Centro Istituto Ricerca Sicurezza Prevenzione Servizi Ambiente Industria Edilizia
C.I.R.S.PRE. S.A.I.E. s.r.l.
ufficio di segreteria: Comunicazione
partner operativo
vice presidenza nazionale
prot. n°
urgente
661/2015 15.12.2015
treviso, lì
E’ SCATTATO UN ALLARME BEN PRECISO:
RADON
Dalle verifiche condotte nella zona della Pedemontana Veneta e nella zona delle Prealpi il gas radon è notevolmente aumentato. E’ utile ricordare che esiste la raccomandazione dell’Unione Europea 90/143/Euratom che da valori oltre i quali si raccomanda di intraprendere azioni di risanamento. Vi sono valori per edifici già esistenti e vi sono valori per edifici di nuova costruzione (da progettare). Si tratta di proteggere la popolazione, soprattutto anche per l’esposizione radon presente nell’acqua potabile; ciò è estremamente utile e tassativo applicabile nel caso di acque potabili attinte da pozzi artesiani. L’Europa ha assegnato ad ogni Stato membro l’adozione di un piano nazionale da revisionare periodicamente e in relazione al quale vengono previsti responsabilità, meccanismi di coordinamento, ecc.. E’importante ricordare che è necessario monitorare le tipologie dei luoghi di lavoro, onde portare riduzione dell’esposizione delle abitazioni, sia a livello di risanamento edifici, sia a livello di prevenzione nei nuovi edifici. Si rammenta, purtroppo che trascurare il rischio radon, comporta a lungo periodo la possibilità di rischio cancro ai polmoni attribuibile pertanto a tale gas e conseguentemente ricordare, anche per il settore lavorativo negli ambienti confinati, la qualità dell’aria. Come suolsi dire un problema tira l’altro. Il riferimento di matrice culturale è la sintesi di ricerche e valutazioni eseguite su base INAIL. Nota Bene: poiché trattasi di comunicazione a carattere di emergenza ed urgenza, la valutazione del rischio viene comunicata in tempo reale, fermo restando che verrà inserito con la usuale tipologia nel documento generale aziendale in continuo aggiornamento. Altrettanto si sottolinea che il documento allegato deve essere inteso come elemento del futuro Codice di Responsabilità Sociale (C.S.R.) – aggiornamento Dicembre 2015; conseguentemente va stampato e consegnato ad ogni singolo addetto.
direttore generale dott. giovanni matteazzi qualificato docente formatore ISO 9001 / FS 577672 membro Consiglio Direttivo Nazionale AIAS coordinatore regionale Veneto – AIAS
pres. vic. APC Costruzioni v. pres. APC Agricoltura / Agroalimentare v. pres. APC Lavori in Quota
CSP/CSE n.010-011/2011 Certificazione competenza cantieri
qualificato Eccellenza
31100 TREVISO • Via Luigi Pinelli n. 3 • Centralino 0422/55137 • Fax (0422) 543298 • C.F. e P.I. 03821300260 • R.E.A. 301140 e-mail edmat@tin.it • skype ID arch.giovannimatteazzi • www.studiomatteazzi.eu
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VALUTAZIONE DEI RISCHI SECONDO
FORMULE di VALUTAZIONE e AZIONI CONSEGUENTI Rating conforme alle linee guida della Comunità Europea
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I rischi sono, allo stato attuale, insignificanti e non è ragionevolmente prevedibile che aumentino in futuro.
Terminare ora le valutazioni. Non sono necessarie ulteriori misure.
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I rischi individuati sono ad un livello accettabile e sotto controllo conformemente alle norme vigenti.
E’ possibile apportare miglioramenti alla protezione. Si terminano le valutazioni. Il mantenimento dei livelli di sicurezza compete ai sistemi di protezione del Datore di Lavoro.
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I rischi individuati sono attualmente sotto controllo ma è legittimo pensare che in futuro possano aumentare.
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I rischi individuati sono sotto controllo ma i sistemi di prevenzione e sicurezza non sono adeguati.
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Sono stati individuati rischi potenzialmente significativi, ma non vi è alcuna certezza che possano provocare malattie o ferite.
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Definire le precauzioni per migliorare la protezione, e mantenere, eliminare, controllare e minimizzare la maggiore esposizione ai rischi. Determinare le misure aggiuntive per riprendere il controllo in caso si verifichi una situazione ad alto rischio malgrado le precauzioni.
Paragonare le misure esistenti alle norme di buona prassi. Se il paragone è negativo, determinare cosa è stato fatto per migliorare le misure di prevenzione e protezione. Ridurre i rischi o modificare il regime di controllo in modo da conformarsi alle statuizioni normative, basandosi sulla buona prassi come guida.
I rischi individuati sono adeguatamente controllati, ma non sono rispettati i principi generali stabiliti nella gestione delle misure generali di tutela.
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Vi sono rischi significativi e non adeguatamente controllati.
Identificare e porre in atto misure provvisorie immediate per prevenire e controllare l’esposizione ai rischi. (Esaminare l’eventualità di bloccare il ciclo produttivo). Valutare le esigenze a lungo termine.
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Non sono stati raccolti dati sufficienti per valutare correttamente i fattori di esposizione al rischio.
Proseguire nella ricerca di dati sino a giungere ad una delle conclusioni di cui sopra. Nel frattempo applicare i principi di sicurezza professionale per minimizzare l’esposizione.
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SUGGERIMENTO OPERATIVO DI SALVAGUARDIA Cos’è il RADON
Dal radon è possibile difendersi in molti modi. Come sempre, il sistema migliore è la prevenzione, attuata mediante una progettazione edilizia antiradon nelle zone a rischio e mediante la scelta di materiali da costruzione a basso contenuto di radioattività.
Negli edifici già esistenti è importante realizzare un'azione di monitoraggio degli ambienti e, laddove vengano riscontrate concentrazioni elevate di radon, rivolgersi a centri specializzati al fine di adottare opportune misure di mitigazione.
Nota Bene: poiché trattasi di comunicazione a carattere di emergenza ed urgenza, la valutazione del rischio viene comunicata in tempo reale, fermo restando che verrà inserito con la usuale tipologia nel documento generale aziendale in continuo aggiornamento. Altrettanto si sottolinea che il documento allegato deve essere inteso come elemento del futuro Codice di Responsabilità Sociale (C.S.R.) – aggiornamento Dicembre 2015; conseguentemente va stampato e consegnato ad ogni singolo addetto.
INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI PER MANSIONI Descrizione sintetica del tipo di pericolo e dei rischi associati
Mansioni esposte ai rischi indiv.
Valutazione dell’entità dei rischi*
CONCLUSIONI ED AZIONI CONSEGUENTI Programma degli interventi concreti e Misure di Prevenzione e Protezione
Tempi di realizzazione
Cap. 6. Potenziali pericoli da agenti fisici Sez. A – Radiazioni ionizzanti A4 • cos’è il radon?
SA – ST - AL
M (4≤R≤8)
Nella eventuale ipotesi di situazione a rischio, necessità di strumentazione di controllo, operatori specialistici di verifica tecnica, aree tutelate da tecnologia idonea di controllo, interventi di bonifica con continua areazione e verifica giornaliera di giusta prevenzione con giusta movimentazione aria.
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