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Corso online: come interpretare il linguaggio del corpo LIE TO ME Indecisi a votare? Leggete i gesti per non sbagliare
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LE MANI RIVELANO IL CARATTERE "La mano è la sola favella connaturale all'uomo"... A buon diritto può essere chiamata la lingua e il linguaggio generale della Natura Umana, che, senza insegnamento, l'uomo di tutte le contrade del mondo abitato capisce a prima vista con grandissima facilità". John Bulwer
La mano è sempre stata oggetto di osservazione oltre che strumento indispensabile per la comunicazione e per l'evoluzione umana. Essa è strettamente in rapporto con il nostro cervello, tanto da essere considerata quasi un prolungamento dello stesso, e trasmette degli impulsi che non sempre riusciamo a controllare e che risultano quindi "gesti inconsci". Con la mano possiamo indicare, chiamare, benedire o maledire, approvare o contraddire, minacciare o accarezzare, accogliere o respingere... Tutti segni che ci mettono in comunicazione con il mondo. Sia dando una stretta di mano che rifiutandola noi possiamo esprimere sentimenti di simpatia o di diffidenza che l'altro suscita in noi. Questo atto può essere paragonato ad un anello che unisce l'Io al Tu e il Tu al mondo. Del resto l'uomo ha da sempre sigillato l'alleanza con una stretta di mano e con essa sancito dei contratti; in quella stretta era contenuto un valore morale così alto da "far la barba" ai contratti di oggi vergati con tanta saccenza e burocrazia. L'imposizione della mano sul capo era un segno benedicente e di buon auspicio che il padre, nell'antichità, faceva quando un figlio lasciava la casa paterna per andare in guerra o per andare sposo. Era un segno di consenso per cui il figlio sentiva, in quel gesto, la protezione, tutta la protezione affettuosa di un padre. Un atto religioso viene anche da Cristo: "Egli impose le mani e il cieco vide"... Anche oggi si usano le mani per curare alcuni disturbi: massaggi "shiatsu", digitopressione, pranoterapia. Efficaci o meno, accarezzano il corpo, che, con il suo malessere, esprime la necessità di comunicazione e di contatto con l'altro. Ecco perché spesso queste terapie possono dare tanto: perché forte è il bisogno di sentirsi accuditi.
www.evicrotti.com info@evicrotti.com A volte le mani esprimono più di quanto il soggetto in effetti dica con le parole. Così le nostre mani, sia con la loro forma che con il loro gesticolare, mettono in evidenza alcuni elementi della nostra personalità. Sappiamo ad esempio che dare la mano è un segnale d'incontro e di saluto, ed a tutti sarà capitato d'incontrare qualcuno che avendo
dato la mano non la
abbia stretta, anzi sembrava appoggiare la sua alla nostra. L'impressione è di disagio, di distacco, o addirittura di non comunicazione. Noi ci facciamo un giudizio negativo su quella persona. Anche la forma della mano è sempre stata oggetto di osservazione, non solo da parte di artisti, ma anche da parte di persone comuni. Delle belle mani possono infatti fare innamorare!
TIPI DI MANO Osserviamo alcune forme comuni che possono fornire alcuni tratti di base del nostro carattere.
MANO QUADRATA Essa è caratterizzata da dita relativamente corte e da un palmo lungo quanto largo. Può essere piccola o grande. Carattere: è concreto e pratico. Tali soggetti "hanno i piedi per terra", uno spiccato senso del dovere e della responsabilità. Sono tipi attivi, operosi, volenterosi ed efficienti. Si adattano bene con le persone poiché non pretendono da esse miracoli. Sanno "giocare bene le proprie carte" per raggiungere, senza troppa ansia, le mete prefissate. Hanno una forte energia e sopportano bene la frustrazione; sanno affrontare con buona dose di umorismo gli ostacoli che la vita di ogni giorno impone. Esteticamente: questi soggetti amano curare le proprie mani senza troppa sofisticazione. Si tratta di persone ordinate nel vestire, che danno un'idea di pulizia, una pulizia di tipo "acqua e sapone".
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MANO AFFUSOLATA E' una mano che non passa inosservata per il fascino che emana, è piacevole da vedersi, e per questo può catturare il cuore femminile, molto più attento di quello maschile a questa particolarità fisica. Appartengono a persone che eccellono nel mondo dell'arte, della musica e dello spettacolo, e comunque sono persone che se anche fanno lavori comuni sanno mettervi uno spunto di creatività. Carattere: socievole, compartecipativo, ma senza invadenza. Sanno conversare con piacevole e squisita sensibilità, ed anche il loro gesticolare è garbato, per cui la mano si muove a mo' di danza. C'è in tutto ciò una sorta di rituale antico legato al richiamo sensuale. Si tratta di persone idealiste, un po' sognatrici, che amano le cose che soddisfino la parte spirituale e creativa di sé. Per la loro forte sensibilità fuggono da rapporti troppo sollecitanti, costrittivi o vincolanti. Hanno poca resistenza alla fatica fisica, mentre possono essere molto attivi mentalmente. Esteticamente: simili persone, siano esse uomini che donne, amano avere le mani curate alla perfezione. Tra gli uomini si può trovare il "brutto vezzo" dell'unghia del mignolo più lunga di quella delle altre dita. Nella donna invece un aspetto "civettuolo" sta nell'uso svariato di lacche più o meno abbinate agli abiti. E senza dubbio in loro non si troverà mai l'unghia, per così dire, "a lutto", cioè a mezz'asta|
MANO MINUTA E' una mano che fa tenerezza, che mette subito in evidenza la delicatezza, la fragilità e la scarsa forza nell'affrontare l'ambiente esterno. Sono persone che non amano la lotta aperta, lo scontro verbale, ma tendono a rifugiarsi e a demandare, lasciando al tempo le soluzioni. Questi soggetti sono portati ad esplorare il mondo magico e sono affascinati da tutto ciò che è occulto, investendo in esso sia la paura del futuro che la speranza nella protezione del passato. Carattere:
delicato,
con
un
forte
bisogno
dell'esterno, dal quale risulta dipendente.
di
riconoscimento
da
parte
www.evicrotti.com info@evicrotti.com Si tratta di soggetti romantici, poco concreti, che hanno bisogno di iniezioni rafforzanti per poter esprimere il meglio di sé. Si lasciano trasportare dai "miraggi facili" e ad ogni minima difficoltà cadono in malinconia. Timidi, compensano tale caratteristica con l'ordine e il perfezionismo. Molto suscettibili ad ogni richiamo o misconoscimento, data la loro sensibilità, essi rifuggono da ambienti troppo frastornanti, mentre amano ambienti sereni e calmi. Esteticamente: la mano è curata con raffinatezza, senza nulla concedere però all'eccentricità, tant'è vero che sia nel vestire che nel curare il proprio aspetto esteriore essi assumono colori delicati, mentre scartano quelli troppo forti, come il rosso.
I GESTI DELLA MANO I gesti della mano rivelano la parte inconscia del nostro essere esprimendo così desideri e bisogni che sfuggono alla nostra coscienza, ma che sono segnali significativi, che trasmettono una cultura che si è inserita nella nostra personalità. Sono quasi dei "tic" che sfuggono al controllo della ragione e, per dirla con Jung, fanno parte dell'inconscio collettivo.
IL GESTO DELLA GIUSTIZIA Alzare la mano destra con il palmo aperto e rivolto in avanti è uno dei segni più rappresentati anche nell'antichità, dove era usato come simbolo di potere, di autorità e di giustizia. Usato oggi nei tribunali al momento del giuramento, diventa un segno legato alla giustizia con connotazione quasi sacra. Esso assume significato di autorità quando un capo di stato, alzando la mano destra, giura fedeltà alla costituzione. Tuttavia, chiunque debba giurare, istintivamente alza la mano destra, a garanzia che quanto viene detto sia rispettato. Tale gesto viene usato anche comunemente quando vogliamo convincere l'altro che ciò che stiamo dicendo corrisponde alla verità. Il
ragazzino assieme
all'espressione verbale "giuro che è vero" alza istintivamente la mano. Nelle rappresentazioni sacre la mano destra è associata simbolicamente al Dio Padre, concetto questo che si trova abbastanza frequentemente in tutte le
www.evicrotti.com info@evicrotti.com religioni antiche, come espressione di potenza, di forza, di protezione e di giustizia. E' quindi un gesto che viene anche da noi utilizzato quando vogliamo sigillare la parola che diciamo. E' come la firma che sigla e conferma quanto abbiamo scritto, sottolineando così la responsabilità personale. Questo gesto così comune e così pieno di significato è stato raffigurato anche sulle antiche monete romane come augurio di pace e di salute.
IL GESTO BENEDICENTE Nella cristianità tale segno esprime la benedizione impartita a persone ed oggetti. L'ultima cena di Salvador Dalì raffigura il Cristo che, prima di lasciare i suoi discepoli, compie questo gesto benedicente. E' l'atteggiamento più rappresentato degli artisti nelle figure religiose ed ecclesiastiche di rango elevato come cardinali, vescovi o papi.
IL GESTO DELLA VITTORIA E' simbolo di vittoria e dobbiamo la sua popolarità a Winston Churcill che spesso si faceva ritrarre con indice e medio verso l’alto e divaricati. Manifesta entusiasmo e incoraggiamento. Nei bambini, come sempre, ha un significato più semplice: è segnale di tregua nei
giuochi,
ma
può
indicare,
non
solo
nei
bambini,
la
necessità
della..."ritirata".
IL GESTO DELL'AMMONIMENTO Tutte le volte che vogliamo richiamare l'attenzione dell'altro usiamo questo gesto che consiste nell’oscillare il dito indice in su e in giù. Il genitore quando deve ammonire il figlio, l'insegnante quando deve richiamare l'attenzione dell'allievo. Esso quindi esprime avvertimento, minaccia o richiamo all'attenzione. Chiunque fa questo gesto vuole richiamare l'altro su ciò che egli sta dicendo, un richiamo imperativo che nasconde sempre un po' di prepotenza: attento a te! Guai a te!
www.evicrotti.com info@evicrotti.com La gamma dei significati dipende comunque un po' dalla varietà delle posizioni delle dita. Per esempio se il dito è appoggiato alle labbra indica silenzio; quando noi facciamo questo atto vogliamo zittire l'altro, oppure avvisare che in quel momento è richiesto silenzio. Se qualcuno, al cinema, dietro di noi parla, di solito mettiamo il dito indice davanti alle labbra e con un sibilo lo richiamiamo al silenzio. Diverso se usato da un oratore, e viene dallo stesso alzato e agitato: vuol dire che egli richiede all'uditorio attenzione e manifesta riprovazione per il mancato ascolto. Quando invece ci viene chiesta un'informazione per la strada, alziamo il dito e lo estendiamo orizzontalmente per indicare il tragitto e la direzione. Tale gesto viene inoltre usato amorevolmente dalle mamme per indicare al bambino la luna, il cielo, il sole e tante altre cose. In questo caso assume un significato didattico più che di ammonimento.
LE DITA INCROCIATE E' un gesto che ricorre spesso nel gioco dei ragazzi quando affermano una cosa contraria a ciò che possono pensare. E' il segno legato alla scaramanzia, allo scongiuro, ma anche alla sospensione del gioco. Lo si trova come segno sacro nelle icone dell'arte della cristianità ortodossa.
MANO CORNUTA E' molto usata, soprattutto ai nostri giorni, dagli automobilisti quando vengono sorpassati e presumono di avere ragione di lamentarsi. E' una risposta istintiva che di solito maschera paura. Tale insulto figurato, rivolto verso l'alto a mo' di corna di animale, ha come implicazione l'infedeltà maritale. E' un simbolo legato anche al mondo della superstizione, per cui viene usato dalle persone per scongiurare il malocchio, la fattura, e viene indirizzato verso chi è, a ragione o a torto, ritenuto uno iettatore. Le persone poi adottano amuleti con questa forma per essere protette e baciate dalla dea fortuna.
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IL GESTO "MARAMEO" E' uno tra i primi gesti che il bambino impara. E' il più facile ed il più accettato fra i gesti scherzosi. Risulta per il bambino piacevole e divertente. Esso può quindi esprimere gioco, scherzo o sberleffo, ed insolenza, anche se ciò dipende da chi lo fa e dall'età che ha.
POLLICE UNITO ALL'INDICE FORMANDO UN CERCHIO – GESTO DELL’ANELLO Ha più significati, a seconda del paese dove viene usato. In America, per esempio, significa "tutto Ok", mentre in Francia vuol dire "zero" e lo si usa come espressione di nullità: "vali zero|". Da noi esso indica una cosa perfetta o grande. E' un gesto legato alla femminilità, al tatto, al senso estetico. Sessualmente indica l'organo genitale femminile, contrapposto all'indice esteso che corrisponde a quello maschile. Questo
gesto
viene
fatto
anche
per
indicare
forza
e
determinazione
democratiche diversamente dall'indice del dittatore. E' un gesto mimico che vuole sottolineare con tatto e garbo ciò che il soggetto esprime e nel contempo richiamare l'altro in modo aggraziato. Chi fa questo gesto è come se volesse catturare in modo suadente l'interlocutore. E' un gesto che contiene tratti di grazia femminile e quindi esprime, anche nel richiedere, garbo e sensibilità. L'unione tra pollice e indice è come un bacio: infatti nell'epoca classica è stato assunto come simbolo nuziale.
POLLICE ESTESO E'
segno
di
soddisfazione,
di
approvazione,
di
richiesta,
all'espressione verbale del "tutto è a posto", "va tutto
ed
equivale
bene", "tutto è Ok".
Viene spesso usato anche nel gioco: durante una partita il vincente alza il pollice in segno di vittoria: "E' andata bene|". Se puntato verso il basso, tale gesto è espressione di sconfitta.
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IL COLPO A VUOTO E' un movimento libero nell'aria, che può essere di taglio, di penetrazione o d'urto. Il primo esclude o annulla qualcuno o qualcosa. Il secondo indica il bisogno di penetrare una situazione, di perlustrare, ma anche di aggredire direttamente l'avversario. Il terzo segnala una situazione di avversità che il soggetto vuole superare abbattendo l'ostacolo.
LA MANO TESA E' un gesto d'accompagnamento che indica la voglia di comunicare e segnala il modo col quale si vuole entrare in relazione:
a) COL PALMO ALL'INGIU': Indica protezione, invito alla calma, voglia di sottomettere gli altri al proprio volere. b) COL PALMO IN FUORI: Il soggetto vuole difendersi sia respingendo ciò che proviene dall'esterno, sia arrendendosi alla potenza o prepotenza altrui. In questo caso le braccia vengono anche alzate verso l'alto. c) COL PALMO IN DENTRO: E' un gesto che segnala un bisogno di conforto e di approvazione, di richiesta d'aiuto. E' un richiamo verso l'altro oppure un saluto quasi compassionevole.
COLPO SULLA FRONTE Indica il rammarico o il disappunto per non aver prestato la giusta attenzione a qualcosa per cui ne è nato uno svantaggio. E' pure un segno di dimenticanza o di delusione, sempre però per un'occasione perduta. Esso abitualmente compare contemporaneamente al momento nel quale il soggetto scopre la verità e se ne rammarica.
MANO DISTESA SUL PETTO "Ti prometto lealtà...ti garantisco sincerità...te lo giuro..." e a conferma di tali sentimenti il soggetto pone la mano "giurante" sul proprio petto a garanzia della verità affermata.
www.evicrotti.com info@evicrotti.com Questo gesto appartiene a chi, nel timore di non essere creduto, ha bisogno di esagerare questo atteggiamento di schiettezza, forse perché egli stesso non ne è poi tanto sicuro.
L'INDICE SUL NASO Rivela uno spirito indagatore, sospettoso ed attento. E' però anche indice di diffidenza e di perplessità. Il soggetto vuole simbolicamente ed inconsciamente indicare le sue abilità di "fiuto" legate naturalmente al naso, col quale riesce a perlustrare la realtà circostante anche se nascosta e difficile da analizzare.
LA CROCE NELL'ARIA Indica la fine di qualcosa, una sconfitta o il cessare di una situazione. E' come se il soggetto volesse far capire che non è più possibile aggiungere nulla, né fare altre azioni per modificare lo stato di cose.
DITO SULL'OCCHIO Il dito indica l'occhio che ha visto, che vede o che comunque potrebbe vedere. Quando il dito tira verso il basso la palpebra inferiore allora vuol dire che il soggetto mette in guardia l'altro. Lo stesso gesto in Francia sta invece a significare che il soggetto si pone egli stesso in guardia da ogni eventuale intrusione esterna. Comunque sia è un gesto che ha a che fare con l'astuzia.
LISCIARSI IL MENTO Fa parte dei gesti simbolici che indicano noia, per cui il soggetto vuol far sapere che ciò che vien detto fa "venire la barba". Questo gesto ha poi una sua variante più, per così dire, intellettuale, nella quale l'individuo sembra tenersi il mento tra le dita: l'impressione può essere di interesse, ma, a ben guardare, esso lascia trapelare noia, disinteresse o, quanto meno, perplessità.
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LA MANO TRA I CAPELLI Passarsi una o entrambe le mani tra i capelli quando ci si trova in un ambiente pubblico è un gesto che, oltre ad essere sconveniente, lascia trapelare per l'uomo un tratto d'ambivalenza e di femminilità; mentre per la donna esso è segnale di disagio o di una certa insicurezza sulla propria fisicità. Esso è in sostanza indice di complessi fisici. Ecco perché è frequente nelle ragazze adolescenti e nelle giovani donne.
LA STRETTA DI MANO E' segnale di salute e quindi rientra nel capitolo della comunicazione interpersonale. Stringere la mano ad un'altra persona costituisce un gesto di solidarietà, di amicizia o di addio. Come ogni gesto, anche la stretta di mano può esprimere la contraddittorietà dei sentimenti e la spontaneità o meno che proviamo nell'impatto con i nostri simili. In quell'attimo ci è dato di esprimere il nostro carattere, estroverso o introverso, generoso, schivo, timido o caloroso.
LA STRETTA DI MANO A FOGLIA MORTA E' quel gesto che sfiora in modo molliccio la mano lasciando un certo disagio in chi la riceve. Chi saluta in questo modo non ama di solito contatti troppo coinvolgenti, vive i rapporti in modo un po' ambiguo poiché ha paura di esporsi, ha una natura fiacca, poco propensa al sacrificio e quindi poco determinata. Teme quasi di sporcarsi e può avere note fobiche di pulizia. E' come se il contatto troppo stretto potesse infettarlo o contagiarlo. Nell'uomo può indicare scarsa "virilità".
STRETTA DI MANO CALOROSA Di solito questi soggetti hanno un carattere aperto, hanno tanti amici, anche se l'amicizia può essere vissuta in superficie. Amano i contatti e l'aria aperta. Sono persone che amano il movimento per poter incanalare la loro esuberanza. In quel gesto il soggetto sembra voler trasmettere la propria energia come segnale di una forte simpatia verso i propri simili.
www.evicrotti.com info@evicrotti.com Spesso alla stretta di mano con la destra si accompagna un movimento anche della mano sinistra, a toccare il braccio o la spalla, o la mano stessa dell'interlocutore. Tutto ciò mette in evidenza un temperamento portato all'incontro, alla simpatia, all'entusiasmo, alla battuta facile.
STRETTA A MORSA E' quella di chi, dando la mano, sembra voler stritolare quella dell'interlocutore. E' la mano forte del chirurgo e quindi di persone sicure, autodeterminate, che sanno affrontare la vita con senso del reale. Sono di solito persone forti e con una buona resistenza psicofisica. Ma anche persone che amano dominare l'altro, e in quel gesto forte vi può essere anche un avviso di minaccia, di aggressività.
ALCUNE SITUAZIONI TIPO RAMMARICO DELUSIONE
vengono espressi con un colpo di mano sulla fronte
DISAPPUNTO
LEALTA' SCHIETTEZZA
il soggetto preme la mano distesa sul petto
SINCERITA'
DIFFIDENZA SOSPETTO
l'indice viene appoggiato alla parte laterale del naso
PERPLESSITA'
PERDITA FINE SCONFITTA
il soggetto disegna con le mani una croce nell'aria
www.evicrotti.com info@evicrotti.com ACUME FURBIZIA
la palpebra inferiore dell'occhio viene tirata basso dal dito indice
SCALTREZZA
AVIDITA' SPILORCERIA AVARIZIA
vengono portati i pugni chiusi contro il petto
verso
il
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Scuola di formazione psicologica e grafologica di Evi Crotti. Nasce nel novembre del 1983 inglobando le attivitĂ didattiche della scuola di grafologia CROTTI fondata nel 1975 e le attivitĂ di consulenza della fondatrice Edvige Crotti e di Alberto Magni.
DOCENTI Evi
Crotti
esperta
di
comunicazione,
giornalista,
scrittrice
e
psico-
pedagogista, fondatrice nel 1975 della "Scuola Crotti".
Alberto Magni medico, psicoterapeuta, scrittore, perito grafo-tecnico e titolare insieme a Evi Crotti del "Centro di Studi e Ricerche di Crotti e Magni".