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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
42 2011
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 42 dal 5 all’11 dicembre 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
RIFORMA “AUTOMATICA” DEGLI ORDINI
ADESIONI AL FONDO SANITARIO
IL CANE È UN DIRITTO COSTITUZIONALE
LINEE GUIDA AAHA PER L’ANESTESIA
ANALISI DEL COMPARTO RICOVERI
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CI CREDONO MATUSALEMME
BREVI TRASPARENZA Si è svolta il 7 dicembre nella sede del ministero della Salute di Viale Giorgio Ribotta, la prima Giornata della trasparenza. L'iniziativa è prevista dal decreto legislativo 150/2009 per l'accessibilità e la rendicontazione della performance della PA. Il Dipartimento della Sanità pubblica ha presentato gli obiettivi strategici e istituzionali secondo il nuovo assetto organizzativo stabilito dal Dpr 108 del 22 marzo 2011.
CONCORSI È on line www.trovalavoro.salute.gov.it il nuovo portale internet del Ministero della Salute per promuovere la massima conoscenza delle possibilità di lavoro offerte dal Servizio Sanitario nazionale. Primo servizio del genere per la ricerca in tempo reale di concorsi e informazioni correlate, come diari e graduatorie.
PIANO 2011-2014
LATTE CRUDO Con il parere favorevole dell'Istituto superiore di sanità, il Ministero della Salute ha prorogato le disposizioni per la prevenzione del rischio di infezione da Escherichia coli. Indicazione di bollitura sui distributori automatici, divieto di consumo di latte crudo nei ristoranti e nella produzione di gelati senza adeguato trattamento termico. Ordinanza ministeriale di proroga.
MANGIMI Il Ministero della Salute ha pubblicato il "Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell'alimentazione animale eseguiti nell'anno 2010". Punto critico: l'assenza di un sistema informatizzato di rendicontazione. Solo tre Regioni hano inviato una relazione annuale pienamente rispondente ai criteri del PNAA. Raggiunta per la prima volta la piena realizzazione dell'attività di campionamento programmata.
RABBIA La Regione Veneto aderisce al Progetto CCM 2010 “La rabbia silvestre nel nordest: monitoraggio e valutazione dell'efficacia delle misure di profilassi in animali e in lavoratori a rischio”. Indagine sull’efficacia degli interventi vaccinali nella volpe, negli animali domestici e nell'uomo. Previsto, inoltre, uno studio epidemiologico in categorie professionali a rischio di infezione (veterinari, guardie forestali).
RECORD Pusuke, entrato nel Guinness dei primati per essere il cane più vecchio del mondo, è morto all'età di 26 anni e 9 mesi nella sua casa del Giappone orientale. "Sono molto triste", ha detto ai media la padrona del cane, un maschio di razza mista. "Penso che sia morto per cause naturali", ha aggiunto. "È un bene che sia accaduto mentre era a casa, e non da un veterinario".
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
Auguri
Anmvi è sempre al vostro fianco Il Presidente Marco Melosi: auguri e grazie a tutti coloro che si impegnano in ANMVI A PAGINA 3
All’inizio di ogni anno nuovo ci scambiamo gli auguri di lunga vita. Ma non siamo Matusalemme. La stabilità a 50 anni per le Casse si tradurrà in maggiori oneri per i professionisti e innescherà un effetto domino che danneggerà gli utenti dei servizi professionali. E i dipendenti degli studi. Metterà a rischio la capacità occupazionale degli studi professionali, sarà una mazzata anche per i cittadini e le pubbliche amministrazioni e per la produzione di ricchezza. Non si possono chiedere saldi previdenziali positivi a cinquant’anni, è come chiedere di garantire l’eternità. Nessun Governo ha mai avanzato richieste tanto onerose e invadenti verso le casse di previdenza dei liberi professionisti, che non dipendono da finanziamenti pubblici e non hanno ripercussioni sulla stabilità finanziaria dello Stato. Non si osa chiedere tanto nemmeno all’INPS. Si chiede alle Casse di dimostrare un saldo previdenziale positivo senza considerare la consistenza patrimoniale degli Enti, per arrivare a costringere i professionisti ad impegni molto più onerosi e insostenibili. Il carico previdenziale che pesa interamente sulle spalle dei liberi professionisti si tradurrebbe in ricarichi di costo sulle prestazioni professionali e in ultima analisi sui cittadini e sulle pubbliche amministrazioni utenti dei servizi professionali intellettuali. E inoltre depri-
merebbe la capacità d’impiego degli studi professionali che impiegano milioni di dipendenti “ai quali non intendiamo decurtare stipendi appena innalzati con il rinnovo del CCNL degli studi professionali e ai quali non negheremo un sistema di welfare (assistenza sanitaria, formazione, bilateralità, ammortizzatori sociali) che fino ad ora ha garantito la tenuta occupazionale del comparto e la sua partecipazione al PIL nazionale. È il Paese a non potersi permettere di far saltare le professioni e tutto l’indotto derivante: produzione di ricchezza, di lavoro, sistema del credito, ecc. L'emendamento presentato dall'AdEPP è stato accolto nella parte che chiedeva di allungare i tempi di adeguamento delle casse (da 3 a 6 mesi), ma non nella parte che chiedeva di mantenere il limite della richiesta di saldi previdenziali positivi a 30 anni e di valutare nei Bilanci tecnici i propri patrimoni, mobiliari e immobiliari. E comunque, anche se allontanata la minaccia, del contributivo rimane. Confprofessioni ha chiesto un incontro al Ministro Elsa Fornero, parlando a nome di tutti i liberi professionisti ed in particolare delle sigle di area sanitaria fra le quali c’è ANMVI. Con l’articolo 24 della manovra Monti, il Governo delle liberalizzazioni consente allo Stato una illegittima ingerenza sulla previdenza privatizzata. E non diteci che servirà a salvare l’Eurozona!
TECNICO O INFERMIERE L’UTILITÀ DI UNA FIGURA PROFESSIONALE DI SUPPORTO AL MEDICO VETERINARIO, già ampiamente diffusa in tutta l’Europa e gli USA, incomincia a trovare interesse anche nel settore veterinario italiano, sia pure ancora in modo limitato soprattutto per le particolari caratteristiche che si evidenziano nel nostro paese: numero estremamente elevato di laureati in veterinaria rispetto alle necessità del mercato, strutture veterinarie ancora principalmente di piccole dimensioni, impossibilità per il Medico Veterinario di vendere farmaci o altri prodotti per la salute ed il benessere animale. Il Tecnico o Assistente veterinario, comunque, incomincia a trovare un suo spazio professionale soprattutto negli ospedali e nelle cliniche ed è già stato richiesto dall’ATAV, associazione che rappresenta circa 150/200 tecnici, il suo riconoscimento al Ministero della Salute dopo che Confprofessioni lo ha inserito nel rinnovo del CCNL per i dipendenti di strutture professionali. Il Tecnico Veterinario, a nostro avviso, deve essere un diplomato senza competenze mediche per evitare un’ulteriore concorrenza nel mercato del lavoro veterinario che esprime già da tempo situazioni di fortissima disoccupazione, al contrario il mondo universitario vorrebbe che fosse un laureato triennale con competenze mediche che lo porterebbero, come nel settore della medicina umana, ad avere forti spazi di intervento autonomo sugli animali in sostituzione del veterinario. A nostro avviso questa seconda possibilità è assolutamente impensabile nelle condizioni attuali che vedono ogni anno circa 700 nuovi laureati iscriversi agli Ordini Provinciali rispetto ai 200/250 espressi da altri paesi europei che riconoscono alla figura di Tecnico Veterinario anche alcune competenze mediche. Siamo quindi disposti a ridiscutere il problema delle competenze dei tecnici quando anche in Italia saremo sotto i 300 nuovi veterinari all’anno.
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2011-2014 Anmvi Informa
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Anmvi presenta il piano programmatico del triennio Punto per punto, le istanze comuni a tutti i settori professionali di MARCO MELOSI Presidente ANMVI
FISCO E PREVIDENZA
l Piano programmatico del mandato 2011-2014 è stato redatto con una modalità nuova. È il prodotto di una lunga elaborazione allargata a tutte le Associazioni federate, invitate a trasmettere le rispettive istanze settoriali. Il Piano è anche il prodotto di una consultazione estesa agli iscritti attraverso una funzione interattiva, “Dai voce a chi ti rappresenta”, che è stata ampiamente utilizzata per l’invio di riflessioni e suggerimenti. Si può dire che il “nuovo metodo” sia il primo punto programmatico di questo mandato: il collegamento costante con i settori disciplinari delle associazioni federate e una forma di partecipazione diretta degli iscritti. Quello che leggerete è dunque un Piano “aperto”. L’invito “Dai voce a chi ti rappresenta” è sempre valido per contribuire non solo con richieste, ma anche attivamente con analisi e proposte: www.anmvi.it.
I
RAPPORTI ISTITUZIONALI ANMVI mantiene un rapporto di attenzione e di dialogo costante con tutte le istituzioni politiche, siano esse europee, nazionali o regionali. Il contributo dell’Associazione è duplice: tecnico-scientifico, attraverso le società scientifiche federate, e politico-professionale mediante i propri dirigenti nazionali e regionali. L’obiettivo costantemente perseguito è di sollecitare le istituzioni al coinvolgimento diretto della categoria, nell’adozione di provvedimenti socio-sanitari che siano sorretti da competenze medico-veterinarie e rispettosi delle prerogative professionali della Categoria. Per quanto riguarda le amministrazioni locali, il progressivo e incompiuto decentramento amministrativo, negli anni, ha giocato un ruolo fortemente limitante, polverizzando il disposto legislativo nazionale in una miriade di scomposte adempienze e inadempienze. ANMVI ritiene necessario che l'indirizzo del Legislatore si accompagnato con adeguati strumenti attuativi che favoriscano il coordinamento fra Stato, Regioni e Comuni. Rientrano fra gli interlocutori istituzionali di ANMVI l’Agenzia delle Entrate, la Commissione Studi di Settore, i Dicasteri economici, delle politiche agricole e dell’università.
EVOLUZIONE INTEGRATA L’approdo ad una sanità veterinaria integrata rappresenta un imperativo della politica ANMVI verso il superamento del dualismo veteroantagonista fra Pubblico e Privato. L’ingresso del Privato nell’attuazione delle politiche di sanità animale e di sicurezza alimentare è incoraggiato dall’Europa e si è fatto strada negli indirizzi programmatici del Ministero della Salute. In questi anni sono stati sistematicamente ignorati i medici veterinari liberi professionisti, malgrado rappresentino una risorsa professionale e organizzativa di enorme valenza per il Servizio Sanitario Nazionale e per i Servizi Sanitari Regionali. È inoltre imperativo per il nostro Paese che in tutti i settori le pubbliche finanze siano gestite con trasparenza e con obiettivi di razionale contenimento. Una politica orientata da questi obiettivi libererebbe risorse oggi indisponibili a causa di sprechi e scelte miopi. È invece sempre più necessario un modello di sanità pubblica integrata, da
realizzare attraverso una costante e fattiva collaborazione ed interazione fra tutti gli attori di salute. L’epidemiosorveglianza, carente nel dato e nei flussi, è l’indicatore più evidente della urgente necessità di integrare Pubblico e Privato per indirizzare più efficacemente le politiche di sanità veterinaria e sicurezza alimentare.
RUOLO DI PARTE SOCIALE Pur non esercitando funzioni sindacali dirette, attraverso l’adesione a Confprofessioni, ANMVI partecipa ai tavoli di Governo con le parti sociali, in virtù della sottoscrizione del CCNL dei dipendenti degli studi professionali. Il ruolo di parte sociale consente a Confprofessioni di sviluppare azioni di rivendicazione a favore dei liberi professionisti aderenti al sistema confederale, con particolare riferimento alle politiche economiche e fiscali. In veste di coordinatrice dell’Area Sanità e Salute di Confprofessioni, ANMVI concorre all’elaborazione di progettualità specifiche delle professioni liberali della sanità con ANDI (dentisti), FIMMG (medici di famiglia), PLP (psicologi), FIMP (pediatri). L’obiettivo è di stimolare l’adozione di moderne politiche di welfare e di riforma del lavoro autonomo, attraverso una regolamentazione ad hoc per le collaborazioni fra liberi professionisti, e definire nuovi profili tecnici di ausilio al professionista sanitario.
LA RIFORMA ANMVI distingue fra riforma delle professioni e riforma degli ordini, troppo spesso fraintesi come sinonimi. È sulla prima che si concentrano gli sforzi programmatici dell’Associazione. Come professionisti abbiamo bisogno di forti spinte innovative e non di “liberalizzazioni” ostilmente dettate dall’Antitrust o dai consumatori; è urgente il bisogno di innovazione, di liberazione da vincoli, anacronismi e aggravi burocratici. Le professioni intellettuali richiedono forme
societarie ad hoc e una connotazione propria nel sistema economico, disgiunta dalle imprese; non sono infatti accasabili nel terziario commerciale (Camere del Commercio) o nel mare magnum delle “partite IVA”, con perdita di identità e di visibilità come comparto sociale, come “parte” sociale. La professione veterinaria necessita di semplificazione degli apparati normativi e burocratici, troppi e sovradimensionati, per liberare risorse manageriali e gestionali a favore dello sviluppo di attività di servizio (dispensazione del farmaco, pet corner, consulenze, ecc.) e di un posizionamento sul mercato, visibile e valorizzabile anche attraverso un utilizzo dei nuovi sistemi informativi (social network, siti web, e-commerce, ecc.) coerente e compatibile con la natura sanitaria della prestazione. L’innovazione dei processi produttivi, come la certificazione di qualità, andrebbero sostenute da adeguate politiche di incentivi e sgravi fiscali, così come l’aggiornamento permanente. Una vera riforma delle professioni dovrebbe abbattere i costi di avviamento, di investimento e di mantenimento dell’esercizio professionale, per ridare competitività ai servizi professionali e alle prestazioni veterinarie. Sulla spinta di una crescente esigenza dell’utenza dovranno essere individuate forme di visibilità del medico veterinario che consentano di qualificarsi non solo sotto il profilo dei titoli e delle specializzazioni, ma anche delle specie animali trattate, come suggerito dalla UEVP. Nell’Ordine nella deontologia la professione deve riconoscere e confermare il patto abilitante con lo Stato e con la Carta Costituzionale. All’Ordine si chiedono terzietà e un esercizio fattivo ed efficace dell’azione disciplinare a tutela dell’utenza e del corpo professionale. Rimanendo libera la pattuizione fra cliente e professionista, la definizione di un tariffario di riferimento continua a rappresentare una necessità ai fini del contenzioso legale e nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Oltre a quanto riportato al capitolo precedente si considerino: Studio di settore, Irap, redditometro, aumento dell’IVA, diminuzione della detraibilità della spesa veterinaria. Sono questi fattori ad elevato impatto sul sistema economico, destinati a penalizzare in maniera progressiva la sostenibilità fiscale dell’attività professionale e il rilancio della domanda di prestazioni veterinarie. Una contrazione della domanda sociale di salute animale, oltre alle ben note ripercussioni di sanità pubblica, influisce negativamente anche sulla costruzione del pilastro pensionistico. ANMVI continuerà ad aggregare consenso e mobilitazione pubblica, a favore di una correzione di rotta: IVA ridotta (10%) o speciale (4%), esenzione totale dall’imposta per le prestazioni obbligatorie o di rilevanza sanitaria pubblica, adeguamento delle detrazioni fiscali al costo della vita. E inoltre: esclusione totale della spesa veterinaria dagli indicatori del redditometro e revisione dello status del cavallo ai fini della presunzione del reddito. Per contro si rendono necessarie azioni di emersione del sommerso e lotta all’evasione, a motivo delle quali ANMVI vede favorevolmente la leva dissuasiva delle sanzioni per mancata fatturazione ai sensi del Dl 138/2011 (Manovra bis) e la leva propositiva delle detrazioni fiscali. Attraverso un proprio delegato alla materia previdenziale, ANMVI segue con costante attenzione le problematiche che investono l’Ente Nazionale di Assistenza e Previdenza Veterinaria, affinché la Cassa professionale, mantenendo l’autonomia in quanto privatizzata, sia posta nelle condizioni di garantire e incrementare l’adeguatezza dei trattamenti pensionistici. In ambito assistenziale, ANMVI ritiene urgente una soluzione legislativa alla questione ONAOSI per la rinuncia formale e sostanziale ad una contribuzione non dovuta.
UNIVERSITÀ I provvedimenti ministeriali degli ultimi anni hanno impresso una svolta storica nella programmazione del fabbisogno, riducendo significativamente il numero degli iscritti e contribuendo a riequilibrare gli ingressi sul mercato occupazionale. L’inversione di tendenza non è ancora avvertibile dal mercato occupazionale, ancora congestionato e caratterizzato dal riversamento di nuovi laureati in settori tradizionali ormai saturi. Giocano un ruolo ancora inspiegabilmente avulso dai criteri di programmazione le Regioni che esprimono numeri irrealistici di un fabbisogno SSN inspiegabilmente assunto come parametro dell’occupazione. Il processo di riforma, inteso come razionalizzazione dell’offerta universitaria dovrà sfruttare l’accorpamento voluto dalla Riforma Gelmini per ridurre le sedi e innalzare la qualità della didattica e innovare la formazione, prevedendo la più ampia interazione, fin dal tirocinio di studio, fra studenti, mondo professionale e tessuto produttivo territoriale. L’Esame di Stato, da sostenersi di fronte ad una Commissione paritetica docentiprofessionisti, potrà così assumere il significato di una verifica dell’abilità professionale e non più di un “esame di laurea fuori corso”.
FORMAZIONE Dalla sua fondazione, ANMVI ha avviato percorsi di formazione professionale, da affianca-
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4 Anmvi Informa 2011-2014 re all’aggiornamento medico-scientifico. L’evoluzione dell’attività professionale richiede una maggiore familiarità con discipline economicogestionali, prima fra tutte il practice management, inteso come ottimizzazione dei risultati produttivi. È questa la formazione di cui è maggiormente carente oggi la professione medico veterinaria privata. Si evidenziano nuovi bisogni formativi che non coincidono con la tradizionale educazione continua in medicina che pure resta preminente e indispensabile. Tuttavia, l’aggiornamento del libero professionista, deontologicamente obbligatorio, per ANMVI non ricade nel campo di applicazione del sistema ECM. L’insistita obbligatorietà dei liberi professionisti da parte degli ambienti ministeriali, non è suffragata da un impianto normativo coerente e compiuto. In mancanza del recupero dei costi legati alla frequenza dei programmi ECM, l’ANMVI continuerà a ritenere facoltativo il conseguimento dei crediti.
PUBBLICI E PRIVATI L’ideale unitarietà del corpo professionale, perseguita e realizzata all’interno di ANMVI, è ancora oggi osteggiata da antagonismi residuali e conflittualità resistenti. Ne è prova l’ostilità con la quale è stata accolta la disciplina della specialistica ambulatoriale veterinaria, divenuta oggetto di azioni di conquista da parte di quegli stessi soggetti sindacali che a suo tempo diffidarono le Regioni dall’applicare Accordi che hanno dato dignità contrattuale alle prestazioni in convenzione con i SSR. Ne è prova anche la ritrosia di certa veterinaria pubblica sindacalizzata a riconoscersi nell’Ordine professionale e nella deontologia. La rivendicazione di spazi da parte dei liberi
professionisti, nella loro veste di operatori di sanità pubblica - riconosciuti come tali dal Ministero della Salute e dalla legislazione - continua ad essere avvertita come una minaccia da dirigenti e amministratori pubblici arroccati su posizioni di deteriore “protezionismo”, che addirittura preferiscono il disservizio all’efficienza, l’immobilismo all’intervento urgente. È il caso delle anagrafi canine, della lotta al randagismo e degli interventi di profilassi obbligatoria: situazioni in cui la “cosa pubblica” è considerata “cosa di Palazzo”. E mentre si trascura l’apporto dei privati si avviano azioni di invasione di settori occupazionali fisiologicamente appartenenti al mercato degli operatori privati, per i quali non si hanno né la formazione né le risorse. Il concetto di “conflitto di interessi” riassume in sé una molteplicità di comportamenti contrari alla deontologia veterinaria, che allungano le distanze fra i due comparti. È evidente la forzatura con cui il Legislatore è stato indotto a traslare norme connesse ai livelli essenziali di assistenza dell’umana ad un settore che non ha i presupposti per applicarle; ed è quindi con una ulteriore forzatura che si è addirittura demandato ai sindacati di categoria, partes per definizione, un ruolo di regolamentazione che non mette al riparo da conflitti di interesse. Una simile forma di libera professione intramuraria in medicina veterinaria, contro cui l’ANMVI conferma la propria contrarietà, si pone più come una sicura sorgente di conflitto di interesse che una reale necessità. Tutto questo mentre i Servizi Veterinari assumono un ruolo cruciale nelle strategie europee e degli Stati Membri, che dovrebbe indurre a concentrare gli sforzi nel consolidamento di ruoli e funzioni naturali.
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EUROPA E ANMVI INTERNATIONAL ANMVI è affiliata, dal 2000, alla UEVP (Union of European Veterinary Practitioners) e da quest’anno, attraverso l’ingresso di SIVAL nella EVERY (European Veterinarians in Education and Research and Industry) partecipa a due delle quattro sezioni che compongono il sistema della FVE (Federation of Veterinarians of Europe). Le attività di Bruxelles sono monitorate anche dal desk europeo di Confprofessioni, che con i propri uffici di diretta collaborazione con le istituzioni europee segue l’evoluzione della legislazione comunitaria in materia di professioni intellettuali.
FARMACO VETERINARIO Nel processo di revisione della Legge 193/2006 l’ANMVI si è fatta parte attiva nelle consultazioni europee e nazionali, anche promuovendo un questionario conoscitivo fra i colleghi. Ne è scaturita l’esigenza di una gestione pienamente nel controllo e nella disponibilità del medico veterinario. La gestione del farmaco veterinario, dalla prescrizione alla terapia, si lega ad atti qualificanti ed esclusivi della professione medicoveterinaria. ANMVI chiede maggiore aderenza alle norme europee nell’attuazione della “cascata” che restituisca al medico veterinario la titolarità della scelta terapeutica, rivendica il controllo e la piena titolarità della prescrizione, il diritto legalmente sancito all’approvvigionamento degli ospedalieri e degli stupefacenti contro ostruzionismi indebiti legati a diffusa ignoranza delle norme di legge. ANMVI chiede la piena dispensazione del farmaco veterinario fino al completamento della terapia, un apparato sanzionatorio rispondente a criteri di ragionevolezza e proporzionalità, eliminando le sanzioni per errori formali irrilevanti ai fini della sanità pubblica e della sicurezza alimentare. Nell’incoraggiare la farmacovigilanza, ANMVI auspica una maggiore attenzione verso l’esperienza clinica e la letteratura scientifica, unita ad una semplificazione delle procedure. Nell’evoluzione verso la tracciabilità e la prescrizione elettronica, ANMVI avverte il Legislatore contro il rischio di una eccessiva burocratizzazione dei processi, informativi e non, e di un impatto sui costi gestionali dell’attività professionale.
VALORIZZAZIONE ANMVI continuerà a realizzare campagne di sensibilizzazione alle cure veterinarie e alla promozione della professione veterinaria, nonché progetti di ausilio professionale e di sostegno alla sanità animale. Attraverso i propri uffici, ANMVI svolge un lavoro quotidiano e costante di comunicazione per far conoscere il punto di vista veterinario dei fatti d’attualità e dei temi sanitari. È necessario più coraggio nel raccogliere la sfida dei “riflettori mediatici”, superando ritrosie e falsi timori: quanto si chiede al medico veterinario è principalmente un apporto di competenza professionale e non un virtuosismo mediatico. Recentemente, ANMVI si è presentata su Facebook con una pagina di condivisione delle istanze di categoria, aperta al pubblico, che ha dato eccellenti risultati di seguito e di consenso. L’esperienza, avviata sui temi fiscali, verrà estesa ad altre tematiche verso le quali aggregare il consenso dell’opinione pubblica.
SERVIZI ANMVI si qualifica per una vastissima offerta di servizi di ausilio professionale in tutti i settori di attività: consulenze, prodotti finanziari, fondo sanitario, assistenza legale e fiscale, recupero crediti, attività di aggiornamento in campo normativo e professionale, polizze assicurative sia per il medico veterinario che per il proprietario di animali da compagnia, servizi di informazione, pubblicazioni e manualistica. Ad essi si affiancano progettualità avanzate che vanno dal-
l’unica certificazione di Buone Pratiche Veterinarie ufficialmente riconosciuta nell’ambito dei sistemi di qualità, fino alla realizzazione di banche dati informatizzate, oggi riconosciute dal Ministero della Salute per la loro valenza di pubblica utilità. Continueranno anche ad essere sviluppate le attività di consultazione, indagine e ricerca per acquisire dati e informazioni utili alla categoria nell’elaborazione di strategie.
AZIENDE E STAKEHOLDERS Con le aziende, le associazioni protezionistiche e le rappresentanze dell’allevamento e del commercio, ANMVI intrattiene rapporti fondati sulla indipendenza di ruolo del medico veterinario. ANMVI condivide con l’Industria farmaceutica l’esigenza di una semplificazione e riduzione dei tempi di rilascio dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio (AIC); sottoscrive e auspica l’impegno alla produzione di specialità per specie minori e all’abbattimento dei costi, entrambi possibili mediante azioni di sostegno e sviluppo del mercato del farmaco veterinario, fra le quali rientra il principio della priorità terapeutica del farmaco veterinario in quanto specie-specifico. Nei rapporti con le aziende mangimistiche ANMVI si fa promotrice del sostegno e dello sviluppo dei prodotti della nutrizione animale mediante la valorizzazione dell’apporto consulenziale del medico veterinario nella dieta e nell’alimentazione dell’animale sia esso da compagnia o da reddito. Auspica una maggiore attenzione della categoria ai temi della nutrizione animale, incoraggia la formazione in questo settore, per corrispondere ad una esigenza del proprietario/detentore sempre più sensibile al tema del benessere dell’animale nell’accudimento quotidiano domestico e in azienda zootecnica. Nel settore pet food, ANMVI ribadisce l’impegno ad un abbattimento dell’aliquota IVA. La collaborazione con le aziende da parte di ANMVI si basa sullo sviluppo di azioni di valorizzazione del medico veterinario, di ausilio professionale per il medico veterinario, di sostegno a corretti messaggi socio-educativi. L’Industria può inoltre concorrere ad aprire nuovi spazi occupazionali per il medico veterinario, in funzione di informatore e consulente, favorendo maggiori iniziative di comunicazione rispetto alle caratteristiche e alle dinamiche d’impiego professionale in ambito aziendale. Al protezionismo animalista, ANMVI riconosce l’importante apporto al progresso socio-culturale verso il rispetto dell’animale. L’accresciuta sensibilità verso il benessere animale è connessa ad una evoluzione della Legge e del Diritto, ampiamente legata ad azioni di impegno civile e sociale sviluppate anche dalle associazioni protezionistiche. A questa innalzata considerazione culturale e legislativa dell’animale corrisponde il riconoscimento, indiscusso e indiscutibile, del Medico Veterinario come unica professionalità formata, abilitata e titolata agli interventi di sanità e di prevenzione veterinaria, agli interventi di diagnosi, cura e terapia, nonché alla valutazione del “benessere animale” nella sua accezione normativa, tecnica e scientifica. La professione veterinaria si qualifica come interlocutore imprescindibile, dal quale dipendono tanto la fondatezza scientifica del dettato di legge quanto la sua piena ed efficace applicazione. La considerazione giuridica ed etica dell’animale non confligge con il legittimo esercizio professionale in attività scientifiche, zootecniche, produttive, commerciali, sportive, ludiche ed economiche, che impiegano animali. Altrettanta considerazione per il medico veterinario dovrà essere dimostrata dagli operatori economici, dagli allevatori ai commercianti, affinché le competenze veterinarie siano applicate e rispettate senza condizionamenti e senza abusi. ■
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6 Attualità Scadenze
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Riforma “automatica” degli Ordini entro il 13 agosto 2012 Alla veterinaria resta ben poco da abrogare prima del time out scandito dal Governo Monti ge 23 agosto 1988, n. 400”. (regolamento governativo).
ut aut agli Ordini: entro il 13 agosto del 2012 o sarà emanato il regolamento governativo di riforma degli Ordini professionali o tutte le resistenze alle liberalizzazioni cadranno da sé. Il Governo Monti realizzerà di sicuro quella riforma degli Ordini di cui si parla da decenni e che nessun Esecutivo ha mai portato a termine. Durante la conversione in legge, in corso a Montecitorio, il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, ha subito modifiche. Dopo i pareri delle Commissioni parlamentari, l’articolo 33 (Soppressione di limitazioni all’esercizio di attività professionali) è stato sostituito facendo chiarezza sulla delegificazione che si realizzerà se, alla data del 13 agosto 2012, non sarà stato emanato il regolamento di riforma degli Ordini.
A
ABROGAZIONE AUTOMATICA Abrogazione automatica delle norme eventualmente in contrasto con i principi di riforma - Le norme vigenti sugli ordinamenti professionali in contrasto con i princìpi di riordino (di cui al comma 5, lettere da a) a g), del DECRETO-LEGGE 13 agosto 2011, n. 138 - Manovra bis) sono abrogate con effetto dalla data di entrata in vigore del regolamento governativo e, in ogni caso, dalla data del 13 agosto 2012. Sono in particolare abrogate automaticamente tutte le norme eventualmente in contrasto con i seguenti principi: a) l’accesso alla professione è libero e il suo esercizio è fondato e ordinato sull’autonomia e sull’indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnica, del professionista. La limitazione, in forza di una disposizione di legge, del numero di persone che sono titolate ad esercitare una certa professione in tutto il territorio dello Stato o in una certa area geografica, è consentita unicamente laddove essa risponda a ragioni di interesse pubblico e non introduca una discriminazione diretta o indiretta basata sulla nazionalità o, in caso di esercizio dell’attività in forma societaria, della sede legale della società professionale; b) previsione dell’obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati dai consigli nazionali, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM). La violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale che dovrà integrare tale previsione; d) il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico professionale prendendo come riferimento le tariffe professionali. È ammessa la pattuizione dei compensi anche in deroga alle tariffe. Il professionista è tenuto, nel rispetto del principio di trasparenza, a rendere noto al cliente il livello della complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico. In caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente è un ente pubblico, in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell’interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal
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Ministro della Giustizia; e) a tutela del cliente, il professionista è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell’assunzione dell’incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale e il relativo massimale. Le condizioni generali delle polizze assicurative di cui al presente comma possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti; g) la pubblicità informativa, con ogni mezzo, avente ad oggetto l’attività professionale, le specializzazioni ed i titoli professionali posseduti, la struttura dello studio ed i compensi delle prestazioni, è libera. Le informazioni de-
vono essere trasparenti, veritiere, corrette e non devono essere equivoche, ingannevoli, denigratorie. Le lettere c) (Disciplina del tirocinio) e f) (istituzione di organi ordinistici a livello territoriale) non si applicano alle professioni sanitarie “per le quali resta in ogni caso confermata la normativa vigente”.
DELEGIFICAZIONE Testo unico di delegificazione per le disposizioni non abrogate in via automatica - Nel riformulato articolo 33 si chiarisce che il Governo, entro il 31 dicembre 2012, provvede a raccogliere le disposizioni aventi forza di legge che non risultano abrogate per effetto del comma 5-bis, in un testo unico da emanare ai sensi dell’articolo 17-bis della leg-
Per l’ordinamento veterinario, passato sotto le forche caudine dell’Antitrust nel 2006, resta ben poco da adeguare. Una puntuale disamina dei principi di riforma e degli adeguamenti che spettano all’Ordine veterinario è pubblicata su 30giorni di novembre in un articolo e in un editoriale del Presidente Gaetano Penocchio che titola “Abbiamo già dato”. Non resta molto da fare alla luce dei tre provvedimenti cardinali della riforma: la Manovra d’agosto, la Legge di stabilità e la manovra Monti (Capo I Liberalizzazioni e Capo II Concorrenza) in Gazzetta Ufficiale. Gli Ordini non saranno aboliti, l’Esame di Stato nemmeno. Le tariffe minime veterinarie non esistono già più, né i vincoli alla pubblicità informativa e le distanze minime fra sedi d’esercizio professionale. Le norme sul tirocinio non coinvolgono le professioni sanitarie. In fatto di obbligo di aggiornamento il Codice Deontologico Veterinario dice già tutto. Le novità si riducono, insomma, all’obbligo di RC professionale - per il quale c’è da attendersi una nuova levata di scudi da parte delle compagnie assicurative e la possibilità di costituire società professionisti. E dunque, in fatto di riforma degli Ordini, “Non c’è nessuna ironia - scrive Penocchio nel nostro convinto augurio al Governo Monti e all’ex garante della concorrenza Antonio Catricalà, ora sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, perché in fatto di liberalizzazioni “abbiamo già dato”. L’istruttoria dell’Antitrust nei confronti della Fnovi e dell’Ordine di Torino si è chiusa nel 2007. ■
Ippica in crisi: UNIRE taglia i compensi ai veterinari Dal 1 gennaio ippodromi chiusi e risorse comunicate dall'ASSI, ex-Unire, non sono sufficienti. Così stando le cose, il 1° gennaio, gli ippodromi del nostro Paese "chiuderanno i cancelli ad ogni tipo di attività mettendo in atto tutte quelle operazioni che avviano la chiusura definitiva delle aziende che non hanno più un presente né tantomeno un futuro". Federippodromi chiede una "una forte azione di governo che deve essere svolta dall'AAMS (l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, che ha il controllo delle scommesse e dei relativi introiti di gioco ed erariali) e dal Ministero". Già a novembre, l'incontro presso la sede dell'ASSI con i rappresentanti dell'AAMS, aveva assunto presagi funerei secondo Assogaloppo che, a fronte di 235milioni solo ipotizzati, prende atto che "un sistema che ha stentato a rimanere in piedi con 400 milioni non può che arrendersi". Assogaloppo anuncia un esposto che verrà presentato nei pros-
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simi giorni sia alla Procura della Corte dei Conti che alla Procura della Repubblica. Le possibilità di salvezza stanno in un decreto che imponga lo spostamento di risorse economiche da altri settori della scommessa, riforme nel "Piano Industriale" e una promozione adeguata. Federippodromi ritiene "necessaria una profonda revisione del sistema scommesse ippiche, lasciato invece agonizzare da molti anni nella inadeguatezza sia fiscale che regolamentare (questa azione può soltanto essere messa in atto da AAMS). Il destino di migliaia di occupati, di aziende strutturate ed attive da lustri, dipende solo ed esclusivamente da un serio, rapido ed incisivo rilancio delle forme di finanziamento del settore. Questa azione di governo, dichiara Federippodromi, si deve concretizzare con uno stanziamento per un periodo adeguato (almeno 2 anni) che permetta di avere il tempo di ristrutturare le scommesse ippiche e si possa intraprendere per tutto il settore (tra-
mite I'ASSI) una via di rigore, etica con valorizzazione della professionalità, senza più alcun rinvio. Tommaso Grassi che gestisce l'ippodromo bolognese dell'Arcoveggio, storica pista di trotto costruita nei primi Anni 30, dove nel 1998 debuttò Varenne afferma: «Con questi tagli è impossibile continuare. Dal 1º gennaio si chiude. Speriamo che succeda qualcosa, per non ridurre sul lastrico migliaia di famiglie». Un tracollo generale, un dramma economico per almeno 50 mila addetti ai lavori del settore tra allenatori, guidatori, fantini, allevatori, veterinari, artieri, impiegati nelle società di corse e negli ippodromi. Il settore è interessato anche dai tagli introdotti dal DL 31 maggio 2010, n.78 (Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), in base al quale ASSI ha ritenuto di applicare la prevista riduzione del 10% ai compensi elargiti dalle PA nei confronti degli addetti al controllo e alla disciplina delle corse. ■
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8 Fondo Sanitario Anmvi 2012
VETERINARIA 42 | 2011
Aperte le adesioni al Fondo Sanitario Le quote e le coperture sanitarie 2012 a oltre dieci anni il Fondo Sanitario Anmvi assiste e rimborsa 811 nuclei familiari, corrispondenti a n. 2.767 persone tra medici veterinari e loro familiari. Il Fondo Sanitario Anmvi è il primo, storico, Fondo di assistenza sanitaria pensato per la categoria dei medici veterinari e che propone “quote familiari”. Con una sola quota annuale, viene infatti ricompreso nelle coperture sanitarie tutto il nucleo familiare, senza limiti numerici e compresi i conviventi e i figli a carico. Nell'anno in corso sono state rimborsate spese sanitarie per un totale di 251.000 euro (dato gennaio - novembre 2011) con uno spettro di copertura che va dagli interventi chirurgici alle cure dentarie, dal parto alle malattie professionali, dalle visite specialistiche al day hospital. Le spese sanitarie sostenute dagli iscritti continuano ad essere detraibili - secondo quanto previsto dal Fisco - ancorché rimborsate dal Fondo. Per questo motivo non è detraibile la quota annuale.
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SOCI E SOTTOSCRITTORI Il requisito fondamentale per aderire al Fondo sanitario è quello di essere medico veterinario. L’ingresso è graduale: si può entrare partendo dai piani di copertura più bassi per poi verificare nel tempo l’opportunità di avvalersi di piani di assistenza sanitaria più ampi. Così come l’adesione, anche l’uscita può essere decisa in qualunque momento, nel rispetto delle disposizioni che regolano lo statuto.
UNA RISORSA MOLTO UTILE ED IRRINUNCIABILE Le spese sanitarie restano i “consumi” più significativi ed irrinunciabili per un nucleo familiare. I soci del Fondo Sanitario ANMVI hanno la possibilità di richiedere rimborsi delle spese sanitarie (dal ricovero con o senza intervento alla visita specialistica) e di avere una integrazione di quelle non riconosciute dal SSN. Fin dalla sua nascita il Fondo Sanitario ANMVI ha individuato in Marsh il proprio broker di riferimento e in Assidim l’“Assistenza” e la “Cassa” per i Suoi assistiti.
PIATTAFORMA WEB CON ACCESSO RISERVATO AGLI ASSISTITI Ciascun assistito, accedendo al sito www.assidim.it, può inserire e monitorare in qualsiasi momento, di persona e in forma riservata, le proprie pratiche e i dati anagrafici del proprio nucleo. L’ufficio liquidazioni risponde al n. tel. 02/48538985 dal lunedì al giovedì mattina 9.15/12.00 e dal lunedì al giovedì pomeriggio 13.30/16.30. Per ogni ulteriore informazione di carattere generale e sanitario, Assidim risponde al n. 02/8056207 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30.
QUOTE CON PAGAMENTI RATEIZZATI Anche per il 2012, il Fondo Sanitario Anmvi manterrà la possibilità di rateizzare la quota. Qualunque sia l’opzione sottoscritta il Fondo riconosce la facoltà di versare la quota con rateizzazioni, ad interessi zero. È possibile accedere alla rateizzazione attraverso: la Carta di Credito ANMVI-VISA o il Credito al Consumo (Finanziamento ad Interessi Zero anche senza Carta di Credito ANMVI), semplici da richiedere e da utilizzare. Mediante queste forme di pagamento, richiedibili on-line, è possibile ridurre sensibilmente, l'incidenza del costo delle coperture sanitarie, sulla propria contabilità familiare. I Soci che si sono avvalsi della rateizzazione hanno potuto abbattere significativamente il costo delle coperture.
SENZA FRANCHIGIE E SENZA SCOPERTI I soci del Fondo Sanitario ANMVI possono usufruire delle garanzie di ricovero - con o senza intervento chirurgico - senza l’applicazione di franchigie o scoperti (ovvero di forme di abbattimento della somma rimborsabile). L’abolizione di queste penalità vale per coloro che ricorrono all’assistenza diretta, ovvero alla Rete convenzionata di “Blue Assistance”. Si tratta di una Rete di strutture sanitarie ed equipe mediche convenzionate che sostengono direttamente le spese sanitarie del Socio, senza che questi debba attivare alcuna procedura di rimborso.
I PARTNER DEL FONDO
FILO DIRETTO CON I SOCI
Il Fondo Sanitario Anmvi non si sostenta da solo, ma è inserito in un contesto assicurativo di prim’ordine per il tramite del più importante broker internazionale: Marsh. La mediazione di Marsh consente al Fondo di contrattare con Assidim Assistenza le condizioni di copertura.
La Segreteria del Fondo Sanitario ANMVI è sempre a disposizione, per dare chiarimenti utili ad usufruire pienamente dei servizi di copertura assicurativa, ai seguenti recapiti: tel. 0372/403536 e-mail: fondosanitario@anmvi.it. ■
LE CONDIZIONI 2012
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l Fondo Sanitario ANMVI, offre a tutti i medici veterinari la possibilità di aderire alle coperture sanitarie 2012, scegliendo fra quattro diversi piani di assistenza.
MINIMA (L): Grandi interventi chirurgici; INTERMEDIA (Y): Grandi interventi chirurgici, parto, protesi, ricoveri; MEDIA (O): Grandi interventi chirurgici, parto, protesi, ricoveri, visite specialistiche, extraospedaliere; MASSIMA (P): Grandi interventi chirurgici, parto, protesi, ricoveri, visite specialistiche, extraospedaliere e cure dentarie. I piani di copertura 2012 non hanno subito variazioni rispetto al 2011. Sono state mantenute le numerose garanzie, senza alcuna penalizzazione. Si è dovuti intervenire con degli aumenti sulle quote - imposti dalla compagnia a seguito dell’andamento economico-assicurativo e dal costante squilibrio fra i contributi ed i rimborsi - mantenendo comunque un favorevole rapporto qualità prezzo che ci consente di essere sempre i più competitivi sul mercato.
Quote 2012 con soluzione di versamento unico o con rateizzazione a 6 - 12 mesi:
Caro Socio, a breve riceverai al Tuo indirizzo postale la modulistica e la documentazione necessaria per il rinnovo dell’adesione al Fondo Sanitario ANMVI 2012. La scadenza per regolare la tua quota sarà fissata al 31 gennaio 2012, con beneficio di copertura dall’1/01/2012. Rinviandoti a successive comunicazioni, ti ricordo che la segreteria del Fondo Sanitario ANMVI è a tua disposizione allo 0372/403536 - fondosanitario@anmvi.it FONDO SANITARIO ANMVI - VIA TRECCHI 20 - 26100 CREMONA Tel. 0372/403536 - Sito web: www.anmvi.it . Email: fondosanitario@anmvi.it
OPZIONE
QUOTA ANNUALE (versamento unico)
RATEIZZAZIONE A 12 MESI
RATEIZZAZIONE A 6 MESI
Minima (L)
210,00 €
17,50 €
35,00 €
Intermedia (Y)
595,00 €
49,58 €
99,17 €
Media (O)
1.890,00 €
157,50 €
315,00€
Massima (P)
3.090,00 €
257,50 €
515,00 €
Tutti i medici veterinari che ancora non sono iscritti possono prendere contatti con la Segreteria del Fondo (fondosanitario@anmvi.it - tel. 0372/403536) oppure consultare il sito, nella sezione dedicata al Fondo Sanitario ANMVI, dove sono sempre disponibili tutte le informazioni dettagliate su: condizioni, statuto, regolamento, procedure e modulistica varia.
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Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona tel. 0372/403536 - fax 0372/403526 - E-mail: fondosanitario@anmvi.it - www.anmvi.it
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10 Legale Sentenze e pareri
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L’anziano in casa di riposo ha il diritto di poter vedere il suo cane
http://milkathedog.wordpress.com/
Un decreto del Tribunale di Varese segna un nuovo orientamento giurisprudenziale
l sentimento per gli animali ha protezione costituzionale e riconoscimento europeo cosicché deve essere riconosciuto un vero e proprio diritto soggettivo all’animale da compagnia; diritto che, quindi, va riconosciuto anche in capo all’anziano soggetto vulnerabile dove, ad esempio, tale soggetto esprima, fortemente, la voglia e il desiderio di continuare a poter frequentare il proprio cane anche dopo il ricovero in struttura sanitaria assistenziale. Il giudice tutelare deve garantire la tutela e il riconoscimento del rapporto tra l’anziano e l’animale. Con questa massima, il 7 dicembre, il Tribu-
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nale di Varese ha dato ragione ad un’anziana che, ricoverata in una struttura residenziale e assistenziale che non ammette la presenza di animali, chiedeva di poter ricevere la “visita” del suo cane. Il gestore della struttura dovrà dunque consentire che un ausiliario nominato dal giudice tutelare, garantisca le “visite” dell’animale, a spese dell’assistita. Prima di lasciare casa e trasferirsi nella pensione, la signora aveva affidato il cane alle cure di una conoscente di fiducia, alla quale il Tribunale ha accordato il permesso di accesso con Fido. “Deve, oggi, ritenersi che il sentimento per gli animali costituisca un valore e un interesse a copertura costituzionale: secondo gli scritti della manualistica penale classica, solo gli interessi a copertura costituzionale giustificano la tutela penale (quale extrema ratio) e, nel caso di specie, proprio a tutela del sentimento per gli animali, il Legislatore, nel 2004, ha introdotto i delitti di cui agli artt. 544-bis 544-sexies c.p., così dovendosi ritenere che, in base all’evoluzione della coscienza sociale e dei costumi, il Parlamento abbia ritenuto che un tale sentimento, costituisse oramai un interesse da trarsi dal tessuto connettivo della Charta Chartarum, in particolare dalla previsione sempre-viva dell’art. 2, aperto al soggiorno dei valori man mano riconosciuti, nel tempo, dalla Società, come diritti inviolabili (anche se “inespressi”). Sul fatto che si possano desumere “nuovi diritti costituzionali”, non vi è ragione per dubitare, se non altro richiamando gli scritti Autorevoli di chi, già in data risalente, affermava che si deve interpretare l’art. 2 cost. nel senso che si è voluto affermare “non già un diritto generale di libertà, ma piuttosto un principio che non si esaurisce interamente nelle singole fattispecie pre-
Negato l’accesso all’anagrafe canina ad un toelettatore on appare legittimo l'accesso ai dati dell'anagrafe canina motivato dall'intento di contattare i proprietari a fini promozionali, in quanto non riconducibile alla difesa e alla cura di un interesse giuridicamente rilevante che, sola, può far recedere il diritto alla riservatezza del terzo. È il parere espresso dal Servizio per gli affari istituzionali e il sistema delle autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia, in risposta ad una richiesta di accesso all'anagrafe canina da parte di privato intenzionato ad utilizzare gli indirizzi a fini pubblicitari. In sostanza, l'accesso ai dati in ambito pubblico può superare i precetti di riservatezza della privacy, solo a condizione che sia finalizzato alla cura o alla difesa di propri interessi giuridicamente rilevanti. Il Comune aveva ricevuto richiesta di accesso ai dati contenuti nell'anagrafe canina da parte di cittadino intenzionato ad aprire un'attività di toelettatura e che vorrebbe mandare degli inviti ai proprietari di cani residenti nel Comune. Il parere precisa che "appare le-
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gittima la consultazione della banca dati al fine di risalire, attraverso il codice del microchip e con l'intervento delle strutture competenti per la lettura, al proprietario dell'animale che dovesse ritrovarsi smarrito", il che corrisponde precisamente alla ratio dell'anagrafe canina, considerato che le informazioni contenute nel microchip rispettano comunque la privacy del proprietario, in quanto direttamente non è possibile venire a conoscenza di nessun dato sensibile o personale. Sarà quindi legittimo l'esercizio del diritto di accesso ai dati dell'anagrafe canina se motivato dalla cura o dalla difesa di un proprio interesse giuridico, ferma restando, in tale caso, la notifica al proprietario (controinteressato), ai sensi dell'art. 3, D.P.R. n. 184/2006, Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi. Per le stesse considerazioni, non appare, invece, legittimo l'accesso ai dati dell'anagrafe canina motivato dall'intento di contattare i proprietari a fini promozionali. ■
viste, e perciò consente all’interprete di desumerne dal sistema altre non contemplate specificamente”. Ve ne è conferma nell’art. 5 della legge 20 luglio 2004, n.189 in cui si prevede che “lo Stato e le regioni possono promuovere di intesa (..) l'integrazione dei programmi didattici delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, ai fini di una effettiva educazione degli alunni in materia di etologia comportamentale degli animali e del loro rispetto, anche mediante prove pratiche”. Ebbene: la norma scolpisce nel diritto positivo un principio che costituisce oramai patrimonio della coscienza sociale contemporanea ovvero il rispetto degli animali. “Non ignora questo giudice - si legge nel decreto - che, sulla rilevanza costituzionale del sentimento per animali, le Sezioni Unite 11 novembre 2008 n. 26972 sembrano avere espresso opinione differente, avendo escluso la risarcibilità ex art. 2059 c.c. in caso di morte dell’animale da compagnia: ma è un’opinione che deve ritenersi oggi non più condivisibile, essendo stata smentita dal Legislatore (nazionale ed europeo), se non altro a partire dalla Legge 4 novembre 2010, n. 201, di ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987”. Con l’articolato normativo richiamato, la Legge ha riconosciuto “che l’uomo ha l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, ed in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l’uomo e gli animali da compagnia ed ha affermato “l’importanza degli animali da compagnia a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”. Conclude il giudice: “Va affermato che, nel-
l’attuale ordinamento, il sentimento per gli animali ha protezione costituzionale e riconoscimento europeo cosicché deve essere riconosciuto un vero e proprio diritto soggettivo all’animale da compagnia; diritto che, quindi, va riconosciuto anche in capo all’anziano soggetto vulnerabile dove, ad esempio, nel caso di specie, tale soggetto esprima, fortemente, la voglia e il desiderio di continuare a poter frequentare il proprio cane. Si pensi che, nel caso di specie, la beneficiaria – mentalmente capace ma fisicamente ormai quasi allettata – non ha pensato, per sé stessa, come prima cosa, al suo patrimonio (es. gli immobili lasciati fuori dalla Residenza), bensì al suo cane, rimasto (in assenza anche di parenti) unico ricordo della vita quotidiana persa a causa della patologia”. La serietà del rapporto tra la beneficiaria e il suo animale di compagnia, in attuazione della legge 201/2010, impone il rispetto del rapporto stesso, anche quale riconoscimento della dignità dell’anziano incapace, anche in attuazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, e ratificata dall’Italia per effetto degli artt. 1 e 2 della legge 3 marzo 2009 n. 18. Il trattato in esame riconosce espressamente (lett. n del preambolo) “l’importanza per le persone con disabilità della loro autonomia ed indipendenza individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte” (collocati nel novero dei “principi generali”, v. art. 3 della convenzione). La Convenzione, all’art. 12 (“uguale riconoscimento dinanzi alla legge”), comma IV, chiaramente statuisce, poi: “Gli Stati devono assicurare che le misure relative all’esercizio della capacità giuridica rispettino i diritti, la volontà e le preferenze della persona”. ■
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11 Eventi Veterinari
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Organizzato da
Soc. Cons. a r.l.
Per aggiornamenti scientifici sui temi consulta le schede disponibili su www.vetpedia.it
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008
SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVAC Per informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: info@scivac.it - www.scivac.it
CORSI PRATICI SCIVAC • PARTECIPAZIONE A NUMERO CHIUSO Corso Internazionale MEDICINA FELINA Cremona, 15/17 Marzo 2012 Centro Studi SCIVAC DIRETTORE Stefano Bo, Dr Ric, Torino
International Course SMALL ANIMAL MINIMALLY INVASIVE PLATE OSTEOSYNTHESIS (MIPO) COURSE Cremona (Italy), March 15th/17th 2012 Centro Studi SCIVAC CHAIRMEN Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino (I) Antonio Pozzi, DVM, Dipl ACVS, Florida (USA) LAB DIRECTOR Ullrich Reif, Dr Med Vet, Dipl ACVS, Dipl ECVS, Bobingen (D)
RELATORI Danielle Gunn-Moore, BSc, BVM&S, Phd, FHEA, MACVSc, MRCVS, RCVS, Specialist in Feline Medicine, Edinburgh (UK) Nicki Reed, BVM&S, Cert VR, DSAM (Feline), Dipl ECVIM-CA, MRCVS, Edinburgh (UK)
MEDICINA D’URGENZA 1 Valido anche come 1a parte dell’Itinerario di Medicina d’urgenza
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
Cremona, 28/30 Marzo 2012 Centro Studi SCIVAC
LIMITE DI ISCRIZIONE: 1 Febbraio 2012
ECM: Richiesto accreditamento per 25,8 Crediti
LINGUA: Inglese con traduzione
DIRETTORE Paolo Gaglio, Med Vet, Roma
QUOTE Soci SCIVAC: € 830,00 + IVA 21% Non soci: € 1.080,00 + IVA 21%
FACULTY Alessandro Boero, Med Vet, Dr Ric, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino (I) Antonio Pozzi, DVM, Dipl ACVS, Florida (USA) Ullrich Reif, Dr Med Vet, Dipl ACVS, Dipl ECVS, Bobingen (D)
RELATORI Marco Bertoli, Med Vet, Roma Paolo Gaglio, Med Vet, Roma Fabio Viganò, Med Vet, SCMPA, Milano
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
ISCRIZIONE Partecipazione a numero chiuso (36)
MAX NUMBER OF PARTICIPANTS: 36 LIMITE DI ISCRIZIONE: 17 Febbraio 2012 LANGUAGE: English QUOTE Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 21% Non soci: € 850,00 + IVA 21%
REGISTRATION FEE For ESVOT or SCIVAC Members: € 1.100,00 + IVA 21% For non Members: € 1.350,00 + IVA 21%
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
(The Registration after the indicated deadline will incur a charge of: € 50,00 + VAT 21%)
APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI
RADIOLOGIA DELL’ADDOME Valido anche come 1a parte dell’Itinerario di Diagnostica per Immagini Cremona, 23/26 Maggio 2012 Centro Studi SCIVAC
Valido anche come 1a parte dell’Itinerario di Dermatologia Cremona, 02/05 Maggio 2012 Centro Studi SCIVAC
ECM: Richiesto accreditamento per 36,3 Crediti
ECM: Richiesto accreditamento per 31,8 Crediti
DIRETTORE Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano - RE
DIRETTORE Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano
TUMORI DEL TRATTO GASTROENTERICO E DELL’ENDOCRINO Valido anche come 4a parte dell’Itinerario di Oncologia Cremona, 11/14 Aprile 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 34,4 Crediti DIRETTORE Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Milano RELATORI Julia Buchholz, Dr Med Vet, Dipl ACVR (Radiation Oncology), Hunenberg/Zug (CH) Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino Roberta Caccamo, Med Vet, Dr Ric, Torino Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano Chiara Leo, Med Vet, London (UK) Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Barbara Secchiero, Med Vet, Milano LIMITE DI ISCRIZIONE: 02 Marzo 2012
FISSAZIONE ESTERNA RELATORI Michela De Lucia, Med Vet, Dipl ECVD, Padova Nicla Furiani, Med Vet, Dipl ECVD, Reggio Emilia Carlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVP, Brescia Fabia Scarampella, Med Vet, Dipl ECVD, MSc, Milano Giordana Zanna, Med Vet, PhD, Dipl ECVD, Milano LIMITE DI ISCRIZIONE: 23 Marzo 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 730,00 + IVA 21% Non soci: € 930,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
Valido anche come 2a parte dell’Itinerario di Ortopedia Cremona, 17/19 Maggio 2012 Centro Studi SCIVAC ECM: Richiesto accreditamento per 20,2 Crediti DIRETTORE Alessandro Piras, Med Vet, SCV, MRCVS, ISVS, Newry, Irlanda del Nord (UK) DIRETTORE FAD Enrico Panichi, Med Vet, Torino RELATORI Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano Ross Palmer, DVM, Dipl ACVS, Colorado (USA) Enrico Panichi, Med Vet, Torino Bruno Peirone, Med Vet, Dr Ric, Torino Massimo Petazzoni, Med Vet, Milano Alessandro Piras, Med Vet, SCV, MRCVS, ISVS, Newry, Irlanda del Nord (UK) LIMITE DI ISCRIZIONE: 02 Aprile 2012
QUOTE Soci SCIVAC: € 700,00 + IVA 21% Non soci: € 950,00 + IVA 21%
QUOTE Soci SCIVAC: € 950,00 + IVA 21% Non soci: € 1.200,00 + IVA 21%
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
(Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
RELATORI Daniele Della Santa, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Pisa Antonella Puggioni, Med Vet, Dipl ECVDI, Dublino (Irlanda) Giliola Spattini, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVDI, Castellarano - RE Massimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna LIMITE DI ISCRIZIONE: 13 Aprile 2012 QUOTE Soci SCIVAC: € 680,00 + IVA 21% Non soci: € 930,00 + IVA 21% (Supplemento alla quota di € 50,00 + IVA 21% dopo il limite di iscrizione)
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12 Eventi Veterinari
VETERINARIA 42 | 2011
A.N.M.V.I. ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
CONVEGNO NAZIONALE SIVAR AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA: UROLITIASI, MALATTIE RESPIRATORIE E TERAPIE Padova, Facoltà Medicina Veterinaria Giovedì 23 Febbraio 2012 OBIETTIVI EVENTO FORMATIVO Tale convegno vuole affrontare alcune tematiche riguardanti il bovino da carne allevato con il sistema intensivo in Italia. In particolare si pone come obiettivo di affrontare il problema della calcolosi bovina, supportato anche da indagini svolte in alcuni allevamenti del Triveneto, ed individuare le cause delle patologie respiratorie negli allevamenti all’ingrasso degli ultimi anni con particolare attenzione alle cause virologiche e batteriologiche. Verranno inoltre approfondite le problematiche inerenti l’interazione ed associazione tra i farmaci più comunemente impiegati nell’ambito dell’allevamento del bovino da carne. CHAIRMAN LUIGINO TONDELLO Medico Veterinario Libero Professionista, Padova RELATORI VINCENZO CUTERI - Facoltà di Medicina Veterinaria di Camerino CLARA MONTESISSA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova MASSIMO MORGANTE - Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova ELIANA SCHIAVON - IZS delle Venezie, Sezione di Padova PROGRAMMA SCIENTIFICO 13.40 Registrazione partecipanti 13.50 Saluto del moderatore ed inizio lavori 14.00 Urolitiasi nel bovino da carne Massimo Morgante 15.00 Malattie respiratorie del bovino Vincenzo Cuteri 16.00 Pausa caffè
SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI
“STATUS DELL’EQUIDE ED IMPIANTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER L’USO DEL FARMACO” Normativa di riferimento, criticità e problematiche per i LP ed i servizi veterinari Cremona, Palazzo Trecchi, 13 Gennaio 2012
16.30 Patogeni respiratori ricorrenti nella realtà produttiva Eliana Schiavon 17.15 Farmaci e le basi razionali della terapia nell’allevamento bovino Clara Montesissa 18.15 Discussione 18.30 Chiusura lavori
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12.50 Gli organizzatori dell'evento si impegnano a rispettare il programma pubblicato che rimane suscettibile di variazioni per cause di forza maggiore. È proibito filmare o fotografare le presentazioni dei relatori. SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola Orioli Via Trecchi, 20 - Cremona Tel. 0372 - 40.35.39 Fax 0372 - 40.35.54 E-mail: info@sivarnet.it Website: www.sivarnet.it ISCRIZIONE Iniziativa riservata ai laureati e studenti in Medicina Veterinaria. L’iscrizione al convegno dà diritto a: • Attestato di frequenza • Pausa caffè SEDE DEL CONVEGNO Facoltà di Medicina Veterinaria Agripolis - Viale dell’Università, 16 Legnaro (Padova) Edificio Pentagono, Aula 10 Website: www.veterinaria.unipd.it
RELATORI Dido Valvassori, Massimo Magri, Andrea Brignolo, Daria Scarciglia, Eva Rigonat, Giulio Predieri, Alessandra Perrella, Josh Slater, Stefano Zanichelli PROGRAMMA SCIENTIFICO Venerdì 13 Gennaio 2012 8.30 Registrazione dei Partecipanti 9.30 Saluto del Presidente SIVE: presentazione e discussione dei risultati dell’indagine on-line 10.00 Definizione di DPA e nonDPA e obblighi burocratici: cosa deve fare il veterinario pratico? Dido Valvassori 10.30 Scelta del farmaco in patologia equina: stesse possibilità terapeutiche per DPA e non DPA? Massimo Magri 11.00 La registrazione di nuovi farmaci e le differenze tra equino DPA e nonDPA Il punto di vista del Ministero. Alessandra Perrella 11.30 Pausa Caffè 12.00 La registrazione di nuovi farmaci e le differenze tra equino DPA e nonDPA
SOCIETÀ ITALIANA SCIENZE SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI COMPORTAMENTALI APPLICATE PER ANIMALI DA COMPAGNIA PER ANIMALI ESOTICI
RELATORI MARZIA POSSENTI Med Vet Comportamentalista, Cassano D’Adda (MI)
12.30
SABRINA GIUSSANI FRANCO FASSOLA Med Vet Comportamentalista, Asti DIRETTORE SCIENTIFICO SCIVAC Fulvio Stanga, Med Vet, Cremona PROGRAMMA SCIENTIFICO 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.15 Saluto ai partecipanti, presentazione di relatori ed istruttori, informazioni pratiche sul corso ed inizio dei lavori 9.30 Il metodo cognitivo-relazionale: come funziona la mente animale? Sabrina Giussani 10.00 La psicopatologia e gli stati funzionali cerebrali: comprendere l’ansia, la fobia e le alterazioni funzionali della mente - Franco Fassola 11.00 Pausa 11.30 L’approccio sistemico alla terapia comportamentale: cosa tenere in
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considerazione quando si prescrive una terapia che coinvolge il gruppo famigliare - Franco Fassola Esercitazione: imparare a gestire una visita comportamentale, giochi di ruolo sulle tecniche di colloquio Franco Fassola, Sabrina Giussani Pausa pranzo La relazione uomo-animale: definizione, importanza e strutturazione dimensionale Sabrina Giussani Le dimensoni della relazione in coniglio, furetto e pappagalli Marzia Possenti Pausa Le basi fisiologiche della psicofarmacologia: neuroni, neurotrasmettitori e recettori Sabrina Giussani Le attività ludiche come mezzo terapeutico: giocare vuol dire curare Sabrina Giussani Interruzione
SEDE DEL CORSO Centro Studi Palazzo Trecchi Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona
13.20 14.30
CHAIRMAN Giorgio Ricardi
15.00
15.30
16.00
Il punto di vista dell’AISA. Giulio Predieri Il significato e i numeri del consumo di carne equina in Italia e nel mondo ai fini dell’“industria del cavallo sportivo” Quali analisi e quali rischi; PNR e farmacosorveglianza. Eva Rigonat L’uccisione di animali: abbattimento, soppressione ed eutanasia. La posizione del veterinario di fronte alla legge. Daria Scarciglia Pausa Pranzo L’incremento della popolazione equina non DPA in Italia negli ultimi anni, prospettive future e possibili scenari. Analisi della FNOVI. Stefano Zanichelli Il ruolo chiave dell’anagrafe equina per la tutela del patrimonio equino e della salute pubblica. Può essere auspicabile un passaggio al MinSal?. Andrea Brignolo Lo status dell’equide, prospettiva europea - con particolare riferimento ai paesi non ippofagi. Josh Slater Discussione aperta con i relatori
SEDE DEL SEMINARIO Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 L’iscrizione comprende: • Pausa pranzo • Traduzione • Attestato di Partecipazione INFORMAZIONI Segreteria SIVE (Monica Borghisani) Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091 Email: info@sive.it - Web: www.sive.it
CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA COMPORTAMENTALE Palazzo Trecchi, Cremona, 1 Febbraio 2012
DURATA CORSO: 1 giorno ESERCITAZIONI PRATICHE Non previste NUMERO DI PARTECIPANTI 100
INFORMAZIONI Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi Tel. 0372 40.35.00 Fax 0372 45.70.91 E-mail: info@sivae.it www.sivae.it www.scivac.it
REGISTRAZIONE: h 8.30 Inizio Corso: h 9.15 Fine Corso: h 18.30 PAUSE: 1 light lunch incluso nella quota
ISCRIZIONE Verranno accettate le prime 100 iscrizioni. Nella selezione delle domande si terrà conto della data di spedizione, come riportato sulla lettera. Le domande di iscrizione spedite dopo il 15 Dicembre 2011 come da data riportata sulla lettera, non saranno prese in considerazione.
Prosegue il 2-4 Febbraio Corso di medicina comportamentale dei nuovi animali da compagnia
LA QUOTA COMPRENDE • 1 light lunch • attestato di frequenza alla giornata
QUOTE Iscritti SCIVAC-SISCA-SIVAE € 60,50 (€ 50,00 + IVA 21%) NON SOCI € 110,00 (€ 90,90 + IVA 21%) QUOTE: Iscritti al corso di medicina comportamentale GRATUITO
IMPORTANTE QUESTO CORSO È DA CONSIDERARE PROPEDEUTICO AL CORSO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE DEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA (2-4 FEBBRAIO 2012)
SCADENZA ISCRIZIONE 15 Dicembre 2011
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VETERINARIA 42 | 2011
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Attualità scientifica Vet Journal
Linee guida per l’anestesia del cane e del gatto Pubblichiamo la prima parte delle indicazioni dell’Associazione americana AAHA ze tra le strutture veterinarie, le presenti linee guida non intendono stabilire un protocollo anestesiologico universale o uno standard legale di cura.
VALUTAZIONE PREANESTESIOLOGICA
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO a conduzione sicura ed efficace dell’anestesia nel cane e nel gatto si basa sulla corretta valutazione e preparazione preanestesiologica del paziente. Il paziente dovrebbe essere premedicato con farmaci che inducono sedazione e analgesia, prima di effettuare l’induzione dell’anestesia con farmaci che consentono l’intubazione endotracheale. Il mantenimento avviene solitamente con un anestetico volatile come l’isoflurano o il sevoflurano somministrato attraverso un tubo endotracheale. Oltre a ciò, possono utilmente favorire l’analgesia i blocchi nervosi locali, la somministrazione epidurale di oppioidi e l’infusione costante di lidocaina, chetamina e oppioidi. La funzionalità dell’apparato cardiovascolare, respiratorio e del sistema nervoso centrale deve essere continuamente monitorata per poter modificare la profondità dell’anestesia come necessario. Per tutto il periodo perianestesiologico devono essere a disposizione farmaci ed attrezzature di emergenza, così come un piano d’azione per il loro utilizzo. Inoltre, deve essere disponibile un accesso endovenoso e si devono somministrare cristalloidi o colloidi per mantenere il volume ematico circolante. Una persona addestrata al riconoscimento delle anomalie del risveglio dovrebbe controllare il paziente durante quest’ultima fase. Nel postoperatorio, occorre porre attenzione alla temperatura corporea, al grado di sedazione e alla necessità di analgesia.
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Non esistono farmaci anestetici sicuri, non esistono procedure anestesiologiche sicure. Esistono solo anestesisti sicuri (Robert Smith, MD)a
INTRODUZIONE Lo scopo di questo articolo è quello di fornire linee guida per l’anestesia del cane e del gatto utilizzabili dal medico veterinario nella pratica clinica quotidiana. Ciò si aggiunge alle altre linee guida della American Animal Hospital Association (AAHA)b e ad altre risorse, quali le linee guida per il monitoraggio dell’anestesia pubblicate dall’American College of Veterinary Anesthesiologists (ACVA)c. L’articolo include consigli per la valutazione e la visita preanestesiologica del paziente, la scelta dei farmaci per la premedicazione, l’induzione e il mantenimento, il monitoraggio, l’attrezzatura e il risveglio. In virtù delle differen-
La valutazione preanestesiologica del paziente ha l’obiettivo di identificare fattori di rischio e problemi fisiologici individuali utili per la definizione del protocollo anestesiologico. I fattori che devono essere inclusi sono: • Anamnesi: identifica i fattori di rischio, incluse le risposte a precedenti anestesie, condizioni mediche note e precedenti risposte avverse ai farmaci. Identifica tutti i farmaci prescritti o da banco (inclusa l’aspirina) e gli integratori assunti per evitare interazioni avverse tra farmaci. • Esame clinico: un esame clinico completo può rivelare fattori di rischio quali soffi cardiaci e/o aritmie o suoni polmonari anomali. • Età: l’età avanzata può aumentare il rischio anestesiologico a causa delle modificazioni della funzione cardiovascolare e respiratoria. Nei pazienti anziani sono più frequenti i processi patologici. I pazienti molto giovani possono avere un rischio maggiore di ipoglicemia, ipotermia e ridotto metabolismo dei farmaci. • Razza: sono pochi i problemi anestesiologici documentati correlati specificamente alla razza. I cani e i gatti brachicefalici sono più predisposti alle ostruzioni delle vie aeree superiori. Nei Greyhound l’anestesia ha durata maggiore in seguito a somministrazione di alcuni farmaci anestetici come propofolo e tiopentaled. Alcune razze canine (es., Cavalier King Charles spaniel) e feline (es., Maine coon) possono essere predisposte alle cardiopatie con l’avanzare dell’età. • Temperamento: un temperamento aggressivo o irritabile può mettere in pericolo lo staff e limitare la valutazione preanestesiologica o rendere impossibile la visita. Per gli animali aggressivi o eccessivamente paurosi, può essere necessario scegliere un farmaco preanestetico o una combinazione di farmaci alternativi, data la necessità di dosi superiori alla norma. Al contrario, un soggetto tranquillo o depresso può beneficiare di dosi inferiori per la sedazione o l’anestesia. • Tipo di procedura: valutare il grado di invasività della procedura, il dolore previsto, il rischio di emorragia e/o la predisposizione all’ipotermia. Alcune procedure possono limitare l’accesso fisico al paziente per il monitoraggio. • Induzione di una sedazione profonda piuttosto che di un’anestesia generale: questa scelta dipende dalla procedura da effettuare, dal temperamento del paziente e dalla necessità di monitoraggio e supporto. In genere, la sedazione può essere appropriata per procedure più brevi (< 30 minuti) e meno invasive (procedure diagnostiche, iniezioni intrarticolari, rimozione di punti di sutura e trattamento delle ferite). I pazienti sedati, così come quelli in anestesia generale, necessitano di un monitoraggio e di cure di supporto appropriati. Possono richiedere il controllo delle vie aeree
e/o la somministrazione di O2. Occorre essere pronti ad intubare, se necessario. • Esperienza e qualificazione del personale: un precedente addestramento sulle tecniche di anestesia locale e regionale ne facilita l’utilizzo perioperatorio. Inoltre, un chirurgo più esperto può essere più rapido e causare meno traumi tissutali, rispetto a uno meno esperto. I fattori di rischio e le necessità individuali del paziente forniscono la base per sviluppare un piano anestesiologico individualizzato e possono indicare la necessità di ulteriori indagini diagnostiche o di una stabilizzazione prima dell’anestesia. Le indagini individuali possono includere un pannello minimo di analisi di laboratorio, l’elettrocardiogramma e la diagnostica per immagini. Non vi sono evidenze che indichino un tempo minimo precedente l’anestesia entro cui effettuare le analisi di laboratorio. Tuttavia, la tempistica dovrebbe consentire di identificare alterazioni che influenzano il rischio anestesiologico. Il tipo e i tempi di tali indagini vengono determinati dal medico veterinario sulla base dei fattori precedentemente indicati, così come da qualsiasi modificazione delle condizioni del paziente o dalla presenza di malattie concomitanti. La classificazione del soggetto utilizzando la scala delle condizioni del paziente (Patient Status Scale) sviluppata dalla Società americana degli anestesisti (American Society of Anesthesiologists, ASA) fornisce una base per questa valutazione (Tabella 1). I pazienti con uno stato ASA maggiore sono esposti a un rischio superiore di complicazioni anestetiche e necessitano di ulteriori precauzioni per garantire un esito positivo. La comunicazione con il cliente è importante in qualsiasi momento, ma soprattutto prima della procedura anestesiologica. Il proprietario deve firmare il consenso informato dopo
TABELLA 1 Sistema di classificazione delle condizioni fisiche ASA 1. Paziente normale sano 2. Paziente con lieve malattia sistemica 3. Paziente con grave malattia sistemica 4. Paziente con grave malattia sistemica che costituisce una costante minaccia per la vita 5. Paziente moribondo che si ritiene non possa sopravvivere senza l’intervento chirurgico (Basata sul Physical Status Classification System della American Society of Anesthesiologists, 520 N Northwest Highway, Park Ridge IL 60068-2573; www. asahq.org. ASA, American Society of Anesthesiologists) Ai pazienti diabetici può o meno essere imposto il digiuno in base alle preferenze del medico veterinario e al tempo di intervento previsto. Regolare la somministrazione di insulina in accordo all’alimentazione. Indipendentemente dal rispetto del digiuno, gestire le vie aeree di ogni paziente come se il suo stomaco fosse pieno.
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aver discusso la valutazione e i rischi del paziente, il piano anestesiologico proposto e tutte le alternative mediche o chirurgiche disponibili. Tali informazioni possono essere incluse nei documenti del consenso informato sulla base degli eventuali regolamenti locali e statalie.
PIANO INDIVIDUALE Preparazione del paziente Prima del giorno della chirurgia, comunicare al cliente come preparare l’animale per l’anestesia, ad esempio mediante eventuali modificazioni nella somministrazione di farmaci. Consentire il libero accesso all’acqua (possibile fino al momento della premedicazione). Raccomandare il digiuno prima dell’anestesia per ridurre il rischio di rigurgito e aspirazione di cibo, tenendo presente che i tempi di svuotamento gastrico variano molto tra i singoli soggetti e in base al contenuto alimentare dello stomaco. I soggetti giovani necessitano di tempi di digiuno più brevi. Non si dovrebbe impedire l’alimentazione per > 4 ore prima dell’intervento nei soggetti di età compresa tra 6 e 16 settimane a causa del rischio di ipoglicemia perioperatoria. Benché le evidenze suggeriscano che tempi di digiuno più brevi (< 6 ore) possano essere sufficienti per ridurre il rischio di rigurgito nei soggetti di età > 16 settimane, è consigliato il digiuno notturno per le procedure programmate nelle prime ore del giorno. Nelle procedure d’emergenza, spesso il digiuno non è possibile e l’attenzione alla gestione delle vie aeree diviene critica. Evitare di posticipare la procedura d’emergenza quando il beneficio di quest’ultima è superiore al beneficio del digiuno. La bibliogtrafia è disponibile presso la redazione.
ABBREVIAZIONI AAHA = American Animal Hospital Association; ACVA = American College of Veterinary Anesthesiologists; ASA = American Society of Anesthesiologists; AVMA = American Veterinary Medical Association; ET = endotracheale; PLIT = Professional Liability Insurance Trust. “Linee guida AAHA per l’anestesia del cane e del gatto” Richard Bednarski, Kurt Grimm, Ralph Harvey, Victoria M. Lukasik, W. Sean Penn, Brett Sargent, Kim Spelts. Journal of the American Animal Hospital Association Nov/Dec 2011 vol. 47 no. 6 377-385 Questo articolo è stato preparato da un gruppo di esperti espressamente riunito dalla American Animal Hospital Association. L’articolo è stato sottoposto allo stesso processo di revisione esterna di tutti gli articoli pubblicati sul Journal of American Animal Hospital Association. NOTE a Questa affermazione appare come introduzione al Capitolo 1 di: Muir W, Hubbell J, Bednarski R. Introduction to anesthesia. In: Muir WW, Hubbell JAE, Bednarski RM, Skarda RT, eds. Handbook of veterinary anesthesia. 4th ed. St. Louis: Elsevier, 2007; 1. La fonte originale dell’affermazione non è tuttavia riportata. b Vedere www.aahanet.org resources c Vedere www.acva.org d Al momento della presente pubblicazione, il tiopentale non è disponibile negli Stati Uniti e Un modulo standard per il consenso può essere reperito qui: awww.avma.org/issues/policy/consent_form.asp f Veterinary Anesthesia & Analgesia Support Group, www.vasg.org; International Veterinary Academy of Pain Management, www.ivapm.org Veterinary Anesthesia & Analgesia Support Group, www.vasg.org; International Veterinary Academy of Pain Management, www. ivapm.org
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Sì convinto alla modernizzazione dell’ispezione delle carni I Medici Veterinari ispettori si pronunciano favorevolmente, a certe condizioni nche nel nostro Paese non c’è alcun pregiudizio della categoria per un’ispezione delle carni più moderna ma il cambiamento deve essere accompagnato da un consolidato servizio, con compiti ben esplicitati, consentendo di poter affidare compiti routinari anche a figure non veterinarie. Inoltre la platea si è espressa per un deciso indirizzo di omogeneità in tutta l’Europa, mentre rimane intatto il concetto che il
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centro e l’obiettivo dell’ispezione delle carni è la tutela del consumatore. È questo, in estrema sintesi, il chiaro messaggio che è emerso dalla numerosa platea dei partecipanti alla due-giorni che AIVEMP ha lanciato il 24 e 25 Novembre scorso, nell’ambito degli eventi che ANMVI International ha organizzato con il supporto di EV e con il contributo della Regione Lombardia nell’ambito del Progetto Lombardia Eccellente “Internazionalizzazione della professione medico veterinaria: la formazione per la sicurezza alimen-
tare. Il modello Regione Lombardia”.
PREMESSA Il motivo che ha spinto l’organizzazione di palazzo Trecchi ad affrontare l’argomento è stato il procedere spedito dell’avanzamento della proposta europea di dare una svolta alla tradizionale ispezione del Veterinario Ufficiale sulla catena di macellazione, innestando criteri di modernità, di semplificazione e di trasferimento di compiti, con il risultato di rendere più sburocratizzato il processo ed abbassare i co-
A.N.M.V.I.
INTERNATI
NAL
ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI
Per informazioni sui Corsi ANMVI International/AIVEMP Segreteria ANMVI International - tel. 0372-403509 e-mail international@anmvi.it
sti del servizio pubblico. Da tre anni questa proposta gira sul tavolo della DG Sanco; è stata prima affrontata in sedi istituzionali ristrette ai soli circuiti nazionali o in EFSA, ma ha subito una forte accelerazione dopo che gli inglesi si sono messi di buona lena ad approntare un progetto pilota, complice la crisi economica che ha investito anche la Gran Bretagna, che si è fatta promotrice di affrontare di petto la spinosa questione. Nel 2008 gli Inglesi hanno radunato tutti coloro che hanno a che fare con questo tema ed hanno deciso di scandagliare a fondo la possibilità di ridurre significativamente la struttura pubblica del servizio provando ad affidare compiti anche a personale a contratto o alle imprese, calcolandone costi e benefici e valutandone l’impatto sul consumatore. Nonostante gli inglesi abbiano da tempo razionalizzato la presenza del veterinario pubblico, secondo i sudditi di Sua Maestà le poche sterline dell’amministrazione pubblica vanno indirizzate più verso altri settori che non nella duplicazione (pubblico-privato, secondo loro) della sicurezza delle carni. Il concetto, che ad un’analisi superficiale potrebbe sembrare balzano, in realtà presenta qualche buona ragione: la modernizzazione degli impianti, le loro ultramoderne catene di macellazione, la ripetitività di alcuni obblighi che oggi appaiono sorpassati e, soprattutto, alcune pratiche che appaiono più pericolose che favorevoli (prima fra tutte l’incisione di organi infetti sulla catena ed il conseguente pericolo di contaminazioni crociate) hanno indotto la Food Standard Agency ad intraprendere un certo numero di progetti pilota che hanno passato in rassegna tutti gli aspetti della questione. Sempre nel Regno Unito, quei colleghi non si sono neppure limitati ad un semplice sondaggio, più o meno approfondito, ma hanno messo sotto la lente d’ingrandimento impianti di diversa capacità e sperimentato l’efficacia dei cosiddetti ausiliari, per verificare se, alla fine, l’incidenza delle non conformità o la percezione del consumatore ne venisse compromessa. Ricerche approfondite, ad ampio raggio, calcoli, tabelle e proiezioni ed una ricerca che è partita dalle evidenze scientifiche ed è giunta fino alle abitudini del consumatore hanno messo in luce tutti gli aspetti degli ipotetici cambiamenti; il tutto ha permesso loro di calcolare persino l’incidenza del costo chilo-carne finale sul costo sociale dell’operazione. Insomma, al di là della Manica sono giunti, come al solito, a proposte molto serie, supportate da dati inconfutabili, concludendo che si può assegnare a pochi veterinari il compito di valutare l’ispezione finale, più professionalizzante, dopo che la catena è sorvegliata da ausiliari ben preparati e meno costosi. Il loro lavoro non è ancora terminato ma la DGSANCO, che aveva invitato con un questionario tutti i Paesi ad intraprendere iniziative in tal senso, sta cominciando a tirare le fila e, chiesti ad EFSA pareri scientifici sulle evidenze di macellazione e sui risultati di incidenti sanitari, si appresta a presentare proposte al Parlamento che, alla fine dei pareri EFSA, dovrà legiferare sull’aggiornamento del Pacchetto Igiene. È chiaro che ogni Paese può fare altrettanto e contestare questa versione, ma è altrettanto chiaro che la visuale inglese (peraltro condivisa dalla maggioranza dei Paesi EU) può essere contestata solo se si è in grado di
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dimostrare il contrario attraverso analisi serie e dettagliate.
LA POSIZIONE DI ANMVI ANMVI, preso atto di questa situazione, ha deciso di fare la sua parte. In collaborazione con AIVEMP, Associazione Italiana Veterinaria di Medicina Pubblica, ANMVI ha voluto predisporre un libero confronto sul tema mettendo a disposizione della numerosa platea un parterre di studiosi e di esperti di campo, provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Bartolomeo Griglio, Presidente AIVEMP, ha aperto il convegno evidenziando l’opportunità di coinvolgere in un comune dibattito medici veterinari, operatori del settore alimentare e consumatori per arrivare a delle proposte che tengano conto dei modelli organizzativi italiani. Sono queste le basi sulle quali è stato impostato l’evento che ha visto la partecipazione di relatori in grado di fornire contributi sull’ispezione delle carni dai differenti punti di vista, attraverso un confronto tra le esperienze di alcuni paesi europei e quelle sviluppate in Italia sia a livello territoriale che di ricerca universitaria. Saranno rese note, in un documento finale, le proposte e le considerazioni emerse durante il workshop che si è tenuto in chiusura lavori.
IL CONVEGNO L’apertura del workshop fatta da David Lister, un medico umano inglese e ricercatore per l’industria delle carni, è stata dedicata ad una rievocazione storica dell’ispezione veterinaria. Ripercorrendo tutta la storia del controllo ufficiale delle carni, dai primi tentativi seguiti all’importazione in Europa di suini dall’America nel diciottesimo secolo, David è giunto ai giorni nostri, passando attraverso la figura dell’ispettore inglese del diciannovesimo secolo, a quel tempo non un veterinario ma un laico addestrato, terminando invece la sua esposizione con un accorato appello a mantenere alta la visione di un Medico Veterinario, ispettore accuratamente formato sulle patologie della specie da esaminare. Successivamente Marie-Pierre Donguy (Ministero Agricoltura, Francia) ha presentato il suo progetto di ispezione avicola basato sulla presenza dell’ausiliario fornito dall’impresa, mentre Javier Dominguez (FSA, Regno Unito) si è soffermato, tra l’altro, sul cosiddetto sistema bonus-malus dei macellatori e degli impianti ed i relativi vantaggi sui costi del loro servizio. Rosa Gaglione (Ministero Salute, Italia) ha sottolineato il concetto che l’ispezione è un impegno di garanzia del veterinario ispettore nei confronti del consumatore, mentre Francesco Proscia (Federazione Europea dei Veterinari) ha puntato il dito sui rischi emergenti nella catena alimentare e sulla necessità di mantenere alta l’attenzione sulla prossima revisione del Pacchetto Igiene. Lüppo Ellerbroek (BFR, Germania) ha invece calcato molto l’accento sulla situazione sanitaria dell’allevamento da cui provengono gli animali, sottolineando l’aspetto fondamentale delle informazioni che pro-
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Progetto “EccellEnte” Anmvi International
vengono prima della visita ante-mortem e che sono di fondamentale necessità per quella post-mortem; è stata poi la volta di Massimo Rescigno (FSA, Regno Unito) che ha descritto l’esperienza inglese sull’utilizzo degli ausiliari nel macello, figura di sicura efficacia sulla velocizzazione dell’ispezione ma a condizione che siano indirizzati, formati ed operanti sotto la responsabilità stretta del veterinario ufficiale. Kirsty Shaw (FSA, Regno Unito) ha chiuso la rassegna degli stranieri con un’approfondita disamina contabile sul sistema di gestione dell’ispezione nel Regno Unito e le ricadute sul sistema pubblico, con le implicazioni sulle direttive impartite negli ultimi anni dai governanti inglesi. Le loro drastiche riduzioni di personale dovranno conciliare un binomio quasi impossibile: minori spese e sicurezza dei consumatori, con una probabile compartecipazione degli operatori del settore. La seconda giornata è stata tutta rivolta alla situazione italiana. Secondo Luigi Magni (ASL Cremona) l’ispezione ed il giudizio anatomopatologico sono compiti essenziali e fondamentali del medico veterinario ispettore, che guidano ad un giudizio singolo e di partita, fornendo un contributo indispensabile alla costruzione della banca dati epidemiologica, a beneficio dell’azienda e del Sistema Sanitario del Paese. Eugenio Scanziani, docente dell’Università di Milano, ha ripassato con meticolosità tutti gli aspetti legislativi della tradizionale ispezione nel nostro Paese, inquadrando le scelte del tempo nelle patologie delle varie epoche ma anche in quelle attuali, cosiddette di massa. Piero Frazzi e Filippo Castoldi, della Regione Lombardia, concordano che tre sono i pilastri su cui poggiare il cambiamento: la tecnologia di laboratorio, ormai velocissima nel fornire diagnosi di supporto, le patologie di allevamento e, soprattutto, un miglior utilizzo delle informazioni trasmesse dal veterinario in allevamento, consentono di rendere meno indispensabile la figura del medico veterinario direttamente in catena, indirizzandolo, soprattutto nei grossi impianti a compiti più professionali di monitoraggio, di analisi e di certificazione. Infine Giorgio Rimoldi di ASSICA ha portato il parere degli operatori: la filiera fornisce già molte informazioni e contribuisce a standardizzare la produzione su alti livelli di qualità igienico sanitaria, come avviene nei circuiti DOP; ben venga quindi una semplificazione, purché cerchi di armonizzare le nuove misure con quelle già in accordo con i Paesi terzi. In conclusione, quasi unanime è stato l’apprezzamento e la generale condivisione dello spirito d’iniziativa dell’evento. In linea di massima si è registrata la stragrande convergenza per una favorevole adozione di criteri di modernizzazione del sistema ispettivo, auspicando anche un atteggiamento collaborativo delle imprese di macellazione che potrebbero uscirne premiate se collaboreranno coi Servizi ad introdurre e facilitare il lavoro dell’ispettore. ■
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Sicurezza alimentare Europa
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Il Veterinario Ufficiale è un bene pubblico Comunicato della FVE
a FVE "è preoccupata del fatto che alcune Autorità competenti, organizzazioni internazionali e nazionali, nonché interessi di alcuni settori privati possano minare il ruolo del Veterinario Ufficiale nel campo dell'igiene degli alimenti, a danno della sicurezza alimentare, della salute e del benessere animale, della salute pubblica e dell'ambiente". Lo si legge nel comunicato stampa diffuso il
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13 dicembre scorso dalla Federazione dei Veterinari Europei, in vista della terza tavola rotonda sulla modernizzazione dell'ispezione delle carni, organizzata dalla DgSanco a Bruxelles. I lavori saranno focalizzati sull'ispezione delle carni di suini, il primo ambito sul quale si è espressa l'EFSA. È in particolare il ruolo del Veterinario Ufficiale al macello che la FVE rimarca nel suo comunicato: "Nel riconoscere che l'uso prudente delle risorse finanziarie è estremamente importante, la FVE evidenzia il valore aggiunto del veterinario ufficiale al bene pubblico globale, in particolare alla macellazione". Un ruolo, quello del veterinario ufficiale al macello che supporta "gli interessi di vari stakeholder, ognuno dei quali ha un proprio specifico grado di priorità”; è pertanto "attraverso l'indipendenza e l'integrità professionale del veterinario ufficiale" che si aggiunge valore ai vari soggetti: dall'animale al consumatore, dal cittadino all'allevatore, dal veterinario privato all'Autorità Competente. Le conoscenze del veterinario ufficiale al macello, aggiornate tramite azioni di educazione continua e dall'esperienza professionale, conclude il comunicato, consentono di svolgere un ruolo sociale cruciale e di garantire con indipendenza la sicurezza degli alimenti. ■
ISPEZIONE DELLE CARNI: PRIMO PARERE EFSA li esperti dell'Efsa sono stati invitati a considerare le implicazioni di eventuali modifiche delle attuali pratiche di ispezione sulla salute e sul benessere degli animali. Per adempiere alla richiesta della Commissione Europea, l'Efsa ha suddiviso il lavoro in sei serie di pareri scientifici e relazioni scientifiche. Il primo parere riguarda l'ispezione dei suini. Per quanto riguarda il settore dei pericoli biologici, i pericoli di origine alimentare Salmonella, Yersinia enterocolitica, Toxoplasma gondii e Trichinella, in ragione della loro prevalenza e del loro impatto sulla salute umana, sono stati individuati tra gli obiettivi prioritari dell'ispezione della carne suina al momento della macellazione. Si è giunti alla conclusione che i metodi di ispezione attuali non consentono di individuare tempestivamente i primi tre fra i suddetti pericoli e, più in generale, non differenziano gli aspetti di sicurezza alimentare da quelli legati alla qualità delle carni, alla prevenzione delle patologie animali o ai pericoli professionali. Per quanto riguarda il settore della salute e del benessere degli animali si è osservato che, abolendo le pratiche di palpazione e/o incisione, l'individuazione di alcune patologie potrebbe risultare ridotta. Tuttavia, nei casi in cui sono interessati più organi, questo effetto è probabilmente modesto. Per compensare tale probabilità insita nel sistema proposto, gli esperti raccomandano di procedere a palpazione e/o incisione solo in seguito a un'ispezione visiva che riveli delle ano-
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malie. È stata altresì rilevata la necessità dell'ispezione delle carni, ante-mortem e post-mortem, nel sistema di sorveglianza generale della salute e del benessere dei suini (come evidenziatosi nel corso dell'epidemia di afta epizootica che ha interessato il Regno Unito nel 2001). Tuttavia gli esperti riconoscono che, al momento, le informazioni relative alla sorveglianza vengono sottoutilizzate. Per quanto riguarda il settore dei contaminanti, diossine, bifenili policlorurati analoghi alla diossina e l'antibiotico cloramfenicolo, sono stati individuati, sulla base di criteri prestabiliti, come sostanze chimiche potenzialmente molto preoccupanti per la carne suina. Tuttavia si è concluso che le sostanze chimiche, alle concentrazioni riscontrate nella detta carne, difficilmente possono rappresentare un rischio immediato o a breve termine per la salute dei consumatori. L'Efsa ha proposto anche degli indicatori epidemiologici armonizzati per i pericoli di origine alimentare oggetto delle attuali procedure di ispezione delle carni e per i pericoli biologici evidenziati. Gli indicatori si rivelerebbero particolarmente utili nell'ambito del quadro proposto di garanzia di sicurezza delle carcasse di suino, perché consentirebbero di classificare gli allevamenti, i capi e i macelli in base ai rischi e di definire gli obiettivi delle carcasse finali refrigerate. Inoltre aiuterebbero i gestori del rischio della Commissione europea e degli Stati membri a decidere sull'opportunità o meno di adeguare i metodi di ispezione.
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Analisi del comparto ricoveri nelle strutture veterinarie di MARCO VIOTTI Coordinatore SIMV uesta giornata per la SIMV è stata un momento epocale, che segna una svolta nella programmazione degli incontri di management: l’incontro fra gestione e professione. Il format che abbiamo ideato è quello di portare un numero congruo di testimonianze reali sul comparto in analisi e proseguire con il dibattito nella sessione pomeridiana; onestamente la partecipazione a questo evento è stata superiore alle aspettative e di questo devo ringraziare tutti, Hill’s, che ci ha sostenuti come sponsor, i relatori che hanno saputo analizzare i loro ricoveri in maniera esemplare ed infine i partecipanti che hanno dato vita a una discussione oltremodo interessante e ricca di spunti. Ma veniamo ai fatti. A tutti i relatori è stato fornito uno schema da seguire per costruire la propria relazione dove si iniziava a descrivere la propria realtà, si analizzavano le risorse umane disponibili, le risorse finanziarie necessarie e l’organizzazione propria dei ricoveri. I 5 relatori erano rappresentanti di strutture medie e grosse localizzate nel centro nord italia. Invero abbiamo avuto anche, grazie alla disponibilità del relatore impegnato in altra sessione concomitante di anestesiologia, uno sguardo attento sulla realtà inglese di un centro di referenza che ha sfatato alcuni miti e ha sottolineato come anche il cuore sia necessario per far fruttare una impresa veterinaria: “…delle circa 80 ore/settimana che lavoro solo 40 mi vengono pagate, le altre sono impiegate per passione
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INCONTRO SOVI
del nostro lavoro…”. Interessanti le conclusioni cui siamo giunti: intanto era opinione diffusa anche nella platea che la resa economica complessiva sia a mala pena sufficiente a coprire le spese ma, a mio modo di vedere, non veniva contabilizzato in nessun caso il valore dell’indotto che la degenza genera o comunque quali prestazioni chirugiche e mediche siano possibili solo con la presenza del comparto ricoveri, pertanto dire che la degenza non rende non è propriamente corretto. È doveroso sottolineare la confusione che tutti avevamo su cosa intendevamo per degenza/ricovero: per alcuni si tratta di un comparto dove vengono semplicemente sistemati i pazienti per il risveglio post chirurgico o in attesa di atto chirurgico o medico, per altri il comparto degenza nient’altro è che la terapia intensiva, interessante l’interrogativo, ancora senza risposta, di una collega che si chiedava perché i proprietari siano disposti a spendere qualche migliaio di euro per una chirurgia ma non facciano altrettanto per l’assistenza specialistica necessaria
in caso, ad esempio, di pancreatite acuta, piuttosto che una crisi addisoniana. Interessante anche notare come pur parlando di tipologie diverse di strutture e di ubicazione geografica le tariffe praticate giornalmente oscillassero fra gli 80 e i 100 euro per tutti. Lo stesso collega che parlava della sua realtà inglese sottolineava come, in ogni caso, loro avessero un tetto massimo di spesa per il cliente di 500 sterline qualora e quando le cifre risultassero superiori al cliente non le conteggiano ma applicano uno sconto. Per quanto riguarda le risorse umane si era tutti concordi che non possono non avere competenze specifiche di terapia intensiva ma anche di etologia e clinica comportamentale nonché di relazione con i proprietari, problema apparso subito spinoso da parte di tutti i relatori; d’altronde è imprescindibile dalla degenza il rapporto con il proprietario, e la delicatezza delle informazioni da porgere, obbliga ad avere competenze scientifiche ma anche di relazione, diversamente si rischia di vanificare il lavoro svolto. Dunque abbiamo iniziato un percorso di a-
Incontri con i colleghi stranieri zioni è nato un rapporto di collaborazione che vedrà la reciproca partecipazione ai rispettivi congressi nazionali ed internazionali, collaborazioni editoriali, organizzazione di corsi, scambio di relatori etc. In occasione del 72° Congresso Internazionale SCIVAC in programma a Milano dal 23 al 25 marzo saranno presenti una delegazione serba ed una rumena. I progetti che verranno realizzati sono analoghi a quelli già avviati con l’ANCLI-
Al centro: Pauolo Carvalho (Presidente ANCLIVEPA), a sinistra Angelo Russo, proprietario di Farmina e a destra Marco Melosi. l 21 ottobre scorso, il Presidente dell’ANMVI, Marco Melosi ha incontrato a Belgrado, in occasione del congresso nazionale dell’associazione serba di veterinari per animali da compagnia “SASAPUVMPS”, il Presidente Denis Novak. Il Presidente Melosi ha accolto anche l’invito al Congresso annuale della maggiore associazione di veterinari per animali da compagnia della Romania, l’AMVAC-ROSAVA e l’11 novembre scorso ha avuto modo di incontrare a Sinaia, Bucarest il Presidente dell’Associazione, Nicolae Valentin. Gli incontri sono stati molto proficui ed è stata un’occasione per fare un confronto tra la realtà italiana e quella dei due Paesi. Tra l’ANMVI e le due Associa-
nalisi che sicuramente apre numerosissime discussioni, mi auguro che tutti gli intervenuti abbiano portato a casa informazioni preziose per il miglioramento del proprio comparto. Per il 2012 abbiamo già calendarizzato 2 incontri: il primo con Giacomo Volpengo sul tema della comunicazione interna ed esterna, il secondo, autunnale, insieme alla società di anestesia proprio sull’analisi di tale comparto sulla falsariga di quanto fatto quest’anno con i ricoveri. ■
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Da sinistra: il Presidente - Nicolae Valentin dell’Associazione AMVAC-ROSAVA; Angelo Russo - proprietario di Farmina e il Presidente ANMVI, Marco Melosi.
VEPA, l’Associazione di Veterinari per Animali da Compagnia del Brasile. Proprio nei giorni scorsi l’ANMVI ha avuto modo di incontrare nuovamente i rappresentanti dell’Associazione presso la sede di Palazzo Trecchi. Presente il Presidente dell’Associazione, Pauolo Carvalho, e Angelo Russo - titolare della azienda di pet-food Farmina e promotore di questi incontri che si sono rilevati estremamente produttivi e interessanti. Il Presidente dell’ANMVI ha commentato queste iniziative evidenziando l’importanza di creare collaborazioni internazionali non solo in ambito europeo per sensibilizzare le politiche della comunità europea ma anche in altri continenti dove la veterinaria sta crescendo in modo impetuoso come lo era in Italia nei primi anni di nascita della SCIVAC. Melosi ha infine sottolineato come lo scambio di esperienze sia proficuo per tutto il mondo veterinario. ■
Il Presidente ANMVI Marco Melosi, insieme al Consiglio Direttivo dell’Associazione SASAP-UVMPS.
abato 3 e Domenica 4 Dicembre, si è tenuto a Cremona l’incontro nazionale SOVI. Tema della prima giornata “Le micosi oculari: patologie emergenti, quando e perché è utile lavorare in Team”; relatori invitati i colleghi Barachetti Laura, Barsotti Giovanni, Gianella Paola, Giordano Cristina, Peano Andrea, Re Gianni, Stoppini Riccardo e Visigalli Giuseppe, che si sono alternati “catturando” con successo l’attenzione della platea composta da 95 partecipanti. Nello specifico, nella prima metà della mattinata si è parlato di “Flora micotica oculare e micosi della superficie oculare”(Barsotti), “Segni oculari di Criptococcosi e Aspergillosi sistemiche”(Giordano), “Segni clinici oculari nella Blastomicosi e Histoplasmosi e Coccidioidomicosi sistemiche”(Barachetti); dopo la pausa caffè sono ripresi i lavori con le ultime due relazioni della mattina sui temi “Micosi oculari nel cavallo: quadri clinici di cheratomicosi”(Stoppini) e “Micosi oculari negli animali esotici e negli uccelli: quadri clinici”(Visigalli). Nel pomeriggio la giornata è continuata con le relazioni “Quando le micosi oculari sono manifestazione di forme sistemiche: il punto di vista dell’internista”(Gianella), “Le micosi con coinvolgimento oculare in Italia. Diffusione ed approccio diagnostico di laboratorio”(Peano) e “Possibilità terapeutiche ed aspetti legislativi sull’uso del farmaco in deroga”(Re). Dopo la discussione e la chiusura dei lavori con applausi e ringraziamenti a tutti i relatori intervenuti, si è tenuta l’Assemblea annuale dei Soci SOVI. La Domenica mattina si sono svolte 5 tavole rotonde sui temi: “Chirurgia della cataratta” (moderatori Prof. Peruccio Claudio e D.ssa Maggio Federica), “Il sequestro corneale” (moderatori Dott.ssa Simonazzi Barbara e Dott. Multari Domenico), “Le ulcere corneali” (moderatori Dott.ssa Vercelli Antonella e Dott. D’Anna Nunzio), “Il Glaucoma” (moderatori Dott.ssa Crasta Manuela e Dott. Guandalini Adolfo) e “La fotografia in oftalmologia” (moderatori Dott. Vergara Mario e Dott. Cirla Alessandro). I partecipanti, suddivisi in gruppi di 20-25 persone, si sono alternati ai 5 tavoli ad intervalli di 30 minuti, e sotto la guida dei moderatori hanno esposto e messo a confronto le loro singole esperienze. L’iniziativa, nuova per il panorama italiano, ha avuto successo ed è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti a tal punto che in futuro sarà probabilmente ripetuta. Domenico Multari Segretario SOVI
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Nasce il Gruppo di Studio di Medicina Interna e Medicina Sportiva Equina A Pisa il primo incontro del nuovo Gruppo di Studio SIVE di FABRIZIO RUECA Gruppo di Studio SIVE l 26 novembre presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa, in concomitanza con le riunioni delle Società Specialistiche SIOCE e SIRE, si è svolto il primo incontro del Gruppo di Studio di Medicina Interna e Medicina Sportiva Equina. Il gruppo, nato su iniziativa dei Colleghi Angela Mascioni, Fabrizio Rueca e Micaela Sgorbini, si propone di mettere a confronto le esperienze di coloro che sono impegnati in questo complesso campo della Medicina Equina. Ha aperto la riunione Giorgio Ricardi che, in qualità di Presidente della SIVE, ha dato il benvenuto ai convenuti, poco meno di 40 Colleghi, e ha illustrato lo spirito che ha portato in passato alla formazione delle Società specialistiche, nate per mettere a confronto le esperienze italiane e per favorire lo scambio di informazioni in ambiti ristretti della nostra Professione. La scelta di limitare alle esperienze italiane è stata effettuata per dare ai lavori di queste Società un forte legame con quelle che sono le “nostre realtà” sociali, economiche, culturali e, quindi, anche Professionali nelle quali si trova ad operare il Medico Veterinario. Questo gruppo di studio, ha concluso Giorgio Ricardi, se saprà dare continuità e incisività alle proprie azioni potrà divenire tra qualche anno una Società specialistica. Al saluto del Presidente della SIVE è seguita una vivace discussione innescata da un intervento introduttivo di Fabrizio Rueca che ha spiegato come è nata l’dea con Angela Mascioni e Micaela Sgorbini di proporre a SIVE la costituzione di questo gruppo di studio con finalità di scambio di conoscenze nell’ambito della Medicina Interna e Medicina Sportiva del Cavallo, esigenza sentita già da qualche tempo ma che non aveva fino a ora mai trovato un riscontro pratico-applicativo. Alla discussione hanno partecipato molti Colleghi provenienti da diverse aree italiane, con differenti campi di interesse ed esperienze lavorative sia Libero Professionale che Universitaria, più volte è stata ribadita la assoluta necessità di creare una interfaccia efficace proprio tra questi due ambiti. Al termine di questo confronto sono state individuate due linee di azione, l’organizzazione di un incontro annuale di tipo “strutturale monotematico” con interventi programmati, e il lancio di “piccoli” progetti di studio multicentrici nei quali, rispetto ad una specifica problematica, gli interessati mettono a punto un protocollo “diagnostico e/o terapeutico” comune, da applicare da parte di tutti così da poter raccogliere in breve tempo informazioni “confrontabili” e creando una “casistica” da mettere a disposizione dei Colleghi in una riunione annuale di presentazione dei risultati degli studi multicentrici. Per il 2012 sarà organizzato l’incontro “Nozioni di base di Medicina Sportiva Equina” in aprile nel corso della Fieracavalli di Roma, mentre gli argomenti individuati per le esperienze multicentriche riguarderanno la nutrizione; le anomalie della formula leucocitaria del cavallo; le alterazioni delle prime vie aeree nei puledri; la standardizzazione della metodica per il lavaggio bronchiolo-alveolare; i rapporti tra substrati sierici (creatinina e bilirubina) e alcune patologie (rispettivamente Miopatie ed Emorragia Polmonare Indotta dall’Esercizio). Per ognuno di questi argomenti sono stati indivi-
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duati dei Referenti che faranno da raccordo tra i Colleghi che aderiranno. La terza parte dell’incontro, infine, è stata occupata da una serie di interventi programmati sostenuti da Fabrizio Rueca, Micaela Sgorbini, Francesca Bonelli, Barbara Padalino, Cristina Tamantini, Licia Scacco, Maria Fugazzola. Tutte le relazioni sono state seguite da una ampia
discussione su temi trattati. Al termine della riunione ci si è dati appuntamento per aprile a Roma e si è stabilito di iniziare quanto prima i lavori degli studi multicentrici; per raccogliere più facilmente idee per gli incontri futuri e le adesioni ai gruppi di lavoro multicentrico verrà fatto circolare a mezzo mail un questionario. ■
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Stati Uniti, la macellazione degli equini è di nuovo autorizzata Dall’America il dibattito riecheggia in Italia dove i colleghi ippiatri si confrontano sul tema l Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato una legge che riammette alla macellazione i cavalli negli stabilimenti americani. Una forma di divieto condizionato era stata introdotta nel 2006, quando il Congresso aveva sostenuto l'impossibilità di consumare carni equine in assenza di un adeguato piano di controlli. Il provvedimento del Presidente Obama è sta-
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to portato al Congresso, che l'ha approvato il 1 dicembre, dopo che una commissione governativa ha documentato che il divieto di macellazione si è rivelato controproducente: ha solo spostato le attività a favore dei macellatori messicani e canadesi. Lo studio concludeva suggerendo due diverse alternative: tornare a legalizzare la macellazione degli equini nel territorio degli Stati Uniti oppure rendere illegale il trasporto degli animali all'estero.
Un dato che ha pesato sulle decisioni del Presidente Usa è stato anche quello delle condizioni di sofferenza a cui sono costretti gli animali, nonché le stime sul crescente numero di cavalli abbandonati. «Quando hanno chiuso gli impianti hanno provocato più danni per i nostri cavalli di quanto tutti coloro che volevano fermare il massacro possano immaginare» ha detto al New York Times un allevatore di cavalli del
Nebraska, che recentemente ha preso in custodia tre cavalli di un suo vicino che non era più grado di dare loro un sostentamento e che altrimenti avrebbe dovuto abbandonarli. Il problema del costo del mantenimento dei cavalli è dovuto alla crisi economica e agli alti prezzi del foraggiamento. ■
DPA O NON DPA? QUESTIONARIO ON LINE tanno rispondendo in molti colleghi al questionario on line promosso dalla SIVE e dell’ANMVI in vista del convegno del 13 gennaio dove si farà il punto sullo “Status dell’equide e sull’impianto normativo di riferimento per l’uso del farmaco”. Il questionario è rivolto in particolare ai Colleghi ippiatri Liberi Professionisti. 13 gennaio 2012 sarà una giornata cruciale per il confronto e per l'approfondimento di un tema che impatta sulla professione ippiatrica e sulla sanità equina in maniera decisiva. Al convegno si parlerà degli obblighi burocratici conseguenti allo status DPA e non DPA e di cosa debba fare il veterinario pratico (Dido Valvassori); della scelta del farmaco in patologia equina e delle possibilità terapeutiche per DPA e non DPA (Massimo Magri); della registrazione di nuovi farmaci e le differenze tra equino DPA e non DPA, secondo il punto di vista del Ministero della Salute (Salvatore Macrì) e secondo il punto di vista di AISA (Giulio Predieri). La giornata tratterà anche del significato e dei numeri del consumo di carne equina in Italia e nel mondo ai fini dell'"industria del cavallo sportivo", analisi e rischi; PNR e farmacosorveglianza (Eva Rigonat). E inoltre di uccisione di animali: abbattimento, soppressione ed eutanasia e della posizione del veterinario di fronte alla legge (Daria Scarciglia), per passare all'incremento della popolazione equina non DPA in Italia negli ultimi anni, prospettive future e possibili scenari, secondo l'analisi della FNOVI (Stefano Zanichelli). Del ruolo chiave dell'anagrafe equina per la tutela del patrimonio equino e della salute pubblica, parlerà Andrea Brignolo, seguito dalla presentazione della prospettiva europea, con particolare riferimento ai paesi non ippofagi (Josh Slater). La SIVE ha elaborato un proprio documento, ufficializzato a settembre, nel quale si sofferma in particolare sulla gestione sanitaria del cavallo e sull'uso del farmaco. Il questionario on line è disponibile al sito ANMVI www.anmvi.it
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Settima edizione per la campagna nazionale “A scuola di Petcare” Campagna educativa per la corretta relazione con gli animali da compagnia l benessere degli animali da compagnia passa anche da una corretta relazione uomo-pet, che si traduce nella conoscenza, nel rispetto, nella cura e nella nutrizione dei pet stessi. È quanto Purina si impegna a diffondere promuovendo la campagna nazionale “A Scuola di Petcare®”, realizzata in collaborazione con partner autorevoli come Giunti Progetti Educativi, Scivac (Società Culturale Italiana Veterinari Animali da Compagnia), FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e con il Patrocinio di ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). “Da sempre Purina, in qualità di azienda di riferimento per il mercato dell’alimentazione e della cura degli animali da compagnia, coltiva un impegno che è anche una passione: contribuire a farli vivere più sani, più felici e più a lungo. - dichiara Lucio Scaratti, Direttore Generale Nestlé Purina Sud Europa. - Migliorare la vita degli animali da compagnia si traduce per noi innanzitutto nel continuo impegno in sviluppo e innovazione di prodotti volti a garantire la migliore nutrizione, la qualità e la sicurezza dei pet, ma anche in servizi finalizzati a sostenere e arricchire la vita dei pet e di tutti i loro proprietari”. Il progetto mette a disposizione delle scuole che vi aderiscono kit didattici multidisciplinari contenenti materiali utili agli insegnanti per l’organizzazione di un percorso didattico personalizzato e la messa a punto di lezioni di petcare attraverso giochi, laboratori e attività educative, offrendo spunti interessanti per lo sviluppo del progetto. In questo modo la campagna punta a promuovere verso i bambini, le famiglie e gli insegnanti, una relazione matura e consapevole con i pet. Dal 2004 ad oggi “A Scuola di PetCare®” ha continuato a crescere, fino a coinvolgere in modo capillare tutto il territorio nazionale con oltre più di 350.000 alunni, 30.000 insegnanti, centinaia di istruttori cinofili e veterinari, famiglie, Istituzioni e Ospedali Pediatrici in tutte le regioni italiane. “Quella con Purina è una collaborazione di ampio respiro che ci vede uniti su più fronti per offrire servizi a valore aggiunto ai Medici Veterinari - afferma Marco Melosi, Presidente ANMVI, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani - Abbiamo creduto in questo progetto sin dall’inizio, perché condividiamo l’impegno per il benessere degli animali da compagnia costruito anche attraverso il ruolo educativo e di prevenzione della figura del Medico Veterinario, che nel progetto viene valorizzato”. “Abbiamo deciso di supportare questa campagna perché crediamo nell’importanza dell’educazione come strumento di crescita culturale sul corretto rapporto uomo-pet, nell’ambito della quale il Medico Veterinario gioca un ruolo cruciale non solo sotto il profilo sanitario, ma anche per la prevenzione, la sicurezza alimentare, l’informazione ecc.”-continua Carla Bernasconi, Vicepresidente FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani). Giunta alla sua VII° edizione, l’edizione 2011 della campagna prevede importanti novità: materiali didattici completamente rivisitati non solo nel format ma anche nei contenuti, grazie anche ai contributi scientifici delle Associazioni.
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A ciò si aggiunge l’ideazione di un’indagine per le famiglie, con lo scopo di capire il vissuto delle famiglie con bambini che vivono in compagnia di un pet o che hanno scelto di non averlo, cercando in quest’ultimo caso di capirne le motivazioni. Inoltre, da quest’anno, la campagna conta su
un’area web interamente dedicata (http://www.purina.it), dove sono disponibili per gli insegnanti e le famiglie tutti i materiali del kit didattico e ospita così un’area interattiva e coinvolgente pensata per le famiglie e interamente dedicata a questo progetto. La campagna coinvolge i bambini e gli inse-
gnanti in un concorso che prevede lo sviluppo di elaborati scritti o grafici che raccontino la relazione con i pet; una giuria competente valuta gli elaborati e la storia vincitrice, che si distinguerà per originalità e coerenza con i temi trattati, diventerà un vero e proprio video animato da un illustratore professionista. ■
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22 Calendario attività Dal 13 gennaio al 4 marzo Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi
13 GEN 18 - 19 GEN 20 - 21 GEN 24 - 27 GEN 28 - 29 GEN 29 GEN 29 GEN 29 GEN 1 FEB 2 - 4 FEB 3 - 5 FEB 4 - 5 FEB 4 - 5 FEB
CORSO SCIVAC CORSO SCIVAC ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC SEMINARIO SIDEV INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA
PROFESSIONE: ONCOLOGO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SIVAE
CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA COMPORTAMENTALE - CREMONA - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - Email: info@sivae.it CORSO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE DEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA - Palazzo Trecchi - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - Email: info@sivae.it XVIII CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SIVE - Bologna - Palazzo dei Congressi - Piazza della Costituzione - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it FEGATO E COLECISTI: CHIRURGIE CHE SPESSO SPAVENTANO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
CORSO SIVAE IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE INCONTRO SCVI
CORSO INTRODUTTIVO SCIVAC
CORSO SCIVAC
6 FEB 12 FEB 12 FEB 12 FEB 14 - 17 FEB 19 FEB 22 - 24 FEB 23 FEB 25 - 26 FEB 25 - 26 FEB 26 FEB 26 FEB 29 FEB - 3 MAR
SEMINARIO NAZIONALE - STATUS DELL’EQUIDE ED IMPIANTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER L’USO DEL FARMACO” - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: NO ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: info@sive.it ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 17,5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 ECM: Richiesto Accreditamento per 16,4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it 3° IT. ORTOPEDIA: V PARTE - CHIRURGIA ARTICOLARE E PERIARTICOLARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 35,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SEMINARIO AVANZATO SIDEV - AGGIORNAMENTI SULLE MALATTIE ALLERGICHE CUTANEE DEL CANE E DEL GATTO - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: No crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it RIPRODUZIONE NEI PICCOLI ANIMALI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it DALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it
INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO
INCONTRO SICIV IN COLLABORAZIONE CON SIVAE
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SEMINARIO NAZIONALE SIVE IN COLLABORAZIONE CON ANMVI
INCONTRO SIFIRVET / SINVET
CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA NEUROLOGICA - Atahotel Expo Fiera, Pero (MI) - Via Keplero 12 ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CITOLOGIA ED ANIMALI ESOTICI: QUANDO FARLA, COME FARLA E COME INTERPRETARLA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO AVANZATO - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it
LE EPATOPATIE: QUALI STRUMENTI NUTRIZIONALI ABBIAMO A DISPOSIZIONE? - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: III PARTE - LE PATOLOGIE DELL’ENCEFALO E DEI NERVI CRANICI Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 29,1 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO SICARV NUOVE FRONTIERE NELLA DIAGNOSI E NELLA TERAPIA DELLA PERDITA TRANSITORIA DELLO STATO DI COSCIENZA (T-LOC) NEL CANE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. ORTOPEDIA: I PARTE - VIE DI ACCESSO E TECNICHE DI RIDUZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 24,7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it CONVEGNO SIVAR AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA: UROLITIASI, MALATTIE RESPIRATORIE E TERAPIE - Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova - Via dell’Università, 16 - Agripolis - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Paola Orioli - Segreteria Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: info@sivarnet.it INCONTRO SINVET PATOLOGIE VASCOLARI DI INTERESSE NEUROLOGICO NEL CANE E NEL GATTO - Palazzo Cittanova, Cremona - Corso Garibaldi 120 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: socspec@scivac.it CORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - I BLOCCHI NERVOSI PERIFERICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 15,9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA CHIRURGIA DEL RENE E URETERE: SFIDA POSSIBILE? - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - Email: delregionali@scivac.it INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE DALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: delregionali@scivac.it ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. MEDICINA INTERNA: IV PARTE - NEUROLOGIA PER IL MEDICO INTERNISTA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento per 33,7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: info@scivac.it INCONTRO SIANA
INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA
IL RISCHIO PERIOPERATORIO - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregionali@scivac.it
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VETERINARIA 42 | 2011
la VETERINARIA
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SOLUZIONI
b c
Comporta una diminuzione della lunghezza dei villi intestinali Muta alla presenza di una enterotossina termolabile
larve prodotte da femmine eterogoniche
QUIZ 1
a Congenita b Galattogena c Tramite le
Si esercita quasi esclusivamente durante la prima settimana di vita dei vitelli
Risposta corretta: a) Congresso Nazionale Multisala SIVAR: “Le buone pratiche di allevamento: una buona occasione per il veterinario” Cremona, maggio 2006
a
QUIZ 2
2) Il puledro si infesta con Strongyloides westeri per via:
Risposta corretta: b) Seminario Sive: “Parassitosi da elminti gastrointestinali negli equidi: attualità e nuove prospettive” - Verona, FieraCavalli, Novembre 2008
1) L’azione patogena dell’Enterotossina F5 di Escherichia coli:
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