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la VETERINARIA
PROFESSIONE
Anno 12, numero 27 dal 27 luglio al 2 agosto 2015 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
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POSTE ITALIANE SPA Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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LA VETERINARIA NEL SISTEMA FARMACIA
LA CASCATA SECONDO NOI
NUOVI LAVORI SOCIALMENTE UTILI
ANTIBIOTICI AL BREATHING POINT
INTERVISTA ALLA PRESIDENTE DI NAPOLI
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COLLABORAZIONE NON SOVRAPPOSIZIONE
BREVI TTIP In visita ad EXPO, il Commissario europeo alla salute Vyrtenis Andriukaitis, ha dichiarato che i consumatori europei “non devono essere preoccupati per i negoziati in corso sul Ttip - il Trattato sul commercio tra Ue e Stati Uniti - perché non si parla di un cambiamento degli standard di sicurezza alimentare dell’Ue. Sono standard che non hanno concorrenza nel mondo, anzi sono un vantaggio competitivo”.
FENILBUTAZONE Carni equine in regola sul territorio nazionale. Nessun riscontro sfavorevole dai campionamenti per la ricerca di fenilbutazone e cadmio nella carne equina. I controlli all’import sono stati affidati ai PIF di Genova, Vado Ligure e Roma Fiumicino. Il dato è nella Relazione annuale sulla Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia.
REGOLE E STRATEGIE
ENPAV L’Enpav ha pubblicato il Bando per l’erogazione di 90 sussidi agli studenti figli di veterinari per l’anno 2015. Il Bando stanzia, per l’anno scolastico 2014/2015 e per l’anno accademico 2013/2014, 90mila euro. Le domande dovranno essere inoltrate entro il 30 settembre 2015.
BUON SAMARITANO Avviato in Commissione Affari Sociali l’iter della proposta di legge ‘Norme per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale’. La cosiddetta Legge del Buon Samaritano si applicherà anche ai prodotti destinati all’alimentazione o all’igiene animale. Misure igienico-sanitarie e semplificazioni fiscali per i beni ceduti gratuitamente.
PACOBACE Sarà rivisto il Piano di gestione della popolazione degli orsi. Avviato un tavolo tecnico al MinAmbiente su sollecitazione della Provincia di Trento. In discussione le misure di controllo della specie in relazione alla sicurezza pubblica dopo ripetuti episodi di aggressione alle persone.
AGROMAFIA L’agromafia “può contare sulla complicità di funzionari, amministratori pubblici e professionisti”. Parola di Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, in occasione del convegno "Mangia legalmente sano" organizzato l’11 luglio a Palermo dalla Fnovi. Sono “estesi i fenomeni di corruzione e inquinamento mafioso nel mondo della zootecnia e nella filiera agroalimentare” - ha sottolineato l’On Bindi nel suo messaggio di sostegno all’iniziativa della Federazione. www.anmvi.it
Una medicina per il mercato La buona ricetta prescrive disponibilità per il Medico Veterinario e più mercato per il suo medicinale A PAG. 3
Farmacisti e farmacie stanno esplorando il potenziale commerciale del settore veterinario. Si è parlato espressamente di ‘profitto’ alla tavola rotonda ‘La Farmacia degli Animali’, organizzata il 9 maggio a Milano da Farmacista Più. Ho partecipato in rappresentanza dell’ANMVI per capire qualcosa di più del progetto ‘Pet Lover’ annunciato in quella occasione. Apparentemente nulla di definito, in realtà l’obiettivo è chiarissimo: aumentare i volumi dei farmaci veterinari che transitano nelle farmacie, ancora troppo bassi rispetto alla diffusione di animali da compagnia e alla propensione alla loro medicalizzazione. È un mercato da esplorare e soprattutto vanno verificate le sensibilità degli attori professionali, farmacisti in primo luogo, i quali, a detta del Presidente Fofi Andrea Mandelli hanno per troppo tempo sottovalutato il medicinale veterinario; erano altri tempi, non c’erano le parafarmacie e non c’era la crisi. Mentre scrivo è in corso una indagine promossa da Aisa e dal gruppo editoriale Edra rivolta anche a noi per esplorare il nostro rapporto con il farmaco veterinario: quando e quanto lo prescriviamo. Analogo sondaggio
è rivolto ai farmacisti per capire se sono interessati ad ampliare i servizi alla loro clientela (Pet corner) considerato che 1 cliente su 3 ha un cane o un gatto. La diffusione nazionale degli animali da compagnia ingolosisce un settore commerciale, quello delle farmacie (al tavolo c’era il sindacato Federfarma) e che porta le industrie farmaceutiche e i distributori (erano presenti Ascofarve e Adf) ad esplorare nuove aree di business. Legittimamente. Credo che la veterinaria debba guardare a questo progetto con interesse e anche con qualche prudenza. Legittimamente. Non mi hanno convinto gli articoli pubblicati dalla stampa di settore (PuntoEffe) dove si dice che per salvaguardarne il benessere i proprietari di animali da compagnia “potrebbero trovare, nel farmacista, una figura fortemente qualificata in grado di soddisfare i loro bisogni”. Inoltre, al tavolo di Milano mi è parso doveroso puntualizzare pubblicamente le parole del Presidente della Fofi, Andrea Mandelli, sullo sviluppo della figura professionale del farmacista nei riguardi di animali e proprietari: “Collaborazione sì, sovrapposizione no”. SEGUE A PAGINA 3
LE EMAIL PRIMA DI TUTTO WHATSAPP SEMBRA AVERE CAMBIATO IL MONDO NEGLI ULTIMI ANNI, È DIVENTATO VERAMENTE UNO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE INSOSTITUIBILE MA NONOSTANTE QUESTO LE EMAIL, che in apparenza sembrano essere un mezzo obsoleto, resistono fortemente al primo posto fra tutti. La posta elettronica continua infatti ad essere ritenuta fondamentale da tutti gli italiani che ogni giorno ne inviano 940 milioni, circa trenta a testa, e che hanno almeno un paio di indirizzi (2,4 di media). Un’Agenzia italiana specializzata in ricerche di mercato nel settore ha realizzato un’indagine ripresa sul Corriere Economia, su un campione di 1000 utenti di Internet. I dati che ne sono emersi hanno confermato che l’era delle email non è finita, anzi i messaggi di posta elettronica resistono anche davanti al successo dei social network ed applicazioni di messaggistica gratuita. I dati sfatano anche un altro mito: quello che vuole gli utenti allergici alle news letter. Non è così, anzi, una su quattro fra le email che riceviamo ogni giorno è un messaggio commerciale. I più appassionati di email sono i giovani dai 25 ai 34 anni. Gli uomini sono certamente più appassionati delle donne anche se queste, a volte, vi dedicano più tempo. Il 55% del campione ha dichiarato di controllare la posta quando è al pc per svago, il 36,8% quando è al pc per lavoro, il 20,7 quando è al pc per rilassarsi. Malgrado la ricerca evidenzi come gli italiani considerino ormai irrinunciabile l’applicazione di messaggistica gratuita WhatsApp (48%), Facebook (30,7%) ed il sistema di chiamate in Voip Skype (15,3%), in pochi riescono ad immaginare le giornate senza qualche decina di email che, per il 34%, sono necessarie per gestire la propria vita.
A.N.M.V.I
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Medicinali veterinari Anmvi Informa
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La veterinaria nel sistema-farmacia Il business del farmaco veterinario è piccolo ma in espansione umana è obbligatorio riportare il principio attivo, in veterinaria il generico può avere un nome di fantasia. I generici dunque esistono e hanno costi ridotti dal 20 al 40 per cento là dove i volumi lo permettono. Il Sottosegretario De Filippo ha risposto in Commissione Affari Sociali ad una nuova interrogazione parlamentare, ribadendo che il «prezzo dei medicinali veterinari è libero, non è presente un’Autorità garante di controllo che interviene sui prezzi, come in campo umano, e gli aspetti commerciali e distributivi, se-
nnunciata da AISA e EDRA, è iniziata l’indagine per sondare la gestione dei medicinali veterinari, gli approcci e le prospettive di sviluppo. Il questionario inviato ai medici veterinari rientra nella più ampia iniziativa conoscitiva sulle prospettive del mercato dei farmaci veterinari, annunciata a Milano, il 9 maggio scorso, nell’ambito della tavola rotonda La Farmacia degli Animali. L’indagine coinvolge infatti anche farmacisti e consumatori. Al dibattito ha partecipato il Presidente ANMVI Marco Melosi che ha puntualizzato il ruolo del medico veterinario in rapporto al paziente animale e al farmacista. Presenti al Tavolo e in platea, rappresentanti di Aisa, Ascofarve, Fofi, Federfarma e Adf (Associazione Distributori dei Farmaci) per discutere le prospettive di espansione del mercato dei medicinali veterinari attraverso il canale delle farmacie e le sinergie possibili fra tutti i soggetti e i professionisti coinvolti. In quella sede è stato annunciato il progetto Pet Lover, con l’obiettivo di preparare farmacisti e farmacie ad uno sviluppo del mercato dei prodotti e dei servizi veterinari per i clienti-proprietari delle farmacie, considerato che il volume dei medicinali veterinari che transitano nelle farmacie (attualmente il 35%, secondo la rivista Punto Effe) mostra segnali di crescita. Il 90% del fatturato veterinario che passa per la farmacia è rappresentato da farmaci per la cura degli animali da compagnia, vendibili dietro presentazione di ricetta medico veterinaria. Un mercato in crescita in parallelo alla crescita della diffusione di animali da compagnia nelle famiglie italiane che sono anche clienti delle farmacie. L’iniziativa Pet Lover, che punta anche a garantire la migliore aderenza alla prescrizione veterinaria del medicinale specie specifico, è ancora in fase progettuale e verrà sviluppata solo in seguito a una indagine conoscitiva, in corso, che coinvolge anche farmacisti e farmacie per comprenderne l’approccio e l’evoluzione. «Se, per la prescrizione di farmaci, il riferimento resta il veterinario - si legge nella presentazione del questionario - la loro distribuzione viene a coinvolgere la farmacia e gli stessi proprietari di animali mostrano sempre più volontà di ricevere le informazioni necessarie per comprendere come
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condo quanto affermato dagli operatori del settore, rivestono un ruolo rilevante nella definizione del prezzo medesimo». In conclusione, De Filippo ha dichiarato: «Non posso non osservare come sia importante anche che l’Associazione dell’Industria Farmaceutica nel settore veterinario compia una opportuna opera di sensibilizzazione nei confronti delle aziende associate, affinché esse orientino le proprie strategie di mercato nella direzione del contenimento del prezzo dei medicinali veterinari». ■
gestire nel miglior modo la salute del proprio animale». L’indagine conoscitiva ha l’obiettivo di far emergere meglio l’opinione dei medici veterinari sulla gestione del farmaco veterinario e sulla collaborazione tra le figure coinvolte. Le risposte contribuiranno a fornire un quadro della situazione attuale e delle aspettative dei medici veterinari, in particolare, riguardo alla gestione dei farmaci veterinari.
PREZZI E FOLLOWERS Se provassimo a chiedere a un cittadino quanto costano i farmaci che ha appena ritirato dalla farmacia probabilmente non saprebbe rispondere. I più non sono a conoscenza delle dinamiche di contrattazione che portano il SSN a sopportare il grosso della spesa farmaceutica al loro posto e nemmeno sanno che, al contrario, il costo dei medicinali veterinari è tutto sopportato dal libero mercato. È così che al clienteproprietario, ogni prezzo veterinario, messo a confronto con il farmaco che ritira per le proprie cure, risulta “caro”. Alla tavola rotonda La Farmacia degli Animali, organizzata a Milano da Farmacista Più, il Direttore di AISA Roberto Cavazzoni ha parlato di un problema di “percezione” del costo dei medicinali veterinari. Un medicinale non è mai gratuito e l’industria farmaceutica del farmaco veterinario sopporta gli stessi oneri, dossier, costi e processi amministrativi di quella umana. La grossa differenza è che se potenzialmente i pazienti umani sono circa 60milioni, quelli animali (d’affezione) sono la metà della metà. Che i volumi possano incidere sui costi è una regola di mercato ampiamente dimostrata nel settore degli animali da reddito: in Italia ci sono circa 900 milioni di animali allevati, solo 600 milioni sono avicoli; ebbene, per loro, un vaccino costa 0,5 centesimi. Insomma, dove ci sono economie di scala competitive e in crescita, il prezzo finale si riduce. Proseguendo nel parallelismo con l’umana, si arriva alla questione dei generici, o followers come si chiamano in veterinaria essendo derivati da un medicinale originator, dopo che è scaduto il brevetto. Il generico veterinario, molto invocato anche in Parlamento, “esiste eccome!” ha detto Cavazzoni, “ma né il pubblico né il farmacista lo sa”. Mentre in
SEGUE DALLA COPERTINA
COLLABORAZIONE NON SOVRAPPOSIZIONE I presenti si sono affrettati a definirsi “esecutori” della prescrizione veterinaria. Certo, è importante che nelle farmacie si trovino i medicinali veterinari da noi prescritti e che ci sia attenzione e fedeltà alla prescrizione veterinaria. Sappiamo che non è sempre così e che in troppi casi il medico veterinario non è adeguatamente sinergico al farmacista. Sappiamo anche, e al convegno si è capito, che c’è bisogno di una maggiore preparazione sulla legislazione del medicinale veterinario, presente e futura, ma un percorso di crescita professionale e di mercato (se è eticamente legittimo per i farmacisti lo è anche per noi) non potrà svilupparsi a detrimento della nostra posizione e certamente non si svilupperà mai se fra le due professioni non si instaureranno rapporti chiari e reciprocamente propedeutici. L’operazione Pharma Pet che abbiamo segnalato all’Antitrust non ci sembra il modello da seguire. Marco Melosi, Presidente ANMVI
NON DPA, LA CASCATA SECONDO NOI on si tratta di considerare interscambiabili i medicinali umani e veterinari, ma di rendere, lasciando la precedenza al medicinale veterinario, più flessibile la progressione delle opzioni alternative. La rigidità dell’attuale articolo 10 del Decreto Legislativo 193/2006 è stata ampiamente dibattuta in questi anni, tanto da richiedere al Ministero della Salute, nel 2010, una linea guida e una maggiore elasticità. Arrivò nel 2011 una circolare della Direzione Generale della Sanità Animale (e fu il risultato di una consultazione promossa fra i Colleghi dopo un incontro con l’allora sottosegretario Martini) che allentava le maglie (v. Professione Veterinaria n. 23/2015), ma appunto di circolare si trattava e non di modifica legislativa. Adesso che la materia è aperta e in via di revisione, ANMVI ritiene di condividere e sostenere presso tutti gli interlocutori, la proposta del CD SCIVAC per una modifica scientificamente e clinicamente adeguata dell’uso in deroga. Nulla che non sia già stato ampiamente dibattuto con i Colleghi (basterà ricordare la consultazione del 2010), semplicemente è questo il momento di sensibilizzare i decisori politici. L’uso in deroga, così come stabilito dalla vigente legislazione è particolarmente penalizzante per il Medico Veterinario. Esso infatti sancisce l’obbligatorietà di passare attraverso il farmaco destinato all’uso in altre specie animali, prima di poter accedere al farmaco umano o al farmaco veterinario registrato in un altro Stato dell’Unione Europea. Un tale sistema gerarchico è completamente infondato dal punto di vista scientifico. Gli animali da compagnia (in particolare cane e gatto), in quanto carnivori-onnivori, sono da un punto di vista fisiologico e fisiopatologico non equiparabili a specie erbivore come il bovino o il cavallo. Uniformare le indicazioni pa-
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tologiche di un cane a quelle di un bovino non ha alcun senso scientifico (si pensi, a titolo di esempio, alle enormi differenze eziologiche e patogenetiche tra una enterite di un bovino e quella di un cane!). Inoltre, i farmaci formulati per grossi animali da reddito sono spesso in flaconi multi dose e pongono dei seri problemi di corretto dosaggio e di asepsi nel loro utilizzo improprio negli animali d’affezione, oltre che di smaltimento delle rimanenze viste le loro ampie confezioni. LA PROPOSTA “Qualora non esistano medicinali veterinari autorizzati ed idonei per il trattamento di una determinata patologia, che ovviamente avrebbero, quando disponibili, l’assoluta precedenza, il Medico Veterinario deve poter accedere all’uso in deroga. In particolare deve poter utilizzare: a) Un medicinale veterinario autorizzato per un’altra specie animale se ritenuto idoneo allo scopo dal medico veterinario curante b) Un medicinale autorizzato per l’uso umano c) Un medicinale veterinario autorizzato in un altro stato membro dell’Unione Europea d) Un medicinale veterinario preparato estemporaneamente da un farmacista conformemente alle indicazioni contenute in una prescrizione veterinaria. La scelta tra una delle suddette opzioni, da intendersi non progressive, deve essere effettuata solo ed esclusivamente tenendo conto delle indicazioni terapeutiche contemplate dalla letteratura scientifica per la cura di una determinata malattia, delle caratteristiche dell’animale in cura, della via di somministrazione indicata. È importante sottolineare il concetto di idoneità del farmaco veterinario al trattamento di una determinata patologia, da stabilire in base alle più attuali conoscenze scientifiche”.
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4 Osservatorio farmaco Raccomandazioni dal CESE
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Più disponibilità con più mercato e meno oneri Il parere del Comitato economico e sociale europeo sulla proposta di regolamento dei medicinali veterinari ’ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 23 luglio il parere del CESE sulla proposta della Commissione Europea per regolamentare su scala comunitaria i medicinali veterinari. Il parere arriva mentre l'Europarlamento è alle prese con un migliaio di proposte emendative alla bozza di Bruxelles, che con tutta probabilità confluiranno a ottobre in una sorta di compromise amendment. La materia è di quelle che richiedono il parere del Comitato, sia pure in via consultiva, proprio per fungere da ponte tra le istituzioni dell'Unione nel processo legislativo. Il parere del CESE è stato votato nel gennaio scorso a larghissima maggioranza e chiede di promuovere la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione nel campo dei medicinali veterinari, “onde poter rispondere alle esigenze e alle sfide sanitarie alle quali fanno fronte le diverse specie e i diversi modelli di produzione esistenti in Europa”. Uno degli obiettivi della revisione delle norme è quello di migliorare il funzionamento del mercato unico. Questo obiettivo non deve comprometterne altri, ad esempio la riduzione degli oneri burocratici o una maggiore disponibilità di medicinali. Per realizzare questi obiettivi, le procedure di armonizzazione dei riassunti delle caratteristiche dei prodotti dovrebbero essere efficienti e basarsi sui principi di proporzionalità e di riconoscimento reciproco.
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SOSTENIBILITÀ ECONOMICA Storicamente, la mancata disponibilità di medicinali veterinari per alcune specie animali, dette specie minori, e di indicazioni concrete per altre specie (utilizzazioni minori) che presentano una particolare importanza socioeconomica in Europa ha rappresentato un problema. Dinanzi ad una situazione del genere, è necessaria una politica di livello europeo che consenta di promuovere la reale disponibilità di medicinali veterinari per specie minori e utilizzazioni minori garantendo la qualità, la sicurezza e l’efficacia di detti medicinali e assicurando nel contempo uno sviluppo economicamente sostenibile per le imprese che operano nel campo della salute animale.
AIC Il CESE ritiene che le procedure di autorizzazione dei medicinali veterinari debbano essere definite in modo tale da evitare inutili ritardi nell’effettiva immissione sui mercati dei singoli Stati membri in cui si desidera autorizzare tali medicinali e da facilitare una rapida risoluzione delle controversie tra autorità competenti. Il Comitato accoglie con soddisfazione l’obiettivo di ridurre gli ostacoli amministrativi attraverso la semplificazione dei requisiti in materia di etichettatura, la farmacovigilanza veterinaria, le modifiche nelle condizioni di autorizzazione e la concessione dell’autorizzazione all’immissione sul mercato a tempo indeterminato. Il CESE è anche d’accordo con l’idea di introdurre un sistema elettronico per la presentazione delle domande e con il concetto di una banca dati centrale europea che favorirà lo scambio d’informazioni tra il settore e le agenzie e avrà ripercussioni positive sulla riduzione degli ostacoli amministrativi.
È opportuno favorire lo sviluppo di medicinali veterinari per tutte le specie animali attraverso una maggiore protezione degli investimenti e dell’innovazione, non solo per le specie minori ma per tutte. Per tale motivo il Comitato raccomanda di estendere il periodo di protezione dei dati per tutte le specie, anche nel caso in cui le condizioni di autorizzazione vengano estese a più di una specie.
FORMATO FARMACEUTICO
CINQUE RACCOMANDAZIONI La salute animale è d’importanza strategica per via delle sue ripercussioni sulla salute e sul benessere degli animali stessi, sulla salute pubblica, la sicurezza alimentare, l’ambiente e l’economia delle zone rurali. Per tale motivo, la disponibilità di medicinali veterinari autorizzati è fondamentale affinché i veterinari o le persone qualificate e accreditate abbiano a disposizione strumenti adeguati per controllare, prevenire e trattare le malattie animali. Come altri medicinali veterinari, gli antibiotici sono necessari per lottare contro le infezioni batteriche negli animali. Per il Comitato, l’accesso ad antibiotici sicuri ed efficaci è una componente essenziale degli strumenti di cui dispongono i veterinari per mantenere e ripristinare la salute e il benessere degli animali nonché la salute pubblica. Il CESE valuta pertanto positivamente l’obiettivo della proposta legislativa in esame di elaborare un corpus normativo aggiornato e proporzionato, di garantire la disponibilità dei prodotti medicinali veterinari e di salvaguardare in definitiva la salute animale, la salute pubblica, la sicurezza ali-
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FARMACOVIGILANZA Allo stesso modo, le misure previste per migliorare il funzionamento del sistema di farmacovigilanza veterinaria avranno un impatto positivo sulla riduzione degli ostacoli amministrativi e garantiranno al tempo stesso la sicurezza dei medicinali. Per tale motivo, il CESE giudica molto appropriato l’approccio basato sul rischio.
ANTIBIOTICI E VUOTO TERAPEUTICO Il nuovo regolamento dovrebbe favorire l’innovazione e lo sviluppo di nuovi medicinali, in particolar modo antibiotici, motivo per il quale è necessario definire un quadro normativo che assicuri la prevedibilità e si basi sui dati scientifici, tenendo conto sempre del «principio di precauzione». La proposta legislativa dovrebbe promuovere l’uso di medicinali registrati in veterinaria nell’UE per motivi di vuoto terapeutico a scapito di quelli autorizzati per uso umano. I medicinali veterinari dispongono di un profilo di sicurezza ed efficacia comprovato nella pratica. Questa opzione presenta notevoli vantaggi rispetto alla somministrazione di medicinali per uso umano che non hanno dimostrato di essere sicuri né efficaci per venire utilizzati sugli animali. Inoltre, questo aspetto riveste una particolare importanza nel quadro delle resistenze agli anti-
mentare e l’ambiente. Sarebbe opportuno seguire tale principio anche per assicurare la disponibilità degli antibiotici in veterinaria. Il mercato dei medicinali veterinari presenta particolarità e specificità differenti rispetto al mercato dei medicinali per uso umano; di conseguenza il CESE giudica assai opportuno che la proposta legislativa in esame si concentri unicamente sui medicinali veterinari. Questo significa che i principi devono essere coerenti ma la loro applicazione deve adattarsi totalmente alle condizioni del settore. Il CESE ritiene infine che la normativa attuale comporti importanti ostacoli amministrativi per l’industria, il che ha un impatto negativo sulla necessaria innovazione; per tale motivo, valuta positivamente l’introduzione di norme semplificate nell’ambito dei processi di autorizzazione così come durante i controlli ex post, le modifiche delle autorizzazioni all’immissione in commercio ecc., onde ridurre detti ostacoli amministrativi, pur essendoci possibilità di miglioramento nell’ambito della proposta stessa.
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microbici, in quanto la proposta in esame consente di utilizzare antibiotici per uso umano come prima opzione in caso di vuoto terapeutico. La proposta legislativa potrebbe avere un impatto negativo sullo sviluppo di nuovi antibiotici in veterinaria, in quanto non garantisce l’esistenza di un mercato prevedibile, stabile e trasparente in grado di rappresentare un incentivo per le imprese. Il Comitato raccomanda di definire un sistema di classificazione nel caso in cui i medicinali vengano utilizzati per colmare un vuoto terapeutico, privilegiando il ricorso a medicinali registrati in veterinaria all’interno dell’UE e limitando l’uso dei medicinali per il consumo umano ai soli casi in cui non ci siano alternative in campo veterinario.
VELOCITÀ La necessità di aspettare sei mesi tra una procedura nazionale e la presentazione di una domanda di riconoscimento reciproco potrebbe causare problemi in caso di situazione grave nel campo della salute animale o pubblica. Per tale motivo, bisognerebbe permettere di derogare a questo periodo minimo di sei mesi in circostanze eccezionali. Inoltre, per evitare ritardi procedurali, occorre fissare una data per la conclusione delle procedure decentrate e di riconoscimento reciproco da parte dello Stato membro di riferimento.
Le diverse specie animali e le varie patologie richiedono modi di somministrazione differenti, il che a sua volta presuppone diversi formati farmaceutici (ad esempio liquidi, solidi, gel, iniezioni ecc.). La necessità di cambiare il formato farmaceutico implica uno sviluppo quasi completo del prodotto, il che rende necessario proteggere gli investimenti in tale contesto.
ETICHETTE Bisognerebbe inoltre rendere flessibili i requisiti di etichettatura sul confezionamento primario ed esterno per inserire, oltre alle informazioni obbligatorie, altri dati facoltativi che possano essere d’interesse per i destinatari. L’armonizzazione dei riassunti delle caratteristiche del prodotto deve consistere in una procedura puramente amministrativa, che non preveda la rivalutazione di prodotti la cui sicurezza ed efficacia sul mercato è già dimostrata da diversi anni, evitando in questo modo ulteriori carichi di lavoro.
ARMONIZZAZIONE I benefici derivanti dall’impiego di strumenti elettronici saranno realizzabili solo quando esisterà una procedura unica armonizzata in tutti gli Stati membri che utilizzi lo stesso formato e che valga per tutte le formalità. ■
APPUNTAMENTO A SETTEMBRE NMVI incontrerà l’eurodeputato Damiano Zoffoli a settembre per un’approfondita valutazione del Regolamento Farmaci. L’On Zoffoli (memebro della Commissione ENVI-Sanità del Parlamento Europeo) ha preso contatti dopo l’invio da parte di ANMVI della proposta di modifica della cascata e osservazioni sulla cessione. Durante un incontro preliminare in Veneto, presenti rappresentanti ANMVI e SIVAR, è stato anche affrontato il tema delle scorte in allevamento. In questo mese ANMVI ha trasmesso una nota di osservazioni a tutti parlamentari italiani in ENVI e AGRI incoraggiando attenzione alle peculiarità della veterinaria nazionale.
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Leggi e diritto Legale
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Lavorare nei canili è socialmente utile Il Pm potrà disporre una pena alternativa al carcere in favore della collettività ti che prevedono una reclusione fino a cinque anni, il Pubblico Ministero può applicare la sanzione del lavoro di pubblica utilità.
CHE COS’È
ttività nei musei, nei centri sociali e anche nei canili. È in vigore dal 3 luglio il Regolamento del Ministero della Giustizia che attua la legge di riforma delle pene detentive non carcerarie e del sistema sanzionatorio (Decreto 8 giugno 2015, n. 88 - Regolamento recante disciplina delle convenzioni in materia di pubblica utilità ai fini della messa alla prova dell’imputato - GU Serie Generale n.151 del 2-7-2015). Via Arenula ha così disciplinato le convenzioni previste dalla legge 67/2014 per lo svolgimento di “lavori di pubblica utilità”. Per i rea-
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Il lavoro di pubblica utilità consiste in una prestazione non retribuita in favore della collettività di durata non inferiore a dieci giorni, anche non continuativi, affidata tenendo conto anche delle specifiche professionalità ed attitudini lavorative dell’imputato, da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni, le aziende sanitarie o presso enti o organizzazioni, anche internazionali, che operano in Italia, di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato. La prestazione è svolta con modalità che non pregiudichino le esigenze di lavoro, di studio, di famiglia e di salute dell’imputato e la sua durata giornaliera non può superare le otto ore.
NON SOLO CANILI Le tipologie di lavori socialmente utili, alternative alla pena carceraria sono molteplici: a. prestazioni di lavoro per finalità sociali e so-
cio-sanitarie nei confronti di persone alcoldipendenti e tossicodipendenti, diversamente abili, malati, anziani, minori, stranieri; b. prestazioni di lavoro per finalità di protezione civile, anche mediante soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali; c. prestazioni di lavoro per la fruibilità e la tutela del patrimonio ambientale, ivi compresa la collaborazione ad opere di prevenzione incendi, di salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale o di particolari produzioni agricole, di recupero del demanio marittimo, di protezione della flora e della fauna con particolare riguardo alle aree protette, incluse le attività connesse al randagismo degli animali; d. prestazioni di lavoro per la fruibilità e la tutela del patrimonio culturale e archivistico, inclusa la custodia di biblioteche, musei, gallerie o pinacoteche; e. prestazioni di lavoro nella manutenzione e fruizione di immobili e servizi pubblici, inclusi ospedali e case di cura, o di beni del demanio e del patrimonio pubblico, compresi giardini, ville e parchi, con esclusione di
immobili utilizzati dalle Forze armate o dalle Forze di polizia; f. prestazioni di lavoro inerenti a specifiche competenze o professionalità del soggetto.
CONVENZIONI L’attività non retribuita in favore della collettività è svolta secondo quanto stabilito nelle convenzioni stipulate con il Ministero della giustizia o, su delega di quest’ultimo, con il presidente del tribunale, nell’ambito e a favore delle strutture esistenti in seno alle amministrazioni, agli enti o alle organizzazioni indicati dal decreto. Tali convenzioni sono sottoscritte anche da amministrazioni, enti ed organizzazioni che hanno competenza nazionale, regionale o interprovinciale, con effetto per le rispettive articolazioni periferiche.
ACCERTAMENTI Nelle convenzioni sono regolati gli aspetti organizzativi inerenti gli accertamenti sulla regolarità della prestazione non retribuita effettuati dall’ufficio di esecuzione penale. ■
Chiesta l’assoluzione per il veterinario di Green Hill Dopo le motivazioni della sentenza di condanna, i legali dell’allevamento annunciano ricorso opo la condanna in primo grado, i vertici dell’allevamento di cani beagle, che erano stati condannati in primo grado per maltrattamento e uccisione di animali dal Tribunale di Brescia, presentano ricorso. Per i loro legali, che chiedono l’assoluzione dei dirigenti e del veterinario della struttura, la sentenza è «fondata sull’erronea applicazione delle norme e sul travisamento dei fatti e delle prove». L’accusa era stata di maltrattamento e uccisione di animali. I difensori chiedono anche la revoca della confisca dei quasi tremila cani, e pongono anche una questione di legittimità costituzionale per la quale hanno richiesto di inviare gli atti alla Consulta. Il Tribunale di Brescia aveva condannato i tre responsabili di Green Hill con pene fino a un anno e sei mesi. Nella sua requisitoria il Pm Cassiani aveva accusato l’allevamento di aver messo in campo una strategia precisa di sacrificare gli animali per la sperimentazione. Secondo quanto anticipato da Il Sole 24 Ore,
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Green Hill ribadisce di avere rispettato il decreto 116/92, vigente all’epoca dei fatti contestati e poi sostituito, dal 29 marzo 2014, dal decreto 26/2014 - Attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Asserendo di aver gestito correttamente l’allevamento, come confermano le numerose ispezioni positive delle autorità, i legali sottolineano che Green Hill si occupava esclusivamente dell’allevamento di cani per la sperimentazione biomedica, escludendo di aver mai eseguito alcuna forma di sperimentazione
scientifica sugli animali. I legali dell’allevamento riportano inoltre quanto sottolineato da Dario Padovan, presidente di Pro-Test Italia, associazione no-profit che si propone di divulgare e promuovere al grande pubblico le corrette conoscenze sulla ricerca scientifica: «Va ricordato che ogni farmaco, prima di essere immesso sul mercato, dagli analgesici ai chemioterapici, deve obbligatoriamente essere preventivamente sperimentato su due specie animali, di cui una non può essere un roditore, per valutare potenziali effetti collaterali. Il motivo per cui vengono utilizzati cani di razza beagle - continua Padovan - è legato al fatto che rappresentano modelli altamente coerenti con quelli umani e per questo vengono impiegati per studiare gli effetti collaterali di particolari farmaci che verranno poi messi in commercio». Fra le motivazioni della sentenza di condanna, secondo il Giudice Roberto Gurini, vi è anche la circostanza che il Codice Penale trova applicazione anche in relazione ad animali allevati a fini scientifici, benché si tratti di un ambito
coperto da leggi speciali (come la macellazione). Secondo Pro-Test Italia “c’è stata una forzatura: il giudice ha accolto la chiave di lettura del Pubblico Ministero per cui, pur essendoci una legge speciale che regola l’utilizzo e la gestione di animali da laboratorio, questa legge non è da considerare. I dirigenti di Green Hill sono stati infatti condannati per maltrattamento e uccisione di animali con la legge comunemente utilizzata con gli animali da affezione, unica scappatoia possibile in quanto non avevano violato la normativa di settore”. L’accusa per tutti è stata di aver commesso il delitto di cui all’articolo 544-ter, commi 1 e 2 del codice penale. Altro delitto per i sopracitati condannati, quello di cui all’articolo 544-bis, per aver soppresso senza necessità 44 cani beagle, “un prodotto non più vendibile alla clientela” per l’impiego ad uso scientifico. Per il veterinario di Green Hill, il giudice ha dichiarato la responsabilità penale (un anno e sei mesi di reclusione, con beneficio di sospensione condizionale della pena). ■
CANCELLATO PER RADIAZIONE l Veterinario Genta Giuseppe Antonio è stato radiato dall’Ordine di Pavia. Il dato è pubblico. “Cancellato per radiazione”. È l’annotazione che compare a fianco del nominativo dell’iscritto sul portale fnovi.it dove - per legge - sono annotati i provvedimenti disciplinari degli iscritti. Sulla scheda personale è riportata la scritta in rosso “Attualmente cancellato”. Finisce così il “Caso Genta”, radiato dall’Ordine dei medici veterinari della Provincia di Pavia. Il provvedimento disciplinare definitivo è stato deliberato dal Consiglio dell’Ordine, che ha disposto «la radiazione dall’attività professionale con decorrenza immediata» come si legge nel documento, affisso all’albo nei giorni scorsi. L’istanza - ricorda il quotidiano La Provincia Pavese - era stata presentata dall’Ordine nel luglio dello scorso anno, dopo la condanna a carico del professionista, ma è entrata in vigore solamente nei giorni scorsi, dopo la decisione della CCEPS (Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie) pres-
I
so il Ministero della Salute, che ne ha decretato la validità. Nel luglio 2014, Genta, 56 anni, era stato condannato dal Tribunale di Pavia a due anni e due mesi di reclusione per i maltrattamenti e le molestie alle sue collaboratrici e a un anno e 6 mesi per il maltrattamento agli animali che aveva in cura, messi in atto negli studi veterinari di Santa Maria della Versa e Borgonovo Valtidone. Genta è stato condannato anche a versare 16 mila euro di risarcimento a due assistenti e altri 3 mila euro ciascuna ad altre quattro parti civili. Attualmente Genta lavora come libero professionista: si occupa di consulenza legale per i consumatori nel settore risarcimento danni, recupero crediti e accise, usura bancaria. Da febbraio del 2014, la scheda individuale degli iscritti all’Albo dei medici veterinari contiene uno spazio dedicato agli eventuali provvedimenti comminati dall’Ordine. La consultazione pubblica della “fedina deontologica” di ogni iscritto è un obbligo di trasparenza sancito dalla Legge. La
novità è stata introdotta dal Dpr. n. 137/2012 (Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali). Gli Albi dei professionisti sono ispirati per loro stessa natura e funzione ad un regime di piena pubblicità, per la tutela dei diritti di coloro che a vario titolo hanno rapporti con gli iscritti agli Albi. Così recita l’art. 3 (Albo unico nazionale) del DPR 137/2012: 1. Gli albi territoriali relativi alle singole professioni regolamentate, tenuti dai rispettivi consigli dell’ordine o del collegio territoriale, sono pubblici e recano l’anagrafe di tutti gli iscritti, con l’annotazione dei provvedimenti disciplinari adottati nei loro confronti. 2. L’insieme degli albi territoriali di ogni professione forma l’albo unico nazionale degli iscritti, tenuto dal consiglio nazionale competente. I consigli territoriali forniscono senza indugio per via telematica ai consigli nazionali tutte le informazioni rilevanti ai fini dell’aggiornamento dell'albo unico nazionale.
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24-07-2015
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6 Dalle Associazioni SIVAR
VETERINARIA 27| 2015
Antibiotici al breathing point Approccio ‘responsabile’ alla terapia della patologia respiratoria. Il mondo sta cambiando
o scorso 2 luglio si è svolto il convegno “Breathing Point”, organizzato da Zoetis a Pilzone, sul lago d’Iseo. L’elevato numero di veterinari che ha partecipato all’evento è stato indice di grande interesse per l’argomento: la patologia respiratoria ed il modo di approcciarla secondo nuove linee guida che sfruttino meglio il concetto di uso responsabile degli antibiotici nella terapia. Il prof. Paolo Martelli, chairman della giornata, ha iniziato sottolineando che il termine “responsabile” o “prudente” dovrebbe essere sostituito dall’aggettivo “razionale”, infatti razionalizzare l’uso di antibiotici in terapia si adatta molto meglio alla attività medica, attività che richiede una obiettività clinica. Il primo relatore è stato il Prof. Heiko Nathues dell’Università di Berna, che si è occupato della patologia respiratoria dovuta a Mycoplasma hyopneumoniae. Nella introduzione ha evidenziato come nella storia della veterinaria dall’attenzione sul singolo si sia passati all’attenzione sul gruppo (per esigenze di massimizzare la produzione), per spostare il focus sul benessere e sulla sicurezza alimentare, di pari passo con le esigenze produttive, nella veterinaria di oggi. Dopo avere indicato il danno economico di MH sulle prestazioni zootecniche (peggioramento dell’indice di conversione, perdita di incremento ponderale), Nathues ha spostato l’attenzione sulla diagnostica (PCR ed Elisa sugli anticorpi vanno incrociati con gli indici di tosse ed i controlli al macello); ceppi di MH, con differente patogenicità, possono essere presenti anche contemporaneamente nello stesso animale, e l’immunità materna non interferisce con la vaccinazione del suinetto riducendone l’efficacia. Per quanto riguarda il controllo, viene eseguito attraverso il trattamento antibiotico (per ora non sono segnalate antibioticoresistenze) e la vaccinazione rimane il miglior sistema di prevenzione. Ma come si diffonde l’infezione? Si è pensato di sviluppare un modello di trasmissione, evidenziando quali siano i principali fattori di rischio e come interagiscano fra loro. All’interno di un allevamento a ciclo chiuso si sono divisi gli animali tra suscettibili alla infezione, esposti alla infezione, affetti in modo acuto e cronico, ricoverati in infermeria e si è studiata la epidemiologia del
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Mycoplasma sui diversi gruppi incrociando i dati con i fattori di rischio: Tutto Pieno Tutto Vuoto, acclimatamento delle scrofette, lunghezza dell’allattamento ed esecuzione di vaccinazione, dando dei punteggi da 0 a 1 ai gruppi sotto controllo in base alla media di malattia. Il risultato è stato che nei cicli chiusi il fattore di rischio più pesante nei suini all’ingrasso è stato il Tutto pieno Tutto Vuoto, mentre nei suinetti è stato l’acclimatamento delle scrofette con il contatto diretto con suini dell’allevamento. La sola vaccinazione quindi non è sufficiente, ci vogliono misure aggiuntive ed attraverso questa modellizzazione si riesce ad evidenziare quali misure siano necessarie. A seguire è intervenuto il prof. Tijs Tobias dell’Università di Utrecht, che ha affrontato il tema del controllo della infezione da Actinobacillus pleuropneumoniae. Attualmente il controllo è eseguito con un uso massiccio di antibiotici sia per la prevenzione che per la terapia, mentre sarebbe meglio capire la dinamica della malattia per cambiare approccio. Il batterio si trova localizzato nelle cavità nasali ed orale e solo dopo il suo trasferimento ai polmoni la sierologia può aiutarci per fare diagnosi. Altro supporto, oltre alla ricerca degli anticorpi APX IV e contro LPS-LC, potrebbe venire dallo scraping tonsillare e dalla ispezione al macello con tempi di 20 giorni tra un controllo e l’altro. Per ora si conosce che la gravità dei sintomi è correlata negativamente con la probabilità di trasmissione diretta di APP: la trasmissione avviene per aereosol, ma suini a contatto diretto con animali in forma acuta non manifestano patologia clinica. Ci sono pochi studi sulla trasmissione in sala parto, ma due lavori hanno dimostrato che a 24 giorni di vita suinetti analizzati attraverso PCR e scraping non mostravano contaminazione, solo in alcuni di loro e non in tutte le figliate c’erano animali positivi; il 40% delle figliate erano negative allo svezzamento. La vaccinazione non previene la colonizzazione (meglio scegliere vaccini con APX, più protezione rispetto a quelli con batterine) ed esiste anche un problema di interferenza con l’immunità materna. Visto tutto questo, per un uso prudente dell’antibiotico, il controllo e la prevenzione si attuano con l’individuazione precoce degli infetti, attraverso almeno tre controlli visivi giornalieri sul
gruppo, trattando individualmente il soggetto riconosciuto precocemente (depressione del sensorio, febbre, riduzione di appetito, dispnea). Sembrerebbe essere di aiuto la riduzione della razione alimentare: meno cibo, meno ossigeno necessario, meno ventilazione polmonare, meno probabilità di aspirazione del germe. In Olanda, a causa della normativa sulla riduzione dei trattamenti antibiotici (riduzione fino al 90% al 2020), la prima scelta in terapia risulta essere il gruppo delle penicilline e preferibilmente su animali a controllo individuale, non tralasciando la biosicurezza, la ventilazione, le strutture e le infezioni secondarie. L’ultima relazione è stata tenuta dal Dr. Carlos Pineiro, direttore di PIGCHAMP Europa. Il relatore ha cominciato la presentazione spiegando che tutte le attività, comprese quelle economiche, richiedono una raccolta dati ed elaborazione degli stessi; dai dati si estrapola una produzione di report, distribuzione degli stessi (possibilmente non all’interno dello stesso ambiente oggetto di studio), analisi dei report stessi per arrivare a prendere decisioni. È stato messo a punto IPC o individual pig care, grazie al quale si è svolto un progetto di monitoraggio che, nell’arco di tre anni, ha coinvolto 169 aziende in 19 paesi con più di un milione di suini controllati. I dati signifi-
cativi che sono emersi da questo monitoraggio sono che la SRD è la patologia più diagnosticata e che i trattamenti antibiotici in alcuni paesi sono in sovradosaggio (soprattutto gli antibatterici meno cari). Inoltre, la mortalità maggiore si posiziona entro i 70 giorni di vita (70% della mortalità totale). Il monitoraggio quindi ci dice se stiamo intervenendo troppo tardi e se stiamo sovradosando gli antibiotici. È stato presentato un caso dove, attraverso il programma, si è individuato un miglioramento di un caso di PRD attraverso l’ottimizzazione della movimentazione del personale di allevamento e degli animali, utilizzando un piano di biosicurezza che prevedeva percorsi obbligati evidenziati da colori specifici; il numero dei suini trattati e dei sovradosaggi antibiotici sono diminuiti nel tempo. In sintesi i fattori del successo di IPC sono innanzitutto: - training dei clienti per far prendere familiarità col programma - controllare il “cruscotto” degli eventi, risolvere i problemi, implementare l’attenzione del cliente, mettere in comune i risultati - assicurarsi che IPC diventi routine per il cliente. Il messaggio finale è che, poiché il mondo sta cambiando, dobbiamo muoverci con la tecnologia; inserire i dati in un grande data base è la chiave per prendere le decisioni giuste. ■
DALL’ESVAC AL DDD DEL VETERINARIO DI FIDUCIA a piattaforma DDD realizzata da SIVAR nel sito www.veterinariodifiducia.it precorre i tempi e permetterà se adeguatamente implementata - di portare i veterinari d’azienda zootecnica a livelli di avanguardia nel monitoraggio degli antimicrobici in allevamento. Per un uso prudente del medicinale antimicrobico è indispensabile conoscerne le giuste modalità di utilizzo e l’ESVAC (European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption) - dopo i dati di vendita - è interessata ai dati di impiego. Il 1 settembre 2015 sarà disponibile il web-database sulle vendite di antimicrobici veterinari. In vista della scadenza, ESVAC rivede protocolli e metologie. In fase iniziale, i criteri di raccolta dei dati saranno quelli in uso, ma poi verrà adottato il nuovo Protocollo di raccolta dei dati via web. Il sistema - principalmente studiato per gli animali produttori di alimenti - è in via di perfezionamento per suddividere i dati di vendita degli antimicrobici per specie animali (anche in relazione alle loro caratteristiche e destinazioni, al rapporto peso/trattamento e alle diverse fasi di allevamento, macellazione e trasporto). In prospettiva, il progetto
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ESVAC non si limiterà alla sola raccolta dei dati di vendita, ma ricomprenderà anche a quelli relativi al consumo di antimicrobici nelle diverse specie, in base al criterio defined daily doses animals (DDDvet) e al criterio defined course doses animals (DCDvet), entrambi mutuati dalla medicina umana ma adattati alle diverse tipologie di trattamento negli animali che caratterizzano l’impiego di medicinali in veterinaria. Compito dell’ESVAC è infatti quello di raccogliere i dati sull’impiego di antimicrobici nelle popolazioni animali in Europa, allo scopo di conoscere i rischi di insorgenza delle farmacoresistenze e offrire strumenti ai decisori politici, prima fra tutte la Commissione Europea. L’Italia è entrata nei rapporti ESVAC per la prima volta nel 2013, evidenziando per il nostro Paese un calo delle vendite (in mg/PCU) del 13% fra il 2010 e il 2011. Il calo è stato riscontrato in quasi tutte le classi, tuttavia, la maggior riduzione si riferisce a tetracicline, polimixina, sulfamidici e pleuromutiline. Nel 2014, secondo anno di partecipazione dell’Italia alla raccolta dati, si è registrato un ulteriore calo nelle vendite. Per accedere al DDD: www.veterinariodifiducia.it
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24-07-2015
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laPROFESSIONE
Eventi Veterinari
VETERINARIA 27| 2015
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
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ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
CONVEGNO NAZIONALE CONTROLLO E AUTOCONTROLLO: UN APPROCCIO INTEGRATO PER LA QUALITÀ SANITARIA E LA SOSTENIBILITÀ DELLA FILIERA DEL LATTE Venerdì 30 Ottobre 2015 - CremonaFiere OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Attraverso il criterio dell’approccio integrato, si intendono evidenziare i punti di forza e di miglioramento delle produzioni lattierocasearie e delle correlate attività di controllo ufficiale, favorendo lo sviluppo di un’interazione interdisciplinare delle competenze in una filiera vasta e di notevole interesse per la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. Le sinergie che si generano tra le buone pratiche di coltivazione dei foraggi e di allevamento di animali da latte, nonché tra processi di produzione e di trasformazione dei prodotti a base di latte, sono in grado di determinare significativi riflessi sul livello atteso di sicurezza e di qualità del latte e dei suoi derivati. MODERATORE Liliana Carlomagno, ASL 1 Abruzzo Avezzano-Sulmona-L’Aquila
RELATORI Luigi Bertocchi - Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna Ugo Ciavattella - Università degli Studi di Teramo Giorgio Varisco - Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna PROGRAMMA SCIENTIFICO 09.30 Registrazione dei partecipanti, saluto del Moderatore ed inizio lavori Starting conference 09.45 Il controllo nella produzione primaria: la gestione sanitaria dell’allevamento, l’alimentazione ed il benessere animale per un latte di qualità L. Bertocchi 10.45 La valutazione del rischio chimico e microbiologico nella filiera del lat-
PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la preiscrizione. SERVIZI INCLUSI NELL’ISCRIZIONE L’iscrizione dà diritto a: • Attestato crediti formativi ECM • Attestato di frequenza SEDE CremonaFiere P.zza Zelioli Lanzini, 1 Cremona RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA AIVEMP - Paola Orioli Tel. 0372-40.35.39, Fax 0372-40.35.54 segreteria@aivemp.it - www.aivemp.it
A.N.M.V.I. SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Da inviare in busta chiusa ad ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 25 Settembre 2015, allegando l’attestazione di versamento Adesione on line: http://registration.evsrl.it
IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……………………………………………………………………………………………… NOME …………………………………………………………………………………………… VIA ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… CAP, CITTÀ E PROVINCIA …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… TELEFONO …………………………………………………………………………………………… CELL. ……………………………………………………………………………………………… EMAIL …………………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………………… TESSERA N. …………………………………………………………
CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti) K Corso per il medico veterinario datore di lavoro responsabile del servizio di prevenzione e protezione 8-9 Ottobre 2015
K Corso di formazione per addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza 10 Ottobre 2015
VERSANDO LA QUOTA DI € 185,00 (IVA inclusa)
VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 (IVA inclusa)
K Percorso completo (ai tre corsi), versando la quota agevolata pari a € 450,00 complessivi VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) K vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) K tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) H Carta Sì
H Mastercard
VERSANDO LA QUOTA DI € 170,00 (IVA inclusa)
FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA)
DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………
H Visa
Intestata a …………………………………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro)
K Corso per addetti al primo soccorso 10-11 Ottobre 2015
Scadenza (mese e anno)
AVVERTENZE Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso.
Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
FIRMA …………………………………………………………………
CORSI RESIDENZIALI
te: contaminanti e criteri microbiologici per la sicurezza di prodotto e di processo G. Varisco 11.45 Il punto di vista del veterinario aziendale e dell’impresa: possibili sinergie ed interazioni con le attività di C.U. ed esempio di applicazione di piano di autocontrollo semplificato nelle microimprese del settore. Possibilità tecniche e giuridiche per la tutela delle produzioni tradizionali U. Ciavattella 12.45 Discussione 13.00 Consegna attestati ECM e termine dei lavori
Professione 27-2015:ok
24-07-2015
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8 Eventi Veterinari A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
LE NUOVE APPLICAZIONI DI MANAGEMENT PER IL MEDICO VETERINARIO! 17 OTTOBRE 2015 - Cremona • 14 NOVEMBRE 2015 - Cremona
17 OTTOBRE 2015 A CREMONA “COME FACCIO AD AVERE DEI PARAMETRI SEMPLICI ED ALLA MIA PORTATA PER CAPIRE SE LA MIA STRUTTURA VETERINARIA PERDE O GUADAGNA” Relatore unico: dr. David Francesco Giraldi, DVM, Ferrara 09.30 10.00
13.00-14.00
16.00
PROGRAMMA SCIENTIFICO Registrazione dei partecipanti Inizio lavori – Introduzione: il concetto di veterinario imprenditore – Produzione di utili: è possibile far rendere un’attività veterinaria? – Conto economico: renderlo comprensibile ed utilizzabile – Studio di parametri di valutazione e loro uso per ottimizzare la propria attività – Analisi di posizionamento (strutturale ed ambientale) – Risorse umane e comunicazione – Come organizzare il lavoro LIGHT LUNCH – Performance veterinarie – Dipendenti si o no? – Attività collaterali: pet corner e cessione del farmaco – Ottimizzazione delle prestazioni -esempio– Discussione e studio di casi proposti dai partecipanti Termine dei lavori e consegna attestati
14 NOVEMBRE 2015 A CREMONA “UN PO’ DI SEMPLICI RAGIONAMENTI FINANZIARI ANCHE PER CHI HA UN AMBULATORIO” Relatore unico: dr. Marco Maggi, DVM, Voghera (PV) 09.30 10.00
13.00-14.00
16.00
PROGRAMMA SCIENTIFICO Registrazione partecipanti Inizio lavori – Valutazione del conto economico e riclassificazione in chiava sanitaria – Indici analitici e finanziari di performance della clinica – Valutazione dati analitici ed utilizzo degli strumenti per la raccolta dei dati LIGHT LUNCH – Sistema di controllo trimestrale – Lettura degli indici su base generale – Lettura degli indici sui reparti Termine lavori e consegna attestati
OBIETTIVI: Approfondire e sviluppare le abilità manageriali. Apprendimento e valutazione di processi che consentono la migliore conduzione di una struttura veterinaria. Fornire un completamento formativo della metodologia manageriale, da applicare alla propria struttura. NUMERO PARTECIPANTI: Massimo n. 25. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 22%) 180 € SEDE DEL CORSO - ANMVI - Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona INFO PER LE ADESIONI E CONTATTI CON LA SEGRETERIA Tel. 0372/40.35.36 - Fax 0372/40.35.58 Email: management@anmvi.it - Sito web: www.anmvi.it
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VETERINARIA 27| 2015
ANMVI 11 Ottobre 2015
24-07-2015
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Pagina 1
In collaborazione con
A.N.M.V.I.
ORDINE DEI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI MATERA
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
IL MEDICINALE VETERINARIO: APPLICAZIONI PRATICHE DELLA NORMATIVA Matera - Domenica 11 Ottobre 2015 PROGRAMMA
RELATORE
Ore 10.00 INIZIO LAVORI SALUTO DEL PRESIDENTE ANMVI - dott. Marco Melosi • I MEDICINALI CHE POSSONO ESSERE PRESCRITTI – L’uso in deroga negli animali d’affezione e in quelli produttori di alimenti per l’uomo - utilizzo e registrazione – I medicinali riservati - utilizzo e detenzione • I MEDICINALI CHE NON POSSONO ESSERE PRESCRITTI - DETENZIONE ED UTILIZZO • I MEDICINALI VIETATI • LA PRESCRIZIONE DEI MEDICINALI - MODALITÀ, FORMALITÀ E INDICAZIONI – La ricetta ministeriale per medicinali stupefacenti e psicotropi – La ricetta medico veterinaria non ripetibile in triplice copia – La ricetta non ripetibile in copia semplice – La ricetta ripetibile in copia semplice • LA DISTRIBUZIONE DEI MEDICINALI Ore 13.00 PAUSA PRANZO • L’APPROVVIGIONAMENTO DELLE SORTE DI MEDICINALI – Possibilità e modalità di approvvigionamento – Registrazioni • LA FARMACOVIGILANZA • LO SMALTIMENTO DEI MEDICINALI SCADUTI O INUTILIZZABILI Discussione Ore 16.30 TERMINE LAVORI
GIORGIO NERI È laureato in Medicina Veterinaria ed iscritto all’Ordine della provincia di Novara. Esercita la libera professione nel campo degli animali d’affezione. È stato direttore sanitario di un ambulatorio veterinario e socio di un’associazione professionale; attualmente esercita esclusivamente l’attività di direttore sanitario dell’Istituto Veterinario di Novara. Ha ricoperto incarichi nell’Ordine dei Veterinari, nell’Enpav e nel Sivelp. È componente del gruppo di lavoro FNOVI sul farmaco veterinario. È stato docente al Corso di Formazione per Tecnico Veterinario organizzato da EV e Abivet per l’anno 2013-2014. Collabora alle pubblicazioni a mezzo stampa e on line dell’ANMVI e con l’Organo ufficiale di Fnovi ed Enpav 30 Giorni. Ha redatto su incarico della FNOVI lo “Studio indicativo in materia di compensi professionali del medico veterinario”. Ha relazionato a numerosi convegni ed è autore o coautore di 9 manuali in materia di professione veterinaria.
AVVERTENZE L’evento è rivolto a tutti i Medici Veterinari. Le adesioni verranno accolte fino ad esaurimento posti disponibili. Per motivi organizzativi si richiede l’invio della scheda di iscrizione. La pausa pranzo verrà offerta.
SEDE EVENTO ASM - Via Montescaglioso, 2 - 75100 Matera
* Il docente potrà stabilire eventuali pause di un quarto d’ora nel corso delle sessioni di lavoro.
INFORMAZIONI
Gli organizzatori si impegnano a rispettare il programma pubblicato, che rimane tuttavia suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore.
Segreteria Anmvi - Tel. 0372/40.35.36 anmviservizi@anmvi.it - www.anmvi.it
✂ A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
SCHEDA D’ISCRIZIONE
In collaborazione con
Da inviare entro il 28 Settembre 2015 a: Fax 0372/403558 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it Oltre tale data le adesioni si effettuano SOLO in sede di evento
ORDINE DEI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI MATERA
Cognome …………………………………………………………………… Nome ………………………………………………………………… Codice Fiscale
Nato il.......................... a............................................
Cognome …………………………………………………………………… Nome ………………………………………………………………… Via ……………………………………………………………………………………………………………………………………… N° …………… Città …………………………………………………………………………………… Provincia ……………………… CAP …………………… Tel. (lavoro) ……………………………… Cell.: ……………………………… Email ………………………………………@…………………… Iscritto all'Ordine del Medici Veterinari di: ………………………….............………… Tessera n. ……….........……………………………… ❏ Gratuito per tutti gli iscritti all'Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Matera ❏ 30 € per tutti gli altri Medici Veterinari ESTREMI PER IL PAGAMENTO (L’Ordine di Matera emetterà ricevuta per la quota versata, con i dati indicati nella scheda) ❏ bonifico bancario: IBAN IT81E0538716100000000093120 intestato all'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Matera, via Degli Aragonesi n. 55 - 75100 Matera (È necessario allegare alla presente scheda, la copia del versamento) ❏ Contanti SOLO in sede di evento Data ………………………………… FIRMA …………………………………………………………………………………………………… Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi. Firma ……………………………………………………………
Professione 27-2015:ok
24-07-2015
laPROFESSIONE
VETERINARIA 27| 2015
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Attualità scientifica Vet Journal
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Collasso faringeo Focolaio di dinamico nel iperplasia tiroidea cane: 28 casi nei parrocchetti Spesso associato a collasso dei bronchi principali o della trachea e sindrome brachicefalica
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD a maggior parte delle informazioni sul collasso faringeo nel cane sono aneddotiche ed estrapolate dalla medicina umana. Un singolo caso di collasso faringeo dinamico è stato descritto in un gatto mentre per il cane non esiste letteratura che descriva questo processo patologico. Uno studio ha descritto il segnalamento, la presentazione clinica, le malattie concomitanti e la diagnostica per immagini
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di 28 cani con collasso faringeo. Si includevano i soggetti con diagnosi fluoroscopica di collasso faringeo. L’età mediana dei soggetti affetti era di 6,6 anni, mentre il punteggio di condizione corporea mediano era di 7/9. I segni clinici più comuni erano tosse (n = 20) e rantoli (n = 5). In 27 casi su 28 si identificava una diagnosi concomitante o precedente di patologia cardiopolmonare. Il processo patologico concomitante più comune era il collasso dei bronchi principali (n = 18), il collasso tracheale (n = 17) e la sindrome delle vie aeree brachicefalica (n = 8). La fluoroscopia identificava il collasso faringeo completo in 20 cani su 28. Il collasso faringeo è un processo patologico complesso probabilmente secondario a presenza a lungo termine di gradienti di pressione negativi e anomalie anatomiche o funzionali. Sulla base dei risultati dello studio, la fluoroscopia faringea può essere un esame diagnostico utile nei pazienti con sospetto collasso tracheale e dei bronchi principali per l’identificazione di un concomitante collasso faringeo, concludono gli autori. “Signalment, Clinical Presentation, Concurrent Diseases, and Diagnostic Findings in 28 Dogs with Dynamic Pharyngeal Collapse (20082013)” J.A. Rubin, D.E. Holt, J.A. Reetz and D.L. ClarkeJournal of Veterinary Internal Medicine. Volume 29, Issue 3, pages 815-821, May/June 2015. ■
EPILESSIA IDIOPATICA NELLO SPINONE ITALIANO on vi sono dati sull’epilessia idiopatica dello Spinone italiano. Uno studio ha stimato la prevalenza della condizione negli Spinoni italiani del Regno Unito e ha analizzato i fattori predittivi di sopravvivenza e di remissione delle convulsioni. La popolazione target consisteva di 3331 Spinoni italiani nati tra il 2000 e il 2011 e registrati allo UK Kennel Club (KC). Erano affetti da epilessia idiopatica 63 Spinoni italiani. La prevalenza stimata della malattia nei cani di questa razza in UK era del 5,3% (95% CI, 4,03-6,57%). Il tempo di sopravvivenza era significativamente più breve nei soggetti soppressi a
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NUMBER OF DOG 5
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causa di un’epilessia idiopatica poco controllata rispetto a quelli che morivano per cause non correlate. La sopravvivenza era significativamente maggiore negli Spinoni non affetti da convulsioni a grappolo e nei soggetti in cui la terapia con farmaci antiepilettici veniva iniziata dopo il secondo attacco piuttosto che dopo ≥ 3 attacchi. La remissione delle convulsioni si verificava solo in 3 cani. In UK, la prevalenza dell’epilessia idiopatica nello Spinone italiano (5,3%) è maggiore rispetto a quella degli altri cani (0,6%). La condizione ha un fenotipo severo. L’inizio della terapia antiepilettica dopo la seconda convulsione e il trattamento aggressivo delle convulsioni a grappolo può migliorare la sopravvivenza, concludono gli autori. “Idiopathic Epilepsy in the Italian Spinone in the United Kingdom: Prevalence, Clinical Characteristics, and Predictors of Survival and Seizure Remission” L. De Risio, R. Newton, J. Freeman and A. Shea. Journal of Veterinary Internal Medicine. 5 6 Volume 29, Issue 3, pages 917-924, May/June 2015.
Morbilità e mortalità elevate in 45 uccelli di un allevamento alimentati in maniera inadeguata no studio descrive un focolaio di gotta con elevata morbilità e mortalità in un gruppo di parrocchetti ondulati (Melopsittacus undulatus) in California. Su 400 uccelli adulti, 45 mostravano segni di malattia, dimagrimento e tumefazione dell’area del gozzo; 15 soggetti su 45 morivano in un periodo di 2-3 mesi. L’alimentazione consisteva in una miscela commerciale con l’aggiunta di broccoli, avena integrale e carote ma in assenza di minerali o integratori. Sei uccelli venivano sottoposti ad esame autoptico e tutti presentavano una tiroide notevolmente aumentata di volume. In tutti i soggetti si identificava istologicamente un’iperplasia follicolare tiroidea mentre in 2 uccelli era presente rispettivamente una tiroidite granulomatosa e un adenoma microfollicolare. Le analisi virologiche, batteriologiche, parassitologiche e dei metalli pesanti erano negative o nei limiti della norma. Si misurava lo iodio totale nelle tiroidi degli uccelli affetti. Dopo l’integrazione di iodio e l’eliminazione dei broccoli dalla dieta, il proprietario segnalava l’aumento di peso e un minore tasso di mortalità tra i soggetti clinicamente affetti; non si ammalavano altri soggetti. I fattori predisponenti del focolaio descritto erano verosimilmente la presenza di broccoli, data la loro capacità di legare lo iodio, e la completa mancanza di integrazione di minerali nella dieta degli animali. I focolai di gotta caratterizzati da elevata mortalità sono rari in tutte le specie e, a conoscenza degli autori, non sono stati descritti preceden-
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temente in una specie aviaria. Il riconoscimento di questa condizione può migliorare gli standard medici e di benessere di queste specie, concludono gli autori. "An outbreak of thyroid hyperplasia (goiter) with high mortality in budgerigars (Melopsittacus undulatus).” Panayiotis Loukopoulos; Adrienne C Bautista; Birgit Puschner; Brian Murphy; Beate M Crossley; Ian Holser; Lucy Gomes7 H L Shivaprasad; Francisco A Uzal. J Vet Diagn Invest. January 2015; 27 (1): 1824. ■
L’EPARINA INIBISCE L’INFEZIONE DA CRYPTOSPORIDIUM PARVUM ’eparina inibisce l’infezione da Cryptosporidium parvum, agente zoonosico responsabile di diarrea negli animali e nell’uomo. Maggiore è la concentrazione di eparina e maggiore è l’effetto inibitore. Lo indica uno studio che ha valutato se i polisaccaridi solfati inibissero l’infezione da Cryptosporidium in cellule di colon umano. C. parvum invade le cellule epiteliali gastrointestinali umane ricche di glicosaminoglicani superficiali. Lo studio ha valutato l’effetto inibitore dei polisaccaridi solfati sull’invasione delle cellule ospiti da parte del protozoo e ha identificato i ligandi del protozoo che interagiscono con i polisaccaridi. Tra i 5 polisaccaridi solfati analizzati, l’eparina aveva l’effetto inibitore dose-dipendente maggiore sull’invasione del protozoo. Le cellule carenti di eparan solfato erano meno sensibili all’infezione da C. parvum. Inoltre, lo studio ha identificato 31 proteine del protozoo che potenzialmente interagiscono con l’eparina. Di queste, si confermava che il fattore di allungamento 1α (CpEF1α) di C. parvum, che gioca un ruolo nell’invasione da C. parvum, si lega all’e-
L
parina e alla superficie delle cellule HCT-8. I risultati migliorano la comprensione delle basi molecolari dell’infezione da C. parvum e possono facilitare lo sviluppo di agenti anti-criptosporidio, concludono gli autori. “Heparin interacts with elongation factor 1α of Cryptosporidium parvum and inhibits invasion”. Atsuko Inomata, Fumi Murakoshi, Akiko Ishiwa, Ryo Takano, Hitoshi Takemae, Tatsuki Sugi, Frances Cagayat Recuenco, Taisuke Horimoto, Kentaro Kato. Scientific Reports, 2015; 5.
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10 Intervista Mandato 2015-2017
VETERINARIA 27| 2015
La veterinaria di Napoli ‘dimostri la sua capacità’ Le priorità del territorio nel programma della presidente Natalia Sanna di STEFANO CORBETTA Med. Vet., Milano Proseguendo la nostra carrellata di incontri con i nuovi presidenti di ordine, incontriamo su questo numero la Collega Natalia Sanna, eletta alla presidenza dell’Ordine dei Medici Veterinari di Napoli. Presidente Sanna, quali sono i tratti peculiari della veterinaria nel suo territorio? “La veterinaria di Napoli e provincia deve dimostrare la sua capacità di soluzione di vari problemi, dalle malattie soggette a risanamento non ancora eradicate, alle criticità della Terra dei fuochi e del randagismo, con le relative ricadute sull'economia e la spesa pubblica. Napoli e la Campania possiedono un formidabile paniere di prodotti tipici che vorremmo fossero tutelati: per questi la veterinaria deve rappresentare un ulteriore elemento di garanzia, riuscendo ad entrare nelle logiche corrette dei sistemi produttivi. Il Consiglio dell’Ordine, da me presieduto, intende impegnarsi contro la disoccupazione e lo sfruttamento lavorativo, consapevole che le risorse decrescenti non potranno garantire in eterno sbocchi occupazionali a carico della collettività. Già oggi vengono offerti dati contrastanti sull'occupazione dei veterinari. Riteniamo che gli Ordini debbano contribuire a ripristinare dati oggettivi di orientamento, basati su iscrizioni agli Ordini e redditi ENPAV, anziché su discutibili sondaggi o raccolte di opinioni. E quali sono gli impegni della sua Presidenza all’Ordine provinciale? Il programma dell’Ordine ha come punto di partenza la volontà di far fronte alla crisi occupazionale, legata all’esubero di laureati rispetto alla richiesta del mercato del lavoro, realizzando nuove opportunità mediante:
Natalia Sanna
a) informazione ed assistenza su progetti finalizzati all’accesso a risorse economiche stanziate dalla Comunità Europea a favore della Regione; b) qualificazione ed evidenziazione dell’importanza della nostra professione nel sociale attraverso idonee campagne di sensibilizzazione; c) partecipazione a tavoli tecnico-politici, così da essere parte attiva nelle varie iniziative. Inoltre è nostra intenzione: a) promuovere una convenzione con una compagnia di credito, permettendo ai clienti iscritti di usufruire delle nostre prestazioni tramite la richiesta di finanziamenti a tassi vantaggiosi; b) contrastare l’abusivismo professionale, motivando le denunce e avvalendosi del principio che il soggetto leso vada tutelato; c) organizzare giornate di studio e corsi professionalmente qualificanti ed accreditati ECM.” ■
WWW.ORDINEVETERINARINAPOLI.IT ra le novità dell’Ordine di Napoli c’è il nuovo periodico “on line”, Newsvetnapoli, Organo Ufficiale dell’Ordine. Annunciato ufficialmente con un comunicato stampa il 12 luglio scorso, il notiziario “è nato per l’esigenza di allargare gli orizzonti, rendere l’Ordine una Istituzione più vicina agli iscritti, migliorare la vita associativa e offrire una maggiore visibilità al Medico Veterinario che riveste un ruolo di primaria importanza nella società, spaziando dalla cura degli animali alla tutela della salute pubblica attraverso il controllo delle zoonosi (quelle malattie trasmissibili dagli animali all’uomo), la prevenzione nella Sicurezza alimentare ed il corretto utilizzo dei farmaci negli allevamenti degli animali da
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reddito”. L’idea, lanciata dalla Presidente Sanna, è stata “subito accolta e recepita dall’intero Consiglio, di un periodico on line, dinamico e veloce, con notizie ed articoli a 360°, con l’obiettivo di coinvolgere tutti in un progetto editoriale che legge la professione veterinaria nella vita quotidiana”. La Direzione è stata affidata ad una penna di storica amicizia, quella di Giuseppe Lucibelli, medico veterinario e giornalista pubblicista, al quale Professione Veterinaria rivolge i migliori auguri di buon lavoro. Con lui ci sarà un Comitato di redazione, che “è un giusto mix di esperienza e gioventù, per coinvolgere tutti in un progetto che deve essere di tutti”. www.newsvetnapoli.it
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Lettere al Direttore
VETERINARIA 27| 2015
OGM e scelte rispettose Buon giorno Egregio Direttore, ho letto la lettera pubblicata sul numero 212015 di PV e firmata da dott. A. Milesi. Finalmente un collega che è riuscito a mettere su carta la mia posizione. Ho cercato più volte di trovare le parole per descriverla, il collega è riuscito a dare una ottima sintesi degli argomenti trattati e di quella che è la posizione di molti miei conoscenti e familiari. Purtroppo in questo caso la discussione è inutile perché in questo mondo l’unica cosa che sposta le scelte è il tornaconto economico. L’unico modo per modificare gli indirizzi economici è optare per scelte rispettose del nostro essere (ad esempio non comprare tutto ciò che è notoriamente prodotto utilizzando OGM). L’unico modo, per farci valere, che abbiamo noi veterinari che siamo identificati da un numero (TV 268) è modificare il sostegno a chi ci rappresenta. Lei, con le sue ultime esternazioni, non è più rappresentativo del mio sentimento. Per cui, dopo 20 anni di iscrizione a SCIVAC, nel 2016 non effettuerò il rinnovo della mia iscrizione. Cordiali saluti e buon proseguimento nel suo lavoro (magari correggendo il tiro). Malacchini dott. Riccardo
Egregio dottore, la ringrazio per la sua lettera molto rispettosa e pacata e mi dispiace molto che lei prenda una decisione contro la SCIVAC andando a colpire il bersaglio sbagliato, visto che questa associazione non si è mai espressa sul tema in discussione. Il corsivo a cui lei fa riferimento in modo critico deriva dalla preoccupazione di molti veterinari che operano nel settore degli animali da reddito e che temono, se venisse proibita l’importazione di cereali OGM che oggi sono la base dell’alimentazione in tutti gli allevamenti, una forte riduzione di queste attività sulle quali esprimono il loro lavoro. Come vede la SCIVAC non è minimamente coinvolta e verrebbe da lei punita per colpe non sue. Resta comunque aperto, e credo doveroso darne spazio come rivista, il dibattito scientifico sul tema OGM. Le posizioni sono molto diversificate e certamente possono essere influenzate da interessi economici ma crediamo che per corretta informazione non possano essere ignorate. Tempo fa mi ha lasciato sorpreso un intervento di Umberto Veronesi, oncologo di fama ma anche convinto animalista e difensore dell’ambiente e della natura, che sosteneva in modo deciso e chiaro la ricerca e l’utilizzo degli OGM sia per i vantaggi ambientali sia per quelli riferiti alla sicurezza alimentare. Riflessioni che, dette da uno scienziato come lui, meritano certamente attenzione. Se ha occasione cerchi in Internet questo suo intervento, qualsiasi posizione si abbia in questa ampia discussione credo che valga la pena leggerlo. Ricambio gli auguri per il suo lavoro senza chiederle di ripensare alle sue posizioni che rispetto pienamente ma chiedendole solo di riflettere sulla sua iscrizione alla SCIVAC. Non vorrei essere colpevole di avere fatto perdere un iscritto a questa società che come le ho detto non ha alcun coinvolgimento in questa discussione. Un cordiale saluto. Carlo Scotti
Esonero dal Passaporto per i bovini Gentile Redazione, ancora una volta, purtroppo, è vero che i peggiori nemici della Veterinaria sono i Veterinari. Il nocciolo della questione è questo: come potrà un Veterinario compilare l’attestazione di avvenuta visita ispettiva di un bovino macellato, prevista dall’art.17 del R.D. 3298/28, in cui oltre al sesso si deve indicare l’età dell’animale macellato? Dovrà fare come ho fatto io dal 1982 fino all’entrata in vigore dell’obbligo del passaporto per i bovini, vale a dire dare una valu-
tazione zoognostica, approssimativa, in base alla dentatura. È come se un medico pubblico visitasse una persona in ospedale e poi rilasciasse un certificato, con indicazione dell’età, valutandola ad occhio, approssimativamente, dimenticando che esiste una tessera sanitaria, in cui l’età si ricava dal codice fiscale. Quando una persona, ad esempio, è sprovvista di tessera sanitaria, si ricostruisce il codice fiscale da nome, cognome, luogo e data di nascita. Nessuna persona, sana di mente, dichiara una data di nascita falsa, perché è possibile il riscontro con un documento di riconoscimento. Come si farà con i bovini condotti al macello, senza l’obbligo del rilascio del passaporto, ovvero di un documento equivalente a quello di riconoscimento delle persone? Il bello, si fa per
In vacanza con te www.professioneveterinaria.it
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Il movimento animalista, spesso conferma che gli umani, quando vogliono, sanno essere molto più aggressivi delle bestie. Michele Serra
dire, per il Veterinario Ufficiale verrà dopo, ossia quando dovrà stabilire la classificazione, quale Materiale Specifico a Rischio, con relativa rimozione, del cranio, esclusa la mandibola, compresi occhi e cervello, e del midollo spinale dei bovini di età superiore ai 12 mesi, come previsto dal Regolamento Ce 2015/1162. Come farà il titolare del macello, senza che il bovino vivo sia provvisto di passaporto, a verificare se apporre o meno, subito, sulle carni macellate il timbro ad inchiostro V per i bovini macellati fino ad un’età di otto mesi non compiuti (vitelli) o il timbro Z per i bovini macellati ad un’età di otto mesi compiuti fino all’età di 12 mesi non compiuti (vitelloni)? Sul Modello 4 non c’è l’obbligo di indicare la data di nascita del bovino. Bastava copiare l’Allegato C della Delibera della Regione Lombardia, proposta dal Servizio Veterinario Regionale. Cordialmente Rocco Panetta, Salerno
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Dalle Aziende
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Zoomark, sempre più international La manifestazione segna un record di visitatori esteri (+ 15% rispetto alla passata edizione) limentazione, cura e igiene, tecnologia, indumenti e accessori, i settori che danno vita al mercato dedicato agli animali da compagnia, al centro dell’attenzione nelle quattro giornate della 16a edizione di Zoomark International, aperta con i dati freschissimi del Rapporto Assalco-Zoomark 2015 che hanno portato una ventata di ottimismo fra gli operatori. Il mercato petfood in Italia, infatti, nel 2014 si è chiuso positivamente con un giro d’affari di 1.830 milioni di euro, un totale di 544.000 tonnellate commercializzate di prodotti per l’alimentazione di cani e gatti, il segmento principale del mercato, e una crescita a valore del +2,4%. “Un’edizione importante - sottolinea Duccio Campagnoli, Presidente di BolognaFiere - che rafforza il confronto con gli operatori di tutto il mondo e conferma la vitalità, le capacità imprenditoriali di un settore decisamente innovativo, in cui ricerca e sviluppo hanno fatto propri temi come la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, la qualità, entrati a pieno titolo nei processi produttivi delle imprese. Valori che incontrano l’approvazione di consumatori informati e attenti al corretto utilizzo delle risorse, che nelle scelte d’acquisto per i pet di casa mettono qualità e sicurezza al
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primo posto. La partnership di BolognaFiere con Expo2015 vuole essere anche questo: testimonianza di una scelta di vita sostenibile che riguarda il territorio, l’agricoltura, l’alimentazione, i processi produttivi e che coinvolge, inevitabilmente, anche i nostri amici animali”. Un’edizione che ha visto la partecipazione di 615 aziende espositrici arrivate da tutto il mondo. Un settore che si confronta sul piano internazionale e che anche in questa edizione conferma pienamente la sua vitalità con scelte imprenditoriali che rispondono con innovazione e investimenti all’attenzione crescente verso gli animali da compagnia, mettendo al primo posto qualità e sicurezza e prestando grande attenzione alla sostenibilità ambientale, al riutilizzo delle risorse, al risparmio energetico. In sintonia con le motivazioni d’acquisto delle famiglie. Operatori al lavoro e in giro nei padiglioni, lunghe soste nell’Area Prodotti Novità per cogliere i trend del mercato e le innovazioni più significative; un’intensa attività di marketing, occasioni per mettere a punto strategie di sviluppo, stringere accordi, avviare nuove collaborazioni. I numeri, visti da vicino, confermano la vitalità di questo mercato e mostrano il segno sempre più internazionale di Zoomark International: tra
i 6.773 buyer esteri (+15% rispetto alla passata edizione) si registrano, per la prima volta, visitatori da Kazakistan, Isola della Guadalupa, Martinica, Rwanda, Qatar, Polinesia Francese, a dimostrazione del ruolo sempre più significativo che il Salone svolge a livello mondiale. La sua funzione di catalizzatore per chi desidera avere una panoramica completa e qualificata dell’industria del settore giustifica viaggi da paesi così lontani. 15.526 sono i buyer italiani provenienti soprattutto da Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. In crescita i visitatori da Molise e Valle d’Aosta. Il forte incremento dei visitatori esteri, letto insieme ai primi segnali di ripresa da parte dell’Italia, mette un accento sicuramente positivo sui numeri di questa edizione. Molte le occasioni di formazione e aggiornamento per veterinari, allevatori e toelettatori con i quattro seminari didattici e scientifici organizzati da SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari Animali da Compagnia), APT (Associazione Toelettatori Professionisti), ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e ANFI (Associazione Nazionale Felina Italiana). Incontri e workshop hanno approfondito temi di attualità per i professionisti del mondo pet: e-commerce, utilizzo dei social network, lifestyle marke-
ting etc., promossa dal CNA Bologna in collaborazione con professionisti del mondo della comunicazione. Grande interesse per la gara di toelettatura interattiva “Romeo Grooming”, il cui ricavato è stato devoluto all’associazione Komera Rwanda che assiste la popolazione di Gatare. Grande interesse anche per la lezione dedicata ai titolari di petshop “Vendere al primo sguardo”. La vetrina che emoziona, incuriosisce, accende la voglia di entrare. Piergiorgio degli Esposti, docente di Sociologia di processi culturali e comunicativi all’Università di Bologna, ha proposto un decalogo della vetrina ideale e si è trattenuto a lungo a rispondere alle domande dei partecipanti. Attenzione da parte della stampa specializzata italiana ed estera, generalista, web, blog. Servizi al TG3 regionale e al TG2. Un servizio su TRC Bologna per la trasmissione “Su la zampa”. Durante i giorni della Fiera “Radio Bau & Co.”, la radio del gruppo Finelco, ha seguito in diretta la manifestazione con interviste, servizi, commenti. Aggiornamenti e immagini in diretta dalla fiera sulla pagina Facebook, che durante i giorni della manifestazione ha registrato un grande traffico, con commenti e condivisioni. ■
A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA Organizzato da
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PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI SCIVAC
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5a parte dell’Itinerario Didattico di Diagnostica per Immagini Cremona, 8/10 Ottobre 2015 Palazzo Trecchi
Cremona, 12/13 Ottobre 2015 Palazzo Trecchi
Cremona, 8/9 Ottobre 2015 Palazzo Trecchi DIRETTORE Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma RELATORI ED ISTRUTTORI Filippo Maria Martini, Med Vet, Dr Ric, Parma Luca Vezzoni, Med Vet, Cremona ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24)
DIRETTORE Maria Carmela Pisu, Med Vet, Torino DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE) RELATORI ED ISTRUTTORI Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca Lorrie Gaschen, PhD, Dr Habil, DVM, Dr Med Vet, Dipl ECVDI, USA Gian Marco Gerboni, Med Vet, Malpensa (VA) Federica Rossi, Med Vet, SVR, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE)
RELATORI ED ISTRUTTORI Michela Beccaglia, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECAR, Milano Maria Carmela Pisu, Med Vet, Torino Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano (RE) Daniele Zambelli, Med Vet, Dr Ric, Bologna ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (24)
ISCRIZIONE: Partecipazione a numero chiuso (36) LIMITE DI ISCRIZIONE: 1 Settembre 2015 LIMITE DI ISCRIZIONE: 1 Settembre 2015 QUOTE Soci SCIVAC: € 684,43 + IVA (835,00) Non soci: € 934,43 + IVA (1.140,00) (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione
QUOTE Soci SCIVAC: € 786,88 + IVA (960,00) Non soci: € 1.036,88 + IVA (1.265,00) (Supplemento alla quota di € 50,00 +IVA dopo il limite di iscrizione)
LIMITE DI ISCRIZIONE: 1 Settembre 2015 QUOTE Soci SCIVAC: € 532,79 + IVA (650,00) Non Soci: € 782,79 + IVA (955,00) (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)
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14 Calendario attività Dall’11 settembre al 9 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi 11 - 13 Set
CORSO SIVAE Nuova edizione!
11 Set
CORSO REGIONALE SCIVAC
13 Set
CORSO E.V. IN COLLABORAZIONE CON APT
18 Set
CORSO REGIONALE SCIVAC
18 - 19 Set
CORSO CEFME Attenzione: Evento annullato
19 - 20 Set
INCONTRO SCVI
19 - 20 Set
INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA
20 Set
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC EMILIA ROMAGNA
20 Set
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
20 Set
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
20 Set
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA
23 - 25 Set
ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SIVAE Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti
24 Set
CORSO SIVAR
25 - 27 Set
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC
26 - 27 Set
CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
26 - 27 Set
CORSO SIACR / SISCA IN COLLABORAZIONE CON SISCA
27 Set
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
29 Set - 2 Ott ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC 2 - 3 Ott
CORSO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate.
3 - 4 Ott
INCONTRO SIMIV
3 - 4 Ott
CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
4 Ott
INCONTRO SIFIRVET
4 Ott
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA
4 Ott
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE
4 - 6 Ott
ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC
5 - 6 Ott
CORSO SCIVAC
8 - 9 Ott
CORSO SCIVAC
8 - 9 Ott
CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA
CORSO PRATICO DI CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Giada Sacchetti - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CORSO REGIONALE SICILIA - LA FISSAZIONE INTERNA DAI PRINCIPI BASE ALLE PLACCHE BLOCCATE Ragusa C/o Swing Food&Mood - Strada Provinciale 19 - Contrada Piombo - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it I MASTER PER TOELETTATORI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Giada Sacchetti - Segreteria Master Toelettatori - Tel. 0372/403541 - Email: giada.sacchetti@evsrl.it CORSO REGIONALE PRATICO SULLA TTA - Hotel Crowne Plaza Milano Linate - Via Adenauer 3 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Marketing e Pubblicità - Tel. +39 0372 403506 E-mail: monica.borghisani@evsrl.it LIVE SURGERY - RICOSTRUZIONE DELLE CRESTE ATROFICHE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Villa - Segreteria Commissione Scientifica - Tel. +39 0372 403504 - E-mail: commscientifica@scivac.it APPROCCIO AL PAZIENTE PEDIATRICO - Centro studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE DI ANESTESIA NELLA TUA ATTIVITÀ PRATICA - Euro Hotel Cascina (PI) - Viale Europa 6 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it IL CONIGLIO DA COMPAGNIA. QUELLO CHE OGNI VETERINARIO DOVREBBE SAPERE - Museo San Domenico di Imola - Via Sacchi 40 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Giada Sacchetti - Segreteria SIVAE - Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it SEGNI DI ALOPECIA SIMMETRICA E NON... SEI TU IL PROTAGONISTA DELLA GIORNATA... - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RICONOSCERE E SAPER TRATTARE LE PRINCIPALI PATOLOGIE RIPRODUTTIVE - Brescia- Hotel Ca Noa - Via Triumplina 66 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it SEDIAMOCI DAVANTI A... CASI CITOLOGICI ED ESAMI DI LABORATORIO - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MEDICINA E CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI, FURETTO E CAVIA - Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Giada Sacchetti - Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it L’ALIMENTAZIONE NELLA VACCA DA LATTE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa e Ufficio Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it 87° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - IL CANE IN ACCRESCIMENTO (2/8 MESI) - Hotel Serena Majestic, Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALL’ANESTESIA - Roma - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - Email: info@scivac.it Ia PARTE - I° MODULO CORSO ISTRUTTORI - LA TEORIA DELL’APPRENDIMENTO - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Non richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Giada Sacchetti Segreteria SIACR - Tel. 0372/403500 - E-mail: segreteria@siacr.it RICONOSCERE E SAPER TRATTARE LE PRINCIPALI PATOLOGIE RIPRODUTTIVE - Palermo - Addaura Hotel - Lungo mare Cristoforo Colombo, 4452 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC e Corsi Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. MEDICINA INTERNA: VII PARTE - GASTROENTEROLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI DI TERAPIA IN MEDICINA INTERNA: VOMITO E DIARREA - Centro studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA CARDIOLOGIA - Crowne Plaza, Padova - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it RACHIDE E MIDOLLO SPINALE: SOLO ERNIE DEL DISCO? - Centro studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL PRIMO SOCCORSO COMPORTAMENTALE... ELARGIRE SAGGI CONSIGLI - Bari - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ERRORI E TRAPPOLE DIAGNOSTICHE IN MEDICINA INTERNA E PATOLOGIA CLINICA - Rivoli (To) Hotel Tulip Inn - Corso Allamano 153 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. MEDICINA D’URGENZA: IV PARTE - CORSO COMPLEMENTARE PER L’ESAME ESVPS - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it LA TERAPIA DEL DOLORE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ARTRODESI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO PER DATORE DI LAVORO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Segreteria Anmvi - Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizi@anmvi.it
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VETERINARIA 27| 2015
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L’ENCICLOPEDIA DI MEDICINA VETERINARIA
LE VOCI CONSIGLIATE QUESTA SETTIMANA
Chirurgia del planum nasale nel cane Il planum nasale (PN) o “tartufo” è la porzione più rostrale della superficie esterna del naso. Si presenta pigmentato, senza peli e con un’incisura verticale sul piano sagittale mediano estesa dall’angolo ventro-mediale delle narici fino al labbro superiore denominata filtro. Il planum nasale mostra caratteristiche anatomiche differenti rispetto agli altri distretti cutanei: i numerosi strati di cheratinociti sono ricoperti da uno spesso strato corneo lamellare che gli conferisce compattezza proteggendolo dagli insulti esterni.
Stasi gastrointestinale nel coniglio La stasi gastrointestinale è tra i motivi di visita più frequenti nel coniglio da compagnia. È caratterizzata da un ileo adinamico del tratto gastrointestinale, senza ostruzione. Questa condizione può riconoscere diverse cause. Nel coniglio la motilità intestinale è regolata dalla presenza di fibra alimentare. Qualunque condizione che induca dolore, causando disoressia o anoressia, riduce o annulla l’introduzione di fibra nel tratto digerente causando quindi stasi.
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