 -0,7

0,6 0,6

-0,1 -0,1

Calabria Calabria

48,0 48,0

53,8 53,8

50,9 50,9

47,4 47,4

53,1 53,1

50,3 50,3

-0,6 -0,6

-0,7 -0,7

-0,6 -0,6

Sicilia Sicilia

49,4 49,4

53,7 53,7

51,6 51,6

49,1 49,1

54,2 54,2

51,7 51,7

-0,3 -0,3

0,5 0,5

0,1 0,1

Sardegna Sardegna

39,9 39,9

45,5 45,5

42,7 42,7

40,9 40,9

47,6 47,6

44,2 44,2

0,9 0,9

2,1 2,1

1,5 1,5

Altre Altre informazioni informazioni

Nord-ovest Nord-ovest

42,5 42,5

53,8 53,8

48,1 48,1

46,7 46,7

58,3 58,3

52,4 52,4

4,2 4,2

4,5 4,5

4,3 4,3

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat, Annuario Annuario statistico statistico italiano, italiano, 2007 2007

Nord-est Nord-est

43,3 43,3

54,8 54,8

49,0 49,0

46,8 46,8

58,1 58,1

52,4 52,4

3,6 3,6

3,3 3,3

3,4 3,4

Siti Siti internet internet xx http://demo.istat.it http://demo.istat.it xx http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Centro Centro

45,7 45,7

53,7 53,7

49,8 49,8

48,4 48,4

57,0 57,0

52,8 52,8

2,7 2,7

3,3 3,3

3,0 3,0

Centro-Nord Centro-Nord

43,7 43,7

54,1 54,1

48,9 48,9

47,3 47,3

57,9 57,9

52,5 52,5

3,6 3,6

3,8 3,8

3,7 3,7

Mezzogiorno Mezzogiorno

46,9 46,9

52,0 52,0

49,5 49,5

46,9 46,9

52,6 52,6

49,8 49,8

0,0 0,0

0,6 0,6

0,3 0,3

Italia Italia

44,8 44,8

53,3 53,3

49,1 49,1

47,1 47,1

56,0 56,0

51,6 51,6

2,3 2,3

2,7 2,7

2,5 2,5

Fonte: Fonte: Istat, Istat, POSAS POSAS


20

didi di ricambio ricambio ricambio neinei nei paesi paesi paesi dell'Ue dell'Ue dell'Ue – Anno –– Anno Anno 2005 2005 2005 Indice Indice provincia provincia di di Trieste, di Trieste, Trieste, con con con unun un indice indice indice di di 191,3, di 191,3, 191,3, seguita seguita seguita dada da FerraFerraFerra- Indice la la la provincia ra,ra, ra, Savona, Savona, Savona, Gorizia, Gorizia, Gorizia, Bologna, Bologna, Bologna, Genova Genova Genova e Alessandria, ee Alessandria, Alessandria, tutte tutte tutte con con con 120120 120 valori valori valori superiori superiori superiori al al al 170 170 170 perper per cento; cento; cento; sono sono sono invece invece invece 4242 42 le le le province province province con con con valori valori valori al al al di di di sotto sotto sotto deldel del 100 100 100 perper per cento: cento: cento: si sisi vava va dada da Bolzano, Bolzano, Bolzano, con con con UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME 100100 100 99,4 99,4 99,4 perper per cento, cento, cento, fino fino fino a aCrotone a Crotone Crotone con con con 67,3 67,3 67,3 perper per cento; cento; cento; la la la maggior maggior maggior L’indice L’indice L’indice di di di ricambio ricambio ricambio haha ha sfiorato, sfiorato, sfiorato, nelnel nel 2006, 2006, 2006, quota quota quota 112 112 112 perper per cento: cento: cento: parte parte parte di di di queste queste queste province province province con con con basso basso basso indice indice indice di di di ricambio ricambio ricambio è situata èè situata situata in in in altri altri altri termini, termini, termini, le le le persone persone persone potenzialmente potenzialmente potenzialmente in in in uscita uscita uscita daldal dal mercato mercato mercato nelnel Mezzogiorno. Mezzogiorno. Mezzogiorno. nel 80 80 80 deldel del lavoro lavoro lavoro sono sono sono il 12 ilil 12 12 perper per cento cento cento in in in piùpiù più di di di quelle quelle quelle che che che invece invece invece sono sono sono in in in entrata. entrata. entrata. Questo Questo Questo squilibrio squilibrio squilibrio pone pone pone il nostro ilil nostro nostro PaPaPa- Indice potenzialmente potenzialmente potenzialmente didi di ricambio ricambio ricambio per per per provincia provincia provincia – Anno –– Anno Anno 2006 2006 2006 Indice Indice ese ese eseal al alprimo primo primoposto posto postoin in inEuropa, Europa, Europa,a amolta a molta moltadistanza distanza distanzadalla dalla dallamedia media media (numero (numero (numero indice indice indice Italia=100) Italia=100) Italia=100) 60 60 60 comunitaria. comunitaria. comunitaria. SiSi Si registra registra registra però però però anche anche anche una una una certa certa certa tendenza tendenza tendenza al al al ritorritorritornono no a una aa una una situazione situazione situazione di di di maggiore maggiore maggiore equilibrio: equilibrio: equilibrio: tratra tra il 2001 ilil 2001 2001 e ilee2006 ilil 2006 2006 l’indice l’indice l’indice di di di ricambio ricambio ricambio nazionale nazionale nazionale si sisi è èridotto è ridotto ridotto di di di oltre oltre oltre cinque cinque cinque punti punti punti 40 40 40 percentuali. percentuali. percentuali. DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

20 20 20

L’indice L’indice L’indice di di di ricambio ricambio ricambioè èun è un un indice indice indicedemografico demografico demograficoche che cherapporta rapporta rapportala la la popolazione popolazione popolazione residente residente residente in in in etàetà età 15-19 15-19 15-19 anni anni anni alla alla alla popolazione popolazione popolazione in in in etàetà età 60-64 60-64 60-64 anni. anni. anni. Tale Tale Tale rapporto, rapporto, rapporto, che che che viene viene viene generalmente generalmente generalmente moltiplicato moltiplicato moltiplicato perper per 100, 100, 100, si siutilizza si utilizza utilizza anche anche anche perper per misurare misurare misurare le le le opportunità opportunità opportunità perper per i gioii giogiovani, vani, vani, derivanti derivanti derivanti daidai dai posti posti posti di di di lavoro lavoro lavoro lasciati lasciati lasciati disponibili disponibili disponibili dada da coloro coloro coloro che che che si si accingono si accingono accingono a lasciare aa lasciare lasciare l’attività l’attività l’attività lavorativa lavorativa lavorativa perper per limiti limiti limiti di di età. di età. età. Valori Valori Valoridistanti distanti distantidalla dalla dallacondizione condizione condizionedi di diparità parità paritàindicano indicano indicanocomunque comunque comunque una una una situazione situazione situazione di di di squilibrio: squilibrio: squilibrio: indici indici indici molto molto molto al al al di di di sotto sotto sotto di di di 100 100 100 pospospossono sono sono indicare indicare indicare minori minori minori opportunità opportunità opportunità perper per i giovani ii giovani giovani che che che si siaffacciano si affacciano affacciano al al al mercato mercato mercato deldel del lavoro, lavoro, lavoro, mentre mentre mentre valori valori valori molto molto molto superiori superiori superiori a a100 a 100 100 im-imimplicano plicano plicano anche anche anche una una una difficoltà difficoltà difficoltà a amantenere a mantenere mantenere costante costante costante la la la capacità capacità capacità lavorativa lavorativa lavorativa di di un di un un paese. paese. paese.

0 00

Fonte: Elaborazioni susu datidati Eurostat, Database New Cronos Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni su dati Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos

Indice didi ricambio per sesso e regione – Anni 2001 e 2006 (valori e differenze percentuali) Indice Indice di ricambio ricambio per per sesso sesso ee regione regione –– Anni Anni 2001 2001 ee 2006 2006 (valori (valori ee differenze differenze percentuali) percentuali)

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

NelNel Nel 2005, 2005, 2005, ultimo ultimo ultimo anno anno anno perper per il quale ilil quale quale si sidispone si dispone dispone deidei dei dati dati dati perper per tutti tutti tutti i ii paesi paesi paesi europei, europei, europei, l’Italia l’Italia l’Italia si siattesta si attesta attesta a quota aa quota quota 108,6 108,6 108,6 perper per cento, cento, cento, contro contro contro una una unamedia media mediaeuropea europea europeadell’82,2 dell’82,2 dell’82,2perper percento. cento. cento.A AAesclusione esclusione esclusionedella della della Danimarca Danimarca Danimarcache che chesi sisiposiziona posiziona posizionasusu sulivelli livelli livellimolto molto moltoprossimi prossimi prossimia aquelli a quelli quelli nazionali, nazionali, nazionali, tutti tutti tutti gligli gli altri altri altri paesi paesi paesi presentano presentano presentano indici indici indici di di di ricambio ricambio ricambio infeinfeinferiori riori riori al al al 100 100 100 perper per cento: cento: cento: si siva si va va infatti infatti infatti daldal dal valore valore valore piùpiù più alto alto alto della della della GerGerGermania mania mania (96,6 (96,6 (96,6 perper per cento) cento) cento) a quello aa quello quello della della della Polonia Polonia Polonia (51,7 (51,7 (51,7 perper per cento). cento). cento). Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, POSAS POSAS POSAS Valori Valori Valori molto molto molto inferiori inferiori inferiori alla alla alla media media media europea europea europea caratterizzano caratterizzano caratterizzano in in in prepreprevalenza valenza valenzai paesi ii paesi paesidi di dinuova nuova nuovaadesione, adesione, adesione,con con conqualche qualche qualchesignificativa significativa significativa eccezione eccezione eccezione (Francia (Francia (Francia e eIrlanda) e Irlanda) Irlanda) tratra tra i paesi ii paesi paesi di di di piùpiù più antica antica antica apparteapparteappartenenza. nenza. nenza.

REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E LE EE LE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Anche Anche Anche nelnel nel caso caso caso dell’indice dell’indice dell’indice di di di ricambio, ricambio, ricambio, come come come perper per altri altri altri rapporti rapporti rapporti demografici demografici demografici e ein e in in ragione ragione ragione di di di una una una popolazione popolazione popolazione mediamente mediamente mediamente piùpiù più giovane, giovane, giovane, il Mezzogiorno ilil Mezzogiorno Mezzogiornosi sisicolloca colloca collocasusu suposizioni posizioni posizionimolto molto moltodistanti distanti distanti rispetto rispetto rispetto al al al resto resto resto deldel del paese. paese. paese. L’indice L’indice L’indice di di di ricambio, ricambio, ricambio, nelnel nel 2006, 2006, 2006, eraera era dell’81,8 dell’81,8 dell’81,8 perper per cento cento cento contro contro contro il 135,0 ilil 135,0 135,0 perper per cento cento cento deldel del Centro-Nord. Centro-Nord. Centro-Nord. Tuttavia, Tuttavia, Tuttavia, mentre mentre mentre il Mezzogiorno ilil Mezzogiorno Mezzogiorno fa fa fa registrare registrare registrare unun un seppur seppur seppur contecontecontenuto nuto nuto incremento incremento incremento dell’indice dell’indice dell’indice rispetto rispetto rispetto al al al 2001 2001 2001 (2,3 (2,3 (2,3 punti punti punti percenpercenpercentuali), tuali), tuali), nelnel nel resto resto resto deldel del paese paese paese si sisi assiste assiste assiste a auna a una una diminuzione diminuzione diminuzione molto molto molto significativa, significativa, significativa,in in inparticolar particolar particolarmodo modo modonelnel nelNord-ovest Nord-ovest Nord-ovest(-16,9 (-16,9 (-16,9punti punti punti percentuali). percentuali). percentuali). LaLa La variabilità variabilità variabilità regionale regionale regionale è molto èè molto molto accentuata: accentuata: accentuata: si sisi passa passa passa daldal dal 171,2 171,2 171,2 perper per cento cento cento della della della Liguria Liguria Liguria al al 73,0 al 73,0 73,0 perper per cento cento cento della della della Campania. Campania. Campania. AncoAncoAncorara ra piùpiù più ampia ampia ampia è la èè la la variabilità variabilità variabilità provinciale provinciale provinciale che che che vede vede vede al al al primo primo primo posto posto posto

100 statistiche per il Paese

Ue27 Ue27 Ue27

Ita D an It l ia D im al ia an ar i G ma ca e G rm rca e an rm ia Sv an e ia Po Sv zi a r ez Po tog i a rto a ll Sp ga o l Spa gnlo Fi a g a nl na a Fin nd la ia R ep G ndi re a R ub ep b Gr c ia u lic e bb a c i lic Ce a a C ca Au ec s a Au tr ia U s n tr U ghe ia ng r i Bu he a l ri a Pa Bu gar e l ia Pa si gari e s Ba a s Sl i Ba si o s Sl ve n si ov ia e Be nia R eg B l gio R no el g Lu eg U io s n n Lu semo Un ito s se b ito m urg bu o r M go al t Fr Mal a a F nc ta ra ia Le nc i L tto n a et ia L i to n tu ia Lit ani ua a C nia ip C ro Es ip o r E ton st ia Irl oni a a Sl Irl nd o a a Sl va c nd ov c h a a R cc ia o h R ma ia om n ia Po an l ia Po oni lo a ni a

Popolazione Indice di ricambio della popolazione potenzialmente attiva

Escono Esconodal dalmercato mercatodel dellavoro lavoro più piùpersone personedidiquante quanteneneentrino entrino

x x x Istat, Istat, Istat, Popolazione Popolazione Popolazione residente residente residente comunale comunale comunale perper per sesso, sesso, sesso, anno anno anno di di nascita di nascita nascita e stato ee stato stato civile civile civile (POSAS) (POSAS) (POSAS) x x x Eurostat, Eurostat, Eurostat, Database Database Database New New New Cronos Cronos Cronos

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

2006 2006 2006

Differenze % 2001-2006 Differenze Differenze % % 2001-2006 2001-2006

Femmine Femmine Femmine

Totale Totale Totale

Maschi Maschi Maschi

Femmine Femmine Femmine

Totale Totale Totale

Piemonte Piemonte Piemonte d'Aoste d'Aoste d'Aoste Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée Valle d'Aosta/Vallée

153,1 153,1 153,1

173,3 173,3 173,3

162,9 162,9 162,9

137,3 137,3 137,3

155,3 155,3 155,3

146,0 146,0 146,0

145,0 145,0 145,0

162,9 162,9 162,9

153,7 153,7 153,7

135,5 135,5 135,5

140,8 140,8 140,8

138,1 138,1 138,1

Lombardia Lombardia Lombardia

136,8 136,8 136,8

156,6 156,6 156,6

146,4 146,4 146,4

123,2 123,2 123,2

141,0 141,0 141,0

131,8 131,8 131,8

Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Adige

186,6 186,6 186,6

224,8 224,8 224,8

205,2 205,2 205,2

156,7 156,7 156,7

186,6 186,6 186,6

171,2 171,2 171,2

-29,9 -29,9 -29,9

102,8 102,8 102,8

116,6 116,6 116,6

109,5 109,5 109,5

101,6 101,6 101,6

112,4 112,4 112,4

106,9 106,9 106,9

-1,2 -1,2-1,2

-4,2 -4,2-4,2

-2,6 -2,6-2,6

94,0 94,0 94,0

106,2 106,2 106,2

99,9 99,9 99,9

94,2 94,2 94,2

104,8 104,8 104,8

99,3 99,3 99,3

0,2 0,20,2

-1,4 -1,4-1,4

-0,6 -0,6-0,6

Trento Trento Trento

112,8 112,8 112,8

128,3 128,3 128,3

120,3 120,3 120,3

109,6 109,6 109,6

120,8 120,8 120,8

115,0 115,0 115,0

-3,1 -3,1-3,1

-7,5 -7,5-7,5

-5,3 -5,3-5,3

Veneto Veneto Veneto

126,9 126,9 126,9

142,1 142,1 142,1

134,3 134,3 134,3

121,6 121,6 121,6

136,8 136,8 136,8

128,9 128,9 128,9

-5,4 -5,4-5,4

-5,3 -5,3-5,3

-5,4 -5,4-5,4

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia

167,9 167,9 167,9

187,2 187,2 187,2

177,3 177,3 177,3

159,1 159,1 159,1

173,2 173,2 173,2

166,0 166,0 166,0

-8,8 -8,8-8,8

-14,0 -14,0 -14,0

-11,2 -11,2 -11,2

Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

160,8 160,8 160,8

184,7 184,7 184,7

172,4 172,4 172,4

138,5 138,5 138,5

159,3 159,3 159,3

148,5 148,5 148,5

-22,2 -22,2 -22,2

-25,5 -25,5 -25,5

-23,9 -23,9 -23,9

Toscana Toscana Toscana

149,8 149,8 149,8

174,5 174,5 174,5

161,8 161,8 161,8

138,1 138,1 138,1

160,4 160,4 160,4

148,8 148,8 148,8

-11,7 -11,7 -11,7

-14,2 -14,2 -14,2

-13,0 -13,0 -13,0

Umbria Umbria Umbria

131,6 131,6 131,6

150,9 150,9 150,9

141,0 141,0 141,0

123,1 123,1 123,1

141,6 141,6 141,6

132,1 132,1 132,1

-8,5 -8,5-8,5

-9,3 -9,3-9,3

-8,9 -8,9-8,9

Marche Marche Marche

124,7 124,7 124,7

142,1 142,1 142,1

133,2 133,2 133,2

113,3 113,3 113,3

127,9 127,9 127,9

120,4 120,4 120,4

-11,4 -11,4 -11,4

-14,2 -14,2 -14,2

-12,8 -12,8 -12,8

Lazio Lazio Lazio

112,9 112,9 112,9

134,5 134,5 134,5

123,5 123,5 123,5

107,3 107,3 107,3

127,6 127,6 127,6

117,2 117,2 117,2

-5,7 -5,7-5,7

-6,9 -6,9-6,9

-6,3 -6,3-6,3

Abruzzo Abruzzo Abruzzo

100,4 100,4 100,4

111,3 111,3 111,3

105,7 105,7 105,7

97,6 97,6 97,6

108,1 108,1 108,1

102,7 102,7 102,7

-2,9 -2,9-2,9

-3,2 -3,2-3,2

-3,0 -3,0-3,0

90,8 90,8 90,8

103,9 103,9 103,9

86,2 86,2 86,2

92,8 92,8 92,8

89,4 89,4 89,4

-4,6 -4,6-4,6

-11,1 -11,1 -11,1

-7,8 -7,8-7,8

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

Molise Molise Molise

Fonti Fonti Fonti

2001 2001 2001 Maschi Maschi Maschi

97,2 97,2 97,2

Maschi Maschi Maschi -15,8 -15,8 -15,8

Femmine Femmine Femmine

Totale Totale Totale

-18,0 -18,0 -18,0

-17,0 -17,0 -17,0

-9,5 -9,5-9,5

-22,1 -22,1 -22,1

-15,6 -15,6 -15,6

-13,6 -13,6 -13,6

-15,6 -15,6 -15,6

-14,6 -14,6 -14,6

-38,1 -38,1 -38,1

-34,0 -34,0 -34,0

Campania Campania Campania

64,4 64,4 64,4

74,8 74,8 74,8

69,4 69,4 69,4

69,3 69,3 69,3

76,9 76,9 76,9

73,0 73,0 73,0

4,9 4,94,9

2,2 2,22,2

Puglia Puglia Puglia

75,7 75,7 75,7

87,9 87,9 87,9

81,7 81,7 81,7

81,5 81,5 81,5

93,5 93,5 93,5

87,3 87,3 87,3

5,8 5,85,8

5,6 5,65,6

5,7 5,75,7

Basilicata Basilicata Basilicata

79,9 79,9 79,9

91,8 91,8 91,8

85,7 85,7 85,7

72,2 72,2 72,2

82,0 82,0 82,0

76,9 76,9 76,9

-7,7 -7,7-7,7

-9,8 -9,8-9,8

-8,8 -8,8-8,8

3,6 3,63,6

Calabria Calabria Calabria

70,9 70,9 70,9

79,0 79,0 79,0

74,9 74,9 74,9

72,3 72,3 72,3

78,8 78,8 78,8

75,5 75,5 75,5

1,3 1,31,3

-0,1 -0,1-0,1

0,6 0,60,6

Sicilia Sicilia Sicilia

74,4 74,4 74,4

87,5 87,5 87,5

80,8 80,8 80,8

73,5 73,5 73,5

84,8 84,8 84,8

79,0 79,0 79,0

-0,9 -0,9-0,9

-2,7 -2,7-2,7

-1,8 -1,8-1,8

Sardegna Sardegna Sardegna

86,2 86,2 86,2

100,5 100,5 100,5

93,1 93,1 93,1

102,6 102,6 102,6

115,3 115,3 115,3

108,7 108,7 108,7

16,5 16,5 16,5

14,7 14,7 14,7

15,6 15,6 15,6

Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

145,7 145,7 145,7

167,3 167,3 167,3

156,2 156,2 156,2

130,2 130,2 130,2

149,1 149,1 149,1

139,3 139,3 139,3

-15,5 -15,5 -15,5

-18,2 -18,2 -18,2

-16,9 -16,9 -16,9

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x x x Istat, Istat, Istat, Annuario Annuario Annuario statistico statistico statistico italiano, italiano, italiano, 2007 2007 2007

Nord-est Nord-est Nord-est

140,0 140,0 140,0

158,4 158,4 158,4

148,9 148,9 148,9

129,0 129,0 129,0

145,6 145,6 145,6

137,1 137,1 137,1

-10,9 -10,9 -10,9

-12,7 -12,7 -12,7

Centro Centro Centro

126,5 126,5 126,5

148,2 148,2 148,2

137,0 137,0 137,0

118,1 118,1 118,1

138,0 138,0 138,0

127,8 127,8 127,8

-8,4 -8,4-8,4

-10,2 -10,2 -10,2

-9,3 -9,3-9,3

SitiSiti Siti internet internet internet x x x http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

138,0 138,0 138,0

158,7 158,7 158,7

148,1 148,1 148,1

126,1 126,1 126,1

144,6 144,6 144,6

135,0 135,0 135,0

-11,9 -11,9 -11,9

-14,1 -14,1 -14,1

-13,0 -13,0 -13,0

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia Italia

Fonte: Fonte: Istat, Istat, POSAS POSAS Fonte: Istat, POSAS

-11,8 -11,8 -11,8

73,9 73,9 73,9

85,4 85,4 85,4

79,6 79,6 79,6

77,1 77,1 77,1

86,8 86,8 86,8

81,8 81,8 81,8

3,1 3,13,1

1,4 1,41,4

2,3 2,32,3

109,1 109,1 109,1

125,4 125,4 125,4

117,1 117,1 117,1

104,9 104,9 104,9

119,4 119,4 119,4

111,9 111,9 111,9

-4,2 -4,2-4,2

-6,0 -6,0-6,0

-5,1 -5,1-5,1


Natalità Natalità e popolazione e popolazione in in aumento aumento grazie grazie agli agli stranieri stranieri

Tassi Tassi Tassi di natalità di di natalità natalità e mortalità ee mortalità mortalità perper per regione regione regione – Anno –– Anno Anno 2006 2006 2006 (numeri (numeri (numeri indice indice indice Italia=100) Italia=100) Italia=100)

Tassi Tassi Tassi di natalità di di natalità natalità e mortalità ee mortalità mortalità neinei nei paesi paesi paesi Ue Ue –UeAnno –– Anno Anno 2006 2006 2006 (nati(nati (nati e morti ee morti morti perper per 1.000 1.000 1.000 abitanti) abitanti) abitanti) 16 16 16

di natalità Tasso di di natalità natalità Tasso Tasso

NATALITÀ NATALITÀ NATALITÀ

di mortalità Tasso Tasso Tasso di di mortalità mortalità

14 14 14

UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

2006 vede, vede, vede, perper per la seconda la la seconda seconda volta volta volta a partire aa partire partire dal dal dal 1993, 1993, 1993, un un lieve un lieve lieve Il 2006 IlIl 2006 positivo positivo positivo tra tra nati tra nati nati e morti ee morti morti (2.118 (2.118 (2.118 unità). unità). unità). Nonostante Nonostante Nonostante ciò,ciò, ciò, il ilil saldo saldo saldo Paese Paese Paese permane permane permane in una in in una una sostanziale sostanziale sostanziale condizione condizione condizione di crescidi di crescicrescinostro nostro nostro ta zero. ta ta zero. zero. I tassi II tassi tassi di natalità di di natalità natalità e diee mortalità di di mortalità mortalità si attestano sisi attestano attestano su su livelli su livelli livelli molto molto molto prossimi prossimi prossimi a 9,5 aa 9,5 9,5 ogniogni ogni 1.000 1.000 1.000 abitanti; abitanti; abitanti; l’incremento l’incremento l’incremento del del del tasso tasso tasso di crescita di di crescita crescita naturale naturale naturale è dièè0,04 di di 0,04 0,04 punti punti punti percentuali. percentuali. percentuali. NelNel Nel contesto contesto contesto europeo europeo europeo l’Italia, l’Italia, l’Italia, insieme insieme insieme all’Austria all’Austria all’Austria e alla ee alla alla GermaGermaGermania,nia, nia, si colloca sisi colloca colloca in coda in in coda coda allaalla alla classifica classifica classifica dell’Unione dell’Unione dell’Unione europea europea europea perper per tasso tasso tasso di natalità. di di natalità. natalità. Le Le stime Le stime stime provvisorie provvisorie provvisorie perper per il 2007 ilil 2007 2007 confermano confermano confermano al 9,5 al al 9,5 9,5 il tasso ilil tasso tasso di di di natalità natalità natalità e segnalano ee segnalano segnalano unauna una lieve lieve lieve diminuzione diminuzione diminuzione del del del tasso tasso tasso di mordi di mormortalità. talità. talità.

Ue27Ue27 Ue27

12 12 12 10 10 10

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

Il tasso IlIl tasso tasso di natalità di di natalità natalità è dato èè dato dato dal dal dal rapporto rapporto rapporto tra tra iltranumero ilil numero numero dei dei dei natinati nati vivivivi vivi nell'anno nell'anno nell'anno e l'ammontare ee l'ammontare l'ammontare medio medio medio della della della popolazione popolazione popolazione residente, residente, residente, moltiplicato moltiplicato moltiplicato perper per 1.000. 1.000. 1.000. Analogamente, Analogamente, Analogamente, sostituendo sostituendo sostituendo al numeraal al numeranumeratoretore tore il numero ilil numero numero di morti di di morti morti dell’anno, dell’anno, dell’anno, si calcola sisi calcola calcola il tasso ilil tasso tasso di mortalità. di di mortalità. mortalità. La differenza La La differenza differenza tra itra tra due ii due due tassitassi tassi fornisce fornisce fornisce il tasso ilil tasso tasso di crescita di di crescita crescita naturale naturale naturale MORTALITÀ MORTALITÀ cheche che risulterà risulterà risulterà positivo positivo positivo se le se senascite le le nascite nascite superano superano superano le morti, le le morti, morti, negativo negativo negativo MORTALITÀ nel nel caso nel caso caso opposto. opposto. opposto.

8

88

6

66

4

44

2

22

0

00

Bu lg a Bu ria Lel g ttoar nia LLe ia i ttuto annia ULi tu ia ng a hn U eriiaa ng Esh toer i na REs i a omto anni a DaR i Re noi m a ma pu ani D Re bbalin r caa pu cai ma bb Cer c caa lic SavC eezc G S i aa er v mez ani a G Sl oev rm ia ac a chni Sl ov iaa Paocc lohi n PoP iaa rtool on Po ga lila o Bert lgoga i B o (allo el ) IgTio AL(a IA) IGT rAeLI cA FiG ia nl re anc FSi diai a lnol an ve d i Sl niaa Aouve stni riaa SApu asgtr ia Sp na Fr a a ngn R c eg F iaa nr R o aUnc e n ia Pag enso ito U LuP i Ban i sase stso s L emi B i us buas se rgsi o m bu M rg al o ta M C al t ip a ro Ir C laip ndro Irl a an da

Popolazione Tassi di natalità e mortalità

21

Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, Database NewNew Cronos Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni su su dati dati Eurostat, Eurostat, Database Database New Cronos Cronos (a) Dati provvisori. (a) (a) Dati Dati provvisori. provvisori.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NELNEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Il ventitreesimo IlIl ventitreesimo ventitreesimo posto posto posto occupato occupato occupato dall’Italia dall’Italia dall’Italia nella nella nella graduatoria graduatoria graduatoria comunitaria comunitaria comunitaria perper per tasso tasso tasso di natalità di di natalità natalità pone pone pone il nostro ilil nostro nostro Paese Paese Paese sensibilsensibilsensibilmente mente mente al dial al sotto di di sotto sotto della della della media media media europea europea europea (10,6 (10,6 (10,6 natinati nati ogniogni ogni 1.000 1.000 1.000 abitanti). abitanti). abitanti). Il tasso IlIl tasso tasso di mortalità di di mortalità mortalità risulta risulta risulta invece invece invece uguale uguale uguale a quello aa quello quello medio medio medio euroeuroeuropeo,peo, peo, e pari ee pari pari a 9,5 aa 9,5 9,5 morti morti morti ogniogni ogni 1.000 1.000 1.000 abitanti; abitanti; abitanti; l’Italia l’Italia l’Italia si colloca sisi colloca colloca pertanto pertanto pertanto al quindicesimo al al quindicesimo quindicesimo posto posto posto della della della graduatoria graduatoria graduatoria dell’Unione. dell’Unione. dell’Unione. Irlanda, Irlanda, Irlanda, Francia Francia Francia e Regno ee Regno Regno Unito Unito Unito occupano occupano occupano i primi ii primi primi tre tre posti tre posti posti perper per tasso tasso tasso di natalità di di natalità natalità (15,1, (15,1, (15,1, 13,113,1 13,1 e 12,4 ee 12,4 12,4 natinati nati ogniogni ogni 1.000 1.000 1.000 abitanti). abitanti). abitanti). I primi II primi primi posti posti posti della della della graduatoria graduatoria graduatoria del del del tasso tasso tasso di mortalità di di mortalità mortalità sono sono sono invece invece invece occupati occupati occupati da da paesi da paesi paesi di nuova di di nuova nuova adesione; adesione; adesione; al settimo al al settimo settimo posto, posto, posto, concon con il ilil più più più elevato elevato elevato tasso tasso tasso di mortalità di di mortalità mortalità tra tra itra paesi ii paesi paesi dell’Ue15, dell’Ue15, dell’Ue15, si colloca sisi colloca colloca la la la Danimarca Danimarca Danimarca concon con 10,210,2 10,2 morti morti morti ogniogni ogni 1.000 1.000 1.000 abitanti. abitanti. abitanti.

Tassi di natalità e mortalità perper regione – Anni 2002 e 2006 (nati(nati e morti perper 1.000 abitanti e differenze percentuali) Tassi Tassi di di natalità natalità ee mortalità mortalità per regione regione –– Anni Anni 2002 2002 ee 2006 2006 (nati ee morti morti per 1.000 1.000 abitanti abitanti ee differenze differenze percentuali) percentuali) Tasso di natalità Tasso Tasso di di natalità natalità REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Piemonte Piemonte Piemonte ValleValle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E LE EE LE SUE LE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

La crescita La La crescita crescita della della della natalità natalità natalità in Italia in in Italia Italia è daèè mettere da da mettere mettere in relazione in in relazione relazione allaalla alla maggior maggior maggior presenza presenza presenza straniera straniera straniera regolare, regolare, regolare, in virtù in in virtù virtù del del del forteforte forte increincreincremento mento mento dell’incidenza dell’incidenza dell’incidenza delle delle delle nascite nascite nascite di bambini di di bambini bambini stranieri stranieri stranieri sul sul totale sul totale totale dei dei nati. dei nati. nati. Il bilancio IlIl bilancio bilancio naturale naturale naturale della della della popolazione popolazione popolazione permane permane permane diversificato diversificato diversificato tra tra tra Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord e Mezzogiorno ee Mezzogiorno Mezzogiorno anche anche anche nel nel nel 2006: 2006: 2006: è infatti èè infatti infatti di segno di di segno segno positivo, positivo, positivo, anche anche anche se con se se con con un un andamento un andamento andamento decrescente, decrescente, decrescente, il tasso ilil tasso tasso di di di crescita crescita crescita naturale naturale naturale del del sud del sud sud del del del Paese, Paese, Paese, cheche che permane permane permane invece invece invece neganeganegativotivo tivo al Centro-Nord. al al Centro-Nord. Centro-Nord. Fanno Fanno Fanno eccezione eccezione eccezione le due le le due due province province province autonoautonoautonome me me di Bolzano di di Bolzano Bolzano e Trento ee Trento Trento cheche che si posizionano sisi posizionano posizionano rispettivamente rispettivamente rispettivamente al al al primo primo primo e aleequarto al al quarto quarto posto posto posto perper per tasso tasso tasso di crescita di di crescita crescita naturale naturale naturale (3,51 (3,51 (3,51 e ee 1,24); 1,24); 1,24); al secondo al al secondo secondo posto posto posto troviamo troviamo troviamo la Campania la la Campania Campania concon con 2,612,61 2,61 e ee all’estremo all’estremo all’estremo opposto opposto opposto la Liguria la la Liguria Liguria concon con -5,56. -5,56. -5,56.

100 statistiche per il Paese

Fonte: Fonte: Fonte: Istat,Istat, Istat, Bilancio Bilancio Bilancio demografico demografico demografico delladella della popolazione popolazione popolazione residente residente residente

Fonti Fonti Fonti

x Istat, x x Istat, Istat, Bilancio Bilancio Bilancio demografico demografico demografico delladella della popolazione popolazione popolazione residente residente residente x Eurostat, x x Eurostat, Eurostat, Database Database Database NewNew New Cronos Cronos Cronos

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x Istat, x x Istat, Istat, Annuario Annuario Annuario statistico statistico statistico italiano, italiano, italiano, 20072007 2007 Siti Siti internet Siti internet internet x http://demo.istat.it x x http://demo.istat.it http://demo.istat.it x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto AdigeAdige Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia GiuliaGiulia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche LazioLazio Lazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo Molise Molise Molise Campania Campania Campania Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est Centro Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno ItaliaItalia Italia

Tasso di mortalità Tasso Tasso di di mortalità mortalità

Tasso di crescita naturale Tasso Tasso di di crescita crescita naturale naturale

in in in Posto 20022002 Differenze % % 2002 20062006 2006 Differenze Differenze % PostoPosto graduatoria graduatoria graduatoria 2002-2006 2002-2006 2002-2006 al 2006 al al 2006 2006

in in Posto in 20022002 Differenze % % 2002 20062006 2006 Differenze Differenze % PostoPosto graduatoria graduatoria graduatoria 2002-2006 2002-2006 2002-2006 al 2006 al al 2006 2006

in in Posto in 20022002 2002 20062006 2006 PostoPosto graduatoria graduatoria graduatoria al 2006 al al 2006 2006

8,5 8,5 8,5 9,2 9,2 9,2 9,6 9,6 9,6 7,3 7,3 7,3 10,9 10,9 10,9 11,2 11,2 11,2 10,6 10,6 10,6 9,5 9,5 9,5 8,1 8,1 8,1 8,9 8,9 8,9 8,4 8,4 8,4 8,6 8,6 8,6 8,6 8,6 8,6 9,5 9,5 9,5 8,3 8,3 8,3 8,1 8,1 8,1 11,4 11,4 11,4 10,0 10,0 10,0 9,2 9,2 9,2 9,2 9,2 9,2 10,3 10,3 10,3 8,0 8,0 8,0 9,0 9,0 9,0 9,2 9,2 9,2 8,9 8,9 8,9 9,1 9,1 9,1 10,1 10,1 10,1 9,4 9,4 9,4

11,4 11,4 11,4 11,1 11,1 11,1 9,4 9,4 9,4 13,6 13,6 13,6 8,4 8,4 8,4 7,9 7,9 7,9 8,9 8,9 8,9 9,3 9,3 9,3 12,0 12,0 12,0 11,4 11,4 11,4 11,5 11,5 11,5 11,1 11,1 11,1 10,3 10,3 10,3 9,4 9,4 9,4 10,5 10,5 10,5 10,6 10,6 10,6 8,2 8,2 8,2 7,9 7,9 7,9 9,2 9,2 9,2 8,5 8,5 8,5 9,3 9,3 9,3 8,4 8,4 8,4 10,4 10,4 10,4 10,3 10,3 10,3 10,3 10,3 10,3 10,4 10,4 10,4 8,7 8,7 8,7 9,8 9,8 9,8

-2,44-2,44 -2,44 -0,78-0,78 -0,78 0,63 0,63 0,63 -5,79-5,79 -5,79 2,51 2,51 2,51 3,55 3,55 3,55 1,51 1,51 1,51 0,68 0,68 0,68 -3,24-3,24 -3,24 -1,95-1,95 -1,95 -2,59-2,59 -2,59 -2,38-2,38 -2,38 -1,69-1,69 -1,69 0,39 0,39 0,39 -1,77-1,77 -1,77 -3,12-3,12 -3,12 3,24 3,24 3,24 1,94 1,94 1,94 -0,40-0,40 -0,40 0,48 0,48 0,48 1,15 1,15 1,15 -0,32-0,32 -0,32 -0,91-0,91 -0,91 -0,58-0,58 -0,58 -1,05-1,05 -1,05 -0,85-0,85 -0,85 1,41 1,41 1,41 -0,05-0,05 -0,05

8,7 8,7 8,7 10,0 10,0 10,0 10,0 10,0 10,0 7,5 7,5 7,5 10,7 10,7 10,7 11,1 11,1 11,1 10,3 10,3 10,3 9,9 9,9 9,9 8,6 8,6 8,6 9,4 9,4 9,4 8,7 8,7 8,7 9,0 9,0 9,0 9,0 9,0 9,0 9,8 9,8 9,8 8,5 8,5 8,5 7,7 7,7 7,7 10,8 10,8 10,8 9,3 9,3 9,3 8,4 8,4 8,4 9,2 9,2 9,2 10,0 10,0 10,0 8,0 8,0 8,0 9,4 9,4 9,4 9,6 9,6 9,6 9,3 9,3 9,3 9,4 9,4 9,4 9,6 9,6 9,6 9,5 9,5 9,5

0,2 0,2 0,2 0,8 0,8 0,8 0,5 0,5 0,5 0,2 0,2 0,2 -0,2 -0,2 -0,2 0,0 0,0 0,0 -0,3 -0,3 -0,3 0,4 0,4 0,4 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,5 0,3 0,3 0,3 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,1 0,1 0,1 -0,4 -0,4 -0,4 -0,6 -0,6 -0,6 -0,7 -0,7 -0,7 -0,8 -0,8 -0,8 0,0 0,0 0,0 -0,4 -0,4 -0,4 -0,1 -0,1 -0,1 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 -0,4 -0,4 -0,4 0,1 0,1 0,1

Fonte: Istat,Istat, Bilancio demografico delladella popolazione residente Fonte: Fonte: Istat, Bilancio Bilancio demografico demografico della popolazione popolazione residente residente

15 5 6 22 3 1 4 8 17 10 16 13 14 9 18 21 2 11 19 12 7 20

15 15 55 66 22 22 33 11 44 88 17 17 10 10 16 16 13 13 14 14 99 18 18 21 21 22 11 11 19 19 12 12 77 20 20

10,9 10,9 10,9 10,0 10,0 10,0 8,9 8,9 8,9 13,1 13,1 13,1 8,4 8,4 8,4 7,6 7,6 7,6 9,0 9,0 9,0 8,9 8,9 8,9 11,3 11,3 11,3 10,8 10,8 10,8 11,0 11,0 11,0 10,9 10,9 10,9 10,3 10,3 10,3 9,1 9,1 9,1 10,1 10,1 10,1 11,2 11,2 11,2 8,1 8,1 8,1 8,0 8,0 8,0 9,6 9,6 9,6 8,7 8,7 8,7 9,2 9,2 9,2 8,4 8,4 8,4 9,9 9,9 9,9 9,8 9,8 9,8 10,0 10,0 10,0 9,9 9,9 9,9 8,7 8,7 8,7 9,5 9,5 9,5

-0,5 -0,5 -0,5 -1,1 -1,1 -1,1 -0,5 -0,5 -0,5 -0,5 -0,5 -0,5 -0,1 -0,1 -0,1 -0,2 -0,2 -0,2 0,1 0,1 0,1 -0,4 -0,4 -0,4 -0,7 -0,7 -0,7 -0,5 -0,5 -0,5 -0,6 -0,6 -0,6 -0,2 -0,2 -0,2 0,0 0,0 0,0 -0,3 -0,3 -0,3 -0,4 -0,4 -0,4 0,6 0,6 0,6 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0,1 0,3 0,3 0,3 0,2 0,2 0,2 -0,1 -0,1 -0,1 -0,1 -0,1 -0,1 -0,5 -0,5 -0,5 -0,5 -0,5 -0,5 -0,3 -0,3 -0,3 -0,5 -0,5 -0,5 0,0 0,0 0,0 -0,3 -0,3 -0,3

6 10 15 1 19 22 14 16 2 7 4 5 8 13 9 3 20 21 11 17 12 18

66 10 10 15 15 11 19 19 22 22 14 14 16 16 22 77 44 55 88 13 13 99 33 20 20 21 21 11 11 17 17 12 12 18 18

-2,20-2,20 -2,20 0,06 0,06 0,06 1,09 1,09 1,09 -5,56-5,56 -5,56 2,35 2,35 2,35 3,51 3,51 3,51 1,24 1,24 1,24 1,04 1,04 1,04 -2,74-2,74 -2,74 -1,44-1,44 -1,44 -2,27-2,27 -2,27 -1,95-1,95 -1,95 -1,34-1,34 -1,34 0,74 0,74 0,74 -1,63-1,63 -1,63 -3,55-3,55 -3,55 2,61 2,61 2,61 1,23 1,23 1,23 -1,20-1,20 -1,20 0,46 0,46 0,46 0,79 0,79 0,79 -0,37-0,37 -0,37 -0,52-0,52 -0,52 -0,19-0,19 -0,19 -0,70-0,70 -0,70 -0,48-0,48 -0,48 0,98 0,98 0,98 0,04 0,04 0,04

18 11 6 22 3 1 4 7 20 15 19 17 14 9 16 21 2 5 13 10 8 12

18 18 11 11 66 22 22 33 11 44 77 20 20 15 15 19 19 17 17 14 14 99 16 16 21 21 22 55 13 13 10 10 88 12 12


La Lavita vitamedia mediaininItalia Italia èèuna unadelle dellepiù piùalte alted’Europa d’Europa

Speranza Speranzadidivita vitaalla allanascita nascitaper perregione regione––Anno Anno2006 2006 (in (inanni) anni) UOMINI UOMINI

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

70 70 60 60 50 50

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

La Lasperanza speranzadidivita vitaalla allanascita nascita(altrimenti (altrimentidetta dettavita vitamedia) media)èè un unindice indicestatistico statisticoche chemisura misuraililnumero numeromedio mediodidianni anniche chesisi attende attendedidivivere vivereun unneonato neonatoalla allanascita nascitanell’anno nell’annodidiriferimenriferimento. to.La Lasperanza speranzadidivita vitaèèovviamente ovviamentecorrelata correlatacon conililtasso tassodidi mortalità mortalitàeefornisce fornisceuna unamisura misuradello dellostato statosociale, sociale,ambientale ambientale eesanitario sanitarioinincui cuivive viveuna unapopolazione; popolazione;oltre oltreche cherappresentare rappresentare semplicemente semplicementeun unindice indicedemografico demograficoèèanche anchesignificativo significativoper per valutare valutarelolostato statodidisviluppo sviluppodidiun unpaese. paese. AAcausa causadelle delleforti fortidifferenze differenzenelle nelleprobabilità probabilitàdidimorte morteviene viene calcolato calcolatodistintamente distintamenteper peruomini uominieedonne. donne.

40 40 30 30 20 20 10 10

FFr raa n nci IIT ciaa TAAL SSp L IIAA paag gn SSv n aa e FFi vezzia innla ia land n AAu d iiaa usstr triia a CCi p G i Ger p rro er m o man ania BBe ia PPo ellgi orrto gioo toga ga ll llo PPa IIrrlla o aees anndd a sii B a Bas SSl as ssi loove i ve n niia G Gre a re ci ciaa LLu M u sss Maal seem ltt aa m RRe bbu e ggn urrgg o noo U o RRe DDa Unn it e ppu a nnim itoo ubbb imar b llic arcca icaa a CCe c PPo ecaa ollon onia EEs ia SSl stt oon loova niiaa va c cc UUn chhia n ggh ia he LLi err iiaa ittuua n BBu an iiaa ullga g LLe arr iiaa e ttto t RRo onniia a om ma n a nia ia

00

Popolazione Speranza di vita alla nascita

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

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DONNE DONNE

100 statistiche per il Paese

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte:

Speranzadidivita vitaper persesso sessoeeregione regione––Anni Anni2001 2001ee2006 2006(in (inanni) anni) Speranza 2001 2001 REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Sono SonoleleMarche Marchelalaregione regioneitaliana italianadove dovesisivive vivepiù piùaalungo, lungo,sia sia per pergligliuomini uomini(79,2 (79,2anni) anni)sia siaper perleledonne donne(84,8 (84,8anni), anni),mentre mentre lalaregione regioneche chepresenta presentai ivalori valoripiù piùbassi bassièèlalaCampania Campania(76,9 (76,9ee 82,7 82,7anni, anni,rispettivamente). rispettivamente). Complessivamente ComplessivamenteililMezzogiorno Mezzogiornosisicolloca collocadidipoco pocoalaldidisotto sotto della della media media nazionale nazionale ee delle delle altre altre ripartizioni ripartizioni geografiche. geografiche. Alcune Alcuneregioni regionifanno fannoperò peròeccezione eccezionepositiva positivaaaquesta questaregola: regola: lalaPuglia Pugliaper pergligliuomini uomini(78,8 (78,8anni) anni)eelalaSardegna Sardegnaper perleledonne donne (84,5 (84,5anni). anni).IlIldifferenziale differenzialetra trauomini uominieedonne, donne,che cheèèdidi5,7 5,7anni anni su subase basenazionale, nazionale,aumenta aumentafino finoaa6,8 6,8anni anniininSardegna Sardegnaeesisi riduce riduceinvece inveceaa4,8 4,8anni anniininSicilia. Sicilia. Tra Trailil2001 2001eeilil2006 2006ininFriuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia GiuliaeeininLombardia Lombardiagligli uomini uominiincrementano incrementanodidi1,7 1,7anni annilalavita vitamedia mediamentre mentrelalaproprovincia vinciaautonoma autonomadidiBolzano Bolzanosisiattesta attestaaa1,6 1,6anni; anni;per perleledonne donne lalacrescita crescitapiù piùelevata elevata(1,7 (1,7anni) anni)sisisegnala segnalaininCalabria. Calabria.

Donne Donne

Uomini Uomini

90 90 80 80

Secondo Secondolelestime stimedel del2006 2006lalavita vitamedia mediadegli degliitaliani italianièèdidiquasi quasi 84 84anni anniper perleledonne donneeedidi78,3 78,3anni anniper pergligliuomini. uomini.Tali Talivalori valori collocano collocano ilil nostro nostro Paese Paese aiai primi primi posti posti nella nella graduatoria graduatoria dell’Unione dell’Unioneeuropea. europea.

Le Ledonne donneitaliane italianesono sonoseconde, seconde,per persperanza speranzadidivita vitaalla allananascita, scita, alla alla Francia Francia (83,9 (83,9 contro contro 84,4 84,4 anni, anni, rispettivamente) rispettivamente) mentre mentregligliuomini, uomini,con con78,3 78,3anni, anni,sisicollocano collocanoalalterzo terzoposto posto dopo dopoCipro CiproeeSvezia Svezia(ambedue (ambeduecon con78,8 78,8anni). anni). Nel Nelnostro nostroPaese Paesesisiassiste assisteanche ancheaauna unasignificativa significativa(sebbene (sebbene non nonlalapiù piùimportante importanteaalivello livelloeuropeo) europeo)crescita crescitadell’indice: dell’indice:tra tra ilil2001 2001eeilil2006 2006lalavita vitamedia mediaha havisto vistoun unincremento incrementodidi1,3 1,3 anni anniper pergligliuomini uominieedidi1,1 1,1anni anniper perleledonne. donne.I Ipaesi paesiche chesisi caratterizzano caratterizzanoper peruna unacrescita crescitamaggiore, maggiore,sia siaper pergligliuomini uominisia sia per perleledonne, donne,sono sonol’Irlanda, l’Irlanda,ililPortogallo Portogalloeemolti moltidei deipaesi paesididi nuova nuovaadesione. adesione. Anche Anchese seililfenomeno fenomenoèèinincrescita, crescita,all’interno all’internodell’Unione dell’Unioneperpermangono mangonoforti fortidifferenziali: differenziali:èèben ben13,5 13,5anni annilaladifferenza differenzanella nella speranza speranzadidivita vitache chesepara separagligliuomini uominisvedesi svedesidai dailituani, lituani,menmentre treper perleledonne donneilildifferenziale differenzialeèèpiù piùcontenuto contenuto(8,2 (8,2anni annitra tra Francia FranciaeeRomania). Romania).

Speranza Speranzadidivita vitaalla allanascita nascitaper persesso sessonei neipaesi paesiUe Ue––Anno Anno2006 2006(in (inanni) anni)

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Tavole Tavoledidimortalità mortalitàdella dellapopolazione popolazioneresidente residente

Fonti Fonti

xx Istat, Istat,Tavole Tavoledidimortalità mortalitàdella dellapopolazione popolazioneresidente residente xx Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat,Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007 Siti Sitiinternet internet xx http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu xx http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Maschi Maschi

2006(a) (a) 2006

Femmine Differenza Femmine Differenza FemmineFemmineMaschi Maschi

Maschi Maschi

Femmine Differenza Femmine Differenza FemmineFemmineMaschi Maschi

Postoinin Posto graduatoria graduatoria Maschi Femmine Femmine Maschi

Differenze Differenze 2001-2006 2001-2006 Maschi Femmine Femmine Maschi

Piemonte(b) (b) Piemonte

76,8 76,8

82,6 82,6

5,9 5,9

77,9 77,9

83,6 83,6

5,7 5,7

18 18

16 16

1,1 1,1

1,0 1,0

Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste(b) (b) Valle

76,8 76,8

82,6 82,6

5,9 5,9

77,9 77,9

83,6 83,6

5,7 5,7

18 18

16 16

1,1 1,1

1,0 1,0

Lombardia Lombardia

76,6 76,6

83,0 83,0

6,4 6,4

78,3 78,3

84,2 84,2

5,9 5,9

13 13

12 12

1,7 1,7

1,1 1,1

Liguria Liguria Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto

76,8 76,8

82,7 82,7

5,8 5,8

78,1 78,1

83,6 83,6

5,5 5,5

15 15

19 19

1,2 1,2

0,9 0,9

77,2 77,2

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

77,2 77,2

84,1 84,1

6,9 6,9

78,7 78,7

84,5 84,5

5,8 5,8

55

77

1,6 1,6

0,4 0,4

Trento Trento

77,3 77,3

84,2 84,2

6,9 6,9

78,3 78,3

84,7 84,7

6,3 6,3

12 12

33

1,0 1,0

0,4 0,4

Veneto Veneto

77,3 77,3

83,6 83,6

6,3 6,3

78,6 78,6

84,7 84,7

6,1 6,1

77

22

1,3 1,3

1,1 1,1

Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia

76,5 76,5

83,0 83,0

6,5 6,5

78,2 78,2

83,9 83,9

5,7 5,7

14 14

14 14

1,7 1,7

0,9 0,9

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

77,4 77,4

83,3 83,3

5,9 5,9

78,7 78,7

84,2 84,2

5,5 5,5

66

11 11

1,3 1,3

0,9 0,9

Toscana Toscana

77,7 77,7

83,5 83,5

5,8 5,8

79,0 79,0

84,6 84,6

5,5 5,5

22

55

1,3 1,3

Umbria Umbria

77,7 77,7

83,3 83,3

5,6 5,6

79,0 79,0

84,4 84,4

5,4 5,4

33

88

1,2 1,2

1,1 1,1

Marche Marche

78,4 78,4

83,9 83,9

5,5 5,5

79,2 79,2

84,8 84,8

5,6 5,6

11

11

0,8 0,8

0,9 0,9

Lazio Lazio

76,8 76,8

82,5 82,5

5,7 5,7

78,0 78,0

83,5 83,5

5,5 5,5

17 17

20 20

1,3 1,3

1,0 1,0

Abruzzo(b) (b) Abruzzo

77,4 77,4

83,5 83,5

6,1 6,1

78,3 78,3

84,3 84,3

6,0 6,0

10 10

99

0,9 0,9

0,8 0,8 0,8 0,8

84,2 84,2

7,1 7,1

78,5 78,5

84,6 84,6

6,1 6,1

99

44

1,3 1,3

Molise(b) (b) Molise

77,4 77,4

83,5 83,5

6,1 6,1

78,3 78,3

84,3 84,3

6,0 6,0

10 10

99

0,9 0,9

Campania Campania

75,7 75,7

81,1 81,1

5,4 5,4

76,9 76,9

82,7 82,7

5,8 5,8

22 22

22 22

1,2 1,2

0,4 0,4

1,1 1,1

1,5 1,5

Puglia Puglia

77,5 77,5

82,5 82,5

5,1 5,1

78,8 78,8

83,9 83,9

5,1 5,1

44

15 15

1,3 1,3

1,4 1,4

Basilicata Basilicata

77,0 77,0

82,5 82,5

5,5 5,5

77,9 77,9

83,6 83,6

5,7 5,7

20 20

18 18

0,9 0,9

1,1 1,1 1,7 1,7

Calabria Calabria

77,5 77,5

82,3 82,3

4,8 4,8

78,5 78,5

84,0 84,0

5,5 5,5

88

13 13

1,0 1,0

Sicilia Sicilia

76,8 76,8

81,4 81,4

4,6 4,6

78,0 78,0

82,9 82,9

4,8 4,8

16 16

21 21

1,2 1,2

1,5 1,5

Sardegna Sardegna

76,6 76,6

83,1 83,1

6,5 6,5

77,7 77,7

84,5 84,5

6,8 6,8

21 21

66

1,1 1,1

1,5 1,5

Nord-ovest Nord-ovest

76,7 76,7

82,9 82,9

6,2 6,2

78,2 78,2

83,9 83,9

5,8 5,8

1,4 1,4

1,0 1,0

Nord-est Nord-est

77,3 77,3

83,5 83,5

6,2 6,2

78,6 78,6

84,4 84,4

5,8 5,8

1,3 1,3

0,9 0,9

Centro Centro

77,4 77,4

83,1 83,1

5,7 5,7

78,6 78,6

84,1 84,1

5,5 5,5

1,2 1,2

1,0 1,0

Mezzogiorno Mezzogiorno

76,8 76,8

82,0 82,0

5,3 5,3

77,9 77,9

83,4 83,4

5,5 5,5

1,1 1,1

1,4 1,4

Italia Italia

77,0 77,0

82,8 82,8

5,8 5,8

78,3 78,3

83,9 83,9

5,7 5,7

1,3 1,3

1,1 1,1

Fonte:Istat, Istat,Tavole Tavoledidimortalità mortalitàdella dellapopolazione popolazioneresidente residente Fonte: (a)Stime. Stime. (a) (b)I Ivalori valorisono sonorelativi relativiall’insieme all’insiemedidiPiemonte PiemonteeeValle Valled’Aosta d’AostaeedidiAbruzzo AbruzzoeeMolise. Molise. (b)


Fecondità Fecondità in in crescita crescita ma ma ancora ancora inferiore inferiore aa quella quella di di molti molti paesi paesi europei europei UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

IlIlconfronto confrontointernazionale internazionalevede vedel’Italia, l’Italia,con con1,35 1,35figli figliper perdonna, donna, sfavorita sfavorita per per quel quel che che concerne concerne i i livelli livelli didi fecondità, fecondità, ancora ancora sotto sotto lala media media dei dei Paesi Paesi dell’Unione dell’Unione europea europea (1,52 (1,52 figli figli per per nel 2006), 2006), ma ma soprattutto soprattutto molto molto lontani lontani da da quelli quelli didi imimdonna donna nel portanti portanti paesi paesi europei, europei, come come Francia Francia (2,00) (2,00) oo Regno Regno Unito Unito (1,84). (1,84). L’attuale L’attualenumero numeromedio mediodidifigli figliper perdonna donnaèètuttavia tuttaviaalallivello livellopiù più alto alto registrato registrato inin Italia Italia negli negli ultimi ultimi 16 16 anni anni ed ed èè ilil risultato risultato dell’andamento dell’andamento crescente crescente iniziato iniziato dopo dopo ilil 1995, 1995, anno anno inin cui cui lala fecondità feconditàitaliana italianaha hatoccato toccatoililminimo minimostorico, storico,con conun unvalore valoredidi 1,19 1,19 figli figli per per donna. donna. Le Le stime stime per per ilil 2007 2007 mostrano mostrano però però una una leggera leggeraflessione flessioneininquasi quasitutte tutteleleregioni regioniitaliane. italiane.

da da Valle Valle d’Aosta d’Aosta (1,46) (1,46) ee Campania Campania (1,44), (1,44), che che sisiconferma conferma lala piùprolifica prolificadel delMezzogiorno. Mezzogiorno. regione regionepiù fronte opposto opposto valori valori bassi bassi caratterizzano caratterizzano l’Abruzzo l’Abruzzo (1,20), (1,20), Sul Sul fronte lala Basilicata Basilicata (1,18), (1,18), ilil Molise Molise (1,12) (1,12) ee soprattutto soprattutto lala Sardegna Sardegna (1,06), (1,06),che chesisicolloca collocaall’ultimo all’ultimoposto postotra traleleregioni regioniitaliane. italiane. Tasso Tassodidifecondità feconditàtotale totale––Anno Anno2006 2006(a) (a) (numero (numeroindice indiceItalia=100) Italia=100)

2001(a) (a) 2001

2006(b) (b) 2006

1,5 1,5

0,5 0,5

0,0 0,0

IlIl tasso tasso didi fecondità fecondità totale, totale, detto detto anche anche numero numero medio medio didi figli figli per perdonna donnaininetà etàfeconda feconda(15-49 (15-49anni), anni),èèdato datodalla dallasomma sommadei dei quozienti quozienti specifici specifici didi fecondità fecondità calcolati calcolati rapportando, rapportando, per per ogni ogni età età feconda, feconda, ilil numero numero didi nati nati vivi vivi all’ammontare all’ammontare medio medio annuo annuo della dellapopolazione popolazionefemminile. femminile.

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisu sudati datiEurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte: (a)MT MTalal2004, 2004,BE BEalal2002. 2002. (a) (b)Dati Datiprovvisori; provvisori;BE BEalal2004 2004eeES ESalal2005. 2005. (b)

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

La Lafecondità feconditàdelle delledonne donneitaliane, italiane,con con1,35 1,35figli figliciascuna ciascuna(stima (stima alal 2006), 2006), èè sostanzialmente sostanzialmente inin linea linea con con paesi paesi come come ilil PortoPortogallo gallo (1,35), (1,35), lala Spagna Spagna (1,35) (1,35) ee lala Germania Germania (1,32); (1,32); questo questo valore valore colloca colloca ilil nostro nostro Paese Paese alal 15° 15° posto posto della della graduatoria graduatoria europea europea(era (eraalal18° 18°posto postonel nel2001). 2001). Va Va osservato osservato che che nessuno nessuno dei dei paesi paesi europei europei presenta presenta tassi tassi didi fecondità fecondità superiore superiore alal valore valore didi 2,1, 2,1, considerato considerato ilil livello livello didi nascite nascite che che permette permette aa una una popolazione popolazione didi riprodursi riprodursi mantemantenendo nendocostante costantelalapropria propriastruttura strutturademografica. demografica. SiSi rileva rileva inoltre inoltre una una forte forte variabilità variabilità dei dei tassi tassi fra fra paesi: paesi: insieme insieme alla alla Francia Francia (2,00) (2,00) ee all’Irlanda, all’Irlanda, che che sisi collocano collocano sui sui livelli livelli più più alti, alti,troviamo troviamoaltri altriotto ottopaesi paesiche chepresentano presentanovalori valorisuperiori superiorialla alla media media europea; europea; tra tra questi questi vanno vanno ricordati ricordati Svezia, Svezia, Finlandia Finlandia ee Danimarca, Danimarca, paesi paesi che che tradizionalmente tradizionalmente praticano praticano politiche politiche per per ililsostegno sostegnoattivo attivodella dellafamiglia famigliaeedelle delledonne. donne. La La parte parte più più bassa bassa della della graduatoria graduatoria èè occupata occupata dai dai paesi paesi didi nuova nuova adesione, adesione, tra tra i i quali quali spicca spicca lala Bulgaria Bulgaria con con un un tasso tasso didi fecondità feconditàdidiappena appena0,71 0,71figli figliper perdonna. donna.

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Iscritti Iscrittiall’anagrafe all’anagrafeper pernascita nascita (a) (a)Stima. Stima.

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Fonti Fonti

100 statistiche per il Paese

2,0 2,0

1,0 1,0

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

IItradizionali tradizionalidifferenziali differenzialinel neltasso tassodidifecondità fecondità––che chenegli neglianni anni Ottanta Ottanta distinguevano distinguevano dal dal resto resto del del Paese Paese lele regioni regioni del del MezMezzogiorno, zogiorno, con con valori valori superiori superiori alla alla media media nazionale nazionale –– sisi sono sono ormai ormaiinvertiti. invertiti.IlIlMezzogiorno Mezzogiornosisiattesta attestaleggermente leggermentealaldidisotto sotto della della media media nazionale, nazionale, aa fronte fronte del del Nord Nord che che lala supera supera nel nel 2006. 2006. Complessivamente, Complessivamente, negli negli ultimi ultimi anni, anni, lala variabilità variabilità regioregionale nale nei nei tassi tassi didi fecondità fecondità mostra mostra una una marcata marcata tendenza tendenza alla alla riduzione. riduzione. Ciononostante Ciononostante aiai primi primi posti posti della della graduatoria graduatoria troviamo troviamo lele due due province province autonome autonome didi Bolzano Bolzano (1,57) (1,57) ee Trento Trento (1,50), (1,50), seguite seguite

feconditàtotale totalenei neipaesi paesiUe Ue––Anni Anni2001 2001ee2006 2006 Tasso Tassodidifecondità

FFr raa n ncci a i IIrl a rlaan ndd a SSv a veez i FFi zi aa innl a l R Reg annddi egn iaa noo U Un D Daan n iittoo nii m PPa maarrc aee s caa LLu sii BBa as usss seem s ssii mb buur rggo o BBe ell g gio EEs io s tto onni i aa C Cip ip ro ro M Ma all ta AAu ta usst trriia a G G re rec c iia a IIT TAAL LIA LLe IA ettto t PPo o nniia orrto a tog gaa l lo SSp llo paa g gnna U R a U n Rep epu nggh ubbb heeri b llic ri aa ic a aC Cec e G Ge caa errm ma annia ia LLi i ttuua annia R Rom ia om aan SSl n iiaa l oove ve n nia PPo ia ol SSl l oonni l oova i aa va c ccc h hia BBu ia ull g gaar riiaa

Popolazione Tasso di fecondità totale

23

Tassodidifecondità feconditàtotale, totale,per perregione regione––Anni Anni1981-2006 1981-2006(valori (valorieedifferenze differenzepercentuali) percentuali) Tasso

x x Istat, Istat,Iscritti Iscrittiall’anagrafe all’anagrafeper pernascita nascita x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

ANNI ANNI

Differenze%% Differenze 1995-2006 1995-2006

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

1981 1981

1985 1985

1991 1991

1995 1995

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006 (a) (a)

Piemonte Piemonte

1,27 1,27

1,15 1,15

1,12 1,12

1,04 1,04

1,15 1,15

1,20 1,20

1,22 1,22

1,27 1,27

1,26 1,26

1,31 1,31

Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Valle

1,18 1,18

1,16 1,16

1,16 1,16

1,10 1,10

1,22 1,22

1,24 1,24

1,28 1,28

1,33 1,33

1,34 1,34

1,46 1,46

0,37 0,37

Lombardia Lombardia

1,33 1,33

1,21 1,21

1,12 1,12

1,07 1,07

1,22 1,22

1,26 1,26

1,27 1,27

1,35 1,35

1,35 1,35

1,41 1,41

0,34 0,34

Liguria Liguria Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto

1,09 1,09

1,02 1,02

1,01 1,01

0,94 0,94

1,06 1,06

1,10 1,10

1,11 1,11

1,19 1,19

1,18 1,18

1,22 1,22

0,27 0,27

1,60 1,60

1,45 1,45

1,41 1,41

1,34 1,34

1,46 1,46

1,44 1,44

1,46 1,46

1,55 1,55

1,53 1,53

1,53 1,53

0,19 0,19

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

--

--

--

--

--

--

1,52 1,52

1,55 1,55

1,58 1,58

1,57 1,57

Trento Trento

--

--

--

--

--

--

1,40 1,40

1,54 1,54

1,48 1,48

1,50 1,50

0,27 0,27

---

Veneto Veneto

1,38 1,38

1,25 1,25

1,12 1,12

1,08 1,08

1,20 1,20

1,24 1,24

1,25 1,25

1,36 1,36

1,35 1,35

1,39 1,39

0,32 0,32

Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia

1,16 1,16

1,08 1,08

1,02 1,02

0,95 0,95

1,10 1,10

1,12 1,12

1,17 1,17

1,22 1,22

1,24 1,24

1,29 1,29

0,34 0,34

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

1,12 1,12

1,02 1,02

1,01 1,01

0,97 0,97

1,19 1,19

1,24 1,24

1,24 1,24

1,32 1,32

1,33 1,33

1,39 1,39

0,41 0,41

Toscana Toscana

1,25 1,25

1,14 1,14

1,05 1,05

0,99 0,99

1,13 1,13

1,18 1,18

1,16 1,16

1,27 1,27

1,26 1,26

1,29 1,29

0,30 0,30

Umbria Umbria

1,46 1,46

1,31 1,31

1,16 1,16

1,08 1,08

1,17 1,17

1,24 1,24

1,22 1,22

1,31 1,31

1,32 1,32

1,34 1,34

0,25 0,25

Marche Marche

1,45 1,45

1,30 1,30

1,21 1,21

1,11 1,11

1,15 1,15

1,22 1,22

1,22 1,22

1,27 1,27

1,27 1,27

1,31 1,31

0,20 0,20

Lazio Lazio

1,49 1,49

1,34 1,34

1,23 1,23

1,12 1,12

1,18 1,18

1,20 1,20

1,26 1,26

1,30 1,30

1,27 1,27

1,33 1,33

0,22 0,22

Abruzzo Abruzzo

1,72 1,72

1,55 1,55

1,35 1,35

1,19 1,19

1,17 1,17

1,14 1,14

1,18 1,18

1,19 1,19

1,20 1,20

1,20 1,20

0,02 0,02

Molise Molise

1,81 1,81

1,61 1,61

1,41 1,41

1,22 1,22

1,12 1,12

1,14 1,14

1,15 1,15

1,13 1,13

1,14 1,14

1,12 1,12

-0,10 -0,10

Campania Campania

2,23 2,23

2,02 2,02

1,81 1,81

1,52 1,52

1,49 1,49

1,47 1,47

1,47 1,47

1,47 1,47

1,43 1,43

1,44 1,44

-0,08 -0,08 -0,12 -0,12

Puglia Puglia

2,12 2,12

1,78 1,78

1,60 1,60

1,38 1,38

1,34 1,34

1,30 1,30

1,29 1,29

1,33 1,33

1,28 1,28

1,26 1,26

Basilicata Basilicata

2,02 2,02

1,77 1,77

1,56 1,56

1,32 1,32

1,22 1,22

1,24 1,24

1,20 1,20

1,22 1,22

1,15 1,15

1,18 1,18

Calabria Calabria

2,16 2,16

1,93 1,93

1,67 1,67

1,40 1,40

1,24 1,24

1,23 1,23

1,26 1,26

1,26 1,26

1,24 1,24

1,26 1,26

-0,13 -0,13

Sicilia Sicilia

2,04 2,04

1,94 1,94

1,78 1,78

1,49 1,49

1,40 1,40

1,40 1,40

1,42 1,42

1,42 1,42

1,41 1,41

1,40 1,40

-0,08 -0,08

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007

Sardegna Sardegna

1,87 1,87

1,57 1,57

1,29 1,29

1,06 1,06

1,04 1,04

1,02 1,02

1,06 1,06

1,03 1,03

1,05 1,05

1,06 1,06

0,00 0,00

Nord Nord

1,28 1,28

1,17 1,17

1,10 1,10

1,05 1,05

1,20 1,20

1,23 1,23

1,25 1,25

1,33 1,33

1,32 1,32

1,38 1,38

0,33 0,33

Siti Sitiinternet internet x x http://demo.istat.it http://demo.istat.it x x http://www.istat.it http://www.istat.it x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Centro Centro

1,41 1,41

1,27 1,27

1,17 1,17

1,07 1,07

1,16 1,16

1,20 1,20

1,22 1,22

1,29 1,29

1,27 1,27

1,32 1,32

0,24 0,24

Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

2,08 2,08 1,60 1,60

1,87 1,87 1,45 1,45

1,66 1,66 1,33 1,33

1,41 1,41 1,19 1,19

1,35 1,35 1,25 1,25

1,33 1,33 1,27 1,27

1,34 1,34 1,29 1,29

1,35 1,35 1,33 1,33

1,32 1,32 1,32 1,32

1,33 1,33 1,35 1,35

-0,08 -0,08 0,16 0,16

Altre Altreinformazioni informazioni

Fonte:Istat, Istat,Iscritti Iscrittiall’anagrafe all’anagrafeper pernascita nascita Fonte: (a)Stima. Stima. (a)

-0,13 -0,13


SiSiriducono riduconoi imatrimoni matrimoni ma macrescono cresconoquelli quellicon conrito ritocivile civile UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

Soltanto SoltantoininSlovenia Sloveniae eininLussemburgo Lussemburgocicisisisposa sposameno menoche cheinin Italia. Italia.Nel Nelnostro nostroPaese Paeseil iltasso tassodidinuzialità nuzialitànel nel2006 2006è èstato statodidi 4,14,1matrimoni matrimoniogni ogni1.000 1.000abitanti, abitanti,contro controuna unamedia mediaeuropea europeadidi 4,9. 4,9.Inoltre, Inoltre,tratrail il2001 2001e eil il2006 2006il ilnumero numerocomplessivo complessivodidimamatrimoni trimonihahasubito subitouna unasignificativa significativacontrazione contrazione(-7,8 (-7,8per percento), cento), attestandosi attestandosiintorno intornoaiai243 243mila milal’anno. l’anno.Considerando, Considerando,invece, invece,i i soli solimatrimoni matrimonicelebrati celebraticon conrito ritocivile civilel’andamento l’andamentoè èdidisegno segno opposto oppostoe esi siregistra registraununaumento aumentopari pariquasi quasialal1414per percento. cento.LeLe stime stimesulsul2007 2007confermano confermanolalatendenza tendenzaalla allariduzione. riduzione.

LaLacrescita crescitadel delnumero numerodidimatrimoni matrimonicivili civilieedella dellaloro loroincidenza incidenza sul sultotale totaledei deimatrimoni matrimoninon nonèèuniforme uniformesul sulterritorio. territorio. Nel Nel MezMezzogiorno zogiornol’incidenza l’incidenzaèèancora ancorapiù piùbassa bassache chenel nelresto restodell’Italia, dell’Italia, anche ancheseseininaumento aumentorispetto rispettoalal2001. 2001.Spetta Spettaancora ancoraaaBolzano Bolzano primoposto postodella dellagraduatoria, graduatoria,con conilil58,2 58,2per percento, cento, aa fronte fronte il ilprimo unamedia medianazionale nazionaledidimatrimoni matrimonicivili civilidel del32,8 32,8per percento; cento;lele didiuna incidenze incidenzepiù piùbasse bassesisirilevano rilevanoinvece invece inin Basilicata Basilicata (11,6 (11,6 per per cento) cento)eeininCalabria Calabria(13,2 (13,2per percento). cento). Quoziente Quozientedidinuzialità nuzialità––Anno Anno2006 2006(a) (a) (numero (numeroindice indiceItalia=100) Italia=100)

Il Ilquoziente quoziente(o(otasso) tasso)generico genericodidinuzialità nuzialitàè ècostruito costruitocome come rapporto rapportotratrail ilnumero numerodidimatrimoni matrimonicelebrati celebratinell'anno nell'annodidirifeririferimento mentoe el'ammontare l'ammontaremedio mediodella dellapopolazione popolazioneresidente residentedello dello stesso stessoanno. anno.Per Perdepurare depurareil ilquoziente quozientedall’effetto dall’effettodella delladiversa diversa composizione composizionedelle dellepopolazioni popolazioniinteressate, interessate,generalmente generalmentesisi costruiscono costruisconoquozienti quozientispecifici specificiper persesso, sesso,per perparticolari particolariclassi classi di dietà, età,ecc. ecc.I dati I datiregionali regionaliededeuropei europeirelativi relativialal2006 2006vanno vanno considerati consideratiancora ancoraprovvisori. provvisori.

Popolazione Quoziente di nuzialità

24

2001

2006 2006 (a) (a)

66

Ue27 Ue2 44

C Cip ip ro R Ro ro om ma ann D iiaa Da ann ii m ma arr c ca LLe a ettt too n niia a LLi i ttuu aan nia M al ta Po lo ni a Fi nl an R di eg a no Un ito G re ci a R Es ep to ub ni bl a ic a C ec a Sv ez ia Irl an Sl da ov ac ch ia Sp ag na G er m a Po nia rto ga llo Au st U r ia ng hee PPaa rr ii aa ee ss ii BB aass ssi FFrra i a nn cci a BBu i a ull g gaar riiaa BBee ll ggio io IIT LLuus TAAL s sse LIIAA em m bbuur rggo SSll o o ovve e nni iaa

Fonte: Elaborazioni Elaborazioni su su dati dati Eurostat, Eurostat, Database New Cronos Fonte: (a)Dati Dati provvisori. provvisori. (a)

Quoziente di di nuzialità nuzialità per per regione – Anni 2001 e 2006 (valori per 1.000 abitanti ee differenze Quoziente differenze percentuali) percentuali) 2001 2001 REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

Matrimoni Matrimoni per 1.000 1.000 per abitanti abitanti

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,I matrimoni I matrimonicelebrati celebratiininItalia Italia x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

2006 (a) % di matrimoni civili

16 16

Differenze Differenze2001-2006 2001-2006

% % di di matrimoni matrimoni civili civili(b) (b) 99

Matrimoni Matrimoni per per1.000 1.000 abitanti abitanti

3,4 3,4

39,6

3,9

48,2 48,2

12 12

55

0,5 0,5

8,6 8,6

31,8

3,6

41,3 41,3

18 18

10 10

-0,6 -0,6

9,5 9,5

Liguria Liguria Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto

4,1 4,1

40,0

4,0

49,0 49,0

10 10

44

-0,1 -0,1

9,0 9,0

4,1 4,1

45,1

3,5

50,4 50,4

19 19

22

-0,6 -0,6

5,4 5,4

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

4,1 4,1

54,1

3,4

58,2 58,2

22 22

11

-0,7 -0,7

4,1 4,1

Trento Trento

4,1 4,1

36,3

3,6

42,6 42,6

17 17

88

-0,5 -0,5

6,3 6,3

Veneto Veneto

4,5 4,5

30,6

3,9

41,2 41,2

13 13

11 11

-0,6 -0,6

10,5 10,5

33

-0,5 -0,5

%% didimatrimoni matrimoni civili civili

4,2 4,2

3,4

42,2 42,2

Matrimoni Matrimoni per per 1.000 1.000 abitanti abitanti

4,2 4,2

45,8

3,7

Posto Posto in in graduatoria graduatoria 2006 2006

% % di matrimoni matrimoni civili civili (b) (b)

Lombardia Lombardia

4,3 4,3

33,8

Matrimoni per 1.000 abitanti

Piemonte Piemonte d'Aoste Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste Valle

Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia

Fonte: Fonte:Istat, Istat,I matrimoni I matrimonicelebrati celebratiininItalia Italia (a)(a)Dati Datiprovvisori. provvisori.

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

15,1 15,1

00

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

InIngenere generel’incidenza l’incidenzadeideimatrimoni matrimoniè èpiù piùalta) alta)nelle nelleregioni regionidel del Mezzogiorno Mezzogiorno(4,7 (4,7matrimoni matrimoniper per1.000 1.000abitanti abitanticontro controuna unamemediadianazionale nazionaledidi4,1, 4,1,mentre mentrei valori i valoripiù piùbassi bassisisiregistrano registranonel nel Nord-est Nord-est(3,6 (3,6matrimoni matrimoniper per1.000 1.000abitanti). abitanti). PiùPiùin indettaglio, dettaglio,alalprimo primoposto postodella dellagraduatoria graduatorianazionale nazionalesisi colloca collocalalaCampania, Campania,con conununtasso tassodidinuzialità nuzialitàdidi5,4 5,4matrimoni matrimoni ogni ogni1.000 1.000abitanti, abitanti,seguita seguitadalla dallaSicilia, Sicilia,con con4,7. 4,7.Sul Sulversante versante opposto, opposto,nella nellaprovincia provinciadidiBolzano Bolzanoe eininFriuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giuliail il tasso tassodi dinuzialità nuzialitàè èil più il piùbasso, basso,con conununvalore valoredidi3,4 3,4per per1.000. 1.000. Il Friuli-Venezia Il Friuli-VeneziaGiulia Giuliaè èanche anchelalaregione regionedove dovelaladiminuzione diminuzione deldelquoziente quozientedidinuzialità nuzialitàè èpiù piùrilevante rilevantee eammonta ammontaa acirca circaunun punto puntopercentuale. percentuale.AdAdeccezione eccezionedel delMolise, Molise,inintutte tutteleleregioni regioni italiane italianecomunque comunquel’incidenza l’incidenzadei deimatrimoni matrimonisulla sullapopolazione popolazione risulta risultain inriduzione riduzionetratrail 2001 il 2001e eil il2006. 2006.

88

22

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

L’Italia L’Italiapresenta presentauno unodeideipiùpiùbassi bassitassi tassididinuzialità nuzialitàininEuropa. Europa. Anche Anchemolti moltialtri altripaesi paesidell’Ue15, dell’Ue15,come comeBelgio, Belgio,Francia Franciae ePaesi Paesi Bassi, Bassi,si sicollocano collocanosusuvalori valoriprossimi prossimia aquelli quellidel delnostro. nostro.I valori I valori europei europeipiùpiùelevati elevatisi siregistrano registranoininprevalenza prevalenzanei neipaesi paesididinuonuovavaadesione, adesione,con conqualche qualcheeccezione eccezionesignificativa significativarappresentarappresentatatadadaDanimarca Danimarca(6,7 (6,7per percento), cento),Regno RegnoUnito Unito(5,3 (5,3per percento) cento)ee Grecia Grecia(5,2 (5,2per percento). cento). Tra Trail 2001 il 2001e eil 2006 il 2006l’Italia, l’Italia,come comemolti moltialtri altripaesi, paesi,fafaregistrare registrare una unadinamica dinamicadecrescente decrescentedel deltasso tassodidinuzialità nuzialità(mezzo (mezzopunto punto percentuale); percentuale);decisamente decisamentepiù piùaccentuata accentuatalalariduzione riduzionea aCipro Cipro (8,3 (8,3punti puntipercentuali), percentuali),ininPortogallo Portogallo(1,2 (1,2punti puntipercentuali) percentuali)eeinin Svezia Svezia(1(1punto puntopercentuale). percentuale).È Ènelle nelletretrerepubbliche repubblichebaltiche baltiche che chel’indice l’indicecresce crescedidipiù, più,con conincrementi incrementisuperiori superiorialalpunto punto percentuale percentualeininEstonia Estoniae eLituania Lituaniae edidi2,5 2,5punti puntiininLettonia. Lettonia.

Quoziente Quoziente di di nuzialità nuzialità nei nei paesi Ue – Anni 2001 e 2006

8,4 8,4

50,2 50,2

21 21

-0,9 -0,9

4,5 4,5

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

3,8 3,8

37,3

3,5

47,0 47,0

20 20

66

-0,4 -0,4

9,7 9,7

Toscana Toscana

4,5 4,5

37,0

4,0

46,2 46,2

99

77

-0,4 -0,4

9,2 9,2

Umbria Umbria

4,5 4,5

26,3

4,3

32,3 32,3

66

13 13

-0,2 -0,2

6,0 6,0

Marche Marche

4,3 4,3

24,2

3,8

29,9 29,9

15 15

15 15

-0,5 -0,5

5,7 5,7

Lazio Lazio

4,4 4,4

32,5

4,2

36,5 36,5

77

12 12

-0,2 -0,2

4,0 4,0

Abruzzo Abruzzo

4,3 4,3

19,6

3,9

24,2 24,2

14 14

16 16

-0,4 -0,4

4,6 4,6

Molise Molise

3,8 3,8

11,1

4,0

20,6 20,6

11 11

18 18

0,1 0,1

9,5 9,5

Campania Campania

5,9 5,9

18,7

5,4

20,1 20,1

11

19 19

-0,5 -0,5

1,4 1,4

Puglia Puglia

5,4 5,4

12,2

4,6

16,1 16,1

44

20 20

-0,8 -0,8

3,8 3,8

Basilicata Basilicata

4,9 4,9

9,1

4,4

11,6 11,6

55

22 22

-0,4 -0,4

2,6 2,6

Calabria Calabria

4,8 4,8

11,3

4,6

13,2 13,2

33

21 21

Sicilia Sicilia

5,3 5,3

19,9

4,7

20,7 20,7

22

17 17

-0,6 -0,6

0,8 0,8

Sardegna Sardegna

4,6 4,6

29,5

4,2

31,3 31,3

88

14 14

-0,5 -0,5

1,8 1,8

Nord-ovest Nord-ovest

4,2 4,2

33,3

Nord-est Nord-est

4,2 4,2

35,9

3,6

44,9 44,9

-0,5 -0,5

9,1 9,1

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007

Centro Centro

4,4 4,4

32,4

4,1

38,3 38,3

-0,3 -0,3

5,9 5,9

Centro-Nord Centro-Nord

4,3 4,3

33,7

3,8

41,8 41,8

-0,5 -0,5

8,1 8,1

Mezzogiorno Mezzogiorno

5,3 5,3

17,5

4,7

19,6 19,6

-0,5 -0,5

2,1 2,1

Siti Sitiinternet internet x x http://demo.istat.it http://demo.istat.it x x http://www.istat.it http://www.istat.it x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Italia Italia

4,6 4,6

27,1

4,1

32,8 32,8

-0,5 -0,5

5,8 5,8

Altre Altreinformazioni informazioni

Fonte:Istat, Istat, II matrimoni matrimoni celebrati celebrati in in Italia Fonte: (a)Dati Datiprovvisori. provvisori. (a) (b)Dati Datialal 2005. 2005. (b)

3,7

42,5 42,5

-0,1 -0,1

-0,5 -0,5

2,0 2,0

9,2 9,2


Si Si divorzia divorzia di di meno meno che che nel nel resto resto d’Europa, d’Europa, ma ma ilil fenomeno fenomeno èè in in crescita crescita

Separazioni Separazionieedivorzi divorziper per10.000 10.000abitanti abitanti––Anno Anno2005 2005 (numero (numeroindice indiceItalia=100) Italia=100) SEPARAZIONI SEPARAZIONI

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

Ue27 Ue27

1,5 1,5

1,0 1,0

0,5 0,5

0,0 0,0

DIVORZI DIVORZI

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisu sudati datiEurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte: (a)Malta: Malta:ililfenomeno fenomenonon nonesiste esisteininquanto quantoilildivorzio divorzionon nonèèprevisto previstodalla dallalegislazione legislazionedel delPaese. Paese. (a)

Separazionieedivorzi divorziper perregione regione––Anni Anni2001 2001ee2005 2005(valori (valoriper per10.000 10.000abitanti abitantieedifferenze differenzepercentuali) percentuali) Separazioni Separazioniper per10.000 10.000abitanti abitanti Separazioni

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

2005 2005

2,0 2,0

II tassi tassi generici generici didi separazione separazione ee divorzio divorzio sono sono costruiti costruiti come come rapporto rapportotra traililnumero numerodidiseparazioni separazionieedivorzi divorziconcessi concessinell'annell'anno no didi riferimento riferimento ee l’ammontare l’ammontare medio medio della della popolazione popolazione resiresidente dentedello dellostesso stessoanno. anno.

InIn Italia Italia lele separazioni separazioni concesse, concesse, primo primopasso passoper per arrivare arrivare alla alla sospensione sospensione degli degli effetti effetti civili civili del del matrimonio, matrimonio, sono sono inin numero numero più piùelevato elevatorispetto rispetto aiaidivorzi divorzi(14,0 (14,0 contro contro8,0 8,0ogni ogni10.000 10.000abiabitanti), tanti), anche anche come come probabile probabile effetto effetto stabilizzante stabilizzante della della condicondizione zione didi separazione separazione dei dei coniugi. coniugi. Questa Questa differenza differenza èè inin auaumento: mento:sisipassa passadai dai4,4 4,4punti puntidel del1995 1995agli aglioltre oltre66del del2005. 2005. Tanto Tantoper perleleseparazioni separazioniquanto quantoper peri idivorzi divorzil’incidenza l’incidenzaminore minore sisi rileva rileva nelle nelle regioni regioni del del Mezzogiorno Mezzogiorno (10,3 (10,3 ee 3,7 3,7 ogni ogni 10.000 10.000 abitanti, abitanti, rispettivamente) rispettivamente) ee inin particolare particolare inin Calabria Calabria per per lele separazioni separazioni(7,3) (7,3)eeininBasilicata Basilicataper peri idivorzi divorzi(3,0). (3,0). Sul Sul fronte fronte opposto opposto èè invece invece inin Liguria Liguria che che sisi registrano registrano lele inciincidenze denzepiù piùelevate, elevate,sia siaper perleleseparazioni separazioni sia siaper peri idivorzi: divorzi:20,3 20,3 separazioni separazioni ogni ogni 10.000 10.000 abitanti abitanti ee 14,7 14,7 divorzi divorzi ogni ogni 10.000 10.000 abitanti, abitanti,rispettivamente. rispettivamente.AlAlsecondo secondoposto postosisicollocano collocanoililLazio, Lazio, per per lele separazioni separazioni (19,6 (19,6 ogni ogni 10.000 10.000 abitanti), abitanti), ee lala Valle Valle d’Aosta, d’Aosta,per peri idivorzi divorzi(13,4 (13,4ogni ogni10.000 10.000abitanti). abitanti). Rispetto Rispetto alal 2001, 2001, mentre mentre sono sono otto otto lele regioni regioni nella nella quale quale sisi registra registra una una diminuzione diminuzione relativa relativa delle delle separazioni separazioni (il(il decredecremento mento più più elevato elevato èè inin Valle Valle d’Aosta d’Aosta ee Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia), Giulia), per per i i divorzi divorzi tutte tutte lele regioni, regioni, aa eccezione eccezionedella della Lombardia, Lombardia, prepresentano sentanosegni segnipositivi. positivi.SiSiva vainfatti infattidai dai4,9 4,9punti puntidella dellaLiguria Liguriaaiai pochi pochipunti puntidecimali decimalidella dellaSardegna. Sardegna.

2001 2001

2,5 2,5

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

La Larilevanza rilevanzadei deidivorzi divorzièèsicuramente sicuramenteun unfenomeno fenomenoinincrescita: crescita: tra tra ilil 2001 2001 ee ilil 2005 2005 nell’Unione nell’Unione europea, europea, l’incremento l’incremento del del loro loro numero numeroassoluto assolutoèèstato statodell’11,1 dell’11,1per percento, cento,come comesintesi sintesiperò però didi aumenti aumenti fortemente fortemente differenziati. differenziati. SiSi va va infatti infatti dall’85,5 dall’85,5 per per cento centod’incremento d’incrementodella dellaSpagna, Spagna,alal49,2 49,2per percento centodella dellaPoloPolonia niafino finoalal21,5 21,5per percento centodella dellaFrancia. Francia. Pochi Pochi sono sono invece invece i i paesi paesi dove dove ilil fenomeno fenomeno fafa registrare registrare una una tendenza tendenza alla alla diminuzione; diminuzione; tra tra questi questi i i Paesi Paesi Bassi Bassi (-14,0 (-14,0 per per cento), cento),l’Austria l’Austria(-5,5) (-5,5)eelalaSvezia Svezia(-4,9). (-4,9).

3,5 3,5

3,0 3,0

esclusione didi Malta, Malta, dove dove ilil divorzio divorzio non non èè previsto previsto dalla dalla AA esclusione l’Italia èè ilil Paese Paese europeo europeo con con lala minore minore inciincilegislazione, legislazione, l’Italia denza denza didi divorzi divorzi (8,0 (8,0 ogni ogni 10.000 10.000 abitanti). abitanti). InIn termini termini assoluti assoluti ilil numero numero didi separazioni separazioni èè però però aumentato aumentato inin dieci dieci anni anni del del 57,3 57,3 per per cento, cento, mentre mentre per per i i divorzi divorzi l’incremento l’incremento èè stato stato del del 74,0 74,0 per per cento. cento. Solo Solo nel nel più più recente recente periodo, periodo, tra tra ilil 2001 2001 ee ilil 2005, 2005, l’incremento l’incremento dei dei divorzi divorzi èè stato stato inin Italia Italia del del 17,4 17,4 per per cento; cento; seppure seppure significativa, significativa, tale tale crescita crescita non non sposta sposta lala posiposizione zione relativa relativa del del nostro nostro Paese Paese che che rimane rimane all’ultimo all’ultimo posto posto tra traquelli quellieuropei. europei.

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Divorzi Divorziper per1.000 1.000abitanti abitantinei neipaesi paesiUe Ue(a) (a)––Anni Anni2001 2001ee2005 2005

LLi ittuua annia ia R E Rep epu Ess tto on ubbb b llic nii aa ic a aC Cec ec a a BBe ell g D Daan giioo niim ma R Reeg arr cca gnno a oU Unn i ittoo FFi innlla annd dii a AAu a uss t trria LLe ia ettto to n niia G a Ge errm ma annia U Unng ia ghhe erri a ia SSv LLu v eez uss s ziia e sem a mb PPa buurrg aee s goo sii B Baas ss FFr sii raa n nc PPo cii aa orrto tog SSl gaa llo l oova llo va c ccc h hiia a C Cip ip ro r R Room o ma ann i a BBu ia ull g gaar r iia PPo a oll o onni i aa SSl loove ve n niia a G Gre rec c iiaa SSp paa g gnna a IIrl rlaan ndd a IIT a TAAL LIIA A

Popolazione Tassi di separazione e divorzio

25

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Separazioni Separazionieedivorzi divorziininItalia Italia

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Separazioni Separazionieedivorzi divorziininItalia Italia x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007 Siti Sitiinternet internet x x http://demo.istat.it http://demo.istat.it x x http://www.istat.it http://www.istat.it x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Divorziper per10.000 10.000abitanti abitanti Divorzi

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

2001 2001

2005 2005

Differenze Differenze 2001-2005 2001-2005

Postoinin Posto graduatoriaalal graduatoria 2005 2005

2001 2001

2005 2005

Differenze Differenze 2001-2005 2001-2005

Postoinin Posto graduatoriaalal graduatoria 2005 2005

Piemonte Piemonte Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Valle Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

18,9 18,9 20,4 20,4 15,4 15,4 20,8 20,8 14,5 14,5 13,9 13,9 15,1 15,1 11,2 11,2 18,6 18,6 16,0 16,0 16,1 16,1 13,2 13,2 11,9 11,9 18,2 18,2 9,9 9,9 8,2 8,2 9,1 9,1 8,6 8,6 5,3 5,3 5,2 5,2 9,0 9,0 10,2 10,2 17,0 17,0 14,1 14,1 16,3 16,3 16,0 16,0 8,6 8,6 13,3 13,3

18,4 18,4 18,2 18,2 15,3 15,3 20,3 20,3 15,9 15,9 17,1 17,1 14,7 14,7 13,0 13,0 16,4 16,4 14,6 14,6 15,6 15,6 13,2 13,2 13,3 13,3 19,6 19,6 13,5 13,5 9,9 9,9 9,8 9,8 9,6 9,6 7,6 7,6 7,3 7,3 11,9 11,9 11,5 11,5 16,7 16,7 14,3 14,3 17,0 17,0 16,1 16,1 10,3 10,3 14,0 14,0

-0,6 -0,6 -2,2 -2,2 -0,1 -0,1 -0,4 -0,4 1,4 1,4 3,2 3,2 -0,4 -0,4 1,8 1,8 -2,2 -2,2 -1,4 -1,4 -0,5 -0,5 0,0 0,0 1,4 1,4 1,4 1,4 3,6 3,6 1,7 1,7 0,6 0,6 0,9 0,9 2,2 2,2 2,0 2,0 2,9 2,9 1,4 1,4 -0,3 -0,3 0,1 0,1 0,7 0,7 0,1 0,1 1,7 1,7 0,7 0,7

33 44 99 11 77 55 10 10 15 15 66 11 11 88 14 14 13 13 22 12 12 18 18 19 19 20 20 21 21 22 22 16 16 17 17

11,3 11,3 10,7 10,7 9,7 9,7 9,8 9,8 7,9 7,9 8,0 8,0 7,9 7,9 5,6 5,6 10,7 10,7 8,8 8,8 8,4 8,4 6,5 6,5 5,6 5,6 9,8 9,8 4,8 4,8 3,3 3,3 3,4 3,4 3,5 3,5 2,4 2,4 2,6 2,6 4,1 4,1 5,3 5,3 10,2 10,2 7,6 7,6 8,5 8,5 8,9 8,9 3,7 3,7 7,0 7,0

12,0 12,0 13,4 13,4 9,6 9,6 14,7 14,7 9,4 9,4 9,8 9,8 9,1 9,1 8,6 8,6 11,4 11,4 9,7 9,7 9,2 9,2 7,1 7,1 8,3 8,3 10,0 10,0 7,0 7,0 4,1 4,1 4,3 4,3 4,1 4,1 3,0 3,0 3,6 3,6 4,7 4,7 5,3 5,3 10,9 10,9 9,4 9,4 9,3 9,3 10,0 10,0 4,5 4,5 8,0 8,0

0,7 0,7 2,6 2,6 0,0 0,0 4,9 4,9 1,5 1,5 1,7 1,7 1,2 1,2 3,0 3,0 0,7 0,7 0,9 0,9 0,8 0,8 0,6 0,6 2,7 2,7 0,2 0,2 2,2 2,2 0,7 0,7 1,0 1,0 0,7 0,7 0,6 0,6 1,0 1,0 0,7 0,7 0,0 0,0 0,7 0,7 1,8 1,8 0,8 0,8 1,0 1,0 0,8 0,8 1,0 1,0

33 22 88 11 99 66 11 11 12 12 44 77 10 10 14 14 13 13 55 15 15 20 20 18 18 19 19 22 22 21 21 17 17 16 16

Fonte:Istat, Istat,Separazioni Separazionieedivorzi divorziininItalia Italia Fonte:


Saldi Saldidall’estero dall’esterocostanti costantieepositivi; positivi; continua continuaililflusso flussodal dalsud sudalalnord nord UNO UNO UNOSGUARDO SGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Come Come Comegià già giàda da dadiversi diversi diversianni, anni, anni,l’incremento l’incremento l’incrementodemografico demografico demograficodel del delnostro nostro nostro garantito garantitoda da daun un unsaldo saldo saldomigratorio migratorio migratoriocon con conl’estero l’estero l’esteropositivo. positivo. positivo. Paese Paese Paeseèèègarantito 2006 2006ilililsaldo saldo saldocon con conl’estero l’estero l’esteroèèèstato stato statodidi dioltre oltre oltre222 222 222mila mila milaunità unità unitàeee Nel Nel Nel2006 pari pari pariquindi quindi quindiaaa3,8 3,8 3,8persone persone personeogni ogni ogni1.000 1.000 1.000abitanti. abitanti. abitanti.Rispetto Rispetto Rispettoalal al2005, 2005, 2005, inin intermini termini terminisia sia siarelativi relativi relativisia sia siaassoluti, assoluti, assoluti,ilililfenomeno fenomeno fenomenoha ha hasubito subito subitouna una una leggera leggera leggeracontrazione. contrazione. contrazione.Nel Nel Nelconfronto confronto confrontoeuropeo, europeo, europeo,anche anche anchesese sei iidati dati dati nazionali nazionali nazionalinon non nonsono sono sonoperfettamente perfettamente perfettamenteconfrontabili confrontabili confrontabilicon con conquelli quelli quelliutilizutilizutilizzati zati zatida da daEurostat Eurostat Eurostat(vedi (vedi (vedidefinizioni), definizioni), definizioni),ilililnostro nostro nostroPaese Paese Paesesisisicolloca colloca collocaalal al sesto sesto sestoposto posto postodella della dellagraduatoria graduatoria graduatoriadell‘Ue. dell‘Ue. dell‘Ue.

26

Tasso Tasso Tassomigratorio migratorio migratoriototale totale totaleper per perregione regione regione–––Anno Anno Anno2006 2006 2006 (numero (numero (numeroindice indice indiceItalia=100) Italia=100) Italia=100)

2005 2005 2005

16 16 16 14 14 14 12 12 12 10 10 10 888 666

Ue Ue Ue27 27 27

444 222 000

Fonte: Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazioni Elaborazionisusu sudati dati datiEurostat, Eurostat, Eurostat,Database Database DatabaseNew New NewCronos Cronos Cronos

Tasso Tasso Tassomigratorio migratorio migratoriointerno, interno, interno,estero estero esteroeeetotale totale totaleper per perregione regione regione–––Anni Anni Anni2002 2002 2002eee2006 2006 2006(valori (valori (valoriper per per1.000 1.000 1.000abitanti abitanti abitantieeedifferenze differenze differenzepercentuali) percentuali) percentuali) Tasso migratorio interno (a)(a) Tasso Tasso migratorio migratorio interno interno (a) REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Secondo Secondo Secondolele lemetodologie metodologie metodologiedidi dicalcolo calcolo calcoloadottate adottate adottateinin insede sede sedeeuropea europea europeaililil tasso tasso tassomigratorio migratorio migratoriototale totale totaledell’Italia dell’Italia dell’Italianel nel nel2005 2005 2005èèèdidi di5,2 5,2 5,2persone persone personeogni ogni ogni 1.000 1.000 1.000abitanti abitanti abitantieeequindi quindi quindi1,6 1,6 1,6punti punti puntisuperiore superiore superiorealla alla allamedia media mediaeuropea europea europea (3,6). (3,6). (3,6).I IItre tre trepaesi paesi paesidove dove doveilililfenomeno fenomeno fenomenorisulta risulta risultapiù più piùrilevante rilevante rilevantesono sono sono Cipro Cipro Cipro(19,0), (19,0), (19,0),Irlanda Irlanda Irlanda(15,9) (15,9) (15,9)eeeSpagna Spagna Spagna(14,8). (14,8). (14,8).Quest’ultimo Quest’ultimo Quest’ultimoPaePaePaesese seèèèinin inassoluto assoluto assolutolala lameta meta metapiù più piùattrattiva: attrattiva: attrattiva:ilililsaldo saldo saldomigratorio migratorio migratoriosisisi aggira aggira aggiraintorno intorno intornoalle alle alle641 641 641mila mila milaunità. unità. unità. Presentano Presentano Presentanotassi tassi tassiinferiori inferiori inferiorialla alla allamedia media mediaeuropea europea europeamolti molti moltidei dei deipiù più piùimimimportanti portanti portantipaesi paesi paesieuropei, europei, europei,quali quali qualilala laFrancia Francia Francia(3,3), (3,3), (3,3),ilililRegno Regno RegnoUnito Unito Unito (3,2) (3,2) (3,2)eeelala laGermania Germania Germania(1,0) (1,0) (1,0)dove, dove, dove,inin inparticolare, particolare, particolare,sisisirileva rileva rilevaun un unforte forte forte calo calo calorispetto rispetto rispettoalal al2002 2002 2002(-1,7 (-1,7 (-1,7punti). punti). punti).

100 statistiche per il Paese

2002 2002 2002

18 18 18

-4-4 -4

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIANEL NEL NELCONTESTO CONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO EUROPEO

Nel Nel Nelcorso corso corsodel del del2006 2006 2006i iitrasferimenti trasferimenti trasferimentididi diresidenza residenza residenzainterni interni internihanno hanno hanno coinvolto coinvolto coinvoltocirca circa circa111milione milione milioneeeemezzo mezzo mezzodidi dipersone persone personee,e, e,secondo secondo secondoun un un modello modello modellomigratorio migratorio migratorioormai ormai ormaiconsolidato, consolidato, consolidato,sono sono sonocaratterizzati caratterizzati caratterizzatida da da uno uno unospostamento spostamento spostamentodidi dipopolazione popolazione popolazionedalle dalle dalleregioni regioni regionidel del delMezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno (eccettuato (eccettuato (eccettuatol’Abruzzo) l’Abruzzo) l’Abruzzo)aaaquelle quelle quelledel del delNord Nord Nordeeedel del delCentro; Centro; Centro;ilililCentroCentroCentroNord Nord Nordpresenta presenta presentainfatti infatti infattiun un untasso tasso tassomigratorio migratorio migratoriointerno interno internopari pari pariaaa1,9 1,9 1,9 contro contro controililil-2,4 -2,4 -2,4del del delMezzogiorno. Mezzogiorno. Mezzogiorno.I IIvalori valori valoriregionali regionali regionalioscillano oscillano oscillanotra tra traililil -4,4 -4,4 -4,4per per per1.000 1.000 1.000della della dellaCampania Campania Campaniaeeeililil4,6 4,6 4,6per per per1.000 1.000 1.000dell’Emiliadell’Emiliadell’EmiliaRomagna. Romagna. Romagna. Per Per Perciò ciò ciòche che cheriguarda riguarda riguardai iflussi i flussi flussicon con conl’estero l’estero l’esteroilililtasso tasso tassoèèècresciuto, cresciuto, cresciuto,aaa livello livello livellonazionale, nazionale, nazionale,didi di0,7 0,7 0,7punti punti puntitra tra traililil2002 2002 2002eeeililil2006. 2006. 2006.Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord eeeMezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiornopresentano presentano presentanoambedue ambedue ambeduetassi tassi tassipositivi, positivi, positivi,ma ma maililildiffediffedifferenziale renziale renzialetra tra traqueste queste questedue due duegrandi grandi grandiaree aree areeèèèdecisamente decisamente decisamentepiù più piùaccenaccenaccen-

20 20 20

-2-2 -2

IlIlIltasso tasso tassomigratorio, migratorio, migratorio,distinto distinto distintoinin ininterno, interno, interno,estero estero esteroeeetotale, totale, totale,èèèilililrapraprapporto porto portotra tra trailililsaldo saldo saldomigratorio migratorio migratorio(interno, (interno, (interno,estero estero esteroooototale) totale) totale)registrato registrato registrato nell’anno nell’anno nell’annoeeelala lapopolazione popolazione popolazionemedia, media, media,moltiplicato moltiplicato moltiplicatoper per per1.000. 1.000. 1.000.IlIlIl saldo saldo saldomigratorio migratorio migratoriototale totale totaleèèèlala ladifferenza differenza differenzatra tra trailililnumero numero numerodegli degli degliiscritti iscritti iscritti eeeilililnumero numero numerodei dei deicancellati cancellati cancellatiper per pertrasferimento trasferimento trasferimentodidi diresidenza residenza residenzadai dai dai registri registri registrianagrafici anagrafici anagraficidei dei deiresidenti; residenti; residenti;quello quello quellointerno interno internoèèèriferito riferito riferitoalla alla allasola sola sola differenza differenza differenzatra tra tralele leiscrizioni iscrizioni iscrizionieeelele lecancellazioni cancellazioni cancellazionida da daeeeper per peraltro altro altrocococomune mune mune nazionale nazionale nazionale (è(è (è possibile possibile possibile ovviamente ovviamente ovviamente calcolarlo calcolarlo calcolarlo solo solo solo all’interno all’interno all’internodidi diuna una unasingola singola singolaarea), area), area),mentre mentre mentrequello quello quelloestero estero esteroèèèlala ladiffediffedifferenza renza renzatra tra tralele leiscrizioni iscrizioni iscrizionieeelele lecancellazioni cancellazioni cancellazionida da daeeeper per perl’estero. l’estero. l’estero.Nel Nel Nel confronto confronto confrontoeuropeo europeo europeocontribuiscono contribuiscono contribuisconoalal alsaldo saldo saldomigratorio migratorio migratoriototale totale totale anche anche anchei iflussi i flussi flussidovuti dovuti dovutiaaapratiche pratiche pratichedidi direttifica rettifica rettificaanagrafica. anagrafica. anagrafica.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIAEEELE LE LESUE SUE SUEREGIONI REGIONI REGIONI

Tasso Tasso Tassomigratorio migratorio migratoriototale totale totalenei nei neipaesi paesi paesiUe Ue Ue–––Anni Anni Anni2002 2002 2002eee2005 2005 2005

I Irrllan and SSpa d aa pagn g a n L C a Luu ss C sse iipp ro emb ro mu burg B rg o Beelg o lgio P I T io Paae ITAAL s esi B L IIAA i Ba asssi M si Da Mal D at a nnim ltaa i Po maarc Port rca rtoog a ga l S a lllo Svve o Fi ezzia Re Finnlan ia R la e ggn ndd ia no U ia o n U F n ito Frra n ito a nci L a Liitua cia tuan i a n AAus ia ustri a G tria G Re G rree c R i e ppu Geer m ciaa ubb r ma bb lic ani lica niaa a Ce S Ceca Slloov ca e U ve n Un g niiaa Sl n ghe Slov her ia ova c r ia a cch E chia Essto ia R toni Roo m niaa maa n P nia Poolo ia L lonnia Lee tt ia tton B onia Buulg ia lgar ar ia ia

Popolazione Tasso migratorio interno, estero e totale

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

tuato. tuato. tuato.Le Le Leregioni regioni regionimaggiormente maggiormente maggiormenteattrattive attrattive attrattivesono sono sonoanche anche anchequelle quelle quelle dove dove dovemaggiori maggiori maggiorisono sono sonolele leopportunità opportunità opportunitàdidi dilavoro: lavoro: lavoro:Trentino-Alto Trentino-Alto Trentino-AltoAdiAdiAdige ge ge(e(e (einin inparticolare particolare particolarelala laprovincia provincia provinciadidi diBolzano), Bolzano), Bolzano),Emilia-Romagna, Emilia-Romagna, Emilia-Romagna, Veneto Veneto VenetoeeeLombardia. Lombardia. Lombardia. La La Lasomma somma sommadei dei deitassi tassi tassimigratori migratori migratoriinterno interno internoed ed edestero estero esteroindica indica indicailililNordNordNordest est estcome come comel’area l’area l’areapiù più piùattrattiva, attrattiva, attrattiva,con con conun un untasso tasso tassopari pari pariall’8,5 all’8,5 all’8,5per per per 1.000, 1.000, 1.000,soprattutto soprattutto soprattuttoper per perlele leimmigrazioni immigrazioni immigrazionidall’estero; dall’estero; dall’estero;segue segue segueilililCenCenCentro tro tro(6,8 (6,8 (6,8per per per1.000), 1.000), 1.000),grazie grazie graziealla alla allacapacità capacità capacitàdidi diattrarre attrarre attrarrei imovimenti i movimenti movimenti interni. interni. interni.IlIlIlMezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno(-1,3 (-1,3 (-1,3per per per1.000) 1.000) 1.000)perde perde perdepopolazione popolazione popolazioneaaa causa causa causadelle delle dellemigrazioni migrazioni migrazioniinterne, interne, interne,costituite costituite costituiteprevalentemente prevalentemente prevalentementeda da da italiani italiani italianiche che chetrasferiscono trasferiscono trasferisconolala lapropria propria propriaresidenza residenza residenzanelle nelle nelleregioni regioni regionicencencentro-settentrionali. tro-settentrionali. tro-settentrionali.

Piemonte Piemonte Piemonte

Fonti Fonti Fonti

x x x Istat, Istat, Istat,Bilancio Bilancio Bilanciodemografico demografico demograficodella della dellapopolazione popolazione popolazioneresidente residente residente x x x Eurostat, Eurostat, Eurostat,Database Database DatabaseNew New NewCronos Cronos Cronos

Altre Altre Altreinformazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x x x Istat, Istat, Istat,Annuario Annuario Annuariostatistico statistico statisticoitaliano, italiano, italiano,2007 2007 2007 Siti Siti Sitiinternet internet internet x x x http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://www.istat.it x x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

2006 2006 2006

1,6 1,6 1,6

0,5 0,5 0,5

Tasso migratorio estero Tasso Tasso migratorio migratorio estero estero

Differenze Differenze Differenze Posto inin Posto Posto in 2002-2006 2002-2006 2002-2006 graduatoria graduatoria graduatoria alal 2006 al 2006 2006 -1,1 -1,1 -1,1

1616 16

2002 2002 2002

2006 2006 2006

3,6 3,6 3,6

4,2 4,2 4,2

Tasso migratorio totale (b)(b) Tasso Tasso migratorio migratorio totale totale (b)

Differenze Differenze Differenze Posto inin Posto Posto in 2002-2006 2002-2006 2002-2006 graduatoria graduatoria graduatoria alal 2006 al 2006 2006

2002 2002 2002

2006 2006 2006

Posto inin Posto Posto in graduatoria graduatoria graduatoria alal 2006 al 2006 2006

5,2 5,2 5,2

4,7 4,7 4,7

1515 15

0,7 0,7 0,7

1313 13

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste

6,0 6,0 6,0

3,2 3,2 3,2

-2,8 -2,8 -2,8

2 22

2,9 2,9 2,9

4,1 4,1 4,1

1,2 1,2 1,2

1414 14

8,9 8,9 8,9

7,3 7,3 7,3

8 88

Lombardia Lombardia Lombardia

2,5 2,5 2,5

1,7 1,7 1,7

-0,8 -0,8 -0,8

8 88

4,4 4,4 4,4

5,6 5,6 5,6

1,2 1,2 1,2

5 55

6,9 6,9 6,9

7,3 7,3 7,3

6 66

1,0 1,0 1,0

1313 13

Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige

1,8 1,8 1,8

1,1 1,1 1,1

-0,7 -0,7 -0,7

1212 12

5,0 5,0 5,0

5,4 5,4 5,4

2,7 2,7 2,7

1,7 1,7 1,7

-1,0 -1,0 -1,0

1010 10

4,5 4,5 4,5

5,8 5,8 5,8

1,3 1,3 1,3

4 44

7,2 7,2 7,2

7,4 7,4 7,4

4 44

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

1,2 1,2 1,2

1,4 1,4 1,4

0,2 0,2 0,2

1111 11

3,8 3,8 3,8

5,1 5,1 5,1

1,3 1,3 1,3

8 88

4,9 4,9 4,9

6,4 6,4 6,4

1111 11

Trento Trento Trento

4,2 4,2 4,2

2,0 2,0 2,0

-2,2 -2,2 -2,2

7 77

5,2 5,2 5,2

6,4 6,4 6,4

1,2 1,2 1,2

1 11

9,4 9,4 9,4

8,4 8,4 8,4

2 22

Veneto Veneto Veneto

3,4 3,4 3,4

1,3 1,3 1,3

-2,0 -2,0 -2,0

1212 12

5,1 5,1 5,1

5,8 5,8 5,8

0,7 0,7 0,7

3 33

8,5 8,5 8,5

7,1 7,1 7,1

1010 10

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia

Fonte: Fonte: Fonte:Istat, Istat, Istat,Bilancio Bilancio Bilanciodemografico demografico demograficodella della dellapopolazione popolazione popolazioneresidente residente residente

2002 2002 2002

4,5 4,5 4,5

2,3 2,3 2,3

1414 14

3,2 3,2 3,2

4,3 4,3 4,3

-2,2 -2,2 -2,2

4 44

5,1 5,1 5,1

5,5 5,5 5,5

0,4 0,4 0,4

6 66

9,6 9,6 9,6

7,8 7,8 7,8

3 33

Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

6,6 6,6 6,6

4,6 4,6 4,6

-2,0 -2,0 -2,0

1 11

4,8 4,8 4,8

5,9 5,9 5,9

1,1 1,1 1,1

2 22

11,4 11,4 11,4

10,4 10,4 10,4

1 11

Toscana Toscana Toscana

3,2 3,2 3,2

2,3 2,3 2,3

-1,0 -1,0 -1,0

5 55

4,1 4,1 4,1

5,1 5,1 5,1

1,0 1,0 1,0

7 77

7,3 7,3 7,3

7,4 7,4 7,4

5 55

Umbria Umbria Umbria

4,5 4,5 4,5

2,2 2,2 2,2

-2,3 -2,3 -2,3

5,1 5,1 5,1

0,0 0,0 0,0

Marche Marche Marche

4,4 4,4 4,4

2,4 2,4 2,4

-2,0 -2,0 -2,0

3 33

4,9 4,9 4,9

4,9 4,9 4,9

-0,1 -0,1 -0,1

1111 11

9,4 9,4 9,4

7,3 7,3 7,3

9 99

Lazio Lazio Lazio

0,1 0,1 0,1

1,3 1,3 1,3

1,1 1,1 1,1

1313 13

3,3 3,3 3,3

4,9 4,9 4,9

1,6 1,6 1,6

1010 10

3,4 3,4 3,4

6,1 6,1 6,1

1212 12

Abruzzo Abruzzo Abruzzo

2,0 2,0 2,0

1,7 1,7 1,7

-0,4 -0,4 -0,4

9 99

3,3 3,3 3,3

3,1 3,1 3,1

-0,2 -0,2 -0,2

1515 15

5,3 5,3 5,3

4,8 4,8 4,8

1414 14 1717 17

Molise Molise Molise

6 66

5,0 5,0 5,0

9 99

9,5 9,5 9,5

7,3 7,3 7,3

7 77

1,0 1,0 1,0

-0,5 -0,5 -0,5

-1,5 -1,5 -1,5

1717 17

2,0 2,0 2,0

2,0 2,0 2,0

0,0 0,0 0,0

1616 16

3,0 3,0 3,0

1,5 1,5 1,5

Campania Campania Campania

-1,9 -1,9 -1,9

-4,4 -4,4 -4,4

-2,5 -2,5 -2,5

2222 22

0,8 0,8 0,8

1,3 1,3 1,3

0,5 0,5 0,5

1717 17

-1,0 -1,0 -1,0

-3,1 -3,1 -3,1

Puglia Puglia Puglia

-2,6 -2,6 -2,6

-2,4 -2,4 -2,4

0,2 0,2 0,2

1919 19

0,6 0,6 0,6

0,9 0,9 0,9

0,4 0,4 0,4

1919 19

-2,0 -2,0 -2,0

-1,5 -1,5 -1,5

1919 19

Basilicata Basilicata Basilicata

-3,1 -3,1 -3,1

-3,6 -3,6 -3,6

-0,5 -0,5 -0,5

2020 20

0,9 0,9 0,9

0,3 0,3 0,3

-0,6 -0,6 -0,6

2121 21

-2,2 -2,2 -2,2

-3,3 -3,3 -3,3

2121 21

Calabria Calabria Calabria

-4,0 -4,0 -4,0

-3,8 -3,8 -3,8

0,3 0,3 0,3

-0,6 -0,6 -0,6

Sicilia Sicilia Sicilia

0,8 0,8 0,8

2020 20

0,1 0,1 0,1

2121 21

2222 22

-3,1 -3,1 -3,1

-3,6 -3,6 -3,6

-2,8 -2,8 -2,8

-1,5 -1,5 -1,5

1,3 1,3 1,3

1818 18

0,5 0,5 0,5

0,7 0,7 0,7

0,3 0,3 0,3

2020 20

-2,4 -2,4 -2,4

-0,8 -0,8 -0,8

1818 18

Sardegna Sardegna Sardegna

1,1 1,1 1,1

1,0 1,0 1,0

-0,1 -0,1 -0,1

1515 15

0,7 0,7 0,7

1,1 1,1 1,1

0,4 0,4 0,4

1818 18

1,7 1,7 1,7

2,0 2,0 2,0

1616 16

Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

2,2 2,2 2,2

1,3 1,3 1,3

-0,9 -0,9 -0,9

4,0 4,0 4,0

5,1 5,1 5,1

1,0 1,0 1,0

6,2 6,2 6,2

6,4 6,4 6,4

Nord-est Nord-est Nord-est

4,6 4,6 4,6

2,7 2,7 2,7

-1,9 -1,9 -1,9

4,9 4,9 4,9

5,8 5,8 5,8

0,8 0,8 0,8

9,6 9,6 9,6

8,5 8,5 8,5

Centro Centro Centro

2,0 2,0 2,0

1,8 1,8 1,8

-0,2 -0,2 -0,2

3,9 3,9 3,9

5,0 5,0 5,0

1,1 1,1 1,1

5,9 5,9 5,9

6,8 6,8 6,8

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

2,9 2,9 2,9

1,9 1,9 1,9

-1,0 -1,0 -1,0

4,3 4,3 4,3

5,2 5,2 5,2

1,0 1,0 1,0

7,1 7,1 7,1

7,1 7,1 7,1

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

-2,0 -2,0 -2,0

-2,4 -2,4 -2,4

-0,4 -0,4 -0,4

0,9 0,9 0,9

1,1 1,1 1,1

0,2 0,2 0,2

-1,1 -1,1 -1,1

-1,3 -1,3 -1,3

1,1 1,1 1,1

0,4 0,4 0,4

-0,8 -0,8 -0,8

3,0 3,0 3,0

3,8 3,8 3,8

0,7 0,7 0,7

4,2 4,2 4,2

4,1 4,1 4,1

Italia Italia Italia

2222 22

Fonte: Fonte: Fonte:Istat, Istat, Istat,Bilancio Bilancio Bilanciodemografico demografico demograficodella della dellapopolazione popolazione popolazioneresidente residente residente (a) (a) (a)AAAlivello livello livellonazionale, nazionale, nazionale,il ililsaldo saldo saldomigratorio migratorio migratoriointerno interno internorisulta risulta risultapositivo positivo positivoaaacausa causa causadello dello dellosfasamento sfasamento sfasamentotemporale temporale temporaledelle delle delleregistrazioni registrazioni registrazionianagrafiche anagrafiche anagrafichedididiiscrizione iscrizione iscrizione eeecancellazione. cancellazione. cancellazione. (b) (b) (b)Non Non Noncontiene contiene contieneleleleiscrizioni iscrizioni iscrizionieeelelelecancellazioni cancellazioni cancellazionidovute dovute dovuteaaapratiche pratiche pratichedididirettifica rettifica rettificaanagrafica. anagrafica. anagrafica.


In In crescita crescita la presenza straniera; valori valori ancora ancora bassi rispetto alla media Ue UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

forte incremento incremento della della presenza presenza straniera straniera inin Italia Italia Nonostante Nonostante ilil forte registrato registrato negli negli ultimi ultimi anni anni anche anche per per effetto effetto delle delle recenti recenti regoregolarizzazioni, larizzazioni, rispetto rispetto ad ad altri altri paesi paesi europei europei ilil fenomeno fenomeno rimane rimane sostanzialmente sostanzialmente contenuto. contenuto. In In Italia Italia la la popolazione popolazione residente residente straniera straniera (quasi (quasi 33 milioni milioni di di persone) persone) rappresenta rappresenta poco poco meno meno del del 55 per per cento cento del del totale. totale. L’incremento L’incremento èè stato stato del del 104 104 per per cento cento circa circa tra tra ilil 2001 2001 ee ilil 2006, 2006, mentre mentre ii permessi permessi di di soggiorno soggiorno validi validi (pari (pari aa 2,4 2,4 milioni) milioni) sono sono cresciuti, cresciuti, nel nel medesimo medesimo periodo, periodo, del del 66,7 66,7 per per cento. cento.

vece, vece, lala concentrazione concentrazione concentrazione didi distranieri stranieri stranieririspetto rispetto rispettoalla alla allapopolazione popolazione popolazioneèèè più più elevata elevata nella nella nella provincia provincia provincia didi di Prato Prato Prato (106,6 (106,6 (106,6 stranieri stranieri stranieri residenti residenti residenti ogni ogni 1.000 1.000abitanti), abitanti), abitanti),seguita seguita seguitada da daquella quella quelladidi diBrescia Brescia Brescia(101,1). (101,1). (101,1). Circa Circa lala provenienza provenienza provenienza dei dei dei cittadini cittadini cittadini stranieri, stranieri, stranieri,i iicinque cinque cinquepaesi paesi paesipiù più più importanti importanti sono sono sono Albania, Albania, Albania,(12,8 (12,8 (12,8per per percento cento centodei dei deiresidenti), residenti), residenti),MarocMarocMarocco co (11,7 (11,7 per per per cento), cento), cento), Romania Romania Romania (11,6 (11,6 (11,6 per per per cento), cento), cento), Repubblica Repubblica Repubblica cinese cinese(4,9 (4,9 (4,9per per percento) cento) cento)eeeUcraina Ucraina Ucraina(4,1 (4,1 (4,1per per percento). cento). cento). popolare popolarecinese residenti residentiper per per1.000 1.000 1.000abitanti, abitanti, abitanti,per per perprovincia provincia provincia––– Stranieri Stranieriresidenti Anno Anno2006 2006(numero (numero (numeroindice indice indiceItalia=100) Italia=100) Italia=100)

300 300 300 250 250 250

100 100 100

Ue27 Ue27 Ue27

50 50 50 000

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

Con Con riferimento riferimento al al 31 31 dicembre dicembre 2005, 2005, ultimo ultimo anno anno per per ilil quale quale sisi dispone dispone dei dei dati dati per per tutti tutti ii paesi paesi europei, europei, l’Italia l’Italia presenta presenta un’incidenza un’incidenza della della popolazione popolazione straniera straniera di di 45,5 45,5 residenti residenti ogni ogni 1.000 1.000 abitanti, abitanti, aa una una significativa significativa distanza distanza dalla dalla media media europea europea (56,6 (56,6 stranieri stranieri ogni ogni 1.000 1.000 abitanti). abitanti). In In tale tale modo modo ilil nostro nostro Paese Paese sisi colloca colloca al al quindicesimo quindicesimo posto posto della della graduatoria graduatoria europea europea degli degli stranieri stranieri residenti. residenti. In In tutte tutte le le principali principali economie economie europee europee la la presenza presenza di di residenti residenti stranieri stranieri risulta risulta più più rilevante rilevante che che in in Italia: Italia: ad ad esempio, esempio, inin SpaSpagna gna (91,5 (91,5 stranieri stranieri ogni ogni 1.000 1.000 abitanti), abitanti), in in Germania Germania (88,4), (88,4), nel nel Regno Regno Unito Unito (56,7) (56,7) ee in in Francia Francia (55,7). (55,7).

100 statistiche per il Paese

350 350 350

150 150 150

Gli Gli indicatori indicatori qui qui utilizzati utilizzati sono sono costruiti costruiti rapportando rapportando ilil numero numero di di permessi permessi di di soggiorno soggiorno validi validi ee la la popolazione popolazione residente residente strastraniera niera iscritta iscritta in in anagrafe anagrafe alla alla popolazione popolazione residente residente totale totale alla alla stessa stessa data data di di riferimento. riferimento. II dati dati sui sui permessi permessi di di soggiorno soggiorno sono sono prodotti prodotti dal dal Ministero Ministero dell’interno dell’interno ee successivamente successivamente rielaborati rielaborati ee diffusi diffusi dall’Istat dall’Istat in in ragione ragione di di un un accordo accordo tra tra le le due due istituzioni. istituzioni.

L’incremento L’incremento della della popolazione popolazione residente residente totale totale italiana italiana tra tra ilil 2001 2001 ee ilil 2006 2006 (pari (pari al al 3,75 3,75 per per cento) cento) èè da da attribuire attribuire principalprincipalmente mente alla alla componente componente straniera: straniera: ilil contributo contributo dei dei residenti residenti italiani italiani èè stato stato infatti infatti di di appena appena lo lo 0,94 0,94 per per cento cento contro contro ilil 2,81 2,81 degli degli stranieri. stranieri. Dal Dal punto punto di di vista vista territoriale territoriale la la popolazione popolazione straniera straniera sisi conconcentra centra nelle nelle regioni regioni del del Centro-Nord Centro-Nord (88,4 (88,4 per per cento), cento), dove dove sisi presentano presentano anche anche le le maggiori maggiori opportunità opportunità di di lavoro, lavoro, mentre mentre nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno risiede risiede appena appena l’11,6 l’11,6 per per cento cento del del totale. totale. La La regione regione di di maggiore maggiore concentrazione concentrazione numerica numerica èè la la Lombardia, Lombardia, con con ilil 24,8 24,8 per per cento, cento, seguita seguita da da Veneto, Veneto, Emilia-Romagna Emilia-Romagna ee Lazio, Lazio, con con quote quote intorno intorno all’11 all’11 per per cento. cento. Anche Anche in in termini termini relativi, relativi, cioè cioè in in rapporto rapporto al al numero numero di di residenti residenti totali, totali, la la Lombardia, Lombardia, con con 76,3 76,3 stranieri stranieri ogni ogni 1.000 1.000 abitanti, abitanti, sisi conferma conferma la la regione regione di di maggiore maggiore attrazione, attrazione, seguita seguita aa breve breve distanza distanza dall’Emilia-Romagna, dall’Emilia-Romagna, con con 75,3. 75,3. Più Più in in dettaglio, dettaglio, nelle nelle prime prime quattro quattro province, province, nell’ordine nell’ordine MilaMilano, no, Torino, Torino, Roma Roma ee Brescia, Brescia, sisi concentra concentra ilil 28,8 28,8 per per cento cento della della popolazione popolazione straniera straniera residente residente in in Italia. Italia. In In termini termini relativi, relativi, inin-

400 400 400

200 200 200

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

L’ITALIA L’ITALIA EE LE LE SUE SUE REGIONI REGIONI

Stranieri Stranieri Stranieriresidenti residenti residentiper per per1.000 1.000 1.000abitanti abitanti abitantinei nei neipaesi paesi paesiUe Ue Uealal al3131 31dicembre dicembre dicembre2005 2005 2005

LLuus s sse m em b buurg r o Le go Lett ttoo n nia E ia Ess to toni ni aa C Ciipp ro Au ro As us tria S tr a Sppa i g G a gna G eerm na rm a annia B ia Beel g l gio G io Grec re ia c Ir ia R Irllaand Reegn nd a a gno o Un U it Fr n itoo a F n ra nci a S ci a Svv ez D ia Daani ezi a ni ma m rc ar a ca Ita P Paae s Itall ia i e B ia si Bas a si s M si al M P ta Re o a r Repu Po tog l ta pubb l rtoga llo bb ic a a l lic C lo a ec Sl Ce a Sl ove c a o n Fi ve nia Finl an ia n d la i Po ndi a P l on a Un ol o i a Ungh ni a g eri Li heri a tu a L Sl ituania o Sl ova cania va c h c i Bu c h a i B l ga a r u Ro l ga ia r R ma ia om n ia an ia

Popolazione Stranieri residenti per 1.000 abitanti

27

Fonte: Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazioni Elaborazionisusu sudati dati datiEurostat, Eurostat, Eurostat,Database Database DatabaseNew New NewCronos Cronos Cronos

La abitanti, differenze e ecomposizioni La Lapresenza presenza presenzastraniera straniera stranierainin inItalia Italia Italiaper per perregione regione regione–––Anni Anni Anni2001 2001 2001e ee2006 2006 2006(valori (valori (valoriper per per1.000 1.000 1.000 abitanti, abitanti, differenze differenze e composizioni composizioni percentuali) percentuali) percentuali)

Fonte: Fonte:Istat, Istat, Istat,Movimento Movimento Movimentoeeecalcolo calcolo calcolodella della dellapopolazione popolazione popolazionestraniera straniera stranieraresidente residente residente

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Movimento Movimento Movimentoeeecalcolo calcolo calcolodella della dellapopolazione popolazione popolazionestraniera straniera stranieraresidente residente residente x x Eurostat, Eurostat, Eurostat,Database Database DatabaseNew New NewCronos Cronos Cronos

Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Annuario Annuario Annuariostatistico statistico statisticoitaliano, italiano, italiano,2007 2007 2007 Siti Sitiinternet internet internet x x http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://demo.istat.it http://www.istat.it x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Permessi di di soggiorno per 1.000 abitanti Permessi Permessi di soggiorno soggiorno per per 1.000 1.000 abitanti abitanti

REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

2001 2001 2001

2006 2006 2006

Piemonte Piemonte Piemonte Valle d'Aoste Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche Lazio Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo Molise Molise Molise Campania Campania Campania Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est Centro Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia Italia

24,0 24,0 24,0 23,9 23,9 23,9 36,7 36,7 36,7 21,3 21,3 21,3 38,8 38,8 38,8 42,1 42,1 42,1 35,6 35,6 35,6 31,6 31,6 31,6 36,8 36,8 36,8 35,2 35,2 35,2 29,6 29,6 29,6 35,1 35,1 35,1 30,6 30,6 30,6 47,3 47,3 47,3 15,5 15,5 15,5 6,8 6,8 6,8 10,9 10,9 10,9 7,5 7,5 7,5 5,5 5,5 5,5 7,4 7,4 7,4 10,5 10,5 10,5 7,3 7,3 7,3 31,4 31,4 31,4 34,2 34,2 34,2 38,5 38,5 38,5 34,3 34,3 34,3 9,6 9,6 9,6 25,4 25,4 25,4

43,9 43,9 43,9 38,1 38,1 38,1 61,3 61,3 61,3 41,0 41,0 41,0 57,7 57,7 57,7 59,8 59,8 59,8 55,6 55,6 55,6 58,6 58,6 58,6 59,8 59,8 59,8 63,0 63,0 63,0 56,5 56,5 56,5 54,4 54,4 54,4 51,2 51,2 51,2 50,0 50,0 50,0 29,5 29,5 29,5 13,5 13,5 13,5 15,5 15,5 15,5 10,4 10,4 10,4 9,9 9,9 9,9 13,8 13,8 13,8 12,4 12,4 12,4 9,4 9,4 9,4 54,2 54,2 54,2 60,3 60,3 60,3 52,5 52,5 52,5 55,5 55,5 55,5 13,8 13,8 13,8 40,8 40,8 40,8

Stranieri residenti perper 1.000 abitanti Stranieri Stranieri residenti residenti per 1.000 1.000 abitanti abitanti

Differenze sul totale al al Differenze Differenze % sul sul totale totale al Posto in in Posto Posto in% % 2001-2006 2006 2001-2006 2001-2006 graduatoria 2006 2006 graduatoria graduatoria al al 2006 al 2006 2006 19,9 19,9 19,9 14,2 14,2 14,2 24,6 24,6 24,6 19,7 19,7 19,7 18,9 18,9 18,9 17,8 17,8 17,8 20,0 20,0 20,0 26,9 26,9 26,9 23,0 23,0 23,0 27,8 27,8 27,8 26,8 26,8 26,8 19,3 19,3 19,3 20,6 20,6 20,6 2,62,6 2,6 14,0 14,0 14,0 6,86,8 6,8 4,64,6 4,6 2,92,9 2,9 4,54,5 4,5 6,46,4 6,4 1,91,9 1,9 2,12,1 2,1 22,8 22,8 22,8 26,1 26,1 26,1 14,0 14,0 14,0 21,1 21,1 21,1 4,24,2 4,2 15,4 15,4 15,4

Fonte: Fonte: Fonte:Istat Istat Istated ed edelaborazioni elaborazioni elaborazioniIstat Istat Istatsusu sudati dati datiMinistero Ministero Ministerodell’interno dell’interno dell’interno (a) (a) (a)Alla Alla Alladata data datadel del delCensimento Censimento Censimentodel del del2001. 2001. 2001.

1212 12 1414 14 2 22 1313 13 6 66 3 33 8 88 5 55 4 44 1 11 7 77 9 99 1010 10 1111 11 1515 15 1818 18 1616 16 2020 20 2121 21 1717 17 1919 19 2222 22

7,97,9 7,9 0,20,2 0,2 24,2 24,2 24,2 2,72,7 2,7 2,42,4 2,4 1,21,2 1,2 1,21,2 1,2 11,6 11,6 11,6 3,03,0 3,0 11,0 11,0 11,0 8,58,5 8,5 2,02,0 2,0 3,33,3 3,3 11,4 11,4 11,4 1,61,6 1,6 0,20,2 0,2 3,73,7 3,7 1,81,8 1,8 0,20,2 0,2 1,11,1 1,1 2,62,6 2,6 0,60,6 0,6 35,1 35,1 35,1 28,0 28,0 28,0 25,1 25,1 25,1 88,1 88,1 88,1 11,9 11,9 11,9 100,0 100,0 100,0

2001 2001 2001 (a)(a) (a)

2006 2006 2006

26,2 26,2 26,2 22,0 22,0 22,0 35,4 35,4 35,4 22,9 22,9 22,9 32,2 32,2 32,2 30,9 30,9 30,9 33,5 33,5 33,5 33,8 33,8 33,8 32,2 32,2 32,2 34,0 34,0 34,0 31,1 31,1 31,1 33,0 33,0 33,0 31,0 31,0 31,0 29,6 29,6 29,6 17,0 17,0 17,0 8,18,1 8,1 7,17,1 7,1 7,57,5 7,5 5,75,7 5,7 9,09,0 9,0 9,99,9 9,9 6,66,6 6,6 31,4 31,4 31,4 33,6 33,6 33,6 30,5 30,5 30,5 31,8 31,8 31,8 8,68,6 8,6 23,4 23,4 23,4

58,0 58,0 58,0 44,3 44,3 44,3 76,3 76,3 76,3 50,2 50,2 50,2 62,0 62,0 62,0 58,2 58,2 58,2 65,6 65,6 65,6 73,4 73,4 73,4 59,8 59,8 59,8 75,3 75,3 75,3 64,4 64,4 64,4 73,2 73,2 73,2 64,6 64,6 64,6 60,1 60,1 60,1 36,7 36,7 36,7 15,1 15,1 15,1 16,9 16,9 16,9 12,6 12,6 12,6 11,4 11,4 11,4 17,6 17,6 17,6 15,6 15,6 15,6 11,7 11,7 11,7 68,3 68,3 68,3 71,6 71,6 71,6 63,1 63,1 63,1 67,7 67,7 67,7 16,5 16,5 16,5 49,7 49,7 49,7

Differenze % sul totale al al Differenze Differenze % % sul sul totale totale al Posto in in Posto Posto in 2001-2006 2006 2001-2006 2001-2006 graduatoria 2006 2006 graduatoria graduatoria al 2006 al al 2006 2006 31,8 31,8 31,8 22,3 22,3 22,3 41,0 41,0 41,0 27,3 27,3 27,3 29,8 29,8 29,8 27,3 27,3 27,3 32,1 32,1 32,1 39,6 39,6 39,6 27,5 27,5 27,5 41,3 41,3 41,3 33,3 33,3 33,3 40,2 40,2 40,2 33,6 33,6 33,6 30,5 30,5 30,5 19,7 19,7 19,7 7,07,0 7,0 9,89,8 9,8 5,15,1 5,1 5,75,7 5,7 8,78,7 8,7 5,65,6 5,6 5,15,1 5,1 36,9 36,9 36,9 38,0 38,0 38,0 32,5 32,5 32,5 35,9 35,9 35,9 7,97,9 7,9 26,3 26,3 26,3

12 12 12 14 14 14 1 11 13 13 13 8 88 11 11 11 5 55 3 33 10 10 10 2 22 7 77 4 44 6 66 9 99 15 15 15 19 19 19 17 17 17 20 20 20 22 22 22 16 16 16 18 18 18 21 21 21

8,68,6 8,6 0,20,2 0,2 24,8 24,8 24,8 2,72,7 2,7 2,12,1 2,1 1,01,0 1,0 1,11,1 1,1 11,9 11,9 11,9 2,52,5 2,5 10,8 10,8 10,8 8,08,0 8,0 2,22,2 2,2 3,43,4 3,4 11,2 11,2 11,2 1,61,6 1,6 0,20,2 0,2 3,33,3 3,3 1,71,7 1,7 0,20,2 0,2 1,21,2 1,2 2,72,7 2,7 0,70,7 0,7 36,3 36,3 36,3 27,3 27,3 27,3 24,8 24,8 24,8 88,4 88,4 88,4 11,6 11,6 11,6 100,0 100,0 100,0


Protezione sociale

Il sistema di protezione sociale rappresenta la risposta della collettività ai bisogni dei cittadini e delle famiglie. La spesa per la protezione sociale, articolata nelle tre grandi aree di intervento della previdenza, della sanità e dell’assistenza, rappresenta una parte importante del sistema di welfare adottato dai paesi europei al fine di garantire servizi e diritti considerati essenziali per un tenore di vita accettabile, rispettando vincoli di bilancio spesso stringenti. Gli indicatori presentati in questa sezione sono: la spesa per la protezione sociale; la spesa sanitaria pubblica per abitante; la mortalità per malattie del sistema cardiocircolatorio; la mortalità per tumori; la mortalità infantile. uu Nel 2006, in Italia la spesa per la protezione sociale assorbe il 26,7 per cento del Pil e il suo ammontare pro capite

è pari a poco più di 6.678 euro annui, leggermente al di sopra della media europea.

uu Nell’ambito della spesa per la protezione sociale, quella sanitaria pubblica (che ricomprende, oltre al costo delle

prestazioni sanitarie, costi amministrativi e contribuzioni diverse) è pari a circa 1.624 euro pro capite annui, il 6,7 per cento del Pil (il dato è relativo al 2005). uu La struttura della mortalità per causa è caratterizzata da una prevalenza dei decessi per malattie tipiche

delle età adulte e anziane e, quindi, particolarmente legate allo stile di vita, con al primo posto quelle che interessano il sistema cardiocircolatorio: nel 2003, in Italia il tasso standardizzato di mortalità per queste cause è pari nel complesso a 40 decessi per 10.000 residenti (48,7 per gli uomini e 33,9 per le donne). Si tratta di uno dei livelli più bassi dell’Unione europea. uu I tumori rappresentano la seconda causa di morte in ordine di importanza: nel

2003, in Italia il tasso standardizzato di mortalità per queste cause è pari nel complesso a 28 decessi per 10.000 residenti (39,6 per gli uomini e 20,3 per le donne). In questo caso, l’Italia è allineata alla media europea.

uu Il tasso di mortalità infantile si può interpretare come espressio-

ne del livello di sviluppo e di benessere di un paese. In Italia, negli ultimi dieci anni questo indicatore si è ridotto del 50 per cento attestandosi, nel 2004, sul 3,7 per mille, ben al di sotto della media Ue27.


LaLa La funzione funzione funzione “vecchiaia” “vecchiaia” “vecchiaia” assorbe assorbe assorbe piùpiù più della della della metà metà metà della della della spesa spesa spesa

Lu ss em bu D an rgo im a P Sv rca ae ez ia si B as (b) si Fr ( an b) ci a (b ) A us tri R a eg no Be U lgio ni to (a Fi G nla er n m dia an ia (b ) Irl an Ita da S lia ( pa b gn ) a (b ) P or Gre to c ga ia llo S ( lo ve c) ni a (b C ) ip ro (b ) R ep M ub U alt bl n a ic gh a C eria ec a P (b ol o S lo nia va ( cc b) hi a (b ) E st Li o tu nia an Le ia tto (b) R nia om ( an b) ia B ul ( ga b) ria (b )

Spesa lalaprotezione sociale Ue27 – –Anno 2005 (in(ineuro correnti) Spesa perper laper protezione protezione sociale sociale nei nei paesi neipaesi paesi Ue27 Ue27 – Anno Anno 2005 2005 (in euro euro pro pro capite procapite capite correnti) correnti) versiversi versi bisogni bisogni bisogni (circa (circa (circa il 97il il97 per 97per cento percento cento del del totale deltotale totale delladella della protezione protezione protezione Spesa sociale sociale sociale – vedi – –vedi vedi definizioni), definizioni), definizioni), nel nel 2006 nel2006 2006 la quota lalaquota quota consistente consistente consistente di didi 16.000 16.000 16.000 popolazione popolazione popolazione anziana anziana anziana fa sìfafache sìsìche la chefunzione lalafunzione funzione “vecchiaia” “vecchiaia” “vecchiaia” ne rapneneraprappresenti presenti presenti oltreoltre oltre il 50il ilper 5050per cento. percento. cento. Rispetto Rispetto Rispetto al 2002 alal2002 2002 si riscontra sisiriscontra riscontra un unun 14.000 14.000 14.000 UNOUNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME declino declino declino (dal(dal (dal 52 52 al5251 alal51 per 51per cento), percento), cento), anche anche anche se se cresce secresce cresce leggero leggero leggero La spesa LaLaspesa spesa per per laperprotezione lalaprotezione protezione sociale, sociale, sociale, articolata articolata articolata nellenelle nelle tre tre aree trearee aree di didil’incidenza di questa didiquesta questa funzione funzione funzione sul sul Pilsul(dal PilPil(dal 12,6 (dal12,6 12,6 al 13 alalper 1313per cento). percento). cento). 12.000 l’incidenza l’incidenza 12.000 12.000 intervento intervento intervento delladella della previdenza, previdenza, previdenza, delladella della sanità sanità sanità e dell’assistenza, e edell’assistenza, dell’assistenza, rap-raprap-La spesa spesa per per laper “sanità lala“sanità “sanità e per e eper i per trasferimenti i trasferimenti i trasferimenti monetari monetari monetari in caso inincaso caso di didi LaLaspesa presenta presenta presenta unauna parte unaparte parte importante importante importante del del sistema delsistema sistema di welfare didiwelfare welfare adottato adottato adottatomalattia malattia malattia o infortunio” o oinfortunio” infortunio” è pari è èpari apari circa a acirca circa il 27il il27 per 27per cento percento cento del del totale deltotale totale 10.000 10.000 10.000 paesi paesi europei europei europei al fine alalfine difine garantire didigarantire garantire servizi servizi servizi e diritti e ediritti diritti considerati considerati considerati delledelle dai dai daipaesi delle prestazioni prestazioni prestazioni e ale7ealper al7 7per cento percento cento del del Pil, delPil, inPil, aumento ininaumento aumento dal dal 2002 dal2002 2002 essenziali, essenziali, essenziali, rispettando rispettando rispettando vincoli vincoli vincoli di bilancio didibilancio bilancio spesso spesso spesso stringenti. stringenti. stringenti. al 2006. alal2006. 2006. Le funzioni LeLefunzioni funzioni “superstiti “superstiti “superstiti e invalidità” e einvalidità” invalidità” nel nel 2006 nel2006 2006 rappresenrappresenrappresen- 8.000 8.000 8.000 NelNel 2006 Nel2006 2006 in Italia ininItalia Italia la spesa lalaspesa spesa per per laper protezione lalaprotezione protezione sociale sociale sociale assorbe assorbe assorbe il il iltanotano (a)(a) Ue27Ue27 Ue27 (a) tano rispettivamente rispettivamente rispettivamente il 9,8il il9,8 e9,8 il e5,8 eil il5,8 per 5,8per cento percento cento delladella della spesa spesa spesa (il 2,5 (il(il2,5 e2,5e e 26,726,7 26,7 per per cento percento cento del del Pil delePilPil il esuo eil ilsuo ammontare suoammontare ammontare pro pro capite procapite capite è pari è èpari aparia al’1,5l’1,5 l’1,5 per per cento percento cento sul sul Pil), sulPil), mentre Pil),mentre mentre il “sostegno il il“sostegno “sostegno al reddito alalreddito reddito in caso inincaso caso di didi 6.000 6.000 6.000 poco poco poco più più dipiù 6.678 didi6.678 6.678 euroeuro euro annui. annui. annui. disoccupazione” disoccupazione” disoccupazione” e per e eper “altre per“altre “altre forme forme forme di esclusione didiesclusione esclusione sociale” sociale” sociale” (che(che (che nell’insieme nell’insieme nell’insieme comprendono comprendono comprendono la formazione lalaformazione formazione orientata orientata orientata al reinserialalreinserireinseri- 4.000 4.000 4.000 DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE mento mento nel nel mercato nelmercato mercato del del lavoro, dellavoro, lavoro, le abitazioni, leleabitazioni, abitazioni, le misure lelemisure misure di contradidicontracontraIl Sistema Il IlSistema Sistema europeo europeo europeo delledelle delle statistiche statistiche statistiche integrate integrate integrate delladella della protezione protezione protezionemento alla stoalla povertà allapovertà povertà e all’esclusione e eall’esclusione all’esclusione sociale) sociale) sociale) si attestano sisiattestano attestano sul sul 2,3 sul2,3 per 2,3per per 2.000 2.000 2.000 sociale sociale sociale “Sespros96”, “Sespros96”, “Sespros96”, coerentemente coerentemente coerentemente concon con il Sistema il ilSistema Sistema europeo europeo europeosto sto cento cento del del totale. deltotale. totale. A conferma AAconferma conferma dellodello dello squilibrio squilibrio squilibrio esistente esistente esistente in Italia ininItalia Italia dei dei conti deiconti conti nazionali nazionali nazionali “Sec95”, “Sec95”, “Sec95”, definisce definisce definisce la spesa lalaspesa spesa per per laper protezione lalaprotezione protezionecento tratrabeneficiari beneficiari delledelle delle prestazioni prestazioni prestazioni sociali sociali sociali e cittadini e ecittadini cittadini attivi, attivi, attivi, la quota lalaquota quota 0 00 sociale sociale sociale come come come i costi i costi i costi a carico a acarico carico di organismi didiorganismi organismi pubblici pubblici pubblici o privati o oprivati privati per per per tra beneficiari ) aa ) ) aa ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) oo aa ) ) ) ) a a b b) b) b) (b)(b) ia ia b) b) b) b) (b)(b) b) b) Pil deldestinata PilPildestinata destinata allealle famiglie allefamiglie famiglie nel nel 2006 nel2006 2006 risulta risulta risulta paripari ad pariappena adadappena appena ( ( ( ( rg rg rc rc (b (b i (bi (b (b (b triatria lgiolgio (a (a di di (b (b d d (b (b (b (b ciacia (c (c (b (b (b (b ltalta erieria (a ( nn ( ( ( ( l’insieme l’insieme l’insieme deglidegli degli interventi interventi interventi intesi intesi intesi a asollevare a sollevare sollevare le lefamiglie le famiglie famigliedel del bubu a a ia ia s s ia ia s s e e itoito anan ia ia lanlan lia lia a a re re llo llo niania ro ro MaMa ghgh ecec niania hiahia stosto niania niania niania riaria mem nimnim vezvez asas ncnc AuAu B BUnUn inl inl anan Ir Ir ItaIta agnagn G G gaga veve ip ip n n C C lo lo cc cc E E uaua ttotto a a lgalga l’1,2 l’1,2 l’1,2 per per cento, per cento, cento, in lieve in in lieve lieve aumento aumento aumento dal dal 2002, dal 2002, 2002, e corrisponde e e corrisponde corrisponde al 4,5 al al 4,5 4,5 e a a C C B B U Ua a o o vava F F rmrm pp torto lo lo s ss DaDa S S si si Fr Fr itLit LeLe omom u u ono dall’insorgere dall’insorgere dall’insorgere di rischi didirischi rischi o bisogni, o obisogni, bisogni, purché purché purché ciò ciò avvenga ciòavvenga avvenga in assenininassenassenr s c c P P S S L i i e e n o o SS lo lo RR BB GG bl bl PP LuLu aeae SS egeg cento percento cento del del totale deltotale totale delladella della spesa spesa spesa per per prestazioni perprestazioni prestazioni di protezione didiprotezione protezione PP RR ubub za, za, da za,parte dadaparte parte dei dei beneficiari, deibeneficiari, beneficiari, sia sia disia una didiuna contropartita unacontropartita contropartita equivalente equivalente equivalenteper per epep sociale. sociale. sociale. Tale Tale Tale situazione situazione situazione include include include le spese le le spese spese per per tutela per tutela tutela di maternità di di maternità maternità RR e simultanea, e esimultanea, simultanea, sia sia disiapolizze didipolizze polizze assicurative. assicurative. assicurative. Le Le funzioni Lefunzioni funzioni o rischi o orischi rischi e epaternità, paternità, assegni assegni assegni familiari, familiari, familiari, spese spese spese per per asili perasili asili nido, nido, nido, strutture strutture strutture Fonte: Fonte: Eurostat, Database Eurostat, Database NewNew Cronos Fonte: Eurostat, Database NewCronos Cronos sono: sono: sono: malattia/salute; malattia/salute; malattia/salute; invalidità; invalidità; invalidità; vecchiaia; vecchiaia; vecchiaia; superstiti; superstiti; superstiti; famiglia, famiglia, famiglia,e paternità, residenziali, residenziali, assistenza assistenza assistenza domiciliare. domiciliare. domiciliare. (a)(a)Stime. (a) Stime. Stime. maternità maternità maternità e infanzia; e einfanzia; infanzia; disoccupazione; disoccupazione; disoccupazione; abitazione; abitazione; abitazione; altrealtre altre tipologie tipologie tipologieresidenziali, (b)(b)Dati (b) Dati provvisori. Datiprovvisori. provvisori.

di esclusione didiesclusione esclusione sociale. sociale. sociale. NelNel complesso, Nelcomplesso, complesso, la spesa lalaspesa spesa per per laper proteziolalaprotezioprotezio-Spesa Spesa Spesa perper prestazioni perprestazioni prestazioni di protezione didiprotezione protezione sociale sociale sociale perper funzioni perfunzioni funzioni – – – (c) Dato (c)(c)Dato alal2004. provvisorio al 2004. Datoprovvisorio provvisorio 2004. ne ne sociale nesociale sociale comprende comprende comprende le spese lelespese spese per:per: per: prestazioni prestazioni prestazioni di protezione didiprotezione protezioneAnni Anni Anni 2002-2006 2002-2006 2002-2006 (composizioni (composizioni (composizioni percentuali) percentuali) percentuali) sociale; sociale; sociale; servizi servizi servizi amministrativi; amministrativi; amministrativi; trasferimenti trasferimenti trasferimenti agliagli Enti agliEnti delle Entidelle delle Am-AmAmInvalidità MalattiaMalattia Malattia Invalidità Invalidità ministrazioni ministrazioni ministrazioni pubbliche, pubbliche, pubbliche, allealle Istituzioni alleIstituzioni Istituzioni senza senza senza scopo scopo scopo di lucro didilucro lucro e ee Vecchiaia Superstiti Vecchiaia Vecchiaia Superstiti Superstiti Spesa lalaprotezione sociale Ue27 – –Anno 2005 (in(inpercentuale Spesa perper laper protezione sociale nei nei paesi Ue27 – Anno 2005 (in percentuale del del Pil) Spesa protezione sociale neipaesi paesi Ue27 Anno 2005 percentuale delPil) Pil) Famiglia, maternità, Disoccupazione altra esclusione Famiglia, Famiglia, maternità, maternità, infanziainfanzia infanzia Disoccupazione Disoccupazione e altra eesclusione e altra esclusione socialesociale sociale allealle alle famiglie; famiglie; famiglie; interessi interessi interessi passivi. passivi. passivi. PerPer Per l’analisi l’analisi l’analisi nazionale nazionale nazionale sono sono sono 35 3535 considerate considerate considerate le sole lelesole spese solespese spese per per prestazioni perprestazioni prestazioni di protezione didiprotezione protezione sociale. sociale. sociale. 100 100100 90

9090

80

8080

La La spesa Laspesa spesa per per laperprotezione lalaprotezione protezione sociale sociale sociale è un è èun indicatore unindicatore indicatore correlato correlato correlato 70 7070 positivamente positivamente positivamente al livello alallivello livello di reddito, didireddito, reddito, allealle caratteristiche allecaratteristiche caratteristiche strutturali strutturali strutturali 60 6060 – risultando – –risultando risultando più più elevata piùelevata elevata nei nei paesi neipaesi paesi concon età conetà della etàdella della popolazione popolazione popolazione 50 5050 polarizzata polarizzata polarizzata nellenelle nelle classi classi classi giovani giovani giovani e/o e/o anziane e/oanziane anziane – e–al –e emodello alalmodello modello di didi 40 4040 welfare welfare welfare adottato. adottato. adottato. NelNel 2005 Nel2005 2005 l’Italia l’Italia l’Italia concon 6.416 con6.416 6.416 euroeuro euro annui annui annui pro pro pro 30 3030 capite capite capite si colloca sisicolloca colloca in posizione ininposizione posizione intermedia intermedia intermedia rispetto rispetto rispetto agliagli altri aglialtri paesi altripaesi paesi 20 2020 europei europei europei e, comunque, e,e,comunque, comunque, al dialalsopra didisopra sopra delladella della media media media Ue27 Ue27 Ue27 (6.087 (6.087 (6.087 10 1010 euro). euro). euro). Bulgaria Bulgaria Bulgaria (circa (circa (circa 450450 euro 450euro euro pro pro capite), procapite), capite), Romania Romania Romania (circa (circa (circa 521521 521 0 0 0 euro), euro), euro), Lettonia Lettonia Lettonia (700(700 (700 euro) euro) euro) e Lituania e eLituania Lituania (802(802 (802 euro) euro) euro) sono sono sono ai livelli aiailivelli livelli 2002 2002 2002 2003 2003 2003 2004 2004 2004 2005 2005 2005 2006 2006 2006 più più bassi; piùbassi; bassi; il dato il ildato dato più più alto piùalto sialto registra sisiregistra registra per per ilper Lussemburgo il ilLussemburgo Lussemburgo (14.122 (14.122 (14.122 Fonte: Contabilità nazionale Fonte: Fonte: Istat,Istat, Istat, Contabilità Contabilità nazionale nazionale euro). euro). euro). Rispetto Rispetto Rispetto al Pil, alalPil, laPil, spesa lalaspesa spesa dedicata dedicata dedicata allaalla protezione allaprotezione protezione sociale sociale sociale nei nei paesi neipaesi paesi Ue27 Ue27 Ue27 è pari è èpari al pari 27,2 alal27,2 27,2 per per cento: percento: cento: mentre mentre mentre Lettonia, Lettonia, Lettonia, EstoEstoEstoFonti Fonti nia,nia, Lituania, nia,Lituania, Lituania, Romania Romania Romania e Bulgaria, e eBulgaria, Bulgaria, di nuova didinuova nuova adesione, adesione, adesione, si consisiconcon-Fonti x x Istat, Contabilità nazionale Istat, Contabilità Contabilità nazionale nazionale fermano fermano fermano su valori susuvalori valori più più contenuti, piùcontenuti, contenuti, Francia, Francia, Francia, Svezia Svezia Svezia e Danimarca, e eDanimarca, Danimarca,x Istat, x x Eurostat/Esspros x Eurostat/Esspros Eurostat/Esspros caratterizzate caratterizzate caratterizzate da maggior dadamaggior maggior benessere benessere benessere e dae euna dadauna storica unastorica storica attenzioattenzioattenzione al nene welfare, alalwelfare, welfare, impegnano impegnano impegnano la percentuale lalapercentuale percentuale più più alta piùalta dialta risorse didirisorse risorse per per perAltre Altre informazioni Altre informazioni informazioni Pubblicazioni Pubblicazioni la protezione lalaprotezione protezione sociale, sociale, sociale, rispettivamente rispettivamente rispettivamente 31,531,5 31,5 per per cento, percento, cento, 31,331,3 31,3 per per perPubblicazioni x xIstat, Annuario statistico italiano, Istat, Annuario Annuario statistico statistico italiano, italiano, 20072007 2007 cento cento cento e 30,2 e e30,2 30,2 per per cento percento cento del del Pil. delPil. L’Italia, Pil.L’Italia, L’Italia, concon ilcon 26,4 il il26,4 26,4 per per cento, percento, cento, si sisix Istat, x x Ministero dell’economia e edelle Relazione generale Ministero dell’economia dell’economia e delle finanze, dellefinanze, finanze, Relazione Relazione generale generale colloca colloca colloca al dialsotto aldidisotto sotto delladella della media media media Ue Ue eUe vicino e evicino vicino allaalla Finlandia allaFinlandia Finlandia (26,7). (26,7). (26,7). x Ministero economica del sullasulla situazione sullasituazione situazione economica economica del Paese, delPaese, Paese, 20062006 2006 Siti Siti internet Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it PerPer quanto Perquanto quanto concerne concerne concerne l’Italia, l’Italia, l’Italia, prendendo prendendo prendendo in esame ininesame esame esclusivaesclusivaesclusiva-x http://www.istat.it x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu mente mente mente la spesa lalaspesa spesa per per prestazioni perprestazioni prestazioni di protezione didiprotezione protezione sociale sociale sociale per per i per di-i idi-di-x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

LA SITUAZIONE LA LASITUAZIONE SITUAZIONE NAZIONALE NAZIONALE NAZIONALE

100 statistiche per il Paese

30 3030

(a)(a) Ue27 Ue27 (a)Ue27

25 2525

20 2020

15 1515

10 1010

5

55

0

00

) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) (b (b (b (b ca ca giogio (b (b triatria i (bi (b (a (a ndinadia (b (b (c (c ecieacia (b (b rgorgo eriaeria (b (b (b (b (b (b ndanda altaalta (b (b (b (b (b (b (b (b (b (b niania (b (b o o a a s s o o a a u u a a a a a a a a a a ar ar l l a a o o a a a a a a a a a a o o ci ci zi zi im im BeBe aniani AuAu assass nit nit inlainla talitali all all Gr Gr enieni mbmb nghngh gn gn onioni ec ec IrlaIrla M M ipr ipr chichi ari ari aniani aniani EstEst onioni I I og og t tt UU F F c ac lg lg m m itu itu v ov se se U U pa pa ol ol C C B B anran SveSve an an C C t r m m a t t i i o u u e e o o r r F F DD S S P P licalica L L er er Sl Sl us us ov ov B B RoRo L L es es gn gn GG PoPo b b L L Sl Sl PaPa ReRe ub ub ep ep RR M al ta C ip Sl ov ro ( b) ac ch i Bu a (b ) lg ar ia R (b om an ) ia Li (b tu an ) ia (b Es ) t Le on tto ia ni a (b )

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NELNEL CONTESTO NELCONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Fr an ci a (b Sv ez ) ia D an (b) im ar ca B G er elg i m an o ia (b ) Pa A es ust i B ria R eg ass i( no b) U ni to (a Fi ) nl an di Ita a lia Po (b rto ga ) llo (c ) G re Sl ov cia en Lu i ss a (b em ) bu rg o U ng h Sp eri ag a n a R ep (b P ) ub olo ni bl a ic (b a ) C ec a (b ) Irl an da

Protezione sociale Spesa per la protezione sociale pro capite e in rapporto al Pil

28

Fonte: Eurostat, Database Fonte: Eurostat, Database NewNew Cronos Fonte: Eurostat, Database NewCronos Cronos (a)(a)Stime. (a) Stime. Stime. (b)(b)Dati (b) Dati provvisori. Datiprovvisori. provvisori. (c)(c)Dato alal2004. (c) Dato provvisorio al 2004. Datoprovvisorio provvisorio 2004.


La spesa sanitaria pubblica assorbe il 7 per cento del Pil UNO SGUARDO D’INSIEME

Nell’ambito della spesa per la protezione sociale, quella sanitaria pubblica indica quanto viene destinato per soddisfare il bisogno di salute dei cittadini in termini di prestazioni sanitarie, servizi amministrativi, interessi passivi, imposte e tasse, premi di assicurazione e contribuzioni diverse. Nel 2005 la spesa sanitaria pubblica pro capite italiana è pari a circa 1.624 euro annui, il 6,7 per cento del Pil.

Mezzogiorno sono significative l’assistenza farmaceutica e quella fornita dalle case di cura private, che risulta comunque inferiore alla media nazionale. Rispetto al resto del territorio, inoltre, le regioni del Sud e delle Isole presentano la più alta quota per assistenza protesica e cure balneotermali,e la più bassa quota assorbita dall’assistenza integrativa e domiciliare. Spesa sanitaria pubblica per regione – Anno 2005 (valori pro capite in euro correnti)

DEFINIZIONI UTILIZZATE

Secondo il Sistema europeo dei conti nazionali “Sec95” e il Sistema europeo delle statistiche integrate della protezione sociale “Sespros96”, la spesa sanitaria pubblica rappresenta l’insieme delle operazioni correnti effettuate dalle Amministrazioni pubbliche operanti nel settore utilizzando direttamente proprie strutture produttive, o in regime di convenzione, acquistando dalle istituzioni private beni e servizi da erogare ai cittadini.

Protezione sociale Spesa sanitaria pubblica pro capite

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

29

Nel 2005, il valore più elevato di spesa pro capite è stato raggiunto dal Centro (1.756 euro), il più basso nel Mezzogiorno (1.590 euro). La regione che spende di più è il Molise (2.022 euro), seguita dal Lazio (1.964 euro). La Liguria, con la popolazione concentrata nelle classi di età anziane, è al terzo posto (1.854 euro); la Calabria è la regione maggiormente svantaggiata (1.481 euro). Considerando le sole prestazioni sanitarie, che assorbono il 94 per cento della spesa, il 39 per cento viene erogato da strutture private in regime di convenzione. Ciò è particolarmente evidente nel Mezzogiorno e nel Nord-ovest, mentre il Nord-est è maggiormente caratterizzato dalle prestazioni dirette. Tra le regioni, la Valle d’Aosta è quella che fa meno ricorso al regime in convenzione; all’opposto, la Lombardia vi dedica il 45 per cento della spesa sanitaria. La spesa in convenzione è indirizzata per il 31,7 per cento ai farmaci; per il 22,6 per cento alle prestazioni fornite dalle case di cura private; l’assistenza medica rappresenta complessivamente il 25,5 per cento, ripartita tra spesa per i medici generici (17 per cento) e prestazioni specialistiche (8,5 per cento). In particolare, nel Nord-ovest le prestazioni fornite dalle case di cura private (il 27 per cento della spesa in convenzione) sono equiparabili alla spesa farmaceutica (27,7 per cento). Il Nord-est è caratterizzato da una spesa in convenzione rivolta maggiormente ai farmaci; al contempo i costi per il medico generico e per l’assistenza integrativa e domiciliare si attestano su valori superiori alla media nazionale. D’altro canto, per queste regioni si risconta la più bassa quota per prestazioni fornite dalle case di cura private e dalla medicina specialistica. Il Centro spende soprattutto per farmaci (34 per cento) e per l’assistenza in case di cura private (23,8 per cento), mentre la quota destinata al medico generico è la più bassa riscontrata sul territorio nazionale (15,6 per cento). Per il

100 statistiche per il Paese

Spesa sanitaria pubblica per funzione economica e regione – Anno 2005 (valori pro capite in euro correnti) Servizi sanitari forniti direttamente

REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Altre spese

Servizi sanitari in regime di convenzione

Spesa corrente totale

Milioni di euro correnti

Spesa pro capite

Milioni di euro correnti

Spesa pro capite

Milioni di euro correnti

Spesa pro capite

Milioni di euro correnti

Spesa pro capite

4.164 150 7.081 1.759 1.169 651 518

960 1.215 751 1.099 1.193 1.357 1.036

433 16 761 184 114 64 50

100 130 81 115 116 133 100

2.508 59 6.427 1.026 515 280 235

578 478 681 641 526 584 470

7.105 225 14.269 2.969 1.798 995 803

1.639 1.823 1.512 1.854 1.835 2.074 1.606

Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Centro-Nord Mezzogiorno

4.061 1.252 4.181 3.700 867 1.416 5.189 1.161 353 4.844 3.097 543 1.618 3.976 1.583 13.154 10.663 11.172 34.989 17.175

861 1.038 1.003 1.025 1.004 929 981 892 1.098 837 761 912 806 793 958 849 963 990 924 828

439 130 439 398 97 151 573 134 36 566 307 55 164 407 163 1.394 1.122 1.219 3.735 1.832

93 108 105 110 112 99 108 103 112 98 75 92 82 81 99 90 101 108 99 88

2.765 545 2.170 1.645 415 737 4.625 887 261 4.193 2.699 303 1.190 3.541 916 10.020 5.995 7.422 23.437 13.990

586 452 520 456 481 484 875 681 812 724 663 509 593 706 554 647 541 658 619 674

7.265 1.927 6.790 5.743 1.379 2.304 10.387 2.182 650 9.603 6.103 901 2.972 7.924 2.662 24.568 17.780 19.813 62.161 32.997

1.539 1.597 1.629 1.591 1.597 1.512 1.964 1.676 2.022 1.659 1.500 1.513 1.481 1.580 1.611 1.586 1.605 1.756 1.642 1.590

Italia % su Pil

52.164 3,67

890

5.567 0,39

95

37.427 2,63

639

95.158 6,69

1.624

Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Liguria Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Trento

Fonte: Istat, Contabilità nazionale

Fonte: Istat, Contabilità nazionale

Spesa sanitaria pubblica in regime di convenzione, per funzione economica e ripartizione geografica – Anno 2005 (valori percentuali sul totale della spesa per ciascuna funzione) 40 35

Fonti

x Istat, Contabilità nazionale x Eurostat/Esspros

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Annuario statistico italiano, 2007 x Ministero dell’economia e delle finanze, Relazione generale sulla situazione economica del Paese, 2006 Siti internet x http://www.istat.it x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

30

Assistenza farmaceutica

25

Assistenza medico-generica

20

Assistenza medico-specialistica

15

Case di cura private

10

Assistenza protesica e cure balneotermali

5

Altre prestazioni

0 Nord-ovest

Nord-est

Fonte: Istat, Contabilità nazionale

Centro

Sud

Isole

ITALIA


La mortalità in Italia è per questa causa tra le più basse d’Europa UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

La La struttura struttura della della mortalità mortalità per per causa causa èè caratterizzata caratterizzata da da una una prevalenza prevalenza dei dei decessi decessi per per malattie malattie tipiche tipiche delle delle età età adulte adulte ee anziane, anziane, con con al al primo primo posto posto quelle quelle che che interessano interessano ilil sistema sistema cardiocircolatorio. cardiocircolatorio. Nel Nel 2003 2003 in in Italia Italia ilil tasso tasso standardizzato standardizzato di di mortalità mortalità per per queste queste cause cause èè pari pari nel nel complesso complesso aa 40 40 decessi decessi ogni ogni 10.000 10.000 residenti. residenti. II maschi, maschi, con con un un tasso tasso di di 48,7 48,7 per per 10.000, 10.000, sono sono più più svantagsvantaggiati giati rispetto rispetto alle alle femmine femmine (33,9). (33,9). DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

Per Per ii confronti confronti aa livello livello territoriale, territoriale, tenendo tenendo sotto sotto controllo controllo le le diverse diverse strutture strutture per per età, età, sono sono stati stati costruiti costruiti tassi tassi di di mortalità mortalità standardizzati standardizzati con con ilil “metodo “metodo diretto” diretto” oo della della “popolazione “popolazione tipo”, tipo”, utilizzando utilizzando come come riferimento riferimento sia sia la la popolazione popolazione media media italiana italiana del del 2001, 2001, sia sia quella quella standard standard europea. europea. In In sintesi, sintesi, l’indicatore l’indicatore rappresenta rappresenta ii livelli livelli di di mortalità mortalità per per malattie malattie cardiocircolatorie cardiocircolatorie che che sisi sperimenterebbero sperimenterebbero nelle nelle regioni regioni italiane italiane ee nei nei paesi paesi eueuropei ropei se se ii loro loro specifici specifici modelli modelli di di mortalità mortalità venissero venissero applicati applicati aa una una identica identica struttura struttura per per età età attraverso attraverso la la popolazione popolazione scelta scelta come come standard. standard.

dei due due sessi sessi fa fa emergere emergere lo lo svantaggio svantaggio delle delle province province del del so so dei Mezzogiorno, Mezzogiorno, soprattutto soprattutto della della Campania Campania che, che, insieme insieme aa quelle quelle della della Sicilia, Sicilia, risultano risultano particolarmente particolarmente penalizzate: penalizzate: Caserta, Caserta, Napoli, Napoli, Caltanissetta Caltanissetta ee Catania Catania sisi attestano attestano su su valori valori tra tra ilil 25 25 ee ilil 30 30 per per cento cento superiori superiori rispetto rispetto alla alla media media italiana, italiana, mentre mentre Agrigento Agrigento sfiora sfiora ii 50 50 decessi decessi per per 10.000 10.000 residenti. residenti. II valori valori più più concentrano nel nel Nord-est, Nord-est, con con Treviso, Treviso, Bologna, Bologna, RaRabassi bassi sisi concentrano Rimini ee Padova Padova che che registrano registrano valori valori al al di di sotto sotto dei dei 35 35 venna, venna, Rimini per 10.000 10.000 residenti. residenti. decessi decessi per Le Le differenze differenze di di genere genere aa livello livello regionale regionale confermano confermano ilil genegenerale rale vantaggio vantaggio delle delle femmine, femmine, con con ii valori valori più più bassi bassi in in Veneto Veneto ed ed Emilia-Romagna; Emilia-Romagna; di di contro, contro, per per ii maschi maschi le le regioni regioni più più favofavorite rite sono sono Sardegna Sardegna ee Toscana, Toscana, con con tassi tassi di di mortalità mortalità standarstandardizzati dizzati pari pari aa circa circa 44 44 ee 45 45 decessi decessi per per 10.000 10.000 residenti. residenti. Tasso Tasso standardizzato standardizzato di di mortalità mortalità per per malattie malattie del del sistema sistema cardiocircolatorio, cardiocircolatorio, per per provincia provincia –– Anno Anno 2003 2003 (per (per 10.000 10.000 abitanti) abitanti)

L’ITALIA L’ITALIA EE LE LE SUE SUE REGIONI REGIONI

Con Con riferimento riferimento alle alle differenze differenze territoriali territoriali in in Italia, Italia, va va prelimipreliminarmente narmente osservato osservato che che ii livelli livelli non non sono sono confrontabili confrontabili con con quelli quelli europei europei aa causa causa della della diversa diversa popolazione popolazione di di riferimento riferimento utilizzata utilizzata nel nel processo processo di di standardizzazione, standardizzazione, che che in in questo questo caso caso èè quella quella media media italiana italiana del del 2001. 2001. Nel Nel 2003 2003 la la morte morte per per malattie malattie cardiovascolari cardiovascolari èè prevalente prevalente in in tutte tutte le le province, province, anche anche se se aa Sondrio, Sondrio, Lodi Lodi ee Venezia Venezia per per ii maschi maschi la la prima prima causa causa di di morte morte èè rappresentata rappresentata dai dai tumori. tumori. La La geografia geografia delle delle malattie malattie del del sistema sistema circolatorio circolatorio per per ilil complescomples-

100 statistiche per il Paese

80 80 70 70 60 60 50 50 Ue27 Ue27

40 40 30 30 20 20 10 10 00

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos (a) (a) II dati dati didi Belgio, Belgio, Cipro Cipro ee Danimarca Danimarca non non sono sono disponibili. disponibili.

Tasso Tasso standardizzato standardizzato di di mortalità mortalità per per malattie malattie del del sistema sistema cardiocircolatorio, cardiocircolatorio, per per sesso sesso ee regione regione –– Anno Anno 2003 2003 (per (per 10.000 10.000 abitanti) abitanti)

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

Nel Nel 2003, 2003, le le malattie malattie del del sistema sistema cardiocircolatorio cardiocircolatorio rappresenrappresentano tano la la prima prima causa causa di di morte morte in in quasi quasi tutti tutti ii paesi paesi dell’Ue, dell’Ue, con con la la sola sola eccezione eccezione della della Francia, Francia, dove dove ii tassi tassi di di mortalità mortalità più più elevaelevatiti sono sono dovuti dovuti ai ai tumori tumori ee che che registra registra un un vantaggio vantaggio per per malattie malattie cardiovascolari cardiovascolari pari pari aa 16,1 16,1 per per 10.000 10.000 abitanti abitanti (28,2 (28,2 èè ilil dato dato medio medio dell’Ue27). dell’Ue27). La La Spagna Spagna registra registra un un valore valore del del 18,7 18,7 per per 10.000 10.000 e, e, con con ii Paesi Paesi Bassi Bassi ee l’Italia l’Italia (rispettivamente (rispettivamente 21,2 21,2 ee 22 22 decessi decessi per per 10.000 10.000 abitanti), abitanti), presenta presenta ii valori valori più più contenuti contenuti aa livello livello europeo. europeo. Considerando Considerando che che per per Belgio, Belgio, Danimarca Danimarca ee Cipro Cipro non non sono sono disponibili disponibili dati dati di di mortalità mortalità confrontabili, confrontabili, tutti tutti ii paesi paesi di di nuova nuova adesione adesione hanno hanno una una mortalità mortalità legata legata aa problemi problemi cardiovascolari cardiovascolari decisamente decisamente sostenuta; sostenuta; la la situazione situazione peggiore peggiore sisi riscontra riscontra in in Bulgaria Bulgaria ee Romania, Romania, con con un un tasso tasso di di mortalità mortalità rispettivamente rispettivamente del del 71,3 71,3 ee del del 68,6 68,6 per per 10.000 10.000 abitanti. abitanti. Tra Tra ii paesi paesi dell’est, dell’est, la la Polonia Polonia sisi attesta attesta sul sul valore valore più più contenuto contenuto (41,5 (41,5 per per 10.000). 10.000). Infine Infine Slovenia, Slovenia, Malta, Malta, Germania Germania ee Austria Austria sisi collocano collocano in in prossimità prossimità del del dato dato medio medio europeo, europeo, con con una una mormortalità talità che che varia varia da da poco poco più più del del 29 29 al al 27 27 per per 10.000 10.000 abitanti. abitanti.

Tasso Tasso standardizzato standardizzato di di mortalità mortalità per per malattie malattie del del sistema sistema cardiocircolatorio cardiocircolatorio nei nei paesi paesi Ue Ue (a) (a) –– Anno Anno 2003 2003 (per (per 10.000 10.000 abitanti) abitanti)

Bu lg Ro ar ia m a Le nia tto n E ia s Sl ton ov ia a cc Li hia tu a Re U ni pu ng a bb he lic ria a Ce Po ca lo ni G a re Slo cia ve ni a M G al erm ta an Lu Au ia ss str em ia bu Fi rgo nl a Po nd rto ia ga l I lo Re rla n gn da o Un i S to ve zi a P ae Ita si lia Ba s Sp si ag Fr na an cia

Protezione sociale Tasso di mortalità per malattie cardiocircolatorie

30

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine sulle sulle cause cause didi morte morte

Fonti Fonti

xx Istat, Istat, Indagine Indagine sulle sulle cause cause didi morte morte xx Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos

Altre Altre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat, Cause Cause didi morte, morte, 2003 2003 xx Osservatorio Osservatorio Nazionale Nazionale sulla sulla salute salute nelle nelle regioni regioni italiane, italiane, Rapporto Rapporto Osservasalute. Osservasalute. Stato Stato didi salute salute ee qualità qualità dell’assistenza dell’assistenza nelle nelle regioni regioni italiane, italiane, Anni Anni 2005 2005 ee 2006 2006 Siti Siti internet internet xx http://www.istat.it http://www.istat.it xx http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

Uomini Uomini

Donne Donne

Totale Totale

Piemonte Piemonte

50,02 50,02

33,51 33,51

Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste

50,07 50,07

33,19 33,19

40,87 40,87

Lombardia Lombardia

48,31 48,31

31,06 31,06

37,61 37,61

Liguria Liguria

45,44 45,44

31,78 31,78

37,32 37,32

Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige

49,27 49,27

31,47 31,47

38,07 38,07

Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

48,80 48,80

32,89 32,89

38,71 38,71

Trento Trento

49,72 49,72

30,26 30,26

37,49 37,49

Veneto Veneto

46,32 46,32

29,31 29,31

35,93 35,93

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia

49,50 49,50

29,85 29,85

37,19 37,19

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

45,19 45,19

29,32 29,32

35,74 35,74

Toscana Toscana

45,03 45,03

31,92 31,92

37,36 37,36

Marche Marche

45,37 45,37

31,45 31,45

37,40 37,40

Umbria Umbria

49,06 49,06

31,47 31,47

38,79 38,79

Lazio Lazio

51,12 51,12

36,47 36,47

42,63 42,63

Abruzzo Abruzzo

47,94 47,94

33,37 33,37

39,49 39,49

Molise Molise

49,65 49,65

36,35 36,35

42,38 42,38

Campania Campania

57,22 57,22

44,09 44,09

49,77 49,77

Puglia Puglia

45,71 45,71

34,45 34,45

39,29 39,29

Basilicata Basilicata

49,13 49,13

36,55 36,55

42,20 42,20

Calabria Calabria

50,27 50,27

40,17 40,17

44,75 44,75

Sicilia Sicilia

53,21 53,21

42,16 42,16

46,99 46,99

Sardegna Sardegna

43,71 43,71

31,92 31,92

37,17 37,17

Nord-ovest Nord-ovest

48,41 48,41

31,91 31,91

38,34 38,34

Nord-est Nord-est

46,35 46,35

29,53 29,53

36,14 36,14

Centro Centro

47,92 47,92

33,64 33,64

39,63 39,63

Centro-Nord Centro-Nord

47,64 47,64

31,69 31,69

38,07 38,07

Mezzogiorno Mezzogiorno

50,95 50,95

39,10 39,10

44,28 44,28

Italia Italia

48,71 48,71

33,89 33,89

39,97 39,97

Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine sulle sulle cause cause didi morte morte Fonte:

40,07 40,07


UNO SGUARDO D’INSIEME

Subito dopo le malattie del sistema cardiocircolatorio, i tumori rappresentano la seconda causa di morte in ordine di importanza. Si tratta di patologie particolarmente legate alle misure di prevenzione, che possono essere di tipo primario, attraverso campagne di sensibilizzazione, e di tipo secondario, attraverso diagnosi precoci orientate a interventi di cura tempestivi. Nel 2003 il tasso standardizzato di mortalità per tumori in Italia è pari a 28 decessi per 10.000 residenti: 39,6 per i maschi e 20,3 per le femmine. I maschi sono dunque caratterizzati nel complesso da uno svantaggio maggiore rispetto alla mortalità per malattie cardiocircolatorie. DEFINIZIONI UTILIZZATE

Per i confronti a livello territoriale, tenendo sotto controllo le diverse strutture per età, sono stati costruiti tassi di mortalità standardizzati con il “metodo diretto” o della “popolazione tipo”, utilizzando come riferimento sia la popolazione media italiana del 2001, sia quella standard europea. In sintesi, l’indicatore rappresenta i livelli di mortalità per tumori che si sperimenterebbero nelle regioni italiane e nei paesi europei se i loro specifici modelli di mortalità venissero applicati a un’identica struttura per età attraverso la popolazione scelta come standard.

tasso più basso è Cosenza (21,2); all’opposto, il valore più elevato si registra a Lodi (36,6). Nello specifico, Calabria, Basilicata e Molise registrano tassi particolarmente contenuti di mortalità per tumori per entrambi i sessi: in Calabria e Basilicata (limitatamente alle femmine) le differenze arrivano a oltre il 20 per cento in meno rispetto al dato nazionale. A questo proposito, è utile citare la posizione di avanguardia della Basilicata rispetto alle campagne di prevenzione e in particolare rispetto allo screening di numerosi tumori femminili. La maggior parte delle province dell’Italia centrale si colloca al di sotto del tasso medio, ad eccezione di Roma (30,1 per 10.000 residenti), Viterbo (28,9), Grosseto e Prato (28,8), Lucca (28,2). Al contrario, nel Nord-ovest e nel Nord-est la mortalità per tumori è particolarmente elevata per entrambi i sessi, fino a raggiungere livelli tra il 10 e il 12 per cento superiori rispetto al dato nazionale in Friuli-Venezia Giulia e Lombardia. Tasso standardizzato di mortalità per tumori, per provincia – Anno 2003 (per 10.000 abitanti)

Protezione sociale Tasso di mortalità per tumori

31

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

In generale la mortalità per tumori ha una forte caratterizzazione territoriale e vede le province del Sud e delle Isole in vantaggio, con tassi standardizzati più bassi rispetto alle altre; la situazione che si viene così a configurare è sostanzialmente opposta a quella della mortalità per malattie cardiovascolari. In questo panorama, un’eccezione è rappresentata dalla provincia di Napoli dove, nel 2003, il tasso standardizzato di mortalità per tumori (pari a circa 30 decessi per 10.000 abitanti) è superiore a quello medio italiano (28 per 10.000). La provincia con il

100 statistiche per il Paese

30 25 Ue27

20 15 10 5 0

Fonte: Eurostat, Database New Cronos (a) I dati di Belgio, Cipro e Danimarca non sono disponibili.

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

I tassi standardizzati per il confronto tra i paesi europei mettono in luce, nel 2003, un livello complessivo della mortalità italiana per tumori immediatamente al di sotto del valore medio (18,2 decessi per 10.000 abitanti contro 18,8). Tra i paesi con i tassi di mortalità per tumori più alti, con valori nella maggior parte dei casi superiori ai 19,5 decessi per 10.000 abitanti, si trovano quelli dell’Europa orientale, per i quali si riscontrano carenze nella diffusione della cultura alla prevenzione. Il picco si registra in Ungheria (26,8 decessi per 10.000 abitanti), mentre Lituania e Lettonia si attestano su livelli meno elevati (19,6). Tassi superiori alla media si rilevano anche per Paesi Bassi (19,9), Regno Unito (19), Irlanda (19,1) e Francia (18,8 decessi per 10.000 abitanti). Di contro, per quanto riguarda il resto dell’Europa orientale, Romania (17,9) e soprattutto Bulgaria (15,3) registrano tassi inferiori alla media. In particolare, Bulgaria e Finlandia (circa 15 decessi per 10.000 abitanti) segnano un vantaggio rispetto a tutti gli altri paesi europei.

Tasso standardizzato di mortalità per tumori nei paesi Ue (a) – Anno 2003 (per 10.000 abitanti) (a)

R ep U ub n g b l he ic r ia a C ec a P o S lo lo ni va a cc S hia P lov ae e si nia B as Le si tto n Li ia tu an E ia st on ia R Irla eg n no da U n Fr ito an ci a Lu ss Ita em lia bu R rg o om G an er ia m an A ia us tr S ia p P agn or to a ga llo M al t G a re ci S a ve B zia ul g Fi ari nl a an di a

Nel Mezzogiorno i valori più bassi

Tasso standardizzato di mortalità per tumori, per sesso e regione di residenza – Anno 2003 (per 10.000 abitanti) REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Fonte: Istat, Indagine sulle cause di morte

Fonti

x Istat, Indagine sulle cause di morte x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Cause di morte, 2003 x Osservatorio Nazionale sulla salute nelle regioni italiane, Rapporto Osservasalute. Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane, Anni 2005 e 2006 Siti internet x http://www.istat.it x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

Uomini

Donne

Totale

Piemonte

41,39

21,60

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

42,10

17,54

29,43 27,98

Lombardia

45,34

22,86

31,39

Liguria

40,79

21,47

28,93

Trentino-Alto Adige

41,20

21,89

29,32

Bolzano-Bozen

41,58

22,70

29,75

Trento

41,07

21,29

29,08

Veneto

42,01

20,16

28,65

Friuli-Venezia Giulia

43,65

22,62

30,71

Emilia-Romagna

40,09

21,20

28,79

Toscana

39,56

19,97

27,87

Marche

36,68

19,22

26,41

Umbria

36,00

17,41

25,08

Lazio

40,64

21,29

29,04

Abruzzo

33,14

16,68

23,40

Molise

31,41

16,90

23,01

Campania

40,31

18,96

27,63

Puglia

36,45

18,22

25,71

Basilicata

30,46

15,81

22,12

Calabria

30,59

15,64

22,06

Sicilia

33,34

17,89

24,38

Sardegna

37,62

18,63

26,62

Nord-ovest

43,46

22,25

30,44

Nord-est

41,34

20,99

29,00

Centro

39,29

20,23

27,93

Centro-Nord

41,55

21,29

29,27

Mezzogiorno

35,56

17,90

25,24

Italia

39,61

20,28

28,03

Fonte: Istat, Indagine sulle cause di morte


Protezione sociale Tasso di mortalità infantile

32

Valore in drastica riduzione, Italia ai minimi europei UNO SGUARDO D’INSIEME

Il tasso di mortalità infantile, data la correlazione negativa che lo lega alle condizioni sanitarie, ambientali e socioeconomiche, si può interpretare come espressione del livello di sviluppo e di benessere di un Paese. In Italia, i più rilevanti progressi si sono avuti proprio riguardo a questo indicatore che negli ultimi dieci anni si è ridotto addirittura del 50 per cento attestandosi, nel 2004, sul 3,7 per 1.000. DEFINIZIONI UTILIZZATE

Il tasso di mortalità infantile si ottiene dal rapporto tra l’ammontare dei decessi dei bambini nel primo anno di vita in un determinato anno di calendario e il numero di nati vivi nello stesso anno di riferimento. Il tasso di mortalità neonatale considera invece, a parità di denominatore, i decessi avvenuti nel primo mese di vita dovuti principalmente a cause cosiddette endogene, quindi legate alle condizioni della gravidanza e del parto o a malformazioni congenite del bambino. Le cause esogene contribuiscono alla mortalità dei bambini nel periodo post-neonatale e generalmente sono prodotte da patologie legate a carenti condizioni igieniche, servizi sanitari non adeguati e difficilmente accessibili, bassi livelli di istruzione delle madri, inadeguata alimentazione.

e 7 per 1.000). Nel Mezzogiorno solo le province di Brindisi, Matera, Agrigento, Messina e Cagliari presentano valori inferiori a quello medio nazionale. Nell’Italia settentrionale i valori si mantengono al di sotto del livello medio, con l’eccezione di Alessandria (3,8 per 1.000) nel Nord-ovest, di Reggio nell’Emilia (4,2 per 1.000) e Vicenza (4 per 1.000) nel Nordest. Le province con il tasso più basso sono Gorizia e Novara che non arrivano all’1 per 1.000. Passando a considerare le regioni, il tasso di mortalità infantile più basso si ha in FriuliVenezia Giulia (1,8 per 1.000) Nell’Italia centrale i tassi sono più bassi della media, tranne che nel Lazio (3,8 per 1.000). Il focus sul tasso di mortalità nel primo mese di vita mostra come questo indicatore assorba quasi tutta la mortalità infantile, esprimendo nella maggior parte delle regioni almeno il 60 per cento della mortalità infantile totale, con le eccezioni della Sardegna, dove la mortalità neonatale e quella post-neonatale si equiparano, e del Molise, nel quale la maggior parte della mortalità infantile si verifica oltre il primo mese di vita. Tasso di mortalità infantile per provincia di residenza – Anno 2004 (per 1.000 nati vivi)

Tasso di mortalità infantile nei paesi Ue – Anno 2004 (a) (per 1.000 nati vivi) 18 16 14 12 10 8 Ue27

6 4 2 0

ia ria ia ta ito d a ia ca si nia cia n a cia lia rg o llo ca nia ro d ia zia ia ria ia ia ia n Ita bu a re ag a n a on an on ch e on al Un lan ustr ar as ga Ce ve Cip lan ve M o m ulg ett itu Pol va c n gh st Ir A nim si B erm G Sp Fra S n m orto lica Slo o E L n B L e U R Fi a lo g e G P bb ss D Pa S Re u Lu p Re

Fonte: Eurostat, Database New Cronos (a) I dati del Belgio non sono disponibili.

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Una tendenza alla diminuzione della mortalità infantile si rileva anche in Europa, seppur in modo meno accentuato e con battute di arresto e oscillazioni. I processi di allargamento dell’Unione, infatti, almeno nel breve periodo, mettono in risalto le differenze nelle fasi e nei tempi dello sviluppo dei diversi paesi. Nel 2004 emergono forti divergenze territoriali e la separazione netta tra est e ovest. Rispetto alla media europea pari al 5,3 per 1.000, Romania e Bulgaria registrano tassi di mortalità infantile decisamente elevati (rispettivamente 17 e 12 per 1.000 nati vivi). Seguono in ordine decrescente Lettonia e Lituania, con valori della mortalità infantile che superano la media europea rispettivamente di circa l’80 e del 50 per cento. Il Regno Unito, con un tasso del 5 per 1.000, si colloca subito al di sotto del valore medio, mentre l’Italia si attesta sui livelli di Germania, Grecia, Spagna, Francia e Lussemburgo. Finlandia e Svezia si posizionano in fondo alla graduatoria con tassi di mortalità infantile molto contenuti, inferiori alla media europea di circa il 40 per cento (rispettivamente 3,3 e 3,1 per 1.000). L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Anche se il tasso di mortalità infantile italiano si attesta sui livelli dei paesi più avanzati del mondo, non deve essere sottovalutata la forte variabilità territoriale, a svantaggio del Mezzogiorno e di alcune aree del Nord-est. Tra le province con i tassi più elevati, si collocano Catanzaro (8,8 decessi di bambini nel primo anno di vita per 1.000 nati vivi) e Livorno, Parma, Foggia, Taranto, Piacenza e Chieti (tutte con valori compresi tra 6

100 statistiche per il Paese

Tasso di mortalità nel primo mese di vita e tasso di mortalità infantile per regione – Anno 2004 (per 1.000 nati vivi) REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Fonte: Istat, Indagine sulle cause di morte

Fonti

x Istat, Indagine sulle cause di morte x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Decessi: caratteristiche demografiche e sociali, 2004 x Istat, Cause di morte, 2002 x Osservatorio Nazionale sulla salute nelle regioni italiane, Rapporto Osservasalute. Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane, Anni 2005 e 2006 Siti internet x http://www.istat.it x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Liguria Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Centro-Nord Mezzogiorno Italia

Fonte: Istat, Indagine sulle cause di morte

Tasso di mortalità nel primo mese di vita

Tasso di mortalità infantile 2,03 1,70 1,97 2,41 2,20 2,20 2,20 1,87 1,39 2,57 2,74 1,79 2,10 2,86 3,87 1,96 3,49 3,67 3,02 4,06 3,69 1,90 2,02 2,11 2,64 2,23 3,52 2,71

2,59 2,55 2,79 2,75 3,49 3,49 3,48 2,74 1,78 3,65 3,66 2,54 3,28 3,79 4,68 4,32 4,62 5,08 4,53 5,40 4,87 3,58 2,73 3,05 3,55 3,07 4,77 3,70


Istruzione

Tra gli interventi sociali, istruzione e formazione rappresentano ambiti di particolare importanza, sia per il pieno e consapevole esercizio dei diritti di cittadinanza, sia per la valorizzazione del capitale umano. Anche per questo motivo la strategia di Lisbona, adottata dai capi di stato e di Governo per rendere l’Unione europea in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, pone la formazione estesa all’intero arco della vita tra gli obiettivi prioritari. Gli indicatori presentati in questa sezione sono: la spesa per le risorse umane; il livello di istruzione della popolazione adulta; il tasso di abbandono al primo anno delle scuole superiori; il tasso di scolarizzazione della popolazione in età 20-24 anni; la quota di iscritti all’università. uu In Italia nel 2005 l’incidenza della spesa in istruzione e formazione sul Pil è pari al 4,4 per cento, ampiamente al

di sotto della media dell’Ue27 (5,1 per cento nel 2004).

uu In Italia nel 2007 il 48,2 per cento della popolazione in età compresa tra i 25 e i 64 anni ha conseguito come tito-

lo di studio più elevato la licenza della scuola media inferiore, valore che – nel contesto europeo – colloca il nostro paese distante dalla media Ue27 (30 per cento nel 2006), nelle ultime posizioni insieme a Spagna, Portogallo e Malta. uu

Nell’anno scolastico 2005/06, la quota di giovani che abbandona al primo anno gli studi superiori, senza completare dunque l’obbligo formativo, è del 11,1 per cento. uu Nel 2007 poco più del 75 per cento dei giovani italiani in età 20-24 anni ha conse-

guito almeno il diploma di scuola secondaria superiore.

uu In Italia circa il 41 per cento dei giovani in età 19-25 anni risulta iscritto a un corso

universitario nell’anno accademico 2005/06.


Si spende molto meno che in Europa; incidenza più elevata nel Mezzogiorno

Incidenza della spesa in istruzione e formazione sul Pil per regione – Anno 2005 (valori percentuali)

Incidenza della spesa in istruzione e formazione sul Pil nei paesi Ue – Anno 2004 (valori percentuali) 9,0

UNO SGUARDO D’INSIEME

La spesa in istruzione e formazione – misurata in rapporto al prodotto interno lordo – rappresenta uno degli indicatori chiave per misurare le policy attuate in materia di crescita e valorizzazione del capitale umano. L’indicatore consente di quantificare, a livello nazionale e internazionale, quanto i paesi spendono per migliorare le strutture e incentivare insegnanti e studenti a partecipare ai percorsi formativi. In Italia nel 2005 l’incidenza della spesa in istruzione e formazione sul prodotto interno lordo è pari al 4,4 per cento.

7,5

DEFINIZIONI UTILIZZATE

3,0

6,0 Ue27

4,5

L’indicatore si ottiene rapportando percentualmente la spesa in conto corrente e in conto capitale in istruzione e formazione (sono inclusi quindi i trasferimenti alle famiglie e alle istituzioni pubbliche e private) al prodotto interno lordo (Pil). La spesa e il Pil vengono calcolati in euro correnti

1,5

0,0

Nel 2004 il valore dell’indicatore per l’Italia è inferiore al valore medio dell’Ue27 (5,09 per cento). I paesi più distanti dalla media comunitaria sono Romania (3,3 per cento), Lussemburgo (3,9 per cento); Slovacchia, Grecia e Spagna (che presentano valori inferiori di circa 1 punto percentuale rispetto al valore medio). Tra i paesi che stanziano più risorse in percentuale del Pil per istruzione e formazione vi sono alcuni paesi nordici: Danimarca (8,5 per cento), Svezia (7,4 per cento) e Finlandia (6,4 per cento) che, insieme a Cipro (6,7 per cento), superano di 1 punto il valore medio Ue.

ar ca Sv ez ia Ci pr Fi nl o an di a Be lg Sl io ov en Fr ia an ci Au a st Un ria gh er Po ia lo Po ni rt a Re oga gn llo o Un Li ito Pa tua es n ia iB as s Es i to n Le ia tto ni a M al ta Irl a G nda er m an ia Ita l Re ia pu Bul bb ga lic r ia a Ce c Sp a ag na G r Sl e ci a o Lu vac ss ch em ia bu r Ro g o m an ia

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Da ni m

Istruzione Spesa pubblica in istruzione e formazione in rapporto al Pil

33

Fonte: Eurostat, Database New Cronos Fonte: Istat, Elaborazioni su Conti pubblici territoriali

Incidenza della spesa in istruzione e formazione sul Pil per ripartizione geografica – Anno 2005 (valori percentuali) 8

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Per le politiche a sostegno dell’apprendimento della popolazione e dell’aumento delle conoscenze le regioni italiane mostrano comportamenti distanti tra loro: le regioni del Mezzogiorno sono quelle che investono di più in questo settore. In particolare nel 2005 in Calabria, Sicilia e Basilicata l’incidenza di queste voci di spesa sul Pil sono state rispettivamente del 7,3 per cento, 7,2 per cento e 7 per cento. Le altre regioni del Mezzogiorno presentano valori compresi tra il 6,1 per cento della Puglia e il 6,7 per cento della Campania. Tra i territori del Centro-Nord, è la provincia autonoma di Trento che mostra valori simili a quelli del Sud: l’investimento della provincia in capitale umano è pari a 5,8 per cento rispetto al Pil. La spesa più bassa è invece quella della provincia autonoma di Bolzano (1,3 per cento), seguita da Lombardia (3,1 per cento) e Veneto (3,2 per cento). A livello nazionale nella composizione della spesa in risorse umane pesa in misura prevalente la voce “istruzione” (4,2 per cento del Pil) mentre la voce “formazione” incide solo per lo 0,2 per cento. Per entrambe le voci, e in particolare per l’istruzione, il Mezzogiorno stanzia di più rispetto al CentroNord: 6,6 per cento contro il 3,7 per cento.

100 statistiche per il Paese

Centro-Nord

Mezzogiorno

Italia

6

4

Fonti

x Ministero dell’economia, DPS, Conti pubblici territoriali (CPT) x Eurostat, Database New Cronos

2

Altre informazioni

Pubblicazioni x Education at a Glance 2007, OECD Indicators Siti internet x http://www.istat.it x http://epp.eurostat.ec.europa.eu x http://www.dps.mef.gov.it/cpt/cpt.asp

0 Spesa istruzione in % sul Pil

Fonte: Istat, Elaborazioni su Conti pubblici territoriali

Spesa formazione in % sul Pil

Spesa istruzione e formazione in % sul Pil


34

in età in età 25-64 25-64 anni anni cheche ha ha conseguito conseguito al più al più un un livello livello di istruzione di istruzione secondario secondario inferiore, inferiore, neinei paesi paesi Ue Ue – – Popolazione regione regione cheche presenta presenta il valore il valore piùpiù contenuto contenuto di questo di questo indicaindica-Popolazione La La 2006 2006 (valori (valori percentuali) percentuali) Anno Anno toretore è il èLazio il Lazio (37,4 (37,4 perper cento). cento).

Popolazione Popolazione in età in età 25-64 25-64 anni anni cheche ha ha conseguito conseguito al più al più UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME un un livello livello di istruzione di istruzione secondario secondario inferiore, inferiore, perper regione regione – – Il livello Il livello di istruzione di istruzione della della popolazione popolazione adulta adulta è uno è uno degli degli indi-indi- Anno Anno 2007 2007 (valori (valori percentuali) percentuali) catori catori adottati adottati perper monitorare monitorare il raggiungimento il raggiungimento degli degli obiettivi obiettivi di di Lisbona Lisbona sui sui livelli livelli di conoscenza di conoscenza degli degli adulti adulti e sulla e sulla formazione formazione l’arco l’arco della della vita.vita. lungo lungo In Italia In Italia nelnel 2007 2007 il 48,2 il 48,2 perper cento cento della della popolazione popolazione in età in età 25-2564 64 annianni ha ha conseguito conseguito come come titolo titolo di studio di studio piùpiù elevato elevato solosolo la la licenza licenza di scuola di scuola media media inferiore. inferiore.

80 80

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

20 20

La La quota quota di popolazione di popolazione adulta adulta concon livello livello di istruzione di istruzione seconsecondario dario inferiore inferiore è definita è definita come come la percentuale la percentuale della della popolazione popolazione in età in età 25-64 25-64 annianni cheche ha ha conseguito conseguito come come titolo titolo di studio di studio piùpiù elevato elevato la licenza la licenza media media inferiore. inferiore. Si tratta Si tratta di un di un indicatore indicatore presente presente nel nel set set degli degli indicatori indicatori struttustrutturali rali perper la valutazione la valutazione degli degli obiettivi obiettivi europei europei della della strategia strategia di di Lisbona. Lisbona. Viene Viene calcolato calcolato considerando considerando il titolo il titolo di studio di studio della della popolazione popolazione adulta adulta nella nella fascia fascia di età di età 25-64 25-64 annianni compreso compreso nei nei livelli livelli 0-20-2 della della classificazione classificazione internazionale internazionale sui sui livelli livelli di istrudi istruzione zione (Isced), (Isced), ovvero ovvero titolititoli conseguiti conseguiti finofino allaalla scuola scuola secondasecondaria ria inferiore. inferiore. Il confronto Il confronto europeo, europeo, basato basato sui sui datidati della della rilevazione rilevazione europea europea sulle sulle forze forze di lavoro, di lavoro, considera considera solosolo le informazioni le informazioni del del II trimeII trimestrestre della della rilevazione, rilevazione, pertanto pertanto emergono emergono delle delle lievilievi differenze differenze rispetto rispetto al dato al dato Italia, Italia, calcolato, calcolato, invece, invece, in media in media annua. annua. L’ITALIA L’ITALIA NELNEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

NelNel contesto contesto europeo europeo l’Italia l’Italia presenta presenta al al 2006 2006 un un valore valore dell’indicatore dell’indicatore piuttosto piuttosto elevato elevato (48,7 (48,7 perper cento), cento), cheche posiziona posiziona il nostro il nostro Paese Paese in fondo in fondo allaalla graduatoria graduatoria insieme insieme a Spagna, a Spagna, Portogallo Portogallo e Malta. e Malta. La La Ue27, Ue27, paripari al 30 al 30 perper cento, cento, è bilanciata è bilanciata Fonte: Fonte: Istat,Istat, Rilevazione Rilevazione continua continua sullesulle forze forze di lavoro di lavoro da da paesi paesi come come la Repubblica la Repubblica Ceca, Ceca, la Slovacchia la Slovacchia e l’Estonia, e l’Estonia, cheche presentano presentano invece invece un un basso basso livello livello di popolazione di popolazione adulta adulta cheche ha ha conseguito conseguito soltanto soltanto un un livello livello di istruzione di istruzione inferiore inferiore (10(10 perper cento). cento). L’ITALIA L’ITALIA E LE E LE SUESUE REGIONI REGIONI

Data Datala lacentralità centralitàchecherivestono rivestonole lepolitiche politichea asostegno sostegno dell’apprendimento dell’apprendimento della della popolazione popolazione e dell’aumento e dell’aumento delle delle conoconoscenze, scenze, anche anche nella nella strategia strategia della della politica politica regionale regionale del del nuovo nuovo ciclo ciclo di programmazione di programmazione comunitario comunitario 2007-2013 2007-2013 l’istruzione l’istruzione e lae la formazione formazione degli degli adulti adulti sono sono oggetto oggetto di monitoraggio. di monitoraggio. DalDal 2004 2004 Fonti al 2007 al 2007 il Mezzogiorno il Mezzogiorno presenta presenta un un miglioramento miglioramento dell’indicatore dell’indicatoreFonti Rilevazione Rilevazione continua continua sullesulle forze forze di lavoro di lavoro (RCFL) (RCFL) di 2,4 di 2,4 punti punti percentuali, percentuali, cheche crescono crescono a 4,3 a 4,3 nelle nelle regioni regioni deldelx x Istat,Istat, x x Eurostat, Eurostat, Database Database NewNew Cronos, Cronos, Labour Labour Force Force Survey Survey (LFS) (LFS) Centro-Nord. Centro-Nord. Nell’analisi Nell’analisi perper regione regione emerge emerge cheche Sardegna, Sardegna, Sicilia, Sicilia, Campania Campania Altre informazioni informazioni e Puglia e Puglia presentano presentano valori valori molto molto elevati elevati dell’indicatore, dell’indicatore, concon quoquo-Altre Pubblicazioni Pubblicazioni te intorno te intorno al 56-57 al 56-57 perper cento. cento. Al Nord Al Nord le situazioni le situazioni peggiori peggiori dove dovex x Education Education at aatGlance a Glance 2007, 2007, OECD OECD Indicators Indicators si rilevano si rilevano le quote le quote piùpiù elevate elevate di adulti di adulti cheche hanno hanno conseguito conseguito Siti Siti internet internet solosolo la licenza la licenza media media inferiore inferiore sono sono quelle quelle della della provincia provincia autoautohttp://www.istat.it noma noma di Bolzano di Bolzano (52,6 (52,6 perper cento) cento) e dalla e dalla Valle Valle d’Aosta d’Aosta (52,3 (52,3 perperx x http://www.istat.it x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu cento). cento).

100 statistiche per il Paese

70 70 60 60 50 50

Ue27Ue27

40 40 30 30

10 10 0 0 M al PMo a ta ( rtolta a) Po g ( aa Srtpog llo) agall S Itapa noa li g GIta a (naa Lu reclia ) G s e ia (a Lu serm c (a) ss bia em ur(a g) Irbl u o a rg Irl ndoa Baen lgda FBr e io anlg CFr ciiao Pa iparonc C ia e Pa siipBro (a) Ree a ( gsni B ssa) R Reog o Uas i n ns RomaonU itoi Bum ianit la (o Bu ganria a lUg ia ((a) ar a Fi Ungiha ( n ea Fi lanndgh ria) nl iaer an ( ia Adi a Da uast(ra A ia) Danimustr ai Snilm rcaa ova GSlo ernca er v ia G maen er n ia Smva ia en LeSv ziiaa ttoez Le n ia Potto ia loni LPi ol niaa tuon Li aniia Etsu a a Re SloE tonnia pu S vasto ia Re b lo cc n pu blicva hiiaa bb a cc lic Cehia a ca Ce ca

Istruzione Quota di 25-64enni con istruzione secondaria inferiore

Metà Metà della della popolazione popolazione adulta adulta haha solo solo il diploma il diploma didi scuola scuola media media inferiore inferiore

Fonte: Eurostat, Database NewNew Cronos Fonte: Eurostat, Database Cronos (a) Dati provvisori. (a) Dati provvisori.

Popolazione in età 25-64 anni cheche ha ha conseguito al più un un livello di istruzione secondario inferiore, perper regione – – Popolazione in età 25-64 anni conseguito al più livello di istruzione secondario inferiore, regione Anni 2004-2007 (valori e differenze percentuali) Anni 2004-2007 (valori e differenze percentuali) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Piemonte Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

2004 2004 52,052,0 54,954,9 49,349,3 44,244,2 50,550,5 58,158,1 43,343,3 53,653,6 49,049,0 48,048,0 51,751,7 43,343,3 48,548,5 41,641,6 47,047,0 51,251,2 57,757,7 60,460,4 53,053,0 53,553,5 59,559,5 61,461,4 49,649,6 50,850,8 45,945,9 48,848,8 57,757,7 51,951,9

Fonte: Rilevazione continua forze di lavoro Fonte: Istat,Istat, Rilevazione continua sullesulle forze di lavoro

2005 2005 49,449,4 53,553,5 47,447,4 42,342,3 49,149,1 56,356,3 42,442,4 51,051,0 47,147,1 46,846,8 50,250,2 41,841,8 47,047,0 39,639,6 44,544,5 49,749,7 57,457,4 60,060,0 51,051,0 52,552,5 58,658,6 60,760,7 47,547,5 48,848,8 44,144,1 46,946,9 56,956,9 50,350,3

2006 2006 47,747,7 54,054,0 46,346,3 42,242,2 47,847,8 55,155,1 40,940,9 50,250,2 44,644,6 45,045,0 48,348,3 40,540,5 46,246,2 39,339,3 43,543,5 49,249,2 56,856,8 57,957,9 49,949,9 51,951,9 57,457,4 58,658,6 46,346,3 47,547,5 43,243,2 45,745,7 55,755,7 49,249,2

2007 2007 46,846,8 52,352,3 45,145,1 41,541,5 45,345,3 52,652,6 38,338,3 47,847,8 44,144,1 43,943,9 49,649,6 40,040,0 45,245,2 37,437,4 45,745,7 47,747,7 56,856,8 56,456,4 49,249,2 51,751,7 56,956,9 57,457,4 45,345,3 45,745,7 42,442,4 44,644,6 55,255,2 48,248,2

Differenze Differenze percentuali percentuali 2004-2007 2004-2007 -5,2-5,2 -2,6-2,6 -4,2-4,2 -2,7-2,7 -5,2-5,2 -5,5-5,5 -4,9-4,9 -5,9-5,9 -4,9-4,9 -4,1-4,1 -2,1-2,1 -3,3-3,3 -3,2-3,2 -4,2-4,2 -1,3-1,3 -3,5-3,5 -0,9-0,9 -4,0-4,0 -3,8-3,8 -1,8-1,8 -2,7-2,7 -4,0-4,0 -4,3-4,3 -5,0-5,0 -3,4-3,4 -4,3-4,3 -2,4-2,4 -3,7-3,7


Istruzione Tasso di abbandono delle scuole superiori

35

Più Piùdidiuno unostudente studentesusudieci dieci abbandona abbandonaalalprimo primoanno anno Uno Uno sguardo sguardo d’insieme d’insieme

LaLa quota quota di di giovani giovani che che interrompono interrompono la la frequenza frequenza della della scuola scuola secondaria secondariasuperiore superioreal alprimo primoanno annorappresenta rappresentaununindicatore indicatore utile utilea monitorare a monitorarel’efficacia l’efficaciadegli degliinterventi interventidi dipolicy policyin inmateria materia istruzione.I progressivi I progressiviinnalzamenti innalzamentidell’obbligo dell’obbligodi diistruzioistruziodi diistruzione. ne,ne,che chesi sisono sonosucceduti succedutia apartire partiredall’anno dall’annoscolastico scolastico 1999/00, 1999/00,hanno hannol’obiettivo l’obiettivodi diraggiungere raggiungerei livelli i livellidi discolarizzascolarizzazione zione degli degli altri altri paesi paesi europei europei e garantire e garantire unun livello livello culturale culturale piùpiù elevato elevato della della popolazione. popolazione. L’analisi L’analisi della della serie serie storica storica di di tale tale indicatore indicatore consente consente di di valutavalutarerei progressi i progressifatti fattinegli negliultimi ultimianni anniin intermini terminidi dipartecipazione partecipazione scolastica scolasticadeideiragazzi ragazziancora ancorain inobbligo obbligodi diistruzione, istruzione,che che nell’anno nell’annoscolastico scolastico1999/00 1999/00è èstato statoportato portatoa a1515anni annie esucsuccessivamente cessivamente innalzato innalzato a 16 a 16 anni anni nell’anno nell’anno scolastico scolastico 2007/08. 2007/08. In InItalia Italiail tasso il tassodi diabbandono abbandono al alprimo primoanno annodelle dellescuole scuolesupesuperiori riori nell’anno nell’anno scolastico scolastico 2005/06 2005/06 è del è del 11,1 11,1 perper cento. cento.

degliabbandoni abbandoniscolastici scolasticialla allafine finedeldelsecondo secondoanno anno trazione trazionedegli delle delle scuole scuole secondarie secondarie superiori; superiori; la la diminuzione diminuzione è più è più marcata marcata nelnelMezzogiorno, Mezzogiorno,dove dovetuttavia tuttaviasi sirilevano rilevanoi valori i valoripiùpiùelevati elevati dell’indicatore. dell’indicatore.

Tasso Tasso didi abbandono abbandono alla alla fine fine deldel primo primo anno anno delle delle scuole scuole secondarie secondarie superiori superiori per per regione regione – Anni – Anni scolastici scolastici 1997/98-2005/06 1997/98-2005/06 (valori (valori percentuali) percentuali)

Tasso Tasso didi abbandono abbandono al al primo primo anno anno delle delle scuole scuole secondasecondarierie superiori superiori – Anno – Anno scolastico scolastico 2005/06 2005/06 (valori (valori percentuali) percentuali)

Piemonte Piemonte D'Aosta/Vallée D'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Valle Valle Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

Il Iltasso tassodi diabbandono abbandonoalla allafine finedeldelprimo primoanno annodelle dellescuole scuole secondarie secondariesuperiori superioriè èdefinito definitocome comeil numero il numerodi distudenti studentiche che interrompono interromponola lafrequenza frequenzascolastica, scolastica,non noniscrivendosi iscrivendosial alse-secondo condoanno annodi dicorso, corso,rapportato rapportatoal altotale totaledegli degliiscritti iscrittial alprimo primo anno. anno.

100 statistiche per il Paese

Anni Anni scolastici scolastici 1997/98 1997/98

1998/99 1998/99

1999/00 1999/00

2000/01 2000/01

2001/02 2001/02

2002/03 2002/03

200/-04 200/-04

2004/05 2004/05

2005/06 2005/06

12,312,3 9,6 9,6 12,912,9 12,112,1 12,012,0 12,912,9 11,211,2 9,7 9,7 10,510,5 8,7 8,7 11,511,5 8,7 8,7 9,5 9,5 12,712,7 9,4 9,4 12,112,1 14,814,8 11,511,5 10,410,4 10,010,0 16,316,3 18,318,3 12,612,6 9,6 9,6 11,711,7 11,511,5 13,913,9 12,612,6

9,49,4 10,210,2 10,510,5 11,511,5 7,37,3 9,79,7 5,25,2 7,87,8 6,46,4 7,27,2 9,39,3 7,67,6 7,17,1 9,19,1 8,08,0 5,85,8 8,18,1 8,88,8 8,08,0 6,26,2 12,012,0 12,112,1 10,310,3 7,47,4 8,88,8 9,09,0 9,29,2 9,19,1

12,512,5 16,216,2 11,611,6 9,09,0 12,212,2 10,010,0 14,114,1 7,97,9 5,05,0 8,58,5 8,38,3 5,95,9 5,25,2 8,78,7 8,38,3 5,85,8 10,310,3 9,99,9 5,75,7 7,37,3 13,213,2 11,411,4 11,711,7 8,28,2 7,97,9 9,59,5 10,410,4 9,99,9

13,813,8 14,814,8 12,812,8 9,9 9,9 9,2 9,2 10,710,7 7,77,7 10,410,4 6,8 6,8 9,6 9,6 9,8 9,8 6,7 6,7 7,9 7,9 11,111,1 8,9 8,9 7,6 7,6 13,113,1 11,311,3 8,7 8,7 11,011,0 13,313,3 15,815,8 12,812,8 9,6 9,6 10,010,0 11,011,0 12,412,4 11,611,6

13,213,2 10,510,5 13,213,2 11,911,9 9,5 9,5 11,211,2 7,97,9 11,711,7 7,4 7,4 9,8 9,8 9,1 9,1 7,2 7,2 7,4 7,4 11,111,1 8,9 8,9 7,5 7,5 16,416,4 13,813,8 9,6 9,6 11,911,9 16,116,1 16,416,4 13,013,0 10,410,4 9,7 9,7 11,211,2 14,714,7 12,812,8

11,511,5 14,014,0 13,413,4 11,711,7 9,89,8 10,310,3 9,2 9,2 11,211,2 8,48,4 10,610,6 11,811,8 7,47,4 9,29,2 10,910,9 8,88,8 6,16,1 15,415,4 13,913,9 10,310,3 12,512,5 16,716,7 11,511,5 12,712,7 10,610,6 10,710,7 11,511,5 14,214,2 12,712,7

10,510,5 13,813,8 12,212,2 10,810,8 10,310,3 10,310,3 10,210,2 7,27,2 7,57,5 9,39,3 10,410,4 7,07,0 7,77,7 11,411,4 8,38,3 6,76,7 14,714,7 12,912,9 9,69,6 12,412,4 14,914,9 12,212,2 11,611,6 8,38,3 10,310,3 10,310,3 13,413,4 11,711,7

10,410,4 11,211,2 9,8 9,8 9,7 9,7 8,1 8,1 9,59,5 6,86,8 6,6 6,6 6,5 6,5 9,4 9,4 9,2 9,2 8,1 8,1 6,7 6,7 10,510,5 8,6 8,6 8,5 8,5 15,215,2 11,911,9 7,7 7,7 11,111,1 14,814,8 7,9 7,9 10,010,0 7,8 7,8 9,5 9,5 9,2 9,2 12,912,9 10,910,9

10,810,8 11,711,7 9,59,5 10,810,8 7,97,9 8,78,7 7,17,1 7,67,6 6,26,2 9,99,9 9,49,4 6,66,6 7,97,9 11,711,7 7,77,7 8,08,0 14,114,1 11,511,5 9,29,2 13,413,4 15,215,2 11,511,5 10,010,0 8,48,4 10,210,2 9,69,6 13,113,1 11,111,1

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Statistiche Statistiche sull'istruzione, sull'istruzione, finofino all'anno all'anno scolastico scolastico 1998/99 1998/99 – Miur, – Miur, dall'anno dall'anno scolastico1999/00 scolastico1999/00

L’ITALIA L’ITALIA E LE E LE SUE SUE REGIONI REGIONI

L’indicatore L’indicatorerelativo relativoalle alleinterruzioni interruzionidi difrequenza frequenza al alprimo primoanno anno della dellascuola scuolasecondaria secondariasuperiore superioreconsente consentedi dimonitorare monitorarela la quota quotadi diragazzi ragazziche chefuoriescono fuoriesconodaldalsistema sistemascolastico scolasticosenza senza assolvere assolvere l’obbligo l’obbligo di di istruzione. istruzione. Il Mezzogiorno Il Mezzogiorno è l’area è l’area in in cuicui gligli studenti studenti abbandonano abbandonano di di piùpiù al al primo primoanno annodelle dellescuole scuolesecondarie secondariesuperiori, superiori,in inparticolare particolarein in Sicilia Sicilia(15,2 (15,2perpercento) cento)e ein inCampania Campania(14,1 (14,1perpercento). cento).Valori Valori di didispersione dispersionescolastica scolasticapreoccupanti preoccupantisi siriscontrano riscontranotuttavia tuttavia anche ancheal alNord Nord– –Valle Valled’Aosta d’Aosta(11,7 (11,7perpercento) cento)Liguria Liguriae ePiePiemonte monte (entrambe (entrambe al al 10,8 10,8 perper cento) cento) – e– al e al Centro, Centro, dove dove il tasso il tasso di diabbandono abbandonodeldelLazio Lazioè pari è parial al11,7 11,7perpercento. cento.LeLeregioni regionideldel Mezzogiorno Mezzogiornoche chepresentano presentanovalori valorideldeltasso tassopiùpiùcontenuti contenuti (inferiori (inferiorialla allamedia mediaItalia Italiadi dioltre oltre3 3punti puntipercentuali) percentuali)sono sono l‘Abruzzo l‘Abruzzoe eil Molise, il Molise,con convalori valoririspettivamente rispettivamentepari parial al7,77,7perper cento cento e 8,0 e 8,0 perper cento. cento. LaLa serie serie storica storica deldel tasso tasso di di abbandono abbandono al al primo primo anno anno a partire a partire dall’anno dall’annoscolastico scolastico1997/98 1997/98delinea delineaununandamento andamentooscillante, oscillante, che chealterna alternafasi fasidi dicrescita crescitaa aperiodi periodidi didiminuzione, diminuzione,dovuto dovutoin in parte parteagli aglieffetti effettidell’applicazione dell’applicazionedegli degliinterventi interventinormativi normativi sull’obbligo sull’obbligodi difrequenza frequenzache chesi sisono sonosucceduti succedutinegli negliultimi ultimi anni. anni. Il confronto Il confrontodeideitassi tassidi diabbandono abbandonoal alprimo primoe al e alsecondo secondoanno anno delle dellescuole scuolesecondarie secondariesuperiori, superiori,relativo relativoall’anno all’annoscolastico scolastico 2005/06, 2005/06, evidenzia evidenzia una una minore minore dispersione dispersione al al secondo secondo anno: anno: aa livello livellonazionale nazionalela ladifferenza differenzatratrai due i duetassi tassiè èdi di8,58,5punti puntiperpercentuali centualiin inmedia media(il (ilvalore valorenazionale nazionalepassa passadaldal11,1 11,1perpercento cento al al2,62,6perpercento). cento).In Inogni ogniripartizione ripartizionesi siregistra registrauna unaforte forteconcon-

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Tasso Tasso didi abbandono abbandono al al primo primo e secondo e secondo anno anno delle delle scuole scuole secondarie secondarie superiori superiori per per ripartizione ripartizione geografica geografica –– Anno Anno scolastico scolastico 2005/06 2005/06 (valori (valori percentuali) percentuali) Tasso abbandono anno Tasso di di abbandono al al 1°1° anno Fonte: Fonte: Ministero Ministero della della Pubblica Pubblica Istruzione Istruzione (Mpi) (Mpi)

Tasso abbandono anno Tasso di di abbandono al al 2°2° anno

1414 1212 1010 88 66

Fonti Fonti

44

x x Istat, Istat, finofino all'anno all'anno scolastico scolastico 1998/99 1998/99 x x Mpi, Mpi, dall'anno dall'anno scolastico scolastico 1999/00 1999/00

22

Altre Altre informazioni informazioni

00

x x Education Education at at a Glance a Glance 2007, 2007, OECD OECD Indicators Indicators SitiSiti internet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu

Nord-ovest Nord-ovest -2-2 Fonte: Miur Fonte: Miur

Nord-est Nord-est

Centro Centro

Mezzogiorno Mezzogiorno

Italia Italia


Tre Tre giovani giovani su su quattro quattro conseguono conseguono ilil titolo titolo secondario secondario superiore superiore UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

Istruzione Tasso di scolarizzazione superiore dei 20-24enni

IlIl livello livello didi istruzione istruzione della della popolazione popolazione didi 20-24 20-24 anni anni èè tra tra gli gli indicatore indicatorescelti sceltiper permonitorare monitorare ililraggiungimento raggiungimentodegli degliobiettivi obiettivi didi Lisbona Lisbona sul sul livello livello didi conoscenza conoscenza ee sul sul titolo titolo didi studio studio delle delle generazioni. giovani giovanigenerazioni. Nel Nel 2007 2007 inin Italia Italia poco poco più più del del 75 75 per per cento cento dei dei giovani giovani inin età età 20-24 20-24anni anniha haconseguito conseguitoalmeno almenoilildiploma diplomadidiscuola scuolasecondasecondaria riasuperiore. superiore.

36

Trento Trento presenta presenta ilil valore valore più più elevato elevato alal livello livello nazionale nazionale (86,2 (86,2 per percento). cento).

Tasso Tassodidiscolarizzazione scolarizzazionesuperiore superioredella dellapopolazione popolazioneininetà età20-24 20-24anni anninei neipaesi paesiUe Ue––Anno Anno2006 2006(valori (valoripercentuali) percentuali)

Tasso Tassodidiscolarizzazione scolarizzazionesuperiore superioredella dellapopolazione popolazioneinin 20-24anni anniper perregione regione––Anno Anno2007 2007(valori (valoripercentuali) percentuali) età età20-24

69,3 fino finoaa69,3 77,4 69,4 69,4--77,4 77,5 77,5––82,1 82,1

85,8 82,2 82,2––85,8 oltre 85,9 85,9eeoltre non nondisponibile disponibile

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

IlIltasso tassodidiscolarizzazione scolarizzazionesuperiore superioreèèdefinito definitocome comelalapercenpercentuale tuale della della popolazione popolazione inin età età 20-24 20-24 anni anni che che ha ha conseguito conseguito almeno almenoilildiploma diplomadidiscuola scuolasecondaria secondariasuperiore. superiore. IlIl confronto confronto europeo, europeo, realizzato realizzato utilizzando utilizzando i i dati dati della della rilevarilevazione zioneeuropea europeasulle sulleforze forzedidilavoro, lavoro,considera considerafino finoalal2006 2006solo solo lele informazioni informazioni del del IIII trimestre trimestre della della rilevazione. rilevazione. Emergono Emergono pertanto pertanto delle delle differenze differenze rispetto rispetto alal dato dato nazionale nazionale calcolato calcolato inin media mediaannua. annua. Sono Sono considerati considerati titoli titoli didi studio studio compresi compresi nei nei livelli livelli 3,3, 3b 3b ee 3c 3c long long della della classificazione classificazione internazionale internazionale sui sui livelli livelli didi istruzione istruzione (Isced); (Isced); inin Italia Italia lala classificazione classificazione include include almeno almeno ilil diploma diploma didi scuola scuolasecondaria secondariasuperiore. superiore. L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Nel Nelcontesto contestoeuropeo, europeo,riferito riferitoall’anno all’anno2006, 2006,l’Italia l’Italiapresenta presentaun un tasso tasso didi scolarizzazione scolarizzazione inferiore inferiore alla alla media media Ue27 Ue27 (77,8 (77,8 per per cento) cento) ee confrontabile confrontabile con con quello quello didi Germania, Germania, Paesi Paesi Bassi, Bassi, Lussemburgo, Lussemburgo,Danimarca DanimarcaeeRomania. Romania.IlIltasso tassodidiscolarizzazioscolarizzazione nerisulta risultapiù piùelevato elevato(oltre (oltrel’88 l’88per percento centodei deigiovani giovaniha haconseconseguito guito un un diploma diploma didi scuola scuola secondaria secondaria superiore) superiore) nei nei paesi paesi didi nuovo nuovoingresso ingresso(Repubblica (RepubblicaCeca, Ceca,Polonia, Polonia,Slovacchia, Slovacchia,SloveSlovenia niaeeLituania. Lituania.

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro Fonte: Fonte:Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Data Data lala centralità centralità che che rivestono rivestono lele politiche politiche aa sostegno sostegno dell’apprendimento dell’apprendimento della della popolazione popolazione ee dell’aumento dell’aumento delle delle conoscenze, conoscenze, anche anche nella nella strategia strategia della della politica politica regionale regionale del del nuovo nuovo ciclo ciclo didi programmazione programmazione comunitario comunitario 2007-2013 2007-2013 l’istruzione l’istruzioneeelalaformazione formazionedei deigiovani giovanisono sonooggetto oggettodidimonitomonitoraggio. raggio. Dal Dal2004 2004alal2007 2007ililMezzogiorno, Mezzogiorno,che chedetiene detieneililvalore valorepiù piùconcontenuto tenutodell’indicatore dell’indicatore(70,3 (70,3per percento), cento),segna segnaun unmiglioramento miglioramento pari pari aa 2,6 2,6 punti punti percentuali, percentuali, mentre mentre lele regioni regioni del del Centro-Nord Centro-Nord ininmedia mediacrescono cresconodidicirca circa44punti. punti. Nell’analisi Nell’analisi per per regione, regione, emerge emerge che che nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno CampaCampania, nia, Sardegna, Sardegna, Sicilia Sicilia ee Puglia Puglia presentano presentano valori valori abbastanza abbastanza modesti modesti del del tasso tasso didi scolarizzazione scolarizzazione (inferiori (inferiori alal 70 70 per per cento), cento), mentre mentre all’opposto all’opposto Basilicata Basilicata (81,8 (81,8 per per cento), cento), Abruzzo Abruzzo (80,7) (80,7) ee Molise Molise (80,2) (80,2) presentano presentano livelli livelli didi istruzione istruzione superiore superiore più più vicini viciniaaquelli quellidel delNord-est Nord-esteedel delCentro. Centro.AlAlNord Nordi itassi tassipiù piùconcontenuti tenuti caratterizzano caratterizzano lala provincia provincia autonoma autonoma didi Bolzano Bolzano (64,7 (64,7 per per cento) cento) ee lala Valle Valle d’Aosta d’Aosta (65,6), (65,6), mentre mentre lala provincia provincia didi

100 statistiche per il Paese

Tasso Tassodidiscolarizzazione scolarizzazionesuperiore superioredella dellapopolazione popolazioneininetà età20-24 20-24anni anniper perripartizione ripartizionegeografica geografica––Anni Anni2004-2007 2004-2007 (valori (valoripercentuali) percentuali) ANNI ANNI

RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE 2004 2004

Fonti Fonti

2005 2005

2006 2006

2007 2007

x x Education EducationatataaGlance Glance2007, 2007,OECD OECDIndicators Indicators

Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno

73,5 73,5 76,5 76,5 78,2 78,2 75,8 75,8 67,7 67,7

74,5 74,5 77,1 77,1 79,6 79,6 76,8 76,8 68,0 68,0

77,0 77,0 79,5 79,5 80,5 80,5 78,8 78,8 69,5 69,5

78,0 78,0 80,6 80,6 81,1 81,1 79,7 79,7 70,3 70,3

Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu

Italia Italia

72,3 72,3

73,0 73,0

74,8 74,8

75,7 75,7

Fonte: Fonte:Istat, Istat,RCFL RCFL

x x Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro(RCFL) (RCFL) x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos, Cronos,Labour LabourForce ForceSurvey Survey(LFS) (LFS)

Altre Altreinformazioni informazioni


Poco Poco Pocopiù più piùdel del del4040 40per per percento cento centodei dei deigiovani giovani giovani èèèiscritto iscritto iscrittoall’Università all’Università all’Università UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Tasso Tasso dididi iscrizione iscrizione iscrizione all’università all’università all’università per per per regione regione regione – –Anni –Anni Anni accademici accademici accademici 2001/02-2005/06 2001/02-2005/06 2001/02-2005/06 (differenze (differenze (differenze percentuali) percentuali) percentuali) complesso complessoleleleregioni regioni regionipiùpiù piùattrattive, attrattive, attrattive,grazie grazie graziealle alle alleuniversità università università Tasso Nel Nel Nelcomplesso sulsul sul proprio proprio proprioterritorio, territorio, territorio,sono sono sonoEmilia-Romagna, Emilia-Romagna, Emilia-Romagna, Umbria, Umbria, Umbria, presenti presenti presenti 2222 22 e eAbruzzo, eAbruzzo, Abruzzo, tutte tutte tutte con con con percentuale percentuale percentuale dididi iscritti iscritti iscritti superiore superiore superiore alalal 6060 60 Lazio Lazio Lazio per per per cento. cento. cento. 1818 18

Il Iltasso Il tasso tassodididiiscrizione iscrizione iscrizioneall’università all’università all’universitàrappresenta rappresenta rappresentaunun unindicatore indicatore indicatore Tasso Tasso Tasso dididi iscrizione iscrizione iscrizione all’università all’università all’università per per per regione regione regione – –– utile utile utile a amonitorare a monitorare monitorare lalala partecipazione partecipazione partecipazione deidei dei giovani giovani giovani alalal sistema sistema sistema uniuniuni- Anno Anno Anno accademico accademico accademico 2006/07 2006/07 2006/07 (a)(a) (a) (valori (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) versitario, versitario, versitario,che che chedaldal dal2001/02 2001/02 2001/02(in(in (inviavia viasperimentale sperimentale sperimentaledaldal dal2000/01) 2000/01) 2000/01) prevede prevede prevede l’articolazione l’articolazione l’articolazione deidei dei corsi corsi corsi dididi studio studio studio ininin due due due cicli cicli cicli successisuccessisuccessivi:vi: vi: il ilprimo il primo primo dididi durata durata durata triennale triennale triennale permette permette permette il ilconseguimento il conseguimento conseguimento della della della laurea laurea laurea dididi primo primo primo livello; livello; livello; il ilsecondo, il secondo, secondo, biennale, biennale, biennale, è èfinalizzato è finalizzato finalizzato alla alla alla laurea laurea laurea specialistica specialistica specialistica dididi secondo secondo secondo livello. livello. livello. LaLa La laurea laurea laurea dididi primo primo primo livello livello livello rappresenta rappresenta rappresentail ilnecessario il necessario necessariotitolo titolo titolodididiingresso ingresso ingressoper per periscriversi iscriversi iscriversiaiaiai corsi corsi corsi didisecondo disecondo secondo livello. livello. livello. Oltre Oltre Oltre aiaicorsi aicorsi corsi suddetti, suddetti, suddetti, è èentrato èentrato entrato ininvigoinvigovigorerere unun un limitato limitato limitato numero numero numero dididi corsi corsi corsi dididi laurea laurea laurea a aciclo a ciclo ciclo unico unico unico che che che rilarilarilasciano sciano sciano unun un titolo titolo titolo equipollente equipollente equipollente alla alla alla laurea laurea laurea specialistica specialistica specialistica dididi seconseconsecondodo do livello: livello: livello: si sitratta si tratta tratta dididi medicina, medicina, medicina, veterinaria, veterinaria, veterinaria, odontoiatria, odontoiatria, odontoiatria, farmafarmafarmacia, cia, cia, architettura architettura architettura e eingegneria e ingegneria ingegneria edile. edile. edile. Dal Dal Dal 2007 2007 2007 anche anche anche per per per i corsi i i corsi corsi dididi studio studio studio finalizzati finalizzati finalizzati all’accesso all’accesso all’accesso alle alle alle professioni professioni professioni legali, legali, legali, infine, infine, infine, è èè prevista prevista prevista lalapossibilità lapossibilità possibilità didipercorsi dipercorsi percorsi formativi formativi formativi unitari. unitari. unitari. Con Con Con lalala riforma riforma riforma sono sono sono stati stati stati introdotti introdotti introdotti molti molti molti nuovi nuovi nuovi corsi corsi corsi dididi laurea laurea laurea che che che hanno hanno hanno risvegliato risvegliato risvegliato l’interesse l’interesse l’interesse deidei dei giovani giovani giovani verso verso verso lalala formazioformazioformazionene ne accademica. accademica. accademica. Sono Sono Sono rimasti rimasti rimasti ininin vigore vigore vigore anche anche anche alcuni alcuni alcuni corsi corsi corsi deldel del vecchio vecchio vecchio ordinamento, ordinamento, ordinamento, siasia sia dididi laurea laurea laurea siasia sia dididi diploma diploma diploma universitario. universitario. universitario. Tuttavia, Tuttavia, Tuttavia, a acinque acinque cinque anni anni anni dall’avvio dall’avvio dall’avvio della della della riforma, riforma, riforma, i corsi i icorsi corsi dididi studio studio studio afferenti afferenti afferenti alalnuovo alnuovo nuovo ordinamento ordinamento ordinamento sono sono sono lalala maggioranza: maggioranza: maggioranza: si sitratta sitratta tratta dididi 6.287 6.287 6.287 nuovi nuovi nuovi corsi corsi corsi (3.706 (3.706 (3.706 lauree lauree lauree dididi primo primo primo livello, livello, livello, 2.398 2.398 2.398 dididi tipo tipo tipo specialistico specialistico specialistico e e183 e183 183 a aciclo aciclo ciclo unico) unico) unico) contro contro contro 2.018 2.018 2.018 corsi corsi corsi tradizionali. tradizionali. tradizionali. InInInItalia Italia Italianell’anno nell’anno nell’annoaccademico accademico accademico2005/06 2005/06 2005/06il iltasso il tasso tassodididiiscrizione iscrizione iscrizione all’università all’università all’università è èpari èpari pari alalal 41,2 41,2 41,2 per per per cento cento cento e elaelatendenza latendenza tendenza alla alla alla crescita crescita crescita è èèconfermata confermata confermatadaidai daidati dati datiprovvisori provvisori provvisoririferiti riferiti riferitiall’anno all’anno all’annoaccademico accademico accademico 2006/07 2006/07 2006/07 (41,4 (41,4 (41,4 per per per cento). cento). cento). DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

Fonte: Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Elaborazioni susu su dati dati dati Miur Miur Miur

Il Iltasso Il tasso tasso dididi iscrizione iscrizione iscrizione all’università all’università all’università è ècalcolato è calcolato calcolato rapportando rapportando rapportando perperper- (a)(a) (a) Dati Dati Dati provvisori. provvisori. provvisori. centualmente centualmente centualmenteil ilnumero il numero numerodididiiscritti iscritti iscrittialle alle alleuniversità università universitàdididiciascuna ciascuna ciascuna regione regione regione (gli(gli (gli iscritti iscritti iscritti alle alle alle sedi sedi sedi distaccate distaccate distaccate sono sono sono stati stati stati considerati considerati considerati per per per regione regione regionedididilocalizzazione localizzazione localizzazionedelle delle dellesedi sedi sedistesse) stesse) stesse)alla alla allapopolazione popolazione popolazione residente residente residenteinininetà età età19-25 19-25 19-25anni. anni. anni.I dati II dati daticomprendono comprendono comprendonogligli gliiscritti iscritti iscrittiininin corso corso corso e efuori efuori fuori corso. corso. corso. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E ELE ELE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

InInIn generale, generale, generale, nell’arco nell’arco nell’arco dididi cinque cinque cinque anni, anni, anni, a apartire a partire partire dall’anno dall’anno dall’anno accaaccaaccademico demico demico 2001/02, 2001/02, 2001/02, lalala percentuale percentuale percentuale nazionale nazionale nazionale dididi iscritti iscritti iscritti all’università all’università all’università è ècresciuta è cresciuta cresciuta dididi circa circa circa 5 5punti 5 punti punti percentuali, percentuali, percentuali, passando passando passando daldal dal 35,9 35,9 35,9 per per per cento cento cento deldel del 2001/02 2001/02 2001/02 alalal 41,2 41,2 41,2 per per per cento cento cento deldel del 2005/06. 2005/06. 2005/06. Il IlIl Mezzogiorno, Mezzogiorno, Mezzogiorno,nell’intervallo nell’intervallo nell’intervalloconsiderato, considerato, considerato,mostra mostra mostrauna una unacrescita crescita crescita nelnel nel numero numero numero didiiscritti diiscritti iscritti piùpiù più marcata marcata marcata rispetto rispetto rispetto alalCentro-Nord. alCentro-Nord. Centro-Nord. LeLe Leregioni regioni regionideldel delCentro Centro Centroe edel e del delNord-est Nord-est Nord-estsuperano superano superanoper per perquote quote quotedididi iscrizioni iscrizioni iscrizioni lalala media media media Italia: Italia: Italia: a aeccezione aeccezione eccezione della della della provincia provincia provincia autonoma autonoma autonoma dididi Bolzano Bolzano Bolzano (5,1 (5,1 (5,1 per per per cento cento cento valore valore valore piùpiù più basso basso basso a alivello alivello livello nazionale), nazionale), nazionale), Veneto Veneto Veneto e eLiguria, e Liguria, Liguria, tutte tutte tutte lelele regioni regioni regioni si sisi collocano collocano collocano alalal dididi sopra sopra sopra deldel del 41,2 41,2 41,2 per per per cento cento cento nell’anno nell’anno nell’anno accademico accademico accademico 2005/06. 2005/06. 2005/06. LaLa La percentuale percentuale percentuale molto molto molto bassa bassa bassa della della della provincia provincia provincia autonoma autonoma autonoma dididi Bolzano, Bolzano, Bolzano, ma ma ma anche anche anche della della dellaValle Valle Valled’Aosta d’Aosta d’Aostae eedella della dellaBasilicata Basilicata Basilicatasono sono sonodeterminate determinate determinatedaldal dal basso basso basso numero numero numero didiatenei diatenei atenei presenti presenti presenti nelnel nel territorio. territorio. territorio.

100 statistiche per il Paese

Fonti Fonti Fonti

x xx Ministero Ministero Ministero dell’università dell’università dell’università e delle eedelle delle ricerca ricerca ricerca (Miur) (Miur) (Miur) x xx Istat Istat Istat

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

x xx Education Education Education at ataatGlance aaGlance Glance 2007, 2007, 2007, OECD OECD OECD Indicators Indicators Indicators SitiSiti Siti internet internet internet x xx http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.istat.it x xx http://www.miur.it http://www.miur.it http://www.miur.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu x xx http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu

1414 14 1010 10 Italia Italia Italia

6 66 2 22 -2-2 -2

Ab Va AAbbru VVaalle rruu zzzo llllee D' zz D'Ao D L zoo A 'Aost Laa zi ossta/ L taa/VVa Uma zziioo /Vallé U Umb o alllée m lée d bbrr ia e d'A r iiaa d''Aos Ao te M ossttee M Moolis oli e Pulissee PPuugli C ga Caa laglliiaa C a b To llaabbrria TToosc riiaa Em Pi ssccaan a P em ann a EEm milia Piieem o a iilliiaa- R moonte Room nntte -- R om mag e aag na S g nnaa SSiiiccilia c Tr iilliiaa Ca TTrree nt Ca m e nnto C a mp a too Lo m pp n LLoo mb aanniiaa m a ia m b S b aarrdia SSaaard rddiiaa e B rrdd eegn BBaaasil ggnnaa i ssiillica a ic t V caata VVeen taa enneto B Fr BBolz Lig eettoo FFrriiuli oollzzaa n LLiigguu ri iuuli-V a no- u ria li--Ven noo-Bo riaa Vee e -BB z nn eezia oozzen zziiaa G eenn Giul G M iiuulliiaa Marc ia M aarrche chhe e

Istruzione Quota di iscritti all’università

37

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni susu dati dati Miur Miur Fonte: Elaborazioni su dati Miur

Tasso Tasso dididi iscrizione iscrizione all’università all’università per per regione regione – –Anni accademici accademici 2001/02-2006/07 2001/02-2006/07 (valori (valori percentuali) percentuali) Tasso iscrizione all’università per regione –Anni Anni accademici 2001/02-2006/07 (valori percentuali) REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Piemonte Piemonte Piemonte Valle Valle D'Aosta/Vallée D'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Valle D'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche Lazio Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo Molise Molise Molise Campania Campania Campania Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est Centro Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia Italia

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Miur Miur Fonte: Istat, Miur (a)(a) Dati Dati provvisori. provvisori. (a) Dati provvisori.

Anni Anni accademici accademici Anni accademici 2001/02 2001/02 2001/02 27,5 27,5 27,5 2,42,4 2,4 32,9 32,9 32,9 36,5 36,5 36,5 20,5 20,5 20,5 3,73,7 3,7 39,4 39,4 39,4 28,7 28,7 28,7 47,2 47,2 47,2 57,6 57,6 57,6 49,7 49,7 49,7 52,1 52,1 52,1 49,8 49,8 49,8 56,2 56,2 56,2 42,1 42,1 42,1 29,2 29,2 29,2 33,7 33,7 33,7 23,5 23,5 23,5 11,3 11,3 11,3 22,2 22,2 22,2 30,9 30,9 30,9 31,9 31,9 31,9 31,5 31,5 31,5 40,0 40,0 40,0 53,1 53,1 53,1 40,6 40,6 40,6 29,5 29,5 29,5 35,9 35,9 35,9

2002/03 2002/03 2002/03 31,6 31,6 31,6 3,63,6 3,6 34,9 34,9 34,9 37,8 37,8 37,8 21,4 21,4 21,4 4,54,5 4,5 41,6 41,6 41,6 30,1 30,1 30,1 50,7 50,7 50,7 62,1 62,1 62,1 53,8 53,8 53,8 57,3 57,3 57,3 51,2 51,2 51,2 58,6 58,6 58,6 45,6 45,6 45,6 32,4 32,4 32,4 35,6 35,6 35,6 24,8 24,8 24,8 12,8 12,8 12,8 24,5 24,5 24,5 32,5 32,5 32,5 31,8 31,8 31,8 34,0 34,0 34,0 42,5 42,5 42,5 56,1 56,1 56,1 43,3 43,3 43,3 31,2 31,2 31,2 38,1 38,1 38,1

2003/04 2003/04 2003/04 32,3 32,3 32,3 6,36,3 6,3 36,2 36,2 36,2 40,2 40,2 40,2 21,5 21,5 21,5 5,15,1 5,1 43,5 43,5 43,5 31,4 31,4 31,4 53,0 53,0 53,0 64,4 64,4 64,4 55,6 55,6 55,6 61,3 61,3 61,3 50,9 50,9 50,9 60,9 60,9 60,9 50,1 50,1 50,1 35,0 35,0 35,0 36,3 36,3 36,3 28,0 28,0 28,0 14,0 14,0 14,0 26,3 26,3 26,3 33,5 33,5 33,5 31,0 31,0 31,0 35,2 35,2 35,2 44,1 44,1 44,1 58,0 58,0 58,0 44,9 44,9 44,9 32,7 32,7 32,7 39,7 39,7 39,7

2004/05 2004/05 2004/05 33,1 33,1 33,1 7,77,7 7,7 36,2 36,2 36,2 40,4 40,4 40,4 22,6 22,6 22,6 4,54,5 4,5 42,1 42,1 42,1 31,9 31,9 31,9 49,2 49,2 49,2 63,0 63,0 63,0 54,8 54,8 54,8 61,1 61,1 61,1 50,5 50,5 50,5 62,0 62,0 62,0 55,5 55,5 55,5 35,8 35,8 35,8 36,8 36,8 36,8 29,7 29,7 29,7 14,3 14,3 14,3 28,0 28,0 28,0 35,2 35,2 35,2 32,8 32,8 32,8 35,5 35,5 35,5 43,6 43,6 43,6 58,3 58,3 58,3 45,0 45,0 45,0 34,2 34,2 34,2 40,4 40,4 40,4

2005/06 2005/06 2005/06 33,0 33,0 33,0 9,99,9 9,9 36,7 36,7 36,7 39,7 39,7 39,7 23,7 23,7 23,7 5,15,1 5,1 43,9 43,9 43,9 32,2 32,2 32,2 49,0 49,0 49,0 62,7 62,7 62,7 55,4 55,4 55,4 60,5 60,5 60,5 49,0 49,0 49,0 65,0 65,0 65,0 62,1 62,1 62,1 36,4 36,4 36,4 37,7 37,7 37,7 30,5 30,5 30,5 14,7 14,7 14,7 28,8 28,8 28,8 35,6 35,6 35,6 35,6 35,6 35,6 35,7 35,7 35,7 43,7 43,7 43,7 59,6 59,6 59,6 45,5 45,5 45,5 35,4 35,4 35,4 41,2 41,2 41,2

2006/07 2006/07 2006/07 (a)(a) (a) 34,5 34,5 34,5 11,2 11,2 11,2 37,5 37,5 37,5 40,3 40,3 40,3 24,0 24,0 24,0 5,45,4 5,4 44,1 44,1 44,1 32,5 32,5 32,5 49,1 49,1 49,1 61,1 61,1 61,1 55,8 55,8 55,8 61,1 61,1 61,1 49,6 49,6 49,6 64,9 64,9 64,9 60,6 60,6 60,6 36,5 36,5 36,5 36,9 36,9 36,9 30,3 30,3 30,3 14,8 14,8 14,8 29,3 29,3 29,3 36,6 36,6 36,6 36,1 36,1 36,1 36,7 36,7 36,7 43,3 43,3 43,3 59,9 59,9 59,9 45,9 45,9 45,9 35,4 35,4 35,4 41,4 41,4 41,4


Mercato del lavoro

Anche dopo una fase piuttosto lunga di crescita significativa dell’occupazione, il sistema economico del nostro Paese resta caratterizzato da un grado particolarmente basso di coinvolgimento nel mercato del lavoro della popolazione in età attiva. La quota di individui che partecipano effettivamente alla produzione di reddito, o che comunque perseguono attivamente questo obiettivo, resta distante da quella dei paesi dell’Ue comparabili al nostro per livello di sviluppo economico. Ciò costituisce un limite alle potenzialità di crescita economica e un rilevante ostacolo alle possibilità di realizzazione sociale e di scelta individuale di larghe quote della popolazione. Gli indicatori presentati in questa sezione sono: il tasso di occupazione totale; il tasso di occupazione della popolazione in età compresa tra i 55 e i 64 anni; il tasso di attività; il tasso di disoccupazione; il tasso di disoccupazione giovanile; il tasso di disoccupazione di lunga durata; il tasso di occupazione irregolare. uu Nel 2007 in Italia è occupato il 58,7 per cento della popolazione nella fascia di età 15-64 anni. Permangono note-

voli le differenze di genere: le donne occupate sono il 46,6 per cento, gli uomini il 70,7. Il tasso di occupazione è cresciuto nel 2007 di 0,3 punti percentuali. I livelli dell’occupazione nazionale restano distanti dai traguardi fissati a Lisbona e ben al di sotto delle medie europee, soprattutto per quando riguarda la componente femminile. uu Nel 2007 il tasso di occupazione della popolazione in età 55-64 anni è pari al 33,8 per cento; già nel 2006

l’Italia si collocava tra le ultime posizioni della graduatoria europea.

uu Nel 2006 il tasso di attività della popolazione tra i 15 e i 64 anni nell’Unione europea era pari al 70,2

per cento. L’Italia, con il 62,7 per cento e con valori in calo nel 2007 (62,5), si colloca al terzultimo posto della graduatoria a 27 paesi.

uu In Italia il tasso di disoccupazione è diminuito nel corso del decennio 1998-2007

di 5,3 punti percentuali, attestandosi a fine periodo al 6,1 per cento; già nel 2006 era di circa 1 punto percentuale e mezzo inferiore a quello medio dei paesi Ue27. uu Nel 2007 in Italia il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni)

è pari al 20,3 per cento (di circa 14 punti superiore al tasso totale di disoccupazione). Le differenze di genere si mantengono rilevanti. uu La

disoccupazione di lunga durata (che perdura cioè da oltre 12 mesi) riguarda nel 2007 il 47,4 dei disoccupati nazionali, in netto miglioramento rispetto all’anno precedente.

uu Nel 2005 la quota di unità di lavoro irregolari raggiun-

ge, in Italia, il 12 per cento e nel Mezzogiorno quasi un lavoratore su cinque più essere considerato irregolare.


Occupazione Occupazioneinincrescita crescitama macon conforti forti differenziali differenzialiterritoriali territorialieedidigenere genere UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

2007ininItalia Italiarisulta risultaoccupato occupatoilil58,7 58,7per percento centodella dellapopopopoNel Nel2007 nellafascia fasciadidietà età15-64 15-64anni. anni.Permangono Permangononotevoli notevolilele lazione lazionenella genere:leledonne donneoccupate occupatesono sonosoltanto soltantoilil46,6 46,6 differenze differenzedidigenere: per percento; cento;gligliuomini uominioccupati occupatiilil70,7 70,7per percento. cento.IlIltasso tassodidiococcupazione cupazionetotale totalecresce crescenel nel2007 2007didi0,3 0,3punti puntipercentuali percentualiri-rispetto spettoall’anno all’annoprecedente. precedente. Nonostante Nonostantelalatendenza tendenzaall’incremento, all’incremento,i ilivelli livellidell’occupazione dell’occupazione nazionale nazionalerestano restanodistanti distantida daquelli quelliobiettivo obiettivofissati fissatiaaLisbona Lisbona nel nel2000, 2000,che cheprevedono prevedonoililraggiungimento raggiungimentoentro entroilil2010 2010didiun un tasso tassodidioccupazione occupazionecomplessivo complessivopari parialal70 70per percento centoeepari parialal 60 60per percento centoper perleledonne. donne.

risulta risultaoccupato occupatomeno menodel del30 30per percento centodelle delledonne donneininetà etàlavolavorativa, rativa,mentre mentretale talepercentuale percentualeraddoppia raddoppiaininEmilia-Romagna Emilia-Romagna (62) (62)eesfiora sfiorailil57 57per percento centoininmedia medianelle nelleregioni regionisettentrionali. settentrionali. Tasso Tassodidioccupazione occupazionedella dellapopolazione popolazioneininetà età15-64 15-64anni anni per perregione regione––Anno Anno2007 2007(valori (valoripercentuali) percentuali)

Tasso Tassodidioccupazione occupazionedella dellapopolazione popolazioneininetà età15-64 15-64anni anniper persesso sessonei neipaesi paesiUe Ue––Anno Anno2006 2006(valori (valoripercentuali) percentuali) 90 90

Uomini Uomini

Donne Donne

80 80 70 70 Ue2 Ue27

60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

00

D Dan a PPa niim ma aees arrcca sii B a Baas sssi C Cip i ip ro Ir ro R Reg Irllaan egn nd noo d aa U Un AAu niittoo usst SSp trriiaa paa g gn SSv naa veez ziia G G re a reci ca M ia R Rep PPo Maal ta epu orto l ta ubbb rtog b llic gaa llo ica llo aC G Ce LLu G eerm eccaa usss rm a seem annia m b ia bu FFi urrggo innl a o l SSl annddi a loove i a ve n EEs niiaa stton o IIT niiaa TAAL LLe LIIAA ettto t n FF r o niiaa raa n ncci a i SSl BBeel a loova l ggio vac io cch LLi chiiaa i ttuua an R Rom niiaa oma an U Ung n iiaa ngh e h BBu erria ullga ia ga r PPo riiaa ollon oni a ia

IlIltasso tassodidioccupazione occupazionesisiottiene ottienedal dalrapporto rapportotra tragliglioccupati occupatididi 15-64 15-64anni annieelalapopolazione popolazionedella dellastessa stessaclasse classedidietà etàeeraprappresenta presentaun unindicatore indicatoreampiamente ampiamenteusato usatoininsede sedenazionale nazionaleee internazionale internazionaleper pervalutare valutarel’evoluzione l’evoluzionedel delmercato mercatodel dellavoro. lavoro. Indica Indicalalacapacità capacitàdel delmercato mercatodel dellavoro lavorodidiutilizzare utilizzarelelerisorse risorse umane umanedisponibili. disponibili.Rappresenta Rappresentaquindi quindiuna unamisura misuradella dellaforza forza strutturale strutturaledidiun unsistema sistemaeconomico. economico.

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat Eurostat Fonte:

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Nonostante Nonostantenel nelcorso corsodel deldecennio decennio1997-2006 1997-2006ililtasso tassodidioccuoccupazione pazionenazionale nazionalesia siacresciuto cresciutodidi4,5 4,5punti puntipercentuali, percentuali,eequelquellolodidioccupazione occupazionefemminile femminiledidi7,8 7,8punti, punti,laladifferenza differenzatra tral’Italia l’Italia eegliglialtri altripaesi paesieuropei europeièèancora ancorarilevante. rilevante.Se Senel nel2006 2006ililtasso tasso didioccupazione occupazionemaschile maschileitaliano italianorisulta risultainferiore inferioreaaquello quellomedio medio Ue Uedidipoco pocopiù piùdidi11punto puntopercentuale, percentuale,quello quellodell’occupazione dell’occupazione femminile femminileloloèèdidi11 11punti. punti.Solo SoloUngheria, Ungheria,Malta MaltaeePolonia Poloniaprepresentano sentano tassi tassi nazionali nazionali didi occupazione, occupazione,riferiti riferiti alal totale totale della della popolazione, popolazione,inferiori inferioriaaquello quelloitaliano. italiano.Nel Nelconfronto confrontocon coni ipaepaesisididipiù piùvecchia vecchiaadesione adesionel’Italia l’Italiapresenta presentaililtasso tassodidioccupaoccupazione zionetotale totalepiù piùbasso, basso,inferiore inferiorealla allamedia mediaUe15 Ue15didioltre oltre7,5 7,5 punti puntipercentuali. percentuali.

Tassodidioccupazione occupazionedella dellapopolazione popolazioneininetà età15-64 15-64anni anniper persesso sessoeeper perregione regione––Anno Anno2007 2007(valori (valoripercentuali) percentuali) Tasso Totale Totale

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro

80 80

100 statistiche per il Paese

Donne Donne

MedieItalia Italia Medie

70 70 60 60 50 50 40 40

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

30 30 20 20 10 10 00

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro(RCFL) (RCFL) x x Eurostat, Eurostat,Labour LabourForce ForceSurvey Survey(LFS) (LFS)

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Forze Forzedidilavoro, lavoro,Media Media2006 2006 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

EEm mili il a dd’ B ia- R ’AAo Boolz - Room o sst lza ma taa / a nno aggn /VVa o //B naa alllé Booz lée ze e d enn d''A LLo Aoosst e om mb te baar rddia FF r TT r ia riiuuli ree n t li-V Veen VV e ntoo n eez enne ziia ettoo aG G PPi iiuulia e iem lia mo onnt te M Ma e arrc TTo chhe oss c e caan n aa U Um mb br i LLi riaa iggu u rria LLa ia a AAb zziioo brru u zzz zo M Mo o SSa olliisse arrd e d BBa eeggn assil naa iliicca ata PPu ta uggl C Ca liiaa a lla abbr ria SSi ia ccil C i Caa iliia m mp a p aan niia a

Livelli Livellipiù piùelevati elevatididioccupazione occupazionecaratterizzano caratterizzanoleleregioni regionisetsettentrionali, tentrionali,eeililNord-est Nord-estininparticolare particolaredove doveililtasso tassodidioccupaoccupazione zione(67,6) (67,6)supera superadidicirca circa99punti puntipercentuali percentualiililvalore valoremedio medio nazionale. nazionale. Nel Neldecennio decennio1998-2007 1998-2007ililtasso tassodidioccupazione occupazioneèècresciuto cresciutodidi 7,6 7,6punti puntipercentuali percentualinel nelNord-ovest Nord-ovesteenel nelCentro, Centro,eedidi5,9 5,9nel nel Nord-est. Nord-est.Nelle Nelleregioni regionidel delMezzogiorno, Mezzogiorno,nello nellostesso stessointervallo, intervallo, l’incremento l’incrementoèèstato statodidi3,0 3,0punti. punti. I I divari divari territoriali territoriali permangono permangono molto molto accentuati: accentuati: sese l’Emilial’EmiliaRomagna Romagnaeelalaprovincia provinciaautonoma autonomadidiBolzano Bolzanonel nel2007 2007presenpresentano tanotassi tassididioccupazione occupazioneintorno intornoalal70 70per percento centocome comerichierichiesto stodalla dallastrategia strategiadidiLisbona, Lisbona,Campania, Campania,Calabria CalabriaeeSicilia Sicilianon non raggiungono raggiungonoilillivello livellodel del45 45per percento centoeelalamedia mediadel delMezzoMezzogiorno giornoèèpari parialal46,5. 46,5.Ancora Ancorapiù piùaccentuate accentuateleledifferenze differenzedei dei tassi tassididioccupazione occupazionefemminile: femminile:nel nel2007 2007ininCampania CampaniaeeSicilia Sicilia

Uomini Uomini

90 90

VV aal lllee

Mercato del lavoro Tasso di occupazione totale

38

Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro Fonte:


Bassa Bassalalapartecipazione partecipazionedei dei55-64enni 55-64enni alalmercato mercatodel dellavoro lavoro UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

LaLaprofonda profondatrasformazione trasformazionedemografica demograficache chehahacoinvolto coinvoltomolti molti paesi paesieuropei europeiportando portandoa aununprogressivo progressivoinvecchiamento invecchiamentodella della popolazione popolazionehahamesso messoalalcentro centrodell’agenda dell’agendapolitica politicauna unaserie serie didi tematiche tematiche connesse connesse alla alla popolazione popolazione anziana: anziana: dall’adeguamento dall’adeguamentodeldelsistema sistemasanitario sanitarioalla allasostenibilità sostenibilitàdeidei sistemi sistemipensionistici. pensionistici.Con Conparticolare particolareriferimento riferimentoa aquest’ultimo quest’ultimo tema temae ealalmercato mercatodeldellavoro, lavoro,si siritiene ritienecruciale crucialeallungare allungarelalavita vita attiva attivadegli degliindividui individuiincoraggiando incoraggiandolalaloro loropermanenza permanenzanelnel mercato mercatodeldellavoro. lavoro.Per Pervalutare valutarelalasituazione situazionee emonitorare monitoraregligli sforzi sforziinintale talesenso, senso,il iltasso tassodidioccupazione occupazionedelle dellepersone personenella nella fascia fasciadidietà età55-64 55-64anni anniè èstato statoinserito inseritotratragligliindicatori indicatoristruttustrutturaliralie eil ilsuo suoincremento incrementoè èstato statoposto postocome comeobiettivo obiettivospecifico specifico della dellastrategia strategiadidiLisbona Lisbona(target (target5050per percento centoalal2010). 2010). Nel Nel2007 2007ininItalia Italiail iltasso tassodidioccupazione occupazionedella dellapopolazione popolazioneinin età età55-64 55-64anni anniè èpari parialal33,8 33,8per percento. cento.

elevati.LeLerimanenti rimanentiregioni regionideldelNord-est Nord-estsi sicollocacollocaanziani anzianipiùpiùelevati. invecenella nellaparte partebassa bassadella dellagraduatoria, graduatoria,inincuicuiil ilPiemonPiemonnonoinvece teteè èfanalino fanalinodidicoda. coda.Per Percontro, contro,leleregioni regionideldelCentro Centroe eininparparticolare ticolareil ilLazio, Lazio,si sicollocano collocanoininposizioni posizionimigliori. migliori.Nell’ultimo Nell’ultimo decennio decennioil ilvalore valoredell’indicatore dell’indicatoreè ècresciuto cresciutodidioltre oltre6 6punti punti percentuali, percentuali,con conuna unadinamica dinamicapiùpiùelevata elevatanelnelCentro-Nord Centro-Nord rispetto rispettoalalMezzogiorno. Mezzogiorno. Tasso Tassodidioccupazione occupazionedella dellapopolazione popolazioneininetà età55-64 55-64anni anni per perregione regione– –Anno Anno2007 2007(valori (valoripercentuali) percentuali)

25-54 anni 25-54 anni

55-64 anni 55-64 anni

9090

Ue27 Ue27

8080 7070 6060

4040 3030 2020 1010 00 S D Sve Daani vezzia nima ia mr E a ca Re Estorca Regn stoni gno niaa oU F Unit Fiinl anitoo nl n andia Ci dia p C L ipro Leetto ro tto ni Irl nia a a P Irland Poorto nd a rtoga a L ga llo Lii tua llo G tu n Germaniia e a Re PPae rman Repu ae si ania pubb si Ba ia bb lic Bass lica C ssi a e i S Cec a Sppa gc a a n G gna Grec a R re ia Room cia ma B an ia Buul g n ia l a F garia Frra n ria a c A ncia Auust ia U sr L Un tria Luuss ngghe ia ssem heria r S embu ia Sllov burrgo ova c go ac S cchia Sll ove hia ov n IT e nia ITAL ia A IA B LIA Beelg l io M gio Malt P aa Poolo lta loni a ni a

Mercato del lavoro Tasso di occupazione dei 55-64enni

15-24 anni 15-24 anni

100 100

5050

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

39

Tasso Tassodidioccupazione occupazionedella dellapopolazione popolazioneper perfasce fascedidietà etànei neipaesi paesiUeUe– –Anno Anno2006 2006(valori (valoripercentuali) percentuali)

L’indicatore L’indicatoreproposto, proposto,ricavabile ricavabiledalle dalleindagini indaginiarmonizzate armonizzatea a livello livelloeuropeo europeosulle sulleforze forzelavoro, lavoro,è èdato datodaldalrapporto rapportopercenpercentuale tualetratraoccupati occupatinella nellafascia fasciadidietà età55-64 55-64anni annie epopolazione popolazione della dellamedesima medesimafascia fasciadidietà. età.

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat Eurostat

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Nel Nel2006 2006il iltasso tassodidioccupazione occupazionedella dellapopolazione popolazionedidi55-64 55-64 anni annineineipaesi paesidell’Unione dell’Unioneeuropea europeaè èmediamente mediamentepari parialal43,5 43,5 per percento, cento,poco pocopiùpiùdella dellametà metàdidiquello quellodelle dellefasce fascedidietà etàcencentrali trali(25-54 (25-54anni) anni)e ecirca circa7 7punti puntisuperiore superiorea aquello quellodeideigiovani. giovani.I I divari divaritratrapaesi paesisono sonomolto moltoampi ampie eil ilvalore valoredeldelpaese paesepiùpiùvirvirtuoso tuoso(la(laSvezia) Svezia)è èpiùpiùche chedoppio doppiorispetto rispettoa aquello quellodeldelpaese paese che chepresenta presentalalasituazione situazionepeggiore peggiore(la(laPolonia). Polonia).L’Italia L’Italiasi si colloca collocaalalquart’ultimo quart’ultimoposto postodella dellagraduatoria graduatoriaeuropea europeacon conunun tasso tassodeldel32,5 32,5per percento, cento,confermando confermandolalaposizione posizioneche cheoccuoccupapaininquella quellarelativa relativaalaltasso tassodidioccupazione occupazionetotale. totale.Il Ilnostro nostroè,è, inoltre, inoltre,uno unodeideipaesi paesicon conil più il piùampio ampiodivario divariotratratasso tassodidioccuoccupazione pazionedella dellapopolazione popolazioneanziana anzianae equello quellodella dellapopolazione popolazione nelle nellefasce fascedidietà etàcentrali, centrali,a aconferma confermadeldelfatto fattoche cheil ilnostro nostro mercato mercatodeldellavoro lavoronazionale nazionalesi sicaratterizza caratterizzaper perlalamarginalizmarginalizzazione zazionedidialcuni alcunisegmenti segmentidella dellapopolazione. popolazione.

Tasso Tassodidioccupazione occupazionedella dellapopolazione popolazioneininetà età55-64 55-64anni anniper perregione regione– –Anni Anni1998-2007 1998-2007(valori (valoripercentuali) percentuali) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedi dilavoro lavoro

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

L’analisi L’analisiterritoriale territorialemostra mostrauna unasostanziale sostanzialeomogeneità omogeneitàdeldel livello livellodidioccupazione occupazionedeideilavoratori lavoratoripiùpiùanziani anzianitratralelevarie variearee aree deldelPaese, Paese,con conuna unaperformance performancedeldelMezzogiorno Mezzogiornosimile similea a quella quelladeldelCentro-Nord, Centro-Nord,ininnetta nettacontrotendenza controtendenzarispetto rispettoa aciòciò che cheaccade accadeper pergliglialtri altriindicatori indicatorideldelmercato mercatodeldellavoro. lavoro.OccorOccorreretuttavia tuttaviatenere tenerepresente presenteche, che,probabilmente, probabilmente,a ainfluire influireinin modo mododeterminante determinantesulle sullescelte sceltedidioccupazione occupazionedelle dellepersone persone didi55-64 55-64anni anniè èlalanormativa normativasulle sullepensioni pensioniunica unicainintutto tuttoil Paeil Paese.se. LaLaprovincia provinciaautonoma autonomadidiBolzano, Bolzano,l’Emilia-Romagna l’Emilia-Romagnae elalaBasiBasilicata licatasono sonolelearee areeche chepresentano presentanoi tassi i tassididioccupazione occupazionedegli degli

100 statistiche per il Paese

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedi dilavoro lavoro(RCFL) (RCFL) x x Eurostat, Eurostat,Labour LabourForce ForceSurvey Survey(LFS) (LFS)

ANNI ANNI 1998 1998

1999 1999

2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

2007 2007

Piemonte Piemonte

20,7 20,7

22,2 22,2

22,6 22,6

22,1 22,1

22,6 22,6

25,1 25,1

26,9 26,9

28,1 28,1

28,5 28,5

29,4 29,4

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

24,2 24,2

25,7 25,7

29,0 29,0

30,4 30,4

30,4 30,4

29,7 29,7

32,0 32,0

31,1 31,1

35,2 35,2

35,2 35,2

Lombardia Lombardia

25,0 25,0

25,6 25,6

24,6 24,6

24,8 24,8

25,8 25,8

27,7 27,7

28,3 28,3

28,8 28,8

30,6 30,6

31,6 31,6

Liguria Liguria

25,1 25,1

23,4 23,4

22,6 22,6

24,0 24,0

24,3 24,3

26,5 26,5

28,3 28,3

29,9 29,9

32,4 32,4

35,3 35,3

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige

32,7 32,7

35,4 35,4

34,4 34,4

34,6 34,6

34,5 34,5

33,4 33,4

32,2 32,2

32,0 32,0

34,0 34,0

35,4 35,4

Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

30,4 30,4

32,1 32,1

32,1 32,1

32,0 32,0

31,4 31,4

35,1 35,1

37,5 37,5

36,9 36,9

38,1 38,1

Trento Trento

35,2 35,2

38,9 38,9

37,0 37,0

37,2 37,2

37,6 37,6

31,8 31,8

27,3 27,3

27,6 27,6

30,3 30,3

31,8 31,8

Veneto Veneto

23,5 23,5

24,1 24,1

25,1 25,1

24,4 24,4

24,9 24,9

27,8 27,8

28,1 28,1

27,4 27,4

29,1 29,1

31,0 31,0

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

23,8 23,8

23,9 23,9

24,6 24,6

24,3 24,3

24,2 24,2

26,2 26,2

26,5 26,5

26,4 26,4

29,6 29,6

29,8 29,8

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

28,8 28,8

30,1 30,1

29,3 29,3

29,1 29,1

30,2 30,2

31,2 31,2

32,1 32,1

33,4 33,4

35,2 35,2

38,3 38,3

Toscana Toscana

28,4 28,4

28,1 28,1

28,4 28,4

29,4 29,4

30,2 30,2

31,5 31,5

32,2 32,2

35,5 35,5

35,2 35,2

35,5 35,5

Umbria Umbria

29,7 29,7

31,5 31,5

31,3 31,3

31,9 31,9

32,4 32,4

27,5 27,5

31,0 31,0

33,0 33,0

30,9 30,9

35,8 35,8

Marche Marche

30,2 30,2

30,4 30,4

31,0 31,0

31,4 31,4

32,2 32,2

32,5 32,5

32,7 32,7

32,7 32,7

34,8 34,8

36,5 36,5

Lazio Lazio

31,1 31,1

30,3 30,3

30,4 30,4

29,2 29,2

37,9 37,9

39,5 39,5

30,2 30,2

31,6 31,6

35,1 35,1

35,8 35,8

35,8 35,8

Abruzzo Abruzzo

29,3 29,3

30,5 30,5

31,3 31,3

31,2 31,2

31,8 31,8

33,1 33,1

34,4 34,4

35,8 35,8

36,6 36,6

35,5 35,5

Molise Molise

36,6 36,6

34,1 34,1

36,4 36,4

36,3 36,3

37,1 37,1

32,7 32,7

34,1 34,1

37,4 37,4

37,0 37,0

34,3 34,3

Campania Campania

34,0 34,0

33,5 33,5

34,0 34,0

34,6 34,6

34,8 34,8

32,9 32,9

32,3 32,3

32,4 32,4

33,4 33,4

35,2 35,2

Puglia Puglia

22,5 22,5

22,2 22,2

22,9 22,9

22,8 22,8

22,8 22,8

25,9 25,9

28,5 28,5

27,7 27,7

29,1 29,1

31,5 31,5

Basilicata Basilicata

38,7 38,7

37,6 37,6

38,1 38,1

37,1 37,1

37,8 37,8

34,1 34,1

34,8 34,8

36,5 36,5

39,7 39,7

39,2 39,2

Calabria Calabria

32,1 32,1

31,2 31,2

31,0 31,0

32,1 32,1

32,3 32,3

36,2 36,2

38,2 38,2

37,7 37,7

36,8 36,8

37,1 37,1

Sicilia Sicilia

27,8 27,8

26,1 26,1

26,7 26,7

27,6 27,6

28,7 28,7

28,2 28,2

30,1 30,1

33,0 33,0

33,4 33,4

32,8 32,8

Sardegna Sardegna

33,3 33,3

34,7 34,7

32,6 32,6

31,7 31,7

33,7 33,7

29,7 29,7

29,3 29,3

31,3 31,3

32,3 32,3

31,0 31,0

Nord-ovest Nord-ovest

23,8 23,8

24,3 24,3

23,8 23,8

24,0 24,0

24,7 24,7

26,8 26,8

27,9 27,9

28,7 28,7

30,2 30,2

31,4 31,4

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Forze Forzedi dilavoro, lavoro,Media Media2006 2006

Nord-est Nord-est

26,3 26,3

27,3 27,3

27,6 27,6

29,4 29,4

29,7 29,7

29,9 29,9

Centro Centro

29,9 29,9

29,7 29,7

29,8 29,8

29,8 29,8

30,6 30,6

31,4 31,4

33,5 33,5

35,1 35,1

35,1 35,1

36,8 36,8

Centro-Nord Centro-Nord

26,3 26,3

26,7 26,7

26,6 26,6

26,6 26,6

27,3 27,3

28,9 28,9

30,1 30,1

31,0 31,0

32,1 32,1

33,7 33,7

SitiSitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Mezzogiorno Mezzogiorno

29,7 29,7

29,2 29,2

29,5 29,5

29,8 29,8

30,4 30,4

30,4 30,4

31,5 31,5

32,4 32,4

33,2 33,2

33,8 33,8

Italia Italia

27,4 27,4

27,5 27,5

27,5 27,5

27,6 27,6

28,3 28,3

29,4 29,4

30,5 30,5

31,4 31,4

32,5 32,5

33,8 33,8

Altre Altreinformazioni informazioni

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedi dilavoro lavoro

27,4 27,4

27,1 27,1

31,9 31,9

34,0 34,0


Bassa Bassa la la partecipazione partecipazione al al lavoro lavoro soprattutto soprattutto per per le le donne donne UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

L’obiettivo L’obiettivo dell’incremento dell’incremento del del tasso tasso didi occupazione occupazione posto posto dal dal Consiglio Consiglio didi Lisbona Lisbona può può essere essere ottenuto ottenuto sia sia riducendo riducendo lala didisoccupazione soccupazione sia sia aumentando aumentando lala partecipazione partecipazione della della popolapopolazione zionealalmercato mercatodel dellavoro, lavoro,misurata misurataper perl’appunto l’appuntodal daltasso tassodidi attività. attività.Questo Questosecondo secondotema temarisulta risultaparticolarmente particolarmenteimportanimportanteteper perquei queipaesi, paesi,tra trai iquali qualiililnostro, nostro,che chesono sonocaratterizzati caratterizzatida da un un tasso tasso didi disoccupazione disoccupazione abbastanza abbastanza contenuto contenuto ma ma anche anche da dauna unabassa bassapartecipazione partecipazionealalmercato mercatodel dellavoro. lavoro. IlIltasso tassodidiattività attivitànazionale nazionalenel nel2007 2007èèpari parialal62,5 62,5per percento, cento,inin leggero leggerocalo calorispetto rispettoalal2006. 2006.

lavoratori lavoratori tali tali da da indurne indurne lala fuoriuscita fuoriuscita dal dal mercato mercato del del lavoro. lavoro. Parte Parte didi questi questi inattivi, inattivi, perciò, perciò, potrebbe potrebbe nascondere nascondere un un proproblema blemadididisoccupazione. disoccupazione. L’esistenza L’esistenza didi una una problema problema specifico specifico didi partecipazione partecipazione femfemminile minile èè diffusa diffusa inin tutto tutto ilil territorio territorio nazionale nazionale (solo (solo l’Emilial’EmiliaRomagna Romagnasisicolloca collocaalaldidisopra sopradella dellamedia mediaeuropea) europea)eediventa diventa nelMezzogiorno, Mezzogiorno,dove dovemediamente mediamentesolo solouna unadondondrammatico drammaticonel na nasu sutre trepartecipa partecipaalalmercato mercatodel dellavoro. lavoro. Tasso Tassodidiattività attivitàdella dellapopolazione popolazioneininetà età15-64 15-64anni anni per perregione regione––Anno Anno2007 2007(valori (valoripercentuali) percentuali)

Donne Donne Ue27 Ue27

80 80 70 70 60 60 50 50

20 20 10 10 00

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Fonte: Fonte:Elaborazioni ElaborazioniIstat Istatsu sudati datiEurostat Eurostat

Tasso Tassodidiattività attivitàdella dellapopolazione popolazioneininetà età15-64 15-64anni anniper persesso sessoeeripartizione ripartizionegeografica geografica––Anno Anno2007 2007 (valori (valoripercentuali) percentuali) 100 100 Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

Uomini Uomini

30 30

IlIltasso tassodidiattività, attività,ricavabile ricavabiledalle dalleindagini indaginiarmonizzate armonizzatealallivello livello europeo europeo sulle sulle forze forze lavoro, lavoro, sisi ottiene ottiene rapportando rapportando lele forze forze didi lavoro lavoro nella nella fascia fascia didi età età 15-64 15-64 anni anni ee lala popolazione popolazione della della medesima medesima fascia fascia didi età. età. Le Le forze forze didi lavoro lavoro sono sono definite definite come come somma sommadegli deglioccupati occupatieedelle dellepersone personeche checercano cercanoattivamente attivamente lavoro. lavoro.

IlIllivello livellodel deltasso tassodidiattività attivitàvaria variaininmodo modonotevole notevoletra traleleregioni regioni italiane, italiane, ricalcando ricalcando inin buona buona parte parte lala distribuzione distribuzione del del tasso tasso didi occupazione occupazionee,e,ininmodo modoinverso, inverso,didiquello quellodididisoccupazione. disoccupazione. Le Le regioni regioni del del Mezzogiorno, Mezzogiorno, con con lala sola sola eccezione eccezione dell’Abruzzo, dell’Abruzzo, sisi collocano collocano alal didi sotto sotto del del 60 60 per per cento, cento, ee inin Campania Campania meno meno didi una una persona persona su su due due partecipa partecipa attivamente attivamente alal mercato mercato del del lavoro. lavoro. All’estremo All’estremo opposto opposto inin molte molte regioni regioni del del Nord Nordililtasso tassodidiattività attivitàsfiora sfioraoosupera superailil70 70per percento. cento. Nessuna Nessuna regione regione italiana, italiana, tuttavia, tuttavia, sisi avvicina avvicina aiai livelli livelli didi partepartecipazione cipazionedei deimigliori miglioripaesi paesieuropei. europei. Questi Questi dati dati confermano confermano ee accentuano accentuano lala gravità gravità della della situaziosituazione ne occupazionale occupazionale nel nel Mezzogiorno: Mezzogiorno: l’associazione l’associazione didi tassi tassi didi attività attivitàbassi bassiaatassi tassidididisoccupazione disoccupazioneelevati elevatisuggerisce, suggerisce,infatinfatti,ti, che che operino operino meccanismi meccanismi didi scoraggiamento scoraggiamento dei dei potenziali potenziali

Totale Totale

90 90

40 40

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Nel Nel 2006 2006 ilil tasso tasso didi attività attività della della popolazione popolazione tra tra i i 15 15 ee i i 64 64 anni anni nell’Unione nell’Unione europea europea èè pari pari alal 70,2 70,2 per per cento: cento: ilil valore valore minimo minimo sisi registra registra aa Malta Malta (59,2 (59,2 per per cento), cento), ilil massimo massimo inin Danimarca Danimarca (80,6 (80,6 per per cento). cento). L’Italia, L’Italia, con con un un modesto modesto 62,7 62,7 per percento, cento,sisicolloca collocaappena appenaalalterzultimo terzultimoposto postodella dellagraduagraduatoria, toria, prima prima didi Malta Malta ee dell’Ungheria, dell’Ungheria, ultimo ultimo dei dei maggiori maggiori paesi paesi europei europei ee ben ben alal didi sotto sotto degli degli altri altri paesi paesi mediterranei mediterranei (Spagna (SpagnaeeGrecia). Grecia). II tassi tassi didi attività attività degli degli uomini uomini sono sono più più elevati elevati didi quelli quelli delle delle donne donneinintutti tuttii ipaesi paesidell’Unione. dell’Unione.L’Italia, L’Italia,pur puressendo essendotra traquelli quelli inincui cuiilildifferenziale differenzialedidigenere genere èèpiù piùaccentuato accentuato(circa (circa25 25punti punti percentuali), percentuali), evidenzia evidenzia alal tempo tempo stesso stesso un un problema problema didi basso basso livello livello didi partecipazione partecipazione degli degli uomini, uomini, ilil cui cui tasso tasso didi attività attività èè superiore superioresolo soloaaquello quellodidialcuni alcunipaesi paesidell’Europa dell’Europaorientale. orientale.

Tasso Tassodidiattività attivitàdella dellapopolazione popolazioneininetà età15-64 15-64anni anniper persesso sessonei neipaesi paesieuropei europei––Anno Anno2006 2006(valori (valoripercentuali) percentuali)

Da D anni m im aarrc ca PPa SSv a v aees eezzi sii B iaa R Ree Baas ggnno sssi oU i G U nn G eerr m iittoo ma FFiin anniia nlla a a PPoo nnddia rrttoog ia gaal l AAuu lloo ssttri riaa Ci C ipp EEsst rroo toon niia IIrrlla a a LLe nndda e ttto a ton SSllo niiaa o v v Re ee R eppu SSp nniiaa ubbb paag bllic gnna icaa a Ce C ec FF ca SSl rraan a n o lov cciia vaac a ccch LLiitu hiiaa tua ann G iiaa LLuus G r ssse reecci em m iaa bbuur rggo BBee o llg BBuu giioo llgga R a Roo rriiaa m m aann PPoo iiaa lloon nia IITTA ia Un ALLIIA U nggh A heer ri M iaa M aallta ta

Mercato del lavoro Tasso di attività

40

Totale Totale

Uomini Uomini

Donne Donne

Centro Centro

Mezzogiorno Mezzogiorno

80 80

60 60 40 40

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro(RCFL) (RCFL) x x Eurostat, Eurostat,Labour LabourForce ForceSurvey Survey(LFS) (LFS)

20 20

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Forze Forzedidilavoro, lavoro,Media Media2006 2006 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

00 Nord-ovest Nord-ovest

Nord-est Nord-est

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro

Italia Italia


UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

IlIl tasso tasso didi disoccupazione disoccupazione èè un un indicatore indicatore fondamentale fondamentale per per lala misurazione misurazionedella delladinamicità dinamicitàdel delmercato mercatodel dellavoro, lavoro,ma maanche anche valutare l’efficienza l’efficienza del del sistema sistema Paese Paese ee come come misura misura utile utile aa valutare indiretta indirettadelle delledistribuzione distribuzionedei deiredditi. redditi. InIn Italia Italia lala disoccupazione disoccupazione èè diminuita diminuita nel nel corso corso del del decennio decennio 1998-2007 1998-2007 didi 5,3 5,3 punti punti percentuali, percentuali, attestandosi attestandosi aa fine fine periodo periodo alal 6,1 6,1 per per cento. cento. Anche Anche se se nella nella riduzione riduzione della della persone persone inin cerca cercadidioccupazione occupazioneèèlalacomponente componentefemminile femminilequella quellache chefafa segnare segnare i i decrementi decrementi più più consistenti consistenti (6,5 (6,5 punti punti percentuali), percentuali), permangono permangono sensibili sensibili differenze differenze didi genere: genere: nel nel 2007 2007 lele donne donne disoccupate disoccupate sono sono ilil 7,9 7,9 per per cento cento aa fronte fronte del del 4,9 4,9 per per cento cento degli degli uomini. uomini. Nel Nel contesto contesto italiano italiano l’abbattimento l’abbattimento del del tasso tasso didi disoccupazione disoccupazioneva valetto lettocongiuntamente congiuntamentealaldato datoriferito riferitoalaltasso tasso didi attività attività che che registra, registra, per per ilil nostro nostro Paese, Paese, un un basso basso rapporto rapporto percentuale percentuale (62,5) (62,5) tra tra lele forze forze didilavoro lavoro (occupati (occupati ee persone persone inin cerca cercadidioccupazione) occupazione)eelalapopolazione popolazionedidiriferimento. riferimento.

cremento: cremento: inin Sicilia Sicilia ed ed inin Campania Campania nel nel 1998 1998 ilil tasso tasso didi disocdisocsuperava ilil 20 20 per per cento cento mentre mentre nel nel 2007 2007 èè sceso sceso cupazione cupazione superava rispettivamente rispettivamentealal13,0 13,0eeall’11,2 all’11,2per percento. cento. Tutte Tutte lele aree aree del del Nord-est, Nord-est, lala Valle Valle d’Aosta d’Aosta ee lala Lombardia Lombardia sono sono lele regioni regioni dove dove lala disoccupazione disoccupazione sisi attesta attesta aa livelli livelli fisiofisiologici, logici,non nonraggiungendo raggiungendoilil44per percento. cento. Anche Anche i i differenziali differenziali tra tra uomini uomini ee donne donne risultano risultano elevati, elevati, più più nel Mezzogiorno Mezzogiorno dove dove ilil tasso tasso didi disoccupazione disoccupazione femfemmarcati marcati nel minile minilesupera superadidi66punti puntipercentuali percentualiililcorrispondente corrispondentemaschile. maschile. Nel Nel2007 2007InInSicilia, Sicilia,Puglia PugliaeeBasilicata Basilicataililtasso tassodididisoccupaziodisoccupazione nefemminile femminilesupera superailil15 15per percento, cento,mentre mentrei itassi tassipiù piùbassi bassisisi registrano registranonelle nelleregioni regionisettentrionali, settentrionali,dove doveleledonne donneinincerca cercadidi occupazione occupazionesono sonopoco pocomeno menodel del55per percento. cento. Tasso Tassodididisoccupazione disoccupazioneper perregione regione––Anno Anno2007 2007 (valori (valoripercentuali) percentuali)

Mercato del lavoro Tasso di disoccupazione

41

100 statistiche per il Paese

Donne Donne

16 16 14 14 12 12 Ue27 Ue27

10 10 88 66 44

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisu sudati datiEurostat Eurostat

Tasso Tassodididisoccupazione disoccupazioneper perregione regione––Anni Anni1998-2007 1998-2007(valori (valoripercentuali) percentuali)

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Sono Sono consistenti consistenti lele differenze differenze che che sisi osservano osservano tra tra lele regioni regioni italiane. italiane.Nel NelNord-est Nord-estlalapercentuale percentualedei deidisoccupati disoccupatièènel nel2007 2007 pari pari alal 3,1 3,1 mentre mentre nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno èè pari pari all’11 all’11 per per cento. cento. IlIl divario divario territoriale territoriale tra tra Mezzogiorno Mezzogiorno ee Centro-Nord Centro-Nord permane, permane, anche anche se se nel nel decennio decennio 1998-2007 1998-2007 sono sono lele regioni regioni del del MezzoMezzogiorno giorno quelle quelle che che hanno hanno sperimentato sperimentato ilil più più consistente consistente dede-

Uomini Uomini

00

IlIltasso tassodididisoccupazione disoccupazionesisiottiene ottienecome comerapporto rapportopercentuale percentuale tra tralalapopolazione popolazionedidi15 15anni annieepiù piùinincerca cercadidioccupazione occupazioneeelele forze forzedidilavoro lavorototali. totali.Queste Questesono sonodate datedalla dallasomma sommadidioccupaoccupatitieepersone personeinincerca cercadidioccupazione. occupazione.La Ladefinizione definizionedidipersona persona inin cerca cerca didi lavoro lavoro fafa riferimento riferimento alal concetto concetto didi ricerca ricerca attiva attiva didi lavoro, lavoro, ovvero ovvero all’aver all’aver compiuto compiuto almeno almeno un’azione un’azione didi ricerca ricerca nelle nellequattro quattrosettimane settimaneprecedenti precedentil’intervista. l’intervista.

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Totale Totale

22

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Nel Nel 2006, 2006, ilil tasso tasso didi disoccupazione disoccupazione nazionale nazionale risulta risulta inferiore inferiore aa quello quello medio medio dei dei paesi paesi Ue27 Ue27 didi circa circa 11 punto punto ee mezzo mezzo perpercentuale. centuale. La Lapercentuale percentualeitaliana italianadegli degliuomini uominidisoccupati disoccupatisisicolloca collocatra tralele posizioni posizioni più più basse, basse, inin un un ordinamento ordinamento dove dove i i Paesi Paesi Bassi, Bassi, lala Danimarca Danimarca ee ilil Lussemburgo Lussemburgo presentano presentano i i tassi tassi più più contenuti contenuti (pari (pariooinferiori inferiorialal3,5 3,5per percento). cento). IlIl tasso tasso didi disoccupazione disoccupazione femminile femminile risulta risulta inin linea linea con con quello quello medio medio Ue27 Ue27 (8,9 (8,9 per per cento). cento). La La Spagna Spagna ee lala Grecia Grecia sono sono i i paesi paesi inin cui cui lolo scarto scarto positivo positivo tra tra tassi tassi didi disoccupazione disoccupazione mamaschile schile ee femminile femminile èè più più elevato. elevato. InIn diversi diversi paesi paesi nord nord europei europei (Paesi (PaesiBassi, Bassi,paesi paesianglosassoni anglosassonieebaltici) baltici)che chepresentano presentanoi ipiù più bassi bassitassi tassidididisoccupazione disoccupazionefemminile femminile(non (nonsuperiori superiorialal66per per cento), cento),tale talescarto scartoèèinferiore inferiorealalpunto puntopercentuale percentualeeeininaltri, altri,tra tra i iquali qualispicca spiccalalaGermania, Germania,ililtasso tassodididisoccupazione disoccupazionemaschile maschile supera superaquello quellofemminile. femminile.

Tasso Tassodididisoccupazione disoccupazioneper persesso sessonei neipaesi paesiUe Ue––Anno Anno2006 2006(valori (valoripercentuali) percentuali)

PPo SSllo olloonn ovva iiaa G acccch G eerr m hiiaa ma an FFrra niiaa ann BBuu cciiaa llgga ar G riiaa G rreec SSpp ciiaa aaggn na BBee a FFiin llggiioo nlla PPoo anndd i rrtto iaa o Un ggaall U nggh lloo Ro heerr i R om m iaa aanni M iaa M R Ree aal ppuub SS lttaa bbbl vveez liicca ziiaa aC Ce LLeet ecca tttoon ni IITTA iaa SSl ALLIIA loov A veen EEsst niiaa to L onni Re Liittuu iaa R egg aann nnoo iiaa Un U n LLuus AAuu iittoo ssse ssttr em m riiaa bbuur rgg Ci oo C ippro PPaa IIrrllaa ro eessi nndda Da i BBaas a D anni sssi m i im aarrc caa

Valori Valori ai ai minimi minimi storici; storici; svantaggiate svantaggiate le le donne donne ee le le aree aree del del Mezzogiorno Mezzogiorno

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro(RCFL) (RCFL) x x Eurostat, Eurostat,Labour Labourforce forcesurvey survey(LFS) (LFS)

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Forze Forzedidilavoro, lavoro,Media Media2006 2006 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

1998 1998

1999 1999

2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

2007 2007

Piemonte Piemonte Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno

9,9 9,9 11,3 11,3 5,3 5,3 12,1 12,1 3,9 3,9 2,2 2,2 5,5 5,5 6,1 6,1 6,1 6,1 4,9 4,9 7,1 7,1 9,1 9,1 6,0 6,0 12,0 12,0 12,0 12,0 12,9 12,9 20,0 20,0 19,5 19,5 16,2 16,2 19,1 19,1 24,2 24,2 15,3 15,3 7,4 7,4 5,5 5,5 9,3 9,3 7,4 7,4 19,6 19,6

8,9 8,9 11,5 11,5 4,6 4,6 11,6 11,6 4,3 4,3 2,7 2,7 5,6 5,6 5,7 5,7 6,2 6,2 3,9 3,9 6,5 6,5 8,3 8,3 6,0 6,0 11,9 11,9 12,9 12,9 12,2 12,2 20,0 20,0 18,1 18,1 15,3 15,3 21,3 21,3 24,5 24,5 15,8 15,8 6,6 6,6 4,9 4,9 9,0 9,0 6,8 6,8 19,7 19,7

7,8 7,8 10,3 10,3 4,1 4,1 10,0 10,0 3,3 3,3 1,7 1,7 4,6 4,6 4,9 4,9 5,0 5,0 3,4 3,4 5,4 5,4 7,1 7,1 5,0 5,0 11,2 11,2 10,8 10,8 10,0 10,0 20,0 20,0 16,3 16,3 14,5 14,5 19,3 19,3 24,1 24,1 15,7 15,7 5,8 5,8 4,2 4,2 8,1 8,1 6,0 6,0 18,9 18,9

6,3 6,3 10,5 10,5 3,4 3,4 8,0 8,0 3,1 3,1 1,5 1,5 4,6 4,6 4,6 4,6 4,4 4,4 3,1 3,1 4,3 4,3 6,3 6,3 4,5 4,5 10,5 10,5 9,0 9,0 9,8 9,8 18,8 18,8 14,1 14,1 14,7 14,7 19,3 19,3 22,0 22,0 13,9 13,9 4,8 4,8 3,9 3,9 7,3 7,3 5,2 5,2 17,3 17,3

6,5 6,5 11,5 11,5 3,5 3,5 8,1 8,1 3,3 3,3 1,7 1,7 4,7 4,7 4,5 4,5 4,3 4,3 2,5 2,5 4,1 4,1 7,4 7,4 5,0 5,0 8,5 8,5 9,4 9,4 8,9 8,9 17,5 17,5 13,5 13,5 13,5 13,5 18,1 18,1 20,7 20,7 13,5 13,5 4,9 4,9 3,6 3,6 6,5 6,5 4,9 4,9 16,4 16,4

5,4 5,4 3,7 3,7 3,6 3,6 6,5 6,5 2,8 2,8 2,0 2,0 3,5 3,5 3,8 3,8 5,1 5,1 3,1 3,1 4,9 4,9 6,5 6,5 4,6 4,6 9,1 9,1 8,4 8,4 10,6 10,6 16,9 16,9 15,0 15,0 13,2 13,2 16,5 16,5 20,1 20,1 13,9 13,9 4,4 4,4 3,6 3,6 6,9 6,9 4,9 4,9 16,2 16,2

5,3 5,3 3,0 3,0 4,0 4,0 5,8 5,8 2,9 2,9 2,7 2,7 3,2 3,2 4,2 4,2 3,9 3,9 3,7 3,7 5,2 5,2 5,7 5,7 5,3 5,3 7,9 7,9 7,9 7,9 11,3 11,3 15,6 15,6 15,5 15,5 12,8 12,8 14,3 14,3 17,2 17,2 13,9 13,9 4,5 4,5 3,9 3,9 6,5 6,5 4,9 4,9 15,0 15,0

4,7 4,7 3,2 3,2 4,1 4,1 5,8 5,8 3,2 3,2 2,8 2,8 3,6 3,6 4,2 4,2 4,1 4,1 3,8 3,8 5,3 5,3 6,1 6,1 4,7 4,7 7,7 7,7 7,9 7,9 10,1 10,1 14,9 14,9 14,6 14,6 12,3 12,3 14,4 14,4 16,2 16,2 12,9 12,9 4,4 4,4 4,0 4,0 6,4 6,4 4,8 4,8 14,3 14,3

4,0 4,0 3,0 3,0 3,7 3,7 4,8 4,8 2,8 2,8 2,6 2,6 3,1 3,1 4,0 4,0 3,5 3,5 3,4 3,4 4,8 4,8 5,1 5,1 4,5 4,5 7,5 7,5 6,5 6,5 10,0 10,0 12,9 12,9 12,8 12,8 10,5 10,5 12,9 12,9 13,5 13,5 10,8 10,8 3,9 3,9 3,6 3,6 6,1 6,1 4,4 4,4 12,2 12,2

4,2 4,2 3,2 3,2 3,4 3,4 4,8 4,8 2,7 2,7 2,6 2,6 2,9 2,9 3,3 3,3 3,4 3,4 2,9 2,9 4,3 4,3 4,6 4,6 4,2 4,2 6,4 6,4 6,2 6,2 8,1 8,1 11,2 11,2 11,2 11,2 9,5 9,5 11,2 11,2 13,0 13,0 9,9 9,9 3,8 3,8 3,1 3,1 5,3 5,3 4,0 4,0 11,0 11,0

Italia Italia

11,4 11,4

11,0 11,0

10,2 10,2

9,1 9,1

8,6 8,6

8,4 8,4

8,0 8,0

7,7 7,7

6,8 6,8

6,1 6,1

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro


Valori Valori Valori ininin calo, calo, calo, ma ma ma ancora ancora ancora tra tra tra i più i ipiù più elevati elevati elevati ininin Europa Europa Europa UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Tasso Tasso didi disoccupazione didisoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile (15-24 (15-24 (15-24 anni) anni) anni) per per per sesso sesso sesso neinei nei paesi paesi paesi UeUe –UeAnno – –Anno Anno 2006 2006 2006 (valori (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) soprattutto soprattutto soprattutto l’Abruzzo, l’Abruzzo, l’Abruzzo, il cui il ilcuicui valore valore valore (17,2) (17,2) (17,2) si sicolloca sicolloca colloca al aldialdisotto disotto sotto Tasso della della della media media media italiana. italiana. italiana. All’opposto All’opposto All’opposto le leregioni leregioni regioni dove dove dove i tassi i tassi i tassi risultano risultano risultano meno meno meno elevati elevati elevati sono sono sono quelle quelle quelle deldeldel Nord-est Nord-est Nord-est (9,6 (9,6 (9,6 perper per cento) cento) cento) e edel edeldel 404040 Totale Totale Totale Uomini Uomini Uomini Donne Donne Donne (13,9 (13,9 (13,9 perper per cento); cento); cento); tratraqueste traqueste queste le leprovince leprovince province autonome autonome autonome Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Trento Trento e di e edi Bolzano diBolzano Bolzano e ile Veneto eil Veneto il Veneto registrano registrano registrano tassi tassi tassi inferiori inferiori inferiori al al 10al1010 di di diTrento 353535 perper per cento. cento. cento. LeLevariazioni Levariazioni variazioni intervenute intervenute intervenute nelnelnel corso corso corso deldeldel decennio decennio decennio 1998-2007 1998-2007 1998-2007 303030 evidenziano evidenziano evidenziano che che che il calo il ilcalo calo piùpiùpiù marcato marcato marcato deldeldel tasso tasso tasso di didisoccupaziodidisoccupaziodisoccupazionenegiovanile negiovanile giovanile hahainteressato hainteressato interessato la laCalabria, laCalabria, Calabria, l’Abruzzo, l’Abruzzo, l’Abruzzo, la laCampalaCampaCampa252525 nia, nia, nia, la laBasilicata laBasilicata Basilicata e elaelaSicilia laSicilia Sicilia (oltre (oltre (oltre 1515punti 15punti punti percentuali percentuali percentuali in inmeinmemeno). no). no). LeLevariazioni Levariazioni variazioni meno meno meno consistenti consistenti consistenti sono sono sono rilevate rilevate rilevate in inprevalenza inprevalenza prevalenza 202020 nelle nelle nelle regioni regioni regioni deldeldel Nord-est, Nord-est, Nord-est, che che che giàgiàgià a ainizio ainizio inizio periodo periodo periodo segnavano segnavano segnavano 151515 deidei tassi deitassi tassi inferiori inferiori inferiori a quello a aquello quello medio medio medio nazionale; nazionale; nazionale; spicca spicca spicca il dato il dato il dato neganeganegativo tivo tivo della della della Sardegna Sardegna Sardegna che, che, che, tratratra le leregioni leregioni regioni deldeldel Mezzogiorno, Mezzogiorno, Mezzogiorno, hahaha 101010 sperimentato sperimentato sperimentato il decremento il decremento il decremento piùpiù contenuto piùcontenuto contenuto (4,2 (4,2 (4,2 punti punti punti percentuapercentuapercentuali) li) nell’intervallo li)nell’intervallo nell’intervallo considerato. considerato. considerato.

LaLaLa Commissione Commissione Commissione europea, europea, europea, individuando individuando individuando nella nella nella categoria categoria categoria deideidei giovani giovani giovani unun“soggetto un“soggetto “soggetto vulnerabile” vulnerabile” vulnerabile” e esollecitando esollecitando sollecitando la larevisione larevisione revisione delle delle delle politiche politiche politiche specifiche, specifiche, specifiche, emette emette emette in inparticolare inparticolare particolare una una una raccomanraccomanraccomandazione dazione dazione a arivedere arivedere rivedere quelle quelle quelle relative relative relative alla alla alla transizione transizione transizione scuolascuolascuolalavoro. lavoro. lavoro. Anche Anche Anche l’Employment l’Employment l’Employment Committee Committee Committee (EMCO) (EMCO) (EMCO) hahadefinito hadefinito definito la lala disoccupazione disoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile una una una questione questione questione di diimportanza diimportanza importanza crecrecrescente scente scente all’interno all’interno all’interno delle delle delle problematiche problematiche problematiche occupazionali occupazionali occupazionali europee, europee, europee, valutando valutando valutando che che che le lemisure lemisure misure specifiche specifiche specifiche adottate adottate adottate dadada molti molti molti paesi paesi paesi membri membri membri abbiano abbiano abbiano prodotto prodotto prodotto progressi progressi progressi limitati limitati limitati e econcentrati econcentrati concentrati solo solo solo adad alcune adalcune alcune aree aree aree geografiche. geografiche. geografiche. NelNel Nel 2007 2007 2007 il tasso il iltasso tasso di didisoccupazione didisoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile in inItalia inItalia Italia è pari è èpari pari al alal 5 55 20,3 20,3 20,3 perper per cento cento cento (di(dicirca (dicirca circa 1414punti 14punti punti superiore superiore superiore al altasso altasso tasso di didisoccudidisoccudisoccupazione pazione pazione totale). totale). totale). I valori I valori I valori rimangono rimangono rimangono elevati elevati elevati anche anche anche seseinseincalo: incalo: calo: daldaldal Tasso Tasso Tasso didi disoccupazione didisoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile (15-24 (15-24 (15-24 anni) anni) anni) per per per regione regione regione 0 00 1998 1998 1998 (29,9 (29,9 (29,9 perper per cento) cento) cento) il tasso il tasso il tasso nazionale nazionale nazionale è sceso è èsceso sceso di di oltre dioltre oltre 9 punti 9 9punti punti – Anno – –Anno Anno 2007 2007 2007 (valori (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) percentuali. percentuali. percentuali. LaLariduzione Lariduzione riduzione è in è èingran ingran gran parte parte parte dadaattribuirsi daattribuirsi attribuirsi alla alla alla velovelovelocecetendenza cetendenza tendenza a aposticipare aposticipare posticipare l’ingresso l’ingresso l’ingresso nelnelnel mercato mercato mercato deldeldel lavoro, lavoro, lavoro, determinata determinata determinata siasiasia dalle dalle dalle difficoltà difficoltà difficoltà dell’inserimento dell’inserimento dell’inserimento occupazionale occupazionale occupazionale siasiadalla siadalla dalla maggiore maggiore maggiore permanenza permanenza permanenza deideigiovani deigiovani giovani nelnelsistema nelsistema sistema formaformaformativo. tivo. tivo. LeLedifferenze Ledifferenze differenze di digenere digenere genere si simantengono simantengono mantengono rilevanti: rilevanti: rilevanti: il tasso il tasso il tasso di didi disoccupazione disoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile delle delle delle donne donne donne italiane italiane italiane (23,0 (23,0 (23,0 perper per cento) cento) cento) Fonte: Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Elaborazioni susu dati sudati Eurostat datiEurostat Eurostat supera supera supera quello quello quello maschile maschile maschile di di 5 dipunti 5 5punti punti percentuali. percentuali. percentuali.

Ue27 Ue27 Ue27 Ue27 Ue27 Ue27

P Sl Poolon SlovPaolonia Slov clconia ovac hia aGcchia Grcehcia FGr rreciiaa Fraencia FIra nciiaa TaAncia RoIITALcIiAa TAL Ro m I Ro maLnIAA Smvaa nia Svenziia SBveziaa eezia BuBBellgiioa Bulgealggio UBnulg riioa U glghaaria U Finn gherriia F nlgaher a Re Finl nedr ia Repu iSnplaandiiaa Rep bb S angdia puubb licSppagniaa bb lica Cagn lica Cecn aa a ea C M P Meacca Lu PoortoMallta L sPs rtogaaltta r g lloa Luusseom Rsesemtobguaa llo Regenmburgllo Reg oburgo gnno Unrgo Sol Unitoo S oU i GSlovvennittoo Gerlomvenia Ger maennia eLr a iiaa em L tt ania LEeettoonniiaa t n Esttoonia Esstoniiaa tonia C in Li Cippirao LituCaipro Lituanriao Atuu n A san ia AI uusttriaa Da Irrlasntrriia D n I la da PDa animrlanndaa Paeasnimarcda Paesiim B ar a esi Baasrcca i Bassai assi si

Mercato del lavoro Tasso di disoccupazione giovanile

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DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

Il Iltasso Iltasso tasso di didisoccupazione didisoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile si siottiene siottiene ottiene come come come rapporto rapporto rapporto percentuale percentuale percentuale tratra letrale persone lepersone persone in in cerca incerca cerca di di occupazione dioccupazione occupazione in in età inetà 15-24 età15-24 15-24 anni anni anni e le e ele forze leforze forze di di lavoro dilavoro lavoro della della della corrispondente corrispondente corrispondente classe classe classe di di età. dietà. età.

Tasso Tasso Tasso didi disoccupazione didisoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile (15-24 (15-24 (15-24 anni) anni) anni) per per per regione regione regione – Anni – –Anni Anni 1998-2007 1998-2007 1998-2007 (valori (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Il tasso Il Iltasso tasso di didisoccupazione didisoccupazione disoccupazione della della della popolazione popolazione popolazione in inetà inetà età 15-24 15-24 15-24 anni anni anni in inItalia inItalia Italia è ètraètraitra più i più i più elevati elevati elevati a alivello alivello livello europeo, europeo, europeo, inferiore inferiore inferiore nelnelnel 2006 2006 2006 solo solo solo a quello a aquello quello di di Polonia diPolonia Polonia (29,8), (29,8), (29,8), Slovacchia Slovacchia Slovacchia (26,6), (26,6), (26,6), Grecia Grecia Grecia (25,2) (25,2) (25,2) e Francia e eFrancia Francia (23,4). (23,4). (23,4). Il nostro Il Ilnostro nostro Paese Paese Paese recupera recupera recupera solo solo solo poche poche poche posizioni posizioni posizioni considerando considerando considerando i dati i dati i dati disaggregati disaggregati disaggregati perper per genere: genere: genere: il tasso il iltasso tasso maschile maschile maschile (19,1) (19,1) (19,1) supera supera supera quello quello quello medio medio medio UeUeUe di dicirca dicirca circa 2 2punti 2punti punti percentuali. percentuali. percentuali. Quello Quello Quello femminile femminile femminile è pari è èpari pari al al25al25per 25per per cento: cento: cento: ununprofilo unprofilo profilo che che che condivicondivicondividiamo diamo diamo con con con la laFrancia laFrancia Francia e eche eche che ci cicolloca cicolloca colloca tratraitra paesi i paesi i paesi a apiùapiùpiù elevato elevato elevato differenziale differenziale differenziale deldeldel tasso tasso tasso di didisoccupazione didisoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile perper per genere genere genere (+7,8 (+7,8 (+7,8 punti punti punti a afronte afronte fronte di diun diunvalore unvalore valore medio medio medio UeUeUe di diappena diappena appena mezzo mezzo mezzo punto punto punto percentuale). percentuale). percentuale). Austria, Austria, Austria, Irlanda, Irlanda, Irlanda, Danimarca Danimarca Danimarca e ePaesi ePaesi Paesi Bassi Bassi Bassi registrano registrano registrano i tassi i tassi i tassi di didi disoccupazione disoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile piùpiùpiù contenuti contenuti contenuti a alivello alivello livello comunitario, comunitario, comunitario, inferiori inferiori inferiori di di oltre dioltre oltre 8 punti 8 8punti punti percentuali percentuali percentuali al al valore alvalore valore medio medio medio Ue27 Ue27 Ue27 (17,2). (17,2). (17,2). Germania, Germania, Germania, Regno Regno Regno Unito Unito Unito e eMalta, eMalta, Malta, tutti tutti tutti paesi paesi paesi con con con tassi tassi tassi di didisocdidisocdisoccupazione cupazione cupazione giovanile giovanile giovanile inferiori inferiori inferiori alla alla alla media media media Ue, Ue, Ue, si sicaratterizzano sicaratterizzano caratterizzano anche anche anche perper per ununtasso untasso tasso di didisoccupazione didisoccupazione disoccupazione delle delle delle giovani giovani giovani donne donne donne di didi circa circa circa 3 punti 3 3punti punti percentuali percentuali percentuali inferiore inferiore inferiore a quello a aquello quello deidei coetanei deicoetanei coetanei maschi. maschi. maschi. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E LE E ELE SUE LESUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Rilevazione Rilevazione Rilevazione continua continua continua sulle sulle sulle forze forze forze di di lavoro dilavoro lavoro

Fonti Fonti Fonti

x xIstat, xIstat, Istat, Rilevazione Rilevazione Rilevazione continua continua continua sulle sulle sulle forze forze forze di di lavoro dilavoro lavoro (RCFL) (RCFL) (RCFL) x xEurostat, xEurostat, Eurostat, Labour Labour Labour Force Force Force Survey Survey Survey (LFS) (LFS) (LFS)

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x xIstat, xIstat, Istat, Forze Forze Forze di di lavoro, dilavoro, lavoro, Media Media Media 2006 2006 2006

NelNel Nel 2007 2007 2007 tutte tutte tutte le leregioni leregioni regioni deldeldel Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno presentano presentano presentano tassi tassi tassi di didi SitiSiti internet Sitiinternet internet xhttp://www.istat.it http://www.istat.it disoccupazione disoccupazione disoccupazione giovanile giovanile giovanile di dioltre dioltre oltre 1010punti 10punti punti superiori superiori superiori a aquello aquello quello x xhttp://www.istat.it xhttp://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu medio medio medio nazionale. nazionale. nazionale. SiSi discostano Sidiscostano discostano solo solo solo il Molise il Molise il Molise (23,9 (23,9 (23,9 perper per cento) cento) cento) e e e x xhttp://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

100 statistiche per il Paese

Piemonte Piemonte Piemonte Valle Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche Lazio Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo Molise Molise Molise Campania Campania Campania Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est Centro Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia Italia

ANNI ANNI ANNI 1998 1998 1998 1999 1999 1999 2000 2000 2000 2001 2001 2001 2002 2002 2002 2003 2003 2003 2004 2004 2004 2005 2005 2005 2006 2006 2006 2007 2007 2007 24,7 24,7 24,7 20,5 20,5 20,5 18,7 18,7 18,7 12,8 12,8 12,8 12,6 12,6 12,6 13,4 13,4 13,4 15,8 15,8 15,8 16,9 16,9 16,9 15,5 15,5 15,5 14,3 14,3 14,3 24,3 24,3 24,3 20,4 20,4 20,4 23,2 23,2 23,2 21,6 21,6 21,6 37,8 37,8 37,8 7,27,27,2 8,88,88,8 9,99,99,9 9,49,49,4 11,8 11,8 11,8 17,1 17,1 17,1 15,4 15,4 15,4 13,6 13,6 13,6 10,8 10,8 10,8 11,5 11,5 11,5 11,3 11,3 11,3 12,7 12,7 12,7 13,0 13,0 13,0 12,3 12,3 12,3 12,9 12,9 12,9 31,0 31,0 31,0 25,1 25,1 25,1 18,5 18,5 18,5 15,5 15,5 15,5 16,6 16,6 16,6 16,4 16,4 16,4 20,5 20,5 20,5 20,0 20,0 20,0 16,7 16,7 16,7 20,7 20,7 20,7 11,5 11,5 11,5 11,3 11,3 11,3 10,8 10,8 10,8 11,8 11,8 11,8 10,1 10,1 10,1 7,87,87,8 7,57,57,5 8,68,68,6 8,18,18,1 6,96,96,9 8,38,38,3 8,38,38,3 7,97,97,9 8,48,48,4 6,56,56,5 5,65,65,6 5,45,45,4 7,37,37,3 7,27,27,2 5,35,35,3 14,7 14,7 14,7 14,4 14,4 14,4 14,0 14,0 14,0 15,2 15,2 15,2 13,9 13,9 13,9 10,6 10,6 10,6 10,3 10,3 10,3 10,3 10,3 10,3 9,49,49,4 8,98,98,9 13,7 13,7 13,7 13,5 13,5 13,5 10,9 10,9 10,9 10,3 10,3 10,3 8,88,88,8 9,39,39,3 10,6 10,6 10,6 12,6 12,6 12,6 11,8 11,8 11,8 8,48,48,4 15,9 15,9 15,9 14,8 14,8 14,8 11,8 11,8 11,8 12,2 12,2 12,2 11,5 11,5 11,5 17,6 17,6 17,6 11,9 11,9 11,9 10,5 10,5 10,5 11,5 11,5 11,5 14,5 14,5 14,5 14,1 14,1 14,1 11,2 11,2 11,2 10,9 10,9 10,9 8,78,78,7 7,47,47,4 9,09,09,0 11,4 11,4 11,4 10,7 10,7 10,7 10,7 10,7 10,7 10,8 10,8 10,8 17,5 17,5 17,5 16,5 16,5 16,5 12,8 12,8 12,8 12,2 12,2 12,2 10,9 10,9 10,9 13,4 13,4 13,4 16,0 16,0 16,0 16,7 16,7 16,7 15,4 15,4 15,4 13,7 13,7 13,7 24,8 24,8 24,8 19,7 19,7 19,7 17,0 17,0 17,0 16,0 16,0 16,0 16,0 16,0 16,0 15,7 15,7 15,7 15,3 15,3 15,3 18,5 18,5 18,5 14,6 14,6 14,6 12,7 12,7 12,7 19,9 19,9 19,9 18,2 18,2 18,2 16,3 16,3 16,3 13,9 13,9 13,9 13,1 13,1 13,1 11,9 11,9 11,9 16,5 16,5 16,5 15,1 15,1 15,1 11,6 11,6 11,6 9,39,39,3 34,5 34,5 34,5 33,7 33,7 33,7 31,1 31,1 31,1 27,3 27,3 27,3 24,0 24,0 24,0 30,5 30,5 30,5 27,6 27,6 27,6 26,5 26,5 26,5 25,7 25,7 25,7 24,9 24,9 24,9 33,7 33,7 33,7 34,8 34,8 34,8 31,4 31,4 31,4 28,7 28,7 28,7 28,5 28,5 28,5 27,1 27,1 27,1 22,8 22,8 22,8 23,0 23,0 23,0 21,0 21,0 21,0 17,2 17,2 17,2 35,3 35,3 35,3 36,4 36,4 36,4 29,7 29,7 29,7 21,1 21,1 21,1 13,3 13,3 13,3 26,3 26,3 26,3 31,9 31,9 31,9 31,8 31,8 31,8 28,0 28,0 28,0 23,8 23,8 23,8 48,7 48,7 48,7 48,3 48,3 48,3 49,2 49,2 49,2 45,8 45,8 45,8 44,9 44,9 44,9 40,0 40,0 40,0 37,7 37,7 37,7 38,8 38,8 38,8 35,4 35,4 35,4 32,5 32,5 32,5 41,7 41,7 41,7 40,2 40,2 40,2 38,4 38,4 38,4 31,9 31,9 31,9 31,0 31,0 31,0 35,4 35,4 35,4 35,4 35,4 35,4 35,4 35,4 35,4 32,2 32,2 32,2 31,8 31,8 31,8 47,1 47,1 47,1 49,0 49,0 49,0 40,2 40,2 40,2 44,4 44,4 44,4 43,0 43,0 43,0 36,8 36,8 36,8 35,6 35,6 35,6 36,6 36,6 36,6 32,0 32,0 32,0 31,4 31,4 31,4 48,6 48,6 48,6 48,5 48,5 48,5 44,8 44,8 44,8 41,3 41,3 41,3 39,8 39,8 39,8 41,7 41,7 41,7 40,5 40,5 40,5 46,1 46,1 46,1 35,5 35,5 35,5 31,6 31,6 31,6 52,6 52,6 52,6 53,1 53,1 53,1 51,5 51,5 51,5 48,1 48,1 48,1 44,8 44,8 44,8 46,5 46,5 46,5 42,9 42,9 42,9 44,8 44,8 44,8 39,0 39,0 39,0 37,2 37,2 37,2 36,8 36,8 36,8 37,7 37,7 37,7 35,5 35,5 35,5 29,8 29,8 29,8 28,8 28,8 28,8 34,2 34,2 34,2 35,5 35,5 35,5 32,6 32,6 32,6 31,0 31,0 31,0 32,5 32,5 32,5 20,6 20,6 20,6 17,8 17,8 17,8 15,6 15,6 15,6 11,9 11,9 11,9 12,5 12,5 12,5 12,2 12,2 12,2 14,1 14,1 14,1 14,6 14,6 14,6 13,4 13,4 13,4 13,9 13,9 13,9 13,9 13,9 13,9 12,7 12,7 12,7 11,0 11,0 11,0 10,1 10,1 10,1 8,78,78,7 9,89,89,8 10,6 10,6 10,6 11,3 11,3 11,3 11,0 11,0 11,0 9,69,69,6 26,0 26,0 26,0 24,7 24,7 24,7 21,8 21,8 21,8 19,7 19,7 19,7 17,6 17,6 17,6 21,3 21,3 21,3 21,4 21,4 21,4 21,1 21,1 21,1 19,5 19,5 19,5 17,9 17,9 17,9 19,8 19,8 19,8 18,0 18,0 18,0 15,8 15,8 15,8 13,4 13,4 13,4 12,7 12,7 12,7 14,0 14,0 14,0 15,0 15,0 15,0 15,3 15,3 15,3 14,4 14,4 14,4 13,7 13,7 13,7 46,2 46,2 46,2 46,1 46,1 46,1 44,7 44,7 44,7 40,6 40,6 40,6 39,0 39,0 39,0 39,4 39,4 39,4 37,6 37,6 37,6 38,6 38,6 38,6 34,3 34,3 34,3 32,3 32,3 32,3 29,9 29,9 29,9 28,7 28,7 28,7 27,0 27,0 27,0 24,1 24,1 24,1 23,1 23,1 23,1 23,7 23,7 23,7 23,5 23,5 23,5 24,0 24,0 24,0 21,6 21,6 21,6 20,3 20,3 20,3

Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Rilevazione Rilevazione Rilevazione continua continua continua sulle sulle sulle forze forze forze di di lavoro dilavoro lavoro


Poco Pocomeno menodella dellametà metàdei deidisoccupati disoccupati attende attendeun unlavoro lavoroda dapiù piùdidiun unanno anno UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

LaLapersistenza persistenzadello dellostato statodididisoccupazione disoccupazionedegli degliindividui individuidada ununlato latocontribuisce contribuiscea adefinire definirelalagravità gravitàsociale socialedel delproblema, problema, dall’altro dall’altrofornisce fornisceun’indicazione un’indicazionecirca circail il(mal)funzionamento (mal)funzionamentodel del mercato mercatodel dellavoro. lavoro.Un Unmedesimo medesimolivello livellodididisoccupazione, disoccupazione, infatti, infatti,può puòcoesistere coesisterecon condurate duratemedie mediedella dellastessa stessaassai assai diverse, diverse,comportando comportandoimplicazioni implicazionisociali socialie edidipolicy policydifferenti. differenti. InInItalia Italialalaquota quotadididisoccupati disoccupatididilunga lungadurata durataè èpari parinel nel2007 2007 alal47,4 47,4per percento, cento,ininnetto nettomiglioramento miglioramentorispetto rispettoall’anno all’annopreprecedente cedente(49,7 (49,7per percento). cento).

Nell’ultimo Nell’ultimodecennio, decennio,lalariduzione riduzionedel deltasso tassodididisoccupazione disoccupazione nonsisiè èaccompagnata accompagnataadadun’analoga un’analogatendenza tendenza(in(in nazionale nazionalenon termini terminirelativi) relativi)della delladisoccupazione disoccupazionedidilunga lungadurata: durata:perciò, perciò,lala quota quotadididisoccupati disoccupatididilunga lungadurata duratahahaconosciuto conosciutonumerose numerose oscillazioni oscillazionima manel nelcomplesso complessoè èlievemente lievementediminuita diminuita(nel (nel1998 1998 era erapari parialal48,7 48,7per percento). cento).Anche Anchenella nellamaggior maggiorparte partedelle delle regioni regionisisiè èavuto avutoununandamento andamentooscillante. oscillante.Un Untrend trendpiù piùnetto netto puòidentificare identificareper perlalaToscana, Toscana,l’Abruzzo l’Abruzzoe elalaSardegna Sardegna sisipuò dove doveil ilcalo calodei deivalori valoridell’indicatore dell’indicatoreè èstato statodidicirca circa1515punti punti percentuali, percentuali,mentre mentrelalasituazione situazioneè èsensibilmente sensibilmentepeggiorata peggioratainin Veneto, Veneto,Lazio Lazioe eValle Valled’Aosta. d’Aosta.

Mercato del lavoro Quota di disoccupati di lunga durata

43

Ue27 Ue27

4040

00 aa i i aa aa aa aa aa oo aa aa aa aa hi hi niania ni ni niania r i r i ciacia c ac a giogio llollo lialia ni ni niania r i r i n ian ia s ss s ciacia ltalta niania d d rgrog o triatria d i d i itoito n n rc rc p rp r z i z i cccc a a a a lo lo lgalga rere CeCe el el gaga I taI taovoeve st ost o ghgeheituiatua BaBa rarna n MaMae tteotto IrlaIrnlan bubu usus lanlan UnUnpapgag imiama CiCi SvSeve lSl E E n n L L s i s i F F A A in in nono S S n n voava RoRmo meremr m PoPo BuBu G G liclaic a B B ortoorto m m L L S o ee FF gg UU ee GG PP DaDa SlSl ssss bbbb PaPa ReRe LuLu pupu ReRe

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat Eurostat Fonte:

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Nel Nel 2006 2006 quasi quasi lala metà metà (45,6 (45,6 per per cento) cento) dei dei disoccupati disoccupati dell’Unione dell’Unioneè èinincerca cercadidioccupazione occupazionedadaalmeno almeno1212mesi. mesi. InIn ununnumero numeroconsistente consistentedidipaesi paesitale talequota quotasupera superail il5050per per cento centotoccando toccandoininSlovacchia Slovacchiail il7575per percento, cento,ininRomania Romaniail il58, 58, ininGermania Germaniail il5656per percento, cento,mentre mentrenel nelPaese Paesepiù piùvirtuoso virtuoso(la(la Svezia) Svezia)meno menodidiunundisoccupato disoccupatosususei seivive vivequesta questacondizione. condizione. L’Italia L’Italiasisicolloca collocaleggermente leggermentealaldidisopra sopradella dellamedia mediaeuropea. europea. Perciò, Perciò,nonostante nonostanteil iltasso tassodididisoccupazione disoccupazionenazionale nazionalesisisia sia notevolmente notevolmenteridotto ridottonegli negliultimi ultimianni, anni,il ilproblema problemadella dellapersipersistenza stenzadella delladisoccupazione disoccupazionedidilunga lungadurata duratacontinua continuaa aessere essere particolarmente particolarmentesentito sentitonel nelnostro nostroPaese. Paese.

100 statistiche per il Paese

6060

2020

LeLeconvenzioni convenzioniinternazionali internazionalidefiniscono definisconouna unapersona personainincerca cerca didioccupazione occupazionecome comedidilunga lungadurata durataquando quandocerca cercalavoro lavorodada almeno almenoununanno anno(12 (12mesi). mesi).L’informazione L’informazionesul sulnumero numerodididi-disoccupati soccupatididilunga lungadurata, durata,rilevata rilevatadalle dalleindagini indaginiarmonizzate armonizzatea a livello livelloeuropeo europeosulle sulleforze forzedidilavoro, lavoro,può puòessere essererapportata rapportata all’insieme all’insiemedella dellaforza forzalavoro lavorodefinendo definendoil iltasso tassodididisoccupadisoccupazione zionedidilunga lungadurata durataoppure oppureall’insieme all’insiemedei deidisoccupati, disoccupati,defidefinendo nendoil ilrapporto rapportodidicomposizione composizione(quota (quotadididisoccupati disoccupatididilunlungagadurata duratasul sultotale totaledei deidisoccupati) disoccupati)qui quiutilizzato. utilizzato.

LaLapersistenza persistenzadella delladisoccupazione disoccupazionedidilunga lungadurata durataè èununproproblema blemadiffuso diffusoe eanche anchelalaripartizione ripartizionegeografica geograficameno menointeresinteressata, sata,il ilNord-est, Nord-est,presenta presentaununvalore valoredell’indicatore dell’indicatoresuperiore superiorealal 3030per percento, cento,relativamente relativamentedistante distantedadaquelli quellidei deimigliori miglioripaesi paesi europei. europei.Nel NelNord-ovest Nord-ovestlalaquota quotadididisoccupati disoccupatididilunga lungadurata durata sfiora sfiorail il3737per percento, cento,e espicca spiccalalacattiva cattivaperformance performancedel delPiePiemonte monte(43,4 (43,4per percento). cento).LeLearee areeinincui cuilaladimensione dimensionedel delproproblema blemaè èpiù piùridotta ridottasono sonoleleprovince provinceautonome autonomedidiTrento Trentoe e Bolzano, Bolzano,leleuniche unichecon convalori valoricomparabili comparabilia aquelli quellidei deimigliori migliori paesi paesieuropei, europei,ma mal’unica l’unicagrande granderegione regioneche chescende scendesotto sottoil il 3030per percento centoè èl’Emilia-Romagna. l’Emilia-Romagna. LaLaripartizione ripartizionepiù piùinteressata interessataè èil ilMezzogiorno, Mezzogiorno,con conquote quotedidi disoccupati disoccupatididilunga lungadurata duratapari paria acirca circail il5555per percento centodel deltotale totale dei deidisoccupati disoccupatinel nel2007 2007(picco (piccodel del60,7 60,7per percento centoininSicilia Siciliae e quote quoteinferiori inferiorialal5050per percento centosolo soloininAbruzzo, Abruzzo,Molise Molisee eSardeSardegna). gna).

8080

Disoccupati Disoccupatididilunga lungadurata durataper perregione regione– –Anno Anno2007 2007 (composizioni (composizionipercentuali percentualisul sultotale totaledei deidisoccupati) disoccupati)

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Disoccupati Disoccupatididilunga lungadurata duratanei neipaesi paesiUe Ue– –Anno Anno2006 2006(composizioni (composizionipercentuali percentualisul sultotale totaledei deidisoccupati) disoccupati)

Disoccupatididilunga lungadurata duratanelle nelleregioni regioniitaliane italiane– –Anni Anni1998-2007 1998-2007(a) (a)(composizioni (composizionipercentuali percentualisul sultotale totale Disoccupati deidisoccupati) disoccupati) dei 1998 1998

1999 1999

2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

2007 2007

Piemonte Piemonte

41,5 41,5

42,6 42,6

35,4 35,4

33,1 33,1

33,7 33,7

38,5 38,5

44,6 44,6

42,7 42,7

45,2 45,2

43,4 43,4

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

10,2 10,2

10,5 10,5

13,5 13,5

8,18,1

26,8 26,8

18,3 18,3

13,1 13,1

24,4 24,4

28,7 28,7

34,2 34,2 34,4 34,4

Lombardia Lombardia

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro(RCFL) (RCFL) x x Eurostat, Eurostat,Labour LabourForce ForceSurvey Survey(LFS) (LFS)

ANNI ANNI

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

37,2 37,2

31,1 31,1

37,2 37,2

34,4 34,4

33,5 33,5

35,7 35,7

Liguria Liguria

31,0 31,0

35,6 35,6

30,5 30,5

26,6 26,6

27,5 27,5

40,1 40,1

43,4 43,4

37,6 37,6

42,0 42,0

Trentino Alto Adige Trentino Alto Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

19,9 19,9 13,6 13,6

35,7 35,7

18,9 18,9 11,5 11,5

38,1 38,1

24,3 24,3 20,6 20,6

36,0 36,0

17,2 17,2 20,1 20,1

11,9 11,9 11,7 11,7

17,1 17,1 8,68,6

17,9 17,9 12,3 12,3

18,7 18,7 14,3 14,3

19,0 19,0 15,6 15,6

23,0 23,0

Trento Trento

22,2 22,2

22,0 22,0

25,5 25,5

16,4 16,4

12,0 12,0

21,9 21,9

22,6 22,6

22,2 22,2

31,6 31,6 23,3 23,3

21,9 21,9

23,5 23,5

Veneto Veneto

20,7 20,7

19,4 19,4

15,8 15,8

13,5 13,5

14,2 14,2

21,8 21,8

28,3 28,3

34,5 34,5

34,8 34,8

34,6 34,6

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

29,3 29,3

27,4 27,4

28,7 28,7

24,3 24,3

20,8 20,8

25,5 25,5

34,7 34,7

31,1 31,1

38,2 38,2

33,5 33,5

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

26,3 26,3

29,8 29,8

20,3 20,3

26,1 26,1

22,2 22,2

28,6 28,6

27,1 27,1

28,8 28,8

28,7 28,7

28,5 28,5

Toscana Toscana

56,3 56,3

56,6 56,6

60,2 60,2

53,8 53,8

55,8 55,8

38,1 38,1

35,4 35,4

32,9 32,9

40,1 40,1

38,6 38,6

Umbria Umbria

44,0 44,0

50,2 50,2

44,0 44,0

41,3 41,3

47,1 47,1

41,0 41,0

40,3 40,3

42,6 42,6

40,5 40,5

40,5 40,5

Marche Marche

43,3 43,3

48,7 48,7

50,9 50,9

44,9 44,9

45,9 45,9

34,1 34,1

29,9 29,9

36,7 36,7

34,2 34,2

35,7 35,7

Lazio Lazio

41,7 41,7

45,5 45,5

46,7 46,7

46,8 46,8

39,4 39,4

48,3 48,3

50,2 50,2

51,1 51,1

52,4 52,4

51,0 51,0

Abruzzo Abruzzo

61,3 61,3

65,0 65,0

65,6 65,6

59,8 59,8

61,3 61,3

50,6 50,6

43,2 43,2

45,3 45,3

46,3 46,3

46,6 46,6

Molise Molise

54,2 54,2

60,8 60,8

59,3 59,3

55,9 55,9

48,7 48,7

52,1 52,1

51,7 51,7

51,8 51,8

55,5 55,5

49,2 49,2

Campania Campania

53,6 53,6

53,4 53,4

52,5 52,5

54,0 54,0

49,1 49,1

53,5 53,5

52,4 52,4

57,7 57,7

59,1 59,1

54,1 54,1

Puglia Puglia

55,6 55,6

55,9 55,9

52,6 52,6

53,2 53,2

55,7 55,7

57,3 57,3

57,5 57,5

53,6 53,6

57,4 57,4

52,9 52,9

Basilicata Basilicata

56,4 56,4

54,5 54,5

58,2 58,2

62,8 62,8

59,1 59,1

60,3 60,3

55,2 55,2

53,7 53,7

57,4 57,4

54,4 54,4

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Rapporto RapportoAnnuale Annuale2006 2006 x x Istat, Istat,Forze Forzedidilavoro, lavoro,Media Media2006 2006 x x Istat, Istat,Struttura Strutturae edimensione dimensionedelle delleimprese, imprese,Statistiche Statisticheininbreve, breve, 1212luglio luglio2007 2007

Calabria Calabria

62,5 62,5

62,1 62,1

62,9 62,9

61,6 61,6

56,2 56,2

58,1 58,1

55,9 55,9

58,7 58,7

56,6 56,6

55,5 55,5

Sicilia Sicilia

60,5 60,5

60,7 60,7

62,4 62,4

62,6 62,6

61,9 61,9

61,0 61,0

58,2 58,2

58,0 58,0

60,0 60,0

60,7 60,7

Sardegna Sardegna

60,8 60,8

58,9 58,9

61,2 61,2

58,4 58,4

52,5 52,5

55,2 55,2

50,0 50,0

53,6 53,6

52,4 52,4

46,4 46,4

Nord-ovest Nord-ovest

36,7 36,7

38,9 38,9

34,4 34,4

33,3 33,3

31,4 31,4

38,0 38,0

38,6 38,6

36,6 36,6

39,1 39,1

36,8 36,8

Nord-est Nord-est

23,6 23,6

23,6 23,6

19,5 19,5

19,0 19,0

17,0 17,0

24,3 24,3

27,9 27,9

30,9 30,9

31,8 31,8

31,4 31,4

Centro Centro

45,7 45,7

48,8 48,8

49,9 49,9

47,6 47,6

44,2 44,2

44,1 44,1

43,5 43,5

44,2 44,2

46,5 46,5

45,4 45,4

Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Centro-Nord Centro-Nord

36,9 36,9

39,2 39,2

37,2 37,2

35,7 35,7

32,9 32,9

37,4 37,4

37,9 37,9

38,1 38,1

40,3 40,3

38,9 38,9

Mezzogiorno Mezzogiorno

57,7 57,7

57,9 57,9

57,8 57,8

58,0 58,0

55,7 55,7

56,9 56,9

54,8 54,8

56,1 56,1

57,6 57,6

54,8 54,8

Italia Italia

48,7 48,7

50,1 50,1

49,7 49,7

49,4 49,4

46,9 46,9

49,3 49,3

47,7 47,7

48,3 48,3

49,7 49,7

47,4 47,4

Altre Altreinformazioni informazioni

Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazionecontinua continuasulle sulleforze forzedidilavoro lavoro Fonte:


Mercato del lavoro Quota di unità di lavoro irregolari

44

In In calo calo ilil lavoro lavoro irregolare, irregolare, ma ma ancora ancora elevato elevato nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

conoscenza del del complesso complesso fenomeno fenomeno dell’economia dell’economia somsomLa La conoscenza mersa mersa èè condizione condizione necessaria necessaria per per assicurare assicurare l’esaustività l’esaustività delle dellestime stimedel delprodotto prodottointerno internolordo, lordo,misurarne misurarnel’impatto l’impattosulla sulla crescita crescita del del sistema sistema economico, economico, studiarne studiarne lele caratteristiche caratteristiche nell’ambito nell’ambitodel delnostro nostromercato mercatodel dellavoro. lavoro.InInItalia Italialalaconsistenconsistenza za del del lavoro lavoro sommerso sommerso èè abbastanza abbastanza rilevante, rilevante, coinvolgendo coinvolgendo nel nel 2005 2005circa circa ilil 12 12per per cento cento delle delle unità unitàdidi lavoro, lavoro, prevalenteprevalentemente menteininalcune alcunearee areeeesettori settoriproduttivi. produttivi. DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Sono Sonodefinite definitenon nonregolari regolarileleprestazioni prestazionilavorative lavorativesvolte svoltesenza senza ilil rispetto rispetto della della normativa normativa vigente vigente inin materia materia fiscalefiscalecontributiva, contributiva, quindi quindi non non osservabili osservabili direttamente direttamente presso presso lele imimprese, prese, lele istituzioni istituzioni ee lele fonti fonti amministrative. amministrative. La La misura misura dell’input dell’input didi lavoro lavoro non non regolare regolare qui qui utilizzata utilizzata fafa riferimento riferimento alal concetto concetto didi unità unità didi lavoro lavoro (Ula): (Ula): lele Ula Ula rappresentano rappresentano lala tratrasformazione sformazione aa tempo tempo pieno pieno delle delle prestazioni prestazioni lavorative lavorative offerte offerte eesono sonoottenute ottenutedalla dallasomma sommadelle delleposizioni posizionilavorative lavorativeaatempo tempo pieno pienoeedelle delleposizioni posizionilavorative lavorative aatempo tempoparziale parziale(principali (principaliee secondarie) secondarie) trasformate trasformate inin unità unità aa tempo tempo pieno. pieno. L’indicatore L’indicatore èè costruito costruitocome comerapporto rapportopercentuale percentualetra traunità unitàdidilavoro lavoroirregolairregolarereeeunità unitàdidilavoro lavorototali. totali.

ee dimensionale dimensionale delle delle rispettive rispettive economie. economie. Tuttavia, Tuttavia, non non sisi può può fatto che che ilil lavoro lavoro sommerso, sommerso, oltre oltre ad ad essere essere più più trascurare trascurare ilil fatto nelle unità unità produttive produttive didi minori minori dimensioni, dimensioni, èè anche anche diffuso diffuso nelle caratterizzato caratterizzato da da forti forti specificità specificità settoriali. settoriali. Nell’agricoltura Nell’agricoltura oltre oltre ilil 20 20 per per cento cento dell’occupazione dell’occupazione èè irregolare, irregolare, con con punte punte supesuperiori riorialal25 25per percento centonel nelMezzogiorno. Mezzogiorno.Di Digran granlunga lungainferiore, inferiore,ee leggermente leggermente sotto sotto lala media media nazionale, nazionale, lala quota quota didi irregolari irregolari nelle nelle costruzioni, costruzioni, dove dove però però lele regioni regioni del del Sud Sud ee delle delle Isole Isole un valore valore superiore superiore alal 20 20 per per cento. cento. Molto Molto più più conconregistrano registrano un tenuto tenuto ilil tasso tasso didi irregolarità irregolarità dell’industria dell’industria inin senso senso stretto stretto ee quasi quasi esclusivamente esclusivamente imputabile imputabile alal Mezzogiorno. Mezzogiorno. Nei Nei servizi, servizi, infine, infine, sisi osserva osserva una una quota quota didi lavoro lavoro irregolare irregolare superiore superiore aa quella quella media media nazionale nazionale (19,8 (19,8 per percento), cento),con condifferenze differenzemeno meno rilevanti rilevantitra tralelediverse diverseripartizioni. ripartizioni. Unità Unitàdidilavoro lavoroirregolari irregolariper perregione regione––Anno Anno2005 2005 (percentuale (percentualesul sultotale totaledelle delleunità unitàdidilavoro) lavoro)

100 statistiche per il Paese

Nord-ovest Nord-ovest

30 30

Nord-est Nord-est

Centro Centro

Mezzogiorno Mezzogiorno

Italia Italia

25 25 20 20 15 15 10 10 55 00

Agricoltura Agricoltura

Industriaininsenso sensostretto stretto Industria

Costruzioni Costruzioni

Servizi Servizi

Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciterritoriali territoriali Fonte:

Unitàdidilavoro lavoroirregolari irregolariper perregione regione––Anni Anni2001-2005 2001-2005(percentuale (percentualesul sultotale totaledelle delleunità unitàdidilavoro) lavoro) Unità REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Con Conriferimento riferimentoalal2005, 2005,lalaquota quotadidiunità unitàdidilavoro lavoroirregolari irregolarisul sul totale totale ammonta ammonta nel nel nostro nostro Paese Paese alal 12,1 12,1 per per cento, cento, inin lieve lieve aumento aumento rispetto rispetto alal biennio biennio precedente, precedente, nel nel corso corso del del quale quale sisi erano eranosentiti sentitigli glieffetti effettipositivi positivididiun unmassiccio massiccioprocesso processodidiregoregolarizzazione larizzazionedella dellamanodopera manodoperaimmigrata. immigrata.Le Ledifferenze differenzeterritoterritoriali riali sono sono rilevanti rilevanti ee ilil classico classico schema schema che che vede vede lele regioni regioni del del Nord Nordeepoi poidel delCentro Centrocomportarsi comportarsimeglio megliodidiquelle quelledel delMezzoMezzogiorno giorno èè pienamente pienamente rispettato. rispettato. Nelle Nelle due due ripartizioni ripartizioni settensettentrionali trionali lala quota quota didi lavoro lavoro irregolare irregolare sisi attesta attesta alal didi sotto sotto del del 99 per per cento, cento, grazie grazie soprattutto soprattutto alal comportamento comportamento delle delle sue sue reregioni gioni più più grandi. grandi.Le Lequattro quattroregioni regionidel delCentro Centrosfiorano sfioranonel nelloro loro insieme insiemel’11 l’11per percento centocon conun uncomportamento comportamentopeggiore peggioredidiUmUmbria briaeeLazio. Lazio.Assai Assaipeggiore peggiorelalaposizione posizionedel delSud Sudnel nelsuo suocomcomplesso plessodove dovequasi quasiun unlavoratore lavoratoresu sucinque cinquepuò puòessere essereconsideconsiderato rato irregolare, irregolare, con con valori valori particolarmente particolarmente elevati elevati inin Sicilia Sicilia ee inin Calabria Calabria(qui (quisisiregistra registraililvalore valorepiù piùalto altopari parialal26,5 26,5per percento). cento). Nella Nella prima prima parte parte del del decennio decennio l’occupazione l’occupazione irregolare irregolare sisi èè complessivamente complessivamente ridotta ridotta aa livello livello sia sia nazionale nazionale (-1,7 (-1,7 punti punti percentuali) percentuali) sia sia ripartizionale. ripartizionale. Le Le flessioni flessioni più più marcate marcate sisi regiregistrano strano nelle nelle regioni regioni del del Centro Centro ee tutte tutte lele regioni regioni del del Nord Nord momostrano strano variazioni variazioni negative negative ad ad eccezione eccezione della della Valle Valle d’Aosta. d’Aosta. Nel Nel Mezzogiorno, Mezzogiorno, invece, invece, sisi registrano registrano andamenti andamenti discordanti discordanti con conriduzioni riduzioniconsistenti consistentiininCampania CampaniaeePuglia, Puglia,controbilanciati controbilanciati da daaumenti aumentididicirca circaun unpunto puntopercentuale percentualeininBasilicata, Basilicata,Calabria Calabria eeSardegna. Sardegna. La La grande grande distanza distanza tra tra lele diverse diverse zone zone nel nel Paese Paese può può solo solo inin parte parte essere essere spiegata spiegata da da una una diversa diversa composizione composizione settoriale settoriale

Unità Unitàdidilavoro lavoroirregolari irregolariper persettore settoreeeripartizione ripartizionegeografica geografica––Anno Anno2005 2005(percentuale (percentualesul sultotale totaledelle delleunità unitàdidilavoro) lavoro)

Piemonte Piemonte Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Valle Lombardia Lombardia Liguria Liguria

x x Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciterritoriali territoriali

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Rapporto RapportoAnnuale Annuale2006 2006 x x Istat, Istat,La Lamisura misuradell'occupazione dell'occupazionenon nonregolare regolarenelle nellestime stimedidicontabicontabilità litànazionale, nazionale,Statistiche Statisticheininbreve, breve,66Febbraio Febbraio2008 2008 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it

2003 2003

2004 2004

2005 2005

10,8 10,8

9,5 9,5

8,3 8,3

8,8 8,8

9,7 9,7

10,0 10,0

9,9 9,9

9,8 9,8

10,6 10,6

10,8 10,8

9,4 9,4

8,1 8,1

7,0 7,0

7,6 7,6

7,8 7,8

14,0 14,0

12,2 12,2

10,9 10,9

11,7 11,7

12,5 12,5

9,1 9,1

8,6 8,6

8,4 8,4

8,4 8,4

8,9 8,9

Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

9,1 9,1

8,8 8,8

8,8 8,8

8,5 8,5

9,1 9,1

Trento Trento

9,1 9,1

8,4 8,4

8,0 8,0

8,3 8,3

8,8 8,8

Veneto Veneto

9,9 9,9

8,8 8,8

7,9 7,9

8,3 8,3

8,7 8,7

11,4 11,4

10,7 10,7

9,9 9,9

9,8 9,8

10,2 10,2

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Fonti Fonti

2002 2002

Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto

Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciterritoriali territoriali

2001 2001

9,4 9,4

8,5 8,5

7,4 7,4

7,5 7,5

8,0 8,0

Toscana Toscana

10,6 10,6

9,5 9,5

8,4 8,4

8,4 8,4

9,0 9,0

Umbria Umbria

14,8 14,8

13,0 13,0

11,0 11,0

12,0 12,0

12,3 12,3

Marche Marche

11,8 11,8

10,5 10,5

9,8 9,8

9,8 9,8

9,5 9,5

Lazio Lazio

15,1 15,1

13,1 13,1

11,0 11,0

12,1 12,1

11,9 11,9

Abruzzo Abruzzo

13,5 13,5

13,6 13,6

12,0 12,0

12,0 12,0

12,5 12,5

Molise Molise

18,2 18,2

18,5 18,5

18,1 18,1

17,3 17,3

18,6 18,6

Campania Campania

23,0 23,0

22,2 22,2

21,2 21,2

21,0 21,0

20,0 20,0

Puglia Puglia

18,8 18,8

18,2 18,2

16,9 16,9

15,5 15,5

16,4 16,4

Basilicata Basilicata

19,0 19,0

19,3 19,3

19,8 19,8

18,7 18,7

20,1 20,1

Calabria Calabria

26,0 26,0

26,0 26,0

24,7 24,7

26,2 26,2

26,9 26,9

Sicilia Sicilia

23,0 23,0

21,9 21,9

21,4 21,4

19,7 19,7

21,4 21,4

Sardegna Sardegna

18,4 18,4

17,2 17,2

18,2 18,2

19,6 19,6

19,4 19,4

Nord-ovest Nord-ovest

10,2 10,2

8,9 8,9

7,7 7,7

8,3 8,3

8,8 8,8

9,8 9,8

8,9 8,9

8,0 8,0

8,2 8,2

8,6 8,6

Centro Centro

13,1 13,1

11,5 11,5

10,0 10,0

10,5 10,5

10,7 10,7

Centro-Nord Centro-Nord

10,9 10,9

9,6 9,6

8,4 8,4

8,9 8,9

9,3 9,3

Mezzogiorno Mezzogiorno

21,1 21,1

20,4 20,4

19,7 19,7

19,2 19,2

19,6 19,6

Italia Italia

13,8 13,8

12,7 12,7

11,6 11,6

11,7 11,7

12,1 12,1

Nord-est Nord-est

Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciterritoriali territoriali Fonte:


Strutture produttive

Nel confronto europeo le nostre imprese sono mediamente di dimensioni minori, relativamente più orientate alle attività manifatturiere (nonostante una tardiva ma veloce terziarizzazione) e, al loro interno, più specializzate nei comparti che si usa riassumere con il termine “made in Italy”. La specializzazione in questi settori, prevalentemente a bassa tecnologia, si è rafforzata nei primi anni Duemila. Alla modesta dimensione d’impresa concorre anche la forte incidenza del lavoro indipendente, che però tra il 2000 e il 2004 si è ridotta di circa un punto percentuale. Questo profilo strutturale del sistema produttivo italiano penalizza le possibilità di sviluppo della nostra economia. Gli indicatori presentati in questa sezione sono: la consistenza delle imprese; il tasso d’imprenditorialità; la dimensione media delle imprese; la dinamica demografica delle imprese; la competitività delle imprese; la composizione settoriale della struttura produttiva. uu Nel 2005 in Italia si contano circa 65 imprese ogni mille abitanti: valore tra i più elevati d’Europa, a testimonian-

za soprattutto del prevalere delle imprese di ridotte dimensioni.

uu Il tasso di imprenditorialità – calcolato come rapporto tra numero di lavoratori indipendenti e totale dei lavo-

ratori delle imprese – è pari, in Italia e nel 2005, al 33 per cento, ben al di sopra della media europea.

uu La dimensione media delle imprese italiane (circa 4 addetti per impresa) è superiore nel 2005 soltanto a

quella di Portogallo e Grecia.

uu Per quanto attiene alla dinamica demografica, nel 2004 in Italia l’indicatore di turnover lordo è pari

al 15,0 per cento. Ogni dieci imprese che nascono, sette sono ancora attive dopo due anni. uu Il livello di competitività delle imprese italiane è pari nel 2005 a circa 130 euro di

valore aggiunto ogni 100 euro di costo unitario del lavoro, valore inferiore a quello medio europeo e in diminuzione rispetto al 2001. uu

Anche se le specializzazioni settoriali dell’economia italiana sono simili a quelli della Germania, la composizione dimensionale è molto differente: in Germania, come in tutte le economie dell’Europa continentale, prevale la grande impresa, mentre in Italia, come si è visto, le dimensioni produttive sono assai contenute.


Oltre Oltre6565imprese impreseogni ogni1.000 1.000abitanti, abitanti, valore valoretra trai ipiù piùalti altiininEuropa Europa

Dal Dal Dal punto punto punto didi di vista vista vista della della della distribuzione distribuzione distribuzione regionale regionale regionale lala la Valle Valle Valle D’Aosta, D’Aosta, D’Aosta, l’Emilia-Romagna, l’Emilia-Romagna, l’Emilia-Romagna,lala laToscana, Toscana, Toscana,lala laprovincia provincia provinciaautonoma autonoma autonomadidi diBolBolBole ele e le le Marche Marche Marche si sisi collocano collocano collocano alal al didi di sopra sopra sopra delle delle delle 7575 75 imprese imprese imprese ogni ogni ogni zano zano zano abitanti, abitanti,mentre mentre mentretratra tralele leregioni regioni regionideldel delMezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiornosolo solo solo 1.000 1.000 1.000abitanti, UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME laSardegna Sardegna Sardegnasuperano superano superanolele le5656 56imprese imprese imprese(quest’ultima (quest’ultima (quest’ultima l’Abruzzo l’Abruzzo l’Abruzzoe eelala LeLe Leanalisi analisi analisipiùpiù piùrecenti recenti recentidella della dellaCommissione Commissione Commissioneeuropea europea europeasottolineano sottolineano sottolineano con con con unun un incremento incremento incremento didi di circa circa circa 3 3imprese 3 imprese imprese ogni ogni ogni 1.000 1.000 1.000 abitanti abitanti abitanti rispetrispetrispetil ilruolo il ruolo ruolochiave chiave chiavedelle delle delleimprese imprese impresenelnel nelsistema sistema sistemaeconomico economico economicocomunitacomunitacomunita- toto to alal al 2001). 2001). 2001). rio, rio, rio,intese intese intesesoprattutto soprattutto soprattuttocome come comefonte fonte fontedidi distimolo stimolo stimoloalla alla allaconcorrenza concorrenza concorrenzae ee Il numero numeromedio medio mediodidi diimprese imprese impreseogni ogni ogni1.000 1.000 1.000abitanti abitanti abitanti Numero all’innovazione. all’innovazione. all’innovazione.Il Ilnumero Numero Numero didi di imprese imprese imprese per per per regione regione regione – –Anno – Anno Anno 2005 2005 2005 costituisce costituisce costituisceunun unimportante importante importanteindicatore indicatore indicatoredeldel delgrado grado gradodidi didiffusione diffusione diffusionedidi di (per (per (per 1.000 1.000 1.000 abitanti) abitanti) abitanti) iniziative iniziative iniziativeprivate, private, private,che che chetestimonia testimonia testimonialala lavitalità vitalità vitalitàdidi diunun unsistema sistema sistemaecoecoeconomico. nomico. nomico.Esso, Esso, Esso,tuttavia, tuttavia, tuttavia,è èèanche anche ancheinfluenzato influenzato influenzatodalla dalla dallamaggiore maggiore maggioreo oo minore minore minore tendenza tendenza tendenza alla alla alla frammentazione frammentazione frammentazione deldel del tessuto tessuto tessuto produttivo. produttivo. produttivo. InIn InItalia Italia Italia si sisi hanno hanno hanno nelnel nel 2005 2005 2005 circa circa circa 6565 65 imprese imprese imprese ogni ogni ogni 1.000 1.000 1.000 abitanti, abitanti, abitanti, valore valore valoretratra trai più ii più piùelevati elevati elevatid’Europa, d’Europa, d’Europa,a atestimonianza a testimonianza testimonianzasoprattutto soprattutto soprattuttodidi di una una una prevalenza prevalenza prevalenza didi di imprese imprese imprese didi di ridotte ridotte ridotte dimensioni. dimensioni. dimensioni.

didi di imprese imprese imprese nei nei nei paesi paesi paesi UeUe Ue – –Anni – Anni Anni 2001 2001 2001 e e2005 e 2005 2005 (a)(a) (a) (per (per (per 1.000 1.000 1.000 abitanti) abitanti) abitanti) Numero Numero Numero 90 9090

2001 2001 2001

80 8080

2005 2005 2005

70 7070 60 6060 50 5050

Ue27 Ue27 Ue27

40 4040 30 3030 20 2020 10 1010

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

0 00

L’unità L’unità L’unitàstatistica statistica statistica“impresa” “impresa” “impresa”secondo secondo secondolala ladefinizione definizione definizionedeldel delRegolaRegolaRegolamento mento mentoeuropeo europeo europeon.n. n.696 696 696deldel del1993 1993 1993è èèrappresentata rappresentata rappresentatadalla dalla dallapiùpiù piùpicpicpiccola cola colacombinazione combinazione combinazionedidi diunità unità unitàgiuridiche giuridiche giuridichecostituente costituente costituenteun’unità un’unità un’unitàor-ororganizzativa ganizzativa ganizzativaper per perlala laproduzione produzione produzionedidi dibeni beni benie eeservizi servizi serviziche che chefruisce fruisce fruisce d’una d’una d’unacerta certa certaautonomia autonomia autonomiadecisionale. decisionale. decisionale.Un’impresa Un’impresa Un’impresaesercita esercita esercitauna una unao oo piùpiù più attività attività attività inin in uno uno uno o opiù o più più luoghi. luoghi. luoghi. L’analisi L’analisi L’analisisvolta svolta svoltasi sisiriferisce riferisce riferiscealle alle alleimprese imprese impresedeidei deisettori settori settoridell’industria dell’industria dell’industria e eedeidei deiservizi servizi servizialle alle alleimprese. imprese. imprese.SiSi Siescludono escludono escludonolele leunità unità unitàstatistiche statistiche statistiche dell’agricoltura, dell’agricoltura, dell’agricoltura, deidei dei servizi servizi servizi finanziari, finanziari, finanziari, didi di quelli quelli quelli alle alle alle persone persone persone e edel e del del settore settore settore non non non profit. profit. profit.

Re Repu pubb bblic lica C a e PCeca G Poortcoa ((b) r G ec rtogab re ia g llo cia (b all ( )( o ITb) ( c) ITALc) Sp ALIA Spag IA n Svagna a CiSveezia C pro zi a p i ro (b Lu U Ung ( ) Luss nghe b ssem h r ia embuer ia Sl burgo Slovergo ov n e ia Da BBelnia Dani elgio n ma gio im r Po arca Polonca Fr lonia a i FiFranncia Finla cia nl nd a Auandia A st ia Li ustria Bu Litua ria B lg tuani Paulgar ianiaa Paes ar ia ( b esi B ( b) i as EBs assi t s E Re L stoni i R gn et on a eg o Le to ia n U ttonia o n n IrUl niito (ia Irlandto b) Ganda ((b Germa b) e (b Rormaania ni R Sl om ma a Slova annia ov cc ia ac h c ia hi a

Strutture produttive Imprese per 1.000 abitanti

45

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, SBS SBS Fonte: Eurostat, SBS (a) Malta Malta non non disponibile. disponibile. (a)(a) Malta non disponibile. (b) Dati Dati riferiti riferiti 2004. 2004. (b)(b) Dati riferiti al alal 2004. (c) II dati dati del 2001 2001 non non sono sono disponibili. disponibili. (c)(c) I dati deldel 2001 non sono disponibili.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Il Ilconfronto Il confronto confrontotemporale temporale temporaletratra trail il2001 il 2001 2001e eile il2005 il 2005 2005consente consente consentedidi dievidenevidenevidenziare ziare ziare gligli gli aspetti aspetti aspetti dinamici dinamici dinamici didi di questo questo questo dato dato dato strutturale. strutturale. strutturale. Nel Nel Nel2005 2005 2005inin inEuropa Europa Europaoperano operano operanocirca circa circa4040 40imprese imprese impresedell’industria dell’industria dell’industriae ee deidei deiservizi servizi serviziprivati privati privatiogni ogni ogni1.000 1.000 1.000abitanti, abitanti, abitanti,circa circa circa4 44imprese imprese impreseinin inpiùpiù più rispetto rispetto rispettoalal al2001. 2001. 2001.L’Italia L’Italia L’Italiamostra mostra mostravariazioni variazioni variazionicontenute contenute contenutetratra trai due ii due due anni anni anni(65,2 (65,2 (65,2imprese imprese impreseogni ogni ogni1.000 1.000 1.000addetti addetti addettinelnel nel2005) 2005) 2005)e,e, e,insieme insieme insiemeagli agli agli altri altri altripaesi paesi paesidell’area dell’area dell’areamediterranea, mediterranea, mediterranea,alla alla allaSvezia, Svezia, Svezia,all’Ungheria, all’Ungheria, all’Ungheria,alal al Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgoe eealla alla allaSlovenia, Slovenia, Slovenia,presenta presenta presentavalori valori valorisuperiori superiori superiorialla alla alla media media mediaeuropea europea europea(40), (40), (40),a aatestimonianza testimonianza testimonianzadeldel delfatto fatto fattoche che cheinin inqueste queste queste economie economie economiesono sono sonorelativamente relativamente relativamentepiùpiù piùdiffuse diffuse diffuselele leiniziative iniziative iniziativeprivate private private con con conforme forme formeorganizzative organizzative organizzativedidi ditipo tipo tipoindividuale. individuale. individuale.Il IlPaese Il Paese Paesecon con conlala lapiùpiù più alta alta altadensità densità densitàdidi diattività attività attivitàproduttive produttive produttiveprivate private privateè èèlala laRepubblica Repubblica RepubblicaCeca Ceca Ceca con con con8686 86imprese imprese impreseogni ogni ogni1.000 1.000 1.000abitanti abitanti abitanti(73 (73 (73nelnel nel2001), 2001), 2001),mentre mentre mentrelala la Slovacchia Slovacchia Slovacchiaall’opposto all’opposto all’oppostoconta conta contasolo solo solo8 8imprese 8 imprese impreseogni ogni ogni1.000 1.000 1.000abitanabitanabitanti.ti. ti.InIn Inpaesi paesi paesipiùpiù piùavanzati avanzati avanzaticome come comelala laGermania Germania Germaniae eile ilRegno il Regno RegnoUnito Unito Unitolala la minore minore minoredensità densità densitàdidi diiniziative iniziative iniziativeprivate private privateè èèsegno segno segnodidi diuna una unaprevalenza prevalenza prevalenza didi di forme forme forme organizzative organizzative organizzative didi di tipo tipo tipo societario. societario. societario. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E ELE E LE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Tutte Tutte Tutte lele le regioni regioni regioni italiane italiane italiane si sisi caratterizzano caratterizzano caratterizzano per per per valori valori valori dell’indicatore dell’indicatore dell’indicatoresuperiori superiori superiorialla alla allamedia media mediaeuropea. europea. europea.Nel Nel NelNord-est Nord-est Nord-estsi sisi osserva osserva osservail ilvalore il valore valorepiùpiù piùelevato, elevato, elevato,oltre oltre oltre7070 70imprese imprese impreseper per per1.000 1.000 1.000abiabiabitanti, tanti, tanti,e estabile e stabile stabilerispetto rispetto rispettoalal al2001. 2001. 2001.Nel Nel NelMezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiornoil ilrapporto il rapporto rapportoè èè strutturalmente strutturalmente strutturalmentepiùpiù piùbasso basso basso(circa (circa (circa5252 52imprese imprese impreseogni ogni ogni1.000 1.000 1.000abiabiabitanti), tanti), tanti),ma ma macon con convalore valore valoredell’indicatore dell’indicatore dell’indicatoreinin increscita crescita crescita(circa (circa (circa2 2impre2 impreimpresese se inin in piùpiù più rispetto rispetto rispetto alal al 2001). 2001). 2001).

100 statistiche per il Paese

Numero Numero di imprese imprese per per ripartizione ripartizione geografica geografica – Anni Anni 2001 2001 e 2005 2005 (per (per 1.000 1.000 abitanti) abitanti) Numero didi imprese per ripartizione geografica – –Anni 2001 e e2005 (per 1.000 abitanti)

Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Archivio Archivio Archivio Statistico Statistico Statistico delle delle delle Imprese Imprese Imprese Attive Attive Attive

2001 2001 2001

8080 80

2005 2005 2005

7575 75 7070 70 6565 65

Fonti Fonti Fonti

x x x Istat, Istat, Istat, Archivio Archivio Archivio Statistico Statistico Statistico delle delle delle Imprese Imprese Imprese Attive Attive Attive (ASIA) (ASIA) (ASIA) x x x Eurostat, Eurostat, Eurostat, Structural Structural Structural Business Business Business Statistics Statistics Statistics (SBS) (SBS) (SBS)

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x x x Istat, Istat, Istat, Rapporto Rapporto Rapporto Annuale Annuale Annuale 2006 2006 2006 x x x Istat, Istat, Istat, Struttura Struttura Struttura e dimensione ee dimensione dimensione delle delle delle imprese, imprese, imprese, Statistiche Statistiche Statistiche in inin breve, breve, breve, 1212 12 luglio luglio luglio 2007 2007 2007 SitiSiti Siti internet internet internet x x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

6060 60 5555 55 5050 50 4545 45 4040 40 Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

Nord-est Nord-est Nord-est

Fonte: Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive Fonte: Fonte: Istat, Istat, Archivio Archivio Statistico Statistico delle delle Imprese Imprese Attive Attive

Centro Centro Centro

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

Italia Italia Italia


UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

L’imprenditore L’imprenditore L’imprenditoreè èècolui colui coluiche che cheaffronta affronta affrontail ilrischio il rischio rischiod’impresa d’impresa d’impresainin inproproproprio, prio, prio,con con conmaggiore maggiore maggioreautonomia autonomia autonomiae eprofondendo e profondendo profondendolele leproprie proprie proprierisorse risorse risorse nella nella nellarealizzazione realizzazione realizzazionedeldel delprogetto progetto progettoimprenditoriale. imprenditoriale. imprenditoriale.InIn Inmolte molte molteecoecoecosviluppate sviluppate sviluppate esso esso esso riveste riveste riveste unun un ruolo ruolo ruolo residuale residuale residuale per per per lala la presenpresenpresennomie nomie nomie zaza zadidi diimprese imprese impresedidi digrandi grandi grandidimensioni dimensioni dimensionidove dove doveè èèstato stato statomodificato modificato modificatoil ilil tradizionale tradizionale tradizionale rapporto rapporto rapportofrafra fraproprietario proprietario proprietario e eamministratore e amministratore amministratoredidi diimpreimpreimpresa,sa, sa, mentre mentre mentre inin in altre altre altre economie, economie, economie, come come come quella quella quella italiana, italiana, italiana, rimane rimane rimane forte forte forte lala lavocazione vocazione vocazioneimprenditoriale. imprenditoriale. imprenditoriale.L’indicatore L’indicatore L’indicatoreutilizzato utilizzato utilizzatoper per permisuramisuramisurarere retale tale talevocazione vocazione vocazioneè èèrappresentato rappresentato rappresentatodalla dalla dallaquota quota quotadidi dilavoro lavoro lavoroindiindiindipendente pendente pendentepresente presente presentenelle nelle nelleimprese. imprese. imprese.Nel Nel Nel2005 2005 2005il ilvalore il valore valoredidi diquesto questo questo indicatore indicatore indicatoreè èèpari, pari, pari,inin inItalia, Italia, Italia,alal al3333 33per per percento, cento, cento,dato dato datoche che checi cicicolloca colloca colloca ben ben ben alal al didi di sopra sopra sopra della della della media media media europea. europea. europea.

nene necon con conil ililpiùpiù piùalto alto altotasso tasso tassodidi diimprenditorialità imprenditorialità imprenditorialità(47,5 (47,5 (47,5per per percento), cento), cento), seguono seguono seguonoil ilMolise il Molise Molisee eelala laSicilia, Sicilia, Sicilia,segno segno segnoanche anche anchedeldel delpermanere permanere permanereinin in regioni regionididi diforme forme formeorganizzative organizzative organizzativedidi diimpresa impresa impresadidi distampo stampo stampo queste queste questeregioni Il minor minortasso tasso tassodidi diimprenditorialità imprenditorialità imprenditorialitàsi sisiregistra, registra, registra,inveinveinvetradizionale. tradizionale. tradizionale.Il Ilminor ce,ce, ce,nelnel nelLazio Lazio Lazioe enella e nella nellaLombardia Lombardia Lombardiacon con concirca circa circa1 1lavoratore 1 lavoratore lavoratoreautonoautonoautonomo mo mo ogni ogni ogni 4.4. 4. Lavoratori Lavoratori Lavoratori indipendenti indipendenti indipendenti per per per regione regione regione – –Anno – Anno Anno 2005 2005 2005 (valori (valori (valori percentuali percentuali percentuali sulsul sul totale totale totale deidei dei lavoratori) lavoratori) lavoratori)

Strutture produttive Quota di lavoratori indipendenti

46

100 statistiche per il Paese

2005 2005 2005

3535 35 3030 30 2525 25 2020 20

Ue27 Ue27 Ue27

1515 15

0 00

Fonte: Eurostat, SBS Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, SBS SBS (a)(a) I dati di diMalta non sono disponibili. (a) II dati dati di Malta Malta non non sono sono disponibili. disponibili. (b)(b) Dati riferiti al alal 2004. (b) Dati Dati riferiti riferiti 2004. 2004. (c)(c) I dati deldel 2001 non sono disponibili. (c) II dati dati del 2001 2001 non non sono sono disponibili. disponibili.

Lavoratori indipendenti per ripartizione geografica – –Anni 2001 e e2005 (valori percentuali sulsul totale deidei lavoratori) Lavoratori Lavoratori indipendenti indipendenti per per ripartizione ripartizione geografica geografica – Anni Anni 2001 2001 e 2005 2005 (valori (valori percentuali percentuali sul totale totale dei lavoratori) lavoratori)

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Nelle Nelle Nelleregioni regioni regionideldel delSud Sud Sude eedelle delle delleIsole Isole Isolelala laquota quota quotadidi dilavoratori lavoratori lavoratoriindiindiindipendenti, pendenti, pendenti,seppure seppure seppureinin incalo calo calodaldal dal2001, 2001, 2001,raggiunge raggiunge raggiungevalori valori valorisimili simili similia aa quelli quelli quellidella della dellaGrecia, Grecia, Grecia,mentre mentre mentreè èèmolto molto moltopiùpiù piùbassa bassa bassanelnel nelresto resto resto dell’Italia dell’Italia dell’Italia (valore (valore (valore medio medio medio 3333 33 per per per cento). cento). cento). I valori II valori valori minimi minimi minimi si sisi registrano registrano registrano nelnel nel Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest (circa (circa (circa 2929 29 per per per cento), cento), cento), comunque comunque comunquepiùpiù piùaltialti altidelle delle dellemedie medie medieeuropee. europee. europee.LaLa LaCalabria Calabria Calabriaè èla è la laregioregioregio-

2001 2001 2001

4040 40

5 55

Il Iltasso Il tasso tassodidi diimprenditorialità imprenditorialità imprenditorialitàviene viene vienecalcolato calcolato calcolatocome come comerapporto rapporto rapportotratra trail ilil numero numero numerodidi dilavoratori lavoratori lavoratoriindipendenti indipendenti indipendentie eeil iltotale il totale totaledeidei deilavoratori lavoratori lavoratoridelle delle delle imprese. imprese. imprese. Il IlIllavoratore lavoratore lavoratoreindipendente indipendente indipendentesisisidistingue distingue distinguedal dal dallavoratore lavoratore lavoratoredipendipendipendente dente dente(cd. (cd. (cd.lavoratore lavoratore lavoratoresubordinato) subordinato) subordinato)per per peril ilgrado il grado gradodidi diautonomia autonomia autonomia decisionale decisionale decisionalee eeper per perl’assunzione l’assunzione l’assunzionedidi diresponsabilità. responsabilità. responsabilità.Esso Esso Essocoorcoorcoordina dina dinagligli gliimpieghi impieghi impieghiproduttivi produttivi produttiviproponendosi proponendosi proponendosiil ilraggiungimento il raggiungimento raggiungimentodidi di unun unfine fine fineaziendale, aziendale, aziendale,che che chedidi disolito solito solitoè èèil ililprofitto. profitto. profitto.Lavoratori Lavoratori Lavoratoriindiindiindipendenti pendenti pendentisono sono sonogligli gliimprenditori, imprenditori, imprenditori,i lavoratori ii lavoratori lavoratoriautonomi, autonomi, autonomi,i profesii profesprofessionisti, sionisti, sionisti,i icoadiuvanti i coadiuvanti coadiuvantifamiliari familiari familiarie eei icooperatori, i cooperatori, cooperatori,nelnel nelcaso caso casodidi di società società societàcooperative. cooperative. cooperative.Dal Dal Dalcalcolo calcolo calcolosisisiescludono escludono escludonolele leforme forme formeconconcontrattuali trattuali trattualiatipiche atipiche atipiche(ad (ad (adesempio esempio esempiolele lecollaborazioni collaborazioni collaborazionia aaprogetto) progetto) progetto)inin in quanto quanto quantocontemplano contemplano contemplanocaratteristiche caratteristiche caratteristichesiasia siadidi dilavoro lavoro lavoroautonomo autonomo autonomo siasia sia didi dilavoro lavoro lavorosubordinato. subordinato. subordinato.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E ELE E LE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

4545 45

1010 10

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

LaLa LaGrecia Grecia Greciae eel’Italia l’Italia l’Italiasono sono sonoi paesi ii paesi paesicon con conlala lapiùpiù piùalta alta altavocazione vocazione vocazioneimimimprenditoriale, prenditoriale, prenditoriale,con con con2 2lavoratori 2 lavoratori lavoratoriinin inproprio proprio propriosusu su5 5e5 e1e 1su 1 su su3,3, 3,rispettirispettirispettivamente. vamente. vamente.LaLa Lamedia media mediaeuropea, europea, europea,siasia siaquella quella quelladeidei dei1515 15paesi paesi paesioriginari, originari, originari, siasia siaquella quella quellaattuale attuale attualedeidei dei2727 27paesi, paesi, paesi,è èdi è di dicirca circa circail 13 ilil 13 13per per per cento cento centoe erisule risulrisultata ta inin in aumento aumento aumento didi di unun un punto punto punto percentuale percentuale percentuale rispetto rispetto rispetto alal al 2001. 2001. 2001. InIn InItalia Italia Italianegli negli negliultimi ultimi ultimianni anni annisi sisiregistra registra registraunun uncalo calo calodidi dicirca circa circa2 2punti 2 punti puntiperperpercentuali. centuali. centuali.InIn Inaltri altri altripaesi, paesi, paesi,adad adesempio esempio esempioil ilPortogallo, il Portogallo, Portogallo,il ilcalo il calo calorisulta risulta risulta ancora ancora ancora piùpiù più evidente, evidente, evidente, come come come pure pure pure neinei nei due due due paesi paesi paesi entrati entrati entrati didi di recente recente recente nell’Unione nell’Unione nell’Unione (Bulgaria (Bulgaria (Bulgaria e eRomania). e Romania). Romania). LaLa La vocazione vocazione vocazione imprenditoriale imprenditoriale imprenditoriale è,è, è,invece, invece, invece,inin increscita crescita crescitainin inalcuni alcuni alcuniPaesi Paesi Paesidell’ex dell’ex dell’exarea area areasocialista socialista socialista (Lituania, (Lituania, (Lituania,Lettonia, Lettonia, Lettonia,Repubblica Repubblica RepubblicaCeca Ceca Cecae eeUngheria) Ungheria) Ungheria)e eenella nella nellaSveSveSvezia, zia, zia,con con conaumenti aumenti aumentiche che chevanno vanno vannodada da1 1punto 1 punto puntopercentuale percentuale percentualeinin inUngheUngheUngheriaria ria a acirca a circa circa 4 4punti 4 punti punti percentuali percentuali percentuali inin in Svezia. Svezia. Svezia.

indipendenti indipendenti indipendenti nei nei nei paesi paesi paesi UeUe Ue – –Anni – Anni Anni 2001 2001 2001 e e2005 e 2005 2005 (valori (valori (valori percentuali percentuali percentuali sulsul sul totale totale totale deidei dei lavoratori) lavoratori) lavoratori) (a)(a) (a) Lavoratori Lavoratori Lavoratori

G Greci re a Re cia (b (b) ( c Repu pubb I )( ) bblica ITALc lic C TA IA a e LI P Ceca A Poolonca (b) lo ia (b ni (c a B (c) Beelgi S lg o Spag io Unpagna n B Ungh a Buulg gheeria a lg r i ria ar a ia (b ) Ci SSve(b p Ci ro vezia P pro (b zia Paaes (b)) ( c) esi B ( c i Bas A assi Sl Aust si o Slove ustrria venia ia L nia (c) Litua (c Irl itu ni Irland aniaa an a R Ge da ( b) Reegn Gerrma ( b gno U mania o n n D Unito ia Daanimito (b) n a (b Fi imarca Finlanrca nl d a i L Fr ndia Luss Fraa nc a us em n ia se b ci P mburga Poorto urgo rt ga o L ogallo Leetto llo n E ttonia Esto ia Rostonia R m ni S oman a Sllova ania ov cc ia ac hi ch a ia

Nel NelMezzogiorno Mezzogiornolelequote quotepiù piùelevate elevate didilavoratori lavoratoriautonomi autonomi

5050 50

2001 2001 2001

2005 2005 2005

Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Archivio Archivio Archivio Statistico Statistico Statistico delle delle delle Imprese Imprese Imprese Attive Attive Attive

4545 45

4040 40

Fonti Fonti Fonti

x x x Istat, Istat, Istat, Archivio Archivio Archivio Statistico Statistico Statistico delle delle delle Imprese Imprese Imprese Attive Attive Attive (ASIA) (ASIA) (ASIA) x x x Eurostat, Eurostat, Eurostat, Structural Structural Structural Business Business Business Statistics Statistics Statistics (SBS) (SBS) (SBS)

Altre Altre Altreinformazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x x x Istat, Istat, Istat, Rapporto Rapporto Rapporto Annuale Annuale Annuale 2006 2006 2006 x x x Istat, Istat, Istat, Struttura Struttura Struttura e dimensione ee dimensione dimensione delle delle delle imprese, imprese, imprese, Statistiche Statistiche Statistiche in inin breve, breve, breve, 1212 12 luglio luglio luglio 2007 2007 2007 SitiSiti Siti internet internet internet x x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

3535 35

3030 30

2525 25 Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

Nord-est Nord-est Nord-est

Fonte: Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive Fonte: Fonte: Istat, Istat, Archivio Archivio Statistico Statistico delle delle Imprese Imprese Attive Attive

Centro Centro Centro

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

Italia Italia Italia


Cala Calalaladimensione dimensionemedia mediadidiimprese imprese nell’area nell’areaUe. Ue.Italia Italiainincontrotendenza controtendenza

mentre mentre mentrenelle nelle nellealtre altre altreripartizioni ripartizioni ripartizionisi sisisupera supera superail ildato il dato datomedio medio medionazionale. nazionale. nazionale. InIn InLombardia Lombardia Lombardia(5(5 (5addetti addetti addettiinin inmedia) media) media)e enel e nel nelLazio Lazio Lazio(4,5) (4,5) (4,5)si sisirilevano rilevano rilevanoi ii dati dati datipiùpiù piùelevati elevati elevatia aalivello livello livellonazionale. nazionale. nazionale.Toscana, Toscana, Toscana,Liguria Liguria Liguriae eeValle Valle Valle sono, sono,tratra tralele leregioni regioni regionideldel delCentro-Nord, Centro-Nord, Centro-Nord,quelle quelle quellecaratterizcaratterizcaratterizd’Aosta d’Aosta d’Aostasono, UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME dadimensioni dimensioni dimensionimedie medie mediepiùpiù piùbasse basse basse(3,4 (3,4 (3,4addetti). addetti). addetti).Nel Nel NelSud Sud Sude ee zate zate zatedada Il IlIlnumero numero numerodidi diaddetti addetti addettiper per perimpresa impresa impresarappresenta rappresenta rappresentauna una unamisura misura misuradidi di nelle Isole Isole Isole solo solo solo inin in Basilicata Basilicata Basilicata e eSardegna, e Sardegna, Sardegna, dove dove dove sono sono sono presenti presenti presenti lele le nelle nelle sintesi sintesi sintesidella della dellagrandezza grandezza grandezzamedia media mediadelle delle dellerealtà realtà realtàproduttive produttive produttivedidi diunun unsi-sisi- imprese imprese impresedidi didimensioni dimensioni dimensionimaggiori, maggiori, maggiori,legate legate legatealal alcomparto comparto compartodella della dellagrangrangranstema stema stemaeconomico. economico. economico.Secondo Secondo Secondomolti molti moltiesperti esperti espertiuna una unaridotta ridotta ridottadimensiodimensiodimensio- dede de manifattura, manifattura, manifattura, si sisi raggiungono raggiungono raggiungono 1313 13 addetti addetti addetti inin in media. media. media. nene nemedia media mediad’impresa d’impresa d’impresapuò può puòcostituire costituire costituireunun unfreno freno frenoalla alla allacompetitività competitività competitività SeSe Sesi sisiguarda guarda guardaalla alla allavariazione variazione variazionerispetto rispetto rispettoalal al2001 2001 2001lala laSicilia, Sicilia, Sicilia,lala laCalaCalaCaladell’intero dell’intero dell’interosistema sistema sistemaproduttivo. produttivo. produttivo.Secondo Secondo Secondoaltri, altri, altri,invece, invece, invece,i vincoli ii vincoli vincoli bria bria briae eelala laCampania Campania Campaniafanno fanno fannoregistrare registrare registrareincrementi incrementi incrementisuperiori superiori superiorialal al1010 10 dimensionali dimensionali dimensionalicostituiscono costituiscono costituisconounun unostacolo ostacolo ostacolosolo solo solosese seuniti uniti unitiadad adaltri altri altri per per per cento. cento. cento. fattori fattori fattori didi di contesto, contesto, contesto, quali quali quali i freni ii freni freni alla alla alla concorrenza concorrenza concorrenza oppure oppure oppure lala la debodebodebolezza lezza lezzadelle delle dellereti reti retiinfrastrutturali. infrastrutturali. infrastrutturali.Peraltro, Peraltro, Peraltro,il ilpersistere il persistere persisteresuisui suimercati mercati mercati Numero Numero Numero medio medio medio didi di addetti addetti addetti delle delle delle imprese imprese imprese per per per regione regione regione – –– didi diunun unnumero numero numeroelevato elevato elevatodidi dimicro micro microimprese imprese imprese(con (con (conmeno meno menodidi di1010 10addetaddetaddet- Anno Anno Anno 2005 2005 2005 ti),ti), ti),anche anche anchesese seabbassa abbassa abbassalala ladimensione dimensione dimensionemedia media mediadell’intero dell’intero dell’interosistema sistema sistema produttivo, produttivo, produttivo, assegna assegna assegna a aquesto a questo questo segmento segmento segmento d’impresa d’impresa d’impresa unun un ruolo ruolo ruolo non non non trascurabile. trascurabile. trascurabile. È ÈÈ quello quello quello che che che accade accade accade inin in alcune alcune alcune economie economie economie europee, europee, europee, compresa compresa compresal’Italia, l’Italia, l’Italia,lala lacuicui cuidimensione dimensione dimensionemedia media mediad’impresa, d’impresa, d’impresa,pari pari paria aa circa circa circa4 4addetti, 4 addetti, addetti,è èsuperiore è superiore superiorenelnel nel2005 2005 2005solo solo solo a aquella a quella quelladidi diPortogallo Portogallo Portogallo e eGrecia. e Grecia. Grecia. DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

LaLa Ladimensione dimensione dimensionemedia media mediad’impresa d’impresa d’impresaè ècalcolata è calcolata calcolatacome come comerapporto rapporto rapportotratra tra il numero ilil numero numero didi di addetti addetti addetti e eile numero ilil numero numero didi di imprese. imprese. imprese. Il Iltotale Il totale totale degli degli degli addetaddetaddetti titi didi di un’impresa un’impresa un’impresa è èè costituito costituito costituito daldal dal numero numero numero didi di lavoratori lavoratori lavoratori indipendenti indipendenti indipendentie eedipendenti dipendenti dipendenticon con concontratto contratto contrattodidi dilavoro lavoro lavorosubordinato, subordinato, subordinato, mediamente mediamente mediamente presenti presenti presenti nell’impresa nell’impresa nell’impresa nell’anno nell’anno nell’anno didi di riferimento. riferimento. riferimento. Vengono Vengono Vengonoquiqui quiutilizzati utilizzati utilizzatii dati ii dati datidelle delle delleindagini indagini indaginistrutturali strutturali strutturalia aalivello livello livello europeo europeo europeoche che cheescludono escludono escludonolele leunità unità unitàstatistiche statistiche statistichedell’agricoltura, dell’agricoltura, dell’agricoltura,deidei dei servizi servizi servizifinanziari, finanziari, finanziari,didi diquelli quelli quellialle alle allepersone persone personee edel e del delsettore settore settorenon-profit. non-profit. non-profit. Per Per Per l’Italia l’Italia l’Italiasi sisi utilizzano utilizzano utilizzano i dati ii dati datidell’Archivio dell’Archivio dell’ArchivioStatistico Statistico Statistico delle delle delle ImpreImpreImpresese seAttive Attive Attiverelativi relativi relativiagli agli aglistessi stessi stessisettori settori settoridelle delle dellestatistiche statistiche statistichestrutturali strutturali strutturali europee. europee. europee.Dal Dal Dalcalcolo calcolo calcolosisisiescludono escludono escludonolele leforme forme formecontrattuali contrattuali contrattualiatipiatipiatipiche che che(ad (ad (adesempio esempio esempiolele lecollaborazioni collaborazioni collaborazionia aaprogetto) progetto) progetto)inin inquanto quanto quantoconconcontemplano templano templanocaratteristiche caratteristiche caratteristichesiasia siadidi dilavoro lavoro lavoroautonomo autonomo autonomosiasia siadidi dilavoro lavoro lavoro subordinato. subordinato. subordinato.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E ELE E LE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Nonostante Nonostante Nonostanteunun undiscreto discreto discretoaumento, aumento, aumento,lala ladimensione dimensione dimensionedelle delle delleimprese imprese imprese deldel delMezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiornoresta resta restasotto sotto sottoil illivello il livello livellodeidei dei3 3addetti 3 addetti addettiper per perimpresa, impresa, impresa,

100 statistiche per il Paese

26 2626

2001 2001 2001

24 2424

2005 2005 2005

22 2222 20 2020 18 1818 16 1616 14 1414 12 1212 10 1010 Ue27 Ue27 Ue27

8 88 6 66 4 44 2 22 0 00

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, SBS SBS Fonte: Eurostat, SBS (a) II dati dati di Malta Malta non non sono sono disponibili. disponibili. (a)(a) I dati di diMalta non sono disponibili. (b) Dati Dati riferiti riferiti 2004 2004 invece invece che che 2005. 2005. (b)(b) Dati riferiti al alal 2004 invece che al alal 2005. (c) II dati dati del 2001 2001 non non sono sono disponibili. disponibili. (c)(c) I dati deldel 2001 non sono disponibili.

Numero Numero medio medio di addetti addetti delle delle imprese imprese per per ripartizione ripartizione geografica geografica – Anni Anni 2001 2001 e 2005 2005 Numero medio didi addetti delle imprese per ripartizione geografica – –Anni 2001 e e2005 2001 2001 2001

5 55

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

SeSe Sesi sisiesclude esclude escludelala laSlovacchia, Slovacchia, Slovacchia,dove dove doveresistono resistono resistonolele legrosse grosse grosserealtà realtà realtà produttive produttive produttiveretaggio retaggio retaggiodelle delle delleeconomie economie economiesocialiste, socialiste, socialiste,lele leimprese imprese impresedella della della Germania Germania Germaniae edel e del delRegno Regno RegnoUnito Unito Unitoimpiegano impiegano impieganomediamente mediamente mediamenteil ilpiù il più piùalto alto alto numero numero numero didi di addetti addetti addetti (circa (circa (circa 12). 12). 12). Tra Tra Trail il2001 il 2001 2001e eile il2005 il 2005 2005molti molti moltipaesi paesi paesidell’est dell’est dell’estEuropa Europa Europaregistrano registrano registranocali cali cali notevoli notevoli notevolidelle delle delledimensioni dimensioni dimensionimedie. medie. medie.Così Così Cosìpure pure purelala laFrancia, Francia, Francia,lala laSveSveSveziazia ziae eile Portogallo, ilil Portogallo, Portogallo,che che chescendono scendono scendonorispettivamente rispettivamente rispettivamentea a6, a 6, 6,a a5a 5e5 eae a4a 44 addetti addetti addettimedi medi mediper per perimpresa. impresa. impresa.Tale Tale Taleriduzione riduzione riduzioneè,è, è,dunque, dunque, dunque,generalizgeneralizgeneralizzata zata zatae eesi sisiregistra registra registrainin inmisura misura misurainferiore inferiore inferioreanche anche ancheinin inaltri altri altripaesi paesi paesieuroeuroeuropei. pei. pei.LaLa Lamedia media mediadeidei deipaesi paesi paesiUe15 Ue15 Ue15scende scende scendedada da7,2 7,2 7,2a a6,6 a 6,6 6,6addetti addetti addettiper per per impresa. impresa. impresa.InIn InItalia, Italia, Italia,come come comeinin inSpagna Spagna Spagnae eeinin inBulgaria, Bulgaria, Bulgaria,si sisiregistra registra registra invece invece inveceunun unaumento, aumento, aumento,approssimando, approssimando, approssimando,nelnel nelcaso caso casonazionale, nazionale, nazionale,4 44 addetti addetti addettiper per perimpresa impresa impresae eesuperando, superando, superando,negli negli neglialtri altri altripaesi, paesi, paesi,rispettivarispettivarispettivamente mente mente 5 5e5 e7e 7addetti. 7 addetti. addetti.

Numero Numero Numero medio medio medio didi di addetti addetti addetti delle delle delle imprese imprese imprese nei nei nei paesi paesi paesi UeUe Ue – ––Anni Anni Anni 2001 2001 2001 e e2005 e 2005 2005(a)(a) (a)

Sl Slova ov c a cch Re G e c ia Re gn Ger m hia g o r maani no Un n a U ito ia Irl n ito (b Irlan (b ) and a ) d ( Es a ( bb) Esto ) n Le tonia Le tto ia Ro ttonnia Pa Ro ma ia Paes ma nia Lu esi B nia Lu ss i Bass ssem assi embu i b rg Auurg o o Da Austri Da ni stria nima a m rc Li arca t Bu Lituuan a Bulg an ia lgar ia ia a Fi r ia ( b) Finla ( b) Sl nland Slove nd ia ov n ia e nia i ( Fr a (cc) Fra n ) a ncia B cia Po Belg Polo elgio lonia io ni (c Sp a (c) Spag ) a na Sv gn a Se Un vezia Un gh zia Re gher Re pu i pubb C ip er a bb lic Cip ro ia a lic C ro (b a e (b) Ceca ) ca (b IT (b)) Po ITAAL I LA G Porrtog IA Gre c toga l re ia a lo cia (b llo (b ) ( c )( ) c)

Strutture produttive Numero medio di addetti per impresa

47

2005 2005 2005

4 44 Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Archivio Archivio Archivio Statistico Statistico Statistico delle delle delle Imprese Imprese Imprese Attive Attive Attive

3 33

Fonti Fonti Fonti

2 22

Altre Altre Altreinformazioni informazioni informazioni

1 11

x x x Istat, Istat, Istat, Archivio Archivio Archivio Statistico Statistico Statistico delle delle delle Imprese Imprese Imprese Attive Attive Attive(ASIA) (ASIA) (ASIA) x x x Eurostat, Eurostat, Eurostat, Structural Structural Structural Business Business Business Statistics Statistics Statistics (SBS) (SBS) (SBS)

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x x x Istat, Istat, Istat, Rapporto Rapporto Rapporto Annuale Annuale Annuale 2005 2005 2005 x x x Istat, Istat, Istat, Struttura Struttura Struttura e dimensione ee dimensione dimensione delle delle delle imprese, imprese, imprese, Statistiche Statistiche Statistiche in inin breve, breve, breve, 1212 12 luglio luglio luglio 2007 2007 2007 SitiSiti Siti internet internet internet x x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

0 00

Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

Nord-est Nord-est Nord-est

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Archivio Archivio Statistico Statistico delle delle Imprese Imprese Attive Attive Fonte: Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive

Centro Centro Centro

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

Italia Italia Italia


48

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Il Nord-est presenta valori di turnover più bassi e anche tassi di sopravvivenza che si avvicinano a quelli riscontrati nel Regno

100 statistiche per il Paese

Tasso di sopravvivenza a due anni della coorte 2002 100 90

30

80

25

70 60

20

50

15

40 30

10

20

5

10

0 a

0

Fonte: Eurostat, Database New Cronos (a) Dati riferiti al 2003.

Turnover lordo e tasso di sopravvivenza per ripartizione geografica – Anni 2001 e 2004 (valori percentuali) Turnover lordo 2001

Turnover lordo 2004

Tasso di sopravvivenza a due anni della coorte 2002

25

Fonte: Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive

80 78

20

76 74

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Un confronto tra gli indicatori di demografia delle imprese può essere svolto solo con i paesi dell’Unione europea per i quali sono disponibili i dati. Nel 2004 l’Italia rispetto alla maggior parte di questi paesi mostra valori di turnover e di sopravvivenza più bassi. Nel Regno Unito resiste sul mercato un’impresa in più rispetto all’Italia e il turnover lordo supera il 25 per cento. I paesi con i tassi di sopravvivenza più alti sono la Svezia e il Portogallo, caratterizzati però da un turnover inferiore anche a quello italiano. Mentre il turnover è molto alto in Estonia e in Romania, che si confermano sistemi produttivi molto vivaci.

Turnover lordo 2004

35

Tasso di sopravvivenza a due anni della coorte di imprese nate nel 2002, per regione – Anno 2004 (valori percentuali)

DEFINIZIONI UTILIZZATE

Il turnover lordo è pari alla somma delle nuove imprese e delle cessate sulla popolazione delle imprese nell’anno di riferimento. Il tasso di sopravvivenza è pari al numero di imprese ancora in vita dopo due anni di attività sul totale della coorte di nate nell’anno di riferimento. I dati relativi alle nascite e alle cessazioni di imprese sono stimati seguendo standard comuni a livello europeo. Infatti non tutte le nuove imprese sono tali dal punto di vista statistico, come pure le cessazioni. In particolare è escluso dalla demografia di impresa il cosiddetto rumore amministrativo, ossia tutte quelle variazioni cui sono sottoposte le unità giuridiche di impresa che comunque non pregiudicano la continuità dell’unità statistica.

Turnover lordo 2001

Sv ez i

La demografia delle imprese viene utilizzata per analizzare le dinamiche dei diversi mercati e dei diversi contesti economici territoriali. La creazione di nuove imprese, la loro sopravvivenza e la loro fuoriuscita dal mercato costituiscono importanti indicatori del grado di dinamicità di un sistema economico e di resistenza delle nuove iniziative nei mercati in cui si trovano a competere. La Commissione europea ha focalizzato l’attenzione su questi aspetti nel “Libro Verde sull’imprenditorialità”, del 2003, evidenziandone l’importanza per l’innovazione, la creazione di nuovi posti di lavoro e la concorrenza. Per analizzare la dinamica demografica delle imprese sono stati utilizzati due indicatori: il turnover lordo di imprese, chiamato anche business churn, e il tasso di sopravvivenza delle nuove imprese. Questi indicatori sono inclusi nella sezione relativa alle riforme economiche del sistema di indicatori strutturali usati per monitorare la strategia di Lisbona sulla crescita dell’Europa. Nel 2004 in Italia l’indicatore di turnover è pari al 15,0 per cento e ogni 10 nuove imprese se ne trovano 7 dopo due anni.

Turnover lordo e tasso di sopravvivenza delle imprese in alcuni paesi Ue – Anni 2001 e 2004 (valori percentuali)

IT AL Po IA rto ga llo (a )

Strutture produttive Turnover lordo e tasso di sopravvivenza delle imprese

UNO SGUARDO D’INSIEME

Unito. Le regioni con tassi di sopravvivenza maggiori sono il Veneto, le province autonome di Trento e Bolzano, la Valle D’Aosta, le Marche e la Basilicata. All’opposto i valori più bassi (di poco superiori al 70 per cento) si registrano nel Lazio e in Sicilia. Il Mezzogiorno sembra essere più dinamico: se si guarda al turnover di imprese, la regione con valori più elevati è la Campania. Nel Nord-est, e più precisamente nella provincia di Bolzano, si registra invece il valore di turnover più basso: 10 imprese su 100 entrano ed escono dal mercato in un anno.

Es to ni a Ro m an ia Re gn Re o pu Un bb ito lic a Ce ca (a Un ) gh e Lu r ia ss (a em ) bu rg o (a ) Le tto ni a Sl ov ac Pa ch ia es iB as si (a ) Sp ag na Fi nl an di a (a )

Nel Nord-est il più elevato tasso di sopravvivenza

15

72 70

Fonti

x Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA) x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Rapporto Annuale 2005 x Istat, La demografia d'impresa, Statistiche in breve, 10 dicembre 2007 Siti internet x http://www.istat.it x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

10

68 66

5

64 62

0

60 Nord-ovest

Nord-est

Fonte: Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive

Centro

Centro-Nord

Mezzogiorno

Italia


In InIncalo calo calola lalacompetitività competitività competitività delle delle imprese imprese nazionali nazionali nazionali UNO UNO UNOSGUARDO SGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

L’indicatore L’indicatore L’indicatore sintetico sintetico sintetico del del del successo successo successo dell’impresa dell’impresa nell’arena nell’arena calcolato calcolatocome come comerapporto rapporto rapporto tra tra valore valore aggiunto aggiunto per per competitiva competitiva competitivaèèècalcolato costo costodel del dellavoro lavoro lavorounitario. unitario. unitario.Esso Esso rappresenta rappresenta una una sinsinaddetto addetto addettoeeecosto tesi tesi tesidella della dellamisura misura misuradididiefficienza efficienza efficienzadei dei deiprocessi processi processi produttivi produttivi aa parità parità didi costo costo costodel del dellavoro lavoro lavoroeeeinclude, include, include,pertanto, pertanto, pertanto,indicazioni indicazioni sulla sulla competiticompetitività vità vitàininintermini termini terminidididicosto. costo. costo.Può Può Puòessere essere esserevisto, visto, visto,inoltre, inoltre, come come l’inverso l’inverso del del delcosto costo costodel del dellavoro lavoro lavoroper per per unità unità unità didi di prodotto prodotto prodotto (CLUP), (CLUP), indicatore indicatore spesso spesso spessoutilizzato utilizzato utilizzatoaaalivello livello livellomacroeconomico. macroeconomico. macroeconomico. IlIlIllivello livello livellodididicompetitività competitività competitivitàdelle delle delleimprese imprese impreseitaliane italiane èè pari pari nel nel 2005 2005 aa circa circa circa130 130 130euro euro eurodididivalore valore valoreaggiunto aggiunto aggiuntoper per peraddetto addetto ogni ogni 100 100 euro euro didi costo costo costounitario unitario unitariodel del dellavoro. lavoro. lavoro. IlIlIl valore valore valore èè inferiore inferiore aa quello quello medio medio europeo europeo europeoeeeininincalo calo calorispetto rispetto rispettoalalal2001. 2001. 2001. DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

IlIlIllivello livello livellodididicompetitività competitività competitivitàdelle delle delle imprese imprese imprese èè dato dato dal dal rapporto rapporto tra tra valore valore valoreaggiunto aggiunto aggiuntoper per peraddetto, addetto, addetto,cosiddetta cosiddetta cosiddetta produttività produttività apparente apparente del del dellavoro lavoro lavoro (misura (misura (misura dell’incremento dell’incremento dell’incremento didi valore valore che che sisi verifica verifica nell’ambito nell’ambito nell’ambitodella della dellaproduzione produzione produzioneeeedistribuzione distribuzione distribuzione didi beni beni ee di di servizi servizi grazie grazie grazieall’intervento all’intervento all’interventodei dei dei fattori fattori fattori produttivi: produttivi: produttivi: capitale capitale ee lavoro) lavoro) ee costo costo costodel del dellavoro lavoro lavoroper per perdipendente. dipendente. dipendente.III dati dati dati sono sono tratti tratti dal dal set set delle delle statistiche statistiche statistichestrutturali strutturali strutturalisulle sulle sulleimprese imprese imprese confrontabili confrontabili confrontabili aa livello livello euroeuropeo. peo. peo.L’indicatore L’indicatore L’indicatore presenta, presenta, presenta, ovviamente, ovviamente, ovviamente, anche anche dei dei limiti limiti che che riguardano, riguardano, riguardano,oltre oltre oltrel’eliminazione l’eliminazione l’eliminazione della della della componente componente didi eterogeeterogeneità, neità, neità,l’affidabilità l’affidabilità l’affidabilitàdelle delle dellestime stime stimedei dei deirisultati risultati risultati economici: economici: basti basti penpensare sare sarealalalfenomeno fenomeno fenomenodididiunder-reporting under-reporting under-reporting dei dei redditi redditi ee all’utilizzo all’utilizzo didi una una unamisura misura misuradididicosto costo costo unitario unitario unitario del del del lavoro lavoro lavoro unica unica per per lavoratori lavoratori dipendenti dipendenti dipendentieeeindipendenti. indipendenti. indipendenti.

dei servizi servizi servizieeerelativamente relativamente relativamentealalalsegmento segmento segmentodelle delle dellemicro micro micro struzioni struzioni ee dei piccole imprese imprese imprese (con (con (con meno meno meno dididi20 20 20addetti), addetti), addetti),pur pur purcon con convalore valore valore ee piccole inferiore inferiorealalallivello livello livellomedio medio medionazionale nazionale nazionale(pertanto (pertanto (pertantotra tra trai ii ripartizionale ripartizionale inferiore più bassi bassi in inin Europa). Europa). Europa). IlIlIl dato dato datopreoccupante, preoccupante, preoccupante,comunque comunque comunque livelli livelli più non non sembra sembra tanto tanto tanto essere essere essere ililil mediocre mediocre mediocrelivello livello livellodididicompetitività competitività competitività delle delle imprese impresedel delMezzogiorno, Mezzogiorno, Mezzogiorno,quanto quanto quantoilililcalo calo calodididicompetitività competitività competitivitàdididi quelle quelle del del Centro, Centro, Centro, in inin particolare particolare particolaredididiquelle quelle quelledelle delle dellecostruzioni, costruzioni, costruzioni,eee del del Nord Nord dell’Italia, dell’Italia, dell’Italia,in ininparticolare particolare particolaredididiquelle quelle quellemedio medio mediograndi grandi grandi(con (con (con2020 20 addetti addetti eeoltre). oltre). Valore Valore aggiunto aggiuntoper per peraddetto addetto addettoogni ogni ogni100 100 100euro euro eurodidi dicosto costo costo unitario unitariodel dellavoro, lavoro, lavoro,per per persettore settore settoreeeeclasse classe classedidi diaddetti addetti addetti––– Anni Anni 2001-2005 2001-2005(variazioni (variazioni (variazionipercentuali) percentuali) percentuali) Classi Classididi addetti addetti 1-19 1-19 20 20 eeoltre oltre Totale Totale

NordNordNordovest ovest ovest

NordNordNordest est est

Centro Centro Centro

MezzoMezzoMezzogiorno giorno giorno

Industria Industria Industriain in insenso senso sensostretto stretto stretto -9,2 -9,2 -9,2 -8,9 -8,9 -8,9 -5,9 -5,9 -5,9 -7,1 -7,1 -7,1 -8,8 -8,8 -8,8 9,8 9,8 9,8 -7,7 -7,7 -7,7 -9,0 -9,0 -9,0 5,5 5,5 5,5

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIAEEELE LE LESUE SUE SUEREGIONI REGIONI REGIONI

In InInItalia Italia Italiailililcalo calo calodididicompetitività competitività competitività sisisi osserva osserva osserva soprattutto soprattutto nelle nelle reregioni gioni gionidel del delCentro-Nord. Centro-Nord. Centro-Nord.Le Le Leimprese imprese imprese del del Mezzogiorno Mezzogiorno mostrano mostrano invece invece invecesegnali segnali segnalidididirecupero, recupero, recupero, ininin particolare particolare particolare nei nei settori settori delle delle coco-

100 statistiche per il Paese

300 300 300

2001 2001 2001

280 280 280

2005 2005 2005

260 260 260 240 240 240 220 220 220 200 200 200 180 180 180 Ue27 Ue27 Ue27

160 160 160 140 140 140

Italia Italia Italia

120 120 120 100 100 100

-1,4 -1,4 -1,4 -10,8 -10,8 -10,8 -8,5 -8,5 -8,5

-7,3 -7,3 -7,3 -3,5 -3,5 -3,5 -4,5 -4,5 -4,5

1-19 1-19 20 20 eeoltre oltre Totale Totale

0,7 0,7 0,7 -13,3 -13,3 -13,3 -3,4 -3,4 -3,4

Costruzioni Costruzioni Costruzioni 8,2 8,2 8,2 0,9 0,9 0,9 -11,7 -11,7 -11,7 -22,8 -22,8 -22,8 2,2 2,2 2,2 -6,2 -6,2 -6,2

12,2 12,2 12,2 -8,3 -8,3 -8,3 5,1 5,1 5,1

5,4 5,4 5,4 -14,0 -14,0 -14,0 -0,5 -0,5 -0,5

1-19 1-19 20 20 eeoltre oltre Totale Totale

4,0 4,0 4,0 -10,2 -10,2 -10,2 -2,1 -2,1 -2,1

Servizi Servizi Servizi -12,2 -12,2 -12,2 0,1 0,1 0,1 -5,9 -5,9 -5,9

-5,4 -5,4 -5,4 -9,7 -9,7 -9,7 -4,9 -4,9 -4,9

3,6 3,6 3,6 -7,1 -7,1 -7,1 1,9 1,9 1,9

-1,9 -1,9 -1,9 -7,0 -7,0 -7,0 -2,5 -2,5 -2,5

1-19 1-19 20 20 eeoltre oltre Totale Totale

-0,1 -0,1 -0,1 -8,8 -8,8 -8,8 -5,4 -5,4 -5,4

Totale Totale Totale -8,7 -8,7 -8,7 -6,3 -6,3 -6,3 -7,0 -7,0 -7,0

-4,8 -4,8 -4,8 -3,0 -3,0 -3,0 -2,3 -2,3 -2,3

3,7 3,7 3,7 -10,2 -10,2 -10,2 -1,6 -1,6 -1,6

-2,5 -2,5 -2,5 -6,0 -6,0 -6,0 -3,8 -3,8 -3,8

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Rilevazione Rilevazione Rilevazionesulle sulle sullepiccole piccole piccoleeeemedie medie medieimprese imprese impreseeeeRilevazione Rilevazione Rilevazione del del sistema sistemadei deiconti conti contidi didiimpresa impresa impresa

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIANEL NEL NELCONTESTO CONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO EUROPEO

Nell’Ue27 Nell’Ue27 Nell’Ue27inininmedia media medialeleleimprese imprese impreseproducono producono producono 145,5 145,5 euro euro di di valore valore aggiunto aggiunto aggiuntoogni ogni ogni100 100 100euro euro euro dididi costo costo costo del del del lavoro. lavoro. Secondo Secondo questo questo indicatore indicatore indicatorerisultano risultano risultanomolto molto moltocompetitive competitive competitive lele imprese imprese dell’est dell’est euroeuropeo peo peoeeedell’Irlanda, dell’Irlanda, dell’Irlanda,lelelequali quali qualiriescono riescono riesconoaaasfruttare sfruttare meglio meglio ilil vantagvantaggio gio gioofferto offerto offertodal dal dalminor minor minor costo costo costo del del del lavoro lavoro lavoro unitario, unitario, grazie grazie sia sia aiai bassi bassi bassilivelli livelli livellidelle delle delleretribuzioni retribuzioni retribuzionisia sia sia alal al ridotto ridotto onere onere dei dei contributi contributi sociali. sociali. sociali.Le Le Leimprese imprese impreselettoni lettoni lettoni eee irlandesi irlandesi irlandesi sisi posizionano posizionano al al primo primo posto posto postocon con conun un unvalore valore valoredell’indicatore dell’indicatore dell’indicatore didi circa circa ilil 257 257 per per cento. cento. Sopra Sopra Sopraalalalvalore valore valoremedio medio medioUe27 Ue27 Ue27sisisi collocano collocano collocano anche anche lele imprese imprese didi molti molti moltipaesi paesi paesidell’Ue15, dell’Ue15, dell’Ue15,quali quali qualiRegno Regno RegnoUnito, Unito, Unito, Portogallo, Portogallo, Spagna Spagna ee Austria, Austria, Austria,ii icui cui cuilivelli livelli livellidididicompetitività competitività competitività inin termini termini didi costo costo sono sono inin aumento aumento aumentorispetto rispetto rispettoalalal2001. 2001. 2001. L’indicatore L’indicatore L’indicatore evidenzia evidenzia inoltre inoltre la la sisituazione tuazione tuazionedididisofferenza sofferenza sofferenzadelle delle delle nostre nostre nostre imprese imprese ee didi quelle quelle tedetedesche, sche, sche,che che chesisisicollocano collocano collocanoagli agli agliultimi ultimi ultimiposti posti posti della della graduatoria graduatoria ee perperdono dono donocompetitività competitività competitivitàrispetto rispetto rispettoalalal2001. 2001. 2001.Una Una bassa bassa competitività competitività didi costo costo costosisisirileva rileva rilevaanche anche ancheper per per lelele imprese imprese imprese francesi francesi ee svedesi, svedesi, che che però però peròmigliorano migliorano miglioranorispetto rispetto rispettoalalal2001. 2001. 2001.

Valore Valore Valoreaggiunto aggiunto aggiunto per per per addetto addetto addetto ogni ogni ogni 100 100 100 euro euro euro di di costo di costo costo unitario unitario unitario deldel del lavoro lavoro lavoro neinei nei paesi paesi paesi Ue Ue –UeAnni –– Anni Anni 2001 2001 2001 e 2005 ee 2005 2005 (a) (a) (a)

) ) a g o si a (b ) c a r ia (b) llo a ( b) (c ) hia nia ( b) n ia ( c tria n a lgio (c nia cia z ia L IA ( c) di ni ni r e a oga lan bur Bas (b) us pag Be nia ma ra n ve TA (b ) to im a gh tto nd a nia a cc ma ar ia itua sto i c I S t e r A n i F e E S L L rla olo lov Ro lg Un a n Un Ce Por Fi s em es ip ro ov Ge cia I S P D s Pa C Bu Sl re no ic a u l g G L b e b R pu Re

LLe e ttt IIrrl toonniia laan a nd PPo d aa ( ollo ( bb onn i SSllo iaa ((c ovva c )) a cc cc h RRoo hiiaa m BBuu maa nn llgga iiaa arr i iaa ( ( LLiit bb tuua ann iia RRe e gg EE sst a nno toon o U niiaa Unn it DDaa itoo ((b nni b m im RRe aa e pp U rrcc uub bbb Unn gg aa lliicc he h aa e CCe rr iiaa ec PP o c aa ((b orrt b toog g FFi aa lllloo n i n LLu u ss llaannd ss e d ia em ia PP a m bbuu r aee ss i rgg oo i CCi BB aas ipp r s ssi roo i ((bb )) ( ( c c AA uu ssttr ri SS pp iaa aagg nn aa BB SSllo eellgg ovve iioo e nn i G iaa ((c G eerr m c ma ann FFr iiaa raa n ncci SS v iaa veez z iia a G Gr IITTAA ree c LL I ciiaa IAA ((bb )) ( ( cc) )

Strutture produttive Competitività di costo

49

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, SBS SBS Fonte: Eurostat, SBS (a) II dati dati Malta Malta non non sono sono disponibili. disponibili. (a)(a) I dati dididi Malta non sono disponibili. (b) Dati Dati riferiti riferiti 2004 2004 invece invece che che al 2005. 2005. (b)(b) Dati riferiti alalal 2004 invece che al al 2005. (c) II dati dati del 2001 2001 non non sono sono disponibili. disponibili. (c)(c) I dati deldel 2001 non sono disponibili.

Valore Valoreaggiunto aggiunto aggiunto per per addetto addetto ogni ogni 100 100 euro euro di costo costo unitario unitario del lavoro lavoro per ripartizione ripartizione geografica geografica –– Anni Anni 2001 2001 ee 2005 2005 Valore per addetto ogni 100 euro di di costo unitario deldel lavoro perper ripartizione geografica – Anni 2001 e 2005 145 145 145

2001 2001 2001

2005 2005 2005

140 140 140 135 135 135 130 130 130 125 125 125

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Rilevazione Rilevazione Rilevazionesulle sulle sullepiccole piccole piccoleeeemedie medie medieimprese imprese imprese x x Istat, Istat,Rilevazione Rilevazione Rilevazionedel del delsistema sistema sistemadei dei deiconti conti contidididiimpresa impresa impresa x x Eurostat, Eurostat,Structural Structural StructuralBusiness Business BusinessStatistics Statistics Statistics(SBS) (SBS) (SBS)

Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Rapporto RapportoAnnuale Annuale Annuale2006 2006 2006 x x Istat, Istat,Struttura Strutturaeeecompetitività competitività competitivitàdel del delsistema sistema sistemadelle delle delleimprese imprese impreseindustriali industriali industriali ee dei deiservizi, servizi,Statistiche Statistiche Statisticheinininbreve, breve, breve,29 29 29ottobre ottobre ottobre2007 2007 2007 Siti Siti internet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.istat.it x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

120 120 120 115 115 115 110 110 110 105 105 105 100 100 100 Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

Nord-est Nord-est Nord-est

Centro Centro Centro

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Rilevazione Rilevazione sulle sulle piccole piccole ee medie medie imprese imprese ee Rilevazione Rilevazione del sistema sistema dei conti conti didi impresa impresa Fonte: Istat, Rilevazione sulle piccole e medie imprese e Rilevazione deldel sistema dei dei conti di impresa

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

Italia ItaliaItalia


(commercio, turismo ecc.). La presenza dell’industria è più forte in Slovenia e nell’est Europa, dove molto spesso si dirigono gli investimenti industriali dei paesi più sviluppati.

UNO SGUARDO D’INSIEME

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

La struttura produttiva di un paese è caratterizzata dalla prevalenza di alcune attività economiche e dal modo diverso di organizzare le forme di impresa. La minore o maggiore presenza di settori industriali ci dice quanto un paese sia legato alle attività manifatturiere o di costruzioni. La minore o maggiore dimensione sottintende forme organizzative diverse, con assetti proprietari che vanno da semplici ditte individuali, per le imprese di minori dimensioni, a complesse società di capitali, per le grandi. In generale nei sistemi economici più avanzati si manifesta la tendenza allo spostamento delle attività verso i servizi, con una diminuzione dell’intensità industriale e con organizzazioni più complesse di dimensioni medio-grandi. Si pensi, da un lato, alle grandi imprese di servizi che offrono lavoro interinale e dall’altro alle imprese industriali che esternalizzano funzioni aziendali. A questa tendenza si accostano le peculiarità di alcune economie come quelle mediterranee, dove prevalgono le forme più legate alle tipicità del territorio.

In Italia le regioni del Centro sono caratterizzate dalla prevalenza di imprese di servizi. In particolare quelle grandi prevalgono nel Lazio, come pure in Lombardia. Nel Mezzogiorno prevalgono le micro-imprese: dei servizi in Campania, Calabria e nelle Isole; dell’industria in Puglia, Basilicata e Molise. Anche in Umbria e Toscana prevale la micro-industria, mentre è prevalente quella piccola nelle Marche e quella di medie dimensione in Abruzzo e Veneto. In tutto il Nord-est la quota di addetti dell’industria scende di poco al di sotto del 50 per cento, mentre nel Nord-ovest, e in Piemonte in particolare, predomina ancora, rispetto alla media nazionale, la grande industria. Settore di attività e dimensione prevalente delle imprese nelle regioni rispetto alla media nazionale per regione – Anno 2005

100 statistiche per il Paese

Industria - piccola impresa

Industria - media impresa

Industria - grande impresa

Servizi - micro impresa

Servizi - piccola impresa

Servizi - media impresa

Servizi - grande impresa

100 90 80 70 60 50 40 30

10

L’analisi prende in considerazione la quota percentuale di addetti impegnati nelle diverse classi dimensionali dell’industria e dei servizi. Gli addetti impegnati sono tutti coloro che lavorano presso l’impresa in modo autonomo – imprenditore, coadiuvante, soci – o con contratto di lavoro subordinato. Le classi dimensionali sono quattro: micro-imprese che impiegano, mediamente nell’anno, da 1 a 9 addetti; piccole imprese con addetti da 10 a 49; medie imprese in cui lavorano da 50 a 249 addetti; grandi imprese con più di 250 addetti. I settori di attività economica riguardano tutta la manifattura, i settori estrattivi, dell’energia e delle costruzioni, che compongono l’industria. I settori dei servizi privati comprendono: commercio, turismo, trasporti, telecomunicazioni, immobiliari, consulenza e tutti gli altri servizi alle imprese. Per il confronto europeo si utilizzano i dati delle statistiche strutturali sulle imprese nell’anno 2004, per il quale sono disponibili i dati di tutti i paesi. Per l’Italia i dati dell’Archivio Statistico delle Imprese Attive disponibile per il 2005. Nel confronto europeo i paesi sono ordinati in modo crescente rispetto alla quota di addetti impegnati nell’industria. Per quanto riguarda l’Italia, la sua composizione settoriale è simile a quella della Germania, dalla quale, invece, si differenzia per la composizione dimensionale. In Germania prevale la grande impresa, come del resto in tutte le economie dell’Europa continentale. La Francia ha una composizione settoriale e dimensionale molto simile a quella media dell’Ue15 (l’unica differenza riguarda la minore percentuale di micro-imprese dei servizi). Il Regno Unito, i Paesi Bassi e l’Irlanda sono i più terziarizzati. Nelle economie mediterranee, dove non prevale l’industria (come in Grecia), si impone la micro-impresa impegnata nei servizi tradizionali

Industria - micro impresa

20

DEFINIZIONI UTILIZZATE

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Addetti per settore di attività e dimensione delle imprese nei paesi Ue – Anno 2004 (a) (valori percentuali)

0

Re gn o Pa Un it es iB o as si Irl an da Lu Gr ss e ci em a bu D a n rg o im ar ca Be lg i A o us tri a U E1 Fr 5 an cia S pa gn a Ci p Le ro tto ni a UE 27 Sv ez G er ia m an ia IT AL Un IA gh er Fi i nl a a P nd i or a to ga l E lo st on i P a ol on Li ia tu an R e p Bu ia lg ub a bl ic a r ia Ce Sl ov c a ac c Ro hia m an S l ia ov en ia

Strutture produttive Composizione della struttura produttiva

50

Prevalenza di micro imprese che operano nei servizi

Fonte: Eurostat, SBS (a) I dati di Malta non sono disponibili.

Addetti per settore di attività e dimensione delle imprese per ripartizione – Anno 2005 (valori percentuali) Industria - micro impresa

Industria - piccola impresa

Industria - media impresa

Industria - grande impresa

Servizi - micro impresa

Servizi - piccola impresa

Servizi - media impresa

Servizi - grande impresa

100 90 80 70

Fonte: Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive

Fonti

x Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA) x Eurostat, Structural Business Statistics (SBS)

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Struttura e dimensione delle imprese, Statistiche in breve, 12 luglio 2007 Siti internet x http://www.istat.it x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

60 50 40 30 20 10 0 Nord-ovest

Nord-est

Fonte: Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive

Centro

Centro-Nord

Mezzogiorno

Italia



Energia

Le tematiche energetiche sono di grande rilevanza sia sotto il profilo dell’alimentazione del sistema produttivo e del soddisfacimento dei fabbisogni della popolazione, sia sotto quello dell’impatto ambientale. Esse richiedono l’analisi della domanda e dell’offerta, e del contributo di ogni fonte al soddisfacimento del fabbisogno complessivo. Gli indicatori presentati in questa sezione sono relativi a più aspetti: i consumi di energia per abitante; la produzione netta di energia elettrica per abitante; l’autosufficienza nella produzione di energia elettrica. uu L’Italia consuma mediamente tra i 5 e i 6 mila kWh di energia elettrica per abitante, meno che nella media europea. uu In Italia, nel 2006, la produzione netta di energia elettrica supera di poco i 50 GWh per 10.000 abitanti. uu

L’Italia è un paese fortemente dipendente dall’estero e, nel 2006, importa 45.000 GWh, il 13 per cento della domanda nazionale.


51 Il tasso di crescita del consumo di energia elettrica per abitante in Italia è pari al 2,9 per cento annuo nell’ultimo decennio. Leggermente più alto nel Nord-est e nel Centro e più basso nel Nord-ovest e nel Mezzogiorno. I livelli sono nettamente inferiori nel sud dell’Italia e in particolare in Calabria e in Campania, con un consumo pro capite sotto i 3 mila kWh. Livelli di consumo inferiori alla media si registrano anche per le regioni del Centro-Sud del versante adriatico, nel Lazio e in Liguria. Consumano nettamente al di sopra della media nazionale le regioni alpine, in particolare Valle d’Aosta, che supera gli 8 mila kWh per abitante, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Sardegna e Umbria, con consumi superiori ai 7,4 mila kWh per abitante. Consumi di energia elettrica per regione – Anno 2006 (valori pro capite in kWh)

DEFINIZIONI UTILIZZATE

L’Italia è tra i paesi europei che consumano meno energia elettrica. Si colloca infatti al di sotto della media europea insieme agli altri paesi dell’area del Mediterraneo e a quelli dell’est Europa, più vicini alle riserve di gas naturale della Russia. Sono, invece, Finlandia e Svezia a consumare più energia elettrica. In questi casi però l’energia proviene prevalentemente da centrali nucleari e da fonti rinnovabili a minor impatto ambientale. Gli altri paesi dell’Europa continentale si posizionano intorno ai valori medi Ue27. Nei tre anni analizzati (1996, 2001 e 2005) i consumi sono aumentati con tassi crescenti pressoché costanti. Fanno eccezione la Svezia, che dal 2001 registra un’inversione di tendenza, la Danimarca, che mantiene stabili i consumi, e la Slovac-

100 statistiche per il Paese

1996

14.000

2001

2005

12.000 10.000 8.000

Ue27 6.000 4.000 2.000 0

Fonte: Eurostat, New Cronos (a) Per l’anno 1996 i dati non sono disponibili.

I dati relativi al consumo di energia elettrica sono raccolti dall’ufficio statistico della Società Terna. Esso fa parte del sistema statistico nazionale e rende disponibile in rete l’annuario dei “Dati statistici sull’energia elettrica in Italia” elaborato dall’Enel fino al 1998 e successivamente dal Gestore del sistema elettrico (GRTN). L’Annuario fornisce il quadro completo sia della consistenza degli impianti e della loro produzione, sia dei consumi di energia elettrica in Italia. Esso, inoltre, raccoglie le serie storiche analitiche dei consumi di energia elettrica dal 1977 a livello nazionale, provinciale e regionale, disaggregati per divisione di attività economica. Il consumo finale di energia elettrica non corrisponde ai dati di energia prodotta, per effetto del fenomeno della dispersione di energia e per le difficoltà di imputazione agli utenti finali. I consumi di energia elettrica di seguito descritti sono espressi in chilowatt/ora (kWh) per abitante. L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

16.000

an di a Lu S v ez ss em i a bu rg Be o lg i Au o st ria F P a ra n es cia iB as S l si ov G e ni er a m Da an ni i a m ar ca Re I rlan gn d a o Un Re ito pu S p a bb gn lic a a Ce ca Ci pr o IT AL IA G re c E s ia to P o ni a rt o ga llo M a Sl ov l t a ac ch B u ia lg a Un r i a gh er P o ia lo n Le i a tt o ni Li a R o t ua m n ia an ia (a )

L’energia rappresenta un tema importante sia per quanto concerne la disponibilità delle fonti, sia per l’inquinamento conseguente la sua produzione destinata al consumo. In Italia entrambi gli aspetti sono critici. Il nostro è uno dei paesi europei con il più alto tasso di dipendenza energetica: circa l’84 per cento del consumo lordo proviene da prodotti importati. Peraltro, la produzione di energia elettrica è in larga parte di fonte termoelettrica, con un impatto non trascurabile sull’ambiente. Infine, l’energia elettrica è l’input energetico più importante per l’industria italiana: copre circa il 55 per cento del consumo energetico. Nel tempo, l’andamento dei consumi pro capite di energia elettrica risulta sistematicamente in crescita, sia per le famiglie sia per le imprese, in quasi tutti i paesi europei. I risvolti ambientali però sono diversi a seconda delle scelte di politica energetica. L’Italia consuma mediamente tra i 5 e i 6 mila kWh di energia elettrica per abitante.

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Consumi finali di energia elettrica nei paesi Ue – Anni 1996, 2001 e 2005 (valori pro capite in kWh)

nl

UNO SGUARDO D’INSIEME

chia che pure si colloca tra i paesi che consumano meno energia elettrica.

Fi

Energia Consumi di energia pro capite

Consumi di energia in crescita, ma ancora su livelli inferiori alla media Ue

Consumi di energia elettrica in Italia per ripartizione geografica (a) – Anni 1996-2006 (valori pro capite in kWh) 7.500 7.000 6.500

Nord-ovest

6.000

Nord-est

5.500 Fonte: Terna, Dati statistici sull’energia elettrica in Italia

5.000

Fonti

4.500

• Rete Elettrica Nazionale SpA (Terna), Dati statistici sull’energia elettrica in Italia • Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

Pubblicazioni • Istat, I consumi energetici delle imprese industriali, 2005 • Eurostat, Energy – Yearly statistics 2005 Siti internet • http://www.terna.it • http://www.istat.it • http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Centro Centro-Nord Mezzogiorno

4.000

Italia

3.500 3.000 2.500 1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

Fonte: Terna, Dati statistici sull’energia elettrica in Italia (a) Aggregazioni di dati di consumo a livello provinciale al netto dei consumi FS per trazione.

2004

2005

2006


Crescita Crescita contenuta, contenuta, più più sostenuta sostenuta nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno ee nel nel Nord-ovest Nord-ovest

52

La Laproduzione produzioneinterna internadidienergia energiaelettrica elettricaèèuna unamisura misuradidiautoautosufficienza sufficienzaenergetica, energetica,anche anchese seoccorre occorretenere tenereconto contodel delfatto fatto che chel’energia l’energiaelettrica elettricapuò puòessere essereaasua suavolta voltaprodotta prodottaaapartire partire combustibiliimportati. importati.Inoltre, Inoltre, poiché poichélalaproduzione produzionedidienerenerda dacombustibili gia gia èè correlata correlata positivamente positivamente con con ilil reddito reddito ee con con i i consumi consumi energetici, energetici, l’indicatore l’indicatore consente consente una una valutazione valutazione indiretta indiretta del del grado gradodidisviluppo sviluppoeconomico economicodidiun unpaese. paese. InInItalia, Italia,nel nel2006, 2006,lalaproduzione produzionenetta nettadidienergia energiaelettrica elettricasupesuperaradidipoco pocoi i50 50GWh GWhper per10.000 10.000abitanti. abitanti.

Produzione Produzionenetta nettadidienergia energiaelettrica elettricaper perregione regione–– Anno Anno2006 2006(GWh (GWhper per10.000 10.000abitanti) abitanti)

140 140 120 120

Ue27 Ue27

60 60 40 40 20 20 00

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Fonte: Fonte:Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Produzione Produzionenetta nettadidienergia energiaelettrica elettricaper perregione regione––Anni Anni2000-2006 2000-2006(GWh (GWhper per10.000 10.000abitanti) abitanti) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte:Terna, Terna,Dati Datistatistici statisticisull’energia sull’energiaelettrica elettricaininItalia Italia

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

160 160

80 80

La La produzione produzione netta netta didi energia energia elettrica elettrica didi un un insieme insieme didi imimpianti pianti didi generazione, generazione, inin un un determinato determinato periodo, periodo, èè lala somma somma delle delle quantità quantità didi energia energia elettrica elettrica prodotta, prodotta, misurata misurata inin uscita uscita dagli dagli impianti, impianti, deducendo deducendo cioè cioè lala quantità quantità didi energia energia elettrica elettrica destinata destinata aiai servizi servizi ausiliari ausiliari della della produzione. produzione. L’unità L’unità didi misura misura adottata adottataèèililGiga GigaWatt/ora Watt/ora(GWh). (GWh).

InInItalia Italialalaproduzione produzionenetta nettadidienergia energiaelettrica elettricava vagradualmengradualmentetedecrescendo decrescendopassando passandodalle dalleregioni regionidel delNord, Nord,alalCentro Centroeealal Mezzogiorno, Mezzogiorno,con conqualche qualcheeccezione. eccezione.Tra Traleleregioni regionisettentriosettentrionali, nali, quella quella che che presenta presenta ilil valore valore più più alto alto dell’indicatore dell’indicatore èè lala Valle Valle d’Aosta, d’Aosta, seguita seguita dalla dalla provincia provincia autonoma autonoma didi Bolzano Bolzano ee dal dalFriuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia(valori (valorisuperiori superioriagli agli80 80GWh): GWh):sisitratta tratta didi regioni regioni montuose, montuose, inin cui cui èè forte forte l’apporto l’apporto della della produzione produzione idroelettrica. idroelettrica. Le Le regioni regioni del del Nord Nord con con i i valori valori più più bassi bassi sono sono ilil Veneto, Veneto,Piemonte PiemonteeeEmilia-Romagna Emilia-Romagna(tra (trai i40 40eei i60 60GWh). GWh).Per Per quanto quanto riguarda riguarda ilil Centro, Centro, lala regione regione con con ilil valore valore più più alto alto didi produzione produzione didi energia energia elettrica elettrica netta netta (67 (67 GWh GWh per per 10.000 10.000 abiabitanti) tanti) èè l’Umbria, l’Umbria, anche anche inin questo questo caso caso con con un un apprezzabile apprezzabile contributo contributoidroelettrico; idroelettrico;ilillivello livellopiù piùbasso bassosisitocca toccanelle nelleMarche Marche (meno (meno didi 30 30 GWh GWh per per 10.000 10.000 abitanti). abitanti). Nel Nel Mezzogiorno Mezzogiorno lele regioni regioni con con produzioni produzioni didi energia energia più più elevata elevata inin rapporto rapporto alla alla popolazione popolazione sono sono ilil Molise, Molise, seguito seguito da da Puglia Puglia ee Sardegna Sardegna (tra (tra 80GWh 80GWhee90GWh), 90GWh),mentre mentreililvalore valorepiù piùbasso bassospetta spettaalla allaCamCampania pania(meno (menodidi10 10GWh GWhper per10.000 10.000abitanti). abitanti). Tra Tra ilil 2000 2000 ee ilil 2006, 2006, inin un un quadro quadro didi inin moderata moderata crescita crescita aa livello livello nazionale, nazionale, sisi segnala segnala una una diminuzione diminuzione della della produzione produzione

180 180

100 100

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Con Conun unvalore valoredidiproduzione produzionedidienergia energiaelettrica elettricadidi50 50GWh GWhper per 10.000 10.000 abitanti abitanti l’Italia l’Italia sisi pone pone nel nel 2005 2005 alal didi sotto sotto della della media media Ue27 Ue27 (64 (64 GWh GWh per per 10.000 10.000 abitanti). abitanti). IlIl valore valore più più elevato elevato dell’indicatore dell’indicatore (produzione (produzione più più che che doppia doppia rispetto rispetto alla alla media media comunitaria) comunitaria) sisi rileva rileva inin Svezia Svezia (170 (170 GWh) GWh) ee Finlandia Finlandia (130 (130 GWh). GWh). Le Le politiche politiche dell’Unione dell’Unione europea europea incitano incitano gli gli Stati Stati membri membri aa utilizzare utilizzare inin misura misura crescente crescente fonti fonti energetiche energetiche alternative alternative ee rinnovabili, rinnovabili, ee aa contenere contenere gli gli sprechi sprechi attraverso attraverso ilil risparmio risparmio energetico. energetico.

nettadidienergia energiaelettrica elettricanei neipaesi paesiUe Ue––Anno Anno2005 2005(GWh (GWhper per10.000 10.000abitanti) abitanti) Produzione Produzionenetta

SSv veez zi FFiin iaa n LLuus llaannd ssse diia em m a bbuur rggo FFr o raan ncci iaa BBe ellg giio R o Re eppu AAu ubbb usstr bllic triiaa ica aC Ce ec SSl caa loov veen G Ge niiaa errm ma anni a EEs ia stto onni SSp iaa pa R Re aggn eggn na noo a U Un D Da niitto anni o im PPa maarc aees rcaa sii B Baas ssi IIrl si rlaan ndda a C Cip ipro ro M SSl Maalt loov ltaa vaac ccch BBu hiiaa ullg gaar riiaa G Gre rec ciia a It PPo Itaallia i orrto a tog gaal l LLi lloo ittuua anni a PPo ia ollo onni uun iaa nggh heer i R Ro riaa om ma anni LLe iaa ettto ton niia a

Energia Produzione netta di energia elettrica per 10.000 abitanti

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

inin Valle Valle d’Aosta, d’Aosta, Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige ee Veneto Veneto (decrementi (decrementi didi oltre oltre 25 25 GWh), GWh), soltanto soltanto inin parte parte legata legata agli agli andamenti andamenti dell’annata dell’annata idrologica, idrologica, ee per per ilil resto resto dovuta dovuta alla alla dismissione dismissione didi Molise, invece, invece, èè evidente evidente l’effetto l’effetto dell’entrata dell’entrata inin impianti. impianti. InIn Molise, unnuovo nuovoimpianto impiantodidiproduzione. produzione. funzione funzionedidiun

Fonti Fonti

xx Rete ReteElettrica ElettricaNazionale NazionaleSpA SpA(Terna), (Terna),Dati Datistatistici statisticisull’energia sull’energia elettrica elettricaininItalia, Italia,2006 2006 xx Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Terna, Terna,Statistiche Statistichesull’energia sull’energiaelettrica elettricaininItalia, Italia,2007 2007 Siti Sitiinternet internet xx www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/statistiche/dati_s www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/statistiche/dati_s tatistici/tabid/418/Default.aspx tatistici/tabid/418/Default.aspx http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=0,1136239,0_ xx http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=0,1136239,0_ 45571450&_dad=portal&_schema=PORTAL 45571450&_dad=portal&_schema=PORTAL

Piemonte Piemonte Valle Valled'Aosta/Valèe d'Aosta/Valèed'Aote d'Aote Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisu sudati datiTerna Terna

Produzione Produzionenetta netta didienergia energiaper per10.000 10.000abitanti abitanti 2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

41 41 235 235 46 46 61 61 114 114 134 134 94 94 68 68 57 57 32 32 54 54 39 39 88 61 61 34 34 36 36 99 58 58 19 19 34 34 48 48 68 68 48 48 57 57 50 50 51 51 37 37 46 46

40 40 252 252 46 46 81 81 117 117 130 130 104 104 65 65 60 60 27 27 55 55 42 42 17 17 54 54 35 35 37 37 99 61 61 21 21 41 41 49 49 73 73 49 49 55 55 49 49 51 51 39 39 47 47

41 41 242 242 40 40 87 87 100 100 110 110 90 90 67 67 66 66 35 35 55 55 36 36 21 21 58 58 34 34 35 35 88 69 69 21 21 31 31 49 49 82 82 47 47 58 58 50 50 51 51 41 41 47 47

40 40 232 232 42 42 82 82 84 84 97 97 71 71 57 57 70 70 58 58 53 53 51 51 22 22 57 57 38 38 39 39 99 71 71 24 24 44 44 49 49 80 80 47 47 61 61 50 50 52 52 43 43 49 49

42 42 230 230 55 55 80 80 95 95 103 103 87 87 54 54 64 64 62 62 51 51 71 71 27 27 42 42 40 40 42 42 99 71 71 27 27 33 33 49 49 82 82 55 55 62 62 45 45 54 54 42 42 50 50

50 50 217 217 59 59 69 69 73 73 83 83 64 64 44 44 60 60 58 58 47 47 68 68 27 27 46 46 40 40 43 43 99 75 75 28 28 34 34 49 49 82 82 58 58 54 54 46 46 53 53 43 43 50 50

49 49 209 209 62 62 65 65 81 81 93 93 69 69 40 40 82 82 58 58 49 49 67 67 26 26 41 41 39 39 91 91 10 10 87 87 27 27 43 43 47 47 85 85 60 60 55 55 43 43 54 54 47 47 51 51


UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

IlIl libro libro verde verde della della Commissione Commissione europea europea sulle sulle strategie strategie enerenergetiche getiche future future (2006) (2006) esprime esprime preoccupazione preoccupazione sulla sulla progressiprogressiva va perdita perdita di di autosufficienza autosufficienza energetica energetica dell’Unione dell’Unione europea. europea. non sisi rende rende più più competitiva competitiva la la produzione produzione interna interna di di enerenerSe Se non gia, gia, nei nei prossimi prossimi 20 20 oo 30 30 anni anni le le importazioni importazioni di di energia energia prodotprodotta ta oo di di fonti fonti energetiche energetiche primarie primarie copriranno copriranno ilil 70 70 per per cento cento circa circa del del fabbisogno fabbisogno energetico energetico dell’Unione dell’Unione ee in in parte parte proverproverranno ranno da da regioni regioni in in cui cui le le condizioni condizioni geopolitiche geopolitiche non non garantigarantiscono scono l’approvvigionamento. l’approvvigionamento. L’Italia L’Italia èè un un paese paese fortemente fortemente dipendente dipendente dall’estero dall’estero e, e, nel nel 2006, 2006, importa importa 45.000 45.000 GWh, GWh, una una quota quota pari pari al al 13 13 per per cento cento della della domanda domanda nazionale. nazionale.

capaci capaci cioè cioè di di produrre produrre quanto quanto oo più più di di quello quello che che consumano, consumano, sono sono otto: otto: Valle Valle d’Aosta, d’Aosta, Liguria, Liguria, Trentino-Alto Trentino-Alto Adige, Adige, Molise, Molise, Puglia, Puglia, Calabria, Calabria, Sicilia Sicilia ee Sardegna. Sardegna. La La Puglia, Puglia, aa fronte fronte di di un un consumo consumo pari pari aa 19.524 19.524 GWh, GWh, ne ne produce produce 35.566 35.566 ee risulta risulta dundunessere la la regione regione che che fornisce fornisce ilil contributo contributo più più importante importante que que essere verso verso ilil pareggio pareggio del del bilancio. bilancio. Le Le regioni regioni con con la la domanda domanda più più elevata elevata sono sono tutte tutte in in deficit: deficit: la la Lombardia Lombardia ha ha un un deficit deficit del del 19,0 19,0 per per cento, cento, ilil Veneto Veneto del del 41,2, 41,2, l’Emilia-Romagna l’Emilia-Romagna del del 17,4 17,4 ee ilil Piemonte Piemonte del del 32,0. 32,0. ParticolarParticolarmente mente critica critica la la situazione situazione della della regione regione Campania Campania che, che, conconsumando sumando 18.612 18.612 GWh GWh ee producendone producendone 3.677, 3.677, èè la la regione regione col col deficit deficit più più elevato. elevato.

2,0% 2,0%

Francia Francia

11,6% 11,6%

Slovenia Slovenia

51,3% 51,3%

32,1% 32,1%

L’ITALIA L’ITALIA EE LE LE SUE SUE REGIONI REGIONI

Nel Nel 2006 2006 l’Italia, l’Italia, per per ilil suo suo approvvigionamento approvvigionamento energetico, energetico, dipende dipende dall’estero dall’estero per per una una quantità quantità pari pari aa 44.985 44.985 GWh. GWh. Ciascuna Ciascuna regione regione contribuisce contribuisce in in modo modo diverso diverso alla alla produzione produzione ee al al consumo consumo di di energia energia elettrica. elettrica. Le Le regioni regioni autosufficienti, autosufficienti,

100 statistiche per il Paese

80 80

60 60

60 60

40 40

40 40

20 20

20 20

00

00

-20 -20

-20 -20

-40 -40

-40 -40

-60 -60

-60 -60

-80 -80

-80 -80

Elaborazioni Elaborazioni su su dati dati Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos (a) (a) II dati dati didi Malta Malta ee Cipro Cipro non non sono sono disponibili. disponibili.

Esuberi Esuberi ee deficit deficit nella nella produzione produzione di di energia energia elettrica elettrica rispetto rispetto alla alla domanda domanda per per regione regione (a) (a) –– Anno Anno 2006 2006 (in (in GWh) GWh) Produzione Produzione energia elettrica elettrica di di energia destinata destinata al al consumo consumo

Domanda Domanda di di energia energia elettrica elettrica

19.524,4 19.524,4

28.723,8 28.723,8

2.603,6 2.603,6

1.163,2 1.163,2

Lombardia Lombardia

55.678,7 55.678,7

68.769,5 68.769,5

Liguria Liguria

10.496,8 10.496,8 7.753,3 7.753,3

Piemonte Piemonte Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste

Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Veneto Veneto

Deficit Deficit

Esuberi Esuberi valori valori assoluti assoluti

valori valori % %

1.440,4 1.440,4

123,8 123,8

7.043,0 7.043,0

3.453,8 3.453,8

49,0 49,0

6.656,3 6.656,3

1.097,0 1.097,0

16,5 16,5

valori valori assoluti assoluti

valori valori % %

-9.199,4 -9.199,4

-32,0 -32,0

-13.090,8 -13.090,8

-19,0 -19,0

-41,2 -41,2

19.147,7 19.147,7

32.577,4 32.577,4

-13.429,7 -13.429,7

9.954,9 9.954,9

10.402,2 10.402,2

-447,3 -447,3

-4,3 -4,3

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

24.099,9 24.099,9

29.173,2 29.173,2

-5.073,3 -5.073,3

-17,4 -17,4

Toscana Toscana

-20,4 -20,4

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia

17.851,1 17.851,1

22.420,9 22.420,9

-4.569,8 -4.569,8

Umbria Umbria

5.849,6 5.849,6

6.114,2 6.114,2

-264,6 -264,6

-4,3 -4,3

Marche Marche

3.935,4 3.935,4

8.339,8 8.339,8

-4.404,4 -4.404,4

-52,8 -52,8

Lazio Lazio

22.057,9 22.057,9

24.917,0 24.917,0

-2.859,1 -2.859,1

-11,5 -11,5

Abruzzo Abruzzo

4.958,2 4.958,2

7.236,7 7.236,7

-2.278,5 -2.278,5

-31,5 -31,5

Molise Molise

2.916,2 2.916,2

1.624,7 1.624,7

3.677,8 3.677,8

18.612,7 18.612,7

-14.934,9 -14.934,9

-80,2 -80,2

35.566,5 35.566,5

19.524,0 19.524,0

-1.735,5 -1.735,5

-52,4 -52,4

-16,5 -16,5

Campania Campania

Fonti Fonti

120 120 100 100

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni su su dati dati Terna Terna

% % saldo saldo sulla sulla somma somma di di energia energia elettrica elettrica importata importata ed ed esportata esportata

80 80

Austria Austria Grecia Grecia

% % di di energia energia elettrica elettrica importata importata sui sui consumi consumi finali finali

100 100

Svizzera Svizzera

3,0% 3,0%

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

Nel Nel 2005 2005 l’Ue25 l’Ue25 importa importa l’11, l’11, 99 per per cento cento dell’energia dell’energia destinata destinata ai ai consumi consumi finali. finali. IlIl saldo saldo tra tra importazioni importazioni ed ed esportazioni esportazioni èè vicino vicino al al pareggio pareggio con con un un lieve lieve vantaggio vantaggio dell’import. dell’import. L’Italia L’Italia importa importa ilil 16,7 16,7 per per cento cento dell’energia dell’energia elettrica elettrica per per conconsumi sumi finali, finali, in in lieve lieve flessione flessione rispetto rispetto al al 2001 2001 quando quando sisi regiregistrava strava ilil 17,6 17,6 per per cento. cento. IlIl saldo saldo energetico energetico èè decisamente decisamente sbilanciato sbilanciato verso verso le le importazioni importazioni che che impegnano impegnano ilil 95,7 95,7 per per cento cento del del totale totale degli degli scambi, scambi, dato dato dalla dalla somma somma delle delle importaimportazioni zioni ed ed esportazioni. esportazioni. II paesi paesi da da cui cui l’Italia l’Italia nel nel 2006 2006 importa importa energia energia sono sono la la Svizzera Svizzera (51,3 (51,3 per per cento cento del del totale totale importato), importato), la la Francia Francia (32,1 (32,1 per per cento), cento), la la Slovenia Slovenia (11,6 (11,6 per per cento), cento), l’Austria l’Austria (3,0 (3,0 per per cento) cento) ee la la Grecia Grecia (2,0 (2,0 per per cento). cento). II paesi paesi europei europei che che come come l’Italia l’Italia dedicano dedicano una una quantità quantità pari pari oo superiore superiore al al 60 60 per per cento cento degli degli scambi scambi complessivi complessivi alle alle imporimportazioni tazioni sono sono l’Irlanda l’Irlanda (99,9 (99,9 per per cento), cento), la la Finlandia Finlandia (90,1 (90,1 per per cento), cento), ii Paesi Paesi Bassi Bassi (62,9 (62,9 per per cento), cento), la la Lettonia Lettonia (60,3 (60,3 per per cento) cento) ee ilil Regno Regno Unito Unito (59,4 (59,4 per per cento). cento). II paesi paesi invece invece che che hanno hanno una una spiccata spiccata vocazione vocazione all’esportazione all’esportazione sono sono la la Francia Francia (78,9 (78,9 per per cento), cento), l’Estonia l’Estonia (70,0 (70,0 per per cento) cento) ee la la Polonia Polonia (52,8 (52,8 per per cento). cento).

120 120

Energia Energia elettrica elettrica importata importata in in Italia Italia secondo secondo ilil paese paese di di importazione importazione –– Anno Anno 2006 2006 (valori (valori percentuali) percentuali)

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

IlIl consumo consumo finale finale di di energia energia èè dato dato dal dal consumo consumo interno interno lordo lordo al al netto netto del del consumo consumo del del settore settore energetico energetico (che (che include include le le variazioni variazioni delle delle scorte). scorte). L’energia L’energia elettrica elettrica prodotta prodotta ee destinata destinata al al consumo consumo èè data data dalla dalla produzione produzione destinata destinata al al consumo, consumo, meno meno l’energia l’energia elettrica elettrica esportata, esportata, più più l’energia l’energia elettrica elettrica imporimportata. tata. Per Per domanda domanda di di energia energia elettrica elettrica in in una una singola singola regione regione sisi intende intende la la somma somma dei dei consumi consumi presso presso gli gli utilizzatori utilizzatori ultimi ultimi ee delle delle perdite perdite di di trasmissione trasmissione ee distribuzione distribuzione nella nella regione regione stesstessa. sa. L’unità L’unità di di misura misura adottata adottata èè ilil Giga Giga Watt/ora Watt/ora (GWh). (GWh).

Importazioni, esportazioni ee consumi consumi finali finali di di energia energia elettrica elettrica nei nei paesi paesi Ue25 Ue25 (a) (a) –– Anno Anno 2005 2005 (valori (valori percentuali) percentuali) Importazioni, esportazioni

bu rg o Li tu an Sl ia ov en Le ia tto n Un ia g D he a n r ia im a rc A a us Sl tri a ov P ac R ae chi a e p si ub Ba s bl ica si Ce c Fi nl a an Po d i a rt og al lo B el gi o It al ia G re cia Sv e z G er ia m an ia Irl an da Es to ni Po a lo n S ia Re pag g n no a U ni Fr to an cia

L‘import di energia copre oltre un decimo della domanda

Lu ss e m

Energia Bilancio dell’energia elettrica

53

Puglia Puglia

1.291,5 1.291,5

79,5 79,5

16.042,5 16.042,5

82,2 82,2 31,0 31,0

Basilicata Basilicata

1.575,1 1.575,1

3.310,6 3.310,6

xx Rete Rete Elettrica Elettrica Nazionale Nazionale Spa Spa (Terna), (Terna), Rilevazione Rilevazione sulla sulla statistica statistica annuale annuale della della produzione produzione ee del del consumo consumo didi energia energia elettrica elettrica inin Italia Italia xx Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos

Calabria Calabria

8.600,9 8.600,9

6.565,7 6.565,7

2.035,2 2.035,2

Sicilia Sicilia

22.666,7 22.666,7

21.548,6 21.548,6

1.118,1 1.118,1

5,2 5,2

Sardegna Sardegna

13.559,1 13.559,1

12.735,2 12.735,2

823,9 823,9

6,5 6,5

Nord-ovest Nord-ovest

88.303,5 88.303,5

105.699,5 105.699,5

-17.396,0 -17.396,0

Altre informazioni informazioni Altre

Nord-est Nord-est

60.955,8 60.955,8

78.809,1 78.809,1

-17.853,3 -17.853,3

Pubblicazioni Pubblicazioni Terna, Dati Dati statistici statistici sull'energia sull'energia elettrica elettrica inin Italia Italia xx Terna, Siti internet internet Siti http://www.terna.it xx http://www.terna.it http://www.autorita.energia.it/elettricita/ xx http://www.autorita.energia.it/elettricita/ http://www.europa.eu.int/newcronos/ xx http://www.europa.eu.int/newcronos/

Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Sud Sud

-22,7 -22,7

49.694,0 49.694,0

61.791,9 61.791,9

-12.097,9 -12.097,9

-19,6 -19,6

198.953,3 198.953,3

246.300,5 246.300,5

-47.347,2 -47.347,2

-19,2 -19,2

57.294,7 57.294,7

56.874,4 56.874,4

420,3 420,3

0,7 0,7

1.942,0 1.942,0

5,7 5,7 -44.984,9 -44.984,9

-13,3 -13,3

Isole Isole

36.225,8 36.225,8

34.283,8 34.283,8

Italia Italia

292.474,0 292.474,0

337.458,9 337.458,9

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni su su dati dati Terna Terna (a) (a) II dati dati per per lele province province autonome autonome didi Bolzano Bolzano ee Trento Trento non non sono sono disponibili. disponibili.


Scienza, tecnologia e innovazione

Le attività di ricerca e l’accesso alle tecnologie dell’informazione sono individuati dalla Strategia di Lisbona come motori dello sviluppo. L’indicatore chiave per misurare il progresso dell’Unione nell’area dell’economia della conoscenza è individuato nella spesa per attività di ricerca e sviluppo (R&S) in percentuale del Pil. L’obiettivo da raggiungere entro il 2010 è un valore del 3,0 per cento per il complesso dell’Ue. A oggi, il traguardo resta assai distante. Gli indicatori presentati in questa sezione sono: l’incidenza della spesa per ricerca e sviluppo sul Pil; ill numero di brevetti per milione di abitanti; la percentuale di imprese che utilizzano collegamenti internet a banda larga; gli addetti alla ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti; la quota di imprese innovatrici sul totale; i laureati in materie scientifiche per 1.000 abitanti. uu Nel nostro Paese al 2005 la spesa per ricerca e sviluppo incide per l’1,1 per cento del Pil. Valore molto lontano

dal traguardo fissato dalla strategia di Lisbona per il 2010 (3 per cento) e che colloca l’Italia agli ultimi posti della graduatoria delle principali economie in Europa. uu

In Italia nel 2004 sono state presentate all’EPO (European Patent Office) oltre 4.500 richieste di brevetto. L’indice di intensità brevettuale, seppur in crescita, rimane tra i più bassi dell’ Ue15. uu Nel 2006, la quota di imprese italiane che si connette a internet tramite la banda larga è pari a circa il 70

per cento (poco al di sotto della media europea).

uu Nel 2005 gli addetti alla ricerca e sviluppo (in unità equivalenti a tempo pieno) sono in Italia 3 ogni

1.000 abitanti, sensibilmente al di sotto della media europea (nel 2004 al penultimo posto tra i paesi dell’Ue15 e all’ultimo tra i paesi di maggiori dimensioni demografiche) e con forti disparità territoriali. uu Poco più del 30 per cento delle imprese italiane ha introdotto innovazioni nel

triennio 2002-2004 – un valore poco al di sotto della media dell’Unione europea. Tuttavia, circa il 70 per cento della spesa sostenuta per l’introduzione delle innovazioni è concentrato in quattro regioni: Lombardia, Lazio, Piemonte ed Emilia-Romagna.


Italia Italiaancora ancoramolto moltolontana lontana dai daitarget targetcomunitari comunitari UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

Uno Unodegli degliindicatori indicatorichiave chiaveutilizzati utilizzatiper permisurare misurareil ilconseguiconseguimento mentodegli degliobiettivi obiettivididiLisbona Lisbonaè èdato datodal dalrapporto rapportotratraspesa spesa per perricerca ricercae esviluppo sviluppo(R&S) (R&S)e ePil. Pil.Secondo Secondogligliimpegni impegniassunassunti tidal dalConsiglio Consiglioeuropeo europeodidiBarcellona Barcellonanel nel2002, 2002,lalaspesa spesaper per R&S R&Sdell’Unione dell’Unioneeuropea europeadovrebbe dovrebberaggiungere raggiungereil il3 3per percento cento del delPilPilentro entroil il2010, 2010,con conl’ulteriore l’ulteriorevincolo vincoloche chedue dueterzi terzididiessa essa siano sianosostenuti sostenutidalle dalleimprese. imprese. L’Italia, L’Italia,con conununvalore valoredell’indicatore dell’indicatorepari pariall’1,1 all’1,1per percento centonel nel 2005, 2005,appare appareancora ancoralontana lontanadal dalraggiungimento raggiungimentodiditale taleobiettiobiettivo, vo,come comeaccade accadeanche anchealla allamaggior maggiorparte partedei deipaesi paesieuropei. europei.

senza senzanella nellaregione regionedella dellamaggior maggiorparte partedegli degliEnti Entipubblici pubblicididi ricerca. ricerca.LeLeregioni regionidel delMezzogiorno Mezzogiornoinvece, invece,adadeccezione eccezionedella della Campania, Campania,mostrano mostranotutte tuttespese speseinferiori inferioriall’1 all’1per percento. cento. situazionenon nonè èdiversa diversasesesisianalizza analizzalaladistribuzione distribuzioneterriterriLaLasituazione dellaspesa spesasostenuta sostenutadalle dalleimprese. imprese.AAlivello livellonazionale nazionale toriale torialedella incidonoper peril il5050per percento centosulla sullaspesa spesatotale totalee emostrano mostrano esse esseincidono una unacrescita crescitamolto moltolenta lentanel nelperiodo periodoesaminato. esaminato.AAlivello livelloripartiripartizionale zionalelalaspesa spesadelle delleimprese impreserisulta risultaconcentrata concentratanel nelNordNordovest, ovest,caratterizzato caratterizzatodadauna unastruttura strutturaproduttiva produttivacon conimprese imprese medio-grandi. medio-grandi.Soltanto Soltantololo0,2 0,2per percento centodella dellaspesa spesaviene vieneinveinvececesostenuta sostenutadadaimprese impreselocalizzate localizzatenel nelMezzogiorno. Mezzogiorno. Spesa Spesaper perricerca ricercae esviluppo sviluppoininrapporto rapportoalalPil Pil– –Anno Anno2005 2005 (valori (valoripercentuali) percentuali)

100 statistiche per il Paese

Spesa Spesadelle delleimprese imprese

Valore Valoretarget targetalal2010=3 2010=3per percento cento

3,5 3,5 3,0 3,0 2,5 2,5 2,0 2,0 1,5 1,5

0,0 0,0

Fonte: Fonte:Eurostat Eurostat

Spesa Spesasostenuta sostenutaper perattività attivitàdidiricerca ricercae esviluppo sviluppointra intramuros murosdella dellaPubblica Pubblicaamministrazione, amministrazione,delle delleuniversità universitàe edelle delle imprese impresepubbliche pubblichee eprivate privateininrapporto rapportoalalPilPil– –Anni Anni2000-2005 2000-2005(valori (valoripercentuali) percentuali)(a)(a)(b)(b)

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

LaLacapacità capacitàdidispesa spesadell’Italia dell’Italiaper perR&S R&Smostra mostraununandamento andamento costante costantenel nelcorso corsodegli deglianni anni2000-2005 2000-2005superando superandoappena appenalala soglia sogliadell’1 dell’1per percento centoininrapporto rapportoalalPil. Pil.Larga Largaparte partedella dellaspespesasaper perricerca ricercaè èconcentrata concentratanel nelCentro-Nord Centro-Norddel delPaese, Paese,inin particolare particolareininPiemonte, Piemonte,Lombardia, Lombardia,Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia, Giulia,ToToscana. scana.Un Uncaso casoa aparte parteè èinvece invecelalaposizione posizionedel delLazio, Lazio,che che concentra concentral’1,9 l’1,9per percento centodelle dellespese spesetotali totaliininR&S, R&S,per perlalaprepre-

Spesa Spesatotale totale

4,0 4,0

0,5 0,5

L’attività L’attivitàdidiR&S R&Sè èdefinita definitacome comeil ilcomplesso complessodidilavori lavoricreativi creativi intrapresi intrapresiininmodo modosistematico sistematicosia siaper peraccrescere accrescerel’insieme l’insieme delle delleconoscenze conoscenze(ivi (ivicompresa compresalalaconoscenza conoscenzadell’uomo, dell’uomo,della della cultura culturae edella dellasocietà) società)sia siaper perutilizzare utilizzaretali taliconoscenze conoscenzeper per nuove nuoveapplicazioni applicazioni(Manuale (ManualeOCSE OCSE– –Eurostat Eurostatsulla sullarilevaziorilevazionenestatistica statisticadelle delleattività attivitàdidiR&S R&S– –Manuale ManualedidiFrascati). Frascati). L’indicatore L’indicatorepresentato presentatorapporta rapportalalasomma sommadelle dellespese speseininR&S R&S rilevate rilevateper perleleimprese, imprese,leleistituzioni istituzionipubbliche pubblichee eprivate privatenon non profit profite edidiquelle quellestimate stimateper perleleuniversità, università,alalvalore valoredel delprodotto prodotto interno internolordo. lordo.

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

4,5 4,5

1,0 1,0

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Nel Nel2004 2004lalaspesa spesadella dellaR&S R&Snell’Ue25 nell’Ue25assorbe assorbel’1,9 l’1,9per percento cento del delPil, Pil,rimanendo rimanendosostanzialmente sostanzialmenteinferiore inferiorea aquella quelladegli degliStati Stati Uniti Uniti(2,7 (2,7per percento) cento)e edel delGiappone Giappone(3,2 (3,2per percento), cento),e emomostrando strandodinamiche dinamichepoco pocosignificative. significative.Nel Nel2004 2004soltanto soltantolalaSveSvezia ziae elalaFinlandia Finlandiaavevano avevanogià giàsuperato superatolalasoglia sogliadel del3 3per percencento,to,mentre mentrelalaGermania Germaniae elalaDanimarca Danimarcaraggiungevano raggiungevanoil il2,5 2,5 per percento. cento.I Ibilanci bilancifortemente fortementepositivi positivididiquesti questipaesi paesisono sono determinati determinatidalla dallaconsistenza consistenzadelle delleimprese impreseoperanti operantiinindiversi diversi settori settoria aforte forteintensità intensitàdidiR&S R&S(Svezia: (Svezia:industria industriafarmaceutica, farmaceutica, automobilistica automobilisticae edelle delleapparecchiature apparecchiaturedelle dellecomunicazioni; comunicazioni; Finlandia: Finlandia:apparecchiature apparecchiaturedelle delletelecomunicazioni; telecomunicazioni;Germania: Germania: veicoli veicoli a a motore; motore; Danimarca: Danimarca: industria industria farmaceutica/biofarmaceutica/biotecnologie tecnologiee eservizi serviziITC). ITC).Questi Questipaesi paesisono sonoanche anchequelli quelliche, che, con conSlovenia, Slovenia,Austria, Austria,Belgio, Belgio,Malta Maltae eLussemburgo, Lussemburgo,raggiunraggiungono gonoil iltarget targetprefissato prefissatodei dei2/3 2/3della dellaspesa spesafinanziata finanziatadalle dalle imprese imprese(media (mediaUe Ue2525pari paria a64,5 64,5per percento). cento). Tra Traprincipali principalieconomie economiedell’Unione, dell’Unione,l’Italia, l’Italia,insieme insiemealla allaSpaSpagna, gna,è èquella quellaininposizione posizionepeggiore. peggiore.

perricerca ricercae esviluppo sviluppototale totalee esostenuta sostenutadalle dalleimprese impreseininrapporto rapportoalalPil Pilnei neipaesi paesiUe Ue– –Anno Anno2004 2004 Spesa Spesaper percentuali) (valori (valoripercentuali)

S Sv F vez Fiinl ez iia na a G lan Ger ndd ia m ia Daer m Da n aania niim nia mar A arca Auus ca t F stria Frra nria a nc i P B cia Paae Beelg a s li R es i B gio Re g i Bas o Lu e gnno as ssi Lu s o U i sss em Unn ito emb ito u Re Re p S burrg o puub Slloove g o bbb lic ve n lica niia a Ce a Cc I ec a Irrllan a ad I nd a ITTAL a S AL IA Sppa IA U agn Unn g gn aa ghe E her i E s r ia Po sttoon a Port nia rtoog ia a Li ga lllo Litu lo tuan an ia M ia Mal t G alta Gre a r c Po e ciia S Pl a Sllov oloonia ova nia a cc B cc hi Buulg hiaa a L lgar i Lee tt r iaa o Ro ttonnia Ro m ia ma n a nia C ia Ciip r p ro o

Mercato del lavoro Spesa per ricerca e sviluppo in rapporto al Pil

54

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

2000 2000

2001 2001

Totale TotaleImprese Imprese

1,7 1,7 0,4 0,4 1,2 1,2 1,4 1,4 0,6 0,6 0,2 0,2 1,0 1,0 0,7 0,7 1,1 1,1 1,2 1,2 1,1 1,1 0,9 0,9 0,7 0,7 1,9 1,9 1,0 1,0 0,4 0,4 1,0 1,0 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,8 0,8 0,7 0,7 1,3 1,3 0,9 0,9 1,4 1,4 1,2 1,2 0,8 0,8 1,1 1,1

1,3 1,3 0,3 0,3 0,8 0,8 0,7 0,7 0,2 0,2 0,1 0,1 0,3 0,3 0,3 0,3 0,4 0,4 0,8 0,8 0,3 0,3 0,2 0,2 0,3 0,3 0,5 0,5 0,5 0,5 0,0 0,0 0,3 0,3 0,1 0,1 0,2 0,2 0,0 0,0 0,2 0,2 0,1 0,1 0,9 0,9 0,5 0,5 0,4 0,4 0,7 0,7 0,2 0,2 0,5 0,5

1,6 1,6 0,4 0,4 1,2 1,2 1,2 1,2 0,7 0,7 0,3 0,3 1,1 1,1 0,7 0,7 1,1 1,1 1,2 1,2 1,1 1,1 0,9 0,9 0,7 0,7 1,9 1,9 1,1 1,1 0,4 0,4 1,1 1,1 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,8 0,8 0,7 0,7 1,3 1,3 0,9 0,9 1,4 1,4 1,2 1,2 0,8 0,8 1,1 1,1

1,2 1,2 0,3 0,3 0,8 0,8 0,6 0,6 0,2 0,2 0,3 0,3 0,2 0,2 0,3 0,3 0,5 0,5 0,7 0,7 0,4 0,4 0,2 0,2 0,3 0,3 0,5 0,5 0,5 0,5 0,0 0,0 0,4 0,4 0,1 0,1 0,2 0,2 0,0 0,0 0,2 0,2 0,1 0,1 0,9 0,9 0,5 0,5 0,4 0,4 0,6 0,6 0,2 0,2 0,5 0,5

1,7 1,7 0,3 0,3 1,1 1,1 1,3 1,3 0,7 0,7 0,5 0,5 1,0 1,0 0,6 0,6 1,2 1,2 1,1 1,1 1,1 1,1 0,8 0,8 0,5 0,5 1,8 1,8 1,1 1,1 0,4 0,4 1,1 1,1 0,6 0,6 0,6 0,6 0,4 0,4 0,9 0,9 0,6 0,6 1,3 1,3 0,9 0,9 1,4 1,4 1,2 1,2 0,8 0,8 1,1 1,1

Totale TotaleImprese Imprese

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Statistiche Statistichesulla sullaricerca ricercascientifica scientifica (a)(a)Dall’anno Dall’anno2002 2002il ildato datocomprende comprendeanche anchelalaspesa spesaper perR&S R&Sintra intramuros muroseffettuata effettuatadalle dalleimprese impreseprivate privatedel delsettore settorenon nonprofit. profit. (b)(b)Per Permotivi motivididiriservatezza riservatezzail ildato datodel delMolise Moliseè ècompreso compresoininquello quellodell’Abruzzo. dell’Abruzzo.

Altre Altreinformazioni informazioni

1,4 1,4 0,6 0,6 0,8 0,8 0,4 0,4 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3 0,3 0,3 0,5 0,5 0,6 0,6 0,4 0,4 0,2 0,2 0,2 0,2 0,5 0,5 0,4 0,4 (b)(b) 0,3 0,3 0,1 0,1 0,4 0,4 0,0 0,0 0,2 0,2 0,1 0,1 0,9 0,9 0,4 0,4 0,4 0,4 0,6 0,6 0,2 0,2 0,5 0,5

2005 2005

Totale TotaleImprese Imprese

Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.oecd.org x x http://www.oecd.org

x x Istat, Istat,Statistiche Statistichesulla sullaricerca ricercascientifica scientifica x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

1,8 1,8 0,7 0,7 1,2 1,2 0,9 0,9 0,6 0,6 0,5 0,5 0,6 0,6 0,6 0,6 1,2 1,2 1,1 1,1 1,1 1,1 0,8 0,8 0,6 0,6 2,0 2,0 0,9 0,9 0,4 0,4 0,9 0,9 0,5 0,5 0,8 0,8 0,3 0,3 0,9 0,9 0,7 0,7 1,3 1,3 0,9 0,9 1,4 1,4 1,2 1,2 0,7 0,7 1,1 1,1

2004 2004

Totale TotaleImprese Imprese

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Manuale ManualedidiFrascati, Frascati,OECD, OECD,2002 2002 x x Eurostat EurostatPocketbooks, Pocketbooks,Science, Science,technology technologyand andinnovation innovation ininEurope, Europe,2007 2007 x x Istat, Istat,LaLaricerca ricercae esviluppo sviluppoininItalia, Italia,Statistiche Statisticheininbreve, breve, 1111ottobre ottobre2007 2007

Fonti Fonti

1,4 1,4 0,7 0,7 0,8 0,8 0,5 0,5 0,2 0,2 ….…. ….…. 0,2 0,2 0,5 0,5 0,5 0,5 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,6 0,6 0,4 0,4 (b)(b) 0,3 0,3 0,1 0,1 0,2 0,2 0,0 0,0 0,2 0,2 0,1 0,1 0,9 0,9 0,4 0,4 0,4 0,4 0,6 0,6 0,2 0,2 0,5 0,5

2003 2003

Totale TotaleImprese Imprese

Piemonte Piemonte Valle D'Aosta/Vallée d'Aoste Valle D'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Statistiche Statistichesulla sullaricerca ricercascientifica scientifica

1,7 1,7 0,7 0,7 1,1 1,1 1,1 1,1 0,5 0,5 ….…. ….…. 0,5 0,5 1,2 1,2 0,9 0,9 1,0 1,0 0,9 0,9 0,5 0,5 1,9 1,9 0,9 0,9 0,4 0,4 1,0 1,0 0,6 0,6 0,8 0,8 0,3 0,3 0,8 0,8 0,7 0,7 1,3 1,3 0,7 0,7 1,4 1,4 1,1 1,1 0,8 0,8 1,0 1,0

2002 2002

Totale TotaleImprese Imprese

1,3 1,3 0,2 0,2 0,8 0,8 0,6 0,6 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3 0,5 0,5 0,7 0,7 0,3 0,3 0,2 0,2 0,3 0,3 0,4 0,4 0,5 0,5 0,1 0,1 0,4 0,4 0,2 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0 0,2 0,2 0,0 0,0 0,9 0,9 0,5 0,5 0,4 0,4 0,6 0,6 0,2 0,2 0,5 0,5

1,7 1,7 0,3 0,3 1,1 1,1 1,2 1,2 0,7 0,7 1,0 1,0 0,4 0,4 0,6 0,6 1,2 1,2 1,2 1,2 1,1 1,1 0,8 0,8 0,6 0,6 1,8 1,8 1,0 1,0 0,5 0,5 1,1 1,1 0,7 0,7 0,5 0,5 0,4 0,4 0,8 0,8 0,6 0,6 1,3 1,3 0,9 0,9 1,4 1,4 1,2 1,2 0,8 0,8 1,1 1,1

1,4 1,4 0,2 0,2 0,8 0,8 0,7 0,7 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3 0,5 0,5 0,7 0,7 0,4 0,4 0,2 0,2 0,2 0,2 0,5 0,5 0,5 0,5 0,0 0,0 0,4 0,4 0,2 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0 0,2 0,2 0,0 0,0 0,9 0,9 0,5 0,5 0,4 0,4 0,7 0,7 0,2 0,2 0,6 0,6


UNOUNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

pur pur sempre sempre inferiori inferiori a quelli a quelli dei dei paesi paesi scandinavi, scandinavi, ma ma sonosono in linea in linea con con quelli quelli dell’Ue15. dell’Ue15. L’ampio L’ampio e persie persisostanzialmente sostanzialmente divario divario tra nord tra nord e sud e sud rispecchia rispecchia almeno almeno in parte in parte la diffela diffestente stente renterente struttura struttura produttiva produttiva settoriale settoriale e dimensionale e dimensionale delledelle duedue aree,aree, con con un nord un nord maggiormente maggiormente industrializzato, industrializzato, più specializpiù specializzatozato in produzioni in produzioni ad alta ad alta tecnologia tecnologia e con e con imprese imprese di maggiori di maggiori dimensioni. dimensioni. Rimangono Rimangono probabilmente probabilmente dominanti dominanti elementi elementi di di carattere carattere ambientale ambientale che che scoraggiano scoraggiano investimenti investimenti elevati elevati in in ricerca ricerca e sviluppo. e sviluppo.

dei dei principali principali indicatori indicatori di output di output con con cui cui viene viene misurata misurata UnoUno innovativa innovativa di un di paese un paese è dato è dato dal dal numero numero di brevetti di brevetti l’attività l’attività registrati. registrati. Questi Questi vengono vengono desunti desunti da fonti da fonti amministrative amministrative e, e, grazie grazie alla alla presenza presenza di uffici di uffici brevetti brevetti internazionali internazionali qualiquali lo Eulo European ropean Patent Patent Office Office (EPO) (EPO) e loe United lo United States States Patent Patent andand Brevetti per per regione regione – Anno – Anno 20022002 (per(per milione milione di abitanti) di abitanti) Trademark Trademark Office Office (USPTO), (USPTO), dati dati confrontabili confrontabili sonosono disponibili disponibili Brevetti per per numerosi numerosi paesi paesi e in eserie in serie storiche storiche lunghe. lunghe. In Italia In Italia nel nel 20042004 sonosono statestate presentate presentate all’EPO all’EPO oltreoltre 4.500 4.500 richieste richieste di brevetto. di brevetto. Tuttavia, Tuttavia, l’output l’output dell’attività dell’attività innovativa innovativa dei dei paesi paesi che,che, come come l’Italia, l’Italia, sonosono caratterizzati caratterizzati da piccole da piccole dimendimensionisioni d’impresa d’impresa e dae una da una specializzazione specializzazione in settori in settori a bassa a bassa tecnologia tecnologia tende tende ad essere ad essere sottostimato sottostimato da questo da questo tipo tipo di indidi indicatore. catore. È importante È importante segnalare segnalare che,che, comunque, comunque, l’Italia l’Italia è traè itra i paesi paesi che che hanno hanno conseguito conseguito incrementi incrementi consistenti consistenti nel nel periodo periodo 1999-2004. 1999-2004.

Scienza, tecnologia e innovazione Brevetti pro capite presentati all’EPO

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

55

20042004

250 250 200 200 150 150

Ue27 Ue27

100 100 50 50 0

0

180 180 160 160

L’indice L’indice di intensità di intensità brevettuale, brevettuale, paripari nel nel 20042004 a 112 a 112 brevetti brevetti per per milione milione di abitanti di abitanti nellanella media media dell’Unione dell’Unione europea, europea, mostra mostra unauna variabilità variabilità elevatissima elevatissima che che rispecchia rispecchia in buona in buona parteparte unauna dicotomia dicotomia tra paesi tra paesi dell’Unione dell’Unione a 15a e15i epaesi i paesi di recente di recente in- ingresso. gresso. Nell’ambito Nell’ambito dell’Ue15, dell’Ue15, poi, poi, emergono emergono nettamente nettamente i i Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Database Database NewNew Cronos Cronos paesi paesi scandinavi scandinavi e laeGermania. la Germania. L’Italia, L’Italia, con con circacirca 80 brevetti 80 brevetti per per milione milione di abitanti, di abitanti, si colloca si colloca al dialsotto di sotto delladella media media euroeuropeapea subito subito dopodopo il Regno il Regno Unito Unito e davanti e davanti a Irlanda a Irlanda e Spagna. e Spagna. Nell’ultimo Nell’ultimo quinquennio quinquennio l’intensità l’intensità brevettale brevettale è aumentata è aumentata nellanella maggior maggior parteparte dei dei paesi, paesi, portando portando ad un ad incremento un incremento complescomplessivosivo dell’indicatore. dell’indicatore. L’Italia, L’Italia, con con unauna variazione variazione superiore superiore al 20al 20 per per cento, cento, è traè itra paesi i paesi che che hanno hanno conseguito conseguito gli incrementi gli incrementi più più consistenti. consistenti. Fonti Fonti

100 statistiche per il Paese

19991999

Brevetti Brevetti per per ripartizione ripartizione territoriale territoriale – Anni – Anni 1995-2002 1995-2002 (per(per milione milione di abitanti) di abitanti)

L’ITALIA L’ITALIA NELNEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

La distribuzione La distribuzione territoriale territoriale dei dei brevetti brevetti denota denota unouno svantaggio svantaggio del del Mezzogiorno. Mezzogiorno. ConCon la sola la sola eccezione eccezione dell’Abruzzo, dell’Abruzzo, tuttetutte le le regioni regioni presentano presentano livellilivelli dell’indicatore dell’indicatore particolarmente particolarmente bassi bassi e e similisimili a quelli a quelli dei paesi dei paesi europei europei meno meno avanzati. avanzati. ManMan mano mano che che ci sicisposta si sposta verso verso NordNord le performance le performance migliorano migliorano notevolmennotevolmente cosicché te cosicché nellanella parteparte più alta più alta delladella graduatoria graduatoria si trovano si trovano solosolo le grandi le grandi regioni regioni del del Nord, Nord, nellenelle qualiquali i valori i valori dell’indicatore dell’indicatore

300 300

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Database Database NewNew Cronos Cronos

L’indicatore L’indicatore fa riferimento fa riferimento alle alle richieste richieste di brevetto di brevetto depositate depositate presso presso l’ufficio l’ufficio europeo europeo dei dei brevetti. brevetti. Un Un analogo analogo indicatore indicatore a a livello livello internazionale internazionale viene viene calcolato calcolato utilizzando utilizzando i datii dati dell’ufficio dell’ufficio statunitense statunitense dei dei brevetti, brevetti, riferito riferito peròperò ai brevetti ai brevetti effettivamente effettivamente rilasciati. rilasciati. Il numero Il numero di brevetti di brevetti puòpuò quindi quindi essere essere rapportato rapportato a a diverse diverse grandezze grandezze (popolazione, (popolazione, forzaforza lavoro, lavoro, prodotto prodotto interno interno lordo, lordo, spesa spesa in ricerca in ricerca e sviluppo). e sviluppo). Qui Qui si èsiscelto è scelto di utilizzare di utilizzare come come denominatore denominatore la popolazione la popolazione residente, residente, come come neglinegli indi-indicatori catori strutturali strutturali di Lisbona. di Lisbona.

L’ITALIA L’ITALIA E LEE SUE LE SUE REGIONI REGIONI

Brevetti Brevetti nei nei paesi paesi Ue –UeAnni – Anni 19991999 e 2004 e 2004 (per(per milione milione di abitanti) di abitanti)

G e Pa rm G ese ani Pa irBm a e aasn Lu si SB siia ss vaesz Lu emS sia ss bvuez r Fem inb gioa DaF launrdg innl ioa Da imaand nAi rciaa mu astr ABu rcia estl r giia Re FBrae o gnF nlgcio Re orUa a gn nnci i oIT toa UAn Lit IITrl A IoA anL SlIr dIAa olva SSl enndi a opv a ae USn gnnia pga Re Un hgenr a i p Re ubb gMhae pu lica lrtia bb CMa lic eclta a a CCe ip Es caro tCoip Es nirao Gt Po roencia rtGor ia Po geac rPto llioa Sl gloan ovP llioa Sl aoclcon oLv hiia eatc a toc LLe nhia ittuto an BLiut niiaa ulga RBou anriaa mlg Ro aanriia m a an ia

Valori Valori in in crescita crescita mama ancora ancora inferiori inferiori allaalla media media UeUe

x Eurostat, x Eurostat, Database Database NewNew Cronos Cronos

AltreAltre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x Eurostat x Eurostat Pocketbooks, Pocketbooks, Science, Science, technology technology and and innovation innovation in Europe, in Europe, 20072007 Siti Internet Siti Internet x http://www.istat.it x http://www.istat.it x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

140 140 120 120 100 100 80 80 60 60 40 40 20 20 0 0

1995 1995

1996 1996

Nord-ovest Nord-ovest

1997 1997

Nord-est Nord-est

Fonte: Eurostat, Database Cronos Fonte: Eurostat, Database NewNew Cronos

1998 1998

Centro Centro

1999 1999

2000 2000

Centro-Nord Centro-Nord

2001 2002 2002 2001

Mezzogiorno Mezzogiorno


Crescono Cresconogligliaccessi accessie esisiriducono riducono i divari i divariterritoriali territoriali UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

tuttele leripartizioni ripartizionie relativamente e relativamentemaggiore maggiorenelnelMezMezsmo smoperpertutte chepartendo partendonelnel2001 2001dadaununvalore valorepoco pocosuperiore superiore zogiorno, zogiorno,che alla allametà metàdi diquello quellodeldelNord-ovest, Nord-ovest,nelnel2006 2006hahacolmato colmatobuona buona parte parte di di questo questo differenziale. differenziale.

Imprese che che utilizzano utilizzano la la banda banda larga larga per per regione regione –– L’uso L’uso di di internet internet haha ormai ormai raggiunto raggiunto livelli livelli di di saturazione saturazione in in tutta tutta Imprese Anno 2006 2006 (valori (valori percentuali) percentuali) Europa, Europa, purpur con con qualche qualche eccezione. eccezione. Nella Nella scelta scelta degli degli indicatoindicato- Anno delladiffusione diffusionedi ditecnologie tecnologiedadaconnessione connessioneappare apparequindi quindi ri ridella piùpiùopportuno opportunofarfarriferimento riferimentoal algrado gradodi diutilizzo utilizzodella dellabanda banda larga, larga, mezzo mezzo in in progressiva progressiva espansione espansione a scapito a scapito di di tecnologie tecnologie di diconnessione connessionepiùpiùtradizionali tradizionalie eormai ormaiobsolete, obsolete,quali qualiil moil modem dem e l’Isdn. e l’Isdn. NelNel2006 2006la laquota quotadi diimprese impreseche chesi siconnette connettetramite tramitela labanda banda larga largaa Internet a Internetè elevata è elevatae pari e pariin inItalia Italiaa circa a circail 70 il 70perpercento cento deldel totale totale delle delle imprese. imprese. DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

9090 Ue27 Ue27

8080 7070 6060 5050 4040 3030

New Eurostat, Elaborazioni Cronos Fonte: Database susu Eurostat, New Fonte: Elaborazioni Database Cronos riferito al al 2005. (a)(a) Dato Dato riferito 2005.

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

L’utilizzo L’utilizzodella dellabanda bandalarga largadadaparte partedelle delleimprese impreseeuropee europeehaha raggiunto raggiunto nelnel 2006 2006 quota quota 7373 perper cento cento (che (che sale sale a 77 a 77 perper cento cento sesesi siconsiderano consideranoi soli i solipaesi paesidell’Ue15). dell’Ue15).GliGliscarti scartitratrai vari i vari paesi paesisono sonoperò peròampi: ampi:si sivavadall’89 dall’89perpercento centodi diFinlandia Finlandiae e Svezia, Svezia,al al3131perpercento centodella dellaRomania Romaniache, che,insieme insiemealla allaPoloPolonia, nia,è èl’unico l’unicopaese paesea anon nonraggiungere raggiungereil 50 il 50perpercento. cento.L’Italia L’Italia Fonte: Istat, Istat, Rilevazione Rilevazione sull’uso sull’uso delle delle tecnologie tecnologie dell’informazione dell’informazione con conununvalore valoredeldel69,6 69,6perpercento, cento,si sicolloca collocaleggermente leggermenteal aldi di Fonte: e della comunicazione comunicazione sotto sottodella dellamedia mediaUe27, Ue27,mamaben bendistante distantedagli daglialtri altrimaggiori maggiori e della paesi paesieuropei: europei:circa circa1717punti puntial aldi disotto sottodi diFrancia Franciae Spagna, e Spagna,7 7 punti puntidaldalRegno RegnoUnito Unitoe 4e dalla 4 dallaGermania. Germania.Il ricorso Il ricorsoalla allabanda banda larga larga è comunque è comunque in in rapidissima rapidissima espansione espansione nelnel nostro nostro Paese. Paese. Basti Bastipensare pensareche chenelnel2001 2001poco pocopiùpiùdeldel1010perpercento centodelle delle imprese impresela lautilizzava, utilizzava,che chela laquota quotanelnel2003 2003giàgiàsuperava superavail 30 il 30 perper cento cento e ile 50 il 50 perper cento cento nell’anno nell’anno successivo. successivo.

utilutil che la lbanda larlagragper 2001-2006 ese uali e scart ripa –A mpr ese che a per ripa zione – nni Anni 2001-2006 uali e scart rtirztiione izzano ImIpr (valori percent o percent uale izzano a banda (valori percent o percent uale ro-Nord/ ro-Nord/ Mezzogiorno) Cent Cent Mezzogiorno) 8080 7070 6060 5050 4040

L’ITALIA L’ITALIA E LE E LE SUE SUE REGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

100 100

2020

LaLaquota quotadi diimprese impreseche chehanno hannoaccesso accessoalla allabanda bandalarga largaè è costruita costruita a a partire partire dalla dalla “Rilevazione “Rilevazione sulle sulle tecnologie tecnologie dell’informazione dell’informazionee edella dellacomunicazione comunicazionenelle nelleimprese”, imprese”,che chesi si rivolge rivolgealle alleimprese impresedell’industria dell’industriae edeideiservizi servizidi dimercato mercato(e-(esclusi sclusiquelli quellifinanziari) finanziari)con conalmeno almeno1010addetti. addetti.LaLaquota quotaè data è data daldalrapporto rapportotratrail numero il numerodi diimprese impreseche chesi siconnettono connettonoa Intera Internetnet tramite tramite banda banda larga larga e ile totale il totale delle delle imprese. imprese.

L’analisi L’analisiterritoriale territorialemostra mostracome comeconsueto consuetouna unasituazione situazionepiutpiuttosto tostodifferenziata differenziatache chevede vedeil Molise il Molisecome comefanalino fanalinodi dicoda, coda, unica unicaregione regionedove dovele leimprese impreseche cheutilizzano utilizzanola labanda bandalarga larga sono sonomeno menodeldel4040perpercento centoe la e laprovincia provinciaautonoma autonomadi diTrento Trento in in prima prima posizione, posizione, con con il 79,4 il 79,4 perper cento. cento. NelNelcomplesso complessole leregioni regionideldelNord Norde edeldelCentro Centrosi sitrovano trovanoin in posizione posizionepiùpiùvantaggiosa vantaggiosarispetto rispettoa aquelle quelledeldelMezzogiorno, Mezzogiorno, con conalcune alcuneeccezioni: eccezioni:dadaununlato, lato,infatti, infatti,la laSicilia Siciliasi sicolloca collocanelnel terzo terzoquartile quartiledella delladistribuzione, distribuzione,con conununvalore valoresuperiore superiorean-anche chea aquello quellodeldelVeneto, Veneto,insieme insiemea aToscana, Toscana,Marche Marchee eFriuliFriuliVenezia VeneziaGiulia; Giulia;dall’altro dall’altrolato, lato,la laValle Valled’Aosta d’Aostaè l’unica è l’unicaregione regione deldelNord Nordche chesi sitrova trovaal aldi disotto sottodeldelvalore valoremediano. mediano. L’evoluzione L’evoluzionerecente recentemostra, mostra,comunque, comunque,ununnotevole notevoledinamidinami-

Imprese Imprese che che utilizzano utilizzano la la banda banda larga larga neinei paesi paesi UeUe – Anno – Anno 2006 2006 (valori (valori percentuali percentuali ))

Fi Finlan nla d Svndiia Sea Spvezzia Spag ia Fr agnna Franc a a i B nc a Da Belgia D n e io Pa anima lgio Paes imarca esi Ba rca Mi Bassi Re Maltassi Regn alta (a) gno U (a o n Lu EsUniito Lusse Estontio ss m ton a embu ia Slburgo S o rg Gelovvenoi Germenia Re rman a ania Repu b It ia pu bl bb ica Itaalia lic C lia a ec ACueca Po Austrai Porto stria rtoga a l Irlgalllo a o UnIrlanda n SlUnggheda Slova heria ov cc ria Leacchia Lettohnia t Gtroniia Ge a Bu recia Bulgacia Litlgaria Lituanria ua ia Cinia p PoCipro Polonro Ro lo ia Roma nia mania nia

Scienza, tecnologia e innovazione Quota di imprese che hanno accesso alla banda larga

56

Fonti Fonti

x xIstat, Istat, Rilevazione Rilevazione sull’uso sull’uso delle delle tecnologie tecnologie dell’informazione dell’informazione e della e della comunicazione comunicazione x xEurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos

Altre Altre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x xIstat, Istat, Rapporto Rapporto Annuale Annuale 2006 2006 x xIstat, Istat, L’uso L’uso dell’ICT dell’ICT nelle nelle imprese, imprese, Statistiche Statistiche in in breve, breve, 1818 dicembre dicembre 2006 2006 SitiSiti internet internet x xhttp://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x xhttp://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

3030 2020 1010 00 2001 2001 Nord-ovest Nord-ovest

2002 2002 Nord-est Nord-est

2003 2003 Centro Centro

2004 2004 Mezzogiorno Mezzogiorno

Fonte: Istat, Rilevazione sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione Fonte: Istat, Rilevazione sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione

2005 2005

2006 2006

scarto %% Centro-Nord/Mezzogiorno scarto Centro-Nord/Mezzogiorno


Pur Purinincrescita, crescita,il ilvalore valorenazionale nazionale è èil ilpiù piùbasso bassotratrai principali i principalipaesi paesiUeUe

57

Alcuni Alcuni degli degli indicatori indicatori utilizzati utilizzati perper rappresentare rappresentare il ruolo il ruolo delle delle risorse risorse umane umane nell’economia nell’economia della della conoscenza conoscenza prendono prendono in in considerazione considerazioneil numero il numerodi diaddetti addetti allaallaricerca ricercae sviluppo e sviluppo (R&S). (R&S). Possono Possono essere essere misurati misurati in in rapporto rapporto all’occupazione, all’occupazione, allaalla popolazione popolazione attiva attiva o ao quella a quella residente: residente: costituiscono costituiscono co-comunque munque indicatori indicatori di processo di processo dell’attività dell’attività scientifica scientifica e tecnoloe tecnoloAddetti Addetti allaalla ricerca ricerca e sviluppo e sviluppo perper regione regione – Anno – Anno 2005 2005 gica gica di un di un paese. paese. 1.000 1.000 abitanti) abitanti) In Italia In Italia nelnel 2005 2005 si rilevano si rilevano 3 addetti 3 addetti allaalla R&S R&S ogni ogni 1.000 1.000 abi-abi- (per(per tanti. tanti. La La definizione definizione di personale di personale addetto addetto allaalla R&S R&S è stabilita è stabilita a livello a livello internazionale internazionale e contenuta e contenuta nelnel Manuale Manuale OCSE-Eurostat OCSE-Eurostat sulla sulla rilevazione rilevazione statistica statistica delle delle attività attività di R&S di R&S (Manuale (Manuale di Frascati): di Frascati): essa essa comprende comprende ricercatori, ricercatori, tecnici tecnici e altro e altro personale personale addetto addetto allaalla ricerca ricerca e sviluppo e sviluppo della della Pubblica Pubblica amministrazione, amministrazione, delle delle Università Università e delle e delle imprese imprese pubbliche pubbliche e private. e private. Nella Nella formulaformulazione zione quiqui utilizzata utilizzata gli gli addetti addetti sono sono misurati misurati in unità in unità equivalenti equivalenti a tempo a tempo pieno pieno e rapportati e rapportati allaalla popolazione popolazione media media residente residente nell’anno. nell’anno.

10 10 8 8 Ue27 Ue27

6 6 4 4

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Database Database NewNew Cronos Cronos (a) (a) Regno Regno Unito Unito nessun nessun datodato disponibile. disponibile. (b) (b) NonNon disponibili disponibili datidati 1999-2001. 1999-2001.

In Europa In Europa nelnel 2004 2004 gli gli addetti addetti allaalla R&S R&S (in (in unità unità equivalenti equivalenti a a tempo tempopieno) pieno)sono sonomediamente mediamente4,24,2ogni ogni1.000 1.000abitanti. abitanti. L’indicatore L’indicatore varia varia daldal valore valore di di 11,1 11,1 della della Finlandia Finlandia a 1,5 a 1,5 di di Cipro. Cipro. I primi I primi 11 11 posti posti della della graduatoria graduatoria europea europea sono sono occupati occupati da da paesi paesi dell’Ue15; dell’Ue15; l’Italia l’Italia concon 2,82,8 è ilè penultimo il penultimo deidei paesi paesi dell’Ue15 dell’Ue15 (soltanto (soltanto il Portogallo il Portogallo presenta presenta un un valore valore di addetti di addetti piùpiù basso). basso). La La quota quota di di popolazione popolazione cheche lavora lavora nella nella R&S R&S è è aumentata aumentata nell’ultimo nell’ultimo quadriennio quadriennio nella nella maggior maggior parte parte deidei paepaesi europei si europei e ine modo in modo relativamente relativamente piùpiù significativo significativo neinei paesi paesi cheche giàgià si trovavano si trovavano in posizioni in posizioni migliori. migliori. In Italia In Italia l’indicatore l’indicatore è è passato passato da da 2,62,6 nelnel 2000 2000 a 2,8 a 2,8 nelnel 2004. 2004.

100 statistiche per il Paese

2004 2004

2000 2000

0 0

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

NelNel 2005 2005 il valore il valore dell’indicatore dell’indicatore è salito è salito ulteriormente ulteriormente raggiunraggiungendo gendo le le 3 unità 3 unità di di personale personale addetto addetto allaalla R&S R&S ogni ogni 1.000 1.000 abitanti. abitanti. La La distribuzione distribuzione territoriale territoriale delle delle risorse risorse umane umane dedidedicate cate allaalla R&S R&S descrive descrive in parte in parte il consueto il consueto divario divario tra tra nord nord e e sudsud mama risente risente anche anche di di altrialtri fattori, fattori, quali quali la la presenza presenza piùpiù o o meno meno rilevante rilevante di università, di università, di enti di enti di ricerca, di ricerca, di grandi di grandi impreimprese.se. A livello A livello nazionale, nazionale, la parte la parte piùpiù rilevante rilevante (circa (circa 43 43 perper cencento) to) degli degli addetti addetti allaalla R&S R&S opera opera nelnel settore settore delle delle imprese imprese (o del (o del nonnon profit); profit); unauna quota quota di poco di poco inferiore inferiore nelle nelle università università (circa (circa 38 38 perper cento) cento) e poco e poco meno meno deldel 20 20 perper cento cento nella nella Pubblica Pubblica ammiamministrazione. nistrazione. La La ripartizione ripartizione cheche presenta presenta il valore il valore piùpiù elevato elevato (4,3) (4,3) è ilèCentro, il Centro, fortemente fortemente influenzata influenzata daldal risultato risultato deldel Lazio Lazio dove, dove, oltre oltre allaalla presenza presenza di importanti di importanti università università molto molto grandi, grandi, si registra si registra anche anche unauna forte forte concentrazione concentrazione di di entienti pubblici pubblici di di ricerca. ricerca. Nelle Nelle ripartizioni ripartizioni settentrionali settentrionali il valore il valore dell’indicatore dell’indicatore

12 12

2 2

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

L’ITALIA L’ITALIA E LE E LE SUE SUE REGIONI REGIONI

allaalla ricerca ricerca e sviluppo e sviluppo neinei paesi paesi UeUe – Anni – Anni 2000 2000 e 2004 e 2004 (per(per 1.000 1.000 abitanti) abitanti) (a)(a) Addetti Addetti

F Lu inla F Lusseinlandi ss mb nd a em ur ia g Sbu o Da vergzo S Danimvezia Gnimarcia e G rmaarca er n a m i Pa Fraan a ni e Pa siFra ciaa Bn Aeusi ascia B s Austriaas i str (sbi Biae ( ) b B lg ) Irl elgio an io SIprla da and SSl pagnaa o Sl vegnna Eosve ia E to nia Listonia t Li uannia t Gurania Re Greciiaa p Re ub IT ec pu bli ITALia bb ca A IA Sllica CeLIA o c Sl vaCce a Poova chca i Portocgch a Urnto aliloa g Unghaello Legh ria Lettoenria Potto ia lonia BPuolonia l gn MBulgariiaa a M ltaaria Roalt (b a ) Roma(b m nia) Caini pa Ci ro pr o

Scienza, tecnologia e innovazione Addetti alla ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti

UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

rimane rimane al al di di sopra sopra della della media media nazionale nazionale e ile primato il primato spetta spetta nuovamente nuovamente al settore al settore delle delle imprese, imprese, concon unauna punta punta di 67 di 67 perper cento cento nelnel Nord-ovest. Nord-ovest. Solo Solo duedue aree, aree, la Valle la Valle d’Aosta d’Aosta e lae prola provincia vincia di Bolzano di Bolzano presentano presentano valori valori dell’indicatore dell’indicatore inferiori inferiori al 2al 2 perper 1.000, 1.000, soprattutto soprattutto a causa a causa di di unauna irrilevante irrilevante presenza presenza di di università. università.NelNelMezzogiorno, Mezzogiorno,a afronte frontedi diun unvalore valorebasso basso (1,7), (1,7), si si rileva rileva unauna quota quota predominante predominante delle delle dell’indicatore dell’indicatore (60(60 perper cento), cento), cheche spinge spinge la Campania la Campania al di al sopra di sopra università università della della media media della della ripartizione; ripartizione; seguono seguono le imprese le imprese (circa (circa 25 25 perper cento) cento) e quindi e quindi la Pubblica la Pubblica amministrazione amministrazione (16(16 perper cento). cento).

Addetti Addetti allaalla ricerca ricerca e sviluppo e sviluppo perper settore settore e ripartizione e ripartizione geografica geografica – Anno – Anno 2005 2005 (per(per 1.000 1.000 abitanti) abitanti)

8080

Pubblica Amministrazione Pubblica Amministrazione

Università Università

Imprese Imprese

7070 Fonte: Fonte: Istat, Istat, Statistiche Statistiche sulla sulla ricerca ricerca scientifica scientifica

6060 5050

Fonti Fonti

x xEurostat, Eurostat, Database Database NewNew Cronos Cronos x xIstat, Istat, Statistiche Statistiche sulla sulla ricerca ricerca scientifica scientifica

Altre Altre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x xEurostat Eurostat Pocketbooks, Pocketbooks, Science, Science, technology technology andand innovation innovation in Europe, in Europe, 2007 2007 x xIstat, Istat, La Ricerca La Ricerca e Sviluppo e Sviluppo in Italia, in Italia, Statistiche Statistiche in breve, in breve, 11 ottobre 11 ottobre 2007 2007 SitiSiti internet internet x xhttp://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu x xhttp://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

4040 3030 2020 1010 0 0

Nord-ovest Nord-ovest

Nord-est Nord-est

Fonte: Istat, Statistiche sulla ricerca scientifica Fonte: Istat, Statistiche sulla ricerca scientifica

Centro Centro

Mezzogiorno Mezzogiorno

Italia Italia


UNO SGUARDO D’INSIEME

Sebbene l’innovazione tecnologica sia un fenomeno complesso e ancora poco indagato nelle sue relazioni con la crescita economica e l’occupazione, essa rappresenta un obiettivo comune delle politiche di sviluppo economico nazionali ed europee. In media nel triennio 2002-2004 la quota di imprese innovatrici del Centro-Nord (33 per cento) supera quella delle imprese del Mezzogiorno di circa 10 punti percentuali.

In termini di numerosità delle imprese che hanno introdotto innovazioni, oltre alle regioni appena citate (escluso il Lazio), anche Liguria, provincia autonoma di Trento, Veneto, FriuliVenezia Giulia e Umbria si situano al di sopra della media nazionale (30,7 per cento). Le regioni del Mezzogiorno concentrano appena il 7,5 per cento della spesa per innovazione effettuata in Italia e circa il 22 per cento delle imprese che hanno introdotto innovazioni.

Imprese che hanno introdotto innovazioni tecnologiche nei paesi Ue – Anni 2002-2004 (valori percentuali) (a) 70 60 50

Imprese innovatrici per regione – Anni 2002-2004 (valori percentuali)

30 20 10

DEFINIZIONI UTILIZZATE

L’indagine sull’innovazione tecnologica nelle imprese dell’industria e dei servizi con più di 10 addetti (Community Innovation Survey), basata sulle definizioni adottate in sede internazionale, garantisce la confrontabilità a livello europeo. Le attività innovative sono definite come tutte quelle che si rendono necessarie per sviluppare e introdurre prodotti, servizi o processi produttivi tecnologicamente nuovi o significativamente migliorati. L’impresa innovatrice è quella che ha introdotto con successo sul mercato e/o nel proprio processo produttivo innovazioni nel triennio 2002-2004. La spesa per innovazione include quelle per la R&S interna, l’acquisto di macchinari e impianti innovativi, di tecnologie non incorporate in beni capitali, la progettazione ed altre attività preliminari alla produzione, la formazione e il marketing.

0 er m

Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey (a) I dati relativi a Regno Unito, Slovenia e Lettonia non sono disponibili. (b) Il dato non è direttamente confrontabile con quello degli altri paesi Ue in quanto non considera le spese per design, marketing e formazione.

Imprese innovatrici e spesa sostenuta per l'innovazione, per regione – Anni 2002-2004 (valori percentuali) Percentuale di imprese innovatrici (sul totale delle imprese) REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Anche se nella lettura dei risultati dell’indagine sull’innovazione tecnologica nelle imprese occorre considerare la diversità delle strutture economiche e produttive dei vari paesi, l’indicatore sul numero di imprese che hanno introdotto innovazioni consente un primo confronto sulla propensione a innovare nei paesi dell’Ue. L’Italia, con poco meno del 31 per cento si posiziona leggermente al di sotto della media Ue25: infatti, in media il 35 per cento delle imprese europee ha dichiarato di aver introdotto qualche forma di innovazione nel triennio considerato dall’indagine. Tale valore medio è il risultato di una distribuzione abbastanza polarizzata: un primo gruppo di paesi si colloca in posizioni molto avanzate (tra questi Germania, Irlanda, Austria, Svezia, Estonia e Danimarca) con quote di imprese innovatrici comprese tra il 45 e il 65 per cento del totale; un secondo gruppo, tra cui Italia, Portogallo, Grecia, Paesi Bassi e Spagna, si posiziona intorno alla media dell’Unione; infine, un gruppo di paesi per lo più di recente adesione, che comprende però anche la Francia, presenta quote di imprese innovatrici comprese tra il 10 e il 25 per cento. L’ITALIA E LE SUE REGIONI

L’analisi territoriale mostra una forte concentrazione delle attività innovative. Circa il 70 per cento della spesa sostenuta per l’introduzione di innovazioni è concentrato in quattro regioni: Lombardia, Lazio, Piemonte ed Emilia-Romagna.

100 statistiche per il Paese

Ue25

40

an i Irl a an da L u Au ss str em ia bu rg o Sv ez ia Ci pr Es o D ton an i im a ar c Fi nl a a Po n di rto a ga llo Be lg io G Pa r e c es ia iB IT ass AL i IA Re (b ) S pu p bb ag lic na a Ce c Po a lo ni Fr a an c Li i a tu Sl a n o v ia ac c R hi a om an U ng ia he Bu ria lg ar ia M al ta

Innova poco più del 30 per cento delle imprese nazionali

G

Scienza, tecnologia e innovazione Quota di imprese innovatrici

58

Piemonte

Fonte: Istat, Rilevazione sull'innovazione nelle imprese

Fonti

x Istat, Rilevazione sull'innovazione nelle imprese x Eurostat, Community Innovation Survey (CIS)

Altre informazioni

Pubblicazioni x Eurostat Pocketbooks, Science, technology and innovation in Europe, 2007 x Oecd, Proposed Guidelines for Collecting and Interpreting Technological Innovation Data, Oslo Manual, 2005 x Istat, Statistiche sull’innovazione nelle imprese, Anni 2002-2004, Collana Informazioni, 2007 Siti internet x http://www.istat.it x http://www.trendchart.org x http://epp.eurostat.ec.europa.eu

Imprese che hanno innovato solo i prodotti

Imprese che hanno innovato solo i processi

Spesa sostenuta per l'innovazione (composizione % sul totale Italia)

Imprese con innovazioni di prodotto e di processo

36,0

Imprese con 10-249 addetti 9,3

Imprese con 250 addetti e oltre 12,0

Totale imprese

6,3

16,8

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

3,4

10,4

9,5

23,3

0,2

0,2

0,2

Lombardia

5,7

17,0

11,3

34,1

31,0

37,2

34,1

Liguria

7,0

15,6

9,3

31,9

1,9

1,9

1,9

Trentino-Alto Adige

5,8

17,5

11,6

34,9

2,5

0,9

1,7

Bolzano-Bozen

4,9

17,2

8,2

30,4

1,0

0,3

0,6

Trento

12,9

Imprese innovatrici

10,7

6,7

17,9

15,4

40,0

1,5

0,6

1,1

Veneto

6,2

18,5

10,8

35,5

11,2

7,8

9,5

Friuli-Venezia Giulia

5,5

15,5

11,3

32,3

2,8

2,4

2,6

Emilia-Romagna

6,2

18,0

11,3

35,5

11,6

9,2

10,4

7,8

Toscana

4,3

14,6

26,8

5,2

2,5

3,8

Umbria

5,2

19,8

7,3

32,3

1,7

0,3

1,0

Marche

4,7

16,0

7,5

28,3

3,1

0,5

1,8

Lazio

4,9

11,6

9,5

26,0

6,8

22,8

14,8

Abruzzo

4,5

17,2

6,5

28,1

2,0

0,4

1,2

Molise

0,8

8,8

3,8

13,4

0,1

0,1

0,1

Campania

2,1

13,8

6,2

22,2

3,4

1,0

2,2

Puglia

3,6

7,8

9,4

20,8

2,0

0,2

1,1

Basilicata

4,4

6,7

9,1

20,2

0,4

0,1

0,3

Calabria

3,2

8,5

8,0

19,8

0,4

0,0

0,2

Sicilia

3,6

9,1

7,7

20,4

3,7

0,4

2,0

Sardegna

1,6

13,0

6,2

20,8

0,7

0,1

0,4

Nord-ovest

5,9

16,8

11,6

34,3

42,5

51,2

46,8

6,1

18,0

11,1

35,1

28,1

20,4

24,2

Nord-est Centro

4,7

14,3

8,3

27,3

16,7

26,1

21,4

Centro-Nord

5,7

16,6

10,6

32,9

87,2

97,7

92,5

Mezzogiorno Italia

3,0

11,2

7,4

21,6

12,8

2,3

7,5

5,2

15,5

10,0

30,7

100,0

100,0

100,0

Fonte: Istat, Rilevazione sull'innovazione nelle imprese, Anni 2002-2004


Cresce il numero di laureati in S&T ma aumenta anche la differenza di genere

59

relativo ai ai laureati laureati nelle nelle discipline discipline tecnicotecnicoL’indicatore L’indicatore relativo (S&T) rappresenta rappresenta una una buona buona approssimazione approssimazione scientifiche scientifiche (S&T) della della disponibilità disponibilità di di persone persone altamente altamente qualificate, qualificate, potenzialpotenzialmente mente disponibili disponibili ad ad operare operare nel nel campo campo della della ricerca ricerca ee svilupsviluppo. po. Uno Uno scarso scarso numero numero di di iscritti iscritti ee laureati laureati sisi traduce traduce in in una una perdita perdita complessiva complessiva di di competitività competitività internazionale internazionale nel nel campo campo dell’alta dell’alta tecnologia, tecnologia, dovuta dovuta alla alla difficoltà difficoltà delle delle imprese imprese aa reclureclutare tare ricercatori ricercatori ee tecnici tecnici ad ad alta alta qualificazione qualificazione scientifica. scientifica. In In Italia, Italia, nel nel 2006, 2006, ilil numero numero di di laureati laureati in in discipline discipline tecnicotecnicoscientifiche scientifiche èè ancora ancora piuttosto piuttosto basso basso (circa (circa 12 12 ogni ogni 1.000 1.000 abiabitanti tanti tra tra ii 20 20 ee ii 29 29 anni), anni), ma ma in in rapido rapido aumento aumento grazie grazie sopratsoprattutto tutto alla alla recente recente riforma riforma dei dei cicli cicli universitari universitari che che ha ha notevolnotevolmente mente incrementato incrementato ilil numero numero di di corsi corsi offerti. offerti.

L’analisi L’analisi territoriale territoriale risente, risente, ovviamente, ovviamente, delle delle differenze differenze nell’offerta nell’offerta di di facoltà facoltà universitarie universitarie delle delle singole singole regioni. regioni. Nel Nel 2006 2006 tutte tutte le le regioni regioni del del Centro-Nord Centro-Nord (ad (ad eccezione eccezione di di Valle Valle d’Aosta d’Aosta ee Trentino-Alto Trentino-Alto Adige) Adige) presentano presentano valori valori superiori superiori alla alla media media nazionale, nazionale, mentre mentre le le regioni regioni del del Mezzogiorno Mezzogiorno sisi collocollocano cano al al di di sotto sotto di di tale tale soglia. soglia. La La dinamica dinamica del del fenomeno fenomeno èè comunque comunque di di segno segno positivo positivo per per tutte tutte le le regioni regioni (in (in particolare particolare per per Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia, Giulia, EmiliaEmiliaRomagna Romagna ee Lazio) Lazio) con con variazioni variazioni superiori superiori ai ai 10 10 punti punti percenpercentuali tuali anche anche se, se, in in termini termini di di genere, genere, ii dati dati mostrano mostrano che che dal dal 1998 1998 al al 2006 2006 ilil numero numero di di donne donne laureate laureate in in discipline discipline scientiscientifiche fiche aumenta aumenta più più lentamente lentamente di di quello quello dei dei colleghi colleghi maschi. maschi. Laureati Laureati in in discipline discipline tecnico-scientifiche tecnico-scientifiche –– Anno Anno 2006 2006 (per (per 1.000 1.000 abitanti abitanti in in età età 20-29 20-29 anni) anni)

Uomini Uomini

Donne Donne

32 32 28 28 24 24 20 20 16 16 Ue27 Ue27

12 12 88

00

L’indicatore L’indicatore èè costruito costruito come come rapporto rapporto tra tra ii laureati laureati nelle nelle discidiscipline pline tecnico-scientifiche tecnico-scientifiche ee gli gli abitanti abitanti nella nella classe classe d’età d’età 20-29 20-29 anni, anni, per per 1.000. 1.000. La La definizione definizione utilizzata utilizzata aa livello livello europeo europeo comprende, comprende, relativarelativamente mente all’anno all’anno solare solare di di riferimento, riferimento, ii laureati, laureati, ii dottori dottori di di ricerricerca, ca, ii diplomati diplomati ai ai corsi corsi di di specializzazione, specializzazione, di di perfezionamento perfezionamento ee di di master master nelle nelle facoltà facoltà di di Ingegneria, Ingegneria, Scienze Scienze ee tecnologie tecnologie informatiche, informatiche, Scienze Scienze matematiche, matematiche, fisiche fisiche ee naturali, naturali, Scienze Scienze statistiche, statistiche, Chimica Chimica industriale, industriale, Scienze Scienze nautiche, nautiche, Scienze Scienze ambientali, ambientali, Scienze Scienze biotecnologiche biotecnologiche ee Architettura Architettura (secondo (secondo la la International International Standard Standard Classification Classification of of Education, Education, ISCED97, ISCED97, dell’Unesco). dell’Unesco).

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos (a) (a) IlIl dato dato del del Lussemburgo Lussemburgo non non èè disponibile. disponibile.

Laureati Laureati in in discipline discipline tecnico-scientifiche tecnico-scientifiche per per sesso sesso ee regione regione –– Anni Anni 1998 1998 ee 2006 2006 (per (per 1.000 1.000 abitanti abitanti in in età età 20-29 20-29 anni anni ee differenze differenze percentuali) percentuali) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

100 statistiche per il Paese

36 36

44

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

Incentivare Incentivare ii giovani giovani allo allo studio studio delle delle discipline discipline tecnicotecnicoscientifiche scientifiche èè uno uno degli degli obiettivi obiettivi del del processo processo di di Lisbona Lisbona che che prevede, prevede, per per ilil 2010, 2010, l’aumento l’aumento del del 15 15 per per cento cento della della quota quota di di laureati laureati in in queste queste discipline discipline rispetto rispetto al al valore valore dell’anno dell’anno 2000. 2000. In In generale, generale, ii paesi paesi dell’Ue dell’Ue presentano presentano una una quota quota di di laureati laureati in in discipline discipline tecnico-scientifiche tecnico-scientifiche più più alta alta di di Usa Usa ee Giappone, Giappone, ma ma un un numero numero minore minore di di ricercatori. ricercatori. II divari divari all’interno all’interno dell’Unione dell’Unione sono sono rilevanti. rilevanti. Nettamente Nettamente al al di di sopra sopra della della media media europea europea troviamo troviamo Irlanda, Irlanda, Francia, Francia, Regno Regno Unito Unito ee tutti tutti ii paesi paesi scandinavi. scandinavi. Anche Anche se se in in termini termini assoluti assoluti l’offerta l’offerta di di laureati laureati in in S&T S&T continua continua aa crescere crescere tanto tanto da da rendere rendere facilmente facilmente raggiungibile raggiungibile ilil target target di di Lisbona, Lisbona, se se rapportato rapportato alla alla popolazione popolazione ilil valore valore mostra mostra dinadinamiche miche più più lente lente sia sia per per alcuni alcuni paesi paesi di di nuovo nuovo ingresso ingresso nell’Unione nell’Unione (Bulgaria, (Bulgaria, Repubblica Repubblica Ceca, Ceca, Malta Malta ee Cipro) Cipro) sia sia in in Germania, Germania, Grecia, Grecia, Paesi Paesi Bassi Bassi ee Italia, Italia, dove dove ii laureati laureati nelle nelle discipline discipline tecnico-scientifiche tecnico-scientifiche sono sono 10-12 10-12 per per 1.000 1.000 abitanti. abitanti. Le Le differenze differenze di di genere genere sono sono piuttosto piuttosto rilevanti rilevanti in in quasi quasi tutti tutti ii paesi, paesi, ad ad eccezione eccezione di di Estonia, Estonia, Portogallo, Portogallo, Romania Romania ee Italia. Italia. IlIl nostro nostro paese, paese, infatti, infatti, èè ben ben collocato collocato nella nella graduatoria graduatoria delle delle donne donne che che sisi laureano laureano in in discipline discipline tecnico-scientifiche tecnico-scientifiche (7,2 (7,2 contro contro 12 12 per per 1.000 1.000 maschi maschi nella nella classe classe d’età d’età di di riferimento). riferimento).

Laureati Laureati in in discipline discipline tecnico-scientifiche tecnico-scientifiche per per sesso sesso nei nei paesi paesi Ue Ue (a) (a) –– Anno Anno 2006 2006 (per (per 1.000 1.000 abitanti abitanti in in età età 20-29 20-29 anni) anni)

Irl an d Fr a an ci a Li R tua eg n no ia U ni to Fi nl an D an dia im ar ca Sv ez i Es a to Po nia rto ga ll Sp o ag na Po lo ni a Be lg io R om Sl ani a ov ac ch ia G re ci a Au st r i a Sl ov en Le i a t to n G er ia m an ia IT Pa AL I A es iB as R ep Bu si lg ub a bl ic ria a C ec U ng a he ria C ip ro M al ta

Scienza, tecnologia e innovazione Quota di laureati in discipline tecnico-scientifiche

UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

L’ITALIA L’ITALIA EE LE LE SUE SUE REGIONI REGIONI

Uomini Uomini

Donne Donne

Totale Totale

Uomini Uomini

Donne Donne

Piemonte Piemonte

6,6 6,6

3,5 3,5

5,1 5,1

18,8 18,8

9,8 9,8

14,4 14,4

12,2 12,2

6,3 6,3

9,3 9,3

Valle Valle D'Aosta/Vallée D'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste

0,6 0,6

0,0 0,0

0,3 0,3

0,1 0,1

0,0 0,0

0,1 0,1

-0,4 -0,4

0,0 0,0

-0,2 -0,2

Lombardia Lombardia

7,5 7,5

4,6 4,6

6,1 6,1

19,0 19,0

10,5 10,5

14,8 14,8

11,5 11,5

5,9 5,9

8,8 8,8

Liguria Liguria

8,1 8,1

5,3 5,3

6,7 6,7

18,1 18,1

10,7 10,7

14,4 14,4

10,0 10,0

5,4 5,4

7,7 7,7

Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige

2,5 2,5

0,8 0,8

1,6 1,6

10,2 10,2

3,6 3,6

7,0 7,0

7,7 7,7

2,9 2,9

5,3 5,3

Altre Altre informazioni informazioni

Siti Siti internet internet xx http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu xx http://epp.eurostat.ec.europa.eu

....

....

1,2 1,2

....

....

....

....

....

12,9 12,9

....

....

....

Veneto Veneto

6,3 6,3

3,8 3,8

5,1 5,1

16,1 16,1

9,1 9,1

12,7 12,7

9,8 9,8

5,4 5,4

7,6 7,6

5,3 5,3

....

2,5 2,5

....

....

....

....

Totale Totale

Trento Trento

....

3,9 3,9

24,8 24,8

9,9 9,9

17,7 17,7

19,5 19,5

7,4 7,4

13,7 13,7

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

8,1 8,1

5,0 5,0

6,6 6,6

22,8 22,8

11,8 11,8

17,4 17,4

14,8 14,8

6,8 6,8

10,9 10,9

Toscana Toscana

8,2 8,2

5,2 5,2

6,7 6,7

20,6 20,6

12,2 12,2

16,5 16,5

12,4 12,4

7,1 7,1

9,8 9,8

Umbria Umbria

4,7 4,7

3,3 3,3

4,0 4,0

18,0 18,0

8,9 8,9

13,5 13,5

13,3 13,3

5,6 5,6

9,5 9,5

Marche Marche

4,3 4,3

2,3 2,3

3,3 3,3

16,4 16,4

9,1 9,1

12,8 12,8

12,1 12,1

6,8 6,8

9,5 9,5

Lazio Lazio

6,6 6,6

3,9 3,9

5,2 5,2

19,5 19,5

12,6 12,6

16,1 16,1

12,9 12,9

8,7 8,7

10,8 10,8

Abruzzo Abruzzo

4,7 4,7

3,1 3,1

3,9 3,9

12,7 12,7

8,0 8,0

10,4 10,4

8,0 8,0

4,9 4,9

6,5 6,5

Molise Molise

0,2 0,2

0,3 0,3

0,3 0,3

1,7 1,7

3,0 3,0

2,3 2,3

1,5 1,5

2,7 2,7

2,1 2,1

Campania Campania

3,9 3,9

2,6 2,6

3,3 3,3

12,1 12,1

8,3 8,3

10,2 10,2

8,2 8,2

5,7 5,7

6,9 6,9

4,4 4,4

4,8 4,8

Puglia Puglia

xx Miur, Miur, Indagine Indagine sull’Università sull’Università xx Eurostat, Eurostat, Database Database New New Crono Cronoss

Differenze Differenze % % 1998-2006 1998-2006

Totale Totale

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia

Fonti Fonti

2006 2006

Donne Donne

Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Istat Istat su su dati dati Miur Miur

1998 1998 Uomini Uomini

6,8 6,8

5,1 5,1

Basilicata Basilicata

1,3 1,3

1,1 1,1

1,2 1,2

7,1 7,1

4,6 4,6

5,9 5,9

5,9 5,9

3,5 3,5

Calabria Calabria

3,0 3,0

1,8 1,8

2,4 2,4

12,0 12,0

6,9 6,9

9,5 9,5

9,0 9,0

5,1 5,1

7,1 7,1

Sicilia Sicilia

3,9 3,9

2,3 2,3

3,1 3,1

9,4 9,4

5,7 5,7

7,5 7,5

5,5 5,5

3,3 3,3

4,4 4,4

Sardegna Sardegna

2,5 2,5

2,5 2,5

1,6 1,6

1,9 1,9

2,1 2,1

2,2 2,2

7,7 7,7

8,0 8,0

6,0 6,0

6,0 6,0

4,0 4,0

4,7 4,7

7,0 7,0

5,4 5,4

Nord-ovest Nord-ovest

7,3 7,3

4,3 4,3

5,8 5,8

18,7 18,7

9,0 9,0

14,6 14,6

11,5 11,5

4,7 4,7

8,8 8,8

Nord-est Nord-est

6,5 6,5

3,8 3,8

5,2 5,2

18,9 18,9

14,6 14,6

14,4 14,4

12,4 12,4

10,8 10,8

9,2 9,2

4,7 4,7

Centro Centro

6,6 6,6

4,1 4,1

5,4 5,4

19,3 19,3

15,0 15,0

15,6 15,6

12,7 12,7

10,9 10,9

10,2 10,2

Centro-Nord Centro-Nord

6,9 6,9

4,1 4,1

5,5 5,5

18,9 18,9

10,0 10,0

14,8 14,8

12,1 12,1

6,0 6,0

9,3 9,3

Mezzogiorno Mezzogiorno

3,4 3,4

2,2 2,2

2,8 2,8

10,0 10,0

7,2 7,2

8,4 8,4

6,6 6,6

5,0 5,0

5,6 5,6

Italia Italia

5,5 5,5

3,3 3,3

4,4 4,4

15,3 15,3

9,0 9,0

12,2 12,2

9,8 9,8

5,6 5,6

7,8 7,8

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni su su dati dati Miur Miur



Trasporti

Le tematiche relative alle infrastrutture di trasporto rivestono un ruolo chiave per le ricadute sul sistema economico, sulla qualità della vita delle persone e sull’impatto ambientale. Inoltre, in questo campo, la dimensione territoriale è particolarmente rilevante, sia sotto il profilo dell’analisi, sia sotto quello delle policy a tutti i livelli: regionale, nazionale ed europeo. Gli indicatori presentati in questa sezione sono relativi a più aspetti: il trasporto merci su ferrovia ; il trasporto merci su strada; il numero di veicoli circolanti per km di rete stradale; la sicurezza stradale. uu In

Italia nel 2005 le merci trasportate su ferrovia ammontano a poco più di 42 milioni di tonnellate (in partenza) e 57 milioni (in arrivo). Il nostro Paese, con il 4,9 per cento, presenta una crescita positiva ma molto contenuta del ricorso a questa modalità di trasporto delle merci, ben al di sotto degli indici comunitari. uu Per contro, in Italia, nel 2005, i trasporti di merci su strada hanno sviluppato un traffico di 212 miliardi di tonnel-

late-km. Anche la crescita del trasporto merci su strada è stata in Italia piuttosto contenuta, e inferiore alla media europea. uu Nel nostro Paese, nel periodo 1994-1999, la rete viaria è cresciuta dell’1 per cento mentre il parco vetture

è cresciuto dell’8 per cento. L’indice di pressione degli autoveicoli circolanti si attesta su valori elevati (42,5 vetture per chilometro di rete stradale) risultando inferiore solo a Spagna, Slovacchia, Regno Unito e Austria. uu In Italia, nel 2006, quasi 100 persone per milione di abitanti sono morte per inci-

dente stradale. Ogni giorno si verificano in media 652 incidenti stradali, che provocano la morte di 16 persone e il ferimento di altre 912. Nel periodo 2000-2006, si registra un decremento del 7,2 per cento per quanto riguarda il numero di incidenti, del 7,5 per cento per i feriti e del 19,7 per cento per quanto riguarda i morti.


In InIncrescita crescita crescitailililtrasporto trasporto trasportomerci merci mercisu su surotaia, rotaia, rotaia, ma ma mameno meno menoche che chenel nel nelresto resto restodell’Unione dell’Unione dell’Unione UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Trasporto Trasporto ferroviario ferroviario ferroviario dididi merci merci merci (in (in(in milioni milioni milioni diditonnellate-km) ditonnellate-km) tonnellate-km) delle delle delle principali principali principali imprese imprese imprese ferroviarie ferroviarie ferroviarie dell'Ue dell'Ue dell'Ue (a) (a)(a) ––Anni –Anni Anni 1995 1995 1995 do dodo ililtrasporto iltrasporto trasporto nazionale nazionale nazionale eequello equello quello internazionale internazionale internazionale ininin partenza partenza partenza da dada Trasporto e2005 2005 (variazioni (variazioni (variazioni percentuali) percentuali) percentuali) eeineinin arrivo arrivo arrivo ininin Italia. Italia. Italia. Per Per Per lelele tipologie tipologie tipologie dididi trasporto trasporto trasporto considerate, considerate, considerate, nel nelnel ee2005 2005 2005 2005 l’ammontare l’ammontare l’ammontare nazionale nazionale nazionale complessivo complessivo complessivo delle delle delle merci merci merci trasportrasportraspor200 200 200 tate tate tate su susu rotaia rotaia rotaia èèdièdidi circa circa circa 42 4242 milioni milioni milioni dididi tonnellate tonnellate tonnellate ininin partenza partenza partenza eediedidi circa circa circa57 5757milioni milioni milionidididitonnellate tonnellate tonnellateinininarrivo. arrivo. arrivo.AA Alivello livello livelloregionale, regionale, regionale, 150 150 150 l’indice l’indice l’indice mostra mostra mostra come come come ilil68 il6868 per per per cento cento cento del deldel trasportato trasportato trasportato ininin partenza partenza partenza ee ileil 70 il7070 dididiquello quello quelloininin arrivo arrivo arrivosisi siconcentri concentri concentriininincinque cinque cinqueregioni regioni regionidelle delle delle 100 100 100 ripartizioni ripartizioni ripartizionisettentrionali: settentrionali: settentrionali:inininordine ordine ordineEmilia-Romagna, Emilia-Romagna, Emilia-Romagna,LombarLombarLombardia, dia, dia, Piemonte, Piemonte, Piemonte, Veneto Veneto Veneto ee Liguria, eLiguria, Liguria, tutte tutte tutte interessate interessate interessate dalla dalla dalla direttridirettridirettri50 5050 ce cece ferroviaria ferroviaria ferroviaria transpadana transpadana transpadana Torino-Venezia, Torino-Venezia, Torino-Venezia, compresa compresa compresa lalala tratta tratta tratta Ue25 Ue25 Ue25 Milano-Genova Milano-Genova Milano-Genova che che che connette connette connette lololo scalo scalo scalo portuale portuale portuale ligure. ligure. ligure. Tutte Tutte Tutte lelele 00 0 altre altre altre regioni regioni regioni presentano presentano presentano percentuali percentuali percentuali inferiori inferiori inferiori alalal 66 per 6per per cento cento cento per per per lelemerci lemerci merci ininpartenza inpartenza partenza eealeal7al7per 7per per quelle quelle quelle ininarrivo. inarrivo. arrivo.

miglioramento dei deidei trasporti trasporti trasporti ferroviari, ferroviari, ferroviari, nell’intento nell’intento nell’intento dididi incoragincoragincoragIlIl miglioramento Ilmiglioramento una una una riduzione riduzione riduzione del deldel traffico traffico traffico stradale stradale stradale ee aereo, eaereo, aereo, èè uno èuno uno degli degli degli giare giare giare obiettivi obiettivi obiettivi che che che lalala Commissione Commissione Commissione europea europea europea sisièsièposta èposta posta nel nelnel Libro Libro Libro bianbianbianco coco «La «La «La politica politica politica europea europea europea dei deidei trasporti trasporti trasporti fino fino fino alalal 2010: 2010: 2010: ilil momento ilmomento momento delle delle dellescelte». scelte». scelte».La LaLaproposta proposta propostadella della dellaCommissione Commissione Commissioneconcentra concentra concentra l’intervento l’intervento l’intervento su: su:su: apertura apertura apertura alalmercato almercato mercato per per per leleimprese leimprese imprese titolari titolari titolari didiuna diuna una licenza licenza licenzaee edei deideicertificati certificati certificatidididisicurezza sicurezza sicurezzanecessari necessari necessariper per peroperare; operare; operare; certificazione certificazione certificazionedell’affidabilità dell’affidabilità dell’affidabilitàee qualità equalità qualitànel nelneltrasporto trasporto trasportomerci; merci; merci;inin-incremento cremento cremento della della della tutela tutela tutela dei deidei passeggeri. passeggeri. passeggeri. IlIl raggiungimento Ilraggiungimento raggiungimento dididi tali talitali obiettivi obiettivi obiettiviconsentirebbe consentirebbe consentirebbedididifar farfarguadagnare guadagnare guadagnareterreno terreno terrenoaiaiaitrasporti trasporti trasporti Trasporto Trasporto Trasporto ferroviario ferroviario ferroviario dididi merci merci merci delle delle delle principali principali principali imprese imprese imprese ferroviari ferroviari ferroviari attenuando attenuando attenuando lalacongestione lacongestione congestione delle delle delle strade strade strade eedei edeidei cieli. cieli. cieli. ferroviarie ferroviarie ferroviarie dell'Unione dell'Unione dell'Unione europea europea europea ––Anni –Anni Anni 1995 1995 1995 ee2005 e2005 2005 InInIn Italia Italia Italia nel nelnel 2005 2005 2005 lelele merci merci merci trasportate trasportate trasportate su susu ferrovia ferrovia ferrovia ammontano ammontano ammontano aa a (in (in(in milioni milioni milioni diditonnellate-km) ditonnellate-km) tonnellate-km) (a) (a)(a) poco poco poco più piùpiù didi42 di4242 milioni milioni milioni diditonnellate ditonnellate tonnellate per per per lelemerci lemerci merci ininpartenza inpartenza partenza ee57 e5757 Variazione Variazione Variazione milioni milioni milioni diditonnellate ditonnellate tonnellate per per per quelle quelle quelle ininarrivo. inarrivo. arrivo. PAESI PAESI PAESI 1995 1995 1995 2005 2005 2005 2005/1995 2005/1995 2005/1995 DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

IlIltrasporto Iltrasporto trasporto dididi merci merci merci su susu ferrovia ferrovia ferrovia sisiesprime siesprime esprime ininin termini termini termini dididi tonnellatonnellatonnellateteteoppure oppure oppuredididitonnellate-km. tonnellate-km. tonnellate-km.Questa Questa Questaultima ultima ultimaunità, unità, unità,dididiseguito seguito seguito utilizzata, utilizzata, utilizzata, indica indica indica lalala quantità quantità quantità dididi merci merci merci transitate transitate transitate su susu rotaia rotaia rotaia ininin tertertermini mini mini didichilometri dichilometri chilometri percorsi percorsi percorsi da dada ciascuna ciascuna ciascuna tonnellata tonnellata tonnellata didimerce. dimerce. merce. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Austria Austria Austria

13.084 13.084 13.084

18.957 18.957 18.957

Belgio Belgio Belgio

7.304 7.304 7.304

8.130 8.130 8.130

11,3 11,3 11,3

Bulgaria Bulgaria Bulgaria

8.595 8.595 8.595

5.212 5.212 5.212

-39,4 -39,4 -39,4

Cipro Cipro Cipro

.... ..

.... ..

1.985 1.985 1.985

1.968 1.968 1.968

-0,9 -0,9 -0,9

Estonia Estonia Estonia

3.845 3.845 3.845

10.639 10.639 10.639

176,7 176,7 176,7

Finlandia Finlandia Finlandia

9.600 9.600 9.600

9.706 9.706 9.706

1,1 1,11,1

Francia Francia Francia

48.137 48.137 48.137

40.701 40.701 40.701

-15,4 -15,4 -15,4

Germania Germania Germania

69.490 69.490 69.490

95.421 95.421 95.421

37,3 37,3 37,3

(a) (a)(a) Cipro Cipro Cipro eeMalta Malta e Malta dati dati dati statisticamente statisticamente statisticamente non non non significativi. significativi. significativi.

La LaLa rilevazione rilevazione rilevazione sul sulsul trasporto trasporto trasporto ferroviario ferroviario ferroviario dell’Istat dell’Istat dell’Istat èèfinalizzata èfinalizzata finalizzata ad adad adeguare adeguare adeguare laladisponibilità ladisponibilità disponibilità dididi informazione informazione informazione statistica statistica statistica su susu tale tale tale attiviattiviattivitàtàtà ininin base base base alle alle alle specifiche specifiche specifiche fissate fissate fissate nel nelnel regolamento regolamento regolamento n.n.n. 91/2003 91/2003 91/2003 del deldel Parlamento Parlamento Parlamento ee del edeldel Consiglio Consiglio Consiglio europeo. europeo. europeo. IlIl campo Ilcampo campo dididi osservaosservaosservazione zione zioneèè costituito ècostituito costituitoda dadatutte tutte tutteleleleimprese imprese impresedididitrasporto trasporto trasportoferroviario ferroviario ferroviario operanti operanti operantiinininItalia Italia Italia(gruppo (gruppo (gruppo60.10.0 60.10.0 60.10.0della della dellaclassificazione classificazione classificazionedelle delle delle attività attività attività economiche economiche economiche Ateco Ateco Ateco 2002). 2002). 2002). SiSiSi rileva rileva rileva anche anche anche lalala composicomposicomposizione zione zione delle delle delle merci merci merci trasportate trasportate trasportate dalle dalle dalle grandi grandi grandi imprese, imprese, imprese, consideranconsideranconsideran-

100 statistiche per il Paese

-100 -100 -100

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni su susu dati dati Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos Fonte: Elaborazioni dati Eurostat, Database New Cronos (a) (a)(a) Cipro Cipro eeMalta Malta dati dati statisticamente statisticamente non non significativi. significativi. Cipro e Malta dati statisticamente non significativi.

.... ..

Danimarca Danimarca Danimarca

Nel Nel Nel 2005 2005 2005 ilil trasporto iltrasporto trasporto dididi merci merci merci su susu ferrovia, ferrovia, ferrovia, aa livello alivello livello dididi Ue15 Ue15 Ue15 sususu- Gran Gran Gran Bretagna Bretagna Bretagna 12.537 12.537 12.537 22.638 22.638 22.638 pera pera pera ilil valore ilvalore valore dididi 260 260 260 miliardi miliardi miliardi dididi tonnellate-km tonnellate-km tonnellate-km contro contro contro quasi quasi quasi 400 400 400 Grecia Grecia Grecia 292 292 292 613 613 613 Irlanda Irlanda 602 602 602 303 303 303 miliardi miliardi miliardi dididi tonnellate-km tonnellate-km tonnellate-km dell’Europa dell’Europa dell’Europa allargata. allargata. allargata. Poco Poco Poco meno meno meno del deldel Irlanda Italia Italia Italia 21.690 21.690 21.690 22.761 22.761 22.761 50 5050 per per per cento cento cento delle delle delle merci merci merci risulta risulta risulta trasportato trasportato trasportato ininin tre tretre paesi: paesi: paesi: GerGerGer9.760 9.760 9.760 19.779 19.779 19.779 Lettonia Lettonia Lettonia mania, mania, mania, Polonia Polonia Polonia ee Francia. eFrancia. Francia. Nel Nel Nel complesso complesso complesso dei deidei paesi paesi paesi esaminati esaminati esaminati Lituania Lituania Lituania 7.200 7.200 7.200 12.457 12.457 12.457 dell’Ue15 dell’Ue15 dell’Ue15 ilil trasporto iltrasporto trasporto dididi merci merci merci su susu ferrovia ferrovia ferrovia ha haha registrato registrato registrato un unun inin-in- Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgo 529 529 529 392 392 392 cremento cremento cremento nell’intervallo nell’intervallo nell’intervallo 1995-2005 1995-2005 1995-2005 del deldel 19,2 19,2 19,2 per per per cento, cento, cento, mentre mentre mentre Malta Malta Malta .... .. .... .. Paesi Paesi Bassi Bassi Bassi 3.100 3.100 3.100 5.025 5.025 5.025 considerando considerando considerandoi i paesi paesi i paesiUe25 Ue25 Ue25l’incremento l’incremento l’incrementoèè èstato stato statodel deldel9,8 9,8 9,8per per per Paesi Polonia Polonia 68.200 68.200 68.200 49.972 49.972 49.972 cento. cento. cento.Le LeLevariazioni variazioni variazionipiù piùpiùconsistenti consistenti consistentisisi siregistrano registrano registranoinininEstonia Estonia Estonia Polonia Portogallo Portogallo Portogallo 2.019 2.019 2.019 2.422 2.422 2.422 (176,7 (176,7 (176,7 per per per cento), cento), cento), Grecia Grecia Grecia (109,5), (109,5), (109,5), Lettonia Lettonia Lettonia (102,7), (102,7), (102,7), seguite seguite seguite da dada Repubblica Repubblica Repubblica Ceca Ceca Ceca 22.623 22.623 22.623 14.823 14.823 14.823 Regno Regno Regno Unito Unito Unito (80,6), (80,6), (80,6), Lituania Lituania Lituania (73), (73), (73), Paesi Paesi Paesi Bassi Bassi Bassi (62,1) (62,1) (62,1) eeAustria eAustria Austria Romania Romania Romania 24.254 24.254 24.254 17.022 17.022 17.022 (37,3). (37,3). (37,3). L’Irlanda, L’Irlanda, L’Irlanda, con con con quote quote quote dididi merci merci merci trasportate trasportate trasportate tra tratra lelele più piùpiù basse basse basse Slovacchia Slovacchia Slovacchia 13.800 13.800 13.800 9.463 9.463 9.463 Slovenia Slovenia 3.076 3.076 3.076 3.245 3.245 3.245 d’Europa, d’Europa, d’Europa, èè anche èanche anche ilil paese ilpaese paese che che che ha haha mostrato mostrato mostrato lalala maggiore maggiore maggiore flesflesfles- Slovenia Spagna Spagna 10.419 10.419 10.419 11.635 11.635 11.635 sione sione sione (-49,7 (-49,7 (-49,7 per per per cento), cento), cento), insieme insieme insieme aa molti amolti molti paesi paesi paesi dididi nuovo nuovo nuovo ingresingresingres- Spagna Svezia Svezia 19.391 19.391 19.391 21.783 21.783 21.783 so soso (Bulgaria, (Bulgaria, (Bulgaria, Repubblica Repubblica Repubblica Ceca, Ceca, Ceca, Slovacchia, Slovacchia, Slovacchia, Romania Romania Romania ee PoloePoloPolo- Svezia Ungheria Ungheria Ungheria 8.400 8.400 8.400 9.090 9.090 9.090 nia), nia), nia), che che che registrano registrano registrano consistenti consistenti consistenti variazioni variazioni variazioni negative negative negative (pari (pari (pari oo suosusuUe15 Ue15 Ue15 220.179 220.179 220.179 262.455 262.455 262.455 periori periori periori alalal 25 2525 per per per cento). cento). cento). L’Italia L’Italia L’Italia (4,9 (4,9 (4,9 per per per cento) cento) cento) presenta presenta presenta una una una Ue25 Ue25 Ue25 357.083 357.083 357.083 391.923 391.923 391.923 crescita crescita crescitapositiva positiva positivamolto molto moltocontenuta, contenuta, contenuta,ben ben benalalaldididisotto sotto sottodei deideivalori valori valori Fonte: Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Elaborazioni su susu dati dati dati Eurostat, Eurostat, Eurostat, Database Database Database New New New Cronos Cronos Cronos comunitari. comunitari. comunitari. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA EELE ELELE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

44,9 44,9 44,9

-50 -50 -50

EEs Essttoon toniiaa G Gr nia Gree ccia LLee re cia R Re Le ttttoonia Ree ggnno ttoniiaa gno U nia o Un L Un iitto PP LLiitt uuan itoo aae it an P essi uan iiaa ae i B n si Baas ia B ss AAuas sii us si A G Ge ussttrriiaa t ri Gerr m m PPoer m aannia a Poorrttoo aniia rtoggaa l a lloo l g SS a l v l S veez o SSpvezz iiaa p Spaaggnia a na BBegna elg a U UnBellgiioo Ungghh gio ng eer SSl h r iia o e a Sllovve r ia ovennia e ia I t nia FFi II taallia nnl ta ia i F laa lia D Da inlanndd i Daa nniimnd iaa nim aar ia m rcc LLu FFraarc aa r Luu sssseFraa nncci a ssem n iaa m embbu cia urrg b PPo urg oo g Poolloon o R Roo loniiaa n m S R ma ia R Re Sllo o ma nnia Ree ppuubSloovvaa ca niia pubbbl va ccc hh a bbliicc a cc iiaa hi lic a C a Ce a BB Ceeccaa uul c B lgga a ul arr i IIrl gar iaa ra i Irllannd a andaa da

Trasporti Merci trasportate su ferrovia (tonnellate-km)

60

80,6 80,6 80,6 109,9 109,9 109,9

Merci Merci ferroviarie ferroviarie trasportate trasportate dalle dalle grandi grandi imprese imprese ininin partenza partenza eein arrivo arrivo dalle/alle dalle/alle regioni regioni per per destinazione/ destinazione/ Merci ferroviarie trasportate dalle grandi imprese partenza einin arrivo dalle/alle regioni per destinazione/ origine origine (a) (a)(a) ––Anno 2005 2005 (valori (valori assoluti assoluti inintonnellate) origine –Anno Anno 2005 (valori assoluti intonnellate) tonnellate) Partenze Partenze Partenze REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

xx xEurostat, Eurostat, Eurostat, Database Database Database New New New Cronos Cronos Cronos

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

xx xIstat, Istat, Istat, Statistiche Statistiche Statistiche dei deidei trasporti, trasporti, trasporti, 2005 2005 2005 Siti SitiSiti internet internet internet xx xhttp://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.istat.it xx xhttp://www.istat.it http://www.istat.it

Estero Estero Estero

-49,7 -49,7 -49,7 4,9 4,94,9 102,7 102,7 102,7 73,0 73,0 73,0 -25,9 -25,9 -25,9 .... .. 62,1 62,1 62,1 -26,7 -26,7 -26,7 20,0 20,0 20,0 -34,5 -34,5 -34,5 -29,8 -29,8 -29,8 -31,4 -31,4 -31,4 5,5 5,55,5 11,7 11,7 11,7 12,3 12,3 12,3 8,2 8,28,2 19,2 19,2 19,2 9,8 9,89,8

Arrivi Arrivi Arrivi

Totale Totale Totale

Composizione Composizione Composizione %% % sul sulsul totale totale totale nazionale nazionale nazionale

Totale Totale Totale

Composizione Composizione Composizione %% % sul sulsul totale totale totale nazionale nazionale nazionale

1.662.711 1.662.711 4.216.250 5.878.961 1.662.711 4.216.250 4.216.250 5.878.961 5.878.961 -- -

-- -

5.610 5.610 5.610

4.333.449 4.333.449 1.865.171 6.198.620 4.333.449 1.865.171 1.865.171 6.198.620 6.198.620

14,6 14,6 14,6

5.320.899 5.320.899 5.320.899

Liguria Liguria Liguria

4.703.379 4.703.379 4.703.379

78.644 78.644 4.782.023 78.644 4.782.023 4.782.023

11,3 11,3 11,3

4.240.919 4.240.919 4.240.919

57.822 57.822 57.822

4.298.741 4.298.741 4.298.741

7,5 7,57,5

449.424 449.424 449.424

776.499 776.499 1.225.923 776.499 1.225.923 1.225.923

2,9 2,92,9

78.439 78.439 78.439

1.212.849 1.212.849 1.212.849

1.291.288 1.291.288 1.291.288

2,2 2,22,2 0,3 0,30,3

Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia

7.810 7.810 7.810

-- -

7.472.533 7.472.533 11.754.438 7.472.533 11.754.438 11.754.438 -- -

20,5 20,5 20,5

5.610 5.610 5.610

0,0 0,00,0

5.413.443 5.413.443 10.734.342 5.413.443 10.734.342 10.734.342

18,7 18,7 18,7

9.503 9.503 9.503

0,0 0,00,0

18.449 18.449 18.449

160.257 160.257 160.257

178.706 178.706 178.706

774.806 774.806 1.216.420 774.806 1.216.420 1.216.420

2,9 2,92,9

59.990 59.990 59.990

1.052.592 1.052.592 1.052.592

1.112.582 1.112.582 1.112.582

1,9 1,91,9

3.429.637 3.429.637 1.783.883 5.213.520 3.429.637 1.783.883 1.783.883 5.213.520 5.213.520

12,3 12,3 12,3

1.999.616 1.999.616 1.999.616

4.592.026 4.592.026 4.592.026

6.591.642 6.591.642 6.591.642

11,5 11,5 11,5

441.614 441.614 441.614

1.693 1.693 1.693

4.281.905 4.281.905 4.281.905

Estero Estero Estero

Lombardia Lombardia Lombardia

-- -

13,9 13,9 13,9

Italia Italia Italia

Piemonte Piemonte Piemonte Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

4,4 4,44,4

545.082 545.082 545.082

3.488.903 3.488.903 3.488.903

4.033.985 4.033.985 4.033.985

7,0 7,07,0

Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

6.266.122 6.266.122 6.266.122

744.230 744.230 7.010.352 744.230 7.010.352 7.010.352

16,5 16,5 16,5

5.009.408 5.009.408 5.009.408

2.076.454 2.076.454 2.076.454

7.085.862 7.085.862 7.085.862

12,3 12,3 12,3

Toscana Toscana Toscana

1.908.755 1.908.755 1.908.755

214.181 214.181 2.122.936 214.181 2.122.936 2.122.936

5,0 5,05,0

1.786.891 1.786.891 1.786.891

416.608 416.608 416.608

2.203.499 2.203.499 2.203.499

3,8 3,83,8

Umbria Umbria Umbria

1.066.672 1.066.672 1.066.672

3.975 3.975 1.070.647 3.975 1.070.647 1.070.647

2,5 2,52,5

1.115.684 1.115.684 1.115.684

00 0

1.115.684 1.115.684 1.115.684

1,9 1,91,9

Marche Marche Marche

647.812 647.812 647.812

61.392 61.392 61.392

709.204 709.204 709.204

1,7 1,71,7

330.599 330.599 330.599

141.603 141.603 141.603

472.202 472.202 472.202

0,8 0,80,8

Lazio Lazio Lazio

947.921 947.921 947.921

91.135 91.135 1.039.056 91.135 1.039.056 1.039.056

2,4 2,42,4

1.485.794 1.485.794 1.485.794

406.034 406.034 406.034

1.891.828 1.891.828 1.891.828

3,3 3,33,3

852.030 852.030 1.014.307 1.866.337 852.030 1.014.307 1.014.307 1.866.337 1.866.337

0,7 0,70,7

Abruzzo Abruzzo Abruzzo

146.208 146.208 146.208

162.537 162.537 162.537

308.745 308.745 308.745

0,7 0,70,7

207.500 207.500 207.500

196.060 196.060 196.060

403.560 403.560 403.560

Molise Molise Molise

102.518 102.518 102.518

19.645 19.645 19.645

122.163 122.163 122.163

0,3 0,30,3

944 944 944

7.160 7.160 7.160

8.104 8.104 8.104

0,0 0,00,0

Campania Campania Campania

629.778 629.778 629.778

132.205 132.205 132.205

761.983 761.983 761.983

1,8 1,81,8

1.044.118 1.044.118 1.044.118

322.820 322.820 322.820

1.366.938 1.366.938 1.366.938

2,4 2,42,4

4,8 4,84,8

1.288.428 1.288.428 1.288.428

155.092 155.092 155.092

1.443.520 1.443.520 1.443.520

Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia

Fonti Fonti Fonti

Italia Italia Italia

2.006.474 2.006.474 2.006.474

25.328 25.328 2.031.802 25.328 2.031.802 2.031.802

2,5 2,52,5

74.894 74.894 74.894

28.556 28.556 28.556

103.450 103.450 103.450

0,2 0,20,2

112.931 112.931 112.931

23.193 23.193 23.193

136.124 136.124 136.124

0,2 0,20,2

295.672 295.672 295.672

2.173 2.173 2.173

297.845 297.845 297.845

0,7 0,70,7

464.135 464.135 464.135

64.586 64.586 64.586

528.721 528.721 528.721

0,9 0,90,9

17.736 17.736 1.289.166 17.736 1.289.166 1.289.166

3,0 3,03,0

1.677.030 1.677.030 1.677.030

142.373 142.373 142.373

1.819.403 1.819.403 1.819.403

3,2 3,23,2

389.796 389.796 389.796

0,9 0,90,9

186.931 186.931 186.931

40.530 40.530 40.530

227.461 227.461 227.461

0,4 0,40,4

Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

10.699.539 10.699.539 6.160.065 16.859.604 10.699.539 6.160.065 6.160.06516.859.604 16.859.604

39,7 39,7 39,7

13.849.333 13.849.333 12.943.798 26.793.131 13.849.333 12.943.798 12.943.798 26.793.131 26.793.131

46,7 46,7 46,7

Nord-est Nord-est Nord-est

10.997.213 10.997.213 4.318.919 15.316.132 10.997.213 4.318.919 4.318.91915.316.132 15.316.132

36,1 36,1 36,1

7.632.545 7.632.545 11.370.232 19.002.777 7.632.545 11.370.232 11.370.232 19.002.777 19.002.777

33,1 33,1 33,1

11,6 11,6 11,6

4.718.968 4.718.968 4.718.968

Sardegna Sardegna Sardegna

Centro Centro Centro Centro-nord Centro-nord Centro-nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia Italia

1.271.430 1.271.430 1.271.430 387.977 387.977 387.977

4.571.160 4.571.160 4.571.160

1.819 1.819 1.819

370.683 370.683 4.941.843 370.683 4.941.843 4.941.843

26.267.912 26.267.912 10.849.667 37.117.579 26.267.91210.849.667 10.849.66737.117.579 37.117.579 4.914.951 4.914.951 4.914.951

87,5 87,5 87,5

389.999 389.999 5.304.950 389.999 5.304.950 5.304.950

12,5 12,5 12,5

31.182.863 31.182.863 11.239.666 42.422.529 31.182.86311.239.666 11.239.66642.422.529 42.422.529

100 100 100

5.683.213 5.683.213 5.683.213

9,9 9,99,9

26.200.846 26.200.846 25.278.275 51.479.121 26.200.846 25.278.275 25.278.275 51.479.121 51.479.121

89,7 89,7 89,7

4.982.017 4.982.017 4.982.017

964.245 964.245 964.245 951.814 951.814 951.814

5.933.831 5.933.831 5.933.831

10,3 10,3 10,3

31.182.863 31.182.863 26.230.089 57.412.952 31.182.863 26.230.089 26.230.089 57.412.952 57.412.952

100,0 100,0 100,0

Fonte: Istat, Rilevazione trasporto ferroviario Fonte: Fonte: Istat, Istat, Rilevazione Rilevazione del deldel trasporto trasporto ferroviario ferroviario I dati regionali sono rilevati ogni cinque anni secondo quanto previsto Regolamento 91/2003. (a) (a)(a) I Idati dati regionali regionali sono sono rilevati rilevati ogni ogni cinque cinque anni anni secondo secondo quanto quanto previsto previsto dal daldal Regolamento Regolamento Ce CeCe 91/2003. 91/2003.


UNO UNO UNOSGUARDO SGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Trasporti Merci trasportate su strada (tonnellate-km)

IlIlIl trasporto trasporto trasporto didi di merci merci merci su su su strada strada strada continua continua continua ad ad ad essere essere essere preferito preferito preferito rispetto rispetto rispettoad ad adaltre altre altremodalità modalità modalitàdidi ditrasporto trasporto trasporto(ferroviario (ferroviario (ferroviarioeeenavale), navale), navale),con con con conseguente conseguente conseguentecongestionamento congestionamento congestionamentodelle delle dellestrade. strade. strade.La La Lacostruzione costruzione costruzionedidi di nuove nuove nuovestrade strade stradenon non nonèèèperò però peròl’unica l’unica l’unicasoluzione soluzione soluzionepossibile, possibile, possibile,eeeoccorre occorre occorre trovare trovare trovare alternative alternative alternative valide valide valide ed ed ed efficienti, efficienti, efficienti,come come come ililil ricorso ricorso ricorso alal al tratratrasporto sporto sportocombinato combinato combinatogomma-ferrovia. gomma-ferrovia. gomma-ferrovia.Anche Anche Ancheaaalivello livello livelloeuropeo europeo europeosisisi punta punta puntaall’obiettivo all’obiettivo all’obiettivodidi dicontribuire contribuire contribuirealal altrasferimento trasferimento trasferimentodel del deltrasporto trasporto trasportodidi di merci merci mercidalla dalla dallastrada strada stradaalal altrasporto trasporto trasportomarittimo marittimo marittimoeeeferroviario. ferroviario. ferroviario. InIn InItalia, Italia, Italia,nel nel nel2005, 2005, 2005,i iitrasporti trasporti trasportididi dimerci merci mercisu su sustrada strada stradahanno hanno hannosviluppasviluppasviluppatoto to un un un traffico traffico traffico didi di 212 212 212 miliardi miliardi miliardi didi di tonnellate-km tonnellate-km tonnellate-km (+7,5 (+7,5 (+7,5 rispetto rispetto rispetto all’anno all’anno all’annoprecedente). precedente). precedente).

61

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

del delCentro-Nord Centro-Nord Centro-Nordeeecirca circa circaililil18 18 18per per percento cento centonel nel nelMezzogiorMezzogiorMezzogiorregioni regioni regionidel Inoltre, Inoltre,per per peri iimedesimi medesimi medesimianni, anni, anni,sisisiosserva osserva osservacome come comel’origine l’origine l’originedidi dipiù più più no. no. no.Inoltre, della della dellametà metà metà(54 (54 (54per per percento) cento) cento)del del deltrasportato trasportato trasportatodidi diorigine origine originenazionale nazionale nazionalesisisi concentri concentri concentri inin in quattro quattro quattro regioni: regioni: regioni: Lombardia, Lombardia, Lombardia, Veneto, Veneto, Veneto, EmiliaEmiliaEmiliaRomagna, Romagna, Romagna, Piemonte. Piemonte. Piemonte. Queste Queste Queste stesse stesse stesse regioni, regioni, regioni, valutate valutate valutate per per per ililil tasso tasso tassodidi diincremento incremento incrementodel del deltrasportato trasportato trasportatodidi diorigine origine origineinterna, interna, interna,mostrano mostrano mostrano rilevanti rilevanti rilevantidifferenze differenze differenzecon con conincrementi incrementi incrementisempre sempre semprepositivi, positivi, positivi,tra tra trai iiquali quali quali spicca spicca spiccaililildato dato datodel del delPiemonte Piemonte Piemonte(20 (20 (20per per percento). cento). cento).Da Da Dasegnalare segnalare segnalareanche anche anche incrementi incrementididi diUmbria Umbria Umbria(24,3) (24,3) (24,3)eeeAbruzzo Abruzzo Abruzzo(25,4), (25,4), (25,4),più più piùdel del deldoppio doppio doppio gli gli gliincrementi rispetto rispetto rispettoalla alla allamedia media medianazionale. nazionale. nazionale. Trasporto Trasporto Trasportodidi dimerci merci mercisu su sustrada strada stradanei nei neipaesi paesi paesiUe Ue Ue–––Anno Anno Anno2004 2004 2004 (valori (valori (valoriassoluti assoluti assolutiinin inmilioni milioni milionididi ditonnellate-km, tonnellate-km, tonnellate-km,tonnellate-km tonnellate-km tonnellate-km per per per10.000 10.000 10.000abitanti abitanti abitantieeevariazioni variazioni variazionipercentuali) percentuali) percentuali)(a) (a) (a)(b) (b) (b) PAESI PAESI PAESI

Tonn-km Tonn-km Tonn-km

Tonn-km Tonn-km Tonn-km per per per10.000 10.000 10.000abitanti abitanti abitanti

39.186 39.186 39.186

47,9 47,9 47,9

1,8 1,8 1,8

IlIlIltrasporto trasporto trasportodidi dimerci merci mercisu su sustrada strada strada(tonnellate-chilometro) (tonnellate-chilometro) (tonnellate-chilometro)èèèvolto volto voltoaaa valutare valutare valutare l’entità l’entità l’entità del del del traffico traffico traffico merci merci merci su su su strada strada strada nei nei nei paesi paesi paesi dell’Unione dell’Unione dell’Unione europea, europea, europea, inin in termini termini termini didi di chilometri chilometri chilometri percorsi percorsi percorsi da da da ciaciaciascuna scuna scunatonnellata tonnellata tonnellatadidi dimerce. merce. merce.

47.878 47.878 47.878

45,9 45,9 45,9

-9,5 -9,5 -9,5

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIANEL NEL NELCONTESTO CONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO EUROPEO

Nel Nel Nel2004 2004 2004nei nei neipaesi paesi paesidell’Ue15 dell’Ue15 dell’Ue15ilililtrasporto trasporto trasportomerci merci mercisu su sustrada strada stradapreprepresenta senta sentaun un unvalore valore valoredidi di1.433.539 1.433.539 1.433.539(in (in (inmilioni milioni milionididi ditonnellate-km). tonnellate-km). tonnellate-km).Per Per Perlolo lo stesso stesso stessoanno anno annonon non nonsono sono sonodisponibili disponibili disponibilii iidati dati datidei dei deiPaesi Paesi PaesiBassi Bassi Bassieeedella della della Grecia, Grecia, Grecia,oltre oltre oltreche che chedidi diBulgaria, Bulgaria, Bulgaria,Romania Romania RomaniaeeeMalta. Malta. Malta.Nel Nel Nelcomplesso complesso complesso dei dei dei18 18 18paesi paesi paesiesaminati esaminati esaminatiilililtrasporto trasporto trasportodidi dimerci merci mercisu su sustrada strada stradaha ha haregiregiregistrato strato stratoun un unincremento incremento incrementoper per perilililperiodo periodo periodo2002-2004 2002-2004 2002-2004del del del6,7 6,7 6,7per per percento cento cento contro contro controililil28,6 28,6 28,6per per percento cento centodell’Ue15. dell’Ue15. dell’Ue15.Le Le Levariazioni variazioni variazionievidenziano evidenziano evidenziano forti forti fortidifferenze differenze differenzetra tra trai iivari vari varipaesi, paesi, paesi,con con concrescite crescite cresciteconsistenti consistenti consistentiinin inPorPorPortogallo togallo togallo(+37,3 (+37,3 (+37,3per per percento), cento), cento),Slovenia Slovenia Slovenia(+36,3 (+36,3 (+36,3per per percento), cento), cento),Irlanda Irlanda Irlanda (+20,1 (+20,1 (+20,1per per percento), cento), cento),Spagna Spagna Spagna(+19,7 (+19,7 (+19,7per per percento), cento), cento),Lettonia Lettonia Lettonia(+19,0 (+19,0 (+19,0 per per percento) cento) cento)eeeUngheria Ungheria Ungheria(+15,0 (+15,0 (+15,0per per percento). cento). cento).Due Due Duesoli soli solipaesi paesi paesihanno hanno hanno mostrato mostrato mostratouna una unaflessione flessione flessionerilevante rilevante rilevantedell’attività dell’attività dell’attivitàdidi ditrasporto trasporto trasportomerci: merci: merci: ilililBelgio Belgio Belgio(-9,5 (-9,5 (-9,5per per percento) cento) cento)eeeCipro Cipro Cipro(-15,4 (-15,4 (-15,4per per percento). cento). cento).InIn InItalia Italia Italialala la crescita crescita crescitaèèèstata stata statapoco poco pocointensa intensa intensa(+2,2 (+2,2 (+2,2per per percento). cento). cento).Nel Nel Nelnostro nostro nostroPaePaePaese se se ililil traffico traffico traffico didi di merci merci merci su su su strada strada strada inin in rapporto rapporto rapporto alla alla alla popolazione popolazione popolazione (tonnellate-km (tonnellate-km (tonnellate-kmper per per10.000 10.000 10.000abitanti) abitanti) abitanti)risulta risulta risultapari pari pariaaa33,9, 33,9, 33,9,inin inlinea linea linea con con conquello quello quellodella della dellamedia media mediaUe15 Ue15 Ue15(34,1). (34,1). (34,1). InIn Inrapporto rapporto rapportoalla alla allapopolazione popolazione popolazioneilililvolume volume volumedidi ditraffico traffico trafficomerci merci mercipiù più piùconconconsistente, sistente, sistente,oltre oltre oltreche che cheinin inLussemburgo Lussemburgo Lussemburgo(211,2), (211,2), (211,2),sisisirileva rileva rilevainin inSlovacSlovacSlovacchia, chia, chia,Finlandia Finlandia FinlandiaeeeSpagna, Spagna, Spagna,tutte tutte tuttecon con convalori valori valorisuperiori superiori superioriaaa50 50 50milioni milioni milioni didi ditonnellate-km tonnellate-km tonnellate-kmper per per10.000 10.000 10.000abitanti. abitanti. abitanti. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIAEEELE LE LESUE SUE SUEREGIONI REGIONI REGIONI

Per Per Perilililnostro nostro nostroPaese Paese Paesel’analisi l’analisi l’analisidei dei deiflussi flussi flussididi dimerci, merci, merci,espressi espressi espressiinin intontontonnellate nellate nellateoppure oppure oppureinin intonnellate-chilometro tonnellate-chilometro tonnellate-chilometroderiva deriva derivadalla dalla dallacostruzione costruzione costruzione della della dellamatrice matrice matriceorigine/destinazione, origine/destinazione, origine/destinazione,distinta distinta distintaanche anche ancheper per pertitolo titolo titolodidi di trasporto trasporto trasporto(conto (conto (contoproprio proprio proprioeeeconto conto contoterzi). terzi). terzi).L’analisi L’analisi L’analisiche che chesegue segue seguee-eesamina samina saminai iimovimenti movimenti movimentidelle delle dellemerci merci mercinelle nelle nellevarie varie varieregioni regioni regioniitaliane italiane italianesesesecondo condo condoilililluogo luogo luogodidi diorigine. origine. origine.Nel Nel Nelnostro nostro nostroPaese Paese Paesel’ammontare l’ammontare l’ammontarecomcomcomplessivo plessivo plessivo del del del trasportato trasportato trasportato didi di origine origine origine nazionale nazionale nazionale èèè stimato stimato stimato inin in 176.111 176.111 176.111eee191.645 191.645 191.645migliaia migliaia migliaiadidi ditonnellate-km, tonnellate-km, tonnellate-km,per per pergli gli glianni anni anni2002 2002 2002 eee2005 2005 2005rispettivamente, rispettivamente, rispettivamente,didi dicui cui cuil’82 l’82 l’82per per percento cento centocon con conorigine origine originenelle nelle nelle

100 statistiche per il Paese

1.119 1.119 1.119

15,1 15,1 15,1

-15,4 -15,4 -15,4

23.114 23.114 23.114

42,8 42,8 42,8

2,7 2,7 2,7

5.099 5.099 5.099

38 38 38

......

32.290 32.290 32.290

61,8 61,8 61,8

1,0 1,0 1,0

Francia Francia Francia

212.201 212.201 212.201

34,0 34,0 34,0

3,8 3,8 3,8

Germania Germania Germania

303.752 303.752 303.752

36,8 36,8 36,8

6,5 6,5 6,5

Regno Regno RegnoUnito Unito Unito

167.143 167.143 167.143

27,9 27,9 27,9

1,9 1,9 1,9

Estonia Estonia Estonia Finlandia Finlandia Finlandia

Grecia Grecia Grecia

......

......

17.144 17.144 17.144

42,1 42,1 42,1

20,1 20,1 20,1

196.980 196.980 196.980

33,9 33,9 33,9

2,2 2,2 2,2

Lettonia Lettonia Lettonia

7.381 7.381 7.381

31,9 31,9 31,9

19,0 19,0 19,0

Lituania Lituania Lituania

12.279 12.279 12.279

36 36 36

......

9.575 9.575 9.575

211,2 211,2 211,2

4,3 4,3 4,3

......

......

......

102.807 102.807 102.807

27 27 27

......

Portogallo Portogallo Portogallo

40.819 40.819 40.819

38,9 38,9 38,9

37,3 37,3 37,3

Repubblica Repubblica RepubblicaCeca Ceca Ceca

46.011 46.011 46.011

45,0 45,0 45,0

5,4 5,4 5,4

Slovacchia Slovacchia Slovacchia

18.527 18.527 18.527

93 93 93

......

Irlanda Irlanda Irlanda Italia Italia Italia

Lussemburgo Lussemburgo Lussemburgo Paesi Paesi PaesiBassi Bassi Bassi Polonia Polonia Polonia

Slovenia Slovenia Slovenia Spagna Spagna Spagna Svezia Svezia Svezia Ungheria Ungheria Ungheria Ue15 Ue15 Ue15

......

9.007 9.007 9.007

16,7 16,7 16,7

36,3 36,3 36,3

220.822 220.822 220.822

51,7 51,7 51,7

19,7 19,7 19,7

36.972 36.972 36.972

41,1 41,1 41,1

0,9 0,9 0,9

20.608 20.608 20.608

20,4 20,4 20,4

15,0 15,0 15,0

1.433.539 1.433.539 1.433.539

34,1 34,1 34,1

28,6 28,6 28,6

Fonte: Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazioni Elaborazionisu su sudati dati datiEurostat, Eurostat, Eurostat,New New NewCronos Cronos Cronos (a) (a) (a)I Idati I dati datisisisiriferiscono riferiscono riferisconoaiaiaiveicoli veicoli veicolidididiportata portata portatautile utile utilenon non noninferiore inferiore inferioreaiaiai35 35 35quintali. quintali. quintali. (b) (b) (b)Bulgaria, Bulgaria, Bulgaria,Grecia, Grecia, Grecia,Malta, Malta, Malta,Paesi Paesi PaesiBassi Bassi BassieeeRomania Romania Romaniadati dati datinon non nondisponibili. disponibili. disponibili.

Fonti Fonti Fonti

xxx Istat, Istat, Istat,Trasporto Trasporto Trasportomerci merci mercisu su sustrada strada strada xxx Eurostat, Eurostat, Eurostat,Database Database DatabaseNew New NewCronos Cronos Cronos

Altre Altre Altreinformazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni xxx Istat, Istat, Istat,Trasporto Trasporto Trasportomerci merci mercisu su sustrada, strada, strada,2005 2005 2005 Siti Siti Sitiinternet internet internet xxx http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.istat.it xxx http://www.istat.it http://www.istat.it

e15 UUUe15 e15

30 30 30 20 20 20 10 10 10

-10 -10 -10

Variazione Variazione Variazione%% % 2002-200 2002-2004 2002-200

Belgio Belgio Belgio Danimarca Danimarca Danimarca

40 40 40

000

Austria Austria Austria Cipro Cipro Cipro

Trasporto Trasporto Trasportodidi dimerci merci mercisu su sustrada strada stradainin inalcuni alcuni alcunipaesi paesi paesiUe Ue Ue(a) (a) (a)(b) (b) (b)–––Anni Anni Anni2002 2002 2002eee2004 2004 2004(variazioni (variazioni (variazionipercentuali) percentuali) percentuali)

-20 -20 -20 PP oor rtt oo gga a lllo lo SS lo lo v vee n niia a IIrl rlaa n ndd aa SS ppa aggn n aa LL ee tttt oon niia a U U nn gg hhe e r r iia G R Ree Geer m a ppuub r m aa n b bb llic niiaa ic a LLu a C Ce ec u ss ss eem c aa mb buur rgg o o FF rra a nn c D ciiaa Daa nniim ma arrc c aa I R Re I ttaa li e gg lia nnoo a U Un n iito to AA u usst tr FF i riiaa innla lan ndd iia a SS vve ezz iiaa BB eellg giio o C C iipp r roo

Ancora Ancora in in crescita crescita ilil trasporto trasporto di di merci merci su su gomma gomma

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisu sudati datiEurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte: Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, Database New Cronos (a)2002 2002dati datinon nondisponibili disponibiliper perEstonia, Estonia,Lituania,Polonia Lituania,PoloniaeeeSlovacchia. Slovacchia. (a) (a) 2002 dati non disponibili per Estonia, Lituania,Polonia Slovacchia. (b)2002 2002eee2004 2004dati datinon nondisponibili disponibiliper perBulgaria, Bulgaria,Grecia, Grecia,Malta, Malta,Paesi PaesiBassi BassieeeRomania. Romania. (b) (b) 2002 2004 dati non disponibili per Bulgaria, Grecia, Malta, Paesi Bassi Romania.

Trasporticomplessivi complessivididi dimerci mercisu sustrada strada(in (inmigliaia migliaiadidi ditonnellate-km) tonnellate-km)secondo secondoilililluogo luogodidi diorigine, origine,per perregione regione––– Trasporti Trasporti complessivi merci su strada (in migliaia tonnellate-km) secondo luogo origine, per regione Anni2002 2002eee2005 2005(valori (valoriassoluti, assoluti,variazioni variazionieeecomposizioni composizionipercentuali) percentuali)(a) (a) Anni Anni 2002 2005 (valori assoluti, variazioni composizioni percentuali) (a) Valoriassoluti assoluti Valori Valori assoluti REGIONIDI DIORIGINE ORIGINE REGIONI REGIONI DI ORIGINE

Composizione% % Composizione Composizione % sultotale totalenazionale nazionale sul sul totale nazionale

Variazione% % Variazione Variazione % 2002/2005 2002/2005 2002/2005

2002 2002 2002

2005 2005 2005

2002 2002 2002

2005 2005 2005

Piemonte Piemonte Piemonte Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

16.321.341 16.321.341 16.321.341 280.373 280.373 280.373

19.571.009 19.571.009 19.571.009 317.539 317.539 317.539

19,9 19,9 19,9 13,3 13,3 13,3

9,3 9,3 9,3 0,2 0,2 0,2

10,2 10,2 10,2 0,2 0,2 0,2

Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto Trentino-Alto Adige

34.317.258 34.317.258 34.317.258 5.011.457 5.011.457 5.011.457 5.253.250 5.253.250 5.253.250

37.473.204 37.473.204 37.473.204 5.814.433 5.814.433 5.814.433 6.204.713 6.204.713 6.204.713

9,2 9,2 9,2 16,0 16,0 16,0 18,1 18,1 18,1

19,5 19,5 19,5 2,8 2,8 2,8 3,0 3,0 3,0

19,6 19,6 19,6 3,0 3,0 3,0 3,2 3,2 3,2

...... ......

2.981.229 2.981.229 2.981.229 3.223.484 3.223.484 3.223.484

...... ......

...... ......

1,6 1,6 1,6 1,7 1,7 1,7

Veneto Veneto Veneto Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

23.604.211 23.604.211 23.604.211 5.659.683 5.659.683 5.659.683 21.201.206 21.201.206 21.201.206

24.141.527 24.141.527 24.141.527 5.743.547 5.743.547 5.743.547 22.525.671 22.525.671 22.525.671

2,3 2,3 2,3 1,5 1,5 1,5 6,2 6,2 6,2

13,4 13,4 13,4 3,2 3,2 3,2 12,0 12,0 12,0

12,6 12,6 12,6 3,0 3,0 3,0 11,8 11,8 11,8

Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria

13.088.870 13.088.870 13.088.870 4.206.952 4.206.952 4.206.952

14.332.263 14.332.263 14.332.263 5.228.657 5.228.657 5.228.657

9,5 9,5 9,5 24,3 24,3 24,3

7,4 7,4 7,4 2,4 2,4 2,4

7,5 7,5 7,5 2,7 2,7 2,7

Marche Marche Marche Lazio Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo

5.220.816 5.220.816 5.220.816 9.105.515 9.105.515 9.105.515 4.398.203 4.398.203 4.398.203

5.041.100 5.041.100 5.041.100 10.630.275 10.630.275 10.630.275 5.515.510 5.515.510 5.515.510

-3,4 -3,4 -3,4 16,7 16,7 16,7 25,4 25,4 25,4

3,0 3,0 3,0 5,2 5,2 5,2 2,5 2,5 2,5

2,6 2,6 2,6 5,5 5,5 5,5 2,9 2,9 2,9

Molise Molise Molise Campania Campania Campania

1.064.462 1.064.462 1.064.462 8.977.113 8.977.113 8.977.113

939.827 939.827 939.827 9.551.611 9.551.611 9.551.611

-11,7 -11,7 -11,7 6,4 6,4 6,4

0,6 0,6 0,6 5,1 5,1 5,1

0,5 0,5 0,5 5,0 5,0 5,0

Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria

7.219.423 7.219.423 7.219.423 1.728.109 1.728.109 1.728.109 1.844.632 1.844.632 1.844.632

7.965.702 7.965.702 7.965.702 1.848.427 1.848.427 1.848.427 1.966.468 1.966.468 1.966.468

10,3 10,3 10,3 7,0 7,0 7,0 6,6 6,6 6,6

4,1 4,1 4,1 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0

4,2 4,2 4,2 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0

Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Italia Italia Italia

4.969.910 4.969.910 4.969.910 2.638.415 2.638.415 2.638.415 176.111.199 176.111.199 176.111.199

5.240.138 5.240.138 5.240.138 1.594.124 1.594.124 1.594.124 191.645.745 191.645.745 191.645.745

5,4 5,4 5,4 -39,6 -39,6 -39,6 8,8 8,8 8,8

2,8 2,8 2,8 1,5 1,5 1,5 100,0 100,0 100,0

2,7 2,7 2,7 0,8 0,8 0,8 100,0 100,0 100,0

EsteroTotale Totale Estero Estero Totale Totale Totale Totale

16.566.403 16.566.403 16.566.403 192.677.602 192.677.602 192.677.602

20.153.995 20.153.995 20.153.995 211.799.740 211.799.740 211.799.740

21,7 21,7 21,7 9,9 9,9 9,9

Bolzano/Bozen(b) (b) Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen (b) Trento(b) (b) Trento Trento (b)

Fonte:Istat, Istat,Trasporto Trasportomerci mercisu sustrada strada Fonte: Fonte: Istat, Trasporto merci su strada (a)I IIdati datisisisiriferiscono riferisconoaiaiaiveicoli veicolidididiportata portatautile utilenon noninferiore inferioreaiaiai35 35quintali.(b) quintali.(b)I IIdati datidelle delleprovince provinceautonome autonomedididiBolzano BolzanoeeeTrento Trentonon nonsono sono (a) (a) dati riferiscono veicoli portata utile non inferiore 35 quintali.(b) dati delle province autonome Bolzano Trento non sono disponibiliper perl’anno l’anno2002. 2002. disponibili disponibili per l’anno 2002.


UNO UNO UNOSGUARDO SGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Le LeLeinfrastrutture infrastrutture infrastruttureviarie viarie viarierivestono rivestono rivestononotevole notevole notevoleimportanza, importanza, importanza,sopratsopratsoprattutto tutto tuttose seseconsiderate considerate consideratein ininrapporto rapporto rapportoalla alla allaconsistenza consistenza consistenzadel del delparco parco parco veicolare. veicolare. veicolare. Italia Italianell’intervallo nell’intervallo nell’intervallotemporale temporale temporale1994-1999 1994-1999 1994-1999per per perilil ilquale quale qualesono sono sono In InInItalia disponibili disponibili disponibiliii dati dati i datisull’intera sull’intera sull’interarete rete retestradale stradale stradaleee esui sui suiveicoli veicoli veicolicircolanti, circolanti, circolanti, la lalarete rete reteviaria viaria viariaèè ècresciuta cresciuta cresciutadell’1 dell’1 dell’1per per percento cento centoaa afronte fronte frontedi didiun ununincreincreincremento mento mentodel del delparco parco parcovetture vetture vetturedell’8 dell’8 dell’8per per percento. cento. cento.Sulla Sulla Sullarete rete retestradale stradale stradale nazionale nazionale nazionalecircolano circolano circolanoin ininmedia media media42,5 42,5 42,5veicoli veicoli veicoliper per perkm. km. km.

Venezia Venezia VeneziaGiulia Giulia Giulia(44,1) (44,1) (44,1)ee eilil Piemonte ilPiemonte Piemonte(43,5) (43,5) (43,5)mostrano mostrano mostranolivelli livelli livellisupesupesuperiori riori riorialla alla allamedia media medianazionale. nazionale. nazionale.Nelle Nelle Nellealtre altre altreripartizioni ripartizioni ripartizionigeografiche geografiche geografiche presentano presentano presentanovalori valori valorisuperiori superiori superiorialla alla allamedia media mediasoltanto soltanto soltantoilil ilLazio Lazio Lazio(67,2 (67,2 (67,2 veicoli veicoli veicoliper per perkm) km) km)al alalCentro, Centro, Centro,la lalaCampania Campania Campania(61,3) (61,3) (61,3)ee ela lalaSicilia Sicilia Sicilia(43,2) (43,2) (43,2) Mezzogiorno. Mezzogiorno. nel nel nelMezzogiorno. Numero Numero Numerodi didiveicoli veicoli veicolicircolanti circolanti circolantiper per perkm km kmdi didirete rete retestradale stradale stradaletotale, totale, totale, per per perregione regione regione–– –Anno Anno Anno1999 1999 1999

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIAEEELE LE LESUE SUE SUEREGIONI REGIONI REGIONI

Nel Nel Nel1999 1999 1999la lalamaggiore maggiore maggiorepressione pressione pressionedi didiautoveicoli autoveicoli autoveicolicircolanti circolanti circolantisulla sulla sulla rete rete retesisisirilevava rilevava rilevavanelle nelle nellearee aree areedel del delNord-ovest Nord-ovest Nord-ovestee edel del delNord-est. Nord-est. Nord-est.Tra Tra Trale lele regioni regioni regionidel del delNord Nord Nordla lalaLombardia Lombardia Lombardia(con (con (conun ununvalore valore valorepari pari pariaa a82,6 82,6 82,6veicoli veicoli veicoli per per perkm), km), km),ilil ilVeneto Veneto Veneto(54,8), (54,8), (54,8),l’Emilia-Romagna l’Emilia-Romagna l’Emilia-Romagna(45,4), (45,4), (45,4),ilil ilFriuliFriuliFriuli-

100 statistiche per il Paese

120 120 120 100 100 100 80 80 80

40 40 40 20 20 20 000

Fonte: Fonte: Elaborazioni susudati dati Eurostat, Database New Cronos Fonte:Elaborazioni Elaborazionisu datiEurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos (a) (a)(a)Per Per rimanenti paesi Ue27 dati non sono disponibili. Perii rimanenti i rimanentipaesi paesiUe27 Ue27ii dati i datinon nonsono sonodisponibili. disponibili.

Numero Numero didiveicoli veicoli circolanti sulla rete stradale totale per regione (a)(a)–– –Anno Anno 1999 Numerodi veicolicircolanti circolantisulla sullarete retestradale stradaletotale totaleper perregione regione(a) Anno1999 1999 Strade Strade Strade (km) (km) (km)

Veicoli Veicoli Veicoli per per km km per km

2.950,8 2.950,8 2.950,8

67.831,9 67.831,9 67.831,9

43,5 43,5 43,5

148,1 148,1 148,1

3.566,1 3.566,1 3.566,1

41,5 41,5 41,5

5.793,2 5.793,2 5.793,2

70.167,9 70.167,9 70.167,9

82,6 82,6 82,6

904,1 904,1 904,1

23.230,5 23.230,5 23.230,5

38,9 38,9 38,9

554,7 554,7 554,7

21.537,4 21.537,4 21.537,4

25,8 25,8 25,8

261,9 261,9 261,9

7.519,0 7.519,0 7.519,0

34,8 34,8 34,8

Trento Trento Trento

292,8 292,8 292,8

12.328,4 12.328,4 12.328,4

23,8 23,8 23,8

Veneto Veneto Veneto

2.877,0 2.877,0 2.877,0

52.470,8 52.470,8 52.470,8

54,8 54,8 54,8

REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Piemonte Piemonte Piemonte Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

Fonte: Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazioni Elaborazionisu susudati dati datiMinistero Ministero Ministerodelle delle delleInfrastrutture Infrastrutture Infrastruttureee dei edei deiTrasporti, Trasporti, Trasporti, Anas, Anas, Anas,Aiscat, Aiscat, Aiscat,Aci Aci Aci

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIANEL NEL NELCONTESTO CONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO EUROPEO

AAApartire partire partiredal dal dal1999 1999 1999la lalaSpagna Spagna Spagnaèè èilil ilpaese paese paesecon con convalori valori valorimassimi massimi massimi dell’indice, dell’indice, dell’indice,passato passato passatoda dada135,6 135,6 135,6vetture vetture vettureper per perkm km kmaa ainizio inizio inizioperiodo, periodo, periodo,aa a 152,5 152,5 152,5nel nel nel2002. 2002. 2002.L’anomala L’anomala L’anomalavariazione variazione variazioneche che chesisisiosserva osserva osservain ininquesto questo questo arco arco arcotemporale temporale temporaletrova trova trovaspiegazione spiegazione spiegazionenell’incremento nell’incremento nell’incrementodel del delsolo solo soloparparparco cocoveicolare veicolare veicolarerispetto rispetto rispettoalle alle alleinfrastrutture infrastrutture infrastruttureviarie. viarie. viarie.Anche Anche Ancheilil ilnostro nostro nostro Paese Paese Paesemostra mostra mostrauna una unasituazione situazione situazionesimile simile simileaa aquella quella quellaspagnola, spagnola, spagnola,con con conun unun parco parco parcodi didiautomezzi automezzi automezzicircolanti circolanti circolantisempre sempre semprein ininaumento aumento aumentorispetto rispetto rispettoalle alle alle infrastrutture infrastrutture infrastrutturestradali: stradali: stradali:dal dal dal1999 1999 1999al alal2003 2003 2003sisisiha hahaun ununincremento incremento incremento consistente consistente consistentedi didiautoveicoli, autoveicoli, autoveicoli,passati passati passatida dada35.452.600 35.452.600 35.452.600aa a38.476.800. 38.476.800. 38.476.800. Nel Nel Nel1999 1999 1999in ininItalia Italia Italial’indice l’indice l’indicedi didipressione pressione pressionedegli degli degliautoveicoli autoveicoli autoveicolicircolancircolancircolantiti tisisisiattesta attesta attestasu susuvalori valori valorielevati elevati elevati(42,5 (42,5 (42,5vetture vetture vettureper per perkm) km) km)risultando risultando risultando inferiore inferiore inferioresolo solo soloaa aquelle quelle quelledi didiSlovacchia Slovacchia Slovacchia(80,7), (80,7), (80,7),Regno Regno RegnoUnito Unito Unito(67,8) (67,8) (67,8) ee eAustria Austria Austria(46,4). (46,4). (46,4).

140 140 140

60 60 60

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

IlIl Ilnumero numero numerodi didiveicoli veicoli veicolicircolanti circolanti circolantiper per perchilometro chilometro chilometrodi didirete rete retestradale stradale stradale misura misura misural’impatto l’impatto l’impattodel del delparco parco parcoveicolare veicolare veicolaresulla sulla sullarete rete retestradale stradale stradaleprincipaprincipaprincipale leleee edescrive descrive descrivele lelepressioni pressioni pressioniesercitate esercitate esercitatedalla dalla dalladotazione dotazione dotazionedi didiveicoli veicoli veicoli sulle sulle sulleinfrastrutture infrastrutture infrastruttureviarie. viarie. viarie.Pertanto Pertanto Pertantol’indice l’indice l’indicepone pone ponela lalaquestione questione questione dell’adeguatezza dell’adeguatezza dell’adeguatezzadelle delle delleinfrastrutture infrastrutture infrastruttureee edi didiun ununloro loro lorouso uso usorazionale razionale razionale per per permigliorare migliorare migliorarela lalamobilità mobilità mobilitàdei dei deicittadini. cittadini. cittadini. Per Per Perquanto quanto quantoriguarda riguarda riguardaii dati, dati, i dati,aa alivello livello livelloeuropeo europeo europeola lalaserie serie serieterritoriale territoriale territoriale relativa relativa relativaai aiaiveicoli veicoli veicolicircolanti circolanti circolantièè èdisponibile disponibile disponibileal alal2003 2003 2003mentre mentre mentrequella quella quella riferita riferita riferitaall’intera all’intera all’interarete rete retestradale stradale stradaleal alal2005. 2005. 2005.La LaLamancanza mancanza mancanzadi didientramentramentrambe bebele leleinformazioni informazioni informazionirende rende rendeincompleto incompleto incompletoilil confronto ilconfronto confrontotra tratraii vari vari i varipaesi. paesi. paesi. Inoltre Inoltre Inoltreper per perl’Italia l’Italia l’Italial’analisi l’analisi l’analisisull’estensione sull’estensione sull’estensionecomplessiva complessiva complessivadella della dellarete rete rete stradale stradale stradale(strade (strade (stradecomunali, comunali, comunali,provinciali, provinciali, provinciali,regionali, regionali, regionali,di didiinteresse interesse interesse nazionale nazionale nazionaleee eautostrade) autostrade) autostrade)rispetto rispetto rispettoagli agli agliautoveicoli autoveicoli autoveicolicircolanti circolanti circolantièè è disponibile disponibile disponibilesolo solo soloper per perl’anno l’anno l’anno1999. 1999. 1999.L’indagine L’indagine L’indaginesulle sulle sullestrade strade stradecomucomucomunali, nali, nali,svolta svolta svoltasu susututti tutti tuttiii comuni comuni i comuniitaliani, italiani, italiani,infatti, infatti, infatti,èè èstata stata statasostituita sostituita sostituitada dada quella quella quellarelativa relativa relativaai aiaisoli soli solicomuni comuni comunicapoluogo capoluogo capoluogodi didiprovincia, provincia, provincia,comporcomporcomportando tando tandola lalamancanza mancanza mancanzadi didiinformazioni informazioni informazioninecessarie necessarie necessariealla alla allastima stima stimadella della della lunghezza lunghezza lunghezzadelle delle dellestrade strade stradecomunali comunali comunaliper per pergli gliglianni anni annisuccessivi. successivi. successivi.Per Per Per questo questo questomotivo motivo motivosia sia sianelle nelle nelleanalisi analisi analisiregionali regionali regionalisia sia sianei nei neiconfronti confronti confrontiinterinterinternazionali nazionali nazionalisisisifa fafariferimento riferimento riferimentoal alal1999. 1999. 1999.

didiveicoli veicoli veicolicircolanti circolanti circolantiper per perkm km kmdi didirete rete retestradale stradale stradaletotale totale totaleper per perii paesi paesi i paesiUe Ue Ue(a) (a) (a)–– –Anno Anno Anno1999 1999 1999 Numero Numero Numerodi

I Ittaa li liaa Ci Cip r p ro o Be Belg lgio io Fr Fra a nnc ciiaa S Re Svve Re p ezzia puubb ia bb li licca C a e Cec caa Po Polo loni nia a S Sllov ove e nnia ia Le Le tt o tton niia a

InInItalia Italiacircolano circolano4242veicoli veicoliogni ogni km kmstradale, stradale,oltre oltre5050alalCentro-Nord Centro-Nord

S Sppa aggn n aa S l o Sl v ova a ccc chhia R ia Ree g n gno oU Unn i ittoo A Auus sttria ria

Trasporti Veicoli circolanti per km di rete stradale totale

62

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

765,6 765,6 765,6

17.364,1 17.364,1 17.364,1

44,1 44,1 44,1

2.726,7 2.726,7 2.726,7

60.043,4 60.043,4 60.043,4

45,4 45,4 45,4

Toscana Toscana Toscana

2.337,3 2.337,3 2.337,3

57.064,6 57.064,6 57.064,6

41,0 41,0 41,0

Umbria Umbria Umbria

573,5 573,5 573,5

25.009,9 25.009,9 25.009,9

22,9 22,9 22,9

Marche Marche Marche

967,2 967,2 967,2

29.821,7 29.821,7 29.821,7

32,4 32,4 32,4

3.516,9 3.516,9 3.516,9

52.323,3 52.323,3 52.323,3

67,2 67,2 67,2

770,4 770,4 770,4

37.208,9 37.208,9 37.208,9

20,7 20,7 20,7 13,1 13,1 13,1

Lazio Lazio Lazio

Fonti Fonti Fonti

xx xIstat, Istat, Istat,Ministero Ministero Ministerodelle delle delleInfrastrutture Infrastrutture Infrastrutture xx xAnas Anas Anas xx xAci Aci Aci xx xAiscat Aiscat Aiscat xx xEurostat, Eurostat, Eurostat,Database Database DatabaseNew New NewCronos Cronos Cronos

Altre Altre Altreinformazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni xx xMinistero Ministero Ministerodei dei deitrasporti, trasporti, trasporti,Conto Conto Contonazionale nazionale nazionaledelle delle delleinfrastrutture infrastrutture infrastrutture ee dei edei deitrasporti trasporti trasporti Siti Siti Sitiinternet internet internet xx xhttp://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.aiscat.it xx xhttp://www.aiscat.it http://www.aiscat.it http://www.infrastrutturetrasporti.it xx xhttp://www.infrastrutturetrasporti.it http://www.infrastrutturetrasporti.it

Veicoli Veicoli Veicoli (in (in(in migliaia) migliaia) migliaia)

Abruzzo Abruzzo Abruzzo Molise Molise Molise

176,7 176,7 176,7

13.479,7 13.479,7 13.479,7

Campania Campania Campania

3.174,1 3.174,1 3.174,1

51.746,4 51.746,4 51.746,4

61,3 61,3 61,3

Puglia Puglia Puglia

2.046,6 2.046,6 2.046,6

57.824,0 57.824,0 57.824,0

35,4 35,4 35,4

Basilicata Basilicata Basilicata

309,2 309,2 309,2

24.917,9 24.917,9 24.917,9

12,4 12,4 12,4

Calabria Calabria Calabria

1.050,6 1.050,6 1.050,6

52.766,4 52.766,4 52.766,4

19,9 19,9 19,9

Sicilia Sicilia Sicilia

2.850,2 2.850,2 2.850,2

65.962,7 65.962,7 65.962,7

43,2 43,2 43,2

914,6 914,6 914,6

48.938,5 48.938,5 48.938,5

18,7 18,7 18,7

Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

9.796,2 9.796,2 9.796,2

164.796,3 164.796,3 164.796,3

59,4 59,4 59,4

Nord-est Nord-est Nord-est

6.924,0 6.924,0 6.924,0

149.725,8 149.725,8 149.725,8

46,2 46,2 46,2

Centro Centro Centro

7.394,9 7.394,9 7.394,9

164.219,6 164.219,6 164.219,6

45,0 45,0 45,0

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

24.115,1 24.115,1 24.115,1

478.741,7 478.741,7 478.741,7

50,4 50,4 50,4

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

11.292,4 11.292,4 11.292,4

352.844,6 352.844,6 352.844,6

32,0 32,0 32,0

Italia Italia Italia

35.452,6 35.452,6 35.452,6

833.276,0 833.276,0 833.276,0

42,5 42,5 42,5

Fonte:Elaborazioni Fonte:Elaborazioni susudati dati Ministero delle Infrastrutture Trasporti, Anas, Aiscat Fonte:Elaborazionisu datiMinistero Ministerodelle delleInfrastrutture Infrastruttureee dei edei deiTrasporti, Trasporti,Anas, Anas,Aiscat Aiscatee Aci eAci Aci (a) (a)(a)Nelle Nelle province Trento somma delle strade totali non coincide con Trentino-Alto Adige poiché province Nelleprovince provincedididiTrento Trentoee Bolzano eBolzano Bolzanolalalasomma sommadelle dellestrade stradetotali totalinon noncoincide coincidecon conilil totale iltotale totaleTrentino-Alto Trentino-AltoAdige Adigepoiché poichéleleleprovince province autonome autonome hanno comunicato disaggregato solo per alcune tipologie strade. autonomehanno hannocomunicato comunicatoilil dato ildato datodisaggregato disaggregatosolo soloper peralcune alcunetipologie tipologiedididistrade. strade.


Aumenta la sicurezza sulle strade: incidenti, morti e feriti in costante calo

63

Tra tutti i sistemi di trasporto, quello su strada è di gran lunga il più pericoloso e comporta il prezzo più alto in termini di vite umane. Per questo motivo il programma d'azione europeo per la sicurezza stradale 2003-2010 prevede una serie di misure quali il rafforzamento dei controlli stradali, l'ampio ricorso a nuove tecnologie per la sicurezza, il miglioramento delle infrastrutture stradali e azioni tese a migliorare il comportamento degli utenti. L'obiettivo finale è quello di ridurre almeno del 50 per cento il tasso dei decessi entro il 2010. In Italia nel 2006 quasi 100 persone per milione di abitanti sono morte a seguito di un incidente stradale.

Persone decedute in incidenti stradali per regione – Anno 2006 (per milione di abitanti) (Italia=100)

Persone decedute in incidenti stradali nei paesi Ue25 – Anno 2004 (per milione di abitanti) 250 200 150 100 50

DEFINIZIONI UTILIZZATE

0 tto Li ni a tu an ia Ci pr G o re c P o ia lo Re p u S l o ni a bb ve lic nia a C Un ec gh a e E s r ia P o t on rt ia S l oga ov llo ac ch B e ia lg Lu S p i o ss ag em n a bu r Au g o st ria Ita Irl lia an Fr d a an Fi cia nl a G nd er i a Da m a n G ra nim ia ar n c B P a r eta a es g n iB a as S v si ez ia M al ta

I morti per incidente stradale sono le persone decedute sul colpo o entro il trentesimo giorno a partire da quello in cui si é verificato l’incidente. Questa definizione è stata adottata a decorrere dal 1° gennaio 1999; fino al 31 dicembre 1998 la contabilizzazione dei decessi considerava solo quelli avvenuti entro sette giorni dal momento del sinistro stradale. Nel 2007 l’Istat ha provveduto a effettuare una ricostruzione della serie storica degli indicatori stradali a partire dal 2000.

Le

Trasporti Decessi da incidente stradale per milione di abitanti

UNO SGUARDO D’INSIEME

Nelle regioni italiane il maggior numero di incidenti in rapporto alla popolazione si registra nel Centro-Nord e le regioni più colpite sono Liguria, Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna (tutte con valori pari o superiori a 5.700 incidenti per milione di abitanti). Nelle stesse regioni si registra il più elevato numero di feriti (superiore a 7.600 per milione di abitanti). Nel CentroNord si registra anche un numero di morti superiore al Mezzogiorno (rispettivamente 103 e 84 vittime di incidenti stradali per milione di abitanti); in Emilia-Romagna e in Abruzzo i valori superano le 125 vittime, mentre, all’opposto, in Valle d’Aosta e Campania sono molto ridotti (rispettivamente dimezzati e di 40 unità inferiori alla media nazionale).

Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, Database New Cronos

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Nel 2006 in Italia il numero di decessi per incidente stradale è pari a 96,2 persone ogni milione di abitanti. Il nostro Paese si colloca in decima posizione rispetto a quelli dell’area Ue25, dopo Malta, Svezia, Paesi Bassi e Regno Unito, i cui tassi sono inferiori a 60 morti per milione di abitanti, e dopo Danimarca, Germania, Finlandia, Francia e Irlanda, che hanno valori inferiori a 95 decessi. Il resto dei paesi europei presenta valori superiori, entro i 160 decessi per milione di abitanti, a esclusione di Lettonia e Lituania, i cui tassi hanno valori decisamente più allarmanti: rispettivamente 222 e 218 unità. L’obiettivo del dimezzamento delle vittime appare lontano dall’essere conseguito: stante l’attuale trend si attende nel 2010 una riduzione del 30 per cento a livello comunitario.

Incidenti stradali, persone decedute e ferite – Anni 2000-2006 (valori assoluti e quozienti) Incidenti ANNI

Decedute

100 statistiche per il Paese

Deceduti per 1.000.000 di abitanti

Incidenti per 1.000 veicoli circolanti

Deceduti per 100 persone rimaste coinvolte

Deceduti per 100 incidenti

Ferite

Fonte: Elaborazioni su dati Istat

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Ogni giorno in Italia si verificano in media 652 incidenti stradali, che provocano la morte di 16 persone e il ferimento di altre 912. Nel periodo 2000-2006 gli incidenti sono scesi da 256.546 a 238.124, i morti da 7.061 a 5.669, i feriti da 360.013 a 332.955. Si è pertanto registrato un decremento del 7,2 per cento per quanto riguarda il numero di incidenti, del 7,5 per cento per i feriti e del 19,7 per cento per i morti. L’andamento decrescente della frequenza degli incidenti è confermato anche se si tiene conto del numero di autoveicoli circolanti: passa infatti da 6,3 a 5,1 il numero di incidenti ogni 1.000 autoveicoli. Si registra una riduzione nella gravità degli incidenti: i morti ogni 100 incidenti passano, infatti, da 2,8 a 2,4.

Persone coinvolte negli incidenti

Fonti

x Istat, Rilevazione sugli incidenti stradali x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Statistica degli incidenti stradali Siti internet x http://www.istat.it x http://www.aci.it x http://www.europa.eu.int/newcronos/

2000

256.546

7.061

360.013

124,0

6,3

2,8

1 ,9

2001

263.100

7.096

373.286

124,5

6 ,3

2,7

1,9

2002

265.402

6.980

378.492

122,1

6,2

2,6

1 ,8

2003

252.271

6.563

356.475

113,9

5 ,7

2,6

1,8

2004

243.490

6.122

343.179

105,2

5,5

2,5

1 ,8

2005

240.011

5.818

334.858

99,3

5,3

2,4

1,7

2006

238.124

5.669

332.955

96,2

5 ,1

2,4

1, 7

Fonte: Elaborazioni su dati Istat e Aci



Infrastrutture

I numerosi studi che analizzano la relazione tra dotazione di infrastrutture e sviluppo economico di un territorio confermano l’esistenza di un forte legame: produttività, redditi e occupazione sono funzione crescente della dotazione di infrastrutture. Inoltre, le infrastrutture sono, tra le determinanti dello sviluppo regionale, quelle che maggiormente possono essere oggetto di diretto intervento dei decisori di politica economica. Questo elemento fa emergere la necessità di quantificare la dotazione e la funzionalità delle infrastrutture presenti in un territorio. Gli indicatori presentati in questa sezione sono relativi alle seguenti dimensioni: la rete autostradale (km di rete per 1.000 km2 di superficie territoriale); la rete ferroviaria (km di rete per 100 km2 di superficie territoriale); i volumi di traffico merci e passeggeri dei porti marittimi; la potenza prodotta negli impianti di generazione di energia elettrica; la diffusione e l’informatizzazione degli sportelli bancari. uu Nel 2006, la rete autostradale italiana si sviluppa per quasi 22 km ogni mille km2 di superficie territoriale. Al di

sopra della media europea.

uu La rete ferroviaria italiana si sviluppa, nel 2005, per 5,4 km ogni 100 km2 di superficie territoriale. Sotto il pro-

filo qualitativo, tuttavia, emergono carenze in tema di infrastrutture adeguate al trasporto moderno, di interoperabilità tra le reti e i sistemi, di tecnologie innovative e di affidabilità del servizio. Poco più del 40 per cento dell’infrastruttura ferroviaria è a binario doppio elettrificato. uu Nel 2005 l’Italia è il secondo paese europeo per trasporto di passeggeri via mare, dopo la Grecia. Se

si considera invece il volume complessivo dei container trasportati, l’Italia, con il 10,8 per cento del totale, occupa la quinta posizione, dopo Germania, Spagna, Paesi Bassi e Gran Bretagna. L’hub italiano più importante è quello di Gioia Tauro in Calabria. uu Nel 2005 l’Italia occupa il terzo posto tra i Paesi europei per produzione

di potenza efficiente netta degli impianti di generazione elettrica (85.000 MW), dopo Germania e Francia. La quota prodotta da fonti rinnovabili è di poco superiore al 23 per cento.

uu La diffusione degli ATM permette ai possessori di carte

bancomat o carte di credito di compiere, in qualunque momento della giornata, alcune operazioni bancarie (prelievo o versamento di contante, richiesta di informazioni sul conto, bonifici e pagamenti di utenze). Nel 2006, in Italia, si rilevano in media 68 ATM ogni 100.000 abitanti.


Persistono Persistonoi idivari divaritra traCentro-Nord Centro-Nord eeMezzogiorno Mezzogiorno UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

LaLarete reteautostradale autostradalerappresenta rappresentaununindicatore indicatoreimportante importantedello dello sviluppo sviluppodel delsettore settoredei deitrasporti, trasporti,con conriferimento riferimentoalla allacircolacircolazione zionedidigrandi grandivolumi volumididitraffico trafficoveicolare, veicolare,didipersone personee edidimermerci.ci.Indirettamente, Indirettamente,è èanche ancheununindicatore indicatoredella dellapressione pressioneche cheil il traffico trafficoveicolare veicolaregenera generasull’ambiente. sull’ambiente. Nel Nel2006 2006lalarete reteautostradale autostradaleitaliana italianasisisviluppa sviluppaper perquasi quasi2222 superficieterritoriale. territoriale. km kmogni ogni1.000 1.000km km2 2didisuperficie

L’estensione L’estensionedella dellarete reteautostradale autostradaleconsiderata consideratanel nelsuo suocomcomplesso plessoè èpari paria a6.554 6.554km kme ecopre coprelalanostra nostrapenisola penisolaattraverattraversando sandotutte tutteleleregioni regioniadadeccezione eccezionedella dellaSardegna, Sardegna,che chenel nel suo suoterritorio territorionon nonpresenta presentaquesta questatipologia tipologiadidirete reteinfrastruttuinfrastrutturale. rale.

2 di 2 disuperficie Rete Reteautostradale autostradaleper per1.000 1.000km km superficieterritoriale territorialenei neipaesi paesiUe Ue– –Anno Anno2003 2003(in(inkm) km)(a) (a)

7070 6060

2 2didisuperficie superficieterritoriale territoriale autostradaleper per1.000 1.000km km Rete Reteautostradale per perregione regione– –Anno Anno2006 2006(in(inkm) km)

5050 4040 3030

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

2020

2 2didisuperficie I km I kmdidirete reteautostradale autostradaleper per1.000 1.000km km superficieterritoriale territoriale sono sonoununindicatore indicatoredididensità densitàdelle delleinfrastrutture infrastruttureautostradali. autostradali. L’indicatore L’indicatoresisiottiene ottienedal dalrapporto rapportotratral’estensione l’estensioneininkm kmdella della 2.2. rete reteautostradale autostradalee elalasuperficie superficieterritoriale territorialemisurata misurataininkm km

1010 00

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Con Conriferimento riferimentoaiaipaesi paesipiù piùantica anticaappartenenza appartenenzaall’Unione all’Unione europea europea(Ue15), (Ue15),nel nel2003 2003il ilvalore valoremedio medioè èpari paria a15,5 15,5km kmdidi 2 2didisuperficie superficieterritoriale. territoriale.L’Italia, L’Italia,con con autostrade autostradeper per1.000 1.000km km ununindice indicepari paria a21,5 21,5sisicolloca collocaalaldidisopra sopradella dellamedia, media,con con superfiun’estensione un’estensionedella dellarete reteautostradale autostradaleper per1.000 1.000km km2 2didisuperficie cieconfrontabile confrontabilecon conquella quelladidiAustria, Austria,Spagna Spagnae ePortogallo, Portogallo, superiore superiorea aquella quelladidiFrancia Franciae eRegno RegnoUnito. Unito.I valori I valorimassimi massimididi densità densitàsisiregistrano registranonei neiPaesi PaesiBassi Bassi(4(4volte volteil ilvalore valoremedio medio Ue), Ue),ininLussemburgo Lussemburgoe eBelgio Belgio(oltre (oltre5050km kmdidirete reteper per1.000 1.000 Glialtri altripaesi paesididipiù piùantica anticaadesione adesioneche chesisicollocano collocanoalaldidi km km2).2).Gli sopra sopradel delvalore valoremedio medioUe15 Ue15sono sonolalaGermania Germaniae elalaDanimarDanimarca. ca.Tutti Tuttigliglialtri altriStati Statimembri membripresentano presentanoindici indiciinferiori inferiorialla alla media mediacomunitaria, comunitaria,adadeccezione eccezionedidiSlovenia Sloveniae eCipro. Cipro. L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

LaLaserie seriestorica storicadell’indicatore dell’indicatorerelativo relativoalla alladensità densitàautostradale autostradale per pergliglianni annidal dal2001 2001alal2006 2006mostra mostraininciascuna ciascunadelle delleripartiripartizioni zioniterritoriali territorialiununandamento andamentopiuttosto piuttostostabile, stabile,come comeè èdada attendersi attendersiper perinfrastrutture infrastruttureche chehanno hannocosti costie etempi tempididirealizrealizzazione zazioneingenti. ingenti. LeLearee areedel delNord-ovest Nord-oveste edel delNord-est Nord-estrisultano risultanomaggiormente maggiormente dotate dotaterispetto rispettoalalMezzogiorno. Mezzogiorno.Tutte Tutteleleregioni regionisettentrionali settentrionali presentano presentanovalori valorisuperiori superiorialla allamedia medianazionale nazionale(pari (paria a21,7), 21,7), adadeccezione eccezionedelle delleprovince provinceautonome autonomedidiTrento Trento(11,3) (11,3)e eBolBolzano zano(15,8), (15,8),dove doveil ildato datoè èinfluenzato influenzatodalle dallecaratteristiche caratteristiche orografiche. orografiche. AlAlCentro Centrotutte tutteleleregioni regionipresentano presentanoinvece inveceindici indiciinferiori inferiorialla alla media medianazionale, nazionale,adadeccezione eccezionedel delLazio Lazio(27,3). (27,3).L’Umbria, L’Umbria,con con ununvalore valorepari paria a7,0, 7,0,è èquella quellache chepresenta presentaloloscostamento scostamentopiù più alto altodal dalvalore valoremedio medionazionale. nazionale. Il IlMezzogiorno Mezzogiornohahauna unadotazione dotazioneinferiore; inferiore;leletretreregioni regioniche che fanno fannoeccezione eccezionesono sonol’Abruzzo l’Abruzzo(32,7 (32,7km kmper per1.000 1.000km km2),2),lala Campania Campania(32,5) (32,5)e elalaSicilia Sicilia(24,6, (24,6,ininincremento incrementorispetto rispettoalal 2001), 2001),mentre mentrequelle quellecon conlalaminore minoredotazione dotazionesono sonolalaBasilicaBasilicata,ta,che chepresenta presentail ildato datopiù piùbasso bassorispetto rispettoa atutto tuttoil ilterritorio territorio Molise(8,1). (8,1). nazionale nazionale(2,9 (2,9per per1.000 1.000km km2),2),e eil ilMolise

100 statistiche per il Paese

Ue15 Ue15

Pa Pae Lu essi B Lu s i Ba sssem asssi emb si buurg B rg oo G Beelg Ger lgio er m io man ania ia Da C Da n Ciipp ro i m r ni ma o Sl arrca Slov ca Po ove n Port e nia rtoog ia gaa llo l Ita lo SpIta lliia Spa a agn Au gn a Aus a tr Fr striia Re R e Fa a Re p Re ggn ra nncia puub noo U cia bbb lic Un i lica n itto a Ce o C Li ecca t L Sl ituuan a Slov an ia ova ia a ccc h Un c hiia Un g a gaari Sv riaa Sve z G eziiaa Gre r Bu e ccia Bulg ia lgar Irl ar iiaa Irlan Es andd a E to a Fi stonnia Finl ia nlan ad Po nd iia Polo a Ro lonnia Ro m ia ma n a nia ia

Infrastrutture km di rete autostradale per 1.000 km2 di superficie

64

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat, Eurostat,New NewCronos Cronos Fonte: I datiper perLettonia Lettoniae eMalta Maltanon nonsono sonodisponibili. disponibili. (a)(a)I dati 2 2didisuperficie Reteautostrade autostradeper per1.000 1.000km km superficieterritoriale, territoriale,per perregione regione– –Anni Anni2001-2006 2001-2006(in(inkm) km) Rete

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiIstat, Istat,Ministero Ministerodelle delleInfrastrutture Infrastrutture e edei deiTrasporti, Trasporti,Aiscat Aiscat

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

Piemonte Piemonte

31,8 31,8

31,8 31,8

31,8 31,8

31,8 31,8

32,2 32,2

32,4 32,4

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

33,7 33,7

33,7 33,7

33,7 33,7

34,9 34,9

34,9 34,9

33,7 33,7

Lombardia Lombardia Liguria Liguria

24,2 24,2

24,2 24,2

24,2 24,2

24,1 24,1

24,1 24,1

24,2 24,2

69,3 69,3

69,2 69,2

69,2 69,2

69,2 69,2

69,2 69,2

69,2 69,2

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

13,8 13,8

13,8 13,8

13,8 13,8

13,7 13,7

13,7 13,7

13,8 13,8

15,8 15,8

15,8 15,8

15,8 15,8

15,8 15,8

15,8 15,8

15,8 15,8

Trento Trento

11,3 11,3

11,3 11,3

11,3 11,3

11,3 11,3

11,3 11,3

11,3 11,3

Veneto Veneto

25,8 25,8

25,8 25,8

25,8 25,8

25,8 25,8

25,8 25,8

25,8 25,8

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna

26,7 26,7

26,7 26,7

26,7 26,7

26,7 26,7

26,7 26,7

27,8 27,8

25,7 25,7

25,7 25,7

25,7 25,7

25,7 25,7

25,7 25,7

25,7 25,7

Toscana Toscana

18,4 18,4

18,4 18,4

18,4 18,4

18,4 18,4

18,4 18,4

18,4 18,4

Umbria Umbria

7,0 7,0

7,0 7,0

7,0 7,0

7,0 7,0

7,0 7,0

7,0 7,0

Marche Marche

17,4 17,4

17,4 17,4

17,4 17,4

17,3 17,3

17,3 17,3

17,4 17,4 27,3 27,3

Lazio Lazio

27,3 27,3

27,3 27,3

27,3 27,3

27,3 27,3

27,3 27,3

Abruzzo Abruzzo

32,6 32,6

32,7 32,7

32,7 32,7

32,7 32,7

32,7 32,7

Molise Molise

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Ministero Ministerodelle delleInfrastrutture, Infrastrutture,Anas, Anas,Aiscat Aiscat x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

32,7 32,7

8,1 8,1

8,1 8,1

8,1 8,1

8,1 8,1

8,1 8,1

8,1 8,1

Campania Campania

32,5 32,5

32,5 32,5

32,5 32,5

32,5 32,5

32,5 32,5

32,5 32,5

Puglia Puglia

16,2 16,2

16,2 16,2

16,2 16,2

16,2 16,2

16,2 16,2

16,2 16,2

Basilicata Basilicata

2,9 2,9

2,9 2,9

2,9 2,9

2,9 2,9

2,9 2,9

2,9 2,9

Calabria Calabria

19,6 19,6

19,6 19,6

19,6 19,6

19,6 19,6

19,6 19,6

19,6 19,6

Sicilia Sicilia

23,0 23,0

23,0 23,0

23,0 23,0

24,6 24,6

24,6 24,6

24,6 24,6

Sardegna Sardegna

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

Nord-ovest Nord-ovest

32,3 32,3

32,3 32,3

32,3 32,3

32,3 32,3

32,5 32,5

32,5 32,5

x x Ministero Ministerodei deiTrasporti, Trasporti,Conto Contonazionale nazionaledelle delleinfrastrutture infrastrutture e edei deitrasporti trasporti

Nord-est Nord-est

23,2 23,2

23,2 23,2

23,2 23,2

23,2 23,2

23,2 23,2

23,4 23,4

Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it x x http://www.aiscat.it http://www.aiscat.it

Altre Altreinformazioni informazioni

Centro Centro

19,2 19,2

19,2 19,2

19,2 19,2

19,2 19,2

19,2 19,2

19,2 19,2

Centro-Nord Centro-Nord

24,8 24,8

24,8 24,8

24,8 24,8

24,9 24,9

24,9 24,9

25,0 25,0

Mezzogiorno Mezzogiorno

16,7 16,7

16,7 16,7

16,7 16,7

17,1 17,1

17,1 17,1

17,1 17,1

Italia Italia

21,5 21,5

21,5 21,5

21,5 21,5

21,7 21,7

21,7 21,7

21,7 21,7

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiIstat, Istat,Ministero Ministerodelle delleInfrastrutture Infrastrutturee edei deiTrasporti Trasporti Fonte:


Bassa Bassalaladotazione dotazionedella dellarete; rete;solo soloilil40 40 per percento centoaabinario binariodoppio doppioelettrificato elettrificato

65

LaLaCommissione Commissioneeuropea europeanel nellibro librobianco biancosui suitrasporti trasporti– –alal capitolo capitolodedicato dedicatoalaltrasporto trasportoferroviario, ferroviario,settore settorestrategico strategicodal dal quale qualedipende dipendeil ilriequilibrio riequilibriodei deitrasporti trasportieuropei, europei,soprattutto soprattuttonel nel comparto compartomerci merci– –pone ponel’accento l’accentosusualcuni alcuniproblemi problemiadadoggi oggi persistenti: persistenti:lalamancanza mancanzadidiinfrastrutture infrastruttureadeguate adeguatealaltrasporto trasporto moderno; moderno;l’assenza l’assenzadidiinteroperabilità interoperabilitàtratrareti retie esistemi; sistemi;lelescarscarsesericerche ricerchesulle sulletecnologie tecnologieinnovative; innovative;laladubbia dubbiaaffidabilità affidabilitàdidi ununservizio servizioche chenon nonrisponde rispondealle allenecessità necessitàdei deicittadini. cittadini. Nel Nel2005 2005lalarete reteferroviaria ferroviariaitaliana italianasisisviluppa sviluppaper per5,4 5,4km kmogni ogni 2 2didisuperficie superficieterritoriale, territoriale,con conununvalore valoremedio mediodidirete retea a 100 100km km binario binariodoppio doppioelettrificato elettrificatopari paria acirca circa2 2km kmper per100 100km km2 2didi superficie. superficie.

22 Chilometri Chilometrididirete reteferroviaria ferroviariatotale totalee ea abinario binariodoppio doppioelettrificato elettrificatonei neipaesi paesiUe Ue(a) (a)– –Anno Anno2002 2002(per (per100 100km km didisuperficie superficieterritoriale) territoriale)

totale Retetotale Rete

10 10 88 66 44

Chilometri Chilometrididirete reteferroviaria ferroviariaitaliana italianaper perregione regione– – 2 2didisuperficie superficieterritoriale) territoriale) Anno Anno2005 2005(per (per100 100km km

22 00

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

LaLadotazione dotazionedidirete reteferroviaria ferroviariaè èmisurata misuratamediante medianteil ilnumero numero didichilometri chilometridella dellarete reteferroviaria ferroviariaitaliana italiana(RFI) (RFI)per per100 100chilochilometri metriquadrati quadratididisuperficie superficieterritoriale; territoriale;il ilsuo suolivello livellodidisviluppo sviluppo tecnologico tecnologicoè èmisurato misuratomediante mediantelalaquota quotaparte partedidirete retea abinario binario doppio doppioelettrificato. elettrificato.LaLarete reteferroviaria ferroviariacomplessiva complessivasisiripartisce ripartisce ininrete retea abinario binariosemplice sempliceelettrificato elettrificatoe enon, non,e erete retea abinario binario doppio doppioelettrificato elettrificatoe enon. non.

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat, Eurostat,New NewCronos Cronos Fonte: datodell’Irlanda dell’Irlandaè èrelativo relativoall’anno all’anno2001. 2001.Per PerlalaDanimarca, Danimarca,i Paesi i PaesiBassi, Bassi,l’Austria l’Austriae eil ilRegno RegnoUnito Unitoil ildato datorelativo relativoaiaichilometri chilometri (a)(a)Il Ildato binariodoppio doppioelettrificato elettrificatonon nonè ènoto. noto.Per PerCipro Ciproe eMalta Maltai dati i datinon nonsono sononoti. noti. didibinario

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Nel Nel2002 2002l’Italia l’Italiapuò puòcontare contaresusu5,3 5,3km kmdidirete reteferroviaria ferroviariaogni ogni 2 2didisuperficie superficieterritoriale. territoriale.SiSicolloca collocaquindi, quindi,rispetto rispettoagli agli 100 100km km altri altripaesi paesieuropei, europei,ininuna unaposizione posizioneintermedia. intermedia.Se Sesisiconsideconsideraralolosviluppo sviluppotecnologico tecnologicodella dellarete, rete,lalasituazione situazionerelativa relativa dell’Italia dell’Italiaè èmigliore migliore(poco (pocomeno menodel del4040per percento centodella dellarete rete complessiva complessivaa abinario binariodoppio doppioelettrificato). elettrificato).Il Ilnostro nostroPaese Paesesisi pone poneininquinta quintaposizione posizionedopo dopoBelgio, Belgio,Germania, Germania,Polonia Poloniae e Repubblica RepubblicaCeca Cecaper perchilometri chilometrididirete retea abinario binariodoppio doppioelettrielettrificato ficatoininrapporto rapportoalla allasuperficie. superficie. I paesi I paesicon conuna unaelevata elevatadotazione dotazionecomplessiva complessivadella dellarete reteferroferroviaria viariasono sonoil ilBelgio, Belgio,lalaRepubblica RepubblicaCeca Ceca(che (cheperò peròpuò puòcontare contare solo solosul sul17,9 17,9per percento centodidirete retea abinario binariodoppio doppioelettrificato) elettrificato)e elala Germania Germania(tutte (tuttecon conestensione estensionedella dellarete retesuperiore superioreaiai1010km kmdidi 2 di 2 disuperficie). superficie).Tra Trai paesi i paesidell’Ue15 dell’Ue15quelli quellicon con rete reteper per100 100km km 2 2didisuperfidotazione dotazionemolto moltoscarsa scarsa(meno (menodidi3 3km kmogni ogni100 100km km superficie) cie)sono sonoIrlanda, Irlanda,Svezia, Svezia,Spagna, Spagna,Grecia Greciae eFinlandia Finlandia(in(inquequeste steultime ultimel’estensione l’estensionedella dellarete retenon nonraggiunge raggiungei 2i 2km kmper per100 100 km km2).2). L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

LeLeregioni regioniche cheper perdotazione dotazionedidiinfrastrutture infrastruttureferroviarie ferroviariepresenpresentano tanolalacondizione condizionepiù piùdisagiata disagiatasono sonolalaValle Valled’Aosta d’Aostae elalaSarSardegna. degna.LaLaprima primapuò puòcontare contaresususoli soli2,5 2,5km kmdidirete reteogni ogni100 100 territorio,tutta tuttaa abinario binariosemplice semplicenon nonelettrificato. elettrificato.Anche Anche km km2 2diditerritorio, ininSardegna Sardegnalalatrazione trazionediesel dieselè èquasi quasitotale: totale:lalaregione regionehaha superficieterritoriale, territoriale, infatti infattisoli soli1,8 1,8km kmdidirete reteogni ogni100 100km km2 2didisuperficie per peril il96,2 96,2per percento centoa abinario binariosemplice semplicenon nonelettrificato. elettrificato.LeLe province provinceautonome autonomedidiBolzano Bolzanoe eTrento Trentohanno hannouna unabassa bassadodo-

100 statistiche per il Paese

binariodoppio doppioelettrificato elettrificato Reteaabinario Rete

12 12

R Rep epu ubbb bllic ica aC Cec ea B ca e B G elg Ger lgio er m io ma U annia Ung ia S nghe Slov heri l a R ovaac ria Reg cch egn chia o P no U ia Pae Un aes nito sii B ito Bas as P ssii Polo ol n A oniia D Auust a Dan stria anim ri ima a S arrcca Slov a lo e ven IT niiaa ITA AL Fr LIIA Fra A annc Le cia L t ia P etttoon o P r nia orto ia toga gall Irl lloo Irlan Li andda Litu a tuan a i S niaa Sve vez S zia Spa ia pag E gnna Esto a st n oi G niaa Gre Fi recia Finl cia nlan and diia a

Infrastrutture km di rete ferroviaria per 100 km2 di superficie

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

tazione tazionedovuta, dovuta,come comeininValle Valled’Aosta, d’Aosta,principalmente principalmentealle alle caratteristiche caratteristichegeofisiche geofisichedel delterritorio; territorio;tuttavia tuttavialalaprovincia provinciadidi Bolzano Bolzanoregistra registraununelevato elevatosviluppo sviluppotecnologico tecnologicocon conlinea linea ferroviaria ferroviariatotalmente totalmenteelettrificata. elettrificata. Il Ilprimato primatodella delladotazione dotazionespetta spettaalla allaLiguria Liguria(9,2 (9,2km kmper per100 100 2 disuperficie superficieterritoriale), territoriale),seguita seguitadadaCampania, Campania,Piemonte Piemontee e km km2 di 2);2);mentre mentreleleregioni regionia a Lazio Lazio(tutte (tuttecon conpiù piùdidi7 7km kmper per100 100km km maggiore maggioretecnologia tecnologiasono sonoancora ancorail ilLazio, Lazio,lalaLiguria Liguriae eil ilFriuliFriuliVenezia VeneziaGiulia, Giulia,dove dovelalaquota quotadidilinea lineaa abinario binariodoppio doppioelettrifielettrificato catoè èpari paririspettivamente rispettivamentealal70,3 70,3per percento, cento,alal64,9 64,9per percento cento e ealal64,1 64,1per percento. cento. Mediamente Mediamenteil ilMezzogiorno Mezzogiornovive viveuna unasituazione situazionedidimaggiore maggiore arretratezza, arretratezza, dovuta dovuta principalmente principalmente alal contributo contributo particolarparticolarmente mentenegativo negativodella dellaSardegna, Sardegna,della dellaBasilicata Basilicatae edella dellaPuglia. Puglia.

Reteferroviaria ferroviariaitaliana italianaininesercizio esercizioper pertipologia tipologiae eper perregione regione– –Anno Anno2005 2005(valori (valoripercentuali) percentuali) Rete REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Fonti Fonti

x x Rete ReteFerroviaria FerroviariaItaliana Italiana(RFI) (RFI) x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Ministero Ministerodei deiTrasporti, Trasporti,Conto Contonazionale nazionaledelle delleinfrastrutture infrastrutture e edei deitrasporti trasporti Siti Sitiinternet internet x x http://www.rfi.it http://www.rfi.it http://www.europa.eu.int/newcronos/ x x http://www.europa.eu.int/newcronos/

Chilometri Chilometri 2 2 per 100 km per 100 km

A binario semplice non binario semplice non elettrificato elettrificato

binario doppio AA binario doppio non elettrificato non elettrificato

A binario semplice binario semplice elettrificato elettrificato

Abinario binario doppio doppio elettrificato elettrificato

32,2 32,2 100,0 100,0 18,3 18,3 3,1 3,1 18,5 18,5 - 48,5 48,5 35,0 35,0 19,2 19,2 8,3 8,3 34,1 34,1 4,1 4,1 37,9 37,9

- - - - - - - - - - 1,2 1,2 - - -

28,9 28,9 - 40,5 40,5 32,0 32,0 26,5 26,5 42,9 42,9 - 17,5 17,5 16,7 16,7 45,9 45,9 13,7 13,7 46,8 46,8 12,6 12,6

38,9 38,9 - 41,2 41,2 64,9 64,9 55,0 55,0 57,1 57,1 51,5 51,5 47,5 47,5 64,1 64,1 45,8 45,8 51,0 51,0 49,0 49,0 49,5 49,5

7,4 7,4 2,5 2,5 6,6 6,6 9,2 9,2 2,7 2,7 3,0 3,0 2,2 2,2 6,3 6,3 5,9 5,9 4,8 4,8 6,2 6,2 4,4 4,4 4,0 4,0

Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna

9,0 9,0 37,8 37,8 75,7 75,7 23,2 23,2 27,4 27,4 39,9 39,9 45,5 45,5 41,9 41,9 96,2 96,2

- - - - - - - - 3,8 3,8

20,7 20,7 38,1 38,1 15,8 15,8 22,7 22,7 29,0 29,0 53,3 53,3 24,1 24,1 45,9 45,9 - -

70,3 70,3 24,1 24,1 8,5 8,5 54,1 54,1 43,6 43,6 6,8 6,8 30,5 30,5 12,2 12,2 - -

7,2 7,2 4,8 4,8 6,1 6,1 7,7 7,7 4,2 4,2 3,6 3,6 5,6 5,6 5,4 5,4 1,8 1,8

Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno

24,5 24,5 21,3 21,3 22,2 22,2 22,8 22,8 42,1 42,1

- - 0,5 0,5 0,2 0,2 0,3 0,3

33,2 33,2 28,4 28,4 19,7 19,7 27,4 27,4 30,8 30,8

42,3 42,3 50,3 50,3 57,6 57,6 49,6 49,6 26,8 26,8

7,0 7,0 4,9 4,9 5,9 5,9 5,9 5,9 4,6 4,6

Italia Italia

29,6 29,6

0,2 0,2

28,6 28,6

41,6 41,6

5,4 5,4

Piemonte Piemonte Valle d'Aosta/Valèe d'Aote Valle d'Aosta/Valèe d'Aote Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiRFI RFI

Percentuale totale della rete Percentuale sulsul totale della rete

Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiRFI RFI Fonte:


Infrastrutture Volumi di traffico merci e passeggeri dei porti marittimi

66

Italia al secondo posto in Europa per traffico passeggeri via mare UNO SGUARDO D’INSIEME

Le infrastrutture portuali assumono sempre maggiore importanza nell’ambito delle nuove politiche europee per il trasporto delle merci. Onde far fronte alle previsioni di crescita del trasporto di merci senza gravare ulteriormente sulla rete stradale, infatti, il trasporto marittimo deve assumere nel futuro un ruolo maggiore. I porti marittimi dovranno diventare le principali interfacce tra le reti di trasporto terrestri e marittime, migliorando i collegamenti intermodali e diventando luoghi di scambio commerciale a forte potenzialità di crescita. Nel 2005 l’Italia è il secondo Paese europeo per trasporto di passeggeri via mare. DEFINIZIONI UTILIZZATE

L’hub è quel porto usato per raggruppare o smistare le merci destinate alla – o provenienti dalla – navigazione oceanica. Si tratta, in generale, del punto per la raccolta e la distribuzione delle merci nel resto del territorio nazionale. L’individuazione dei principali hub avviene considerando la dimensione dei container. Gli indicatori proposti misurano la dimensione media dei container rapportandone la dimensione totale in TEU (twenty feet equivalent unit) al numero totale trasportato. Le composizioni percentuali di volume dei container e di passeggeri trasportati sono ottenute rapportando i valori dei principali porti ai rispettivi totali di tutti i porti europei. Per i confronti tra porti nazionali sono stati considerati i volumi di merci e di merci in container (migliaia di tonnellate) e di passeggeri (migliaia di unità), nonché il movimento delle merci in navigazione di cabotaggio, considerando che si svolgono lungo le coste nazionali.

posto si colloca il porto di Trieste (43,4 milioni di tonnellate, pari al 8,5 per cento del totale). A poca distanza il porto di Genova (42,6 milioni di tonnellate). La regione che ha registrato Il maggior movimento di merce in navigazione di cabotaggio è la Sicilia (26 per cento del movimento nazionale), seguita da Sardegna, Liguria e Puglia. Queste quattro regioni assorbono circa il 60 per cento del cabotaggio merci nazionale. Il traffico registrato in Sicilia è dovuto alla presenza dei porti di Augusta, Santa Panagia, Milazzo e Gela, che sono ai primi posti in Italia per traffico di prodotti petroliferi. Il trasporto dei container è concentrato in Calabria e in Liguria. In particolare in Calabria il porto di Gioia Tauro, il cui flusso di merci è rappresentato quasi esclusivamente dal trasporto di container, si è imposto negli ultimi anni come il maggiore hub italiano. Seguono, a notevole distanza, i porti di Genova e di La Spezia. Per quanto riguarda il trasporto di passeggeri all’apice della graduatoria compaiono naturalmente i porti di Messina e Reggio di Calabria, cui seguono Napoli e, a distanza, Capri, Piombino, Olbia e Porto d’Ischia. Movimento merci in navigazione di cabotaggio per regione – Anno 2005 (composizione percentuale)

Graduatoria dei 10 porti d'Europa più grandi secondo la dimensione dei container (a) (TEU) e il traffico dei passeggeri in arrivo e in partenza (migliaia) – Anno 2005 Porto

Paese

Rotterdam Hamburg Antwerp Bremerhaven Algeciras Gioia Tauro Felixstowe Valencia Le Havre Barcelona

Paesi Bassi Germania Belgio Germania Spagna Italia Regno Unito Spagna Francia Spagna

Porto

Paese

Dover Calais Paloukia Salaminas Perama Helsingborg Piraeus Helsingor Messina Reggio di Calabria Helsinki

Regno Unito Francia Grecia Grecia Svezia Grecia Danimarca Italia Italia Finlandia

Dimensione dei container Percentuale in TEU 9.194.590 13,2 8.084.307 11,6 6.220.905 9,0 3.696.067 5,3 3.181.821 4,6 3.123.241 4,5 2.758.383 4,0 2.412.352 3,5 2.144.290 3,1 2.068.780 3,0 Passeggeri in migliaia

Percentuale

13.501 11.695 11.663 11.663 11.102 11.076 11.023 9.802 9.645 8.854

3,2 2,8 2,8 2,8 2,7 2,7 2,7 2,4 2,3 2,1

Fonte: Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, New Cronos (a) La dimensione dei container è data dalla capienza complessiva, indipendentemente dalla merce contenuta in essi.

Dimensione dei container (a) e passeggeri in arrivo e in partenza nei principali porti dei paesi dell’Ue25 (composizione percentuale) – Anno 2005 Dimensione dei container

Passeggeri

Grecia ITALIA Danimarca Svezia Regno Unito Germania Francia Spagna Finlandia Estonia Irlanda Paesi Bassi Polonia Belgio Portogallo Cipro Malta Lituania Lettonia Slovenia -

5

10

15

20

25

Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, New Cronos (a) La dimensione dei container è data dalla capienza complessiva, indipendentemente dalla merce contenuta in essi.

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Nel 2005 l’Italia si colloca soltanto dopo la Grecia per trasporto di passeggeri via mare. Questi due paesi, insieme alla Danimarca, assorbono oltre il 50 per cento del traffico complessivo di passeggeri (22,3 per cento la Grecia; 20,4 per cento l’Italia e 12,4 per cento la Danimarca). Due porti italiani compaiono tra i primi dieci per traffico di passeggeri: Messina e Reggio di Calabria, protagonisti del traffico tra la penisola e la Sicilia, hanno visto transitare nel 2005 quasi 20.000 passeggeri. Se si considera invece il volume complessivo dei container trasportati, l’Italia, con il 10,8 per cento del totale, occupa la quinta posizione, dopo la Germania (18,4 per cento), la Spagna (15,7 per cento), i Paesi Bassi (14,3 per cento) e la Gran Bretagna (11,8 per cento). L’hub italiano più importante è il porto di Gioia Tauro in Calabria, i cui volumi nel 2005 sono inferiori solo a quelli dei porti di Rotterdam, Amburgo, Antwerp, Brema e Algericas in Spagna. L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Il primo porto italiano per movimento complessivo di merci è quello di Taranto, che nel 2005 ha movimentato 47,9 milioni di tonnellate, pari al 9,4 per cento del traffico italiano. Al secondo

100 statistiche per il Paese

Graduatoria dei principali porti italiani secondo il traffico di merci, di merci in container (migliaia di tonnellate) e di passeggeri (migliaia di unità) – Anno 2005

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Indagine sul trasporto marittimo

Fonti

x Istat, Indagine sul trasporto marittimo x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

Pubblicazioni x Ministero dei trasporti, Conto nazionale delle infrastrutture e dei trasporti x Istat, Statistiche dei trasporti marittimi Siti internet x http://www.istat.it/dati/catalogo/20070406_00/ x http://www.europa.eu.int/newcronos/

Porto

Regione

Taranto Trieste Genova Augusta Venezia Gioia Tauro Ravenna Livorno Santa Panagia Porto Foxi Milazzo Savona - Vado La Spezia Napoli Brindisi Altri porti Italia

Puglia Veneto Liguria Sicilia Veneto Calabria Emilia-Romagna Toscana Sicilia Sardegna Sicilia Liguria Liguria Campania Puglia

Merci (migliaia di tonnellate)

Percentuale

47.869 43.355 42.640 33.041 30.547 29.634 24.253 24.048 23.254 22.760 17.867 14.556 13.486 10.958 10.210 120.468 508.946

9,4 8,5 8,4 6,5 6,0 5,8 4,8 4,7 4,6 4,5 3,5 2,9 2,6 2,2 2,0 23,7 100,0

Porto

Regione

Gioia Tauro Genova La Spezia Taranto Cagliari Livorno Salerno Trieste Venezia Savona - Vado Ravenna Napoli Altri porti Italia

Calabria Liguria Liguria Puglia Sardegna Toscana Campania Veneto Veneto Liguria Emilia-Romagna Campania

Fonte: Elaborazioni su dati Istat, Indagine sul trasporto marittimo

Merci in container Percentuale (migliaia di tonnellate ) 29.082 11.657 7.427 5.227 5.064 4.818 2.096 1.926 1.914 1.879 1.709 1.544 1.721 76.064

38,2 15,3 9,8 6,9 6,7 6,3 2,8 2,5 2,5 2,5 2,2 2,0 2,3 100,0

Porto

Regione

Messina Reggio di Calabria Napoli Capri Piombino Olbia Ischia Porto Portoferraio Genova Livorno Civitavecchia Altri porti Italia

Sicilia Calabria Campania Campania Toscana Sardegna Campania Toscana Liguria Toscana Lazio

Passeggeri Percen(migliaia di tuale unità ) 9.802 9.645 6.084 3.860 3.277 3.253 3.169 2.829 2.406 2.103 2.099 30.226 78.753

12,4 12,2 7,7 4,9 4,2 4,1 4,0 3,6 3,1 2,7 2,7 38,4 100,0


Infrastrutture Potenza degli impianti di generazione di energia elettrica

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

67

L’Europa L’Europanecessita necessitadidigrandi grandiinvestimenti investimentinelle nelleinfrastrutture infrastrutture per perlalaproduzione produzionedidienergia energiaelettrica, elettrica,sia siaper persoddisfare soddisfarelala crescente crescentedomanda domandasia siaper persostituire sostituiregligliimpianti impiantiobsoleti obsoletieenon non compatibilicon conuno unosviluppo svilupposostenibile. sostenibile.InInparticolare, particolare,lala più piùcompatibili direttiva direttivaeuropea europeadel del2001 2001sullo sullosviluppo sviluppodelle dellefonti fontirinnovabili rinnovabili indica indicaper perl’Italia l’Italiaununobiettivo obiettivodidiproduzione produzionedadaqueste questefonti, fonti,alal 2010, 2010,pari parialal2525per percento centodel delconsumo consumototale totalelordo lordodidienergia energia elettrica. elettrica.Per Perpoter potercentrare centrarel’obiettivo l’obiettivoil ilnostro nostroPaese Paesedeve deve puntare puntareaaincrementare incrementarequanto quantopiù piùpossibile possibilelalaquota quotaparte partedidi energia energiaprodotta prodottadadafonti fontirinnovabili, rinnovabili,incrementando incrementandolalapotenza potenza diditutti tuttigligliimpianti impiantididigenerazione generazionedadaqueste questefonti: fonti:idroelettrico, idroelettrico, eolico, eolico,biomasse biomasseeefotovoltaico. fotovoltaico. Nel Nel2006 2006lalapotenza potenzaefficiente efficientelorda lordadadafonti fontirinnovabili rinnovabiliprodotta prodotta negli negliimpianti impiantinazionali nazionalièèdidipoco pocosuperiore superiorealal2323per percento centodel del totale. totale.

Con Conriferimento riferimentoalla allalocalizzazione localizzazionegeografica geograficadegli degliimpianti, impianti,alal Nord Nordèèubicata ubicatapoco pocopiù piùdella dellametà metà(51,6 (51,6per percento) cento)della dellacacapacità pacitàdisponibile, disponibile,alalCentro Centroil il17,2 17,2per percento centoeenel nelMezzogiorMezzogiornonoil ilrestante restante31,2 31,2per percento. cento.LaLaregione regionecon conlalamaggiore maggiorepopodegliimpianti impiantièèlalaLombardia Lombardiache, che,dadasola, sola,garantisce garantisceil il tenza tenzadegli percento centodella dellacapacità capacitàtotale totalenazionale. nazionale.Seguono Seguonoaadi-di19,6 19,6per stanza stanzasignificativa significativail ilLazio, Lazio,con con9,4 9,4per percento, cento,lalaPuglia, Puglia,con con 8,5 8,5per percento centoeeil ilPiemonte Piemontecon con7,9 7,9per percento. cento. LeLeregioni regionilalacui cuipotenza potenzaproviene provieneper peruna unabuona buonaparte partedadafonti fonti rinnovabili rinnovabilisono sonolalaValle Valled’Aosta d’Aostaeeleleprovince provinceautonome autonomedidi Bolzano BolzanoeeTrento Trento(100 (100per percento), cento),l’Abruzzo l’Abruzzo(70,6 (70,6per percento) cento)ee lalaBasilicata Basilicata(46,1 (46,1per percento). cento). Potenza Potenzaefficiente efficientelorda lordadegli degliimpianti impiantididigenerazione generazione elettrica elettrica(in(inMW) MW)per perregione regione––Anno Anno2006 2006(composizione (composizione percentuale) percentuale)

LaLapotenza potenzaefficiente efficientelorda lordadidiununimpianto impiantodidigenerazione generazioneèèlala massima massimapotenza potenzaelettrica elettricarealizzabile realizzabiledurante duranteununintervallo intervallodidi tempo tempodidifunzionamento funzionamento(4(4ore) ore)per perlalaproduzione produzioneesclusiva esclusivadidi potenza potenzaattiva, attiva,supponendo supponendoche chetutte tutteleleparti partidell’impianto dell’impiantosiasianonointeramente interamenteininefficienza. efficienza.LaLapotenza potenzaefficiente efficientenetta nettaèèmimisurata surataall’uscita all’uscitadell’impianto, dell’impianto,alalnetto nettodella dellapotenza potenzaassorbita assorbita dai daiservizi serviziausiliari ausiliaridell’impianto dell’impiantostesso stessoeedalle dalleperdite perditenei neitratrasformatori sformatorididicentrale. centrale.LaLapotenza potenzaefficiente efficientedidiun’area un’areasisiottieottienenesommando sommandolalapotenza potenzaefficiente efficientediditutti tuttigligliimpianti impiantididigenegenerazione razionedell’area dell’areastessa. stessa.L’unità L’unitàdidimisura misurautilizzata utilizzataèèil ilMegaMegaWatt Watt(MW). (MW).

L’Italia L’Italiapuò puòcontare contarenel nel2006 2006susuuna unapotenza potenzaefficiente efficientelorda lorda degli degliimpianti impiantididigenerazione generazioneelettrica elettricadidi92.263 92.263MW, MW,inincrescita crescita costante. costante.L’incremento L’incrementorelativo relativorispetto rispettoalal2001 2001èèpari parialal17,1 17,1 per percento. cento.

100 statistiche per il Paese

Impianti Impiantidadafonti fontirinnovabili rinnovabili

100.000 100.000 80.000 80.000 60.000 60.000 40.000 40.000 20.000 20.000

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat, Eurostat,New NewCronos Cronos

Potenza Potenzaefficiente efficientelorda lordadegli degliimpianti impiantididigenerazione generazioneelettrica, elettrica,totale totaleeeda dafonti fontirinnovabili rinnovabili(in(inMW), MW),per perregione regione–– Anni Anni2001-2006 2001-2006(valori (valoriassoluti assolutieepercentuali) percentuali) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Totale impianti Totaleimpianti

120.000 120.000

00

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Nel Nel2005 2005l’Italia, l’Italia,con conGermania, Germania,Francia, Francia,Regno RegnoUnito UnitoeeSpaSpagna, gna,èètra trai ipaesi paesieuropei europeicon conproduzione produzionedidipotenza potenzaefficiente efficiente netta nettadegli degliimpianti impiantididigenerazione generazioneelettrica elettricapiù piùelevata. elevata.InInparparticolare ticolare gligli impianti impianti didi generazione generazione della della Germania Germania ee della della Francia Franciahanno hannorispettivamente rispettivamenteuna unacapacità capacitàdidi123.522 123.522MW MWee 116.723 116.723MW. MW.L’Italia, L’Italia,ininterza terzaposizione, posizione,hahauna unacapacità capacitàdegli degli impianti impiantinotevolmente notevolmenteinferiore, inferiore,pari pariaacirca circa85.000 85.000MW. MW. Per Perquesti questipaesi paesileader leadersolo solopoco pocopiù piùdel del2020per percento centodella della potenza potenzaproviene provienedadaimpianti impiantididigenerazione generazionedadafonti fontirinnovabirinnovabili.li.InInItalia Italialalacapacità capacitàche cheproviene provienedadatali talifonti fontièèpari parialal27,3 27,3 per percento, cento,grazie graziesoprattutto soprattuttoall’apporto all’apportosignificativo significativodella dellafonte fonte idrica idricanaturale. naturale. I Ipaesi paesicon conuna unaquota quotapercentuale percentualedidipotenza potenzaproveniente provenientedada impianti impiantidadafonte fonterinnovabili rinnovabilipari parioosuperiore superiorealal5050per percento cento sono sonoil ilLussemburgo, Lussemburgo,lalaLettonia, Lettonia,l’Austria l’AustriaeelalaSvezia. Svezia.

efficientenetta nettadegli degliimpianti impiantididigenerazione generazioneelettrica elettrica(in(inMW), MW),secondo secondoililtipo tipodidiimpianto, impianto,nei neipaesi paesiUe25 Ue25–– Potenza Potenzaefficiente 2005 Anno Anno2005

G Ger er m man ai F nia Frra n a a nc ia I ci R IT a Ree g TAAL I L n gno IAA o Un U i S n ito Sppa to aggn a S na Svve ez Po z iiaa P P l Paae oloonia essi B nia i Ba ass Re Re p A ssii puub Auust bbb lic st rria lic a ia a Ce F Cec Fiinl c aa nlan and d ia B e ia B Po ellgio Port gio ro D toga Daa n ga lllo niim lo mar arca G ca Gre Un re cciia Un g a S ghe Sllov herr ia ova ia a ccc chia Irl hia Irlan and L da Liitu a tuan Sl an iia Slov a ove en E nia Essto ia toni L na L Le ia Luu s e tttton sssem onia emb ia buurg rg o C o Ciip r po M ro Mal alt a ta

InIncrescita crescitalalapotenza potenzadegli degliimpianti impianti per perlalaproduzione produzionedidielettricità elettricità

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiTerna TernaSpa Spa

Fonti Fonti

x x Terna TernaSpa, Spa,Rilevazione Rilevazionesulla sullaStatistica Statisticaannuale annualedella dellaproduzione produzione e edel delconsumo consumodidienergia energiaelettrica elettricaininItalia Italia x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Terna TernaSpa, Spa,Dati Datistatistici statisticisull’energia sull’energiaelettrica elettricaininItalia Italia Siti Sitiinternet internet x x http://www.terna.it http://www.terna.it http://www.autorita.energia.it/elettricita/ x x http://www.autorita.energia.it/elettricita/ http://www.europa.eu.int/newcronos/ x x http://www.europa.eu.int/newcronos/

didicui cuidadafonti fontirinnovabili rinnovabili

Potenza Potenzaefficiente efficientelorda lorda 2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

Piemonte Piemonte d'Aoste Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna

5.719 5.719 835 835 13.757 13.757 3.706 3.706 3.109 3.109 1.494 1.494 1.615 1.615 6.639 6.639 1.894 1.894 4.490 4.490 4.049 4.049 1.068 1.068 834 834 8.588 8.588 1.564 1.564 610 610 3.067 3.067 5.881 5.881 414 414 2.611 2.611 5.972 5.972 3.982 3.982

5.621 5.621 846 846 13.548 13.548 3.711 3.711 3.116 3.116 1.501 1.501 1.615 1.615 6.637 6.637 1.892 1.892 5.156 5.156 4.261 4.261 1.084 1.084 836 836 8.375 8.375 1.596 1.596 624 624 3.111 3.111 5.890 5.890 458 458 2.591 2.591 6.000 6.000 3.972 3.972

5.641 5.641 847 847 14.322 14.322 3.706 3.706 3.137 3.137 1.510 1.510 1.627 1.627 6.666 6.666 1.897 1.897 5.251 5.251 4.261 4.261 1.459 1.459 834 834 8.404 8.404 1.595 1.595 635 635 3.127 3.127 5.901 5.901 473 473 2.662 2.662 6.167 6.167 4.005 4.005

6.679 6.679 851 851 16.696 16.696 3.112 3.112 3.163 3.163 1.524 1.524 1.639 1.639 6.716 6.716 1.950 1.950 5.987 5.987 4.260 4.260 1.386 1.386 849 849 8.288 8.288 1.617 1.617 629 629 3.016 3.016 6.055 6.055 497 497 2.717 2.717 6.243 6.243 3.713 3.713

7.265 7.265 853 853 17.875 17.875 2.453 2.453 3.165 3.165 1.526 1.526 1.639 1.639 6.724 6.724 1.960 1.960 5.938 5.938 4.265 4.265 1.376 1.376 854 854 8.654 8.654 1.649 1.649 645 645 3.164 3.164 7.260 7.260 495 495 3.425 3.425 6.262 6.262 4.065 4.065

7.265 7.265 859 859 18.080 18.080 2.452 2.452 3.053 3.053 1.492 1.492 1.562 1.562 6.731 6.731 2.755 2.755 6.419 6.419 4.933 4.933 1.377 1.377 863 863 8.660 8.660 1.646 1.646 1.464 1.464 3.562 3.562 7.814 7.814 531 531 3.416 3.416 6.322 6.322 4.063 4.063

37,5 37,5 99,9 99,9 35,7 35,7 2,1 2,1 96,3 96,3 96,7 96,7 95,9 95,9 17,3 17,3 27,0 27,0 8,4 8,4 22,5 22,5 47,7 47,7 26,3 26,3 5,2 5,2 69,2 69,2 20,0 20,0 18,5 18,5 4,0 4,0 41,5 41,5 28,8 28,8 2,9 2,9 12,9 12,9

39,4 39,4 99,9 99,9 36,7 36,7 2,1 2,1 96,3 96,3 96,7 96,7 96,0 96,0 17,3 17,3 24,8 24,8 8,1 8,1 25,4 25,4 48,6 48,6 26,5 26,5 5,7 5,7 69,5 69,5 21,9 21,9 19,7 19,7 4,1 4,1 42,9 42,9 29,1 29,1 3,0 3,0 13,2 13,2

39,5 39,5 100,0 100,0 35,5 35,5 2,1 2,1 95,9 95,9 96,5 96,5 95,3 95,3 17,8 17,8 25,0 25,0 8,7 8,7 25,4 25,4 36,4 36,4 26,8 26,8 6,0 6,0 69,5 69,5 21,9 21,9 20,0 20,0 4,3 4,3 44,7 44,7 30,9 30,9 3,6 3,6 13,8 13,8

33,7 33,7 100,0 100,0 31,0 31,0 7,6 7,6 95,8 95,8 96,5 96,5 95,2 95,2 17,7 17,7 24,2 24,2 8,0 8,0 25,6 25,6 38,4 38,4 26,3 26,3 5,7 5,7 69,7 69,7 22,1 22,1 21,1 21,1 5,5 5,5 42,6 42,6 30,0 30,0 5,0 5,0 17,3 17,3

33,3 33,3 100,0 100,0 29,3 29,3 9,7 9,7 95,7 95,7 96,2 96,2 95,2 95,2 27,3 27,3 24,0 24,0 8,2 8,2 25,9 25,9 38,7 38,7 26,5 26,5 5,5 5,5 70,3 70,3 24,0 24,0 24,2 24,2 5,1 5,1 42,7 42,7 24,4 24,4 7,5 7,5 20,0 20,0

33,5 33,5 100,0 100,0 29,1 29,1 3,6 3,6 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 17,8 17,8 17,2 17,2 7,7 7,7 22,5 22,5 38,7 38,7 27,2 27,2 5,5 5,5 70,6 70,6 12,3 12,3 21,5 21,5 7,0 7,0 46,1 46,1 24,5 24,5 8,3 8,3 20,0 20,0

Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno

24.018 24.018 16.132 16.132 14.539 14.539 54.689 54.689 24.099 24.099

23.725 23.725 16.802 16.802 14.557 14.557 55.084 55.084 24.243 24.243

24.516 24.516 16.950 16.950 14.958 14.958 56.424 56.424 24.565 24.565

27.337 27.337 17.816 17.816 14.782 14.782 59.936 59.936 24.488 24.488

28.446 28.446 17.786 17.786 15.149 15.149 61.380 61.380 26.966 26.966

28.656 28.656 18.958 18.958 15.832 15.832 63.445 63.445 28.818 28.818

33,2 33,2 31,2 31,2 14,4 14,4 27,6 27,6 15,0 15,0

34,2 34,2 30,0 30,0 15,8 15,8 28,0 28,0 15,5 15,5

33,6 33,6 30,2 30,2 15,6 15,6 27,8 27,8 16,0 16,0

31,1 31,1 29,0 29,0 15,7 15,7 26,7 26,7 17,2 17,2

30,7 30,7 32,7 32,7 15,4 15,4 27,5 27,5 17,7 17,7

30,2 30,2 27,5 27,5 14,8 14,8 25,6 25,6 17,6 17,6

Italia Italia

78.787 78.787

79.327 79.327

80.989 80.989

84.424 84.424

88.345 88.345

92.263 92.263

23,7 23,7

24,2 24,2

24,3 24,3

24,0 24,0

24,5 24,5

23,1 23,1

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiTerna TernaSpa Spa


Diffusione Diffusione Diffusione inincrescita increscita crescita ma ma ma con con con consistenti consistenti consistenti differenziali differenziali differenziali territoriali territoriali territoriali

attivi attivi attivi per perregione per regione regione – –Anno Anno – Anno 2006 2006 2006 (per (per(per 100.000 100.000 100.000 abitanti) abitanti) abitanti) ATM ATM ATM

UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

LeLerelazioni Le relazioni relazioni tratrabanca tra banca banca e einformatica informatica e informatica riflettono riflettono riflettono ununpercorso un percorso percorso che cheche hahavisto ha visto visto crescere crescere crescere il ilruolo ruolo il ruolo delle delle delle tecnologie tecnologie tecnologie dell’informazione dell’informazione dell’informazione ee e della della della telecomunicazione. telecomunicazione. telecomunicazione. banca banca “elettronica” “elettronica” “elettronica” eroga eroga eroga prodotti prodotti prodotti e eservizi servizi e servizi con concon modalità modalità modalità LaLabanca La tradizionali, tradizionali, tradizionali, ma masi ma siavvale avvale si avvale dell’uso dell’uso dell’uso delle delle delle tecnologie tecnologie tecnologie per peravere per avere avere maggiore maggiore maggiore efficienza. efficienza. efficienza. LaLadiffusione La diffusione diffusione degli degli degli ATM ATM ATM (Automated (Automated (Automated Teller Teller Teller Machine) Machine) Machine) permette permette permette aiaipossessori possessori ai possessori didicarte carte di carte bancomat bancomat bancomat o ocarte carte o carte didi di credito credito credito didicompiere, di compiere, compiere, ininqualunque in qualunque qualunque momento momento momento della della della giornata, giornata, giornata, alcune alcune alcune operazioni operazioni operazioni (prelievo (prelievo (prelievo o oversamento versamento o versamento didicontante, contante, di contante, richiesta richiesta richiesta didiinformazioni informazioni di informazioni sulsulconto, sul conto, conto, bonifici bonifici bonifici e epagamenti pagamenti e pagamenti didiutenze) utenze) di utenze) che cheche una unavolta una volta volta erano erano erano possibili possibili possibili solo solo solo dadasportello. da sportello. sportello. Nel Nel2006 Nel 2006 2006 ininItalia in Italia Italia si sirilevano rilevano si rilevano ininmedia in media media 6868ATM 68 ATM ATM ogni ogni ogni 100.000 100.000 100.000 abitanti. abitanti. abitanti. DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

Il Ilnumero numero Il numero didiATM ATM di ATM per per100.000 per 100.000 100.000 abitanti abitanti abitanti è èunun èindicatore un indicatore indicatore che cheilluche illu-illustra strala stra ladotazione dotazione la dotazione effettiva effettiva effettiva didiservizi servizi di servizi deldelsistema del sistema sistema bancario bancario bancario rispetrispetrispettotoagli to agliagli abitanti. abitanti. abitanti. LaLasua La suasua unità unità unità didimisura, di misura, misura, ATM/abitanti, ATM/abitanti, ATM/abitanti, rapprerapprerappresenta senta senta lala“copertura “copertura la “copertura deldelservizio del servizio servizio informatico” informatico” informatico” per perabitante. per abitante. abitante. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Elaborazioni susudati dati suBanca dati Banca Banca d’Italia d’Italia d’Italia Nel Nel2005 Nel 2005 2005 a alivello livello a livello europeo europeo europeo laladotazione dotazione la dotazione deldelservizio del servizio servizio didiATM ATM di ATM per perper Fonte: 100.000 100.000 100.000 abitanti abitanti abitanti risulta risulta risulta piuttosto piuttosto piuttosto disomogenea. disomogenea. disomogenea. LaLaSpagna La Spagna Spagna e eil ile il Portogallo, Portogallo, Portogallo, con conoltre con oltre oltre 120 120120 sportelli sportelli sportelli per per100.000 per 100.000 100.000 abitanti, abitanti, abitanti, sono sono sono lele le nazioni nazioni nazioni che cheche presentano presentano presentano valori valori valori dell’indice dell’indice dell’indice piùpiùelevati, più elevati, elevati, mentre mentre mentre lala la Polonia Polonia Polonia (20 (20sportelli (20 sportelli sportelli per per100.000 per 100.000 100.000 abitanti) abitanti) abitanti) registra registra registra lalapiùpiù labassa più bassa bassa dotazione dotazione dotazione per perquesto per questo questo servizio. servizio. servizio. Il Ilnostro nostro Il nostro Paese, Paese, Paese, con con63,2 con 63,2 63,2 sporsporsportelli telliautomatici telli automatici automatici ogni ogni ogni 100.0000 100.0000 100.0000 abitanti, abitanti, abitanti, si sipone pone si pone ininuna una in posizione una posizione posizione intermedia intermedia intermedia nella nella nella dotazione dotazione dotazione diditalitali diservizi tali servizi servizi elettronici, elettronici, elettronici, confrontabiconfrontabiconfrontabilelecon con le quella con quella quella della della della Germania, Germania, Germania, mentre, mentre, mentre, tratrai tra paesi i paesi i paesi Ue15, Ue15, Ue15, Francia Francia Francia (41), (41), (41), Austria Austria Austria (37) (37)(37) e eSvezia Svezia e Svezia (31) (31)(31) presentano presentano presentano leledotazioni le dotazioni dotazioni piùpiùpiù basse. basse. basse.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E ELELE ESUE LE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Nel Nel2006 Nel 2006 2006 ininItalia in Italia Italia sono sono sono disponibili disponibili disponibili mediamente mediamente mediamente 6868ATM 68 ATM ATM ogni ogni ogni 100.000 100.000 100.000 abitanti. abitanti. abitanti. LaLadotazione La dotazione dotazione piùpiùelevata più elevata elevata si sirileva rileva si rileva nelnelNord-est nel Nord-est Nord-est (97,4 (97,4 (97,4 sportelli sportelli sportelli automatici automatici automatici ogni ogni ogni 100.000 100.000 100.000 abitanti), abitanti), abitanti), mentre mentre mentre il ilMezMezil Mezzogiorno zogiorno zogiorno risulta risulta risulta piuttosto piuttosto piuttosto svantaggiato, svantaggiato, svantaggiato, con conuna con unauna media media media piùpiùche più cheche dimezzata dimezzata dimezzata (40,9) (40,9) (40,9) rispetto rispetto rispetto a aquella quella a quella delle delle delle regioni regioni regioni deldelCentro-Nord del Centro-Nord Centro-Nord (82,3). (82,3). (82,3). Queste Queste Queste ultime, ultime, ultime, infatti, infatti, infatti, presentano presentano presentano tutte tutte tutte valori valori valori superiori superiori superiori alla allamedia alla media media nazionale, nazionale, nazionale, adadeccezione ad eccezione eccezione deldelLazio del Lazio Lazio (61,4). (61,4). (61,4). SiSidistinSi distindistinFonti Fonti guono guono guono per perla per laconsistente la consistente consistente presenza presenza presenza didiATM di ATM ATM attivi attivi attivi leleprovince le province province Fonti xBanca Banca d’Italia d’Italia d’Italia autonome autonome autonome didiTrento Trento di Trento e edidieBolzano Bolzano di Bolzano (rispettivamente (rispettivamente (rispettivamente con con158,4 con 158,4 158,4 e e e x x Banca 121,8 121,8 121,8 sportelli sportelli sportelli automatici automatici automatici ogni ogni ogni 100.000 100.000 100.000 abitanti). abitanti). abitanti). InInCampania In Campania Campania Altre Altre informazioni informazioni informazioni e eCalabria Calabria e Calabria si siregistra registra si registra invece invece invece il numero il numero il numero piùpiùbasso più basso basso didiATM ATM di ATM dispodispodispo- Altre Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni nibili: nibili: nibili: soltanto soltanto soltanto 3535ogni 35 ogni ogni 100.000 100.000 100.000 abitanti. abitanti. abitanti. xBanca Banca d’Italia, d’Italia, d’Italia, Base Base Base informativa informativa informativa pubblica pubblica pubblica on-line on-line on-line Nel Nelperiodo Nel periodo periodo 2001-2006 2001-2006 2001-2006 ininl’Italia l’Italia in l’Italia si siregistra registra si registra una unauna crescita crescita crescita media media media x x Banca didi7,5 7,5 di ATM 7,5 ATM ATM ogni ogni ogni 100.000 100.000 100.000 abitanti. abitanti. abitanti. GliGliincrementi Gli incrementi incrementi piùpiùmarcati più marcati marcati si si si SitiSitiinternet Siti internet internet xhttp://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu rilevano rilevano rilevano nelle nelle nelle regioni regioni regioni centro-settentrionali. centro-settentrionali. centro-settentrionali. Il Ildivario divario Il divario dididotaziodotaziodi dotazio- x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu xhttp://www.istat.it http://www.istat.it nenetra ne trailtra ilCentro-Nord Centro-Nord il Centro-Nord e eil ilMezzogiorno e Mezzogiorno il Mezzogiorno si sivava sidunque va dunque dunque ulteriorulteriorulterior- x x http://www.istat.it x x http://www.bancaditalia.it xhttp://www.bancaditalia.it http://www.bancaditalia.it mente mente mente acuendo acuendo acuendo nelneltempo. nel tempo. tempo.

100 statistiche per il Paese

attivi attivi attivi nei neipaesi nei paesi paesi UeUe(a) Ue (a)–(a) –Anno Anno – Anno 2005 2005 2005 (per (per(per 100.000 100.000 100.000 abitanti) abitanti) abitanti) ATM ATM ATM 140 140140 120 120120 100 100100 8080 80 6060 60 4040 40 2020 20 00 0

Sp Sa Po pa gna PoSrpto gna R rt agg RoPmo oganllao omart al n R Slo anoigaa lo Slom v ia (lbl ovean (bo) Sl eniiaa ) oBv ia ((bb )) e Beln (b Fi elggiioa ( ) FinBlae io (bb)) n nl (b Fi langdioia ) nI l di ((bb ra a Irllannd (b)) andiaa ) IG rla d a ((bb) (b ) Genrm e da ) G rmaan(bia er n ) m ia Itaan Italiiaa CIt lia Ciaplri Es iproa EsCtoip o G t nri GreEcs onioa re iato a BG c Buulrge ia n((bi a) l gacria b) BDu ar ( i b Dal gnai a (b) a ria ) RD nim a Regan mar(cba) Pa eg oi rc PaeRs nomUa a nrc e eig Pa si Bnao Un iitao es BasU s to i B ssin(ibt i o Fars (b)) Frasni ( ancib) LFer cia L att a Au ettoncni L Auste o nia U strtiato ia ngu ria (nb UA nghset (bia) U herriiaa ) ng ri ((b he a (b)) Srvi b) Sveaz(b R e ia) Repu LSi tv zia ep b L uea R ubb li i tuazniia ep b Lca n ub lici tuC ia ae bl a C ic neicaa Pao C ca Poloec l na Po oniia lo a ni a

Infrastrutture ATM per 100.000 abitanti

68

Fonte: Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Elaborazioni susudati dati suEurostat, dati Eurostat, Eurostat, New NewNew Cronos Cronos Cronos (a)(a)Dati (a) Datinon Dati nondisponibili non disponibili disponibili perperLussemburgo, per Lussemburgo, Lussemburgo, Malta Malta Malta e Slovacchia. e Slovacchia. e Slovacchia. (b)(b)Anno (b) Anno Anno 2004. 2004. 2004.

ATM ATM ATM attivi attivi attivi per perregione per regione regione – –Anni Anni – Anni 2001-2006 2001-2006 2001-2006 (per (per(per 100.000 100.000 100.000 abitanti) abitanti) abitanti) REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

2001 2001 2001

2002 2002 2002

2003 2003 2003

2004 2004 2004

2005 2005 2005

2006 2006 2006

Piemonte Piemonte Piemonte

73,5 73,573,5

74,1 74,174,1

78,9 78,978,9

75,4 75,475,4

75,9 75,975,9

82,0 82,082,0

Valle Valle d'Aosta/Vallée Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste d'Aoste

86,2 86,286,2

107,5 107,5 107,5

110,6 110,6 110,6

92,8 92,892,8

92,0 92,092,0

97,7 97,797,7

Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria

77,0 77,077,0

84,4 84,484,4

79,1 79,179,1

77,2 77,277,2

74,8 74,874,8

80,9 80,980,9

59,5 59,559,5

72,5 72,572,5

62,7 62,762,7

67,5 67,567,5

66,9 66,966,9

70,9 70,970,9

Trentino-Alto Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

126,2 126,2 126,2

126,7 126,7 126,7

128,7 128,7 128,7

133,7 133,7 133,7

134,1 134,1 134,1

140,4 140,4 140,4

118,3 118,3 118,3

113,4 113,4 113,4

116,0 116,0 116,0

124,3 124,3 124,3

122,9 122,9 122,9

121,8 121,8 121,8

Trento Trento Trento

133,9 133,9 133,9

139,5 139,5 139,5

141,0 141,0 141,0

142,7 142,7 142,7

144,9 144,9 144,9

158,4 158,4 158,4

Veneto Veneto Veneto

78,2 78,278,2

78,5 78,578,5

82,5 82,582,5

78,6 78,678,6

79,1 79,179,1

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

83,9 83,983,9

86,0 86,086,0

88,3 88,388,3

87,9 87,987,9

87,9 87,987,9

95,2 95,295,2

86,8 86,886,8

88,5 88,588,5

87,7 87,787,7

88,1 88,188,1

86,3 86,386,3

96,4 96,496,4

Toscana Toscana Toscana

70,6 70,670,6

72,9 72,972,9

72,7 72,772,7

73,8 73,873,8

77,9 77,977,9

79,5 79,579,5

Umbria Umbria Umbria

70,9 70,970,9

75,9 75,975,9

76,5 76,576,5

77,4 77,477,4

74,8 74,874,8

78,2 78,278,2

Marche Marche Marche

76,7 76,776,7

77,4 77,477,4

76,8 76,876,8

76,6 76,676,6

81,7 81,781,7

86,7 86,786,7

Lazio Lazio Lazio

53,4 53,453,4

57,3 57,357,3

57,9 57,957,9

55,8 55,855,8

55,9 55,955,9

58,3 58,358,3

Abruzzo Abruzzo Abruzzo

52,5 52,552,5

57,4 57,457,4

58,7 58,758,7

58,6 58,658,6

59,9 59,959,9

61,4 61,461,4

Molise Molise Molise

49,3 49,349,3

51,7 51,751,7

53,2 53,253,2

47,2 47,247,2

52,0 52,052,0

55,9 55,955,9

89,8 89,889,8

Campania Campania Campania

30,7 30,730,7

31,7 31,731,7

31,8 31,831,8

31,2 31,231,2

33,5 33,533,5

35,4 35,435,4

Puglia Puglia Puglia

39,4 39,439,4

40,7 40,740,7

42,0 42,042,0

47,5 47,547,5

42,3 42,342,3

43,9 43,943,9

Basilicata Basilicata Basilicata

43,9 43,943,9

48,6 48,648,6

48,6 48,648,6

35,9 35,935,9

50,0 50,050,0

52,8 52,852,8

Calabria Calabria Calabria

29,7 29,729,7

31,6 31,631,6

32,4 32,432,4

30,0 30,030,0

32,9 32,932,9

34,6 34,634,6

Sicilia Sicilia Sicilia

32,2 32,232,2

36,3 36,336,3

36,5 36,536,5

37,0 37,037,0

38,5 38,538,5

40,4 40,440,4

Sardegna Sardegna Sardegna

33,1 33,133,1

35,4 35,435,4

35,7 35,735,7

35,2 35,235,2

37,0 37,037,0

38,2 38,238,2

Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

74,2 74,274,2

80,4 80,480,4

77,6 77,677,6

75,8 75,875,8

74,4 74,474,4

80,3 80,380,3

Nord-est Nord-est Nord-est

86,3 86,386,3

87,3 87,387,3

89,2 89,289,2

88,1 88,188,1

87,6 87,687,6

97,4 97,497,4

Centro Centro Centro

63,4 63,463,4

66,4 66,466,4

66,6 66,666,6

66,0 66,066,0

67,9 67,967,9

70,3 70,370,3

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

74,5 74,574,5

78,2 78,278,2

77,7 77,777,7

76,5 76,576,5

76,3 76,376,3

82,3 82,382,3

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

34,9 34,934,9

37,3 37,337,3

37,8 37,837,8

38,1 38,138,1

39,1 39,139,1

40,9 40,940,9

Italia Italia Italia

60,3 60,360,3

63,6 63,663,6

63,4 63,463,4

62,9 62,962,9

63,2 63,263,2

67,7 67,767,7

Fonte: Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Elaborazioni susudati dati suBanca dati Banca Banca d’Italia d’Italia d’Italia


Turismo

La vocazione turistica del nostro Paese è ben nota. Oltre alla presenza di risorse territoriali e amenities (la diversità e l’estensione degli ambienti costieri, le caratteristiche naturali ambientali e antropiche delle Alpi e degli Appennini), in Italia sono localizzati quaranta siti culturali definiti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Lo sviluppo del turismo, come misurato dalla crescita della ricettività, costituisce anche un volano importante che stimola la produzione di molti settori di attività economica nei comparti manifatturieri e dei servizi. Gli aspetti territoriali considerati in questa sezione fanno riferimento: all’offerta degli esercizi ricettivi; alla fruizione degli esercizi ricettivi. uu Per il 2006 l’Istat ha rilevato oltre 100 mila esercizi extra alberghieri e quasi 34 mila alberghi, con un aumento rispet-

to all’anno precedente del 4,7 per cento per i primi e dello 0,7 per cento per i secondi. Si registra un incremento anche per i posti letto: del 2,9 per cento negli alberghi e del 3,9 per cento negli esercizi complementari. uu Su

scala nazionale il flusso dei clienti registrato nel 2006 nel complesso degli esercizi ricettivi è stato pari a quasi 94 milioni di arrivi e 370 milioni di presenze, con un periodo medio di permanenza di quasi 4 notti. Si è quindi rafforzata nel 2006 la ripresa dell’attività turistica (arrivi +5,3 per cento e presenze +3,2 per cento rispetto all’anno precedente), soprattutto per effetto della componente straniera.


InInInforte forte fortecrescita crescita crescital’offerta l’offerta l’offertaricettiva, ricettiva, ricettiva, con con contassi tassi tassitra tra trai ipiù ipiù piùelevati elevati elevatiinininEuropa Europa Europa UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Tasso Tasso dididi variazione variazione variazione della della della capacità capacità capacità ricettiva ricettiva ricettiva nei nei nei paesi paesi paesi Ue Ue Ue (a) (a) (a) – –Anni –Anni Anni 2000-2006 2000-2006 2000-2006 registra registra registra addirittura addirittura addirittura unun un valore valore valore negativo, negativo, negativo, con con con il il3,4 il3,4 3,4 per per per cento cento cento ininin Tasso meno meno meno dididi posti posti posti letto letto letto rispetto rispetto rispetto alalal 2000. 2000. 2000. Tutte Tutte Tutte lelele altre altre altre regioni regioni regioni contricontricontri3535 35 buiscono buiscono buiscono positivamente, positivamente, positivamente, con con con incrementi incrementi incrementicontenuti contenuti contenuti ininin unun un interinterinter3030 30 vallo vallo vallo che che che varia varia varia dal dal dal 1010 10 alalal 2020 20 per per per cento. cento. cento.

capacità capacitàricettiva ricettiva ricettivanel nel nelnostro nostro nostroPaese Paese Paeseè èècaratterizzata caratterizzata caratterizzatadalla dalla dalla Tasso LaLa Lacapacità dididi variazione variazione variazione della della della capacità capacità capacità ricettiva ricettiva ricettiva per per per regione regione regione – –– Tasso Tasso dididi unun un numero numero numero dididi esercizi esercizi esercizi complementari complementari complementari maggiore maggiore maggiore dididi Anni presenza presenza presenza 2000-2006 2000-2006 2000-2006 Anni Anni delle dellestrutture strutture strutturealberghiere. alberghiere. alberghiere.Per Per Perl’anno l’anno l’anno2006 2006 2006l’Istat l’Istat l’Istathaha ha quello quello quellodelle rilevato rilevato rilevatounun unnumero numero numerodididiesercizi esercizi eserciziextralberghieri extralberghieri extralberghieripari pari paria a100.945 a 100.945 100.945 unità unità unità e eun eun un numero numero numero dididi alberghi alberghi alberghi pari pari pari a a33.768 a33.768 33.768 unità, unità, unità, con con con unun un auauaumento mento mento rispetto rispetto rispetto all’anno all’anno all’anno precedente precedente precedente del del del 4,7 4,7 4,7 per per per cento cento cento per per per i primi i iprimi primi e edello edello dello 0,7 0,7 0,7 per per per cento cento cento per per per i secondi. i isecondi. secondi. Relativamente Relativamente Relativamente aiaiai posti posti posti letto letto letto sisisi registra registra registra unun un aumento aumento aumento ininin entrambe entrambe entrambe lelele tipologie: tipologie: tipologie: negli negli negli alberghi alberghi alberghi l’incremento l’incremento l’incrementorisulta risulta risultadel del del2,9 2,9 2,9per per percento, cento, cento,negli negli negliesercizi esercizi esercizicomplecomplecomplementari mentari mentari del del del 3,9 3,9 3,9 per per per cento. cento. cento. LaLa Larilevazione rilevazione rilevazionesulla sulla sullacapacità capacità capacitàdegli degli degliesercizi esercizi eserciziricettivi ricettivi ricettiviè èè un’indagine un’indagine un’indaginedididitipo tipo tipocensuario censuario censuarioe eeviene viene vienecondotta condotta condottaannualmente annualmente annualmente con con con l’obiettivo l’obiettivo l’obiettivo dididi misurare, misurare, misurare, alalal 3131 31 dicembre dicembre dicembre dididi ogni ogni ogni anno, anno, anno, lalala conconconsistenza sistenza sistenza degli degli degli esercizi esercizi esercizi alberghieri, alberghieri, alberghieri, degli degli degli esercizi esercizi esercizi complementari complementari complementari (campeggi (campeggi (campeggie evillaggi evillaggi villaggituristici, turistici, turistici,alloggi alloggi alloggiinininaffitto affitto affittogestiti gestiti gestitiinininforma forma forma imprenditoriale, imprenditoriale, imprenditoriale,alloggi alloggi alloggiagro-turistici, agro-turistici, agro-turistici,ostelli ostelli ostelliper per perlalalagioventù, gioventù, gioventù, case case case per per per ferie, ferie, ferie, rifugi rifugi rifugi alpini, alpini, alpini, altri altri altri esercizi esercizi esercizi ricettivi) ricettivi) ricettivi) e edei edei dei bed bed bed and and and breakfast, breakfast, breakfast,conformemente conformemente conformementealla alla alladirettiva direttiva direttivaeuropea europea europeasulle sulle sullestatististatististatistiche che che del del del turismo; turismo; turismo; rileva rileva rileva a alivello alivello livello dididi singolo singolo singolo comune comune comune gligligli esercizi, esercizi, esercizi, i ii letti, letti, letti, lelele camere camere camere e eiebagni i ibagni bagni per per per lelele strutture strutture strutture alberghiere, alberghiere, alberghiere, gligligli esercizi esercizi esercizi e eieposti i iposti posti letto letto letto per per per lelele altre altre altre strutture. strutture. strutture. LaLa La capacità capacità capacità ricettiva ricettiva ricettiva è èmisuèmisumisurata rata rata ininin termini termini termini dididi posti posti posti letto letto letto disponibili. disponibili. disponibili.

1010 10 5 55 0 00 -5-5-5 -10 -10 -10 -15 -15 -15

Capacità degli esercizi ricettivi per regione – –Anno 2006 (valori assoluti) Capacità Capacità degli degli esercizi esercizi ricettivi ricettivi per per regione regione –Anno Anno 2006 2006 (valori (valori assoluti) assoluti) Totale Totale Totale (letti) (letti) (letti)

Esercizi complementari Esercizi Esercizi complementari complementari REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Dal Dal Dal confronto confronto confronto tratra tra i ipaesi ipaesi paesi Ue27, Ue27, Ue27, secondo secondo secondo il iltasso iltasso tasso dididi variazione variazione variazione del del del numero numero numero dididi posti posti posti letto letto letto tratra tra gligligli anni anni anni 2000 2000 2000 e e2006, e2006, 2006, emergono emergono emergono due due duedati dati datiimportanti importanti importantiper per perquanto quanto quantoriguarda riguarda riguardal’offerta l’offerta l’offertaturistica: turistica: turistica:lalala Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Capacità Capacità Capacità degli degli degli esercizi esercizi esercizi ricettivi ricettivi ricettivi maggiore maggiore maggiore crescita crescita crescita dell’Italia dell’Italia dell’Italia rispetto rispetto rispetto a aFrancia, aFrancia, Francia, Germania, Germania, Germania, ReReRegno gno gnoUnito Unito Unitoe eSpagna, eSpagna, Spagna,e egli egligliincrementi incrementi incrementiconsiderevoli considerevoli considerevolidididialcuni alcuni alcuni paesi paesi paesi economicamente economicamente economicamente meno meno meno avanzati, avanzati, avanzati, con con con una una una bassa bassa bassa consiconsiconsistenza stenza stenzadelle delle dellestrutture strutture strutturericettive. ricettive. ricettive.Nelle Nelle Nelleprime prime prime1010 10posizioni posizioni posizionidella della della graduatoria graduatoria graduatoriadell’incremento dell’incremento dell’incrementodell’offerta dell’offerta dell’offertaricettiva, ricettiva, ricettiva,accanto accanto accantoa aa Bulgaria, Bulgaria, Bulgaria, Lituania, Lituania, Lituania, Lettonia, Lettonia, Lettonia, Ungheria Ungheria Ungheria e eSlovacchia, eSlovacchia, Slovacchia, sisisi colloca colloca colloca anche anche anchel’Italia l’Italia l’Italiacon con conunun unincremento incremento incrementodididiposti posti postiletto letto lettopari pari parialalal1515 15per per per cento. cento. cento. Tra Tra Tra i ipaesi ipaesi paesi più più più sviluppati sviluppati sviluppati è èla èlala Svezia Svezia Svezia adad ad aver aver aver investito investito investito più più più dididi tutti tutti tutti gligligli altri altri altri sulla sulla sulla capacità capacità capacità ricettiva, ricettiva, ricettiva, con con con unun un aumento aumento aumento del del del 3030 30 per per per cento cento cento circa, circa, circa, mentre mentre mentre lalala Francia Francia Francia non non non supera supera supera il il6il6per 6per per cento cento cento e ela elala Germania Germania Germania resta resta resta sostanzialmente sostanzialmente sostanzialmente stabile stabile stabile (al(al (al dididi sotto sotto sotto del del del 2 22 per per per cento). cento). cento). Fonti Fonti Fonti

100 statistiche per il Paese

1515 15

Fonte: Elaborazioni sususu dati Eurostat, Database New Cronos Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni dati dati Eurostat, Eurostat, Database Database New New Cronos Cronos (a)(a) Estonia: dato non disponibile. (a) Estonia: Estonia: dato dato non non disponibile. disponibile.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Considerando Considerando Considerando lalala variazione variazione variazione della della della capacità capacità capacità ricettiva ricettiva ricettiva ininin termini termini termini dididi posti posti posti letto letto letto dal dal dal 2000 2000 2000 alalal 2006, 2006, 2006, sisirileva sirileva rileva come come come il ilnotevole ilnotevole notevole aumento aumento aumento del del del numero numero numero dididi posti posti posti letto letto letto sususu scala scala scala nazionale nazionale nazionale (15 (15 (15 per per per cento cento cento circircirca) ca) ca)sia sia siaattribuibile attribuibile attribuibileprincipalmente principalmente principalmentealalalconsistente consistente consistenteincremento incremento incremento (circa (circa (circa il il40 il40 40 per per per cento) cento) cento) dididi Basilicata, Basilicata, Basilicata, Friuli-Venezia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia, Giulia, Giulia, UmUmUmbria bria bria e eSicilia, eSicilia, Sicilia, e eal ealal contributo contributo contributo dididi Sardegna Sardegna Sardegna e eLombardia eLombardia Lombardia che che che sisisi attesta attesta attesta invece invece invece intorno intorno intorno alalal 2525 25 per per per cento. cento. cento.Non Non Non sono sono sono invece invece invece traitraitrainanti nanti nanti Calabria, Calabria, Calabria, Trentino-Alto Trentino-Alto Trentino-Alto Adige, Adige, Adige, Liguria Liguria Liguria e eValle eValle Valle d’Aosta, d’Aosta, d’Aosta, che che che

2020 20

a o ia ia ca ca nia si ia r ia lia ito ia ia r ia i a ia ro d a lta ria lgio d ia nia onia a llo ez ga Ita Un cc h he tton agn uan Cip lan a nc burg re c ve n Ce ar a a n as Ma ust r p Be inla o m Pol rtog o a ng e G Sv Bul Ir im er m i B it l o a A F m v S n L L n c S i e R U F g S lo G aes Po b l Da ss b P Re u L pu e R

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA EELE ELE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

2525 25

SSv vez BBu eziiaa ullga gar r iiaa R Ree g IItta a gnno lliiaa SSl o U Un loova n iittoo va c c c Un c hhia U n ggh ia heer i LLee tt r iaa ttoon SSp niiaa paag LLi gnn aa titu uaan n iia a C Ciip pr IIrl roo rlaan nd LLu FFra d aa u sss ra nnc seem ciia mbu a burg rg o G Gre o re ci R Ree p SSl ciaa puub loove bbb li ve ni licca niaa Ce Da a C D a nnim eccaa im a r G Ge arcca a PPa err m ma aees annia i i si B a Baas sssi i M Mal alta AAu ta usstr tria BB e ia l e FFi lggio innla io land n R Roo m d iiaa ma n a PPo niiaa PPo ollooni orrto niaa toga ga ll lloo

Turismo Offerta degli esercizi ricettivi

69

x xxIstat, Istat, Istat, Capacità Capacità Capacità degli degli degli esercizi esercizi esercizi ricettivi ricettivi ricettivi x xxEurostat, Eurostat, Eurostat, Database Database Database New New New Cronos Cronos Cronos

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x xxIstat, Istat, Istat, Statistiche Statistiche Statistiche del del del turismo turismo turismo x xxIstat, Istat, Istat, Capacità Capacità Capacità e emovimento emovimento movimento degli degli degli esercizi esercizi esercizi ricettivi, ricettivi, ricettivi, Anno Anno Anno 2006 2006 2006 Siti Siti Siti Internet Internet Internet x xxhttp://www.istat.it http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu x xxhttp://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu

Piemonte Piemonte Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Lombardia

Esercizi alberghieri Esercizi Esercizi alberghieri alberghieri Numero Numero Numero

Letti Letti Letti

Camere Camere Camere

Campeggi e villaggi Campeggi Campeggi e evillaggi villaggi turistici turistici turistici Bagni letto Bagni Bagni Numero Numero Numero Posti Posti Posti letto letto

Alloggi in inAlloggi agroAltri Alloggi Alloggi in Alloggi Alloggi agroagroAltri Altri affitto turistici (letti) affitto affitto turistici turistici (letti) (letti) esercizi esercizi esercizi (letti) ricettivi (letti) (letti) ricettivi ricettivi (letti) (letti) (letti)

1.535 1.535 1.535

75.741 75.741 75.741

39.064 39.064 39.064

37.436 37.436 37.436

169 169 169

51.136 51.136 51.136

10.893 10.893 10.893

499 499 499

23.627 23.627 23.627

11.281 11.281 11.281

11.058 11.058 11.058

494949

16.295 16.295 16.295

1.514 1.514 1.514

474 474 474

8.411 8.411 8.411

2.939 2.939 2.939 177.859 177.859 177.859

90.285 90.285 90.285

90.518 90.518 90.518

207 207 207

100.469 100.469 100.469

15.142 15.142 15.142

5.669 5.669 5.669

9.423 9.423 9.423

2.876 2.876 2.876 311.438 311.438 311.438

3.172 3.172 3.172

8.088 8.088 8.088

2.326 2.326 2.326 155.540 155.540 155.540

60.830 60.830 60.830

9.478 9.478 9.478

7.041 7.041 7.041 20.781 20.781 20.781

B&B B&B B&B (letti) (letti) (letti)

3.615 3.615 3.615 169.207 169.207 169.207 370 370 370

50.691 50.691 50.691

Liguria Liguria Liguria

1.603 1.603 1.603

71.646 71.646 71.646

38.496 38.496 38.496

37.739 37.739 37.739

158 158 158

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige

5.907 5.907 5.907 243.342 243.342 243.342

120.952 120.952 120.952

118.572 118.572 118.572

112 112 112

40.971 40.971 40.971

41.251 41.251 41.251

21.779 21.779 21.779 27.112 27.112 27.112

12.173 12.173 12.173

27.267 27.267 27.267

19.658 19.658 19.658

8.595 8.595 8.595

- - - 217.317 217.317 217.317

2.121 2.121 2.121

18.517 18.517 18.517

644 644 644 157.782 157.782 157.782

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

4.356 4.356 4.356 149.624 149.624 149.624

73.605 73.605 73.605

72.476 72.476 72.476

434343

Trento Trento Trento

1.551 1.551 1.551

93.718 93.718 93.718

47.347 47.347 47.347

46.096 46.096 46.096

696969

28.798 28.798 28.798

13.984 13.984 13.984

Veneto Veneto Veneto

3.093 3.093 3.093 193.076 193.076 193.076

103.229 103.229 103.229

105.278 105.278 105.278

243 243 243

211.035 211.035 211.035

232.103 232.103 232.103

38.191 38.191 38.191

18.610 18.610 18.610

18.196 18.196 18.196

313131

30.586 30.586 30.586

71.365 71.365 71.365

Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

4.773 4.773 4.773 296.700 296.700 296.700

154.178 154.178 154.178

157.937 157.937 157.937

129 129 129

89.285 89.285 89.285

Toscana Toscana Toscana

3.003 3.003 3.003 184.288 184.288 184.288

85.893 85.893 85.893

85.890 85.890 85.890

235 235 235

173.698 173.698 173.698

14.658 14.658 14.658

14.919 14.919 14.919

424242

12.909 12.909 12.909

11.417 11.417 11.417

17.115 17.115 17.115

59.718 59.718 59.718

78.129 78.129 78.129

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia

Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche Lazio Lazio Lazio

740 740 740

563 563 563

28.538 28.538 28.538

644 644 644 375.099 375.099 375.099

5.176 5.176 5.176 57.475 57.475 57.475

6.135 6.135 6.135 705.000 705.000 705.000

2.568 2.568 2.568

9.759 9.759 9.759

1.401 1.401 1.401 153.870 153.870 153.870

18.566 18.566 18.566

5.832 5.832 5.832 19.898 19.898 19.898

4.677 4.677 4.677 434.958 434.958 434.958

55.026 55.026 55.026

45.199 45.199 45.199 16.851 16.851 16.851 7.598 7.598 7.598

- - - 475.062 475.062 475.062 79.886 79.886 79.886

61.064 61.064 61.064

30.769 30.769 30.769

29.700 29.700 29.700

1.829 1.829 1.829 148.435 148.435 148.435

73.755 73.755 73.755

72.763 72.763 72.763

125 125 125

81.437 81.437 81.437

6.364 6.364 6.364

4.881 4.881 4.881 16.860 16.860 16.860 10.220 10.220 10.220 268.197 268.197 268.197

965 965 965

8.999 8.999 8.999 13.235 13.235 13.235

2.309 2.309 2.309

131 131 131

4.390 4.390 4.390 225.535 225.535 225.535

Abruzzo Abruzzo Abruzzo

819 819 819

50.171 50.171 50.171

25.162 25.162 25.162

24.627 24.627 24.627

888888

44.043 44.043 44.043

2.876 2.876 2.876

3.676 3.676 3.676

1.096 1.096 1.096

Molise Molise Molise

109 109 109

5.955 5.955 5.955

3.043 3.043 3.043

2.874 2.874 2.874

181818

5.504 5.504 5.504

1.077 1.077 1.077

578 578 578

212121

133 133 133 13.268 13.268 13.268

1.574 1.574 1.574 102.827 102.827 102.827

52.130 52.130 52.130

51.721 51.721 51.721

179 179 179

67.097 67.097 67.097

5.632 5.632 5.632

4.088 4.088 4.088

2.582 2.582 2.582

2.120 2.120 2.120 184.346 184.346 184.346

34.611 34.611 34.611

33.939 33.939 33.939

215 215 215

102.400 102.400 102.400

17.087 17.087 17.087

6.141 6.141 6.141

1.779 1.779 1.779

6.839 6.839 6.839 207.612 207.612 207.612

Campania Campania Campania

1.555 1.555 1.555 103.417 103.417 103.417

Puglia Puglia Puglia

848 848 848

73.366 73.366 73.366

Basilicata Basilicata Basilicata

222 222 222

21.239 21.239 21.239

8.108 8.108 8.108

8.012 8.012 8.012

151515

9.924 9.924 9.924

665 665 665

3.303 3.303 3.303

694 694 694

359 359 359 36.184 36.184 36.184

Calabria Calabria Calabria

787 787 787

88.617 88.617 88.617

41.295 41.295 41.295

35.449 35.449 35.449

155 155 155

93.050 93.050 93.050

2.650 2.650 2.650

2.167 2.167 2.167

3.103 3.103 3.103

1.596 1.596 1.596 191.183 191.183 191.183

47.780 47.780 47.780

107 107 107

40.056 40.056 40.056

9.087 9.087 9.087

6.318 6.318 6.318

2.833 2.833 2.833

7.605 7.605 7.605 173.621 173.621 173.621

989898

66.765 66.765 66.765

16.159 16.159 16.159

931 931 931

1.293 1.293 1.293

5.042 5.042 5.042 184.796 184.796 184.796

16.356 16.356 16.356

46.703 46.703 46.703

686.876 686.876 9.187 9.187 9.187 686.876

Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est Centro Centro Centro

1.134 1.134 1.134 107.722 107.722 107.722 826 826 826

94.606 94.606 94.606

49.701 49.701 49.701 39.490 39.490 39.490

39.354 39.354 39.354

6.576 6.576 6.576 348.873 348.873 348.873

179.126 179.126 179.126

176.751 176.751 176.751

583 583 583

228.730 228.730 228.730

37.027 37.027 37.027

14.513 14.513 14.513 771.309 771.309 771.309

396.969 396.969 396.969

399.983 399.983 399.983

515 515 515

371.877 371.877 371.877

363.285 363.285 363.285

327.762 327.762 327.762

150.936 150.936 150.936

928.369 928.369 928.369

551.248 551.248 551.248

215.491 215.491 38.963 3.404.483 3.404.483 127.905 127.905 127.905 215.491 38.963 38.963 3.404.483

55.233 55.233 55.233

27.202 27.202 27.202

606.481 606.481 606.481

155.107 155.107 155.107 228.892 228.892 228.892 64.212 64.212 64.2124.498.910 4.498.910 4.498.910

6.360 6.360 6.360 422.325 422.325 422.325

205.075 205.075 205.075

533 533 533

780.006 780.006 780.006

1.631 1.631 1.631

27.449 27.449 27.4491.542.507 1.542.507 1.542.507

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

6.319 6.319 6.319 544.503 544.503 544.503

Italia Italia Italia

33.768 33.768 33.7682.087.010 2.087.010 2.087.010 1.034.710 1.034.710 1.034.710 1.023.762 1.023.762 1.023.762

Fonte: Istat, Capacità degli esercizi ricettivi Fonte: Fonte: Istat, Istat, Capacità Capacità degli degli esercizi esercizi ricettivi ricettivi

781.170 781.170 781.170

203.272 203.272 203.272

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

253.540 253.540 253.540

243.756 243.756 243.756

875 875 875

428.839 428.839 428.839

2.506 2.506 2.506 1.357.208 1.357.208 1.357.208

114.244 114.244 12.857 1.668.927 1.668.927 35.355 35.355 35.355 114.244 12.857 12.857 1.668.927

76.194 76.194 76.194

54.544 54.544 54.544 16.919 1.048.680 1.048.680 16.919 16.919 1.048.680 13.401 13.401 13.401 25.249 1.094.427 1.094.427 25.249 25.2491.094.427


Turismo Fruizione degli esercizi ricettivi

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

70

numeromedio mediodidinotti nottitrascorse trascorsedai daifruitori fruitorinegli negliesercizi eserciziri-riIl Ilnumero delinealelecaratteristiche caratteristichedelle delledifferenti differentitipologie tipologiediditurituricettivi cettividelinea smo. smo.Valori Valorielevati elevaticon confruizione fruizionedegli degliesercizi eserciziper perperiodi periodididi vacanza vacanzaprolungati, prolungati,sono sonoattesi attesiininaree areeche, che,per perspecifiche specifiche caratteristiche caratteristichegeografiche geografiche(regioni (regionicostiere costiereoozone zonemontane) montane) attraggono attraggonoi flussi i flussituristici turisticidedicati dedicatialla allafruizione fruizionedelle delleferie ferie“lun“lunghe”; ghe”;lelepermanenze permanenzebrevi brevisono sonoinvece invecegeneralmente generalmenteassociaassociabili bilialalturismo turismoculturale, culturale,che cheindividua individuanella nella“città “cittàd’arte” d’arte”oonelle nelle principali principalimetropoli metropoliinternazionali internazionalileleproprie propriemete meteelettive. elettive.PePeraltro raltroununbasso bassonumero numeromedio mediodidinotti nottifruite fruitenegli negliesercizi esercizicaratcaratterizza terizzaanche anchegliglispostamenti spostamentieffettuati effettuatiper perlavoro lavoro(turismo (turismoper per affari). affari). Su Suscala scalanazionale nazionaleil ilflusso flussodei deiclienti clientiregistrato registratonel nel2006 2006nel nel complesso complessodegli degliesercizi eserciziricettivi ricettivièèpari pariaacirca circa93,9 93,9milioni milionididi arrivi arriviee370 370milioni milionididipresenze, presenze,con conununperiodo periodomedio mediodidiperpermanenza manenzadidi3,94 3,94notti. notti.LeLevariazioni variazionirispetto rispettoalal2005 2005sono sonodidi +5,3 +5,3per percento centoper pergligliarrivi arrivieedidi+3,2 +3,2per percento centoper perlelepresenze, presenze, anche ancheseselalapermanenza permanenzamedia mediasisiriduce riduce(4,02 (4,02nel nel2005). 2005). SiSi rafforza rafforza nel nel 2006 2006 lala ripresa ripresa dell’attività dell’attività turistica turistica emersa emersa l’anno l’annoprecedente. precedente.InInparticolare particolarerispetto rispettoalal2005 2005lelepresenze presenze degli deglistranieri stranieriaumentano aumentanodel del5,6 5,6per percento centoeequelle quelledegli degliitaitaliani lianisolo solodell’1,5 dell’1,5per percento. cento.Per Perquanto quantoriguarda riguardagligliarrivi arrivisisi registra registraununincremento incrementodell’8 dell’8per percento centodidistranieri stranierieedel del3,3 3,3didi italiani. italiani.

dinavi. dinavi.LaLaSpagna Spagnaeel’Austria l’Austriaseguono seguonoil ilnostro nostroPaese, Paese,con conunun periodo periodomedio mediodidinotti nottispese spesenegli negliesercizi eserciziricettivi ricettivirispettivarispettivamente mentepari pariaa3,8 3,8eeaa3,7, 3,7,mentre mentregliglialtri altripaesi paesipresentano presentanovalovaloririche chevariano varianotra tra2,5 2,5ee33notti nottididipermanenza permanenzamedia. media. L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

dellametà metàdelle delleregioni regioniitaliane italianesisicolloca collocasopra sopralalamedia media Più Piùdella nazionale nazionaleper pernumero numeromedio mediodidinotti nottitrascorse trascorsedai daifruitori fruitorinegli negli esercizi esercizipubblici. pubblici.LeLeMarche, Marche,con conununperiodo periodomedio mediodidipermapermanenza nenzadidi6,1 6,1notti, notti,èèlalaprima primainingraduatoria, graduatoria,mentre mentreall’ultimo all’ultimo posto postotroviamo troviamolalaLombardia, Lombardia,con con2,6 2,6notti notti(dove (doveèèsicuramente sicuramente più piùrilevante rilevanteil ilturismo turismoper peraffari). affari).Calabria, Calabria,Sardegna SardegnaeeTrentiTrentino-Alto no-AltoAdige Adigeseguono seguonocon concirca circa55notti nottididipermanenza, permanenza,mentre mentre alaldidisotto sottodella dellamedia medianazionale nazionaletroviamo troviamoregioni regioniche cherivestono rivestono ununruolo ruoloimportante importantenel nelsettore settoreturistico turisticocome comeToscana, Toscana,UmUmbria, bria,Sicilia SiciliaeeLazio, Lazio,dove dovepiù piùforte forteèèl’attrattività l’attrattivitàverso versoi isegsegmenti mentidel delturismo turismoculturale culturaleeedidiquello quelloper perbusiness, business,con conconconseguente seguenteriduzione riduzionedelle dellepermanenze permanenzemedie. medie. Permanenza Permanenzamedia mediadei deiclienti clientinegli negliesercizi eserciziricettivi ricettivi per perregione regione––Anno Anno2006 2006(numero (numerodidinotti) notti)

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Dal Dalconfronto confrontocon coni ipaesi paesidell’Unione dell’Unioneeuropea europeasecondo secondolalaperpermanenza manenzamedia mediadei deiclienti clientinegli negliesercizi eserciziricettivi, ricettivi,per peril il2006 2006 l’Italia l’Italiasisicolloca collocanelle nelleprime primeposizioni posizionicon conGrecia GreciaeeBulgaria Bulgaria (circa (circa44notti nottididipermanenza permanenzamedia), media),preceduta precedutadadaMalta, Malta,Cipro Cipro (oltre (oltre66notti) notti)eeDanimarca Danimarca(4,7 (4,7notti). notti). Nei Nei paesi paesi meno meno avanzati avanzati economicamente, economicamente, alla alla crescita crescita dell’offerta dell’offerta turistica turistica dell’ultimo dell’ultimo quinquennio, quinquennio, non non corrisponde corrisponde (almeno (almenoinintermini terminididiposti postiletto) letto)ununsuccesso successoper perquanto quantori-riguarda guardalaladomanda. domanda.Infatti, Infatti,Lituania, Lituania,Lettonia, Lettonia,Estonia, Estonia,sono sono agli agliultimi ultimiposti postidella dellagraduatoria graduatoriainsieme insiemeagli aglialtri altripaesi paesiscanscan-

100 statistiche per il Paese

77 66 55 44 33 22 11 00

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos (a)(a)Irlanda: Irlanda:dato datonon nondisponibile. disponibile.

Arrivi Arrivieepresenze presenzenegli negliesercizi eserciziricettivi ricettiviper perresidenza residenzadei deiclienti clientieepermanenza permanenzamedia mediadei deiclienti, clienti,per perregione regione–– Anno Anno2006 2006(valori (valoriassoluti assolutieenumero numerodidinotti) notti)

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

LaLarilevazione rilevazionedel del“Movimento “Movimentodei deiclienti clientinegli negliesercizi eserciziricettivi”, ricettivi”, conforme conformealla alladirettiva direttivaeuropea europeaininmateria, materia,èèun’indagine un’indaginecencensuaria suariacondotta condottamensilmente; mensilmente;produce producedati datisulla sullafruizione fruizione(arri(arrivivieepermanenze), permanenze),dadaparte partedegli degliitaliani italianieedegli deglistranieri stranieridelle delle strutture strutturericettive ricettivesul sulterritorio territorionazionale. nazionale.SiSibasa basasulle sulledichiaradichiarazioni zionigiornaliere giornaliereche chei ititolari titolaridegli degliesercizi esercizisono sonoobbligati obbligatiaa trasmettere trasmettereagli aglienti entilocali localidel delturismo. turismo.Gli Gliarrivi arrivicorrispondono corrispondono alalnumero numerodidiclienti, clienti,italiani italianieestranieri, stranieri,ospitati ospitatinegli negliesercizi esercizi ricettivi ricettivi(alberghieri (alberghierioocomplementari) complementari)nel nelperiodo periodoconsiderato. considerato. LeLepresenze, presenze,invece, invece,corrispondono corrispondonoalalnumero numerodelle dellenotti nottitratrascorse scorsedai daiclienti clientinegli negliesercizi eserciziricettivi. ricettivi.LaLapermanenza permanenzamedia media èèil ilrapporto rapportotra trail ilnumero numerodidinotti nottitrascorse trascorse(presenze) (presenze)ededil il numero numerodei deiclienti clientiarrivati arrivatinella nellastruttura strutturaricettiva ricettiva(arrivi). (arrivi).

Permanenza Permanenzamedia mediadei deiclienti clientinegli negliesercizi eserciziricettivi ricettivinei neipaesi paesiUe Ue(a) (a)––Anno Anno2006 2006(numero (numerodidinotti) notti)

M Mal alta ta D C Daa n Ciipp ro niim ro mar ac G rc a Gre a r Bu e cciia Bulg a lgar ar ia i Ita a Ita li Sp lia Spa a agn Au gn aa Re P Ausstr Re p Por tria puub orttog ia bbb li oga l c a lo Re licaa C llo Re g Ce gnno ecca a Sl o U Slov Unn ito ova ito a cc Sl cchhia Slov ia oe R ve nnia Pa Roo m ia Pae ma n ess i a niia i BBa a as Po sssii Polo G loni Ger nia er m a ma U an Lu Unn g niiaa Lu s gh ssse heer i a em mbu r ia burg rg o Be o Belg Fr lgiio Fra o an Le ncciia Le tt a ttoon i Sv niaa Sve Li ezz ia Litu ia tuan Es an iiaa Esto Fi tonnia Finl ia nlan and d iia a

InInaumento aumentoarrivi arrivieepresenze, presenze,ininlieve lieve flessione flessionelalapermanenza permanenzamedia media

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Movimento Movimentodei deiclienti clientinegli negliesercizi eserciziricettivi ricettivi

Fonti Fonti

• • Istat, Istat,Movimento Movimentodei deiclienti clientinegli negliesercizi eserciziricettivi ricettivi • • Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni • • Istat, Istat,Statistiche Statistichedel delturismo turismo • • Istat, Istat,Capacità Capacitàe emovimento movimentodegli degliesercizi eserciziricettivi, ricettivi,Anno Anno2006 2006 Siti SitiInternet Internet • • http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu • • http://epp.eurostat.ec.europa.eu

Piemonte Piemonte Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno ITALIA ITALIA

Italiani Italiani Arrivi Arrivi 1.979.608 1.979.608 559.888 559.888 5.441.812 5.441.812 2.396.439 2.396.439 3.844.785 3.844.785 1.975.013 1.975.013 1.869.772 1.869.772 5.260.296 5.260.296 1.073.910 1.073.910 6.336.000 6.336.000 5.425.864 5.425.864 1.540.020 1.540.020 1.794.837 1.794.837 4.051.910 4.051.910 1.392.318 1.392.318 184.637 184.637 2.656.816 2.656.816 2.103.887 2.103.887 396.240 396.240 1.244.549 1.244.549 2.840.225 2.840.225 1.326.531 1.326.531 10.377.747 10.377.747 16.514.991 16.514.991 12.812.631 12.812.631 39.705.369 39.705.369 12.145.203 12.145.203 51.850.572 51.850.572

Stranieri Stranieri Presenze Presenze

6.132.631 6.132.631 2.152.681 2.152.681 13.392.532 13.392.532 10.230.725 10.230.725 19.288.857 19.288.857 9.804.962 9.804.962 9.483.895 9.483.895 25.092.208 25.092.208 4.988.554 4.988.554 28.782.081 28.782.081 21.505.247 21.505.247 4.080.814 4.080.814 11.002.401 11.002.401 11.900.085 11.900.085 6.454.717 6.454.717 682.843 682.843 10.990.060 10.990.060 8.823.394 8.823.394 1.569.595 1.569.595 6.675.806 6.675.806 8.869.035 8.869.035 7.289.171 7.289.171 31.908.569 31.908.569 78.151.700 78.151.700 48.488.547 48.488.547 158.548.816 158.548.816 51.354.621 51.354.621 209.903.437 209.903.437

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Movimento Movimentodei deiclienti clientinegli negliesercizi eserciziricettivi ricettivi

Arrivi Arrivi 1.324.871 1.324.871 284.575 284.575 4.750.062 4.750.062 1.182.082 1.182.082 4.169.837 4.169.837 3.071.204 3.071.204 1.098.633 1.098.633 8.179.075 8.179.075 730.771 730.771 1.978.171 1.978.171 5.699.993 5.699.993 614.915 614.915 334.069 334.069 6.870.015 6.870.015 185.551 185.551 14.838 14.838 1.850.062 1.850.062 376.868 376.868 54.816 54.816 231.477 231.477 1.716.609 1.716.609 645.170 645.170 7.541.590 7.541.590 15.057.854 15.057.854 13.518.992 13.518.992 36.118.436 36.118.436 5.075.391 5.075.391 41.193.827 41.193.827

Totale Totale Presenze Presenze

4.930.695 4.930.695 1.055.043 1.055.043 13.629.227 13.629.227 3.981.600 3.981.600 21.700.573 21.700.573 16.595.427 16.595.427 5.105.146 5.105.146 34.266.876 34.266.876 3.494.560 3.494.560 8.687.061 8.687.061 19.438.208 19.438.208 2.056.489 2.056.489 2.046.526 2.046.526 20.266.128 20.266.128 994.862 994.862 59.693 59.693 8.155.823 8.155.823 1.497.387 1.497.387 174.085 174.085 1.479.247 1.479.247 5.705.489 5.705.489 3.241.769 3.241.769 23.596.565 23.596.565 68.149.070 68.149.070 43.807.351 43.807.351 135.552.986 135.552.986 21.308.355 21.308.355 156.861.341 156.861.341

Arrivi Arrivi 3.304.479 3.304.479 844.463 844.463 10.191.874 10.191.874 3.578.521 3.578.521 8.014.622 8.014.622 5.046.217 5.046.217 2.968.405 2.968.405 13.439.371 13.439.371 1.804.681 1.804.681 8.314.171 8.314.171 11.125.857 11.125.857 2.154.935 2.154.935 2.128.906 2.128.906 10.921.925 10.921.925 1.577.869 1.577.869 199.475 199.475 4.506.878 4.506.878 2.480.755 2.480.755 451.056 451.056 1.476.026 1.476.026 4.556.834 4.556.834 1.971.701 1.971.701 17.919.337 17.919.337 31.572.845 31.572.845 26.331.623 26.331.623 75.823.805 75.823.805 17.220.594 17.220.594 93.044.399 93.044.399

Presenze Presenze 11.063.326 11.063.326 3.207.724 3.207.724 27.021.759 27.021.759 14.212.325 14.212.325 40.989.430 40.989.430 26.400.389 26.400.389 14.589.041 14.589.041 59.359.084 59.359.084 8.483.114 8.483.114 37.469.142 37.469.142 40.943.455 40.943.455 6.137.303 6.137.303 13.048.927 13.048.927 32.166.213 32.166.213 7.449.579 7.449.579 742.536 742.536 19.145.883 19.145.883 10.320.781 10.320.781 1.743.680 1.743.680 8.155.053 8.155.053 14.574.524 14.574.524 10.530.940 10.530.940 55.505.134 55.505.134 146.300.770 146.300.770 92.295.898 92.295.898 294.101.802 294.101.802 72.662.976 72.662.976 366.764.778 366.764.778

Permanenza Permanenza media media 3,35 3,35 3,80 3,80 2,65 2,65 3,97 3,97 5,11 5,11 5,23 5,23 4,91 4,91 4,42 4,42 4,70 4,70 4,51 4,51 3,68 3,68 2,85 2,85 6,13 6,13 2,95 2,95 4,72 4,72 3,72 3,72 4,25 4,25 4,16 4,16 3,87 3,87 5,53 5,53 3,20 3,20 5,34 5,34 3,10 3,10 4,63 4,63 3,51 3,51 3,88 3,88 4,22 4,22 3,94 3,94



Ambiente

La Strategia europea di Lisbona tende a rimuovere i principali ostacoli alla crescita europea per renderla comparabile con quella sperimentata dalle aree del mondo più dinamiche, mantenendo però un’attenzione specifica al modello europeo di coesione sociale e alla sostenibilità ambientale. Quest’ultimo tema è considerato particolarmente qualificante, sia per gli aspetti relativi alla qualità della vita dei cittadini europei, sia per la necessità di perseguire un modello di sviluppo capace di coniugare tutela ambientale e crescita economica, ad esempio attraverso la diminuzione dell’intensità energetica della produzione. Gli indicatori presentati in questa sezione fanno riferimento: alla spesa consolidata del settore ambientale; ai consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili; allo smaltimento dei rifiuti urbani per termovalorizzazione; alle emissioni di CO2 da trasporto stradale; alla percezione che le famiglie hanno della qualità dell’aria; all’utilizzo dei fertilizzanti in agricoltura. uu Nel 2005, in Italia, si spendono in media – per finalità ambientali – 450 euro per abitante, con fortissime dispa-

rità regionali (si va da oltre 700 euro nelle province autonome di Bolzano e Trento ai 380 euro nel Mezzogiorno).

uu Nel 2006 l’incidenza della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile sui consumi interni lordi non rag-

giunge il 15 per cento, valore sostanzialmente in linea con la media europea.

uu Benché le politiche comunitarie incoraggino questa modalità di smaltimento, nel 2006, in Italia, sono stati

smaltiti per incenerimento e termovalorizzazione poco meno di 70 kg di rifiuti urbani per abitante, un valore sensibilmente più basso di quello che si riscontra nella media europea. uu In Italia, nel 2004, sono stati rilasciati nell’atmosfera oltre 132 milioni di tonnella-

te di CO2 equivalenti attribuibili al trasporto stradale: insieme a Germania, Francia e Regno Unito, l’Italia è tra i massimi responsabili del rilascio di questo gas-serra nell’atmosfera. Le emissioni di CO2 nel 2005 sono pari a 2 tonnellate pro capite. uu Per quanto riguarda la percezione soggettiva dei problemi ambien-

tali, nel 2005 il 41,7 per cento delle famiglie italiane segnala problemi relativi all’inquinamento dell’aria nella zona di residenza e il 22,1 per cento lamenta la presenza di odori sgradevoli. uu

Nel 2006 in Italia sono stati distribuiti in agricoltura circa 1,5 quintali di fertilizzanti semplici per ettaro di superficie agricola utilizzata (SAU).


InIncrescita Increscita crescita lalaspesa laspesa spesa per per per l’ambiente, l’ambiente, l’ambiente, ma ma ma ancora ancora ancora bassa bassa bassa quella quella quella ininconto inconto conto capitale capitale capitale

consolidata consolidata consolidata totale totale totale e einineconto conto in conto capitale capitale capitale dei deisettori dei settori settori ambientali ambientali ambientali per perregione per regione regione – –Anni Anni – Anni 2001 2001 2001 e e2005 2005 e 2005 (euro (euro (euro pro procapite) pro capite) capite) Spesa Spesa pro procapite) pro capite) capite) e equelli quelli e quelli della della della Sardegna Sardegna Sardegna (oltre (oltre (oltre 300). 300). 300). Tutte Tutte Tutte leleregioni regioni le regioni Spesa piùpiùpopolose più popolose popolose (oltre (oltre (oltre 4 4milioni milioni 4 milioni didiabitanti) abitanti) di abitanti) presentano presentano presentano quote quote quote pro propro Spesa Spesa Totale Totale 2001 2001 Spesa Spesa Totale Totale 2005 2005 Spesa Totale 2001 Spesa Totale 2005 capite capite capite inferiori inferiori inferiori alalvalore valore al valore medio medio medio nazionale nazionale nazionale (circa (circa (circa 130 130130 euro), euro), euro), adad ad 900900900 Spesa Spesa in in conto conto capitale capitale 2001 2001 Spesa Spesa in in conto conto capitale capitale 2005 2005 Spesa in conto capitale 2001 Spesa in conto capitale 2005 eccezione eccezione eccezione didiEmilia-Romagna, Emilia-Romagna, di Emilia-Romagna, Lazio Lazio Lazio e eVeneto Veneto e Veneto (rispettivamente (rispettivamente (rispettivamente 800800800 UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME 180 180180 e e160 160 e 160 euro euro euro pro procapite). pro capite). capite). Chiude Chiude Chiude lalagraduatoria graduatoria la graduatoria lalaPuPula Pu240, 240, 240, LeLespese Lespese spese sostenute sostenute sostenute dalle dalle dalle pubbliche pubbliche pubbliche amministrazioni amministrazioni amministrazioni per perper lala la glia che, che, con conmeno con meno meno didi6060 dieuro 60 euro euro per perabitante, per abitante, abitante, si siconferma conferma si conferma lalare-rela re- 700700700 gliache, glia tutela tutela tutela e e laela gestione lagestione gestione dell’ambiente dell’ambiente dell’ambiente offrono offrono offrono una unauna misura misura misura gione gione gione che chestanzia che stanzia stanzia lalaquota quota la quota piùpiùcontenuta più contenuta contenuta didirisorse risorse di risorse per perlaper laspesa spesa la spesa 600 600600 dell’attenzione dell’attenzione dell’attenzione della della della collettività collettività collettività alle alletematiche alle tematiche tematiche ambientali ambientali ambientali e edello dello e dello neineisettori nei settori settori ambientali. ambientali. ambientali. sforzo sforzo sforzo sostenuto sostenuto sostenuto daldalsettore dal settore settore pubblico pubblico pubblico per peraffrontare per affrontare affrontare lelediverse diverse le diverse Tra TrailTra il2001 2001 il 2001 e eil il2005 e2005 il 2005 leleregioni regioni le regioni presentano presentano presentano andamenti andamenti andamenti didispesa spesa di spesa 500 500500 esigenze esigenze esigenze emergenti emergenti emergenti ininmateria, materia, in materia, che chesi che siriflettono riflettono si riflettono ininultima ultima in ultima istanistanistan- molto molto molto differenziati, differenziati, differenziati, senza senza senza che cheche emerga emerga emerga una unauna tendenza tendenza tendenza evidente. evidente. evidente. zazasulla za sulla sulla qualità qualità qualità della della della vita vitadei vita deicittadini. dei cittadini. cittadini. A Alivello A livello livello didiripartizione di ripartizione ripartizione territoriale, territoriale, territoriale, lalaspesa la spesa spesa consolidata consolidata consolidata per perper 400400400 AlAl2005, Al 2005, 2005, ininItalia Italia in Italia si sispendono spendono si spendono ininmedia media in media per perfinalità per finalità finalità ambientali ambientali ambientali l’ambiente l’ambiente l’ambiente aumenta aumenta aumenta deldel10 del 10per 10 percento per cento cento circa circa circa nelnelNord-ovest, nel Nord-ovest, Nord-ovest, deldeldel 450 450euro 450 euro euro per perabitante. per abitante. abitante. 3434per 34 percento per cento cento nelnelNord-est, nel Nord-est, Nord-est, deldel36 del 36per 36 percento per cento cento nelnelCentro nel Centro Centro e edeldel e13 del 13 13 300300300 per percento per cento cento nelnelMezzogiorno, nel Mezzogiorno, Mezzogiorno, rispetto rispetto rispetto a auna una a una crescita crescita crescita media media media deldeldel DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE 2222per 22 percento per cento cento a alivello livello a livello nazionale. nazionale. nazionale. Nello Nello Nello steso steso steso intervallo intervallo intervallo temporatemporatempora- 200200200 LaLaspesa La spesa spesa consolidata consolidata consolidata pro procapite pro capite capite deldelsettore del settore settore ambientale ambientale ambientale espriespriespri- le,le,anche le, anche anche gligliinvestimenti gli investimenti investimenti ininconto in conto conto capitale capitale capitale hanno hanno hanno andamenti andamenti andamenti 100100100 me meilme ilrapporto rapporto il rapporto tratralatra laspesa spesa la spesa totale totale totale sostenuta sostenuta sostenuta neineidiversi nei diversi diversi settori settori settori diversi diversi diversi dadaregione da regione regione a aregione: regione: a regione: l’Emilia-Romagna, l’Emilia-Romagna, l’Emilia-Romagna, l’Umbria l’Umbria l’Umbria e elalae la dell’ambiente dell’ambiente dell’ambiente e elaelapopolazione lapopolazione popolazione media. media. media. È Ècalcolato Ècalcolato calcolato anche anche anche provincia provincia provincia autonoma autonoma autonoma didiTrento Trento di Trento presentano presentano presentano lalacrescita crescita la crescita piùpiùconsipiù consiconsi- 0 0 0 l’indicatore l’indicatore l’indicatore pro procapite pro capite capite relativo relativo relativo alla allaalla spesa spesa spesa totale totale totale sostenuta sostenuta sostenuta inin in stente stente stente (pari (pari (pari o osuperiore osuperiore superiore a a100 a100100 euro euro euro pro propro capite), capite), capite), mentre mentre mentre conto conto conto capitale, capitale, capitale, che cheche fornisce fornisce fornisce un’indicazione un’indicazione un’indicazione sulla sulla sulla spesa spesa spesa per perper all’opposto all’opposto all’opposto Basilicata, Basilicata, Basilicata, Molise Molise Molise e eValle Valle e Valle d’Aosta d’Aosta d’Aosta segnano segnano segnano lelediffediffele diffeinvestimenti. investimenti. investimenti. Nei Neisettori Nei settori settori ambientali ambientali ambientali sono sono sono inclusi, inclusi, inclusi, acqua, acqua, acqua, gestiogestiogestio- renze renze renze negative negative negative piùpiùmarcate. più marcate. marcate. nenedei ne deirifiuti, dei rifiuti, rifiuti, smaltimento smaltimento smaltimento delle delle delle acque acque acque reflue, reflue, reflue, e enella nella e nella voce voce voce amam-ambiente-altro biente-altro biente-altro sono sono sono a aloro loro a loro volta volta volta raggruppate raggruppate raggruppate aria, aria, aria, aree aree aree protette protette protette Spesa Spesa Spesa consolidata consolidata consolidata totale totale totale dei deisettori dei settori settori ambientali ambientali ambientali per perregione per regione regione Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni susudati dati DPS-CPT Fonte: Elaborazioni suDPS-CPT dati DPS-CPT eccetera. eccetera. eccetera. LaLafonte La fonte fonte deideidati dei datidati sono sono sono i iConti Conti i Conti pubblici pubblici pubblici territoriali territoriali territoriali – –Anno Anno – Anno 2005 2005 2005 (euro (euro (euro pro procapite) pro capite) capite) (CPT) (CPT) (CPT) elaborati elaborati elaborati Dipartimento Dipartimento Dipartimento per perle per lepolitiche le politiche politiche didisviluppo di sviluppo sviluppo deldeldel Spesa Spesa consolidata consolidata totale totale dei deisettori settori ambientali ambientali per perregione regione – –Anni Anni 2001-2005 2001-2005 (euro (euro correnti correnti pro procapite) capite) Spesa consolidata totale dei settori ambientali per regione – Anni 2001-2005 (euro correnti pro capite) Ministero Ministero Ministero dello dello dello sviluppo sviluppo sviluppo economico, economico, economico, a apartire partire a partire daidaiflussi dai flussi flussi didispesa spesa di spesa e edidieentrata entrata di entrata degli degli degli enti entienti pubblici pubblici pubblici a alivello livello a livello regionale. regionale. regionale. I CPT I CPT I CPT sono sono sono REGIONI REGIONI Differenza Differenza REGIONI Differenza 2002 2002 2005 2005 2004 2004 2001 2001 2003 2003 2002 2004 2005 2001 2003 RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE 2001-2005 2001-2005 RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE 2001-2005 stati statistati progettati progettati progettati e eimplementati implementati e implementati alalfine al finefine didirendere di rendere rendere possibile possibile possibile lala la verifica verifica verifica deldelprincipio del principio principio didiaddizionalità addizionalità di addizionalità delle delle delle risorse risorse risorse economiche economiche economiche Piemonte Piemonte 392,3 392,3 436,9 436,9 423,6 423,6 439,6 439,6 461,4 461,4 69,1 69,169,1 Piemonte 392,3 436,9 423,6 439,6 461,4 comunitarie, comunitarie, comunitarie, rispetto rispetto rispetto a aquelle quelle a quelle nazionali. nazionali. nazionali. LeLeinformazioni Le informazioni informazioni raccolraccolraccolValle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste 431,7 431,7 463,4 463,4 455,5 455,5 463,8 463,8 360,7 360,7 -71,1 -71,1 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 431,7 463,4 455,5 463,8 360,7 -71,1 tetefanno te fanno fanno riferimenti riferimenti riferimenti siasiaagli sia aglienti agli entienti della della della Pubblica Pubblica Pubblica AmministrazioAmministrazioAmministrazioLombardia Lombardia 296,1 296,1 293,2 293,2 310,2 310,2 291,7 291,7 306,6 306,6 10,5 10,510,5 Lombardia 296,1 293,2 310,2 291,7 306,6 ne, ne,sia ne, siaasia aquelli quelli a quelli deldelSettore del Settore Settore Pubblico Pubblico Pubblico Allargato Allargato Allargato (“Area (“Area (“Area Pubblica” Pubblica” Pubblica” Liguria Liguria 385,7 385,7 498,9 498,9 476,5 476,5 449,7 449,7 462,7 462,7 77,0 77,077,0 Liguria 385,7 498,9 476,5 449,7 462,7 considerata considerata considerata ininambito in ambito ambito Ue, Ue,Ue, che cheche integra integra integra lalaPAla PAcon PA concon leleImprese le Imprese Imprese Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige 621,0 621,0 628,4 628,4 699,7 699,7 949,2 949,2 761,7 761,7 140,7 140,7 Trentino-Alto Adige 621,0 628,4 699,7 949,2 761,7 140,7 Pubbliche Pubbliche Pubbliche Nazionali Nazionali Nazionali e eLocali). Locali). e Locali). Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen 615,2 615,2 608,0 608,0 636,5 636,5 908,4 908,4 728,8 728,8 113,7 113,7 615,2 608,0 636,5 908,4 728,8 113,7 Tr Bo e Bolza Tr nto l z no e n Bo an - Tr to lz o - Boent an B zeo o o n S - ze Em SarBd o n Emili ardegzen a S e na i Em lia - Raord gna ili Romaeg a m g na - R a na om gn a a Lagn Laziao To zio L Toscaz scanio To ana Msc a Maracna ar he M che U ar mc U bhr e m ia b U ria Lmi b g Li urria ia g Fr Pi L uria Friuli P emigu iu V iemonria l i Fr - en P o te iu Ve ezie n li n iam te - V ez o en ia Giunte ez Gi lia ia uli a VG ei Venuelia neto B V to a B siel ne as ic t ili ato B C a cata as C miplic a am aa t C paniaa am n ia Mpa n Molisia ol e i C M se a C laoli V alabrsie a a V lleC bri al Dal a le a V D'Aobri al 'A s a le o t a D sta 'A S os i S cilta Lo icilia LombSi ia m acr ili Lo ba diaa m rdi ba a P rd u P gliia ug a AbP lia u Abrugzli ru zao Ab zz ru o zz o

Ambiente Spesa consolidata pro capite del settore ambientale

71

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E ELELE ESUE LE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Nel Nel2005 Nel 2005 2005 leleregioni regioni le regioni con concon piùpiùelevata più elevata elevata spesa spesa spesa pro procapite pro capite capite per periper dii di-i diversi versi versi settori settori settori ambientali ambientali ambientali sono sono sono leleprovince province le province autonome autonome autonome didiBolzano Bolzano di Bolzano e eTrento eTrento Trento e elaelaSardegna laSardegna Sardegna (più (più(più didi700 di700700 euro euro euro per perper abitante); abitante); abitante); quest’ultima quest’ultima quest’ultima è èl’unica l’unica è l’unica regione regione regione deldelMezzogiorno del Mezzogiorno Mezzogiorno che chepresenta che presenta presenta unun un valore valore valore molto molto molto elevato elevato elevato didispesa. spesa. di spesa. Cifre Cifre Cifre comprese comprese comprese tratrail tra 600 il 600 il e600 ei 700 i e700 i 700 euro euro euro caratterizzano caratterizzano caratterizzano inoltre inoltre inoltre Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna e eLazio, Lazio, e Lazio, lalaregione regione la regione deldelCentro del Centro Centro con conilcon più il più ilelevato più elevato elevato valore valore valore pro procapite. pro capite. capite. InInquesta questa In questa ripartiripartiripartizione zione zione tutte tutte tutte leleregioni regioni le regioni spendono spendono spendono comunque comunque comunque cifre cifre cifre intorno intorno intorno aiai500 500 ai 500 euro euro euro per perabitante, per abitante, abitante, mentre mentre mentre nelnelMezzogiorno nel Mezzogiorno Mezzogiorno nessuna nessuna nessuna (ad (adecce(ad ecceeccezione zione zione della della della giàgiàcitata già citata citata Sardegna) Sardegna) Sardegna) arriva arriva arriva a atale tale a soglia. tale soglia. soglia. Abruzzo Abruzzo Abruzzo ee e Puglia Puglia Puglia non nonraggiungono non raggiungono raggiungono i 300 i 300 i euro 300 euro euro pro procapite. pro capite. capite. Lombardia Lombardia Lombardia (circa (circa (circa Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Elaborazioni susudati dati suDPS-CPT dati DPS-CPT DPS-CPT 310 310euro), 310 euro), euro), Valle Valle Valle d’Aosta d’Aosta d’Aosta (poco (poco (poco piùpiùdipiù di360 360 di euro) 360 euro) euro) e eVeneto Veneto e Veneto (poco (poco (poco Fonte: piùpiùdipiù di400 400 di 400 euro) euro) euro) sono sono sono leleregioni regioni le regioni deldelNord del Nord Nord che chespendono che spendono spendono didimemedi menononei no neidiversi nei diversi diversi settori settori settori ambientali. ambientali. ambientali. Fonti Fonti Fonti Considerando Considerando Considerando lalasola sola la sola spesa spesa spesa ininconto conto in conto capitale, capitale, capitale, che cheapprossima che approssima approssima x x Ministero x Ministero Ministero dello dello dello sviluppo sviluppo sviluppo economico economico economico – Dipartimento – Dipartimento – Dipartimento perperleper lepolitiche politiche le politiche il illivello livello il livello degli degli degli investimenti investimenti investimenti per perilper ilsettore settore il settore ambientale, ambientale, ambientale, leleregioni regioni le regioni di disviluppo sviluppo di sviluppo (DPS), (DPS), (DPS), Conti Conti Conti Pubblici Pubblici Pubblici Territoriali Territoriali Territoriali (CPT) (CPT) (CPT) che cheche stanziano stanziano stanziano lelequote le quote quote pro procapite pro capite capite piùpiùelevate più elevate elevate sono sono sono quelle quelle quelle didi di Altre Altre informazioni informazioni informazioni dimensioni dimensioni dimensioni minori: minori: minori: gligliinvestimenti gli investimenti investimenti piùpiùconsistenti più consistenti consistenti sono, sono, sono, tratraletra le le Altre Siti internet internet regioni regioni regioni deldelNord, del Nord, Nord, quelli quelli quelli delle delle delle province province province autonome autonome autonome didiTrento di Trento Trento e e e SitiSitiinternet x http://www.dps.mef.gov.it/cpt/cpt.asp http://www.dps.mef.gov.it/cpt/cpt.asp Bolzano Bolzano Bolzano (valore (valore (valore piùpiùelevato più elevato elevato a alivello livello a livello nazionale nazionale nazionale – –oltre oltre – oltre 400 400400 euro euro euro x x http://www.dps.mef.gov.it/cpt/cpt.asp

100 statistiche per il Paese

Trento Trento Trento

626,6 626,6 626,6

648,0 648,0 648,0

760,6 760,6 760,6

988,5 988,5 988,5

793,2 793,2 793,2

Veneto Veneto Veneto

327,4 327,4 327,4

305,3 305,3 305,3

381,8 381,8 381,8

362,2 362,2 362,2

406,8 406,8 406,8

79,4 79,479,4

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia

483,3 483,3 483,3

414,0 414,0 414,0

444,1 444,1 444,1

417,3 417,3 417,3

441,6 441,6 441,6

-41,7 -41,7 -41,7

Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

427,0 427,0 427,0

432,9 432,9 432,9

478,3 478,3 478,3

635,3 635,3 635,3

681,2 681,2 681,2

254,2 254,2 254,2

Toscana Toscana Toscana

466,2 466,2 466,2

470,3 470,3 470,3

501,2 501,2 501,2

519,1 519,1 519,1

509,8 509,8 509,8

43,6 43,643,6

Umbria Umbria Umbria

366,2 366,2 366,2

469,8 469,8 469,8

525,7 525,7 525,7

488,4 488,4 488,4

487,4 487,4 487,4

121,3 121,3 121,3

Marche Marche Marche

404,5 404,5 404,5

385,2 385,2 385,2

424,8 424,8 424,8

407,7 407,7 407,7

505,5 505,5 505,5

100,9 100,9 100,9

Lazio Lazio Lazio

404,0 404,0 404,0

411,7 411,7 411,7

431,5 431,5 431,5

407,2 407,2 407,2

649,8 649,8 649,8

245,8 245,8 245,8

166,6 166,6 166,6

Abruzzo Abruzzo Abruzzo

269,5 269,5 269,5

241,6 241,6 241,6

255,8 255,8 255,8

316,4 316,4 316,4

238,6 238,6 238,6

-30,8 -30,8 -30,8

Molise Molise Molise

505,3 505,3 505,3

327,8 327,8 327,8

322,3 322,3 322,3

355,2 355,2 355,2

376,7 376,7 376,7

-128,6 -128,6 -128,6

Campania Campania Campania

319,4 319,4 319,4

332,0 332,0 332,0

383,6 383,6 383,6

425,8 425,8 425,8

401,9 401,9 401,9

82,6 82,682,6

Puglia Puglia Puglia

272,8 272,8 272,8

300,1 300,1 300,1

288,4 288,4 288,4

298,1 298,1 298,1

298,6 298,6 298,6

25,8 25,825,8

Basilicata Basilicata Basilicata

523,8 523,8 523,8

326,6 326,6 326,6

441,6 441,6 441,6

352,2 352,2 352,2

404,6 404,6 404,6

-119,2 -119,2 -119,2

Calabria Calabria Calabria

341,2 341,2 341,2

312,3 312,3 312,3

306,3 306,3 306,3

331,4 331,4 331,4

373,5 373,5 373,5

32,3 32,332,3

Sicilia Sicilia Sicilia

304,3 304,3 304,3

321,2 321,2 321,2

287,9 287,9 287,9

305,2 305,2 305,2

343,8 343,8 343,8

39,5 39,539,5

Sardegna Sardegna Sardegna

581,7 581,7 581,7

553,5 553,5 553,5

549,7 549,7 549,7

639,9 639,9 639,9

726,3 726,3 726,3

144,6 144,6 144,6

Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

333,8 333,8 333,8

356,6 356,6 356,6

360,6 360,6 360,6

350,9 350,9 350,9

366,5 366,5 366,5

32,7 32,732,7

Nord-est Nord-est Nord-est

408,0 408,0 408,0

393,7 393,7 393,7

453,0 453,0 453,0

522,7 522,7 522,7

545,3 545,3 545,3

137,3 137,3 137,3

Centro Centro Centro

421,2 421,2 421,2

431,3 431,3 431,3

460,1 460,1 460,1

449,3 449,3 449,3

573,1 573,1 573,1

152,0 152,0 152,0

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

381,6 381,6 381,6

389,8 389,8 389,8

417,3 417,3 417,3

430,5 430,5 430,5

480,4 480,4 480,4

98,8 98,898,8

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

335,4 335,4 335,4

333,0 333,0 333,0

340,3 340,3 340,3

369,4 369,4 369,4

380,1 380,1 380,1

44,7 44,744,7

Italia Italia Italia

364,9 364,9 364,9

369,4 369,4 369,4

389,8 389,8 389,8

408,8 408,8 408,8

444,9 444,9 444,9

80,0 80,080,0

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni susudati dati DPS-CPT Fonte: Elaborazioni suDPS-CPT dati DPS-CPT


Le Lefonti fontirinnovabili rinnovabilicoprono coprono ilil1515per percento centodei deiconsumi consumi

72

L’incidenza L’incidenzadella dellaproduzione produzionedadafonti fontirinnovabili rinnovabilisulla sullaproduzioproduzionenetotale totaledidienergia energiaelettrica elettricaè èuna unamisura misuraimportante importantedeideiproprogressi gressirealizzati realizzatinella nelladirezione direzionedello dellosviluppo svilupposostenibile sostenibilee edeldel contenimento contenimentodeideigas gasserra. serra. Nel Nel2006 2006ininItalia Italiameno menodeldel1515per percento centodeideiconsumi consumididienergia energia elettrica elettricaviene vienecoperto copertodadafonti fontirinnovabili, rinnovabili,ponendo ponendoil ilnostro nostro Paese Paeseleggermente leggermentealaldidisotto sottodella dellamedia mediaeuropea. europea.

Consumi Consumididienergia energiaelettrica elettricacoperti copertidadafonti fontirinnovabili rinnovabili per perregione regione– –Anno Anno2006 2006(valori (valoripercentuali) percentuali)

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

LaLaproduzione produzionelorda lordadidienergia energiaelettrica elettricadadafonti fontirinnovabili rinnovabili espressa espressaininrapporto rapportopercentuale percentualeaiaiconsumi consumiinterni internilordi lordididi energia energiaelettrica elettricaè èununindicatore indicatoremolto moltoutilizzato, utilizzato,a alivello livellosiasia nazionale nazionalesiasiaeuropeo, europeo,e efafaparte partedeldelcosiddetto cosiddettosetsetdidiindicatori indicatori didiLisbona. Lisbona.Il Ilconsumo consumointerno internolordo lordodidienergia energiaelettrica elettricaregioregionale naleè èdato datodalla dallaproduzione produzionelorda lordadidienergia energiaelettrica elettricapiùpiùil il saldo saldodegli degliscambi scambicon conl'estero l'esteroe econ conlelealtre altreregioni. regioni.Sono Sono state stateconsiderate consideratecome comefonti fontirinnovabili: rinnovabili:l’idrico l’idricodadaapporti apportinatunaturali, rali,il geotermico, il geotermico,il fotovoltaico, il fotovoltaico,l’eolico l’eolicoe elelebiomasse. biomasse.

100 statistiche per il Paese

5050

4040

3030

Ue27 Ue27

1010

0 0

Fonte:Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte: Maltae Cipro: e Cipro:dati datistatisticamente statisticamentenon nonsignificativi. significativi. (a)(a)Malta

Consumididienergia energiaelettrica elettricacoperti copertidadafonti fontirinnovabili rinnovabiliper perregione regione– –Anni Anni2000–2006 2000–2006(valori (valorie edifferenze differenzepercentuali) percentuali) Consumi REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE Piemonte Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiTerna Terna

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen (a)(a) Trento Trento (a)(a)

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

InInItalia Italiasolo soloalcune alcuneregioni regioniproducono produconoe esfruttano sfruttanoalalmeglio meglio l’energia l’energiaelettrica elettricadadafonti fontirinnovabili. rinnovabili.Sia SialalaValle Valled’Aosta d’Aostasiasiail il Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adigeproducono produconoenergia energiaelettrica elettricaattraverso attraversogligli impianti impiantiidroelettrici idroelettricidadaapporti apportinaturali naturaliininquantità quantitàsuperiore superioreaiai loro loroconsumi; consumi;entrambe entrambeleleregioni regionicoprono copronototalmente totalmentelalaproproduzione duzionedidienergia energiaelettrica elettricaattraverso attraversolelefonti fontirinnovabili. rinnovabili.LeLe altre altreregioni regionideldelNord Nordnelnel2006 2006presentano presentanovalori valorisempre semprealaldidi sotto sottodeldel1515per percento, cento,eccetto eccettoil ilPiemonte. Piemonte.Per Perquanto quantoriguarriguardadail ilCentro, Centro,ininToscana Toscanae eUmbria Umbrialelefonti fontirinnovabili rinnovabilicoprono coprono piùpiùdeldel2525per percento centodeideiconsumi, consumi,mentre mentrenelle nellealtre altreregioni regionilala quota quotainferiore inferiorealal7 7per percento. cento.Nel NelMezzogiorno, Mezzogiorno,Abruzzo Abruzzoe e Calabria Calabriacoprono copronopiùpiùdidiununquarto quartodeideiloro loroconsumi consumicon contalitali fonti, fonti,mentre mentreCampania, Campania,Puglia Pugliae eSardegna Sardegnapresentano presentanovalori valori piuttosto piuttostobassi. bassi.InInassoluto assolutoleleregioni regionicon conlelequote quotepiùpiùridotte ridottedidi consumi consumicoperti copertidadafonti fontirinnovabili rinnovabilisono sonolalaSicilia Sicilia(2,7 (2,7per percencento)to)e elalaLiguria Liguria(3(3per percento). cento).Il Ilquadro quadrodidiinsieme insiemeè èevidenteevidente-

6060

2020

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

L’energia L’energiaprodotta prodottadadafonti fontirinnovabili rinnovabiliconsente consentedidivalutare valutare quanto quantoununpaese paeseriesca riescaa avalorizzare valorizzareleleproprie propriedotazioni dotazioninatunaturaliralirinnovabili. rinnovabili.Nel Nel2005 2005l’Italia l’Italiarisulta risultaavere avereununvalore valorenazionanazionalelepressoché pressochéuguale ugualealla allamedia mediaUe27, Ue27,Ue25 Ue25e eUe15 Ue15che, che,per per tutti tuttii raggruppamenti, i raggruppamenti,si siattesta attestaintorno intornoalal1414per percento. cento.RispetRispettotoaiaipaesi paesididipiùpiùgrande grandedimensione dimensionel’Italia l’Italiasi sicolloca collocaleggerleggermente mentealaldidisotto sottodella dellaSpagna Spagnae ealaldidisopra sopradidiFrancia, Francia,GerGermania maniae eRegno RegnoUnito. Unito.InInEuropa Europai paesi i paesiche chepresentano presentanovalori valori molto moltoalti, alti,superiori superiorialal4545per percento, cento,didiconsumi consumididienergia energiaeletelettrica tricagenerata generatadadafonti fontirinnovabili rinnovabilisono sonoSvezia, Svezia,Austria Austriae eLettoLettonia. nia.Tra Trai paesi i paesiche chesfruttano sfruttanomeno menoquesto questotipo tipodidienergia energiafigufigurano ranoinvece inveceEstonia, Estonia,Polonia Poloniae eBelgio, Belgio,con conquote quoteinferiori inferiorialal3 3 per percento. cento.

Consumi Consumididienergia energiaelettrica elettricacoperti copertidadafonti fontirinnovabili rinnovabilinei neipaesi paesiUeUe(a)(a)– –Anno Anno2005 2005(valori (valoripercentuali) percentuali)

Au Austr st ia Sv ria Svez i Le ezia Letto a ttonia R n Rom ia o a D mania a D ni nia an m imar Fi arca Finla ca nl nd a Sl ndia Slove ia Sl ovenia Slova nia ov c ac Po cchia Porto hia rtoga g llo Sp allo Spag agna na Ita Italia Bu li Bulga a lg ria Fr aria Fran G ancia Germ cia er a m ni an a G ia Pa Grec r Paes ecia esi B ia i Bas a si Irl ssi Irland a U nda R n Repu Ungh a ep b g e b ub li heria c bl a ria R ica Ce Regn Ceca eg o ca no U Unito L nit Lu Litua o i t s Lu s uania ssem ni embu a burgo Po rgo Polon lo ia n Be ia Belgi o Es lgio Eston to ia ni a

Ambiente Quota dei consumi di energia elettrica da fonti rinnovabili

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

mente mentedominato dominatodall’apporto dall’apportoidroelettrico, idroelettrico,che cheprivilegia privilegialelere-regioni gionimontuose. montuose.Tuttavia, Tuttavia,ininregioni regioniinincuicuisi sihanno hannoapporti apportinanaturali turalidiversificati diversificati– –adadesempio esempiolalaToscana, Toscana,unica unicaregione regioneinin cheproduce produceenergia energiageotermica, geotermica,o oininregioni regionicome comeA-AItalia Italiache Calabria,dove dovesi sihahaununapporto apportodidienergia energianaturale naturaledada bruzzo bruzzoe eCalabria, diversecome comel’eolico, l’eolico,l’idrico, l’idrico,il ilfotovoltaico fotovoltaicoe elelebiomasse biomasse fonti fontidiverse – –il ilconsumo consumodidienergia energiaelettrica elettricacoperto copertodadaapporti apportinaturali naturaliè è consistentemente consistentementepiùpiùelevato. elevato.

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Terna, Terna,Statistiche Statistichesull’energia sull’energiaelettrica elettricain inItalia, Italia,2006 2006 SitiSitiinternet internet x x http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/statistiche/ http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/statistiche/ dati_statistici/tabid/418/Default.aspx dati_statistici/tabid/418/Default.aspx http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=0,1136239,0_ x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=0,1136239,0_ 45571450&_dad=portal&_schema=PORTAL 45571450&_dad=portal&_schema=PORTAL

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

Differenze percentuali Differenze percentuali 2000-2006 2000-2006

22,3 22,3

22,6 22,6

22,4 22,4

18,7 18,7

21,0 21,0

19,2 19,2

17,6 17,6

-4,7 -4,7

276,4 276,4

283,8 283,8

272,5 272,5

247,7 247,7

242,2 242,2

229,2 229,2

220,2 220,2

-56,1 -56,1

17,2 17,2

19,6 19,6

15,0 15,0

14,3 14,3

15,1 15,1

12,7 12,7

13,8 13,8

-3,3 -3,3 -73,3 -73,3

3,33,3

3,73,7

3,13,1

2,82,8

3,43,4

2,32,3

3,03,0

180,1 180,1

174,6 174,6

139,9 139,9

112,7 112,7

129,3 129,3

97,2 97,2

106,8 106,8 - -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

14,3 14,3

13,4 13,4

10,1 10,1

12,4 12,4

10,4 10,4

11,0 11,0

-2,6 -2,6

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

16,5 16,5

16,9 16,9

16,5 16,5

11,8 11,8

16,9 16,9

13,3 13,3

13,9 13,9

-0,3 -0,3

4,94,9

5,55,5

5,35,3

5,05,0

6,26,2

5,75,7

6,16,1

1,21,2

Toscana Toscana

26,6 26,6

25,5 25,5

25,2 25,2

27,8 27,8

28,9 28,9

26,5 26,5

27,7 27,7

1,11,1

Umbria Umbria

27,4 27,4

25,3 25,3

17,5 17,5

19,1 19,1

28,3 28,3

26,8 26,8

27,0 27,0

-0,4 -0,4

6,36,3

-0,9 -0,9

5,25,2

5,45,4

3,83,8

4,94,9

6,76,7

6,16,1

5,95,9

0,70,7

24,1 24,1

21,5 21,5

20,0 20,0

24,3 24,3

27,0 27,0

28,4 28,4

28,3 28,3

4,24,2

Molise Molise

10,6 10,6

14,8 14,8

16,6 16,6

20,9 20,9

24,6 24,6

22,0 22,0

16,4 16,4

5,85,8

Campania Campania

4,54,5

5,65,6

4,64,6

5,55,5

6,26,2

6,06,0

6,46,4

1,91,9

Puglia Puglia

1,81,8

3,13,1

3,33,3

3,03,0

3,93,9

4,84,8

5,75,7

3,93,9

Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia

7,27,2

6,46,4

4,84,8

6,46,4

7,67,6

7,77,7

-2,6 -2,6

Abruzzo Abruzzo

Lazio Lazio

Altre Altreinformazioni informazioni

2001 2001

13,6 13,6

Marche Marche

x x Terna, Terna,Statistiche Statistichesull’energia sull’energiaelettrica elettricain inItalia, Italia,2006 2006 x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

2000 2000

Veneto Veneto Emilia-Romagna Emilia-Romagna

Fonti Fonti

Consumi di energia elettrica coperti fonti rinnovabili Consumi di energia elettrica coperti dada fonti rinnovabili

7,57,5

9,29,2

7,57,5

13,6 13,6

15,5 15,5

15,9 15,9

15,7 15,7

8,28,2

12,4 12,4

15,0 15,0

12,6 12,6

23,7 23,7

30,5 30,5

31,6 31,6

27,5 27,5

15,2 15,2

0,50,5

0,40,4

0,50,5

0,90,9

1,41,4

2,62,6

2,72,7

2,32,3

Sardegna Sardegna

1,31,3

2,12,1

1,71,7

3,53,5

4,34,3

6,76,7

6,96,9

5,55,5

Nord-ovest Nord-ovest

20,1 20,1

21,9 21,9

18,8 18,8

17,1 17,1

18,3 18,3

16,0 16,0

16,3 16,3

-3,8 -3,8

Nord-est Nord-est

24,2 24,2

24,9 24,9

21,6 21,6

17,2 17,2

20,7 20,7

16,5 16,5

17,7 17,7

-6,5 -6,5

Centro Centro

15,6 15,6

15,1 15,1

13,3 13,3

14,9 14,9

17,1 17,1

15,8 15,8

16,0 16,0

0,30,3

Centro-Nord Centro-Nord

20,3 20,3

21,2 21,2

18,3 18,3

16,6 16,6

18,7 18,7

16,1 16,1

16,7 16,7

-3,6 -3,6

Mezzogiorno Mezzogiorno

4,64,6

5,45,4

4,94,9

6,86,8

8,28,2

9,19,1

9,09,0

4,44,4

16,0 16,0

16,8 16,8

14,6 14,6

13,9 13,9

15,8 15,8

14,1 14,1

14,6 14,6

-1,5 -1,5

Italia Italia

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiTerna Terna (a)(a)I dati I datiperperle leprovince provinceautonome autonomedi diBolzano Bolzanoe Trento e Trentonon nonsono sonodisponibili. disponibili.


Bassa Bassa la la quota quota di di rifiuti rifiuti inceneriti, inceneriti, con con forti forti differenze differenze territoriali territoriali UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

L’incenerimento L’incenerimento dei dei rifiuti rifiuti urbani urbani è,è, insieme insieme alal compostaggio compostaggio ee alla alla biostabilizzazione, biostabilizzazione,uno uno dei dei tipi tipididitrattamento trattamentoper perlolosmaltismaltimento mentodei deirifiuti rifiutiurbani. urbani.Queste Questemodalità modalitàdidismaltimento smaltimentostanno stanno aumentando aumentando inin modo modo da da ridurre ridurre sempre sempre didi più più lolo smaltimento smaltimento inindiscarica discaricaeepromuovere promuovereililrecupero recuperodidimateria. materia. Nel Nel 2006, 2006, inin Italia Italia sono sono stati stati smaltiti smaltiti con con questa questa modalità modalità oltre oltre 67 67kg kgdidirifiuti rifiutiper perabitante. abitante.

Lazio Lazio (da (da 00 aa 45.5 45.5 kg kg pro pro capite), capite), lala Basilicata Basilicata (da (da 00 aa 46,2) 46,2) ee lala Puglia Puglia (da (da 00 aa 22,5). 22,5). La La Calabria Calabria ha ha cominciato cominciato ad ad avviare avviare parte parte dei dei rifiuti rifiuti urbani urbani aa questo questo tipo tipo didi smaltimento smaltimento dal dal 2005 2005 ee nel nel2006 2006raggiunge raggiungei i60 60kg kgpro procapite. capite.

Rifiuti Rifiutiurbani urbaniinceneriti inceneritiper perabitante abitantenei neipaesi paesiUe Ue––Anno Anno2006 2006(kg (kgpro procapite) capite) 4450 50 4400 00

Rifiuti Rifiutiurbani urbaniinceneriti inceneritiper perabitante abitante––Anno Anno2006 2006 (kg (kgpro procapite) capite)

3350 50 3300 00 2250 50 2200 00 1150 50

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

La Laquantità quantitàininchilogrammi chilogrammididirifiuti rifiutiurbani urbaniinceneriti inceneritiper perabitanabitantete èè un un indicatore indicatore molto molto utilizzato utilizzato aa livello livello sia sia nazionale nazionale sia sia europeo europeoed edèèinserito inseritonel nelset setdidiindicatori indicatoridefinito definitonella nellastrategia strategia didiLisbona Lisbonadel delConsiglio Consigliod’Europa. d’Europa.Per Perrifiuti rifiutiurbani urbaniinceneriti inceneritisisi intendono intendono anche anche quelli quelli avviati avviati aa recupero recupero energetico energetico (combu(combustibile stibileda darifiuto rifiuto––CDR). CDR).

50 50 00

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Nelle Nelle normative normative europee europee lolo smaltimento smaltimento dei dei rifiuti rifiuti urbani urbani attraattraverso verso l’incenerimento l’incenerimento èè una una delle delle modalità modalità che che vengono vengono propromosse mosse per per diminuire diminuire oo ridurre ridurre alal minimo minimo lolo smaltimento smaltimento inin didiscarica. scarica. Inoltre Inoltre inin alcuni alcuni paesi paesi del del nord nord Europa Europa èè permesso permesso lolo smaltimento smaltimento inin discarica discarica solo solo dei dei rifiuti rifiuti pretrattati pretrattati attraverso attraverso incenerimento. incenerimento. L’Italia L’Italia nel nel 2006 2006 con con 67 67 kg kg pro pro capite capite sisi posiposiziona ziona ancora ancora molto molto alal didi sotto sotto della della media media Ue27 Ue27 (98 (98 kg kg pro pro capite). capite).IIpaesi paesiche chepresentano presentanoi ivalori valoripiù piùelevati elevatididirifiuti rifiutiurbaurbanini inceneriti inceneriti per per abitante abitante sono sono Danimarca Danimarca (più (più didi 400 400 kg kg pro pro capite), capite), Lussemburgo, Lussemburgo, Svezia Svezia ee Paesi Paesi Bassi Bassi (oltre (oltre 200 200 kg kg per per abitante). abitante). InIn Grecia Grecia ee inin Irlanda, Irlanda, tra tra i i paesi paesi didi più più antica antica adeadesione sione all’Unione, all’Unione, questa questa pratica pratica didi smaltimento smaltimento non non èè ancora ancora stata stata avviata. avviata. Nei Nei paesi paesi didi più più recente recente adesione adesione soltanto soltanto ReRepubblica pubblica Ceca, Ceca, Slovacchia Slovacchia ee Ungheria Ungheria applicano applicano questo questo trattrattamento tamento già già da da alcuni alcuni anni anni (rispettivamente (rispettivamente tra tra i i 29 29 ee i i 39 39 kg kg pro procapite), capite),mentre mentrenegli neglialtri altripaesi paesii ivalori valorisono sonooomolto moltobassi bassioo addirittura addiritturapari pariaazero zerocome comeininBulgaria, Bulgaria,Romania, Romania,Malta, Malta,Cipro Cipro eeLituania. Lituania.

Fonte: Fonte:Eurosta, Eurosta,Database DatabaseNew NewCronos Cronos (a) (a)I Idati datidel del2006 2006per perBulgaria, Bulgaria,Lituania, Lituania,Romania, Romania,Irlanda, Irlanda,Grecia, Grecia,Cipro CiproeeMalta Maltasono sonostatisticamente statisticamentenon nonsignificativi significativioonon nondisponibili. disponibili.

Rifiuti Rifiutiurbani urbaniinceneriti inceneritiper perregione regione––Anni Anni2000-2006 2000-2006(kg (kgpro procapite) capite) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGR GEOGRAFICHE AFICHE Piemonte Piemonte

Fonte: Fonte:APAT APAT

100 statistiche per il Paese

Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Dal Dal 1999 1999 alal 2006 2006 lala situazione situazione èè migliorata migliorata oo rimasta rimasta pressopressoché ché invariata invariata ininquasi quasi tutte tutte lele regioni regioni ad adeccezione eccezione dell’Umbria dell’Umbria (con (con decrementi decrementi didi circa circa 10 10 kg kg pro pro capite) capite) ee del del Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige(con (conandamento andamentodiscontinuo discontinuodiditale talepratica praticadidismaltimensmaltimento). to). InIn Italia Italia alcune alcune regioni regioni del del Nord Nord (Emilia-Romagna, (Emilia-Romagna, LomLombardia bardiaeeFriuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia, Giulia,con conoltre oltre100 100kg kgpro procapite) capite)eelala Sardegna Sardegna (circa (circa 95) 95) nel nel Mezzogiorno, Mezzogiorno, sono sono quelle quelle dove dove èè più più diffuso diffuso questo questo tipo tipo didi trattamento trattamento del del rifiuto rifiuto urbano. urbano. La La LomLombardia bardia èè anche anche lala regione regione che che segna segna l’incremento l’incremento più più consiconsistente stentenell’intervallo nell’intervallo1999-2006 1999-2006(203 (203kg kgpro procapite capiteaafine fineperioperiodo). do).Le Leregioni regioniche chenon nonapplicano applicanoininloco locotale talepratica praticadidismaltismaltimento mentosono sonolalaValle Valled’Aosta, d’Aosta,lalaLiguria, Liguria,l’Abruzzo, l’Abruzzo,ililMolise Moliseeelala Campania. Campania. Le Le regioni regioni del del Centro-Sud Centro-Sud inin cui cui questa questa pratica pratica ha ha subito subito un un incremento incremento significativo significativo dal dal 1999 1999 alal 2006 2006 sono sono ilil

Ue27 Ue27

1100 00

D D aan m LL uu n iim a sss seem arrcca mb a b uu rrgg o o S PPaa Svvee ees zzia sii B ia Baa ssssi i FFrra a nn cc i iaa AA u usst G r Ge triia errm a ma a nn iiaa BBe PPo ellgg io o rrt io toog gaa lllloo R I R eegg Itt aall ia nnoo ia uunn i FFiin ittoo n lla a nn ddii a SSpp a aag U gnn aa U nnggh S h ee R R eep Slloov rriiaa p uu vaa c bbbbl ccch l iicca h iiaa aC Cee c SSl caa loov vee nnia LLeet ia t ttoo nnia EEss ia tto onn iia PPoo a lloo nni iaa

Ambiente kg di rifiuti urbani inceneriti pro capite

73

Fonti Fonti

x x Agenzia Agenziaper perlalaprotezione protezionedell’ambiente dell’ambienteeeper peri iservizi servizi tecnici tecnici (APAT), (APAT),Rapporto Rapportorifiuti, rifiuti,2006 2006 x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni Pubblicazioni Pubblicazioni

x x APAT, APAT,Annuario Annuariodei deidati datiambientali, ambientali,2006 2006

Siti Sitiinternet internet

x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=0,1136239,0_ http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=0,1136239,0_ 45571450&_dad=portal&_schema=PORTAL 45571450&_dad=portal&_schema=PORTAL

Rifiuti Rifiutiurbani urbaniinceneriti inceneriti 1999 1999

22000 000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

19,7 19,7

22,8 22,8

23,0 23,0

20,3 20,3

19,0 19,0

18,5 18,5

23,1 23,1

23,1 23,1

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

83,6 83,6

98,4 98,4

133,2 133,2

145,7 145,7

151,1 151,1

174,4 174,4

181,7 181,7

202,9 202,9

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

69,5 69,5

80,9 80,9

65,4 65,4

84,6 84,6

82,7 82,7

83,6 83,6

78,4 78,4

65,7 65,7

--

--

--

--

--

--

--

--

Trento Trento

--

--

--

--

--

--

--

--

Veneto Veneto

28,6 28,6

38,5 38,5

30,7 30,7

31,6 31,6

35,7 35,7

40,3 40,3

39,4 39,4

33,5 33,5

Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia

102,7 102,7

112,6 112,6

112,7 112,7

108,9 108,9

106,5 106,5

99,5 99,5

117,7 117,7

112,0 112,0

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

138,9 138,9

138,6 138,6

139,9 139,9

141,3 141,3

144,2 144,2

153,5 153,5

154,1 154,1

150,9 150,9

Toscana Toscana

55,1 55,1

40,7 40,7

43,3 43,3

50,7 50,7

60,7 60,7

71,3 71,3

70,6 70,6

67,4 67,4

Umbria Umbria

36,4 36,4

38,9 38,9

34,4 34,4

29,3 29,3

27,8 27,8

30,0 30,0

27,7 27,7

27,1 27,1

Marche Marche

14,1 14,1

14,4 14,4

12,3 12,3

13,9 13,9

13,4 13,4

12,6 12,6

12,6 12,6

13,8 13,8

Lazio Lazio

0,0 0,0

0,0 0,0

0,1 0,1

2,4 2,4

34,2 34,2

42,3 42,3

45,1 45,1

41,5 41,5

Abruzzo Abruzzo

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

Molise Molise

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

Campania Campania

0,0 0,0

0,1 0,1

0,1 0,1

0,1 0,1

0,1 0,1

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

Puglia Puglia

0,0 0,0

0,1 0,1

0,2 0,2

9,6 9,6

18,9 18,9

22,9 22,9

33,7 33,7

22,5 22,5

Basilicata Basilicata

0,0 0,0

0,2 0,2

0,0 0,0

23,9 23,9

21,8 21,8

41,9 41,9

48,2 48,2

46,2 46,2 59,6 59,6

Calabria Calabria

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

0,0 0,0

25,9 25,9

Sicilia Sicilia

2,7 2,7

3,4 3,4

3,5 3,5

4,7 4,7

4,4 4,4

4,1 4,1

4,1 4,1

3,4 3,4

Sardegna Sardegna

73,6 73,6

71,6 71,6

70,4 70,4

71,8 71,8

74,6 74,6

101,1 101,1

113,8 113,8

95,0 95,0

Nord-ovest Nord-ovest

130,2 130,2

55,9 55,9

65,8 65,8

87,0 87,0

93,9 93,9

97,1 97,1

111,3 111,3

117,1 117,1

Nord-est Nord-est

81,8 81,8

88,0 88,0

83,8 83,8

86,0 86,0

88,4 88,4

93,2 93,2

94,6 94,6

89,1 89,1

Centro Centro

22,3 22,3

17,9 17,9

18,1 18,1

21,5 21,5

39,4 39,4

46,6 46,6

47,5 47,5

44,9 44,9

57,9 57,9

65,5 65,5

Centro-Nord Centro-Nord Mezzog Mezzogiorno iorno Italia Italia

69,9 69,9

77,3 77,3

86,7 86,7

89,8 89,8

92,7 92,7

6,5 6,5

6,6 6,6

6,5 6,5

9,5 9,5

11,4 11,4

14,7 14,7

20,5 20,5

19,9 19,9

36,4 36,4

53,3 53,3

39,3 39,3

44,2 44,2

48,2 48,2

53,7 53,7

61,1 61,1

65,3 65,3

67,0 67,0

Fonte: Fonte:APAT APAT (a) (a)I Idati datiper perleleprovince provinceautonome autonomedidiBolzano BolzanoeeTrento Trentonon nonsono sonodisponibili. disponibili.


L’Italia L’Italiauno unodei deimaggiori maggioriproduttori produttori didiCO CO2 2da datrasporto trasportostradale stradale UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

Come Come accade accade per per tutte tutte lele tematiche tematiche ambientali, ambientali, anche anche l’inquinamento l’inquinamentodell’aria dell’ariaviene vieneconsiderato consideratoununproblema problemacentrale centrale nell’ambito nell’ambitodelle dellepolitiche politichenazionali nazionaliededeuropee. europee.Il Ilriscaldamenriscaldamentotoglobale globaledell’atmosfera dell’atmosfera(con (coneffetto effettoserra) serra)è èattribuito attribuitoinfatti infatti ) correprincipalmente principalmentealle alleemissioni emissionididianidride anidridecarbonica carbonica(CO (CO 2) 2correlate lateall’utilizzo all’utilizzodidicombustibili combustibilifossili. fossili.L’inquinamento L’inquinamentocausato causato trasporto trasportostradale stradalepermette permettedidivalutavalutadalle dalleemissioni emissionididiCO CO 2 da 2 da rerel’impatto l’impattoche chehahasull’ambiente sull’ambientel’aumento l’aumentodeideiveicoli veicolie edeldel trasporto trasportosusustrada. strada. InInItalia Italianelnel2005 2005sono sonostate staterilasciati rilasciatinell’atmosfera nell’atmosfera2 2tonnellatonnellaalaltrasporto trasportostradale. stradale. teteper perabitante abitantedidiCO CO 2 attribuibili 2 attribuibili

dale daleper perabitante abitante(2,9), (2,9),mentre mentrevalori valoripiùpiùcontenuti contenutisi sirilevano rilevanoinin Basilicata, Basilicata,Puglia, Puglia,Campania Campania(1,7) (1,7)e,e,soprattutto, soprattutto,Sardegna Sardegna (1,4 (1,4tonnellate tonnellateper perabitante). abitante).LeLedifferenze differenzeesistenti esistentitratralelediverdiverregioniitaliane italianesono sonocorrelate correlatealla allaquantità quantitàdidimezzi mezzididitratraseseregioni chetransitano transitanonella nellaregione: regione:i valori i valoripiùpiùaltialtisi sihanno hanno sporto sportoche regionitransfrontaliere transfrontalieredove dovevi visono sonoi varchi i varchiverso versolelealtre altre nelle nelleregioni nazioni nazionieuropee. europee.LaLaValle Valled’Aosta d’Aostache checollega collegaattraverso attraversoil il traforo traforodeldelMonte MonteBianco Biancol’Italia l’Italiacon conlalaFrancia, Francia,risulta risultaessere esserelala regione regionepiùpiùpenalizzata. penalizzata.DiDicontro controil valore il valorepiùpiùbasso bassoininassoluassolutotosi sihahaininSardegna, Sardegna,che chedata datalalasua suaperifericità perifericitàgeografica, geografica, non nonpresenta presentaunungrosso grossotraffico trafficodadamezzi mezzididitrasporto. trasporto. trasporto trasportostradale stradaleper perregione regione(a)(a)– – Emissioni EmissionididiCO CO 2 da 2 da Anno Anno2005 2005(tonnellate (tonnellateper perabitante) abitante)

Ambiente Emissioni di CO2 da trasporto stradale

74

100 statistiche per il Paese

160.000 160.000 140.000 140.000 120.000 120.000 100.000 100.000 80.000 80.000

Ue27 Ue27

60.000 60.000 40.000 40.000

G Ger m er a mn ai Re FFra niaa Re gn ra nci o gn ncia o Un a Un ito Ita ito Sp Ita lia Pa S a lia Paes pagn es i B gn a i Bas a Poassi Polo si loni Be niaa Belg Au lgio Aust io ri G striaa Gre c re ia S ci Po Svvez a Porto ezia rtoga ia Re Re pu Ro ga llo pubb Ro ma llo bb lic ma nia lica C nia Fi a Cec Finla eca Da nl nd a Da ni and ia nima ia m rc Irl arc a a a I Un rland a Un ghnd a ge Lu Bu herr ia Lu ss Bulga ia ssem lgar ia r e Sl mbbur ia Slov urg o ova c g o ac Sl cchia Slov hia oe Li ve nnia Litua ia t Le uann ia Le tto ia t n Estonia Esto ia tonia Cinia Cip ro M p ro Malt al a ta

Fonte:Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos Fonte:

EmissionididiCO CO trasportostradale stradaleper perregione regione(a)(a)– –Anni Anni2000-2005 2000-2005(tonnellate (tonnellateper perabitante) abitante) Emissioni trasporto 2 da 2 da REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

InInItalia Italialeleregioni regionideldelNord Nordche chenelnel2005 2005presentano presentanoi valori i valoripiùpiù trasporto trasportostradale stradaleper perabitante abitantesono sono altialtididiemissioni emissionididiCO CO 2 da 2 da Valle Valled’Aosta, d’Aosta,Piemonte, Piemonte,Liguria Liguriae eFriuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia, Giulia,mentre mentre Lombardia, Lombardia,Veneto Venetoe eEmilia-Romagna Emilia-Romagnasono sonoquelle quellecon conlelee-emissioni missionipiùpiùbasse. basse.AlAlCentro, Centro,Lazio Lazioe eUmbria Umbriasi sicollocano collocanoalaldidi sotto sottodella dellamedia medianazionale. nazionale.Nel NelMezzogiorno, Mezzogiorno,ininAbruzzo, Abruzzo,si si trasporto trasportostrastraregistra registrail ilvalore valorepiùpiùalto altodiditonnellate tonnellatedidiCO CO 2 da 2 da

180.000 180.000

00

LeLeemissioni emissionididiCO CO carbonica) carbonica)dadatrasporto trasportosusustrada strada 2 (anidride 2 (anidride (tonnellate (tonnellateper perabitante) abitante)rappresenta rappresentaununindicatore indicatoreutilizzato utilizzatoa a livello livellonazionale nazionaleper peril ilmonitoraggio monitoraggiodella dellaqualità qualitàdell’aria. dell’aria.Il Il confronto confrontotratrapaesi paesiUeUeè èconsentito consentitodalla dallacomparazione comparazionedidie-emissioni missionididi“gas “gasserra” serra”derivati derivatidaldaltrasporto trasportostradale, stradale,pesate pesateinin base basealalloro loropotenziale potenzialeinintermini terminididiriscaldamento riscaldamentoglobale globale (GWPs). (GWPs).LeLeemissioni emissionideideidiversi diversi“gas “gasserra” serra”sono sonotradotte tradotteinin equivalentie esommate sommate emissioni emissionididianidride anidridecarbonica carbonica(CO (CO 2) 2)equivalenti per perciascun ciascunpaese. paese.

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

200.000 200.000

20.000 20.000

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

LeLeemissioni emissioninell’aria nell’ariadidiCO CO regolate regolatedalla dallaConvenzione Convenzione 2 sono 2 sono quadro quadrosuisuicambiamenti cambiamenticlimatici climatici(1992) (1992)e edaldalProtocollo Protocollodidi Kyoto Kyoto(1997). (1997).LeLenorme normedelle delleDirettive Direttiveeuropee europeesono sonoratificate ratificate daidaipaesi paesimembri membriininleggi legginazionali. nazionali.L’Italia L’Italiasi siè èimpegnata impegnataa a ridurre ridurreleleemissioni emissioninazionali nazionalididi“gas “gasserra” serra”nelnelperiodo periodo200820082013 2013deldel6,5 6,5per percento centorispetto rispettoall’anno all’annodidiriferimento riferimento(1990). (1990).Il Il Protocollo Protocolloprevede prevedeuna unariduzione riduzionedeldel5,2 5,2per percento centoper peri paesi i paesi industrializzati, industrializzati,mentre mentreneineipaesi paesidell’Unione dell’Unioneeuropea europeaci cisi sipropropone poneuna unariduzione riduzionecomplessiva complessivadelle delleemissioni emissionitotali totalidell’8 dell’8per per trasporto cento. cento.Per Perquanto quantoriguarda riguardaleleemissioni emissionididiCO CO 2 2dadatrasporto stradale stradale– –una unadelle delledisaggregazioni disaggregazionisettoriali settorialiche checompongono compongono l’Italia l’Italiasi sipone ponerispetto rispettoagli aglialtri altripaesi paesi leleemissioni emissionitotali totalididiCO CO 2– 2– membri membricome comeuno unodeideimassimi massimiproduttori. produttori.È Èsuperata superatasolo solodalla dalla Germania Germaniae edalla dallaFrancia, Francia,e ehahaununvalore valoremolto moltosimile similea aquello quello deldelRegno RegnoUnito. Unito.I confronti I confrontieuropei europeiriferiti riferitialal2004 2004mostrano mostrano come comegliglialtri altripaesi paesiappartenenti appartenentiall’Unione all’Unionesi siattestino attestinosusuvalori valori decisamente decisamentepiùpiùbassi bassi(ad (adeccezione eccezionedella dellaSpagna Spagnache chesupera supera il milione il milionediditonnellate tonnellatedidiCO CO 2 equivalenti). 2 equivalenti).

Emissioni Emissionididi“gas “gasserra” serra”dadatrasporto trasportostradale stradalenei neipaesi paesiUeUe– –Anno Anno2004 2004(migliaia (migliaiadiditonnellate tonnellatedidiCO CO 2 equivalenti) 2 equivalenti)

Fonte: Fonte:APAT APAT (a)(a)I dati I datiperperle leprovince provinceautonome autonomedi diBolzano Bolzanoe Trento e Trentonon nonsono sono disponibili disponibili

Fonti Fonti

x x Agenzia Agenziaperperla laprotezione protezionedell’ambiente dell’ambientee per e peri servizi i servizitecnici tecnici(APAT) (APAT) x x Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x APAT, APAT,Annuario Annuariodeideidati datiambientali ambientali2006 2006 SitiSitiinternet internet x x http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Piemonte Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen(b)(b) Bolzano/Bozen Trento(b)(b) Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

trasporto stradale Emissioni CO trasporto stradale Emissioni di di CO 2 da 2 da 2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2005 2005

2,3 2,3 4,9 4,9 1,7 1,7 2,5 2,5 2,4 2,4 - - 1,9 1,9 2,3 2,3 2,1 2,1 1,9 1,9 1,7 1,7 1,9 1,9 1,8 1,8 2,8 2,8 2,0 2,0 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 2,1 2,1 1,9 1,9 1,4 1,4 2,0 2,0 2,1 2,1 1,8 1,8 2,0 2,0 1,8 1,8 1,9 1,9

1,9 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 1,9 1,9 2,0 2,0 - - 2,0 2,0 2,0 2,0 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 2,0 2,0 1,8 1,8 2,0 2,0 2,0 2,0 1,9 1,9 1,9 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 1,9 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9

2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,0 2,0 2,1 2,1 - - 2,1 2,1 2,0 2,0 2,1 2,1 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,1 2,1 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,8 1,8 1,9 1,9 1,9 1,9 2,1 2,1 2,1 2,1 2,0 2,0 2,1 2,1 1,9 1,9 2,0 2,0

2,4 2,4 6,5 6,5 1,7 1,7 2,7 2,7 2,5 2,5 - - 2,0 2,0 2,4 2,4 2,2 2,2 2,1 2,1 1,8 1,8 2,0 2,0 1,9 1,9 2,9 2,9 2,0 2,0 1,8 1,8 1,8 1,8 1,6 1,6 2,2 2,2 2,0 2,0 1,4 1,4 2,1 2,1 2,1 2,1 2,0 2,0 2,1 2,1 1,91,9 2,0 2,0

2,4 2,4 5,3 5,3 1,7 1,7 2,7 2,7 2,5 2,5 - - 2,0 2,0 2,4 2,4 2,1 2,1 2,0 2,0 1,7 1,7 2,0 2,0 1,8 1,8 2,9 2,9 2,1 2,1 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 2,3 2,3 2,0 2,0 1,4 1,4 2,1 2,1 2,1 2,1 1,9 1,9 2,0 2,0 1,9 1,9 2,0 2,0

Fonte:APAT APAT Fonte: Dati2004 2004non nondisponibili. disponibili. (a)(a)Dati I datiperperle leprovince provinceautonome autonomedi diBolzano Bolzanoe Trento e Trentonon nonsono sonodisponibili. disponibili. (b)(b)I dati


Ambiente Quota di famiglie che dichiarano problemi relativi all’aria

75

Oltre Oltre ilil 40 40 per per cento cento delle delle famiglie famiglie segnala segnala problemi problemi di di qualità qualità dell’aria dell’aria

Famiglie Famiglieche chedichiarano dichiaranolalapresenza presenzadidiproblemi problemirelativi relativi nellazona zonainincui cuiabitano, abitano,per perregione regione––Anni Anni2002 2002 all’aria all’arianella 2005(per (per100 100famiglie famigliedella dellastessa stessaregione) regione) ee2005

2005 2005

Sardegna Sardegna

2002 2002

Calabria Calabria AAbruzzo bruzzo Valle Valled'A d'Aoosta/Vallée sta/Valléed'A d'Aooste ste MMarche arche Umbria Umbria Sicilia Sicilia Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia

La La percentuale percentualedidi famiglie famiglieche che dichiarano dichiarano lala presenza presenza didiproproblemi blemi relativi relativi all'inquinamento all'inquinamento dell'aria dell'aria eeagli agli odori odorisgradevoli sgradevoli nella nellazona zonainincui cuiabitano abitanoviene vienecalcolata calcolatasui suidati datidall’indagine dall’indagine multiscopo multiscopo effettuata effettuata dall’Istat dall’Istat con con cadenza cadenza annuale annuale per per rilerilevare vare aspetti aspetti fondamentali fondamentali della della vita vita quotidiana quotidiana ee dei dei comporcomportamenti tamenti delle delle famiglie famiglie inin Italia. Italia. Gli Gli indicatori indicatori sono sono riferiti riferiti agli agli anni anni2002 2002ee2005. 2005.

Trento Trento Liguria Liguria To Toscana scana PPuglia uglia BBoolzano lzano-B -Boozen zen Emilia-Ro Emilia-Romagna magna PPiemo iemonte nte Veneto Veneto Lazio Lazio Campania Campania

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

OODORI DORISGRADEVOLI SGRADEVOLI

MMoolise lise BBasilicata asilicata

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

La La quota quota didi famiglie famiglie che che dichiara dichiara lala presenza presenza didi problemi problemi relativi relativi alla alla qualità qualità dell’aria dell’aria èè sistematicamente sistematicamente superiore superiore aa quella quella delle delle famiglie famiglie che che lamentano lamentano lala presenza presenza didi odori odori sgradevoli. sgradevoli. Per Per quanto quanto riguarda riguarda lala qualità qualità dell’aria, dell’aria, nel nel Nord Nord problemi problemi didi inquinamento inquinamento atmosferico atmosferico sono sono percepiti percepiti da da una una percentuale percentuale molto molto alta alta didi famiglie famiglie (superiore (superiore alal 40 40 per per cento) cento) inin quasi quasi tutte tutteleleregioni regioni(in (inLombardia Lombardiasisiraggiunge raggiungeaddirittura addiritturailil57 57per per cento); cento); solo solo inin Valle Valle d’Aosta d’Aosta ilil valore valore scende scende alal didi sotto sotto del del 25 25 per per cento. cento. AlAl Centro Centro lala regione regione che che presenta presenta valori valori dell’indicatore dell’indicatore più più elevati elevati (circa (circa 50 50 per per cento) cento) èè ilil Lazio Lazio (il(il fenomeno fenomeno èè particolarmente particolarmente sentito sentito nelle nelle aree aree metropolitametropolitane), ne), ma ma anche anche Toscana, Toscana, Umbria Umbria ee Marche Marche presentano presentano quote quote piuttosto piuttosto consistenti consistenti (tra (tra ilil 28 28 ee ilil 38 38 per per cento cento delle delle famiglie famiglie segnala segnala problemi problemi didi inquinamento inquinamento atmosferico). atmosferico). Nel Nel MezzoMezzogiorno giorno lala situazione situazione peggiore peggiore èè quella quella della della Campania Campania (dove (dove lala metà metà delle delle famiglie famiglie segnala segnala ilil problema), problema), mentre mentre i i valori valori più più bassi bassi sisi rilevano rilevano inin Basilicata Basilicata ee Molise Molise (inferiori (inferiori alal 17 17 per per cento), cento), ee poco poco più più elevati elevati inin Sardegna Sardegna ee inin Calabria Calabria (intorno (intorno alal20 20per percento). cento). Per Per quanto quanto riguarda riguarda lala percezione percezione didi odori odori sgradevoli sgradevoli lala sisituazione tuazione èè migliore migliore ee piuttosto piuttosto uniforme uniforme su su tutto tutto ilil territorio territorio Italiano. Italiano.Nel Nel2005 2005lalaregione regioneinincui cuisisirileva rilevalalapercentuale percentualepiù più alta alta didi famiglie famiglie che che percepiicono percepiicono odori odori sgradevoli sgradevoli èè lala CamCampania, pania, con con un un valore valore che che supera supera ilil 32 32 per per cento; cento; seguono, seguono, aa distanza, distanza, lala Lombardia Lombardia (26,8 (26,8 per per cento) cento) ee ilil Lazio Lazio (23,7 (23,7 per per cento). cento). Le Le regioni regioni che che presentano presentano i i valori valori più più basso basso per per quequesto sto indicatore indicatore sono sono invece invece lala Basilicata Basilicata (9,3 (9,3 per per cento), cento), lala Valle Valled’Aosta d’Aosta(11,0 (11,0per percento) cento)eeililMolise Molise(11,3 (11,3per percento). cento). IlIl confronto confronto tra tra i i due due anni anni aa disposizione disposizione (2002-2005) (2002-2005) segnasegnalala un un peggioramento peggioramento della della situazione situazione inin gran gran parte parte delle delle reregioni gionisia siaper perquanto quantoriguarda riguardalalapercezione percezionedell’inquinamento dell’inquinamento ee della della qualità qualità dell’aria, dell’aria, sia sia inin riferimento riferimento alla alla presenza presenza didi odori odorisgradevoli. sgradevoli.

QQUALITÀ UALITÀDELL DELL’ARIA ’ARIA

UALITÀDELL DELL’ARIA ’ARIA QQUALITÀ

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

La La percezione percezione che che lele famiglie famiglie hanno hanno della della qualità qualità dell’aria dell’aria ee degli degliodori odorisgradevoli sgradevolipermette permettedidiconsiderare considerarecome come lalapopopopolazione lazionevaluta valutasoggettivamente soggettivamentel’inquinamento l’inquinamentodell’aria. dell’aria. Nel Nel 2005 2005 ilil 41,7 41,7 per per cento cento didi famiglie famiglie italiane italiane segnala segnala proproblemi blemi relativi relativi all’inquinamento all’inquinamento dell’aria dell’aria nella nella zona zona didi residenresidenza zaeeilil22,1 22,1lamenta lamentalalapresenza presenzadidiodori odorisgradevoli. sgradevoli.

Famiglie Famiglieche chedichiarano dichiaranolalapresenza presenzadidiproblemi problemirelativi relativiall'inquinamento all'inquinamentodell'aria dell'ariaeeagli agliodori odorisgradevoli sgradevolinella nellazona zona inincui cuiabitano, abitano,per perregione regione––Anno Anno2005 2005(per (per100 100famiglie famigliedella dellastessa stessaregione) regione)

Lo Lombardia mbardia

00

10 10

20 20

30 30

40 40

50 50

60 60

Fonte:Istat, Istat,Aspetti Aspettidella dellavita vitaquotidiana quotidiana Fonte:

OODO DOririSGRADEVOLI SGRADEVOLI BBasilicata asilicata

2005 2005

Valle Valled'A d'Aoosta/Vallée sta/Valléed'A d'Aooste ste MMoolise lise

2002 2002

Trento Trento MMarche arche BBoolzano lzano-B -Boozen zen

Famiglie Famiglieche chedichiarano dichiaranolalapresenza presenzadidiproblemi problemirelativi relativiall'inquinamento all'inquinamentodell'aria dell'ariaeeagli agliodori odorisgradevoli sgradevolinella nellazona zona inincui cuiabitano, abitano,per perregione regione––Anni Anni2002 2002ee2005 2005(per (per100 100famiglie famigliedella dellastessa stessaregione) regione) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

AAbruzzo bruzzo Sardegna Sardegna

Qualità Qualitàdell'aria dell'aria 2002 2002

2005 2005

Odori Odorisgradevoli sgradevoli Differenza Differenza2002-2005 2002-2005

2002 2002

2005 2005

Differenza Differenza2002-2005 2002-2005

Umbria Umbria Calabria Calabria Emilia-Ro Emilia-Romagna magna Sicilia Sicilia Liguria Liguria Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia PPiemo iemonte nte PPuglia uglia To Toscana scana Veneto Veneto Lazio Lazio Lo Lombardia mbardia Campania Campania

00

10 10

20 20

30 30

40 40

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vita quotidiana” quotidiana”

Piemonte Piemonte

42,4 42,4

42,9 42,9

0,5 0,5

19,0 19,0

20,3 20,3

Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Valle

20,7 20,7

24,3 24,3

3,6 3,6

10,0 10,0

11,0 11,0

1,0 1,0

Lombardia Lombardia

51,0 51,0

56,6 56,6

5,6 5,6

28,0 28,0

26,8 26,8

-1,2 -1,2

Liguria Liguria

38,7 38,7

36,3 36,3

-2,4 -2,4

20,4 20,4

19,4 19,4

-1,0 -1,0

Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto

28,6 28,6

37,6 37,6

9,0 9,0

13,2 13,2

14,2 14,2

1,0 1,0

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

32,5 32,5

40,1 40,1

7,6 7,6

15,7 15,7

15,1 15,1

-0,6 -0,6

Trento Trento

25,2 25,2

35,3 35,3

10,1 10,1

11,0 11,0

13,3 13,3

2,3 2,3

Veneto Veneto

43,3 43,3

46,4 46,4

3,1 3,1

27,5 27,5

22,7 22,7

-4,8 -4,8

Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia

32,6 32,6

32,2 32,2

-0,4 -0,4

16,5 16,5

19,9 19,9

3,4 3,4

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

46,0 46,0

41,9 41,9

-4,1 -4,1

23,1 23,1

19,0 19,0

-4,1 -4,1

Toscana Toscana

36,8 36,8

37,7 37,7

0,9 0,9

17,9 17,9

22,3 22,3

4,4 4,4

Umbria Umbria

27,9 27,9

29,5 29,5

1,6 1,6

18,7 18,7

17,3 17,3

-1,4 -1,4

Marche Marche

26,9 26,9

27,8 27,8

0,9 0,9

13,3 13,3

13,3 13,3

0,0 0,0

Lazio Lazio

52,0 52,0

49,7 49,7

-2,3 -2,3

32,0 32,0

23,7 23,7

-8,3 -8,3

Abruzzo Abruzzo

25,2 25,2

23,3 23,3

-1,9 -1,9

15,4 15,4

15,2 15,2

-0,2 -0,2

Molise Molise

19,6 19,6

12,6 12,6

-7,0 -7,0

14,2 14,2

Campania Campania

49,8 49,8

50,0 50,0

0,2 0,2

35,4 35,4

32,4 32,4

-3,0 -3,0

Puglia Puglia

35,5 35,5

38,7 38,7

3,2 3,2

21,7 21,7

21,1 21,1

-0,6 -0,6

Basilicata Basilicata

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Aspetti Aspettidella dellavita vitaquotidiana, quotidiana,Anni Anni2002-2005 2002-2005

1,3 1,3

18,5 18,5

16,0 16,0

-2,5 -2,5

11,5 11,5

11,3 11,3

9,3 9,3

-2,9 -2,9

-2,2 -2,2

Calabria Calabria

17,8 17,8

19,2 19,2

1,4 1,4

15,9 15,9

19,0 19,0

3,1 3,1

Sicilia Sicilia

33,2 33,2

30,6 30,6

-2,6 -2,6

20,7 20,7

19,2 19,2

-1,5 -1,5

Sardegna Sardegna

20,2 20,2

18,0 18,0

-2,2 -2,2

24,6 24,6

17,0 17,0

-7,6 -7,6

50,2 50,2

3,5 3,5

22,6 22,6

24,0 24,0

1,4 1,4

Nord-est Nord-est

40,1 40,1

42,2 42,2

2,1 2,1

22,6 22,6

20,2 20,2

-2,4 -2,4

Pubblicazioni Pubblicazioni Istat,Statistiche Statisticheambientali, ambientali,2007 2007 x x Istat,

Centro Centro

40,0 40,0

41,5 41,5

1,5 1,5

21,1 21,1

21,4 21,4

0,3 0,3

Sitiinternet internet Siti www.istat.it/dati/catalogo/20070817_00/ x x www.istat.it/dati/catalogo/20070817_00/

Altre Altreinformazioni informazioni

Nord-ovest Nord-ovest

46,7 46,7

Centro-Nord Centro-Nord

42,3 42,3

45,4 45,4

3,1 3,1

22,1 22,1

22,2 22,2

0,1 0,1

Mezzogiorno Mezzogiorno

33,5 33,5

33,9 33,9

0,4 0,4

20,4 20,4

22,2 22,2

1,8 1,8

Italia Italia

40,0 40,0

41,7 41,7

1,7 1,7

21,7 21,7

22,1 22,1

0,4 0,4

Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana” quotidiana” Fonte:


76

UNO SGUARDO D’INSIEME

L’utilizzo di fertilizzanti in agricoltura, finalizzato all’aumento della produttività agricola, ha importanti risvolti ambientali. I fertilizzanti immessi nell’ambiente, infatti, inquinano le falde acquifere sia superficiali sia sotterranee. Per questo, l’impiego di fertilizzanti è attentamente monitorato dalla politiche agricole e da quelle ambientali, sia nell’Unione europea sia a livello nazionale. Nel 2006 in Italia sono distribuiti in agricoltura circa 1,5 quintali di fertilizzanti semplici, per ettaro di superficie agricola utilizzata (SAU).

emerge che l’impiego di elementi fertilizzanti distribuiti per uso agricolo è andato crescendo fino al 2004, per poi segnare una flessione in tutte le ripartizioni (solo nel Mezzogiorno, dove l’impiego è rimasto sempre più contenuto, tale inversione si è concretizzata nel 2001). Nel periodo osservato il valore nazionale è aumentato di circa 0,3 punti percentuali, mentre gli incrementi più consistenti (0,6 punti) si rilevano nelle regioni del Nord-est. Elementi fertilizzanti semplici distribuiti per ettaro di SAU – Anno 2006 (quintali)

Elementi fertilizzanti semplici distribuiti in agricoltura nei paesi Ue – Anno 2001 (tonnellate) (a) 4.500.000

4.000.000

3.500.000

3.000.000

2.500.000

2.000.000

1.500.000 Ue25 1.000.000

DEFINIZIONI UTILIZZATE

Per elementi fertilizzanti semplici si intendono quelli azotati, fosfatici e potassici. L’indicatore che definisce la quantità di fertilizzanti immessi al consumo da imprese operanti con il proprio marchio, viene adottato nelle politiche di monitoraggio sia nazionali sia comunitarie. I valori sono espressi in tonnellate di prodotto utilizzato, nell’ambito dei confronti tra paesi Ue, e in quintali per superficie agricola utilizzata (SAU) per i confronti regionali.

Fonte: Eurostat, Database New Cronos (a) I dati di Belgio e Lussemburgo non sono disponibili.

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Elementi fertilizzanti semplici distribuiti per ettaro di SAU (a) (b) – Anni 1997-2006 (quintali)

Le normative comunitarie in merito alla gestione delle politiche agricole sono tutte articolate nell’ambito della PAC (Politica Agricola Comune). Per quanto riguarda l’utilizzo di fertilizzanti in agricoltura le normative comunitarie tendono a imporre una graduale diminuzione, soprattutto dei fertilizzanti contenenti azoto (N2) che, tra tutti, risultano essere quelli che più arrecano danni all’ambiente e contribuiscono all’inquinamento delle falde acquifere. I dati confrontabili, relativi ai paesi Ue25, sono aggiornati al 2001. La Francia è il paese europeo dove più intenso è l’utilizzo di fertilizzanti in agricoltura (più di 4 milioni di tonnellate in valore assoluto), seguita dalla Germania, dalla Spagna e dal Regno Unito. Subito dopo troviamo l’Italia e la Polonia che hanno valori pressoché simili (circa 1,6 milioni di tonnellate). Gli altri Paesi europei presentano consumi di questo tipo di fertilizzanti decisamente molto più contenuti.

500.000

100 statistiche per il Paese

Fonte: Istat, Statistiche ambientali

Fonti

x Istat, Statistiche ambientali, 2007 x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, Statistiche ambientali, 2007 Siti internet x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=1996,453237 34&_dad=portal&_schema=PORTAL

Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Lombardia Liguria Trentino-Alto Adige Bolzano/Bozen Trento Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord-ovest Nord-est Centro Centro-Nord Mezzogiorno Italia

1997 1,27 0,01 2,27 1,65 0,32 .... .... 2,63 2,31 1,86 1,11 1,35 1,23 0,92 0,83 0,67 1,35 1,11 0,59 0,78 0,73 0,18 1,69 1,92 1,11 1,57 0,76 1,19

1998 1,19 0,01 2,10 0,57 0,31 .... .... 2,29 1,92 1,38 1,06 1,38 1,19 0,92 0,87 0,78 1,28 0,87 0,41 0,59 0,64 0,32 1,55 1,55 1,09 1,39 0,68 1,06

1999 1,23 0,01 2,01 0,69 0,26 .... .... 2,54 2,34 1,42 0,95 1,27 1,22 0,88 0,76 0,58 1,18 0,83 0,34 0,57 0,63 0,48 1,53 1,69 1,03 1,42 0,67 1,07

2000 1,22 0,01 2,02 0,81 0,31 .... .... 2,51 2,57 1,52 1,01 1,32 1,42 1,08 0,97 0,54 1,42 0,92 0,39 0,58 0,90 0,41 1,54 1,74 1,16 1,49 0,78 1,18

2001 (c) 1,38 0,00 2,76 0,40 0,26 .... .... 2,91 4,24 2,58 1,18 1,69 1,67 1,13 1,09 0,78 2,43 1,69 0,63 0,76 1,01 0,36 1,95 2,46 1,35 1,93 1,11 1,57

2002 (c) 1,58 0,00 2,95 0,42 0,27 .... .... 3,20 4,01 2,53 1,11 1,64 1,79 1,13 1,06 0,98 2,43 1,66 0,69 0,80 0,84 0,41 2,13 2,50 1,34 2,00 1,09 1,59

2003 1,70 0,00 3,11 0,62 0,27 .... .... 3,16 4,23 2,42 1,05 1,73 1,72 0,98 1,02 0,91 2,10 1,92 0,53 0,79 0,86 0,40 2,27 2,46 1,27 2,00 1,09 1,58

2004 (c) 1,53 0,00 3,33 0,78 0,30 .... .... 3,65 4,09 2,76 1,07 1,78 1,94 1,07 0,85 0,74 1,93 1,81 0,54 0,65 0,64 0,39 2,29 2,76 1,36 2,14 0,97 1,61

1,47 0,00 3,20 0,55 0,31 0,43 0,11 3,53 3,58 2,82 0,88 1,70 1,80 0,94 0,77 0,87 2,05 1,64 0,44 0,77 0,52 0,35 2,20 2,71 1,21 2,05 0,92 1,53

al ta

ip ro C

2005

M

ia Irl an da G r Pa ec es i a R ep iB ub as bl si ic a C ec a R om an i a U ng he D ria an im ar ca Fi nl an di a S ve Po zia rto ga llo Au st ria Li tu an i Bu a lg ar Sl ov ia ac ch ia S lo ve ni a Le tto ni a E st on ia

lia

lo n

Po

ni to

Ita

ag na

U

Sp

no

R eg

a Fr an ci

er m

REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

In Italia le regioni con più elevato utilizzo di elementi fertilizzanti in agricoltura (per ettaro di superficie agricola utilizzata SAU) sono concentrate principalmente nel Nord. Quelle che registrano i valori più consistenti nel 2006 (superiori ai 3 quintali per ettaro di SAU) sono Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, seguite dall’Emilia-Romagna, tutte regioni ad agricoltura intensiva. Nel Mezzogiorno, valori di poco inferiori (quasi 2 quintali per ettaro di SAU) caratterizzano Puglia e Campania. I valori minori (meno di mezzo quintale) si rilevano in Basilicata e Sardegna e, al Nord in Liguria, nelle province autonome di Bolzano e Trento e in Valle d’Aosta. Dall’andamento della serie storica del decennio 1997-2006

an ia

0

G

Ambiente Elementi fertilizzanti semplici distribuiti in agricoltura

Consistente l’utilizzo dei fertilizzanti in agricoltura, anche se in leggero calo

2006 (d) 1,62 0,00 3,01 0,41 0,29 0,39 0,11 3,44 3,16 2,63 0,87 1,52 1,63 0,99 0,81 1,03 1,89 1,90 0,43 0,77 0,63 0,35 2,18 2,56 1,16 1,97 0,99 1,52

Fonte: Istat, Statistiche ambientali (a) Quantità di fertilizzanti immessi al consumo da imprese operanti con il proprio marchio. Per elementi fertilizzanti semplici si intende: fertilizzanti azotati, fosfatici e potassici. (b) Riguardo alla Superficie agricola utilizzata l'universo è formato da tutte le aziende che possiedono almeno un ettaro di SAU o la cui produzione abbia un valore superiore ai 2500 euro. (c) I dati relativi alla SAU sono stimati. (d) I dati relativi alla SAU si riferiscono all'anno 2005.



Cultura

La dimensione culturale è importante in tutte le economie avanzate. È infatti associata positivamente alla crescita del reddito pro capite e assume nel nostro Paese una particolare rilevanza, sia con riferimento alla dotazione di beni storici artistici e culturali (in Italia sono localizzati 40 siti culturali definiti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO), sia perché nelle attività ricreative e culturali dei cittadini italiani emergono alcune significative peculiarità di atteggiamento e di comportamento. Gli indicatori presentati in questa sezione sono: i consumi culturali della famiglie; il lavoro impiegato nel settore della ricreazione e della cultura; le abitudini di lettura dei libri; la lettura dei quotidiani; l’utilizzo del web per la fruizione di prodotti culturali; il web come canale per la fruizione di programmi televisivi e radiofonici; i visitatori dei musei; le dimensioni e la concentrazione del settore editoriale. uu Nel corso del 2005 le famiglie italiane hanno destinato in media ai consumi culturali (spese per ricreazione e cul-

tura) il 6,9 per cento della spesa complessiva per consumi finali. La quota destinata ai consumi culturali – già inferiore a quella media europea – è diminuita rispetto all’anno precedente e colloca l’Italia al quint’ultimo posto nell’Ue. uu Nel 2005 circa 330 mila unità di lavoro (l’1,4 per cento del totale) sono impiegate in attività di produzione di

beni e servizi per la ricreazione e la cultura, al netto del settore editoriale.

uu In Italia, ogni anno vengono stampate in media 4,5 copie di opere librarie per ogni abitante, ma solo il

44,1 per cento degli italiani ha letto nel corso del 2006 almeno un libro nel tempo libero.

uu Circa un italiano su due non legge alcun quotidiano o lo legge in modo assolutamen-

te occasionale.

uu Nel 2006 il 40 per cento delle famiglie italiane e il 49 per cento di quelle europee

dispone di un proprio accesso alla rete web da casa.

uu Nel 2007 il 43 per cento degli italiani di 6 anni e più che utilizzano

Internet ha letto o scaricato on line libri e giornali e/o riviste. Più di un quinto ha ascoltato la radio in linea e guardato programmi televisivi tramite web. uu In base ai dati aggiornati al 2007, soltanto un terzo degli

italiani ha visitato almeno un sito museale o un’esposizione temporanea nel corso degli ultimi 12 mesi – valore che colloca il nostro Paese al diciannovesimo posto nella graduatoria dei 27 paesi dell’Unione europea.

uu In Italia circa 5.900 imprese sono impegnate nell’attività di

pubblicazione a stampa di libri, giornali, riviste e periodici. Con una dimensione d’impresa in media di poco inferiore ai sette addetti, il comparto impiega complessivamente poco più di 40.500 addetti.


Cala Calal’investimento l’investimentoinincultura cultura nelle nellespese spesedelle dellefamiglie famiglie UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

spesadelle dellefamiglie famiglieper perconsumi consumiculturali culturalirappresenta rappresentauno uno LaLaspesa indicatorichiave chiaveindividuati individuatidall’Unione dall’Unioneeuropea europeaper perlala degli degliindicatori dellepolitiche politicheper perlolosviluppo sviluppodelle dellecondizioni condizionididi valutazione valutazionedelle vita vitae edeldelwelfare welfarenelnellungo lungotermine. termine. Nel Nelcorso corsodeldel2005 2005ininmedia medialelefamiglie famiglieitaliane italianedestinano destinanoalla alla spesa spesaper perricreazione ricreazionee ecultura culturail il6,9 6,9per percento centodella dellaspesa spesa complessiva complessivaper perconsumi consumifinali finali(2,1 (2,1per percento centoininmeno menorispetto rispetto all’anno all’annoprecedente). precedente). DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

LaLaquota quotadella dellaspesa spesadelle dellefamiglie famiglieper perconsumi consumiculturali culturalimisumisuraralelespese speseper perl’acquisto l’acquistodidibeni benie eservizi servizididicarattere caratterericreativo ricreativo e eculturale culturalesulsultotale totaledella dellaspesa spesaper perconsumi consumifinali finalidelle dellefamifamiglie. glie.Secondo Secondolalaclassificazione classificazioneNace NaceRev.1 Rev.1delle delleattività attivitàecoeconomiche, nomiche,il ilsettore settore"Ricreazione "Ricreazionee ecultura" cultura"comprende comprendeleleseseguenti guentiattività attività(Sezione (SezioneOA.92): OA.92):produzioni produzionie edistribuzioni distribuzionici-cinematografiche nematografichee edidivideo; video;attività attivitàradio radiotelevisive; televisive;altre altreattività attività dello dellospettacolo spettacolo(es. (es.discoteche discotechee esale salegiochi); giochi);attività attivitàdelle delle agenzie agenziedidistampa; stampa;attività attivitàdidibiblioteche, biblioteche,archivi, archivi,musei museiededaltre altre attività attivitàculturali; culturali;attività attivitàsportive; sportive;altre altreattività attivitàricreative ricreative(es. (es. giochi giochid'azzardo). d'azzardo).

Complessivamente, Complessivamente,i valori i valoriregistrati registratinelle nelleregioni regionideldelCentroCentroNord Nordsono sonosuperiori superiorialla allamedia medianazionale, nazionale,mentre mentreleleregioni regionideldel Mezzogiorno Mezzogiornoscontano scontanouno unosvantaggio svantaggioquantificabile quantificabileininunun punto puntopercentuale percentualerispetto rispettoalla allamedia medianazionale. nazionale. I valori I valoripiùpiùbassi bassiininassoluto, assoluto,inferiori inferiorialal6 6per percento, cento,si sirilevano rilevano Calabria,Sicilia, Sicilia,Campania, Campania,Molise Molisee eValle Valled’Aosta. d’Aosta.ComComininCalabria, l’andamentodella dellaspesa spesanegli negliultimi ultimianni annimomoplessivamente, plessivamente,l’andamento stra stracome, come,dopo dopoununperiodo periododidisostanziale sostanzialestabilità, stabilità,lalaspesa spesa culturale culturaledelle dellefamiglie famiglieabbia abbiaregistrato registratouna unaflessione flessionetratrail 2004 il 2004 e eil il2005, 2005,riassorbendo riassorbendoininparte partegligliincrementi incrementirelativi relativiregistrati registrati nell’anno nell’annoprecedente. precedente. Spesa Spesadelle dellefamiglie famiglieper perricreazione ricreazionee ecultura culturasul sultotale totale della dellaspesa spesaper perconsumi consumifinali finaliper perregione regione– –Anno Anno2005 2005 (valori (valoripercentuali) percentuali)

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

InInproporzione, proporzione,lalaspesa spesamaggiore maggioreper perbeni benie eservizi servizia acaratcarattere tereculturale culturaleè èsostenuta sostenutanelnelNord, Nord,dove doverappresenta rappresentauna una quota quotapari parialal7,5 7,5per percento centodella dellaspesa spesacomplessiva complessivaper perconconsumi sumifinali. finali.Nello Nellospecifico, specifico,lalaregione regionenella nellaquale qualesisiregistra registrail il maggior maggiorinvestimento investimentoculturale culturaledelle dellefamiglie famiglieè èl’Emilial’EmiliaRomagna, Romagna,dove dovel’incidenza l’incidenzadelle dellespese spesedelle dellefamiglie famiglieper per consumi consumiricreativi ricreativie eculturali culturaliraggiunge raggiungel’8,1 l’8,1per percento centodella della spesa spesatotale totaleper perconsumi consumifinali, finali,restando restandocomunque comunqueinferiore inferiore alla allamedia mediaeuropea. europea.

100 statistiche per il Paese

1414 1212 1010

Ue27 Ue27

88 66 44 22 00

Fonte:Eurostat, Eurostat,Annual AnnualNational NationalAccounts, Accounts,ESA ESA1995 1995 Fonte: Bulgaria:dato datonon nondisponibile. disponibile. (a)(a)Bulgaria: Datiriferiti riferitial al2004. 2004. (b)(b)Dati

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Il Ilconfronto confrontointernazionale internazionalemette metteininluce lucecome comelelespese spesesostesostenute nutedalle dallefamiglie famiglieitaliane italianeper peri consumi i consumiculturali culturalisiano sianodecidecisamente samenteinferiori inferiorinon nonsolo soloalla allamedia mediadeideipaesi paesiUe15 Ue15(9,6 (9,6per per cento), cento),ma maanche anchealle allespese spesedeideipaesi paesididipiùpiùrecente recenteadesione adesione (media (mediaUe27 Ue27pari paria a9,5 9,5per percento). cento).LaLaquota quotadeideiconsumi consumicultuculturaliralie ericreativi ricreatividelle dellefamiglie famiglieitaliane italianeè èsuperiore superioresolamente solamentea a quelle quellerilevate rilevateininPortogallo, Portogallo,Lituania, Lituania,Grecia Greciae eRomania, Romania,paesi paesi per peri quali i qualii dati i datisono, sono,per peraltro, altro,riferiti riferitialal2004. 2004.Nella Nellagraduatograduatoriariaeuropea europeal’Italia l’Italiasi siposiziona posizionasolo soloalalventiduesimo ventiduesimoposto, posto,con con ununvalore valorepercentuale percentualeche cherisulta risultadidioltre oltre4 4punti puntiinferiore inferiorea a quello quellodidiRegno RegnoUnito, Unito,Svezia, Svezia,Repubblica RepubblicaCeca, Ceca,Austria Austriae e Finlandia. Finlandia. Inoltre, Inoltre,il ilgap gaprispetto rispettoaiaipaesi paesieuropei europeiè èaumentato aumentatonegli negliultimi ultimi anni. anni.Infatti, Infatti,l’incidenza l’incidenzadelle dellespese spesedestinate destinatea ascopi scopiricreativi ricreativi e eculturali culturaliè èdiminuita diminuitarispetto rispettoalal2000, 2000,passando passandoininItalia Italiadaldal 7,3 7,3per percento centoalal6,9 6,9per percento, cento,a afronte frontedidiunundecremento decrementoper perlala media mediadeideipaesi paesiUeUe2727daldal9,7 9,7per percento centoalal9,5 9,5per percento. cento.

Spesa Spesadelle dellefamiglie famiglieper perricreazione ricreazionee ecultura culturasul sultotale totaledella dellaspesa spesaper perconsumi consumifinali finalinei neipaesi paesiUeUe(a)(a)– –Anno Anno2005 2005 (valori (valoripercentuali) percentuali)

Re Regn gno o Un Re Ui Repu S n to pubb Sve ito bblic vez ia lic a C z ia a e Cc Au ec a Aust a Fi s ria Finla tria nl n a nd i Da da Da ni Ma ia nima Malta Pamarca lta Paes rca (b esi B (b) i Ba ) S asssi Slov si G love n Ger m e nia er a ia mn Fr ania Fra n ia a nci Be ciaa Belg S lgio p i Sl Spaagn o Slov gna ova c a a ch Escc hia Esto ia tonia n C ia Un Ciip ro Lu U g p r Lu ss n ghe o ss em heria emb ria buurg Irl rg oo Irlan Poandda Polo a Le lonnia Letto ia ttoni nia Po Porto Ita a rtoga Ita lia ga llo lia Li llo ((b) L tu b G ituaan i ) a Gre Ro re cia n ia Rom cia (b ma n (b) a nia ) ia (b (b) )

Cultura Quota della spesa delle famiglie per consumi culturali

77

Spesadelle dellefamiglie famiglieper perricreazione ricreazionee ecultura culturasul sultotale totaledella dellaspesa spesaper perconsumi consumifinali finali(A) (A)e evariazioni variazioniannue annue(B) (B)per per Spesa regione– –Anni Anni2001-2005 2001-2005(valori (valoripercentuali percentualie evariazioni variazionipercentuali percentualiannue annuesusuvalori valoriconcatenati concatenati- anno - annodidiriferimento riferimento2000) 2000) regione REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali

Fonti Fonti

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

AA

BB

AA

BB

AA

BB

AA

BB

AA

BB

Piemonte Piemonte

8,48,4

-0,8 -0,8

8,48,4

-0,1 -0,1

8,18,1

0,70,7

8,38,3

4,24,2

7,97,9

-2,8 -2,8

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

5,75,7

0,50,5

5,75,7

-0,4 -0,4

5,75,7

0,90,9

5,75,7

3,13,1

5,55,5

-3,0 -3,0

Lombardia Lombardia

7,77,7

-0,4 -0,4

7,67,6

-1,8 -1,8

7,57,5

0,00,0

7,67,6

4,24,2

7,37,3

-2,0 -2,0

Liguria Liguria

7,07,0

-1,2 -1,2

6,96,9

-1,3 -1,3

6,86,8

-0,2 -0,2

7,07,0

4,84,8

6,86,8

-0,9 -0,9

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige

6,96,9

0,50,5

6,96,9

-1,4 -1,4

6,76,7

-0,3 -0,3

6,86,8

4,14,1

6,46,4

-4,1 -4,1

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

6,46,4

1,11,1

6,46,4

-1,2 -1,2

6,36,3

-0,2 -0,2

6,46,4

3,43,4

6,16,1

-2,0 -2,0

Trento Trento

7,37,3

-0,1 -0,1

7,37,3

-1,5 -1,5

7,27,2

-0,3 -0,3

7,37,3

4,74,7

6,76,7

-5,9 -5,9

Veneto Veneto

8,08,0

0,80,8

7,97,9

-1,3 -1,3

7,77,7

0,50,5

7,87,8

3,53,5

7,47,4

-2,5 -2,5

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

7,27,2

-0,7 -0,7

7,17,1

-1,3 -1,3

6,96,9

0,40,4

7,17,1

4,84,8

6,76,7

-2,9 -2,9

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

8,58,5

0,30,3

8,48,4

0,10,1

8,28,2

0,60,6

8,58,5

5,75,7

8,18,1

-2,1 -2,1

Toscana Toscana

7,67,6

-0,1 -0,1

7,67,6

-0,7 -0,7

7,47,4

0,70,7

7,67,6

3,83,8

7,27,2

-2,6 -2,6

Umbria Umbria

7,37,3

1,11,1

7,17,1

-1,2 -1,2

7,07,0

0,60,6

7,17,1

4,04,0

7,07,0

0,40,4

Marche Marche

7,97,9

-0,3 -0,3

7,87,8

-0,4 -0,4

7,77,7

1,01,0

7,97,9

4,64,6

7,67,6

-2,2 -2,2

Lazio Lazio

6,66,6

-1,4 -1,4

6,56,5

-0,5 -0,5

6,46,4

0,40,4

6,56,5

3,83,8

6,16,1

-3,4 -3,4

Abruzzo Abruzzo

6,66,6

-1,6 -1,6

6,66,6

-0,5 -0,5

6,56,5

0,40,4

6,66,6

3,03,0

6,36,3

-2,5 -2,5

Molise Molise

6,26,2

-1,0 -1,0

6,26,2

-0,2 -0,2

6,16,1

0,20,2

6,26,2

3,83,8

5,95,9

-0,3 -0,3

Campania Campania

6,16,1

-2,3 -2,3

6,16,1

-0,8 -0,8

5,95,9

0,50,5

6,06,0

2,82,8

5,85,8

-1,2 -1,2

x x Eurostat, Eurostat,Annual AnnualNational NationalAccounts, Accounts,ESA ESA1995 1995 x x Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali

Puglia Puglia

6,46,4

-0,7 -0,7

6,36,3

-0,8 -0,8

6,26,2

1,11,1

6,36,3

2,62,6

6,16,1

-0,6 -0,6

Basilicata Basilicata

7,27,2

-0,7 -0,7

7,27,2

-0,1 -0,1

7,07,0

0,90,9

7,17,1

2,92,9

6,86,8

-1,9 -1,9

Calabria Calabria

5,95,9

-1,3 -1,3

5,95,9

-0,6 -0,6

5,85,8

1,11,1

5,85,8

2,72,7

5,55,5

-1,9 -1,9

Altre Altreinformazioni informazioni

Sicilia Sicilia

5,85,8

-1,6 -1,6

5,85,8

0,00,0

5,95,9

0,90,9

6,06,0

2,72,7

5,75,7

-1,0 -1,0

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali, regionali,2000-2006 2000-2006 x x Eurostat, Eurostat,Household HouseholdBudget BudgetSurvey Survey SitiSitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

Sardegna Sardegna

6,26,2

-1,0 -1,0

6,26,2

-0,8 -0,8

6,26,2

0,70,7

6,36,3

3,13,1

6,06,0

-2,5 -2,5

Nord-ovest Nord-ovest

7,87,8

-0,6 -0,6

7,77,7

-1,3 -1,3

7,67,6

0,20,2

7,77,7

4,24,2

7,47,4

-2,1 -2,1

Nord-est Nord-est

8,08,0

0,40,4

7,97,9

-0,7 -0,7

7,77,7

0,50,5

7,97,9

4,64,6

7,57,5

-2,5 -2,5

Centro Centro

7,17,1

-0,6 -0,6

7,17,1

-0,6 -0,6

6,96,9

0,60,6

7,17,1

3,93,9

6,76,7

-2,7 -2,7

Centro-Nord Centro-Nord

7,77,7

-0,3 -0,3

7,67,6

-0,9 -0,9

7,47,4

0,40,4

7,67,6

4,34,3

7,27,2

-2,4 -2,4

Mezzogiorno Mezzogiorno

6,26,2

-1,5 -1,5

6,16,1

-0,5 -0,5

6,06,0

0,80,8

6,16,1

2,82,8

5,95,9

-1,3 -1,3

Italia Italia

7,27,2

-0,6 -0,6

7,27,2

-0,8 -0,8

7,07,0

0,50,5

7,27,2

3,93,9

6,96,9

-2,1 -2,1

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali


Cultura Quota di lavoro impiegato nel settore ricreazione e cultura

Basso, Basso, ma ma in in crescita, crescita, ilil peso peso dei dei lavoratori lavoratori dipendenti dipendenti nel nel settore settore

78

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

La Laquota quotadidilavoro lavoroimpiegata impiegataininItalia Italianelle nelleattività attivitàdestinate destinatealla alla produzione produzione didi beni beni ee servizi servizi per per lala ricreazione ricreazione ee lala cultura cultura èè quantificabile, quantificabile, nel nel 2005, 2005, all’1,4 all’1,4 per per cento centodel del numero numero complescomplessivo sivo didi unità unità didi lavoro. lavoro. Questo Questo valore valore rappresenta rappresenta ilil volume volume didi lavoro lavoro del del settore settore culturale, culturale, alal netto netto del del settore settore editoriale, editoriale, ee risulta risulta stabile stabile nel nel tempo, tempo, senza senza variazioni variazioni significative significative nel nel corcorso sodegli degliultimi ultimianni. anni.

culturale culturale inin termini termini occupazionali occupazionali (1,1 (1,1 per per cento) cento) significativasignificativamente mente inferiore inferiore alla alla media. media. InIn particolare particolare inin Puglia, Puglia, Molise, Molise, Basilicata BasilicataeeCalabria Calabrialalapercentuale percentualedidiunità unitàdidilavoro lavoroimpiegate impiegate nel nel settore settore èè inferiore inferiore all’unità. all’unità. InIn un un quadro quadro didi sostanziale sostanziale staticità, staticità, ilil gap gap del del Mezzogiorno Mezzogiorno rispetto rispetto alla alla media media nazionale nazionale non nonsolo solonon nonsisièèandato andatoriducendo riducendonel nelcorso corsodel deltempo, tempo,ma masisi ééleggermente leggermentedilatato dilatatonegli negliultimi ultimianni. anni.

Unità Unitàdidilavoro lavorodipendenti dipendentisul sultotale totaledelle delleunità unitàdidilavoro lavoroininItalia, Italia,per perililsettore settorericreazione ricreazioneeecultura cultura eeper perililcomplesso complessodelle delleattività attivitàeconomiche economiche––Anni Anni2000-2005 2000-2005(valori (valoripercentuali) percentuali) 72 72 70 70

Unità Unitàdidilavoro lavoroimpiegate impiegatenel nelsettore settorericreazione ricreazioneeecultura cultura sul sultotale totaledelle delleunità unitàdidilavoro lavoroper perregione regione––Anno Anno2005 2005 (valori (valoripercentuali) percentuali)

68 68 66 66

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

L’indicatore L’indicatoreproposto propostoquantifica quantificalalaquota quotadidiunità unitàdidilavoro lavoro(Ula) (Ula) del del settore settore “Ricreazione “Ricreazione ee cultura” cultura” rispetto rispetto alle alle Ula Ula del del totale totale delle delleattività attivitàeconomiche. economiche. IlIl settore settore "Ricreazione "Ricreazione ee cultura" cultura" comprende, comprende, secondo secondo lala clasclassificazione sificazione Nace Nace Rev.1 Rev.1 delle delle attività attività economiche, economiche, lele seguenti seguenti attività attività (Sezione (Sezione OA.92): OA.92): produzioni produzioni ee distribuzioni distribuzioni cinematocinematografiche grafiche ee didi video; video; attività attività radio radio televisive; televisive; altre altre attività attività dello dello spettacolo spettacolo (es. (es. discoteche discoteche ee sale sale giochi); giochi); attività attività delle delle agenzie agenzie didi stampa; stampa; attività attività didi biblioteche, biblioteche, archivi, archivi, musei musei ed ed altre altre attività attività culturali; culturali; attività attività sportive; sportive; altre altre attività attività ricreative ricreative (es. (es. giochi giochi d'azzardo). d'azzardo).Non Nonsono sonocomprese compreseleleattività attivitàdel delsettore settore“Editoria”. “Editoria”.

100 statistiche per il Paese

Attivitàricreative, ricreative, Attività culturaliee culturali sportive sportive

64 64 62 62 60 60 2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

Fonte:Istat, Istat,Contabilità Contabilitànazionale, nazionale,Conti Contieconomici economicinazionali nazionali Fonte:

Unità Unitàdidilavoro lavoroimpiegate impiegatenel nelsettore settorericreazione ricreazioneeecultura culturasul sultotale totaledelle delleunità unitàdidilavoro lavoroper perregione regione ––Anni Anni2000-2005 2000-2005(valori (valori percentuali) percentuali)

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Sono Sono 334 334 mila mila gli gli occupati occupati che che partecipano partecipano alal processo processo didi produzione produzionedidi beni beniee servizi servizi aacarattere carattere culturale culturaleee ricreativo, ricreativo, corrispondenti corrispondentiaa329 329mila milaunità unitàdidilavoro lavoroequivalente equivalenteaatempo tempo pieno. pieno. Di Di queste queste unità unità didi lavoro lavoro poco poco meno meno didi due due su su tre tre (il(il 63,6 63,6 per per cento) cento) sono sono dipendenti. dipendenti. Tale Tale composizione composizione delle delle risorse risorse raprappresenta presenta una una specificità specificità dell’organizzazione dell’organizzazione lavorativa lavorativa del del setsettore tore “culturale”, “culturale”, poiché poiché ilil tasso tasso didi lavoro lavoro dipendente dipendente risulta risulta didi oltre oltre77punti puntipercentuali percentualiinferiore inferiorealalvalore valoremedio medioregistrato registratoper per ililcomplesso complessodelle delleattività attivitàeconomiche economiche(71,2 (71,2per percento). cento). Osservando Osservandol’andamento l’andamentodel delsettore settorenel nel corso corsodel deltempo, tempo,tra tra ilil 2000 2000 ee ilil 2005 2005 lala quota quota didi lavoro lavoro dipendente dipendente èè cresciuta cresciuta dal dal 60,8 60,8 per per cento cento alal 63,6 63,6 per per cento cento del del totale. totale. L’incremento L’incremento sisi èè manifestato manifestato con con un un ritmo ritmo significativamente significativamente superiore superiore rispetto rispetto alla allamedia: media:nello nellostesso stessoperiodo, periodo,infatti, infatti,ilillavoro lavorodipendente dipendentedel del settore settoreèècresciuto cresciutodidi2,8 2,8punti, punti,rispetto rispettoall’1,6 all’1,6che checorrisponde corrisponde alla allaperformance performancecomplessiva complessivadel delsistema sistemaeconomico economicoitaliano. italiano. InIn termini termini occupazionali, occupazionali, ilil settore settore èè aumentato aumentato del del 3,5 3,5 per per cento cento tra tra ilil 2000 2000 ee ilil 2005, 2005, aa fronte fronte didi un un incremento incremento complescomplessivo sivodel delnumero numerototale totaledidioccupati occupatidel del5,9 5,9per percento. cento. Dal Dalpunto puntodidivista vistaterritoriale, territoriale,l’incidenza l’incidenzadel delsettore settoreculturale culturaleinin termini termini didi volume volume didi lavoro lavoro impiegato impiegato appare appare sostanzialmente sostanzialmente uniforme uniforme nel nel Centro-Nord. Centro-Nord. Le Le sole sole regioni regioni che che sisi discostano discostano sensibilmente sensibilmentedalla dallamedia medianazionale nazionaleeeche chemettono mettonoininluce luceuna una maggiore maggiorepresenza presenzadidilavoro lavoro“culturale” “culturale”sono sonolalaValle Valled’Aosta d’Aostaee ilil Lazio, Lazio, dove dove lele quote quote didi unità unità didi lavoro lavoro impiegate impiegate nel nel settore settore costituiscono costituiscono rispettivamente rispettivamente ilil 2,7 2,7per percento centoeeilil2,6 2,6per percento cento del del totale totale delle delle risorse risorse impiegate. impiegate. Sul Sul versante versante opposto, opposto, lele regioni regioni del del Mezzogiorno Mezzogiorno mostrano mostrano un un peso peso relativo relativo del del settore settore

Totale Totaleattività attività economiche economiche

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005 1,3 1,3

Piemonte Piemonte

1,2 1,2

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste

3,1 3,1

3,1 3,1

2,9 2,9

2,9 2,9

2,8 2,8

2,7 2,7

Lombardia Lombardia

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

Liguria Liguria

1,6 1,6

1,6 1,6

1,6 1,6

1,6 1,6

1,6 1,6

1,5 1,5

Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige

1,3 1,3

1,4 1,4

1,3 1,3

1,4 1,4

1,3 1,3

1,3 1,3

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

Trento Trento

1,2 1,2

1,3 1,3

1,3 1,3

1,4 1,4

1,2 1,2

1,2 1,2

Veneto Veneto

1,0 1,0

1,1 1,1

1,1 1,1

1,1 1,1

1,1 1,1

1,1 1,1

Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia

1,2 1,2

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

1,2 1,2

1,2 1,2

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,4 1,4

1,4 1,4

Toscana Toscana

1,6 1,6

1,6 1,6

1,6 1,6

1,6 1,6

1,5 1,5

1,5 1,5

Umbria Umbria

1,5 1,5

1,6 1,6

1,5 1,5

1,4 1,4

1,4 1,4

1,3 1,3

Marche Marche

1,1 1,1

1,2 1,2

1,2 1,2

1,1 1,1

1,1 1,1

1,1 1,1

Lazio Lazio

2,5 2,5

2,6 2,6

2,6 2,6

2,6 2,6

2,7 2,7

2,6 2,6

Abruzzo Abruzzo

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,4 1,4

1,4 1,4

Molise Molise

0,9 0,9

0,9 0,9

0,9 0,9

0,9 0,9

0,9 0,9

0,9 0,9

Campania Campania

1,2 1,2

1,2 1,2

1,2 1,2

1,2 1,2

1,1 1,1

1,1 1,1

Puglia Puglia

0,9 0,9

1,0 1,0

1,0 1,0

0,9 0,9

0,9 0,9

0,9 0,9

Basilicata Basilicata

0,8 0,8

0,8 0,8

0,8 0,8

0,8 0,8

0,8 0,8

0,8 0,8

Calabria Calabria

0,8 0,8

0,8 0,8

0,8 0,8

0,8 0,8

0,8 0,8

0,7 0,7

Sicilia Sicilia

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,4 1,4

1,4 1,4

Sardegna Sardegna

1,2 1,2

1,3 1,3

1,2 1,2

1,2 1,2

1,2 1,2

1,2 1,2

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Contabilità Contabilitànazionale. nazionale.Conti Contieconomici economicinazionali, nazionali,1970-2005 1970-2005 x x Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali, regionali,2000-2006 2000-2006

Nord-ovest Nord-ovest

1,3 1,3

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

1,3 1,3

1,3 1,3

Nord-est Nord-est

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

1,3 1,3

1,2 1,2

1,2 1,2

Centro Centro

1,9 1,9

2,0 2,0

2,0 2,0

2,0 2,0

2,0 2,0

1,9 1,9

Centro-Nord Centro-Nord

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

1,5 1,5

Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it

Mezzogiorno Mezzogiorno

1,2 1,2

1,2 1,2

1,2 1,2

1,2 1,2

1,1 1,1

1,1 1,1

Italia Italia

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

1,4 1,4

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali

Altre Altreinformazioni informazioni

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Conti Contieconomici economiciregionali regionali


Molti libri e pochi lettori

Cultura Quota di lettori di libri

UNO SGUARDO D’INSIEME

In Italia ogni anno vengono stampate in media 4,5 copie di opere librarie per abitante, e in particolare: quasi 12 copie di libri scolastici per ogni alunno, oltre cinque copie di libri per ragazzi per ogni ragazzo tra i 6 e i 14 anni e meno di quattro copie del genere “varia adulti” per adulto. A fronte di tale produzione editoriale, nel 2006, solo il 44,1 per cento degli italiani ha letto nel corso dell’anno almeno un libro nel tempo libero. DEFINIZIONI UTILIZZATE

Nonostante il panorama fortemente disomogeneo, si riscontra una differenza di genere trasversale e rilevante: le donne leggono più degli uomini. Lo scarto tra la quota di lettori dei due sessi è, infatti, di quasi 10 punti percentuali (64,7 per cento di lettrici e 54,8 per cento di lettori tra la popolazione di almeno 15 anni); lo svantaggio dei maschi è parzialmente attenuato solo dalle letture che questi svolgono per motivi strettamente professionali o scolastici. Persone di 6 anni e più che hanno letto almeno un libro nel tempo libero durante gli ultimi 12 mesi per regione – Anno 2006 (per 100 persone della stessa regione)

Per “lettori” si intendono in senso stretto coloro che dichiarano di aver letto libri nel tempo libero, per motivi non strettamente professionali e/o scolastici. Nei dati di Eurobarometro si considera la lettura di libri – da parte della popolazione di 15 anni e più – anche per motivi professionali e/o scolastici.

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

A fronte di una propensione alla lettura di libri da parte degli italiani complessivamente modesta rispetto a quella dei cittadini degli altri paesi europei, si riscontrano comportamenti significativamente diversi a livello territoriale. Nelle regioni del Centro-Nord circa la metà delle persone di almeno 6 anni dichiara nel 2006 di aver letto almeno un libro nel tempo libero durante gli ultimi 12 mesi, e il “tasso di lettori” raggiunge valori massimi nella provincia autonoma di Bolzano (58,3 per cento), in quella di Trento (54,6) e in Lombardia (54,0). Nelle regioni del Mezzogiorno, invece, meno di una persona su tre (32,8 per cento) legge almeno un libro all’anno nel tempo libero e, in particolare, Calabria, Sicilia e Campania sono le realtà territoriali con la minore partecipazione alla lettura.

100 statistiche per il Paese

100 90 80

Ue27

70 60 50 40 30 20 10

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Nel confronto internazionale, la propensione alla lettura degli italiani risulta decisamente inferiore alla media europea. Nel 2007 la quota di persone di 15 anni e più che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi, compresi i testi scolastici e le letture per motivi professionali, non supera in Italia il 63 per cento, a fronte di un valore medio per i paesi dell’Ue27 pari al 71 per cento. L’Italia risulta soltanto al ventesimo posto della graduatoria europea. Lo svantaggio nazionale è ulteriormente evidente se si considera che sette paesi europei registrano una quota di lettori superiore all’80 per cento. Nel nostro Paese, quindi, oltre un italiano su tre non ha mai letto un libro e solo in Grecia, Spagna, Bulgaria, Romania, Cipro, Portogallo e Malta si registra una minore confidenza con i libri. Se poi si fa riferimento all’abitudine alla lettura, cioè ai comportamenti svolti con una certa continuità, escludendo quelli occasionali, lo svantaggio dell’Italia si accentua. La quota di persone che negli ultimi 12 mesi si sono dedicate alla lettura più di cinque volte è pari in Italia al 20 per cento, a fronte di un valore medio per i 27 paesi dell’Unione del 37 per cento. In Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Regno Unito, Estonia e Lettonia almeno la metà della popolazione legge libri assiduamente.

Persone di 15 anni e più che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi nei paesi Ue – Anno 2007 (valori percentuali)

0 P a S ve es z i a iB a Re Da s s n pu im i bb a lic rc a Re a C gn ec a o U G n it er o m S l an ov i a ac ch A u ia st r E s ia to n Fi i nl a an Un d i a gh er Irl ia an L da Lu e tt ss oni em a bu S l rg o ov en F r ia an cia Be lg Li i o tu an P o ia lo ni a Ita lia G re c S p ia ag Bu n a lg a Ro r i a m an ia C P o ip r rto o ga llo M al ta

79

Fonte: Eurostat, Eurobarometer, European Cultural Values

Fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”

Fonti

x Istat, Indagine multiscopo annuale sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”, 2006 x Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “I cittadini e il tempo libero”, 2006 x Eurostat, Eurobarometer 67.1, 2007

Altre informazioni

Pubblicazioni x Istat, La lettura di libri in Italia, 2006, Statistiche in breve, 10 maggio 2007 x Istat, La vita quotidiana nel 2006. Indagine multiscopo annuale sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”, 2006 x Eurostat, European Cultural Values, 2007 Siti internet x http://www.istat.it x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

Persone di 15 anni e più che leggono libri in Italia, per tipologia di lettore e sesso – Anno 2006 (per 100 persone con le stesse caratteristiche) TIPOLOGIE DI LETTORI

Maschi

Femmine

Totale

37,3

48,1

42,9

Nel tempo libero di cui: Solo nel tempo libero Sia nel tempo libero sia per motivi professionali e/o scolastici

25,7

36,3

31,2

11,6

11,8

11,7

Solo per motivi professionali e/o scolastici Lettori morbidi (a)

4,4 13,2

2,3 14,3

3,3 13,8

Totale persone che leggono libri

54,8

64,7

59,9

Fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “I cittadini e il tempo libero” (a) Persone che si erano definite "non lettori", ma che, ulteriormente sollecitate, hanno dichiarato di aver letto alcuni tipi di libri che non consideravano tali.


Bassa Bassalalapropensione propensionealla allalettura lettura dei deiquotidiani quotidiani UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

Circa Circaun unitaliano italianosusudue duenon nonlegge leggealcun alcunquotidiano quotidianooolololegge legge ininmodo modoassolutamente assolutamenteoccasionale. occasionale.Nel Nel2006, 2006,infatti, infatti,solo soloilil 58,3 58,3per percento centodella dellapopolazione popolazioneitaliana italianadidi66anni annieepiù piùha ha dichiarato dichiaratodidileggere leggereililgiornale giornalealmeno almenouna unavolta voltaalla allasettimasettimana. na.La Laquota quotasisiriduce riduceulteriormente ulteriormentesesesisifafariferimento riferimentoaachi chiha ha l’abitudine l’abitudinedidileggere leggerecon conuna unacadenza cadenzadidialmeno almenocinque cinquevolte volte aa settimana, settimana, dal dal momento momento che che i i lettori lettori assidui assidui didi quotidiani quotidiani sono sonoilil40,2 40,2per percento centodel delnumero numerocomplessivo complessivodei deilettori. lettori.

cronico,alalquale qualecorrisponde corrispondeun untasso tassoche chenon nonsupera superailil taggio taggiocronico, percento centodidilettori lettorinel nelSud Sudeeilil50,6 50,6per percento centonelle nelleIsole. Isole. 46,2 46,2per Inoltre, Inoltre,solo solouno unosusutre tredidicoloro coloroche chenel nelMezzogiorno Mezzogiornosisidichiadichiarano ranolettori, lettori,consulta consultai iquotidiani quotidianicon conuna unacadenza cadenzadidialmeno almeno cinque cinquevolte volteaasettimana, settimana,dimostrandosi dimostrandosifrequentatore frequentatoreabituale abituale della dellacarta cartastampata, stampata,mentre mentrealalCentro-Nord Centro-Nordlalaquota quotasupera superailil 40 40per percento. cento. annieepiù piùche chehanno hannoletto lettoquotidiani quotidianialmeno almeno Persone Personedidi66anni una unavolta voltaaasettimana settimananegli negliultimi ultimi12 12mesi, mesi,per perregione regione–– Anno Anno2006 2006(per (per100 100persone personedella dellastessa stessaregione) regione)

Numero Numeromedio mediodidicopie copiedidiquotidiani quotidianidistribuite distribuiteper per1.000 1.000abitanti abitantinei neipaesi paesiUe Ue(a) (a)––Anno Anno2004 2004 500 500 450 450 400 400 350 350 300 300 250 250 200 200 150 150 100 100 50 50

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

IlIl numero numero didi copie copie didi quotidiani quotidiani distribuite distribuite alal giorno, giorno, sia sia all’interno all’internodidiciascun ciascunpaese paesesia siaall’estero, all’estero,secono seconolaladefinizione definizione didi“circolazione “circolazionemedia” media”(Unesco), (Unesco),comprende comprendeililnumero numerodidicocopie pievendute, vendute,ininabbonamento abbonamentooodistribuite distribuitegratuitamente. gratuitamente. L’indicatore L’indicatoreprodotto prodottoper perililconfronto confrontoUe Uerapporta rapportalalacircolaziocircolazione ne media media agli agli abitanti, abitanti, mentre mentre i i confronti confronti regionali regionali sono sono e-espressi spressiininnumero numerodidilettori lettorididi66anni annieepiù piùrapportati rapportatialla allapopopopolazione lazioneresidente residentecon conlelestesse stessecaratteristiche. caratteristiche.

S Svve ezzia F Fiinl ia nlan and D Daa n d iiaa niim mar arca c A a Auus P Paae sttrriia a essi iB R Ba Ree g assssi i gnno oU Un G n iitto Ger er m o L Luu s maani ssse niaa m em b buurg Un rg oo Un g ghhe err ia ia R E Ree p Essto puub toni nia bbb li licca a aC Ceec caa I Irrllan and S da Sllov a ove e nnia F r ia Fra a nnc ciiaa Be Belg lgio io L Lee tt ttoon niia a S Sppa aggn n aa It S Ita l Sllov a liiaa ova a ccc chhia P o ia Polo loni nia a B Buulg lgar ar ia R Roo m ia ma n a nia ia

00

Fonte: Fonte:Unesco, Unesco,susudati datiWorld WorldAssociation AssociationofofNewspaper, Newspaper,2006 2006 (a) (a)Slovenia: Slovenia:dato datoriferito riferitoalal2002. 2002.Cipro, Cipro,Grecia, Grecia,Lituania, Lituania,Malta MaltaeePortogallo: Portogallo:dati datinon nondisponibili. disponibili.

Cultura Quota di lettori di quotidiani

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

80

InInbase baseaauna unarilevazione rilevazionecampionaria campionariasvolta svoltanei neipaesi paesieuropei europei nel nel2001 2001eepubblicata pubblicatada daEurostat, Eurostat,ininmedia mediaoltre oltretre treeuropei europeisusu quattro quattrorisultavano risultavanoleggere leggereililgiornale giornalealmeno almenouna unavolta voltaaasetsettimana. timana.InInItalia Italialalalettura letturadidiquotidiani quotidianicon conlalastessa stessafrequenza frequenza riguardava riguardavameno menodel del62 62per percento centodella dellapopolazione popolazionedidi11 11anni anni eepiù, più,una unaquota quotaper peraltro altrosostanzialmente sostanzialmentestabile stabilenel nelcorso corso degli deglianni. anni. La Lamodesta modestadiffusione diffusionedei deiquotidiani quotidianiche checaratterizza caratterizzaililnostro nostro paese paesenel nelconfronto confrontointernazionale internazionaleèèdocumentata documentataanche anchedal dal ridotto ridotto numero numero didi copie copie didi quotidiani quotidiani distribuito distribuito rispetto rispetto alla alla popolazione popolazionedidiriferimento. riferimento.InInItalia, Italia,infatti, infatti,nel nel2004, 2004,sisicalcolacalcolano noininmedia media138 138copie copiedidiquotidiani quotidianidistribuite distribuiteogni ognigiorno giornoper per 1.000 1.000abitanti, abitanti,un unvalore valoreche checolloca collocaililnostro nostroPaese Paeseininfondo fondo alla allagraduatoria graduatoriainternazionale internazionaleproposta propostadall’Unesco. dall’Unesco.Dei Deivenventidue tiduepaesi paesirappresentati, rappresentati,solo soloSlovacchia, Slovacchia,Polonia, Polonia,Bulgaria Bulgariaee Romania Romaniapresentano presentanovalori valoriinferiori inferioriaaquello quelloitaliano, italiano,mentre mentreaa Svezia Svezia ee Finlandia Finlandia corrispondono corrispondono valori valori medi medi addirittura addirittura tre tre volte voltesuperiori superioriaaquello quellodel delnostro nostroPaese. Paese. IlIlvalore valoremedio mediopro procapite capitedidiquotidiani quotidianidistribuiti distribuitirisulta risultaperò peròinin tendenziale tendenziale aumento aumento inin Italia, Italia, considerando considerando che che era era pari pari aa poco pocopiù piùdidi123 123copie copieper per1.000 1.000abitanti abitantinel nel2000. 2000. L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

L’interesse L’interesseper peri iquotidiani quotidianièèdecisamente decisamentemaggiore maggiorenel nelNord, Nord, dove dove oltre oltre ilil 65 65 per per cento cento della della popolazione popolazione legge legge i i giornali giornali almeno almeno una una volta volta aa settimana. settimana. Nelle Nelle regioni regioni dell’Italia dell’Italia NordNordoccidentale, occidentale,tuttavia, tuttavia,lalaquota quotacorrispondente corrispondentedidilettori lettoriha hasubito subito una unaprogressiva progressivaflessione flessionenegli negliultimi ultimianni, anni,passando passandodal dal 68,2 68,2 per percento centodel del2000 2000alal65,0 65,0per percento centodel del2006. 2006.Anche AncheililCentroCentroItalia Italiapresenta presentaun untasso tassodidilettori lettorisuperiore superiorealla allamedia medianazionale nazionale (60,7 (60,7per percento). cento).IlIlMezzogiorno, Mezzogiorno,alalcontrario contrariosconta scontauno unosvansvan-

100 statistiche per il Paese

Persone Personedidi66anni annieepiù piùche chehanno hannoletto lettoquotidiani quotidianialmeno almenouna unavolta voltaaasettimana settimanaeenegli negliultimi ultimi12 12mesi mesiininItalia, Italia, per persesso sessoeeclasse classedidietà età––Anno Anno2006 2006(valori (valoriper per100 100persone personedello dellostesso stessosesso sessoeedella dellastessa stessaclasse classedidietà) età) 80 80 Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vita quotidiana” quotidiana”

70 70

Maschi Maschi Femmine Femmine

Totale Totale

60 60 50 50

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscopoannuale annualesulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vita quotidiana”, quotidiana”,2006 2006 x x United Unitednations nationseducational, educational,scientific scientificand andcultural culturalorganization organization (Unesco) (Unesco)Institute Institutefor forStatistics, Statistics,susudati datiWorld WorldAssociation Associationofof Newspaper Newspaper

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,LaLavita vitaquotidiana quotidiananel nel2006. 2006.Indagine Indaginemultiscopo multiscopoannuale annuale sulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana”, quotidiana”,2006 2006 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it x x http://stats.uis.unesco.org http://stats.uis.unesco.org

40 40 30 30 20 20 10 10 00 6-10 6-10

11-14 11-14 15-17 15-17

18-19 18-19

20-24 20-24

25-34 25-34

35-44 35-44

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana” quotidiana”

45-54 45-54

55-59 55-59

60-64 60-64

65-74 65-74

75 75eepiù più


L’Italia L’Italia in in media media europea europea nell’utilizzo nell’utilizzo di di Internet Internet per per la la lettura lettura UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

IlIl livello livello didi accesso accesso aa Internet Internet delle delle famiglie famiglie costituisce costituisce uno uno degli degli indicatori indicatori strutturali strutturali per per misurare misurare i i progressi progressi compiuti compiuti nell'attuazione nell'attuazione degli degli obiettivi obiettivi previsti previsti dalla dalla strategia strategia didi Lisbona. Lisbona. gliindicatori indicatoristatistici statisticisupplementari supplementariproposti propostialalConsiglio Consiglioee Tra Tragli alal Parlamento Parlamento europeo europeo per per l’analisi l’analisi comparativa comparativa didi “eEurope “eEurope 2005”, 2005”, lala quota quota didi individui individui che che hanno hanno usato usato Internet Internet permette permette didi valutare valutare come come l’accesso l’accesso alal web web rappresenti rappresenti un un importante importante strumento strumentoper perlalafruizione fruizioneculturale. culturale. Nel Nel2006 2006oltre oltreun unterzo terzodegli degliutenti utentiitaliani italianilegge leggeooscarica scaricagiorgiornali, nali, news news oo riviste riviste direttamente direttamente dal dal web. web. La La stessa stessa quota quota sisi registra registraininmedia mediaper pergli gliutenti utentidell’Ue27. dell’Ue27.

cifico, cifico, lele regioni regioni nelle nelle quali quali lala frequentazione frequentazione della della rete rete aa fini fini culturali culturalièèmeno menodiffusa diffusasono sonoquelle quelledelle delleIsole, Isole,alle allequali qualicorricorrispondono spondono valori valori (37,9 (37,9 per per cento) cento) superiori superiori solo solo aa quelli quelli della della d'Aosta(34,8 (34,8per percento). cento).Sul Sulversante versanteopposto, opposto,leleregioni regioni Valle Valled'Aosta qualilalaconsultazione consultazionedidilibri librieegiornali giornalie/o e/oriviste rivisteininformaformanelle nellequali totodigitale digitaleèèmaggiormente maggiormentediffusa diffusatra tragli gliutenti utentididiInternet, Internet,sono sono quelle quelle del del Centro Centro (45,4 (45,4 per per cento), cento), grazie grazie soprattutto soprattutto all’incidenza all’incidenza particolarmente particolarmente elevata elevata didi tale tale tipologia tipologia didi utenti utenti interessati interessati aa contenuti contenuti culturali culturali registrata registrata nel nel Lazio Lazio (46,4 (46,4 per per cento). cento). Persone Personedidi66anni annieepiù piùche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internet negli negliultimi ultimi33mesi mesiper perleggere leggereooscaricare scaricaregiornali, giornali, news newsooriviste rivisteper perregione regione––Anno Anno2007 2007(per (per100 100persone persone della dellastessa stessaregione regioneche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi 33mesi) mesi)

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

IlIl tasso tasso didi utilizzo utilizzo del del web web per per lala lettura lettura didi giornali, giornali, riviste riviste ee notizie notizieèècalcolato calcolatocome comenumero numerodidipersone personedidi66anni annieepiù piùche che hanno hanno usato usato Internet Internet nei nei 33 mesi mesi precedenti precedenti l’intervista l’intervista per per legleggere gereooscaricare scaricaregiornali, giornali,news newsooriviste, riviste,per percento centopersone personeche che hanno hanno usato usato Internet Internet negli negli ultimi ultimi 33 mesi. mesi. IlIl confronto confronto internainternazionale zionale sisi basa basa sulla sulla popolazione popolazione didi età età compresa compresa tra tra i i 16 16 ee i i 74 74anni anniche cheutilizza utilizzaInternet. Internet.

traii16 16eeii74 74anni anniche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi33mesi mesiper perleggere leggereooscaricare scaricareon online linelibri libri Persone Personetra giornalie/o e/oriviste rivistenei neipaesi paesiUe Ue(a) (a)––Anno Anno2006 2006(per (per100 100persone personeche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi33mesi) mesi) eegiornali 90 90 80 80 70 70 60 60 50 50

Ue27 Ue27

40 40 30 30 20 20 10 10 00

EE sst toon LLiitu niiaa t ua FFiin ann iiaa nlla annd d iia a DDa CCiip a nni p rroo m im a UUnn arrcc a gghhe a e LLee t rr iiaa SS llo tttoonni ovva iaa a ccc ch G hiiaa G rree c cia SS vve ia ez BB uu z iiaa llgg S l aarr iia S o l PP aa ovve a eess i e nniia i BB a PP oo aass s rrttoog sii gaa l RRee lo ppuub M llo bbb l M aal ilicc a lttaa aC Cee c LLuu s AA uus c aa sss e sttrri em m iaa bbuur rg RRe PP oolo g oo e ggn lonni noo iaa UUnn iittoo IIta RRoo ta lliiaa m G maa nn G eerr m iiaa ma anni a BB ee ia lg FFr lgiioo raa n ncci a II rrlla ia annd d aa

Cultura Quota di lettori di quotidiani e riviste su Internet

81

Fonte: Fonte:Eurostat, Eurostat,Community Communitysurvey surveyon onICT ICTusage usageininhouseholds householdsand andby byindividuals, individuals,2006 2006 (a) (a)Spagna: Spagna:dato datonon nondisponibile. disponibile.

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Nel Nel2006 2006quasi quasilalametà metà(il(il49 49per percento) cento)delle dellefamiglie famiglieeuropee europee dispone dispone didi un un proprio proprio accesso accesso alal web web da da casa. casa. Per Per gli gli utenti utenti della della rete, rete, oltre oltre aa rappresentare rappresentare un un “media “media sociale”, sociale”, cioè cioè uno uno strumento strumentodidicomunicazione comunicazioneper perpromuovere promuovereeegestire gestirerelazioni relazioni ee scambiare scambiare informazioni informazioni inin Internet, Internet, tende tende aa rappresentare rappresentare sempre sempre più più uno uno dei dei canali canali privilegiati privilegiati per per lala fruizione fruizione culturale. culturale. Rispetto Rispetto aa questa questa forma forma didi utilizzo utilizzo della dellarete, rete, l’Italia l’Italia èè allineata allineata con con lala media media europea. europea. Infatti, Infatti, ilil 35 35 per per cento cento degli degli italiani italiani tra tra i i 16 16 ee i i 74 74 anni anni che che ha ha utilizzato utilizzato Internet Internet negli negli ultimi ultimi 33 mesi, mesi, ha ha letto letto oo scaricato scaricato on on line line libri libri ee giornali giornali e/o e/o riviste; riviste; tale tale quota quota èè pari pari alla alla media media registrata registrata per per i i cittadini cittadini dei dei 27 27 paesi paesi dell’Unione. dell’Unione. Complessivamente Complessivamente questi questi valori valori corrispondono corrispondono rispettivamente rispettivamenteaauna unaquota quotadidipersone personeche chepraticano praticanolalalettura lettura on on line line pari pari alal 13 13 per per cento cento del del totale totale degli degli italiani italiani ee alal 18 18 per per cento cento dei dei cittadini cittadini europei. europei. L’incidenza L’incidenza didi coloro coloro che che navigano navigano nella nella rete rete per per fruire fruire didi servizi servizi didi interesse interesse culturale, culturale, sul sul totale totale degli degli utenti utenti didi Internet, Internet, èè nel nel nostro nostro paese paese maggiore maggiore rispetto rispetto aa quella quelladidiGermania, Germania,Belgio, Belgio,Francia FranciaeeIrlanda. Irlanda. L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

La La distribuzione distribuzione dei dei dati dati sul sul livello livello didi utilizzo utilizzo didi Internet Internet per per finalità finalità culturali, culturali, benché benché descriva descriva una una situazione situazione sostanzialsostanzialmente mente uniforme uniforme aa livello livello territoriale, territoriale, mostra mostra un un relativo relativo svansvantaggio taggiodel delMezzogiorno Mezzogiornorispetto rispettoalla allamedia medianazionale. nazionale.Nel Nel2007 2007 lala quota quota delle delle persone persone didi almeno almeno 66 anni anni che che usa usa Internet Internet per per leggere leggereooscaricare scaricaregiornali, giornali,riviste rivisteoonotizie notiziedalla dallarete, rete,sul sultotatotaleledelle dellepersone personeche cheutilizzano utilizzanoInternet Internetèènelle nelleregioni regionidel delMezMezzogiorno zogiorno (meno (meno del del 39 39 per per cento) cento) didi oltre oltre 33 punti punti percentuali percentuali inferiore inferiorealalvalore valoremedio medionazionale nazionale(43,1 (43,1per percento). cento).Nello Nellospespe-

100 statistiche per il Paese

Persone Personedidi66anni annieepiù piùche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi33mesi mesiper perleggere leggereooscaricare scaricaregiornali, giornali,news, news, riviste rivisteininItalia, Italia,per persesso sessoeeclasse classedidietà età––Anno Anno2007 2007(per (per100 100persone personecon conlelestesse stessecaratteristiche caratteristicheche chehanno hannoutilizzato utilizzato Internet Internetnegli negliultimi ultimi33mesi) mesi) CLASSI CLASSIDI DIETÀ ETÀ

Maschi Maschi

Femmine Femmine

Totale Totale

6-10 6-10

12,2 12,2

6,2 6,2

9,3 9,3

11-14 11-14

24,7 24,7

22,8 22,8

23,8 23,8

15-17 15-17

38,7 38,7

36,5 36,5

37,7 37,7

18-19 18-19

48,3 48,3

38,6 38,6

43,5 43,5

20-24 20-24

47,8 47,8

45,3 45,3

46,6 46,6

25-34 25-34

53,0 53,0

46,4 46,4

49,9 49,9

35-44 35-44

49,9 49,9

39,6 39,6

45,4 45,4

45-54 45-54

47,8 47,8

38,6 38,6

44,0 44,0

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat,Le Letecnologie tecnologiedell’informazione dell’informazioneeedella dellacomunicazione: comunicazione: disponibilità disponibilitànelle nellefamiglie famiglieeeutilizzo utilizzodegli degliindividui. individui.Indagine Indaginemultiscomultiscopo poannuale annualesulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana”, quotidiana”,2007 2007 xx Eurostat, Eurostat,European EuropeanCultural CulturalValues, Values,2007 2007

55-59 55-59

41,7 41,7

41,5 41,5

41,6 41,6

60-64 60-64

45,6 45,6

33,1 33,1

42,0 42,0

65-74 65-74

41,4 41,4

20,8 20,8

37,3 37,3

75 75eepiù più

39,2 39,2

17,2 17,2

33,4 33,4

Siti Sitiinternet internet xx http://www.istat.it http://www.istat.it xx http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

Totale Totale

46,1 46,1

39,3 39,3

43,1 43,1

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vita quotidiana” quotidiana”

Fonti Fonti

xx Istat, Istat,La Lavita vitaquotidiana quotidiananel nel2007, 2007,Indagine Indaginemultiscopo multiscopoannuale annuale sulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana”, quotidiana”,2007 2007 xx Eurostat, Eurostat,Community Communitysurvey surveyon onICT ICTusage usageininhouseholds householdsand and by byindividuals, individuals,2006 2006

Altre Altreinformazioni informazioni

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana” quotidiana”


Nel NelMezzogiorno Mezzogiornolelequote quotepiù piùelevate elevate didiutenti utentiradio radioeeTV TVsul sulweb web

82

l’ascoltoe el’acquisizione l’acquisizionedidiprogrammi programmitelevisivi televisivie eradiofoniradiofoniSe Sel’ascolto tramiteil ilweb webè èdirettamente direttamentelegato legatoalla alladiffusione diffusionedidiInternet Internet cicitramite come comestrumento strumentodidiuso usodomestico, domestico,lalafruizione fruizionetelematica telematicadei dei media mediae,e,più piùiningenerale, generale,l’utilizzo l’utilizzodella dellarete reteper perconsumi consumididi carattere carattereculturale culturalee ericreativo ricreativosembrano sembranoavere avereininItalia Italiaancora ancora ampi ampimargini marginididisviluppo. sviluppo.Nel Nel2006, 2006,infatti, infatti,l’indicatore l’indicatorerelativo relativo alla allaquota quotadidifamiglie famiglienelle nellequali qualialmeno almenoununcomponente componentetratrai 16 i 16 e ei 64 i 64anni annidispone disponedidiununaccesso accessoa aInternet Internetdadacasa casacolloca collocail il nostro nostroPaese Paesesolo soloalaldiciottesimo diciottesimoposto postodella dellagraduatoria graduatoriaeuroeuropea, pea,con conun’incidenza un’incidenzadel del4343per percento, cento,a afronte frontedidiun’incidenza un’incidenza media mediapari parialal5454per percento centoper peri 27 i 27paesi paesidell’Unione. dell’Unione. Su Su100 100italiani italianifruitori fruitorididiInternet Internetnel nel2007 2007più piùdidiununquinto quintoa-ascolta scoltalalaradio radioo oguarda guardaprogrammi programmitelevisivi televisivisul sulweb. web.

Persone Personedidi6 6anni annie epiù piùche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negli ultimi ultimi3 3mesi mesiper perascoltare ascoltarelalaradio radioooguardare guardareprogrammi programmi televisivi televisivisusuweb, web,per perregione regione– –Anno Anno2007 2007(per (per100 100persone persone della dellastessa stessaregione regioneche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi 3 3mesi) mesi)

Il Iltasso tassodidiutilizzo utilizzodel delweb webper perascoltare ascoltarelalaradio radioo oguardare guardare programmi programmitelevisivi televisiviè ècalcolato calcolatocome comenumero numerodidipersone personedidi6 6 anni annie epiù piùche chehanno hannousato usatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi3 3mesi mesiper pertale tale finalità, finalità,per percento centopersone personeche chehanno hannousato usatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi 3 3mesi. mesi.Il Ilconfronto confrontointernazionale internazionalesisibasa basasulla sullapopolazione popolazionetratra i 16 i 16e ei 74 i 74anni anniche cheutilizza utilizzaInternet. Internet.

Il Ilgrado gradodididiffusione diffusionedelle delleattività attivitàdidiascolto ascoltoe eacquisizione acquisizionedei dei programmi programmitelevisivi televisivie eradiofonici radiofonicitramite tramiteInternet Internetdadaparte partedella della popolazione popolazionecon conalmeno almeno6 6anni annididietà, età,che chefrequenta frequentail ilweb web almeno almenouna unavolta voltaa atrimestre, trimestre,risulta risultamaggiore maggiorenel nelMezzogiorMezzogiorno. no.InInparticolare, particolare,a afronte frontedidiununvalore valoremedio medionazionale nazionalepari parialal 21,4 21,4per percento, cento,lalaquota quotadidiascoltatori ascoltatorimultimediali multimedialididiradio radioe e televisione televisionenelle nelleregioni regionidel delSud Sudè,è,infatti, infatti,pari parialal25,3 25,3per percento cento

100 statistiche per il Paese

4040 3535 3030 Ue27 Ue27

2525 2020 1515 1010

00

Fonte: Fonte:Eurostat, Eurostat,Community Communitysurvey surveyononICT ICTusage usageininhouseholds householdsand andbybyindividuals, individuals,2006 2006 (a)(a)Spagna Spagnae eRomania: Romania:dati datinon nondisponibili. disponibili.

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

4545

55

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Tra Tralelediverse diverseforme formedidiutilizzo utilizzodel delweb, web,una unadelle delleattività attivitàche chesisi sta stadiffondendo diffondendorapidamente rapidamentetratragligliutenti utentiè èlalafruizione fruizionedidiproprogrammi grammitelevisivi televisivie eradiofonici radiofoniciininformato formatodigitale. digitale.Tra Trail il2004 2004e e il il2006 2006lalaquota quotadidiutenti utentieuropei europeididiInternet Internetche cheascolta ascoltalalaradio radio o oguarda guardaprogrammi programmitelevisivi televisivitramite tramiteweb webpassa passadal dal1515per per cento centodidicoloro coloroche chesisisono sonocollegati collegatialla allarete retenel nelcorso corsodegli degli ultimi ultimi3 3mesi, mesi,alal2222per percento. cento.Rispetto Rispettoalla allamedia mediaeuropea, europea, l’Italia l’Italiasconta scontaununsignificativo significativoritardo: ritardo:nel nel2006 2006lalaquota quotadidiutenutenti/ascoltatori ti/ascoltatoririsulta risultapari parialal1515per percento centodidicoloro coloroche chehanno hanno utilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi3 3mesi. mesi.Tuttavia Tuttaviail illivello livellodididiffudiffusione sionedell’utilizzo dell’utilizzodelle dellenuove nuovetecnologie tecnologiedell’informazione dell’informazioneper per lalafruizione fruizionedei deimedia mediatradizionali tradizionalirappresenta rappresentaununfenomeno fenomenogià già rilevante rilevanteinintermini terminiquantitativi, quantitativi,dal dalmomento momentoche checomplessicomplessivamente vamenteinteressa interessail il5 5per percento centodella dellapopolazione popolazioneitaliana. italiana. Valori Valoriancora ancoramodesti, modesti,seseconfrontati confrontaticon conquelli quellididiSvezia, Svezia,PaePaesisiBassi Bassie eDanimarca, Danimarca,dove dovelalapercentuale percentualedidicittadini cittadiniche chesesegue gueprogrammi programmitelevisivi televisivio oradiofonici radiofonicitramite tramiteInternet Internetcorricorrisponde spondeaddirittura addiritturaa auna unaquota quotasuperiore superiorealal2727per percento centodella della popolazione popolazionecomplessiva. complessiva.

Persone Personetra trai 16 i 16e ei 74 i 74anni anniche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi3 3mesi mesiper perascoltare ascoltarelalaradio radioooguardare guardareproprogrammi grammitelevisivi televisivisusuweb webnei neipaesi paesiUe Ue(a)(a)– –Anno Anno2006 2006(per (per100 100persone personeche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi3 3mesi) mesi)

B Buulg lga L ar ia Liitua r ia tu n L an ia P Le t ia Paae e tttoon essi B niiaa D i Ba Daa n ass si niim si mar ac Lu S rc aa Lu s Sve s v ss em ezz ia emb ia P bur Port urgg o or o o toga S ga ll Slov lloo lo e ve n nia Ci ia Cip r E po Esto ro s U toni Un g niaa n gh F her Fiinl er iiaa nlan and d ia M ia Malt P aa R Po lta Re g olloon e gn nia noo U ia Un F n ito Frra n ito a nc i G cia Gre a re ci a c B ia Beelg i l Irl gioo a G Irlan Ger ndd a er m a S ma Slov annia lo a ia va cc R cc hi Re p hia e pu a ubbb Ita b llica Ita lia ica C lia Cec A ec a Auus a sttria ria

Cultura Quota di fruitori di televisione e radio su Internet

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

utilizzatorididiInternet Internete ei valori i valoriche cheindicano indicanolalamaggiore maggiore degli degliutilizzatori diffusione diffusionediditale taleforma formadidiutilizzo utilizzodelle delletecnologie tecnologieinformatiche informatiche sisiregistra registraininPuglia, Puglia,Calabria, Calabria,Abruzzo, Abruzzo,Basilicata Basilicatae eCampania. Campania. Nelle Nelleregioni regionidel delNord, Nord,il ilvalore valoremedio medioè èpari, pari,invece, invece,a acirca circail il 2020per percento centodegli degliutenti. utenti. InInproporzione, proporzione,lalafruizione fruizionetelematica telematicadei deimedia mediatradizionali tradizionaliè è significativamente significativamentepiù piùdiffusa diffusatratragligliutenti utentididiInternet Internetmaschi maschi (23,9 (23,9per percento) cento)rispetto rispettoalle allefemmine femmine(18,3 (18,3per percento). cento).Nello Nello specifico, specifico,il iltarget targetprevalente prevalenteè èrappresentato rappresentatodai daimaschi maschitratrai i 1515e ei 24, i 24,una unafascia fasciadidiutenti utentiper peri quali i qualilalaquota quotadidigiovani giovaniche che utilizza utilizzail ilweb webper perascoltare ascoltareo oscaricare scaricareprogrammi programmiradiofonici radiofonicio o televisivi televisiviè ècompreso compresotratrail il3434e eil il3939per percento. cento.

Persone Personedidi6 6anni annie epiù piùche chehanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi3 3mesi mesiper perascoltare ascoltarelalaradio radioooguardare guardareprogramprogrammimitelevisivi televisivisusuweb webininItalia, Italia,per persesso sessoe eclasse classedidietà età– –Anno Anno2007 2007(per (per100 100persone personecon conlelestesse stessecaratteristiche caratteristicheche che hanno hannoutilizzato utilizzatoInternet Internetnegli negliultimi ultimi3 3mesi) mesi) CLASSI CLASSIDIDIETÀ ETÀ

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vita quotidiana” quotidiana”

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,LaLavita vitaquotidiana quotidiananel nel2007, 2007,Indagine Indaginemultiscopo multiscopoannuale annuale sulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana”, quotidiana”,2007 2007 x x Eurostat, Eurostat,Community Communitysurvey surveyononICT ICTusage usageininhouseholds householdsand andbyby individuals, individuals,2006 2006

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,LeLetecnologie tecnologiedell’informazione dell’informazionee edella dellacomunicazione: comunicazione: disponibilità disponibilitànelle nellefamiglie famigliee eutilizzo utilizzodegli degliindividui. individui.Indagine Indaginemultimultiscopo scopoannuale annualesulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana”, quotidiana”,2007 2007 x x Eurostat, Eurostat,European EuropeanCultural CulturalValues, Values,2007 2007 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

Maschi Maschi

Femmine Femmine

Totale Totale

6-10 6-10

9,2 9,2

11,0 11,0

10,1 10,1

11-14 11-14

30,2 30,2

25,4 25,4

27,9 27,9

15-17 15-17

34,3 34,3

32,7 32,7

33,5 33,5

18-19 18-19

39,0 39,0

27,2 27,2

33,2 33,2

20-24 20-24

34,0 34,0

27,7 27,7

31,0 31,0

25-34 25-34

29,3 29,3

21,0 21,0

25,4 25,4

35-44 35-44

21,6 21,6

13,0 13,0

17,8 17,8

45-54 45-54

15,8 15,8

8,7 8,7

12,9 12,9

55-59 55-59

12,5 12,5

7,7 7,7

10,7 10,7

60-64 60-64

11,4 11,4

5,4 5,4

9,7 9,7

65-74 65-74

8,6 8,6

11,2 11,2

9,1 9,1

7575e epiù più

5,5 5,5

- -

4,0 4,0

23,9 23,9

18,3 18,3

21,4 21,4

Totale Totale

Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana” quotidiana” Fonte:


Meno Menodidiun unitaliano italianosu sutre trefrequenta frequenta mostre mostreoomusei musei UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

InInItalia Italiasono sonopresenti presentiben ben40 40siti siticulturali culturalidefiniti definitipatrimonio patrimonio dell’umanità dell’umanitàdall’Unesco dall’Unescoe,e,nel nel2006, 2006,i iprimi primicinque cinquemusei museiitaitaliani lianihanno hannoregistrato registratoda dasoli solioltre oltre10 10milioni milioniee400 400mila milavisitatovisitatori.ri.Nonostante Nonostanteciò, ciò,ilillivello livellodidifruizione fruizionedel delpatrimonio patrimonioculturale culturale da daparte partedei deicittadini cittadiniitaliani italianiappare appareancora ancoramodesto modestorispetto rispetto alle allepotenzialità potenzialitàeealle alleopportunità, opportunità,sesesisipensa pensache chenel nel2007 2007 circa circa due due persone persone susu tre tre non non visitano visitano nemmeno nemmeno un un museo museo all’anno. all’anno.

livellodidifruizione fruizionedei deisiti sitimuseali musealièèaddirittura addiritturalalametà metàrispetrispetdidilivello totoalla allamedia mediaregistrata registratanelle nelleregioni regionidel delNord. Nord.IlIlquadro quadronazionazionale naleappare, appare,poi, poi,ulteriormente ulteriormentecritico criticosesesisiconsidera considerache chealla alla frequentazione frequentazionedei deisiti sitimuseali musealicontribuisce contribuisceininmodo modoassolutaassolutamente menterilevante rilevantelalapopolazione popolazioneininetà etàscolare scolareeeche cheililgrado gradodidi partecipazione partecipazione dopo dopo i i 18 18 anni anni tende tende aa diminuire diminuire fortemente fortemente dell’età. all’aumentare all’aumentaredell’età. Persone Personedidi66anni annieepiù piùche chehanno hannovisitato visitatoalmeno almeno un unmuseo museooouna unamostra mostranegli negliultimi ultimi12 12mesi, mesi,per perregione regione–– Anno Anno2006 2006(per (per100 100persone personedella dellastessa stessaregione) regione)

Persone Personedidi15 15anni annieepiù piùche chehanno hannovisitato visitatoalmeno almenoun unmuseo museooouna unamostra mostranegli negliultimi ultimi12 12mesi mesinei neipaesi paesiUe Ue–– Anno Anno2007 2007(valori (valoripercentuali) percentuali) 70 70

60 60

50 50 Ue27 Ue27

40 40

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Per Per“visitatori” “visitatori”didimusei museieemostre mostresisiintendono intendonolelepersone personedidi almeno almeno66anni annididietà etàche chehanno hannovisitato visitatoalmeno almenoun unmuseo museooo una unamostra mostranel nelcorso corsodegli degliultimi ultimi12 12mesi. mesi.Per Perililconfronto confrontoininternazionale, ternazionale,i idati datiEurobarometro Eurobarometrosisiriferiscono riferisconoalla allapopolaziopopolazione nedidi15 15anni annieepiù. più.La Ladifformità difformitàdelle dellefonti fontinon nonconsente consenteun un confronto confrontotra trai idati datidei deipaesi paesiUe Ueeei idati datisub-nazionali. sub-nazionali.

30 30

20 20

10 10

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Nonostante NonostanteililMezzogiorno Mezzogiornonon nonsia siacertamente certamentesvantaggiato svantaggiatoinin termini terminidididotazione dotazionedidirisorse risorseculturali culturalieedidiricchezza ricchezzadel delpatripatrimonio moniomuseale musealerispetto rispettoalle allealtre altrearee areedel delPaese, Paese,lalapropensiopropensione neaafrequentare frequentaremusei museieemostre mostreda daparte partedella dellapopolazione popolazione risulta risultafortemente fortementeinferiore inferiorealla allamedia medianazionale nazionalenelle nelleregioni regioni del delSud Sudeenelle nelleIsole. Isole.InInmedia, media,infatti, infatti,lelepersone personedel delMezzoMezzogiorno giornodidialmeno almeno66anni annieepiù piùche, che,almeno almenouna unavolta voltanel nelcorso corso degli degliultimi ultimi12 12mesi, mesi,hanno hannoavuto avutooccasione occasionedidivisitare visitareun unmumuseo seooouna unastrutture struttureespositiva espositivadidiantichità antichitàood’arte d’artesono sonosolo soloilil 18,6 18,6per percento centodel deltotale, totale,aafronte frontedidiuna unamedia medianazionale nazionalesusuperiore perioredidioltre oltrenove novepunti punti(27,7 (27,7per percento). cento).InInCalabria, Calabria,Sicilia Sicilia eeMolise Moliseililtasso tassodidipartecipazione partecipazioneculturale culturalemisurato misuratoinintermini termini

100 statistiche per il Paese

00

a a a a ia ito nia ia go io hia ria ria nia na da lia lta nia nia nia cia ro llo ria ca si ci ni ec ni t e lg a ip a a ar as vez bur and Un ag rlan Ita Ma tua olo ma re to tto a C ve C tog ulg an Be acc gh us l m m iB s i o G S I r e m r A Slo Sp v Un P Ro Fr E L lic in gn Li e B e o o F l an aes s G b P e s D P S b R u Lu ep R

Ita lia M a Li lta tu an P ia ol o R nia om an i G a re ci a P Cip or to ro ga llo B ul ga ria

Nonostante Nonostante lala ricchezza ricchezza del del patrimonio patrimonio museale museale del del nostro nostro Paese, Paese,visitare visitaremusei museieemostre mostrenon nonèèun’attività un’attivitàmolto moltofrequenfrequenteteper pergligliitaliani, italiani,soprattutto soprattuttoininconfronto confrontoagli aglialtri altripaesi paesieuroeuropei. pei.InInbase baseaiaidati datiaggiornati aggiornatialal2007, 2007,solamente solamenteun unterzo terzo(34 (34 per percento) cento)degli degliitaliani italianididialmeno almeno15 15anni annidichiara dichiaradidiaver avervisivisitato tatoalmeno almenoun unsito sitomuseale musealeooun’esposizione un’esposizionetemporanea temporaneanel nel corso corsodegli degliultimi ultimi12 12mesi. mesi.Tale Talevalore valorecolloca collocaililnostro nostroPaese Paese alal diciannovesimo diciannovesimo posto posto nella nella graduatoria graduatoria dei dei 27 27 paesi paesi dell’Unione dell’Unioneeuropea europearispetto rispettoalla allafrequentazione frequentazionedidisiti siticulturali, culturali, aapari parimerito meritocon conMalta. Malta.Soltanto SoltantoLituania, Lituania,Polonia, Polonia,Romania, Romania, Grecia, Grecia,Cipro, Cipro,Portogallo PortogalloeeBulgaria Bulgariahanno hannoregistrato registratoun untasso tasso didi visitatori visitatori inferiore inferiore aa quello quello dell’Italia, dell’Italia, mentre mentre Danimarca, Danimarca, Paesi PaesiBassi BassieeSvezia, Svezia,presentano presentanovalori valoriche cheindicano indicanoun unlivello livello didifrequentazione frequentazioneeedidipartecipazione partecipazioneculturale culturaleda daparte partedella della popolazione popolazionequasi quasidoppio doppiorispetto rispettoaaquello quelloitaliano. italiano.InInmedia mediailil 41 41 per per cento cento degli degli europei europei dell’Unione dell’Unione ha ha affermato affermato didi aver aver visitato visitatoalmeno almenoun unmuseo museonel nel2007 2007e,e,già giànel nel2002, 2002,lalafrequenfrequenzazacon concui cuii icittadini cittadinieuropei europeidichiaravano dichiaravanodidiaver avervisitato visitatoun un museo museooouna unamostra mostraera eradidi1,4 1,4siti sitidel delproprio propriopaese paeseall’anno. all’anno.

D an P ima ae si rca B as s Lu S i ss ve em zia bu Fi rgo R nla eg nd no ia U n G er ito m an E ia st o R ep L nia ub et bl ton ic ia a C ec a Fr an ci a B S el lo gi va o cc U hia ng he r A ia us t r i S lo a ve ni a S pa gn a Irl an da

Cultura Quota di visitatori di musei e mostre

83

Fonte: Fonte:Eurostat, Eurostat,Eurobarometer, Eurobarometer,European EuropeanCultural CulturalValues, Values,2007 2007

Persone Personeche chehanno hannovisitato visitatoalmeno almenoun unmuseo museooouna unamostra mostranegli negliultimi ultimi12 12mesi mesiininItalia, Italia,per persesso sessoeeclasse classedidietà età–– Anno Anno2006 2006(per (per100 100persone personecon conlelestesse stessecaratteristiche) caratteristiche) 60 60

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vita quotidiana” quotidiana”

Maschi Maschi

Femmine Femmine

Totale Totale

50 50

40 40

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscopoannuale annualesulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vita quotidiana”, quotidiana”,2006 2006 x x Eurobarometer Eurobarometer67.1, 67.1,2007 2007

30 30

20 20

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,LaLavita vitaquotidiana quotidiananel nel2006. 2006.Indagine Indaginemultiscopo multiscopoannuale annuale sulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana”, quotidiana”,2006 2006 x x Eurostat, Eurostat,European EuropeanCultural CulturalValues, Values,2007 2007 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/

10 10

00 6-10 6-10

11-14 11-14

15-17 15-17

18-19 18-19

20-24 20-24

25-34 25-34

35-44 35-44

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“Aspetti “Aspettidella dellavita vitaquotidiana” quotidiana”

45-54 45-54

55-59 55-59

60-64 60-64

65-74 65-74

75 75eepiù più


UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

settore settore settore editoriale editoriale editoriale della della della carta carta carta stampata stampata stampata operano operano operano complessicomplessicomplessiNelNel Nel in in Italia in Italia Italia circa circa circa 5.900 5.900 5.900 imprese imprese imprese nelnel nel 2005, 2005, 2005, impegnate impegnate impegnate vamente vamente vamente di pubblicazione di di pubblicazione pubblicazione di libri, di di libri, libri, giornali, giornali, giornali, riviste riviste riviste e periodici. ee periodici. periodici. nell’attività nell’attività nell’attività Con Con Con unauna una dimensione dimensione dimensione d’impresa d’impresa d’impresa paripari pari in in media in media media a 7aa addetti, 77 addetti, addetti, il ilil comparto comparto comparto impiega impiega impiega complessivamente complessivamente complessivamente poco poco poco piùpiù più di di 40.500 di 40.500 40.500 ad-adaddetti detti detti e rappresenta, ee rappresenta, rappresenta, in termini in in termini termini occupazionali, occupazionali, occupazionali, unauna una quota quota quota inferioinferioinferiore re all’1 re all’1 all’1 perper per cento cento cento deldel del settore settore settore manifatturiero: manifatturiero: manifatturiero: meno meno meno della della della metà metà metà dell’incidenza dell’incidenza dell’incidenza registrata registrata registrata in media in in media media perper per i paesi ii paesi paesi dell’Ue. dell’Ue. dell’Ue.

Cultura Quota di addetti del settore editoriale

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

84

Addetti Addetti deldel del settore settore settore editoriale editoriale editoriale sulsul sul totale totale totale degli degli degli addetti addetti addetti dell'industria dell'industria dell'industria manifatturiera manifatturiera manifatturiera neinei nei paesi paesi paesi UeUe Ue (a)(a) (a) – Anno –– Anno Anno 2004 2004 2004 deldel del settore. settore. settore. Solo Solo Solo il 10,5 ilil 10,5 10,5 perper per cento cento cento deldel del volume volume volume complescomplescomples- Addetti zionale zionale zionale (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) di risorse di di risorse risorse lavorative lavorative lavorative impiegate impiegate impiegate in Italia in in Italia Italia risiede, risiede, risiede, invece, invece, invece, nelnel nel (valori sivosivo sivo Mezzogiorno. Mezzogiorno. Mezzogiorno. NelNel Nel Lazio Lazio Lazio gli gli addetti gli addetti addetti deldel del settore settore settore editoriale editoriale editoriale rapprerapprerappre6 66 sentano sentano sentano il 3,2 ilil 3,2 3,2 perper per cento cento cento degli degli degli addetti addetti addetti deldel del settore settore settore manifatturiero manifatturiero manifatturiero nelnel nel complesso complesso complesso e inee Lombardia in in Lombardia Lombardia l’1,4 l’1,4 l’1,4 perper per cento, cento, cento, a fronte aa fronte fronte di di un di un un peso peso peso deldel del settore settore settore a livello aa livello livello nazionale nazionale nazionale paripari pari alloallo allo 0,90,9 0,9 perper per cento. cento. cento. 5 55 NelNel Nel complesso, complesso, complesso, gli gli addetti gli addetti addetti deldel del settore settore settore editoriale editoriale editoriale si distribuiscosisi distribuiscodistribuiscono no no omogeneamente omogeneamente omogeneamente tra tra tra i comparti ii comparti comparti dell’editoria dell’editoria dell’editoria di libri, di di libri, libri, deidei dei giorgiorgior4 44 nalinali nali e delle ee delle delle riviste riviste riviste e periodici. ee periodici. periodici. Molto Molto Molto differente differente differente è invece èè invece invece la dila la didimensione mensione mensione media media media delle delle delle imprese, imprese, imprese, daldal dal momento momento momento cheche che nella nella nella produproduproduzione zione zione libraria libraria libraria e nella ee nella nella pubblicazione pubblicazione pubblicazione di periodici di di periodici periodici e riviste ee riviste riviste risultarisultarisulta3 33 no no no impiegati impiegati impiegati rispettivamente rispettivamente rispettivamente 4,54,5 4,5 e 6,8 ee 6,8 6,8 addetti addetti addetti perper per impresa, impresa, impresa, Ue27 Ue27 Ue27 mentre mentre mentresono sono sono21,5 21,5 21,5nell’editoria nell’editoria nell’editoriadeidei deiquotidiani quotidiani quotidiania aastampa. stampa. stampa. Quest’ultimo Quest’ultimo Quest’ultimo comparto comparto comparto ha ha ha però però però subito subito subito un un un significativo significativo significativo ridimenridimenridimen2 22 sionamento sionamento sionamento negli negli negli ultimi ultimi ultimi anni, anni, anni, daldal dal momento momento momento cheche che la dimensione la la dimensione dimensione delle delle delle imprese imprese imprese eraera era in media in in media media di 29,1 di di 29,1 29,1 addetti addetti addetti nelnel nel 2000 2000 2000 e che ee che che da da da allora allora allora il numero ilil numero numero complessivo complessivo complessivo di unità di di unità unità di lavoro di di lavoro lavoro è diminuito èè diminuito diminuito deldel del 1 11 4,94,9 4,9 perper per cento. cento. cento.

Ai Ai Ai finifini fini deldel del calcolo calcolo calcolo dell'indicatore, dell'indicatore, dell'indicatore, nelnel nel settore settore settore "editoria" "editoria" "editoria" sono sono sono inclusi inclusi inclusi gli gli addetti gli addetti addetti allealle alle unità unità unità locali locali locali delle delle delle imprese imprese imprese attive attive attive impegnati impegnati impegnati nell'edizione nell'edizione nell'edizionedi di dilibrilibri libri(Ateco2002: (Ateco2002: (Ateco2002:DE22.11), DE22.11), DE22.11),di di digiornali giornali giornali (DE22.12) (DE22.12) (DE22.12) e diee di riviste di riviste riviste e periodici ee periodici periodici (DE22.13); (DE22.13); (DE22.13); sono sono sono invece invece invece e- eesclusi sclusi sclusi l’"editoria l’"editoria l’"editoria di di registrazioni di registrazioni registrazioni sonore" sonore" sonore" (DE22.14) (DE22.14) (DE22.14) e leee le "altre le "altre "altre Addetti Addetti Addetti deldel del settore settore settore editoriale editoriale editoriale sulsul sul totale totale totale degli degli degli addetti addetti addetti edizioni" edizioni" edizioni" (DE22.15). (DE22.15). (DE22.15). I settori II settori settori considerati considerati considerati corrispondono, corrispondono, corrispondono, nelle nelle nelle deldel del settore settore settore manifatturiero manifatturiero manifatturiero perper per regione regione regione – Anno –– Anno Anno 2005 2005 2005 statistiche statistiche statistiche internazionali, internazionali, internazionali, allealle alle omonime omonime omonime categorie categorie categorie della della della classificlassificlassifi- (valori (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) cazione cazione cazione Nace Nace Nace Rev1.1, Rev1.1, Rev1.1, mentre mentre mentre le "attività le le "attività "attività manifatturiere" manifatturiere" manifatturiere" corricorricorrispondono spondono spondono allaalla alla Sezione Sezione Sezione D diDDAteco di di Ateco Ateco e Nace. ee Nace. Nace. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Nell’ambito Nell’ambito Nell’ambito dell’Unione dell’Unione dell’Unione europea, europea, europea, il settore ilil settore settore editoriale, editoriale, editoriale, nelnel nel 2004, 2004, 2004, ha ha ha impiegato impiegato impiegato complessivamente complessivamente complessivamente quasi quasi quasi 750750 750 mila mila mila addetti, addetti, addetti, paripari pari al al al 2,12,1 2,1 perper per cento cento cento deldel del numero numero numero complessivo complessivo complessivo di addetti di di addetti addetti dell’industria dell’industria dell’industria manifatturiera. manifatturiera. manifatturiera. In valore In In valore valore assoluto assoluto assoluto l’Italia l’Italia l’Italia è tra èè tra tra i paesi ii paesi paesi concon con il magilil magmaggiorgior gior numero numero numero di di risorse di risorse risorse addette addette addette al al settore al settore settore editoriale editoriale editoriale (5,4(5,4 (5,4 perper per cento cento cento deldel del totale totale totale addetti addetti addetti deldel del settore settore settore neinei nei paesi paesi paesi Ue), Ue), Ue), preceduta preceduta preceduta solo solo solo da da da Germania, Germania, Germania, Regno Regno Regno Unito, Unito, Unito, Francia, Francia, Francia, e Spagna. ee Spagna. Spagna. Inoltre, Inoltre, Inoltre, il ilil nostro nostro nostro Paese Paese Paese è tra èè tra tra i maggiori ii maggiori maggiori contributori contributori contributori deldel del valore valore valore aggiunto aggiunto aggiunto prodotto prodotto prodotto daldal dal settore settore settore editoriale editoriale editoriale in in Europa in Europa Europa (10,4 (10,4 (10,4 perper per cento cento cento deldel del totale totale totale Ue27, Ue27, Ue27, preceduto preceduto preceduto solo solo solo da da da Regno Regno Regno Unito, Unito, Unito, Germania Germania Germania e ee Francia). Francia). Francia). NelNel Nel contesto contesto contesto europeo, europeo, europeo, la dimensione la la dimensione dimensione deldel del settore settore settore edi-edieditoriale toriale toriale deldel del nostro nostro nostro Paese Paese Paese risulta risulta risulta però però però decisamente decisamente decisamente inferiore inferiore inferiore allaalla alla media, media, media, nonnon non solo solo solo in in proporzione in proporzione proporzione al al volume al volume volume complessivo complessivo complessivo deldel del lavoro lavoro lavoro deldel del settore settore settore manifatturiero manifatturiero manifatturiero (0,9(0,9 (0,9 perper per cento cento cento in in Italia), in Italia), Italia), mama ma anche anche anche in termini in in termini termini di dimensione di di dimensione dimensione delle delle delle imprese; imprese; imprese; queste, queste, queste, infatti, infatti, infatti, in in in Italia Italia Italia sono sono sono composte composte composte in media in in media media da da da 7 addetti: 77 addetti: addetti: quasi quasi quasi la metà la la metà metà deldel del numero numero numero medio medio medio di addetti di di addetti addetti delle delle delle imprese imprese imprese dell’Ue27 dell’Ue27 dell’Ue27 (13,6 (13,6 (13,6 unità). unità). unità). Nello Nello Nello specifico, specifico, specifico, la stampa la la stampa stampa di giornali, di di giornali, giornali, concon con circa circa circa 21 21 21 addetti addetti addetti perper per impresa, impresa, impresa, assorbe assorbe assorbe in in Italia in Italia Italia il 30,2 ilil 30,2 30,2 perper per cento cento cento degli degli degli addetti addetti addetti deldel del settore settore settore editoriale, editoriale, editoriale, mentre mentre mentre in in Europa in Europa Europa lo lo stesso lo stesso stesso comparto, comparto, comparto, concon con circa circa circa 38 38 38 addetti addetti addetti perper per impresa, impresa, impresa, rappresenta rappresenta rappresenta il 41,7 ilil 41,7 41,7 perper per cento cento cento deldel del settore settore settore editoriale editoriale editoriale in termini in in termini termini occupazionali. occupazionali. occupazionali. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E LE EE LE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Fonte: Eurostat, Structural Business Statistics Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Structural Structural Business Business Statistics Statistics (a) Dati Dati non disponibili per Bulgaria, Grecia, Cipro, Lussemburgo, Malta Slovenia. (a) (a) Dati nonnon disponibili disponibili perper Bulgaria, Bulgaria, Grecia, Grecia, Cipro, Cipro, Lussemburgo, Lussemburgo, Malta Malta e Slovenia. ee Slovenia.

Addetti (a) del settore editoriale in Italia Italia Anni 2000-2005 (valori assoluti, composizioni percentuali dimensione Addetti Addetti (a)(a) deldel settore settore editoriale editoriale in Italia in – Anni –– Anni 2000-2005 2000-2005 (valori (valori assoluti, assoluti, composizioni composizioni percentuali percentuali e dimensione ee dimensione media d’impresa) media media d’impresa) d’impresa) Edizione di libri libri Edizione Edizione di libri di ANNI ANNI ANNI Numero di addetti addetti Numero Numero di addetti di 2000 2000 2000

% addetti addetti % addetti % Addetti per impresa Addetti Addetti perper impresa impresa Numero di addetti addetti Numero Numero di addetti di

2001 2001 2001

% addetti addetti % addetti % Addetti per impresa Addetti Addetti perper impresa impresa Numero di addetti addetti Numero Numero di addetti di

Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Archivio Archivio Archivio Statistico Statistico Statistico delle delle delle Imprese Imprese Imprese Attive Attive Attive (ASIA) (ASIA) (ASIA)

Fonti Fonti Fonti

x x Fonte: x Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Archivio Archivio Archivio Statistico Statistico Statistico delle delle delle Imprese Imprese Imprese Attive Attive Attive (ASIA), (ASIA), (ASIA), 2007 2007 2007 x x Fonte: x Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Eurostat, Structural Structural Structural Business Business Business Statistics, Statistics, Statistics, 2007 2007 2007

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni NelNel Nel 2005 2005 2005 in Italia, in in Italia, Italia, deidei dei 40 40 40 mila mila mila e 553 ee 553 553 addetti addetti addetti nelnel nel settore settore settore editoriaeditoriaeditoria- Pubblicazioni Istat, x Istat, Istat, Struttura Struttura Struttura e dimensione ee dimensione dimensione delle delle delle imprese, imprese, imprese, 2007 2007 2007 le, le, ille,40,8 ilil 40,8 40,8 perper per cento cento cento sono sono sono impiegati impiegati impiegati in imprese in in imprese imprese della della della Lombardia, Lombardia, Lombardia, x x x Eurostat, Eurostat, Eurostat, Cultural Cultural Cultural Statistics, Statistics, Statistics, 2007 2007 2007 il 15,3 ilil 15,3 15,3 perper per cento cento cento deldel del Lazio Lazio Lazio e ilee12,1 ilil 12,1 12,1 perper per cento cento cento deldel del Piemonte. Piemonte. Piemonte. x x

Complessivamente Complessivamente Complessivamente l’89,5 l’89,5 l’89,5 perper per cento cento cento degli degli degli addetti addetti addetti afferiscono afferiscono afferiscono a aa SitiSiti Siti internet internet internet http://www.istat.it x http://www.istat.it http://www.istat.it imprese imprese imprese deldel del Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord e nelle ee nelle nelle precedenti precedenti precedenti tre tre tre regioni regioni regioni si consisi concon- x x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ x http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ http://epp.eurostat.ec.europa.eu/ centrano centrano centrano oltre oltre oltre i due ii due due terzi terzi terzi (68,2 (68,2 (68,2 perper per cento) cento) cento) deldel del volume volume volume occupaoccupaoccupa- x x

100 statistiche per il Paese

0 00 D a D ni R an ma eg im rc R no a a e r P gn Unca a o P esi Unito ae B i si as to B s Le as i s Letton i Fi tto ia nl n Fi an ia nl d a ia S ndi v a G Svezia e G r mezia er an m Li ania t Li uan ia t E uania s E ton ia s i Fr ton a a i Fr nc a a ia Irl nci a a Irl nd S an a pa d S gn a pa a B gna e B lgi A elg o us io A tri u P str a o i P lon a U olo ia n U gh nia P ng eri or h a P togeri o a R Slorto allo ep S v ga R ub lo ac llo e p b v ch ub lic ac ia bl a Cch ic e ia a c C a ec Ita a R It lia o a R ma lia om n ania ia

Piccola Piccolalaladimensione dimensionemedia mediadelle delle imprese impresenazionali nazionalirispetto rispettoa aquella quellaUeUe

2002 2002 2002

% addetti addetti % addetti % Addetti per impresa Addetti Addetti perper impresa impresa Numero di addetti addetti Numero Numero di addetti di

2003 2003 2003

% addetti addetti % addetti % Addetti per impresa Addetti Addetti perper impresa impresa Numero di addetti addetti Numero Numero di addetti di

2004 2004 2004

%addetti di addetti addetti % di % di Addetti per impresa Addetti Addetti perper impresa impresa Numero di addetti addetti Numero Numero di addetti di

2005 2005 2005

% addetti addetti % addetti % Addetti per impresa Addetti Addetti perper impresa impresa

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Archivio Archivio Statistico Statistico delle delle Imprese Imprese Attive Attive (ASIA) (ASIA) Fonte: Istat, Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA) (a) (a) Addetti allealle unità unità locali locali delle delle imprese imprese attive. attive. (a) Addetti Addetti alle unità locali delle imprese attive.

Edizione di Edizione di Edizione Edizione di di Edizione Edizione di di giornali riviste periodici giornali giornali riviste riviste e periodici ee periodici

Totale Totale Totale

17.358 17.358 17.358

12.853 12.853 12.853

12.257 12.257 12.257

42.468 42.468 42.468

40,9 40,9 40,9

30,3 30,3 30,3

28,9 28,9 28,9

100,0 100,0 100,0

5,2 5,25,2

29,1 29,1 29,1

6,2 6,26,2

7,4 7,47,4

17.559 17.559 17.559

13.203 13.203 13.203

11.555 11.555 11.555

42.317 42.317 42.317

41,5 41,5 41,5

31,2 31,2 31,2

27,3 27,3 27,3

100,0 100,0 100,0

5,4 5,45,4

26,0 26,0 26,0

5,9 5,95,9

7,4 7,47,4

16.798 16.798 16.798

12.553 12.553 12.553

11.715 11.715 11.715

41.066 41.066 41.066

40,9 40,9 40,9

30,6 30,6 30,6

28,5 28,5 28,5

100,0 100,0 100,0

5,2 5,25,2

24,7 24,7 24,7

6,2 6,26,2

7,3 7,37,3

17.078 17.078 17.078

11.910 11.910 11.910

11.534 11.534 11.534

40.522 40.522 40.522

42,1 42,1 42,1

29,4 29,4 29,4

28,5 28,5 28,5

100,0 100,0 100,0

5,2 5,25,2

22,4 22,4 22,4

6,0 6,06,0

7,1 7,17,1

14.794 14.794 14.794

12.464 12.464 12.464

12.878 12.878 12.878

40.136 40.136 40.136

36,9 36,9 36,9

31,1 31,1 31,1

32,1 32,1 32,1

100,0 100,0 100,0

4,5 4,54,5

23,1 23,1 23,1

6,6 6,66,6

7,0 7,07,0

14.893 14.893 14.893

12.227 12.227 12.227

13.433 13.433 13.433

40.553 40.553 40.553

36,7 36,7 36,7

30,2 30,2 30,2

33,1 33,1 33,1

100,0 100,0 100,0

4,5 4,54,5

21,5 21,5 21,5

6,8 6,86,8

6,9 6,96,9



Qualità della vita

Sotto il termine “qualità della vita” è stata raccolta una pluralità di indicatori accomunati dal riferimento a dimensioni correlate alla realizzazione personale, ai rapporti familiari e interpersonali, al ciclo di vita degli individui. Osservate nel loro complesso, queste informazioni statistiche consentono di riassumere aspetti che vanno al di là della dimensione puramente economica, per coinvolgere elementi del benessere personale e della coesione sociale altrimenti difficili da cogliere e da misurare statisticamente. Gli indicatori presentati in questa sezione sono: la speranza di vita libera da disabilità; il verde pubblico; la pratica sportiva; la povertà relativa; le disuguaglianze nella distribuzione del reddito; le diffusione delle autovetture per 1.000 abitanti; l’ammontare dei depositi bancari per abitante. uu Nel 2005 la speranza di vita libera da disabilità, in Italia, calcolata per le persone di 15 anni è pari a 63,5 anni per

le donne e a 60,5 anni per gli uomini.

uu Nel 2006, i metri quadrati di verde urbano per abitante, nei comuni capoluogo, sono pari a 48,3.

uu Nel 2006, in Italia le persone di tre anni e più che praticano sport sono oltre 17 milioni, poco più del 30 per

cento della popolazione nella stessa fascia di età: il 20 per cento si dedica allo sport in modo continuativo, il 10 per cento saltuariamente. Coloro che pur non praticando uno sport svolgono un’attività fisica sono 16 milioni, mentre i sedentari sono oltre 23 milioni, il 41 per cento della popolazione di interesse. uu In

Italia, nel 2006, gli individui poveri sono 7 milioni 537 mila e corrispondono a quasi il 13 per cento del complesso della popolazione. Si tratta di 2 milioni 623 mila famiglie, l’11 per cento del totale. uu

In Italia le disuguaglianze nella distribuzione del reddito sono più elevate che nella maggior parte dei paesi europei. A livello regionale, la distribuzione più diseguale si rileva in Calabria, Sicilia e Campania, ma anche in Puglia e Lazio le disuguaglianze sono rilevanti. uu Il

tasso di motorizzazione (autovetture circolanti ogni 1.000 abitanti), in Italia, è uno dei più alti del mondo ed è passato da 501 autovetture ogni 1.000 abitanti nel 1991 a 598,4 nel 2006, con un incremento medio annuo pari all’1,3 per cento. uu Alla fine del 2006, l’ammontare pro capite dei depo-

siti bancari risulta pari a 12.345 euro.


L’Italia tra i paesi Ue con più elevata speranza di vita libera da disabilità UNO SGUARDO D’INSIEME

Al fine di valutare la qualità degli anni vissuti e capire se vivere più a lungo significhi anche vivere meglio e in buona salute, è utile fare riferimento alla speranza di vita libera da disabilità, che combina i dati di mortalità alle informazioni sulle esperienze di morbilità di una popolazione. La presenza di disabilità, infatti, limitando in misura più o meno grave l’autonomia delle persone, rappresenta un fattore di rischio di esclusione sociale piuttosto rilevante. Nel 2005 in Italia la speranza di vita libera da disabilità calcolata per le persone di 15 anni è pari a 63,5 anni per le donne e a 60,5 anni per gli uomini. DEFINIZIONI UTILIZZATE

La speranza di vita libera da disabilità esprime il numero medio di anni che una persona di una certa età può aspettarsi di vivere senza essere colpita da disabilità, ossia senza subire la riduzione o la perdita delle proprie capacità funzionali. L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

A livello europeo l’indicatore viene calcolato alla nascita e in alcuni paesi mette in evidenza nel 2005 uno svantaggio del sesso femminile. L’aspettativa di vita per le donne è minore di circa 2 anni rispetto a quella maschile nei Paesi Bassi, in Portogallo e a Cipro, e di poco più di 1 anno in Svezia. Le differenze si attenuano portando i sessi quasi alla parità in Danimarca, Spagna e Lussemburgo. All’opposto, in Polonia si registra il più alto differenziale a vantaggio delle donne, che possono contare su una speranza di vita in buona salute superiore di circa 6 anni. I paesi con i valori più alti per entrambi i sessi sono Malta (68,5 anni per i maschi e 70 per le femmine) e Danimarca (68,4 anni per i maschi e 68,2 per le femmine); l’Italia si attesta su livelli leggermente inferiori (65,8 anni per i maschi e 67 per le femmine) e molto simili a quelli della Grecia (65,7 per i maschi e 67,2 per le femmine). L’aspettativa di vita alla nascita libera da disabilità è inferiore a 60 anni in quasi tutti i paesi dell’est europeo così come a Cipro, in Portogallo, Austria, Germania e Finlandia. In particolare, l’Estonia si colloca in fondo alla graduatoria con 48 anni per i maschi e 52,2 anni per le femmine. L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Il rapporto tra i sessi per ciò che riguarda la speranza di vita a 15 anni in assenza di disabilità, da una parte conferma il vantaggio delle donne, che vivono mediamente 3 anni più degli uomini in buona salute, dall’altra mette in luce un avvicinamento dei sessi rispetto all’aspettativa di vita totale, indipendentemente dallo stato di salute. Nel 2004-2005, a livello regionale la differenza sale a quasi 5 anni in Trentino-Alto Adige (5,4 a Bolzano) e si riduce a poco più di un anno in Calabria. Il valore più elevato dell’indicatore si registra per gli uomini nelle Marche e nella provincia autonoma di Trento (61,7 anni), per le

100 statistiche per il Paese

donne nella provincia di Bolzano (66,5 anni) e, più in generale, in Trentino-Alto Adige (66,3 anni). Fatta eccezione per la Calabria, per gli uomini l’indicatore risulta sotto la media in tutte le altre regioni del Sud (con il valore minimo – quasi 59 anni – in Campania), nelle Isole, nel Lazio e in Piemonte. In relazione alle donne, si trovano sotto la media Molise, Umbria, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria, e Sicilia, che registra il valore più contenuto (60,8 anni). Tra il 1999-2000 e il 2004-2005, i guadagni in termini di numero medio di anni di vita in buona salute sono più evidenti per gli uomini (a livello Italia, 1,6 anni contro 1,3 delle donne), e ciò si verifica in tutte le regioni eccetto che nella provincia autonoma di Trento, in Toscana, Molise, Campania, Basilicata e nelle Isole, dove i miglioramenti sono più significativi per le donne. Speranza di vita a 15 anni libera da disabilità, per sesso e regione – Anni 1999-2000 e 2004-2005 (in anni di vita) REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

1999-2000 Uomini

Donne

2004-2005 Uomini

Donne

Piemonte

58,76

62,28

60,33

63,79

Valle d'Aosta-Vallée d'Aoste

57,70

63,23

60,90

64,00

Lombardia

58,66

63,27

61,08

64,45

Liguria

59,37

63,63

60,48

Trentino-Alto Adige

59,43

64,50

61,42

66,25

Bolzano-Bozen

58,85

65,05

61,11

66,46

Trento

59,99

64,08

61,72

66,09

Veneto

59,18

63,80

60,45

64,75

Friuli-Venezia Giulia

58,73

63,49

61,15

63,97 64,53

63,95

Emilia-Romagna

59,56

63,33

61,50

Toscana

59,92

62,54

61,16

64,31

Marche

59,93

63,01

61,74

64,51

Umbria

60,32

63,01

61,12

63,22

Lazio

58,68

62,88

60,40

63,48

Abruzzo

58,78

62,89

60,32

63,83

Molise

59,63

61,77

60,25

63,33

Campania

57,64

60,50

58,95

62,01

Puglia

58,81

60,69

60,39

62,14 62,31

Basilicata

59,20

61,20

60,04

Calabria

58,67

59,95

60,54

61,76

Sicilia

57,96

59,06

59,50

60,84

Sardegna

57,59

61,38

59,64

63,59

Nord-ovest

58,78

63,03

60,76

64,19

Nord-est

59,31

63,62

61,06

64,69

Centro

59,39

62,78

60,90

63,88

Centro-Nord

59,19

63,25

60,98

64,27

Mezzogiorno

58,19

60,38

59,71

62,00

Italia

58,83

62,26

60,47

63,53

Speranza di vita alla nascita libera da disabilità per sesso nei paesi Ue25 – Anno 2005 (in anni di vita) 80

Uomini

Donne

70 60 50 40 30 20 10 0 Da Ma ni lta m ar c IT a AL IA Pa Gre es ci iB a as s Sv i ez S ia Re pa gn gn a o Un i Lu Ir to ss lan em d a bu rg Fr o an ci Be a lg P o io lo ni a Ci Re Po p pu rto ro bb ga lic l a lo Ce c Au a st Sl ria ov G en er ia m Sl an ov ia ac c Un hia gh Fi er ia nl an d Li ia tu an Le ia tto n E s ia to ni a

Qualità della vita Speranza di vita libera da disabilità

85

Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, Database New Cronos

Speranza di vita a 15 anni libera da disabilità per sesso e regione – Anno 2004-2005 (in anni di vita) UOMINI

DONNE

Fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari”

Fonti

x Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni Siti internet x http:/www.istat.it x http://epp.eurostat.ec.europa.eu

Fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari”


2 di 2 di Circa Circa5050i m im verde verdeurbano urbanopro procapite capite nei neicapoluoghi capoluoghididiprovincia provincia UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

Disponibilità di verde di verde urbano urbano e densità e densità nelnel complesso complesso deidei comuni comuni capoluogo capoluogo di provincia di provincia – Anni – Anni 2000-2006 2000-2006 riferito riferito al complesso al complesso deidei comuni comuni capoluogo capoluogo di provincia di provincia (48,3 (48,3 Disponibilità 2 per abitante). abitante). All’opposto, All’opposto, Vibo Vibo Valentia Valentia e Taranto, e Taranto, rispettirispetti- (variazioni (variazioni percentuali percentuali rispetto rispetto all'anno all'anno precedente) precedente) m2 mper 2 per vamente vamente concon 0,20,2 e 1,8 e 1,8 m2 m per abitante, abitante, registrano registrano unauna disponidisponibilità bilità di verde di verde urbano urbano inferiore inferiore allaalla media media deidei comuni comuni di oltre di oltre il il Verde urbano perper abitante Densità di verde urbano Verde urbano abitante Densità di verde urbano 8 8 95 95 perper cento. cento. DalDal 2000 2000 al 2006, al 2006, siasia la disponibilità la disponibilità siasia la densila densità tà di di verde verde urbano urbano aumentano, aumentano, in in particolare particolare nelnel 2002 2002 (+7,5 (+7,5 7 7 perper cento). cento). Considerando Considerando i comuni i comuni di maggiore di maggiore ampiezza ampiezza de-demografica, mografica, Napoli Napoli si distingue si distingue perper la la consistente consistente crescita crescita deidei metri metri quadrati quadrati di verde di verde propro capite, capite, da da 5,25,2 nelnel 2000 2000 a 28,5 a 28,5 nelnel 6 6 2006, 2006, e della e della percentuale percentuale di superficie di superficie adibita adibita al verde al verde urbano urbano rispetto rispetto allaalla superficie superficie totale, totale, daldal 4,44,4 perper cento cento a quasi a quasi il 24 il 24 perper 5 5 cento; cento; le variazioni le variazioni medie medie annue annue piùpiù contenute contenute si rilevano si rilevano in- invece vece a Verona, a Verona, Genova, Genova, Bologna, Bologna, Messina Messina e Catania. e Catania.

aree aree verdi verdi nelle nelle città città svolgono svolgono determinanti determinanti funzioni funzioni di comdi comLe Le riguardo riguardo a quelli a quelli cheche sono sono gli gli effetti effetti piùpiù negativi negativi pensazione pensazione pressione pressione antropica antropica sull’ambiente sull’ambiente urbano. urbano. Il verde Il verde contricontridella della buisce buisce a regolare a regolare il microclima il microclima cittadino, cittadino, mitigando mitigando i picchi i picchi di di temperatura, temperatura, filtrando filtrando e purificando e purificando l’aria l’aria dalle dalle polveri polveri e dagli e dagli inquinanti, inquinanti, Inoltre Inoltre attenua attenua i rumori i rumori e lee vibrazioni, le vibrazioni, concon un’azione un’azione positiva positiva sull’inquinamento sull’inquinamento acustico. acustico. Infine Infine la presenza la presenza di verde di verde soddisfa soddisfale leesigenze esigenzericreative ricreativee sociali e socialidella dellapopolazione popolazione contribuendo contribuendo a migliorare a migliorare la la qualità qualità della della vitavita nelle nelle città. città. PerPer taletalemotivo, motivo,risulta risultadi dinotevole notevoleimportanza importanzaaccelerare accelerarela la Disponibilità Disponibilità di verde di verde urbano urbano neinei Comuni Comuni capoluogo capoluogo 2 per diffusione diffusionedelle dellemigliori miglioripratiche pratichedi dipianificazione, pianificazione,progettaprogetta- di provincia abitante) abitante) di provincia – Anno – Anno 2006 2006 (m2(mper zione, zione, gestione gestione e manutenzione e manutenzione degli degli spazi spazi verdi verdi urbani: urbani: in in questo questosenso, senso,daldal2000 2000al al2006 2006in inItalia Italiaè èaumentata aumentata l’attenzione l’attenzionedegli degliamministratori amministratoricomunali comunaliverso versoi problemi i problemi ecologici ecologici e sta e sta crescendo crescendo il numero il numero di di comuni comuni capoluogo capoluogo di di provincia provincia dotati dotati di un di un piano piano deldel verde verde urbano. urbano. NelNel 2006, 2006, considerando considerando l’insieme l’insieme deidei comuni comuni capoluogo capoluogo di di provincia, provincia, i metri i metri quadrati quadrati di di verde verde urbano urbano perper abitante abitante sono sono paripari a 48,3; a 48,3; mentre mentre la densità la densità delle delle aree aree verdi verdi raggiunge raggiunge il 4,2 il 4,2 perper cento cento della della superficie superficie complessiva complessiva deidei comuni comuni capoluogo. capoluogo.

Qualità della vita m2 di verde urbano pro capite

DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

86

PerPer verde verde urbano urbano si si intende intende il patrimonio il patrimonio di di aree aree verdi verdi cheche insiste insiste sulsul territorio territorio deidei comuni comuni gestito, gestito, direttamente direttamente o indireto indirettamente, tamente, da da entienti pubblici pubblici quali quali i comuni, i comuni, le province, le province, le regioni, le regioni, lo lo Stato. Stato. In In questo questo ambito ambito sono sono compresi compresi diversi diversi tipitipi di di aree aree verdi: verdi: verde verde attrezzato, attrezzato, parchi parchi urbani, urbani, verde verde storico, storico, aree aree di di arredo arredo urbano urbano e aree e aree speciali, speciali, cheche comprendono comprendono giardini giardini scoscolastici, lastici, ortiorti botanici, botanici, vivai, vivai, giardini giardini zoologici zoologici e altre e altre categorie categorie residuali. residuali. La La disponibilità disponibilità di verde di verde urbano urbano è espressa è espressa in termini in termini di metri di metri quadrati quadrati perper abitante abitante e sie ottiene si ottiene daldal rapporto rapporto tra tra la superficie la superficie deidei comuni comuni capoluogo capoluogo di provincia di provincia adibita adibita al verde al verde urbano urbano e lae la popolazione popolazione media media residente. residente. La La densità densità di verde di verde urbano urbano è laè la percentuale percentuale di di territorio territorio destinata destinata allealle aree aree verdi verdi rispetto rispetto al al Fonte: Fonte: Istat, Istat, DatiDati ambientali ambientali sulle sulle cittàcittà totale totale della della superficie superficie deidei comuni comuni capoluogo capoluogo di provincia. di provincia. L’ITALIA L’ITALIA E LE E LE SUE SUE REGIONI REGIONI

Le Le diverse diverse dotazioni dotazioni naturali naturali deidei comuni comuni capoluogo capoluogo di provincia di provincia e lee differenti le differenti velocità velocità di attuazione di attuazione delle delle opere opere di progettazione di progettazione urbanistica urbanistica delle delle città città rendono rendono la disponibilità la disponibilità di verde di verde urbano urbano fortemente fortemente variabile variabile sulsul territorio territorio nazionale. nazionale. NelNel 2006, 2006, i comuni i comuni 2 per abitante), abitante), L’Aquila L’Aquila (693), (693), Terni Terni (421), (421), di di Pisa Pisa (1.516 (1.516 m2 mper Verona Verona (363), (363), Ancona Ancona (341), (341), Avellino Avellino (288), (288), Cagliari Cagliari (282), (282), Pesaro Pesaro (191), (191), Trapani Trapani (148) (148) e Trento e Trento (112) (112) si attestano si attestano tuttitutti su su livelli livelli di disponibilità di disponibilità di aree di aree verdi verdi superiori superiori a 100 a 100 metri metri quadrati quadrati perper abitante, abitante, concon punte punte particolarmente particolarmente altealte dovute dovute allaalla pre-presenza senza sulsul territorio territorio di vasti di vasti parchi parchi naturali, naturali, aree aree protette protette e boe bo2 per per abitante), abitante), Catania Catania (71(71 m2)me2)Catanzae Catanzaschi. schi. Palermo Palermo (80(80 m2 m ), pur concon unauna piùpiù contenuta contenuta disponibilità disponibilità di di verde verde ro ro (53(53 m2),m2pur urbano, urbano, si si collocano collocano comunque comunque al al di di sopra sopra deldel dato dato medio medio

100 statistiche per il Paese

Fonti Fonti

x x Istat, Istat, DatiDati ambientali ambientali sulle sulle cittàcittà

Altre Altre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat, Annuario Annuario delle delle Statistiche Statistiche ambientali. ambientali. AnniAnni 2005-2006 2005-2006 x x Istat, Istat, Statistiche Statistiche in breve. in breve. Indicatori Indicatori ambientali ambientali urbani. urbani. Anno Anno 2006 2006 SitiSiti internet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it

4 4 3 3 2 2 1 1 0 0 2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

Fonte: Istat, DatiDati ambientali sulle cittàcittà Fonte: Istat, ambientali sulle

Disponibilità e densità di verde urbano neinei comuni di maggiore ampiezza demografica – Anni 2000, 2003 e 2006 Disponibilità e densità di verde urbano comuni di maggiore ampiezza demografica – Anni 2000, 2003 e 2006 2 per abitante e percentuale di superficie verde sulla superficie comunale) (m2(mper abitante e percentuale di superficie verde sulla superficie comunale) Disponibilità di verde urbano Disponibilità di verde urbano (metri quadrati perper abitante) (metri quadrati abitante)

Densità di verde urbano Densità di verde urbano (percentuale di superficie di verde (percentuale di superficie di verde urbano sulla superficie comunale) urbano sulla superficie comunale)

COMUNI COMUNI

Torino Torino

2000 2000

2003 2003

2006 2006

2000 2000

2003 2003

2006 2006

15,60 15,60

22,79 22,79

23,34 23,34

10,64 10,64

15,14 15,14

16,15 16,15

Milano Milano

11,16 11,16

13,89 13,89

15,86 15,86

7,85 7,85

9,61 9,61

11,40 11,40

Verona Verona

354,24 354,24

350,04 350,04

363,09 363,09

43,55 43,55

43,54 43,54

45,57 45,57

Venezia Venezia

19,39 19,39

21,48 21,48

28,25 28,25

1,29 1,29

1,40 1,40

1,83 1,83

Genova Genova

39,35 39,35

41,10 41,10

40,23 40,23

10,11 10,11

10,18 10,18

10,25 10,25

Bologna Bologna

30,37 30,37

31,10 31,10

32,52 32,52

8,12 8,12

8,25 8,25

8,64 8,64

Firenze Firenze

11,92 11,92

12,29 12,29

15,20 15,20

4,28 4,28

4,32 4,32

5,45 5,45

Roma Roma

12,90 12,90

15,03 15,03

15,26 15,26

2,61 2,61

2,92 2,92

2,97 2,97

Napoli Napoli

5,16 5,16

11,04 11,04

28,45 28,45

4,42 4,42

9,45 9,45

23,88 23,88

BariBari Palermo Palermo

3,16 3,16

3,52 3,52

4,02 4,02

0,88 0,88

0,95 0,95

1,13 1,13

67,54 67,54

78,04 78,04

80,20 80,20

29,19 29,19

33,47 33,47

33,86 33,86

Messina Messina

5,18 5,18

5,30 5,30

5,35 5,35

0,62 0,62

0,62 0,62

0,62 0,62

Catania Catania

64,69 64,69

67,81 67,81

70,98 70,98

11,67 11,67

11,55 11,55

11,93 11,93

Totale Italia Totale Italia

41,16 41,16

46,00 46,00

48,29 48,29

3,59 3,59

3,97 3,97

4,23 4,23

Fonte: Istat, DatiDati ambientali sulle cittàcittà Fonte: Istat, ambientali sulle


Qualità della vita Persone di 3 anni e più che praticano sport

87

Solo Soloilil30 30per percento centodella dellapopolazione popolazione pratica praticaun’attività un’attivitàsportiva sportiva UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

fisicacontribuisce contribuisceaamigliorare migliorarelalaqualità qualitàdella dellavita vitaed ed L’attività L’attivitàfisica associatapositivamente positivamentesia siaallo allostato statodidisalute salutesia siaalalgrado gradodidi èèassociata degliinteressi interessipersonali, personali,allo allosviluppo sviluppodelle dellepoposoddisfazione soddisfazionedegli tenzialità tenzialitàeedei deirapporti rapportisociali. sociali. Nel Nel2006 2006ininItalia Italialelepersone personedidi33anni annieepiù piùche chepraticano praticanosport sport sono sonocirca circa17 17milioni milioni170 170mila, mila,pari pariaapoco pocopiù piùdel del30 30per percento cento della dellapopolazione popolazionenella nellastessa stessafascia fasciadidietà: età:ilil20 20per percento centosisi dedica dedicaallo allosport sportininmodo modocontinuativo, continuativo,ilil10 10per percento centosaltuasaltuariamente. riamente.Coloro Coloroche chepur purnon nonpraticando praticandouno unosport sportsvolgono svolgono un’attività un’attivitàfisica fisicasono sono16 16milioni milioni120 120mila mila(il(il28,4 28,4per percento centodella della popolazione popolazionenella nellafascia fasciadidietà etàconsiderata), considerata),mentre mentrei isedentari sedentari sono sonooltre oltre23 23milioni milioniee300 300mila, mila,pari parialal41 41per percento centodella dellapopopolazione polazionedidiinteresse. interesse. DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

L’indicatore L’indicatoresisibasa basasui suirisultati risultatidell’indagine dell’indaginemultiscopo multiscoposulle sulle famiglie famiglie “I“I cittadini cittadini ee ilil tempo tempo libero”, libero”, che che rileva rileva aa cadenza cadenza quinquennale quinquennalegligliatteggiamenti atteggiamentieei icomportamenti comportamentiriconducibili riconducibili alaltempo tempolibero liberodella dellapopolazione, popolazione,alaldidifuori, fuori,quindi, quindi,dell’orario dell’orario didilavoro lavoroeedidistudio. studio.Riguardo Riguardoall’attività all’attivitàsportiva, sportiva,sisiconsidera considera quella quellasvolta svoltanel neltempo tempolibero liberocon concarattere caratteredidicontinuità continuitàoosalsaltuarietà tuarietàdalla dallapopolazione popolazionedidi33anni annieepiù, più,presso pressostrutture struttureororganizzate ganizzateeealla allapresenza presenzadidiun unallenatore, allenatore,escludendo escludendoleleperpersone soneche chepartecipano partecipanoalalmondo mondodello dellosport sportper perragioni ragioniprofesprofessionali sionali(atleti (atletiprofessionisti, professionisti,insegnanti, insegnanti,allenatori). allenatori).Tra Tracoloro coloro che chepraticano praticanosolo soloqualche qualcheattività attivitàfisica fisicasono sonoinvece invececompresi compresi quelli quelli che che sisi dedicano dedicano aa passatempi passatempi comunque comunque movimentati movimentati ma mainintotale totaleautonomia autonomia(gite, (gite,lunghe lunghepasseggiate, passeggiate,nuotate, nuotate,uso uso della dellabicicletta), bicicletta),mentre mentrei isedentari sedentarisono sonocoloro coloroche chedichiarano dichiarano didinon nonpraticare praticaresport sportné néaltre altreforme formedidiattività attivitàfisica. fisica.

nondedicarsi dedicarsiad adalcun alcuntipo tipodidisport sportooattività attivitàfisica fisica dichiara dichiaradidinon tempo libero: libero:inin Campania Campania sisiregistra registra lala percentuale percentuale più più nel nel tempo bassa bassadidipersone personeche chepraticano praticanosport, sport,appena appenailil22,1 22,1per percento, cento, eepoco pocopiù piùdel del13 13per percento centoininmodo modocontinuativo. continuativo.Lo Losport sportèè un’attività un’attivitàdel deltempo tempolibero liberotipicamente tipicamentegiovanile: giovanile:lelequote quotepiù più alte altedidisportivi sportivisisiriscontrano riscontranonella nellafascia fasciadidietà etàtra tragligli11 11eei i14 14 anni anni per per i i maschi, maschi, tra tra i i 66 ee i i 10 10 anni anni per per lele femmine. femmine. Con Con dell’età diminuisce diminuisce l’impegno l’impegno sportivo sportivo (sia (sia conticontil’aumentare l’aumentare dell’età sia saltuario) saltuario) ee aumenta aumenta quello quello nelle nelle attività attività fisiche fisiche nuativo nuativo sia svolte svolteininautonomia. autonomia.IlIlconfronto confrontotra trai isessi sessimostra mostrauna unadediziodedizione neallo allosport sportpiù piùaccentuata accentuatatra trai imaschi maschi(quasi (quasiilil37 37per percento cento contro controilil24 24per percento centodelle dellefemmine), femmine),aaconferma confermadidiconcezioconcezione need edestensione estensionedel deltempo tempolibero liberoalquanto alquantodifferenziate; differenziate;ciò ciòsisi riscontra riscontraininquasi quasitutte tutteleleetà etàcon conlalasola solaeccezione eccezionedella dellaclasse classe 3-5 3-5anni, anni,quando quandosono sonolelebambine bambineaapraticare praticaresport sportpiù piùdei deiloro loro coetanei coetanei(24,3 (24,3per percento centocontro contro20,9 20,9per percento). cento).Le Ledifferenze differenze didigenere generesisiattenuano attenuanoalalcrescere cresceredell’età, dell’età,con conmaggiore maggioreevievidenza denzaaapartire partiredalla dallaclasse classe45-54 45-54anni. anni. Persone Personedidi33anni annieepiù piùche chepraticano praticanosport sportper perregione regione–– Anno Anno2006 2006(per (per100 100persone personedella dellastessa stessaetà etàeedella dellastessa stessa regione) regione)

100 statistiche per il Paese

Uomini Uomini

80 80

Donne Donne

70 70 60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 00

3-5 3-5

6-10 6-10

11-14 11-14

15-17 15-17

18-19 18-19

20-24 20-24

25-34 25-34

35-44 35-44

45-54 45-54

55-59 55-59

60-64 60-64

65-74 75 75eepiù più 65-74

Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie"I"Icittadini cittadinieeil iltempo tempolibero" libero" Fonte:

Personedidi33anni annieepiù piùche chepraticano praticanosport, sport,qualche qualcheattività attivitàfisica fisicaeepersone personesedentarie, sedentarie,per perregione regione––Anno Anno2006 2006 Persone (datiininmigliaia) migliaia) (dati REGIONI REGIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

Nel Nel2006 2006leledifferenze differenzeterritoriali territorialirivelano rivelanouna unadiminuzione diminuzionedella della pratica praticasportiva sportivadal dalNord NordalalSud Suddel delPaese. Paese.IlIlNord-est Nord-estèèlala ripartizione ripartizionegeografica geograficacon conlalaquota quotapiù piùelevata elevatadidipersone personedidi33 anni annieepiù piùche chepraticano praticanosport sportnel neltempo tempolibero libero(36,5 (36,5per percento, cento, eequasi quasiilil25 25per percento centoininmodo modocontinuativo), continuativo),con conpunte puntedel del 58,2 58,2per percento centonella nellaprovincia provinciadidiBolzano Bolzanoeedel del44,1 44,1per percento cento ininquella quelladidiTrento. Trento.Veneto VenetoeeFriuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giuliaseguono seguonocon con ilil35,5 35,5per percento centoeeilil35,1 35,1per percento centorispettivamente, rispettivamente,mentre mentre l’Emilia-Romagna l’Emilia-Romagnasisiattesta attestasul sul34,6 34,6per percento, cento,lolostesso stessolivello livello della dellaLombardia Lombardianel nelNord-ovest. Nord-ovest.Riguardo Riguardoaaquesta questaripartizioripartizione, ne,lalaValle Valled’Aosta d’Aostaregistra registralalapercentuale percentualepiù piùalta altadidipersone persone dedite dediteallo allosport sport(40,8 (40,8per percento), cento),ililvalore valoredel delPiemonte Piemonteèèinveinvececepari parialal33,4 33,4per percento centoeequello quellodella dellaLiguria Liguriaèèinferiore inferiorealla alla media mediagenerale generale(28,4 (28,4per percento). cento).Nel NelCentro, Centro,solo soloLazio LazioeeToToscana scana sisi collocano collocano alal didi sopra sopra del del dato dato nazionale, nazionale, con con una una percentuale percentualedidipersone personesopra soprai i33anni anniche chepraticano praticanosport sportnel nel tempo tempolibero liberorispettivamente rispettivamentedel del31,6 31,6eedel del31,5 31,5per percento. cento. IlIlSud SudeeleleIsole Isolesisicaratterizzano caratterizzanoper perlalaquota quotamaggiore maggioredidisesedentari, dentari,con conoltre oltrelalametà metàdella dellapopolazione popolazionedidi33anni annieepiù piùche che

Persone Personedidi33anni annieepiù piùche chepraticano praticanosport sportininItalia, Italia,per perclasse classedidietà etàeesesso sesso––Anno Anno2006 2006(per (per100 100persone personedella della stessa stessaetà etàeedello dellostesso stessosesso) sesso)

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie“I“Icittadini cittadinieeil iltempo tempo libero” libero”

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Indagine IndagineMultiscopo Multiscoposulle sullefamiglie famiglie“I“Icittadini cittadinieeil iltempo tempolibero”. libero”. Anno Anno2006 2006

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Statistiche Statisticheininbreve. breve.LaLapratica praticasportiva sportivaininItalia. Italia.Anno Anno2006 2006 x x Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it

Praticano Praticano sport sport

saltuario saltuario

Praticano Praticano soloqualche qualche solo attivitàfisica fisica attività

Nonpraticano praticano Non sportné né sport attivitàfisica fisica attività

Non Non indicato indicato

Totale Totale

continuativo continuativo

cuiininmodo: modo: didicui

Piemonte Piemonte Valled'Aosta-Vallée d'Aosta-Valléed'Aoste d'Aoste Valle Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-AltoAdige Adige Trentino-Alto Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-VeneziaGiulia Giulia Friuli-Venezia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Marche Marche Umbria Umbria Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno

1.406 1.406 49 49 3.170 3.170 442 442 483 483 270 270 213 213 1.624 1.624 408 408 1.408 1.408 1.104 1.104 431 431 249 249 1.617 1.617 319 319 74 74 1.238 1.238 949 949 139 139 458 458 1.159 1.159 440 440 5.067 5.067 3.923 3.923 3.401 3.401 12.391 12.391 4.776 4.776

914 914 30 30 2.134 2.134 311 311 289 289 166 166 123 123 1.102 1.102 269 269 994 994 750 750 284 284 176 176 1.080 1.080 217 217 47 47 747 747 629 629 91 91 291 291 729 729 336 336 3.389 3.389 2.654 2.654 2.290 2.290 8.333 8.333 3.087 3.087

491 491 19 19 1.037 1.037 131 131 194 194 104 104 90 90 522 522 139 139 414 414 354 354 147 147 73 73 537 537 103 103 28 28 491 491 320 320 48 48 167 167 429 429 103 103 1.677 1.677 1.269 1.269 1.111 1.111 4.057 4.057 1.690 1.690

1.417 1.417 32 32 2.965 2.965 533 533 319 319 128 128 191 191 1.581 1.581 407 407 1.312 1.312 1.076 1.076 458 458 226 226 1.264 1.264 326 326 79 79 1.204 1.204 905 905 139 139 410 410 1.027 1.027 441 441 4.946 4.946 3.618 3.618 3.023 3.023 11.587 11.587 4.532 4.532

1.368 1.368 37 37 2.988 2.988 573 573 141 141 63 63 78 78 1.357 1.357 339 339 1.339 1.339 1.322 1.322 593 593 361 361 2.220 2.220 613 613 159 159 3.128 3.128 2.078 2.078 294 294 1.056 1.056 2.621 2.621 719 719 4.967 4.967 3.176 3.176 4.497 4.497 12.640 12.640 10.667 10.667

14 14 11 32 32 77 33 22 22 99 99 99 33 11 55 15 15 88 11 28 28 17 17 22 23 23 28 28 77 53 53 30 30 24 24 107 107 112 112

4.205 4.205 120 120 9.155 9.155 1.554 1.554 948 948 464 464 483 483 4.571 4.571 1.162 1.162 4.067 4.067 3.505 3.505 1.483 1.483 840 840 5.117 5.117 1.267 1.267 313 313 5.599 5.599 3.949 3.949 573 573 1.947 1.947 4.834 4.834 1.606 1.606 15.033 15.033 10.748 10.748 10.945 10.945 36.726 36.726 20.089 20.089

Italia Italia

17.168 17.168

11.420 11.420

5.747 5.747

16.119 16.119

23.307 23.307

220 220

56.814 56.814

Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginemultiscopo multiscoposulle sullefamiglie famiglie"I"Icittadini cittadinieeil iltempo tempolibero" libero" Fonte:


Più Più Più didiuna diuna una famiglia famiglia famiglia sususu dieci dieci dieci è èpovera; èpovera; povera; due due due terzi terzi terzi didiqueste diqueste queste nel nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

Famiglie Famiglie povere povere povere perper ripartizione per ripartizione ripartizione geografica geografica geografica – Anno – Anno – Anno 2006 2006 2006 (per(per 100 (per 100 famiglie 100 famiglie famiglie residenti) residenti) residenti) mentre mentre mentre al Centro al alCentro Centro Lazio Lazio Lazio e Umbria e eUmbria Umbria si attestano si siattestano attestano rispettivamente rispettivamente rispettivamenteFamiglie perper cento, per cento, cento, e sull’8 e sull’8 e sull’8 perper cento. per cento. cento. sull’8,4 sull’8,4 sull’8,4 di povertà di di povertà povertà concon riferimento con riferimento riferimento allealle famiglie alle famiglie famiglie rispecchia rispecchia rispecchia la la la L’incidenza L’incidenza L’incidenza Italia Italia Italia riscontrata riscontrata riscontrata perper gli pergli individui, gliindividui, individui, concon percentuali conpercentuali percentuali piùpiù alte piùalte alte situazione situazione situazione UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME nelle nelle nelle Isole Isole Isole (quasi (quasi (quasi il 26 il 26 ilper 26per cento percento cento di famiglie di difamiglie famiglie povere povere povere sulsul totale sultotale totale L’incidenza L’incidenza L’incidenza delle delle delle persone persone persone cheche si chetrovano si sitrovano trovano a vivere a avivere vivere in in famiglie infamiglie famigliedelle delle delle famiglie famiglie famiglie residenti residenti residenti nella nella nella ripartizione) ripartizione) ripartizione) e nel e nel eSud nelSud (quasi Sud(quasi (quasi il 21 il 21 il 21 povere povere povere rappresenta rappresenta rappresenta un un indicatore unindicatore indicatore significativo significativo significativo perper laper valutaziola lavalutaziovalutazio-perper cento); percento); cento); nelnel complesso nelcomplesso complesso la quota la laquota quota di famiglie di difamiglie famiglie povere povere povere residenti residenti residenti Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest ne ne dell’esclusione nedell’esclusione dell’esclusione sociale. sociale. sociale. In In generale, Ingenerale, generale, infatti, infatti, infatti, la la povertà lapovertà povertà è è è è oltre è oltre è oltre quattro quattro quattro volte volte volte superiore superiore superiore a quella a quella a quella osservata osservata osservata nelle nelle nelle restanti restanti restanti fortemente fortemente fortemente associata associata associata allaalla struttura alla struttura struttura familiare, familiare, familiare, concon riferimento con riferimento riferimento siasiasiaripartizioni. ripartizioni. ripartizioni. NelNel Centro-Nord, NelCentro-Nord, Centro-Nord, dove dove dove risiede risiede risiede il 68 il 68 ilper 68per cento percento cento delle delle delle allaalla sua allasua dimensione suadimensione dimensione siasia alla siaalla sua allasua composizione suacomposizione composizione (ad(ad esempio, (adesempio, esempio, la la lafamiglie famiglie famiglie italiane, italiane, italiane, il 6il per 6il 6per cento percento cento si trova si sitrova trova al di al al sotto di disotto sotto della della della linea linea linea di di di Nord-est Nord-est Nord-est presenza presenza presenza di componenti di dicomponenti componenti anziani), anziani), anziani), a scarsi a scarsi a scarsi livelli livelli livelli di istruzione, di diistruzione, istruzione, a a a povertà, povertà, povertà, concon una conuna concentrazione unaconcentrazione concentrazione di famiglie di difamiglie famiglie povere povere povere rispetto rispetto rispetto al al al bassi bassi bassi livelli livelli livelli professionali professionali professionali e alla e alla edisoccupazione. alla disoccupazione. disoccupazione. totale totale totale nazionale nazionale nazionale paripari alpari 35 al al 35 per 35 per cento. per cento. cento. In Italia In InItalia Italia nelnel 2006 nel2006 2006 gli gli individui gliindividui individui poveri poveri poveri sono sono sono 7 milioni 7 7milioni milioni 537537 mila 537mila mila e ee Centro Centro Centro corrispondono corrispondono corrispondono a quasi a quasi a quasi il 13 il 13 ilper 13per cento percento cento deldel complesso delcomplesso complesso della della della po-po-po-Individui Individui Individui cheche vivono che vivono vivono in famiglie inin famiglie famiglie povere povere povere – Anno – Anno – Anno 2006 2006 2006 polazione. polazione. polazione. Si tratta SiSitratta tratta di 2dimilioni di2 milioni 2 milioni 623623 mila 623mila mila famiglie, famiglie, famiglie, l’11l’11 per l’11per cento percento cento(per(per 100 (per 100 individui 100 individui individui residenti) residenti) residenti) deldel totale, deltotale, totale, concon una conuna spesa unaspesa spesa perper consumi perconsumi consumi inferiore inferiore inferiore allaalla cosiddetta allacosiddetta cosiddetta Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno soglia soglia soglia o linea o linea o linea di povertà. di di povertà. povertà. DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

Attraverso Attraverso Attraverso l’Indagine l’Indagine l’Indagine suisui consumi suiconsumi consumi delle delle delle famiglie famiglie famiglie viene viene viene calcolata calcolata calcolata la soglia la lasoglia soglia o linea o olinea linea di povertà, di dipovertà, povertà, cheche individua cheindividua individua in modo in inmodo modo convenzioconvenzioconvenzionale nale nale il valore il valore il valore di spesa di dispesa spesa perper consumi perconsumi consumi al di al alsotto di disotto sotto deldel quale delquale quale unauna una famiglia famiglia famiglia viene viene viene definita definita definita povera povera povera in termini in intermini termini relativi. relativi. relativi. Considerando Considerando Considerando unauna famiglia unafamiglia famiglia di due di didue componenti, duecomponenti, componenti, nelnel 2006 nel2006 2006 questa questa questa spesa spesa spesa media media media mensile mensile mensile è risultata è risultata è risultata paripari apari 970,34 a 970,34 a 970,34 euro. euro. euro. L’indicatore L’indicatore L’indicatore di riferimendi diriferimenriferimento, to, definito to,definito definito anche anche anche incidenza incidenza incidenza di povertà di dipovertà povertà relativa relativa relativa e calcolato e ecalcolato calcolato concon con riferimento riferimento riferimento siasia agli siaagli individui agliindividui individui siasia alle siaalle famiglie, allefamiglie, famiglie, è espresso è èespresso espresso attraattraattraverso verso verso il peso il peso il peso percentuale, percentuale, percentuale, sulsul totale sultotale totale della della della popolazione popolazione popolazione o delle o odelle delle famiglie famiglie famiglie residenti, residenti, residenti, deldel numero delnumero numero di individui di diindividui individui o dio famiglie di o difamiglie famiglie concon una conuna una spesa spesa spesa media media media mensile mensile mensile perper consumi per consumi consumi paripari opari alo di al o al sotto di di sotto sotto della della della soglia soglia soglia di povertà. di di povertà. povertà.

Qualità della vita Incidenza della povertà

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA E LE E LE ESUE LE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

88

Il panorama Il Ilpanorama panorama regionale regionale regionale mette mette mette in in evidenza inevidenza evidenza il forte il ilforte forte svantaggio svantaggio svantaggio dell’Italia dell’Italia dell’Italia meridionale meridionale meridionale e insulare, e einsulare, insulare, concon con percentuali percentuali percentuali di di individui diindividui individui cheche vivono chevivono vivono in famiglie in infamiglie famiglie povere povere povere piùpiù che piùche doppie chedoppie doppie rispetto rispetto rispetto allaalla meallamemediadia nazionale dianazionale nazionale e incidenze e eincidenze incidenze piùpiù contenute piùcontenute contenute solo solo solo in Abruzzo in inAbruzzo Abruzzo (13,2 (13,2 (13,2 perper cento). percento). cento). Sicilia Sicilia Sicilia e Calabria e Calabria e Calabria hanno hanno hanno consistenze consistenze consistenze simili simili simili di individi diindiviindividuidui indui famiglie in infamiglie famiglie povere povere povere (rispettivamente (rispettivamente (rispettivamente il 31,5 il 31,5 il 31,5 e ile31,4 ile 31,4 il 31,4 perper cenpercencento del to todel totale deltotale totale deidei residenti deiresidenti residenti in quelle in inquelle quelle regioni). regioni). regioni). In aggiunta, In Inaggiunta, aggiunta, la Sicila laSiciSicilia lia al lia confronto al alconfronto confronto concon tutte contutte tutte le altre le lealtre altre regioni regioni regioni registra registra registra la più la lapiù alta piùalta conaltaconconFonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Indagine Indagine Indagine sui sui consumi sui consumi consumi delle delle famiglie delle famiglie famiglie centrazione centrazione centrazione di individui di di individui individui poveri poveri poveri (circa (circa (circa 1,61,6 milioni, 1,6 milioni, milioni, paripari quasi pari quasi quasi al 21 al al 2121 perper cento percento cento dell’ammontare dell’ammontare dell’ammontare deidei poveri deipoveri poveri in Italia). in inItalia). Italia). Tale Tale Tale concentraconcentraconcentrazione zione zione interessa interessa interessa anche anche anche la Campania la laCampania Campania e lae Puglia, la e laPuglia, Puglia, dove dove dove si rilevasi sirilevarilevano no percentuali nopercentuali percentuali significative significative significative e rispettivamente e erispettivamente rispettivamente paripari al parial 18,5 al18,5 18,5 perperper cento cento cento e ale 12 al e al12 per 12per cento. percento. cento. In queste In Inqueste queste duedue regioni, dueregioni, regioni, come come come deldel resto delresto restoFonti Fonti Fonti in in Basilicata inBasilicata Basilicata e ine ein Molise, inMolise, Molise, gli gli individui gliindividui individui poveri poveri poveri sono sono sono comunque comunque comunque x x Istat, x Istat, Istat, Indagine Indagine Indagine sui sui consumi sui consumi consumi delle delle famiglie delle famiglie famiglie oltre oltre oltre il 20 il 20 per il 20 per cento per cento cento della della della popolazione popolazione popolazione residente. residente. residente. All’opposto, All’opposto, All’opposto, nelle nelle nelle ripartizioni ripartizioni ripartizioni settentrionali settentrionali settentrionali e ale eal centro alcentro centro si regisi siregiregi-Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni Pubblicazioni Pubblicazioni strano strano strano incidenze incidenze incidenze di di povertà dipovertà povertà degli degli degli individui individui individui di di gran digran gran lunga lunga lunga piùpiùpiùPubblicazioni Istat, x Istat, Istat, I consumi I consumi I consumi delle delle famiglie, delle famiglie, famiglie, 2005 2005 2005 contenute contenute contenute (il 6,2 (il (il6,2 per 6,2per cento percento cento di poveri di dipoveri poveri tra tra i tra residenti i residenti i residenti deldel CentrodelCentroCentro- x x Istat, x Istat, Istat, La povertà LaLa povertà povertà relativa relativa relativa in Italia in in Italia nel Italia nel 2006, nel 2006, 2006, Statistica Statistica Statistica in breve, in in breve, breve, Nord), Nord), Nord), concon valori convalori valori tra tra il tra 60 il 60 ile 60 ile70 ile 70 ilper 70per cento percento cento al di al al sotto di disotto sotto della della della me-meme- x x 4 ottobre 4 ottobre 4 ottobre 2007 2007 2007 diadia india Veneto, in in Veneto, Veneto, Lombardia Lombardia Lombardia ed ed Emilia-Romagna. ed Emilia-Romagna. Emilia-Romagna. Il dato Il dato Il dato piùpiù alto più alto sialto si si internet Siti internet internet osserva osserva osserva perper laper Valle la laValle Valle d’Aosta, d’Aosta, d’Aosta, dove dove dove i poveri i poveri i poveri rappresentano rappresentano rappresentano quaquaqua-SitiSiti http://www.istat.it x http://www.istat.it http://www.istat.it si ilsi si 10 il il10 per 10per cento percento cento della della della popolazione popolazione popolazione residente residente residente nella nella nella regione, regione, regione,x x

100 statistiche per il Paese

0 00

5 55

101010

151515

202020

252525

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine sui sui consumi consumi delle delle famiglie famiglie Fonte: Istat, Indagine sui consumi delle famiglie

Individui Individui cheche vivono vivono in famiglie inin famiglie povere povere e famiglie e famiglie povere povere perper regione regione di residenza didi residenza – Anno – Anno 2006 2006 (valori (valori assoluti assoluti Individui che vivono famiglie povere e famiglie povere per regione residenza – Anno 2006 (valori assoluti e percentuali) e percentuali) e percentuali) poveri poveri Individui Individui poveri Individui REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

Famiglie Famiglie povere povere Famiglie povere Incidenza Incidenza Incidenza di povertà di povertà di povertà per per 100per 100 famiglie famiglie 100 famiglie

Incidenza Incidenza Incidenza di povertà di povertà di povertà per per 100per 100 individui individui 100 individui

Valori Valori Valori assoluti assoluti assoluti

287.548 287.548 287.548

6,686,68 6,68

122.848 122.848 122.848

6,416,41 6,41

12.211 12.211 12.211

9,939,93 9,93

4.805 4.805 4.805

8,458,45 8,45

Lombardia Lombardia Lombardia

466.823 466.823 466.823

4,964,96 4,96

187.371 187.371 187.371

4,674,67 4,67

Liguria Liguria Liguria

117.579 117.579 117.579

7,377,37 7,37

46.670 46.670 46.670

Piemonte Piemonte Piemonte Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Valori Valori Valori assoluti assoluti assoluti

6,066,06 6,06

Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Adige

69.641 69.641 69.641

7,147,14 7,14

24.619 24.619 24.619

6,196,19 6,19

Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen

40.675 40.675 40.675

8,518,51 8,51

13.438 13.438 13.438

7,127,12 7,12

Trento Trento Trento

28.966 28.966 28.966

5,835,83 5,83

11.181 11.181 11.181

5,345,34 5,34

Veneto Veneto Veneto

234.735 234.735 234.735

5,005,00 5,00

94.944 94.944 94.944

5,055,05 5,05

91.827 91.827 91.827

7,697,69 7,69

43.393 43.393 43.393

8,208,20 8,20 3,893,89 3,89

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

166.732 166.732 166.732

4,014,01 4,01

70.562 70.562 70.562

Toscana Toscana Toscana

276.481 276.481 276.481

7,697,69 7,69

103.579 103.579 103.579

6,846,84 6,84

Marche Marche Marche

102.103 102.103 102.103

6,726,72 6,72

35.361 35.361 35.361

5,945,94 5,94

Umbria Umbria Umbria

7,917,91 7,91

25.295 25.295 25.295

Lazio Lazio Lazio

442.126 442.126 442.126

8,408,40 8,40

150.853 150.853 150.853

7,047,04 7,04

Abruzzo Abruzzo Abruzzo

171.004 171.004 171.004

13,16 13,16 13,16

61.351 61.351 61.351

12,15 12,15 12,15

63.997 63.997 63.997

20,05 20,05 20,05

23.069 23.069 23.069

18,63 18,63 18,63 21,17 21,17 21,17

Molise Molise Molise Campania Campania Campania

68.216 68.216 68.216

7,307,30 7,30

1.395.261 1.395.261 1.395.261

24,18 24,18 24,18

425.800 425.800 425.800

Puglia Puglia Puglia

905.815 905.815 905.815

22,34 22,34 22,34

287.972 287.972 287.972

19,83 19,83 19,83

Basilicata Basilicata Basilicata

145.161 145.161 145.161

24,55 24,55 24,55

50.755 50.755 50.755

22,99 22,99 22,99 27,76 27,76 27,76

Calabria Calabria Calabria

625.887 625.887 625.887

31,40 31,40 31,40

204.433 204.433 204.433

1.573.804 1.573.804 1.573.804

31,51 31,51 31,51

552.612 552.612 552.612

28,94 28,94 28,94

Sardegna Sardegna Sardegna

320.402 320.402 320.402

19,45 19,45 19,45

106.628 106.628 106.628

16,85 16,85 16,85

Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

884.160 884.160 884.160

5,735,73 5,73

361.695 361.695 361.695

5,355,35 5,35

Nord-est Nord-est Nord-est

562.934 562.934 562.934

5,115,11 5,11

233.518 233.518 233.518

5,055,05 5,05

Centro Centro Centro

888.926 888.926 888.926

7,917,91 7,91

315.087 315.087 315.087

6,856,85 6,85

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

2.336.020 2.336.020 2.336.020

6,206,20 6,20

910.300 910.300 910.300

5,705,70 5,70

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

5.201.330 5.201.330 5.201.330

25,16 25,16 25,16

1.712.621 1.712.621 1.712.621

22,56 22,56 22,56

Italia Italia Italia

7.537.351 7.537.351 7.537.351

12,91 12,91 12,91

2.622.921 2.622.921 2.622.921

11,13 11,13 11,13

Sicilia Sicilia Sicilia

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine sui sui consumi consumi delle delle famiglie famiglie Fonte: Istat, Indagine sui consumi delle famiglie


Disuguaglianze Disuguaglianze Disuguaglianzeelevate; elevate; elevate; forti forti fortidifferenziali differenziali differenzialitra tra traleleleregioni regioni regioni UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Nel Nel Nel 2005 2005 2005 lalala maggioranza maggioranza maggioranza delle delle delle famiglie famiglie famiglie residenti residenti residenti ininin Italia Italia Italia (61 (61 (61 per per per cento) cento) cento) ha haha conseguito conseguito conseguito un unun reddito reddito reddito netto netto netto inferiore inferiore inferiore all’importo all’importo all’importo medio medio medio annuo annuo annuo (27.736 (27.736 (27.736 euro, euro, euro, circa circa circa 2.311 2.311 2.311 euro euro euro alalmese). almese). mese). ConsiConsiConsiderando derando derando anche anche anche ililvalore ilvalore valore mediano, mediano, mediano, risulta risulta risulta che che che ilil50 il5050 per per per cento cento cento delle delle delle famiglie famiglie famiglie ha haha percepito percepito percepito meno meno meno didi22.460 di22.460 22.460 euro euro euro e,e,quindi, e,quindi, quindi, circa circa circa 1.872 1.872 1.872 euro euro euro mensili. mensili. mensili. Ciò Ciò Ciò evidenzia evidenzia evidenzia una una una disuguaglianza disuguaglianza disuguaglianza nella nella nella distribuzione distribuzione distribuzione dei deidei redditi redditi redditi confermata confermata confermata dall’indice dall’indice dall’indice didiconcentrazione diconcentrazione concentrazione didiGini diGini Gini che, che, che, escludenescludenescludendo dodo dal daldal calcolo calcolo calcolo i ifitti fitti i fitti imputati, imputati, imputati, èèpari èpari pari aa0,321. a0,321. 0,321. DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

L’indice L’indice L’indice dididi Gini Gini Gini esprime esprime esprime una una una misura misura misura della della della concentrazione concentrazione concentrazione dididi variabili variabili variabili quantitative quantitative quantitative trasferibili, trasferibili, trasferibili, quali quali quali ilil reddito, ilreddito, reddito, ininin modo modo modo da dada valutare valutare valutare come come come sisidistribuiscano sidistribuiscano distribuiscano tra tratra lalapopolazione. lapopolazione. popolazione. L’indicatore L’indicatore L’indicatore assume assume assume valori valori valori compresi compresi compresi tra tratra 0,0,0, nel nelnel caso caso caso inincui incuicui tutte tutte tutte lelefamiglie lefamiglie famiglie percepiscano percepiscano percepiscano lolostesso lostesso stesso reddito reddito reddito eesiesiverifichi siverifichi verifichi una una una perfetta perfetta perfetta equità equità equità nella nella nella distribuzione, distribuzione, distribuzione, ee1,e1,nel 1,nelnel caso caso caso diditotale ditotale totale disuguaglianza. disuguaglianza. disuguaglianza. Sulla Sulla Sulla base base base della della della definizione definizione definizione condivisa condivisa condivisa nell’ambito nell’ambito nell’ambito dell’Ue, dell’Ue, dell’Ue, ililreddito ilreddito reddito netto netto netto familiare familiare familiare totale totale totale èèpari èpari pari alla alla alla somma somma somma dei deidei redditi redditi redditi da dada lavoro lavoro lavoro dipendente dipendente dipendente eeautonomo, eautonomo, autonomo, dididi quelli quelli quelli da dada capitale capitale capitale reale, reale, reale, che che che non non non comprendono comprendono comprendono ililreddito ilreddito reddito figurativo figurativo figurativo delle delle delle abitazioni abitazioni abitazioni occupate occupate occupate dai daidai proprietari proprietari proprietari (cioè (cioè (cioè l’affitto l’affitto l’affitto imputato) imputato) imputato) eefinanziario, efinanziario, finanziario, delle delle delle pensioni pensioni pensioni ee e degli degli degli altri altri altri trasferimenti trasferimenti trasferimenti pubblici pubblici pubblici eeprivati eprivati privati ricevuti ricevuti ricevuti dalle dalle dalle famiglie, famiglie, famiglie, alalnetto alnetto netto del deldel prelievo prelievo prelievo tributario tributario tributario eecontributivo econtributivo contributivo eediedieventuali dieventuali eventuali imimimposte poste poste patrimoniali. patrimoniali. patrimoniali. IlIlvalore Ilvalore valore mediano mediano mediano del deldel reddito reddito reddito suddivide suddivide suddivide lelele famiglie famiglie famiglie inindue indue due parti parti parti uguali: uguali: uguali: lalaprima laprima prima metà metà metà con con con redditi redditi redditi inferiori inferiori inferiori alla alla alla mediana, mediana, mediana, lalaseconda laseconda seconda metà metà metà con con con redditi redditi redditi uguali uguali uguali oosuperiori. osuperiori. superiori.

Disuguaglianza Disuguaglianza dei dei dei redditi redditi redditi nei nei nei paesi paesi paesi Ue UeUe (Indice (Indice (Indice dididi didiGini diGini Gini sui suisui redditi redditi redditi netti netti netti familiari familiari familiari esclusi esclusi esclusi i ifitti fitti i fitti imputati) imputati) imputati) ––Anno –Anno Anno 2005 2005 2005 bria bria bria (0,348) (0,348) (0,348) eeineinSicilia inSicilia Sicilia (0,346); (0,346); (0,346); quest’ultima quest’ultima quest’ultima presenta presenta presenta anche anche anche ilil il Disuguaglianza reddito reddito reddito medio medio medio annuo annuo annuo più piùpiù basso basso basso (20.952 (20.952 (20.952 euro, euro, euro, ilil24 il2424 per per per cento cento cento ininin 0,45 0,45 0,45 meno meno meno del deldel dato dato dato medio medio medio italiano) italiano) italiano) eedove, edove, dove, ininbase inbase base alalreddito alreddito reddito mememediano, diano, diano, ilil 50 il5050 per per per cento cento cento delle delle delle famiglie famiglie famiglie sisi si colloca colloca colloca alalal dididi sotto sotto sotto dididi 0,40 0,40 0,40 16.658 16.658 16.658 euro euro euro (circa (circa (circa 1.390 1.390 1.390 euro euro euro alalmese). almese). mese). InInCampania InCampania Campania (0,343), (0,343), (0,343), 0,35 0,35 0,35 (0,328) (0,328) (0,328) eeLazio eLazio Lazio (0,326) (0,326) (0,326) i ivalori valori i valori dell’indice dell’indice dell’indice sisimantengono simantengono mantengono Puglia Puglia Puglia Ue25 (a) (a)(a) Ue25 Ue25 alaldi aldisopra disopra sopra del deldel dato dato dato nazionale. nazionale. nazionale. La LaLa maggiore maggiore maggiore equità equità equità nella nella nella distridistridistri0,30 0,30 0,30 buzione buzione buzione dei deideiredditi redditi redditi sisi siosserva osserva osservanella nella nellaprovincia provincia provinciaautonoma autonoma autonoma dididi 0,25 0,25 0,25 Trento, Trento, Trento, con con con ililvalore ilvalore valore più piùpiù contenuto contenuto contenuto dell’indice dell’indice dell’indice (0,253), (0,253), (0,253), ininValle inValle Valle d’Aosta d’Aosta d’Aosta (0,256) (0,256) (0,256) eeineinin Friuli-Venezia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Giulia (0,262). (0,262). (0,262). Lombardia Lombardia Lombardia 0,20 0,20 0,20 ed eded Emilia-Romagna, Emilia-Romagna, Emilia-Romagna, con con con redditi redditi redditi medi medi medi annui annui annui superiori superiori superiori rispetto rispetto rispetto aa a 0,15 0,15 0,15 tutte tutte tutte lelealtre lealtre altre regioni regioni regioni (31.555 (31.555 (31.555 ee31.445 e31.445 31.445 euro), euro), euro), registrano registrano registrano indici indici indici dididi concentrazione concentrazione concentrazione comunque comunque comunque piuttosto piuttosto piuttosto elevati elevati elevati (entrambe (entrambe (entrambe 0,304). 0,304). 0,304). 0,10 0,10 0,10

Disuguaglianza Disuguaglianza Disuguaglianza dei dei dei redditi redditi redditi per per per regione regione regione (indice (indice (indice didiGini diGini Gini sui suisui redditi redditi redditi netti netti netti familiari familiari familiari esclusi esclusi esclusi i ifitti fitti i fitti imputati) imputati) imputati) ––Anno –Anno Anno 2005 2005 2005 (a) (a)(a)

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA EELE ELELE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Reddito familiare netto (esclusi i fitti imputati) eindice indice diconcentrazione concentrazione diGini, Gini, per regione –Anno Anno 2005 Reddito Reddito familiare familiare netto netto (esclusi (esclusi i ifitti fitti imputati) imputati) eeindice didiconcentrazione didiGini, per per regione regione ––Anno 2005 2005 Reddito medio Reddito Reddito medio medio euro) (in (in(in euro) euro)

Reddito mediano Reddito Reddito mediano mediano euro) (in (in(in euro) euro)

Indice Indice Indice didi di concentrazione concentrazione concentrazione

Piemonte Piemonte Piemonte Valle d'Aosta-Vallée d'Aoste Valle Valle d'Aosta-Vallée d'Aosta-Vallée d'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Marche Marche Marche Umbria Umbria Umbria Lazio Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo Molise Molise Molise Campania Campania Campania Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna

29.008 29.008 29.008 28.502 28.502 28.502 31.555 31.555 31.555 25.109 25.109 25.109 31.159 31.159 31.159 32.008 32.008 32.008 30.389 30.389 30.389 29.421 29.421 29.421 28.424 28.424 28.424 31.449 31.449 31.449 29.920 29.920 29.920 29.552 29.552 29.552 28.674 28.674 28.674 29.307 29.307 29.307 26.861 26.861 26.861 23.717 23.717 23.717 23.579 23.579 23.579 22.932 22.932 22.932 21.868 21.868 21.868 22.773 22.773 22.773 20.952 20.952 20.952 25.515 25.515 25.515

24.282 24.282 24.282 23.073 23.073 23.073 25.840 25.840 25.840 20.994 20.994 20.994 27.068 27.068 27.068 27.082 27.082 27.082 27.068 27.068 27.068 24.879 24.879 24.879 23.987 23.987 23.987 25.626 25.626 25.626 24.364 24.364 24.364 25.191 25.191 25.191 22.602 22.602 22.602 24.030 24.030 24.030 22.154 22.154 22.154 19.368 19.368 19.368 19.000 19.000 19.000 18.652 18.652 18.652 19.086 19.086 19.086 17.396 17.396 17.396 16.658 16.658 16.658 22.114 22.114 22.114

0,290 0,290 0,290 0,256 0,256 0,256 0,304 0,304 0,304 0,292 0,292 0,292 0,260 0,260 0,260 0,267 0,267 0,267 0,253 0,253 0,253 0,271 0,271 0,271 0,262 0,262 0,262 0,304 0,304 0,304 0,281 0,281 0,281 0,278 0,278 0,278 0,301 0,301 0,301 0,326 0,326 0,326 0,284 0,284 0,284 0,305 0,305 0,305 0,343 0,343 0,343 0,328 0,328 0,328 0,273 0,273 0,273 0,348 0,348 0,348 0,346 0,346 0,346 0,303 0,303 0,303

Italia Italia Italia

27.736 27.736 27.736

22.460 22.460 22.460

0,321 0,321 0,321

Regioni Regioni Regioni

Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Indagine Indagine Indagine sulle sulle sulle condizioni condizioni condizioni didivita divita vita (EU-SILC) (EU-SILC) (EU-SILC) (a) (a)(a) Dati Dati Dati provvisori) provvisori) provvisori)

Fonti Fonti Fonti

xx xIstat, Istat, Istat, Indagine Indagine Indagine sulle sulle sulle condizioni condizioni condizioni didivita divita vita (EU-SILC) (EU-SILC) (EU-SILC) xx xEurostat Eurostat Eurostat

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni xx xIstat, Istat, Istat, Rapporto Rapporto Rapporto annuale. annuale. annuale. LaLasituazione Lasituazione situazione del deldel Paese Paese Paese nel nelnel 2006 2006 2006 xx xIstat, Istat, Istat, Reddito Reddito Reddito eecondizioni condizioni e condizioni economiche economiche economiche ininItalia, inItalia, Italia, 2004-2005 2004-2005 2004-2005 Siti SitiSiti internet internet internet

http://www.istat.it http://www.istat.it Riguardo Riguardo Riguardo aiaiai redditi redditi redditi del deldel 2005, 2005, 2005, tra tratra lelele regioni regioni regioni italiane italiane italiane l’indice l’indice l’indice dididi xx xhttp://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu concentrazione concentrazione concentrazione fafaregistrare faregistrare registrare lalapiù lapiùpiù alta alta alta disuguaglianza disuguaglianza disuguaglianza ininCalainCalaCala- xx xhttp://epp.eurostat.ec.europa.eu

100 statistiche per il Paese

0,00 0,00 0,00

Fonte: Eurostat, EU-SILC Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, EU-SILC EU-SILC Valore stimato che non comprende Romania e Bulgaria entrate nell'Unione europea il gennaio 1°gennaio gennaio 2007. (a) (a)(a) Valore Valore stimato stimato che che non non comprende comprende Romania Romania eeBulgaria Bulgaria entrate entrate nell'Unione nell'Unione europea europea il il1°1° 2007. 2007. Dati provvisori. (b) (b)(b) Dati Dati provvisori. provvisori.

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

Attraverso Attraverso Attraverso i idati dati i dati dell’indagine dell’indagine dell’indagine sul sulsul reddito reddito reddito eeleelecondizioni lecondizioni condizioni didivita divita vita (EU-SILC), (EU-SILC), (EU-SILC), condotta condotta condotta ininmodo inmodo modo armonizzato armonizzato armonizzato ininambito inambito ambito europeo, europeo, europeo, per per per l’Italia l’Italia l’Italia sisirileva sirileva rileva una una una disuguaglianza disuguaglianza disuguaglianza economica economica economica non non non trascutrascutrascurabile rabile rabile alalconfronto alconfronto confronto con con con gligligli altri altri altri paesi paesi paesi dell’Ue. dell’Ue. dell’Ue. I Irisultati risultati I risultati relativi relativi relativi aiaiai redditi redditi redditi del deldel 2005, 2005, 2005, infatti, infatti, infatti, mostrano mostrano mostrano un unun indice indice indice didiconcentrazione diconcentrazione concentrazione italiano italiano italiano (0,32) (0,32) (0,32) che che che colloca colloca colloca ililPaese ilPaese Paese tra tratra quelli quelli quelli con con con i ivalori valori i valori più piùpiù elevati: elevati: elevati: ilildato dato il dato medio, medio, medio, che che che non non non comprende comprende comprende Romania Romania Romania eeBulgaria, eBulgaria, Bulgaria, èè pari èpari pari aa 0,30. a0,30. 0,30. Sullo Sullo Sullo stesso stesso stesso livello livello livello sisi si trovano trovano trovano Regno Regno Regno Unito Unito Unito ee e Irlanda, Irlanda, Irlanda, mentre mentre mentre situazioni situazioni situazioni più piùpiù svantaggiate svantaggiate svantaggiate sono sono sono aa carico acarico carico dididi Estonia, Estonia, Estonia, Ungheria, Ungheria, Ungheria, Polonia Polonia Polonia eeRomania, eRomania, Romania, che che che registrano registrano registrano lolo0,33; lo0,33; 0,33; Grecia Grecia Grecia (0,34) (0,34) (0,34) eeLituania eLituania Lituania (0,35). (0,35). (0,35). Infine, Infine, Infine, Portogallo Portogallo Portogallo (0,38) (0,38) (0,38) eeLeteLetLettonia tonia tonia (0,39) (0,39) (0,39) con con con gligligli indici indici indici dididi concentrazione concentrazione concentrazione più piùpiù alti, alti, alti, fanno fanno fanno e-e-emergere mergere mergere lelepiù lepiùpiù elevate elevate elevate disparità disparità disparità nella nella nella distribuzione distribuzione distribuzione interna interna interna dei deidei redditi. redditi. redditi. InInIn Svezia, Svezia, Svezia, Danimarca, Danimarca, Danimarca, Slovenia Slovenia Slovenia ee Bulgaria eBulgaria Bulgaria (0,24) (0,24) (0,24) lelele disuguaglianze disuguaglianze disuguaglianze appaiano appaiano appaiano sensibilmente sensibilmente sensibilmente attenuate; attenuate; attenuate; nel nelnel gruppo gruppo gruppo dei deidei paesi paesi paesi che che che comprende comprende comprende Repubblica Repubblica Repubblica Ceca Ceca Ceca eeAustria eAustria Austria (0,25) (0,25) (0,25) ee e Finlandia Finlandia Finlandia ee Paesi ePaesi Paesi Bassi Bassi Bassi (0,26) (0,26) (0,26) l’indice l’indice l’indice dididi concentrazione concentrazione concentrazione sisi si attesta attesta attesta comunque comunque comunque sususu un unun livello livello livello contenuto. contenuto. contenuto.

0,05 0,05 0,05

PPo LLee t to PoorrttooLge tttonnia rtogaa ltlonia l ga loo (ia b LLiitullo (( b)) Lituaanb) tu n ia G Grean iiaa r c EEGsree ciiaa t c Esstooniia U Unn gtoniaa Un ghhenia PPgoherr iiaa e Poolloonriia R Roo m lonia Ro maniaa ma nnia IIrrllaanniia Irlandaa and a R Ree g IItad a Re gnno Ita lliia gno Uta liaa Un SSopUn iitto no Sppaaggnito agn aa Ci n C ipp ra LLu BCi roo sss Beelpgro u Lu s e B lgio m e io ss em embbulrgio burgg o Murg o SSl M aal o o t SllovvaMc altaa a o c cc hlta G v a Ger c hia m c ia Ger m er aanhia nia FFm PPa rraania F a n ia Paaeess i ra ncciia es i BBancia R Ree p FFini Bass sai Re puub Finlaas si pubbb li inllanndsi i bb licca and iaa d lica C a Ce ia AAuCeecc aa ust c a BBAuusstrriia ullgatriaa D B Daa n ulgar i Da niimgar iaa n ma r i SSlimarrccaa oa a Sllovvernca oe SSvve niiaa en Svvezz iiaa ez ia ia

Qualità della vita Disuguaglianza nella distribuzione del reddito

89

Fonte: Istat, Indagine sulle condizioni divita vita Fonte: Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine sulle sulle condizioni condizioni didivita Dati provvisori. (a) (a)(a) Dati Dati provvisori. provvisori.


UNO SGUARDO D’INSIEME

Il numero di autovetture circolanti ogni 1.000 abitanti (tasso di motorizzazione) se da una parte rappresenta un indicatore positivamente associato allo standard di vita di un paese, dall’altra consente di misurare l’impatto sulle condizioni ambientali del parco vetture circolanti che contribuisce in misura rilevante alle emissioni inquinanti a danno della qualità dell’aria. Il tasso di motorizzazione in Italia è passato da 501 autovetture ogni 1.000 abitanti nel 1991 a 598,4 nel 2006, con un incremento medio annuo pari all’1,3 per cento. Si tratta di un tasso tra i più alti del mondo. DEFINIZIONI UTILIZZATE

fatta eccezione per il 1994, anno nel quale si registra una stasi dovuta agli effetti della crisi economica, e per il 2004, anno di revisione dell’archivio del PRA, quando sono stati cancellati i veicoli non in regola con le tasse automobilistiche da almeno tre anni. Dal 1991 la categoria che ha registrato l’aumento più consistente è quella dei motocicli (nel 2006 risultano pari a circa 5 milioni e 300 mila), che modificano il panorama della mobilità sul territorio italiano: le variazioni del loro numero ogni 1.000 abitanti, dopo iniziali diminuzioni, segnano aumenti costanti, attestandosi su un incremento medio di periodo del 5,1 per cento. Il tasso di motorizzazione che riguarda gli autobus destinati al trasporto pubblico presenta un andamento temporale più oscillante, con decrementi fino al 1996 e una crescita successiva, per un aumento medio nei quindici anni considerati comunque positivo e pari all’1,2 per cento. Autovetture circolanti – Anno 2006 (per 1.000 abitanti)

Il tasso di motorizzazione si ottiene dal rapporto tra il numero di autovetture presenti nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e la popolazione residente. In generale, il numero di autovetture, di altri autoveicoli e di motoveicoli iscritti al PRA rappresenta una stima sufficientemente accurata dell’entità della circolazione veicolare nel Paese. Sono esclusi i veicoli per i quali è stata annotata la perdita di possesso e quelli confiscati.

Autovetture circolanti nei paesi Ue Anno 2004 (per 1.000 abitanti) 700 600

Ue27

500 400 300 200 100 0

Lu ss em bu rg o Po Ita rto lia G ga er llo m an i M a al t Au a st Fr ria an ci Re Be a gn lgi o o U Sl nito ov en Sv ia ez Sp i a ag na Ci Fi pr Pa nla o es nd i B ia as I rl si an Re pu Li da bb tua lic nia a Da Ce ni ca m a Es rca to n G ia re Bu cia lg a P o ri a lo Le nia tt Un onia Sl ghe ov r i ac a Ro chia m an ia

Ai primi posti in Europa per la presenza di autovetture

Fonte: Eurostat, Database New Cronos

90

100 statistiche per il Paese

Autovetture

Motocicli

Autobus

14 12 10 8

Fonte: ACI

6 4

Fonte: ACI

20 06

20 05

20 04

20 03

20 02

20 01

-4

20 00

Siti internet x http://www.istat.it x http://epp.eurostat.ec.europa.eu

-2

19 99

Pubblicazioni x Istat, Statistiche dei trasporti. Anno 2005 x Istat, Annuario Statistico italiano. Anno 2007

0

19 98

Altre informazioni

2

19 97

x Automobile Club d’Italia (ACI) x Eurostat., Database New Cronos

19 96

Fonti

19 95

Nel 2006 in Valle d’Aosta il numero di veicoli circolanti è superiore alla popolazione residente: vi circolano, infatti, 1.061 autovetture ogni 1.000 abitanti, quasi il doppio della media nazionale (598). Tutte le regioni dell’Italia centrale assumono valori superiori a 600, insieme a Piemonte, Emilia-Romagna, FriuliVenezia Giulia e Abruzzo. Le restanti regioni italiane si collocano al di sotto del livello medio, con il tasso minimo in Liguria (513 autovetture ogni 1.000 abitanti). Dal 1991 al 2006, le variazioni annuali del numero delle autovetture per 1.000 abitanti fanno registrare una continua, anche se contenuta, crescita,

16

19 94

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Veicoli circolanti – Anni 1992-2006 (variazioni percentuali rispetto all'anno precedente)

19 93

Nell’ambito dell’Unione europea, i dati disponibili al 2004 mettono in luce la posizione di preminenza dell’Italia che, con 581 autovetture ogni 1.000 abitanti, è seconda dopo il Lussemburgo (659), superando di quasi il 26 per cento il dato medio, pari a 463 autovetture ogni 1.000 abitanti. Di contro la Romania, si trova in ultima posizione con 149 autovetture ogni 1.000 abitanti, circa il 70 per cento in meno della media europea. Anche tutti gli altri paesi dell’Europa dell’est registrano tassi più bassi della media. Nell’Europa del nord, Svezia (456 autovetture ogni 1.000 abitanti), Finlandia (448), Paesi Bassi (429), Irlanda (385) e Danimarca (354) si attestano su livelli del tasso di motorizzazione inferiori al valore medio, così come Spagna (454 per 1.000) e Grecia (348 per 1.000) nell’Europa meridionale. Belgio e Regno Unito, che in questo caso non comprende l’Irlanda del Nord, si collocano in una posizione intermedia, rispettivamente con 467 e 463 autovetture ogni 1.000 abitanti.

19 92

Qualità della vita Autovetture per 1.000 abitanti

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO


Qualità della vita Ammontare dei depositi bancari pro capite

91

Cresce Crescelalaquota quotadididepositi depositibancari bancari didiistituzioni istituzionisociali socialiprivate privateeefamiglie famiglie UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

depositibancari bancariper perabitante abitanterappresenta rappresentauna una L’ammontare L’ammontaredeideidepositi misura misuraindiretta indirettadeldeltenore tenoredidivita vitaeconomico, economico,ininquanto quantorelarelazionabile zionabilealalvolume volumedidirisparmio risparmiodisponibile, disponibile,alla alladensità densitàdidi sportelli sportellibancari bancarisulsulterritorio territorionazionale, nazionale,all’efficacia all’efficaciadeideidepositi depositi bancari bancaricome comemezzi mezzididiintermediazione intermediazionefinanziaria. finanziaria.I depositi I depositi sono sonouno unodegli deglistrumenti strumentiutilizzati utilizzatidalle dallebanche bancheper perraccogliere raccogliere il ilrisparmio risparmiodeideidiversi diversisettori settoriistituzionali istituzionalidadamettere metterea adisposidisposizione zionesiasiadelle dellesocietà società– –finanziarie finanziariee enon nonfinanziarie finanziarie– –e eAmAmministrazioni ministrazionipubbliche pubblicheper perlolosvolgimento svolgimentodella dellaloro loroattività attività economica, economica,siasiadelle dellefamiglie famiglieconsumatrici consumatricie edelle delleistituzioni istituzioni sociali socialiprivate. private. Alla Allafine finedeldel2006 2006ininItalia Italial’ammontare l’ammontarepro procapite capitedeideidepositi depositi bancari bancaririsulta risultapari paria a12.345 12.345euro. euro.

istituzioni istituzionisociali socialiprivate privatea aconcentrare concentrarelalaquota quotapiùpiùelevata elevatadeidei mentrelelesocietà societàfinanziarie finanziarie(0,7 (0,7per percento) cento)e enon non depositi, depositi,mentre (15,1per percento) cento)rivelano rivelanoununricorso ricorsoalaldeposito depositobanbanfinanziarie finanziarie(15,1 nettamenteinferiore inferiorealla allamedia medianazionale. nazionale.Il IlCentro Centropreprecario carionettamente senta sentalalapercentuale percentualepiùpiùalta altadididepositi depositiadadappannaggio appannaggiodelle delle amministrazioni amministrazionipubbliche pubbliche(6,2 (6,2per percento centodeldeltotale totaledella dellaripartiripartizione). zione). Dal Dal2001 2001alal2006, 2006,nella nelladistribuzione distribuzionedell’ammontare dell’ammontaredeideidepodepositisitibancari bancariper persettore settoreistituzionale istituzionaleaumenta aumentalalaquota quotarelativa relativa alle alleamministrazioni amministrazionipubbliche pubblichee ealle allefamiglie famigliee eistituzioni istituzionisociasociali liprivate, private,mentre mentrediminuisce diminuisceil ilpeso pesodelle dellesocietà societàfinanziarie finanziariee e non nonfinanziarie. finanziarie. Depositi Depositibancari bancariper perregione regione– –Anno Anno2006 2006(valori (valoripro procapite capite inineuro) euro)

Società finanziarie (a) Società finanziarie (a)

Società non finanziarie Società non finanziarie

Istituzioni sociali private ee famiglie consumatrici Istituzioni s ociali private famiglie consumatrici

100 100 9090 8080 7070 6060 5050 4040

2020 1010

I depositi I depositipro procapite capitesi siottengono ottengonodaldalrapporto rapportotratral’ammontare l’ammontare totale totaledeideidepositi depositibancari bancarie elalapopolazione popolazionemedia mediaresidente residenteinin Italia. Italia.I depositi I depositibancari bancaricomprendono comprendonoi conti i conticorrenti, correnti,i depositi i depositi con condurata durataprestabilita prestabilitae equelli quellirimborsabili rimborsabilicon conpreavviso, preavviso,lele passività passivitàsubordinate subordinatestipulate stipulatecon conununforma formatecnica tecnicadiversa diversa dalle dalleobbligazioni, obbligazioni,leleoperazioni operazionipronti pronticontro controtermine terminepassive. passive.

00 2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2006 2006

Fonte: Fonte:Banche Banchee mercato e mercatomonetario monetarioe finanziario e finanziario (a)(a)Includono: Includono:istituzioni istituzionifinanziarie finanziariee monetarie, e monetarie,altri altriintermediari intermediarifinanziari, finanziari,ausiliari ausiliarifinanziari, finanziari,imprese impresedi diassicurazione assicurazionee fondi e fondipensione. pensione.

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

Am ministrazione pubblica Am ministrazione pubblica

3030

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Alla Allafine finedeldel2006 2006l’ammontare l’ammontaretotale totaledeideidepositi depositideldelsistema sistema bancario bancarioininItalia Italiaraggiunge raggiungei 727.619 i 727.619milioni milionididieuro, euro,pari paria a circa circa12.345 12.345euro europer perabitante. abitante.Quest’ultimo Quest’ultimovalore valoredecresce decresce dalle dalleregioni regionideldelNord Nord(16.631 (16.631pro procapite capitenelnelNord-ovest Nord-oveste e 13.704 13.704nelnelNord-est) Nord-est)alle alleregioni regionicentrali centrali(15.036 (15.036euro europro procapicapite), te),dove dovesi simantiene mantienecomunque comunquealaldidisopra sopradeldellivello livellomedio medio italiano, italiano,fino finoaiai6.918 6.918euro eurodeldelMezzogiorno Mezzogiorno(quasi (quasiil il4545per per cento centoinferiore inferiorealaldato datonazionale). nazionale). LeLeregioni regioniche chefanno fannoregistrare registrarelalaconsistenza consistenzapiùpiùelevata elevatadeidei depositi depositibancari bancariininrapporto rapportoalla allapopolazione popolazioneresidente residentesono sono quelle quellecon conununmiglior migliortenore tenoredidivita vitama maanche anchecon conununmaggior maggior numero numerodidisportelli sportellibancari bancariper perabitante: abitante:lalaLombardia Lombardia(19.065 (19.065 euro) euro) e e il il Lazio Lazio (oltre (oltre 18.655 18.655 euro). euro). Il Il valore valore minimo minimo dell’indicatore dell’indicatorepro procapite, capite,pari paria a5.080 5.080euro, euro,si siregistra registrainvece invece ininCalabria. Calabria. InInrelazione relazionealla allacomposizione composizionedeideidepositi depositibancari bancariper persettore settore istituzionale, istituzionale,nelnel2006 2006il il67,4 67,4per percento centodeldeltotale totaleappartiene appartienea a famiglie famigliee eistituzioni istituzionisociali socialiprivate, private,il il21,1 21,1per percento centoa asocietà società non nonfinanziarie, finanziarie,il 7,7 il 7,7per percento centoa asocietà societàfinanziarie finanziariee eil 3,8 il 3,8per per cento centoadadamministrazioni amministrazionipubbliche. pubbliche.InIntutte tutteleleripartizioni ripartizionisono sono soprattutto soprattuttolelefamiglie famiglieconsumatrici consumatricie eleleistituzioni istituzionisociali socialiprivaprivatetea afarfarricorso ricorsoaiaidepositi depositibancari. bancari.Il IlNord Nordè ècaratterizzato caratterizzatodalla dalla quota quotapiùpiùalta altadididepositi depositiposseduti possedutidadasocietà societàfinanziarie finanziarie(10,6 (10,6 per percento) cento)e enon nonfinanziarie finanziarie(22,9 (22,9per percento), cento),mentre mentrei valori i valori relativi relativialle alleamministrazioni amministrazionipubbliche pubbliche(2,4 (2,4per percento), cento),alle allefa-famiglie migliee ealle alleistituzioni istituzionisociali socialiprivate private(64,1 (64,1per percento) cento)sono sonoi più i più bassi bassiregistrati registratisulsulterritorio territorionazionale. nazionale.Una Unasituazione situazioneopposta opposta emerge emergenelnelMezzogiorno, Mezzogiorno,dove dovesono sonosoprattutto soprattuttolelefamiglie famigliee elele

Depositi Depositibancari bancariper persettore settoreistituzionale istituzionaleininItalia Italia– –Anni Anni2001-2006 2001-2006(composizioni (composizionipercentuali) percentuali)

Depositi Depositipresso pressolelebanche bancheper perlocalizzazione localizzazionedella dellaclientela clientelae esettore settoreistituzionale istituzionalealal3131dicembre dicembre2006 2006(in(inmilioni milionididieuro) euro) Amministrazione Amministrazione pubblica pubblica

Società Società (a)(a) finanziarie finanziarie

non Società non Società finanziarie finanziarie

sociali Istituzioni sociali Istituzioni e famiglie private e famiglie private consumatrici consumatrici

Totale Totale

Piemonte Piemonte

977 977

7.259 7.259

11.707 11.707

37.644 37.644

57.587 57.587

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

238 238

6262

347 347

1.140 1.140

1.787 1.787

3.663 3.663

26.341 26.341

45.580 45.580

105.730 105.730

181.314 181.314

REGIONI REGIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

Lombardia Lombardia

Fonte: Fonte:Banche Banchee mercato e mercatomonetario monetarioe finanziario e finanziario

Liguria Liguria

442 442

425 425

2.998 2.998

14.743 14.743

18.608 18.608

Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Adige

891 891

335 335

2.607 2.607

11.510 11.510

15.343 15.343

Bolzano - Bozen Bolzano - Bozen

….….

….….

….….

….….

Trento Trento

….….

….….

….….

….….

7.511 7.511

Veneto Veneto

1.366 1.366

2.579 2.579

13.051 13.051

40.761 40.761

57.757 57.757

Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Giulia

1.053 1.053

2.293 2.293

3.548 3.548

10.223 10.223

17.117 17.117

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

1.181 1.181

4.499 4.499

14.565 14.565

42.502 42.502

62.747 62.747

Toscana Toscana

1.129 1.129

1.440 1.440

9.007 9.007

33.148 33.148

44.724 44.724

Marche Marche Umbria Umbria

2.920 2.920

14.122 14.122

17.703 17.703

112 112

1.676 1.676

6.646 6.646

8.615 8.615

9.128 9.128

23.906 23.906

58.642 58.642

100.721 100.721

Abruzzo Abruzzo

379 379

286 286

1.952 1.952

9.462 9.462

12.079 12.079

Molise Molise

350 350

4040

297 297

1.524 1.524

2.211 2.211

1.819 1.819

224 224

7.300 7.300

31.836 31.836

41.179 41.179

Puglia Puglia

604 604

165 165

3.958 3.958

22.962 22.962

27.689 27.689

Basilicata Basilicata

191 191

2525

478 478

2.949 2.949

3.643 3.643

Calabria Calabria

515 515

6161

1.176 1.176

8.414 8.414

10.166 10.166

Sicilia Sicilia

2.046 2.046

118 118

4.301 4.301

27.091 27.091

33.556 33.556

Sardegna Sardegna

1.143 1.143

9090

2.164 2.164

9.676 9.676

13.073 13.073

Nord-ovest Nord-ovest

5.320 5.320

34.087 34.087

60.632 60.632

159.257 159.257

259.296 259.296

Campania Campania

x x Banche Banchee mercato e mercatomonetario monetarioe finanziario e finanziario

442 442

181 181 9.045 9.045

Lazio Lazio

Fonti Fonti

219 219

7.832 7.832

4.491 4.491

9.706 9.706

33.771 33.771

104.996 104.996

152.964 152.964

Centro Centro

10.574 10.574

11.122 11.122

37.509 37.509

112.558 112.558

171.763 171.763

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Annuario Annuariostatistico statisticoitaliano, italiano,2007 2007

Centro-Nord Centro-Nord

20.385 20.385

54.915 54.915

131.912 131.912

376.811 376.811

584.023 584.023

SitiSitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it

Fonte: Fonte:Banche Banchee mercato e mercatomonetario monetarioe finanziario e finanziario (a)(a)Includono: Includono:istituzioni istituzionifinanziarie finanziariee monetarie, e monetarie,altri altriintermediari intermediarifinanziari, finanziari,ausiliari ausiliarifinanziari, finanziari,imprese impresedi diassicurazione assicurazionee fondi e fondipensione. pensione.

Altre Altreinformazioni informazioni

Nord-est Nord-est

Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

7.047 7.047

1.009 1.009

21.626 21.626

113.914 113.914

143.596 143.596

27.432 27.432

55.924 55.924

153.538 153.538

490.725 490.725

727.619 727.619


Sicurezza

La sicurezza dei cittadini, tanto nella sua componente oggettiva (comportamenti antisociali o delittuosi) quanto in quella soggettiva (percezione dell’allarme sociale da parte degli individui), è una dimensione essenziale della convivenza civile. In questo ambito, l’informazione statistica è necessaria per orientare e valutare le politiche di governo della sicurezza, con particolare riferimento alla coesione sociale, alla diffusione della legalità e al miglioramento permanente delle condizioni di convivenza civile. Gli indicatori presentati in questa sezione sono: delitti denunciati dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria per mille abitanti; il numero di omicidi volontari per milione di abitanti; la percezione dei problemi prioritari da parte dei cittadini. uu In Italia, nel 2005, sono stati denunciati dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria 44 delitti per mille abitanti.

uu Nel 2005 sono stati commessi in Italia circa 10 omicidi per milione di abitanti, un valore sensibilmente al di sotto

della media europea. Il fenomeno è in forte diminuzione (dai 13 omicidi del 2000).

uu Nel 2006, la criminalità è fonte di preoccupazione per più della metà degli italiani (58,7 per cento), con punte in

Piemonte e Liguria, oltre che in Puglia, Campania e Sicilia.


Aumentano Aumentano Aumentanoi idelitti idelitti delittidenunciati, denunciati, denunciati,più più più alalalCentro-Nord Centro-Nord Centro-Nordche che chenel nel nelMezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

Delitti Delitti denunciati denunciati denunciati nei nei nei paesi paesi paesi Ue Ue Ue – –Anno –Anno Anno 2005 2005 2005 (valori (valori (valori assoluti) assoluti) assoluti) tenendo tenendo tenendo conto conto conto dididi ciò, ciò, ciò, emerge emerge emerge ununun andamento andamento andamento crescente crescente crescente del del del Delitti nel nel nel periodo periodo periodo dididi tempo tempo tempo considerato: considerato: considerato: infatti, infatti, infatti, i idelitti idelitti delitti fenomeno fenomeno fenomeno 6.500.000 6.500.000 6.500.000 denunciati denunciati denunciati passano passano passano dadada 38,7 38,7 38,7 per per per 1.000 1.000 1.000 abitanti abitanti abitanti nel nel nel 2000 2000 2000 a a44,0 a44,0 44,0 2005 2005 2005 5.500.000 5.500.000 5.500.000 nel nel nel 2005. 2005. 2005. Gli Gli Gli incrementi incrementi incrementi nel nel nel periodo periodo periodo considerato considerato considerato risultano risultano risultano sususuperiori periori periori aiai10 ai1010 punti punti punti percentuali percentuali percentuali alalNord alNord Nord nella nella nella provincia provincia provincia autonoma autonoma autonoma 4.500.000 4.500.000 4.500.000 didiTrento, diTrento, Trento, ininValle inValle Valle d’Aosta, d’Aosta, d’Aosta, Lombardia Lombardia Lombardia ededed Emilia-Romagna; Emilia-Romagna; Emilia-Romagna; alalal 3.500.000 3.500.000 3.500.000 Centro Centro Centro ininToscana; inToscana; Toscana; nel nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno ininAbruzzo. inAbruzzo. Abruzzo. Nelle Nelle Nelle Isole Isole Isole lalala è èinvece èinvece invece negativa negativa negativa (rispettivamente (rispettivamente (rispettivamente -3,7 -3,7 -3,7 punti punti punti perperpervariazione variazione variazione 2.500.000 2.500.000 2.500.000 centuali centuali centuali ininSicilia inSicilia Sicilia e e-4,8 e-4,8 -4,8 ininSardegna). inSardegna). Sardegna). 1.500.000 1.500.000 1.500.000 LeLeLe regioni regioni regioni con con con una una una delittuosità delittuosità delittuosità superiore superiore superiore a aquella aquella quella media media media nazionazionazio500.000 500.000 500.000 nale nale nale nel nel nel 2005 2005 2005 sono sono sono il ilPiemonte, ilPiemonte, Piemonte, lalala Lombardia, Lombardia, Lombardia,lalala Liguria, Liguria, Liguria, l’Emilia-Romagna, l’Emilia-Romagna, l’Emilia-Romagna, lalaToscana laToscana Toscana e eileilLazio; ilLazio; Lazio; leleregioni leregioni regioni con con con i valori i valori i valori -500.000 -500.000 -500.000 più più più bassi bassi bassi sono sono sono invece invece invece lalaBasilicata laBasilicata Basilicata (18,8) (18,8) (18,8) e eileilMolise ilMolise Molise (23,4). (23,4). (23,4).

LeLeLe politiche politiche politiche per per per lalala sicurezza sicurezza sicurezza prevedono prevedono prevedono strategie strategie strategie complesse complesse complesse che che che agiscono agiscono agiscono ininvia invia via preventiva preventiva preventiva per per per garantire garantire garantire permanentemente permanentemente permanentemente il ilmiglioramento ilmiglioramento miglioramento delle delle delle condizioni condizioni condizioni didiconvivenza diconvivenza convivenza civile civile civile e ediedisicudisicusicudei dei dei cittadini. cittadini. cittadini. SiSiSi cerca cerca cerca inoltre inoltre inoltre didifavorire difavorire favorire lalacollaborazione lacollaborazione collaborazione rezza rezza rezza nella nella nella lotta lotta lotta alla alla alla criminalità, criminalità, criminalità, stimolando stimolando stimolando l’azione l’azione l’azione delle delle delle AmminiAmminiAmministrazioni strazioni strazioni locali locali locali sususu politiche politiche politiche integrate integrate integrate didigoverno digoverno governo della della della sicurezza sicurezza sicurezza con con con particolare particolare particolare riferimento riferimento riferimento alla alla alla coesione coesione coesione sociale sociale sociale e ealla ealla alla diffusiodiffusiodiffusionenene della della della legalità. legalità. legalità. InInIn Italia Italia Italia nel nel nel 2005 2005 2005 sono sono sono stati stati stati denunciati denunciati denunciati dalle dalle dalle forze forze forze dell’ordine dell’ordine dell’ordine all’autorità all’autorità all’autorità giudiziaria giudiziaria giudiziaria ininmedia inmedia media 444444 delitti delitti delitti per per per 1.000 1.000 1.000 abitanti. abitanti. abitanti. Delitti Delitti Delitti denunciati denunciati denunciati dalle dalle dalle forze forze forze dell’ordine dell’ordine dell’ordine all’autorità all’autorità all’autorità giudiziaria, giudiziaria, giudiziaria, per per per regione regione regione – –Anno –Anno Anno 2005 2005 2005 (per (per (per 1.000 1.000 1.000 abitanti) abitanti) abitanti) DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE (numero (numero (numero indice indice indice Italia=100) Italia=100) Italia=100) I Idelitti Idelitti delitti denunciati denunciati denunciati per per per 1.000 1.000 1.000 abitanti abitanti abitanti costituiscono costituiscono costituiscono una una una misura misura misura generica generica generica del del del livello livello livello didicriminalità, dicriminalità, criminalità, non non non entrando entrando entrando nello nello nello specifico specifico specifico della della della tipologia tipologia tipologia dididi reato. reato. reato. LaLaLa statistica statistica statistica della della della delittuosità delittuosità delittuosità hahaha per per per oggetto oggetto oggetto tutte tutte tutte leledenunce ledenunce denunce per per per fatti fatti fatti delittuosi delittuosi delittuosi presentate presentate presentate all’autoriall’autoriall’autoritàtàgiudiziaria tàgiudiziaria giudiziaria dalle dalle dalle forze forze forze dell’ordine. dell’ordine. dell’ordine. I Idati Idati dati relativi relativi relativi a adelitti adelitti delitti commessi commessi commessi nell’anno nell’anno nell’anno 2004 2004 2004 non non non sono sono sono esatesatesattamente tamente tamente confrontabili confrontabili confrontabili con con con quelli quelli quelli degli degli degli anni anni anni precedenti precedenti precedenti a aseguito aseguito seguito didiprofonde diprofonde profonde modificazioni modificazioni modificazioni avvenute avvenute avvenute nel nel nel sistema sistema sistema didirilevazione. dirilevazione. rilevazione. InInIn sostituzione sostituzione sostituzione del del del precedente precedente precedente modello modello modello cartaceo, cartaceo, cartaceo, a apartire apartire partire dal dal dal 2004 2004 2004 i idati idati dati vengono vengono vengono estratti estratti estratti dal dal dal Sistema Sistema Sistema informativo informativo informativo Sdi Sdi Sdi della della della Banca Banca Banca dati dati dati interforze, interforze, interforze, e ecomprendono, ecomprendono, comprendono, oltre oltre oltre aiaidelitti aidelitti delitti rilevati rilevati rilevati dadada Polizia Polizia Polizia didiStato, diStato, Stato, Arma Arma Arma dei dei dei carabinieri, carabinieri, carabinieri, Guardia Guardia Guardia didifinanza, difinanza, finanza, anananche che che quelli quelli quelli del del del Corpo Corpo Corpo forestale forestale forestale dello dello dello Stato, Stato, Stato, della della della Polizia Polizia Polizia penitenpenitenpenitenziaria, ziaria, ziaria, della della della Direzione Direzione Direzione investigativa investigativa investigativa antimafia antimafia antimafia e edi edidi altri altri altri uffici. uffici. uffici. Ulteriori Ulteriori Ulteriori differenze differenze differenze derivano derivano derivano dadada una una una diversa diversa diversa definizione definizione definizione didialcudialcualcunenene tipologie tipologie tipologie dididelitto didelitto delitto e eda edada una una una più più più precisa precisa precisa determinazione determinazione determinazione del del del periodo periodo periodo e edel edel del luogo luogo luogo del del del delitto delitto delitto commesso. commesso. commesso. Anche Anche Anche il ilconfronto ilconfronto confronto tratratra dati dati dati riferiti riferiti riferiti aiaipaesi aipaesi paesi Ue Ue Ue non non non è èattuabile èattuabile attuabile ininin quanto quanto quanto i dati i dati i dati risentono risentono risentono delle delle delle differenze differenze differenze tratratra i sistemi i sistemi i sistemi della della della giustigiustigiustizia zia zia e edelle edelle delle diverse diverse diverse modalità modalità modalità didiraccolta diraccolta raccolta e ediediclassificazione. diclassificazione. classificazione. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

LeLeLe notevoli notevoli notevoli differenze differenze differenze esistenti esistenti esistenti tratratra i isistemi isistemi sistemi giudiziari giudiziari giudiziari dei dei dei paesi paesi paesi europei, europei, europei, e equindi equindi quindi tratratra leledefinizioni ledefinizioni definizioni stesse stesse stesse dididelitto, didelitto, delitto, non non non consentoconsentoconsentononono una una una precisa precisa precisa analisi analisi analisi comparativa comparativa comparativa della della della delittuosità delittuosità delittuosità ininEuropa. inEuropa. Europa. Con Con Con riferimento riferimento riferimento aiaisoli aisoli soli valori valori valori assoluti, assoluti, assoluti, nel nel nel 2005 2005 2005 l’Italia, l’Italia, l’Italia, con con con poco poco poco più più più didi2,5 di2,5 2,5 milioni milioni milioni dididi denunce, denunce, denunce, sisicolloca sicolloca colloca alalquarto alquarto quarto posto posto posto nella nella nella graduatoria graduatoria graduatoria europea, europea, europea, dopo dopo dopo Germania, Germania, Germania, Regno Regno Regno Unito Unito Unito e eFrancia. eFrancia. Francia. Il Ildato Ildato dato italiano italiano italiano è èinèinincremento inincremento incremento del del del 15,6 15,6 15,6 rispetto rispetto rispetto alal2002. al2002. 2002. I Ipaesi Ipaesi paesi che che che presentano presentano presentano ununun decremento decremento decremento dei dei dei delitti delitti delitti denunciati denunciati denunciati superiore superiore superiore alal5al5per 5per per cento cento cento sono sono sono Belgio, Belgio, Belgio, Bulgaria, Bulgaria, Bulgaria, Regno Regno Regno Unito, Unito, Unito, Finlandia, Finlandia, Finlandia, Repubblica Repubblica Repubblica Ceca, Ceca, Ceca, Francia, Francia, Francia, Paesi Paesi Paesi Bassi, Bassi, Bassi, Danimarca Danimarca Danimarca e eRomania eRomania Romania (negli (negli (negli ultimi ultimi ultimi tretretre il ilcontenimento ilcontenimento contenimento dei dei dei delitti delitti delitti supera supera supera il il il 101010 per per per cento). cento). cento). L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA EELE ELE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

Fonte: Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Elaborazioni susudati sudati dati Istat Istat Istat

Fonti Fonti Fonti

x x xIstat, Istat, Istat, Indagine Indagine Indagine suisuisui delitti delitti delitti denunciati denunciati denunciati dalle dalle dalle forze forze forze dell’ordine dell’ordine dell’ordine all’autorità all’autorità all’autorità giudiziaria giudiziaria giudiziaria x x xMinistero Ministero Ministero dell’Interno, dell’Interno, dell’Interno, Indagine Indagine Indagine sulsulsul numero numero numero dei dei dei delitti delitti delitti denunciati denunciati denunciati all’autorità all’autorità all’autorità giudiziaria giudiziaria giudiziaria dalle dalle dalle forze forze forze didipolizia dipolizia polizia x x xIstat, Istat, Istat, Indagine Indagine Indagine multiscopo multiscopo multiscopo sulle sulle sulle famiglie famiglie famiglie “Sicurezza “Sicurezza “Sicurezza dei dei dei cittadini” cittadini” cittadini” x x xEurostat, Eurostat, Eurostat, Database Database Database New New New Cronos Cronos Cronos

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x x xIstat, Istat, Istat, Statistiche Statistiche Statistiche giudiziarie giudiziarie giudiziarie penali penali penali x x xIstat, Istat, Istat, LaLasicurezza Lasicurezza sicurezza dei dei dei cittadini. cittadini. cittadini. Reati, Reati, Reati, vittime, vittime, vittime, percezione percezione percezione della della della sicurezza sicurezza sicurezza e esistemi esistemi sistemi didiprotezione diprotezione protezione

L’andamento L’andamento L’andamento della della della delittuosità delittuosità delittuosità ininItalia, inItalia, Italia, osservato osservato osservato ininserie inserie serie storistoristori- Siti Siti Siti internet internet internet www.istat.it/dati/catalogo/ www.istat.it/dati/catalogo/ ca, ca, ca, appare appare appare anomalo, anomalo, anomalo, soprattutto soprattutto soprattutto per per per effetto effetto effetto delle delle delle innovazioni innovazioni innovazioni x x xwww.istat.it/dati/catalogo/ www.europa.eu.int/newcronos/ www.europa.eu.int/newcronos/ introdotte introdotte introdotte nel nel nel processo processo processo dididi rilevazione rilevazione rilevazione del del del dato. dato. dato. Tuttavia, Tuttavia, Tuttavia, pur pur pur x x xwww.europa.eu.int/newcronos/

100 statistiche per il Paese

100 100 100

Variazione %2002-2005 2002-2005 Variazione Variazione %%2002-2005

808080 606060 404040 202020 000

-1.500.000 -1.500.000 -1.500.000

-20 -20 -20

-2.500.000 -2.500.000 -2.500.000

-40 -40 -40

-3.500.000 -3.500.000 -3.500.000

-60 -60 -60

-4.500.000 -4.500.000 -4.500.000

-80 -80 -80

-5.500.000 -5.500.000 -5.500.000 -6.500.000 -6.500.000 -6.500.000

-100 -100 -100

G er ReG em ReGgerrman Re gnomania n gno Uanniia a n ito For U FraUnn iito Fra ncito ITa nciaa ITALci SIpTAAL IAa Spa L IA SpagnIA Poagn a Pologn a P loni a Pa SSovlonniaa Pae Svezia Paesi vezia essi BBaeziia i Basssai Beassi B lgsi ABueelgio Ausltgio Austriiao G stria Gr r UnGree ciiaa U r c DaUn ggheeciia D n gheriaa hr Da nim Re Pa nnimaerriia Re p Porimarcaa Re pub Porto arca puubbb loicrttoggacl a bb licaoga llo a Ca lo Flici a Cecllo F n Ce a Fiinllaanedcca Ronl n iaa R and ia Roo m mad Bumanniiaa Sl BBullgaaniia So ug ra Sllovvalcgaariiaa ova cchri a Iarlccchiia Ir a h a SlIrllanndiaa S oa d Sllovvennd aa Liove nia L tu e i Liituaanniaa Etsu n ia E t a ia Estonn ia Lu LLestooniia Lu ss Le ttonia Lu sseme ttoniaa ssemtbtonnia embur ia buurgg o M Marg o Mallttao Cai lta Cpa Ciip rro p ro o

Sicurezza Delitti per 1.000 abitanti

92

Fonte: Elaborazioni sudati dati Eurostat, New Cronos Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni susudati Eurostat, Eurostat, New New Cronos Cronos

Delitti denunciati dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria, per regione –Anni Anni 2001-2005 (per 1.000 abitanti) Delitti Delitti denunciati denunciati dalle dalle forze forze dell’ordine dell’ordine all’autorità all’autorità giudiziaria, giudiziaria, per per regione regione – –Anni 2001-2005 2001-2005 (per (per 1.000 1.000 abitanti) abitanti) REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

2000 2000 2000

2001 2001 2001

2002 2002 2002

2003 2003 2003

2004 2004 2004

2005 2005 2005

Piemonte Piemonte Piemonte Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Lombardia Liguria Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Trento Veneto Veneto Veneto Friuli-Venezia Giulia Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Toscana Umbria Umbria Umbria Marche Marche Marche Lazio Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Abruzzo Molise Molise Molise Campania Campania Campania Puglia Puglia Puglia Basilicata Basilicata Basilicata Calabria Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Nord-est Centro Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia Italia

48,0 48,0 48,0 24,8 24,8 24,8 39,4 39,4 39,4 58,3 58,3 58,3 24,4 24,4 24,4 26,1 26,1 26,1 22,6 22,6 22,6 34,6 34,6 34,6 32,6 32,6 32,6 45,7 45,7 45,7 36,9 36,9 36,9 29,8 29,8 29,8 28,2 28,2 28,2 52,6 52,6 52,6 27,3 27,3 27,3 18,0 18,0 18,0 34,7 34,7 34,7 34,3 34,3 34,3 16,7 16,7 16,7 28,7 28,7 28,7 37,5 37,5 37,5 37,1 37,1 37,1 43,7 43,7 43,7 37,6 37,6 37,6 42,6 42,6 42,6 41,6 41,6 41,6 33,7 33,7 33,7 38,7 38,7 38,7

47,9 47,9 47,9 30,9 30,9 30,9 39,4 39,4 39,4 55,8 55,8 55,8 24,3 24,3 24,3 25,8 25,8 25,8 22,7 22,7 22,7 34,7 34,7 34,7 34,2 34,2 34,2 45,4 45,4 45,4 36,5 36,5 36,5 32,3 32,3 32,3 24,8 24,8 24,8 52,6 52,6 52,6 26,5 26,5 26,5 16,9 16,9 16,9 33,5 33,5 33,5 32,6 32,6 32,6 20,5 20,5 20,5 31,1 31,1 31,1 32,9 32,9 32,9 34,4 34,4 34,4 43,4 43,4 43,4 37,7 37,7 37,7 42,1 42,1 42,1 41,4 41,4 41,4 31,9 31,9 31,9 38,0 38,0 38,0

48,6 48,6 48,6 33,4 33,4 33,4 40,0 40,0 40,0 48,8 48,8 48,8 26,6 26,6 26,6 29,5 29,5 29,5 23,9 23,9 23,9 36,0 36,0 36,0 32,4 32,4 32,4 45,3 45,3 45,3 45,0 45,0 45,0 34,0 34,0 34,0 28,8 28,8 28,8 54,6 54,6 54,6 28,7 28,7 28,7 16,9 16,9 16,9 36,5 36,5 36,5 32,0 32,0 32,0 20,1 20,1 20,1 31,2 31,2 31,2 31,4 31,4 31,4 33,5 33,5 33,5 43,3 43,3 43,3 38,3 38,3 38,3 46,5 46,5 46,5 42,8 42,8 42,8 32,4 32,4 32,4 39,0 39,0 39,0

51,5 51,5 51,5 36,3 36,3 36,3 44,9 44,9 44,9 54,8 54,8 54,8 32,2 32,2 32,2 32,9 32,9 32,9 31,5 31,5 31,5 41,6 41,6 41,6 35,6 35,6 35,6 51,2 51,2 51,2 42,6 42,6 42,6 37,5 37,5 37,5 34,3 34,3 34,3 54,3 54,3 54,3 34,7 34,7 34,7 24,6 24,6 24,6 38,9 38,9 38,9 37,1 37,1 37,1 25,9 25,9 25,9 35,4 35,4 35,4 34,8 34,8 34,8 38,3 38,3 38,3 47,7 47,7 47,7 43,7 43,7 43,7 46,6 46,6 46,6 46,2 46,2 46,2 36,3 36,3 36,3 42,7 42,7 42,7

49,6 49,6 49,6 36,4 36,4 36,4 48,0 48,0 48,0 57,0 57,0 57,0 31,4 31,4 31,4 30,2 30,2 30,2 32,5 32,5 32,5 41,2 41,2 41,2 34,3 34,3 34,3 52,8 52,8 52,8 44,4 44,4 44,4 34,2 34,2 34,2 32,9 32,9 32,9 49,0 49,0 49,0 35,6 35,6 35,6 25,2 25,2 25,2 34,3 34,3 34,3 34,4 34,4 34,4 17,9 17,9 17,9 32,1 32,1 32,1 32,9 32,9 32,9 33,2 33,2 33,2 49,3 49,3 49,3 43,9 43,9 43,9 44,2 44,2 44,2 46,2 46,2 46,2 33,1 33,1 33,1 41,6 41,6 41,6

51,9 51,9 51,9 40,0 40,0 40,0 51,4 51,4 51,4 60,9 60,9 60,9 32,2 32,2 32,2 30,3 30,3 30,3 34,0 34,0 34,0 41,7 41,7 41,7 35,8 35,8 35,8 56,2 56,2 56,2 47,9 47,9 47,9 39,4 39,4 39,4 33,0 33,0 33,0 54,1 54,1 54,1 37,6 37,6 37,6 23,4 23,4 23,4 37,1 37,1 37,1 35,0 35,0 35,0 18,8 18,8 18,8 35,0 35,0 35,0 33,8 33,8 33,8 32,3 32,3 32,3 52,4 52,4 52,4 45,7 45,7 45,7 48,1 48,1 48,1 49,2 49,2 49,2 34,6 34,6 34,6 44,0 44,0 44,0

Fonte: Elaborazioni sudati dati Istat Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni susudati Istat Istat


InIncalo calogli gliomicidi, omicidi,tranne trannequelli quelliche che sisiconsumano consumanonella nellacerchia cerchiafamiliare familiare UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

InInItalia Italiadall’inizio dall’iniziodegli deglianni anniNovanta Novantanel nelfenomeno fenomenodei deidelitti delitti contro controlalapersona personasono sonointervenute intervenuteconsistenti consistentivariazioni. variazioni.Molte Molte tipologie tipologiedidireato reatohanno hannoavuto avutoun unandamento andamentodecrescente: decrescente:gligli furtididiveicoli veicolieedidioggetti oggettidai daiveicoli, veicoli,i ifurti furtinelle nelleabitaabitascippi, scippi,i ifurti zioni. zioni.Anche Anchegligliomicidi omicidisono sononotevolmente notevolmentediminuiti: diminuiti:tra traquesti questi l’unica l’unicatipologia tipologiache cheha havisto vistoun unincremento incrementonell’ultimo nell’ultimoventenventennio nio èè quella quella degli degli omicidi omicidi che che sisi consumano consumano inin famiglia, famiglia, un un segmento segmento molto molto specifico specifico che che prevede prevede interventi interventi didi diversi diversi attori attoripubblici. pubblici. Nel Nel 2005 2005 inin Italia Italia sono sono stati stati commessi commessi circa circa 10 10 omicidi omicidi per per milione milionedidiabitanti. abitanti.

èèimputabile imputabileper perlolopiù piùaiaiquozienti quozientidecrescenti decrescentididiPuglia PugliaeeCaCalabria, labria,nonostante nonostanteininquesta questaultima ultimaregione regionesisirilevino rilevinoancora ancora valori valorisuperiori superioriaatutte tuttelelealtre: altre:insieme insiemealla allaCampania Campania(22,1) (22,1) rimane rimane infatti infatti lala regione regione con con i i valori valori dell’indice dell’indice più più elevati elevati (34,4). (34,4).Ad Adoggi, oggi,dunque, dunque,queste questedue dueregioni regionisono sonoanche anchequelle quelle definibili definibilipiù piùaarischio rischioper perlalapresenza presenzadidiorganizzazioni organizzazionicriminacriminalili (camorra (camorra ee ‘ndrangheta), ‘ndrangheta), che che utilizzano utilizzano ancora ancora frequentefrequentestrumentodell’omicidio. dell’omicidio.InInparticolare, particolare,lala“guerra “guerradidi mente mentelolostrumento chesisièèconsumata consumataaaNapoli Napolinel nel2004, 2004,ha hainfluenzato influenzato camorra” camorra”che ilildato datocampano. campano.Con Conqualche qualcheoscillazione, oscillazione,gligliomicidi omicidirisultano risultano inindiminuzione diminuzioneanche anchenel nelCentro-Nord. Centro-Nord. Omicidi Omicidivolontari volontariper perregione regione––Anno Anno2005 2005(per (per1.000.000 1.000.000 didiabitanti) abitanti)(numero (numeroindice indiceItalia=100) Italia=100)

100 statistiche per il Paese

80 80 60 60 40 40 Ue27 Ue27 20 20

Fonte: Fonte:Elaborazioni Elaborazionisusudati datiEurostat, Eurostat,New NewCronos Cronos

Omicidi Omicidivolontari volontarieeomicidi omicidivolontari volontaricommessi commessiper permotivi motivididimafia, mafia,camorra camorraoo‘ndrangheta, ‘ndrangheta,per perregione regione–– Anni Anni2001-2005 2001-2005(quozienti (quozientiper per1.000.000 1.000.000abitanti abitantieevalori valoripercentuali) percentuali) Omicidi Omicidivolontari volontari REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

InInItalia Italiadal dal2000 2000ad adoggi oggisisiassiste assisteaauna unaprogressiva progressivariduzione riduzione del delnumero numerodidiomicidi, omicidi,che chepassano passanoda da13,1 13,1aa10,3 10,3per permilione milione didiabitanti. abitanti.La Lagran granparte partedegli degliomicidi omicidisisiregistra registranelle nelleregioni regioni del del Mezzogiorno, Mezzogiorno, inin particolare particolare Campania, Campania, Puglia, Puglia, Calabria, Calabria, Sicilia, Sicilia,Sardegna Sardegnae,e,ininmodo modominore, minore,Basilicata; Basilicata;anche anchequeste queste regioni regioni presentano presentano lolo stesso stesso andamento andamento decrescente decrescente che che sisi osserva osserva aa livello livello nazionale. nazionale. SiSi può può dunque dunque supporre supporre che che lala riduzione riduzionedegli degliomicidi omicidisia siastrettamente strettamentelegata legataalla alladiminuzione diminuzione degli degliomicidi omicidididicriminalità criminalitàorganizzata organizzataregistrata registratanelle nelleregioni regioni del delSud Sudeenelle nelleIsole. Isole.Su Suquesta questatipologia tipologiadidireato reatoè,è,infatti, infatti, netta nettalalaspaccatura spaccaturatra traililNord NordeeililSud Suddel delpaese. paese.La Lariduzione riduzione

100 100

LLi ittuua an EEs n iiaa stton o LLe niia e ttto a tn BBu oniia ulg a FFi lgaar ia innla r ia land nd ia ia C Ciip R Roo m p rroo SSl ma n loova a niiaa va c ccch hi BBe iaa ellgi U Unn g gioo ghhe FFr err iiaa R Ree g raa nc gnno nciiaa oU Un PPo n iittoo ollon oi IIrl niaa ra D Daa n lannd niim d aa ma PPoor arrcca rto a PPaae togga essi a llllo i BBa o as SSp sssii paag gn G n aa G rre R ccia e Ree p ia puub bbb li IIttaa l licca liiaa aC Ce SSl ecc a loove a ve n niia a M Mal G a Ger ltta er m a man a LLu S niiaa S u sss vvez s eem ezia mbu ia burg AAu rg oo usstr triia a

Sicurezza Omicidi volontari per milione di abitanti

93

Dal Dalpunto puntodidivista vistadel deldiritto dirittopenale, penale,per peromicidio omicidios’intende s’intendelala morte mortedidiuna unapersona personafisica fisicacausata causatada daun’altra un’altrapersona personafisica fisica con condolo, dolo,colpa colpaoopreterintenzione. preterintenzione.La Ladefinizione definizionedidiEurostat Eurostat comprende comprendel’omicidio l’omicidio(omicidio (omicidiopremeditato premeditato––murder murder––eeomiomicidio cidiovolontario volontario––manslaughter manslaughter––che cheinclude includeforme formepiù piùatteattenuate nuatedididolo doloquali qualil’omicidio l’omicidiopreterintenzionale, preterintenzionale,quello quellopassiopassionale naleooper perreazione), reazione),l’eutanasia l’eutanasiaeel’infanticidio; l’infanticidio;sono sonoesclusi esclusi l’aborto l’abortoeel’aiuto l’aiutoalalsuicidio. suicidio.L’omicidio, L’omicidio,tra traleletipologie tipologiedidireato, reato, èèquella quellache chepresenta presentameno menodifficoltà difficoltàdidicomparazione comparazioneperché perché leledefinizioni definizionitra trai idiversi diversipaesi paesieuropei europeisono sonopressoché pressochéomoomogenee. genee. Gli Gliomicidi omicidivolontari volontariininItalia Italiasono sonorilevati rilevatidalle dalleindagini indaginisulla sulla delittuosità delittuositàeenell’indicatore nell’indicatoreproposto, proposto,sono sonorapportati rapportatialla allapopopolazione polazioneresidente. residente.

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

120 120

00

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

Nel Nelcontesto contestoeuropeo europeol’Italia, l’Italia,per pernumero numerodidiomicidi omicidicommessi, commessi, èèuno unodei deipaesi paesipiù piùsicuri. sicuri.SiSicolloca collocainfatti infattialaldidisotto sottodella dellamemedia diaeuropea europea(pari (pariaa14 14omicidi omicidiper permilione milionedidiabitanti), abitanti),ininottava ottava posizione posizionedopo dopoAustria, Austria,Lussemburgo, Lussemburgo,Svezia, Svezia,Germania, Germania,MalMalta, ta,Slovenia SloveniaeeRepubblica RepubblicaCeca. Ceca. I Ipaesi paesicon conililmaggior maggiornumero numerodidiomicidi omicidisono sonoleleexexRepubbliRepubbliche cherusse russedel delbaltico, baltico,Lituania, Lituania,Estonia EstoniaeeLettonia, Lettonia,che chehanno hanno indici indicirispettivamente rispettivamentepari pariaa118,3, 118,3,83,9 83,9ee55,2 55,2per permilione milionedidi abitanti. abitanti.

denunciatinei neipaesi paesiUe Ue––Anno Anno2005 2005(valori (valoriper per1.000.000 1.000.000abitanti) abitanti) Omicidi Omicididenunciati

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginesui suidelitti delittidenunciati denunciatidalle dalleforze forzedell’ordine dell’ordine all’autorità all’autoritàgiudiziaria giudiziaria

Fonti Fonti

xx Istat, Istat,Indagine Indaginesui suidelitti delittidenunciati denunciatidalle dalleforze forzedell’ordine dell’ordine all’autorità all’autoritàgiudiziaria giudiziaria xx Ministero Ministerodell’Interno, dell’Interno,Indagine Indaginesul sulnumero numerodei deidelitti delittidenunciati denunciati all’autorità all’autoritàgiudiziaria giudiziariadalle dalleforze forzedidipolizia polizia xx Eurostat, Eurostat,Database DatabaseNew NewCronos Cronos

Altre Altreinformazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat,Statistiche Statistichegiudiziarie giudiziariepenali penali xx Eurostat, Eurostat,International Internationalcriminal criminaljustice justicestatistics, statistics,2006 2006 Siti Sitiinternet internet xx http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu xx http://www.epp.eurostat.ec.europa.eu

Piemonte Piemonte Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

didicui: cui:commessi commessiper permotivi motivididimafia, mafia,camorra camorraoo'ndrangheta 'ndrangheta percentuali) ) (valori (valoripercentuali

2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

2000 2000

2001 2001

2002 2002

2003 2003

2004 2004

2005 2005

7,8 7,8 -9,2 9,2 9,5 9,5 2,1 2,1 2,2 2,2 2,1 2,1 7,8 7,8 7,6 7,6 7,8 7,8 8,0 8,0 6,1 6,1 4,8 4,8 9,2 9,2 2,4 2,4 -28,5 28,5 20,8 20,8 10,0 10,0 41,5 41,5 17,2 17,2 15,3 15,3 8,8 8,8 7,3 7,3 8,0 8,0 8,1 8,1 21,9 21,9 13,1 13,1

9,5 9,5 -8,1 8,1 8,9 8,9 2,1 2,1 2,2 2,2 2,1 2,1 7,7 7,7 4,2 4,2 8,6 8,6 5,7 5,7 6,1 6,1 7,5 7,5 10,9 10,9 4,0 4,0 3,1 3,1 22,3 22,3 16,9 16,9 10,0 10,0 43,7 43,7 16,5 16,5 19,6 19,6 8,5 8,5 7,2 7,2 8,4 8,4 8,1 8,1 19,9 19,9 12,4 12,4

10,7 10,7 33,3 33,3 7,8 7,8 5,1 5,1 8,5 8,5 8,6 8,6 8,3 8,3 5,7 5,7 4,2 4,2 8,5 8,5 9,4 9,4 7,2 7,2 5,4 5,4 9,5 9,5 3,9 3,9 9,4 9,4 19,1 19,1 12,7 12,7 3,3 3,3 30,4 30,4 14,1 14,1 25,1 25,1 8,5 8,5 6,8 6,8 8,8 8,8 8,1 8,1 16,7 16,7 11,2 11,2

9,4 9,4 16,5 16,5 10,2 10,2 14,0 14,0 5,2 5,2 4,3 4,3 6,2 6,2 6,7 6,7 5,9 5,9 10,6 10,6 7,1 7,1 11,9 11,9 6,7 6,7 8,7 8,7 5,5 5,5 6,2 6,2 21,8 21,8 17,4 17,4 13,4 13,4 34,3 34,3 12,2 12,2 21,9 21,9 10,4 10,4 8,0 8,0 8,1 8,1 9,0 9,0 18,3 18,3 12,4 12,4

7,9 7,9 32,7 32,7 9,8 9,8 8,8 8,8 3,1 3,1 -6,1 6,1 6,6 6,6 10,0 10,0 7,5 7,5 8,1 8,1 7,0 7,0 4,0 4,0 8,2 8,2 3,9 3,9 9,3 9,3 30,8 30,8 11,8 11,8 11,7 11,7 37,8 37,8 13,0 13,0 17,0 17,0 9,3 9,3 7,0 7,0 7,5 7,5 8,1 8,1 19,8 19,8 12,3 12,3

6,7 6,7 -6,9 6,9 7,5 7,5 2,0 2,0 4,2 4,2 -7,0 7,0 5,0 5,0 6,5 6,5 6,9 6,9 5,8 5,8 3,3 3,3 8,7 8,7 7,7 7,7 15,6 15,6 22,1 22,1 8,6 8,6 8,4 8,4 34,4 34,4 14,0 14,0 14,5 14,5 6,8 6,8 6,1 6,1 7,2 7,2 6,7 6,7 16,7 16,7 10,3 10,3

3,0 3,0 -1,2 1,2 ----------8,5 8,5 --44,8 44,8 25,0 25,0 -40,5 40,5 15,1 15,1 -1,5 1,5 -4,6 4,6 2,0 2,0 31,3 31,3 19,7 19,7

--1,4 1,4 ----2,9 2,9 --------44,9 44,9 13,2 13,2 -31,8 31,8 24,4 24,4 -0,8 0,8 1,3 1,3 -0,7 0,7 27,9 27,9 16,5 16,5

2,2 2,2 ------------2,0 2,0 --43,1 43,1 27,5 27,5 50,0 50,0 27,9 27,9 15,7 15,7 -0,8 0,8 -1,0 1,0 0,7 0,7 26,3 26,3 14,4 14,4

----------4,0 4,0 -----56,0 56,0 25,7 25,7 12,5 12,5 37,7 37,7 16,4 16,4 ---1,1 1,1 0,3 0,3 33,1 33,1 17,7 17,7

2,9 2,9 -1,1 1,1 -------------55,6 55,6 18,8 18,8 28,6 28,6 23,7 23,7 12,3 12,3 -1,4 1,4 --0,7 0,7 33,2 33,2 19,3 19,3

--1,5 1,5 -------------52,3 52,3 20,0 20,0 -33,3 33,3 15,7 15,7 -0,9 0,9 --0,4 0,4 31,2 31,2 18,1 18,1

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Indagine Indaginesui suidelitti delittidenunciati denunciatidalle dalleforze forzedell’ordine dell’ordineall’autorità all’autoritàgiudiziaria giudiziaria


Criminalità e povertà problemi prioritari dopo la disoccupazione UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

Per Per ilil 70,1 70,1 per per cento cento dei dei cittadini cittadini italiani italiani la la disoccupazione disoccupazione èè ilil prioritario per per ilil Paese Paese nel nel 2006; 2006; tuttavia, tuttavia, rispetto rispetto al al problema problema prioritario registra una una diminuzione diminuzione di di 5,4 5,4 punti punti percentuali. percentuali. La La 2000, 2000, sisi registra criminalità criminalità preoccupa preoccupa più più della della metà metà degli degli italiani italiani (58,7 (58,7 per per cento), cento), mentre mentre la la povertà povertà èè ilil tema tema che che negli negli ultimi ultimi anni anni ha ha accresciuto accresciuto la la sua sua rilevanza rilevanza come come problema problema nella nella percezione percezione dei dei cittadini: cittadini: dal dal 17,0 17,0 per per cento cento nel nel 2000 2000 al al 29,4 29,4 per per cento, cento, con con un un incremento incremento quindi quindi di di 12,4 12,4 punti punti percentuali. percentuali. DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

preoccupazioni legate legate all’immigrazione all’immigrazione extracomunitaria: extracomunitaria: delle delle preoccupazioni autonome di di Bolzano Bolzano ee Trento Trento (rispettivamente (rispettivamente 43,6 43,6 province province autonome ee 41,2 41,2 per per cento), cento), Veneto Veneto (39,3) (39,3) ee Lombardia Lombardia (38,8). (38,8). IlIl tema tema della della povertà povertà preoccupa preoccupa quasi quasi ilil 30 30 per per cento cento degli degli italiani, italiani, più più nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno (37,5) (37,5) che che nel nel Centro-Nord Centro-Nord (25,1); (25,1); ii valori valori più più elevati elevati sisi registrano registrano in in Basilicata Basilicata (41,7 (41,7 per per cento) cento) ee in in Sicilia Sicilia (39,3), (39,3), mentre mentre quelli quelli più più bassi bassi nella nella provincia provincia autonoautonoma ma di di Treno Treno (13,8 (13,8 per per cento) cento) ee in in Veneto Veneto (20,9). (20,9). Tra Tra ii dieci dieci temi temi trattati trattati èè quello quello che che segna segna l’incremento l’incremento maggiore maggiore rispetto rispetto al al 2000, 2000, in in maniera maniera quasi quasi uniforme uniforme su su tutto tutto ilil territorio territorio nazionale. nazionale.

Popolazione Popolazione di di 15 15 anni anni ee più più che che indica indica criminalità criminalità ee disoccupazione disoccupazione come come ii due due problemi problemi più più importanti importanti aa cui cui far far fronte fronte nel nel proprio proprio Paese, Paese, per per ii paesi paesi Ue Ue –– Autunno Autunno 2007 2007 (valori (valori percentuali) percentuali) Disoccupazione Disoccupazione

55 55 50 50 45 45 40 40 35 35

27 Ue 27 Ue

30 30

La La criminalità criminalità come come problema problema prioritario prioritario per per regione regione –– Anno Anno 2006 2006 (per (per 100 100 persone persone di di 14 14 anni anni ee più più della della stessa stessa regione) regione)

L’indagine L’indagine multiscopo multiscopo dell’Istat dell’Istat “Aspetti “Aspetti della della vita vita quotidiana” quotidiana” rileva rileva ogni ogni anno anno molteplici molteplici aspetti aspetti della della vita vita degli degli individui individui ee delle delle famiglie; famiglie; dal dal 1993 1993 viene viene condotta condotta tutti tutti gli gli anni anni ee nel nel 2006 2006 èè stata stata effettuata effettuata aa febbraio febbraio su su un un campione campione di di circa circa 19 19 mila mila famiglie famiglie (pari (pari aa circa circa 49 49 mila mila individui). individui). II dati dati per per tutti tutti ii paesi paesi europei europei provengono provengono dall’indagine dall’indagine periodica periodica Eurobarometro, Eurobarometro, promossa promossa dalla dalla Commissione Commissione europea. europea. Sia Sia per per la la dimensione dimensione del del campione campione delle delle due due indagini, indagini, sia sia per per la la diversa diversa formulazioformulazione ne delle delle domande, domande, ii dati dati relativi relativi all’Italia all’Italia ee altre altre sue sue regioni regioni non non sono sono confrontabili confrontabili con con quelli quelli dell’indagine dell’indagine Ue. Ue.

Criminalità Criminalità

60 60

25 25 20 20 15 15 10 10 55 00 R Irla eg n no da D Un an ito im ar Li ca tu an ia C ip E ro st on ia P ITA ae L si IA B as R si ep ub Sv bl ez ic a ia C ec a B ul ga r R om ia a S lo nia va cc h S ia pa gn Fr a an ci a B el gi o G re Sl cia ov en A ia us Fi tria nl a G ndi er a m an Le ia tto n P ia ol on ia M a U lta Lu ng ss he em r ia b P urg or to o ga llo

Sicurezza Problemi prioritari nella pecezione del cittadino

94

Fonte: Elaborazioni Elaborazioni Istat Istat su su Commissione Commissione Europea, Europea, Indagine Indagine Eurobarometro Eurobarometro Fonte:

Problemi considerati considerati prioritari prioritari nel nel Paese Paese per per regione regione –– Anno Anno 2006 2006 (per (per 100 100 persone persone di di 14 14 anni anni ee più più della della stessa stessa regione) regione) Problemi

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

Problemi prioritari prioritari Problemi

Nell’ordine, Nell’ordine, criminalità criminalità (33 (33 per per cento), cento), inflazione inflazione (29 (29 per per cento) cento) ee disoccupazione disoccupazione (27 (27 per per cento) cento) sono sono ii tre tre problemi problemi più più rilevanrilevantiti per per gli gli italiani. italiani. Nel Nel complesso complesso dell’Unione dell’Unione ilil problema problema più più sentito sentito dai dai cittadini cittadini èè la la disoccupazione, disoccupazione, con con ilil 27 27 per per cento cento delle delle risposte, risposte, seguito seguito aa breve breve distanza distanza dall’inflazione dall’inflazione (26 (26 per per cento). cento).

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI

Piemonte Piemonte

L’ITALIA L’ITALIA EE LE LE SUE SUE REGIONI REGIONI

Dall’esame Dall’esame della della distribuzione distribuzione territoriale territoriale della della percezione percezione dei dei problemi problemi considerati considerati prioritari prioritari della della popolazione popolazione di di 14 14 anni anni ee più più emerge emerge una una differente differente sensibilità sensibilità tra tra nord nord ee sud sud del del Paese. Paese. In In tutte tutte le le regioni regioni del del Mezzogiorno Mezzogiorno èè infatti infatti la la disoccupazione disoccupazione che che occupa occupa ilil primo primo posto posto della della graduatoria, graduatoria, mentre mentre in in molte molte regioni regioni del del Nord Nord ilil tema tema della della criminalità criminalità èè maggiormente maggiormente sentito. sentito. Nel Nel dettaglio, dettaglio, quasi quasi l’88 l’88 per per cento cento dei dei residenti residenti nel nel Mezzogiorno Mezzogiorno segnala segnala ilil problema problema della della disoccupazione, disoccupazione, in in leggero leggero calo calo ririspetto spetto al al 2000 2000 (90,3 (90,3 per per cento); cento); la la punta punta massima massima sisi registra registra in in Calabria Calabria con con ilil 90,5 90,5 per per cento. cento. Meno Meno drammatica drammatica la la percezione percezione del del problema problema della della disoccupadisoccupazione zione al al Centro-Nord Centro-Nord (60,6 (60,6 per per cento) cento) ee in in particolare particolare nel nel NordNordest est (50,8 (50,8 per per cento) cento) dove dove èè ilil tema tema della della criminalità criminalità ad ad essere essere relativamente relativamente ilil più più sentito sentito (55,6 (55,6 per per cento). cento). Nel Nel Mezzogiorno Mezzogiorno la la criminalità criminalità viene viene considerata considerata problema problema prioritario prioritario dal dal 61,6 61,6 per per cento cento della della popolazione; popolazione; la la regione regione dove dove appare appare più più rilerilevante vante èè la la Campania, Campania, con con ilil 72,3 72,3 per per cento cento delle delle indicazioni, indicazioni, mentre mentre per per le le regioni regioni del del Centro-Nord Centro-Nord lo lo èè in in Liguria Liguria (62,7 (62,7 per per cento) cento) ee in in Piemonte Piemonte (60,9 (60,9 per per cento). cento). In In molte molte regioni regioni del del Nord, Nord, inoltre, inoltre, la la segnalazione segnalazione del del tema tema della della criminalità criminalità sisi accompagna accompagna anche anche aa una una elevata elevata incidenza incidenza

100 statistiche per il Paese

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine multiscopo multiscopo sulle sulle famiglie famiglie “Aspetti “Aspetti della della vita vita quotidiana” quotidiana”

Fonti Fonti

xx Istat, Istat, Indagine Indagine multiscopo multiscopo annuale annuale sulle sulle famiglie famiglie “Aspetti “Aspetti della della vita vita quotidiana” quotidiana” xx Commissione Commissione Europea, Europea, indagine indagine Eurobarometro Eurobarometro

Altre Altre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni xx Istat, Istat, La La vita vita quotidiana quotidiana nel nel 2006 2006 xx Istat, Istat, Annuario Annuario statistico statistico italiano, italiano, 2007 2007 Siti Siti internet internet xx http://www.istat.it http://www.istat.it xx http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm http://ec.europa.eu/public_opinion/index_en.htm

Disoccupa- Criminalità Criminalità Evasione Evasione Problemi Problemi Disoccupazione fiscale ambientali ambientali zione fiscale

65,9 65,9

60,9 60,9

20,0 20,0

Debito Inefficenza Inefficenza Inefficenza Inefficenza Debito pubblico del del pubblico del del sistema sistema sistema sistema sanitario scolastico scolastico sanitario

16,7 16,7

13,4 13,4

23,8 23,8

5,4 5,4

Inefficenza Immigrazione Immigrazione Inefficenza del extradel extrasistema comunitaria comunitaria sistema giudiziario giudiziario 9,3 9,3

33,2 33,2

Povertà Povertà

24,9 24,9

Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Valle

54,2 54,2

55,1 55,1

22,4 22,4

17,8 17,8

20,6 20,6

18,7 18,7

3,7 3,7

12,1 12,1

32,7 32,7

26,2 26,2

Lombardia Lombardia

58,2 58,2

59,4 59,4

19,8 19,8

22,9 22,9

14,6 14,6

21,9 21,9

6,0 6,0

11,4 11,4

38,8 38,8

23,2 23,2

Liguria Liguria Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto

69,4 69,4

62,7 62,7

25,3 25,3

13,6 13,6

14,1 14,1

23,4 23,4

4,9 4,9

10,5 10,5

31,5 31,5

22,0 22,0

44,6 44,6

45,9 45,9

23,9 23,9

25,7 25,7

23,5 23,5

16,7 16,7

5,8 5,8

14,8 14,8

42,4 42,4

21,0 21,0

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

40,1 40,1

40,4 40,4

27,2 27,2

30,2 30,2

28,7 28,7

14,0 14,0

5,7 5,7

13,5 13,5

43,6 43,6

22,2 22,2

Trento Trento

48,7 48,7

51,1 51,1

20,7 20,7

21,6 21,6

18,8 18,8

19,3 19,3

5,9 5,9

16,2 16,2

41,2 41,2

19,8 19,8

Veneto Veneto

49,8 49,8

56,9 56,9

19,3 19,3

18,5 18,5

17,5 17,5

25,8 25,8

6,4 6,4

14,2 14,2

39,3 39,3

20,9 20,9

Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia

53,8 53,8

53,4 53,4

22,3 22,3

11,6 11,6

19,8 19,8

24,6 24,6

6,0 6,0

16,7 16,7

29,5 29,5

25,6 25,6

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

52,4 52,4

57,0 57,0

24,0 24,0

20,0 20,0

16,0 16,0

21,7 21,7

6,9 6,9

12,3 12,3

37,8 37,8

26,1 26,1

Toscana Toscana

67,8 67,8

53,7 53,7

22,8 22,8

15,3 15,3

14,1 14,1

26,1 26,1

8,4 8,4

12,4 12,4

29,3 29,3

28,3 28,3

Umbria Umbria

64,7 64,7

58,2 58,2

21,4 21,4

11,8 11,8

13,9 13,9

22,8 22,8

5,8 5,8

9,6 9,6

37,6 37,6

Marche Marche

63,1 63,1

58,8 58,8

19,3 19,3

12,1 12,1

17,2 17,2

29,6 29,6

6,0 6,0

9,7 9,7

31,4 31,4

24,8 24,8

Lazio Lazio

72,5 72,5

53,2 53,2

19,0 19,0

13,9 13,9

10,8 10,8

32,0 32,0

8,2 8,2

11,7 11,7

23,2 23,2

30,4 30,4

Abruzzo Abruzzo

81,6 81,6

56,4 56,4

17,9 17,9

11,3 11,3

13,4 13,4

22,4 22,4

4,7 4,7

7,1 7,1

19,1 19,1

35,1 35,1

Molise Molise

86,8 86,8

50,0 50,0

16,8 16,8

13,6 13,6

11,4 11,4

24,3 24,3

6,1 6,1

10,4 10,4

16,8 16,8

37,9 37,9

Campania Campania

88,3 88,3

72,3 72,3

11,8 11,8

15,9 15,9

5,8 5,8

23,3 23,3

5,3 5,3

8,5 8,5

14,5 14,5

34,1 34,1

Puglia Puglia

87,8 87,8

62,6 62,6

13,5 13,5

13,4 13,4

6,8 6,8

30,4 30,4

4,6 4,6

7,5 7,5

13,4 13,4

35,3 35,3

Basilicata Basilicata

87,9 87,9

50,7 50,7

12,7 12,7

13,5 13,5

11,3 11,3

25,9 25,9

8,0 8,0

7,8 7,8

15,8 15,8

41,7 41,7

Calabria Calabria

90,5 90,5

51,1 51,1

9,6 9,6

12,3 12,3

5,7 5,7

34,4 34,4

6,2 6,2

8,3 8,3

17,4 17,4

37,2 37,2

Sicilia Sicilia

88,7 88,7

61,3 61,3

9,9 9,9

10,6 10,6

9,2 9,2

31,9 31,9

6,3 6,3

8,0 8,0

14,9 14,9

39,3 39,3

Sardegna Sardegna

86,2 86,2

47,3 47,3

17,0 17,0

9,9 9,9

7,6 7,6

27,1 27,1

8,1 8,1

9,2 9,2

8,7 8,7

49,5 49,5

Nord-ovest Nord-ovest

61,5 61,5

60,2 60,2

20,5 20,5

20,1 20,1

14,3 14,3

22,5 22,5

5,7 5,7

10,7 10,7

36,4 36,4

23,6 23,6

Nord-est Nord-est

50,8 50,8

55,6 55,6

21,8 21,8

18,9 18,9

17,7 17,7

23,3 23,3

6,5 6,5

13,8 13,8

37,9 37,9

23,4 23,4

Centro Centro

69,1 69,1

54,5 54,5

20,5 20,5

14,0 14,0

13,0 13,0

29,0 29,0

7,8 7,8

11,5 11,5

27,4 27,4

28,9 28,9

Centro-Nord Centro-Nord

60,6 60,6

57,1 57,1

20,9 20,9

17,9 17,9

14,9 14,9

24,7 24,7

6,5 6,5

11,9 11,9

34,2 34,2

25,1 25,1

Mezzogiorno Mezzogiorno

87,9 87,9

61,6 61,6

12,4 12,4

12,9 12,9

7,7 7,7

28,2 28,2

5,8 5,8

8,1 8,1

14,6 14,6

37,5 37,5

Italia Italia

70,1 70,1

58,7 58,7

17,9 17,9

16,2 16,2

12,4 12,4

25,9 25,9

6,3 6,3

10,6 10,6

27,3 27,3

29,4 29,4

Fonte: Istat, Istat, Indagine Indagine multiscopo multiscopo sulle sulle famiglie famiglie “Aspetti “Aspetti della della vita vita quotidiana” quotidiana” Fonte:

29,3 29,3


Focus Servizi essenziali

Il fine ultimo delle politiche di sviluppo regionale è quello di contribuire a migliorare la disponibilità di beni e servizi nelle aree in cui la loro scarsità comporta disagio generalizzato, percezione di arretratezza ed effetti negativi sulla competitività. L’inefficienza nella produzione e nella qualità dei servizi collettivi è assai più grave nel Mezzogiorno, soprattutto per quei servizi che sono a valle di investimenti in infrastrutture. Anche ai servizi socio-assistenziali o di istruzione e formazione, che contribuiscono fortemente a connotare un’area più o meno sviluppata, si applicano le stesse considerazioni. Il Quadro strategico nazionale 2007-2013 fissa, per le regioni del Mezzogiorno, e con riferimento a un ristretto numero di servizi ritenuti essenziali, alcuni obiettivi di servizio (vedi schema sottostante) sul raggiungimento dei quali le amministrazioni “scommettono” per la credibilità della propria politica. L’intento è quello di dare centralità a tali obiettivi, di mobilitare un numero maggiore di attori, in considerazione del fatto che il miglioramento dei servizi collettivi dipende fortemente anche dalle scelte della politica ordinaria, e di attribuire alle politiche di sviluppo un ruolo effettivamente aggiuntivo. Gli obiettivi della politica regionale cui si applicano indicatori e target vincolanti si distinguono dagli altri obiettivi della strategia di sviluppo per il fatto di essere esplicitamente espressi in termini di servizio reso; pertanto, la loro misurazione (espressa con il riferimento a indicatori statistici pertinenti e condivisi) non si limita a obiettivi intermedi dell’azione di politica economica, quali ad esempio il rafforzamento dell’efficienza della capacità amministrativa, ma si concentra sugli obiettivi finali delle politiche. Il meccanismo d’incentivazione è dunque legato all’efficacia e all’impatto delle politiche, più che all’efficienza.

Obiettivo generale

Obiettivo specifico

Indicatore

Fonte

Elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione, come elemento fondamentale per accrescere la competitività di un’area e raggiungere adeguati livelli di benessere e coesione sociale

Diminuzione degli abbandoni scolastici precoci (early school leavers) e aumento del Percentuale di 18-24enni con al più la licenza media, che non ha concluso un corso di formazione profes- Istat, Rilevazione continua sulle forze di lavoro tasso di scolarizzazione per la scuola secondaria superiore, misurato con l’indicato- sionale riconosciuto dalla regione di durata superiore ai 2 anni re relativo alla percentuale di giovani (età 18-24 anni), con titolo di studio inferiore al diploma secondario superiore e che non partecipa ad altre attività formative Aumentare il livello delle competenze degli studenti 15enni riducendo la percentua- Percentuale di 15enni con al massimo il primo livello di competenza in lettura e in matematica, secondo la Ocse (con Ministero della pubblica istruzione le di quelli con scarse competenze in lettura e in matematica scala del test Programme for International Student Assessment (PISA) dell’OCSE e INVALSI), Indagine PISA

Aumentare i servizi di cura alla persona, allegge- Aumentare i servizi di cura per l’infanzia rendo i carichi familiari per innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Oltre a essere correlati in modo chiaro con le strategie di conciliazione, l’obiettivo è rilevante per creare condizioni favorevoli allo sviluppo, fare fronte a disparità territoriali non giustificate e incremenAumentare i servizi di cura per la popolazione anziana tare le opportunità delle persone

Diffusione del servizio di asilo nido, misurato con la percentuale di Comuni che hanno attivato il servizio di Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i asilo nido (sul totale dei comuni della Regione) servizi sociali dei Comuni Presa in carico degli utenti, misurata come percentuale di bambini fino al compimento dei 3 anni che hanno fruito del servizio di asilo nido, sul totale della popolazione nella stessa fascia di età Numero di anziani assistiti in assistenza domiciliare integrata (ADI) rispetto al totale della popolazione Ministero della salute, Sistema informativo anziana (superiore a 64 anni)

Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, in Ridurre il conferimento del rifiuto in discarica, senza intervenire sulle scelte impian- Kg di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante all’anno relazione al sistema di gestione dei rifiuti urbani tistiche e gestionali previste dalla pianificazione regionale di settore, e monitorare i Percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti progressi nel conseguimento degli obiettivi di riciclaggio e recupero

Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (APAT), Indicatori strutturali per il processo di Lisbona

Quota di frazione umida (frazione organica e verde) trattata in impianti di compostaggio ex. D.lgs 217/06 Percentuale di acqua erogata sul totale dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale Istat, Sistema informativo sulle acque Tutelare e migliorare la qualità dell’ambiente, in Migliorare l’efficienza nella distribuzione di acqua potabile relazione al servizio idrico integrato Misurare direttamente i miglioramenti, in termini di servizio e di popolazione servi- Abitanti equivalenti effettivi serviti da impianti di depurazione delle acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti equivalenti totali urbani per regione ta, del segmento della depurazione e della capacità di servizio della rete fognaria


Fenomeno Fenomenoinincalo, calo,ma mavalori valoriancora ancora lontani lontanidagli dagliobiettivi obiettivididiLisbona Lisbona UNO UNO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME

L’abbandono L’abbandono prematuro prematuro degli degli studi studi è uno è uno deidei risultati risultati deldel catticattivo vo funzionamento funzionamento deldel sistema sistema scolastico scolastico e formativo. e formativo. PerPer quequestosto la quota la quota di giovani di giovani cheche abbandonano abbandonano prematuramente prematuramente gli gli studi studi è un è un indicatore indicatore largamente largamente utilizzato utilizzato perper misurare misurare le pole policylicy attuate attuate in materia in materia di istruzione di istruzione e formazione. e formazione. L’indicatore L’indicatore fa anche fa anche parte parte deldel setset utilizzato utilizzato dalla dalla Commissione Commissione europea europea perper misurare misurare i progressi i progressi della della strategia strategia di Lisbona. di Lisbona. NelNel 2007 2007 l’Italia l’Italia presenta, presenta, soprattutto soprattutto nelnel Mezzogiorno, Mezzogiorno, percentuali percentuali di abbandono di abbandono tuttora tuttora elevate elevate (poco (poco meno meno deldel 20 20 perper cento cento a a livello livello nazionale), nazionale), cheche collocano collocano il nostro il nostro Paese Paese molto molto lontano lontano daldal traguardo traguardo fissato fissato dall’Unione dall’Unione europea europea perper il 2010 il 2010 (10(10 perper cento) cento) e agli e agli ultimi ultimi posti posti della della graduatoria graduatoria dell’Ue27. dell’Ue27. DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE

NelNel confronto confronto europeo europeo l’indicatore l’indicatore individua individua la quota la quota di popoladi popolazione zione in in etàetà 18-24 18-24 anni anni cheche ha ha abbandonato abbandonato gli gli studi studi senza senza della della clasclasaver aver conseguito conseguito un un titolo titolo superiore superiore al livello al livello 3c Short 3c Short sificazione sificazione internazionale internazionale suisui livelli livelli di istruzione di istruzione (ISCED). (ISCED). NeiNei confronti confronti regionali regionali l’indicatore l’indicatore è definito è definito come come la la percentuale percentuale della della popolazione popolazione in età in età 18-24 18-24 anni anni concon al più al più la licenza la licenza media, media, cheche nonnon ha ha concluso concluso un un corso corso di di formazione formazione professionale professionale riconosciuto riconosciuto dalla dalla regione regione di durata di durata superiore superiore ai 2ai anni 2 anni e che e che nonnon frequenta frequenta corsi corsi scolastici scolastici o svolge o svolge attività attività formative. formative. I due I due datidati nonnon risultano risultano perfettamente perfettamente confrontabili. confrontabili.

gressi gressiregistrati registratinelnelMezzogiorno Mezzogiornonegli neglianni annipiùpiùrecenti. recenti. Giovani Giovani di 18-24 di 18-24 anni anni cheche abbandonano abbandonano gli gli studi studi senza senza aver aver conseguito conseguito unun titolo titolo superiore superiore al livello al livello ISCED ISCED 3c 3c Nell’arco Nell’arco di quattro di quattro anni, anni, tra tra il 2004 il 2004 e ile2007, il 2007, nelle nelle regioni regioni deldel Short Short neinei paesi paesi UeUe – Anno – Anno 2006 2006 (valori (valori percentuali) percentuali) Mezzogiorno Mezzogiorno l’incidenza l’incidenza deidei giovani giovani cheche lasciano lasciano gli gli studi studi è è 45 45 diminuita diminuita di 2,8 di 2,8 punti punti percentuali, percentuali, a fronte a fronte di una di una diminuzione diminuzione di di 40 40 punti punti nelle nelle regioni regioni deldel Centro-Nord. Centro-Nord. 3,63,6 2007 2007 soltanto soltanto la provincia la provincia autonoma autonoma di Trento di Trento (10,6) (10,6) e ile il NelNel 35 35 (10,9) (10,9) presentano presentano valori valori molto molto prossimi prossimi all’obiettivo. all’obiettivo. Altre Altre Lazio Lazio 30 30 regioni regioni concon valori valori contenuti contenuti sono sono il Friuli-Venezia il Friuli-Venezia Giulia Giulia (12,6 (12,6 25 25 perper cento) cento) e l’Umbria e l’Umbria (12,7). (12,7). Ue 27 Ue 27 20 20 Le Le regioni regioni piùpiù distanti distanti daldal conseguimento conseguimento dell’obiettivo dell’obiettivo si consi concentrano, centrano, come come giàgià detto, detto, nelnel Mezzogiorno Mezzogiorno (Campania (Campania 29 29 perper 15 15 cento cento concon quote quote in crescita; in crescita; Puglia, Puglia, dove dove circa circa un un giovane giovane su su 10 10 quattro quattroabbandona abbandonagli glistudi studiprematuramente). prematuramente).Il fenomeno Il fenomeno 5 5 risulta risulta preoccupante preoccupante anche anche in in alcune alcune regioni regioni deldel Nord Nord tra tra le le quali quali spiccano spiccano le alte le alte percentuali percentuali della della provincia provincia autonoma autonoma di di 0 0 Bolzano Bolzano e della e della Valle Valle d’Aosta. d’Aosta. Giovani Giovani cheche abbandonano abbandonano prematuramente prematuramente gli gli studi studi perper regione regione – Anno – Anno 2007 2007 (valori (valori percentuali) percentuali)

Fonte: Fonte: Eurostat, Eurostat, Database Database NewNew Cronos Cronos

Giovani Giovani di 18-24 di 18-24 anni anni concon la licenza la licenza media, media, cheche non non hanno hanno concluso concluso unun corso corso di formazione di formazione professionale professionale ricoriconosciuto nosciuto dalla dalla regione regione di durata di durata superiore superiore ai 2aianni 2 anni e che e che non non frequentano frequentano corsi corsi scolastici scolastici o svolgono o svolgono attività attività formative, formative, perper regione regione – Anni – Anni 2004-2007 2004-2007 (a)(a) (valori (valori e differenze e differenze percentuali) percentuali)

Una Una quota quota di di giovani giovani cheche abbandonano abbandonano prematuramente prematuramente gli gli studi studi paripari al 10 al 10 perper cento: cento: è ilèvalore il valore obiettivo obiettivo fissato fissato perper il 2010 il 2010 perper i paesi i paesi UeUe nell’ambito nell’ambito della della strategia strategia di Lisbona. di Lisbona. Attraverso Attraverso il contenimento il contenimento degli degli abbandoni abbandoni si intende si intende perseguire perseguire la finalità la finalità di di elevare elevare le le competenze competenze degli degli studenti studenti e lae la capacità capacità di di ap-apprendimento prendimento della della popolazione. popolazione. NelNel 2006 2006 il valore il valore medio medio di Ue27 di Ue27 si attesta si attesta al 15,3 al 15,3 perper cento; cento; la la corrispondente corrispondente media media perper l’Italia l’Italia è pari è pari a 20,8 a 20,8 perper cento, cento, di- distante stante oltre oltre 5 punti 5 punti percentuali percentuali dalla dalla media media comunitaria comunitaria e circa e circa 10 10 punti punti daldal traguardo traguardo di Lisbona. di Lisbona. Fonte: RCFL RCFL L’Italia L’Italia si colloca si colloca nelle nelle posizioni posizioni piùpiù distanti distanti dall’obiettivo, dall’obiettivo, dopo dopo Fonte: Spagna Spagna (29,9 (29,9 perper cento), cento), Portogallo Portogallo (39,2 (39,2 perper cento) cento) e Malta e Malta (41,7 (41,7 perper cento). cento). TraTra i Paesi i Paesi piùpiù virtuosi, virtuosi, concon unauna bassa bassa per-percentuale centuale di abbandono di abbandono degli degli studi studi da da parte parte deidei giovani, giovani, si sesi seFonti gnalano gnalano invece invece la Slovenia la Slovenia (5,2(5,2 perper cento), cento), la Repubblica la Repubblica Ceca Ceca Fonti x xIstat, Istat, Indagine Indagine continua continua sulle sulle forze forze di lavoro di lavoro (RCFL) (RCFL) (5,5(5,5 perper cento) cento) e lae Polonia la Polonia (5,6(5,6 perper cento). cento). x xEurostat, Eurostat, Database Database NewNew Cronos Cronos

La La centralità centralità delle delle politiche politiche perper l’apprendimento l’apprendimento e l’aumento e l’aumento delle delle conoscenze conoscenze motiva motiva la scelta la scelta di legare, di legare, al conseguimento al conseguimento deldelvalore valoreobiettivo obiettivoa livello a livelloregionale, regionale,risorse risorseeconomiche economiche premiali premiali nell’ambito nell’ambito di un di un meccanismo meccanismo incentivante incentivante nelle nelle strastrategie tegie della della politica politica regionale regionale (ciclo (ciclo di di programmazione programmazione 200720072013). 2013). PerPer la maggior la maggior parte parte delle delle regioni regioni si tratta si tratta di un di un traguartraguardo do molto molto ambizioso, ambizioso, anche anche tenendo tenendo conto conto deidei consistenti consistenti pro-pro-

100 statistiche per il Paese

2004 2004

2005 2005

2006 2006

2007 2007

Differenze Differenze percentuali percentuali 2004-2007 2004-2007

Piemonte Piemonte Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno

22,322,3 22,322,3 21,821,8 16,316,3 21,621,6 30,730,7 11,911,9 18,218,2 13,713,7 20,020,0 21,021,0 13,313,3 16,716,7 15,615,6 16,616,6 15,215,2 28,628,6 30,330,3 17,017,0 21,921,9 30,730,7 30,130,1 21,521,5 18,718,7 17,117,1 19,319,3 27,727,7

20,720,7 22,322,3 21,621,6 17,017,0 19,719,7 26,626,6 12,212,2 18,418,4 15,915,9 19,419,4 17,217,2 15,515,5 19,219,2 14,814,8 16,116,1 15,615,6 27,927,9 29,329,3 18,318,3 18,318,3 30,230,2 33,233,2 21,021,0 18,718,7 16,216,2 18,818,8 27,127,1

20,020,0 21,921,9 18,518,5 16,116,1 17,317,3 23,623,6 10,510,5 15,015,0 19,819,8 17,717,7 16,316,3 14,814,8 18,018,0 12,312,3 14,714,7 16,216,2 27,127,1 27,027,0 15,215,2 19,619,6 28,128,1 28,328,3 18,718,7 16,716,7 14,514,5 16,816,8 25,525,5

17,317,3 24,224,2 18,318,3 16,516,5 17,217,2 23,323,3 10,610,6 13,113,1 12,612,6 17,417,4 18,018,0 12,712,7 16,416,4 10,910,9 15,015,0 16,416,4 29,029,0 25,125,1 14,114,1 21,321,3 26,126,1 21,821,8 17,917,9 15,015,0 13,813,8 15,815,8 24,924,9

-5,0-5,0 1,9 1,9 -3,5-3,5 0,2 0,2 -4,4-4,4 -7,3-7,3 -1,4-1,4 -5,1-5,1 -1,1-1,1 -2,6-2,6 -3,0-3,0 -0,6-0,6 -0,4-0,4 -4,7-4,7 -1,6-1,6 1,1 1,1 0,4 0,4 -5,2-5,2 -2,9-2,9 -0,6-0,6 -4,6-4,6 -8,3-8,3 -3,5-3,5 -3,8-3,8 -3,4-3,4 -3,6-3,6 -2,8-2,8

Italia Italia

22,922,9

22,422,4

20,620,6

19,719,7

-3,2-3,2

REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO

L’ITALIA L’ITALIA E LE E LE SUE SUE REGIONI REGIONI

M Po a M lt a Portog a r a lt a Stpog llo a Spagnllo ag a It ana Le It lia t t ali RLet oniaa omto R a nia o n Lu Buma ia ss B lgania L u e u ri ss mblga a em ur ria bu go Crgo ip r GCip o r e G G cro er r ia G maec er n ia ia Em stan Es oniia a R Fraton eg F n ia c n R ora ia Peagn Unc n ia Paesio U ito es Banito i B ss i Beass U B lgioi ng e U helgio ng ri Irlhe a a ri Irl ndaa Savnd D a S e za D nimve ia an a zi r a Liima ca tu r Li anca t Auuania Fi A striiaa nl us a SlFin ndtria ov la ia Sl acnd ov chia R e a i R pub Pocch a ep b P lo ia ub lic o nia bl a Clon ic e ia Sal C ca o e Sl venca ov ia en ia

Servizi essenziali Quota di giovani che abbandonano prematuramente gli studi

95

Altre Altre informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni x xEducation Education at at a glance a glance 2007, 2007, OECD OECD Indicators Indicators SitiSiti internet internet x xhttp://www.istat.it http://www.istat.it http://epp.eurostat.ec.europa.eu x xhttp://epp.eurostat.ec.europa.eu http://www.dps.tesoro.it/obiettivi_servizio/ x xhttp://www.dps.tesoro.it/obiettivi_servizio/

Fonte: Fonte: Istat, Istat, RCFL RCFL (a) (a) Analogamente Analogamente allaalla metodologia metodologia utilizzata utilizzata da da Eurostat, Eurostat, sono sono esclusi esclusi i militari i militari di leva. di leva. Tuttavia Tuttavia la definizione la definizione utilizzata utilizzata si discosta si discosta leggerleggermente mente da quella da quella utilizzata utilizzata da Eurostat da Eurostat perper gli early gli early school school leaver" leaver" in quanto in quanto la soglia la soglia della della durata durata dei dei corsi corsi di formazione di formazione professionale professionale è stata è stata innalzata innalzata da 6damesi 6 mesi a 2aanni. 2 anni.


Solo in quattro comuni su dieci è attivo almeno uno dei servizi UNO SGUARDO D’INSIEME

Servizi essenziali Diffusione di asili nido e servizi per l’infanzia

La diffusione sul territorio degli asili nido e la loro utilizzazione rappresenta una componente essenziale nell’attuazione delle politiche volte alla conciliazione degli impegni casa-lavoro. Per questo, le strategie di politica regionale (ciclo di programmazione 2007-2013) legano alla crescita di questi servizi un meccanismo di incentivazione di risorse premiali (obiettivi di servizio). Nel 2004 i Comuni italiani che hanno attivato almeno un servizio tra asili nido, micronidi o altri servizi integrativi/innovativi per l’infanzia sono appena il 39 per cento del totale.

96

gna, Calabria e Molise, tutte con quote inferiori di oltre 10 punti percentuali. Più vicine appaiono la Sicilia e la Campania che, nel 2004, presentano una diffusione sul territorio dei servizi per l’infanzia rispettivamente pari al 33,1 e al 30,5 per cento. A livello di ripartizione si evidenzia meglio la differenza di tipologia di servizi attivati dai comuni italiani: in tutto il Paese prevale l’attivazione per il servizio di asilo nido rispetto ai micronidi e altri servizi integrativi per l’infanzia, anche se il Nord-est e il Centro presentano valori significativi sull’attivazione di servizi integrativi o innovativi: superiori alla media Italia (13,2 per cento) e rispettivamente pari a 22,8 e 20,7 per cento.

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Il ruolo chiave attribuito alla disponibilità di servizi in ambiti essenziali per la qualità della vita costituisce una delle novità della politica regionale unitaria, elaborata e descritta nel Quadro strategico nazionale 2007-2013 (QSN). In questo caso l’obiettivo è quello di aumentare i servizi per l’infanzia nelle regioni del Mezzogiorno al fine di favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro, aumentando la percentuale di Comuni con servizi per l’infanzia dall’attuale 21 per cento al 35 per cento, valore target fissato per le regioni del Mezzogiorno, da raggiungere nel 2013, alla fine del periodo di programmazione. Il valore target è ritenuto un livello accettabile da perseguire in modo da garantire ai cittadini un livello minimo di servizio relativo alla copertura sul territorio comunale di asili nido e servizi affini.

100

80

60

40

Comuni che hanno attivato servizi per l’infanzia, per ripartizione geografica – Anno 2004 (valori percentuali sul totale dei comuni della regione)

DEFINIZIONI UTILIZZATE

L’indicatore è definito come la percentuale di comuni che hanno attivato servizi per l’infanzia (asilo nido, micronidi o servizi integrativi e innovativi) sul totale dei comuni della regione. Oltre al servizio di asilo nido sono incluse nel calcolo dell’indicatore modalità più flessibili di erogazione del servizio, particolarmente adatte nel caso di piccoli comuni dispersi sul territorio: i servizi integrati e innovativi di cui all’articolo 5 della legge 285 del 28 agosto 1997 e secondo le vigenti legislazioni regionali in materia. Il valore target al 2013 fissato per le regioni del Mezzogiorno è del 35 per cento.

Comuni che hanno attivato il servizio di asilo nido, per regione – Anno 2004 (valori percentuali sul totale dei comuni della regione)

Comuni con asili nido

20

Comuni con servizi integrativi/innovativi per l'infanzia

50

0

40

a o e a to ia ia ia te io te ia en g na u ria an a rdia che iulia eto br ia gl zz cat egn re n abr olis an os cil r on Laz a oz g en Um b a Ma a G sc Pu bru sili T Si mp em al Li M rd /B om V o m i a i C o a A a T z e n S P B C -R Lo llé ne lza ilia Va Bo Ve m lia/ E t u i os Fr d'A A d'

30

lle Va

20

10

Fonte: Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni

0 Nord-ovest

Nord-est

Centro

Mezzogiorno

Italia

Fonte: Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni

Comuni che hanno attivato servizi per l’infanzia, per regione – Anno 2004 (valori percentuali sul totale dei comuni della regione) ASILI NIDO

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Sono la Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano ad offrire la piena diffusione dei servizi per l’infanzia: tutti i comuni hanno attivato asili nido o servizi integrativi. In media nelle regioni del Centro-Nord risulta coperto il 47,6 per cento dei comuni, mentre nel Mezzogiorno solo il 21,1 per cento dei comuni ha attivato tali servizi. Particolarmente basso invece è il livello raggiunto dalla provincia autonoma di Trento (poco meno del 10 per cento). Il target del 35 per cento appare molto ambizioso per alcune regioni del Mezzogiorno: Puglia, Abruzzo, Basilicata, Sarde-

100 statistiche per il Paese

v alore target per le regioni del Mezzogiorno al 2013 = 35 per cento

Fonti

Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni

Altre informazioni

Pubblicazioni Education at a Glance 2007, OECD Indicators Siti internet http://www.istat.it http://www.dps.tesoro.it/obiettivi_servizio/

Fonte: Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni

SERVIZI INTEGRATIVI/INNOVATIVI


Il ruolo chiave attribuito alla disponibilità di servizi in ambiti essenziali per la qualità della vita costituisce una delle novità della politica regionale unitaria, elaborata e descritta nel Quadro strategico nazionale 2007-2013 (QSN). Anche in questo caso l’obiettivo è quello di aumentare nelle regioni del Mezzogiorno la fruizione dei servizi per l’infanzia al fine di favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro.

30 25 20 15 10 5

d' Em A os ilia ta - R /V al om lé ag e d' na A o To ste sc a M na ar ch L e Lo igu m ria ba rd U ia m P br ie i a m on t Tr e en Fr V to en iu li e V Sar to en d e ez g ia na G iu lia La z A br io uz z S o B icili as a ili ca B ta ol P za u no gli -B a oz e M n ol i C se a Ca labr m ia pa ni a

0

Utenti di asili nido Utenti di servizi integrativi e innovativi per l'infanzia

14

V

al le

12

v alore target per le regioni del Mezzogiorno al 2013 = 12 per cento

10

Fonte: Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni

8 6 4

Bambini 0-3 anni che utilizzano servizi per l’infanzia, per regione – Anno 2004 (valori percentuali)

2

ASILI NIDO It a lia

or no zo gi ez

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-e

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0

M

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

Presa in carico ponderata dell’utenza 0-3 anni dei servizi di asilo nido e servizi integrativi/innovativi, per regione – Anno 2004 (valori percentuali)

Bambini di 0-3 anni che utilizzano servizi per l’infanzia, per ripartizione geografica – Anno 2004 (valori percentuali)

or d

L’indicatore è definito come la percentuale di bambini in età 03 anni che hanno usufruito dei servizi per l’infanzia (asili nido micronidi, servizi integrativi e innovativi), di cui almeno il 70 per cento in asilo nido, sul totale della popolazione in età 0-3 anni. La definizione di presa in carico ponderata dell’utenza adottata vincola l’indicatore a considerare che l’utenza servita in asili nido deve esser pari ad almeno il 70 per cento del totale. Tale valore costituisce un riferimento per assicurare una base minima di servizio con standard omogenei sul territorio nazionale. Pertanto eventuale utenza servita da altre tipologie di servizio che superi la soglia del 30 per cento non viene considerata nel calcolo dell’indicatore. La ponderazione utilizzata tiene conto quindi della definizione utilizzata per gli obiettivi di servizio nel QSN. L’obiettivo fissato è di elevare la percentuale di bambini che usufruiscono di servizi di asilo nido, dall’attuale 4 per cento al 12 per cento: (valore target) da raggiungere alla fine del periodo di programmazione (2013) nelle regioni del Mezzogiorno.

N

DEFINIZIONI UTILIZZATE

ve st

Il numero di bambini che fruisce del servizio di asilo nido è un indicatore utile per misurare le policy attuate in materia di servizi essenziali, previsti dal nuovo Quadro strategico nazionale (QSN) per il ciclo di programmazione 2007-2013. Questo indicatore appartiene infatti al set di indicatori per gli obiettivi di servizio previsti dal QSN. La percentuale di bambini in età 0-3 anni che in Italia fruiscono del servizio di asilo nido nel 2004 è pari all’11,3 per cento.

-o

UNO SGUARDO D’INSIEME

Veneto (intorno al 10 per cento) sono le regioni che devono ancora conseguire l’obiettivo, mentre nelle rimanenti le percentuali nel 2004 sono già tutte più elevate del target fissato (nel caso di Toscana, Valle d’Aosta ed Emilia-Romagna di oltre 10 punti percentuali). Nel Mezzogiorno le regioni più virtuose sono: Sardegna, con una percentuale del 10 per cento, molto vicina al valore target; Abruzzo, Sicilia e Basilicata (con quote comprese tra il 5 e il 10 per cento). Più distanti dalla soglia risultano invece Puglia, Calabria e Molise (sotto il 5 per cento). A livello di ripartizione, si evidenziano meglio le differenze tra servizi fruiti dai bambini di 0-3 anni: in tutte prevale la scelta per il servizio di asilo nido rispetto ai micronidi e altri servizi integrativi per l’infanzia, anche se il Nord-est e il Centro presentano valori significativi sulla fruizione di servizi integrativi o innovativi: i valori sono infatti sopra la media Italia (2,6 per cento) e rispettivamente pari a 3,9 e 4,1 per cento.

or d

Fruisce dei servizi per l’infanzia soltanto un bambino su dieci

N

Servizi essenziali Bambini che fruiscono di asili nido e servizi per l’infanzia

97

Fonte: Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni

L’ITALIA E LE SUE REGIONI

A livello nazionale il quadro relativo alla percentuale di bambini fino al compimento dei 3 anni di età che ha usufruito di servizi per l’infanzia si presenta piuttosto disomogeneo. Molto ampia la distanza sulla presa in carico dell’utenza per i servizi all’infanzia tra la regione che presenta la situazione migliore, l’Emilia-Romagna, con una percentuale di bambini che usufruisce dei servizi pari al 27,5, e la Campania, la più carente, dove solo l’1,5 per ceno dei bambini ne fruisce. Il divario tra i territori è ben sintetizzato dalla distanza tra i valori assunti dall’indicatore al Centro-Nord (15,5 per cento) e nel Mezzogiorno (4,2 per cento). Al Centro-Nord la provincia autonoma di Bolzano (4,6 per cento), con Lazio, Friuli-Venezia Giulia e

100 statistiche per il Paese

Fonti

x Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni

Altre informazioni

Pubblicazioni x Education at a Glance 2007, OECD Indicators Siti internet x http://www.istat.it x http://www.dps.tesoro.it/obiettivi_servizio/

Fonte: Istat, Indagine censuaria sugli interventi e i servizi sociali dei comuni

SERVIZI INTEGRATIVI/INNOVATIVI


98

La Ladiffusione diffusionesul sulterritorio territoriodel delservizio serviziodidi assistenza assistenzadomiciliare domiciliare integrata integrata(ADI) (ADI)agli aglianziani anzianièèun unindicatore indicatoreutile utileper permisurare misurarelele policy policyattuate attuateininmateria materiadidiservizi serviziessenziali, essenziali,previsti previstidal dalnuovo nuovo Quadro Quadro strategico strategico nazionale nazionale (QSN) (QSN) per per ilil ciclo ciclo didi programmaprogrammazione zione 2007-2013. 2007-2013. L’indicatore L’indicatore coglie coglie inin parte parte anche anche aspetti aspetti didi accessibilità accessibilità ee qualità qualità del del servizio, servizio, essendo essendo una una modalità modalità a-avanzata vanzata ed ed efficiente efficiente didi erogazione erogazione dei dei servizi servizi didi cura cura all’anziano all’anzianorispetto rispettoaaquelle quelletradizionali. tradizionali. InIn Italia Italia lala quota quota didi anziani anziani che che fruisce fruisce dei dei servizi servizi didi ADI ADI nel nel 2005 2005èèpari parialal2,9 2,9per percento. cento.IIdati datiprovvisori provvisori2006 2006confermano confermano lala quota quota aa livello livello nazionale nazionale (in (in leggera leggera crescita crescita alal 3,0 3,0 per per cencento), to),ma maevidenziano evidenzianoandamenti andamentidifformi difformitra traleleregioni. regioni.

Anziani Anzianiche cheusufruiscono usufruisconodel delservizio servizioADI ADIper perregione regione–– Anni Anni2001-2005 2001-2005(differenze (differenzepercentuali) percentuali)

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

L’indicatore L’indicatore èè definito definito come come lala percentuale percentuale didi anziani anziani trattati trattati inin assistenza assistenza domiciliare domiciliare integrata integrata (ADI) (ADI) rispetto rispetto alal totale totale della della popolazione popolazione anziana anziana (65 (65 anni anni eepiù). più). Per Per assistenza assistenza domiciliadomiciliarere integrata integrata sisi intende intende lala possibilità possibilità didi fornire fornire alal domicilio domicilio del del paziente paziente interventi interventi socio-sanitari, socio-sanitari,che checontribuiscono contribuisconoalalmantemantenimento nimentodel delmassimo massimolivello livellodidibenessere, benessere,salute saluteeefunzione. funzione. IlIlvalore valoretarget targetalal2013 2013fissato fissatoper perleleregioni regionidel delMezzogiorno Mezzogiornoèè del del3,5 3,5per percento. cento.

100 statistiche per il Paese

88 77 66 55 Valore Valoretarget targetper perleleregioni regionidel delMezzogiorno Mezzogiornoalal2013 2013==3,5 3,5per percento cento

44 33 22 11 00

Anziani Anzianiche cheusufruiscono usufruisconodel delservizio servizioADI ADIper perregione regione––Anni Anni2001-2006 2001-2006(valori (valorieedifferenze differenzepercentuali) percentuali) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONIGEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

Fonte: Fonte:Ministero Ministerodella dellasalute salute

L’ITALIA L’ITALIAEELE LESUE SUEREGIONI REGIONI

IlIlvalore valoredel del3,5 3,5per percento cento(valore (valorefissato fissatodai dai“livelli “livelliessenziali essenzialididi prestazioni prestazioni civili civili ee sociali”), sociali”), pari pari alal valore valore del del Centro-Nord Centro-Nord nel nel 2005, 2005, risulta risulta molto molto ambizioso ambizioso per per diverse diverse regioni regioni italiane, italiane, ma ma alcune alcune del del Mezzogiorno Mezzogiorno non non sono sono molto molto distanti distanti dal dal valore valore fissato fissatoper perilil2013 2013ee due duel’hanno l’hannogià giàsuperato superato nel nel2005: 2005:BasiliBasilicata cata ee Molise Molise (rispettivamente (rispettivamente 6,1 6,1 per per cento cento ee 3,9 3,9 per per cento). cento). InIn generale generale l’indicatore l’indicatore presenta presenta una una certa certa variabilità: variabilità: tra tra lele altre altreregioni regionidel delMezzogiorno Mezzogiornoquasi quasitutte, tutte,tranne trannelalaSardegna Sardegnaee lalaSicilia, Sicilia,presentano presentanouna unadistanza distanzadal daltarget targetdidicirca circadue duepunti punti percentuali, percentuali,denotando denotandouna unacondizione condizionedidipartenza partenzaabbastanza abbastanza omogenea omogenea ma ma svantaggiata. svantaggiata. La La Sicilia Sicilia mostra mostra invece invece uno uno svantaggio svantaggio maggiore maggiore poiché poiché lala percentuale percentuale didi presa presa inin carico carico

99

Fonte: Fonte:Ministero Ministerodella dellasalute salute

L’ITALIA L’ITALIANEL NELCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

IlIl ruolo ruolo chiave chiave attribuito attribuito alla alla disponibilità disponibilità didi servizi servizi inin ambiti ambiti essenziali essenziali per per lala qualità qualità della della vita vita costituisce costituisce una una delle delle novità novità della della politica politica regionale regionale unitaria, unitaria, elaborata elaborata ee descritta descritta nel nel QuaQuadro dro strategico strategico nazionale nazionale 2007-2013. 2007-2013. InIn questo questo caso caso l’obiettivo l’obiettivo èè quello quello didi aumentare aumentare i i servizi servizi nelle nelle regioni regioni del del Mezzogiorno Mezzogiorno per per favorire favorire lala partecipazione partecipazione femminile femminile alal mercato mercato del del lavoro, lavoro, incrementando incrementando lala percentuale percentuale didi anziani anziani che che beneficiano beneficiano didi assistenza assistenzadomiciliare domiciliareintegrata integrata(ADI) (ADI)dall'attuale dall'attuale1,6 1,6per percento cento alal 3,5 3,5 (valore (valore target target da da raggiungere raggiungere nel nel 2013 2013 alla alla fine fine del del peperiodo riodo didi programmazione). programmazione). IlIl valore valore target target èè ritenuto ritenuto un un livello livello accettabile accettabile da da perseguire, perseguire, inin modo modo da da garantire garantire aiai cittadini cittadini un un livello livellominimo minimodidiservizio serviziorelativo relativoalla allapresa presainincarico caricosul sulterritoterritorio riodegli deglianziani anzianitrattati trattatiininADI. ADI.

Anziani Anzianiche cheusufruiscono usufruisconodel delservizio servizioADI ADIper perregione regione––Anno Anno2005 2005(valori (valoripercentuali) percentuali)

FFrri iuuli li--V V

Servizi essenziali Anziani che fruiscono di assistenza domiciliare integrata

UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

degli degli anziani anziani èè pari pari allo allo 0,8 0,8 per per cento, cento, più più bassa bassa rispetto rispetto alle alle come pure pure lala Sardegna Sardegna (con (con 1,1 1,1 per per cento). cento). La La distanza distanza altre, altre, come regione che che presenta presenta ilil valore valore più più alto, alto, èè ampia: ampia: ilil FriuliFriulidalla dalla regione Venezia VeneziaGiulia Giuliaha hanel nel2005 2005ilil7,9 7,9per percento centodidianziani anzianitrattati trattatiinin ADI, ADI,più piùdel deldoppio doppiorispetto rispettoalaltarget targetfissato fissatoper per2013. 2013. ÈÈ interessante interessante osservare osservare lala crescita crescita nel nel tempo tempo dell’offerta dell’offerta del del servizio servizio sul sul territorio: territorio: inin Italia Italia l’aumento l’aumento dell’utilizzo dell’utilizzo didi questo questo servizio serviziodidiquasi quasiun unpunto puntopercentuale percentualetra trailil2001 2001eeilil2005 2005èèlala un maggiore maggiore incremento incremento nel nel Centro-Nord Centro-Nord (un (un punto punto sintesi sintesi didi un percentuale) percentuale)rispetto rispettoalalMezzogiorno Mezzogiorno(0,6 (0,6punti puntipercentuali). percentuali).Da Da segnalare segnalare ilil progresso progresso del del Nord-est Nord-est didi 2,3 2,3 punti punti percentuali, percentuali, quasi quasi interamente interamente attribuibili attribuibili all’ottimo all’ottimo risultato risultato dell’Emiliadell’EmiliaRomagna Romagna(3,5 (3,5punti puntipercentuali). percentuali).

eenn eezzi iaa G Giu iuli EEm m l M iaa iillia M ia- ool - RRo liisse om m e aagg nna VVee a nneet too UUm m BBaa bbrr ia ssiilli ia icc a a M ttaa M aarrc c hhe e LLa LLoo a zzio m i o mb b aa rrddia LLiig ia guu TToo rriiaa ss cca ann aa PPuu PPiie gglliia em m a oon AA nttee bbrru u zzz CCa zoo a lla CCaa abbrria m ia m pp a SSaa anniia rrd a d ee ggnna a VVaa T Trre llllee e nn too dd''AA BBo t oosst ollzza SSiic taa /V a nno ciilliia /Va o--B a alllé Boo lée zze e d enn d''A Ao osst tee

Forti Forti le le differenze differenze territoriali territoriali tra tra Centro-Nord Centro-Nord ee Mezzogiorno Mezzogiorno

Fonti Fonti

x x Ministero Ministerodella dellaSalute Salute

Altre Altreinformazioni informazioni

x x Health HealthatataaGlance Glance2007, 2007,OECD OECDIndicators Indicators x x Istat, Istat,Indagine Indaginedei deipresidi presidiresidenziali residenzialisocio-assistenziali, socio-assistenziali,2003 2003 Siti Sitiinternet internet x x http://www.istat.it http://www.istat.it http://www.ministerosalute.it x x http://www.ministerosalute.it http://www.dps.tesoro.it/obiettivi_servizio/ x x http://www.dps.tesoro.it/obiettivi_servizio/

Piemonte Piemonte Valle Valled'Aosta/Vallée d'Aosta/Valléed'Aoste d'Aoste(a) (a) Lombardia Lombardia Liguria Liguria Trentino-Alto Trentino-AltoAdige Adige Bolzano-Bozen Bolzano-Bozen Trento Trento (a) (a) Veneto Veneto Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia Giulia Emilia-Romagna Emilia-Romagna Toscana Toscana Umbria Umbria Marche Marche Lazio Lazio Abruzzo Abruzzo Molise Molise Campania Campania Puglia Puglia Basilicata Basilicata Calabria Calabria Sicilia Sicilia Sardegna Sardegna Nord-ovest Nord-ovest Nord-est Nord-est Centro Centro Centro-Nord Centro-Nord Mezzogiorno Mezzogiorno Italia Italia

2001 2001

2002 2002

1,4 1,4 …. …. 2,4 2,4 3,6 3,6 0,2 0,2 0,1 0,1 0,3 0,3 3,0 3,0 7,6 7,6 1,9 1,9 1,9 1,9 1,5 1,5 4,0 4,0 1,7 1,7 0,9 0,9 5,8 5,8 0,8 0,8 1,1 1,1 2,6 2,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,5 0,5 2,6 2,6 2,9 2,9 2,1 2,1 2,5 2,5 0,9 0,9 2,0 2,0

Fonte: Fonte:Ministero Ministerodella dellasalute salute (a) (a)I Ivalori valoripari pariaa00sono sonoda daconsiderarsi considerarsidati datinon nondisponibili. disponibili. (b) (b)Dati Datiprovvisori. provvisori.

2003 2003

1,6 1,6 …. …. 2,5 2,5 2,5 2,5 0,1 0,1 0,2 0,2 0,0 0,0 3,8 3,8 9,1 9,1 4,8 4,8 3,1 3,1 1,8 1,8 2,5 2,5 3,0 3,0 1,0 1,0 6,9 6,9 0,8 0,8 1,3 1,3 3,1 3,1 0,4 0,4 0,6 0,6 0,6 0,6 2,2 2,2 4,6 4,6 2,9 2,9 3,1 3,1 1,0 1,0 2,4 2,4

2004 2004

1,7 1,7 0,3 0,3 2,6 2,6 1,9 1,9 0,1 0,1 0,2 0,2 …. …. 3,7 3,7 7,8 7,8 4,6 4,6 3,0 3,0 2,4 2,4 2,8 2,8 1,9 1,9 1,8 1,8 8,9 8,9 0,9 0,9 1,2 1,2 4,1 4,1 0,6 0,6 0,7 0,7 0,6 0,6 2,2 2,2 4,3 4,3 2,5 2,5 2,9 2,9 1,2 1,2 2,4 2,4

Variazioni Variazioni percentuali percentuali 2001-2005 2001-2005

2005 2005

1,8 1,8 0,2 0,2 3,5 3,5 1,2 1,2 0,1 0,1 0,2 0,2 …. …. 4,3 4,3 7,7 7,7 4,9 4,9 2,8 2,8 2,5 2,5 2,7 2,7 3,9 3,9 3,6 3,6 6,7 6,7 1,2 1,2 1,2 1,2 4,1 4,1 1,1 1,1 0,8 0,8 0,7 0,7 2,6 2,6 4,7 4,7 3,2 3,2 3,4 3,4 1,5 1,5 2,8 2,8

1,8 1,8 0,1 0,1 3,2 3,2 3,1 3,1 0,6 0,6 0,3 0,3 0,8 0,8 5,0 5,0 7,9 7,9 5,4 5,4 2,1 2,1 4,1 4,1 3,3 3,3 3,3 3,3 1,8 1,8 6,1 6,1 1,4 1,4 2,0 2,0 3,9 3,9 1,6 1,6 0,8 0,8 1,1 1,1 2,8 2,8 5,2 5,2 2,9 2,9 3,5 3,5 1,6 1,6 2,9 2,9

0,4 0,4 …. …. 0,8 0,8 -0,4 -0,4 0,4 0,4 0,2 0,2 0,5 0,5 2,0 2,0 0,3 0,3 3,5 3,5 0,2 0,2 2,7 2,7 -0,7 -0,7 1,6 1,6 0,8 0,8 0,3 0,3 0,6 0,6 1,0 1,0 1,3 1,3 1,0 1,0 0,2 0,2 0,6 0,6 0,2 0,2 2,3 2,3 0,9 0,9 1,0 1,0 0,6 0,6 0,9 0,9

2006 2006 (b) (b) 1,5 1,5 0,2 0,2 3,5 3,5 3,1 3,1 0,9 0,9 0,4 0,4 1,3 1,3 5,1 5,1 7,5 7,5 5,6 5,6 2,1 2,1 4,0 4,0 3,7 3,7 3,4 3,4 3,4 3,4 5,4 5,4 1,2 1,2 1,6 1,6 4,3 4,3 2,5 2,5 1,0 1,0 1,3 1,3 2,8 2,8 5,3 5,3 3,1 3,1 3,6 3,6 1,7 1,7 3,0 3,0


L’ITALIA E LE SUE REGIONI

Si rileva un divario piuttosto accentuato tra i valori dell’indicatore al Nord (Nord-ovest 186 e Nord-est 211 kg pro capite) e nel Mezzogiorno (393 kg pro capite). Per questo

100 statistiche per il Paese

400

300

Ue27

200

100

Ita lia nl an P o d ia rto ga llo Es to ni Le a tto n Sl ov ia ac ch ia Re pu Pol on bb ia lic a Ce ca Fr Lu an ss c em ia bu rg o Au st ria G er m an ia Be Da lgio ni m ar ca Sv Pa ez ia es iB as si

0

Rifiuti urbani smaltiti in discarica per regione – Anno 2006 (kg pro capite)

Fonte: Eurostat, Database New Cronos

Rifiuti urbani smaltiti in discarica (kg pro capite) per regione – Anni 2002-2006 (valori assoluti e differenze) REGIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO

L’orientamento comunitario in materia di gestione dei rifiuti è quello di prevenirne la produzione, promuovendone il riciclo e diminuendo lo smaltimento in discarica. In questa direzione va anche la promozione di sistemi di trattamento a basso impatto ambientale che permettono il riutilizzo del rifiuto trattato. L’Italia si pone nel contesto europeo in una situazione intermedia. Il valore di circa 310 kg pro capite di rifiuto urbano smaltito in discarica, già raggiunto nel 2005, è decisamente peggiore dei valori di gran parte dei paesi dell‘Ue15, e in particolar modo di quelli del nord Europa. Anche rispetto alla media Ue25 (230 kg pro capite) il valore Italia è piuttosto elevato. Inoltre, alcuni dei paesi entrati recentemente nell’Unione europea presentano valori dell’indicatore inferiori al valore italiano. Tra i paesi europei che presentano una situazione decisamente peggiore della nostra vi sono Cipro, Malta e Bulgaria (oltre 400 kg pro capite) tra i paesi di nuova adesione, e Irlanda, Grecia e Regno Unito tra quelli Ue15. I paesi che presentano in assoluto i valori più bassi sono Germania, Belgio, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi (meno di 100 kg pro capite).

500

Fi

La quantità in chilogrammi di rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante è un indicatore ampiamente usato a livello nazionale ed internazionale. In sede comunitaria questo indicatore è utilizzato per valutare i progressi in materia di sviluppo sostenibile ed è compreso nel set degli indicatori della strategia di Lisbona. In sede nazionale, è uno di quelli utilizzati per gli obiettivi di servizio nell’ambito del Quadro strategico nazionale per le politiche regionali (QSN 2007-2013). Il valore target al 2013 fissato per le regioni del Mezzogiorno è di 230 Kg pro capite (pari alla media comunitaria al 2005).

600

Irl an d Bu a lg ar ia G Re re c i a gn o Un Un ito gh er Li ia tu an Sl ia ov en i Sp a ag na Ro m an ia

DEFINIZIONI UTILIZZATE

700

ro

Lo smaltimento dei rifiuti urbani in discarica rappresenta una modalità di gestione meno virtuosa rispetto, ad esempio, al riciclo e alla termovalorizzazione, resi possibili dalla raccolta differenziata. La legislazione corrente, europea e nazionale, prevede che lo smaltimento in discarica assuma una funzione residuale rispetto al ciclo integrato di gestione dei rifiuti; dalle norme in vigore deriva che il conferimento in discarica può riguardare solo i rifiuti non recuperabili, inerti e/o pretrattati, non suscettibili di ulteriore valorizzazione. Anche se nel corso degli ultimi cinque anni l’Italia ha ridotto il ricorso alla discarica a favore di altre modalità di gestione, con un valore di 313 kg di rifiuti per abitante smaltiti in discarica, si colloca nel 2006 ancora significativamente al di sopra della media europea.

Rifiuti urbani smaltiti in discarica nei paesi Ue – Anno 2005 (kg pro capite)

al ta

UNO SGUARDO D’INSIEME

nell’ambito del QSN l’indicatore è stato inserito tra gli obiettivi di servizio: è previsto un meccanismo incentivante a favore delle regioni del Mezzogiorno che raggiungeranno nel 2013 il valore target di 230 kg per abitante di rifiuti urbani smaltiti in discarica. Tra le regioni del Nord, quattro si collocano già al di sotto di tale soglia (Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e provincia autonoma di Bolzano), mentre le restanti sono comunque vicine; fanno eccezione Valle d’Aosta e, in particolare, la Liguria (con quota in crescita che nel 2006 supera i 540 kg pro capite). Tutte le regioni del Centro presentano tuttora valori elevati dell’indicatore. Nel Mezzogiorno la situazione non è molto migliore di quella del Centro, con l’eccezione della Basilicata che, con 238 kg pro capite, è prossima all’obiettivo fissato al 2013; si deve tuttavia segnalare l’andamento decrescente di tale forma di smaltimento che nella ripartizione caratterizza in particolare, oltre alla Basilicata (73 kg pro capite in meno dal 2002 al 2006), anche la Calabria e la Campania (entrambe 66 kg pro capite in meno).

Ci p

313 kg di rifiuti smaltiti in discarica per ciascun abitante

M

Servizi essenziali kg di rifiuti urbani pro capite smaltiti in discarica

99

x Agenzia per la protezione dell’ambiente e i servizi tecnici (APAT), Rapporto rifiuti 2006 x Eurostat, Database New Cronos

Altre informazioni

Pubblicazioni x APAT, Annuario dei dati ambientali 2006 Siti internet x http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ x http://epp.eurostat.ec.europa.eu

2004

2005

2006

Differenze 2002-2006

369,9

311,5

293,0

286,9

266,1

-103,8

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

465,8

485,7

457,3

405,1

393,6

-72,2

Lombardia

127,5

118,3

100,5

77,6

85,8

-41,8

Liguria

520,7

512,4

492,8

474,0

546,9

26,2

Trentino-Alto Adige

242,7

217,2

215,6

197,6

194,9

-47,8

94,6

101,3

89,8

88,5

114,6

20,0

386,2

329,0

336,4

302,4

272,0

-114,2

Trento

Fonti

2003

Piemonte

Bolzano/Bozen

Fonte: APAT

2002

Veneto

224,0

Friuli-Venezia Giulia

176,8

152,3

259,7

193,9

184,5

7,7

Emilia-Romagna

352,6

349,9

169,2

273,1

171,5

286,6

176,1

260,0

178,3

-92,6

-45,7

Toscana

271,5

230,7

312,4

322,5

354,5

83,0

Umbria

368,6

409,0

304,6

367,1

386,0

Marche

427,6

442,2

418,0

374,7

371,8

-55,9

Lazio

543,9

525,4

535,2

509,5

528,8

-15,1

17,4

Abruzzo

381,8

415,8

406,2

398,5

432,2

Molise

321,1

270,7

292,1

395,1

373,8

52,7

Campania (a)

358,9

380,7

338,1

304,8

293,0

-66,0

Puglia

416,0

420,8

449,6

453,1

464,9

48,9

Basilicata

311,5

326,7

298,3

235,2

238,0

-73,5

Calabria

383,4

351,9

350,7

394,7

317,2

50,4

-66,2

Sicilia

466,9

464,7

484,8

473,2

507,4

40,5

Sardegna

370,8

435,3

384,4

389,6

339,0

-31,8

Nord-ovest

239,8

216,6

197,9

179,7

186,1

-53,7

Nord-est

268,6

239,3

223,2

221,5

211,2

-57,4

Centro

427,6

410,9

430,4

420,6

441,5

13,9

Centro-Nord

304,3

281,3

274,7

263,8

269,9

-34,4

Mezzogiorno

399,0

409,3

402,7

395,3

393,0

-6,0

Italia

338,3

327,1

320,3

310,3

313,3

-25,1

Fonte: APAT (a) Nella regione Campania è stata inserita anche la quota di rifiuti proveniente dagli impianti di trattamento meccanico-biologico che, in mancanza della disponibilità di impianti per il recupero, è stata annualmente stoccata in attesa di essere avviata allo smaltimento (anche fuori regione).


Servizi essenziali Quota di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata

UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

100

LaLa Laraccolta raccolta raccoltadifferenziata differenziata differenziatadei dei deirifiuti rifiuti rifiutiurbani urbani urbaniè èla èlalapre-condizione pre-condizione pre-condizione per per per avviarli avviarli avviarli adad ad unun un corretto corretto corretto smaltimento. smaltimento. smaltimento. LaLa La raccolta raccolta raccolta differenziadifferenziadifferenziatatata – –effettuata –effettuata effettuata per per per lelele diverse diverse diverse frazioni frazioni frazioni merceologiche merceologiche merceologiche che che che costicosticostituiscono tuiscono tuiscono i rifiuti i irifiuti rifiuti urbani urbani urbani – –rappresenta –rappresenta rappresenta unun un elemento elemento elemento importante importante importante dididi valutazione valutazione valutazione nella nella nella prospettiva prospettiva prospettiva del del del riciclo riciclo riciclo e edella edella della valorizzazione valorizzazione valorizzazione dei dei dei rifiuti. rifiuti. rifiuti. Nel Nel Nel 2006, 2006, 2006, ininin Italia Italia Italia solo solo solo unun un quarto quarto quarto dei dei dei rifiuti rifiuti rifiuti solidi solidi solidi urururbani bani bani prodotti prodotti prodotti viene viene viene avviato avviato avviato a araccolta araccolta raccolta differenziata. differenziata. differenziata. DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

differenziata differenziata differenziata dei dei dei rifiuti rifiuti rifiuti urbani urbani urbani per per per regione regione regione – –Anni –Anni Anni 2000-2006 2000-2006 2000-2006 (differenze (differenze (differenze percentuali) percentuali) percentuali) Raccolta Raccolta del del del 4040 40 per per per cento cento cento appare appare appare particolarmente particolarmente particolarmente ambizioso ambizioso ambizioso Raccolta L’obiettivo L’obiettivo L’obiettivo per per per il ilMolise ilMolise Molise (appena (appena (appena il il5il5per 5per per cento) cento) cento) e elaelala Sicilia Sicilia Sicilia (6,6 (6,6 (6,6 soprattutto soprattutto soprattutto 4040 40 per per percento). cento). cento).DiDiDicontro contro controprogressi progressi progressisignificativi significativi significativisono sono sonoattribuibili attribuibili attribuibili all’Abruzzo all’Abruzzo all’Abruzzo(poco (poco (pocomeno meno menodel del del1717 17per per percento), cento), cento),e esoprattutto esoprattutto soprattuttoalla alla alla 353535 Sardegna Sardegna Sardegna che che che nel nel nel 2006 2006 2006 sisisi attesta attesta attesta poco poco poco alalal dididi sotto sotto sotto del del del 2020 20 per per per 3030 30 cento. cento. cento. LaLa La situazione situazione situazione nazionale, nazionale, nazionale, però, però, però, è ènotevolmente ènotevolmente notevolmente migliorata migliorata migliorata tratra tra il ilil 2525 25 e eileil2006. il2006. 2006. LeLe Le regioni regioni regioni del del del Nord Nord Nord hanno hanno hanno fatto fatto fatto progressi progressi progressi sososo2000 2000 2000 stanziali, stanziali, stanziali, ininin alcuni alcuni alcuni casi casi casi raddoppiando raddoppiando raddoppiando lalala quota quota quota del del del 2000, 2000, 2000, come come come inininPiemonte, Piemonte, Piemonte,inininValle Valle Valled’Aosta d’Aosta d’Aostae enella e nella nellaprovincia provincia provinciaautonoma autonoma autonomadididi 202020 Trento. Trento. Trento. Anche Anche Anche lelele regioni regioni regioni del del del Centro Centro Centro e edel edel del Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno hanno hanno hanno comunque comunque comunque concretizzato concretizzato concretizzato unun un miglioramento miglioramento miglioramento notevole, notevole, notevole, ininin particoparticopartico- 151515 lare lare lare l’Umbria, l’Umbria, l’Umbria, l’Abruzzo l’Abruzzo l’Abruzzo e elaelaSardegna. laSardegna. Sardegna. 1010 10

Il Ilrapporto Ilrapporto rapporto tratra tra massa massa massa dei dei dei rifiuti rifiuti rifiuti urbani urbani urbani oggetto oggetto oggetto dididi raccolta raccolta raccolta diffediffediffe- Raccolta Raccolta Raccolta differenziata differenziata differenziata dididi rifiuti rifiuti rifiuti urbani urbani urbani per per per regione regione regione – –Anno –Anno Anno renziata renziata renziata e etotale etotale totale dei dei dei rifiuti rifiuti rifiuti urbani urbani urbani è èun èun un indicatore indicatore indicatore ampiamente ampiamente ampiamente 2006 2006 2006 (valori (valori (valori percentuali) percentuali) percentuali) usato usato usatoa alivello alivello livellonazionale nazionale nazionalee efa efafa parte parte partedel del del set set set dididi indicatori indicatori indicatori degli degli degli obiettivi obiettivi obiettividididiservizio servizio servizioprevisti previsti previstinel nel nelQuadro Quadro Quadrostrategico strategico strategiconazionale nazionale nazionale (QSN) (QSN) (QSN) per per per lelepolitiche lepolitiche politiche didisviluppo disviluppo sviluppo regionale regionale regionale 2007-2013. 2007-2013. 2007-2013. Il Ilvalore Ilvalore valore obiettivo obiettivo obiettivo previsto previsto previsto dalle dalle dalle politiche politiche politiche dididi sviluppo sviluppo sviluppo regionale regionale regionale nell’ambito nell’ambito nell’ambitodell’azione dell’azione dell’azionesugli sugli sugli“obiettivi “obiettivi “obiettividididiservizio” servizio” servizio”per per peril il2013 il 2013 2013 fissa, fissa, fissa, per per per lelele regioni regioni regioni del del del Mezzogiorno, Mezzogiorno, Mezzogiorno, alalal 4040 40 per per per cento cento cento lalala quota quota quota didirifiuti dirifiuti rifiuti oggetto oggetto oggetto didiraccolta diraccolta raccolta differenziata. differenziata. differenziata. L’indicatore L’indicatore L’indicatore che che che misura misura misura lalala quota quota quota dididi rifiuti rifiuti rifiuti urbani urbani urbani oggetto oggetto oggetto dididi racracraccolta colta colta differenziata differenziata differenziata ancora ancora ancora non non non viene viene viene utilizzato utilizzato utilizzato ininin sede sede sede comunicomunicomunitaria taria taria e emancano, emancano, mancano, didiconseguenza, diconseguenza, conseguenza, dati dati dati comparabili. comparabili. comparabili. LeLe Le Direttive Direttive Direttive comunitarie comunitarie comunitarieinvitano invitano invitanocomunque comunque comunquegligliglistati stati statimembri membri membriadad adadottare adottare adottare strategie strategie strategie nazionali nazionali nazionali mirate mirate mirate all’aumento all’aumento all’aumento della della della raccolta raccolta raccolta differenziadifferenziadifferenziatatata dei dei dei rifiuti rifiuti rifiuti biodegradabili, biodegradabili, biodegradabili, dada da avviare avviare avviare adad ad altro altro altro tipo tipo tipo dididi smaltismaltismaltimento mento mento che che che permetta permetta permetta il ilrecupero ilrecupero recupero energetico energetico energetico o ola olala produzione produzione produzione dididi compost compost compost didiqualità. diqualità. qualità. Anche Anche Ancheinininassenza assenza assenzadididiuna una unacomparazione comparazione comparazionecompleta, completa, completa,dai dai daidati dati dati riferiti riferiti riferiti dada da alcuni alcuni alcuni paesi, paesi, paesi, sisisi osserva osserva osserva che che che lalala pratica pratica pratica della della della raccolta raccolta raccolta differenziata differenziata differenziata è ècomunque ècomunque comunque più più più diffusa diffusa diffusa nell’Europa nell’Europa nell’Europa settentrionale settentrionale settentrionale (Austria, (Austria, (Austria,Danimarca, Danimarca, Danimarca,Germania, Germania, Germania,Paesi Paesi PaesiBassi Bassi Bassie eBelgio), eBelgio), Belgio),dove dove dove sono sono sonogià già giàstati stati statiraggiunti raggiunti raggiuntigligligliobiettivi obiettivi obiettivifissati fissati fissatidagli dagli dagliorientamenti orientamenti orientamenti comunitari. comunitari. comunitari.

0 00

Raccolta Raccolta differenziata differenziata dei dei rifiuti rifiuti urbani urbani per per regione regione – –Anni 2000-2006 2000-2006 (valori (valori e edifferenze percentuali) percentuali) Raccolta differenziata dei rifiuti urbani per regione –Anni Anni 2000-2006 (valori edifferenze differenze percentuali) REGIONI REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE

L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA EELE ELE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

5 55

Fonte: Fonte: APAT APAT Fonte: APAT

ILILIL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

LeLe Le regioni regioni regioni italiane italiane italiane presentano presentano presentano una una una situazione situazione situazione molto molto molto differenziadifferenziadifferenziata.ta. ta. Nell’Italia Nell’Italia Nell’Italia settentrionale settentrionale settentrionale lalapratica lapratica pratica della della della raccolta raccolta raccolta differenziata differenziata differenziata è ègià ègià già molto molto molto diffusa diffusa diffusa e ein einin alcune alcune alcune regioni regioni regioni (Piemonte, (Piemonte, (Piemonte, Lombardia, Lombardia, Lombardia, Veneto Veneto Veneto e enelle enelle nelle province province province autonome autonome autonome dididi Trento Trento Trento e eBolzano) eBolzano) Bolzano) è ègià ègià già stato stato stato superato superato superato il iltraguardo iltraguardo traguardo fissato fissato fissato per per per il il2013. il2013. 2013. Nelle Nelle Nelle rimanenti rimanenti rimanenti regioni regioni regioni i valori i ivalori valori sono sono sono comunque comunque comunque superiori superiori superiori a aquello aquello quello medio medio medio nazionazionazionale, nale, nale, adad ad eccezione eccezione eccezione della della della Liguria Liguria Liguria dove dove dove lalala raccolta raccolta raccolta differenziata differenziata differenziata coinvolge coinvolge coinvolge meno meno meno del del del 1717 17 per per per cento cento cento dei dei dei rifiuti rifiuti rifiuti urbani urbani urbani prodotti. prodotti. prodotti. LeLe Le regioni regioni regionidel del delCentro Centro Centrosono sono sonoinvece invece inveceancora ancora ancorapiuttosto piuttosto piuttostodistanti distanti distantidal dal dal raggiungimento raggiungimento raggiungimentodell’obiettivo, dell’obiettivo, dell’obiettivo,fatta fatta fattaeccezione eccezione eccezioneper per perlalalaToscana Toscana Toscana che che che vivivi sisisi sta sta sta lentamente lentamente lentamente avvicinando avvicinando avvicinando (31 (31 (31 per per per cento cento cento nel nel nel 2006). 2006). 2006). Tutte Tutte Tutte lelele regioni regioni regioni del del del Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno non non non sono sono sono vicine, vicine, vicine, ininin alcuni alcuni alcuni casi casi casi ininin maniera maniera maniera significativa, significativa, significativa, alalal target target target fissato; fissato; fissato; nel nel nel complesso complesso complesso lalala quoquoquotatata dididi rifiuto rifiuto rifiuto avviato avviato avviato a araccolta araccolta raccolta differenziata differenziata differenziata è èdi èdidi poco poco poco superiore superiore superiore alal10 al10 10 per per per cento. cento. cento.

Italia Italia 2006 2006 Italia 2006

Tr Te Tre nt Pi re nntoo Piem to Piemo emont onte Ve ntee V Veenneto Sa neeto Va to S V Saarrd e Vaalllle d rdd eggna e lle d'A e n g d''AAoos t Um naa oss taa /V U ta /Val Umbr Fr /Vaalllée mbbr iia F iu l é d r a Frriuli-V léee d'Ao ia iuli- e d'A st li-Ven e 'Aos e Ven z oste n e ia t e Bo ezziia Gi Gu Bolz a G Bolza n iiullia l a o u ia Em za nno/Bo lia Emil o//Bo ze i B Em i a- o z n illiiaa- Ro zeenn Rom -R mag om a n Lo agg na L m na Loo mb a a mb ard b ardia Ab rdiia Abru a Abr zz ruu zz o z M z oo Ma Marrc h Ca arcc hee he C Caa m mp mp aani p an a To niia Ts a Toosca sccan a n Ca an aa C Caa llabr laabria bria i La a L z Laa zio ziioo Pu P Puugglia glia Li lia Lg Liiguu ria gu ri ra S i ia Sc Siiciilia Ba cilia li B Baassilic a siillic ata ic at aa M ta Mo Mollise olise ise

Solo Solo SoloalalalNord Nord Nordlalalaraccolta raccolta raccoltadifferenziata differenziata differenziata copre copre coprecirca circa circaililil40 40 40per per percento cento centodei dei deirifiuti rifiuti rifiuti

Fonte: Fonte: Fonte: APAT APAT APAT

Fonti Fonti Fonti

x xxAgenzia Agenzia Agenzia per per per lalaprotezione laprotezione protezione dell’ambiente dell’ambiente dell’ambiente e eper eper per i servizi i servizi i servizi tecnici tecnici tecnici (APAT), (APAT), (APAT), Rapporto Rapporto Rapporto rifiuti rifiuti rifiuti 2006 2006 2006

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

2000 2000 2000

2001 2001 2001

2002 2002 2002

2003 2003 2003

2004 2004 2004

2005 2005 2005

2006 2006 2006

Differenze Differenze Differenze percentuali percentuali percentuali 2000-2006 2000-2006 2000-2006

Piemonte Piemonte Piemonte

17,2 17,2 17,2

21,6 21,6 21,6

24,6 24,6 24,6

28,0 28,0 28,0

32,8 32,8 32,8

37,2 37,2 37,2

40,8 40,8 40,8

23,6 23,6 23,6

Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

14,9 14,9 14,9

16,9 16,9 16,9

20,7 20,7 20,7

23,5 23,5 23,5

25,5 25,5 25,5

28,4 28,4 28,4

31,3 31,3 31,3

16,4 16,4 16,4

Lombardia Lombardia Lombardia

32,0 32,0 32,0

36,1 36,1 36,1

36,4 36,4 36,4

39,9 39,9 39,9

40,9 40,9 40,9

42,5 42,5 42,5

43,6 43,6 43,6

11,6 11,6 11,6

Liguria Liguria Liguria

11,7 11,7 11,7

12,6 12,6 12,6

14,3 14,3 14,3

16,9 16,9 16,9

16,6 16,6 16,6

15,7 15,7 15,7

16,7 16,7 16,7

5,0 5,0 5,0

Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige Trentino-Alto Adige

23,3 23,3 23,3

23,5 23,5 23,5

27,7 27,7 27,7

33,4 33,4 33,4

37,8 37,8 37,8

44,2 44,2 44,2

49,1 49,1 49,1

25,8 25,8 25,8

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

33,8 33,8 33,8

33,0 33,0 33,0

37,3 37,3 37,3

43,3 43,3 43,3

40,5 40,5 40,5

43,7 43,7 43,7

46,3 46,3 46,3

Trento Trento Trento

14,2 14,2 14,2

16,1 16,1 16,1

20,9 20,9 20,9

26,3 26,3 26,3

35,9 35,9 35,9

44,6 44,6 44,6

51,4 51,4 51,4

37,2 37,2 37,2

Veneto Veneto Veneto

26,6 26,6 26,6

34,5 34,5 34,5

39,1 39,1 39,1

42,1 42,1 42,1

43,9 43,9 43,9

47,7 47,7 47,7

48,7 48,7 48,7

22,1 22,1 22,1

12,5 12,5 12,5

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia Friuli-Venezia Giulia

18,4 18,4 18,4

21,5 21,5 21,5

24,1 24,1 24,1

26,8 26,8 26,8

25,8 25,8 25,8

30,4 30,4 30,4

33,3 33,3 33,3

14,9 14,9 14,9

Emilia-Romagna Emilia-Romagna Emilia-Romagna

21,7 21,7 21,7

24,7 24,7 24,7

26,5 26,5 26,5

28,1 28,1 28,1

29,7 29,7 29,7

31,4 31,4 31,4

33,4 33,4 33,4

11,7 11,7 11,7

Toscana Toscana Toscana

21,5 21,5 21,5

24,4 24,4 24,4

25,9 25,9 25,9

28,8 28,8 28,8

30,9 30,9 30,9

30,7 30,7 30,7

30,9 30,9 30,9

9,4 9,4 9,4

Umbria Umbria Umbria

6,9 6,9 6,9

12,7 12,7 12,7

15,6 15,6 15,6

18,0 18,0 18,0

20,2 20,2 20,2

21,5 21,5 21,5

24,5 24,5 24,5

17,6 17,6 17,6

Marche Marche Marche

9,7 9,7 9,7

11,9 11,9 11,9

14,9 14,9 14,9

14,9 14,9 14,9

16,2 16,2 16,2

17,6 17,6 17,6

19,5 19,5 19,5

9,8 9,8 9,8

Lazio Lazio Lazio

4,6 4,6 4,6

4,2 4,2 4,2

5,5 5,5 5,5

8,1 8,1 8,1

8,6 8,6 8,6

10,4 10,4 10,4

11,1 11,1 11,1

6,5 6,5 6,5

14,1 14,1 14,1

15,6 15,6 15,6

16,9 16,9 16,9

10,7 10,7 10,7

Abruzzo Abruzzo Abruzzo

6,1 6,1 6,1

8,9 8,9 8,9

10,8 10,8 10,8

11,3 11,3 11,3

Molise Molise Molise

2,3 2,3 2,3

2,8 2,8 2,8

3,5 3,5 3,5

3,7 3,7 3,7

3,6 3,6 3,6

5,2 5,2 5,2

5,0 5,0 5,0

2,7 2,7 2,7

Campania Campania Campania

1,8 1,8 1,8

6,1 6,1 6,1

7,3 7,3 7,3

8,1 8,1 8,1

10,6 10,6 10,6

10,6 10,6 10,6

11,3 11,3 11,3

9,6 9,6 9,6

Puglia Puglia Puglia

3,7 3,7 3,7

5,0 5,0 5,0

7,6 7,6 7,6

10,0 10,0 10,0

7,3 7,3 7,3

8,2 8,2 8,2

8,8 8,8 8,8

5,1 5,1 5,1

Basilicata Basilicata Basilicata

3,4 3,4 3,4

4,9 4,9 4,9

5,0 5,0 5,0

6,0 6,0 6,0

5,7 5,7 5,7

6,5 6,5 6,5

7,8 7,8 7,8

4,3 4,3 4,3

Calabria Calabria Calabria

1,1 1,1 1,1

3,2 3,2 3,2

7,0 7,0 7,0

8,7 8,7 8,7

9,0 9,0 9,0

8,6 8,6 8,6

8,0 8,0 8,0

6,9 6,9 6,9

Sicilia Sicilia Sicilia

1,9 1,9 1,9

3,3 3,3 3,3

4,3 4,3 4,3

5,8 5,8 5,8

5,4 5,4 5,4

5,7 5,7 5,7

6,6 6,6 6,6

4,7 4,7 4,7

Sardegna Sardegna Sardegna

1,7 1,7 1,7

2,1 2,1 2,1

2,8 2,8 2,8

3,8 3,8 3,8

5,3 5,3 5,3

9,9 9,9 9,9

19,8 19,8 19,8

18,1 18,1 18,1

Nord-ovest Nord-ovest Nord-ovest

25,3 25,3 25,3

29,1 29,1 29,1

30,3 30,3 30,3

33,7 33,7 33,7

35,7 35,7 35,7

37,7 37,7 37,7

39,5 39,5 39,5

14,2 14,2 14,2

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x xxAPAT, APAT, APAT, Annuario Annuario Annuario dei dei dei dati dati dati ambientali ambientali ambientali 2006 2006 2006

Nord-est Nord-est Nord-est

23,3 23,3 23,3

27,9 27,9 27,9

31,0 31,0 31,0

33,6 33,6 33,6

35,2 35,2 35,2

38,3 38,3 38,3

40,4 40,4 40,4

17,0 17,0 17,0

Centro Centro Centro

11,4 11,4 11,4

12,8 12,8 12,8

14,6 14,6 14,6

17,1 17,1 17,1

18,3 18,3 18,3

19,2 19,2 19,2

20,0 20,0 20,0

8,7 8,7 8,7

Centro-Nord Centro-Nord Centro-Nord

20,3 20,3 20,3

23,5 23,5 23,5

25,4 25,4 25,4

28,2 28,2 28,2

29,8 29,8 29,8

31,6 31,6 31,6

33,2 33,2 33,2

13,0 13,0 13,0

Siti Siti Siti internet internet internet x xxhttp://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ x xxhttp://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu http://epp.eurostat.ec.europa.eu

Mezzogiorno Mezzogiorno Mezzogiorno

2,4 2,4 2,4

4,7 4,7 4,7

6,3 6,3 6,3

7,7 7,7 7,7

8,1 8,1 8,1

8,8 8,8 8,8

10,2 10,2 10,2

7,8 7,8 7,8

14,4 14,4 14,4

17,4 17,4 17,4

19,2 19,2 19,2

21,5 21,5 21,5

22,7 22,7 22,7

24,2 24,2 24,2

25,8 25,8 25,8

11,3 11,3 11,3

Italia Italia Italia

Fonte: Fonte: APAT APAT Fonte: APAT


Lontana Lontanadagli dagliobiettivi obiettivilalaquota quotatrattata trattata nel nelMezzogiorno Mezzogiorno UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

quantitàdidifrazione frazioneumida umidatrattata trattataininimpianti impiantididicompostagcompostagLaLaquantità perlalaproduzione produzionedidicompost compostdidiqualità qualitàè èuna unamisura misuradella della giogioper recuperodella dellamateria materiaproveniente provenientedalla dallaraccolta raccolta capacità capacitàdidirecupero differenziata differenziatadelle dellediverse diversefrazioni frazionimerceologiche merceologichee,e,nella nellafattifattispecie, specie,didiquelle quelleorganiche organichee ebiodegradabili. biodegradabili.InInItalia, Italia,nelnel2006, 2006, questa questafrazione frazionesi siattesta attestaintorno intornoalal2222per percento. cento.

cento, cento,adadeccezione eccezionedella dellaPuglia Puglia(5(5per percento centodella dellafrazione frazione umida umidatrattata). trattata).Il Ilconseguimento conseguimentodell’obiettivo dell’obiettivocomporta comportalala messa messaininfunzione funzionedidinuovi nuoviimpianti impiantididicompostaggio compostaggioe ebiostabibiostabilizzazione, lizzazione, inin particolare particolare inin Puglia Puglia e e Campania Campania dove dove dell’indicatorepresenta, presenta,oltre oltrea avalori valoripiuttosto piuttosto l’andamento l’andamentodell’indicatore ancheuna unadinamica dinamicafortemente fortementenegativa. negativa. bassi, bassi,anche

frazioneumida umidatrattata trattataininimpianti impiantididicompostaggio compostaggioper perlalaproduzione produzionedidicompost compostdidiqualità, qualità,per perregione regione Quantità Quantitàdidifrazione – –Anni Anni2001-2006 2001-2006(differenze (differenzepercentuali) percentuali) 4040 3030 2020

Quantità Quantitàdidifrazione frazioneumida umidatrattata trattataininimpianti impiantididi compostaggio compostaggioper perlalaproduzione produzionedidicompost compostdidiqualità, qualità, per perregione regione– –Anno Anno2006 2006(valori (valoripercentuali) percentuali)

1010 00

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

L’indicatore L’indicatoreesprime esprimelalapercentuale percentualedidifrazione frazioneumida umida(frazione (frazione organica organicae everde), verde),proveniente provenientedalla dallaraccolta raccoltadifferenziata, differenziata, trattata trattataininimpianti impiantididicompostaggio, compostaggio,ininrapporto rapportoalla allafrazione frazionedidi umido umidonelnelrifiuto rifiutourbano urbanototale totaleper perlalaproduzione produzionedidicompost compostdidi qualità. qualità.È Èununindicatore indicatoreintrodotto introdottorecentemente recentementea alivello livellonazionazionale nalee efafaparte partedegli degliindicatori indicatoridegli degliobiettivi obiettivididiservizio servizioprevisti previsti nelnelQuadro Quadrostrategico strategiconazionale nazionaleper perlelepolitiche politichedidisviluppo sviluppo regionale regionale2007-2013. 2007-2013. Il Ilvalore valoretarget targetalal2013 2013previsto previstoper perleleregioni regionideldelMezzogiorno Mezzogiorno nell’ambito nell’ambitodell’azione dell’azionesugli sugliobiettivi obiettivididiservizio serviziofissa fissaalal2020per per cento centolalafrazione frazioneumida umidatrattata trattataininimpianti impiantididicompostaggio. compostaggio.

-10 -10 -20 -20 Va Valle Bo lle d' d'Ao Bolza Aost lz no a st / V a no/B a/ a / o Vallé Bo ze llée d zen e 'A n d' o Fr Aost Friuli se iu -V Tr t e li- e Ven e Tre n n ezia e nto zia G to Giu Sa iulia Sard lia r e L d egn Em Lo m gnaa Emili o mb a iliaa- R b arrdia - Rom dia omag ag na M na Marc ar h Ca c hee Ca la labr Ab briia Abru a ru zz o z Um z o Umb r To br iia Tos c a a s Pi cann a Piem a emon onte t La e La zio z S i io Sicili cil a Li ia L gu Ba igu ria Basil ria silica ic ta a Ve ta Vene neto M to Molis ol e is Pu e P g Ca uglia Ca m lia mp an p a ia ni a

Servizi essenziali Quota di frazione umida trattata in impianti di compostaggio

101

Fonte:APAT APAT Fonte:

ILILCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Anche Ancheininsede sedecomunitaria comunitariaquesto questoindicatore indicatoreè èutilizzato utilizzatoe eriverivestirà stiràimportanza importanzacrescente crescenteininfuturo. futuro.L’orientamento L’orientamentocomunitacomunitariorioriguardo riguardoalaltrattamento trattamentodeideirifiuti rifiutibiodegradabili biodegradabiliè èquello quellodidi garantire garantireattraverso attraversoil ilricorso ricorsoalalriciclo, riciclo,alalcompostaggio compostaggioe ealla alla produzione produzionedidibiogas, biogas,ununriutilizzo riutilizzodeldelrifiuto rifiutoe elaladiminuzione, diminuzione, fino finoalla allatotale totalescomparsa, scomparsa,dello dellostoccaggio stoccaggioinindiscarica discaricadidimamateriale terialeorganico. organico. LeLedifferenze differenzenelle nellenormative normativenazionali, nazionali,tuttavia, tuttavia,non nonrendono rendono ancora ancorapossibili possibiliconfronti confrontipuntuali. puntuali. Tra Trai 15 i 15stati statimembri membrididipiùpiùantica anticaappartenenza appartenenzaall’Unione, all’Unione, alcuni alcuni– –soprattutto soprattuttonelnelnord nordEuropa Europa– –si sicollocano collocanoininuna unaposiposizione zionepiuttosto piuttostoavanzata: avanzata:ininAustria, Austria,Danimarca, Danimarca,Germania, Germania, Paesi PaesiBassi Bassie eBelgio Belgioi rifiuti i rifiutibiodegradabili biodegradabilisono sonoper perlegge leggeracraccolti coltiseparatamente separatamentee enelle nellediscariche discarichepossono possonoessere esseresmaltiti smaltiti soltanto soltantorifiuti rifiutiche chesiano sianostati statipre-trattati pre-trattatimediante medianteincenerimenincenerimento.to.

frazi umi trat impi i dicompost aggi perlalaprpr oduzi compostdidiqual qual perrergi itàitàdidifrazi tattaataininimpi i di aggi o oper oduzi Quant oneumi ant compost onedidicompost ità,per egi one Quant one dadatrat ant one ità, one 2001-2006(valori percent Anni2001-2006 (valorie edifdif erenzepercent uali) fefrenze – –Anni uali)

100 statistiche per il Paese

200 200 2 2

2003 2003

2004 2004

2005 2005

Piem Piem onotente

25,25, 2 2

272,77,7

27,27, 2 2

36,8 36,8

38,38, 3 3

28,28, 2 2

3,03,0

0,20,2

0,20,2

0,20,2

0,10,1

0 0 15,15,

7 7 18,18,

5 5 18,18,

3 3 25,25,

272,27,2

2 2 31,31,

35,2 35,2

2 2 36,36,

7 7 39,39,

4 4 14,14,

2,92,9

5,75,7

5,65,6

4,34,3

4,24,2

4,44,4

1,51,5

5 5 12,12,

161,06,0

3 3 15,15,

13,3 13,3

4 4 18,18,

4 4 27,27,

9 9 14,14,

- -

1 1 34,34,

2 2 28,28,

2 2 30,30,

barbar Lom Lom diadia

Liguri Liguri a a Trent ino-A Trent ino-A ltoltAodAigdeige Boz BolBol Boz zano/ zano/ enen

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

Anche Ancheper perquesto questoindicatore indicatoreleledifferenze differenzetratraNord Norde eMezzoMezzogiorno giornosono sonorilevanti. rilevanti.Tutte Tutteleleregioni regionideldelSettentrione Settentrionehanno hanno giàgiàraggiunto raggiuntoil iltraguardo, traguardo,o osono sonoprossime prossimealalraggiungimento, raggiungimento, con conlalarilevante rilevanteeccezione eccezionedella dellaLiguria Liguria(4,4 (4,4per percento) cento)e edeldel Friuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia, Giulia,che chesi siattesta attestapoco pocoalaldidisotto sotto(19,6 (19,6per per cento). cento).Nel NelCentro, Centro,solo sololalaToscana Toscanapresenta presentauna unaquota quotasupesuperiore riorealal2020per percento, cento,mentre mentrenelnelLazio, Lazio,appena appenail 6,2 il 6,2per percento cento didifrazione frazioneumida umidaviene vienetrattata. trattata.Nel NelMezzogiorno, Mezzogiorno,laladistanza distanza che chesepara separadaldalraggiungimento raggiungimentodeldelvalore valoretarget targetè èancora ancoramolmoltotoelevata, elevata,sesesi siconsidera considerache chenelnel2006 2006solo soloininSardegna, Sardegna, Abruzzo Abruzzoe eCalabria Calabriasi sisupera superail il1010per percento centodidifrazione frazioneumida umida trattata, trattata,mentre mentrenelle nellerimanenti rimanentiregioni regioninon nonsi siarriva arrivaalal2 2per per

2001 2001

eAd'oAso stVa/aVllée allée ValVal oso teste le ld' ta/ d'Ad'A

Fonte: Fonte:APAT APAT

Fonti Fonti

x x Agenzia Agenziaperperla laprotezione protezionedell’ambiente dell’ambientee per e peri servizi i servizitecnici tecnici (APAT), (APAT),Rapporto Rapportorifiuti rifiuti 2006 2006

Altre Altreinformazioni informazioni

erenz DifDi fefrfenz e e rcent peprceent ualual i i 1-200 1-200 200 200 6 6

RERGION EGION I I RIPA ZINI ONI ORGAF RAF ICHE RIPA RTRT IZIIO GEGOEG ICHE

- -

2006 2006

38,38, 9 9

- -

TreTnretonto

- -

- -

1,81,8

2,42,4

9,39,3

1 1 18,18,

- -

Ven Ven etoeto

2 2 72,72,

676,67,6

8 8 61,61,

74,2 74,2

4 4 71,71,

9 9 71,71,

-0,-30,3 0 0 16,16,

-Venez Giia Giul ulia FriFr uli-uVlienez ia ia

3,63,6

4,74,7

4,04,0

4,44,4

4 4 19,19,

6 6 19,19,

Rom agna EmEm Rom agna iliailia-

2 2 22,22,

232,93,9

7 7 24,24,

26,3 26,3

5 5 26,26,

7 7 29,29,

7,47,4

scana ToTo scana

20,20, 5 5

202,30,3

22,22, 5 5

21,7 21,7

23,23, 4 4

23,23, 8 8

3,33,3

bribri Um Um a a

12,12, 6 6

8,28,2

18,18, 4 4

19,8 19,8

22,22, 7 7

16,16, 5 5

rche MaM rcahe

7,27,2

7,47,4

9,99,9

8,98,9

22,22, 1 1

13,13, 1 1

5,95,9

Laz Laz io io

3,73,7

4,14,1

8,38,3

4,24,2

3,83,8

6,26,2

2,52,5

Abr Abr uzzuozzo

6,36,3

1111 ,0 ,0

13,13, 6 6

12,7 12,7

12,12, 1 1

10,10, 9 9

4,64,6

MoM lisoelise

1,61,6

2,52,5

1,11,1

0,00,0

1,11,1

0,80,8

-0,-70,7

pan pan Cam Cam ia ia

Pug Pug lia lia

4,04,0

14,14, 6 6

3,83,8

4,44,4

2,32,3

2,32,3

1,81,8

-12-12 ,7 ,7

8 8 16,16,

131,93,9

3 3 12,12,

1,01,0

1,81,8

6,06,0

,9 ,9 -10-10

silica BaBsa ta ta ilica

0,00,0

0,00,0

0,00,0

1,21,2

0,10,1

0,30,3

0,30,3

CalCal ia ia abrabr

4,34,3

4,74,7

0,90,9

5,75,7

0,80,8

10,10, 1 1

5,95,9

Sliici Sici a lia

0,00,0

0,50,5

1,91,9

1,11,1

1,31,3

1,51,5

1,51,5

degna degna Sar Sar

0,20,2

0,30,3

0,80,8

1,41,4

4,54,5

15,15, 2 2

15,15, 0 0 9,89,8

NordNordosve ove t st

22,22, 3 3

242,44,4

26,26, 6 6

31,7 31,7

32,32, 6 6

32,32, 2 2

Pubblicazioni Pubblicazioni x x APAT, APAT,Annuario Annuariodeideidati datiambientali ambientali2006 2006

ese t st NordNord-

2 2 38,38,

373,47,4

5 5 35,35,

40,6 40,6

8 8 41,41,

4 4 44,44,

6,36,3

Cent Cent ro ro

10,10, 7 7

101,60,6

14,14, 4 4

12,1 12,1

14,14, 2 2

14,14, 0 0

3,33,3

Cent Nord Cent Nord ro-ro-

23,23, 1 1

232,73,7

25,25, 2 2

27,7 27,7

29,29, 1 1

29,29, 6 6

6,56,5

SitiSitiinternet internet x x http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ http://reports.eea.europa.eu/index_table?themeid=waste x x http://reports.eea.europa.eu/index_table?themeid=waste

orno zzogi zogi orno MeM ze

8,18,1

5,05,0

5,15,1

2,62,6

2,62,6

4,94,9

2 2 -3,-3,

3 3 18,18,

171,67,6

6 6 18,18,

19,5 19,5

5 5 20,20,

6 6 21,21,

3,33,3

lialia ItaIta

Fonte:APAT APAT Fonte:


Servizi essenziali Efficienza nella distribuzione dell’acqua per il consumo umano

102

Persistono Persistonoforti fortiinefficienze inefficienzenella nellarete rete idrica, idrica,ininparticolare particolarenel nelMezzogiorno Mezzogiorno UNO UNOSGUARDO SGUARDOD’INSIEME D’INSIEME

nelladistribuzione distribuzionedell’acqua dell’acquaper peril ilconsumo consumoumaumaL’efficienza L’efficienzanella permettedidivalutare valutarelalafunzionalità funzionalitàdegli degliacquedotti acquedottie edelle delle nonopermette distribuzioneche chedaidaipunti puntididiraccolta raccoltaportano portanol’acqua l’acqua reti retidididistribuzione potabile potabilealla allapopolazione popolazioneresidente residenteneineicomuni comuniitaliani; italiani;è èquindi quindi una unamisura misuradeldelsoddisfacimento soddisfacimentodidiununbisogno bisognoprimario. primario.Nel Nel 2005, 2005,ininmedia mediasolo soloil il7070per percento centodell’acqua dell’acquaimmessa immessaininrete rete viene vieneerogata erogataagli agliutenti utentifinali. finali.

per percento) cento)e elalaCampania Campania(63,2 (63,2per percento). cento).DiDicontro controleleregioni regioni piùpiùdistanti distantidaldalraggiungimento raggiungimentodell’obiettivo dell’obiettivosono sonoAbruzzo, Abruzzo, Puglia Pugliae eSardegna; Sardegna;ininassoluto assolutolalaPuglia Pugliaè èquella quellache chepresenta presenta il valore il valorepiùpiùbasso basso(53,7 (53,7per percento centonelnel2005). 2005). VaVainoltre inoltresegnalato segnalatoche cheil ilconfronto confrontocon coni livelli i livellideldel1999 1999momostra straunungenerale generalepeggioramento, peggioramento,adadeccezione eccezionedidipoche pocherealtà realtà regionali regionali(Valle (Valled’Aosta, d’Aosta,province provinceautonome autonomedidiTrento Trentoe eBolzaBolzano, no,Veneto, Veneto,Puglia Pugliae eSicilia). Sicilia).

Acqua Acquaerogata erogataper peril ilconsumo consumoumano umanoper perregione regione– –Anni Anni1999 1999e e2005 2005(valori (valoripercentuali percentualisul) sul) 9090 8080

5050 4040 3030 2020 1010 00 n n ia ia ia ia e e to to to to a a te te ia ia a a e e ia ia ia ia io io ia ia a a ia ia e e o o a a ia ia ze ze gu rgu r ardard rchrch e ne n ne ne ag nag n on on abrabr cancan ostost icilicil br br a z a z iul iul ic aitc at p anp an olisolis u zzu zz egnegn uglugl G sil sil m m M M br br rd rd P P BoBo Li Li mbmb MaMa Tr Tr VeVe omom iemiem CaCl a l os os d' Ad' A S S UmUm L L ia G T T e e A A SaSa o/no/ z zia BaBa CaCa n -R -R P P Lo Lo n een e lléallé lzoalza iliailia e a o /Va /V -Vli-V BB i l EmEm a t t iu iu os os Fr Fr d'Ad'A l e ll e l VaVa

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Sistema Sistemadelle delleIndagini Indaginisulle sulleAcque Acque

Acqua Acquaerogata erogataper peril ilconsumo consumoumano umanoper perregione regione– –Anni Anni1999 1999e e2005 2005(valori (valorie edifferenze differenzepercentuali) percentuali) REGIONI REGIONI RIPARTIZIONI RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE GEOGRAFICHE

ILILCONTESTO CONTESTOEUROPEO EUROPEO

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Sistema Sistemadelle delleIndagini Indaginisulle sulleAcque Acque

Fonti Fonti

x x Istat, Istat,Sistema Sistemadelle delleIndagini Indaginisulle sulleAcque, Acque,1999 1999 x x Istat, Istat,Sistema Sistemadelle delleIndagini Indaginisulle sulleAcque, Acque,2005 2005

Altre Altreinformazioni informazioni

1999 1999

2005 2005

Differenze Differenze percentuali percentuali 1999-2005 1999-2005 -4,4 -4,4

Piemonte Piemonte

76,1 76,1

71,7 71,7

Valle Valle d'Aosta/Vallée d'Aosta/Vallée d'Aoste d'Aoste

64,5 64,5

68,9 68,9

4,54,5

Lombardia Lombardia

79,7 79,7

78,0 78,0

-1,7 -1,7

Liguria Liguria

L’ITALIA L’ITALIAE ELELESUE SUEREGIONI REGIONI

100 statistiche per il Paese

target target per per le le regioni regioni deldel Mezzogiorno Mezzogiorno al al 2013=75 2013=75 per per cento cento Valore Valore

6060

Acqua Acquaerogata erogataper peril ilconsumo consumoumano umanoper perregione regione– – Anno Anno2005 2005(valori (valoripercentuali) percentuali)

LaLapercentuale percentualedidiacqua acquaerogata erogatasulsultotale totaledell’acqua dell’acquaimmessa immessa nelle nellereti retidididistribuzione distribuzionecomunale comunalequantifica quantifical’efficienza l’efficienzadella della rete retedididistribuzione distribuzioneininbase baseaiaiflussi flussididiacqua acquapotabile potabiledestinata destinata aiaiconsumi, consumi,anche anchesesecomputa computatratraleleperdite perditelalacomponente componente destinata destinataagli agliusiusipubblici. pubblici.È Èununindicatore indicatoreintrodotto introdottorecenterecentemente mentea alivello livellonazionale nazionalee efafaparte partedeldelsetsetdidiindicatori indicatoriper pergligli obiettivi obiettivididiservizio servizioprevisti previstinelnelQSN QSNper perlelepolitiche politichedidisviluppo sviluppo regionale regionale2007-2013. 2007-2013. Il Ilvalore valoretarget targetche cheleleregioni regionideldelMezzogiorno Mezzogiornodovranno dovrannoragraggiungere giungerenelnel2013 2013è èfissato fissatoalal7575per percento. cento. Sebbene Sebbenel’Italia l’Italiaabbia abbiaununpatrimonio patrimonioidrico idriconotevole notevolegrazie graziealla alla presenza presenzadidinumerosi numerosibacini bacinididiapprovvigionamento approvvigionamentosiasiasottersotterranei raneisiasiasuperficiali, superficiali,ininalcune alcuneregioni regionisi sipresenta presentaancora ancorauna una carenza carenzad’acqua d’acquadestinata destinataalalconsumo consumoumano, umano,molto moltospesso spesso imputabile imputabileanche anchealalcattivo cattivofunzionamento funzionamentodella dellarete retedidiapprovapprovvigionamento vigionamentoe edididistribuzione. distribuzione.

InInItalia Italialaladistribuzione distribuzionedeideivalori valoridell’indicatore dell’indicatoremette metteininluce luce una unamaggiore maggioreefficienza efficienzanella nelladistribuzione distribuzionedell’acqua dell’acquanelle nelle regioni regionideldelNord. Nord.Tutte, Tutte,eccetto eccettoil ilFriuli-Venezia Friuli-VeneziaGiulia, Giulia,si sicollocollocano canonelle nelleclassi classipiùpiùalte, alte,con convalori valoripercentuali percentualiche cheininmolti molti casi casisuperano, superano,giàgiànelnel2005, 2005,il ilvalore valoretarget targetfissato fissatoper perlelere-regioni gionideldelMezzogiorno. Mezzogiorno. LeLeregioni regionideldelCentro Centrosi sitrovano trovanoanch’esse anch’esseininuna unasituazione situazione abbastanza abbastanzasoddisfacente, soddisfacente,eccetto eccettoil ilLazio Lazio(66,8 (66,8per percento cento dell’acqua dell’acquaimmessa immessaviene vieneerogata), erogata),anche anchesesenelnelcomplesso complessolala ripartizione ripartizionesi siattesta attestapoco pocoalaldidisotto sottodeldel7070per percento. cento. LeLeregioni regionideldelMezzogiorno, Mezzogiorno,invece, invece,si sidiscostano discostanoancora ancorasensensibilmente sibilmentedaldalraggiungimento raggiungimentodell’obiettivo: dell’obiettivo:nelnelcomplesso complessosi si attestano attestanoa acirca circail 63 il 63per percento. cento.Valori Valorisuperiori superiorialla allamedia, media,ma ma ancora ancoraalaldidisotto sottodeldelvalore valoretarget, target,caratterizzano caratterizzanolalaCalabria Calabria (70,7 (70,7per percento), cento),lalaSicilia Sicilia(68,7 (68,7per percento), cento),lalaBasilicata Basilicata(66,1 (66,1

2005 2005

7070

DEFINIZIONI DEFINIZIONIUTILIZZATE UTILIZZATE

LaLagestione gestionedeldelpatrimonio patrimonioidrico idricoè èununtema temamolto moltoimportante importantee e ampiamente ampiamentediscusso discussoininsede sedecomunitaria. comunitaria.Soprattutto Soprattuttoper per quanto quantoriguarda riguardaleleacque acquepotabili potabilidestinate destinatealalconsumo consumoumano, umano, lelepolitiche politichecomunitarie comunitarievanno vannonella nelladirezione direzionedidiridurre ridurrealalmiminimo nimoleleperdite perditee egarantire garantirequesto questobene beneprimario primarioa atutta tuttalalapopopolazione. polazione.LeLedifferenze differenzenelle nellenormative normativenazionali, nazionali,tuttavia, tuttavia,non non rendono rendonoancora ancorapossibili possibiliconfronti confrontipuntuali. puntuali.

1999 1999

80,9 80,9

-0,1 -0,1

Trentino-Alto Trentino-Alto Adige Adige

75,7 75,7

79,8 79,8

4,04,0

Bolzano/Bozen Bolzano/Bozen

78,0 78,0

81,0 81,0

86,1 86,1

8,18,1

Trento Trento

73,9 73,9

75,6 75,6

1,71,7

Veneto Veneto

72,1 72,1

74,4 74,4

2,32,3

Friuli-Venezia Friuli-Venezia Giulia Giulia

70,0 70,0

66,5 66,5

-3,5 -3,5

Emilia-Romagna Emilia-Romagna

76,2 76,2

72,4 72,4

-3,8 -3,8

Toscana Toscana

75,5 75,5

70,2 70,2

-5,3 -5,3

Umbria Umbria

73,5 73,5

68,1 68,1

-5,4 -5,4

Marche Marche

79,5 79,5

75,7 75,7

-3,8 -3,8

Lazio Lazio

69,8 69,8

66,8 66,8

-2,9 -2,9

Abruzzo Abruzzo

61,1 61,1

59,1 59,1

-2,0 -2,0

Molise Molise

63,2 63,2

61,4 61,4

-1,8 -1,8

Campania Campania

66,9 66,9

63,2 63,2

-3,7 -3,7

Puglia Puglia

50,5 50,5

53,7 53,7

3,23,2

Basilicata Basilicata

66,2 66,2

66,1 66,1

-0,2 -0,2 -4,3 -4,3

Calabria Calabria

75,0 75,0

70,7 70,7

Sicilia Sicilia

66,4 66,4

68,7 68,7

2,32,3

Sardegna Sardegna

59,8 59,8

56,8 56,8

-2,9 -2,9

Nord-ovest Nord-ovest

78,7 78,7

76,6 76,6

-2,1 -2,1

Pubblicazioni Pubblicazioni x x Istat, Istat,Sistema Sistemadelle delleIndagini Indaginisulle sulleAcque, Acque,2005 2005

Nord-est Nord-est

73,6 73,6

73,3 73,3

-0,3 -0,3

Centro Centro

72,6 72,6

68,8 68,8

-3,8 -3,8

SitiSitiinternet internet x x http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ x x http://www.istat.it/dati/catalogo/20060612_00/ http://www.istat.it/dati/catalogo/20060612_00/

Centro-Nord Centro-Nord

75,5 75,5

73,4 73,4

-2,1 -2,1

Mezzogiorno Mezzogiorno

63,5 63,5

62,6 62,6

-0,9 -0,9

Italia Italia

71,5 71,5

69,9 69,9

-1,6 -1,6

Fonte: Fonte:Istat, Istat,Sistema Sistemadelle delleIndagini Indaginisulle sulleAcque Acque


L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA NEL NEL NEL CONTESTO CONTESTO CONTESTO EUROPEO EUROPEO EUROPEO

LaLa Ladepurazione depurazione depurazionedelle delle delleacque acque acquereflue reflue reflueininingenere genere genereeded edinininparticolare particolare particolare quelle quelle quelleurbane urbane urbanecostituisce costituisce costituisceuna una unacomponente componente componenteimportante importante importantedelle delle delle politiche politiche politichevolte volte voltea aacontenere contenere contenerel’inquinamento l’inquinamento l’inquinamentoambientale. ambientale. ambientale.LeLe Lepolipolipolitiche tiche tichecomunitarie comunitarie comunitarieininintaltal talsenso senso sensoutilizzano utilizzano utilizzanospesso spesso spessoindicatori indicatori indicatoriche che che riguardano riguardano riguardanolalalapopolazione popolazione popolazioneallacciata allacciata allacciataalalalsistema sistema sistemadididitrattamento trattamento trattamento delle delle delleacque acque acquereflue. reflue. reflue.I Idati I dati datiEurostat Eurostat Eurostatdisponibili disponibili disponibilisono sono sonoriferiti riferiti riferitidada daunun un numero numero numerolimitato limitato limitatodididipaesi. paesi. paesi.Per Per Perrendere rendere rendereconfrontabile confrontabile confrontabileil ildato il dato datonananazionale, zionale, zionale,nel nel nelcomputo computo computodella della dellapopolazione popolazione popolazioneequivalente equivalente equivalentetotale totale totaleurururbana, bana, bana,sono sono sonostate state stateescluse escluse escluselelelequote quote quotedididipopolazione popolazione popolazioneservite servite servitesolo solo solo dada datrattamento trattamento trattamentoprimario primario primarioe eedada daimpianti impianti impiantididididepurazione depurazione depurazioneindipenindipenindipendenti. denti. denti.I Ivalori Ivalori valoridell’indicatore dell’indicatore dell’indicatoredenotano denotano denotanouna una unacondizione condizione condizionepiuttosto piuttosto piuttosto disomogenea disomogenea disomogeneatratra trai paesi i i paesi paesiper per peri quali i i quali qualisono sono sonoconfrontabili confrontabili confrontabilii dati: i i dati: dati:ininin Germania Germania Germaniae eeSpagna Spagna Spagnapiù più piùdel del del9090 90per per percento cento centodella della dellapopolazione popolazione popolazione risulta risulta risultaservita servita servitadada daimpianti impianti impiantididididepurazione, depurazione, depurazione,mentre mentre mentreinininLituania Lituania Lituaniae ee Polonia Polonia Polonia lelele quote quote quote non non non raggiungono raggiungono raggiungono il il60 il60 60 per per per cento. cento. cento. L’ITALIA L’ITALIA L’ITALIA EELE ELE LE SUE SUE SUE REGIONI REGIONI REGIONI

LaLa Lasituazione situazione situazioneinininItalia Italia Italiaper per perquesto questo questoindicatore indicatore indicatoreè èèpiuttosto piuttosto piuttostobuona buona buona per per perleleleregioni regioni regionidel del delNord: Nord: Nord:Piemonte, Piemonte, Piemonte,Valle Valle Valled’Aosta, d’Aosta, d’Aosta,provincia provincia provincia autonoma autonoma autonomadididiBolzano Bolzano Bolzano(91,0 (91,0 (91,0per per percento, cento, cento,valore valore valorepiù più piùelevato elevato elevatoa aa livello livello livellonazionale) nazionale) nazionale)e eeVeneto Veneto Venetosisisicollocano collocano collocanoalalaldididisopra sopra sopradel del del7070 70per per per

100 statistiche per il Paese

60 60 60 40 40 40 20 20 20

P PPooolo lloonnia niia a

B BBuuulg llggaar ia arr i ( iaa ( b) ( bb) )

0 00

Li LLiittuua tuan ann ia iiaa

Per Per Peril ilconfronto il confronto confrontotratra trapaesi paesi paesiUe Ue Uesisisiè ècalcolata è calcolata calcolatalalalaquota quota quotadididipopolapopolapopola- Popolazione Popolazione Popolazione equivalente equivalente equivalente servita servita servita dada da depurazione depurazione depurazione dei dei dei reflui reflui reflui zione zione zioneservita servita servitadada daimpianti impianti impiantiurbani urbani urbanididididepurazione depurazione depurazioneche che chepraticano praticano praticano urbani urbani urbani per per per regione regione regione – –Anno –Anno Anno 2005 2005 2005 (percentuale (percentuale (percentuale AES AES AES susu su AETU) AETU) AETU) trattamento trattamento trattamentosecondario secondario secondarioe eterziario e terziario terziariosul sul sultotale totale totaledella della dellapopolazione. popolazione. popolazione. L’indicatore L’indicatore L’indicatoreprescelto prescelto presceltoper per peri iconfronti i confronti confrontiregionali regionali regionalimisura misura misurainvece invece inveceil ilil rapporto rapporto rapportotratra tragligli gliabitanti abitanti abitantiequivalenti equivalenti equivalentieffettivi effettivi effettiviserviti serviti servitidada daimpianti impianti impiantidididi depurazione depurazione depurazionedelle delle delleacque acque acquereflue reflue reflueurbane urbane urbanecon con contrattamento trattamento trattamentoseconseconsecondario dario darioe eeterziario terziario terziario(AES) (AES) (AES)e eegligli gliabitanti abitanti abitantiequivalenti equivalenti equivalentitotali totali totaliurbani urbani urbani della della dellaregione regione regione(AETU). (AETU). (AETU).Nella Nella Nellastima stima stimadegli degli degliAETU AETU AETUsono sono sonoconsideraconsideraconsiderateteteleleleacque acque acquereflue reflue reflueurbane urbane urbanerecapitate recapitate recapitatenella nella nella rete rete retefognaria, fognaria, fognaria,prodotprodotprodottetetedada daattività attività attivitàdomestiche domestiche domesticheo oad oad adesse esse esseassimilabili assimilabili assimilabiliper per percaratteristicaratteristicaratteristiche che chequalitative qualitative qualitative(attività (attività (attivitàalberghiere, alberghiere, alberghiere,turistiche, turistiche, turistiche,scolastiche scolastiche scolastichee eedididi micro-imprese micro-imprese micro-impresegeneralmente generalmente generalmenteoperanti operanti operantiall’interno all’interno all’internodei dei deicentri centri centriurururbani). bani). bani). ÈÈÈunun unindicatore indicatore indicatoreintrodotto introdotto introdottodada dapoco poco pocoa alivello alivello livellonazionale nazionale nazionalee efa efafaparte parte parte del del delset set setdididiindicatori indicatori indicatoriper per pergligli gliobiettivi obiettivi obiettividididiservizio servizio servizioprevisti previsti previstinel nel nelQuaQuaQuadro dro drostrategico strategico strategiconazionale nazionale nazionaleper per perlelelepolitiche politiche politichedididisviluppo sviluppo svilupporegionale regionale regionale (QSN (QSN (QSN2007-2013). 2007-2013). 2007-2013).L’obiettivo L’obiettivo L’obiettivoprevisto previsto previstodalle dalle dallepolitiche politiche politichedididisvilupsvilupsviluppopo poregionale regionale regionalenell’ambito nell’ambito nell’ambitodell’azione dell’azione dell’azionesugli sugli sugliobiettivi obiettivi obiettividididiservizio servizio servizio fissa, fissa, fissa,per per perleleleregioni regioni regionidel del delMezzogiorno, Mezzogiorno, Mezzogiorno,alalal7070 70per per percento cento centolalalaquota quota quota dididipopolazione popolazione popolazioneservita servita servitadada daimpianti impianti impiantididididepurazione depurazione depurazionenel nel nel2013, 2013, 2013, valore valore valorecorrispondente corrispondente corrispondenteall’incirca all’incirca all’incircaa aaquello quello quelloosservato osservato osservatonel nel nel2005 2005 2005 per per per il ilcomplesso ilcomplesso complesso delle delle delle regioni regioni regioni del del del Centro-Nord. Centro-Nord. Centro-Nord.

80 80 80

IT IITTAAL ALL IA IIAA ( c (( cc)) )

DEFINIZIONI DEFINIZIONI DEFINIZIONI UTILIZZATE UTILIZZATE UTILIZZATE

100 100 100

Le LLee tto ttttoonnia niia a

LaLa Laquota quota quotadididipopolazione popolazione popolazioneequivalente equivalente equivalenteservita servita servitadada dadepurazione depurazione depurazione misura misura misura i progressi i iprogressi progressi ininin termini termini termini dididitrattamento trattamento trattamento dei dei dei reflui reflui reflui urbani. urbani. urbani. Nel Nel Nel 2005 2005 2005il ililvalore valore valoremedio medio mediodell’indicatore, dell’indicatore, dell’indicatore,per per perl’Italia, l’Italia, l’Italia,sisisiattesta attesta attestaalalal per per per cento. cento. cento. 63,5 63,5 63,5

servita servita servita dada da depurazione depurazione depurazione dei dei dei reflui reflui reflui urbani urbani urbani (trattamento (trattamento (trattamento secondario secondario secondario e eterziario) eterziario) terziario) ininin alcuni alcuni alcuni paesi paesi paesi Ue Ue Ue– –– Popolazione Popolazione Popolazione Anno Anno Anno 2005 2005 2005 (valori (valori (valori percentuali percentuali percentuali sul sul sul totale totale totale della della della popolazione) popolazione) popolazione)

S SSpppag aaggnn a n aa Au AAus ussttria trriia ( Re a (a ) R (aa ) Ree pu ) ppub ubbbb li b llicca icaa C Ceec C eccaa a Es EEssto ttoonnia niia (a a( ) (aa ) )

UNO UNO UNO SGUARDO SGUARDO SGUARDO D’INSIEME D’INSIEME D’INSIEME

cento; cento; cento;lalalaLiguria, Liguria, Liguria,con con conappena appena appenail il37,4 il 37,4 37,4per per percento, cento, cento,risulta risulta risultafortefortefortemente mente mentepenalizzata. penalizzata. penalizzata.Tra Tra Traleleleregioni regioni regionidel del delCentro Centro CentrolalalaToscana Toscana Toscanapreprepresenta senta sentail ilillivello livello livellopiù più piùelevato elevato elevato(82,8 (82,8 (82,8per per percento); cento); cento);Lazio Lazio Lazioe eeUmbria Umbria Umbria sono sono sonoprossime prossime prossimealalal7070 70per per percento, cento, cento,mentre mentre mentreleleleMarche Marche Marchepresentano presentano presentano ancora ancora ancora valori valori valori molto molto molto bassi, bassi, bassi, alalal dididi sotto sotto sotto del del del 4545 45 per per per cento. cento. cento. Nel Nel NelMezzogiorno, Mezzogiorno, Mezzogiorno,Molise, Molise, Molise,Campania Campania Campaniae eeSardegna Sardegna Sardegnahanno hanno hannogià già già superato superato superatoil ilvalore il valore valoretarget target targetper per peril il2013, il 2013, 2013,mentre mentre mentreSicilia Sicilia Sicilia(33,1 (33,1 (33,1per per per cento), cento), cento),Calabria Calabria Calabria(37,4 (37,4 (37,4per per percento) cento) cento)e eeAbruzzo Abruzzo Abruzzo(44,3 (44,3 (44,3per per percento) cento) cento) presentano presentano presentanoquote quote quotedididipopolazione popolazione popolazioneservita servita servitadada daimpianti impianti impiantididididepuradepuradepurazione zione zione ancora ancora ancora molto molto molto bassi. bassi. bassi.

G Ger G eerr m man m aanniia iaa ((a) (aa) )

Meno Meno Menodidi didue due dueterzi terzi terzidella della dellapopolazione popolazione popolazione èèèservita servita servitada da daimpianti impianti impiantididi didepurazione depurazione depurazione

Fonte: Fonte: Elaborazioni Elaborazioni susu dati dati Eurostat, Eurostat, New New Cronos Cronos Fonte: Elaborazioni su dati Eurostat, New Cronos (a)(a) Austria, Austria, Estonia Estonia e eGermania anno anno 2004; 2004; (b)(b) Il Ildato della della Romania Romania è èriferito a asoli trattamenti trattamenti secondari; secondari; (c)(c) Popolazione Popolazione equivalente equivalente (a) Austria, Estonia eGermania Germania anno 2004; (b) Ildato dato della Romania èriferito riferito asoli soli trattamenti secondari; (c) Popolazione equivalente servita servita (AES) (AES) rapportata rapportata alla alla popolazione popolazione equivalente equivalente totale totale urbana urbana (AETU) (AETU) servita (AES) rapportata alla popolazione equivalente totale urbana (AETU)

Popolazione Popolazione equivalente equivalente servita servita dada depurazione depurazione dei dei reflui reflui urbani urbani per per regione regione – –Anno 2005 2005 (percentuale (percentuale AES AES Popolazione equivalente servita da depurazione dei reflui urbani per regione –Anno Anno 2005 (percentuale AES susu AETU) AETU) su AETU) 100 100 100 9090 90 8080 80 7070 70

Valore Valore target target per per leleregioni del del Mezzogiorno Mezzogiorno alal2013=70 per per Valore target per leregioni regioni del Mezzogiorno al2013=70 2013=70 per

6060 60

Fonte: Fonte: Fonte: Istat, Istat, Istat, Sistema Sistema Sistema delle delle delle Indagini Indagini Indagini sulle sulle sulle Acque Acque Acque

5050 50 4040 40 3030 30

Fonti Fonti Fonti

2020 20

x xxIstat, Istat, Istat, Sistema Sistema Sistema delle delle delle Indagini Indagini Indagini sulle sulle sulle Acque, Acque, Acque, 2005 2005 2005

1010 10

x xx Istat, Istat, Istat, Sistema Sistema Sistema delle delle delle Indagini Indagini Indagini sulle sulle sulle Acque, Acque, Acque, 1999 1999 1999

Altre Altre Altre informazioni informazioni informazioni

Pubblicazioni Pubblicazioni Pubblicazioni x xxIstat, Istat, Istat, Sistema Sistema Sistema delle delle delle Indagini Indagini Indagini sulle sulle sulle Acque, Acque, Acque, 2005 2005 2005 Siti Siti Siti Internet Internet Internet x xxhttp://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ http://www.dps.mef.gov.it/obiettivi_servizio/ http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070801_ x xxhttp://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070801_ http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070801_ 00/ 00/ 00/ http://www.istat.it/dati/catalogo/20060612_00/ x xxhttp://www.istat.it/dati/catalogo/20060612_00/ http://www.istat.it/dati/catalogo/20060612_00/

0 00

Bo BBoollza lzzaa no nnoo//Bo /BBo ze o zzen en M n o M Molise l o Va To liissee VVaallle TToossca lllee d'A sc n dd'Ao Sa caann aa 'Aosta osst /V SSard e a taa /Val arrdd egn /Va lé eg a alllée gnna lée d' e d Ao a d''A s Ca Aoosstte e C Caa mp te ma m pp n Pi aanniiaa PPiieemo ia mn em oonntte V tee VVeene enneto et Um too U Um mbri bbrriaa Em T r ia EEm milia TTree nt r iilliiaa--Ro e nntoo Rom to -R mag om a n Ba agg na na BBaassili a siilliccat Fr Lo icaata a FFrriiuuli- LLoo mb ta m iuli-Ve m li-V n bb aard Veen e ardia n eezzia rdiiaa ziiaa Gi G uli G iiuuliaa l ia L LLaa zi a zzio o P u io PPuugglia gllia M ia Marc M aarrche Ab chhee AAbbrru z ruu zzo zzzo L o LLiigu iggu ria C u rriia Caa la a C a llabri abbr a ria S ia SSiicil icciiliia liaa

Servizi essenziali Quota di popolazione equivalente servita da depurazione

103

Fonte: Fonte: Istat, Istat, Sistema Sistema delle delle Indagini Indagini sulle sulle Acque Acque Fonte: Istat, Sistema delle Indagini sulle Acque


A cura di Giovanni Alfredo Barbieri, Sandro Cruciani, Alessandra Ferrara Referenti tematici Fabrizio Maria Arosio, Sara Basso, Claudia Brunini, Raffaella Chiocchini, Luigi De Iaco, Andrea De Panizza, Michele Ferrara, Emanuela Fidale, Daniela Fantozzi, Fabio Lipizzi, Antonino Messina, Nadia Mignolli, Pierpaolo Napolitano, Filippo Oropallo, Maria Rosaria Prisco, Stefania Rossetti Progetto grafico Sofia Barletta Realizzazione grafica delle schede Rita Penzavalli Referente per la cartografia Marco De Angelis Revisione e editing Roberta Roncati

Stampa CSR - Maggio 2008



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