Erica Fornara
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assemblable
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Soprattutto, i nomadi, nel loro sforzo di sopravvivere nel mondo dei nomadi, devono abituarsi a uno stato di continuo disorientamento, a viaggiare su strade di cui si ignora dimensione e lunghezza, senza quasi mai poter guardare al di là del prossimo incrocio; devono concentrare tutta la propria attenzione su quel piccolo pezzo di strada da compiere prima dell’imbrunire. Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Laterza, 2011
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allan wexler, rebuilt brown coffee maker, 1991
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jaebeom jeong, fake shaker assembly kit, 2012
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michael johansson, Kitchen Assembly, 2008
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hanemaai, future travel 2012
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demelza hill, fake shaker assembly kit, 2007
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todd mclellan, things come apart laptop computer, 2006
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transportable
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Territorio fluttuante In questo territorio possono adattarsi solo cose e persone che siano fluide, ambigue, in uno stato di perpetuo divenire, in un costante stato di auto trasgressione. Qualsiasi eventuale forma di radicamento può avere esclusivamente carattere dinamico: deve essere riaffermata e ricreata quotidianamente, e precisamente tramite il reiterato atto di autodistanziamento, quell’atto fondativo, costitutivo dell’essere in viaggio, in cammino. Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Laterza, 2011
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Krzysztof Wodiczko, Homeless Vehicle, 1988-89
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Nasan tur, backpack, 2006
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LUCY+JORGE ORTA, LIFELINE SERIES, 2008
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chiu chih, survival kit for the ever-changing planet, 2013
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DIDIER FAUSTINO, Corps en transit, 2000
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tom sachs, waffle bike, 2008
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tom sachs, resin kit, 2005
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extendable
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In un mondo insicuro e imprevedibile, i girovaghi piÚ avveduti fanno di tutto per imitare i felici cosmopoliti che viaggiano senza bagaglio; e non versano di certo lacrime allorchè si liberano di tutto quanto potrebbe ostacolare le loro mosse. Raramente si fermano abbastanza a lungo da avere il tempo di pensare che i legami umani non sono come parti del motore, che ben di rado sono già preconfezionati e che tendono a marcire e a disintegrarsi facilmente se tenuti ermeticamente sigillati, e che non sono facilmente sostituibili una volta diventati inservibili. Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Laterza, 2011
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ALLAN WEXLER, TWELVE CHAIRS, 1998
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lygia clark, Matchbox Structures, 1964
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KEN ISAAcs, superchair, 1968
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lygia clark, bicho (critter), 1959
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lygia clark, The Inside Is the Outside, 1963
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1 person
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La comunità ideale è una completa mappa mundi: un mondo globale che offre tutto ciò di cui c’è bisogno per condurre una vita significativa e gratificante. Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Laterza, 2011
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Lawrence Malstaf, Shrink, 1995
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Haus-Rucker-Co, Flyhead (Environment Transformer), 1968
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ANNEGRET SOLTAU, VERIFIED SELF 1-16, 2008-2012
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Walter Pichler, TV-Helmet (Portable living room), 1967
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nacho carbonell, communication line, 2012
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kisho kurokawa, capsule tower, 1972
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FEMKE AGEMA, elders installation , 2003
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erica fornara, privacy earring, 2014
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Uomini e donne cercano gruppi di cui poter far parte, in modo certo e imperituro, in un mondo in cui ogni altra cosa si muove e cambia, in cui nell’altro è sicuro. Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Laterza, 2011
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Lygia Clark, dialogue goggles, 1968
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Laura Couto Rosado, Alice Haldenwang, Yu Li, Tingting Zhang, TELEPATHY 2012-2112, 2011
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Didier Faustino,Broken White Cube, 2007
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MARINA ABRAMOVIC & ULAY Laysiepen, relation in time, 1977-1978
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Izis Bidermanas, festival, Republic Square, 1950
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Pablo Reinoso, La Parole, 1998
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Sforzi produttivi richiedono cooperazione. Senza cooperazione non sarebbe possibile creare alcun prodotto. Ăˆ la cooperazione che trasforma sforzi frammentati e disparati in un’impresa produttiva. Zygmunt Bauman, ModernitĂ liquida, Laterza, 2011
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Haus-Rucker-Co, Flyhead (Environment Transformer), 1968
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Collin McAdoo, the living, 2014
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Naama Sarid-Maletรก, The architecture of the body, 2013
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jonathan monk, it’s a circus, 2011
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4 people (also 5)
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Così come avviene per tali identità, le comunità in questione tendono ad essere effimere, transitorie, incentrate su un unico aspetto o finalità. Il loro potere emana non dalla loro durata prevista ma, paradossalmente, dalla loro precarietà e incertezza del futuro, dalla vigilanza e dall’investimento emotivo che la loro fragile esistenza reclama a gran voce. La definizione comunità guardaroba coglie bene alcuni dei suoi tratti salienti. Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Laterza, 2011
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amanda charchian, GINGER ENTANGLEMENT, 2013
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allan wexler, Coffee Seeks Its Own Level 1990
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Vanessa Beecroft, food diary, performance at Rivoly, 2003
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Franz Erhard Walther, 1 werksatz 58 objects, 1963-1969
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louise Bourgeois, Seven in bed, 2001
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Maciej Chmara, ania Rosinke, mobile hospitality, 2011
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mircea cantor, Tracking Happiness, 2009
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