Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 25

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Il mercato italiano del lavoro veterinario

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la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

25 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

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PROFESSIONE

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Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie

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Anno 5, numero 25, dal 30 giugno al 6 luglio 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

IL CLIMA SFIDA LA VETERINARIA

ANIMALISTI: UN MATRIMONIO DI INTERESSE

LINEE GUIDA PER LE PENSIONI DI CANI E GATTI

LIBERA PROFESSIONE IN LAZIO

IL VETERINARIO CONSULENTE AZIENDALE

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INTRAMOENIA VETERINARIA, L'ANMVI RICORRE AL TAR

BREVI ETICHETTE POLLI La Commissione Europea ha aperto la procedura di infrazione nei confronti dell'Italia sulla questione dell'etichettatura delle carni avicole. Le misure introdotte nel nostro Paese durante l'emergenzaaviaria sono ritenute contrarie alle regole del mercato europeo. Il Sottosegretario Francesca Martini ha dichiarato che difenderà la posizione dell'Italia. L’introduzione di una vera e propria tracciabilità delle carni di pollo è “una scelta corretta e di garanzia per i consumatori”.

BTV8 Per la registrazione delle informazioni relative alla campagna di vaccinazione 2008, la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha fornito due nuove schede (SBT09) ai Servizi Veterinari, una per il vaccino vivo attenuato e una per il vaccino inattivato. Dalla corretta compilazione della scheda dipende la stima del numero di animali appartenenti alle specie sensibili immunizzate nei confronti del BTV8.

ACAD I milanesi sono sempre più attenti alle esigenze dei loro animali domestici. Lo rileva un’indagine dell’ACAD, l'Associazione commercianti animali domestici e toelettatori che stima 355 imprese attive nel settore, il 40% di tutta la Lombardia secondo la Camera di Commercio e il 5,3% su base nazionale. Nei primi tre mesi del 2008 le importazioni di cibo per animali hanno sfiorato i 62 milioni di euro, con un +178% rispetto allo stesso periodo del 2007 (dati Istat). Infine, l’indagine rileva che gode di buona salute anche il settore del commercio al dettaglio di animali domestici: nella provincia milanese ce ne sono 258, pari al 48% del totale regionale.

CARNE BOVINA Riserve cerealicole ai minimi storici. Nei prossimi anni l’Europa potrebbe perdere oltre due milioni di capi e raddoppiare il deficit commerciale entro il 2013. Assocarni chiede il rilancio della produzione e garanzia di approvvigionamento. Il Presidente Luigi Cremonini punta il dito contro la PAC: pagare per non produrre è contro natura. Il patrimonio bovino è destinato a perdere due milioni di capi entro il 2013 a livello europeo, a fronte degli attuali 36,5 milioni di capi.

FISE L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, accettati gli impegni presentati dalla FISE, ha chiuso l'istruttoria avviata il 19 luglio dello scorso anno nei confronti della Federazione Italiana Sport Equestri per possibili violazioni della normativa a tutela della concorrenza. “La FISE si è impegnata a modificare il proprio Statuto federale eliminando il riferimento alla sua competenza esclusiva anche sulla disciplina delle attività ludiche e/o ricreative".

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MEDICINALI

Lotta al farmaco veterinario contraffatto AISA ha siglato un’intesa con l’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione e annuncia un Codice etico di autodisciplina A PAGINA 3

Le Regioni si stanno disponendo ad attuare la Legge 120/2007 in base alla quale: “Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano dovranno definire le modalità per garantire l'effettuazione, da parte dei dirigenti veterinari del Servizio sanitario nazionale, delle prestazioni libero professionali che per la loro particolare tipologia e modalità di erogazione esigono una specifica regolamentazione”. Dopo il Lazio è la Giunta della Lombardia (delibera n. VIII/007441 del 13 giugno 2008) ad approvare le “Linee di indirizzo in ordine all’esercizio della professione intramuraria da parte dei Dirigenti Medici Veterinari” e l'ANMVI ha già dato mandato ai suoi legali di presentare ricorso al TAR della Lombardia. “Le linee guida della Lombardia sono il peggio che ci si poteva aspettare - ha dichiarato il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti - siamo di fronte ad un ritorno all’antico. Vedo la stessa ottusità e la poca lungimiranza che alcuni anni fa ha fatto perdere alla nostra professione pubblica quella autorevolezza in settori di primaria importanza quali la sicurezza alimentare - aggiunge Scotti - con queste delibere non fanno altro che

smontare il cardine della professione veterinaria nel settore della prevenzione, per rivolgere l'attenzione al settore privato con aggravio di costi per uno Stato che cerca di risparmiare anche pochi euro. Il Gruppo di lavoro, costituito il 18 dicembre e "composto da personale esperto in materia", ha terminato i suoi lavori il 16 maggio, senza che nessuno ne sapesse nulla. Il documento redatto dal Gruppo è stato accolto totalmente nella Delibera della Giunta del 13 giugno senza alcuna analisi critica e soprattutto senza alcun confronto con gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria. Il testo approvato permette in sostanza ai veterinari pubblici del SSN di fare quello che vogliono, senza alcun limite, dimenticandosi totalmente della loro funzione di controllo, delle loro specifiche competenze, dei loro ruoli di responsabilità e degli evidenti conflitti di interesse che ne derivano. L'ANMVI, in occasione del Congresso nazionale dell’autunno scorso proprio dedicato all’intramoenia, aveva già espresso forti preoccupazioni. Ora l’Associazione ha dato mandato ai propri legali per un ricorso al Tribunale Amministrativo ■ Regionale.

LA VETERINARIA A FRANCESCA MARTINI SIAMO SEMPRE CONVINTI CHE UN MINISTERO DEDICATO ALLA SALUTE, TENENDO CONTO DELL'IMPORTANZA DEL SETTORE, sarebbe stato più logico, e continuiamo a sperare in un ripensamento del Governo, ma dobbiamo anche ammettere che qualche nostro timore, negli ultimi giorni, si è ridimensionato. La nostra principale preoccupazione era che il settore veterinario in un Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, potesse finire in fondo a qualche cassetto e che le relative competenze venissero ripartite fra vari Sottosegretari, togliendoci un interlocutore diretto ed autorevole. Il 23 giugno sono state finalmente pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le deleghe ai Sottosegretari e ci ha fatto molto piacere avere la definitiva conferma che il Sottosegretario Francesca Martini sarà il nostro riferimento, avendo competenza sulle materie della Sanità Pubblica Veterinaria, degli Alimenti e della Nutrizione. Da tempo si parlava di lei come nostro interlocutore, ora ne abbiamo la conferma. Della Martini non sappiamo molto; dai colleghi del Veneto abbiamo avuto informazioni riferite alla sua esperienza di Assessore alle Politiche Sanitarie della Regione dove ha evidenziato attenzione ai problemi relativi alla salute ed al benessere degli animali. Di certo nel suo nuovo ruolo si è attivata subito con grande impegno, e l'inserimento fra i suoi collaboratori di un collega veterinario dell'area libero professionale può essere il segnale di una diversa e maggiore attenzione verso la veterinaria privata, sempre poco considerata dalla politica nazionale. Pensiamo che ci possano essere le condizioni per un’importante collaborazione. Tanti auguri On. Martini.

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Federchimica Osservatorio farmaco

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Alto Commissario e AISA insieme contro i farmaci “taroccati” L’Associazione industriale contro la produzione di “falsi prodotti” nel settore della sanità animale. Presto un codice etico di autodisciplina l 16 giugno 2008 l’Alto Commissario e Federchimica - AISA (Associazione nazionale imprese salute animale) hanno firmato un Protocollo d’intesa per rafforzare la cooperazione per la lotta alla contraffazione. La firma di Giovanni Kessler e del Presidente di AISA, Alberto Mondellini, è avvenuta in occasione l’Assemblea Generale 2008 di Federchimica, a Milano. La crescente gravità dei casi di contraffazione che affliggono il settore dei prodotti per la salute animale, ha spinto Federchimica-AISA a potenziare i livelli di protezione secondo linee di indirizzo basate su una più stretta collaborazione tra istituzioni pubbliche ed operatori, sull’implementazione della legislazione e sul monitoraggio del fenomeno. Punto centrale dell’intesa è il recepimento, da parte dell’Alto Commissario, delle specifiche esigenze di settore anche attraverso la segnalazione da parte di Federchimica/AISA di casi specifici e la trasmissione di dati ed informazioni utili. AISA - che riunisce ventiquattro aziende in rappresentanza dell’80% del mercato della salute animale - intende “potenziare i livelli di protezione secondo linee di indirizzo basate su una più stretta collaborazione fra istituzioni pubbliche ed operatori, sull’implementazione della legislazione e sul monitoraggio del feno-

I L’Alto Commissario Giovanni Kessler ha commentato: “Questo atto è teso a sancire ancora una volta la volontà comune di affrontare un fenomeno sempre più aggressivo che colpisce ogni categoria merceologica e può provocare gravi danni alla salute e alla sicurezza pubblica”.

MENO ANTIPARASSITARI SE LA PRIMAVERA È CORTA e aziende della salute animale associate ad AISA hanno chiuso il 2007 con un fatturato complessivo pari a 656 milioni di euro. "Per le nostre aziende - dichiara Alessandra Vallisneri, direttore di AISA - il 2007 è stato un anno in cui si possono facilmente evidenziare alcuni importanti segnali positivi, specie dal punto di vista della crescita economica complessiva del comparto. Globalmente, si rilevano dei buoni risultati, nonostante i tre segmenti del mercato - i medicinali per animali da reddito, i farmaci per gli animali da affezione e i prodotti destinati all'uso nei mangimi - debbano fronteggiare alcune problematiche di carattere congiunturale". I tre segmenti portanti - i medicinali per animali da reddito, i farmaci per gli animali da affezione e i prodotti destinati all'uso nei mangimi - hanno fatto registrare insieme una significativa crescita a valore (+ 5,5%). Quello relativo agli animali da reddito è il segmento del mercato più ampio, rappresentando circa il 40% del mercato. Questo comparto ha fatto registrare, nel corso del 2007, una crescita in valore pari al 3,4%, rispetto all'anno precedente. I dati emersi durante l'anno 2007 e nei primi mesi del 2008, accanto ai fondamentali positivi, testimoniano però l'esistenza di una diminuzione della quantità di farmaci consumati, dovuta ad alcune problematiche congiunturali che riguardano il settore degli animali da allevamento. Il calo di produzione sta investendo in misura maggiore il comparto bovino e suino. Il settore avicolo, invece, ha fatto registrare nel 2007 un incremento della produzione (+ 6,7%) e dei consumi (+ 5,9) e quindi un conseguente aumento (+ 6%) nella spesa destinata ai farmaci. Per quanto riguarda invece i farmaci per animali da compagnia, il 2007 è stato sicuramente positivo, il mercato è cresciuto in valore del 13,5%. In forte crescita il settore dei piccoli animali, in particolare il consumo di antiparassitari, un mercato, questo, molto legato alla stagionalità. Fra i fattori di crescita, va di certo menzionata anche l'immissione sul mercato di nuovi prodotti, mentre si segnala un calo dei consumi di antibiotici e antinfiammatori. Nel 2007, il comparto feed è cresciuto a valore del 3,5%. In aumento i consumi di additivi (+ 3,3 %), di mangimi complementari (+ 4,2%) e di premiscele semplici (+ 3,3 %). Il trend positivo sembra confermarsi anche nell'anno in corso. L'associazione, nel suo comunicato, ha reso noto anche le previsioni per il 2008. Per le aziende della salute animale, il 2008 non è iniziato bene. Le problematiche congiunturali, fra cui l'aumento del prezzo dei mangimi, stanno provocando una diminuzione della produzione di animali e conseguentemente una riduzione nel consumo di farmaci e ciò tanto per il comparto degli animali da reddito, quanto per gli animali da compagnia. Nelle performance negative dei farmaci per animali da compagnia, ha giocato un ruolo determinante il protrarsi della stagione fredda, che ha provocato un calo nel consumo di antiparassitari, a fronte della crescita del 2007, caratterizzato da una primavera particolarmente lunga.

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UN CODICE ETICO e aziende della salute animale adotteranno anche un Codice Etico di Autodisciplina, “uno strumento a disposizione delle aziende associate per assicurare il mercato sul rispetto di tutti i principi e tutte le regole, italiane e comunitarie, che tutelano il benessere animale, la salute umana e l’ambiente”. Il codice sarà anche “un insieme di norme e principi di rilievo giuridico che mirano a garantire la qualità del prodotto, il rispetto dell’equilibrio ambientale, la sicurezza dei consumatori, la correttezza di commercializzazione e distribuzione”. L’AISA pone, quindi, un particolare impegno tanto nella promozione della qualità dei processi produttivi e dei prodotti quanto nell’informazione sulla necessità di un uso specifico e responsabile di tali prodotti. Infine, AISA lavora affinché sia consentito all’industria della salute animale di lavorare agli altissimi livelli qualitativi richiesti dal mercato e da essa stessa, peraltro, ritenuti indispensabili.

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meno”. Ricordando che l’Italia è il primo paese al mondo ad aver adottato il codice a barre per i medicinali veterinari, AISA si impegna a collaborare con l’Alto Commissario “anche nell’attività di informazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei propri associati sulle conseguenze negative della contraffazione e sui migliori strumenti di prevenzione e contrasto, in considerazione dei danni che la produzione e la commercializzazione di prodotti falsi provoca all’intera economia del nostro Paese”. D’altro canto l’associazione, sin dalla nascita, ha posto grande attenzione a questioni quali la tracciabilità dei farmaci veterinari, un impegno che di recente è stato premiato con l’approvazione del decreto legge del 17/12/07, che ha introdotto il codice a barre per i farmaci ad uso veterinario. La tracciabilità consente di identificare i singoli lotti di medicinali e

ciò, oltre a costituire un’ulteriore garanzia di tutela della salute animale e quindi della sicurezza alimentare, è anche un efficace strumento per la farmacosorveglianza - un terreno su cui AISA da anni si batte - è la lotta contro l’introduzione di medicinali non autorizzati sul territorio italiano. Le imprese associate ad AISA sono 24 - fra italiane e multinazionali - contano 1.000 addetti e rappresentano circa l’80% del mercato. Le aziende associate ad AISA nel 2007 hanno fatto registrare un fatturato complessivo pari a 656 milioni di euro (+ 5,5% rispetto al 2006), in un mercato, quello della salute animale, che negli ultimi 12 mesi è cresciuto del 5% in valore e del 3,3% in volume. In ambito italiano, AISA aderisce alla Confindustria e alla Federchimica, mentre in quello europeo e intercontinentale alla IFAH (International Federation of Animal Health). ■


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4 Attualità Welfare

VETERINARIA 25 | 2008

Il clima che cambia mette alla prova la veterinaria RIPARTO E VETERINARIA, LE DELEGHE A FRANCESCA MARTINI

I mutamenti climatici influenzano la salute degli animali e richiedono nuove strategie di sicurezza alimentare l convegno “Cambiamenti climatici e malattie degli animali” in programmazione al SANIT, il Sottosegretario alla Salute con delega alla veterinaria, Francesca Martini, ha dichiarato che è ormai evidente l’influenza diretta dei cambiamenti climatici sulla epidemiologia delle malattie, specialmente su quelle trasmesse da artropodi vettori. Gli insetti e i parassiti tropicali e subtropicali possono, infatti, migrare oppure essere trasportati verso zone più settentrionali (basti pensare ai potenziali vettori della Febbre della Valle del Rift e della peste equina, malattie queste presenti nel continente africano) e altre specie di insetti e parassiti possono aumentare la loro resistenza negli ambienti (come dimostratosi, in Europa, per i vettori della Blue Tongue). “Tutto ciò - ha affermato il Sottosegretario nel suo intervento - può rappresentare la causa di casi nuovi o più numerosi di zoonosi e di malattie degli animali e la diffusione di nuovi patogeni in aree nelle quali non erano precedentemente presenti”. I fenomeni migratori delle popolazioni, i cambiamenti climatici, il degrado ambientale, situazioni sociali ed economiche disagiate possono, quindi, condizionare la diffusione delle malattie in modi assolutamente imprevedibili. In particolare, il riscaldamento influisce sulla biologia degli insetti vettori aumentando il periodo del ciclo biologico e la loro capacità di diffondere le infezioni. Sulla base di questa presa d’atto il Ministero “è impegnato al rafforzamento degli strumenti a disposizione”.

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GLI STRUMENTI DEL MINISTERO Il Ministero, ha detto il Sottosegretario Martini è impegnato al rafforzamento degli strumenti a disposizione: l’innalzamento della professionalità delle nostre strutture sanitarie preposte allo scopo; l’aumento dell’allerta a livello nazionale ed internazionale; la codificazione dei piani di emergenza che ci mettono in condizione di intervenire immediatamente con le misure più idonee; l’armonizzazione delle procedure a livello europeo; l’aumento della capacità dei laboratori e dei metodi diagnostici; la trasparenza dei processi; gli usi dei sistemi informativi/informatici per la gestione delle informazioni e per l’analisi dei dati disponibili; la repressione delle situazioni di illegalità; la collaborazione e, in ultimo, la cooperazione,

a) alle relazioni con la Commissione salute della Conferenza delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e alla gestione dei profili relativi al Fondo sanitario nazionale, con particolare riferimento ai piani di rientro delle regioni interessate, al contenimento della spesa, al riparto del Fondo sanitario nazionale, sentito il Sottosegretario di Stato prof. Ferruccio Fazio per le materie a lui delegate; b) alle materie della sanità pubblica veterinaria, degli alimenti e della nutrizione; c) alle materie della disabilità, riabilitazione e nomenclatore tariffario dell’assistenza protesica; d) all’assistenza sanitaria e medico-legale del personale navigante (Servizi di assistenza sanitaria al personale navigante - SASN); al supporto delle funzioni della commissione medica di appello avverso i giudizi di inidoneità permanente al volo; e) alla corresponsione di indennizzi a favore di soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, ai ricorsi e ai risarcimenti in materia; f) alla tenuta dei rapporti con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e le relative associazioni sindacali per le cure primarie; g) alla Croce Rossa Italiana;

nei confronti di quei Paesi che fino ad oggi non hanno ancora sviluppato strumenti e condizioni tali da poter controllare e fronteggiare le malattie attraverso strumenti adeguati.

MIGLIORARE LE COMPETENZE In particolare, Francesca Martini ha sottolineato che “le sfide specifiche poste dalle patologie che non conoscono i confini dei Paesi impongono dunque di migliorare la capacità di risposta su scala globale, migliorare i sistemi di segnalazione delle malattie, migliorare le capacità diagnostiche, aumentare e migliorare la competenza delle risorse umane - in campo medico e veterinario - che devono affrontare questo tipo di pericoli, nonché sviluppare nuovi strumenti per la prevenzione ed il controllo. La conseguente e palese necessità - ha aggiunto - di mantenere un alto livello di tutela dello stato sanitario raggiunto rappresenta pertanto una sfida e un impegno costante per i responsabili della sicurezza sanitaria e alimentare del nostro Paese”.

I FINANZIAMENTI Anche gli aspetti finanziari pesano nell’ottica della realizzazione di adeguati ed efficaci interventi e controlli. Negli ultimi anni sono stati realizzati significativi passi in avanti nella gestione della salute degli animali con ingenti investimenti. È evidente che risulta economicamente favorevole disporre collaborazioni verso quei Paesi interessati maggiormente dalle malattie emergenti e che potrebbero sviluppare l’origine di epizoozie comportanti concreti rischi sanitari globali. La condivisione di un efficace si-

“ISTITUIRE LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA VETERINARIA” l Sottosegretario Martini annuncia “Un giro di vite relativamente all’applicazione delle normative esistenti anche sull’importazione di animali esotici, controllando la recrudescenza di alcune malattie, come la leishmaniosi. Lavoreremo per rimappare il quadro epidemiologico di queste patologie”. All’agenzia Adnkronos, Francesca Martini ha poi dichiarato che “occorre istituire Livelli essenziali di assistenza veterinaria e stabilizzare il personale pubblico rinnovando un contratto di lavoro scaduto ormai da 30 mesi. C’è bisogno di organizzare un sistema veterinario pubblico d’eccellenza, sempre però con l’aiuto dell’associazionismo: se non c’è dialogo con il privato sociale, il pubblico perde l’opportunità di cogliere sensibilità e indicazioni preziose”. E relativamente a questo tema, Martini torna a parlare “dell’incoraggiamento all’adozione di cani adulti dai 12 mesi in su: sono quelli che trovano minore collocazione, perché in Italia è molto diffusa la cultura del ‘cucciolo a tutti i costi’, e che rischiano di rimanere anni e anni nei canili. In Veneto avevo previsto sistemi di incentivazione la cui conoscenza era diffusa proprio dal volontariato”.

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Il Sottosegretario di Stato on. Francesca Martini è delegato alla trattazione e alla firma degli atti relativi:

h) all’attività di contenzioso nelle materie di cui ai punti precedenti. (Decreto 23 maggio 2008 - Delega di attribuzioni del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per taluni atti di competenza dell’Amministrazione, al Sottosegretario di Stato on. Francesca Martini - GU n. 145 del 23-6-2008) stema di rilevazione precoce delle malattie, che si avvalga di sistemi informativi efficienti per la gestione dei dati e la loro analisi, cioè lo sviluppo di un sistema di epidemiosorveglianza, consente di prevederle e comunque

di approntare misure atte a eradicarle e /o contenerle. Importante è sottolineare che tali strumenti di tutela sono rivolti anche alla salvaguardia dei nostri comparti agricoli e forestali. ■

STOP ALL’INTRAMURARIA ALLARGATA uali sono le iniziative del Governo per risolvere la questione dell’attività intramuraria allargata, a circa 8 mesi dalla scadenza dell’ultima proroga? All’interrogazione posta dall’ On Domenico Di Virgilio (PDL) ha risposto il Sottosegretario di Stato Francesca Martini il 18 giugno scorso in Commissione Affari Sociali: “È intendimento di questo Ministero - ha detto la rappresentante del Ministero del Welfare - procedere all’effettiva implementazione della normativa in materia di attività libero-professionale intramuraria e al superamento della cosiddetta intramoenia allargata”. Richiamandosi ai risultati della Commissione d’inchiesta avviata in Senato sulla libera professione intramuraria, Francesca Martini ha aggiunto che “la dispersione dell’attività fra gli studi privati comporta difficoltà, se non impossibilità, nei controlli; pertanto occorre risolvere due problemi fondamentali: a) assicurare una reale parità di accesso ai servizi, eliminando le situazioni che possono accentuare negli utenti la percezione di discriminazione; b) rendere possibile il controllo dell’attività, sia sotto il profilo del rapporto dei volumi dell’attività istituzionale e di quella libero-professionale, sia sotto il profilo della correttezza amministrativa e fiscale”. Inoltre, ha dichiarato il Sottosegretario, “è emerso con chiarezza che nelle regioni dove il servizio sanitario è efficiente ed efficace, almeno per quanto riguarda i tempi di attesa, risulta maggiore il ricorso all’ALPI che viene effettuato prevalentemente negli spazi interni alle Aziende”.

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È intenzione del Ministero rispettare la scadenza del 31 gennaio 2009, tuttavia “sta valutando l’opportunità di una iniziativa normativa mirata alla riapertura dei termini per un ulteriore anno (quindi fino al 31 gennaio 2010), per i soli progetti edilizi non ancora ammessi a finanziamento alla data di entrata in vigore della norma (e quindi alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, qualora la suddetta norma venga inserita in un decreto-legge); di fatto, si tratta di progetti di una certa rilevanza che, pertanto, necessitano di almeno due o tre anni di lavori”. È attualmente allo studio “anche la previsione di una proroga, concessa dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per la gestione di casi particolari, quali progetti edilizi complessi o lavori collegati a progetti più ampi di ristrutturazione. La proroga potrebbe applicarsi sia ai progetti in corso sia a quelli che devono ancora essere ammessi a finanziamento”. Infine il Sottosegretario ha ricordato che la legge n. 120 del 2007 ha previsto la costituzione di un Osservatorio nazionale sullo stato di attuazione dei programmi di adeguamento degli ospedali e sul funzionamento dei meccanismi di controllo a livello regionale e aziendale. L’Osservatorio, in particolare, deve predisporre per il Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali la relazione annuale da presentare al Parlamento sullo stato di attuazione della normativa in questione. Una riunione tra l’Osservatorio e l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali era stata programmata per il 19 giugno con il Ministero.



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6 Attualità LAV

VETERINARIA 25 | 2008

Animalismo e veterinaria? un matrimonio d’interesse Copromuoviamo battaglie sociali e di giustizia fiscale come quelle per la riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul pet food di GIANLUCA FELICETTI Presidente LAV on devono esserci più differenze tra un “approccio professionale e un approccio etico” e ognuna di esse deve essere fecondata dall’altra, poiché altrimenti sarebbe perpetuato l’errore di fondo di questi anni: cuore senza testa o testa senza cuore. Un errore di fondo che ci vuole divisi a priori, che vuole una medicina veterinaria vicina solo agli interessi economici (come se, peraltro, “l’industria” del benessere fosse meno importante o come se i consumatori non siano disposti a pagare qualcosa

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in più per il benessere animale), che vuole gli animalisti confinati nel retaggio della figura della gattara con qualche rotella fuori posto o in quello dell’improvvisazione al grido di “solo noi amiamo gli animali”. Certo, vorremmo indipendenza dei veterinari dai poteri forti, dal sistema che usa gli animali: troppo spesso si sentono ancora medici veterinari difendere per motivi economici di altri gli allevamenti intensivi, e ultimamente la vergogna delle “mucche a terra”, o firmare atti propri più di un Ministero delle Politiche agricole come le deroghe sugli allevamenti dei vitelli “a carne bianca” o delle galline ovaiole in gabbia. Ma la decisione, storica, di inserire fra gli obiettivi del Codice Deontologico dei veterina-

INTERGRUPPO PARLAMENTARE PER LA TUTELA ANIMALE i è ricostituito l’Intergruppo parlamentare animali che sarà composto da Deputati e Senatori di tutti i gruppi politici presenti in Parlamento. Ne dà notizia l’onorevole veterinario Gianni Mancuso che dichiara: “Sono orgoglioso di essere tra i più motivati parlamentari in questo ambito e di promuovere un tenace proselitismo tra i colleghi, specie sui più giovani e di prima nomina”. Tra i principali obiettivi della XVI Legislatura dell’Intergruppo Parlamentare Animali ci saranno: la protezione delle foche (divieto di importazione in Italia di pelli di foca); prevenzione del randagismo (modifiche alla L. 281/91, livelli es-

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senziali di assistenza veterinaria, riduzione I.V.A. al 10% su prestazioni veterinarie e su cibi per animali); stop alla sperimentazione sugli animali (nuova normativa per la progressiva abolizione dei test su animali); Pet - Therapy (legge quadro nazionale per un corretto approccio zooantropologico). Ispirato dalla L.A.V. (Lega Antivivisezione Italiana) nel 2002, opera in ambito istituzionale per contribuire a produrre nuovi testi, che traducano in legge i diritti degli animali. Nel mese di settembre l’Intergruppo Animali organizzerà a Roma un convegno per pubblicizzare disposizioni di tutela degli animali nel Codice Civile.

ri, e ora nella proposta di “giuramento” professionale, il rispetto e il benessere degli animali, riconosciuti formalmente come esseri senzienti, sicuramente prende atto della mutata sensibilità ma anche della pratica di tanti veterinari, così come è la fissazione di un traguardo per altrettanti di voi.

LE COSE DA FARE È evidente però che ancora c’è molto da fare se alcune Asl hanno deciso - irregolarmente di far pagare gli interventi effettuati per verificare il rispetto di norme a tutela degli animali, se l’uccisione di conigli in una scuola elementare viene considerata normale dall’Ordine di appartenenza del veterinario che le ha effettuate (ma il rinvio a giudizio in ambito penale permetterà di fare chiarezza), così come se la condanna in primo grado di due veterinari Asl per l’eliminazione immotivata di cuccioli di cane non merita una presa di posizione e una risposta da parte dell’Ordine di appartenenza. Vi è la necessità di rendere concretamente più importante, fin dalla strutturazione dei servizi così come dai finanziamenti a loro assegnati, la questione del benessere animale in ambito veterinario. Pensiamo che sia giunta l’ora che vi sia un Viceministro delegato esclusivamente alla veterinaria e ai diritti degli animali, così come una specifica Direzione ministeriale e una nuova area nei servizi veterinari Asl che permetta la valorizzazione delle figure che vogliono fare, anche per gli importanti e sempre più importanti compiti affidati dalle normative alla vostra categoria. Altrimenti rimaniamo agli slogan, come rischiano di rimanere tali i punti di programma del Governo, o a iniziative improvvisate o scoordinate.

IL VETERINARIO DI FAMIGLIA Il medico veterinario di famiglia, quella famiglia di fatto allargata ai pets che interessa ormai milioni di cittadini, noi lo vorremmo sempre più davvero di famiglia, che non si limiti a fare delle vaccinazioni e qualche intervento, che riesca a informare sugli obblighi di legge e sui comportamenti da adottare per farli vivere meglio. D’altronde, e giustamente, anche la Corte di Cassazione ritiene maltrattamento anche l’assenza di cure dovute. Per questo sosteniamo le iniziative per avvicinare di più - e non solo in caso di malattia - il pubblico all’ambulatorio, così come copromuoviamo battaglie che non sono di categoria ma sociali oltre che di giustizia fiscale come quelle per la riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e i cibi per gli animali domestici, animali questi non considerabili come dei beni di lusso, la fissazione di livelli essenziali di assistenza veterinaria. In questo ambito la questione etica e del rapporto con il movimento animalista possono solo armare di più e meglio la professione veterinaria per le sfide dei prossimi decenni. Solo se si eleverà concretamente la considerazione degli animali, si eleverà concretamente - e in maniera duratura, non per qualche mese come “mucca pazza” ha insegnato - la considerazione del medico veterinario.

UN MODELLO? Senza andare lontano, quello europeo. Vi è, pur tra varie difficoltà, un ruolo attivo della Fe-

LA LAV CONFERMA I SUOI VERTICI a LAV ha eletto gli organi statutari del prossimo biennio, confermando all’unanimità Gianluca Felicetti presidente e Roberto Bennati vicepresidente. “È una grande responsabilità poter proseguire nell’azione condivisa di rinnovamento e consolidamento di questi due ultimi anni - ha detto Gianluca Felicetti, presidente LAV - il Documento di Programmazione delle Attività approvato anch’esso all’unanimità dal Congresso è ricco di iniziative e passione per poter realizzare passi concreti per i diritti degli animali”. “Il rapporto con la medicina veterinaria dovrà essere più stretto per vedere attuata, da una parte, la grande novità del Codice Deontologico, dall’altra, le iniziative informative legislative che ci vedono uniti nel coniugare sviluppo della professione e tutela degli animali - ha dichiarato Gianluca Felicetti - basti pensare alla richiesta di IVA europea su prestazioni professionali e cibo”. Il Documento di Programmazione delle Attività 2009 impegna la LAV a condurre campagne e azioni nella promozione di norme per i diritti degli animali, in particolare con riferimento alla riforma del Codice civile in tema di animali, al nuovo Trattato Europeo che entrerà in vigore il prossimo gennaio e al progetto “La squadra per gli animali” che si prefigge di portare soccorso ad animali feriti o in difficoltà. Anche nel 2009 l’associazione sarà impegnata in molteplici settori: per la promozione di metodi alternativi alla sperimentazione animale, in materia di allevamenti, macelli e trasporti, di cani e gatti, equidi, zoomafia, caccia, vegetarismo, circhi e zoo, pellicce; inoltre saranno sviluppate attività di prevenzione e repressione dei reati contro gli animali (azioni legali) e attività didattiche nelle scuole. Completano la composizione del Direttivo LAV Gualtiero Crovesio (Torino), al suo primo mandato, Fausto Giommoni (Grossetto) e Massimo Vitturi (Padova). Rinnovato anche il Collegio dei Probiviri con Roberto Callegaro (Padova), Luigi Parisini (Bologna) e Luigi Viglione (Roma).

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derazione Veterinaria Europea (basti pensare al chiaro no tecnico alla macellazione senza stordimento e ai tagli chirurgici a fini estetici per i pets), un ruolo attivo dell’Ufficio Veterinario Europeo di Dublino nei controlli dell’applicazione della legislazione, un ruolo attivo delle Istituzioni di Bruxelles, la realizzazione di un Piano quinquennale per il benessere degli animali - come quello in vigore - che può essere preso a modello di programmazione. Un bene per tutti. A quando in Italia? ■



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Presto dall’ANMVI le linee guida per le pensioni di cani e gatti Non ci sono regole né controlli sulla salute e il benessere degli animali ospitati in queste strutture private. Una Commissione le sta mettendo a punto er scongiurare l’abbandono estivo, incalzano le iniziative per sostenere economicamente i proprietari. Ma il “bonus dog” per lasciare il cane in pensione non responsabilizza e non si pone il problema del benessere dell’animale “parcheggiato”. Il bonus dog proposto dal deputato di maggioranza Giampiero Catone (PDL) muove da intenti lodevoli, ma approda a lidi rischiosi. L’idea di un bonus fiscale da 250 euro per evitare ai proprietari la tentazione dell’abbandono non piace all’ANMVI che oggi ha motivato in un comunicato stampa la sua contrarietà. L’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani- che ha attivato un’apposita Commissione per la predisposizione di Linee Guida relative per la corretta e certificata gestione delle pensioni per animali – ha ricordato in un comunicato stampa che ad oggi non ci sono norme di legge a garanzia della salute e

P

del benessere degli animali ospitati in questi ambienti. Una prima stesura delle Linee guida per la cura e il benessere degli animali nelle pensioni private realizzate dall’ANMVI sarà presentata al più presto alle associazioni di categoria per una corretta verifica in campo e alle autorità competenti per il necessario riconoscimento. “Siamo aperti al confronto con gli operatori interessati - dichiara Laura Torriani - presidente della Commissione Pensioni dell’ANMVI- perché crediamo che vadano incoraggiati i buoni esempi che ci sono e che da questi si debba partire per una regolamentazione nazionale. Occorrono più garanzie sui cosiddetti centri specializzati oggi di fatto né censiti né normati e monitorati adeguatamente. Ci sono senza dubbio realtà professionali, specie laddove è garantita la presenza di un medico veterinario, ma tutto è lasciato alla buona volontà e non è sempre facile per il proprietario affidarsi a strutture affidabili”.

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ABBANDONO E PENSIONI L’Associazione è critica anche nei confronti delle finalità educative del provvedimento e di proposte eccessivamente “supportanti” anziché volte a responsabilizzare il proprietario. È infatti un dato assodato che chi abbandona non lo fa per scarsi mezzi finanziari o perché banalmente non trova l’hotel disposto ad ospitare gli animali. Chi delinque non ha maturato nei confronti dell’animale sentimenti di affetto e di responsabilità e non ha la profonda cognizione del reato penale che commette. Nei loro confronti non ci sono bonus fiscali che tengono.

“Le ragioni dell’abbandono sono molteplicispiega Laura Torriani- ma quella fondamentale è che l’uomo non è riuscito a instaurare un corretto rapporto emotivo e “operativo” con un animale, per cui ad un certo punto si interrompe unilateralmente e molto facilmente la convivenza mediante l’abbandono per strada, in canili o legato fuori da un supermercato o da un ambulatorio veterinario. In sostanza, pur osservando con approvazione tutto quello che scoraggia l’abbandono, non va però dimenticato che chi tiene veramente al proprio animale non lo abbandonerà per nessun motivo, né economico né utilitaristico”. ■

La leishmaniosi non è più in tabù Non permettiamo la disinformazione su una malattia che la ricerca e la medicina veterinaria sanno affrontare l lancio di una agenzia di stampa nazionale ha innescato a fine giugno un tam tam allarmistico su radio e giornali, secondo il quale “il miglior amico dell’uomo potrebbe essere anche il più pericoloso”, proprio a causa della malattia che - sempre secondo le agenzie - “può essere letale sia per gli immuno-depressi, sia per i bambini”. Ma Roberto Romi - indicato come la fonte della notizia al convegno Sanit, il forum internazio-

I

nale della Salute in corso a Roma - non ha mai rilasciato interviste né fatto dichiarazioni attribuibili solo ad una superficiale cronaca giornalistica su una materia scientificamente complessa. Contattato dall’ANMVI, Roberto Romi, primo ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità, ha infatti precisato che “la posizione ufficiale dell’ISS è contenuta nel Rapporto ISTISAN n.12/2004 “Linee per il controllo del serbatoio canino della leishmaniosi viscerale zoonotica in Italia”. “Non possiamo accettare che la materia scientifica sia troppe volte trattata senza competenza e con il gusto dell’allarmismo mediatico facile - dichiara il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti, che aggiunge - tutto questo non è rispettoso della ricerca scientifica nazionale e dei progressi della medicina veterinaria”. A proposito della leishmaniosi, il Presidente dell’ANMVI precisa: “Se è vero che questa zoonosi per la tropicalizzazione del nostro clima si è ormai diffusa in tutte le aree del nostro paese, con percentuali di cani infetti, in alcune aree, anche molto elevate, è altrettanto vero che il rapporto tra il cane e l’uomo va improntato ad una maggiore serenità sulla base degli interventi che oggi la scienza veterinaria è in grado di offrire. Nell’ambito della più grande Società scientifica della veterinaria nazionale, la SCIVAC, è attivo un Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina i cui studi dimostrano che un cane di proprietà, sottoposto a regolari ed adeguate cure veterinarie non solo non mette a rischio i familiari, ma può addirittura avere una buona qualità di vita”. Nei cani senza proprietario, il problema è strettamente collegato ad un efficiente controllo del fenomeno del randagismo. Spiega il dottor Luigi Gradoni, Dirigente di ricerca del Dipartimento di malattie infettive parassitarie e immunomediate dell’ISS, che adeguati interventi di prevenzione e di controllo nei canili consentono di rilevare situazioni ottimali: “esiste una casistica di numerosi cani in buona salute clinica pur con dichiarata leishmaniosi e che vengono comunque adottati, perché la sensibilità, anche nelle zone endemiche, è cresciuta e chi adotta sa come comportasi. Anche se in casa c’è un anziano o un bambino”. Il cane leishmaniotico, aggiunge Gradoni, “non è un cane da nascondere e questa malattia non è più un tabù”. Rispetto ad anni fa, in cui la malattia non conosceva adeguate soluzioni di intervento, anche l’opzione della soppressione va messa in secondo piano. “Nelle Linee Guida dell’ISS non troviamo indicazioni di abbattimento- conclude Gradoni- l’eutanasia non è una misura di prevenzione e va ormai considerata solo per il benessere dell’animale e solo in alcuni casi limite”. ■




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Business System Practice Management

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La gestione economica a della vostra clinica veterinaria (6 parte) Sistemi di impresa per la vostra clinica veterinaria FUNZIONALITÀ DI BASE NEI BUSINESS SYSTEM Le funzioni di base oggi presenti praticamente in tutti i business system sono: • contabilità e libro mastro generale • funzionalità di preparazione del budget • conti pagabili e conti esigibili • valutazione dei beni presenti • informazione del cliente - gestione della relazione col cliente • funzionalità per la gestione del magazzino • funzionalità per la gestione della produzione.

di CAROLINE JEVRING-BACK

L

a contabilità nella clinica veterinaria è uno dei mezzi più fondamentali ed importanti a disposizione per la gestione delle operazioni. Inoltre, serve a numerosi

altri scopi: • soddisfa i requisiti di legge per il rendiconto economico annuale • costituisce una base per la tassazione - entrate e IVA • permette la comunicazione dei risultati e della situazione sia all’interno che all’esterno.

La contabilità di base si effettua assegnando le voci nel libro mastro generale. Le voci assegnate sono i reali eventi in atto nella compagnia, ad es. vendite, acquisizioni di materiali, salari per i dipendenti. Come manager, potete quindi generare dei rapporti mensili. Tutte le attività di impresa sono obbligate per legge a tenere delle registrazioni di contabilità. Oggi, il modo più efficace per ottenere questo risultato consiste nel servirsi di business system più o meno sofisticati. Il cuore di questi sistemi è il libro mastro generale che contiene tutte le voci assegnate. In termini non economici, si tratta dei dati relativi a tutte le transazioni che risultano rilevanti per l’operatività dell’azienda ad es., tutte le entrate e i costi che sono rilevanti per la direzione della clinica veterinaria. Sul mercato si trova un gran numero di software per business system. Questi variano sia in termini di funzionalità totali disponibili per la contabilità che per il grado in cui contengono funzionalità preventivamente sviluppate per una clinica veterinaria. Il principale fattore che dovrebbe influenzare la vostra scelta di un business system è quindi rappresentato dalla misura in cui il sistema può supportare il vostro staff, e principalmente i veterinari, nel loro lavoro quotidiano. Dovete anche considerare le dimensioni della vostra attività di impresa in termini di numero di clienti e

transazioni e complessità della vostra attività effettiva, quando considerate un nuovo business system per la vostra clinica. L’aumento della funzionalità e della specializzazione in un sistema di questo tipo è, tuttavia, una lama a doppio taglio. Da una parte, offre maggiori potenziali per aumentare l’efficienza della vostra impresa; dall’altra, è più complesso e complicato da utilizzare e richiede una maggiore formazione e capacità da parte del vostro personale. Dovete ricordare che nessun sistema al mondo può cambiare il fatto che una cattiva immissione di dati al suo interno genera una emissione altrettanto cattiva. Una buona regola è quindi di iniziare dal semplice e far sì che le routine di base funzionino bene - questo è il fondamento della contabilità. Poi, potrete gradualmente espandere le funzionalità. In questa particolare sezione elencherò un numero delle funzioni maggiormente utilizzabili disponibili in tutti i business system di tipo generale, e concluderò con alcune idee su quelli dotati di funzioni specializzate per le cliniche veterinarie.

Menu principale • Vetvision total • • • • • • • • • • • • • •

Contabilità Immobilizzazioni tecniche Vendite Business support Servizio Commesse Movimentazione scorte Gestione inventario Produzione Pianificazione delle potenzialità Risorse Progetto Personale Portale commerciale

I business system più sofisticati e complessi contengono anche delle funzioni per la regolazione dei portali per l’e-business. Attraverso questi portali i clienti possono ottenere informazioni relative ai servizi disponibili nonché ai loro prezzi. Per questa stessa via è anche possibile ordinare dei servizi e pagarli. Le parole chiave attraverso cui si realizza l’efficienza utilizzando i business system sono integrazione e processi. Attraverso l’integrazione delle informazioni relative a vendite, costi, clienti, personale e beni potete aumentare le possibilità di migliorare l’analisi delle informazioni e ottenere rapporti con informazioni di valore accresciuto che supporteranno la gestione delle operazioni - sia a breve che a lungo termine. Il sistema deve anche essere in grado di seguire il cliente/animale e simultaneamente sostenere tutto lo staff durante il processo complessivo.

FUNZIONALITÀ VETERINARIE NEI BUSINESS SYSTEM A seconda delle dimensioni dell’attività di impresa e della esperienza e maturità all’interno della clinica, per utilizzare i business system è possibile offrire i seguenti consigli, di carattere generale, circa il tipo di funzionalità da attivare nel sistema che avete scelto di utilizzare. Impresa piccola ed inesperta • Iniziare con funzioni di base agevoli per la contabilità ed il budget • Inserire informazioni di base relative al clien-

Vetvision Total 3.70-v01 • • • • • • • • •

Cerca diario Prenotazioni Lista d’attesa Riferimenti (diagnosi, test) Pazienti riferiti Diari aperti Tariffario Debiti Crediti

• Pagamenti in entrata • Shop

• • • • •

Report Documenti Debiti chirografari Crediti contabilizzati Piano giornaliero

• Promemoria • Analisi • Impostazioni • Attività periodiche • Statistiche

Figura 3.1 - Videata delle opzioni di menu in Vetvision Total (riprodotto per cortese concessione di Vetvision Software Svenka AB).

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te: nome, indirizzo, telefono, e-mail e tipo e nome dell’animale • Assicurarsi che tutti sappiano come utilizzare il sistema e gli scopi di tale utilizzo • Usare il sistema per generare dei rapporti e presentarli regolarmente al personale della struttura. Ciò li coinvolge nel risultato di impresa e li motiva ad utilizzare il business system. Impresa piccola ed esperta • Continuare con le funzioni di base agevoli per la contabilità ed il budget • Aggiungere conti pagabili e conti esigibili • Aggiungere la valutazione dei beni • Aggiungere l’informazione del cliente • Assicurarsi che tutti sappiano come utilizzare il sistema e lo scopo di tale utilizzo • Utilizzare il sistema per generare dei rapporti e presentarli continuamente al personale dell’impresa. Ciò li coinvolge nel risultato di impresa e li motiva ad utilizzare il business system Impresa grande ed esperta • Continuare con le funzioni agevoli di base per contabilità e budget, conti pagabili e conti esigibili e valutazione dei beni • Far evolvere le informazioni sul cliente nel CRM - customer relationship management • Aggiungere la funzionalità relativa alla gestione del magazzino • Prendere in considerazione l’opportunità di aggiungere una funzionalità per la gestione della produzione • Valutare l’opportunità di realizzare un portale integrato con cui permettere ai clienti di interagire con la vostra clinica attraverso Internet. La funzionalità per il supporto dei vostri veterinari Un’interessante possibilità offerta da un business system è la capacità di automatizzare la

ESONERO DI RESPONSABILITÀ: I L'editore dell'opera originale inglese e l'editore italiano non garantiscono la qualità dei prodotti o servizi presunti o dichiarati descritti nella pubblicità eventualmente presente in questa pagina, né li approvano o sostengono in alcun modo. II L'editore dell'opera originale inglese e l'editore italiano non si assumono, in base alle vigenti norme, alcuna responsabilità per danni e/o lesioni a cose o persone come risultato di qualsiasi affermazione diffamatoria vera o presunta, violazione dei diritti di proprietà intellettuale o di privacy, durata di prodotti, se derivanti da negligenza o altro, o da ogni altro uso di idee, istruzioni procedure, prodotti e metodi contenuti nell'articolo. © Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Managing a veterinary practice, 2 ed., W.B. Saunders. All rights reserved. Traduzione di Maurizio Garetto

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12 Practice Management Business system 22 - Berg Maria-Lena - Amigo - Pastore tedesco Attività primarie

Data ➤

Vet

Visite

Status

Tipo di visita

Documenti

Motivo della visita

VETERINARIA 25 | 2008

Scheda diario principale del paziente Altro

Registr.

Consulenza interna

Peso

Clinica riferita

POL

Importi non registrati

Importi registrati

300,00

0,00

Anamnesi …………………

Diagnosi …………

Istruzioni …………

Esame clinico ……………

Prescrizione/terapia ………

Cure in atto ……… Grafica …………………… Apri diario OBS!

Vai… ▼

Mostra diario

Test diagnostici …………

Chiudi Paziente ▼

Debiti ▼

Consulente ▼

Stampa ▼

Guida

Figura 3.2 Videata dai Vetvision Total che illustra il diario di un paziente ed i vari trattamenti che sono stati predefiniti (riprodotto per cortese concessione di Vetvision Software Svenka AB).

• Il tempo di produttività per il veterinario aumenterà, dal momento che l’operatore registrerà continuamente questi dati durante il trattamento, eliminando così la necessità di svolgere un’attività di tipo amministrativo al termine della effettiva terapia. • La vostra clinica sarà in grado di compilare una scheda molto dettagliata a disposizione del cliente

determinazione dei prezzi dei vari trattamenti effettuati su un animale mentre si trova ancora all’interno della clinica. Lo scopo di questa operazione è quello di ridurre un rischio molto comune con la formazione manuale dei prezzi, cioè che il veterinario finisca per arrivare ad un importo totale più basso, a causa di una sottostima dell’impegno e/o semplicemente per dimenticanza di alcune parti di trattamento effettuate. Un altro effetto importante di tutto ciò è quello di stabilire l’assicurazione qualità, dal momento che il veterinario segue dei percorsi più o meno predefiniti, con attività raccomandate durante i vari trattamenti. Per i professionisti più giovani, questa assicurazione qualità può anche servire da supporto e promemoria per aumentare la loro velocità di apprendimento e, al tempo stesso, incrementare la loro fiducia in se stessi. Al fine di automatizzare i prezzi dei vari trattamenti, dovete disporre di un business system orientato al processo, che segua strettamente i vari trattamenti che siete in grado di effettuare sugli animali. Inoltre, il sistema deve contenere prezzi precalcolati/predefiniti per tutti i trattamenti. Quando questi prerequisiti sono in atto, disponete di un business system davvero efficiente, caratterizzato dai seguenti vantaggi sostanziali: • Le entrate saranno più elevate mentre la sottostima e la dimenticanza dei trattamenti effettuati verranno ridotte.

Nella Figura 3.1 è illustrato un esempio delle alternative disponibili in un sistema moderno come il Vetvision Total. A sinistra del menu della Figura 3.1 è possibile trovare le tradizionali funzioni del business system: Contabilità, Beni fissi, Vendite, Business support e così via. A destra, si trovano le opzioni di menu specifiche per l’attività di impresa veterinaria. La schermata successiva (Figura 3.2) mostra un esempio del “diario” di un paziente ed i vari trattamenti che sono stati predefiniti. Come si può vedere nell’angolo in basso a sinistra, sono stati predefiniti i seguenti tipi di trattamento: anamnesi, diagnosi, istruzioni, esame clinico, ordine/terapia, ricovero. Come si può vedere, in questo caso è già stata effettuata una valutazione policlinica per la quale il costo ammonta a 300 SEK (corone svedesi, = 32,34 euro). Non è ancora stato registrato. Ricordate che il vantaggio con i prezzi predefiniti per i trattamenti e le azioni è che potete automaticamente addebitare al cliente proprio tutti i trattamenti; inoltre, i vostri veterinari saranno più efficienti dal momento che non dovranno occuparsi di pratiche amministrative/prezzi una volta effettuato il trattamento. Il quadro successivo (Figura 3.3) è un esempio di diario stampato per un certo animale (un gatto). Come si può vedere, quest’ultimo è stato trattato a causa di un morso, con un esame di base e la revisione della ferita, anestesia e farmaci. Si notino tutte le attività generali che fanno parte dell’esame di base e che sono correttamente elencate nel giornale. Questo non è solo un buon esempio dei vantaggi amministrativi, indiscutibili dato che tutto è documentato, ma anche dell’aspetto di assicurazione qualità di un esame di base. Dal momento che tutte le attività sono elencate, i vostri veterinari dovranno semplicemente passare attraverso tutti i punti, potendo così essere sicuri di aver svolto tutti i compiti rilevanti. ■

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Jesper -Lloyd, John Tipo di animale Gatto

Razza Sesso Esotico a pelo corto Maschio castrato

Tatuaggio ............................ Ob 1679 Microchip ............................ Segni caratteristici ............... Pass n. ............................... Allevatore ............................ Nome sul pedigree .............. N. di pedigree...................... Padre .................................. Madre.................................. Veterinario ...........................

Età/data di nascita Età: 16 anni 1 mese 5 giorni

Colore Nero

Proprietario Proprietario (detentore) … 182 Lloyd, John Courney Rd 10 Westminster Telefono …………… +46-8-7172708 Altri proprietari …… No Compagnia di assicurazione ……… Polizza numero ………………………

Trattamento medico............. Alimentazione ......................

24/04/06 CD

Piaga da morso

4 kg

Anamnesi Ricovero per piaga da morso Esame clinico Esame di base Generale: Normale Generale: Temperatura: Normale: 37,8 Generale: Condizioni: Normali Mucose: Generale: Normale Linfonodi: Generale: Normale Esame generale: Occhi e vista: Normale Esame generale: Orecchie/Naso/Gola: Normale Esame generale: Denti/bocca: Un po’ di tartaro, si suggerisce una pulizia dentale Esame generale: Cardiovascolare: Normale Esame generale: Organi respiratori: Normale Esame generale: Palpazione addominale: Normale Esame generale: Sistema urogenitale: Normale Esame generale: Sistema locomotore: Normale Esame generale: Cute: Piaga da morso, arto posteriore sinistro, lunga circa 2 cm e profonda 1 cm Diagnosi Piaga da morso, attraverso la cute Trattamento/Terapia Trattamento: 24/04/06 Trattamento della piaga 30 minuti Anestesia: 24/04/06 Domitor/Antisedan gatto Prodotti: 24/04/06 Rimadyl compresse veterinarie (50 mg), tre volte al giorno fino a nuova prescrizione Trattamento stazionario 10.00 - Temperatura 37,8. Condizioni generali: depresso, sete ridotta 12.00 - Minzione normale, altre note: ha urinato 14.00 - Condizione generale: dolore. Fame: Normale. Sete: Normale Altre note: più vigile

Figura 3.3 - Un esempio della stampa del diario di Vetvision Total per un particolare animale (un gatto) (riprodotto per cortese concessione di Vetvision Software Svenka AB).

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Animali in città Focus

VETERINARIA 25 | 2008

Piccioni: quali rischi per la salute? I volatili urbani “molesti per eccellenza” pongono un problema igienico-sanitario da non sottovalutare recente la notizia per cui anche Milano, dopo Venezia e Lucca, dichiara “guerra” ai piccioni. Multe salate, infatti, per chi viene sorpreso a dargli da mangiare. La cittadinanza, inoltre, è invitata a risanare locali e anfratti, chiudere aperture di aerazione e porre dissuasori per impedire la sosta dei volatili sui terrazzi, davanzali e cortili.

È

IL PARERE DEL VIROLOGO “Il piccione è l’animale molesto urbano per eccellenza - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo del dipartimento di sanità pubblica, microbiologia e virologia dell’Università di Milano - non solo perché sporca e imbratta monumenti storici, ma soprattutto perché possibile veicolo di malattie infettive e parassitarie”. Si pone, quindi, un problema di tipo igienico-sanitario da non sottovalutare. Le malattie comunemente trasmesse attraverso il contatto con i piccioni sono circa 60. I piccioni, inoltre, sono anche veicolo di parassitosi. In particolare sui piccioni si possono trovare zecche (la cosiddetta “zecca molle del piccione” o argas reflexus), cimici, pulci e acari, che spesso causano infestazioni negli edifici dove questi uccelli depongono il loro nido, soprattutto all’interno dei sottotetti e dei solai. Anche in questo caso il problema è di tipo igienico-sanitario perché questi parassiti sono portatori a loro volta di malattie infettive e sono potenziali parassiti per l’uomo.

LE MALATTIE “La trasmissione di malattie infettive o parassitosi dai volatili all’uomo o agli animali avviene attraverso il contatto con il piccione, le sue piume o i suoi escrementi - continua Pregliasco - Dopo il contatto è facile, infatti, che la mano venga portata alla bocca e, da qui, la malattia inizi a diffondersi. Non sempre, però, le malattie si trasmettono con il contattato diretto. Nel caso degli escrementi, infatti, le polveri infette vengono trasportate dal vento, dagli aspiratori o dai ventilatori arrivando, così, all’interno delle scuole, nei ristoranti, negli appartamenti e in qualsiasi altro luogo dove contaminano utensili da cucina o biancheria, innescando i processi infettivi. Questo ultimo caso, comunque, si può verificare quando si tratta di colonie di piccioni, mentre le probabilità scendono in presenza di un solo volatile”.

NESSUN RISCHIO AVIARIA Tutto tranquillo, invece, sul fronte dell’influenza aviaria. Si è parlato a lungo del fatto che i piccioni potessero trasmettere questa malattia. “Finora non sono stati documentati casi di infezione da H5N1 (il virus dell’influenza aviaria) in questi volatili - spiega Pregliasco - anzi, questi uccelli sono risultati molto poco sensibili all’infezione. Rimane il fatto” - prosegue Pregliasco - che i piccioni presenti in modo massiccio e in colonie numerose nelle aree urbane possano essere un potenziale veicolo delle malattie infettive

60 MALATTIE COMUNEMENTE TRASMESSE Le malattie comunemente trasmesse attraverso il contatto con i piccioni sono circa 60 tra cui: • la salmonellosi, una infezione intestinale che provoca diarrea, nausea, vomito e, a volte, febbre. • la criptococcosi, causata da funghi che provocano polmoniti e disturbi al sistema nervoso. • l’istoplasmosi, provocata da funghi microscopici che attaccano l’apparato respiratorio causando polmoniti e, in alcuni casi, colpendo il sistema nervoso centrale portando alla paresi. • la candidosi, causata da un altro fungo, la Candida, che provoca infezioni intestinali e irritazioni ai genitali femminili, e che può essere presente sulle piume dei piccioni. • l’encefalite, una infiammazione al cervello molto pericolosa.

citate sopra e rimangono un pericolo per la salute pubblica”. La trasmissione delle malattie avviene attraverso il contatto (anche se non sempre di tipo diretto) con il piccione o con i suoi escrementi. È bene, quindi, evitare di toccarli, non avvicinarsi ai loro escrementi e non raccogliere le loro piume. Se lo si deve fare, è bene proteggersi adeguatamente con guanti in lattice monouso e lavarsi accuratamente le mani con un sapone disinfettante se inavvertitamente si viene in contatto diretto. Infine, per procedere ad una adeguata disinfestazione dei luoghi preferiti per la loro nidificazione come i sottotetti o i solai, è bene affidarsi a imprese specializzate, che siano in grado di predisporre anche efficaci interventi per il loro allontanamento e dissuasione. ■

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14 Vet Journal Attualità scientifica

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VETERINARIA 25 | 2008

Enteriti batteriche del cane e del gatto: obbligatorio trattare? Interpretare i risultati per scegliere l’approccio corretto. Stanley Marks a Rimini di MARIA GRAZIA MONZEGLIO ome comportarsi in presenza di un pannello di esami enterici positivi per Salmonella e Clostridium perfringens in un cane o gatto con diarrea? È necessario effettuare una terapia antibiotica e se sì, quale? Con un caso clinico emblematico Stanley L. Marks (Università della California a Davis, USA) ha introdotto la sua relazione intitolata “Le enteriti di origine batterica nel cane e nel gatto”, tenuta durante la sessione di gastroenterologia organizzata da SIGEDV al 59° Congresso SCIVAC di Rimini (30 maggio-1° giugno 2008). Clostridium perfringens, C. difficile, Campylobacter spp. e Salmonella spp. sono infatti i batteri enteropatogeni più comunemente ritenuti responsabili di diarrea nel cane e nel gatto, ma sono anche costituenti normali della microflora enterica di molti animali, e possono essere coltivati dalle feci di soggetti sani. A complicare la questione si aggiunge la mancanza di standardizzazione dei pannelli enterici tra i diversi paesi e anche tra i diversi laboratori di analisi. Un pannello enterico comprende in genere la colorazione di Gram degli strisci fecali, la coprocoltura, la ricerca

C

delle tossine (immunoidentificazione) e la PCR. In uno studio effettuato presso l’Università della California, la coltura fecale su feci fresche per Campylobacter era positiva nel 22% dei cani con diarrea e nel 42% dei cani sani; la positività per Clostridium perfringens era pari al 34% nei cani con diarrea e al 13% nei cani sani. Nel gatto, il 20% dei soggetti sani era positivo a Campylobacter, contro l’11% dei gatti con diarrea.

CLOSTRIDIUM L’enterotossina di Clostridium perfringens

è fortemente associata allo sviluppo di diarrea emorragica acuta nel cane, anche se il microrganismo viene individuato sia nei cani diarroici sia nei cani non diarroici. Poiché C. perfringens è un normale commensale della microflora enterica, il suo semplice isolamento in coltura dalle feci ha scarso significato clinico e la differenza di isolamento tra cani sani e diarroici mediante esame culturale non ha valore diagnostico. Tale differenza diviene invece più significativa effettuando il test ELISA per le enterotossine (anche se di derivazione umana e non validato per gli animali) e aumenta ulteriormente associando anche la PCR per identificare il gene dell’enterotossina. La tossina è instabile e sensibile al calore e al pH, per questo sono possibili risultati falsi negativi se le feci non sono fresche. In uno studio effettuato dall’autore non si è riscontrata utilità nel conteggio delle endospore di Clostridium nello striscio fecale colorato. La terapia delle enteropatie indotte da Clostridium perfringens può essere effettuata con metronidazolo (10-15 mg/kg BID per una settimana), oppure tilosina (20-30 mg/kg BID per una settimana), quest’ultima molto utilizzata dall’autore per le coliti in generale, con l’unico difetto del sapore amaro, oppure amoxicillina/ampicillina (20 mg/kg BID per una settimana). Anche per Clostridium difficile, che può indurre una sindrome diarroica emorragica acuta potenzialmente fatale, la coltura fecale non differenzia tra cani sani e diarroici, tuttavia è utile perché qualora sia negativa esclude che la causa di malattia sia l’enteropatogeno e se è positiva deve indurre a effettuare un approfondimento diagnostico. Il test ELISA per le tossine A e B, utilizzato di routine per la diagnosi della diarrea associata a C. difficile, è di derivazione umana e troppo poco sensibile per il cane e il gatto. Anche la PCR ha scarso valore diagnostico. Quindi, l’iter diagnostico per questo enteropatogeno prevede la coltura fecale e in caso di positività il test ELISA; se quest’ultimo è positivo è consigliabile effettuare il trattamento, tenendo conto però della possibilità di falsi negativi data la sua scarsa sensibilità. Il farmaco d’elezione per i cani con sospetta diarrea da C. difficile è il metronidazolo, poco associato a fenomeni di resistenza. L’agente di seconda scelta è la vancomicina. Uno studio recente ha rilevato risultati incoraggianti con la somministrazione del probiotico Saccharomyces boulardii, inibitore delle tossine A e B del clostridio. La trasmissione zoonosica dell’enteropatogeno dall’animale all’uomo è possibile ma non è stata documentata.

CAMPYLOBACTER Campylobacter spp può indurre una diarrea acquosa contenente muco e sangue soprattutto in soggetti giovani e immunodepressi. La colorazione degli strisci fecali non riesce a differenziare le varie specie di Campylobacter e la loro semplice identificazione non è comunque sufficiente a giustificare una diagnosi di diarrea da Campylobacter, dal momento che molti cani e gatti sani possono ospitare questi batteri nel loro tratto intestinale. La coprocoltura deve essere effettuata su un terreno di coltura selettivo specificamente formulato e contenente agenti antimicrobici (ad es., Campy-CVA che contiene cefoperazone, vancomicina ed amfotericina B). Test biochimici integrati dalla multiplex PCR consentono l’identificazione della specie di Campylobac-

ter presente. Benché la diarrea determinata dai microrganismi del genere Campylobacter sia solitamente autolimitante essi sono un’importante causa di zoonosi quindi l’animale deve essere trattato soprattutto in presenza di bambini o soggetti immunodepressi, oltre che in caso di paziente sintomatico (diarrea emorragica). Si utilizzano macrolidi (eritromicina 10-15 mg/kg TID) o fluorochinoni (enrofloxacina 5 mg/kg BID); la ciprofloxacina non è farmaco elettivo a causa dell’alta percentuale di C. jejuni resistenti al farmaco.

SALMONELLA Salmonella spp. è una delle cause più comuni di malattie di origine alimentare nell’uomo, mentre la salmonellosi clinicamente manifesta nel cane e nel gatto è rara, benché le prevalenze siano più elevate nei cuccioli e nelle popolazioni dei canili. L’isolamento di Salmonella spp. dai cani e dai gatti adulti varia dallo 0 al 2% negli animali non diarroici e dallo 0 all’1% in quelli diarroici. La prevalenza di Salmonella è molto più elevata fra i cani alimentati con diete a base di cibi crudi. L’eliminazione con le feci di salmonelle nelle infezioni ad insorgenza spontanea può continuare per un periodo di almeno sei mesi, ma può persistere anche più a lungo perché il microrganismo viene ospitato nei linfonodi. La diagnosi tradizionale di salmonellosi viene formulata sulla base dell’isolamento del microrganismo in associazione con i segni clinici e la valutazione di potenziali fattori di rischio come l’ospedalizzazione, l’età, l’esposizione ambientale e la somministrazione di antibiotici. Tuttavia, l’isolamento di Salmonella non è necessariamente indicativo del suo coinvolgimento nella malattia, dal momento che si possono riscontrare percentuali di isolamento simili in animali sani e non diarroici. I segni della salmonellosi clinicamente manifesta nel cane sono rappresentati da febbre, anoressia, diarrea (che può essere emorragica), vomito, perdita di peso, scolo nasale, paresi degli arti pelvici ed aborto. La maggior parte dei cani e dei gatti con infezione da Salmonella è asintomatica, benché alcuni animali possano presentare manifestazioni riferibili a sepsi sistemica. Esistono numerosi protocolli per l’isolamento di Salmonella spp. Di norma, si pongono campioni di feci fresche su uno o più terreni selettivi, come l’agar MacConkey, l’agar XLD e l’agar verde brillante. Per l’arricchimento, si raccomanda l’impiego di selenito F, tetrationato o brodo Gram-negativo (GN). Il trattamento antibiotico (fluorochinoloni, cefalosporine di III generazione, TMS) dovrebbe essere riservato agli animali con concomitanti segni di infezione sistemica o immunodepressione. In conclusione, è consigliabile effettuare un pannello enterico nei seguenti casi: insorgenza di diarrea in più di un animale dell’ambiente - diarrea acquosa emorragica acuta - aumento dei neutrofili nello striscio fecale - insorgenza di diarrea dopo soggiorno in collettività - rischio zoonosico ■

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo www.vetjournal.it/



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16 Vet Journal Attualità scientifica

Salmonellosi umana trasmessa dai rettili: situazione in Europa Casi sempre più frequenti ma il quadro generale è difforme

casi di salmonellosi associati ai rettili sono regolarmente segnalati: su 1,4 milioni di casi umani annuali di salmonellosi negli USA si stima che 74.000 siano il risultato di un'esposizione a rettili e anfibi. Casi di infezioni da Salmonella attribuiti al contatto diretto e indiretto con i rettili o altri animali esotici sono stati descritti anche in numerosi paesi europei, tuttavia manca una visione esaustiva dell'entità del problema nel nostro continente. In totale, 160.649 casi umani di salmonellosi sono stati segnalati nel 2006 in 25 paesi membri dell'Unione Europea e in Bulgaria, Romania, Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

Lo studio pubblicato su Eurosurveillance e le precedenti pubblicazioni indicano che, sebbene i casi conosciuti e attribuiti all'esposizione ai rettili e altri animali esotici possono costituire una ridotta proporzione di tutti i casi umani di salmonellosi in Europa, è probabile che il problema sia sottostimato e in aumento e meriti quindi maggiore attenzione. Il numero di rettili d'affezione è in continuo aumento in alcuni paesi europei e la salmonellosi associata ai rettili è considerata una zoonosi emergente. Lo studio considera in particolare la casistica segnalata in alcuni paesi europei: Belgio, Finlandia, Francia,

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Germania, Irlanda, Lettonia e Olanda. I dati tuttavia non sono completi e uniformi, a causa soprattutto dei diversi sistemi di sorveglianza dei vari paesi europei. In Europa, raccomandazioni relative alla manipolazione dei rettili di altri animali esotici esistono nel contesto veterinario, tuttavia si ritiene che linee guida concordate sulla prevenzione della trasmissione della salmonellosi dei rettili all'uomo dovrebbero essere estese al campo della sanità pubblica ed essere indirizzate sia agli operatori sanitari sia alla popolazione generale. Il pubblico deve essere informato circa la possibilità di acquisire l'infezione degli animali esotici ed è anche importante che i medici e gli operatori di sanità pubblica considerino questa via di trasmissione nelle indagini cliniche. (M.G.M.) ■

PREVALENZA DEI TUMORI TESTICOLARI CANINI: UN AGGIORNAMENTO no studio ha fornito una stima aggiornata della prevalenza dei tumori testicolari canini. Un precedente studio del 1962 riportava una prevalenza pari al 16%. L'esame istologico di entrambi i testicoli di 232 cani, prelevati in corso di necroscopia, rivelava che 62 (27%) presentavano uno o più tumori testicolari, per un numero totale di neoplasie pari a 110. In particolare, si identificavano: 55 tumori delle cellule interstiziali, 46 seminomi e 9 tumori delle cellule del Sertoli. I risultati suggeriscono che, concludono gli autori, la prevalenza dei tumori testicolari del cane è aumentata nel corso degli ultimi 40 anni, similmente a quanto osservato nell'uomo. Ulteriori studi potrebbero indagare il possibile ruolo causale degli inquinanti ambientali in questa tendenza. (M.G.M.)

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rettili e altri animali esotici a sangue freddo possono fungere da serbatoi di Salmonella ed è possibile l’infezione umana dovuta al contatto diretto e indiretto con questi animali. Negli Stati Uniti, i

TRASMISSIONE TRANSPLACENTARE DI BTV-8 uattro presentazioni del simposio europeo EPIZONE intitolato "Bluetongue in Europe, back to the future!!" (Brescia, 7 giugno 2008) hanno riguardato la trasmissione transplacentare del virus della bluetongue BTV-8. In una relazione (Transplacental and contact transmission of bluetongue virus from an outbreak in a cattle herd in Northern Ireland. Fraser Menzies et al) si suggerisce la possibilità di diffusione del virus per via orale mediante ingestione di placenta infetta. In una seconda relazione (Evidence for transplacental and oral transmission of wild type bluetongue virus serotype 8 after experimental infection in cattle: are unusual routes of virus transmission involved in overwintering? Anoek Backx et al), gli autori ricordano che la trasmissione transplacentare e orale di BTV è rara e ha scarsa importanza durante i periodi di attività del vettore. Tuttavia la trasmissione incidentale del virus attraverso queste vie potrebbe prolungare la presenza di animali viremici durante il periodo invernale, in assenza di attività vettoriale, assumendo maggiore importanza per l’overwintering di BTV. In un poster intitolato “Movement of bluetongue virus strains during the disease outbreak caused by BTV-8 in northern Europe during 2006-2008 as revealed by sequence analysis of genome segment” (Peter Mertens et al), si descrive la trasmissione verticale e orizzontale invernale in assenza del vettore di BTV-8 nei bovini dell’Irlanda del Nord. Anche in un secondo poster (Vertical transmission of wild type bluetongue virus serotype 8 after natural infection in cattle: are unusual routes of virus transmission involved in overwintering? Linda van Wuijkhuise-Sjouke et al) si suggerisce la possibilità di trasmissione verticale della variante nordeuropea di BTV8, che determina la presenza di vitelli viremici in primavera. (M.G.M.)

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Anagrafe canina e randagismo Info Regioni

Trento, disposizioni regolamentari per l’istituzione dell’anagrafe canina e l’attuazione della 281 on decreto n. 14 del 2 aprile 2007, il Presidente della Provincia di Trento ha emanato un regolamento che stabilisce le “disposizioni regolamentari per l’applicazione dell’articolo 10 della legge provinciale 1 agosto 2003, n.5, relativo all’istituzione dell’anagrafe canina e all’attuazione della legge 14 agosto 1991, n. 281 (legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo)”. Il regolamento disciplina l’organizzazione, la tenuta e la gestione dell’anagrafe canina provinciale; definisce le modalità per l’adempimento degli obblighi del proprietario o detentore di cani in riferimento all’iscrizione, alla variazione o alla cancellazione dell’iscrizione all’anagrafe canina dell’animale in proprietà o in detenzione; disciplina la cattura, il trasporto, la custodia dei cani vaganti e gli interventi sui gatti di colonia. Stabilisce inoltre le modalità e i criteri per la costruzione o risanamento e per la gestione dei rifugi per cani al fine di garantire buone condizioni di vita degli animali e il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

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ISCRIZIONE ANAGRAFE CANINA Il proprietario è tenuto ad iscrivere il proprio cane all’anagrafe canina al comune di residenza entro quattro mesi dalla nascita dell’animale o entro un mese da quando ne viene in possesso o in detenzione. Per l’identificazione e l’iscrizione il proprietario può rivolgersi ad un veterinario dell’Azienda provinciale o ad un veterinario libero professionista convenzionato con l’azienda medesima.

VARIAZIONE E CANCELLAZIONE DATI Ai fini del controllo della popolazione canina e della tenuta dell’anagrafe canina, il proprietario deve comunicare al comune di residenza la cessione, la scomparsa o la morte del cane, nonché il cambiamento di residenza. In caso di cessione la comunicazione è effettuata entro trenta giorni dalla consegna del cane al nuovo proprietario del quale devono essere indicate le generalità e l’indirizzo. In caso di scomparsa del cane, la comunicazione deve essere effettuata entro tre giorni dalla scomparsa. In caso di morte invece, entro trenta giorni dall’evento deve essere data comunicazione. Il cambiamento della residenza deve essere comunicato al comune di prece-

dente residenza entro trenta giorni dall’avvenuto trasferimento.

RIFUGI Il regolamento stabilisce che i comuni provvedano alla costruzione dei rifugi nel rispetto dei criteri e delle caratteristiche strutturali stabilite all’art. 7 del regolamento e che possano affidarli in gestione, sulla base di convenzioni, ad enti, ad associazioni protezioniste ed a privati. I rifugi dovranno essere sottoposti a controllo e sorveglianza sanitaria da parte dell’Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria dell’Azienda provinciale, nei confronti delle principali malattie infettive e zoonosi, garantendo buone condizioni di vita per i cani ospitati ed il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Presso i rifugi i trattamenti vaccinali e profilattici sono a carico dell’Azienda provinciale. Le azioni di disinfezione e derattizzazione sono a carico del soggetto gestore del rifugio. L'assistenza medica e chirurgica di base per gli animali senza proprietario ospitati presso i rifugi è erogata dalle strutture dell'Azienda provinciale direttamente o tramite convenzione con strutture private e i relativi oneri sono a carico dell'Azienda provinciale. L'assistenza di pronto soccorso dei cani senza proprietario è assicurata dall'Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria dell'Azienda provinciale presso i rifugi o presso le strutture ambulatoriali veterinarie dell'Azienda medesima.

GATTI IN LIBERTÀ In relazione a quanto previsto dall’art. 2 della legge n. 281/1991, il regolamento stabilisce che i gatti che vivono in libertà nel loro habitat sono protetti ed è fatto divieto a chiunque maltrattarli. Per la gestione e per la cura delle colonie dei gatti, i comuni e l’Azienda provinciale possono avvalersi di enti ed associazioni protezionistiche sulla base di apposite convenzioni, nelle quali sono disciplinati i relativi rapporti giuridici e finanziari.

ADEGUAMENTO CANILI ESISTENTI Entro cinque anni dalla data di entrata in vigore del regolamento, i canili comunali esistenti devono essere adeguati ai criteri e alle caratteristiche previste per la costruzione dei rifiugi come stabilito dall’art. 7 del regolamento. Il decreto è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 25 del 21 giugno 2008 (3a serie speciale - Regioni).

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18 Info Regioni Intramoenia

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Libera professione intramuraria, linee guida in Lazio Emanate le disposizioni per l’esercizio dell’attività intramuraria del personale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. Il provvedimento attua la Legge 120/2007

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n attuazione della Legge n. 120 agosto 2007, "Disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria", la Regione Lazio ha emanato le Linee Guida che

assicureranno al personale della dirigenza, medica, veterinaria e sanitaria "la piena attuazione dell'istituto della libera-professione intramuraria", che costituisce "un'area organizzativa di erogazione di servizi a pagamento, che saranno offerti sul mercato sa-

nitario in parallelo all'attività istituzionalmente dovuta". L'attività intramuraria può essere svolta "individualmente o in equipe", "fuori dall'impegno di servizio" e "su libera scelta dell'assistito e con oneri a carico dello stesso o di assicurazioni o di fondi sanitari integrativi del SSN". Scopo dichiarato, oltre al processo riorganizzativo dei servizi offerti ai pazienti e al diritto alla libera professione dei dirigenti, figura anche quello di "rafforzare la capacità competitiva dell'Azienda Sanitaria non solo sul mercato dei servizi garantiti e finanziati dal SSN in concorrenza con le strutture private, ma anche sul mercato più generale dei servizi sanitari". L'esercizio della libera professione intramuraria non deve essere in contrasto con le finalità e le attività istituzionali dell'Azienda e lo svolgimento deve essere organizzato in modo tale da garantire l'integrale assolvimento dei compiti di istituto. I Direttori generali delle ASL e delle AO adottano un apposito regolamento aziendale per definire le modalità organizzative dell'attività libero professionale della dirigenza (gli spazi d'esercizio, anche tramite convenzioni con le strutture private, definizione delle tariffe, modalità di prenotazione, organismi di verifica, distribuzione del fondo di perequazione). Le Aziende devono prevenire situazioni che possono determinare l'insorgenza di conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale. Le tariffe sono determinate in accordo con i professionisti e sulla base del CCNL, attraverso la definizione di un tariffario idoneo ad assicurare l'integrale copertura di tutti i costi direttamente e indirettamente correlati alla gestione dell'attività libero-professionale intramuraria, ivi compresi quelli connessi alle attività di prenotazione e di riscossione degli onorari. Nel caso non sia possibile esercitare al di fuori dell'orario di servizio, deve essere determinata la resa dell'orario relativo quantificata sulla base dei tempi oggettivi di assistenza, tempo che deve essere comunque recuperato. L'attività intramuraria deve essere inoltre prestata nella disciplina di appartenenza. Fino alla realizzazione di spazi e strutture idonei, la libera professione può essere svolta utilizzando studi professionali, con detrazione fiscale delle spese sostenute. Prevista la copertura assicurativa della responsabilità dei dirigenti. Per garantire una "corretta e trasparente gestione della libera professione intramuraria" e per "garantire la tutela dei diritti degli utenti del SSN", le Aziende hanno l'obbligo di predisporre una Carta dei Servizi e di "attivare un efficace sistema di informazione dei cittadini in ordine a tutte le prestazioni (sia quelle garantite dal SSN sia quelle in regime di libera professione) con le indicazioni di modalità di fruizione e dei tempi di attesa". ■


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SIVAR Dalle Associazioni

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Il veterinario consulente della condizionalità Il veterinario è il consulente professionalmente titolato ad assistere l’allevatore in tutte le pratiche aziendali dalle quali dipendono gli aiuti comunitari di MINO TOLASI ’afa insopportabile e l’argomento ostico per i veterinari non sono state motivazioni sufficienti a fermare la partecipazione di un centinaio di colleghi all’incontro dal titolo “Condizionalità, nuove prospettive per il medico veterinario” organizzato dalla SIVAR a Palazzo Trecchi il 25 giugno. Il team organizzativo è composto da SIVAR, ANMVI e Ordine di Cremona. Dopo i saluti di Medardo Cammi (Presidente SIVAR), Giancarlo Belluzzi (Vice Presidente ANMVI), Leonardo Provana, chairman esperto, chiarisce che condizionalità significa “tutte le pratiche che un allevatore deve attuare per ricevere gli aiuti comunitari”, ma non solo: è anche una garanzia della qualità e della salubrità della produzione. La parola passa poi rapidamente a Penocchio, Presidente della FNOVI. Il suo è un intervento puntuale, chiaro, ma soprattutto appassionato. Si è passati da aiuti “a pioggia” a sovvenzioni condizionate dall’adempimento di alcuni obblighi. Le cifre a disposizione sono ingenti, e vengono regolamentate dai Piani di Sviluppo regionale che ogni regione sta mettendo a punto. I regolamenti però sono fatti in modo da escludere, di fatto, i professionisti a vantaggio di organizzazioni già strutturate. Con azioni legali portate avanti da FNOVI e dagli ordini, quasi la totalità di questi regolamenti è stata annullata. Una grande iniziativa è stata la creazione di una Fondazione tra federazioni dei veterinari, agrotecnici ed agronomi che, con lo scopo principale di salvaguardare i diritti dei Liberi Professionisti, evitare discriminazioni e, soprattutto di accreditarsi quale organismo di consulenza, dovrebbe permettere ai veterinari di entrare nel giro delle consulenze finalizzate all’accesso per gli allevatori agli aiuti comunitari. La grande passione nella difesa dei veterinari è sottolineata dalla platea con un lunghissimo applauso. Più tecnico l’intervento di Casartelli, consigliere della FNOVI. Spiega in quali aree dei Criteri di Gestione Obbligatoria è coinvolto il veterinario, sottolinea come sia necessario un salto culturale della professione se non vogliamo perdere questa grande occasione di lavoro. Annuncia poi che è già attiva, attraverso il sito dell’Ordine dei Veterinari di Milano, l’adesione dei singoli professionisti alla

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fondazione. Marino Pini, specialista veterinario del piano SATA della Regione Lombardia, spiega con molta chiarezza l’utilizzo dei servizi di consulenza, regolamentati dalla “Misura 114” e

raffredda un poco gli entusiasmi mettendo in luce le difficoltà tecniche da parte dei professionisti per entrare in questi complicati meccanismi. Il successo dell’iniziativa viene sancito dalle

numerose domande dei partecipanti alla fine delle relazioni. Il dibattito è gestito con maestria dal chairman che conclude i lavori con esemplare puntualità. ■


20 Lettere al Direttore Occupazione Linee guida contro il lavoro nero opo aver letto la commovente lettera PV 19-2008, ndr) di Sissi (a proposito, perché non create una bacheca con le dediche al veterinario?) vorrei con questa mia lettera dare voce a tutti quanti non se la sentono di ringraziare il dottore veterinario. Non se la sentono perché sono (o sono stati) sfruttati da altri colleghi più anziani. Mi chiedo se non sia ormai ora di parlare di lealtà verso i colleghi cosiddetti tirocinanti/collaboratori. Ma è mai possibile che in un settore ipernormato come il nostro non si riesca ad estirpare radicalmente quel fenomeno ascrivibile,

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passami il termine, al “lavoro nero”? Secondo quale logica si continua ad accettare che colleghi impieghino presso le proprie strutture altri veterinari (solitamente più giovani) senza nessun tipo di contratto in atto scaricando sul lavoratore ogni onere fiscale, senza nemmeno un contratto di lavoro “precario”? Oltre ad essere una evidente distorsione della libera concorrenza, lo ritengo assolutamente al di fuori di ogni norma riguardante la tutela dei diritti dei lavoratori. Come può una persona ambire ad una vita dignitosa, a crearsi una famiglia quando anche la nascita di un figlio può trasformarsi in motivo di licenziamento o, meglio, di interruzione a tempo indeterminato di una collaborazione consolidata? Quando si riuscirà ad avere linee guida uni-

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voche, precise, dettagliate da parte vostra? O forse dobbiamo aspettare che si metta in atto in via naturale una sorta di regola d’oro modificata: non fare ad altri ciò che è stato fatto a te stesso”? Ringrazio per l’attenzione sicuro, visto la delicatezza del tema trattato, di comprendere il mio anonimato. Il lavoro autonomo al pari di quello imprenditoriale si fonda sul rischio. Il che non vuol dire sullo sfruttamento o sulla disonestà. Ma anche quando impostato correttamente fin dall’inizio, il rapporto di lavoro fra due liberi professionisti non è paragonabile al “posto fisso” (anch’esso ormai di antica memoria). Il punto è che spesso i patti fra due professionisti egualmente abilitati dallo Stato non sono chiari fin dall’inizio e non ci si cura abba-

"Avete di fronte a voi una persona sostanzialmente contraria agli OGM”. Luca Zaia, Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali

stanza di chiarirli, specie quando si è agli inizi della professione. Una scrittura privata può essere un buon punto di partenza e garantisce anche nei confronti del Fisco e delle numerose autorità ispettive a cui è soggetta una struttura veterinaria. Se si è disposti a fare un po’ di più esiste un contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti degli studi di professionali, siglato da ANMVI all’interno di Confprofessioni (www.confprofessioni.eu), che tutela sotto ogni punto di vista tanto il veterinario datore di lavoro quanto il veterinario dipendente. Per l’illegalità, invece, non ci sono linee guida che tengano. Quanto ai tirocinanti, siamo solo apparentemente iper-normati. In realtà l’istituto del praticantato post laurea e post abilitazione (regolamentato e retribuito) giace nei cassetti di non ricordo più quanti ministri della giustizia che non hanno saputo varare la riforma delle professioni. Il tirocinante è per la legge solo lo studente, colui che finalizza la pratica alla laurea. Anche qui le regole ci sono. Voglio concludere con una considerazione un po’ più ampia rispetto al caso esposto: ogni anno entrano nella professione nuovi colleghi destinati alla disoccupazione e nei casi peggiori alla sottoccupazione per le gravi responsabilità dell’Università. Chi darà loro lavoro? Il mercato no di certo e le strutture veterinarie private che già agonizzano non sono considerabili come degli ammortizzatori sociali. Chi sforna laureati a getto continuo non si preoccupa del diritto ad “ambire ad una vita dignitosa”, il dramma ricade in modo inaccettabile sulla professione. Permettimi di salutarti ribadendo che l’anonimato non ci sembra il miglior modo di lottare né per se stessi né per la Categoria. Carlo Scotti

http://www.anmvi.it/vetexchange/ VET-EXCHANGE è il servizio in rete dell'ANMVI rivolto ai medici veterinari interessati alla compravendita di attrezzature professionali. Il sistema prevede l'utilizzo di un archivio on-line compilato e aggiornato via browser dagli utenti che intendono offrire un prodotto. Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni; alla scadenza di questo periodo vengono rimosse automaticamente. Questo servizio telematico ha unicamente lo scopo di consentire un più facile contatto tra soggetti interessati alla compravendita di attrezzature professionali veterinarie. Per inserire la propria offerta o richiesta è necessaria la registrazione al servizio tramite un modulo on-line.

http://www.anmvi.it/vetjob/ VET-JOB è il mercato italiano del lavoro veterinario. Questo servizio telematico prevede l'utilizzo di un archivio on-line compilato e aggiornato via browser dai medici veterinari che cercano oppure offrono proposte di lavoro. Esso ha unicamente lo scopo di consentire un più facile contatto tra medici veterinari che offrono o sono alla ricerca di lavoro. Per inserire la propria offerta o richiesta di lavoro è richiesta la registrazione al servizio. Al termine della registrazione il sistema fornirà all'utente un codice che, insieme alla password, consentirà di accedere all'area riservata per modificare/integrare/rimuovere le proprie inserzioni e la scheda dati personale. Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni; alla scadenza di questo periodo vengono rimosse automaticamente.


BTV8 Dalle Aziende

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Blue tongue, l’Inghilterra ordina a Merial dosi supplementari di vaccino l DEFRA (Department for Environment, Food and Rural Affairs), l’ente del Regno Unito preposto al controllo delle malattie animali, ha comunicato ufficialmente di aver emesso un ordine di acquisto per 13 milioni di dosi del vaccino contro il sierotipo 8 della Blue Tongue e di averlo inviato a Merial. Otto milioni di dosi verranno impiegate in Inghilterra e 5 milioni in Galles. Merial prevede di poter spedire regolarmente il proprio vaccino durante l’estate. Ciò garantirà la disponibilità di una quantità di dosi sufficienti per effettuare le vaccinazioni previste nel mese di settembre in Inghilterra e nel Galles. La legislazione europea vigente stabilisce che la vaccinazione è consentita solo nelle zone di protezione. La campagna vaccinale predisposta in Inghilterra definisce come la vaccinazione debba essere effettuata e come la zona di protezione vada allargata contea per contea, tenendo conto della disponibilità del vaccino e del livello di rischio dell’insorgenza della malattia. Hilary Benn, Segretario all’Ambiente, ha rilasciato questa dichiarazione: “Il DEFRA, dopo un’attenta valutazione delle gare d’asta indette per la fornitura di vaccino contro la Blue Tongue, ha deciso di ordinare 13 milioni di dosi supplementari di vaccino. In questo modo avremo la possibilità di realizzare con successo il piano di vaccinazione già in corso e di continuare la prevenzione durante il periodo estivo”. Nigel Gibbens, Capo dei Servizi Veterinari, ha, a sua volta, rilasciato questa dichiarazione: “Sono particolarmente soddisfatto delle elevate richieste di vaccino che abbiamo ricevuto fino ad ora. Tuttavia con l’approssimarsi dell’estate aumenta il rischio che la malattia si ripresenti. Raccomandiamo alle industrie farmaceutiche operanti nel settore della Salute Animale di rimanere in allerta e nello stesso tempo invitiamo gli allevatori a ordinare al più presto il vaccino dal proprio veterinario”. Il vaccino Merial sarà disponibile in flaconi da 100 ml ed è previsto che la dose vaccinale per

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MERIAL erial è una società leader a livello mondiale nella salute animale, basata sull’innovazione, che offre un’ampia gamma di prodotti concepiti per migliorare la salute, il benessere e le performance di numerose specie animali. Merial impiega circa 5.000 dipendenti e opera in più di 150 paesi nel mondo. Il fatturato registrato nel 2007 è stato pari a 2,5 miliardi di dollari. Merial Limited è una joint venture tra Merck & Co. Inc. e sanofi-aventis. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.merial.com.

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COMUNICATI STAMPA Le aziende interessate alla pubblicazione dei comunicati stampa possono inviare il comunicato, possibilmente corredato da una foto, all’indirizzo e-mail: professioneveterinaria@anmvi.it

gli ovini sia da 1 ml, da somministrare una sola volta, mentre nei bovini sarà impiegato alla dose di 1 ml, ripetuta dopo 4 settimane. Merial è la prima azienda ad aver sviluppato vaccini contro i vari sierotipi della Blue Tongue e ad averli messi a disposizione, sin dal 2004, delle Autorità Sanitarie di Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Svizzera, Portogal-

lo, Spagna e di altri stati europei. Nel corso degli ultimi 5 anni Merial ha effettuato cospicui investimenti sul sito produttivo di Pirbright, in Inghilterra, al fine di poter mettere a disposizione delle Autorità Sanitarie nazionali e internazionali quantità adeguate di vaccini contro le emergenze epidemiche, quali la Blue Tongue e l’afta epizootica. ■

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22 Calendario attività Dal 9 luglio al 5 ottobre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

9 - 12 LUG 5 - 7 SET 7 SET 11 - 13 SET 13 SET 14 SET 14 SET 18 - 20 SET 20 SET 21 SET 21 SET 21 SET 21 SET 25 - 27 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 27 - 28 SET 28 SET 28 SET 28 SET 28 SET 1 - 4 OTT 4 - 5 OTT 4 OTT 5 OTT 5 OTT 5 OTT 5 OTT

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON IZS RAGUSA INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

CORSO SCIVAC INCONTRO SIMIV

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC SEMINARIO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CORSO SIVE INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC

3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI - Jolly Hotel Villanova , Castenaso (BO) - Via Villanova 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - Firenze - Grand Hotel Mediterraneo - Lungarno del Tempio 44 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Matera - Ostello Femminile Le Monacelle - Via Riscatto, 9/10 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO “ECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO” - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it WET LAB ON ABDOMINAL AND THORACIC ULTRASOUND IN THE ADULT HORSE - Crema, Istituto Incremento Ippico della Lombardia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it PIEMONTE- APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE DELL’ORBITA, DEGLI ANNESSI E DELLA LENTE NEL CANE E NEL GATTO - Rivoli (TO) - Hotel Campanile - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

EVENTO SIVAE

ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

INCONTRO SCVI

LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Hotel Selene, Roma - VIA PONTINA KM 30 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO GPM ANMVI: “LA CONOSCENZA DEL MARKETING DEI SERVIZI COME VANTAGGIO COMPETITIVO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it

CORSO SCIVAC INCONTRO SIDEV

INCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA

FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE

AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC

CORSO BASE DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’EPILESSIA IDIOPATICA DEL CANE: SIAMO ALL’INIZIO DI UNA NUOVA ERA? - Crowne Plaza - Centro Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

SEMINARIO SCIVAC

INCONTRO SIPE

SEMINARIO SIPE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO SISCA

EDUCARE UN CUCCIOLO CHE PENSA: APPROCCIO TEORICO E PRATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it APPROCCIO DIAGNOSTICO AL PAZIENTE CON PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SURRENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’IPERTENSIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO SVIDI

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO INCONTRO SINUV

laPROFESSIONE

VETERINARIA 25 | 2008

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 30 giugno 2008




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