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PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFCOMMERCIO FAM DELLA PROVINCIA DI MODENA n°
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Aprile 2019 NUMERO 22 ANNO III
INNOVAZIONE
Progetto negozio 4.0 ARTIGIANATO
Intervista ad Antonio Verrillo CONFCOMMERCIO
Nuovi vertici di categorie e zone OPPORTUNITÀ
Bando per i negozi della Bassa
Pietro Leemann Alta cucina vegetariana 1
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Il Punto
Confcommercio prosegue sulla strada del rinnovamento
C
ari Associati, abbiamo terminato negli scorsi giorni una tornata elettorale, che ha portato all’elezione, per i prossimi quattro anni, dei gruppi dirigenti delle zone e delle categorie. In tanti casi si è trattato di conferme, in altri si è assistito ad un naturale cambio di vertice (Modena, Carpi, Giovani Imprenditori, Silb), in altri ancora abbiamo visto l’ingresso negli organi direttivi di nuovi consiglieri desiderosi di dare il proprio contributo all’attività associati-
va e di rappresentanza sindacale. In generale è proseguito il lavoro, avviato negli anni scorsi, di apertura della nostra “famiglia” ad una leva di giovani dirigenti, di cui io stesso, che ho assunto il primo ruolo associativo come consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori nel 2008, sono un esempio. Si tratta di un percorso importante, ineludibile e strategico, teso, come accade nel mondo delle imprese, a garantire un normale ricambio generazionale capace di produrre nuova energia e di mettere in campo rinnovati progetti ed idee
nell’attività di tutela, nell’assistenza e nelle modalità di comunicazione, ancora più aderenti ai bisogni del mutevole tessuto economico modenese. Nei cui confronti abbiamo bisogno, anche mixando tra la maturità di chi l’Associazione la vive da tempo e l’inesperienza di chi invece si è buttato nella mischia da poco o si appresta a farlo per la prima volta come la collega Chiara Sighicelli,, di essere sempre più attrattivi e percepiti come partner ancora più credibili oltre che player attivi di un cambiamento positivo a fronte delle sfide pressanti del mercato. Tommaso Leone Presidente provinciale Confcommercio Modena
PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFCOMMERCIO FAM MODENA Edito da M.I.A. S.r.l. Reg. Trib. di Modena n° 13/2016 del 28/07/2016 ISSN 2531-4904 Stampa Grafiche TEM Modena Direzione, redazione e amministrazione Via Antonio Begarelli, 31 - Modena Telefono 059.7364211 E-mail: info@confcommerciomodena.it www.confcommerciomodena.it Direttore editoriale Tommaso Leone Direttore responsabile Alberto Crepaldi Impaginazione grafica Fabrizio Annovi In redazione: Alberto Crepaldi Hanno collaborato: Stefano Amici, Isabelle Abram, Luca Ascari, Elisa Bertoni, Maurizio Brama, Cristina Baraldi, Loretta Camol, Antonella Cardone, Ufficio stampa Enasco
LE SEDI SUL TERRITORIO
BOMPORTO Piazza Roma, 3 059 7364171
MARANELLO FIORANO FORMIGINE Piazza Falcone Borsellino, 29 Spezzano 059 7364681
CARPI Via Mazzini, 5 059 7364511
MIRANDOLA Viale 5 Martiri, 11 059 7364811
CAVEZZO Via Cavuor, 20 059 7364831
PAVULLO Via Ortigara, 2 059 7364611
FINALE EMILIA Via Mazzini, 1/F 059 7364851
PIEVEPELAGO P.zza V. Veneto, 29 059 7364731
MODENA Via Begarelli, 31 059 7364 211
SASSUOLO P.zza M. Partigiani via Rocca,1 059 7364651 SERRAMAZZONI Via Roma, 7 059 7364741 SESTOLA 1 Piazza Torre, 1 059 7364751
SESTOLA 2 Corso Umberto I, 74 059 7364711 SOLIERA Via Matteotti, 20 059 7364151 VIGNOLA Via Trento Trieste, 1 059 7364011 ZOCCA Via M. Tesi , 1165 059 7364111
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Economia locale AL VIA IL BANDO REGIONALE PER LE ATTIVITÀ COMMERCIALI DEI COMUNI COLPITI DAL SISMA
Fino a 150mila euro a fondo perduto per i negozi della bassa
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ino a 150 mila euro a fondo perduto per chi apre o rinnova un negozio nei centri storici della Bassa. E’ la misura prevista nel più recente bando per la ricostruzione emesso dalla Regione, che mette a disposizione 35 milioni di euro complessivi per rivitalizzare i centri storici dei Comuni distrutti dal terremoto del 2012. Il nuovo intervento le associazioni di categoria lo valutano positivamente. Per richiedere il contributo è sufficente stilare un progetto per insediare ex novo un negozio o ristrutturare una attività esistente. Non serve neanche allegare i preventivi. Gli adempimenti burocratici sono (relativamente) più semplici rispetto a quelli previsti da altre ordinanze che erogavano fondi per la ricostruzione. La risposta - positiva o negativa - è praticamente immediata e un progetto che non andava bene la prima volta potrà essere ripresentato. Non è tassativo avere già effettuato l’investimento e nemmeno essere già affittuari di uno spazio in paese. Tra le spese finanziate, inoltre, ci sono anche quelle per la pubblicità.
“E’ un bando allo sportello - spiega Maurizio Brama, dirigente di Confcommercio - vuol dire che il giorno 1 marzo, e nelle successive finestre, viene attivato lo spazio web di Sfinge in cui si può compilare la domanda. Ci sarà un contatore che renderà noto quante domande sono state presentate e con l’esaurimento dei fondi il sistema si bloccherà, non saranno accolte più domande. Complessivamente prevediamo potrebbero essere finanziate un migliaio di attività in tutta l’area del cratere. E’ un’ottima opportunità - osserva Brama - e nonbisogna preoccuparsi della scadenza della prima fnestra, ci saranno altre occasioni”. COSA VIENE FINANZIATO Questo primo bando, per complessivi 35 milioni di euro, prevede contributi per l’insediamento di nuove attività in immobili localizzati in aree dei centri storici individuate dai Comuni. Attenzione a questa dizione: ogni Comune fa rientrare una sua propria porzione di territorio nell’area ammessa al finanziamento. Cavezzo, ad esempio considera finanziabili tutte le domande che riguardano l’intero
GLI ESEMPI Riqualificazione negozio di abbigliamento
Un nuovo ristorante
Piccoli interventi in cartongesso 2.000 Impianto elettrico 5.000 Illuminotecnica 2.000 Condizionamento 4.000 Pc e stampante 2.000 Sito web 1.000 Spese pubblicitarie 2.500 Spese tecniche 2.000 Totale spese 20.500
Cucina Impianti Arredamento Totale spese Contributo a fondo perduto:
70.000 20.000 70.000 160.000 112.000
Contributo a fondo perduto se azienda femminile o di giovani:
128.000
Contributo a fondo perduto:
14.350
Contributo a fondo perduto se azienda femminile o di giovani: 16.400
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A cura di Antonella Cardone (Direttore de Il Panaro.net)
territorio comunale, Mirandola comprende esplicitamente tutte le sue frazioni. Non solo nuove attività. Il bando finanzia anche la riqualificazione, ammodernamento e ampliamento delle attività esistenti ed è destinato a Pmi, liberi professionisti, associazioni, fondazioni, enti no profit che possono presentare domanda per un contributo pari al 70% della spesa ammessa, aumentata del 10% per imprese a presenza femminile e/o giovanile. L’importo massimo del contributo è di 150 mila euro. DOVE Gli interventi riguarderanno i 30 comuni che compongono l’area definita “cratere ristretto” (29 sono usciti a fine del 2018). Nel modenese sono: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera. LE SCADENZE Per la presentazione delle domande sono previste tre finestre. La prima, a cui è attribuito un budget di 15 milioni di euro, sarà dal il 1^ marzo al 28 giugno 2019 (oppure al raggiungimento di 400 domande). La seconda finestra sarà dal 13 settembre al 29 novembre 2019, mentre la terza dal 15 gennaio al 29 maggio 2020. Molti sono preoccupati che non riusciranno a presentare la domanda entro la prima scadenza. C’è sicuramente chi si è mosso ed è pronto, si prevede che i primi 15 milioni di euro della prima tranche vengano assegnati in una decina di giorni. Ma per tutti gli altri ci sono due possibilità: presentare la domanda dal 13 settembre o dal 15 gennaio 2020.
Il fatto del mese INTERVISTATI 95 OPERATORI COMMERCIALI SUI NODI DEL CENTRO STORICO DI PAVULLO
I problemi di Pavullo: viabilità, sicurezza, affitti e arredo urbano
A
rredo urbano, viabilità, sicurezza e caro affitti. Sono queste le principali criticità del centro storico di Pavullo, identificate attraverso una indagine condotta nelle scorse settimane dal CAT di Confcommercio Modena, che ha visto coinvolti 95 esercizi presenti nell’area compresa tra via del Mercato, via Giardini, piazza San Bartolomeo e via dei Martiri. Ventuno le domande somministrate, con cui è stato possibile fotografare puntualmente lo status quo, i problemi, le esigenze e le prospettive del commercio nel cuore della capitale dell’Appenino. ARREDO URBANO Venendo ad alcuni risultati, l’86,6% degli intervistati ha innanzitutto identificato come problema la scarsa qualità dell’arredo urbano: illuminazione esterna (lampioni), marciapiedi e pavimentazione. Su questo fronte è stata richiamata l’urgenza di programmare una serie di interventi per aumentare l’illuminazione, rifare marciapiedi e pavimentazione, installare “pezzi” di arredo urbano basico (panchine, posacenere, portabiciclette), tinteggiare le facciate degli immobili avviando un percorso di coinvolgimento delle proprietà. MERCATO SETTIMANALE Un deciso no è stato espresso allo spostamento del mercato di commercio su aree pubbliche in occasione di eventi dal luogo in cui ha il suo naturale svolgimento: il 60% ritiene tale misura dannosa o addirittura drammatica. Ciò è coerente con il fatto che l’80% del campione pensa che il mercato porti gente per le imprese e nuovi clienti all’interno dei negozi. Parallelamente le imprese hanno manifestato la necessità di integrazione tra il
commercio in sede fissa e quello su aree pubbliche, di riqualificare il mercato settimanale anche con azioni di contrasto alle varie forme di abusivismo e di irregolarità. VIABILITÀ Per quanto riguarda la viabilità, il 61,8% del campione ha segnalato l’opportunità di affrontare nodi sul tappeto da tempo: tra le proposte, quella di individuare e/o creare aree di parcheggio a supporto ed al servizio dei clienti del centro storico, ritenendo quelli esistenti non sufficienti. Un elemento, quello dei parcheggi, ritenuto il più importante da parte della maggioranza degli intervistati tra le azioni necessarie per rendere più attraente il centro storico di Pavullo.
Maurizio Brama
SICUREZZA Per il 51,6% degli operatori a Pavullo esiste un problema di sicurezza da risolvere, ritenuto molto serio da un 16,1% degli intervistati. Di qui la richiesta di un maggiore presidio, di controlli mirati e di una presenza dei tutori dell’ordine pubblico lungo tutto l’arco della giornata. CARO AFFITTI I costi degli affitti sono definiti dal 60,7% degli operatori (sostanzialmente coloro i quali hanno l’immobile in locazione o l’azienda in affitto) un vero problema, che preclude ingressi di imprese e limita gli investimenti di quelle insediate. EVENTI Dalle imprese è poi emerso un forte richiamo alla conferma ed alla creazione di nuovi eventi, nonché alla necessità di integrare eventi commerciali ad eventi culturali così da permettere all’area di intercettare anche un’ulteriore fetta di turisti. «Nell’evoluzione delle cose – sottolinea Maurizio Brama, curatore dell’indagine - potrebbero essere presi in esame alcuni miglioramenti di servizi utili ad aumentare l’attrattività nell’area quali: la copertura con un servizio di WI FI utile anche per la comunicazione immediata di proposte ed offerte delle aziende ivi insediate; la realizzazione del sito con una componente di interattività nel centro storico legata ai beni commercializzati dalle relative aziende per permettere ai consumatori l’effettuazione di acquisti; l’opportunità di proporre la consegna della spesa completa a domicilio dello stesso consumatore, in particolare per le attività alimentari; un percorso per rafforzare la brand identity del centro, valorizzandone la nuova identità, tale da renderlo, con il tempo, immediatamente riconoscibile». 5
Intervista del mese INTERVISTA AD ANTONIO VERRILLO, NUOVO PRESIDENTE DELLA FAMIGLIA ARTIGIANA MODENESE
Artigianato: infrastrutture, burocrazia, credito, personale, le priorità
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on Antonio Verrillo, da poco eletto presidente provinciale della Famiglia Artigiana Modenese, abbiamo affrontato alcuni temi che ruotano attorno al comparto dell’artigianato. Verrillo, quale è lo stato di salute dell’artigianato modenese? Bisogna distinguere tra due situazioni. Da un lato abbiamo imprese in buono stato di salute che lavorano nella filiera di subfornitura di aziende che, grazie alla propria vocazione all’export, continuano ad avere performance positive nonostante il contesto macroeconomico in rallentamento. E dall’altro lato? L’altra faccia della medaglia riguarda attività che vivono di mercato domestico o forniscono imprese con pochi sbocchi sui mercati esteri: basti pensare all’edilizia – con tutta la catena di elettricisti, fabbri, coibentatori, idraulici, eccetera - o al tema delle opere pubbliche per capire che in questo caso parliamo di settori in grande contrazione. A proposito di opere pubbliche, qual’è il suo pensiero sul tema delle infrastrutture? Trovo incredibile che opere pianificate nella “notte dei tempi”, attese da anni, se non addirittura da decenni – pensiamo solo al caso della Bretella Campogalliano-Sassuolo o dell’Autostrada Cispadana) non trovino la loro definitiva attuazione e vengano messe in discussione: le infrastrutture, e più complessivamente tutto ciò che serve per migliorare la viabilità ed avere strade di qualità, sono indispensabili alla crescita del Paese oltre che importanti per l’indotto che generano.
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Antonio Verrillo Classe 1957, imprenditore da 42 anni, attuale chairman di Govoni Srl, azienda leader nel campo della progettazione e produzione di attrezzature speciali e utensili professionali del settore Automotive, è stato eletto presidente provinciale della Famiglia Artigiana Modenese per il mandato 2018-2022.
La burocrazia pesa sulle imprese artigiane? E’ un fardello insostenibile. Sentiamo da anni evocare i temi della semplificazione e della sburocratizzazione ma il numero di adempimenti continua a crescere, le norme diventano sempre più complesse ed il ‘prezzo’ che paga l’impresa è troppo alto...basti pensare al tema della fatturazione elettronica, che si è rivelato un aggravio di costo in particolare per le piccole e medie imprese. Altro nodo è quello del credito... Facciamo purtroppo i conti con un quadro di perdurante stretta creditizia per artigiani e piccole imprese. E’ pur vero che il sistema dei Consor-
zi Fidi ha perso la propria centralità, ma l’unico modo per garantire denaro alle nostre imprese è rilanciarne il ruolo, anche rafforzando l’integrazione con il mondo delle associazioni. Fanno fatica anche le imprese artigiane a trovare manodopera specializzata? Purtroppo sempre di più. C’è un problema oggettivo di reclutamento di figure specialistiche con cui gli artigiani fanno i conti da anni e l’unico modo per risolverlo è restituire il peso ed il valore che le scuole tecniche si meritano, indirizzare con maggiore efficacia i ragazzi verso le scuole stesse e stringere di più le maglie delle reti di collaborazione tra istituti e mondo del lavoro. Ci sono dei temi prioritari su cui FAM sta lavorando? Ci stiamo muovendo, assieme alle altre organizzazioni, per valorizzare e tutelare l’artigianato made in Italy ed in tale ottica è stata presentata, da parte del senatore Massimiliano Romeo, una proposta di legge, poi sottoscritta da numerosi senatori, che si propone di inserire nella legge quadro dell’artigianato regole più precise e restrittive sull’uso dei nomi, dei marchi aziendali e nelle pubblicità commerciali della parola “artigiana”. Ed a livello locale? Stiamo operando perché il rapporto con le Istituzioni e la politica sia sempre più proficuo e perché le ragioni delle imprese dell’artigianato possano essere maggiormente ascoltate. Uno dei banchi di prova saranno le elezioni amministrative di maggio: vedremo se i prossimi eletti prenderanno finalmente su di sé la responsabilità di fare proprie una serie di istanze che da anni, con le altre organizzazioni, abbiamo messo sui tavoli della politica locale.
Proroghe fiscali Esenzione buoni pasto, non conta l’uso Credito d’imposta per registratori di cassa Congedo di paternità, novità per il 2019 Sopravvenienze attive da eliminazione di debiti connessi ad accertamento Albo nazionale gestori ambientali, modulistica per iscrizione Cessione del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo
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n°
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Supplemento al periodico L’Osservatorio d’Impresa Aprile 2019 Anno III - n°22
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Notiziario Flash Proroghe fiscali In data 5 marzo 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decre-
cui termine sarebbe scaduto il 1’ aprile 2019). Si ricorda che per la comu-
to che proroga la scadenza per la comunicazione dei dati delle fatture,
nicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute si tratta dell’ultimo in-
l’esterometro e la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche
vio previsto, in quanto tale adempimento è stato abrogato a decorrere
IVA, adempimenti in scadenza lo scorso 28.02.2019.
dal 1° gennaio 2019. A partire da tale data, infatti, il monitoraggio delle
In particolare sono stati posticipati al 30.04.2019 la trasmissione:
operazioni tra soggetti residenti o stabiliti in Italia avviene attraverso
della comunicazione dati delle fatture emesse e ricevute relativa ai dati
le fatture elettroniche trasmesse al Sistema di Interscambio, mentre
del 3° e 4° trimestre 2018 ovvero, per i soggetti che si sono avvalsi della
per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi che intercorrono con
facoltà di trasmissione con cadenza semestrale, del 2° semestre 2018;
soggetti non stabiliti è previsto il citato “esterometro”.
della comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere c.d. este-
Il decreto infine ha previsto la proroga al 10 aprile 2019 per la comu-
rometro. La proroga è riferita sia alle operazioni del mese di gennaio
nicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA relativa al quarto
2019 sia alla comunicazione riferita alle operazioni di febbraio 2019 (il
trimestre 2018.
Esenzione buoni pasto, non conta l’uso Il limite giornaliero di esenzione dal reddito di
fiscale dei buoni pasto da parte dei lavoratori
dibili, né cumulabili oltre il limite di otto buoni,
lavoro dipendente dei buoni pasto – 5,29 euro
part time, ha chiarito che il buono pasto può es-
né commercializzabili o convertibili in denaro e
per i buoni cartacei e 7 euro per quelli elettroni-
sere utilizzato «dai prestatori di lavoro subordi-
sono utilizzabili solo dal titolare».
ci (articolo 51 del Tuir) – deve essere inteso con
nato, a tempo pieno o parziale, anche qualora
Tuttavia, come espressamente menzionato nel
riferimento al valore facciale dei buoni erogati,
l’orario di lavoro non prevede una pausa per il
citato principio di diritto, il divieto di cumulo
a prescindere dal numero dei buoni utilizzati
pasto». Insomma, si poteva ritenere che il Dpr
non incide ai fini Irpef e il datore di lavoro non
contestualmente dal lavoratore, anche se supe-
207/2010 prima, e il Dm 122/2017 poi, avessero
se ne dovrà preoccupare. In conclusione, ri-
riore a otto. Quindi ai fini fiscali ciò che conta
anche una valenza fiscale, oltre che lo scopo
mane fondamentale la corretta erogazione dei
è la corretta erogazione dei buoni pasto, non
di assicurare un equilibrato svolgimento dei
buoni, che non potrà eccedere una prestazione
il loro utilizzo. Così il principio di diritto 6/2019,
rapporti tra i diversi operatori economici, sotto
per ogni giorno lavorato e nei limiti di 5,29 euro
pubblicato ieri dalle Entrate.
forma di un adeguato inquadramento delle ca-
e 7 euro per i buoni elettronici.
Il Dm 122/2017 (che ha modificato il Dpr
ratteristiche e funzionamento dei buoni pasto,
Si ritiene invece rimangano ferme le precisazio-
207/2010) individua le caratteristiche dei buoni
motivo principale per cui i decreti erano stati
ni fornite con la circolare n. 326/1997 secondo
pasto, gli esercizi convenzionabili e gli accordi
emanati. In particolare, la lettera d) del comma
cui non è possibile offrire il servizio di mensa e
tra questi e le società di emissione dei buoni.
1 dell’articolo 4 del Dm 122/2017 postula un divie-
contestualmente anche un ticket restaurant nel
La circolare 28/E del 2016 (par. 2.5.2) a propo-
to di cumulo dell’uso contestuale di più di otto
medesimo giorno lavorativo, salvo assoggettare
sito della possibilità di accesso all’agevolazione
ticket, stabilendo che gli stessi «non sono ce-
a tassazione integrale una delle due prestazioni.
Credito d’imposta per registratori di cassa L’Agenzia delle Entrate con provvedimento n. 49842 pubblicato il 28 feb-
strumento. È utilizzato a decorrere dalla prima liquidazione IVA successiva
braio scorso ha definito le modalità di attuazione del credito d’imposta per
al mese in cui è registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento
l’acquisto o l’adattamento degli strumenti mediante i quali sono effettuate
degli strumenti, fermo restando che il relativo corrispettivo sia stato paga-
la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia
to con modalità tracciabile. Tra gli strumenti tracciabili si indicano a titolo
delle Entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri. Il bonus ha la finalità di
esemplificativo: assegni bancari e postali (circolari e non), vaglia cambiari
agevolare, negli anni 2019 e 2020, l’acquisto o l’adattamento degli stru-
e postali, addebito diretto, bonifico bancario o postale, bollettino postale,
menti (c.d. misuratori fiscali) necessari per effettuare la memorizzazione
carte di debito, di credito, prepagate, ovvero altri strumenti di pagamento
e la trasmissione dei corrispettivi. Il legislatore ha infatti previsto che a
elettronico disponibili, che consentano anche l’addebito in conto corren-
decorrere dal 1° gennaio 2020 gli esercenti attività di commercio al mi-
te. Il contributo è concesso all’esercente come credito d’imposta di pari
nuto e assimilate debbano memorizzare elettronicamente e trasmettere
importo utilizzabile esclusivamente in compensazione con modello F24
telematicamente all’agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi giorna-
tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate
lieri. L’applicazione di tale disposizione è anticipata al 1° luglio 2019 per gli
per i soggetti titolari di partita IVA utilizzando il codice tributo 6899.
esercenti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro. L’ammontare
Il credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’im-
del contributo è pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di
posta in cui è stata sostenuta la spesa e nella dichiarazione degli anni d’im-
250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento, per ogni
posta successivi, fino a quando se ne conclude l’utilizzo.
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Notiziario Flash Congedo di paternità, novità per il 2019 Per i figli nati/adottati o affidati nel 2019, il padre
Trattamento economico: Per i giorni di con-
Modalità di richiesta: Per usufruire del congedo
lavoratore dipendente ha diritto a:
gedo obbligatorio e facoltativo del padre spetta
(obbligatorio e facoltativo) il lavoratore deve comunica-
un congedo obbligatorio della durata di 5 giorni,
un’indennità giornaliera a carico INPS, pari al
re in forma scritta al datore di lavoro i giorni prescelti,
anche non continuativi;
100% della retribuzione (intendendosi per tale la
con almeno 15 giorni di preavviso. In caso di richiesta
un congedo facoltativo della durata di 1 giorno,
retribuzione media globale giornaliera, determi-
del congedo facoltativo, il lavoratore deve allegare alla
da fruire in accordo con la madre e in sostituzio-
nata con le stesse regole previste per il congedo
domanda la dichiarazione della madre da cui emerga
ne di una corrispondente giornata di astensione
di maternità/paternità).
che la stessa non intende fruire del congedo di materni-
obbligatoria spettante a quest’ultima. Entrambi
L’indennità è corrisposta dal datore di lavoro,
tà per un numero di giorni (uno) equivalente a quello fru-
sono utilizzabili nei primi 5 mesi decorrenti dalla
alla fine di ciascun periodo di paga, salvo suc-
ito dal padre, con conseguente riduzione del congedo
nascita, dall’ingresso in famiglia o dall’entrata in
cessivo conguaglio con i contributi e le somme
medesimo. Tale comunicazione deve essere trasmes-
Italia del minore.
dovute all’Istituto previdenziale.
sa, dal lavoratore, anche al datore di lavoro della madre.
Sopravvenienze attive da eliminazione di debiti connessi ad accertamento Con la risposta n. 71 del 7 marzo 2019, l’Agenzia delle Entrate affronta il caso di una tassazione di sopravvenienze attive emerse in sede di cancellazione di debiti iscritti in bilancio, a seguito del disconoscimento ai fini fiscali (e successivo pagamento della maggiore imposta dovuta) di costi precedentemente imputati al conto economico e dedotti. Secondo l’Agenzia, la sopravvenienza attiva non sarebbe imponibile, ai sensi dell’articolo 88 del Tuir, fino a concorrenza delle spese recuperate a tassazione nei precedenti esercizi per le quali sono state pagate a titolo definitivo le maggiori imposte derivanti dal loro disconoscimento ai fini fiscali. A tal fine, il contribuente deve predisporre e conservare idonea documentazione per consentire all’amministrazione finanziaria di ricondurre le sopravvenienze stesse agli accertamenti definiti e ai versamenti effettuati.
Albo nazionale gestori ambientali, modulistica per iscrizione A decorrere dal 9 marzo 2019 è entrata in vi-
elettriche ed elettroniche (RAEE) trasportabili
plina sono passate da un numero “chiuso” a un
gore la delibera dell’Albo nazionale gestori
in procedura semplificata. La modifica alla
catalogo “aperto”.
ambientali n. 2 del 6 febbraio 2019, recante:
modulistica per la comunicazione d’iscrizione
Con riferimento alle imprese già iscritte o che
«Modificazioni alla deliberazione n. 3 del 22
e rinnovo dell’iscrizione all’Albo con procedura
hanno presentato comunicazione d’iscrizione
febbraio 2017, recante la modulistica per la co-
semplificata (allegata alla deliberazione 3 del 22
nella categoria 3-bis dell’Albo alla data del 9 mar-
municazione d’iscrizione e rinnovo dell’iscrizione
febbraio 2017), disposta con la citata delibera (il
zo 2019, la stessa delibera fornisce una tabella
all’albo conprocedura semplificata di cui all’art.
cui avviso di emanazione è stato pubblicato sulla
di “transcodifica” da utilizzarsi ai fini della cor-
16 del decreto del Ministro dell’ambiente e della
Gazzetta Ufficiale n. 58 del 9 marzo 2019), è tesa
retta assegnazione delle apparecchiature elet-
tutela del territorio e del mare, di concerto con
ad armonizzare le istruzioni in questione con
triche ed elettroniche (AEE) alle nuove tipologie
il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro
l’allargamento del campo di applicazione delle
contenute nell’allegato IV del D.Lgs. n. 49 del 14
delle infrastrutture e dei trasporti 3 giugno 2014,
regole in materia di gestione dei RAEE, scattato
marzo 2014. In sede di rinnovo, l’iscrizione dovrà
n. 120». Con tale delibera è stato sostituito l’e-
il 15 agosto 2018, data a partire dalla quale le ti-
comunque essere aggiornata alle nuove dispo-
lenco delle tipologie di rifiuti di apparecchiature
pologie di apparecchiature coinvolte nella disci-
sizioni.
Cessione del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo Con la risposta n. 72 dell’8 marzo 2019, l’Agenzia delle Entrate fornisce
cui il creditore può trasferire a titolo oneroso o gratuito il suo credito,
alcuni chiarimenti in materia di credito d’imposta per attività di ricerca
anche senza il consenso del debitore, purché il credito non abbia ca-
e sviluppo, ovvero l’agevolazione per tutte le imprese che effettuano
rattere strettamente personale o il trasferimento non sia vietato dalla
investimenti in attività di ricerca e sviluppo commisurata alle spese
legge, non è richiamato dalla disciplina del credito d’imposta in ricerca
sostenute in eccedenza rispetto alla media degli stessi investimenti
e sviluppo.
realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31
L’Amministrazione finanziaria prosegue precisando che il trasferimen-
dicembre 2015.
to della titolarità è ammissibile solo nei casi in cui specifiche norme
Nell’interpello si chiedeva se fosse possibile la cessione del credito
giuridiche prevedono una confusione di diritti e obblighi dei diversi sog-
d’imposta ricerca e sviluppo ad altra società di capitali.
getti giuridici interessati (ad esempio, nei casi di fusione, successione
L’Agenzia risponde negativamente in quanto l’art. 1260 c.c., secondo
per decesso dell’imprenditore individuale, scissione). 9
Iscom News AVVIATO IL PROGETTO NEGOZIO 4.0 PER POTENZIARE LE VENDITE CON LE NUOVE TECNOLOGIE
Negozio 4.0, un progetto di successo
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n successo il workshop Negozio 4.0 organizzato da Iscom Formazione a Modena il 7 marzo (con tappe a Carpi il 14 ed a Vignola il 21), insieme a Confcommercio Modena. L’obiettivo del workshop realizzato - spiega Andrea Alessandrelli Direttore di Iscom Formazione - è stato quello di illustrare, attraverso la conoscenza, l’esperienza e la visione di un esponente autorevole quale è Andrea Granelli, Presidente di Kanso Società leader in tema di innovazione commerciale, le opportunità offerte da un percorso consapevole di trasformazione digitale che metta le innovazioni tecnologiche al servizio della qualificazione dell’impresa commerciale. La tecnologia digitale sta trasformando i negozi, come ci ha spiegato Granelli - ridefinendoli come luoghi dove nascono esperienze uniche e coinvolgenti. Nei negozi dotati delle innovazioni digitali è possibile infatti offrire un’esperienza di acquisto integrata con la rete, trovare nuovi modi di fidelizzare i clienti e misurare il proprio business come mai fatto prima. Nei negozi del futuro si potranno vedere per esempio una vetrina tradizionale trasformata in
Home Page, resa cioè più attraente dalle nuove tecnologie, video che veicolano contenuti che arricchiscono la vetrina, luci led per evidenziare meglio forme e colori delle merci esposte, carte da parati stampate in digitale per fare da fondo scenografico di vetrine intelligenti. E infine il ruolo sempre più importante dei dati: “Misurare sempre, misurare tutto” sarà lo slogan del negozio 4.0, la nuova arma del piccolo negozio pienamente dentro la rivoluzione digitale e dei big data. Il negozio fisico va dunque ripensato e digitalizzato, in modo da unire i vantaggi dell’esperienza fisica con l’efficienza e la personalizzazione dello store on line. Abbiamo chiesto al fondatore di Kanso come è andato questo workshop. Dottor Granelli, come ha trovato gli imprenditori modenesi che hanno partecipato? Molto attenti e con molta voglia di fare. Alcuni molto esperti ma desiderosi di un supporto più strategico che tecnico. E’ importante che il digitale sia comunicato bene - e con un linguaggio imprenditoriale e non tecnico - per evitare forme di rigetto e puntare l’attenzione sui reali benefici, le pre-condizioni, i possibili
effetti problematici. Di cosa secondo lei hanno più bisogno? Di liberare il loro tempo per dedicarne un po’ di più - e di qualità - ai temi della strategia e della digitalizzazione. Nessun fornitore si potrà mai sostituire all’imprenditore. Il punto di vista su questi temi deve formarselo direttamente l’imprenditore. Quanto sono aperti alle nuove tecnologie e quanto si fanno guidare ? Sono molto aperti e si fanno guidare purché si entri in sintonia con loro, ci si accrediti non solo perché si conosce la materia ma anche perché si comprendono le loro problematiche, il loro contesto, i loro timori. E’ importante parlare il loro linguaggio. Cosa è scaturito maggiormente da questi incontri “modenesi”? L’esigenza di far evolvere la semplice formazione in aula verso qualche cosa di più strutturato; ad esempio moduli di co-progettazione a cui partecipano più imprenditori, sessioni mirate di mentorship in skype, il tema del finanziamento del digitale (e come presentare i progetti alla banca). Isabelle Abram
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Territorio e Categorie MODENA Riccardo Pisani è il nuovo presidente di Confcommercio città di Modena. Classe 1975, Pisani è dal 2011 vicepresidente provinciale di Federalberghi e fino al 2013 ha ricoperto, per due anni, il ruolo di vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori. Una laurea in Economia Aziendale, da quasi venti anni Pisani è imprenditore nel settore del turismo con atti-
vità ricettive e di gestione immobiliare. Questi i componenti del nuovo consiglio direttivo: Francesca Bassi (vicepresidente), Athos Albrizzi, Andrea Amedei, Paolo Bigarelli, Massimo Carpigiani, Alberto Dugoni, Maria Cristina Gozzi, Barbara Bonamin, Simone Guerra, Enzo Ionna, Giulio Ruggeri, Raffaele Vosino.
CARPI Daniele Gilioli è il nuovo presidente Confcommercio di Carpi Novi e Soliera. Succede a Tommaso Leone, divenuto nel mese scorso presidente provinciale. Dal 1991 socio amministratore con il fratello Roberto della ‘GILIOLI 1921 SRL’, ditta fondata dal nonno, proseguita poi dal padre Giorgio,che a sua volta è stato in passato presidente e consigliere della medesima delegazione di Confcommercio. Daniele Gilioli è risultato eletto per acclamazione da una nutrita assemblea di associati assieme al nuovo consiglio direttivo, così composto: Daniele Abba, Barbara Malagoli, Filippo Lugli, Stefania Sacchi, Elena Annovi, Bolognesi Daniele Bolognesi, Alberto Allegretti, Romero Bellentani, Raffaele Porro, Marco Rizzardi, Luca Semellini.
GIOVANI IMPRENDITORI E’ Chiara Sighicelli la nuova presidente provinciale del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio. Succede a Giulio Ruggeri. 25 anni, un diploma conseguito al Liceo Scientifico Tecnologico, dopo alcuni anni di collaborazione nell’attività di famiglia di commercio su area pubblica, nel 2004, ne diviene con la sorella socia e legale rappresentante. Chiara Sighicelli sarà affiancata nei prossimi 4 anni da Maria Chiara Magni, Giulio Ruggeri, Paolo Buzzega e Raffaele Vosino.
LOCALI NOTTURNI Paolo Buzzega è il nuovo presidente provinciale del SILB, il sindacato delle discoteche e dei locali notturni aderenti a Confcommercio. Succede a Gabriele Fantuzzi. Buzzega, titolare di 3A Srl e consulente dei principali locali per le attività di intrattenimento, ha sempre lavorato nel settore rivestendo ruoli i più diversi e sarà affiancato per i prossimi quattro anni da Gabriele Fantuzzi e Luigi Sereni.
OTTICI OPTOMETRISTI Rinnovato negli scorsi giorni il consiglio direttivo di FEDEROTTICA: nominati presidente Andrea Amedei dell’Ottica Andy Tailor di Modena e consiglieri Valerio Giovanardi dell’Ottica Giovanardi di Fiorano Modenese e Fabrizio Oldani dell’Ottica Oldani di Maranello. All’assemblea elettiva era presente il presidente regionale di FEDEROTTICA Gianni Allodi.
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Speciale eventi LO CHEF STELLATO PIETRO LEEMANN È STATO OSPITE DI CONFCOMMERCIO
A scuola cucina con Pietro Leemann Si è svolto negli scorsi giorni in Confcommercio un evento che ha avuto come protagonista lo chef Pietro Leemann del ristorante Joia di Milano, primo ristorante vegetariano a ottenere la stella Michelin. L’iniziativa si inseriva nell’ambito delle attività formative 2019 del fondo interprofessionale Eburt del settore turistico e ristorativo ed è stata suddivisa in due momenti: una lezione di alta cucina vegetariana nei locali del Laboratorio di Cucina di Modena con Gusto-Iscom Formazione ed un successivo workshop dal titolo “Benessere e salute nella ristorazione contemporanea”, che ha visto come protagonisti, oltre a Leeman, lo chef Luca Marchini, il medico psicoterapeuta Franco Caroli e Maria Grazia Pasca, responsabile Horeca di Baule Volante/Natura Si. Pietro Lemmann ha condotto la lezione di cucina vegetariana realizzando “Appunti di Viaggio”, dedicato a Modena, un antipasto a base di spuma di Parmigiano Reggiano, asparagi, tartufo e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Poi come primo piatto “Paesaggio interiore”: gnocchi di patate e grano saraceno con sedano verde, cavoletti Bruxelles, fonduta di mais e cavolfiore, umeboschi, salvia e cavolo nero croccanti. Infine un dessert straordinario denominato “Macondo”, dedicato a Gabriel Garcia Marquez: terrina di cioccolato e fichi con crema di mango e fragola accompagnata con gelato di more di gelso e spuma di nocciole.
La serata è poi proseguita con il seminario “Benessere e salute nella ristorazione contemporanea”, dove lo chef Pietro Leemann, insieme al dottor Franco Caroli e allo chef Luca Marchini hanno analizzato e spiegato le nuove tendenze della ristorazione contemporanea, sempre più attenta agli aspetti salutistici e di benessere fisico. Va sottolineato come la cucina vegetariana e più in generale gli aspetti legati alla salute ed al benessere fisico nella ristorazione e nel commercio alimentare siano temi e tendenze in grande ascesa, suffragati dai dati raccolti dal Centro Studi Fipe e da Naturasi/Baule Volante. CHI E’ PIETRO LEEMANN Lo Chef Pietro Leemann nasce a Locarno, in Svizzera, nell’estate del 1961. Sin da piccolo coltiva (in tutti i sensi) l’amore per la terra e la natura, giocando e lavorando con i genitori nell’orto di famiglia. Nel 1976, folgorato da una bavarese alla vaniglia del grande cuoco ticinese Angelo Conti Rossini, decide di in-
traprendere quella strada. Si apre per lui un lungo periodo di studio, alla corte di maestri come lo stesso Angelo, Gualtiero Marchesi e Frédy Girardet, dai quali acquisisce i principali fondamenti della grande cucina. Agli inizi degli anni ’80 si avvicina alla cucina vegetariana ed entra in contatto con in nuovi movimenti ecologisti che stanno gettando le basi per una nuova alimentazione, amica dell’ambiente e della salute delle persone. Appassionato di filosofia e di mistica decide di partire per l’Oriente dove esplora quelle affascinanti culture, in particolar modo il Buddismo Zen, il Taoismo e il mondo dei Veda. Dopo un percorso introspettivo si scopre vegetariano e tornato in Italia nel 1989, con un gruppo di amici decide di aprire a Milano il proprio ristorante vegetariano gourmet a cui dà un nome fortemente evocativo: “Joia”.
A cura di Luca Ascari
Nel 1996 è stato il primo ristorante vegetariano europeo a essere stato premiato con la prestigiosa stella Michelin. Dopo ventinove anni il Joia è oggi considerato la più importante realtà in Europa nel mondo della cucina verde, etica e sostenibile di cui lo Chef Leemann è indiscusso precursore. Qualche anno dopo il riconoscimento della guida Michelin, nel 2000 viene insignito del premio Pellegrino Artusi per la qualità e l’originalità della sua cucina e nel 2010 di quello della Città di Fabriano. Nel 2015 è Chef Ambassador di ExpoMilano. Nel 2018 riceve il Premio 2018 della Fondazione del Centenario della Banca della Svizzera Italiana, come riconoscimento per i grandi meriti maturati in più di trent’anni di professione in qualità di chef ticinese, che ha scelto l’Italia come patria per realizzare il suo progetto di un’alta cucina vegetariana. Ha scritto una decina di libri di cucina, di divulgazione di cultura alimentare e filosofia naturale e di ricette, insieme all’amico giornalista Gabriele Eschenazi con cui ha fondato “The Vegetarian Chance”, il primo festival internazionale di cultura e cucina vegetariana, giunto già alla quinta edizione. Lo Chef Leemann è impegnato in numerosi progetti con aziende ed enti (pubblici e privati) con l’obiettivo di divulgare i precetti per una cucina sana, sostenibile e consapevole.
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Asaq News COSA PREVEDE IL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO H.A.C.C.P. PER LE AZIENDE DEL SETTORE ALIMENTARE
H.A.C.C.P., un sistema di autocontrollo da monitorare ASAQ S.r.l. é una impresa del sistema Confcommercio, nata nel 1998 e specializzata nei servizi di assistenza e consulenza alle imprese in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, ambiente e qualità. Contatti: Viale Reiter, 130 - Modena 059.212226 segreteria@asaq.it www.asaq.it
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ono ormai svariati anni che le aziende del settore alimentare si confrontano quotidianamente applicando la normativa di autocontrollo igienico sanitaria secondo il metodo H.A.C.C.P. Tale normativa ha lo scopo principale di prevenire i pericoli di contaminazione degli alimenti. Il sistema si basa sull’analisi preventiva ed il monitoraggio delle lavorazioni dove sia possibile un rischio di contaminazione sia essa biologica, chimica o fisica. Il controllo deve monitorare tutta la filiera
del processo di produzione e distribuzione degli alimenti al fine di individuare quelle fasi che possono rappresentare un cosiddetto “punto critico”. Tali punti critici rappresentano pertanto le possibili falle del sistema prevenzione alimentare e quindi devono essere tenuti sotto controllo. Il sistema H.A.C.C.P. prevede alcuni principi fondamentali. Per tutte le imprese che vendono, somministrano o trasportano alimenti e bevande, è necessario dotarsi di un manuale di autocontrollo. Lo scopo del manuale di autocontrollo è descrivere i processi lavorativi di
una azienda applicando i principi previsti dal Regolamento CE 852/2004. Nel manuale sono definiti e documentati i requisiti del sistema di autocontrollo che l’azienda soddisfa per assicurare la qualità dei prodotti e dei servizi forniti al cliente finale. Il manuale rappresenta un riferimento costante e fondamentale per la vita dell’azienda e deve pertanto essere continuamente aggiornato ed applicato per prevenire contaminazioni alimentari, tossinfezioni e possibili sanzioni degli organi di vigilanza. Tutto il personale deve necessariamente conoscere ed applicare quanto previsto dalle disposizioni e procedure contenute nel manuale di autocontrollo . Spetta al titolare dell’attività mantenere aggiornato il sistema, avvalendosi anche dell’ausilio di consulenti specializzati che possono coadiuvare le imprese nell’applicazione del metodo H.A.C.C.P.
Problema? Soluzione ASAQ! ASAQ offre svariati servizi per l’adeguamento alle normative igienico sanitarie. Per quello che concerne i servizi in ambito applicazione metodo Elaborazione del manuale H.A.C.C.P., in particolare: • Visita in azienda da parte di tecnici esperti del settore • Individuazione dei diagrammi di flusso dei processi produttivi • Analisi ed identificazione dei rischi igienici ed individuazione dei punti critici di controllo per ogni fase dei processi produttivi • Formalizzazione delle corrette prassi igieniche di produzione • Redazione del manuale di autocontrollo • Consegna degli elaborati tecnici e documentali • Illustrazione e spiegazione elaborati Assistenza annuale per l’applicazione metodo H.A.C.C.P, in particolare: • Visite in azienda da parte di tecnici qualificati • Verifica e revisione del manuale di autocontrollo • Attività di informazione degli addetti • Sviluppo di idonee azioni correttive nel caso si riscontrino non conformità • Aggiornamento sugli sviluppi normativi 14
H.A.C.C.P. la nostra struttura fornisce soluzioni differenziate in relazione all’attività e alla dimensione aziendale.
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Enasco News PENSIONI, VIAGGIO NELLE NOVITÀ INTRODOTTE DAL GOVERNO GIALLO VERDE
Quota 100, Opzione Donna, pensione anticipata o Ape Sociale, cosa cambia
A cura di Gianni Tel
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on la Legge di Bilancio 2019 e con il Decreto legge su “Quota 100” e “reddito di cittadinanza”, in tema di riforme delle pensioni, sono state introdotte importanti novità. Sembra, comunque, che per fare cassa non si possa fare a meno di intervenire sulle pensioni. Se pensiamo alla manovra economica di fine 2011 (Legge Fornero) che ha scontentato tutti e nonostante siano passati sette anni, restano tanti dubbi che assillano i prossimi e futuri pensionandi. Le domande sono sempre le stesse: quando andrò in pensione? E con quanto? Proviamo ad indicare in modo semplice le novità di quest’anno. QUOTA 100 La platea dei potenziali interessati alla “Quota 100” (38 anni di contribuzione e 62 anni di età) saranno quest’anno circa 290mila persone, di cui il 40% dipendenti pubblici, con un stanziamento di 3,9 miliardi di euro. Varrà solo per il triennio 20192021. Poi si vedrà, sebbene venga garantito il diritto per chi lo matura entro il 2021, il quale potrà accedere a “Quota 100” anche dopo esaurita la fase sperimentale. Ci sono poi le “finestre” trimestrali per i dipendenti del settore privato, la cui pensione decorre dopo tre mesi (cioè dal 1° aprile 2019), mentre per i dipendenti pubblici dopo sei mesi e non prima del 1° agosto 2019. È previsto, poi, un assegno più magro visto che si cessa prima l’attività lavorativa (62 anni) e quindi ci sono meno anni di contribuzione. Inoltre, il coefficiente di calcolo applicato è più basso per le età più giovani, visto che il montante accumulato viene spalmato su più anni di erogazione. Secondo calcoli ministeriali, il taglio della pensione cresce dal 5% circa in caso di anticipo di un solo anno mentre va oltre il 30% se l’anticipo supera i 4 anni. Se si tiene conto però che la prestazione si percepisce per più tempo, la riduzione passa allo 0,22% per un solo anno di anticipo, mentre è del 9% per chi lascia il lavoro quest’anno anziché nel 2025
(al compimento di 67 anni di età per la vecchiaia). Sempre il Decreto prevede anche la non cumulabilità di “Quota 100” con i redditi da attività lavorativa superiore a 5mila euro l’anno. Divieto che durerà fino alla data in cui il pensionato compia l’età di vecchiaia, ossia 67 anni. È questa una condizione che scoraggia una gran parte degli aventi diritto a cominciare, per esempio, dai lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e Coldiretti) che sono obbligati a cessare le loro attività per accedere a questa nuova prestazione, nonché chi possiede elevata professionalità che, come è noto, se va in pensione si dedica a prestare consulenze. OPZIONE DONNA Il Decreto contiene anche la proroga di un anno per la cosiddetta “Opzione donna”, cioè la possibilità di ottenere la pensione in anticipo con il meno vantaggioso metodo di calcolo “contributivo”. Sono interessate le lavoratrici dipendenti e le autonome rispettivamente con 58 e 59 anni di età e 35 anni di contribuzione raggiunta entro il 31 dicembre 2018. È prevista, poi, la finestra mobile di uscita: 12 mesi per le dipendenti e di 18 mesi per le autonome. Ad esempio, qualora i 35 anni di contributi siano stati perfezionati nel giugno 2018, la prima finestra si aprirà il 1° luglio 2019, se trattasi di lavoratrice dipendente; il 1° gennaio 2020, se si tratta di lavoratrice autonoma. La scelta non è indolore poiché il calcolo “contributivo” comporta spesso una decurtazione dell’assegno di circa il 25-30% che resta poi per tutta la vita. PENSIONE ANTICIPATA Almeno per la pensione anticipata (ex Anzianità) il Decreto ha disposto la cancellazione dell’adeguamento all’aspettativa di vita fino al 2026 cristallizzando il requisito contributivo unico previsto per detta prestazione, a 41 anni e 10 mesi per le donne, a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni per i precoci (chi ha iniziato a lavorare prima dei 19 anni di età). La novità ha effetto dal 1° gennaio scorso annullando in questo modo l’incremento di 5 mesi già previsto. La possibilità di accesso a tale pensione, però, si aprirà trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti. Non è prevista la distinzione tra dipendenti pubblici e privati, a differenza di quanto indicato nella “Quota 100”. Quanto detto non vale per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018. APE SOCIALE È disponibile anche quest’anno l’anticipo pensionistico (Ape) nelle sue tre versioni: sociale, volontario, aziendale. Tre soluzioni che consentono di ottenere uno scivolo economico verso la pensione vera e propria. In particolare, l’Ape sociale è a carico della fiscalità generale, una sorta di pre-pensione assistenziale di accompagno alla pensione. Per accedere a questo anticipo gratuito occorre avere 63 anni di età, rientrare in una delle quattro categorie di beneficiari (disoccupati, caregivers, invalidi civili, addetti a mansioni
gravose) e almeno 30 o 36 anni di contribuzione. La prestazione viene concessa fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia e l’importo è pari a quello della pensione maturata al momento della domanda dell’Ape, con un massimo di 1.500 euro lordi mensili erogato per 12 mensilità l’anno. Occorre, poi, aver smesso di lavorare, ma successivamente detta prestazione è compatibile con la ripresa dell’attività lavorativa se da quest’ultima deriva un reddito fino a 8.000 euro l’anno da lavoro dipendente e fino a 4.800 euro da lavoro autonomo. Nella Tabella A che si riporta è indicato come ottenere quest’anno alcune importanti prestazioni di pensione, tenendo conto dell’età e dei requisiti contributivi richiesti.
50&Più è un grande Sistema Associativo e di Servizi, nato e cresciuto all’interno di Confcommercio, che offre servizi e consulenze in materia pensionistica, previdenziale, assistenziale e fiscale e opera come Patronato e Caaf Contatti: via Begarelli, 31 - Modena 059.7364203 enasco.mo@enasco.it www.50epiu.it
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