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Il mercato italiano del lavoro veterinario
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PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 5, numero 6, dall’11 al 17 febbraio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
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VET-EXCHANGE
Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie
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UN DECRETO PER L’ORIENTAMENTO ALLA LAUREA
ETICHETTE PIU’ CHIARE PER GLI ALIMENTI
DIAIM PER IL PAZIENTE ONCOLOGICO
IN TOSCANA DISCIPLINATA LA MNC VETERINARIA
RIPARTE LA FORMAZIONE SPECIALISTICA
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BREVI
FINANZIAMENTI PER CENTRI E RIFUGI
TARIFFE La FNOVI ha invitato "i responsabili degli Ordini Provinciali che si avvalgono di propri siti web a rimuovere dai documenti ivi pubblicati e consultabili i vecchi tariffari provinciali, avendo verificato che la consultazione da parte dei ‘clienti’ è potenzialmente idonea a ingenerare incomprensioni e fraintendimenti".
TRASPARENZA Compravano cani e gatti di razza in Polonia e Ungheria e li rivendevano già vaccinati in maniera illecita in un negozio della provincia di Ferrara. Cinque persone sono state denunciate per associazione a delinquere, frode in commercio e falsità in atti e 17 animali sequestrati. Nel bilancio dell’operazione 'Trasparenza', coordinata dal pm Barbara Cavallo con la collaborazione dell'area veterinaria dell'Ausl di Ferrara, anche il “veterinario di fiducia”. I cuccioli avevano un'età di 8-10 settimane e si trovavano spesso già in precarie condizioni di salute. Su gran parte dei documenti che accompagnavano gli animali sono state accertate cancellature o falsificazioni.
LATTE Con decreto del 30 ottobre 2007 il Ministero della Salute ha rivisto la normativa relativa al latte destinato al consumo umano prodotto negli allevamenti nei quali è confermata la diagnosi di scrapie. Il provvedimento abroga la disposizione in base alla quale il latte prodotto nell'allevamento veniva escluso dal consumo umano fino al completamento delle operazioni di abbattimento. Le misure restrittive sul latte prodotto in aziende sedi di focolai di scrapie vennero adottate in carenza di dati epidemiologici. Ora, dati alla mano e visto il parere del Consiglio superiore di sanità, il Ministero ha ritenuto necessario rivedere le misure restrittive.
CONTRATTO Partono le trattative per il rinnovo del contratto dei medici, dei veterinari e della dirigenza del Ssn: fissato, al 25 febbraio, il primo incontro tra l'Aran e i sindacati di categoria. Dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) fanno infatti sapere di aver fatto partire le convocazioni per l'apertura delle contrattazioni relative al quadriennio normativo 20062009 e per il primo biennio economico.
laPROFESSIONE VETERINARIA
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PIANO DI MONITORAGGIO 2008
Aviaria: per noi è sempre allerta Il programma ministeriale riguarda gli allevamenti industriali e le popolazioni selvatiche. Si concluderà a dicembre di quest'anno A PAGINA 3
Il Ministero della Salute ha ripartito il fondo previsto dalla legge 29 dicembre 2003, n. 376 sul finanziamento di interventi di opere pubbliche. Il fondo andrà a beneficio di rifugi per cani e gatti, centri di sterilizzazione, centri di adozione e rieducazione comportamentale dei cani. La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, vista la disponibilità del fondo ha ritenuto opportuno ripartirlo adottando i criteri previsti dal Decreto 13 maggio 2005 per la equa ripartizione tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Sono da attribuire contributi per strutture di rifugio per cani randagi; strutture per la sterilizzazione di cani e gatti; centri di adozione e di rieducazione comportamentale canina con particolare riferimento alla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressività dei cani. Il Ministero della Salute comunica inoltre che sono pervenute numerose richieste in particolare, 250 domande di cui 208 accolte e 42 non accolte. Spiega la comunicazione che l'esigenza di effettuare una equa ripartizione del finanziamento tra le Regioni non ha con-
sentito l'accoglimento di tutte le richieste, in particolare non sono state accolte le domande che risultano esuberanti rispetto alle altre richieste regionali. Saranno finanziati in via prioritaria progetti che prevedano il coinvolgimento di più enti e/o associazioni; progetti che prevedano strutture in rete (strutture multizonali); progetti articolati che contemplino allo stesso tempo lo sviluppo di piano di sterilizzazione e di adozione. Sono state accolte tutte le richieste pari o inferiori a euro 30.000, tutte le richieste delle Comunità Montane e delle Unioni dei Comuni ai quali è stata data preferenza anche relativamente alla consistenza del contributo e sono state prevalentemente accolte le richieste provenienti da pubblica amministrazione: Comuni, Province e Regioni, poi quelle di alcuni Enti protezionistici. Le domande accolte alle quali sono state apportate adeguate riduzioni, in relazione alla disponibilità del fondo, sono riportate in due gruppi: per il finanziamento di € 6.000.000 (anno 2004) e per il finanziamento di € 3.000.000 (anno 2005). I dettagli e i destinatari sono pubblicati al sito ministerosalute.it ■
RANDAGISMO: TROVATA LA SOLUZIONE NON VI È DUBBIO CHE SIAMO UN PAESE PARTICOLARE, PER NON DIRE STRANO. Mille i difetti degli italiani che ci vengono sempre contestati, ma abbiamo anche la fortuna di avere grandi qualità che ci permettono poi, alla fine, di venirne fuori e di cavarcela. Fra queste qualità dobbiamo di certo evidenziare la grande creatività che riusciamo ad esprimere per trovare soluzioni a problemi che altrimenti resterebbero aperti e con conseguenze anche preoccupanti. Pensiamo al randagismo. Ogni anno si fanno numerose campagne di sensibilizzazione contro l'abbandono, che purtroppo portano a scarsi risultati. Si continuano a proporre progetti di legge che regolarmente restano nel cassetto. Si ditribuiscono soldi, e non pochi, che spesso non si sa neppure dove finiscano. Abbiamo un'anagrafe canina nazionale che, nonostante l'impegno del Ministero, continua ad essere scarsamente funzionale perché le regioni non passano i dati alla centrale romana, richiedono ai proprietari di cani procedure burocratiche inutili e complesse e soprattutto non fanno alcun controllo sull’obbligo del microchip. Si sprecano fondi per strutture pubbliche che costano, normalmente, in modo spropositato rispetto al servizio offerto o al risultato ottenuto. Il Sindaco di un comune del Lazio di fronte a questa situazione generale, a dir poco sconfortante, sembra aver risolto tutto. Ha tagliato drasticamente in bilancio i fondi destinati al controllo del randagismo, giustificando la scelta, di fronte alle contestazioni, con il fatto che le polpette avvelenate seminate dai contadini avrebbero risolto comunque il problema. Complimenti!. Proponiamolo come prossimo Ministro della Salute.
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Prevenzione e sicurezza Attualità
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Aviaria: controlli sui volatili selvatici e sugli allevamenti intensivi Il piano di monitoraggio ministeriale, predisposto dal Centro di Referenza Nazionale, dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2008 l Ministero della Salute ha predisposto, su indicazione del Centro nazionale di referenza per l’influenza aviaria, un programma di monitoraggio che comprende controlli sui volatili selvatici e sulla popolazione di allevamenti intensivi. Il monitoraggio dovrà essere effettuato negli allevamenti industriali di volatili domestici e sulle popolazioni selvatiche.
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ALLEVAMENTI INTENSIVI E RURALI Il piano di monitoraggio dovrà interessare tutte le specie di volatili d’allevamento: pollo, tacchino, faraone, selvaggina, (quaglia, starna, fagiano, ecc.) ratiti, oche ed anatre e gli allevamenti di svezzamento. Di tali specie dovranno essere testati sia i riproduttori che gli animali da carne oltre alle ovaiole per uova da consumo. Dovranno essere sottoposti a campionamento gli allevamenti di selvaggina, comprese aziende faunistico-venatorie e agri-faunistiche, in particolar modo quelli che effettuano scambi comunitari o importazioni da Paesi Terzi. In base alla valutazione del rischio verranno individuati anche allevamenti rurali, con particolare attenzione a quelli che detengono oche e anatre situati in aree umide e in vicinanza di allevamenti industriali, che saranno sottoposti a controlli sierologici in concomitanza con le fasi migratorie. In considerazione della breve vita produttiva saranno esclusi dal piano di monitoraggio i broilers e le quaglie da carne. Per la scelta degli allevamenti da sottoporre a monitoraggio dovranno essere considerati i seguenti fattori a rischio: animali allevati all’aperto, allevamenti multietà, allevamenti multispecie, animali a lunga vita produttiva, l’utilizzazione di acque di superficie, collocazione degli allevamenti in particolari aree a rischio. Il piano è esteso a tutto il territorio nazionale in ottemperanza a quanto disposto dalla Comunità europea in merito all’effettuazione di indagini sull’influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici negli Stati Membri. La selezione degli allevamenti da sottoporre ad esame sarà effettuata in ciascuna regione e Provincia Autonoma sulla base della popolazione presente. Nelle Regioni Veneto e Lombardia nelle aree interessate nel corso degli ultimi anni dal piano di vaccinazione d’emergenza verrà predisposto un piano di controllo particolarmente intensivo e mirato sulla base della tipologia di allevamenti e specie presenti. In ciascuna regione e provincia autonoma verrà attuato un campionamento a più stadi considerando gli allevamenti appartenenti alle tipologie sopra citate, come unità di primo stadio, e i singoli volatili in questi allevati come unità di secondo stadio. Dovrà essere data la priorità agli allevamenti all’aperto e, se del caso in base alla valutazione del rischio, anche agli allevamenti rurali. Sulla base del numero di allevamenti presenti sul territorio regionale, saranno estratti per ogni tipologia riproduttiva interessata (ad eccezione del tacchino, anatre, oche
e quaglie) con criteri di casualità un numero di allevamenti che garantisca l’individuazione di almeno un gruppo positivo se la prevalenza di siero-positività è maggiore o uguale al 5% con un livello di confidenza del 95%. Per ciò che riguarda gli allevamenti di tacchini (carne e riproduzione) di oche, di anatre e di riproduttori di quaglie, saranno estratti con criteri di casualità, un numero di allevamenti che garantisca l’individuazione di almeno un gruppo positivo se la prevalenza di siero-positività è maggiore al 5% con un livello di confidenza del 99%. In ogni allevamento saranno sottoposti a prelievo di sangue almeno 510 volatili selezionati casualmente fra gli animali presenti nelle diverse unità produttive. Gli allevamenti di oche, anatre e riproduttori quaglie dovranno essere sottoposti a un controllo sierologico. Devono essere sottoposti a prelievo almeno 40-50 volatili per allevamento, saranno campionati preferibilmente i volatili allevati in spazi aperti.
POSITIVITÀ SIEROLOGICA I campioni di sangue dovranno essere inviati per la ricerca dei sottotipi H5 e H7 del virus dell’influenza aviaria all’IZS competente per territorio. I risultati saranno trasmessi alla ASL competente per territorio e quindi alla Regione che provvederà ad informare il Ministero della Salute tramite il Centro Nazionale di Referenza. Tutti gli accertamenti sierologici positivi dovranno essere confermati dal Centro di Referenza. L’ASL competente per territorio, in caso di riscontro di positività, dovrà prontamente sottoporre l’allevamento a un’ispezione ufficiale e disporre un vincolo sanitario sullo stesso. Contestualmente dovrà eseguire una visita clinica degli animali presenti e il prelievo di almeno 30 tamponi cloacali per la ricerca del virus influenzale. Al fine di chiarire il significato di positività sierologiche il veterinario ufficiale dovrà effettuare un secondo esame sierologico, a distanza di tre settimane dal primo, prelevando campioni di sangue da almeno 60 volatili (probabilità del 95% di individuare almeno un soggetto positivo se la prevalenza della sieropositività è maggiore o uguale al 5%). Una relazione dettagliata di tutte le attività andrà inviata al Centro di Referenza e da questo alla Commissione Europea.
AVIFAUNA SELVATICA Gli uccelli selvatici ed in particolare quelli legati alle zone umide vengono considerati come il principale serbatoio di virus influenzali in natura. La possibilità che gli uccelli selvatici possano essere responsabili della introduzione di virus influenzali in popolazioni di uccelli allevati sembra trovare conferma nella elevata frequenza di focolai osservati lungo le rotte migratorie degli uccelli acquatici nel nord America e nord Europa. Risulta indispensabile predisporre sistemi di controllo maggiormente efficaci per individuare precocemente e in via prioritaria la circolazione di virus influenzali tipo A sottotipi H5 H7 a bassa patogenicità (LPAI) nelle popolazioni di volatili selvatici soprattutto in zone che si siano dimostrate ad elevato rischio
PROTEZIONE INDIVIDUALE E NORME DI COMPORTAMENTO er prevenire ed impedire la trasmissione di virus dell’influenza aviaria a coloro che raccolgono campioni biologici da fauna selvatica migratoria sospetta, viva e morta, il Ministero della Salute fornisce, a scopo cautelativo, tutte le seguenti indicazioni comportamentali: • utilizzare durante le operazioni di prelievo dei campioni, tuta a perdere (in tyvek o simile) completa di cappuccio (in assenza usare il copricapo) mascherina facciale filtrante (FFP2 o FFP3) guanti di gomma, calzari o stivali in gomma lavabili • eliminare guanti o altro materiale a perdere in appositi sacchi di plastica • riporre le carcasse degli animali in un doppio sacco di plastica resistente ben chiuso, evitare di compiere operazioni che facilitino il contatto materiale fecale con le mucose (ad esempio strofinarsi gli occhi con guanti sporchi) o di inalare polveri che originano da feci essiccate (ad esempio pulendo i sacchetti per uccelli) • lavarsi accuratamente le mani dopo la raccolta dei campioni o prima di mangiare, lavare ad alta temperatura (60° per almeno 30 minuti) indumenti ed attrezzature utilizzate durante la raccolta dei campioni • non introdurre in casa o in aree frequentate da specie sensibili (volatili in particolare) indumenti, scarpe, stivali o attrezzature (sacchetti, gabbie ecc.) utilizzate durante la raccolta dei campioni prima di averli lavati
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di infezione. Ciò al fine di attivare adeguate misure per prevenire epidemie da virus ad alta patogenicità (HPAI) nelle popolazioni di volatili domestici, con possibile trasmissione all’uomo. Le aree maggiormente interessate dal piano sono state individuate in base ai parametri seguenti: siti di svernamento del germano reale, aree densamente popolate, regioni coinvolte nelle recenti epidemie di influenza aviaria.
SORVEGLIANZA ATTIVA Si tratta di attuare un programma di sorveglianza attiva e passiva che nelle speciE emigratorie ed in aggiunta nelle specie stanziali nidificanti nelle zone umide del territorio nazionale. Determinare la prevalenza e le caratteristiche biologiche dei virus influenzali isolati dalle popolazioni campionate. Al fine di individuare i fattori di rischio di introduzione dei virus influenzali nelle popolazioni di volatili domestici in aree umide del territorio nazionale, con particolare riferimento a quelle delle regioni Veneto e Lombardia, che si sono dimostrate ad elevato rischio di infezione e così identificare e prevedere adeguate misure di prevenzione, verrà attivato un piano di monitoraggio nelle specie selvatiche durante le fasi di migrazione/svernamento (autunno/inverno). Per quanto riguarda la sorveglianza attiva su animali vivi o cacciati: identificazione
delle specie di uccelli selvatici in base ai flussi migratori (origine, rotte), presenza in Europa e possibili contatti con la popolazione avicola domestica; identificazione dei siti a rischio basata sulla possibilità di contatti tra le varie popolazioni di volatili selvatici in particolari aree a rischio, vicinanza con aree densamente popolate di allevamenti e posizionamento sulle maggiori rotte migratorie; identificazione della tempistica dei controlli in base alla stagionalità delle migrazioni. Tra gli scopi della sorveglianza sarà compreso anche quello di ottenere la stima di alcuni parametri epidemiologici relativi alla diffusione sia di LPAI sia di HPAI. Nelle aree selezionate si cercherà anche attraverso l’utilizzo della sierologia, di verificare la circolazione dei virus negli individui ricatturati nella medesima stagione possibilmente di ricavare i principali parametri di diffusione dei virus influenzali quali la formazione di infezioni coefficienti e i di trasmissione dei virus eventualmente isolati.
SORVEGLIANZA PASSIVA La sorveglianza passiva su volatili selvatici ritrovati morti comporta: segnalazione di mortalità anomale nelle popolazioni di selvatici con particolare attenzione alle specie considerate reservoir e al rilevamento dei morti nei siti identificati come aree a rischio; le aree sottoposte a verifica dovranno essere in particolare quelle dove, dai dati in pos-
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4 Attualità Prevenzione e sicurezza sesso, si sono verificati aumenti dell’incidenza di morbilità e mortalità dei volatili; aree in vicinanza delle coste di laghi e aree umide dove gli uccelli sono stati trovati morti e in particolare dove queste aree si trovano in prossimità di allevamenti domestici di pollame; gli uccelli appartenenti alle specie identificate “ad alto rischio” come da elenco e altri uccelli selvatici che vivono a stretto contatto con loro. Il piano fornisce l’elenco predisposto dalla Commissione Europea delle specie particolarmente a rischio. È indispensabile escludere la presenza di H5N1 in ogni individuo trovato morto delle seguenti specie: svassi, rapaci diurni e notturni, aironi, anatre, oche, cigni, folga, gallinella d’acqua, pollo sultano, avocetta, cavaliere d’Italia, pivieri e pavoncella, liicoli, gabbiani e rondini di mare. Tutti coloro che osservano fenomeni di mortalità anomala in uccelli selvatici dovranno segnalarlo tempestivamente ai distretti veterinari ASL più vicini.
RACCOLTA E ANALISI DEI CAMPIONI Esecuzione, da parte dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica con la collaborazione del CERMAS di campionamenti per valutare la prevalenza dei virus influenzali aviari nelle popolazioni di uccelli selvatici. I prelievi dovranno essere eseguiti nel periodo primaverile, in considerazione del rischio collegato ai flussi migratori di ritorno dall’Africa, e nel periodo autunno/invernale con particolare attenzione agli animali cacciati. I prelievi nelle popolazioni stanziali (specie nidificanti) potranno essere effettuati tra febbraio e agosto 2008. A tal proposito verrà attivata una stretta collaborazione con le associazioni venatorie e con gli enti responsabili a livello territoriale. I campioni da raccogliere saranno costituiti in prevalenza da tamponi cloacali e sangue, in alternativa ai tamponi cloacali potranno essere raccolti campioni di feci appena deposte dagli uccelli oggetto del campionamento. I campioni verranno raccolti utilizzando l’apposita scheda fornita nel documento ministeriale. Gli esami di laboratorio verranno effettuati presso il Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria utilizzando le metodiche e i criteri interpretativi previsti nel manuale diagnostico. Eventuali stipiti virali isolati dovranno essere inviati al centro di referenza per la tipizzazione, accompagnati dalla rispettiva scheda di prelevamento campioni utilizzata per il campionamento. Il Centro di Referenza, in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, provvederà ad elaborare un rapporto sull’attività svolta da trasmettere al Ministero della Salute. ■
OBIETTIVI DEL PROGRAMMA:
1. Individuare l’eventuale presenza negli allevamenti intensivi e nelle popolazioni di uccelli selvatici di virus dell’influenza aviaria
2. Verificare la presenza e la possibile persistenza di virus LPAI nei reservoir selvatici identificando aree di controllo epidemiologicamente significative a livello nazionale
3. Identificare le aree particolarmente a rischio di introduzione del virus in base all’analisi territoriale e alla presenza di allevamenti industriali di specie a rischio
4. Valutare il rischio di introduzione del virus influenzale in aree densamente popolate di avicoli
5. Attivare un sistema di allerta rapido per la diagnosi precoce di introduzione di virus dalle popolazioni selvatiche ai volatili domestici
VETERINARIA 6 | 2008
“Siamo meglio attrezzati di tre anni fa” I servizi veterinari sono un elemento chiave recenti focolai di influenza aviaria registrati in 15 paesi dimostrano che il virus H5N1 continua ad essere una minaccia globale e richiede uno stretto monitoraggio e solide attività di controllo. Lo dichiara la FAO con un comunicato in cui si fa il punto della situazione a livello mondiale. Dal dicembre scorso ad oggi hanno confermato nuovi focolai di H5N1 nel pollame 15 paesi: Bangladesh, Benin, Cina, Egitto, Germania, India, Indonesia, Iran, Israele, Myanmar, Polonia, Russia, Ucraina, Turchia e Vietnam. Eccetto pochi casi in Cina, Polonia e Regno Unito dove i focolai si sono registrati tra i volatili selvatici, la maggior parte dei focolai si sono verificati tra i volatili domestici: polli, tacchini, oche ed anatre. “A livello mondiale sono stati fatti molti passi avanti nel controllo del virus dell’influenza aviaria H5N1. Oggi siamo meglio attrezzati ad affrontare la malattia di quanto non lo fossimo tre anni fa”, ha affermato il Veterinario Capo della FAO Joseph Domenech (foto). “Sono migliorate le misure di sorveglianza e d’individuazione precoce e la capacità di risposta immediata. Inoltre molti paesi che sono stati contagiati per la prima volta sono riusciti ad eliminare il virus dal pollame”. Per quanto riguarda l’Europa si sono di recente registrati focolai in Germania, in Polonia, nella Federazione Russa ed in Gran Bretagna. In tutti i paesi, specialmente nell’Unione Europea, l’individuazione e la risposta sono molto efficaci”, ha detto Domenech. “Ma stiamo assistendo ad infezioni nel pollame non trasmesse dagli uccelli selvatici. Questo elemento solleva la questione sui modi di trasmissione del virus e sui potenziali serbatoi di infezione, ad esempio le anatre ruspanti”, ha aggiunto. “La crisi dell’influenza aviaria è lungi dall’essersi conclusa e continua ad essere fonte di preoccupazione in Indonesia, in Bangladesh ed in Egitto, paesi dove il virus si è radicato nonostante gli sforzi fatti per contenerlo”, ha aggiunto Domenech. I paesi dovrebbero continuare a tenere alta la guardia e vigilare sull’evolversi della situazione. “Il virus non è diventato più contagioso per gli esseri umani, ma è riuscito a persistere in alcune parti dell’Asia, dell’Africa e probabilmente dell’Europa. Potrebbe ancora provocare un’epidemia di influenza umana”, ha
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messo in guardia Domenech. Con l’assistenza della FAO, sono oltre 50 i paesi che sono riusciti a tenere sotto controllo, ed addirittura eliminare, la malattia nel pollame. “Gli interventi di sorveglianza, le misure di biosicurezza, le vaccinazioni, l’abbattimento ed il rafforzamento dei servizi veterinari sono tutti elementi chiave per efficaci campagne di controllo dell’influenza aviaria H5N1”, ha concluso Domenech. Anche il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha invitato a mantenere alta la guardia. Lo ha ripetuto alla Conferenza ministeriale internazionale di Nuova Delhi sull'influenza aviaria, alla fine dell’anno scorso. Secondo Diouf, "favoriti dalla globalizzazione e dal cambiamento climatico, gli agenti patogeni percorrono ampie distanze in un lasso di tempo relativamente breve". Il direttore della Fao ha osservato che quasi tutti i Paesi hanno realizzato programmi di emergenza e rinforzato i servizi sanitari e veterinari, così come molti Paesi in virtù dei piani di prevenzione prontamente attivati sono riusciti a contenere e debellare la malattia. Nonostante ciò, sottolinea Diouf "in molti Paesi la situazione rimane critica". "Il virus altamente patogeno H5N1 è ancora in circolazione in alcune regioni del mondo e causa l'introduzione o reintroduzione della malattia in altri paesi"-spiega ancora Diouf- precisando che permangono ampie zone con focolai epidemici, in particolare nei paesi in cui il virus è ormai endemico, con il rischio connesso di un'emergenza epidemica. La Fao, insieme con i servizi veterinari nazionali, l'Oie (Organizzazione mondiale per la salute animale) e l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ha avuto un ruolo guida nella lotta contro l'influenza aviaria. Grazie all'assistenza della Fao, più di 130 paesi sono stati in grado di adottare misure di prevenzione e controllo appropriate. I sistemi di produzione avicola dovranno migliorare la biosicurezza e le misure igieniche, al fine di evitare la diffusione del virus attraverso la catena produttiva. "Abbiamo bisogno di un programma d'azione globale che tenga nella dovuta considerazione le possibili conseguenze economiche negative sulla popolazione, in particolare per i settori più poveri, e per le condizioni di vita dei piccoli allevatori a livello familiare" ■
PREPARARSI ALLA PANDEMIA, PRIMO CORSO ON LINE ’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale’’ formerà circa 700 veterinari attraverso il primo corso erogato completamente on line, sulla “Gestione di una emergenza epidemica di Influenza Aviaria’’. Il corso, avviato il 4 febbraio, si rivolge a medici veterinari di tutte le regioni italiane (appartenenti al Ministero della Salute, alle Regioni, alle Aziende sanitarie locali e agli Istituti zooprofilattici), basato su un modello didattico di autoapprendimento erogato attraverso la piattaforma web Learn Exact dell’IZS A&M. Al termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado di conoscere le normative nazionali e comunitarie sull’influenza aviaria e attivare un programma di sorveglianza.
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Sapranno gestire direttamente un focolaio, dalla segnalazione del sospetto fino all’estinzione e soprattutto utilizzare gli strumenti più efficaci per la comunicazione, in particolare del rischio. La finalità del Corso - che durerà fino al 28 luglio, attraverso 5 edizioni - è dunque quella di fornire ai veterinari pubblici del nostro Paese, gli strumenti per gestire correttamente un focolaio di infezione di influenza aviaria, nel caso si dovesse presentare in Italia, e per attuare un efficace programma di sorveglianza. L’IZS dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale’’ ha organizzato questo Corso in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, su incarico del Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute.
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Università e Professione Attualità
VETERINARIA 6 | 2008
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Orientamento alla laurea: coniugare vocazione e occupazione Scegliere la laurea che dà lavoro. L’orientamento diventa attività istituzionale. Dall’a.a. 2008-2009 gli studenti potranno far valere i risultati scolastici nei test d’ingresso ue decreti legislativi degni di nota sono approdati alla Gazzetta Ufficiale. I provvedimenti riguardano l’accesso alla facoltà di medicina veterinaria e l’orientamento agli studi universitari. Le nuove norme entreranno in vigore il 22 febbraio 2008 e si applicheranno al prossimo anno scolastico e all’anno accademico 2008/2009. I provvedimenti sono stati proposti a dicembre dell’anno scorso dai Ministri dell’Università e della Pubblica Istruzione che hanno attribuito a ciascun provvedimento un preciso obiettivo: nel primo caso la “valorizzazione della qualità dei risultati scolastici conseguiti prima dell’accesso ai corsi universitari” e, nel secondo, “la conoscenza delle opportunità offerte dal mondo del lavoro”.
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L’ACCESSO A VETERINARIA Col primo provvedimento (Norme per la definizione dei percorsi di orientamento all’istruzione universitaria …nonché per la valorizzazione della qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea universitari ad accesso programmato) si stabilisce che una quota del punteggio dei test di ammissione alle facoltà a numero chiuso, come appunto veterinaria, venga determinata dall’ateneo tenendo conto dei voti degli scrutini finali negli ultimi tre anni, del voto finale dell’esame di maturità, dell’eventuale lode, dei voti conseguiti nelle discipline attinenti il corso di laurea prescelto. I punteggi da attribuire per l’accesso a veterinaria sono individuati con decreto del Ministro dell’Università. “Finalmente - ha dichiarato il Ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni - gli studi delle superiori avranno un loro peso specifico: non saranno più a valutazione zero come accadeva fino ad oggi ma garantiranno fino a 25 punti che varranno per l’accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso, e sono proprio i 25 punti che possono fare la differenza tra chi entra e chi resta fuori”. Per l’accesso ai corsi universitari a numero programmato, nel punteggio massimo di 105 punti, 80 saranno assegnati sulla base del risultato del test d’ingresso e 25 saranno dati agli studenti che avranno conseguito risultati di eccellenza a scuola. I docenti della scuola secondaria superiore possono essere coinvolti nella predisposizione dei test di accesso all’università. È sempre il Ministro Fioroni a spiegare che “la svolta di questo provvedimento si traduce così: ora pagherà il merito, non le furbizie, e chi studia e sgobba non resterà più fuori gioco per l’accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso”. Il riferimento è agli scandali dei test truccati che non hanno risparmiato nemmeno veterinaria.
L’ORIENTAMENTO Con il secondo decreto legislativo (Definizione dei percorsi di orientamento per la scelta dei percorsi finalizzati alle professioni e al lavoro) si dà attuazione alla delega conferita al Governo a disciplinare percorsi di orientamento alla scelta di professioni e lavoro (legge n. 1 del 2007). Le scuole superiori realizzeranno, nell’ultimo
anno di corso e insieme alle università, “iniziative finalizzate a consentire agli studenti la conoscenza delle opportunità offerte dal mondo del lavoro”. Nelle scuole vengono individuate “figure di riferimento” che si occupano dell’organizzazione dei percorsi di orientamento che devono tenere conto delle vocazioni degli studenti, ma anche “dei fabbisogni formativi del mondo del lavoro e delle professioni, coniugando le attitudini e le aspirazioni professionali e le specifiche professionalità richieste dal mercato del lavoro”. L’orientamento si avvarrà della collaborazione dei centri territoriali per l’impiego, di strutture formative accreditate, aziende, imprese, cooperative, amministrazioni pubbliche, comunità, enti ed associazioni di volontariato.
CONVENZIONI CON ASSOCIAZIONI E ORDINI PROFESSIONALI Il decreto parla espressamente di “iniziative di raccordo tra scuola e mondo delle professioni”, di “convenzioni con associazioni, collegi professionali, enti ed imprese”, di “concorso dei soggetti del mondo del lavoro e delle professioni”, che potranno contribuire alle attività di orientamento con proprie risorse “tecniche, umane e finanziarie”. Le azioni di orientamento si realizzano soprattutto attraverso le iniziative di raccordo tra scuola e mondo delle professioni e del lavoro e costituiscono indispensabili strumenti per contribuire alla costruzione di percorsi personalizzati, in vista della transizione verso il lavoro. Tali interventi interessano gli studenti dell’ultimo anno e sono sostenuti soprattutto da intese e convenzioni con associazioni, collegi professionali, enti ed imprese e sono progettati, sotto la responsabilità delle istituzioni scolastiche, con il concorso dei predetti soggetti del mondo del lavoro e delle professioni.
I FABBISOGNI DEL MONDO DELLE PROFESSIONI L’orientamento deve tenere conto contestualmente delle vocazioni degli studenti e dei fabbisogni formativi del mondo del lavoro e delle professioni, coniugando le attitudini e le aspirazioni professionali degli studenti e le specifiche professionalità richieste dal mercato del lavoro. E a questo scopo le istituzioni scolastiche individuano, mediante opportuni raccordi con le agenzie preposte, i fabbisogni formativi e occupazionali. Le azioni di orientamento possono anche constare di esperienze finalizzate alle professioni e al lavoro, di comprovata validità metodologica, che abbiano dato risultati di qualità e non costituiscano in alcun modo un rapporto di lavoro.
MONITORARE I RISULTATI Una Commissione nazionale avrà il compito di monitorare, in raccordo con l’Istituto nazionale di valutazione del sistema dell’istruzione (INVALSI) e con l’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), le attività svolte per la valorizzazione dei risultati scolastici in vista dell’accesso alle lauree a numero programmato. Il Ministero dell’università e della ricerca, in collaborazione con
OBIETTIVI DELL’ORIENTAMENTO I percorsi di orientamento rivolti agli studenti hanno i seguenti obiettivi: • a individuare interessi e predisposizioni specifiche e favorire scelte consapevoli in relazione ad un proprio progetto personale; • conoscere i settori del lavoro e il collegamento fra questi e le tipologie dei corsi di studio universitari; • conoscere anche aree disciplinari, ambiti professionali, settori emergenti che non sono adeguatamente conosciuti; • disporre di adeguata documentazione sui percorsi e le sedi di studio, nonché sui servizi agli studenti • auto-valutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze in relazione alla preparazione richiesta per i diversi corsi di studio ai quali si è interessati • partecipare a laboratori finalizzati a valorizzare, anche con esperienze sul campo, le discipline tecnico-scientifiche; • fare esperienza di momenti significativi di vita universitaria e misurarsi, con un diverso contesto di studio e di lavoro, anche attraverso iniziative speciali presso università in Italia e in Europa. l’ANVUR, e utilizzando anche i dati dell’anagrafe degli studenti universitari, cura la realizzazione di un osservatorio nazionale sugli iscritti ai corsi di laurea. Del monitoraggio dell’orientamento si occuperà invece un Comitato che potrà proporre correttivi anche per migliorare il raccordo tra scuola lavoro e professioni. Questo co-
mitato, istituito assicurando la rappresentanza dei soggetti istituzionali interessati, delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e delle rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro, si dovrà raccordare con la Commissione nazionale prevista dal decreto sulla valorizzazione dei risultati scolastici. ■
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VETERINARIA 6 | 2008
Cambia il corso di laurea in medicina veterinaria Torino propone un tavolo paritetico tra Università e Professione per definire la formazione del veterinario del futuro ’Accademia ha intrapreso una stagione di confronto con la Professione attraverso convegni, tavoli di lavoro e occasioni di consultazione. Negli ultimi mesi le occasioni di dialogo e di collaborazione si sono moltiplicate. Per mettere mano al riordino del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, la Facoltà di Grugliasco ha istituito un tavolo paritetico Facoltà-Professione che coinvolgerà, a partire da fine febbraio, cinque esponenti dell’Accademia e cinque rappresentanti del mondo professionale. Il presupposto del tavolo è dato dal riordino dei corsi di laurea previsto dal decreto 270/2004; il suo compito è di dare contenuti al percorso formativo del futuro veterinario. Per l’ANMVI, il Presidente Carlo Scotti ha candidato a partecipare ai lavori il Collega piemontese Bartolomeo Griglio, Presidente dell’Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica.
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FORMAZIONE E OCCUPAZIONE L’adeguamento, a partire dall’anno accademico 2009-2010, riguarda i seguenti corsi: Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria; Corso di Laurea in Produzioni Animali e Gestione Faunistica; Corso di Laurea interfacoltà in Biotecnologie; Corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie umane e animali. La proposta di riordino è stata presentata il 21 gennaio alle parti sociali e su di essa il Preside Biolatti ha acquisito, come la Legge prescrive, il parere delle organizzazioni rappre-
sentative. E il parere è stato in linea di massima favorevole, con osservazioni di approfondimento che potranno essere valutate dal tavolo paritetico. “Ad ora - ha spiegato il Preside - è stato definito il curriculum che individua i corsi e gli esami che dovrà sostenere lo studente. Sono recipienti vuoti, che dovranno essere riempiti di contenuti, frutto del nostro comune progetto”. L’adeguamento più urgente è quello della didattica, che deve essere nella direzione non soltanto della “conoscenza”, ma anche del “saper fare”. “È in atto in tutta Europa l’armonizzazione dei sistemi formativi- ha dichiarato il Preside Biolatti - e noi non possiamo rimanere fermi! Per questo, da tempo abbiamo intrapreso il cammino tracciato dall’EAEVE”.
professionale come quella dello zoonomo possa entrare in concorrenza con il medico veterinario in un ambito che potrebbe rappresentare una interessante alternativa rispetto ad altri ambiti attualmente congestionati, in primis quello dei piccoli animali. In merito al tirocinio pratico degli studenti del Corso di Laurea Magistrale, il Presidente dell’ANMVI auspica che sia possibile continuare a mantenere, anche in ambito clinico, il rapporto con il mondo “privato” della professione, cosicché lo studente possa entrare in contatto con realtà lavorative esterne e “non protette”.
NUOVI AMBITI PROFESSIONALI
PROPOSTE EUROPEE
Non si tratta solo di ridurre il numero degli studenti. Il Presidente dell’ANMVI ritiene necessario incentivare la formazione di un medico veterinario che non sia indirizzato esclusivamente al mercato ormai saturo degli animali da compagnia, ma che sappia spaziare verso nuovi importanti ambiti professionali quale, ad esempio, quello della sicurezza alimentare. In questa ottica ritiene che sarebbe necessario ripensare alla suddivisione dei crediti formativi nelle diverse discipline, al fine di incrementare la formazione nei settori dell’ispezione degli alimenti e della sicurezza dei prodotti di origine animale e bilanciare il rapporto di attribuzione di crediti che attualmente sembra preponderante nei confronti delle discipline cliniche. C’è inoltre la preoccupazione che una figura
È stato il prof. Mussa, Presidente della Commissione Didattica, ad illustrare ai presenti la proposta di articolazione del Corso di Laurea Magistrale in Medicina Veterinaria, sottolineando che nei limiti dei vincoli imposti dalle tabelle ministeriali (numero massimo di 30 esami, numero di CFU pre-assegnati ai diversi settori, numero di CFU destinati alle attività di tirocinio ed alle attività a scelta dello studente) si è cercato di operare in linea con quanto previsto dalle SOP dell’EAEVE e dalla proposta di modifica dell’Esame di Stato. L’obiettivo che si è cercato di raggiungere nella riformulazione del percorso formativo è stato quello di mantenere l’attuale buon livello di preparazione teorica e di incrementare la parte di attività pratica effettuata a piccoli gruppi e finalizzata al raggiungimento delle day-one skills. Il prof. Rossi, Presidente del Corso di Laurea triennale in Produzioni Animali, Gestione e Conservazione della Fauna, ha invece illustrato la proposta di revisione del Corso di Laurea, che prevede l’articolazione in un biennio comune seguito da un curriculum zootecnico o faunistico con svolgimento del tirocinio in quest’ultimo periodo. L’eventuale proseguimento degli studi potrà indirizzarsi verso un +2 in Scienze zootecniche e tecnologie animali (LM 86) o un Master di 1° livello. Gli sbocchi professionali previsti riguarderan-
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no la formazione di due figure distinte: uno zoonomo (con iscrizione nell’albo professionale degli agronomi) e un tecnico faunistico (figura professionale per la quale è auspicabile le creazione di un albo professionale). Il prof. Ferroglio, Presidente del Corso di Laurea Specialistica in Biotecnologie Applicate alla Sanità Umana ed Animale, ha presentato la proposta di revisione del Corso di laurea specialistica, sottolineando come sia stata improntata a fornire un supporto alla pratica veterinaria, in particolar modo allo sviluppo di nuove metodiche diagnostiche. Gli Ordini piemontesi intervenuti alla giornata del 21 gennaio - rappresentati dai Colleghi Adriano Sarale e Cesare Pierbattisti - hanno sottolineato come da più parti sia ormai emersa la riflessione che la professione non ha più bisogno di nuovi professionisti, e che è necessario fornire agli studenti una solida preparazione sulle conoscenze e sulle competenze di base, poiché l’esperienza agli esami di Stato ha messo in luce come spesso i neo-laureati abbiano una preparazione dettagliata su argomenti molto specifici e specialistici ma al contempo presentino gravi lacune su argomenti di base ritenuti fondamentali. È questa la sfida del tavolo che dovrà sapersi spingere fuori dal contesto nazionale verso una dimensione europea del veterinario del futuro. La Scuola Veterinaria dell’Università di Torino è stata la prima in Italia e la quarta nel mondo. È approvata dall’EAEVE per conformità agli standard minimi europei riguardanti la preparazione del medico veterinario e garantisce formazione e servizi ai professionisti e al mondo produttivo delle 3 regioni del nord-ovest d’Italia. Pertanto, secondo il Preside Biolatti, “primo dovere di noi docenti di questa Università è di impegnarci affinché, pur con i limiti imposti dalla scarsità delle risorse e del complesso sistema politico italiano, si possa continuare il cammino verso l’Europa e superare il confronto con le migliori realtà dei paesi più avanzati”. ■
INDAGINE ANMVI n questi giorni alcuni colleghi potrebbero ricevere telefonate per un' indagine sviluppata dall'ANMVI ed orientata a determinare la reale situazione occupazionale dei colleghi laureatisi negli ultimi 5 anni. Nel confronto con il mondo istituzionale e politico abbiamo, infatti, difficoltà a dimostrare la condizione di disoccupazione o sottoccupazione dei laureati in Medicina Veterinaria a sostegno della nostra richiesta di rivedere il numero programmato degli iscrit-
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ti. I dati che riporta Alma Laurea, sistema di indagine gestito dal mondo universitario, pur non essendo molto positivi non evidenziano, a nostro avviso, la reale difficoltà del settore. Ai colleghi laureatisi dal 2003 al 2007, scelti a campione per ogni anno, saranno rivolte poche domande tutte orientate a determinare la loro attuale condizione di lavoro. Ringraziamo anticipatamente tutti per la collaborazione che vorranno dare. La Direzione ANMVI
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Etichette più chiare per gli alimenti Una nuova proposta della Commissione prevede che le informazioni chiave siano chiaramente indicate sulla parte anteriore della confezione e etichette servono ad informare e dovrebbero quindi indicare chiaramente quello che vogliamo sapere. Le etichette dei prodotti alimentari sono fondamentali per guidare le nostre scelte di consumatori sulla base di informazioni che vanno dal tenore di sale o i tipi di grassi alla presenza di ingredienti allergenici, come le arachidi, che possono comportare gravi rischi per la salute. L’indicazione obbligatoria di ingredienti allergenici come arachidi, latte, senape e pesce si applicherebbe non solo ai prodotti preconfezionati, ma anche agli alimenti venduti nei ristoranti, nei caffè e in altri pubblici esercizi. Grazie ad etichette più chiare, potremo sapere esattamente quello che consumiamo e mangiare più sano. Con le nuove norme proposte dalla Commissione Europea diventerebbe obbligatorio indicare l’apporto energetico e il tenore di grassi, carboidrati,
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zuccheri e sale per 100 ml/g (o per porzione) di prodotto, nonché le dosi giornaliere raccomandate. Anche reperire le informazioni ricercate dovrebbe diventare più facile. La proposta prevede infatti una dimensione minima dei caratteri di 3 mm e il divieto di posizionare gli slogan commerciali in modo da distogliere l’attenzione dalle informazioni obbligatorie. Nel presentare la proposta, il commissario Markos Kyprianou, responsabile per la salute, ha dichiarato: “Le etichette dei prodotti alimentari possono avere un ruolo importantissimo nell’influenzare le decisioni di acquisto dei consumatori. Etichette confuse, sovraccariche di informazioni o fuorvianti sono più d’ostacolo che di aiuto. La proposta intende assicurare che le etichette degli alimenti rechino le informazioni essenziali in modo chiaro e leggibile per consentire ai cittadini dell’UE di fare scelte nutrizionali equilibrate”. ■
CORTE UE: IL BENESSERE ANIMALE INNANZITUTTO li interessi economici non prevalgono sul benessere animale. Il pagamento della restituzione all’esportazione di animali vivi è subordinato al rispetto delle disposizioni previste dalla normativa sulla alla protezione degli animali durante il loro trasporto. È quanto conclude la Corte di Giustizia Europea in una sentenza del 17 gennaio scorso, nella quale ribadisce di aver rilevato più volte l’interesse che la Comunità nutre per la salute e la protezione degli animali. Al di là del contenzioso economico legato all’import-export, il pronunciamento è importante per i principi esposti dalla magistratura europea. La Corte ha infatti dichiarato che il benessere animale rientra nelle esigenze di cui le istituzioni comunitarie devono tener conto nell’esercizio delle loro competenze. Ne consegue che il legislatore comunitario, vincolando in tal modo il pagamento delle restituzioni all’esportazione degli animali vivi della specie bovina al rispetto della normativa comunitaria riguardante il benessere degli animali, tende alla salvaguardia di esigenze di interesse generale, obiettivo il cui perseguimento non può, di per sé, condurre ad accertare l’invalidità dell’art. 1 del regolamento n. 615/98 (Modalità particolari di applicazione del regime delle restituzioni
G SAPER LEGGERE L’ETICHETTA IN 10 PUNTI
all’esportazione per quanto riguarda il benessere degli animali vivi della specie bovina durante il trasporto): il pagamento delle restituzioni all’esportazione di animali vivi della specie bovina è subordinato al rispetto, durante il trasporto degli animali fino al primo luogo di scarico nel paese terzo di destinazione finale delle disposizioni della direttiva 91/628/CEE (ora abrogata e sostituita dal Regolamento 1/2005). Inoltre, il rinvio così operato presenta il vantaggio di garantire che il bilancio della Comunità non finanzi esportazioni effettuate in violazione delle disposizioni comunitarie relative al benessere degli animali. Per la Corte la protezione del benessere degli animali costituisce un obiettivo legittimo di interesse generale. La conclusione dei giudici europei circa la sussistenza del nesso pagamenti-benessere è dunque la seguente: “è giocoforza concludere che l’esame delle condizioni di concessione delle restituzioni all’esportazione non ha rivelato alcun elemento che consenta di ritenere l’art. 5, n. 3, del regolamento n. 615/98, manifestamente inidoneo in relazione allo scopo perseguito, ossia quello di garantire la protezione degli animali vivi durante il trasporto nell’ambito del regime delle restituzioni all’esportazione”.
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 6 | 2008
AIVEMP
ANMVI
FSA
SCIVAC
ZIONE ATTEN EDE S NUOVA INCONTRO REGIONALE SCIVAC - ASVAC IL RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI
Sassari, 24 Febbraio 2008 OBIETTIVI L'obiettivo del seminario è far capire l'importanza della gestione corretta e completa del paziente affetto da ernia discale dopo la chirurgia decompressiva e, di conseguenza, dare le linee guida per un post operatorio ottimale. Insegnare a rispettare i tempi di recupero fisiologici e sfruttare la possibilità di accelerare la ripresa funzionale utilizzando specifiche metodiche riabilitative.
14.30 Casi clinici interattivi: Fisioterapia in soggetti con ernie discali T3 - L3 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: Fisioterapia in soggetti con ernie discali cervicali o lombosacrali 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
RELATORE Ludovica Dragone
SEDE
PROGRAMMA
Facoltà di Medicina Veterinaria Via Vienna 2 - Sassari
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Ruolo della fisioterapia nel post operatorio del paziente affetto da ernia discale - Parte 1 11.00 Pausa 11.30 Ruolo della fisioterapia nel post operatorio del paziente affetto da ernia discale - Parte 2 13.30 Pausa
PARTECIPAZIONE L'incontro è libero e gratuito per tutti i soci SCIVAC e ASVAC in regola con la quota associativa per il 2008, per tutti gli altri Medici Veterinari la quota di partecipazione è di € 80,00.
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
in collaborazione con DELEGAZIONE REGIONALE SICILIA IZS DI RAGUSA con il Patrocinio ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI RAGUSA
SIVAL
SIVAR
SIVAE
INCONTRO LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE L’APPROCCIO CLINICO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA
Cassano D’Adda, 30 Marzo 2008 RELATORE
Marzia Possenti
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 La visita clinica del coniglio: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull'educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 11.00 Pausa 11.30 La visita clinica degli psittacidi: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull'educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz'ora) 13.30 Pausa 14.30 La visita clinica del furetto: come gestirla nel rispetto del paziente e che consigli offrire al proprietario sull'educazione e la prevenzione delle patologie del comportamento
QUOTE D’ISCRIZIONE
Soci SCIVAC € 250 + IVA Non Soci SCIVAC € 400 + IVA
SCADENZA ISCRIZIONI 29 febbraio 2008
CORSO A NUMERO CHIUSO Massimo 30 partecipanti
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e/o SCIVAC in regola con l'iscrizione 2008. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d'incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.
INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/403500 - info@sivae.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
INCONTRO LA GESTIONE EFFICACE DEL CLIENTE
Cremona, 16 Marzo 2008
PROGRAMMA
IZS Ragusa C.da Nunziata Km 1,3 S.P. 40 97100 Ragusa
Dopolavoro - Via Pila, 11 20062 Cassano d' Adda
in collaborazione con
Elisabetta Cairo
SEDE
SEDE
Gruppo di Practice Management
RELATORE
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
15.30 Pausa 16.00 Casi clinici: cosa succede se manca la prevenzione 17.00 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
A.N.M.V.I.
Ragusa, 28-30 Marzo 2008 Fabio Viganò Marco Bertoli
SIVE
Società Italiana Veterinari per Animali Esotici
CORSO REGIONALE PRONTO SOCCORSO NEL CANE E NEL GATTO
RELATORI
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8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Presentazione del tema e del relatore 9.30 La comunicazione efficace: ascolto, empatia, assertività 11.00 Pausa 11.30 La gestione della clientela: la relazione d'aiuto, le abilità fondamentali nella conduzione del colloquio 13.00 Pausa 14.00 Esercitazioni: case work e role playing 15.30 Discussione in gruppo 16.30 Valutazione dell'apprendimento e chiusura dei lavori
dici veterinari. Per motivi organizzativi, i veterinari che intendono presenziare all'incontro, devono compilare ed inviare l'iscrizione on-line collegandosi al sito http://www.anmvi.it/documenti/practice_management.htm o scaricare ed inviare la scheda tramite fax allo 0372/457091 o per e-mail a: management@anmvi.it. Tale comunicazione, viene intesa come effettiva dichiarazione di partecipazione.
PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI Milena Migliavacca Tel. 0372/403536 Fax 0372/457091 Email: management@anmvi.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
INFORMAZIONI INCONTRI DELEGAZIONI REGIONALI E CORSI REGIONALI SCIVAC Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - delregionali@scivac.it
SEDE Cremona - Via Trecchi 20
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito ed aperto a tutti i me-
EDIZIONI VETERINARIE - Per ordini e informazioni: Tel. 0372/403507
- Fax 0372/457091 - E-mail editoria@evsrl.it - www.evsrl.it
W. A. WARE
D. PENNINCK M.A. D’ANJOU
Cardiovascular Disease in Small animal Medicine
Atlas of Small Animal Ultrasonography
Equine Podiatry
1a ed. 2007 Manson Publishing Listino € 153,90 Scontato € 131,00
1a ed. 2008 Blackwell Publishing Listino € 161,19 Scontato € 137,00
1a ed. 2007 Elsevier Saunders Listino € 88,99 Scontato € 76,00
A.E. FLOYD
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10 Eventi Veterinari
VETERINARIA 6 | 2008
SICARV
SIOVET
Società Italiana di Cardiologia Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC
Società Italiana di Ortopedia Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC
INCONTRO CASI CLINICI CON AGGIORNAMENTI BIBLIOGRAFICI Cremona, 24 Febbraio 2008 OBIETTIVI
SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20
La continua evoluzione delle conoscenze della patologia cardiovascolare in medicina veterinaria richiede continui approfondimenti ed aggiornamenti. Lo scopo della prima parte della giornata sarà di consentire, su una tematica di così ampio interesse clinico come la disfunzione sistolica, un incontro dialettico di approfondimento partendo dalla descrizione ed esposizione di specifici casi clinici. La discussione dei vari casi clinici dovrà avere la finalità di chiarire non solo le varie condizioni diagnostiche ma anche le modalità di approccio terapeutico.
9.30-13.00 La valutazione della funzione sistolica Casi clinici ed aggiornamenti bibiliografici 14.00-16.00 Esposizione di casi clinici Relatori: Serena Crosara Med. Vet. (Torino) Manuela Perego Med. Vet. (Varese) Marta De Muro Med. Vet (Padova)
PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SICARV in regola con l’iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale nominativa per la quota versata): Soci SICARV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SIARMUV Società Italiana di Anestesia e Rianimazione Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC
INCONTRO ARGOMENTI DI ANESTESIA Cremona, 28 Febbraio 2008 PROGRAMMA
SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20
9.00 Registrazione dei partecipanti 9.30 Corretta gestione della fluidoterapia in corso di anestesia alla luce delle più recenti acquisizioni Paolo Franci 11.00 Pausa 11.30 Gestione del dolore negli animali non convenzionali Igor Pellizzone 12.15 Pausa pranzo 14.30 Anestesia nel paziente politraumatizzato Chiara Adami 15.45 Pausa 16.15 Ai limiti dell'ipercapnia… Federico Corletto 16.45 Discussione, valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIARMUV in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale nominativa per la quota versata): Soci SIARMUV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
INCONTRO ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA PEDIATRICA Cremona, 1-2 Marzo 2008 OBIETTIVI L'obiettivo formativo dell'incontro scientifico è quello di approfondire quegli aspetti dell'ortopedia e della traumatologia che riguardano gli animali in accrescimento, con particolare riguardo alle patologie scheletriche dell'accrescimento con predisposizione ereditaria e di razza, alla traumatologia nei soggetti in crescita ed alle peculiari metodiche di trattamento. L'obiettivo formativo comprende anche l'introduzione di un argomento di practice management nella pratica specialistica ortopedica.
PROGRAMMA Sabato 1 Marzo 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.15 Approccio orientato alla razza nella diagnosi delle patologie scheletriche dell'accrescimento nel cane. - C.M. Mortellaro, M. Petazzoni, A. Vezzoni 10.15 Quando è attendibile la diagnosi precoce della displasia dell'anca nel cane? - A.Vezzoni 10.45 Pausa 11.15 È prevedibile lo sviluppo della displasia del gomito nel cucciolo? - A. Vezzoni 11.45 Patologie ossee dell'accrescimento, fisarie e non, diagnosi e trattamento - C.M. Mortellaro 12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Che c'è di nuovo nelle OCD? - F.M. Martini 15.00 Sindrome del cucciolo nuotatore - G. Dravelli 15.15 Practice management in ortopedia: la refertazione - M. Petazzoni 15.45 Casi Clinici 16.15 Pausa 16.45 Casi Clinici 17.45 Discussione 18.30 Interruzione
Domenica 2 Marzo 8.30 Trattamento delle fratture di SalterHarris - B. Peirone 9.00 Trattamento delle fratture diafisarie negli animali in accrescimento - B. Peirone 9.30 Diagnosi e trattamento delle lesioni dei legamenti crociati nei cani in accrescimento - A. Ferretti 10.00 Lussazioni e lesioni articolari traumatiche negli animali in accrescimento - F.M. Martini 10.30 Pausa 11.00 Casi Clinici 13.00 Discussione 13.30 Termine PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SIOVET in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIOVET: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20 PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
EDIZIONI VETERINARIE Per ordini e informazioni: Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 E-mail editoria@evsrl.it - www.evsrl.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SINVET
S.J. ETTINGER - E.C. FELDMAN
Società Italiana di Neurologia Veterinaria Società Specialistica di riferimento SCIVAC
INCONTRO IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: CERCHIAMO DI FARE CHIAREZZA Cremona, 2 Marzo 2008 OBIETTIVI Il 2008 vede la Società Italiana di Neurologia Veterinaria impegnata nell'affrontare il coinvolgimento del Sistema Nervoso nelle sindromi sistemiche. Con questo primo incontro, vogliamo partire confrontandoci sulle problematiche legate alle patologie del Sistema Nervoso Periferico, che rappresentano spesso una reale difficile sfida diagnostica non solo per il veterinario curante, ma anche per lo specialista. In questa sede verrà data enfasi all'approccio clinico-semiologico delle malattie neuromuscolari degli animali da compagnia e a quelle indagini ausiliarie, oggi ormai acquisite a pieno titolo nel loro algoritmo diagnostico, per la cui interpretazione si rende necessaria una strettissima collaborazione tra figure professionali distinte.
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Semiologia clinica del Sistema Nervoso Periferico: è sempre facile localizzare il problema? (SNP) - Gualtiero Gandini 9.45 L'elettromiografia nella pratica clinica: quando e come è veramente utile per la diagnosi? - Massimo Mariscoli 10.30 Pausa 11.00 Biopsia di muscolo e nervo: Esercizio di neuropatologia o ausilio diagnostico? Raffaele Girardini, Carlo Cantile 12.30 Pausa pranzo 14.00 Megaesofago e patologie del SNP Stefania Gianni
14.45 Polineuropatie acute: sono sempre "idiopatiche"? - Cristian Falzone 15.30 Pausa 16.00 Presentazione di 3 casi clinici 16.30 Discussione 16.45 Presentazione di 3 casi clinici 17.15 Discussione 17.30 Termine lavori
SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20 PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SINVet in regola con l'iscrizione 2008. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SINVet: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
Clinica Medica Veterinaria Malattie del Cane e del Gatto 6a ed. it 2007 Elsevier Masson trad. 6a ed. ing. a cura di G. Lubas e M. Caldin Listino € 342,00 Scontato € 291,00
La sesta edizione di questo testo dedicato alla medicina interna del cane e del gatto è stata completamente rinnovata nei contenuti e ampliata con l'aggiunta di capitoli scritti da nuovi Autori. Il libro è suddiviso in due volumi strutturati in 19 Sezioni e 279 capitoli, 95 in più della precedente edizione. • Volume I: Manifestazioni cliniche di malattia, Tossicologia, Tecniche, Terapia intensiva, Pressione sanguigna, Considerazioni terapeutiche sulla medicina e sulla malattia, Considerazioni dietetiche nelle patologie sistemiche, Malattie infettive, Tumori, Sistema nervoso. • Volume II: Sistema cardiovascolare, Malattie dell'orecchio, del naso e della gola, Malattie respiratorie, Patologia gastrointestinale, Malattie del fegato e del pancreas, Disordini endocrini, Apparato riproduttore, Sistema urinario, Ematologia e immunologia. Le novità: • La sezione "Manifestazioni cliniche di malattia" è stata suddivisa per apparati per consentire di trovare rapidamente l'argomento di interesse. • È stata inserita una nuova sezione che descrive tutte le procedure di uso comune nella medicina interna, dalla iniezione endovenosa al prelievo per colture virali. • Il capitolo sulle Malattie infettive è stato aggiornato con l'inserimento di informazioni sui protocolli vaccinali; particolare rilievo viene dato alle malattie tropicali, argomento diventato di grande attualità con il diffondersi dei viaggi. • Sono stati aggiunti capitoli su: la malattia pancreatica nel felino, l'ipertensione polmonare, i marker biochimici nella malattia cardiaca, le malattie epatiche infiammatorie nel cane e nel gatto. • Alla ricca iconografia costituita da più di 1000 immagini sono stati aggiunti schemi, algoritmi e disegni che facilitano la lettura. • Il CD-Rom allegato al volume contiene le voci bibliografiche linkabili. • La E-edition, tramite il Pin Code, consente l'accesso al sito, in lingua inglese, nel quale il lettore può trovare l'intero libro, tutte le immagini scaricabili e l'aggiornamento continuo con le più recenti informazioni della letteratura internazionale.
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Attualità scientifica Vet Journal
Diagnostica per immagini nel paziente oncologico Scegliere tra radiologia, ecografia, TC e RM: Federica Rossi al prossimo Congresso SCIVAC di Oncologia (7-9 marzo 2008)
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO adiologia, ecografia, TC e RM: come scegliere la corretta metodica di diagnostica per immagini nel paziente affetto da una neoplasia, e quali sono le novità in questo ambito? Ne parlerà a fondo Federica Rossi, medico veterinario di Sasso Marconi (BO), diplomata ECVDI, al 58° Congresso SCIVAC “Oncologia alle soglie del III millennio” (Milano, 7-9 marzo 2008). vet.journal Metodiche diagnostiche “di base” come la radiologia e l’ecografia, e indagini più sofisticate, come TC e RM: a quali affidarci per il corretto iter diagnostico del paziente oncologico? Federica Rossi Per la prima fase di screening del paziente oncologico le indagini tradizionali come radiologia ed ecografia sono fondamentali ed è giusto farvi ricorso, anche per una questione di costi. Ma quando le indagini di base inducono un forte sospetto di
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EVOLUZIONE DEL TETANO NEL CANE no studio ha rivisto 13 casi di tetano nel cane. Dodici soggetti sopravvivevano all’infezione ed erano dimessi, mentre uno moriva a causa di un’ipertermia acuta. Per 10 cani era disponibile un follow-up a lungo termine, nove dei quali erano sani mentre uno veniva soppresso per altre cause 4 mesi dopo le dimissioni. Le complicazioni incontrate durante la gestione del tetano erano polmonite ab ingestis in tre casi, infezioni urinarie in due casi e ostruzione delle vie aeree superiori, ernia iatale, lussazione coxofemorale, convulsioni e arresto respiratorio in un caso ciascuno. Nessun cane richiedeva un supporto ventilatorio e le complicazioni venivano trattate con successo. I cani ricevevano cure intensive e un monitoraggio accurato. M.G.M.
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malattia metastatica in atto, oppure qualora si preveda di sottoporre il paziente a una procedura chirurgica molto impegnativa o ad un trattamento mediante la radioterapia, allora la TC diventa un’indagine molto importante, per aver il maggior numero di informazioni possibili circa lo stadio clinico del paziente. Le cose stanno cambiando velocemente in medicina veterinaria e oggi le possibilità di sottoporre un animale alla TC sono senz’altro maggiori. VJ Nella scelta è fondamentale conoscere le indicazioni ma anche i limiti delle diverse tecniche diagnostiche. FR Sì, a Milano cercherò infatti di affrontare il tema critico di quanto la radiologia ci può aiutare nello studio delle metastasi polmonari, quali sono le tecniche migliori per ricercarle e fino a che punto è visibile un nodulo polmonare. Insomma, possibilità e limiti allo stato attuale delle conoscenze. Lo stesso vale per gli obiettivi e i limiti dell’ecografia; in questo caso parlerò anche dell’utilità dei prelievi bioptici eco-guidati mirati. Così come della
possibilità, con la TC, di effettuare prelievi bioptici da lesioni polmonari invisibili all’esame ecografico. VJ L’esame ecografico sta vivendo nuovi impulsi di recente grazie all’evoluzione delle tecniche che si avvalgono dei mezzi di contrasto. Che prospettive ci sono per l’oncologia veterinaria? FR Come accennerò a Milano, stiamo sperimentando una tecnica ecografica con mezzi di contrasto, innovativa e molto promettente, che permette di caratterizzare e differenziare le neoplasie definendone la perfusione e la vascolarizzazione. Questo permette di avere maggiori informazioni possibili prima di pianificare la chirurgia. In medicina veterinaria sono già stati pubblicati alcuni lavori in proposito, e come noi altri centri di ricerca sono impegnati in questo campo. È quindi importante che il medico veterinario ne segua gli sviluppi futuri perché anche in medicina veterinaria l’ecografia con mezzo di contrasto potrà essere utilizzata sempre di più nella pratica clinica quotidiana. ■
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Effetto dell’allopurinolo sull’uricemia dell’iguana no studio ha effettuato una prova terapeutica con allopurinolo in 19 iguane verdi (Iguana iguana) mantenute nell’intervallo di temperatura ottimale di 26-37°C. Durante la fase 1, le iguane sono stati nutrite con una normale dieta vegetariana e trattate per via orale con allopurinolo o un placebo, una volta al giorno per 7 giorni. Si determinava, prima e dopo il trattamento, la concentrazione di acido urico e proteine totali, l’ematocrito e il peso corporeo di ciascun animale, per determinare gli effetti dell’allopurinolo. Nella fase 2, dopo un periodo di washout di 10 giorni, le iguane venivano nutrite con una dieta a elevato contenuto proteico per indurre iperuricemia. Le iguane normo - e iperuricemiche che ricevevano 24,2 mg/kg di allopurinolo presentavano concentrazioni medie significativamente inferiori di acido urico (100,3 µmol/l) rispetto ai controlli (159,3 µmol/l). Non si identificavano interazioni tra le dosi di allopurinolo o placebo e la dieta, il peso, l’ematocrito o le proteine totali. L’allopurinolo era ben tollerato e non vi erano evidenze cliniche, macroscopiche o istologiche significative di tossicità epatica o renale negli animali trattati. Tuttavia, nei reni delle iguane iperuricemiche che non ricevevano l’allopurinolo, si osservavano modificazioni proliferative dei glomeruli e degenerazione dell’epitelio tubulare. L’allopurinolo somministrato per via orale al dosaggio di 25 mg/kg al giorno, concludono gli autori, è in grado di ridurre la concentrazione plasmatica di acido urico del 41-45%, ed è quindi consigliato per il trattamento dell’iperuricemia nell’iguana verde. M.G.M
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LUTD nel cane e nel gatto: un problema attuale iagnosi a tappe obbligate e terapia orientata alla diagnosi sono i capisaldi dell’approccio alle malattie delle basse vie urinarie (LUTD, Lower Urinary Tract Disease) nel cane e nel gatto. Lo ha spiegato Andrea Zatelli nei tre incontri scientifici organizzati, tra maggio e novembre 2007, da SINUV (Società Italiana di Nefrologia e Urologia Veterinaria) e Innovet.
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UNA SIGLA PER… TANTE CAUSE E TANTI SINTOMI LUTD è l’acronimo inglese che identifica, nel cane e nel gatto, le “malattie delle basse vie urinarie”, a carico, cioè, di vescica, uretra e prostata. Una sigla ben conosciuta dal veterinario generalista che, pressoché quotidianamente, deve gestire casi di ostruzione urinaria o, viceversa, di incontinenza; nonché interpretare il significato diagnostico di molti sintomi - urinari (es. disuria, pollachiuria, stranguria, ematuria) ed extra-urinari (es. alterazioni comportamentali, lambimenti persistenti) - comuni a più stati patologici di diversa natura. Il primo passo per affrontare correttamente le LUTD è, pertanto, quello di valutare nel diagnostico differenziale il lungo elenco di cause che possono scatenarle: da quelle di natura ostruttiva (urolitiasi) (Foto); a quelle infettive, traumatiche, neoplastiche, iatrogene o derivanti, specie nei soggetti giovani, da anomalie anatomiche congenite; a quelle, infine, definite idiopatiche, per la mancata identificazione di una precisa causa sottostante.
IL GATTO NEL MIRINO DELLE FLUTD L’acronimo FLUTD ha oggi definitivamente sostituito il vecchio termine di “FUS” (Feline Urinary Syndrome), ad indicare le “Feline Lower Urinary Tract Disease”: un composito ventaglio di malattie delle basse vie urinarie da cause ostruttive e non ostruttive - che colpiscono specificatamente il gatto. Delle FLUTD non ostruttive che interessano il gatto in età giovane/adulta, il 65% è di natura idiopatica, il 15% su base litiasica, e solo il 2% è legato ad infezioni del tratto urinario, il 50%
delle quali è, a sua volta, provocato da cause iatrogene (es. cateterizzazione). Nell’ambito delle FLUTD ostruttive, la causa più frequente (59%) è rappresentata dai plug uretrali, seguita dagli spasmi uretrali di natura idiopatica (29%), dalle urolitiasi (10%) e dalle infezioni miste a calcolosi (2%). La cistite idiopatica è la LUTD più frequente nel gatto adulto. Si tratta di un’infiammazione da cause non identificate, che ha un bersaglio preferenziale: il gatto adulto, castrato, in sovrappeso, poco attivo, che vive in appartamento, consuma una dieta prevalentemente secca e vive in nuclei familiari con più animali.
Calcoli di ossalato di calcio eliminati mediante uroidropulsione in Carlino femmina affetto da imponente litiasi vescicale (Foto di Andrea Zatelli).
LA DIAGNOSI A TAPPE OBBLIGATE Di fronte alle LUTD, la via da percorrere è solo una: quella di una diagnosi tempestiva e corretta, fatta di tappe obbligate, a partire dal segnalamento, anamnesi e visita clinica, per arrivare agli esami di laboratorio e alle indagini strumentali. Osservare, annusare, palpare. Zatelli ha sintetizzato in queste azioni i cardini della visita clinica: osservare il paziente in movimento e durante l’urinazione; raccogliere le urine e valutarne volume post-minzionale, densità e colore (urine rosso vivo, ad esempio, indicano danno uretrale o grave cistite, mentre urine scure orientano verso patologie delle alte vie urinarie); analizzare l’area perineale nelle femmine ed il piatto delle cosce nei maschi; valutare la presenza di pelo bagnato o di odore uremico; palpare attentamente vescica, uretra e prostata; eseguire un altrettanto attento esame della vagina, come del prepuzio, del pene e dei testicoli; valutare l’animale dal punto di vista neurologico, con il rilievo del tono anale e dei riflessi perineale e bulbo-cavernoso. Solo dopo un’accurata visita clinica, possono entrare in campo gli esami di laboratorio (es. analisi delle urine prelevate per cistocentesi e del sedimento urinario, urinocoltura, profilo emocromocitometrico, biochimico e coagulativo completi) e le indagini strumentali: dall’ecografia, alla radiografia, all’endoscopia, alla TAC.
LA PATOGENESI UNIFICATA E i meccanismi? Oggi per le LUTD si parla di
“patogenesi unificata”, ad indicare più meccanismi, tra loro interagenti, responsabili dell’infiammazione, del dolore e degli invalidanti sintomi associati. Tra questi: 1. l’aumento della permeabilità vescicale, a causa della compromissione dell’integrità dello strato mucinoso di glicosaminoglicani (GAG), che di norma riveste senza soluzione di continuità l’epitelio vescicale; 2. l’iper-degranulazione dei mastociti vescicali che, strategicamente localizzati tra terminazioni nervose e vasi sanguigni, sono iperattivati da numerosi stimoli: da quelli neurogenici, alle sollecitazioni microbiche, allo stress. In tali condizioni, i mastociti rilasciano massivamente un ventaglio di mediatori (es. NGF, amine vasoattive, neurochine, radicali liberi), capaci di generare ed amplificare la flogosi mucosale e gli spasmi muscolari, nonché di indurre la sensibilizzazione delle fibre dolorifiche; 3. l’iper-eccitabilità nervosa della vescica, per il marcato incremento dell’innervazione, sia afferente che efferente.
UNA TERAPIA ORIENTATA ALLA DIAGNOSI “È la conoscenza delle cause e dei meccanismi di malattia che giustifica e motiva le scelte terapeutiche.” Il fulcro dell’approccio terapeutico alle LUTD descritto da Zatelli è proprio questo: prima, identificare una delle molteplici cause di infiammazione e dolore delle basse vie urinarie e, poi, adottare piani specifici di trattamento. Per le LUTD ostruttive, vale sicuramente la chirurgia, mirata a rimuovere le cause di ostruzione (es. anomalie anatomiche, neoplasie, calcoli di ossalato di calcio). Per le LUTD non ostruttive, specie di natura idiopatica, si tenta solitamente l’impostazione di una terapia multimodale, combinando misure farmacologiche e non: a) riduzione dello stress, tramite opportune modifiche dell’ambiente di vita dell’animale; b) diluizione delle urine, con libero accesso all’acqua di bevanda e la somministrazione di diete umide e/o dedicate a controllare una concomitante significativa cristalluria; c) terapie farmacologiche “miste”, fatte di una combinazione di miorilassanti, antidepressivi, analgesici ed antinfiammatori. Tra le molecole più innovative, figurano oggi: a) la glucosamina, utile a ripristinare lo strato di GAG dell’urotelio, compromesso in corso di flogosi, e, dunque, a normalizzare l’alterata permeabilità vescicale; b) il Palmidrol. Si tratta del capostipite delle aliamidi: molecole così
chiamate in virtù del meccanismo d’azione ALIA (Autacoid Local Injury Antagonism), con cui le aliamidi down-modulano, principalmente per via recettoriale, la degranulazione dei mastociti e, dunque, il rilascio di mediatori direttamente implicati nella flogosi e nel dolore (Figura). Per quanto riguarda specificatamente le basse vie urinarie, il Palmidrol si è rivelato in grado di normalizzare lo stimolo minzionale e di ridurre il dolore in diversi modelli sperimentali di cistite. ■
EUTANASIA, IN ITALIANO, ON LINE LE LINEE GUIDA disponibile on line su Vet Journal, il testo integrale delle prime Linee guida dell’AVMA (American Veterinary Medical Association) sull’Eutanasia animale, nella versione italiana. Le Linee Guida, rivolte ai diversi membri della professione veterinaria che effettuano o sovrintendono all'eutanasia animale, rappresentano un aggiornamento del Rapporto sull’eutanasia animale pubblicato nel 2000 dal Gruppo di esperti dell’AVMA sull’Eutanasia e saranno soggette a revisione ogni dieci anni. Ampio spazio nel documento è dedicato agli aspetti comportamentali animali e umani relativi all’eutanasia. Il documento riserva, in particolare, una maggiore attenzione all’eutanasia degli animali selvatici, rispetto al precedente rapporto. Quattro dettagliate appendici riportano gli agenti e metodi di eutanasia suddivisi per specie, gli agenti e metodi di eutanasia accettabili, gli agenti e metodi di eutanasia condizionatamente accettabili e alcuni agenti e metodi di eutanasia non accettabili.
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Il testo è scaricabile all’indirizzo www.vetjournal.it attraverso la funzione di ricerca (notizia: IN ITALIANO LE LINEE GUIDA AVMA SULL’EUTANASIA del 11 gennaio 2008). La traduzione è a cura di Maria Grazia Monzeglio.
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Toscana, disciplinate le modalità di esercizio delle medicine complementari Protocollo d’intesa tra Regione e Federazione Regionale degli Ordini provinciali dell’agopuntura • conoscenza dei modelli di ricerca di base, sperimentali e clinici dell’agopuntura La parte che riguarda la formazione pratica sarà attinente alla metodologia diagnostica e terapeutica dell’agopuntura e dovrà prevedere l’acquisizione delle varie tecniche.
d un anno circa dalla firma del Protocollo d’Intesa fra la Regione Toscana e la Federazione degli Ordini Veterinari della Toscana, la Giunta ha pubblicato sul Bollettino Ufficiale la deliberazione 28 gennaio 2008, n. 49 con la quale vengono disciplinate le “Modalità di esercizio delle Medicine Complementari da parte dei Medici e Odontoiatri, dei Medici Veterinari e dei Farmacisti”. Il provvedimento si richiama alla Legge Regionale n.9 del 2007 per definire “i criteri sufficienti” per l’ammissione all’elenco dei sanitari che praticano le medicine non convenzionali e le “norme transitorie per il riconoscimento dei titoli conseguiti precedentemente e nei tre anni successivi alla data di entrata in vigore della legge”. Il presupposto della regolamentazione è che le medicine complementari sono ormai “entrate nella pratica terapeutica corrente”. In mancanza di una legislazione nazionale, la Toscana ha ritenuto di intervenire sul “riconoscimento dei diritti degli operatori” e sulla “tutela della sicurezza degli utenti”. Per quanto riguarda la medicina veterinaria, presso gli Ordini provinciali sono istituiti gli elenchi dei veterinari che esercitano: agopuntura, fitoterapia, omeopatia. Possono essere inseriti nell’elenco delle singole discipline gli iscritti all’Albo in possesso di attestato rilasciato dagli Istituti Pubblici e privati di formazione previsti dalla Legge Regionale 9/07, oppure in possesso di attestato conseguito presso istituti di formazione pubblici o privati che dimostri la sussistenza dei requisiti di formazione “sufficienti” (corsi con monte ore non inferiore a 450 ore con non meno di 100 ore di pratica clinica, durata non inferiore ai 3 anni, frequenza obbligatoria dell’80%, superamento di una prova pratica annuale, discussione finale di una tesi, conoscenza della legislazione e delle norme che regolano il consenso informato, capacità di svolgere ricerca clinica nelle mnc).
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AGOPUNTURA Il programma didattico scritto dovrà attenersi ai seguenti argomenti: • conoscenza dei principi fondamentali dell’agopuntura • formazione relativa agli aspetti del rapporto medico-paziente-proprietario del paziente • comprensione della relazione tra il metodo clinico dell’agopuntura e quello convenzionale • capacità di raccogliere ed analizzare gli elementi emersi durante la consultazione con il paziente • apprendimento della semiologia propria
FITOTERAPIA Il programma didattico scritto dovrà attenersi ai seguenti argomenti: • conoscenza dei principi fondamentali della fitoterapia, con nozioni delle materie di base • formazione relativa agli aspetti del rapporto medico-paziente-proprietario del paziente • comprensione della relazione tra la fitoterapia e la farmacoterapia convenzionale
• capacità di raccogliere ed analizzare gli elementi emersi durante la consultazione con il paziente e il suo proprietario • conoscenze dei modelli di ricerca di base, sperimentali e clinici della fitoterapia La parte che riguarda la formazione pratica sarà attinente alla metodologia diagnostica e terapeutica della fitoterapia.
OMEOPATIA Il programma didattico scritto dovrà attener-
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NORME TRANSITORIE
si ai seguenti argomenti: • conoscenza dei principi fondamentali dell’omeopatia • formazione relativa agli aspetti del rapporto medico-paziente-proprietario del paziente • comprensione della relazione tra il metodo clinico dell’omeopatia e quello convenzionale • capacità di raccogliere ed analizzare gli elementi emersi durante la consultazione con il paziente e il suo proprietario • apprendimento della semeiotica propria dell’omeopatia • conoscenze dei modelli di ricerca di base, sperimentali e clinici dell’omeopatia La parte che concerne la formazione pratica sarà attinente alla metodologia diagnostica e terapeutica dell’omeopatia.
Le norme transitorie per l’ammissione all’elenco prevedono il riconoscimento di attestazioni e certificazioni: un attestato di un corso di almeno 200 ore di insegnamento teorico-pratico di tre anni e con esame di merito finale, oppure l’attestazione di un iter formativo analogo; formazione di almeno 5 anni certificata da un veterinario esperto riconosciuto nella materia; docenza di almeno 5 anni in scuola idonea; certificazione di pratica clinica di almeno due anni rilasciata dal responsabile della struttura; autocertificazione comprovata da documentazione verificabile che attesti una pratica clinica di almeno 2 anni. ■
PIEMONTE, DUE VETERINARI NELLA CONFERENZA REGIONALE ECM ue rappresentanti degli ordini veterinari nella conferenza regionale ecm del Piemonte. La Conferenza è stata istituita con deliberazione della Giunta Regionale del 4 febbraio 2008, n. 14-8135 che stabilisce anche l’accreditamento provvisorio dei soggetti organizzatori di attività formative per il sistema E.C.M. piemontese.
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BOLOGNA, COFFERATI CONTRO LE AGGRESSIONI CANINE distanza di una settimana da un paio di aggressioni in centro città, il Sindaco Sergio Cofferati ha emanato un’ordinanza che va oltre le disposizioni ministeriali a tutela dell’incolumità pubblica contro le aggressioni canine, complicando la questione degli incroci. I proprietari dei cani “pericolosi” dovranno avere una polizza assicurativa per coprire eventuali danni alle persone. A questi vanno aggiunte razze e meticci che presentano caratteristiche morfologiche, fisiche e comportamentali simili ai cani più aggressivi, e che verranno inserite nel prontuario del Servizio veterinario dell’Asl. Per sapere se il proprio cane è tra quelli, bisognerà rivolgersi all’ufficio comunale dei diritti degli animali. Ci sono due antefatti riconducibili alla discussa ordinanza del sindaco Cofferati contro le aggressioni canine. Entrambi sono accaduti nel centro di Bologna ed hanno avuto per protagonisti animali al seguito di “punkabestia”. Il
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organizzato da
primo ha visto il ferimento di una proprietaria a cui è stato sbranato il barboncino, il secondo ha registrato l’intervento armato della polizia: il 30 gennaio un poliziotto ha sparato al pitbull di un punkabestia, ferendolo gravemente, dopo che il cane, incitato dal padrone, aveva azzannato un collega. Il cane, una femmina di pitbull, è stato aizzato contro i poliziotti e ne ha azzannato uno ad un braccio, ferendolo gravemente; un altro poliziotto ha estratto la pistola d’ordinanza e gli ha sparato. Dopo le cure veterinarie, il pitbull è stato portato al canile municipale. Il suo padrone invece, oltre a una denuncia per minacce e ingiurie, è stato arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il Sindaco Sergio Cofferati ha motivato il provvedimento con la volontà a “garantire ai cittadini il massimo di sicurezza di fronte alla presenza di animali spesso utilizzati in azioni aggressive o verso altri animali o verso altri cittadini”.
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MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI UCCELLI (5° Parte dell’Itinerario didattico di Animali Esotici) Cremona, 15/18 Aprile 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento
DALL’ETOLOGIA AL SEGNO CLINICO: LA SEMIOLOGIA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO (1° Parte del 2° Itinerario didattico di Medicina Comportamentale) Cremona, 8/11 Aprile 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Franco Fassola, Med Vet Comportamentalista, Asti RELATORI Raimondo Colangeli, Med Vet Comportamentalista, Dipl ENFV, Roma Franco Fassola, Med Vet Comportamentalista, Asti Elena Garoni, Med Vet, Milano Sabrina Giussani, Med Vet Comportamentalista, Dipl ENFV, Busto Arsizio (VA) Roberto Marchesini, Med Vet, Bologna Marzia Possenti, Med Vet, Roma
DIRETTORE Claudio Peccati, Med Vet, Spec Tecn Pat Av, Varese DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONI Claudio Peccati, Med Vet, Spec Tecn Pat Av, Varese RELATORI Massimo Capitanio, Med Vet, Vicenza Raffaella Capitelli, Med Vet, Milano Tommaso Collarile, Med Vet, Roma Lorenzo Crosta, Med Vet, Como Claudio Peccati, Med Vet, Spec Tecn Pat Av, Varese Marzia Possenti, Med Vet, Milano Giuseppe Visigalli, Med Vet, Varedo (MI) ISTRUTTORI Gianluca Cavallari, Med Vet, Crema Roberto Granata, Med Vet, Monza ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%
Cremona, 28/29 Aprile 2008 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento
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DIRETTORE Tim McCarthy, DVM, Dipl ACVS, PhD, Oregon (USA)
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ISTRUTTORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Davide De Lorenzi, Med Vet, SMPA, Dipl ECVCP, Padova Ugo Lotti, Med Vet, Monsummano Terme (PT)
DIRETTORE Alberto Crotti, Med Vet, Genova
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RELATORI Alberto Crotti, Med Vet, Genova Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Roma Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino Antonella Vercelli, Med Vet, Torino
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(1° Parte del 2° Itinerario didattico di Oftalmologia) Cremona, 24/26 Aprile 2008 Centro Studi SCIVAC
ISTRUTTORE Cristina Giordano, Med Vet, Torino
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
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Tubercolosi bovina, rivisto l’elenco delle Regioni indenni ubblicata sulla Gazzetta europea, L 32 del 6 febbraio 2008, la Decisione della Commissione del 30 gennaio 2008 che modifica la decisione 93/52/CEE per quanto riguarda il riconoscimento a talune regioni amministrative italiane della qualifica di ufficialmente indenni da brucellosi bovina (B. melitensis) e la decisione 2003/467/CE per quanto riguarda il riconoscimento a talune regioni amministrative italiane della qualifica di ufficialmente indenni da tubercolosi bovina e brucellosi bovina, nonché ad alcune regioni amministrative della Polonia della qualifica di ufficialmente in-
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FRIULI, PIANO DI CONTROLLO BVD-MD ul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, è reso obbligatorio per l’anno 2008, il Piano di controllo della Malattia delle Mucose-diarrea da Virus dei bovini e bufalini. A stabilirlo è un decreto del Direttore del Servizio sicurezza alimentare, igiene della nutrizione e sanità pubblica veterinaria del 18 gennaio 2008 che definisce i provvedimenti sanitari nei confronti degli allevamenti bovini e bufalini per il controllo della malattia BVD-MD. Il decreto stabilisce nell’allegato A i criteri e le modalità del piano di controllo: sono sottoposti a prelievo di sangue, per la ricerca del virus, mediante il metodo ELISA, tutti i capi maschi e femmine delle aziende da riproduzione di età compresa tra i 9 e i 24 mesi. Nel caso in cui si individuino soggetti viremici questi dovranno essere sottoposti ad un secondo prelievo a distanza di 3-4 settimane e nell’eventualità che persista la viremia il soggetto sarà ritenuto immunotollerante verso il virus BVD e sarà allontanato quanto prima dall’azienda con obbligo di macellazione. Nel caso in cui, nell’ambito dei controlli effettuati nel 2006 e 2007, siano stati riscontrati negli allevamenti animali immunotolleranti e questi non siano stati allontanati con obbligo di macellazione, i controlli dovranno essere eseguiti su richiesta e a spese del proprietario. Il decreto è pubblicato sul BUR n. 6 del 6 febbraio.
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denni da leucosi bovina enzootica.
LE REGIONI INDENNI Per quanto riguarda l’Italia le Regioni ufficialmente indenni da tubercolosi bovina sono: • regione Abruzzo: provincia di Pescara, regione Emilia-Romagna; • regione Friuli-Venezia Giulia; • regione Lombardia: province di Bergamo, Como, Lecco e Sondrio;
• regione Marche: provincia di Ascoli Piceno; • regione Piemonte: province di Novara, Verbania e Vercelli; • regione Toscana: province di Grosseto, Livorno, Lucca, Prato, Pisa, Pistoia e Siena; • regione Trentino-Alto Adige: province di Bolzano e Trento; • regione Veneto: province di Belluno e Padova. ■
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Riparte la formazione specialistica in area medico-veterinaria Al via, ad aprile, il secondo anno del progetto finanziato dall’Assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia l progetto triennale di formazione specialistica di rilevanza europea in area medico veterinaria, iniziato a settembre dello scorso anno, riprenderà il via ad aprile. Quest’anno al centro della formazione: la gestione dei canili e dei gattili, la sicurezza ali-
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mentare e le zoonosi. Il progetto è finanziato dalla Regione Lombardia ed è organizzato dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) per E.V. srl sotto la direzione scientifica di AIVEMP e di SISCA. È inoltre previsto per il 2008 il primo momento di scambio con università di alcuni paesi del-
l’Europa dell’Est. In maggio 20 studenti provenienti da Repubblica Slovacca, Romania, Polonia ed Ungheria, accompagnati da alcuni docenti, saranno ospiti a Cremona per una settimana durante la quale potranno seguire momenti formativi e visite guidate ad aziende zootecniche e di trasformazione.
OBIETTIVI Il Progetto, ad elevato grado di innovazione, ha l’obiettivo prioritario di favorire lo sviluppo e il consolidamento del mercato del lavoro. Nella foto a sinistra il Vice Presidente dell’ANMVI e responsabile del Progetto ANMVI International, Giancarlo Belluzzi, insieme all’Assessore Gianni Rossoni. I percorsi, finanziati dalla Regione Lombardia - Assessorato all’Istruzione Formazione e Lavoro - si rivolgono a medici veterinari e studenti da tutta Italia e sono gratuiti.
Rientrano tra le finalità del Progetto l’innalzamento della qualità delle prestazioni degli operatori sanitari del settore agro-alimentare lombardo e rafforzare il modello della Regione Lombardia nel contesto europeo. In questo ultimo ambito rientra l’ospitalità di studenti stranieri che potranno constatare e riportare i livelli raggiunti dal settore agroalimentare, anche in termini di qualità e sicurezza, nella regione a più alta vocazione zootecnica nel nostro paese.
I PERCORSI FORMATIVI L’avvio è previsto ad aprile 2008 con tre percorsi formativi gratuiti di tre giornate ciascuno, organizzati a Cremona a Palazzo Trecchi, sede delle due associazioni. I temi scelti sono di grande attualità. Ecco gli appuntamenti: 9/10/11 aprile “Canile e gattile. Indicatori di salute pubblica e di igiene ambientale: criteri gestionali”; 22/23/24 aprile “Pacchetto igiene. Linee guida: dalla teoria alla pratica”; 19/20/21 novembre “Malattie degli animali, zoonosi, igiene e sicurezza alimentare. Il dato epidemiologico: sfida, strumento, etica”. Ciascun percorso formativo viene realizzato con la supervisione e il contributo didattico di un Comitato Scientifico - formato da esperti nelle discipline medico-veterinarie di riferimento - e da docenti di provenienza nazionale ed internazionale (Inghilterra, Polonia, Romania e Ungheria). Le iscrizioni al primo corso sono già aperte. Il programma e la scheda di iscrizione sono scaricabili on line al sito dell’AIVEMP (www.aivemp.it) nella sezione eventi formativi”. ■
L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Apri? Trasformi? Trasformi? Adegui Adegui la la tua tua struttura? struttura? Chiama Chiama ANMVI ANMVI Servizi: Servizi: •• consulenze consulenze •• sopralluoghi sopralluoghi •• assistenza assistenza ANMVI SERVIZI ANMVI r... +39/0372/40.35.37
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VETERINARIA 6 | 2008
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COME LA METTIAMO CON LE FATTURE SENZA IVA? orrei porre la Vostra attenzione sul nuovo regime fiscale per coloro che hanno ricavi inferiori o uguali ai 30.000 euro annui introdotto dalle recente finanziaria. Tale regime è entrato in vigore dal gennaio di quest’anno e introdurrà per chi potrà o vorrà aderire alcuni vantaggi, tra i quali l’esenzione dall’IVA. È vero che tutta l’IVA pagata per le spese non potrà essere detratta ma indubbiamente la detrazione è sempre inferiore al carico dell’IVA che si deve di fatto pagare sui ricavi. A questo punto mi sorge un dubbio: come la mettiamo con le tariffe professionali se a un certo punto ci saranno veterinari che forniranno prestazioni con Iva ed altri no? È chiaro che ci saranno discrepanze dovute proprio ad un regime fiscale differente e certamente sarà difficile spiegare al proprietario che la mia prestazione è con Iva mentre quella del collega della porta accanto no. In pratica il cliente viene a pagare un importo differente con imponibili identici e qualcuno si beccherà pure del disonesto. Mi sembra veramente assurdo tutto questo.Oltretutto chi potrà aderire a tale regime non dovrà aver effettuato spese di una certa entità per beni strumentali. Ma allora tutto il discorso sulla libera impresa dove va a finire? In pratica se da una parte si vuole favorire un giovane che si affaccia al mondo del lavoro dall’altra gli si dice di non investire in beni strumentali .Che bella filosofia!!! A questo punto vorrei sapere la Vostra opinione di fronte a questo ennesimo pasticcio all’italiana. Dott. Enrico Chiappo, Novara
V
Caro collega, pubblichiamo con piacere la tua lettera che riprende un tema molto dibattuto in questi giorni. Non vi è dubbio che è un ennesimo pasticcio all’italiana. I nostri Governi, e dobbiamo purtroppo metterceli tutti indipendentemente dal colore, di fronte all’incapacità di far funzionare in modo serio e corretto il sistema fiscale si inventano continuamente nuovi strumenti fantasiosi per portare a casa dei soldi. Pensiamo all’assurdità dei condoni, o agli studi di settore che impongono il rispetto di parametri e indici anche se non rapportabili al reale reddito acquisito. Tutti sistemi che alla fine premiano i più furbi. Prova a parlare di condoni fiscali con qualche collega straniero, non riescono neppure a capire cosa possano essere. Quella dei minimi è un’ulteriore pen-
RECENSIONE
Cum tucte le creature Autori: Caterina Calabresi, Maria Cristina Zappelli Editore: Della Grafica - Pagg: 142 ll’animale sono stati assegnati una valenza e un significato piuttosto singolari: di volta in volta l’uomo lo ha denigrato ma anche esaltato caricandolo di una simbologia sofisticata, fino a farlo divenire metafora di una visione cosmica. “Cum tucte le Creature - Arte e Animali” con i suoi testi e le relative immagini vuole dare una visione simultanea di un campo d’indagine in cui gli animali divengono materia essenziale per la stesura di una vera scienza enciclopedica; è soprattutto quando entrano in relazione con i sentimenti e le necessità degli umani che gli animali assurgono a spettacolare prodigio di commovente bellezza.
A
Lettere al Direttore
@
sata che in teoria dovrebbe favorire i “piccoli contribuenti” semplificando tutte le procedure. Con il passare dei giorni, a forza di circolari interpretative dell’Agenzia delle Entrate o degli esperti fiscali, forse, alla fine, non è neppure poi tanto conveniente. In un articolo su Il Sole-24 Ore si suggeriva ai “minimi” di mantenere comunque anche tutti i registri contabili, si sa mai. In sostanza, quindi non si avrà risolto nulla , ma creato una grande confusione visto che ci saranno veterinari con IVA ed altri senza. L’86% dei colleghi dichiara meno di 30mila euro di volume d’affari e quindi rientra nella possibilità dei minimi. Questo potrà cambiare il mercato dei servizi veterinari? Dopo il decreto Bersani, come ben sai, non vi è più alcun vincolo tariffario. Per noi è assurdo ritenendo che una “libera” concorrenza nel
settore sanitario rischi di non poter più garantire un livello minimo di qualità, ma la legge oggi ha totalmente liberalizzato le tariffe. Con questo nuovo pasticcio, di certo, ci sarà ancora maggiore confusione. Il proprietario di animali da compagnia farà ancora più fatica a valutare il rapporto qualità/prezzo e questo, certamente, a scapito della crescita professionale di tutta la categoria. Gli interventi che abbiamo sollecitato più volte a questo Governo erano altri ed è inutile ripeterli avendoli già pubblicati più volte. Ma la politica trova spesso più comodo fare della demagogia che affrontare seriamente i problemi. Ora stiamo aspettando il nuovo Governo per riprendere le nostre battaglie con nuovi interlocutori. Speriamo in bene. Carlo Scotti
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“Nei mesi scorsi i prezzi delle carni avicole hanno subito un'impennata ma tutto ciò era una conseguenza di una situazione drammatica di crisi legata all'influenza aviaria". Paolo De Castro, Ministro delle Politiche Agricole
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18 Calendario attività Dal 17 febbraio al 19 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl
17 FEB 17 FEB 17 FEB 21 - 23 FEB 24 FEB 24 FEB 24 FEB 24 FEB 24 FEB 24 FEB 25 - 26 FEB 27 FEB - 1 MAR 29 FEB - 1 MAR 1 - 2 MAR 1 - 2 MAR 2 MAR 2 MAR 6 - 8 MAR 7 - 9 MAR 7 MAR 13 - 15 MAR 14 - 15 MAR 16 MAR 16 MAR 16 MAR 16 MAR 16 MAR 17 - 19 MAR
INCONTRO SISCA
… IL GATTO RINGRAZIA! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SIGEDV Attenzione: Evento annullato
INCONTRO SIGEDV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE
PATOLOGIE DELLE VIE AEREE SUPERIORI NEL GATTO - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CARDIOLOGIA: VI PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GIORNATA DI CASI CLINICI CON AGGIORNAMENTI BIBLIOGRAFICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it L’ESAME ENDOSCOPICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA - Catania - museo Diocesano - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE. - Park Hotel Villa Fiorita - Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Grand Hotel Admiral Palace - Chianciano Terme (SI) - Via Umbria 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - Sassari - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via Vienna, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
INCONTRO SICARV INCONTRO SIARMUV INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
ITINERARIO DIDATTICO SIVE
CORSO BASE DI NEONATOLOGIA - Centro Equino Arcadia, Vigone (TO) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SIOVET
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA PEDIATRICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it ENDOCRINOLOGIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: CERCHIAMO DI FARE CHIAREZZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it UTILIZZO ED INTERPRETAZIONE APPROPRIATA ED INAPPROPRIATA DEGLI ESAMI DI LABORATORIO NELLA MEDICINA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per info: Elena Piccioni - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it 2° IT. DERMATOLOGIA: I PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (1°) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
EVENTO SIVAE INCONTRO SINVET INCONTRO SIMEF ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC / SIONCOV SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ASL 7 RAGUSA E ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI RAGUSA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
58° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ONCOLOGIA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - Email: info@scivac.it L’EPIDEMIOLOGIA IN MEDICINA VETERINARIA - Scuola dello Sport - Via Magna Grecia - Ragusa - Via Magna Grecia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 2° IT. ORTOPEDIA: I PARTE - VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CORSO SIVE
CORSO BASE DI OSTEOPATIA E CHIROPRATICA - I PARTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA
APPROCCIO ALLE PIU’ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE - Palagarden, Roges di rende - Via Tevere, c/o Parco Robinson - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PRACTICE MANAGEMENT - Hotel Miramare - Città Sant’angelo (PE) - Via Tito De Caesars, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UN’ADEGUATA TERAPIA - Pomezia (Roma) Hotel Selene - Via Pontina km 30 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO
INCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM
LA GESTIONE EFFICACE DEL CLIENTE - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it
INCONTRO SIARMUV
GESTIONE DEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VII PARTE - RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
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VETERINARIA 6 | 2008
PROFESSIONE
la VETERINARIA
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 11 febbraio 2008
SOLUZIONI
Nella terapia del feather picking, quali sono gli elementi chiave?
Migliore per la capacità di udire l’intensità
Antibioticoterapia
Migliore per la capacità di udire le frequenze elevate
Terapia antimicotica locale
Migliore per la capacità di udire le basse frequenze
Valutazione della gestione del pappagallo
Risposta esatta:c) Corso di medicina e chirurgia aviare SCIVAC 2005
In confronto all’udito dell’uomo, quello del cane è:
QUIZ 2 Risposta esatta: b) Corso di Chirurgia naso, gola e orecchio, SCIVAC 2005
QUIZ 1
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