Respiro. Di Samuel Beckett

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Realizzato da: Vincenza Carlino Anno di corso: III Grafica Anno Accademico: 2007/2008 Materia: Regia Prof.: N. Antonioli



Respiro Samuel Beckett


Sipario 1. Luce fioca sulla scena comparsa di rifiuti eterogenei.

Tenere circa 5 secondi

2. Piccolo grido fioco e immediatamente inspirazione e insieme lento crescere della luce

fino a raggiungere insieme il massimo in circa 10 secondi.

Silenzio e tenere circa 5 secondi

3. Espirazione e insieme lento decrescere della luce fino a raggiungere il minimo (luce

come al n. 1) in circa 10 secondi e immediatamente il grido come prima.

Silenzio e tenere circa 5 secondi

Sipario

Rifiuti

Nessun oggetto verticale, tutti giacenti e sparsi.

Grido

Attimo di vagito registrato. Importante che i due gridi siano identici, e inseriscano e interrompano luce e respiro esattamente sincronizzati.

Luce

Mai intensa. Se 0 = buio e 10 massimo di luminositĂ , la luce dovrebbe crescere

da 3 a 6 e tornare a 3. 2


Scelta delle modalità espressive

Rifiuti Macerie di una casa diroccata e quindi le mura ridotte a cumuli di pietre dai quali si scorgeranno parti di arredamento e frammenti di vari oggetti di uso comune (vettovaglie, soprammobili, televisori, computer, sterei, sanitari, etc...) sparsi per la scena, alla rinfusa poichè saranno anche essi macerie fra le macerie. Macerie tra le quali, però, si scorgerà bene un vaso ( tipo quelli posti sui davanzali e quindi di dimensioni moderate) contenente della terra ed il germoglio di una pianta con una fogliolina.

Grido

Grido 1: vagito registrato che sarà fioco e durerà pochi attimi. Coinciderà con l’ultimo

secondo della luce 1 (di durata totale 5 secondi ed intensità 3).

Grido 2: come il grido 1, vagito registrato fioco, ma che durerà 1 secondo e coinciderà

con la luce 5 (di intensità pari a 1).

Luce

Luce 1: fioca (intensità 3) che si troverà in alto al centro ed illuminerà esclusivamente

i rifiuti sparsi sulla scena. Sarà una luce diretta e di colore azzurro e durerà 5 secondi (di cui l’ultimo coinciderà con il grido 1).

Luce 2: subito dopo il grido 1. Sarà posta in alto a sinistra, quindi proverrà lateralmen-

te, e di colore bianco, soffusa. Inizialmente sarà fioca (intensità 3) per poi arrivare, in maniera graduale, a raggiungere il massimo della sua intensità (che sarà 6) nell’arco di tempo di 10 secondi ed in contemporanea con l’inspirazione per poi spegnersi subito dopo, lasciando, cosi, spazio alla luce 3.

Luce 3: sarà nuovamente posta in alto al centro; sarà composta di vari filtri colorati che

combinati con dei movimenti casuali, ma fluidi, durerà 5 secondi, creando cosi una mescolanza di colori. Coinciderà con il silenzio 1 ed avrà intensità pari a 8.

Luce 4: proverrà lateralmente da destra, in alto, della scena; di colore verde; ricompa3


rirà dopo i 5 secondi del silenzio 1 ed in un certo qual modo riprenderà da dove si era interrotta la luce 2, solo che questa volta avverrà in contemporanea con l’espirazione e sarà un lento decrescere d’intensità, ossia da un massimo di 6 fino a raggiungere un minimo di 3, nell’arco di 10 secondi, interrompendosi sempre insieme all’espirazione.

Luce 5: si accenderà subito dopo la luce 4 e come essa proverrà lateralmente (in alto

a dx), ma sarà di bassa intensità (pari a 1) e di color azzurro; durerà 1 secondo, coincidente con il grido 2.

Luce 6: subito dopo il grido 2; proverrà dall’alto al centro ad illuminare i rifiuti; sarà di

colore azzurro con intensità pari a 3; coinciderà con il silenzio 2 e durerà 5 secondi per poi spegnersi subiro dopo.

Respiro

Inspirazione: sarà di una donna adulta. Inizia contemporaneamente all’accendersi

della luce 2 per la durata di 10 secondi.

Espirazione: sarà di una donna anziana. Inizia insieme al decrescere della luce 4 e

durerà 10 secondi.

Silenzio

Silenzio 1: inizia subito dopo la luce 2; coinciderà con la luce 3 e durerà 5 secondi.

Silenzio 2: inizia subito dopo il grido 2; sarà coincidente con la luce 6 e durerà 5 se-

condi.

Palco

Di forma pseudo circolare e di dimensioni 6 metri larghezza (corrispondente al diame-

tro) ee 4,5 metri di profondità.

Scenografia

Parete unica, con fondo retto e risvolti curvilinei laterali fino alla massima distanza

reciproca pari al diametro, di altezza pari a 3 metri; di colore nero cosi come il pavimento per attirare l’attenzione unicamente sui rifiuti posti sulla scena. 4


Sipario

Fisicamente sarĂ assente. VerrĂ indicato, metaforicamente, con il buio sia iniziale che

finale.

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Scelta interpretativa

Partendo da una prima analisi del testo, ho anzitutto cercato di dare una mia interpretazione personale allo scopo di trasmettere un messaggio. La prima fase è stata la scelta degli oggetti da mettere in scena; dopo un’attenta riflessione ho optato per una disposizione rovinosa delle macerie di una casa crollata in tempo indefinito, come se fosse un fermo-immagine di una sospensione spazio-temporale. Tra le macerie si scorgeranno parti di arredamento distrutte e frammenti di vari oggetti di uso comune (vettovaglie, soprammobili, televisori, computer, stereo, sanitari, etc...) sparsi per la scena, alla rinfusa, ma non troppo lontani gli uni dagli altri leggermente ricoperti di polvere. Saranno quindi delle “macerie tra le macerie”. Macerie tra le quali si scorgerà bene un vasetto (tipo quelli posti sui davanzali delle finestre e quindi di dimensioni moderate) anch’esso lievemente impolverato, ma intatto, contenente della terra ed un germoglio di pianta con una fogliolina. Le macerie, a inizio scena, saranno illuminate per 5 secondi da una luce azzurra fioca (luce 1), posta in alto al centro, a richiamare il colore del cielo e volendo anche rappresentare uno stato di calma apparente. Il tutto vorrà essere una visione metaforica, seppur pessimistica, di un qualcosa di concreto che si è trovato (e quindi già c’era), si trova e si troverà durante il percorso di vita che si presenta con i suoi ostacoli. La piantina simboleggerà la speranza e la fiducia di poterli superare. In coincidenza con l’ultimo dei 5 secondi della luce 1 si udirà il primo grido, un vagito registrato, che sarà fioco ed introdurrà il momento dell’inspirazione il quale sarà sincronizzato con una luce bianca soffusa (luce 2) d’intensità crescente (da 3 a 6) posta in alto a sinistra; questo contesto sta a simboleggiare il momento della nascita (grido 1) con il susseguirsi del respiro di una donna adulta accompagnato dal crescendo della luce bianca (luce 2) che richiama il senso di purezza e spensieratezza rappresentando una prima fase di crescita, per la durata di 10 secondi, spegnendosi subito dopo per lasciare spazio alla luce 3 posta, nuovamente , in alto al centro ad illuminare la scena, per 5 secondi, con dei filtri colorati che combinati con dei movimenti casuali ma fluidi verrà a creare una mescolanza di vari colori, in apparenza con l’idea di caotico, a rappresentare un momento di raccoglimento riflessivo (silenzio 1) sulle varie emozioni e sensazioni che avvengono durante il percorso di vita (sottolineato dall’inten6


sità, della luce 3, pari a 8). Alla luce 3 seguirà la luce 4 proveniente lateralmente in alto a destra della scena; sarà di colore verde e durerà 10 secondi contemporaneamente con l’espirazione e perciò sarà anche un decrescere di intensità, da un massimo di 6 fino ad un minimo di 3. L’espirazione sarà il respiro, leggermente affannoso, di una donna anziana che accompagnato dal decrescere dell’intensità della luce verde simboleggerà da un lato la vita che va sfiorendo, giungendo cosi alla sua naturale conclusione, ma al contempo, dall’altro, la speranza confidata in una nuova vita che giunge e si manifesta, subito dopo, con un grido (analogo al grido1) della durata di un secondo, coincidente con la luce 5 di intensità pari a 1 e di colore azzurro (grido 2), avente un duplice significato: l’angoscia della morte più inteso come il ricordo per il ciclo vitale appena concluso e l’inizio di uno nuovo. Al cessare del grido 2, seguiranno i 5 secondi finali del silenzio 2 riprendendo la situazione iniziale con la stessa modalità di luce (luce 6). Questo silenzio vorrà amplificare le intenzioni già espresse per il grido 2. La disposizione delle luci no è casuale; il crescere e decrescere (da sinistra a destra) di intensità richiama, in certo senso, l’andamento orario dell’irrefrenabile e continuo scorrere del tempo. Seguendo la scelta interpretativa, appena esposta, ho preferito inserire la figura della donna, nel momento del respiro, in quanto simbolo della vita che scorre e generatrice della stessa. L’ipotesi realizzativa della scenografia parte dalla scelta della forma della superficie del palco che sarà pseudocircolare, ottenuta posizionando una parete retta sul fondo, ad una profondità di 4,5 metri, con due risvolti laterali che seguiranno l’andamento curvilineo fino a raggiungere la reciproca distanza pari al diametro (6 metri) creando cosi una forma simile ad un cilindro tagliato verticalmente. Sia palco che scenografia saranno di colore nero per far si che l’attenzione ricada unicamente sulla scena, proprio come la particolare forma del palco. Il sipario sarà assente (sia all’inizio che alla fine della rappresentazione); verrà indicato con il buio per rendere ancor più l’idea metaforica di una sospensione spazio-temporale.

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