Il monologo di un fantasma

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IL MONOLOGO DI UN FANTASMA ENZA ANGELA MASSARO


Questo libro lo dedico all’amore che si presenta in tutte le sue forme, in tutti i suoi surrogati. Non esistono gli amori impossibili ed io vi dirò perché… (Enza Angela Massaro)


PREFAZIONE Esistono i fantasmi? Non tutti i fantasmi sono quelli che appaiono di notte e spaventano le persone. Molti di loro esistono giacendo sospesi invarie dimensioni. Non lo fanno per essere visti, né per cercare gloria, ma per essere solo ascoltati. I fantasmi che restano ancora sospesi tra il cielo e la terra chiedono aiuto. Molti hanno una vita, alcuni ci raccontano come vivono; tra questi troviamo Eloise, un fantasma che cerca il suo angelo perduto svelandoci molti misteri che racchiude l'aldilà. Il racconto ci fa immaginare un luogo abbandonato a se stesso, un cimitero che diventa l’uditorio delle parole di Eloise, che pensa di non essere ascoltata. I suoi ricordi da umana infondono in lei delle emozioni che ci riportano in una dimensione mai vista, il suo amore si mescola alla realtà regalandole ciò che aspetta da una vita eterna. La sua aurea cambia in base alle sue emozioni e quando finalmente raggiunge la vetta, la sua voglia di cercare la verità aldilà delle barriere la rende lucente al punto da diventare un tutt’uno con la materia dei sogni. Un libro umano dall’insegnamento divino.


LUCE! E LA LUCE FU! (Genesi, La Bibbia)

Sei un'altra cosa che ho perso, che mi è scivolata, che mi è caduta io c'ho provato ma non ti ho tenuta, vabbè pazienza credimi posso farne senza sei già un ricordo in dissolvenza e non fai differenza con tutto quello che ho perso senza rendermene conto come ogni volta che perdo un tramonto il giorno dopo affronto lo stesso, magari piove come adesso e ho perso l'ombrello ed il cappello ma il bello è quello, è il duello che ogni minuto ho fatto con la vita e quando la sorte mi si è accanita contro e pronto dovevo trovare veloce una via d'uscita procurandomi qualche ferite che non si chiude e ancora brucia, ma fa niente è solo un'altra cosa persa o qualche volta un'altra cosa data e dopo tolta all'improvviso, senza preavviso, che rende inferno ciò che era paradiso. (Un'altra cosa che ho perso - Articolo 31)



IL PERCORSO DI UNA VITA Inizia così la mia vita: PERDENDO. Ho perso quando ho fatto vincere qualcuno al mio posto. Ho perso chiavi per la felicità, treni che solo una volta sono passati, attimi importanti, regali dal cielo, si quel cielo che tutti conoscente, quello blu cobalto che allora a me sembrava grigio antracite. Ho perso fiducia nel bene, nelle buone azioni, nel sacrificio e nella gratitudine e infine ho perso lui, d’allora anche la speranza mi sembra una cosa daperdere. Lui era ciò che cercavo da sempre, all’inizio tanto detestato e poi amato con tutta me stessa. E’ strano parlare ora di me, ora che sono della stessa sostanza dei sogni, delle stelle o di tutte quelle cavolate che gli esseri umani inventano per decifrare le anime perse, di noi fantasmi. Si, sono un fantasma, non un banale spettro. Non appaio di notte per spaventare i vivi, non li terrorizzo con rumori indecifrabili, le uniche cose che fanno paura di me sono le mie interminabili lacrime. Si dice che il mondo viva da sé! Si sbagliano tutti... non c’è niente che non sia regolato dall’alto: sia il bene che il male, sia i vostri umori che le vostre risate. Il mio stato d’animo ora è connesso al divino, però solo una volta morta. Prima, potevo captare le tentazioni terrene, ora ho le antenne depurate e quando Dio versa le lacrime, lo faccio un po’ insieme a Lui, certo che piange davvero tanto... Piange come un umano quando ama, piange come me quando amo. Mi chiedo quand’è che è iniziato tutto questo! Certo... da quando ho conosciuto l’amore!

Da umana lo amavo follemente e la sua perdita mi ha distrutta, ma non mi ha mai ammazzata. Ora che non sono più materia tangibile, ora che i miei pensieri non devono attraversare i tessuti del corpo e scaraventare una miriade di neuroni per arrivare al cervello e poi passare al cuore, so che i sentimenti hanno via libera e purtroppo fanno ciò che vogliono... uccidendomi ogni giorno. Muoio un po' sempre di più, ma non rimpiango il mio bel corpo, un giorno anche a voi accadrà. Il corpo mi tormentava e i miei pensieri ne sanno qualcosa... Ed anche oggi hanno deciso di toccare le strade che portano a lui, torturandomi con sogni maledetti, perché anche noi fantasmi sogniamo. Sogniamo cose che nella vita terrestre avremmo voluto fare diversamente, mentre attendiamo il giudizio universale; siamo anime sospese tra il cielo e la terra. Osserviamo voi uomini, ma non possiamo parlarvi, ci danniamo per avere una risposta che puntualmente non arriva. Ecco perché spesso tentiamo di metterci in contatto con voi, ma poi arrivano i preti e pensano che siamo spiriti maligni e ci allontanano dal vostro cuore. Molti pensano che quando i propri cari muoiono, essi vadano da qualche parte così lontana che è un sacrilegio cercare di ricordarli poiché potrebbero interrompere il loro sogno eterno! Niente di più falso! La verità è che quando moriamo siamo più vicini a voi di quanto non lo siamo mai stati, comprendiamo quando vi abbiamo fatto soffrire, vorremmo chiedervi “scusa” in mille modi, ma voi purtroppo non ci potete ascoltare. Vorrei capire una cosa che ancora non capisco, nonostante abbia varcato la soglia da un po', com'è che si dica, che dopo la morte sussista la pace eterna? Ma di quale pace stiamo parlando? C'è qualcosa di più tortuoso che galleggiare sospesi in un limbo ed attendere la redenzione?


Me ne sto qui, seduta tra le lastre di marmo di un luogo che sembra un corso d’estate pieno di negozi che voi ovviamente non potete vedere e che chiamate “cimitero”. Quanti fantasmi passano qui ed ognuno ha la sua storia. Io mi danno per un amore che ho perso come una stupida, loro hanno pensieri molto più atroci dei miei, alcuni hanno tradito, altri hanno addirittura ucciso. La maggior parte delle anime hanno qualcosa in sospeso con i loro cari, si sentono in colpa per aver lasciato dei figli, altri hanno molti rimpianti per non aver vissuto abbastanza. Molti, purtroppo, non hanno nemmeno visto cosa fosse la crescita, perché sono morti da bambini. Ogni tanto vado a farli compagnia, mi fanno così tanta tenerezza. Già, da viva, ero una persona che comprendeva molto gli altri, avevo a cuore la felicità delle persone, forse trascuravo un po’ la mia. Mi dicevo che con il tempo sarei riuscita a trovare la soluzione a tutti i miei problemi e intanto il tempo passava e mi sono ritrovata a sentire la parola fine. Ho perso la corsa, avevo esaurito il mio tempo sulla Terra. La mia mente dopo la morte è sempre ritornata a lui. Quando lo vidi per la prima volta aveva degli occhiali da sole, mi negava i suoi occhi e parlava con fare disinvolto. Mi sembrava arrogante e presuntuoso. Lo vedevo anni luce distante da me. Dopo accenni a discorsi interessanti, silenzi alternati a tante parole, scoprii che invece aveva molte cose da dirmi e le cose che mi diceva non erano mai banali. Le sue critiche mi indispettivano eppure ora che ci penso sono le uniche che mi hanno fatta crescere. Ero per lui una di quelle bambine da educare, come quelle ragazzine che soffrono una mancanza e che devono essere protette. Più o meno ero così, ma poi crescendo ho imparato ad essere così forte, che ancora oggi riesco a sopportare il peso della solitudine che solo un fantasma può comprendere. Poi all’improvviso un bacio nel cuore di una sera, dato così per sbaglio o per gioco e partì la magia!

ERA LA LUCE DEL GIORNO QUANDO MI SVEGLIAVO, ERA IL SORRISO SULLE LABBRA QUANDO ASCOLTAVO LA SUA VOCE. PER ME ERA DOLCE COME UN RISVEGLIO, ERA FORTE COME IL PROFUMO DEL CAFFÈ. PER ME ERA QUEL SOTTILE SENSO DI VUOTO CHE PROVI QUANDO SAI CHE STAI PER CADERE DA UNA MONTAGNA A MILLE METRI DI DISTANZA. INSOMMA, PER ME LUI ERA L'ADRENALINA CHE PERÒ NON SCOPPIA MAI DEL TUTTO, PERCHÉ LA SUA PRESENZA ERA TROPPO CAUTA DA ESPLODERE IN GESTI SFACCIATI. LUI SEMPLICEMENTE C'ERA SEMPRE, IN MODO DISCRETO. CON IL SUO FARE A VOLTE DISTANTE E LE SUE MANI COSÌ UMANE DA NON DESTARE SOSPETTI. LE SUE MANI MI HANNO AVVINGHIATA ALLA PASSIONE. UNA PASSIONE CHE NON SA DI QUALCOSA DI CARNALE, MA DI UN MATRIMONIO DI SPIRITI. IL FUOCO NELLE VENE, ECCO, DI QUESTA PASSIONE PARLO. ME NE INNAMORAI SUBITO. E DA SUBITO NON NE POTEVO FARE A MENO. IL CERVELLO PERÒ, QUEL GRANDE NEMICO CHE ABBIAMO, CI MISE TEMPO PER ACCORGERSI DI TUTTO QUESTO. ERA NEVROTICO E PIENO DI DUBBI. FACEVA MILLE CAPOVOLTE AL GIORNO PER NASCONDERMI UN AMORE, CHISSÀ FORSE PERCHÉ VOLEVA PRESERVARMI DA UN FUTURO INCERTO CON LUI. MA QUALE FUTURO È CERTO, SE NEMMENO DOPO LA MORTE, SAPPIAMO COSA CI ATTENDE? IL TEMPO È BREVE PER NOI CHE NON SAPPIAMO VIVERE I MOMENTI E L'AMORE POTREBBE ANDAR VIA QUANDO MENO IMMAGINIAMO. E IO NON GLI CREDEVO QUANDO MI DICEVA CHE LE COSE DEVONO ESSERE VISSUTE AL MOMENTO GIUSTO E TUTTE LE VOLTE CHE MI CHIEDEVA SE VOLESSI RESTARE CON LUI, PREFERIVO SCAPPAR VIA E PERDERMI DIETRO SITUAZIONI CHE ORA NON RICORDO NEMMENO PIÙ. VORREI DIRGLI QUANTO MI MANCA, NON PASSA E NON PASSERÀ. FORSE LO RITROVERÒ ANCHE SOLO PER UN ATTIMO, E SARÀ QUELLA LA MIA REDENZIONE. CIÒ DI VERO PER CUI IO COMBATTO OGNI GIORNO, È LUI. ERA INNAMORATO DI ME, ANCHE LUI, MA AVEVA UNO STRANO MODO DI DIMOSTRARMELO, ERA AMORE QUANDO NON C'ERO. ERA IL MIO CUSTODE QUANDO PENSAVO DI ESSER SOLA, ERA IL MIO CUSCINO QUANDO DORMIVO. ERA IL MIO SILENZIO CHE ABITAVA IN OGNI PARTE DEL MIO CORPO. ERA LA VOCE CHE RISUONAVA NEI LUOGHI DELLA MIA MEMORIA PASSATA. ERAVAMO COME IL SOLE E LA LUNA, INAFFERRABILI, EPPURE INDISPENSABILI L'UNO ALL'ALTRA. SAPEVO CHE C'ERA ANCHE QUANDO È VOLTATO VIA. HO INIZIATO A SENTIRLO DAVVERO, SOPRATTUTTO QUANDO L'HO PERSO. MA PRIMA DI ARRIVARE A QUESTO, NOI AVEVAMO UNA VITA NORMALE, COME VOI TUTTI, ERAVAMO ESSERI UMANI! ABBIAMO VISSUTO MOLTO TEMPO INSIEME, TRA MILLE GIORNI DI FESTE E DI FUNERALI, TRA BACI E CAREZZE, TRA LITIGI E RISATE. COME TUTTI VOI, COME FATE ANCORA VOI... INNAMORATI.


SE SOLO PENSO A QUEI GIORNI QUANDO PENSAVAMO DI AVERE L’ETERNITÀ DAVANTI, MI VIENE DA ESORTARVI DAL NON FARE IL MIO STESSO ERRORE, MA VOI NON POTETE ASCOLTARMI. ERO BELLA DA UMANA, POTEVO AVERE TANTE COSE PER LA MIA VANITÀ. ERO DESIDERATA E CORTEGGIATA. ERO MOLTO DOCILE E GRAZIOSA, MA UNA PARTE DI ME SI RIBELLAVA A TUTTO QUEST’ORDINE PRECOSTITUITO. VOLEVO VOLARE ALTO, RAGGIUNGERE METE INACCESSIBILI, E LUI MI FACEVA COMPAGNIA, METTENDO A FRENO LA MIA ESUBERANZA. LUI MI CALMAVA E MI TENEVA STRETTA A SÉ, VOLEVA CHE PROSEGUISSI PER LA STRADA DEL BENE, IO INVECE, ACCECATA DAL POTERE DI SENTIRMI FORTE, VOLEVO SFIDARE TUTTO, ANCHE IL DIAVOLO. AH IL DIAVOLO, GIUSTO! ANCHE VOI NE AVETE SENTITO PARLARE. NON CREDEVO ESISTESSE, MA MOLTE ANIME VAGANTI MI HANNO DETTO CHE C’È E CHE FA DI TUTTO PER FARCI CREDERE CHE NON ESISTE, MI HANNO ANCHE SPIEGATO CHE AGISCE SPESSO CONTRO DI NOI E NOI NON PENSIAMO SIA LUI, ATTRIBUIAMO A NOI STESSI DELLE SCELTE ASSURDE, IMMOTIVATE, ANCHE LA VOGLIA DI TRASGREDIRE È INDIRIZZATA DA LUI. MA CHI SARÀ? MI DICEVO ALLORA, SARÀ UN GROSSO PAGLIACCIO CHE SI DIVERTE A FARCI STAR MALE, IL MIO ANGELO IN REALTÀ AVEVA GIÀ PROVATO A METTERMI IN GUARDIA, MA IO NON CAPIVO UN BEL NIENTE, PENSAVO ADDIRITTURA CHE FOSSE GELOSO. LUI NON AVEVA LA GELOSIA O QUEI SENTIMENTI CHE GLI UMANI HANNO, LA POSSESSIONE E IL DISPREZZO LI LASCIAVA AL DIAVOLO, LUI SEGUIVA ALTRE STRADE. ANCH’IO PENSAVO DI ESSERE SULLA STRADA BUONA, ANCH’IO CREDEVO FOSSI UNA PASSEGGERA DELLA VITA, COME TUTTI E INVECE FIN D’ALLORA POTEVO SCEGLIERE DOVE ANDARE. ERO DIVENTATA UN’ALTRA PERSONA, INIZIAVO A SENTIRMI MALE, NON DORMIVO LA NOTTE E COSÌ PRESA DALLA DISTRUZIONE, MI INIZIAI A DARE ALL’OSCURITÀ. INIZIAI A NON VOLER VEDERE PIÙ IL MIO ANGELO, I SUOI OCCHI NON MI TRANQUILLIZZAVANO PIÙ, SEMBRAVANO DI GHIACCIO. HO SMARRITO LA STRADA, MANDANDOLO VIA DA ME IN UN GIORNO COME UN ALTRO, LITIGANDO COME SEMPRE PER COSE CHE NON RICORDO PIÙ. RICORDO SOLO IL SUO VELOCE DISTACCO. IL SUO NON CERCARMI, IL SUO NON CHIAMARMI, IN UN ATTIMO SEMBRAVA ESSERSI VOLATILIZZATO. ERA SPARITO DAVVERO. CHE COSA STRANA! LO INCONTRAI DOPO TANTO TEMPO, MA NON ERA PIÙ LUI, IL SUO CORPO ERA LO STESSO, MA LA SUA ANIMA NON ERA PIÙ QUELLA SUA. A PARLARMI ERA UN ESTRANEO CHE SI RICORDAVA DI ME, MA SEMBRAVA NON MI AVESSE MAI AMATA. HO INIZIATO A CERCARLO IN QUELLA PERSONA NON SAPENDO CHE IL MIO ANGELO NON C’ERA PIÙ, ERA SPARITO DAVVERO... HO TRASCORSO POI TUTTA LA MIA ESISTENZA SENZA DI LUI, PROVANDO A STARE CON UNA PERSONA CHE NON CONOSCEVO ORMAI. MA ALLA FINE ANCHE LUI SE NE ANDÒ. SOLO ORA CAPISCO IL REGALO CHE MI FU FATTO DAL CIELO.

AVEVO UN ANGELO ACCANTO ED IO L'HO SOSTITUITO CON UNO SCONOSCIUTO, IL PEGNO DA PAGARE QUANDO SI DECIDE DI FARE UN TOUR NEL MONDO DEL DIAVOLO. NON HO PECCATO DI BRAMOSIA, SONO STATA SOLO INCAUTA, I MIEI PIEDI HANNO SEMPLICEMENTE CORSO TROPPO IN FRETTA VERSO IL MALE DELL'INDIFFERENZA E IL MIO CORPO ERA LA MIA TORTURA. FONTE DI PIACERE E SOFFERENZE, FONTE DI STRESS E DI TENTAZIONI, LA MIA VANITÀ ERA IL MIO OSTACOLO PIÙ GRANDE. D'ALLORA LA MIA VITA CAMBIÒ, VIVEVO NELL'OSCURITÀ E LA LUCE ERA SOLO ARTIFICIALE, ERO NELLE MANI DI UN MONDO CHE ANCHE PER VOI SEMBRA NORMALE, ATTRAENTE E SPAZIOSO, MA CHE INVECE È LA VERA TRAPPOLA MORTALE ED ALTRO CHE INFERNO! L'INFERNO È SULLA TERRA. MIEI CARI, APRITE BENE LE ORECCHIE! OGGI IL CIELO È BLU COBALTO, FINALMENTE LO VEDO ANCH’IO. LO VEDO DA QUANDO SONO VOLATA VIA CON ESSO. FU UNA SENSAZIONE COSÌ PIACEVOLE. UN INCIDENTE TRAUMATICO MI TOLSE ALLA TERRA E NON SENTII NESSUN DOLORE, PASSAI DALLA VITA ALLA MORTE IN UN ATTIMO. VEDEVO IL MIO CORPO INERME, CON MACCHIE ROSSE CHE SI DILEGUAVANO, MA IN REALTÀ IO NON ERO SPORCA DI QUELLE MACCHIE, MI SENTIVO LEGGERA. MI GUARDAVO E NON CAPIVO NEMMENO CHE AVESSI VARCATO LA SOGLIA. LO CAPII SOLO QUANDO VEDEVO LE PERSONE ATTRAVERSARMI. AVREI VOLUTO URLARE, MA NON CI RIUSCIVO, SENTIVO SOLO UN RICHIAMO ASSORDANTE E DOVEVO SALIRE AL CIELO. UNA LUCE FORTE E POI MI RITROVAI IN UN TUNNEL DOVE VIAGGIAVO PER PAESAGGI INCANTANTI, IN QUELL’ISTANTE PENSAI ALL’EDEN E ALLE TANTE COSE CHE SI RACCONTANO SUL PARADISO, MA LE MIE ASPETTATIVE FURONO DELUSE, QUANDO MI RESI CONTO CHE ERA LA MIA FANTASIA A CREARE TUTTO. COSÌ, PENSAVI ANCHE CHE LA LUNA FOSSE BLU E LA VIDI PROPRIO COME L’AVEVO IMMAGINATA. OGNI COSA, AVEVA LA FORMA CHE PRENDEVA NELLA MIA MENTE. DIPINSI IL MONDO COME MEGLIO VOLEVO FOSSE, MI DIVERTII PER UN PO’ DI TEMPO A CAMBIARE LE CARTE IN REGOLA. QUESTA È LA LIBERTÀ DI ESSERE FANTASMA, POSSIAMO PLASMARE LA REALTÀ COME VORREMMO. SIAMO SOLO PENSIERI, SENTIMENTI E SPIRITO, UN CICLO DI ENERGIA CHE A VOLTE ASSUME UN COLORE IN BASE A COME CI SENTIAMO.


Oggi, mi sento blu cobalto come il cielo. Per tanto tempo, mi sono sentita rossa come la rabbia di chi si dispera e non trova il suo amore. Il mio angelo qualche volta l’ho sognato, mi sorrideva e mi abbracciava, sembrava così vicino da volerlo toccare. E qualche volta penso di averlo anche fatto. Sono stata rinnegata in terra, perché scelsi una strada diversa dalla sua, eppure sento che i nostri destini sono ancora legati. Devo solo scoprire la chiave per accedere al suo mondo. Oltre al mondo del diavolo che è presente sulla terra, esiste anche quello degli angeli e che potremmo sperimentare comunque in vita, ma a differenza del primo che si può vedere, il secondo lo si deve sentire. E’ una realtà parallela alla nostra, un luogo immaginario e per accedere ad esso occorre il silenzio e la calma. La tristezza a volte è un sistema efficace per raggiungerlo. Ci serviamo delle preghiere in vita per sentirci rassicurati e funzionano davvero. Però ora vi svelo un segreto... Quando all’improvviso vi capita di sentire un calore sulla pelle, quando vi sembra di sentirvi circondati da una presenza accanto, quando sorridete e non sapete perché e il vostro cuore batte forte, allora siete circondati dal vostro angelo. Ognuno di noi ha il suo angelo, io ho avuto la fortuna di vederlo davvero e di sentirlo parlare. Anche voi però potete farlo, ma dovete essere coraggiosi nell’altro, per accettare le sfide che egli vi suggerisce. Si tratta di scelte che implicano sempre delle rinunce difficili da fare. Credetemi, però, ne vale la pena, perché una volta abituati al vostro angelo, dopo non riuscirete a starne senza. Esiste l’amore platonico, quello passionale, quello romantico, quello non corrisposto, quello malato, ma il mio era angelico. Certo che è proprio strano che un angelo vada ad innamorarsi di un’umana, eppure gli piacevo!


MOLTI DI VOI SI STARANNO CHIEDENDO SE L'HO MAI RINCONTRATO ORA CHE SONO PASSATA NELL'ALTRO MONDO, E INVECE POSSO DIRVI DI NO, PERCHÉ IO GIACCIO NEL LIMBO, LUI VIVE NEL MONDO DEGLI ANGELI E VOI SIETE SULLA TERRA. PER FARMI SENTIRE DA LUI, DOVREI ESSERE ASCOLTATA DA UNO DI VOI CHE POSSA FARE DA MESSAGGERO A LUI. MA VOI, PURTROPPO, NON POTETE ASCOLTARMI. SULLA MIA TOMBA, SPESSO VEDO DEI FAMILIARI CHE MI HANNO VOLUTA DAVVERO BENE, OGNI VOLTA CHE VENGONO A TROVARMI ALCUNI LASCIANO DEI FIORI E POI QUANDO LE LACRIME SCENDONO SCAPPANO VIA TERRORIZZATI. IO LI RINCORRO, MA DOPO UN PO' NON RIESCO PIÙ A SEGUIRLI. STO PROVANDO DA TANTO TEMPO A METTERMI IN CONTATTO CON QUALCUNO CHE MI AMA, MA ANCORA NON MI SENTE. UN'ALTRA COSA CHE VOI NON SAPETE È CHE NOI SAPPIAMO RICONOSCERE IL VERO VALORE DEI VOSTRI SENTIMENTI, SAPPIAMO SE VI MANCHIAMO O SE SIETE FELICI DI ESSERVI SBARAZZATI DI NOI MORTI. CON ME NON SI PUÒ FINGERE, NON LO SI POTEVA FARE QUANDO ERO ANCORA VIVA, FIGURIAMOCI ORA! LA COSA PIÙ TRISTE È VOLER RASSICURARE MIA MADRE CHE ORA STO BENE CHE LE SONO SEMPRE VICINA, MA LEI NON PUÒ SENTIRMI, E MIO PADRE CHE PIANGE DI NASCOSTO, COME VORREI FARGLI CAPIRE CHE CI SONO ANCORA. SE QUALCUNO DI VOI PUÒ SENTIRMI, VI PREGO DI PORTARE LE MIE NOTIZIE. MA CHE PARLO DA SOLA? NESSUNO MI PUÒ ASCOLTARE, QUESTO È IL DRAMMA PEGGIORE. IO PERÒ NON SONO STATA DEL TUTTO SINCERA CON VOI. QUANDO VI HO DETTO CHE AVEVO ALLONTANATO IL MIO ANGELO, NON VI HO SPIEGATO IL PERCHÉ. E' TUTTO COLLEGATO AL MIO CORPO. UNA BELLEZZA PROFANA, NON PUÒ ESSERE ADORATA COME UNA STATUA, MA ACCENTUA GLI ISTINTI MASCHILI ED IO NON NE ERO FELICE. HO CAPITO DOPO TANTO TEMPO CHE DESIDERAVO ESSERE BELLA SOLO PER LUI, MA A LUI DAVVERO INTERESSAVA POCO COM'ERO D'ASPETTO. INIZIAI A RINUNCIARE ALLA BELLEZZA, AL CORPO, DESIDERAVO ESSERE MENO EVIDENTE E PIÙ CONCRETA. CON IL TEMPO DIVENNI QUASI UNO SCHELETRO VIVENTE, IL RISULTATO DI ANNI DI ESERCIZIO DI CONTROLLO DEL PESO E DEL CIBO. CREDO CHE VOLESSI NEGARMI QUESTO PIACERE, PERCHÉ SAPEVO CHE SOFFRENDO, LUI MI SAREBBE STATO SEMPRE ACCANTO. L'INVERNO, IL MIO ULTIMO INVERNO FU LA PROVA CHE LE FORZE MI STAVANO ABBANDONANDO E PROPRIO ALLORA CEDETTI ALL'OSCURITÀ. ERO UN'OMBRA E GIÀ ALLORA POTEVO CONSIDERARMI UN FANTASMA VISIBILE. UN GIORNO COME TANTI VENNE DA ME E MI DISSE DI SMETTERLA CON QUESTA CORSA SPIETATA ED OSSESSIVA CONTRO IL MIO BENE E CHE AVREI DOVUTO LASCIAR PERDERE IL CONTROLLO SUL MIO CORPO, E MI AVEVA RASSICURATA CHE MI AVREBBE AMATA COMUNQUE. EPPURE IO NON RIUSCIVO A RINUNCIARVI. CREDO CHE FOSSI MALATA DI QUALCOSA CHE VOI CHIAMATE ANORESSIA. QUELLA È STATA LA TRAPPOLA CHE MI AVEVA TESO IL DIAVOLO E IL MIO ANGELO AVEVA PROVATO A SALVARMI, MA IO... NON CAPIVO, NON POTEVO CAPIRE.

Mentre lui provava a strapparmi dal mio nemico, io non riconoscevo più lui e decisi di non vederlo più. Poi la storia la conoscete. Un angelo che scappa via deve lasciare il suo corpo in affitto e trovare la sua strada nei cieli, e fu così che da quel momento in poi, quel ragazzo che io conoscevo a memoria fu libero di vivere la sua vita senza essere dominato da una volontà non sua, un ragazzo che si, mi conosceva, mi voleva bene anche a modo suo, ma mi sembrava uno sconosciuto. Aveva lasciato in lui, solo dei ricordi umani. Ma la mia mente era perdutamente innamorata del mio angelo originale. L'ho cercato davvero ovunque, ho affrontato battaglie tra me che vacillavo, la sua mancanza, i vari affari di ogni giorno, insomma la vita che anche voi fate. Prima di perderlo davvero, avrei potuto dirgli quanto l'amassi. Ma nulla non l'ho fatto e ora che sono invisibile, nemmeno posso provare a dirglielo. Provo a lanciare una pietra in uno stagno, accanto alla mia lapide e vedo cerchi creati della sua pesantezza, io invece non ho un peso ora. Posso starmene anche sdraiata a lungo su qualcuno, non mi sentirebbe. Quante volte ho abbracciato i miei cari, eppure oggi vorrei farlo, ma sarebbe un abbraccio solitario, perché comunque non mi sentirebbero. Aleggio nel cimitero e vedo volti nuovi, saranno arrivati da poco e tra questi scopro un viso noto. E' lui, è il ragazzo che aveva dato in prestito il suo corpo al mio angelo. Lo vedo che avanza da lontano verso di me, mi sorride ed io capisco che finalmente mi riesce a vedere, ed io sento che lui sarà ancora con me in un'altra dimensione, ma siamo destinati comunque ad incontrarci. Il suo nome è Jack. Lo stringo dolcemente e gli chiedo com'è stato il viaggio, mentre lui come me è sconvolto da tutto questo. Chissà come starà quando saprà che il suo corpo è stato mio e del mio angelo per molto tempo! Un'altra cosa che ho scoperto è che da morti, le cose che non capivamo da vivi, ci risultano tutte più chiare.


VENIAMO A CONOSCENZA DEI SEGRETI PIÙ STRANI CHE CI RIGUARDANO, MA DI CERTO NON SAPPIAMO LA VITA DI TUTTI, QUELLA È RISERVATA A DIO E SPESSO TANTE COSE NON VORREMMO MAI VENIRLE A SAPERE. MAN MANO CHE AVANZA VERSO DI ME, SCOPRO CHE HA LA STESSA LUCE DEL MIO ANGELO NEI SUOI OCCHI E QUEL SORRISO CHE SCIOGLIE OGNI MALINCONIA E QUELLE LABBRA IRRESISTIBILI DA BACIARE. ANCHE LE ANIME SI BACIANO. ANCHE LORO LO FANNO. E’ UN INCONTRO DI ENERGIE CHE ESPLODONO NEL CIELO, MA VOI PENSATE CHE SIA UN TEMPORALE. SI AVVICINA ANCORA E MI SFIORA LA MANO. E’ ELETTRIZZANTE IL SUO TOCCO. MI SEMBRA DIVERSO ORA CHE NON È PIÙ UMANO, FORSE MIGLIORATO. HA LASCIATO LE SUE DEBOLEZZE SULLA TERRA, TUTTE LE CONVENZIONI E I RUOLI CHE SI ERA SCELTO PER VIVERE COME MEGLIO POTEVA. NON È IL MIO ANGELO, MA SEMBRA UGUALE A LUI, FORSE MI MANCA COSÌ TANTO CHE SAREI PRONTA A TROVARLO IN QUALSIASI ESSERE CHE MINIMAMENTE GLI SOMIGLI. LUI SEMBRA ANCORA STORDITO DAL NOSTRO INCONTRO, MA SI RICORDA DEI DETTAGLI DELLA NOSTRA VITA INSIEME CHE QUASI LO RIANIMANO, GLI DANNO LA FORZA PER APPREZZARE IL SUO ESSER MORTO. LO GUARDO E RESTO DI PIETRA COME LA MIA LAPIDE E FREDDA COME IL VENTO CHE MI ATTRAVERSA. E QUANDO MI RENDO CONTO CHE SEMBRA ESSERE INNAMORATO DI ME, ALLORA INIZIO A SENTIRMI STORDITA IO. E MI SENTO COME SE FOSSI VIVA. VIVA COME LA PRIMA VOLTA, VIVA COME QUANDO LO VIDI DIETRO QUEGLI OCCHIALI DA SOLE CON IL SUO SORRISO MOZZAFIATO. VIVA COME QUANDO LO BACIAI PER TANTE STRADE DEL MIO DESTINO, QUANDO ABBIAMO FATTO L’AMORE IN TANTI MODI DIVERSI E SEMPRE NUOVI. E’ VITA LA SUA VOCE, È CALORE LA SUA DETERMINAZIONE. NON SO PERCHÉ, MA SENTO DI ESSERE INNAMORATA ANCH’IO. SONO INNAMORATA DI UN FANTASMA CHE PRIMA ERA UN ANGELO. SONO INNAMORATA DI UNO SPIRITO E DI UN AMMASSO DI ENERGIE ELETTRICHE ED È BELLISSIMO. LA SUA AUREA MI DESCRIVE PERFETTAMENTE LA SUA ANIMA E IL SUO COLORE, BLU COBALTO, MI RASSICURA E MI FA CAPIRE CHE IN VITA SIA STATO UN UMANO DEGNO DI UN ANGELO. AH! NON GLI HO ANCORA DETTO CHE UN ANGELO LO HA POSSEDUTO PER UN BEL PO’, MA NON SO SE TOCCHI A ME FARLO. SI AVVICINA E MI SUSSURRA ALL’ORECCHIO DELLE PAROLE CHE INIZIALMENTE NON SEMBRANO AVERE UN SENSO E POI SCOPRO DI COSA SI TRATTA: È IL SUO RICORDO PRIMARIO QUANDO MI VIDE PER LA PRIMA VOLTA. “RESPIRO E VEDO TE, MIA PICCOLA STELLA DEL MATTINO CHE CON I TUOI OCCHI IMPRESSIONI OGNI MIO PASSO, TI GUARDO E MI INCANTO DAVANTI ALLA TUA PERFEZIONE. SEI COSÌ PICCOLA CHE SEMBRA QUASI DI SPEZZARTI, ANCORA COSÌ PICCOLA PER POTER STAR CON ME. RESPIRO E SENTO TE, ORA CHE SEI SUI MIEI PUNTI PIÙ DEBOLI E MI TOCCHI CON GRAZIA; MI PROVOCHI BRIVIDI CON LE TUE DITA AFFUSOLATE E SFIORANDO LA PELLE, COME SOLO TU SAI FARE, IO MI SENTO A CASA, È

“Respiro e vedo te, mia piccola stella del mattino che con i tuoi occhi impressioni ogni mio passo, ti guardo e mi incanto davanti alla tua perfezione. Sei così piccola che sembra quasi di spezzarti, ancora così piccola per poter star con me. Respiro e sento te, ora che sei sui miei punti più deboli e mi tocchi con grazia; mi provochi brividi con le tue dita affusolate e sfiorando la pelle, come solo tu sai fare, io mi sento a casa, è primavera quando inalo il tuo profumo. Ogni volta che sono con te sono protetto. Ogni volta che ti abbraccio e ti stringo forte a me sento tutto rinascere dentro. Con te l’amore ha un senso e fa mille capovolte nel mio cuore, mi rallegra come un bambino alla scoperta del suo gioco migliore, come un malato che trova la sua cura. Ho paura dell’amore che provo per te, perché ogni volta mi manda in mondi sconosciuti e non mi sento più umano. Mi sembra di viaggiare veloce per tanti angoli dell’universo. Quando a volte, non riesco a toccarti perché sei così distante e persa nella tua solitudine, allora mi sento solo anch’io. Non posso fare altro che ammirare la tua bellezza incomparabile e così inizio a sentirmi piccolo, come un semplice ragazzo per te. Vorrei essere di più, vorrei essere tutto ciò che ti occorra per essere felice”



“Non mi hai mai detto parole simili, non sapevo che mi amassi cosi tanto come mi amasse lui” - così gli rispondo e lui cambia luce negli occhi, io spero di non averlo ferito e invece scopro che lui è ancora più vicino a ciò che cerco da anni. Si allontana e non lo vedo più, lo cerco velocemente tra le lapidi del cimitero, la luna sembra avvicinarsi al capolinea e il cielo è sempre blu ma ci sono tante nuvole e l'atmosfera si raffredda. Le altre anime sono tutte rannicchiate sulle loro lapidi, molte ancora non vogliono rendersene conto di non essere più in terra e provano a scappare dal cimitero, ma invano e altre sono semplicemente addormentate. Io, come sempre, vago da sola alla ricerca di Jack che non so che fine avrà fatto. Eppure ora che mi sembrava così vicino, perché non c'è più? Corro tra i parchi e le foglie volanti del cimitero, non trovo sosta, non so più che fare e le prime lacrime scendono perché inizio a sentire la paura di averlo perso ancora. Cado a terra stremata, ma appena alzo lo sguardo lo ritrovo più distante, è accanto alla sua lapide. I suoi amici e i suoi familiari sono più lontani, e a fare veglia sulla sua tomba c'è solo un bambino che mi ricorda lui da piccolo. E' vestito come un soldatino, mi sembra così triste. Lo chiama papà. Cavolo! Potrebbe essere anche figlio mio, ma non lo è. Aveva una moglie ed una casa, come è possibile che abbia dimenticato tutto ora che è qui con me? Mi avvicino a lui, mi abbraccia e mi spiega tutto. -“Incontrai lei quando io e te avevamo preso strade diverse, non so come riuscii a dimenticare il tuo volto con il suo, forse perché me lo ricordava, ma senza tratti di tristezza. Mi faceva compagnia e riusciva a farmi non pensare a te, che invadevi i miei sogni di tutte le notti e non potevi nemmeno immaginarlo. Ci stavo bene con lei, in fondo è davvero una brava donna. Diversa da te e diversa dal tuo temperamento, magari non bella come te e non dolce come te, non troppo come te, ma andava bene per me in quel momento. Sapevo che con lei avrei avuto una vita felice, semplice, era l'unica che poteva mettere a bada tutta la sofferenza che avevo provato per te, perché tu mi lasciavi in continuazione per

Io con sguardo di sospetto lo guardo dritto negli occhi e lui -” Non era solo mio il mio corpo, lo so, c'era un angelo dentro di me. Il nostro patto l'ho capito ora, ed era che avrei lasciato il posto a lui solo dopo aver amato te davvero, come lui amava te, solo una volta morti entrambi, ed ora che è così, ti aiuterò a raggiungerlo. Anzi, sarà lui a raggiungere te. -”Ma non può! E' nel mondo degli angeli!” - “Vedi mio figlio, a lui ho insegnato a pregare per le anime in pena e adesso gli sussurrerò all'orecchio, che un'anima buona ha bisogno del suo amore. Lui chiederà a Dio questo per te e l'angelo verrà ancora da te” -”E tu, dove andrai? La tua anima dove sarà trasportata ora che l'angelo non ha più bisogno del tuo corpo? come potrebbe scendere qui?” -”Sarebbe se stesso senza nessuna maschera, senza nessuna convenzione, come tu lo vuoi. Non aver paura della sua luce” -”Ma io mi sto innamorando di te, questa volta di te per davvero, anche se ti sembra strano” -”Non confondere l'amore che provi per lui, con il ricordo che io di lui ti suscito, sono solo un ricordo” -”Per me sei molto di più” - “Guarda mio figlio!” Vedo il bambino congiungere le mani e con dolcezza estrema, i suoi occhietti si rivolgono al cielo e con tanta serietà, vedo che implora il Padre a fare un'azione benevola per un'anima buona. Lui che ha un'aurea splendente, è un'anima pura. Lo posso notare da lontano il suo barlume di lucentezza. Mi aiuterà lui a trovare il mio angelo, eppure l'anima di Jack è cosi uguale alla sua. Jack mi saluta e si illumina, mi sorride ed una lacrima gli scende sul volto. Abbraccia suo figlio, mi da un bacio e poi sale verso il cielo, c'è una luce che accoglie il suo corpo. All'improvviso tutto diventa buio e il bambino corre verso sua madre. La famiglia di Jack si allontana dal cimitero ed io ritorno ad essere sola. Mi sento stanca, è stata una giornata così intensa! Sono così


Continuo a pensare al mio angelo e poi mi stendo sulla mia lapide, è tutto buio e le lacrime iniziano il loro percorso naturale. Sento prima freddo, poi il mio animo inizia a vibrare e sento una forza che mi attira a sé. E’ lui, il mio angelo, accanto a me, dietro al mio corpo, che mi segue come un’ombra. Lo percepisco e poi sento la sua voce, mi volto e riconosco i suoi occhi, quelli tanto negati e poi ritrovarti. Ha la stessa luce, la stessa passione, lo stesso profumo, le stesse mani umane. Mi piace da morire ancora, è davvero stupendo. Lo bacio di un’intensità paradisiaca. Lui mi stringe e mi trattiene come se non mi vedesse da una vita, mi bacia con tutte le sue forze e inizia un temporale. Continuiamo a baciarci, e intanto ci solleviamo in un vortice, come se stessimo ballando tra la pioggia, ci stringiamo quasi come se avessimo paura di cadere. E’ sorprendente notare che abbiamo ancora conservato le stesse emozioni di quando eravamo entrambi umani. Sembra che il tempo non sia mai passato, i dolori sono scomparsi, il fuoco ha bruciato tutti i miei dispiaceri e i miei errori connessi. So che non dovrebbe essere qui, che a lui è riservato un posto migliore, ma è sceso sulla Terra solo per amor mio, solo per farmi compagnia per sempre. Ora ha un senso l’eternità. Non sappiamo cosa ci riserverà ancora una volta il destino, se vivere ancora qui o entrare in una nuova dimensione. Ora siamo della stessa sostanza, io mi sono elevata in più per raggiungerlo e lui ha peccato un po’ per trovarmi, ora viviamo nella stessa aria. Le nostre anime sono uguali, la nostra aurea brilla dello stesso colore, siamo entrambi viola. Chiudo gli occhi tra le sue braccia e avverto una sensazione magnetica, ora capisco cosa vuol dire il Paradiso, anche se non ci sono nemmeno arrivata. Ora capisco la pace eterna, ora so che siamo davvero della stessa sostanza dei sogni. Forse gli umani avevano ragione a pensare che le persone morte diventassero stelle. Infatti mi sento proprio così.





Semplicemente grazie a tutti i miei lettori Enza Angela Massaro

Credits to PH: BIAGIO MUNCIGUERRATHE SOFT ROCK PHOTOGRAGHY Fan page: www.facebook.com/TheSoftRockPhotographyBiagioMunciguerra?pnref=about.overview


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