Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 40

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

40 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 40 dal 23 al 29 novembre 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

TAGLIO DELLA CODA CON REGOLAMENTO

BIOTERRORISMO SICUREZZA E RICERCA

PROBLEMI RESPIRATORI NELLE SCUDERIE

L’EVOLUZIONE DELLA FORMAZIONE VETERINARIA

ANMVI ABRUZZO PRESENTA DUE PROGETTI

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BREVI

UNA SELEZIONE DARWINIANA

RABBIA Un'epidemia di rabbia si sta diffondendo nell'isola di Bali. Lo hanno reso noto le autorità indonesiane, precisando che fino ad ora 15 persone sono morte e 15 mila sono state trattate dopo essere state morse da cani infetti. Il basso tasso di copertura vaccinale tra i cani sta rendendo difficile bloccare la diffusione della malattia. Le 180.000 dosi di vaccino fornite dal governo permettono di immunizzare solo il 40% della popolazione canina dell'isola.

AVIARIA Focolai di influenza aviaria a bassa patogenicità si sono verificati, a metà novembre, in provincia di Novara (H5), in provincia di Torino (H7) e in provincia di Cremona (H5). La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha informato la Commissione Europea (Dg Sanco). Collegati i focolai del novarese e del cremonese.

ANTIBIOTICORESISTENZA Nella sezione farmaci e dispositivi veterinari del sito web ministerosalute.it è stata inserita un'area dedicata all'antibiotico-resistenza. La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario raccomanda la consultazione delle informazioni raccolte in questa sezione. La Direzione ministeriale invita inoltre gli organismi di controllo a verificare che le indicazioni vengano rispettate.

STUPEFACENTI Con decreto ministeriale è stato introdotto il nuovo modello di buono acquisto per richieste singole e comunicative di sostanze stupefacenti o psicotrope e delle relative composizioni di medicinali. Per la trasmissione digitale da parte delle imprese è stata istituita la casella bat_dgfdm@postacert.sanita.it

ANMVI INTERNATIONAL

Eccellenti con la Regione Lombardia Premiati 3 anni di formazione specialistica gratuita per 1500 veterinari da tutta Europa

ABBATTIMENTO È pubblicato sulla GUCE il Regolamento (CE) N. 1099/2009 relativo alla protezione degli animali durante l'abbattimento. Elenco dei metodi di stordimento riconosciuti e delle relative caratteristiche. Deroga per la macellazione rituale. Nomina di un responsabile del benessere animale al macello.

STABILIZZAZIONI La legge regionale del Veneto che l’estate scorsa estese la stabilizzazione dei medici e dei veterinari precari a tutti i dirigenti della sanità ed al “personale degli uffici di diretta collaborazione degli organi politici” è stata bocciata dalla Corte Costituzionale: deroga palese e ingiustificata del criterio del concorso pubblico.

ANMVI 1999

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“Gli studenti arrivano in Facoltà con un sogno. E noi pensiamo che sia giusto non solo lasciarglielo, ma anche renderlo possibile”. Intervenuto al convegno organizzato il 23 novembre dalla Facoltà di veterinaria di Bologna sugli ospedali didattici, il Presidente dell’ANMVI ha sottolineato la responsabilità dell’Accademia nel suo ruolo di educatore e formatore delle nuove generazioni veterinarie, una responsabilità che si esplica anche nel far comprendere agli studenti che la professione veterinaria non vuol dire solo “cani e gatti” ma investe moltissimi campi del sapere e dell’agire professionale. “È interesse della società disporre di laureati capaci di fare - ha dichiarato Barbacini - e la professione sa fare”. La relazione del Presidente dell’ANMVI al convegno “La didattica pratica nelle facoltà di medicina veterinaria: ruoli e prospettive degli ospedali veterinari didattici” ha riguardato proprio le capacità professionali pratiche del neolaureato. “L’ospedale didattico è una risorsa e un bene comune” ha detto il presidente dell’ANMVI, un investimento che deve soddisfare esigenze di didattica pratica su tutte le specie animali, di referenza, di ricerca e che deve “trasmettere un me-

todo e una organizzazione del lavoro”. L’ospedale insomma deve essere in mano agli studenti. Certamente, sono necessarie risorse finanziarie adeguate e all’altezza degli obiettivi di qualità che l’Accademia è determinata ad innalzare. Quello del 23 novembre, nella città del Bologna Process per lo sviluppo dell’educazione nei Paesi UE, è stato “un confronto franco senza secondi fini, dove ognuno ha detto quello che pensava” ha sottolineato il Preside di Bologna. Anmvi, Fnovi ed Enpav hanno portato il punto di vista della professione accanto a quello degli universitari, il Professor Castagnaro e il professor Gandini, nel segno di quella “contaminazione con la professione” che ormai è avvertita come necessaria anche dagli stessi ambienti accademici. Gli ospedali didattici, sui quali si è avviato un primo confronto e che richiedono ulteriori riflessioni, contribuiranno a quella selezione darwiniana di cui parla esplicitamente il Preside di Bologna, il Prof. Santino Prosperi. Che “alcune Facoltà chiuderanno” è ormai apertamente dichiarato anche nelle sedi universitarie. Il contenimento dei numeri e delle sedi a favore della qualità, da tabù è ormai diventato un assioma. ■

ECM: OBBLIGO SE…. LA CONFERENZA STATO-REGIONI HA APPROVATO IL DOCUMENTO“ NUOVO SISTEMA DI FORMAZIONE CONTINUA IN MEDICINA” riferito al quale la Commissione ECM nella riunione del 18 novembre dovrebbe aver definito gli aspetti applicativi. Cosa è cambiato? Tutto e niente nello stesso tempo. La novità principale sarà l’accreditamento dei provider che potranno operare direttamente, ma nello stesso tempo le procedure burocratiche previste sono tali da far lievitare ulteriormente i costi organizzativi e gestionali. Per quanto riguarda l’obbligo per i liberi professionisti il documento ribadisce che ci sarà questo onere ricordando, però, anche che per questa categoria di sanitari si dovranno definire degli interventi a loro favore: Agevolazioni sui costi sopportati, Debito complessivo dei crediti diversamente individuato, Obiettivi formativi specifici. Le richieste che ha sempre fatto l’ANMVI: recupero fiscale dei costi sostenuti, riduzione dei crediti, personalizzazione degli obiettivi. Ce lo aveva già garantito il Ministro Turco e lo aveva inserito nell’ accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2007. Dopo due anni e mezzo siamo sempre fermi al palo. Sul primo punto è stato sentito il Ministro Tremonti? O i conti si fanno senza l’oste? Per noi ci sarà l’obbligo solo quando avremo reali garanzie, non ci bastano buoni propositi o solo promesse. Su questo saremo sempre pronti a difendere i diritti dei liberi professionisti.

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI



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VETERINARIA 40 | 2009

Formazione specialistica Anmvi Informa

ANMVI International: tre anni di formazione, crescita e successi internazionali Quindici eventi, 1500 veterinari, decine di stranieri sede ANMVI di Palazzo Trecchi e della durata di tre giorni ciascuno. Argomenti sempre diversi, attuali e di rilevante importanza per la professione che sono stati di richiamo per circa 1500 medici veterinari provenienti da tutt’Italia, interessati alla formazione per la sicurezza alimentare, l’epidemiologia, il sistema autocontrollo, la gestione delle zoonosi, il benessere e la responsabilità della professione nei vari ruoli. Hanno preso parte agli eventi oltre un centinaio di relatori, esperti internazionali, unitamente alla partecipazione ed agli interventi

Da destra: Sandro Barbacini, Presidente ANMVI, Gian Domenico Auricchio, Presidente Camera di Commercio di Cremona, Pinotti Gianluca, Assessore all’Agricoltura ed Ambiente della Provincia di Cremona e Marina Perri, Segretario AIVEMP.

di PAOLA GHERARDI

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i è concluso con una tre giorni sulla comunicazione il triennio di “Formazione specialistica di rilevanza europea in area medico-veterinaria” progetto

formativo di ANMVI International rivolto ai veterinari italiani e stranieri. Un’operazione di concerto, grazie alla stretta collaborazione con la Regione Lombardia, Assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro, che l’ha finanziata. Un periodo 2007/2009 ricco di eventi formativi, complessivamente 12, realizzati presso la

ECCELLENTE: LA LOMBARDIA PREMIA ANMVI

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l Premio "EccellEnte" della Regione Lombardia è stato assegnato all'ANMVI mercoledì 18 novembre nella sede amministrativa di Milano. Il riconoscimento è andato alla Associazione che proprio la scorsa settimana ha concluso, con il corso sulla comunicazione del rischio, un ciclo triennale di alta formazione specialistica veterinaria finanziato dall'Assessorato alla Formazione e Lavoro della Regione Lombardia. Il riconoscimento, una targa consegnata personalmente dal Presidente Roberto Formigoni, premia il virtuoso impiego di fondi regionali per formare ben 1500 colleghi, in 13 seminari di tre giorni ciascuno, gratuitamente e con accredito nel sistema di educazione continua nazionale. I corsi, organizzati con il supporto amministrativo di EV nel Centro Studi cremonese di Palazzo Trecchi hanno visto la partecipazione di decine di Paesi e di organizzazioni internazionali, e centinaia di Colleghi da tutta Europa, in particolare dall'Est, coordinate da ANMVI International. Il Premio va condiviso con le associazioni scientifiche che nel triennio hanno dato vita ai corsi: Aivemp, Sisca e Sivar. Il Premio "EccellEnte" è stato conferito all'ANMVI con queste testuali parole del Presidente Formigoni: "per aver speso bene le risorse pubbliche assegnate". Una motivazione che fa ben sperare nell'approvazione del nuovo progetto triennale presentato da ANMVI/EV alla Re-

Sandro Barbacini, presidente ANMVI

gione e che sarà allargato ai Paesi dell'area mediterranea, dai Balcani fino a Gibilterra. Nel suo intervento, il Presidente della Regione ha parlato di disponibilità, sensibilità e coraggio per affrontare le nuove sfide. La Lombardia si fa garante della crescita di nuovi Paesi, stabilendo con essi il ponte del sapere: sarà il miglior investimento per far crescere i popoli senza stravolgerne mentalità e stabilità. Temi come il benessere animale, la condizionalità, i cambiamenti climatici, le malattie esotiche ormai comparse anche nel cuore dell'Europa non riguardano più solo i Paesi della "vecchia Europa". Ancora una volta ANMVI International si farà tramite ed inviterà i colleghi di queste aree a venire a Cremona e, col metodo share and shaping, discutere ed affrontare insieme nuove sfide.

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dei principali rappresentati del sistema veterinario pubblico e privato sia nazionale che europeo; sono stati ospiti fissi i colleghi della Regione Lombardia e spesso anche quelli del nostro Ministero. I corsi accreditati ECM e gratuiti hanno sempre riscosso particolare successo per la loro fedeltà ai problemi reali della professione ed agli scenari che si sono presentati in questi anni, registrando positivi feed-back e raggiungendo sempre il limite massimo delle iscrizioni. I partecipanti, provenienti sia dal pubblico che dal privato, hanno trovato spazio di confronto e dibattito, la possibilità di incontrare colleghi, avere supporti, materiali didattici e contatti. Anmvi International inoltre, ha organizzato e coniato la “settimana Europea”, evento aggiuntivo, altrettanto importante compreso nel progetto e proposto ogni anno. Un Training sviluppato attorno alle principali aree produttivo-economiche riguardanti gli animali da reddito e la filiera agroalimentare che ha riconfermato un grande successo per tutti i tre anni mettendo le basi ad una viva collaborazione tra le diverse e numerose nazioni, quali Polonia, Russia, Bielorussia, Repubblica Slo-

Dall’Europa dell’Est molti veterinari a Cremona l progetto triennale di ANMVI International realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia: Formazione specialistica di rilevanza europea in area medico-veterinaria” che si è chiuso in questi giorni con l’ultimo corso sulla “Comunicazione del rischio”, ha puntato soprattutto a sviluppare rapporti di scambio e di collaborazione con i veterinari dei paesi dell’Est Europa che entrati recentemente nella UE avevano più bisogno di avere informazioni e riferimenti dovendo rapportarsi velocemente ai parametri europei ed adeguarsi alle normative relative. La Regione Lombardia per le sue eccellenze in campo agroalimentare è certamente un riferimento di qualità e di garanzia per questi paesi. L’ANMVI con questo progetto ha quindi portato a Cremona veterinari da diversi paesi europei dell’est, anche extra UE, per creare con loro un forte spirito di collaborazione, spesso sviluppatosi e definito in protocolli sottoscritti dall’Associazione italiana e dalle corrispondenti Associazioni o Università di questi paesi: Romania, Ungheria, Polonia, Russia, Bie-

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Un gruppo di veterinari dell’est Europa a Cremona con Giancarlo Belluzzi, responsabile del progetto Anmvi International lorussia, Slovenia, Repubblica Ceca, Lituania, ecc. In tre anni sono stati decine i veterinari che hanno potuto venire a Cremona alcuni giorni per incontrare i colleghi italiani e rendersi conto della realtà agroalimentare della Lombardia creando con i loro paesi un ponte importante di scambio scientifico, professionale e tecnico. Importanti quindi i risultati ottenuti che saranno comunque il punto di partenza per il nuovo progetto triennale ANMVI International - Regione Lombardia, che anche in previsione dell’EXPO 2015 a Milano e delle tematiche di riferimento dell’esposizione mondiale, sarà aperto a tutti i paesi dell’area mediterranea coinvolgendo anche i paesi del Nord Africa su obiettivi di crescita culturale e professionale di grande rilevanza ed importanza. ■


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4 Anmvi Informa Formazione specialistica vacca, Lituania, Ungheria e Romania e destinato ad ampliarsi, nel prossimo triennio, a tutto il bacino del mediterraneo. Durante questa iniziativa colleghi provenienti dall’Est Europa hanno potuto confrontarsi e dibattere su problematiche economiche, zootecniche ed epidemiologiche dei diversi paesi e di avere una visione dello scenario produttivo delle eccellenze Lombarde. Anmvi e Regione Lombardia, infatti, sono congiunte dalle peculiarità delle filiere produttive lombarde divenute prezioso tramite e strumento di confronto e di lavoro. Essere professionista in un contesto dinamico e aperto diviene ogni giorno sempre più importante ed è essenziale seguire il percor-

so verso una progressiva apertura e crescita internazionale di ampio respiro attenta alle diverse realtà. ANMVI International ha tracciato un percorso di crescita e formazione nella professione veterinaria e ora indica la strada del continuo e proficuo confronto, aperto dialogo con gli altri paesi UE, ma non solo, in futuro le porte si apriranno anche a tutto il bacino del mediterraneo creando, sempre più una rete internazionale di comunicazione tra colleghi. Il Vicepresidente Vicario dell’ANMVI e responsabile del progetto ANMVI International, Giancarlo Belluzzi, in occasione della chiusura del progetto di formazione ha voluto ricordare che: “mai come ora si sente l’esigenza forma-

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QUALITALIA®

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tiva sviluppata sul campo, dagli operatori stessi ed a confronto con quella di altri paesi. Grazie alla Regione Lombardia, pertanto, per averci messo in condizioni di formare professionisti, in Europa e portando la nostra realtà, anche e soprattutto cremonese, sotto gli occhi degli specialisti di tutta l’Europa”. Ora, il futuro è proiettato verso l’altro prestigioso traguardo: EXPO 2015. Due stretti collaboratori dell’ex-Ministro Stanca, attuale commissario, sono stati a Cremona ed hanno visionato il lavoro di ANMVI International: ci lascia ben sperare la loro positiva valutazione sul modello di Palazzo Trecchi, “un modello – a loro dire – che ha tutte le caratteristiche per essere d’esempio anche fuori dall’Italia”. ■

ANMVI SERVIZI BPV

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

TUTTI I CORSI DI ANMVI INTERNATIONAL

GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV

• "Il Veterinario Convenzionato: formazione ed esperienze al servizio dei sistemi di sanità pubblica veterinaria"

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE DA INVIARE ENTRO IL 20 DICEMBRE 2009 al fax 0372/40.35.26 o in busta chiusa: ANMVI Via Trecchi 20 - 26100 Cremona o via posta elettronica all’email info@anmvi.it

IL SOTTOSCRITTO COGNOME ...................................................................................................... NOME ............................................................................................................ VIA ........................................................................................................................................................................................ CAP. ......................................... CITTÀ .................................................................................................................................................................................... PROVINCIA ............................. TEL. ............................................................... CELL. ............................................................... EMAIL ................................................................................... CODICE FISCALE ........................................................................................... ORDINE DEI VETERINARI DI .........................................................................

❑ GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - venerdì 22 gennaio 2010 VERSANDO LA QUOTA DI 600,00 EURO + IVA (20%) (N.B. comprensiva di un anno di assistenza a distanza, del Manuale ANMVI per le BPV e del Sistema Documentale)

❑ VAGLIA POSTALE intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona. Causale del versamento: Avviamento alla certificazione. Si prega di allegare copia del versamento alla presente scheda di iscrizione

• "Malattie degli animali, zoonosi, igiene e sicurezza alimentare. Il dato epidemiologico: sfida, strumento, etica"

❑ CARTA DI CREDITO ❍ VISA

• "Principali zoonosi degli animali esotici e da compagnia"

(non sono accettate carte di credito elettroniche)

NUMERO DELLA CARTA

SCADENZA (MESE E ANNO)

• "Cani pericolosi: problematiche di sanità animale e pubblica"

FIRMA PER L’ADDEBITO .......................................................................................................................

AVVERTENZA: I partecipanti possessori di CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA possono richiedere la rateizzazione (finanziamento a tasso zero) del pagamento. ❑ PAGAMENTO RATEIZZATO TRAMITE CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA (Finanziamento a TASSO ZERO) mediante: ❍ 6 rate mensili, senza interessi ❍ 12 rate mensili, senza interessi NUMERO DELLA CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA

TITOLARE CARTA (NOME / COGNOME) ............................................................................................................................................................................... DATA DI NASCITA (GIORNO / MESE / ANNO) ........................................................................................................................................................................ FIRMA PER AUTORIZZAZIONE ALL’ADDEBITO CON RATEIZZAZIONE .......................................................................................................................... FATTURAZIONE (indicare i dati per l’intestazione) .................................................................................................................................................................. PARTITA IVA ................................................................................................................................................ (per i non titolari vale il Codice Fiscale sopra riportato)

FIRMA ..........................................................................................................................

ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE - La Segreteria dei corsi accoglierà le domande nell’ordine cronologico di ricezione e fino ad esaurimento dei posti disponibili, il numero dei quali è stabilito dalla Direzione dei corsi nel numero di 25, sulla base delle esigenze didattiche e dell’ ottimizzazione delle risorse logistiche. La Segreteria non considera vincolanti eventuali espressioni di interesse alla frequenza, scritte o verbali, ma considererà valide solo le domande di iscrizione regolarmente pervenute. RINUNCE ED ESUBERI - Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 5gg dalla data di attivazione del corso. Per le domande in esubero non si procederà all’addebito della carta di credito e all’iscrizione. CONFERMA - Agli iscritti ammessi alla frequenza della giornata di consulenza verrà inviata una comunicazione di conferma della partecipazione. PRIVACY - Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto consente al trattamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti a cui la stessa deve rivolgersi. FIRMA ………………………………………………………………………………

Centro Studi Veterinari E.V. Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372/40.35.37- anmviservizibpv@anmvi.it

• "Il metodo Haccp: uno strumento per il perseguimento di obiettivi di sicurezza alimentare nella legislazione europea" • "Food safety: animal feed impact on Human Health. Riflessi dell'alimentazione animale sulla salute umana"

SCAD. (MESE E ANNO)

CVV2 (NUMERO DI 3 CIFRE RIPORTATO SUL RETRO DELLA CARTA)

DATA ............................................................................................

• "La sfida europea del benessere animale"

• "Pacchetto igiene. Linee guida: dalla teoria alla pratica"

E REGOLA LA QUOTA DI ISCRIZIONE TRAMITE:

❍ MASTERCARD

• "Il Veterinario di sanità pubblica: dall'ispezione di prodotto al sistema degli Audit"

• "Canile e gattile. Indicatori di salute pubblica e di igiene ambientale: criteri gestionali"

CHIEDE DI ISCRIVERSI ALLA

❍ CARTA SI

• "Il Veterinario Aziendale per la sicurezza alimentare e l'epidemiosorveglianza"

• "La comunicazione del rischio: una sfida per la medicina veterinaria"



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6 Parlamento Interventi chirurgici

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Taglio della coda? “Nei casi stabiliti da apposito regolamento” L’Aula si divide sulla caudotomia, le Commissioni trovano un compromesso essun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 3.502 e 3.503 dei relatori". Riferiranno in senso favorevole in Aula, l'On. Mariarosaria Rossi per la II Commissione e l'On. Antonione". Le Commissioni riunite Giustizia a e Affari Esteri hanno chiuso il 19 novembre il capitolo degli interventi chirurgici non punibili ai sensi del Codice Penale quando eseguiti dal medico veterinario e "nei casi stabiliti da apposito regolamento". Con il parere favorevole del Sottosegretario Francesca Martini, la questione del taglio della coda non terapeutico si conclude con un accordo bipartisan che potrà scongiurare future bagarre in Aula. Questo almeno l'auspicio delle Commissioni che hanno lavorato alla ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali e ai suoi riflessi sul Codice Penale italiano. Favorevole anche la Commissione Affari Sociali che ha approvato la relazione dell'On. Gianni Mancuso.

N

Così recita l'emendamento 3.503 approvato: "La punibilità è esclusa quando l'intervento chirurgico è eseguito da un medico veterinario per scopi terapeutici o per impedire la riproduzione dell'animale. La punibilità è altresì esclusa quando l'intervento è considerato dallo stesso medico veterinario utile al benessere di un singolo animale, nei casi stabiliti da apposito regolamento". Il Regolamento in questione sarà "emanato con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sentita la Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani". Il Regolamento dovrà essere adottato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, dopo essere stato trasmesso alle Camere, ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni competenti per materia. L'On. Manlio Contento "non ritenendo opportuno che le Commissioni, dopo avere raggiunto un punto di mediazione ampiamente condiviso, riaprano il dibattito su questioni già affrontate e risolte", ha suggerito all'onorevole Cimadoro "di presentare eventual-

mente, nel corso dell'esame in Assemblea, un ordine del giorno volto ad impegnare il ministero competente a consultare anche l'Ente nazionale della cinofilia italiana prima di emanare il regolamento". Il sottosegretario Francesca Martini ha dichiarato di condividere il rilievo dell'onorevole Contento e preannunciato che il Governo sarebbe disposto ad accogliere un ordine del giorno così formulato. Con l’emendamento 3.502 si dice che commette maltrattamento animale chiunque sottopone l’animale a trattamenti “o a condizioni” (il virgolettato è l’integrazione emendativa) che procurano un danno alla salute. Una correzione propedeutica all’emendamento 3.503 che riportiamo integralmente.

L’EMENDAMENTO APPROVATO Al comma 1, lettera b), capoverso, sostituire il quarto comma con il seguente: La punibilità è esclusa quando l'intervento chirurgico è eseguito da un medico veterinario per scopi terapeutici o per impedire la riproduzione dell'animale. La punibilità è altresì esclusa quando l'intervento è considerato dallo stesso medico veterinario utile al benessere di un singolo animale, nei casi stabiliti da apposito regolamento.

Conseguentemente, dopo il comma 1, aggiungere i seguenti: 2. Dopo l'articolo 19-ter delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale, di cui al regio decreto 28 maggio 1931, n. 60, è inserito il seguente: 19-ter.1. - (Regolamento). - Il regolamento di cui al quarto comma dell'articolo 544-ter del codice penale è emanato con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto, n. 400, sentita la Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani. 3. Il regolamento di cui all'articolo 19-ter.1 delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale è adottato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Lo schema di regolamento di cui al primo periodo è trasmesso alle Camere, ai fini dell'espressione dei pareri da parte delle Commissioni competenti per materia, che sono resi entro il termine di trenta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale il regolamento è emanato anche in mancanza dei pareri. All'articolo 8, aggiungere, in fine, il seguente comma: 2. Le disposizioni introdotte dall'articolo 3 divengono efficaci il giorno successivo a quello dell'entrata in vigore del regolamento di cui all'articolo 19-ter.1 delle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale, di cui al regio decreto 28 maggio 1931, n. 60, introdotto dal comma 2 del medesimo articolo 3.

IL COMPROMESSO Roberto Antonione (PdL), relatore per la III Commissione, intervenendo anche a nome del relatore per la II Commissione, ha dichiarato di ritenere "possibile individuare un compromesso tra le visioni di chi si oppone in ogni caso ad ogni forma di mutilazione dei cani e di chi invece ritiene che in talune circostanze sia possibile procedere ad interventi chirurgici non di tipo terapeutico. Rodolfo Giuliano Viola ha suggerito un riferimento al Centro di referenza nazionale per il benessere animale e ha ritenuto necessario un supplemento di riflessione per determinare il ruolo e gli ambiti di responsabilità del medico veterinario. Per l’On. Gianni Mancuso, relatore del Provvedimento in Commissione Affari Sociali, il compromesso “limita il danno”. Se il rischio era della deregulation totale, il regolamento a cui si rinvia consentirà perlomeno di fissare dei paletti. ■



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8 Intervista Antrace

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Bioterrorismo: il punto di equilibrio fra sicurezza e ricerca ntonio Fasanella (foto), è il Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace e Referente nazionale per l’emergenza bioterrorismo antrace e componente del gruppo di esperti italiano istituito con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha rappresentato l’Italia alla Conferenza ONU per la Proibizione delle Armi Biologiche (BWC) che si è tenuta a Ginevra dal 24 al 28 agosto di quest’anno. Con lui abbiamo fatto il punto sulle attività di ricerca e di prevenzione dell’antrace.

A

P.V. - Sicurezza e Ricerca. Il Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace gestisce questo binomio delicatissimo. Da esperto di bioterrorismo e di biosicurezza, ci vuol dire a qual è il punto di equilibrio fra sicurezza e ricerca, in cui si trova il nostro Paese e in generale la comunità internazionale? Antonio Fasanella - Gli episodi di bioterrorismo verificatisi nell’autunno del 2001 negli Stati Uniti rappresentano un punto di svolta nella storia degli agenti altamente patogeni

e del loro uso come mezzo di offesa nei confronti della popolazione civile: quella che fino ad allora era considerata solo una remota probabilità era diventata una terribile realtà e un pericoloso esempio che potrebbe essere imitato da chiunque. Alla fase di emergenza avviata all’indomani degli attacchi bioterroristici è seguita una fase più complessa che si è sviluppata attraverso una serie di iniziative rivolte a colmare il gap

strutturale e scientifico necessario per affrontare e risolvere in maniera efficace eventuali e più gravi emergenze legate al deliberato rilascio di spore di antrace. Per l’Italia la questione era leggermente più complessa in quanto l’antrace animale (più conosciuto come carbonchio ematico) è endemico nel nostro paese, anche se con caratteri di sporadicità. Da allora abbiamo fatto grossi passi in avanti sia nel settore della ricerca scientifica sia in quello della prevenzione. Abbiamo migliorato le tecniche di rilevamento, ampliato lo spettro di azione mettendo a punto anche sistemi per la detection di altri batteri altamente patogeni come ad esempio Yersinia pestis, Burkholderia mallei e pseudomallei, abbiamo migliorato le tecniche per il rilevamento di Bacillus anthracis dai campioni ambientali, abbiamo messo a punto per il Ministero della Salute un database genetico dei ceppi di antrace circolanti in Italia che ci permette di capire l’origine di ciascun focolaio. Per quanto concerne l’impegno internazionale, direi che c’è una grande attenzione verso questa problematica. Sono nate molte organizzazioni non governative che hanno come mission quella di favorire un maggiore controllo in questo set-

tore. L’ISTC, ad esempio, è una particolare organizzazione internazionale non governativa i cui principali finanziatori sono l’EU, USA e Canada e ha come finalità quella di finanziare i gruppi di ricerca dei paesi dell’ex Unione Sovietica che hanno conoscenze scientifiche ed esperienza per la messa a punto di armi batteriologiche, chimiche e fisiche di distruzione di massa. Lo scopo di questa associazione è proprio quello di favorire la collaborazione tra gli stati per convertire le attività scientifiche in ricerche di pace. Il Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace è coinvolto in un progetto avviato nel 2007 e che vede impegnati ricercatori del Centro di Foggia in una serie di attività di stretta collaborazione con gli scienziati del Kyrgyzstan (una giovane repubblica asiatica ex Unione Sovietica). P.V. - Dopo il sopralluogo di luglio, gli esperti incaricati dal Governo del Regno Unito hanno dato il via libera all’acquisto del vaccino ad uso veterinario Sterne, prodotto dall’IZS di Foggia. Siete fornitori ufficiali anche per il Governo ungherese. Quali sono le caratteristiche e le esigenze di approvvigionamento di questo vaccino? A.F. - Nel 2006 il Consiglio Superiore di Sanità ha approvato in via definitiva l’utilizzo del vaccino Sterne come vaccino ufficiale italiano nella profilassi contro questa temibile malattia. Sono stati premiati ben 5 anni di lavoro in cui una parte importante è stata anche svolta dall’Istituto Superiore di Sanità. Il vaccino Sterne è un vaccino acapsulato e risulta praticamente innocuo anche se è stata documentata una residua patogenicità per alcune linee di topi. Il vaccino Sterne è conosciuto fin dal 1954 e allo stato attuale è praticamente il vaccino più utilizzato nel Mondo. Esso è definito il vaccino unico in quanto è valido per tutte le specie animali. È un vaccino vivo attenuato, costituito da una sospensione di spore in soluzione fisiologica contenente saponina allo 0,1%. La dose di 1 ml contiene circa 13 milioni di spore. Lo scorso anno abbiamo fornito diverse migliaia di dosi al governo Ungherese e da quest’anno siamo diventati i fornitori ufficiali del vaccino per il governo Britannico. Un passo di non poco conto se si considera che fino a qualche anno fa la Gran Bretagna era considerata il punto di riferimento europeo per l’attività di prevenzione delle malattie infettive umane e animali. Allo stato attuale ci sono interessamenti anche da parte del governo greco. L’Italia quindi che si pone come punto di riferimento europeo nell’attività di prevenzione per l’antrace. P.V. - Il nostro Paese controlla l’antrace animale. Lei ha parlato per conto dell’Italia alle Nazioni Unite, alla conferenza sul disarmo che si è svolta a Ginevra, in agosto. Che cosa ha riferito ai rappresentanti delle 95 nazioni presenti? A.F. - Presso la sede dell’ONU di Ginevra, si è tenuta dal 24 al 28 agosto 2009, sotto la presidenza dall’Ambasciatore canadese Marius Grinius, la terza riunione annuale intersessionale degli Esperti degli Stati Parte della Convenzione per la Proibizione delle Armi Biologiche (BWC) durante la quale erano in discussione misure per “promuovere la


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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

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SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

il paziente ospedalizzato dalla terapia intensiva alla riabilitazione

MILANO ATA QUARK HOTEL, 5-7 MARZO 2010 Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372-403508 - Fax 0372-403512 - info@scivac.it - www.scivac.it


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10 Intervista Antrace cooperazione internazionale, l’assistenza e gli scambi in ambito delle scienze biologiche e delle tecnologie nei settori della sorveglianza epidemiologica, in termini di individuazione, diagnosi e contrasto alla diffusione delle malattie infettive. Il meeting aveva come obiettivo quello di individuare le necessità degli Stati che hanno bisogno di assistenza in detti settori e di identificare gli Stati Membri e Organizzazioni internazionali in grado di fornirla. La Conferenza ha registrato la presenza di quasi 500 delegati ufficiali, di 95 dei 163 Stati Membri e la partecipazione di circa trenta organizzazioni fra cui quelle internazionali, intergovernative, scientifiche, professionali e non-governative. In quella occasione ho avuto l’onore di poter parlare come rappresentante italiano (incaricato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano). Ginevra è stata una grande emozione non solo legata all’aspetto professionale. In quel contesto ho potuto presentare l’esperienza italiana nel controllo dell’antrace sul proprio territorio. Questo sistema, concordato con il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che ha sempre mostrato una grande attenzione per questa attività, mette in evidenza con dati statistici alla mano che, attraverso la distribuzione controllata del vaccino animale (prodotto e distribuito dall’Istituto Zooprofilattico di Foggia), si può avere un maggior controllo della stessa. L’obbligo ad una maggiore collaborazione tra allevatori e veterinari ufficiali ha favorito un più efficace controllo sulla malattia; tuttavia non va sottovalutato l’effetto che l’onda mediatica relativa agli attacchi bioterroristici dell’autunno del 2001 sembra aver avuto sulla sensibilità degli allevatori

verso questa malattia. Oggi in Italia quasi la totalità dei focolai animali è segnalata alle autorità competenti e questo permette una maggiore conoscenza del grado di diffusione dell’antrace, la caratteristica dei ceppi coinvolti e un più efficace controllo su tutto il territorio nazionale. Non sappiamo se in altri paesi, come l’Italia, la distribuzione del vaccino per uso veterinario avviene allo stesso modo o in maniera simile. L’esperienza italiana sull’antrace animale è un modello che ha evidenziato come il controllo di una malattia non può essere attuato efficacemente se non si controlla anche la distribuzione del presidio immunizzante. È utopistico pensare che questo rigoroso sistema di distribuzione possa essere applicato per qualsiasi patologia animale, ma non è nemmeno plausibile il contrario, soprattutto quando si tratta di malattie trasmissibili molto pericolose. P.V. - Quali sono le condizioni ottimali di lavoro, di protezione e di sicurezza per un laboratorio che fa ricerca “dual use”, che manipola per usi pacifici materiali potenzialmente pericolosissimi? Quali controlli e quali garanzie avete? A. F. - Il Centro di referenza nazionale per l’antrace è dotato di due laboratori di massima sicurezza e vi accede solo personale autorizzato. I sistemi di controllo sono rigidissimi, basti pensare che un computer registra in tempo reale ogni ingresso e uscita dai laboratori. Gli ambienti sono dotati di una particolare ventilazione a circuito chiuso e sono in pressione negativa, vale a dire che l’aria può solo entrare e non uscire evitando eventuali fughe di materiale all’esterno. I laboratori sono sistematicamente monitorati e tenuti sotto controllo e la gestione di tale at-

VETERINARIA 40 | 2009

tività è garantita da una ditta altamente specializzata. P.V. - E per il personale che vi lavora? A. F. - Il personale che vi lavora naturalmente assume delle protezioni individuali standard. Abbiamo preferito questo sistema a quello americano in quanto abbiamo deciso di aumentare le misure di protezione individuali evitando di ricorrere alla vaccinazione del personale. In Italia, allo stato attuale, non esiste un vaccino contro l’antrace per uso umano e quelli in circolazione (vale a dire quello prodotto dagli americani e dagli inglesi) presenterebbero numerosi effetti collaterali, inoltre occorrono diversi interventi vaccinali, distribuiti nell’arco di 18 mesi, per garantire una buona immunità. Non ultimo esiste il fondato sospetto che una delle potenziali cause della sindrome della Guerra del Golfo, sia da attribuire proprio al vaccino contro l’antrace. P.V. - L’opinione pubblica non sente quasi più parlare di bioterrorismo e di armi di distruzione di massa. E così non sa nemmeno che l’Italia ha un Centro strategicamente importantissimo e affermato in campo internazionale. E non sa nemmeno che di buste sospette da esaminare ne ricevete ancora e che per nostra fortuna non hanno alcuna importanza… Cosa può dirci? A. F. - L’emergenza non ha mai cessato di esistere. Con una frequenza molto minore rispetto al passato le famose buste continuano ad arrivare ed essere lavorate con la solita accuratezza e professionalità che ci ha sempre contraddistinti. Un aspetto che abbiamo sempre curato è stato quello della riservatezza, proprio perché lavorare lontano dai riflettori dell’evento mediatico permette una maggiore tranquillità nella esecuzione del proprio lavoro. Comunque molti sono stati gli attestati di stima, e ultimo in ordine cronologico è stato quello dell’Ambasciatore americano presso la sede di Roma. P.V. - Gli americani hanno fallito nella ricerca delle spore e non sono mai riusciti a dare una spiegazione alle famose “buste di antrace” di cui si parlava qualche tempo fa… Lei come se lo spiega? A. F. - Passata ben presto nel dimenticatoio, la faccenda relativa agli episodi di bioterrorismo non è tornata all’attenzione dell’opinione pubblica fino a quando il 1° Agosto dello scorso anno Bruce Ivins viene trovato morto suicida a seguito dell’ingestione di una massiccia dose di Tylenol mischiato a codeina. Bruce Ivins era un microbiologo esperto di vaccini presso lo United States Army Medical Research Institute of Infectious Diseases (USAMRIID) in Fort Detrick, Maryland, e nel 2001 era stato indicato come referente per conto del governo statunitense nei test sui campioni sospetti per verificare se fosse antrace o meno. La sua figura cominciò a vacillare nel corso delle indagini su quegli attentati e fu il Los Angeles Time che lanciò gravi sospetti sul fatto che tali attentati erano stati decisi in quanto mirati a creare panico e convincere il governo a stanziare fondi speciali per la ricerca di un vaccino che lo stesso Ivins stava studiando. Questa storia non è mai stata accertata e gli stessi amici, colleghi e avvocati di Ivins hanno continuato a smentirla. Descritto come uomo schivo e riservato, mi è stato riferito, da amici comuni, che poco prima del suo suicidio era diventato molto fragile con una personalità molto traballante resa ancora più debole e causa di problemi familiari. Secondo Associated Press, un collega anonimo dello

scienziato avrebbe raccontato che l’FBI voleva assolutamente trovare un colpevole per gli attentati che avevano tanto sconvolto l’opinione pubblica americana e aveva deciso di incastrarlo. Certo è che adesso, dopo la morte del ricercatore, l’agenzia sembra voler dichiarare risolto il caso antrace. Molti comunque si chiedono ancora oggi se è stato davvero Bruce Invins l’ideatore e l’esecutore dell’attacco bioterroristico. Andando indietro negli anni, troviamo un interessante articolo del 2003 pubblicato nell’inserto New Focus della prestigiosa rivista Science che dà versioni diverse e inquietanti della faccenda. La realtà dei fatti è che non si è mai riusciti a svelare i veri colpevoli in quanto negli USA sono molti i laboratori che detengono ceppi di antrace e risulta difficile il loro controllo. In questo l’esperienza italiana di concentrare in pochi laboratori di eccellenza tale attività è vincente e poco costosa rispetto a quella americana. Comunque bisogna migliorare qualcosa. Proprio per questo motivo alla Conferenza ONU a Ginevra nel mio intervento ho posto l’accento su questo aspetto affinché i governi politici prestino maggiore attenzione per il settore della ricerca sugli agenti patogeni di potenziale uso bioterroristico. Come esperto di antrace ritengo che l’Italia, come credo anche altre nazioni sensibili al problema (tipo USA, Gran Bretagna, Francia), dovrebbe adottare come prima misura di biosicurezza il controllo dei ricercatori che lavorano con gli agenti altamente patogeni e soprattutto evitare o limitare il più possibile il turnover. Come ultima battuta vorrei sottolineare che le eccellenze come il Centro di Referenza Nazionale non nascono per caso ma sono il frutto del lavoro e della stretta collaborazione fra diversi attori come il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali che nella persona del Dr. Romano Marabelli ha da sempre supportato la ricerca sull’antrace, l’Amministrazione dell’IZS di Puglia e Basilicata che ha investito su di me e sul mio gruppo, ma desidero sottolineare che la più grande fortuna è stata quella di potermi avvalere sempre di un gruppo di ricercatori giovani, validi, seri e preparati. Ma ciò nonostante questo miracolo di eccellenza ha basi di argilla in quanto, gran parte dello staff vive l’incertezza del proprio posto di lavoro. Ciò nonostante essi sono consapevoli del ruolo che la società ha affidato a loro e svolgono questo impegno con professionalità e senso del dovere. Sono stati raggiunti traguardi impensabili fino a qualche anno fa e ancora una volta il Sud rischia di regalare ad altri il frutto dei propri sacrifici e il bene più prezioso: i cervelli. ■


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Eventi Veterinari

VETERINARIA 40 | 2009

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Società federata ANMVI

SOCIETÀ SPECIALISTICHE - CALENDARIO PRIMO SEMESTRE 2010 DATA

SOCIETÀ

LUOGO

TITOLO

30-31 Gennaio

SIDEV

Cremona, Palazzo Trecchi

CORSO AVANZATO Aggiornamenti e protocolli terapeutici basati sull’evidenza in dermatologia veterinaria

6-7 Febbraio

SCVI

Cremona, Palazzo Cittanova

Chirurgia perineale, anale e perianale

7 Febbraio

SIATAV

Cremona, Palazzo Trecchi

Anestesia totalmente intravenosa: prospettive immediate e future in anestesia veterinaria

7 Febbraio

SICIV

Cremona, Palazzo Trecchi

Il linfoma felino: similitudini e differenze con quello canino Incontro aperto ai soci SIONCOV e SIMEF

7 Febbraio

SIMVENCO

Cremona, Palazzo Trecchi

Nascita, infanzia, adolescenza, vecchiaia e morte: l’impiego dell’omeopatia nei due estremi della vita, con note di materia medica

13 Febbraio

SIMIV

Cremona, Palazzo Trecchi

Immunologia clinica

13-14 Febbraio

SINUV

Cremona, Palazzo Trecchi

Chronic Kidney Disease: quando l’eziologia è nota. Parliamo di diagnostica

14 Febbraio

SIMEF

Cremona, Palazzo Trecchi

Neurologia ed ortopedia felina: come affrontare ad armi pari una sfida clinica quotidiana ed uscirne possibilmente vincitori

20 Febbraio

Gruppo di studio di Fisioterapia e Riabilitazione

Cremona, Palazzo Trecchi

Ciò che ruota intorno alla fisioterapia

21 Febbraio

SIANA

Cremona, Palazzo Trecchi

Nuove frontiere della medicina veterinaria: nutraceutici e fitoterapici

21 Febbraio

SVIDI

Cremona, Palazzo Trecchi

Diagnostica per immagini della tiroide e delle paratiroidi - Incontro aperto ai soci SIMIV

27-28 Febbraio

SINVET

Cremona, Palazzo Cittanova

Trattamento delle ernie discali: a che punto siamo?

13-14 Marzo

SIOVET

Cremona, Palazzo Cittanova

I mezzi di sintesi in ortopedia e traumatologia veterinaria

14 Marzo

SICARV

Cremona, Palazzo Trecchi

Diagnosi e terapia nell’oncologia cardiovascolare - Incontro aperto ai soci SIONCOV

19-21 Marzo

SOVI

Cremona, Palazzo Trecchi

II° Corso SOVI-FSA per la prevenzione delle Malattie Oculari Ereditarie

21 Marzo

SIONCOV

Grugliasco (TO) Facoltà di Medicina Veterinaria

Post Congress ESVONC

28 Marzo

SIRVAC

Cremona, Palazzo Trecchi

Aggiornamenti farmacologici nella terapia del maschio riproduttore e relativi casi clinici Incontro realizzato in collaborazione con

28 Marzo

SISCA

Cremona, Palazzo Trecchi

La responsabilità medico legale del medico veterinario comportamentalista

10 Aprile

SIGAV

Cremona, Palazzo Trecchi

Aggiornamenti terapeutici nella gestione del paziente gastroenterico acuto e cronico

10-11 Aprile

SIODOV

Cremona, Palazzo Trecchi

Terapia endodontica: dalla diagnosi alla soluzione del problema

11 Aprile

SIDEV

Cremona, Palazzo Trecchi

Protocolli diagnostici e scelte terapeutiche nelle pododermatiti e nelle malattie ungueali del cane e del gatto

11 Aprile

SIMUTIV

Cremona, Palazzo Trecchi

Come diagnosticare e gestire l’insufficienza respiratoria in pronto soccorso

INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC - Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 - Email: socspec@scivac.it

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIO FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E I MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO Pomezia, 13 Dicembre 2009 OBIETTIVI La funzione principale dell’apparato respiratorio consiste nello scambiare, a livello degli alveoli polmonari, ossigeno con anidride carbonica. Questo evento, di vitale importanza per l’organismo, è associato alla costante lotta per impedire ad elementi estranei di qualsiasi natura di penetrare a livello alveolare. Sono numerosissimi ed apparentemente perfetti i sistemi di difesa dell’apparato respiratorio ma esistono molteplici cause che possono alterare, a vari livelli, il funzionamento di questo complesso meccanismo difensivo. Le relazioni di questa giornata hanno l’intento di illustrare, in primis, i vari sistemi di difesa dell’apparato respiratorio superiore e inferiore (i “fatti”) e le conseguenze derivanti dalla inattivazione di uno o più di questi meccanismi difensivi (i “misfatti”). Verrà illustrato come, in presenza di elementi patogeni della più svariata natura, le difese possono diventare inefficaci e come questo si possa manifestare clinicamente con una o più alterazioni all’attività respiratoria normale. Numerosi casi clinici, inseriti nelle relazioni, avranno lo scopo di illustrare al clinico quali indagini diagnostiche possono essere messe in atto per individuare le alterazioni a carico delle difese dell’appa-

rato respiratorio nonché le principali opzioni terapeutiche per tentare di ripristinare, quando possibile, le funzioni difensive alterate

RELATORE Davide De Lorenzi

PROGRAMMA 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente, presentazione del relatore ed inizio dei lavori 9.30 Le difese dell’apparato respiratorio

11.00 11.30 13.00 13.30 14.30 16.00 16.30 17.30 18.00

in salute e malattia: i possibili punti deboli di un sistema difensivo apparentemente perfetto Pausa Misfatti delle vie aeree superiori Spazio per eventuale comunicazione commerciale Pausa Misfatti delle vie aeree inferiori Pausa Alcuni misfatti molto complessi Test di valutazione dell’apprendimento e discussione finale Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata

SEDE Hotel Selene Via Pontina km 30 - 00040 Pomezia (Roma)

3 CREDITI


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12 Eventi Veterinari

VETERINARIA 40 | 2009

Società federata ANMVI

DELEGAZIONI REGIONALI - CALENDARIO INCONTRI GENNAIO-MAGGIO 2010 Informazioni: Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it - ECM: Richiesto accreditamento 30-31 Gennaio

Campania

Patologie traumatiche dello scheletro appendicolare

Bruno Peirone

31 Gennaio

Lombardia

Quando la chirurgia diventa intrigante

Paolo Buracco

7 Febbraio

Trentino Alto Adige

Cosa c’è di nuovo nella diagnosi prognosi e terapia dei disordini infiammatori cronici dell’apparato gastroenterico dei piccoli animali

Ugo Lotti

14 Febbraio

Veneto

Elementi per un corretto approccio clinico e terapeutico alla malattia cardiovascolare David Chiavegato

21 Febbraio

Marche

I tumori cutanei dalla A alla Z. Guida all’approccio corretto

Giorgio Romanelli

21 Febbraio

Lazio

Ortopedia pediatrica nel cane

Aldo Vezzoni

28 Febbraio

ASVAC

Quando la chirurgia diventa intrigante

Paolo Buracco

28 Febbraio

Toscana

Myths and misconceptions, ovvero leggende e false convinzioni in odontostomatologia e chirurgia orale veterinaria

Margherita Gracis

14 Marzo

SOVEP

Approccio alle più comuni emergenze veterinarie

Marco Bertoli

21 Marzo

Emilia Romagna

Citologia per non citologi come praticare il gioco dell’esame citologico con soddisfazione... e senza sbagliare troppo!

Mario Caniatti

21 Marzo

Calabria

Aggiornamenti in anestesia

Adriano Lachin

28 Marzo

Sicilia

Ortopedia pediatrica nel cane

Aldo Vezzoni

28 Marzo

Abruzzo

La radiologia dalla A alla.....D (Diagnosi)

Massimo Vignoli

10-11 Aprile

ASVAC

Neurologia nell’ambulatorio del veterinario pratico

Massimo Baroni

11 Aprile

Liguria

Patologie neurologiche comuni nella pratica clinica: il paziente paraparetico e quello epilettico

Cristian Falzone

11 Aprile

Basilicata

Quando la chirurgia diventa intrigante

Paolo Buracco

18 Aprile

Valle D’aosta

Elementi per un corretto approccio clinico e terapeutico alla malattia cardiovascolare David Chiavegato

9 Maggio

Umbria

Facile come respirare? Un viaggio fra i fatti e misfatti dell’apparato respiratorio

Davide De Lorenzi

9 Maggio

Lombardia

Myths and misconceptions, ovvero leggende e false convinzioni in odontostomatologia e chirurgia orale veterinaria

Margherita Gracis

16 Maggio

Molise

La radiologia dalla A alla ..........D (Diagnosi)

Massimo Vignoli

16 Maggio

SOVEP

Approccio diagnostico e terapeutico al prurito del cane e del gatto

Federico Leone

16 Maggio

Friuli Venezia Giulia

Quando la chirurgia diventa intrigante

Paolo Buracco

PARTECIPAZIONE Si ricorda che la partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota Associativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCIVAC)

CONVEGNI NAZIONALI L’INCIDENZA DELLE MASTITI CLINICHE: ANALISI PRODUTTIVA ED ECONOMICA L’IMPIEGO DEI FANS NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE RESPIRATORIE BOVINE Veronafiere - Centro Congressi - Giovedì 4 Febbraio 2010

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

L’INCIDENZA DELLE MASTITI CLINICHE: ANALISI PRODUTTIVA ED ECONOMICA

RELATORI Norma ARRIGONI (IZSLER sede di Piacenza) Valerio BRONZO (Facoltà Medicina Veterinaria di Milano) Marco COLOMBO (Medico Veterinario LP, Milano) Chairman: Gaddo VICENZONI 9.15 Registrazione partecipanti e verifica presenze 9.30 Saluto del Presidente SIVAR Medardo Cammi, del moderatore ed inizio lavori 9.40 Mastite bovina: focus sui principali agenti eziologici e sui problemi emergenti Norma Arrigoni

10.10 Incidenza della mastite clinica sulle produzioni nelle stalle italiane Valerio Bronzo 11.00 Pausa 11.30 Analisi delle curve di lattazione effettive e previste Valerio Bronzo 12.10 I costi della mastite clinica nella realtà italiana Marco Colombo 12.40 Discussione 13.00 Termine lavori

L’IMPIEGO DEI FANS NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE RESPIRATORIE BOVINE

RELATORI Pierre LEKEUX (Facoltà di Liège, Belgio) Giovanni RE (Facoltà Medicina Veterinaria di Torino)

Chairman: Alberto CASARTELLI 14.15 Saluto del moderatore ai partecipanti ed inizio lavori 14.30 Farmacologia dei FANS ed implicazioni cliniche nel bovino da carne Giovanni Re 15.15 Discussione 15.30 Pausa 15.45 I vantaggi dell’uso dei FANS nel trattamento della BRD nel bovino da carne Pierre Lekeux 16.30 Nuovi risultati relativi all’eziologia della patologia polmonare del bovino adulto Pierre Lekeux 17.30 Discussione 18.00 Questionario apprendimento ECM, consegna attestati e termine giornata

ISCRIZIONE Iniziative riservate a laureati e studenti in Medicina Veterinaria. L’iscrizione ai convegni dà diritto a: • Atti delle relazioni • Traduzione simultanea • Attestato di frequenza • Attestato crediti formativi ECM SEDE Veronafiere - Viale del Lavoro, 8, Verona

PER INFORMAZIONI SIVAR - Paola Orioli Tel. 0372 - 40.35.39, Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it http//www.sivarnet.it

IN FASE DI ACCREDITAMENTO


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Focus

VETERINARIA 40 | 2009

La nutrizione nelle differenti fasi di vita del cane

A cura di Waltham Centre for Pet Nutrition utrire in modo appropriato il cane è indispensabile per uno sviluppo perfetto. Gli specialisti del WALTHAM® sottolineano che per una corretta nutrizione del cane è necessario capirne le esigenze tenendo conto dell’età, della taglia, dello stile di vita, di eventuali patologie o stati di vita come la gravidanza. Le fasce di età del cane sono in correlazione con la taglia che ne determina l’inizio e indica l’aspettativa di vita dell’animale. I cani di taglia grande e gigante hanno una vita più breve (6/8 anni) con un’infanzia più lunga e un’età adulta e anziana più corte rispetto ad animali di taglia inferiore, generalmente più longevi (8/15 anni). Non ci sono parametri ufficiali per definire la taglia in base al peso: tuttavia un cane può essere considerato toy se pesa meno di 5 kg, small se è tra i 5 e i 10 kg, medium tra i 10 e i 25 kg, large tra i 25 e i 45 kg, giant più di 45 kg.

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IL CUCCIOLO L’infanzia è un periodo di grande attività. La scoperta del mondo richiede grande dispendio di energia in un arco temporale relativamente ristretto. I cuccioli crescono 12 volte più velocemente di un bambino: le razze di taglia piccola completano lo sviluppo entro i 12 mesi; i cani di taglia grande all’incirca al 18esimo mese, i giant possono impiegare fino a 24 mesi per raggiungere la maturità. Tutti, però, necessitano di un ingente apporto energetico rispetto al peso per sostenere uno sviluppo tanto rapido. Così, dal momento che le dimensioni dello stomaco sono troppo ridotte per ricevere tanto cibo quanto il fabbisogno nutritivo richiede, è necessario prevedere 4 pasti al dì fino ai 4 mesi d’età, 2 dai 4 ai 10 mesi. Il livello minimo di proteine raccomandato per la crescita varia tra l’11 e il 22% dell’apporto energetico: il fabbisogno è massimo durante lo svezzamento. Le proteine sono necessarie per la formazione della pelle e delle unghie e per la riparazione dei tessuti lesionati. L’alimentazione deve prevedere un buon apporto di minerali come il calcio e il fosforo indispensabili per l’apparato scheletri-

co, dentale e muscolare in sviluppo. Il calcio è fondamentale per il corretto scambio di informazioni tra cellule e nella trasmissione degli impulsi nervosi. Il fosforo gioca un ruolo fondamentale nella costituzione della membrana cellulare e nei processi energetici. Carenze di queste sostanze possono portare a ritardi nella crescita, deformità ossee e causare inappetenza. Per lo sviluppo delle funzioni cognitive e cerebrali e per stimolare il sistema immunitario sono necessari anti-ossidanti e acidi grassi, questi ultimi fonte anche di energia e indispensabili per il trasporto e l’assimilazione delle vitamine. Gli omega-3 garantiscono una corretta crescita e svolgono una funzione anti-infiammatoria. Gli omega-6 contribuiscono al perfetto aspetto di pelle e pelo. Una loro carenza porterebbe a un deficit vitaminico, sofferenze cutanee (secchezza, disidratazione) e imperfezioni nel pelo (opacità).

L’ADULTO Il fattore principale che distingue i cani adulti è lo stile di vita: attivo o sedentario. I cani più attivi sembrano sempre pieni di energia e preferiscono stare all’aperto: perciò sono facilmente soggetti a malattie e piccole ferite. Per questo è importante che il sistema immunitario sia forte, capace di prevenire infezioni e sanare velocemente e adeguatamente qualunque abrasione. I cani sedentari amano stare in casa e riposare: sono perciò tendenzialmente in sovrappeso. In questo caso, è essenziale che la dieta sia rigorosamente bilanciata, le porzioni regolari e il peso dell’animale venga costantemente monitorato. Il cane adulto necessita di un corretto apporto proteico per soddisfare il fabbisogno di aminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di sintetizzare e il fabbisogno di azoto. Il fabbisogno proteico minimo per il mantenimento dell’adulto è pari a circa il 5% di energia, assumendo proteine di qualità. Una quantità di caseina tra il 6,5 e il 12% mantiene il bilancio dell’azoto. Quando questo si traduce in una normale fonte proteica, il 16% di introito proteico dovrebbe essere sufficiente per mantenere il bilancio dell’azoto. Le riserve di proteine proteggono l’animale da una serie di stress, come tossine e agenti cancerogeni. La carenza proteica determina perdita di peso e deperimento muscolare. Il mantello diventa ruvido e opaco, la formazione di

anticorpi viene compromessa e la produzione di latte nella femmina diminuisce. Nel bilancio alimentare, i glucidi forniscono energia e, con le fibre di cellulosa, concorrono a creare il volume necessario per una corretta funzionalità intestinale ma devono essere somministrati in quantità ridotta perché non vengono digeriti, provocando diarrea e coprofagia. Il cane, infatti, secerne poca amilasi, enzima preposto alla digestione degli amidi. Fondamentali sono i sali minerali poiché adempiono le principali funzioni fisiologiche, agevolando lo sviluppo degli organi e dei tessuti, regolano la pressione osmotica e gli equilibri acido-basici del sangue. Un corretto apporto di vitamine è basilare perché bio-regolatori di molti processi organici essenziali. Un rischio per i cani adulti sedentari è la sovralimentazione che, se prolungata, determina obesità, predisponendoli a disturbi clinici come problemi ortopedici (l’obesità è un fattore importante nell’eziologia dell’osteoartrite canina), difficoltà respiratorie (dovute a un restringimento delle vie aree conseguente ai depositi di grasso nei tessuti che circondano la laringe e la faringe), l’insorgenza del diabete mellito. Una dieta volta a limitare l’apporto energetico è il fulcro di qualsiasi programma per la riduzione del peso, ma è efficace se associata a un aumento dell’attività fisica e a un controllo comportamentale.

IL SENIOR Un cane è considerato “senior” quando entra nella terza fase della vita. I prodotti alimentari per questa stagione mirano a fornire energia e a rafforzare la salute. Segni visibili dell’avanzare dell’età sono l’incanutire del pelo, la diminuzione dell’appetito e una minore attività. Altri indizi coinvolgono gli apparati interni (problematiche legate al cuore o alla struttura ossea). La dieta deve cercare di prevenire l’avanzare di alterazioni metaboliche, prolungare la longevità e migliorare la qualità di vita dell’animale. La maggioranza dei cani mantiene la capacità di digerire i nutrienti essenziali (proteine, grassi, glucidi) anche in età avanzata; tuttavia, le variazioni del fabbisogno di energia e di altri nutrienti legate all’età possono fare sì che un loro calibrato aumento nella dieta risulti benefico. Per stimolare il sistema immunitario è utile integrare nel regime alimentare antiossidanti come la taurina che stimola anche la produzione di bile, regola il

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flusso di calcio nelle cellule, contribuisce a mantenere sano il sistema cardiaco e funzionante l’udito. Da regolare è anche l’apporto di luteina che, oltre a svolgere un’importante azione antiossidante, forma i cosiddetti pigmenti maculari, una sorta di filtro che impedisce alle radiazioni nocive di raggiungere e danneggiare il tessuto sensibile della retina. Per il sistema cardiocircolatorio, è importante integrare nella dieta flavonoidi e acidi grassi essenziali per l’effetto antitrombotico, antisclerotico e anti-infiammatorio.

IL SUPERSENIOR Questa fase di vita interessa le razze di taglia media e mini che, grazie ai progressi della medicina veterinaria e della pet nutrition, raggiungono sovente un’età molto avanzata. Il livello di attività in età geriatrica è molto basso e i momenti di riposo si prolungano. Le capacità sensoriali diminuiscono fino a sfociare in una perdita parziale o totale: per questo è comune vedere il cane disorientato e inappetente. Deficienze cerebrali e motorie non sono rare. I cani molto vecchi perdono peso a causa della minor efficienza digestiva che non permette loro di assorbire tutti i principi nutritivi necessari. Conseguentemente, il sistema immunitario deperisce e l’animale può essere soggetto a patologie serie come il cancro. Il pelo si fa secco e opaco, la pelle si squama, le gengive diventano tanto sensibili da sanguinare e non è rara la caduta di denti. Il deterioramento delle funzioni di molti organi vitali può richiedere adeguamenti della dieta per adattarla al rallentamento dell’attività e alla comparsa di malattie legate all’età. La raccomandazione di WALTHAM® è somministrare ai cani anziani livelli moderati di proteine di alto valore biologico e ad alta digeribilità prececale per ridurre la formazione di metaboliti batterici. La digeribilità e l’assorbimento dei grassi non dovrebbero essere influenzati dall’età, ma nei cani anziani il metabolismo degli acidi grassi può risultare meno efficiente. Perciò, potrebbero trarre beneficio da un aumento dei livelli di acidi grassi polinsaturi nella dieta. Le informazioni sul fabbisogno di sali minerali di animali anziani sani sono scarse. Un’ipotesi è che l’assunzione di certi minerali, come sodio e fosforo, debba essere ridotta, in quanto associati a malattie di origine cardiaca e renale tipiche dell’età geriatrica. Vi sono tuttavia pochi dati a sostegno dell’ipotesi che occorra una sostanziale riduzione di tale apporto in soggetti sani. Infine, di particolare importanza sono le vitamine B ed E perché dotate di potenti proprietà antiossidanti e coinvolte nei processi di detossificazione che ■ aumentano negli animali anziani.

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI MARS ITALIA IN COLLABORAZIONE CON WALTHAM®


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14 Vet Journal Attualità scientifica

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VETERINARIA 40 | 2009

Lavorare nelle scuderie accresce il rischio di problemi respiratori Come per i cavalli, responsabile la cattiva qualità dell'aria di MARIA GRAZIA MONZEGLIO e persone che frequentano o lavorano nelle stalle per cavalli possono essere esposte a un maggior rischio di sviluppo di sintomi respiratori a causa della cattiva qualità dell'aria nelle scuderie. Lo indica uno studio

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pubblicato su Occupational Medicine che ha valutato più di 82 lavoratori delle scuderie nel New England scoprendo che il 50% degli individui lamentava tosse, sibili respiratori o altri problemi nel corso dell'ultimo anno, contro il 15% del gruppo di controllo formato da 74 persone. “Le malattie delle vie respiratorie inferiori sono frequenti nei cavalli e sono spesso attri-

buite alla quantità di polvere presente nelle scuderie” spiega la principale autrice dello studio, “per questo abbiamo cercato di capire se la cattiva qualità dell'aria influenzasse anche i proprietari di cavalli, e sembra che lo faccia" Anche gli operatori degli allevamenti bovini, suini e avicoli, anch'essi esposti a un ambiente con elevate quantità di polvere organica, presentano una maggiore prevalenza di sintomi respiratori e una ridotta funzionalità polmonare. Uno studio del 2001 sugli allevatori europei ha ottenuto risultati simili. L'esposizione alle scuderie, concludono gli autori, è un fattore di rischio per i sintomi respiratori. Occorre dunque indagare più a fondo l'esposizione alla polvere, la funzionalità polmonare e le allergie al dander equino nelle persone che operano nelle scuderie, al fine di proteggerne la salute. *“Questionnaire assessment of airway disease symptoms in equine barn personnel” Melissa R. Mazan, Jessica Svatek, Louise Maranda, David Christiani, Andrew Ghio, Jenifer Nadeau, and Andrew M. Hoffman. Occup Med June 2009 59: 220-225. ■

VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE

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a sieroprevalenza di mandria del virus respiratorio sinciziale bovino (BRSV) è stata studiata in 59 allevamenti bovini da latte in Italia mediante sierologia su animali selezionati a caso e stratificati per due classi di età (manze, vacche). I fattori di rischio per l'infezione primaria delle manze venivano indagati attraverso un questionario sulle condizioni di allevamento e i dati sulla presenza del virus della diarrea bovina (BVD). In tutti gli allevamenti era presente almeno una vacca sieropositiva. Nel 25% delle mandrie erano sieropositivi tutti gli individui e nel 22% degli allevamenti tutte le manze erano sieronegative. L'analisi dell'influenza dei fattori di rischio rivelava che la mancanza di pascolo estivo e la positività delle manze al BVD erano associate a un maggior rischio di infezione BRSV nel gruppo manze. (M.G.M.) *“Bovine respiratory syncytial virus seroprevalence and risk factors in endemic dairy cattle herds” Luzzago C, Bronzo V, Salvetti S, Frigerio M, Ferrari N. Vet Res Commun. 2009 Nov 18. [Epub ahead of print]


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Leucemie canine: aspetti clinicopatologici ed epidemiologici Nelle forme acute, citopenie più gravi e a carico di più linee cellulari

a classificazione delle leucemie canine si basa tradizionalmente sull'esame morfologico e sulla colorazione citochimica, tuttavia la possibilità di morfologie cellulari e colorazioni aberranti spesso limita un'accurata classificazione di queste patologie i dati storici basati su tale metodo di classificazione possono essere inaffidabili. Oggi, l'immunofenotipizzazione è il gold standard della classificazione delle leucemie. Uno studio retrospettivo ha valutato gli aspetti clinico-patologici ed epidemiologici di una popolazione di cani affetti da leucemia morfologicamente e immunologicamente confermata, confrontandoli all'interno delle due categorie: leucemia linfatica acuta e cronica (ALL e CLL) e leucemia mieloide acuta e cronica (AML e CML). I casi confermati erano 64, di cui 25 di ALL, 17 di CLL e 22 di AML. La prevalenza di im-

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munofenotipi B e T in ALL e CLL non era statisticamente differente. Alla presentazione, i cani affetti da AML erano significativamente più giovani di quelli affetti da ALL. Rispetto alla popolazione canina di controllo, i cani di razza Golden retriever erano presenti in numero maggiore (6/25 casi di ALL, 8/64 casi di leucemia). Non vi era un sesso prevalente. I cani affetti da ALL presentavano neutropenie e trombocitopenie significativamente più gravi di quelli affetti da CLL e presentavano un numero significativamente maggiore di citopenie. La gravità e il numero delle citopenie osservate nei casi di ALL e AML non erano significativamente differenti. Tra i casi di leucemia, 21 presentavano una sola citopenia, 14 presentavano due citopenie e 21 presentavano pancitopenia. L'anemia era la citopenia isolata più frequentemente osservata (17/21). Nessun cane presentava neutropenia in assenza di anemia e/o trombocitopenia. La conta leucocitaria totale non differiva tra i gruppi. Le conte atipiche nel sangue periferico erano significativamente maggiori in ALL che in AML, sia isolate sia come percentuale sulla conta leucocitaria totale. Lo studio rafforza l'ipotesi, concludono gli autori, che le leucemie acute inducano citopenie più profonde e a carico di più linee cellulari, rispetto alle leucemie croniche. (M.G.M.) *“Clinical pathological and epidemiological assessment of morphologically and immunologically confirmed canine leukaemia” F. Adam, E. Villiers, S. Watson, K. Coyne, L. Blackwood. Vet Comp Oncol. September 2009;7(3):181195. ■

ANTIBIOTICO-RESISTENZA DEI BATTERI ZOONOSICI

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a resistenza batterica agli antibiotici è aumentata negli ultimi anni in tutto il mondo, e ostacola il trattamento di alcune infezioni umane e animali. Occorre rafforzare le misure di sorveglianza e incoraggiare lo sviluppo di nuovi antibiotici e strategie per combattere la diffusione della resistenza. È la conclusione del parere scientifico congiunto di European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), European Food Safety Authority (EFSA), European Medicines Agency (EMEA) e European Commission’s Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks (SCENIHR) circa l'antibioticoresistenza dei batteri agenti di zoonosi, cioè infezioni trasmesse all'uomo dagli animali e dal cibo. In particolare, si legge nel parere, è particolarmente preoccupante la resistenza batterica agli antibiotici utilizzati per il trattamento delle infezioni da Salmonella e Campylobacter, le due più frequenti zoonosi in Europa. Benché gli antibiotici siano considerati i principali responsabili dello sviluppo di resistenza batterica, al fenomeno possono contribuire anche i

biocidi (disinfettanti, antisettici e conservanti). Le differenze di grado di antibioticoresistenza nei vari paesi della UE complicano lo sviluppo di una strategia unica per la lotta a questa minaccia. Le infezioni di origine alimentare causate da questi batteri spesso sono dovute alla contaminazione dell'animale al macello o durante la processazione del cibo. Attualmente, si legge, non sono disponibili dati che dimostrino che l'utilizzo di antibiotici in medicina umana possa avere un impatto anche sulla resistenza dei batteri zoonosici. Gli esperti ribadiscono le precedenti raccomandazioni circa un uso prudente degli antibiotici negli animali e circa l'educazione di veterinari e allevatori sulle strategie per ridurre l'antibioticoresistenza. Antibiotici come i fluorochinoloni e le cefalosporine dovrebbero essere riservati al trattamento di condizioni che rispondono poco ad altri antibatterici. (M.G.M.) *”Joint Opinion on antimicrobial resistance (AMR) focused on zoonotc infections. Question number” EFSA-Q-2008781. Published: 16 November 2009

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L’evoluzione della formazione veterinaria La valutazione della qualità nella UE

di JAN VAARTEN Executive Director Fve ell’ambito dell’Unione Europea (EU-27), la formazione e l’autorizzazione dei veterinari sono competenza degli Stati Membri. Il ruolo della Comunità è limitato a “contribuire allo sviluppo di un’istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri, sostenendo e integrando la loro azione.” L’EAEVE e la FVE insieme gestiscono un sistema di valutazione che consente di farsi un’opinione corretta ed affidabile della qualità dell’istruzione veterinaria in Europa. Il processo di accreditamento esterno attualmente in corso rafforzerà ulteriormente la qualità e la credibilità del sistema. Al momento attuale, nell’ambito dell’UE sono state approvate incondizionatamente, cioè senza riserve, 38 facoltà su 71. Queste soddisfano i requisiti minimi standard; parecchie vanno ben oltre questo livello e possono essere annoverate fra le prime al mondo. È davvero un peccato che in numerosi casi gli esiti delle valutazioni non siano usati come dovrebbero. Le autorità responsabili non riconoscono le opportunità di miglioramento della qualità dell’educazione veterinaria o, semplicemente, se ne disinteressano. C’è bisogno di una rigorosa applicazione delle azioni necessarie per porre rimedio alle carenze.

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LA LEGISLAZIONE DELL’UE SULLA FORMAZIONE VETERINARIA L’Europa ha una tradizione di vecchia data nel campo dell’istruzione veterinaria. La prima facoltà ufficiale di medicina veterinaria, finanziata dalle autorità nazionali ed operante sotto i loro auspici, venne fondata nel 1761 a Lione, in Francia. I preparativi per le celebrazioni del suo 250° anniversario - “vet 2011” - sono pienamente in corso. Da allora, in tutta l’Europa sono state aperte circa 100 scuole e facoltà di medicina veterinaria. Nell’ambito dell’Unione Europea (EU-27), la formazione e l’autorizzazione dei veterinari sono sempre rimaste competenza degli Stati Membri. Quando - nel 1992, nel “trattato di Maastricht” - l’istruzione è stata formalmente riconosciuta come area di competenza dell’Unione Europea, gli Stati Membri hanno convenuto che “La Comunità contribuisce allo sviluppo di un’istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessa-

rio, sostenendo e integrando la loro azione nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell’insegnamento e l’organizzazione del sistema d’istruzione, nonché delle loro diversità culturali e linguistiche.” In conseguenza di ciò, ogni singolo Stato Membro è responsabile della qualità della propria formazione universitaria e dell’istruzione dei veterinari e rappresenta l’autorità nazionale competente che autorizza l’accesso alla professione ed il suo esercizio. Il ruolo rivestito dall’UE di per sé è limitato. Esiste tuttavia un’eccezione. Nella sua ricerca di un singolo mercato con un libero movimento di persone, beni, servizi e capitali, l’UE ha adottato, già circa 30 anni fa, una legislazione riguardante il reciproco riconoscimento dei diplomi e dei titoli in medicina veterinaria. Questa parte della legislazione comprendeva anche dei provvedimenti volti a facilitare l’esercizio del diritto di stabilimento e la libertà di prestare servizi in tutta la comunità. Un’altra Direttiva, adottata nello stesso momento, stabilì inoltre che gli Stati Membri dovessero richiedere a tutti coloro che intendessero esercitare la professione di veterinario di aver acquisito un diploma che garantisse che durante il proprio periodo di formazione la persona interessata aveva acquisito un’adeguata conoscenza di argomenti rilevanti, considerati il minimo per diventare un veterinario. Venne istituito un Comitato Consultivo per la Formazione dei Veterinari per aiutare la Commissione Europea a garantire uno standard di formazione veterinaria di livello paragonabile all’interno della comunità. In seguito, le due Direttive sopracitate vennero modificate da una nuova Direttiva su un sistema generale di riconoscimento delle qualifiche professionali e, in anni più recenti, con effetto dal 20 Ottobre 2007, sono state sostituite dall’attuale Direttiva relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, che si applica a tutti i cittadini dell’UE che desiderano esercitare una professione regolamentata in uno Stato Membro diverso da quello in cui hanno ottenuto le loro qualifiche professionali. Nonostante le revisioni della normativa, gli standard minimi della formazione veterinaria sono rimasti immutati negli anni. Le misure importanti nella Direttiva attuale e nei sui annessi sono ancora le stesse di più di 30 anni fa, e non c’è bisogno di dire che sono obsolete; inoltre, sono aspecifiche ed aperte a varie interpretazioni. L’unica eccezione alle regole generali qui descritte è rappresentata dai veterinari ufficiali citati nella legislazione dell’UE sull’igiene alimentare. Le Autorità Competenti possono nominare veterinari ufficiali solo quei veterinari che abbiano superato un test che confermi la loro conoscenza di numerosi argomenti, come la legislazione sulla sanità pubblica veterinaria, la

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sicurezza alimentare, la salute ed il benessere animale, ecc. In conclusione, fatta eccezione per quelli ufficiali, l’UE ha svolto un ruolo molto limitato circa l’assicurazione della qualità della formazione universitaria dei veterinari. Nonostante il ruolo del veterinario nell’assicurare la salute ed il benessere dell’uomo e degli animali in tutta la Comunità, predomina ancora la sussidiarietà. In effetti, la principale preoccupazione della Comunità è quella di assicurare un mercato libero ed evitare che gli Stati Membri facciano un uso improprio dei requisiti formativi, servendosene come mezzo per tenere lontani dai propri territori i veterinari qualificatisi in altri Stati Membri.

IL SISTEMA EUROPEO DI VISITA E VALUTAZIONE DELLE FACOLTÀ Il già citato Comitato Consultivo per la Formazione dei Veterinari è giunto alla conclusione che il modo migliore per raggiungere lo scopo rappresentato da uno standard di formazione veterinaria di livello paragonabile all’interno di tutta la Comunità Europea fosse quello di istituire un sistema permanente, su scala Europea, di visita e valutazione delle facoltà di medicina veterinaria. La responsabilità dell’amministrazione del programma di valutazione è stata assegnata alla Associazione europea di istituti per la formazione veterinaria (EAEVE, European Association of Establishments for Veterinary education). In seguito, dopo lo scioglimento del Comitato Consultivo, l’EAEVE e la FVE, insieme, formarono un Comitato congiunto che è subentrato nello stesso ruolo. Il Comitato, attualmente chiamato ECOVE (Evaluation Committee of Veterinary Education) è costituito da 7 componenti: 1 presidente e 6 membri. Il presidente dell’EAEVE è di diritto anche quello del Comitato, 3 membri sono nominati dall’EAEVE e 3 dalla FVE. Il segretariato

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permanente ha sede a Vienna. La procedura di valutazione in quanto tale è descritta nei minimi dettagli nella Standard Operating Procedure e nei suoi Allegati. Le valutazioni vengono effettuate su base volontaria; tuttavia, quando diventano membri dell’EAEVE, le facoltà si impegnano a sottoporsi a valutazione. I primi passi per una facoltà che voglia farsi valutare consistono nell’invio di una domanda e nella preparazione di un rapporto di autovalutazione (self-evaluation report, SER). Questo rapporto deve delineare gli obiettivi e le attività della facoltà. Deve anche indicare se tali obiettivi vengono raggiunti e quali devono essere considerati i punti di forza e di debolezza della scuola. Il passo successivo consiste nella visita della facoltà stessa da parte di un gruppo di 5 esperti, composto come minimo da un esperto di scienze fondamentali, uno di scienze cliniche, uno di produzioni animali ed uno di igiene degli alimenti. Durante la visita il team di esperti redige una bozza di rapporto sulle osservazioni effettuate. Dopo aver inviato la bozza di rapporto alla facoltà per un approfondito esame basato sui fatti, viene redatto un rapporto finale, trasmesso ai membri dell’ECOVE. Se lo ritiene necessario, l’ECOVE può invitare il preside della facoltà ed il presidente del team di esperti che ha effettuato la visita per ottenere ulteriori chiarimenti sul rapporto. Infine, dopo che il preside della facoltà ed il presidente del team hanno lasciato la riunione, l’ECOVE esprime le proprie conclusioni indicando se vi siano dei punti deboli di primaria importanza (cosiddette carenze di Categoria I) al di sotto dello standard fissato dalle Direttive. Inoltre, decide se si debbano fornire ulteriori suggerimenti relativi a modificazioni che migliorerebbero la formazione pur non essendo direttamente correlati ai requisiti richiesti. Le scuole o facoltà sottoposte alla valutazione vengono classificate come: - Approvate Nessuna principale carenza di “Categoria I”. - Approvate con riserva (provvisoriamente) Sono presenti delle carenze di Categoria I, ma la facoltà è considerata in grado di correggerle entro un periodo di tempo definito. - Non approvate Sono presenti delle carenze di Categoria I

TABELLA 1 Numero di facoltà visitate ed approvate, visitate ed approvate con riserva, visitate e non approvate, in attesa di visita e che non hanno ancora richiesto la visita in Europa Status delle facoltà Visitate ed approvate Visitate ed approvate con riserva Visitate e non approvate In attesa di visita Visita non richiesta Totale

EU-27 38 2 12 19 1 72

Non-EU 4 1 5 6 10 26

Totale 42 3 17 25 11 98

TABELLA 2 Stati Membri della UE, loro popolazione e numero di facoltà di medicina veterinaria Paese

Popolazione (Milioni) Austria 8,1 Belgio 10,4 Bulgaria 7,8 Repubblica ceca 10,2 Cipro 0,8 Danimarca 5,4 Estonia 1,4 Finlandia 5,2 Francia 62,1 Germania 82,5 Grecia 11,0 Ungheria 10,1 Irlanda 4,0 Italia 57,8

Numero di facoltà 1 2 2 1 1 1 1 4 5 2 1 1 13

Paese Lettonia Lituania Lussemburgo Malta Paesi Bassi Polonia Portogallo Romania Slovacchia Spagna Slovenia Svezia Regno Unito

Popolazione (Milioni) 2,3 3,4 3,4 0,4 16,3 38,2 10,5 21,7 5,4 42,3 2,0 8,9 59,7

Numero di facoltà 1 1 1 1 4 6 4 1 12 1 1 7


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che non possono essere corrette entro un periodo di tempo ragionevole.

RISULTATI DELLE VISITE E DELLE VALUTAZIONI Sulla base dei rapporti di valutazione, sembra che l’Europa, ed in particolare l’EU-27, disponga di un buon numero di facoltà eccellenti, in prima linea nei settori dell’istruzione e della ricerca veterinaria del 21° secolo. Sono ben organizzate e ben gestite. Dispongono di tutte le strutture necessarie, di un organico sufficiente di operatori correttamente preparati e di fondi e risorse adeguati per offrire dei curriculum formativi di buona qualità. Alcune rientrano fra le principali facoltà di medicina veterinaria del mondo. Nell’ambito dell’EU-27, sono state approvate in totale 40 facoltà su 72 (pari a circa il 56%). Sia per le facoltà approvate che per quelle non approvate, i rapporti di valutazione si sono dimostrati molto utili per farsi un’idea migliore della propria situazione. In molti casi, i rapporti hanno fornito un buono stimolo al miglioramento della qualità dell’insegnamento. Si sono anche dimostrati molto utili per convincere le autorità competenti che erano necessari dei miglioramenti (e degli investimenti!). D’altro canto, un certo numero di facoltà è rimasto indietro. Queste si trovano ad affrontare una o più principali carenze che continuano ad esistere negli anni. Le autorità competenti non sembrano essere interessate, o hanno altre priorità. Per un numero relativamente elevato di facoltà, lo status attuale non è chiaro. Non sono state visitate di recente. Sino ad ora non hanno richiesto la visita e valutazione o l’hanno fatto solo molto recentemente e sono in attesa di visita. Benché non esista una conferma chiara di questa ipotesi, è molto probabile che una delle principali ragioni per non richiedere la visita sia che si prevede di non superare la valutazione. Nella Tabella 1 è riportato il numero delle facoltà visitate, approvate, approvate con riserva e non (ancora) approvate. Da questi dati si può solo concludere che lo status del 28% delle facoltà dell’UE è sconosciuto e che un altro 16% risulta inadeguato da uno o più punti di vista. I deficit riscontrati con maggiore frequenza sono la mancanza di strutture, di organico o di formazione clinica, oppure l’insufficiente casistica. In particolare, nei Paesi con un elevato numero di facoltà accade che queste non abbiano un budget sufficiente e siano carenti di organico. In questo contesto, va anche fatto rilevare che persino dove tutte le facoltà di uno stato membro sono approvate, ciò non garantisce che tutti i veterinari che lavorano nel Paese siano laureati presso una facoltà approvata. A causa della libertà di prestare i propri servizi attraverso i confini e di stabilirsi ovunque nella comunità, anche i laureati di facoltà non approvate possono esercitare dove vogliono.

FUTURI SVILUPPI Al momento attuale, l’EAEVE e la FVE si stanno sforzando di migliorare la trasparenza del sistema di valutazione e, con essa, la sua credibilità. Le Standard Operating Procedures sono state riviste a fondo ed il prossimo obiettivo è quello di far accreditare il sistema dalla European Association for Quality Assurance in Higher Education (ENQA). Un altro importante desiderio di entrambe le organizzazioni è quello di far sì che il sistema venga riconosciuto dalle autorità competenti, preferibilmente a livello di UE. La debolezza essenziale del sistema è che, pur fornendo informazioni valide ed attendibili sulla qualità dell’istruzione offerta da scuole e facoltà, non porta necessariamente all’attuazione delle azioni corrette. In molti casi i rapporti di visita si sono dimostrati molto utili

Conferenza Oie Europa per convincere le autorità competenti della necessità di apportare dei miglioramenti, ma d’altro canto in un certo numero di casi continuano a permanere gravi carenze per molti anni. Le autorità competenti non sembrano essere interessate, o hanno altre priorità. Come progetto a lungo termine, l’EAEVE e la FVE desiderano sviluppare il sistema esistente per le visite, la valutazione/accreditamento delle facoltà verso una rete globale di sistemi che si riconoscano reciprocamente. Ciò sarà indispensabile perché i veterinari europei possano avere pari opportunità rispetto ai loro colleghi di altre parti del mondo.

CONCLUSIONI Nell’ambito dell’Unione Europea (EU-27), la formazione e l’autorizzazione dei veterinari so-

no competenza degli Stati Membri. Il ruolo della Comunità è limitato a “contribuire allo sviluppo di un’istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo e integrando la loro azione nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell’insegnamento e l’organizzazione del sistema d’istruzione, nonché delle loro diversità culturali e linguistiche.” L’EAEVE e la FVE insieme gestiscono un sistema di valutazione che consente di farsi un’opinione corretta ed affidabile della qualità dell’istruzione veterinaria nelle scuole e nelle facoltà che partecipano al programma. Il processo di accreditamento del sistema da parte dell’ENQA, attualmente in corso, contribuirà a rafforzare ulteriormente la qualità e

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la credibilità del sistema stesso. Al momento attuale, nell’ambito dell’UE sono state approvate incondizionatamente, cioè senza riserve, 38 facoltà su 71. Queste soddisfano quantomeno gli standard minimi e molte vanno ben oltre questo livello. Possono infatti essere annoverate nel gruppo delle principali facoltà di medicina veterinaria al mondo. È davvero un peccato che in numerosi casi gli esiti delle valutazioni non siano usati come dovrebbero. Le opportunità di migliorare la qualità dell’istruzione veterinaria non vengono riconosciute o sono semplicemente trascurate dalle autorità responsabili. C’è bisogno di una rigorosa attuazione delle misure volte a porre rimedio alle carenze riscontrate. (www.oie.int) ■


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Ambientalisti: cani e gatti da eliminare di ANTONIO MANFREDI li ambientalisti, intendo quelli più integralisti che del tema ne hanno fatto una religione o un business, si stanno muovendo a 360° contro tutto ciò che inquina e che secondo loro dovrebbe essere eliminato per evitare catastrofi nei prossimi anni. Nonostante alcuni hacker siano riusciti a violare i siti di alcune università inglesi ed americane dimostrando, con docu-

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menti ed email resi pubblici, che il catastrofismo di alcuni centri di ricerca non e in realtà documentato o sufficientemente provato, creando qualche grosso imbarazzo anche fra noti scienziati, il movimento più duro non demorde denunciando in continuazione ogni giorno nuove fonti di inquinamento o di distruzione ambientale. Il 2050 sarà per loro l’anno del disastro totale, quello del non ritorno. Dopo aver denunciato, giustamente, gli impianti industriali, le miniere, le automobili, i fertilizzanti, gli antiparassitari, gli impianti di riscaldamento, solo per citarne alcuni, negli ul-

timi mesi sono passati ad altri colpevoli. Al congresso dell’Associazione per il Progresso della Scienza, il relatore della Carnegie Mellon University di Pittsburgh ha mostrato che con l’attuale consumo di carne, circa 93 chilogrammi procapite all’anno, la quantità di anidride carbonica e di gas tossici diffusi nell’atmosfera dalle mucche potrà raggiungere nel 2050, questo è sempre l’anno di riferimento, quantità intollerabili. Quindi? Semplice bisogna smetterla di mangiare carne e chiudere gli allevamenti, rinunciando anche al latte, ovviamente. Di fronte a questa notizia le reazio-

ni sono state le più diverse: totale ilarità, vignette satiriche, accuse di catastrofismo, ma anche seria preoccupazione ed attenzione al problema cercando soluzioni. Noi riteniamo che tutto debba essere valutato con estrema razionalità ed obiettività perché è l’unico modo per affrontare i problemi e trovare le soluzioni. In verità qualche soluzione è già stata individuata ed alcune sono in sperimentazione: dai mangimi equilibrati agli enzimi che dovrebbero risolvere il problema permettendoci, per chi lo vuol fare, di continuare a consumare latte o una bistecca senza doversi sentire in colpa, ad ogni sorso o boccone, per il disastro ambientale del nostro pianeta. Dagli animali da reddito il passaggio a quelli da compagnia viene facile ed immediato. Se dobbiamo rinunciare al latte ed alla carne, che comunque servono per nutrirci, per ridurre drasticamente il numero dei bovini, perché continuare ad ospitare e mantenere milioni di animali da compagnia che mangiano e sporcano, e che servono sostanzialmente a niente? Ecco fatto. Una ricerca, e c’è da chiedersi se i ricercatori non abbiano proprio niente di meglio da fare, sviluppata da Robert e Brenda Vale, Professori in architettura sostenibile presso la Victoria University della Nuova Zelanda, ha “dimostrato”, si fa per dire, che cani, gatti, e perfino i pesci rossi, hanno un impatto fortemente negativo sull’ambiente. I due ricercatori hanno calcolato l’impronta ecologica annuale dei più comuni animali domestici, calcolata in ettari di terra necessari per compensare il loro consumo di energia. Riprendiamo i dati pubblicati sul Venerdì di Repubblica: un pesce rosso “pesa” per 0,00034 ettari, un canarino 0,007 e un criceto 0,014, il gatto arriva a 0,15 ettari, un cane medio a 0,84 ettari ed uno di grossa taglia addirittura a 1,1 ettari. Colpa della dieta a base di carne e del fatto che l’allevamento è una delle pratiche più inquinanti. Conclusione? Dobbiamo smettere tutti di mangiare carne e toglierla anche dalla dieta degli animali da compagnia? Ci sembra che sia un po’ tutto una bufala, anche se le mozzarelle dovremo dimenticarle. Attenti che dopo gli animali da reddito e quelli da compagnia non abbiamo più nessuno da colpevolizzare e non resta che l’“uomo”, vero colpevole di tutto questo. In effetti si incomincia a leggere che per la salvezza del pianeta 1.300 milioni di cinesi e 1.150 milioni di indiani, sono veramente troppi, e la crescita del loro benessere è decisamente insopportabile per gli equilibri ambientali. Vanno quindi drasticamente contenuti di numero. Ridurre quindi i bovini, i suini, i cani, i gatti, i cinesi e gli indiani, e nel 2050 staremo tutti meglio. ■


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Abruzzo Anmvi Regioni

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La Provincia di Pescara adotta i nostri progetti “Un cane per tutti” e “BC4Z”. Presto l’iniziativa in altre Provincie italiane di MARCO DELLA TORRE Presidente Anmvi Abruzzo abato 14 novembre nella Sala dei Marmi della Provincia di Pescara si è svolto l’incontro per la presentazione dei progetti “BC4Z” e “Un cane per tutti”, entrambi volti a destare attenzione e fornire possibili soluzioni all’annoso problema del randagismo. L’interessante iniziativa ha subito visto coinvolto positivamente l’Ente Provincia di Pescara, che ha dato pieno appoggio all’organizzazione dell’evento da parte di Victor Sacchini di Gold Management. Il Presidente Guerino Testa ha subito preso la parola per salutare gli astanti e ringraziare i relatori, passando quindi il microfono all’Assessore alla Sanità Mario Lattanzio che con pochi concetti fondamentali ha dato il via ai lavori. Il primo ad intervenire è stato il Presidente SISCA, Raimondo Colangeli, che ha introdotto da un punto di vista tecnico l’Ordinanza Ministeriale dell’Onorevole Martini, insistendo sui risvolti tecnici e pratici nella vita quotidiana e nel vissuto del rapporto antico quanto il mondo tra l’uomo e il cane. Successivamente ho descritto i punti essenziali sia del Progetto “Un Cane per Tutti” che dei riferimenti di legge attraverso cui autofinanziare il Progetto stesso e quindi porre in essere un fruttuoso uso di Fondi Pubblici Statali per l’incentivazione delle sterilizzazioni di cani di proprietari appartenenti a fasce socialmente deboli. In tal modo si ridurrebbe drasticamente il numero di cuccioli potenzialmente randagi, perché indesiderati e frutto del fenomeno del vagantismo, concetto quest’ultimo legato ad una proprietà responsabile quasi sempre assente nelle realtà delle periferie e delle aree suburbane. Il terzo relatore è stata Eleonora Bizzozzero, vicepresidente Settore Cinofilia CONI-CSEN, che ha analizzato i punti chiave del Progetto BC4Z per spiegarne le motivazioni. Infine Luisella Vitali, responsabile nazionale del Settore cinofilia CONI-CSEN e madre del Progetto stesso, ha descritto nelle sue parti fondamentali il percorso di formazione BC4Z sottolineando gli indubbi vantaggi per le amministrazioni comunali al fine di concretizzare un corretto rapporto uomo-animale nel tessuto sociale cittadino. Presto analoga iniziativa sarà presentata in numerose province italiane quali Milano, Venezia, Roma, Cremona, Torino, Brescia, Chieti e Foggia, confidando in una maggiore e sempre più attiva compartecipazione da parte dei Comuni invitati. Il Presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, ha sollecitato l'attenzione dei Comuni del pescarese: con il progetto "Un Cane per Tutti", in collaborazione con i Medici Veterinari dell'ANMVI, ha scritto in una lettera ai Sindaci, si vuole "incentivare le sterilizzazioni dei cani di proprietà di cittadini appartenenti alle fasce deboli attraverso la richiesta da parte delle Amministrazioni comunali di fondi nazionali messi a disposizione dal Fondo Nazionale Randagismo del Ministero della Salute".

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Nella nota ai Comuni, firmata con l'Assessore provinciale Mario Giuseppe Lattanzio, il Presidente Guerino Testa, sottolinea l'importanza del BC4Z, "un percorso di formazione aperto a tutti i cittadini della provincia di Pescara che posseggono un cane e che si articolerà in una serie di incontri tra gli "alunni" e i docenti.

In cattedra saliranno un istruttore cinofilo del CSEN, un tecnico del progetto, un medico veterinario comportamentalista, un medico veterinario della Asl, un avvocato, un rappresentante della sezione Lega Nazionale per la Difesa del Cane. "Si punta a raggiungere una molteplicità di obiettivi - aggiungono Testa e Lattanzio - co-

me la riduzione degli incidenti e dei conflitti tra possessori di cani e non possessori di cani, prevenzione degli abbandoni, miglioramento della relazione tra proprietario e cane. Lo scopo finale è di modificare la visione del cane all'interno della società e sicuramente gli incontri in questione possono rappresentare un primo passo utilissimo". ■


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Scivac Dalle Associazioni

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Fisioterapia riabilitativa: uno sguardo avanti con un piede nel futuro Quanto è cambiato l’approccio al paziente post chirurgico? di FULVIO STANGA Direttore Scientifico SCIVAC n giorno e mezzo di fisioterapia con Caroline Adamson Adrian: dal 14 al 15 Novembre, il Gruppo di Fisioterapia SCIVAC diretto da Ludovica Dragone

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ha strappato una relatrice di primissimo piano. La Adamson (foto), Direttore Nazionale dei servizi di Fisioterapia per gli ospedali del Gruppo VCA (Veterinary Centers of America) e del Dipartimento di Fisioterapia e Medicina dello Sport, Alameda East Veterinary Hospital di Denver - ha parlato senza interruzioni di metodiche manuali in riabilitazione. La mobilità come fattore determinante nella

riabilitazione post traumatica o post chirurgica. Affascinanti le nozioni di biomeccanica, soprattutto quando non rimangono puramente concetti teorici, ma vengono collegate agli aspetti applicativi della pratica clinica. La propriocezione come chiave per la guarigione: quanto è cambiato l’approccio al paziente post chirurgico?

Le metodiche avanzate di idroterapia. In molti casi il successo della terapia chirurgica non può prescindere da una adeguata riabilitazione. Certamente in questo settore i progressi ci sono stati e non sono da meno del miglioramento delle stesse tecniche chirurgiche. ■

SCIVAC PUGLIA

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l 15 novembre scorso si è svolta a Bari la giornata su "elementi per un corretto approccio clinico e terapeutico alla malattia cardiovascolare", che ha visto come relatore Francesco Migliorini. La risposta dei colleghi SCIVAC è stata molto positiva visto che circa 80 iscritti hanno riempito la sala dello Sheraton Hotel, grazie anche alla impostazione interattiva della discussione. Ho presentato il programma per il 2010 che tra le novità vedrà il primo corso pratico regionale, “corso base di ecografia”. Relatori saranno Gianmarco Gerboni e Luca Benvenuti. Mi preme ribadire che questo corso sarà un importante banco di prova per mettere a punto la macchina organizzativa affinché in futuro possa ampliarsi l'offerta di aggiornamento di tutti i colleghi pugliesi. Vincenzo Campanale, Presidente SCIVAC Puglia


laPROFESSIONE

Sivae Dalle Associazioni

VETERINARIA 40 | 2009

vacizzato le relazioni con i loro interventi e domande. La sera di sabato è proseguita con una cena sociale altrettanto partecipata che ha consentito di proseguire gli scambi e le conoscenze, rafforzando i legami all'interno di una Società che sta cercando il più possibile di essere presente e utile ai suoi soci. I rapporti sociali più stretti consentono, infatti di avere degli scambi più proficui, non solo nell'ambito del seminario. ■

Sivae: arrivano i giovani La medicina degli animali esotici attrae le nuove generazioni di CRISTINA STOCCHINO Consiglio Direttivo SIVAE o scorso 14 e 15 novembre si è svolto a Cremona il secondo incontro gratuito dei soci SIVAE. L'andamento degli scorsi seminari si è confermato, per cui accanto allo zoccolo duro dei "vecchi" si è confermata la partecipazione di una discreta quota di giovani colleghi che hanno manifestato interesse e, soprattutto partecipazione attiva ai lavori. In questo seminario si è cercato di toccare vari temi, diversi per impostazioni e argomenti ( si è andati da relazioni base sulle nuove acquisizioni in materia di Encephalitozoon cuniculi, alla discussione sulle potenziali e non sempre rischiose zoonosi degli animali

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esotici, al pratic management del Veterinario esotico, alla ematologia/citoloiaacome importante strumento diagnostico e prognostic, ad argomernti a impostazione più pratica come i "Morph" le malattie emergenti del furetto, e alcuni casi clinici di terapie non convenzionali, tecniche endoscopiche pratiche) cercando il più possibile di venire incontro alle esigenze dei soci e alle loro richieste. In realtà lo scopo di una Società culturale è e rimane quello di dare stimoli e imput per suggerire l'approfondimento di alcuni temi che risultano lacunosi per il continuo evolversi di una branca veterinaria così attiva e in cui le conoscenze e le nuove tecniche sono ogni giorno nuove. Il dato più confortante al di là delle relazioni vere e proprie, è stata la risposta e la continua interazione con i soci che si sono dimostrati attenti, giustamente critici ed hanno vi-

PET THERAPY: BANDO A MESSINA

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l Centro Pet Therapy e il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria dell’Università degli Studi di Messina (Facoltà di Medicina Veterinaria - Polo Universitario dell’Annunziata) hanno istituito per l’Anno Accademico 2009/2010, il Corso di Perfezionamento in “Pet Therapy” Attività e Terapia assistita con animali, dal Centro di “Pet Therapy” del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria. Il bando di selezione fissa la scadenza per la presentazione delle domande alle ore 12:00 del 15 dicembre 2009. La quota di partecipazione per ogni iscritto è prevista in € 1.300,00. Sono ammessi al Corso un massimo di n. 50 allievi, così ripartiti: n. 10 laureati presso la Facoltà di Medicina Veterinaria, n. 10 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, n. 10 presso la Facoltà di Scienze della Formazione, n. 5 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, n. 5 presso la Facoltà di Giurisprudenza, n. 5 presso la Facoltà di Scienze Politiche e n. 5 presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Il Corso sarà attivato se sarà raggiunto un minimo di n. 35 iscritti. Per informazioni rivolgersi a: Prof. A. Pugliese - Tel. 0903503737 Prof.ssa E. Giudice - Tel. 0903503739

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it

INTERNATIONAL WETLAB

CORSI PRATICI EMATOLOGIA

ALL ABOUT CRUCIATE Cremona, January 25th-28th, 2010 Centro Studi SCIVAC COURSE CHAIRMAN Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona COURSE CO-CHAIRMAN Antonio Pozzi, DVM, Dipl ACVS, Florida, USA FACULTY Silvia Boiocchi, Med Vet, Milano Fulvio Cappellari, Med Vet, Torino Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino Lisa Piras, Med Vet, Torino Antonio Pozzi, DVM, Dipl ACVS, Florida, USA Slobodam Tepic, M. Sci, Zurigo, CH Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, Cremona Luca Vezzoni, Med Vet, Cremona Max Number of participants: 36 Deadline for registration: December 17th, 2009 Language: English REGISTRATION FEE: SCIVAC members and foreign delegates: € 1300,00 + VAT 20% Non SCIVAC members: € 1500,00 + VAT 20%

Cremona, 4/6 Febbraio 2010 Centro Studi SCIVAC

VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA

ECM: In fase di accreditamento

Cremona, 16/18 Febbraio 2010 Centro Studi SCIVAC

DIRETTORE Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia RELATORI Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia Stefano Comazzi, Med Vet, Dott Ric, Dipl ECVCP, Milano Saverio Paltrinieri, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 480,00 + IVA 20% Non soci: € 680,00 + IVA 20%

ECM: In fase di accreditamento

PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA, DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE Cremona, 10/12 Febbraio 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Cardiology), Samarate (VA) RELATORI Luigi Bontempi, Med Vet, Bareggio (MI) Manuela Perego, Med Vet, Samarate (VA) Lucia Ramera, Med Vet, Chiari (BS) Roberto Santilli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Cardiology), Samarate (VA) Alberto Tarducci, Med Vet, Torino ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 500,00 + IVA 20% Non soci: € 700,00 + IVA 20%

DIRETTORE Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino RELATORI Fulvio Cappellari, Med Vet, Torino Enrico Panichi, Med Vet, Dot Ric, Torino Lisa Piras, Med Vet, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino Guido Pisani, Med Vet, Luni Mare, Ortonovo (SP) ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20% Non soci: € 850,00 + IVA 20% MATERIALE A CURA DEL PARTECIPANTE Camici chirurgici non sterili: n° 2 Guanti chirurgici: n° 3 Forbici da dissezione Metzenbaum curve: n° 1 Forbici Mayo rette: n° 1 - Portaghi: n° 1 Pinze anatomiche: n° 1 - Pinze Adson-Brown: n° 1 Divaricatore di Gelpi grande: n° 2 Divaricatore di Gelpi piccolo: n° 2 Divaricatore Farbeuf da 14 cm: Leve di Hohomann (1 grande, 1 piccola): n° 2 Materiale da sutura (qualsiasi, di calibro 2/0 o 0)

RADIOLOGIA DEL TORACE Cremona, 22/25 Febbraio 2010 Centro Studi SCIVAC ECM: In fase di accreditamento DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia RELATORI Daniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl ECVDI, Berna (CH) Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI, Reggio Emilia Massimo Vignoli, Med Vet, Dipl ECVDI, Bolgona ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36) QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20% Non soci: € 800,00 + IVA 20%


22 Calendario attività Dal 9 dicembre al 21 febbraio Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

9 - 12 DIC 10 - 12 DIC 13 DIC 14 - 18 DIC 18 - 19 DIC 22 - 24 GEN 22 GEN 25 - 28 GEN 29 - 31 GEN 30 - 31 GEN 30 - 31 GEN 31 GEN 4 - 6 FEB 4 FEB 6 - 7 FEB 7 FEB 7 FEB 7 FEB 7 FEB 10 - 12 FEB 13 - 14 FEB 13 FEB 14 FEB 14 FEB 16 - 18 FEB 20 FEB 21 FEB 21 FEB

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

2° IT. CHIRURGIA: I PARTE - CHIRURGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 29 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

SEMINARIO SIVE

4TH SKIVE RESORT MEETING - Corvara / Colfosco (BZ) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO

FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Hotel Selene - Pomezia - Via Pontina km 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.

CORSO DI MEDICINA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 33 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CORSO SIVE

CORSO AVANZATO “ECOGRAFIA TENDINEA E ARTICOLARE DEL CAVALLO” - Centro Internazionale del Cavallo, Venaria (TO) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it “RAPTOR BIOMEDICINE: LA MEDICINA VETERINARIA E LA FALCONERIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 36 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it

CORSO SIVAE

CORSO ANMVI

CSO ANMVI: GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403547 - E-mail: info@anmvi.it

CORSO SCIVAC

ALL ABOUT CRUCIATE - CRANIAL CRUCIATE INTERNATIONAL WORKSHOP - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

CONGRESSO SIVE

XVI CONGRESSO MULTISALA SIVE - CarraraFiere - Marina di Carrara - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it

CORSO SCIVAC / SIDEV

CORSO AVANZATO SIDEV - AGGIORNAMENTI E PROTOCOLLI TERAPEUTICI BASATI SULL’EVIDENZA IN DERMATOLOGIA VETERINARIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA

QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it

CORSO SCIVAC

EMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR

FIERAGRICOLA INTERNATIONAL AGRI - BUSINESS SHOW - AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA:”L’INCIDENZA DELLE MASTITI CLINICHE: ANALISI PRODUTTIVA ED ECONOMICA” - “L’IMPIEGO DEI FANS NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE RESPIRATORIE BOVINE”. - VeronaFiere - Auditorium Verdi, Verona - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it

INCONTRO SCVI

CHIRURGIA PERINEALE, ANALE E PERIANALE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it NASCITA, INFANZIA, ADOLESCENZA, VECCHIAIA E MORTE: L’IMPIEGO DELL’OMEOPATIA NEI DUE ESTREMI DELLA VITA, CON NOTE DI MATERIA MEDICA - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL LINFOMA FELINO: SIMILITUDINI E DIFFERENZE CON QUELLO CANINO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ANESTESIA TOTALMENTE INTRAVENOSA: PROSPETTIVE IMMEDIATE E FUTURE IN ANESTESIA VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it COSA C’È DI NUOVO NELLA DIAGNOSI PROGNOSI E TERAPIA DEI DISORDINI INFIAMMATORI CRONICI DELL’APPARATO GASTROENTERICODEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 2° IT. CARDIOLOGIA: II PARTE - PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA, DIAGNOSI E TERAPIA DELLE ARITMIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CHRONIC KIDNEY DISEASE: QUANDO L’EZIOLOGIA È NOTA. PARLIAMO DI DIAGNOSTICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IMMUNOLOGIA CLINICA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it NEUROLOGIA ED ORTOPEDIA FELINA: COME AFFRONTARE AD ARMI PARI UNA SFIDA CLINICA QUOTIDIANA ED USCIRNE POSSIBILMENTE VINCITORI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it 3° IT. ORTOPEDIA: I PARTE - VIE D’ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE IN ORTOPEDIA VETERINARIA Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CIÒ CHE RUOTA INTORNO ALLA FISIOTERAPIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

INCONTRO SIMVENCO

INCONTRO SICIV / SIONCOV / SIMEF INCONTRO SIATAV INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO SINUV INCONTRO SIMIV

INCONTRO SIMEF INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC INCONTRO GRUPPO FR

INCONTRO SIANA

NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA VETERINARIA: NUTRACEUTICI E FITOTERAPICI - Centro Studi E.V. Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

INCONTRO SVIDI / SIMIV

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELLA TIROIDE E DELLE PARATIROIDI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it

laPROFESSIONE

VETERINARIA 40 | 2009

PROFESSIONE la VETERINARIA La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Stampa Press Point, Abbiategrasso - MI fulvio@presspoint2000.it

Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Chiuso in stampa il 23 novembre 2009

SOLUZIONI

55° Congresso Nazionale Risposta corretta: d)

QUIZ 1

di contrasto

SCIVAC di Medicina Felina -

d Radiografia dell’addome senza mezzo

Milano - Marzo 2007

e profilo biochimico

QUIZ 2

c Esame emocromocitometrico completo

Risposta corretta: e)

del conteggio cellulare nel fluido

a Neutropenia b Linfocitosi c Eosinofilia d Basofilia e Linfopenia

56° Congresso Multisala

a Ecografia addominale b Determinazione delle proteine totali e

2. Quale dei seguenti riscontri è comune nel leucogramma da stress di un cane?

SCIVAC: Rimini - Giugno 2007

1. Quale fra le seguenti metodiche ha meno probabilità di fornire informazioni diagnostiche utili in un gatto ascitico?




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