news Quadrimestrale di informazione n. 1/2011 editoriale
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MART Grids, reti intelligenti, sono parole d’ordine che stanno entrando nel nostro quotidiano in analogia a quanto successo nel passato con internet, rete, web, ICT. Parole che hanno portato la tecnologia nelle nostre case, ampliato la nostra possibilità di interagire, operare, accedere a nuovi contenuti, informazioni e servizi. Parole che ci hanno portato a scoprire il valore dell’informazione. Reti informatiche queste, reti energetiche quelle. Scatta quindi la suggestione delle assonanze: che le reti energetiche da questa contaminazione con il mondo della ICT possano derivare una nuova vita? Nuovi contenuti? Nuovi servizi? Domande cui solo il mercato potrà dare risposte adeguate ma domande che è necessario affrontare con la consapevolezza di poter cogliere le nuove opportunità che si presenteranno. In questo primo scorcio di 2011 RSE ha rafforzato la propria presenza sull’argomento, ha ricevuto dal MISE l’incarico di contracting party in ISGAN (International Smart Grid Action Network) siglando all’inizio di Aprile ad Abu Dhabi la relativa convenzione operativa. Ma al tempo stesso si è sviluppato l’impegno nella costruzione della rete di relazioni fondamentale a promuovere le attività di ricerca di RSE. L’accordo con CESTEC (Regione Lombardia), con ASTER (Regione Emilia Romagna) ed una sempre più capillare presenza nelle iniziative di risparmio energetico testimoniano la volontà di RSE di essere partner attivo e propositivo, mettendo a disposizione tutto il suo patrimonio di competenze ed esperienze. Stefano Besseghini Amministratore Delegato RSE
news È il quadrimestrale di informazione di RSE S.p.a via R. Rubattino 54 – 20134 Milano – Italia Telefono +39 023992.1
Registrazione presso il Tribunale di Milano n. 751 del 03/12/2007 Direttore responsabile Aurora Caridi aurora.caridi@rse-web.it Stampato da Cooperativa il Melograno – Bollate (MI)
in primo piano
RSE PROTAGONISTA NELLE RETI INTELLIGENTI NASCE L’INTERNATIONAL SMART GRIDS ACTION NETWORK
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l progressivo aumento della generazione distribuita da fonti rinnovabili non programmabili rende ineluttabile la conseguente necessità di adattare modalità di controllo, regolazione e protezione delle reti e di gestione dei carichi. L’opportunità offerta dai recenti sviluppi tecnologici dell’elettronica di potenza, dei contatori intelligenti e delle comunicazioni, rappresenta una formidabile molla per il rinnovo delle strutture di una rete che spesso si avvicina alla sua fine vita di progetto. Occorre un notevole sforzo di integrazione delle tecnologie disponibili e la dimostrazione su larga scala delle soluzioni ipotizzate. I grandi dimostratori sono però molto costosi e il loro sviluppo impone un’efficace collaborazione internazionale. Consapevoli di questa necessità, i governanti dei principali Paesi industrializzati (che fanno parte del G20) hanno dato vita ad una iniziativa di cooperazione globale nel settore delle tecnologie energetiche a ridotto contenuto di gas climalteranti - il Clean Energy Ministerial - per impegnarsi in una collaborazione sulle 10 principali tecnologie energetiche per un futuro più sostenibile. Le smart grids sono state individuate come il perno dell’applicazione di buona parte di queste tecnologie che consentono l’integrazione delle rinnovabili, l’efficienza energetica, la mobilità elettrica, il controllo dei carichi, eccetera. L’Italia - rappresentata dal Ministero delle Sviluppo economico, supportato tecnicamente da RSE - si è candidata come leader per la stesura di un Piano di azione tecnologica che raccogliesse le principali raccomandazioni per lo sviluppo delle reti: il Technology Action Plan of Smart Grids (www. majoreconomiesforum.org). Il Piano auspicava la creazione di un’iniziativa internazionale di supporto, coordinamento e ricerca nel settore delle reti che potesse, sotto l’egida dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, raggruppare i rappresentanti dei principali Paesi interessati alla collaborazione nello sviluppo delle reti. Detto, fatto: dopo alcuni mesi di lavoro e trattative a livello internazionale è nato ISGAN - International Smart Grids Action Network, un nuovo implementing agreement IEA. All’interno di questa iniziativa RSE ha già assunto un ruolo da protagonista, grazie soprattutto all’impegno di Michele de Nigris, direttore del dipartimento tecnologie per la trasmissione e distribuzione che delegato ufficialmente dal MiSE - insieme a USA e Corea ha contribuito alla fondazione del gruppo di lavoro. ISGAN intende coprire i diversi aspetti delle smart grids: policy e regolazione, standardizzazione, sviluppo tecnologico, coinvolgimento dell’utente e crescita delle competenze. L’iniziativa – che vede aumentare di giorno in giorno le adesioni internazionali - può rappresentare in Italia un formidabile canale di promozione, sviluppo e integrazione delle eccellenze industriali e di ricerca nazionale di settore; RSE continuerà a mettere a disposizione le proprie competenze per assicurarne il successo.
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IN COLLABORAZIONE CON ARPA LOMBARDIA
LA TECNOLOGIA DI ÆDOS A GARANZIA DELLA GESTIONE TRASPARENTE DELL’AMBIENTE
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i è tenuto lo scorso dicembre, presso la sala convegni della Regione Lombardia, il workshop dal titolo Sistemi di Monitoraggio in continuo alle Emissioni (SME) in Regione Lombardia, stato di fatto e obiettivi futuri: la Rete SME. Il workshop - organizzato dalla DG Ambiente, Energia e Reti della Regione - era finalizzato a presentare agli operatori i nuovi applicativi per il monitoraggio delle emissioni da impianti industriali, sviluppati da ARPA Lombardia in collaborazione con RSE, che andranno adottati da tutti i soggetti obbligati al monitoraggio in continuo entro la fine del 2012. La nuova Rete SME sarà composta da un sistema di supervisione, raccolta ed elaborazione dati centralizzato
presso le Autorità di Controllo, il cui sviluppo è stato curato da ARPA, e dal sistema ÆDOS (Acquisizione e Elaborazione Dati Open Source) sviluppato da Domenico Cipriano (RSE). ÆDOS costituisce il cuore del sistema di monitoraggio presso i singoli impianti, assicurando la raccolta, la validazione, la pre-elaborazione e la trasmissione dati al centro di raccolta presso ARPA Lombardia. Questi dati costituiranno il principale strumento per la verifica delle prestazioni ambientali degli impianti, e verranno opportunamente comunicati agli stakeholder e alla cittadinanza, al fine di garantire una sempre migliore trasparenza nella gestione dell’ambiente.
I NOSTRI STUDI SEGNALATI SUL CORRIERE DELLA SERA E SOLE 24 ORE
LA GRANDE STAMPA QUOTIDIANA CI RIPRENDE (POSITIVAMENTE…)
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risultati di due importanti studi di scenario condotti recentemente da RSE sono stati ripresi dal Corriere della Sera nel suo inserto CorrierEconomia pubblicato il 7 marzo 2011. Il primo studio, sviluppato nell’ambito del progetto europeo SECURE (www. secure-ec.eu), riguarda una valutazione degli effetti sul sistema energetico italiano ed europeo di un evento critico quale l’interruzione della fornitura di gas dall’Algeria per i cinque mesi in cui è più elevata la domanda per uso riscaldamento, in uno scenario focalizzato sull’anno 2015. Lo studio ha valutato l’impatto in termini di sicurezza della fornitura, di costi e di effetti sull’ambiente. Il secondo lavoro ha valutato
l’impatto sulle necessità di sviluppo e sull’esercizio del sistema di generazione nazionale di una forte penetrazione dell’auto elettrica, assunta pari a 10 milioni di veicoli nel 2030. In particolare, si è considerata la domanda di energia elettrica aggiuntiva conseguente a tale rilevante sviluppo. Si sono valutati i consumi di combustibili e le emissioni di CO2 aggiuntive per il sistema di
generazione, mettendole a confronto con i consumi di gasolio e benzina e con le emissioni di CO2 evitate, relative al parco auto convenzionale sostituito dalle auto elettriche. Merita di essere segnalato un altro importante riconoscimento da parte della stampa quotidiana. Il Sole 24 Ore, nel suo inserto Energia dell’8 marzo ha dato grande rilievo a un convegno tenutosi in RSE sul tema delle smart grids, sottolineando i concetti più importanti degli argomenti trattati che vedono la rete elettrica come un ecosistema intelligente, una frontiera con opportunità inesplorate da sviluppare con un’intensa attività di ricerca.
in breve LABORATORIO METROLOGICO RSE: RINNOVATO L’ACCREDITAMENTO Si è concluso nelle scorse settimane, dopo un faticoso iter di valutazione, il rinnovo dell’accreditamento del Laboratorio Metrologico di RSE come Centro di Taratura ACCREDIA (ex SIT). ACCREDIA è il solo ente autorizzato dal Governo Italiano a svolgere attività di accreditamento in Italia. Il Centro RSE è l’unico in Italia ad
essere accreditato per la taratura di trasformatori di misura (TA fino a 5 kA e TV fino a 60 kV) e di strumentazione e sistemi di misura per Alte Tensioni Impulsive, unendo quindi l’eccellenza tecnica all’unicità delle competenze e delle capacità metrologiche. SMART GRIDS: PRIMA USCITA PUBBLICA DELL’EERA Lo scorso 16 febbraio si è tenuto in
RSE un incontro aperto a tutti gli attori del sistema elettrico, per presentare pubblicamente gli obiettivi, le finalità e i primi risultati conseguiti nell’ambito del programma di ricerca della European Energy Research Alliance (EERA) sulle smart grids. Il programma è coordinato da RSE (nella persona di Luciano Martini) e da ENEA, mentre Enel Distribuzione guida la sperimentazione. EERA vede l’effettivo coinvolgimento di
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EFFICIENZA ENERGETICA E OBIETTIVI UE
ANCHE LE POMPE DI CALORE ALLA RIBALTA DELLA NOSTRA RICERCA
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a politica energetica dell’Unione Europea ha fissato per il 2020 due obiettivi vincolanti: la riduzione delle emissioni di CO2 del 20 per cento rispetto ai livelli del 1990 e lo sviluppo delle fonti rinnovabili fino a coprire il 20 per cento dei consumi finali lordi (per l’Italia il 17 per cento). Un terzo obiettivo, non vincolante ma funzionale all’ottenimento degli altri due, consiste nella riduzione del 20 per cento dei consumi finali rispetto all’andamento tendenziale. L’importanza dell’efficienza energetica, cioè diminuire i consumi mantenendo lo stesso livello di servizi, è sostenuta dalla Commissione Europea con molteplici provvedimenti e direttive, nonché richiedendo agli Stati Membri la predisposizione e l’implementazione dei Piani d’Azione Nazionali per l’Efficienza Energetica. Più di recente, la Commissione ha emesso un nuovo Piano per l’Efficienza Energetica, la cui rilevanza viene ribadita anche nella Roadmap for moving to a competitive low carbon economy in 2050, nella quale si sostiene che la UE potrebbe incrementare fino al 25 per cento l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2020 in modo efficace dal punto di vista dei costi. In questo contesto RSE, nell’ambito della Ricerca di Sistema, porta avanti da lungo tempo programmi di
22 istituti di ricerca europei provenienti da 17 nazioni. All’evento hanno partecipato numerosi ospiti esterni in rappresentanza di società elettriche di trasmissione e distribuzione, costruttori, utilizzatori finali e università italiane, organizzazioni di ricerca attualmente coinvolte nel programma. Le presentazioni dei relatori sono disponibili sul sito www.rse-web.it.
ricerca sui vari aspetti dell’efficienza energetica. Il progetto attualmente in corso - Studi e valutazioni sull’uso razionale dell’energia elettrica - si propone di sviluppare gli strumenti metodologici e tecnologici necessari affinché le efficienze di utilizzo e di fornitura di energia elettrica raggiungano livelli compatibili con gli obiettivi fissati per l’Italia. Sul lato della domanda, l’attività RSE è dedicata all’analisi di aspetti regolatori e tecnologici, allo scopo di fornire il supporto scientifico richiesto dagli Enti Istituzionali (MiSE e AEEG) preposti
ACCORDO RSE-CESTEC VERSO UNA LOMBARDIA LABORATORIO DEL LOW CARBON Siglato l’accordo di collaborazione tra le due società pubbliche RSE e CESTEC per fare della Lombardia il laboratorio delle politiche energetiche. Obiettivi prioritari sono l’efficienza energetica e la diffusione delle tecnologie low carbon. L’accordo prevede un’intensa attività di disseminazione delle conoscenze sviluppate dai due soggetti, con l’organizzazione di iniziative specifiche indirizzate agli operatori del settore energetico, pubblici e privati.
PREMIO AL MIGLIOR LAVORO Il lavoro RSE di Ada del Corno, Letizia De Maria e Claudia Rinaldi, intitolato Use Of Life Prediction Models And Non-Destructive Techniques To Evidence Film Cooling Effect and Operation Conditions Influence on Eb-Pvd Ceramic Thermal Barrier Coatings of Ex-Service Blades, ha ricevuto un Best Paper Award alla Turbo Expo Technical Conference 2010.
all’attuazione delle politiche energetiche nazionali in sinergia con quelle comunitarie. Sul lato dell’offerta, l’attenzione è focalizzata sullo studio e la validazione di provvedimenti in grado di ridurre le perdite nelle reti di Trasmissione e Distribuzione. Un esempio particolarmente significativo riguarda le pompe di calore. È da tempo in funzione in uno dei laboratori di RSE, attrezzato per simulare un appartamento di piccola taglia, un prototipo di pompa di calore aria-acqua. La campagna di monitoraggio ha reso disponibili dati importanti che hanno consentito al costruttore l’ottimizzazione del prodotto. Un altro studio di grande rilievo riguarda il comportamento delle pompe di calore geotermiche. Il monitoraggio di un complesso edilizio sito in Alessandria ha evidenziato il progressivo abbassamento della temperatura delle sonde nel corso della stagione di riscaldamento, con la conseguente riduzione dell’efficienza; fenomeno che richiede interventi per evitare il congelamento del fluido di lavoro (normalmente acqua). È pertanto di fondamentale importanza valutare la variazione delle prestazioni termiche del terreno nel corso degli anni di esercizio dell’impianto, in funzione dell’energia netta complessivamente prelevata e immessa (nel caso di funzionamento estivo).
La Conferenza - organizzata ogni anno dall’American Society of Mechanical Engineers - è riconosciuta come uno dei più importanti congressi sugli aspetti tecnologici delle turbine a gas e a vapore. Il lavoro premiato ha portato allo sviluppo di uno strumento di piezospettroscopia di luminescenza per valutare il degrado delle barriere termiche delle palette della turbina a gas.
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noi e l’europa
SEMPRE IN POLE POSITION NEI PROGRAMMI DI RICERCA FINANZIATA
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i conferma molto attiva la partecipazione di RSE ai programmi europei di ricerca finanziata. Tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011 sono state sottomesse da RSE sette proposte, di cui tre con il ruolo di coordinatore, in risposta alle prime chiamate del FP7-2011 e di altri programmi europei collaterali nel settore elettro-energetico. È stata inoltre presentata, in veste di coordinatore, una proposta di progetto nell’ambito delle azioni Marie Curie (IRSES – International Research Staff Exchange Scheme) del programma FP7-People per il rafforzamento della collaborazione e lo sviluppo di programmi di ricerca congiunti tra organismi di ricerca europei e quelli di Paesi terzi, tramite lo scambio di ricercatori nei settori di studio avanzati del fotovoltaico a concentrazione (CPV). Al momento, quattro delle proposte presentate (di cui due come coordinatore) hanno già superato la
prima fase di valutazione e sono state inserite nella short list della seconda fase, in cui saranno scelti i progetti finalmente vincenti. Altre tre risultano ancora in valutazione. Passano alla seconda fase: p GRID+ Supporting the development of the European Electricity Grids Initiative (EEGI) p UNDERGEOS-CO2 Advanced methodologies and innovative numerical code aimed to understand the long-term fate of geologically stored CO2 p PHILON Innovative and improved reliability methodologies for a more flexible pan EU transmission network p iTESLA Innovative Tools for Electrical System Security within Large Areas Restano in attesa di valutazione: p NEPTUNE New Engineering
Paradigms for the sustainable Technological Utilisation of Nutritional and Energetic resources in the marine environment p CIMAS Critical Infrastructure Management Application for Security p SUN on CLEAN Study of soling effect and glass sUrface modificatioN of cONcentrating photovoltaic (CPV) modules: CLimatE influence And Comparative testing
CENERENTOLA, LA TURBINA EOLICA SULLA ZUCCA GALLEGGIANTE Si è svolto all’Aia, alla fine del 2010, il primo workshop del progetto europeo ORECCA, che ha come scopo la definizione di una roadmap per lo sviluppo di piattaforme offshore multipurpose che integrino in modo sinergico più dispositivi di produzione di energia da fonti rinnovabili quali vento, onde, maree e correnti. In ORECCA, RSE è leader delle attività di raccolta d’informazioni sulle risorse, la geomorfologia dei fondali e gli usi del mare per l’area geografica comprendente Mar Mediterraneo e Mar Nero, e anche del Work Package Synergies and Future Concepts, che riguarda l’analisi di scenari di sviluppo delle piattaforme, la raccolta di dati sui sistemi combinati esistenti e sui concetti più promettenti, nonché l’analisi delle infrastrutture necessarie e delle possibili soluzioni per la riduzione dei costi. Nell’ambito delle sessioni creative del workshop è stato prodotto anche il disegno
Cinderella wind turbine on a floating pumpkin. Infatti, l’area del Mediterraneo e del Mar Nero è caratterizzata da risorse rinnovabili offshore mediamente più basse rispetto agli altri mari europei, e da acque più profonde, dove si prevede sia necessaria l’installazione di turbine eoliche galleggianti. D’altra parte, però, questi sistemi potrebbero essere installati anche lontano dalla costa, dove non solo sfrutterebbero risorse maggiori, ma sarebbero anche assai meno visibili e avrebbero quindi impatti meno severi sull’ambiente, sul paesaggio e sul turismo. Nell’area del Mediterraneo e del Mar Nero, date le condizioni ambientali estreme meno gravose, è possibile pensare di sviluppare dispositivi più semplici, leggeri e con un ridotto fabbisogno in termini di manutenzione. Quindi con costi globali ridotti. Il secondo workshop del progetto ORECCA sarà ospitato da RSE nel giugno 2011.