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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 40 dal 22 al 28 novembre 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
SIAMO STUDI PRIVATI O LUOGO PUBBLICO?
NUOVE REGOLE PER I DELEGATI ENPAV
L’AMBIENTE È CIBO E SALUTE
UN ANIMALE NEL 50% DELLE FAMIGLIE
PRONTO SOCCORSO PROGETTO PILOTA IN LIGURIA
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BREVI
BUONGIORNO, HA LA TESSERA AMICOPETS?
USO IN DEROGA Le sanzioni per l'uso in deroga di Econor valnemulina vanno archiviate. Lo dicono numerose ordinanze emesse da Comuni, Asl e Comandi di Polizia Locale. L'uso in deroga, dopo insuccesso terapeutico con medicinali registrati per patologia e specie, è conforme alla Legge. Accolte le memorie difensive dei Colleghi. Confermata la posizione espressa già un anno fa dalla Fnovi.
RABBIA Con la decisione 2010/712/UE la Commissione europea ha approvato i programmi annuali e pluriennali presentati dagli stati membri per l'eradicazione, la lotta e la sorveglianza di alcune malattie animali e zoonosi stabilendo il relativo contributo finanziario. I programmi relativi alla rabbia, si legge nella decisione UE, stanno per raggiungere l'obiettivo di eradicare la malattia.
SASSARI La Facoltà di Veterinaria di Sassari potrà procedere con la costruzione dell'Ospedale e del Pronto soccorso veterinario. Già appaltato per una spesa di circa 8 milioni di euro, l'intervento edilizio sarà concluso entro il 2012. Il sito è nelle aree di pertinenza dell'attuale facoltà, a due passi dall'Istituto Zooprofilattico.
UNICO 2010 Tempi supplementari per UNICO. È disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate il software che consente di giustificare le situazioni di non congruità, non normalità o non coerenza derivanti dall'applicazione degli studi di settore. La trasmissione delle segnalazioni potrà essere effettuata fino al 31 gennaio 2011.
WWW.AMICOPETS.IT
Una tessera sanitaria per i nostri pazienti La salute degli animali da compagnia diventa digitale. Dati clinici ed epidemiologici nel portale AmicoPets A PAGINA 3
TANTI NEMICI, TANTO ONORE CONDIZIONALITÀ L'Onorevole Mancuso ha presentato un'interrogazione al Ministro Galan sulla Misura 114 che riguarda le consulenze aziendali nel settore zootecnico. Troppa difformità di attuazione fra le Regioni e troppi contenziosi con gli Ordini professionali. L'On. Mancuso chiede l'emanazione di un Regolamento nazionale.
www.anmvioggi.it
LA FRASE “TANTI AMICI, TANTO ONORE”, sembra espressa da Giulio Cesare prima di una battaglia contro i Galli, è stata spesso utilizzata da vari personaggi storici o della nostra politica, ma anche se inflazionata a volte può avere un senso. Tante volte siamo chiamati in causa: “Dove è l’ANMVI?”, “Dovrebbe intervenire l’ANMVI”, o criticati per presunte assenze o mancanza di intervento: “Perché l’ANMVI non è intervenuta?”, “Perché l’ANMVI non ha risposto?”, ecc. In verità la nostra Associazione è sempre presente, interviene regolarmente sia a livello nazionale che locale su tutto quanto ci viene segnalato e diamo il nostro sostegno, anche attraverso i nostri consulenti, a tutti i colleghi che si rivolgono a noi, sia direttamente o tramite i nostri organismi regionali. Forse, il nostro errore è quello di pensare più a fare che a parlare e quindi il nostro impegno può a volte sfuggire. D’altra parte ci pensano i nostri “nemici” a farci pubblicità. In un recente comunicato il SIVEMP, ribadendo il riconoscimento dell’intramoenia anche ai veterinari pubblici, ha scritto: “Avverso all’esercizio di questo diritto l’ANMVI si è prodigata in demagogia, denunciando presunti conflitti di interesse e pericoli di concorrenza sleale con i veterinari liberi professionisti, ricorrendo a pressioni sugli organismi di governo nazionali e regionali per vietare ai veterinari dipendenti il legittimo esercizio di un diritto, puntualmente smentita dai tribunali ai quali la stessa si è rivolta con ricorsi su presunte irregolarità negli atti regolatori la materia emanati dalle regioni”. È vero, dobbiamo ammetterlo, noi siamo stati e continuiamo ad essere gli unici che da sempre si oppongono a questo “diritto” che non può essere riconosciuto andando a ledere diritti di altri ed i principi stessi della veterinaria di sanità pubblica. Grazie SIVEMP, “tanto onore” per l’ANMVI.
D’ora in poi quando i nostri pazienti entrano in ambulatorio ricordiamoci di chiedere sempre ai loro proprietari se sono possessori della tessera AmicoPets. Potremo in questo modo dare un servizio nuovo, utile non solo ai privati cittadini ma anche al sistema pubblico. Le potenzialità tecniche e gestionali del portale www.amicopets.it sono tali da permetterci di esprimere al massimo la nostra insostituibile valenza di “sentinelle del territorio” e di protagonisti indiscussi della prevenzione veterinaria rivolta agli animali di proprietà. Con pochi click il medico veterinario (e solo il medico veterinario) può attribuire alla AmicoPets Card la valenza di una tessera sanitaria, associandovi il profilo sanitario del paziente animale. Abbiamo l’occasione di tesaurizzare una mole di dati clinici ed epidemiologici che transitano per le strutture veterinarie private - e non altrove - e di assumere appieno il nostro ruolo di interlocutori del sistema veterinario pubblico. I privati cittadini ci chiedono di essere più presenti nel rapporto con il loro animale da compagnia, il Ministero della Salute ci chiede di potersi avvantaggiare delle nostre informazioni. È nostro dovere rispondere a questa chiamata. È nostro interesse farlo. In primo
luogo perché il portale AmicoPets ci mette a disposizione un sistema informativo d’avanguardia evitando investimenti individuali ad hoc. Non dimentichiamo che la digitalizzazione delle attività mediche è iniziata per tutte le professioni sanitarie e non si tornerà più indietro. In tempi di crisi, per i bilanci pubblici e privati della sanità, il solo fatto di non dover investire neanche 1 euro, in adeguamento informatico non è un fattore secondario per nessuno. In secondo luogo, dobbiamo ribadire alle istituzioni e all’opinione pubblica come il rapporto uomo-animale si costruisca con successo solo se il medico veterinario di fiducia sarà una presenza costante, sia nella vita familiare che nelle relazioni sociali con gli animali. La continuità delle attività di prevenzione e di cura è ancora un miraggio in molte aree del Paese e per molte fasce sociali. Non parliamo quindi di un gestionale solo ad uso interno della struttura privata, ma di un portale che si interfaccerà con il Ministero della Salute: la quantità e la qualità delle informazioni raccolte dimostrerà il nostro ruolo attivo e insostituibile per quella veterinaria sociale di base che potrà realizzarsi solo integrando le strutture veterinarie private. Carlo Scotti
30 anni
Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari
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LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO
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Proprietari e Medici Veterinari insieme per la gestione informatizzata dei dati sanitari La salute dei pets diventa digitale. Iniziativa unica in Italia. La prima in Europa ebutta in Italia la tessera sanitaria per gli animali da compagnia. La rilascia AmicoPets ai proprietari che vogliono avere sempre a portata di mano lo stato sanitario dei loro cani, gatti (e altri animali d’affezione), aggiornato via Internet direttamente dal medico veterinario di fiducia. AmicoPets è il primo portale on line per la gestione informatizzata dei dati anagrafici e clinici, una iniziativa unica in Italia e inedita nel panorama europeo. Vi collaborano i medici veterinari dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) per rendere un servizio d’avanguardia ai proprietari e consolidare la cultura del possesso responsabile e della prevenzione veterinaria. I proprietari potranno richiedere la tessera individuale dei loro animali registrandosi al sito www.amicopets.it. Basteranno pochi secondi per la creazione di un semplice account ai quali farà seguito la consegna a domicilio della AmicoPets Card. Tessera alla mano, il proprietario potrà navigare il portale www.amicopets.it. per approfondire nozioni di base sull’accudimento del proprio animale e soprattutto potrà recarsi dal medico veterinario di fiducia per associare alla AmicoPets Card il data base personalizzato dei dati anagrafici, clinici e sanitari relativi al proprio pet. In una parola, ad ogni tessera corrisponderà una cartella clinica digitale, un documento creato, aggiornato e modificato in tempo reale dal medico veterinario curante ad ogni visita. Le posizioni sanitarie individuali censite nel data base di AmicoPets concorreranno alla creazione di una banca nazionale di dati anagrafici, epidemiologici, clinici e statistici della popolazione animale presente nelle case degli italiani. Un vero e proprio monitoraggio sanitario, rilevante per la sanità pubblica del Paese, che motiva il patrocinio del Ministero della Salute all’iniziativa. Possedere una AmicoPets Card e associarvi, grazie al medico veterinario, la posizione
La valenza deontologica e di elevata professionalità del progetto ha riscosso il patrocinio della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI).
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LA TESSERA AMICOPETS CARD Cos’è - La tessera sanitaria individuale AmicoPets riporta il nome dell’animale e un codice tessera che, nel caso di un animale identificato, corrisponde al numero del microchip inoculato dal medico veterinario. In Italia, l’identificazione mediante dispositivo elettronico è sempre obbligatoria per il cane, mentre per il gatto e il furetto, è obbligatoria solo ai fini del rilascio del passaporto europeo (Pet Passport). La tessera è predisposta per la lettura digitale come smart card, essendo a sua volta dotata di microchip a lettura ottica. In ogni caso, il codice, ben visibile sulla Card, consente al proprietario la digitazione manuale dei numeri per accedere al portale www.amicopets.it e alla cartella clinica informatizzata del proprio animale, in qualunque momento e in ogni parte del mondo. È pratica e di semplice utilizzo per essere sempre a portata di mano, in casa, in città, in viaggio o in vacanza. Delle dimensioni di una normale carta di servizi, la tessera può essere facilmente riposta nel portafogli e portata sempre con sé.
sanitaria dell’animale significa compiere un gesto di tutela animale e di valenza sociale, basti pensare all’incidenza delle malattie trasmissibili all’uomo, a zoonosi come la rabbia o la leishmaniosi per le quali la prevenzione gioca un ruolo determinante tanto per il singolo animale quanto per la popolazione animale e umana.
Flussi di dati epidemiologici e demografici, geolocalizzati e quantizzati, grazie ai proprietari e ai Medici Veterinari che aderiscono ad AmicoPets, permetteranno alle Autorità sanitarie di aumentare l’efficacia dei piani di controllo, di contrasto e di prevenzione delle malattie animali e degli eventi zoonosici.
Chi può averla e come - Tutti i proprietari potranno richiedere la tessera individuale dei loro animali registrandosi autonomamente al sito www.amicopets.it. Basteranno pochi secondi per la creazione di un semplice account ai quali farà seguito la consegna a domicilio della AmicoPets Card. La procedura richiede solo un indirizzo di posta elettronica, dove saranno inviati gli estremi di avvenuta registrazione con la conferma della Username e Password. Anche i proprietari che non fossero dotati di computer possono chiedere di aderire attraverso modalità cartacee appositamente previste da AmicoPets. Costo e durata - Grazie ad un innovativo sistema di gestione informatica è stato possibile contenere il costo complessivo del ser-
IL MEDICO VETERINARIO
C
ome un “medico di famiglia” - Il Medico Veterinario gioca un ruolo chiave nell’implementazione dei dati sanitari associati alla AmicoPets Card. Nel suo ruolo di unico professionista deputato alla salute e al benessere dell’animale da compagnia, il medico veterinario di fiducia diventa un “medico di famiglia” in grado di tutelare la salute della comunità familiare. Un animale sano in famiglia e nella società è garanzia di sanità pubblica e di sanità umana. Remuneratività. Il Medico Veterinario aderisce ad AmicoPets attraverso una autenticazione (creazione di account) on line gratuita e agisce nel portale associando (attivazione sanitaria) alla AmicoPets Card del proprietario i dati anagrafici e clinici dell’animale. Il servizio di informatizzazione dei dati e delle prestazioni rese dal Medico Veterinario aderente ad AmicoPets è compreso nel canone annuale di 28 euro versato dal proprietario al rilascio della tessera. Il Medico Veterinario percepisce una quota parte del canone annuale da Amico Pets. L’importo, 10 euro per ciascuna attivazione sanitaria, è prestabilito dai gestori del servizio e non è oggetto di contrattazione e di transazione fra
proprietario e medico veterinario. Le prestazioni mediche rese dal Medico Veterinario allo scopo (profilassi, sterilizzazioni, ecc.) rientrano nella libera determinazione dei compensi ai sensi dell’articolo 2233 del Codice Civile. Per un intero anno, le registrazioni di queste ultime nel portale AmicoPets sono comprese nel canone annuale di validità della tessera. Una rete di “sentinelle” - AmicoPets realizza una rete di strutture veterinarie che concorrono all’implementazione di un data base nazionale di dati sanitari, di pronta disponibilità del Ministero della Salute attraverso sistemi informativi aderenti a protocolli di sicurezza e riservatezza. Si tratta di un patrimonio di dati che è nella disponibilità soltanto dei medici veterinari privati, i quali concorrono, grazie ad AmicoPets, ad azioni di monitoraggio sanitario necessarie a sviluppare una relazione sinergica ed integrata fra veterinaria pubblica e privata. Solo le strutture veterinarie private possono esercitare un ruolo di “sentinella” nei confronti di eventi zoonosici e di eventi epidemiologici, rappresentando il primo avamposto sanitario nella sanità animale degli animali da compagnia.
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vizio AmicoPets ad un canone annuale al pubblico di 28 Euro. Il pagamento può essere effettuato scegliendo fra diverse soluzioni elencate nel portale (bonifico bancario, bollettino postale e carta di credito). Il canone annuale è comprensivo della registrazione nel database del portale AmicoPets e dei relativi servizi: recapito a domicilio della tessera, accesso alle pagine informative, registrazione dell’animale e creazione e informatizzazione della cartella clinica a cura del Medico Veterinario aderente ad AmicoPets. La durata di attivazione della tessera, a fronte del versamento del canone annuale, segue l’anno solare. Il servizio è rinnovabile su base annua.
voro o di vacanza).
Quali servizi offre - Il portale AmicoPets.it rappresenta l’unico strumento attraverso il quale è possibile ottenere la tessera sanitaria individuale del proprio animale da compagnia ed accedere così ai numerosi servizi offerti. Tessera alla mano, il proprietario potrà navigare il portale www.amicopets.it. per approfondire nozioni di base sul corretto accudimento del proprio animale, grazie ad una ricca enciclopedia online per ogni specie d’affezione) e accedere a numerosi servizi. Fra questi, il più qualificante e innovativo è senz’altro la registrazione del proprio animale e del suo profilo sanitario individuale, per avere sempre a portata di mano la sua cartella clinica. Il servizio è attivo 24 ore su 24. Il proprietario avrà il vantaggio di avere sempre “a portata di tessera” il suo medico veterinario di fiducia.
Educazione alle cure veterinarie di base e lotta all’abbandono - Con AmicoPets Card viene incentivato il possesso responsabile, attraverso la fidelizzazione del rapporto a tre proprietario-animale-medicoveterinario. Il legame con l’animale di proprietà si consolida e si responsabilizza ai fini della prevenzione del reato dell’abbandono. Attraverso la responsabilizzazione si incoraggiano anche azioni di prevenzione e assiduità delle cure veterinarie di base per tutelare la salute degli animali nelle famiglie e in società. AmicoPets vuole essere un importante punto di riferimento che trova spazio tra i possessori di animali e i medici del settore per una relazione duratura che possa diventare ancora più costante e soddisfacente. Un animale sano rafforza il proprio diritto al rispetto e all’accoglienza nella società.
LA CARTELLA CLINICA DIGITALE La registrazione del proprio animale sul portale AmicoPets viene effettuata solo rivolgendosi al medico veterinario di fiducia, il quale dovrà a sua volta essersi dotato di un proprio account nel portale www.amicopets.it. Il proprietario già dotato di tessera AmicoPets richiederà al medico veterinario di associare la Card al profilo informatizzato del proprio animale, comprensivo di informazioni anagrafiche e cliniche. La cartella clinica così creata conterrà informazioni utili ad avere a portata di mano il profilo sanitario dell’animale, sempre e in ogni luogo. Deontologia e Buona pratica veterinaria - L’emissione e la compilazione della cartella clinica medico-veterinaria è coerente con i doveri deontologici del Medico Veterinario nei confronti del cliente/proprietario ed è un precetto di buona pratica veterinaria. Il Medico Veterinario ha infatti obblighi, oltre che informativi, anche documentali, che attraverso il data base di AmicoPets vengono informatizzati permettendo, tanto al proprietario quanto al professionista, una gestione ordinata, cronologica e puntuale, delle prestazioni fondamentali. Il Manuale di Buone Pratiche Veterinarie dell’ANMVI, patrocinato dal Ministero della Salute, stabilisce che la cartella clinica deve, se richiesta, essere consegnata al cliente in copia, insieme ai referti di tutti gli esami eseguiti presso la struttura; il Manuale di Buone Pratiche Veterinarie è un disciplinare riconosciuto da un ente terzo per la certificazione volontaria dei sistemi di qualità adottati dalle strutture veterinarie private per animali da compagnia. Tecnologia al servizio della salute e della sicurezza - La cartella clinica digitale rappresenta oggi il metodo più veloce e sicuro per garantire la documentazione di cure mediche in modo rapido ed efficace. L’aggiornamento e la modifica on line dei dati potranno essere effettuati esclusivamente
Smarrimento del pet: numero verde 800 97 86 88 - La registrazione dell’animale nel portale AmicoPets favorisce il ritrovamento in caso di smarrimento. Comunicando il codice tessera (che nel caso degli animali identificati corrisponde al codice del microchip) al call center amico pets 800 97 86 88 sarà possibile segnalare lo smarrimento ed esperire, attraverso la banca dati di AmicoPets le operazioni utili a favorire il ricongiungimento con il legittimo proprietario. Nel cane, il codice tessera (n. di microchip) sarà riportato anche sulla medaglietta che Amico Pets regalerà ai titolari di AmicoPets Card.
IL PROFILO CLINICO DEL PAZIENTE ANIMALE • La cartella clinica digitale contiene in particolare dati di base, di fondamentale importanza per il monitoraggio e l’andamento epidemiologico di malattie rilevanti ai fini della salute pubblica e della prevenzione veterinaria, quali: • dati anagrafici del paziente animale: identificazione, generalità, nome, razza, caratteristiche, ecc. • dati relativi ad azioni di controllo della popolazione animale: soggetto sterilizzato oppure integro • dati relativi a profilassi vaccinali nel cane (es. filaria, parassitosi intestinali, pulci e zecche, cimurro, epatite, leptospirosi, gastroenterite, parvovirosi, dal medico veterinario, evitando così qualsiasi rischio di errore o compromissione del profilo sanitario del paziente animale. L’archiviazione di tutti i dati informatizzati da AmicoPets è conforme al Codice sulla Privacy. Il sistema informativo è stato realizzato seguendo un protocollo di sicurezza dei flussi informativi. Al fine di garantire la sicurezza dei dati della cartella clinica, ogni accesso viene tracciato dal sistema.
IL PAZIENTE ANIMALE: PIÙ TUTELE E GARANZIE Pronto soccorso - Grazie alla AmicoPets Card, in caso di necessità o di emergenza, il medico veterinario sarà in grado di accedere velocemente alla banca dati AmicoPets di-
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ecc.) e nel gatto (calicivirosi, herpes virus, panleucopenia, felv, ecc.) dati su attività di prevenzione nei confronti di malattie trasmissibili all’uomo (zoonosi): es. leishmaniosi e rabbia dati soggetti a comunicazione al Ministero della Salute: es. segnalazioni di farmacovigilanza per sospetta reazione avversa da farmaci dati a cura del medico veterinario utili alla personalizzazione del quadro clinico del singolo animale (allergie, eventuali intolleranze alimentari, terapie in corso) dati riferiti al decesso dell’animale e alle cause di mortalità (es. avvelenamenti)
sponibile 24 ore su 24 e prendere visione dei dati clinici fondamentali, ad esempio le informazioni relative alle vaccinazioni eseguite nonché relative alle profilassi effettuate. Il servizio consente la consultazione della cartella clinica in modalità di emergenza (pronto soccorso) a qualunque medico veterinario utilizzando solo il numero di tessera o di microchip. La consultazione in modalità di pronto soccorso deve essere effettuata solo in caso di reale emergenza. In tutti gli altri casi l’utilizzo della cartella clinica deve essere effettuato nell’apposita area riservata ai veterinari utilizzando le proprie credenziali di accesso. Il servizio di Pronto soccorso risulta particolarmente utile in occasione di spostamenti sul territorio nazionale (viaggi di la-
LA COLLABORAZIONE DI ANMVI Valorizzazione delle strutture veterinarie private - Il servizio AmicoPets può realizzarsi attraverso una sensibilizzazione della categoria medico veterinaria alla condivisione delle finalità dell’iniziativa. AmicoPets rappresenta una occasione di visibilità e di valorizzazione della professione medico veterinaria e delle strutture veterinarie private per animali da compagnia (circa 6.500 su tutto il territorio nazionale). AmicoPets rappresenta inoltre una occasione di arricchimento del rapporto tra veterinario e proprietario ed una elevazione del suo ruolo sanitario agli occhi delle istituzioni e delle pubbliche amministrazioni che beneficeranno della messa in rete di un patrimonio di attività sanitarie diversamente destinato a non essere quantizzato, tesaurizzato e messo nella disponibilità delle Autorità sanitarie. Si tratta di obiettivi coerenti con la missione statutaria di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani).
IL PATROCINIO DEL MINISTERO DELLA SALUTE Le ragioni di un impegno - Il Ministero della Salute ha concesso il patrocinio ad AmicoPets, motivando il riconoscimento nelle caratteristiche del progetto, “basato sulla creazione di una rete di strutture veterinarie per concorrere alla diffusione presso i proprietari di animali da compagnia di una Card che attraverso la fidelizzazione annuale degli aderenti consente la raccolta informatizzata di dati statistici, sanitari ed epidemiologici della popolazione degli animali d’affezione”. AmicoPets si impegna nei confronti dell’Autorità ministeriale ad incentivare e rafforzare le misure già fissate dalla normativa vigente in materia di tutela degli animali da compagnia e mettere nella disponibilità del Ministero della Salute informazioni e dati che si auspica i più consistenti e significativi possibili. ■
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Se siamo studi privati perché ci considerano luogo pubblico? Il Tribunale di Milano condanna un dentista a pagare i diritti sulla musica radiodiffusa. Ma avrà veramente ragione? condo luogo perché a difendere l’odontoiatra in questione era l’ANDI, l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani, con la quale ANMVI condivide un percorso comune in Confprofessioni. ANDI ritiene che i diritti musicali non debbano essere fatti pagare al titolare di studio come accade al titolare di un esercizio commerciale (un bar o una discoteca). I motivi addotti dal Tribunale di Milano, in piena epoca peer-to-peer, non sono del tutto convincenti. Vanno conosciuti per poter avviare una discussione su quanto convenga ad una struttura veterinaria privata essere parificata ad un luogo pubblico ai fini dell’accesso.
I PAZIENTI SONO “PUBBLICO”
a musica diffusa negli studi professionali equivale ad una «pubblica diffusione» analoga a quella che viene fatta in locali pubblici come bar, ristoranti ed alberghi. Così il Tribunale di Milano ha condannato il titolare di uno studio dentistico per aver diffuso musica attraverso una radio senza aver corrisposto a SCF (Consorzio Fonografici) i compensi, previsti dalla legge sul diritto d'autore, a favore di artisti e produttori discografici (autonomi e indipendenti rispetto a quanto dovuto a Siae per i diritti d'autore). La sentenza ci riguarda: in primo luogo perché si estende a tutti gli studi dei professionisti (anche se la diffusione di musica pare sia più frequente negli studi medici) e in se-
L
Con la sentenza n.10901/2010 il Tribunale di Milano ha asserito che la diffusione di musica all'interno di studi professionali privati rappresenta una forma di “pubblica utilizzazione”, come definita nella legge sul diritto d'autore (art. 73 bis legge 633/41). In linea con la giurisprudenza comunitaria, la sentenza conferma come l'elemento discriminante rispetto all'insorgenza del diritto sia la messa a disposizione delle registrazioni discografiche “a un pubblico di persone”, a prescindere dal carattere pubblico o privato del luogo in cui avviene la diffusione di musica. I giudici hanno stabilito che la clientela di uno studio dentistico è qualificabile come pubblico, in quanto appare potenzialmente indeterminata sia nel numero che nella sua composizione. Non conta nemmeno il fatto che l'accesso dei clienti allo studio avvenga in maniera programmata: è una mera modalità organizzativa, dice il Tribunale.
MUSICA A FINI DI LUCRO? Il Tribunale di Milano ricorda che "la trasmis-
sione della musica radiodiffusa" nei luoghi di attesa dello studio del dentista "configura un atto di sfruttamento economico ulteriore rispetto a quello originario dell'emittente radiotelevisiva". Il “carattere privato del luogo in cui avviene la comunicazione è senza incidenza" e cioè non esclude che essa debba venir qualificata come comunicazione rivolta al pubblico; il relativo pubblico ricorre anche quando è costituito da persone che non sono presenti contemporaneamente.
TRATTIAMO CON GLI ORDINI Ma il ricorso alla via giudiziaria non è certo la strada che SCF intende perseguire per affermare i diritti degli artisti e dei produttori. Al contrario, la Società dichiara a Italia Oggi di credere nel dialogo e nella negoziazione come “le uniche soluzioni ragionevoli per dare applicazione a quello che è a tutti gli effetti un obbligo di legge, nel rispetto delle parti coinvolte. Ad oggi sono stati raggiunti accordi con numerose categorie. Alla luce di questa sentenza – dichiara Saverio Lupica, Presidente di SCF-avvieremo un dialogo con tutti gli ordini professionali”.
BALZELLI E PRETESTI L'equiparazione di uno studio professionale ai luoghi pubblici non è concettualmente corretta, secondo ANMVI, ed espone il professionista ad una serie di obblighi e balzelli che non hanno nulla a che vedere con il carattere privato di ambienti dove non si socializza, non si consuma, non si erogano prestazioni collettive, ma prestazioni sanitarie intellettuali e individuali che il libero professionista rende nella struttura di sua privata proprietà. I pazienti non sono pubblico, non si diffonde musica in cambio di una maggiore affluenza e quindi di un maggiore ritorno economico. Per quello ci sono i bar e gli happy hour. Le motivazioni del Tribunale di Milano non sono aderenti alla natura del luogo in cui si svolge una relazione pazientemedico.
LUOGO PUBBLICO A CHI? ANMVI ha interessato i propri legali per verificare l'effettiva equiparabilità delle strutture veterinarie - e sanitarie in generale - ai luoghi pubblici. E iniziato con i propri consulenti di ANMVI Servizi, a fare qualche ragionamento.
LA CLASSIFICAZIONE Salvo smentite, la struttura veterinaria pubblica è solo quella della Asl. Le strutture sanitarie dei veterinari privati sono sempre strutture private che si distinguono in non aperte al pubblico (gli studi) e aperte al pubblico (le altre). Per connotare lo studio veterinario bisogna partire dall’Accordo Stato Regioni sulle strutture veterinarie e relativi recepimenti. Questa norma definisce lo studio come la struttura in cui il medico veterinario esercita la professione in forma personale e privata. Lo studio è quindi sempre una struttura privata (che in questo caso è sinonimo di non aperta al pubblico). Diversamente dall’ambulatorio, dalla clinica ecc. che sono locali aperti al pubblico. La differenza, tuttavia, non esiste in termini autorizzativi in quanto anche gli studi con accesso di animali se-
guono lo stesso destino degli ambulatori: nelle regioni in cui è necessaria l’autorizzazione per gli ambulatori lo è anche per gli studi (solo quelli con accesso agli animali), in quelle dove non è necessaria per gli uni non lo è neanche per gli altri. Altri casi in cui non si distingue tra studio ed ambulatorio sono inoltre: - La normativa sugli impianti perché il 37/2010 si applica indipendentemente dalla destinazione d’uso dei locali; - I requisiti minimi che sono gli stessi per gli studi con ingresso di animali e gli ambulatori; - I requisiti di igiene per i quali si fa riferimento ai relativi regolamenti locali che peraltro generalmente riprendono l’Accordo Stato Regioni sui requisiti minimi; - Le regole sulle scorte di medicinali in quanto l’autorizzazione alla loro detenzione viene concessa solo previo assenso all’accesso degli Organi di controllo (Serv. Vet. Asl).
ENTRANO TUTTI? Ma al di là di questi casi le ricadute della differenza tra studio e ambulatorio sono proprio quelle tipiche del diverso status esistente tra luogo privato e luogo aperto al pubblico. La differenza è quella esistente tra la propria abitazione e la bottega di un panettiere e si sintetizza in un concetto: a casa mia faccio entrare chi voglio, dal panettiere entra chi vuole. E allora cosa ci conviene? Proviamo ad elencare le ricadute pratiche del diverso status giuridico di studio ed ambulatorio, senza pretesa giuridica, ma avvalendoci della nostra esperienza (che è spesso il presupposto della Legislazione e della Giurisprudenza): Se le GdF o i NAS o chiunque altro vogliono entrare nel mio studio mi devono chiedere il permesso a meno che siano muniti di mandato del giudice, se vogliono entrare nel mio ambulatorio lo fanno e basta; - Se qualcuno, compreso un pubblico ufficiale, entra nello studio senza permesso commette il reato di violazione di domicilio, se lo fa nell’ambulatorio e non ha titolo per rimanere (il pubblico ufficiale di prima) posso chiedere di uscire; - All’interno del locale privato non esiste la pubblicità perché per definizione ogni messaggio per essere pubblicità deve essere esposto al pubblico. Lo stesso dicasi per le pubbliche affissioni e relativa tassa: nello studio non è dovuta; - Se guardo la televisione a casa o nel mio studio insieme ad altre persone è un’attività privata per cui me la cavo col pagamento del canone, se lo faccio in ambulatorio devo pagare la SIAE (per quanto il tribunale di Milano poneva come elemento discriminante la qualifica dei frequentatori dello studio, mentre non menziona la necessità di autorizzazione per accedere nei locali dello studio); - Un professionista può adibire la propria casa a studio professionale senza cambiare la destinazione ad uso abitativo, mentre se vuole mettervi un ambulatorio deve cambiare la destinazione d’uso. ■
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L’Assemblea Nazionale dei delegati Enpav si è data nuove regole Approvato il 20 novembre il nuovo Regolamento per il funzionamento delle riunioni assembleari i è svolta nella mattinata di sabato 20 novembre, a Roma, l’Assemblea Nazionale dei Delegati Provinciali dell’ENPAV (Ente di Previdenza e Assistenza dei Veterinari). Due i punti all’Ordine del giorno: è stato innanzitutto approvato a larghissima maggioranza, il nuovo Regolamento per il funzionamento delle Riunioni della stessa Assemblea Nazionale. “In questi anni di mia Presidenza - ha dichiarato il Presidente dell’ENPAV On. Mancuso - in stretta collaborazione con il Consiglio di Amministrazione e i Delegati provinciali, molti aspetti istituzionali dell’Ente sono stati occasione di rinnovamento. Oltre alla riforma del Regolamento dei contributi e delle prestazioni, per garantire la sostenibilità dell’Ente nel lungo periodo, ci siamo occupati anche della revisione dello Statuto e del Regolamento per il riscatto degli anni di laurea e di servizio militare. Il Regolamento per il funzionamento delle riunioni dell’Assemblea, invece, che era totalmente mancante tra la normativa interna dell’Ente, formalizza le procedure di convocazione dell’Assemblea, di intervento dei Delegati du-
S
rante la riunione e di presentazione di emendamenti o mozioni. Tenendo fede all’obiettivo di avvicinamento alla Categoria - ha evidenziato il Presidente nella sua relazione all’Assemblea - in questi anni è stata implementata con forza l’attività di comunicazione verso i Delegati e gli iscritti. Nell’intento di far arrivare la voce dell’Ente, che ha la sua sede nazionale nella capitale, su tutto il territorio nazionale, in questi ultimi tre anni sono stati organizzati vari incontri con gli iscritti in tutta Italia, andando a visitare undici regioni su venti, e l’intento è di toccare anche le rimanenti prima della fine di questo mandato”.
NUOVO SITO INTERNET Nel corso della riunione, è stato presentato anche il nuovo sito Internet dell’Ente completamente rinnovato dal punto di vista grafico ed implementato di nuove funzionalità, quali la possibilità di compilare ed inviare online la modulistica relativa alle varie istanze che possono essere presentate all’Ente e l’installazione di un “navigatore pratiche” che guida l’iscritto nell’iter delle domande più diffuse. Il nuovo sito sarà online entro un paio di settimane. ■
BILANCIO PREVENTIVO 2011
N
ella seduta del 20 novembre i delegati hanno approvato, con l’unanimità dei voti, il Bilancio preventivo 2011, con un incremento previsto dei costi totali dell’8% e del 10% dei ricavi totali. In particolare, le voci di spesa previste in aumento sono le pensioni agli iscritti (+6%), le indennità di maternità (+19%) e l’assistenza sanitaria (+37%). Le spese cosiddette di funzionamento e di gestione si riducono del 2%. (fonte: Enpav) Tutte le casse di previdenza hanno tra i vari obblighi quello di redigere un bilancio di previsione per la gestione futura. Il documento deve essere approvato nel corso del mese di novembre della gestione in corso e, successivamente messo disposizione degli associati che lo possono reperire sul sito della cassa. La lettura del documento può fornire importanti informazioni sulla programmazione dell'attività, sui capitoli di spesa, le risorse disponibili, sui criteri di ripartizione del rischio nella scelta degli investimenti. Il bilancio di previsione viene pertanto diviso in due parti: preventivo economico e piano degli investimenti. Con il primo documento si analizzano i costi e i ricavi e si determina il risultato d'esercizio mentre nelle strategie finanziarie vengono analizzate le risorse da destinare agli investimenti con un'indicazione delle varie tipologie. Le previsioni sono formulate sulla base dell'andamento della gestione relativa all'esercizio in corso e nel documento sono inseriti i dati previsionali assestati del precedente esercizio. Pertanto il documento conterrà i dati dell'assestato, ovvero i "numeri" che hanno caratterizzato la gestione 2008 confrontati con i rispettivi dati previsionali e le prospettive formulate per il 2011. Il bilancio di previsione viene approvato dagli organi competenti della cassa e inviato ai Ministeri vigilanti che possono, entro trenta giorni dal ricevimento, formulare rilievi.
ONAOSI: ULTIMA CHIAMATA PER ISCRIVERSI DA VOLONTARI
È
ormai imminente la scadenza dell’8 febbraio 2011 prevista dal nuovo Statuto ONAOSI, che prevede che i sanitari (Medici Chirurghi, Odontoiatri, Veterinari, Farmacisti) già iscritti all’Albo provinciale, ma non contribuenti ONAOSI alla data di entrata in vigore del nuovo Statuto (9 febbraio 2010), hanno l’ultima possibilità di iscriversi all’ONAOSI come contribuenti volontari e potranno farlo, inderogabilmente, entro e non oltre tale termine. Con le nuove regole, se non si iscriveranno, perderanno, per sempre, la possibilità di farlo. Invece i sanitari neoiscritti all’Albo avranno cinque anni, dalla data di prima iscrizione all’albo, per iscriversi volontariamente all’ONAOSI, mentre i contribuenti obbligatori, che cessino da tale regime di contribuzione, per non perdere le opportunità ONAOSI, dovranno iscriversi entro due anni dalla data di cessazione dal servizio pubblico. (fonte: www.onaosi.it)
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ANMVI-AIVEMP-ISEH Anmvi International
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L’ambiente è cibo e salute Conoscere e comunicare aiutano la sicurezza quindi indispensabile per una tutela reale della salute del cittadino.
COMUNICARE PER PRODURRE COMPORTAMENTI
’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), l’Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica (AIVEMP) e la Società Italiana Ambiente Salute (ISEH) al termine dell’incontro congiunto “Ambiente, Alimentazione, Salute: possiamo sviluppare una comunicazione traslazionale?” (Cremona, 21-22 ottobre 2010) hanno presentato i seguenti punti all’attenzione di tutte le parti interessate allo sviluppo della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare in Italia.
L
SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE SONO PILASTRI DELLA PREVENZIONE “Prevenire” nel campo della sicurezza alimentare non implica la moltiplicazione dei controlli, delle analisi e dei relativi costi ma significa tutelare la salute degli esseri viventi (piante ed animali) che producono i nostri alimenti, razionalizzare ed indirizzare i controlli su obiettivi prioritari, al fine di produrre derrate alimentari con minori rischi e minore impatto sull’ambiente.
RICERCA PER LA PREVENZIONE ANMVI, AIVEMP ed ISEH sposano con entusiasmo il concetto di “medicina traslazionale” e ne sostengono l’indispensabile allargamento al campo della prevenzione. “Prevenzione traslazionale” significa una ricerca orientata ad aggiornare obiettivi e metodi dell’analisi del ri-
schio, colmando le lacune e riducendo le incertezze. I rischi connessi all’esposizione a contaminanti ambientali non compresi nei programmi di controllo, i rischi tossicologici transgenerazionali considerati nel nuovo concetto di “sicurezza alimentare sostenibile”, gli ingredienti innovativi in mangimistica, le modifiche nei comportamenti alimentari sono solo alcuni degli argomenti trattati nell’incontro e per i quali è importante ed urgente incrementare le conoscenze. Nel contempo, ANMVI, AIVEMP ed ISEH ribadiscono con forza che la ricerca per la prevenzione ambientale ed alimentare va considerata un campo prioritario nell’allocazione delle risorse nazionali per la ricerca nel campo della salute e che va stimolato e sostenuto il contributo dei giovani ricercatori.
NON SIAMO TUTTI UGUALI Un portato/assunto della ricerca attuale è che la sicurezza alimentare non può più considerare l’ipotetico “cittadino medio”. Nella popolazione esistono significative differenze legate al genere, allo stato fisiologico ed all’età -fondamentali per la valutazione del rischio degli “interferenti endocrini”-, nonché allo stato patologico o allo stile di vita (abitudini alimentari). L’incremento della conoscenza in tale direzione è fondamentale per capire il peso delle diverse vulnerabilità nei confronti di specifici fattori di rischio per lo sviluppo di una prevenzione realmente inclusiva.
COMUNICARE LA CONOSCENZA, PER PREVENIRE Gli aggiornamenti delle conoscenze vanno comunicati in maniera esatta e comprensibile ai responsabili della gestione della sicurezza alimentare, sia nel settore pubblico che privato, descrivendo in maniera trasparente le incertezze residue. Nel contempo ANMVI, AIVEMP e ISEH esprimono la propria preoccupazione verso una ricerca che, non adeguatamente indirizzata verso obiettivi strategici, sia di limitata utilità per una migliore prevenzione alimentare ed ambientale. La creazione di adeguati canali interattivi “conoscenza-valutazione-intervento” è indispensabile per ridurre i tempi richiesti per l’aggiornamento/miglioramento delle azioni di controllo/riduzione dei rischi. L’incontro ANMVI, AIVEMP e ISEH ha sottolineato come sia ancora insufficiente una efficace diffusione delle nuove conoscenze sui possibili effetti indesiderati di integratori e sostanze “naturali”. Un’adeguata comunicazione della conoscenza è
Oltre ad evitare inutili allarmismi, la comunicazione del rischio può fare molto di più, cioè svolgere un ruolo proattivo nella prevenzione. Sebbene l’azione pubblica nel campo alimentare ed ambientale sia suscettibile di sostanziali miglioramenti, ANMVI, AIVEMP ed ISEH sono consapevoli che è indispensabile anche un’azione sussidiaria da parte del mondo produttivo e della cittadinanza. Comunicare conoscenza in maniera accurata, chiara, trasparente è fondamentale per l’empowerment delle parti sociali, cioè la capacità di ridurre i rischi e promuovere la salute attraverso comportamenti consapevoli e responsabili. In questo contesto importanti esempi sono: la diffusione della buona pratica agrozootecnica, che eviti un uso generalizzato ed inconsapevole di fitofarmaci, antiparassitari, antibiotici, etc.; lo sviluppo di un efficace monitoraggio postmarketing di farmaci ed additivi utilizzati in zootecnia; l’adozione di stili alimentari e di vita salutari, comprese alcune semplici e basilari pratiche di prevenzione primaria (ridurre l’uso del sale ed usarlo iodato; la supplementazione periconcezionale con acido folico; l’allattamento al seno ove possibile).
COMUNICAZIONE FRA DISCIPLINE Una aggiornata ed efficace prevenzione richiede il contributo di discipline e punti di vista diversi, in un fecondo interscambio fra medici, biologi, chimici, nutrizionisti/alimentaristi, veterinari, esperti in scienze sociali, etc., nonché fra ricercatori ed operatori sociosanitari. Proprio per rafforzare il valore aggiunto della cooperazione interdisciplinare, ANMVI, AIVEMP e ISEH sottolineano l’importanza della medicina veterinaria, per la competenza orizzontale che integra conoscenza dei fattori di rischio, della fisiologia degli animali produttori di alimenti e delle filiere produttive. ANMVI, AIVEMP e ISEH ribadiscono con forza che le tematiche della prevenzione e della sicurezza alimentare ed ambientale meritano un posto prioritario nella formazione universitaria e professionale delle lauree biomediche.
ON LINE IL VIDEO
L
a videoconferenza del corso “Ambiente, alimentazione e salute: come sviluppare una comunicazione traslazionale” realizzato da ANMVI International, AIVEMP e ISEH ed organizzato da EV con il contributo della Regione Lombardia, Assessorato alla Formazione e Lavoro è disponibile on line sul portale di EV-videoconferenze, la piattaforma di streaming utilizzata dalle società scientifiche affiliate ad ANMVI per la diretta web e la formazione a distanza. Sul sito dell’ANMVI nella sezione dedicata ad ANMVI International sono inoltre disponibili gli atti e i poster del Corso.
SICUREZZA COME STIMOLO, NON COME FRENO ANMVI e ISEH sono consapevoli che un grave -e notevolmente sottovalutato- problema del nostro paese è la dipendenza del sistema agroalimentare da materie prime estere, in gran parte prodotte al di fuori dell’Unione Europea. Il problema è condiviso da diversi altri paesi europei e può compromette il concetto stesso di sicurezza alimentare elaborato in Europa con il determinante contributo italiano: “dai campi alla tavola”. Può essere problematico, infatti, promuovere la salubrità delle filiere alimentari “a valle”, senza tutelare la produzione primaria “a monte”. Nel dare il proprio completo appoggio alle iniziative per il rafforzamento del sistema di tutela alimentare europeo, ANMVI, AIVEMP e ISEH ritengono che vada incentivata la produzione primaria in tutte quelle aree ove è possibile ottenere riscontri favorevoli sul piano della prevenzione primaria e della sicurezza alimentare; nel contempo ritengono basilare un modello di analisi del rischio che includa strutturalmente i canali di scambio di ingredienti o materie prime provenienti da altri Paesi. Sicurezza alimentare vuol dire produrre meglio, valutando e prevenendo i possibili rischi. ■
Bisogna Pensare Veterinario La qualità è una buona pratica. Certificarla è una buona idea! ANMVI Servizi BPV anmviservizibpv@anmvi.it Il Manuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie ha il patrocinio di FNOVI e del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
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10 Attualità Indagini e ricerche
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Il 50% delle famiglie ha in casa un animale Un’analisi del mercato degli animali da compagnia riserva qualche sorpresa
di ANTONIO MANFREDI l 30 novembre scorso l’AISAD (Associazione Italiana Imprese Settore Animali Domestici) presenterà, in occasione di un convegno che si terrà a Roma, una indagine sul tema: “Canali e modalità di acquisto degli animali domestici da compagnia” realizzata dalla SWG attraverso un’intervista proposta a 742 possessori di animali domestici. Poche le domande previste ma interessanti le risposte ed i dati raccolti, alcuni anche con qualche sorpresa. Diciamo subito che in questa indagine manca un attore principale: il Medico Veterinario. Infatti ci si è dimenticati che il Medico Veterinario, nei passaggi di “proprietà” degli animali da compagnia, ha sempre un ruolo: di consigliere per la scelta dell’animale, di garante delle condizioni di salute dell’animale e spesso di vero e proprio “mediatore” volontario fra i suoi clienti per trovare famiglie disposte ad accogliere animali rifiutati, cucciolate volute o indesiderate, ecc. Detto questo non è che l’indagine perda di valore per questa mancanza, ma certamente dispiace che si sia scor-
I
data questa figura professionale, soprattutto quando si parla di affidabilità dei canali di acquisto e di garanzia sulla provenienza e sulle condizioni di salute dell’animale. L’introduzione all’indagine evidenzia alcuni aspetti interessanti sul commercio di animali da compagnia, commercio che risulta non fare eccezioni alle tendenze ed alle abitudini di acquisto del consumatore contemporaneo, sempre più motivato dall’esperienza e dall’emozione dell’acquisto e sempre più alla ricerca di informazioni che orientino le proprie spese. Da quanto emerge dalla ricerca, l’animale da compagnia si trova ancora in un limbo nel suo percorso per diventare “prodotto” in quanto non è ancora stata risolta la dicotomia fra vendita e scambio/dono quale strumento per procurarsi gli animali: infatti la forte componente affettiva che guida la scelta di avere un animale lascia ancora molto spazio al concetto di adozione. Da questo deriva che il canale per acquisire un animale deve consentire comunque di stabilire prima una relazione con l’animale escludendo quindi le forme di vendita indiretta. Internet non ha di conseguenza un gran peso su questo commercio se non a livello informativo.
Vediamo ora i primi dati dell’indagine (tabella 1): • una famiglia su tre ospita un cane o un gatto • una famiglia su cinque ha un acquario • una famiglia su dieci ha in casa altri animali • una famiglia su due (il 50%) ha in casa un animale da compagnia. Altre considerazioni generali che derivano dai dati raccolti: • i possessori di cani hanno più spesso fra i 24 ed i 44 anni, appartengono a famiglie tendenzialmente numerose, sono spesso lavoratori autonomi e risiedono al centrosud. Gli amanti dei gatti sono più spesso donne, anche giovani (sotto i 24 anni), appartenenti a famiglie numerose, sono spesso lavoratori dipendenti ed abitano nel nord-ovest. I dati, considerati nell’insieme, rivelano che anche il possesso di animali da compagnia è in qualche modo legato alle condizioni economiche: gli anziani e i pensionati, infatti, hanno meno animali domestici in casa. Se guardiamo la tabella 2 vediamo che di fronte al 31% di popolazione italiana che supera i 64 anni la stessa fascia di età corrisponde solo al 14% dei possessori di animali. Situazione sostanzialmente invece ribaltata per la fascia di età fra i 25 e 34 anni che a fronte del 12% arriva al 22% fra i possessori di animali. Il dato riferito ai pensionati è abbastanza sorprendente perché in verità dovrebbe essere la fascia di età che per motivi affettivi e di solitudine dovrebbe essere maggiormente attratta dall’ospitare un animale. Evidentemente le condizioni abitative e soprattutto economiche non permettono loro questa possibilità. È evidente che verso queste categorie più in difficoltà economiche, andrebbe prevista un’azione sociale che intervenendo sui costi di mantenimento e sanitari dell’animale renda sostenibile per loro la presenza in casa di un animale. Non dimentichiamo che in Italia non esiste alcuna politica in questo senso e tutt’ora un animale è considerato un bene di lusso al punto che il petfood e le prestazioni veterinarie sono gravati del 20% di IVA. Passando brevemente ad un’altra tabella, la 3, vale la pena evidenziare come la ripartizione della popolazione nelle diverse macroregioni del paese corrisponda a quella dei possessori di animali. Le differenze sono talmente minime da essere insignificanti. Questo vuol dire che l’attenzione verso gli animali ed il desiderio di averli ospiti in casa è uguale in tutte le regioni italiane. Dopo aver analizzato la situazione italiana vediamo ora quali sono per i diversi animali i canali di acquisto: • il negozio specializzato è tramite privilegiato per i piccoli animali (73%) anche se il dono rappresenta circa il 20%, • il gatto è ancora un animale da regalare (43%) o da adottare (45%). L’acquisto pres-
Tabella 1 - In casa sua sono presenti 1 o più cani
37
1 o più gatti
37
1 o più acquari con i pesci
19
1 o più volatili (pappagalli, canarini etc.)
11
1 o più piccoli animali domestici quali conigli, topolini, criceti
10
dati % - più risposte possibili
Tabella 2 - Età dato nazionale
profilo possessori
18-24 anni
6
12
25-34 anni
12
22
35-44 anni
15
21
45-54 anni
15
19
55-64 anni
20
12
più di 64 anni
31
14
dato nazionale
profilo possessori
Nord-Ovest
27
27
Nord-Est
19
18
Centro
20
20
Sud
23
24
Isole
11
11
dati %
Tabella 3 - Zona
dati %
so i negozi e ancora più quello presso allevatori è molto marginale, • il cane invece arriva al proprietario attraverso vari canali: il 30% viene regalato, il 20% è acquistato in negozio, il 23% da un allevatore ed un altro 20% adottato. Quale è il canale di acquisto ritenuto più affidabile? Lo possiamo vedere dall’ultima tabella, la 4, gli allevatori ed i negozi competono per la prima posizione anche se l’allevatore può vantare qualche aspetto di garanzia in più secondo la logica: dal produttore al consumatore. In conclusione l’indagine ha evidenziato alcuni aspetti certamente interessanti mostrando come questo settore sia ancora molto lontano dalle logiche di mercato ormai diffuse in tutte i settori. La speranza è che continui a restare molto diverso e che l’animale da compagnia non finisca di diventare un “prodotto” come tutti gli altri. ■
Tabella 4 - Complessivamente quanto si fida di negozio specializzato
allevatore
privato (che li vende o regala)
internet
molto
28
33
10
7
abbastanza
57
55
43
30
poco
12
10
40
37
per niente
3
2
7
26
non rispondenti
1
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Eventi Veterinari
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A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
Ordini Veterinari Provinciali Abruzzesi
GPM
“Tariffe e Certificazioni” Domenica 19 Dicembre 2010 Dragonara Hotel - S. Giovanni Teatino (CH)
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
SIVE COURSE: NEONATOLOGY Bologna, February 25th - 26th 2011
12.30 Light Lunch 13.30 Pubblicità Sanitaria: lo stato dell’arte (dott. Carla Bernasconi) 14.15 La responsabilità professionale nelle certificazioni veterinarie (dott. Nicola De Luca) 15.00 Domande & commenti Tavolo di discussione dei temi trattati nella giornata 16.00 Valutazione dell’apprendimento e chiusura dei lavori SEDE EVENTO Dragonara Hotel - Via Nenni, 280 (c/o uscita Pescara Ovest Autostrada A14) S. Giovanni Teatino (CH) Tel. 085444751 Fax 0854461084 - www.dragonara.it
RELATORI Dott. MARCO VIOTTI Med. Vet. Torino Dott. CARLA BERNASCONI Med. Vet. Milano Dott. NICOLA DE LUCA Med. Vet. Pescara PROGRAMMA DELLA GIORNATA 8.30 Registrazione partecipanti 9.00 Saluto ai presenti ed apertura lavori (dott. Marco Della Torre) 9.10 Le tariffe dei veterinari sul territorio (dott. Marco Viotti) 9.40 Prezzi e determinazione di una tariffa (dott. Marco Viotti) 10.40 Coffee Break 11.00 Onorari professionali adeguati: garanzia di BPV (dott. Carla Bernasconi) 12.00 Domande & commenti
ISCRIZIONI La partecipazione è libera e gratuita per tutti i medici veterinari. Per motivi organizzativi è necessaria la pre-iscrizione. ECM Accreditamento a cura dell’Ordine Medici Veterinari Provincia di Chieti PER INFORMAZIONI Segreteria ANMVI - Management Tel. 0372/403536 - Fax. 0372/457091 Email: management@anmvi.it
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SPEAKER Kevin Corley, BVM & S, PHD, DECEIM, DACVIM, DACVECC, MRCVS, Ireland SCIENTIFIC PROGRAM FRIDAY, FEBRUARY 25TH 9,30 Recognition and treatment of the high-risk pregnant mare 10,15 Nutritional support of the neonatal foal (+ feeding of orphan foal) 11,00 Break 11,30 Lecture: Colic and enterocolitis in the foal 12,30 Lunch 14,00 Perinatal Asphyxia Syndrome and Septicaemia 15,00 Prematurity 15,45 Break 16,15 Interactive clinical case 1 17.00 Adjourn
SATURDAY FEBRUARY 26TH 9,30 Fluid therapy in the foal 10,15 Other disease conditions of the foal (EGUS; diseases of urinary tract, Neonatal isoerythrolysis, etc. etc.) 11,15 Break 11,45 Clinical techniques in foals - IV catheterisation, placement of an indwelling feeding tube, trans-tracheal wash, urinary catheterisation 12.30 Lunch 14,00 Interactive clinical case 2 14,45 Interactive clinical case 3 15,45 Break 16,15 Interactive clinical case 4 17.00 End of the course and delivery of certificates REGISTRATION FEES: SIVE members € 800.00+VAT 20% SIVE non members € 900+VAT20% Deadline for registration: January 20th, 2011 MORE INFORMATION SIVE Secretary (Monica Borghisani) Ph. +39 0372/40.3502 fax +39 0372/45.70.91
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
SIDEV SOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
WORKSHOP SIDEV Tricologia Cremona, 22-23 Gennaio 2011
10.30 11.00 12.00 12.30
RELATORI Alhaidari Zaineb, DVM, Dipl. ECVD, Roquefort-Les-Pins (F) Marcella Guarrera, Professore Associato presso la Sezione di Dermatologia, DISEM dell’Università di Genova Chiara Noli, DVM, Dipl ECVD PROGRAMMA SCIENTIFICO SABATO 22 GENNAIO 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.30 Il follicolo pilifero: come è fatto e come funziona - Z. Alhaidari (F) 11.00 Pausa 11.30 Esercitazioni con preparati istologici di follicoli piliferi - Z. Alhaidari (F), C. Noli (I) 12.30 L’esame tricoscopico: come farlo e cosa aspettarsi - C. Noli (I) 13.00 Pausa pranzo 15.00 Quando l’esame tricologico è utile C. Noli (I) 16.30 Pausa 17.00 Visione di preparati al microscopio Z. Alhaidari (F), C. Noli (I) DOMENICA 23 GENNAIO 2011 9.00 Cosa possiamo imparare sulla trico-
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE Corso Regionale di Citologia Senigallia (An), 18-20 Marzo 2011
logia dall’esperienza della dermatologia umana - M. Guarrera (I) Pausa “Clinicopathological conference” - Z. Alhaidari (F), C. Noli (I) Domande e discussione Valutazione dell’apprendimento, consegna degli attestati e chiusura dei lavori
QUOTE DI ISCRIZIONE Socio SIDEV: € 270,00 + IVA 20% =€ € 324,00 Socio SCIVAC: € 350,00 + IVA 20% = € 420,00 NON socio: € 400,00 + IVA 20% = € 480,00 Inviare la scheda di iscrizione appositamente compilata unitamente all’attestazione di pagamento entro e non oltre il 9 Gennaio 2011 a: SIDEV - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Fax 0372 457091 E-mail: socspec@scivac.it. La scheda d’iscrizione è disponibile sul sito www.scivac.it sezione Società Specialistiche. PER INFORMAZIONI Segreteria Società Specialistiche SCIVAC Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
13.00 Pausa pranzo 14.00 Esercitazioni di citologia epatica, osteomuscolare e linfonodi - Carlo Masserdotti, Enrico Bottero 18.30 Discussione e termine della giornata
RELATORI: Enrico Bottero, Med Vet, Cuneo Carlo Masserdotti, Med Vet, Brescia PROGRAMMA SCIENTIFICO VENERDÌ 18 MARZO 2011 8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica presenze 9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente SCIVAC Marche, presentazione dei relatori ed inizio dei lavori 9.30 Metodi di prelievo, allestimento e colorazione - Carlo Masserdotti 11.00 Pausa caffè 11.30 Citologia infiammatoria e citologia neoplastica - Enrico Bottero 13.00 Pausa pranzo 14.00 Citologia cutanea infiammatoria Carlo Masserdotti 15.00 Citologia cutanea neoplastica - Carlo Masserdotti 16.00 Pausa caffè 16.30 Esercitazione citologia generale e citologia cutanea - Carlo Masserdotti, Enrico Bottero 18.30 Discussione e termine della giornata SABATO 19 MARZO 2011 9.00 Citologia epatica - Carlo Masserdotti 10.15 Citologia osteomuscolare e del liquido articolare - Carlo Masserdotti 11.00 Pausa caffè 11.30 Citologia dei linfonodi - Enrico Bottero
DOMENICA 20 MARZO 2011 9.00 Citologia dell’apparato riproduttivo: testicoli, prostata, vagina - Carlo Masserdotti 11.00 Pausa caffè 11.30 Citologia dei versamenti - Enrico Bottero 13.00 Pausa pranzo 14.30 Citologia del sedimento urinario Carlo Masserdotti 15.15 Citologia fecale - Enrico Bottero 16.00 Pausa caffè 16.30 Esercitazioni citologia apparato riproduttivo, versamenti, sedimento urinario - Carlo Masserdotti, Enrico Bottero 18.00 Discussione finale e test di valutazione dell’apprendimento 18.30 Consegna degli attestati di partecipazione e termine della giornata SEDE Hotel City Lungomare Dante Alighieri 11 Senigallia (An) - Tel 071/63464 QUOTE DI ISCRIZIONE Soci SCIVAC € 300+IVA NON soci SCIVAC € 500+IVA PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91 Email: delregionali@scivac.it - www.scivac.it
RICHIESTO ACCREDITAMENTO
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14 Focus Sicurezza alimentare
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Interferenti endocrini negli alimenti per l’infanzia Modelli sperimentali per valutare il rischio di esposizione neonatale
C. LA ROCCA, S. TAIT, A. MANTOVANI Rep. Tossicologia Alimentare e Veterinaria, Dip. Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Istituto Superiore di Sanità, Roma li interferenti endocrini (IE) sono sostanze che possono interferire con il sistema endocrino dell’individuo provocando effetti avversi sulla salute di un organismo. Molti contaminanti
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ambientali sono stati identificati quali fattori di rischio di possibili danni a lungo termine per la riproduzione e lo sviluppo. L’esposizione umana a interferenti endocrini, in particolare a contaminanti ambientali, avviene principalmente attraverso gli alimenti. L’infanzia, per le sue caratteristiche di immaturità nello sviluppo di alcuni sistemi, rappresenta una delle fasce più vulnerabili e suscettibili all’azione degli IE. Il progetto BABYFOOD, nell’ambito del Network of Excellence “CASCADE”, ha valutato l’esposizione infantile, dalla nascita ai primi anni di vita, studiando la modulazione dei recettori nucleari, in seguito all’assunzione degli alimenti per l’infanzia presenti in commercio. In particolare, al fine di tutelare la salute dei bambini non allattati al seno, vengono studiati campioni di latte in polvere (completo, ipoallergenico e di soia) selezionati in base alle stime di vendita e di consumo per tipo e per marca. Per rendere possibile la comparazione dei risultati ottenuti dallo studio delle matrici alimentari, CASCADE ha selezionato quattro sostanze modello (Bisfenolo A, Vinclozolin,
2,3,7,8 Tetraclorodibenzo-p-diossina, Genisteina) il cui meccanismo d’azione sia esemplificativo di una particolare interazione con diversi recettori nucleari. Il nostro studio ha messo a punto un sistema in vitro composto di due linee cellulari rappresentative di organi del sistema digerente quali fegato e colon (rispettivamente HuH6 e DLD-1) in grado di evidenziare gli effetti sulla modulazione di alcuni recettori nucleari (ERα, ERβ, AR, AhR e PPARγ) nonché sui livelli di selezionati marcatori funzionali, in seguito ad esposizione alle sostanze modello e alle matrici alimentari. Nel complesso, i risultati indicano che a) le due linee cellulari utilizzate hanno permesso di evidenziare modulazioni qualitativamente e quantitativamente diverse dei recettori nucleari studiati, suggerendo quindi l’esistenza di suscettibilità diverse nei due organi bersaglio; b) l’entità della modulazione osservata per le matrici per l’infanzia e le sostanze modello risulta comparabile nonostante il pattern di modulazione recettoriale o dei marcatori funzionali sia diverso. ■
Arsenico nell’ambiente e nella catena alimentare a
FRANCESCO CUBADDA, SILVIA CIARDULLO, MARILENA D’AMATO, ANDREA RAGGI, FEDERICA AURELI b MARINA CARCEA a Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Istituto Superiore di Sanità, bIstituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione lcune centinaia di campioni di frumento (n = 726) provenienti dalla quasi totalità dei distretti agricoli italiani sono stati combinati in 141 campioni composti, omogenei per origine geografica e varietà. La concentrazione media di arsenico in tali campioni è risultata essere di 9 ng g−1, con un intervallo di 2-55 ng g−1 (materia secca). La variabilità nel contenuto di arsenico (coefficiente di variazione = 91%) è risultata dipendere dall’origine geografica, riflettendo fattori geochimici e ambientali. La variabilità temporale è stata valutata mediante uno studio longitudinale di 3 anni su sette varietà coltivate in 22 aree del nord e centro Italia (n = 66). Le variazioni medie annuali del contenuto di arsenico sono risultate essere contenute, con un coefficiente di variazione medio del 23%. Nell’insieme, questi risultati mostrano che la mappatura dell’arsenico fitodisponibile nei suoli agricoli può essere effettuata mediante la determinazione dei livelli di arsenico in campioni di frumento rappresentativi della produzione locale. La province di Viterbo e Novara sono risultate quelle con una maggiore abbondanza di arsenico fitodisponibile nei suoli agricoli, seguite da Foggia, Brindisi e dalle province venete di Verona, Padova, Treviso e Venezia. Al fine di indagare la speciazione dell’arsenico nel frumento, i campioni sono stati sottoposti a estrazione chimica e analisi mediante HPLC-ICP-MS. La quasi totalità dell’arsenico nella granella di frumento è presente come As(III) e As(V), con prevalenza della forma trivalente, indicando l’importanza del frumento come fonte di arsenico inorganico nella dieta. Una stima dell’assunzione utilizzando i dati di speciazione di questo studio e i livelli di presenza riportati dall’EFSA mostra che circa la metà dell’intake di arsenico inorganico della popolazione europea (mediana) è ascrivibile agli alimenti derivati dal frumento, fatta eccezione per i gruppi di popolazione la cui alimentazione è basata sul riso o che sono esposti all’arsenico prevalentemente attraverso l’acqua. ■
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I testi sono tratti dai poster presentati in occasione del corso “Ambiente, Alimentazione e Salute: come sviluppare una comunicazione traslazionale” (Cremona, 2122 ottobre 2010) realizzato da ANMVI International, AIVEMP e ISEH con il contributo della Regione Lombardia.
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Diagnosi di FIV e FeLV nei gattini: recenti acquisizioni A che età effettuare lo screening e quali test utilizzare. Conferenza AAFP
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO e ultime acquisizioni circa la diagnosi e l’immunizzazione per FIV e FeLV nei gattini sono state presentate nel corso della conferenza 2010 dell’American Association of Feline Practitioners (AAFP) a San Diego, California.
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FIV L'infezione sostenuta da FIV viene abitualmente diagnosticata sulla base del risultato positivo del test anticorpale ELISA di screening. Benché in alcuni gatti la produzione di anticorpi verso FIV possa richiedere un tempo maggiore, nella maggior parte dei soggetti ciò si verifica entro 60 giorni dall'esposizione. In caso di test ELISA positivo, si consiglia un test Western blot di conferma, soprattutto nei gatti considerati a basso rischio di infezione. Anche se rari, sono possibili risultati falsi negativi per entrambi i test. È consigliabile effettuare il test precoce nei gattini. I gatti di età inferiore a 6 mesi possono avere risultati positivi se nati da madri infette, poiché assumono gli anticorpi con il colostro. Questi soggetti non sono realmente
infetti e, se rivalutati all'età di 6 mesi, risulteranno negativi. Tra i 4 e i 6 mesi di età, i gattini con risultati positivi sono più probabilmente infetti. Poiché un risultato negativo è considerato affidabile, i gattini dovrebbero essere analizzati precocemente. Questa pratica evita che i gattini infetti costituiscano una fonte di infezione per altri gatti e i soggetti positivi possono essere rivalutati più avanti. Lo screening precoce migliora anche la compliance del proprietario, migliorando la sorveglianza complessiva dell'infezione.
FELV A differenza di FIV, la diagnosi di infezione sostenuta da FeLV si ottiene identificando gli antigeni nel sangue. È consigliabile utilizzare regolarmente i kit per i test ELISA disponibili utilizzabili su sangue, siero o plasma. Il test sulla saliva non è al momento considerato affidabile. I risultati sono in genere positivi un mese dopo l'esposizione. Anche il test anticorpale (IFA) è in grado di identificare gli antigeni e dovrebbe essere utilizzato per confermare l'infezione. Quest'ultimo test si effettua sul sangue o sul midollo osseo. Sono possibili risultati falsi negativi del test IFA se effettuato prima dello sviluppo della viremia secondaria (68 settimane dopo l'esposizione) o quando il gatto è neutropenico o trombocitopenico. I gattini più giovani sono esposti al rischio maggiore di infezione e possono essere sottoposti a test in qualsiasi momento. Gli anticorpi materni non interferiscono col test. Tuttavia i gattini nati da madri FeLV-infette possono non avere risultati positivi per settimane o mesi. È sconsigliabile effettuare i test su un unico membro di un gruppo o di una cucciolata o
su un pool di campioni. Tali pratiche non sono affidabili e non consentono di isolare i soggetti infetti né di effettuare un follow-up appropriato. Qualsiasi gatto per il quale si sospetti un'esposizione al virus ma che mostra risultati negativi ai test dovrebbe essere rivalutato dopo un minimo di un mese, perché i risultati potrebbero non essere positivi durante il periodo di incubazione. Secondo la relatrice, i nuovi studi suggeriscono che la maggior parte dei gatti esposti a FeLV rimangono infetti per tutta la vita. Alcuni di questi possono restare non-viremici, condizione conosciuta come infezione regressiva. In questi ultimi, non è possibile identificare il virus o i suoi antigeni nel sangue. Tuttavia, è possibile identificare il DNA provirale mediante PCR. Questi soggetti generalmente non eliminano il virus ma possono trasmettere la malattia se utilizzati come donatori di sangue. Benché i test non siano generalmente influenzati dalla vaccinazione, il sangue prelevato immediatamente dopo quest'ultima può fornire risultati falsi positivi ed è dunque consigliabile prelevare i campioni da analizzare prima della vaccinazione. Quando il test di screening per FeLV e i test di conferma non sono in accordo, è consigliabile ripeterli dopo 60 giorni. In genere in questo momento emergerà il vero stato del soggetto. Quando effettuata da un laboratorio qualificato, la PCR può essere il test più sensibile per FeLV e può favorire l'identificazione di infezioni regressive e risolvere i casi di disaccordo tra i test. “Testing kittens for FeLV and FIV” Little S. In Proceedings of the 2010Am Assoc Feline Pract Conference (San Diego, CA. March 13 - 15, 2010). ■
Uso responsabile degli antibiotici significa libertà terapeutica del veterinario Monito della BVA ai veterinari in occasione della Giornata Europea degli Antibiotici (18 novembre) ’utilizzo irresponsabile degli antibiotici da parte dei medici veterinari può tradursi in una loro ridotta libertà e capacità terapeutica. È il messaggio inviato dalla British Veterinary Association (BVA) ai veterinari inglesi in occasione della Giornata Europea degli Antibiotici, istituita a livello europeo il 18 novembre di ogni anno con lo scopo di ridurre l'uso inappropriato degli antibiotici, obiettivo considerato una priorità di sanità pubblica. La BVA ha pubblicato lo scorso anno delle linee guida per i veterinari in 8 punti sull'utilizzo responsabile degli antibiotici, documento che ha ricevuto un feedback positivo anche dalla Federation of Veterinarians of Europe (FVE). Il fenomeno dell'antibiotico-resistenza interessa sia la salute umana sia quella ani-
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male e in alcuni paesi UE la disponibilità di antibiotici per i veterinari è stata regolamentata ed è stato rivisto in maniera restrittiva il prontuario dei farmaci utilizzabili dai veterina-
ri. Questa tendenza può limitare la libertà del medico veterinario di prescrivere una terapia in accordo al proprio giudizio clinico. Secondo la nota della BVA, l’antibiotico-resistenza è un problema enorme sia per la salute umana sia per quella animale. I medici veterinari hanno il dovere di utilizzare responsabilmente questi farmaci per il benessere animale e per la salute pubblica. L’utilizzo irresponsabile degli antibiotici può, al contrario, privare i veterinari del loro diritto di prescrivere alcuni farmaci e avere un significativo impatto sulla salute animale. Gli otto punti trattati nelle linee guida BVA: 1) lavora con il cliente per ridurre la necessità di antibiotici 2) evita l'utilizzo inappropriato 3) scegli il farmaco giusto per il microrganismo giusto
ANESTESIA E ANALGESIA SECONDO MODELLI FARMACOCINETICI NEI PICCOLI ANIMALI
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n sondaggio ha analizzato le attuali pratiche dei medici veterinari italiani iscritti a una società di anestesiologia circa l'utilizzo di propofolo e oppioidi endovenosi durante l'anestesia e per il trattamento del dolore acuto nei piccoli animali. Si inviavano questionari ai 171 membri della Società italiana veterinaria di anestesia regionale e terapia del dolore, richiedendo informazioni circa il tipo di struttura in cui il veterinario era occupato, le tecniche di somministrazione utilizzate e i benefici percepiti dall'utilizzo delle pompe per infusione controllata mirata (TCI). Dei rispondenti (168; 98,2%), 121 (72%) lavoravano in una struttura privata firstopinion, 25 (14,9%) in una struttura privata 24 ore, 11 (6,5%) in una struttura privata di riferimento, 8 (4,8%) in una clinica universitaria, 2 (1,2%) non si occupavano al momento di piccoli animali e uno (36%) era in pensione. Dei 130 (78,8%) rispondenti in attività che utilizzavano una pompa a siringa, 8 (4,8%) usavano un sistema TCI, 31 (18,8%) un sistema TCI manuale, 40 (24,2%) uno scehma BET (Bolus-elimination-transfer) e 51 (31%) l’infusione costante. Quindi, 79 dei 165 (47,9%) veterinari in attività che rispondevano utilizzavano un sistema di somministrazione dei farmaci derivato da un modello farmacocinetico. La maggior parte dei rispondenti (81,2%) riteneva che l'uso di pompe con capacità TCI potesse migliorare la pratica e la cura del paziente. (M.G.M.) “Survey of the current use of pharmacokinetic model-driven drug delivery in small animal anaesthesia and analgesia in Italy” L. Novello, B. Carobbi. Veterinary Record 2010; 167: 784-788.
4) 5) 6) 7)
verifica la sensibilità antimicrobica riduci l'utilizzo profilattico riduci l'utilizzo perioperatorio registra e giustifica le deviazioni dal protocollo 8) segnala l'insuccesso terapeutico 9) usa responsabilmente fluorochinoloni e cefalosporine di terza/quarta generazione. (M.G.M.) ■
Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo
www.vetjournal.it/
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Pronto soccorso, in Liguria un progetto pilota Gualtiero Tanturli, presidente ANMVI regionale: “un modello da esportare in altre zone del Paese”
occorso stradale agli animali incidentati. È un obbligo, introdotto dal nuovo codice della strada, al quale la Asl 4 chiavarese e alcuni studi veterinari del territorio ottemperano da anni, attraverso un progetto innovativo non solo per la Liguria, ma anche a livello nazionale. È così che, quando il ministero della Salute ha scritto ai presidi veterinari regionali, Comuni e carabinieri del nucleo antisofisticazioni, sollecitando l’avvio di un servizio di reperibilità e pronto soccorso, la Asl chiavarese non è stata colta di sorpresa. «Dal 2002 la nostra è l’unica Azienda sanitaria ligure, la sola anche a livello nazionale, operativa con un pronto soccorso veterinario per animali da affezione - precisa Gualtiero Tanturli al Secolo XIX, presidente regionale dell’Associazione nazionale medici veterinari e titolare, insieme ai colleghi Piergiorgio Nanni e Daniela Cheti, dell’ambulatorio Levante di Chiavari - Un’iniziativa regolata attraverso una convenzione tra la Asl e i Comuni del territorio che, per il recupero e il trasporto degli animali vaganti, malati o feriti, si appoggia alla Croce Bianca di Rapallo. Un’esperienza pilota, un modello da esportare in altre zone del Paese». Soddisfatto anche il direttore generale della Asl, Paolo Cavagnaro. «Un servizio che sta dando buoni risultati». Ogni anno sono oltre 600 i cani e i gatti soccorsi: 316 solo negli ultimi sei mesi. «Il maggior numero di interventi riguarda gatti randagi - spiega Alessandra Raffo, responsabile del servizio veterinario Asl - Ci avvaliamo della collaborazione dei veterinari libero professionisti del territorio. In origine erano 8 gli ambulatori che avevano aderito, stipulando convenzioni con i singoli Comuni; negli anni successivi 4 non hanno rinnovato le convenzioni». Convenzionarsi conviene perché consente al Comune sul cui territorio viene soccorso un animale in difficoltà di pagare tariffe minime (invariate dal 2002). Nel caso un Comune non fosse convenzionato, in caso di emergenza,
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verserebbe il costo pieno dell’intervento. La procedura per accedere al pronto soccorso veterinario è semplice: chi trova un animale in difficoltà deve rivolgersi al 118 o allo 0185/329082. Il veterinario della Asl, se necessario, allerta la Croce Bianca, l’utente che ha segnalato un animale da soccorrere compila un’autocertificazione e i militi della pubblica assistenza trasportano l’animale all’ambulatorio reperibile. Dopo l’approvazione in Parlamento delle modifiche al Codice della Strada, il Ministero della Salute aveva scritto ai Servizi Veterinari Regionali, ai Comuni e per conoscenza ai Carabinieri del Nas. La nota è del 4 agosto e riguardava le novità sugli obblighi di soccorso stradale agli animali incidentati: “Dai suddetti nuovi adempimenti deriva l’inderogabile necessità di assicurare il servizio di reperibilità e pronto soccorso per animali da parte di tutte le Amministrazioni competenti”. Le Regioni hanno ricevuto e girato la nota ministeriale alle Asl del territorio invitandole a garantire il rispetto delle nuove disposizioni. L’esperienza dell’Asl di Chiavari rappresenta un esempio dal quale partire. La soluzione non potrà non far leva sulla presenza di strutture veterinarie private che già oggi non hanno le carenze strutturali, professionali e di preparazione clinica che le Asl riconoscono di avere. Sarà necessario completare il quadro anche con un protocollo di intervento deciso fra tutti gli attori del sistema, per evitare che il cittadino esposto ad un obbligo non sia nelle condizioni di adempierlo e l’animale incidentato non sia adeguatamente curato. L’ANMVI vuol credere che le istituzioni di Governo sapranno sviluppare considerazioni diverse sulle questioni di fondo del problema che sono senza dubbio economiche e che, proprio per questo, vanno affrontate seguendo il principio della razionalizzazione della spesa pubblica, del ricorso al convenzionamento con le strutture veterinarie private autorizzate dalle Regioni, per sapere affrontare l’intervento di emergenza. ■
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Liguria-Veneto Info Regioni
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Più di 500mila euro per la lotta al randagismo Interrogazione sui finanziamenti impegnati in Liguria. Chiesta la conferma dei fondi per il 2011
on un'interrogazione alla Giunta della Liguria, il Consigliere Sergio Scibilia (Pd) ha chiesto dati sulle campagne di sterilizzazione degli animali nella regione. In particolare: quanti interventi sono stati eseguiti nel 2009 nelle singole province e quali enti hanno beneficiato, quali spese sono state sostenute per gli interventi di sterilizzazione e il costo per singola provincia, quali sono le procedure di erogazione dei contributi a favore dei Comuni, Comunità Montane e dei relativi sistemi di controllo. "La legge regionale 23/2000 Tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagi-
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smo - ha sottolineato Scibilia - disciplina le varie funzioni: trasporto, detenzione, ricovero, sterilizzazione e prevenzione delle malattie degli animali. Visto il numero di animali coinvolti in particolare dalla sterilizzazione, l'incidenza sui bilanci di Asl e Comuni che prendono finanziamenti dalla Regione in base alla legge regionale 23/2000 sarà notevole". Ha risposto l'assessore alla salute Claudio Montaldo: "Con decreto del 22 dicembre 2009 la Regione ha impegnato 538.249,87 euro a favore dei Comuni e delle Comunità montane per i seguenti progetti: 510.263,87 per Piani per il ridimensionamento del randagismo e programmi mirati per la sterilizzazione delle colonie animali presenti sul territorio; e 27.986 per i Programmi mirati al monitoraggio e al contenimento dell'avifauna. Nel dettaglio in provincia di Genova 337.370 euro per randagismo e diecimila per piccioni; in provincia di Imperia 133.330,87 euro per randagismo e 2.050 per piccioni. Ancora, 6.563 euro per randagismo e 5.936 per piccioni; e, infine, in provincia di La Spezia 33mila euro per randagismo e diecimila per piccioni". Ha replicato Scibilia: "Sono soddisfatto. Questi finanziamenti sono stati utili per fermare il fenomeno del randagismo e regolamentare le popolazioni animali. Pertanto auspico una conferma dei fondi per il 2011". ■
MORATORIA FISCALE PER I PROFESSIONISTI DEL VENETO
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na sospensione immediata di tutti gli obblighi tributari, diretti e indiretti, per i liberi professionisti del Veneto colpiti dall'alluvione. Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, lancia un appello al governo per sollecitare un immediato intervento a sostegno degli studi professionali che hanno subito danni nelle zone alluvionate. "Da una prima ricognizione -spiega- sono numerosi gli studi professionali del Veneto che hanno subito gravissimi danni economici: negli studi legali interi archivi sono andati distrutti, negli ambulatori sanitari si stimano ingenti danni ad apparecchiature e strumentazioni, senza contare il blocco dell'attività professionale che ha messo in ginocchio professionisti già alle prese con una durissima crisi". "Facciamo appello al governo e ai ministri competenti - aggiunge Stella - affinché si possa estendere anche ai liberi professionisti del Veneto il rinvio dei termini di pagamento per tasse e contributi e l'esenzione dell'applicazione degli studi di settore per le attività professionali colpite dagli eventi alluvionali". Intanto, la Confederazione italiana dei liberi professionisti ha avviato un censimento, comune per comune, per individuare le situazioni di maggior emergenza e calcolare l'entità dei danni. Ma Confprofessioni si è già attivata su diversi fronti per aiutare i professionisti del Veneto. Grazie all'alleanza con Unicredit, i professionisti colpiti dall'alluvione potranno usufruire del plafond di 150 milioni di euro a condizioni agevolate stanziato da Unicredit. Inoltre, attraverso Ebipro, l'Ente bilaterale per gli studi professionali, ha invitato le parti sociali a valutare iniziative sinergiche nell'ambito della bilateralità di settore degli studi per operare a sostegno dei datori di lavoro e dei lavoratori in difficoltà.
ALLUVIONE IN VENETO, LA SOTTISCRIZIONE DELL’ANMVI
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l Consiglio Direttivo di ANMVI Veneto coordinerà le iniziative a favore dei colleghi danneggiati dall’alluvione. Le segnalazioni dei medici veterinari possono essere inviate a: info@anmvi.it, con oggetto: Alluvione Veneto. Versamenti "pro-colleghi Veneto" possono essere eseguiti sui seguenti conti postale e bancario aperti dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani e ad essa intestati: Conto corrente postale (causale "pro colleghi Veneto") IBAN: IT75E0760111400000040777971- Conto corrente bancario (causale "pro colleghi Veneto") IBAN: IT03M0623011402000030180174. ANMVI Veneto si occuperà anche - in collaborazione con ANMVI Nazionale - di informare sulle iniziative avviate a livello territoriale, anche da parte delle pubbliche amministrazioni, a sostegno della popolazione e delle attività zootecniche, segnalate dai Colleghi.
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20 Europa Sanità animale
Blue tongue, è giunta l’ora di cambiare le norme La UE propone una modifica alla direttiva 2000/75/CE a Commissione europea ha proposto, il 15 novembre scorso, una modifica alla direttiva 2000/75/CE che fissa disposizioni specifiche relative alla misura di lotta ed eradicazione della febbre catarrale degli ovini. La proposta che dovrebbe entrare in vigore nel
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2011, tiene conto, tramite un aggiornamento delle regole in vigore, dell'evoluzione tecnologica nella produzione di vaccini, permettendo il loro utilizzo su tutto il territorio dell'Unione Europea. L'obiettivo: limitare l'impatto economico della malattia grazie ad una riduzione delle perdite subite dagli agricoltori. La proposta segue il principio che "prevenire è meglio
che curare" e permette una maggiore flessibilità agli Stati membri a sviluppare strategie nazionali di vaccinazione per la prevenzione e il controllo della febbre catarrale degli ovini. Attualmente, la direttiva europea in vigore dal 2000 vieta l'utilizzo di vaccini nelle zone esenti dalla malattia. La nuova proposta, invece, abolisce questo principio aprendo la porta alla
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vaccinazione preventiva. Nel commentare il provvedimento, il commissario europeo alla sanità John Dalli ha sottolineato che, "grazie ad una campagna di vaccinazione intensa e al recente sviluppo di nuovi vaccini, nel 2010 sono stati segnalati nell'Unione Europea solo 120 focolai della malattia contro i 45mila nel 2008. Nell'ultimo decennio, la febbre catarrale ha mostrato una tendenza a diffondersi in aree dove non era mai arrivata prima. La vaccinazione si è dimostrata lo strumento più efficace per controllare e prevenire la malattia e facilitare il commercio sicuro di animali vivi. Dobbiamo imparare dalle lezioni del passato, e penso che sia giunto il momento - conclude Dalli - di cambiare le norme vigenti in materia di vaccinazione, in modo da poter prevenire meglio future epidemie di rilievo". ■
L’ALLEVAMENTO NON È PIÙ SOSTENIBILE
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deputati europei, nel corso della sessione plenaria del 12 novembre scorso, hanno adottato una risoluzione che sollecita la Commissione a fronteggiare la crisi degli allevamenti. Alla presenza del commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos, i parlamentari hanno elencato 19 richieste di intervento a sostegno della zootecnia comunitaria. La risoluzione invita, fra l'altro, la Commissione e gli Stati membri a tener conto dei costi elevati generati dal rispetto della legislazione in materia di benessere degli animali, in particolare visto che tali costi non sono considerati nella determinazione dei prezzi di vendita. Il documento invita pertanto la Commissione a garantire che le importazioni dai paesi terzi rispettino le norme dell'Unione europea in materia di benessere degli animali al fine di evitare una concorrenza sleale; sottolinea che nei prossimi anni i settori suinicolo e avicolo dovranno conformarsi a requisiti sempre più rigorosi senza ricevere alcun sostegno finanziario da parte dell'Unione europea. Inoltre, la risoluzione invita la Commissione a valutare l'impatto economico dell'introduzione di nuove norme in materia di benessere degli animali e sottolinea che, prima di procedere all'elaborazione di nuovi testi legislativi, è necessario garantire una corretta applicazione delle norme già in vigore, sia generali che specifiche. Il settore sta affrontando molte difficoltà a causa di una serie di fattori: l'aumento dei costi di produzione, la competizione delle importazioni da paesi terzi e il rialzo dei costi dei mangimi. I deputati hanno accolto con favore la recente decisione della Commissione di immettere sul mercato parte delle proprie riserve di cereali per aiutare ad abbassare i prezzi del mangime sul mercato e dare un contributo agli allevatori. Un altro punto dolente per il comparto allevamento è il rischio di una dipendenza dalle importazioni dai paesi terzi che spesso non sono vincolati dalle stesse severissime regole imposte agli allevatori europei. Invocata di conseguenza l'imposizione di standard di rispetto ambientale e di benessere degli animali anche per le aziende che importano carne in Europa. "Abbiamo tolto un po' di tensione dal mercato", ha affermato il commissario Ciolos dopo l'annuncio della misura di intervento. Anche perché il problema non deriva da una mancanza di cereali, ma esclusivamente dalla speculazione, ha aggiunto. Anche per questo la Commissione introdurrà nella riforma della Politica agricola comune un nuovo meccanismo per contrastare la volatilità dei prezzi.
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SINVET Dalle Associazioni
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Neurologi italiani ed internazionali in lutto In ricordo del collega Roberto Poma alla University of Guelph, Ontario Veterinary College (Canada). Coloro che non lo hanno conosciuto possono trovare la sua storia professionale in una breve e bella intervista, pubblicata su internet, in cui lui stesso si racconta. Ma questo era il professionista. Prima di tutto però Roberto era figlio di Anna e Franco Poma e fratello minore di Stefano. Amava profondamente la sua famiglia e, quando si parlava con lui di cose serie, di
di MASSIMO BARONI Presidente SINVET - società Italiana di Neurologia Veterinaria neurologi veterinari italiani ed internazionali sono in questi giorni in lutto per l’improvvisa perdita di Roberto Poma, diplomato ACVIM Neurology. Roberto era uno di noi e aveva cominciato la sua avventura nell’ambito della neurologia veterinaria proprio frequentando SINVET e condividendo con noi la sua volontà di specializzazione e di crescita culturale. Aveva poi trovato il suo ambiente professionale all’università di Gelph in Canada dove aveva costruito una carriera brillante che lo aveva portato ad essere considerato uno degli insegnanti più efficaci ed uno dei ricercatori più importanti. A fianco degli impegni professionali e degli importanti riconoscimenti ricevuti, Roberto ha sempre saputo mantenere umiltà, equilibrio e grande rispetto per i rapporti umani. Proprio nel prossimo anno avrebbe dovuto essere il principale relatore al Congresso Internazionale SCIVAC di Rimini nella sezione dedicata alla neurologia. Purtroppo una brutale emorragia cerebrale lo ha portato via improvvisamente all’età di 41 anni lasciando nel più profondo dolore la sua famiglia e tutti quanti noi. Professione Veterinaria, SCIVAC e SINVET vogliono ricordarlo come esempio di dedizione alla crescita culturale veterinaria, progetto che accomuna tanti di noi e di cui Roberto era stella splendente di assoluto valore internazionale. Per chi volesse contribuire, è stato aperta una raccolta di un fondo peri Suoi bambini. Informazioni si possono ottenere scrivendo a agbradford@shaw.ca Di seguito un ricordo di Donatella Lotti, collega che seguì Roberto nei suoi primi passi professionali e legata a Lui da profonda amicizia e stima.
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“Fino a pochi giorni fa pensando a Roberto Poma avrei potuto immaginare una chiacchierata con lui o una corrispondenza mail per organizzare quando e dove riuscire ad incontrarci, ma certo non avrei pensato di ritrovarmi a scrivere a proposito del dolore e del vuoto che la sua improvvisa scomparsa lascia in tutti noi. Era un giovane brillante professore, serio, umile, coscienzioso ed entusiasta, un clinico che trasmetteva fiducia e un ricercatore meticoloso. Si era laureato all’Università di Torino nel 1995, diplomato in neurologia presso l’American College, e dal 2004 insegnava
sentimenti, di quale fosse il senso della vita, Roberto non poteva finire il discorso senza ricordare quanto avesse ricevuto dall’amore e dall’esempio familiare. Bobo era un amico caro, leale, sorridente e insostituibile di tanti coetanei della sua Biella, dove amava fare ritorno per stare in famiglia e con gli amici. Roberto è stato uno studente modello, un neolaureato curioso e determinato. Prima di costruire la sua vita professionale e familiare
a Guelph, Robi è stato uno stimato e rispettato collega a Biella, e poi a Torino. Infine Roberto era marito della cara e dolce Becky e papà di due splendidi gemelli Valentina e Leonardo. Non aggiungo altro per raccontarlo perché chi lo ha conosciuto troverebbe comunque tante parole in più per dire quale bella persona fosse. Il ricordo di Roberto resterà sempre vivo in noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo”. ■
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22 Calendario attività Dal 12 dicembre al 12 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi INCONTRO SIVAE IN COLLABORAZIONE CON ATAV
LA GESTIONE DELLE SPECIE ESOTICHE E LA FIGURA DEL TECNICO VETERINARIO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria EV - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: lara.zava@evsrl.it
13 - 17 DIC
CORSO SCIVAC Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti.
MEDICINA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 33 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
19 DIC
INCONTRO ANMVI / GPM / ORDINI VETERINARI PROVINCIALI ABRUZZESI
TARIFFE E CERTIFICAZIONI - Dragonara Hotel - S. Giovanni Teatino (CH) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Segreteria Practice Management - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: management@anmvi.it
CORSO SIDEV
WORKSHOP SIDEV - TRICOLOGIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE
XVII SIVE CONGRESS - Montesilvano (PE) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SCVI
LE ERNIE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LA CITOLOGIA QUALE AUSILIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DI MEDICINA INTERNA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 1° IT. MEDICINA INTERNA: I PARTE - APPROCCIO AL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 48 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it PROFILASSI VACCINALE DELLE MALATTIE DELLA RIPRODUZIONE E RESPIRATORIE NELL’ALLEVAMENTO DELLA BOVINA DA LATTE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento Per info: Paola Orioli - Segr. e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it LA NEUROLOGIA E L’OFTALMOLOGIA NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: info@sivae.it EMATOLOGIA: AGGIORNAMENTI AL 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IL DIABETE NEL GATTO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - Email: socspec@scivac.it 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: I PARTE - ESAME NEUROLOGICO E LOCALIZZAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
12 DIC
22 - 23 GEN 4 - 6 FEB 5 - 6 FEB
INCONTRO SICIV
6 FEB 8 - 11 FEB 10 FEB 12 - 13 FEB 12 FEB 13 FEB 15 - 18 FEB 17 - 18 FEB 17 FEB 19 FEB 20 FEB 23 - 26 FEB 25 - 26 FEB 26 - 27 FEB 27 FEB 1 - 3 MAR 4 - 6 MAR 10 - 12 MAR 12 - 13 MAR 12 MAR 13 MAR 13 MAR
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC SEMINARIO NAZIONALE SIVAR SEMINARIO NAZIONALE SIVAE INCONTRO SIMIV INCONTRO SIMEF / SIMIV
ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CORSO SCIVAC
SEMINARIO NAZIONALE SIVAR
AGGIORNAMENTI NELLA PRATICA BUIATRICA VETERINARIA: IMPIEGO DEL FARMACO E PATOLOGIE ENTERICHE NEL VITELLO - Caserta - ECM: Richiesto Accreditamento
INCONTRO SIFIRVET
IL MASSAGGIO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ORTOPEDIA PEDIATRICA E GESTIONE NUTRIZIONALE NELLA PREVENZIONE E NELLA TERAPIA DELLE PATOLOGIE DELL’ACCRESCIMENTO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 3° IT. ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMATOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it
INCONTRO SIANA / SIOVET ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
CORSO SIVE
CORSO PRATICO DI NEONATOLOGIA - Università di Bologna - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it
INCONTRO SINVET
ANOMALIE DELLO SVILUPPO DEL RACHIDE E DEL MIDOLLO SPINALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it IMAGING DELL’OCCHIO E DELLA REGIONE ORBITALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: II PARTE - GASTROENTEROLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 42 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 68° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it MEDICINA COMPORTAMENTALE 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 28 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it STRATEGIE PER LE REVISIONI CHIRURGICHE NEL FALLIMENTO DI TRATTAMENTI ORTOPEDICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INFEZIONI DELL’APPARATO URINARIO: L’ATTUALITÀ - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI EREDITARIE DEL CANE E DEL GATTO: STATO DELL'ARTE E NUOVE PROSPETTIVE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it LAVORA SU TE STESSO PER CAPIRE L'ALTRO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
INCONTRO SVIDI / SOVI ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC
CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC CORSO SCIVAC INCONTRO SIOVET INCONTRO SINUV INCONTRO SICARV INCONTRO SISCA
laPROFESSIONE
VETERINARIA 40 | 2010
la VETERINARIA
PROFESSIONE
La rivista è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore Direttore Carlo Scotti Direttore Responsabile Antonio Manfredi Coordinamento Editoriale Sabina Pizzamiglio info@anmvi.it Comitato di Redazione Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi, Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga, Sabina Pizzamiglio, Aldo Vezzoni Rubriche Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli, Giovanni Stassi Segreteria di Redazione Lara Zava professioneveterinaria@anmvi.it Grafica Francesca Manfredi grafica@evsrl.it Editore SCIVAC - Via Trecchi, 20 26100 Cremona Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003 Concessionaria esclusiva per la pubblicità EV Soc. Cons. a r.l., Cremona marketing@evsrl.it
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Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 N. 46) art. 1, comma 1 Filiale di Milano a cura di Centro Produzione Mailings Scarl - Cusago (MI) Professione Veterinaria pubblica notizie d'attualità e di rassegna i cui contenuti non rispecchiano necessariamente il pensiero della Testata. Interventi e opinioni attribuibili a Professione Veterinaria e/o all'ANMVI vengono esplicitamente indicate come tali. Cambio di indirizzo: Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a: info@evsrl.it Chiuso in stampa il 29 novembre 2010
SOLUZIONI
Ipercalcemia Trauma Isterismo
b c d e
I pesci nuotano nervosamente I pesci si accovacciano sul fondo I pesci sostano nella parte alta della vasca I pesci presentano nervosismo e respirazione celere con maggiore apertura degli opercoli branchiali
QUIZ 1
Ipocalcemia
Non esiste nessuna sintomatologia, la diagnosi di una patologia branchiale può essere fatta solo con un esame attento di un frammento di branchia
Risposta corretta: b) Incontro SIVAE: “Endocrinologia negli animali esotici” - Cremona, Marzo 2008
Ipotermia
a
QUIZ 2
a b c d e
2) Qual è la sintomatologia più comune di una patologia branchiale:
Risposta corretta: e) Incontro SIVAE: “Malattie Respiratorie degli Animali Esotici” - Cremona, marzo 2007
1) Un pappagallo Cenerino di un anno di età viene portato in visita con tremori e convulsioni. Cosa sospettate?
Professione Veterinaria 40-2010:ok
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Professione Veterinaria 40-2010:ok
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