La Professione Veterinaria 26-2016

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

Anno 13, numero 26 Dal 25 al 31 luglio 2016 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

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POSTE ITALIANE SPA Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

USO DI ANIMALI A FINI SCIENTIFICI

ANTIBIOTICI GRUPPO DI LAVORO SCIVAC-ANMVI

E ORA IL DECRETO SUL VETERINARIO AZIENDALE

IL PNALM 2016 NON ERA DA AUTORIZZARE

GLI EQUIDI NON SONO ANIMALI DA COMPAGNIA

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NON RINUNCIAMO AI PARAMETRI

BREVI BLUE TONGUE Il Ministero della Salute ha inviato alla Commissione Europea il dossier epidemiologico nazionale relativo alla Blue Tongue “per le opportune valutazioni”; il dossier contiene dati e analisi della sorveglianza sierologica ed entomologica dell’ultimo biennio.

RESIDUI Pubblicati i risultati del Piano Nazionale Residui 2015: attuazione superiore al numero minimo di animali e prodotti da analizzare e alla programmazione nazionale. Conformità ai parametri di legge del 99,8%, una percentuale in linea con i dati europei.

ACN In calce all’Intesa del 17 dicembre 2015, il ’nuovo’ Accordo Collettivo Nazionale degli specialisti ambulatoriali, veterinari ed altre professionalità sanitarie, è approdato alla Gazzetta Ufficiale del 6 luglio 2016.

PIER PAOLO GATTA Il 14 luglio, il prof. Pier Paolo Gatta è stato eletto all’unanimità Presidente della Conferenza dei Direttori di Dipartimento. Attualmente Gatta dirige il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna.

PALERMO L’ex direttore del Dip.to di prevenzione veterinario dell’Asp di Palermo, nonché ex presidente dell’Ordine dei veterinari, è stato rinviato a giudizio assieme ad altre 23 persone fra dirigenti Asp e imprenditori alimentari. Processo il 19 ottobre davanti alla quarta sezione del Tribunale di Palermo.

CANE ABRUZZESE La Regione Abruzzo ha riconosciuto il cane bianco italiano da custodia delle greggi con il nome di "Cane da Pecora Abruzzese" o "Mastino Abruzzese”. È patrimonio culturale regionale. Un regolamento definirà i dettagli relativi alle sue caratteristiche morfo-attitudinali.

ANMVI BPV

Buone Pratiche Veterinarie Come applicare nella propria struttura il Disciplinare BPV-ANMVI e cosa si deve sapere per fare il salto di qualità A PAG. 3

Abbiamo scritto al Sen Maurizio Sacconi, Presidente della Commissione Lavoro del Senato, appoggiando la proposta di introdurre i parametri tariffari e chiedendo di estenderla ai Medici Veterinari liberi professionisti. L’occasione è data da alcuni emendamenti al Jobs Act - Lavoro Autonomo (DDL 2233) che riguardano i compensi del professionista. Più di un Senatore propone di rendere nullo qualsiasi patto nel quale il compenso sia manifestamente sproporzionato all’opera prestata, intendendo per "manifestamente sproporzionata" la pattuizione di un compenso inferiore rispetto ai parametri ministeriali applicabili alle professioni regolamentate nel sistema ordinistico, oppure "nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale". ANMVI ha suggerito di riformulare le proposte emendative in modo da non alterare l’impianto liberalizzatore avviato dieci anni fa dall’Antitrust, proprio cominciando dalla professione veterinaria, la prima professione che abolì i minimi tariffari, a seguito di una istruttoria per violazione della concorrenza. Al contrario, gli emendamenti dovrebbero recuperare quei parametri tariffari - perfettamente coerenti con le ulteriori spinte liberalizzatrici (Legge 27/2012) del Governo

Monti - previsti da una delega legislativa che venne lasciata scadere: l’articolo 9 della Legge 27/2012 stabiliva infatti che il Ministero vigilante (Salute nel nostro caso) decretasse entro 120 giorni i parametri tariffari a cui fare riferimento in caso di liquidazione davanti al Giudice. Quei 120 giorni trascorsero inutilmente per noi, mentre altre professioni (es. forensi e ingegneri) non solo li ottennero per risolvere i conflitti con i clienti in sede giudiziale, ma li agganciarono al Codice degli Appalti: i parametri tariffari valgono come riferimento per le Pubbliche Amministrazioni che ‘appaltano’ prestazioni libero-professionali. È a questo scopo che - secondo ANMVI - si deve resuscitare quella delega. Non si tratterebbe certo di reintrodurre le tariffe professionali ma di dare alla Pubblica Amministrazione un parametro ogni volta che si ‘appaltano’ prestazioni medico veterinarie, specie per l’erogazione di prestazioni di rilevanza pubblica (es. randagismo), evitando il ricorso a gare al ribasso e forme di ‘reclutamento’ non trasparenti e prive di garanzie per l’utente. Il parametro tariffario di riferimento altro non sarebbe che il già predisposto “Studio indicativo Fnovi in materia di compensi professionali del medico veterinario”.

PER FAVORE, NON ESAGERIAMO LA MEDICINA COMPORTAMENTALE HA SEMPRE AVUTO VITA DIFFICILE. Sin dai primi sviluppi, la SISCA è nata nel 1996 ma già si parlava di questi temi soprattutto da parte di alcuni colleghi che avevano avuto occasione di fare esperienze all’estero (Francia, Inghilterra, Stati Uniti), la medicina comportamentale ha dovuto conquistarsi il suo spazio sia all’interno della categoria vaterinaria, che esprimeva forti diffidenze verso questa disciplina, sia scontrandosi con altri settori professionali (educatori cinofili, istruttori, educatori, ecc.) che da anni coprivano le esigenze del mercato sia pure, spesso, senza alcuna preparazione specifica o esperienza professionale. A distanza di 20 anni, nonostante tutti gli sforzi che si sono fatti, i numerosi corsi, itinerari, master e la lista di esperti definita dalla FNOVI, la situazione non è molto cambiata. Possiamo pensare che ancora oggi questo sia il settore della veterinaria dove è più alto il fai da te o l’abuso di professione. Oltre alle categorie professionali che abbiamo già citato, e che sono riconosciute a svolgere alcune attività collaterali e complementari a quella del medico veterinario comportamentalista e che a volte si prendono anche quest’ultimo ruolo, dobbiamo ricordare altri che invadono spazi in modo improprio e del tutto illegale: psicologi, biologi, sensitivi, esperti di ipnosi, santoni, ecc. È di questi giorni la notizia di un giovane ingegnere di Modena che, oltre a svolgere un’attività professionale inerente al suo titolo, si rende disponibile a risolvere problemi comportamentali degli animali, non solo quelli da compagnia, sfruttando la sua incredibile capacità di stabilire con loro una “comunicazione intuitiva”. Tutto è iniziato dal suo grande amore per gli animali e la sua particolare sensibilità resa più raffinata da esperienze di viaggi all’estero, in particolare in paesi africani. In sostanza l’ingegnere modenese (che non vuole mettersi in concorrenza con i veterinari) “parlando” con gli animali ne comprende il disagio psicologico riuscendo ad intervenire e risolvere il problema che si riflette su aspetti comportamentali. I suoi consulti possono essere richiesti anche inviando una semplice fotografia dell’animale. Gli basta questa immagine per comprendere l’origine di un eventuale malessere dell’animale. Forse stiamo un po’ esagerando.

A.N.M.V.I


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Percorso Qualità Anmvi Informa

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BPV: Bisogna Pensare Veterinario Come migliorare e qualificare la gestione dell’attività nelle strutture per animali da compagnia iprende il percorso-qualità basato sulle Buone Pratiche Veterinarie secondo il “Disciplinare BPV ANMVI” (Rev 3), adottato dall’ente di certificazione CSQA. L’appuntamento con le strutture veterinarie per animali da compagnia è per il 10 settembre e il 12 novembre presso il Centro Studi EV. Il percorso formativo, suddiviso in due giornate, è rivolto ai titolari di strutture veterinarie che vogliono conoscere ed applicare le Buone Pratiche Veterinarie (BPV) all’interno delle proprie organizzazioni per migliorarne l’efficacia gestionale; le giornate sono anche propedeutiche ad un eventuale salto di qualità e preparano alla verifica ispettiva con CSQA, l’ente certificatore individuato da ANMVI fin dal 2008 per la certificazione di qualità delle strutture veterinarie per animali da compagnia. Possono iscriversi al percorso-qualità anche i responsabili della qualità che operano all’interno di strutture veterinarie complesse. La certificazione BPV, del tutto volontaria, risponde a criteri di terzietà (certificato da un organismo indipendente), universalità (accessibile a tutti) e volontarietà (autodeterminazione ad intraprendere processi di qualità).

ma giornata formativa. Al termine del percorso, i titolari di struttura che desiderano concretizzare il traguardo della certificazione potranno direttamente rivolgersi al CSQA oppure richiedere ad ANMVI una verifica preliminare, a cura di un esperto VSQ (Valutatore Sistemi Qualità), per testare la preparazione acquisita e l’idoneità alla verifica vera e propria dell’ente certificatore. Modalità e recapiti dell’assistenza a distanza verranno forniti durante la prima giornata.

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IL DISCIPLINARE BPV Il “Disciplinare BPV ANMVI” (Manuale) viene fornito agli iscritti e costituisce il materiale didattico delle giornate di formazione. La consegna avviene all’atto dell’iscrizione essendone consigliata la lettura preliminare. Durante lo svolgimento delle giornate sono previste lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche con personalizzazione del sistema documentale previsto dal Disciplinare ANMVI. La proprietà intellettuale del Disciplinare - e del relativo materiale documentale - è di ANMVI, mentre passa al CSQA la sua ‘adozione’ in fase di certificazione. In fase di audit di certificazione, l’auditor valuterà se i vari elementi del sistema qualità BPV sono documentati, implementati, mantenuti e costantemente perfezionati. Il Disciplinare è conforme alla deontologia veterinaria e agli obiettivi di sanità animale del Paese, per questo la Certificazione ANMVI BPV gode del patrocinio della FNOVI e del Ministero della Salute.

REV 3 Attuando uno dei principi della qualità, che vuole in progressivo miglioramento i processi e le prassi, il Disciplinare delle Buone Pratiche Veterinarie ANMVI (Rev 3) è stato aggiornato alla Rev 3, la terza e più significativa revisione della sua prima stesura. Sulla base dell’esperienza pratica delle strutture che lo hanno già adottato in questi anni, il testo è stato semplificato dal punto di vista procedurale, con l’alleggerimento di oneri documentali (es. registrazioni ed elenchi) a favore di un maggiore impegno delle procedure che impattano direttamente sul paziente/cliente e nell’esercizio della prestazione.

CERTIFICARSI? La frequenza del percorso non vincola alla certificazione, che rimane una scelta volontaria dei partecipanti: il titolare di struttura potrà scegliere se e quando richiedere la verifica di certificazione in qualsiasi momento, benché sia consigliabile non differire eccessivamente la decisione una volta terminata la preparazione propedeutica. In fase di audit di certificazione, l’auditor valuterà se i vari elementi del sistema qualità strutturale sono documentati, implementati, mantenuti e costantemente perfezionati.

AGGIORNA LE TUE BPV L’ente di certificazione individuato dall’ANMVI per la Qualità, valutate esperienza e convenienza, è il CSQA. Una volta conseguita, la certificazione dura tre anni e il suo rinnovo non è automatico. La struttura veterinaria interessata a rinnovare la certificazione deve farne richiesta a CSQA.

A CHI È RIVOLTA La certificazione BPV è applicabile a qualunque struttura rientri tra le seguenti: Studi veterinari, Studi veterinari associati, Ambulatori veterinari, Cliniche veterinarie, Ospedali veterinari, Laboratorio veterinario di analisi. Il campo di applicazione del certificato deve essere dichiarato dalla struttura richiedente e riferibile alle prestazioni sanitarie erogate nella stessa, tra le seguenti: area medica, area chirurgica e anestesiologica, diagnostica per immagini, laboratorio analisi interno alla struttura, medicina d’urgenza/terapia intensiva, ricovero e degenza. Conditio sine qua non il pre-requisito della piena compliance normativa della struttura: tutto in regola con le leggi su autorizzazioni e attrezzature, sicurezza del lavoro, rifiuti speciali, gestione del farmaco, ecc. La certificazione ANMVI BPV è consigliata a coloro che desiderano anche conseguire la certificazione ISO. La prima consente infatti di assolvere buona parte degli adempimenti procedurali che sono ricompresi nella seconda.

PER LAVORARE MEGLIO Una consultazione condotta fra i titolari che hanno frequentato le precedenti edizioni del percorso qualità, ha messo in luce che la motivazione dei medici veterinari a certificarsi è di principalmente ottenere vantaggi gestionali con favorevole ricaduta sull’organizzazione del lavoro e dell’immagine. Alla domanda ‘Che cosa ti aspetti dalla certificazione delle Buone Pratiche Veterinarie?’ La risposta è stata: "vantaggi per la gestione della mia struttura". L’interesse per la certificazione BPV è stato omogeneo sotto il profilo territoriale, dal Nord al Sud. L’età media professionale dei titolari va dai 15 a i 20 anni d’esercizio.

mio, ma l’assunzione di un impegno costante alla qualità, alla responsabilizzazione e al miglioramento dei processi gestionali e produttivi. È un impegno assunto in pubblico, in nome della trasparenza ma anche della competitività. È fondamentale infatti che la certificazione sia comunicata correttamente, perché il rapporto tra cliente e medico veterinario è un rapporto di fiducia che va oltre la prestazione tecnica. Lo standard BPV aiuta anche a comunicare meglio ed in modo più trasparente la qualità del servizio offerto, in modo che il cliente possa conoscerlo anticipatamente e possa poi valutarlo rispetto alle attese.

ANMVI

Docente: Dott. Valentina Raccone (Coordinatore formazione BPV ANMVI, Auditor BPV e Valutatore Sistemi Qualità). Programma e modalità di adesione: www.anmvi.it ■

Disciplinare BPV-ANMVI (Rev. 3) Patrocinato da Fnovi e Ministero della Salute

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

BUONE PRATICHE VETERINARIE Come applicare il Disciplinare BPV-ANMVI alla tua struttura Percorso propedeutico alla certificazione di qualità

Migliora la gestione della tua attività 1a GIORNATA

Sabato 10 Settembre 2016

2a GIORNATA

Sabato 12 Novembre 2016

PER L’IMMAGINE

UN IMPEGNO

VISIBILITÀ Sul sito anmvi.it è pubblicato l’elenco delle strutture veterinarie per animali da compagnia che hanno intrapreso il percorso.

ASSISTENZA Nei due mesi che intercorrono fra la prima e la seconda giornata, ANMVI mette a disposizione un servizio di assistenza a distanza nella personalizzazione di quanto appreso durante la pri-

Il ‘bollino qualità BPV’, una volta ottenuta la certificazione, può essere speso pubblicamente nei confronti dell’utenza: sulle proprie pagine web, sui biglietti da visita, sulla carta intestata, sulle fatture, ecc. La visibilità è parte integrante della qualità e della trasparenza. Le strutture certificate BPV sono inserite nel data base del CSQA che sul proprio sito mette a disposizione una sezione di ricerca (per nome, numero di certificato o parola chiave) che consente a tutti i cittadini di verificare che la struttura veterinaria sia effettivamente certificata.

La certificazione di qualità non è una patente di bravura né un giudizio di merito sul pregresso. Tutto il contrario: il "bollino BPV" non è un pre-

Alla sola giornata di sabato 12 novembre 2016 possono iscriversi tutti coloro che - certificati o meno - hanno già partecipato alle precedenti edizioni di avviamento alla certificazione BPV. La giornata del 12 novembre sarà infatti utile per aggiornare le conoscenze sul Disciplinare e la sua concreta attuazione in struttura, oltre che per rivalutare l’eventualità della certificazione. La frequenza è consigliata a coloro che hanno già il "bollino qualità - BPV" e devono aggiornare il certificato.

GIORNATE RIVOLTE ALLE STRUTTURE VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA CENTRO STUDI VETERINARI

Partner di ANMVI:

Informazioni e iscrizioni: www.anmvi.it anmviservizibpv.it 0372 403536


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4 Attualità Sperimentazione

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Animali a fini scientifici: quali, quanti e perché Gli ultimi dati statistici confermano la progressiva riduzione. E i metodi alternativi? la formazione. Gli studi delle malattie (346.216 animali impiegati) concentrano l’uso di animali nella ricerca scientifiche soprattutto sulle malattie umane; in dettaglio particolare si evidenziano principalmente i disturbi nervosi e mentali e il cancro (escluso il rischio di carcinogenesi) e le malattie cardiovascolari; all’ultimo posto gli studi relativi alle malattie degli animali (4.046).

LE ALTERNATIVE

dati più recenti sull’uso di animali a scopi scientifici in Italia sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 6 giugno scorso; sono riferiti al 2013 e sono stati raccolti utilizzando tabelle specifiche, elaborate in conformità a modelli concordati nell’ambito dell’Unione Europea. Lo loro pubblicazione fa seguito al report statistico di un anno fa, che abbracciava l’arco temporale di un triennio (20102012). Complessivamente, le nuove statistiche riferite al solo anno 2013 confermano una tendenza alla riduzione di impiego: 723.739 animali utilizzati rispetto ai 768.796 dell’anno precedente. Gli animali maggiormente utilizzati pur rispecchiando il medesimo trend di riduzione - restano topi e ratti. A quota zero, si confermano i gatti e le proscimmie. In significativo calo anche i cani (da 500 nel 2012 a 250 nel 2013), i pesci e gli animali da reddito (suini, ovicaprini, bovini), mentre il segno più si registra in porcellini d’india, criceti, conigli e scimmie del Vecchio mondo. Riduzioni di impiego sono registrate anche negli equidi. Le finalità scientifiche riguardano soprattutto gli studi biologici di base, seguite dalla ricerca per lo sviluppo di prodotti e apparecchiature per la medicina sia umana che veterinaria e per i relativi controlli di qualità, nonché per studi tossicologici e prove di innocuità in tutti i campi della medicina; segue in ordine decrescente il ricorso ad animali per la diagnosi delle malattie e, all’ultimo posto, per l’istruzione e

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Il Ministero della salute sta conducendo un’indagine per acquisire informazioni sul livello di conoscenza, utilizzo e diffusione dei metodi alternativi all’interno degli enti di ricerca. L’iniziativa attua il principio di sviluppo dei metodi alternativi alla sperimentazione animale, stabilito dalla Direttiva 2010/63/UE. Il “Tavolo tecnico sui metodi alternativi”, ha avviato una consultazione che si è conclusa il 31 luglio. Il Tavolo Tecnico, coordinato dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della salute, è composto da rappresentanti dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Izsler, del Partito Animalista Europeo e di Research4Life (che dal 2015 raccoglie le realtà coinvolte a vario titolo nel panorama della ricerca biomedica italiana: enti di ricerca, ospedali, organizzazioni non profit, università e industrie) e da esperti designati a seconda delle tematiche affrontate.

UN PREMIO Il partenariato europeo per le strategie alternative alla sperimentazione animale (EPAA) lancia il ‘3Rs Science Prize 2016’: premio di 10.000 euro a uno scienziato europeo che abbia dato un significativo contributo (già raggiunto o in corso con risultati tangibili) alla ricerca nel campo delle 3R: Replacement, Reduction and Refinement. Scopo del Premio è di promuovere i contributi dell’industria o del mondo accademico nell’ambito delle alternative, per incoraggiare il maggior numero di scienziati a focalizzare le loro ricerche nel campo delle 3R. I ricercatori che lavorano in questo campo possono aspirare al premio presentando la domanda entro il 23 Settembre. ■

OLTRE LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE abato 14 maggio, si è tenuto a Milano con il patrocinio del Comune, un incontro organizzato da OSA “Oltre la Sperimentazione Animale”, associazione costituita da laureati in varie discipline Mediche e Scientifiche, tra le cui fila sono presenti non pochi Veterinari. OSA si propone di affrontare il tema della sperimentazione animale nella Ricerca, non come negazione tout court sul sentiero di generici sentimenti animalisti, ma in maniera scientifica e propositiva, diffondendo la cultura e il sapere sui metodi alternativi e sostitutivi attualmente disponibili. I vari relatori, tutti di altissimo livello, hanno spiegato le differenze tra gli animali e l’uomo e della complessità e unicità delle relazioni che si stabiliscono tra i geni dei vari animali e dell’uomo, per cui una proteina prodotta da un segmento di DNA sarà sempre diversa ogni volta che cambi l’ambiente in cui avvenga la sua sintesi, sia di tipo alimentare, ambientale, ormonale. In queste condizioni, la sostituzione di specie animale può condurre in errori di vario tipo e importanza: si può arrivare anche al paradosso di scartare sostanze e farmaci ottimi per l’uomo unicamente perché nella specie prescelta per i primi esami essa è risultata tossica o nociva.

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Alla ripresa dei lavori ci si è inoltrati nella parte forse più interessante: quella dedicata ai metodi alternativi, in cui le Dottoresse Penco e Rovida hanno parlato di tutto il lavoro che oggigiorno si fa nei laboratori più moderni utilizzando bioreattori che simulano il lavoro dei vari organi quali fegato, reni, pancreas anche in connessione tra di loro, di come si utilizzino le colture cellulari da staminali embrionali, di quali siano le prospettive in questo campo per il futuro. Non è mancato un appello alla creazione delle bio-banche, settore in cui oggi in Italia non si fa molto poco, che invece consentirebbe di fornire agli scienziati materiale prezioso, oggetto di possibili studi in particolare sulle malattie neurodegenerative, di cui attualmente purtroppo non si ha ancora nessuna cura efficace. Nella discussione finale sono stati elencati i motivi per cui tuttora la sperimentazione animale risulti ancora così diffusa e utilizzata. Di fatto topolini e ratti costano ancora oggi molto meno delle colture cellulari e nei laboratori manca personale specializzato per utilizzare tecniche più complesse e delicate.www.oltrelasperimentazioneanimale.eu (Francesco Orifici e Claudio Stefanini)

SPECIE E TOTALI

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dati statistici di dettaglio sono disponibili in 8 tabelle (GU n. 132 del 8-6-2016), suddivise per criterio di raccolta del dato; la tabella 1 fornisce una panoramica del numero totale di animali utilizzati a fini sperimentali:

Topi (Mus musculus) 488.698 Ratti (Rattus norvegicus) 146.484 Porcellini d’India (Cavia porcellus) 17.822 Criceti (Mesocricetus) 717 Altri roditori (altri Rodentia) 1.333 Conigli (Oryctolagus cuniculus) 10.069 Gatti (Felis catus) 0 Cani (Canis familiaris) 300 Furetti (Mustela putorius furo) 50 Altri carnivori (altri Carnivora) 0 Cavalli, asini e incroci (Equidae) 8 Suini (Sus) 2.183 Caprini (Capra) 41

Ovini (Ovis) 279 Bovini (Bos) 295 Proscimmie (Prosimia) 0 Scimmie del Nuovo Mondo (Ceboidea) 56 Scimmie del Vecchio Mondo (Cercopithecoidea) 419 Altre scimmie (Hominoidea) 0 Altri mammiferi (altri Mammalia) 276 Quaglie (Coturnix coturnix) 47 Altri uccelli (altri Aves) 23.203 Rettili (Reptilia) 78 Anfibi (Amphibia) 1.084 Pesci (Pisces) 30.297 Totale 723.739

Italia sotto infrazione per un «voto sbagliato» Sen De Biasi: «auspico meno fanatismo». Il Governo prepari un testo correttivo a procedura d’infrazione Ue contro l’Italia, per le limitazioni eccessive all’uso di animali a scopi scientifici rispetto alla direttiva europea, «è già iniziata e richiede una decisione rapida, cioè di ottemperare a quanto richiesto». La presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, si è detta pronta a impegnarsi in prima persona per risolvere la questione. E se fino alla prossima legge di Stabilità, «non sarà successo nulla, mi impegnerò per la presentazione di un emendamento in quell’occasione». Ma la senatrice spera che arrivi prima un intervento del Governo. «È necessario - ha detto - che il ministero della Salute esprima un giudizio chiaro che finisca in un provvedimento», dove confluiscono le disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione, e dove «si inseriscono anche le risposte alle procedure d’infrazione. Ma si può pensare anche ad altri provvedimenti». «Questa è qualcosa di più di una risposta a un’infrazione: se si tocca il progresso, si tocca la dignità umana. Un Paese che abdica alla ricerca è un Paese che mette i cittadini in una posizione secondaria». «Non vorrei mai - osserva De Biasi - che un intervento risolutivo non andasse in porto perché si teme una minoranza che ha invaso media e social. Auspico meno fanatismo, anche perché prese di posizione e durezze politiche hanno già comportato un voto sbagliato» su questi temi. «C’è stata una responsabilità del Parlamento e una certa freddezza del ministero della Salute». Per rendere l’idea del clima aspro che si respira e dei toni conflittuali raggiunti «da una certa parte del mondo animalista», De Biasi racconta: «Quando ho chiesto pubblicamente una risposta alla procedura d’infrazione Ue, sul mio profilo Facebook si è subito materializzata una letterina che si concludeva con l’augurio ‘Spero che lei muoia’. La notizia della procedura d’infrazione «è una opportunità per il Paese», secondo la Senatrice Elena Cattaneo, che ha invitato Governo

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e Parlamento a riportare «a razionalità la disciplina della sperimentazione animale in Italia”. Per ora, le Commissioni Affari e Sanità di Camera e Senato hanno approvato un parere che ritiene necessario e urgente affrontare le problematiche legate alle modalità di recepimento, nell’ordinamento interno, della direttiva 2010/63/UE».

GLI ERRORI DEL RECEPIMENTO La Commissione europea ha denunciato l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione per «incorrect transposition in Italy of Directive 2010/63/EU on the protection of animals used for scientific purposes». La materia è disciplinata dalla citata Direttiva, il cui termine di recepimento era il 10 novembre 2012. L’Italia l’ha recepita con il Decreto legislativo 26/2014, entrato in vigore il 29 marzo del 2014, con 1 anno e cinque mesi di ritardo. La Commissione ha chiesto alla Corte d’imporre all’Italia una penale di 150.787 euro al giorno, dalla data della sentenza della Corte (nell’ipotesi che lo Stato membro non abbia ancora sanato la situazione) fino alla data di completamento dell’iter di adeguamento. A fine gennaio del 2013, quando il ritardo era di circa tre mesi, la Commissione inviò un primo avviso all’Italia, una lettera di costituzione in mora. L’Italia rispose dichiarando che l’attuazione era prevista per dicembre dello stesso anno, ma non mantenne l’impegno. Il Parlamento stava per entrare nel lungo tunnel del recepimento sotto la pressione mediatica delle iniziative animaliste contro l’allevamento di Green Hill. Researc4Life (sigla sotto la quale si riunisce il pensiero di quanti si occupano di ricerca biomedica in Italia) ha sintetizzato, per voce di Giuliano Grignaschi, gli errori del decreto legislativo 26/2014: - mina la formazione di intere categorie di futuri scienziati e crea una serie di condizioni che mettono seriamente a rischio il futuro della ricerca italiana rispetto agli altri Paesi europei. - vieta l’utilizzo di animali per le ricerche su sostanze d’abuso, compromettendo qualsiasi ricerca volta a indagare i meccanismi di azio-


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6 Dalle Associazioni SCIVAC ne di tali sostanze, le quali stanno diventando sempre più diffuse, con effetti devastanti, in termini di danni permanenti (ad esempio, la sindrome da astinenza neonatale, causata dall’utilizzo di sostanze stupefacenti/farmaci durante la gravidanza). Più in generale, sarà messa in pericolo la ricerca sui disturbi alimentari, quali la bulimia e l’anoressia. - vieta l’utilizzo di animali per gli xenotrapianti (art.5, comma 2, lettera d), molto utilizzati per terapie sperimentali per patologie molto gravi, tanto da essere considerati una tecnica di routine in qualsiasi laboratorio di ricerca biomedica a livello mondiale. A causa di questo divieto si impedisce la prosecuzione delle ricerche finalizzate alla generazione di organi perfettamente compatibili con l’organismo ricevente (umano) da destinare ai trapianti di organi nell’uomo, a partire dall’inserimento mediante iniezione di cellule staminali indotte in un animale ospite e si impedirebbe la produzione di valvole cardiache biologiche derivate da maiale, bloccando le cure delle stenosi aortiche e delle valvole cardiache danneggiate. - vieta l’utilizzo degli animali nelle attività di formazione universitaria, ad eccezione di quella di medici e medici veterinari. Gran parte degli esperimenti nei laboratori viene eseguita però da biologi, farmacisti, biotecnologi, a cui verrà negata una adeguata formazione durante gli studi universitari. - vieta l’allevamento di cani, gatti e primati non umani che rappresentano comunque solo lo 0,1% degli organismi modello utilizzati in Italia (un divieto propedeutico alla battaglia contro Green Hill, l’unico sul territorio italiano e oggi chiuso, ma che non impedisce il loro utilizzo sul territorio italiano, benché ciò rappresenti un costo maggiore di approvvigionamento e dia meno garanzie). ■

Linee guida sugli antibiotici nel cane e nel gatto Costituito il Gruppo di Lavoro SCIVAC-ANMVI. Sinergia con la medicina umana. Definito il cronoprogramma: la prima bozza entro ottobre già attivo il Gruppo di Lavoro SCIVAC-ANMVI per la stesura delle “Linee guida sull’uso razionale degli antibiotici negli animali da compagnia (cane e gatto)". Il Gruppo - che ha programmato per il mese di ottobre la conclusione di una prima bozza di documento - è interdisciplinare (medicina veterinaria e medicina umana). La creazione di questo Gruppo di Lavoro è fra i primi atti deliberati dal nuovo Consiglio Direttivo SCIVAC, presieduto da Walter Bertazzolo, che ringraziando i membri del Gruppo, guarda all’iniziativa "come ad un riconoscimento della maturità scientifica e professionale della nostra Categoria". "Sono certo - aggiunge - che ci permetterà di dimostrare l’elevato grado di competenza scientifica a cui è giunta la medicina veterinaria per animali da compagnia". L’iniziativa fa seguito alla sessione “Antibiotico profilassi e terapia: pro e contro” (Palacongressi di Rimini 29 maggio 2016), nel corso della quale ANMVI e SCIVAC hanno promosso un confronto ragionato e interdisciplinare sullo stato dell’arte dell’uso di antimicrobici nella clinica del cane e del gatto. In quella sede, alla presenza del dirigente ministeriale Salvatore Macrì della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, è emersa l’opportunità di dar seguito ai lavori con la creazione di un Gruppo di Lavoro ad hoc. La partecipazione di Antonio Battisti, Responsabile del Centro di Referenza per l’Antibiotico-resistenza, ha ulteriormente qualificato la caratura scientifico-istituzionale del consesso riminese. La resistenza antimicrobica sta preoccupando le autorità sanitarie internazionali, i legislatori corrono ai ripari, la comunità medica è pronta a fare la sua parte, ma chiede dati ed evidenze scientifiche. Il Medico Veterinario ha la titolarità per assumere la responsabilità delle proprie scelte, ma anche per difendere il diritto di gestirle nel contesto di una prassi clinico-chirurgica di riconosciuta eccellenza, paragonabile ai più alti traguardi della medicina umana.

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LA LETTURA uscito per l’editore Il Mulino, il saggio “Cavie? Sperimentazione e diritti animali - Come ridurre la sofferenza umana senza aumentare quella animale”. Autori: Gilberto Corbellini docente di Storia della medicina e Bioetica alla Sapienza di Roma e Chiara Lalli, bioeticista e giornalista. Usiamo gli animali per cibarcene e per divertimento, per lo sport, il lavoro, la compagnia, i combattimenti, la pet therapy. Ma quando parliamo di sperimentazione animale il dibattito pubblico diventa feroce. Il libro affronta la controversa questione dello statuto morale e dei diritti degli animali smascherando con lucidità incoerenze, ideologismi, autoinganni delle posizioni contrarie alla sperimentazione. (www.ilmulino.it)

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I FILMATI DELLE RELAZIONI Sono disponibili sulla piattaforma EV Live Streaming le video-relazioni (Borio, Giunti, Massari, Piva, Rabozzi, Vezzoni) della sessione "Antibiotico terapia e profilassi, pro e contro, Rimini-29 maggio 2016: http://original.livestream.com/evwebtv. Gli atti delle rispettive relazioni sono stati pubblicati su Professione Veterinaria 22/2016. Nella foto in alto, uno screen shot della presentazione di Federico Massari tratto dalla piattaforma EV Live Streaming. ■

DALLA SESSIONE DI RIMINI AL GRUPPO DI LAVORO a composizione del Gruppo di Lavoro SCIVAC-ANMVI per la stesura di “Linee guida sull’uso razionale degli antibiotici negli animali da compagnia (cane e gatto)” riflette la compagine scientifica che ha animato la sessione riminese (Palacongressi di Rimini, 29 maggio 2016) dedicata all’impiego di antibiotici nella clinica degli animali da compagnia e caratterizzata da un approccio interdisciplinare (medicina veterinaria e medicina umana). • Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN (Neurologia) • Stefano Borio, Med Vet, Torino (Dermatologia) • Massimo Giunti, Med Vet, PhD, Dip.to Scienze Mediche Veterinarie, Bologna • Federico Massari, Med Vet Dipl. ECVS (Chirurgia generale) • Angelo Pan, Direttore Divisione Malattie Infettive Istituti Ospitalieri, Cremona

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• Silvia Piva, Med Vet, Dipt.to Scienze Mediche Veterinarie, Bologna (Microbiologia) • Roberto Rabozzi, Med Vet Roma (Terapia Intensiva) • Responsabile del Gruppo: Aldo Vezzoni, Med Vet Dipl ECVS (Chirurgia ortopedica) • Coordinatore: il Presidente ANMVI Marco Melosi. Le attività del Gruppo SCIVAC-ANMVI si raccorderanno con il progetto Musicare (Multi-societario Italiano sul Controllo dell’Antibiotico Resistenza) promosso da Simpios (Società Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie - coordinata da Angelo Pan). Musicare è una cordata scientifica interdisciplinare, alla quale hanno aderito SIVAR, SCIVAC e ANMVI (v. Professione Veterinaria 22/2016).


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8 Attualità Circolare Mipaaf

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Si sblocchi il decreto sul Veterinario Aziendale Il Mipaaf ha sciolto i nodi: chi chiede i contributi economici non fa consulenza in allevamento nderogabili principi europei sulla trasparenza dei finanziamenti in agricoltura esigono una "necessaria separatezza" di funzioni fra chi presta consulenze in allevamento e chi istruirà le pratiche per ottenere i relativi fondi europei. Lo ha chiarito il Ministero delle Politiche Agricole in una circolare sul sistema di consulenza aziendale in agricoltura, inviata il 16 giugno scorso anche al Ministero della Salute. Questa circolare come ha subito evidenziato la Fnovi - scioglie il nodo che aveva bloccato l’emanazione del decreto sul Veterinario Aziendale. Per capirne la portata occorre fare qualche passo indietro. Al decreto sul riconoscimento giuridico del Veterinario Aziendale si stava pervenendo circa due anni fa: una buona bozza di testo, condivisa fra MinSal, Anmvi, Fnovi, Sivar e Sivemp, è stata stoppata dalle organizzazioni agricole che per “Veterinario Aziendale” avrebbero voluto intendere anche i Veterinari delle organizzazioni agricole-allevatoriali. L’obiezione dell’incompatibilità, sollevata dalle rappresentanze veterinarie, è stata convalidata nei giorni scorsi dalla circolare del Mipaaf, che ha appunto sancito il principio di separatezza fra Organizzazioni agricole e Veterinario Aziendale, consulente dell’allevamento anche ai fini della condizionalità: garantire le condizioni di salute e benessere animale che permettono all’allevatore di attingere ai fondi europei della Pac e dei Piani di Sviluppo Rurale.

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SEPARATEZZA Con la circolare ministeriale del 16 giugno, Giuseppe Blasi - Capo Dipartimento delle Politiche Europee e dello Sviluppo Rurale - si è rivolto alle autorità regionali e nazionali responsabili della redazione e della stesura dei Piani di Sviluppo Rurale 2014-2020, per dettagliare gli elementi di separatezza fra le attività di consulenza aziendale e le attività di controllo dei procedimenti amministrativi per l’erogazione di finanziamenti pubblici in agricoltura. "L’obiettivo - scrive - è di scongiurare interferenze o sovrapponibilità con le attività svolte nelle aziende agricole destinatarie dei Programmi di Sviluppo Rurale". L’organismo di consulenza è l’organismo pubblico o privato che si occupa dei procedimenti amministrativi e tecnici per l’erogazione di finanziamenti pubblici all’agricoltura (art 1-ter DL 91/2014), attività che devono essere separate e svolte da soggetti diversi da quelli che prestano consulenze in allevamento per la "competitività dell’azienda agricola, zootecnica e forestale, inclusi il benessere e la biodiversità animale nonché i profili sanitari delle pratiche zootecniche".

INCOMPATIBILITÀ La circolare ministeriale individua due tipologie di attività "incompatibili" con quelle di consulenza aziendale: 1) le attività di gestione documentale del fascicolo aziendale per

DODICI MESI PER LA RIFORMA DELL’ASSISTENZA TECNICA AGLI ALLEVATORI on l’approvazione del Collegato Agricolo, il Governo è delegato al riordino dell’assistenza tecnica agli allevatori, agendo sulle norme della riproduzione animale (Legge 15 gennaio 1991). Nel riordino dell’assistenza tecnica agli allevatori, il Governo dovrà tenere conto della normativa europea e dei principi direttivi approvati dal Parlamento. La normativa europea è quella richiamata da Giuseppe Blasi nella circolare di giugno (v. articolo in questa pagina) sull’obbligo di separatezza delle consulenze aziendali (PAC - Condizionalità), ma anche la nuova Legge di Sanità Animale che prescrive regolari visite veterinarie in allevamento, agganciando di fatto la dimensione sanitaria dell’allevamento a quella economica dei Piani di Sviluppo Rurale. Il primo principio che il Mipaaf dovrà rispettare nell’emanare i decreti di riforma è una riorganizzazione del sistema di consulenza, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla politica agricola comune e dalle norme nazionali in materia, con l’obiettivo di qualificare e liberalizzare il servizio, tenendo conto della ne-

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cessità di salvaguardare la biodiversità, la corretta gestione del patrimonio genetico delle razze di interesse zootecnico, il benessere animale e la valorizzazione delle produzioni di qualità. Dovranno poi essere rispettati i seguenti principi: a) che l’iscrizione ai libri genealogici e ai registri anagrafici costituisce elemento fondamentale per l’individuazione della razza e per la certificazione d’origine; b) che il dato raccolto per la tenuta del libro genealogico o del registro anagrafico è unico e multifunzionale; c) che la gestione dei libri genealogici e dei registri anagrafici è strumento necessario della conservazione della biodiversità animale e della valorizzazione delle razze autoctone. La delega ammette inoltre che il Mipaaf conceda alle attività gestionali dei libri genealogici di attingere a fonti di autofinanziamento (servizi per i propri soci e utilizzo di marchi collettivi), con obbligo di impiegare i proventi nel miglioramento genetico. Infine, gli organismi, pubblici o privati, di consulenza aziendale devono poter accedere a dati necessari per la prestazione dei loro servizi.

conto dei destinatari delle misure di consulenza, nonché quelle di verifica della idoneità normativa del fascicolo per avanzare richiesta di contributi; l’incompatibilità si motiva anche con la circostanza che i soggetti che sono legittimati a gestire il fascicolo aziendale - che ha valenza di banca dati pubblica non sono sottoposti ad ulteriori controlli amministrativi; 2) le attività svolte da organismi che effettuano i controlli sulle certificazioni di qualità, come ad esempio il biologico, le produzioni DOP e i disciplinari di produzione integrata finalizzata al riconoscimento di contributi pubblici. Si tratta di incompatibilità che riguardano "sia gli organismi di consulenza che le persone fisiche da esse dipendenti".

Non a caso, fra i destinatari della circolareBlasi c’è anche l’AGEA, l’organismo pagatore italiano che eroga i finanziamenti europei previsti dalle politiche di sviluppo rurale comunitarie (PAC).

CONSULENZE L’emanazione della circolare firmata il 16 giugno da Giuseppe Blasi è un atto previsto dal Decreto Mipaaf 3 febbraio 2016 che ha istituito il sistema di consulenza aziendale. Il DM di febbraio è un importante risultato per la professione veterinaria, un approdo storico che afferma la titolarità del professionista iscritto all’Ordine a prestare consulenze aziendali nei propri ambiti di competenza (sa-

lute e benessere animale) e che supera un annoso contenzioso anche giudiziario portato avanti da Fnovi-Fondagri, contro la pretesa di alcune regioni di ammettere alle consulenze veterinarie di condizionalità non già i medici veterinari, in quanto abilitati dallo Stato, ma i medici veterinari in possesso di inopportuni requisiti aggiuntivi. L’iter del DM di febbraio, ha commentato la Fnovi, è arrivato dopo ripetuti confronti "con le spinte avverse provenienti sia dalle Regioni che dall’Amministrazione Centrale dello Stato oltreché dalle principali organizzazioni sindacali agricole, tutte volte a ridurre o rendere insignificante la circostanza dell’iscrizione negli Albi professionali. Il Decreto risolve il principale problema che aveva caratterizzato la precedente Consulenza aziendale (Misura 114 del PSR 2007-2013), infatti l’art. 4 riconosce di diritto a tutti gli iscritti in Albi professionali l’automatico possesso di adeguata qualificazione professionale ai fini dell’attività consulenziale". Se si comprende che il Veterinario di Condizionalità e il Veterinario Aziendale “sono la stessa persona” come più volte affermato dal Presidente Fnovi, Gaetano Penocchio, il Sottosegretario alla Salute può far uscire dal cassetto quella bozza di decreto accantonata due anni fa. ■

Nella foto Giuseppe Blasi (Capo Dipartimento Politiche europee e internazionali e dello Sviluppo rurale, Mipaaf) durante la Conferenza nazionale sul Benessere Animale organizzata in aprile dal Ministero della Salute. In quella sede, Blasi ha presentato il nuovo sistema di consulenza aziendale (DM 17 febbraio 2016) e le novità approvate in questi giorni dal Parlamento (Collegato Agricolo).

PASSAPORTO BOVINO SOLO ALLE FRONTIERE li animali della specie bovina - comprese le specie Bison Bison e Bubalus Bubalus - qualora destinati alla sola commercializzazione nazionale, sono esentati dall’obbligo di accompagnamento del passaporto previsto

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dal regolamento (CE) n. 1760/2000. Lo prevede l’articolo 1 (Semplificazioni in materia di controlli) del Collegato Agricolo definitivamente approvato dal Parlamento. La semplificazione si è resa possibile a seguito del riconoscimento della piena

operatività della banca dati informatizzata nazionale da parte della Commissione europea. Il detentore di animali di specie bovina sarà responsabile della tenuta dei passaporti per i soli animali destinati al commercio intracomunitario.


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10 Attualità Bando antidoping

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Chi è il ‘nuovo’ veterinario coadiutore Mipaaf? Organizzazione e compiti dei veterinari incaricati dal Ministero delle politiche agricole

di CLAUDIO SEBASTIANI Presidente ANVIM, Associazione Nazionale Veterinari Incaricati dal MIPAAF on il Decreto n. 0050093 del 23/06/2016 il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha indetto una selezione per titoli ed esami per 41 medici veterinari da inserire nella II Sezione - Veterinari coadiutori prevista all’Art. 6 comma 1, lettera b, del “Registro dei Funzionari di gara e dei Veterinari addetti al controllo e disciplina delle corse ippiche e delle manifestazioni del cavallo da sella organizzate dal MIPAAF”. Forse è necessario chiarire che con l’istituzione di questo Registro, avvenuta nel mese di febbraio del 2015, sono state regolarizzate tutte quelle figure, tra funzionari di gara veri e propri (giurie, starter, ecc.) e veterinari, che da anni lavoravano nel settore, prima e soprattutto con l’UNIRE, in seguito per un breve periodo con l’ASSI, e che poi all’inizio del 2013 erano tran-

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sitate nel settore ippico istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Per quanto riguarda in particolare i medici veterinari, siamo stati quindi inseriti tutti noi che da tanti anni ci occupiamo sia del controllo antidoping e della identità dei cavalli partecipanti alle corse, nonché della vigilanza e tutela del loro benessere, e questo sia nei diversi ippodromi italiani di galoppo e trotto che nelle manifestazioni del cavallo da sella gestite dal Mipaaf, che anche delle visite identificative per la campagna controllo produzione annuale e degli altri controlli identificativi sui cavalli sportivi i cui Libri Genealogici sono gestiti dal Mipaaf, e cioè purosangue inglese, trottatore, orientale, anglo arabo e sella italiano. Da più parti in questi giorni, a seguito della pubblicazione del decreto suddetto e del relativo bando sulla selezione dei 41 veterinari coadiutori, giungono richieste di spiegazioni e chiarimenti su quello che è il ruolo di questo veterinario in campo e su come è strutturato il rapporto con il ministero.

Rispondo subito a quest’ultima questione precisando che tutti i 41 veterinari che supereranno la selezione entreranno di fatto nel Registro nella loro sezione specifica, la seconda come abbiamo detto, accettando tutte le condizioni che questo comporta, e quindi, come succede d’altronde a tutti i coadiutori già presenti nella stessa sezione, potranno ricevere incarichi periodici dal ministero sulla base delle esigenze che si presenteranno negli ippodromi di loro riferimento, e cioè quelli relativi o vicini alle provincie indicate sul decreto e per le quali si è partecipato alla selezione, in considerazione anche di un criterio generale di economicità. Inoltre, altre regole previste dal Registro, come il rispetto di quanto disposto all’Art. 16, Criteri di conferimento degli incarichi, ed all’Art. 17, Obblighi inerenti alla funzione, potranno incidere nel corso del tempo nella attribuzione degli incarichi periodici da assegnare, incarichi che comunque potranno essere conferiti soltanto a veterinari presenti nel Registro. Ma cosa fa il veterinario coadiutore? Quali sono i suoi compiti? In ippodromo, come pure in una manifestazione del cavallo da sella gestita dal Mipaaf sottoposta a controllo, sono ad oggi presenti due figure veterinarie, il responsabile ed il coadiutore, che sono nominate direttamente e periodicamente dal ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Giunti sul posto questi due veterinari organizzano quindi l’attività da svolgere in campo, considerato che il lavoro si sviluppa intorno a due capisaldi, e cioè il rispetto dei regolamenti vigenti, quello antidoping e quello delle corse, e la vigilanza e la tutela del benessere dell’animale cavallo partecipante all’evento sportivo. Ogni giornata di corsa, come pure ogni manifestazione del cavallo da sella, presenta una sua organizzazione basata su regolamenti ed orari da rispettare, con una tempistica abbastanza rigida e sincronismo tra tutti gli addetti presenti. In questa ottica e con spirito collaborativo, i due veterinari si inseriscono nelle dinamiche dell’organizzazione generale e, secondo quanto previsto dai vigenti regolamenti e relativi disciplinari e procedure, si dividono i compiti provvedendo a: • esaminare la documentazione che accompagna i cavalli partecipanti, anche sulla base di un controllo incrociato con quanto presente nell’archivio generale del ministero • verificare che il piano vaccinale sia regolarmente effettuato in base a quanto disposto

• controllare, ed eventualmente compilare, la documentazione dei cavalli partecipanti alle prove di qualifica o debuttanti • verificare l’identità dei cavalli, corsa per corsa in ippodromo, e all’ingresso in campo nelle manifestazioni del sella, tramite lettura del microchip e la corrispondenza con i dati segnaletici riportati in archivio • procedere ai controlli antidoping prima e dopo le corse, secondo le indicazioni pervenute dal ministero, ed anche a seguito di decisioni prese in campo e sul momento, oppure per espresse e motivate richieste fatte dalla giuria, o ancora sulla base della osservazione diretta dell’animale, anche a seguito del tipo di prestazione sportiva effettuata • visitare i cavalli sottoposti a ritiro per motivi sanitari • visitare i cavalli coinvolti in incidenti prima e durante la corsa o la manifestazione, allo scopo di verificare la loro idoneità fisica o il loro ritiro, ed in questo caso garantire la corretta gestione del trasporto degli stessi al di fuori della pista o del campo, allo scopo di preservarli da ulteriori traumi e sofferenze fino alla visita o all’intervento del veterinario curante • vigilare costantemente sul rispetto del benessere di tutti i cavalli presenti nella struttura ed in particolare di quelli partecipanti alla competizione sportiva Una giornata di lavoro comincia almeno un’ora e mezza prima dell’inizio vero e proprio dell’evento e termina non prima di un’ora dopo la fine dello stesso, per un totale di ore impegnate che certo varia a seconda delle diverse situazioni ed organizzazioni, ma che in effetti non è mai mediamente inferiore alle sei ore circa. Nella speranza di aver chiarito qualche dubbio in proposito, formulo quindi a tutti i partecipanti alla selezione i miei migliori auguri. Sono certo che i nuovi colleghi coadiutori che ci affiancheranno sapranno interpretare con impegno e dedizione il loro ruolo, nel solco di quello che da tanti anni e con notevole sacrificio abbiamo sempre cercato di fare. Tutto è migliorabile, e certamente la strada è ancora lunga, ma se oggi abbiamo un ruolo ben definito e la considerazione da parte di tutti gli operatori e del ministero stesso è senz’altro perché abbiamo ben operato nel tempo, contribuendo a valorizzare il ruolo della nostra categoria e ad innalzare il livello di controllo e di rispetto sul cavallo sportivo, il vero ed indiscusso protagonista. ■

VALUTAZIONE DELLE DOMANDE DOPO LA SCADENZA DEL BANDO l 23 giugno, il Ministero delle Politiche Agricole ha pubblicato il bando di selezione per 41 medici veterinari. Sulla base della relazione tecnica dell’ufficio antidoping e benessere animale "emerge che è necessario provvedere al reclutamento di 41 medici veterinari coadiutori". Scadenza a trenta giorni. Il bando - pubblicato per decreto - seleziona i candidati per titoli ed esami. Il reclutamento di 41 medici veterinari ha l’obiettivo di "contenere i costi di trasferta e garantire la regolare presenza del personale addetto al controllo delle sostanze proibite per ogni giornata di corse, giusta la carenza di detti professionisti in funzione del numero e della dislocazione

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degli Ippodromi sul territorio nazionale". I Medici Veterinari così selezionati saranno iscritti nella Sezione II - Veterinari coadiutori, prevista nel D.M. 11930 del 23 febbraio 2015, secondo il riparto provinciale dettagliato dal bando ministeriale. La Commissione di valutazione dei candidati verrà nominata dopo la data di scadenza per la presentazione delle domande e sarà composta da tre membri, di cui un dirigente, un veterinario del Ministero delle Politiche Agricole ed un veterinario esterno di comprovata esperienza ippiatrica. Le funzioni di segretario verranno svolte da un dipendente del Ministero appartenente alla Terza Area.


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Eventi Veterinari

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LE APPLICAZIONI DI MANAGEMENT PER IL MEDICO VETERINARIO! 8 Ottobre 2016 - Cremona VET WEB: 10 PUNTI BASE PER SITO E SOCIAL Relatore unico: dr. Bartolomeo Borgarello __________ 12 Novembre 2016 - Cremona LA PROFESSIONE VA AVANTI...LE NOSTRE STRUTTURE SI ADEGUANO AL CAMBIAMENTO? Relatore unico: dr. Rocco Micaletto NUMERO PARTECIPANTI: Massimo n. 25 QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 22%) 180 € SEDE DEL CORSO ANMVI - Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 26100 Cremona INFORMAZIONI GENERALI

Obiettivi Approfondire e sviluppare le abilità manageriali. Apprendimento e valutazione di processi che consentono la migliore conduzione di una struttura veterinaria. Fornire un completamento formativo della metodologia manageriale, da applicare alla propria struttura.

INFO PER LE ADESIONI E CONTATTI CON LA SEGRETERIA: Tel. 0372/40.35.36 Fax 0372/40.35.58 Email: management@anmvi.it www.anmvi.it

PER INFORMAZIONI: PAOLA GAMBAROTTI - Tel. 0372/403508 Fax 0372/403512 - Email: info@scivac.it - www.scivac.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

SEMINARIO REGIONALE LIGURIA VISITA DI UN CONIGLIO: DALLA ROUTINE ALLE PICCOLE SORPRESE Domenica 2 Ottobre 2016 - Genova - AC Hotel Genova

RELATORE MARZIA POSSENTI, Med Vet esperto in comportamento, Cassano d’Adda (MI) OBIETTIVI: Fornire un quadro pratico sulla gestione medica ambulatoriale del coniglio, approfondendo l’aspetto comportamentale, di cui si parla sempre troppo poco. PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 09.30 La visita clinica passo dopo passo 11.00 Pausa caffè 11.30 Piani vaccinali e principali patologie

(prima parte) 13.00 Spazio per eventuale relazione commerciale (nel caso non si svolga la relazione il programma nel pomeriggio sarà anticipato di mezz’ora) 13.30 Pausa pranzo 14.30 Piani vaccinali e principali patologie (seconda parte) 15.30 Pausa caffè 16.00 Casi clinici interattivi: problemi comportamentali, patologie gastrointestinali, respiratorie e dentarie 17.00 Discussione finale 17.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2016 e per gli iscritti all’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Genova. È richiesta la prescrizione collegandosi al sito SEDE: AC Hotel Genova Corso Europa, 1075, 16148 Genova SEGRETERIA SIVAE Elisa Feroldi - Palazzo Trecchi Via Trecchi 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/40.35.00 - Fax. 0372/45.70.91 E-mail: info@sivae.it


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12 Eventi Veterinari SIDEV SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIA

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DERMATOLOGIA SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

IL RUOLO DELLA NUTRIZIONE IN DERMATOLOGIA Cremona, 16 Ottobre 2016 Aperto ai Soci SIANA 14.00 Tolleranza immunitaria: quando si rompono le barriere e subentrano le reazioni avverse al cibo - E. Maina 14.45 Diete ad eliminazione: un elemento diagnostico fondamentale. Ma intendiamo tutti la stessa cosa? - L. Prola 15.30 Pausa 16.00 Casi clinici a cura dei soci SIDEV 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e chiusura dei lavori

RELATORI Elisa Maina, Med Vet, Dipl ECVD, Merelbeke (B) Liviana Prola, Med Vet, PhD, Dipl ECVCN, Torino PROGRAMMA SCIENTIFICO 08.30 Registrazione dei partecipanti 09.00 Equilibrio dietetico: il corretto bilanciamento dei principi nutritivi L. Prola 09.45 Impatto positivo di un’alimentazione adeguata sulla qualità di vita del paziente - L. Prola 10.30 Pausa 11.00 Le dermatosi nutrizionali da carenze specifiche - E. Maina 11.30 Le dermatosi legate a squilibri metabolici - E. Maina 12.00 Le reazioni avverse al cibo E. Maina 12.30 Comunicazioni del CD SIDEV 13.00 Pausa pranzo

WORKSHOP SIVAE UTILIZZO DEL FLOTAC E MINI-FLOTAC NEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI NELLA PRATICA CLINICA 23 Ottobre 2016 - Cremona - Palazzo Trecchi ranno processati campioni fecali ed illustrati i principali parassiti degli animali non convenzionali. Domenica 23 Ottobre 2016 14.30 Presentazione dell’utilizzo del FLOTAC negli animali non convenzionali ed esercitazioni pratiche 18.30 Termine della giornata e consegna attestati di partecipazione

SEDE DELL’EVENTO Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 26100 Cremona (CR) ISCRIZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV/ SIANA in regola con l’iscrizione 2016. NON è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. QUOTE DI PARTECIPAZIONE (COMPRENSIVE DI IVA 22%) • Soci SIDEV/SIANA 2016: GRATUITO • Soci SCIVAC: € 90,00 • Non soci: € 180,00

ISCRIZIONE Per iscriverti consulta il sito SIVAE oppure scarica la scheda di iscrizione sul sito SIVAE.

Prof. GIUSEPPE CRINGOLI, Med Vet, EVPC, Professore Ordinario, Napoli

QUOTE • Soci SIVAE 150,00 € IVA inclusa • NON Soci 260,00 € IVA inclusa

EMILIO NOVIELLO, Med Vet, Napoli Prof.ssa LAURA RINALDI, PhD, Ass. EVPC, Napoli

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 403558 E-mail: socspec@scivac.it

OBIETTIVI Il workshop ha come focus portare il partecipante a conoscenza dell’utilizzo di tecniche diagnostiche innovative, le tecniche FLOTAC, che trovano applicazione nella pratica clinica di routine del Medico Veterinario. Durante le esercitazioni pratiche ver-

LA QUOTA COMPRENDE: • Attestato di partecipazione • Un coffee break • Fornitura apparato Mini-FLOTAC e fill-FLOTAC SEGRETERIA SIVAE Elisa Feroldi - Palazzo Trecchi Via Trecchi 20 - 26100 Cremona Tel. 0372/40.35.00 - Fax. 0372/45.70.91 E-mail: info@sivae.it

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Da inviare in busta chiusa ad ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona oppure al fax 0372-457091 entro il 20 Ottobre 2016, allegando l’attestazione di versamento Adesione on line: http://registration.evsrl.it

IL SOTTOSCRITTO COGNOME ……………………………………………………………………………………………… NOME …………………………………………………………………………………………… VIA ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… CAP, CITTÀ E PROVINCIA …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… TELEFONO …………………………………………………………………………………………… CELL. ……………………………………………………………………………………………… EMAIL …………………………………………………………………………………………… CODICE FISCALE ……………………………………………………………………………………… ORDINE DEI VETERINARI DI …………………………………………………………………………………………………… TESSERA N. …………………………………………………………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL (spuntare il corso o i corsi prescelti) K Corso per il medico veterinario datore di lavoro responsabile del servizio di prevenzione e protezione 3-4 Novembre 2016

K Corso di formazione per addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell’emergenza 5 Novembre 2016

VERSANDO LA QUOTA DI € 185,00 (IVA inclusa)

VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 (IVA inclusa)

K Percorso completo (ai tre corsi), versando la quota agevolata pari a € 450,00 complessivi VERSANDO MEDIANTE (è possibile effettuare un unico versamento per più corsi) K vaglia postale intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotocopia del versamento) K tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche) H Carta Sì

H Mastercard

VERSANDO LA QUOTA DI € 170,00 (IVA inclusa)

FATTURAZIONE La fattura dovrà essere intestata a: …………………………………………………………… Domicilio fiscale ………………………………………………………………………………… PARTITA IVA CODICE FISCALE (solo se non in possesso di Partita IVA)

DATA …………………………… FIRMA ………………………………………………………

H Visa

Intestata a …………………………………………………………………………………… Numero della carta (3 numeri sul retro)

K Corso per addetti al primo soccorso 5-6 Novembre 2016

Scadenza (mese e anno)

AVVERTENZE Agli iscritti verrà inviata una comunicazione solo in caso di mancata accettazione. Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso.

Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA …………………………………………………………………

CORSI RESIDENZIALI

RELATORI MICHELE CAPASSO, Med Vet, SpecPACS, Napoli


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SCIVAC Rimini 2016 Focus

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Dolore a lungo termine e decisione terapeutica Overview ragionata sulle possibili opzioni terapeutiche a disposizione del veterinario pratico di GIORGIA DELLA ROCCA Med Vet, Perugia ino a non molto tempo fa il dolore è stato considerato esclusivamente quale sintomo di molte condizioni chirurgiche e internistiche. Oggi, grazie alle nuove acquisizioni circa la sua eziopatogenesi e all’approfondimento delle conoscenze circa i complessi e sfaccettati meccanismi molecolari che ne sono alla base, è possibile attribuire al dolore non più il solo ruolo di sintomo, ma anche quello di patologia a se stante. Infatti, al di là del ruolo fisiologico del dolore transitorio e di quello infiammatorio acuto, va considerato anche quello patologico del dolore infiammatorio persistente e di quello neuropatico. I diversi tipi di dolore citati si differenziano non solo per l’eziologia, ma anche e soprattutto per la patogenesi e, di conseguenza, per gli approcci terapeutici necessari alla loro gestione. Il dolore transitorio è quello che si verifica a seguito di una stimolazione algica che non produce danno tessutale. È fisiologico, dal momento che costituisce un segnale di allarme per l’organismo: infatti, causando l’attivazione dei riflessi di sottrazione, previene il danno tessutale. La sua insorgenza è dovuta all’attivazione del sistema nocicettivo, ovvero di un sistema (nervoso afferente) atto alla ricezione e alla processazione di stimoli (meccanici, termici e chimici) al di sopra di una certa soglia di intensità: quando un dato stimolo algico viene applicato su un nocicettore (porzione terminale della fibra nervosa afferente), si verifica la trasduzione del segnale algico in impulso elettrico, la trasmissione dell’onda di depolarizzazione lungo i neuroni afferenti, la modulazione (eccitatoria e inibitoria) della corrente ascendente a livello di sinapsi midollare e infine l’integrazione dell’informazione sensoriale a livello di centri sopramidollari superiori, cui fa seguito l’esperienza sensoriale ed emotiva del dolore, destinata comunque a cessare non appena si interrompe la stimolazione afferente. Quando la stimolazione nocicettiva è tale (in termini di intensità e durata) da provocare un danno tessutale, a seguito dei processi infiammatori che ne derivano si sviluppa il dolore tessutale infiammatorio acuto, anch’esso da considerarsi fisiologico dal momento che favorisce l’immobilità e/o la protezione della parte lesa accelerandone la guarigione. Tale tipo di dolore, che è l’unico che può essere considerato un sintomo della patologia causale, essendo subordinato all’infiammazione che ne consegue, si produce attraverso gli stessi meccanismi di trasduzione, trasmissione, modulazione e integrazione dell’informazione sensoriale che vengono attivati in corso di dolore transitorio. Tuttavia, a differenza di quest’ultimo, poiché a causa dell’infiammazione la stimolazione afferente dura più a lungo, è caratterizzato dall’instaurarsi di meccanismi di sensibilizzazione periferica e centrale (dovuti a modificazioni per lo più funzionali a carico del sistema nervoso afferente) e dal conseguente sviluppo di iperalgesia e allodinia. Il dolore infiammatorio acuto è in genere caratterizzato da una durata limitata, poiché con la riparazione del danno tessutale i processi di sensibilizzazione periferica e centrale si riducono fino a scomparire, con conseguente cessazione del dolore. Di contro, in caso di persistenza della causa di infiammazione (come nel caso di una patologia infiammatoria cronica), si verifica il perpetuarsi della stimolazione nocicettiva, che giustifica il permanere del dolore. In questo caso si configura il dolore infiammatorio persistente, di

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lunga durata che, oltre a perdere il suo ruolo protettivo, è caratterizzato dalla persistenza dei processi di sensibilizzazione periferica e centrale. Qualora il danno non riguardi un tessuto superficiale o profondo (somatico o viscerale) bensì il sistema nocicettivo nelle sue componenti periferica o centrale, si entra nel merito del dolore neuropatico. In questo caso dolore e malattia coincidono, visto che ad essere lesionato è lo stesso sistema nocicettivo. Il danno nervoso si rende responsabile dell’attivazione ectopica (disnocicettiva) dei neuroni afferenti e dello sviluppo e perpetuazione dei processi di sensibilizzazione centrale, aggravati da modificazioni sia funzionali che strutturali (e come tali spesso irreversibili) a carico del sistema nervoso afferente. Il dolore neuropatico può pertanto persistere mesi, anni o per sempre dopo l'evento che ha prodotto la lesione nervosa, anche se il danno iniziale ripara. In alcuni casi può avvenire che, stante la patologia di base, la componente infiammatoria e quella neuropatica coesistano, configurando il dolore misto. Il termine “dolore a lungo termine” (tradizionalmente definito cronico) include pertanto il dolore infiammatorio persistente (di origine tessutale), quello neuropatico (a genesi nervosa) e quello misto (a componente sia tessutale che neuropatica). Conoscere questa differenza (e non attribuire al termine cronico la classica ed esclusiva connotazione temporale) è estremamente importante ai fini di un corretto approccio terapeutico. Infatti, dal momento che i meccanismi molecolari alla base dello sviluppo del dolore infiammatorio, neuropatico e misto sono, almeno in parte, diversificati, questi dolori patogeneticamente differenti rispondono in modo variabile ai trattamenti antalgici. Riconoscere quale meccanismo sia alla base della genesi del dolore è pertanto di fondamentale importanza dal punto di vista terapeutico, dal momento che, potendo variare i bersagli molecolari, varia anche la possibilità di utilizzare con efficacia un certo tipo di farmaco antalgico. Infatti, considerate le varie fasi del processo algico (trasduzione, trasmissione, modulazione e integrazione), a seconda del tipo di dolore presente i farmaci possono trovare o meno i loro bersagli molecolari a livello di uno o più punti delle vie del dolore. Nell’ambito dei quattro processi patogenetici alla base della genesi del dolore poc’anzi menzionati, è possibile individuare i principali bersagli delle maggiori classi di molecole utilizzate per la terapia antalgica, ovvero farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), oppioidi, tramadolo/tapentadolo, α2-agonisti, anestetici locali, NMDA-antagonisti, gabapentinoidi, modulatori serotoninergici/adrenergici e palmitoiletanolamide (PEA). A livello di trasduzione, stante il ruolo di attivazione e sensibilizzazione dei nocicettori giocato dal pool di mediatori algogeni (in par-

ticolare dalle prostaglandine) rilasciati dalle cellule prossime al tessuto leso, dagli elementi circolanti (es. mastociti) o dalle terminazioni nervose locali, i farmaci che agiscono riducendo la quantità di prostaglandine e modulando la degranulazione mastocitaria si rendono utili a questo livello nel limitare il processo infiammatorio e la sensibilizzazione periferica. In corso di dolore infiammatorio risultano quindi efficaci farmaci quali i FANS, i corticosteroidi (entrambi in grado di inibire la cascata dell’acido arachidonico e la conseguente produzione di prostaglandine) e la PEA (grazie alla sua azione modulatoria sulla degranulazione dei mastociti periferici). Al contrario, se il dolore è di origine neuropatica, non essendo presente l’infiammazione, i suddetti farmaci non trovano i loro bersagli di azione e non risultano pertanto efficaci. Nell’ambito dei processi sia di trasduzione che di trasmissione del segnale algico, poiché l’attivazione del potenziale elettrico di membrana e il passaggio delle onde di depolarizzazione lungo la fibra nervosa afferente sono affidati ai canali per il sodio voltaggio-dipendenti presenti lungo il decorso delle fibre nervose (che peraltro risultano sovraespressi in corso di dolore sia infiammatorio che neuropatico), trovano impiego gli anestetici locali. Tali farmaci trovano infatti i loro bersagli di azione (i canali ionici voltaggio-dipendenti) all’origine e lungo il decorso delle fibre nervose, contrastando pertanto la formazione e la trasmissione dell’impulso nervoso sia in corso di dolore infiammatorio che di quello neuropatico. A livello di modulazione spinale, è possibile agire sia contrastando i processi di sensibilizzazione centrale (e quindi i sistemi facilitatori ascendenti) che potenziando i sistemi discendenti inibitori. Poiché la sensibilizzazione centrale è dovuta alla massiva entrata in gioco di mediatori quali glutammato e prostaglandine, che con vari meccanismi esaltano la risposta delle corna dorsali del midollo spinale alla stimolazione afferente, l’impiego di FANS, nonché di ketamina e di amantadina (antagonisti dei recettori NMDA per il glutammato), può rappresentare un corretto razionale terapeutico. Inoltre, dal momento che in sede di sinapsi midollare sono abbondantemente presenti i canali ionici voltaggio-dipendenti permeabili al calcio (anch’essi sovraespressi in corso di dolore persistente), farmaci quali il gabapentin e il pregabalin (anticonvulsivanti in grado di bloccare tali canali) trovano il loro razionale di impiego anche in questa fase del processo fisiopatologico, sia nel dolore infiammatorio che in quello neuropatico. Infine, a questo livello può agire anche la PEA che, grazie alla sua azione di modulazione sulla degranulazione dei mastociti centrali e sull’attivazione della glia (cui recentemente è stato attribuito un ruolo importante nel contribuire ai fenomeni di sensibilizzazione centrale), è in grado di contribuire alla riduzione dei fenomeni di sensibilizzazione centrale. La stimolazione dei sistemi discendenti di modulazione

inibitoria (oppioidergici, adrenergici, serotoninergici, gabaergici, endocannabinoidi) può avvenire grazie all’impiego di oppioidi (che agendo sui recettori oppioidi riducono l’eccitabilità neuronale), tramadolo (che agisce grazie ad un effetto μ-agonista e di inibizione del re-uptake della serotonina), α2-agonisti (che agendo sui recettori α2-presinaptici svolgono una marcata influenza inibitoria sulla eccitabilità neuronale), farmaci antidepressivi come i triciclici (TCA) o gli inibitori del reuptake di serotonina e noradrenalina (SSRI e SNRI) (che agiscono appunto aumentando la concentrazione sinaptica di neuromediatori quali adrenalina e serotonina) e PEA (che grazie al suo effetto “entourage” è in grado di aumentare l’affinità degli endocannabinoidi endogeni per i propri recettori, con conseguente effetto inibitorio sulla trasmissione nervosa ascendente). Va tuttavia ricordato che, data la presenza di recettori oppioidi quasi esclusivamente sulle fibre nervose δ, in alcuni tipi di dolore neuropatico, in cui il danno nervoso ha portato alla riduzione di tali fibre, i farmaci oppioidi possono mostrare un’efficacia ridotta, stante la riduzione dei bersagli molecolari. Lo stesso discorso vale per il tramadolo, che in alcuni casi agisce solo in virtù della sua azione di potenziamento sulla modulazione inibitoria serotoninergica e adrenergica. Infine, l’integrazione corticale dello stimolo algico può essere modulata in senso inibitorio da farmaci oppiodi e α2-agonisti. A questo livello, anche molecole prive di attività analgesica, quali gli anestetici generali e i sedativi quali benzodiazepine e fenotiazine, essendo in grado di inibire il livello di percezione nei confronti di stimoli ambientali contribuiscono alla riduzione della percezione del dolore. Ricapitolando, i farmaci menzionati vanno opportunamente scelti sulla base del tipo di dolore cui ci si trova di fronte: in linea di massima, se il dolore è di tipo infiammatorio, dovranno essere prediletti farmaci quali gli anestetici locali (che inibiscono l’origine e la propagazione del firing neuronale), i FANS e i glicocorticoidi (che mirano alla riduzione del processo infiammatorio nella sede della lesione), la ketamina (che in virtù della sua azione NMDA-antagonista limita la trasmissione degli impulsi algici a livello di sinapsi midollare) e gli oppioidi (che operano una stimolazione delle vie discendenti inibitorie); in caso di dolore neuropatico, dove spesso la componente infiammatoria risulta assente, potranno essere più indicate molecole quali anestetici locali (che interrompono gli eventi elettrici lungo i neuroni), ketamina (microdosi) e amantadina (in grado di ridurre la propagazione della stimolazione afferente a livello midollare), farmaci modulatori dei canali del calcio (es. gabapentin) e farmaci antidepressivi (es. TCAs e SSRI). Quando si è di fronte ad un dolore misto (infiammatorio e neuropatico, come avviene ad es. in corso di dolore da osteoartrosi o di dolore oncologico), è necessario procedere con la combinazione di più farmaci antalgici che, andando ad agire su differenti percorsi del dolore, sono in grado di contrastare entrambe le tipologie di dolore. Bibliografia consigliata Giorgia della Rocca e Antonello Bufalari. Terapia del dolore negli animali da compagnia. Poletto Editore, Vermezzo (MI), 2016. ■

Abstract tratto dagli atti del 91° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC Rimini, 27-29 Maggio 2016.


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Diagnosi e trattamento delle lesioni meniscali nei cani con rottura del CCL: revisione della letteratura Qualità delle evidenze generalmente bassa nel notevole numero di pubblicazioni disponibili di MARIA GRAZIA MONZEGLIO Med Vet PhD no studio ha effettuato una revisione sistematica della letteratura riguardante la diagnosi e il trattamento delle lesioni del menisco nei cani con rottura del legamento crociato craniale. Si identificavano 89 studi. L’indice di qualità mediano era di 14 su 26. Gli studi erano in 27 casi casistiche prospettiche, in 31 casi casistiche retrospettive, in 16 casi studi di ricerca e in 15 casi studi su cadavere. Non vi erano studi di classe I o II, 27 studi erano di classe III e 62 studi erano di classe IV. Nonostante il notevole numero di pubblicazioni, la qualità delle evidenze era generalmente bassa. Nessuno studio o combinazione di studi forniva evidenze di elevata qualità per supportare un esame diagnostico o un intervento chirurgico rispetto a un altro, per le lesioni del menisco nei cani con rottura del legamento cro-

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ciato craniale, concludono gli autori. “Systematic review of the prevalence, risk factors, diagnosis and management of meniscal injury in dogs: Part 2 (pages 194-204)” D. J. McCready and M. G. Ness. Journal of Small Animal Practice. Volume 57, Issue 4, pages 194– 204, April 2016. ■

LAVAGGIO TRANSENDOSCOPICO DELLE TASCHE GUTTURALI EQUINE: CITOLOGIA E BATTERIOLOGIA i prelevavano per via transendoscopica 38 campioni di liquido di lavaggio delle tasche gutturali da 19 cavalli clinicamente sani. Si effettuava l’esame citologico e batteriologico dei campioni. I 38 liquidi di lavaggio sottoposti a esame citologico contenevano meno del 5% di neutrofili e potevano essere definiti citologicamente “normali”. In nessuno dei campioni la conta dei neutrofili era compresa tra il 5 e il 25% o superava il 25%, cioè i valori limite utilizzati per definire un campione rispettivamente “reattivo” o “patologico”. Il tipo cellulare più comunemente presente in tutti i campioni di lavaggio erano le cellule epiteliali. La coltura batteriologica era positiva in 16 lavaggi su 38 ma non si coltivavano batteri patogeni specifici in nessuno dei campioni positivi, mentre era presente soltanto una microflora transitoria. Benché la relazione tra presenza di batteri

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specifici, conta dei neutrofili e conta cellulare totale non potesse essere valutata statisticamente data l’assenza di campioni reattivi e patologici, il lavaggio transendoscopico appare essere un metodo affidabile per ottenere un campione utilizzabile per la coltura batteriologica, concludono gli autori. “Cytological and bacteriological evaluation of transendoscopic guttural pouch lavages in clinically healthy horses.” Dobesova O, Bezdekova B. Acta Vet Hung. 2016 Jun; 64 (2): 179-88.

Vet Journal è un periodico di informazione scientifica di proprietà di EV. Soc. Cons ARL iscritto nel Pubblico Registro della Stampa periodica presso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal 18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febbo e dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio. Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondo delle bioscienze, con tre edizioni alla settimana. Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/


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Linee guida AVMA sulla macellazione “umana” degli animali La prevenzione del dolore e dello stress degli animali destinati alla macellazione in un documento redatto da veterinari ed esperti di scienze ed etica animale sibile umano e rispettoso e che eviti dolore o stress non necessari. Sono state sviluppate dal Panel on Humane Slaughter, composto da veterinari ed esperti di scienze ed etica animale. Il documento fornisce una guida per i veterinari per la prevenzione del dolore e dello stress degli animali

li animali devono essere trattati umanamente in ogni stadio della loro vita, incluso il momento dell’induzione della morte, che sia tramite eutanasia, macellazione o per il controllo della popolazione. Le nuove linee guida AVMA per la macellazione umana degli animali (Guidelines for the Humane Slaughter of Animals) hanno l’obiettivo di assicurare che il trattamento degli animali durante ogni stadio della loro vita sia il più pos-

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CHIRURGIA DELLA LUSSAZIONE ROTULEA MEDIALE DI GRADO IV NEL CANE no studio retrospettivo ha determinato l’esito e le complicazioni a breve e lungo termine della correzione chirurgica della lussazione rotulea mediale (MPL) di grado IV nel cane. Si includevano 24 cani (29 ginocchia) sottoposti a correzione chirurgica. L’esito di successo era definito come esente da complicazioni catastrofiche, con ritorno alla funzione completo o accettabile segnalato dal proprietario e punteggio di dolore o zoppia assegnato dal chirurgo e dal proprietario < 3. Presentavano complicazioni maggiori il 24% (7/29) delle ginocchia e il 21% (6) richiedevano una revisione chirurgica. Si identificava la recidiva di MPL di grado da II a IV nel 21% (6) delle ginocchia. Un cane aveva una complicazione catastrofica che richiedeva l’amputazione. Per tutti gli altri cani, il ritorno alla funzione segnalato dal proprietario era completo o accettabile. Il punteggio di dolore e zoppia assegnato dal chirurgo per tutti i cani alla valutazione di follow up finale era < 2/5 (0 = assenza di dolore o zoppia). La correzione chirurgica della MPL di grado IV aveva un tasso di successo complessivo del 93% (27/29). L’intervento aveva un esito di successo favorevole, tuttavia il proprietario dovrebbe essere informato circa l’elevato tasso di complicazioni associato, concludono gli autori. “Outcomes and complications following surgical correction of grade IV medial patellar luxation in dogs: 24 cases (2008– 2014)” Dunlap AE, Kim SE, Lewis DD, Christopher SA, Pozzi A. Journal of the American Veterinary Medical Association. July 15, 2016, Vol. 249, No. 2, Pages 208213.

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che devono essere macellati, senza addentrarsi nella discussione degli aspetti morali dell’uccisione degli animali per l’alimentazione umana, bensì focalizzandosi su ciò che dovrebbe succedere agli animali per proteggerne al meglio il benessere quando la macellazione è il loro destino finale.

Il documento considera la macellazione umana di diverse specie animali, quali bovini, ovini, suini, equini, pollame, pesci, conigli ecc., non tralasciando aspetti correlati alla macellazione religiosa (kosher e halal). Guidelines for the Humane Slaughter of Animals AVMA, 2016. ■


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Abruzzo Anmvi Regione

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PNALM 2016: la Regione non doveva autorizzarlo Il Presidente di ANMVI Abruzzo in V Commissione: dov’è la tutela animale in questo Piano? scoltato in V Commissione Sanità, il Presidente ANMVI Abruzzo, Marco Della Torre, non ha usato mezzi termini nel presentare ai consiglieri regionali tutto ciò che non quadra nel Piano PNALM 2016, annunciato dall’Ente Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise (PNALM) il 20 giugno scorso: "Non è così che si combatte il randagismo, così si fa solo del male alla Veterinaria e la Regione Abruzzo ci fa una pessima figura". Il 7 luglio scorso, in V Commissione, erano presenti i consiglieri di tutti gli schieramenti politici, nessuno dei quali ha svolto interventi a difesa del Piano. Lorenzo Sospiri (FI) ha invece chiesto con stupore come si possano eseguire interventi chirurgici su una auto-mobile, dopo aver ascoltato una eloquente illustrazione delle prassi e dei rischi di un intervento di sterilizzazione nel cane. "In Abruzzo, la Regione non autorizza strutture veterinarie mobili - ha spiegato Della Torre - e quindi ci si è rivolti ad una struttura fissa d’appoggio, ma ancora oggi non è dato sapere quale sia" - ha rimarcato, esprimendo molte perplessità anche sulla circostanza che "in una struttura veterinaria autorizzata possa esercitare un Veterinario diverso da quelli che abitualmente vi operano, reclutato dal Piano senza alcuna trasparenza né gara pubblica di incarico. "Non sappiamo nemmeno se il Piano è partito". E in ogni caso, "la Regione Abruzzo non può esimersi da un coinvolgimento, dato che il Piano è interregionale e coinvolge i cani di 3 Regioni". Il PNALM 2016 parla di 1000 cani senza precisare di quali soggetti si tratti, "una indeterminatezza fra le tante del Piano 2016, che si presenta ancora più vago di quello di due anni fa". "Il cane pastore abruzzese è una razza di grande prestigio e valore - ha fatto notare Della Torre, che non può essere messa a repentaglio da interventi di telenarcosi e di chirurgia che non prevedono nemmeno l’anamnesi del soggetto da sottoporre ad intervento, per valutarne l’idoneità o eventuali controindicazioni cliniche". A tre mesi dall’ultima audizione a Palazzo dell’Emiciclo sul randagismo, Della Torre ha anche lamentato l’assenza dell’Assessore alla Sanità Silvio Paolucci, malgrado l’invito del Presidente di Commissione Mario Olivieri. "Siamo 160 strutture veterinarie presenti capillarmente nel territorio abruzzese - ha detto il Presidente di ANMVI Abruzzo - dovremmo per legge essere consultati e invece dobbiamo constatare non solo che non partono i lavori per elaborare un adeguato protocollo di pronto soccorso veterinario, ma che ancora una volta l’Assessore non c’è. A strutture veterinarie che devono essere autorizzate dalla Regione, si preferiscono mezzi e risorse professionali non verificatI, a cui non si richiede di dimostrare alcun requisito". Nel corso dell’audizione è stato messo l’accento sulla commistione fra i problemi legati alla fauna selvatica e il contrasto al randagismo. "Il vero problema non sono i cani - ha fatto presente Della Torre - le greggi non sono predate dai cani ma dai lupi e per chi sta tutti giorni sui territori il vero problema sono semmai i cinghiali, che rappresentano un pericolo anche per i cani stessi". Il Presidente di ANMVI Abruzzo era già stato audito in aprile dalla Commissione Sanità del Consiglio abruzzese, lamentando l’assenza di una rete veterinaria, una lacuna evidenziata ancora una volta dal Piano PNALM, che ripro-

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pone, nel 2016, le stesse criticità contestate due anni fa dall’ANMVI. Il 7 luglio, con Della Torre, è nuovamente intervenuto anche il Presidente dell’Ordine di L’Aquila, Filippo Fuorto. L’assenza istituzionale dell’Assessorato competente non può non far pensare ad una mancanza di governo della materia, una distrazione che permette la progettazione di iniziative improprie e che rischia di porsi come un avallo indiretto ad altre improvvisazioni. L’assenza dell’Assessore è stata stigmatizzata anche dal

Consigliere Leandro Bracco (M5S), a fronte della portata dei temi in discussione. Al termine dell’audizione, il Consigliere Mario Olivieri, Presidente della Commissione Sanità, ha quindi preso l’impegno di favorire un incontro fra l’Assessore Paolucci e le rappresentanze veterinarie, facendosi interprete dell’urgenza di ascolto manifestata dai Veterinari. "Altro fatto grave - ha dichiarato Della Torre dopo l’audizione - è l’aver appreso che proprio domani, presso la sede del Parco Gran Sasso

e Monti della Laga, si riunisce un comitato consultivo per discutere di randagismo, vagantismo e ibridazione al quale non sono stati chiamati né ANMVI né gli Ordini Veterinari. Eppure la legge regionale prevede che vi sia una concertazione con i Medici Veterinari". Legittimo dunque interrogarsi sulla disponibilità di risorse europee per progetti di conservazione della fauna selvatica e progetti più strumentali all’impiego dei fondi che agli obiettivi a cui sono effettivamente destinati. ■


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INFORMAZIONI: Segreteria SIVE Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403506 - Fax 0372 457091 E-mail: info@sive.it www.sive.it


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Gli equidi non sono animali da compagnia La Commissione Europea: petizione troppo generale, ma da considerare nella programmazione degli audit ne puntualizza che “rappresenta una violazione delle norme sul benessere degli animali e delle norme igieniche applicabile alla produzione di carni di solipedi”.

PROGRAMMATI AUDIT In conclusione, la Commissione invita a “contattare le competenti autorità locali o centrali affinché diano seguito alle accuse”. Tuttavia, “la Commissione prenderà in considerazione gli elementi della petizione nell’elaborazione del suo

arrivata la risposta della Commissione Europea alla petizione di Horse Angels che chiedeva una normativa unica, europea, sulla protezione degli equini. A darne notizia sono stati gli stessi proponenti che hanno anche pubblicato i relativi atti comunitari: il testo della petizione e la risposta fornita dalla Commissione in aprile.

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LA PETIZIONE La petizione (0430/2015) sottolineava l’inesistenza di una legislazione europea sul benessere degli equini, ricordando che mentre i capi allevati per la produzione di carni sono controllati al pari degli altri animali da allevamento, i cavalli allevati a scopo sportivo o da compagnia “sfuggono ad ogni tracciabilità”. Per gli equidi registrati come non DPA “non vi è nessuna registrazione di farmaci somministrati e si può ipotizzare la loro immissione nel circuito della macellazione clandestina con grave rischio per la salute pubblica”. Per queste ragioni la petizione auspicava la creazione di una direttiva quadro della Ue sugli equidi.

LA RISPOSTA La Commissione Europea ha risposto che, dal momento che la petizione conteneva “preoccupazioni generali”, risulta “difficile chiedere allo Stato Membro interessato un esame approfondito”. L’Esecutivo UE ha quindi formulato soltanto delle osservazioni generali, dichiarando che gli equidi “sono animali destinati alla produzione alimentare e quindi per la maggior parte animali d’allevamento. Di conseguenza il loro benessere è protetto ai sensi della direttiva 98/58/CE”. Ma soprattutto per il diritto dell’Unione “non esiste, tra gli equidi, alcuna categoria di animali da compagnia. La definizione animali da compagnia di cui al Regolamento UE 576/2013, esclude gli equidi”. La Commissione aggiunge inoltre che “prima di sottoporre a un equide un qualsiasi trattamento effettuato con un medicinale veterinario non autorizzato per animali destinati alla produzione alimentare ai sensi della direttiva 2001/82/CE, l’equide deve essere stato irreversibilmente escluso dalla macellazione mediante dichiarazione scritta nella sezione Somministrazione di medicinali veterinari del documento di identificazione. Dopo l’esclusione dalla macellazione per il consumo umano, non vi è alcun obbligo di registrare qualsiasi trattamento farmacologico veterinario nel documento di identificazione”. Quanto alla macellazione illegale, la Commissio-

programma di audit per il benessere degli animali e della salute pubblica”.

IL COMMENTO "In sintesi, in Europa i cavalli sono animali da macello - è il commento dei proponenti la petizione - non esiste la categoria equini da compagnia in Europa. La macellazione abusiva di un equide NON DPA costituisce una violazione di norme igieniche. Siamo al Medioevo. In ogni caso, la sostanza, è che la tutela dei cavalli in Europa non esi-

ste, quando questi non sono animali da macello. Se sono animali da macello, sono protetti (si fa per dire...), dalla direttiva 98/58/CE. Se invece sono equidi sportivi, non DPA, la loro protezione è delegata al singolo proprietario o alle norme in essere in ciascun stato membro. In Italia, praticamente, protezione scarsa verso il nulla... stando che il Codice per la corretta gestione degli equidi, emanato dal Ministero della Salute, è solo un insieme di linee guida a carattere non prescrittivo (raccomandazioni, insomma)". ■


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Logistic aspects, information and registration: EMOVA - Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona (Italy) Phone 0039 0372 403509 E-mail: info@emova.it

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Certified ISO 9001:2008

PRE-CONGRESS LABS - SURREY UNIVERSITY VET SCHOOL, GUILDFORD - Thursday, September 8th • Canine Unicompartmental Elbow (CUE) • Principles in corrective osteotomies DRD jig assisted - Hind Limb • CORA Based Leveling Osteotomy (CBLO) • Dynamic ulnar osteotomies and PAUL for elbow dysplasia • I-Loc IM Fixator • Using a novel self-compressing headless titanium screw for humeral condylar fractures and humeral intracondylar fissures

PRE-CONGRESS SEMINARS QUEEN ELIZABETH II CONFERENCE CENTRE, LONDON Thursday, September 8th • Osteoarthritis and chronic pain symposium • Physiotherapy and sport medicine symposium • Student and new graduate symposium (Free of Charge)

MAIN CONGRESS SEMINARS - QUEEN ELIZABETH II CONFERENCE CENTRE, LONDON Friday, September 9th • Bone healing and challenging canine fractures • When orthopaedics interfaces with other disciplines • How I … (tips from the experts) • “Cool for cats” - Feline orthopaedics • Controversies • Techniques in clinical research

Saturday, September 10th • Innovations • Patellar luxation • Implant update • Arthroscopy • Issues in joint replacement • Hot topics

04:50 PM PLENARY LECTURE: “BAD TRIALS” DR. BEN GOLDACRE

Saturday, September 10th Veterinary Orthopaedic Nursing/Techinician Stream

AGENDA & SOCIAL PROGRAM Saturday, September 10th Friday, September 9th 05:50 PM Poster session and Welcome reception 01:00 PM ESVOT General Meeting 07:00 PM Fest-VOT (Party night with comedy “John Moloney” + live music “Squeeze”) ESVOT thanks the Sponsors for the invaluable support and contribution they are providing to the realization of the 18th ESVOT Congress. GOLD SPONSORS

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Gioca anche tu come i campioni del mondo di disc dog …..e come loro, sempre in piena forma con Supleneo Flex

in dalla sua presentazione Supleneo Flex si è immediatamente imposto come nutraceutico articolare di riferimento nei cani dediti ad attività sportivo-agonistica in virtù delle sue caratteristiche esclusive. I fattori nutrizionali contenuti in Supleneo Flex sono infatti particolarmente apprezzati in ambito agonistico poiché in grado di contrastare gli effetti logoranti dell’attività fisica intensa sui muscoli, sulle ossa e sulle articolazioni e favorire il miglioramento delle performance atletiche. I meccanismi alla base di questi effetti sono 3: 1: NEUTRALIZZAZIONE DEI RADICALI LIBERI TISSUTALI (ROS). È scientificamente ben documentato che l’eccessivo accumulo

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tissutale di radicali liberi (Reactive Oxygen Species - ROS), prodotti e liberati dalle cellule in seguito all’attività fisica, è in grado di alterare il fisiologico metabolismo delle articolazioni, del tessuto osseo e dei muscoli con effetti negativi sullo stato di salute e sulle performance fisiche ed atletiche. Rispetto a quest’ultimo punto è stato ad esempio dimostrato che l’accumulo di radicali liberi determina una riduzione della forza muscolare e della resistenza alla fatica. L’esclusivo ed elevato apporto di α e γ tocoferolo di origine naturale di Supleneo Flex potenzia le naturali difese antiossidanti dell’organismo nei confronti dei radicali liberi e promuove il miglioramento delle performance atletiche. 2: MANTENIMENTO DELL’OMEOSTASI ARTICOLARE. Altro aspetto ben conosciuto nei soggetti attivi/atleti e da tenere sempre in considerazione è l’usura precoce della cartilagine nelle articolazioni più sollecitate durante il movimento. L’usura di questo importante tessuto determina un notevole aumento degli attriti all’interno dell’articolazione con: aumento della temperatura articolare per sfregamento, attivazione di processi infiammatori e/o degenerativi, comparsa di dolore, riduzione della mobilità articolare e, come risultato ultimo, un progressivo peggioramento delle performance e della qualità di vita. Questi effetti, che possono interessare tutti i soggetti, risultano enormemente accelerati nei cani che hanno manifestato in giovane età delle alterazioni dello sviluppo articolare come ad esempio la displasia dell’anca e del gomito o subito traumi articolari di varia entità. Sia l’usura delle cartilagini che l’infiammazione articolare possono essere efficacemente contrastate attraverso la regolare somministrazio-

atteo Gaddoni, è un testimonial d’eccezione di Supleneo Flex. È presidente dell’Associazione Sportiva Hard Disc Dog (www.harddiscdogs.com) di riferimento nazionale ed internazionale per chiunque pratichi la disciplina di Disc Dog. Con Flower, la sua Border Collie di 7 anni, ha già raggiunto risultati eccezionali tra i quali spicca la vittoria, per ben due volte consecutive, del Campionato del Mondo di Disc Dog: nel 2013 a Chattanooga, Tennessee-USA (Skyhoundz) e nel 2014 a Sankt Gallen in Svizzera (UFO). Grazie alla lunga e proficua collaborazione con Matteo Gaddoni, che con soddisfazione e successo ha adottato da anni Supleneo Flex nella preparazione di Flower, Merial è lieta di offrire a tutti i suoi clienti il disco professionale della disciplina Disc Dog (UFO series) autografati dal campione italiano. In particolare, dal 1° Luglio al 30 Settembre*, per ogni confezione di Supleneo Flex acquistata (30, 60 e 120 tavolette) si riceverà l’esclusivo disco professionale con il quale omaggiare i propri clienti che, come i campioni del Mondo, potranno giocare a Disc Dog e, con Supleneo Flex, migliorare la forma fisica dei propri compagni a 4 zampe. Per aderire all’iniziativa è sufficiente rivolgersi all’informatore Merial della propria zona o inviare la richiesta per e-mail all’indirizzo: merial.italia@merial.com, scrivendo nell’oggetto della mail “SUPLENEO 2016”. È inoltre disponibile, a richiesta, il poster informativo della campagna da esporre nella propria struttura per informare la clientela. Per maggiori e più dettagliate informazioni su Supleneo Flex ti invitiamo a contattare l’ufficio tecnico Merial o a visitare il sito www.supleneo.it.

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* campagna è valida fino ad esaurimento scorte. ne di sostanze in grado di stimolare la sintesi di nuova cartilagine articolare come la glucosamina ed il condroitin solfato. Ogni tavoletta di Supleneo Flex apporta ben 500 mg di glucosamina e 400 mg di condroitin solfato di elevata purezza ed efficacia metabolica. 3: CONTROLLO DELL’INFIAMMAZIONE E DEL DOLORE. Supleneo Flex, unico tra tutti i nutraceutici articolari ad uso veterinario, contiene γ tocoferolo, una sostanza naturale in grado di controllare l’infiammazione ed il dolore di lieve e moderata entità, conseguente agli eventi traumatici (micro e macrotraumi) a cui possono an-

A.N.M.V.I. Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA Organizzato da

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Soc. Cons. a r.l.- Società con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC

dare incontro i cani durante l’attività fisica. Questa provata attività antinfiammatoria ed antidolorifica naturale si deve alla capacità del γ tocoferolo di inibire l’enzima cicloossigenasi 2 (COX2) con una tollerabilità senza paragoni. Grazie a queste proprietà, il γ tocoferolo contenuto in Supleneo Flex rappresenta la scelta ideale anche in soggetti affetti da dolore articolare cronico (osteoartrite) indipendentemente dall’età e dall’attività fisica svolta. Bibliografia disponibile, su richiesta, presso l’ufficio Tecnico Merial. MERIAL Italia S.p.A. Viale Bodio 37/b, 20158 Milano Telefono 02.39.39.33.1 Fax 02.39.39.33.01 Servizio Tecnico 02.393.93.328-329-330 e-mail: merial.italia@merial.com

Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSI PRATICI SCIVAC SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

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PROSSIMO AGGIORNAMENTO SCIENTIFICO SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti

Masterclass Oncologia 50 SFUMATURE DI MASTOCITOMA Cremona, 18 Novembre 2016 Palazzo Trecchi RELATORI Riccardo Finotello, Med Vet, PhD, MRCVS, Liverpool (UK) Laura Marconato, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (oncology), Bologna ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) LIMITE DI ISCRIZIONE: 10 Ottobre 2016 QUOTE Soci SCIVAC: € 131,15 + IVA (160,00) Non soci: € 200,00 + IVA (244,00) (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)

SurgeryLAB Chirurgia CHIRURGIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO: DAL CAVO ORALE ALL’APERTURA ANALE Cremona, 21/22 Novembre 2016 Palazzo Trecchi

TRAUMATOLOGIA DENTALE E MAXILLO FACCIALE 4a parte dell’Itinerario Didattico di Odontostomatologia Cremona, 26/27 Novembre 2016 - Palazzo Trecchi DIRETTORE Alessandro De Simoi, Med Vet, Dipl EVDC, Feltre (BL)

TUTTO SULLA TPLO Cremona, 29/30 Novembre 2016 Palazzo Trecchi

Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

CORSO INTRODUTTIVO

CO-DIRETTORI Antonio Pozzi, DVM, MS, Dipl ACVS, Zurigo CH Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona RELATORI ED ISTRUTTORI Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino Antonio Pozzi, DVM, MS, Dipl ACVS, Zurigo CH Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona

RELATORI ED ISTRUTTORI Federico Massari, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Guido Pisani, Med Vet, Dipl ECVS, Luni Mare, Ortonovo (SP)

RELATORI ED ISTRUTTORI Alessandro De Simoi, Med Vet, Dipl EVDC, Feltre (BL) Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano Antonio Pozzi, DVM, MS, Dipl ACVS, Zurigo CH Mirko Radice, Med Vet, Milano

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (18)

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24)

LIMITE DI ISCRIZIONE: 10 Ottobre 2016

LIMITE DI ISCRIZIONE: 17 Ottobre 2016

LIMITE DI ISCRIZIONE: 17 Ottobre 2016

QUOTE Soci SCIVAC: € 535,24 + IVA (653,00) Non soci: € 785,24 + IVA (958,00) (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)

QUOTE Soci SCIVAC: € 516,39 + IVA (630,00) Soci SIODOCOV: € 459,01 + IVA (560,00) Non soci: € 766,39 + IVA (935,00) (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)

QUOTE Soci SCIVAC: € 909,84 + IVA (1.110,00) Non soci: € 1.159,84 + IVA (1.415,00) (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA dopo il limite di iscrizione)

ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24)

CORSO INTRODUTTIVO ALLA NEUROLOGIA Genova, 10/11 Settembre 2016 Grand Hotel Savoia - Via Arsenale di Terra, 5 16126 Genova (GE) RELATORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Cristian Falzone, Med Vet, Dipl ECVN, MRCVS, Zugliano (VI) PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO: 100 LIMITE DI ISCRIZIONE: 25 Luglio 2016 QUOTE Soci SCIVAC, Studenti e Neolaureati (2015/2016): € 150,00 (IVA inclusa) Veterinari non soci: €190,00 (IVA inclusa)


Professione 26-2016:ok

15-07-2016

11:47

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22 Calendario attività Dal 9 settembre al 9 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi 9 - 11 Set

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

10 Set

CORSO ANMVI Nuova edizione!

10 - 11 Set

CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC

14 - 17 Set

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

17 - 18 Set

EVENTO SIACR

18 Set

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA

18 Set

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

18 Set

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA

18 Set

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

19 - 22 Set

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

22 - 23 Set

CORSO REGIONALE SCIVAC

23 - 25 Set

CORSO SCIVAC

24 Set

INCONTRO SIANA / SIMUTIV

24 - 25 Set

INCONTRO SIATAV / ALGOVET

25 Set

INCONTRO SIMEF / SIMIV

4° IT. ANESTESIA: II PARTE - ANESTESIA INALATORIA, INTRAVENOSA, TCI ED ANESTESIA SU SPECIE NONCONVENZIONALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi, Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Segreteria ANMVI Servizi-BPV -Tel. 0372/403536 - E-mail: anmviservizibpv@anmvi.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA NEUROLOGIA - Genova - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 4° IT. MEDICINA INTERNA: III PARTE - ENDOCRINOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it QUARTO MODULO FORMATIVO - II PARTE CORSO ISTRUTTORI - Leon D’oro, Truccazzano - Via Monte Nero 32 - ECM: Non richiesto Accreditamento ECM - Per informazioni: Giada Sacchetti - Tel. 0372/403500 - E-mail: segreteria@siacr.it ORTOPEDIA: PATOLOGIE ORTOPEDICHE DEL CANE IN ACCRESCIMENTO - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MEDICINA INTERNA: MALATTIA RENALE CRONICA (CKD) E PROTEINURIA: NON SOLO DIETA E ACE-INIBITORE - Campobasso - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DERMATOLOGIA: SEGNI DI ALOPECIA SIMMETRICA E NON... SEI TU IL PROTAGONISTA DELLA GIORNATA - Aosta - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CARDIOLOGIA: GENESI ED INTERPRETAZIONE DELLE ONDE ELETTROCARDIOGRAFICHE - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 4° IT. CARDIOLOGIA: III PARTE - ECOCARDIOGRAFIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it VENETO - CORSO REGIONALE DI ANESTESIA DI BASE - Padova- Università degli studi- MAPS - Via Dell’università, 16 - Agripolis - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it TRAINING PRATICO IN ECOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it GASTROENTERITI ACUTE: STABILIZZARLE CON LA SOLA ALIMENTAZIONE? - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ANESTESIA E ANALGESIA NEGLI ANIMALI NON CONVENZIONALI - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it NEFROLOGIA FELINA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LEISHMANIOSI - TUTTO QUELLO CHE VOLETE SAPERE E NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella Segreteria ATAV - Tel. 0372/403509 - E-mail: segreteriaatav@evsrl.it MEDICINA D’URGENZA - IL PAZIENTE IN EMERGENZA: VALUTAZIONE CLINICA VS VALUTAZIONE ANALITICA - Hotel Tulip Inn - Rivoli (TO) - Corso Allamano 153 - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani Segr. Deleg. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 5° IT. OFTALMOLOGIA: III PARTE - APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA DELLE MALATTIE OCULARI NON CHIRURGICHE 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MANAGEMENT AZIENDALE E PROFESSIONALE CERTIFICATO ESVPS - Centro studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it CORSO REGIONALE DI ECOGRAFIA - Appia Park Hotel Roma - Via Appia Nuova 934 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA: E SE IL CASO È COMPLICATO? COME GESTIRLO NELLA REALTÀ AMBULATORIALE - NH Milanofiori - Assago (MI) - Strada 2a, Milanofiori - ECM: Crediti non previsti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

25 Set

INCONTRO ATAV

25 Set

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE

29 - 30 Set

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

29 - 30 Set

CORSO SIVAR

30 Set - 2 Ott

CORSO REGIONALE SCIVAC

2 Ott

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

2 Ott

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA

VISITA DI UN CONIGLIO: DALLA ROUTINE ALLE PICCOLE SORPRESE - AC Hotel Genova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

2 Ott

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

4 - 5 Ott

CORSO SCIVAC

5 - 7 Ott

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

6 Ott

CORSO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate.

MEDICINA COMPORTAMENTALE: IL PRIMO SOCCORSO COMPORTAMENTALE... ELARGIRE SAGGI CONSIGLI! - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ENDOSCOPIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 5° IT. CARDIOLOGIA: II PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE MALATTIE CARDIACHE CONGENITE E ACQUISITE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accred. ECM non previsto Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. MEDICINA D’URGENZA: II PARTE - GESTIONE DEL PAZIENTE ACUTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL DOLORE NELLE MALATTIE INTERNISTICHE: QUANTO È IMPORTANTE? - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

7 - 9 Ott

ITIN. DIDATTICO (ACCREDITATO ESVPS) SCIVAC

8 - 9 Ott

INCONTRO SIMIV / ALGOVET

laPROFESSIONE

VETERINARIA 26| 2016

la VETERINARIA

PROFESSIONE

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Erika Taravella professioneveterinaria@anmvi.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di EDPS Srl - Via Volta 60 20090 Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d’attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all’ANMVI vengono esplicitamente indicati come tali. La rivista è inviata a tutti i Medici Veterinari e operatori di settore interessati con il versamento di € 62,00 per l’Italia (una copia € 3,00). Servizio abbonamenti Tel. 0372-403507. Ai soci delle Associazioni federate ANMVI in regola con il pagamento della quota associativa, la rivista è inviata gratuitamente in quanto la quota è comprensiva dell’abbonamento alla rivista stessa Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa l’11 luglio 2016

SOLUZIONI

2) In chirurgia palatale, la Tecnica di von Langenbeck è utile per il trattamento di:

a

Sulla schiena

b

Alla base degli arti

a b

c

Sulla coda

d

Sotto la gola

QUIZ 2 difetti congeniti del palato molle difetti più ampi in senso trasversale che longitudinale

QUIZ 1

difetti traumatici di almeno 2 cm di diametro

Risposta corretta: c) Seminario Nazionale SIVAE: “Medicina e chirurgia del furetto” Cremona, Maggio 2004

c d

difetti posti lungo la linea mediana e di dimensioni ridotte

Risposta corretta: a) Giornata di approfondimento SCIVAC: “Chirurgia orale nel cane e nel gatto” Cremona, Novembre 2004

1) L’alopecia dovuta a malattia surrenalica dove si manifesta inizialmente?


Professione 26-2016:ok

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