la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
5 2012
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 5 dal 13 al 19 febbraio 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
CASO DI EQUIDE DA CORSA AL MACELLO
LA NEVE NON FERMA LA SIVE
LIBERALIZZARE I FARMACI VETERINARI?
LINEE GUIDA PER L’ANESTESIA DEL CANE E DEL GATTO
SERVONO DATI SUL VIRUS DI SCHMALLENBERG
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RICONOSCIUTA DAL MINISTERO DELLA SALUTE
BREVI FRODI Grazie all’analisi del Dna sarà più facile combattere le frodi ittiche. Il nuovo test - messo a punto dall’Izs del Piemonte sfrutta la completa sequenza del Dna mitocondriale ormai nota per moltissimi organismi, compresi i pesci commercializzati. Caso tipico è il pesce palla venduto come rana pescatrice: in Giappone sono consapevoli del rischio, ma ci sono chef specializzati per eliminare le parti tossiche.
AGEA La Regione Abruzzo e l’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) controlleranno insieme gli aiuti previsti dall’Unione Europea per gli agricoltori. Con un protocollo d’intesa l’Agea ha delegato alla Regione la esecuzione di talune attività per garantire che le attività di controllo siano conformi alla regolamentazione comunitaria, nell’interesse della comunità Europea e dell’erario nazionale.
ILARIA CAPUA Ancora un riconoscimento per la virologa Ilaria Capua, risultata tra i vincitori dell'undicesima edizione del premio 'Il Campione', il premio dei City Angels rivolto a campioni di solidarieta' e civismo. Si tratta di un riconoscimento assegnato ogni anno a persone che si sono distinte per il loro impegno a favore della collettivita'.
MATRICOLE Le immatricolazioni all’Università di Pisa per l’anno accademico 2011/2012 rispetto allo scorso anno mostrano flessioni. In calo Medicina veterinaria (-46) oltre che le facoltà di Medicina e chirurgia (-113 ), Giurisprudenza (-64 ), e Farmacia (-14 ).
LIBANO Insegnare agli allevatori libanesi la tecnica della verminazione. Sta avvenendo a Marwahin e altri villaggi nel Libano meridionale, zona di pastorizia, su iniziativa del colonnello Alfonso Angrisani del contingente italiano a Shama, sede del comando del settore Ovest di Unifil. A breve, è prevista una campagna di vaccinazione per i cavalli della polizia di Beirut.
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
ESULTANO ANMVI E SIVE
Prima sconfitta per il redditometro La sentenza della Commissione Tributaria di Asti è un precedente invalidante delle teorie del Fisco A PAGINA 3
Il riconoscimento del Ministero della Salute ha dato notevole impulso alle attività dell’Anagrafe Nazionale Felina (ANF) (www.anagrafenazionalefelina.it), motivando ulteriormente i medici veterinari e i proprietari all’identificazione volontaria dei gatti. Registriamo dunque un costante incremento dei soggetti registrati nella banca dati, oggi attestati al di sopra dei 10.000 microchip inseriti e, conseguentemente, una crescente attività di relazione con le Aziende Sanitarie Locali, in particolare alla emissione del pet passport in favore di gatti microchippati dai liberi professionisti aderenti ad ANF. Siamo quindi impegnati ad ottimizzare la collaborazione con gli enti pubblici e i Colleghi dei Servizi Veterinari. Al riguardo, l’ANF suggerisce ai medici veterinari di dotarsi di microchip da riservare esclusivamente all’identificazione volontaria del gatto e possibilmente riportanti una numerazione seriale che non interferisca con quella da attribuire alla specie canina. Per evidenti ragioni di tutela animale, il trasponder già inoculato nel gatto dai veterinari liberi professionisti non va assolutamente espiantato per essere sostituito con altro
microchip in dotazione presso la ASL. I microchip utilizzati dal medico veterinario privato per l’identificazione volontaria del gatto - essendo a norma ISO e acquistati presso distributori autorizzati - sono da considerarsi “regolari” tanto quanto i dispositivi in dotazione presso le ASL. Inoltre, non si ha motivo di ritenere che i microchip forniti dalle Asl siano considerabili quali gli “unici legalmente riconosciuti” ai fini della successiva emissione di pet passport per il gatto in viaggio all’estero. Di particolare efficacia è risultato anche l’invito dalle pagine on line del sito <salute.gov.it>: “È utile ricordare che i medici veterinari liberi professionisti possono registrare i gatti per scelta dei proprietari anche nella banca dati privata denominata Anagrafe Nazionale Felina (anagrafenazionalefelina.it) realizzata dall’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). È opportuno perciò effettuare la ricerca del microchip di un gatto smarrito anche in questa banca privata”. Incoraggiate l’identificazione volontaria dei vostri pazienti felini e spiegate ai vostri clienti l’importanza di una banca dati nazionale gratuita e di libero accesso per tutti i cittadini.
DOVE ANDRANNO I DIPENDENTI? I VETERINARI LIBERI PROFESSIONISTI NON HANNO L’OBBLIGO DEI CREDITI ECM MENTRE È INDISCUTIBILE CHE I COLLEGHI DEL SSN siano tenuti a dimostrare ogni anno di aver raggiunto il numero di crediti previsto dal sistema a garanzia del proprio regolare e continuo aggiornamento professionale. Sino ad ora la maggior parte di questi crediti venivano raccolti attraverso iniziative di formazione e di aggiornamento proposte dalle stesse ASL o realizzate con la loro collaborazione. Sino ad oggi questo intervento diretto delle ASL a sostegno dell’aggiornamento dei dipendenti era ritenuto doveroso, se non un obbligo vero e proprio, ma una recente sentenza della Corte di Cassazione (21817 del 2011) ha rimesso il tutto in discussione sostenendo che “non si può prevedere alcun obbligo delle aziende sanitarie di organizzare corsi di aggiornamento e di formazione per i propri medici”. I sindacati, Fp- Cgil Medici, hanno già evidenziato come questa sentenza sia una pietra tombale per il sistema di formazione pubblico dei medici che si aggiunge al taglio del 50% delle risorse operato dal Governo Berlusconi, e questo proprio quando il Decreto Monti ha anticipato al 13 agosto 2012 la scadenza per l’introduzione delle sanzioni disciplinari. Secondo i sindacati tutto questo è inconcepibile. Ci saranno penalizzazioni per chi non avrà i crediti senza dare la garanzia che le ASL offrano le occasioni per ottenerli. “Si vuole mettere un’altra tassa sui medici pubblici costringendoli a formarsi a proprie spese? “hanno dichiarato i sindacati. Giusto ragionamento ma non dimentichiamo che i liberi professionisti lo fanno da sempre.
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Redditometro Anmvi Informa
VETERINARIA 5| 2012
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Fuori gli animali d’affezione dagli indicatori ricchezza Sonora sconfitta per le Entrate. Adesso ripensare anche le spese veterinarie ccertamento fiscale con rideterminazione del reddito per il possesso di due cavalli tenuti in proprio. Il contribuente possessore impugna l'atto impositivo e vince in Commissione Tributaria. È successo ad Asti, dove - con una sentenza di fine gennaio - si stabilisce che i cavalli posseduti dal contribuente per passeggiate o per affezione non rilevano quale indicatore di capacità contributiva utilizzabile per il calcolo redditometrico. Numerosi allevatori di equini avevano sollevato in Piemonte, dalla fine del 2010, la questione degli accertamenti fiscali sul possesso del cavallo. In base al redditometro 2007-2008, il Fisco verificava la coerenza tra il reddito dichiarato e le "presunte" spese di mantenimento del cavallo. Fra i contribuenti sottoposti ad accertamento anche il proprietario che ha vinto in Commissione Tributaria. Il caso, ben noto all’ANMVI che aveva organizzato con la SIVE una vigorosa protesta, segna un un precedente formidabile a favore delle tesi dei possessori di cavalli da diporto. La Commissione Tributaria di Asti, infatti, fa proprie le stesse argomentazioni sostenute dalla Società Italiana Veterinari per Equini e dall'ANMVI. All’epoca di fatti, anche l’Associazione regionale degli allevatori si era mossa, sostenendo "la netta differenza tra i proprietari/allevatori che mantengono i soggetti in strutture proprie e attraverso la gestione diretta degli animali, i proprietari/allevatori che affidano la gestione (parziale o totale) degli equini a persone/strutture terze che gestiscono comunque gli animali a livello amatoriale (ad. esempio i cavalli delle razze più rustiche alpeggiati in estate) e i proprietari/allevatori che affidano la gestione (parziale o totale) degli equini a persone/strutture terze a carattere più professionale (scuderie/maneggi)". Al caso si interessò anche il Presidente della regione Cota e il Presidente della Commissione Economia del Consiglio regionale del Piemonte, producendo un dossier portato all’attenzione della stampa in una conferenza alla quale parteciparono anche i Colleghi Paola Gulden e Andrea Brignolo, in rappresentanza di ANMVI e SIVE (Società Italiana Veterinari Equini). A seguire, numerosi esponenti parlamentari, dal Sen Tomassini, al Collega On Gianni Mancuso si sono attivati per sensibilizzare i Ministeri competenti.
mentazione presentata, infatti, era emerso che si trattava di due fattrici. Secondo gli analisti di Eutekneinfo, rivista specializzata in diritto tributario, la decisione dei giudici astigiani potrebbe essere importante anche ai fini del nuovo redditometro, attualmente ancora in fase di sperimentazione. Il nuovo strumento tiene conto di circa 100
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I FATTI L'Agenzia delle Entrate aveva notificato un avviso di accertamento sintetico basandosi sui coefficienti -indicati al punto 8 del DM del
10 settembre 1992- al possesso di "cavalli da corsa o da equitazione", distinguendo tra le situazioni in cui gli animali siano tenuti in proprio da quelle in cui, invece, siano affidati in pensione a soggetti terzi. L'assunto delle regole dell'accertamento da redditometro devono essere interpretate alla luce della funzione dello strumento presuntivo, ovvero quella di individuare una significativa capacità di spesa, alimentata da un reddito eventualmente non dichiarato. E proprio a tal fine secondo la Commissione Tributaria di Asti non può assumere rilievo il possesso di due cavalli, che, di per sé, non è necessariamente sintomo della percezione di particolari redditi, atteso che tali animali potrebbero addirittura essere utilizzati "nell'economia agricola di sussistenza". Quindi, i cavalli non potevano essere idonei a determinare la maggiore capacità contributiva emersa dalla strumento redditometrico. Il Fisco, durante gli accertamenti chiede di dichiarare quanti cavalli da corsa e da equitazione fossero mantenuti nel biennio 2007/2008 verificando quanto dichiarato dal proprietario con quanto riportato dagli elenchi dell'UNIRE, dato ad oggi in possesso dell'Agenzia delle Entrate. Se per il 2009 e il 2010 si dovesse ancora attingere ai dati sanitari delle Asl il controllo e le potenziali sanzioni interesserebbero un numero ancora superiore di proprietari/allevatori. Uno stop che ANMVI e SIVE si augurano sia immediato dopo la decisione dei giudici di Asti.
UN PRECEDENTE La Commissione Tributaria Provinciale ha introdotto una discriminazione tra la "funzione del possesso", vale adire le tipologie di utilizzo dei cavalli: secondo i giudici astigiani, infatti, è evidente che i coefficienti ministeriali sottesi al redditometro facciano riferimento ai "cavalli da equitazione" destinati all'attività sportiva, che presuppone l'impiego di animali di grande valore, costosi nel mantenimento, trasporto e addestramento; animali, insomma, sostanzialmente differenti da quelli semplicemente utilizzati per passeggiate o da affezione, come era evidente che fosse nel caso di specie. Stante anche la docu-
voci di spesa, tra cui si presenta nuovamente quella relativa al possesso di cavalli (attualmente non pare neppure più ripresa la denominazione "cavalli da equitazione", ma soltanto quella di "cavalli"), inserita nella categoria "Attività sportive e ricreative". Inoltre, nella macro-area "Altre spese significative", sono ricomprese quelle veterinarie. ■
Cronologia di una protesta Settembre 2009 - La Sive scrive al Governo In una lettera inviata ai Ministri Tremonti e Galan e al Sottosegretario Francesca Martini, l'ANMVI e la SIVE parlano di "sconfitta per la tutela degli equidi" e chiedono che il cavallo sia tolto dagli indicatori nel nuovo redditometro in preparazione all'Agenzia delle Entrate. Febbraio 2010 - Il casus belli che ha vinto ad Asti D.G., proprietario piemontese, dovrà pagare 26.000 euro al Fisco per due cavalle considerate indicatori di maggior reddito. Maloua e Dynastia (nella foto) non sono da corsa e non sono da equitazione, ma vivono nel giardino del suo proprietario come animali d'affezione, dichiarate non destinate alla macellazione. Farà ricorso e la Commissione Tributaria di Asti gli darà ragione.
Ottobre 2011 - Botta e risposta Melosi Befera Il presidente Marco Melosi interviene sul Corriere della Sera contro il redditometro: “È l'ennesima allucinazione del Fisco nazionale, un quadro visionario, degno della ribellione descritta nella Fattoria di George Orwell". Gli risponde Attilio Befera, Direttore Dell’Agenzia delle Entrate: I veterinari, fino a prova contraria, non lavorano gratis e, quindi, a giusto titolo entrano nel paniere. Un contribuente che possiede uno yacht o conduce un tenore di vita alto, e non dichiara un reddito adeguato, non deve certo preoccuparsi delle spese sostenute per il suo animale da compagnia”. Il TGCOM attiva un sondaggio: gli italiani non accettano di considerare come bene di lusso la presenza di un animale. Novembre 2011 - Reazioni della politica L’allora Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla (oggi deputata pdl): “grave errore culturale, sociale e metodologico, che deve essere corretto al più presto”. L’allora Sottosegretario alla Salute Francesca Martini (oggi deputata della Lega): "Le cure veterinarie non sono assolutamente un lusso da redditometro. I cittadini facciano pressione".
Ottobre 2010 - Interrogazioni e prese di posizione L'On. Gianni Mancuso presenta un'interrogazione parlamentare: “Proprietari e allevatori sono preoccupati e allarmati”. La Fise si pronuncia ufficialmente contro il redditometro. Il Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Antonio Tomassini considera "certamente condivisibile” la contrarietà di ANMVI e SIVE. Numerosi allevatori di equini sollevano in Piemonte la questione degli accertamenti fiscali sul possesso del cavallo. In base al redditometro 2007-2008, il Fisco può verificare la coerenza tra il reddito dichiarato e le "presunte" spese di mantenimento del cavallo.
Novembre 2011 - Parte il redditometro sperimentale. Con la plateale contrarietà di veterinari e proprietari, il redditometro inizia la fase di sperimentazione, includendo le spese veterinarie tra le cosiddette "altre spese significative", insieme a oggetti d'arte e di antiquariato, gioielli preziosi e donazioni.
Aprile 2011 - Iniziative di Cota e Vignale Il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota risponde all’ANMVI impegnandosi ad attivare gli Assessorati competenti. Il presidente della Commissione Economia della Regione Piemonte, Gian Luca Vignale, presenta alla stampa il dossier “Redditometro e Cavalli: Proposte e suggerimenti per salvare un settore in crisi”. Lo scopo è di ottenere "un'audizione nelle Commissioni Finanze di entrambe le Camere".
Gennaio 2012 - Sentenza della Commissione Tributaria di Asti I giudici tributari scrivono: “Si impone dunque, nella fattispecie, un'ermeneusi del termine cavalli da equitazione. In tale ottica è palese che "l'equitazione" è quell'attività sportiva che postula l'impiego professionale di cavalli di valore, onerosi nel mantenimento, nel trasporto e, soprattutto, nell'addestramento oltre che nell'acquisto; dunque, non semplicemente "l'arte del cavalcare". ■
L’ESECUTIVO INTERVENGA SULLE SCELTE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE gni iniziativa che possa richiamare l'attenzione del Governo è opportuna e necessaria per questo Andrea Brignolo (Vice Presidente ANMVI con delega agli equini) e Giorgio Ricardi (Presidente SIVE) plaudono alla mozione presentata in Senato da alcuni parlamentari, prima fra tutti la Senatrice Silvana Amati. Nel testo, a proposito di redditometro si legge: “L'Esecutivo è invitato "a tenere in adeguata considerazione il fatto che la scelta dell'Agenzia delle entrate di ritenere il
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possesso di un cavallo rilevante ai fini del redditometro, considerandolo bene di lusso, presume spesso da parte dei proprietari capacità contributive superiori a quelle reali. Il che ha, fra le altre conseguenze, quella di disincentivare l'acquisto o l'adozione di cavalli non più agonisticamente validi, che invece è nell'interesse di una politica di salvaguardia dalle pratiche generalizzate di macellazione". Le sigle veterinarie riconoscono le loro istanze in diversi passaggi del documento e si augurano
che sia in particolare il Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, a recepire l'urgenza delle questioni collegate alla crisi dell'ippica. Via XX Settembre ha già fatto i primi passi. Sul redditometro, il Ministro ha attivato una apposita Commissione che testimonia l'assoluta necessità di un approfondimento sullo status del cavallo, se si vuole rendere attendibili ed eque le iniziative del Fisco sull'accertamento dei redditi e la lotta all'evasione.
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4 Attualità Sicurezza alimentare
VETERINARIA 5 | 2012
Un caso di equide da corsa al macello Complessa gestione di una non conformità di TERESA MANGINELLI Veterinario SISAC SIAV “B” - ASL BA DOMENICO PAVONE Veterinario SISAC SIAV “B” - ASL BA FRANCESCO INTINI Veterinario Dirigente SIAV “B” - ASL BA n una regolare giornata di macellazione l’OSA presenta ai Veterinari Ufficiali al macello un equide doligomorfo di circa quattro anni di età, femmina, scortato da documentazione completa: mod. 4, passaporto, informazioni sulla catena alimentare ed una copia del certificato attestante un passaggio di proprietà, tra l’intestatario del cavallo ed il titolare dell’azienda da cui proviene l’animale. Ci chiede un consiglio tecnico sulla possibilità di macellare regolarmente il soggetto che: 1) è identificabile in quanto provvisto dello stesso trasponder presente su passapor-
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to UNIRE, 2) è DPA, datato e sottoscritto dall’Organismo emittente e dal proprietario, 3) non risulta effettuato alcun trattamento farmacologico, 4) non è presente in BDE in azienda di origine (non risulta come azienda registrata ai sensi del REG 852/04 CE), né in azienda speditrice, regolarmente registrata, dove risultano altri equidi ma non questo in oggetto. Preso atto del mancato requisito previsto dal punto 24.2 “macellazione dell’equide” del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 26/09/2011 (manuale operativo per la gestione degli equidi), si è pensato di delegare all’APA territorialmente competente: a) la ratifica del passaggio di proprietà avvenuto circa un anno prima, mediante apposizione della etichetta adesiva prevista; b) l’inserimento del soggetto in anagrafe equidi.
Di tutta risposta il neo proprietario intendendo colui che di fatto ha acquistato l’animale, è stato invitato a rivolgersi al Servizio Veterinario presso il macello perché gli equidi UNIRE non sono gestiti dall’APA. Con la nostra “carta servizi” abbiamo effettuato un controllo in BDN, verificato la presenza dell’equide in azienda di origine ma non si evinceva alcun passaggio di proprietà. Ci siamo rivolti alla sede centrale dell’AIA a Roma e ci è stato riferito che il neo proprietario avrebbe dovuto servirsi della sede centrale dell’UNIRE di Roma o di sedi periferiche oggetto di corse e/o manifestazioni per regolarizzare quanto meno il passaggio di proprietà, mentre per l’inserimento dell’equide in BDE non dovevamo pretendere nulla in quanto tratta-
vasi di equide non di competenza AIA - ANA - APA. Dopo aver tentato, senza successo, un contatto telefonico con la sede centrale dell’UNIRE a Roma, ci siamo rivolti ad un collega veterinario collaboratore UNIRE il quale ci ha ribadito l’iter relativo al passaggio di proprietà e l’impossibilità di visualizzare l’equide in BDE. Che fare dunque? L’equide è stato macellato regolarmente a seguito di un ulteriore certificato acquisito via fax da un centro ippico sportivo, sede abilitata alla visione della Banca Dati UNIRE. Da questo certificato si evince la piena proprietà (100%) dell’equide in capo alla persona che lo ha presentato alla macellazione. A questo punto rimane la consapevolezza di aver fatto il possibile per tracciare l’equide in ogni sua fase preventiva alla macellazione ma ci rimane il dubbio che la gestione di questo caso ha dei punti di difficile risoluzione: 1) Perché questo scollamento tra l’APA e l’UNIRE? 2) Perché l’UNIRE non ha attuato le procedure previste per la regolarizzazione del passaggio di proprietà, con apposizione di etichetta adesiva riportante gli estremi anagrafici del nuovo proprietario e dell’equide oggetto di compravendita, nelle numerose pagine previste nel passaporto come per altri equidi? 3) Perché dare la possibilità di assegnare e mantenere lo status DPA ad un equide che nasce e viene allevato in un’azienda che non è registrata ai sensi del REG 852/04 e quindi legalmente non abilitata alla produzione di animali/alimenti? La gestione di questa non conformità è stata complessa per il coinvolgimento di più ENTI, non protocollare per l’assenza di procedure nel manuale operativo su citato, tanto per l’OSA tanto per il Servizio Veterinario. Ci chiediamo: su quale basi sarà macellato e destinato al consumo umano, macellato e distrutto o respinto dall’OSA, un equide “da corsa”, considerato che le legittime aspettative del proprietario sono quelle di recuperare dall’animale un guadagno dalla regolare macellazione del soggetto che nessuno ha reso NON DPA? Il dubbio di non preservare completamente la salute del consumatore, o di limitare in modo ingiustificato le transazioni commerciali è sempre presente di fronte a scelte sanitarie non oggettivabili. Se poi questo caso dovesse ripresentarsi, come purtroppo possiamo ipotizzare data la numerosa popolazione di cavalli UNIRE in Italia (documento FNOVI “Eutanasia e professione veterinaria tra incremento della popolazione equina, legalità e codice deontologico”), allora le perplessità condizioneranno il nostro giudizio operativo. ■
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6 Dalle Associazioni Sive
VETERINARIA 5 | 2012
La neve non ferma la SIVE Il XVIII Congresso Internazionale SIVE si è tenuto regolarmente a Bologna di BARBARA RICCIO, ANDREA M. BRIGNOLO onostante le avverse condizioni atmosferiche che si sono abbattute in queste settimane sull’Italia ed in particolare sul centro Italia, dal 3 al 5 febbraio si è regolarmente svolto a Bologna il XVIII Congresso Internazionale SIVE. Lottando letteralmente con la neve che cadeva a grandi fiocchi su buona parte della penisola, circa 450 veterinari ippiatri si sono ritrovati a Bologna per il più importante appuntamento annuale italiano di formazione in campo equino presso il Palazzo della Cultura e dei Congressi del Nuovo Polo Congressuale di Bologna Fiere. Anche le ditte sponsor dell’evento non si sono lasciate intimorire dal cattivo tempo e con la loro presenza hanno permesso di allestire una grande sale espositiva dove i colleghi hanno potuto trovare indicazioni sulle novità da parte di case farmaceutiche, aziende produttrici di apparecchiature diagnostiche, materiale chirurgico, integratori e mangimi. Grossi nomi della veterinaria “equina” , quali il professore Mike Ross del New Bolton Center in Pennsylvania per l’ortopedia e la Dott.ssa Michelle Le Blanc della Clinica Rood and Ridle Equine Hospital di Lexington per la riproduzione, hanno attirato anche molti partecipanti stranieri provenienti da diversi paesi europei, come Spagna, Portogallo, Inghilterra, Belgio, Svezia, Iran e molti
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paesi Dell’Est Europa Molto apprezzati anche gli interventi di colleghi “più giovani” ma non meno autorevoli come gli inglesi Tim Brazil, Richard Piercy e Sarah Powell che rispettivamente in medicina interna ed ortopedia hanno davvero impressionato per la loro competenza e ricchezza di casistica presentata. Il primo giorno si sono svolti, come di consueto, i 2 workshop, uno di ortopedia con Mike Ross, Sarah Powell e l’americano Jack Snyder dell’Università di Davis, ed uno di riproduzione con Michelle Leblanc e Dale Paccamonti della Louisiana University, nei quali i relatori hanno
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STRUTTURE MEDICO VETERINARIE: GESTIONE, ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITÀ TRA PRESENTE E FUTURO Cremona, Sabato - 3 Marzo 2012
presentato e discusso una serie di casi clinici. Il pomeriggio è stato dedicato alle Società specialistiche SIOCE, SIRE e al neo-nato Gruppo di Studio di Medicina Interna e Sportiva. E’ stato in particolare molto piacevole vedere l’interesse che ha riscosso la creazione di questo nuovo gruppo di studio fra i soci SIVE che sono affluiti numerosi. Nei giorni successivi il programma ha previsto dei Focus per approfondire argomenti specifici, in particolare per gli ortopedici la grassella, la visita di compravendita e le patologie della regione metacarpale/metatarsale, e per gli internisti le ulcere gastriche, le vie aeree profonde con un altra relatrice d’eccezio-
ne quale Dorothy Ainsworth della Cornell University e la neurologia con Richard Piercy. Il sabato pomeriggio si è svolta anche la sessione di Practice management, orientata sugli aspetti medico legali della responsabilità civile del veterinario, che anche quest’anno ha visto un’ottima affluenza di colleghi e sta ottenendo sempre maggior interesse. Per la prima volta quest’anno è stata organizzata una lezione plenaria sull’evoluzione negli ultimi 30 anni della diagnosi e terapia delle zoppie causate da patologie dell’articolazione del nodello. E’ stata inoltre una grande soddisfazione per il CD SIVE vedere per la prima volta una larga partecipazione all’Assemblea generale. Nell’ambito di tale assemblea Giorgio Ricardi, attuale Presidente SIVE, ha riassunto i principali avvenimenti scientifici e professionali legati al mondo dei cavalli dell’anno 2011 ed i programmi per il 2012. Il suo intervento si è concluso ricordando ai Soci che l’anno prossimo si svolgeranno le elezioni del Consiglio Direttivo ed invitando tutti coloro che avessero voglia di partecipare alle attività della SIVE di presentare la propria candidatura. Un dato significativo e ricco di speranza è stato l’afflusso di tanti giovani colleghi che, da poco usciti dal mondo universitario, cercano di allargare le proprie conoscenze nell’ottica di un ingresso nel mondo del lavoro che attraversa un periodo molto critico. Come rilevato in un Editoriale di Ippologia di qualche mese fa, è proprio nei momenti di crisi che bisogna impegnarsi per crescere professionalmente e ritrovarsi pronti quando il mondo del cavallo ricomincerà a funzionare anche il Italia. La SIVE si augura quindi un 2012 in crescita, in attesa di momenti migliori, e aspetta tutti i soci l’anno prossimo a Milano con un congresso ancora più internazionale, grazie alla collaborazione con la FEEVA. ■
S C H E DA D I I S C R I Z I O N E AL C O N V E G N O STRUTTURE MEDICO VETERINARIE: GESTIONE, ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITÀ TRA PRESENTE E FUTURO
Cremona, Sabato - 3 Marzo 2012 ISCRIZIONE INVIARE LA PRESENTE SCHEDA TRAMITE FAX: 0372/40.35.26 O MAIL A: relazioniesterne@anmvi.it ENTRO IL 24/02/2012
PROGRAMMA DELLA GIORNATA 09.00 10.00 10.15
11.00
11.30
12.00
12.30 13.30 16.30
Registrazione dei partecipanti Saluto e presentazione del convegno Dott. Marco Melosi Le strutture veterinarie: un impegno vissuto tra passione e responsabilità. 1980/2010, un trentennio di professione: stato dell’arte Dott. Marco Maggi Rapporti di lavoro – I Rapporti di collaborazione tra professionisti e Il lavoro dipendente all’interno delle strutture private. Problemi ed opportunità Dott. Carlo Scotti Marketing e professione: un legame possibile? – Vendita del farmaco e pet corner – L’uso ragionato di internet Dott. Marco Viotti Deontologia nella pratica professionale – Le norme deontologiche e gli aspetti gestionali-organizzativi delle strutture medico veterinarie Dott.ssa Carla Bernasconi Pausa pranzo Discussione Conclusione Dott. Marco Melosi SEDE E ORGANIZZATORE ANMVI: Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona (CR) Tel. 0372/403536 - E-mail: relazioniesterne@anmvi.it
I DATI DA COMUNICARE COGNOME ............................................................................................................................................................................. NOME ....................................................................................................................................................................................... INDIRIZZO ............................................................................................................................................................................. CAP ............................................................... CITTÀ E PROVINCIA ............................................................................... TEL. .................................................................................................................................. CELL. ............................................ EMAIL ............................................................................................................................ FAX ............................................... ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI (Provincia) .................................................................................................
Il Seminario è rivolto ai medici veterinari. Ingresso libero e gratuito fino a raggiungimento dei posti disponibili. Si richiede la massima puntualità.
PRIVACY - Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto consente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggettia cui la stessa deve rivolgersi. Firma …………………………………………………………………………………
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8 Osservatorio farmaco Distribuzione
VETERINARIA 5 | 2012
Liberalizzare i farmaci veterinari? Sì, ma nelle giuste sedi a lenzuolata di proposte del PD punta ad ampliare la portata del Decreto 201/2011 (Salva Italia) e delle liberalizzazioni in corso di conversione in legge al Senato. Fra le proposte presentate, con l'appoggio del Movimento Difesa del Cittadino, c'è anche quella di Estendere ai medicinali veterinari la piena liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C. L'assunto è sempre lo stesso: rimuovere le limitazioni al fine di ampliare la concorrenza a vantaggio dei cittadini. L'articolo 32 (Farmacie) del Dl 201/2011 consente la vendita negli esercizi commerciali anche dei medicinali di cosiddetta fascia C, ovvero che non sono "essenziali", "per malattie croniche" e di "rilevante interesse terapeutico", in base all'articolo 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre 1993, n. 537. Con un comunicato stampa, l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani non è pregiudizialmente contraria. Ma con i dovuti distinguo: liberalizzazione sì, ma non dentro gli esercizi commerciali, dove in assenza del medico veterinario verrebbe meno la sorveglianza sulla filiera, con effetti non controllabili anche sull'uso prudente e appropriato del medicinale destinato agli animali (produttori e non produttori di alimenti), una sorveglianza
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sull'appropriatezza e l'uso responsabile che può essere assicurata solo in presenza del medico veterinario e all'interno delle strutture veterinarie autorizzate, a tutti gli effetti canali di distribuzione del medicinale veterinario, in grado di offrire garanzie di pronta reperibilità, di rimozione delle limitazioni e nel contempo di utilizzo appropriato e prudente. ■
PREMISCELE E USO IN DEROGA ndipendentemente dall'aggiornamento delle confezioni già in commercio, qualsiasi prescrizione che preveda un impiego non conforme a quanto riportato nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, tra cui la miscelazione di due o più premiacele per alimenti medicamentosi, non autorizzata in base a studi di qualità, sicurezza ed efficacia, si configura come uso in deroga, ai sensi dell'art. 1.1 del decreto legislativo 193/06. Lo ribadisce la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco veterinario in una comunicazione che fa seguito alle indicazioni sull'etichettature delle premiscele medicate, riportanti la dicitura "non miscelare con altri medicinali veterinari". In risposta a vari, quesiti, la Direzione ministeriale fa presente che il periodo di sei mesi, con scadenza il 16/07/2012, entro il quale deve essere effettuato l'aggiornamento degli stampati delle premiscele per alimenti medicamentosi con la (frase "In assenza di studi di compatibilità, non miscelare con altri medicinali veterinari."o la possibilità di effettuare tale aggiornamento in occasione di una variazione che comporti un aggiornamento degli stampati, è stato fissato per concedere un termine congruo per l'aggiornamento delle confezioni in commercio.
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VETERINARIA 5 | 2012
Eventi Veterinari
Edizioni Veterinarie E.V. srl
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC LAZIO RIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI Roma, 1 Aprile 2012
SEMINARIO REGIONALE SCIVAC CALABRIA LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO 1 Aprile 2012
RELATORE Dott. Giovanni Majolino OBIETTIVI Gli obiettivi di questa giornata sono di fornire indicazioni pratiche ai colleghi, che si approcciano al mondo della riproduzione del cane e del gatto, in maniera tale da poter mettere in pratica quanto esposto. L’ allevamento del cane e del gatto di razza, negli ultimi anni, ha fatto notevoli passi avanti e soggetti di allevamento italiano vengono molto apprezzati anche all’ estero, va’ da sè che la possibilità di crescita del lavoro ambulatoriale nel campo della riproduzione può dare grandi soddisfazioni professionali. Anche l’ industria farmaceutica negli ultimi anni ha permesso di rivoluzionare l’ approccio verso diverse condizioni patologiche del tratto riproduttivo, offrendo grandi possibilità al clinico di trattamenti farmacologici che possono essere applicati nella quotidianità.
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.30 Dall’ evento fecondativo al parto (prima parte) 10.15 Dall’ evento fecondativo al parto (seconda parte) 11.00 Cure neonatali 11.40 Pausa
12.00 Accoppiamento indesiderato nella cagna e nella gatta e terapie abortigene 12.30 Patologie uterine e terapia medica (cagna e gatta) 13.00 Pausa pranzo 14.00 Progesterone e patologie connesse nella cagna e nella gatta (diabete mellito e iperplasia mammaria benigna) 14.30 Visita andrologica e spermiogramma 15.00 Patologie prostatiche e terapie a confronto 15.40 Pausa 16.00 Gestione del seme di scarsa qualita’ ai fini della fecondità 16.40 Discussione 17.00 Termine del seminario
10.15 11.00 11.30 12.15 13.00
RELATORE Luca Formaggini
SEDE Demas Via di Salone 132 - 00131 Roma
OBIETTIVI Fornire al partecipante tutte le nozioni necessarie per un corretto approccio chirurgico al paziente affetto da malattie dell’apparato respiratorio
Pre iscrizioni on line: http://registration.evsrl.it/?id=158
Registrazione on line: http://registration.evsrl.it/?id=157
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
8.30 9.25 9.30
Registrazione dei partecipanti e verifica presenze Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori La visita clinica del paziente dispnoico ovvero quanto la fisiologia
RELATORI David Chiavegato Med Vet Padova Francesco Migliorini, Med Vet, Roma PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 11 maggio 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.30 Anatomia ed embriologia F. Migliorini 11.00 Pausa caffè 11.30 Fisiologia cardiovascolare D. Chiavegato 13.00 Discussione 13.15 Pausa pranzo 14.30 Elettrocardiogramma di base/ Principi di elettrocardiografia patologica F. Migliorini 16.00 Pausa caffè 16.30 Elettrocardiogramma di base/ Principi di elettrocardiografia patologica F. Migliorini /esercitazione pratica ecg 17.45 Discussione 18.00 Termine della giornata Sabato 12 maggio 2012 08.30 Fisiopatologia cardio vascolare D. Chiavegato 10.00 Pausa caffè 10.30 Radiologia normale e Radiologia patologica D. Chiavegato 12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Relazioni Visita clinica (migliorini) 16.30 Esercitazione pratica: Radiologia normale e patologica 18.00 Termine della giornata
Domenica 13 maggio 2012 08.30 Relazioni Clinica e terapia delle malattie cardiovascolari congenite 10.00 Pausa caffè 10.30 Relazioni Clinica e terapia delle malattie cardiovascolari acquisite 12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Esercitazione pratica: discussione a gruppi su casi clinici 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine del corso INFORMAZIONI: Quote di Iscrizione: Soci SCIVAC € 400,00 (IVA Inclusa) Non Soci SCIVAC € 600.00 (IVA Inclusa) Numero massimo di partecipanti: 30 Termine Iscrizioni: 1° Aprile 2012 La precedenza verrà data ai soci della Campania Compreso nella quota di iscrizione: • Pranzi • Coffee Break • Attestati di Partecipazione • Atti su CD PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it www.scivac.it
15.30 16.00
17.00 17.30
è importante per localizzare il problema Da che parte passo per risolvere il problema? Solo l'anatomia necessaria....... Pausa Le prime vie aeree: sindrome brachicefalica e paralisi laringea Concetti generali di chirurgia toracica e toracoscopia Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) Pausa La dispnea: è sempre colpa dell’apparato respiratorio? Discussione di casi clinici Pausa Traumatologia dell’apparato respiratorio: rotture tracheali, pneumotorace, ernia diaframmatica. Discussione di casi clinici Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Da definire
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
CORSO REGIONALE BASE DI CARDIOLOGIA Napoli, 11-13 Maggio 2012
13.30 14.30
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DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEGLI ANIMALI ESOTICI Domenica 25 Marzo 2012 - Messina RELATORI Marco Bedin, Paolo Selleri DELEGATO REGIONALE Filippo Spadola OBIETTIVI L’incontro intende dare un contributo, a tutti i partecipanti, alla conoscenza e al miglioramento delle tecniche di diagnostica per immagini negli animali esotici. Verranno affrontate le nozioni base di metodologia radiologica, ecografica ed endoscopica nei piccoli mammiferi, nei volatili e nei rettili. Si affronteranno le varie differenze anatomiche e fisiologiche nelle varie specie viste attraverso la diagnostica per immagini. In chiusura della giornata si farà riferimento, inoltre, alla possibilità di esami diagnostici alternativi come la TC. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente e della Delegazione Inizio dei lavori 9.30 Diagnostica per immagini nei volatili Marco Bedin 11.00 Pausa
11.30 Diagnostica per immagini nei piccoli mammiferi Paolo Selleri & Marco Bedin 13.00 Pausa 14.30 Diagnostica per immagini nei rettili Paolo Selleri 16.00 Pausa 16.30 Dal RX alla TC nei rettili: esperienze personali e prospettive per il futuro Filippo Spadola 17.00 Discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2012. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 - Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
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10 Eventi Veterinari SIDEV SOCIETÀ ITALIANA
DI
Edizioni Veterinarie E.V. srl
SIMEF DERMATOLOGIA VETERINARIA
GESTIONE DELLE OTITI TRAMITE LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA Domenica 18 Marzo 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi
12.30 13.30 14.30 15.15 17.30
avanzata all’intervento chirurgico P. Buracco Assemblea annuale soci SIDEV Pausa pranzo Qual è la vostra diagnosi? Casi clinici a cura dei soci SIDEV Chiusura dei lavori
SOCIETÀ ITALIANA
DI
RELATORI Paolo Buracco, Torino - Giovanni Ghibaudo, Varese PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 18 Marzo 2012 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Applicazioni pratiche della videootoscopia nella diagnosi e nella terapia delle otiti del cane e del gatto - G. Ghibaudo 10.30 Pausa 11.00 Quando e come la gestione delle otiti diventa di pertinenza del chirurgo: dalla diagnostica per immagini
QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIDEV 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
AO EQUINE BASIC COURSE Principles in Equine Fracture Management Palazzo Trecchi, Cremona (Italy) 14-16 June 2011 Faculty: Jörg A. Auer, Sara Nannarone, Alan Nixon, Lucio Petrizzi, Giorgio Ricardi; Jeffrey P. Watkins,
DEADLINE FOR COURSE REGISTRATION: March 30th , 2011
The Italian Association of Equine Practitioners (SIVE - Società Italiana Veterinari per Equini) is pleased to announce that the AO EQUINE COURSE will be held on June 14th -16th , 2011 in Cremona, Italy. The course will be for a maximum of 30 participants.
For information please contact SIVE Secretary: Monica Borghisani Via Trecchi 20, 26100, Cremona, Italy Ph.39 0372 403502 - 460440 Fax: +39 0372 457091 Email: info@sive.it Web: www.sive.it
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA
in collaborazione con
Corso per Valutatore dei Sistemi di Gestione Qualità dell’Autorità competente per la Sicurezza alimentare (ASL, Regioni) UNI EN ISO 19011/2003, Reg. CE n. 882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 19-23 Marzo 2012 - Cremona 16-20 Aprile 2012 - Roma Il corso si propone di formare un professionista in grado di svolgere verifiche ispettive (audit) secondo le indicazioni fissate dalle linee guida UNI EN ISO 19011, avendo come punto focale il Regolamento CE n. 882/2004 e la norma di riferimento UNI EN ISO:2008.
PER INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP Tel. 0372/40.35.41 Fax 0372/40.35.40 Email: segreteria@aivemp.it Website: www.aivemp.it
MEDICINA FELINA
FLUDT E DISTURBI COMPORTAMENTALI, QUALE INTERAZIONE POSSIAMO ASPETTARCI Aperto ai soci SISCA Domenica 18 Marzo 2012 - Cremona, Palazzo Trecchi le e trattamento - C. Palestrini 14.45 FLUTD: management - D. GunnMoore 15.30 Pausa 16.00 FLUTD: casi clinici - D. Gunn-Moore 16.45 Domande e discussione 17.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.
Termine di iscrizione: 20 febbraio 2012
VETERINARIA 5 | 2012
RELATORI Danielle Gunn-Moore, Edinburgh (UK) Clara Palestrini, Milano PROGRAMMA SCIENTIFICO Domenica 18 Marzo 2012 9.00 Registrazione partecipanti 9.30 FLUTD: cause - D.Gunn-Moore 10.15 FLUTD: diagnosi - D.Gunn-Moore 11.00 Pausa 11.30 Infezioni dell’apparato urinario del gatto - D.Gunn-Moore 12.15 Disturbi eliminatori nel gatto: come affrontare il problema ed identificare le cause C. Palestrini 12.30 Pausa pranzo 14.00 FLUTD ed eliminazione inappropriata nel gatto: diagnosi differenzia-
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMEF/SISCA in regola con l’iscrizione 2012. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 21%) Soci SIMEF/SISCA 2012: GRATUITO Soci SCIVAC: € 90,00 Non soci: € 180,00 PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it
A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
In collaborazione con
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA MEDICINA PUBBLICA
C O R S I P R AT I C I
FORMAZIONE PER L’ISPEZIONE ACCREDITATA
SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli - Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it
12/13 Marzo 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. Il sistema dei controlli: competenze, organizzazione e strumenti 14/15 Maggio 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La difesa delle derrate e la prevenzione delle infestazioni 25/26 Settembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. Le verifiche ispettive ufficiali secondo il pacchetto igiene e la normativa vigente 13/14 Novembre 2012 - Cremona, Centro Studi E.V. La valutazione della shelf-life ed il ranking di rischio degli alimenti
PER OGNI EDIZIONE RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 15 CREDITI FORMATIVI
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Attualità scientifica Vet Journal
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Linee guida per l’anestesia del cane e del gatto Concludiamo con questa pubblicazione le indicazioni dell’Associazione americana AAHA
PREPARAZIONE DELL’ANESTESIA
emergenza (es., aspirazione tracheale, luci di emergenza in caso di mancanza di corrente). Preparare uno schema dei dosaggi dei farmaci di emergenza oppure calcolare preventivamente le dosi per ciascun paziente. Aggiornarsi sulle più attuali raccomandazioni per la rianimazione cardiopolmonare e cerebrale e rifornirsi dei farmaci indicati. I dosaggi dei farmaci di emergenza sono disponibili in molti testi di medicina veterinaria e anche grazie alla Veterinary Emergency and Critical Care Society.a Compilare una cartella anestesiologica per ciascun paziente, iniziando con la preparazione dell’anestesia e continuando fino a tutto il periodo di risveglio. Registrare le condizioni pre-anestesiologiche del paziente e tutti gli eventi perianestetici, inclusi i farmaci e i dosaggi somministrati, le vie di somministrazione, i segni vitali del paziente, gli eventi e gli interventi. Registrare le indicazioni per la rianimazione una volta ottenuto il consenso dal proprietario. Registrare regolarmente i parametri del paziente a intervalli di 5-10 minuti o più frequentemente in caso di improvvise modificazioni delle condizioni fisiologiche. Un facsimile di cartella anestesiologica è reso disponibile dalla AAHA.b
Assicurarsi che tutte le attrezzature e i farmaci giudicati necessari per la procedura programmata siano facilmente accessibili e in ordine operativo, prima di indurre l’anestesia. Controllare regolarmente la funzionalità e la manutenzione di tutte le attrezzature anestesiologiche. La Tabella 2 riporta un’utile lista per la manutenzione delle attrezzature. Prima di qualsiasi procedura anestesiologica, rendere disponibili le attrezzature e i protocolli di
La preparazione del paziente per l’anestesia può includere alcuni o tutti i seguenti punti: • Inserimento di un catetere EV e somministrazione di fluidi attraverso questa via. Ciò consente di evitare la somministrazione perivascolare dei farmaci per l’induzione. Inoltre, facilita il supporto del volume intravascolare e la correzione dell’ipovole-
La prima e la seconda parte delle linee guida AAHA per l’anestesia del cane e del gatto sono pubblicate sul n. 42/2011 e 1/2012 della nostra rivista.
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
TABELLA 2 - ELENCO DELLE ATTREZZATURE ANESTESIOLOGICHE • Assorbitori di CO2: Sostituire regolarmente gli assorbitori di CO2 in base alle raccomandazioni del produttore della macchina per anestesia. La durata utile degli assorbitori varia in base alle dimensioni del paziente e alla velocità di flusso dei gas freschi. La modificazione di colore non è sempre un indicatore accurato della capacità assorbente residua. • Ossigeno: Assicurarsi che le vie di erogazione siano connesse. Assicurarsi che il flussimetro sia funzionante. Assicurarsi che la bombola di erogazione e almeno una bombola di riserva siano sufficientemente piene. Per calcolare il volume residuo stimato della bombola, seguire questo esempio: un cilindro E pieno contiene 660 litri e ha una pressione di 2200 psi. La caduta di pressione è proporzionale al volume di O2 residuo. Una bombola con pressione di 500 psi contiene 150 l. Quando utilizzata con un flusso di 1 l/min, dura approssimativamente 2½ ore. • Tubi endotracheali e maschere: Assicurare l’accesso a maschere e tubi endotracheali di varie misure. Rifornirsi di una fonte luminosa, come un laringoscopio. Verificare l’integrità della cuffia e la quantità di aria ne-
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cessaria per insufflarla adeguatamente. Sistema di respirazione: Fare riferimento ai documenti della macchina per l’anestesia per le procedure di controllo delle perdite appropriate. Effettuare un controllo prima di qualsiasi procedura. Scegliere una borsa respiratoria e un circuito respiratorio di dimensioni tipo adeguati. Nei pazienti di peso inferiore a 5–7 kg o quando il lavoro respiratorio associato al sistema respiratorio non è facilmente sostenibile dal paziente si utilizzano generalmente sistemi senza rirespirazione. Inalatori: Assicurarsi che il vaporizzatore sia sufficientemente pieno Attrezzatura per l’eliminazione dei gas. Verificare che il sistema di eliminazione dei gas sia funzionante. Se si utilizza un canestro con carbone assorbente, assicurarsi che la capacità residua sia sufficiente per la durata della procedura. Osservare tutte le regole concernenti la dispersione dei gas anestetici di scarto. Attrezzatura per il monitoraggio elettronico: Assicurarsi che i dispositivi siano operativi e che siano connessi a una fonte di corrente o abbiano un’adeguata riserva di batteria.
mia che può conseguire alla vasodilatazione e alle emorragie durante la chirurgia. Consente inoltre la somministrazione rapida di farmaci di emergenza. • Connessione delle attrezzature di monitoraggio indicate per la condizione patologica presente e tollerate dal paziente prima dell’induzione (Tabella 3). • Stabilizzazione emodinamica dei pazienti instabili, che può includere ma non limitarsi a: - Somministrazione di fluidi EV in bolo. I pazienti ipovolemici possono necessitare di cristalloidi isotonici, colloidi e/o soluzione salina ipertonica per migliorare il riempimento vascolare, la gettata cardiaca e la perfusione tissutale. - Trattamento delle aritmie cardiache. - Somministrazione di prodotti del sangue. L’ipoproteinemia, l’anemia e i disordini della coagulazione possono aggravare la già ridotta distribuzione di ossigeno ai tessuti che normalmente si verifica in conseguenza dell’ipoventilazione e del decubito. - La preossigenazione riduce il rischio di desaturazione dell’emoglobina e ipossiemia durante la fase di induzione. È utile soprattutto se si prevede un’intubazione prolungata o difficoltosa o se il paziente è già dipendente da un’integrazione di ossigeno. Tuttavia, la preossigenazione può essere controindicata se crea agitazione nel paziente. La rimozione del diaframma in gomma dalla maschera facciale può accrescere la tolleranza del paziente verso la maschera stessa.
INDUZIONE DELL’ANESTESIA L’induzione dell’anestesia si ottiene preferibilmente utilizzando farmaci EV ad azione rapida, ma questa può non essere un’opzione ragionevole nei pazienti irritabili. L’induzione consente un rapido controllo delle vie aeree e il dosaggio dei farmaci d’induzione a effetto, nell’ambito dell’intervallo di dosaggio consentito. I pazienti ammalati, debilitati o depressi necessitano di quantità minori di farmaci rispetto ai pazienti sani e vivaci. La risposta del paziente ai farmaci preanestetici
può influenzare la quantità e il tipo di farmaci d’induzione necessari. Le maschere e le camere d’induzione possono causare stress, ritardato controllo delle vie aeree e contaminazione ambientale. Deve essere presente un’adeguata ventilazione ambientale per ridurre l’esposizione del personale. Riservare queste tecniche a situazioni in cui non sono possibili alternative. Assicurarsi che siano a disposizione i tubi endotracheali e gli attrezzi per l’intubazione (mandrini, laringoscopio). Stabilire e mantenere una via aerea aperta posizionando appena possibile un tubo endotracheale. Utilizzare il tubo endotracheale del diametro maggiore possibile in grado di attraversare le cartilagini aritenoidee senza danneggiarle; ciò riduce la resistenza e il lavoro necessario per la respirazione. Inserire il tubo in modo che l’estremità distale sia posta a metà strada tra la laringe e l’ingresso del torace. L’applicazione di un sottile strato di gel lubrificante sterile migliora la capacità della cuffia di sigillare le vie aeree contro la migrazione dei fluidi. Insufflare la cuffia in maniera sufficiente a creare una chiusura adeguata per la ventilazione a pressione positiva, tenendo conto che la sovrainsufflazione può danneggiare la trachea. Quando si modifica la posizione del paziente dopo l’intubazione, occorre fare attenzione a non ruotare il tubo endotracheale all’interno della trachea. Ciò può indurre lacerazioni tracheali, soprattutto se la cuffia è relativamente troppo insufflata. Il Professional Liability Insurance Trust (PLIT) dell’American Veterinary Medical Association (AVMA) ha riportato che le lacerazioni tracheali costituiscono un problema significativo nei gatti anestetizzati intubati. Tuttavia, l’intubazione tracheale, quando effettuata e mantenuta in maniera appropriata, è una parte essenziale del mantenimento di una via respiratoria pervia e protetta. Applicare un lubrificante corneale, dopo l’induzione, per proteggere gli occhi dalle ulcere corneali.
MANTENIMENTO E MONITORAGGIO Il mantenimento dell’anestesia si effettua so-
TABELLA 3 - STRUMENTI PER IL MONITORAGGIO DELL’ANESTESIA Elettrocardiografo Pulsossimetro (SpO2) Monitoraggio della pressione ematica arteriosa • Diretta intrarteriosa: più accurata, ma tecnicamente difficile • Non invasiva (monitor oscillometrico o Doppler): tecnicamente facile ma può non essere accurata. Valuta l’andamento in associazione ad altri parametri del paziente. Scegliere cuffie di ampiezza pari al 40–50% della circonferenza dell’arto. Termometro: sonde esofagee o temperatura rettale periodica con termometri convenzionali Analizzatore di gas anestetici (misura la concentrazione dei farmaci inalatori inspirati ed espirati)
Capnometro/capnografo (misura e/o indica la CO2 nei gas inspirati ed espirati e la frequenza respiratoria) Osservazioni fisiche • Visive (es., posizione degli occhi, mucose, escursione toracica, emorragie, volume e movimenti della borsa durante la ventilazione, funzionalità dell’attrezzatura) • Palpazione (es., qualità del polso, tono della mandibola, riflesso palpebrale) • Auscultazione (cuore, polmoni): stetoscopio precordiale o esofageo SpO2, saturazione dell’O2. Quando il paziente è il più possibile stabile, procedere in accordo al piano anestesiologico individuale.
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12 Vet Journal Attualità scientifica litamente utilizzando anestetici inalatori, ma si può ottenere anche mediante infusione continua o intermittente di agenti iniettabili, oppure con una combinazione di anestetici iniettabili e inalatori. Per un’anestesia inalatoria sicura ed efficace è necessaria una miscela di gas arricchita di O2. Il flusso di O2 dipende dal circuito respiratorio utilizzato. Per un sistema circolare con rirespirazione, è consigliabile utilizzare flussi relativamente elevati quando sono necessari cambiamenti rapidi del piano di anestesia, come ad esempio durante la transizione dagli anestetici iniettabili a quelli inalatori (induzione), oppure quando si spegne il vaporizzatore al termine della procedura. Durante la fase di mantenimento, il flusso totale di O2 dovrebbe essere compreso tra 200 e 500 ml circa. Affinché questi flussi siano efficaci, il sistema deve essere privo di perdite. Ciò significa, ad esempio, flussi di O2 inferiori a quelli a cui molti sono abituati. I benefici associati all’utilizzo di flussi minori includono una minore contaminazione ambientale e un ridotto consumo di O2 e di gas anestetici volatili. I flussi minori preservano inoltre maggiormente l’umidità e il calore. Lo svantaggio principale è costituito dal maggior tempo necessario per modificare la profondità dell’anestesia. Nei pazienti connessi a un circuito senza rirespirazione, somministrare un flusso di O2 di circa 200 ml/kg/min. Le linee guida per il monitoraggio dell’anestesia sono disponibili grazie all’American College of Veterinary Anesthesiologists (ACVA). Il monitoraggio cardiovascolare e il supporto fisiologico iniziati nel periodo di preparazione e/o induzione dell’anestesia proseguono durante il mantenimento. Il monitoraggio include la valutazione di stato di ossigenazione, ventilazione, frequenza e ritmo cardiaco, adeguatezza della profondità dell’anestesia, rilassamento muscolare, temperatura corporea e analgesia. La pressione ematica, la frequenza e il ritmo cardiaco, il colore delle mucose e la pulsiossimetria sono i migliori indici della funzionalità cardiovascolare. Esistono monitor elettronici multiparametrici utili per valutare i parametri fisiologici durante il periodo perianestetico (Tabella 3). I dati forniti dal monitor devono essere sempre valutati alla luce di tutti gli altri parametri e le decisioni di intervento devono essere basate sulla situazione complessiva. È di importanza critica un monitoraggio vigile e un’interpretazione e una risposta alle condizioni fisiologiche del paziente da parte di uno staff ben addestrato e attento. Durante il periodo perianestesiologico, occorre fornire supporto termico e controllare la temperatura corporea. L’integrazione di calore può essere effettuata mediante somministrazione endovenosa di fluidi tiepidi, utilizzo di un riscaldatore della linea di infusione dei fluidi, isolamento delle zampe del paziente (es., involucri di plastica da imballaggio con bolle d'aria), coperte termiche ad acqua e/o sistemi di circolazione di aria calda. Non utilizza-
re fonti di calore diverse che non siano specificamente destinate ai pazienti in anestesia, poiché possono causare gravi danni termici.
COMPLICAZIONI DELL’ANESTESIA Le complicazioni devono essere riconosciute e rapidamente ed efficacemente risolte nel momento in cui si sviluppano. Le complicazioni dell’anestesia costituiscono un numero significativo delle richieste assicurative dell’AVMA PLIT.c L’ipoventilazione è un effetto atteso dell’anestesia generale che può essere stimato osservando la frequenza e la profondità del respiro ma può essere meglio quantificato utilizzando la capnometria. L’osservazione del volume tidalico respiratorio è soggettiva e può essere complesso distinguere un volume tidalico normale da uno alterato. Il volume tidalico normale di CO2 è di circa 35-40 mm Hg nel paziente sveglio e di circa 40-50 mm Hg nei soggetti in un piano di anestesia chirurgica leggero. Se la CO2 aumenta, occorre identificare le possibili cause (es., un’eccessiva profondità dell’anestesia), fornire un supporto iniziale al paziente con una ventilazione a pressione positiva e adeguare l’anestesia secondo le necessità. L’ipotensione è una complicazione comune in corso di anestesia e deve essere diagnosticata attraverso il monitoraggio della pressione ematica e la valutazione di altri parametri fisiologici. Il trattamento dell’ipotensione include la riduzione della profondità dell’anestesia, la somministrazione di boli di cristalloidi e/o colloidi e/o la somministrazione di agenti vasopressori e inotropi. Le aritmie devono essere monitorate mediante auscultazione, elettrocardiografia od osservazione di incongruità polso-frequenza cardiaca mediante ecografia Doppler. Aritmie perioperatorie frequenti includono la bradicardia e le aritmie ventricolari. La decisione circa il trattamento di una determinata aritmia dovrebbe basarsi sulla sua gravità, sull’effetto su altri parametri emodinamici (es., pressione ematica) e sulla probabilità di peggioramento verso una forma più grave di aritmia. I dati a disposizione per esplorare le cause di morte per anestesia nel cane e nel gatto sono limitati. Molte complicazioni e decessi si verificano durante il risveglio. La maggior parte delle morti per anestesia resta inspie-
TABELLA 4 - SITI WEB PER MAGGIORI INFORMAZIONI American Animal Hospital Association (AAHA) www.aahanet.org > Resources > Guidelines. Linee guida AAHA–AAFP per il trattamento del dolore nel cane e nel gatto. Linee guida AAHA per il benessere dell’animale anziano American College of Veterinary Anesthesiologists (ACVA) www.acva.org. Linee guida per il monitoraggio dei piccoli animali; Dichiarazione di posizione American Society of Anesthesiologists (ASA) www.asahq.org. Scala di valutazione delle condizioni del paziente
Colorado State University www.cvmbs.colostate.edu/clinsci/wing/ emdrughp.htm È possibile stampare una lista di farmaci di emergenza con i dosaggi per ciascun paziente International Veterinary Academy of Pain Management www.ivapm.org. Informazioni sul trattamento del dolore Veterinary Anesthesia & Analgesia Support Group (VASG) www.vasg.org . Informazioni sull’anestesia AAFP, American Association of Feline Practitioners.
gata a causa delle insufficienti informazioni concernenti l’evento. Un monitoraggio più approfondito e la diagnosi precoce delle modificazioni fisiologiche, oltre a un intervento più rapido, possono ridurre il rischio di morte per anestesia. In caso di morte correlata all’anestesia, è bene proporre al cliente la possibilità di un’autopsia. Quest’ultima può identificare patologie preesistenti che hanno contribuito al decesso e che non erano identificabili durante la fase di valutazione preoperatoria. Una comunicazione empatica può aiutare il proprietario ad affrontare la perdita, la rabbia e il dolore per l’evento.
RISVEGLIO Il risveglio è una fase critica dell’anestesia in cui devono proseguire Il supporto al paziente, il monitoraggio e la registrazione dei dati. Inizia quando cessa la somministrazione di gas anestetici e non termina al momento dell’estubazione. Il monitoraggio del risveglio dall’anestesia richiede personale addestrato nel riconoscimento delle complicazioni. Benché molte complicazioni si verifichino nel corso dell’anestesia, la maggior parte dei decessi associati all’anestesia avviene durante il risveglio, soprattutto nelle prime tre ore. Il 47% delle morti per anestesia segnalate nel cane e il 60% di quelle del gatto si verificavano nel periodo postoperatorio. Proseguire il regolare monitoraggio dei parametri fino al loro ritorno nei pressi dei valori basali. La pulsiossimetria, il monitoraggio della pressione ematica e l’auscultazione periodica sono utili per identificare complicazioni potenzialmente fatali. Nei soggetti esposti a un rischio significativo di ipotensione o gravi aritmie, continuare il monitoraggio elettrocardiografico e della pressione ematica. Nelle prime fasi del risveglio persiste una depressione respiratoria. Continuare l’integrazione di ossigeno finché i valori di SpO2 sono accettabili durante la respirazione di aria ambiente. Estubare il paziente quando è in grado di proteggere le proprie vie aeree con una deglutizione efficace. Svuotare la cuffia immediatamente prima della rimozione del tubo endotracheale. Nei soggetti che hanno subito una procedura dentistica o di chirurgia orale, è utile posizionare il naso in posizione leggermente inferiore alla parte posteriore della testa e lasciare la cuffia del tubo endotracheale leggermente insufflata durante l’estubazione. Ciò favorisce l’eliminazione dalla trachea dei coaguli ematici e dei detriti e il deposito di eventuali fluidi o frammenti nella regione faringea, dove possono essere asportati attraverso la bocca oppure essere deglutiti, riducendo quindi il rischio di aspirazione. Nei soggetti ipotermici il risveglio dall’anestesia può essere più prolungato, con aumento della morbilità. Fornire un adeguato supporto termico finché la temperatura del paziente aumenta consistentemente e si avvicina alla norma. Durante il risveglio, è utile applicare nuovamente la pomata oculare, soprattutto se è stato somministrato un farmaco anticolinergico, fino al ripristino del normale riflesso di ammiccamento. Comprimere la vescica, si distesa, per ridurre eventuali disagi dovuti a un eccessivo riempimento. Rivalutare il grado di dolore del paziente e, se necessario, modificare il piano di trattamento del dolore postoperatorio. Un’analgesia adeguata e un ambiente tranquillo favoriscono un risveglio più dolce. Valutare l’eventuale presenza di disforia, delirio postperatorio e dolore. Trattare se necessario. Le dimissioni dei pazienti che sono stati sottoposti ad anestesia dovrebbero avvenire solo quanto il paziente è sveglio, cosciente,
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caldo e a proprio agio. Valutare le risposte e la capacità dell’animale di interagire in maniera sicura con i proprietari e di mantenere l’omeostasi fisiologica. Fornire al proprietario istruzioni scritte, sottolineando le dosi e i possibili effetti collaterali degli analgesici e degli altri farmaci che devono essere somministrati a casa.
SOMMARIO/CONCLUSIONI L’anestesia non si limita alla scelta dei farmaci anestetici. Un piano anestesiologico individualizzato completo riduce al minimo la morbilità perioperatoria e ottimizza le condizioni perioperatorie. Il monitoraggio, la capacità di distinguere ciò che è normale da ciò che non lo è, e la rapidità di intervento sono di importanza critica affinché problemi potenzialmente reversibili non diventino irreversibili. Durante il periodo di risveglio devono proseguire la vigilanza e il supporto al paziente. Una procedura anestesiologica di successo richiede personale addestrato e osservatore che conosca la farmacologia clinica e gli adattamenti fisiologici del paziente in anestesia, così come l’utilizzo delle attrezzature anestesiologiche e di monitoraggio. Il personale deve inoltre essere in grado di valutare rapidamente le risposte anomale del paziente e intervenire efficacemente, conoscendo le risposte attese ai diversi farmaci anestetici e alle modificazioni delle fasi e/o della profondità dell’anestesia generale. È utile fornire un addestramento e una revisione delle procedure anestesiologiche al personale neo-assunto, a intervalli regolari e dopo il verificarsi di eventi negativi, come parte di una discussione abituale sulla morbilità e la mortalità dell’anestesia. L’anestesia e farmaci anestetici e sono in continua evoluzione, grazie ai progressi della farmacologia e della tecnologia. Esistono numerose opportunità di formazione continua in anestesia e un periodico aggiornamento circa le conoscenze anestesiologiche è doveroso. Per i casi più complessi che esulano dall’area di confidenza del medico veterinario è utile fare riferimento a un anestesista veterinario certificato (Tabella 4). Abbreviazioni AAHA = American Animal Hospital Association; ACVA =American College of Veterinary Anesthesiologists; ASA = American Society of Anesthesiologists; AVMA = American Veterinary Medical Association; ET = endotracheale; PLIT = Professional Liability Insurance Trust. ■
NOTE a
Vedere www.veccs.org vedere www.aahanet.org > AAHA store > Books and products > Anesthesia record c Comunicazione personale, Marzo 2011, AVMA PLIT b
“Linee guida AAHA per l’anestesia del cane e del gatto” Richard Bednarski, Kurt Grimm, Ralph Harvey, Victoria M. Lukasik, W. Sean Penn, Brett Sargent, Kim Spelts. Journal of the American Animal Hospital Association Nov/Dec 2011 vol. 47 no. 6 377-385 Questo articolo è stato preparato da un gruppo di esperti espressamente riunito dalla American Animal Hospital Association. L’articolo è stato sottoposto allo stesso processo di revisione esterna di tutti gli articoli pubblicati sul Journal of American Animal Hospital Association. Bibliografia disponibile presso la redazione.
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Veneto Anmvi Regione
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Distribuzione di microchip, ANMVI Veneto convocata in Regione Previste modifiche alle linee guida regionali sull’identificazione dei cani
a neonata Unità di Progetto Veterinaria della Regione Veneto ha indetto una riunione per il 16 febbraio sulla identificazione dei cani mediante microchip. L’ANMVI è stata convocata e per l’associazione parteciperà il Presidente di ANMVI Veneto Davide Zanon. L'obiettivo è di predisporre le modifiche alla deliberazione della giunta regionale n. 877 del 6 aprile 2044 relativa alle linee guida regionali sull'identificazione dei cani. Nei giorni scorsi, il dirigente Giorgio Cester, ha diramato una precisazione alle Aziende ULSS e agli Ordini veterinari per precisare che il 30 novembre 2010 la Regione aveva indetto una gara d'appalto per la fornitura di microchip alle Aziende ULSS regionali e che successivamente la fornitura è stata aggiudicata alla ditta OPV spa al prezzo unitario di 1,09 euro + IVA. "Tale contratto risulta attualmente in essere e vincolante per i Servizi Veterinari della Regione Veneto". La precisazione della Regione segue le segnalazioni di medici veterinari in merito all'esaurimento di scorte in alcune ASL e alla fornitura gratuita. Ad ulteriore chiarimento sulla distribuzione dei microchip, la nota aggiunge che -alla
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luce dell'Ordinanza ministeriale 6 agosto 2008, prorogata dall'OM 21 luglio 2010 e delle aggiudicazioni alla OPV spa- "si ritiene che i veterinari liberi professionisti possano acquisire i lotti di microchip per l'identificazione dei cani dalle Aziende ULSS della Regione Veneto, con le modalità di pagamento stabilite da ciascuna Azienda ULSS".
L’UNITÀ DI PROGETTO VETERINARIA Con delibera della Giunta Regionale n.148 del 31 gennaio 2012 è stata modificata l’organizzazione della Segreteria regionale per la Sanità. È stata pertanto soppressa l’Unità Complessa Sanità Animale e Igiene Alimentare presso la Direzione Prevenzione ed istituita l’Unità di Progetto Veterinaria. Alla nuova struttura afferiscono il Servizio Sanità Animale e Igiene alimentare e il Servizio Igiene, Nutrizione, Acque e Specie Animali. Le modifiche organizzative alla Direzione Prevenzione sono state apportate al fine di rendere l’assetto organizzativo maggiormente conforme ed aderente alle esigenze funzionali, anche in relazione alla specificità delle competenze proprie dell’Unità Complessa Sanità Animale e Igiene Alimentare. ■
FINANZIAMENTO EXTRA DA 250MILA EURO sul Bur del Veneto n. 9 del 27/01/2012 la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2561 del 29 dicembre 2011 “Iniziative per la sicurezza alimentare delle produzioni venete: Piano Sanità Animale e Sicurezza Alimentare (2011-2012). Impegno di spesa prima annualità”. Il provvedimento ha lo scopo di programmare, per il biennio 2011-2012, le attività delle Autorità Competenti, di cui al D. Lgs. n. 193/2007, non ricomprese nel Piano Regionale Prevenzione e nel Piano regionale integrato dei controlli sugli animali e sugli alimenti. La delibera prevede un finanziamento, mediante Fondo Sanitario Regionale, di € 250.000,00 per la prima annualità. L’Assessore Coletto riferisce che parte degli
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ambiti di attività in precedenza inclusi nel Piano Sanità Animale e Sicurezza Alimentare non sono potuti confluire nel Piano Regionale Prevenzione né, tanto meno, nel Piano Regionale Integrato dei Controlli sugli Animali e sugli Alimenti, “si è, quindi, reso necessario, per dare adeguata continuità alle già consolidate iniziative volte a prevenire i rischi per la salute causati dalle interazioni tra animali, uomini e ambiente”. L’Assessorato ha dato mandato al dirigente dell'Unità Complessa Sanità Animale e Igiene Alimentare alla sottoscrizione di un'apposita convenzione con gli enti responsabili delle attività del Piano e all'adozione di tutti i provvedimenti necessari.
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Sanità animale Info Regioni
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Otto Regioni a rischio Morbo coitale Il Ministero della Salute ha definito le attività di sorveglianza per il 2012 maligno, ovvero: edema locale a livello dei genitali e delle mammelle, oppure eruzione edematose cutanee; oppure in coordinazione locomotoria sino a forme di paraplegia e paralisi facciale Unilaterale; oppure anemia; oppure evidente perdita di peso. L'esito dell'esame sierologico non influenza la destinazione delle carni ma, nel caso di riscontro sierologico positivo, i controlli devono essere estesi alle aziende di provenienza dell'equide macellato;
e attività di sorveglianza straordinaria per Morbo coitale maligno adottate dalla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario a giugno del 2011 "sono da intendersi concluse". Per l'anno 2012 le attività, di sorveglianza per Morbo coitale maligno nelle Regioni a rischio (Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia) sono state comunicate il 7 febbraio agli Assessorati alla Sanità e agli Istituti Zooprofilattici. La Direzione ministeriale fornisce tre allegati: Allegato A- Regioni a rischio; Allegato B- Procedura FdC presso gli IZS competenti per territorio; Allegato C - Inserimento dati sul SANAN.
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ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA NELLE REGIONI A RISCHIO - controllo sierologico dì tutti gli equidi oggetto di compravendita entro 30 giorni dallo spostamento degli animali. Sono esclusi gli spostamenti per eventi sportivi, gare, mostre, ecc. In caso di compravendita è obbligatorio emettere il mod. 4 esclusivamente con modalità elettronica, tramite utilizzo dell'apposita Funzionalità disponibile presso la banca dati nazionale zootecnica. L'attestazione sanitaria dell'avvenuto controllo sierologico con esito favorevole sarà recuperata automaticamente dal sistema informativo SANAN a cui saranno rese disponibili le informazioni relative ai controlli secondo le modalità previste nell'Allegato C. Il proprietario del cavallo dovrà informare coi debito anticipo il servizio veterinario dell'Azienda. ASL competente dell'intenzione di spostare il cavallo. Il servizio veterinario provvederà all'esecuzione dei prelievi di sangue sugli animali oggetto di spostamento ed all'emissione del mod. 4. coli modalità elettronica in caso di esito favorevole. Il costo dell'esame è a carico del proprietario del cavallo da movimentare. La modalità elettronica di emissione del mod- 4 consentirà di notificare automaticamente a tutti ì destinatari previsti dalle nonne i contenuti di tale documento, che sarà, quindi, stampato in un'unica copia che scorterà l'animale durante la movimentazione; - controllo sierologico di tutti i cavalli che presentano alla visita ante mortem al macello una sintomatologia riferibile al Morbo coitale
- controllo sierologico di tutti gli equidi che a controlli effettuati da parte dei servizi veterinari presso gli allevamenti o al macello, presentano irregolarità nella loro identificazione e nei documenti di accompagnamento. Il Ministero, con successivo provvedimento, disporrà l'avvio di un'attività straordinaria per il rafforzamento della vigilanza veterinaria nei macelli per equidi e sulle movimentazioni degli equidi. Tutti i campioni di sangue di cui al presente dispositivo devono essere inviati a-
gli Istituti Zooprofilattíci Sperimentali competenti per territorio per la diagnosi di prima istanza attraverso la Fissazione del Complemento (FdC) utilizzando la procedura di cui all'allegato B al presente dispositivo e i reagenti forniti dall'ICT e inserendo i risultati (negativi e non) sul sistema SANAN secondo le modalità e procedure contenute nell'Allegato C. Tutti i sieri non negativi dovranno essere inviati all'ICT per l'eventuale conferma. ■
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16 Europa Malattie emergenti
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Sul virus di Schmallenberg servono dati di epidemiosorveglianza Relazione EFSA al Comitato per la catena alimentare e la salute animale er valutare l'impatto del virus a livello di Unione europea e la sua possibile diffusione ulteriore, occorrono dati di sorveglianza provenienti da tutti gli Stati membri dell'UE. Sulla base della sua esperienza nella valutazione dei rischi connessi ad
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altre malattie a trasmissione animale e vettoriale, come la febbre catarrale, l'EFSA collaborerà con gli Stati membri per garantire che i dati epidemiologici raccolti nei prossimi mesi offrano una panoramica della situazione in Europa. Nel corso dell’intero processo l'EFSA condividerà periodicamente le relazioni sullo stato e l'analisi dei dati raccolti.
MALATTIA EMERGENTE n documento della Commissione Europea ha affrontato i riflessi commerciali della circolazione del virus, sconosciuto prima dei casi riferiti da Germania, Olanda, Belgio e Stati Uniti da novembre a gennaio. Le infezioni e le malattie causate dal virus non sono incluse dell'elenco delle malattie soggette a notifica internazionale secondo quanto definito dall'OIE. Gli Stati Membri colpiti, tuttavia, hanno comunicato all'OIE quanto registrato nei loro territori secondo quanto previsto per le malattie emergenti. In ogni caso i dati disponibili non suggeriscono l'adozione di misure particolari, pertanto l'Unione Europea non sta applicando restrizioni commerciali nei riguardi di animali vivi e prodotti derivati, non giudicati a rischio di trasmissione del virus. L'Unione Europea si è impegnata a mantenere informati i Paesi Terzi sull'evoluzione del problema. Il virus colpisce prevalentemente gli ovini ma anche i bovini e i caprini e può causare anomalie alla nascita. Prende il
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nome dalla città tedesca dove è stato individuato per la prima volta (Schmallenberg) e appartiene a un gruppo di virus trasmessi da vettori. Scoperto nella seconda metà del 2011 in Europa, sinora ha infettato animali in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. Attualmente non vi è alcuna prova che il virus di Schmallenberg possa colpire l'uomo. A dicembre del 2011 il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) ha effettuato una valutazione preliminare sui possibili rischi di trasmissione del nuovo virus da animale a uomo, in cui si concludeva che "è improbabile che questo virus possa causare malattie negli esseri umani, ma in questa fase ciò non può essere completamente escluso". Alla luce di questi esiti, l'EFSA si tiene in stretto contatto con l'ECDC e affronterà gli aspetti che implichino timori per la salute umana, nel caso dovessero emergere. Il Ministero della Salute italiano ha raccomandato la segnalazione di ogni caso sospetto.
E’ quanto si apprende dalla relazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sugli scenari potenziali riguardanti le modalità con cui il nuovo “virus di Schmallenberg" , potrebbe diffondersi tra gli animali nei prossimi mesi. La relazione, una analisi preliminare del fenomeno, è stata discussa in seno al Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale (SCOFCAH) il 7 febbraio scorso, fornirà elementi utili alla Commissione europea e agli Stati membri dell'UE in merito alla situazione attuale e quella possibile in futuro nell'Unione europea. Si suppone che il virus appartenga a un gruppo di virus trasmessi da insetti vettori. La relazione sottolinea la necessità di disporre di ulteriori dati per monitorare la presenza di questo virus di recente segnalazione e fornisce le specifiche tecniche per la relativa raccolta di dati in tutti gli Stati membri. La relazione tecnica redatta dall’EFSA si concentra sugli aspetti di salute e benessere animale relativi al nuovo virus scoperto, mettendo in evidenza come sussistano molte incertezze ad esso associate. Il virus è stato riscontrato in ovini, bovini e caprini e finora ha infettato animali in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito. Si ritiene che il virus faccia parte del sierogruppo Simbu di virus trasmessi da moscerini e zanzare ed è quindi probabile che il nuovo virus venga trasmesso con le stesse modalità. Tuttavia la possibilità di trasmissione diretta da animale a animale, anche se improbabile, non può essere esclusa in questa fase. Si è osservato che negli animali infetti il
NESSUNO STOP ALL’EXPORT, MA… 'Europa non applica limitazioni commerciali in relazione al virus di Schmallenberg e non ritiene giustificabile l'adozione di misure restrittive all'esportazione di ruminanti e prodotti derivati. Tuttavia, la Commissione europea ha richiesto urgente assistenza scientifica all’EFSA sui possibili rischi derivanti dal “virus di Schmallenberg". Infatti, benché sussistano molte incertezze associate a questo nuovo virus, l'EFSA fornirà a breve alla Commissione europea e agli Stati membri i scenari plausibili di come il virus potrebbe manifestarsi negli animali nei prossimi mesi. Inoltre l'EFSA collaborerà con gli Stati membri dell’Unione europea per garantire che i dati epidemiologici già a disposizione, nonché quelli generati dagli Stati membri e che successivamente l'Autorità collazionerà, possano essere utilizzati nel modo più efficace possibile per emanare raccomandazioni. Relazioni periodiche sullo stato di avanzamento e l'analisi dei dati raccolti verranno condivise. Una volta raccolti i dati, l'EFSA fornirà una valutazione complessiva dell'impatto del virus di Schmallenberg sulla salute degli animali, sulla produzione animale e sul benessere degli animali, unitamente a una recensione delle più recenti conoscenze sul virus.
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virus causa al momento febbre, diarrea e calo della produzione lattea sino a una settimana. Se l'infezione si verifica in animali gravidi nel corso di una fase breve e vulnerabile della gravidanza, può causare gravi anomalie alla nascita nella prole. Sulla base dei limitati dati disponibili, il rapporto fornisce scenari epidemiologici che potrebbero essere osservati nei prossimi mesi in Europa. Le serie di scenari sono state sviluppate basandosi sull'ipotesi che la modalità di trasmissione e i vettori che trasmettono il virus siano simili a quelli della febbre catarrale. L'analisi conclude che il numero di vettori e la temperatura hanno un impatto sull’eventuale diffusione del virus all’interno di una popolazione animale suscettibile. Vi è tuttavia carenza di dati su molti aspetti, ad esempio su quanto sia probabile che gli animali divengano immuni. Ciò è un elemento importante perché la conoscenza scientifica dei virus imparentati indica che gli animali sono in grado di sviluppare una forte immunità dopo l’esposizione al virus,il che ha un influsso sul modo in cui il virus può diffondersi in futuro. Una valutazione preliminare del Centro europeo per la prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) conclude che non esiste attualmente alcuna prova che il virus possa provocare malattia nell'uomo. Poiché i virus geneticamente più collegati [4] non causano malattie negli esseri umani, è improbabile che questo nuovo virus possa colpire l'uomo, ma in questa fase non può nemmeno essere escluso. L’EFSA continua a tenersi a stretto contatto con l’ECDC onde monitorare in maniera ravvicinata il possibile impatto sulla salute pubblica e affronterà le aree di interesse per la salute umana, nel caso se ne dovessero presentare. ■
Dalle Aziende
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Air Malta, da gennaio gli animali da compagnia possono viaggiare in cabina essere accettati a bordo. Solo tre animali, inclusi i cani guida, potranno essere accolti sullo stesso volo. Due animali della stessa specie possono viaggiare nello stesso contenitore, compatibilmente con adeguate condizioni di sicurezza relative a taglia, peso e benessere. In cabina il trasportino dovrà essere posizionato sotto il sedile di fronte al passeggero senza bloccare il passaggio degli altri viagir Malta introduce la Pet Travel Policy. Dal 1° gennaio 2012 i passeggeri che vorranno viaggiare in cabina con i loro piccoli amici potranno farlo seguendo alcune procedure. Il portavoce della compagnia ha dichiarato: “Air Malta ha introdotto con successo il trasporto di cani guida in cabina, più di due anni fa. Oggi stiamo lavorando su questa policy per andare incontro alle esigenze di numerosi proprietari di animali da compagnia che desiderano inserire i loro amici a quattro zampe nei piani di viaggio. I nostri clienti e impiegati ci hanno fatto pervenire alcuni consigli a riguardo e dopo un'accurata revisione stiamo per introdurre la nuova policy a partire dal nuovo anno”. Il servizio sarà disponibile su tutto il network Air Malta, con l'eccezione dei voli da e per il Regno Unito. Gli animali dovranno viaggiare in un trasportino le cui misure non devono superare i 55cm x 40cm x 20cm. Il contenitore dovrà essere dotato di un fondo impermeabile, essere conforme alle disposizioni IATA per la sicurezza, garantire una corretta ventilazione e permettere all'animale di stare in posizione eretta e di potersi muovere. Il peso massimo consentito per il trasporto in cabina è di 10 kg compreso il trasportino. Una tassa di € 70 a tratta, sarà applicabile al contenitore. Gli animali dovranno essere registrati in anticipo attraverso il Call Center della compagnia, in caso contrario potrebbero non
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giatori. L'età minima per l'accesso a bordo è di 8 settimane, i piccoli dovranno inoltre essere stati svezzati da almeno 5 giorni prima della partenza. È importante che i passeggeri siano a conoscenza delle regole di importazione di animali del paese di destinazione. Un passaporto valido e altri documenti saranno necessari per l'ingresso dell'animale. Ai passeggeri verrà richiesto di esibire un certficato a conferma dello stato di buona sa-
lute e di inoffensività del passeggero a quattro zampe. L'animale dovrebbe anche essere esaminato da un veterinario autorizzato a meno di tre giorni dalla data di partenza. Gli animali di taglia più grossa e altri tipi animali potranno essere trasportati in stiva. Maggiori informazioni sulle condizioni applicabili al trasporto per differenti tipi di animali, al link http://www.airmalta.com/pets?l=3. ■
18 Calendario attività Dal 3 marzo al 1 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
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INCONTRO ANMVI
“STRUTTURE MEDICO VETERINARIE: GESTIONE, ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITÀ TRA PRESENTE E FUTURO” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM
INCONTRO SIVAE / SCIVAC
AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it IL RISCHIO PERIOPERATORIO - Villa Ronco - Genova - VIA NINO RONCO 31 - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA COMUNICAZIONE NELLA PRATICA PROFESSIONALE VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it SEMINARIO SISCA - DALLA NASCITA ALLA GESTIONE DEL CONFLITTO TRA IL CANE E IL PARTNER UMANO, IL DISTURBO COMPETITIVO DI RELAZIONE (EX SOCIOPATIA CANE UOMO), LO STATO DELL’ARTE SULLA GERARCHIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non rich. accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ODONTOIATRIA E PATOLOGIA ORALE PEDIATRICA - PEDODONZIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TUTTO SULLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it EMANGIOSARCOMA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - Lungarno del Tempio 44 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA VALUTAZIONE DELL’INTERAZIONE, DELLA RELAZIONE E DELLA CONFLITTUALITÀ NELLA TRATTAZIONE DEL DISTURBO COMPETITIVO DI RELAZIONE. CONTRIBUTO TEORICO-PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non rich. accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL SISTEMA DEI CONTROLLI: COMPETENZE, ORGANIZZAZIONE E STRUMENTI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it SMALL ANIMAL MINIMALLY INVASIVE PLATE OSTEOSYNTHESIS (MIPO) COURSE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA2 ED - Ragusa - Viale delle Americhe - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it GESTIONE DELLE OTITI TRAMITE LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it FLUDT E DISTURBI COMPORTAMENTALI, QUALE INTERAZIONE POSSIAMO ASPETTARCI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO PER VALUTATORE DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITÀ DELL’AUTORITÀ COMPETENTE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE (ASL, REGIONI) UNI EN ISO 19011/2003, REG. CE N.882/2004, UNI EN ISO 9001/2008 - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Lara Zava - Segr. 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INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA
4 MAR
INCONTRO ANMVI / SIMV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
4 MAR 9-10 MAR 10 MAR 10-11 MAR 10-11 MAR 10-11 MAR 11 MAR 12-13 MAR
SEMINARIO SCIVAC / SISCA
INCONTRO SIODOV INCONTRO SIOVET
INCONTRO SIONCOV CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
INCONTRO SISCA CORSO SIVAR
15-17 MAR
INTERNATIONAL COURSE SCIVAC Ultimi posti disponibili
15-17 MAR
INTERNATIONAL COURSE SCIVAC Ultimi posti disponibili
16-18 MAR 18 MAR 18 MAR 19-23 MAR 23-25 MAR 23 MAR 23-24 MAR 25 MAR 28-30 MAR 30 MAR-1 APR 31 MAR 31 MAR
CORSO REGIONALE SCIVAC INCONTRO SIDEV
INCONTRO SIMEF / SISCA
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON AICQ
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIMIV INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SICILIA IN COLLABORAZIONE CON FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI MESSINA CORSO SIVE
GIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV
VII GIORNATA DI AGGIORNAMENTO ATAV - Ata Hotel Expo Fiera-Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Lara Zava - - Tel. 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
1° IT. MEDICINA D’URGENZA: I PARTE - MEDICINA D’URGENZA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 25,8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MARCHE - CORSO REGIONALE DI PATOLOGIA CLINICA MARCHE - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE FELINA: NUOVE TECNICHE E NUOVE TERAPIE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INTERPRETAZIONE DEI SEGNI, DEI SINTOMI E DELLE ANALISI STRUMENTALI NEI PAZIENTI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it GESTIONE PERIOPERATORIA DEL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA DEL RENE E URETERE: SFIDA POSSIBILE? - Hotel Franz - Gradisca D’Isonzo (GO) - VIALE TRIESTE 45 - ECM: SENZA ACCREDITO ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO REGIONALE SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO SIRVAC / SIMEF INCONTRO SIMUTIV
INCONTRO SIATAV
1 APR
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
1 APR
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA
1 APR
laPROFESSIONE
PROFESSIONE la VETERINARIA
VETERINARIA 5 | 2012
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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SOLUZIONI
a riposo
c d e
Ecografia addominale Analisi dell’urina Scintigrafia
Trichophyton verrucosum Trichophyton terrestre Microsporum canis Microsporum gypseum Microsporum persicolor
QUIZ 1
Determinazione dell’azotemia
a b c d e
Risposta corretta: a) Seminario SCIVAC: “Un approccio ragionato ai più comuni problemi in gastroenterologia” Milano, Ottobre 2005
Determinazione dei livelli sierici pre- e post-prandiali degli acidi biliari
QUIZ 2
a b
2) Qual è il dermatofita isolato nel 90% dei casi di dermatofitosi felina?
Risposta corretta: c) Incontro SIMEF (Soc. spec. SCIVAC): “Aggiornamento sulle micosi superficiali e sistemiche del gatto” - Cremona, 3 Novembre 2007
1) Quale fra i seguenti è il migliore test di screening per l’identificazione degli shunt portosistemici congeniti nel cane?