Orto botanico e segno grafico

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Vincenza Carlino

Orto botanico e segno grafico

Anatomia Artistica a.a. 2008/2009




Il Platano orientale (Platanus orientalis L.) è un pianta appartenente alla famiglia delle Platanaceae. Si presenta come un grande albero alto oltre 40 m, con tronco rastremato, corteccia di colore bianco-giallastra, che si distacca in sottili placche irregolari dai bordi tondeggianti, ha foglie grandi palmate a 5 lobi, infruttescenze a capolino, frutti riuniti in capolini sferici con semi minuti.

Ăˆ originario del Mediterraneo orientale, spontaneo da tempo immemorabile in Sicilia e nell’Italia meridionale. Vegeta nella zona dal Lauretum al Castanetum, lucivago ed esigente, vuole terreni freschi e fertili, di origine alluvionale, dove cresce vigorosamente.

Viene coltivato a ceduo alto o basso, ad alto fusto solo a scopo ornamentale, prestandosi anche a drastiche potature, resiste bene agli attacchi dei parassiti, le protuberanze del tronco che si osservano frequentemente sono dovuti a fenomeni di blastomania con ammassi anomali di gemme a seguito di alterazioni fisiologiche.



Il Platano orientale (Platanus orientalis L.) è un pianta appartenente alla famiglia delle Platanaceae. Si presenta come un grande albero alto oltre 40 m, con tronco rastremato, corteccia di colore bianco-giallastra, che si distacca in sottili placche irregolari dai bordi tondeggianti, ha foglie grandi palmate a 5 lobi, infruttescenze a capolino, frutti riuniti in capolini sferici con semi minuti.

Ăˆ originario del Mediterraneo orientale, spontaneo da tempo immemorabile in Sicilia e nell’Italia meridionale. Vegeta nella zona dal Lauretum al Castanetum, lucivago ed esigente, vuole terreni freschi e fertili, di origine alluvionale, dove cresce vigorosamente.

Viene coltivato a ceduo alto o basso, ad alto fusto solo a scopo ornamentale, prestandosi anche a drastiche potature, resiste bene agli attacchi dei parassiti, le protuberanze del tronco che si osservano frequentemente sono dovuti a fenomeni di blastomania con ammassi anomali di gemme a seguito di alterazioni fisiologiche.















La caratteristica principale della Chorisia Speciosa è nel tronco, spinoso e rigonfio nella parte inferiore. Spesso nota come “albero del kapok”, dal nome della fibra bianca lanosa contenuta nei frutti che viene spesso utilizzata per realizzare imbottiture.

Curiosità: La “Chorisia speciosa” è un albero molto particolare. A quanto pare in Italia è presente solo all’orto botanico di Palermo, dove è penetrata alla fine del secolo scorso; intorno al 1930 si cominciò a diffonderla per la produzione di crine vegetale e successivamente per scopi decorativi”. La provenienza è ascritta ad un vago “Sud America”. La Chorisia è presente in Brasile ma è soprattutto l’Argentina ad essere ricca di questi affascinanti alberi dal curiosissimo fusto panciuto, dalla corteccia spinosa e dai fiori meravigliosi. A febbraio l’argentina è un’esplosione di questi fiori simili a orchidee dagli incredibili colori. Conosciuta anche come “albero damigiana”, la Chorisia porta in Argentina il suggestivo nome di “Palo Borracho”.

Questo albero necessita di irrigazioni frequenti.Predilige posizioni assolate. Assume una colorazione rosa, rossa, Fiorisce in


autunno, Sopporta il freddo ma non oltre i -10 gradi. Necessita di essere esposta ai raggi diretti del sole. Durante i mesi freddi annaffiare saltuariamente, inumidendo il terreno ogni 25-30 giorni, evitando di bagnare eccessivamente il substrato. Si consiglia di sospendere le concimazioni durante il periodo invernale; un eccessivo apporto di nutrienti infatti favorirebbe lo sviluppo di nuova vegetazione, troppo sensibile alle basse temperature. Verso la fine dell’inverno è consiglaibile praticare un trattamento fungicida utilizzando prodotti a base di zolfo e rame, per scoraggiare lo sviluppo dei piĂš comuni parassiti fungini.


La caratteristica principale della Chorisia Speciosa è nel tronco, spinoso e rigonfio nella parte inferiore. Spesso nota come “albero del kapok”, dal nome della fibra bianca lanosa contenuta nei frutti che viene spesso utilizzata per realizzare imbottiture. Curiosità: La “Chorisia speciosa” è un albero molto particolare. A quanto pare in Italia è presente solo all’orto botanico di Palermo, dove è penetrata alla fine del secolo scorso; intorno al 1930 si cominciò a diffonderla per la produzione di crine vegetale e successivamente per scopi decorativi”. La provenienza è ascritta ad un vago “Sud America”. La Chorisia è presente in Brasile ma è soprattutto l’Argentina ad essere ricca di questi affascinanti alberi dal curiosissimo fusto panciuto, dalla corteccia spinosa e dai fiori meravigliosi. A febbraio l’argentina è un’esplosione di questi fiori simili a orchidee dagli incredibili colori. Conosciuta anche come “albero damigiana”, la Chorisia porta in Argentina il suggestivo nome di “Palo Borracho”. Questo albero necessita di irrigazioni frequenti.Predilige posizioni assolate. Assume una colorazione rosa, rossa, Fiorisce in autunno, Sopporta il freddo ma non oltre i -10 gradi. Necessita di essere esposta ai raggi diretti del sole. Durante i mesi freddi annaffiare saltuariamente, inumidendo il terreno ogni 25-30 giorni, evitando di bagnare eccessivamente il substrato. Si consiglia di sospendere le concimazioni durante il periodo invernale; un eccessivo apporto di nutrienti infatti favorirebbe lo sviluppo di nuova vegetazione, troppo sensibile alle basse temperature. Verso la fine dell’inverno è consiglaibile praticare un trattamento fungicida utilizzando prodotti a base di zolfo e rame, per scoraggiare lo sviluppo dei più comuni parassiti fungini.




























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