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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
7 2011
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 7 dal 21 al 27 febbraio 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
AMBULANZE CON I MOTORI ACCESI
SALVIAMO I CAVALLI DAL REDDITOMETRO
MODALITÀ DI SEQUESTRO PREVENTIVO
BENESSERE ANIMALE E PRATICHE DI TRASPORTO
ERIC ZINI ALL’INCONTRO SIMEF
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TROPPI FRAINTENDIMENTI SUI REQUISITI EAEVE
BREVI INAIL L'Area ex Ispesl dell'Inail (Dipartimento igiene del Lavoro) ha trasmesso all'ANMVI il documento "Risonanza Magnetica in veterinaria: criticità, indicazioni e proposte operative per la gestione della sicurezza". Il documento non ha valore normativo ma potrebbe rappresentare la base per una iniziativa legislativa da definire insieme al Ministero della Salute. L’ANMVI ha dato la propria disponibilità alla collaborazione tecnicolegislativa.
ONAOSI I veterinari aventi diritto al voto stanno inviando la propria scelta alla Fondazione ONAOSI. La rappresentanza della veterinaria volontaria può essere assicurata solo dalla lista che riuscirà ad assicurare una presenza della categoria. La Lista "I valori Onaosi" ha buone possibilità di garantire l'ingresso della veterinaria volontaria, il collega Federico Molino, nel Comitato di Indirizzo.
BSE Il Consiglio dei Ministri europei ha discusso su richiesta della delegazione polacca, l'eventualità di autorizzare le proteine animali (processed animal protein PAPs) nell'alimentazione di avicoli e suini. Si tratterebbe di una eventualità che se autorizzata comporterebbe la revisione di misure restrittive presenti nella vigente legislazione per combattere le TSE. Il Ministro Galan chiarisce la posizione dell'Italia: basarsi su certezze scientifiche.
OGM Fine della tolleranza zero sugli ogm nei mangimi. Il Comitato europeo competente per la materia il 17 febbraio ha approvato a maggioranza una norma di garanzia sul flusso controllato in dogana dei mangimi. In caso di presenza in quantità al di sotto dello 0,1% di tipologie di ogm in attesa di autorizzazione da parte della Ue, i prodotti non verrebbero più respinti, ma accettati.
APA Le Regioni e le Province autonome rinnovano al Governo le richieste già avanzate per assicurare continuità nell'esercizio delle funzioni relative alla tenuta dei libri genealogici e ai controlli funzionali del bestiame, sottolineando la drammatica situazione in cui versa il sistema a seguito dei pesanti tagli operati dal Milleproroghe.
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BPV
La cartella clinica fa la qualità L’attività documentale del medico veterinario è un servizio al cliente e un fattore di certificabilità A PAGINA 3
TARIFFARIO MINIMO FINALMENTE ERAVAMO RIUSCITI A DEFINIRE IL NOSTRO TARIFFARIO MINIMO, PREDISPOSTO DALLA FNOVI, e ad avviare l’iter per il suo riconoscimento presso il Ministero, che doveva approvarlo con decreto per dargli il valore di riferimento obbligatorio per tutti i veterinari. Ci mancava poco ma Bersani ha pensato bene di buttare tutto all’aria con una lenzuolata togliendo ai tariffari professionali ogni valore legale e riducendoli a semplici riferimenti indicativi. Abbiamo sempre creduto che il tariffario minimo, derivando dalla sommatoria di ogni costo previsto per le diverse prestazioni nel rispetto delle BPV (Buone Pratiche Veterinarie) possa essere uno strumento di garanzia della qualità della prestazione nell’interesse del proprietario e soprattutto a difesa della salute e del benessere dell’animale. Per essere chiari: una prestazione offerta ad un prezzo più basso di quello previsto dal tariffario minimo o viene praticata sotto costo, non considerando tutte le componenti dirette o indirette di costo, o non rispetta le BPV con il rischio di diventare vera e propria malpractice. Per questo siamo convinti che si debba riprendere una forte battaglia politica ed istituzionale per ottenere il riconoscimento del nostro tariffario minimo che potrebbe essere anche un valido strumento per frenare una concorrenza al ribasso che sta creando forti problemi economici a molti colleghi ed uno scadimento del livello qualitativo delle prestazioni. Nel frattempo pensiamo anche che sia ora di una revisione ed aggiornamento del tariffario, ormai decisamente datato, per poter usufruire di uno strumento, che sia pure solo indicativo, ci permetta di avere un riferimento corretto del valore delle nostre prestazioni per noi, per i nostri clienti e per la definizione di tutti i rapporti convenzionali.
Né Milano, né l’Antitrust sembrano aver compreso il significato della certificazione Eaeve per le nostre Facoltà. Il Comune meneghino ha stanziato 200 mila euro per ampliare la clinica universitaria, per aprire un pronto soccorso 24h e una mutua per gli animali. L’Antitrust invece ha messo in dubbio che i requisiti Eaeve possano rappresentare un criterio selettivo ai fini delle immatricolazioni. La qualità didattica e in particolare la disponibilità di un ospedale universitario è indispensabile per la formazione dei laureati in medicina veterinaria. È un principio tanto corretto da dispiacersi che il nostro Ministero dell’Università non abbia adottato linee guida nazionali recependo le indicazioni europee in un provvedimento nazionale. A Milano è passata l’idea che l’ospedale veterinario possa diventare una struttura socio-assistenziale. È evidente che la mutua per gli animali è un fraintendimento degli obiettivi Eaeve, che non contemplano finalità para-assistenziali, ma una formazione accademica di qualità per i futuri medici veterinari, che li prepari all’esercizio della professione reale e della domanda di prestazioni veterinarie che li aspet-
ta. I proprietari sono esigenti, il paziente animale è penalmente tutelato. Tutto questo non è chiaro nemmeno al Garante della Concorrenza che, nell’ultima segnalazione inviata a Governo e Parlamento, ha piegato la questione-Eaeve alle solite finalità: accusare di corporativismo la nostra professione e chiedere la nostra estromissione dal tavolo della programmazione annuale del fabbisogno nazionale di veterinari. Testuali parole: “Nell’ultimo biennio la riduzione dei posti è stata effettuata per ciascuna facoltà in proporzione al raggiungimento degli standard formativi individuati dall’Eaeve. (…) Il raggiungimento degli standard qualitativi citati può essere perseguito con modalità differenti rispetto a quella, allo stato prescelta, consistente nella riduzione del numero dei posti disponibili”. Ci chiediamo se il Garante della Concorrenza fosse in vacanza durante le proteste per la riforma Gelmini oppure quando Via XX Settembre ha imposto la razionalizzazione delle sedi universitarie, oppure se ha trovato la soluzione occupazione degli “enne” disoccupati che verrebbero prodotti dalle sue curiose teorie di mercato. Se le ha ■ trovate ce le dica.
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Certificazione di qualità Anmvi Informa
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La cartella clinica è una buona pratica veterinaria È un documento di proprietà di chi paga la prestazione. Per il medico veterinario è uno strumento qualificante del servizio di ANDREA VERME Responsabile Anmvi Servizi BPV ra gli strumenti più importanti che il sistema BPV mette a disposizione dei professionisti ci sono le registrazioni delle prestazioni veterinarie, riconducibili alla cartella clinica, anestesiologica e chirurgica. Il manuale BPV recita al paragrafo 7.2.1.2 “La struttura deve mantenere adeguate registrazioni delle prestazioni sanitarie erogate”, mentre al paragrafo 7.2.2.2 si fa riferimento alle registrazioni di tipo chirurgico “Le prestazioni chirurgiche erogate devono essere registrate in apposite cartelle chirurgiche” ed al paragrafo 7.2.2.7 “Per ogni paziente deve essere compilata una cartella anestesiologica”. Il motivo di tanta attenzione alla registrazione delle prestazioni sanitarie e chirurgiche erogate è duplice: da un lato una corretta registrazione permette al veterinario di avere tutti gli elementi necessari a poter arrivare ad una diagnosi corretta o poter esaminare a posteriori elementi utili ad un trattamento clinico o chirurgico; dall’altra parte gli permette di poter dimostrare a terzi, in caso di contenzioso, la dovuta diligenza nelle prestazioni che sono state erogate. Cerchiamo quindi di focalizzare quali sono gli elementi minimi da registrare in una cartella clinica, secondo quanto indicato nel manuale BPV. Innanzitutto occorre puntualizzare che le registrazioni possono essere cartacee o informatiche o miste: tutto quello che scriviamo al computer o su un modulo prestampato inerente la prestazione clinica è considerato registrazione. In secondo luogo quello che scriviamo assume un significato legale: la cartella clinica è di proprietà di chi paga la prestazione, che ha il diritto di richiederla e di mostrarla a terzi. Secondo la giurisprudenza infatti nel D.P.C.M. 27 giugno 1986 “Atto di indirizzo e coordinamento dell’attività amministrativa delle regioni in materia di requisiti delle case di cura private” ex art. 35 sub “cartelle cliniche” così dispone: “In ogni casa di cura privata è prescritta, per ogni ricoverato la cartella clinica da cui risultino le generalità, l’anamnesi familiare e personale, l’esame obbiettivo, gli esami di laboratorio e specialistici, la diagnosi, la terapia, gli esiti e i postumi. Le cartelle cliniche, firmate dal medico curante e sottoscritte dal medico responsabile (omissis) dovranno portare un numero progressivo ed essere conservate a cura della direzione sanitaria” (Professione Veterinaria 42003, pag. 37, M.T. Semeraro). Tale quadro normativo, pur non essendo cogente in ambito veterinario, riassume perfettamente l’intento della prescrizione che possiamo ritrovare nel manuale di buone pratiche veterinarie. Una cartella clinica che risulti completa ed esauriente deve contenere almeno le seguenti informazioni: 1. Dati anagrafici del proprietario dell’animale. 2. Segnalamento dell’animale: nome, specie, razza, età, sesso, numero di microchip. 3. Motivo della visita clinica richiesta. 4. Anamnesi remota. 5. Anamnesi recente. 6. Esame obiettivo generale. 7. Accertamenti analitici richiesti.
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8. Copia dell’esito degli accertamenti analitici effettuati. 9. Diagnosi differenziale e/o diagnosi. 10. Prognosi. 11. Terapia. 12. Follow up: visite periodiche e risposta dell’animale alle terapie effettuate (con particolare riferimento anche agli oneri relativi alla farmacovigilanza). I dati anagrafici del proprietario costituiscono un elemento importante anche di natura legale, in quanto il proprietario è responsabile dell’animale e dei danni che l’animale può arrecare ad altri animali (in caso di malattie infettive) o all’uomo (in caso di zoonosi). Il proprietario è anche l’unica persona che ha il diritto di decidere sulle prestazioni sanitarie consigliate dal veterinario, ivi compresa l’eutanasia. È quindi importante registrare i dati del padrone vero dell’animale, che a volte può non essere coincidente con la persona che accompagna l’animale alla visita. Il segnalamento dell’animale è altrettanto importante sia per motivi clinici che epidemiologici e dovrebbe essere accurato, includendo quelle informazioni importanti per la lotta al randagismo quali la lettura del microchip. Le informazioni che troviamo più spesso trascurate o mal trascritte sulle cartelle cliniche sono quelle relative al motivo della visita ed all’indagine anamnestica remota e recente. Se alle visite di controllo alcune di queste informazioni possono anche non essere nuovamente riportate (l’anamnesi remota resta sempre la stessa), in prima visita queste informazioni sono tutte fondamentali per completare il quadro ed indirizzare gli accertamenti successivi in modo corretto. La cartella clinica dovrebbe quindi riportare informazioni circa il quadro vaccinale, le visite effettuate in passato ed i motivi delle stesse, le malattie contratte dall’animale, le patologie congenite individuate, il carattere del soggetto in condizioni di salute normali e le eventuali modifiche al momento della visita, le abitudini alimentari e le grandi funzioni organiche, comprese le eventuali modifiche delle stesse in concomitanza con il problema manifestato. Approfondito il quadro anamnestico, è necessario riportare sulla cartella clinica indicazioni precise relative all’esame obbiettivo generale. Spesso in questa fase il veterinario, parlando col padrone ed osservando l’animale, ha cominciato a farsi un’idea del quadro clinico e della probabile causa del problema segnalato e per questo motivo tende a focalizzare la visita sugli organi che ritiene più di interesse, trascurandone altri. L’esame obbiettivo generale invece andrebbe sempre effettuato e registrato in modo completo: stato del sensorio e grado di attenzione dell’animale, stato delle mucose, esame dei condotti uditivi, rilevazione della temperatura corporea, esito dell’auscultazione polmonare, esito della palpazione addominale, riflessi, sensibilità, eventuali prove di deambulazione, equilibrio, sono alcuni dei dati che andrebbero registrati accuratamente sulla cartella clinica. Questo modo di lavorare permette al veterinario di raggiungere due obiettivi importanti: dimostrare professionalità nel lavoro svolto ed avere un quadro completo della situazione clinica, magari accorgendosi di patologie di cui il proprietario non si era reso conto
18 MAGGIO: AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV l prossimo appuntamento con l’Avviamento alla certificazione BPV è previsto per mercoledì 18 maggio 2011. Si tratta di una giornata di consulenza, presso il Centro Studi di Palazzo Trecchi, seguita da un anno di assistenza individuale a distanza. La giornata e il successivo percorso di consulenza personalizzata sono rivolti ai titolari di strutture veterinarie per animali da compagnia che vogliono conoscere ed applicare le Buone Pratiche Veterinarie (BPV) all'interno delle proprie organizzazioni e ai responsabili della qualità che operano all'interno di strutture veterinarie complesse. Gli obiettivi sono la conoscenza del Manuale ANMVI delle BPV e la sua corretta applicazione nella struttura, attraverso idoneo sistema documentale. La docenza
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fornirà elementi teorici e pratici per la comprensione del Manuale e per apprendere le modalità di utilizzo del relativo Sistema Documentale, entrambi curati dalla Commissione ANMVI per la Qualità. Il percorso è propedeutico alla certificazione BPV e prepara alla corretta applicazione del Manuale e a sostenere la verifica ispettiva con l'ente certificatore. Il titolare di struttura potrà scegliere se e quando richiedere la verifica in qualsiasi momento. L'ente di certificazione individuato dalla Commissione ANMVI per la Qualità, valutate esperienza e convenienza, è il CSQA. Il percorso di qualità è basato sul Manuale delle Buone Pratiche Veterinarie dell'ANMVI, patrocinato dalla FNOVI e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.
precedentemente. A questo punto è possibile formulare un sospetto diagnostico o una diagnosi differenziale che può essere confermata attraverso accertamenti biochimici o di diagnostica per immagini. La cartella clinica dovrebbe riportare con chiarezza questo passaggio attraverso la registrazione degli accertamenti richiesti e degli esiti ottenuti. Copia dei rapporti di prova, scontrini stampati dai macchinari, registrazioni delle ecografie effettuate, immagini delle indagini radiologiche ed i relativi referti, completano le informazioni contenute nella cartella clinica e permettono al veterinario di formulare la diagnosi. La diagnosi dovrebbe essere formulata in modo chiaro e inequivocabile e dovrebbe portare ad una prognosi (che può essere fausta o infausta e va indicata in cartella), un’eventuale terapia e possibilmente a visite di controllo che permettano al veterinario di controllare l’evoluzione del quadro clinico nel tempo. Ogni visita di controllo dovrebbe essere registrata sulla cartella clinica fino alla sua chiusura per guari-
gione o miglioramento del quadro clinico oppure per decesso dell’animale. In caso di decesso non causato da eutanasia, è opportuno registrare sullo stesso documento i motivi presunti e/o provati del decesso, l’esito dell’eventuale accertamento autoptico, completato dagli ulteriori eventuali accertamenti analitici effettuati. Tutte le informazioni che costituiscono la cartella clinica devono quindi essere raccolte in modo approfondito ed esauriente durante la prima visita dell’animale e dovrebbero essere integrate di volta in volta, man mano che la prestazione clinica erogata e l’animale in cura forniscono nuovi elementi da registrare (risposta alle terapie, quadro clinico evolutivo, conferma diagnostica, guarigione, morte). Una cartella clinica ben compilata e supportata da evidenze oggettive delle prestazioni erogate rappresenta sicuramente un ottimo strumento di difesa in caso di procedimento legale, ma soprattutto dimostra la professionalità richiesta dal cliente al proprio veterinario e sicuramente dovuta. ■
Bisogna Pensare Veterinario La qualità è una buona pratica. Certificarla è una buona idea!
ANMVI Servizi BPV anmviservizibpv@anmvi.it Il Manuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie ha il patrocinio di FNOVI e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
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4 Anmvi Informa Codice della Strada
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Ambulanze con i motori accesi. Ma non possono partire Si moltiplicano le iniziative di soccorso mobile. Il parere dell’ANMVI sul decreto del MinTrasporti 'è ambulanza e ambulanza. C’è soccorso e soccorso. Le ambulanze veterinarie, intese come mezzi di soccorso per il trasporto verso una struttura veterinaria, sono indispensabili. Ma ad oggi non possono circolare: manca, infatti, il Decreto del Ministero dei Trasporti che darà piena attuazione al Codice della Strada. Le strutture mobili, invece, non sono previste dalla normativa vigente, l'Accordo Stato Regioni del 2003, recepito a livello regionale, che disciplina i requisiti tecnologici, organizzativi e strutturali delle strutture veterinarie pubbliche e private. Si tratta del dettato legislativo fondamentale, in base al quale oggi sono autorizzate all'esercizio professionale circa 6.500 strutture veterinarie, fra le quali rientrano i pronto soccorsi e le strutture aperte 24H. E per quanto riguarda il soccorso, da quando è stato approvato il nuovo Codice
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della Strada sono in molti ad aver smarrito il senso della differenza tra “primo” e “pronto” soccorso. Se l’animale incidentato necessita di un primo intervento (si vedano al riguardo le linee guida del Presidente Simutiv, Fabio Viganò su questa rivista) le cure mediche non possono che essere prestate da medici veterinari in idonee strutture autorizzate e attrezzate. L'introduzione dell'obbligo di soccorso agli animali incidentati sta dunque creando molta confusione e ingenerando fughe in avanti senza conforto normativo. Queste precisazioni, diffuse il 22 febbraio dall'ANMVI a seguito di numerose iniziative spontanee per il soccorso e il trasporto degli animali feriti e bisognosi di cure urgenti, sono state articolate in un parere formale per il Ministero della Salute. Il nostro Dicastero è stato interessato dai Trasporti per l’emanando decreto attuativo dell’obbligo di soccorso agli animali incidentati, il provvedimento che permetterà alle ambulanze di circolare sulla
base di precise finalità di servizio. Il parere dell’ANMVI è che le ambulanze veterinarie debbano essere intese come mezzi di trasporto verso la struttura veterinaria autorizzata alle cure, che è necessario distinguere fra primo soccorso e pronto soccorso alla stessa stregua del distinguo che vale in campo umano (in base al quale si configura abuso di professione e rischio grave per la salute del paziente improvvidamente assistito da laici) e che lo "stato di necessità" in base al quale è ammesso il trasporto urgente di un animale incidentato, anche su mezzo privato (ad esempio del veterinario soccorritore) dovrà attenersi ad una definizione riconosciuta dalla medicina veterinaria. Nel Codice della Strada, per chiarezza, non si fa menzione alcuna, come erroneamente comparso su alcuni organi di informazione, di assistenza veterinaria d'emergenza presso le Asl. Dopo l'approvazione in Parlamento delle modifiche al Codice della Strada, il Ministero della Salute ha scritto ai Servizi Veterinari Regionali, ai Comuni e per conoscenza ai Carabinieri del Nas. La nota è del 4 agosto e riguarda le novità sugli obblighi di soccorso stradale agli animali incidentati: "Dai suddetti nuovi adempimenti deriva l'inderogabile necessità di assicurare il servizio di reperibilità e pronto soccorso per animali da parte di tutte le Amministrazioni competenti". Le Regioni hanno ricevuto e girato la nota ministeriale alle Asl del territorio invitandole a garantire il rispetto delle nuove disposizioni. E le Asl già lamentano di non essere nelle condizioni per farlo: non hanno le strutture, non hanno le risorse, non hanno il personale e non hanno la formazione clinica adeguata ai casi di emergenza. In Veneto, a detta del
sindacato dei veterinari di medicina pubblica, "mancano le cliniche dove ricoverare gli animali incidentati", il canile rischia di diventare "un punto di lungo degenza" e i veterinari pubblici non possono diventare "specialisti per decreto" . C'è da credere che la situazione veneta non sia molto dissimile da quella di altre realtà regionali. Per questa ragione l'ANMVI all'indomani dell'entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, ha interessato il Ministero dei Trasporti competente in materia e il Ministero della Salute sollecitando una definizione di alcuni aspetti attuativi delle nuove regole, che - è il caso di ricordarlo - non sono ancora pienamente in vigore. La cornice legislativa infatti risente, oggi, della mancanza di un decreto specifico del Ministero dei Trasporti che completi il quadro normativo. L'incompiutezza del nuovo Codice della Strada è stata del resto sottolineata proprio da una circolare della Polizia della Strada. Ad esempio, le ambulanze per il soccorso di animali sono ferme e il trasporto in "stato di necessità" non è ancora definito. Ecco perché, a fronte dell'incompiutezza del nuovo quadro normativo, appare quanto meno arbitrario ritenere che una norma regolata dai Trasporti e che ricade in primo luogo sull'utente della strada, debba necessariamente essere accasata ai Servizi Veterinari delle Asl. E sempre per favorire una piena attuazione del soccorso stradale, l’ANMVI ha rilanciato al Ministero della Salute l’esigenza che lo stato di necessità venga riconosciuto anche nei casi di intervento urgente, a cura del medico veterinario alla guida di un mezzo, anche privato, per interventi urgenti di primo soccorso. ■
IL DECRETO ATTUATIVO DEL CODICE DELLA STRADA ll’articolo 31. (Modifiche agli articoli 177 e 189 del decreto legislativo n. 285 del 1992, in materia di mezzi di soccorso per animali e di incidenti con danni ad animali) della legge di modifica del nuovo Codice della Strada è scritto: 1. Al comma 1 dell'articolo 177 del decreto legislativo n. 285 del 1992, dopo il secondo periodo sono aggiunti i seguenti: «L'uso dei predetti dispositivi è altresì consentito ai conducenti delle autoambulanze, dei mezzi di soccorso anche per il recupero degli animali o di vi-
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gilanza zoofila, nell'espletamento dei servizi urgenti di istituto, individuati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Con il medesimo decreto sono disciplinate le condizioni alle quali il trasporto di un animale in gravi condizioni di salute può essere considerato in stato di necessità, anche se effettuato da privati, nonché la documentazione che deve essere esibita, eventualmente successivamente all'atto di controllo da parte delle autorità di polizia stradale di cui all'articolo 12, comma 1».
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6 Attualità Tutela del cavallo
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Salverò i miei cavalli dal redditometro Il caso del proprietario a cui il Fisco chiede 26.000 euro arriva sui media. Paola Gulden (SIVE) al TG3 Daniele Giaccone, proprietario piemontese, dovrà pagare 26.000 euro al Fisco per due cavalle considerate indicatori di maggior reddito. Maloua e Dynastia (nella foto) non sono da corsa e non sono da equitazione, ma vivono nel giardino del loro proprietario come animali d’affezione, dichiarate non destinate alla macellazione. Il caso è di quelli esemplari per mostrare l’iniquità del redditometro applicato ai possessori di cavalli. L’ANMVI, interessati i propri consulenti, ha scritto all’Agenzia delle Entrate chiedendo garanzie di corretta applicazione del vecchio redditometro e l’esclusione del cavallo dal nuovo. Paola Gulden (SIVE) al TG3 Piemonte, mercoledì 22 febbraio: “Non c’è coordinamento fra i Ministeri nella gestione della salute dei cavalli, del patrimonio ippico e dei trattamenti fiscali. L’Anagrafe Equina da strumento di tutela delle razze equine sta diventando un elenco di delazione fiscale. Avanti di questo passo si premieranno quei proprietari che per sfuggire al redditometro non faranno registrare i loro cavalli”. Di seguito la testimonianza di Daniele Giaccone inviata al nostro giornale.
di DANIELE GIACCONE el 1992 avevo 15 anni. Un giorno di ottobre, in vacanza con i miei genitori in Valle Tanaro, visitando per caso un allevamento di cavalli, rimasi “folgorato” da una piccola puledra di sei mesi, grigia. Rimasi talmente colpito che, dopo cinque mesi di richieste, mio padre dovette cedere e decise di comprare la piccola. Maloua entrò ufficialmente nella mia vita. Di li iniziò un percorso di vita assieme, una storia condivisa gelosamente tra lei e me. Ore e ore passate assieme. Notti trascorse con Maloua nel box nei momenti difficili legati a qualche infortunio o qualche piccola malattia. Nel 1996 iniziai l’università a Torino, e Maloua mise al mondo la sua prima figlia. Iniziò quindi un “vai e vieni” tra Piemonte e Liguria (dove vivevano i miei genitori e le due cavalle). Il tutto per riuscire a passare più tempo possibile con le due cavalle, ma anche per dare un aiuto e un piccolo sollievo ai miei genitori. Oltre al pesante lavoro dell’officina, si occupavano anche delle mie cavalle, vista l’impossibilità economica di gestirle in una pensione o in un maneggio. Non provengo di certo da una famiglia ricca: mio padre ha fatto il meccanico per 35 anni e mia madre la casalinga; tutti e due impegnati con il lavoro per 10 ore al giorno, per permettere a mio fratello e a me di studiare e arrivare fino al completamento degli studi universitari. Molti miei coetanei decisero di comprare e mantenere la moto, piuttosto che l’auto. Io decisi per i miei due cavalli. Nel 2001 mi laureai e iniziai a lavorare a Torino, dove mi dovetti fermare a vivere. L’avvicinarsi della pensione per i miei genitori, e la voglia sempre più grande di riavere con me le mie due cavalle fecero riflettere molto la mia compagna e me, fino a quando decidemmo (non con pochi dubbi e incertezze) di compiere un passo importante. Dopo due anni di ricerche per trovare una soluzione compatibile con le nostre possibilità econo-
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miche, comprammo una porzione di cascina da ristrutturare nell’astigiano, a 40 km da Torino. Decidemmo di trasferirci in campagna consapevoli del fatto che di lì in poi avremmo dovuto affrontare tutti i giorni 2 ore di auto e 80 km per andare e tornare dal lavoro in città. Consapevoli del fatto che le spese di gestione sarebbero aumentate e si sarebbero sommate ad un mutuo trentennale, che ci avrebbe definitivamente condizionato la vita; consapevoli del fatto che la gioia di avere con noi Maloua e Dinastya avrebbe ripagato tutta la fatica e tutti i sacrifici. Seguirono tre anni di fatica e lavori, fatti in autonomia e poco per volta per abbattere i costi, per ristrutturare la casa e renderla abitabile. Finalmente a maggio 2006, in una condizione un po’ precaria per tutti, ci trasferimmo, noi e le due cavalle. A settembre del 2010 trovai nella buca delle lettere una busta, contenente una convocazione da parte dell’Agenzia delle Entrate di Asti. Mi presentai all’appuntamento, senza particolari ansie o timori. Non ho mai dovuto nascondere nulla, essendo un lavoratore dipendente. La mia vita è sempre stata lineare, forse banale; mi sono presentato all’incontro senza particolari timori per eventuali frodi o irregolarità commesse. A livello lavorativo ho avuto un contratto a termine dal 2002 al 2007 a circa 1.200 € al mese, per poi essere assunto regolarmente nell’ottobre 2007 a 1.600 € al mese. Una storia come tanti in questo Paese. Durante l’incontro presso l’Agenzia delle Entrate mi venne palesato che, in base a quanto stabilito dal redditometro, negli anni 2007 e 2008, io avrei dovuto dichiarare un reddito di circa 55.000 € (circa 27.000 € per anno) al fine di potermi permettere il mantenimento in proprio di due cavalli ascrivibili, in base a quanto previsto dal redditometro, alla categoria “cavalli da equitazione”. Nel 2007 e nel 2008 dichiarai circa 22.000 € di reddito all’anno: sono sempre stato un dipendente e quello era, ed è tutt’ora, il mio reddito, il mio unico reddito!
In prima battuta feci osservare alla funzionaria dell’Agenzia delle Entrate di Asti che entrambe le mie cavalle (di 18 e 14 anni!) non sono cavalle da equitazione, ma precisai come le stesse fossero cavalle da allevamento, ma in particolare da affezione prima di tutto. Paradossalmente la stessa funzionaria mi confermò come i dati utilizzati per il controllo fossero stati desunti proprio dagli elenchi dell’UNIRE, per definizione l’ente nazionale deputato proprio al sostegno dell’allevamento e non dello sport equestre! In seconda battuta precisai come le due cavalle fossero da sempre mantenute in piena autonomia, alimentate con il foraggio prodotto sui miei terreni o direttamente fatte pascolare sempre sugli stessi appezzamenti; ricoverate in due box di legno costruiti con l’aiuto di mio padre, ecc. ecc. Morale: l’Agenzia delle Entrate ha concluso che la differenza tra i 55.000 € di reddito da loro presunto e i 22.000 € dichiarati dal sottoscritto si concretizzasse in un reddito da me evaso pari a circa 33.000 € all’anno (2007 e 2008) da cui sarebbe scaturita una sanzione di circa 25.000 euro! Sono rimasto senza parole. In primis per l’impossibilità di sostenere una spesa simile, superiore all’intero mio reddito di un anno. In secondo luogo la paura legata alla consapevolezza di essere entrato ormai nel vortice del controllo, e quindi consapevole di essere passibile ogni anno di una sanzione simile. Ma soprattutto il dramma nel dover trovare una soluzione, per tutelare e proteggere Maloua e Dinastya. Dopo quasi 20 anni di storia condivisa assieme, dopo quasi 20 anni di scelte di vita fatte in funzione delle due cavalle, trovarsi davanti a un bivio: essere, vista la mia situazione, rovinati a livello economico per l’impossibilità di sostenere una sanzione di tale entità, e comunque pensare a una soluzione per “liberarmi” delle cavalle? E in quale modo poi? Forse vendendole? Ammesso che l’idea possa essere presa in considerazione, chi mai acquisterebbe ora un cavallo essendo consapevole di questa azione promossa dall’Agenzia delle Entrate?
Oppure, come consigliato dalle persone più ciniche, risolvere il problema portando le cavalle al macello? La sola idea mi toglie da molte notti il sonno. E poi, per legge, non potrei! La recente normativa nazionale ha imposto ai proprietari di cavalli di indicare sul passaporto la destinazione finale dell’equide, cioè se lo stesso è destinato o meno all’alimentazione umana. Ovviamente senza indugio ho indicato la destinazione non per il consumo umano! E come si potrebbe decidere di destinare al consumo umano, alla morte e alla macellazione, un compagno di vita con cui si è condiviso un percorso lungo 20 anni? Ho 33 anni, ne ho passati 19 con Maloua e 14 con Dinastya. Sarebbe come destinare al macello un componente della propria famiglia. L’alternativa estrema, a cui ricorrere prima di vedere la casa ipotecata, per la quale dovrò pagare un mutuo fino ai miei 65 anni, potrebbe essere quella di ricorrere alla macellazione clandestina e abusiva delle due cavalle, ricorrendo quindi a soluzioni drastiche e illegali. E qui un altro paradosso: da un lato la legge obbliga i proprietari a dichiarare e identificare tutti i cavalli in anagrafe, ma dall’altro lato mette le persone nella condizione di dover trasgredire alla norma e macellare comunque i cavalli per cui si è optato per la destinazione non al consumo umano. Contraddizione a dir poco grottesca, degna di un Paese non certo civile e democratico. Nell’attesa di ricevere ogni giorno la fatidica busta con la formalizzazione della sanzione, non so come comportarmi. Ho invitato con serenità, non avendo niente da nascondere, l’Agenzia delle Entrate a procedere con tutti i controlli possibili sul mio conto bancario e su tutti i movimenti passati e presenti per fare emergere eventuali illeciti finanziari da me commessi. Come risposta mi è stato cortesemente comunicato che “l’ordine di scuderia” è quello di procedere con il recupero delle sanzioni, e nel caso, di procedere con l’iter di eventuali ricorsi presentati dai singoli proprietari fino alla Cassazione: “… la Cassazione non potrà che dare ragione all’Agenzia delle Entrate, in forza di un principio di legge…” mi è stato detto, con un tono leggermente minatorio. Ho di nuovo sottolineato l’incongruenza tra quanto previsto dal redditometro e quanto stabilito nel mio caso: se il redditometro prevede testualmente il controllo sui cavalli da corsa o sui cavalli da equitazione, perché io sono stato sanzionato per due fattrici, per due cavalle da allevamento? A questa domanda è seguita una risposta sommaria e confusa, che all’incirca suonava cosi “… la definizione di cavallo da corsa o da equitazione serve come indicazione, l’obiettivo è il cavallo”. Punto e basta. Ma allora di cosa stiamo discutendo? Quale sarà il prossimo passo? L’unica certezza che ho, in questo momento, è una: vent’anni di vita, di scelte, di rinunce e di altrettante gioie si stanno sgretolando sotto i miei piedi, senza che io possa fare nulla, e soprattutto senza che io possa fissare negli occhi chi ha deciso come condizionare la mia vita prossima. Forse è vero, bisogna andare via da questo Paese che sta dimenticando le sue radici cristiane che dovrebbero avere come presupposto essenziale il rispetto degli altri. ■
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68° Congresso nazionale LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA
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8 Attualità Maltrattamento e randagismo
VETERINARIA 7 | 2011
Idoneità alla gestione dei canili e modalità di sequestro preventivo ANGIOLA TREMONTI FA BENE A DENUNCIARE GLI SPRECHI
ei giorni scorsi, il Sottosegretario Francesca Martini ha risposto all'interrogazione sul tragico caso di Sussisa (Genova), fornendo chiarimenti su prassi e dinamiche del sequestro preventivo. Il caso del genovese, risalente al maggio scorso, ha riguardato due guardie zoofile uccise da un cacciatore poi suicida in seguito alla comunicazione di sequestro del canile da lui stesso costruito. Ne è poi scaturito un dibattito politico sui requisiti di idoneità alle adozioni da parte dei cacciatori, con accuse di "discriminazione ideologica" contro i fautori della tesi che "chi ha una licenza di caccia è portato e propenso a maltrattare gli animali". L’intervento del Sottosegretario, però, chiarisce soprattutto le dinamiche del sequestro preventivo e respinge le richieste di incompatibilità e terzietà degli interroganti rispetto al ruolo delle associazioni protezionistiche. Di seguito le richieste dell'interrogazione e le relative risposte del Sottosegretario.
N
NON C’È INCOMPATIBILITÀ Richiesta: Sancire l'incompatibilità delle funzioni di controllo di attività lavorative e ludiche per quelle persone, associazioni o enti che si professano a priori contrarie a tali attività; Risposta: L'articolo 6 della legge 20 luglio 2004, n. 189, recante «Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate», prevede la possibilità, per le guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute, di svolgere attività di vigilanza in materia di animali di affezione. Tali compiti sono attribuiti attraverso decreti prefettizi di nomina emanati a seguito di adeguata formazione: le guardie zoofile possono eseguire le citate attività di vigilanza nei limiti attribuiti, dai rispettivi atti di nomina, ai sensi degli articoli 55 (funzioni della polizia giudiziaria) e 57 (ufficiali e agenti di polizia giudiziaria) del Codice di procedura penale.
LE RAGIONI DELL’AZIONE PREVENTIVA Richiesta: Impedire il sequestro preventivo di animali di proprietà unicamente sulla base di denunce o segnalazione di sospetti reati, magari delle stesse associazioni o enti che a priori si professano contrarie alle attività che sono delegate a controllare; Risposta: In tema di sequestro preventivo degli animali, occorre ricordare che l'articolo 321, comma 1, del Codice di procedura penale
«Oggetto del sequestro preventivo», prevede che «Quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati, a richiesta del pubblico ministero il giudice competente a pronunciarsi nel merito ne dispone il sequestro con decreto motivato (...)». Il comma 3-bis del citato articolo prevede che «Nel corso delle indagini preliminari, quando non è possibile, per la situazione di urgenza, attendere il provvedimento del giudice, il sequestro è disposto con decreto motivato dal pubblico ministero. Negli stessi casi, prima dell'intervento del pubblico ministero, al sequestro procedono ufficiali di polizia giudiziaria, i quali, nelle quarantotto ore successive, trasmettono il verbale al pubblico ministero del luogo in cui il sequestro è stato eseguito. Questi, se non dispone la restituzione delle cose sequestrate, richiede al giudice la convalida e l'emissione del decreto previsto dal comma 1 entro quarantotto ore dal sequestro, se disposto dallo stesso pubblico ministero, o dalla ricezione del verbale, se il sequestro è stato eseguito di iniziativa della polizia giudiziaria». Il fine ultimo di tale attività giudiziaria, svolta da organi di polizia giudiziaria, pertanto, è quello di evitare che il reato venga portato ad ulteriori conseguenze. A tale proposito risulta chiarificatrice la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, sezione penale, la quale, con sentenza n. 3145 del 18 dicembre 2000, ha stabilito che «le esigenze cautelari tutelate con il sequestro preventivo ex articolo 321 del codice di procedura penale sussistono anche quando la condotta incriminata è cessata in quanto, anche dopo tale momento, è possibile che la libera disponibilità della cosa o agevoli la commissione di altri reati o consenta, sia per i reati cosiddetti di evento sia per i reati di mera condotta, la prosecuzione delle conseguenze del reato già commesso». Pertanto, la proposta di sancire l'impossibilità di convalidare il sequestro preventivo unicamente sulla base di denunce o segnalazioni delle associazioni o enti, avanzata nell'interrogazione in esame, non può essere condivisa poiché l'attività di sequestro preventivo viene posta in essere a seguito di una adeguata verifica della commissione di reato da parte delle autorità giudiziarie deputate.
NON TRASFERIRE GLI ANIMALI Richiesta: Sancire il divieto di spostare animali posti sotto sequestro dal luogo di detenzione fino a che una sentenza abbia dimostrato la reale colpevolezza degli imputati;
“L’ANMVI, che da tempo denuncia sprechi e fallimenti nelle politiche di lotta al randagismo, non ha alcuna difficoltà a comprendere lo spirito del suo intervento e ad apprezzare il suo doveroso richiamo al senso civico ed etico nei riguardi dei cani e delle risorse pubbliche”. Il Presidente dell'ANMVI Sandro Barbacini ha risposto alla lettera inviata da Angiola Tremonti, Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Cantù, nella quale chiarisce in prima persona il suo pensiero sulla gestione economica del randagismo. "Una posizione così lucida è tanto encomiabile quanto infrequente negli ambienti della politica, dove è più facile assistere a scene di inconcludente demagogia"- dichiara l'ANMVI, ricordando che "la professione veterinaria privata, da tempo, si interroga sull'efficacia delle politiche messe in campo negli ultimi vent'anni per il controllo della popolazione animale, sulla trasparenza dei fondi destinati allo scopo e si è fatta promotrice di proposte - purtroppo inascoltate -
tese ad aggredire il randagismo e a considerarlo come un fenomeno a termine e non da perpetuare". La riforma della Legge 281 del lontano 1991, in corso di elaborazione in Parlamento, sarà una vera occasione di svolta "solo se saprà scardinare dinamiche vecchie e coinvolgere la veterinaria privata in un piano di intervento a tappeto, con la messa in rete di migliaia di strutture veterinarie private". "In tempi recenti - ricorda l'ANMVI - abbiamo potuto contare sul suo appoggio su un altro fronte di lotta: la prevenzione dell'abbandono, attraverso l'abbattimento del peso fiscale che grava sulle spese veterinarie per gli animali da compagnia, che rappresenta anche un freno alle adozioni. L'IVA al 20% condiziona le cure veterinarie e la spesa alimentare di milioni di cani e gatti". "Sprechi da un lato e prelievo fiscale dall'altro - è la conclusione andrebbero riequilibrati. È sempre tempo per un coraggioso ripensamento delle politiche economiche e fiscali verso gli animali da compagnia".
Risposta: Si rappresenta che non può essere stabilita una procedura standardizzata in quanto si ritiene necessaria un'adeguata valutazione per ogni singolo caso; tuttavia, si sottolinea che nella prassi operativa, ove possibile, gli animali sottoposti a sequestro non vengono spostati per evitare agli stessi, in quanto esseri senzienti, ulteriori maltrattamenti legati allo stress del trasporto e dell'adattamento in un altro ambiente.
necessario ausilio per la custodia e la cura degli animali sequestrati.
I SOGGETTI AFFIDATARI Richiesta: Non consentire la detenzione, custodia e affidamento degli animali sequestrati a persone, associazioni o enti che a qualsiasi titolo abbiano o abbiano avuto parte in causa nel procedimento o che costantemente o occasionalmente collaborino con esse; Risposta: Non è possibile stabilire a priori i soggetti affidatari. Tuttavia, la prassi operativa prevede l'affidamento degli stessi animali, in via prioritaria, alle autorità territorialmente competenti, quali il sindaco e i servizi veterinari ufficiali, nonché alle associazioni o enti che non abbiano rivestito la qualifica di parte in causa.
TERZIETÀ Richiesta: Sancire il divieto di collaborazione come ausiliari di polizia giudiziaria a persone, associazioni o enti che a qualsiasi titolo abbiano o abbiano avuto parte in causa nel procedimento o che costantemente o occasionalmente collaborino con esse; Risposta: Il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha inteso segnalare che, tenuto conto che il sequestro preventivo e quello probatorio rientrano tra i provvedimenti adottabili dall'autorità giudiziaria (Ag), che convalida quelli eseguiti d'iniziativa della polizia giudiziaria (Pg), al fine di acquisire la prova del reato o di impedirne il proseguimento, appare difficilmente perseguibile l'esclusione, a vario titolo, di associazioni o enti segnalanti o intervenuti nei procedimenti relativi a reati accertati dalla Pg o dalla Ag, considerato che in determinate realtà territoriali è limitatissima la presenza di associazioni che possano fornire il
I “PROVENTI” DELLE SANZIONI Richiesta: Impedire che siano destinatari delle entrate derivanti dall'applicazione di eventuali sanzioni e possibile parte lesa dai reati previsti, in sede di processo, persone, associazioni o enti che a qualsiasi titolo abbiano o abbiano avuto parte in causa nel procedimento o che costantemente o occasionalmente collaborino con esse; Risposta: Premesso che ad oggi le somme derivanti dall'applicazione di eventuali sanzioni sono irrisorie, relativamente alla possibilità per le associazioni o enti di rivestire la qualifica di parte lesa nel procedimento, si riporta la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, sezione penale, la quale con sentenza n. 34095 del 2006 ha stabilito che «invero, se la persona offesa dal reato è - per unanime approdo di dottrina e giurisprudenza - il soggetto titolare del bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice, non può dubitarsi che un'associazione statutariamente deputata alla protezione degli animali sia portatrice degli interessi penalmente tutelati dai reati di cui agli articoli 544-bis, 544-ter, 544-quater, 544-quinquies e 727 del codice penale». Inoltre, la Cassazione statuisce che la normativa in questione «interviene in materia di legittimazione degli enti esponenziali d'interessi collettivi ad esercitare le facoltà processuali della persona offesa».
IDONEITÀ DEI GESTORI Richiesta: Garantire che i gestori di canili, di qualsiasi natura, siano sottoposti a valutazione di ordine morale ed equilibrio comportamentale e psichico ed, eventualmente, che a tali valutazioni siano sottoposti anche coloro che sono delegati al loro controllo. Risposta: Si ritiene necessario prevedere per tutti coloro che gestiscono attività con animali, un'adeguata e specifica formazione e l'interdizione da tali attività per coloro che si rendono responsabili di reati di maltrattamento. Si auspica in tal senso una iniziativa normativa finalizzata alla tutela degli animali d'affezione. ■
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10 Attualità Pubblicità sanitaria
VETERINARIA 7 | 2011
Diffidate dalle “false Pagine Gialle” Avviso di Seat: attenti a chi propone spazi pubblicitari abusando del noto marchio eat Pagine Gialle s.p.a. ha trasmesso anche ad ANMVI una comunicazione in cui invita le imprese e le attività commerciali a diffidare da comunicazioni di aziende che, facendo leva sulla notorietà dei marchi PAGINEGIALLE® e PAGINEBIANCHE®, usano indebitamente il richiamo agli stessi marchi per sollecitare la sottoscrizione e la trasmissione di apparenti dichiarazioni di
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aggiornamento di dati relativi all’azienda destinataria. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente provveduto a diffondere un avviso per informare le imprese in merito alla diffusione di un modulo, proveniente da una sedicente “The Yellow Pages – Le Pagine Gialle”, la cui sottoscrizione “determina l’acquisto inconsapevole di spazi pubblicitari in una guida internet per aziende” (…) gestita da “una società tedesca che (…) non
ha sedi operative in Italia e che non risulta rintracciabile, in quanto facente capo unicamente ad una persona fisica stabilita in Germania”. In relazione alla vicenda, Seat PG si riserva ogni azione a tutela dei propri diritti e, per ridurre al massimo l’induzione in errore dei propri clienti, precisa che tutti i propri agenti sono dotati di tesserino di riconoscimento e che i documenti riferibili alla formazione dei contratti pubblicitari sui propri mezzi riporta-
no chiaramente la dicitura “Seat PAGINE GIALLE s.p.a.” Seat PG ha messo a disposizione un numero verde gratuito 800.011.411 e l’indirizzo mail info@seat.it da contattare per informazioni, chiarimenti o per segnalare eventuali anomalie. ■
VERIFICA E VALUTAZIONE DEONTOLOGICA a pubblicità sanitaria è stata liberalizzata dalla Legge n. 248 del 4 agosto 2006, la famosa “Legge Bersani”. La Legge consente ai professionisti di fare pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni. Tuttavia la liberalizzazione non ha tolto all’Ordine la potestà di verificare il decoro professionale dei messaggi informativi al pubblico sulla base di una valutazione di aderenza alla deontologia professionale e a criteri di trasparenza e veridicità del messaggio. Al riguardo la Fnovi ha prodotto specifiche Linee guida pubblicate sul portale www.fnovi.it. Le linee guida della Fnovi stabiliscono che il medico veterinario iscritto all’Albo professionale comunichi all’Ordine competente per territorio il messaggio pubblicitario che intende proporre onde consentire la verifica di cui all’art. 48 del Codice Deontologico. L’iscritto autocertifica, sotto la sua personale responsabilità, la veridicità del messaggio pubblicitario (per quanto concerne i titoli, le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni), l’Ordine verificherà la trasparenza e la veridicità del messaggio stesso. Il medico veterinario potrà altresì avvalersi di una richiesta di valutazione preventiva e precauzionale da presentare al proprio Ordine di appartenenza sulla rispondenza della propria comunicazione pubblicitaria alle norme del Codice Deontologico. L’Ordine provinciale, ricevuta la suddetta richiesta, provvederà al rilascio di formale e motivato parere di eventuale non rispondenza deontologica. Qualora gli enti territoriali (Comuni e Regioni) dovessero richiederlo, quale atto indefettibile della procedura amministrativa per il rilascio della autorizzazione alla pubblicità, l’Ordine concederà specifico “nulla osta”. L’inosservanza di quanto previsto dal Codice Deontologico, anche secondo gli orientamenti della linea-guida, è punibile con le sanzioni comminate dagli organismi disciplinari previsti dalla legge.
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 7 | 2011
SOVI
SIONCOV
SOCIETÀ DI OFTALMOLOGIA VETERINARIA ITALIANA
SOCIETÀ ITALIANA DI ONCOLOGIA VETERINARIA
3° CORSO SOVI-FSA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE
TUMORI RARI E DIFFICILI Sabato 2 Aprile 2011 - Cremona, Palazzo Trecchi
Il punto sulle malattie oculari di probabile origine ereditaria degli annessi e della cornea nei cani di razza e sulle malattie ereditarie che causano cecità nel gatto
15.15 Tumori rari in diverse localizzazioni: sarcoma istiocitico, neuroblastoma, cistoadenocarcinoma renale P. Buracco Spazio per eventuali seconde votazioni 16.00 Pausa 16.30 Linfomi atipici o a localizzazione non usuale e disordini linfo-mieloproliferativi rari S. Comazzi 17.15 Risultati delle elezioni e presentazione del nuovo Consiglio Direttivo 18.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
Sabato 19 e Domenica 20 Marzo 2011 - Cremona, Palazzo Trecchi RELATORI NUNZIO D’ANNA, Roma CRISTINA GIORDANO, Torino CHIARA GIUDICE, Milano DOMENICO MULTARI, Treviso KRISTINA NARFSTROM, Missouri (USA) CLAUDIO PERUCCIO, Torino
PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 19 Marzo 2011 Malattie oculari di probabile origine ereditaria degli annessi e della cornea nei cani di razza 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.15 Presentazione dell’incontro M. Mazzucchelli 9.30 Embriologia della cornea e degli annessi C. Peruccio 10.00 Malattie di probabile origine ereditaria di palpebre, terza palpebra e apparato lacrimale - D. Multari 10.45 Pausa caffè 11.15 Malattie di probabile origine ereditaria della cornea - N. D’Anna 12.00 Interpretazione di casi clinici, certificazione/autovalutazione (1ª parte) - C. Peruccio 12.30 Pausa pranzo
Malattie ereditarie che causano cecità nel gatto 14.00 Malattie oculari ereditarie del gatto (1ª parte) K. Narfstrom 15.30 Pausa caffè 16.00 Malattie oculari ereditarie del gatto (2ª parte) K. Narfstrom 17.15 Discussione 17.45 Fine del programma scientifico della giornata
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Domenica 20 marzo 2011 Note di istopatologia, epidemiologia, aggiornamenti sulle HED e autovalutazione 9.00 Aspetti istopatologici di malattie ereditarie di tratto uveale, lente, cornea e annessi - C. Giudice 9.45 Aggiornamenti dalla letteratura (articoli recenti su HED gestiti da 1 responsabile per ogni articolo - presenti sensibilizzati a studiare gli articoli selezionati - schema di discussione predeterminato + autovalutazione) - C. Giordano et al. 10.30 Pausa caffè 11.00 Casi clinici e autovalutazione (2ª parte) C. Peruccio 12.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
ISCRIZIONE L’iscrizione è possibile compilando l’apposito modulo disponibile su www.scivac.it sezione Società Specialistiche.
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 E-mail: socspec@scivac.it
7 CREDITI ECM
RELATORI STEFANO BO, Torino PAOLO BURACCO, Torino ROBERTO BUSSADORI, Milano STEFANO COMAZZI, Milano LAURA MARCONATO, Hünenberg (CH) DANIELA MIGNACCA, Roma GIORGIO ROMANELLI, Milano
PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Presentazione dell’incontro 9.30 Tumori retroperitoneali e paragangliomi addominali G. Romanelli 10.15 Tumori giovanili D. Mignacca 11.00 Tumori di base del cuore: chemodectoma e neoplasie di tiroide ectopica R. Bussadori 11.30 Pausa 12.00 Lung-digit syndrome S. Bo 12.45 Assemblea elettiva 13.30 Pausa pranzo 14.30 Carcinomi di origine primitiva sconosciuta L. Marconato
ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIONCOV in regola con l’iscrizione 2011. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE Soci SIONCOV 2011: GRATUITO Soci SCIVAC: € 75,00 - Non soci: € 150,00
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 E-mail: socspec@scivac.it
5 CREDITI ECM
CORSI SALUTE E SICUREZZA ANMVI Da inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 28 marzo 2011, allegando l’attestazione di versamento
IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……....................................................................……………………………………… NOME ……………....................................................................……………………… VIA ……………………………………………………………....................................................................................................................................................................................... CAP, CITTÀ E PROVINCIA ………………………………………………………………................................................................................................................................................. TELEFONO ………….....................................................................…..……………………… CELL. ………………….....................................................................…..……………… EMAIL ……………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………… TESSERA N. ………………………………………………………
CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti)
❑ Corso per datori di lavoro in struttura veterinaria 7-8 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 145,00 + IVA (20%)
❑ Corso per addetti al primo soccorso 9-10 Aprile 2011
16 crediti ECM VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) ❑ vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a R.L. Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) ❑ tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍ Visa Intestata a …………………………………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno) FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA (solo se non in possesso di Partita IVA) CODICE FISCALE DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………
VERSANDO LA QUOTA DI € 125,00 + IVA (20%) 12 crediti ECM
❑ Corso per Addetti all’antincendio, attività a rischio basso 9 Aprile 2011 VERSANDO LA QUOTA DI € 85,00 + IVA (20%) 4 crediti ECM
ATTIVAZIONE DEL CORSO I corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di un quorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organizzazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rimborso della quota versata. Non verranno accettate più di 50 domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. RINUNCE Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. In caso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimborso alcuno. PRIVACY Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
FIRMA …………………...……...…….....……...……...……...……..
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12 Eventi Veterinari
VETERINARIA 7 | 2011
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona, 19-20 Marzo 2011 - Palazzo Cittanova
CORSO PRATICO Diagnostica per immagini ed endoscopia negli animali esotici Cremona, 18-20 Aprile 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi
14.00 L’interpretazione dello striscio fecale nella valutazione dello stato sanitario dell’allevamento dei piccoli passeriformi Ignazio Pumilia, Dania Bilato 14.30 Guida alla corretta alimentazione dei Pet Birds - Alessandro Melillo, Claudio Peccati 15.00 Endoscopia flessibile negli animali esotici Giorgio Marconi, Paolo Selleri 15.30 Pausa 16.00 La medicina dei gechi Massimo Millefanti, Alessandro Bellese 16.30 L’Eutanasia negli animali esotici Riccardo Calligaris, Cristina Stocchino 17.00 Assemblea dei soci
RESPONSABILE SCIENTIFICO MARCO BEDIN
MODERATORE CRISTINA STOCCHINO
PROGRAMMA Sabato 19 Marzo 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del/i relatore/i ed inizio dei lavori 9.20 Etologia dei rettili: implicazioni per l’allevamento e la pratica clinica Alessandro Bellese, Michele Capasso 9.50 Anestesia loco-regionale nell’odontostomatologia del coniglio Gianluca Marchetti, Stefano Cusaro 10.20 Infezione da Giardia nei cincillà Fabrizia Veronesi, Gianluca Deli 10.50 Pausa e votazione 11.20 Le epatopatie nei rettili Ivano Ciraci, Michele Capasso 11.50 Comparazione dei reperti radiografici, endoscopici ed esami batteriologici raccolti per via endoscopica nei cheloni Tommaso Giorgi, Giordano Nardini 12.20 Le dermatofitosi nei cincillà Fabrizia Veronesi, Gianluca Deli 12.50 Pausa pranzo
Domenica 20 Marzo 2011 9.00 Il Gioco: una cosa seria: perché i conigli che giocano hanno meno problemi comportamentali Marzia Possenti, Alessandro Melillo 9.30 Micobatteriosi in Fringillidi Ornamentali Claudio Peccati e Claudio Croci, Ignazio Pumilia 10.00 Il primo soccorso nella lepre è diverso da quello del coniglio Cristiano Papeschi, Gianluca Marchetti 10.30 Pausa 11.00 La Gestione sanitaria dei piccoli allevamenti di piccoli passeriformi Diego Cattarossi, Lorenzo Crosta 11.30 I casi clinici aviari Leonardo Brunetti, Marco Bedin 12.00 Tavola rotonda 12.45 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 12.50 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento
PROGRAMMA SCIENTIFICO Chairperson: Andrea Brignolo 9.00 Registrazione dei partecipanti 9.25 Saluto del Presidente CR FISE LAZIO Dr. Giuseppe Brunetti, presentazione del relatore e inizio dei lavori 9.30 Valutazioni cliniche e patologiche del cavallo con malattie epatiche 10.15 Valutazioni cliniche e patologiche del puledro: quali differenze con il cavallo adulto? 11.00 Pausa caffè 11.30 Valutazioni cliniche e patologiche del cavallo con febbre di origine sconosciuta 12.15 Rhodococcus equi 13.00 Pausa pranzo Chairperson: Angela Mascioni 14.30 Infezioni enteriche da clostridi 15.15 Infezioni da Lawsonia nel puledro 16.00 Pausa caffè 16.30 Anemia infettiva equina
RELATORI MATTIA BIELLI, Med Vet, Novara LORENZO CROSTA, Med Vet, Phd, Como GIORDANO NARDINI, Med Vet, Modena FEDERICA ROSSI, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna LIONEL SCHILLIGER, Med Vet, Paris (F) Dipl ECZM-herpetology PAOLO SELLERI, Med Vet, Phd, Roma MASSIMO VIGNOLI, Med Vet, Dipl ECVDI, Bologna
NUMERO PARTECIPANTI: 36 OBIETTIVI DEL CORSO L’obiettivo del corso è affrontare sia dal punto di vista pratico che teorico i vari aspetti della diagnostica per immagini negli animali esotici approfondendo le tecniche in uso per ciascuna classe. Il corso rappresenta una duplice valenza ed è rivolto a chi già si occupa di medicina degli animali esotici e desidera approfondire le proprie conoscenze nel campo della diagnostica per immagini ma anche a chi opera nel settore della diagnostica per immagini e avverte la necessità di acquisire il necessario knowhow da applicare agli animali esotici per offrire un servizio di più alto valore professionale.
ISCRIZIONE Limite iscrizione 26 Marzo 2011. Il Seminario è libero e gratuito per tutti i Soci SIVE 2011 e per gli associati FISE LAZIO. Per i NON Soci SIVE 2011 e per i NON associati a FISE LAZIO la quota è di € 50,00 + IVA. Per motivi organizzativi è necessaria la pre-iscrizione.
PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SIVE Tel 0372/40.35.02 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: info@sive.it - www.sive.it
5 CREDITI
PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
16.00 16.30 17.30 18,30
OBIETTIVI
Fiera di Roma - RomaCavalli (Sala Aurelia) Via Portuense, 1645/1647 - 00148 ROMA
Soci SIVAE/SCIVAC: € 620,00 + IVA 20% Non Soci: € 900,00 + IVA 20%
11.00 11.30 12.45 14.00
Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it
SEDE DEL SEMINARIO
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
CORSO REGIONALE DI FISIOTERAPIA Pozzuoli (NA), 24-26 Giugno 2011
PER INFORMAZIONI
17.15 Adenite equina 18.00 Discussione e valutazione dell’apprendimento 18.30 Consegna degli attestati e conclusione del seminario
LIMITE ISCRIZIONE: 1 Marzo 2011
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2011. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.
SEMINARIO ESAMI DEL SANGUE E MALATTIE INFETTIVE Roma, 8 Aprile 2011 - RomaCavalli DEBRA C. SELLON DVM, PhD, Dipl ACVIM, Professor, Equine Medicine, Washington State University, USA
GIORDANO NARDINI, Med Vet, Modena
ISCRIZIONE
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
RELATORE
DIRETTORE
Fornire al partecipante gli elementi per la valutazione del paziente e le nozioni per poter impostare un protocollo riabilitativo scegliendo tra le varie metodiche a disposizione, utilizzando la fisioterapia sia come supporto terapeutico alle consuete terapie mediche, sia come terapia di elezione nella gestione delle principali patologie ortopediche e neurologiche.
RELATORI Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo
PROGRAMMA SCIENTIFICO VENERDÌ 24 GIUGNO 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.00 Saluto ai partecipanti del Presidente SCIVAC Campania, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.15 Fisioterapia: Cos’è, Come, Quando Ludovica Dragone 10.00 Fisioterapia: Perché - Ludovica Dragone 11.00 Pausa caffè 11.30 Valutazione iniziale per la fisioterapia: girthometer, range of motion, end feel Chiara Chiaffredo 12.15 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 13.00 Pausa pranzo 14.00 Termoterapia - Ludovica Dragone 15.00 Esercizi - Ludovica Dragone 16.15 Pausa caffè 16.45 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 18.30 Discussione e termine della giornata SABATO 25 GIUGNO 2011 9.00 Idroterapia - Ludovica Dragone 10.00 Ultrasuoni - Chiara Chiaffredo
Pausa caffè Elettrostimolazione - Ludovica Dragone Pausa pranzo Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo Pausa caffè Magnetoterapia - Chiara Chiaffredo Diatermia - Ludovica Dragone Discussione e termine della giornata
DOMENICA 26 GIUGNO 2011 9.00 Laserterapia - Chiara Chiaffredo 10.00 Esercitazione pratica Ludovica Dragone, Chiara Chiaffredo 11.00 Pausa caffè 11.30 Gestione del paziente neurologico e principali patologie - Ludovica Dragone 13.00 Pausa pranzo 14.00 Gestione del paziente ortopedico e principali patologie - Chiara Chiaffredo 15.30 Pausa caffè 16.00 Stesura di un protocollo riabilitativo Ludovica Dragone 16.30 Casi Clinici - Chiara Chiaffredo 17.15 Casi Clinici - Ludovica Dragone 18.00 Discussione finale e test di valutazione dell’apprendimento 18.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
QUOTE DI ISCRIZIONE
Soci SCIVAC € 300,00 + IVA 20% NON SOCI SCIVAC € 500,00 + IVA 20% Iscrizioni entro il 26 maggio 2011
SEDE Complesso Turistico Averno - Pozzuoli (NA)
PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 E-mail: delregionali@scivac.it - www.scivac.it
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Il benessere animale e le pratiche di trasporto Conclusioni e raccomandazioni EFSA zampe legate assieme. Ai vitelli non deve essere messa museruola. Gli equidi domestici di oltre otto mesi devono recare cavezze durante il trasporto, fatta eccezione per i cavalli non domati. Se gli animali devono essere legati, le corde, le pastoie o gli altri mezzi usati devono essere: a) sufficientemente forti per non spezzarsi durante condizioni di trasporto normali; b) tali da consentire agli animali, se necessario, di coricarsi e di mangiare e bere; c) concepiti in modo tale da eliminare il pericolo di strangolamento o di lesione ma anche da permettere di liberare rapidamente gli animali.
Pubblichiamo la seconda parte delle conclusioni e raccomandazioni del parere scientifico relativo al benessere degli animali durante il trasporto - EFSA. Panel on Animal Health and Welfare (AHAW). La prima parte è stata pubblicata sul numero scorso.
CARICO, SCARICO E ACCUDIMENTO DEGLI ANIMALI 1.1 Si deve prestare debita attenzione all’esigenza di certe categorie di animali, come gli animali selvatici, di acclimatarsi al mezzo di trasporto prima dell’inizio del viaggio previsto. 1.2 Quando le operazioni di carico o scarico durano più di quattro ore, eccetto per il pollame: a) devono essere disponibili strutture appropriate per tenere, nutrire e abbeverare gli animali al di fuori del mezzo di trasporto senza che essi siano legati; b) le operazioni devono essere sorvegliate da un veterinario riconosciuto e si devono prendere precauzioni particolari per assicurare che il benessere degli animali sia mantenuto adeguatamente durante tali operazioni. Strutture e procedure 1.3 Le strutture per il carico e lo scarico, compreso l’impiantito, devono essere progettate, costruite, mantenute e usate in modo da: a) prevenire lesioni e sofferenze e ridurre al minimo l’agitazione e il disagio durante gli spostamenti degli animali e assicurarne l’incolumità. In particolare, le superfici non devono essere scivolose e devono esservi protezioni laterali in modo da impedire la fuga degli animali; b) essere pulite e disinfettate. 1.4 Le rampe non devono avere pendenza superiore a un angolo di 20°, vale a dire il 36,4% rispetto all’orizzontale, per i suini, i vitelli e i cavalli e ad un angolo di 26° 34’, vale a dire il 50% rispetto all’orizzontale, per gli ovini e i bovini diversi dai vitelli. Quando l’inclinazione è superiore a 10°, vale a dire il 17,6% rispetto all’orizzontale, le rampe devono essere munite di un sistema, ad esempio delle assi trasversali per le zampe, che permetta agli animali di salire o scendere senza rischi o difficoltà. Le piattaforme di sollevamento e i piani superiori devono essere muniti di barriere di protezione che impediscono la caduta o la fuga degli animali durante le operazioni di carico e
scarico. 1.5 Le merci trasportate nello stesso mezzo di trasporto degli animali devono essere posizionate in modo da non causare lesioni, sofferenze o disagi agli animali. 1.6 Durante le operazioni di carico e scarico dev’essere assicurata un’illuminazione appropriata. 1.7 Allorché su un mezzo di trasporto sono caricati su più livelli contenitori con animali, si devono prendere le precauzioni necessarie: a) per evitare che l’urina e le feci cadano sugli animali posti al livello inferiore o, nel caso del pollame, dei conigli e degli animali da pelliccia, per limitare tale situazione; b) per assicurare la stabilità dei contenitori; c) per assicurare che la ventilazione non sia impedita. Trattamento degli animali 1.8 È proibito: a) percuotere o dare calci agli animali; b) comprimerne parti sensibili del corpo in modo tale da causare loro dolore o sofferenze inutili; c) sospendere gli animali con mezzi meccanici; d) sollevare o trascinare gli animali per il capo, le orecchie, le corna, le zampe, la coda o il vello o trattarli in modo tale da causare loro dolore o sofferenze inutili; e) usare pungoli o altri strumenti con estremità aguzze; f) ostruire volutamente il passaggio di un animale spinto o condotto per qualsiasi luogo in cui gli animali debbano essere trattati. 1.9 Dev’essere evitato, nella misura del possibile, l’uso di strumenti che trasmettono scariche elettriche. In ogni caso tali strumenti sono usati solo su bovini o suini adulti che rifiutano di spostarsi, e soltanto se hanno davanti a sé spazio per muoversi. Le scariche non devono durare più di un secondo, devono essere trasmesse ad intervalli adeguati e applicate soltanto ai muscoli dei quarti posteriori. Le scariche non devono essere applicate ripetutamente se l’animale non reagisce. 1.10 Quando necessario i mercati o i centri di raccolta devono fornire dispositivi appropriati per legare gli animali. Gli animali non abituati ad essere legati devono restare slegati. Gli animali debbono avere accesso all’acqua. 1.11 Gli animali non devono essere legati per le corna, i palchi, gli anelli nasali né per le
Separazione 1.12 Gli animali sono accuditi e trasportati separatamente nei seguenti casi: a) animali di specie diverse; b) animali di taglia o età significativamente diverse; c) verri o stalloni adulti da riproduzione; d) maschi sessualmente maturi e femmine; e) animali con corna e animali senza corna; f) animali reciprocamente ostili; g) animali legati e animali slegati. 1.13 Le lettere a), b), c) e e) del punto 1.12 non si applicano qualora gli animali siano stati allevati in gruppi compatibili, siano abituati gli uni agli altri, qualora la separazione causi loro disagio o qualora le femmine siano accompagnate da prole non ancora autosufficiente.
SUINI • Caricare i suini su un autocarro in gruppi di non più di 5 o 6 determina un abbassamento delle frequenze cardiache e richiede la stessa quantità di tempo occorrente per caricare gruppi più grandi; • Trattare gli animali in modo aggressivo sia durante il carico che il trasporto dei suini per lunghe distanze influisce negativamente sulla temperatura rettale e sull’equilibrio acido-basico; • Trasportare insieme scrofe e/o verri interi è causa di aggressività ed aumenta il rischio di lesioni. I sistemi “dalla nascita al macello”, in cui le figliate di suini vengono tenute insieme dalla nascita al macello, compreso durante il trasporto e nelle stalle di sosta pre-macellazione, minimizza le lesioni della cute (combattimenti). • I gruppi di animali devono essere tenuti stabili e limitati a 6 suini durante il carico; • Le scrofe ed i verri devono essere accuditi separatamente e trasportati in compartimenti separati. Si raccomandano i sistemi “dalla nascita al macello”, in cui le figliate vengono tenute insieme per tutto l’arco produttivo, compreso il trasporto e le stalle di sosta pre-macellazione. • Mancano informazioni sugli effetti della ventilazione in relazione al livello di stress dei suini. È necessario condurre ricerche sugli effetti dei sistemi di raffreddamento meccanici, a condizionamento d’aria o di altro tipo.
CAPRINI • Mescolare caprini che non si conoscono reciprocamente disturba la gerarchia sociale e porta ad un aumento del comporta-
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mento agonistico; • Il trasporto di singoli individui in condizioni di isolamento dai membri del proprio gruppo è molto stressante per i caprini. • I gruppi di caprini vanno tenuti stabili, è necessario evitare i ri-raggruppamenti ripetuti e l’introduzione di nuovi soggetti va monitorata strettamente, soprattutto nelle prime 24 ore dopo il ri-raggruppamento; • I caprini con le corna e quelli senza corna vanno tenuti separati, a meno che non fossero precedentemente allevati insieme; • Bisogna incoraggiare dei positivi contatti quotidiani fra gli operatori umani ed i caprini; • Di norma, i caprini non devono essere isolati. Se è necessario isolarne alcuni per scopi gestionali, bisogna assicurare loro il contatto olfattivo, vocale e visivo con gli altri membri del loro gruppo.
BOVINI • Le partizioni dei veicoli per i bovini riducono il rischio di lesioni, permettono di effettuare più rapidamente il carico e lo scarico e consentono agli animali di sistemarsi meglio durante il trasporto e poi presso le stalle di sosta. • I bovini devono essere trasportati in veicoli dotati di partizioni in modo che gli animali possano essere trasportati, caricati e scaricati in piccoli gruppi.
CONIGLI • Le risposte fisiologiche allo stress nei conigli sono influenzate più dal trasporto e dal modo in cui gli animali vengono manipolati che dai differenti metodi di carico o dalla posizione delle gabbie negli autocarri. • Per il benessere dei conigli durante il carico e lo scarico è di importanza cruciale che vengano manipolati in modo appropriato. È necessario fornire e regolare un’appropriata formazione; • I conigli devono essere introdotti ed estratti dalle gabbie solo se la persona che esegue l’operazione può vedere dentro le gabbie stesse. • È necessario studiare ulteriormente gli effetti di un’esperienza precoce di manipolazione da parte dell’uomo sulle risposte di paura e di fuga dei conigli durante il carico per il trasporto.
DURANTE IL TRASPORTO Gli spazi messi a disposizione devono corrispondere almeno alle cifre riportate, per quanto concerne gli animali e i rispettivi mezzi di trasporto, nel capo VII. Se il veicolo è caricato su una nave traghetto ro-ro, gli equidi domestici, fatta eccezione per le femmine che viaggiano con i loro puledri, sono trasportati in stalli individuali. È possibile derogare alla presente disposizione in forza di disposizioni nazionali che gli Stati membri sono tenuti a notificare al comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali. Gli equidi non devono essere trasportati in veicoli ripartiti su più livelli, a meno che gli animali non siano caricati al livello inferiore senza che vi siano altri animali ai livelli superiori. L’altezza interna minima del compartimento dev’essere più alta di almeno 75 cm dell’altezza al garrese dell’animale più alto. Gli equidi non domati non devono essere trasportati in gruppi di più di quattro animali. I punti da 1.10 a 1.13 si applicano per analogia ai mezzi di trasporto. Si deve assicurare una ventilazione sufficiente a soddisfare pienamente i bisogni degli animali tenendo conto, in particolare, del numero e tipo degli animali da trasportare e delle condizioni meteorologiche previste per il viaggio. I contenitori devono essere sistemati in modo tale da non impedirne la ventilazione.
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Rimini, 27-29 Maggio 2011 Palazzo dei Congressi di Rimini
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Durante il trasporto gli animali devono essere abbeverati, nutriti e avere l’opportunità di riposare conformemente alle esigenze della loro specie ed età, a intervalli appropriati e, in particolare, secondo quanto enunciato nel capo V. Ove non altrimenti precisato, i mammiferi e gli uccelli sono nutriti almeno ogni 24 ore e abbeverati almeno ogni 12 ore. L’acqua e gli alimenti devono essere di buona qualità ed essere presentati agli animali in modo da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione. Occorre prestare debita attenzione alla necessità degli animali di abituarsi alle modalità di nutrizione e abbeveramento.
Attualità scientifica Vet Journal
In Italia vaccinato un gatto su cinque Felini molto amati dagli italiani, ma la loro salute è ancora oggetto di poca attenzione
CAPRINI • L’esposizione dei caprini allo stress da calore può causare una distruzione più a lungo termine dei loro meccanismi di controllo omeostatici.
CONIGLI • Lo stress termico può essere dannoso per il benessere dei conigli. Gli effetti dello stress da calore vengono esacerbati da certe condizioni di trasporto, come i lunghi viaggi e la collocazione delle gabbie nel piano più basso e al centro del piano di carico dell’autocarro. • Durante il trasporto bisogna assicurare una ventilazione adeguata a mantenere la temperatura all’interno delle gabbie entro un range di 5-20 ºC. • Sono necessarie ulteriori ricerche per definire meglio i valori minimi dello spazio che occorre lasciare e del range termico durante il trasporto dei conigli.
POLLAME • I tempi di durata del viaggio e gli spazi concessi ai pulcini appena schiusi sono adeguati; • I pulcini appena schiusi sono particolarmente vulnerabili allo stress da freddo durante il trasporto. Lo stress da calore determina una più rapida deplezione delle riserve di acqua ed energia. Entrambi questi stress comportano un rischio immediato per il benessere ed un rischio a lungo termine per la produttività; • Le temperature ottimali attualmente proposte per i veicoli per i pulcini appena schiusi sono di 24-25 ºC con limiti di 22-28 ºC e temperature dei contenitori di 30-31 ºC; • L’adeguata ventilazione dei veicoli per i pulcini e dei contenitori per il trasporto è di importanza vitale per mantenere il benessere durante il trasporto. • È necessario introdurre dei limiti di temperature durante il trasporto per i pulcini appena schiusi. • È necessaria una ricerca per definire il regime di ventilazione e le strategie di carico per assicurare un movimento ottimale dell’aria attraverso i veicoli per il trasporto dei pulcini appena schiusi; • Effetto dello spazio a disposizione, della progettazione dei contenitori e del fenotipo sul benessere dei pulcini appena schiusi durante il trasporto; • È necessario esaminare l’utilizzazione delle riserve e dei substrati del sacco vitellino nei pulcini appena schiusi derivanti dalle moderne linee commerciali di polli da carne e caratterizzare gli effetti del trasporto su questo processo al fine di rafforzare le raccomandazioni per qualsiasi variazione nei valori massimi dei tempi di viaggio per questa categoria di uccelli.
Traduzione italiana a cura di Maurizio Garetto. Il testo integrale in inglese del parere scientifico EFSA è pubblicato sul sito: www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/1966.htm ■
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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ono 6,7 milioni i gatti presenti nelle case degli italiani, contro i 6,4 milioni di cani; una famiglia italiana su tre possiede un animale da compagnia, secondo un'indagine effettuata nel 2005 (Centro Studi Zoomark). Cifre probabilmente sottostimate, commenta Stefano Bo (Med Vet, Past President SIMEF, Torino), uno dei relatori della conferenza stampa di sensibilizzazione sulla prevenzione vaccinale nel gatto organizzata da Merial il 16 febbraio scorso a Milano (Palazzo dei Giureconsulti). Alla conferenza hanno preso parte anche il Dott. Adelmo Rossin, direttore sanitario del parco canile rifugio di Milano, e il Dott. Gianluca Comazzi, garante per la tutela degli animali del comune di Milano. Benché molto amato dalle famiglie italiane, il gatto tuttavia non è sufficientemente curato, ha osservato Bo: si stima infatti che circa il 40% dei gatti adulti e senior non venga mai sottoposto a visita veterinaria, se non in casi di emergenza (il 4,5% dei gatti adulti e il 13,5% di quelli anziani). Una scarsa attenzione quindi alla corretta prevenzione sanitaria, che imporrebbe invece una visita veterinaria all'anno e una regolare profilassi vaccinale. Al contrario, in Italia i gatti vaccinati costituiscono il 20% circa della popolazione felina: un animale su cinque. Il dato raggiunge il 50% se si considerano soltanto i gatti domestici, ma si tratta comunque di una situazione ben lontana da quella di altri paesi europei: in Germania è vaccinato il 70% dei gatti e in Gran Bretagna il 73%. La differenza ha un valore fondamentale, dato che, quando il 70% dei soggetti di una popolazione è vaccinato, si raggiunge la cosiddetta “immunità di popolazione”, ovvero una ridotta circolazione dei virus e una diminuzione del rischio infettivo per tutta la popolazione, anche per i soggetti non vaccinati. Laddove, come in Italia, sono invece pochi i soggetti vaccinati, la circolazione del virus è elevata e gli animali sono sottoposti a una maggiore pressione infettiva. Ciò porta alla possibilità che si sviluppino nuovi ceppi virali, in grado di infettare anche i soggetti vaccinati. Tra questi, particolarmente dannosi sono i ceppi mutati ipervirulenti che sfuggono al controllo, superano le difese immunitarie e mostrano picchi di virulenza, causando malattia anche nei soggetti vaccinati. Un concetto importante nell'epidemiologia delle malattie infettive è lo stato di portatore: per il Calicivirus (FCV), la possibilità che un soggetto guarito diventi portatore è elevata (60-80%). Nel corso degli ultimi quindici anni la profilassi verso FCV è stata effettuata pre-
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valentemente con vaccini a virus attenuato (con ceppo F9) per via parenterale. Nonostante ciò il Calicivirus risulta tuttora molto diffuso. La facilità con cui si sviluppano nelle comunità feline ceppi virali di Calicivirus resistenti ai vaccini è legata alla grande capacità di questi virus di mutare nell’ambiente, generando di continuo ceppi virali modificati l’uno rispetto all’altro. L’effetto inibente dei vaccini sui portatori di FCV è molto basso. I Calicivirus infatti possono essere isolati dalla cavità orale nel 20-30% dei gatti sani in comunità od allevamenti dove la vaccinazione viene praticata di routine. Per questo motivo oggi si suggerisce di utilizzare quei vaccini che offrono una protezione più vasta contenendo nuovi ceppi vaccinali di Calicivirus. Dal 2002 inoltre, sia negli Stati Uniti che in Europa, è stato isolato un nuovo ceppo di Calicivirus altamente virulento: il Calicivirus felino sistemico (VS-FCV). Questo ceppo induce danni a più organi ed è causa di morte inoltre il 60% dei soggetti colpiti. I gatti che contraggono questa variante del virus sono solitamente adulti, regolarmente vaccinati e non hanno mai avuto manifestazioni tipiche di calicivirosi. Anche in Italia circolano stipiti virali antigenicamente diversi dai ceppi contenuti nei vaccini. È quindi consigliabile ricorrere a vaccini che contengano la più ampia
gamma possibile di ceppi Il protocollo vaccinale, anche secondo le Linee Guida europee sulla vaccinazione del gatto, deve il più possibile essere personalizzato, adattato cioè al tipo di vita del singolo soggetto, al fine di proteggere adeguatamente l'animale ed evitare le vaccinazioni inutili. Ad esempio, per un gatto che vive esclusivamente in casa, sono sufficienti le tre vaccinazioni di base, sempre consigliabili, contro Calicivirus, Herpesvirus e Panleucopenia. Se il soggetto è esposto a contatti anche solo occasionali con altri gatti è allora consigliabile associare anche la vaccinazione contro FeLV. Spetta comunque al medico veterinario la decisione in proposito. Secondo le linee guida AAFP, la prima vaccinazione deve essere effettuata entro le otto settimane di vita, seguita da un richiamo a 30 giorni e da uno, molto importante, dopo un anno. Gli effetti indesiderati dei vaccini sono rari, possono essere clinici, allergici o neoplastici (fibrosarcoma iniezione indotto). Lo sviluppo di quest'ultimo sembra essere correlato a fattori genetici, all'età, alla presenza di adiuvanti nel vaccino e a processi infiammatori cronici nel sottocute indotti dalle iniezioni. Il fibrosarcoma può svilupparsi infatti anche in seguito a somministrazione di preparazioni iniettabili diverse dei vaccini. ■
LA MALATTIA VESCICOLARE NEL NORD ITALIA FAVORITA DALLA DENSITÀ DEI SUINI
Uno studio analizza la ricomparsa della malattia vescicolare suina avvenuta in Italia al termine del 2006, considerandone le caratteristiche epidemiologiche. La malattia si diffondeva ampiamente nelle regioni del nord del paese. In particolare, veniva colpita la Lombardia, regione ad elevata densità di popolazione suina, con notevoli perdite economiche per l'industria suinicola. Benché la malattia vescicolare sia con-
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siderata solo moderatamente contagiosa, l'epidemia del nord Italia era caratterizzata da una rapida diffusione dell'infezione. L'eradicazione della malattia comportava numerose difficoltà. Nei decenni passati, la popolazione suina è aumentata significativamente in Lombardia, concentrandosi soprattutto in alcune aree, quelle più gravemente colpite dall'epidemia di malattia vescicolare nel 2006-2007. L'aumento della popolazione suina e delle movimentazioni animali, associato a deboli misure di sicurezza, accrescevano la velocità di diffusione dell'infezione ostacolando le attività di eradicazione, osservano gli autori. (M.G.M.) “Swine vesicular disease in northern Italy: diffusion through densely populated pig areas” Bellini S, Alborali L, Zanardi G, Bonazza V, Brocchi E. Rev Sci Tech. 2010 Dec; 29(3): 639-48.
Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo
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Attività Dalle Associazioni
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Il diabete nel gatto, Eric Zini a Cremona per l’incontro SIMEF
di SAVERIO PALTRINIERI o scorso 13 febbraio si è tenuto a Cremona l’incontro SIMEF dal titolo “Il Diabete nel gatto”. La giornata, che era aperta ai soci SIMIV ed è stata seguita da più di 100 partecipanti, ha visto come unico relatore il Dr. Eric Zini, riconosciuta autorità in materia. Nel corso dell’incontro, il Dr. Zini ha affrontato l’argomento a 360 gradi, utilizzando un approccio interattivo che ha coinvolto i partecipanti in scambi di idee e discussioni costruttive. I diversi aspetti del diabete del gatto sono stati descritti partendo dalle più recenti acquisizioni sulla patogenesi della malattia, presentate in maniera chiara e utile a comprendere le implicazioni pratiche di aspetti patogenetici anche complessi. Il Dr. Zini ha proseguito presentando i dati della letteratura più recente in merito alla diagnosi (clinica e di laboratorio) nonché al monitoraggio e alla terapia. In particolare sono risultate molto apprezzate le informazioni fornite circa l’importanza del monitoraggio della glicemia nei gatti diabetici, cosa che permette una migliore gestione del paziente.
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CARATTERISTICHE FISIOPATOLOGICHE Il diabete mellito del gatto è simile al diabete di tipo II dell’uomo, mentre il diabete di tipo I non è ancora ben documentato nella specie felina. Le principali caratteristiche fisiopatologiche della malattia risultano essere l’insulino-resistenza e la deposizione di sostanza amiloide, un precipitato dell’ormone amilina co-secreto con l’insulina, nelle isole pancreatiche, tossica per le cellule β. Il pancreas del gatto è poi estremamente sensibile agli effetti tossici dell’iperglicemia: è stato dimostrato che nei gatti sani l’iperglicemia, sperimentalmente indotta, determina entro 10 giorni una carenza di insulina plasmatica, una netta diminuzione dell’mRNA che sovraintende alla produzione dell’insulina stessa nonché la morte per apoptosi del 50% delle cellule β. Il Dr. Zini si è soffermato sui fattori che possono ridurre la sensibilità all’insulina quali cortisonici, progestinici e malattie infiammatorie croniche e/o infettive in cui si ha la produzione di citochine che sono considerate mediatori dell’insulino-resistenza.
SINTOMATOLOGIA E DIAGNOSI Ha poi illustrato la sintomatologia del diabete (poliuria, polidipsia, polifagia, dimagrimento) ricordando che il 10% dei gatti con diabete è plantigrado e/o palmigrado, mentre la cataratta e l’ipertensione sistemica sono riscontrati raramente. Nell’illustrare la diagnosi, si è soffermato sull’importanza della determinazione delle fruttosamine, proteine sieriche glicosilate in grado di fornire indicazioni sui valori glicemici dei precedenti 15-20 giorni, in quanto in circa il 30% dei gatti è presente iperglicemia da stress al momento del prelievo ematico.
terapia del diabete non complicato da chetosi, sottolineando che un adeguato controllo della malattia si ottiene solitamente entro 2-3 mesi. A tale scopo ha illustrato l’importanza della riduzione del peso corporeo dei gatti in sovrappeso attraverso l’uso di diete iperproteiche e, soprattutto, a ridotto contenuto di carboidrati: anche una piccola riduzione del peso corporeo può, infatti, dare un grande beneficio sulla riduzione dell’insulino-resistenza. Ha poi spiegato come gli ipoglicemizzanti orali, quale il glipizide, abbiano successo solo nel 30% dei gatti diabetici. Tale beneficio non è duraturo ed, inoltre, questi farmaci sono potenzialmente tossici per le cellule β del pancreas perché aumentano la deposizione di sostanza amiloide. L’insulina rimane dunque il farmaco d’elezione per la terapia. Il Dr. Zini si è soffermato sull’uso dell’insulina lenta di origine suina (Caninsulin, Intervet) e dell’insulina glargine (Lantus, Sanofi Aventis) che è prodotta mediante tecnica del DNA ricombinante e, in base a studi di ricercatori australiani, sembrerebbe favorire un maggior numero di remissioni cliniche dalla malattia e minori episodi di ipoglicemia. Viene somministrata alla dose di 1U/gatto ogni 12 ore se il peso corporeo è inferiore o uguale a 4 kg oppure alla dose di 1.52 U/gatto ogni 12 h per un peso corporeo superiore a 4 kg. È consigliabile praticare le iniezioni dopo i pasti nel sottocute del torace ed effettuare i controlli a distanza di 1 settimana, 2-3 settimane, 4-6 settimane, 8-12 settimane, 24 settimane dall’inizio della terapia insulinica, poi ogni 3-6 mesi o secondo necessità. Ad ogni controllo è bene valutare i segni clinici, de-
terminare le fruttosamine sieriche e le proteine totali ed effettuare la curva glicemica ogni 1-2 ore per 10-12 ore. Il Dr. Zini ha comunque sottolineato l’importanza del monitoraggio glicemico casalingo effettuato direttamente dal proprietario, facendo un lungo excursus sull’uso dei diversi glucometri portatili attualmente in commercio. Ha poi presentato un nuovo metodo per la determinazione continua della glicemia attraverso l’uso di uno strumento formato da un sensore usa-e-getta che viene posizionato mediante semplice puntura nel sottocute del gatto. Il sensore è connesso ad un trasmettitore che, a sua volta, invia le informazioni tramite infrarossi ad un monitor per l’archiviazione dei dati. I valori della glicemia possono così essere letti direttamente sullo schermo o possono essere scaricati in un computer per analisi successive.
REMISSIONE CLINICA Il Dr. Zini ha, infine, ricordato che il 50% dei gatti diabetici può andare incontro ad una remissione clinica della malattia nel corso dei primi 3 mesi di terapia insulinica. La remissione ha maggior probabilità di verificarsi se al momento della diagnosi il gatto è anziano, ha assunto cortisonici o progestinici ed è privo di segni clinici riferibili a neuropatia periferica. La possibilità di remissione clinica invece non è influenzata dalla presenza, al momento della diagnosi di diabete, di una malattia concomitante e/o di chetoacidosi. Un 30% dei gatti in remissione clinica, comunque, manifesterà nuovamente la malattia diabetica nel corso della vita. ■
CHETOACIDOSI DIABETICA Il Dr. Zini è poi passato a parlare della chetoacidosi diabetica, spiegando come in passato la si ritenesse associata ad una carenza assoluta di insulina, mentre ormai è risaputo che anche una carenza relativa di insulina, come appunto avviene nel diabete di tipo II, può essere causa di chetoacidosi. Ne ha illustrato eziopatogenesi e sintomi clinici, soffermandosi particolarmente sui capisaldi della terapia: 1. ripristino di liquidi ed elettroliti; 2. riduzione graduale della glicemia; 3. correzione dell’acidosi metabolica; 4. correzione delle patologie concomitanti (ad esempio lipidosi epatica, colangiepatite, pancreatite, nefropatia, infezioni urinarie), presenti solitamente in oltre il 90% dei pazienti. È stata sottolineata l’importanza della correzione della disidratazione e degli squilibri elettrolitici (iponatremia, ipokaliemia, ipofosfatemia) attraverso un’attenta fluidoterapia prima di iniziare la terapia insulinica con un’insulina a rapida azione (Actrapid o Novorapid) di cui ha illustrato due differenti protocolli endovenosi, che richiedono una stretta sorveglianza del paziente, ed un protocollo intramuscolare che prevede la somministrazione di 0.1-0.2 U/kg di insulina ogni ora finché la glicemia risulta inferiore a 250 mg/dl. In questa fase di trattamento si consiglia di passare alla somministrazione insulinica ogni 4-6 ore e di aggiungere alla soluzione reidratante endovenosa una soluzione glucosata al 50% in proporzione tale da trasformare la soluzione reidratante in una soluzione glucosata al 5%. Quando il gatto riprende ad alimentarsi si imposterà la terapia insulinica sottocutanea.
TERAPIA DEL DIABETE Nel pomeriggio, il Dr. Zini si è soffermato sulla
COPPA ITALIA
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i è conclusa la prima fase della Coppa Italia Veterinaria ad eliminazione diretta con la disputa delle ultime due partite in programma: Piemonte - Lombardia, vinta dai veterinari piemontesi con un risultato netto e convincente (3-0) ed Emilia Romagna - Triveneto, finita con il risultato di parità (0-0), che avrebbe già qualificato i padroni di casa, in virtù del risultato dell’andata (2-2), ma per un’errata applicazione del regolamento si sono disputati tempi supplementari e calci di rigore. Alla fine ha vinto comunque l’Emilia Romagna (4-2) che ha conquistato l’ultimo lasciapassare per la Final Four. Dal 4 al 6 marzo, presso il Centro Preparazione Olimpico “G. Onesti” del CONI all’Acqua Acetosa di Roma, nella Final Four della Coppa Italia Veterinaria, organizzata con il patrocinio della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari) e sotto l’egida della UISP, la Campania, detentrice della Coppa Italia, l’Emilia Romagna, il Piemonte e l’Umbria si contenderanno l’ambito trofeo nazionale, giunto alla sua seconda edizione. Ogni squadra giocherà in tre giorni tre partite, in un girone all’italiana. Vincerà la squadra che totalizzerà più punti. Rispetto alla prima edizione l’unica novità nella fase finale è rappresentata dall’Umbria, infatti per le altre tre si tratta di una meritata conferma. Venerdì 4 marzo, sul campo n. 8 del Centro CONI, in erba sintetica, alle ore 17,00 il fischio d’inizio della Final Four 2010. Che vinca … lo sport!
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Aggiornamento Dalle Associazioni
SIVAE, neurologia e oftamologia nei nuovi animali esotici o scorso 12-13 febbraio si è tenuto a Cremona un seminario organizzato da SIVAE, SOVI e SINVET dal titolo: “La neurologia e l’oftalmologia nei nuovi animali da compagnia”. Il seminario ha visto la partecipazione di 60 corsisti, tutti hanno dimostrato interesse e coinvolgimento in un buon clima di partecipazione. L’obiettivo di questa giornata è stato quello di approfondire la neurologia e l’oftalmologia veterinaria applicandole ai nuovi animali da compagnia. Queste sono due branche della medicina veterinaria che, quando applicate ai tradizionali animali da compagnia, richiedono competenze altamente specifiche e una profonda conoscenza non solo dell’anatomia ma anche della fisiologia e delle patologie che colpiscono il sistema nervoso e l’occhio. Nella medicina veterinaria degli animali esotici, raramente accade di poter assistere ad una visita completa e accurata di questi complessi apparati e questo seminario ha fornito gli strumenti per l’esecuzione di visite neurologiche ed oftalmologiche dei nuovi animali da compagnia, evidenziando le peculiari caratteristiche specie-specifiche che possono dare l’opportunità al medico veterinario che si occupa di queste specie o al collega che si occupa quotidianamente di oftalmologia del cane e del gatto, di offrire sempre maggiori servizi al cliente e qualità delle proprie prestazioni al paziente. Un ringraziamento particolare va ai relatori: Nunzio D’Anna Med Vet, Dipl. ECVO, Roma - Carlo Paoletti Med Vet Firenze - Valentina Papa Med Vet Roma - Marco Salvadori, Med Vet Cascina, Pisa e Giuseppe Visigalli Med Vet Varedo (MI). Il prossimo incontro "Aggiornamenti di medicina degli animali esotici" si terrà a Palazzo Cittanova (Cremona) il 19/20 marzo 2011.
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SIVE, BOLLETTINI DI EPIDEMIOSORVEGLIANZA AI SOCI al mese di febbraio i soci SIVE riceveranno i bollettini di epidemiosorveglianza dei due più importanti sistemi di informazione in materia di malattie infettive degli equini: il sistema francese RESPE (Reseau d’Epidemio-Surveillance en Pathologie Equine) e l’International Collating Centre, dell’Animal Health Trust di Newmarket, Inghilterra. Speriamo, in questo modo - spiega la SIVE - di fornire ai medici veterinari ippiatri che operano sul campo, un’importante strumento di informazione sulla situazione epidemiologica internazionale, che possa anche favorire, grazie all’informazione in tempo reale, la prevenzione della diffusione delle malattie infettive del cavallo anche sul nostro territorio. Per maggiori informazioni: www.respe.net www.aht.org.uk/icc/linksicc.html
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L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2011. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria. Per informazioni: 0372/403500 ■
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20 Leggi in Gazzetta Sicurezza alimentare
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VETERINARIA 7 | 2011
Etichettatura, dal 6 marzo scattano le nuove disposizioni l 6 marzo entrerà in vigore la legge 3 febbraio 2011, n. 4 che disciplina “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari” (GU n. 41 del 19-2-2011). La legge, al centro di un acceso dibattito fra Italia e Europa, non si limita a definire le regole per l'informazione ai consumatori. La legge, infatti, oltre ad estendere i contratti di filiera al livello nazionale e a stabilire il sistema sanzionatorio sui mangimi, istituisce il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata. Ecco una sintesi di alcuni punti del provvedimento.
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ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI La legge prevede l’obbligo per i prodotti ali-
mentari posti in commercio di riportare nell’etichetta anche l’indicazione del luogo di origine o di provenienza, oltre alle altre indicazioni previste dalla normativa già vigente. È inoltre previsto, in conformità alla normativa dell’Unione europea, anche l’obbligo di indicazione in etichetta dell’eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di organismi geneticamente modificati in qualunque fase della catena alimentare. Per i prodotti alimentari trasformati, l’indicazione riguarda il luogo in cui è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata nella preparazione o nella produzione dei prodotti. Con successivi decreti dei Ministri delle politiche agricole e dello Sviluppo economico, saranno definiti:
i prodotti alimentari soggetti all’obbligo di etichettatura di origine, relativamente a ciascuna filiera; il requisito della prevalenza della materia prima utilizzata; le modalità dell’etichettatura di origine; le disposizioni sulla tracciabilità dei prodotti agricoli di origine o di provenienza del territorio nazionale. Sono inoltre dettate sanzioni amministrative pecuniarie per la commercializzazione di prodotti in violazione degli obblighi di etichettatura.
SISTEMA DI PRODUZIONE INTEGRATA Il Sistema è finalizzato a garantire una qualità del prodotto finale significativamente superiore alle norme commerciali correnti. Il Sistema assicura che le attività agricole e zootecniche siano esercitate in conformità a norme
“Il Fondo Sanitario ANMVI ha pensato anche a noi” Gravidanza e parto sono rimborsati dalle opzioni del Fondo. I piani completi delle coperture sono on-line.
tecniche di produzione integrata, una produzione, cioè, che "utilizza tutti i mezzi produttivi e di difesa delle produzioni agricole dalle avversità, volti a ridurre al minimo l'uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici. I requisiti e le norme tecniche che contraddistinguono la produzione integrata, sono definiti con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni. L'adesione è su base volontaria ed è aperta a tutti gli operatori che si impegnano ad applicare la disciplina di produzione integrata e si sottopongono ai relativi controlli.
SANZIONI PER L’ALLEVATORE La nuova legge sull'etichettatura, approvata in sede legislativa dalla Commissione Agricoltura della Camera ha aggiornato le sanzioni pecuniarie sulla produzione e per il commercio dei mangimi. Le nuove disposizioni sostituiscono gli articoli 22 e 23 della legge 15 febbraio 1963, n. 281 (Disciplina della preparazione e del commercio dei mangimi). Sanzionato il commercio di mangimi non rispondenti alle prescrizioni stabilite (fino a 15mila euro), contenenti sostanze di cui è vietato l'impiego (fino a 30mila euro) e con dichiarazioni ingannevoli sulla composizione (fino a 66mila euro). La detenzione e la somministrazione di mangimi contenenti sostanze vietate e dichiarazioni ingannevoli sui contenuti dichiarati si applica anche all'allevatore nella stessa misura. La reiterazione delle violazioni e la presenza di pericoli per la salute umana può comportare la sospensione dell'attività o la chiusura definitiva.
PRODUZIONE DI LATTE DI BUFALA
Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - tel. 0372/403536 - fax 0372/403526 E-mail: fondosanitario@anmvi.it - www.anmvi.it
Altra rilevante novità di interesse zootecnico è data dalle disposizioni per la rilevazione della produzione di latte di bufala. La legge stabilisce che "gli allevatori bufalini sono obbligati ad adottare strumenti per la rilevazione, certa e verificabile, della quantità di latte prodotto giornalmente da ciascun animale, secondo le modalità disposte con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentite le regioni interessate". Tutto ciò allo scopo di "assicurare la più ampia tutela degli interessi dei consumatori e di garantire la concorrenza e la trasparenza del mercato". ■
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laPROFESSIONE
Anno internazionale della veterinaria Agenda
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ANMVI International “corresponding member” Vet2011 ’ANMVI è corresponding member per l’Executive Council del Vet2011, l’evento chesegnando i 250 anni dalla fondazione della prima scuola di formazione veterinaria - celebra la nostra professione in tutto il mondo. Il ruolo del corresponding member è di dare la più ampia risonanza sul territorio nazionale alle celebrazioni del Vet2011 collegando quanto più possibile le proprie attività al contesto internazionale. Per l’Associazione, che da anni si muove sulla scena della formazione e degli scambi culturali attraverso il proprio settore International, il collegamento con il Vet2011 è spontaneo e si sta già realizzando con decine di delegazioni veterinarie da tutti i Paesi dell’Area Mediterranea, dell’Europa Orientale e del Medio Oriente. Quest’anno le attività di ANMVI International riproporranno stage e training in collaborazione con l’Assessorato alla Formazione della Regione Lombardia, che culmineranno nella Settimana Internazionale dal 2 al 7 maggio 2011. Tutto questo come preludio della più ampia esposizione universale della veteri-
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naria italiana nel contesto Expo 2015.
BARF NON BASF CONCORSO VET2011 Nell'ambito delle celebrazioni del Vet2011, l'anno internazionale della veterinaria, la Commissione Europea ha indetto il concorso fotografico "Veterinari nella nostra vita quotidiana" (Vets in your daily life) per promuovere l'importanza della professione veterinaria. Il concorso fotografico è organizzato dalla direzione generale per la Salute dei consumatori (DG SANCO), in collaborazione con l'Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE). Il concorso, partito il 21 gennaio, designerà cinque vincitori più un vincitore assoluto che saranno selezionati da una giuria di fotografi e accademici, nonché da rappresentanti della DG SANCO e l'OIE. Il concorso è aperto a partecipanti da tutto il mondo. Il tema è "Veterinari nella vostra vita quotidiana" per promuovere la professione veterinaria, sia in termini del ruolo dei veterani nella società, sia "dal produttore al consumatore". Pertanto, gli organizzatori si aspettano di vedere moltissime foto con protagonisti gli agricoltori con un animale, i veterinari delle aziende agricole e bambini con cani o gatti. I cin-
que vincitori riceveranno un premio di 1.000 euro in apparecchiature fotografiche e verranno presentati nel corso della conferenza sulla Settimana Veterinaria della UE del 1920 maggio 2011, a Bruxelles, in Belgio. Il vincitore assoluto (scelto tra i cinque) sarà annunciato in occasione della 79a OIE General Session di Domenica 22 Maggio 2011 a Parigi, Francia, e riceverà un supplemento di 2000 euro in attrezzature fotografiche. Parte del premio per i 5 vincitori consisterà nei viaggi da e per Bruxelles e Parigi, e pernottamento. Scadenza: 31 marzo 2011. www.vetsinyourdailylife.org ■
Nel corsivo apparso sul numero 4/2011 di questa rivista con il titolo: “Attenti a quella dieta”, per un errore di stampa, più volte ripetuto nel testo, si fa riferimento all'azienda BASF anziché alla BARF (Bones And Raw Foods). Mentre la BARF produce alimenti per cani ed è responsabile delle dichiarazioni critiche nei confronti dei Medici Veterinari riprese nel corsivo, la BASF non ha nulla a che fare con il nostro settore. Ci scusiamo quindi con la BASF per averla erroneamente coinvolta nella nostra dura difesa del ruolo e delle competenze dei Medici Veterinari nell'ambito dell'alimentazione animale ed ovviamente con tutti i lettori, in particolare con quelli che ci hanno gentilmente segnalato l'errore di stampa.
Organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSO AVANZATO INTENSIVO
INTERNATIONAL COURSE
CORSO PRATICO
ANESTESIA NEURASSIALE NEL CANE E NEL GATTO: PERIDURALE E SPINALE
Cremona, 11/14 Maggio 2011 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 01/02 Maggio 2011 Centro Studi SCIVAC
ECM: Richiesto accreditamento per 50 Crediti
ECM: Richiesto accreditamento per 10 Crediti
DIRETTORE Magda Gerou-Ferriani, Med Vet, CERTSam, Bologna
DIRETTORE Paolo Franci, Med Vet, CVA, Padova RELATORI Paolo Franci, Med Vet, CVA, Padova Diego Sarotti, Med Vet, Cuneo ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 300,00 + IVA 20% Non soci: € 500,00 + IVA 20%
EMATOLOGIA
AO MASTERCLASS COURSE ON DISTAL EXTREMITIES SURGERY AND TRAUMATOLOGY Cremona (Italy), May 09 th/12 th 2011 Centro Studi SCIVAC 31 Credits ECM required
RELATORI Erika Carli, Med Vet, Padova Stefano Comazzi, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVCP, Milano Magda Gerou-Ferriani, Med Vet, CERTSam, Bologna Silvia Tasca, Med Vet, Padova Andrea Zoia, Med Vet, Dipl ECVIM-CA, Padova
DIRECTOR Alessandro Piras, Med Vet, Spec Chir Vet MRCVS, Newry, Northern Ireland
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
FACULTY Brian S. Beale, DVM, Dipl ACVS, Houston, Tx (USA) Jon F. Dee, DVM, MS, Dipl ACVS, Florida (USA) Antonio Ferretti, DVM, Dipl ECVS, Legnano (MI) Kenneth A. Johnson, DVM, MVSc, PhD, FACVSc, Dipl ACVS, Dipl ECVS, Sidney (Australia) Massimo Petazzoni, DVM, Milano Alessandro Piras, Med Vet, Spec Chir Vet MRCVS, Newry, Northern Ireland Rico Vannini, Dr Med Vet, Dipl ECVS, Regensdorf (CH)
QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 30 LANGUAGE: English REGISTRATION FEE For SCIVAC or ESVOT Members: € 1.450,00 + VAT 20% For non Members: € 1.650,00 + VAT 20%
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22 Calendario attività Dal 1 marzo al 2 aprile Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
1 - 3 MAR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
5 MAR
CORSO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO SINUV Attenzione: Date evento modificate.
6 MAR
INCONTRO SICARV Attenzione: Date evento modificate.
6 MAR
INCONTRO SISCA Attenzione: Date evento modificate.
3 - 5 MAR
6 MAR 6 MAR 11 - 13 MAR 12 - 13 MAR 13 MAR 16 - 18 MAR 18 - 20 MAR 19 - 20 MAR 19 - 20 MAR 20 MAR 20 MAR 20 MAR 21 - 23 MAR 23 - 26 MAR 23 MAR 24 - 26 MAR 24 MAR 26 - 27 MAR 26 - 27 MAR 27 MAR
INCONTRO ANMVI / SIMV INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC INCONTRO SIOVET
EVENTO ATAV IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC
GIORNATA DI AGGIORNAMENTO PER TECNICI VETERINARI - AtaHotel Expo Fiera - Pero (Milano) - Via Keplero 12 - ECM: Non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Tel. 0372 403541 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it
CORSO SIVAE
CORSO MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI UCCELLI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - Email: info@sivae.it CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA MARCHE - Senigallia (AN) - Hotel City - Lungomare Dante Alighieri 11 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it AGGIORNAMENTO IN MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it III° CORSO SOVI-FSA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL PAZIENTE NEUROLOGICO NEL NUOVO MILLENNIO: COME DARGLI LE CHANCES CHE MERITA - Museo Diocesano (CT) - Via Etnea, 8 - P.Zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS - Hotel Miramare - Città sabnt’angelo (PE) - Via Tito De Caesaris, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ASVAC - IL PANCREAS ENDOCRINO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INTERNATIONAL COURSE - AO MASTERCLASS COURSE ON ADVANCED CORRECTIVE OSTEOTOMIES Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 43 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA 2010/63/UE SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI UTILIZZATI A FINI SCIENTIFICI, “UN CONFRONTO APERTO PER UN RECEPIMENTO CONDIVISO” - Ministero della Salute - Sala Auditorium, via Ribotta 5 - Roma - ECM: Accr. non richiesto - Per info: Lara Zava - Segr. SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: info@sivalnet.it 3° IT. DERMATOLOGIA: III PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 43 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL BUIATRA E LA QUALITÀ DEL LATTE DESTINATO ALLA CASEIFICAZIONE - Parma, Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - NH Ambasciatori, Torino - Corso Vittorio Emanuele, 104 - ECM: Richiesto accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALL’ONCOLOGIA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - Lungarno Del Tempio 44 - ECM: Richiesto accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PIODERMITI NEL CANE E NEL GATTO: AGGIORNAMENTI SULLA PATOGENESI, SULLA DIAGNOSI E SULLA GESTIONE TERAPEUTICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4, Crediti - Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 2° IT. CHIRURGIA: IV PARTE - CHIRURGIA 4 LIVELLO AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 53 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO SIVAE INCONTRO SOVI
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CONVEGNO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON AISAL
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CONVEGNO SIVAR CORSO SCIVAC
CORSO SCIVAC INCONTRO SIDEV
29 MAR - 1 APR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
30 MAR - 1 APR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili INCONTRO SIODOV
2 APR
1° IT. GASTROENTEROLOGIA: II PARTE - GASTROENTEROLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 42 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MEDICINA COMPORTAMENTALE 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 28 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONI DELL’APPARATO URINARIO: L’ATTUALITÀ - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI EREDITARIE DEL CANE E DEL GATTO: STATO DELL’ARTE E NUOVE PROSPETTIVE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LAVORA SU TE STESSO PER CAPIRE L’ALTRO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 E-mail: socspec@scivac.it LA VERA FORZA DI UNA STRUTTURA VETERINARIA: LE RISORSE UMANE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it IL PANCREAS ENDOCRINO - Astor Hotel - Genova - Nervi - Via Delle Palme 16 - Nervi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 68° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA - Atahotel Expo Fiera, Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it STRATEGIE PER LE REVISIONI CHIRURGICHE NEL FALLIMENTO DI TRATTAMENTI ORTOPEDICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
3° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - VITREO, RETINA, NEUROFTALMOLOGIA, MALATTIE EREDITARIE DELL’OCCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 25 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC (Corsi, Congressi e Seminari) - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA MALATTIA PARODONTALE: EZIOLOGIA, DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6, Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA 7 | 2011
la VETERINARIA
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SOLUZIONI
le ulcere gastriche sono rare
Risposta corretta: c)
QUIZ 1
le ulcere gastriche hanno la stessa incidenza che nei suini normali
Congresso Multisala SIVAR -
2
b c
Cremona, Maggio 2009
4
QUIZ 2
1
le ulcere gastriche sono un riscontro comune
Risposta corretta: a)
a
Congresso Multisala SIVAR -
a b c
2) Nei suini che presentano uno scarso accrescimento…
Cremona, Maggio 2009
1) Quante ondate follicolari in media può avere una vacca da latte:
Professione Veterinaria 7-2011:ok
24-02-2011
14:51
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Professione Veterinaria 7-2011:ok
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