Portfolio

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mobile: +39 3663565294 mail: elisaschiavina02@gmail.com ig : ezialda

Detail of Nubi Monti/mostri ponti , 2020, oil on paper, cm 23x30,5

Elisa Schiavina


Il mio pensiero è spesso rivolto al concetto di limite, inteso come barriera, fine, ma anche come intervallo e forza generatrice spaziale. Ciò che viene registrato tramite i cinque sensi è sottoposto certamente al limite sensoriale, al limite temporale ed è in continua trasformazione, ma si tramuta in possibilità quando lo rappresento.

My thoughts are often turned to the concept of limit, intended as a barrier, an end, but also as an interval and spatial generating force. What is registered through the five senses is certainly subjected to be limits of perception and time and it is in continuous transformation, but it turns into possibility when I represent it.

Mi interesso a questi brevi intervalli in cui catturo la trasformazione della natura nella sua effimera permanenza in una forma o in un colore, ponendola in dialogo con la presenza umana di cui osservo la forza vitale e adattiva all’ambiente che la circonda. L’incontro tra una presenza umana nebbiosa e transitoria e una grammatica naturale provoca una trasformazione continua, dando origine a nuovi sistemi di idee che immagino come nuove formazioni di materia molteplice e sempre nuova.

I am interested in these short intervals in which I capture the transformation of nature in its ephemeral permanence in a shape, or a color, placing it in dialogue with the human presence of which I observe the vital and adaptive force to the surrounding environment. The encounter between a foggy and transitory human presence and a natural grammar causes a continuous transformation, giving rise to new systems of ideas that I imagine as new formations of multiple and ever-new matter.

Assalto frontale con veduta, 2020, oil, acrylic and spray on canvas, cm 100x100


Anche l’animale che cola ha una sua memoria , 2020, oil on canva, cm 35x50

Rapiti dall’alto proprio quando , 2020, oil on paper, cm 20x30


In questo groviglio di visioni ancestrali, che restituiscono un mondo che precede, o forse uno che segue la scomparsa dell’essere umano, l’artista invita all’avvicinamento tentacolare e al respingimento mostruoso. Non è la natura mostruosa di queste creature, però, a volersi manifestare, quanto la capacità di essere non solo umani, ma anche fluidi, carne: di essere multiformi. Una visione al microscopio che crea un mondo a sé stante, che racconta comunque una presenza non dissimile alla verità delle cose. Francesca Greco

Help me as you do Josh (ovvero all-in) , 2018, oil on paper, cm 23x30,5

In this tangle of ancestral visions, which returns a world that precedes, or perhaps one that follows the disappearance of the human being, the artist invites to the sprawling approach and the monstrous refoulement. However, it is not the monstrous nature of these creatures that wants to manifest itself, but the ability to be not only human, but also fluids, flesh: to be multiform. A microscope view that creates a world in its own right, which still tells a presence that is not dissimilar to the truth of things.


Ragazzo indeciso tra rogani galattici, 2018, acrylic and oil on paper, cm 15x20

Becco di vita e di morte , 2019, acrylic and oil on paper, cm 15x20


L’animale della terra , 2019, oil on canvas, cm 23x30,5

Tremendo sensuale ovvero carne fresca e carne estinta , 2020, acrylic and oil on canvas, cm 100x70

Animale viola , 2019, oil on paper, cm 69x148


Bambino azzurro , 2019, oil on paper, cm 73x70

Creatura intraspecie lotta con la propria e altrui ombra, 2020, oil on canvas, cm 140x100


Succulenta madre, 2019, mixed technique on paper, cm 50x70

Corpo ritorto ospita vita, 2019, mixed technique on paper, cm 50x70


Il tuo balcone, 2020, acrylic on paper, cm 20 x 30

Immersion, 2017, oil on canvas, cm 210x290,


Autoritratto scosso, 2020, oil on paper, cm 23x30,5

Superingrandimento di umori misti, 2020, acrylic and oil on paper, cm 40x30


Le mie figure e il loro sfondi provano a sfumare la linea tra reale e immaginato, ma anche tra reale e percepito, formando sistemi macro e micro intesi, come per indagare la forma e il regno della rappresentazione in tutte le sue molteplici facce. Mi avvicino per ingrandire piccoli mondi di cui si svelano immagini a me care, infantili, acquatiche, ma anche naturali, ossee e di frammenti umani. Penso al verso del poeta Paolo Conte: in controluce tutto quanto se ne va. La vegetazione, terrena, si fonde con l’Idea, celeste. My figures and their backgrounds try to blur the line between real and imagined, but also between real and perceived, forming macro and micro understood systems, as if to investigate the form and the realm of representation in all its multiple faces. I approach to enlarge small worlds of which are revealed images dear to me, infantile, aquatic, but also natural, bony and made of human fragments. I refer to the verse of the poet Paolo Conte: in the backlight everything goes away. The vegetation, earthly, merges with the idea, heavenly.

details of following artworks

Negli abissi lei mi toglie un masso d’addosso, 2019, acrylic, graphite, and marker on paper, cm 100x70


Tremendo sensuale/ Riti di future specie vegetali , 2019, acrylic, graphite, and marker on paper, cm 100x70

Nubi Monti/mostri ponti , 2020, oil on paper, cm 23x30,5


COLLAGES (2015 - 2017) La poetica di Elisa Schiavina si articola a partire da alcuni frammenti, prima dimenticati, poi cercati e alla fine ricomposti sulla carta. Le parole e le immagini provengono da ritagli di giornali e riviste, vecchie e contemporanee. Sono segni dispersi di viaggi individuali e collettivi. Gli inserti sono spesso collegati attraverso l’utilizzo del colore, tocchi cromatici che donano armonia alla composizione, in questo modo l’immediata concretezza della frase si lega con l’elusiva incertezza della pittura. Il tentativo è quello di creare una nuova e diversa mappa della visione che abbia una coerenza formale e concettuale. Il discorso del capitalista descritto da Jacques Lacan, un discorso fatto anche di veemenza e aggressività visiva, viene analizzato, studiato e scomposto: è una piccola operazione genealogica. Come strappati frutti, 2020, oil on paper, cm 23x30,5

Andrea Grotteschi

Elisa Schiavina’s poetics is articulated starting from some fragments, first forgotten, then searched and eventually recomposed on paper. The words and images come from newspaper and magazine clippings, old and contemporary. They are dispersed signs of individual and collective travel. The inserts are often connected through the use of color, chromatic touches that give harmony to the composition, in this way the immediate concreteness of the phrase is linked with the elusive uncertainty of painting. The attempt is to create a new and different map of vision that has a formal and conceptual coherence. The capitalist’s speech described by Jacques Lacan, a discourse also made of vehemence and visual aggression, is analyzed, studied and decomposed: it is a small genealogical operation.


Operazione matematica , 2017, collage, cm 20 x 20

Formula magica , 2015 - 2017, collage, cm 45x30 Chiasmo dinamico, 2015 - 2017, collage, cm 45x30


ELISA SCHIAVINA (Pavia,1992)

Allegro mostro che si diverte o si e appena diverito, oil on paper, cm 30x20

Dopo aver conseguito gli studi in psicologia e in particolar modo, essersi avvicinata al pensiero di Lacan, Schiavina si trasferisce a Milano e inizia a frequentare la bottega di Silvia Argiolas nel 2018, pittrice impegnata a ritrarre volti melanconici direttamente ispirati dal pensiero lacaniano. In questo periodo sviluppa nuove tecniche approfondite di pittura che diventa il mezzo espressivo di elezione, dopo aver lavorato qualche anno con il collage analogico e la poesia visiva; ricerca esposta nella mostra Il Corpo Magnetico presso Era Aurora (Torino, 2017) a cura di Ivan Fassio, e, nello stesso anno pbblica un libro d’artista Tasche di Petali con la casa editrice il Pulcino Elefante, contenente alcuni collage e componimenti poetici. Da due anni si dedica alla produzione di nuove opere pittoriche nel suo studio di Milano unendo la sua ricerca espressiva al lavoro laboratoriale in scuole private e pubbliche come al Liceo Artistico Boccioni di Milano.

After graduating in psychology and especially approaching Lacan’s studies, Schiavina moved to Milan and began a mentoring period with Silvia Argiolas in 2018, a painter committed to portraying melancholy faces directly inspired by Lacanian thought. In this period the artist developed new painting techniques that became the elected medium of expression, after working a few years with analog collage and visual poetry showed in the exhibition Il Corpo Magnetico at Era Aurora (Turin, 2017) curated by Ivan Fassio, and the publication of the artist’s book Tasche di Petali with il Pulcino Elefante containing both collages and poems. In the two recent years she has dedicated herself to the production of new pictorial works in her studio in Milan, combining her expressive research with laboratory work in private and public schools as at the Boccioni Artistic High School.


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