Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 4 dal 1 al 7 febbraio 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
PATENTINO I VETERINARI SONO PRONTI
TRACCIABILITÀ E MOVIMENTAZIONE DEI CANI
CONTROLLI UFFICIALI SUGLI ALIMENTI
STATO DI NECESSITÀ PER GLI ANIMALI
CRESCONO VET-JOB E VET-EXCHANGE
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BREVI
CARI COLLEGHI
IVA "Credo nella riduzione delle aliquote”. Lo ha detto Giulio Tremonti partecipando a Telefisco del Sole 24 Ore. "È una dichiarazione storica - ha commentato Carlo Scotti- dato che Tremonti ha sempre sostenuto la tesi del “no”. L’ANMVI ha quindi invitato il Ministro a tornare sui suoi passi e a ricredersi anche sulla riduzione dell'IVA sulle prestazioni veterinarie e sul pet food.
RABBIA La Regione Veneto ha dato il via libera alle vaccinazioni dei gatti (delle colonie e di proprietà) laddove si registri la positività di un felino alla rabbia. Lo stabilisce l'ordinanza veneta n. 16 emessa all'indomani della morte del gatto a Pedavena. Ordinanza che modifica la precedente del novembre scorso, ammettendo la libera circolazione dei cani vaccinati.
MALTRATTAMENTO Sei condanne per maltrattamento ad un bovino al momento del carico al mercato alimentare all'ingrosso. Il tribunale penale di Cuneo chiude così il processo avviato nel 2006 in seguito di una denuncia degli Animals' Angels. La LAV chiede un piano specifico di controlli veterinari nei macelli.
OVICAPRINI Sono in arrivo le disposizioni ministeriali per l'applicazione del regolamento CE 21/2004. La Direzione Generale di Sanità Animale ha annunciato l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un'apposita Ordinanza. In corso di predisposizione anche i decreti per la regolamentazione dell'anagrafe degli ovicaprini e con la disciplina sanzionatoria.
AVIARIA 2010 La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha diffuso il Piano di monitoraggio nazionale dell'influenza aviaria per il 2010. Il Piano dovrà essere portato a conclusione entro il 31 dicembre. La Commissione Europea chiede una disamina della situazione epidemiologica sul territorio italiano negli ultimi anni.
RANDAGISMO Le parlamentari Mannucci e Ceccacci Rubino hanno chiesto l'Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno del randagismo nonché sulla gestione dei canili e dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali. Indagine necessaria, dicono le proponenti, per monitorare il fenomeno e adeguare le leggi.
www.anmvioggi.it
CONFPROFESSIONI
Aggiorniamo il diritto del lavoro Lo chiede l’Area Sanitaria di Confprofessioni. I liberi professionisti hanno bisogno di leggi al passo coi tempi A PAGINA 3
L'ANMVI da tempo sta facendo un ampio lavoro, in collaborazione con la FNOVI, su tutti gli aspetti che riguardano il farmaco veterinario (registrazione, ampliamento delle specialità disponibili, generici, prezzo, distribuzione, controllo dell'efficacia, farmaci in deroga, ecc.), e questo avviene con tavoli di confronto presso il Ministero della Salute e con il coinvolgimento di AISA e Ascofarve che rappresentano gli altri attori del sistema. Chi riceve questa rivista avrà avuto modo di leggere più volte il nostro impegno ed i nostri sforzi per arrivare al più presto a risultati concreti. I tre principali obiettivi che ci siamo posti sono: • Portare il veterinario a dispensare liberamente il farmaco veterinario, e non più come è oggi che il veterinario lo può fare solo per inizio terapia, oltretutto con un’IVA maggiore (20%) essendo la cessione del farmaco operazione complementare della prestazione professionale. • Ottenere, non essendoci più problemi distributivi, che le aziende veterinarie diminuiscano di conseguenza i prezzi al consumatore, investano in nuovi prodotti
dedicati e producano dei generici veterinari. • Chiarire che se le aziende farmaceutiche veterinarie decidono, per certe patologie specifiche, di non produrre farmaci dedicati deve essere consentito un uso in deroga, per il quale abbiamo già richiesto un'ampia rivalutazione con un regime sanzionatorio completamente rivisto con ammende molto meno gravose per gli animali da compagnia. Questo progetto, che abbiamo avviato da anni, e che ha visto un forte sviluppo negli ultimi mesi, ci porterà come Categoria al centro di un mondo che ruoterà tutto intorno al Medico Veterinario, certamente per il miglioramento della salute e del benessere animale anche con un contenimento dei costi per le terapie, ma pure con ampie opportunità economiche che si verranno a creare per il veterinario e nuovi spazi occupazionali, soprattutto, per i giovani veterinari. Non è un progetto facile, richiede molte energie, coinvolge moltissime figure, dai veterinari privati ai pubblici, dalle industrie veterinarie agli organi vigilanti. CONTINUA A PAG.
SINDACATI: QUALE FUTURO? C’È UN SINDACATO AUTONOMO DEI VETERINARI DIPENDENTI PUBBLICI CHE SEMBRA NON AVERE UN PROGETTO FUTURO e cerca di sopravvivere solo difendendo i privilegi che è riuscito ad ottenere negli anni per i suoi associati aggregandosi al carro dei medici. Per carità, tutto lecito, e certamente positivo per i suoi iscritti, ma anche molto discutibile per altri aspetti. Non possiamo certo dimenticare che questo sindacato mentre da un lato prometteva ai precari ministeriali totale sostegno, faceva approvare una norma sulla dirigenza veterinaria che ha messo seriamente in crisi la loro stabilizzazione, ottenuta poi anche grazie l’impegno dell’ANMVI. D’altra parte è bene ricordare anche che questo sindacato ha sempre fatto una fortissima opposizione al nuovo contratto SISAC, voluto dalla UIL per i convenzionati, e sostenuto anche dall’ANMVI, contratto finalmente rispettoso della professione veterinaria. Dopo averlo sempre osteggiato ora propongono ai convenzionati l’iscrizione al sindacato. E il regolamento dell’intramoenia veterinaria in Lombardia voluto da loro e che permette di tutto e di più senza minimamente considerare i possibili conflitti di interesse? Ma la posizione tenuta in Veneto, nella nota vicenda della campagna di prevenzione contro la rabbia,forse ha superato il limite della decenza. Un accordo con la Regione, con la condiscendenza del SIVELP che sopravvive nella provincia veneta, ha sostanzialmente tagliato fuori tutti i liberi professionisti che potevano scegliere di aderire al progetto, lavorando più o meno gratis, o rinunciare facendo la figura degli “insensibili” al problema. Figura pessima che poi ha fatto la sanità pubblica dimostrandosi incapace di affrontare il problema senza la collaborazione dei veterinari privati.
www.@nmviOggi.it - L’informazione Veterinaria On Line
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Confprofessioni Attualità
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Normare i rapporti di lavoro fra liberi professionisti L’Area Sanitaria di Confprofessioni studia un modello giuridico ad hoc AUDIZIONE PER LA RIFORMA DELLE PROFESSIONI
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l problema dei rapporti di lavoro fra liberi professionisti all'interno delle strutture sanitarie private è stato al centro dell'incontro dell'Area Sanitaria di Confprofessioni che si è riunita sabato scorso presso la sede cremonese dell'ANMVI. Veterinari (ANMVI), odontoiatri (ANDI), medici di famiglia (FIMMG) e psicologi (PLP) hanno condiviso la necessità di dare una veste giuridica appropriata al lavoro dei professionisti privati che, mantenendo la loro individualità intellettuale ed il regime di libera professione, esercitano per delle strutture sanitarie private. "Il problema - spiega Carlo Scotti, Coordinatore dell'Area Sanitaria - è che il diritto del lavoro non è allineato al settore delle professioni intellettuali e all'evoluzione delle sue forme di lavoro. E così troppo spesso accade che il libero professionista venga forzosamente apparentato a un lavoratore subordinato, solo per carenza di un quadro normativo di riferimento, allineato alle forme del lavoro intellettuale professionale". Il problema è trasversale a tutti i settori della libera professione medica e veterinaria e soffre di un vuoto normativo che riconosca le fattispecie dei rapporti di lavoro tra liberi pro-
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fessionisti intellettuali, conferendo loro uno statuto specifico non più mutuato dal modello dell'impresa e del terziario e dunque dal binomio "datore-dipendente". L'Area Sanitaria di Confprofessioni ha pertanto condiviso la necessità di affidare ad un giuslavorista l'incarico di produrre uno studio sui rapporti di lavoro tra liberi professionisti e di presentare una proposta al Ministero del Lavoro. Alla riunione hanno partecipato tutti i componenti dell'Area Sanitaria di Confprofessioni (per l'ANMVI il coordinatore d'Area Carlo Scotti, per l'ANDI Roberto Callioni, Gianfranco Prada, Mario Canton, per la FIMMG Giacomo Milillo, Beppe Greco, Massimo Magi, Mimmo Andreoni, Gerardo Ghetti, per PLP Antonio Zuliani). Per l'ANMVI erano presenti il Vice Presidente Vicario Giancarlo Belluzzi e Sabina Pizzamiglio. All'incontro è intervenuto il Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, che ha affrontato il tema dell'inserimento occupazionale dei giovani professionisti e condiviso con l'Area Sanitaria la necessità di avviare iniziative di sostegno e di agevolazione economico-finanziaria, specie in fase di avvio dell'attività libero professionale. ■
i è svolta il 19 gennaio, presso la Commissione congiunta Giustizia e Attività Produttive della Camera l'audizione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, sulla riforma delle professioni. Secondo il numero uno della Confederazione nazionale delle libere professioni, una riforma equa e compiuta dovrà tener conto di tre punti irrinunciabili: 1. il definitivo riconoscimento del ruolo e del contributo delle professioni come comparto economico alla formazione della ricchezza e del benessere nazionali; 2. la definizione di modelli per liberare le energie intellettuali ed economiche dei liberi professionisti, a supporto e servizio della persona, della famiglia, delle aziende, degli Enti; 3. il coinvolgimento della rappresentanza di categoria, con pari dignità, nei momenti condivisi decisionali di politica economica e delle strategie per il superamento della crisi e lo sviluppo. "La riforma delle professioni" ha dichiarato il presidente Stella "rappresenta una straordinaria occasione per giungere al definitivo riconoscimento del comparto libero-professionale. Tuttavia, per fa-
vorire lo sviluppo degli studi in termini di efficienza e competitività sul mercato domestico e internazionale si rende necessario progettare un nuovo assetto, un modello di riferimento, un perimetro più ampio degli studi medesimi. Su queste basi, Confprofessioni è pronta a garantire il suo pieno sostegno al Parlamento, per assicurare l'apporto di conoscenza e di competenze professionali e traghettare il Paese fuori dalla crisi". "Se il legislatore vorrà davvero portare a termine il riordino del sistema professionale dovrà tener conto delle reali esigenze dei liberi professionisti" ha commentato il presidente Stella. "Non basta infatti una "riforma degli Ordini" per aver compiuto la riforma delle professioni, ma si dovrà necessariamente regolamentare e valorizzare le diverse peculiarità delle aree professionali: settore salute, settore legale, settore economico amministrativo, settore lavoro, settore territorio sulla base delle quali, la legge dovrà trovare declinazioni opportune e convenienti. Soprattutto perché il canale della libera professione, nonostante la crisi, è diventato una via d'accesso preferenziale al lavoro, anche come modello di vita".
Intesa sulla formazione fra Confprofessioni e Regione Lombardia Confprofessioni e la Regione Lombardia uniscono le forze. È quanto è emerso nel convegno che si è svolto il 1 febbraio a Milano su «Formazione, lavoro, bilateralità per le libere professioni in Lombardia». Dove il vicepresidente della regione, Gianni Rossoni, ha annunciato che l'obiettivo della Lombardia, per il 2010, è di innalzare, con l'aiuto di Confprofessioni Lombardia, da 24 mila a 30 mila il numero di persone che possono avviare un appren-
distato. «La formazione è un tema di notevole interesse per la Regione», ha spiegato Rossoni, «che ha in dotazione 1,5 miliardi di euro dall'Accordo stato-regioni. Abbiamo deciso anche di anticipare l'utilizzo dei 400 milioni di euro resi disponibili dal Fondo sociale europeo per l'occupabilità 2009-2010». All’incontro hanno partecipato per l’ANMVI Emanuele Minetti (Confprofessioni Lombardia) e il Vice Presidente Vicario Giancarlo Belluzzi. ■
FARMACO VETERINARIO E DEMOCRAZIA Ma stiamo parlando di uno dei tre pilastri (gli altri due sono la riduzione degli accessi alla professione e la riduzione dell'IVA sulle nostre prestazioni veterinarie con la possibile detrazione fiscale di tutte le spese veterinarie) della politica dell'ANMVI per vedere in tempi brevi invertire questa discesa verso il baratro che ormai la professione sta vivendo sia in termini qualitativi che economici. Questo è quello che noi stiamo facendo. La raccolta di firme per richiedere la libertà di utilizzare i farmaci umani senza alcun vincolo o limite, ma solo in scienza e coscienza, è un'operazione spot, fatta senza avere conoscenza delle problematiche reali e rischia solo di creare confusione rendendo la categoria an-
cora più debole nel confronto con le istituzioni sollecitando obiettivi improponibili ed irrealizzabili. Logiche che non ci possono appartenere come ANMVI, e neppure come categoria. Quando l'ANMVI ha ottenuto nove anni fa dal Ministro Veronesi, contro la forte opposizione di altre categorie professionali ed anche di apparati della sanità pubblica veterinaria, la dispensazione del farmaco, è stato anche, se non soprattutto, un forte riconoscimento della professionalità della nostra categoria. La richiesta, motivo di questa raccolta di firme, ci riporta indietro di anni nella nostra storia ed immagine professionale. Un grosso favore alla Federfarma che ha già
sollecitato il Ministero della Salute ad un serio ripensamento verso la possibilità di gestione del farmaco riconosciuta ai veterinari. Un bel risultato. L'utilizzo delle nostre liste, democraticamente sempre aperte a tutti, per avviare e promozionare questa raccolta di firme, aveva inoltre creato forte confusione e lasciato credere in un nostro avallo o sostegno a questa iniziativa. Per questi motivo la nostra associazione ha dovuto prendere posizione pubblica, nell'interesse della categoria, rifiutando una iniziativa che ritiene dannosa per le conseguenze che potrà avere per tutti i colleghi. Carlo Scotti Presidente Senior Anmvi, Torino
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4 Attualità Formazione dei proprietari
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Patentino? I comportamentalisti della SISCA sono pronti Facoltà e obbligo di educazione al possesso responsabile e al recupero della relazione con il cane
medici veterinari comportamentalisti della SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate) si dicono pronti a svolgere il ruolo centrale di formatori esperti, affidato loro dal decreto sulla formazione ed educazione dei proprietari di cani emanato dal Ministero della Salute. (DECRETO 26 novembre 2009 - Percorsi formativi per i proprietari dei cani. GU n. 19 del 25-1-2010). "Questo decreto- afferma Raimondo Colangeli, Presidente SISCA - è un ulteriore passo verso il consolidamento giuridico del concetto di "possesso responsabile del cane", una responsabilità doppia: verso l'animale e verso la società degli uomini. L'educazione in forma di prevenzione è resa facoltativa, ma l'indirizzo culturale suggerito dal Legislatore va seguito con il massimo scrupolo e la massima osservanza". Inoltre - continua Colangeli- le linee guida ministeriali per la formazione dei proprietari riconoscono ufficialmente il profilo professionale del medico veterinario comportamentalista, un "esperto" in una disciplina specialistica da molti anni oggetto di studi e ricerche nella comunità scientifica veterinaria internazionale, che può offrire un contributo indispensabile ai proprietari, ai Comuni e alle ASL". "L'importanza dei percorsi formativi è duplice"spiega il Presidente SISCA, "in primo luogo si interviene sulla prevenzione attraverso l'educazione non solo del proprietario ma anche di
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chi intende diventarlo. In secondo luogo- conclude Colangeli- si prevede un percorso formativo obbligatorio, di recupero del cane e del trinomio cane-proprietario-società, ed è qui che entrano maggiormente in gioco le delicate competenze specialistiche del medico veterinario comportamentalista, con diagnosi e percorsi di intervento terapeutico mirati". Il Decreto sui percorsi formativi riconosce come "esperti" in medicina veterinaria comportamentale i veterinari che sono in possesso dei requisiti di preparazione specialistica individuati dalla Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani. E' ritenuto valido ai fini della qualifica il possesso del diploma europeo di specialista in medicina comportamentale.
FACOLTÀ E OBBLIGO I corsi, previsti dall'Ordinanza ministeriale 3 marzo 2009, sono organizzati dai Comuni insieme alle Aziende sanitarie locali. E' prevista la "collaborazione di educatori cinofili di comprovata esperienza". L'obiettivo generale della formazione del corso è di "favorire un corretto sviluppo della relazione tra il cane ed il proprietario al fine di consentire l'integrazione dell'animale nel contesto sociale". Inoltre, "il percorso formativo, infondendo ai proprietari di cani la conoscenza dei loro doveri e delle loro responsabilità civili e penali nonchè la comprensione del cane e del suo linguaggio, valorizza il rapporto interspecifico e previene lo sviluppo di comportamenti indesiderati da parte degli animali". Chi frequenta i corsi: possono frequentarli tutti i proprietari e tutti i cittadini che indendono diventarlo; hanno l'obbligo di frequentarli i proprietari o detentori individuati dai Comuni in collaborazione dai Servizi Veterinari. I contenuti prevedono una formazione di base, con un minimo di 5 sessioni didattiche e di due ore ciascuna con la possibilità di integrare la teoria con la didattica pratica. I contenuti del percor-
I REQUISITI RICHIESTI DELLA FNOVI
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er potersi qualificare “medici veterinari comportamentalisti” occorre possedere i requisiti indispensabili individuati dalla Fnovi per la pubblicità dell’informazione sanitaria relativa all’esercizio professionale nell’ambito della medicina comportamentale. Sono i seguenti: 1) Laurea in Medicina Veterinaria e iscrizione all’Ordine 2) Esercizio della professione da almeno 3 anni 3) Formazione: Scuole di Specializzazione Universitarie, Master Universitari; certificazione attestante la partecipazione e la frequenza ad un corso di formazione teorico-pratico presso una scuola, con superamento di un esame finale. La scuola deve garantire i seguenti requisiti: i docenti titolari/ordinari della formazione devono essere medici veterinari che abbiano nella materia di insegnamento gli stessi requisiti minimi richiesti per l’informazione pubblicitaria; salvo casi particolari di apporti di ulteriori competenze in riferimento alla didattica non prettamente clinica; la scuola deve avere un minimo di tre docenti titolari e, comunque, la componente medico-veterinaria deve essere almeno di 2/3 del corpo docente; monte ore 450 di cui almeno 100 di pratica clinica. 4) Formazione - ulteriori requisiti: effettuazione di attività didattiche, anche non continuative, di Medicina Comportamentale; partecipazione a corsi formativi quali seminari, corsi intensivi; partecipazione a convegni sulla materia negli ultimi cinque anni. Lo svolgimento delle attività sopradescritte dovrà essere documentato dagli enti erogatori. 5) Nei casi in cui gli Ordini ritengano sussistere una acclarata competenza e professionalità clinica del richiedente, possono valutare, in alternativa ai requisiti di cui ai punti 3 e 4, il possesso di almeno tre dei seguenti requisiti: pubblicazioni inerenti la materia su libri e riviste mediche dotate di comitato scientifico; partecipazione a convegni inerenti la materia in qualità di responsabile scientifico o di relatore; effettuazione di attività didattiche, anche non continuative negli ultimi 5 anni, sulla materia in corsi universitari o in corsi di formazione e/o aggiornamento per medici veterinari; attestazione (certificazione) di pratica clinica nella materia, effettuata in una struttura pubblica e/o privata, per almeno 3 anni, rilasciata dal direttore e/o dal responsabile della struttura stessa. Lo svolgimento delle attività sopradescritte dovrà essere documentato dagli enti erogatori.
so formativo di base sono stati sviluppati dal Ministero della Salute in collaborazione con la FNOVI e sono a disposizione delle Autorità preposte all'organizzazione dei corsi. Il percorso di base è pubblicato dalla Federazione, dal Ministero della salute ed è reperibile presso tutti gli Ordini. I proprietari che hanno l'obbligo di svolgere i percorsi formativi, invece, devono seguire "il percorso obbligatorio prescritto dal veterinario ufficiale, che può avvalersi della consulenza di un medico veterinario esperto in comportamento animale per una valutazione comportamentale sul cane volta ad individuare il percorso formativo e terapeutico idonei. Il percorso formativo per questi fruitori obbligati deve prevedere approfondimenti ed un maggior numero di sessioni didattiche al fine di esaminare alcuni argomenti del corso di formazioni in maniera più esaustiva. Devono, inoltre, essere previsti moduli didattici pratici con il cane per una più corretta gestione del proprio animale. I risultati del percorso formativo sono soggetti a verifica periodica da parte del servizio veterinario". Il patentino viene rilasciato al termine del percorso formativo, a seguito di un test di verifica da parte del proprietario, predisposto dal servizio veterinario ufficiale, volto a valutare le conoscenze acquisite".
COME DIVENTARE FORMATORI Su richiesta del Ministero della Salute, il Centro nazionale di referenza per la formazione sanità pubblica veterinaria dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia ha ricevuto incarico di realizzare percorsi formativi per i medici veterinari sul comportamento animale finalizzati alla formazione dei formatori. Saranno ammessi a corsi i dirigenti veterinari delle ASL con funzioni relative alla tutela del benessere degli animali d'affezione e lotta al randagismo e i medici veterinari che si occupano di animali da compagnia. In prima battuta il Centro di referenza sulla formazione prevede di attivare 5 corsi con diversa localizzazione geografica. "La metodologia scelta dal Ministero di formare i formatori - precisa la Fnovi- consentirà di uniformare ed ottimizzare l'attività didattica dei formatori in modo da allestire un elenco di medici veterinari "formati", accessibile alle pubbliche amministrazioni che organizzeranno corsi ai sensi dell'Ordinanza recante "tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani". In questo elenco troveranno posto i medici veterinari formati e i medici veterinari già "esperti in comportamento animale" (Art.1 comma 3 del Decreto 26 novembre 2009) in quanto in possesso dei requisiti previsti nelle linee guida emanate dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici veterinari italiani.
QUEI CARDELLINI “LIBERATI” DA STRISCIA… "Liberare dei cardellini nelle gelide langhe di Mondovì può voler dire condannarli a morte". Il Vice Presidente dell'ANMVI Lorenzo Crosta commenta l'iniziativa di Edoardo Stoppa, l'inviato di Striscia la Notizia che alcune sere fa ha denunciato la persistenza di traffici illegali di uccelli nel nostro Paese concludendo con la liberazione di numerosi esemplari sequestrati da NOA, "sopravvissuti e rifocillati". Sono uccelli "che probabilmente non sopravvivranno a queste condizioni climatiche e ambientali". "Non basta aspettare che smetta di nevicare, c'è una biologia da considerare attentamente, dato che questi uccelli non possono sopravvivere a condizioni climatiche e ambientali come quelle dell'inverno cuneese" aggiunge Lorenzo Crosta che spiega: "in ambito europeo il Cardellino è una specie sia stanziale, sia migratrice. In Italia è presente tutto l'anno, con sottopopolazioni ben differenziate ed adattate all'ecosistema in cui vivono. Mentre la gran parte del territorio nazionale è popolata dalla sottospecie nominale (Carduelis carduelis carduelis), le isole maggiori e parte del Meridione ospitano un'altra sottospecie (Carduelis c. tschusii), che presenta caratteristiche morfologiche ed etologiche differenti. Ora, benché la liberazione di alcune centinaia di piccoli uccelli contrabbandati illegalmente sia molto bella da vedere e faccia senz'altro notizia, pretendere che degli animali di taglia così ridotta e con un metabolismo tanto rapido siano in grado di sopravvivere a un brusco cambio di clima, ambiente e disponibilità alimentari, è come minimo molto ingenuo. E questo senza contare il possibile trasferimento di patogeni indigeni delle zone d'origine de-
gli uccelli contrabbandati (dei quali in realtà non sappiamo neppure realmente la provenienza), alle popolazioni locali del Piemonte: ci preoccupiamo di problemi come l'influenza aviare, endemica in specie migratrici come oche ed anatre e poi liberiamo 500 uccellini, stressati dalle tremende condizioni di detenzione e trasporto e che, proprio per lo stress, dissemineranno milioni di particelle virali e batteriche. Invece sarebbe stato corretto operare il sequestro, verificare obiettivamente (attraverso dei veterinari) lo stato di salute dei cardellini, verificarne obiettivamente la sottospecie o la sottopopolazione (attraverso degli zoologi) e quindi decidere il da farsi. Il servizio televisivo andato in onda qualche giorno fa mostra una partita illegale di cardellini, circa 430 esemplari, arrivati stipati in un auto nella campagna innevata di Mondovì (Cuneo) dopo più di 1000 km e 15 ore di viaggio. "Èmeritoria ogni iniziativa di denuncia dei traffici illegali così come ogni intervento per ripristinare la legalità, ed è fuori discussione che i poveri uccelli venivano trasportati in condizioni pietose, ma spesso queste operazioni di "salvezza" si rivelano drammaticamente ingenue e non confortate da altro che buoni sentimenti conclude Crosta - è indispensabile quindi lavorare per una definizione normativa del benessere dei cosiddetti "animali esotici" e non convenzionali anche per evitare che il post-sequestro si riveli fatale per esemplari che richiedono una gestione competente e rigorosa" . A questo riguardo la SIVAE è prossima alla presentazione di linee guida di salute e benessere al Ministero della Salute.
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Controlli e garanzie Attualità
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Movimentazione dei cani intra ed extra UE Allo studio del Ministero le garanzie sull'effettiva destinazione degli animali er affrontare il problema della movimentazione di animali da compagnia verso alcuni Paesi dell'Unione Europea e la scarsa tracciabilità dei movimenti degli animali il Ministero della Salute ha costituito un gruppo di lavoro. L'ha riferito alla Commissione Affari Sociali il Sottosegretario Francesca Martini rispondendo ad una interrogazione presentata dall'On Gianni Mancuso sulle misure di contrasto al traffico di gatti e cani verso località estere. Ai lavori del gruppo ministeriale partecipano anche rappresentanti delle Regioni nelle quali il fenomeno in questione risulta più rilevante e delle Associazioni coinvolte, con l'obiettivo di "stabilire una procedura che dia garanzie sull'effettiva destinazione degli animali" e sia in grado di tutelare il loro benessere, "con il coinvolgimento diretto delle Autorità Sanitarie dei Paesi di partenza e di arrivo". Il Sottosegretario ha riferito che, il 19 novembre scorso, il Gruppo ha affrontato il problema della movimentazione dei cani in ambito intra ed extra comunitario, ed ha concordato
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di elaborare "un documento specifico, in cui si evidenziano, tra l'altro, due importanti iniziative legislative a livello comunitario, che contribuiranno a rendere più facile il controllo di tali movimentazioni".
LE INIZIATIVE IN QUESTIONE SONO 1) la recente adozione da parte della Commissione Europea di una proposta di modifica del Regolamento CE/998/2003 che fissa a cinque il numero massimo di animali che possono essere movimentati, senza fini commerciali, al seguito dei proprietari o responsabili anche negli scambi;
2) l'approvazione di uno schema di decisione della Commissione, che modifica la Direttiva 92/65, e prescrive la certificazione sanitaria, nell'ambito del sistema di banca dati in cui vengono registrati i movimenti di animali attraverso le frontiere entro i Paesi dell'U.E., nonché i dati relativi ai controlli veterinari di confine delle spedizioni, provenienti da Paesi terzi, che sottostanno all'obbligo di controllo (sistema denominato Trade Control and Expert System - TRACES), anche per le movimentazioni non commerciali degli animali qualora gli stessi superino le cinque unità.
LA PROCEDURA Nel corso della stessa riunione, ha aggiunto il Sottosegretario, "si è convenuto di determinare una procedura nazionale mirata a regolamentare il trasferimento degli animali verso gli altri Paesi europei, al fine di garantirne la tracciabilità ed avere adeguate assicurazioni sulla loro destinazione. Questa la procedura individuata: 1. gli animali movimentati devono obbligatoriamente essere identificati con microchip ed iscritti all'Anagrafe Canina nazionale;
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2. tutti gli animali movimentati devono essere muniti del Passaporto comunitario previsto dal Regolamento CE/998/2003, recante anche l'attestazione sanitaria di eventuali trattamenti antiparassitari e vaccinali richiesti dal Paese di destinazione; 3. le Associazioni di protezione animale che intendono effettuare tali movimentazioni devono darne comunicazione all'ASL territorialmente competente, specificando le generalità dell'Associazione ricevente o del privato cittadino che adotterà l'animale; 4. per ogni spedizione di animali il servizio veterinario della ASL territorialmente competente provvederà a rilasciare la certificazione sanitaria cumulativa conforme alla Direttiva 92/65 CE e a produrre il relativo messaggio TRACES per l'Autorità sanitaria del Paese di destinazione; 5. obbligo di iscrizione degli animali d'affezione nell'anagrafe del Paese di destinazione; 6. trasmissione annuale di un resoconto di tali movimentazioni dai Servizi Veterinari territorialmente competenti, tramite gli uffici competenti delle Regioni, al Ministero della Salute - Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario. Le iniziative anticipate dal Sottosegretario ai parlamentari della XII Commissione "garantiscono ogni misura di rintracciabilità anche riferite al soggetto affidatario a diverso titolo dell'animale". Da ultimo, il Sottosegretario Martini ha riferito che "il documento finale sarà presentato alle Autorità dei Paesi di destinazione, già individuati, per l'acquisizione della loro necessaria collaborazione". ■
Dalle Regioni i criteri per i controlli ufficiali sulla sicurezza alimentare
a Conferenza delle Regioni del 27 gennaio ha approvato un documento (Criteri per il funzionamento ed il miglioramento delle attività di controllo ufficiale da parte delle regioni e delle province autonome in materia di sicurezza alimentare) relativo ai criteri per il funzionamento ed il miglioramento delle attività di controllo ufficiale da parte delle regioni e delle province autonome in materia di sicurezza alimentare.
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Il nuovo modello di sicurezza alimentare, contenuto nella legislazione Europea, a partire dal regolamento 178/2002, si basa sulla applicazione di un metodo scientifico che prevede la valutazione, la gestione e la comunicazione del rischio. Le Regioni osservano che, in questo scenario, le responsabilità prioritarie sono in carico alle imprese, mentre, al servizio pubblico, in qualità di “Autorità Competente”, spetta, tra l’altro, la verifica dell’operatore della filiera alimentare, attraverso la implementazione di un sistema ufficiale di controllo. Il controllo ufficiale non si basa più su adempimenti a norme dettagliate, ma sulla valutazione che le azioni messe in atto dalle imprese (allevamento o industria), siano sufficienti al raggiungimento del livello di sicurezza atteso. Lo sviluppo di un armonico sistema di controlli ufficiali assicura ai consumatori un valido e trasparente livello di sicurezza degli alimenti ed alle imprese un valido sistema di relazioni; pertanto i servizi pubblici vengono ad assumere il ruolo di parte “terza” tra il consumatore e gli operatori.
UN’AUTORITÀ “IDONEA” Il documento licenziato dalla Conferenza delle Regioni reputa pertanto “necessario disporre di una Autorità di controllo ufficiale riconosciuta, al più elevato livello, dagli operatori della filiera alimentare dai consumatori. Essa deve: essere “idonea” alla effettuazione di tali controlli; ispirarsi a criteri di efficienza in linea con le disposizioni nazionali in te-
ma di pubblica amministrazione; ispirarsi ai principi di imparzialità ed efficacia per l’organizzazione e l’esecuzione dei controlli; non ingenerare, nell’effettuazione dei controlli, situazioni distorsive del mercato. A cinque anni dall’emanazione del Regolamento 882/2004 si è evidenziata una difforme applicazione dei contenuti del regolamento da parte del sistema della sanità pubblica italiana, così come evidenziato anche dai report delle ispezioni dell’FVO e di altre autorità sanitarie di paesi terzi. Risulta pertanto necessario definire una linea di indirizzo comune da parte delle Regioni e Province autonome in modo da poter espletare quanto previsto dagli obblighi comunitari soddisfacendo i criteri di efficacia e imparzialità in un quadro di ricerca di efficienza da parte della Pubblica Amministrazione.
RISORSE E PERSONALE Le Regioni sottolineano inoltre le problematiche riguardanti il funzionamento dell’Autorità Competente regionale (D.Lgs 193/2007). Attualmente infatti le dotazioni organiche regionali sono condizionate dai vincoli sulle nuove assunzioni e sul reintegro del personale derivanti dalle leggi finanziarie e dalla disparità dell’inquadramento contrattuale dei dipendenti regionali rispetto a quelli del Servizio sanitario nazionale, generando migrazione continua del personale della Regione verso le ASL. Da ciò ne deriva un potenziale indebolimento qualiquantitativo dell’Autorità Competente. regionale che si trova infatti ad operare con prevalenza di personale non di ruolo proveniente dalle ASL o da contratti temporanei. Questo continuo turn over limita lo sviluppo di solide competenze tecnico gestionali.
PROPOSTA OPERATIVA Il Coordinamento in materia di Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare composto dai Responsabili Servizi Veterinari (SVET) e Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) delle Regioni e delle Province Autonome individua un comitato tecnico a cui spetta l’elaborazione di documenti, indirizzi e protocolli operativi per: • la diffusione e l’attuazione delle linee guida di funzionamento dell’Autorità Competente di cui al Regolamento (CE) 882/2004; • la formazione e l’addestramento degli operatori regionali e territoriali; • la collaborazione/affiancamento alle Regioni e Province Autonome nel loro percorso di adeguamento al Piano; • lo sviluppo di un sistema di verifica dell’attuazione del Piano. La proposta operativa sarà definita entro novanta giorni dall’approvazione del documento. Risultano obiettivi operativi: a) la progettazione, realizzazione e partecipazione ai corsi di formazione di primo livello per i formatori regionali che daranno attuazione al Piano presso le Regioni e Province autonome (docenti, discenti, missioni e spese organizzative); b) il tutoraggio solidale tra le Regioni e Province autonome; c) la gestione del sistema di audit interregionale. Le risorse necessarie elencate al punto precedente e le attività di formazione a ricaduta sul personale dei Servizi Veterinari e Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione delle ASL territoriali sono garantite da ciascuna Regione e Provincia Autonoma. ■
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6 Parlamento Codice della strada
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VETERINARIA 4 | 2010
Chiediamo lo stato di necessità per gli animali trasportati in gravi condizioni Il Senato modifica il Codice della Strada. L'ANMVI sostiene l'emendamento: ingiustificate le multe per urgenze veterinarie ’ in discussione in Senato, in Commissione Lavori pubblici, la riforma del Codice della Strada. Un emendamento al Ddl Disposizioni in materia di sicurezza stradale chiede lo stato di necessità per il trasporto di un animale in gravi condizioni di salute. Lo firma la senatrice Silvana Amati, insieme ai senatori Marco Filippi, Donaggio, Fistarol, Magistrelli, Morri, Papania, Sircana, Vimercati, Zanda. L'emendamento (in forma di comma aggiuntivo al comma 2 dell'articolo 22 del Ddl) recita: "Il trasporto di un animale, certificato anche successivamente al fatto, come in gravi condizioni di salute è effettuato in stato di necessità ai sensi dell'articolo 4 della legge 24 novembre 1981 n. 689». La Legge 689 prevede che non risponda di violazioni amministrative chi ha commesso il fatto "nell’adempimento di un dovere o nell'esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa". L'Anmvi sostiene l'emendamento della senatrice Amati, a fronte della frequente condizione in cui il medico veterinario che deve trasportare il paziente subisce sanzioni per infrazioni al codice della strada in condizioni
E
vincia di Enna ben visibile sul parabrezza dell’automobile”.
non riconosciute come "stato di necessità". L'ANMVI aveva già fatto presente durante il dibattimento a Montecitorio la necessità di perfezionare la modifica del Codice della Strada con particolare riferimento all'intervento d'urgenza del medico veterinario soccorritore, con proprio mezzo, sul luogo del soccorso e alla sosta d'emergenza. Il suggerimento è stato recuperato in Senato.
MEZZI DI SOCCORSO Il testo in discussione al Senato, come trasmesso dalla Camera, modifica le norme vigenti anche autorizzando i mezzi di soccorso animale e introducendo l'obbligo di soccorso degli animali. Il testo unificato uscito dal Transatlantico contiene un Art. 21-bis. (Modifiche agli articoli 177 e 189 del decreto legislativo n. 285 del 1992, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danni ad animali) che ammette al soccorso stradale anche le autoambulanze e i mezzi di soccorso per animali o di vigilanza zoofila.
MULTE AI VETERINARI L'eccesso di velocità per il veterinario che debba recarsi con proprio mezzo sul luogo dell'emergenza resta esposto a sanzione, malgrado i precedenti favorevoli della giurisprudenza. Non sono nemmeno previste disposizioni particolari per il transito del veicolo proprio del medico veterinario (es. in autostrada) per raggiungere il luogo del soccorso. Come giustamente osserva un nostro Collega, questa lacuna legislativa determina “una sicura discriminazione della professionalità del Medico veterinario rispetto al Medico umano, in quanto la visita urgente riveste per la nostra categoria uno stato di necessità simile a quello dei colleghi Medici, se non altro per il rispetto dei diritti degli animali e dei proprietari che li accudiscono”.
OBBLIGO DI SOCCORSO
E, sempre in materia di soccorso veterinario d'urgenza, l'Anmvi aveva già sensibilizzato il Legislatore sulla necessità di prevedere deroghe per la sosta e il parcheggio nelle immediate vicinanze delle strutture veterinarie 24h e dei pronto soccorso veterinari per i casi in cui il proprietario/detentore debba recarsi dal veterinario con proprio mezzo per l'assistenza urgente sull'animale o, nel caso opposto, fosse il medico veterinario a doversi recare con proprio mezzo d'urgenza presso il domicilio dell'animale. Senza il riconoscimento dello “stato di necessità” anche questo aspetto della vita professionale continuerà ad essere sottovalutato e le multe ad essere così motivate: “poiché lasciava il veicolo in zona a pagamento senza esporre il biglietto di parcheggio”, nonostante lo scrivente avesse fatto presente al verbalizzante, in atto di chiusura del verbale che si allega alla presente, di trovarsi in stato di necessità per visita medica veterinaria urgente e con il logo dell’Ordine dei Veterinari della Pro-
Il testo unificato prevede inoltre che “l'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”. Chiunque non ottempera a questi obblighi è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559. Questa formulazione - firmata dai parlamentari Giammanco, Antonino Foti, Sarubbi, Garofalo, Cazzola, Mancuso, Ceccacci Rubino, Repetti, Tortoli, Nizzi, Lorenzin differisce dalla precedente, sulla quale l’ANMVI aveva espresso perplessità, e che esplicitava che l’intervento fosse di un medico veterinario. E ancora: “le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso”. Sono previste sanzioni amministrative anche in questo caso: la multa va dai 78 ai 311 euro. ■
CONSIGLIO DI STATO: SÌ AGLI OGM AUTORIZZATI UE
I
l Consiglio di Stato si è espresso a favore dell’introduzione delle coltivazioni biotech in Italia. Con la sentenza di fine gennaio ha riconosciuto il diritto degli agricoltori di seminare varietà di mais ogm iscritte al catalogo comune, in linea con la normativa comunitaria, aprendo la possibilità di riportare l’Italia sulla frontiera dell’innovazione biotecnologica. Il Ministro Zaia ha commentato: "Rispettiamo la sentenza del Consiglio di Stato, ma ricorreremo in tutte le sedi. Faremo opposizione anche perche' siamo convinti di rappresentare fino in fondo il volere dei cittadini. E tre cittadini su quattro, in Italia, non vogliono gli Ogm". Il Consiglio di Stato ha ordinato al Ministero dell'Agricoltura di concludere il procedimento di istruzione e autorizzazione alla coltivazione di mais geneticamente modificato già autorizzato a livello comunitario sen-
za attendere la decisione delle Regioni, in merito alla coesistenza di diverse colture. Contro questa prospettiva, è stato presentato un emendamento - a firma del senatore Pd Francesco Ferrante - al decreto milleproproghe che bloccherebbe il rischio di coltivazioni ogm in Italia. L'emendamento all'articolo 8 bis del decreto (Proroga di termini in materia di agricoltura) recita: "Al fine di completare il quadro normativo regionale che consenta l'attuazione delle misure necessarie per garantire l'effettiva coesistenza tra le diverse forme di colture che attualmente possono essere praticate [...] sono sospese la sperimentazione in campo aperto e l'avvio delle coltivazioni di organismi geneticamente modificati su tutto il territorio nazionale, fino a quando le Regioni non abbiamo adottato i Piani di coesistenza".
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 4 | 2010
SOVEP
Società federata ANMVI
INCONTRO REGIONALE SCIVAC - SOVEP APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE Rivoli (TO), 14 Marzo 2010 OBIETTIVI Scopo della prima relazione è fornire gli elementi necessari per individuare rapidamente quale settore dell’apparato respiratorio è coinvolto nello stato morboso del paziente. La rapida localizzazione della sede anatomica e della patologia che la interessa saranno di vitale importanza nella scelta della terapia da attuare. Addome acuto non è solo dolore addominale. Molte patologie gravi a sede addominale non sono accompagnate da dolore. La seconda relazione avrà proprio questo scopo: capire se la sede del problema è addominale e diagnosticare la malattia stessa sia su pazienti traumatizzati sia su pazienti acuti senza anamnesi di trauma.
9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Il paziente che respira male 11.00 Pausa 11.30 Patologie addominali acute 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI! COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE… E SENZA SBAGLIARE TROPPO! Bologna, 14 Marzo 2010 OBIETTIVI
SEDE
La giornata si propone di sensibilizzare il veterinario all’uso costante della citologia nella pratica ambulatoriale. Le relazioni avranno lo scopo di: definire gli ambiti in cui la citologia è in grado di dare le maggiori informazioni diagnostiche; indicare brevemente le tecniche di prelievo in funzione del tipo e della sede della lesione; fornire indicazioni sul trattamento del campione citologico; definire quali siano i criteri di base con cui deve essere affrontato un preparato al microscopio allo scopo di differenziare le lesioni infiammatorie da quelle neoplastiche; riconoscere le più comuni neoplasie e, infine, evidenziare le più comuni cause di errore nella diagnosi citologica.
Hotel Campanile C.so Allamanno, 153 - Rivoli (TO)
RELATORE
RELATORE
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9.30 Citologia diagnostica: quando e come farne un gioco vincente 11.00 Pausa 11.30 Citologia diagnostica: le regole del gioco 13.00 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: flogosi o neoplasia. Cosa pensi che sia? 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: Che neoplasia? Questo è il dilemma! 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Bologna (da definire)
Mario Caniatti
Marco Bertoli
PROGRAMMA PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
3 CREDITI ECM
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori
Società federata ANMVI SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SISCA
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO VA DELLA MALATTIA CARDIO VASCOLARE NUO DATA Monastier (TV), 21 Marzo 2010
SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE
LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA: SEMIOLOGIA, PATOLOGIA E TERAPIA Centro Studi Palazzo Trecchi 27-28 Febbraio 2010 OBIETTIVI OBIETTIVI La medicina di coniglio, furetto e pappagallo è in forte crescita, sempre più persone adottano una di queste specie e richiedono al veterinario curante, oltre ad un’assistenza medica relativa alle patologie organiche, anche una competenza riguardo ai problemi comportamentali. Il seminario si prefigge lo scopo di fornire una conoscenza di base della medicina del comportamento di queste specie.
RELATORI Marzia Possenti, Lorenzo Crosta, Isabelle Rochette-Nigron
PRIMA GIORNATA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 La semiologia comportamentale del coniglio: dal segno clinico alla diagnosi (Marzia Possenti) 11.00 Pausa 11.30 Le patologie comportamentali del coniglio: diagnosi e terapia (Marzia Possenti) 13.30 Pausa pranzo 14.30 La semiologia comportamentale del furetto: dal segno clinico alla diagnosi (Marzia Possenti) 16.30 Pausa 17.00 Le patologie comportamentali del furetto: diagnosi e terapia (Marzia Possenti) 19.00 Termine della giornata
SECONDA GIORNATA 8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 La semiologia comportamentale degli psittacidi: dal segno clinico alla diagnosi (Marzia Possenti) 10.30 Pausa 11.00 Le patologie comportamentali degli psittacidi: diagnosi e terapia (Isabelle Rochette-Nigron) 13.00 Pausa pranzo 14.00 L’arricchimento ambientale nelle grandi collezioni di pappagalli (Lorenzo Crosta) 15.00 Filmati pratici di educazione e riabilitazione di conigli, furetti e pappagalli, nonché di gestione e manipolazione in corso di visita clinica (Marzia Possenti e Isabelle Rochette-Nigron) 16.00 Pausa 16.30 Filmati pratici di educazione e riabilitazione dei pappagalli, nonché di gestione e manipolazione in corso di visita clinica (Marzia Possenti e Isabelle Rochette-Nigron) 17.30 Valutazione dell’apprendimento e termine della giornata
Il modulo di iscrizione al seminario è possibile scaricarlo dal sito http://www.sivae.it o richiederlo a: SEGRETERIA SIVAE Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Fax: 0372/45.70.91 E-mail: info@sivae.it SPEDIRE ENTRO E NON OLTRE IL 1° FEBBRAIO 2010
Come affrontare le diagnosi differenziali in pazienti cardiopatici, come procedere alla stadiazione ed alla terapia delle malattie cardiache più comuni.
RELATORE
15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi (stadiazione della malattia dilatativa) 16.30 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
David Chiavegato
SEDE PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Tosse e dispnea come individuare un paziente cardiopatico 11.00 Pausa 11.30 Stadiazione della malattia cardiaca e terapia cardiovascolare 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi (Stadiazione della malattia valvolare mitralica)
Park Hotel Villa Fiorita Via Giovanni XXIII, 1 - Monastier (TV)
4 CREDITI ECM
PARTECIPAZIONE La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso) PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it
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8 Eventi Veterinari
VETERINARIA 4 | 2010
SIOVET
SICARV
SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA
SOCIETÀ ITALIANA DI CARDIOLOGIA VETERINARIA
I MEZZI DI SINTESI IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA VETERINARIA Cremona, Palazzo Cittanova Sabato 13 e Domenica 14 Marzo 2010 RELATORI Ermenegildo Baroni, Rovigo Alessandro Boero, Torino Paolo Bogoni, Brescia Barbara Carobbi, Padova Alessandro Esposito, Napoli Antonio Ferretti, Milano Filippo Maria Martini, Parma Massimo Petazzoni, Milano Pier Mario Piga, Torino Gian Luca Rovesti, Reggio Emilia Andrea Urizzi, Venezia Aldo Vezzoni, Cremona Luca Vezzoni, Cremona
PROGRAMMA SABATO 13 MARZO 2010 LA FISSAZIONE INTERNA 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.45 Differenze biomeccaniche tra le placche standard e le placche a viti bloccate - A. Urizzi 10.15 Placche Synthes a viti bloccate, principi, tecnica di applicazione ed errori - P.M. Piga 10.45 Applicazione clinica delle placche Synthes a viti bloccate - A. Boero 11.15 Pausa 11.45 Supporto interno Fixin, principi, tecnica di applicazione ed errori M. Petazzoni 12.15 Applicazione clinica del sistema Fixin - A. Esposito 13.00 ALPS-Advanced locking plate system, principi, tecnica di applicazione ed errori - A. Vezzoni 13.30 Pausa pranzo 14.30 Applicazione clinica del sistema ALPS - L. Vezzoni 15.00 SOP - Universal Interlocking Plate: principi, tecnica di applicazione ed errori - B. Carobbi 15.30 Applicazione clinica del sistema SOP - B. Carobbi 16.00 Pausa 16.15 CRIF-Clamp and Rod Internal Fixation: principi, tecnica di applicazione ed errori - E. Baroni
16.45 Applicazione clinica del sistema CRIF - E. Baroni 17.15 Discussione 17.30 Presentazione di Casi Clinici a cura dei soci SIOVET 18.30 Termine dei lavori DOMENICA 14 MARZO 2010 LA FISSAZIONE ESTERNA 8.30 Rassegna sui diversi tipi di fissatori esterni - F.M. Martini 9.00 Vecchi e nuovi fissatori lineari e loro applicazione clinica - P. Bogoni 9.30 Fissatori esterni ibridi e loro applicazione clinica - G.L. Rovesti 10.00 Quando il fissatore di Ilizarov diventa insostituibile - A. Ferretti 10.30 Pausa 11.00 Presentazione di Casi Clinici a cura dei soci SIOVET 13.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIOVET in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIOVET: GRATUITO Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
DIAGNOSI E TERAPIA NELL’ONCOLOGIA CARDIOVASCOLARE ai soci Cremona, Palazzo Trecchi Aperto OV Domenica 14 Marzo 2010 SIONC RELATORI
ISCRIZIONE
Claudio Bussadori, Milano Roberto Bussadori, Milano Massimo Castagnaro, Legnaro (PD) Massimo Olivieri, Varese Federica Rossi, Bologna Massimiliano Tursi, Torino
L’incontro è gratuito per tutti i soci SICARV in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SICARV/SIONCOV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Anatomia patologica delle neoplasie cardiache M. Castagnaro, M. Tursi 9.45 Diagnosi: quali elementi per la tipizzazione clinica: – Ecografia - C. Bussadori – TAC-RMN - F. Rossi 11.00 Pausa 11.15 Toracoscopia M. Olivieri 11.45 Terapia: chirurgica e medica, fattori prognostici R. Bussadori 12.30 Pausa pranzo 14.00 Casi clinici a cura dei Soci SICARV 16.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
SEDE Cremona, Palazzo Trecchi PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
SISCA SOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it Web: www.scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
LA RESPONSABILITÀ MEDICO LEGALE DEL MEDICO VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA Cremona, Palazzo Trecchi Domenica 28 Marzo 2010 RELATORI
ISCRIZIONI
Maria Bagnadentro, Roma Raimondo Colangeli, Roma Franco Fassola, Asti Ugo Sabatello, Roma
L’incontro è gratuito per tutti i soci SISCA in regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SISCA: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Non si scappa a Daubert - Iª parte U. Sabatello 10.30 Pausa 11.00 Non si scappa a Daubert - IIª parte U. Sabatello 12.00 Discussione 12.30 Pranzo 14.00 La responsabilità civile e penale del M.V.C. Orientamenti giurisprudenziali - M. Bagnadentro 15.00 Contributo pratico prima parte: la consulenza tecnica di parte R. Colangeli 16.00 Pausa 16.30 Contributo pratico seconda parte: errori più frequenti di stesura della perizia - F. Fassola 17.30 Discussione 18.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it Web: www.scivac.it/sisca/
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.
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VETERINARIA 4 | 2010
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Attualità scientifica Vet Journal
L’aldosterone in cardiologia umana e veterinaria In un simposio a Bordeaux il ruolo del mineralcorticoide nell’insufficienza cardiaca di MARIA GRAZIA MONZEGLIO l ruolo dell’aldosterone nell’insufficienza cardiaca è stato oggetto di un recente simposio organizzato a Bordeaux (Francia) che ha riunito oltre 60 cardiologi di medicina umana e veterinaria provenienti da 12 paesi, nonché ricercatori provenienti da tutto il mondo. Durante il simposio, organizzato da Ceva Santé Animale e presieduto da Jonathan Elliott (RVC, Londra, UK) e Mark Oyama (University of Pennsylvania), è stato dedicato molto tempo al confronto e allo scambio di esperienze tra veterinari e medici cardiologi. Il risultato è stato un meeting divulgativo e stimolante, in cui si è potuto fare il punto sullo stato dell’arte delle conoscenze scientifiche e dei più recenti sviluppi clinici nell'uomo e negli animali.
I
GLI EFFETTI DELL’ALDOSTERONE Le prime due presentazioni sono state svolte dalla dr.ssa Nicolette Farman e dal dr. Frédéric Jaisser, entrambi medici presso l’Inserm (Institue National de là santé et de la recherche mèdicale, Francia). La dr.ssa Farman ha iniziato spiegando che l’aldosterone, prodotto nella zona glomerulare della corteccia surrenale in risposta ad una caduta della pressione sanguigna e/o dei livelli di sodio a livello renale, è stato identificato nel 1953. Successivamente si è scoperto che l’aldosterone si lega ai recettori dei mineralcorticoidi (MR), identificati nel nefrone distale nel 1987. Le ricerche iniziali si focalizzarono sugli effetti renali dell’aldosterone, che è noto per indurre un aumento nel numero e nell’attività delle proteine sodio-trasportatrici e dei canali e in tal modo stimolare il riassorbimento di sodio e la ritenzione idrica. La dr.ssa Farman ha spiegato come più di recente, anche in altri tessuti ed organi come il cuore, i vasi sanguigni, gli occhi, il cervello, il tessuto adiposo e la cute sia stata identificata la presenza di MR. Sebbene il loro ruolo a questi livelli non sia ancora noto, tuttavia, come specificato da Frédéric Jaisser nella sua relazione, in numerosi studi condotti sui roditori si è visto come l’attivazione degli MR sia collegata allo sviluppo di una fibrosi miocardica e perivascolare. Una situazione analoga può verificarsi anche nel cane, infatti recenti studi istologici hanno dimostrato che l’arteriosclerosi (l’ispessimento e il restringimento delle arterie intramiocardiche) e la fibrosi miocardica sono di comune riscontro in cani con insufficienza cardiaca (Falk et al, 2006). Inoltre il dr. Farman ha spiegato come il cortisolo può legarsi agli MR, ma questo nel re-
ne viene evitato dalla coespressione dell’enzima 11 beta-idrossisteroido deidrogenasi (HSD2). Nel cuore e nei vasi sanguigni, invece, l’attività dell’ HSD2 è ridotta, ciò significa che in questi tessuti il cortisolo può attivare gli MR. Questa situazione può avere conseguenze sul piano clinico: elevati livelli di aldosterone così come di cortisolo giocano, indipendentemente l’uno dall’altro, un ruolo importante nella progressione dell’insufficienza cardiaca e causano un incremento della mortalità nei pazienti umani affetti da insufficienza cardiaca (Güder et al, 2007).
NELL’UOMO Johann Bauersachs, dell’Ospedale universitario di Würzburg (Germania), e il prof. Bertram Pitt, della University of Michigan School of Medicine (Usa), hanno esposto i benefici clinici arrecati dagli antagonisti dell’aldosterone nell’uomo, presentando due ampi studi: il Rales (“Randomised Aldactone evaluation study”) e lo studio Ephesus. Il primo studio si è incentrato sull’uso di spironolattone, un antagonista dell’aldosterone, associato alla terapia standard, su un campione di 1.663 pazienti umani con grave insufficienza cardiaca cronica (New York Heart Association, classe III o IV) (Pitt et al, 1999). I pazienti soffrivano di disfunzione ventricolare sinistra ischemica (55%) o non-ischemica (45%), e sono stati curati entrambi con un ACE inibitore e un diuretico (terapia standard). Il risultato dello studio Rales mostra una riduzione della mortalità complessiva del 30%, valore statisticamente altamente significativo, nel gruppo trattato con terapia standard più spironolattone rispetto al gruppo controllo. Lo studio Ephesus, invece, ha coinvolto 6.632 pazienti con insufficienza ventricolare sistolica sinistra secondaria a infarto del miocardio (Pitt et al, 2003) a cui è stato somministrato l’antagonista dell’aldosterone eplerenone. La mortalità complessiva dei pazienti trattati con eplerenone è stata ridotta del 15%, con un 21% di riduzione specificatamente per l’arresto cardiaco. Il dr. Faied Zannad (Inserm, Francia) ha quin-
di spiegato che in entrambi gli studi gli effetti positivi in termini di sopravvivenza erano collegati a una riduzione del livello sierico di N terminal propeptide of type III collagen peptide (PIIINP), che è un marker di fibrosi del miocardio. Il dr. Zannad ha poi descritto come, nell’uomo, la fibrosi sia collegata a disfunzioni sistoliche e diastoliche, così come a un aumento del rischio di aritmie e di arresto cardiaco. Il dr. Bauersachs ha quindi esposto ulteriori possibili meccanismi mediante i quali l’aldosterone può provocare un aumento della mortalità in pazienti affetti da insufficienza cardiaca: è stato dimostrato nell’uomo e in modelli animali (topo) che può provocare disfunzioni endoteliali (vasi sanguigni), attivazione piastrinica e un indebolimento delle cellule staminali endoteliali, coinvolte nella riparazione vascolare. Nell’uomo, ha spiegato il dr. Bauersachs, si è visto che gli antagonisti dell’aldosterone hanno un’azione clinica anche in pazienti con livelli plasmatici normali di aldosterone. Dalle ricerche del dr. Bauersachs è emerso che l’espressione cardiaca degli MR è aumentata nei pazienti con insufficienza cardiaca. Secondo un’altra teoria, in condizioni di stress ossidativi, il cortisolo, anziché l’aldosterone, può attivare gli MR presenti nel cuore e nei vasi sanguigni. Quindi, in pazienti che mostrano livelli plasmatici di aldosterone normali, l’effetto benefico degli antagonisti dell’aldosterone potrebbe essere correlato a un antagonismo per gli RM nei confronti del cortisolo piuttosto che dell’aldosterone.
ALDOSTERONE NEL CANE Il dr. Bauersachs ha quindi descritto alcuni studi sperimentali sul cane, che dimostrano come l’aldosterone sia collegato a fibrosi atriale e al perdurare della fibrillazione atriale (Yang et al, 2008), così come ad un aumento della fibrosi reattiva e riparativa (Suzuki et al, 2008). Il punto fino a cui questi modelli sperimentali riflettano la realtà della patologia associata alla malattia cardiaca spontanea nel cane (dovuta a malattia valvolare degenerativa piuttosto che a cardiomiopatia dilatativa) sono stati dibattuti durante il simposio. Sia il dr. Bauesachs che il prof. Robert Hamlin (PhD, dipl. Acvim, Ohio State University, Usa) hanno avanzato la teoria che il processo dell’insufficienza cardiaca cronica, in particolare lo stadio finale della patologia, sia indipendente dall’eziologia e che, in assenza di ulteriori modelli sperimentali, questi studi hanno valore sia clinico che scientifico.
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Claudio Bussadori, (DMV, MD, dipl. EcvimCA, PhD) ha presentato i risultati di un ampio studio clinico sull’uso dello spironolattone nel cane affetto da malattia valvolare degenerativa, che ha portato alla registrazione europea centralizzata di un medicinale veterinario con spironolattone. Sono stati inseriti in questo studio multicentrico condotto in doppio cieco placebo-controllo 221 cani provenienti da 32 cliniche veterinarie europee (Italia, Francia, Germania e Belgio). Per essere inseriti nello studio, i cani dovevano manifestare al-
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meno un sintomo tra tosse, dispnea o sincope, e almeno un segno tra riduzione dell’attività, della mobilità o un’alterazione del comportamento. I cani selezionati erano in classe ISACHC II o III per l’insufficienza cardiaca, e tutti ricevevano un ACE inibitore ed eventualmente altri farmaci autorizzati come furosemide, digossina e L-carnitina. I cani sono stati divisi in due gruppi e hanno ricevuto spironolattone (2 mg/kg/die, assieme al cibo), oppure un placebo, per un periodo di 15 mesi. L’endpoint primario era l’exitus, correlato a cause cardiache, l’eutanasia dovuta a rigurgito mitralico o un grave peggioramento della patologia, definita come la necessità di un trattamento cardiaco non autorizzato o una dose di furosemide superiori a 10 mg/kg die. Il professor John Bland, (Department of Health statistics presso l’University of York, Uk) ha poi spiegato che, in questi studi, non è stato possibile stimare un periodo medio di sopravvivenza (il tempo in cui la metà dei cani sono morti), poiché in questo studio sono deceduti pochi cani per poter fare una valutazione. Il tasso di sopravvivenza stimato fu dell’84% nei cani trattati con spironolattone e del 66% per i cani di controllo (P=0,017). Ciò significava una riduzione del 55% nel rischio di mortalità o di peggioramento della patologia cardiaca in cani trattati con spironolattone. Considerando solamente la mortalità dovuta a morte cardiaca o all’eutanasia conseguente a rigurgito mitralico, i tassi di sopravvivenza a 15 mesi furono del 92% e 73% rispettivamente per i gruppi spironolattone e controllo (P=0,0071). Ciò dimostra una riduzione del 69% del rischio di mortalità per scompenso cardiaco (p <0.05), notevolmente superiore a quello osservato nello studio equivalente umano, pari al 31% su 3 anni. Per contestualizzare questi risultati, il professor Bland ha spiegato che l'entità del beneficio è stata tale che, se fosse stata una sperimentazione clinica nell'uomo, lo studio sarebbe stato interrotto per ragioni etiche, in modo che tutti i pazienti potessero ricevere spironolattone. Il Prof. Bland ha confermato inoltre la validità scientifica dei metodi impiegati per l’analisi statistica, ampiamente validata anche in medicina umana. Il dr. Bussadori ha concluso spiegando come i benefici clinici nei cani non possono essere descritti con l'effetto diuretico dello spironolattone, ma che siano piuttosto legati ad un’azione contro il rimodellamento e la fibrosi cardiaca, descritte in cani con MMVD. In generale, è stato affascinante il confronto tra esperienze di medicina umana e veterinaria e il congresso ha evidenziato gli elementi emergenti circa gli effetti complessi dell’aldosterone sul metabolismo, gli effetti dannosi dell'aldosterone nello scompenso cardiaco e gli effetti benefici del blocco dell’aldosterone in pazienti umani e animali. ■
Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana. Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/
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10 Riflessioni Servizi professionali
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Vet-Job e Vet-Exchange Sempre più numerosi gli utilizzatori di questi due servizi proposti dall’ANMVI di ANTONIO MANFREDI ino al 2005 per trovare un’occupazione, un socio con cui aprire un ambulatorio, cedere un’attività o trovare un collaboratore, si doveva ricorrere ad inserzioni su giornali del settore che avevano due grossi limiti o difetti: costavano e raggiungevano un numero limitato di veterinari. Ci eravamo resi conto che per favorire i veterinari in
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queste loro ricerche dovevamo inventare uno strumento diverso che fosse più immediato, arrivasse a tutti i veterinari e soprattutto costasse molto poco, anzi, gratis! In effetti ci sembrava assurdo che un giovane veterinario che cercava lavoro, quindi disoccupato o con un reddito minimo, dovesse anche pagare per trovare un’occupazione. È nato così Vet-Job, una newsletter, gestita direttamente dai veterinari che desiderano utilizzarla per le loro inserzioni, senza alcun controllo da parte dell’ANMVI e quindi anche senza alcuna re-
sponsabilità diretta sui contenuti delle inserzioni, e totalmente gratuita. L’11 dicembre 2005 è stato fatto il primo lancio della newsletter a circa 9000 indirizzi email. Ora i veterinari che la ricevono sono 17600, più o meno tutti quelli che possono avere un minimo interesse a questo servizio. La newsletter conteneva 5 inserzioni, poi portate a 7 ed ora a 8 per limitare il numero degli invii ed accontentare il numero sempre maggiore di “inserzionisti”. Dalla fine del 2005 ad oggi le newsletter inviate sono state 881 per un totale di oltre 5500 annunci. Gli
utenti che si sono registrati in quattro anni sono al 31 dicembre 2009, 5340. 5340 veterinari che hanno utilizzato gratuitamente questo servizio per trovare un’occupazione, un socio, un collaboratore, ecc. La maggior parte di loro ha risolto con soddisfazione le sue esigenze. Lo testimoniano le loro telefonate o le email di ringraziamento. Resta il problema, credo ancora irrisolto, di un ambulatorio nel Trentino che cercava un collaboratore da assumere offrendogli un buon stipendio ed anche l’abitazione e che non è mai riuscito, almeno sino ad ora, a trovare una soluzione. Evidentemente i giovani di fronte alla prospettiva, sia pure con ampie garanzie economiche e di lavoro, di ritirarsi in montagna non se la sentono proprio. Vet-Job è anche un buon osservatorio di come sta andando la veterinaria italiana. Certamente i dati possono essere influenzati dal raddoppio dei riceventi passati da 9mila a 17600, ma non vi è dubbio che sono enormemente aumentate le inserzioni di ricerca di lavoro da parte dei giovani laureati, come quelle di chi vuole cedere il suo ambulatorio. Segnali di una forte dinamica del settore, ma anche delle grandi difficoltà occupazionali che presenta da qualche anno e che continuano a peggiorare. Secondo i nostri dati, anche confrontati con quelli del sistema Alma Laurea, dopo 5 anni dalla Laurea almeno il 25% dei giovani laureati sta ancora cercando un’occupazione, uno su quattro. È evidente che Vet-Job per la maggior parte di loro resta l’unico strumento per trovare uno sbocco occupazionale. Vet-Exchange è nata qualche giorno dopo VetJob, esattamente il primo invio è stato fatto il 16 dicembre 2005. Anche Vet-Exchange è stata inviata a circa 9000 indirizzi email che ora sono diventati 17600. Ovviamente per questo servizio, anche questo sempre del tutto gratuito, gli obiettivi erano molto diversi. Una struttura veterinaria che vuole cedere strumenti o attrezzature ed un veterinario interessato ad acquistarle come potevano incontrarsi? Vet-Exchange permette questo. Vuoi cedere un ecografo perché sostituito da uno nuovo? Hai un endoscopio che non usi? Rinnovi la sala chirurgica? Tramite Vet-Exchange puoi trovare fra i 17600 veterinari che la ricevono quello interessato al tuo usato e sarete in due a fare un buon affare. Ad oggi di questo servizio sono state spedite 458 newsletter per un totale di 2300 inserzioni. Non poche, e la maggior parte andate a buon fine. Gli utenti sono stati, al 31 dicembre 2009, 1770. Numeri importanti che rendono sempre incomprensibile perché questa newsletter, che potrebbe essere un incredibile strumento promozionale per le aziende di strumenti ed attrezzature per gli ambulatori veterinari, non venga utilizzata come sarebbe invece molto conveniente. Capisco che non ci si può mai mettere nei panni di altri, ma ho l’impressione che questi strumenti siano ancora poco compresi o utilizzati da molte aziende del nostro settore. Pensate ad esempio come si potrebbe proporre l’offerta del mese arrivando con questa iniziativa a 17600 veterinari. Credo che sia solo un problema di credere ad internet ed alle sue enormi potenzialità. Un’ultima considerazione. Ho detto che VetJob e Vet-Exchange sono gratuiti, liberi e senza alcun controllo e responsabilità dell’ANMVI. In verità da circa un mese viene fatto un controllo preventivo solo per evitare che queste Newsletter vengano utilizzate in modo improprio per fini commerciali o per comunicazioni non attinenti le loro finalità di servizio e per controllare che nelle ricerche o offerte di lavoro ci si attenga a terminologie corrette. Ci siamo infatti accorti che negli ultimi tempi erano molti che si proponevano come “infermiere veterinario”. Questa figura professionale non esiste in Italia e quindi ci è sembrato corretto rifiutare questo tipo di annunci. ■
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Lettere al Direttore
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Patentino, linee guida contro improvvisazione: il parere dell’APNEC problemi posti dalla tutela dell’incolumità pubblica dalle aggressioni di cani sono molteplici e solo in parte evidenziati dalla nota Ordinanza Martini. La loro natura è complessa perché coinvolgono aspetti culturali, sociali, psicologici, educativi, medico-veterinari e zoo antropologici. È tale complessità che rende riduttiva l’enunciazione secondo la quale il problema è di natura relazionale. Lo è, certamente, ma le origini del problema e le conseguenti strategie per affrontarlo vanno ricercate altrove. È per questo che hanno significato le esperienze di consulenza cinofila e di zoo antropologia didattica che, muovendo dalla conoscenza del cane ci portino a scoprire le innumerevoli possibilità del rapporto uomo-animale, nel pieno rispetto dell’alterità, come occasione di crescita culturale e sociale. È da questa consapevolezza che ha origine l’azione dell’Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili; è su questi temi che i nostri Educatori e Rieducatori si formano e si aggiornano costantemente. Questa formazione e questo aggiornamento ci portano ad affermare che un ruolo primario è da affidarsi alla prevenzione, a quei percorsi che il Dott. Colangeli afferma “possano essere basati su una preparazione che prescinde dalla presenza del cane e dall'interazione diretta con questo (cfr. Corso formativo per i proprietari di cani: il patentino"). Noi riteniamo che il corretto rapporto uomo-cane si costruisca esclusivamente vivendo insieme esperienze che pongano in costante confronto i rispettivi linguaggi e la reciproca comprensione e da anni ci battiamo perché questo avvenga quanto più precocemente possibile rispettando le fondamentali esigenze di sperimentazione di socialità che il cane pone con ogni manifestazione della sua crescita e lungo tutto l’arco della sua vita. Non credo che per fare questo, che è intervento a totale carattere educativo, siano necessari i Medici Veterinari Comportamentalisti. Occorrono conoscenze e competenze che i professionisti APNEC hanno acquisito e che rispecchiano le più attuali conoscenze scientifiche necessarie; competenze mantenute aggiornate da una formazione permanente costante che è condizione indispensabile per la permanenza in Associazione. Certamente non sempre è possibile prevenire. Purtroppo esistono cani che per i più vari motivi divengono difficilmente gestibili, sono potenzialmente pericolosi o si sono già resi protagonisti di episodi di morsicatura o, comunque, di atteggiamenti eccessivamente aggressivi. Condivido pienamente che, di fronte a questi cani, interventi esclusivamente educativi non risolvono i problemi. Siamo i primi a chiedere ai nostri Educatori di limitare i loro interventi agli ambiti per i quali sono qualificati. Affermerei il falso se dicessi che non ci occupiamo di cani appartenenti a questa tipologia. I nostri Rieducatori si occupano proprio di cani che presentano comportamenti problematici. Molto spesso questo accade in collaborazione con Medici Veterinari, altre volte accade per incarico dei servizi Veterinari delle ASL; sempre accade dopo che un Medico Veterinario ha escluso ogni patologia all’origine del comportamento problematico. Ritengo questo un modo di procedere corretto. Se infatti un comportamento non ha origini in alcuna forma patologica rientriamo in un problema di natura gestionale e, quindi, relazionale. Modificare i caratteri di una relazione è esperienza psicologica; è esperienza educativa. Richiede la riscoperta della comunicazione
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e il ricreare le condizioni perché tale comunicazione avvenga. È, di fatto, quello a cui i nostri Rieducatori si dedicano con professionalità, competenza e, spesso, con risultati molto positivi. Non capisco per quale ragione Il Dott. Colangeli voglia procedere come se l’APNEC non fosse una realtà presente in tutte le Regioni che concretamente, da anni, opera in questa direzione. Non sarebbe più costruttivo individuare percorsi codificati di collaborazione professionale nel rispetto delle reciproche competenze? Sappiamo che il problema della relazione uomo-cane è, all’interno della nostra società, determinante per una costruttiva convivenza, e che le forze in campo che operino nel pieno rispetto dell’alterità animale non sono molte. Perché non fornire veste anche formale ad una collaborazione che sul territorio è spesso reale, proficua e consolidata? Dott. Maurizio Dionigi (Presidente Nazionale APNEC) Nessuno mai si è pronunciato riducendo al solo problema relazionale. Figuriamoci. Parlare di Zooantropologia alla Sisca è come parlare di corda in casa degli impiccati, visto che la Medicina Comportamentale all’interno della nostra società si è legata ed è evoluta grazie all’integrazione del pensiero di Roberto Marchesini, artefice della teoria zooantropologica e mentalistica. Va sottolineato che la Medicina Comportamentale in quanto disciplina che diagnostica non solo le patologie organiche responsabili di malattie comportamentali (oltre al contrario, cioè malattie comportamentali responsabili di patologie organiche), ma anche e soprattutto le malattie mentali legate ad uno sviluppo comportamentale deficitario, e non solo quindi relazionale, come erroneamente espresso dal Presidente Dionigi: stati patologici mentali quali lo stato fobico, lo stato ansioso, la strumentalizzazione della sequenza comportamentale, la depressione, la variazione dell’umore sono i responsabili delle patologie comportamentali e quindi in quanto malattie psichiatriche, si evince che l’aspetto diagnostico/prognostico/terapeutico siano di competenza del medico veterinario comportamentalista. La definizione è confermata dalla FVE (Federazione veterinari europei) nel Veterinary Acts del 07/06/2008. Nell’ambito dell’intervento terapeutico i medici veterinari comportamentalisti hanno riconosciuto immancabilmente il bisogno della presenza di figure professionali competenti e coadiutrici che aiutino il proprietario nel raggiungere gli obiettivi prefissati dall’intervento terapeutico stesso, integrandosi con l’eventuale prescrizione farmacologica e/o feromonale. Riducendo il problema comportamentale ad un problema relazionale e gestionale di competenza dei Rieducatori, non corretto ed è oltremodo obsoleto, in quanto non rispondente all’evoluzione conoscitiva delle neuroscienze, che sottolineano l’intelligenza emozionale degli animali, cioè esseri senzienti dotati di aree cognitive ed emozionali, ma sensibili quindi a disfunzioni per cause le più diverse. L’aspetto preventivo è una delle basi della medicina, sia in umana che in veterinaria: quindi l’aspetto preventivo ha valore ed esiste anche in un corso formativo in assenza di animali, quale approccio culturale per neo-proprietari, per futuri proprietari, per cittadini ignari di cosa sia interagire con un animale o introdurlo nel loro gruppo familiare. Nella presentazione cartacea del lavoro della Fnovi, avrebbe capito meglio l’obiettivo che persegue il corso formativo che su base volontaria può essere seguito dai cittadini di un Comune Italiano, secondo l’Ordinanza vigente. Mi rincresce per contro che nel disciplinare Apnec non è mai pronunciata parola sul ruolo del medico veterinario comportamentalista (d’altronde a che pro visto che ci sono Educatori che educano e Rieducatori che risolvono i pro-
blemi comportamentali). Sono desolato ma devo anche aggiungere che dal 2009 la Sisca insieme allo Csen settore cinofilia hanno intrapreso una collaborazione che li accomuna nel progetto Buon Cittadino a 4 Zampe dove la figura del medico veterinario comportamentalista è presente nella valutazione dei binomi uomo-cane per l’idoneità a seguire il corso, oltre che per la presentazione degli aspetti teorici, passando il testimone all’educatore Csen che si fa carico di seguire l’insegnamento pratico al binomio in tutte le sue tappe completando il processo culturale. Il tutto nel pieno rispetto di ruoli e competenze definite dalla modernità ma soprattutto nella tutela del benessere dell’animale da compagnia, dovere come è ben scritto nel primo articolo del Codice Deontologico del Medico Veterinario. Dott. Raimondo Colangeli (Presidente SISCA)
Gli interessi dei pensionati ono nato nel 1943 e per avere la pensione dall’ENPAV mi sono dovuto cancellare dall’Ordine dei Veterinari; con la pensione automaticamente non sono più iscritto all’ENPAV. Pertanto, come tutti i veterinari in pensione, non ho rappresentanti eletti né all’Ordine né all’ente previdenziale. Tanto motiva la mia richiesta all’AIVEMP e non ad altri, di chiedere spazio nella sua rivista. In questi giorni si parla tanto di modificare le varie aliquote fiscali, vorrei far riflettere i veterinari pensionati che quando percepiscono la pensione devono pagare le trattenute fiscali sull’intero importo; in pratica, paghiamo le tasse sui nostri soldi e paghiamo le tasse sugli interessi/rivalutazioni/plusvalenze che tali soldi hanno fruttato nel tempo. Già queste constatazioni mi lasciano perplesso approfondendo tale problematica ho verificato che le Assicurazioni private e Banco Posta hanno dei fondi a titolo pensionistico e per Legge quando pagano i ratei di pensione non tassano le somme versate ma tassano solo gli interessi/plusvalenze realizzate nel tempo. Propongo di chiedere coralmente (assieme agli altri Ordini) al Governo di verificare il disomogeneo trattamento fiscale tra le pensioni erogate dalle Assicurazioni private e dalle Poste e quelle erogate dagli Enti previdenziali autonomi (ENPAV) tanto al fine di una equa tassazione tra Enti e Assicurazioni che non percepiscono sovvenzioni dallo Stato. Appare forse meno importante chiedere che i Veterinari pensionati eleggano democraticamente i propri rappresentanti negli Organi rappresentativi dell’ENPAP; quelli nominati/revocati (no comment) dal Presidente non appaiono deomocraticamente rappresentativi degli interessi dei pensionati e conseguenzialmente di tutti gli iscritti (quelli che andranno in pensione). Dott. Nicola Mazzacuva - Reggio Calabria
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Caro Collega, accogliamo senz’altro la richiesta di pubblicazione. Senza volerci sostituire all’Ordine professionale e al nostro Ente di Previdenza su materie che investono direttamente le loro competenze, crediamo di poter avanzare un commento. Ci sono colleghi che decidono di restare iscritti all’Albo anche dopo aver smesso di esercitare e il fatto di percepire la pensione dal nostro Ente deve giustamente farci sentire ancora a pieno titolo parte della Categoria. Per quanto riguarda la tassazione delle pensioni, la problematica è ben nota e riguarda la cosiddetta “doppia tassazione” per la quale i contributi vengono tassati sia a livello di Enpav che a livello di pensionato. Si tratta di un inquadramento fiscale che le casse dei professionisti, ENPAV compresa, hanno reiteratamente chiesto al Governo di modificare. Recentemente Alberto Brambilla, che presiede il Nucleo di valu-
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“Migliaia di agricoltori vogliono sapere se è possibile o meno utilizzare anche in Italia le moderne biotecnologie”. Federico Vecchioni, Presidente di Confagricoltura tazione delle Casse, è tornato sull’argomento e ha ipotizzato anche alcune soluzioni, ad esempio una parificazione ai fondi complementari. Il Ministero del Lavoro, che è Dicastero vigilante, è costantemente sensibilizzato. Circa la possibilità di eleggere dei rappresentanti dei pensionati, per quanto di nostra spettanza, possiamo riferire che attualmente vi è già un loro rappresentante sia all’interno del CdA che all’interno del Collegio Sindacale. Tuttavia, all’interno dell’Enpav si è aperto a tutti i livelli (CdA, Assemblea dei delegati, Commissione per la revisione dello Statuto) un dibattito circa la possibilità di attribuire ai pensionati la possibilità di eleggere i loro rappresentanti. Si tratta dunque di problemi aperti, ma sotto la lente. Professione Veterinaria resta aperta al dibattito. Carlo Scotti
AIUTIAMO LE NOSTRE COLLEGHE NMVI apre una nuova raccolta fondi per aiutare e sostenere due nostre colleghe della provincia di Perugia che, a causa del terremoto dello scorso dicembre, non sono più in grado di esercitare all'interno della loro struttura veterinaria. L'ANMVI ha provveduto ad un primo versamento a favore delle colleghe e incoraggia a versare ulteriori contributi per la pronta ripresa dell'attività professionale. Per la ripresa dell’attività le colleghe sono in attesa del prefabbricato messo a disposizione dall’amministrazione comunale e dovranno sostenere spese riguardanti l’impianto elettrico (in quanto il comune predisporrà solo i punti luce), impianto di illuminazione adeguato allo svolgimento dell’attività ambulatoriale, fonti di calore/raffreddamento (all’interno del prefabbricato non sono previsti dispositivi, neanche per il riscaldamento dell’ambiente). Le colleghe hanno perso vetrina medicinali, scrivania, carrello servitore, vaschette per lo sviluppo manuale lastre e il microscopio. Come per altre calamità naturali, l'ANMVI confida nella sensibilità dei singoli medici veterinari e nella loro capacità di dar prova anche in questa occasione di vicinanza e solidarietà. Un primo versamento è stato disposto dal Consiglio Direttivo dell’Associazione.
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Versamenti "pro-colleghe Umbria" possono essere eseguiti sui seguenti conti postale e bancario aperti dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani e ad essa intestati: Conto corrente postale (causale "pro colleghi Umbria") IBAN: IT75E0760111400000040777971 Conto corrente bancario (causale "pro colleghi Umbria") IBAN: IT03M0623011402000030180174 Per ogni informazione su questa iniziativa: 0372/40.35.47 - info@anmvi.it
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Marketing L’opinione
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Nani e ballerine: premio alla fantasia di OSCAR GRAZIOLI Medico Veterinario, Reggio Emilia ani e ballerine, un connubio che ha assunto un significato gravemente dispregiativo, ora anche in campo veterinario. Sia chiaro, credo che nessuno desideri denigrare chi ha fatto della danza la sua ragione di vivere (o il suo lavoro) né tanto meno chi ha avuto la sfortuna di nascere con una carenza di ormone somatotropo. Mi riferisco al nano similpuffo da giardino che da varie città europee è arrivato in forma di cartolina augurante “Buone Feste”, nella cassetta postale dei veterinari, con una firma che non diceva nulla a nessuno e uno scritto ancor meno comprensibile, inneggiante ad un raggiunto benessere dopo esperienze di fatica e dolore. Quando si comprese che il bersaglio dell’anonimo beneaugurate erano proprio i veterinari, iniziò la gara per scoprire l’arcano che si celava dietro i messaggi di sollievo provenienti addirittura da oltre oceano. Quando arrivò la cartolina che svelava il mistero, qualcuno dei nostri Watson aveva già trovato e diffuso la soluzione. I firmatari delle
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Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi e Il Giornale, gli articoli scritti dal Collega Oscar Grazioli per il quotidiano di Vittorio Feltri sono disponibili on line. @nmvi Oggi pubblica regolarmente gli articoli dopo le ore 12.00. La rubrica “il Giornale … di Oscar” li mantiene in archivio per la consultazione. @nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli. www.anmvioggi.it
cartoline, tali Rio e Son, erano il prodotto della fantasia di una nota azienda farmaceutica che desiderava, in tal modo, pubblicizzare l’Onsior (anagramma di Rio e Son), un nuovo FANS destinato al cane e al gatto. Nello stesso periodo di arrivo delle originali cartoline nanesche, alcuni Ordini decidevano di avviare una consultazione telefonica del tutto informale presso le strutture veterinarie
per animali d’affezione, nonché presso i buiatri, per sapere se la crisi economica globale aveva colpito anche il nostro settore. Il risultato delle risposte date agli incaricati dell’indagine era tranquillizzante per quel che riguardava il mondo dei pet, mentre era drammatico per i grossi animali. Perché queste vicende mi hanno colpito e indotto a riflettere con voi? Perché l’iniziativa della ditta farmaceutica è stata presa molto male dalla maggioranza dei veterinari che si sono espressi in merito, fino alla vera e propria rabbia di molti che hanno minacciato addirittura di boicottare la specialità propagandata in modo infantile e dispendioso, in un momento serio, in cui le difficoltà economiche, avrebbero dovuto consigliare un uso del denaro molto più oculato. Ho trovato dunque una contraddizione difficilmente spiegabile. Da una parte ci si lamenta perché non sono tempi di vacche grasse per sopportare quello che viene, dai più, considerato uno scialo di denaro degno di maggior considerazione, dall’altra parte i veterinari che si occupano di pet, rispondono che la crisi economica, per fortuna, li ha solo sfiorati. Mi rimane il dubbio che, non essendo l’indagine ordinistica anonima, nessuno abbia vo-
organizzato da
luto esporre gli slip sudici in pubblico, mentre mi rimane la certezza che il marketing della ditta debba essere premiato per la sua fantasia: per due mesi non si è fatto che parlare di nani e Tour Eiffel. E questo era lo scopo che si prefiggeva. ■
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DIRETTORE Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano
DIRETTORE Stefano Bo, Med Vet, Torino
RELATORI ED ISTRUTTORI Stefano Bo, Med Vet, Dott Ric, Torino Dea Bonello, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl EVDC, Torino Alessandro De Simoi, Med Vet, Dipl EVDC, Feltre (BL) Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24)
COMPLICAZIONI IN ANESTESIA, LORO TRATTAMENTO E CONTROLLO DEL DOLORE PERIOPERATORIO Cremona, 20/23 Aprile 2010 Centro Studi SCIVAC
RELATORI Michele De Lucia, Med Vet, Padova Sabrina Giussani, Med Vet, Dipl Comportamentalista ENVF, Busto Arsizio (VA) Laura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM Oncology, Hunenberg (ZUG) (CH) Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano
ECM: In fase di accreditamento QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
DIRETTORE Federico Corletto, Med Vet, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) RELATORI Federico Corletto, Med Vet, CertVA, Dipl ECVAA, MRCVS, Six Mile Bottom (UK) Paolo Franci, Med Vet, Pisa Miljiana Glazar, Med Vet, PhD, Padova Adriano Lachin, Med Vet, Venezia Francesco Staffieri, Med Vet, PhD, Bari ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%
Professione Veterinaria 4-2010:Professione 4-2010
2-02-2010
15:22
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14 Calendario attività Dal 7 febbraio al 14 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
7 FEB
INCONTRO SIMVENCO
NASCITA, INFANZIA, ADOLESCENZA, VECCHIAIA E MORTE: L’IMPIEGO DELL’OMEOPATIA NEI DUE ESTREMI DELLA VITA, CON NOTE DI MATERIA MEDICA - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SICIV / SIONCOV / SIMEF
IL LINFOMA FELINO: SIMILITUDINI E DIFFERENZE CON QUELLO CANINO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA: PROSPETTIVE IMMEDIATE E FUTURE IN ANESTESIA VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
7 FEB INCONTRO SIATAV
7 FEB 7 FEB
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE
COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICODEI PICCOLI ANIMALI - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SYNTHES
LA FISSAZIONE INTERNA CON PLACCHE LCP A STABILITÀ ANGOLARE - Milano - Best Western Premier Hotel Monza e Brianza Palace - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. CARDIOLOGIA: II PARTE - PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA, DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE: QUANDO L’EZIOLOGIA È NOTA. PARLIAMO DI DIAGNOSTICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IMMUNOLOGIA CLINICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
10 FEB 10 - 12 FEB
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti INCONTRO SINUV
13 - 14 FEB INCONTRO SIMIV
13 FEB INCONTRO SIMEF
NEUROLOGIA ED ORTOPEDIA FELINA: COME AFFRONTARE AD ARMI PARI UNA SFIDA CLINICA QUOTIDIANA ED USCIRNE POSSIBILMENTE VINCITORI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti
3° IT. ORTOPEDIA: I PARTE - VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CIÒ CHE RUOTA INTORNO ALLA FISIOTERAPIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA VETERINARIA: NUTRACEUTICI E FITOTERAPICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLA TIROIDE E DELLE PARATIROIDI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it I TUMORI CUTANEI DALLA A ALLA Z. GUIDA ALL’APPROCCIO CORRETTO - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia, 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ORTOPEDIA PEDIATRICA NEL CANE - Hotel Selene - Pomezia (RM) - Via Pontina km 30 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 24 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it “LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA: SEMIOLOGIA, PATOLOGIA E TERAPIA” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it TRATTAMENTO DELLE ERNIE DISCALI: A CHE PUNTO SIAMO? - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
14 FEB 16 - 18 FEB
INCONTRO GRUPPO FR
20 FEB INCONTRO SIANA
21 FEB INCONTRO SVIDI / SIMIV
21 FEB INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
21 FEB INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
21 FEB 22 - 25 FEB
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili SEMINARIO SIVAE IN COLLABORAZIONE CON SISCA
27 - 28 FEB INCONTRO SINVET
27 - 28 FEB INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Altopascio (LU) - PIAZZA OSPITALIERI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC
QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Sassari - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC
STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it 64° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - IL PAZIENTE OSPEDALIZZATO: DALLA TERAPIA INTENSIVA ALLA RIABILITAZIONE - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. DERMATOLOGIA: I PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (1°) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it I MEZZI DI SINTESI IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSI E TERAPIA NELL’ONCOLOGIA CARDIOVASCOLARE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA NEURASSIALE NEL CANE E NEL GATTO: PERIDURALE E SPINALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE… E SENZA SBAGLIARE TROPPO! - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
28 FEB 28 FEB 2 - 3 MAR CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
5 - 7 MAR ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
10 - 13 MAR INCONTRO SIOVET
13 - 14 MAR INCONTRO SICARV / SIONCOV
14 MAR CORSO SCIVAC
14 - 15 MAR INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
14 MAR 14 MAR
INCONTRO ANMVI / GPM
GPM - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA 4 | 2010
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 1 febbraio 2010
SOLUZIONI
b Diarrea
b Solo il gatto
c Vomito
c Tutte le specie recettive all’infezione
QUIZ 1
a Tutti i felidi
Risposta corretta: a) Percorso formativo AIVEMP: “Principali zoonosi degli animali esotici e da compagnia” Cremona, dicembre 2008
a Zoppia
QUIZ 2
2) Gli ospiti definitivi di Toxoplasma gondii sono:
Risposta corretta: a) Percorso formativo AIVEMP: “Principali zoonosi degli animali esotici e da compagnia” Cremona, dicembre 2008
1) L’infezione da Anaplasma phagocytophilum nel cane può manifestarsi con:
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il paziente ospedalizzato dalla terapia intensiva alla riabilitazione
MILANO ATA QUARK HOTEL, 5-7 MARZO 2010 Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372-403508 - Fax 0372-403512 - info@scivac.it - www.scivac.it
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