Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 1
PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
Brevi CASSE Il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale del Ministero del Lavoro apre alle casse di previdenza dei professionisti e blocca a 30 anni, come stabilito dalla Finanziaria 2007, i termini delle proiezioni attuariali per la valutazione degli equilibri previdenziali. Ma il Welfare vuole una proiezione aggiuntiva, a 50 anni, come strumento di monitoraggio e controllo.
ECM Prima riunione della Commissione ECM dopo la firma del nuovo Accordo sulla formazione continua in medicina. La Commissione rimane l’organo centrale della governance del sistema. L’attuale composizione è stata confermata "fino a che non verrà trovato uno strumento legislativo capace di rendere operativo l'accordo Stato-Regioni” firmato il primo agosto.
QUALITÀ La FNOVI avverte “l’esigenza di disporre di buone pratiche veterinarie, buone procedure e prassi mediche e buoni comportamenti ispirati da principi quali la deontologia, la trasparenza, la tracciabilità, la comunicazione, la collaborazione tra le varie realtà professionali, il rispetto e la cura della vita dei pazienti”. La Federazione ha avviato dal proprio sito web una consultazione sui percorsi di qualità.
CUCCIOLI DALL’EST Ottenere la prima panoramica del problema relativo all’importazione di cuccioli dai paesi dell’est Europa dal punto di osservazione dei medici veterinari, che sono partecipi di tutti gli aspetti di questa emergenza. È questo l’obiettivo di una consultazione avviata on line dalla FNOVI. www.fnovi.it
AFTA L'Unione europea ha ripristinato l'embargo su tutte le esportazioni di carne britannica dopo la conferma di un nuovo caso di afta epizootica nel sud del paese. Gli esperti veterinari hanno deciso di reintrodurre la misura di precauzione proprio nel momento in cui, secondo i programmi e in mancanza di nuovi casi, l'embargo avrebbe dovuto essere tolto.
www.vet.journal.it
322007
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 4, numero 32, dal 17 al 23 settembre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
D.Lvo 151/2005 in vigore dal 27 settembre
Sanzioni pesanti sul trasporto Il benessere animale al centro della disciplina sanzionatoria: multe fino a 15.000 euro
A PAG. 3
Il numero chiuso non si tocca on sono ancora state decise le date, ma a Catanzaro i test per l’accesso al corso di laurea in veterinaria si rifaranno. Lo scorso 6 settembre si erano presentate 147 aspiranti matricole a fronte di 22 posti. Il Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Professor Francesco Saverio Costanzo, ha commentato la decisione del Ministro dell’Università e della Ricerca, Fabio Mussi, di far ripetere le prove di ammissione: “Eravamo coscienti del fatto che una delle possibili conseguenze della nostra tempestiva segnalazione alle autorità competenti sulle anomalie riscontrate nei plichi concorsuali era rappresentata proprio dall’annullamento dei test nella nostra sede”. “La decisione cautelativa del Ministero - ha proseguito il Rettore - in attesa di ulteriori accertamenti, consentirà comunque lo svolgimento delle prove concorsuali che saranno effettuate in tempo utile per garantire il normale avvio dell’anno accademico.” Intanto, la Commissione ministeriale per l’elaborazione dei test di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, veterinaria, ha confermato, “dopo aver effettuato opportune verifiche, che sono corrette le risposte individuate come tali nel sito del Ministero”. A causa degli scandali e delle irregolarità, il numero programmato è stato rimesso in discussione, ma il Ministro ha già detto che non sarà toccato: “Ci sono regole da rispettare. L’Italia è vincolata da obblighi comunitari a stabilire il numero di studenti che si possono iscrivere. Ma - precisa Mussi - questi obblighi riguardano solo alcuni corsi di laurea, cioè medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentarie, medicina veterinaria, corsi direttamente finalizzati alla formazione di architetto’’. L’ANMVI ha inviato una lettera di apprezzamento al Ministro, ricordando che l’accesso con la modalità del test anonimo è prevista in Europa ed è coerente con quei percorsi di garanzia della qualità riconosciuti come prioritari delle agenzie nazionali non da ultima dalla nascente ANVUR. Tuttavia - prosegue la nota - “un ulteriore passo verso il miglioramento dell’efficacia dei test - al di là degli scandali- dovrebbe essere quello di rendere le prove più pertinenti con le discipline di studio previste dai corsi di laurea. Ciò consentirebbe di legare maggiormente le selezioni alla motivazione e alla preparazione piuttosto che ad un generico nozionismo. Le prove d’accesso devono soprattutto rappresentare un saggio di ciò che il corso di laurea prevede, affinché tanti ragazzi si rendano conto che quella del veterinario è una professione medica, che richiede preparazione e attitudine scientifica. La mancanza di un serio programma di orientamento è responsabile dell’inconcepibile assalto ad una professione che non dà più lavoro: alle prove di ammissione del 6 settembre si sono presentati 4782 aspiranti veterinari”.
N
BLOCCATE QUEI POSTI Da anni il nostro rapporto con l'Università Magna Graecia di Catanzaro non è dei migliori. Questo da quando l'allora Ministro all'Università, Letizia Moratti, ha firmato nel 2003 il Decreto che ha permesso di attivare nell'ambito della Facoltà di Medicina un nuovo Corso di Laurea Interateneo in Medicina Veterinaria. Corso di Laurea subito fortemente contestato dalla nostra associazione perché in Italia il numero di Facoltà e di laureati in Medicina Veterinaria era già esagerato ed insostenibile per le necessità del settore. D'altra parte era evidente che le giustificazioni del Ministro espresse in una lettera inviataci in risposta alle nostre ferme richieste di chiarimento: "per corrispondere ad un'esigenza molto sentita in ambito locale, che si inquadra in una più ampia strategia di sviluppo e rilancio dell'agricoltura e dell'allevamento" si scontravano con una realtà territoriale ben diversa. Lo stesso Ministro comunque ammetteva che non esistevano le strutture adeguate per accogliere questo progetto scrivendo: "La nuova Facoltà dovrà ovviamente attivarsi per dotarsi di tutte le strutture necessarie, ma io confido che que-
sto verrà realizzato quanto prima". In realtà questa decisione del Ministro non ha tenuto conto di aspetti, pareri e procedure che avrebbero subito bloccato questo progetto. Il Tar del Lazio, a cui l'ANMVI ha subito presentato ricorso, ha quindi annullato il decreto della Moratti con sentenza n. 4868/2007, riconoscendo che non vi erano i presupposti che giustificavano la decisione del Ministro. La logica delle cose, nello stesso interesse degli studenti e di tutta la veterinaria italiana, sarebbe stata quella di fermare tutto, ma l'Università ricorrendo al Consiglio di Stato ottiene una sospensiva che dovrebbe permettere agli studenti di terminare il corso di studi. Potrebbe anche essere logico se Catanzaro tranquillamente non avesse riaperto le iscrizioni per il 2007/2008 per 27 nuovi posti ricevendo ben 147 domande. L'immediata nostra richiesta di intervento al Ministro Fabio Mussi non ha al momento sortito risultati, ma la sua decisione di annullare a Catanzaro i test di ammissione a Medicina Veterinaria per irregolarità dovrebbe ricordargli la nostra ri■ chiesta.
vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 2
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 3
3
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 ATTUALITÀ
Fino a 15.000 euro la sanzione per chi causa sofferenze inutili e lesioni
Decise le sanzioni per le violazioni del trasporto animale In arrivo dal Minsal un decreto di coordinamento dei controlli e di applicazione del Regolamento Europeo
l Decreto Legislativo che disciplina le sanzioni e i controlli in tema di protezione degli animali durante il trasporto, approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 luglio, entra in vigore il 27 settembre. (Decreto legislativo 25 luglio 2007, n. 151 - GU n. 212 del 12-9-2007). Fanno eccezione, rispetto a questa data, le disposizioni sul certificato di idoneità del conducente o guardiano, che entreranno in vigore dal 6 gennaio 2008 (sanzione per mancanza del certificato di idoneità da Euro 1.500 a Euro 4.500). Entro il 5 gennaio 2008 dovrà infatti essere acquisito, previo apposito corso di formazione, il predetto certificato con durata decennale (fino ad allora si applicheranno le disposizioni vigenti). Il decreto 151/2007 attua la disciplina sanzionatoria prevista dal Regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e sulle operazioni correlate. Ricordiamo che il Reg. 1/2005/CE si applica “al trasporto di animali vertebrati vivi all’interno della Comunità”, ma“non si applica al trasporto di animali che non sia in relazione con un’attività economica e al trasporto di animali direttamente verso cliniche o gabinetti veterinari, o in provenienza dagli stessi, in base al parere di un veterinario”. I proventi delle sanzioni sono devoluti allo Stato, quando accertate dall’U.V.A.C. ed alle Regioni e Province autonome nei restanti casi. La sanzione più alta, fino a 20.000 euro, è prevista in caso di trasporto che ecceda i limiti consentiti. Entro novanta giorni dall’entrata in vigore del decreto, il Ministro della salute emanerà un decreto di coordinamento delle attività di controllo e di applicazione del Regolamento.
I
Chi fa i controlli Le autorità competenti sono il Ministero della salute e le Regioni e Province autonome negli ambiti
di rispettiva competenza. Per gli atti di accertamento delle violazioni sono competenti anche gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, che possono assumere informazioni e procedere a ispezioni e procedere al sequestro cautelare delle cose che possono formare oggetto di confisca amministrativa, nei modi e con i limiti con cui il codice di procedura penale consente il sequestro alla polizia giudiziaria. L’accertamento delle violazioni viene verbalizzato con documento fornito in fac simile nell’ Allegato 5 del Decreto. In fase di prima applicazione del decreto 151/2007 il certificato di omologazione dei mezzi di trasporto su strada e l’autorizzazione del trasportatore sono rilasciati dai servizi veterinari delle AUSL rispettivamente competenti in ragione della sede operativa o della sede legale del trasportatore. Mancata autorizzazione: da 2000 a 6000 euro Chiunque effettua un trasporto senza essere munito della prescritta autorizzazione è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 2.000 a Euro 6.000. Mancata omologazione: da 1000 a 3000 euro Il trasportatore, il conducente o l’organizzatore che effettua o fa effettuare un trasporto stradale per lunghi viaggi con un veicolo non munito di certificato di omologazione (oppure scaduto di validità, sospeso o revocato), è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 1.000 a Euro 3.000. Per la stessa violazione il trasportatore per via d’acqua è sanzionato da Euro 3.000 a Euro 10.000. Stessi importi in caso di contenitori non muniti di certificato di omologazione. Mancata esibizione di documenti: da 400 a 1.200 euro Le autorità di controllo hanno facoltà di chiedere informazioni relative al viaggio ovvero l’esibizione di documenti, certificati, relativi agli animali ed alle persone impiegate nel viaggio stesso. Chiunque, senza giustificato motivo, non ottempera all’invito è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 400 a Euro 1.200. Documenti irregolari: da 1.000 a 3.000 euro Il trasportatore che, durante il trasporto, commette irregolarità documentali è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 1.000 a Euro 3.000. Fuori dai casi di concorso nella violazione,
Idoneità al trasporto degli animali (Allegato I) 1. Non può essere trasportato nessun animale che non sia idoneo al viaggio previsto, né le condizioni di trasporto possono essere tali da esporre l’animale a lesioni o a sofferenze inutili. 2. Gli animali che presentino lesioni o problemi fisiologici ovvero patologie non vanno, inoltre, considerati idonei al trasporto se: a) non sono in grado di spostarsi autonomamente senza sofferenza o di deambulare senza aiuto; b) presentano una ferita aperta di natura grave o un prolasso; c) sono femmine gravide che hanno superato il 90% del periodo di gestazione previsto ovvero femmine che hanno partorito durante la settimana precedente; d) sono mammiferi neonati il cui ombelico non è ancora completamente cicatrizzato; e) sono suini di meno di tre settimane, ovini di meno di una settimana e vitelli di meno di dieci giorni, a meno che non siano trasportati per percorsi inferiori a 100 km. 3. Tuttavia, animali malati o che presentano lesioni possono essere ritenuti idonei al trasporto se: a) presentano lesioni o malattie lievi e il loro trasporto non causerebbe sofferenze addizionali; nei casi dubbi si chiede un parere veterinario; b) sono trasportati ai fini della direttiva 86/609/CEE del Consiglio se la malattia o la lesione è parte del programma di ricerca; c) sono trasportati sotto supervisione veterinaria per o in seguito a trattamento o diagnosi veterinaria. Tuttavia, tale trasporto è consentito soltanto se ciò non causa all’animale sofferenze o maltrattamenti inutili e sono animali che sono stati sottoposti a procedure veterinarie in ordine a pratiche zootecniche, quali la decornazione o la castrazione, purché le ferite siano completamente cicatrizzate. 4. Allorché si ammalano o subiscono lesioni durante il trasporto, gli animali sono separati dagli altri e ricevono quanto prima cure adeguate. Essi ricevono un appropriato trattamento veterinario e, se del caso, sono sottoposti a macellazione d’emergenza o abbattimento in un modo che non causi loro sofferenze inutili. 5. Non è ammessa la somministrazione di sedativi ad animali destinati a essere trasportati, a meno che ciò non sia strettamente necessario per assicurare il benessere degli animali e soltanto sotto controllo veterinario. 6. Le femmine delle specie bovina, ovina e caprina che allattano, se non sono accompagnate dalla loro progenie, sono munte a intervalli non superiori alle 12 ore. 7. Le disposizioni di cui al punto 2, lettere c) e d) non si applicano agli equidi, giumente, registrati se il viaggio ha lo scopo di migliorare le condizioni sanitarie e di benessere per il parto nè ai puledri neonati con madri registrate se in entrambi i casi gli animali sono sempre accompagnati da un guardiano addetto a loro durante il viaggio.
l’organizzatore ed il detentore degli animali del luogo di carico sono obbligati in solido con il trasportatore per il pagamento delle sanzioni pecuniarie. Costituiscono irregolarità documentali: a) la mancanza sul mezzo di trasporto di una documentazione che specifichi relativamente agli animali trasportati: 1) la loro origine e proprietà; 2) il luogo di partenza; 3) la data e l’ora di partenza; 4) il luogo di destinazione; 5) la durata prevista del viaggio. b) la mancanza sul mezzo di trasporto del Documento veterinario comune di entrata (DVCE) per gli animali provenienti da Paesi terzi per il tratto di percorso successivo al controllo presso il Posto di ispezione frontaliera (P.I.F.) di entrata; c) la mancanza sul mezzo di trasporto del giornale di viaggio ovvero l’utilizzazione di un giornale
di viaggio non conforme al modello previsto dal Regolamento o mancante della precisazione dei punti di riposo o di trasferimento. Per i lunghi viaggi tra Stati membri e tra Stati membri e paesi terzi di equidi domestici diversi dagli equidi registrati e animali domestici delle specie bovina, ovina, caprina e suina. Ai sensi del Reg 1/2005 “lungo viaggio” è il viaggio che supera 8 ore, a partire dal momento in cui il primo animale della partita è trasferito. d) l’irregolare compilazione dei certificati sanitari o dei documenti di trasporto riguardo a: 1. origine e proprietà degli animali; 2. luogo, data ed ora di partenza; 3. luogo di destinazione e destinatario; 4. numero dei capi; 5. durata prevista del viaggio; e) l’irregolare compilazione, nel giornale di viaggio, dei dati relativi a: 1. luogo data ed ora di partenza; 2. luogo di destinazione e ora di arrivo prevista; 3. percorso, posti di controllo e luoghi di riposo o trasferimento individuati; 4. durata prevista del viaggio; f) compilazione del giornale di viaggio da parte di persone a ciò non legittimate; g) la mancata indicazione del numero del certificato veterinario sul giornale di viaggio; h) il mancato possesso del certificato veteri-
nario all’interno del mezzo per tutta la durata del trasporto. Omessa designazione Il trasportatore che omette di designare la persona fisica responsabile del trasporto, se non eseguito direttamente, è soggetto alla sanzione amministrativa da Euro 200 ad Euro 800. Violenza sull’animale da 3.000 a 15.000 euro Il trasportatore che trasporta animali in violazione dei requisiti di idoneità stabiliti dall’Allegato 1 del decreto (v. box) è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 2.000 a Euro 6.000. Il trasportatore che utilizza mezzi di trasporto che non rispettano i requisiti previsti dall’Allegato 2 è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 1.000 ad Euro 4.000. Il trasportatore che non osserva le pratiche di trasporto di cui all’Allegato 3 (v. box) è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 1.000 ad Euro 3.000. Il trasportatore che nell’eseguire trasporti per lunghi viaggi di equidi domestici e di animali domestici di specie bovina, ovina, caprina e suina viola una delle prescrizioni sui lunghi viaggi è soggetto alla sanzione ammini-
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 4
4
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 ATTUALITÀ
Pratiche di trasporto (Allegato 3)
strativa pecuniaria da Euro 2.000 ad Euro 6.000. Salvo che il fatto costituisca reato, il personale che accudisce gli animali utilizzando, per l’espletamento dei propri compiti, violenza sull’animale, ovvero il personale che causa all’animale sofferenze inutili o lesioni, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 3.000 a Euro 15.000; chiunque, durante le operazioni di trasporto, usa violenza sull’animale ovvero causa all’animale sofferenze inutili o lesioni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 3.000 a Euro 15.000. Fuori dai casi di concorso nelle violazioni delle prescrizioni di cui agli Allegati 1 e 3 del decreto (v. box), il detentore ed il responsabile dei centri di raccolta sono obbligati in solido con il trasportatore per il pagamento delle sanzioni. L’allevatore, che nell’operare il trasporto di animali di sua proprietà con veicoli agricoli o con mezzi propri per una distanza inferiore a 50 chilometri o per transumanza stagionale non osserva quanto disposto dall’articolo 3 del Regolamento sulle condizioni generali per il trasporto di animali è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 1.000 a Euro 4.000. Misure di emergenza: da 2000 a 6.000 euro L’Autorità competente, qualora non sia possibile provvedere direttamente, impone al soggetto responsabile degli animali di intraprendere, a sue spese, le azioni necessarie per salvaguardare il loro benessere, individuandole tra quelle previste dall’articolo 23 del Regolamento europeo (a seconda delle circostanze del caso, tali azioni possono comprendere: a) il cambiamento del conducente o del guardiano; b) la riparazione temporanea del mezzo di trasporto in modo da evitare lesioni immediate agli animali; c) il trasferimento della partita o di parte di essa su un altro mezzo di trasporto; d) la restituzione degli animali al punto di partenza per la via più Dipartimento di Clinica Veterinaria
diretta, o l’autorizzazione a far proseguire gli animali verso il luogo di destinazione per la via più diretta, se questo corrisponde maggiormente al benessere degli animali; e) lo scaricamento degli animali e la loro adeguata sistemazione e cura fino a quando il problema è risolto. Qualora non vi siano altri mezzi per salvaguardare il benessere degli animali, questi sono abbattuti in modo umano o sono sottoposti a eutanasia). Eseguito l’accertamento, l’autorità vigila sulla corretta osservanza delle prescrizioni impartite ed informa l’Autorità competente e l’organizzatore del trasporto. Qualora l’organizzatore abbia sede in un altro Stato membro, le comunicazioni sono effettuate per il tramite dell’Ufficio veterinario per gli adempimenti comunitari (U.V.A.C.) territorialmente competente. In caso di inadempienza, la sanzione va da Euro 2.000 a Euro 6.000. Centri di raccolta: da 400 a 1.600 euro Gli operatori dei centri di raccolta (ovvero luoghi come allevamenti, centri di assembramento e mercati nei quali sono raggruppati equidi domestici o animali domestici delle specie bovina, ovina, caprina o suina provenienti da diverse aziende per costituire partite da consegnare) che omettono di osservare gli obblighi del Regolamento (a) affidare l’accudimento degli animali soltanto a personale che abbia seguito corsi di formazione su idoneità al trasporto, mezzi e pratiche di trasporto e lunghi viaggi; b) informare periodicamente le persone ammesse nel centro di raccolta dei loro doveri e obblighi e delle sanzioni in caso di violazione; c) tenere costantemente a disposizione delle persone ammesse nei centri di raccolta gli estremi dell’autorità competente cui devono essere segnalate le eventuali violazioni) sono soggetti alla sanzione amministrativa da Euro 400 ad Euro 1.600. ■ Università di Pisa Facoltà di Medicina Veterinaria
MASTER II livello su “Riproduzione Equina” Durata 1 anno con inizio il 5 novembre 2007 Scadenza domande 20 settembre 2007 http://www.unipi.it/master/secondolivello.html per informazioni rivolgersi a: alerota@vet.unipi.it lamarca@vet.unipi.it
1. Nel carico, scarico e accudimento degli animali si deve prestare debita attenzione all’esigenza di certe categorie di animali, come gli animali selvatici, di acclimatarsi al mezzo di trasporto prima dell’inizio del viaggio previsto. 1.1 Quando le operazioni di carico o scarico durano più di quattro ore, eccetto per il pollame: a) devono essere disponibili strutture appropriate per tenere, nutrire e abbeverare gli animali al di fuori del mezzo di trasporto senza che essi siano legati; b) le operazioni devono essere sorvegliate da un veterinario riconosciuto e si devono prendere precauzioni particolari per assicurare che il benessere degli animali sia mantenuto adeguatamente durante tali operazioni. Strutture e procedure. 1.2 Le strutture per il carico e lo scarico, compreso l’impiantito, devono essere progettate, costruite, mantenute e usate in modo da: a) prevenire lesioni e sofferenze e ridurre al minimo l’agitazione e il disagio durante gli spostamenti degli animali e assicurarne l’incolumità. In particolare, le superfici non devono essere scivolose e devono esservi protezioni laterali in modo da impedire la fuga degli animali; b) essere pulite e disinfettate. 1.3 a) Le rampe non devono avere pendenza superiore a un angolo di 20°, vale a dire il 36,4% rispetto all’orizzontale, per i suini, i vitelli e i cavalli e ad un angolo di 26° 34’, vale a dire il 50% rispetto all’orizzontale, per gli ovini e i bovini diversi dai vitelli. Quando l’inclinazione è superiore a 10°, vale a dire il 17,6% rispetto all’orizzontale, le rampe devono essere munite di un sistema, ad esempio delle assi trasversali per le zampe, che permetta agli animali di salire o scendere senza rischi o difficoltà; b) le piattaforme di sollevamento e i piani superiori devono essere muniti di barriere di protezione che impediscono la caduta o la fuga degli animali durante le operazioni di carico e scarico. 1.4 Le merci trasportate nello stesso mezzo di trasporto degli animali devono essere posizionate in modo da non causare lesioni, sofferenze o disagi agli animali. 1.5 Durante le operazioni di carico e scarico deve essere assicurata un’illuminazione appropriata. 1.6 Allorché su un mezzo di trasporto sono caricati su più livelli contenitori con animali, si devono prendere le precauzioni necessarie: a) per evitare che l’urina e le feci cadano sugli animali posti al livello inferiore o, nel caso del pollame, dei conigli e degli animali da pelliccia, per limitare tale situazione; b) per assicurare la stabilità dei contenitori; c) per assicurare che la ventilazione non sia impedita. Trattamento degli animali. 1.7 È proibito: a) percuotere o dare calci agli animali; b) comprimerne parti sensibili del corpo in modo tale da causare loro dolore o sofferenze inutili; c) sospendere gli animali con mezzi meccanici; d) sollevare o trascinare gli animali per il capo, le orecchie, le corna, le zampe, la coda o il vello o trattarli in modo tale da causare loro dolore o sofferenze inutili; e) usare pungoli o altri strumenti con estremità aguzze; f) ostruire volutamente il passaggio di un animale spinto o condotto per qualsiasi luogo in cui gli animali debbano essere trattati. 1.8 Deve essere evitato, nella misura del possibile, l’uso di strumenti che trasmettono scariche elettriche. In ogni caso tali strumenti sono usati solo su bovini o suini adulti che rifiutano di spostarsi, e soltanto se hanno davanti a sè spazio per muoversi. Le scariche non devono durare più di un secondo, devono essere trasmesse ad intervalli adeguati e applicate soltanto ai muscoli dei quarti posteriori. Le scariche non devono essere applicate ripetutamente se l’animale non reagisce. 1.9 Quando necessario i mercati o i centri di raccolta devono fornire dispositivi appropriati per legare gli animali. Gli animali non abituati ad essere legati devono restare slegati. Gli animali debbono avere accesso all’acqua. 1.10 Gli animali non devono essere legati per le corna, i palchi, gli anelli nasali né per le zampe legate assieme. Ai vitelli non deve essere messa museruola. Gli equidi domestici di oltre otto mesi devono recare cavezze durante il trasporto, fatta eccezione per i cavalli non domati. Se gli animali devono essere legati, le corde, le pastoie o gli altri mezzi usati devono essere: a) sufficientemente forti per non spezzarsi durante condizioni di trasporto normali; b) tali da consentire agli animali, se necessario, di coricarsi e di mangiare e bere; c) concepiti in modo tale da eliminare il pericolo di strangolamento o di lesione ma anche da permettere di liberare rapidamente gli animali. Separazione. 1.11 Gli animali sono accuditi e trasportati separatamente nei seguenti casi: a) animali di specie diverse; b) animali di taglia o età significativamente diverse; c) verri o stalloni adulti da riproduzione; d) maschi sessualmente maturi e femmine; e) animali con corna e animali senza corna; f) animali reciprocamente ostili; g) animali legati e animali slegati. 1.12 Le lettere a), b), c) ed e) del punto 1.11 non si applicano qualora gli animali siano stati allevati in gruppi compatibili, siano abituati gli uni agli altri, qualora la separazione causi loro disagio o qualora le femmine siano accompagnate da prole non ancora autosufficiente. 2. Durante il trasporto. 2.1 Gli spazi messi a disposizione devono corrispondere almeno alle cifre riportate, per quanto concerne gli animali e i rispettivi mezzi di trasporto, nell’Allegato 1 capo VII del regolamento. 2.2 Se il veicolo è caricato su una nave traghetto ro-ro, gli equidi domestici fatta eccezione per le femmine che viaggiano con i loro puledri sono trasportati in stalli individuali. È possibile derogare alla presente disposizione in forza di disposizioni nazionali che gli Stati membri sono tenuti a notificare al comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali. 2.3 Gli equidi non devono essere trasportati in veicoli ripartiti su più livelli, a meno che gli animali non siano caricati al livello inferiore senza che vi siano altri animali ai livelli superiori. L’altezza interna minima del compartimento deve essere più alta di almeno 75 cm dell’altezza al garrese dell’animale più alto. 2.4 Gli equidi non domati non devono essere trasportati in gruppi di più di quattro animali. 2.5 I punti da 1.10 a 1.13 si applicano per analogia ai mezzi di trasporto. 2.6 Si deve assicurare una ventilazione sufficiente a soddisfare pienamente i bisogni degli animali tenendo conto, in particolare, del numero e tipo degli animali da trasportare e delle condizioni meteorologiche previste per il viaggio. I contenitori devono essere sistemati in modo tale da non impedirne la ventilazione. 2.7 Durante il trasporto gli animali devono essere abbeverati, nutriti e avere l’opportunità di riposare conformemente alle esigenze della loro specie e età, a intervalli appropriati e, in particolare, secondo quanto enunciato nell’Allegato 1 capo V del regolamento. Ove non altrimenti precisato, i mammiferi e gli uccelli sono nutriti almeno ogni 24 ore e abbeverati almeno ogni 12 ore. L’acqua e gli alimenti devono essere di buona qualità ed essere presentati agli animali in modo da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione. Occorre prestare debita attenzione alla necessità degli animali di abituarsi alle modalità di nutrizione e abbeveramento.
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 5
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 6
6
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 ANMVI INFORMA
Contributi ONAOSI, l’ANMVI chiede una moratoria l Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, ha inviato una nota al Presidente ONAOSI, Dott. Aristide Paci, al Vice Presidente Dott. Luca Bertani, al Consiglio di Amministrazione e alla Giunta Esecutiva della Fondazione in merito alle conseguenze sulla contribuzione obbligatoria degli anni 2003-2006 ad opera della Sentenza della Corte Costituzionale n. 190 del 5 giugno 2007. Il Presidente dell’ANMVI, informati i vertici della Fondazione circa le azioni intraprese con il supporto dei propri legali, segnala contestualmente “l’eventualità che i ricorsi al Giudice del Lavoro siano consistentemente numerosi” e pertanto suggerisce “una moratoria dell’invio delle cartelle esattoriali per il pagamento dei contributi ONAOSI non pagati”. L’Associazione sta infatti dando le seguenti indicazioni alla Categoria: chi ha versato il contributo ONAOSI per gli anni dal 2003 al 2006 può richiedere la ripetizione di quanto versato, con interessi legali e rivalutazione monetaria, tramite un modello predisposto dall’avvocato dell’Associazione; per quanto riguarda invece i medici veterinari che non hanno pagato i contributi per i suddetti anni e - sempre per gli anni dal 2003 al 2006 - si vedono recapitare una cartella esattoriale, i legali dell’ANMVI hanno suggerito di proporre opposizione contro l’iscrizione a ruolo, chiedendo la dichiarazione di nullità e/o l’annullamento della cartella, con ricorso dinanzi al Tribunale del Lavoro del
I
luogo di residenza del ricorrente, entro il termine di giorni 40 dalla notifica della cartella esattoriale (d. lgs. 26.02.1999 N° 46 art.24). Il Presidente Scotti conclude così la nota, inviata per conoscenza alla FNOVI: “crediamo che quanto qui si espone sia coerente tanto con lo spirito di chiarezza e di trasparenza che ha sempre caratterizzato i nostri rapporti con la Fondazione, quanto con l’indiscusso riconoscimento della meritoria attività dell’Ente sulla quale si tiene per altro costantemente informata la Categoria”. ■
Il management passa all’ANMVI l Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, ha informato il Direttivo e il Consiglio Nazionale dell’Associazione in merito alla collocazione del Gruppo di Studio di Management nell’ambito delle iniziative professionali di ANMVI. “Il Gruppo- scrive Scotti- svolgerà così le sue iniziative sotto un ambito disciplinare prettamente professionale, più coerente con le sue attività rispetto all’originaria collocazione nell’ambito scientifico della SCIVAC. L’opportunità di questa nuova collocazione è maturata anche in considerazione della tra-
I
sversalità del Management rispetto ai diversi settori professionali e alla luce dei lavori della Commissione ANMVI per la Qualità, di cui il Collega Viotti è componente”. La nuova collocazione si limita a riposizionare il Gruppo e non altera né la sua attuale composizione, né lo svolgimento delle attività già programmate. “Confidando nella necessità che la nostra Professione acquisisca e sviluppi capacità e competenze manageriali- conclude il Presidente- l’ANMVI continuerà ad incoraggiare la formazione e l’aggiornamento dei Colleghi in questo settore”. ■
Partecipa all’indagine sul pet corner n’indagine conoscitiva sul pet corner per capire cosa ne pensa la Categoria. I medici veterinari l’hanno trovata sotto forma di questionario in allegato al numero 30 di Professione Veterinaria. Nella presentare l’indagine il Presidente Carlo Scotti scrive che la finalità è quella di capire qual è il reale interesse dei colleghi verso questa prestazione accessoria e ricavare dati che ci permettano di capire quale sia il pensiero della veterinaria e le sue esigenze rispetto alla possibilità di cedere ai clienti, all’interno del-
U
ANMVI a congresso sull’intramoenia ’ANMVI terrà il suo quarto congresso nazionale il 18 novembre prossimo presso la propria sede di Palazzo Trecchi, a Cremona. Anche quest’anno, l’attenzione dell’Associazione si concentra su un tema di grande attualità: rivolto a tutti i medici veterinari, alle istituzioni e alle organizzazioni di Categoria, l’appuntamento annuale dell’ANMVI sarà incentrato sull’intramoenia veterinaria. Dal 7 agosto il disegno di legge sulla libera professione dei dirigenti medici del SSN è in vigore. Le disposizioni che riguardano la nostra professione sono però rinviate a future determinazioni. Il congresso partirà dal documento “Attività libero professionale dei veterinari SSN”, redatto da ANMVI e AIVEMP in occasione dei lavori parlamentari, per chiedere una regolamentazione a sé stante dell’intramoenia veterinaria e per evidenziare al Legislatore che “l’attività libero professionale dei dirigenti medici e veterinari del dipartimento è quella che concorre ad aumentare la disponibilità ed a migliorare la qualità complessiva delle azioni di sanità pubblica integrando l’attività istituzionale”; è in base a questo confine che si deve trovare “la chiave di interpretazione per un corretto esercizio di attività libero professionale da parte dei veterinari pubblici a rapporto di lavoro esclusivo con il SSN”. In corso di approvazione della legge, è stato lo stesso Ignazio Marino, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, a confermare al Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, che l’intramoenia dei dirigenti veterinari del SSN sarà definita dalle Regioni e dalle province autonome. Ciò in virtù della sua particolare tipologia e delle peculiari modalità di erogazione.
L
le proprie strutture, prodotti attinenti la salute ed il benessere degli animali. La FNOVI è intervenuta sul tema con circolare del 28 giugno 2007 per chiarire alcuni aspetti deontologici ed è su questo documento che l’indagine fonda le sue premesse. Scrive il Presidente Scotti che sono circa l’1,5%, forse il 2%, le strutture che hanno attivato questo servizio. Certamente, i motivi di questa “resistenza” al pet corner possono
essere tanti e diversificati: dalle forti limitazioni gestionali, ai problemi fiscali sino alle ultime pretese di alcuni Comuni che richiedono una specifica iscrizione alla Camera di Commercio. L’indagine si concluderà il 30 ottobre prossimo. Le risposte possono essere inviate per posta o per fax ai recapiti indicati sul questionario. Oppure, si può aderire in line dal sito www.anmvi.it (accesso con i Codici Ego) ■
Corsi per la 626: prenota le date a “trilogia” della sicurezza del lavoro è data da tre appuntamenti formativi obbligatori per chi ha dei lavoratori alle dipendenze, dei collaboratori o dei tirocinanti nella propria struttura veterinaria. Sotto la Direzione del Collega Carlo Pizzirani, formatore AIFOS (Associazione Italiana Formatori Sicurezza) l’ANMVI ripropone i seguenti corsi, accreditati ECM: Corso per addetti al primo soccorso - 12/13 ottobre 2007 12 crediti ECM (programma allegato a PV 31/2007) Corso per addetti all’antincendio- 13 ottobre 2007 4 crediti ECM (programma allegato a PV 31/2007) Corso per addetti alla 626 (RSPP) - 19/20 ottobre 2007 15 crediti ECM (inserto allegato a questo numero) Si consiglia di prenotare la propria adesione sin da ora al numero 0372403537, o a info@anmvi.it. I corsi si svolgono nella sede ANMVI di Cremona (Palazzo Trecchi), con la collaborazione di medici e tecnici della ASL e del Pronto Soccorso di Cremona. I costi di frequenza sono concorrenziali e contenuti al fine di incoraggiare il maggior numero di strutture alla messa in regola. Sono inoltre previste condizioni particolari per i Colleghi che si sono rivolti ad ANMVI Servizi. Un altro valore aggiunto dei corsi realizzati dall’Associazione è la didattica: applicata alla realtà veterinaria, permette una formazione concretamente utile e di immediata attuazione. Dalla prima edizione dei corsi ad oggi, l’ANMVI ha messo in regola circa 400 strutture veterinarie.
L
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 7
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 8
8
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 ATTUALITÀ
Prevenzione della malattia respiratoria del suino (SRD) ttraverso l’organizzazione di due eventi, una conferenza stampa internazionale (Amsterdam, 7 giugno) alla presenza delle più importanti testate giornalistiche europee del settore ed una giornata di aggiornamento scientifico rivolta ai suiatri italiani (Venezia, 21 giugno), Pfizer ha annunciato di aver ottenuto l’autorizzazione all’impiego di Draxxin® per la prevenzione della Malattia Respiratoria del Suino (SRD). La nuova indicazione, la prima di questo tipo in Europa, permette di trattare gruppi di suini durante i periodi ad alto rischio nel processo produttivo, per ridurre l’impatto della malattia sull’accrescimento. Draxxin® è stato lanciato nei paesi dell’Unione Europea nel 2004 per il trattamento della SRD e per il trattamento e la prevenzione della malattia respiratoria nel bovino (BRDC). Il principio attivo del Draxxin® è la tulatromicina, come ha spiegato il dott. Minelli Swine Technical Manager per Pfizer Animal Health in Italia, antibatterico caratterizzato da una struttura chimica contenente tre gruppi di amine e per questo appartenente alla nuova classe dei macrolidi triamilidi. In soluzione, ciascuno di questi gruppi contenenti azoto può assumere una carica (protone): la forma molecolare prevalente a pH fisiologico è a carica elevata (3 +). La capacità di essere altamente caricate aiuta le molecole di tulatromicina a penetrare nella membrana esterna dei batteri Gram negativi dato che sono in grado di spostare gli ioni di magnesio che stabilizzano la struttura lipopolisaccaridica. Inoltre la tulatromicina mostra bassa affinità per la pompa ad efflusso, meccanismo di difesa verso gli antibatterici, presente a livello della membrana citoplasmatica dei batteri (particolarmente i Gram-). Una volta all’interno della cellula batterica, la tulatromicina funziona come altri antibiotici macrolidi legandosi alla subunità ribosomiale 50s . La sintesi delle proteine viene quindi bloccata provocando la morte del patogeno. La tulatromicina, ha illustrato il dott. Minelli, presenta eccezionali caratteristiche farmacocinetiche (assorbimento rapido, distribuzione estesa, metabolismo ed escrezione lenti ed elevate concentrazioni a livello di tessuto polmonare) che la distinguono come prodotto veramente innovativo nel campo del trattamento della salute degli animali da reddito. Le concentrazioni di tulatromicina nel polmone rimangono sopra i valori di MIC90 dei patogeni respiratori per un lungo periodo: fino a quindici giorni per Mycoplasma hyopneumoniae, fino a nove giorni per Actinobacillus pleu-
A
ropneumoniae e fino a cinque giorni contro Pasteurella multocida. Un profilo molto chiaro del problema “malattia respiratoria del suino” è stato presentato dal dott. Jens Eskjær Christian Jensen European Technical Director Swine per Pfizer Animal Health. Il dott. Jensen ha evidenziato il carattere polifattoriale della sindrome legandola a fattori manageriali (rimescolamento di soggetti di diversa età, mancata applicazione della strategia “tutto pieno-tutto vuoto”, rimescolamento di soggetti di provenienza diversa), ambientali (qualità dell’aria, numero di animali per m3) ed eziologici. Molto difficilmente in corso di SRD si osserva il coinvolgimento di un solo agente eziologico; assai più spesso ci si trova davanti alla copresenza di diversi agenti batterici e/o virali. Gli agenti batterici che possono essere coinvolti nella SRD sono Mycoplasma hyopneumoniae, Actinobacillus pleuropneumoniae, Bordetella bronchiseptica, Mycoplasma hyorhinis, Pasteurella multocida, Streptococcus suis, Haemophilus parasuis, Salmonella choleraesuis; gli agenti virali sono il virus della PRRS (Porcine Respiratory Reproductive Syndrome), il Corona virus respiratorio (PRC), il virus dell’influenza (SIV), il virus della Malattia di Aujeszky e il Circo virus 2 (PMWS e/o PDNS). Il rischio di focolai epidemici di SRD è maggiore in certi momenti del ciclo produttivo (figura), soprattutto quando gli animali sono sottoposti a stress, come dopo un trasporto o dopo procedure che comprendano manipolazioni o ancora allo svezzamento. I singoli allevamenti possono presentare schemi patologici definibili che consentono di utilizzare il farmaco strategicamente ogni qual volta è massimo il rischio di focolai epidemici. Nel corso degli eventi organizzati da Pfizer sono state presentate diverse esperienze internazionali riguardo all’utilizzo di Draxxin® a scopo preventivo. La dr.ssa Marrina Schuttert, socia del centro veterinario Someren (Olanda) dal 1993, segue un’azienda composta di due unità di produzione poste a circa 200 metri una dall’altra. Nella prima unità sono presenti 450 scrofe, 120 scrofette e 300 suini grassi, nella seconda unità circa 3000 suini grassi. L’azienda otteneva ottimi risultati tecnici con ventinove suinetti svezzati per la scrofa l’anno, un incremento di 800 grammi al giorno negli ingrassi con una perdita inferiore all’1.0%. Il problema è sorto nel gennaio 2006 quando si è verificato un grave episodio di PRRS con aborti, suinetti disvitali e sintomi respiratori negli svezzati (tosse, polmonite e numerosi morti). Nel marzo 2007 la malattia respiratoria si è prepotente-
mente presentata anche nell’unità di ingrasso con tosse, febbre e ingenti perdite riferibili a APP. In seguito ad indagini sierologiche si sono verificate positività per Actinobacillus pleuropneumoniae, Mycoplasma hyopneumoniae e Influenza. Dal maggio 2006 era stato attivato un monitoraggio sistematico al macello dove era stata messa in evidenza la presenza di lesioni nel 52% dei polmoni. Di queste lesioni il 37% erano pleuriti, il 44% sequestri e l’11% lesioni riferibili a Mycoplasma hyopneumoniae. È stato quindi messo in atto un piano d’azione che ha previsto l’applicazione di severe norme igieniche, modificazioni del management aziendale quali riduzione dei rimescolamenti sotto-scrofa e flusso unidirezionale. Le misure gestionali sono state associate ad un’iniezione con Draxxin® tre giorni prima dello svezzamento per impedire la diffusione dell’infezione nel reparto di svezzamento. Gli effetti dei provvedimenti adottati sono stati valutati negli ingrassi con diminuzione dei segni clinici della malattia respiratoria nel gruppo trattato col Draxxin®, e al macello dove i polmoni privi di lesioni hanno raggiunto il 97.2%. In questo caso, ha concluso nel suo intervento la collega olandese, un’iniezione con Draxxin prima dello svezzamento ha contribuito alla prevenzione della malattia causata da APP nel gruppo di suini all’ingrasso. Un’altra esperienza circa l’uso preventivo di Draxxin® è stata riportata dal dott. Torsten Pabst, veterinario pratico di Dülmen in Germania, che lavora in un gruppo di cinque veterinari specializzati in sanità dell’allevamento suino. Il gruppo segue allevamenti per un totale di 13.000 scrofe e 100.000 suini all’ingrasso. In un ingrasso di 2.800 suini, dove è costantemente applicato il tutto pienotutto vuoto, veniva riferita un’anamnesi di malattia respiratoria sempre trenta giorni dopo l’ingresso dei nuovi soggetti. Poiché l’insorgenza della SRD dipende dalla correlazio-
ne fra l’ambiente e diversi agenti patogeni, i colleghi tedeschi hanno dapprima messo in atto controlli sui parametri ambientali (temperatura, umidità) ed hanno poi effettuato una diagnosi eziologica. Il gruppo della clinica di Dülmen affronta il problema diagnostico eseguendo un lavaggio bronco alveolare (BAL), considerando in questo modo di ottenere in vivo una matrice ideale su cui effettuare le indagini batteriologiche e virologiche. I suini vengono anestetizzati e posti in decubito ventrale; viene quindi introdotta della soluzione fisiologica sterile nei polmoni mediante l’utilizzo di una sonda orofaringea e viene poi riaspirata per mezzo di una siringa. I risultati batteriologici ottenuti in questo studio hanno evidenziato positività per Bordetella bronchiseptica da sola o associata a Haemophilus parasuis o a Pasteurella multocida; tutti i soggetti tranne uno sono risultati positivi anche a PCV-2 e/o a PRRS (ceppo Europeo) e/o a PCMV. In questo studio sono stati applicati due diversi protocolli farmacologici. Un gruppo di 750 suini è stato trattato all’arrivo con una dose di Draxxin®, un altro gruppo sempre di 750 soggetti, è stato trattato con una medicazione orale a base di doxiciclina (12,5 mg/kg pv) per 8 giorni. Il gruppo Draxxin® ha richiesto una quantità inferiore (1 vs 2) di nuovi trattamenti per via orale con tetracicline (80 mg/kg pv) e amoxicillina (40 mg/kg pv). Il gruppo Draxxin® ha presentato un peso della carcassa maggiore ed è andato alla macellazione in media nove giorni prima rispetto al gruppo trattato con doxiciclina. La valutazione del ritorno economico per suino con l’utilizzo di Draxxin® rispetto a trattamento per os con doxiciclina è stata stimata di circa 1,7 €. Il dott. Paul Yeske lavora presso lo Swine Vet Center di St. Peter (Minnesota), struttura che offre la propria consulenza ad allevamenti per un totale di 400 mila scrofe e di 9 milioni di suini macellati. Il dott. Yeske ha riferito di aver usato
di Valentina Benedetti
con successo il Draxxin® in numerose e diverse situazioni. Draxxin® è stato utilizzato per trattare i singoli suini ammalati, per trattare i suini ammalati prima che l’infezione si diffondesse all’intero box, per trattare i suini “sottopeso” in un box al fine di ridurre gli spostamenti in infermeria. Il trattamento monodose presenta il vantaggio di richiedere meno manodopera rispetto ai trattamenti multidose ed evita il rischio di “dimenticare” le dosi successive nei suini che non vengono marcati correttamente. In passato, il trattamento di gruppo si è basato esclusivamente su antibiotici da somministrare nel mangime o nell’acqua. Tuttavia, i soggetti malati non sono sempre in grado di alimentarsi e bere normalmente, e così la medicazione ricevuta può non essere sufficiente. I suini possono essere straordinariamente sensibili alla presenza di farmaci che possano influenzare l’appetibilità del cibo e soprattutto dell’acqua. Draxxin consente un dosaggio preciso e sicuro ed ha il vantaggio di fornire un trattamento completo con una sola iniezione, come ha spiegato Dimitri Popov, Product Manager Swine di Pfizer Animal Health. Draxxin® deve quindi essere usato come farmaco strategico nei casi di rischio elevato di SRD, o quando singoli soggetti all’interno di un gruppo mostrino segni di un’infezione potenzialmente diffusiva. L’uso varierà quindi da allevamento ad allevamento, a seconda dello schema patologico identificato per quella azienda. Infine il dott. Doncecchi Swine Marketing Manager per Pfizer Animal Health in Italia ha espresso la volontà di Pfizer di divenire, con questo prodotto, partner nella gestione dell’allevamento. Draxxin® infatti può essere considerato come uno strumento tecnico di produzione in mano al veterinario e all’allevatore, uno strumento efficace pronto ad accettare anche la sfida di essere sottoposto ad un’attenta valutazione economica. ■
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 9
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 10
10
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 L’INTERVISTA
ONAOSI: il punto della situazione In questo periodo particolare quali sono a tuo avviso le problematiche principali relative alla questione ONAOSI? La situazione è complessa e subisce l’influsso di diversi fattori che risalgono anche a moltissimi anni fa, diciamo che se vogliamo restringere i tempi e limitarci a considerare gli ultimi anni a mio avviso possiamo identificare sia delle responsabilità da parte dei precedenti CdA dell’ONAOSI sia anche delle responsabilità attribuibili alle categorie dei liberi professionisti. Da parte di ONAOSI, e mi riferisco al periodo precedente alla finanziaria del 2003, è sicuramente mancata quella che chiamerei “pubblicità”, cioè è stato fatto poco per far comprendere ai possibili utenti volontari quali fossero i servizi e i vantaggi offerti dall’Opera, limitandosi a relazionarsi con gli Ordini professionali. Come ho fatto anche presente in sede di riunioni di consiglio è poi mancato del tutto il sondaggio del “mercato” quando è stata presa la decisione di allargare con l’obbligo la base contributiva. Non è a mio avviso auspicabile in tempi odierni richiedere un parere limitato a pochi individui, per quanto teoricamente rappresentativi, quando i provvedimenti interessano diverse centinaia di migliaia di persone. Il rischio di ottenere risposte e giudizi non utili o falsati è troppo elevato, soprattutto in questioni economiche dato che è ben nota l’avversione generale per nuove imposizioni della sfera economica, qualsiasi sia lo scopo delle stesse. I fatti accaduti poi non fanno che confermare quanto sostengo, dato che la compliance dei novelli contribuenti non è stata globale e ne sono derivate conseguenze e vertenze legali infinite e parcellizzate. Da parte della componente libero-professionale in toto (medici, veterinari e farmacisti), sempre a mio parere, la colpa è stata quel-
esempio tuttora relativo all’assicurazione infortuni, della quale moltissimi colleghi sono sprovvisti nonostante la relativa pericolosità sia fisica (morsi, traumi, ferite, ecc.) che di altro genere (intossicazioni, radiazioni, ecc.) che il nostro lavoro comporta.
Laura Torriani (foto) è nel Consiglio d’Amministrazione della Fondazione ONAOSI dal 25 febbraio 2005. I componenti elettivi, in rappresentanza della veterinaria, sono Laura Torriani (CdA) e Aldo Grasselli (Cda e Giunta Esecutiva). In ONAOSI sono presenti di diritto il Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Perugia (l’attuale Vice Presidente ONAOSI Luca Bertani) e il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio (Cda). L’attuale Consiglio di amministrazione resterà in carica fino al 2010.
la della negligenza, cioè di non essersi praticamente mai occupati in passato di questo ente, né nel bene né nel male, motivo per cui ogni decisione presa a Perugia era per lo più ignota in quanto erano pochissimi coloro che si tenevano adeguatamente informati delle questioni riguardanti l’ONAOSI. Un altro problema, peraltro rilevato anche in CdA, è stata la sproporzione tra le prestazioni fornite a Perugia e quelle nelle altre città, dove a parte poche eccezioni, i collegi o le strutture non sono particolarmente presenti, anche questo fatto ha impedito a molti di verificare l’operatività dell’ONAOSI. È purtroppo inoltre un comportamento comune di molti colleghi non essere previdenti, cioè presumere sempre che le cose vadano nel migliore dei modi e non preoccuparsi adeguatamente di possibili problemi, motivo per cui erano pochissimi i liberi professionisti che contribuivano volontariamente e che quindi avevano le idee chiare. Un comportamento simile è per
È facile conciliare due cariche che richiedono a volte atteggiamenti diversi? Decisamente no, anche perché tuttora sulla situazione ONAOSI i problemi non risolti sono parecchi e ne sono scaturiti dei nuovi conseguenti alla sentenza della Corte Costituzionale, ed essere contemporaneamente Segretario ANMVI e consigliere CdA ONAOSI porta a dover considerare ogni problema da due punti di vista diversi e a volte opposti. Far parte di un consiglio di amministrazione inoltre non dà facoltà di promuovere o votare provvedimenti lesivi per la gestione dell’ente. Una volta stabilito in CdA nelle prime sedute concordemente con il dr Penocchio che la maggior parte dei veterinari LP non era favorevole all’obbligo di contribuzione non aveva senso alcuno reiterare inutilmente in ogni riunione tale fatto e il compito dei rappresentanti delle varie categorie è quello di vigilare sul funzionamento dell’ente e tutelare gli interessi degli iscritti sia obbligatori che volontari. Mi rendo conto che i colleghi forse presumevano che si entrasse in ONAOSI persistendo praticamente quotidianamente nelle richieste di abolizione dell’obbligatorietà o adesso con le richieste di provvedere ai rimborsi, ma queste decisioni devono necessariamente seguire gli iter legali classici e chiaramente gli avvocati delle “fazioni opposte”, chiamiamole così, hanno pareri diversi e non spetta ai componenti del CdA decidere quale sia quella corretta. Qual è secondo te il futuro dell’ONAOSI? Per quanto riguarda l’esito delle varie vertenze legali non è possibile fare altro che attenderne la conclusione, dopo di che in base a queste si decideranno le strategie attuabili per permettere di proseguire il lavoro passato. ONAOSI ha già interessato i Ministeri competenti per definire le quote “legalmente” e sanare
DIPARTIMENTO DI CLINICA VETERINARIA DIPARTIMENTO DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI SOLIDARIETÀ REGIONE TOSCANA
SEMINARIO 29-30 settembre 2007
OMEOPATIA E FITOTERAPIA NELLA PRATICA CLINICA E NELLA RICERCA Sede: Aula Magna Facoltà di Medicina Veterinaria Viale delle Piagge, 2 Pisa Partecipazione gratuita Programma sul sito www.vet.unipi.it
Programma Start 2007- 2008 a Fondazione ha pubblicato sul proprio sito web il bando di partecipazione al Programma Start. L’obiettivo di questa iniziativa della Formazione Fondazione ONAOSI, è quello di rilasciare un titolo riconosciuto e spendibile sul territorio nazionale, ed offrire ai partecipanti gli strumenti per accrescere le competenze richieste dal mondo del lavoro al fine di ricoprire ruoli tecnico professionali in azienda o sviluppare autonomamente un’attività imprenditoriale. Nella XIV edizione del Programma Start sono disponibili 20 posti per coloro che possono beneficiare delle prestazioni assistenziali della Fondazione ONAOSI (ai sensi dell’art. 6 dello statuto della Fondazione) e 10 posti riservati a coloro che possono beneficiare a pagamento dei servizi resi dalla Fondazione (purché figli di sanitari contribuenti in regola con la contribuzione ONAOSI per gli anni passati e che, a pena di esclusione dal corso, versino la quota relativa all’anno 2008 inderogabilmente entro il 31/3/08). Per i partecipanti a pagamento il costo per la frequenza del corso (omnicomprensivo di lezioni d’aula, voucher per gli esami di informativa, materiale didattico, e tutto quanto necessario al conseguimento del titolo) è pari ad € 2.500,00. I partecipanti dovranno avere, alla data di scadenza del bando prevista per il 15/11/2007, almeno un titolo di studio di scuola media superiore ed un’età inferiore ai 30 anni. Possono partecipare alla XIV Edizione del Programma Start solo coloro che negli anni passanti non hanno frequentato un altro corso organizzato dalla Scuola di Formazione. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata compilando il modulo reperibile presso tutti gli ordini di categoria provinciali o sul sito della Fondazione www.onaosi.it. Il corso di formazione si svolgerà a Perugia nel periodo gennaio - maggio 2008.
L
quindi quanto rilevato dalla Corte Costituzionale, ed è probabile che a breve questa faccenda si concluda. Attualmente i sanitari volontari iscritti sono già approssimativamente 15.000, di cui circa 2000 medici veterinari, cifra molto superiore a quella precedente il 2003 e che costituisce circa il 10% del totale, percentuale non irrisoria e che merita di essere tutelata all’interno dell’ente stesso. Ritengo anche che tale numero possa ulteriormente salire nei prossimi anni anche forse per una maggiore presenza femminile nelle varie categorie di sanitari, come sta avvenendo nella medi-
cina veterinaria. Un altro fatto da prendere in considerazione è che l’impatto iniziale negativo dovrà essere nei prossimi anni smorzato se lo scopo dell’Opera è comunque quello di allargare il più possibile il numero dei contribuenti. Moltissimi colleghi che comprensibilmente ne hanno fatto una questione di principio dubito che si convertano all’iscrizione volontaria in futuro, ed è purtroppo un problema sia per l’ONAOSI che per i colleghi stessi, dato che sul mercato non sono attualmente reperibili sostituti assicurativi comparabili alle prestazioni che la Fondazione eroga. ■
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 11
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 12
12
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 RUBRICA FISCALE
Spese comuni fra veterinari non associati
di Giovanni Stassi
Riaddebito di costi tra professionisti ello svolgimento dell’attività professionale può accadere che più professionisti, senza vincoli associativi, condividano lo stesso studio. Si pone quindi il problema della ripartizione delle spese comuni: i canoni di locazione, le utenze telefoniche, elettriche, i costi per il riscaldamento, ecc. Generalmente accade che solamente uno dei professionisti è intestatario delle forniture dei servizi comuni e che lo stesso provvede a ripartire le spese tra gli altri utilizzatori dei servizi sulla base di accordi scritti o verbali. Per inquadrare correttamente il trattamento fiscale del riaddebito di tali costi è opportuno innanzi tutto individuare la natura del rapporto civilistico sottostante l’operazione. Secondo l’Amministrazione finanziaria il rapporto sottostante il riaddebito di spese per l’acquisto di servizi non può che assimilarsi al rapporto di mandato, secondo il quale una parte (il professionista intestatario dei contratti - mandatario) si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell’altra parte (gli altri professionisti che utilizzano la struttura mandanti). Più precisamente quindi il riaddebito delle spese può essere inquadrato come un contratto di mandato senza rappresentanza: infatti all’origine del riaddebito c’è sempre un accordo tra le parti
N
con cui una parte [mandante] conferisce all’altra [mandatario] l’incarico di acquisire da terzi, in nome proprio, risorse e servizi, dietro rimborso del costo sostenuto. Imposte dirette Per quanto concerne le imposte dirette, il professionista che riaddebita ai colleghi parte dei costi a lui fatturati deve inquadrare correttamente ai fini fiscali questo incasso. In base al combinato disposto degli articoli 53, comma 1, e 54, comma 1 TUIR, emerge che formano reddito di lavoro autonomo i compensi percepiti per l’esercizio della libera professione. Da qui emerge il dubbio se sia corretto qualificare un riaddebito di costi sostenuti come se fosse un compenso per una prestazione di lavoro autonomo. È chiaro che il riaddebito sfugge alla rigida nozione di compenso, e non sussistendo per il lavoro autonomo una norma residuale che qualifichi tutti i proventi quali redditi appartenenti a una certa categoria la tesi prevalente si profilava nella direzione di escludere questo provento dal reddito di lavoro autonomo stesso. D’altra parte non si poteva pensare che un provento, in qualche modo legato all’esercizio d’’arte o professione, potesse essere completamente escluso da tassazione. Quindi l’unica via percorribile è
quella dettata dalla Circolare Agenzia delle Entrate numero 58/E del 18 giugno 2001, punto 2.3, laddove ritiene che: “Ai fini reddituali, le somme rimborsate dagli altri utilizzatori comportano una riclassificazione in diminuzione del costo sostenuto dal professionista intestatario dell’utenza”. Il parere dell’Agenzia delle Entrate è conforme alla norma di comportamento numero 93 della Ladc (Libera associazione dottori commercialisti). In altre parole, il professionista che riceve il rimborso di parte del costo sostenuto deve contabilizzare detto rimborso non come compenso ma come diminuzione del costo originario. Imposta sul valore aggiunto Per individuare la natura da attribuire all’operazione di riaddebito delle spese posta in essere dal mandatario (professionista intestatario delle utenze) a carico del mandante, occorre fare riferimento alla norma contenuta nell’articolo 3, comma 3, D.P.R. 633/72 secondo la quale: “....le prestazioni di servizi rese o ricevute dai mandatari senza rappresentanza sono considerate prestazioni di servizi anche nei rapporti tra il mandante ed il mandatario ....”. Secondo tale norma quindi si configurano due diversi rapporti giuridici, ambedue assoggettabili ad imposta: • il primo, avente ad oggetto la fornitura di servizi da chi presta
il servizio (azienda elettrica, azienda telefonica, ecc.) nei confronti del mandatario; • il secondo costituito invece dal riaddebito dei costi per detti servizi operato nei confronti dei mandanti. Secondo prassi consolidata dell’Amministrazione finanziaria (R.M. 11 febbraio 1998, n. 6/E, confermata con R.M. 27 settembre 1999, n. 146/E; 30 luglio 2002, n. 250/E; 2 agosto 2002, n. 261/E ecc.), la norma non produce solo l’effetto di qualificare come prestazione di servizi l’operazione posta in essere dal mandatario senza rappresentanza che renda o riceva servizi per conto del mandante, ma realizza la più complessa finalità di dare un assetto fiscale, agli effetti IVA (risoluzione n. 146/E del 1999), ai rapporti tra mandante e mandatario imperniato su una fictio iuris che omologa totalmente ai servizi resi o ricevuti dal mandatario quelli da lui resi al mandante. L’omologazione riguarda anche la natura delle prestazioni rese dal mandatario senza rappresentanza al mandante, che non possono essere ricondotte, ai fini IVA, ad una semplice attività di sostituzione personale nello svolgimento di attività giuridica, ma rivestono lo stesso carattere di quelle rese o ricevute dal mandatario per conto del mandante. Esiste pertanto la totale equiparazione, dal punto di vista oggettivo, dei servizi resi o ricevuti dal mandatario a quelli da lui resi al mandante. Ciò significa che l’operazione effettuata dal mandatario nei confronti del terzo o del proprio mandante è considerata della stessa natura dell’operazione a monte, vale a dire quella ricevuta dal mandatario dal proprio mandante o dal terzo, e identico, dal punto di vista oggettivo, deve essere il trattamento IVA (imponibilità, aliquota, esenzione o esclusione) delle due fasi applicative in cui si articola il rapporto di mandato. L’applicazione del principio della totale equiparazione dei servizi non può, infatti, determinare effetti distorsivi nell’applicazione del tributo. In particolare, per quanto concerne le regole di detrazione dell’imposta, va tenuto presente che l’art. 17, par. 2, della Direttiva n. 77/388/CEE stabilisce espressamente che il diritto alla detrazione dell’IVA spetta “nella misura in cui i beni e servizi sono impiegati” in operazioni soggette ad imposta. Inoltre, la C.M. 18 giugno 2001, n. 58/E, seppure con riferimento ad una fattispecie di cessione di beni, ha affermato il principio che, nelle ipotesi in cui è prevista una parziale oggettiva indetraibilità, l’intervento di intermediari “non può determinare un aggravio dell’imposta” dovuto alla circostanza
Dottore Commercialista, Torino
che l’IVA indetraibile concorre, come componente di costo, alla determinazione della base imponibile del successivo trasferimento, “in base al principio di neutralità dell’IVA che deve essere garantito a prescindere dal numero di passaggi in cui si articola il processo di distribuzione”. Conclusioni Nell’ipotesi prospettata in cui più professionisti svolgano la loro attività in un’unica struttura, il professionista (mandatario) a cui sono intestati i contratti di fornitura, di locazione, ecc. fatturerà ai colleghi (mandanti) la parte di costo a loro carico utilizzando le stesse aliquote delle prestazioni originarie. Naturalmente nel caso in cui il professionista-mandatario abbia sostenuto spese per le quali non è stata emessa alcuna fattura (ad esempio contratti di locazione da privato) la richiesta di rimborso agli altri professionisti-mandanti avverrà senza necessità di emissione di fatture; sarà sufficiente rilasciare ai professionisti una ricevuta nella quale si attesta l’avvenuto rimborso di parte del canone di locazione. Il professionista mandatario contabilizzerà i rimborsi ricevuti a diretta diminuzione del costo originariamente sostenuto. Il professionista mandante contabilizzerà invece la spesa effettuata tra i suoi costi d’esercizio. ■
CORSO AVANZATO DI OMEOPATIA VETERINARIA ETOLOGIA-ANALISI DEL CASO PER “TEMI” MEDICINA INTEGRATA SUPERVISIONE CLINICA Ottobre 2007- Giugno 2008 SCUOLA CIMI-KOINE’ Direttore del Corso: Francesca Pisseri Per informazioni: Andrea Rettagliati (andrea.rettagliati@fastwebnet.it) Il programma è consultabile sul sito: www.mangialavori.it
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 13
13
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 RUBRICA FISCALE
Obbligo fiscale e deontologico
La partita Iva del veterinario va messa nel sito Internet
a direzione regionale delle Entrate della Liguria ha concluso in questi giorni una prima ricognizione su siti di imprese e professionisti che sono risultati privi dell’indicazione della partita Iva. Ne dà notizia il quotidiano Fisco Oggi, realizzato dall’Agenzia delle Entrate. Chiunque è in possesso di partita Iva e dispone di un sito web deve indicarla in home page. Quest’obbligo, forse ancora
L
poco conosciuto, è stato introdotto dall’articolo 2 del Dpr n. 404 del 5 ottobre 2001, secondo il quale la partita Iva attribuita al contribuente che ha intrapreso l’esercizio di un’impresa, arte o professione nel territorio dello Stato, resterà invariato fino al momento della cessazione dell’attività e “deve essere indicato nelle dichiarazioni, nella home-page dell’eventuale sito web e in ogni altro documento ove richiesto”. Forse il sintetico riferimento che fa la norma ai siti web non è bastato a dare il giusto rilievo alla disposizione o, forse, ha dato adito a diversi spiragli interpretativi. Fatto sta che questa disposizione, come si può notare effettuando una
veloce navigazione sui siti internet, è ancora oggi disattesa nonostante siano passati sei anni dalla sua entrata in vigore. Sull’argomento è intervenuta l’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 60 del 6 maggio del 2006, la quale avvalora la necessità dell’indicazione della partita Iva. È possibile per il contribuente regolarizzare la propria posizione con il semplice aggiornamento dell’home page del proprio sito prima della constatazione di irregolarità da parte dell’Amministrazione finanziaria, evitando così di incorrere nelle sanzioni amministrative (da 258,23 a 2.065,83 euro). La partita IVA del medico veterinario è un elemento costitutivo dell’informazione sanitaria che deve essere presente nel sito Internet eventualmente attivato. L’obbligo deontologico è previsto dalle Linee Guida sulla pubblicità sanitaria messe a punto dalla FNOVI nell’aprile di quest’anno, in attuazione dell’articolo 48 del Codice Deontologico. ■
Agevolazione forfetaria per l’auto del professionista
Per l’intramoenia non serve il bancomat
a percentuale di agevolazione fiscale sulle spese d’auto per le attività di lavoro è pari al 25% e non può essere superata con la prova contraria. Questo vale anche se il professionista - nel caso analizzato dall’Agenzia delle Entrate si tratta di un medico - è in grado di dimostrare con evidente documentazione che questo limite è ingiusto e penalizzante. Il contribuente, frequentemente in auto per conto della ASL dovendo eseguire visite fiscali, riteneva di poter legittimamente detrarre il 90% dell’effettivo impiego del proprio mezzo. Non sono serviti né il chilometraggio, né la prova delle visite effettuate. L’Agenzia (Risoluzione n. 190/E 27 luglio 2007) non ha accolto l’obiezione perché la finalità della norma non è attinente: al Fisco importa che si eviti un uso evasivo privatistico dell’auto di proprietà del professionista. In ragione dell’ordinaria difficoltà di accertare l’uso del mezzo per scopi personali e di quantificare di converso il reale utilizzo dell’auto per lo svolgimento della professione, il Legislatore ha espresso una percentuale forfetaria. Dunque non può ammettersi alcuna prova contraria da parte del contribuente: a nulla vale che egli possa dimostrare un utilizzo professionale eccedente la misura consentita per la detrazione. Lo stesso vale per la telefonia mobile, la cui agevolazione fiscale è stabilita in misura forfetaria per legge. ■
L
L
A quali condizioni il professionista deduce le spese per il telefono cellulare? a Finanziaria 2007 ha modificato gli articoli 102 e 54 del Tuir che stabilivano la deducibilità limitata al 50% dei costi dei telefoni cellulari posseduti in regime d’impresa e dai professionisti. In sostituzione, è stato introdotto il nuovo tetto unificato dell’80% per la deduzione degli ammortamenti dei canoni di leasing e di noleggio nonché delle spese d’impiego e manutenzione relativi ad apparecchiature terminali per i servizi di comunicazione elettronica a uso pubblico (art. 1, comma 1, lettere gg del Codice delle Comunicazioni, dlgs 259/2003). Il nuovo tetto di deducibilità si applica anche ai cellulari utilizzati con carte pre-pagate. La deducibilità della spesa può essere documentata sia dalla fattura rilasciata dal rivenditore sia da quella rilasciata dalla compagnia telefonica. ■
L
a tracciabilità dei compensi stabilita a carico dei liberi professionisti, come misura di contrasto dell’evasione fiscale, non vale per i compensi maturati in regime di libera professione intramuraria. In primo luogo perché il sanitario in questo caso non è considerato un lavoratore autonomo ma è fiscalmente assimilato al dipendente, infatti il rapporto che si instaura è tra il SSN e il paziente e la fattura è emessa a nome dell’azienda sanitaria e non del medico. La legge sull’intramoenia prevede inoltre che i dirigenti del SSN non incassino direttamente dal paziente-cliente, la riscossione compete infatti alla ASL. Durante l’indagine sull’intramoenia, avviata dal Senato, si evidenziò un forte rischio di evasione fiscale, ora con la riscossione a cura della struttura pubblica si ritiene di aver arginato il rischio. Per questo, si legge sul Sole 24 Ore sanità, non sarà obbligatorio ricevere i compensi tramite strumenti tracciabili (assegni o mezzi elettronici). Tutto sarà documentato dalla struttura pubblica. Oggi e fino al giugno del 2008, i professionisti privati possono ancora farsi pagare in contanti fino ad un massimo di 1000 euro (a luglio del prossimo anno il limite scenderà a 500 euro per ridursi a ■ 100 euro da luglio 2009).
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 14
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 15
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 16
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 17
17
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL
In aumento l’obesità equina
di Maria Grazia Monzeglio
www.vetjournal.it
Alimentazione e mancanza di esercizio tra i principali responsabili traumi ossei, articolari e tendinei e a ridurre le prestazioni. Come per l’uomo, le principali cause dell’obesità del cavallo sembrano essere l’alimentazione e la mancanza di esercizio fisico. In particolare, lo studio suggerisce
’obesità e i problemi di salute ad essa correlati stanno divenendo un serio problema anche per il cavallo. Lo ritiene un team di ricerca del Virginia-Maryland Regional College of Veterinary Medicine (VMRCVM) e del College of Agriculture and Life Sciences (CALS) (Virginia Tech), che ha studiato il punteggio di condizione corporea di oltre 300 cavalli. Il 51% dei cavalli valutati dallo studio preliminare era sovrappeso o obeso. L’obesità aumenta il rischio di laminite e iperinsulinemia, oltre a predisporre a stress da calore,
L
Norovirus: ceppi umani in bovini e suini Secondo uno studio possibile la trasmissione zoonosica indiretta Norovirus umani costituiscono una delle cause predominanti di gastroenterite alimentare in tutto il mondo. Esistono ceppi di Norovirus associati unicamente agli animali il cui contributo all’incidenza dell’infezione umana non è stato chiarito. Uno studio ha analizzato campioni fecali animali e identificato sequenze di Norovirus GIII (bovino), GII.18 (suino) e GII.4 (umano), dimostrando per la prima volta che ceppi GII.4-simili possono essere presenti nel bestiame. Inoltre, lo studio ha identificato RNA norovirale GII.4-simile in un campione di carne al dettaglio. Tali risultati indicano, concludono gli autori, una possibile via di trasmissione zoonosica indiretta dei Norovirus attraverso la catena alimentare.
I
ANNUNCI PRIMARIA SOCIETÀ EUROPEA OPERANTE NEL SETTORE DELLA DIAGNOSTICA VETERINARIA RICERCA MOTIVATI COLLABORATORI COMMERCIALI IN VARIE ZONE D’ITALIA. Inviare curriculum per e-mail a info@micralab.it
che l’obesità equina sia il risultato della normale alimentazione al pascolo, anziché dell’alimentazione eccessiva con cereali e integratori. La maggior parte dei cavalli studiati infatti era nutrita principalmente con erba e fieno,
con pochissimi cereali e concentrato. Il foraggio migliorato e la mancanza di esercizio sarebbero i due principali fattori dell’obesità equina; molti pascoli sono stati fortificati al fine di aumentare il peso e la produttività dei bo-
vini e altri animali, senza considerare l’effetto sui cavalli, che spesso condividono lo stesso tipo di pascolo. Inoltre, la maggior parte dei cavalli studiati non aveva un vero regime di esercizio fisico e si muoveva poco. ■
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 18
18
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL
La nutrizione del gatto attivo
di Maria Grazia Monzeglio
www.vetjournal.it
Vitalità, tonicità muscolare, difese immunitarie e vista tra gli obiettivi nutrizionali del gatto atletico
lcuni gatti passano molto tempo fuori casa, dove tornano solo per nutrirsi e riposare a fine giornata. In genere i gatti così attivi giocano molto e sono molto energici, per questo necessitano di una dieta in grado di fornire loro l’energia necessaria allo stile di vita attivo. Hanno quindi bisogno di un alimento ricco di proteine di elevata qualità che favorisca lo sviluppo e il mantenimento di una muscolatura tonica e che preservi l’agilità. I gatti attivi trascorrono molto tem-
A
po all’aperto. Per molti di essi la caccia è un istinto molto forte e indipendente dalla fame. I gatti cacciano di giorno e di notte, non solo a fini alimentari ma anche per istinto naturale. Alcuni gatti possono cacciare per sei o più ore al giorno. I gatti ben nutriti spesso dedicano molto tempo alla caccia, ma non ingeriscono le loro prede. Questo perché in natura il gatto deve cacciare più prede ogni giorno, per assicurarsi una nutrizione sufficiente. Non sapendo quanto tempo richiederà la cattura della preda successiva, inizia a cacciare prima di avere fame. Poiché tuttavia è possibile che occasionalmente ingerisca una preda, la regolare profilassi per i parassiti intestinali è consigliabile nel gatto che esce. È importante che questi soggetti possiedano un sistema immunitario efficace, dato che la preda potrebbe non essere sana o igienica. I gatti attivi che escono di casa
possono incontrare altri gatti non altrettanto curati oppure ammalati o non vaccinati. Sono inoltre esposti alla possibilità di ferite e lesioni in seguito alle lotte con altri gatti o a causa dell’esplorazione dell’ambiente. Un sistema immunitario sano è quindi molto importante per evitare le infezioni e favorire la guarigione rapida delle ferite. Spesso i gatti sono più attivi all’alba e al tramonto. Hanno occhi di dimensioni notevoli, in proporzione alla loro taglia e le pupille possono espandersi fino a dimensioni circa tre volte maggiori delle nostre, permettendogli di valutare sempre accuratamente le distanze, soprattutto nella penombra. Possedere una buona vista è essenziale per il gatto attivo che ama muoversi di notte. Profilo ideale dei macronutrienti Come l’uomo, il gatto ricava l’energia dai tre tipi di macronu-
trienti disponibili: proteine, carboidrati e grassi. I gatti sono carnivori obbligati, cioè l’evoluzione ha fatto sì che preferissero nutrirsi di carne anziché di cereali e carboidrati. Gli studi sul comportamento alimentare dei gatti hanno mostrato che essi preferiscono alimenti ricchi di proteine e poveri di amido o carboidrati. Ciò rispecchia il comportamento alimentare naturale del gatto, dato che in natura le sue prede usuali sono principalmente piccoli mammiferi e uccelli, ricchi di proteine e poveri di carboidrati. Alcuni studi condotti da WALTHAM hanno identificato il profilo ideale dei macronutrienti (Macro-Nutrient Profile, MNP™) del gatto, volto a fornire l’equilibrio tra proteine, carboidrati e grassi istintivamente preferito dal gatto e che soddisfi i suoi fabbisogni alimentari specifici. I gatti preferiscono alimenti in cui più del 40% dell’energia sia fornita dalle proteine e meno del 25% dai carboidrati. Il MNP ideale indicato da questi studi prevede che il 40% dell’energia sia fornita dalle proteine, il 35% dai grassi e il 25% dai carboidrati. Gli studi hanno anche mostrato che alcuni gatti amano il pesce mente altri lo rifiutano. Apparato muscolare L’apparato muscolare richiede una nutrizione specifica che assicuri lo sviluppo e la riparazione muscolare e il mantenimento del tono. In particolare, il mantenimento e la crescita del tessuto muscolare necessita di aminoacidi. Le proteine di elevata qualità contenute nella carne di pollo o nel pesce possono fornire un buon equilibrio di aminoacidi essenziali che assicurano all’organismo i mattoni per lo sviluppo e la rigenerazione di una muscolatura forte e sana È poi importante che l’alimento garantisca un accurato equilibrio tra minerali come il magnesio e il rame, necessari per l’adeguata funzionalità degli enzimi coinvolti nella sintesi proteica, e la presenza di vitamina B, essenziale per le reazioni che forniscono energia per la proteosintesi Vitalità e forma fisica La vitamina B e il ferro favoriscono un corretto metabolismo. Il ruolo principale del ferro è la sintesi dell’emoglobina e della mioglobina, processo in cui trasporta e lega l’ossigeno. Il ferro interviene inoltre in numerosi sistemi enzimatici importanti per il metabolismo energetico. Le vitamine del gruppo B sono essenziali per molte importanti reazioni dell’organismo, soprattutto quelle associate all’utilizzo dell’alimento e alla produzione di energia.
Difese immunitarie Molti nutrienti possiedono una funzione antiossidante. Sono antiossidanti comprovati le vitamine E e C, la taurina, la luteina e lo zinco. Gli antiossidanti contribuiscono a rafforzare la funzione immunitaria e le difese naturali dell’organismo. Studi WALTHAM hanno dimostrato un aumento dei livelli circolanti di antiossidanti in seguito all’integrazione alimentare di queste sostanze. Il ruolo degli antiossidanti nel sostenere la funzione immunitaria e le difese naturali è riconosciuto. I suddetti studi hanno inoltre dimostrato che l’integrazione di antiossidanti induce una migliore risposta immunitaria. Gli antiossidanti presenti nella dieta possono accrescere il livello di protezione dei gatti verso le malattie. Vista Tra i nutrienti importanti per mantenere una vista acuta e favorire la salute della retina si annoverano la vitamina A, la luteina e la taurina. La vitamina A è un’importante componente del sistema visivo, dove gioca un ruolo nella sintesi dei pigmenti retinici necessari per la percezione dei colori e per la visione notturna. La sua carenza può condurre alla cecità ed è importante che il gatto riceva questo nutriente in quantità adeguata. La luteina è un antiossidante presente nella farina di tagete. Contribuisce a proteggere la macula, la zona centrale della retina. Studi condotti nell’uomo hanno mostrato che la luteina può aiutare a prevenire la degenerazione maculare retinica associata alla senescenza. Ha inoltre un importante ruolo nel mantenere la salute cutanea e cardiovascolare. Nel gatto la taurina è un aminoacido essenziale. Ha un ruolo importante nello sviluppo adeguato e nella funzionalità delle cellule retiniche. Uno dei principali effetti della carenza di taurina è la degenerazione centrale della retina, cioè la distruzione e perdita del segmento esterno dei fotorecettori. Nella retina, la taurina può contribuire a stabilizzare le membrane cellulari verosimilmente agendo come antiossidante. ■
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo http://www.evsrl.it/vet.journal/ • Notizie scientifiche • Archivio bibliografico • Servizio Cytovet
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 19
19
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 INFO REGIONI
Canile di Lecco, due interrogazioni in Regione ono state presentate in Regione due interrogazioni parlamentari sul canile municipale di Lecco. La vicenda fa seguito all'esposto del procuratore legale Susanna Chiesa al Comune di Lecco per chiedere interventi nella struttura di via Rosmini. I volontari che ci lavorano avevano presentato una denuncia al Comune e all’Asl per raccontare lo stato di abbandono e incuria in cui versa il canile. E ora due consiglieri regionali dei Verdi, Marcello Saponaro e Carlo Monguzzi, venuti a conoscenza della situazione chiedono chiarimenti e interventi da parte della Regione. Nella prima interrogazione Saponario e Monguzzi si rifanno all'esposto della Chiesa e chiedono agli assessori quanti e quali controlli vengono effettuati annualmente nelle strutture da parte dell'Asl, quanti ne sono stati effettuati dal 1° gennaio del 2003 ad oggi, se l'Asl ha interpellato, incontrato e ascoltato i volontari della struttura e se è a conoscenza che da alcuni giorni l'Associazione che
S
Reg. CE 852/2004
Igiene dei prodotti alimentari, linee guida in Piemonte on la delibera del 28 maggio 2007 la Giunta Regionale del Piemonte ha recepito l’Accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano recante “Linee guida applicative del Regolamento n. 852/204/CE del Parlamento e del Consiglio sull’igiene dei prodotti alimentari”. La delibera considera assolte dall’obbligo di registrazione, previsto dal Regolamento CE/852/2004 e dall’Accordo Stato Regioni relativo all’applicazione del Regolamento CE/852/2004, tutte le imprese alimentari già iscritte e presenti, alla data di pubblicazione della presente Deliberazione, nel Registro Nazionale delle imprese accessibili e consultabili da parte degli uffici regionali e delle ASL tramite l’Anagrafe delle Attività Economiche Produttive della Regione Piemonte. Ai comuni del Piemonte, agli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP), è demandato il compito di ricevere le Dichiarazioni di Inizio Attività (DIA) dalle imprese alimentari e di trasmettere ai rispettivi Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, copia delle notifiche di inizio, variazione, cessazione e chiusura attività, di tutte le nuove imprese alimentari soggette a DIA, in attesa che vengano stabiliti canali di comunicazione informatizzata tramite il Portale delle Imprese o altre modalità definitive e semplificative concordate tra le Regioni ed il Ministero della Salute. La Delibera n. 62-0006 è pubblicata sul BUR del 13 settembre.
C
gestisce la struttura ha sospeso l'accesso e l'attività dei volontari. I consiglieri chiedono agli assessori se abbiano valutato che questa sospensione dell'attività dei volontari abbia peggiorato ulteriormente le condizioni di vita degli animali e se ritiene che a fronte di quanto evidenziato dagli esposti non sia il caso di provvedere a ispezioni con personale diretto della Regione Lombardia, per verificare condizio-
ni di mantenimento, vita e rispetto della normativa regionale in materia. Il secondo esposto invece si rifà alle numerose segnalazioni presentate dall'ex consigliere comunale Salvatore Rossi in merito alla regolarità della gestione. Il consiglio comunale di Lecco infatti ha deliberato il 18.12 2002 l'affidamento della gestione del canile alla Lida (Lega italiana per la difesa degli animali) ora denominata Leida
per un periodo di 9 anni e un importo di 542.369.79 euro. L'urgenza era dettata dalla rinuncia da parte della Lega nazionale per la difesa del cane a gestire il canile (2 dicembre 2002), ma nello stesso giorno la stessa presidente Michela Brambilla a nome della Lida si è dichiarata disponibile a gestirlo. Ora, visto che l'associazione è stata costituita il 19 settembre 2002 ovvero tre mesi prima
dell'affidamento e risulta iscritta al registro provinciale delle associazioni di volontariato dal gennaio 2003 (condizione necessaria per la gestione oltre ad almeno sei mesi di attività), i consiglieri chiedono come è stata possibile l'erogazione di fondi pubblici senza le condizioni di legge e se siano stati effettuati controlli sull'associazione, i soci e relativi bilanci. (Fonte: Animalieanimali.it) ■
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 20
20
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 INFO REGIONI
Blue Tongue: sieroconversioni in ELISA
Il MinSal sollecita alle Regioni i campioni non ancora pervenuti Saranno considerate “territori con infezioni in atto” le Province epidemiologicamente sconosciute BTV IN TOSCANA
Interventi finanziari per monitorare gli allevamenti ia libera dalla Commissione Agricoltura alla proposta di legge che prevede interventi finanziari a favore degli allevatori che parteciperanno all’attuazione del piano di sorveglianza sierologica e del piano di vaccinazione contro la blu tongue. La proposta di legge, ha spiegato il presidente della commissione Marco Remaschi (Pd), “è necessaria in attesa dell’approvazione del Piano agricolo regionale” che ricomprenderà gli interventi oggi disciplinati da un’apposita normativa. Remaschi ha definito il provvedimento “positivo, perché garantisce la sicurezza degli allevamenti e anche dei cibi acquistati dai cittadini”. Il dirigente regionale Claudio Del Re ha spiegato che la proposta di legge in approvazione “proroga gli effetti della legge del 2003” e riconosce agli allevatori un indennizzo pari a 90 euro a capo che viene sottoposto ai controlli sierologici e alla vaccinazione. Il lavoro fin qui svolto ha permesso di abbattere il rischio “Blue-tongue” in Toscana, tanto che oggi il provvedimento riguarda la sola provincia di Grosseto. Il contributo messo a disposizione dalla proposta di legge per gli anni 2006 e 2007 è pari a 520 mila euro. Piero Pizzi (FI) ha dichiarato il suo voto di astensione perché sebbene “si tratti di un intervento opportuno, resta impossibile capire quando la Giunta intenda presentare il Piano agricolo regionale. E questo è un fatto negativo al quale chiediamo che sia posto rimedio”. Per Nicola Danti (Pd) “il provvedimento è opportuno anche perché il settore degli allevamenti ovini vive un momento di particolare difficoltà”.
V
l Ministero della Salute, ha diramato lo scorso 31 agosto alle Regioni e Province autonome, agli Assessorati alla Sanità, ai Servizi Veterinari e agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali una nota sulle sieroconversioni in ELISA per la blu tongue. Con la circolare, il Ministero della Salute ha ricordato che, qualora i sieri di animali presenti nelle aziende sentinella e sede di sieroconversione non pervengano al CESME nei tempi stabiliti, le Province in
I
cui insistono le suddette aziende saranno considerate a tutti gli effetti “territori epidemiologicamente sconosciuti”. Saranno pertanto di conseguenza inseriti nell’elenco dei “territori con infezione in atto” in quanto epidemiologicamente sconosciuti ai fini della sorveglianza per la febbre catturale degli ovini. La circolare, ha firma della Dr.ssa Gaetana Ferri - Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario del Ministero della Salute - evidenzia
pervenuti al CESME per le previste prove diagnostiche di conferma da oltre 30 giorni dalla data di positività allo screening. La comunicazione riporta in allegato il report estratto il 27 agosto 2007 dal Sistema informativo nazionale. I dati delle regioni Puglia, Lazio,
come, dalla consultazione del Sistema Informativo per la blu tongue in relazione ai campioni prelevati nell’ambito del Piano di sorveglianza sierologica e risultati positivi al test di screening presso l’IZS competente per territorio, determinati sieri non siano ancora
Sardegna e Sicilia fanno riferimento a campioni non ancora pervenuti al CESME per gli esami di conferma oppure ai campioni pervenuti ma risultati non idonei e quindi per i quali necessita un nuovo invio per effettuare gli esami di conferma. ■
in collaborazione con
ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEI MEDICI VETERINARI DELLA LOMBARDIA
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA
ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
S E M I NA R I O
Biosicurezza a livello di allevamento: filosofia o pratica quotidiana? Venerdì 26 ottobre 2007 - CremonaFiere 3 CREDITI ECM
RELATORI Gianluca Belletti, Med Vet, Dirigente IZS Piacenza Lebana Bonfanti, Med Vet IZS delle Venezie Marina Perri, Veterinario Dirigente ASL di Lodi Tesoriere AIVEMP
ISCRIZIONE L’iscrizione al Seminario dà diritto a: Attestato di partecipazione Attestato ECM SEDE DEL SEMINARIO Sala Innovazione - Quartiere Fieristico di Cà de Somenzi - P.zza Zelioli Lanzini, Cremona Uscita per Cremona seguendo le indicazioni “Fiera”.
OBIETTIVI Fornire ai partecipanti elementi utili all’applicazione di metodi utili al contenimento dei rischi in allevamento e al miglioramento della salute pubblica e animale.
INFORMAZIONI Segreteria AIVEMP - Lara Zava Tel. 0372/403541 - Fax 0372/403540 E-mail: segreteria@aivemp.it Website: www.aivemp.it
PROGRAMMA 9.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.45 Saluto ai partecipanti del Dr. Andrea Belloli Direttore Generale ASL Cremona e del Dr. Emilio Olzi - Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Cremona Presentazione dei relatori ed inizio dei lavori Giancarlo Belluzzi 10.00 Biosicurezza negli allevamenti bovini Gianluca Belletti 11.00 Pausa 11.15 La Biosicurezza negli allevamenti suini alla luce della vigente normativa sanitaria Lebana Bonfanti 12.00 Osservazioni dal campo alla tavola Marina Perri 12.45 Discussione e valutazione dell’apprendimento 13.15 Consegna degli attestati e conclusione dell’evento
SI INFORMANO I VETERINARI INTERESSATI A PARTECIPARE AL SEMINARIO CHE NON SARÀ POSSIBILE PRESENTARSI ALLE CASSE DELL'ENTE FIERA PER IL CAMBIO BIGLIETTO SIAE CON FOTOCOPIA DELL’INVITO. CREMONAFIERE RICHIEDE IL TAGLIANDO IN ORIGINALE.
MODULO DI ISCRIZIONE AL SEMINARIO Biosicurezza a livello di allevamento: filosofia o pratica quotidiana? Venerdì 26 ottobre 2007, CremonaFiere Da inviare in busta chiusa o mezzo fax entro il 17 ottobre 2007 al seguente indirizzo: Segreteria AIVEMP - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona (Fax 0372/40.35.40) COGNOME ........................................................................... NOME ................................................................................... VIA ......................................................... N. ..........................
✂
Ritagliare e conservare per l’entrata gratuita in Fiera IL PRESENTE INVITO CONSEGNATO ALLE CASSE PERMETTE L’INGRESSO GRATUITO AL SEMINARIO, PREVIO CAMBIO CON REGOLARE BIGLIETTO S.I.A.E.
COGNOME ................................................................... NOME............................................................................. SEMINARIO AIVEMP BIOSICUREZZA A LIVELLO DI ALLEVAMENTO: FILOSOFIA O PRATICA QUOTIDIANA? Venerdì 26 ottobre 2007
CITTÀ .................................................................................... PROVINCIA ............................................. CAP..................... TEL. ........................................... CELL. ............................... CODICE FISCALE ................................................................ (obbligatorio ai fini ECM)
ISCRIZIONE ALL’ORDINE DI ............................................... TESSERA N. ......................................................................... La partecipazione al Seminario è gratuita ma per motivi organizzativi è necessario rispedire questa scheda con i propri dati all’AIVEMP. Data ...................................................................................... Firma ..................................................................................... Ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 Luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l'esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza la comunicazione dei dati personali alla Società organizzatrice dell'evento e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi.
Firma .........................................................................................
✂
CHAIRMAN Giancarlo Belluzzi, Consigliere AIVEMP - Direttore dell’Ufficio Periferico di Parma, Ministero della Salute
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 21
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007
ﺔ
21
RUBRICA LEGALE
Privacy, cosa succede se il cliente non firma? Chiedo come comportarmi con i clienti che si rifiutano di firmare la liberatoria per la privacy. Mi riferisco a indirizzi, telefoni e codici fiscali che alcuni proprietari si sono rifiutati di dare e di sottoscrivere come autorizzazione al trattamento. (Risponde Giorgio Neri) Per l’INFORMATIVA non ci sono grossi problemi; essa infatti non deve essere necessariamente firmata,
L’Ordine può ritardare l’iscrizione all’Albo er la Cassazione non è prevedibile alcun risarcimento per il professionista che si vede ritardare l’iscrizione all’albo dall’ordine professionale, quando si tratti di valutarne l’irreprensibilità. Il caso è quello di un commercialista il cui ordine locale aveva differito l’iscrizione, e quindi la possibilità di esercitare, per accertamenti sulla sua condotta penale. Mentre l’Ordine nazionale aveva annullato il provvedimento “temporeggiatore”, la Cassazione ne ha invece confermato (sentenza 18211 del 28 agosto 2007) la legittimità: sull’aspirante professionista pendeva un procedimento penale di cui non era ancora noto l’esito e l’Ordine provinciale aveva il compito di attendere e valutare l’irreprensibilità del soggetto. Non c’era un doloso e pregiudizievole ritardo nei confronti del professionista e non può nemmeno dirsi, affermano i giudici, che “un provvedimento di sospensione del procedimento di iscrizione fosse un procedimento abnorme”. Iniziata l’attività con oltre un anno di ritardo, il commercialista non sarà risarcito.
P
Abuso di professione nei confronti della P.A. e l’esercizio abusivo di una professione è commesso nei confronti di un organismo della Pubblica Amministrazione può danneggiare l’immagine del soggetto pubblico, creando una percezione di inefficienza e di incapacità. La mancanza di un titolo abilitativo rende nullo il contratto professionale, perché manca la causa concreta su cui si fonda l’incarico conferito. La nullità si riflette anche sui compensi che non saranno corrisposti. Inoltre, essendo l’ente danneggiato dal venir meno del contratto e dalla “pronta e puntuale realizzazione dell’opera”, l’abusivo dovrà anche rifondere il danno conseguente. Se poi viene meno la credibilità dell’opinione pubblica, a carico dell’abusivo c’è anche il danno indiretto di immagine. (Corte dei Conti, sentenza 412 /2007).
S
tant’è che può anche essere resa a voce. Anche se, naturalmente, il modulo scritto e sottoscritto è più probante circa l’avvenuto adempimento dell’obbligo. Nel caso qualcuno si rifiutasse di firmare si potrebbe anche, per avere una indicazione più probante della sottoposizione dell’informativa all’interessato, ricorrere alla contemporanea apposizione in zone del-
la struttura in evidenza (per esempio in sala d’aspetto) di cartelli recanti il testo dell’informativa, e appuntare sotto il modulo non sottoscritto una dicitura tipo: “l’interessato si rifiuta di sottoscrivere la presente informativa che peraltro gli è già stata sottoposta mediante presentazione visiva di cartello apposto in sala d’attesa”. Il problema invece sussiste qua-
lora sia necessario acquisire il CONSENSO dell’interessato per il trattamento di alcuni dati personali (che tuttavia non sono mai quelli necessari, per esempio, per l’adempimento agli obblighi contabili); in questo caso, infatti, i dati sottoposti a consenso non possono essere trattati per le relative finalità se questo non viene concesso per iscritto.
Semplificando quanto detto sopra, anche se il cliente non sottoscrive il consenso al trattamento dei dati personali sarà ugualmente possibile utilizzare gli stessi per redigere la fattura (il che, conseguentemente, permette al veterinario di eseguire la prestazione), ma gli stessi dati non saranno utilizzabili, per esempio, per attività di mailing. ■
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 22
22
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 DAL PARLAMENTO
Pdl dell’on. Taglialatela
Igiene degli alimenti, riproposta l’equipollenza
l deputato Marcello Taglialatela (AN) ha presentato la proposta di legge “Equipollenza delle lauree in scienze delle preparazioni alimentari e in scienze e tecnologie alimentari alle lauree in biologia e in chimica per l’ammissione ai pubblici concorsi, nonché alla laurea in medicina veterinaria per l’ ammissione ai pubblici concorsi per uf-
I
fici relativi all’igiene e al controllo degli alimenti”. La proposta, già presentata nella scorsa Legislatura fra le contrarietà espresse dalla Categoria veterinaria, è stata assegnata alla Commissione Cultura nel mese di luglio, ma non ha ancora avviato il proprio iter d’esame. La presentazione del testo sostiene che “il ruolo del tecnologo alimentare risulta oggi strategico per la salvaguardia igienico-sanitaria delle produzioni agroalimentari nonché per il miglioramento e per la tutela dei prodotti tipici italiani, nel quadro dell’innovazione tecnologica dell’industria di trasformazione, della ricerca e dello sviluppo, nonché nelle attività di controllo della qualità dei prodotti alimentari”. Nel corso degli studi sostenuti dal laureato in scienze o tecnologie alimentari o in scienze delle preparazioni alimentati, - si legge nella presentazione della pdl vengono, tra l’altro approfondite,
le tematiche riguardanti le seguenti aree disciplinari: matematica e fisica, chimica e biochimica degli alimenti, bromatologa, microbiologia e igiene applicata agli alimenti e alle produzioni industriali, tecnologia dei processi produttivi e di trasformazione, economia e marketing, zootecnia e anatomia animale, biologia vegetale e produzioni vegetali. Tale base culturale, afferma Tagliatela, conferisce al tecnologo alimentarie, nell'ambito della sua attività professionale, importanti competenze.
Il laureato in scienze e tecnologie alimentari, o in scienze delle preparazioni alimentari, grazie a questa molteplicità di conoscenze, diventa un punto di riferimento estremamente importante nella gestione e nello sviluppo del settore agroalimentare ponendosi come obiettivo primario il raggiungimento della qualità e della sicurezza degli alimenti e delle produzioni alimentari. Secondo Taglialatela “i laureati in queste discipline, nonostante l’alta specializzazione riferita al settore agro-alimentare, a causa di
Alimenti d’importazione, stop all’aggiornamento delle tariffe arà sospeso l’aggiornamento degli importi delle tariffe e dei diritti spettanti al Ministero della Salute per le prestazioni per la concessione del nulla osta sanitario sui prodotti alimentarti di importazione, stabilito dal precedente decreto ministeriale del 6 giugno 2007. La decisione è del Ministro della Salute, Livia Turco.
S
organizzato da
un vuoto legislativo si vedono privati del diritto di essere ammessi a tutti i concorsi statali, regionali e comunali per i quali è richiesta la laurea in biologia o in chimica o in medicina veterinaria. Unica eccezione è costituita dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che ha inserito nel bando di assunzione per direttore chimico la figura del tecnologo alimentare. Nonostante ciò, non sono pochi i bandi di concorso nei quali è richiesta una adeguata preparazione scientifica e tecnologica nel settore agro-alimentare, preparazione che il tecnologo alimentare possiede pienamente, se solo si considera l’organizzazione stessa dei corsi e gli esami previsti; eppure in tali bandi di concorso non è prevista la partecipazione di laureati in scienze delle preparazioni alimentari o in scienze e tecnologie alimentari”. Da qui la proposta di legge. ■
certificata ISO 9001:2000
Edizioni Veterinarie E.V. srl
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA (4° Parte del 2° Itinerario didattico di Neurologia) Cremona, 08/10 Ottobre 2007 Centro Studi SCIVAC
Gian Marco Gerboni, Med Vet, Malpensa (VA) Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Federica Rossi, Med Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Malpensa (VA) Gabriela Seiler, DVM, Dipl ECVDI, Dipl ACVR, Università di Pennsylvania, Philadelphia, USA Giliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia
ECM: 17 Crediti
ISTRUTTORI Luca Benvenuti, Med Vet, Lucca
DIRETTORE Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
RELATORI E ISTRUTTORI Massimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT) Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Daniele Corlazzoli, Med Vet, Roma Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, Parma Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna Stefania Giannini, Med Vet, Milano Raffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV)
QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20%
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 750,00 + IVA 20%
ECOGRAFIA AVANZATA (6° Parte dell’Itinerario didattico di Diagnostica per Immagini) Cremona, 11/13 Ottobre 2007 Centro Studi SCIVAC ECM: 17 Crediti DIRETTORE David Chiavegato, Med Vet, Padova RELATORI David Chiavegato, Med Vet, Padova
Francesco Migliorini, Med Vet, Roma Marco Poggi, Med Vet, Imperia Alessandro Zani, Med Vet, Livorno ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%
TRAUMATOLOGIA DENTALE E MAXILLOFACCIALE (3° Parte del 2° Itinerario didattico di Odontostomatologia) Cremona, 15/17 Novembre 2007 Centro Studi SCIVAC
ECOCARDIOGRAFIA (II PARTE)
ECM: In fase di accreditamento
(5° Parte dell’Itinerario didattico di Cardiologia) Cremona, 8/10 Novembre 2007 Centro Studi SCIVAC
DIRETTORE Dea Bonello, Med Vet, SRV, Dipl EVDC, Torino
ECM: 42 Crediti (Solo per chi ha fatto anche la I Parte) DIRETTORE Claudio Bussadori, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano RELATORI Michele Borgarelli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA, PhD, Torino Claudio Bussadori, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano David Chiavegato, Med Vet, Padova Oriol Domenech, Med Vet, Barcellona (E) Cecilia Quintavalla, Med Vet, Parma ISTRUTTORI Claudio Bussadori, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano Oriol Domenech, Med Vet, Barcellona (E) Marco Di Marcello, Med Vet, Verona
RELATORI Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dilp EVDC, Milano Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Mirko Radice, Med Vet, Palazzolo Milanese (MI) Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, Parma Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (24) QUOTE Soci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20% Non soci: € 900,00 + IVA 20%
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 23
23
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 DALLE ASSOCIAZIONI
17-19 ottobre 2007
Microchirurgia, corso pratico SIVAL placement). Il Corso si propone di porre delle robuste basi scientifiche e pratiche a chi si vuole dedicare alla microchirurgia veterinaria e decide di iniziare un percorso che lo porterà nelle fasi successive ad approfondire temi e tecniche più specialistiche.
a SIVAL in collaborazione con SCIVAC, propone nel mese di ottobre un corso base teorico-pratico di microchirurgia con modelli complementari e sostituivi. Il corso si terrà a Cremona, presso la sede SIVAL di Palazzo Trecchi dal 17 al 19 ottobre. A fare il punto sulle ultime novità in microchirurgia, professionisti di discipline chirurgiche diverse con esperienza in microchirurgia preclinica e clinica. Il corso si colloca in una più ampia proposta di didattica alternativa, fortemente sostenuta da SIVAL e ANMVI, con l’obiettivo di sostituire laddove possibile l’utilizzo di modelli animali, in accordo al principio delle 3R (Refinement, Reduction, Re-
L
Congresso in chirurgia dei tessuti molli
e sfide nella chirurgia dei tessuti molli. Questo è il titolo del Congresso Nazionale organizzato dalla SCIVAC in collaborazione con la Società di Chirurgia Veterinaria Italiana (SCVI). Al 57° Congresso si avvicenderanno sulla chirurgia dei tessuti molli relatori nazionali e internazionali: Paolo Buracco, Roberto Bussadori, Giorgio Romanelli, Eric Monnet e Chick Weisse. Il Congresso si svolgerà dal 26 al 28 ottobre presso il Centro Congressi Quattro Torri a Perugia. Per l’evento è stato richiesto l’accreditamento ECM. Iscrizioni entro l’8 ottobre. Dopo tale data sarà possibile iscriversi solo in sede congressuale.
L
Per informazioni: Segreteria SCIVAC Tel. 0372/40.35.08 Email: info@scivac.it
La SIVAL, nel rispetto dei principi etici più avanzati per la formazione/didattica delle 3R e del principio di responsabilità, propone quindi tale corso che non prevede l’utilizzo di animali vivi. Tra gli obiettivi principali della parte teorica la descrizione dell’anatomia
vascolare/nervosa e delle tecniche di esecuzione delle suture, la conoscenza dello strumentario microchirurgico e del microscopio operatorio, la esecuzione di anastomosi vascolari/nervose e di accessi per posizionamento di cateteri vascolari. Il corso, rivolto a
Medici Veterinari fa parte di un percorso di training microchirurgico più articolato ed è propedeutico ad un corso avanzato che verrà attivato nel 2008. Programma del corso disponibile on line al sito della società: www.sivalnet.it. ■
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 24
24
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 AGENDA
8-10 novembre 2007
Nuove date del Consiglio Nazionale FNOVI l Consiglio Nazionale FNOVI precedentemente fissato nei primi giorni di novembre è stato spostato per esigenze organizzative alla settimana successiva. L’appuntamento è dall’8 al 10 novembre a Roma presso il Centro Congressi “Gli Archi” sito in Largo S. Lucia Filippini, 20. I lavori avranno inizio a partire dal
I
pomeriggio di giovedì 8 novembre e si articoleranno in tavole rotonde e fori di discussione programmati per le giornate di venerdì 9 novembre e sabato 10 novembre, per concludere con l’adunanza dei Presidenti Provinciali in programma domenica 11 novembre. Il Consiglio Nazionale sarà l’occasione per approfondire singoli ar-
gomenti, confrontarsi con le componenti interne ed esterne alla professione e porre le basi per tracciare le azioni della Federazione. Anche quest’anno sono state previste sessioni di lavoro per il personale amministrativo degli Ordini che si terranno nell’intera giornata di venerdì e nella mattinata di sabato. Il programma dell’evento è in
fase di allestimento e sarà diramato appena completato così come saranno fornite informazioni in ordine al raggiungimento della sede prescelta per lo svolgimento dei lavori e sarà fornito un elenco di alberghi presenti in zona, confidando possano essere di aiuto per risolvere le esigenze di natura logistica legate all’arrivo e alla perma-
nenza a Roma per il periodo innanzi indicato. Queste le tavole rotonde in programma: - Randagismo e benessere animale: un approccio professionale ed un approccio etico - Un patto per la nostra professione: quale veterinaria? - Un patto tra la nostra professione e l’università - Quale riforma delle professioni - Politica agricola comune e piani regionali di sviluppo rurale: nuove opportunità. Il Presidente Gaetano Penocchio ha così commentato l’iniziativa “Il prossimo Consiglio Nazionale della FNOVI sarà un grande momento di confronto tra tutte le componenti professionali mai organizzato in passato”. Ed ha continuato “Chiamo a raccolta l’Assemblea dei Presidenti per tracciare insieme alle componenti professionali un percorso che superi gli interessi parziali di questa o quella porzione di categoria in grado di tracciare il nostro futuro”. Al Consiglio Nazionale FNOVI verranno invitati, oltre alla stampa, esponenti e della Categoria, esponenti politici o componenti associative portatrici di interesse. ■
Patologie ostruttive delle vie respiratorie, Seminario SCIVAC a Padova al 6 al 7 Ottobre 2007
D presso lo Sheraton Padova Hotel & Conference Center di Padova, in Corso Argentina 5, avrà luogo il Seminario “Patologie ostruttive delle vie respiratorie: vivere con un filo d’aria”. Le patologie ostruttive delle vie respiratorie superiori ed inferiori rappresentano spesso sfide diagnostiche e terapeutiche; la presentazione clinica è spesso acuta e la sopravvivenza del paziente dipende da una rapida e precisa diagnosi, elemento imprescindibile per una terapia mirata ed efficace. Nel corso di questo seminario verranno esaminate le patologie ostruttive comuni, meno comuni ed insolite riscontrabili nel cane e nel gatto; le patologie trattate verranno descritte attraverso filmati con sonoro originale dei vari rumori respiratori, diagnostica per immagini con particolare riferimento all’indagine endoscopica, quadri cito-istologici ed immagini intraoperatorie. In ogni sezione verrà data particolare enfasi al ragionamento clinico (tipo di respiro, genesi dei rumori respiratori e loro spiegazione) ed alla corretta sequenza delle indagini da eseguire (radiologia, endoscopia, tomografia computerizzata) per giungere ad una corretta diagnosi ed alla terapia più corretta. Programma e scheda di iscrizione al sito www.scivac.it.
18-09-2007
9:21
Pagina 25
▲
▲
Professione 32-2007
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007
DALLE AZIENDE
Eurican® Herpes 205 Nuovamente disponibile erial Italia ha il piacere di comunicare ai Medici Veterinari che il vaccino EURICAN ® HERPES 205 ha superato i rigidi criteri interni di qualità produttiva ed è pertanto nuovamente disponibile. La vaccinazione contro l’Herpesvirosi canina è fondamentale per prevenire la mortalità causata da Herpesvirus nei cuccioli. Tale infezione è estremamente diffusa nella popolazione canina (fino al 90%, Masoero L. e al., Veterinaria, 1999) ed è responsabile di infertilità, aborti e mortalità neonatale, causando danni rilevanti nell’allevamento canino sia professionale sia amatoriale. Il principio su cui EURICAN ® HERPES 205 si basa è quello di vaccinare la madre per proteggere la cucciolata. La vaccinazione va attuata sulla femmina in due interventi vaccinali distinti: il primo va effettuato tra la comparsa del calore ed i 7-10 giorni successivi all’accoppiamento, il secondo intervento va attuato 1-2 settimane prima della data prevista del parto. Le due vaccinazioni determinano infatti nella madre una produzione di anticorpi rivolti contro il virus, che passano in elevata quantità nel colostro assunto dai cuccioli subito dopo il parto. I cuccioli risultano in questa maniera protetti dalla mortalità e dai sintomi clinici dell’Herpesvirosi in corrispondenza del periodo di massima sensibilità al virus, quello delle primissime settimane di vita. Il protocollo vaccinale deve essere ripetuto ad ogni gestazione, in modo da assicurare protezione adeguata ad ogni cucciolata. L’utilizzo nella cagna gravida è indipendente dallo status sierologico, potendo essere impiegato in cagne negative, sieropositive o portatrici latenti. EURICAN ® HERPES 205 non presenta controindicazioni o rischi né per la madre né per i cuccioli e non veicola in alcun modo il virus intero negli animali vaccinati. L’efficacia del vaccino è stata confermata in campo in allevamenti infetti da Herpesvirus canino: nei soggetti vaccinati si è osservata tendenza al miglioramento della percentuale di gestazione e una riduzione significativa della mortalità complessi-
M
Per l’invio dei comunicati stampa: professioneveterinaria@anmvi.it
va dei cuccioli nel periodo precedente lo svezzamento. Il ruolo del Medico Veterinario è fondamentale nell’allevamento canino per una corretta impostazione ed esecuzione del protocollo vaccinale e per un accurato monitoraggio delle problemati-
che riproduttive. Per contatti: MERIAL Italia S.p.A - Strada 6 - Palazzo E/5 -20090 Assago (MI), Tel. 02/577661 Fax 02/57766301 Servizio Tecnico 02/57766328-329-330 www.merial.it- www.vaccinazionisumisura.com
25
Professione 32-2007
17-09-2007
17:30
Pagina 26
26
laPROFESSIONE VETERINARIA 32/2007 CALENDARIO ATTIVITÀ Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA
23 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
23 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN COLLABORAZIONE CON SOVEP ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
23 set.
27-29 set.
SEMINARIO SIVE
28 set.
CORSO SCIVAC Attenzione: Evento annullato. SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC
29-30 set.
29-30 set.
INCONTRO SIARMUV
30 set.
INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT
30 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA
30 set.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE
30 set.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
3-6 ott.
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA
3-5 ott.
4 ott.
SEMINARIO SCIVAC
6-7 ott.
INCONTRO SINUV
7 ott.
INCONTRO SISCA
7 ott.
INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA
7 ott.
7 ott.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA
7 ott.
INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DE L’AQUILA SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI LECCE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Date evento modificate. ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
7 ott.
7 ott.
8-10 ott.
10-12 ott.
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
11-13 ott.
CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI SONDRIO
11 ott.
L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - Bologna - Jolly Hotel Villanova Via Villanova 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICANZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 14 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INFEZIONE DA “LEISHMANIA INFANTUM” NEL CANE: LA DIAGNOSI, LA TERAPIA E LA GESTIONE DI UNA MALATTIA IN PERENNE EVOLUZIONE - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale Umberto Ticca - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - Email: socspec@scivac.it DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUARE UNA ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: 3 Crediti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Hotel Dora - Pozzilli (IS) - S.S. 85 Venafrana Km 24.600 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 30 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (IN APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 12 Crediti - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique, 7/g - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton Padova Hotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Ostello Femminile Le Monacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - Addaura Hotel - Lungo mare Cristoforo Colombo, 4452 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it CHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Europa Park Hotel - S.S 17 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it L’EPIDEMIOLOGIA IN MEDICINA VETERINARIA - Sala G. Tondi - Via Tondi - Zollino (LE) - Via Tondi - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 17 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DERMATOLOGIA: IV PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDIMENTO BASATO SUL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VI PARTE - ECOGRAFIA AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 17 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: info@scivac.it PROGETTAZIONE, IMPLEMENTAZIONE E VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI AUTOCONTROLLO IGIENICO- SANITARIO NELLE IMPRESE ALIMENTARI E MANGIMISTICHE - Credito Valtellinese, V. delle Pergole - Sondrio - Via delle Pergole (angolo Via Cesura) - ECM: 4 Crediti ECM - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segreteria@aivemp.it CORSO REGIONALE SICILIA - CHIRURGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata KM 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA
12-14
CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA
12-14 ott.
CORSO REGIONALE SICILIA - ANESTESIOLOGIA NEL CANE E NEL GATTO - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata KM 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO ANMVI
12-13
CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: 13 Crediti - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: info@anmvi.it
ott.
ott.
INCONTRO SIDEV / SIONCOV
13-14 ott.
LE SINDROMI PARANEOPLASTICHE: IL PUNTO DI VISTA DELL’ONCOLOGO E DEL DERMATOLOGO Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: socspec@scivac.it
PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV srl, Cremona marketing@evsrl.it
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it
Spedizione in abbonamento postale 45%, art. 2 comma 20/B legge 662/96 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Chiuso in stampa il 17 settembre 2007
L’ambulatorio chiavi in mano Apri? Trasformi? Adegui la tua struttura? Chiama ANMVI Servizi: • consulenze • sopralluoghi • assistenza ANMVI SERVIZI ANMVI r... +39/0372/40.35.37
pe
anmviservizi@anmvi.it
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 27
Professione 32-2007
18-09-2007
9:21
Pagina 28