Professione Veterinaria 10-2010:Professione 10-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
10 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 10 dal 15 al 21 marzo 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
CHIAREZZA SULLA TERAPIA DEL DOLORE
CEFALOSPORINE SECONDO NECESSITÀ
AUMENTI ARRETRATI PER I CONVENZIONATI
COME SI DIVENTA RELATORE SCIVAC
PATOLOGIE GASTROINTESTINALI DEL CONIGLIO
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BREVI
L’IMPRONTA ECOLOGICA DELLA ZOOTECNIA
MOZZARELLA DOP Le attività di vigilanza per la DOP mozzarella di bufala campana sono nuovamente attribuite al Consorzio per la tutela del formaggio mozzarella di bufala campana. L’ha stabilito il Mipaaf con decreto in vigore dal 12 marzo.
PET PASSPORT Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia, e Regno Unito possono continuare a richiedere che gli animali in ingresso nel loro territorio dimostrino ulteriori garanzie sanitarie, per proteggersi dal rischio di introdurre e diffondere malattie non presenti sul loro territorio. Il Parlamento Europeo ha votato a favore della proroga del "transitional regime".
PARMA Fra le iniziative definite dal protocollo firmato tra il Ministero della Salute, l’Efsa e la città di Parma c’è anche l'istituzione di una Scuola internazionale di Alta Formazione sulla Sicurezza Alimentare per la formazione di alti funzionari pubblici e dirigenti di impresa. La Scuola vedrà il contributo di tre Atenei: l'Università di Parma, la Statale di Milano e l'Università Cattolica di Milano. Esperti internazionali nel corpo docente, con una rilevante partecipazione di Efsa.
UNIRE È stato firmato il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il quale viene commissariata l'UNIRE. Zaia nomina Tiziano Baggio: "l'uomo giusto per scongiurare la morte dell'ippica. Il commissariamento durerà un anno.
SALMONELLA Con il Regolamento 200/2010, la Commissione Europea ha stabilito l'obiettivo dell'Unione di riduzione della Salmonella nei riproduttori della specie Gallus gallus: riduzione all'1 % della percentuale massima dei gruppi di riproduttori adulti che risultano positivi. Il Regolamento trova applicazione dal 1 gennaio 2010.
DIOSSINA Con Ordinanza del Presidente Vendola, la Puglia ha vietato il consumo dei fegati di animali presenti negli allevamenti ovicaprini riconosciuti a rischio, a tutela dell'igiene e della salute pubblica. Nello specifico, si tratta degli allevamenti insistenti entro un raggio di 20 Km dall'area industriale di Taranto, individuati dalla ASL di competenza in base alla valutazione del rischio attraverso il piano di monitoraggio.
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INTRAMOENIA
L’ANMVI al Consiglio di Stato L’Associazione ha deciso di ricorrere contro la sentenza del Tar della Lombardia che ha respinto il suo primo ricorso A PAGINA 3
INSIEME, PER SEMPRE! POTREBBE SEMBRARE UNA DICHIARAZIONE D’AMORE ED IN FONDO LO È. In alcuni paesi, soprattutto in Gran Bretagna, si sta diffondendo la “moda” dei proprietari di animali che chiedono di essere sepolti con i loro animali da compagnia. Le sepolture miste non sono certo una novità, nel mondo antico la pratica di essere sepolti con animali era molto diffusa. Spesso era il cane, se non il cavallo, fedeli compagni nella caccia o in battaglia, che seguivano il loro padrone nella sepoltura. Questa usanza, almeno nel mondo occidentale, è andata via via scomparendo con l’affermarsi del Cristianesimo che ha imposto regole precise e rigide per la sepoltura dei fedeli, regole che sono state poi riprese dagli stessi Governi nazionali come norme di legge. Oggi, nonostante l’opposizione della Chiesa, questa “moda” sta ritornando e si è diffusa molto in Gran Bretagna, paese dove l’amore per gli animali da compagnia è sempre stato molto forte. Infatti, negli ultimi anni, come riportato dal Corriere della Sera, il numero di cittadini inglesi che decidono di essere sepolti con i loro animali da compagnia è in forte crescita al punto che alcuni giorni fa la contea britannica del Lincolnshire ha approvato la creazione di alcuni cimiteri misti per accogliere le salme di quei cittadini che desiderano restare vicini ai loro animali “per sempre”. In questi camposanti, sempre che non vi siano serie opposizioni, gli esseri umani potranno riposare in pace accanto ai loro amati animali, e non solo quelli domestici più classici, come cani o gatti, ma anche cavalli o altri animali che li hanno accompagnati nella vita terrena. In Italia iniziamo ora ad avere qualche cimitero per animali.
La quinta conferenza dei ministri europei di salute e ambiente si è conclusa con l’impegno del nostro Governo ad adottare un programma nazionale per ridurre l’impatto della filiera agroalimentare. Il meeting ha stimato che l’80% dei volumi globali del settore sia legato al ciclo delle carni, per questo, dopo centrali, raffinerie, cementifici e trasporti, si vuole mettere sotto osservazione anche il segmento dell’industria alimentare. L’Italia adotterà "un programma nazionale per la riduzione dell’impronta di carbonio nel sistema agroalimentare italiano", ha detto Corrado Clini, direttore generale del ministero dell’Ambiente e presidente del comitato Cipe che gestisce le quote di emissione in Italia. Tra i progetti che il comitato Cipe per le quote di emissione sta esaminando c’è la riduzione dell’impatto degli allevamenti, per esempio incentivando il riutilizzo energetico del metano sviluppato dal letame, e un indirizzo verso gli allevamenti a pascolo, i quali hanno un impatto assai minore di quelli intensivi in cui gli animali sono nutriti con mangimi a base di granturco e di farine proteiche. Inoltre nelle strategie nazionali contro le emissioni si promuo-
verà tra i consumatori uno stile di vita mirato verso un’alimentazione attenta. Secondo i dati illustrati a Parma le emissioni di CO2 in agricoltura provengono dall’insieme del ciclo produttivo delle carni (in senso esteso, come per esempio la coltura e la produzione dei mangimi zootecnici). I sostegni europei alla produzione agricola secondo gli schemi Pac potrebbero essere sostituiti da incentivi alle produzioni a basso impatto ambientale e, secondo Clini, l’orientamento, più diffuso è verso un’analisi della cosiddetta "impronta ecologica" sui diversi alimenti, come in Gran Bretagna fa già la catena Tesco. Di ritorno dal vertice di Copenhagen, il direttore generale del Ministero dell'Ambiente aveva puntato il dito contro la carne e a TorinoScienza aveva ammonito: “per produrre un solo chilogrammo di carne bovina si emette una quantità di anidride carbonica pari a quella prodotta da un'auto che percorra 250 km”. Il tema dell’impatto ambientale in agricoltura è caldissimo e divide il mondo produttivo. I più esposti sono gli allevatori e gli imprenditori delle carni, mentre tra i sostenitori della riduzione delle emissioni ci sono le imprese delle colture vegetali. ■
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Leggi e sentenze Anmvi Informa
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Deciso il ricorso al Consiglio di Stato: in Lombardia la libera professione è in conflitto di interessi Troppo fragili, secondo i legali dell’ANMVI, le motivazioni del TAR di CARLO SCOTTI on è mai semplice decidere se impugnare una sentenza e l’ANMVI ha dovuto riflettere attentamente prima di prendere la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato contro quella del Tar della Lombardia (Sentenza 3840/2009) che ha respinto il nostro ricorso del 28 ottobre 2008 contro la delibera della Regione Lombardia del 13 gennaio 2008 (VIII/007441): “Linee di indirizzo all’esercizio della libera professione intramuraria dei Medici Veterinari”. L’ANMVI aveva deciso allora di impugnare la delibera e ricorrere al Tar ritenendo che il testo definito dall’Assessorato alla Sanità della Lombardia in collaborazione con il SIVEMP non considerasse tutti gli aspetti riferiti a rischi di possibili conflitti di interesse che devono essere assolutamente evitati a garanzia del ruolo di controllo della veterinaria pubblica e di rispetto dell’attività professionale dei veterinari privati. Il ricorso presentato da alcuni veterinari liberi professionisti, con il supporto dell’ANMVI, è stato poi rigettato dal Tar della Lombardia con motivazioni, secondo i legali del-
N
l’ANMVI, estremamente fragili ed inconsistenti, tali da giustificare un ricorso al Consiglio di Stato. Le perplessità dell’ANMVI nell’affrontare questa nuova battaglia sono derivate da due aspetti diversi: l’esperienza del Corso di Laurea di Catanzaro e gli elevati costi di queste azioni legali. Nel caso di Catanzaro, l’ANMVI aveva subito impugnato la delibera del Ministero dell’Università che riconosceva il nuovo Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, ritenendo che non vi fossero i presupposti e le condizioni previste dalla normativa vigente per questo riconoscimento. Il Tar del Lazio aveva accolto la nostra richiesta di annullamento della delibera ministeriale ma il ricorso al Consiglio di Stato da parte dell’Università di Catanzaro aveva ottenuto subito la sospensione della sentenza del Tar e successivamente l’annullamento. Questa diversa posizione espressa dal Consiglio di Stato è arrivata veramente inaspettata, non solo per i nostri legali e quelli della FNOVI che era intervenuta nello stesso ricorso, ma anche agli occhi di tutto il mondo veterinario ed universitario visto che le condizioni di disastro organizzativo nelle quali sopravvive questo Corso di Laurea so-
no ben note a tutti e, soprattutto, ai pochi studenti che sono costretti a vivere una situazione veramente poco dignitosa. Per questa sentenza del Consiglio di Stato si è parlato di sentenza “politica”, non lo sappiamo, ma certamente è una sentenza immotivata ed ingiustificata. È evidente che dopo questa esperienza che l’ANMVI ha vissuto con il Consiglio di Stato, riprovare di nuovo rischiando un’altra sentenza “politica” non farebbe molto piacere, anche perché, e questo e l’altro punto che è stato attentamente valutato, i costi di queste azioni legali sono veramente pesanti, e forse la categoria veterinaria non si rende neppure conto dell’impegno e dello sforzo che richiedono. Alla fine di questa attenta valutazione l’ANMVI ha comunque deciso con i propri legali di impugnare la sentenza del Tar Lombardia nella convinzione che la delibera della Regione sull’intramoenia dei veterinari pubblici sia veramente inaccettabile per i possibili conflitti di interesse e la concorrenza senza controllo che si verrebbe a creare verso i colleghi liberi professionisti. Inoltre i legali dell’Associazione hanno evidenziato vari punti di fragilità della sentenza del Tar Lombardia sui quali si
può intervenire per chiedere al Consiglio di Stato un giudizio decisamente diverso. Il Presidente dell’ANMVI, Sandro Barbacini, ha commentato la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato ricordando il continuo impegno dell’Associazione a difesa del Medico Veterinario e su tanti temi di grande interesse per la categoria: dalla riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie al taglio del numero di iscritti ai Corsi di Laurea in Medicina Veterinaria, dalla distribuzione del farmaco veterinario all’uso in deroga, dal veterinario aziendale agli studi di settore, dal progetto Leavet alla riforma delle professioni, solo per citare alcuni temi sui quali l’ANMVI sta sviluppando il suo massimo sforzo. Ha voluto anche sottolineare che: “La decisione di ricorrere al Consiglio di Stato contro l’inaccettabile sentenza del Tar della Lombardia, non ci garantisce certamente l’accoglimento delle nostre doverose e giuste richieste nell’interesse di tutta la categoria veterinaria, ma è comunque un chiaro segnale che l’ANMVI non si arrenderà mai anche di fronte a grosse difficoltà politiche o legali, e non fermerà la sua forte azione di rivendicazione e di difesa dei diritti e delle competenze dei Medici Veterinari”. ■
Chiediamo chiarezza sulla terapia del dolore nel paziente animale L’ANMVI ha scritto al Sottosegretario Martini: intervenga per allineare il diritto del paziente animale alla nuova Legge on il Ddl sulle cure palliative, approvato dall'Aula di Montecitorio ha detto il ministro della Salute Ferruccio Fazio "l'Italia si posiziona ai primi posti tra i Paesi dell'Europa e del mondo" sul fronte della prescrizione dei farmaci per il trattamento del dolore. Lo stesso non si può dire in campo medico veterinario, infatti, nonostante sia stata più volte sollecitata dall'ANMVI la sensibilità del Legislatore verso la terapia del dolore negli animali, la Legge appena approvata non considera né il medico veterinario prescrittore né il paziente animale. Eppure il testo va a modificare il testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope a cui fa riferimento anche la medicina veterinaria che da sempre deve combattere una battaglia contro le dimenticanze e le distrazioni del Legislatore per il riconoscimento della titolarità prescrittiva e per il riconoscimento della terapia del dolore in campo animale. Infatti l'articolo 10 (Semplificazione delle procedure di accesso ai medicinali impiegati nella terapia del dolore) riconosce la procedura di accesso semplificato solo ai medici dipen-
C
LE SEMPLIFICAZIONI INTRODOTTE
L denti del Ssn (e nemmeno ai medici che operano all'interno delle strutture private). L'articolo in questione interviene in particolare su alcune disposizioni contenute nel testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope semplifica, in sintesi, la prescrizione dei farmaci per il trattamento di pazienti affetti da dolore severo, a cominciare dall'abbandono del ricettario speciale. Inoltre, per la Legge il «malato» è unicamente "la persona" affetta da una patologia ad an-
damento cronico ed evolutivo, per la quale non esistono terapie o, se esse esistono, sono inadeguate o sono risultate inefficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o di un prolungamento significativo della vita, nonché la persona affetta da una patologia dolorosa cronica da moderata a severa. La Legge prevede inoltre che, su proposta del Ministro della salute, vengano individuate in quella sede le figure professionali competenti nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore. L'articolo 8 della Legge, infine, di-
a Legge appena varata, all'articolo articolo 10 va a modificare alcune fattispecie contenute nel Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope che trovano applicazione anche in medicina veterinaria. In particolare: - viene confermata la ricetta in copia semplice per i medicinali stupefacenti appartenenti alla tab. III bis oggetto della recente ordinanza 16 giugno 2009 - Il registro di carico e scarico viene sostituito da quello di entrata ed uscita - Le sanzioni per le irregolarità formali sulla tenuta del registro vengono depenalizzate; L’ANMVI ha fatto presente al Sottosegretario Martini che si rende necessario un chiarimento sull’applicabilità alla medicina veterinaria delle semplificazioni previste dalla nuova Legge.
spone anche in tema di formazione e aggiornamento del personale: il Senato ha inserito
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4 Osservatorio farmaco Analisi e Circolari la previsione che l'emanazione dei decreti debba avvenire entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge. Un altro aspetto che la Legge non ha considerato nei confronti dei medici veterinari.
NECESSARIO IL CHIARIMENTO L'ANMVI ha predisposto una nota per il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio e il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini chiedendo di adoperarsi per ogni possibile intervento volto ad allineare il diritto del paziente animale alle nuove previsioni normative. Secondo il sondaggio diffuso in questi giorni da Ipsos in collaborazione con le principali sigle animaliste, gli italiani non hanno dubbi sulla sensibilità al dolore degli animali. Questa presa di coscienza sociale rafforza la consapevolezza clinica del medico veterinario impegnato nel trattamento del dolore nel paziente animale e nella battaglia della medicina veterinaria per la titolarità prescrittiva e terapeutica. "È indispensabile che i medici veterinari siano raggiunti da un chiarimento in ordine all'applicabilità della nuova Legge anche al settore della terapia del dolore animale- scrive l'ANMVI al Sottosegretario Francesca Martini. Infatti, il Ddl Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore alla medicina veterinaria non considera esplicitamente né il medico veterinario prescrittore né il paziente animale". L'ANMVI ritiene che un chiarimento ufficiale del Ministero della Salute sia ancora più auspicabile, alla luce del dichiarato impegno del Sottosegretario Francesca Martini a diffondere la cultura della terapia del dolore in campo animale, in vista dell'acquisizione di conoscenze specifiche che permettano di applicare i protocolli e linee guida adeguate. ■
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VETERINARIA 10 | 2010
Cefalosporine: farmacosorveglianza sull’uso in deroga Il Ministero raccomanda di ricorrervi solo se c’è reale necessità
in corso a livello comunitario una valutazione dell'impatto dell'eventuale uso in deroga dei medicinali contenenti cefalosporine sul relativo sviluppo di fenomeni di resistenza. Lo rende noto la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario in una circolare indirizzata il 5 marzo scorso ai Servizi Veterinari, al NAS e alla Guardia di Finanza. In Italia e in Europa sono autorizzati medicinali veterinari contenenti cefalosporine per patologie di diverse specie da reddito (bovini, ovi-caprini, suini, equidi) ad eccezione del pollame ed altri avicoli per cui non risulta autorizzato alcun medicinale veterinario contenente antibiotici appartenenti a tale classe. "In questo settore - scrive il Direttore Generale Gaetana Ferri - si ritiene vi sia una maggiore possibilità di ricorso all'uso in deroga con particolare riferimento ai trattamenti in ovo e a pulcini di 1 giorno di vita. I dati relativi ai livelli di
È
resistenza riscontrati in Europa nei confronti di alcune cefalosporine di terza generazione in isolati battericì dal pollame e in particolare di E. coli avallano l'ipotesi del probabile uso in deroga dei suddetti medicinali in questa specie". La nota ministeriale chiede pertanto ai titolari delle attività di fàrmacosorveglianza dei Servizi Veterinari, del NAS e della Guardia di Finanza di prestare particolare attenzione al fine della verifica dall'eventuale uso in deroga di medicinali contenenti questi antibiotici". La Direzione generale puntualizza che, tenendo conto dei potenziali rischi per la salute pubblica, l'uso in deroga di medicinali contenenti tali sostanze viene scoraggiato dall'Agenzia Europea del Farmaco. Pertanto, la nota conclude con la raccomandazione “di valutare sempre il ricorso a tale pratica in relazione alla reale necessità, all'esistenza di MRL e alle condizioni di management dei sistemi di allevamento (rispetto di adeguate misure di biosicurezza e del benessere animale. utilizzo di idonei programmi di vaccinazione)". ■
SCORTE DI FARMACI IN FACOLTÀ
I
n risposta ad un quesito interpretativo della FNOVI, la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario è intervenuta in tema di conflitto di interessi e di incompatibilità nella tenuta di scorte medicinali disciplinata dall'articolo 81 del Decreto Legislativo 193/2006 (Codice del Farmaco) modificato dal Dlvo 143/2007. Il quesito riguardava la posizione dei professionisti con incarichi a progetto per il tirocinio pratico e nei corsi di specializzazione e, in particolare, se il verificarsi di questa circostanza potesse essere pregiudizievole per la tenuta delle scorte da parte dei colleghi nominati professori a contratto. In altre parole, se la tenuta di scorte negli allevamenti confliggesse o meno con l'attività di docenza avviata con l'Università. La Direzione ministeriale ha precisato che l'articolo 81 del Dlvo 193/2006 "stabilisce che il medico veterinario responsabile delle scorte ed i suoi sostituti non possono svolgere incarichi di dipendenza o collaborazione presso enti o strutture pubbliche. Tali debbono essere considerati, in tale contesto, gli incarichi a progetto per il tirocinio pratico e nei corsi di specializzazione presso le facoltà di medicina veterinaria degli atenei, poiché tali fattispecie concretizzano il rischio di conflitto di interessi, soprattutto nel caso di tirocinio pratico presso le aziende".
Cortisonici: Regione cauta, laboratori al lavoro "La notizia che in regioni come la Lombardia molte vacche risultano positive al Prednisolone è destinata agli addetti ai lavori"scrive Roberto La Pira sul Sole 24 Ore, prendendo le mosse dalla posizione dei medici veterinari della SIVAR sull'anomala presenza di cortisonici nelle urine dei bovini. Ma il giornalista riconosce la delicatezza del caso, "perché è vero - scrive - che la carne di vacca non si vende nei supermercati, ma è altrettanto vero che si usa per hamburger, ripieni di tortellini e altre lavorazioni industriali come la preparazione di salumi e salsicce". Il punto di vista dei controllori è più cauto. «Abbiamo iniziato a fare queste verifiche due anni fa nell'ambito del Piano nazionale residui - precisa Mario Astuti del Servizio Veterinario della Regione Lombardia - realizzando analisi extra per evidenziare anomalie e problemi nella filiera. Lo spunto è stato il regolamento europeo che, nell'ambito delle regole sul benessere animale, dal 2008 vieta la macellazione degli animali non più in grado di camminare per recarsi al macello. Prima dell'entrata in vigore del regolamento esisteva un sistema di raccolta e trasporto degli animali in crisi, che il veterinario visitava prima della macellazione. Nell'ambito di questo progetto è emersa la presenza anomala di residui di antinfiammatori nelle urine di moltissime vacche da latte (animali con 4/6 anni di carriera alle spalle)». Il punto delicato è la dichiarazione che accompagna gli animali secondo la quale non sono stati somministrati loro dei farmaci. In questo contesto la presenza nelle urine di un numero elevato di vacche di antinfiammatori, risulta un elemento anomalo che viene sanzionato, essendo in contrasto con la dichiarazione dell'allevatore. Per chiarire la faccenda (uso illecito di farmaci o presenza di un metabolita naturale che interferisce nelle analisi) sono in corso accertamenti da parte dell'Istituto superiore di sanità e di altre strutture come gli istituti zooprofilattici e la facoltà di veterinaria dell'Università statale di Milano. ■
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Contratti Attualità
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Aumenti e arretrati per i veterinari convenzionati Sottoscritta l’ipotesi di accordo con la SISAC
ei giorni 9 e 10 marzo 2010 sono state sottoscritte le ipotesi di Accordo relative ai tre comparti della Medicina Generale, della Pediatria di Libera Scelta e della Specialistica Ambulatoriale, Veterinaria ed altre Professionalità (Psicologi, Chimici, Biologi). Gli accordi saranno operativi all'atto dell'approvazione definitiva da parte della Conferenza per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome. L'ipotesi di Accordo è stata siglata dai sindacati di comparto - Sumai, Cisl Medici e Federazione Medici UIL FPL- e dalla SISAC che si è impegnata a valutare l'attribuzione di una quota aggiuntiva dello 0,8% rispetto all'incremento già riconosciuto dal rinnovo contrattuale appena siglato e a riconvocare per questo le parti sociali. Con questo accordo i sindacati firmatari ritengono che i veterinari convenzionati siano stati definitivamente inquadrati e abbiano ottenuto, seppur parzialmente, un primo riconoscimento economico verso la auspicata eliminazione della forbice tra diversi professionisti.
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ARRETRATI Gli arretrati 2008/2009 per i veterinari sono rispettivamente aumentati dello 0,15 euroora e dell'1,23 euro-ora al netto degli oneri previdenziali e fiscali a carico dell'Azienda. Gli arretrati sono corrisposti entro tre mesi dall'entrata in vigore dell'accordo.
AUMENTI Gli incrementi per i veterinari a tempo indeterminato, ai sensi dell'articolo 42 dell'ACN dal 1 gennaio 2010 sono di 0,62 euro (da ACN) e di 0,46 euro-ora (da Accordi integrativi regionali). Il compenso è rideterminato in 23,43 euro per ogni ora di attività svolta ai sensi dell'articolo 43, e in 28,71 euro per ogni ora di attività svolta ai sensi dell'articolo 42. Per il tempo determinato l'incremento dei veterinari convenzionati dal 1 gennaio 2010 è di 0,55 euro-ora (Accordo nazionale) e di 0,44 euro-ora (Accordo regionale). Il compenso è rideterminato in 39.31 euro per ogni ora effettivamente espletata.
GLI ACCORDI REGIONALI Entro 9 mesi dall'entrata in vigore dell'Accordo dovranno essere siglati e resi operativi gli accordi integrativi regionali attraverso appositi provvedimenti regionali. Se una Regione non rispetterà il termine le risorse vengono attribuite come previsto dall'Accordo nazionale. In pratica, gli accordi regionali dovranno essere perentoriamente chiusi entro 9 mesi, gli arretrati saranno percepiti entro 3 mesi dalla firma e, nel caso si superassero i 9 mesi verrà corrisposto agli specialisti il 90% dell'incremento. I prossimi accordi integrativi regionali dovranno inoltre svilupparsi lungo il processo di attuazione delle nuove forme organizzative individuate dall'Intesa del 29 luglio 2009, affrontando fra gli altri il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza e controllo nella sicurezza alimentare nell'ambito dei programmi della medicina veterinaria.
IL RESPONSABILE DI BRANCA Le nuove forme organizzative prevedono l'istituzione del referente unico scelto fra i medici dell'UCCP (Unità Complesse delle Cure Primarie) nominato dalle Aziende Sanitarie. È inoltre prevista la figura del "responsabile di branca specialistica" che ha il compito di coordinare gli specialisti appartenenti alla propria branca e assicurare le specifiche attività nell'ambito dei programmi aziendali. Gli accordi regionali valutano le condizioni e le opportunità di istituire il responsabile di branca dei medici veterinari, degli psicologi, dei biologi e dei chimici, tenuto conto della consistenza numerica a livello aziendale dei convenzionati di riferimento.
GLI SPECIALISTI CONVENZIONATI Assistenza primaria
46.107
Continuità assistenziale
15.815
Emergenza sanitaria territoriale
2.991
Medicina dei Servizi
1.925
Specialisti ambulatoriali
15.145
Veterinari, psicologi, biologi e chimici 1.303 Pediatri
7.644
Totale
90.930
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6 Dalle Associazioni Aivemp e Sivae
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VETERINARIA 10 | 2010
Quali rischi alimentari da una patata Ogm destinata alla produzione di carta?
Peccato per chi non era alla SIVAE
'AIVEMP ha tradotto il documento dell'Unione Europea che, attraverso domande e risposte, si propone una informazione corretta sulle decisioni assunte e sull'attuale stato delle autorizzazioni all'impiego ed alla coltivazione di piante OGM sul territorio dei Paesi dell'Europa. Il documento, pubblicato ufficialmente solo in lingua inglese, è stato tradotto in lingua italiana dall'AIVEMP con lo scopo di renderlo disponibile ad un pubblico più ampio anche nel nostro Paese. Con la recente autorizzazione della patata OGM Amflora si è nuovamente scatenato il dibattito pro o contro OGM, ma non sempre i messaggi forniti dalle diverse posizioni hanno contribuito a delineare chiaramente un quadro sulla reale situazione degli OGM. "Vanno sgonfiati gli allarmi alimentari sugli organismi geneticamente modificati, specie quando si parla di prodotti non destinati all'alimentazione- spiega il Presidente di AIVEMP Bartolomeo Grigliospesso chi fomenta il dibattito nel nostro Paese non conosce la reale situazione degli OGM".
abato 27 e domenica 28 febbraio, si è svolto a Cremona, a palazzo Trecchi, il Seminario SIVAE/SISCA sulla “Medicina del comportamento dei nuovi animali da compagnia”. Permettetemi di dire: WOW!!! Che poi significa bellissimo, stimolante, fondamentale per la mia professione. È uno di quei seminari che arricchiscono veramente la tua professione e migliorano la qualità delle tue visite, di tutte, a cominciare dal giusto modo col quale approcciarti all’animale esotico. Sono felice di averlo seguito. Mi ha ricordato molto lo spirito iniziale col quale mi sono posta nei confronti degli animali esotici; ho sempre trovato stimolante occuparmi di animali in cui le conoscenze sono limitate ed in continua evoluzione, in cui si può ancora far lavorare il cervello e ipotizzare meccanismi fisiopatologici da comprovare scientificamente e relative soluzioni terapeutiche. Non ultimo mi ha sempre stimolato il fatto (concedetemi questo approccio frutto dei miei studi olistici) che i veterinari esperti in animali esotici, lo fossero di tutto l’animale e non solo di una parte di esso. Ecco, questo seminario è un’altra casella che mancava al corollario di una visita completa. I relatori sono stati bravissimi, le relazioni accurate, pratiche e briose. I video esplicativi hanno dato un’impronta pratica e alleggerito il pomeriggio di domenica che concludeva l’incontro. Che dire ancora: mi spiace per chi non era presente! Invito però tutti ad approfondire questo aspetto fondamentale della nostra professione, perché occuparsi di animali esotici vuol dire comprenderli, e se non si riesce a comprenderli, non si riesce a visitarli correttamente e a spiegarsi se alcuni atteggiamenti sono normali o patologici. ■
di M. CRISTINA STOCCHINO
S
L
Nella foto la foglia di una patata Basf. La patata è stata modificata per farle produrre solo il polisaccaride dell’amido (amilopectina) che migliora le produzioni industriali, rendendo colle, carta e tessuti più resistenti
IMPIEGO INDUSTRIALE
mizzare il processo di produzione e risparmiare materie prime, energia, acqua e prodotti chimici a base di olio.
La patata Amflora, grazie al suo contenuto maggiore di amido, è infatti ottima per la produzione di carta ed è questo l'obiettivo commerciale della tedesca Basf che si dice pronta a coltivarla già da quest'anno in Repubblica Ceca e Germania. Le patate convenzionali producono una miscela di amido amilosio e amilopectina. La patata OGM viene utilizzata per la produzione di amido composto quasi esclusivamente di amilopectina (contenuto in amido del 98%, che è circa il 20% superiore rispetto alle patate da fecola), necessario in alcune applicazioni tecniche, come ad esempio nell’industria di produzione della carta, industrie tessili e adesivi. La modificazione genetica della patata GM aiuta ad otti-
La controversia riguarda l'eventuale impiego delle lavorazioni della patata Amflora per i mangimi animali, per la presenza di un gene 'marker' imputato di dare antibiotico resistenza all'uomo. Anche a questo riguardo la Commissione Europea chiarisce: il via libera dell'Efsa, che ha confermato la sicurezza di questo gene, si è basato sugli studi condotti dall'EMEA secondo i quali il suo impiego in piante geneticamente modificate non influenzerà l'effetto terapeutico degli antibiotici. La decisione di autorizzazione contiene tre obblighi per il titolare che si impegna ad impedire la presenza dei tuberi di patata gene-
I MANGIMI
ticamente modificati nella catena alimentare e dei mangimi. Questi obblighi saranno anche parte dei contratti stipulati tra Basf e gli operatori coinvolti nella catena di produzione (agricoltori e produttori di amido). In particolare, devono essere adottate misure per: • garantire che la semina, coltivazione, raccolta, trasporto, stoccaggio e manipolazione nell'ambiente dei tuberi di patata OGM siano fisicamente separati da patate per alimenti e mangimi; • garantire che le patate convenzionali non siano piantate nello stesso campo l'anno successivo la coltivazione della patata OGM. • garantire che i tuberi di patata OGM siano consegnati esclusivamente ad impianti di trasformazione designati per la produzione di amido industriale all'interno di un sistema chiuso. ■
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8 Dalle Associazioni Didattica
VETERINARIA 10 | 2010
Come si diventa relatore SCIVAC Dalla pratica alla didattica. In 26 anni di formazione post-laurea la SCIVAC ha saputo creare un corpo docente numeroso e qualificato di FULVIO STANGA ono circa 400 i nomi, numerosi e qualificati, che fanno parte del corpo docente della SCIVAC. In 26 anni di aggiornamento scientifico, la Commissione Scientifica della più grande società veterinaria per animali da compagnia ha coltivato talenti e portato centinaia di Colleghi dalla pratica alla didattica. Un lavoro di vero e proprio “reclutamento”, basato sulla selezione di Colleghi di comprovata competenza clinica e nello stesso tempo abili nel comunicare il proprio sapere.
S
BRAVI MEDICI BRAVI RELATORI Tanti bravi professionisti, negli anni, sono diventati dei bravi relatori perché sono stati in grado di inventarsi una metodologia didattica senza mai essere stati preparati o formati all’insegnamento. Quella che, a torto, potrebbe sembrare improvvisazione è al contrario la valorizzazione di competenze pratiche che hanno consentito di individuare una formula didattica vincente. Se i relatori della SCIVAC sano tanto apprezzati dai Colleghi dipende dal fatto che le docenze attingono al vissuto clinico-professionale, un elemento che rende le loro lezioni convincenti ed efficaci. L’insegnamento, in altre parole, è sempre derivato dalla pratica e anche il tradizionale distacco tra discenti e relatori è piuttosto sostituito da un rapporto paritetico: in aula si è tutti colleghi e tutti competenti.
UN LABORATORIO La SCIVAC prima e la Scuola per la Formazione Veterinaria Post Universitaria poi, sono
diventate un laboratorio di idee per lo sviluppo della didattica. Non si tratta più solo di assicurare la preparazione culturale dei docenti e di confrontarsi sui contenuti scientifici, ma anche di favorire le migliori metodologie di insegnamento, per inseguire un duplice obiettivo: l’efficacia dell’apprendimento e il soddisfacimento delle esigenze didattiche dei Colleghi partecipanti. Abbiamo già avuto modo di spiegare in un recente articolo (v. Professione Veterinaria n. 39/2009) come è cambiata la didattica dei nostri eventi e come è cambiata anche l’audience veterinaria nel corso degli ultimi anni, che ai docenti chiede anche una certa abilità di intrattenimento. Non a caso abbiamo da poco svolto un corso di vero e proprio addestramento alla docenza, basato sullo studio dell’approccio cognitivo del partecipante: noia, passività, deconcentrazione, disinteresse, ecc. sono fattori che il docente deve preoccuparsi di considerare se vuole che si realizzi un buon grado di apprendimento nei suoi discenti.
IL VOTO DEI COLLEGHI Il nostro impegno a selezionare i relatori più performanti non è discrezionale, ma risponde ad una precisa domanda dei Colleghi partecipanti. L’adozione dei sistemi di qualità ISO Standard ha portato in tutti questi anni a dare sempre maggiore peso ai riscontri registrati sui moduli di valutazione che al termine di ogni evento i partecipanti ci consegnano. Non è un esercizio burocratico o fine a se stesso: tutti i moduli sono rigorosamente vagliati e i giudizi espressi sulle docenze sono analiticamente registrati e considerati in vista delle successive programmazioni. Ai nostri relatori i partecipanti danno il voto. E il giudizio, sempre rigorosamente anonimo, è libero e… spie-
INSERISCI IL TUO CURRICULUM NELLA BANCA DATI BRAS a molti anni, le elaborazioni dei moduli di valutazione consegnati dai partecipanti confluiscono in un sistema sperimentale di classificazione dei docenti sviluppato dalla SCIVAC. Si tratta della banca dati BRAS (Banca Relatori Accreditati SCIVAC), un archivio in cui sono inseriti i relatori accreditati, ma nel quale qualunque collega può proporsi per le docenze. Il BRAS è raggiungibile on line e permette di inserire liberamente il proprio nominativo e i propri dati curriculari. Il database viene utilizzato per la selezione degli speakers in tutti gli eventi formativi. Chi è interessato può inviare uno o più moduli BRAS (ma solo uno per ogni disciplina) e a ciascun modulo viene assegnato un punteggio. Le
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informazioni inserite nei moduli sono aggiornabili. Per inserire il proprio curriculum (in formato breve ed esteso) e proporsi per le docenze basta raggiungere l’Area Bras dal portale Ego tramite il proprio codice. Quest'area permette di inserire il proprio nominativo nel database relatori per iniziative scientifiche SCIVAC. Il CV completo deve essere in formato PDF con dimensione massima di 350 KB. Per inserire tutti i dati di cui sopra è sufficiente accedere al portale mediante i propri username e password, stampati su tutte le ricevute emesse da SCIVAC e su tutti i badge congressuali. Per chi li avesse persi o dimenticati è possibile recuperarli cliccando sull’apposito link. http://ego.evsrl.it
tato. Noi veterinari siamo dei giudici severissimi e la SCIVAC considera le valutazioni raccolte come un patrimonio di indicazioni utili a stabilire quali siano i relatori migliori e quali orientamenti didattici seguire. La selezione è sicuramente improntata alla “meritocrazia”.
di fuori della cerchia, nuovi potenziali docenti meritevoli e talentuosi. Individuato il pericolo abbiamo anche individuato la soluzione. Le Società Specialistiche sono da molto tempo una fonte di approvvigionamento di nuovi relatori, un vero e proprio vivaio. Altrettanto importanti sono le presentazioni di casi clinici, sessioni aperte che consentono a tutti i Colleghi di portare il loro sapere e di misurarsi con la docenza. Le attività delle società specialistiche e le comunicazioni brevi ai congressi sono preziosi momenti di apertura, una sorta di palestra per nuove leve, diciamo pure una sorta di esame perché se i contenuti e la didattica sono buoni (e anche in questo caso la valutazione dei partecipanti ha il suo peso) i direttori e le commissioni scientifiche se ne ricorderanno in futuro.
MISURARSI CON GLI ALTRI Il confronto tra relatori sulle metodologie di insegnamento è un’esperienza che desideriamo incoraggiare per favorire lo scambio di soluzioni didattiche e lo sviluppo dei supporti logistici ottimali ad una didattica che va sempre di più verso il coinvolgimento attivo del discente (esercitazioni pratiche, interazione, test e verifiche in corso d’opera, ecc.). I nostri relatori sono anche messi a confronto con i colleghi stranieri. Questo avviene in tutti i nostri congressi internazionali, dove si va volutamente a cercare il punto di vista diverso, per evitare che il pensiero scientifico diventi ripetitivo e si consolidi su false certezze. Il confronto con i colleghi relatori stranieri si apre così alla discussione e a nuove interpretazioni, anche rispetto alle soluzioni didattiche.
IL NOSTRO VIVAIO Se vogliamo trovare qualche zona d’ombra, occorre dire che, come in tutte le comunità si corre il rischio di chiusura. Sia da parte dei relatori che dei partecipanti c’è la tendenza a perpetuare le proprie convinzioni e a prediligere il collega docente che si conosce già piuttosto che avere il coraggio di cercare, al
LA BANCA DATI BRAS Per incoraggiare i talenti a farsi conoscere abbiamo messo a disposizione di tutti i Colleghi anche la banca dati BRAS (Banca Relatori Accreditati SCIVAC). La SCIVAC cerca sempre nuovi relatori per i propri eventi formativi e l’area BRAS permette di inserire il proprio nominativo nel database relatori, che viene utilizzato per la ricerca e selezione degli speaker in tutti gli eventi formativi. Tutto questo ci permette sia di ampliare il numero dei relatori disponibili che di utilizzare cv sempre aggiornati ogni volta che questo si rende necessario per la pubblicazione e promozione dei nostri eventi formativi. ■
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Eventi Veterinari
VETERINARIA 10 | 2010
SIODOV
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SIGAV
SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA
SOCIETÀ ITALIANA DI GASTROENTEROLOGIA VETERINARIA
TERAPIA ENDODONTICA: DALLA DIAGNOSI ALLA SOLUZIONE DEL PROBLEMA Cremona, Palazzo Trecchi Sabato 10 e Domenica 11 Aprile 2010 17.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
RELATORI Francesca Amitrano, Torino Dea Bonello, Torino Alessandro De Simoi, Belluno Paolo Squarzoni, Bologna
ISCRIZIONI
PROGRAMMA SABATO 10 APRILE 2010 14.30 Anatomia endodontica e sue variazioni - D. Bonello 15.15 Patologie pulpari e periradicolari - D. Bonello 16.00 Pausa 16.30 La diagnosi in endodonzia: quando fare una terapia canalare - D. Bonello 17.15 Anatomia e patologia comparata: cosa possiamo imparare dall’odontoiatria umana - F. Amitrano 18.00 Termine dei lavori DOMENICA 11 APRILE 2010 9.30 Vie d’accesso e preparazione della cavità d’accesso: strumentario - P. Squarzoni 10.15 Detersione e sagomatura canalare: strumentario e materiali - A. De Simoi 11.00 Pausa 11.30 Tecniche ed esperienze in odontoiatria umana - F. Amitrano 12.30 Pausa pranzo 14.00 L’otturazione tridimensionale del sistema canalare: strumentario e materiali (guttaperca e cementi canalari) - A. De Simoi 15.00 Tecniche ed esperienze in odontoiatria umana - F. Amitrano 16.00 Pausa 16.30 Presentazione di casi clinici a cura dei soci SIODOV
L’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOV in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIODOV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00
SEDE Cremona, Palazzo Trecchi
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372/403509 Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it Web: www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
AGGIORNAMENTI TERAPEUTICI NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE GASTROENTERICO ACUTO E CRONICO Cremona, Palazzo Cittanova Sabato 10 Aprile 2010 RELATORI
ISCRIZIONE
Giovanni Aste, Teramo - Enrico Bottero, Cuneo - Giuseppe Febbraio, Bari - Ugo Lotti, Pistoia - Pietro Ruggiero, Roma - Rossella Terragni, Bologna
L’incontro è gratuito per tutti i soci SIGAV in regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SIGAV: Gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Gestione del paziente con sintomatologia acuta - U. Lotti 9.45 Aggiornamenti terapeutici sulle più comuni malattie del pancreas esocrino: EPI pancreatite - G. Aste 10.30 Pausa 11.00 Aggiornamenti terapeutici sulle patologie esofagee funzionali e meccaniche - P. Ruggiero 11.45 Aggiornamenti terapeutici sul megacolon felino - R. Terragni 12.30 Pausa pranzo 14.00 Terapia nutrizionale in corso delle principali gastro-enteropatie acute e croniche - G. Febbraio 14.45 Terapia immunosoppressiva, prebiotici e probiotici nel paziente cronico - E. Bottero 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici a cura dei soci SIGAV 17.00 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
COME DIAGNOSTICARE E GESTIRE L’INSUFFICIENZA RESPIRATORIA IN PRONTO SOCCORSO Cremona, Palazzo Trecchi Domenica 11 Aprile 2010
SOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA
PROTOCOLLI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PODODERMATITI E NELLE MALATTIE UNGUEALI DEL CANE E DEL GATTO Cremona, Palazzo Trecchi Domenica 11 Aprile 2010
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Approccio diagnostico terapeutico alle pododermatiti del cane e del gatto - A. Vercelli 10.00 Approccio diagnostico terapeutico alle malattie ungueali del cane e del gatto - F. Albanese 11.00 Pausa 11.30 Qual è la vostra diagnosi? 12.30 Assemblea elettiva SIDEV 13.30 Pausa pranzo 14.30 Qual è la vostra diagnosi? 15.30 Casi clinici a cura dei soci SIDEV 17.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e termine dei lavori ISCRIZIONI L’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV in
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA D’URGENZA E TERAPIA INTENSIVA VETERINARIA
SIDEV
Francesco Albanese, Napoli Antonella Vercelli, Torino
Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it Web: www.scivac.it
SIMUTIV
OBIETTIVI
RELATORI
PER INFORMAZIONI
regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIDEV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00 SEDE Cremona, Palazzo Trecchi PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: socspec@scivac.it Web: www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
I relatori focalizzeranno le loro relazioni sulla gestione dei problemi respiratori in pronto soccorso. Durante lo svolgimento delle relazioni verranno fornite le nozioni fondamentali per diagnosticare le cause delle principali difficoltà respiratorie responsabili di gravi alterazioni delle funzioni vitali e l’aggiornamento allo stato dell’arte. L’insufficienza respiratoria costituisce una vera emergenza, una compromissione dell’apparato respiratorio è causa di gravi sofferenze dell’animale, saperle riconoscere e trattarle prontamente costituisce una vera sfida per il Medico Veterinario che lavora in Pronto Soccorso o in qualsiasi altra struttura veterinaria.
RELATORI Marco Bertoli, Roma - Paolo Gaglio, Roma Chiara Valtolina, Utrecht (B) Fabio Viganò, Milano
12.30 Pausa pranzo 14.30 Casi clinici (gestione delle patologie dello spazio pleurico e utilizzo di un drenaggio toracico di piccolo diametro, inserito con la tecnica di Seldinger) C. Valtolina 15.30 Casi clinici (c. estranei, paralisi laringea, polmonite ab ingestis) M. Bertoli 16.30 Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
ISCRIZIONI L’incontro è gratuito per tutti i soci SIMUTIV in regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIMUTIV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Dove è localizzata la causa dell’insufficienza respiratoria, e di che insufficienza si tratta? Prima valutazione e diagnosi F. Viganò 10.00 Interpretazione dell’emogasanalisi in pazienti con insufficienza respiratoria utilizzando casi clinici P. Gaglio 11.00 Pausa caffè 11.30 Valutazione e gestione della dispnea di origine cardiaca C. Valtolina
PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it
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10 Eventi Veterinari
VETERINARIA 10 | 2010
Società federata ANMVI
Società federata ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE Villair di Quart (AO), 18 Aprile 2010
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIA PATOLOGIE NEUROLOGICHE COMUNI NELLA PRATICA CLINICA: IL PAZIENTE PARAPARETICO E QUELLO EPILETTICO Genova (Nervi), 11 Aprile 2010 OBIETTIVI
OBIETTIVI Come affrontare le diagnosi differenziali in pazienti cardiopatici, come procedere alla stadiazione ed alla terapia delle malattie cardiache più comuni.
RELATORE David Chiavegato
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Tosse e dispnea come individuare un paziente cardiopatico 11.00 Pausa 11.30 Stadiazione della malattia cardiaca e terapia cardiovascolare
13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi (Stadiazione della malattia valvolare mitralica) 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi (stadiazione della malattia dilatativa) 16.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Auditorium comunale Villair di Quart Quart (AO)
4 CREDITI ECM
Società federata ANMVI
Cristian Falzone
13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa 14.30 Casi clinici interattivi: Il paziente paraparetico e paraplegico: come dargli le giuste chances 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici interattivi: Il paziente epilettico: impariamo a riconoscere e gestire le diverse cause 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
PROGRAMMA
SEDE
8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Il paziente paraparetico: ernie del disco vs traumi spinali 11.00 Pausa 11.30 Gestione del paziente epilettico: vecchie e nuove frontiere terapeutiche
Astor Hotel - Via delle Palme, 16 16167 Genova (Nervi)
In questa giornata verranno trattati due dei temi di più frequente riscontro nella clinica di routine e specialistica neurologica, partendo dalla visita di base, passando attraverso gli esami collaterali, fino alla scelta del trattamento medico e chirurgico. L’obiettivo principale sarà quindi quello di sensibilizzare il medico veterinario al paziente paraparetico ed epilettico, anche grazie all’ausilio dei casi clinici interattivi, che permetteranno di condividere e discutere le diverse opinioni ed i differenti punti di vista.
RELATORE
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA Ragusa, 11-13 Giugno 2010 Società federata ANMVI
OBIETTIVI Il corso si propone di dare al partecipante le basi per una corretta conoscenza dell’oncologia clinica e medica. Saranno trattate le più comuni malattie tumorali degli animali da compagnia oltre ad un approccio corretto alla patologia neoplastica partendo dalle metodiche di biopsia e proseguendo con l’analisi delle due terapie più importanti: chirurgia e chemioterapia. Durante i 3 giorni del corso ci sarà poi la possibilità di imparare ad utilizzare in pratica gli strumenti bioptici. Sarà inoltre dato il giusto peso allo studio delle singole forme neoplastiche.
RELATORI Giorgio Romanelli Magda Gerou-Ferriani
PROGRAMMA Venerdì, 11 Giugno 2010 9.00 Registrazione partecipanti - Saluti 9.30 Approccio al paziente neoplastico, dalla presentazione alla terapia Magda Gerou Ferriani 10.15 Principi di biopsia tissutale Giorgio Romanelli 11.00 Pausa caffè 11.15 Principi di chirurgia oncologica Giorgio Romanelli 12.00 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa e come - 1a parte Magda Gerou Ferriani 12.45 Pausa pranzo 13.45 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa e come - 2a parte Magda Gerou Ferriani 14.30 Emergenze dovute alla chemioterapia: come risolvere i problemi Magda Gerou Ferriani 15.15 Pausa caffè 15.30 Terapie di supporto nel paziente oncologico Giorgio Romanelli 16.15 Sindromi paraneoplastiche e tumor lysis syndrome: evitando le complicazioni Magda Gerou Ferriani 17.00 Fine della 1a giornata
Sabato, 12 Giugno 2010 9.00 Neoplasie cutanee: generalità, diagnosi e principi di trattamento Giorgio Romanelli 10.30 Pausa caffè 11.00 Mastocitoma: presentazione clinica, diagnosi e trattamento chirurgico Giorgio Romanelli 11.45 Mastocitoma: trattamento medico Magda Gerou Ferriani 12.30 Pausa pranzo 13.30 Sarcomi dei tessuti molli Giorgio Romanelli 14.15 Tumori ossei Giorgio Romanelli 15.00 Esercitazioni pratiche: ago aspirazione linfonodale, biopsia con trucut, asportazione di neoplasie cutanee con margine corretto 16.30 Fine della 2a giornata Domenica, 13 Giugno 2010 9.00 Linfoma nel cane: dalla diagnosi al “rescue protocol” Magda Gerou Ferriani 10.30 Pausa caffè 11.00 Tumori mammari nel cane e nel gatto Giorgio Romanelli 12.30 Pausa pranzo 13.30 Tumori dell’urinario Giorgio Romanelli 14.15 Tumori del cavo orale Giorgio Romanelli 15.00 Esercitazioni pratiche interattive su casi clinici con discussione collegiale 16.30 Fine del corso
ISCRIZIONI Scadenza pre-iscrizioni: 31 maggio 2010. Quote di partecipazione: Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20% Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E I MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO Perugia, 9 Maggio 2010 OBIETTIVI
RELATORE
La funzione principale dell’apparato respiratorio consiste nello scambiare, a livello degli alveoli polmonari, ossigeno con anidride carbonica. Questo evento, di vitale importanza per l’organismo, è associato alla costante lotta per impedire ad elementi estranei di qualsiasi natura di penetrare a livello alveolare. Sono numerosissimi ed apparentemente perfetti i sistemi di difesa dell’apparato respiratorio ma esistono molteplici cause che possono alterare, a vari livelli, il funzionamento di questo complesso meccanismo difensivo. Le relazioni di questa giornata hanno l’intento di illustrare, in primis, i vari sistemi di difesa dell’apparato respiratorio superiore e inferiore (i “fatti”) e le conseguenze derivanti dalla inattivazione di uno o più di questi meccanismi difensivi (i ”misfatti”). Verrà illustrato come, in presenza di elementi patogeni della più svariata natura, le difese possono diventare inefficaci e come questo si possa manifestare clinicamente con una o più alterazioni all’attività respiratoria normale. Numerosi casi clinici, inseriti nelle relazioni, avranno lo scopo di illustrare al clinico quali indagini diagnostiche possono essere messe in atto per individuare le alterazioni a carico delle difese dell’apparato respiratorio nonché le principali opzioni terapeutiche per tentare di ripristinare, quando possibile, le funzioni difensive alterate
Davide De Lorenzi
PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Le difese dell’apparato respiratorio in salute e malattia: i possibili punti deboli di un sistema difensivo apparentemente perfetto 11.00 Pausa 11.30 Misfatti delle vie aeree superiori 13.00 Pausa 14.00 Misfatti delle vie aeree inferiori 15.30 Pausa 16.00 Alcuni misfatti molto complessi 17.00 Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata
SEDE Facoltà di Medicina Veterinaria - Aula Magna Via San Costanzo 4 - Perugia
3 CREDITI ECM
SEDE: IZS Ragusa
RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM
PARTECIPAZIONE: La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso). PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it
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Odontoiatria Focus
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La visita dentistica nel cane Di seguito le varie fasi per una corretta e completa visita dentistica del cane.
a cura di DEA BONELLO on il termine generico di malattia parodontale, o parodontopatia, si definiscono sia la gengivite, che è una infiammazione localizzata alle gengive, sia la parodontite, che interessa invece tutte le strutture di supporto del dente (parodonto). La malattia parodontale è la patologia di più frequente riscontro nella popolazione canina: colpisce, infatti, l’80% circa dei cani con più di 5 anni. Nel cane esiste, come nelle persone, una predisposizione individuale a sviluppare la malattia, ma è anche riconosciuta una predisposizione di razza e di taglia. Infatti, sono maggiormente colpiti da forme precoci, e gravi, di malattia parodontale i cani di taglia piccola e le razze cosiddette toy. In particolare: i Bassotti, gli Yorkshire terriers, i Maltesi e i Barboncini, e i soggetti brachicefali come i Carlini e i Bulldog Francesi. Questa malattia, perché di malattia vera e propria si tratta, è provocata dall’accumulo di placca sulla superficie dei denti, sulle gengive e nel solco gengivale. In ogni soggetto sano con una dentatura sana esistono dei meccanismi di difesa che impediscono ai batteri della placca di accumularsi e di nuocere. L’integrità dell’epitelio del cavo orale rappresenta la prima barriera protettiva. La saliva poi, con la sua azione dilavante, rimuove continuamente una enorme quantità di batteri, così come fanno anche i movimenti della lingua e delle labbra, e l’atto stesso della masticazione. Inoltre, la saliva e il fluido gengivale rilasciato all’interno del solco gengivale contengono sostanze in grado di impedire l’adesione dei batteri alle superfici delle mucose e dei denti, e sostanze dotate di specifiche proprietà batteriostatiche e battericide. Non dimentichiamo però che una corretta igiene orale è garantita anche da una occlusione normale e da una uniforme distribuzione delle forze occlusali, da una masticazione efficace, da una dieta solida, leggermente abrasiva e bilanciata dal punto di vista nutrizionale. Nei soggetti predisposti, nei cani anziani e in presenza di lesioni o patologie del cavo orale, tutti questi meccanismi non funzionano in maniera adeguata, e così si instaura, lentamente, la malattia parodontale. Per questo motivo è necessario l’intervento del medico veterinario. Attraverso la visita clinica del cavo orale questi deve diagnosticare la presenza della malattia parodontale e la sua gravità, identificarne le cause e i fattori predisponenti, e infine formulare il piano di trattamento adeguato per ristabilire una condizione di salute del cavo orale. L’intervento professionale (detartrasi, lucidatura, curettaggio sottogengivale, estrazioni) da solo però non è sufficiente, perché i benefici così ottenuti non sono duraturi: la malattia parodontale si ristabilisce in tempi brevi, circa tre mesi, se la placca non viene rimossa quotidianamente. ■
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INIZIARE IL CHECK UP OSSERVANDO LA TESTA NEL SUO INSIEME E PALPANDO IL MUSO DELICATAMENTE. - Controllare se sono presenti alterazioni (es. ulcerazioni della cute) o asimmetrie. - Accertare se il cane reagisce alla palpazione di un punto specifico. - Controllare se i linfonodi regionali sono normali per forma e consistenza.
PROCEDERE POI CON L’ESAME DEL CAVO ORALE. - Sollevare le labbra senza aprire la bocca. - Annusare l’alito del cane. - Controllare se sono presenti alterazioni della mucosa e delle gengive (es. infiammazioni, gonfiori) o lesioni (es. ulcere, lacerazioni). - Controllare l’occlusione. - Verificare se la bocca si chiude completamente e l’occlusione sia corretta. • Esaminare se i denti si trovano nella loro posizione anatomica o sono presenti precontatti che creano traumi a carico dei tessuti molli o di altri denti. • Costatare se la dentizione sia corretta (es. persistenza di denti decidui) e completa (es. agenesie, denti soprannumerari) per l’età del cane. • Controllare se i denti siano bianchi e puliti, se ci sono segni di gengivite o parodontite (es. placca, tartaro, retrazione gengivale, mobilità). • Ispezionare le corone dei denti una per una. • Controllare se sono presenti le alterazioni di colore (es. pulpiti) o segni di consumo o fratture.
APRIRE POI LA BOCCA, SE IL SOGGETTO È TRATTABILE. DIVERSAMENTE È NECESSARIO SEDARE IL CANE PER COMPLETARE LA VISITA DENTISTICA. • Ispezionare il palato duro e molle e il faringe. • Ispezionare e palpare la lingua estraendola delicatamente. • Ispezionare il vestibolo e le guance. • Controllare se sono presenti gonfiori, neoformazioni, soluzioni di continuo o corpi estranei. • Ispezionare le corone dei denti. • Controllare se sono presenti carie (più frequenti sulla superficie occlusale dei molari).
AL TERMINE DELLA VISITA, DISCUTERE CON IL PROPRIETARIO IL PIANO DI TRATTAMENTO. • Eventuale procedura dentistica (es. esame radiografico, detartrasi e lucidatura, estrazioni, terapia canalare). • Igiene orale domiciliare (lavare i denti, utilizzare integratori specifici, modificare la dieta). • Fissare il prossimo check-up.
A CURA DI PEDIGREE DENTASTIX CHE PROMUOVE MAGGIO, MESE DELL’IGIENE ORALE DEL CANE
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Il trattamento del dolore negli animali Riconoscimento e cura secondo il College americano degli anestesisti veterinari re difficoltà avrà l’animale a sopportarlo. Il dolore acuto può durare giorni e settimane, in base al grado e all’estensione del trauma tissutale. Il dolore postoperatorio e il dolore traumatico sono i due tipi di dolore più frequentemente osservati e trattati dai medici veterinari. L’intensità del dolore acuto causato da un insulto tissutale è maggiore nelle prime 24-72 ore dopo l’insulto. Il dolore acuto spesso risponde positivamente ai farmaci analgesici. Il dolore cronico dura mesi o anni ed è un dolore che persiste oltre i tempi generalmente necessari per la guarigione di una lesione oppure è associato a un processo patologico cronico. Il dolore cronico è in genere più difficile da trattare rispetto a quello acuto e può richiedere indagini diagnostiche estese e approcci terapeutici multipli.
IMPORTANZA DEL DOLORE di MARIA GRAZIA MONZEGLIO
DEFINIZIONE DI DOLORE l dolore e la sofferenza sono condizioni clinicamente importanti che influenzano negativamente la qualità di vita dell’animale, tanto a breve quanto a lungo termine. Nel suo documento sul trattamento del dolore, il College americano degli anestesisti veterinari (ACVA) sostiene una filosofia che promuova la prevenzione e il controllo del dolore e della sofferenza animale come obiettivo terapeutico fondamentale e sostenibile. Clinicamente, il mancato controllo del dolore non fornisce alcun beneficio all’animale, quindi il medico veterinario deve cercare di trattare il dolore nei suoi pazienti. La completa eliminazione del dolore in un singolo animale può non essere effettuabile o desiderabile. Piuttosto che cercare di eliminare qualsiasi dolore, le strategie terapeutiche dovrebbero essere finalizzate a migliorare la capacità dell’animale di sopportare il dolore, riducendone quindi la sofferenza. Il trattamento del dolore può essere considerato efficace se il grado di algia non impedisce all’animale di svolgere attività relativamente normali quali mangiare, dormire, muoversi, pulirsi e interagire con altri membri della sua specie o con le persone a lui dedicate. Il documento riconosce inoltre che il trattamento del dolore può essere problematico in molti animali e non essere effettuabile in alcune circostanze. Tuttavia, deve essere posto in atto qualsiasi tentativo di prevenire o alleviare il dolore negli animali qualora non vi siano ragioni importanti per non effettuare un trattamento. Il trattamento efficace del dolore negli animali è spesso un obiettivo complesso e difficile. Le diverse specie animali trattate in medicina veterinaria hanno reazioni differenti agli stimoli nocivi (es., traumi tissutali), manifestano una notevole varietà di segni clinici suggestivi, ma non patognomonici, di dolore e mostrano risposte disparate al trattamento. Anche all’interno di una singola specie, variano notevolmente la risposta individuale agli stimoli nocivi e le esigenze anestesiologiche. Inoltre, molte decisioni della medicina veterinaria sono influenzate da aspetti economici. L’ACVA incoraggia quindi i medici veterinari e i loro collaboratori ad accrescere le loro conoscenze e competenze nel riconoscimento e nel trattamento del dolore e ad applicare queste ultime al fine di superare i problemi insiti nel controllo efficace e sicuro dell’algia negli animali.
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Il dolore è stato definito come una sensazione ed esperienza emotiva spiacevole associata a un reale o potenziale danno tissutale oppure è stato descritto in base a tale danno. Il dolore è un fenomeno complesso che coinvolge componenti fisiopatologiche e psicologiche spesso difficili da riconoscere e interpretare negli animali. Il termine sofferenza è spesso utilizzato in associazione al dolore, e implica la sopportazione conscia del dolore o dello stress. La sofferenza può riferirsi a una varietà di stati soggettivi intensi e spiacevoli che possono avere origine fisica o psicologica. La nocicezione è la percezione, trasduzione e trasmissione di uno stimolo nocivo. Quando sono stimolati da insulti tissutali termici, meccanici e chimici, i nocicettori (terminazioni nervose libere) inviano impulsi al sistema nervoso centrale, che ne effettua l’interpretazione e la modulazione. Il dolore è una risposta sensitiva ed emotiva a uno stimolo nocivo, ed è peculiare di ciascun individuo. Un singolo animale può o meno provare dolore in risposta alla nocicezione. La risposta individuale al dolore varia in base a molti fattori, tra cui età (gli animali giovani mostrano generalmente una minore tolleranza al dolore acuto ma sono meno sensibili allo stress emotivo e all’ansia associati all’anticipazione di una esperienza dolorosa), sesso, condizioni di salute (gli animali ammalati hanno una minore capacità di tollerare il dolore rispetto ai soggetti sani; gli animali gravemente debilitati provano ancora dolore ma possono non essere in grado di rispondergli), specie (i bovini sono tendenzialmente stoici mentre i gatti sono più eccitabili) e razza (razze canine da lavoro vs. razze toy). Si ritiene generalmente che se una procedura è dolorosa per l’uomo deve esserlo anche per l’animale. Benché sia utile costruire dei paralleli tra uomo e animali, la gravità del dolore prodotto dalle diverse procedure non è sempre simile nei due casi. Poiché è molto difficile confrontare l’esperienza dolorosa degli animali e degli uomini, è preferibile somministrare empiricamente analgesici in via preventiva in qualsiasi caso in cui si ritenga che la procedura possa essere dolorosa per l’animale.
È importante che l’animale provi dolore? Il dolore può certamente avere un ruolo protettivo nel ridurre il danno tissutale. Attraverso il dolore gli animali imparano molte cose dal loro ambiente e il dolore acuto spesso è utile per modificare un comportamento e prevenire ulteriori danni tissutali. Tuttavia, il dolore può anche fungere da stimolo per un comportamento distruttivo. Le modificazioni metaboliche e funzionali caratteristiche della risposta di stress successiva a un trauma possono essere importanti per la sopravvivenza nei pazienti non trattati. In contrasto, gli stessi adattamenti possono essere dannosi in un paziente sottoposto a cure veterinarie. Il dolore non controllato può indurre sofferenza. Dolore e sofferenza sono associati a risposte fisiologiche e comportamenti maladattivi. Come precedentemente osservato, il mancato controllo del dolore in un animale sottoposto a cure veterinarie non comporta alcun beneficio. La necessità di fornire un’analgesia adeguata agli animali può essere oggi più impellente che mai. Nel corso dell'ultimo decennio molti medici veterinari hanno adottato pratiche anestesiologiche che determinano un risveglio rapido dopo la chirurgia. Farmaci anestetici come propofolo, diazepam-ketamina e isoflurano consentono un rapido risveglio dall’anestesia. In mancanza di farmaci con proprietà analgesiche (oppioidi, α-2 agonisti, anestetici locali, farmaci antinfiammatori non steroidei), il risveglio rapido dall’anestesia è spesso associato a un dolore intenso causato dalla procedura chirurgica. Inoltre, l’accresciuta attenzione al monitoraggio intraoperatorio del paziente ha migliorato la sicurezza dell’anestesia, consentendo a molti veterinari di affrontare procedure molto più invase di quanto in precedenza possibile. Ma più una procedura è invasiva, maggiore è il danno tissutale indotto e superiore sarà il grado di dolore postoperatorio. La prevenzione e il trattamento del dolore e della sofferenza sono oggi sempre più riconosciuti come una parte essenziale della gestione complessiva del paziente in medicina umana. Non deve quindi sorprendere che molti proprietari di animali si aspettino che i medici veterinari siano altrettanto in grado di riconoscere e trattare efficacemente il dolore e la sofferenza nei loro animali.
TIPI DI DOLORE Il dolore acuto ha un’intensità variabile da lieve a grave, è generalmente di breve durata ed è indotto da un evento traumatico, chirurgico o patologico. Più intenso è il dolore e maggio-
RICONOSCERE IL DOLORE Le risposte specie-specifiche e individuali al dolore sono piuttosto variabili ed è quindi essenziale che il personale veterinario che deve
valutare la presenza di dolore in un animale comprenda completamente i comportamenti tipici specie-specifici e individuali. Un aspetto importante nel capire se un animale prova dolore o meno è la capacità di riconoscere gli scostamenti dalla norma del comportamento e dell’aspetto dell’animale. In questo senso, il proprietario dell’animale può essere in grado di riconoscere sottili comportamenti indicativi di dolore che passerebbero altrimenti inosservati. Qui di seguito sono elencati alcuni esempi di comportamenti indicativi di dolore, che non intendono tuttavia essere onnicomprensivi per tutte le specie. Modificazioni del carattere o dell’atteggiamento. Un animale normalmente quieto e docile diviene improvvisamente aggressivo, oppure un soggetto aggressivo diventa più calmo. L’animale può cercare di mordere, soprattutto quando viene palpata un’area dolente. Un soggetto può sembrare non responsivo o introverso. Vocalizzazioni anomale, soprattutto alla palpazione di un’area dolente o quando l’animale viene forzato a muoversi. Per esempio, il cane può guaire o lamentarsi, il gatto soffia o ringhia, un suino può grugnire e strillare eccessivamente, i primati possono grugnire o urlare, i ratti possono squittire con un’intensità insolita, i topi possono vociare. Le vocalizzazioni sono tendenzialmente indicatori poco sensibili e non specifici di dolore e non dovrebbero essere considerate l’unico criterio per determinare se un soggetto necessita di un trattamento del dolore. Leccamento, mordicchiamento, grattamento o scuotimento di una parte dolente. Questi comportamenti, se eccessivi, possono portare ad automutilazione. Alterazioni dell'aspetto del mantello. Il pelo arruffato, l’aspetto untuoso indicativo di una mancata pulizia del mantello e la piloerezione possono suggerire la presenza di dolore. Alterazioni della postura o della deambulazione. Zoppia o trascinamento di un arto dolente. La tensione dei muscoli addominali e dorsali che produce un addome levrettato è evidente soprattutto in cani, gatti e roditori. Modificazioni dell'attività. L'animale può essere irrequieto e camminare avanti e indietro oppure alzarsi e sdraiarsi ripetutamente. Oppure, al contrario, un soggetto può restare in decubito ed essere letargico o riluttante al movimento, in difesa della parte dolente. Modificazione dell'appetito, soprattutto nel senso di un ridotto consumo di cibo e acqua che induce dimagrimento e disidratazione. Modificazioni dell'espressione facciale. Gli occhi possono divenire opachi e le pupille dilatate. Le orecchie possono essere portate indietro e possono essere evidenti smorfie e un aspetto sonnolento e o fotofobico. Sudorazione o salivazione eccessive. I cavalli spesso sudano in risposta al dolore, al contrario dei bovini. I roditori sottoposti a stress spesso presentano una salivazione profusa. Scolo oculonasale. Spesso, i ratti sottoposti a stress eliminano pigmento porfirinico con le lacrime e sembrano sanguinare dagli occhi e dal naso. Il digrignamento dei denti si può percepire in conigli, bovini, pecore e capre che presentano dolore. Modificazioni della peristalsi intestinale o della minzione, come diarrea con imbrattamento del perineo, disuria e tenesmo. Altri parametri che possono indicare la pre-
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senza di dolore sono l’aumento della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria e della temperatura corporea. Può essere utile determinare la concentrazione ematica di glucosio, corticosteroidi e catecolamine. Per valutare più accuratamente il grado di dolore che potrà seguire il risveglio dalla procedura chirurgica, è utile avere una certa conoscenza della procedura stessa. La chirurgia oculare e delle strutture periorbitali è dolorosa per la maggior parte degli animali, così come gli interventi chirurgici su orecchie, naso e denti. Durante il risveglio, l'animale può scuotere eccessivamente la testa e sfregarsi o toccare con le zampe la parte dolente o vocalizzare. Le procedure ortopediche sono generalmente dolorose a causa dei traumi indotti su ampie masse muscolari. L'amputazione, soprattutto se prossimale, e la toracotomia inducono forte dolore. La chirurgia delle vertebre cervicali è generalmente più dolorosa di quella delle vertebre toraciche o lombari. Le procedure perirettali sono solitamente dolorose e l'animale può sfregare e strisciare il perineo in risposta al dolore. Il dolore addominale può essere di difficile identificazione; l'animale può inarcare il dorso e assottigliare l’addome. I cavalli possono leccarsi l'addome oppure rotolarsi sulla schiena. La diagnosi di dolore in medicina veterinaria viene raramente effettuata sulla base di un'unica osservazione o un unico valore di laboratorio. Al contrario, ha una natura soggettiva e dipende da una combinazione di una buona capacità di esame, familiarità con specie, razza e comportamento individuale, conoscenza del grado di dolore associato a una particolare procedura chirurgica o malattia e riconoscimento dei segni di disagio e dolore. Indipendentemente dei segni clinici mostrati, se si sospetta che l'animale possa provare dolore, è indicato un tentativo terapeutico con analgesici.
TRATTAMENTO DEL DOLORE Il trattamento del dolore deve essere pianificato singolarmente per ciascun soggetto e dovrebbe basarsi, in parte, sulla specie, la razza, l'età, la procedura effettuata e il grado di trauma tissutale, le caratteristiche comportamentali individuali, il grado di dolore, le condizioni di salute e la disponibilità di farmaci e tecniche. La scelta del farmaco analgesico più appropriato o della tecnica analgesica più indicata richiede che il veterinario emetta un giudizio professionale sul farmaco o la tecnica che meglio soddisfano le necessità cliniche ed etiche per il singolo animale. L'approccio terapeutico complessivo può basarsi su una combinazione di modalità farmacologiche e non farmacologiche. L'approccio farmacologico coinvolge l'utilizzo di farmaci dalle proprietà analgesiche conosciute, come oppioidi, α-2 agonisti, anestetici locali e farmaci antinfiammatori non steroidei. I farmaci con proprietà sedative (es., acepromazina maleato) generalmente non possiedono proprietà analgesiche, ma possono essere utili per ridurre l'ansia e favorire l'efficacia degli analgesici contemporaneamente somministrati. Non ci si dovrebbe affidare esclusivamente a sedativi e tranquillizzanti come unica fonte di analgesia. L’agente specifico da somministrare, la sua dose, via di somministrazione e frequenza devono essere adattati al singolo individuo. È noto che la dose di analgesico necessaria per controllare il dolore varia notevolmente da un soggetto all'altro e che anche la durata d'azione del farmaco presenta notevoli differenze. Conseguentemente, è importante monitorare gli effetti della terapia con attenzione e modificare la dose e la frequenza di somministrazione in base alle necessità dell'animale. La somministrazione di un farmaco analgesico prima dell'insorgenza del dolore (analgesia
www.vetjournal.it Vet Journal preventiva) può consentire un miglior controllo dell’algia durante il periodo postoperatorio. Benché tutti gli analgesici, tranquillizzanti e anestetici locali possiedano alcune proprietà non desiderabili, le reazioni avverse e deleterie possono essere ridotte scegliendo un farmaco e una dose appropriati per il singolo individuo. La somministrazione di una combinazione di farmaci analgesici di diverse classi farmacologiche (analgesia multimodale) può
migliorare notevolmente l'effetto analgesico, consentendo una riduzione dei dosaggi e degli effetti avversi. L'approccio non farmacologico al controllo del dolore negli animali si basa sulle buone pratiche di allevamento, il supporto nutrizionale, l'agopuntura e l'interazione con i proprietari (animali d'affezione). L'animale dovrebbe essere tenuto in una zona pulita e ben ventilata e sottoposto al minor stress possibile. Occorre controllare che sia-
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no soddisfatti i fabbisogni nutrizionali. Negli animali d'affezione, l'interazione con le persone che si prendono cura di loro può ridurre lo stress e favorire una migliore sopportazione del dolore. Le malattie o le lesioni concomitanti devono essere trattate in accordo con le buone pratiche veterinarie. *American College of Veterinary Anesthesiologists' position paper on the treatment of pain in animals ■
Patologie gastrointestinali del coniglio Alimentazione e malattie digestive al Corso teorico-pratico SIVAE el coniglio ogni tipo di disturbo, sia psicologico che organico, può determinare la comparsa di segni clinici a carico dell’apparato digerente. Delle patologie gastrointestinali ed alimentari di questa specie ha parlato Paolo Selleri (Med Vet, Roma) al Corso teorico-pratico di comportamento, medicina e chirurgia del coniglio organizzato da SIVAE a Cremona (25—27 novembre 2009).
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DIETA DEL CONIGLIO Il coniglio è impegnato ad alimentarsi per buona parte della giornata, potremmo considerare che compia circa 30 pasti al giorno. Il coniglio è un erbivoro obbligato. La dieta in casa deve riflettere quella che avrebbe se vivesse libero: erba, foglie, radici. Per quanto molti mangimi presenti in commercio ne siano pieni, i semi non sono un ingrediente che deve far parte della dieta del coniglio. In zootecnia i semi vengono aggiunti alla dieta solo per rendere il mangime più appetibile (e quindi commerciabile) o per far ingrassare il coniglio per poi macellarlo. Si deve osservare che il coniglio non ha una struttura anatomica che gli consente di arrampicarsi sugli alberi per mangiare la frutta. Quindi anche la frutta non potrà essere considerata una componente rilevante della sua alimentazione. In piccole dosi potrà essere usata per addestrarlo o soddisfare il bisogno di molti proprietari di viziare il loro coniglio. Il fieno non deve mai mancare nella dieta. Oltre ai comuni pacchi di fieno misto sono in commercio confezioni di fieno monofita: erba medica, fleolo, avena, ecc. Avere a disposizione dei fieni con un’unica coltura erbacea permette di migliorare la dieta del paziente erbivoro adattandola alle necessità del suo momento fisiologico. Le leguminose sono particolarmente ricche di calcio e proteine e sono indicate per gli animali in crescita, in gravidanza o in convalescenza. Vanno evitate negli animali anziani o nei casi in cui gli eccessi di calcio possano favorire la formazione di uroliti. Le verdure fresche sono una componente importante della dieta. Devono essere offerte fresche più volte al giorno, evitando di darle a temperatura di frigorifero. È importante anche curare la varietà delle verdure offerte: indivia, scarola, finocchi, sedano, lattuga romana, radicchi, carote e foglie di carote, peperoni, ravanelli e crescione. Altri ortaggi accettabili, ma ricchi di calcio, andrebbero evitati dopo 6 mesi di età, perché si suppone possano predisporre a problemi delle vie urinarie, e sono: erba medica, tarassaco (parti verdi e fiori) e le erbe aromatiche. Infine anche le brassicacee e gli spinaci vanno offerti saltuariamente perché ricchi di ossalati. La somministrazione di pellet deve essere piut-
tosto limitata, sia perché la sua struttura fisica può alterare i processi di masticazione, favorendo patologie da malocclusione, sia perché sono privi di fibra sufficientemente lunga per stimolare la motilità intestinale. Inoltre i pellet hanno quantità di calcio e fosforo che superano i fabbisogni del coniglio. Si consiglia quindi di limitare la dose dei pellet costituiti da fleolo o avena in tutti i conigli ipercalcemici, anziani o obesi. I pellet di erba medica andrebbero invece offerti in tutti i soggetti sottopeso, alle madri gravide o in lattazione. In particolare la dieta delle coniglie gravide negli ultimi dieci giorni prima del parto dovrebbe essere costituita principalmente da pellet di medica. Lo stesso discorso vale per i giovani conigli in accrescimento fino a 10 settimane di età, successivamente la quantità dovrà essere scalata fino a raggiungere la dose degli adulti.
STASI GASTROINTESTINALE/ COSTIPAZIONE/ILEO I conigli che si presentano con o senza segni di malocclusione, ma con dolore addominale, anoressia o mancata produzione di feci hanno bisogno di trattamenti medici mirati alla correzione dell’emergenza. La somministrazione di analgesici e fluidi, spesso riesce a sbloccare la situazione, stimolando l’appetito del coniglio e la motilità intestinale. La stasi gastrointestinale è principalmente un disordine acquisito della motilità gastroenterica e si manifesta in genere con un suo rallentamento, che può diventare ileo completo nelle forme più gravi. Questo rallentamento può insorgere come forma primaria, in seguito ad alterazione della funzionalità dei neuroni mio enterici o della muscolatura liscia gastrica; o secondariamente ad una dieta errata, mancanza di esercizio, aderenze post-chirurgiche e tutte quelle condizioni di stress o condizioni cliniche dolorose che possono indurre anoressia. In molti casi la stasi è favorita da una dieta errata basata su miscele di semi e fioccati, carboidrati, frutta e povere di fieno e verdure, che determinano un eccessivo apporto di carboidrati e uno scarso apporto di fibra lunga. L’eccesso di carboidrati interferisce sulla motilità, inibendo il rilascio di motilina, un ormone secreto dalle cellule enterocromaffini del duodeno e del digiuno, che stimola la muscolatura gastrointestinale favorendo la peristalsi; invece
la carenza di fibra lunga, porta ad un minor stimolo meccanico distensivo del colon e ad un aumento di butirrati e proprionati a scapito degli acetati nel cieco, compromettendo ulteriormente la motilità intestinale. Una ridotta secrezione di motilina può essere anche determinata da un aumento delle catecolammine in seguito a stress ambientali di qualunque tipo: cambio di ambiente, introduzione di un nuovo coniglio o di un nuovo animale, perdita del compagno, presenza di un coniglio dominante, arrivo di persone estranee in casa, forti rumori, il ricovero in clinica; o in corso di patologie cliniche che determinano dolore e anoressia. L’anamnesi dettagliata e l’esame obiettivo generale che include l’auscultazione dell’addome, possono aiutare il clinico a individuare la gravità della patologia in atto. Uno strumento utile per la diagnosi è rappresentato dall’esame radiografico, dal quale spesso possiamo evincere lo stadio e la gravità della stasi. Si possono usare anche mezzi di contrasto preferendo i mezzi iodati piuttosto che il bario, perché il pasto baritato può indurre un’alterazione della funzionalità ciecale con compattamento del suo contenuto. Nella maggior parte dei casi il contenuto gastrico compattato riesce ad essere fatto progredire una volta che lo stato di idratazione è migliorato e quando la quantità di fibra lunga nella dieta è aumentata. Si può facilitare questo processo stimolando la peristalsi mediante l’uso di procinetici gastrici e intestinali, se si è certi che non sia presente un compattamento del contenuto intestinale. Una volta che il dolore è alleviato e lo stato di idratazione è corretto, il coniglio comincerà a muoversi e a mangiare fieno, stimolando la motilità gastrointestinale. Pur non essendone dimostrata l’efficacia, i probiotici vengono utilizzati spesso nel corso di patologie gastrointestinali mediante la somministrazione per via orale. Come terapia di supporto, il complesso della vitamina B può essere somministrato allo scopo di stimolare l’appetito e contrastare la minaccia della lipidosi epatica, spesso presente nel corso dell’anoressia. Tutti i conigli anoressici andrebbero aiutati tramite alimentazione assistita, mediante l’uso di formulazioni preparate allo scopo (Critical Care for Erbivores, Oxbow®) mescolate con succo di mela o soluzioni elettrolitiche aromatizzate. In caso di completo rifiuto del cibo, bisognerà ricorrere all’applicazione di un sondino naso-gastrico. Raramente la chirurgia è necessaria per risolvere un impaccamento delle ingesta, ma se si sospetta un processo necrotico o ischemico a carico della parete intestinale per un’azione compressiva, la resezione chirurgica dell’intestino può essere l’unica alternativa, nonostante la prognosi sia spesso infausta. C’è un alto rischio di morte durante la chirurgia a causa
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16 Vet Journal Attualità scientifica delle endotossine prodotte dai clostridi presenti nell’intestino del coniglio. L’anestesia, infatti spesso determina un rallentamento della motilità gastrointestinale, a cui consegue un’alterazione della flora intestinale e la produzione di tossine batteriche. Utile a questo scopo si è dimostrata la somministrazione per via endovenosa (EV) o intraossea (IO) di antibiotici e fluidi nel periodo perioperatorio e postoperatorio per diversi giorni. In queste situazioni gli antibiotici di scelta dovrebbero avere un’azione sui gram negativi e sui batteri anaerobi.
MANCATA INGESTIONE DEL CIECOTROFO I ciecotrofi si formano nel colon prossimale e nel cieco. I conigli cominciano a consumarli a partire dalle 2-3 settimane di età quando cominciano ad assumere anche il cibo solido degli adulti. La fibra più grande di 0,5 mm non entra nel cieco ma transita nell’intestino e va a formare i pellet fecali, mentre le particelle più piccole e i liquidi vengono trattenuti nel cieco o ritornano al cieco tramite movimenti di antiperistalsi. Nel cieco, questi due componenti vengono aggregati a formare delle particelle altamente nutrienti che vengono ricoperte da muco e successivamente espulse per via rettale. Questo meccanismo richiede una dieta ricca di fibre affinché sia efficiente e funzionale. Nelle diete povere di fibra aumenta il periodo di ritenzione nel cieco e si riduce la motilità dell’intero intestino e, di conseguenza, anche la produzione di ciecotrofo. La quantità di fibra indigeribile dovrebbe essere almeno il 15% della dieta. Inoltre una dieta povera di fibra ma ricca di proteine riduce l’assunzione
di ciecotrofo. In poche parole, l’aumento di fibre nella razione favorisce una diminuzione delle proteine che compongono il contenuto ciecale durante la fase ciecotrofica. Si consiglia, quindi, di aggiungere in una razione costituita da pellettato e verdure fresche, sempre fieno di ottima qualità, per una migliore funzionalità gastrointestinale. La mancata assunzione del ciecotrofo può avvenire per diversi motivi, il principale dei quali è una dieta povera di fibra, che porta alla formazione di un ciecotrofo di consistenza alterata, più tenero o liquido, che non viene quindi assunto dall’animale. Talvolta il ciecotrofo può non essere assunto o perché ha odori sgradevoli al coniglio o perché in condizioni di obesità o patologie del rachide, l’animale non riesce più a raggiungere la regione anale. Sebbene la mancata ingestione del ciecotrofo non sia una condizione pericolosa per la vita, gli effetti sulla salute del coniglio sono molteplici. I conigli non assumendo il ciecotrofo, innanzitutto si privano degli amminoacidi, degli acidi grassi volatili, delle vitamine degli enzimi, come amilasi e lisozima, prodotti dalla microflora ciecale; successivamente vanno incontro ad un costante imbrattamento della regione perineale. La presenza di materiale fecale in questa regione determina cattivo odore e dermatiti che causano stress al coniglio e nei mesi estivi possono attirare le mosche, predisponendo l’animale alle miasi. L’approccio terapeutico della patologia richiede tre tipi di interventi. 1. Si interviene con una terapia locale della zona perineale, si taglia il pelo e si pulisce la
parte, si somministrano FANS, che possono ridurre la produzione di ciecotrofo e alleviare il dolore, e antibiotici, per curare la dermatite. 2. Si modifica la dieta con l’introduzione graduale di vegetali ricchi di fibra e l’eliminazione di eventuali mangimi contenenti semi e fioccati. Il fieno deve essere a disposizione ad libitum. In alcuni casi, è utile lasciare a disposizione fieno come unico alimento per diversi giorni. 3. Si devono ricercare e, se possibile, eliminare, eventuali cause sottostanti come obesità, patologie della colonna, problemi neurologici, patologie da malocclusione.
ENTERITE/ENTEROTOSSIEMIA Le diete ricche di carboidrati possono creare svariati disturbi all’apparato gastroenterico del coniglio. Uno di questi è l’eccesiva presenza di glucosio, che favorisce la colonizzazione intestinale del Clostridium spiroforme e di E. coli. L’eccesso di acidi grassi volatili prodotti determina una drastica diminuzione del pH ciecale che inibisce la normale flora intestinale, favorendo i patogeni a proliferare e a colonizzare l’intestino. In questo modo gli agenti patogeni sono causa della produzione di gas e tossine, responsabili dell’interruzione della motilità, della produzione di nutrienti e dell’assorbimento intestinale. Talvolta questa condizione di disbiosi può essere determinata dall’uso di farmaci antibiotici, attivi principalmente contro i gram positivi che normalmente popolano la flora intestinale del coniglio. Spesso i conigli affetti da enterotossiemie presentano condizioni cliniche molto critiche che devono essere affrontate in maniera
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molto aggressiva, mediante terapia reidratante per via sottocutanea o endovenosa, impiegando il Ringer lattato, l’utilizzo di colestiramina per la sua proprietà di legarsi alle tossine batteriche e l’uso del metronidazolo alla dose di 20 mg/kg q12h. Per l’analgesia si provvederà all’uso di FANS.
OSTRUZIONE INTESTINALE L’ostruzione intestinale nel coniglio è una condizione molto grave ma che raramente si osserva nella pratica clinica. La causa più frequente è rappresentata dall’ingestione di corpi estranei, più spesso rappresentati da nodi di pelo infeltrito, oggetti di plastica o gomma, stoffa o fili dei tappeti che spesso si fermano a livello di piloro, nel tratto prossimale del duodeno o nella valvola ileociecale. Il coniglio può essere asintomatico o avere solo anoressia nelle fasi iniziali, ma nell’arco di 24-48 ore sviluppa i segni dell’addome acuto. Assenza di feci, addome timpanico, evidenti segni di dolore, seguiti da segni di ipovolemia e shock. In poco tempo si instaura la lipidosi epatica, ulcerazioni gastriche e la morte sopraggiunge nell’arco di 24-48 ore. Radiograficamente, il quadro si caratterizza per la presenza di una notevole distensione gastrica, per accumulo di liquido e gas. Situazione analoga, si può riscontrare nella stasi gastrointestinale ma con un andamento più benigno e lento. La prognosi è quasi sempre infausta anche con l’intervento chirurgico.
COCCIDIOSI Il coniglio può essere infestato da 10 specie di Eimeria a localizzazione intestinale, alcune di elevato potere patogeno (come E. magna), altre a patogenicità moderata (come E. perforans e E. media) o scarsa. Sono possibili anche infestazioni contemporanee di più specie. Le specie più diffuse in Italia sono Eimeria perforans, E. media e E. magna. La trasmissione avviene tramite l’ingestione di oocisti sporulate. Spesso alla presenza dei coccidi si accompagnano infezioni di agenti patogeni come l’E. coli che sfociano in gravi forme di enteriti. La coccidiosi si osserva soprattutto nei giovani appena svezzati in forme acute che causano inappetenza, perdita di peso, depressione e diarrea che può essere emorragica; o in forme subcliniche che si manifestano solo per un accrescimento stentato. L’infestazione da parte di specie poco patogene passa invece inosservata. Eimeria stiedae si localizza a livello epatico. La trasmissione avviene tramite oocisti sporulate che hanno bisogno di due giorni nell’ambiente prima di diventare infettanti. A differenza dei coccidi intestinali, Eimeria stiedae si localizza all’interno dei dotti biliari dove può determinare, in caso di gravi infestazioni, l’ostruzione dei dotti e importanti alterazioni epatiche, con segni di perdita di peso, ascite, ittero, diarrea e epatomegalia. Negli adulti la patologia è spesso asintomatica. La diagnosi di coccidiosi si effettua tramite l’esame delle feci, che però non permette di stabilire la specie. Durante il trattamento, si deve curare molto la pulizia per evitare la reinfestazione.
TERAPIA Clazuril 5 mg/kg PO una sola volta Sulfachinossalina 100 mg/kg SC Sulfadimetossina 50 mg/kg come dose d’attacco poi 25 mg/kg q24h PO per 9 giorni Sulfametazina 100 mg/kg PO q24h Trimetoprim - sulfadiazina 15-30 mg/kg PO, IM e SC q12h per 7 -10 giorni Toltrazuril 25-50 ppm nell’acqua (1-2 ml di prodotto per litro d’acqua) per 5-7 giorni (M.G.M.) Da: Atti del Corso base teorico-pratico SIVAE di comportamento, medicina e chirurgia del coniglio (Cremona, 25-27 novembre 2009). ■
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Lettere al Direttore
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Nasce un’associazione che promuove la buona sanità veterinaria Sul numero 7 di Professione Veterinaria abbiamo pubblicato in prima pagina l’articolo: “L’ANMVI denuncia, altri plaudono” nel quale criticando l’iniziativa da parte di un’associazione animalista, l’AIDAA, di un Tribunale degli animali che avrebbe dovuto intervenire a difesa dei loro diritti ed anche su eventuali contenziosi fra proprietari e veterinari, esprimevamo anche meraviglia per il sostegno dato dal SIVELP a questo progetto a nostro avviso veramente assurdo e non rispettoso della professionalità del Medico Veterinario. Infatti, oltre al fatto che l’iniziativa partiva da un’Associazione animalista che già in altre occasioni aveva mostrato poco rispetto verso la categoria veterinaria, ci sembrava impossibile accettare che fosse una struttura creata da questo movimento a giudicare il nostro operato, un Tribunale “animalista”. Il SIVELP ora ci chiede di riportare integralmente il loro intervento sull’iniziativa per chiarire la loro posizione. Lo facciamo volentieri, ma ci sembra che anche il testo integrale dal quale avevamo preso spunto per il nostro articolo sia comunque una esplicita approvazione dell’iniziativa proposta dall’AIDAA. Lasciamo ai lettori una valutazione in merito restando però del nostro parere già espresso precedentemente: riteniamo che queste iniziative debbano essere sempre rifiutate dalla categoria veterinaria, e quindi di conseguenza, da tutti gli organismi che dicono di rappresentarla, in modo chiaro e netto senza lasciare spazio ad equivoci. Carlo Scotti
SUPERCOPPA
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responsabili delle Rappresentative Regionali di calcio dei Medici Veterinari con l’alto patrocinio della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) in collaborazione con la UISP, dopo la I.a edizione della “Coppa Italia Veterinaria” hanno promosso una nuova iniziativa calcistica: la Supercoppa veterinaria. Un nuovo appuntamento a livello nazionale che completa il percorso calcistico dei medici veterinari italiani impegnati nell’attività sportiva del gioco del calcio. Se la contenderanno le due formazioni che nel 2009 hanno vinto lo scudetto e la Coppa Italia: ovvero l’Emilia Romagna, laureatasi campione d’Italia a Caorle e la Campania, vincitrice della Coppa Italia nella fase finale a Roma. Si giocherà a Imola (BO), in casa dei campioni d’Italia, domenica 21 marzo, sul campo “Mulino Rosso”, alle ore 10,30. Gara unica (due tempi da 40 minuti), con eventuali tempi supplementari (da 10 minuti ciascuno) e calci di rigore per assegnare la prima Supercoppa veterinaria, la “Zeus Cup”, messa in palio dall’Azienda italiana, emergente nel settore dell’abbigliamento sportivo.
“La nascita di una associazione (promossa da AIDAA) che promuove la buona sanità veterinaria intervenendo sui casi di malasanità, non può che essere accolta con plauso da tutti i veterinari che esercitano l’attività con serietà ed impegno nel rispetto di tutti i canoni sia legali di correttezza, diligenza, competenza sia deontologici. Tuttavia, ogni veterinario libero professionista può confermare che negli ultimi tempi la litigiosità dei clienti è spesso pretestuosa, infondata e motivata unicamente dall’intento di ottenere risarcimenti per imponderabili e poco credibili danni. Risulta, quindi, difficile, pur lavorando coscienziosamente e seriamente, operare con serenità essendo reale la preoccupazione di dover difendere la propria attività da accuse di negligenza imprudenza o imperizia. In tale contesto, si auspica che la nuova associazione
riesca a portare un vero e stabile equilibrio, sollecitando e sostenendo le situazioni di vera conclamata (e non apparente o mascherata) malasanità in stretta collaborazione con organismi, istituzioni e associazioni competenti”. La pubblicazione di una frase estrapolata dal contesto ha stravolto il significato dell'articolo che, nella sua completezza, ha evidentemente tutt'altro tenore rispetto a quello da voi proposto. Infatti il Sindacato, spesso unica voce della Categoria, ha sempre difeso i propri iscritti da accuse pretestuose, quando risulti documentata la loro infondatezza. Pertanto, a tutela non solo di SIVELP ma anche del diritto/dovere alla corretta informazione, sono a chiedere a rettifica / chiarimento della notizia sia pubblicato il testo integrale. Dott. Angelo Troi, Segretario Nazionale SIVELP
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“I geni introdotti non si ritroveranno certo nelle carni del bestiame allevato con cibi geneticamente modificati”. Silvio Garattini
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2nd International Congress on Canine Leishmaniasis 2째 Congresso Internazionale sulla Leishmaniosi Canina
Pisa Palazzo dei Congressi April 17th-18th 2010 17-18 Aprile 2010
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Fisco Riflessioni
VETERINARIA 10 | 2010
Studi di settore: solo presunzioni L’applicazione automatica del sistema Gerico è sempre bocciata dai giudici tributari
di ANTONIO MANFREDI li studi di settore sono stati introdotti nel 1998 (legge 8 maggio, n. 146) per venire incontro alle richieste delle categorie interessate che lamentavano il sistema della minimum tax che esprimeva reali ingiustizie e sperequazioni fra i contribuenti. Certamente sono stati un passo avanti rispetto al sistema precedente ma non vi è dubbio che anche questo sistema, che dovrebbe essere un riferimento per i contribuenti e per l’Agenzia delle entrate, evidenzia numerosi difetti, spesso anche difficilmente sanabili. Abbiamo più volte criticato questo sistema perché da un lato è una resa dello Stato nella sua capacità di controllo fiscale dei cittadini, dall’altro operando per classi o settori di attività rischia evidentemente di esprimere valori o parametri anche lontani dalle diverse singole realtà. Tutti i correttivi che negli anni sono stati apportati su richiesta delle categorie professionali coinvolte hanno migliorato un po’ la situazione ma non hanno potuto risolvere i difetti di fondo del sistema. Ge.ri.co è un sistema informatico di gestione dei ricavi e dei compensi presunti per quel settore di attività. Parliamo di presunti e calcolati sulla base di diversi parametri raccolti negli anni anche in collaborazione con le categorie coinvolte che hanno cercato di renderli il più possibile vicini alla realtà. Certamente questi valori sono sostanzialmente derivanti da medie di valutazione e quindi spesso non corrispondono alla condizione reale del contribuente. Cosa significa questo? Che i dati personali possono coincidere con quelli presunti ma anche differenziare. Secondo l’agenzia delle entrate se la dichiarazione del contribuente è veritiera anche una differenza significativa dei suoi ricavi o compensi rispetto ai parametri previsti da Ge.ri.co non dovrebbe creargli alcun problema, ma in verità non è così. Nonostante l’Agenzia delle entrate continui a dire che gli studi di settore non devono essere applicati in modo automatico ma devono semplicemente segnalare una indicazione di scostamento dai valori presunti da valutare caso per caso, a livello periferico si continua ad intervenire in modo immediato appena risultano dai controlli scostamenti dai parametri di Ge.ri.co. Anche ultimamente la direzione centrale di Roma dell’Agenzia delle entrate ha diramato una circolare che invita gli uffici locali a fare tutto il possibile per evitare un contenzioso con il contribuente, soprattutto quando la pretesa del fisco non è
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sostenibile, sia per i costi legali che richiede sia perché le sentenze sono ormai quasi sempre a favore del contribuente. In un ampio e chiaro articolo apparso su Il Sole-24 Ore dell’8 marzo, gli autori ricordano bene come nel comunicato stampa del 15 maggio 2009, l’Agenzia delle entrate scrivesse a chiare lettere: “Contenzioso, se lo conosci lo eviti”. Nonostante questo però molti uffici periferici di fronte a scostamenti dai dati di Ge.ri.co iniziano e continuano spesso un inutile contenzioso vessativo nei confronti del contribuente giustificandolo con il fatto che per loro è meno rischioso un proseguimento del contenzioso piuttosto che chiudere la lite subito anche se ci sono elementi che fanno ritenere che il contribuente possa avere ragione. Questa politica in molti casi, se le richieste del fisco non sono esorbitanti, può anche essere positiva in quanto il contribuente, fatti due conti, preferisce aderire e pagare piuttosto che continuare un confronto legale certamente costoso e dai risultati comunque incerti. Un colpo definitivo a questa politica del fisco è stato dato però da alcune recenti sentenze ( 26635, 26636 e 26638) della Corte di cassazione a sezioni unite, depositate il 18 dicembre 2009. “ In queste sentenze - ricordano gli autori dell’articolo sopracitato è chiaramente affermato che gli studi di settore, così come i parametri, rappresentano un sistema di presunzioni semplici, che devono essere necessariamente personalizzate nell’ambito del contraddittorio. Per la Corte di cassazione, non basta perciò il solo scostamento rispetto allo strumento informatico di Ge.ri.co, gestione dei ricavi e dei compensi per rettificare gli stessi”. In altre parole il semplice scostamento dei ricavi e dei compensi dai dati di Ge.ri.co non fanno diventare, come spesso ritiene il fisco, il contribuente automaticamente un evasore, ma questi scostamenti devono essere valutati con il dichiarante che potrà motivarli e giustificarli. Speriamo che queste ultime sentenze costringano l’agenzia delle entrate, soprattutto i suoi uffici periferici, ad un comportamento più rispettoso verso il contribuente. ■
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Veterinaria in crisi Fisco
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La crisi è anche una questione bioetica: il CVB avvia un’indagine l Comitato Bioetico per la Veterinaria è al lavoro sul tema: veterinaria in tempi di crisi. Si intendono approfondire le questioni di natura morale che emergono dall'attuale situazione economica. La crisi ha conseguenze sulla professione veterinaria e sul rapporto con gli animali e l’utenza fino ad arrivare a situazioni limite. Crescono, insieme, le difficoltà quotidiane dei veterinari con richieste di prestazioni gratuite e di volontariato anche da parte dell'amministrazione pubblica e il rischio di insolvenza da parte di allevatori in difficoltà. Questo genere di problemi è il frutto di una contingenza e-
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IN RECESSIONE IL 70% DEI PROFESSIONISTI
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di PASQUALINO SANTORI Presidente CBV
conomica che accentua questioni morali irrisolte. Il Comitato intende affrontare queste problematiche con l'intento di elaborare idee e ipotesi di lavoro e offrendo, nel contempo, un supporto ai veterinari nella loro difficile quotidianità. Il Comitato è interessato a conoscere episodi reali e situazioni particolarmente problematiche da analizzare come casi di studio. Per comunicazioni: p.santori@tiscali.it
onfprofessioni ha pubblicato i risultati di un'indagine condotta da IPR Feedback su un campione rappresentativo di 600 professionisti in tutta Italia che operano in quattro macro-aree professionali (economica, giuridica, tecnica e sanitaria). Nel 2009 il 70% dei professionisti ha toccato con mano la crisi economica, con un calo dei fatturati vicino al 40%. Tuttavia, la contrazione dell'attività non ha intaccato la forza lavoro degli studi che cominciano ad avvertire timidi segnali di ripresa, soprattutto nell'ambito delle professioni economiche. "Volevamo tastare il polso dei liberi professionisti, per capire realmente quanto avesse inciso la crisi economica sull'attività degli studi nel 2009" commenta Gaetano Stella, il presidente di Confprofessioni che ha commissionato l'indagine. "Il risultato è impressionante e conferma le nostre previsioni più negative sulla crisi negli studi. Non possiamo più rimanere passivi davanti alle crescenti difficoltà che stanno affossando le categorie professionali, ma dobbiamo intervenire attraverso politiche mirate di sostegno e di rilancio con la massima urgenza". L'indagine commissionata da Confprofessioni si inserisce, infatti, in un più ampio progetto varato dal presidente Stella che punta a monitorare i reali bisogni della base professionale per calibrare azioni di intervento rapido sui diversi fronti aperti dalla recessione economica. E sono parecchi, come confermano le voci dei professionisti raccolte dall'indagine della società di ricerca salernitana.
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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO
CITOLOGIA DEL MIDOLLO OSSEO
Cremona, 8/9 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC
Cremona, 14/15 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC
ECM: In fase di accreditamento
ECM: In fase di accreditamento
DIRETTORE Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo RELATORI ED ISTRUTTORI Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Roberta Caccamo, Med Vet, Torino Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova Ugo Lotti, Med Vet, Monsummano Terme (PT) Pietro Ruggiero, Med Vet, Roma Rossella Terragni, Med Vet, Bologna
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DIRETTORE E RELATORE Silvia Tasca, Med Vet, Padova
ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE Cremona, 10/11 Giugno 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30)
DIRETTORE Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova
QUOTE Soci SCIVAC: € 510,00 + IVA 20% Non soci: € 710,00 + IVA 20% Nel caso di iscrizione ad entrambi i corsi di Endoscopia le quote sono ridotte a € 460,00 + IVA e € 660,00 + IVA rispettivamente La quota comprende la cena di Mercoledì sera
RELATORI Diana Bertoncello, Med Vet, Padova Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Roberta Caccamo, Med Vet, Torino Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova Pietro Ruggiero, Med Vet, Roma ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 480,00 + IVA 20% Non soci: € 680,00 + IVA 20% Nel caso di iscrizione ad entrambi i corsi di Endoscopia le quote sono ridotte a € 430,00 + IVA e € 630,00 + IVA rispettivamente
RELATORE Marco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (30) QUOTE Soci SCIVAC: € 280,00 + IVA 20% Non soci: € 480,00 + IVA 20% La quota comprende la cena di Lunedì sera
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22 Calendario attività Dal 28 marzo al 9 maggio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
28 MAR 28 MAR 28 MAR 7 - 9 APR 7 - 9 APR 9 - 11 APR 10 - 11 APR 10 APR 11 APR 11 APR 11 APR 11 APR 11 APR 11 APR 13 - 16 APR 17 - 18 APR 17 - 18 APR 18 APR 20 - 21 APR 20 - 23 APR 24 - 25 APR 28 - 30 APR 28 - 30 APR 7 - 8 MAG 7 - 9 MAG 8 - 9 MAG 9 MAG 9 MAG
INCONTRO SIRVAC INCONTRO SISCA
AGGIORNAMENTI FARMACOLOGICI NELLA TERAPIA DEL MASCHIO RIPRODUTTORE E RELATIVI CASI CLINICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA RESPONSABILITÀ MEDICO LEGALE DEL MEDICO VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO
LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA.....D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: II PARTE - ESTRAZIONI DENTALI NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL BENESSERE ANIMALE E LA MEDICINA VETERINARIA PUBBLICA E PRIVATA. ANIMAL WELFARE AND THE VETERINARIANS’ POINT OF VIEW - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO REGIONALE DI ECOGRAFIA - Corato (BA) - Contrada Polvere di Rose - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TERAPIA ENDODONTICA: DALLA DIAGNOSI ALLA SOLUZIONE DEL PROBLEMA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it AGGIORNAMENTI TERAPEUTICI NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE GASTROENTERICO ACUTO E CRONICO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it PROTOCOLLI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PODODERMATITI E NELLE MALATTIE UNGUEALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL DOLORE DEL GATTO A 360° - TRAUMATOLOGIA, SEGNI CLINICI E COMPORTAMENTALI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO E GESTIONE DEL DOLORE NEL GATTO - AtaHotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it COME DIAGNOSTICARE E GESTIRE L’INSUFFICIENZA RESPIRATORIA IN PRONTO SOCCORSO - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTOPEDIA PEDIATRICA NEL CANE - Catania - Museo diocesano - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PATOLOGIE NEUROLOGICHE COMUNI NELLA PRATICA CLINICA: IL PAZIENTE PARAPARETICO E QUELLO EPILETTICO - Astor Hotel - Genova Nervi - VIA DELLE PALME 16 - NERVI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO SIODOV
INCONTRO SIGAV INCONTRO SIDEV SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON BOEHRINGER INGELHEIM INCONTRO SIMUTIV INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
2° IT. CHIRURGIA: II PARTE - CHIRURGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it II CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC - LEISHMANIOSI CANINA - Palazzo dei Congressi, Pisa - Via Matteotti, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. I PARTE: L’ARTO ANTERIORE” - Università di Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Marketing e Pubblicità - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: monica.borghisani@evsrl.it ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON GSLC GRUPPO DI STUDIO SULLA LEISHMANIOSI CANINA ITINERARIO DIDATTICO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA
CORSO SCIVAC
CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
2° IT. ANESTESIA: IV PARTE - COMPLICAZIONI IN ANESTESIA, LORO TRATTAMENTO E CONTROLLO DEL DOLORE PERIOPERATORIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ANESTESIOLOGICA - Golf Hotel Quattrotorri, Perugia - Via Corcianese, 260/A - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 36 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it
CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SIVAE
CORSO SCIVAC
MEDICINA FELINA III PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR
12° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO REGIONALE DI RADIOLOGIA - Hotel City - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - AtaHotel Quark - Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GESTIONE E TECNICHE TERAPEUTICHE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA - Modena - Via Vignolese 1684, ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CORSO SCIVAC INCONTRO REGIONALE SIVAE EMILIA ROMAGNA INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA
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VETERINARIA 10 | 2010
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 15 marzo 2010
SOLUZIONI
Risposta corretta: c) Congresso Naz. Scivac: “Traumatologia ortopedica e maxillofacciale”Perugia,novembre 2005
QUIZ 1
a Persiano b Norvegese delle Foreste c Abissino d Siamese e Comune Europeo
QUIZ 2
a Infezione b Ritardo di consolidazione c Contrattura del m.quadricipite d Malconsolidazione, e Migrazione impianti
2) Quale delle seguenti razze feline è maggiormente predisposta alla dermatofitosi?
Risposta corretta: a) Incontro SIMEF (Soc. Ital. Med.Felina): ”Aggiornamento sulle micosi superficiali e sistemiche del gatto) Cremona, Novembre 2007
1) Quale, tra le seguenti complicanze, è la più frequente successivamente al trattamento chirurgico delle fratture distali di femore nei cani giovani?
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