S P E C I A L
E D I T I O N
Numero 10 - Anno 2014
RIVISTA BIMESTRALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
scopri Unica a VENDITALIA
Milano, Fieramilanocity | Pad. 4 | Stand D37 - E28
L’editoriale di Fabio Russo
..e finalmente inizia Venditalia 2014, la fiera delle fiere del vending. Le risorse di gran parte dei produttori e dei costruttori impegnati sul fronte dell’innovazione sono state dedicate in questi ultimi mesi quasi interamente a questo evento, ricco di novità e di nuovi attori che esordiscono nel vending italiano. Alcuni sono stranieri e tentano in questo modo di entrare in quello che viene riconosciuto come il Paese della professionalità e dell’eccellenza nella distribuzione automatica, sia per ciò che concerne la produzione di macchine che per quanto riguarda il comparto del caffè. Altri sono italiani ed esordiscono a questo appuntamento biennale accompagnati da obiettivi ambiziosi certamente sul fronte italiano, ma soprattutto sul fronte straniero, dato il grande richiamo di visitatori dall’estero. È ormai acquisito che l’esportazione è oggi fondamentale perché un’impresa possa espandersi territorialmente e mantenere/sviluppare il fatturato. Dedichiamo questo numero proprio a gran parte degli espositori. È un’edizione consultabile in ambo i versi, dove una parte è dedicata alle anteprime più significative delle novità esposte in fiera con alcuni approfondimenti. In questo numero abbiamo deciso di dare spazio anche all’Associazione del Vending Europeo (EVA) con uno speciale che mette in luce l’importanza di questa istituzione e che è stato elaborato in stretta collaborazione con lo staff di Bruxelles. Continua la collaborazione con Alessandro Fischetti (CEO di Leanus srl) con un interessante articolo sulle modalità di impostazione del rapporto che un gestore dovrebbe intraprendere con le banche, mentre Stefano Cecchini propone interessanti riflessioni sui bandi di gara. Tema caldo e già discusso e sul quale torneremo per tentare di dare anche il nostro contributo al miglioramento dei rapporti tra le aziende della nostra categoria e gli enti appaltanti. Molti gli articoli dedicati alle aziende: tutte storie di successo e tutte italiane !! Ciò a dimostrazione del fatto che il nostro è un Paese ricco di talenti con menti intuitive e creative che, con grande professionalità, audacia, determinazione, spirito di sacrificio e perseveranza, sono riuscite a realizzare più che un sogno: dei modelli di business in costante crescita e sviluppo da poter essere presi a modello come “case history”. Bilt, Ingegni, SpecialCoffee, Micromic, Digisoft, Chiarella e la stessa Lavazza sono tra queste. Ci appassioniamo sempre quando leggiamo ciò che raccontano gli intervistati con tanta acuta sensibilità. E cerchiamo di trasferire a tutti voi che ci sostenete a distanza, tentando di trasformarle in emozioni. Infine, consentitemi di scrivere di noi, esprimendo al tempo stesso gratitudine e affetto per ognuno dei nostri seguaci. Esattamente due anni fa - circa un anno dopo la nascita di VendingTV.it - prendeva il via la nostra avventura sulla carta stampata, con la pubblicazione del primo numero della rivista che avete tra le mani. Una rivista da leggere e non solo da sfogliare, realizzata con il preciso intento di informare gli addetti ai lavori e tutti coloro che dall’esterno guardano questo settore volendone sapere sempre di più. Era il secondo passo di un progetto multimediale strutturato che nel corso di questi 24 mesi è ulteriormente cresciuto attraverso la creazione e la diffusione sempre crescente della Vending Newsletter e da settembre 2013 anche dell’edizione d’informazione elettronica quotidiana del sito web Vendingnews.it, entrambe traducibili in più lingue. I risultati, in termini di fiducia accordata e seguito nazionale e internazionale, sono stati entusiasmanti e di gran lunga superiori rispetto alle nostre stesse aspettative. E allora, GRAZIE. Anche a tutti voi!
Periodico bimestrale della distribuzione automatica
Sommario
L’EDITORIALE di Fabio Russo pag. 3
Anno 3 - Numero 10 Maggio/Giugno 2014
SpecialCoffee una famiglia con la passione per il caffè
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Acqua Chiarella, pura da 50 anni
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SOS Gestori: guida pratica per l’accesso al credito
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Britcom, i professionisti del refurbishment
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Quammo il nuovo modo di fare business
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Digisoft говорит по-русски
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Webfleet TomTom Telematics
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Fuorisalone Illy-Mitaca
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Le insidie nei capitolati dei bandi di gara
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I primi vent’anni dell’EVA
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Intervista con Erwin Wetzel
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Editore
Sede: Via Benedetto Brin, 69 80142 Napoli - Italia Partita IVA 06552741214 CCIAA 822695 Contatti con la redazione redazione@vendingnews.it Tel. 0810152150 Fax. 0810152151 Sito internet
www.vendingnews.it Iscrizione al ROC n° 22385 dal 4 Maggio 2012
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Direttore responsabile Francesco Ippolito Direttore editoriale Fabio Russo
Intervista con Jan-Marck Vrijlandt 46 Intervista con Lucio Pinetti
Intervista con A. van Amerongen 48 Intervista con B. Belotserkovsky
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Numero 10 - Anno 2014
RIVISTA BIMESTRALE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Francesco Ippolito Fabio Russo Flora Seta Stefano Cecchini Alessandro Fischetti Julie Barth David Irvine Laura Zerbini Alessandra Padelli Edoardo Fulio Bragoni Nicola Viale Federica Bocchino Vittoria Trivellato Alice Baj Rossi Paola Cucco Antonella Monti Francesca Oberti Laura Vanoni Federica Bertoglio Michele Ferraro Paky Di Bitonto
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E D I T I O N
Siamo a
Pad 2 - Stand C37
Numero 10 - Anno 2014
Bilt la cultura dell’acqua
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Lavazza - Intervista con il dott. Luca Fiumarella
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BWT Water+More
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Comesterogroup I distributori automatici hanno già scelto
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Ingegni - Intervista con William Giannelli
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Galbusera - Intervista con Giulio Bonini
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Micromic - Intervista con Michael Michon
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N&W - Vending, il mercato vuole più innovazione
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rheavendors Your future is now!
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Rassegna di alcune anticipazioni delle novità presentate in fiera dagli espositori Si ringrazia quanti hanno collaborato alla realizzazione di questo Speciale Venditalia 2014
Stampa Tipografia TETI srl - Napoli Pubblicità: inferiore al 50% Vending News è una rivista tecnica dedicata alla distribuzione automatica. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti
L’e-quotidiano della distribuzione automatica www.vendingnews.it
DIVISIONE VENDING
SpecialCoffee, una famiglia con la passione per il caffè
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pecialCoffee è una torrefazione abbastanza giovane, nata a Rogolo in provincia di Sondrio nel 1999 per volontà di Alfredo Padelli, il quale con passione, determinazione e grande dedizione ha saputo affermare i suoi prodotti nei mercati internazionali. Evidentemente, nel cognome Padelli dev’esserci un nascosto legame o una particolare forza d’attrazione verso il mondo del caffè, dal momento che nell’ambito delle torrefazioni italiane vi sono altri Padelli che non hanno, però, alcun legame di parentela con Alfredo. Ad ogni modo, che fosse segnato nel DNA o nel cognome o che sia stato semplicemente un caso, la famiglia Padelli della SpecialCoffee rappresenta un bell’esempio di “made in Italia” apprezzato e affermato anche al di fuori dei nostri confini. SpecialCoffee è un’azienda familiare ma, in controtendenza con quanto normalmente accade, ha cercato e trovato prima di tutto un’affermazione internazionale ed è poi approdata al mercato italiano. Diciamo pure che oggi, dopo un quindicennio di attività all’estero, l’Azienda comincia a guardare al mercato italiano con maggiore attenzione.
Ci facciamo raccontare questa storia aziendale di successo, che è diventata la storia di una famiglia con la passione per il caffè, proprio dal suo fondatore Alfredo Padelli. Ci vuole raccontare il percorso compiuto in questi anni? In realtà l’internazionalizzazione nasce con l’impresa stessa. SpecialCoffee è stata la mia scommessa: trasformare una passione in un business. La prima scommessa lanciata da SpecialCoffee invece è stata cercare la nicchia del caffè espresso nel mondo: da subito guardando all’Europa, in primis alla Germania, spingendoci poi fino in Russia ed in Arabia Saudita. In fondo il caffè espresso è un tipico prodotto del “made in Italy” o “made in Italia” come ci piace chiamarlo in SpecialCoffee. Qualche anno più tardi è entrata in azienda mia figlia Alessandra ed è stato il tempo di una nuova scommessa:
un approccio più strutturato ai mercati esteri geograficamente più lontani raggiungendo l’America, l’Asia, il Sud-Est Asiatico, l’Australia e il Cile. In questi anni SpecialCoffee ha caratterizzato la propria strategia commerciale con un’attenzione marcata nei confronti del mercato internazionale e con l’eccellenza qualitativa del prodotto. Sempre con un costante e flessibile orientamento al mercato, per cogliere le informazioni rilevanti sui mercati esteri, condividerle e processarle adeguatamente all’interno ed utilizzarle in maniera efficace in risposta alle esigenze dei clienti esteri e ai cambiamenti delle dinamiche dei mercati.
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È una capacità fondamentale che ha da sempre influito sulle nostre scelte strategiche. Oggi vogliamo continuare a promuovere il caffè di qualità nel mondo e a portare l’espresso italiano al di fuori dei confini nazionali. Ma l’ultima scommessa per SpecialCoffee è rafforzare significativamente la presenza nel mercato italiano che, oggi come 15 anni fa, presenta caratteristiche assolutamente peculiari nello scenario internazionale: saturazione della domanda, stabilità dei consumi ed elevata frammentazione dell’offerta.
ed origini diverse. La differenza in questo settore la fa la selezione della materia prima, la capacità di miscelare e mantenere costante nel tempo la qualità. Non dimentichiamoci che il caffè è un prodotto della terra.. per cui le caratteristiche annuali dei raccolti possono variare. Per questo l’attività di ricerca e selezione sono continue, guidate da tanta passione ed esperienza.
In che modo?
Recentemente il caffè arabica ha superato la soglia psicologica dei 200cent USA per libbra. A novembre 2013 era
Nell’Ho.Re.Ca. con una strategia nuova e coraggiosa. Fatta di tanta qualità e di prezzi giusti e trasparenti. Nel Vending con un prodotto su misura, studiato e dedicato alla distribuzione automatica: Gran Crema BLUE. Lei svolge un ruolo fondamentale in quanto si occupa della selezione e della scelta delle materie prime. A quali Paesi produttori si rivolge e come opera le sue scelte? Le scelte che riguardano la materia prima rappresentano una fase fondamentale, che determina la qualità del prodotto ed il brand. In base alle caratteristiche del prodotto tostato che si vuole ottenere, vengono selezionate ed acquistate specie
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Qual è la Sua opinione sulla volatilità dei prezzi del caffè che negli ultimi tempi caratterizza il mercato?
a 101,50cents.. Sicuramente questo raddoppio dei prezzi non può essere considerato una bolla di sapone speculativa. Sul fronte robusta stiamo assistendo a forti rialzi che sembrano destinati a proseguire.. Non posso quindi negare il fatto che in questo momento aleggi la preoccupazione per l’andamento dei prezzi della materia prima. Ma ormai sappiamo anche che questi fenomeni nei mercati sono ciclici. In che modo SpecialCoffee riesce a farvi fronte? Cercando di prevedere questi andamenti ovvero adeguandosi alle situazioni. Una volta “portata in casa” la materia prima, questa viene affidata al suo staff che ne cura il processo di lavorazione. Riesce a delegare senza ansie o continua a vigilare sull’operato dei suoi collaboratori? È importante tenere presente che il lavoro di ogni torrefattore, che diventa poi la ricetta segreta, sta nella scelta
del tipo di miscela (in termini di origini, selezioni, % di blending) e della tostatura (tempi e curve). Questo rende l’idea dell’unicità del prodotto del singolo torrefattore: professionalità tecnica, esperienza, gusto, fantasia, ricerca. Mi piace pensare che questa alchimia venga tramandata, come nelle migliori tradizioni di famiglia, alle mie figlie, che già collaborano con me in azienda: Alessandra che si occupa dell’area commerciale e del marketing (nel ruolo che lei definisce “brand ambassador”) e Federica che segue la produzione, il controllo qualità e la logistica. Più del 70% della produzione SpecialCoffee è destinata al mercato estero, dove siete presenti in oltre 30 Paesi. In questi 15 anni di attività cosa è cambiato nei principali Paesi in cui opera SpecialCoffee per ciò che concerne i gusti dei consumatori in fatto di caffè e, di conseguenza, la domanda del mercato? Da sempre il caffè espresso all’italiana ha un’innata propensione all’internazionalizzazione, è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, come molti altri prodotti food&beverage del “made in Italy”. In questi anni SpecialCoffee è cresciuta in maniera significativa ma conservando sostanzialmente inalterato il suo focus sull’elevata qualità del prodotto, sulla cultura dell’espresso all’italiana e sulla flessibilità aziendale.
In effetti, quella dell’espresso all’italiana è una nicchia del mercato globale del caffè che si è sviluppata a tassi rapidissimi e presenta anche in prospettiva dei potenziali e delle opportunità pressoché illimitate. Eppure il mercato del caffè sembra muoversi nella direzione tracciata da alcuni trend evolutivi tutt’oggi in atto. Il prodotto caffè assume una peculiare connotazione di segno distintivo e di forte mezzo di comunicazione. Al tempo stesso si stanno manifestando modi alternativi di bere caffè, che si aggiungono a quelli tradizionalmente italiani dell’espresso al bar e della moka in famiglia. D’altra parte, in Europa e nel mondo, il consumatore chiede “espresso” ma alla fine predilige bevande ricettate a base caffè (espresso lungo, cappuccino, latte macchiato, etc).. Torniamo indietro nel tempo. Quando ha fondato SpecialCoffee, a quale canale distributivo mirava e come è evoluta la produzione con l’inserimento di miscele e formati destinati agli altri comparti? In fase di start-up, il canale Ho.Re. Ca. era certamente quello più attrattivo per SpecialCoffee, pur non rappresentando il segmento più consistente in termini dimensionali. I processi di sviluppo sui mercati esteri seguono spesso un modello comune: si parte con il canale Ho.Re.Ca., che aiuta a dare visibilità, a rafforzare e valorizzare il brand. Con uno sviluppo del brand non basato sulla pubblicità.
Questo ci ha permesso di focalizzarci, qualificarci e differenziarci nel caffè in grani. Oggi oltre l’80% della produzione SpecialCoffee è rappresentato dal caffè in grani, declinato in più di 10 blends. Poi, quando il brand comincia ad essere conosciuto e il consumatore è pronto a portarsi il caffè a casa, è inevitabile passare al canale Retail. Ovviamente luoghi di consumo diversi, significano target e modi di consumo differenti. E quindi prodotti, formati, packaging alternativi! Inoltre la qualità intrinseca del caffè non è più sufficiente. È indispensabile proporre ai mercati soluzioni fatte di prodotti dedicati, studiati per soddisfare molteplici esigenze e target. E quindi anche merchandising: una gamma di accessori di servizio e di visibilità, utilissimi per costruire un’immagine coordinata e d’impatto, ma anche per accrescere la professionalità. Particolari che fanno la differenza! Quando è nata l’idea di entrare nella distribuzione automatica? Dopo lo sviluppo nel canale Ho.Re.Ca. e nel canale Retail, la naturale conseguenza strategica di completamento commerciale del canale “out of home” è stata rappresentata dal vending e dalla distribuzione automatica. Inoltre in un mercato contraddistinto da livelli crescenti di competitività e di dinamicità, specie all’estero, guidato più dall’evoluzione della doman-
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Com’è diversificata oggi la produzione SpecialCoffee? La produzione di SpecialCoffee oggi è composta da tutti i prodotti dedicati ai principali luoghi/momenti di consumo: out of home (Ho.Re.Ca. e Vending) e home. La qualità SpecialCoffee si esprime soprattutto nelle miscele di caffè in grani. Il macinato ed il porzionato (cialde e capsule) completano poi il portfolio prodotti.
da che non dall’offerta, la capacità di comprendere, interpretare e valorizzare le opportunità di mercato emergenti diventa fondamentale.
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Tutto è iniziato cinque anni fa, cogliendo i feedback di alcuni nostri clienti tedeschi che operavano nel segmento del fuori casa con un blend, Gran Crema, già nel portfolio SpecialCoffee. Nel vending questa miscela di caffè gli permetteva di guadagnare un posizionamento premium grazie ad un’erogazione cremosa, dolce ed equilibrata. Ma nel vending internazionale le erogazioni “espresso” rappresentano il 5% del totale. La stessa miscela doveva quindi poter essere performante anche per caffè
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lunghi, cappuccini, latte macchiati. Non era però solo una questione di gusto. Il caffè per il vending deve essere “pulito” e ben selezionato, con una granulometria appositamente omogenea e scelta per ridurre i tempi di macinatura della vending machine, di alta resa e con un rapporto qualità/ prezzo competitivo. Il progetto in poco tempo ha preso forma e, in un lavoro di team e condivisione di qualche mese che ha coinvolto anche altri clienti/partner in Russia, Ungheria, Cile e Romania, con tutta la capacità di orientamento al mercato di SpecialCoffee, abbiamo messo a punto Gran Crema BLUE! Ora, con orgoglio, le performances e i numeri attestano il crescente successo di Gran Crema BLUE. Anche in Italia.
Per SpecialCoffee il discorso della qualità ha una valenza particolare. Come la interpretate? Per noi qualità significa creare valore per il consumatore. Il tentativo di SpecialCoffee è quello di differenziarsi muovendosi su fattori che non hanno tanto o soltanto a che vedere con la qualità del prodotto, quanto con le modalità di produzione e la sensibilità a fattori “etici” e di “responsabilità sociale”. Oggi l’attenzione per la reputazione del brand e dell’azienda guarda a tutte le componenti aziendali e a tutti i suoi comportamenti. L’immagine ed il brand non bastano più! Prodotti e servizi di buona qualità non sono più sufficienti, da soli, a garantire il successo. Il cliente oggi vuole sapere tutto dell’azienda, cosa c’è dietro una “bella immagine” o un “prodot-
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to di qualità”. Vuole sapere se l’azienda è affidabile, competente, onesta. Occorre una company reputation adeguata e credibile, frutto di comportamenti ed esperienze positive e dirette, ripetute e sedimentate nel tempo. Oppure di passaparola da familiari o amici. Il consumatore vuole essere rassicurato dall’azienda e vuole potersi fidare. Sia sul piano tangibile (inquinamento, caratteristiche delle materie prime, sostenibilità ambientale, ecc) che su quello intangibile (vicinanza, simpatia, attenzione per le risorse umane, responsabilità sociale, attenzione alla comunità, ecc). Le persone non si accontentano più di avere buoni prodotti. Vogliono la garanzia che sia rispettata la dignità del lavoro e che l’ambiente sia rispettato. Siamo nell’epoca in cui, in ogni caso, i mass media ed il web ne amplificherebbero gli impatti sull’opinione pubblica. Inoltre la reputazione agisce spesso da elemento rassicurante e di semplificazione, diventa cruciale nell’aiutare il consumatore a scegliere un prodotto nel mare confuso e ipercompetitivo del mercato. La responsabilità sociale in SpecialCoffee coinvolge in modo sincero ed autentico tutto il processo produttivo, tutti i livelli dell’organizzazione e della filiera della quale l’impresa fa parte. Non si tratta di un fenomeno passeggero, né di un’operazione di marketing o di comunicazione. La responsabilità sociale è un asset intangibile, un valore aziendale e familiare, che fa la differenza! Altro argomento sensibile è oggi
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l’impatto sull’ambiente. Come operate in questa direzione? Una vision aziendale responsabile ha molteplici vantaggi: dal miglioramento della reputazione aziendale e della valorizzazione dell’immagine, alla maggiore competitività in termini di fidelizzazione/acquisizione clienti. Un valore per e dell’impresa che si traduce in valore sociale, ambientale ed economico. Nei primi mesi del 2013, SpecialCoffee ha inaugurato un nuovo stabilimento produttivo accanto alla sede storica. Il nuovo impianto di torrefazione è realizzato con tecnologia di ultimissima generazione Brambati ‘eco-friendly’. Rispetto alle tostatrici tradizionali, il processo di torrefazione viene svolto consumando meno gas e quindi producendo meno emissioni di CO2, grazie al recupero di calore, cioè la capacità di riciclare l’aria calda durante il batch. Peraltro, dal punto di vista qualitativo, offre ancora migliori e più affidabili risultati con un metodo di tostatura high-tech a convezione: la tostatura del caffè avviene grazie ad un flusso di aria calda che scorre attraverso il tamburo di tostatura e non più per contatto. Per una tostatura molto più uniforme in grado di garantire in tazza un aroma e gusto ancora più costanti, esaltando le caratteristiche naturali dei caffè. Possono sembrare dettagli ma, come ben sanno tutti coloro che amano il caffè, sono quelli che fanno la differenza!
Il futuro si chiama SpecialCoffee 2.0 versione aggiornata dell’Azienda storica. È un ulteriore passo verso la modernizzazione e verso il consumatore. Quali sono i progetti? Ci piace chiamarla così: SpecialCoffee 2.0. In realtà è già il nostro presente. Ma questo nuovo impianto produttivo per SpecialCoffee è un ulteriore tassello che si inserisce all’interno di una più ampia strategia di sviluppo aziendale in cui una più importante capacità produttiva si coniuga a maggiore flessibilità. Per soddisfare con efficacia ed efficienza le mutevoli e differenti richieste ed esigenze dei mercati. Anche come partner in private label. Sempre puntando ad un vantaggio competitivo di differenziazione basato sulla qualità del prodotto, offrendo al mercato un caffè eccellente, tra tradizione ed innovazione, SpecialCoffee vuole essere sempre più speciale e continuare a migliorarsi. E così in questi giorni stiamo lanciando i nuovi packaging, con molte più informazioni e dettagli per i clienti/utilizzatori. E un nuovo sito internet con una veste grafica rinnovata e funzionalità riviste, con un e-shop B2B che offrirà la possibilità di acquistare i prodotti SpecialCoffee direttamente online.. per rendere l’esperienza di acquisto speciale. Quasi quanto il nostro caffè! Vending News
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Acqua Chiarella, pura da 50 anni
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’acqua oligo-minerale Chiarella, imbottigliata dalla società Acque Minerali Val Menaggio S.p.A., si appresta a compiere il cinquantesimo anniversario. Mezzo secolo di storia che hanno visto l’Azienda crescere e modernizzarsi senza perdere mai di vista la propria mission: preservare la purezza dell’acqua che la natura generosamente offre e restituirla intatta ai consumatori. Per conoscere meglio la storia e i valori dell’Azienda e comprendere in che modo Acqua Chiarella si pone nell’ambito della distribuzione automatica, parliamo con la dottoressa Anna Giugno, CEO di Acque Minerali Val Menaggio S.p.A.
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Lo stabilimento di Acqua Chiarella sorge proprio nei pressi della fonte da cui sgorga, il cuore delle Prealpi lombarde intorno al lago di Como. È una posizione privilegiata che di per sé ne garantisce la purezza e ne certifica la qualità. Condivide quest’opinione? Assolutamente! Il territorio è il nostro bene più prezioso. Il nostro primo obiettivo è di riuscire, per quanto possibile, a integrarci nell’habitat, a rispettarlo pur svolgendo un’attività industriale che, per sua stessa natura, non può non avere un impatto sull’ambiente. Il legame dell’Azienda col territorio è fortissimo e dura da 50 anni, da quan
do lo stabilimento fu inaugurato a Plesio nel 1965 e cominciammo ad imbottigliare quella che era “l’acqua buona” apprezzata dalla popolazione locale. Possiamo, dunque, affermare che l’ambiente fa da denominatore comune tra il prodotto Acqua Chiarella e il suo produttore? Vede, sin dalla sua inaugurazione, lo stabilimento fu salutato sui quotidiani dell’epoca come “l’impianto più panoramico d’Europa per l’imbottigliamento dell’acqua minerale”. E questo già fa comprendere quanto la nostra posizione, saldamente protetta da uno strato di roccia sopra la falda acquifera, permetta la creazione di un prodotto assolutamente immune dai pericoli inquinanti delle pianure e dal timore di derive ambientali. Il paesaggio su cui si affaccia il nostro stabilimento produttivo è poi di assoluto incanto e le montagne che si sviluppano in selvaggi ed eleganti pendii che si tuffano nelle acque del lago di Como, sembrano testimoniare l’assoluta nobiltà del prodotto Chiarella.
Quali sono le caratteristiche chimiche di Acqua Chiarella? L’acqua oligominerale Chiarella nasce direttamente dalle rocce del monte Grona sopra Menaggio a 1.736 metri di altezza. È proprio da qui che proviene quel suo peculiare mix di minerali dalle comprovate proprietà salutari e benefiche. È un’acqua povera di solfati e di sodio con una buona percentuale di calcio, potassio e magnesio e, per questi motivi, è un’acqua particolarmente indicata a stimolare la diuresi e, dunque, l’eliminazione delle scorie, primo e fondamentale passo verso un corretto processo di depurazione organica. È, inoltre, un’acqua certificata dall’IFS (International Food Standard), una certificazione riconosciuta dall’Ente
e professionalità, suddivise nelle mansioni amministrative, produttive e logistiche. Dove distribuite Acqua Chiarella?
Norvegese DNV (Det Norske Veritas) che le ha assegnato il più alto livello qualitativo possibile: il 100%! È, inoltre, certificata Kosher ed ha ottenuto dal Ministero della Salute (Decreto 3992 del 3 marzo 2011) il riconoscimento di acqua idonea per la preparazione di alimenti per i lattanti, il che fa comprendere che acqua Chiarella è un’acqua equilibrata e di sorprendente assimilabilità, leggera e naturalmente digestiva. In questi 50 anni di storia, quali sono stati i momenti più significativi? Dopo l’inaugurazione del 1965, la fabbrica ha continuamente rinnovato e aggiornato i propri impianti. La linea del vetro a rendere, che raggiunge attualmente una produzione di 20.000/22.000 bottiglie all’ora, nel susseguirsi degli anni è stato continuamente modernizzata e implementata di nuove macchine. Allo stesso modo la linea PET, inaugurata nel 1989, è stata continuamente ammodernata, finché nel 2007 abbiamo inserito un impianto PET di ultima generazione, il monoblocco Krones per soffiaggio e riempimento delle bottiglie in “camera bianca”, grazie al quale siamo riusciti a raggiungere una capacità produttiva di 25.000 bottiglie all’ora nei vari formati. Com’è avvenuto l’ingresso nel vending? In questo senso, il 1989 è stato un anno significativo proprio perché ha coinciso con l’avvio della produzione in PET che ci ha traghettati quasi in maniera naturale nel canale vending.
Pensi che a quel tempo riuscivamo a produrre 12.000 bottiglie all’ora, una capacità che abbiamo più che raddoppiato rinnovando i macchinari, aggiornandoli fino a investire nell’attuale impianto Krones di ultima generazione, di cui le dicevo poco fa. Posso, in ogni caso, confermare che dal 1989 è nato in maniera immediata un forte legame tra la nostra Azienda e la distribuzione automatica che da 25 anni apprezza la professionalità e la sicurezza del nostro servizi preciso e inappuntabile. Il vending rappresenta per noi una porzione sensibile di fatturato, guadagnato sostanzialmente con la volontà di far coincidere un’offerta competitiva, un prodotto elegante e qualitativamente apprezzato per contenuto e packging, ed infine di offrire ciò che principalmente il vending chiede: un servizio logistico puntuale ed efficiente che non ammette sbavature.
La nostra acqua minerale viene distribuita principalmente in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna fino ai confini della Toscana. Ma lavoriamo anche con l’estero dove siamo presenti in Svizzera, Germania, Olanda, Belgio, Australia, Israele e stiamo iniziando ad esportare in Cina e nei Paesi Arabi. I tempi moderni comportano sicuramente una riduzione della marginalità nel mercato nazionale strattonato da una parte dalla riduzione fisiologica dei consumi e dall’altra parte da un aumento della produttività derivante dalla capacità degli impianti di ultima generazione. L’export pertanto è una risorsa di grande importanza per il nostro mercato, e la domanda del mercato straniero coincide sostanzialmente con la nostra offerta: made in Italy, qualità, ricerca ed eleganza.
Com’è strutturata oggi l’Azienda? Attualmente nello stabilimento di Plesio, un’area di 6.500 mq coperti , lavorano 31 persone di assoluta dedizione
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Negli ultimi anni il comparto delle acque minerali vive un momento difficile legato alla crisi generale e alla presa di posizione di molti Comuni che spingono il consumatore all’uso di acqua di acquedotto anche attraverso l’installazione di “Casette dell’Acqua”. La motivazione è che l’acqua di acquedotto è sicura. Qual è la Sua opinione? Siamo consapevoli che negli ultimi anni il comparto delle acque minerali sta vivendo un periodo molto difficile legato alla crisi generale e anche alla presenza sul territorio nazionale dell’acqua cosiddetta del “sindaco”. Non vogliamo in alcun modo attaccare la realtà dell’acqua pubblica, ma è bene distinguerla dall’acqua minerale. Il nostro servizio consiste nell’imbottigliamento di un acqua
pura all’origine che non subisce alcun tipo di trattamento e passa direttamente dal cuore delle Prealpi lombarde al tavolo del consumatore, e la cui qualità e i cui effetti sono costanti e continuamente analizzati a differenza delle acque pubbliche che vengono filtrate e modificate perché incapaci di mantenere le qualità richieste in maniera costante. Noi ci mettiamo la faccia a garanzia del nostro prodotto. Qual è la posizione di Acqua Chiarella in riferimento al problema, oggi molto sentito, della plastica? La nostra posizione sullo smaltimento della plastica è quello di cercare il più possibile di offrire bottiglie più leggere ed ergonomiche, cercando al medesimo tempo di offrire un prodotto qualitativamente e strutturalmente idoneo
alla nostra tradizione e alle necessità del consumatore, il cui apprezzamento è il nostro traguardo finale. Cosa vi proponete per i prossimi 50 anni? Da generazioni crediamo in questo prodotto e anche nel futuro cercheremo di ampliare le nostre vendite cercando il più possibile di avere sempre un prodotto di qualità, che riteniamo la cosa più importante a garanzia del servizio alla nostra affezionata clientela. Il costante rinnovamento e il mantenimento degli standard qualitativi a cui abbiamo abituato i nostri collaboratori ed i nostri clienti, rappresentano le basi su cui continuare a costruire il nostro progetto produttivo, fedele a noi, fedele al territorio e fedele a voi! Vending News
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SOS Gestori: Guida pratica per l’accesso al credito
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ello scorso numero di questa rivista, abbiamo lanciato una nuova rubrica dedicata alla gestione dell’Informazione Aziendale anticipando alcuni quesiti che avremmo poi approfondito nei numeri successivi. Data la più ampia diffusione di questa pubblicazione - oltre 15.000 copie - e la sua coincidenza e distribuzione in occasione dell’edizione 2014 di Venditalia, uno degli eventi più rilevanti del calendario del Vending, abbiamo pensato di focalizzare l’attenzione sul credito, sul concetto di rischio e soprattutto sul modo in cui il sistema bancario valuta il rischio impresa. Riteniamo, infatti, che l’argomento rivesta un interesse generale e che sia particolarmente sentito per il persistere di una situazione congiunturale negativa che incide fortemente sulle disponibilità di cassa delle imprese.
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Da mesi si discute di Credit Crunch, di difficoltà di accesso al credito da parte delle PMI; si attribuiscono le responsabilità a Banche o Imprenditori, talvolta in funzione dello schieramento a cui si appartiene. In questo articolo non vogliamo dare argomenti per rafforzare una posizione piuttosto che un’altra, ma vogliamo aiutare i gestori e gli operatori del vending a comprendere quali sono i criteri che il sistema bancario adotta per decidere se finanziare o meno una certa impresa. Faremo in modo che per una volta il gestore possa vestire i panni del proprio direttore della filiale e valutare, sulla base delle informazioni disponibili, se assumersi il rischio di assistere finanziariamente l’impresa. Perché è utile tale esercizio? È estremamente utile perché l’osservazione del fenomeno da un diverso angolo di visuale consente di cogliere aspetti altrimenti destinati a rimanere in ombra. È, inoltre, utile per coloro che non conoscono il processo di valutazione del merito creditizio operato dal sistema bancario. È utile, infine, perché chiarisce che la decisione di finanziamento da parte del sistema
L’esperto
A cura di Alessandro Fischetti L’Imprenditore srl - è una società italiana che fornisce dati ufficiali (camerali, catastali, etc) ed informazioni di soggetti nazionali ed internazionali attraverso il portale www.leanus.it e/o attraverso i propri collaboratori e partners. Leanus è distributore ufficiale di Infocamere, la società consortile delle Camere di Commercio, che gestisce l’unico archivio ufficiale e garantito per legge delle informazioni camerali (Visure, Protesti, Bilanci, etc). Leanus è partner di Informa D&B, il principale operatore spagnolo, e di Bisnode D&B – Svizzera, gruppo che vanta oltre 3.000 dipendenti e la presenza in 19 mercati europei.
bancario non è ovviamente un atto di fede, ma rappresenta un’operazione speculativa il cui obiettivo è quello di accrescere la propria ricchezza ottenendo un lucro (interesse + commissioni) dalla concessione - per un determinato periodo di tempo - di una somma in denaro. Lucro che si realizza a condizione che l’intera somma in denaro prestata sia restituita unitamente a interessi e commissioni. Ciò a volte non accade. L’impresa, infatti, stando alle statistiche della Banca d’Italia, nel 10-12 % dei casi non restituisce interamente il capitale ottenuto in prestito né tantomeno gli interessi maturati. Uno studio elaborato da Leanus ha dimostrato che è sufficiente che il 6-7% delle aziende clienti di un Centro Imprese vada in crisi, per azzerare la redditività dell’intero portafoglio gestito.
Tradotto nel linguaggio del Vending, sarebbe sufficiente che 6 o 7 macchine installate su 100 smettessero di funzionare per determinare un danno pari ai margini dell’intera gestione. Ma quali sono le cause principali che determinano la crisi aziendale? La causa principale è da ricercare, soprattutto in settori come il Vending, nel verificarsi contemporaneamente di una serie di fattori negativi quali congiuntura economica sfavorevole, cattiva gestione, eventi straordinari; tutti elementi che possono far sì che l’impresa si trovi nell’effettiva impossibilità di far fronte ai propri impegni finanziari. Qualunque sia la causa, la consapevolezza di tale rischio ha fatto sì che il sistema bancario abbia imparato a stringere ulteriormente le maglie del processo di valutazione, inserendo limitazioni, controlli e criteri che rendono il processo di accesso al credito molto più simile a un percorso a ostacoli che a un sano rapporto tra operatori del sistema economico. Ma ciò vuol dire che le banche hanno imparato a selezionare le imprese virtuose da quelle potenzialmente a rischio?
La logica porterebbe a dire di sì, ma i numeri sembrano confutare quest’ipotesi. Le analisi effettuate da The Boston Consulting Group (1) e da Leanus, confermerebbero anzi l’esatto opposto. Sembrerebbe, infatti, che per ogni milione di Euro di finanziamento concesso alle imprese virtuose, ben 7.000.000 di Euro sarebbero stati destinati ad aziende già in crisi da almeno un triennio. Come abbiamo verificato utilizzando i dati dell’Osservatorio Confida, questo accade anche nel Vending! Infatti, sul campione di imprese con ricavi inferiore ai 50 Milioni di Euro emerge che per ogni 94.000 euro di finanziamenti concessi alle imprese virtuose (o STAR), ne sono stati concessi ben 764.000 alle imprese in difficoltà. Ma allora come stanno realmente le cose? Proprio dalla difficoltà di dare una spiegazione convincente a tali fenomeni su base globale, è nata l’idea di dedicare questa rubrica alla descrizione del “dietro le quinte” del sistema bancario e della valutazione del rischio di Impresa dal punto di vista della Banca. Per il Gestore o per l’Operatore del Vending, infatti, non è importante sapere in quale statistica rientra, bensì di ottenere ciò di cui ha bisogno per portare avanti i propri affari; ha bisogno di sapere in anticipo se il proprio profilo è adatto ed in linea rispetto ai criteri di valutazione. Leggendo quanto segue, il Gestore dovrebbe trovare spunti utili per migliorare il proprio rapporto con le banche, aumentando la capacità di raccontarsi secondo il linguaggio bancario e capendo i motivi per i quali certe sue richieste, a prima vista ragionevoli, sarebbero invece inesorabilmente respinte dal sistema finanziario. È importante segnalare a questo proposito che Confida ha da tempo attivato alcuni servizi gratuiti o a bassissimo costo volti proprio a sostenere i gestori nel percorso di accesso al debito. Se da queste note capite che è di un sostegno che avete bisogno vi incoraggiamo a rivolgervi alla vostra Associazione.
Legenda Definizioni • Autonomie Sono molto variabili da istituto a istituto. Generalmente la filiale ha autonomia di delibera (è quindi in grado di decidere autonomamente se affidare o meno un proprio cliente) solo per qualche centinaio di euro. In tutti gli altri casi deve inoltrare la “Pratica Elettronica di Fido” o “PEF” alla Direzione Crediti. • “Pratica Elettronica di Fido” o “PEF” È il processo di raccolta, elaborazione e interpretazione delle informazioni aziendali finalizzato alla valutazione del rischio cliente e decisione di affidamento. • Direzione Crediti E’ un organo centrale che ha il compito di esaminare le PEF e di deliberare la concessione del finanziamento. • CR o Centrale Rischi La Centrale dei Rischi (CR) è un sistema informativo sull’indebitamento della clientela verso le banche e le società finanziarie (intermediari). La Centrale dei Rischi favorisce l’accesso al credito per la clientela “meritevole”. I dati della CR sono riservati. Chi vuole conoscere la propria posizione presso la Centrale dei Rischi può rivolgersi alle Filiali della Banca d’Italia. Per la correzione di eventuali errori nelle segnalazioni, l’interessato deve rivolgersi direttamente all’intermediario. • PD – Probabilità di Default E’ il rischio che l’impresa affidata possa andare in crisi entro un periodo di tempo determinato • LGD – Loss Given Default E’ la perdita che la banche registrerebbe a seguito di un’eventuale crisi dell’impresa e dalla conseguente incapacità di far fronte ai propri impegni. • Garanzie Tutto ciò che costituisce una tutela dell’esigenza economica della Banca. Le garanzie possono assumere svariate forme: - garanzie reali (es. pegno, ipoteca) - garanzie personali (es. fidejussioni) - garanzie improprie (es. cessione del credito, patronage, etc)
Proviamo quindi a raccontare cosa accade in filiale quando un imprenditore si reca allo sportello per richiedere un finanziamento. Immaginiamo che l’imprenditore voglia chiedere un finanziamento di un milione di euro per l’ampliamento e l’ammodernamento di un capannone da restituire in 7 anni. L’investimento è giustificato da un nuovo contratto che consente di stimare, ma non garantire, un fatturato di 400.000 euro all’anno per 5 anni e un margine del 20% (pari a 80.000 euro annui) L’Imprenditore avrà l’obiettivo di chiarire, sarebbe meglio dire convincere, il Direttore che: • L’investimento è coerente con la propria attività. • Il settore in cui opera e soprattutto
la propria capacità sono tali da immaginare una crescita del volume d’affari aggiuntiva rispetto a quanto indicato nel nuovo contratto. • La propria impresa sarà in grado di restituire il debito grazie alla liquidità generata dalla nuova commessa. • Non ci sono elementi lasciati in ombra che, se messi a conoscenza del Direttore, impedirebbero l’istruzione della pratica di fido. Il Direttore di filiale, molto probabilmente, si porrà nei confronti dell’Imprenditore assumendo un atteggiamento investigativo il cui obiettivo è quello di “scovare” elementi che dimostrino che la proposta del gestore non è accettabile prima ancora di istruire la PEF (attività che richiede tempo e competenze). Si è subito tentati di criticare tale atteggiamento. Va ricordato, però che solo un incontro su 10 presenta gli ele-
(1) The Harvard Business Review Italia - Dic 2013 (http://www.leanus.it/files/pages/Meno%20Credito%20piu’%20sviluppo.pdf)
L’esperto
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bano esserci alcuni requisiti minimi necessari per giustificare l’effettiva istruzione di una pratica di fido. Se voi foste nei panni del Direttore, come vi comportereste? Provate a rifletterci qualche minuto soprattutto se siete in procinto di avviare realmente una richiesta di finanziamento.
menti minimi necessari per giustificare il passaggio alla fase di istruttoria; in tutti gli altri casi l’esperienza del Direttore nel porre le giuste domande sarà sufficiente per verificare l’assenza dei requisiti minimi. Superato il colloquio iniziale, il Direttore verosimilmente si preoccuperà di:
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• Controllare la Centrale Rischi per verificare l’esposizione verso il sistema e l’eventuale esistenza di sconfini o segnalazioni negative • Verificare eventuali segnalazioni su soci e amministratori (protesti, gravami, ….) • Verificare la possibilità di ottenere garanzie reali o personali • Verificare qual è il profilo di rischio associato all’impresa dalle varie società che si occupano di valutazione del rischio (Leanus è una di queste) Se quanto stiamo descrivendo corrisponde al vero, allora risulta evidente come il dialogo tra Gestore e Direttore di Filiale sia destinato a non essere
dei più semplici. Il primo, infatti, tenderà a spiegare le ragioni imprenditoriali sottostanti la richiesta di finanziamento, il secondo tenderà invece a scoprire le falle nella proposta e a definire le modalità con le quali garantirsi dal rischio. Va inoltre ricordato che le autonomie decisionali dei Centri Impresa sono ormai molto limitate e che pertanto il Direttore di Filiale oltre a convincersi in prima persona, magari basandosi sulla storia dell’imprenditore che ha di fronte, sa bene che dovrà convincere la propria Direzione Crediti. Questo è un organo di decisione centrale delle banche obbligato a portare a termine la propria valutazione sulla base di sistemi di calcolo del rischio, di indicatori di settore, di vincoli posti dalla direzione generale e di altri criteri tutti molto “freddi” e, almeno nelle intenzioni, “oggettivi”. Ma molto spesso, purtroppo, ben lontani dalle effettive dinamiche aziendali. Qualunque sia l’effettivo stato delle cose, è abbastanza evidente che deb-
Immaginiamo che la valutazione degli elementi prima indicati consenta al Direttore di decidere il passaggio alla fase successiva e di poter assumere che: • il profilo di rischio dell’impresa e degli esponenti della proprietà sia accettabile • la Centrale Rischi non abbia evidenziato criticità • non ci siano segnalazioni negative sul sistema (protesti, gravami, etc). Un po’ come avviene per i processi di selezione del personale, il passaggio alla fase successiva è estremamente importante. Nella maggior parte dei casi il direttore chiederà la produzione di una lunga serie di documenti necessari per istruire la pratica e trasferire la richiesta alla Direzione Crediti. Questo generalmente è il momento in cui il Direttore della filiale pronuncia la fatidica frase: “mi porti i bilanci, i contratti...”. Supponendo che la Direzione crediti riceva la pratica e che i dati di bilancio dell’azienda siano quelli sintetizzati dal grafico seguente:
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Sulla base delle vostre esperienze e capacità di valutare i dati di bilancio scommettereste sulla capacità di questa impresa di: • Ripagare i propri debiti verso il sistema bancario (5,9 milioni di Euro)? • Ridurre le perdite (-1,4 milioni di Euro) grazie ai nuovi investimenti e alla nuova commessa? • Assorbire il finanziamento aggiuntivo richiesto pari a 1 milione di euro? La risposta a queste domande non è banale e richiederebbe molti approfondimenti. Ipotizziamo quali potrebbero essere le riflessioni della banca.
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• Riflessione n. 1 Debiti finanziari/MOL = 4,5 ovvero sono necessari circa 5 anni per ripagare il debito già contratto, destinando solo a questo scopo l’intero Margine Operativo Lordo prodotto dalla Gestione. • Riflessione n. 2 Liquidità /Ricavi = 0,27% ovvero l’azienda è in crisi finanziaria e potrebbe non essere in grado di far fronte agli impegni già contratti. • Riflessione n. 3 Attivo Fisso Netto / Debiti Finanziari >1,7 ovvero l’azienda potrebbe avere risorse a sufficienza per far fronte ai propri impegni nel caso di liquidazione (in altri termini sarebbe in grado, vendendo i propri immobili, le proprie partecipazioni e il proprio know-how di ripagare integralmente i propri debiti). È molto probabile che la Direzione Crediti, sulla base dell’analisi dei bilanci e della altre informazioni ricevute, concluderebbe che l’impresa, immettendo nuove risorse finanziarie, benché finalizzate al sostegno delle nuove commesse, rischierebbe di utilizzarle per far fronte ad una situazione già parzialmente compromessa. Stabilirà, quindi, che, non essendoci alcuna garanzia sull’effettiva redditività delle nuove commesse, è molto probabile che l’impresa non sarà in grado di far fronte ai propri impegni finanziari. Risultato. Nei casi migliori la direzione crediti potrebbe ipotizzare di trasferire
L’esperto
integralmente il rischio dell’operazione a carico dell’Imprenditore proponendo tassi di interesse elevatissimi e soprattutto richiedendo Garanzie reali e/o personali a copertura del finanziamento. Quali altri elementi la banca potrebbe prendere in considerazione per valutare diversamente tale posizione? Qualunque sia il vostro punto di vista noi consigliamo di valutare con attenzione quanto emerge dalla descrizione delle dinamiche decisionali degli istituiti di credito e di provare sempre ad anticipare le eventuali obiezioni. Comprenderle e anticiparle può significare per il Gestore ottenere condizioni migliori, e semplicemente ottenere risposte in tempo utile per poter portare avanti i propri affari. Ci preme ricordare, infatti, che la variabile tempo gioca un ruolo significativamente diverso per il Direttore della filiale e per il gestore. Quest’ultimo è obbligato a decidere e a farlo in fretta altrimenti potrebbe perdere opportunità importanti; per il Direttore di filiale invece il tempo non ha il medesimo valore almeno non per quanto attiene alla gestione delle pratiche di fido. Ma il Gestore cosa deve fare per mettere a frutto le considerazioni riportate in questo articolo? Sarebbe bello poter trasferire la formula magica per l’accesso al credito. Ma non è possibile. Abbiamo intitolato questo articolo SOS Gestori proprio per evidenziare il focus sull’emergenza. Mettendo insieme tutte le riflessioni elaborate in
questo articolo abbiamo ritenuto che il modo migliore di andare in soccorso dei Gestori sia quello di fornire un “Vademecum per la richiesta di finanziamento” un elenco di suggerimenti pratici per chi intende rivolgersi al sistema bancario. Attraverso tali consigli sarà possibile risparmiare tempo, denaro e avere una chance in più di arrivare in fondo al percorso ad ostacoli che separa la richiesta dalla concessione di un finanziamento. Vademecum per la richiesta di finanziamento (per le società di capitali e per le società di persone) - Richiedete la posizione della vostra impresa presso la Centrale Rischi alla BANCA d’ITALIA prima di andare allo sportello. Nel caso di segnalazioni negative non perdete tempo in filiale. Difficilmente riuscirete ad ottenere quanto richiesto. Rivolgetevi ad un esperto - Richiedete la valutazione del rischio ad un operatore specializzato. E’ importante che sappiate in anticipo come il sistema valuta la vostra impresa dall’esterno - Verificate che non ci siano segnalazioni negative a carico dell’impresa e degli esponenti della proprietà. Anche in questo caso, rivolgetevi ad un esperto per studiare il caso e verificare se esistono soluzioni - Descrivete i punti di forza della vostra impresa in modo semplice e comprensibile - Identificate tutti i punti deboli e descrivete come intendete superarli; vi sarà molto utile per rispondere prontamente alle domande del vostro interlocutore
- Domandatevi cosa accadrebbe a voi, ai dipendenti e all’impresa nel caso in cui non fosse possibile onorare gli impegni verso il sistema. - Raccontate il vostro progetto ad un esperto per raccogliere le obiezione e concordare una strategia di comunicazione. - Evitate di richiedere un finanziamento di valore rilevante rispetto alla dimensione della vostra impresa ad un istituto bancario con cui non avete avuto rapporti in passato.
- Chiedetevi se il finanziamento è indispensabile per poter proseguire l’attività aziendale o se è possibile raggiungere i medesimi obiettivi attraverso percorsi alternativi; descrivete, se possibile, entrambe le strategie al vostro interlocutore. - Descrivete con semplicità cosa in-
tendete finanziarie, perché e con quali risultati attesi; formulate almeno uno scenario ottimistico e uno pessimistico. - Chiedetevi se voi, o i vostri più stretti collaboratori, sareste disposti a rischiare in prima persona sull’operazione o sull’Impresa.
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Britcom, i professionisti del refurbishment
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ritcom è una compagnia inglese, con sede a Birmingham in UK, attiva dal 1996 nel comparto del refurbishment, ovvero nella rigenerazione, riparazione e ricondizionamento di apparecchi elettronici e di piccoli elettrodomestici, compreso le macchinette per il caffè. Non è certo una novità affermare che l’attività di ripristino e recupero di macchine per il caffè usate abbia avuto un vero e proprio boom in questi ultimi anni. Nel momento in cui le imprese hanno dovuto confrontarsi con un graduale calo degli incassi e con maggiori difficoltà ad accedere a forme di finanziamento che permettessero l’acquisto di nuove macchine, l’unica via percorribile è sembrata quella del recupero del parco macchine usate. Britcom ha messo a disposizione del vending l’esperienza acquisita nel tempo, professionalizzando un’operazione normalmente svolta all’interno delle officine delle compagnie di gestione. Oggi, per queste ultime, affidarsi a un’impresa esterna rappresenta un significativo taglio dei costi e una garanzia rispetto al risultato finale in termini di professionalità. Ne parliamo con Michele Del Vecchio, Responsabile Marketing e Sviluppo Italia di Britcom. Che posizione occupa Britcom nel comparto del refurbishment di appa-
Aziende
recchi elettronici? Vantiamo, oggi, la leadership assoluta in Europa nel settore del refurbishment, coprendo numerose categorie merceologiche di prodotto, grazie anche ad agreement internazionali di elevato spessore, con i maggiori player di comparto, come il Gruppo De Longhi o il gruppo SEB tra i produttori, mentre nel canale del retail, spicca l’accordo europeo in esclusiva con Amazon Europe. Britcom è un’azienda britannica. Il vostro centro operativo è nel Regno Unito? La nostra attività di refurbishment viene svolta prevalentemente presso il nostro stabilimento di Bucarest in Romania, dove sono impiegati oltre 250 operatori specializzati, ingegneri e tecnici. Qui ha sede praticamente la nostra centrale operativa, perfettamente incastonata nel centro della nuova Europa, il che ci garantisce, sia operativamente che logisticamente, un’eccellente operatività. Presso la sede rumena, dunque, svolgiamo tutti i processi di refurbishment,
garantiti dalle certificazioni ISO 9001 e 14001, a riprova dell’elevato livello qualitativo dei nostri processi e di tutte le normative comunitarie in materia. Cosa vi ha portato ad occuparvi di vending? Particolare attenzione, è stata posta nel settore del Vending, in cui Britcom sta destinando molti sforzi operativi. Lavoriamo da anni nel settore delle macchine da caffè e dei distributori automatici e questo ci ha consentito di ottenere una forte specializzazione tecnica, in grado di dare al cliente finale, sia produttore che distributore, grandi vantaggi di natura commerciale, come il recupero al 100% delle
Quanto costa sottoporre una macchina a revisione? La localizzazione rumena ci ha consentito di ottenere una competitività di prezzi e costi, che sono sostanzialmente unici sul mercato. Oggi possiamo processare, ad esempio, una macchina Lavazza del tipo EP2100, una delle più diffuse nel vending, ad una quotazione di circa 14/15 euro ricambi esclusi, trasporto andata e ritorno da Bucarest compreso. Il tutto a un livello tecnico e qualitativo elevatissimo, comprensivo di report tecnici sulle eventuali difettosità riscontrate. Conviene, dunque, ricorrere al refurbishment? Un produttore o retailer ha tutto l’interesse ad utilizzare le nostre soluzioni per motivi di innegabile e assoluta necessità. In primis, si riducono i costi di produzione e di gestione dei prodotti resi o da rigenerare, si riducono notevolmente i costi RAEE e di smaltimento di
prodotti che normalmente andrebbero ad essere rottamati, ma che invece in questo modo tornano ad essere rivendibili e quindi a generare nuovi profitti. In termini pragmatici, tutto questo genera nuovi profitti e nuove entrate, provenienti dalle vendite dei prodotti refurbished o dal loro riutilizzo e reimmissione nel circuito commerciale. Ed è, inoltre, un sistema ecologico! L’ecosostenibilità di un’azienda trova nei nostri processi l’opportunità di proseguire un percorso in questa direzione, consentendo all’impresa di usufruire del Recycle e del Re-use, evitando di immettere prodotti nel circuito ecologico dello smaltimento. Offriamo, quindi, una soluzione sotto il profilo della gestione dei bilanci e del conto economico, in cui ogni azienda, sia distributore che produttore, può intravederne i vantaggi. Se poi queste imprese riescono anche a comprenderne l’aspetto eco-sostenibile, e attraverso Britcom, avviare seri progetti “green” e di essere coerenti con questa filosofia, saranno ripagate sia finanziariamente che sotto il profilo etico.
Come sta rispondendo il settore alla soluzione proposta da Britcom? Sempre più aziende del Vending si stanno affidando a noi, perché comprendono la nostra filosofia e contemporaneamente intravedono i benefici derivanti dal recupero di tutte quelle macchine che potenzialmente possono ancora dare profitti. Il rapporto qualità/prezzo da noi offerto ribalta le attuali procedure, consentendo di recuperare quei beni, ossia le macchine, che attualmente per questioni di costi di manutenzione, obsolescenza o soprattutto per questione di costi di processo vengono avviate alla rottamazione. Siete presenti in Italia? Da poco meno di un anno, Britcom ha instituito un ufficio Italiano, attraverso il quale sta proponendo le sue soluzioni a molte industrie e retailer del territorio. Il riscontro ricevuto in questi primi mesi mi consente di prevedere anche nel mercato italiano un futuro più che roseo per i servizi offerti da Britcom!
Aziende
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macchine. Il nostro lavoro consiste nel sottoporre le macchine per il caffè a un processo di refurbishment tale da renderle praticamente come nuove.
DOPO
Vending News
PRIMA
Il nuovo modo di fare business
I
Q uammo
l mondo dei Social Network è in piena evoluzione. Il modo di socializzare e manifestare i propri interessi negli ultimi anni è radicalmente cambiato. Con alcuni milioni di iscritti, Facebook, Twitter e Linkedin, rappresentano di certo i tre player più famosi e sviluppati sul web. Con i loro pregi e difetti, come sempre accade. Facebook è il network per tutti, dove esprimere le proprie opinioni come in una grande piazza affollata di amici più o meno conosciuti in modo approfondito, partecipare a discussioni ed eventi, condividere interessi e passioni; per le aziende, avere una propria pagina professionale dove far crescere la reputazione del proprio brand. Nasce Quammo
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Tutta italiana l’idea di Quammo.com, un social network nato nel 2014 con l’ambizioso intento di colmare dei vuoti presenti in altre piattaforme analoghe e con l’obiettivo di rivolgersi a tutti coloro che sono alla ricerca di uno strumento di facile navigazione e senz’altro intuitivo che unisca le passioni personali e le esigenze della vita quotidiana con quelle di tipo professionale. Ben nutrito il numero di funzioni offerto. Oltre a tutte quelle presenti nei più affermati social network di fama mondiale, Quammo.com esordisce anzi-
tutto sul mercato italiano con alcune interessanti sezioni fino ad oggi assenti o poco valorizzate dai fratelli maggiori, ma che sono al passo con i tempi e con le necessità dei sempre più esigenti navigatori. Quammo.com introduce una rivoluzionaria sezione PROMO E SCONTI all’interno della quale poter conoscere in tempo reale le proposte più convenienti sul territorio italiano in fatto di acquisti a buon mercato, promozioni, realizzazione e stampa di BUONI SCONTO e COUPON. Sì, non si tratta di un errore: chiun-
que può realizzare e proporre i propri BUONI SCONTO o COUPON con le stesse caratteristiche di quelli proposti dai più importanti marchi internazionali del settore e con tanto di cartina geografica sulle indicazioni per andare a trovare il negozio fisico o virtuale. Sempre per restare in tema con le esigenze del momento, Quammo.com propone un’area dedicata a chi cerca lavoro. Nella sezione CERCA LAVORO, oltre ad avere in tempo reale una nutrita serie di offerte, il navigatore di turno (dopo essersi naturalmente iscritto), può inserire il proprio Curriculum Vitae con tanto di foto e annotazioni personali, proponendosi così alle imprese che, nella sezione OFFRI LAVORO inseriranno le specifiche necessarie per la ricerca del profilo più adatto alle proprie esigenze. Interessante funzione di Quammo.com è di poter far importare le specifiche del richiedente lavoro importando direttamente tutte le notizie presenti nel proprio profilo di iscritto alla piattaforma. Tra le rivoluzioni proposte da Quammo.com quella di poter inserire la propria attività professionale, commerciale o impresa nell’apposita sezione AZIENDE. Un’opportunità davvero unica e ricca per poter dare visibilità
al proprio business e creare i presupposti per nuove relazioni commerciali, senza barriere e con la possibilità di condividere in modo concreto obiettivi comuni. Ogni scheda dedicata all’azienda iscritta dispone di molte funzioni per aggiornare in tempo reale i propri seguaci e restare in contatto con gli iscritti a Quammo.com. Il tema portante della piattaforma è legato alle opportunità di business, che trova la sua massima espressione nella sezione IDEE E COLLABORAZIONI, una vera e propria macchina da guerra per dare aiuto, evidenza e risalto a nuovi brevetti, idee da sviluppare, progetti in fase di sviluppo, start-up, competenze, prodotti e servizi, favorendo in questo modo le richieste di collaborazione e di partnership. Ma la funzione di certo più interessante è quella dedicata ai NEGOZI e alle ASTE. Ogni iscritto ha infatti la possibilità di aprire un proprio negozio online, anche se non si dispone di conoscenze approfondite in termini di
programmazione. I passi da compiere sono semplici ed intuitivi e la possibilità di realizzare un negozio “gemello” e perfettamente identico anche sulla propria pagina Facebook, rende questa sezione certamente ancora più importante. Tra le opzioni da segnalare, quella di poter vendere degli oggetti (anche virtuali) con la funzione ASTA A TEMPO dove il proponente dell’articolo messo in vendita può decidere una base d’asta e un tempo definito per cercare di ricavare una cifra quanto maggiore possibile dalla propria vendita. E per gli iscritti che invitano nuovi amici non ancora utenti di Quammo. com ad iscriversi ed aprire un proprio negozio, una gradita sorpresa: a loro andrà una percentuale del 3% su tutte le vendite effettuate attraverso il negozio fatto aprire all’amico AFFILIATO. Sarebbe già tantissimo se la piattaforma si fermasse ad alcune delle funzioni che abbiamo appena presentato. E’ già ricchissima così.
Ma, appunto, non finisce qui: una delle funzioni che certamente troveranno il gradimento di tutti gli iscritti è quella di accumulare punti grazie alle azioni effettuate nella piattaforma, avendo poi la possibilità di trasformarli in denaro. I punti accumulati (visibili sempre nel proprio profilo), possono essere spesi per promuovere le proprie attività e iniziative, negli appositi spazi pubblicitari presenti in tutte le pagine del sito. Ecco perché Quammo è il nuovo modo per favorire il business. Vending News
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Digisoft говорит по-русски
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roprio così! Digisoft parla anche russo e rafforza la propria presenza in uno dei mercati con maggiori prospettive di sviluppo futuro. Il gestionale Vega è già utilizzato da alcune compagnie russe del vending, ma Digisoft ha voluto cogliere l’opportunità offerta da VendExpo, la fiera del vending che si è tenuta a Mosca dal 19 al 21 marzo, per testare da vicino le potenzialità del mercato di questo Paese. Abbiamo chiesto a Cecilia D’Aguanno, Sales Account Estero di Digisoft, di raccontarci dell’esperienza a Mosca. “È stata un’esperienza molto interessante e decisamente positiva. Il mercato russo offre grandi prospettive e già da un paio di anni guardiamo con attenzione lo sviluppo del Vending in quel territorio. Abbiamo un piccolo ma significativo numero di clienti che ci hanno conosciuto in occasione delle loro visite a Venditalia durante le passate edizioni, e che ci hanno convinto ad investire in quella direzione. Per tale motivo, Vega è tradotto in russo e abbiamo due risorse in Help Desk che parlano perfettamente la lingua. Non potevamo mancare dunque all’appuntamento di marzo e per due
ordini di motivazioni: rassicurare i nostri clienti che Digisoft c’è e ci crede molto al loro mercato in via di sviluppo, e farci conoscere da chi ancora non ha un gestionale a disposizione e non ha un interlocutore professionale e di settore a cui rivolgersi. Le visite sono state decisamente all’altezza delle aspettative, l’interesse dimostrato è allineato con le nostre proiezioni. Dunque, abbiamo avuto la conferma che le esigenze del mercato, sebbene distante e di relativamente nuovo sviluppo, sono completamente allineate con le peculiarità del nostro sistema informatico. Siamo peraltro certi che diversi operatori, in particolar modo quelli di maggiori dimensioni, saranno presenti anche durante la prossima edizione di Venditalia e noi li aspettiamo per consolidare gli impegni e le promesse di Mosca. In sintesi, abbiamo ricevuto la conferma di aver guardato lontano, ma nella giusta direzione. Il mercato del vending russo è in crescita, pur in considerazione delle difficoltà valutarie che incontrano gli operatori in questo momento, con il rublo in continua svalutazione e la necessità di rivolgersi a fornitori stranieri, in particola-
re dell’area Euro. Ma i gestori che ci hanno visitato hanno dato conferma e dimostrazione di grande entusiasmo e volontà di far crescere questo settore a ritmi serrati. E noi ci saremo!”
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Aziende
Come coordinare con facilità le operazioni sul campo e quelle in ufficio, grazie a TomTom Telematics
N
el settore vending, gli operatori in-office devono essere in costante contatto con gli autisti sul campo per migliorare l’efficienza ed il servizio al cliente. La gestione degli ordini e le richieste di intervento sono eventi quotidiani che devono essere coordinati con la forza lavoro in mobilità. Una soluzione che permetta di assegnare gli ordini in tempo reale al veicolo più vicino al cliente può migliorare decisamente la velocità del servizio e la soddisfazione del cliente, oltre che ottimizzare i costi.
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La piattaforma SaaS WEBFLEET di TomTom Telematics permette in modo semplice di gestire direttamente dalla scrivania la propria flotta. Per esempio, se l’operatore in ufficio riceve una chiamata per una riparazione urgente di un distributore, grazie a WEBFLEET può individuare immediatamente il mezzo che può raggiungere il cliente nel minor tempo possibile, tenendo conto non solo della distanza, ma anche della situazione del traf-
Venditech
fico (in tempo reale e in base ai dati storici), delle condizioni meteo e della tipologia della strada da percorrere. Una volta individuato il mezzo, può inviare un messaggio di testo che viene visualizzato dall’autista sul display del navigatore. Questi non deve fare altro
che cliccare “Accetto” sul monitor e dirigersi direttamente all’indirizzo segnalato, senza distrarsi dalla guida. I clienti di TomTom Telematics hanno raggiunto notevoli risultati grazie alle soluzioni telematiche per la gestione del parco veicoli. Cofifast è una realtà consolidata nel mercato della ristorazione automatica da oltre 40 anni e distribuisce circa 2 milioni di consumazioni al mese. Impiega 70 persone costantemente addestrate per il rifornimento dei distributori o per la loro manutenzione e riparazione, svolti grazie a strumen-
gli autisti hanno adottato uno stile di guida positivo, rispettando il codice della strada, ma anche e soprattutto il veicolo e l’azienda. Oggi Cofifast riesce a risparmiare 300 litri di carburante al mese e prevede un netto risparmio dei costi di manutenzione nel medio periodo. Gli autisti possono ora guidare con meno distrazioni e in modo più rilassato, aumentando la sicurezza al volante e il servizio offerto dall’azienda. www.tomtom.com/telematics
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to del servizio al cliente. Conoscendo sempre la posizione dei propri mezzi è possibile consegnare o arrivare al luogo della riparazione in modo più veloce. I clienti di Cofifast sono piacevolmente stupiti dalla rapidità del servizio, in particolar modo quando viene effettuata una consegna il giorno stesso dell’ordine! Oltre ad incrementare la soddisfazione dei clienti, TomTom Telematics ha permesso a Cofifast di ottenere benefici dal punto di vista gestionale:
Vending News
ti di avanguardia nell’espletamento dei servizi offerti. L’azienda vanta una flotta di circa 45 mezzi in costante movimento, utilizzati per proporre un servizio di qualità non convenzionale, grazie alla scelta di persone in grado di comprendere la centralità della soddisfazione del consumatore. Cofifast, grazie alla piattaforma WEBFLEET ha ottenuto vantaggi interessanti su diversi profili. In primo luogo ha rilevato un netto miglioramen-
Fuorisalone
Milano
7 - 10 Maggio 2014
Nei primi giorni di maggio, Milano non è solo Venditalia ma dà spazio anche a un evento che vede protagoniste due aziende leader del mondo del caffè: Illy e Mitaca. Proprio in concomitanza con la tanto attesa edizione 2014 della fiera di settore, si svolge nei pressi del Castello Sforzesco in pieno centro storico, l’evento organizzato dalle due aziende per presentare i nuovi modelli realizzati per i canali ufficio e famiglia. L’occasione è oltretutto perfetta per ufficializzare l’ingresso di Mitaca nel canale ho.re.ca., a tutt’oggi non presidiato, con macchine progettate e realizzate in collaborazione con primarie aziende produttrici di macchine per il caffè professionali. Accanto ad esse, viene presentata la M7, un modello concepito ancora per l’ho.re.c.a. in linea con lo stile consolidato delle macchine Mitaca.
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Le novità non si esauriscono qui. Chi parteciperà a questo evento Illy-Mitaca aperto a tutti, potrà apprezzare il nuovo modello M8 destinato al canale domestico, una macchina semplice e compatta firmata Bonetto e la 5UP dedicata al canale uffici con l’importante novità del serbatoio aggiunto per il latte in polvere. Altra novità la M5L, una macchina multibeverage concepita per il mercato internazionale che lavora con una capsula più grande, denominata MPS Large, e prevede una gamma completa di caffè e molte altre bevande calde. Nella stessa macchina sarà possibile erogare un espresso, un doppio espresso, un cafè creme, un americano e tante altre bevande come cioccolato, latte, the in più gusti, tisane. Una soluzione rivoluzionaria che consentirà di aprire i mercati americani, asiatici e del nord Europa. Mitaca, inoltre, presenta il suo sistema di telemetria che non è solo controllo battute, ma un vero e proprio strumento di monitoraggio e settaggio delle macchine, interfacciabile con i più diffusi software gestionali, che permette di avere sempre sotto controllo lo stato delle macchine installate. Con il sistema telemetrico Mitaca sarà possibile cambiare i principali parametri delle macchine da remoto e senza l’intervento di un tecnico.
Il Fuorisalone si svolgerà dal 7 al 10 maggio L’appuntamento è a Milano - Corso Garibaldi 51/A
Eventi
allestimento
e-Box L’EVOLUZIONE DEL VENDING
7-10 maggio 2014 -Fiera Milano City - Padiglione 2 Stand A15
www.elivend.com
Le insidie nei capitolati dei bandi di gara A cura di Stefano Cecchini
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uando ho ricevuto l’incarico di sviluppare il tema oggetto di questo articolo mi sono concesso un momento di riflessione per rispondere alla domanda che mi sorgeva spontanea: “Da dove iniziare?” Se il quesito fosse stato rivolto a un avvocato, la risposta sarebbe stata scontata: partire “dalla delibera di indizione della gara per poi affrontare i successivi passaggi”. Ma da ex manager di azienda non posso dimenticare i delicati rapporti che si innescano nella conduzione del servizio tra stazione appaltante ed impresa affidataria Inizierò quindi questo mio articolo parlando del capitolato tecnico, il documento che getta le basi per la stipula del contratto per la prestazione precedentemente messa a gara. Contratto che in presenza di un capitolato tecnico chiaro, potrà essere riassunto in un paio di pagine rimandando agli articoli degli allegati. Durante la mia personale esperienza tante volte mi sono imbattuto in interpretazioni contrastanti tra il contratto stipulato e il capitolato tecnico a causa anche di errori nella trascrizione, tra l’altro non necessaria, di parti già regolamentate nel capitolato stesso.
Ma prima di iniziare, occorre fare una piccola premessa sulla procedura dell’appalto. Attraverso la gara pubblica, che può essere svolta in varie forme, un Ente si rivolge al mercato esterno per la scelta di un partner privato a cui affidare un determinato servizio o una concessione. Gli elementi di valutazione delle offerte proposte potranno essere: solo il prezzo che i concorrenti propongono oppure un mix tra prezzo e qualità del servizio descritto in una relazione tecnica. Diciamo subito che se la stazione appaltante si orienta verso una soluzione di gara al solo prezzo, ha già completamente abbandonato la possibilità di esercitare un minimo di scelta sulla qualità del servizio che i vari concorrenti offriranno. Attraverso invece un sistema qualità
prezzo o meglio offerta economicamente più vantaggiosa la Pubblica Amministrazione dimostra un’attenzione alla qualità del servizio erogato e quindi, nel caso del vending, al cliente fruitore. Ciò detto, ci poniamo nella situazione in cui l’amministrazione decida di mettere a gara la concessione della distribuzione automatica nei suoi spazi con un sistema di aggiudicazione qualità prezzo. I documenti di gara si suddividono in: bando, disciplinare, capitolato tecnico. In sintesi li schematizziamo di seguito. Il bando è lo strumento con cui l’Ente, che in questo caso vestirà i panni di Stazione Appaltante, bandisce la gara. Quindi attraverso il bando, che conterrà gli elementi salienti della procedura (valore, luogo, scadenza per la presentazione della domanda di partecipazione, durata della commessa, i requisiti per partecipare alla gara) l’Ente comunica al mercato la sua volontà di affidare il servizio ad un operatore economico. Il disciplinare rappresenta il documento attraverso il quale la stazione appaltante disciplina, per l’appunto, le fasi di svolgimento della procedura. Esso conterrà, a titolo esemplificativo, la data ed il luogo ove dovrà essere consegnata la gara e svolta la procedura pubblica di apertura dei plichi contenenti i documenti e le dichiarazioni che il concorrente dovrà presentare, la
L’esperto
griglia dei punteggi che una commissione, appositamente nominata, assegnerà agli elementi che emergeranno dalla lettura della relazione tecnica di ogni singolo concorrente, nonché il metodo per il confezionamento del plico. Il capitolato tecnico invece definisce le fasi di svolgimento del successivo rapporto tra la stazione appaltante e l’impresa vincitrice. Nel capitolato, che spesso poi si completa con diversi allegati, verranno definiti ad esempio, il numero minimo di distributori che la stazione appaltante desidera avere, la loro possibile collocazione, i relativi requisiti tecnici previsti, la qualità delle derrate alimentari. Come avevo anticipato all’inizio è proprio dal capitolato tecnico che inizierei l’analisi. Con la stesura di questo documento l’Ente o Stazione Appaltante che si voglia, mette in chiaro “che cosa vuole”. Attraverso l’analisi dello stesso capitolato il concorrente potrà sviluppare il suo budget e stabilire i prezzi che sarà in grado di proporre. Come ho potuto affermare nei precedenti articoli, la chiarezza premia: un capitolato che riporti termini facilmente leggibili, chiari e che non diano adito ad interpretazione metterà i concorrenti nelle condizioni per sviluppare un progetto in grado di offrire le migliori prestazioni all’Ente e quindi al Cliente finale. Il numero dei distributori e la tipologia di servizio minimo richiesto saranno ben definiti punto per punto. Allo stesso modo la descrizione dei successivi controlli potranno essere delegati alla nuova figura del DEC (direttore della esecuzione del contratto) che potrà essere scelto tra professionisti esterni e che coordinerà le attività tra Stazione Appaltante e successiva Impresa affidataria nella logica della terzietà di una posizione a tutela dell’utenza finale. In questo ambito il capitolato tecnico dovrà definire le eventuali penali da applicare al ge-
store in caso di mancata osservanza delle norme previste nonché delle migliorie inserite in relazione tecnica. Una parte, quest’ultima, troppo spesso dimenticata una volta aggiudicata la commessa. Un buon direttore dell’esecuzione del contratto, anche grazie alle responsabilità che si assume, farà certamente in modo che tutti i servizi aggiuntivi proposti dall’impresa, e che magari hanno fatto oggetto di valutazione, siano correttamente erogati. Un capitolato tecnico ben fatto rappresenterà poi la base per il contratto da stipulare successivamente con l’impresa affidataria. Contratto che potrà essere semplicissimo e rimandare all’allegato capitolato tecnico stesso di gara. Richiamo una efficace descrizione che si usava: “il capitolato tiene luogo di contratto” Il disciplinare di gara dovrà essere anch’esso semplice e lineare e redatto seguendo la cosiddetta consecutio temporum degli eventi. Inizia con la fase di preparazione dei documenti richiesti al candidato per presentarsi alla gara, prosegue con le date di presentazione e di apertura della seduta pubblica per poi passare alle fasi successive. Dichiarerà in modo lineare i punteggi da attribuire all’elemento prezzo e a quello della qualità del progetto. Per la parte economica potrebbe presentare una griglia di prezzi massimi
al pubblico dei singoli prodotti su cui il candidato dovrà proporre i sui sconti, e la formula di attribuzione del punteggio massimo destinato all’elemento. Sulla questione dei calcoli mi sento di consigliare l’applicazione della tradizionale proporzione matematica senza andare ad infilarsi nelle complicate formule previste dall’all. P del codice dei contratti (peraltro smontate da diverse sentenze) che finirebbero per sminuire l’impatto della parte relativa alla qualità rischiando di trasformare, di fatto, la gara in una procedura di aggiudicazione al solo prezzo. Oltre alla componente dei prezzi di vendita al pubblico il disciplinare di gara potrebbe prevedere la attribuzione del punteggio sul rialzo del canone minimo che il gestore propone all’ente, ma questo elemento va pesato con molta attenzione. Se non si inserisce un tetto massimo proponibile si rischia che qualche Impresa facinorosa, capitanata magari da quegli imprenditori che pensano di essere più furbi che intelligenti e di cui ho avuto modo di parlare nel precedente articolo - Vending News n.9 pag 36 offrano canoni assolutamente fuori mercato pur di accaparrarsi la commessa e cercare successivamente diatribe e contenziosi con l’ente per non pagare il corrispettivo. Giova ricordare che, a differenza degli altri servizi tradizionali (ristorazione, pulizie ecc) nel caso del vending i soldi li ha in mano
L’esperto
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Per ultimo lascerei la stesura del bando con la definizione dei requisiti minimi per l’accesso alla procedura. Anche in questo caso la chiarezza e la sintesi premierà lo sforzo: possiamo purtroppo citare il caso di migliaia di gare ove vengono ripetuti alcuni pas-
legale, specializzato in procedure amministrative, il cui costo potrebbe anche essere inserito in capitolato tra gli oneri a carico dell’aggiudicatario, rappresenta sempre la soluzione migliore per evitare pesantissimi costi in giudizio successivi email: duesettezero@gmail.com twitter: @duesettezero
Stefano Cecchini, laureato presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università La Sapienza con una tesi sulla Ristorazione Collettiva, ha maturato un’ampia esperienza professionale presso primarie aziende del settore dei servizi, ricoprendo incarichi nel comparto prima della ristorazione collettiva e successivamente del vending. Durante il suo percorso si è spesso dovuto confrontare con tematiche legate a gare e appalti sviluppando, di conseguenza, un’approfondita conoscenza delle dinamiche che muovono i rapporti con la Pubblica Amministrazione. La sua carriera è iniziata nel 1990 presso la Pellegrini S.p.A., azienda attiva nella ristorazione collettiva e commerciale, dove ha ricoperto dapprima il ruolo di responsabile della contabilità industriale per poi occuparsi successivamente della parte commerciale assumendo la direzione dell’ufficio gare ed appalti. Grazie all’esperienza maturata in seguito nella multinazionale tedesca Dussmann, attiva nel Global Service, alla età di 30 anni le sue competenze si sono ampliate passando dal settore della Ristorazione Collettiva a quello del Cleaning in ambito Ospedaliero e Civile. L’ulteriore ampliamento del proprio bagaglio professionale è legato all’esperienza maturata nel settore dei servizi socio assistenziali attraverso la cooperativa Kcs Caregiver, dove ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato di una società del Gruppo. Nel 2011 è iniziata l’avventura nel mondo del Vending, in cui ha trasferito l’esperienza maturata negli altri settori e nei rapporti con le pubbliche amministrazioni attraverso le gare di appalto. Attualmente, nello scenario della spending review, Stefano Cecchini è anche consulente di alcuni Enti Pubblici per ciò che attiene l’analisi dei fabbisogni nell’ambito del servizio erogato all’utenza, le possibili sinergie ottenibili e il relativo contenimento dei costi senza diminuzione del livello di qualità delle prestazioni.
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Per la parte relativa alla attribuzione del punteggio sull’elemento qualità valgono gli stessi principi: griglia chiara, trasparente che richiami i singoli punti richiesti nella redazione della relazione tecnica di gara che dovrà avere un numero massimo di pagine se l’amministrazione non vuole far passare ai propri commissari mesi e mesi nella lettura di centinaia di pagine presentate da ciascuno dei singoli concorrenti.
saggi sia sul bando che sul disciplinare e poi anche sul capitolato tecnico. Non serve! Questa pessima abitudine ingenera solo confusione e rischio di errori con successive interpretazioni dubbie e potenziale oggetto di contenzioso. Soprattutto per questa parte del lavoro l’assistenza da parte di uno studio
Vending News
il fornitore e non il contrario; potremmo quindi trovarci nell’imbarazzante situazione di un’amministrazione che insegue un fornitore (concessionario nella specie) per avere dei ristorni che si rivelano solo chimere. Meglio a questo punto un canone fisso e determinato e sostenibile non oggetto di valutazione.
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I primi vent’anni della European Vending Association a cura dello staff dell’EVA
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uest’anno la European Vending Association (EVA) festeggia i 20 anni della sua fondazione, avvenuta a Bruxelles nel 1994. Molti sono stati i cambiamenti e molte le sfide affrontate durante questo ventennio, ma la vera essenza e l’obiettivo dell’EVA sono rimasti gli stessi: rappresentare e servire al meglio i bisogni dell’industria del vending. In collaborazione col team dell’EVA, ripercorriamo la storia dell’Associazione attraverso le sue tappe più significative.
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La prima forma di un’Associazione dell’industria del vending che comprendesse tutta l’Europa può essere considerata la European Federation of Vending Associations (EFVA) fondata nel 1976. Questa disorganizzata rete di associazioni nazionali, riunite sotto lo scudo dell’EFVA, fu trasformata nel 1994 in una strutturata organizzazione per l’industria del vending, a cui fu dato il nome di “European Vending Association” stabilendone la sede a Bruxelles per la stretta vicinanza con le istituzioni europee. Nel 1994 Moritz Röttinger fu nominato Direttore Generale della neo-costituita EVA sotto la Presidenza di David Hoskin. Tre anni dopo – nel 1997 – Röttinger fu succeduto da Catherine Piana che nei successivi 16 anni è brillantemente riuscita a riunire l’intera industria del vending sotto un unico scudo, nonché a trasformare l’EVA in un’organizzazione di settore ampiamente riconosciuta, in grado di confrontarsi con le istituzioni europee.
Attività di Lobby e EurOps La decisione dell’Unione Europea negli anni ‘90 di adottare una moneta unica generó ovviamente una serie di sfide per l’industria del vending e per l’EVA. In quell’occasione, uno dei più grandi successi dell’attività di lobbying dell’EVA fu di ottenere una modifica nel progetto grafico della nuova moneta da 50 centesimi per permettere una sua migliore validazione negli accettatori dei distributori automatici. Il raggiungimento di questo risultato ha permesso al vending una transizione meno traumatica alla nuova valuta, quando l’Euro è ufficialmente entrato in circolazione nel 2002. Il 2003 ha rappresentato una pietra miliare nella storia dell’EVA poiché in quell’anno fu organizzato per la prima volta l’EurOps, il suo evento di settore, che riunì gli operatori del vending in uno Show tenutosi a Barcellona. L’ultima conferenza dell’EurOps ha avuto luogo a maggio del 2013.
I Presidenti dell’EVA 1994 - 1999 David Hoskin 2000 - 2002 Pierre Pernet Dal 2005 l’EVA è Membro attivo della Piattaforma euro2003 - 2003 Roger Williams pea per l’Alimentazione, la Nutrizione e l’Attività 2004 - 2007 Augusto Garulli Fisica e ha dato avvio 2008 - 2013 Arnaud van Amerongen a una serie di fortunati progetti tesi a promuovere e 2013 Jan - Marck Vrijlandt
incoraggiare un’offerta alimentare più sana nei distributori automatici, dissipando allo stesso tempo una percezione negativa del settore. Cooperazione internazionale e Standards Nel 2006 l’EVA e la National Automatic Merchandising Association (NAMA), l’Associazione americana del Vending, hanno creato la Worldwide Vending Association (WVA) con l’obiettivo di riunire e incoraggiare tutte le regioni del mondo a promuovere una collaborazione globale dell’industria del vending. Quest’Associazione era costituita da Membri del Nord e del Sud America, dell’Asia, dell’Europa e dell’Oceania ma fu alla fine assorbita nell’EVA e venne definitivamente sciolta nel 2011. Ad ogni modo, la cooperazione internazionale continua a essere un focus molto importante per l’EVA che intrattiene stretti rapporti con le altre associazioni del vending extra-europee, in modo da imparare reciprocamente e condividere le migliori pratiche e i problemi comuni. Infatti, l’EVA collabora con altre Associazioni, in particolare con l’Associazione americana del vending (NAMA), per l’elaborazione di svariati Standards relativi alla distribuzione automatica.
Nel 1998 l’EVA ha lanciato l’EVA-DTS (Data Transfer Standard), lo standard per il trasferimento dei dati, seguito nel 1999 dall’EVA-EMP (Energy Measurement Protocol), il protocollo per la misurazione dell’energia, e nel 2013 dall’EVA-EPS (Electronic Payment Specification) relativo ai sistemi elettronici. L’EVA è un fermo fautore degli Standards, che sono ideati e stabiliti da esperti dell’industria appartenenti al Consiglio dell’EVA e che possono essere utilizzati dall’intera industria del vending, affinché vi sia una maggiore integrazione e armonizzazione. Studi di Mercato ed Espansione Allo scopo di avere una visione precisa e aggiornata dell’industria europea del vending, nel 2009 l’EVA ha commissionato il primo studio di settore, realizzato in collaborazione con Datamonitor e riguardante 21 Paesi europei. Il rapporto sul mercato europeo è diventato un servizio annuale fornito dall’EVA - che dal 2012 lo svolge in maniera indipendente - disponibile gratuitamente per i Membri dell’EVA, per i quali costituisce uno dei maggiori benefit. Nel 2012 l’EVMMA (European Vending Machine Manufacturers Association), che riunisce i costruttori di macchine d’Europa, è stata assorbita dall’EVA, un passaggio che ne ha rafforzato il ruolo all’interno dell’Associazione. Il lavoro dell’EVMMA è tuttora un’attività specifica del Consiglio dell’EVA che discute le problematiche relative all’industria manifatturiera e ne concorda soluzioni. Il 2013 è stato un anno molto significativo per l’Associazione poiché ha inaugurato un nuovo capitolo nella storia dell’EVA, tanto per i risultati che per il direttivo. Alla fine dell’Assemblea Annuale, i Membri hanno deciso un’estensione dello statuto dell’EVA, secondo il quale i segmenti del Coffee Service e dei Water Dispenser vengono inglobati nel vending tradizionale. Nel contempo, è giunto a termine il lungo mandato di Catherine Piana come Direttore Generale.
Fondazione
Nuovo Direttore Generale
1994
1997 Lancio degli Standards
1998 Ingresso dell’euro
Primo EurOps
2002
2003
L’EVA si unisce alla Piattaforma Europea sull’Alimentazione
Nascita della Worldwide Vending Association
2005
2006 1° Studio di Mercato
2009 Ingresso dell’EVMMA in EVA
Inizio della Nuova Era
2012
2014
L’inizio di una nuova era All’inizio del 2014 Erwin Wetzel è diventato il nuovo Direttore Generale per sostenere l’avvio di questo nuovo appassionante periodo dell’EVA, accanto e sotto la guida strategica del neo-eletto presidente Jan Marck Vrijlandt. Julie Barth, responsabile amministrativo dell’EVA e organizzatrice degli eventi ha rivelato:
“Festeggeremo i 20 anni dell’Associazione in occasione del prossimo Convegno Annuale, aperto a tutti e non solo ai Membri, che si terrà a dicembre e prevede un evento speciale, i cui dettagli sono al momento segreti. Tenete d’occhio il nostro sito per scoprire via via maggiori dettagli www.vending-europe.eu Speriamo che i prossimi 20 anni siano ricchi di successo come i precedenti!” Vending News
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Parliamo dell’EVA con
Erwin Wetzel • Direttore Generale
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ei è il nuovo Direttore Generale dell’EVA, ma non è una new entry dell’Associazione. Qual è stato il suo percorso?
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Sono entrato nell’EVA nel 2011 per puro caso. In quel periodo ero alla ricerca di una nuova sfida nell’ambito di una lobby europea a Bruxelles e, con mia grande soddisfazione, sono stato assunto da Catherine Piana – al tempo Direttrice Generale – per occuparmi delle questioni relative alla regolamentazione europea. Era un’occupazione che mi si addiceva molto poiché ho una formazione universitaria in scienze politiche oltre che in affari europei ed avevo già esperienza del processo legislativo europeo, avendo lavorato rispettivamente per la Commissione Europea, la Federazione austriaca dei Comuni e infine per il Parlamento europeo come assistente parlamentare. Nel momento in cui sono entrato nell’EVA, non avevo alcuna conoscenza dell’industria del vending, ma confesso che dopo alcune settimane ho sviluppato un vero interesse per questo settore e, oggi posso parlare di una vera e propria passione. Dopo essere diventato Direttore Generale aggiunto a settembre del 2012, da gennaio 2014 sono Direttore Generale dell’Associazione. Con il lancio della nostra nuova strategia, le sfide da raccogliere sono importanti, ma sono pronto a mettere in gioco tutto affinché il nostro settore sia meglio rappresentato e i nostri associati traggano beneficio dei tanti servizi che offriamo. Com’è organizzata l’EVA? L’Assemblea Generale, dove sono rappresentate le Associazioni Nazionali e i membri diretti, si svolge una volta all’anno per fissare le linee guida generali dell’associazione. Ogni due anni l’Assemblea Generale elegge il Comitato Esecutivo, costituito massimo da 15 membri, personalità note dei vari segmenti dell’industria del vending. Il Comitato Esecutivo decide dell’agenda politica e del programma tecnico e adotta la memoria ufficiale
come base per le azioni di lobbying. In quanto Direttore Generale ho il compito di avviare le politiche decise dal Comitato Esecutivo e sono responsabile del lavoro quotidiano, della direzione e dello staff di Bruxelles, delle relazioni con l’Unione Europea, la stampa e rappresento in generale l’Associazione e i suoi Membri. Quante sono le Associazioni appartenenti all’EVA e come se ne entra a far parte? Tra i nostri Membri ci sono 18 Associazioni, alcune delle quali beneficiano di una posizione più rilevante delle altre e ciò dipende generalmente dalla grandezza del mercato. È evidente che associazioni come la francese NAVSA, l’italiana CONFIDA, la tedesca BDV, la britannica AVA e la spagnola ANEDA sono le più grandi. Per diventare membro dell’EVA è necessario che l’associazione rappresenti la maggioranza delle imprese attive nel settore del vending e/o dell’O.C.S. e/o degli erogatori di acqua di un Paese appartenente geograficamente all’Europa. Chi decide l’ingresso di un’associazione nell’EVA? Solo il Comitato Esecutivo dell’EVA ha la facoltà e la competenza per accettare o rifiutare la domanda di adesione di un’associazione nazionale. Alle associazioni nazionali della distribuzione automatica che si trovano al di fuori dell’Europa offriamo la possibilità di entrare in partnership, il che non dà diritto di voto né consente una partecipazione attiva all’interno dei comitati, ma permette una cooperazione più stretta. Con questo, mi preme sottolineare l’aspetto internazionale dell’EVA e la sua capacità di stabilire buoni rapporti con i nostri pari degli altri continenti.
Dunque, noi promuoviamo lo scambio di informazioni sul mercato e sui nuovi sviluppi del settore. EVA sostiene protocolli e standards elaborati da e per l’industria del vending. Ci può parlare degli Standards dell’EVA e spiegarci il motivo della loro esistenza? L’EVA sostiene fermamente gli Standards elaborati da e per l’industria del vending. Avere standard comuni permette a tutti i player dell’industria del vending di lavorare sulle stesse basi. L’EVA sostiene e aggiorna 3 principali Standards: Electronic Payment Specification (EVA EPS) relativo ai sistemi di pagamento Data Transfer Standard (EVA DTS) relativo al trasferimento di dati Energy Measurement Protocol (EVA EMP) relativo ai consumi energetici Gli Standards EVA sono sostenuti dal NAMA, l’Associazione Americana del Vending. EVA e NAMA lavorano in stretta cooperazione sugli EVA DTS e sul Multi-Drop Bus/Internal Communication Protocol (MDB/ICP). Quest’ultimo è un’interfaccia standard che permette la comunicazione tra il gestore e le diverse parte di un distributore automatico. L’EVA sostiene pienamente questi Standards ritenendoli referenze industriali e continuerà a promuoverli e svilupparli nel futuro.
Ci può dare le statistiche del mercato europeo del vending? Il report europeo sul vending, recentemente pubblicato dall’EVA e relativo a 21 Paesi compreso Russia, Turchia e Ucraina, mostra una generale stabilità del comparto nonostante il protrarsi di dure condizioni economiche. Possiamo evidenziare sette interessanti cifre:
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- Ogni giorno i consumatori europei acquistano 82 milioni di prodotti (alimenti e bevande) dai distributori automatici - Il parco macchine è rimasto pressoché stabile nel 2012 (- 1%) attestandosi a 3,77 milioni di macchine - Più dell’80% delle macchine si trova nei 6 mercati principali (the Big Six) e cioè Italia, Francia, Germania, Olanda, Spagna e Regno Unito - Dei 3,77 milioni, il 60% è costituito da macchine per bevande calde, il 19% da distributori automatici tradizionali per bevande fredde e il 21% da macchine a vetrina, che vendono sia bibite che snack - La metà di tutti i distributori del caldo (in totale 2,2 milioni) sono macchine per caffè espresso/in grani - Il fatturato totale nel 2012 è stato di 11,3 miliardi - La quantità totale dei prodotti venduti attraverso i distributori automatici nel 2012 è stata di 30 miliardi di pezzi, dei quali 24 miliardi erogati nelle Big Six. Inoltre, l’ultimo report evidenzia le tendenze generali osservate nel 2012 e negli ultimi dieci anni. Fornisce anche cifre dettagliate per ognuno dei Paesi analizzati, compreso la tipologia di macchina del caldo, così come le marche delle bevande fredde e degli snack. Il report europeo è disponibile gratuitamente per gli Associati dell’EVA, per i quali rappresenta uno dei tanti benefit. Secondo lei, in che modo l’industria europea del vending ha affrontato la crisi economica? L’economia mondiale comincia pian piano a riprendersi dalla crisi economica e finanziaria che ha colpito l’Europa
nel 2008. Questi ultimi anni sono stati difficili per l’industria dell’Office Coffee Service e della distribuzione automatica soprattutto perché essa è strettamente legata allo stato di salute delle imprese. Poiché il 70-80% dei distributori automatici sono collocati nei luoghi di lavoro, la chiusura e/o la delocalizzazione di numerose aziende ha rappresentato un duro colpo per molti player del settore. Nonostante la crescita non trascurabile delle macchine table-top, negli ultimi anni i costruttori di distributori automatici hanno visto crollare le vendite e molti di essi hanno dovuto lottare per sopravvivere. Non è stato certamente un periodo facile ma si comincia a intravedere la fine del tunnel e speriamo di poter assistere molto presto a un periodo di leggera crescita. I gestori europei hanno sofferto meno della crisi, poiché hanno potuto giocare un po’ sull’aumento dei prezzi e hanno ridotto gli investimenti in nuovi distributori. Il loro margine di manovra era un po’ alto e pertanto alcuni Paesi, come Germania, Austria e Francia, sono riusciti in questi ultimi anni a mantenere un fatturato piuttosto stabile. La situazione è stata ben più difficile nei Paesi Mediterranei nei quali le vendite per distributore sono realmente crollate causando la fine di molte piccole gestioni. Oggi noi siamo sulla strada giusta, ma la crescita ancora stenta a mostrarsi. Poiché dipendiamo da altre industrie, bisognerà aspettare ancora un po’ prima di potersi lanciare in nuovi in-
vestimenti e trarre pieno profitto dal lavoro. Quali sono i compiti dell’EVA nei confronti delle istituzioni europee? La missione dell’EVA è - difendere, promuovere e guidare l’industria della distribuzione automatica di caffè, alimenti e bevande e dei sistemi di trattamento dell’acqua (POU) - dare voce univoca al settore europeo della distribuzione automatica di caffè, alimenti e bevande e dei sistemi di trattamento dell’acqua. - diventare l’organizzazione di riferimento per tutti gli attori della filiera per ciò che concerne dati e informazioni relativi alla nostra industria. Per raggiungere gli obiettivi, l’EVA ha bisogno di essere una forte organizzazione di lobbying ed è ufficialmente riconosciuta dalle istituzioni europee a Bruxelles come l’organizzazione di riferimento della distribuzione automatica. In quanto tale, essa partecipa a numerose Assemblee Consultive e a Forum lanciati dall’Unione Europea. Inoltre, l’EVA mantiene stretti e diretti contatti con molte Zecche in Europa e con Funzionari dell’Unione. Poiché O.C.S. e Vending sono molto diversi tra loro, le azioni di lobbying dell’EVA riguardano numerose aree tecniche: l’ambiente, le macchine, la legislazione alimentare, l’igiene, la nutrizione,la standardizzazione, i sistemi di pagamento ecc. E poiché le procedure legislative europee sono molto complesse, ogni singolo step del processo è occasione per
golo step del processo è occasione per fare attività di lobby. L’EVA interpreta e semplifica le procedure per i suoi Membri, fornendo in anticipo le informazioni e dando consigli adeguati. Le azioni di lobby dell’EVA nei confronti delle istituzioni europee sono condotte in cooperazione con le associazioni nazionali, che hanno il privilegio di poter agire a livello di Stati Membri. L’EVA ha stabilito stretti rapporti con altre associazioni industriali e con esperti del settore per potenziare le possibilità di influenzare i processi dell’Unione Europea e per essere informata in anticipo di ogni sviluppo legislativo. Questi rapporti sono rafforzati dal fatto che alcuni Membri dell’EVA sono anche membri di altre associazioni industriali. Pertanto, un approccio collaborativo risulta essere essenziale per ottenere
benefici a vantaggio di tutta la comunità. Quali sono le sfide dell’EVA per il futuro? Insieme al mio nuovo team e col supporto dell’appena eletto Comitato Esecutivo, ci poniamo chiari e ambiziosi obiettivi: - difendere il valore del vending per garantire che vi sia il massimo delle opportunità per la collocazione dei distributori automatici - promuovere l’innovazione per sostenere lo sviluppo di nuove soluzioni e segmenti del self-service - concentrare l’attenzione sui benefici derivanti da segmenti redditizi del mercato e dai bisogni dei consumatori, come ad esempio il caffè di qualità premium nei luoghi di lavoro - allargare l’impronta industriale al settore dell’O.C.S. (compagnie di gestione, produttori di macchine, fornitori di prodotti di servizio, ecc) - trasformare la percezione del set-
tore in una soluzione attraente per caffè, alimenti e bibite nei luoghi di lavoro e di passaggio - migliorare l’esperienza di consumo allo scopo di generare fiducia, attrazione e fedeltà al servizio offerto dai distributori automatici. Inoltre, nel ruolo di Direttore Generale, desidero rafforzare i rapporti con le Associazioni Nazionali al fine di ottenere un maggior scambio di informazioni e un più forte sostegno reciproco. Solo insieme potremo affrontare le attuali sfide e aiutare i nostri associati ad ottenere le migliori condizioni per sviluppare la loro attività. Attualmente l’EVA sta pensando a nuovi servizi che a breve offriremo ai nostri associati. Fare azione di lobbying è importante ed è la nostra principale attività, ma è altrettanto importante sostenere le attività commerciali e aiutare le imprese a trovare nuovi partner.
45 I maggiori successi ottenuti dall’EVA Valuta
Direttive Weee-Rohs
Ecodesign
Normativa F-GAS
Informazioni alimentari per il consumatore
Ha ottenuto l’introduzione graduale delle nuove banconote in euro mantenendo ottimi rapporti col Parlamento Europeo e le Zecche
Ha ottenuto procedure specifiche per il B2B
Ha ottenuto il riconoscimento dei distributori automatici come categoria autonoma Ha ottenuto una data d’introduzione della normativa specifica per il settore del vending
Ha ottenuto misure meno onerose per gli operatori
Obesità
Standards
Rete Globale
Conferenze
Pubblicazioni
Stampa e Media
Ha partecipato alla fondazione della Piattaforma Europea per l’Alimentazione, l’Attività Fisica e la Salute e promuove l’offerta di prodotti salutari nel Vending EVA-DTS (trasferimento dati) - EVA-EPS (pag. elettronici) EVA-EMP (misurazione dei consumi energetici) Ha stabilito eccellenti relazioni con NAMA (USA), JVMA (Giappone) e altre associazioni del vending nel mondo
Organizza molti eventi di notevole successo su un’ampia gamma di argomenti
La Newsletter informa sui più recenti sviluppi inerenti l’UE e le Associazioni Nazionali in molteplici lingue. Gli EVA Flash aggiornano sugli sviluppi del settore Attraverso i contatti con la stampa e i media, l’EVA assicura massima visibilità al settore, sia in rete che attraverso la cooperazione con gli organi di stampa Vending News
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Parliamo dell’EVA con
Jan-Marck Vrijlandt • Presidente
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novembre 2013 Lei è stato eletto presidente dell’EVA raccogliendo l’eredità del suo predecessore Arnaud van Amerongen. Come sono stati i suoi primi mesi nell’Associazione? Negli ultimi sei anni sono stato già membro del Comitato Esecutivo dell’ EVA, per cui sono già in confidenza con il team di Bruxelles e conosco da molti anni i colleghi del Comitato Esecutivo. Negli ultimi mesi sia i membri del Comitato Esecutivo che il gruppo direttivo a Bruxelles hanno lavorato sodo sui primi punti della nuova strategia. C’è grande eccitazione nel team per il nuovo lavoro di squadra! Quali sono le sue principali mansioni all’interno dell’Associazione?
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A seguito del mandato ricevuto dai membri in occasione dell’ultima Assemblea Generale, il mio primo compito è di controllare che il team direttivo di Bruxelles, i membri del Comitato Esecutivo e le Commissioni correlate all’EVA siano allineate nel lavoro di esecuzione della nuova strategia. E ciò si rende possibile perché in questo lavoro sono coinvolte grandi figure di leader e manager dell’industria. Ma in quanto Presidente, sono anche il rappresentante ufficiale del Comitato Esecutivo dell’EVA nei confronti della associazioni nazionali, dei membri diretti e dei gruppi d’interesse esterni all’industria del vending, come ad esempio le autorità dell’Unione Europea, le altre associazioni, i media. Svolgo questo compito di rappresentanza insieme al Direttore Generale Erwin Wetzel. Ultimo, ma non per importanza, appoggio Erwin e il suo team quando incontrano ostacoli o chiedono il mio consiglio su questioni pratiche inerenti il lavoro quotidiano del vending. Per quanto riguarda lo staff, nell’ EVA c’è una chiara divisione dei ruoli. Inoltre, gli associati appartengono a diversi settori e provengono da tutt’Europa. Com’è possibile combinare ruoli e interessi diversi su scala europea?
Ad essere onesti, non è molto difficile. In primo luogo apparteniamo tutti all’industria del vending e abbiamo come denominatore comune la passione per il Coffee Service e per il Vending. Con una strategia trasparente e gli obiettivi ad essa collegati, condividiamo anche gli stessi impegni a calendario. È vero, viviamo in Paesi diversi e abbiamo culture diverse, ma abbiamo molto in comune, direi addirittura il 95%. Sì, svolgiamo ruoli diversi nell’EVA e nei nostri personali ambiti lavorativi, ma questo nell’EVA rappresenta un punto di forza. A suo avviso, quali sono i principali cambiamenti nell’industria europea del vending per ciò che riguarda macchine, tecnologie e prodotti? Per quanto riguarda le macchine vi è un uso sempre più diffuso di interfacce touchscreen, il che è importante per il consumatore in quanto gli offre maggiore scelta e un’esperienza più gratificante. In secondo luogo vi è una solida crescita di macchine che offrono contemporaneamente caffè in grani e macinato oltre che latte fresco, soprattutto in Europa del Nord, dove la tendenza riguarda sia i luoghi di lavoro che il consumo “on the go”. Per quanto riguarda le tecnologie, fanno progressi i sistemi di pagamento cashless e la telemetria, a vantaggio sia degli operatori che dei consumatori. E quali cambiamenti vede nelle abitudini e nelle aspettative dei consumatori? Abitudini ed aspettative sono molto cambiate nel tempo soprattutto per ciò che riguarda il consumo di caffè. Con i coffee store che si moltiplicano nelle strade e le capsule di qualità premium per uso domestico, i consumatori sono abituati a bevande basate sull’espres
so, a diverse specialità di latte e cappuccino e alla personalizzazione delle bevande con topping e sciroppi. Aspettative che non si esauriscono nel momento in cui vanno in ufficio o in fabbrica. Per ciò che concerne gli snack e i pasti, noto una crescente consapevolezza rispetto ai valori nutrizionali e una maggiore richiesta di prodotti più sani nei distributori automatici. Sfortunatamente, alle attese non corrispondono (ancora) consumi soddisfacenti, per cui i top player in questo segmento restano sempre gli stessi. Secondo lei, quali saranno le sfide del vending negli anni a venire? Cambiare la percezione del vending e del coffee service agli occhi del consumatore finale: questa è la sfida ma anche una grande opportunità per la nostra industria! Un cappuccino erogato da un distributore automatico può essere altrettanto buono se non addirittura migliore di quello preparato da un barman in una caffetteria, oltre ad essere caratterizzato da una maggiore densità, un servizio più rapido e una più facile accessibilità dei punti vendita. Ma occorre che il settore compia degli sforzi per offrire un servizio di qualità superiore e far sì che la notizia si diffonda. Oltre ad essere Presidente dell’EVA, lei è anche Direttore Marketing di Selecta, il più grande gruppo di gestione europeo. Lei crede che Selecta possa essere di esempio per altre compa-
gnie europee per ciò che riguarda le strategie di crescita e sviluppo? Selecta è la più grande compagnia paneuropea del vending ed è quella che possiede nel settore la maggiore riconoscibilità del marchio. Negli ultimi 12 mesi abbiamo lanciato molte innovazioni, come il nostro distributore per il caffè Ferrara o la cooperazione con Starbucks, e molte altre arriveranno nel 2014. Come leader del mercato, dobbiamo sviluppare costantemente la nostra offerta al cliente e al consumatore con l’introduzione di innovazioni per mantenerci all’avanguardia. Ma anche altre compagnie del Coffee Service e del Vending hanno lanciato nuovi concept e questo fa bene all’intera industria. Gli operatori più piccoli spesso non hanno la forza economica di sviluppare dal nulla proprie soluzioni e idee; allo stesso tempo sono eccezionali nella capacità di copiare e adattare idee altrui. Tutto ciò comporta nuove offerte ai consumatori e, se fatto bene, aiuta a
migliorare l’immagine del nostro settore. Lucio Pinetti è stato da poco eletto Vice Presidente dell’EVA. Crede che tutte le iniziative messe in campo da Confida possano essere replicate dalle altre associazioni nazionali europee e l’EVA sarebbe disposta a sostenerle? Lucio ha fatto in Italia un lavoro eccezionale per mobilitare gli operato-
ri italiani e coinvolgerli in eventi ben organizzati. Contemporaneamente ha creato in Confida una piattaforma commerciale sana. Sicuramente il suo supporto come Vice Presidente porterà all’EVA molti benefìci se condividerà la sua esperienza e le sue idee con le associazioni del vending degli altri Paesi e con la stessa EVA. Tutti noi abbiamo bisogno di idee fresche e di una visione commerciale per poter andare avanti.
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Parliamo dell’EVA con Lucio Pinetti
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Vice Presidente e Delegato alla Comunicazione
nche nel precedente biennio l’Italia ha rappresentato la Vice Presidenza dell’EVA. Che significato dà a questa scelta dei membri dell’Associazione? L’Italia rappresenta uno dei Paesi più importanti per il vending internazionale e averlo riconfermato alla Vice Presidenza, oltre ad onorarci, ci dà il segno del riconoscimento del nostro valore. Le è stata anche assegnata la funzione di Delegato alla comunicazione. Quali azioni intende proporre all’EVA per il prossimo biennio? L’assegnazione di una delega specifica in tema di comunicazione e marketing, che ho l’onore e il piacere di condividere con il grande professionista ed amico Javier Arquerons, Presidente di ANEDA, indica a mio avviso una svolta importante da parte della nostra Associazione Europea in direzione di
una maggiore apertura al mercato, alle aziende del settore e a tutti gli stakeholder nazionali ed internazionali. Sono sicuramente molte le attività che EVA potrà condurre in tema di comunicazione e marketing. Alcune possono essere mutuate da iniziative intraprese a livello nazionale. Si pensi ad esempio a Vending in the World, un format creato da CONFIDA per portare oltre i confini europei le proposte del Vending “made in Italy”. Vending in the World potrà interessare tutti i player europei e diventare un più ampio Vending “made in Europe”. Anche le collaborazioni offerte da EVA alle fiere esistenti di settore possono essere meglio organizzate verso una maggiore armonizzazione degli interventi e della diffusione delle politiche europee. In cantiere vi sono già delle attività
di comunicazione destinate agli associati e saranno vagliate durante la prima riunione del comitato Comunicazione e Marketing, coordinato dalla valida Julie Barth, che si terrà in occasione di Venditalia. Solo dopo potremo sapere quali iniziative verranno lanciate. Da fare ce n’è molto, credo che questo Comitato meriti i migliori auguri di buon lavoro. Vending News
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Parliamo dell’EVA con
Arnaud van Amerongen • Responsabile O.C.S.
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ei è stato Presidente dell’Associazione europea negli ultimi sei anni. Cosa le è rimasto di quest’esperienza? È stato bellissimo aver avuto il privilegio di servire la nostra industria ad un livello così alto e per un periodo così lungo. Un onore e una sfida. Il mercato sta cambiando ed è importante che un’associazione cambi con esso. Ciò non è stato sempre facile perché la resistenza ai cambiamenti è un fenomeno molto diffuso. Grazie a uno straordinario team nella sede di Bruxelles e ai colleghi del Comitato Esecutivo, siamo riusciti a sviluppare una nuova visione e una nuova strategia. La mia personale sfida è stata di trovare consensi tra persone dai diversi interessi e, se mi guardo indietro, sono orgoglioso dei risultati raggiunti.
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Attualmente lei rappresenta nell’EVA il segmento dell’Office Coffee Service. Quali sono gli attuali scenari del mercato O.C.S. in Europa e cosa è cambiato negli ultimi anni? È evidente una decisa tendenza verso la qualità premium del caffè, vale a dire verso un servizio di più alta qualità, dedicato e a un prezzo adeguatamente più alto. Nel Sud dell’Europa ciò si concretizza attraverso sistemi a capsule premium, mentre nell’Europa del Nord si realizza soprattutto nel concept di Bean 2 Cup che offre una vasta gamma di bevande speciali basate su Latte e Espresso. L’operatore O.C.S. in grado di offrire il concept giusto in rapporto alla location, soprattutto i piccoli uffici, può riuscire a conquistare un numero infinito di bevitori di caffè! Negli uffici più grandi l’offerta di una qualità premium può apportare maggiori vendite e margini più alti. È importantissimo comprendere qual è la domanda locale, in quanto in Europa il mercato del caffè nell’Out-of-Home è molto frammentato. Negli scorsi anni abbiamo avuto l’opportunità di incontrarla in occasione di eventi organizzati col supporto
dell’EVA e abbiamo potuto apprezzare i suoi discorsi focalizzati sul concetto di qualità del servizio e del prodotto quali elementi indispensabili del vending. Nel suo nuovo ruolo in EVA continuerà a trasmettere queste idee? Sì, ed ancora più fermamente! Il mio nuovo ruolo è molto concentrato su questo ed ovviamente collegato al mio lavoro quotidiano in Aequator AG. I produttori di macchine devono continuare a sviluppare tecnologie per rispondere alle tendenze del mercato e permettere ai loro clienti di sfruttare le attraenti prospettive di crescita presenti in nicchie di qualità. Queste nicchie si stanno trasformando in più ampi segmenti del mercato e per questo motivo gli operatori devono offrire di più e fornire le migliori soluzioni che possano portare avanti questa strategia di differenziazione dell’offerta. Gli aspetti più importanti sono: facilità d’uso; igiene; corretto funzionamento; latte fresco; basso numero di reclami; alta resa in tazza; ampia scelta di bevande. Lei ha una lunga esperienza nel vending in quanto proprietario della Aequator AG. Secondo lei, quali sono i più importanti investimenti che un operatore deve fare per soddisfare le esigenze del mercato? Perché possa beneficiare della tendenza alla qualità premium, è necessario che un operatore investa. Prima di tutto nei suoi collaboratori, che devono diventare “coffee expert”, appassionati e esperti della qualità come Barista’s. Ciò servirà anche ad aumentare l’autostima e la fiducia in se stessi, attributi necessari per poter competere con le compagnie dell’ho.re.c.a. che stanno penetrando nel mercato dell’O.C.S. con successo. In secondo luogo l’operatore deve investire in prodotti migliori, intendendo con questo sia macchine che
ingredienti. Più in generale, gli operatori devono investire di più nel marketing se vogliono ottenere successo nell’Office Coffee Service. La parola magica è “guida la generazione e guida il cambiamento”. C’è un enorme differenza tra operatore e commerciante in questo particolare aspetto del business. Secondo lei, quali sono le principali sfide per l’O.C.S. nei prossimi 5 anni? Latte fresco, accrescere il parco macchine e in particolare la sua densità a tutto vantaggio dell’efficienza; ottenere alta qualità in tazza raggiungibile attraverso tre concetti: semplicità di caricamento, igiene e assistenza. Se si raggiungeranno questi risultati si dischiuderanno nuovi segmenti del mercato, che hanno oggi una modesta penetrazione nel vending: imprese con 20-25 dipendenti, ancor più quelle da 10-20 dipendenti. In molti Paesi questa tipologia di aziende è trascurata dagli attuali operatori, il che significa che esse si rivolgono al retail per sopperire alla necessità di macchine e prodotti. Con un corretto concept, anche questo segmento del mercato diventa accessibile per l’O.C.S. e a prezzi relativamente bassi. Ma, ripeto, per poter aver accesso a questo segmento è necessario seguire i criteri su menzionati: conoscenza del caffè, qualità, facilità d’uso per il consumatore, dimensione del parco macchine e mentalità commerciale. Vending News
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Parliamo dell’EVA con
Boris Belotserkovsky • Responsabile Associazioni
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novembre 2013 è stato eletto rappresentante dei Direttori delle Associazioni Nazionali all’interno dell’EVA, una posizione creata col nuovo statuto. Com’è stata fin’ora la sua esperienza? È stata molto impegnativa ma, allo stesso tempo, molto interessante. Approfitto di quest’occasione per ringraziare ancora una volta i membri dell’EVA che hanno votato per me. In questi mesi abbiamo tenuto dei meeting con le Associazioni Nazionali in Germania e in Italia e un grande Convegno con tutte le Associazioni Nazionali in occasione di Vending Paris. Abbiamo pronto adesso un piano d’azione per andare avanti. Vorrei anche ringraziare tutte le persone che hanno visitato VendExpo Russia a marzo. Quali sono le sue principali funzioni in quanto rappresentante delle Associazioni Nazionali? Il compito principale consiste nell’avvicinare quanto più possibile tra loro le Associazioni dei vari Paesi europei. La nostra industria è ciclica e questo non è il primo ciclo che affrontiamo. C’è tanta esperienza in ognuna delle Associazioni Nazionali ed è indispensabile che questa esperienza venga messa a disposizione delle altre. È possibile che un determinato proble-
ma in un Paese sia stato già risolto prima che in altri e conoscere le soluzioni può venire in aiuto al Paese che si trova in difficoltà. Perciò ritengo che la condivisione dell’esperienza sia la sfida più grande. Le Associazioni Nazionali rappresentano differenti bisogni di tutta l’Europa. Come crede si possano combinare i diversi interessi su scala europea? Dobbiamo prestare ascolto l’uno all’altro. Così facendo, le Associazioni Nazionali più grandi diventerebbero i fratelli maggiori di quelle più piccole, creando così un’unica famiglia del vending. Il settore, in fondo, è molto simile nei vari Paesi europei. È frammentato, ha bisogno di rinnovamento e di un’immagine migliore. Ci dobbiamo guardare intorno: all’Occidente verso gli Stati Uniti e all’Oriente verso il Giappone. Gli Stati Uniti e il Giappone sono oggi i Paesi leader del vending globale. Dobbiamo scoprire se hanno i nostri stessi bisogni e obiettivi.
Secondo lei, quali sono le maggiori sfide che le Associazioni Nazionali dovranno affrontare nei prossimi anni? Penso che il più grande obiettivo delle Associazioni Nazionali sia quello di continuare a rappresentare gli interessi del vending, sia a livello nazionale che su un piano paneuropeo. Riusciremo a dare valore aggiunto al nostro settore? Nel corso degli ultimi anni, alcuni membri delle Associazioni Nazionali hanno terminato il loro mandato. È giunto ora il momento di ri-pensare la nostra missione. Lei è anche il Presidente di Unicum e sappiamo che il mercato del vending in Russia è in continua crescita. In che modo la sua appartenenza all’EVA può accrescere il valore della sua impresa e come questo può aiutare a sviluppare maggiormente il giro d’affari? Il nostro mercato è relativamente giovane in Europa, ma ha la stessa impronta storica. Guardare all’EVA e ai suoi membri ci dà la consapevolezza e la saggezza di dove andare, come farlo e da cosa stare lontani. Questo è un altro aspetto del nostro percorso: prendiamo l’esperienza dell’EVA e la facciamo nostra. Ne consegue, naturalmente, che altri professionisti del settore ci conosceranno e si accorgeranno che parliamo tutti la stessa lingua: quella del vending! Vending News
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Dieci buone ragioni per entrare nell’EVA Attività di Lobby
Network
Influenzare l’attività decisionale dell’Unione Europea Approfittare del team di EVA per entrare in contatto con i funzionari dell’Unione Europea in merito a questioni specifiche del settore. L’EVA è il rappresentante paneuropeo dell’O.C.S. e del vending ed è ufficialmente riconosciuta dalle istituzioni dell’Unione come tale.
Rete di contatti L’EVA ha un ampia e varia rete di contatti a cui attingere. I contatti includono sia i professionisti del comparto che di altri settori quali commercio, banche ecc., oltre che contatti nell’ambito delle istituzioni europee e degli Stati Membri ( attraverso le associazioni nazionali).
Aiutare il settore Mettere a disposizione dell’EVA le proprie competenze per ottenere maggiore successo nell’attività di lobbying. Comprendere in che direzione si muove il settore e contribuire affinché adotti nuove tecnologie.
Partecipare agli eventi Partecipare ad eventi mirati e organizzati per informare il settore e cooperare con importanti stakeholder (ad es. le istituzioni europee). Fare network nell’ambito del settore e trarre vantaggio dall’opportunità di stabilire e sviluppare legami con potenziali partner commerciali.
Informazioni & Interpretazioni
Ottenere prima le giuste informazioni Ogni qual volta è in cantiere un’importante decisione dell’UE, l’EVA informa i suoi associati e li consulta da principio, quando le possibilità di influenzare una proposta della Commissione sono ancora molto alte.
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Interpretare il labirinto dell’Unione Europea L’EVA interpreta per i suoi assistiti la spesso complessa attività decisionale dell’UE, semplificandone la comprensione. Informa del programma legislativo allo scopo di giocare d’anticipo e ottenerne vantaggio competitivo. Informazioni per i soli Associati Avere accesso a oltre 400 documenti, riservati esclusivamente agli Associati, attraverso la pagina del sito nella sezione “Riservato agli Associati”. L’EVA edita numerose pubblicazioni riservate ai propri Membri, i quali hanno inoltre accesso gratuitamente alle dettagliate analisi di mercato sul vending europeo.
Dare il proprio contributo alle Commissioni dell’EVA Le Commissioni dell’EVA discutono e si accordano su proposte tese a standardizzare e migliorare l’O.C.S. e il vending. In quanto Associati si ha il diritto di prendervi parte e contribuirvi a pieno titolo.
Visibilità Visibilità in rete L’EVA è lieta di condividere sul proprio sito novità e storie di successo dei suoi Membri, accrescendone la visibilità e il profilo professionale. Offre inoltre la possibilità di presentare e pubblicizzare le proprie novità sul portale dell’Associazione. Un team al vostro servizio, sempre Un team attivo, entusiasta e competente mette a disposizione dei suoi Associati la sua ricca esperienza nel vending e negli affari dell’Unione Europea.
Le imprese italiane associate all’EVA
Bianchi Vending Group Coges Flo N&W Global Vending Group Rheavendors Saeco Vending Fas International Luigi Lavazza
Produttore di macchine Produttore di sistemi di pagamento Produttore di bicchieri Produttore di macchine Produttore di macchine Produttore di macchine Produttore di macchine Produttore di macchine Vending News
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UNA RISPOSTA PER TUTTI I GUSTI.
al proprio business e creare i presupĆ&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć&#x; Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152; ŜƾŽÇ&#x20AC;Ä&#x17E; Ć&#x152;Ä&#x17E;ĹŻÄ&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?ŽŜĹ? Ä?ŽžžÄ&#x17E;Ć&#x152;Ä?Ĺ?Ä&#x201A;ĹŻĹ?Í&#x2022; Ć?Ä&#x17E;ĹśÇ&#x152;Ä&#x201A; Ä?Ä&#x201A;Ć&#x152;Ć&#x152;Ĺ?Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ä&#x17E; Ä?ŽŜ ĹŻÄ&#x201A; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć?Ĺ?Ä?Ĺ?ĹŻĹ?Ć&#x161;Ä&#x192; Ä&#x161;Ĺ? Ä?ŽŜÄ&#x161;Ĺ?Ç&#x20AC;Ĺ?Ä&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ĺ?Ĺś žŽÄ&#x161;Ĺ˝ Ä?ŽŜÄ?Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć&#x161;Ĺ˝ Ĺ˝Ä?Ĺ?Ä&#x17E;Ć&#x161;Ć&#x;Ç&#x20AC;Ĺ? Ä?ŽžƾŜĹ?Í&#x2DC; KĹ?ĹśĹ? Ć?Ä?Ĺ&#x161;Ä&#x17E;Ä&#x161;Ä&#x201A; Ä&#x161;Ä&#x17E;Ä&#x161;Ĺ?Ä?Ä&#x201A;Ć&#x161;Ä&#x201A; Ä&#x201A;ĹŻĹŻÍ&#x203A;Ä&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?Ä&#x17E;ĹśÄ&#x161;Ä&#x201A; Ĺ?Ć?Ä?Ć&#x152;Ĺ?ĆŠÄ&#x201A; Ä&#x161;Ĺ?Ć?Ć&#x2030;ŽŜÄ&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? žŽůĆ&#x161;Ä&#x17E; ĨƾŜÇ&#x152;Ĺ?ŽŜĹ? Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152; Ä&#x201A;Ĺ?Ĺ?Ĺ?Ĺ˝Ć&#x152;ĹśÄ&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ĺ?Ĺś Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹľĆ&#x2030;Ĺ˝ Ć&#x152;Ä&#x17E;Ä&#x201A;ĹŻÄ&#x17E; Ĺ? Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ? Ć?Ä&#x17E;Ĺ?ĆľÄ&#x201A;Ä?Ĺ? Ä&#x17E; Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ć&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ĺ?Ĺś Ä?ŽŜĆ&#x161;Ä&#x201A;ĆŠĹ˝ Ä?ŽŜ Ĺ?ĹŻĹ? Ĺ?Ć?Ä?Ć&#x152;Ĺ?ĆŤ Ä&#x201A; YĆľÄ&#x201A;žžŽÍ&#x2DC;Ä?ŽžÍ&#x2DC; /ĹŻ Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹľÄ&#x201A; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć&#x152;Ć&#x161;Ä&#x201A;ĹśĆ&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x161;Ä&#x17E;ĹŻĹŻÄ&#x201A; Ć&#x2030;Ĺ?Ä&#x201A;ĆŠÄ&#x201A;ĨŽĆ&#x152;ĹľÄ&#x201A; Ä&#x; ĹŻÄ&#x17E;Ĺ?Ä&#x201A;Ć&#x161;Ĺ˝ Ä&#x201A;ĹŻĹŻÄ&#x17E; Ĺ˝Ć&#x2030;Ć&#x2030;Ĺ˝Ć&#x152;Ć&#x161;ƾŜĹ?Ć&#x161;Ä&#x192; Ä&#x161;Ĺ? Ä?ĆľĆ?Ĺ?ĹśÄ&#x17E;Ć?Ć?Í&#x2022; Ä?Ĺ&#x161;Ä&#x17E; Ć&#x161;Ć&#x152;Ĺ˝Ç&#x20AC;Ä&#x201A; ĹŻÄ&#x201A; Ć?ĆľÄ&#x201A; ĹľÄ&#x201A;Ć?Ć?Ĺ?ĹľÄ&#x201A; Ä&#x17E;Ć?Ć&#x2030;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ć?Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; ĹśÄ&#x17E;ĹŻĹŻÄ&#x201A; Ć?Ä&#x17E;Ç&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; IDEE E COLLABORAZIONIÍ&#x2022; ƾŜÄ&#x201A; Ç&#x20AC;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä&#x201A; Ä&#x17E; Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ?Ä&#x201A; ĹľÄ&#x201A;Ä?Ä?Ĺ&#x161;Ĺ?ĹśÄ&#x201A; Ä&#x161;Ä&#x201A; Ĺ?ĆľÄ&#x17E;Ć&#x152;Ć&#x152;Ä&#x201A; Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152; Ä&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ä&#x201A;Ĺ?ĆľĆ&#x161;Ĺ˝Í&#x2022; Ä&#x17E;Ç&#x20AC;Ĺ?Ä&#x161;Ä&#x17E;ĹśÇ&#x152;Ä&#x201A; Ä&#x17E; Ć&#x152;Ĺ?Ć?Ä&#x201A;ĹŻĆ&#x161;Ĺ˝ Ä&#x201A; ŜƾŽÇ&#x20AC;Ĺ? Ä?Ć&#x152;Ä&#x17E;Ç&#x20AC;Ä&#x17E;ĆŤÍ&#x2022; Ĺ?Ä&#x161;Ä&#x17E;Ä&#x17E; Ä&#x161;Ä&#x201A; Ć?Ç&#x20AC;Ĺ?ĹŻĆľĆ&#x2030;Ć&#x2030;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E;Í&#x2022; Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ĺ?Ä&#x17E;ĆŤ Ĺ?Ĺś ĨÄ&#x201A;Ć?Ä&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? Ć?Ç&#x20AC;Ĺ?ĹŻĆľĆ&#x2030;Ć&#x2030;Ĺ˝Í&#x2022; Ć?Ć&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ć&#x161;ͲƾĆ&#x2030;Í&#x2022; Ä?ŽžĆ&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹśÇ&#x152;Ä&#x17E;Í&#x2022; Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ä&#x161;Žƍ Ä&#x17E; Ć?Ä&#x17E;Ć&#x152;Ç&#x20AC;Ĺ?Ç&#x152;Ĺ?Í&#x2022; ĨÄ&#x201A;Ç&#x20AC;Ĺ˝Ć&#x152;Ä&#x17E;ĹśÄ&#x161;Ĺ˝ Ĺ?Ĺś Ć&#x2039;ĆľÄ&#x17E;Ć?Ć&#x161;Ĺ˝ žŽÄ&#x161;Ĺ˝ ĹŻÄ&#x17E; Ć&#x152;Ĺ?Ä?Ĺ&#x161;Ĺ?Ä&#x17E;Ć?Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? Ä?ŽůůÄ&#x201A;Ä?Ĺ˝Ć&#x152;Ä&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; Ä&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? Ć&#x2030;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ć&#x161;ĹśÄ&#x17E;Ć&#x152;Ć?Ĺ&#x161;Ĺ?Ć&#x2030;Í&#x2DC; DÄ&#x201A; ĹŻÄ&#x201A; ĨƾŜÇ&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? Ä?Ä&#x17E;Ć&#x152;Ć&#x161;Ĺ˝ Ć&#x2030;Ĺ?Ćś Ĺ?ĹśĆ&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ć?Ä&#x201A;ĹśĆ&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x; Ć&#x2039;ĆľÄ&#x17E;ĹŻĹŻÄ&#x201A; Ä&#x161;Ä&#x17E;Ä&#x161;Ĺ?Ä?Ä&#x201A;Ć&#x161;Ä&#x201A; Ä&#x201A;Ĺ? NEGOZI e alle ASTEÍ&#x2DC; KĹ?ĹśĹ? Ĺ?Ć?Ä?Ć&#x152;Ĺ?ĆŠĹ˝ Ĺ&#x161;Ä&#x201A; Ĺ?ŜĨÄ&#x201A;ĆŤ ĹŻÄ&#x201A; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć?Ĺ?Ä?Ĺ?ĹŻĹ?Ć&#x161;Ä&#x192; Ä&#x161;Ĺ? Ä&#x201A;Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ?Ć&#x152;Ä&#x17E; ƾŜ Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ?Ĺ˝ ĹśÄ&#x17E;Ĺ?Ĺ˝Ç&#x152;Ĺ?Ĺ˝ ŽŜůĹ?ĹśÄ&#x17E;Í&#x2022; Ä&#x201A;ĹśÄ?Ĺ&#x161;Ä&#x17E; Ć?Ä&#x17E; ŜŽŜ Ć?Ĺ? Ä&#x161;Ĺ?Ć?Ć&#x2030;ŽŜÄ&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? Ä?ŽŜŽĆ?Ä?Ä&#x17E;ĹśÇ&#x152;Ä&#x17E; Ä&#x201A;Ć&#x2030;Ć&#x2030;Ć&#x152;ŽĨŽŜÄ&#x161;Ĺ?Ć&#x161;Ä&#x17E; Ĺ?Ĺś Ć&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x152;ĹľĹ?ĹśĹ? Ä&#x161;Ĺ?
- Domandatevi Ä?Ĺ˝Ć?Ä&#x201A; Ä&#x201A;Ä?Ä?Ä&#x201A;Ä&#x161;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ä?Ä?Ä&#x17E; Ä&#x201A; Ç&#x20AC;Ĺ˝Ĺ?Í&#x2022; Ä&#x201A;Ĺ? Ä&#x161;Ĺ?Ć&#x2030;Ä&#x17E;ĹśÄ&#x161;Ä&#x17E;ĹśĆ&#x; Ä&#x17E; Ä&#x201A;ĹŻĹŻÍ&#x203A;Ĺ?ĹľĆ&#x2030;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ä&#x201A; ĹśÄ&#x17E;ĹŻ Ä?Ä&#x201A;Ć?Ĺ˝ Ĺ?Ĺś Ä?ĆľĹ? ŜŽŜ ĨŽĆ?Ć?Ä&#x17E; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć?Ĺ?Ä?Ĺ?ĹŻÄ&#x17E; ŽŜŽĆ&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ĺ?ĹŻĹ? Ĺ?ĹľĆ&#x2030;Ä&#x17E;Ĺ?ĹśĹ? Ç&#x20AC;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ć?Ĺ˝ Ĺ?ĹŻ Ć?Ĺ?Ć?Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹľÄ&#x201A;Í&#x2DC; - Raccontate Ĺ?ĹŻ Ç&#x20AC;Ĺ˝Ć?Ć&#x161;Ć&#x152;Ĺ˝ Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ĺ?Ä&#x17E;ĆŠĹ˝ Ä&#x201A;Ä&#x161; ƾŜ Ä&#x17E;Ć?Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ć&#x161;Ĺ˝ Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152; Ć&#x152;Ä&#x201A;Ä?Ä?Ĺ˝Ĺ?ĹŻĹ?Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä&#x17E; ĹŻÄ&#x17E; Ĺ˝Ä?Ĺ?Ä&#x17E;Ç&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; Ä&#x17E; Ä?ŽŜÄ?Ĺ˝Ć&#x152;Ä&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E; ƾŜÄ&#x201A; Ć?Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ä&#x17E;Ĺ?Ĺ?Ä&#x201A; Ä&#x161;Ĺ? Ä?ŽžƾŜĹ?Ä?Ä&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E;Í&#x2DC; - Evitate Ä&#x161;Ĺ? Ć&#x152;Ĺ?Ä?Ĺ&#x161;Ĺ?Ä&#x17E;Ä&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä&#x17E; ƾŜ ÄŽĹśÄ&#x201A;ĹśÇ&#x152;Ĺ?Ä&#x201A;ĹľÄ&#x17E;ĹśĆ&#x161;Ĺ˝ Ä&#x161;Ĺ? Ç&#x20AC;Ä&#x201A;ĹŻĹ˝Ć&#x152;Ä&#x17E; Ć&#x152;Ĺ?ĹŻÄ&#x17E;Ç&#x20AC;Ä&#x201A;ĹśĆ&#x161;Ä&#x17E; Ć&#x152;Ĺ?Ć?Ć&#x2030;Ä&#x17E;ĆŠĹ˝ Ä&#x201A;ĹŻĹŻÄ&#x201A; Ä&#x161;Ĺ?ĹľÄ&#x17E;ĹśĆ?Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; Ä&#x161;Ä&#x17E;ĹŻĹŻÄ&#x201A; Ç&#x20AC;Ĺ˝Ć?Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A; Ĺ?ĹľĆ&#x2030;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ä&#x201A; Ä&#x201A;Ä&#x161; ƾŜ Ĺ?Ć?Ć&#x;Ć&#x161;ĆľĆ&#x161;Ĺ˝ Ä?Ä&#x201A;ĹśÄ?Ä&#x201A;Ć&#x152;Ĺ?Ĺ˝ Ä?ŽŜ Ä?ĆľĹ? ŜŽŜ Ä&#x201A;Ç&#x20AC;Ä&#x17E;Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x201A;Ç&#x20AC;ĆľĆ&#x161;Ĺ˝ Ć&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x2030;Ć&#x2030;Ĺ˝Ć&#x152;Ć&#x; Ĺ?Ĺś Ć&#x2030;Ä&#x201A;Ć?Ć?Ä&#x201A;Ć&#x161;Ĺ˝Í&#x2DC;
- Chiedetevi Ć?Ä&#x17E; Ĺ?ĹŻ ÄŽĹśÄ&#x201A;ĹśÇ&#x152;Ĺ?Ä&#x201A;ĹľÄ&#x17E;ĹśĆ&#x161;Ĺ˝ Ä&#x; Ĺ?ĹśÄ&#x161;Ĺ?Ć?Ć&#x2030;Ä&#x17E;ĹśĆ?Ä&#x201A;Ä?Ĺ?ĹŻÄ&#x17E; Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x152; Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ć?Ä&#x17E;Ĺ?ĆľĹ?Ć&#x152;Ä&#x17E; ĹŻÍ&#x203A;Ä&#x201A;ĆŤÇ&#x20AC;Ĺ?Ć&#x161;Ä&#x192; Ä&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?Ä&#x17E;ĹśÄ&#x161;Ä&#x201A;ĹŻÄ&#x17E; Ĺ˝ Ć?Ä&#x17E; Ä&#x; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć?Ĺ?Ä?Ĺ?ĹŻÄ&#x17E; Ć&#x152;Ä&#x201A;Ĺ?Ĺ?Ĺ?ƾŜĹ?Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ĺ? ĹľÄ&#x17E;Ä&#x161;Ä&#x17E;Ć?Ĺ?ĹľĹ? Ĺ˝Ä?Ĺ?Ä&#x17E;ĆŤÇ&#x20AC;Ĺ? Ä&#x201A;Ć&#x161;Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A;Ç&#x20AC;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ć?Ĺ˝ Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä?Ĺ˝Ć&#x152;Ć?Ĺ? Ä&#x201A;ĹŻĆ&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x152;ĹśÄ&#x201A;Ć&#x;Ç&#x20AC;Ĺ?Í&#x2013; Ä&#x161;Ä&#x17E;Ć?Ä?Ć&#x152;Ĺ?Ç&#x20AC;Ä&#x17E;Ć&#x161;Ä&#x17E;Í&#x2022; Ć?Ä&#x17E; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć?Ĺ?Ä?Ĺ?ĹŻÄ&#x17E;Í&#x2022; Ä&#x17E;ĹśĆ&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A;ĹľÄ?Ä&#x17E; ĹŻÄ&#x17E; Ć?Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ä&#x17E;Ĺ?Ĺ?Ä&#x17E; Ä&#x201A;ĹŻ Ç&#x20AC;Ĺ˝Ć?Ć&#x161;Ć&#x152;Ĺ˝ Ĺ?ĹśĆ&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x152;ĹŻĹ˝Ä?ĆľĆ&#x161;Ĺ˝Ć&#x152;Ä&#x17E;Í&#x2DC; - Descrivete Ä?ŽŜ Ć?Ä&#x17E;ĹľĆ&#x2030;ĹŻĹ?Ä?Ĺ?Ć&#x161;Ä&#x192; Ä?Ĺ˝Ć?Ä&#x201A; Ĺ?Ĺś-
Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹśÄ&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x161;Ä&#x17E; ÄŽĹśÄ&#x201A;ĹśÇ&#x152;Ĺ?Ä&#x201A;Ć&#x152;Ĺ?Ä&#x17E;Í&#x2022; Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä?Ĺ&#x161;Ä Ä&#x17E; Ä?ŽŜ Ć&#x2039;ĆľÄ&#x201A;ĹŻĹ? Ć&#x152;Ĺ?Ć?ƾůĆ&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x; Ä&#x201A;ĆŠÄ&#x17E;Ć?Ĺ?Í&#x2013; ĨŽĆ&#x152;žƾůÄ&#x201A;Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x201A;ĹŻĹľÄ&#x17E;ŜŽ ƾŜŽ Ć?Ä?Ä&#x17E;ĹśÄ&#x201A;Ć&#x152;Ĺ?Ĺ˝ ŽƍžĹ?Ć?Ć&#x;Ä?Ĺ˝ Ä&#x17E; ƾŜŽ Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć?Ć?Ĺ?ĹľĹ?Ć?Ć&#x;Ä?Ĺ˝Í&#x2DC; - Chiedetevi Ć?Ä&#x17E; Ç&#x20AC;Ĺ˝Ĺ?Í&#x2022; Ĺ˝ Ĺ? Ç&#x20AC;Ĺ˝Ć?Ć&#x161;Ć&#x152;Ĺ? Ć&#x2030;Ĺ?Ćś Ć?Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć&#x161;Ć&#x; Ä?ŽůůÄ&#x201A;Ä?Ĺ˝Ć&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ĺ˝Ć&#x152;Ĺ?Í&#x2022; Ć?Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x161;Ĺ?Ć?Ć&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć&#x; Ä&#x201A; Ć&#x152;Ĺ?Ć?Ä?Ĺ&#x161;Ĺ?Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ĺ?Ĺś Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ?ĹľÄ&#x201A; Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ć?ŽŜÄ&#x201A; Ć?ƾůůÍ&#x203A;Ĺ˝Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ä&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E; Ĺ˝ Ć?ƾůůÍ&#x203A;/ĹľĆ&#x2030;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ä&#x201A;Í&#x2DC;
Rivolgetevi alla vostra Associazione di Categoria o al vostro professioniĆ?Ć&#x161;Ä&#x201A; Ä&#x161;Ĺ? ÄŽÄ&#x161;ĆľÄ?Ĺ?Ä&#x201A;Í&#x2022; ĹľÄ&#x201A; Ä&#x161;Ĺ?ĸÄ&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x161;Ä&#x17E;ĹŻĹŻÄ&#x17E; Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ć&#x2030;Ĺ˝Ć?Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? Ä&#x201A;Ć?Ć?Ĺ?Ć?Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹśÇ&#x152;Ä&#x201A; Ä?Ĺ&#x161;Ä&#x17E; Ć?Ä&#x17E;ĹľÄ?Ć&#x152;Ä&#x201A;ŜŽ Ĺ?Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x201A;ĹśĆ&#x;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ĺ?ĹŻ Ć&#x152;Ĺ?Ć?ƾůĆ&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x161;Ĺ˝Í&#x2DC; WÄ&#x17E;Ć&#x152; Ć&#x161;ƾƊÄ&#x17E; ĹŻÄ&#x17E; Ĺ?ŜĨŽ Ç Ç Ç Í&#x2DC;ĹŻÄ&#x17E;Ä&#x201A;ŜƾĆ?Í&#x2DC;Ĺ?Ć&#x161; Ä&#x201A;ĹŻÄ&#x17E;Ć?Ć?Ä&#x201A;ĹśÄ&#x161;Ć&#x152;Ĺ˝Í&#x2DC;ÄŽĆ?Ä?Ĺ&#x161;Ä&#x17E;ĆŤÎ&#x203A;ĹŻÄ&#x17E;Ä&#x201A;ŜƾĆ?Í&#x2DC;Ĺ?Ć&#x161;
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Da 10 anni accompagnamo i accompagnamo i Da 10 anni vostri successi con lavostri macchina successi con la macchina piĂš utilizzata nel vending piĂš utilizzata nel vending
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Il 2014 rappresenta per la Didiesse per la Didiesse Il 2014 rappresenta un anno ricco di novitĂ : un anno ricco di novitĂ :
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Il nuovo sito Lâ&#x20AC;&#x2122;innovativo distributore di cialde e prodotti monodose che mancava
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insieme alle tante novitĂ che ti invitiamo a scoprire insieme alle tante novitĂ che ti invitiamo a scoprire visitando il nostro stand avisitando Venditaliail2014 nostro stand a Venditalia 2014 KPKPLZZL ZYS [YH]LYZH HPH [VUKH UHWVSP [ M ^^^ KPKPLZZLZYS L\ PUMV'KPKPLZZLZYS L\
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saggi sia sul bando che sul disciplinare e poi anche sul capitolato tecnico. Non serve! Questa pessima abitudine ingenera solo confusione e rischio di errori con successive interpretazioni Ä&#x161;ĆľÄ?Ä?Ĺ?Ä&#x17E; Ä&#x17E; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹśÇ&#x152;Ĺ?Ä&#x201A;ĹŻÄ&#x17E; Ĺ˝Ĺ?Ĺ?Ä&#x17E;ĆŠĹ˝ Ä&#x161;Ĺ? Ä?ŽŜtenzioso. ^Ĺ˝Ć&#x2030;Ć&#x152;Ä&#x201A;ƊƾƊŽ Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152; Ć&#x2039;ĆľÄ&#x17E;Ć?Ć&#x161;Ä&#x201A; Ć&#x2030;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x161;Ä&#x17E;ĹŻ ĹŻÄ&#x201A;Ç&#x20AC;Ĺ˝ro lâ&#x20AC;&#x2122;Ä&#x201A;Ć?Ć?Ĺ?Ć?Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹśÇ&#x152;Ä&#x201A; Ä&#x161;Ä&#x201A; Ć&#x2030;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ć&#x161;Ä&#x17E; Ä&#x161;Ĺ? ƾŜŽ Ć?Ć&#x161;ĆľÄ&#x161;Ĺ?Ĺ˝
legale, specializzato in procedure amĹľĹ?ĹśĹ?Ć?Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x201A;Ć&#x;Ç&#x20AC;Ä&#x17E;Í&#x2022; Ĺ?ĹŻ Ä?ĆľĹ? Ä?Ĺ˝Ć?Ć&#x161;Ĺ˝ Ć&#x2030;Ĺ˝Ć&#x161;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ä?Ä?Ä&#x17E; Ä&#x201A;Ĺśche essere inserito in capitolato tra gli oneri a carico dellâ&#x20AC;&#x2122;aggiudicatario, rappresenta sempre la soluzione migliore Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x152; Ä&#x17E;Ç&#x20AC;Ĺ?Ć&#x161;Ä&#x201A;Ć&#x152;Ä&#x17E; Ć&#x2030;Ä&#x17E;Ć?Ä&#x201A;ĹśĆ&#x;Ć?Ć?Ĺ?ĹľĹ? Ä?Ĺ˝Ć?Ć&#x; Ĺ?Ĺś Ĺ?Ĺ?ĆľÄ&#x161;Ĺ?zio successivi Ä&#x17E;ĹľÄ&#x201A;Ĺ?ĹŻÍ&#x2014; Ä&#x161;ĆľÄ&#x17E;Ć?Ä&#x17E;ĆŠÄ&#x17E;Ç&#x152;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ĺ˝Î&#x203A;Ĺ?ĹľÄ&#x201A;Ĺ?ĹŻÍ&#x2DC;Ä?Žž Ć&#x161;Ç Ĺ?ĆŠÄ&#x17E;Ć&#x152;Í&#x2014; Î&#x203A;Ä&#x161;ĆľÄ&#x17E;Ć?Ä&#x17E;ĆŠÄ&#x17E;Ç&#x152;Ä&#x17E;Ć&#x152;Ĺ˝
Stefano Cecchini, laureato presso la facoltĂ di Economia e Commercio dellâ&#x20AC;&#x2122;UniversitĂ La Sapienza con una tesi sulla Ristorazione Collettivaďż˝ ha ďż˝aturato unďż˝aďż˝pia esperienza proďż˝essionale presso priďż˝arie aziende del seďż˝ore dei serviziďż˝ ricoprendo incarichi nel coďż˝parto priďż˝a della ristorazione collettiva e successivaďż˝ente del vendingďż˝ Durante il suo percorso si ďż˝ spesso dovuto conďż˝rontare con teďż˝atiche legate a gare e appalti sviluppandoďż˝ di conseguenzaďż˝ unďż˝approďż˝ondita conoscenza delle dinaďż˝iche che ďż˝uovono i rapporti con la Pu��lica A��inistrazioneďż˝ ďż˝a sua carriera ďż˝ iniziata nel ���� presso la Pellegrini Sďż˝pďż˝A�� azienda attiva nella ristorazione collettiva e co��ercialeďż˝ dove ha ricoperto dappriďż˝a il ruolo di responsaďż˝ile della contaďż˝ilitďż˝ industriale per poi occuparsi successivamente della parte commerciale assumendo la direzione dellďż˝uďż˝cio gare ed appaltiďż˝ Grazie allďż˝esperienza ďż˝aturata in seguito nella ďż˝ultinazionale tedesca Dussďż˝annďż˝ attiva nel Gloďż˝al Serviceďż˝ alla etďż˝ di �� anni le sue coďż˝petenze si sono aďż˝pliate passando dal seďż˝ore della Ristorazione Collettiva a quello del Cleaning in a��ito ďż˝spedaliero e Civileďż˝ ��ulteriore aďż˝pliaďż˝ento del proprio ďż˝agaglio proďż˝essionale ďż˝ legato allďż˝esperienza ďż˝aturata nel seďż˝ore dei servizi socio assistenziali aďż˝raverso la cooperativa ďż˝cs Caregiverďż˝ dove ha ricoperto il ruolo di A��inistratore Delegato di una societďż˝ del Gruppoďż˝ ďż˝el ���� ďż˝ iniziata lďż˝avventura nel ďż˝ondo del Vendingďż˝ in cui ha trasďż˝erito lďż˝esperienza ďż˝aturata negli altri seďż˝ori e nei rapporti con le pu��liche a��inistrazioni aďż˝raverso le gare di appaltoďż˝ Aďż˝ualďż˝enteďż˝ nello scenario della spending revie�� Steďż˝ano Cecchini ďż˝ anche consulente di alcuni Enti Pu��lici per ciďż˝ che attiene lďż˝analisi dei ďż˝a��isogni nellďż˝a��ito del servizio erogato allďż˝utenzaďż˝ le possiďż˝ili sinergie oďż˝eniďż˝ili e il relativo conteniďż˝ento dei costi senza diďż˝inuzione del livello di qualitďż˝ delle prestazioniďż˝
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il fornitore e non il contrario; potremmo quindi trovarci nellâ&#x20AC;&#x2122;imbarazzante situazione di unâ&#x20AC;&#x2122;amministrazione che insegue un fornitore (concessionario nella specie) per avere dei ristorni che si rivelano solo chimere. Meglio a Ć&#x2039;ĆľÄ&#x17E;Ć?Ć&#x161;Ĺ˝ Ć&#x2030;ƾŜĆ&#x161;Ĺ˝ ƾŜ Ä?Ä&#x201A;ŜŽŜÄ&#x17E; ÄŽĆ?Ć?Ĺ˝ Ä&#x17E; Ä&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x161;Ä&#x17E;Ć&#x152;ĹľĹ?ĹśÄ&#x201A;Ć&#x161;Ĺ˝ Ä&#x17E; Ć?Ĺ˝Ć?Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹśĹ?Ä?Ĺ?ĹŻÄ&#x17E; ŜŽŜ Ĺ˝Ĺ?Ĺ?Ä&#x17E;ĆŠĹ˝ Ä&#x161;Ĺ? valutazione.
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A pochi chilometri dallâ&#x20AC;&#x2122;antico centro di Modica, lâ&#x20AC;&#x2122;Artigiana Biscotti, A pochi sorge chilometri dallâ&#x20AC;&#x2122;antico centro di Modica, sorge lâ&#x20AC;&#x2122;Artigiana Biscotti, una moderna e dinamica azienda dolciaria specializzata in pasticceria, una moderna e dinamica azienda dolciaria specializzata in pasticceria, nella produzione di cioccolato modicanonella e biscotti di riconosciuta bontĂ . produzione di cioccolato modicano e biscotti di riconosciuta bontĂ .
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Numero 10 - Anno 2014
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La cultura dell’acqua
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al sito dell’Azienda si evince che Bilt è nata nel 2005, ma la lunga esperienza nel vending dei suoi soci ne anticipano virtualmente la data di almeno un decennio. Bilt è in realtà un punto d’arrivo, e allo stesso tempo il punto di partenza, di un lungo e intenso percorso compiuto nel mondo della filtrazione dell’acqua da Luigi Ture, che vi ha portato l’esperienza pregressa, facendone lo zoccolo duro su cui poi l’Azienda ha costruito la posizione che oggi occupa nel mercato. Incontriamo Luigi Ture per ripercorrere insieme a lui le tappe salienti della sua esperienza professionale nel vending, un percorso che lo ha condotto ad essere oggi responsabile tecnico e direttore vendite di un’Azienda leader del settore. Com’è nato l’interesse per il mondo dell’acqua e del vending?
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L’interesse per il mondo del vending e dell’acqua nello specifico mi è stato inculcato da una persona conosciuta sul mio cammino di studente universitario fuori corso. Uno sconosciuto che aveva un’idea da realizzare e con il quale condivisi i primi anni di un’esperienza lavorativa che mi avrebbe condotto a trovare la mia strada, al punto che mio padre, scomparso nel 2012, fosse fiero di me nonostante avessi deciso di non laurearmi in giurisprudenza a tre esa-
mi dalla fine. Le occasioni non aspettano o si prendono o si rimpiangono, io credo. La BILT è nata più tardi per una serie fortuita di eventi come spesso accade: l’incontro fra me e Barbara (ndr Trivellato) in primis e l’incapacità di un’azienda bolognese di credere in un progetto per il vending. Questi due fattori hanno fatto sì che due persone determinate e convinte delle proprie idee si mettessero in gioco in un settore che già nel 2005 si reputava in crisi. L’idea era quella di offrire al mercato un’alternativa economica ai più blasonati e tecnici filtri di quello che è oggi il nostro maggiore concorrente. Prodotti semplici, facili da installare, convenienti. La prima cartuccia della linea T era molto primitiva consistendo in un tubo di pvc (lo stesso con cui si fanno gli acquedotti) chiuso alle estremità con due calotte. Primitivo ma efficace visto che ci consentì di arrivare a pari merito con un leader di mercato in una gara aperta a tutti indetta proprio in quell’anno dal Gruppo Argenta. Scelsero noi perché avendo loro una durezza media molto elevata (60°Fr) l’incidenza costo sarebbe stata eccessi
va con la cartuccia proposta dall’altro concorrente. Da quel giorno le sfide si sono susseguite incessanti ma grazie ad esse siamo arrivati ad essere ciò che siamo. Quali sono stati i primi prodotti Bilt? Il 2005 è stato l’anno del brevetto OSCAR, il prodotto a cui più di tutto dobbiamo il nostro successo, ma soprattutto l’apprezzamento per la qualità del nostro lavoro. È grazie ad esso che l’azienda è riuscita nel corso degli anni a trasformarsi da brand economico in uno altamente qualitativo venduto ad un corretto rapporto qualità/ prezzo. Spiegarlo ai primi clienti non fu facile. Un giorno però scoprii per caso una delle sue qualità oggi più note.
Oscar non faceva sporcare la vaschetta dell’acqua di calcare! Non solo: immerso in una vaschetta sporca di calcare era capace di “mangiarselo” rendendola di nuovo trasparente. Questa sua azione mi permise più facilmente di farne comprendere l’efficacia e quindi poi mi aprì il mercato. E dopo Oscar? Man mano che OSCAR si affermava come addolcitore universale per O.C.S. anche i nostri prodotti a cartuccia beneficiavano del suo effetto trainante, consentendoci di crescere e partecipare alle varie edizioni di Venditalia. In una di queste, precisamente in quella del 2008, alcuni dei gestori che visitarono il nostro stand mi espressero l’esigenza di una soluzione che consentisse loro di non sanificare più le taniche dell’acqua dei distributori automatici autoalimentati o comunque di trovare una soluzione più semplice. Fu grazie a loro e in particolare al contributo del Sig. Alvaro dell’Alfa Service di Prato che ebbi l’idea del TANISAN la tanica argentizzata con cui tante soddisfazioni stiamo ottenendo non solo in Italia e non solo nel vending. Un siffatto prodotto capace di conservare l’acqua per periodi prolungati e a temperature elevate a carica batterica zero ha veramente dell’incredibile. Ma non solo. Il materiale consente ben altro. Il vino non si trasforma in aceto, il succo d’arancia non degrada, il latte non irrancidisce. E’ così efficace il suo formulato da averne iniziato l’esportazione negli USA.
La Bilt in sostanza deve la nascita di molti suoi prodotti e il suo successo ai suoi clienti e noi ci auguriamo che anche loro possano avere successo, anche se in piccola parte, grazie a noi. Com’è oggi strutturata la Bilt? La Bilt oggi conta una squadra di dodici persone interne, un gruppo molto affiatato, a cui si aggiungono gli agenti esterni Italia: Carlo Canavesi, Carmelo D’Andrea, Claudia Piersanti, Catia Pizzuti, Marco Memmo. Tengo a precisare che l’elenco è in ordine alfabetico. Bilt usa raramente la parola filtri, preferendo il termine addolcitori. Perché? In effetti il mondo dell’acqua nella terminologia è ricco di stranezze. Si parla di acqua “dura” sebbene poi il contrario sia espresso dall’aggettivo “dolce”, così come si parla di “addolcitori” sebbene di fatto “salino” l’acqua. Noi produciamo addolcitori e filtri. Nel
primo caso anche gli addolcitori sono filtri ma non è la loro funzione prevalente per cui diamo al filtro il nome di filtro quando prevalentemente filtra! Qual è la sua opinione circa le polemiche sull’acqua di acquedotto che stanno in qualche modo disturbando il mercato? Il discorso sull’acqua è molto complesso. Nonostante ciò è nostro impegno costante divulgare quante più informazioni possibili alla nostra clientela perché è indubbio che per fare un buon caffè serva una buona acqua. A volte capita che la natura si metta di traverso, come ad esempio nel Lazio e in Abruzzo con i noti problemi di arsenico nelle acque ad uso umano. Ma anche in questi casi la nostra risposta è pronta. Produciamo “dearsenizzatori” fin dal 2011 ed oggi abbiamo prodotti maturi fin per il mercato domestico capaci non solo di trattare l’acqua considerata potabile ma anche di “potabilizzare” quella in cui l’arsenico eccede e anche di molto i limiti.
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Un prodotto professionale e uno staff di tecnici garantiscono il puntuale rispetto della normativa e della salute della nostra clientela. In quali Paesi esportate i vostri prodotti? La Bilt in questi ultimi anni, grazie soprattutto alle fiere di settore Venditalia e HOST, è riuscita a espandersi anche all’estero. Il secondo mercato più importante dopo l’Italia è quello tedesco. Sì, pro-
prio quello di origine del nostro principale competitor, un vero motivo di orgoglio per noi e per il made in Italy. Siamo presenti inoltre nell’Est Europa, negli Usa, in Grecia e da poco tempo anche in Israele. Cosa presentate a Venditalia? In fiera quest’anno presentiamo diverse novità. L’EcoBI una micro cartuccia che svolge funzioni di addolcimento per tutte quelle macchine O.C.S. che hanno de-
ciso di adottare la “bottiglia” al posto della tradizionale vaschetta. Un articolo che il mercato ci ha fortemente richiesto, ed abituati come siamo a dire sempre sì, l’abbiamo realizzato. Poi una new entry/revival, una cartuccia del passato riveduta e corretta, prodotta con materiali di riciclo ed offerta al mercato dei distributori automatici basso performanti a un prezzo veramente aggressivo: 19 € + Iva. Per adesso ha ancora un codice provvisorio è il X2550S. Infine, l’AquaBI nella sua veste definitiva dopo la presentazione come concept a HOST 2013, dove ha ottenuto un notevolissimo successo di pubblico. L’idea di proporre per il settore domestico un articolo per migliorare il gusto dell’acqua passando dai gestori è piaciuta a tutti. Un’ultima domanda che è una curiosità: nei nomi dei prodotti Bilt ricorre spesso la lettera B. È un caso? No, è una scelta! Il suffisso Bi è l’abbreviazione del nome di mia moglie Barbara e sono certo che porti fortuna!
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Aziende
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Intervista con il dott. Luca Fiumarella
l brand Lavazza è affermato internazionalmente grazie a una comunicazione efficace e alla capacità di innovare conservando i valori tradizionali sui quali, oltre un secolo fa, è nata come azienda familiare. Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Tradizione sono i punti cardine che hanno accompagnato l’evoluzione dell’Azienda da piccola bottega fondata a Torino nel 1895 da Luigi Lavazza a Gruppo internazionale, riconosciuto in tutto il mondo. Il compito di traghettare l’Azienda verso il futuro è affidato oggi alla quarta generazione che, tenendo fede ai valori familiari e alla capacità di innovare attraverso la ricerca e la sperimentazione, punta ad ampliare la presenza del brand all’estero e a investire nei segmenti di mercato più vicini alle attuali esigenze dei consumatori. Due sono, infatti, i core business di Lavazza: il settore cosiddetto Domestico (Home) e il Fuori Casa (Away from Home). In entrambi, l’obiettivo è di riuscire a rendere il consumatore vero e unico protagonista della pausa caffè, momento che va vissuto in primo luogo come esperienza gratificante, capace di soddisfare il palato e infondere sicurezza rispetto al prodotto. Perché ciò sia possibile, l’Azienda punta sulla Qualità che accompagna l’intero processo produttivo, una Qualità certificata internazionalmente e controllata attraverso standard che ne seguono ogni passaggio, dalla scelta dei chicchi fino all’ultimo step del confezionamento.
L’altro valore su cui Lavazza punta da sempre è la Comunicazione, intesa sia come comunicazione, attraverso il brand, dei valori che l’Azienda condivide, sia come politica di marca, quella strategia che la conferma in Italia come primo brand, con un’awareness del 96%. Per quanto concerne l’Away from Home, Lavazza ha sviluppato prodotti dedicati ai diversi comparti e realizzato sistemi a capsule specifici per i vari segmenti di destinazione. Lo storico FAP - Filtro a Perdere - per la Lavazza Espresso Point, lanciato nel 1989 e apripista del mercato del caffè porzionato, ha dato avvio a un business che vede l’Azienda ancora una volta protagonista in Italia e nel mondo con oltre due miliardi di erogazioni all’anno. Nel 2004 Lavazza ha lanciato il sistema B.L.U.E. - Best Lavazza Ultimate Espresso - che le ha permesso di entrare a pieno titolo nel vending tradizionale con distributori automatici dedicati, in grado di offrire anche nei luoghi di lavoro un momento di pausa appagante e completa, grazie all’ampia gamma di prodotti in capsula disponibili. L’individuazione della migliore risposta che un’Azienda possa dare al mercato attraverso i suoi prodotti passa attra
verso il lavoro sinergico di figure specifiche dedicate al mercato del Fuori Casa. Un ruolo fondamentale in questa direzione è svolto attualmente da Luca Fiumarella, Responsabile Marketing Away From Home Internazionale. In collaborazione con i colleghi dell’area commerciale ha il difficile compito di coordinare a livello internazionale l’attività marketing dei comparti OCS, Vending e Food Service. Lo incontriamo per porgli alcune domande circa le strategie e i progetti futuri dell’Azienda nel segmenti di cui è responsabile. Già alla fine del 2012, il dottor Baravalle, AD del Gruppo, confermava per Lavazza numeri in crescita, soprattutto nell’Away From Home, dopo la flessione legata alla crisi economica internazionale. Lei è entrato in Lavazza da pochi mesi proprio in qualità di responsabile di questo comparto. Può, in tutta franchezza, affermare che per Lavazza la crisi è alle spalle? Posso dire che Lavazza sta brillantemente tenendo testa alla crisi perché abbiamo continuato a credere nei valori su cui l’Azienda si è sempre fondata, ossia la capacità d’innovare e il coraggio di investire, anche in tempi non proprio felici. In considerazione della sua storia ultrasecolare, Lavazza si è trovata a fronteggiare in passato altri momenti difficili. Eppure ha continuato a crescere, credendo nei propri valori e seguendo le esigenze dei consumatori.
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Restiamo in tema di valori. Ricerca e Sviluppo sono due fattori fondamentali in virtù dei quali è nato l’Innovation Center. Ci può spiegare come funziona e quanto incide nello sviluppo dei nuovi prodotti?
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L’Innovation Center è simbolo dell’evoluzione Lavazza e sorge in una posizione di rilievo all’interno dello storico stabilimento di Torino. L’innovazione è la chiave della continua crescita di Lavazza e della capacità dell’azienda di competere sulla scena internazionale. L’Innovation Center promuove nuovi progetti anche in collaborazione con autorevoli istituzioni, quali il Politecnico e l’Università di Torino. Comprende oltre 4.000 m2 di laboratori, sale conferenze e uffici per oltre 100 dipendenti di tre diversi dipartimenti: Ricerca & Sviluppo, Design e Ingegneria di Macchine e Sistemi oltre al Training Center, punto di riferimento per la diffusione della cultura dell’espresso italiano in tutto il mondo. In questo edificio, quindi, nascono i nostri progetti, dalle nuove miscele alle macchine espresso fino ad arrivare alle diverse sperimentazioni e ricettazioni del caffè. Quando Lavazza si è lanciata nel settore OCS con il suo sistema Espresso Point, la percezione della pausa caffè era molto diversa da oggi. Quanto è cambiato il consumatore e quanto ancora cambierà? Il caffè al distributore ha sempre rappresentato una risposta a un bisogno
pratico del consumatore. E per tale motivo il business è stato sempre considerato esclusivamente B2B. Lavazza ha intercettato per prima un cambiamento di abitudini da parte dell’utente, e abbiamo capito che anche in questo canale si può comunicare, fare politica di marca, agire sull’assortimento per creare nuove occasioni di consumo. Vogliamo sempre più, quindi, mettere al centro il consumatore finale, studiare le sue necessità per progettare prodotti adatti alle sue esigenze, anche ridefinendo l’offerta complessiva. Il nostro consumatore guida quindi la nostra innovazione di prodotto. C’è un’espressione che mi piace molto, che utilizziamo spesso in Lavazza per rendere questo concetto: il corner caffè è per noi una sorta di primordiale “social network”, ossia uno spazio non solo di pausa ma anche di socializzazione, che permetta un importante momento di confronto quotidiano con altre persone. Lei è Responsabile Marketing Internazionale dell’AFH. Quali differenze sostanziali vi sono tra i principali mercati serviti da Lavazza e in che modo l’Azienda adegua l’offerta alla domanda? Lavazza è presente in oltre 90 Paesi nel Mondo, attraverso consociate dirette o distributori locali. Fuori dall’Italia realizziamo già quasi la metà del fatturato, l’obiettivo è di aumentare sostanzialmente questa percentuale accelerando la crescita all’estero nei prossimi anni. Ci sono mercati consoli-
dati, in cui Lavazza è presente da molti anni, come Francia, Germania e Uk, che in Europa restano i nostri mercati cardine. Grande importanza per noi ricopre il Nordamerica, dove stiamo espandendo la nostra presenza con una strategia dedicata e dove abbiamo un accordo con il leader del porzionato Green Mountain Coffee Roaster. Ogni Paese ha le sue caratteristiche e richiede modalità e tempi ad hoc per costruire una presenza della marca solida e sostenibile. Quali sono i numeri che Lavazza sviluppa nei diversi segmenti dell’AFH in Italia? Lavazza ha due divisioni specifiche all’interno dell’AFH, una dedicata al Food Service, l’altra dedicata al Vending. Anche la rete vendita è separata, riteniamo che la specializzazione nel segmento sia un valore imprenscindibile.Il Fuori Casa in generale rappresenta quasi il 50% del fatturato Lavazza. A chi sostiene che Lavazza investe maggiormente nel canale domestico che nel vending, cosa risponde? Che quest’anno a Venditalia festeggiamo 25 anni nel settore del Vending. Senza investimenti in questo settore, non saremmo certo arrivati dove siamo adesso. In che modo Lavazza si adopera affinché il corner caffè dell’ufficio si avvicini sempre più al bar tradizionale?
Il Vending sta diventando una modalità sempre più apprezzata, ma la chiave del successo di Lavazza è quella di riuscire a soddisfare tutte le esigenze del consumatore, ovunque si trovi: a casa, in ufficio, negli spazi pubblici e al bar. La qualità dell’espresso Lavazza erogato da Distributori Automatici è eccellente, grazie alla soluzione in cialde che garantisce un risultato sempre ottimo e costante. Quindi riusciamo a fornire uno standard qualitativo elevatissimo in ogni tipo di situazione. Su cosa punta Lavazza l’edizione Venditalia 2014?
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A Venditalia siamo presenti con uno stand innovativo in cui esponiamo tutta la nostra offerta per questo settore, con numerose novità, sia
nel Vending, in un’ottica di rafforzamento delle soluzioni a doppia offerta grani-capsule; sia nell’OCS, con l’anteprima di nuove macchine che fanno della compattezza il loro punto di forza. Chiudo la nostra conversazione chiedendole un’opinione sull’export. Secondo Lei, quali sono attualmente i Paesi con maggiore potenzialità di crescita del prodotto espresso italiano di qualità nel Fuori Casa? Tutto il mercato mondiale si sta evolvendo e sofisticando. I mercati internazionali dimostrano di apprezzare i concetti del caffè all’italiana e i trend premiano l’autenticità, la competenza e la tradizione se si è in grado di presentarli in maniera rilevante e innovativa. Ed è quello che stiamo facendo in Lavazza. Vending News
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Caffitaly System presenta la sua linea di macchine a capsule free standing e table top, sviluppate in partnership con importanti aziende del settore. Propone inoltre la sua ampia gamma di macchine da caffè a capsule e una vasta selezione di espressi e bevande calde come ginseng, tea, camomilla, orzo, bevanda bianca e bevanda al cacao negli esclusivi packaging da 10 e 96 capsule. Vi sarà inoltre l’opportunità di testare anche l’esclusivo sistema SD, un sistema di deconto basato sulla radiofrequenza.
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E07 Presenta i suoi sistemi di pulizia a ultrasuoni che produce dal 1968 e che da oltre 10 anni ha introdotto nel vending. Con il lavaggio a ultrasuoni CEIA è possibile pulire sia parti in metallo che in plastica, evitando consumi di acqua, detergenti e di tempo per l’operatore. Con i sistemi a ultrasuoni è possibile decalcificare caldaie, resistenze e tutta la raccorderia in tempi estremamente rapidi, senza danneggiare le superfici da decalcificare.
Protagonista dello stand Coges sarà ancora una volta la versatilità del cashless, rappresentata dal messaggio “One cashless for all”. L’azienda presenta le nuove funzionalità del sistema Coges Engine, capace di adattarsi alle esigenze delle Pad. 4 diverse gestioni, e i nuovi lettori di chiave e tessera cashless, completamente ridisegnati nell’estetica e dotati di interfaccia ad D37-E28 infrarossi integrata. Una novità particolarmente interessante è il servizio Coges Online per la telemetria, che mette a disposizione del gestore un semplice servizio gratuito per verificare a distanza i dati contabili e gli allarmi collegandosi al nuovo sito www.cogesonline.com. Altra grande novità è la gettoniera rendiresto a 6 tubi Unica, completamente riprogettata rispetto al modello PROFIT. Il vantaggio principale per il gestore è la possibilità di avere in un unico prodotto una gettoniera rendiresto affidabile, un sistema cashless completo come il Coges Engine ed un’unità di rilevazione dei dati contabili, oltre che il nuovo modulo per il riconoscimento delle monete, predisposto anche per le valute extra-Euro, e l’interfaccia utente rivoluzionata grazie ad un display a icone che consente una programmazione rapida ed intuitiva e la visualizzazione a colpo d’occhio del numero di monete presenti nei tubi.
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Ma come, non usi la paletta incartata?
L’azienda con la più ampia gamma di palette incartate e con la possibilità di personalizzazione nelle seguenti misure: 88mm – 95mm – 105mm – 115mm. Inoltre sono disponibili palette biodegradabili e palette automatiche per ogni tipo di distributore. www.nisisrl.com • info@nisisrl.com Via dell’Artigianato, 10 - 22079 Villa Guardia (Co) Italia Tel. +39 031 480591 Fax + 39 031 563218
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REIKA RINNOVA TUTTI I TIPI DI GESTIONE
La telemetria commercializzata da Comesterogroup è protagonista a Venditalia con nuove funzioni per le macchine OCS e una nuova evoluzione dedicata al mondo della DA: la nuova evoluzione di REIKA s’interfaccia col sistema cashless Worldkey. REIKA è... PIENA LIBERTÁ DI GESTIONE Reika è l’innovativo sistema di telemetria per macchine OCS. Non un semplice sistema di deconto, ma un vero e proprio servizio integrato di gestione del business. REIKA è… SEMPRE PIU’, SEMPLICITÁ DI ANALISI L’interfaccia web Reikago! è estremamente intuitiva e dettagliata e consultabile da pc, smartphone e tablet tramite accesso in cloud personalizzato e protetto da password. Non solo: da oggi Reika può interfacciarsi anche con Digisoft e i principali sistemi gestionali, per garantire uniformità e integrazione nella consultazione dei dati. REIKA è…LA SOLUZIONE PER ESSERE SEMPRE IN POSITIVO I dati del parco macchine installato OCS confermano che Reika può davvero dare una marcia in più al proprio business. Reika permette, infatti, di recuperare oltre il 35% delle erogazioni sottratte dal mercato parallelo, di pianificare solo gli interventi veramente necessari e di ridurre i fuorigiro. REIKA abbatte i costi di gestione di oltre il 50%... Infine Reika ottimizza la gestione del parco macchine e triplica il valore di ogni battuta, identifica in tempo reale gli stati di riserva e gli alert relativi ad ogni macchina e rileva eventuali condizioni di mancato utilizzo o di sottomedia mensile cui porre rimedio. Gli stessi vantaggi in termini di pianificazione e abbattimento dei costi di gestione, si potranno ottenere con facilità anche gestendo un intero parco di distributori automatici, con la nuova versione di Reika. E non solo…
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A20 Caffè Corsini lancia ufficialmente il settore vending! La linea consiste di caffè in grani, capsule compatibili con sistema Nespresso e Lavazza (anche della linea ‘A modo mio’), cialde, decaffeinato, caffè ginseng e infusi, tra cui orzo, tè e camomilla. Una sfida impegnativa e avvincente per l’azienda, che lancerà sul mercato 11 differenti prodotti tra caffè, tisane, infusi. Le miscele per i compatibili Nespresso sono quelle classiche tipo Espresso Italiano, Arabica 100% monorigine selezionati tra le più raffinate qualità di caffè, provenienti da coltivazioni del Brasile, Centro America e Africa. La linea Vending è diversa in packaging, formati e qualità rispetto a quello che già Corsini presenta a private label nella GDO, ed avrà il blu quale colore predominante nel packaging. Da provare la linea Premium composta da alte percentuali di caffè arabica e caffè robusta attentamente selezionati.
Pad. 2 B15-C22 A seguito degli importanti investimenti nel sito produttivo Tribogna (GE), Covim ha ampliato la sua gamma di prodotti di e presenta le nuove capsule monoporzionate autoprotette OPERA COMUNICATO TAMPA e ORA. SLe miscele Granbar e Gold Arabica sono già entrambe di sponibili nei nuovi formati. Il definitivo completamento di gamma nta a Venditalia 2014 èle previsto nuove capsule utoprotette OPERA e Ol’inserimento RA nei aprossimi mesi con delle miscele Oroori caffè del mondo sono crema oggi disponibili anche in nuovi pratici formati e Decaffeinato. compatibili con sistemi espresso per la casa e l’ufficio
o 2014 – Covim sarà presente con un ampio stand al principale appuntamento lla distribuzione automatica: Venditalia 2014.
azione genovese, per dimostrare il suo costante impegno nell’offrire le sue Forte della sua esperienza e consolidata presenza, di caffè per ogni occasione di consumo e con qualsiasi sistema espresso, ha DA Design Group presenta un’interessante novità enti investimenti nel sito produttivo di Tribogna (Ge) per ampliare la sua gamma bile ai suoi clienti le nuove apsule monoporzionate utoprotette OPERA e ORA. in cambito di Urban aVending.
ar e Gold Arabica sono già entrambe disponibili nei nuovi formati. L’azienda ha infatti progettato una postazione letamento di gamma è previsto nei prossimi mesi con l’inserimento delle miscele ffeinato. le fermate dell’autobus.
ad hoc per
La combinazione della classica pensilina con le collaudate strutture anti-vandaliche consente a tutti i gestori di infestazione internazionale di riferimento per tutti gli operatori del settore della Distribuzione staurare importanti con le amministrazioni rea espositiva che per numero di aziende partecipanti e visitatori. collaborazioni vento fieristico consente ad espositori di tutto il mondo di presentare in anteprima i prodotti, le aprendo così nuovi ed interessanti mercati. ative e gli ultimi ritrovati del settore. L’edizione 2014 si terrà presso Fieramilanocity dal 7 al 10 Sarà inoltre presentata la nuova linea di strutture da interno con accattivanti soluzioni anche per il settore Ho.Re. resso
torrefazione genovese che in oltre quarant’anni d’esperienza ha acquisito una competenza e una rmettono, seguendo e controllando ogni passaggio della lavorazione, di assicurare un prodotto stoso e costante. mondo per tutti gli italiani sono disponibili in quattro specifiche linee di prodotto, destinate agli
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DOpla SpA, nata nel 1964 in provincia di Treviso, è la principale azienda europea specializzata in packaging alimentare monouso. Nel vending DOpla offre la più ampia scelta di articoli tecnici, come l’esclusiva linea vending e ocs trasparente “delicatamente caffè”. L’esperienza ed il know-how maturato permettono di rispondere alle più alte esigenze di qualità. DOpla dedica molta passione nella cura di ogni più piccolo dettaglio funzionale ed estetico.
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E33 UNALTROCAFFE, propone le sue miscele di caffè espresso napoletano in cialde, con una novità: la miscela Premium, raffinata e gustosa ottenuta da caffè 100% arabica selezionati. Una nuova tecnica di lavorazione ne esalta il gusto e l’aroma, lasciando inalterate le sue proprietà. Per i palati più raffinati DASCA proprietaria del marchio UNALTROCAFFE propone in anteprima la miscela Positano, ottenuta selezionando i migliori caffè del Centro-America. Assolutamente da provare!
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Molte le novità di Didiesse per Venditalia 2014! L’azienda presenta una nuova macchina professionale per soddisfare le esigenze del mercato Ho.re.ca., sia in versione Cialda/Pod che Capsula/Fap. Didiesse inoltre allarga i suoi orizzonti anche alla distribuzione automatica con i nuovi prodotti Avatar e Trik&Trak, due distributori automatici in grado di appagare le necessità di tutti gli attori coinvolti nel servizio OCS: gestori e fruitori.
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Dispensa Zaniboni, azienda di Parma specializzata in snack on-the-go, presenta l’intera gamma di prodotti vending delle linee SALATO, DOLCE, FRUTTA e YOGURT, BIO/Equosolidale, PIATTI PRONTI, SALUMERIA. Fra le novità presentate a Venditalia: NATUCHIPS sfoglie di cereali e patate (70% di grassi in meno, no glutine). MINI-BOCADITOS bruschette friabili e saporite, nel nuovo incarto da ‘spirale singola’, 100% ingredienti naturali SNATTS PIPAS i bastoncini di pane ai semi di girasole a cui si aggiunge il nuovo gusto con pezzetti di formaggio, nell’incarto da spirale singola.
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La Dical, torrefazione napoletana proprietaria del marchio Lollo, presenta la sua miscela Lollo Caffè caratterizzata da un espresso corposo, intriso di gusto, passione e tradizione. Accanto ad essa, un’ampia gamma di prodotti all’avanguardia che sposano l’innovazione con l’aroma e il gusto della perfezione, espressi da sempre nel blend Lollo. Grani, macinato, cialde e fap sono affiancati dalle nuovissime capsule compatibili con le macchine Nespresso e Lavazza. Per dar vita ad una linea che fa della passione il cardine fondamentale, sono nati PassionEspresso e PassioneMio, gli ultimi gioielli della collezione Lollo, declinati nelle miscele più gustose e sopraffine. Pad. 4 D45-E38 Per Digisoft, Venditalia rappresenta un imperdibile appuntamento per incontrare i suoi clienti e conoscere nuove realtà. Quale occasione migliore per mostrare le ultime funzionalità dei software realizzati dall’azienda! Per Digisoft questo è l’anno dell’internazionalizzazione. Il processo di apertura verso altri mercati procede incessantemente e vede allargare la sua azione commerciale verso Paesi nuovi. Digisoft è presente in Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Croazia, Romania, Russia, Kazakhstan, Centro e Sud America, Perù, Colombia, Brasile, Messico. Il software Vega è localizzato in 14 lingue diverse con assistenza in inglese, spagnolo, francese, tedesco e russo.
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Digisoft
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Rimanendo fedele alla tradizione che la vede da ormai 60 anni in prima linea in fatto di innovazione tecnologica e di prodotto, Ducale presenta numerose novità: la piccola City 600, la nuova City Blindata e l’innovativa City Star Bar, che grazie a bicchieri da 14 Oz, un frigorifero, due topping e due sciroppi, permette di offrire una vasta gamma di bevande “To Go” sullo stile di note caffetterie internazionali. Infine è presentato in anteprima mondiale l’ultimo rivoluzionario brevetto targato Ducale: il “Sistema Sottovuoto Ducale®”. Grazie al “Sistema Sottovuoto Ducale®” è possibile mantenere inalterate nel tempo la qualità e le caratteristiche organolettiche del caffè in grani. Per far ciò il dispositivo inventato e brevettato da Ducale permette di creare il sottovuoto all’interno della campana caffè e di mantenerlo in modo completamente automatico, garantendo così un caffè di Qualità costante nel tempo. E’ indicato in special modo per le piccole locazioni e per le macchine con doppio caffè.
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La torrefazione El Tostador è depositaria di un’antica tradizione, che viene gelosamente tramandata di padre in figlio. A Venditalia vuole svelare il segreto del suo successo: pregiate qualità sapientemente dosate e miscelate tra loro, una lavorazione artigianale come la classica cottura a legna e….tanto tanto amore!
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Pantone Yellow C
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Accanto ad una linea di caffè in grani e liofilizzato, Esperia propone prodotti solubili e latte granulare di alta qualità. I prodotti solubili per il vending sono realizzati seguendo ricette esclusive e tecnologie all’avanguardia che garantiscono resa in tazza, solubilità e massima qualità. A Venditalia propone la nuova miscela di caffè in grani e, per tutti coloro che ancora non la conoscono, la gamma di prodotti solubili e grani “Bueno” per il Vending.
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A15 Elivend propone la sua nuovissima linea di allestimenti per postazioni di distributori automatici caratterizzata da soluzioni innovative, pratiche e di design. Tutti gli allestimenti possono essere personalizzati e comunicare un’immagine aziendale d’impatto. Il progetto infatti nasce proprio per fornire una postazione gradevole e pratica completata da spazi per la raccolta differenziata dei rifiuti, illuminazione, monitor per video e molti altri accessori per rendere più funzionale l’angolo ristoro.
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C42 Faber Italia fabbrica macchine da caffè italiane. L’azienda presenta a Venditalia 2014 la sua elevata gamma di macchine per il caffè altamente specializzate, che valorizzano il made in Italy. In esposizione tutti i modelli dell’azienda, che si contraddistinguono per gli elevati standard qualitativi e il design essenziale.
Ducale macchine da caffè made in Parma - Italy www.ducale.com
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VENDITALIA 2014 Pad. 2 – Stand E26 D29
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er gli imprenditori dell’O.C.S. il sistema DrinkSpenser costituisce un’interessante opportunità di ampliare l’offerta al cliente, integrando le bevande calde in monoporzione con un’ampia gamma di bevande fredde in capsula, con cui soddisfare l’esigenza di softdrink, oltre che di acqua liscia e gassata, in attività quali uffici e piccole aziende. In breve, il sistema DrinkSpenser è basato sugli stessi princìpi dell’O.C.S. ma è indirizzato al comparto delle bibite, dove va a colmare una lacuna sostituendo la tradizionale vendita di bottiglie e lattine attraverso distributore automatico, laddove le dimensioni dell’azienda non ne consentono l’installazione. Per questo motivo possiamo dire che con DrinkSpenser s’inaugura un nuovo segmento, l’Office Drink Service, inteso come completamento e integrazione dell’Office Coffee Service.
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Ingegni, la giovane impresa produttrice di questo innovativo sistema a capsule, ha così dato una risposta concreta al mercato, offrendo agli operatori del comparto O.C.S un sistema semplice quanto innovativo e che non comporta impegnativi investimenti economici. Per conoscere meglio il sistema Drink Spenser incontriamo l’amministratore delegato di Ingegni William Giannelli, giovane ingegnere informatico, il quale per seguire le orme del padre, in
Intervista con William Giannelli
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ventore della famosa Stirella – il primo sistema stirante con caldaia - si è dedicato negli ultimi anni alla ricerca e sviluppo di vari sistemi innovativi, di cui il DrinkSpenser è il progetto più avanzato e ambizioso. Che cos’è DrinkSpenser e cosa l’ha spinta a ideare quest’innovativo sistema? DrinkSpenser è una macchina a capsule che eroga un’infinità di bevande fredde e calde tutte diverse: dalla cola all’aranciata, dal succo ai te freddi, dall’energy allo sport drink. In aggiunta a tutto questo la macchina eroga anche acqua fredda liscia e gasata. L’idea è nata qualche anno fa osservando il grande successo che i sistemi a cialde del caffè stavano avendo in Italia e in tutto il mondo. Da qui il pensiero di replicare il modello e applicarlo alle bevande fredde. Ma trovare l’idea giusta per passare dalle parole ai fatti non è stato semplice e veloce. Sono state infatti molte le barriere tecniche da abbattere per ottenere un sistema brevettato in grado di garantire un’erogazione sicura e di alta qualità. Evitare la contaminazione batteriologica e organolettica delle bevande è stata la nostra più grande conquista. Non essendoci contatto tra le parti meccaniche e il concentrato, la macchina è sempre pulita e pronta all’uso. Qual è stato il percorso e com’è strutturata oggi l’Azienda? Ingegni nasce nel 2011 grazie a un paio di amici che hanno creduto in me e finanziato la prima parte del progetto. L’azienda attualmente ha una decina di dipendenti divisi tra produzione e uffici. Il clima in
azienda è quello tipico delle startup, caratterizzato da grande fermento e da un forte entusiasmo, alimentato anche dall’età media che è inferiore ai 30 anni. Lo stabilimento è situato in provincia di Como, mentre la produzione delle capsule avviene in una sede distaccata in Emilia Romagna. Entriamo nei dettagli tecnici del distributore. Com’è fatto DrinkSpenser? DrinkSpenser è una macchina apparentemente di semplice fattura. In realtà il meccanismo è abbastanza complesso. Basti pensare che al suo interno sono stati integrati due sistemi: un frigogasatore e un erogatore di bevande in capsule, oltre a essere dotata di scarico automatico, display LCD e tastiera touch. Ciò che più di tutto la caratterizza è l’esclusivo sistema di erogazione brevettato Ingegni: ogni erogazione avviene in ambiente protetto e la bevanda viene miscelata direttamente nel bicchiere. Va poi detto che DrinkSpenser è disponibile in varie versioni (table top, freestanding e lite) e nelle versioni con serbatoio da 3,5 litri o con allacciamento diretto alla rete idrica. Ci spiega com’è fatta la capsula e cosa contiene? All’interno della capsula vi è un concentrato, lo stesso che le aziende del beverage utilizzano per produrre le bottiglie e le lattine che si trovano nei distributori automatici o al supermercato.
Ogni capsula contiene 15ml di prodotto equivalenti a bicchieri da 180ml. Attualmente in gamma abbiamo undici gusti: cola, aranciata, chinotto, limonata, acqua tonica, energy drink, succo ACE, sport drink, the al limone, alla pesca e verde. Questi ultimi tre sono erogabili sia caldi che freddi. Come fa la macchina a distinguere le varie tipologie di capsule? DrinkSpenser è dotato di un sistema di riconoscimento delle capsule e, devo dire, che questa parte della macchina è quella che suscita sempre il maggiore entusiasmo. Il sistema, da noi progettato, riconosce in automatico la tipologia di capsula inserita e in questo modo la macchina in autonomia gestisce l’erogazione corretta dell’acqua, che sia calda, fredda liscia o gasata. Le vostre capsule sono firmate da un brand leader del beverage: San Benedetto. Com’è avvenuto l’incontro tra le due Aziende? Circa un paio di anni fa ho avuto l’opportunità di presentare al dott. Zoppas e ai suoi dirigenti il mio progetto e, devo dire, che li ha entusiasmati. Ne è subito nata una collaborazione che si è concretizzata in un’esclusiva commerciale per il mercato nazionale. E cosa progettate per l’estero? Le capsule brandizzate Spenser sono
quelle destinate al mercato estero, ma sono prodotte nello stesso stabilimento italiano dove confezioniamo il prodotto a marchio San Benedetto. Le capsule a marchio Spenser che, come dicevo prima sono destinate ai mercati europei ed extra-europei, completano anche la gamma di bibite in vendita sul mercato italiano, dal momento che alcune referenze non sono prodotte da San Benedetto. Inoltre, grazie alla certificazione Halal, siamo in grado di servire anche i mercati arabi. Quanto costano al gestore le vostre capsule e che tipo di confezione avete predisposto? Le capsule a marchio San Benedetto sono in confezione da 30 unità mentre quelle a marchio Spenser sono in confezione da 40. Il primo prezzo per i distributori dell’O.C.S. è di 24,5 cent, ma tale prezzo è chiaramente soggetto a scontistica con il crescere degli ordinativi. Dopo 3 anni, potete ritenervi soddisfatti dei risultati? Avete intrapreso la strada che volevate o cercate altro? Il tempo e il denaro investiti in questi anni di ricerca e sviluppo sono stati notevoli, ma gli accordi commerciali stretti in Italia e in via di definizione con importanti clienti e partner esteri stanno iniziando a ripagarci degli sforzi profusi. Il nostro obiettivo è crescere in tutti i canali, sia nell’ho.re.ca.
che nel vending e, perché no, anche nel segmento domestico. Stiamo portando a termine le fasi brevettuali, dopo di che saremo pronti a presentarci all’intera platea dei consumatori. State entrando nel settore vending a piccoli passi. Cosa manca per diventarne protagonisti? Per quanto riguarda il mondo del vending, DrinkSpenser è stato presentato in anteprima durante la Vending Cruise del 2013 e poi, in maniera più ufficiale, a Vending Paris 2014. In entrambi i casi si è trattato di un esordio in un contesto più internazionale, necessario per testare l’interesse verso il nostro prodotto intanto che ne realizzavamo una versione più adatta al vending, dove la gestione del credito ha grande importanza. Ebbene, posso anticipare che a Venditalia 2014 presentiamo i vari modelli del nostro DrinkSpenser abbinati o abbinabili a un distributore automatico di capsule, che consentirà la vendita vera e propria della capsula anche tramite gettoniera. Per questo motivo ritengo che Venditalia rappresenti il nostro ingresso ufficiale nel vending e sono certo che la versione automatizzata del nostro DrinkSpenser colpirà i professionisti del settore che visiteranno gli stand a Fieramilanocity. Vending News
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info@vai.eu.com
IL FUTURO PREMIA L’INNOVAZIONE, QUINDI ! Venditalia 7-10 maggio 2014 FieraMilanoCity Stand C31-D42 Padiglione 4 Se sei un gestore alla ricerca dei servizi più innovativi per sviluppare il tuo business, VAI Vending All Inclusive rappresenta il partner ideale per creare il futuro che desideri. Dal 2012, ovvero da quando è nata questa sinergia tra le principali rivendite italiane ed europee, VAI ha conosciuto un rapido sviluppo perché ha saputo contribuire alla crescita delle tante gestioni assistite. Come? Per scoprirlo vieni a Venditalia, ti aspetta una gamma servizi completa, efficiente e sempre all’avanguardia.
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Le nuove capsule lollocaffè compatibili con macchine Nespresso e Lavazza a modo mio*
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albusera è un brand storico nei prodotti da forno della tradizione italiana, associato da generazioni al momento della prima colazione. In passato il breakfast all’italiana era un vero e proprio rito, il momento in cui i membri della famiglia si riunivano intorno alla classica tazza di caffelatte per darsi il buongiorno prima di essere assorbiti dalla routine quotidiana. I tempi sono cambiati. Il frenetico tran tran della vita moderna ha modificato le modalità di consumo e per la maggior parte delle famiglie la cena resta l’unica occasione in cui ci si riunisce intorno a un tavolo. La prima colazione viene consumata per lo più fuori casa e il pranzo è diventato un veloce spuntino integrato da snack che aiutano ad arrivare alla fine della giornata La distribuzione automatica rappresenta il canale che meglio risponde alle mutate esigenze in quanto consente di consumare pasti e spuntini nei luoghi di lavoro e di passaggio attraverso un’offerta di prodotti variegata e rispondente alle diverse esigenze di ognuno. Galbusera, che attraverso cinque generazioni imprenditoriali, ha saputo seguire le evoluzioni del mercato e realizzare prodotti che via via rispondessero alle richieste, da oltre 3 anni è presente nel vending con una gamma di referenze studiate ad hoc. Oggi l’Azienda ha deciso di impegnare nel canale maggiori risorse e investimenti e di sviluppare una capillare rete commerciale che la porti ad occupare un ruolo di primo piano nel consumo Away from Home.
Ne parliamo con Giulio Bonini responsabile del canale Vending dell’Azienda. Galbusera è un’Azienda storica del comparto alimentare italiano nata come piccola impresa familiare. Com’è strutturata oggi? Dai tempi del fondatore Ermete Galbusera che nel 1938 a Morbegno (SO) ha iniziato la propria attività in un laboratorio di pasticceria ad oggi Galbusera si è trasformata.
Intervista con Giulio Bonini
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Oggi Galbusera è un gruppo che con la recente acquisizione di Tre Marie mira per il 2014 a un fatturato di 200 milioni di euro. Un gruppo con 720 dipendenti distribuiti fra Cosio Valtellino (SO), Agrate Brianza (MB) e lo stabilimento Milanese di Tre Marie. Il consumo Away from Home assume una valenza sempre maggiore nelle abitudini alimentari. Come risponde Galbusera alle nuove tendenze? Galbusera mira ad essere presente in ogni momento e luogo di consumo durante l’arco di tutta la giornata. All’interno dell’ampio portafoglio di referenze Galbusera offerte al consumatore, abbiamo scelto una gamma di prodotti da proporre direttamente alla vendita in comode monodosi snack. Questa gamma è proposta sia al canale vending che a quello dell’impulso Bar, utilizzando in questo caso dei pratici espositori da banco. Negli ultimi anni le polemiche che associano il vending alla cattiva alimentazione hanno creato non pochi problemi alle Aziende che hanno dovuto adeguare i propri prodotti. Come risponde Galbusera? Al centro della filosofia di Galbusera che da oltre 20 anni l’ha resa un punto di riferimento nel segmento salutistico dei prodotti da forno in Italia – ci sono qualità, sicurezza e trasparenza in ogni fase produttiva, dalla scelta delle materie prime alla tavola del consumatore. Il Percorso Salute® riassume l’impegno di Galbusera nei confronti dei consumatori ed è riportato sulla confezione dei prodotti con un Bollino.
Un impegno che si sostanzia in tre MAI e tre SEMPRE: MAI OGM MAI Grassi Idrogenati MAI Coloranti, Conservanti ed Emulsionanti chimici di sintesi SEMPRE Alta Qualità degli Ingredienti e Ricette SEMPRE Controlli Giornalieri in Produzione SEMPRE Ricette studiate per un’alimentazione equilibrata Attraverso quali strategie Galbusera vuole rafforzarsi nel vending? Galbusera, che vede la sua presenza nel canale Vending da anni soprattutto come solido riferimento per i prodotti senza glutine, sempre più richiesti nei capitolati di scuole, ospedali ed enti pubblici, soltanto dal 2011 ha approcciato questo canale attraverso una precisa strategia che si basa su 4 S: 1) Specializzazione. L’organizzazione di vendita, una vera e propria divisione con tanto di rete vendita dedicata con copertura nazionale. 2) Servizio. L’azienda mira a servire dal più grande al più piccolo gestore con imballi e sottoimballi dedicati e minimi d’ordine accessibili. 3) Salute. Tutti i prodotti rispondono ai principi del Percorso Salute®. 4) Snack. L’offerta copre tutti i momenti e i bisogni snack, non solo dolci, ma anche salati.
L’offerta Galbusera per il vending È una linea di cracker dal gusto sorprendente che unisce la bontà e tutta la leggerezza del riso soffiato. E da oggi la gamma è ancora più ricca. Infatti, oltre ai RisoSuRiso Cracker classici, sono disponibili anche i saporiti RisoSuRiso Cracker pomodoro e formaggio e i RisoSuRiso Cracker integrale, perfetti per un’alimentazione sana e bilanciata ma senza rinunciare al gusto.
E per chi vuole rinunciare al glutine ma non al gusto, ecco la linea ZeroGrano, fatta di cracker e biscotti buoni, ma senza glutine. ZeroGrano Cracker, croccanti cracker con mais e orzo, ZeroGrano Wafer con cioccolato e senza glutine e infine ZeroGrano Biscotti al cacao, farciti con crema vaniglia e naturalmente zero glutine. E le bontà Galbusera non finiscono qui: Zalet, i frollini ricchi di sapore, con un contenuto di grassi equilibrato, fatti con ingredienti nobili come malto d’orzo e miele e Magretti, craker preparati solo con acqua e farina, con solo l’1,5% di grassi.
Quali sono le novità 2014 che presentate a Venditalia? Nel 2014 arrivano due grandi novità tutte da provare! I nuovi snack dolci RisoSuRiso e Buonicosì. Dal successo di RisoSuRiso, la marca che ha guidato negli ultimi due anni la crescita del mercato dei cracker salutistici, nasce Il nuovo RisoSuRiso Snack, un sandwich di croccante biscotto con golosa farcitura di crema riso latte, disponibile in due gusti: biscotto con gocce di cioccolato e biscotto con frutti
I gustosi snack Trà buoni da gustare in ogni pausa della giornata, tra una cosa e l’altra. I Trà sono disponibili in tre diverse varianti: Trà classici, Trà mini e i Trà cereali e rosmarino.
Un’altra bontà firmata Galbusera sono i frollini, i wafer e i biscotti farciti senza zuccheri aggiunti, della linea BuoniCosì. La prova che si può essere buoni anche senza essere zuccherosi. Oltre ai BuoniCosì Frollini con uova fresche italiane, sono disponibili anche i BuoniCosì Wafer ricchi di gusto ma senza zuccheri aggiunti e i buonissimi BuoniCosì Biscotti Farciti dove un frollino dal gusto classico e un frollino al cacao racchiudono un ricco strato di deliziosa crema alla vaniglia.
rossi. È l’unico biscotto sandwich con crema riso e latte, arricchita con calcio e vitamina D, e con farina di riso nel biscotto. Da Buonicosì, la marca leader nel mercato dei biscotti senza zuccheri aggiunti, , arriva il nuovo Buonicosì Snack, una golosa barretta integrale, unica perché fonte di fibre e con il 50% di morbido ripieno alla frutta. E’ disponibile in due golosi gusti: albicocca e frutti rossi. I nuovi snack dolci RisoSuRiso e Buonicosì sono ideali per la tua pausa golosa e genuina, perché sono fatti con ingredienti di alta qualità e ricette equilibrate, con tutta la rassicurazione
31 del Percorso Salute Galbusera. Con un apporto calorico molto contenuto (poco più di 100 kcal per snack) soddisfano il bisogno di un break leggero in ogni momento della giornata. Entrambe le novità sono rivolte ad ogni tipo di consumatore: giovani, adulti, studenti e lavoratori. Per questo saranno distribuite sia a scaffale che nei principali circuiti vending. Anche per il 2014 RisoSuRiso e Buonicosì godranno di un forte sostegno pubblicitario, ed i due nuovi snack, a breve, compariranno nei divertenti spot televisivi delle due marche. Vending News
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WORLDWIDE CREATORS OF COFFEE MACHINES AND MUCH MORE
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Pad. 4 Flo porta a iVenditalia Vieni conoscere gioielli di casa FAS continua a KRYSTAL · FAS 500 ·aPERLA A39-B38 Flymax presenta la sua proposta di valore, distinguersi per capaciDistributori FAS,usufruendo semplici, essenziali, affidabili. e della tutte le altre macchine sul nostro sito webrestyling con piacevolisinteressanti più ampia gamma tà innovative volte a dare soluzioni Disponibili nelle versioni abbinate: FAS INTERNATIONAL spa oppure PERLAper - KRYSTAL. KRYSTAL - FAS 500 simi look della linea automatica e di bicchieri distribuzione autodei consumatori. 36015 Schio (VI)alle Italy · nuove Via Lago diesigenze Vico, 60 L’elevata qualità tecnica, rende ciascun modello www.flymax.com T +39 0445 502.011 · F +39 0445 502.010 semiautomatica dei suoi distributori. matica ad oggi sul mercato europeo. L’azienda costruisce il suo futuro, e un pezzo inconfondibile. info@fas.it · www.fas.it La novità di quest’anno è un diPresenta importanti novità tra le quello del vending, crescendo in tecstributore automatico per erogazioquali il coperchio automatico e il bicnologia user friendly per operatori e ne di prodotti in sciroppo e bubble chiere per bevande Premium ‘soft consumatori. FAS presenta a Venditea con consegna automatica di cantouch’ di cui Flo è unico produttore talia i nuovi prodotti della linea LIVE. nucce e bicchieri sigillati da 750cc. in Europa. Particolarità dello stand è un percorso virtuale che conduce il cliente a scoprire le novità Flo 2014! Galbusera presenta l’intera Pad. 2 linea vending composta da: D39 Le novità che G. Cova & C. RisosuRiso sfiziosi cracker FLYMAX 450 CALIFORNIA Pad. 4 REVOLUTION KRONOS presenta a Venditalia 2014 con tutta la bontà del riso soffiato; Trà il C09 sono molteplici: la crostatina cracker snack dal gusto sorprendente in tre varianti; BuoniCosì biscotti e con crema di nocciola, il biscottone wafer senza zuccheri aggiunti; ZeroGrano,biscotti, wafer e cracker senza glutine, Essefrolla con frutti rossi e due vama ricchi di gusto; Zalet il biscotto dal sapore unico arricchito con miele; Magretti rietà di confezioni da tre biscotti di il cracker con un ridotto contenuto di grassi. pasta frolla con un cuore morbido di E infine le ultime novità: i sandwich RisosuRiso con crema riso latte e gli snack marmellata di limone e di fragola. BuoniCosì con fibre e tanta buona frutta. C21-D24
C39-D50
Ve n d i n g M a c h i n e s
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IARP presenta una vasta gamma di prodotti. Accanto alla Linea Laser 6 e Laser 8 ci saranno le ultime nate: Laser PLUS per gelati confezionati, dotata di controllo della temperatura in remoto; Laser 6/183 e Laser 8/183 nella versione slave e il nuovissimo Laser VIP con elevatore, display touchscreen, display prezzi sotto i cassetti e speciale porta Full Glass (solo vetro) per aumentare la visibilità del prodotto esposto. A completamento, un cella refrigerata 2x2 mt. ideale per lo stoccaggio dei prodotti freschi e Fox, collaudato contenitore da trasporto per non interrompere la catena del freddo.
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GPE presenta una macchina per bevande calde totalmente nuova, dotata di un sistema brevettato che permette di visualizzare “instant” l’eventuale assenza di polveri solubili così da inibire la vendita di prodotti mancanti. Ripropone i tanti modelli GPE e due corner legati alla consolidata collaborazione tra GPE Vendors e aziende partner come Algida e Nestlè, leader nella produzione di gelati. Grande novità il distributore di Cafè Zero, che affianca la vasta gamma dei brand Motta, La Cremeria e Antica Gelateria del Corso.
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C37 Con i prodotti a marchio Caffè Gioia, Labcaffè punta su qualità e innovazione grazie all’uso di impianti tecnologicamente avanzati. Fiore all’occhiello è il confezionamento di cialde da 42 e da 38 mm., che l’azienda presenta a Venditalia insieme alla nuova miscela Caffè Gioia Strong in cialde e capsule biodegradabili, alle cialde e le capsule dell’ AsRoma e alle nuove capsule compatibili Nespresso e Lavazza Blu. Novità assoluta, le cialde di Green Coffee brucia grassi.
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A16 Il Fornaio dei Sassi, nel valorizzare la tradizione locale, presenta una vasta gamma di prodotti: i tarallini, realizzati con pregiati oli di oliva. i crostini, proposti al naturale e nei gusti contadina, allegro e marinara. le scrocchiarelle, uno snack da sgranocchiare in qualunque momento della giornata. Novità del momento le scrocchiarelle al gusto kebab, uniche nel loro genere. le gracchiole, croccanti tronchetti aromatizzati, anch’essi realizzati con oli d’oliva di altissima qualità.
io de il Forna i Sassi dal 1990 i Sa ri Migliori po
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B01 Ingegni presenta DrinkSpenser, l’innovativo distributore di bibite in capsule nei modelli Lite e Top e nelle due versioni di colore disponibili. Immancabile l’intera gamma di bevande disponibili a marchio San Benedetto e Spenser. Inoltre presenta in anteprima due modelli di distributori automatici per le capsule nella versione low-cost a moneta e ad alta capacità, abbinabili alle comuni gettoniere. Ingegni è anche allo stand San Benedetto (Pad. 4 - B30).
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Lancer ha sviluppato Mophas, un avanzato software per il vending. Combinando le competenze tecnologiche del proprio settore R&S e l’esperienza dei clienti, Mophas è in continua e rapidissima evoluzione. Lancer presenta a Venditalia gli ultimi sviluppi del suo software.
Magex presenta C03 il concetto di distributore con sistema a trasporto coperto da 4 brevetti e altri 2 in fase di assegnazione. Queste le novità: BigStore il sistema robotizzato in grado di fornire qualsiasi tipologia di prodotto; Library24h che abbina la vendita alla funzione di noleggio; Easy, che eroga il prodotto ad altezza uomo facilitandone il prelievo.
©2014_www.imagination.it
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2000
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Siamo presenti a Venditalia 2014 Hall 4 - Stand C39 D50
Touch Screen ad elevate prestazioni
Display LED cassetti
2014
Classe energetica A+ e A++
Sistema integrato di telemetria: fas@net
Tecnologia in Movimento FAS INTERNATIONAL spa 36015 Schio (VI) Italy · Via Lago di Vico, 60 T +39 0445 502.011 · F +39 0445 502.010 info@fas.it · www.fas.it
L’evoluzione nel mondo del Vending. Una gamma di prodotti in perfetta sintonia con l'evoluzione tecnologica. Soluzioni che migliorano l'interfaccia utente e facilitano la gestione del punto vendita.
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A04-C16
Con oltre vent’anni di esperienza nella distribuzione automatica, oltre 2,5 milioni di macchine diffuse in tutto il mondo e più di 2 miliardi di erogazioni all’anno, Lavazza ripropone i sistemi Espresso Point e Blue. Accanto ad essi, l’azienda presenta numerose novità, sia nel Vending, in un’ottica di rafforzamento delle soluzioni a doppia offerta grani-capsule; sia nell’OCS, con l’anteprima di nuove macchine che fanno della compattezza il loro punto di forza.
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Mars propone due delle sue linee Pad.2 di prodotto: gli snack al cioccolato e le gomme da masticare a marchio ORBIT. L’ azienda presenta inoltre la nuovissima grafica in 3D, brandizzata M&M’s, della “ mitica” Vendo MVC 600. La 3D vending machine di Mars ha una capacità di 796 unità di prodotto, suddivise su 18 spirali verticali distribuite su 5 ripiani estraibili per offrire al caricatore massima rapidità e semplicità nelle procedure di rifornimento. Design di grande appeal, pannello frontale in lexan retroilluminato, refrigerazione ottimale (16°-18°). La 3D vending machine di Mars eroga gli snack al cioccolato M&M’s nelle tre varianti Peanut, Choco e Crispy, Twix, Bounty, Mars, Snickers e Balisto.
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MDS Electronics presenta oltre alla tradizionale gamma di sistemi di pagamento cash e cashless, due importanti novità: la soluzione di vendita My Wallet Kiosk di Deutsche Telekom e il sistema di telemetria Vendon. My Wallet Kiosk è il lettore di carte di credito bancarie, in grado di gestire sia le carte a chip che la nuova tecnologia contactless NFC, con transazioni sicure e certificate dai principali circuiti bancari. Esso si integra con il sistema di telemetria Vendon in un unico hardware. Il sistema di telemetria Vendon offre un dispositivo a microprocessore per la raccolta e l’invio via GPRS dei dati dei distributori automatici. Un software di gestione in cloud per monitorare da remoto i report di vendita, gli allarmi tecnici e gli incassi, con netto miglioramento delle prestazioni dei D.A.
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Madama Oliva, azienda leader nel settore olive fresche, fa il suo ingresso nel vending con il nuovo brand GOLOS-ITA: una bustina Doypack da 30gr elegante e attraente, contenente olive verdi siciliane denocciolate dalla polpa croccante e saporita. E finalmente i distributori saranno arricchiti di uno snack sfizioso e naturale al 100%.
Medac presenta E Vending Cup Bicchiere da bibita calda e fredda da utilizzare nei distributori automatici ecosostenibile ed ecologico, prodotto con carta certificata FSC accoppiata con una pellicola in Mater Bi, biodegradabile e compostabile. Personalizzabile su specifica richiesta conferisce al logo il valore aggiunto dell’associazione ad un prodotto naturale rispettoso dell’ambiente.
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L’innovativo dispenser d’acqua ION, made in USA, è distribuito dalla compagnia olandese Natural Choice Europe che lo presenta per la prima volta in Italia. È un erogatore di acqua filtrata facile da installare, grazie al sistema di autoinstallazione (10 min.), che riduce a 5 minuti i tempi di raffreddamento (norm. 25/30 min.). ION è dotato di sistema SleepMode™ che permetti di risparmiare il 75% di energia. Semplice ed ecologico!
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Lo stand di Ni.Si a Venditalia rappresenta, come di consueto, un punto di ritrovo eno-gastronomico per amici e clienti. Presenta come sempre tutta la propria gamma di prodotti, a partire dalle palette automatiche per i distributori nelle varie dimensioni, le palette ad uso manuale, in particolare quelle incartate che possono essere personalizzate con il proprio logo. Novità assoluta la paletta di dimensioni 125mm, pensata soprattutto per il mercato nordeuropeo. Un’altra curiosità: l’esposizione del primo modello di distributore automatico...
Microhard, è esclusivista in Italia dei prodotti Coinco, presenta l’intera gamma delle sue soluzioni harware e software per il vending. Il prodotto di punta è sicuramente rappresentato dalla nuova gettoniera rendiresto Guardian 6000XL multiprotocollo con sei tubi, completamente rinnovata rispetto al modello precedente. Ha la peculiarità di offrire soluzioni semplici ai problemi che ricorrono in questo tipo di prodotti: controllo monete all’interno dei tubi, estrema facilità di pulizia, immediata sostituzione dei tubi e relative configurazioni della cassetta di resto.
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Cida srl, proprietaria del brand MokaMokaCaffè, propone una nuova capsula compatibile Nespresso capace di esaltare l’aroma e la qualità del caffè. Mostrerà tutte le caratteristiche e i numerosi vantaggi della sua cialda bidose. Obiettivo della torrefazione partenopea è di portare la sua filosofia del caffè anche nel mondo dell’Ho.Re.Ca. attraverso una carta dei caffè, in modo che i clienti possano scegliere tra le diverse miscele il gusto preferito e non accontentarsi semplicemente di un’unica qualità offerta.
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icromic si avvale di una trentennale esperienza nella produzione e commercializzazione di ricambi per elettrodomestici. L’Azienda, che ha la sua sede a Pomezia (LT), è riuscita col tempo a ritagliarsi una nicchia di mercato nella distribuzione automatica attraverso prodotti dedicati a questo particolare settore. Partita in sordina con una piccola gamma di ricambi per alcuni modelli di macchine, oggi Micromic dispone di un catalogo ricco col quale è in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza nel vending. Per conoscere meglio l’organizzazione abbiamo incontrato Michael Michon direttore commerciale della Micromic. Com’è nata Micromic? Micromic è nata per permettere a tutti gli operatori che si occupano di ripara-
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Intervista con Michael Michon
zione e revisione di elettrodomestici di ottenere prodotti qualitativamente validi, senza sottostare a quello che di fatto era un monopolio teso ad impedire lo sviluppo della loro attività. Le multinazionali avevano interesse a non fornire reperibilità di ricambi o a fornirli a prezzi elevati per scoraggiare di fatto la riparazione e promuovere solo la vendita di nuovi modelli. In questo spazio e con questa precisa funzione si è collocata Micromic. Come si è avvicinata alla distribuzione automatica? Rilevando che la perdurante crisi economica e le crescenti difficoltà di smaltimento stavano generando la medesima esigenza anche in un mercato in teoria più ricco come quello della distribuzione automatica.
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Com’è strutturata l’azienda e come riesce ad integrare la produzione in proprio con la commercializzazione di ricambi non prodotti in casa? La Micromic si avvale di una trentina di persone qualificate, ognuno con il suo specifico ruolo e dispone di circa 5.000 mq. di magazzini. Oltre alla produzione in proprio di componenti, basata sulla collaborazione con fabbriche italiane ed estere, la Micromic ha ottenuto la ormai pluridecennale distribuzione in esclusiva sul mercato dei ricambi da parte di alcune tra le più qualificate aziende italiane, quali la Campini termostati, la Ceme elettrovalvole la Ulka elettropompe. Il mix di ricambi adattabili e ricambi originali acquistati direttamente alla fonte ci permette di offrire un servizio sempre più articolato e completo.
Quali sono i vostri mercati di rifornimento? I mercati di riferimento sono quelli che hanno l’esigenza di coniugare qualità, quotazioni favorevoli e disponibilità immediata dei pezzi richiesti: quindi potenzialmente tutti. Al momento le aree maggiormente servite sono quelle selezionate dell’Europa centrale, i Paesi dell’Est Europa, la Russia e altre. Ma, anche grazie a Venditalia, siamo certi di poter proporre la nostra collaborazione agli operatori che ne sentano l’esigenza in ogni parte del mondo. Quali sono i valori su cui si basa la mission di Micromic? Oltre a qualità, competitività dei prezzi, disponibilità anche di importanti quantitativi in pronta consegna, la ricerca, basata sull’evolversi continuo della richiesta costante di ampliamento della gamma, e l’innovazione, costituiscono l’input base della mis-
sion di Micromic ed anche il suo aspetto più stimolante. Che tipo di ricambistica produce? Resistenze guarnizioni in gomma, teflon e silicone, filtri parti plastiche, ingranaggi. Molto più semplice circoscrivere ciò che non siamo in grado di produrre. I ricambi sono quindi parte essenziale del processo di recupero dei distributori.
A chi sono rivolti i vostri prodotti e quali sono i progetti di Micromic per il vending nel futuro prossimo? I nostri prodotti sono attualmente destinati a gestori e rivenditori, ma la nostra ambizione è quella di fare un salto di qualità, passando dai ricambi propriamente detti ai componenti destinati al primo impiego. Vending News
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Siamo a
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Micromic S.r.l. Via Silvio Pellico 35 Pomezia (Roma) ITALY Tel +39 069111503 Fax +39 069112487 vending@micromic.com www.micromic.com
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Vending, il mercato vuole più innovazione A Venditalia N&W si presenta con nuovi distributori pensati per migliorare le prestazioni, ampliare l’offerta e aumentare la marginalità dei clienti. N&W ha idee chiare, obiettivi precisi e due parole chiave: innovazione ed evoluzione. Innovazione dei prodotti, per rispondere all’enorme rivoluzione tecnologica in atto negli ultimi anni. Evoluzione delle proposte, perché i consumatori richiedono un’offerta sempre più personalizzata e, quindi, differenziata. Le nuove macchine N&W presentate a Venditalia 2014. I modelli di spicco senz’altro da segnalare sono Canto Touch e Samba Touch, che rappresentano la nuova generazione con interfaccia touchscreen destinata a trasformare i distributori automatici in veri punti vendita. Brio Up è l’evoluzione naturale di uno dei più grandi successi Necta degli ultimi 20 anni: una piccola grande macchina che ha tutte le carte in regola per imporsi come la migliore della sua categoria. Tango, il nuovo modello Snack and Food a spirali, si fa apprezzare per la straordinaria flessibilità di configurazione, le prestazioni di alto livello e l’eccellente rapporto qualità/prezzo. Un punto di riferimento per l’Ho.Re.Ca. è la nuova versione di Karisma, una superautomatica pensata per qualsiasi locazione nel mondo della caffetteria e dell’hotellerie, che eroga oltre 200 tazze all’ora.
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Infine Flexy, un gioiellino SGL con un ingombro esterno di soli 11 cm di larghezza frontale, in grado di funzionare con le principali capsule presenti oggi sul mercato. Parola d’ordine: innovare per ampliare l’offerta Le macchine di nuova generazione sono più facili da usare, rispondono a standard di sicurezza più aggiornati, riducono i tempi di manutenzione e di pulizia e sono molto più vantaggiose rispetto alle vecchie. Le innovazioni permettono di proporre un prodotto più alto di gamma, che stimola l’utente a consumare di più ogni giorno. Proprio quello che serve agli operatori per aumentare fatturati, redditività e marginalità.
Completezza ineguagliabile
Venite a trovarci a Venditalia 2014 Pad. 2 stand C08 - A11 GAMMA PRODOTTI: LA DIFFERENZA È NECTA. Una collezione straordinaria di distributori automatici, dove ogni singola macchina è concepita e realizzata per garantire una pausa di qualità superiore. Per tutti i tipi di ambienti la gamma Necta vi offre la soluzione migliore per soddisfare ogni desiderio dei vostri clienti. Dovete solo scegliere tra gli innumerevoli capolavori. La differenza è Necta, il risultato ineguagliabile.
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Payprint partecipa per la prima volta a Venditalia presentando una vasta gamma di prodotti destinati alle funzioni di pagamento, fidelizzazione ed emissione scontrini, alcuni propri ed altri di importanti brand internazionali come Ingenico®, per quanto riguarda i POS da pannello, inclusa la nuova tecnologia NFC. ICT® per lettori di banconote, gettoniere rendiresto ed erogatori di tessere; STAR®, importante brand relativo a stampanti, con una ampia gamma; l’innovativo Minikiosk Asura con touchpanel. E infine i prodotti di propria produzione: stampante Beta1 a basso costo, già utilizzata da vari produttori di distributori di sigarette; lettore di banconote F40, certificato da BCE; lettore-scrittore di carte FIDO RFId motorizzato con funzione di cattura delle carte. PANTONE 362 NERO NERO 50%
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E35 Payvend presenta MicrotronicMICROpay6: pagamento con carta di credito e telemetria in un’unica soluzione! Un sistema che consente di aumentare le vendite dei distributori automatici e allo stesso tempo ridurre i costi di gestione. Grazie alla telemetria integrata non bisognerà più effettuare interventi di assistenza tecnica per cambiare i prezzi o apportare modifiche sul sistema di pagamento.
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Payment Technologies è presente a Venditalia con una struttura rinnovata e una nuova immagine coordinata, espone la gamma completa delle sue soluzioni cash e cashless, oltre che una soluzione ibrida, prodotti versatili e semplici che offrono il miglior rapporto prezzo/ prestazioni del mercato. Tra le novità la nuova rendiresto 6 tubi Caiman e il sistema cashless Eagle, fiori all’occhiello di Paytec e frutto dell’evoluzione tecnologica e del restyling dei precedenti sistemi SIX e Oscar. Inoltre il nuovo programmatore portatile P6000 e l’applicazione di un QR code sul lettore di banconote CASTOR per rendere disponibile la documentazione tecnica via smartphone/tablet.
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C41 Pharmalogic, azienda leader specializzata nella progettazione e produzione di distributori automatici non a spirali ad alta tecnologia, non si rivolge più soltanto al settore della farmacia, ma a tutto il mondo dell’automated retail. In collaborazione con importanti brand e retailer l’azienda ha realizzato distributori automatici, tutti custom-branded sia nell’estetica che nell’interfaccia grafica, dotati di tecnologia touch-screen, interfaccia web, personal computer a bordo, telemetria, connessione in real-time ad un server centrale per la raccolta dati e reporting, analisi di vendita e molto altro ancora. In anteprima un nuovo sistema di erogazione brevettato, unico nel suo genere.
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D35 Piatti Freschi Italia, leader nella produzione di snack e piatti pronti con i brand Vogliazzi, Viva la Mamma e Zero24 Beretta, presenta un’offerta ricca di novità. Dopo il grande successo nell’edizione 2012 per Viva la Mamma Box, il nuovo modo di mangiare la pasta, sempre al dente e pronta in 2 minuti nel microonde, presenta ora i Box estivi: pronti da gustare con la forchetta inclusa nella confezione e senza bisogno di essere scaldati. Due ricette fresche e gustose: insalata di riso e cous cous con pollo e verdure.
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Si chiama KUBO ed è l’ultima nata in casa Nutis. Versione riveduta e corretta del modello Bassotto lanciato in occasione di Host 2013, KUBO si presenta con un design rinnovato, frutto di un lavoro di restyling del precursore Bassotto, che ne ha ammorbidito le linee, rendendola una macchina dall’aspetto semplice e dal look moderno, adattabile a qualsiasi ambiente. Totalmente made in Italy e realizzata in casa in ogni sua piccola parte, KUBO si distingue da tutte le altre macchine destinate all’OCS per la versatilità dei colori. Grazie alle cover intercambiabili, KUBO può assumere il look preferito dall’utilizzatore o più adatto alla location che la ospiterà. Al di là dell’aspetto estetico, Nutis ne sottolinea la qualità – ogni singolo pezzo è in acciaio – e le alte performance nella fase di erogazione, oltre che la possibilità di utilizzare la vasta gamma di bevande calde realizzate dall’Azienda.
IL SISTEMA DI PAGAMENTO UNIVERSALE pay
IL SISTEMA DI PAGAMENTO UNIVERSALE Stand: E 35 / Padiglione 2
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“Il caffè ci Commerciale Adriatica con il suo marchio Panafè presenta la appassiona, l’eccellenza ci guida” gamma completa di macchine per caffè espresso a cialde e capsule che si articolano questo il claim di Simfed, azienda di dalla linea ultracompatta alla linea classica ideali per la casa e l’ufficio e a cui produzione caffè delle linee prodotsi ADRIATICA affiancano le linee semiprofessionale e professionale appositamente svilupPanafè è un marchio COMMERCIALE srl - www.commercialeadriatica.com to POP CAFFE’ ed EXPRE’. pate per il segmento horeca. Simfed con la linea POP CAFFE’ si I riflettori sono puntati sulla nuova nata di casa Panafè FOX la nuovissima macprefigge di posizionarsi, nei prossimi china da caffè per capsule compatibili Nespresso, capsule TMF/termoformate5 anni, tra le prime 10 aziende naziomorbide in polipropilene e in fase di sviluppo anche per capsule Fap. Un’altra nali di produzione caffè per quantità novità è la linea dei Montalatte Panafè disponibili in 3 modelli differenti. e qualità. Attraverso l’impegno profuso in R&S, nel 2014 sono stati fatti Pad. 4 investimenti in impianti per la proD53-E46 duzione di capsule compatibili NeÈ una giovane azienda nata sull’esperienza ventennale di professionisti del settore spresso, Gimoka e Termozeta ed è della distribuzione automatica. Partendo dalla cultura del caffè espresso made in Italy, stata potenziata la capacità produtsi pone l’obiettivo di proporre al mercato macchine a cialde e capsule completamente tiva grazie all’acquisto di progettate e realizzate in Italia. Presenta la nuova gamma di macchine: due versioni a un nuovo e più grande cialda per il mercato Home/OCS, una doppia a cialde per il settore Ho.re.ca e una con un impianto di torrefazione innovativo sistema a capsule sempre il mercato OCS. del caffè. Pad. 4
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Elkey srl-QSAVE Group, soluzioni innovative cashless/telemetriche. Bubble, Qpoint per la gestione automatica del buono pasto, Acqua del sindaco, thE-STORE che integra la D.A. con le mense, Stadium&Arena strumento per unificare i pagamenti dello shopping negli stadi, servizi telemetrici, Age control.
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C02 Filiale delle due principali cooperative lattiere francesi, Régilait lo specialista del latte in polvere granulare pone la sua competenza al servizio degli operatori del vending. La novità è Topping Blu Vegetale: basso costo, qualità eccellente, estremamente solubile. Da provare!
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Saeco presenta la nuova tecnologia a capsule applicata ad Atlante per preparare bevande a base di caffè in capsula, garanzia di qualità anche nel fuori casa. La versione Atlante Capbean amplia l’offerta sul caffè espresso, erogando bevande a base di caffè sia da chicchi che da capsule. Presenta inoltre i modelli Atlante e Aliseo in versione Restyle e un’evoluzione della freestanding midsize Cristallo 400.
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La novità di San Carlo è il nuovo pack delle Più Gusto Lime e Pepe Rosa e Più Gusto Vivace formato vending. La nuova grafica del packaging, moderna ed attuale, si basa sulla categorizzazione del gusto, visibile anche cromaticamente grazie alle bande orizzontali di diverso colore. Inoltre, l’impegno di San Carlo nel settore vending è testimoniato anche dalla presenza sui distributori automatici presso le maggiori stazioni metropolitane di Milano, che sono stati interamente personalizzati con i colori, i disegni e i loghi San Carlo.
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Santàl è presente con il suo ricco portafoglio prodotti, con succhi e tè per ogni esigenza di consumo, oltre 30 gusti e quattro formati. La novità è Santàl Plus, la prima linea di succhi con una goccia di latte, disponibili negli item Pesca Mango e nel nuovissimo Fragola Banana. Oltre al Plus, propone tutte le referenze già presenti sul mercato: la gamma dei 250 ml con quindici sapori differenti tra cui l’innovativo Fruitea, i classici brik da 200 ml e la linea dei 500 ml, leggeri e delicati perché arricchiti con estratti di fiori e piante. Infine i classici tè in due formati: la lattina 330 ml e il PET 500 ml.
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B30 Immancabile presenza a Venditalia, San Benedetto espone la ricchissima gamma dei prodotti dedicati alla distribuzione automatica: dalle acque minerali a marchio San Benedetto, Primavera, Nepi, Guizza e Vivia fino alle “near water” Aquavitamin. Accanto ad esse la gamma di bevande a base di frutta – Oasis e Batik – e dei the, tra i quali merita una particolare menzione la linea Thè San Benedetto Summer Emotion di recente premiata Eletto Prodotto dell’Anno 2014.
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Spinel s.r.l. è presente a Venditalia 2014 con la sua gamma completa di macchine da caffè a cialda e a capsula. L’azienda conferma il suo impegno nel produrre macchine per l’OCS e per l’Ho.Re.Ca. robuste ed affidabili, strumento ideale per lo sviluppo del business dell’operatore professionale. In particolare i nuovi modelli di macchine Jasmine e Jessica, specifiche per il settore Ho.Re. Ca., sono da apprezzare per il loro principale punto di forza, la modularità: i gruppi caffè e la caldaia per acqua calda e vapore, sono attivabili singolarmente ed autonomamente con notevole risparmio nei consumi elettrici. J&J sono veramente user friendly: comandi a portata di mano e facili da gestire.
we are different we can make you different Pad. 2
A21-C16
Your future pad.2 is now, tutto a21 ciò che venditalia, - stand c16 serve per il vostro futuro è già disponibile: sexy machines, lovely drinks e cool service sono la risposta di rheavendors group alle aspettative dei consumatori. Sexy machines, la linea di macchine family feeling nei colori bianco e nero, che rappresenta la massima espressione di design, eleganza e pulizia delle forme, tra le quali spicca grandezza, ultima nata della gamma table-top. Viene inoltre presentata Air Snack, distributore equipaggiato di ascensore, per permettere una completa libertà di configurazione delle selezioni, dando la possibilità di offrire anche i prodotti più fragili e in vetro. Lovely drinks, un’ampia offerta di bevande, dalle più tradizionali, come l’espresso, alle più trendy, grazie al nuovo gruppo variflex. Tutto con un’unica miscela, un unico macinino, una sola macchina. E cool service, il mondo dei servizi, rappresentato dall’innovativo sistema di telemetria tm-on. L’estrema attenzione che da sempre l’azienda rivolge ai dettagli porta a ridisegnare anche l’ambiente che accoglie i distributori, rendendolo unico e riconoscibile, per offrire al consumatore non solo una bevanda, ma una versa e propria esperienza sensoriale a tutto tondo. In particolare il supporto Otium, del designer Marco Goffi, è un elemento d’arredo concepito per riprogettare gli spazi interni e il mercato della pausa caffè. Uno sguardo al domani, pur mantenendo ben saldi i valori fondanti che distinguono l’azienda da oltre 50 anni.
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Presenta Currenza c² la gettoniera rendiresto a 6 tubi caratterizzata da 40 parametri di misurazione monete, dall’impiego della tecnologia MTF e da tre motori di erogazione indipendenti per i sei tubi di monete. Possibilità di scelta tra quattro interfacce utente (con e senza display/tastiera) e interfacciabile con tutti i principali protocolli. Suzo Happ presenta anche Currenza Clip, il sistema di pagamento cashless.
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S.E.M. S.p.A. festeggia a Venditalia i 30 anni dalla sua fondazione 1984-2014…un vero traguardo! Con 3 stabilimenti di imbottigliamento di acqua minerale naturale, uno stabilimento per l’imbottigliamento dei boccioni (a rendere e a perdere) e 25 centri logistici, il Gruppo si pone ai vertici del mercato. La bottiglia da 50 cl è stata uniformata per tutti i Marchi: Monte Cimone, Nocera Umbra e Ventasso.
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Sisoft, azienda specializzata nell’informatica dedicata al vending, presenta la nuova versione di Progeav. Il software dedicato alle piccole e medie gestioni mette in mostra le nuove funzionalità dedicate alla telemetria, al controllo da remoto e alle gestione dei furgoni.
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In questa edizione Target fa toccare con mano il vantaggio della tecnologia applicata alle quotidiane attività di gestione, condividendo lo stand con uno dei suoi partner, la TRS System di Orbassano, giovane realtà che si avvale di professionisti di grande esperienza, specializzata nella manutenzione elettronica ed elettro meccanica, fornitura di distributori e sistemi di pagamento.
rmatica.it
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www.Targetinformatica.it – www.GDVending.it
Tecnoplastica Valtellinese e Natribom partecipano per la prima volta insieme con un unico stand, naturale conseguenza dell’accordo di partnership stretto di recente. Numerose le novità , tra le quali la nuova versione EVO della gamma Mini, Medi e Double. Da evidenziare la nuova versione della Double Evo dall’ elettronica evoluta e di grande affidabilità. 27-03-14 14:08
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E19 Dietro a ogni distributore automatico c’è molta tecnologia, partendo dai materiali utilizzati, passando per i sistemi di conservazione per arrivare alle performance di servizio. TÜV Italia, ente di certificazione, ispezione, test e formazione è al fianco dei produttori italiani del settore, supportandoli nella messa a punto di distributori che soddisfino queste caratteristiche, oltre a fornire loro le certificazioni indispensabili per essere e crescere sui mercati internazionali.
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Torrefazione Poli presenta Xpresso, brand che caratterizza un’ampia gamma di capsule porzionate in formato standard e compatibili Nespresso e un concept store dedicato alla vendita delle stesse che coprirà capillarmente il territorio italiano con l’apertura prevista di 100 punti vendita in 18 mesi. Le capsule Xpresso sono disponibili nelle seguenti miscele: Espresso, Intenso, Gold, Lungo, Dark, Decaffeinato, Le Origini del Caffè (selezionate miscele pregiate).
è un produttore russo di distributori automatici attraenti, sofisticati e tecnologicamente perfetti. Presenta ROSSO Touch un distributore per bevande calde dotato di touchscreen da 22”, il combinato ROSSO Touch Bar, FOODBOX e FOODBOX LIFT per gli snack. Accanto ad essi NERO, un’innovativa macchina per il caffè table top. Unicum ha sviluppato anche sistemi cashless e un innovativo sistema di telemetria online.
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ďż˝ltre a qualitĂ ďż˝ Ä?ŽžĆ&#x2030;Ä&#x17E;Ć&#x;Ć&#x;Ç&#x20AC;Ĺ?Ć&#x161;Ä&#x192; dei prezziďż˝ disponibilitĂ anche di imporďż˝ tanti ďż˝uantitativi in pronta consegnaďż˝ la ricercaďż˝ basata sullďż˝evolversi continďż˝ uo della richiesta costante di ampliaďż˝ mento della gammaďż˝ e lďż˝Ĺ?ŜŜŽÇ&#x20AC;Ä&#x201A;Ç&#x152;Ĺ?ŽŜÄ&#x17E;ďż˝ costituiscono lďż˝input base della misďż˝
�esistenze guarnizioni in gomma� tef� lon e silicone � �ltri parti plastiche� ingranaggi� Molto pi� semplice circo� scrivere ci� che non siamo in grado di produrre� I ricambi sono �uindi parte essenziale del processo di recupero dei distributori�
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Pad. 2
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I nostri prodoďż˝ sono aďż˝ualmente destinati a gestori e Ć&#x152;Ĺ?Ç&#x20AC;Ä&#x17E;ĹśÄ&#x161;Ĺ?Ć&#x161;Ĺ˝Ć&#x152;Ĺ?ďż˝ ma la nostra ambizione è ďż˝uella di fare un salto di ďż˝ualit�� passando dai ricambi propriamente deďż˝ ai componenti deďż˝ stinati al primo impiegoďż˝ Vending News
ÂŽ - Riproduzione riservata
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Pad. 4
Pad. 4 - Stand E15 Siamo presenti a Venditalia 2014 Hall 4 - Stand C39 D50
Touch Screen ad elevate prestazioni
Display LED cassetti
Classe energetica A+ e A++
Sistema integrato di telemetria: fas@net
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Pad. 4 - C 45
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Chiudo la nostra conversazione chiedendole unâ&#x20AC;&#x2122;opinione sullâ&#x20AC;&#x2122;export. ^Ä&#x17E;Ä?ŽŜÄ&#x161;Ĺ˝ >Ä&#x17E;Ĺ?Í&#x2022; Ć&#x2039;ĆľÄ&#x201A;ĹŻĹ? Ć?ŽŜŽ Ä&#x201A;ĆŠĆľÄ&#x201A;ĹŻĹľÄ&#x17E;ĹśĆ&#x161;Ä&#x17E; Ĺ? WÄ&#x201A;Ä&#x17E;Ć?Ĺ? Ä?ŽŜ ĹľÄ&#x201A;Ĺ?Ĺ?Ĺ?Ĺ˝Ć&#x152;Ä&#x17E; Ć&#x2030;Ĺ˝Ć&#x161;Ä&#x17E;ĹśÇ&#x152;Ĺ?Ä&#x201A;ĹŻĹ?Ć&#x161;Ä&#x192; Ä&#x161;Ĺ? Ä?Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ä?Ĺ?Ć&#x161;Ä&#x201A; Ä&#x161;Ä&#x17E;ĹŻ Ć&#x2030;Ć&#x152;Ĺ˝Ä&#x161;ŽƊŽ Ä&#x17E;Ć?Ć&#x2030;Ć&#x152;Ä&#x17E;Ć?Ć?Ĺ˝ Ĺ?Ć&#x161;Ä&#x201A;Ͳ ĹŻĹ?Ä&#x201A;ŜŽ Ä&#x161;Ĺ? Ć&#x2039;ĆľÄ&#x201A;ĹŻĹ?Ć&#x161;Ä&#x192; ĹśÄ&#x17E;ĹŻ &ƾŽĆ&#x152;Ĺ? Ä&#x201A;Ć?Ä&#x201A;Í?
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