Catalogo concorso Buenos Aires 5

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CULTURALE

MILANO

in collab orazion e con

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presenta

V° CONCORSO BUENOS AIRES MOSTRA DEGLI ARTISTI FINALISTI Mostra e catalogo a cura di: Alexandra Matveeva Direttore responsabile: Giuseppe Villani Coordinamento editoriale: Pietro Manara INAUGURAZIONE 05.12.2013 ore 18:30 05.12.2013 - 05.03.2014 Supporto tecnico e sponsor dell'evento:

EU=tOWE3 © All rights reserved 2011 Open Art Milano di Euroweb S.r.l. Corso Buenos Aires 77, 20124 Milano È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo.

Catalogo finito di stampare a novembre 2013 presso Arti Grafiche Meroni s.r.l., Lissone (MB) OPEN ART MILANO Corso Buenos Aires,77- Milano MI-Tel: 02.36525173- info@openartmilano.it www.openartmilano.it Da Lunedì a Sabato dalle 10:00 alle 19:00





PREMIO PITTURA

MARZIA PIAZZANI

L'animale umano olio su tela, 80x80cm


PREMIO SCULTURA

VERONICA MENNA

La morale e la libido ceramica e resina, 21x15x15 cm ca.


PREMIO GRAFICA

YIANIDY MARTINEZ

Cellule tinta cinese e matita su carta, 22x28 cm


PREMIO FOTOGRAFIA E DIGITAL ART

ROCCO MICALE

LA VUCCIRIA stampa su tela di immagine elaborata digitalmente, lOOxlOOcm


I PREMIO GIURIA

EMILIO PATALOCCHI

ANAS WAR EXPERIENCE, FOR RENT tecnica mista su tavola, 90x85cm


II PREMIO GIURIA

STEFANO BONAZZI

Mad Parade - Frame #5 composizione digitale, 100x80cm




LORENA FISICARO Lorena Fisicaro è un'artista siracusana. L'alienazione, l'introspezione e l'inquietudine sono il perno della sua arte. Studia l'uomo, la sua mente e la condizione umana, addentrandosi nei pensieri più bui.

Il Tempo trapassa l'Ignaro, ma Tu trapassasti il Tempo carboncino su carta Fabriano Roma, 48x66 cm

GIANLUCA MARCONATO Gianluca Marconato è un artista di 30 anni che vive e lavora a Piombino Dese (PD). Realizza i suoi lavori in digitale dal 2006, sia attraverso il computer sia usando direttamente l'iPhone per l'editing.

Nuova vita stampa su forex, 70x70 cm


ANNA PAOLA CIV ARDI Anna Paola Civardi è un'artista che vive e lavora a Parigi. La sua principale ispirazione è la natura. Interpretandola in modo personale, l'artista arriva, attraverso una ricerca sul colore, movimento e forma, all'astrazione. Quest'ultima diventa una visione autentica, che mostra la realtà delle cose.

Aria di neve acrilico su tessuto in fibra di vetro, 90x120 cm

REMO QUALTIERI Remo Qualtieri, in arte MUSCIO, nasce e vive nel Salento, Lecce. Il filo conduttore delle sue opere è la complementarietà degli opposti. Il linguaggio essenziale dei suoi lavori, la semplicità delle linee e gamma di colori limitatissima, riportano l'attenzione dello spettatore direttamente al soggetto, che racchiude nella sua essenzialità un messaggio che non può essere equivoco.

Persone reali per storie immaginarie n°1 penna tecnica nera su carta canson, 29,7x42 cm


PASQUALE CLEMENTE Pasquale Clemente è nato a Toronto nel 1975. La sua ricerca artistica parte da un linguaggio essenziale e forte. Il messaggio, talvolta provocatorio, arriva senza filtri e in modo diretto allo spettatore, grazie alle figure semplici e colori primari.

SUPER WO!MAN 1-1 feel like a woman acrilico su cartoncino, 50x30 cm

SARA LESTINI Sara Lestini è un'artista genovese diplomata in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Carrara. La sua pittura tratta i temi della critica sociale, sfruttando e reinterpretando gli stereotipi dell'iconografia classica. Una critica ironica e mai vittimista, porta lo spettatore ad una riflessione sui problemi, ruoli e valori della società.

New Religion I acrilico e tempera su tavola, 50x60 cm


EUGENIO GROSSO Eugenio Grosso è un artista milanese. Per lui la macchina fotografica è un mezzo per raccontare la realtà che ci circonda, soffermandosi sui soggetti casuali. Questo racconto diventa un'osservazione autentica di una realtà celata, che può essere descritta solamente da chi l'ha vissuta.

Nicchia fotocamera Nikon, 1/80 f/5.3

PAOLO SANGALLI Paolo Sangalli vive e lavora a Sesto San Giovanni, Milano. I suoi collage su legno e tela, sui quali poi interviene pittoricamente, mostrano scorci di realtà. Strutture, lettere, numeri, che si fondono tra di loro, trasformandosi in un'apparizione dell'idea, una visione profondamente intima della vita.

SUCTXH tecnica mista su legno, 80x120 cm


MARTA CATTANI Marta Cattani è nata a Roma nel 1978. L'artista, interessata ai legami tra parola, musica e gesto pittorico, intraprende una ricerca che attraversa i linguaggi del Rock e della Street Art, mettendo in dialogo la lezione grafico-figurativa, l'astrattismo e la scrittura metropolitana.

Too much too soon tecnica mista su tela, 100x150 cm

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\ ANNA PAOLINI Anna Paolini, aka Napao, è nata a Bologna nel 1983. L'artista, attraverso uno sguardo nichilista, racconta nelle sue tavole la condizione umana. Figure antropomorfe emergono in negativo dalla superficie bianca della carta, raccontando metafore dell'attesa e dell'impotenza decisionale.

Negativo grafite su carta satinata, 28x35,6 cm


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DAVIDE RATZO RATTI Davide Ratzo Ratti è un artista milanese diplomato con il massimo dei voti all'Accademia di Belle Arti di Brera. Le sue opere manifestano i costrutti sociali che determinano le relazioni fra gli individui e rappresentano quei limiti che sono dettati dai nostri predecessori, sullo sfondo dei discorsi e dei pregiudizi.

Genova 10 anni dopo tecnica mista su tela, 200x150 cm

PAOLA MARCHI La ricerca artistica di Paola Marchi si basa sulla sensazione. Attraverso le sue opere, l'artista vuole superare le barriere della logica e delle parole, arrivando cosĂŹ alla purezza dell'essenza dell'anima.

Sinfonia in rosa tecnica mista su tela, 50x50 cm


MARIA PAPADIMOU Maria Papadimou è un'artista greca. La serie "The Faces" è composta da 14 tele, dove l'artista crea dei ritratti psicologici, usando le facce immaginarie o fotografie di persone reali. Usa i colori nella loro forma pura, quasi senza mischiarli, per cercare di raggiungere una forma pura, l'espressione della psiche umana che si nasconde dietro alla "maschera" del volto.

Face olio e catrame su tela, 50x70 cm

GIORGIA DI LORENZO Giorgia Di Lorenzo è nata a Napoli nel 1981. Artista autodidatta, dipinge dall'età di 12 anni. La pittura per lei è un'esigenza interiore che trova la sua espressione immediata, talvolta violenta ed ironica, maggiormente nella tecnica ad olio. Per l'artista, il colore ha una funzione simbolica e il gesto dev'essere libero dai filtri del pensiero. Solo così l'immagine potrà essere veritiera. Le conversazioni olio su tela, 70x80 cm


LIO Lio è un giovane artista da sempre affascinato dall'idea di creare e di trasmettere i propri pensieri sulla tela. La sua pittura, influenzata dalla Street Art, è una ricerca continua, che si evolve grazie alla sana insoddisfazione dell'artista, che cerca di raggiungere il suo scopo, cioè il dipinto "perfetto", un'opera che mostra realmente quello che ha dentro.

Angels will Rise acrilico e strass su legno, 90x120 cm

ANTONIO CELLA Antonio Cella è nato a Benevento nel 1975. Pensiero, passione ed azione sono tre doti principali senza le quali, secondo l'artista, nulla potrebbe realizzarsi. La sua arte è il frutto di questo pensiero, secondo il quale i segreti dell'arte si diluiscono con quelli della vita e le regole diventano universali ed applicabili ad ogni moto dell'animo.

Pensiero acrilico su tela, 60x80 cm


FRANCESCA DAL CORSO Francesca Dal Corso è nata a Mirano nel 1990. Nella sua arte cerca un linguaggio alternativo, capace di scuotere violentemente lei stessa e gli altri. Il punto cruciale delle sue opere è la retrospettiva delle azioni, della solitudine e delle assenze. Lei stessa si definisce come "una cassa di risonanza delle assenze".

Pop Can tecnica mista su pannello di fibra, 120x100 cm



MARZIA PIAZZANI Marzia Piazzani è nata nel 1989. Diplomata presso il liceo artistico tradizionale Decio Celeri di Lovere con valutazione 98/100 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera conseguendo il diploma di secondo livello in Pittura nell'anno accademico 2011/2012 con valutazione 110/110 e lode POETICA: Se penso alla questione del volto ciò che immediatamente appare nella mia memoria visiva è lo sguardo delle persone che amo e che ho amato. Il ritratto e l'autoritratto sono per me una sorta di promessa d'amore, un modo per conoscere, apprezzare, amare ciò che si ha davanti. Ciò che il ritratto rappresenta non è semplicemente un accumulo di fisionomie; nel profondo di ogni singolo lineamento si cela un sentimento universale, che è ciò che ognuno di noi prova nell'incontro con lo sguardo di una persona cara. Il ritratto è questo, una singola persona, un volto che, entrato a far parte della storia dell'arte si fa portatore della singolarità di un'esistenza irripetibile, la quale diventa, tramite l'arte, universale. L'importanza dello sguardo è forte, è il processo più rapido e sincero di conoscenza dell'altro; ma è anche un modo per auto-conoscersi, infatti noi esistiamo soltanto come alterità e, in quanto tali, dobbiamo obbligatoriamente passare dallo sguardo altrui per capire noi stessi, poiché nel mio sguardo su me stesso non vi è alcuna identità possibile. Nella mia pittura, pur legata agli sviluppi della pittura naturalistica e alla resa tridimensionale dei corpi, il tentativo è di pervenire a definire l'identità del soggetto mediante la raffigurazione dell'aspetto esterno. Uno sguardo immerso in un mondo che non è nostro, circoscritto apparentemente nella tela, ma che riesce a vibrare dentro di noi come se fosse qui, vivo e animato. È forse questa sensazione che circonda il ritratto, un alone carico di mistero e di vita, perché, forse, è proprio questo che in un ritratto si cerca ininterrottamente di raggiungere, è a questo a cui infinitamente si mira, creare la vita con un atto d'amore. Ricercando questo fine immergo le mie creazioni in uno sfondo bianco con solo leggere sfumature di colore, quasi impercettibili, che permettono di focalizzare l'attenzione su queste identità trasportate nella tela attraverso il colore a olio. Marzia Piazzani PROGETTI IN AMBITO ARTISTICO 2012: • Il giallo nel cuore, Resolute integrity per i pazienti diabetici, direzione artistica di Andrea del Guercio, supervisione tecnico espressiva di Angelo Antonio Palmi, Assistente alla direzione artistica Anna Acciarino, ideazione e realizzazione Medtronic. 2011: • I gusti dell'arte, a cura di Andrea del Guercio, Milano. 2007: • Realizzazione della copia del cartone Antigone presso l'Accademia Tadini, sotto la supervisione di Daniela Martini, Lovere (BG). PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE 2013: • Passi attraverso antiche dimore, a cura del comune di Edolo, Edolo (BS) 2012: • Menotrenta, spazio laboratorio Hajech, a cura di Renato Galbusera, Milano. • Anteprima UPnea'12, Fabbrica Borroni, a cura di Annalisa Bergo, Bollate (MI). 2011: • All'inizio non era un'isola, Assab one cantiere, a cura di Salvadori Remo, Milano. • A che santo votarsi, Ex chiesa San Carpoforo, a cura di Renato Galbusera, Milano. • Della morte e dell'illuminazione, chiesa di sant' Ambrogio della Vittoria, a cura di Andrea del Guercio, Parabiago (MI). 2010: • Immagini Immagini, Il caleidoscopio contemporaneo, galleria "Accademia contemporanea" in via San Calocero, 27, a cura di Andrea del Guercio, Milano. 2009: • PerBacco, Spazio viale Geno, a cura di Salvatore Nicola, Como.


VERONICA MENNA Veronica Menna è nata a Magenta nel 1988. Diplomata al Liceo Artistico Statale di Novara nel 2007, ottiene anche il diploma di tecnico Museale nel 2008 nell'agenzia"immaginazione e lavoro". Successivamente ottiene una laurea triennale in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera. Veronica è attualmente studentessa dell'Accademia, in procinto di laurearsi in Scultura. POETICA: Quel che mi ha spinto a voler realizzare bambole è stato il desiderio di sperimentare fino a che punto un oggetto, d'uso comune, rimane nel confine del quotidiano e quando si può iniziare a parlare di 'oggetto artistico' o di 'arte'. Gli artisti che più ispirarono la riflessione furono Hans Bellmer (con la sua Poupée) e Elena Koning Scavini (con le splendide bambole Lenci), non solo, le mie opere traggono molto anche dalle riflessioni sulla mia stessa esperienza e su ciò che più mi sta a cuore. Esteticamente le mie "bambole" prendono concetti e tratti anche da Paul Klee (con le sue età), Giorgio de Chirico (con le sue muse) e Salvador Dalì (con i suoi onirici dipinti). La mia ricerca si incentra sull'analisi dell'icona "bambola", che diviene simbolo del corpo femminile e al contempo dell'infanzia, della psicologia, metafora della sessualità, dello stereotipo e dell'ossessione, che del mondo femminile fanno parte. <<Una cosa è certa, la bambola non permette indifferenza a chi l'osserva! Amore a prima vista, disagio, spesso paura, sono gli unici livelli di comunicazione concessi. [... ]In cosa consista il fascino di questi misteriosi oggetti è tuttora fonte di interminabili e dotte disquisizioni; [ ... ]Appare dunque evidente come al di là del giocattolo,comunemente inteso in senso abbastanza riduttivo dalla nostra cultura consumistica, la bambola rappresenti fedelmente la storia dell'uomo[ ... ].>> (Marco Tosa, Le bambole, I nuovi quaderno dell'antiquariato, Fabbri, Milano, 1991., cit., p.5.) Ed è questo su cui fa leva il mio lavoro, la capacità della bambola di condensare in semolteplici aspetti, rivelati solo in coincidenza di determinati attributi, come le veneri paleolitiche mostrano il loro senso solo in virtù delle forme abbondanti (che alludono alla fertilità) e delle loro dimensioni (quelle tipiche degli idoletti 'domestici'), le mie dee dalle forme morbide e dagli evidenti caratteri sessuali, richiamano la figura della donna fertile, l'infanzia, il gioco, la bambola come oggetto, la bambola come immagine, la bambola come mezzo per affermare o negare ciò che agita l'animo umano. Così una bambola può diventare una poesia, un'altra il puro erotismo, un'altra ancora il conflitto fra morale e istinto. Veronica Menna MOSTRE ED ESPOSIZIONI: - Esposizione di land art nella mostra "Il sacro bosco di renzi e Lucia" Lecco, Molteno 2009. - Esposizione alla scuderia Club House Art Gallery presso Agriturismo "Il Campo"2009. - Collaboratrice per la mostra "Progetto Rosso Magenta" Magenta 2009. - Esposizione al "Concorso Internazionale Scultura da Vivere" "il gusto e lo stile" Fondazione Peano Cuneo 2010. - Esposizione al Concorso nazionale "Vedere con mano", ASSOCIAZIONE DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTIONLUS SEZIONE PROVINCIALE DI TRENTO, 2010. - Esposizione al Salon Primo, Milano, novembre 2010. - Esposizione alla mostra Micro2 Milano, febbraio/marzo 2011. - Esposizione collettiva nella sede della Società Umanitaria di Milano, aprile 2011. - Esposizione collettiva alla Camera del lavoro di Milano, aprile 2011. - Esposizione collettiva Matrioska Attiva "Una piccola matrioska di legno per i bambini di Cernobyl",asta benefica per i bambini di Cernobyl, Milano, La fabbrica del vapore,aprile 2011. - Esposizione collettiva presso STUDIODIECI, "Garantito Accademia",Vercelli, Giugno 2011. - Partecipazione alla performance "La forma della Relazione" a cura di Nicoletta Braga e Massimo Mazzone, 21-Aprile2012, Salone del Mobile. - Esposizione del lavoro in collaborazione con Olivia Fortin a "accademia del gioco dimenticato" (Laboratorio all'internode "La Fabbrica del Vapore"), Salone del mobile, Aprile 2012. - Partecipazione, del lavoro in collaborazione con Olivia Fortin, all'iniziativa "La Giornata della Poesia al parco", a cura di Vittorio Corsini, 13-Giugno-2012, Parco Sempione.


YIANIDY MARTINEZ Yianidy Martinez è nata in Venezuela nel 1958. Laureata in Educazione Spagnola e Letteratura all'Università Los Andes e in Pittura alla Scuola d'Arte di San Cristobal in Venezuela.

POETICA: Pitturare per me è un modo meraviglioso di comunicazione libera e assoluta che mi permette di dire al mondo cosa sento e vivo all'interno del mio essere e della mia anima. La mia opera artistica vuole conservare la tradizione dell'antico sfruttando la pazienza e delicatezza di ogni linea o traccia realizzata in modo semplice e preciso con la tinta cinese nera. Proietto però anche il contemporaneo, grazie all'uso del colore della matita, in un disegno che unisce il passato e il presente senza scollegarsi dalla realtà circostante. Il mio disegno rappresenta soggetti reali ma con una visione molto particolare e semplice. Mostro come percepisco l'universo del quale faccio parte. Dipingere è parte della mia esistenza ed un dono della vita che mi dà l'opportunità di parlare senza uso della parola, con un linguaggio poetico, usando la linea ed il colore come elementi di comunicazione universale e magica.

Yianidy Martinez

MOSTRE ED ESPOSIZIONI: 1975 I 2do. Posto FESTIVALE PITTORICO-San Cristobal- Venezuela 1980I1° Posto CONCORSO PITTORICO UNIVERSITA' DE LOS ANDES- Venezuela 1982I1° Posto CONCORSO LETTERATURA-POESIA- UNIVERSIDAD DE LOS ANDES- Venezuela 1990I1° Posto CONCORSO PITTURA- DOCENTE (I.P.A.S.M.E.) Venezuela 1991I1° Posto VIII CONCORSO SALONE ANNUALE MAGISTERO D'ARTE PLASTICA "27 GIUGNO" Pittura - Caracas - Venezuela 2008 I Menzione HONORE XV CONCORSO LETTERATURA (I.PA.S.M.E.) Caracas- Venezuela 1975 I COLLETTIVA-CONCORSO PITTORICO-Scuola "J.A. Roman Valecillos" -San Cristobal- Venezuela 1978 I COLLETTIVA-Galleria Circolo Militare-San Cristobal- Venezuela 1980 I COLLETTIVA-Galleria Collegio Ingenieri-San Cristobal- Venezuela 1980 I COLLETTIVA CONCORSO PITTORICO- Università de Los Andes- Venezuela 1984 I INDIVIDUALE- Collegio Avvocati- San Cristobal- Venezuela 1985 I COLLETTIVA- Università Aperta (U.N.A.)-Tachira - Venezuela 1987 I COLLETTIVA COLLEGIO DON BOSCO-San Cristobal- Venezuela 1990 I COLLETTIVA GALLERIA I.P.A.S.M.E. -Caracas- Venezuela 1991 I COLLETTIVA-Ministero Educazione-Galleria S.C Venezuela 2007 I COLLETTIVA - Bianco Gallery - Sevilla Spagna 2008 I INDIVIDUALE HALL HOTEL VALLE D'SANTIAGO-S.C. Venezuela 2009 I COLLETTIVA (Evento) Studio d'Arte Tagliaferro - Napoli - Italia 2009 COLLETTIVA (Evento) Arte Studio Cackemberg - Barcellona - Sapgna 2012 I INDIVIDUALE- Galleria "Manuel Osorio Velasco" Direzione Coltura - S.C. Venezuela 2013 I COLLETTIVA - Galleria "Manuel Osorio Velasco" S.C. Venezuela


ROCCO MICALE Rocco Micale è nato a Palermo nel 1968. Diplomato di II livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo - indirizzo Scenografia, con il diploma conseguito presso l'Accademia di Belle Arti di Palermo nell'anno accademico 2005/2006 con la votazione di 110/110 e lode.

POETICA: L'immagine deve comunicare. Creare un'immagine che possieda questa capacità implica l'uso di mezzi estetici (sia formali che contenutistici), di tecniche (il linguaggio espressivo) e di argomentazioni. Trovo affascinante la similitudine tra le infinite forme di linguaggio comunicativo artistico e come in qualche modo tutti questi universi siano retti da leggi analoghe e parallele. Avvicinarmi, in modo più o meno consapevole, alle leggi che regolano almeno uno di questi universi, riuscire a muovermi con sempre più padronanza nella rete delle infinite connessioni possibili, mi ha portato, in questo momento del mio percorso, all'elaborazione di immagini realizzate con tecniche digitali. Spesso sono il frutto di una ricerca, altre volte spunto per nuove riflessioni. Resto piacevolmente colpito nel registrare l' l'attenzione di chi si ferma ad osservarle. Rocco Micale

ESPERIENZE ARTISTICHE Partecipazione a diverse collettive e personali di pittura tra le quali la I Biennale Internazionale di Palermo, il Premio Internazionale della Pace G.O.M.P.A. nel Mondo e la collettiva sul XXI Cammino delle Confraternite. Ideazione e realizzazione scene e grafica per spettacoli promossi da enti pubblici e privati, in Italia ed in Spagna, diretti da registi quali Beppe Cino, Giancarlo Montesano, Sandro Dieli, Giuseppe Moschella, Paolo La Bruna.


EMILIO PA TALOCCHI Patalocchi Emilio è nato ad Amandola nel 1967.

NOTA CRITICA: Una pittura dai toni brillanti e dal contenuto colmo di amaro sarcasmo, pervaso da un lancinante ghigno di derisione. L'artista gioca con le nostre identità, con i nostri miti consumistici, presentando un'umanità frammentata, isolata, agghiacciante, ma in fondo grottesca, ridicola, che ha perso il senso del suo esistere ed è incapace di dire perché sia lì e cosa realmente ci faccia seduta a tavoli ingombri di cose quotidiane e macabre, sporche di sangue o di rifiuti. Bottiglioni, coltelli, mannaie, lattine di bibite killer e ritagli di foto porno, banconote e carte da gioco, oggetti quasi messi all'incanto sui tavoli dell'attualità, insieme con le persone vendute anch'esse inconsapevolmente all'asta dell'esistenza. Una realtà rituale, simbolicamente religiosa, di una religione fatta di segni onnipresenti, ma soltanto convenzionali e dei quali le figure, ieraticamente ferme, non capiscono né avvertono più bene il significato, nella congerie delle altre icone presenti. È una ritualità costruita su luoghi comuni sgargianti come cravatte e abiti griffati, vuota ed effimera come un fumetto non scritto, che grida più di mille aggettivi una disumanizzante perdita d'identità. Senza traccia di un sentimento o di una reazione emotiva, pur davanti a scene raccapriccianti, questi frammenti umani non provano e non riescono a tradurre in pensiero, né a verbalizzare altro che la propria attesa di un destino ineluttabile. Sono uomini e donne solipsisticamente abbarbicati alle loro chiusure esistenziali, vissute grazie al marchio di fabbrica, al logo di prestigio. Figure-oggetto protese verso definitivi e macabri gesti annunciati da pistole insanguinate o pronte a sparare, da una lattina di killer-bevanda, da un ibrido fallo di carne e circuiti elettrici, ancora collegato alla rete, ma ridotto all'impotenza, mozzato e sanguinolento. È la ritualità disperata di chi si chiede perché non è felice, pur possedendo tutti gli oggetti del desiderio, in interni dai colori vividi e accattivanti, pur nella vacuità indecorosa di pareti sporche, di residui di cibo, dei pavimenti brulicanti di insetti. Emergono note e tonalità differenti, registri e cromatismi cinetici, che muovono forse le larve dalle zampettine rosa a risanare i luoghi della sopravvissuta apocalisse. E citazioni classiche: il topolino nell'angolo, retaggio iconico di antiche pitture, ironico e un po' beffardo autoritratto di un artista, spettatore di tanto orrore, che grida (ghigna) la sua protesta verso una società ridotta a rappresentazione angosciosa di se stessa e al contempo volge lo sguardo al destino dell'uomo, senza però cessare di essere pietoso, indulgente, recando i colori che offrano almeno qualche opportunità di riscatto. Quasi a voler affermare, tra i pigmenti fosforescenti, che in fondo, la vicenda umana, pur sempre uguale a se stessa, forse non è segnata, non è ancora conclusa. Gabriele Di Francesco

Emilio Patalocchi partecipa a molteplici esposizioni, tra le quali menzioniamo le ultime: ANN02011 • Exhibition "FACETOSTE", edited by Nazareno Luciani- in the spaziomOHOc arte contemporanea gallery, Monteprandone (AP) ITALIA. •Artide on the "JULIET" art review - JUNE/SEPTEMBER 2011- edited by Gabriele di Francesco: "Emilio Patalocchi: Art as a protest in the society of fragment". • Exhibition "THE STP SERIES", edited by Nazareno Lucianiand Gabriele Di Francesco- in the spaziomOHOc arte contemporanea gallery, Monteprandone (AP) - ITALIA. ANN02012 • Exhibition "ACCESA", edited by Nazareno Luciani-in the PARISSI PALACE, Monteprandone (AP)-ITALIA. • Exhibition "FACETOSTE", edited by Nazareno Luciani- in the spaziomOHOc arte contemporanea gallery, Monteprandone (AP) ITALIA. ANN02013 • Exhibition "SINTOMI CONTEMPORANEI-", edited by Andrea Baffoni and Nazareno Luciani-Borgo XX Giugno, Perugia (PG)ITALIA


STEFANO BONAZZI Stefano Bonazzi è nato a Ferrara dove vive e lavora. E' appassionano dell'arte moderna, della grafica digitale, della videoarte e del design architettonico. Si è affacciato al mondo artistico come autodidatta e predilige le tecniche del disegno a carboncino, della fotografia tradizionale e del fotoritocco digitale.

POETICA: I miei personaggi sono impregnati di paura. Il continuo rapportarsi con altri individui li ha stremati, hanno perso ogni forma di fiducia scegliendo di schermarsi dietro un confine che garantisca loro protezione, al sicuro nel loro micromondo ovattato. I miei personaggi preferiscono i tenui grigi ai colori abbaglianti e vivaci dell'odierno nulla. Grigio è staticità. Grigio è tranquillità. Grigio è la pacatezza di un limbo materno che riscalda e ripara nella sua nebulosa placenta. Singolari autoritratti giocati sull'ambiguità di una cattiveria feroce travestita da tristezza velata ma inesorabile. Oppure maschere che coprono volti in modi assolutamente sfacciati, rivelando un erotismo insolente al limite di un esasperato feticismo. Ma non tutto quel che appare al primo sguardo, è verità. La maschera è solo un pretesto. Può esserci oppure no. E' un feticcio fittizio, presente anche quando non appare o si mostra sotto forma di altre geometrie arcane, decorazioni tribali o sigilli. E' la ricerca spasmodica di un'identità altra, forse impossibile da trovare. I miei personaggi, sono improbabili ragazze con maschere antigas, uomini d'affari in completo elegante o caricature disturbate di fiabe vintage, ma sono prima di tutto archetipi, icone, rappresentazioni simboliche di uno status mutante al quale in fondo apparteniamo un po tutti o forse desidereremmo appartenere ma che il nostro posto nella società ci impone di rinnegare, emarginare e circoscrivere come entità estranee da cui prendere le distanze. Personalmente la diversità mi attrae, quell'ambivalenza/duplicità della natura umana che può allontanarmi anche solo per un attimo dal disagio sociale, dal conformismo a tutti i costi, dalla perfezione, dall'essere così irrimediabilmente inseriti in un perverso meccanismo di (ri)produzione. Una subdola, nauseante ragnatela che imprigiona giorno dopo giorno. Con le mie immagini digitali cerco di fotografare ed impressionare la parte notturna dell'essere umano. La maschera copre ogni possibile emozione, ogni tratto somatico tramutando le spoglie figure in materia senza nome e senza passato, pronte ad accogliere una nuova forma. Come sparuti osservatori i miei personaggi si muovono incerti in un universo sconosciuto dominato dal caos. Stefano Bonazzi Stefano Bonazzi partecipa a molteplici esposizioni, tra le quali menzioniamo le ultime: 2012: RENAISSANCE, Piazza Pino Piras -Alghero -16 Dicembre/16 Gennaio - Collettiva DALL'ALTO E DAL BASSO, Palazzo Chianini-Vincenzi - Arezzo - 19 Maggio/23 Giugno - Collettiva ARTEFATTO 2012 - MOTUS URBIS, Trieste-Sala Veruda Palazzo Costanzi-4/27 Maggio - Collettiva THE LUNCH BOX GALLERY & AREA ZINC MAGAZINE, Miami - 310 NW 24th St. Miami, FL 33127 -12 Maggio/7 Luglio - Collettiva ITALCON, Centro Congressi Europeo - Bellaria - 24/27 Maggio - Personale PANTA FESTIVAL - MONDI LONTANISSIMI, Centro culturale Elsa Morante - Roma - 24 Giugno/1 Luglio - Collettiva FIABE DISTORTE, Fondazione G. Toniolo- Verona- 7/23 Settembre-Personale 2013: PREMIO ART CAFFE' LETTERARIO - CIRCUITO OFF, Art Caffè Letterario - Via Ostiense, 95 - Roma -11/24 Gennaio IL SOPPRUSO SILENTE, Centro Sociale la Resistenza - Via Della Resistenza, 34 - FERRARA - 21/28 MARZO ARTEFATTO 2013-SOFT POWER, Trieste-Museo Revoltella, Via Diaz 27 -25 Maggio/16 Giugno-Collettiva HUMAN RIGHTS? 2013, Specchia (Lecce) - Ex Convento dei Francescani neri - 25 Agosto/10 Settembre - Collettiva





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