Pergola Unita - 3 anni di impegno per la nostra città

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Idee, trasparenza, partecipazione

operazione trasparenza baratto amministrativo STRATEGIA AREE INTERNE GIOVANI E CULTURA


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l 14 dicembre 2013 nasceva nel nostro comune una nuova organizzazione politica con l’obiettivo di avvicinare ai temi di pubblico interesse quei cittadini legati tra loro dalla voglia di mettere al centro nuove idee e strumenti per lo sviluppo della nostra città. Fino a quel momento il dibattito politico era stato spesso argomento di pochi, o per meglio dire di pochissimi, con il conseguente rischio di compromettere quel modello partecipativo e democratico che riteniamo essere senza alcun dubbio la ricchezza più grande che una cittadina come la nostra possa offrire. Un anno dopo, sempre il 14 dicembre, questo impegno civico che alcuni credevano si sarebbe spento dopo le elezioni comunali del maggio precedente, si è invece trasformato in un organo addirittura più strutturato: l’associazione politico culturale Pergola Unita strumento necessario per continuare e rafforzare il percorso iniziato nella nostra comunità. In un batter d’occhio siamo così arrivati ai primi tre anni di attività nei quali abbiamo svolto numerose iniziative politiche e culturali fino al raggiungimento di importantissimi risultati come l’aver fatto ottenere al nostro comune ben 100.000 € di fondi europei destinati al miglioramento del museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola, a seguito della nostra richiesta alla Regione Marche di valorizzare il gruppo equestre in occasione del 70° anniversario del ritrovamento. A chi tenta ogni giorno ed in ogni modo di denigrare il nostro lavoro chiediamo di non vivere l’impegno civico di Pergola Unita come “concorrenza” questo è un errore che limita quello sviluppo di cui la nostra comunità ha bisogno. Cittadini che si impegnano, che offrono analisi e soluzioni, sono una ricchezza a disposizione se l’intenzione è veramente quella di migliorare la situazione. Per noi Pergola Unita, ancor più di un nome, è un obiettivo da raggiungere al più presto. Le nostre azioni e le nostre proposte, che con questa pubblicazione abbiamo il piacere di riepilogare, sono la collaborazione fin qui offerta alla nostra cittadina perseguendo questa finalità. Sebbene in questi due anni e mezzo l’amministrazione comunale non abbia mai scelto di sostenere queste idee né abbia mai aperto la porta al confronto, visto che in 30 mesi non è stata mai convocata nemmeno una sola riunione per confrontarsi sulle sorti di Pergola e sulle difficoltà da risolvere, noi continueremo senza alcun dubbio nel percorso iniziato nella speranza che un giorno, finalmente, anche a qui Pergola tornino ad essere valutate le idee per il loro vero valore e non in base alle persone o ai gruppi che le propongono, questa sì che sarebbe una cosa buona per il nostro futuro.

Pergola, marzo 2017 A cura dell’associazione politico culturale Pergola Unita Impaginazione grafica: Agnese Tomassetti Stampa SAYRING Tipografia - Pergola Pubblicazione politica non periodica


Sommario Pergola Unita, partecipazione e connessione ............................ 4

#pergolabella, promozione territoriale a costo zero .................. 28 di Simone Pagnetti

Bronzi dorati di Cartoceto, un grande risultato .......................... 6

Cave: qualcuno, ora, non ne parla più .................................... 30

di Silvia Carbone

di Piero Marchetti

Ospedale di Pergola, oltre la demagogia ................................. 10

“Decoro Urbano”, una APP contro il degrado .......................... 32

di Stefano Cuccaroni

di Fabio Ceccarani

Dalla parte dei cittadini ............................................................ 14

Una tassazione più giusta per i cittadini ................................... 34

di Simona Guidarelli

di Stefano Cuccaroni

Operazione trasparenza .......................................................... 17

Migranti. Un problema mondiale che ci tocca da vicino ........... 36

di Giovanni Londei

di Andrea Piscopo

Strategia Nazionale Aree Interne, storia di un’occasione persa 20

Non esiste politica senza cultura ............................................. 40

di Graziano Ilari

di Sabrina Santelli

Ricentriamoci, il progetto fattibile per il nostro centro storico .... 25

Un’attività a costo zero per la comunità ................................... 43

di Mattia Priori

di Rosella Renzini

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PERGOLA UNITA,

DIRETTIVO

PARTECIPAZIONE E CONNESSIONE A differenza dei partiti tradizionali che vincolano la partecipazione dei cittadini al dibattito sui temi di pubblico interesse al possesso delle proprie tessere, l’associazione Pergola Unita propone un modo alternativo di lavorare basato sull’organizzazione continuativa di eventi, assemblee ed attività che hanno sempre una caratteristica comune: essere rivolti e aperti a tutti, ai nostri soci, ai non soci e anche ai membri dei vari partititi politici, tutti sullo stesso livello. Un nostro principio fondamentale è difatti da sempre quello di considerare su due piani distinti l’analisi dei temi specifici che riguardano il nostro comune, e il credo politico che ogni persona singolarmente esprime.

Mattia Priori

Silvia Carbone

Andrea Piscopo

presidente mattiapriori@noctis.it

vice presidente silviacarbone@libero.it

segretario temporaleimprovviso@libero.it

Simone Pagnetti

Il tesseramento alla nostra associazione è quindi rivolto non a coloro che vogliono partecipare al dibattito, questo possono farlo già tutti, ma piuttosto a chi oltre questo vuole essere anche parte attiva nella nostra vita associativa regolata da uno statuto pubblico che prevede ogni tre anni l’elezione dei propri organi: un direttivo di 9 membri tra i quali viene eletto un presidente, un vicepresidente ed un segretario. Il direttivo ha il compito di sintetizzarne l’indirizzo politico sui temi quotidiani e di scegliere le attività culturali da proporre. I 4 consiglieri comunali espressi dal nostro gruppo sono i nostri portavoce in Consiglio Comunale ed in iniziative ufficiali in rappresentanza di tutta la nostra associazione. Lavorare per il bene di Pergola con lungimiranza e concretezza, non può prescindere inoltre dalla collaborazione e connessione con gli organi sovracomunali. Dopo la riduzione dei poteri delle provincie è ora la Regione Marche il referente primario e per questo, anche se è necessario anteporre sempre il rispetto dei nostri diritti e delle nostre esigenze anche con forza, riteniamo sbagliato l’atteggiamento di chi con questi enti ha una relazione di sola e continua guerra politica. Se sei interessato ad iscriverti alla nostra mailing list per rimanere aggiornato sulle nostre iniziative o vuoi diventare membro della nostra associazione scrivici a: info@pergolaunita.it o compila il form di richiesta ingresso nell’associazione sul nostro sito ufficiale: www.pergolaunita.it.

Sabrina Santelli

Piero Marchetti

sabry.santelli@gmail.com

pierino.marchetti@gmail.com

Fabio Ceccarani

Franco Bompani

fabio.ceccarani@gmail.com

bompanifranco@gmail.com

CONSIGLIERI COMUNALI

simonepagnetti@icloud.com

Rosella Renzini renzini.rosella@studiolegalerenzinirossi.it

Contattaci per ogni esigenza

Rimani aggiornato, seguici sul nostro blog: blog.pergolaunita.it e sulla nostra pagina Facebook www.facebook.com/PergolaUNITA

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Simona Guidarelli

Giovanni Londei

capogruppo libreriaguidarelli@ valcesano.com 333.4057338

giovannilondei@ gmail.com 339.5402612

Stefano Cuccaroni stefano.cuccaroni@ gmail.com 338.5276086

Graziano Ilari grazianoilari@alice.it 320.4394015

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Bronzi Dorati di Cartoceto, un grande risultato

turismo di Pesaro, Urbino e Fano, per parlargli dei Bronzi Dorati, invitarlo a visitare il nostro paese e spronarlo a non dimenticare i tanti beni culturali disseminati nei centri minori che necessitano, al pari di quelli delle grandi città, di essere valorizzati, perché proprio in questa ricchezza e bellezza “diffusa” risiede la peculiarità della Regione Marche e di tutta l’Italia.

100.000 EURO DALLA GIUNTA REGIONALE PER IL NOSTRO MUSEO

di Silvia Carbone I Bronzi Dorati sono un bene culturale dal valore inestimabile, uno dei più importanti rinvenimenti archeologici delle Marche e della nostra cittadina. Una ricchezza su cui la nostra associazione ha posto l’accento fin dal programma elettorale, in cui si auspicava la nascita del Centro Studi “Museo dei Bronzi Dorati”, ritenendola un punto cardine per il rilancio turistico e culturale della cittadina. Per questo, a seguito delle dichiarazioni di Vittorio Sgarbi del settembre 2014 riguardo una possibile esposizione dei Bronzi dorati all’expo 2015 di Milano, una delegazione della nostra associazione è andata ad incontrarlo per valutare il progetto espositivo e per capire se potesse trattarsi di una reale opportunità di valorizzazione per il gruppo equestre e per il nostro territorio. Sempre in quest’ottica, il 9 settembre 2015 abbiamo invece incontrato il Ministro Franceschini, giunto nella nostra provincia per firmare il protocollo sulla valorizzazione sinergica del patrimonio culturale e del 8

Lettera alla Regione http://bit.ly/2k8SSkv

Lo scorso 21 aprile, abbiamo inviato una lettera al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli invitandolo a valorizzare il nostro patrimonio in occasione della celebra-

zione del 70° anniversario della scoperta dei Bronzi Dorati.

Una data importante che abbiamo voluto celebrare organizzando un convegno proprio il 26 giugno 2016 (anniversario del ritrovamento) nella località di rinvenimento del gruppo scultoreo, Cartoceto di Pergola. Il 21 giugno 2016, proprio alla vigilia dell’evento, è arrivata per tutta Pergola una bellissima notizia: in seguito alla nostra richiesta, portata all’attenzione dell’Assemblea legislativa regionale dal Vicepresidente del Consiglio Renato Claudio Minardi, l’Assessore alla Cultura Moreno Pieroni dichiarava che la Regione Marche prendeva l’impegno di destinare 100.000 euro, provenienti dai fondi comunitari POR-FESR 2014-2020, per interventi di recupero, rifunzionalizzazione e gestione del Museo dei Bronzi. Un  risultato straordinario per Pergola

che mette inoltre fuori discussione anche ogni allarmismo relativo alla permanenza stabile del gruppo nella nostra cittadina. Oltre ai 100.000 euro la Regione ha previsto anche altre misure per la valorizzazione dei Bronzi: la promozione del gruppo equestre per mezzo dei canali del Social Media Team della Regione Marche, riconosciuto Mattia Priori, Stefano Cuccaroni, Franco Bompani e Simone Pagnetti con il Ministro Dario Franceschini tra i migliori a livello nazionale, e l’inOsserveremo con attenzione i risvolti futuserimento degli stessi nella pubblicazione ri di questa vicenda. Ci auguriamo che questa relativa al Gran Tour della Cultura. sia l’occasione non solo per rifunzionalizzare il Il convegno organizzato da Pergola Unita “Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Perper il 70° anniversario della scoperta è stato gola” ma anche per promuoverli a livello turisticosì un grande successo, di partecipazione, co, per riaccendere l’attenzione scientifica su di contenuti ed anche un momento di apquesto gruppo scultoreo e per attivare nuove profondimento culturale, grazie agli intersinergie con gli Atenei che si sono sempre ocventi dell’archeologo Filippo Venturini, del cupati del nostro territorio, come auspicavamo direttore del Museo Civico di Fossombrone in campagna elettorale. prof. Giancarlo Gori e della delegata per la Soprintendenza per i Beni Archeologici delTABELLE INGRESSI MUSEO le Marche dott.ssa Ilaria Venanzoni. http://bit.ly/2jmnySl L’occasione perfetta, quindi, per festeggiare questo imGESTIONE DEL MUSEO, SIAMO portante successo raggiunSICURI NON SI POSSA FARE to dalla nostra associazione NULLA DI MEGLIO? per il bene di tutta la comuniIn questi quasi tre anni i nostri tà grazie alla collaborazioconsiglieri hanno monitorato ne e al dialogo con le isticostantemente e accuratatuzioni regionali. mente i risultati di gestione Speriamo   vivamente del “Museo dei Bronzi Doraora che questa opportuti e della Città di Pergola” nità non venga sprecata e a cura di Confcommercio, associazione di categoria a che queste risorse siano cui annualmente l’amminiben impiegate e spese fino strazione comunale affida all’ultimo centesimo. la gestione dei servizi museali dall’ottobre 2012. 9


esso, ma anche ad incrementare, di conseguenza, la conoscenza del nostro paese e di tutto il territorio. L’attenta analisi di questi ed altri dati ha guidato la scelta dei nostri consiglieri di opporsi, lo scorso 20 ottobre, al riaffidamento tout court della gestione dei servizi del “Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola” alla Confcommercio di Pesaro e Urbino, chiedendo che venissero valutate delle alternative.

Il Vicepresidente del Consiglio Regionale Renato Claudio Minardi al 70° anniversario del ritrovamento dei Bronzi Dorati

Dall’analisi dei dati emergono chiare criticità: innanzitutto, stando ai documenti ufficiali dell’Osservatorio del Turismo delle Marche, le presenze turistiche nel territorio pergolese sono in forte calo. Dopo un picco di 11.075 presenze registrate nel 2013, queste hanno nuovamente ricominciato a diminuire (10.214 nel 2014, solo 9.730 nel 2015). Sebbene non si possano legare direttamente questi dati all’attività di gestione del museo, possiamo però affermare che non è arrivato di certo dall’istituzione museale, in questi anni, quel contribuito significativo alla crescita turistica auspicato. Nemmeno l’analisi specifica delle presenze del museo aiuta a valutare positivamente la gestione.

Anche qui assistiamo ad un calo delle presenze. Nel 2015 gli ingressi si sono ridotti del 6,5% (774 in meno) rispetto l’anno precedente, nonostante siano stati staccati ben 1.269 biglietti omaggio (pari all’11% del totale), un numero elevatissimo, il 30% in più rispetto all’anno precedente, che va ben oltre la soglia delle 300 gratuità annue previsti dall’art. 4 della convenzione di gestione. Inoltre è importante notare che, rispetto al totale degli ingressi 2015, solo il 25,62% sono biglietti interi. Anche i dati del 2016 sono in calo: gli ingressi sono infatti diminuiti ulteriormente del 2,5%. I numeri denotano quindi un risultato tutt’altro che soddisfacente.

Mattia Priori, Stefano Cuccaroni e Simone Pagnetti con Vittorio Sgarbi

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Data l’importanza strategica che il Museo ricopre per la nostra cittadina, Pergola Unita non ritiene opportuno che la gestione dei servizi museali venga conferita annualmente mediante affidamento diretto perché, a nostro avviso, tale sistema non stimola quell’innalzamento degli standard qualitativi dei servizi erogati che auspichiamo. Ben consci del fatto che la legislazione permetta assegnazioni dirette di lavori e servizi il cui costo sia al di sotto della soglia di €40.000, ci sembra assolutamente incomprensibile, se non in un’ottica di comodo, la scelta di rinnovare annualmente un contratto che si replica ormai da anni senza sostanziali modifiche e senza risultati apprezzabili, soprattutto senza aver preso in considerazione eventuali alternative. Assegnare i servizi museali con bando di gara e con scaden-

Silvia Carbone insieme alla delegata della soprintendenza Dott.sa Venanzoni in visita al luogo del ritrovamento

za pluriennale, modalità adoperata in gran parte delle istituzioni culturali, permetterebbe, al contrario, di scegliere tra le diverse proposte di gestione quella più valida. Un affidamento pluriennale consentirebbe, inoltre, di migliorare la programmazione delle attività museali, di attivare collaborazioni stabili e durature con altri enti ed istituzioni e, di conseguenza, di intercettare più facilmente risorse economiche comunitarie. Il nostro modo di lavorare si basa su idee e risultati, per questo continueremo ad adoperarci per trovare la forma più virtuosa di gestione del “Museo dei Bronzi Dorati e della città di Pergola”, perché vogliamo costruire insieme solo il bene e il futuro del nostro territorio.

Dall’analisi degli stessi si nota, inoltre, che l’affluenza al museo è maggiore in concomitanza con le principali manifestazioni turistiche pergolesi, mentre rimane più bassa negli altri mesi dell’anno. I picchi di presenze, quindi, non hanno nulla a che vedere con la gestione virtuosa della Confcommercio, che dovrebbe invece prevedere e programmare una serie di attività (laboratori, didattica, eventi culturali, mostre ecc…) per garantire durante tutto l’anno la frequentazione del museo cittadino. Queste contribuirebbero non solo a valorizzare i beni conservati in 11


Ospedale di Pergola,

• Nel maggio 2015 abbiamo incontrato quasi tutti i candidati consiglieri della nostra provincia alle elezioni regionali chiedendogli di sottoscrivere un documento che li impegnava anche in futuro a continuare a riconoscere l’ospedale di Pergola come ospedale per acuti. Ben 11 di loro, tra cui 3 attuali consiglieri, hanno sottoscritto questo importante documento.

oltre la demagogia

documento FIRMATO DAI CANDIDATI http://bit.ly/2kjfqB9

Alcuni membri dell’associazione mostrano il documento di impegno firmato dai consiglieri regionali a tutela dell’ospedale

di Stefano Cuccaroni Il nostro impegno per la tutela del diritto alla Salute dei pergolesi è chiaro e preciso, sin dal nostro primo Consiglio Comunale di insediamento: in tutte le sedi abbiamo affermato e continuiamo a ribadire che l’Ospedale “Santi Carlo e Donnino” di Pergola riveste un ruolo centrale e indispensabile per la sua città, l’intero entroterra e l’intero Sistema Sanitario Regionale delle Marche. Ci sono modi diversi di affrontare una tematica importante come quella della sanità e dell’ospedale di Pergola. Noi di Pergola Unita abbiamo deciso di farlo in maniera 12

chiara e trasparente e con un approccio tecnico e costruttivo, mai demagogico. È un dovere, prima di tutto morale, che sentiamo di voler compiere per tutti i cittadini, un impegno concreto e serio, che in nessun modo vuole strumentalizzare i problemi della sanità e utilizzarli come facile passerella per la propria carriera politica. In questi due anni e mezzo, sono state tante le iniziative di sensibilizzazione rivolte agli organi della Regione Marche e in tutte le sedi competenti per il governo e il funzionamento della sanità, tante le azioni sul territorio e sul nostro nosocomio, sempre lavorando in una direzione fondamentale affinché gli organi competenti in materia di

sanità continuino a riconoscere, come già espresso dal Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2014, ancora vigente (e delibere correlate) la particolarità dell’ospedale di Pergola, che gli ha permesso di mantenere attive le funzioni per acuti in virtù della collocazione geografica, della viabilità e dell’organizzazione interna. La Regione Marche ha infatti riconosciuto il nostro ospedale come presidio per acuti non facendolo rientrare tra i 13 nosocomi che, a seguito del DRGM 735 del 2013 e delle successive determinazioni, sono stati convertiti in ospedali di comunità a fine 2015 come Cagli, Sassocorvaro e Fossombrone. Per questo ci siamo sempre astenuti da censurare completamente l’operato della Regione Marche nei confronti di Pergola anche se siamo di fronte a problemi ancora da risolvere. Il Piano Socio Sanitario 2012-2014 ancora in vigore, prevede infatti 4 ospedali nella nostra provincia: Pesaro e Fano, riuniti nell’“Azienda Ospedaliera Marche Nord” ed Urbino e Pergola a formare il presidio di area vasta.

• Il 28 luglio 2015 abbiamo portato in Regione una mappa dal titolo “Senza Pergola ci sarebbe un bel buco” per evidenziare inconfutabilmente come il nostro ospedale sia strategico nella rete marchigiana. Lo abbiamo fatto non in un giorno qualunque, ma in quello dell’insediamento dei nuovi responsabili della sanità marchigiana per far arrivare il messaggio a tutti. In particolare, in quell’occasione, assieme a Simone Pagnetti, membro del direttivo della nostra associazione, accompagnati dal Consigliere regionale Federico Talè, abbiamo avuto modo di presentare al Presidente Ceriscioli, al Presidente del Consiglio regionale Mastrovincenzo, al Presidente della Commissione Sanità Volpini e ad ogni altro consigliere regionale (di ogni schieramento) la mappa con gli ospedali della Regione Marche ed una lettera accompagnatoria in cui era spiegato, in maniera semplice e con “l’evidenza della geografia”, le sacrosante ragioni dell’esistenza del presidio ospedaliero di Pergola come ospedale per acuti.

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• Durante questi due anni siamo stati spesso in ospedale per incontrare gli operatori e raccogliere le loro istanze, coinvolgendo quando necessario anche i consiglieri membri della Commissione Sanità regionale, per facilitare il contatto tra la politica e i problemi quotidiani, due mondi spesso troppo distanti tra loro.

• Sempre a fine luglio 2015, precisamente venerdì 31 luglio, all’assemblea della Cisl “Ospedale di Pergola tra presente e futuro” abbiamo ribadito agli organi dell’organizzazione sindacale il nostro impegno e la nostra collaborazione. • A ottobre 2015 abbiamo incontrato ad Ancona il Presidente della Commissione Sanità della Regione Marche, il dott. Volpini, per evidenziare i punti sui quali il nostro ospedale necessitava di interventi, consegnandogli una lettera in cui abbiamo ribadito il ruolo strategico dell’ospedale di Pergola nell’Alta Valle del Cesano e in tutto l’entroterra, richiedendo: -- Potenziamento degli organici medici, -- Implementazione dell’unità semplice di anestesia, -- Sostituzione delle figure mediche in partenza, -- Attivazione H24 dell’eliporto, -- Attivazione dei letti di terapia intensiva.

lettera al presidente della commissione volpini http://bit.ly/2k8vjIB

• Ad aprile 2015 dopo le tante attività svolte con trasparenza e nel solo interesse dei cittadini pergolesi, in Consiglio Comunale abbiamo richiesto, per formalizzare questo nostro impegno e per fare fronte comune con un’unica voce rappresentativa di maggioranza e minoranza, l’istituzione della Commissione    Consiliare sulla Sanità: la richiesta è stata bocciata dai soli 7 componenti della maggioranza che sostiene la giunta Baldelli. Tutte queste azioni hanno sempre avuto per noi l’unico e centrale obiettivo di difendere il nostro ospedale dimostrando ai nostri interlocutori che la situazione pergolese non può essere considerata come quella delle altre cittadine, a causa della nostra geografia e degli scarsi collegamenti con i grandi centri urbani, e che se Pergola è un ospedale per acuti, come tale deve essere messo in condizione di funzionare in ogni suo aspetto. In questo periodo, anche se presentano ancora punti migliorabili, i reparti di medicina e riabilitazione sono stati stabilizzati con le nomine dei due primari, rispettivamente dott. Lucarelli e dott. Maurizi. Grazie al lavoro eccellente dei due, degli altri medici e di tutto il personale sanitario e d’assistenza, i reparti risultano oggi essere delle vere eccellenze a detta dei pazienti. I 2 posti letto per la terapia intensiva, che fino ad oggi non erano stati mai messi in funzione, sono stati attivati nel reparto di medicina per il trattamento e monitoraggio dei pazienti acuti.

Cuccaroni insieme al Consigliere regionale Federico Talé in un momento d’incontro con i medici e i dipendenti dell’ospedale

La recente entrata in servizio del primario di chirurgia dott. Gammarota dopo la lunga vicenda legata al ricorso al TAR, presentato ai cittadini direttamente dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli durante il partecipatissimo incontro dell’ 11 febbraio 2017, completa il quadro apicale per l’ospedale di Pergola. Durante questo incontro pubblico è stato anche chiarito definitivamente il ruolo di Pergola nel sistema sanitario marchigiano e come la Regione stia seguendo il decreto ministeriale 70 nella riorganizzazione dei presidi che prevede sì una riduzione dei piccoli ospedali, ma non quello di Pergola, che verrà invece potenziato e acquisterà centralità nel sistema, come scritto negli atti ufficiali della Regione. Alla luce di questi nuovi importanti fatti abbiamo subito rinnovato la richiesta di istituzione della Commissione Consigliare sanità allargata a tecnici, comitati, partiti, sindacati, un organo oggi più che mai necessario per seguire in trasparenza le vicende dell’ospedale, allontanando il dibattito dalla speculazione politica.

Nessuno di noi ha mai detto che all’ospedale di Pergola vada tutto bene. La differenza tra noi e coloro che vogliono metterci in bocca queste parole sta solo nel fatto che, mentre per chi fonda la propria carriera politica sui problemi della sanità locale è utile evidenziare solo le criticità, per noi non è un problema parlare anche di ciò che va bene. Pergola Unita è nata per affrontare le questioni di Pergola e non ha bisogno di raccogliere consenso politico fuori dai confini comunali. Per questo ci opponiamo a fare una lotta allo stesso livello di comuni, come Fossombrone, che hanno tutta la nostra comprensione ma che, distanti solo 15 minuti di superstrada da Fano, non sono di certo paragonabili alla nostra situazione. Siamo convinti che cercare di far funzionare al meglio una struttura passi attraverso un impegno metodico e la scelta di lasciare da parte slogan rivolti a quei politici e tecnici regionali che, tanto più in questo momento storico, devono essere i nostri interlocutori quotidiani, con i quali cercare soluzioni ed impostare progetti utili e realizzabili partendo proprio dall’analisi delle situazioni, dai documenti che riconoscono Pergola come presidio per acuti e dalle opportunità che può fornire alla comunità un ospedale che é oggi a tutti gli effetti al servizio di un’intera area vasta disagiata e non solo di Pergola. l’intervento del presidente della Regione Marche sul futuro dell’ospedale di Pergola

11 febbraio 2017, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli visita l’ospedale di Pergola

http://bit.ly/2liLA0H

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Dalla parte dei cittadini di Simona Guidarelli

MENSA SCOLASTICA Dopo aver sollecitato che si riunisse dopo oltre 2 anni la Commissione Mensa e dopo aver notato come la mensa scolastica negli ultimi anni avesse prodotto un “utile” per decine di migliaia di euro (quindi le famiglie pagavano molto più di quanto il Comune spendeva per far mangiare i loro bambini), dato anche il periodo di forte crisi economica, il 31 marzo 2015 abbiamo presentato una mozione con la quale abbiamo proposto di abbassare le tariffe della mensa a tutte le famiglie e inoltre di applicare forti riduzioni per figli successiTABELLA COSTI MENSA vi al primo (pari al 50%) e in base al reddito http://bit.ly/2k8vjIB ISEE, come avviene in molti altri comuni. A Pergola i bambini iscritti negli ultimi anni sono diminuiti notevolmente e molti genitori hanno abbandonato il servizio a causa di costi troppo alti. La nostra mozione purtroppo è stata bocciata dalla maggioranza, ma non desistiamo su questo argomento che riteniamo molto importante per tutte quelle famiglie che usufruiscono del servizio e che si ritrovano, a Pergola, a pagare in media più di quanto si paghi in molti dei paesi vicini, come ben si evince dalla tabella comparativa che abbiamo redatto proprio in questi mesi.

STRUTTURE SCOLASTICHE E GIARDINI PUBBLICI Il 25 maggio 2016 abbiamo presentato una interrogazione nella quale abbiamo chiesto informazioni riguardo al rispetto delle norme di sicurezza presso la struttura che ospita l’asilo nido, in seguito alle segnalazioni di alcuni genitori preoccupati soprattutto dalla porta d’ingresso. Con piacere abbiamo appreso da una recente comunicazione da parte del Comune (12 ottobre) che sono in corso affidamenti per lavori di miglioramento di una via di esodo verso l’esterno proprio all’asilo nido. L’intervento sembra sia stato programmato e ora continueremo a seguire la situazione fino a che sarà portata a pieno compimento. Per quanto riguarda invece la scuola primaria, nell’autunno 2015 abbiamo approfondito la vicenda della chiusura del padiglione centrale delle scuole elementari per l’esecuzione di alcuni lavori, situazione che ha avuto 16

come conseguenza lo spostamento di due classi nell’edificio delle scuole medie, creando disagi alle famiglie e ai più piccoli. Il padiglione in questione necessitava da qualche anno di lavori di manutenzione ma la contraddizione che abbiamo scoperto è che i fondi per effettuarli erano disponibili già da tempo. Il Decreto Ministeriale n. 343 del 3 ottobre 2012 aveva assegnato, infatti, da parte del Ministero delle Infrastrutture, un finanziamento di euro 100.000,00 al Comune di Pergola per la messa in sicurezza degli edifici scolastici a copertura totale degli interventi, come risulta dalla Gazzetta Ufficiale del 9 gennaio 2013, consultabile in internet. Nonostante tutto il tempo utile per programmare i lavori l’amministrazione si è ridotta invece ad aprire il cantiere proprio durante l’anno scolastico 2015/2016. Di regola questi interventi sono stati programmati ed eseguiti durante le vacanze estive, in modo da ridurre i disagi, mentre a Pergola sono andati di pari passo con la scuola! Al contrario, i lavori di restauro del giardino storico, il giardino centrale del paese, sono stati iniziati in piena estate. Una programmazione paradossale dal nostro punto di vista: padiglioni scolastici chiusi in inverno e giardini pubblici chiusi in estate. Era infatti il maggio 2015, quando si stava avvicinando l’estate, che denunciammo che non era quello il momento di aprire il cantiere perché, così facendo, quello che tradizionalmente è il punto di ritrovo principale per i ragazzi di Pergola sarebbe rimasto chiuso. Così è stato. Il giardino è rimasto inaccessibile per tutta l’estate, a causa di lavori peraltro iniziati per pochissimi giorni nel mese di luglio e poi sospesi per le ferie. Situazione che nulla ha a che vedere col patto di stabilità, dato che sarebbe bastato posticiparli di soli due mesi. Oltre che le famiglie con bimbi piccoli e gli anziani, questa è stata una situazione che ha toccato soprattutto i giovani, per i quali gli spazi aggregativi sono andati sempre diminuendo negli ultimi anni: non c’è più un cinema, non c’è più la “Sala della Musica” nella quale suonare e non ci sono stati la scorsa estate nemmeno i tradizionali giardini da utilizzare come ormai consolidato luogo di ritrovo.

TIROCINI SCUOLA LAVORO Noi crediamo che le esigenze delle giovani generazioni siano sacrosante e che ad esse vada prestata la massima attenzione. Per questo, ad esempio, il 28 marzo 2015 (quando ancora i tirocini non erano diventati obbligatori col decreto ministeriale “Buona Scuola”) abbiamo presentato una mozione con la quale abbiamo chiesto all’amministrazione di mettere in atto il progetto finalizzato alla creazione di “Borse lavoro giovani”, con il coinvolgimento delle imprese e degli esercizi commerciali presenti nel nostro comune, delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni senza scopo di lucro e di promozione sociale attive sul territorio comunale. Le Borse lavoro erano finalizzate ad un primo inserimento lavorativo dei giovani delle scuole superiori, simile a quello che era stato già sperimentato con successo a Pergola e poi non più portato avanti negli ultimi anni dall’amministrazione Baldelli. Anche questa mozione è stata respinta, apportando tra le motivazioni il fatto che aziende e studenti non sarebbero stati interessati, cosa che non risulta affatto corrispondente alla verità. 17


Un altro tema fondamentale nella nostra attività è da sempre la partecipazione attiva dei cittadini. Per questo che abbiamo proposto alla cittadina due iniziative: l’adozione del bilancio partecipato e del baratto amministrativo.

BARATTO AMMINISTRATIVO Con la mozione del 4 luglio 2015 abbiamo richiesto al Consiglio di adottare il baratto amministrativo, un’idea innovativa utile per migliorare le città e al tempo stesso offrire a chi ne ha bisogno l’opportunità di pagare di meno. Si tratta, in pratica, di barattare la propria manodopera con le tasse da pagare, mettendosi a disposizione del proprio comune. Il baratto amministrativo rappresenta la nuova frontiera del rapporto cittadini e istituzione e permette di promuovere una sorta di scambio virtuoso: l’esenzione o lo sconto sul pagamento di una tassa locale o di un altro debito con le casse municipali in cambio di un impegno concreto per “migliorare” il territorio. La nostra mozione è stata bocciata, siamo stati tacciati di essere incompetenti e fare solo proposte sbagliate, ma noi continuiamo ad essere convinti che questa sia una buona idea, una buona proposta, d’altronde il suo utilizzo sta dilagando in altri comuni d’Italia e si è diffusa poi anche in cittadine a noi molto vicine come Pesaro, Fano e anche in realtà più piccole come, ad esempio, Serra Sant’Abbondio e San Lorenzo in Campo, dove è stata condivisa sia dalla maggioranza che dalla minoranza.

Operazione

trasparenza di Giovanni Londei

BILANCIO PARTECIPATO Con la mozione del 1 dicembre 2014 avevamo richiesto invece l’adozione del bilancio partecipato, un metodo innovativo anche questo adottato da tante cittadine italiane per coinvolgere, attraverso particolati meccanismi, la popolazione nelle decisioni della spesa pubblica. Ma quando si parla di coinvolgere i cittadini in questo paese la portaviene sempre chiusa.

Nel nostro comune l’informazione, quando viene data, passa esclusivamente per i canali privati gestiti dai fratelli Baldelli. Il cittadino anziché trovare le notizie e le comunicazioni di proprio interesse nel sito pubblico del comune, o in una sua pagina Facebook ufficiale, per averle deve consultare delle pagine private quali Pergola nel cuore e Pergola informa. Di fatto chi amministra il paese fa proprie informazioni che invece appartengono a tutta la comunità, imponendo ai pergolesi, insieme ad esse, contenuti spesso capziosi e pubblicità non richieste.

ALBO PRETORIO Per poter seguire l’attività di chi amministra è indispensabile leggere le delibere e le determine pubblicate nell’albo pretorio. Tutti i cittadini che lo desiderino potrebbero essere facilmente informati, a condizione che gli atti siano puntualmente pubblicati. Ecco, questa condizione all’epoca del nostro insediamento era quasi completamente disattesa da Baldelli. La mancata pubblicazione di decine e decine di delibere di giunta e di consiglio ci ha indotto, il 26 luglio 2014 a rivolgere al Sindaco questa interrogazione: 18

“Sig. Sindaco, dalla consultazione dell’Albo Pretorio on line, abbiamo registrato la mancata pubblicazione di oltre 130 delibere di giunta e di tutte le delibere dei Consigli Comunali tenutisi nel 2014 (tranne una). Come Lei può ben comprendere la minoranza necessita di poter accedere tempestivamente agli atti per svolgere il proprio ruolo. Inoltre la puntuale pubblicazione degli stessi consentirebbe alla cittadinanza di essere sempre aggiornata sull’attività svolta dall’amministrazione. La preghiamo quindi di provvedere quanto prima a sanare la situazione…” Soltanto dopo che abbiamo segnalato la grave inadempienza alla Prefettura, la situazione è iniziata a migliorare, ma ancora oggi qualche ritardo torna a manifestarsi. Dalla lettura di tutti gli atti amministrativi si scoprono anche delle vere e proprie chicche delle quali altrimenti la cittadinanza non sarebbe stata informata, come ad esempio la delibera con la quale l’amministrazione ha speso ben 12.000 € per l’acquisto ed il montaggio delle tende dell’ufficio del Sindaco e della sala giunta, oppure quella, con la quale è stata disposta la spesa di 5 € per il lavaggio della fascia del Sindaco, per finire con la grande assurdità di scoprire che le cartoline “A natale regala pergolese” vengono stampate a Cagli.

STREAMING WEB DEL CONSIGLIO COMUNALE e MAGNETOFONO Nel maggio 2014, il Comune di Pergola era uno dei pochi comuni della nostra zona che non aveva ancora adottato alcun sistema di diffusione, in tempo reale o in differita, dei consigli comunali. Abbiamo subito presentato una mozione per chiedere che anche il nostro comune 19


La pagina sarebbe stata utilizzata per fornire ai cittadini notizie sulle attività dell’amministrazione comunale di pubblica utilità come cantieri stradali, aperture o chiusure straordinarie di uffici comunali, orari di ricevimento della giunta, “breaking news” riguardanti la vita dei cittadini, come nelle situazioni di allerta meteo, creazione e promozione di iniziative ed eventi di cui è protagonista la città. Anche in questo caso, nonostante tutti i comuni limitrofi facciano già da tempo largo uso di questo strumento la mozione è stata bocciata adducendo giustificazioni pretestuose che celano l’intenzione del Sindaco e della sua giunta di voler continuare a gestire in esclusiva questo tipo d’informazione mediante le sue pagine private “Pergola nel cuore e Pergola informa”.

WHATSAPP

si dotasse di uno strumento che si chiama “Magnetofono” (già attivo in molti comuni limitrofi) ma il tentativo è stato vano. Abbiamo quindi presentato un’altra mozione per la diffusione in video streaming dei consigli comunali, che è invece stata approvata ma ad una condizione: “Lo streaming sarà realizzato una volta che si sarà completato il processo di ammodernamento della macchina comunale.” (Consiglio Comunale del 30.12.2014). Un tempo indefinito, per realizzare una cosa che nulla ha a che vedere con la suddetta condizione ostativa visto che per attivare lo streaming basta un semplice telefonino. Ecco però che a sorpresa Baldelli fa apparire in Consiglio delle televisioni private che coerentemente con quanto da noi ri-

chiesto, noi Consiglieri di minoranza abbiamo autorizzato a riprendere i lavori. Non si tratta quindi di streaming che consente una visione in tempo reale di ciò che è ripreso e pertanto non soggetto ad alcuna censura, ma di una registrazione che prima di essere pubblicata viene attentamente controllata direttamente dal gruppo di maggioranza. Che bisogno c’è di controllare se l’obiettivo è la trasparenza ci chiediamo? Ci domandiamo anche chi paghi per questo lavoro visto che gli operatori non figurano tra i fornitori del Comune e dubitiamo fortemente che essi, che non risiedono a Pergola, vengano nel nostro comune e per alcune ore prestino la loro opera, gratuitamente.

Siccome però noi non amiamo arrenderci, in questi giorni abbiamo depositato un’altra mozione per l’apertura di un sistema di messaggistica WhatsApp istituzionale, con il quale l’amministrazione potrebbe comunicare con la cittadinanza in maniera immediata. In occasione del recente terremoto, ad esempio, i genitori sarebbero subito venuti a conoscenza della chiusura delle scuole e non avrebbero dovuto attivare quel tam tam, talvolta disorientante, che in situazioni critiche, purtroppo diventa la normalità. Ovviamente anche il questo caso il Sindaco Baldelli ha detto NO! Queste nostre azioni, che certificano il nostro costante impegno, hanno creato delle crepe nell’ermetico modo di fare adottato dell’amministrazione comunale, ma ancora non possiamo ritenerci soddisfatti.

Lavoriamo per avere una trasparenza vera ed un’informazione istituzionale, neutra e non “privatizzata” che aiuti inoltre ad allentare le assurde tensioni causate dalla politica nella nostra comunità. Pensate a cosa potrebbe succedere se non esercitassimo con vigore e quotidianamente questa forte attività di controllo che, dobbiamo dirlo, non è un piacere fare ma un dovere nei confronti di tutti i nostri concittadini.

CURIOSITA’ Per chiudere vorremmo sottoporre alla Vostra attenzione un fatto quanto meno curioso: la mancata pubblicazione per oltre 7 anni del curriculum del nostro sindaco nel sito del Comune sezione-trasparenza. La legge infatti prevede che ogni consigliere, una volta eletto, provveda a fornire all’ente il proprio curriculum vitae per la sua pubblicazione in rete. Sono state necessarie ben due segnalazioni all’Autorita Anticorruzione, competente in materia, ed un’interrogazione (alla quale ancora il Sindaco deve dare formale risposta) inviata in copia anche alla Prefettura di Pesaro affinché Francesco Baldelli, finalmente si risolvesse a rendere pubblico il suo curriculum. Ci domandiamo, come mai tanta reticenza nel rispettare quanto previsto dalla legge? Ad ogni buon conto questo è il link per poter visualizzare il misterioso documento, buona lettura: http://bit.ly/2lZMobu

SOCIAL UFFICIALI Il 29 aprile 2016, abbiamo presentato in Consiglio Comunale una mozione avente ad oggetto l’istituzione sul social network Facebook della pagina ufficiale della “Città di Pergola”. Tale strumento avrebbe consentito di raggiungere migliaia di utenti del social, in un’ottica di servizio d’informazione istituzionale.

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Strategia nazionale aree interne, storia di un’occasione persa di Graziano Ilari

Nonostante il nostro impegno sia da sempre rivolto ad informare attraverso iniziative pubbliche, che abbiamo promosso numerose anche su questo tema, non siamo ancora del tutto convinti che i cittadini pergolesi abbiano ben compreso quanto accaduto attorno alla vicenda della non adesione del Comune di Pergola alla “Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree Interne”, senza alcun dubbio uno degli argomenti politicoamministrativi più rilevanti di questi ultimi anni per la nostra comunità. Un’opportunità mai sufficientemente spiegata, complice il totale silenzio sul tema dell’amministrazione Baldelli che non ha mai ritenuto necessario informare con chiarezza i propri cittadini. Ma facciamo un passo indietro, che cos’è anzitutto la Strategia Nazionale Aree Interne? Si inizia a parlare a livello nazionale della 22

Strategia nel 2012 quando il Piano Nazionale di Riforma (PNR) definisce un percorso strategico per contrastare la caduta demografica e per rilanciare lo sviluppo e i servizi delle aree interne attraverso fondi ordinari della Legge Finanziaria e fondi comunitari. Nel 2014 la Regione Marche, recependo questi presupposti, inizia un percorso con l’individuazione di un’area pilota definita “Appennino basso pesarese e anconetano” che doveva comprendere dieci comuni: Arcevia, Sassoferrato, Cantiano, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Cagli, Acqualagna, Piobbico, Apecchio e Pergola. Successivamente, con D.G.R. nr. 1126, il 6 ottobre 2014 dispone da subito ben 3,8 milioni di euro (in seguito se ne aggiungeranno altri) per il miglioramento dei servizi quali: salute, istruzione e mobilità a beneficio dei centri di quest’area. Oltre a questi vantaggi economici, la Strategia Nazionale prevede deroghe per scuole e sanità con l’obiettivo di ridare vita ai territori mantenendo servizi che altrimenti potrebbero essere smantellati, di superare i vincoli dei bilanci comunali per tutti i progetti associati presentati dai comuni dell’area e di dare avvio ad un reale processo di integrazione e sinergia tra comuni limitrofi, politica nella quale Pergola Unita ha sempre creduto e crede per il futuro sviluppo della nostra cittadina. Cosa succede a Pergola? In un primo momento è proprio il caso di dire nulla. Come abbiamo detto la comunità non viene informata di questa opportunità, non vengono proposti incontri, né la tematica viene mai, in maniera preventiva, offerta al dibattito del Consiglio Comunale. Sia a ottobre 2014 che a gennaio 2015 sollecitam-

NOTA In questi giorni l’amministrazione comunale tenta di giustificare l’occasione persa dicendo che partecipare alla Strategia Nazionale Aree Interne avrebbe significato chiudere l’ospedale, pubblicando come prova della propria tesi una frase di un testo molto articolato che è l’accordo di partenariato della strategia 2014–2020. Basta però un’attenta lettura del completo capitolo per verificare come esso spieghi in realtà che in un contesto di generale riorganizzazione sanitaria nazionale che prevede la chiusura di piccoli ospedali per accentrare le cure in ospedali di polo (da qui la frase utilizzate in maniera strumentale), la strategia serva proprio ad attivare un monitoraggio più attento per le aree disagiate, tanto che il capitolo si conclude con l’obiettivo di rendere necessario che nella stesura dei piani sanitari si tengano in considerazione le esigenze specifiche di queste aree, in continuità proprio a quanto successo alla struttura di Pergola, ospedale per acuti a causa della sua collocazione geografica.

“Essere rimasti fuori dalla Strategia Aree Interne vuol dire aver perso una grande opportunità di crescita, che in questo momento non ha alternative.”

leggi l’accordo di partenariato S.N.A.I. 2014-2020 http://bit.ly/2lRGyWv

mo per ben due volte l’amministrazione ad informare i cittadini a riguardo. Solo un mese più tardi, il 6 febbraio, Baldelli ci convoca, allora ero capo gruppo dei nostri consiglieri, per parlare della strategia cercando di convincermi che per il bene di Pergola sarebbe stato meglio starne fuori perché altrimenti saremmo finiti sotto l’egemonia del Comune di Cagli. Oltre al metodo assurdo di questa convocazione, che dimostra come colui che critica il sistema sia poi il primo a voler decidere le sorti delle proprie comunità nelle segrete stanze anziché attraverso assemblee pubbliche ed informando i propri cittadini, quanto esposto dal Sindaco Baldelli ci è sembrata veramente una tesi molto superficiale. Nel frattempo, difatti, anche i sindaci dei comuni di San Lorenzo in Campo e di Fratte Rosa, non compresi nel progetto ma che probabilmente vista l’opportunità a questo ambivano, inoltravano una richiesta di entra-

re a far parte addirittura dell’Unione Montana del Catria e Nerone, ente capofila della Strategia, per valutare in futuro la possibilità di aderire anch’essi nell’ottica di trarre benefici anche per i propri servizi. Oltre questo fatto, per far capire l’infondatezza delle paure di Baldelli c’è da dire che l’area pilota “Appennino basso pesarese e anconetano” è cosa ben diversa dalla vecchia Comunità Montana del Catria e Nerone, dove in passato, anche noi conveniamo che ci siano stati dei problemi di egemonie forse troppo invadenti; l’area pilota è invece ben differente per territorio (in quanto include anche i comuni di Arcevia e di Sassoferrato), per il fatto che questa ha una scadenza ben precisa (31 dicembre 2020) e per il proprio meccanismo di funzionamento (che non preclude la possibilità per Pergola di portare avanti nel contempo anche strategie differenti di aggregazione come, ad esempio, l’Unione dei comuni della Valle del Cesano, infatti i comuni coinvolti fanno parte di unioni di comuni diverse tra loro). 23


Prima discussione in Consiglio Comunale – 28 febbraio 2015 Il 28 febbraio 2015, solo all’ultimo giorno utile indicato dalla Regione per la firma della convezione regolante le interazioni tra i comuni della strategia, finalmente la discussione sulla Strategia Nazionale Aree Interne approda in Consiglio Comunale. In questa seduta viene presentato dal Sindaco lo schema di convenzione per l’esercizio in forma associata dei servizi tra i comuni aderenti realizzato proprio dal lavoro dei dieci comuni che nell’arco temporale dall’inizio del progetto fino a quel momento, attraverso riunioni e conferenze, avevano definito le regole della futura collaborazione. Baldelli quasi mai presente in prima persona durante le fasi preparatorie della convenzione (comportamento assurdo, a nostro avviso, il delegare una cosa così importante ad assessori e funzionari) non fa osservazioni in quella sede e piuttosto che chiedere semplicemente l’approvazione della convenzione in Consiglio Comunale, richiede ai Consiglieri pergolesi di inserire nella stessa alcune modifiche: il diritto di recesso per i comuni sopra i 5000 abitanti prima del termine della convenzione 24

e la modifica al meccanismo di delibera della Conferenza dei sindaci affinché le decisioni siano adottate all’unanimità o a maggioranza con il voto favorevole dei comuni aderenti che rappresentino almeno i 4/5 della popolazione e non i semplici 4/5 dei comuni aderenti. N o n    a b b i a m o mai capito perché Baldelli non abbia proposto agli altri comuni queste modifiche durante le fasi istruttorie e perché non abbia discusso di questi aspetti con gli altri sindaci, per poi ridursi all’ultimo giorno utile a parlare di questo in Consiglio Comunale. È legittimo pensare ad una strategia ben pianificata? Al di là di questo, come minoranza, senza neanche aver avuto il tempo di valutare queste proposte in dettaglio, di fronte alla decisione dell’amministrazione di inserire queste modifiche decidemmo comunque di votare a favore anche se fermamente convinti, cosa che facemmo mettere agli atti, che queste integrazioni le avrebbe dovute ottenere il Sindaco Baldelli nell’ambito delle riunioni della Conferenza dei sindaci del Progetto Aree Interne attraverso dialogo e collaborazione con i suoi colleghi, perché in questa fase finale la richiesta di tali modifiche, dopo che tutte le altre amministrazioni coinvolte avevano già deliberato una convenzione non riportante tali modifiche, rischiava di farci perdere questa importante opportunità e quasi certamente non sarebbero state accolte. Come volevasi dimostrare.

A giugno 2015 abbiamo ritenuto opportuno intervenire ancora sull’argomento perché dopo tre mesi di silenzio dell’amministrazione comunale, apprendemmo dalla stampa che i 9 sindaci degli altri comuni, espressione di schieramenti politici diversi, a dimostrazione che questo progetto non ha connotati politici, avevano firmato in data 4 giugno 2015 lo schema di convenzione senza le modifiche richieste dal nostro Consiglio Comunale formalizzando quindi la propria adesione alla strategia. VIDEO DELLA CONFERENZA SU AREE INTERNE https://youtu.be/lnvbh0aWoPU

Per avere un quadro tecnico più chiaro vi invitiamo a guardare il video della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Chigi l’8 luglio sulla Strategia Nazionale Aree Interne alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. Vengono comunicati dati molto significativi. Un totale di 180.000.000 di euro di risorse nazionali ai quali si aggiungono oltre 500.000.000 di euro di fondi europei ottenuti dalle singole regioni che oggi sono a disposizione dei comuni partecipanti al progetto per investire nei servizi al cittadino: salute, scuola e mobilità. Nel video vengono anche spiegati i parametri con i quali si sono scelte le aree chiarendo come e perché le cittadine più grandi e già ricche di servizi (come per quel che riguarda la nostra area Fabriano) non siano state incluse in questa strategia per motivi tecnici oggettivi e non per “fantomatiche” strategie politiche come ipotizzato da Baldelli nella discussione in Consiglio Comunale.

Seconda discussione in Consiglio Comunale – 25 giugno 2015 LA NOSTRA MOZIONE

http://bit.ly/2kk6wDI

Alla luce dei fatti e sempre in un contesto di silenzio tombale sull’argomento, come minoranza abbiamo quindi deciso di presen-

tare una nuova mozione all’attenzione del Consiglio Comunale chiedendo di aderire ugualmente al progetto anche se le modifiche non fossero state accolte dagli altri comuni. C’è anche da dire difatti che ad un successivo studio più approfondito ci rendemmo anche conto che quanto richiesto da Baldelli sulla ponderazione del voto in base al numero di abitanti non era fattibile o per lo meno consigliabile, in quanto avrebbe permesso al solo Comune di Cagli, l’unico sopra gli 8.000 abitanti e quindi maggiore da solo di 1/5 della popolazione dall’area di mettere il veto autonomamente alle decisioni della Conferenza dei sindaci ogni qualvolta volesse.

Nonostante questa analisi chiaramente espressa in Consiglio Comunale l’amministrazione decise di bocciare comunque la nostra proposta e di seguire la strada da essi indicata in precedenza, a questo punto senza alcun valido motivo, autoescludendosi di fatto dalla strategia. Questo il riassunto della gestione scrite-

riata della vicenda da parte dell’amministrazione pergolese che, sebbene sia attenta a comunicare con perizia maniacale l’ordinaria amministrazione su attività strategiche, evidenzia tutta la propria inadeguatezza di fronte ad un’opportunità così importante, persa per l’incapacità di dialogare, a tempo debito, con gli altri 9 comuni. Non aver aderito a questo piano di sviluppo strategico è stato per Pergola una gravissima perdita di risorse: 3,8 milioni di euro da dividere subito più altri fondi che sarebbero stati stanziati in futuro, fino ad una previsione di 10 milioni. Ancor più grave è l’aver impedito a Pergola di far parte di 25


un’area nata per tutelare i servizi delle zone interne, in primis quelli sanitari, perdendo l’opportunità di rafforzare di fatto la posizione del nostro ospedale. La nostra cittadina non ha bisogno di proteste e di posizioni più personalistiche che politiche, ma di progetti di sviluppo e crescita, dei quali non si vede nemmeno l’ombra. Il 18 gennaio 2016 si ha la notizia dello stanziamento di oltre 26 milioni di euro destinati allo sviluppo delle aree interne delle Marche in termini di servizi, scuola, mobilità e salute. È questo l’ammontare delle risorse previste nella delibera sulla “Programmazione 2014-2020 Strategia Aree Interne – Ricognizione delle risorse e allocazione per le singole aree” Essere rimasti fuori dalla Strategia Aree Interne vuol dire aver perso una grande opportunità di crescita, che in questo momento non ha alternative. Così mentre i comuni limitrofi beneficeranno di queste risorse Pergola ne rimarrà fuori per volontà dell’amministrazione comunale e del Sindaco Francesco Baldelli, in un silenzio utile, forse, a non far comprendere bene la portata della questione ai cittadini.

NOTA Il 30 settembre 2015 registriamo la presa di posizione anche del Consigliere Comunale Mauro Renzi pubblicata dal Corriere Adriatico: “Il progetto Aree Interne come le risorse economiche messe a disposizione degli enti sottoscrittori rappresentano per il Comune di Pergola e tutti i suoi cittadini una grande opportunità.” Renzi, insieme all’ex assessore Rita Temperini ha costituito il gruppo consiliare misto, di cui egli stesso è capogruppo. A tal proposito, il Consigliere Renzi conferma quanto da lui già espresso in Consiglio Comunale il 28 febbraio e ribadito dal consigliere Temperini il 25 giugno 2015, col voto favorevole alla nostra mozione di adesione alle Aree Interne ed alla firma della convenzione originaria da parte di tutti i comuni aderenti.

il progetto fattibile per il nostro centro storico

di Mattia Priori

Popolazione Comune di Pergola (dati ISTAT) Serve partecipare urgentemente a politiche in grado di contrastare lo spopolamento

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RiCentriamoci,

La crisi economica ha prodotto forti effetti negativi sulle attività commerciali e sulla demografia del nostro territorio con ripercussioni gravi su Pergola ed in particolar modo sul suo centro storico. In questi anni, nonostante questa situazione sia sotto gli occhi di tutti, non è mai stato portato avanti un necessario progetto di valorizzazione del centro, senza il quale non si può pensare di sostenere il rifiorire delle attività e né di invertire un trend demografico dai forti indici negativi. Poca attenzione è stata dedicata alla necessità di articolare una “regia” per la valorizzazione di quest’area, della sua imprenditorialità e della sua frequentazione. Se analizziamo alcuni sforzi fatti in questa direzione senza una progetto corale che li contenga, questi risultano vani o poco incisivi. Accade, quindi, che opere costose come la sistemazione architettonica di via Don Min-

zoni, proposta alla sua inaugurazione come “nuovo centro commerciale naturale”, seppur di valido impatto estetico, non riesca a favorire da sola l’insediamento di nuove attività, o che la politica di eventi, che per essere ben svolta impegna gran parte degli sforzi e delle energie, non riesca da sola a creare la base per il concreto sviluppo e il rilancio economico del centro come desiderato, tanto che le attività continuano a diminuire, così come le persone che frequentano quotidianamente l’area. Riteniamo sia necessario introdurre velocemente una strategia corale, equilibrata e coordinata. Un vero progetto poiché il centro storico assolve ad una funzione fondamentale d’identificazione sociale e di riconoscimento della collettività con la sua storia. Il suo corretto sviluppo commerciale e demografico contribuisce, di fatto, non solo a migliorare l’economia della cittadina ma anche, in modo sostanziale, a tenere vivo il senso di comunità e per questo più di altre zone deve essere oggetto di seria attenzione da 27


parte dell’amministrazione e dei cittadini. Il centro storico di Pergola, cuore dell’identità cittadina, ha bisogno di politiche di rilancio strutturate che non possono più aspettare. Abbiamo così formulato con l’aiuto dei commercianti, che hanno partecipato ad incontri e compilato un questionario “Cosa pensi del tuo centro storico” (ottobre 2015), una proposta basata su 3 aspetti fondamentati e collegati tra loro:

• Migliorare la capacità competitiva delle attività già presenti • Incentivare l’avvio di nuove imprese e il ritorno di investimenti • Valorizzare l’area creando più frequentazione da parte dei residenti e dei turisti La nostra proposta che prevede l’applicazione coordinata di diverse misure è stata imperniata sulla sua fattibilità applicativa. Per risolvere problemi è necessario, infatti, non solo pensare a buone soluzioni, ma individuare azioni fattibili. È meglio accontentarsi di interventi minori ma attuabili, pensare a cose che si possono realizzare senza rimandare piuttosto che studiare progetti troppo evoluti che spesso poi non trovano compimento. La nostra proposta presentata alla cittadinanza il 17 marzo 2016 presso la Sala consigliare ha preso il nome di RICENTRIAMOCI ed è composta da un combinato di 7 iniziative, spiegate nel dettaglio nell’opuscolo distribuito ai cittadini subito dopo la presentazione, che insieme costituiscono il primo passo di una fase di rilancio:

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LEGGI IL PROGETTO

Questo “piccolo progetto” reso pubblico subito dopo la presentazione è stato portato a conoscenza di tutti i cittadini e anche dell’amministrazione, che non ha ritenuto importante essere presente alla presentazione pubblica. Qualora questa volesse dare seguito alle nostre idee o prendere spunto da esse noi siamo pronti a collaborare. Una piccola ultima nota. È un luogo comune attribuire giustamente la responsabilità del declino dei centri storici al fenomeno dei centri commerciali extra-urbani, soprattutto di quelli lungo la costa che hanno spostato redditi da Pergola. Il vero problema però è che a questo fenomeno, globale, non è mai stato contrapposto a Pergola, come invece è accaduto in altre cittadine, un necessario progetto di valorizzazione e sostegno

dell’economia del centro storico che avrebbe permesso uno sviluppo parallelo anche delle tradizionali forme di commercio. La perdita di competitività delle piccole attività commerciali nei centri storici è un problema classico. I più autorevoli studiosi in materia lo individuano nella mancanza di una sorta di “regia unitaria” sulla quale, invece, i centri commerciali possono contare. Se ci pensiamo bene infatti il grande vantaggio dei centri commerciali è la perfetta calibratura del mix di offerta merceologica, di politiche promozionali coordinate di forte impatto e dell’insieme di servizi collaterali (parcheggi, orari di apertura). Queste creano una forte

attrattiva nei consumatori, che i negozi del centro non possono tecnicamente contrastare da soli. I negozi del centro si trovano quindi a combattere una lotta impari che può essere affrontata solo con la capacità di riunire le singole attività in un intervento coordinato che aiuti a restituire capacità competitiva alle singole attività come fossero parte di un progetto integrato, proprio come accade nei centri commerciali. A Pergola dobbiamo smettere assolutamente quanto prima di parlare delle cause della nostra situazione di declino per concentrarci invece sulle soluzioni dei problemi. 29


#pergolabella,

promozione territoriale a costo zero di Simone Pagnetti

Con #pergolabella il cittadino diventa parte attiva nella promozione del territorio In un mondo in cui le informazioni viaggiano sempre più veloci sui canali web ed in particolar modo sui social network, abbiamo pensato che anche le bellezze della nostra cittadina non potevano mancare in questo spazio virtuale. Se pensiamo che Facebook da solo raccoglie oggi 1,65 miliardi di utenti, è impensabile non avviare di fatto attività di promozione del proprio territorio attraverso questi nuovi modi di comunicare. Abbiamo così pensato di lanciare un’iniziativa finalizzata proprio a questo che in modo molto semplice e a costo zero, come gran parte di quelle che sbocciano sul web, potesse far conoscere di più quanto è bella Pergola ed il suo territorio. Questa prima iniziativa social nata nel nostro comune è molto semplice e consiste nel chiedere ai cittadini o turisti che scattano foto della nostra città di condividerle sui propri social network accompagnate dal titolo #pergolabella. Per chi è profano dell’ambiente web è bene spiegare l’utilità di questa operazione. Condividere foto in questo modo, seguite tutte da un’unica descrizione comune, #pergolabella, si dice condividere attraverso hashtag. Un sistema che permette di raggruppare tutte le foto, anche se scattate da diversi utenti ed in diversi momenti, in un unico grande album virtuale che tutti possono liberamente vedere. VISITA LA PAGINA INSTAGRAM È bastato pochissimo e, #pergolabella in un batter d’occhio, è nata così la più grande raccolta di 30

foto che sia mai stata fatta dei magnifici dettagli della nostra cittadina.

L’obiettivo è quello di far vedere a tutti i frequentatori della rete, a costo zero e divertendosi, quant’è bella la nostra Pergola. L’account Instragram creato con questo nome è già seguitissimo con circa 1000 followers tra i quali: viaggiatori, tour operator ma anche tanti cittadini. Chiunque scatti una foto e la condivide contribuisce, nel suo piccolo, a dare lustro alla nostra città e ad aumentare il numero di seguaci. A circa un anno dalla nascita dell’iniziativa abbiamo poi pensato di fare qualcosa di più facendo diventare il tutto anche una mappa turistica tascabile ed interattiva del centro storico. L’idea a dire il vero è nata dai cittadini. Nei questionari raccolti per il progetto “Ricentriamoci” abitanti ed esercenti avevano lamentato la mancanza di materiale informativo per chi visita la città. Abbiamo quindi pensato che sarebbe stato utile attivarci per colmare questa lacuna. Ci siamo così rimboccati le maniche: alcuni di noi hanno scritto i testi, altri li hanno tradotti in inglese, alcuni si sono occupati della grafica e delle pagine web. Questo lavoro, abbinato al tanto materiale fotografico che si può trovare on-line grazie appunto alla raccolta pergolabella, ci ha permesso di realizzare, a costo zero, ciò che mancava: una mappa informativa tascabile con spiegazioni e fotografie, a dimostrazione che ciò che manca può nascere anche dalle risorse che abbiamo già senza andarle a cercare chissà dove. L’utilizzo della mappa scritta in due lingue, italiano e inglese, è semplice ed interattivo. Questa indica un itinerario da seguire per la scoperta del centro storico composto di 14 punti d’interesse. Per ognuno di questi è inserito nella mappa un codice QR, leggibile tramite smartphone, attraverso il quale si può accedere a tutte le informa-

zioni sul monumento, sul palazzo o sulla chiesa che si ha di fronte. Al tempo stesso la mappa invita anche l’utente a scattare foto e a condividerle con l’hashtag #pergolabella facendo, così, anche da volano all’iniziativa di promozione. La nostra associazione autofinanziandosi ha stampato le prime 2.000 copie e le ha distribuite prima dell’estate nei negozi e luoghi di ritrovo, poi ha depositato il completo progetto grafico in Comune offrendolo così alla cittadina anche per future ristampe che potranno quindi essere promosse anche direttamente dall’amministrazione comunale. Un valore, quello che abbiamo messo a disposizione dell’amministrazione, complessivamente stimato in € 5.000 se paragonato alle offerte commerciali di agenzie specializzate che offrono questi servizi. Un altro esempio di come Pergola Unita collabora per il bene della cittadina tentando, in ogni occasione, di unire le forze con caparbietà perché siamo consapevoli che il nostro più grande patrimonio stia proprio nelle capacità che possiamo trovare in ogni cittadino.

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Cave: qualcuno,

ora, non ne parla più di Piero Marchetti

Nell’aprile 2016 abbiamo organizzato a Bellisio Solfare, presso l’Elda bar, una serata informativa sull’ampliamento della cava di calcare “Casolo”. Si è trattata di una piacevole occasione per parlare e confrontarci su questo ed altri temi, consapevoli del fatto che è un dovere per chi si occupa di politica, informare i cittadini, specialmente, nello specifico dell’argomento, gli abitanti della frazione interessata.

È stato per noi sorprendente trovare una comunità non informata dell’ampliamento della cava in corso. Quando si tratta di attività estrattive, l’impatto ambientale non è mai da sottovalutare. In questo caso non è poca cosa: quello attualmente in corso, iniziato in aprile, è un ampliamento di ben 203.500 m³ ai quali po-

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trebbero aggiungersene circa altri 300.000 in futuro, raddoppiando di fatto la dimensione del sito di escavazione, propagandosi dietro al monte Romano verso la strada del Bifolco. Un intervento poco visibile agli occhi ma dal forte impatto territoriale e ambientale. L’estrazione di materiale – ricordiamo per completezza che nel corso del 2015, con alcune prescrizioni tecniche, l’ampliamento ha avuto il parere favorevole della Provincia, che lo ha escluso anche dalla procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale) in data 7 ottobre 2015, e della Conferenza dei servizi, in data 24 novembre 2015 – rappresenta una fonte di introiti per il nostro comune, questo è innegabile. Quello che è discutibile è che assistiamo ad un ampliamento con potenziali ulteriori sviluppi futuri durante il mandato di un’amministrazione che in campagna elettorale dichiarava: “l’unico interesse dell’ amministrazione Baldelli è stato e sarà sempre quello di salvaguardare Bellisio e la Madonna del Sasso, contro i comitati di

interesse dei soliti noti che vogliono distruggere uno dei più bei luoghi del nostro territorio” il che oggi ci fa pensare che queste parole fossero solo una posizione strumentale ben diversa dalla realtà dei fatti. Sarebbe stato comprensibile, condivisibile e doveroso, se non un “dietro front” dell’Amministrazione rispetto a tali parole, almeno il proporsi per informare i cittadini di come realmente si stavano sviluppando le cose. Il totale silenzio che ha tenuto tutti all’oscuro fino alla nostra segnalazione non è accettabile. Se l’amministrazione avesse voluto anteporre veramente la tutela del proprio territorio in coerenza alle parole espresse, forte oggi anche della sentenza che per motivi ambientali ha bloccato il procedere sul sito della vicina cava del Bifolco (a sole poche centinaia di metri da quella del Casolo), avrebbe avuto ottimi strumenti per sostenere o intentare un percorso di contrasto. Bifolco e Casolo sono

siti presenti nello stesso piano cave e quindi anche il punto di partenza sarebbe stato lo stesso. Di fronte ad un’amministrazione che ha scelto un atteggiamento differente rispetto al proprio programma, Pergola Unita ha voluto invece dimostrare trasparenza nell’informare i cittadini, stimolata anche delle forti accuse rivolteci in campagna elettorale proprio su questo tema. Conoscere, informare, verificare quanto ci viene riferito è molto importante: “il sapere rende liberi…” scriveva Socrate per avvertirci che un pregiudizio, nel tempo, rischia di divenire assoluta verità impedendoci di apprendere cose e fatti nuovi e di progredire. Tutto ciò di cui trattiamo può essere accertato, nei documenti e nelle carte, e riteniamo che informare correttamente sia quanto di meglio possiamo fare per i nostri concittadini: aiutarli a conoscere perché siano liberi di valutare.

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“Decoro Urbano”, una APP contro il degrado

“Decoro Urbano” è la prima applicazione gratuita per monitorare e segnalare le situazioni di degrado della città alle pubbliche amministrazioni, un grande progetto per favorire l’open data e incoraggiare la partecipazione cittadina

di Fabio Ceccarani Stai passeggiando per Pergola, vedi un lampione rotto, dei rifiuti abbandonati, una buca sulla strada, c’è un sistema totalmente gratuito che oggi ti permette di prendere il tuo smartphone, scattare una foto, scrivere una breve descrizione e inviare la segnalazione direttamente all’amministrazione mentre la stessa finisce contemporaneamente in una mappa della città pubblica e quindi visibile a tutti: l’applicazione gratuita di nome “Decoro Urbano”. Il 02 agosto 2014 i nostri Consiglieri Comunali hanno presentato una mozione per chiedere all’amministrazione di iniziare ad utilizzare questo strumento ma anche in questo caso abbiamo ricevuto solo un secco no. Se il Comune avesse aderito sarebbe stato fornito allo stesso un pannello di controllo attraverso il quale gestire le segnalazioni in cui, ad esempio, cambiare lo stato delle segnalazioni da “in attesa” a “presa in carico” a “risolta” permettendo al Comune di avere sempre sotto controllo quello che c’è ancora da fare. Oltre al vantaggio tecnico offerto dal sistema l’enorme beneficio indiretto sarebbe stato quello di far collaborare tutti i cittadini con il Comune che per ovvi motivi di personale a disposizione, non può riuscire quotidiana-

mente a monitorare tutto il territorio alla ricerca di tutto quello che non va; secondo, ma non per importanza, sarebbe stato un ottimo sistema per creare un filo diretto tra istituzioni e cittadini e per rafforzare in questi ultimi il senso civico e l’attenzione per la propria città. Anche in questo caso la motivazione della bocciatura addotta dall’amministrazione fu quella che stava già pensando di acquistare

SCARICA L’APPLICAZIONE “DECORO URBANO” SUL TUO TELEFONINO http://www.decorourbano.org/

un sistema analogo, che in realtà, oltre a non essere gratuito, era tutt’altra cosa rispetto a Decoro Urbano. In ogni caso nessuno ne ha più sentito parlare e il nostro comune non ha uno strumento moderno per monitorare le situazioni di degrado della città.

In un momento in cui si sente sempre più spesso parlare di e-Government, cittadinanza attiva e nuove forme di partecipazione popolare, il nostro comune poteva fare un piccolo passo avanti verso qualcosa che sarà la normalità entro pochi anni, e invece si è persa anche questa ennesima occasione. Attualmente ci sono decine di segnalazioni di cittadini su Pergola in decorourbano.org, che il Comune non si degna né di considera-

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re né tantomeno di risolvere. I problemi segnalati già due anni fa sono rimasti lì, irrisolti, sulla mappa come nella realtà. I cittadini che hanno scaricato l’applicazione, anche se queste poi non verranno gestite dal Comune possono continuare con le segnalazioni contribuendo a realizzare una mappa del degrado nel nostro comune comunque utile.

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Una tassazione più giusta per i cittadini di Stefano Cuccaroni La nostra città ha bisogno di scelte fiscali che portino beneficio ai residenti pergolesi, proponendo una tassazione più equa e più giusta, che tenga conto delle situazioni specifiche di ogni nucleo familiare, e, allo stesso tempo, possano anche rappresentare un motivo per scegliere di abitare a Pergola piuttosto che in altre cittadine a noi limitrofe. È infatti chiaro che lo spopolamento velocissimo di questi anni ha bisogno di risposte che non possono arrivare solo attraverso attività di promozione turistica con 5 giorni di eventi su 365 di un anno. Queste non sono sufficienti, ed i numeri lo dimostrano: circa 500 abitanti in meno in soli 7 anni (siamo scesi da giugno sotto la soglia dei 6.300 abitanti) e attività che chiudono una dopo l’altra. Il saldo tra attività chiuse e aperte è molto negativo, oltre 150 (fonte dati - Camera di Commercio). Un aiuto in questo senso può arrivare anche dalla tassazione comunale ed ecco in questa direzione cosa abbiamo proposto per le famiglie pergolesi, già dal 2014.

TASI, IMU, ADDIZIONALE IRPEF In primo luogo, l’introduzione di detrazioni sulla TASI (la tassa sui servizi indivisibili, oggi peraltro soppressa dal governo nazionale). L’amministrazione Baldelli aveva previsto l’applicazione dell’aliquota del 2,2 per mille uguale per tutti rispetto ad un massimo applicabile del 2,5 senza alcuna possibilità di riduzione per famiglie numerose o aventi un reddito basso. La nostra proposta andava invece nella direzione d’introdurre degli elementi di sconto a favore dei nuclei familiari più bisognosi favorendoli, visto che già si trovavano e continuano a trovarsi a dover pagare le altre tasse comunali, Imu ed addizionale comunale all’Irpef, per le quali Baldelli ha da sempre applicato la massima aliquota possibile, rispettivamente il 10,6 per mille e lo 0,8%. Proprio a causa di queste aliquote massime già applicate nel nostro comune, è stato impossibile, per legge nazionale, per l’amministrazione poter applicare la Tasi anche ai fabbricati industriali, agricoli e alle seconde case. Sebbene l’amministrazione abbia tentato a suo tempo e a mezzo stampa di spacciare questo risultato come una scelta amministrativa oculata, dovete sapere che si trattava in realtà solo di un vincolo già imposto che dice: “dove è già applicata l’aliquota massima (10,6 x mille) la legge non consente di applicare un’ulteriore Tasi”.

TARI Abbiamo poi affrontato il capitolo TARI, la tassa sui rifiuti, abbastanza doloroso per i pergolesi. Gli altisonanti manifesti di 6x3 metri, della scorsa campagna elettorale vedevano l’amministrazione annunciare che la tassa sui rifiuti sarebbe diminuita. Purtroppo sono poi bastate le successive bollette 21x15 centimetri, arrivate ai cittadini a dimostrare che le cose non sono andate in quella direzione, siglando un record storico, ma negativo, in quanto la tassa sui rifiuti, considerando ad esempio una famiglia monocellulare con superficie di 208 mq, dal 2009 a fine 2015 è salita del 31,60%. A giustificazione di questo viene ancora a distanza di 7 anni portata in causa la vecchia amministrazione. Ma piuttosto che pensare al passato e adagiarsi su questa giustificazione non è forse meglio pensare a qualcosa per risolvere la situazione? Per questo noi stiamo lavorando ad una proposta per l’introduzione di una TARI con tariffazione puntuale sui rifiuti, affinché ognuno paghi per i rifiuti che produce, in una sempre maggiore attenzione e sensibilità anche all’ambiente.

BARATTO AMMINISTRATIVO, “NASCO IN ZONA FRANCA” Altre sono state le proposte che riguardano più o meno direttamente una ri-modulazione incentivante della tassazione da noi suggerite ma mai accolte dall’amministrazione, come il baratto amministrativo presentato con lo slogan: “TI PRENDI CURA DELLA TUA CITTA’ PAGHI MENO TASSE” o come l’idea di zero tasse per i primi due anni a chi apre una nuova attività nel nostro comune chiamata invece “NASCO IN ZONA FRANCA” fino alla proposta inclusa nel progetto “RICENTRIAMOCI” di concedere alla attività del centro storico suolo pubblico gratuito per lo sviluppo delle proprie attività.

Pergola come una cittadina che non ha bisogno di interventi di questo tipo in quanto le tasse, a detta di chi amministra, sarebbero già eque e basse. Nel dibattito è però inciampato, smentendo tutta la linea, l’assessore al bilancio Sabatucci quando ha dichiarato che se i pergolesi pagano meno TASI questo “dipende dal poco valore delle rendite catastali e dal fatto che gli immobili di questo paese valgono meno rispetto a quelli degli altri vicini”. Se è questo il motivo per il quale sostenere che paghiamo meno tasse non è proprio il caso di prendersene meriti o di fare proclami perché come ben si capisce se è lo scarso valore dell’immobile a determinare un valore assoluto dell’imposta più basso e non l’aliquota non si può certo dire che paghiamo meno tasse degli altri. Aggiungiamo che il valore degli immobili è uno dei principali indicatori della reale economia di un territorio e questo, oltre a dirla lunga sulla situazione pergolese, significa tecnicamente che, a parità di superficie, i cittadini possiedono un valore molto più basso a Pergola rispetto a quello che avrebbero posseduto in altre cittadine.

A tutte queste nostre proposte è quasi sempre stato risposto con annunci demagogici che vorrebbero far passare 36

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UN PROBLEMA MONDIALE CHE CI TOCCA DA VICINO di Andrea Piscopo Sono passati ormai oltre cinque mesi da quando 25 persone provenienti dal Nordafrica, dall’Afghanistan, dal Pakistan e dalla Siria sono state portate a Pergola in qualità di richiedenti asilo politico in base alle disposizioni della Prefettura. Da allora l’ex Motel Magi, struttura a lungo inutilizzata, ospita un Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) per persone che hanno deciso di fuggire da condizioni di vita ai limiti della sopravvivenza o in alcuni casi da vere guerre, e che hanno scelto di affrontare un viaggio di speranza alla ricerca di un nuovo futuro lasciandosi alle spalle famiglie, affetti, luoghi e progetti.

Ma che cos’è un CAS e come funziona il sistema delle accoglienze? Sebbene tutti sappiamo che la situazione è molto complessa sia a livello europeo che nazionale, e tutti conosciamo le grandi difficoltà ad esso legate, forse siamo un po’ meno a conoscenza di cosa prevede il sistema vigente, in corso di transizione, per la gestione di tale emergenza.

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La gestione è divisa in fasi. Attualmente la prima è quella in cui i cittadini stranieri entrati in modo irregolare nel Paese sono accolti in centri dove ricevono soccorso e assistenza, vengono identificati e trattenuti in vista dell’espulsione o, se richiedenti protezione internazionale, per le prime procedure di accertamento dei relativi requisiti.

“Le porte possono anche essere sbarrate, ma il problema non si risolverà, per quanto massicci possano essere i lucchetti. Lucchetti e catenacci non possono certo domare o indebolire le forze che causano l’emigrazione; possono contribuire a occultare i problemi alla vista e alla mente, ma non a farli scomparire.” (Zygmunt Bauman, La società sotto assedio)

Se la richiesta di protezione non va a buon fine le persone vengono trattenute nei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE), altrimenti, in attesa di una risposta, vengono destinate a forme di prima accoglienza in centri di livello regionale o interregionale, denominati “hub”, finanziati dal Ministero degli Interni e individuati, in collaborazione con le Regioni e gli Enti Locali, in base alle caratteristiche socio-economiche del territorio. Questa seconda fase di accoglienza e integrazione dovrebbe normalmente essere effettuata attraverso progetti SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), sistema istituito dalla legge 30 luglio 2002, n. 189, meglio nota come legge Bossi-Fini, con cui il Ministero dell’Interno e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani danno vita a centri di integrazione diffusi su tutto il territorio italiano. Attualmente, quando gli arrivi di persone richiedenti sono consistenti e ravvicinati, si genera però una carenza di posti nei centri SPRAR e vi si sopperisce ricorrendo a Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) come quello di Pergola. In questi casi si tratta sempre di comunità fatte di numeri molto piccoli di persone calcolati sulla base della

popolazione locale per rendere il più possibile sostenibile tale presenza e facilitare al massimo i processi di integrazione nelle realtà locali. Nei centri SPRAR o CAS i richiedenti asilo rimangono fino all’esito della loro richiesta di asilo a seguito del quale, in caso di diniego, sono costretti a tornare nei loro paesi d’origine o a lasciare l’Italia e, qualora non volessero o potessero farlo, a vivere nella clandestinità.

NOTA Secondo il Cruscotto statistico giornaliero su sbarchi e accoglienza dei migranti, aggiornato all’11 novembre 2016, nelle Marche sono presenti 4.947 richiedenti asilo, pari al 3% dei 174.220 presenti attualmente in Italia. Di questi, 4.252 sono ospitati in strutture temporanee come l’ex Motel Magi e 695 in accoglienze SPRAR, tanto per dare la dimensione del fenomeno.

Cosa ha fatto Pergola Unita di fronte a questa piccola realtà di cui tanto si è parlato? L’arrivo dei 25 è stata una vera scossa per la nostra comunità a causa di chi dalla vicenda ha cercato di trarre visibilità personale tentando di far passare l’innocua presenza di questo gruppetto di persone per un caso da prima pagina. Pergola Unita ha invece considerato più importante porsi in modo responsabile e costruttivo di fronte ad un problema ben più grande di noi. Senza perdere tempo e in maniera concreta ci siamo quindi attivati per: • MONITORARE CHE L’ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA NEL CAS PERGOLESE SIA ESERCITATA NEL RISPETTO DELLA LEGGE. È ciò che facciamo con regolari visite al centro, occasioni che ci permettono di conoscere i ragazzi ospitati ma anche di verificare che i famosi 37 euro ricevuti dalla Comunità 39


sole risorse comunali, come ammesso più volte dalla stessa amministrazione. Questa mozione non è stata accolta, ma sostituita da una proposta alternativa della maggioranza con stesse finalità. Che abbiamo quindi sostenuto pur di raggiungere lo scopo.

LA MOZIONE MIGRANTI

Europea al giorno per ogni migrante vengano utilizzati per garantire tutti i servizi per i quali questi vengono stanziati, non uno di meno. Se si hanno dei dubbi sulle cooperative, associazioni gestori di questi centri e sulle loro eventuali speculazioni, quando si ha la possibilità di avere un contatto diretto, è bene non limitarsi a scrivere denunce generiche e poco pertinenti sui social network, ma ci si può adoperare per constatare che tutto venga svolto con regolarità; • RICHIEDERE ALL’ASSOCIAZIONE CHE GESTISCE IL CENTRO DI ATTIVARSI PER L’UTILIZZO DI FORNITORI E MANODOPERA LOCALE, nell’interesse della nostra cittadina e delle sue attività affinché le risorse economiche stanziate per l’emergenza ricadano sull’economia pergolese, visto che è questa comunità ad offrire ospitalità; • RICHIEDERE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI COINVOLGERE I MIGRANTI IN LAVORI VOLONTARI SOCIALMENTE UTILI DURANTE LA LORO PERMANENZA A PERGOLA. È ciò che abbiamo fatto, in data 16 settembre 2016, con la mozione che i nostri consiglieri hanno presentato in Consiglio Comunale. Le lunghe giornate passate senza far nulla non servono a nessuno, aumentano solo il disagio di ospitati e ospitanti. Trasformare la presenza dei migranti in una cosa utile per la comunità aiuta, al contrario, la loro integrazione e contribuisce a sopperire ad una necessità reale della comunità, quella della manutenzione della nostra cittadina, che spesso non si riesce a compiere con le 40

Queste elencate sono per noi le iniziative politiche concrete che la politica locale può produrre nell’interesse della propria collettività e nella gestione di questa emergenza. In alcun modo vogliono sostituirsi, non è compito della politica, alle persone o associazioni che hanno invece offerto solidarietà e piccoli aiuti concreti ai 25 ospiti, come il torneo promosso dal CSA Squola S.P.A. che è stato un bel momento di festa e incontro per tante nostre famiglie o gli aiuti che sono arrivati da altre associazioni.

L’incontro con Montanaro La nostra attività sul tema si è poi completata con l’organizzazione di un incontro in data 19 novembre 2016 con il regista e report ex-Rai Silvestro Montanaro dal titolo “E quel giorno uccisero la felicità” nel quale, partendo dalla storia del leader Africano Thomas Sankarà, assassinato alla giovane età di 38 anni, abbiamo esplorato la situazione di alcuni stati africani, le dinamiche governative e la storia che li caratterizza fino ad arrivare alle motivazioni che stanno alla base delle grandi migrazioni di massa che da decenni colpiscono il continente nero e di cui noi tutti vediamo ogni giorno gli effetti ma forse solo raramente ne conosciamo le vere cause. Pergola Unita è contro chi vuol ricondurre tutto a slogan, perché è fondamentale invece che i cittadini conoscano e capiscano, per questo ci impegniamo nel trattare ogni tema in maniera approfondita e con dibattiti pubblici.

A cosa sia servito invece tutto il clamore suscitato al loro arrivo oggi proprio non riusciamo a capirlo se non in una chiave di lettura di un utilizzo personale e politico della questione. Quale utilità ha avuto quell’atteggiamento per la nostra comunità? Nessuna: non ha prodotto alcun cambiamento se non l’esasperazione della tematica e delle relative tensioni.

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Non esiste politica senza cultura di Sabrina Santelli Perfettamente consapevoli che la CULTURA in tutte le sue forme ha funzioni sociali ed economiche importantissime per la VITALITÀ’ e lo SVILUPPO di una intera comunità, abbiamo fin da subito cercato di stimolare nei cittadini pergolesi l’osservazione del proprio contesto territoriale, perché è soprattutto da una conoscenza dettagliata delle cose e degli altri e dalla loro valorizzazione che possono nascere nuove idee ed opportunità di crescita e nuove sinergie. In questa direzione va il progetto “CONOSCERE PERGOLA” il cui primo incontro tenutosi nella gremita sala della Parrocchia di Bellisio Solfare ha visto protagonisti due eccellenze Pergolesi, SIMONE MASSI e sua moglie JULIA GROMSKAYA che hanno illustrato e raccontato la tecnica del mondo animato ma anche le difficoltà, la tenacia e la passione per questo lavoro che ha consentito loro di vincere centinaia di premi e di far

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conoscere Pergola in tutto il mondo. Sempre a Simone abbiamo dedicato un’altra bellissima e partecipata serata nella splendida cornice del giardino di Casa Godio proiettando per la prima volta a Pergola ANIMATA RESISTENZA, il film di Francesco Montagner e Alberto Girotto su Simone e la sua straordinaria opera poetica, vincitore del Leone D’Oro come Migliore Documentario sul Cinema alla 71 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Dopo il successo di pubblico per la proiezione di Animata resistenza abbiamo dedicato una serata alla conoscenza di un altro illustre e pluripremiato marchigiano Umberto Piersanti, nella seicentesca e preziosa chiesa di Sant’Orsola gentilmente concessa dalla ASP di Pergola. Una tra le iniziative più importanti di Pergola Unita perché molto sentita ma soprattutto perché ideata e curata dai nostri ragazzi, è stata quella del cineforum I LUNEDÌ CINEMA. Un ciclo di proiezioni che aveva l’obiettivo di far conoscere la città attraverso il cinema e il cinema attraverso la città,

mento e dell’integrazione, Wall Street per parlare di banche e dell’attualissimo tema di “quantitative easing”, Jesus Christ Superstar sapientemente introdotto da don Francesco Pierpaoli durante il periodo pasquale e Piovono Mucche film intenso sui malati psichiatrici. Ai film si sono intervallate le proiezioni di due documentari, Unlearning – disimparando, che ci ha fatto scoprire modelli di vita differenti che proprio Lucio, presente in sala, e la sua famiglia hanno sperimentato e filmato per un periodo della loro vita, ed il coinvolgente e forte Young Syrian Lenses che per la prima volta racconta il lavoro dei giovani giornalisti siriani di Halab News che resistono nella città di Aleppo distrutta dalla guerra. Presenti in sala gli autori del film, Ruben Lagattolla, Enea Discepoli e Filippo Biagianti.

con un programma di proiezioni itineranti. La prima serata si è tenuta al locale Lol Music Pub che ci ha gentilmente ospitato per la prima proiezione del film sulla vita del celebre musicista Johnny Cash, con l’introduzione musicale del Diavolo e L’Acquasanta per poi spostarci nella sala convegni della BCC e al giardino di Casa Godio, con film che hanno toccato diverse tematiche, Kinky Boots che ha affrontato il tema del cambia-

Animare culturalmente vuol dire proporre attività finalizzate a condividere e divulgare saperi tradizioni della propria città, perché solo ciò che si conosce si può apprezzare e valorizzare al meglio. “C’ERA UNA VOLTARELLA” è appunto il nostro progetto di studio “partecipato” e di approfondimento collettivo della storia, dell’arte e degli usi e costumi della nostra amata Pergola . Una serie d’incontri curati dalla nostra archeologa e vice presidente dell’associazione Silvia Carbone che hanno come tema conduttore argomenti che riguardano il passato prossimo e remoto di Pergola, il suo sviluppo urbanistico, i suoi personaggi storici. Oggi più che mai, visto che ci ha lasciati, siamo felici ed orgogliosi di aver ospitato nella nostra sede e di aver raccolto la sua testimonianza in occasione del quarto incontro di “C’era una voltarella “ Costanzo Tino Fagioli, grande protagonista della Resistenza pergolese al NaziFascismo durante la II Guerra Mondiale. Sempre perché non c’è futuro senza passato non potevamo dimenticarci di offrire alla nostra città dei piccoli contributi in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA e del GIORNO DEL RICORDO per i quali ogni 43


anno organizziamo dei momenti di incontro alla nostra città. Sempre di cultura si è trattato anche quando abbiamo organizzato convegni che hanno affrontato tematiche molto interessanti e coinvolgenti come quella sul delicato argomento della “dipendenza dal gioco d’azzardo” organizzato in collaborazione con ADOC Marche. Durante l’incontro gli psicologi ci hanno offerto stimoli ed informazioni preziose su un problema sempre più serio e drammatico che vede coinvolte anche tante persone della nostra città.

Siamo particolarmente orgogliosi di questi numerosi contributi che sono il risultato di un costante lavoro di squadra, perfettamente consapevoli che senza squadra e senza far rete non si va da nessuna parte e che nello scambio e nel dialogo non ci sono perdenti ma solo vincitori!

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Un’attività a costo zero per la comunità di Rosella Renzini

L’Associazione politico-culturale “Pergola Unita”, presente nella scena politica pergolese da due anni e mezzo è, di certo, ancora una “giovinetta”, composta da numerosi cittadini pergolesi, più giovani e meno giovani, come la scrivente. Un nome che sta proprio a significare stiamo UNITI per il bene di Pergola, un obiettivo certamente da raggiungere ed a tal fine è volta l’attività dell’Associazione, sia delle persone scelte a comporre il Consiglio Direttivo che di tutti gli associati, con i quali viene sempre tenuto un costante confronto, nel rispetto della informazione e del coinvolgimento. Coinvolgimento che si concretizza anche tramite il sostegno economico che spontaneamente viene dato da tutti gli aderenti alla nostra associazione ed anche dai simpatizzanti, sempre in numero crescente. Ogni tanto ci si riunisce per gustare una buona cena; tanto si fa non solo per assaporare insieme le prelibatezze gastronomiche pergolesi, ma anche per rimpinguare le casse dell’Associazione, ben gestite da chi ha confidenza con tale compito, come Giovanni Londei, che è pronto a lanciare i dovuti

campanelli d’allarme quando le scorte stanno per esaurirsi. Numerose e di indiscutibile, rilevante interesse sono state le iniziative promosse dalla nostra Associazione, di cui han fatto il resoconto gli altri amici-colleghi, tra cui i Consiglieri Comunali, i quali svolgono con passione e spirito di abnegazione il loro ruolo di Consiglieri di minoranza, preoccupati di agire nel migliore dei modi per il bene di Pergola e per soddisfare le esigenze e le necessità della comunità pergolese. Tanto più in un momento come quello che stiamo vivendo, in presenza di un numero sempre più crescente di famiglie in gravi difficoltà economiche, che possono contare sull’aiuto della Caritas parrocchiale che, in certi casi, sopperisce alle omissioni di chi istituzionalmente è tenuto a provvedere. Un apprezzamento all’opera benefica che svolge la Caritas da parte di tutti gli associati di Pergola Unita, compresi i nostri rappresentanti in Comune che, entrati a far parte del Consiglio Comunale della nostra città, hanno scelto di devolvere a favore della stessa, il gettone che per legge viene corrisposto dal Comune ai consiglieri. Un modesto importo ma, comunque, un modo di dimostrare in concreto l’apprezzamento per l’attività svolta spassionatamente dalla Caritas parrocchiale, sempre vicina, nel silenzio, a chi vi si rivolge per chiedere un aiuto. Un grazie alla Caritas e a tutte le altre associazioni benefiche e culturali pergolesi da parte di tutti gli associati di Pergola Unita che, direttamente e tramite i propri consiglieri, si impegnano a continuare a portare avanti un’azione politica nell’interesse di tutta la collettività, per fare risorgere Pergola e portarla fuori dall’isolamento in cui si trova attualmente e in cui sempre più potrebbe trovarsi in un futuro non troppo lontano.

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Chi collabora e chi no,

CINEMA CAPITOL È arrivato il 2017 e del nuovo Cinema di Pergola i cittadini non ne sanno più nulla. “A volte i sogni diventano realtà. Quello di tantissimi pergolesi e non solo, da tanti anni è rivedere il cinema aperto. Il regalo arriverà sotto l’albero di Natale…” erano queste le parole con le quali oltre 3 anni fa iniziava uno dei tanti comunicati stampa dell’amministrazione pergolese su questo tema. Oggi è questa la reale situazione: nessun cartello di inizio lavori, nessuna attrezzatura che ne denoti un inizio imminente, solo un luogo sempre più desolato, fatiscente e in un pessimo stato di conservazione benché nel pieno centro storico della nostra città. È evidente alla luce dei fatti che non esistevano garanzie concrete per un’apertura così imminente come quella fatta credere ai cittadini dall’amministrazione Baldelli che del nuovo Cinema di Pergola ricordiamo tutti ne fece un pilastro della propria campagna elettorale. Con particolare attenzione per i nostri giovani è forse meglio tornare ad affrontare con più serietà e concretezza temi come questo, non utilizzandoli solo quando fa comodo come spot elettorali.

Con questa pubblicazione abbiamo voluto riepilogare alcune iniziative svolte dalla nostra associazione in questi primi anni di impegno civico per portarle a conoscenza di tutti i cittadini. Di certo il nostro lavoro per Pergola, la città dove vogliamo vivere serenamente per tanti anni ancora, non finisce qui. Ci sono tanti temi ancora da approfondire, primi tra tutti la situazione delle strade comunali e provinciali, lo sviluppo delle nostre frazioni, lo sviluppo di fiere ed eventi, il miglioramento dei servizi sociali pensando ai nostri cittadini che ne hanno bisogno, argomento che non può essere non collegato al tema del lavoro e dell’occupazione, che di certo deve essere affrontato più decisamente perché da questo dipende la sorte di una comunità. Per non parlare poi delle politiche giovanili, che a Pergola non vengono trattate con la giusta priorità da chi amministra. Di certo noi affronteremo questi temi, uno dopo l’altro, anche se siamo semplicemente un’associazione politica senza ruoli di governo, perché, non ci stancheremo mai di ripeterlo, le soluzioni ai nostri problemi non ci pioveranno mai dall’alto ma dovremo essere tutti noi, ogni giorno, in ogni ruolo a cercarle con forza.

Per approfondire i nostri temi rimani connesso su blog.pergolaunita.it

giudichiamo dai fatti!

NO

di Pergola Unita

dell’amministrazione

alle proposte dell’amministrazione

alle proposte di Pergola Unita

No

a “Decoro Urbano” ​ luglio 2014

integrazioni bandiera del Comune sì alle dicembre 2015

No

a “Streaming del Consiglio Comunale” dicembre 2014

No

a “Bilancio Partecipato” dicembre 2014

No

a “Manifesto contro il gioco d’azzardo” dicembre 2014 e maggio 2016

No

a “Borse lavoro giovani” marzo 2015

No

alla diminuzione tariffe mensa marzo 2015

No

a “Commissione comunale sanità” aprile 2015

No

a “Baratto Amministrativo” giugno 2015

No

all’adesione al progetto “Aree Interne” giugno 2015

No

al profilo facebook istituzionale del Comune di Pergola febbraio 2016

No

alla verifica della disponibilità al lavoro volontario dei migranti richiedenti asilo

(hanno presentato e votato una copia della nostra mozione pur di non votare la nostra)

ottobre 2016 No 46

a “Servizio Whatsapp” dicembre 2016

alla DE.CO. per visciolato giugno 2015 al fondo per famiglie in difficoltà giugno 2015 al Museo della vaporeria a Fabriano e utilizzo della tratta Fabriano-Pergola dicembre 2016

convenzione Auser sì alla tutti gli anni convenzione Centro Margherita sì alla tutti gli anni schemi di convenzione con altri sì agli comuni tutti gli anni

Quando riteniamo che un’idea sia costruttiva non importa se non siamo noi a proporla. Pergola Unita non ragiona per partito preso!


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