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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
31 2013
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 10, numero 31 dal 23 al 29 settembre 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
CHI EMETTE FATTURA NON È UN DIPENDENTE
IL COLLARE ELETTRICO È SEMPRE MALTRATTAMENTO
SE SALTA L’AFFITTO PERDO I CLIENTI?
LARICCHIUTA NEO DIPLOMATO ECZM
LESIONI OCULARI NEI SERPENTI
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TORNIAMO NELLE SCUOLE
BREVI CORTE DEI CONTI La Sanità assorbe quasi il 77% della spesa complessiva corrente delle Regioni. Lo rileva la magistratura contabile che denuncia: troppe risorse destinate alle Asl e agli ospedali vengono dirottati su altri settori.
DEBITO L’indebitamento sanitario complessivo è di 54 miliardi. Gli enti dei servizi sanitari regionali ritardano i pagamenti dei fornitori. Le imprese del settore biomedicale lamentano ritardi enormi con il record calabrese di 946 giorni.
PATTO Il Patto per la Salute sarà influenzato dalla Legge di Stabilità e dall’indagine conoscitiva sulle reali esigenze del SSN in rapporto alle disponibilità finanziarie. Da riformare i fondamentali del comparto: dai Lea ai costi standard, dai piani di rientro alla compartecipazione alla spesa.
ECM La Commissione ECM ha pubblicato le decisioni adottate il 17 luglio in materia di esoneri, formazione all’estero, autoapprendimento e certificazione dei crediti ECM. Ma il sistema resta oneroso per provider e sanitari. L’AGENAS chiede un contributo annuale di circa 2.600 euro ai provider. Al palo le agevolazioni fiscali promesse ai liberi professionisti.
PRO-TEST Successo per la manifestazione dei ricercatori riuniti sotto la sigla Pro-Test. La manifestazione per chiedere un fedele recepimento della Direttiva sulla sperimentazione animale riscuote anche l’appoggio ufficiale dell’AIFA. Al raduno del 19 settembre ha partecipato anche SIVAL.
ACCESSO L’università di Milano "rimborsa integralmente la prima rata dell’iscrizione ad altro corso a numero chiuso" agli studenti che, in attesa di sapere se hanno superato o meno i test d’ingresso a Veterinaria, si iscrivono ad un altro corso affine della Statale.
FORMAZIONE PROPEDEUTICA
Diamo fiducia al veterinario d’azienda Sarà dedicata al settore suinicolo la seconda edizione del corso per “veterinari di fiducia” A PAGINA 3
ANMVI e PANINI tornano in classe. Per il terzo anno consecutivo, i Medici Veterinari entreranno nelle scuole elementari di tutta Italia con la nuova raccolta di figurine ‘Zampe & Co 2013-2014’. A breve, il reclutamento dei docenti per il nuovo progetto di zooantropologia didattica. Fino al 5 ottobre, i Medici Veterinari interessati alle docenze potranno presentare domanda di adesione al nuovo progetto di zooantropologia didattica organizzato da ANMVI e PANINI per l’anno scolastico 20132014. La rinnovata collaborazione con l’azienda modenese, leader storico delle figurine, è sancita dalla nuova raccolta di PANINI dal titolo "Zampe & Co 2013-2014" a cui è abbinato il progetto di zooantropologia didattica "Piccole Zampe Crescono", realizzato da Silvia Macelloni, responsabile scientifico dell’iniziativa, in collaborazione con SISCA. Formula vincente non si cambia e, come nelle precedenti edizioni, la didattica veterinaria consterà di 270 moduli didattici da quattro lezioni per classe ciascuno. Beneficiarie dell’iniziativa sono, a titolo gratuito, classi seconde, terze, quarte e quinte. L’album, le figurine e i supporti didattici saranno consegnati direttamente ai medici veterinari docenti. Nelle due edizioni precedenti, ANMVI
e PANINI hanno coinvolto circa 500 Medici Veterinari nelle docenze e portato il messaggio educational del corretto rapporto con il mondo animale in più di 1000 scuole e a oltre 30.000 bambini. Lusinghieri gli apprezzamenti degli insegnanti per l’iniziativa, giudicata pedagogicamente utile, e per la qualità delle lezioni svolte: per le maestre i Medici Veterinari sono stati "disponibili, competenti e capaci". Le assegnazioni, fino ad esaurimento dei 270 moduli didattici finanziati, seguiranno criteri impostati prioritariamente sulla più ampia diffusione territoriale per raggiungere quanto più omogeneamente possibile scuole, insegnanti e bambini lungo tutta la Penisola. I medici veterinari riceveranno da ANMVI la documentazione per l’invio della modulistica di adesione (Modulo di manifestazione d’interesse e Curriculum vitae). Le docenze veterinarie sono retribuite. Saranno i Medici Veterinari a contattare le direzioni scolastiche di loro scelta per acquisirne l’adesione allo svolgimento, tramite l’apposito modulo (Scheda di adesione della scuola) predisposto e inviato al Medico Veterinario da ANMVI. Le adesioni delle scuole dovranno essere inviate dal medico veterinario entro il 26 ottobre 2013. Per le scuole l’iniziativa è gratuita.
LA CINA È VICINA NON VUOLE ESSERE UN TITOLO ANNI SESSANTA MA IL MODO PER EVIDENZIARE IN POCHE PAROLE COME LA CINA negli ultimi anni si sia fortemente avvicinata alla cultura animalista del mondo occidentale. Sino a non molti anni fa i pochi turisti che arrivavano in Cina potevano vedere anche nelle città più importanti, nella stessa Pechino, davanti alle vecchie case tradizionali cani o gatti legati con una corda al portone di casa. Più che animali da compagnia erano animali da reddito dai quali si ricavavano carne e pellicce. Bastava invece andare in un ristorante di Canton per poter vedere preparare cibi senza alcun rispetto verso la sofferenza degli animali, ricordiamo i serpenti scuoiati vivi o le scimmie mangiate ancora moribonde. Tutto questo è impossibile oggi vederlo perché la cultura cinese verso il benessere animale è molto cambiata e, anche se i cani ed i gatti sono ancora utilizzati per l’alimentazione umana e spesso da molti sono ancora ritenuti una vera prelibatezza, i gusti alimentari dei cinesi sono profondamente mutati. In Cina non esiste ancora una legge che punisca le crudeltà sugli animali ma sono numerose le autorità che iniziano ad intervenire sul problema come sono sempre più forti i movimenti o le associazioni animaliste che operano in difesa dei diritti degli animali. Molta attenzione ha ricevuto ad esempio l’iniziativa proposta da Animals Asia, associazione animalista di Hong Kong, che ha lanciato una campagna contro i maltrattamenti utilizzando cartelloni esposti nella metropolitana. In un paese dove da tempo, per limitare la crescita demografica, è stato imposto il figlio unico forse gli animali da compagnia trovano terreno fertile per la loro diffusione.
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SIVAR Anmvi Informa
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Il veterinario di fiducia nel settore suinicolo Due giorni di formazione l’8 e il 15 novembre a Mantova e Brescia
a formazione propedeutica per il veterinario di fiducia riparte con un corso dedicato ai medici veterinari liberi professionisti che esercitano nel settore suinicolo. Rispecchiando le finalità del protocollo d’intesa siglato a gennaio 2012 da ANMVI, AIA e FNOVI, a novembre si terrà la seconda tappa di formazione dei “veterinari di fiducia”, dopo la prima - un anno fa - focalizzata sui bovini da latte. Quello del veterinario d’azienda non è un compito specie-specifico, ma richiede declinazioni ad hoc, per questo il corso di novembre è rivolto ai Colleghi suiatri. Il comparto suinicolo, oltre a presentare profili di complessità peculiari, è strategico sia per l’economia italiana sia per chi è professionalmente chiamato a garantire la salute e il benessere di animali le cui carni sono un vanto dell’export nazionale. Il carico di adempimenti che grava sugli allevatori è pressante, la sanità animale in autocontrollo innalza il ruolo di sorveglianza epidemiologica del veterinario d’allevamento, la modernizzazione delle ispezioni chiama la sanità pubblica a ripensare i modelli tradizionali della sicurezza alimentare. Prevenzione, biosicurezza, uso prudente del farmaco, rispetto dei criteri di ‘condizionalità’, sorveglianza epidemiologica, benessere, anagrafi e sistemi informativi, valorizzazione della qualità delle produzioni nazionali, ecc. sono dunque gli strumenti del management aziendale del veterinario.
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REQUISITI Anche per la seconda edizione, i partecipanti dovranno avere i requisiti fissati dalla FNOVI, in quanto propedeutici al riconoscimento
giuridico di una figura che farà da cerniera sanitaria fra l’allevatore e il consumatore, agevolando i compiti degli OSA (Operatori del Settore Alimentare) e fungendo da interfaccia per le autorità di controllo. Gli organizzatori hanno mutuato dai requisiti FNOVI i criteri di accesso alla formazione propedeutica del veterinario di fiducia che sono: 1. avere una anzianità di attività di almeno 3 anni nel settore degli animali da reddito (diretta o seguito da un “tutor” cioè un veterinario libero professionista che, oltre a possedere tutti gli altri requisiti richiesti, abbia svolto almeno il 50% della propria attività negli ultimi 10 anni nel settore degli animali da reddito); 2. svolgere o aver svolto, negli ultimi 3 anni, almeno il 50% della propria attività professionale nel settore degli animali da reddito; 3. esercitare la Libera Professione, oppure essere dipendente di un allevatore o di una filiera, purché la propria attività sia rivolta agli animali di proprietà dei medesimi. Non possono essere veterinari di fiducia i dipendenti del SSN. I convenzionati SSN possono esercitare i compiti del veterinario aziendale purché in nessun modo possa essere configurabile una condizione, anche potenziale, di conflitto di interessi (controllore-controllato). In ogni caso il rapporto di lavoro tra allevatore e veterinario aziendale deve essere diretto. Il corso non rilascia qualifiche, ma un certificato di partecipazione che attesta la frequenza e che costituirà pre-requisito curricolare per il riconoscimento del ruolo sotto il profilo giuridico.
FINALITÀ Il corso fornisce una preparazione propedeutica allo svolgimento del ruolo e dei compiti del Veterinario di Fiducia, come definito nel Protocollo d’Intesa firmato a gennaio da AIA, ANMVI e FNOVI. Ai sensi del Protocollo, ANMVI ha predisposto le basi di una formazione professionale aderente alle finalità dell’Intesa: integrare le attività dei veterinari d’azienda e degli allevatori, generando dati utili anche al sistema informativo nazionale per la sorveglianza epidemiologica. Il superamento del corso comporta il rilascio di un attestato utile per dare al proprio curriculum professionale una posizione coerente con i requisiti professionali individuati dalla FNOVI e con il quadro legislativo di attuale riferimento, in particolare con il Regolamento CE 852/2004. (Testo integrale del Protocollo d’Intesa fra ANMVI, AIA, FNOVI su www.veterinariodifiducia.it ■
LE INFORMAZIONI SULLA CATENA ALIMENTARE i può sostenere la modifica della normativa comunitaria così come proposta dall’EFSA senza aumentare i rischi per il consumatore, anche tenendo conto dei pericoli legati alla nostra tipologia di allevamento/produzione? La risposta a questa domanda l’ha data il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) e al corso di formazione organizzato dalla SIVAR se ne parlerà con autorevoli esponenti ministeriali. Prima di conoscerla è utile sapere che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha individuato i pericoli biologici e tossicologici di maggior rilievo per la salute pubblica nelle carni suine. E che, in un parere del 2011, ha ritenuto che una completa ed efficiente tutela della loro sicurezza sia ottenibile migliorando le informazioni sulla catena alimentare. Questo allo scopo di differenziare i lotti di suini in base al rischio, attuando a livello di allevamento misure di riduzione del rischio basate su programmi di prevenzione e, a livello di impianti di macellazione, misure idonee a prevenire la contaminazione microbica attraverso specifiche procedure di igiene del processo produttivo, omettendo la palpazione e/o l’incisione effettuate durante l’ispezione post-mortem, che potrebbero rappresentare un’ulteriore origine di contaminazione. In considerazione delle diverse tipologie di allevamento e macellazione del suino in Italia e della difficoltà di estrapolazione ed aggregazione dei dati raccolti dall’attuale sistema e relativi agli esiti dell’ispezione ante e post-mortem, il CNSA ha ritenuto che “non risulti possibile valutare l’impatto sulla tutela del consumatore dell’eventuale modifica della normativa comunitaria sull’ispezione delle carni suine”.
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La realtà italiana di produzione di carne suina è riconducibile, sostanzialmente, a due diversi modelli di attività di macellazione: 1. impianti industriali ad elevata capacità produttive, rappresentanti il 65-70% della produzione di carne suina: in tali impianti, vengono prevalentemente lavorati, in impianti di trasformazione annessi, soggetti appartenenti alla categoria del “suino pesante italiano” ottenuti in una filiera integrata; impianti con caratteristiche produttive di bassa o bassissima intensità di macellazione e con una maggiore diversificazione di tipologie di suini, rappresentanti il 30-35% della produzione. L’Unione europea incoraggia ed auspica progetti pilota finalizzati alla raccolta di dati necessari per un’esaustiva valutazione. Qualsiasi modifica della disciplina dell’ispezione delle carni, per il Comitato “deve lasciare impregiudicate la funzione del macello quale osservatorio epidemiologico privilegiato e la capacità di rilevare dati sulla sanità e sul benessere animale”. E ha quindi proposto la realizzazione di progetti pilota da parte della Direzione generale per l’igiene, la sicurezza alimentare e la nutrizione e della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, volti ad acquisire, relativamente ai due modelli produttivi, i dati necessari per motivare ed orientare la posizione dell’Italia. Il Comitato ha anche invitato a “valutare le potenziali criticità che l’eventuale modifica della normativa europea sull’ispezione delle carni potrebbe determinare nell’ambito della sanità e del benessere animale. Di questo progetto pilota conosceremo lo stato dell’arte il 15 novembre a Mantova, proprio in presenza del Direttore Generale Silvio Borrello.
ORGANIZZATORI PROGRAMMA E RELATORI nche per questa edizione la SIVAR (Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito- federata ANMVI) potrà contare su collaborazioni qualificate: l’Associazione “Antonietta e Luigino Bellani”, il GVS (Gruppo Veterinario Suinicolo mantovano) e gli Ordini dei Medici Veterinari di Mantova e di Brescia. Direttore scientifico del corso è Roberto Bardini. I relatori delle due giornate inquadreranno la figura del veterinario di fiducia in relazione ai molteplici aspetti dell’esercizio professionale nel settore
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suinicolo. Per il Ministero della Salute interverranno Silvio Borrello, Luigi Ruocco, Gaetana Ferri e Antonio Frattarelli (Mipaaf). Non mancheranno i partner dell’Intesa di gennaio: AIA - presente in programma con le rappresentanze istituzionali e docenti formatori- e FNOVI. L’appuntamento è a Mantova (8 novembre, Fondazione Università di Mantova) e a Brescia (15 novembre, Izsler-Brescia). Il programma e la scheda di iscrizione sono disponibili sul sito www.veterinariodifiducia.it
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4 Legale Sentenze
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Non è dipendente Dolore lieve né subordinato o forte, è sempre chi emette fattura maltrattamento La Cassazione dice no al medico che voleva essere assunto
un lavoratore autonomo e non un dipendente chi svolge attività con retribuzione fissa e mensile, anche per molti anni, se emette regolare fattura. L’ha ribadito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 19568 del 26 agosto 2013. La Corte ha così respinto il ricorso di un medico che aveva prestato la sua attività presso una struttura sanitaria percependo per ben quindici anni una retribuzione fissa e con cadenza mensile. Ma aveva sempre emesso la fattura. Questo fatto, insieme alla mancata dimostrazione di uno stringente vincolo di subordinazione al potere direttivo del datore, era stato sufficiente per i giudici di merito ad escludere la subordinazione.
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Il verdetto è stato confermato anche in Cassazione. Ma il Collegio di legittimità ha precisato che ai fini della qualificazione del rapporto di lavoro autonomo o subordinato, deve farsi riferimento al concreto atteggiarsi del rapporto stesso e alle sue specifiche modalità di svolgimento, potendo il richiamo alla iniziale volontà delle parti, cristallizzatasi nella redazione del contratto di lavoro, valere come elemento di valutazione ai fini dell’identificazione della natura del rapporto solo se ed in quanto le concrete modalità di svolgimento dello stesso lascino margini di ambiguità e/o di incertezze. Ai fini del vincolo è anche irrilevante il coordinamento delle «mansioni elevate» con altri collaboratori dell’impresa. Al più il professionista che rivendica un diverso inquadramento dovrebbe dimostrare di essere soggetto a uno stringente potere direttivo del datore.
LA MASSIMA “È un lavoratore autonomo a tutti gli effetti e non un dipendente chi svolge attività con retribuzione fissa e mensile, anche per molti anni, se emette regolare fattura. Non basta. Ai fini del vincolo è irrilevante il coordinamento delle «mansioni elevate» con altri collaboratori dell’impresa. Al più il professionista che rivendica un diverso inquadramento dovrebbe dimostrare di essere soggetto a uno stringente potere direttivo del datore”. ■
Redditometro e redditi di fantasia Due case e due auto, evasore? No, pensionato
a Commissione Tributaria di Bari segna un nuovo orientamento nella giurisprudenza fiscale. Con la sentenza n. 146/2013, i giudici hanno accolto il ricorso di un contribuente e annullato un accertamento sintetico di un presunto reddito. L’uomo era finito nelle maglie del redditometro, in quanto proprietario di due automobili e due abitazioni, ma in sede di contenzioso è emerso che le spese per queste proprietà venivano sostenute dalla pensione della moglie e da interessi sui risparmi
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investiti in titoli di credito. L’Agenzia delle Entrate ha dovuto prendere atto e annullare l’atto impositivo, così segnando un nuovo principio di giustizia tributaria: la presunzione semplice rischia di tradursi in sospetto o pregiudizio. I Giudici tributari hanno fatto notare che non si determina l’onere probatorio a carico del contribuente e che determinare il reddito mediante presunzioni standardizzate può far cadere in errore: la situazione personale può essere diversa da quella sinteticamente immaginata dal Fisco. Questo significa che gli Uffici del Fisco hanno l’onere - essi stessi e non il contribuente sotto accertamento - di confrontare la presunzione fiscale con la situazione reale, personale del cittadino. Se i parametri astratti del redditometro vengono smentiti dalla realtà, l’accertamento va annullato. E così hanno fatto i Giudici baresi. La singola posizione del contribuente non può basarsi su parametri astratti, ma richiede una personalizzazione che assicuri ragionevole concretezza all’attività verificatrice. Concretezza che di fondo manca nel redditometro, impostato su astrattismi bastanti ad essere disturbati dal Fisco. ■
L’addestramento basato sul collare elettrico non ha attenuanti egue un orientamento consolidato la sentenza della Cassazione che ha ribadito che l’uso del collare elettrico antiabbaio è maltrattamento. L’articolo 727 del Codice Penale contempla la detenzione di animali "in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze" ed è a questo articolo che si richiama la Cassazione con una sentenza del 17 settembre (n. 1847/2013 della terza sezione penale), in cui ribadisce che "l’uso del collare antiabbaio, a prescindere dalla specifica ordinanza ministeriale e dalla sua efficacia, rientra nella previsione del codice penale che vieta il maltrattamento degli animali". Il principio di diritto, già contenuto in una sentenza del 2007, era stato affermato in relazione al semplice "uso" del collare antiabbaio, senza arrivare agli estremi dell’abuso dell’utilizzo. Nel caso in questione, il proprietario utilizzava il collare elettrico "per reprimere comportamenti molesti"; il veterinario che aveva visitato l’animale rilevava che "non sussisteva alcuna ragione che imponesse l’uso di tale dispositivo, ritenuto uno strumento invasivo e doloroso nonché contrario alla natura del cane". L’animale era stato rinvenuto "mentre vagava incustodito sulla pubblica via" con il collare antiabbaio. Secondo il veterinario, si legge in sentenza, "l’uso di tale collare produce effetti difficilmente valutabili sul comportamento dell’animale, talvolta reversibili, altre
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volte permanenti, ma comunque considerabile maltrattamento". La Cassazione ha ritenuto che "il collare elettrico sia certamente incompatibile con la natura del cane", perché "il dispositivo si fonda sulla produzione di scosse o altri impulsi elettrici che, tramite un comando a distanza, si trasmettono all’animale provocando reazioni varie. Trattasi in sostanza di un addestramento basato esclusivamente sul dolore, lieve o forte che sia, e che incide sull’integrità psicofisica del cane poiché la somministrazione di scariche elettriche per condizionarne i riflessi e indurlo tramite stimoli dolorosi ai comportamenti desiderati produce effetti collaterali quali paura, ansia, depressione e anche aggressività (nella specie, la condotta del padrone è ancora più illecita e ingiustificata avendo il cane un’indole docile e remissiva)". ■
Rimborso al professionista che perde l’aereo Danno patrimoniale: doveva andare ad un appuntamento di lavoro n disservizio ferroviario gli fa perdere l’aereo: il professionista ha diritto al risarcimento. L’avvocato in questione doveva prendere un volo a Fiumicino, ma il treno ritarda e la stazione non dà l’annuncio in tempo per prendere un altro mezzo. Mancato appuntamento di lavoro, mancato guadagno. Lucro cessante, dunque con rimborso per il biglietto dell’aereo non utilizzato. La compagnia ferroviaria pagherà 2.300 euro. Per il Giudice di Pace di Roma questa è la massima: “Deve riconoscersi il danno non patrimoniale consistente nel lucro cessante per la mancata erogazione della prestazione al professionista impossibilitato a raggiungere il luogo dell’appuntamento di lavoro a causa del ritardo del treno non segnalato in stazione: ne
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consegue che la compagnia ferroviaria deve essere condannata al risarcimento”. ■
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6 Legale Parere pro-veritate
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Se salta il contratto d’affitto perdo i clienti? Fine della locazione e conseguenze sui rapporti con la clientela di AVV. LUIGI CAMURRI, CREMONA Consulente legale ANMVI ome noto l’art. 34 della Legge 392/78 prevede che, nel caso in cui la locazione di un immobile a destinazione commerciale, industriale o artigianale cessi per una causa non imputabile al conduttore, quest’ultimo abbia diritto ad un’indennità per la perdita dell’avviamento pari a 18 mensilità dell’ultimo canone corrisposto. Lo scopo di tale norma è quello di indennizzare l’imprenditore-conduttore incolpevole dai danni derivanti alla propria attività dalla perdita di notorietà e riconoscibilità presso la clientela impliciti nel cambio di locali. Il successivo art. 35, tuttavia, esclude, espressamente, dall’ambito di applicazione di tale norma tutti casi in cui l’immobile locato sia destinato all’esercizio di un’attività professionale, quale, per l’appunto, quella medica o medico-veterinaria. La ratio di tale esclusione è che la clientela di un professionista (stante la natura fiduciaria e strettamente personale delle prestazioni richieste) non valuterebbe, al momento del conferimento dell’incarico, tanto l’ubicazione dei locali quanto la competenza e l’affidabilità
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del singolo professionista. Il mutamento dell’indirizzo dello studio di un medico, di un avvocato o di un medico-veterinario viene, dunque, ritenuto ininfluente in quanto la clientela rimarrebbe fidelizzata al singolo professionista e non ai locali in cui esso opera. Nel caso, dunque, nell’immobile locato venga offerto esclusivamente un servizio di assistenza medico-veterinaria, fondata sul classico rapporto fiduciario medico - cliente, non spetterà alcuna indennità per la perdita dell’avviamento in caso di disdetta del proprietario, in quanto, ad avviso del legislatore, il trasferimento della sede dell’attività non comporta alcun danno al libero pro-
fessionista. Sul punto è irrilevante che nell’ambulatorio operi un solo medico-veterinario o più professionisti in forma associata, in quanto il rapporto di fiducia che caratterizza la prestazione professionale prestata ai clienti non muta in ragione del numero di persone che prestano la propria attività nella stessa sede. Discorso parzialmente diverso (e decisamente più interessante) si deve fare nel caso in cui l’attività medico-veterinaria venga esercitata all’interno di una struttura complessa, nella quale, oltre all’attività professionale in senso stretto siano presenti servizi diversi quali segreteria, laboratorio di analisi, toelettatura ecc... In una struttura simile, infatti, l’attività medico-veterinaria si configurerebbe come
una soltanto delle attività che vengono svolte all’interno di un’azienda complessa avente carattere prettamente imprenditoriale. Per molti anni, la Giurisprudenza ha escluso che l’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale potesse spettare anche nel caso sopra descritto, ritenendo che, in una clinica privata come in un ambulatorio medico-veterinario, fosse sempre prevalente (quasi per definizione) l’esercizio dell’attività professionale rispetto alle attività commerciali di supporto. Il ragionamento fatto dai giudici era estremamente semplice: in tali strutture l’organizzazione imprenditoriale (seppur di rilevanti dimensioni) perderebbe qualsiasi funzione se non vi fosse esercizio di attività medica o medico-veterinaria. Orbene, con la recentissima Sentenza n. 8558 29 maggio 2012 la Corte di Cassazione ha profondamente innovato sul punto, evidenziando che per stabilire se l’attività svolta nell’immobile locato abbia natura imprenditoriale o professionale (e, di conseguenza, se allo scioglimento del contratto spetti o no al conduttore l’indennità per la perdita dell’avviamento), occorre avere riguardo non alla qualifica (professionale o meno) delle persone che vi lavorano, ma all’“effettiva consistenza degli elementi di supporto che sono volta a volta apprestati in funzione dell’esercizio dell’attività medica, da quelli burocratici a quelli tecnici”. In particolare, la Corte ha stabilito che, in una casa di cura privata (ovvero in una struttura molto simile giuridicamente ad una clinica veterinaria di grandi dimensioni) tali elementi “appaiono solitamente prevalenti, anche in considerazione del fatto che la direzione della clinica è in grado di scegliere il personale medico e paramedico di cui avvalersi, sicché tendenzialmente difetta quell’intuitus personae costituente la ratio della deroga posta dalla L. n. 392 del 1978, art. 35 per quanto concerne le attività professionali. L’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale non potrà essere dunque ordinariamente disconosciuta, a meno che non sia dato di ritenere che, per particolarissime ragioni, l’inserimento funzionale dell’immobile nell’attività di impresa non fosse in concreto suscettibile di influire sul volume degli affari realizzato.” In conclusione. Nel caso in cui in una Clinica Veterinaria venga svolta esclusivamente o prevalentemente attività medico-veterinaria e risulti, pertanto, prevalente il rapporto fiduciario cliente-professionista, il locatore non dovrà versare alcuna indennità al conduttore in caso di disdetta del contratto di locazione. Qualora, diversamente, la Clinica Veterinaria sia dotata, oltre che di personale medico-veterinario di strutture burocratiche (segreteria) e tecniche (laboratorio di analisi, toelettatura ecc..) di supporto, e, soprattutto, nel caso in cui tale ambulatorio offra un servizio di assistenza medica veterinaria non fondato sull’intuitus personae ma su di un servizio sostanzialmente intercambiabile (come nel caso di una clinica veterinaria che offre un servizio di assistenza 24h su 24h), allo scioglimento del contratto potrà essere richiesta al locatore l’indennità per la perdita dell’avviamento. Spetterà in ogni caso al Giudice valutare, caso per caso, se l’attività svolta nei locali dati in locazione abbia carattere prevalentemente professionale ovvero le caratteristiche di una vera e ■ propria impresa commerciale.
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PER INFORMAZIONI Segreteria Scientifica SCIVAC - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/403504 - 460440 - Fax 0372/457091 - E-mail: comunicazionibrevi@scivac.it - info@scivac.it
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8 Eventi Veterinari
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Secondo corso ai sensi del Protocollo AIA ANMVI FNOVI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI Con il patrocinio Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia
SECONDO INCONTRO SIVAE 2013 “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI” Palazzo Trecchi Cremona - 19-20 Ottobre 2013
A.N.M.V.I. SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
Formazione propedeutica per il Veterinario di Fiducia nel settore suinicolo
RESPONSABILE SCIENTIFICO Giordano Nardini
Venerdì 8 Novembre 2013 Fondazione Università di Mantova
Venerdì 15 Novembre 2013 Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (Sezione di Brescia)
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SECONDO CORSO AI SENSI DEL PROTOCOLLO AIA ANMVI FNOVI Programma scientifico e scheda d’iscrizione al sito www.sivarnet.it Evento a numero chiuso massimo 70 partecipanti INFORMAZIONI: SIVAR: Tel. 0372-40.35.39 - info@sivarnet.it
PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO 19 OTTOBRE 2013 Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più 10 di discussione 08.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 09.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del/i relatore/i ed inizio dei lavori 09.30 PDD: lo stato dell’arte - Tommaso Collarile 10.05 Ureterotomia nel coniglio e nella cavia - Marco Bedin, Giordano Nardini 10.40 Pausa 11.15 Liposarcoma sottocutaneo in un furetto - Dario D’Ovidio 11.50 Consulto veterinario e piano riproduttivo in una collezione di serpenti velenosi - Diego Cattarossi 12.40 Pausa Pranzo 14.00 Applicazioni statistiche alla clinica quotidiana degli animali esotici - Nicola di Girolamo, Paolo Selleri 14.35 Emopatologia dei rettili: casi clinici Mattia Bielli, Giordano Nardini 15.10 Allevamento e malattie dei camaleonti - Cristiana Manetti, Giordano Nardini 15.45 Pausa 16.15 Farmacocinetica e farmacodinamica
dell’Enrofloxacin nelle tartarughe del genere Trachemys - Simone Rota 16.50 Analgesia nelle trachemys spp.: cosa c’è di nuovo? - Simone Rota 17.25 Discussione finale e termine dei lavori 17.45 Assemblea straordinaria Soci SIVAE DOMENICA 20 OTTOBRE 2013 09.00 Diagnosi al microscopio in medicina aviare - parte 1 - Tommaso Collarile 09.35 Diagnosi al microscopio in medicina aviare - parte 2 - Ignazio Pumilia 10.10 Pausa 11.00 Parassitologia del coniglio pet: diagnosi e terapia - Francesca Orsoni 11.35 Risoluzione chemioterapica di timoma nel coniglio - Valeria del Duca 12.10 Discussione finale 12.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine dell’evento ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE in regola con l’iscrizione 2013. Non è richiesta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria. SEGRETERIA SIVAE Elisa Feroldi - Tel: 0372/40.35.00 E-mail: info@sivae.it
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA Organizzato da
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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
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DIRETTORE Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna RELATORI Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
DIRETTORE Federico Fracassi, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVIM-CA, Bologna RELATORI Edoardo Auriemma, Med Vet, Dipl ECVD, Novara Marco Colaceci, Med Vet, Roma Federico Fracassi, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVIM-CA, Bologna Magda Gerou-Ferriani, Med Vet, CertSAM, Dipl ECVIM-CA, Bologna Stefano Nicoli, Med Vet, Reggio Emilia ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36)
LIMITE DI ISCRIZIONE: 07 Ottobre 2013 LIMITE DI ISCRIZIONE: 18 Ottobre 2013 QUOTE Soci SCIVAC: € 350,00 + IVA Non soci: € 600,00 + IVA (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)
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Traguardi Intervista
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Zoo-management: non solo per eletti Viaggio nello Zoo Health Management. Intervista a Piero Laricchiuta, neo diplomato ECZM petenti (ASL, Ministeri, Forestale) e con il medico aziendale per tutelare la salute dei guardiani, l’organizzazione dei piani di controllo degli animali in entrata e in uscita dai giardini zoologici, nonché di protocolli di emergenza in caso di fuga di animali, la formazione del personale interno, la partecipazione alla realizzazione di exhibit, l’avvio di progetti di ricerca e conservazione. Il fine ultimo è tutelare la salute pubblica e benessere animale.
a tempo, Professione Veterinaria segue con interesse e ammirazione i traguardi dei diplomati italiani ai college europei. Il 22 agosto è stato Piero Laricchiuta a ricevere il Diploma ECZM (European College of Zoological Medicine). Al momento, quello di Laricchiuta è l’unico nome italiano nell’elenco dei Diplomati ECZM con specialità “Zoo Health Management”. Il ramo è di quelli “iperspecialistici”- ci ha spiegato dandoci la bella notizia - ma anche di quelli che non devono più passare inosservati.
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La medicina degli animali da zoo è una nicchia, una élite o una disciplina trascurata dai veterinari italiani? La medicina veterinaria degli animali da zoo è apparentemente una branca riservata a pochi eletti, in realtà è solo un ramo della medicina veterinaria che in Italia è completamente trascurato e ignoto a molti. Inutile dire che fuori dal Bel Paese la situazione è incredibilmente diversa: le Università hanno veri e propri dipartimenti dedicati alla medicina degli animali esotici, da zoo e selvatici, offrono internship, borse di studio per progetti di ricerca, master iper-specialistici tutti condotti da istruttori di eccellenza e veramente esperti in zoo and wildlife medicine. Attualmente, in Italia, la situazione è sicuramente migliorata rispetto a quando ho iniziato ad occuparmi di questo settore, circa 12 anni fa. Abbiamo creato una società specialistica, incrementato le nostre collaborazioni con le Università avviando progetti di ricerca e organizzato corsi di orientamento professionale. Ancora lontano il “goal” di vedere la Zoo Medicine come disciplina universitaria….ma ci arriveremo! Cosa vuol dire essere zoo health manager per un medico veterinario? Vuol dire riconoscere nel veterinario che lavora in uno zoo la sua multidisciplinarietà specialistica: un vero e proprio manager della salute animale. Il dipartimento veterinario in un giardino zoologico è uno dei fulcri principali attorno a cui ruota tutto il sistema zoo; ciò prevede non solo lo svolgimento delle attività prettamente medicoveterinarie, che già di per sé sono molto com-
Pietro Laricchiuta, nascita e laurea a Bari, ha una lunga esperienza internazionale negli zoo, da Singapore al Botswana. Le sue branche disciplinari sono la medicina interna, le malattie infettive, l’anestesia, la cattura e il trasporto degli animali da zoo. La sua esperienza abbraccia mammiferi, rettili e uccelli. Dal 2009 è responsabile Veterinario della collezione zoologica dello Zoo di Napoli. Questa estate, ha conseguito il Diploma presso lo European College of Zoological Medicine (ECZM). Il College ECZM nasce come evoluzione dello European College of Avian Medicine and Surgery (ECAMS). Le branche Specialistiche sono: Avian, Herpetology, Small mammal, Wildlife population health e Zoo Health Management. www.eczm.eu. Nelle foto di questa pagina, il Collega è ritratto durante vari momenti della pratica professionale; qui sopra è impegnato nel trasferimento dello scimpanzé Giuditta allo Zoo Safari di Fasano.
plicate, ma anche molte altre attività parallele in collaborazione con reparti interni ed esterni alla struttura zoologica. Questi alcuni dei compiti del Medico Veterinario in uno Zoo: la collaborazione con gli organi com-
Tabin Wildlife Reserve Borneo, esemplare di rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis).
Quanto contano la determinazione e la preparazione scientifica per arrivare a questo Diploma? Molto direi, ma come in ogni cosa la passione è il fattore determinante. All’inizio della mia carriera professionale mi era stato vivamente sconsigliato di intraprendere questa disciplina, anche perché non conosciuta in Italia. L’esperienza in Europa, Oltreoceano e l’incontro di seri professionisti italiani, mi ha permesso di lavorare in strutture zoologiche con dipartimenti ben organizzati a fianco di veri esperti del settore che mi hanno permesso di comprendere quello che è il ruolo di un veterinario nei giardini zoologici, come studiare e come far ricerca. Quali sono ad oggi le nuove conquiste della zoo medicine e quali quelle ancora da raggiungere? La zoo medicine è un ramo della medicina veterinaria in continua evoluzione. La ricerca si muove attorno allo studio della biologia e fisiologia delle diverse specie, patologie, farmacologia, alimentazione. Molti gli studi avviati sulla riproduzione assistita. Non mi interessa entrare nella polemica “zoo sì o no”, ma secondo il mio punto di vista gli zoo moderni vanno considerati come piccole arche che hanno il dovere di tutelare la biodiversità e il patrimonio genetico delle specie ospitate. La zoo medicine ha l’obbligo di contribuire a questo scopo, anche perché, se non ci sarà un cambio di rotta a breve, gli zoo rimarranno gli unici luoghi in cui vedere animali oramai estinti in natura. Come si traduce nella pratica professionale questo avanzato livello di preparazione? Qual è la tua esperienza? Con molta ansia... essere European Veterinary Specialist in Zoological Medicine e ricevere la lettera di ingresso al college che apre con “Of course together with Diplomate status come both benefits and responsibilities” spaventa. Il college in medicina degli animali da zoo è un college appena nato, tutti i diplomati hanno il compito di dare il loro contributo affinché questa disciplina si affermi e si sviluppi in Europa così come negli Stati Uniti. Oltre a continuare la mia formazione professionale, frequentando corsi specialistici e colleghi più esperti ed essere impegnato nella ricerca, cercherò di aprire internship e residency program per permettere ai colleghi interessati di accedere al diploma. Si trova lavoro in Italia? Che prospettive ci sono o potrebbero esserci? La situazione italiana è abbastanza particolare. Abbiamo gli Zoo ma molti di questi sprovvisti di veterinari esperti assunti a tempo pieno. All’estero i dipartimenti veterinari nei giardini zoologici tendono ulteriormente a settorializzarsi, inserendo nell’organico veterinari con specializzazioni specifiche come, ad esempio, medicina dei rettili, aviare, pesci, mammiferi acquatici, esperti in alimentazione e anatomopatologi. Negli Stati Uniti è necessario avere un veterinario specialista
Anestesia di un orso bruno per visita oculistica, Zoo di Napoli. ogni 300 animali. In Europa oramai richiedono il Diploma, master specialistici e certificazioni che provino la reale esperienza del candidato prima dell’assunzione. Nel nostro Paese, invece, la maggior parte dei gestori stipula contratti di collaborazione con liberi professionisti che lavorano su animali da compagnia/reddito con nessuna esperienza in animali da zoo riservandosi di chiamare lo specialista solo per casi complicati. Sino a quando i gestori non ci considereranno una risorsa piuttosto che una spesa, o non saranno obbligati per legge ad avere un veterinario specialista con esperienza dimostrabile a tempo pieno, ci saranno poche probabilità di trovare lavoro in Italia. Stesso discorso per i centri di recupero. Il titolo che hai conseguito può essere pubblicizzato. Credi che ci sia nell’opinione pubblica nazionale attenzione verso le specializzazioni e le qualifiche avanzate? Penso che il diploma sia un riconoscimento di categoria, spendibile tra colleghi e, nel mio caso, con le Autorità di controllo sul benessere animale degli animali da zoo. I nostri clienti chiamano non perché hai il diploma o qualche altro tipo di specializzazione, ma per il passaparola. La situazione pian piano cambierà così come cambierà l’attenzione nei confronti delle specializzazioni veterinarie nelle istituzioni. Consiglieresti ad un collega di prendere la strada di questo Diploma? Cosa gli diresti per incoraggiarlo? Qual è il primo passo da fare per iniziare questo percorso di formazione? Certo. Prima di intraprendere un settore specialistico è necessario avere solide basi in medicina veterinaria degli animali da compagnia. È importante frequentare una clinica in cui il veterinario ha la possibilità di turnare nei vari reparti e acquisire nozioni in emergenza, diagnostica per immagini, gestione dei pazienti ospedalizzati, chirurgia, anestesia e medicina interna. Il passo successivo è iscriversi e frequentare società specialistiche italiane ed estere. Sicuramente conta molto anche la passione, intraprendenza e un po’ di fortuna. ■
Chirurgia di un leone per otoematoma “Gloria”, Zoo di Napoli.
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Indice di shock nei cani sani e in shock emorragico Un semplice ulteriore strumento di triage, secondo uno studio. Sospetto di emorragia per valori > di 0,9 di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio ha confrontato l’indice di shock (SI) di una popolazione di cani sani con quello di una popolazione di cani con shock emorragico confermato,
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effettuando un’analisi retrospettiva dei dati raccolti prospettivamente da 2 studi precedenti. Si includevano 78 cani sani di controllo arruolati in uno studio per stabilire gli intervalli di riferimento di un monitor dell’ossigeno tissutale e 38 cani con shock emorragico confermato arruolati in uno studio per valutare il monitor dell’ossigeno tissutale nello shock emorragico. Per calcolare l’SI si utilizzavano la frequenza cardiaca
e la pressione ematica sistolica ottenute nei due studi. L’indice di shock era significativamente maggiore nel gruppo con shock emorragico (mediana 1,37, range 0,78-4,35) rispetto al gruppo di controllo (mediana 0,91, range 0,57-1,53); il 92% dei cani in shock emorragico aveva un SI > 0,91. Rispetto ai cani di controllo, i soggetti in shock emorragico avevano temperatura corporea si-
gnificativamente inferiore (mediana 38,3°C, range 35,6-39,9°C versus mediana 38,7°C, range 37,5-39,9°C), frequenza cardiaca maggiore (mediana 150/min, range 120-220/min versus mediana 110/min range 80-150/min), pressione ematica sistolica inferiore (media 112 mm Hg, SD ±35,8 mm Hg versus media 125 mm Hg, SD ±21,5 mm Hg), concentrazione di lattato maggiore (mediana 0,51 mmol/L, range 0,078-1,41 mmol/L versus mediana 0,11 mmol/L, range 0,033-0,33 mmol/L) e concentrazione di emoglobina inferiore (mediana 81 g/L, range 56-183 g/L versus mediana 162,5 g/L, range 133-198 g/L). L’indice di shock è un calcolo semplice e facile che può essere utilizzato come ulteriore strumento di triage e dovrebbe stimolare ulteriori indagini per l’emorragia, se i valori sono > 0,9, concludono gli autori. “Assessment of shock index in healthy dogs and dogs in hemorrhagic shock.” Peterson KL, Hardy BT, Hall K. J Vet Emerg Crit Care (San Antonio). 2013 Aug 23. ■
CARCINOMA SQUAMOSO ORALE DEL GATTO: PREVALENZA DELLE METASTASI no studio retrospettivo ha valutato la prevalenza di metastasi regionali e a distanza del carcinoma squamoso (SCC) orale avanzato in 49 gatti con neoplasia confermata citologicamente o istopatologicamente. Si rivedevano le cartelle cliniche dei soggetti sottoposti a valutazione diagnostica delle metastasi. La presenza di metastasi veniva valutata mediante citologia dei linfonodi mandibolari ed esame radiografico del torace in 3 proiezioni. La prevalenza delle metastasi ai linfonodi mandibolari era del 31% (15/49). Evidenze di possibili metastasi toraciche erano presenti nel 10% (5/49) dei casi. Delle metastasi linfonodali, il 53% (8/15) erano mascellari, il 27% mandibolari (4/15), il 13% sottolinguali (2/15) e il 7% faringee caudali (1/15). Metastasi polmonari erano presenti in 3 tumori mandibolari, uno mascellare e uno sottolinguale. Si sottoponevano a eutanasia o morivano a causa della progressione della malattia locale 41 pazienti, mentre 7 erano persi al follow-up. La prevalenza delle metastasi regionali nel presente studio era più elevata rispetto a studi precedenti, con un tasso di metastasi polmonari superiore a quanto precedentemente pubblicato. Benché non si possano trarre conclusioni significative, il controllo del tumore primario, indipendentemente dalle sue dimensioni al momento della diagnosi, sembra essere un fattore importante nel migliorare il tempo di sopravvivenza, dunque il trattamento delle metastasi può essere importante nei soggetti in cui è possibile effettuare un trattamento del tumore primario a lungo termine, concludono gli autori. (M.G.M.) “Prevalence of regional and distant metastasis in cats with advanced oral squamous cell carcinoma: 49 cases (2005-2011).” Soltero-Rivera MM, Krick EL, Reiter AM, Brown DC, Lewis JR. J Feline Med Surg. 2013 Sep 11.
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Lesioni oculari nei serpenti Più frequente la ritenzione delle membrane cornee. Maggiormente rappresentato il genere Epicrates nomiche, le età o i sessi; tuttavia, nella popolazione erano rappresentati maggiormente i serpenti del genere Epicrates. Le patologie oculari più frequentemente diagnosticate erano la ritenzione della membrana cornea (n = 41), lo pseudobuftalmo (13), i traumi (8) e la cataratta (4). Lo pseudobuftalmo si sviluppava più frequentemente nei Colubridi che nei non-Colubridi. Dei 16 serpenti con ritenzione delle membrane cornee per i quali erano disponibili dati, la lesione recidivava una volta in 4 soggetti e più volte in 5 soggetti.
no studio retrospettivo ha determinato la distribuzione e l’esito clinico delle lesioni oculari in 67 serpenti. Si diagnosticavano lesioni oculari in 67 serpenti sui 508 esaminati (13%). I soggetti affetti appartenevano alle famiglie Boidae, Pythonidae, Colubridae e Viperidae. La distribuzione delle lesioni oculari non variava tra le famiglie tasso-
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SENSIBILITÀ AGLI ANTIBIOTICI DI MYCOPLASMA AGALACTIAE NELLA CAPRA no studio ha esaminato la sensibilità a numerosi antibiotici di 28 isolati di Mycoplasma agalactiae ottenuti da capre di una regione della Spagna in cui l’agalassia contagiosa è endemica. Per ciascun isolato si determinava la minima concentrazione inibente (MIC) verso 12 antibiotici delle famiglie dei chinoloni, macrolidi, aminoglicosidi e tetracicline. Gli antibiotici con la minore MIC erano enrofloxacina, ciprofloxacina, tilosina e doxiciclina, tutti con MIC90 (concentrazione a cui la crescita del 90% degli isolati è inibita) <1 µg/mL. La norfloxacina (un chinolone) mostrava un ampio range di MIC (0,1-12,8 µg/mL), suggerendo un meccanismo di resistenza verso questo antibiotico non indotto invece da enrofloxacina o ciprofloxacina (gli altri chinoloni analizzati). L’eritromicina mostrava la maggiore MIC90, quindi il suo utilizzo per Mycoplasma agalactiae non è raccomandato. Infine, gli isolati di Mycoplasma agalactiae ottenuti da greggi di capre con sintomi di agalassia contagiosa mostravano MIC90 e MIC50 (concentrazione a cui la crescita del 50% degli isolati è inibita) superiori per molti degli antibiotici, rispetto agli isolati di animali asintomatici. La relazione tra l’uso estensivo di antibiotici nei greggi con agalassia contagiosa clinica e le variazioni della MIC richiedono ulteriori studi, concludono gli autori. (M.G.M.) “In vitro antimicrobial susceptibility of Mycoplasma agalactiae strains isolated from dairy goats.” Paterna A, Sánchez A, Gómez-Martín A, Corrales JC, De la Fe C, Contreras A, Amores J. J Dairy Sci. 2013 Sep 11. [Epub ahead of print]
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I risultati indicano che la ritenzione delle membrane cornee era la lesione oculare più frequente nei serpenti. Rispetto ad altri serpenti con lesioni oculari, i soggetti del genere Epicrates avevano una frequenza di tali lesioni maggiore di quanto atteso e i soggetti della famiglia Colubridae avevano una maggiore frequenza di pseudobuftalmo, concludono gli autori. (M.G.M.) “Distribution and outcome of ocular lesions in snakes examined at a veterinary teaching hospital: 67 cases (1985–2010).” Jennifer C. Hausmann, Steven R. Hollingsworth, Michelle
G. Hawkins, Philip H. Kass, David J. Maggs, William R. Pritchard. Journal of the American Veterinary Medical Association. July 15, 2013, Vol. 243, No. 2, Pages 252-260. ■
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all’indirizzo
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È legge l’eutanasia dei randagi La normativa ha avuto un iter annoso e segnato da animate proteste l Parlamento romeno ha adottato la legge che autorizza l’eutanasia dei cani randagi. La misura è stata presa una settimana dopo la morte di un bambino, sbranato dai cani in un parco della capitale che conta un milione e settecentomila abitanti e dove i cani randagi sarebbero circa cinquantamila.
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Anche durante il voto, centinaia di persone hanno protestato a Bucarest, all’esterno del palazzo. Già nel 2007, con la morte di un’altra persona aggredita da randagi, il parlamento rumeno provvedeva a modificare l’Ordinanza ministeriale contingibile ed urgente (nr. 155/2001 - Programma di Governo per la gestione urgente del randagismo). Il testo, proposto dal
deputato Marius Marinescu, permette di raccogliere i randagi dalle strade, portarli in canili, tenerli in custodia per 30 giorni e poi sopprimerli se non rivendicati/adottati.
COSA PREVEDE LA LEGGE RUMENA L’articolo 7 prevede che l’eutanasia dei cani sia effettuata da un veterinario libero profes-
sionista, a norma di legge, come indicato nell’allegato 3 dell’Ordinanza ministeriale e con pratica approvata dall’Ordine dei Medici Veterinari. È vietata l’uccisione di cani da parte di persone diverse da quelle previste dalla presente legge o con metodi diversi da eutanasia. L’articolo 6 considera, infatti, l’eutanasia come l’unica procedura consentita per la soppressione della vita animale ed è consentita nei casi in cui un animale incurabile sia dichiarato come tale, dopo una visita veterinaria, alla quale possono assistere i rappresentanti di organizzazioni non governative per la protezione degli animali. L’eutanasia è definita dalla legge rumena come l’atto di uccidere i cani con metodo rapidO e indolore. È disposto l’incenerimento delle carcasse, proibendone l’impiego per la produzione di pelle, grasso, carne, farine e altri prodotti. Il canile registra l’intervento eutanasico (farmaco impiegato, veterinario responsabile della procedura, dati identificativi del cane).
ALLEGATO N. 3 Si raccomanda di sottoporre ad eutanasia cani che non sono stati rivendicati o che non sono stati adottati. L’eutanasia è consigliata anche nei cani con malattie croniche incurabili. L’eutanasia del cane viene eseguita da un veterinario ed è possibile solo utilizzando barbiturici, iniettati per via endovenosa solo dopo l’anestesia e indotta l’incoscienza. È prevista la constatazione di morte. I barbiturici non devono essere iniettati per via intramuscolare o sottocutanea. Per cani neonati la via di somministrazione che viene utilizzata è il peritoneale. Prodotti e farmaci possono essere somministrati per via orale. Il veterinario è l’unica persona che può avere accesso ai barbiturici e può decidere di utilizzare farmaci pericolosi.
LA CONVENZIONE EUROPEA La Romania è fra i Paesi che hanno ratificato la Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia. La sua entrata in vigore, in Romania, risale al 2005. La Convenzione disciplina l’uccisione (articolo 11), la riduzione dei randagi (articolo 12) e le eccezioni alle uccisioni (articolo 13), stabilendo che le eccezioni relative alla cattura, al mantenimento ed all’uccisione degli animali randagi "saranno accolte solo se sono inevitabili nell’ambito dei programmi governativi di controllo delle malattie". ■
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Boehringer presenta Semintra® Una soluzione innovativa per il trattamento della CKD felina etmedica, la divisione veterinaria di Boehringer Ingelheim, ha ottenuto dalla Commissione Europea l’autorizzazione all’immissione in commercio in Europa di Semintra®, indicato per la riduzione della proteinuria associata a malattia renale cronica nei gatti.
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CKD: LA MALATTIA PIÙ FREQUENTEMENTE DIAGNOSTICATA NEL GATTO
schio di mancato effetto farmacologico.
SEMINTRA®: LA SOLUZIONE In uno studio multicentrico europeo, Semintra® ha dimostrato di ridurre la proteinuria dopo solo 7 giorni dall’inizio della terapia (in gatti con P/CU ≥ 0,4). Inoltre, non sono stati osservati eventi avversi in gatti trattati fino a 5 volte il dosaggio raccomandato per un periodo superiore ai 6 mesi. Il metabolismo è indipendente dalla funzionalità renale e la via di eliminazione predominante è
quella fecale (86-100%). Semintra® si presenta in soluzione orale, differentemente dalle attuali terapie con gli ACEi risultando quindi facile da usare, grazie anche alla siringa dosatrice in Kg, e molto gradito al gatto come dimostrato scientificamente. In base a queste evidenze, Semintra® si presenta come la soluzione innovativa per il trattamento della CKD felina in quanto è il primo ARB registrato per il gatto, presen-
ta un meccanismo d’azione selettivo con una rapida riduzione della proteinuria e risulta ben tollerato e facile da usare grazie alla soluzione orale. Il dosaggio di Semintra® è di 1 mg/kg (corrispondente a 0,25 ml/kg) una volta al giorno da somministrare direttamente in bocca o con una piccola quantità di cibo. Per maggiori informazioni visitate il sito www.vetmedica.it o scriveteci all’indirizzo vetmedica.it@boehringer-ingelheim.com ■
La malattia renale cronica o CKD (Chronic Kidney Disease) è la malattia più frequentemente diagnosticata nel gatto e colpisce più del 10% dei gatti. Le forme congenite risultano essere in aumento negli animali con meno di 3 anni di vita. La prevalenza aumenta con l’aumentare dell’età a partire dai 5-6 anni superando con il progredire degli anni il 35%. Alcune razze risultano essere più colpite dalla malattia, tra queste Maine Coon, Abissino, Siamese, Russian Blue, Orientale a pelo corto e Burnese. Nelle prime fasi la CKD è una malattia asintomatica diventando evidente quando i nefroni presentano una degenerazione pari a 3/4. È inoltre una malatttia progressiva. La sopravvivenza del gatto con CKD è strettamente correlata al livello di proteinuria: il tempo di sopravvivenza si riduce notevolmente quanto il rapporto tra proteine/creatinina urinarie è superiore a 0,4.
TELMISARTAN: IL PRIMO ARB REGISTRATO NEL GATTO Dopo anni di terapia con gli ACEi, Boehringer Ingelheim offre con Semintra® la soluzione innovativa per il trattamento della CKD nel gatto. Il principio attivo di Semintra® è il telmisartan, il primo ARB (Antagonista del Recettore dell’Angiotensina) registrato per la riduzione della proteinuria nei gatti con CKD. Il telmisartan presenta un meccanismo d’azione selettivo rispetto agli ACEi, in quanto non inibisce l’enzima ACE responsabile della conversione dell’angiotensina I in angiotensina II. Il telmisartan blocca, infatti, direttamente gli effetti dannosi dei recettori AT1 responsabili della vasocostrizione, della ritenzione del sodio e dell’acqua, dell’infiammazione, dell’aumento della fibrosi e dell’attivazione del Sistema Nervoso Centrale. Bloccando in modo selettivo il recettore AT1, il telmisartan preserva gli effetti positivi dei recettori AT2 resposanbili della vasodilatazione, dell’eliminazione del sodio e della rigenerazione tissutale. Considerato quindi il meccanismo d’azione differente rispetto agli ACEi, il telmisartan non è influenzato dal fenomeno dell’ACE escape, tipico degli ACEi, attraverso il quale l’angiotensina II può essere prodotta mediante vie alternative con il ri-
Guillermo Couto, Néstor Moreno Oncologia del cane e del gatto - Dalla teoria alla pratica 216 pagine, 725 ill., grafici e diagrammi, copertina cartonata, misure 22 x 28 cm SERVET 2013 Distributore esclusivo per l’Italia EV soc. cons. a r.l. Prezzo di copertina € 60,00 Prezzo scontato per soci associazioni confederate ANMVI € 50,00 Semintra®: Flacone da 30 ml, 4 mg/ml soluzione orale per gatti. Ricetta semplice non ripetibile.
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14 Calendario attività Dal 19 ottobre al 16 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
19 - 20 OTT 19 OTT 20 OTT 20 OTT 20 OTT 21 - 23 OTT 21 - 22 OTT 24 OTT 25 - 26 OTT 25 - 27 OTT 25 OTT 25 OTT 28 - 31 OTT 30 - 31 OTT 5 - 8 NOV 7 - 8 NOV
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INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC CORSO SCIVAC Ultimi posti disponibili SEMINARIO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA E AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
SEMINARIO AIVEMP SEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA E AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
CORSO CEFME
ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC CORSO SCIVAC SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE CON SIPE
8 NOV
CORSO CEFME
9 NOV 9 - 10 NOV 10 NOV 10 NOV 10 NOV 10 NOV 10 NOV 10 NOV 11 - 13 NOV 14 - 16 NOV 15 - 16 NOV
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA
INCONTRO SICARV INCONTRO SIMEF / SIMIV INCONTRO SIDEV / SIODOCOV INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO
CORSO SIVAE / SCIVAC
CORSO CEFME ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC
AGGIORNAMENTI DI MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it PERIMPLANTITI: DIAGNOSI E TRATTAMENTO - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - Email: commscientifica@scivac.it LA TANTO TEMUTA NEUROLOGIA NEL GATTO - Milano, NH Hotel Milanofiori - Strada 1 - Milano Fiori - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MEDICINA D’URGENZA - Napoli - Grand Hotel Oriente - VIA A DIAZ 44 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CARDIOLOGIA: DIECI DOMANDE ALLE QUALI DOBBIAMO SAPER RISPONDERE - Centro Urbani - Mestre (VE) - VIA VISINONI 4/C - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 1° IT. MEDICINA FELINA: VI PARTE - CORSO 6 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA NEURASSIALE NEL CANE E NEL GATTO: PERIDURALE E SPINALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA - “TERAPIA MIRATA: COSA CAMBIA PER IL VETERINARIO?” CREMONA FIERE, FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa e Ufficio Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 4° IT. DERMATOLOGIA: IV PARTE - PROBLEMI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ric. Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 81° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - DECISION MAKING (COSA FARE E QUANDO) NELLA PRATICA CLINICA - Centro Affari e Convegni, Arezzo - Via Lazzaro Spallanzani 23 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN SANITÀ PUBBLICA - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria Organizzativa - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it AGGIORNAMENTI IN SUINICOLTURA - “CONFRONTARE I PROBLEMI RIPRODUTTIVI: ESPERIENZE DI CAMPO NELLA PATOLOGIA, GESTIONE ED ALIMENTAZIONE DELLE SCROFE IPERPROLIFICHE” ITALPIG, SALONE DELLA SUINICOLTURA ITALIANA - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Ric. Accred. - Per info: Paola Orioli - Segr. Org. e Ufficio Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 3° IT. CARDIOLOGIA: III PARTE - ECOCARDIOGRAFIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 36,7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it UTILIZZO DEL PRGF IN CHIRURGIA STOMATOLOGICA - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - E-mail: commscientifica@scivac.it 3° IT. CHIRURGIA: III PARTE - CHIRURGIA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO BASE DI RIPRODUZIONE NEL MASCHIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO NAZIONALE “LA LAMINITE UN PROBLEMA SEMPRE ATTUALE” - Verona Fiere - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it IMPLANTO-PROTESI CON TECNICA NOBELGUIDE - Cremona Palazzo Trecchi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - E-mail: commscientifica@scivac.it TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE DI RADIOLOGIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA, INCONTRA GILIOLA SPATTINI - Genova - Villa Ronco - Via Nino Ronco 31 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani Segr. Deleg. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INSUFFICIENZA CARDIACA: STADIO B2, UN CHALLENGE DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CI VUOL FEGATO MA ANCHE PANCREAS... - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it MALATTIE CHE COINVOLOGONO IL CAVO ORALE: IL PUNTO DI VISTA DEL DERMATOLOGO E DELL’ODONTOSTOMATOLOGO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non rich. accred. ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Società Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IPERATTIVITÀ, IPERATTACCAMENTO E DISTURBI EMOZIONALI NEL CANE L’IMPORTANZA DEL PRIMO APPROCCIO CLINICO - Catania - Museo Diocesano - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI - Bari - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA CHIRURGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - ECM: No crediti - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TECNICHE E MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE DEI PICCOLI MAMMIFERI, UCCELLI E RETTILI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CHIRURGIA ORALE FULL IMMERSION (LIVE SURGERY) - Cremona Palazzo Trecchi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - E-mail: commscientifica@scivac.it 2° IT. MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - MEDICINA COMPORTAMENTALE 4 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
laPROFESSIONE
VETERINARIA 31 | 2013
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
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SOLUZIONI
venga monitorato ogni ora con emocromo e emogasanalisi venga alimentato precocemente mediante nutrizione enterale o parenterale o spontaneamente, se sopportata. venga sottoposto ad antibiotico terapia ogni 6 ore.
a b c d e
aumentato T4 totale aumentato fT4 totale ridotto TSH aumentato T3 aumentato fT3
QUIZ 1
riceva almeno due, meglio 4 dosi di cortisonico come stabilizzante di membrana
Risposta corretta: d) Incontro SCVI: “Raccolte anomale in cavità addominale” - Cremona, Settembre 2010
e
osservi un periodo di digiuno assoluto per almeno 48 ore
QUIZ 2
a b c d
2. Quale dei seguenti dosaggi ormonali, è più specifico per la diagnosi di ipertiroidismo felino?
Risposta corretta: a) Incontro SIMEF: “Utilizzo ed interpretazione appropriata ed inappropriata degli esami di laboratorio nella medicina felina” - Cremona, Marzo 2008
1. Nel periodo PO è fondamentale che il paziente:
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