Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 31

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

31 2009

Anno 6, numero 31 dal 21 al 27 settembre 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

RINVIATO IL NOSTRO UK22U

PAZIENTE ABBANDONATO IN AMBULATORIO

STERILIZZAZIONE E ASPETTI COMPORTAMENTALI

CIRCO VICTOR RACCONTIAMOLA GIUSTA

VET JOURNAL ATTUALITÀ SCIENTIFICA

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ALLE PAGINE 14-15

BREVI

SENZA OGM SENZA MANGIMI

INTIMIDAZIONI Ancora atti intimidatori contro un veterinario del Ssn. Giovedì 17 settembre l’auto del collega Giovanni Passarello è stata data alle fiamme da ignoti sotto la sua abitazione. Il medico opera come dirigente dell’area B dell’Asp 7 di Ragusa e lavora presso il macello di Pozzallo. Immediata la pubblica espressione di solidarietà dell’Ordine provinciale. ENPAV La riforma della previdenza veterinaria potrebbe accelerare l’iter di approvazione. Il Ministro Sacconi si è detto intenzionato a dare il via libera alle casse che hanno già presentato una proposta di riforma e che riescono a garantire la sostenibilità anche senza l’aumento del contributo integrativo. CONSUMATORI Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, con delega alla sicurezza alimentare e alla nutrizione, ha firmato il Decreto di istituzione della Consulta delle Associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare. La presiede il Capo Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria. IPPOTERAPIA Entra nel vivo l’esame dei ddl per la disciplina della riabilitazione equestre. In Commissione Igiene e Sanità del Senato è iniziata la presentazione di emendamenti sui progetti di legge presentati dai senatori Antonio Tomassini, Thaler Ausserhofer e Massidda. In tutti i ddl il veterinario si occupa della scelta del cavallo e del suo stato di benessere fisico e psichico, “con funzioni di coordinamento e controllo delle attività connesse al mantenimento degli animali”. DEBITI Secondo uno studio del Comitato tecnico Sanità di Confindustria, i bilanci di Asl e Ospedali hanno un maxi debito sommerso pari a 63,38 miliardi, soprattutto nel Sud e verso fornitori privati. “Disattesi gli obiettivi di bilancio in sede di programmazione dei lea” e “inefficace il meccanismo dei tetti nel contenere la dinamica della spesa sanitaria”. INFERMIERI L’on. Michele Scandroglio (Pdl) è il primo firmatario di una pdl per consentire la libera professione anche al personale sanitario dipendente dal Ssn. Lo scopo è di permettere a tutti i soggetti che svolgono attività sanitaria e parasanitaria di compiere anche attività libero-professionale al di fuori dell’orario di lavoro, parificando la posizione giuridica di tutti gli operatori del settore a quella dei medici.

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ANMVI 1999

PREVENZIONE

Le Marche adottano i Leavet Delibera della Giunta per le sterilizzazioni di cani di proprietà in convenzione con le strutture veterinarie private A PAGINA 3

Da tempo i produttori di mangimi chiedono un intervento del Governo per fronteggiare una situazione che rischia di fare saltare l'intero sistema zootecnico nazionale: il mercato delle materie prime è sempre più dipendente dalle importazioni. Per produrre 14 milioni e 200 mila tonnellate di mangimi l'industria ne deve disporre di notevoli quantità : dei cereali, alle farine proteiche vegetali, agli altri prodotti come crusche, farina di erba medica, semi proteici, o quelli di origine animale (latte, farine di pesci, grassi) o ancora ai minerali o alle vitamine. E l'Italia è fortemente deficitaria per una parte consistente di queste materie prime. Dipendiamo dall'estero per la gran parte del grano tenero e dell'orzo, per la quasi totalità della farina di soia e, in questi ultimi anni, anche per una parte del mais. Per l'alimentazione animale è quindi necessario rivolgersi al mercato internazionale e qui le preoccupazioni derivano dal forte aumento, che si registra ormai ininterrottamente dall'agosto 2006, dei prezzi di tutte le materie prime per mangimi che hanno fatto segnare rialzi in alcuni casi anche superiori al

100%. Ad aggravare lo scenario è il blocco delle partite di soia provenienti dagli Usa nei porti tedeschi, danesi e spagnoli. Questa estate le contaminazioni da ogm Mon 88017 hanno bloccato 200 mila tonnellate di soia facendo rischiare una dieta forzata agli allevamenti europei. A fronte della crisi e del rischio di rimanere senza mangimi fino al 2010, il commissario all'agricoltura europeo Marian Fischer Boel ha lanciato un allarme chiedendo ai 27 ministri agricoli di accelerare l'approvazione del mais Ogm Mon 88017 e Mir 604 che hanno già avuto pareri scientifici positivi. Varie sono le cause di questo vertiginoso aumento dei prezzi: una domanda in crescita costante a livello mondiale (in particolare ad opera di Brasile, Russia, India e Cina), una produzione insufficiente per far fronte alla richiesta di mercato e il maggior impiego di cereali nella produzione di bioenergie. Mentre Assalzoo chiede soglie di tolleranza per le varietà con pareri positivi, l'Associazione Italiana Allevatori invita alla cautela: "Al momento - ha dichiarato il Presidente Nino Andena - non vedo emergenze particolari". ■

INATTIVI PER FORZA O CONVINTI? NEGLI ULTIMI 5 ANNI IL NUMERO DI NUOVI ISCRITTI ALL'ORDINE È STATO DI CIRCA 5.000. DECISAMENTE NON POCHI! È inutile ripetere ancora una volta che la maggior parte di questi impiegherà anni per trovare un'occupazione professionale minimamente dignitosa. Molti, durante questa lunga attesa, hanno continuato a studiare sperando che con qualche titolo specialistico, master o esperienze all'estero, potesse essere più facile trovare un lavoro. Questo è certamente, quando è possibile, il modo migliore per affrontare la situazione, come, d'altra parte, può anche valere la pena accettare impegni temporanei, spesso purtroppo sottopagati, pur di imparare la pratica professionale. In questo modo, abbinando uno studio specialistico alla pratica, diventa più facile trovare qualche soddisfazione o riconoscimento del proprio impegno e della propria professionalità. Lasciarsi andare ed arrendersi alle prime difficoltà, che spesso portano a gravi delusioni, soprattutto verso l'impegno universitario, aspettando che arrivi il "miracolo", non risolve di certo il problema e non fa altro che farci catalogare fra i giovani "inattivi convinti" che anche in Italia si contano ormai a milioni (1.900.000 fra i 25 e 35 anni). Famiglia permettendo, ovviamente. Sarebbe veramente assurdo dopo tanti anni di studio e di sacrifici rinunciare ai propri progetti ed aspirazioni.

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI



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Marche Anmvi Regione

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Modello Leavet per il controllo delle nascite La Giunta delle Marche ha deliberato una campagna per le sterilizzazioni in convenzione. La prestazione nel data base dell’anagrafe canina on la campagna 20092010 per il controllo delle nascite dei cani di proprietà di particolari categorie sociali, la Regione Marche si conferma all’avanguardia nelle politiche di sanità veterinaria e di tutela animale. L’iniziativa dell’Assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani, riscuote il plauso del Consiglio direttivo marchigiano dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Per la Presidente di Anmvi Marche, Carla Mazzanti, “la Regione ha deliberato un piano di controllo della popolazione canina fra i più innovativi, coraggiosi ed efficaci, perché ha saputo instaurare e potenziare una sinergia virtuosa tra le istituzioni pubbliche e le strutture veterinarie private valorizzandone l’apporto clinico e di prevenzione nel perseguimento del comune obiettivo di diminuire il sovraffollamento dei canili e loro costi sociali, aumentare il risparmio per la realizzazione di nuove strutture, migliorare il rapporto uomo cane nell’ambiente urbano”.

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UNA REGIONE LUNGIMIRANTE La Presidente Mazzanti, che ringrazia, a nome dell’Associazione, l’Assessore Mezzolani e il responsabile dei Servizi Veterinari, Roberto Tomarelli, indica i punti di forza del progetto: 1) il coinvolgimento della rete di strutture veterinarie private, secondo un modello di assistenza integrata pubblico-privato, che l’Anmvi da sempre ritiene vincente; 2) l’informatizzazione del dato sulle sterilizzazioni effettuate. Duplice il primato delle Marche: “nel 2002 la Regione è stata tra le prime in Italia a convenzionare i liberi professionisti - aggiunge Mazzanti - ad inserire il microchip e a poter accedere all’anagrafe regionale, dando un impulso decisivo all’identificazione canina, ora con la campagna appena deliberata, l’annotazione in banca dati dell’avvenuta sterilizzazione”. Questa informazione - conclude la Presidente di Anmvi Marche - “è molto importante per il controllo del randagismo e della riproduzione indesiderata ed è un ulteriore punto qualificante del progetto”.

L’ORDINANZA SUI CANILI La Regione Marche con questo progetto estremamente attuale si allinea perfettamente alla politica tracciata nell’Ordinanza 16 luglio 2009 del Sottosegretario Francesca Martini in fatto di garanzia e tutela del benessere animale nei canili. Anche l’Ordinanza appena varata infatti stabilisce che per le sterilizzazioni dei cani presenti in strutture convenzionate con i Comuni, l’intervento potrà essere eseguito anche dai medici veterinari liberi professionisti convenzionati, con spese a carico dei Comuni proprietari dei cani.

UN ESEMPIO DA REPLICARE

Un’immagine della campagna “Meglio uno che centouno” con la quale la Regione Marche sta informando i proprietari delle agevolazioni economiche per la sterilizzazione.

tamento per cani potenzialmente randagi. Molti proprietari non sterilizzano i propri animali perché non hanno le informazioni adatte o si basano su luoghi comuni che non hanno riscontri scientifici. Fra tutte le motivazioni continua Mezzolani - il costo dell’intervento è quello che, però, incide maggiormente, alimentando così il randagismo. Di conseguenza, per favorire le sterilizzazioni occorre incentivare economicamente i proprietari, specie coloro che appartengono a fasce socialmente deboli”

I FONDI I fondi dedicati al progetto sono 150mila Euro, provengono da risorse ministeriali con destinazione vincolata alla lotta al randagismo e verranno ripartiti tra i comuni, entro il prossimo mese di dicembre, in quantità proporzionale al numero dei cani iscritti all’anagrafe canina informatizzata regionale. In questo modo i comuni potranno contribuire in parte a sostenere il costo della sterilizzazione.

I PROPRIETARI Il progetto biennale (2009-2010) concederà ai Comuni contributi per incentivare la sterilizzazione dei cani di sesso femminile i cui proprietari appartengono a fasce sociali deboli: titolari di pensione minima o pensione sociale; possessori di un reddito annuo lordo non superiore a 15 mila euro; disoccupati o non occupati. Attraverso la compilazione di un modulo, i proprietari interessati presentano domanda all’ufficio comunale preposto. Entro 30 giorni dovrà scegliere il veterinario dove recarsi per l’intervento, fra i professionisti che avranno aderito.

I VETERINARI LP AGEVOLARE Spiega l’Assessore Regionale alla Veterinaria, Almerino Mezzolani: “Per ridurre il randagismo è necessario anche agevolare economicamente i proprietari che appartengono a particolari categorie sociali”. “Ogni giorno nascono numerosi cuccioli di cane. Una femmina che, per negligenza o incuria del proprietario, è libera di accoppiarsi, può avere fino a 20 cucciolate durante tutta la sua vita riproduttiva, rappresentando il bacino di reclu-

I veterinari che vorranno aderire potranno presentare domanda al proprio Ordine. Potranno farlo i direttori sanitari o i veterinari titolari delle strutture veterinarie. Prima di effettuare l’intervento, il medico veterinario aderente al progetto dovrà verificare la presenza del microchip nel cane e la relativa iscrizione all’anagrafe canina; inoltre dovrà verificare lo stato di salute dell’animale da sterilizzare attraverso un esame obiettivo generale e/o l’indagine anamnestica; effettuare sotto la sua diretta re-

sponsabilità tutti gli atti necessari per il contenimento, la sedazione e la preparazione del soggetto all’intervento chirurgico; infine, procedere alla compilazione di una scheda individuale di accompagnamento contenente i dati del proprietario, del cane e dell’intervento per il contestuale inserimento dell’evento nella banca dati regionale ( Sistema Informativo Veterinaria Alimenti). La sterilizzazione dovrà essere effettuata secondo buone pratiche veterinarie. In caso di controindicazioni all’intervento il medico veterinario potrà a suo insindacabile giudizio non procedere e darne segnalazione al comune. Orari e tempi dell’intervento saranno concordati tra utente e struttura veterinaria prescelta.

L’ORDINE L’Ordine professionale è il garante che tutto avvenga secondo le regole deontologiche e di buone pratiche veterinarie. Gli Ordini dei medici veterinari delle province marchigiane si sono impegnati a garantire collaborazione e ad applicare una tariffa agevolata per l’intervento: 200 euro comprensivi di Iva al 20% e di Enpav 2% per ogni cane di sesso femminile.

“La Regione Marche adotta il progetto Leavet, ideato e promosso dall’Anmvi anni or sono, quando nessuno era disposto a scommettere che la strada da intraprendere era quella dei livelli essenziali di assistenza veterinaria erogati dai veterinari privati. I Leavet sono oggi una realtà”. L’ha dichiarato Carlo Scotti, Presidente Senior dell’Anmvi, alla notizia della delibera adottata dalla Regione Marche per il controllo delle nascite nei cani di proprietà di particolari categorie sociali. La delibera è in corso di pubblicazione sul Bollettino regionale. “Dopo anni di impegno della dirigenza regionale e nazionale - continua Scotti - i risultati sono arrivati, prima con le amministrazioni provinciali e adesso regionali. È significativo - continua Scotti - che sia una Regione a tradurre in delibera attuativa il nostro progetto, dopo le esperienze di Comuni e Province. È un risultato per il quale dobbiamo riconoscere il merito alla nostra dirigenza regionale, a Daniela Boltrini (Viterbo), Fernando Fioramonti (Frosinone) e naturalmente Carla Mazzanti, per l’impegno e la determinazione. È il segnale che le istituzioni hanno finalmente capito che questa è la giusta direzione”. Un aspetto importante della delibera marchigiana (www.@nmviOggi.it) è la chiarezza di tutte le fasi operative. Un testo, conclude Scotti, “pronto per la nostra dirigenza regionale impegnata negli incontri con le autorità territoriali. È una linea guida che potrà essere d’aiuto anche alle amministrazioni che credono nel progetto ma che hanno difficoltà a tradurlo in pratica”.

IL PAGAMENTO Il proprietario rilascerà al veterinario che ha eseguito la prestazione il modulo di concessione del contributo ricevuto dal comune e pagherà al professionista l’eventuale differenza tra la tariffa dell’intervento e il contributo concesso dal Comune.

L’amministrazione comunale provvederà al pagamento del corrispettivo spettante al professionista, con frequenza bimestrale, dietro presentazione di regolare fattura e/o ricevuta comprovante gli interventi effettuati. ■


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4 Fisco UK22U

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L’Agenzia delle Entrate ci dà ragione e rinvia il nostro studio di settore Anche la Guardia di Finanza prende atto della crisi ancano i dati sulla reale portata della crisi, quelli che arriveranno più in là con i modelli unici e con le dichiarazioni Iva nel 2010. Per questo motivo, la Commissione degli Esperti degli Studi di settore, composta dai rappresentanti delle Categorie ha preso atto che

non è oggettivamente possibile validare i nuovi 69 studi di settore, compreso l’UK22U evoluzione dello Studio di settore veterinario TK22U. L’approvazione dell’UK22U va quindi rinviata al 31 marzo 2010, secondo motivazioni che in Commissione sono state rappresentate da Giuliano Lazzarini a nome della professione veterinaria. La richiesta di rinvio è formalizzata nel documento licenziato il 16

settembre nel quale la Commissione “auspica che siano introdotte le opportune modifiche normative”. Spetta al Ministero dell’Economia, infatti, dare seguito alle indicazioni degli esperti formalizzando la proroga. Il documento proposto è stato approvato all’unanimità dagli esperti nominati dalle Organizzazioni di categoria, Associazioni e Ordini professionali e gli esperti nominati dal Dipartimento

Altre novità estive

• quattro giorni lavorativi successivi alla data di versamento per i bonifici; • quattro giorni lavorativi successivi alla data di versamento per gli assegni circolari; • cinque giorni lavorativi successivi alla data di versamento per gli assegni bancari. A decorrere dal 1° aprile 2010, la data della disponibilità economica non può mai superare i quattro giorni per tutti i titoli. È nulla ogni pattuizione contraria

que annualità successive i veicoli appartenenti alle categorie internazionali M1 e N1 su cui viene installato un sistema di alimentazione a GPL o a metano, collaudato in data successiva al 3 ottobre 2006. La disposizione decorre a partire dal 15 agosto 2009.

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NOVITÀ IN MATERIA DI ICI (IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI) di GIOVANNI STASSI Dottore Commercialista, Torino

NOVITÀ IN MATERIA DI CONTRATTI BANCARI L’articolo 2, comma 1, del citato D.L. 78/2009 ha stabilito che a decorrere dal 1° novembre 2009 la data della valuta per il beneficiario non può superare: • un giorno lavorativo successivo alla data di versamento per i bonifici; • un giorno lavorativo successivo alla data di versamento per gli assegni circolari; • tre giorni lavorativi successivi alla data di versamento per gli assegni bancari. la data della disponibilità economica per il beneficiario non può superare:

L’articolo 8, comma 1, della Legge 23 luglio 2009, n. 99, ha modificato l’articolo 3, comma 2 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, stabilendo che per quanto riguarda gli immobili concessi in locazione finanziaria, il soggetto passivo ICI è il locatario (conduttore) a decorrere dalla data di stipula e per tutta la durata del contratto. La nuova disposizione si applica ai contratti di locazione finanziaria stipulati a decorrere dal 15 agosto 2009.

NOVITÀ IN MATERIA DI TASSE AUTOMOBILISTICHE L’articolo 43, comma 1, della citata Legge 99/2009, ha modificato l’articolo 2, comma 61 del D.L. 3 ottobre 2006, n. 262, stabilendo che le Regioni possono esentare dal pagamento della tassa automobilistica regionale per cin-

Apparecchiature Radiologiche di LUCARELLI M. & C.

Sistemi digitali Camere oscure

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Elettromedicali

Assistenza tecnica VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884 - e-mail: alfahospital@virgilio.it

DETRAZIONE SPESE MEDICHE La Risoluzione 12 agosto 2009, n. 218/E, dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che si ha diritto alla detrazione del 19% delle spese per l’acquisto di farmaci, stabilita dall’articolo 15, comma 1, lettera c) del D.P.R. 9171986, anche relativamente all’acquisto di preparazioni galeniche (medicine preparate in farmacia). Le condizioni sono le stesse di quelle stabilite per l’acquisto di medicine. La spesa deve essere certificata da fattura o da scontrino fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e l’indicazione del codice fiscale del destinatario. In particolare occorre che lo scontrino riporti, per quanto riguarda la natura del prodotto venduto, che trattasi di “farmaco” o “medicinale” e per quanto riguarda la qualità, la dicitura “preparazione galenica”

NOVITÀ PER L’EMISSIONE DEGLI SCONTRINI PER L’ACQUISTO DI MEDICINALI Il Garante per la privacy ha emesso in data 29 aprile 2009 un Provvedimento (pubblicato sul-

Giuliano Lazzarini delle Finanze, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza ne hanno preso atto. Congratulazioni e grazie al nostro rappresentante Giuliano Lazzarini. ■

la Gazzetta Ufficiale n. 107 dell’11 maggio 2009) in materia di certificazione della spesa sanitaria per l’acquisto di medicinali con il quale ha disposto che l’Agenzia delle Entrate deve fornire “indicazioni, immediatamente operative, affinché, ai fini della detrazione o della deduzione delle spese sanitarie, lo scontrino fiscale rilasciato per l’acquisto di farmaci riporti in luogo della menzione in chiaro della denominazione commerciale degli stessi, il numero di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC), oltre al codice fiscale del destinatario, alla natura e alla quantità dei medicinali acquistati”. La circolare dell’Agenzia delle Entrate 30 luglio 2009, n. 40, aderendo a quanto stabilito dal provvedimento ha chiarito che, a partire dal 1° gennaio 2010, ai fini della detrazione d’imposta e della deduzione dal reddito, lo scontrino non dovrà più indicare in modo specifico la denominazione commerciale dei medicinali acquistati in quanto, in luogo di questo, sarà necessario indicare il numero di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC). In particolare, per poter fruire delle agevolazioni, gli scontrini fiscali dovranno contenere: • natura (indicazione della descrizione “farmaco” o “medicinale”) e quantità dei medicinali acquistati; • codice alfanumerico posto sulla confezione di ogni medicinale (e non più l’indicazione in chiaro del nome del farmaco); • codice fiscale del destinatario dei medicinali. (v. anche PV 30-2009) ■



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6 Legale Diritti e doveri

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VETERINARIA 31 | 2009

Come deve comportarsi il medico veterinario nella cui struttura sia stato lasciato un animale? di MARIA TERESA SEMERARO Avvocato, Bologna l quesito nasce dal caso, riferito da un medico veterinario, di un cane e di un gatto, sani, rinvenuti nella sala d’attesa dello studio del veterinario stesso, e lì rimasti senza che nessuno si sia più presentato per prelevarli. In un’ipotesi di questo tipo ci sono almeno due circostanze che impongono di escludere, in chi ha lasciato gli animali nella sala d’attesa, l’intento di affidamento a scopo di cura e ricovero: il medico veterinario non è stato avvisato dal proprietario (o dal detentore) della circostanza, né - tantomeno - ha ricevuto un incarico di diagnosi e cura degli animali, che peraltro, come ricordato, non presentano problemi di salute. In tale ipotesi, il soggetto che ha lasciato gli animali nella sala d’attesa con le modalità sopra esposte ha posto in essere un “abbandono” che, paradossalmente, potrebbe equipararsi a quello dei neonati lasciati nella “ruota” degli orfanotrofi di antica memoria, vale a dire in una situazione ove non fossero

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privi di assistenza e di custodia; per tale ragione in linea di massima è difficile che possa configurarsi, in capo al soggetto che ha lasciato il cane e il gatto nella sala d’attesa, il reato di abbandono di animali, previsto e sanzionato dall’art. 727 c.p. (come modificato dalla Legge 20/07/2004 N° 189), in quanto la sua condotta non ha determinato uno stato di pericolo per l’incolumità degli animali stessi. Va tuttavia precisato che, per tale tipo di reato, particolare rilievo hanno le circostanze concrete: anche aver lasciato un animale in una struttura veterinaria può configurare il reato de quo se, ad esempio, l’animale era in uno stato di salute che richiedeva un intervento veterinario immediato e la struttura, invece, era di dimensioni tali da potersi ragionevolmente occupare soltanto in ritardo dell’animale ivi presente. Il proprietario e /o detentore ha dunque lasciato gli animali presso una struttura veterinaria confidando nella circostanza che il professionista se ne occupasse, tanto più che il medico veterinario dedica la sua opera, come primario dovere deontologico, al benessere degli animali (art. 1 Cod. Deont.), ed i-

noltre ha l’obbligo, nei casi di urgenza, di prestare le prime cure agli animali in proporzione alle sue capacità ed in rapporto al contesto specifico nel quale l’urgenza gli si presenti (art.18 Cod. Deont.) (si veda, sul punto, un mio precedente parere pubblicato sul N° 15/2009 di Professione Veterinaria). Tuttavia il predetto convincimento, che può aver animato o che anima coloro che hanno in tal modo “abbandonato” gli animali, non coincide con un obbligo del medico veterinario che vada oltre i doveri deontologici sopra riferiti. L’animale, infatti, lasciato senza la custodia del proprietario e /o detentore risulta, ai sensi della Legge 14.08.1991 N° 281 e del Regolamento di Polizia Veterinaria (D.P.R. 08.02.1954 N° 320), un animale vagante sul territorio. Cosa deve fare dunque il veterinario che venga a trovarsi in questa situazione? Nel caso di specie il professionista è totalmente equiparato alla persona “comune” che trovi un cane o un gatto in una situazione che lo faccia ritenere privo in toto di detentore e / o proprietario: egli, pertanto, una

volta effettuati gli eventuali interventi urgenti di tipo sanitario, deve tentare di rintracciare il proprietario - se ne conosce i dati - e, qualora la ricerca dia esito negativo, deve avvisare immediatamente la Polizia Municipale ed il Servizio Veterinario della ASL territorialmente competente. In base alla normativa vigente, infatti, le sole strutture autorizzate a ritirare gli animali rinvenuti privi di proprietario sono le strutture pubbliche, o private convenzionate con enti locali (canili e gattili comunali, e simili), ma solo su iniziativa delle autorità preposte, alle quali - come sopra illustrato - il professionista deve rivolgersi. Di conseguenza nessun privato, e nemmeno un medico veterinario, può consegnare direttamente gli animali alle predette strutture, non essendo autorizzato in tal senso da alcuna disposizione normativa. Al riguardo va precisato che i canili (e strutture simili) non ritirano mai direttamente dai cittadini gli animali rinvenuti privi di proprietario anche per ragioni di opportunità: tale prassi potrebbe infatti favorire l’abbandono, nel caso che la consegna avvenisse da parte del proprietario che - sotto mentite spoglie - voglia liberarsi del proprio animale fingendo di averlo trovato. Alla luce di quanto esposto, infine, non è pensabile che il veterinario - eventualmente animato dall’intento di prendersi cura dell’animale rinvenuto - possa trattenerlo presso di sé senza previa denuncia alla ASL e alla Polizia Municipale: può tuttavia chiedere agli stessi di poter “adottare” l’animale. ■

RLS E SICUREZZA SUL LAVORO 'Inail ha fornito le prime indicazioni operative relative alla procedura informatica per la comunicazione dei nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), adempimento recentemente modificato dal decreto legislativo n. 106 del 2009. Spiega Carlo Pizzirani, Direttore dei corsi Anmvi per la sicurezza sul lavoro: "Nella circolare ci sono due passaggi importanti: il primo è che non c'è più l'obbligo periodico annuale di comunicare il nominativo del RLS, ma solo se questo cambia, l'altro è che la nomina non è un obbligo del Dl ma un diritto dei lavoratori. Questa è una puntualizzazione molto interessante perché riporta al 626/94 dove in effetti si diceva che questa figura poteva mancare, e adesso lo si ribadisce". A differenza di quanto previsto prima del decreto "correttivo", la comunicazione non va più effettuata con cadenza annuale, ma solo in caso di nuova nomina o designazione. L'obbligo di cui alla presente lettera riguarda i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori già eletti o designati".

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anniversario

63째 CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009

Responsabile scientifico: LUCA FORMAGGINI Med Vet, Dormelletto (NO)

Invited Speakers: JENNIFER DEVEY DVM, Dipl ACVECC, USA DAVID SPRENG Med Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVECC, Berna (CH)

organizzato da

Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Per informazioni: Segreteria SCIVAC www.scivac.it - info@scivac.it


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8 Dalle Associazioni Sisca

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La sterilizzazione del cane e del gatto Il punto di vista del medico veterinario comportamentalista di MARZIA POSSENTI Consiglio SISCA a sterilizzazione è in assoluto l’intervento chirurgico più eseguito su cani e gatti e, nonostante ciò, spesso non ci si sofferma a riflettere sulle implicazioni comportamentali di questo intervento. Negli ultimi tempi, inoltre, comincia ad essere effettuata con una certa frequenza la sterilizzazione precoce, messa in atto su animali di 2-3 mesi. Gli studi sugli effetti comportamentali della sterilizzazione si limitano per lo più al cane, pochissimi coinvolgono il gatto (1,2). Per quanto riguarda, poi, gli studi sulla sterilizzazione precoce esistono pochissimi dati scientifici e comunque soltanto relativi al cane ed anch’essi contraddittori (15, 16, 18, 19) . In ogni caso le conclusioni sono spesso discordanti: alcuni studi, effettuati da Borchelt ed altri Autori negli anni 80, sembrerebbero dimostrare che i cani più aggressivi siano i maschi non sterilizzati, ma studi successivi, ad esempio quelli di Guy nel 2001, sembrano affermare il contrario. Insomma non abbiamo ancora un'idea ben chiara su cosa comporti per un cucciolo di cane o di gatto la

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sterilizzazione a 50, 60 giorni o a 5-6 mesi. In ogni caso sembra che gli ormoni sessuali giochino un ruolo nello sviluppo comportamentale di queste specie, insomma che servano a definire l''individuo adulto. Ad esempio, sembra che il testosterone sia un modulatore del comportamento che induce i cani a reagire più intensamente, ma anche uno stabilizzatore dell'umore. In altre parole un cane intero, se decide di reagire, lo fa prima, più intensamente e per un periodo maggiore di tempo di uno sterilizzato, ma presenta una miglior gestione delle emozioni (12). D'altro canto la secrezione di ormoni sessuali, in particolare di testosterone, è influenzata da variazioni ambientali e del contesto sociale. Il testosterone sembra aumentare la motivazione competitiva nel cane, ma anche rallentare lo sviluppo della degenerazione cognitiva nel cane anziano (5,6,7,8,9). Risulta dunque evidente come gli studi effettuati siano spesso limitati ad un solo aspetto del comportamento, molto spesso al comportamento di aggressione, e si mostrino in disaccordo parziale o completo fra di loro. I motivi sono numerosi, primi fra tutti la possibilità di esaminare soltanto un numero limitato di soggetti e la difficoltà di seguire questi animali in un momento molto complesso della loro vita,

ovvero nel corso dello sviluppo comportamentale. Questa fase della vita di un cane o di un gatto è determinata da una moltitudine di fattori, in altre parole la definizione del carattere di un adulto avviene ad opera delle sue esperienze, delle emozioni che le accompagnano, del tipo di educazione ricevuta, delle caratteristiche individuali e dunque del modo in cui il singolo riceve, processa e ricorda le informazioni. È dunque evidente che, per dimostrare che determinate differenze comportamentali fra cani o gatti sterilizzati e non, o fra individui sterilizzati ad età diverse, sia necessario poter escludere tutti gli altri fattori che influenzano lo sviluppo, o comunque ridurne l’incidenza statistica. È dunque facile comprendere come studi diversi possano aver ottenuto risultati diversi. In ogni caso gli ormoni sessuali sono parte del processo di sviluppo del comportamento e non sempre è indicato abolirne la secrezione. Come medico veterinario comportamentalista ho potuto osservare che in alcuni casi una patologia del comportamento può essere peggiorata o addirittura comparire in seguito ad un intervento di sterilizzazione, e non soltanto perché sono stati eliminati gli ormoni sessuali ma anche e soprattutto perché la sterilizzazio-

ne può essere un evento traumatico per il paziente animale (soprattutto il gatto) se non viene effettuata considerando le esigenze comportamentali specifiche individuali. La sterilizzazione e' un intervento chirurgico e come tale presenta rischi (anche se minimi, ma su di un paziente pediatrico sicuramente maggiori che su di un giovane adulto), comporta dolore (anche se controllato da farmaci analgesici) e non e' reversibile. Non sempre la sterilizzazione migliora il comportamento di un cane o di un gatto, a volte peggiora la situazione. Non ci sono indicazioni, per esempio, rispetto al fatto che cani con comportamento di aggressione rivolto alle persone migliorino con questo tipo di intervento. Sicuramente si modifica il comportamento sessuale, in particolare si riduce la motivazione, ma sempre in relazione alle esperienze precedenti del paziente: un cane o un gatto che hanno già avuto esperienze sessuali potrebbero ugualmente tentare di accoppiarsi, nel caso del gatto lottare o percorrere lunghe distanze per farlo, qualora le esperienze precedenti siano state importanti per l’individuo che le ha vissute. Poiché gli ormoni sessuali, soprattutto il testosterone, hanno una funzione stabilizzante sull’umore, disturbi dell’omeostasi emozionale potrebbero peggiorare dopo la sterilizzazione. Una fase molto importante, soprattutto per il gatto, risulta essere quella del reinserimento nel gruppo famigliare. L’influenza di sedativi o il non completo risveglio possono creare dei problemi di comprensione fra il paziente ed altri animali del gruppo famigliare, nel gatto peggiorati dalle modificazioni dell’odore del dimesso. In altre parole, i gatti del gruppo famigliare potrebbero non riconoscere il soggetto appena reintrodotto poiché non ha il suo odore tipico. Ciascun paziente, di qualsiasi specie, dovrebbe essere valutato come individuo con le sue caratteristiche, le sue esigenze, l'ambiente in cui vive, la relazione con il gruppo di cui fa parte (non necessariamente composto soltanto di conspecifici, ovviamente) prima di decidere se e come intervenire per un'eventuale sterilizzazione. Nel caso del randagismo ovviamente si e' costretti dalla situazione contingente ad un'azione di massa, per evitare l'aumento della popolazione di randagi, ma quando si parla di animali che dovranno essere adottati o che già vivono in famiglia non ha senso ignorare le esigenze dell'individuo. Ogni paziente dovrebbe essere valutato per poter decidere il momento migliore per l’intervento e gestire al meglio l’allontanamento e la reintroduzione nel gruppo famigliare, per evitare lo sviluppo di problemi relazionali all’interno della famiglia. Infine è importante precisare che ogni intervento dovrebbe essere accompagnato da una anestesia ed un’analgesia adatte al singolo individuo, quest’ultima da proseguire ovviamente nei giorni successivi in modi e tempi diversi a seconda delle caratteristiche comportamentali del paziente. Una valutazione comportamentale del paziente permette di aiutare anche nella scelta dei farmaci più idonei alla sedazione ee all’analgesia e di sottolineare l’importanza della presenza del proprietario durante l’induzione ed il risveglio, dato che alcuni cani non sono assolutamente in grado di affrontare da soli queste fasi dell’intervento. In conclusione considerare le caratteristiche comportamentali individuali dei pazienti da sottoporre a sterilizzazione permette di ridurre il rischio di modificazioni comportamentali indesiderate post-intervento, di migliorare lo svolgimento della chirurgia e di effettuarla unicamente nei casi in cui il giovamento che porta al paziente possa essere effettivo, anche dal punto di vista comportamentale. ■ La bibliografia è disponibile presso la redazione. Per richiederla: professione veterinaria@anmvi.it



10 Lettere al Direttore

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Circo Victor, “raccontiamola giusta” per intero e per davvero

e la vicenda del sequestro degli animali del Circo Victor, il mese scorso, fosse tutta riassumibile nell’episodio del veterinario libero professionista che dichiara di essere stato “malmenato e maltrattato” dal Corpo Forestale dello Stato, ci sarebbe solo da esprimere la richiesta di fornire le prove di tali affermazioni e, in caso affermativo, sperare che fatti del genere vengano sanzionati e che non abbiano a ripetersi. Ma quanto è scaturito dal sequestro degli animali del Circo Victor è molto di più: - si è scritto di “buone condizioni degli animali” al momento del sequestro, anzi “buonissime”, omettendo colpevolmente di considerare che il sequestro e la convalida finanche al Tribunale del Riesame si è basata sugli inequivocabili verbali e relazioni medico veterinarie che hanno attestato gravi condizioni degli animali; - si è scritto del veterinario “malmenato ed ammanettato perché difende da maltrattamenti gli animali”, quando ad essere stato documentato in via giudiziaria, dall’operato delle Forze dell’ordine e di medici veterinari è stato il maltrattamento quotidiano pregresso e lì si stava interrompendo un’azione impartita dall’Autorità Giudiziaria; - si è scritto “della morte di un animale sequestrato” senza colpevolmente annunciare una dovuta conseguente azione legale; - si è scritto che “vi sono ampie deleghe in tema di benessere animale riconosciute ad organismi istituzionali o associativi che non hanno alcuna professionalità, capacità o competenza, con interessi diversi o in conflitto con il benessere animale”; si è scritto di “abusi di potere di cui possono rendersi responsabili certe istituzioni se arma-

S

te dalla demagogia dell’animalismo” più fanatico, disinformato e quindi pericoloso”. È necessario che, in attesa dei pronunciamenti della Magistratura (sia sul sequestro degli animali, sia sulle dichiarate violenze subite da un medico veterinario libero professionista e la relativa denuncia contro di lui per resistenza a pubblico ufficiale), così come sulle interrogazioni parlamentari presentate di opposte richieste, si registrino però anche questi punti essenziali a capire che non siamo di fronte a una “grave offesa alla professione veterinaria” perché: - nel merito del sequestro degli animali, ciò è stato deciso dalla Magistratura sulla base di referti di medici veterinari, di cui uno dell’Asl medico veterinaria competente per territorio e un altro responsabile di uno fra i più importanti Centri Recupero di Animali Selvatici ed Esotici che ha in essere un Protocollo d’Intesa con Anmvi; - medici veterinari hanno partecipato al Corso di formazione di ausiliari di Polizia Giudiziaria frutto di un atto d’Intesa fra Corpo Forestale dello Stato e Fnovi, proprio per raggiungere la competenza e la professionalità reciproca in interventi coadiuvati atti ad accertare la mancanza o la presenza di elementi di reati contro gli animali; - le associazioni, animaliste come la LAV e ambientaliste come il Wwf, hanno partecipato a diverso titolo in questa vicenda, con apporti professionali e riconosciuti; - quando ci si trova di fronte a carenze, omissioni, atti che configurano il maltrattamento degli animali, ciò è un reato previsto dal Codice penale e il medico veterinario, di qualsiasi ruolo, ha il dovere di non chiudere gli occhi, di non accontentarsi della promessa di cambiamento e di informare le Autorità per assicurare così anche il pieno rispetto del proprio Codice

Deontologico (che è cambiato da tempo ma qualcuno sembra non essersene accorto); - è la elevazione del rispetto degli animali nella società che può elevare la considerazione della professione medico veterinaria e, in questo, un ruolo importante lo hanno le associazioni animaliste e ambientaliste. Altro che fanatismo, demagogia e disinformazione. Chi scrive, oggi, che è stato il trasferimento seguito al sequestro “a provocare agli animali evidenti maltrattamenti sia fisici che psicologici anche gravi”, dovrà assumersene le responsabilità giuridiche, come diversi servizi veterinari Asl che solo nell’ultimo anno in numerose Regioni non sono doverosamente intervenuti lungo il tragitto di uno spettacolo itinerante fra i meno difendibili anche in casa circense, tanto da meritarsi il giudizio dell’Ente nazionale Circhi di “tristissimi fatti, totale mancanza di sensibilità e di rispetto”, come documentati dai servizi mandati in onda da “Striscia la notizia” con condizioni e trattamenti degli animali che hanno fatto indignare tutta Italia. Insomma, quella in atto, lo registriamo con preoccupazione, è un’operazione per, fra l’altro, far fare un passo indietro all’attuazione della Legge 189 del 2004 che in tanti ambiti lucrativi sugli animali, e medico veterinari, ha iniziato a incidere fortemente con sentenze e decreti penali di condanna. Chi dice che non intende mettere in discussione il sequestro degli animali e l’operato della Polizia Giudiziaria, ma solo difendere un collega, non solo sta automaticamente insultandone altri (forse non meritevoli di tutela) ma si sta di fatto prestando al tentativo di cancellare i piccoli ma importanti passi in avanti per l’affermazione della legalità in questo ambito. Inoltre, qui non si tratta di veterinari che devono dare ragione o essere al servizio di una o dell’altra parte ma “solo” di medici veterinari che devono fare i medici veterinari. “Raccontiamola giusta” quindi, per davvero e per intero. Gianluca Felicetti, Presidente LAV I punti sui quali interviene il Presidente della LAV sono numerosi e cerchiamo quindi di dare risposte semplici riassumendo i vari aspetti della vicenda. La nostra posizione, non essendo presenti, si basa su un filmato che documenta in modo chiaro ed evidente tutto quanto è avvenuto il 4 agosto a Montecatini Terme, all'interno del Circo Victor. Il filmato mostra prima le azioni di presa dei volatili ed il loro inserimento in gabbie per l'esecuzione del sequestro, l'arrivo del Dott. Leonardo Brunetti, uno dei maggiori veterinari esperti in animali esotici e da maggio impegnato, su richiesta del titolare della struttura ed in collaborazione con la ASL, nel superamento di alcune criticità sanitarie, le sue contestazioni rivolte al Corpo Forestale che dimostrava inesperienza e mancanza di professionalità verso gli animali al limite del maltrattamento, e di seguito la violenta reazione da parte degli agenti senza alcuna giustificazione o motivazione.Tutto questo è purtroppo indiscutibile. Centinaia di veterinari hanno visionato questo filmato ed oltre a restare indignati per come è stato trattato un collega hanno confermato che gli interventi del CF sugli animali dimostra-

“Le università che hanno meno iscritti dovrebbero chiudere”. di Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione

vano “maltrattamento”, di certo non voluto, ma derivante dall'incapacità nell'eseguire queste azioni. Che questi volatili presso il Circo Victor “stessero bene” non lo ha mai detto l'ANMVI, lo dice Brunetti che li seguiva da mesi e lo dicono altre perizie di veterinari esperti richieste nei mesi precedenti. Comunque l'ANMVI, e da quanto sappiamo neppure lo stesso Brunetti, ha mai contestato la leggittimità del sequestro e non è mai entrata nel merito dell'azione. Noi abbiamo criticato e contestato tre cose: il comportamento tenuto dal Corpo Forestale nei confronti di un collega, conosciuto ed esperto (più volte aveva collaborato con lo stesso Corpo Forestale) che non si era opposto in alcun modo al sequestro stesso, ma aveva semplicemente criticato, anche vivacemente, il modo con cui veniva attuato rendendosi disponibile a collaborare con la sua esperienza per non far soffrire gli animali. Le altre due riguardano il fatto che l'ANMVI ritiene prioritario il “benessere” degli animali e questo, a nostro avviso, debba esserlo sempre anche rispetto ad altre azioni, pur corrette legalmente, ma che finiscono di non rispettarlo. Per capirci: in nome del “benessere animale” si fa un sequestro e questo viene poi attuato da personale inesperto con azioni che provocano sofferenza agli animali? Sempre in nome del “benessere animale” gli animali vengono tolti, nel pieno rispetto della normativa, da una struttura dove, a sentire i veterinari che li avevano visitati nel tempo non erano in condizioni particolarmente drammatiche, per trasferirli in strutture private che spesso non sono in grado di gestirli non avendone le conoscenze e l'esperienza? Sappiamo tutti che un animale è già deceduto. Non dimentichiamo che un trasferimento di questo genere è molto rischioso sotto il profilo sanitario per gli animali ma anche per le stesse strutture che dovranno ospitarli se non sono adeguatamente attrezzate. L'ANMVI quindi non è contraria alle norme che dovrebbero garantire il “benessere animale”, non lo è neppure contro i sequestri, quando questi sono giustamente motivati, ma in nome dello stesso benessere degli animali è fortemente critica sui metodi ed i sistemi che vengono utilizzati per applicare queste norme mancando evidentemente personale preparato e soprattutto strutture adeguate. Se non si risolvono questi aspetti, che si sono purtroppo così evidenziati in questa occasione, le stesse normative perderanno di significato e di forza. L'ANMVI, come ha sempre fatto in passato anche con la definizione con il WWF di linee guida per la gestione dei Cras e Crase e con la stessa LAV su molti altri progetti, si rende disponibile a riprendere una totale collaborazione per poter arrivare con uno sforzo comune al superamento di queste evidenti criticità che sono a nostro avviso veramente inaccettabili. Antonio Manfredi


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 31 | 2009

Società federata ANMVI

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP Città S. Angelo (PE), 8 Novembre 2009 OBIETTIVI Fornire ai partecipanti le nozioni più aggiornate sulle procedure diagnostiche da seguire in caso di sintomi clinici compatibili con Peritonite Infettiva Felina e richiamare i concetti fondamentali di trasmissione e di epidemiologia dei coronavirus, in modo da comprendere i limiti dei metodi di prevenzione tradizionali e i vantaggi dei sistemi di prevenzione basati sull'identificazione dei portatori. Le nozioni sopra descritte acquisite nella prima parte della giornata verranno poi messe in pratica nel pomeriggio quando, attraverso la presentazione di casi clinici interattivi, i partecipanti potranno cimentarsi con le difficoltà nella diagnosi in animali con sintomi clinici compatibili e nella scelta ed applicazione dei protocolli di prevenzione.

11.30 Prevenzione delle coronavirosi 13.00 Pausa 14.00 Casi clinici interattivi: è FIP o non è FIP? 15.00 Pausa 15.30 Casi clinici interattivi: monitoraggio di colonie/allevamenti 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Miramare, Via Tito De Caesars, 8 Città S. Angelo (PE)

RELATORE Saverio Paltrinieri

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Patogenesi e diagnosi delle Infezioni da coronavirus felino 11.00 Pausa

4 CREDITI

PROGRAMMA

SEDE

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Stato dell'arte sulla patogenesi dell'infiammazione intestinale cronica 10.15 Quanto e come ci può aiutare il laboratorio nella diagnosi e nella prognosi 11.00 Pausa

Centro Congressi Palagarden, Via Tevere c/o Parco Robinson, Rende (CS)

2 CREDITI

La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa dell’anno in corso I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsisi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso).

PER INFORMAZIONI Segreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - delregionali@scivac.it

° 25

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente e presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Il paziente coniglio: visita, esami, tecniche cliniche e ricovero 11.00 Pausa

11.30 Dall'anoressia alla diarrea: i problemi gastroenterici 12.15 Come riconoscere e trattare le patologie dermatologiche 13.00 Spazio per eventuale comunicazione commerciale 13.30 Pausa Pranzo 14.30 Malocclusione e ascessi dentali: piano diagnostico e terapeutico 16.00 Pausa 16.30 Patologie urogenitali 17.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 18.00 Consegna degli attestati ECM e termine della giornata

SEDE Sala Quadrivium P.zza S. Marta 2 (vicino via Roma) Genova

PARTECIPAZIONE L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCIVAC in regola con l’iscrizione 2009. Non è richiesta la prescrizione. Gli interessati devono registrarsi direttamente in sede d’incontro presentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SEMINARIO ECOGRAFIA NEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona 18 Ottobre 2009 OBIETTIVI L'ecografia oggi giorno è un mezzo diagnostico sempre più usato per raggiungere la diagnosi sia nel piccolo ambulatorio che nella grande struttura organizzata come clinica ed ospedale. L'obiettivo è quello di fornire ai partecipanti, che svolgano la loro professione occupandosi prevalentemente di animali esotici o di ecografia, gli strumenti e la conoscenza dei mezzi e delle tecniche utili all'impiego di tale strumento diagnostico in medicina degli animali esotici. Il partecipante avrà, al termine della giornata, la capacità di applicare nella propria pratica clinica quotidiana le nozioni apprese durante il seminario.

CHAIRPERSON Lorenzo Crosta

PROGRAMMA

PARTECIPAZIONE

anniversario

I conigli sono animali da compagnia che, per la loro continua e crescente diffusione, vengono portati alla visita con sempre maggiore frequenza. Si tratta di pazienti che, per le loro peculiarità fisiologiche e patologiche, richiedono una preparazione specifica da parte del veterinario. Lo scopo dell'incontro è di approfondire tutti i principali aspetti della medicina del coniglio da compagnia che il veterinario si trova ad affrontare nella pratica ambulatoriale, mettendolo in condizioni di evitare errori potenzialmente molto gravi e di risolvere con competenza i problemi più frequenti che si incontrano in questa specie. La relazione iniziale illustrerà le metodiche per eseguire correttamente la visita (inclusi il contenimento, la raccolta anamnestica dei dati salienti, l'educazione del cliente, i piani vaccinali, l'osservazione e l'interpretazione dei segni clinici). Verranno quindi trattati gli esami collaterali di più comune impiego, tra cui l'esame radiografico e gli esami di laboratorio. Verranno esaminate le comuni tecniche cliniche impiegate sul coniglio (prelievi, somministrazione dei farmaci, inserimento di cateteri e sonde nasogastriche, alimentazione assistita) e le modalità di ospedalizzazione. In seguito verranno esaminate tutte le principali patologie (gastroenteriche, dentali, dermatologiche e urogenitali), trattando in particolare i corretti metodi diagnostici e le più aggiornate tecniche terapeutiche.

PROGRAMMA

Ugo Lotti

RELATORE

OBIETTIVI

Marta Avanzi

11.30 Cosa si deve chiedere all'endoscopista ed all'istopatologo 12.15 Novità sulla terapia e sul monitoraggio clinico dei pazienti con IBD 13.00 Pausa 14.00 Dimostrazione di monitoraggio terapeutico mediante casi clinici interattivi 15.00 Pausa 15.30 Utilizzo di casi clinici interattivi per valutare i principali fattori prognostici 16.30 Test di valutazione dell'apprendimento e discussione finale 17.00 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

La malattia infiammatoria intestinale rappresenta, per la gastroenterologia dei piccoli animali, una parte molto importate sia per l'alto numero di casi diagnosticati sia per la mancanza di un chiaro e definito indirizzo prognostico, diagnostico e terapeutico. Nella giornata verranno trattate, basandosi sia sulle pubblicazioni scientifiche più recenti che sull'esperienza pratica del relatore, le teorie patogenetiche assieme agli approcci diagnostici e terapeutici più accreditati. L'utilizzo di casi clinici interattivi sarà indispensabile per chiarire i più moderni sistemi di monitorizzazione della terapia associati ad una corretta valutazione prognostica sulla base di criteri ormai ben definiti dalla letteratura internazionale.

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE SCIVAC LIGURIA IL CONIGLIO DA COMPAGNIA Genova, 4 Ottobre 2009

RELATORE

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CALABRIA COSA C'È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL'APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI Rende (CS), 8 Novembre 2009 OBIETTIVI

11

8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.30 Lo strumentario e le tecniche di base nell'ecografia degli animali esotici: Modalità e tecniche di esecuzione dell'ecografia negli animali esotici - Marina Krautwald-Junghanns 10.15 L'ecografia addominale nei piccoli mammiferi esotici - Federica Rossi 11.00 Pausa 11.30 Ecografia toracica nei piccoli mammiferi esotici - Federica Rossi 12.15 Tecniche ecografiche negli uccelli: L'ecografia del cuore e del fegato negli uccelli - Marina KrautwaldJunghanns 13.00 Pausa pranzo

14.30 La valutazione dell'apparato urogenitale negli uccelli: quali tecniche sono possibili? - Marina KrautwaldJunghanns 15.15 Pausa 15.45 Tecniche ecografiche nei Rettili Paolo Selleri 16.30 Tecniche interventistiche eco guidate negli animali esotici - Federica Rossi 17.15 Discussione finale e test di valutazione. Consegna degli attestati

SEDE Centro Studi SCIVAC, Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cemona

PARTECIPAZIONE Il pieghevole e la scheda d’iscrizione sono stati inviati con il numero 28 di professione veterinaria ed è possibile scaricarli dal sito: www.sivae.it.

PER INFORMAZIONI Segreteria SIVAE Tel. 0372/40.35.00 - E-mail: info@sivae.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO


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12

SICIV

SOCIETÀ ITALIANA DI CITOLOGIA VETERINARIA

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CITOLOGIA FUORI DALL'ORDINARIO: LAVAGGI BRONCO ALVEOLARI, CITOLOGIA GASTROENTERICA E DELLE MASSE SPINALI Cremona, 15 Novembre 2009 OBIETTIVI Obiettivi formativi della giornata: mentre alcune aree della citologia diagnostica sono ampiamente conosciute e sfruttate giornalmente nella pratica clinica, altre sono solitamente utilizzate come ausilio diagnostico di pratiche specialistiche (es. gastroenterologia). L'obiettivo della presente giornata è di fornire le basi per una migliore applicazione della citologia mediante l'ottimizzazione delle tecniche di prelievo in gastroenterologia, pneumologia e neurologia.

RELATORI Enrico Bottero, Cuneo Davide De Lorenzi, Padova Alfredo Dentini, Perugia

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.00 Citologia per schiacciamento da biopsie endoscopiche delle neoplasie dell'apparato gastroenterico - E. Bottero 10.00 Citologia aspirativa e per apposizione delle masse spinali nel cane - A. Dentini 11.00 Pausa 11.30 Come ottimizzare la tecnica del lavaggio broncoalveolare nella diagnostica delle patologie dell'apparato respiratorio - D. De Lorenzi 12.30 Pausa pranzo 13.30 Casi clinici

16.00 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

SEDE Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 Cremona

PARTECIPAZIONE L'incontro è gratuito per tutti i soci SICIV in regola con l'iscrizione 2009. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presentarsi in sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Soci SICIV: gratuito Soci SCIVAC: € 50,00 Non Soci: € 100,00

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Erika Taravella Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

GIORNATA INTERREGIONALE SIVAR PUGLIA Gioia del Colle (BA), 21 Novembre 2009 In collaborazione con le Delegazioni Regionali SIVAR Puglia e Basilicata OBIETTIVI Verranno affrontate due importanti problematiche buiatriche: la gestione della fertilità e la dislocazione abomasale destra e sinistra. Nella prima parte del convegno il Dr. Mauro Casalone focalizzerà l'attenzione sulla gestione della fertilità illustrando i possibili strumenti di analisi dei parametri riproduttivi, la valutazione statistica dei risultati ottenuti e la scelta dei protocolli terapeutici per migliorare l'efficienza riproduttiva aziendale. Nella seconda il Dr. Enrico Chiavassa affronterà il problema della dislocazione abomasale nelle due varianti destra e sinistra analizzando i fattori predisponenti, la sintomatologia, la diagnosi e le possibili tipologie di risoluzione della patologia.

RELATORI Mauro Casalone (Medico Veterinario Libero Professionista, Torino) Enrico Chiavassa (Medico Veterinario Libero Professionista, Cuneo)

MODERATORE Canio Buonavoglia (Preside Facoltà Medicina Veterinaria di Bari)

PROGRAMMA 9.30 Registrazione partecipanti, saluto del rappresentante SIVAR ed inizio lavori 9.45 Introduzione ai lavori Canio Buonavoglia 10.00 Gestione della fertilità nell'allevamento della vacca da latte ad alta produzione (Prima Parte) Mauro Casalone

RUOLO DELLA RADIOLOGIA TORACICA NEL PAZIENTE CARDIOPATICO Cremona, 15 Novembre 2009

i oa ert ARV p A SIC ci So

OBIETTIVI

SEDE

La radiologia toracica è un esame essenziale nella valutazione dell'apparato cardio-vascolare. Il clinico deve essere in grado di riconoscere la normale anatomia radiografica resa complessa dalle diverse morfologie dei nostri pazienti. Per ottenere più informazioni possibili da questo esame, è necessario cogliere le alterazioni anatomiche che si verificano durante le diverse anomalie cardiache e, soprattutto, riconoscere e correlare i meccanismi compensatori e patologici dello scompenso cardiaco. Tramite un approccio sistematico, uno dei maggiori esperti di radiologia toracica dei piccoli animali ci guiderà attraverso questo cammino affascinante fornendo punti chiave che ci permettano di districarci e gestire al meglio i nostri pazienti.

Palazzo Cittanova, Corso Garibaldi (accanto a Palazzo Trecchi) - Cremona

PROGRAMMA 8.30 9.00 10.30 11.00 12.00 13.30 14.30 15.45 16.15 17.15 18.15

Registrazione dei partecipanti È un cuore normale? Pausa Radiologia delle patologie congenite: cosa possiamo dire veramente? Malattie cardiache acquisite: serve ancora la radiologia? Pausa pranzo Il cuore del gatto: non consideriamolo un cane di piccola taglia Pausa Cor polmonare e altre cardiopatie secondarie a malattie sistemiche Casi clinici Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

Hotel Svevo, Gioia del Colle (Bari)

PARTECIPAZIONE Iniziativa gratuita rivolta a tutti i Medici Veterinari

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372/40.35.39 info@sivarnet.it, www.sivarnet.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA INTERNA VETERINARIA

SOCIETÀ VETERINARIA ITALIANA DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

Chris Lamb MA, VetMB, DipACVR, DipECVDI, MRCVS, FHEA, Royal Veterinary College Londra (UK)

SEDE

SIMIV

SVIDI

RELATORE

11.00 Coffee break 11.30 Gestione della fertilità nell'allevamento della vacca da latte ad alta produzione (Seconda Parte) Mauro Casalone 13.00 Light lunch 14.00 Chirurgia addominale: dislocazione abomasale destra e sinistra Dr. Enrico Chiavassa 16.00 Discussione 16.30 Questionario apprendimento ECM 17.00 Elezioni Delegati Regionali e termine lavori

TRADUZIONE È previsto il servizio di traduzione simultanea.

PARTECIPAZIONE Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata) entro il 25-10-2009: Socio SVIDI/SICARV: € 50,00 Socio SCIVAC: € 100,00 Non Socio: € 150,00 È necessario compilare il modulo di preiscrizione e inviarlo alla Segreteria entro il 25 Ottobre 2009. È possibile scaricare il modulo dal sito www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE/SVIDI-SICARV oppure richiederlo direttamente alla Segreteria al n. 0372/40.35.09

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Erika Taravella Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Per maggiori dettagli sul programma e per scaricare la scheda d'iscrizione, collegarsi al sito www.scivac.it sezione Società Specialistiche. La Segreteria rimane a disposizione per ulteriori informazioni al n. 0372-40.35.09

AGGIORNAMENTI IN TERAPIA CANINA Cremona, 21 Novembre 2009 RELATORI

PARTECIPAZIONE

Federico Fracassi, Bologna Carlo Nebbia, Torino Andrea Zoia, Dublino (IRL)

L'incontro è gratuito per tutti i soci SIMIV in regola con l'iscrizione 2009. Non è richiesta la pre-iscrizione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata una ricevuta fiscale per la quota versata): Socio SIMIV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

PROGRAMMA 9.30 Registrazione dei partecipanti 10.00 La farmacogenomica: perché i cani non sono tutti uguali - C. Nebbia 11.00 Pausa 11.15 Terapie immunosoppressive: andare oltre il cortisone - A. Zoia 13.30 Pausa pranzo 14.30 Ormoni e farmaci: quando mancano o sono troppi - F. Fracassi 16.00 Fluidoterapia in medicina interna: gestione delle alterazioni elettrolitiche senza fare troppi danni - A. Zoia 17.30 Valutazione dell'apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Erika Taravella Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: socspec@scivac.it

4 CREDITI

SEDE Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

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EDIZIONI VETERINARIE

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"Medicina e chirurgia degli animali da compagnia - Manuale Pratico" 3 ed. 2009 a cura di G. Lubas e G. Barsotti - Elsevier Masson listino € 235,00 - scontato € 200,00 Questo volume, dedicato al tratttamento medico e chirurgico delle malattie del cane e del gatto, comprende anche una sezione molto completa sulle malattie che possono colpire le specie aviarie e altri animali esotici, ormai considerati animali da compagnia a pieno titolo e per i quali i proprietari richiedono cure di qualità come per i cani e i gatti. Il volume è costituito da 12 sezioni suddivise in 178 capitoli: Gestione del paziente, Malattie infettive, Ematologia/Oncologia, Disturbi endocrini e metabolici, Malattie della cute e dell'orecchio, Sistema digerente, Disordini dell'apparato urogenitale, Apparato scheletrico, Sistema nervoso, Oftalmologia, Apparato cardiopolmonare, Malattie delle specie aviarie ed esotiche. Di ogni malattia trattata sono illustrate l'eziologia, la patogenesi, i segni clinici, la diagnosi, il decorso e la terapia. Tutte le informazioni sono rese facilmente accessibili da punti chiave, tabelle, elenchi puntati, procedure e tecniche illustrate con dettagliati disegni. Nell'Appendice finale sono state inserite le Linee Guida del dosaggio dei farmaci per cani e gatti aggiornate e adattate alle esigenze della realtà italiana. L'impostazione sintetica, razionale ed esaustiva rende questo volume adatto ai medici veterinari, agli studenti e agli specialisti che desiderano annotare, leggere e reperire in modo rapido informazioni sulla clinica degli animali da compagnia.


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Medicina trasfusionale Focus

VETERINARIA 31 | 2009

Il benessere degli animali durante la donazione di sangue di RENATO MAGLIULO a grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere giudicati dal modo in cui tratta i suoi animali.” (Mahatma Gandhi). La sua visione è in netto contrasto con quella di Cartesio, convinto che gli animali fossero “automi privi di anima”, risorse da far lavorare o da consumare, con nulla considerazione per il loro benessere e non solo. Al di là di ogni visione e previsione catastrofistica (male diffuso nella odierna società) nel corso del tempo il rispetto per diverse forme di vita sta mutando. Ghandi parlava della considerazione nei confronti degli animali come una sorta di “cartina tornasole”, ma molto prima di Lui altri come Pitagora già teorizzavano questo esercizio: “l’uomo non troverà pace con i suoi simili, finché sarà crudele con gli animali” San Basilio di Cesarea in Cappadocia recitava nel IV secolo “O Signore, accresci in noi il senso della fraternità con tutti gli esseri viventi, con i nostri piccoli fratelli a cui Tu hai concesso di soggiornare con noi su questa terra. Facci comprendere che essi non vivono soltanto per noi, ma anche per se stessi e per Te; facci capire che essi amano al pari nostro, la dolcezza della vita e si sentono meglio al loro posto, di quanto noi ci sentiamo al nostro”. Leonardo da Vinci “Verrà il giorno in cui stretti dalla morsa degli eventi gli uomini giudicheranno l’uccisione di un animale nello stesso modo in cui essi giudicano quella di un uomo”. L’autore della “Storia Naturale” George Luis Léclerc conte di Buffon: “Se non esistessero gli animali, l’uomo non saprebbe conoscere se stesso”. Arthur Schopenhauer comincia nel XIX secolo a considerare la sofferenza ed il dolore prendendo spunto dalle culture Orientali: “Io non conosco nessuna preghiera più bella di quella che concludeva gli antichi spettacoli dell’India: Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore”. Ma l’animale, nella cultura e nella storia dell’uomo occidentale, non è solo lo specchio della maturità etica e bioetica, filosofica e sociale. L’uomo è chiamato a riconoscere il rispetto per l’alterità animale in quanto tale e non solo in funzione antropocentrica. Che ci siano aspetti comuni tra queste due prospettive è evidente ed innegabile, ma è un “salto” di qualità che si richiede all’uomo. Il 22 luglio 1822 fu promulgato in Inghilterra il primo atto sulla prevenzione della crudeltà nei confronti degli animali di fattoria (bovini in particolare), in seguito alla sollecitazione da parte della prima Società nella storia dell’uomo che si occupava di questo tema. E non è un caso che tra i fondatori di questa Società, ancora oggi vitale e vivace, ci fosse William Wilberforce, passato alla Storia per il Suo impegno sull’abolizione della schiavitù nell’Impero Britannico....legge promulgata ben 11 anni dopo.... Questi segnali costellano in realtà il percorso dell’uomo verso un rispetto senza se e senza ma nei confronti delle specie “altre”. Fino a quando è stato “l’uso” che si faceva dell’animale a fare la differenza, il problema morale seppur presente non era così evidente. Nella “Linea Guida relativa all’esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario” del dicembre 2007 è tenuto in considerazione anche l’aspetto benessere animale:

“altruistico” per la specie umana, come nel caso specifico il donare sangue, non è di pertinenza degli animali né tanto meno del cane, in quanto è percezione comune e ormai dato consolidato in bibliografia che gli animali posseggano un livello di coscienza appropriato alle proprie necessità (e tra le necessità “naturali” dei cani non esiste la facoltà di donare il sangue), ed inoltre in ambienti mutevoli sviluppano una maggiore coscienza rispetto a quella sviluppata in ambienti molto stabili. I cani che donano sangue vivono per lo più in appartamenti in città e comunque in ambienti che poco o nulla hanno di mutevole come può essere l’ambiente naturale. Tutto si è modificato nella storia del cane sinantropo, ma certo non si può dire che l’ambiente casalingo sia “mutevole”, caratteristica essenziale per acquisire una maggior coscienza di sé.

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“Le modalità previste per l’attuazione della procedura di donazione di unità di sangue intero non devono provocare sofferenza, angoscia o danni durevoli in capo ai donatori”. Qualche mese prima, è stata pubblicata una ricerca sul “Journal of Veterinary Behaviour Clinical Applications and Research” Vol 2 No 3: “Effects of blood donation on heart rate, behaviour and neurotransmitters in dog blood donors” (R. Magliulo, J. Riva, M. Minero, G. Bondiolotti, M. Verga), nella quale sono stati presi in considerazione gli indicatori di benessere non solo clinici, ma anche biochimici e sierologi oltre che comportamentali dei cani durante la procedura di donazione di sangue. La domanda centrale di questa prima, e a tutt’oggi unica, ricerca sul benessere dei cani durante la donazione, e che ha condotto gli Autori nel suo svolgimento, è stata (prima ancora della prescrizione da parte della Linea Guida sull’evitare sofferenza, angoscia o danni durevoli) la seguente: come reagiscono i cani donatori di sangue durante la procedura di salasso? Questione importante per gli innumerevoli aspetti che sono di cornice alla donazione in sé e per sé. Non soltanto dal punto di vista fisiologico o del comportamento, ma anche per le questioni di tipo etico. Diversamente dalla bibliografia su analoghe questioni in medicina umana, alla vastità bibliografica a livello internazionale sulla medicina trasfusionale in Veterinaria fa da contraltare una assoluta mancanza di dati sulle questioni benessere ed aspetti etologici degli animali donatori di sangue. Ma un’altra questione è altrettanto interessante: i giudizi che l’uomo, animale antropocentrico per definizione, formula nei confronti della donazione di sangue. Se è vero che è un gesto di puro altruismo per la specie umana, non è altrettanto vero che il donare sangue negli animali possa essere considerato allo stesso modo. Negli animali i rapporti non sono tanto durevoli, o il ricordo del comportamento personale non è tanto affidabile da consentire i contratti altamente personali di altruismo reciproco. Donare il sangue nella specie umana può essere considerato un atto di altruismo reciproco secondo un criterio prettamente etologico; l’antropomorfismo spinto dei nostri giorni porta a giudicare in chiave morale il comportamento degli animali anche durante la donazione di sangue. Il metodo scientifico però procede in maniera nettamente separata dal giudizio umano. La coscienza di un atto così definito

COSA È IL BENESSERE? Il benessere animale non è una variabile semplice unitaria, non possiamo misurarlo nello stesso modo con cui sono misurate la massa o la lunghezza tuttavia il benessere può essere valutato considerando i vari aspetti e problemi ed esso correlati. Secondo il Brambell Report (1965), stilato inizialmente per valutare le condizioni degli animali degli allevamenti, devono essere rispettate le 5 cosiddette libertà: 1 - Libertà dalla fame e dalla sete: favorendo l’accesso ad acqua fresca e pulita e ad una dieta che mantenga l’animale in salute e vigore fisico; 2 - Libertà dal disagio: provvedendo ad un ambiente adatto con idonei ricoveri e zone per lo stazionamento ed il decubito. 3 - Libertà dal dolore, da stimoli dannosi e da malattie: con l’approntamento di sistemi di prevenzione e di rapida diagnosi e cura. 4 - Libertà di espressione del normale comportamento: fornendo all’animale sufficiente spazio, installazioni appropriate e vita sociale propria della specie allevata. 5 - Libertà dalla paura e da fattori stressanti: assicurando condizioni e cure che evitino sofferenze psichiche. Ma cosa si deve quindi intendere per “benessere animale”? Secondo queste libertà si riconosce la possibilità di soffrire o sperimentare gratificazione o benessere appunto (comprendendo in quest’ultimo concetto lo stato di salute tanto fisico quanto mentale). Diventa, dunque, questione centrale il considerare le sensazioni soggettive degli animali, cioè come l’animale percepisce e interpreta gli stimoli del suo ambiente. Gli stimoli e gli ambienti possono essere più o meno avversi o gratificanti e le risposte dell’animale possono essere molteplici (dall’adattamento al coping). Ciò premesso, può dunque dirsi che il benessere è uno stato interno complesso, multidimensionale e dinamico che varia nelle sue manifestazioni, implica un buon funzionamento biologico dell’organismo e libertà da condizioni avverse o, almeno, capacità di farvi fronte; può variare tra le specie, tra gli individui di una medesima specie, così come in uno stesso individuo, a seconda del tempo e del contesto e delle esperienze pregresse. Ed il welfare? Stato di salute completo sia fisico che mentale in cui l’animale è in armonia con il suo ambien-

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te (Hughes 1976). Welfare di un organismo è, quindi, il suo stato in relazione ai suoi tentativi di adattarsi all’ambiente (Broom, 1986) Welfare è un termine generale che comprende il “benessere” sia fisico che mentale dell’animale. Ogni tentativo di valutarlo, quindi, deve considerare l’evidenza scientifica disponibile, relativa alle “sensazioni” degli animali e derivabile dalla loro struttura, dalle loro funzioni e dal loro comportamento. Il benessere si può quindi misurare in modo scientifico riferendosi ai cosiddetti “indicatori di benessere”: • PATOLOGICI: - patologie presenti o latenti (lesioni) • PRODUTTIVI: - accrescimenti (fertilità, mortalità) • ETOLOGICI: - prevede la conoscenza approfondita dell’etogramma specie-specifico (comportamenti anormali, test comportamentali). • FISIOLOGICI: - livelli ormonali, frequenza cardiaca, risposta immunitaria Così come diversi possono essere gli approcci scientifici al benessere 1) approccio basato sui ‘feelings’:(sensazioni soggettive) degli animali; 2) approccio ‘funzionale’: basato sulle funzioni biologiche normali degli animali; 3) approccio ‘naturale’: basato sulla possibilità di esprimere il repertorio comportamentale della specie. L’approccio funzionale è il più rispondente alla metodologia scientifica ed il più accreditato dalla comunità degli Etologi per meglio descrivere e valutare il benessere e/o la sua mancanza. Secondo tale metodologia i parametri fisiologici sono utilizzati come indicatori di stress negli animali: alcuni sono di rilevanza clinica, altri utilizzabili solo in ambito di ricerca. Tra i primi ricordiamo la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, le proteine totali, le gamma globuline, l’ematocrito e la formula leucocitaria, il cortisolo (il cui rapporto tra quello sierico e la creatinina, oltre che quello salivare e nelle feci sono da considerarsi un po’ al limite tra i due ambiti, la clinica e la ricerca). Le catecolamine (Adrenalina, Noradrenalina, Dopamina) e la Serotonina non sono di utilizzo routinario nella clinica quotidiana. Nella gestione di una attività come descritta dalla “Linea Guida relativa all’esercizio delle attività sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario” diventa di fondamentale importanza la necessità del Clinico che si occupa del salasso/donazione fare ricorso agli elementi descritti. Concludendo, gli elementi che contribuiscono alla valutazione del benessere durante la donazione di sangue non sono e non possono essere supportati da “sensazioni”, ma da dati oggettivi e scientificamente validati: i parametri fisiologici ed i parametri etologici. La frequenza cardiaca, i parametri biochimici ed ematologici, la mimica facciale (orecchie, leccarsi le labbra, sbadigli...), la postura (necessariamente nel caso della donazione questo elemento è vanificato dalla postura forzata/contenzione durante il salasso - il prelievo dalla giugulare è prescritto dalla Linea guida per la maggiore velocità di deflusso del sangue rispetto alla vena cefalica...). E per finire vorrei ricordare che attraverso la raccolta di dati disponibili dalla “routine” clinica possono emergere elementi estremamente interessanti e quantitativamente numerosi per la ricerca e, dato ancora più importante, questi stessi elementi possono contribuire a ridurre gli animali nelle sperimentazioni, in onore al principio delle 3 R (Reduce, Refine, Replace), come ebbe a dire anche Papa Giovanni Paolo II nel 1982. ■


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14 Vet Journal Attualità scientifica

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VETERINARIA 31 | 2009

Borrelia burgdorferi: cosa succede ai cani sieropositivi? Dopo tre anni, la presenza di anticorpi non è associata a sviluppo di zoppia o segni di nefropatia di MARIA GRAZIA MONZEGLIO dati inerenti l’evoluzione a lungo termine delle infezioni da Borrelia burgdorferi nel cane adulto sono scarsi. Uno studio ha verificato se i cani di razza Bernese con evidenza sierologica di infezione naturale da B. burgdorferi sviluppassero più frequentemente segni clinici quali zoppia, iperazotemia o proteinuria nel corso di un periodo di followup di 2,5-3 anni. I cani sieropositivi di questa razza venivano confrontati con i cani sieronegativi della stessa razza e con cani sieropositivi e sieronegativi di controllo appartenenti ed altre razze. Venivano rivalutati i soggetti inclusi in un precedente studio sulla prevalenza degli anticorpi verso B. burgdorferi nei cani di razza Bernese. Gli anticorpi venivano determinati utilizzando un test ELISA con sonicati di cellule intere come antigene e i risultati venivano confermati mediante Western Blot.

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Venivano rivalutati 53 cani Bernese e 30 cani di controllo. La ri-valutazione veniva effettuata tra 2,5 e 3 anni (mediana 2,7 anni) dopo la prima valutazione. L’età dei cani alla seconda valutazione variava fra tre 3 e 11 anni (mediana 6 anni). Non vi erano differenze significative circa la presenza di cattive condizioni generali e di zoppia tra la prima e

*“Follow- up of Bernese Mountain dogs and other dogs with serologically diagnosed Borrelia burgdorferi infection: What happens to seropositive animals?” Bernhard Gerber, Katharina Haug, Simone Eichenberger, Claudia E Reusch, Max M Wittenbrink. BMC Vet Res. April 2009; 5(1): 18. ■

la seconda valutazione. Alla prima valutazione 22 (42%) cani Bernese e 11 (37%) cani di controllo erano considerati positivi agli anticorpoi anti-B. burgdorferi. Alla seconda valutazione 25 (47%) cani Bernese e 12 (40%) cani di controllo erano considerati positivi; il 69% dei cani mostrava gli stessi risultati sierologici in entrambe le valutazioni e il 31% presentava sieroconversione o sieroreversione. Nei Bernese, l’iperazotemia era presente in 6 soggetti durante la prima valutazione e in 11 alla seconda valutazione. Nessun cane di controllo presentava iperazotemia. Nei cani sieropositivi non si osservava un aumento nel tempo della zoppia o dei segni di nefropatia. Si può concludere, secondo gli autori, che gli anticorpi verso B. burgdorferi determinati mediante whole cell ELISA e confermati mediante Western blot non erano associati allo sviluppo di zoppia né a segni di nefropatia quali iperazotemia o proteinuria nei cani osservati per un periodo di 2,5-3 anni.

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La quota comprende la cena di Lunedì sera RELATORI Luca Formaggini, Med Vet, Dormelletto (VA) Daniela Murgia, Med Vet, Dipl ECVS, Bologna Guido Pisani, Med Vet, Luni Mare, Ortonovo (SP) Fabio Sangion, Med Vet, Treviso ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%

RELATORI Marco Bertoli, Med Vet, Roma Paolo Gaglio, Med Vet, Roma Chiara Valtolina, Med Vet, PhD, MRCVS, Hatfield (UK) Fabio Viganò, Med Vet, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00+ IVA 20%


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VETERINARIA 30 | 2009

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Modificazioni cerebrali da invecchiamento nel cavallo Depositi di pseudocalcio-calcio (pCa-Ca) e degenerazione delle pareti arteriose tra le lesioni identificate in uno studio

el sistema nervoso di numerose specie sono descritte svariate modificazioni correlate all’età, mentre mancano studi dettagliati delle lesioni cerebrali dovute all’invecchiamento nel cavallo. Uno studio ha caratterizzato sistematicamente le lesioni cerebrali di 60 cavalli di età compresa tra 7 e 23 anni. In nessuno dei cervelli erano presenti alterazioni macroscopiche. Microscopicamente, erano comuni modificazioni spongiformi, depositi di lipofuscina, corpi amilacei, gliosi e satellitosi, insieme a tumefazioni assonali e neuronali. I reperti di maggiore importanza erano la presenza di depositi di pseudocalcio-calcio (pCa-Ca) e la degenerazione delle pareti arteriose. L’esame con microscopio elettronico a scansione di due casi con presenza di mineralizzazione vascolare rivelava una marcata deposizione di una sostanza amorfa nelle pareti vasali verosimilmente formata da una matrice proteica polianionica e una componente minerale. All’esame immunoistochimico, numerosi sferoidi assonali erano positivamente marcati con ubiquitina. Nelle sezioni caratterizzate da vacuolizzazione neuronale non si identificavano PrPsc. Si riscontravano inoltre tumefazione neuronale, corpi amilacei, neuroni Tau-positivi nell’ippocampo e placche diffuse (preamiloide) metenamina-positive. La colorazione con Rosso Congo non rivelava depositi di amiloide. La caratterizzazione delle modificazioni cerebrali correlate all’età dei soggetti esaminati può essere utile per discriminare tali lesioni, nei futuri studi, dai processi patologici. Alcune lesioni descritte del presente studio, tra cui alcune modificazioni vascolari, la presenza di placche diffuse e di accumuli Tau nei neuroni dell’ippocampo, non sono state precedentemente descritte nel cavallo. (M.G.M) *”Parenchymal and Vascular Lesions in Ageing Equine Brains: Histological and Immunohistochemical Studies” Capucchio MT, Márquez M, Pregel P, Foradada L, Bravo M, Mattutino G, Torre C, Schiffer D, Catalano D, Valenza F, Guarda F, Pumarola M. J Comp Pathol. 2009 Sep 8. [Epub ahead of print]. ■

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PIOMBO E ZINCO EMATICI ED EPATICI NELL’IGUANA VERDE ’intossicazione da metalli pesanti è un fenomeno ben conosciuto negli animali selvatici in cattività e negli animali domestici. Tuttavia, la sua occorrenza nei rettili non è ben documentata, soprattutto a causa della mancanza di informazioni circa i valori ematici e tissutali di riferimento dei metalli pesanti in questa specie. Al fine di determinare la normale concentrazione di piombo ematico, zinco plasmatico e piombo e zinco epatici, si prelevavano campioni ematici ed epatici da 4 iguane verdi (Iguana iguana) sane adulte e 16 giovani. La concentrazione di piombo e zinco veniva misurata mediante spettroscopia di assorbimento atomico. Utilizzando la media più o meno DS come normale intervallo di riferimento, lo studio suggerisce i seguenti valori per l’iguana verde in cattività: 1) piombo ematico (sangue intero): 0,06 +/- 0,06 microg/ml; 2) zinco plasmatico: 2,68 +/- 1,66 microg/ml; 3) piombo epatico (peso fresco): minore di 1,0 +/- 0,0 microg/g; 4) piombo epatico (peso secco): minore di 3,0 +/- 0,0 microg/g; 5) zinco epatico (peso umido): 24,9 +/11,6 microg/g; e 6) zinco epatico (peso secco): 83,4 +/44,6 microg/g. Tali valori sono discretamente coerenti con i valori di riferimento pubblicati per altre specie mammifere e aviarie. (M.G.M) *“Determination of lead and zinc concentrations in the blood and liver of the captive common green iguana (Iguana iguana)” Burns RP, Paul-Murphy J. J Zoo Wildl Med. 2009 Sep; 40(3): 495-500.

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16 Dalle Aziende

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VETERINARIA 31 | 2009

Dalla ricerca Royal Canin: Mobility Dalla ricerca Royal Canin, una linea studiata per prevenire l’osteoartrite e migliorare la mobilità di cani e gatti ’osteoartrite consiste nella degenerazione delle cartilagini delle articolazioni e rappresenta una patologia molto dolorosa e diffusa tra cani e gatti, causa della perdita della mobilità: dalle ricerche Royal Canin risulta che circa il 25-30% dei cani soffre di osteoartrite e ben il 90% dei gatti con

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più di 12 anni evidenzia gli stessi sintomi. Royal Canin, azienda specializzata nel campo della nutrizione su misura per cani e gatti, per rispondere a tale problematica ricorre all’impiego di nutrienti specifici ed efficaci, contenuti nei prodotti Mobility per cani e gatti: GLM (Green Lipped Mussel - cozza verde della Nuova Zelanda), mollusco noto per gli importanti benefici alle articolazioni che

contiene alti quantitativi di condroitina (polisaccaride componente delle cartilagini), acidi grassi omega 3 (EPA e DHA, per un’azione antinfiammatoria), zinco e rame (che favoriscono il rinnovamento cartilagineo); glucosamina, molecola derivata dal glucosio, che stimola la produzione dei costituenti delle cartilagini; vitamina E, vitamina C e selenio, antiossidanti naturali che rallentano l’invec-

Mobility Larger Dogs è disponibile nei formati da 3 - 6 - 14 kg

Mobility è disponibile nei formati da 1,5 kg - 7 kg - 14 kg

chiamento cellulare. Inoltre, tutti gli ingredienti della linea Mobility garantiscono la massima digeribilità. La rinnovata linea nutrizionale di Mobility per il cane (Mobility e Mobility Larger Dogs), oltre importanti benefici apportati alle articolazioni, considera anche il controllo del sovrappeso, dannoso per la salute articolare, fornendo alimenti a basso contenuto energetico. In particolare Mobility Larger Dogs (specifico per i cani dal peso forma superiore ai 20 kg), rispetto a Mobility, è caratterizzato da ulteriori particolarità appositamente pensate per andare incontro alle esigenze e predisposizioni dei cani di grossa taglia: garantisce un doppio apporto di condroitina e glucosamina per l’integrità articolare e un contributo superiore di EPA e DHA quali antinfiammatori. La nuova formula Mobility Larger Dogs è stata inoltre integrata con carnitina, aminoacido che contrasta la tendenza all’obesità nei cani di peso superiore ai 20 kg. Novità assoluta di gamma è invece Mobility specifico per il gatto che, oltre a favorire la salute delle articolazioni, grazie al moderato apporto di fosforo che previene problemi a carico del rene, è oltremodo consigliato per soggetti anziani, spesso predisposti a patologie renali. La linea Mobility per cane e gatto è la soluzione veterinaria Royal Canin per la prevenzione dell’osteoartrite e combina l’attenzione nella scelta dei nutrienti con lo sviluppo accurato dell’appetibilità e della digeribilità delle formule, fattori fondamentali per un’alimentazione corretta e di qualità certificata e per il benessere del proprio animale. Per maggiori informazioni e dettagli sui prodotti Royal Canin consultare il sito all’indirizzo www.royalcanin.it Per ulteriori informazioni: Weber Shandwick - Ufficio stampa Royal Canin Veronica Borghi - tel: 02 57378.313 - e-mail: vborghi@webershandwick.com Asli Gulfidan - tel: 02 57378.467 e-mail: agulfidan@webershandwick.com Matteo Passoni - tel: 02 57378.551 e-mail: mpassoni@webershandwick.com ■

Mobility per gatti è disponibile nei formati da 0,5 kg - 2 kg



18 Calendario attività Dal 27 settembre all’8 novembre Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi Edizioni Veterinarie E.V. srl

27 SET

SEMINARIO SIVE

NEUROLOGIA NEL CAVALLO - Ozzano (BO) Facoltà di Medicina Veterinaria - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA

LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE - Jolly Hotel - Castenaso (BO) - VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DIAGNOSI E PREVENZIONE DELLA FIP - TRENTO - Via V. Zambra, 36 - ECM: 4 Crediti Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO Perugia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo, 4 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - Facoltà di Medicina Veterinaria, Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CORSO BASE “NEUROLOGIA” - Ozzano Emilia (BO) - Facoltà di Medicina Veterinaria ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 E-mail: info@sive.it 2° IT. CARDIOLOGIA: Iª PARTE - FISIOPATOLOGIA CARDIOVASCOLARE E APPROCCIO CLINICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it FOOD SAFETY: ANIMAL FEED IMPACT ON HUMAN HEALTH. RIFLESSI DELL’ALIMENTAZIONE ANIMALE SULLA SALUTE UMANA. - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 13 Crediti Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it DAY-HOSPITAL, DEGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEL PAZIENTE FELINO: QUANDO L’OSPEDALIZZAZIONE È UNA NECESSITÀ - Crowne Plaza - Centro Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

27 SET 27 SET

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA

27 SET 27 SET

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA IN COLLABORAZIONE CON ASVAC

28 SET

CORSO SIVE Attenzione: Evento annullato.

30 SET 2 OTT

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Ultimi posti disponibili

30 SET 2 OTT

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA

3 - 4 OTT 4 OTT

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIMEF E SINUV INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LIGURIA

IL CONIGLIO DA COMPAGNIA - “Sala Quadrivium” Genova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA

IL CAMPO CHIRURGICO COME UN VIDEOGAME: LA CHIRURGIA MINIINVASIVA - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA D (DIAGNOSI) - Museo Diocesano -Catania - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - Hotel Sporting - Ancona - Via Flaminia, 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it INCONTRI DI OMEOPATIA VETERINARIA. MATERIA MEDICA DEI LATTI SPERIMENTATI IN OMEOPATIA E LORO APPLICAZIONI CLINICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ARGOMENTI DI PATOLOGIA ORALE COMPARATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. ORTOPEDIA:V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it 63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - TRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI - Centro Affari E Convegni, Arezzo - Via Lazzaro Spallanzani - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ECOGRAFIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it CONTROVERSIE IN DERMATOLOGIA FELINA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 E-mail: socspec@scivac.it AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it IL SETTORE DELLA PRODUZIONE DELLA CARNE E LA MEDICINA VETERINARIA DEL III° MILLENIO: EFFICACIA ED EFFICIENZA DEL SERVIZIO - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it EMERGENZA O NON EMERGENZA… QUESTO È IL PROBLEMA: RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

4 OTT INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA

4 OTT INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE

4 OTT INCONTRO SIMVENCO

10 - 11 OTT INCONTRO SIODOV

10 - 11 OTT INCONTRO SIGAV

11 OTT INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

11 OTT 14 - 16 OTT

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

16 - 18 OTT SEMINARIO SIVAE

18 OTT INCONTRO SIDEV / SIMEF

18 OTT 22 OTT 23 OTT

SEMINARIO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MEDICI VETERINARI E ASL DELLA PROVINCIA DI CREMONA SEMINARIO NAZIONALE AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA E ASL CREMONA INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA

25 OTT 25 OTT

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC VENETO

IL FURETTO CHIRURGIA E MEDICINA DI BASE - “Hotel Courtyard by Marriot” Tessera (VE) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

CORSO SCIVAC

MASTER CLASS AO AVANZATO SULLE OSTEOTOMIE CORRETTIVE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CORSO DI APPRONFODIMENTO - PROBLEMI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI, PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICO DEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

4 - 7 NOV 6 - 7 NOV

CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato. INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA

8 NOV

laPROFESSIONE

VETERINARIA 31 | 2009

PROFESSIONE

la VETERINARIA

La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 21 settembre 2009

SOLUZIONI

nell’acqua marina

e nessuno

QUIZ 1

a la conducibilità b pH e durezza totale c alta concentrazione di ammoniaca d la presenza di ione ammonio ma solo

Risposta corretta: e) Incontro SOVI, soc. spec. SCIVAC di Oftalmologia: “Elettroretinografia e ottica della visione” RIMINI, maggio 2006

a la cornea b la lente c la coroide e la retina d le modificazioni della IOP e tutti i metodi sopracitati

QUIZ 2

2. Quale parametro dell’acqua dell’acquario può influenzare la respirazione dei pesci?

Risposta corretta: c) Incontro SIVAE: “Malattie Respiratorie degli Animali Esotici” Cremona, marzo 2007

1. I polli effettuano l’accomodazione utilizzando:




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