PRESS
H o t e l & D e s i g n
CaberlonCaroppi
Magazine A+D+M N째 april 2009
Casa Editrice Dogma S.r.l. - Savona - ISSN 1826-0985 - Anno V - Numero 22 - Aprile 2009 - In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio Postale di Savona CPO, per la restituzione al mittente che si impegnerà a pagare la relativa tassa - Contiene IP
a p r i l e / a p r i l 2009
architettura d e s i g n m a t e r i a l i
Massimo Roj
Comprendere ed esprimere la pluralità
Understanding and expressing plurality
with English texts
Periodico di contract e design d’interni per spazi ad uso pubblico
Review of contract and interior design for spaces for public use
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IL PROGETTO RACCONTATO
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·‰Ê La grande hall è suddivisa in vari ambienti delimitati non da elementi divisori ma attraverso cambi di materiali o colore dei rivestimenti o con variazioni di altezze nel controsoffitto The large lobby is divided into various zones without
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rigid partitions but marked by changes in the materials and colours used for the walls and floors or by variations in the height of the false ceiling
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IL PROGETTO RACCONTATO
Watt 13, un progetto che cattura la luce | Design by Caberlon Caroppi | Text edited by Paola Suetta | Photos by Arnaldo Dal Bosco |
Watt 13, a project that captures light
L’intervento di recupero e riuso di un complesso architettonico composto da due corpi di fabbrica di tipologie ed epoche differenti come nuova struttura alberghiera Two buildings with differing characteristics dating from different periods renovated and re-used as a new hotel complex
Il progetto Watt13 nasce in una zona con un forte movimento artistico, quella del Naviglio Grande e del Naviglio Pavese, a sud ovest di Milano, dove a ristoranti di tendenza e design si alternano botteghe artigiane, cortili e case di ringhiera, pittori con tela e cavalletto. L’hotel, un anonimo edificio degli anni Cinquanta vicino all’area dismessa dell’ex fabbrica di porcellane Richard Ginori, è stato riconvertito in un moderno hotel di design, quattro stelle e 87 camere. Il progetto
architettonico è firmato da Gianrenato Vitiello, quello degli interni da Chiara Caberlon ed Ermanno Caroppi, con la collaborazione di Sara Del Ponte e Annalisa Antinori. Allo studio Caberlon Caroppi è stato affidato un progetto completo, dall’interior design sino alla definizione del logo. Gli elementi di forte riconoscibilità di questo hotel oltre alle luci, ai colori e ai materiali sono rappresentati dallo stile, dall’immagine e personalità, tramite la presenza di numerosi oggetti e arredi di design 47
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IL PROGETTO RACCONTATO
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· ‚ In un ambiente molto minimal la protagonista rimane la luce dei tagli sulle colonne, delle lampade a sospensione e delle grandi vetrate In very minimalist interiors, the true protagonist remains the light from the cuts on the columns, from the pendant lamps and from the large glazed walls
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contemporaneo, che contribuiscono a dare un segnale di ricercata modernità. L’intervento riguarda il recupero e il riuso di un complesso architettonico composto da due corpi di fabbrica di tipologie ed epoche differenti: un immobile antistante originariamente destinato ad uffici affacciato su via Watt e un edificio retrostante di nuova costruzione. Tra i due corpi di fabbrica è stato inserito un elemento di passaggio con alloggio del corpo ascensori. II piano terra che è comune ai due corpi di fabbrica è stato completamente svuotato per accogliere la hallricevimento, il bar e la sala colazione che affaccia su un suggestivo giardino d’inverno rivestito in lastre di pietra dorata e illuminato da luci a pavimento. I materiali usati per i pavimenti sono piastrelle in grande formato di gres porcellanato e parquet di tipo industriale color miele. Lo stesso materiale è stato riproposto sulla parete tv e sul volume tecnico che separa la reception dal banco bar. II bar affaccia su una chiostrina anch’essa rivestita in lastre di pietra dorata e debitamente illuminata da luci ad incasso. Tutti gli arredi sono realizzati in legno laccato lucido con inserti in acciaio satinato mentre i banchi buffet hanno top in marmo. Ai quattro piani superiori trovano posto 87 camere matrimoniali, di cui 8 per disabili, con servizi igienici privati. Le porte sono in legno finitura wengè così come i mobili, mentre le testate letto in legno e pelle sono arricchite dalle lampade applique. I controsoffitti presentano delle velette laterali in cartongesso, pannelli apribili in alluminio verniciato garantiscono la possibilità di accesso per manutenzione all’impianto elettrico e aria condizionata. Il progetto si è rivolto su soluzioni di forte contenuto tecnologico, su un design minimale e sulla ricerca di piccole strategie sia strutturali che d’arredo per catturare la luce. II primo obiettivo è stato dunque quello di rendere luminosa la grande hall, aprendola verso I’esterno, con un grande lucernario, una corte interna e I’inserimento di vetrate. Di dimensioni notevoli, con una superficie di oltre 700 metri quadrati, la hall è stata declinata in vari ambienti, senza di fatto intervenire con pareti o rigidi elementi di divisione, ma con cambiamenti di colore, materiale, giocando con velette neon incassati per distinguere le diverse zone funzionali. L’illuminazione è uno degli aspetti curato maggiormente, per la convinzione che proprio la luce, sia naturale che artificiale, sia un elemento chiave per dare identità ad un luogo. Inoltre è stato sviluppato il tema del contrasto, facendo dialogare un concept di arredo minimalista con fonti luminose, fortemente connotaten
The Watt13 project is located in an area where there is a strong artistic influence, the district between the Naviglio Grande and Naviglio Pavese canals in the south west of Milan, where fashionable design restaurants mingle with craft workshops, courtyards with case di ringhiera - the typical old housing with balconies running around each floor, painters with canvases on their easels. The hotel, an anonymous building dating from the fifties next to the former Richard Ginori porcelain factory, has been converted into a modern 4-star design hotel with 87 rooms. The architectural project is by Gianrenato Vitiello, while the interiors were designed by Chiara Caberlon and Ermanno Caroppi, with the help of Sara Del Ponte and Annalisa Antinori. Studio Caberlon Caroppi was entrusted with the full project, from interior design to definition of the logo. The strong distinguishing marks of this hotel, besides the lights, colours and materials, are its style, image and personality, created by numerous contemporary design objects and furnishings, to give it an elegantly modern look. The project involved renovating and re-using two buildings with differing characteristics dating from different periods: the front building facing onto Via Watt originally used as offices and a new building behind it. A passage has been built between the two blocks and also serves as a base for the lift shafts. The ground floor shared by both blocks has been completely emptied to house the lobby-reception, the bar and the breakfast room overlooking a charming winter garden faced with slabs of pietra dorata (a beige sandstone) and lit by lights recessed into the paving. The materials used for the floors are large format vitrified stoneware tiles and honey-coloured industrial parquet. The same material has been used on the TV wall too as well as on the walls around the service plant separating the reception from the bar. The bar gives onto a small enclosure which is also clad in slabs of pietra dorata and duly lit up with recessed lights. All the furnishings are made in polished lacquered wood with brushed steel inserts while the buffets have marble tops. There are 87 double rooms on the four upper floors; 8 of the rooms are accessible for disabled people and all have en-suite bathrooms. The doors are in wengé finish wood as is the furniture, while the tall headboards in wood and leather are fitted with applique lamps. The false ceilings feature lateral plasterboard plenums, and painted aluminium panels that can be opened to access the wiring and air conditioning system for maintenance. The project is based on highly technological solutions, a minimalist design style and small structural or furnishing strategies to capture light. The prime objective was therefore to fill the large lobby with light, by opening it up to the exterior, with a large skylight, an inner courtyard and the use of glazed walls. Very large in size, with a surface area of over 700 square metres, the hall is divided into various zones, without actually using walls or rigid partitions, but by changes in colour and materials, and using neon lighting recessed into plenums to define the various functional areas. The lighting is one of the aspects to which the greatest attention was devoted, in the firm belief that light, both natural and artificial, is a key element in conferring an identity to a place. Additionally contrast was purposely provided by combining minimalist furnishings with very distinctive lighting fixturesn
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· ‚ La sala colazione è vivacizzata dalle ampie vetrate d’ingresso serigrafate con un motivo floreale, su disegno dello studio The breakfast room is brightened by the large glazed panels of the entrance which are screen-printed with floral motifs, made to drawings by the interior designers
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WE FEATURED IT IN A PAST ISSUE WHEN IT WAS STILL UNDER DEVELOPMENT, THE HOLIDAY INN MILAN RHO FAIR: TODAY, WITH ITS ART DECO ATMOSPHERE, IT IS THE MODERN REINTERPRETATION OF A PLACE AND ITS HISTORICAL HERITAGE VE LO ABBIAMO MOSTRATO QUANDO ANCORA ERA IN FIERI: L’HOTEL HOLIDAY INN DI RHO SI PRESENTA, OGGI, NELLE SUE ATMOSFERE ART DÉCO, FRUTTO DELLA REINTERPRETAZIONE CONTEMPORANEA DI UN LUOGO E DEL SUO PATRIMONIO STORICO
PROJECT CABERLONCAROPPI HOTEL&DESIGN
ON THE TRACKS OF MEMORY
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code | ARCHITECTURE&DESIGN
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Text Silvia Perfetti Photos Punto di Vista
A project that could not disregard the historical-architectural and functional elements of the industrial cotton mill that it once housed in the early 1900s. The imposing structure that today is a hotel and whose interiors have been redesigned by the studio CaberlonCaroppi Hotel&Design had to wait until now to be reborn as a business hotel with a profoundly vintage feel. Vintage because the façade, whose wide and luminous windows have been completely renovated, and its interiors exude art deco atmospheres, references and echoes and a language of design inspired by Bauhaus principles. From the renowned German school founded by Walter Gropius, the hotel’s design changes the principle of competition between and unification of art, handicraft and industrial technology to renew its function and bring it up to date. The first, most evident example is the island reception desk created by Roberto Totera, a Calabrian artisan based on the design of Chiara Caberlon and Ermanno Caroppi. The structure is made of dark walnut wood, the top and perimeter in curtain steel and covered with red, studded leather. “In terms of logic of industrial archeology,” says Chiara Caberlon, “the art deco inspiration is the natural consequence of a desire to enhance the value of a structure and its historical-architectural features, and to recreate those atmospheres and moods that are inherent to it. The front façade’s wide windows reveal the dramatic chandelier that spans the hotel’s four floors, the leather-clad rooms in the hall and the first-floor lounge overlooking the reception area, the custom-made wood furnishings and the artistic embellishments in the rooms. All were chosen to enhance the relationship between form and function, perceptive fascination and high technology.” “For us,” continues Ermanno Caroppi, “turning to vintage means conveying an atmosphere that is laden with meaning. Turning to the past, interpreted through the filter of today’s historical conscience, influences our perception of space and gives a feeling of welcoming, warmth, security. Indeed, the use of traditional formal elegance gives substance and value to a contemporary aesthetic through contamination.”
SULLE TRACCE DELLA MEMORIA Una progettazione che non poteva prescindere dalle note storico-architettoniche e funzionali del cotonificio industriale che ospitava agli inizi del 1900. L’importante struttura che oggi accoglie l’hotel, ridisegnato negli interni dallo studio CaberlonCaroppi Hotel&Design, ha dovuto attendere fino a oggi per rinascere, valorizzato nella veste di un business hotel dalla profonda connotazione vintage. Vintage perché dalla facciata, interamente recuperata nelle sue ampie e luminose vetrate, agli interni risuonano echi, riferimenti, atmosfere Art Déco, e un linguaggio progettuale ispirato ai principi Bauhaus. Dalla celebre scuola tedesca fondata da Walter Gropius, il progetto dell’hotel mutua il principio della concorrenza e unificazione tra arte, artigianato e tecnologia industriale per rinnovare e attualizzare la funzione. Il primo esempio, sotto gli occhi di ogni ospite, è il bancone della reception realizzato a isola dall’artigiano calabrese Roberto Totera, rispettando il disegno di Chiara Caberlon ed Ermanno Caroppi. La struttura è in legno di noce tinto scuro, con un top e zoccolatura in acciaio curtain e rivestito in pelle rossa con borchie metalliche. “In una logica di archeologia industriale – ci racconta Chiara Caberlon – l’ispirazione all’Art Déco è naturale conseguenza del desiderio di valorizzare una struttura nelle sue peculiarità storico-architettoniche e di ricreare quelle atmosfere e suggestioni che le sono proprie. La bussola d’ingresso realizzata con ampie vetrate lascia trasparire lo scenografico lampadario che corre lungo i quattro piani, i salottini in pelle nella hall e nella lounge al primo piano con affaccio sulla reception, gli arredi in legno realizzati artigianalmente su disegno, i decori artistici nelle camere. Sono tutte scelte volte a esaltare il rapporto tra forma e funzione, tra suggestione percettiva e alta tecnologia”. “Per noi – continua Ermanno Caroppi – ricorrere al vintage significa offrire atmosfere cariche di senso. Il ricorso al passato, interpretato con il filtro della coscienza storica attuale, influisce sulla nostra percezione dello spazio, regalando sensazioni di coinvolgimento, calore, sicurezza. D’altra parte, la citazione di antiche eleganze formali sostanzia e valorizza, attraverso la contaminazione, il gusto estetico contemporaneo”.
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VIEWS OF SOME OF THE HOTEL’S SPACES, WHERE ARTISANAL DESIGN BLENDS WITH TECHNOLOGY, CONTEMPORARY FURNISHINGS WITH ART DECO-FORMS, BOLD COLORS WITH UNDERSTATED AND AIRY HUES SCORCI DI ALCUNI AMBIENTI DELL’HOTEL DA CUI TRASPARE IL CONNUBIO TRA DESIGN ARTIGIANALE E TECNOLOGIA, TRA ARREDI CONTEMPORANEI E FORME ART DÈCO, TRA FORTI TONALITÀ E COLORI PIÙ TENUI E LUMINOSI
A taste that cannot help but be teased by the hall’s stand-out feature visible even from outside the hotel thanks to the wide windows that allow its brilliance to transpire: the incredible chandelier by Eyesmeasuring 16 meters and boasting 30,000 transparent and mirrored crystal rods- that pierces the height of the hotel, illuminating the entire building and jutting down to the center of the reception area. As you make your way up the stairs along the renovated wrought iron floral balustrade from the original structure, you come across a reading room on the first level furnished with Baxter leather seating and pony hair ottomans. Continuing upwards along the four floors are the rooms whose particularly luminous feel is achieved thanks to the building’s original floor-to-ceiling windows (3.80 m). The room also feature industrial cabreuva dorada parquet flooring that brings to mind the site’s previous industrial function. Entirely furnished with custom-made pieces designed by Studio CaberlonCaroppi and created by Tino Sana, the rooms boast quality details and precious materials and finishings like the unique hinged mirror at the head of the beds. The lighting, both as accessory pieces and inlaid, was chosen for its intrinsic historical and technological value, like the Talo lamp adapted by Artemide with special measurements and a red frontal insert to fit the hotel’s lighting needs. On the top floor, which was added on to the existing structure and is displaced with respect to the façade to avoid impacting the original structure, is the roof garden with brisé soleil and natural flooring in dark brown granite. Here you find the restaurant and lounge where chromatic contrasts between the white chairs and the oak tables painted black with a white Corian top dominate. “This project,” concludes Chiara Caberlon, “is the result of a careful interpretation of architecture, the place and its history; a fusion of genius loci and contemporaneity, design and technology. For us, it is further evidence that each project indeed has its own story to tell.”
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Un gusto che non può non essere solleticato dal vero protagonista della hall, visibile fin dall’esterno dell’hotel grazie all’utilizzo di vetrate che ne lasciano indovinare la brillantezza: l’incredibile lampadario realizzato da Eyes che, con i suoi 16 metri e 30.000 bacchette di cristallo trasparente e specchiato percorre in altezza, illuminandolo, tutto l’edificio per cadere al centro della reception. Salendo la scalinata lungo la ringhiera in ferro battuto a motivi floreali recuperata dall’originaria struttura, si raggiunge la sala lettura del primo piano arredata con sedute in pelle Baxter e pouf in cavallino. Continuando, si arriva ai 4 piani delle camere, particolarmente luminose grazie al recupero delle vetrate a tutta altezza (3,80 m), con pavimentazione in parquet cabreuva dorada che ricorda la precedente funzione industriale. Interamente arredate con pezzi su misura disegnati dallo Studio CaberlonCaroppi e realizzati da Tino Sana, le camere si caratterizzano per la qualità del dettaglio, la preziosità dei materiali e delle finiture, come l’originale specchiera incernierata alla testata del letto. Le luci, sia d’arredo sia a incasso, sono state scelte per il loro intrinseco valore storico e tecnologico, come la luce Talo, adattata da Artemide alle esigenze illuminotecniche dell’hotel con un inserto rosso sul fronte e misure speciali. Infine, giungendo all’ultimo piano, realizzato ex novo con una struttura arretrata rispetto alla facciata per non impattare sull’architettura originaria, il roof garden con brise soleil e pavimentazione naturale in granito dark brown accoglie il ristorante e la lounge, dove domina il contrasto cromatico tra le sedute bianche e i tavoli in rovere tinto nero e top in corian bianco. “Questo progetto – conclude Chiara Caberlon – è il risultato di un’attenta interpretazione dell’architettura, del luogo e della sua storia; del connubio tra genius loci e contemporaneità, tra design e tecnologia. Per il nostro Studio è un ulteriore dimostrazione che a ogni progetto corrisponde un diverso racconto”.
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DETAILS MAKE THE DIFFERENCE: THE ROOMS FEATURE FLORAL DECORATIVE WALL ELEMENTS AND CUSTOM-MADE FURNISHINGS LIKE THE HINGED MIRROR HEADBOARD AND THE TALO LAMP SPECIFICALLY ADAPTED BY ARTEMIDE I DETTAGLI FANNO LA DIFFERENZA: NELLE CAMERE, IMPREZIOSITE DA DECORAZIONI FLOREALI SU PARETI, I PEZZI SU DISEGNO SONO REALIZZATI DA TINO SANA, COME LO SPECCHIO INCERNIERATO ALLA TESTATA DEL LETTO E LA LUCE TALO, APPOSITAMENTE ADATTATA DA ARTEMIDE
THE ART DECO ISPIRATION IS THE NATURAL CONSEQUENCE OF A DESIRE TO ENHANCE THE VALUE OF A STRUCTURE AND ITS HISTORICAL AND ARCHITECTURAL FEATURES L’ISPIRAZIONE ALL’ART DÉCO È NATURALE CONSEGUENZA DEL DESIDERIO DI VALORIZZARE UNA STRUTTURA NELLE SUE PECULIARITÀ STORICHE E ARCHITETTONICHE
Rooms Furnishing Seats Lighting Flooring and tiling Wallpaper and carpeting Curtains Bathroom fixtures Faucets
Tino Sana Fornasarig Artemide Ceramica Vogue, Appiani CRDI Christian Fischbacher Pozzi Ginori Grohe
Collective spaces Sofas and armchairs Lighting (hall and restaurant) Furnishing lamp Chandelier Lighting (bar) Seats (restaurant) Flooring
Baxter Artemide Vistosi Eyes Egoluce Fornasarig Rigo Marmi
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Magazine Wellness Design N째 1/09
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hotel Wellness Design
SIA GUEST Award 2008 Si è svolta a Rimini in occasione di SiaGuest 2008, la premiazione del concorso SiaGuest Award under 40 dedicato ai progettisti dell’ospitalità di età inferiore ai 40 anni. Il premio, organizzato da SiaGuest e Wellness Design, è stato assegnato a: • Arch. Andrea Fogli, camera da letto categoria hotel 4 e 5 stelle, con il progetto Argentario Golf&Spa resort (pubblicato su WD 3/08). • Caberlon&Caroppi Hotel&Design, zona ristorante categoria hotel 4 e 5 stelle, con il progetto Watt13 (Milano). • Studio M2R atelier d’architettura, camera da letto categoria hotel 3 stelle, con il progetto Casalgrande Hotel. • Arch. Massimo Morandi, camera da letto categoria hotel 4 e 5 stelle, menzione speciale per il progetto della suite dell’Hotel Le Meridien Rimini. Pubblichiamo nelle prossime pagine i progetti Watt13 e suite dell’Hotel Le Meridien Rimini.
Hotel Watttredici Milano
Il progetto Watt13 nasce in una zona con un forte movimento artistico, quella del Naviglio Grande e del naviglio Pavese, a sud ovest di Milano, dove a ristoranti di tendenza e design si alternano botteghe artigiane, cortili e case di ringhiera, pittori con tela e cavalletto. È in questi luoghi che è nato il nuovo quartiere del design: in via Tortona e dintorni, sono moltissimi i vecchi capannoni industriali riconvertiti in loft, in showroom delle più importanti aziende italiane, in poli culturali, ristoranti e alberghi. L’albergo un anonimo edificio degli anni Cinquanta, vicino all’area dismessa dell’ex fabbrica di porcellane Richard Ginori, è stato riconvertito in un moderno hotel di design, quattro stelle e 87 camere. La gestione è stata affidata alla Meta Hotel Group, mentre il progetto architettonico è firmato da Gianrenato Vitiello, quello degli interni da Chiara Caberlon ed Ermanno Caroppi, con la collaborazione di Sara Del Ponte e Annalisa Antinori.
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1. II PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE
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Allo studio è stato affidato un progetto completo, dall’interior design sino alla definizione del logo. Questo aspetto ha migliorato la qualità del prodotto perchè, soprattutto nei design hotel, I’immagine coordinata è fondamentale per dare una forte identità alla struttura, facendo in modo che ogni cosa abbia un filo conduttore, una chiave di lettura unificante. Gli elementi di forte riconoscibilità di questo hotel oltre alle luci, ai colori e ai materiali sono rappresentati dallo stile, dall’immagine e personalità, tramite la presenza di numerosi oggetti e arredi di design contemporaneo, che contribuiscono a dare un segnale di ricercata modernità. La vicinanza ad alcune zone sensibili e modaiole come via Tortona o i Navigli, ha suggerito le linee guida al progetto, che risulta molto giovane e di tendenza. L’intervento riguarda il recupero e il riuso di un complesso architettonico composto da due corpi di fabbrica di tipologie ed epoche differenti: un immobile antistante originariamente destinato ad uffici affacciato su via Watt e un edificio retrostante di nuova costruzione. Tra i due corpi di fabbrica è stato inserito un elemento di passaggio con alloggio del corpo ascensori. Il prospetto esterno, oggi facciata dell’hotel, è stato completamente modificato sostituendo il rivestimento originale in piastrelle di Klinker
con una nuova e particolarmente caratterizzante struttura “brise soleil” in alluminio effetto legno, con ante apribili in corrispondenza delle camere e parapetti in acciaio e cristallo. II piano terra che è comune ai due corpi di fabbrica è stato completamente “svuotato” per accogliere la hall-ricevimento, il bar e la sala colazione che affaccia su un suggestivo giardino d’inverno rivestito in lastre di pietra dorata e
illuminato da luci a pavimento. I materiali usati per i pavimenti sono piastrelle in grande formato di gres porcellanato produzione Cotto d’Este e parquet di tipo industriale color miele. Lo stesso materiale è stato riproposto sulla parete tv e sul volume tecnico che separa la reception dal banco bar. II bar affaccia su una chiostrina anch’essa rivestita in lastre di pietra dorata e debitamente illuminata da luci ad incasso.
I bagni delle aree comuni sono rivestiti in mosaico Bisazza e hanno top in marmo di Carrara con bacinelle in appoggio di Duravit. Tutti gli arredi sono realizzati in legno laccato lucido con inserti in acciaio satinato mentre i banchi buffet hanno top in marmo. Ai quattro piani superiori trovano posto 87 camere matrimoniali, di cui 8 Per disabili, con servizi igienici privati. In ogni piano è previsto un office per lo stoccaggio dei materiali di servizio.
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2. IL PROGETTO DELLA LUCE La ristrutturazione ha presentato varie difficoltà come I’integrazione dei nuovi locali con la struttura esistente o la scarsa luminosità dell’area seminterrata. Il progetto si è rivolto su soluzioni di forte contenuto tecnologico, su un design minimale e sulla ricerca di piccole “strategie” sia strutturali che d’arredo per “catturare la luce”.
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II primo obiettivo è stato dunque quello di rendere luminosa la grande hall, apren-
dola verso I’esterno, con un grande lucernario, una corte interna e I’inserimento di vetrate come la parete che fa da sfondo al ristorante, completamente coperta di piante rampicanti, o quella che divide il ristorante dalla lounge, movimentata dalla serigrafia di un decoro floreale, su disegno dello studio. Di dimensioni notevoli, con una superficie di oltre 700 metri quadrati, la hall è stata declinata in vari ambienti, senza di fatto intervenire con pareti o rigidi elementi di divisone, ma con cambiamenti di colore, materiale, giocando con velette
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neon incassati per distinguere le diverse zone funzionali. Spesso alcune scelte obbligate, magari in corso d’opera, hanno avuto esiti particolarmente felici. Sulla parete di fronte al bancone ad esempio avrebbe dovuto essere collocato un bel camino a gas. Ma l’impossibilità di inserire nel cavedio il tubo di scarico, ha fatto ripiegare su una soluzione che si è poi rivelata vincente: una scenografica parete in cartongesso con all’interno delle finestrelle rivestite su fondo in pannelli in lamina d’oro. Sapientemente illuminata e fronteggiata da divani e poltrone, è una soluzione calda e suggestiva. L’illuminazione è uno degli aspetti curato maggiormente, per la convinzione che proprio la luce, sia naturale che artificiale, sia un elemento chiave per dare identità ad un luogo. Inoltre è stato sviluppato il tema del contrasto, facendo dialogare un concept di arredo minimalista con fonti luminose, fortemente connotate. Talvolta abbiamo volutamente nascosto le sorgenti Iuminose concentrandoci solo sull’effetto di luce, altre abbiamo focalizzato l’attenzione su lampade di design come elementi forti e di carattere.
HOTEL WATTTREDICI MILANO via Watt, 13 Intervento: Progettazione interni Interior Design: CaberlonCaroppi Hotel&Design Progetto architettonico: Gianrenato Vitiello Camere: 87
HOTEL WATTTREDICI MILANO The Watt13 Hotel stands in a Milan zone with a strong artistic movement, that of the Naviglio Grande and naviglio Pavese, in the south-west of the city, where trendy and design restaurants are alternated with artisan shops, courtyards and popular houses, painters with cloth and easel. It is in these places that is born the new design district: in Tortona Street and outskirtses, there are a lot of old industrial sheds reconverted in loft, in showroom of the most important Italian firms, in cultural poles, restaurants and hotels.
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HOTEL WATTTREDICI MILANO El proyecto Watt13 nace en una zona con un fuerte movimiento artístico, aquella del Naviglio Grande y del Naviglio Pavese, a suroeste de Milán, dónde a restaurantes de tendencia y design se alternan tiendas artesanas, corrales y casas populares, pintores con tela y caballete. Es en estos lugares que ha nacido el nuevo barrio del design: en calle Tortona y alrededores, son muchísimas las viejas estructuras industriales reconvertidas en loft, en showroom de las más importantes empresas italianas, en polos culturales, restaurantes y hoteles.
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CHIARA CABERLON si è laureata in architettura al Politecnico di Milano. Dal 1997 al 2001 ha collaborato come interior design per diverse compagnie di moda e banche d’affari internazionali. ERMANNO CAROPPI si è laureato al Politecnico di Milano nel 1998. Dopo un workshop sui materiali presso la Brunel University a Londra, ha iniziato una lunga collaborazione come designer alla Fratelli Guzzini: oggetti per la casa, stand per fiere ed eventi, showrooms. Nel 2002 è nato lo studio CABERLONCAROPPI HOTEL&DESIGN con l’obiettivo di unire e condividere le diverse esperienze maturate per elaborare e sperimentare nuovi concept di ospitalità non solo verso il turista e l’uomo d’affari ma anche verso la città e i suoi abitanti. Nel 2003 si uniscono al gruppo gli architetti Sara Del Ponte, Annalisa Antinori e Laura Vecchiola. Lo studio svolge attività di consulenza per società di gestione alberghiera, società di servizi per lo sviluppo turistico immobiliare, e clienti privati. Inoltre si occupa della progettazione per prestigiosi marchi internazionali (catene di hotels e resort) situati nelle città più importanti d’Italia: Marriot a Venezia; Holiday Inn a Roma, Milano, Torino e Siracusa; NH hotel a Palermo; resort Ventaclub in Calabria e Le Renaie in San Gimignano. In fase di progettazione l’hotel Metropole di Parigi e un villaggio vacanze in Sicilia. Dal 2007 i due architetti acquisiscono la docenza del corso di Interior Design incentrato sulla progettazione di hotel, presso il Poliarte di Ancona. CaberlonCaroppi Hotel&Design – Milano www.caberloncaroppi.com email: info@caberloncaroppi.com
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Magazine Casamica N째 Luglio 2008
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Magazine Code N째 1 2008
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Once upon a time there was a cotton mill A sober and functional building dating back to the early 1900s is transformed into a contemporary business hotel as the result of an important operation in industrial archeology. Where cotton was once woven, now new business relationships will be woven Un’architettura sobria e funzionale del primo Novecento si trasformerà in un contemporaneo business hotel, frutto di un importante intervento di archeologia industriale. E dove si tesseva il cotone presto si tesseranno nuove relazioni d’affari
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Project CaberlonCaroppi Hotel&Design Text Silvia Perfetti
In keeping with fable tradition, the story we are about to tell has a happy ending. It is the story of an old cotton mill built in the early 1900s in Rho, in the northeastern outskirts of Milan, today a particularly strategic position for its nearness to the new and fervent trade fair pole. The main character is the architectural firm CaberlonCaroppi Hotel&Design, which after a delicate phase of preliminary studies, concluded the complex task in industrial archeology of transforming a turn of the century building into a modern, 4star business hotel for the international chain Holiday Inn. «Soon, tells us architect Chiara Caberlon, this place, once devoted to textiles, will again become a place of work, meeting and exchange, a key place for weaving interpersonal and business relationships». The project brings hospitality to an industrial building, establishing a functional continuity of space. In the former production area of the cotton mill three floors have been built to accommodate more than one hundred rooms and the tower where the offices and common areas were once located has now become the hotel’s public area. The center of the project and the only element connecting the floors along which the multiple functions of the hotel are spread out, is the central tower where the public areas are concentrated. The top floor boasts a convention room, fitness and wellness area, the first floor has a reading room decorated with white lacquered boiserie, while the lobby features an eye-catching red, studded leather reception desk made by a Calabrian artisan. The common denominator of the space is a dramatic lamp that spans the entire structure and the completely renovated wrought iron floral balustrade that runs the length of all the floors. Of the entire public area, «The restaurant and bar, continues architect Ermanno Caroppi, posed the most delicate and difficult challenges. We had to raise the floor while being care-
ful not to disrupt the layout and lines of the existing building. For this reason we constructed the new floor within the perimeter of the building, rendering it invisible from the area below, while for the perimeter balconies we added light structures and greenery, like the high windows and climbing plants». Many of the hotel’s elements echo the building’s original purpose, whether in terms of function, as already mentioned, style, atmosphere and the choice of materials for the structures and furnishings. The revolving door to the hotel, whose iron structure is decorated with the elements and colors typical of industrial architecture, exudes the same emotions as the front-facing windows that naturally have been kept and play a key role in lighting the rooms. The flood of light beams casts an enchanting play of light and shadow, the high false ceilings give the airy feel typical of industrial buildings, the floral wall designs with a retro sensibility, like the hinged mirror at the head of the bed, interpret Art Deco and Bauhaus styles with a contemporary flair.
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Like a writer who lays down his pen, offering his story to everyone who will read it, keep it alive and enrich it with their own personal interpretation, so the architects behind this transformation will soon allow their latest creature to be filled with new stories and new meanings.
RETRO FURNISHINGS WITH A MODERN TWIST AND DESIGNED BY THE ARCHITECTS ARE INSPIRED BY ART DECO AND BAUHAUS. ABOVE, THE IRON FLORAL BALUSTRADE RIVISITATI IN CHIAVE MODERNA, GLI ARREDI DAL GUSTO RETRÒ REALIZZATI SU DISEGNO DEGLI ARCHITETTI SI ISPIRANO ALL’ART DECO E ALLA BAUHAUS. SOPRA, LA RINGHIERA IN FERRO BATTUTO DAL DECORO FLOREALE
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A FOURTH FLOOR WAS ADDED TO THE ORIGINAL THREE-FLOOR LAYOUT OF THE BUILDING FOR THE BAR AND RESTAURANT. HIGH WINDOWS LOOK ONTO A PERIMETER BALCONY WITH BRISE SOLEIL AI TRE PIANI ORIGINARI DELL’EDIFICIO NE È STATO AGGIUNTO UN QUARTO PER OSPITARE IL BAR E IL RISTORANTE, AMPIE VETRATE SI AFFACCIANO SU UN TERRAZZO PERIMETRALE CON DIVISORI IN BRISE SOLEIL
C’ERA UNA VOLTA UN COTONIFICIO Come nella migliore tradizione fiabesca è una storia a lieto fine quella che vi stiamo per raccontare. La storia di un antico opificio per la tessitura del cotone, sorto nel primo Novecento a Rho, alla periferia nord-ovest di Milano, una posizione oggi particolarmente strategica per la vicinanza al nuovo e fervente polo fieristico. Protagonista di questa storia, lo studio d’architettura CaberlonCaroppi Hotel&Design che, dopo una delicata fase di studi preliminari, ha definito i passi di un complesso intervento di archeologia industriale che trasformerà un edificio simbolo dell’industria di inizio secolo in un moderno quattro stelle spiccatamente business, della catena internazionale Holiday Inn. «Presto, racconta l’architetto Chiara Caberlon, questo luogo, un tempo deputato alla tessitura, tornerà a essere un luogo di lavoro, di incontro e scambio diventando spazio privilegiato per tessere rapporti interpersonali e d’affari». Il progetto coniuga l’attività alberghiera all’interno dell’edificio industriale stabilendo una continuità funzionale degli spazi: nell’area destinata all’attività produttiva del cotonificio, oggi sono stati strutturati i tre piani per le oltre cento camere, e nella torretta che accoglieva gli uffici e i servizi comuni il progetto ha collocato gli spazi collettivi dell’hotel. Fulcro del progetto, e unico elemento di connessione tra i piani da cui si dipartono le molteplici funzioni dell’hotel, è infatti la torretta centrale dove si concentrano gli spazi collettivi: ai piani superiori sala congressi, area fitness e benessere, al primo piano la sala lettura arredata con boiserie laccate bianche mentre all’ingresso l’attenzione viene catturata dal bancone reception realizzato in pelle rossa borchiata da un artigiano calabrese. Comun denominatore di questi spazi, uno scenico lampadario che attraversa l’intera struttura e la ringhiera in ferro battuto dal decoro floreale completamente restaurata che corre lungo tutti i piani. Tra gli spazi collettivi, «il ristorante e il bar, continua l’architetto Ermanno Caroppi, hanno richiesto la fase più delicata e impegnativa del progetto: la sopraelevazione di un piano con il minimo impatto ambientale e che fosse in linea con l’edificio esistente. Per questo, il nuovo piano nasce all’interno del perimetro dell’edificio,
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rimanendo invisibile dall’area sottostante, mentre per i terrazzi di coronamento siamo intervenuti con strutture leggere ed elementi verdi, come le ampie vetrate e piante rampicanti». Echeggiano numerose nel progetto, le citazioni all’originaria funzione dell’edificio sia da un punto di vista funzionale, come abbiamo accennato, sia per lo stile, l’atmosfera e la scelta dei materiali per le strutture e gli arredi. Come la bussola d’ingresso, la cui struttura in ferro e lavorata con segni e colori tipici dell’architettura industriale racconta la stessa emozione delle vetrate in facciata che, naturalmente conservate, giocano un ruolo fondamentale nell’illuminazione delle camere. La luce qui irrompe con forza disegnando un suggestivo gioco di luci e ombre, gli alti controsoffitti donano quell’areosità tipica degli edifici industriali, i disegni floreali sulle pareti e gli arredi dal gusto retrò, come la specchiera incernierata alla testata del letto, interpretano Art Deco e Bauhaus con un linguaggio contemporaneo. E come lo scrittore che posa la penna donando la propria storia a tutti coloro che, leggendola, vorranno tenerla in vita e arricchirla con la propria, personalissima interpretazione, così gli architetti artefici di questa trasformazione lasceranno ben presto che la loro ultima creatura si riempia di nuove storie e di nuovi significati.
Client Interior architecture
Ing. Emilio Polillo CaberlonCaroppi Hotel&Design
Lighting Bedroom furnishings Bathrooms Faucets Doors Tiles Parquet Carpet Wallpaper
Artemide Tino Sana Pozzi Ginori Hansgrohe Garofoli Altaeco Tavar Brinton Artè
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Magazine Design Magazine N째 Settembre 2008
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status: realizzato
LOCALITÀ
NOLA (NA)
PROGETTO
RENZO PIANO BUILDING WORKSHOP
COMMITTENZA
VULCANO S.p.a.
VULCANO BUONO Il
Vulcano
2a parte*
Buono,
progettato
dall’architet-
to Renzo Piano, è un complesso multifunzionale ubicato nell’area dell’agro nolano, attaccato al CIS di Nola in provincia di Napoli. Costituito da un ipermercato Auchan, da un cinema multisala Warner Village, da una galleria, a doppia altezza, di negozi e ristoranti e da un albergo 4 stelle (di prossima apertura), è caratterizzato dall’avere una grande piazza esterna centrale con un diametro di 160 metri per oltre 20.000 metri quadri di superficie (l’intero spazio è equivaFoto di Moreno Maggi
lente alla napoletana Piazza del Plebiscito). Le pendenze delle coperture esterne realizzate in calcestruzzo armato sono ricoperte da piante che mimetizzano l’intera struttura. La sua copertura è scandita dalle numerose aperture funzionanti come ingressi, ognuno richiamante belle località campane: Capri, Sorrento, Amalfi, Positano ed Ischia.
La prima parte è stata pubblicata su Design Magazine Giugno 2005
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LOCALITÀ
NOLA (NA)
PROGETTO INTERIOR
STUDIO CABERLONCAROPPI HOTEL&DESIGN
HOLIDAY INN VULCANO BUONO L’intervento dello studio di architettura CaberlonCaroppi Hotel&Design si concentra nella progettazione degli spazi interni dell’albergo a marchio internazionale Holiday Inn. Nell’imponente hall, a cui si accede dalla piazza centrale, la reception e il bancone bar dialogano l’uno di fronte l’altro, mentre intorno gli spazi comuni prendono vita nella zona lounge e nello spazio lettura. Al piano terra sono collocate anche due sale meeting, una sala conferenza e un ristorante accessibile in maniera indipendente e aperto alla fruizione pubblica, oltre che all’ospite dell’albergo. Ai piani superiori (1°-2°-3°) trovano posto 42 camere double, 79 twin, 14 executive e 8 camere per disabili, con servizi igienici privati, in funzione degli standard del marchio. Le camere, dal design moderno e dalla prevalenza di colori chiari, disposte a raggiera su un’altezza di tre piani, trovano un affaccio verso la hall, che si trasforma in una grande piazza coperta come luogo di incontro e dialogo.
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foto in alto:
Particolare delle stanze: il decoro floreale che si sviluppa dalla testata letto fino al soffitto, è simile ad un tatuaggio che rompe la monotonia della pelle bianca della parete. La hall è caratterizzata da due imponenti banconi bar, dalla reception e dalle quinte che bascondono le librerie.
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in alto:
L’architetto Renzo Piano (a sin.) ripreso nel corso dell’inaugurazione del suo Vulcano con l’architetto Franco Capece director of construction di Warner Village. in basso:
Gli architetti Ermanno Caroppi e Chiara Caberlon.
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Magazine DHD N째 17 2008
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Guida Interni Milano N째 2008
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Magazine Suite N째 136 Giugno 2008
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Magazine Living N째 12 2007
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Watt tredici hotel Situato nell’omonima via, il Watttredici Hotel nasce dalla progettazione dell’architetto Gianrenato Vitiello che, attraverso la sua particolare creatività, ha rimodellato la struttura e dato vita alla caratteristica facciata. Nella concezione stilistica l’edificio propone un design minimalista che valorizza ampi spazi e giochi di luce. La facciata si inserisce nel contesto urbano proponendo un’immagine inconsueta, ottenuta da una serie di lamine in alluminio rivestite in pvc. L’effetto visivo ricorda il legno delle architetture nordiche, in cui la proposta dell’elemento decorativo è studiata in chiave di nuovo design. L’inserimento delle finestre a scomparsa concorre a mutare l’aspetto esteriore durante il giorno e la sera, agendo sui pieni e vuoti dello spazio-facciata. La progettazione del design interno è stato seguito dall’architetto Chiara Caberlon. L’ingresso dell’hotel introduce direttamente in un open space di grandi dimensioni, in cui domina l’essenzialità degli elementi architettonici e degli arredi. Il bianco è protagonista: ad esso è affidata la funzione di potenziare la luminosità dell’ambiente e la sensazione di continuità tra le diverse location: reception, bar, zona relax, sala colazioni. Accostato al bianco di fondo, che comunica un puro minimalismo, si trovano pareti (o dettagli di pareti) e pavimentazioni in legno e in oro. Queste alternanze bilanciano la scelta minimal con toni di caldi cromatismi.
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ph Positiva!
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Watttredici hotel
Gli arredi, opere di importanti designer, come “Moroso”, “Serralunga”, “Ron Arad” per le sedute, “Artemide” per le lampade, creano angoli privilegiati, inserendo macchie di colore: nero, rosso, cromato … La luce si fa essa stessa complemento d’arredo, essendo organizzata secondo una scelta di effetti comandati da un punto-regia che propone giochi luminosi in movimento in modo creativo e vario. Il bar offre momenti di ritrovo attorno all’happy hour che ogni sera si protrae con proposte sempre diverse di cocktail da gustare nello spazio interno della hall oppure nell’area esterna, vivacizzata da sorprendenti giochi di luce. Ma il Watttredici Hotel non è solo accattivante design e suggestive atmosfere. L’hotel esprime la sua eccellente accoglienza in molti altri dettagli, come, ad esempio, la golosa proposta breakfast. La colazione si concretizza in una ghiotta selezione a buffet, fatta di ottime produzioni pasticcere, che spaziano tra dolci fatti in casa (torte, biscotti, budini, mousse) e creazioni di alta pasticceria. Un’offerta che ama stupire anche attraverso settimane tematiche ideate dall’hotel come quella che si è conclusa da poco, dedicata alla tradizione campana. Da Via Watt si raggiungono comodamente la zona Navigli e il Fashion District di Via Tortona, location eletta per gli eventi del Fuori Salone durante il Salone del Mobile di Milano e sede di sfilate, show room, eventi proposti durante tutto l’anno. Una Milano vivace ed affascinante, da vivere piacevolmente risiedendo al Watttredici Hotel. WATTTREDICIHOTEL - Via Watt, 13 - 20143 Milano Tel. +39.02.89159244 - Fax +39.02.89152291 - www.metha.com Contact: Elisabeth Debiasi +39.334.3496577 - elisabeth.debiasi@metha.com
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Located in the street with the same name, the Watttredici Hotel was designed by architect Gianrenato Vitiello whose distinctive creativity is responsible for remodelling the structure and giving it its characteristic façade. The building is built in minimalist style with the emphasis on open spaces and different lightning effects. The façade fits into the urban contest with an unusual image obtained by a series of PVC covered aluminium panels. The visual effect is reminiscent of wood in Nordic architecture where the decorative element is conceived with a modern design. The inclusion of concealed windows helps change the external appearance during the day and evening, acting on the solid and empty areas of the façade-space. The interior design project has been followed by architect Chiara Caberlon. The entrance to the hotel leads directly into a large open space dominated by the essentiality of the architectural elements and furnishings. White is the protagonist, used to enhance light levels and create a sensation of continuity between the various areas… reception, bar, relaxation area, breakfast room. The white background communicating a pure minimalist style is combined with walls, or details of walls, and floors in wood and gold. This alternation balances the minimal style with warm tones. The furniture, the work of important designers such as Moroso, Serralunga and Ron Arad for the seating and Artemide for the lamps, creates special corners by introducing coloured areas of black, red and chrome. Light itself becomes an interior design accessory and is organised according to a choice of effects controlled from a command point which proposes creative and varied plays of moving light. The bar offers an opportunity to socialise during happy hour which each evening offers different cocktails to enjoy in the internal area of the hall or in the outside area animated by surprising plays of light. But the Watttredici Hotel is more than just an attractive design and evocative atmosphere. The hotel expresses its top class welcome in numerous other details such as, for example, the appetising breakfast. This takes the form of a delicious buffet selection with tempting cakes and pastries ranging from the home-made (cakes, biscuits, puddings and mousses) to creations from the best of the pastry cook’s art. All conceived to surprise you, including through the hotel’s themed weeks, such as the recent week dedicated to the traditions of the Campania region. Via Giacomo Watt is within easy reach of the Navigli area and the fashion district of Via Tortona, a favourite place for fringe events accompanying the Milan Furniture Exhibition and venue for fashion shows, show rooms and events throughout the year. A lively and fascinating Milan to be enjoyed while staying at the Watttredici Hotel.
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Magazine Lighting N째 1 2007
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Magazine Suite N째 129 Giugno 2007
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Magazine Suite N째 131 Settembre 2007
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Book 1000 Interior 2009
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Zaha Hadid Architects
Hotel Puerta America
Spain
Hotel Puerta America The designer took the opportunity to create a new domestic language of architecture, driven by new developments in digital design and enhanced manufacturing capabilities. This new dialogue emphasizes the complex and continuous nature of the design and the merging of disparate forms and texture. In the rooms floor, wall and furniture are all one continuous surface or skin, making them pieces of art. A further unique element of this suite of bedrooms is the use of colour. Particularly with fabric, one has to think not only of design and visual appeal, but comfort.
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Hotel
Madrid
Hotel
Watt Tredici Hotel
CaroppiCaberlon
Watt Tredici Hotel The hotel was transformed from two separate buildings. The ground floor was hollowed out to create the foyer-reception, the bar and the breakfast room, which looks out onto a winter garden. The floors are laid with porcelain-finished tiles, and
Italy
Milan
industrial honey-style parquet. The restrooms in the public spaces are tiled with Bisazza mosaics. All the rest of the furniture is made in shiny lacquered wood with steel—stain finish steel inserts. The four upper floors house 87 double rooms, eight of which designed for people with special needs.
Photos: Amaldo Dal Bosco
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Book Artemide Architectural 2009
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NOTHING TONDO
POSIZIONE VERTICALE
MASSIMA INCLINAZIONE
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SHOWROOM BANG & OLUFSEN, MILANO (I), SANDRO MARINI E ILARIO PESCO.
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WATT 13 HOTEL, MILANO (I), CHIARA CABERLON - CABERLON CAROPPI HOTEL DESIGN. PAG. 68-69: OFFICES, 41 BENGAL ST., ANCOATS, MANCHESTER (GB), MBLA ARCH. J. RILEY + URBANISTS.
1 IL CORPO INTERNO IN PRESSOFUSIONE DI ALLUMINIO PERMETTE UNA DISPERSIONE OTTIMALE DEL CALORE. 2 OTTICA IN ALLUMINIO. 3 ANELLO PORTAFILTRI. 4 RIFLETTORE A BASSA LUMINANZA. 5 CORNICE PER INCASSO IN PRESSOFUSIONE D’ALLUMINIO.
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Book Duravit 2009
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Leben im Bad Living bathrooms
world of duravit
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Hotels
Eldorado für Stadtnomaden. In der Stadt, die als Welthauptstadt des Designs gilt, hat der Architekt Gianrenato Vitiello ein Hotel des Understatements gebaut. Außen fast unscheinbar und unprätentiös in die gleichnamige Mailänder Stadtgasse eingepasst, entfalten sich innen wunderbare Räume. Zunächst begegnet der Hotelgast Minimalismus in Reinform. Doch dann fallen besonders raffinierte Effekte bei der Einrichtung ins Auge. Designer wie Moroso, Serralunga und Ron Arad setzten ihre Meilensteine bei der Möblierung. Auch Licht spielt hier eine tragende Rolle, die das Hotel in den unterschiedlichsten Facetten erscheinen lässt. Und nicht zuletzt die Badobjekte von Duravit, die als ausgesuchte Gestaltungselemente dem hohen Designanspruch auch auf sanitärem Niveau Rechnung tragen.
Hotel Watttredici, Milan, Italy Eldorado for Urban Nomads. In the city that is known as the international capital of design, architect Gianrenato Vitiello has built what one might say is an under-
Category
4 star hotel
stated hotel. From the outside, it seems almost unpretentiously inserted into the
Hotel chain
Metha Hotel Group s.p.a.
eponymous Milan alley. On the inside, however, Hotel Watt Tredici houses truly
Address
Via Giacomo Watt 13,
dynamic spaces wrapped in timeless minimalism. Hidden within its minimalistic
20143 Milan
design are fittings etched with the ultimate in refinement – an indisputable atten-
Website
www.watttredicihotel.com
tion-grabber for hotel guests. With furnishing by such design greats as Moroso,
Architect
Gianrenato Vitiello
Serralunga and Ron Arad, no detail goes unnoticed. Possibly the most significant
Interior designer
Chiara Caberlon from Caberlon
its entirety. And last but not least there are the Duravit bathroom objects, which
Number of rooms
87
are selected elements in keeping with a high standard of design excellence.
Completion date
2006
Details
Minimalist style with
design accessory here is light, which casts its enchanting moods on the hotel in
Caroppi Hotel & Design
El Dorado de los nómades urbanos. El arquitecto Gianrenato Vitiello ha construido
emphasis on open spaces
el hotel de infravaloración en la ciudad considerada capital internacional del diseño. El exterior, poco pretencioso y que pasa desapercibido, situado en la calle
and different lighting effects Duravit products
Starck 1, Starck 3
que lleva el mismo nombre, despliega en el interior unos espacios extraordinarios. Lo primero con lo que se encuentra el cliente es minimalismo en estado puro. Una vez dentro irá descubriendo los efectos especialmente refinados de la instalación. En la decoración han participado diseñadores como Moroso, Serralunga y Ron Arad. La luz, que impregna todo el hotel con ambientes mágicos, es otro de los complementos de diseño importantes. Y los objetos de baño de Duravit como elementos decorativos escogidos hacen justicia al alto nivel de diseño en el baño.
world of duravit
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05.12.2008 10:59:30 Uhr
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Milano via Scipione Piattoli, 7 20127 / tel-fax + 39 . 02 . 2871216 info@caberloncaroppi.com
www.caberloncaroppi.com