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L editoriale di Athon S::G::M

L’editoriale

di Athon S::G::M::

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E’

il sesto anno che questa rivista viene pubblicata. È la rivista dell’Ordine Esoterico Martinista e viene pubblicata il giorno dei due solstizi e dei due equinozi. Oggi assume una veste nuova. Il Martinismo indica una via che non muta nel tempo. Esso é legato infatti alla Tradizione che trova la sua essenza nella conoscenza dell’Ordine Universale. Poiché però è giusto che produca i suoi effetti in questo mondo, nel mondo manifesto, secondo le regole apprese percorrendo il cammino che lo stesso Martinismo ci indica, è necessario che ciò che lo testimonia e lo illustra sia adeguato, oltre che al luogo, anche al tempo in cui esplica la funzione. Adeguarsi vuol dire anche esprimere la personalità terrena, personalità con regole tratte dalle quelle universali, di coloro che la nostra rivista curano. In questi primi sei anni di vita la nostra rivista è stata curata da due persone. Dobbiamo esser grati a questi Fratelli che hanno impiegato, oltre al loro tempo, anche la loro professionalità e la loro intelligenza, elementi questi utili a portare avanti questa rivista che mi piace definire il nostro strumento di conoscenza dell’Ordine Martinista. Da oggi questa rivista è curata da altri Fratelli. Rifletterà senza dubbio la loro personalità pur mantenendo saldi i principi ispiratori del Martinismo. Il cambio dei curatori, come ben disse il Fratello che fino al numero precedente ha curato la rivista, giova ad evidenziare il pluralismo di stile che non può che fare bene all’Ordine. Io aggiungo che pur essendo questo un mezzo molto utile per far conoscere fuori dal Tempio l’essenza del nostro Ordine, il bene di un Ordine Martinista dipende moltissimo dalla capacità di questo di far percorrere ai suoi adepti la via, difficile, della conoscenza assoluta. Non vi è dubbio che questo risultato lo si raggiunge se vengono adoperati e bene gli strumenti che il Martinismo, e quindi gli inspiegabilmente numerosi Ordini che ad esso si ispirano o che di esso hanno il nome, mettono a disposizione dei propri adepti. Sappiamo però che

gli strumenti visibili e descritti da diversi libri o riviste anche non Martiniste, non sono sufficienti. Occorrono altri strumenti che, invisibili e quindi non descrivibili nei libri o nelle riviste prima accennate, vengono forniti dal cosmo e da altre dimensioni a chi, ben utilizzando gli strumenti visibili, ha già compiuto una buona parte del cammino Esoterico ed ha nel suo gruppo un Filosofo Incognito in grado di assisterlo. Io sono convinto che il nostro “Ordine Esoterico Martinista” abbia tutto quanto sia utile per percorrere la via della conoscenza assoluta; possiede gli strumenti manifesti e le sue Logge; i suoi gruppi, sono guidati da Filosofi Incogniti preziosi per chi vuole ed è in condizione di ultimare il percorso. È opportuno a mio avviso ripetere quanto è stato già detto molte volte, utile specie per i profani. Un Ordine Esoterico in possesso degli strumenti atti all’Operatività, come è il Martinismo, e che possa disporre di meravigliosi responsabili della Loggia o del Gruppo, non può in mancanza di altri elementi, far percorrere all’adepto la via che conduce alla conoscenza assoluta. L’elemento indispensabile per percorrere la via esoterica è il desiderio, insieme alla capacità di utilizzare tale desiderio, per spogliarsi di tutta la lebbra, di tutti i metalli, accumulati fin dalla nascita. Per rafforzare questo intendimento che non è solo del Martinismo ma di tutti gli Ordini Esoterici, ritengo utile riportare ancora una volta le parole conclusive del meraviglioso libro di Cornelio Agrippa “La Filosofia Occulta”: << se qualcuno, o per sua incredulità o per l’inerzia del suo intelletto, non otterrà il suo desiderio, dia la colpa alla sua ignoranza non a me; non dica che io ho errato, od ho scritto di proposito il falso, od ho mentito, ma accusi se stesso che non capisce i nostri scritti. ESSI INVERO SONO

OSCURI E VELATI DA MOLTI MISTERI, NEI QUALI É FACILE CHE ACCADA A MOLTI DI ERRARE E

PERDERE IL SENSO.>>

Questo è un argomento molto complesso e, spero, poterlo trattare a parte. Intanto la mia speranza è che possiate continuare a trarre beneficio da questa rivista che pur apprezzando il suo stile rinnovato ricordo a me stesso e ai suoi lettori che è stata fondata per dar voce alle Sorelle ed ai Fratelli che hanno aderito a quest’Ordine. Sarà bello, per chi sa già, continuare ad ascoltare la loro voce, le loro riflessioni, le loro speranze, i loro interrogativi; spero possa essere utile anche a coloro che ancora non sanno ma desiderano sapere.

Equinozio di Primavera, 2021

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