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PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFCOMMERCIO FAM DELLA PROVINCIA DI MODENA
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n°
Luglio-Agosto 2018 NUMERO 15 ANNO II
TERZIARIO
Flessione di ricavi e addetti FISCO
Arriva la fatturazione elettronica PUBBLICI ESERCIZI
Cosa prevede il nuovo contratto ASAQ
20 anni a fianco delle imprese
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Il Punto
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La ripresa si sta sgonfiando, il Governo dia una scossa al Paese
l Governo si è finalmente insediato: ora, come ha affermato il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli in apertura della sua relazione all’Assemblea Generale della Confederazione a Roma, “serve una responsabilità comune ed urgente, perché gravi restano le questioni aperte nell’agenda del nostro Paese ed a livello europeo”. Il quadro, per l’Italia, rimane infatti vulnerabile e le cause sono note: alto livello del debito pubblico, pressione fiscale insostenibile, peso eccessivo della burocrazia. Sono, questi, tra i principali nodi che strozzano la ripresa ogni volta che sta per prendere fiato. Una ripresa, ha sottolineato il presidente di Confcommercio, “insufficiente per ossigenare l’economia perché talmente esigua da restare nel recinto delle statistiche e perché incapace di dare calore e fiducia alle attese di famiglie e imprese”. Bisogna al contrario “trasformare l’attuale ripresa in una crescita concreta e duratura, tra il 2 e il 2,5% annuo”, per “ricucire le crescenti distanze tra il Mezzogiorno e il resto del Paese”, “ridurre l’area della povertà assoluta”, “recuperare a una degna oc-
PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFCOMMERCIO FAM MODENA Edito da M.I.A. S.r.l. Reg. Trib. di Modena n° 13/2016 del 28/07/2016 ISSN 2531-4904 Stampa Tipografia TEM Modena Direzione, redazione e amministrazione Via Antonio Begarelli, 31 - Modena Telefono 059.7364211 E-mail: info@confcommerciomodena.it www.confcommerciomodena.it Direttore editoriale Giorgio Vecchi Direttore responsabile Alberto Crepaldi Impaginazione grafica Fabrizio Annovi In redazione: Alberto Crepaldi Foto di copertina: Fabrizio Annovi Hanno collaborato: Isabelle Abram, Andrea Alessadrelli, Luca Ascari, Cristina Baraldi, Maurizio Brama, Loretta Camol, Fiorenza Limberti, Daniela Marongiu, Domenico Scalzo, Stefania Teggi, Foto Vignoli
cupazione tanti italiani che l’hanno persa o che non l’hanno mai trovata”. Sangalli, nella sua relazione, ha elencato le “condizioni necessarie per il blocco degli aumenti Iva”: flessibilità di bilancio, contenimento della spesa pubblica improduttiva, recupero di evasione ed elusione. Perché gli aumenti Iva, che nel nel 2019 sarebbero pari a circa 200 euro a testa per ogni italiano, “finirebbero per essere una beffa, oltre che la fine certa delle già modeste prospettive di ripresa”. Per Confcommercio è ora di un “contratto per la crescita” in tre punti: lavoro, tasse, infrastrutture. Sul primo, il lavoro, la Confederazione “riconosce certo l’utilità degli strumenti che mitigano gli effetti della povertà assoluta”, ma “la via maestra resta il reddito che viene dal lavoro dignitoso e salario giusto”. Sempre in tema di lavoro, occorre “mettere a sistema i servizi più efficienti per il lavoro e le politiche attive” e sono necessari “investimenti in formazione continua ed alleggerendo il cuneo fiscale sul costo del lavoro”. Al secondo punto del “contratto” di Confcommercio c’è il sistema fiscale: per un percorso concreto e paziente di riordino, semplificazione e soprattutto riduzione della tassa-
zione, le precondizioni sono “recupero dell’evasione e dell’elusione, e una coraggiosa spending review”. Il presidente di Confcommercio ha quindi proposto di “mettere mano anche alla tassazione locale, con una local tax, unica, certa e semplice” e ha invocato “risposte immediate” come “la deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali” e “il riporto delle perdite per le oltre due milioni di piccole imprese in regime di cassa” e “la web tax”. Il terzo e ultimo punto del contratto riguarda le infrastrutture e l’accessibilità: per il presidente di Confcommercio è fondamentale “connettere l’Italia” tramite “una rete di accessibilità, di competitività e di innovazione”. Temi sui quali “si gioca il futuro dei territori e quindi anche la sfida del turismo”. Per quest’ultimo settore il presidente di Confcommercio ha chiesto “decisioni tempestive”, dal recepimento della direttiva sui pacchetti di viaggio e i servizi turistici al contrasto dell’abusivismo, fino al tema delle concessioni demaniali, invocando “regole chiare” e “rispetto del lavoro di tanti imprenditori e tante famiglie”. Insomma, prima che la ripresa si sgonfi definitivamente, il Governo lavori per dare una scossa al Paese.
LE SEDI SUL TERRITORIO
BOMPORTO Piazza Roma, 3 059 7364171
MARANELLO FIORANO FORMIGINE Piazza Falcone Borsellino, 29 Spezzano 059 7364681
CARPI Via Mazzini, 5 059 7364511
MIRANDOLA Viale 5 Martiri, 11 059 7364811
CAVEZZO Via Cavuor, 20 059 7364831
PAVULLO Via Ortigara, 2 059 7364611
FINALE EMILIA Via Mazzini, 1/F 059 7364851
PIEVEPELAGO P.zza V. Veneto, 29 059 7364731
MODENA Via Begarelli, 31 059 7364 211
SASSUOLO P.zza M. Partigiani via Rocca,1 059 7364651 SERRAMAZZONI Via Roma, 7 059 7364741 SESTOLA 1 Piazza Torre, 1 059 7364751
SESTOLA 2 Corso Umberto I, 74 059 7364711 SOLIERA Via Matteotti, 20 059 7364151 VIGNOLA Via Trento Trieste, 1 059 7364011 ZOCCA Via M. Tesi , 1165 059 7364111
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Economia locale TERZIARIO, INDAGINE SULLO STATO DI SALUTE DEL SETTORE NEL I° TRIMESTRE
Terziario, calano ricavi e occupazione
I
l terziario chiude il 1° trimestre del 2018 con il segno meno su tutti gli indicatori considerati dall’ufficio studi di Confcommercio Modena: numero di imprese, occupazione e volume di affari, ma il dato più eclatante è il calo delle attività nel settore immobiliare. Dall’analisi effettuata sugli ultimi dati Infocamere e su un campione di circa 2.300 aziende associate, il numero totale delle imprese attive nel Terziario in provincia perde 62 unità nel confronto con l’analogo periodo del 2017 e passa così da 16.255 a 16.193 unità, mentre, sul fronte occupazionale il calo è pari allo 0,7%. COMMERCIO AL DETTAGLIO (incluso quello su area pubblica) Venendo ai numeri dei più rilevanti settori oggetto di analisi, il commercio al dettaglio in sede fissa ed ambulante in provincia perde 25 unità e le imprese attive nel territorio modenese passano dunque da 6.544 del primo trimestre del 2017 alle attuali 6.519. «La flessione nel commercio è lieve, ma preoccupa perché inverte la tendenza positiva che avevamo fotografato sul finire del 2017 e che ci aveva fatto pensare potesse essere definitivamente archiviata la più grande e lunga crisi vissuta dal piccolo commercio negli ultimi sette anni», commenta Massimo Gandolfi, dg di Confcommercio Modena: «la prospettiva, poi, è che i numeri, per la città capoluogo, potranno peggiorare nel corso dell’anno a causa degli inevitabili effetti determinati dalle nuove aperture di medie e grandi superfici». RISTORAZIONE (BAR e RISTORANTI) Buono il trend rilevato nel comparto della ristorazione, che dunque può tirare un sospiro di sollievo dopo la chiusura in calo nel terzo trimestre del 2017: il numero delle imprese passa così da
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3.601 di marzo del 2017 a 3.619 unità. Le 18 attività aggiuntive sono in gran parte attribuibili alla performance della città capoluogo, che rappresenta da sempre il termometro dello stato di salute del settore e dove il numero di attività è salito da 1.073 a 1.084 unità (+11). MEDIATORI IMMOBILIARI Fa riflettere il tonfo dell’intermediazione immobiliare: la consistenza numerica degli operatori attivi passa infatti da 3.066 a 3.020 unità (-46). «Valori, questi», commenta Gandolfi, «su cui andrà fatto un approfondimento in vista dell’indagine che condurremo sul settore immobiliare, visto che i dati parziali sulle compravendite immobiliari raccolti nei primi tre mesi dell’anno erano improntati alla stabilità». OCCUPAZIONE Sul fronte occupazionale, si registra una flessione, pari allo 0,7%, relativamente
Massimo Gandolfi
al campione esaminato: circa 2300 imprese associate a cui viene erogato il servizio di tenuta paghe. Nello specifico, diminuiscono i dipendenti dell’1,3%, aumentano i soci collaboratori di una percentuale simile e sono sostanzialmente invariati i collaboratori occasionali ed i tirocinanti, che complessivamente rappresentano circa il 9% del totale degli addetti. «I segnali che emergono dalla rilevazione effettuata dal nostro ufficio studi», sottolinea Massimo Gandolfi, «delineano un quadro in chiaroscuro ed evidentemente risentono del clima di incertezza che ancora caratterizza anche l’economia modenese e che frena la propensione ad investire da parte dei nostri imprenditori. Prova ulteriore ne è il fatto che le disponibilità liquide sono aumentate del 6,9%: risorse che, in assenza di una ripresa solida del mercato interno, continueranno a non fungere da volano per la crescita dei settori considerati e nel complesso dell’economia locale».
Il fatto del mese DAL 1° LUGLIO E’ ABOLITA LA SCHEDA CARBURANTI E SCATTA L’OBBLIGO DI FATTURA ELETTRONICA
Fatturazione elettronica dei carburanti, si parte
L
a legge di Bilancio 2018 ha modificato la disciplina che riguarda l’acquisto di carburanti e lubrificanti da parte dei soggetti passivi IVA e la loro fatturazione. A partire dal 1° luglio o dal 1° gennaio 2019, in caso di proroga, dunque, viene abolita la cosiddetta “scheda carburante” e gli acquisti da parte di soggetti passivi IVA dovranno essere documentati con fattura elettronica. L’esonero da essa per certificare le forniture di carburante si applicherà solo ai rifornimenti effettuati dai consumatori finali (soggetti che acquistano fuori dell’esercizio d’impresa, arte e professione. Con riferimento a tali vendite, sempre a partire dal 1° luglio 2018, salvo il caso che arrivi la ventilata proroga, gli esercenti di attività di distribuzione dovranno tuttavia provvedere obbligatoriamente alla memorizzazione elettronica ed alla trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi incassati. La legge di Bilancio 2018 è intervenuta anche sulla deduzione del costo dei carburanti e sul tema della detrazione dell’IVA. Sul primo aspetto, ha disposto che le spese di carburante per autotrazione sono deducibili nella percentuale prevista per lo specifico veicolo (100% o 20%), se effettuate esclusivamente mediante carta di credito, di debito e prepagate emesse da operatori finanziari soggetti all’obbligo di comunicazione previsto dall’articolo 7, comma 6, DPR n. 605/1973. Per quanto riguarda la detrazione dell’IVA, la manovra ha stabilito che, relativamente all’acquisto o all’importazione di carburanti e lubrificanti destinati a veicoli a strada a motore, la detrazione dell’imposta spetta solamente se l’operazione viene provata dal pagamento mediante carte di credito, di debito, prepagate o da un altro mezzo di pagamento ritenuto ido-
neo individuato dall’Agenzia delle Entrate. Appare evidente, quindi, che in base alle nuove disposizioni, dal 1° luglio, i soggetti passivi IVA non potranno portare in deduzione il costo di acquisto del carburante, né potranno detrarre la corrispondente imposta sul valore aggiunto, qualora effettuino pagamenti con mezzi diversi dalla cosiddetta moneta elettronica. L’obbligo di fatturazione elettronica per l’acquisto di carburante è il primo passo di una più complessiva “rivoluzione”, che diventerà operativa il 1° gennaio 2019. A partire da tale data le imprese ed i professionisti dovranno emettere obbligatoriamente ed esclusivamente fatture elettroniche e diventerà dunque generalizzato il processo avviato con le Pubbliche Amministrazioni. Pochissime saranno le esclusioni da tale obbligo: i cosiddetti “contribuenti minimi o forfettari” e le sole operazioni di fatturazione da e verso l’estero. Confcommercio mette a disposizione dei propri associati consulenza ad hoc e la piattaforma Aziendaonweb.it: per ogni informazione e approfondimento basta contattare una delle sedi sul territorio. 5
L’intervista del mese IL NUOVO CCNL PER PUBBLICI ESERCIZI, RISTORAZIONE COLLETTIVA, COMMERCIALE E TURISMO: NOVITA’ PER IL MONDO DELLE IMPRESE
Nuovo CCNL per pubblici esercizi, cosa cambia
Silvio Moretti
I
l nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per i pubblici esercizi è stato al centro di un interessante workshop a Modena, durante il quale sono state presentate le principali novità per le categorie interessate, che approfondiamo con Silvio Moretti, direttore area relazioni sindacali, previdenziali e formazione per FIPE nazionale. Moretti, come si è arrivati a questo nuovo contratto? Dopo quattro anni di faticose ed impegnative trattative, è stato firmato da FIPE il primo contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale e del turismo. Tagliare il traguardo del rinnovo non è stato facile per effetto degli anni di crisi per il nostro Paese, di cui anche il settore dei pubblici esercizi ha risentito . Per questo non è stato un negoziato facile, sin dall’avvio. Quali sono stati gli obiettivi primari sottesi alla trattativa? Gli obiettivi principali che sono stati portati al tavolo dalla parte imprenditoriale 6
sono stati i seguenti: - la ricerca di soluzioni innovative alle esigenze delle imprese; - il recupero di efficienza/produttività: - il contenimento delle dinamiche di costo - dotare il settore di uno specifico CCNL Il contratto interviene su una serie di fronti: sull’orario di lavoro quali sono i principali elementi di novità? E’ stata definita una nuova disciplina delle flessibilità dell’orario di lavoro. con una distribuzione multiperiodale, per far fronte alle variazioni dell’intensità lavorativa, con superamento dell’orario contrattuale sino al limite di 48 ore settimanali per un massimo di 20 settimane ed una pari riduzione per altrettante settimane. Inoltre il nuovo CCNL definisce per i lavoratori neoassunti dopo il 1 gennaio 2018 un diverso trattamento per la maturazione dei permessi per riduzione di orario di lavoro. Per i primi due anni 32 ore, per il terzo e quarto anno ulteriori 36 ore e dal quinto anno al lavoratore verrà riconosciuto il 100% dei permessi contrattualmente previsti(104 ore). Ed ancora le aziende potranno disporre, per
tutti i lavoratori (vecchi e nuovi assunti), della fruizione di detti permessi, fino ad un massimo di 72 ore annuali, definendo le modalità di fruizione, con una semplice programmazione. E sull’apprendistato come si è intervenuti? E’ stata aggiornata la disciplina che riguarda l’apprendistato. La percentuale di conferma per l’assunzione di nuovi apprendisti viene definita nel 50% (in precedenza fissata al 70%) degli apprendisti nel triennio precedente (in precedenza 24 mesi precedenti). La nuova proporzione numerica è di 3 apprendisti ogni 2 qualificati nelle imprese con più di 9 dipendenti, mentre rimangono invariate le percentuali della retribuzione degli apprendisti rispetto alla durata triennale o quadriennale. Un’altra opportunità è rappresentata dalla rimodulazione di scatti di anzianità e lavoro festivo/domenicale... Particolarmente significativa la nuova disciplina per gli scatti di anzianità, la cui maturazione passa da triennale a quadriennale. Inoltre nel calcolo della quattordicesima mensilità non sarà più computato l’importo degli scatti di anzianità maturati, così pure, ma solo fino al 31 ottobre 2021 per determinare la quota annua di retribuzione utile al calcolo del T.F.R. Mentre per il lavoro ordinario festivo cadente di domenica la maggiorazione è del 20% e non più del 30%, come avveniva in passato. Su assistenza sanitaria e bilateralità le imprese cosa devono sapere? L’azienda che ometta il versamento dei contributi dovuti al sistema degli enti bilaterali, è tenuta a corrispondere al lavoratore un elemento distinto della retribuzione, non assorbile, di importo pari a 0,60% di paga base e contingenza per 14 mensilità. L’azienda rimane comunque obbligata verso i lavoratori aventi diritto all’erogazione delle prestazioni assicurate dall’Ente bilaterale competente. L’assistenza sanitaria il cui contributo mensile è di 12 euro a carico del datore di lavoro per ciascun lavoratore, arricchisce il cosiddetto welfare a disposizione del lavoratore. Anche in questo caso L’azienda che ometta il versamento dell’assistenza sanitaria è tenuta ad erogare al lavoratore un elemento distinto della retribuzione di importo pari a 16 euro lordi per 14 mensilità.
Dal 1° luglio pagamento degli stipendi solo con strumenti tracciabili Iper-ammortamento, chiarimenti del Ministero dello Sviluppo Privacy, cosa accade in caso di violazione di dati sensibili Mancata applicazione della contrattazione collettiva di riferimento: aspetti sanzionatori Stop alle sanzioni per chi rifiuta i pagamenti elettronici
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Emilia Romagna, al via bando per rafforzare propensione all’export
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Supplemento al periodico L’Osservatorio d’Impresa Luglio-Agosto 2018 Anno II - n°15
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Notiziario Flash
Dal 1° luglio pagamento degli stipendi solo con strumenti tracciabili La Legge di Bilancio 2018 ha stabilito che a decorrere dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro e committenti privati non potranno più retribuire con il denaro contante: i lavoratori inquadrati con rapporto di lavoro subordinato (indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto), i collaboratori inquadrati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e i soci di cooperative. Le forme accettate di pagamento degli stipendi dal 1° luglio 2018 sono solo: a) bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore; b) strumenti di pagamento elettronico; c) pagamento in contanti al lavoratore presso lo sportello bancario o
postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento; d) emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato. Si potrà delegare solo in caso di effettivo e comprovato impedimento e solo al coniuge, al convivente o altro familiare o affine al lavoratore, comunque con età superiore a 16 anni. Sono esclusi dal nuovo obbligo di pagamento con mezzi tracciabili e quindi è possibile il pagamento in contanti dello stipendio per i rapporti di lavoro con le PA e per i rapporti instaurati con addetti ai servizi familiari e domestici come colf e badanti, che hanno un
contratto rientrante nell’ambito di applicazione dei contratti collettivi nazionali per gli addetti a servizi familiari e domestici, e che lavorano almeno 4 ore al giorno presso lo stesso datore di lavoro. Sempre a decorrere dal 1° luglio 2018, la firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituirà la prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione nei rapporti di lavoro subordinato, co.co.co. e cooperative con soci. Per il datore di lavoro o committente che viola gli obblighi di cui sopra è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 euro a 5.000 euro.
Iper-ammortamento, chiarimenti del Ministero dello Sviluppo Il 23 Maggio il Mise ha fornito ulteriori chiarimenti in merito all’iperammortamento, ossia alla maggiorazione del 150% del costo di acquisto di specifici beni, con specifico riguardo all’individuazione dei beni agevolabili e al requisito dell’interconnessione e integrazione automatizzata. Il documento si sofferma sui seguenti profili: definizione dei concetti di guida automatica e semiautomatica; applicabilità dell’agevolazione per i distributori automatici di prodotti finiti e/o per la somministrazione di alimenti e bevande (vending machine); esclusione dall’ambito oggettivo del beneficio dei fabbricati e delle costruzioni, con particolare riguardo ai “silos dotati di attrezzatura sensoristica”; classificazione delle macchine
di lavaggio, disinfezione e sterilizzazione di dispositivi medici impiegate nel settore sanitario e dei componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici per la riduzione delle emissioni; ammissibilità degli impianti tecnici di servizio agli impianti produttivi, delle attrezzature/utensili costituenti dotazione ordinaria del bene agevolabile e dei sistemi di additivazione di sostanze pericolose; classificazione degli impianti di trattamento per la depurazione preliminare allo scarico delle acque reflue. I chiarimenti sono validi anche per gli investimenti effettuati durante il primo periodo d’imposta di applicazione della disciplina agevolativa ossia nel corso del 2017.
L’esperto risponde
Cosa sono i dati sensibili e che cosa accade in caso della loro violazione? Il termine di “dati sensibili” si riferisce a “particolari categorie del trattamento di dati personali” del GDPR, il Regolamento europeo Generale sulla Protezione dei Dati, adottato il 27 aprile 2016 dal Parlamento europeo e dal Consiglio, le cui disposizioni sono diventate direttamente applicabili in tutti gli Stati membri dell’Unione europea a partire dallo scorso 25 maggio. Questi dati sono regolati da specifiche disposizioni normative, in quanto il loro trattamento è vietato per principio quando riguarda origine razziale o etnica di un individuo, salute o vita sessuale, opinioni
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politiche, appartenenza sindacale, convinzioni religiose o filosofiche. Il concetto di violazione dei dati personali rimanda, nell’immaginario collettivo, immediatamente alla fuga di dati personali a beneficio di terze parti non autorizzate. Tipici esempi, in tal senso, sono le intrusioni e la pirateria informatiche, il furto di dati. Ma la definizione di GDPR è ben più ampia. Il “Gruppo di lavoro ex articolo 29” (organismo europeo incaricato dell’applicazione del GDPR) definisce il concetto di violazione dei dati personali come segue: “perdita della disponibilità
dei dati personali, perdita dell’integrità dei dati personali, perdita della confidenzialità dei dati personali”. La violazione dei dati, quindi, può consistere non solo in una fuga di dati, ma anche nella perdita permanente degli stessi. Il GDPR impone nuovi obblighi per i responsabili e gli incaricati del trattamento dei dati in caso di una violazione e di adeguare la propria impresa alle nuove prescrizioni: Confcommercio Fam è a disposizione per fugare ogni dubbio e individuare, con l’ausilio di un consulente ad hoc, la soluzione più idonea.
Notiziario Flash
Mancata applicazione della contrattazione collettiva di riferimento: aspetti sanzionatori L’Ispettorato nazionale del lavoro ha diramato una nota riguardante l’applicazione della contrattazione collettiva, la tutela dei lavoratori, gli aspetti sanzionatori e i rischi cui vanno incontro i datori di lavoro che ricorrono al c.d. dumping contrattuale. L’Ispettorato informa che l’azione di contrasto al fenomeno del dumping contrattuale, iniziata a gennaio 2018, è in corso su tutto il territorio nazionale, in particolare nei settori del terziario, nei quali si riscontrano violazioni di carattere contributivo o legate alla fruizione di istituti di flessibilità in assenza delle condizioni di legge. L’azione si concentra nei confronti delle imprese che non applicano i contratti c.d. leader sottoscritti da CGIL, CISL e UIL e dalle organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative (quali il CCNL Turismo),
ma i contratti stipulati da organizzazioni sindacali che, nel settore, risultano comparativamente meno rappresentative (CISAL, CONFSAL e altre sigle minoritarie). Si ricorda che la fruizione di benefici, così come il ricorso a forme contrattuali flessibili, è ammesso a condizione che si applichino i contratti “leader” del settore, contratti che vanno comunque sempre utilizzati per l’individuazione degli imponibili contributivi. Le imprese che non applicano tali CCNL potranno pertanto rispondere di sanzioni amministrative, omissioni contributive e trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro flessibili. Anche gli eventuali soggetti committenti, nel caso di appalto di servizi, risponderanno in solido con le imprese ispezionate degli effetti delle violazioni accertate.
Stop alle sanzioni per chi rifiuta i pagamenti elettronici Stop alle sanzioni fino a 30 euro per chi, commercianti o professionisti, non accetta i pagamenti con carte. È quanto ha deciso il Consiglio di Stato, in un parere depositato il 1° giugno: sotto esame c’è lo schema di regolamento del ministero dello Sviluppo economico di concerto con l’Economia, con il quale si cerca di contrastare il diniego all’utilizzo della moneta elettronica attraverso un meccanismo sanzionatorio. Il provvedimento, superando le indicazio-
ni generiche della norma madre, faceva riferimento all’articolo 693 del Codice penale, secondo cui «chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a trenta euro». Una soluzione troppo creativa per i giudici amministrativi che, quindi, hanno deciso di bocciare il testo. L’assetto normativo attuale, pur prevedendo l’obbligo per chi vende prodotti o presta
servizi di possedere strumenti in grado di consentire il pagamento tramite carte, non prevede alcuna sanzione in caso di mancata installazione del Pos o di mancata accettazione del pagamento. «Tale carenza - spiega il Consiglio di Stato - ha determinato, finora, la mancata applicazione dello specifico obbligo vanificando, di fatto, la previsione legislativa». La palla, a questo punto, è nel campo del nuovo Esecutivo, che dovrà decidere se e come intervenire.
Emilia Romagna, al via bando per rafforzare propensione all’export È stato approvato dalla Giunta della Regione Emilia Romagna un bando che supporta progetti di promozione dell’export e per la partecipazione ad eventi fieristici. Il progetto è finanziabile se è costituito da almeno 3 fiere di qualifica internazionale o nazionale svolte in paesi esteri e presenta almeno uno dei seguenti servizi di consulenza per: ottenere certificazioni per l’export; ottenere la registrazione dei propri marchi sui mercati internazionali indicati dal progetto; ricercare potenziali clienti o distributori e assistere l’impresa nella realizzazione di incontri d’affari contestualmente alle partecipazioni fieristiche. Possono fare domanda imprese di micro, piccola e media dimensione con sede legale o unità
operativa in Regione Emilia-Romagna. Possono presentare domanda anche le reti formali di imprese di piccola e media dimensione, aventi tutte sede e unità operativa in Regione Emilia-Romagna. Il contributo regionale, che non potrà superare il valore di 30.000 euro, sarà concesso a fondo perduto nella misura massima del 30% delle spese ammissibili. Le domande potranno essere presentate fino alle ore 16.00 del 27/07/2018.
Info: 059.7364211 – domenico.scalzo@confcommerciomodena.it
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per gestire le buste paga nel rispetto delle nuove norme sulla privacy (GDPR)
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Consente di adeguare la gestione delle paghe alle nuove disposizioni sulla privacy Mette a disposizione h24 un’area dedicata dove caricare ogni documento mensile e annuale Permette di visualizzare e scaricare i cedolini, i modelli F24 periodici, ogni documento fiscale connesso alla gestione paghe* Rende possibile la creazione di un’area riservata per il personale, dove il singolo dipendente consulta e scarica i propri documenti mensili e annuali Pone l’impresa al riparo da intrusioni informatiche, perdite o furti di dati
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FATTURAZIONE ELETTRONICA I vantaggi • Emissione delle fatture da pc, smartphone, tablet • Comunicazione con il proprio consulente aziendale in tempo reale • Gestione del parco clienti e di tutti i prodotti in modo rapido ed • Integrazione con fatturazione alla Pubblica Amministrazione • Personalizzazione delle schede dei propri clienti • Visualizzazione dei mastri, delle partite aperte, della situazione IVA e dei conti • Sicurezza contro intrusioni informatiche, perdite di dati, alterazione delle informazioni a causa di blocchi dei sistemi operativi
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Asaq News ASAQ SPEGNE LE PRIME VENTI CANDELINE
1998-2018, 20 anni al fianco delle imprese
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ono 20 anni che ASAQ fornisce servizi alle imprese per l’applicazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro, H.A.C.C.P., ambiente e certificazione qualità ISO 9000. E’ un bel tratto di cammino condiviso che ha visto la nostra struttura lavorare al fianco di tantissime aziende, aiutandole a districarsi tra norme spesso complicate e di difficile applicazione. La stragrande maggioranza delle imprese non avevano mai applicato simili normative e l’impatto con nuovi obblighi completamente sconosciuti non è stato sicuramente facile. E’ stato difficile introdurre concetti come valutazione dei rischi, addetto gestione emergenze, sanificazione o chiedere ad imprenditori con anni di esperienza sul campo di tornare in aula per la formazione. Non è stato semplice, ma moltissime aziende hanno avuto fiducia nella competenza dei nostri tecnici e formatori, intraprendendo un cammino verso l’adeguamento alle normative ed evitando le
pesanti sanzioni previste. Quante aziende hanno usufruito dei nostri servizi ? Quante persone hanno frequentato i nostri corsi di formazione ? Fornire i numeri di 20 anni di lavoro non è un esercizio semplice e forse poco interessante. Certamente parliamo di svariate migliaia di aziende e persone che hanno scelto ASAQ e questo per noi è motivo di legittimo orgoglio e soddisfazione. Rimane senza ombra di dubbio intatto però l’impegno per il miglioramento continuo dei servizi al fine di continuare a coadiuvare le aziende nei prossimi anni.
ASAQ S.r.l. é una impresa del sistema Confcommercio, nata nel 1998 e specializzata nei servizi di assistenza e consulenza alle imprese in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, ambiente e qualità. Contatti: Viale Reiter, 130 - Modena 059.212226 segreteria@asaq.it www.asaq.it
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Dal territorio PROVINCIA Si è svolta nelle scorse settimane, alla Camera di commercio, la cerimonia di assegnazione dei riconoscimenti per la Fedeltà al lavoro e Progresso economico, conferiti dal Vice Presidente della Camera di Commercio Gian Carlo Cerchiari, alla presenza di autorità locali e delle associazioni di categoria. Attraverso l’iniziativa, giunta alla quarta edizione, si intende celebrare e dare risalto a imprese e imprenditori della provincia di Modena con un’anzianità di almeno 40 anni di lavoro svolto nel medesimo settore di attività. Nell’edizione 2018 sono stati 137 i premiati tra imprenditori e imprese, espressione dei settori industriale, commerciale, artigianale, agricolo e dei servizi. E tra questi anche alcune imprese associate a Confcommercio: Bartolomeo Giglio, Rossana Salvioli, La Cosmetica di Silvano Silvani e il Bar Tazioli di Pietro Paolo Tazioli.
FIORANO E SPEZZANO “Andam a vegg”, il premio alle famiglie di Fiorano e Spezzano che gestiscono un’attività da almeno tre generazioni, è andato in scena anche quest’anno. A riceverlo anche due storici esercizi associati a Confcommercio: l’Osteria Ristorante “La Fredda” e la Merceria “Laura”. Nella targa consegnata è stata riportata la seguente motivazione: “Alla famiglia [...] che da più generazioni, con la propria attività e il lavoro, contribuisce allo sviluppo di Fiorano Modenese, va il plauso e il ringraziamento della comunità”. L’Osteria “La Fredda” nasce nel 1845, per volontà di Pellegrino Montorsi - trisavolo di Roberto, attuale gestore - , all’interno del “centro commerciale” del paese, visto che negli stessi locali e sotto la stessa proprietà erano originariamente attivi il macello con l’annessa macelleria, un esercizio di generi alimentari, il forno, la tabaccheria, il ristorante, un locale da ballo, il bar, la locanda e addirittura il distributore di carburante. Da Pellegrino l’attività è stata tramandata al figlio Pellegrino, a Gino, a Vincenzo, padre di Roberto, come detto attuale proprietario. La Merceria “Laura” è l’ultimo passaggio di una filiera di attività tramandate di padre in figlio seguendo un filo ininterrotto da ben tre generazioni. L’inizio di tutto avviene nel 1935 quando Gino Cuoghi ottiene una licenza di vendita di gelati e mercerie e, assieme ai fratelli Festino e Francesco, comincia a svolgere un’attività di commercio ambulante. Nel 1940 viene aperto un locale, che per metà è una gelateria e per metà un negozio al minuto di mercerie, tessuti e chincaglierie. Il negozio viene gestito per 40 anni di Elena Paganelli, moglie di Gino Cuoghi.Dal 1980 al 2006 la proprietà e gestione dell’impresa passa a Laura Cuoghi, figlia di Gino e di Elena Paganelli. E dal 2006 l’attività viene posta nelle mani di Maria Cristina Pinelli, nuora di Laura Cuoghi.
SERRAMAZZONI «Imprese, turismo, viabilità, centro storico, fusioni siano le priorità dell’agenda della nuova Amministrazione di Serramazzoni». A dirlo è Massimo Ferrari, segretario Confcommercio per l’area montana. « È innanzitutto prioritario mettere in campo, da un lato interventi utili a vitalizzare e qualificare gli esercizi esistenti, dall’altro progetti per promuovere l’apertura di nuove attività». «Allo stesso tempo», puntualizza il segretario, «appare essenziale sperimentare forme di sostegno, anche sotto forma di tagli o azzeramenti dei tributi locali, a tutte quelle imprese che insistono in aree deboli del territorio, che non ci possiamo permettere di abbandonare a pericolosi processi di desertificazione». «Sul tema del turismo», insiste Ferrari, «bisogna che la nuova Amministrazione chiarisca la posizione sul consorzio Valli del Cimone: in ballo c’è la possibilità di continuare ad attingere linee di finanziamento dai fondi regionali e provinciali e da destinare anche al mondo delle imprese». «In materia di risorse, così come di semplificazione burocratica», prosegue il dirigente locale di Confcommercio, «è dirimente lo scioglimento, da parte del prossimo Sindaco, di un nodo: Serramazzoni sarà protagonista o no di un processo di integrazione nella gestione amministrativa, che possa condurre ad una fusione con altri Comuni
CARPI «Si riapra la discussione sul futuro del Mercato coperto e dell’area dove insiste, valutando, in attesa di individuare un progetto di recupero definitivo, l’opportunità di utilizzarlo in modo continuativo per gli eventi organizzati in centro storico». Così si esprime Tommaso Leone, presidente cittadino di Confcommercio. «Noi crediamo che un luogo simbolo per il centro storico non possa essere abbandonato», precisa Leone, «e per questo riteniamo indispensabile trovare una sorta di soluzioneponte, capace di rendere vivo quello spazio fino a quando sarà possibile riempirlo di funzioni e attività». «L’obiettivo di Confcommercio è di farne un polo di attrazione, che assurga a punto di riferimento per i carpigiani e non solo e che sia ca12
pace di vitalizzare tutta l’’area attorno; ma allo stesso tempo, viste le numerose manifestazioni ospitate in centro, siamo convinti che gli 800 metri quadrati del Mercato coperto potrebbero ben fungere da spaziocontenitore per “pezzi” delle manifestazioni stesse». «Si tratta, in definitiva», conclude Leone, «di tentare una strada perché lo storico Mercato venga sottratto ad un destino che appare già scritto: un progressivo degrado che condurrebbe ad un De profundis e che avrebbe come ulteriore e immediata conseguenza quella di squalificare tutto il contorno di piazzale Ramazzini».
Dalle categorie TABACCAI Poste Italiane ha firmato un accordo quadro di collaborazione con la Federazione italiana Tabaccai (Fit) per una più ampia collaborazione nel settore della corrispondenza e dei pacchi fra due delle realtà più capillari in Italia. In base all’intesa le tabaccherie italiane avranno la possibilità di entrare a far parte di “PuntoPoste”, creando un vero e proprio ‘PuntoPoste - Tabaccaio’. Grazie all’accordo le tabaccherie italiane faranno parte della nuova rete di accesso ai servizi per l’eCommerce: si potranno ritirare i pacchi, consegnare i resi ed effettuare spedizioni prepagate o preaffrancate. Ma non solo, l’accordo quadro tra Poste Italiane e Fit, oltre a prevedere che le tabaccherie possano funzionare come punti di accettazione della corrispondenza, semplifica le modalità di distribuzione e vendita dei francobolli. Un’intesa, quella tra Poste e Fit, che rinsalderà la collaborazione tra le due principali reti
italiane garantendo, come nel dna dei Tabaccai, sempre maggiori servizi ai cittadini. ‘PuntoPoste’ è la nuova rete di accesso ai servizi per l’eCommerce che permette di ritirare i pacchi, consegnare i resi ed effettuare spedizioni prepagate o preaffrancate; è costituita da punti fisici di consegna, tra cui i tabaccai, e da lockers - gli armadietti collocati in diversi punti delle città per il ritiro e la spedizione automatica di pacchi - che offrono un servizio no-stop 24 ore su 24, fino a 7 giorni su 7. La Rete PuntoPoste è attiva da aprile con 287 lockers su tutto il territorio nazionale e si estenderà fino ad arrivare a: 350 lockers e 200 collect point a fine 2018, 420 lockers e circa 5.000 collect point nel 2020. La rinnovata collaborazione tra Poste Italiane e la Federazione Italiana Tabaccai punta su soluzioni innovative e rappresenta un ulteriore passo in avanti per migliorare la qualità del servizio offerto su tutto il territorio nazionale, in linea con le strategie di ‘Deliver 2022’, il nuovo Piano industriale di Poste Italiane.
PUBBLICI ESERCIZI Entro la fine del 2018, per motivi di sicurezza e tracciabilità, tutti i buoni pasto cartacei Pellegrini dovranno rientrare de-materializzati in formato elettronico. L’innovazione , che presumibilmente riguarderà anche altri buoni pasto, va di pari passo con quanto ha previsto la legge di Bilancio 2018, che abolirà, a par-
tire dal 1° gennaio 2019, la possibilità di emettere, registrare e rimborsare fatture in formato cartaceo. Dal 1° luglio Pellegrini addebiterà 15 centesimi per ogni buono pasto che dovesse pervenire in forma cartacea. Per ogni informazione e chiarimento, è possibile chiamare il numero 02.89130505.
Info: demat.buoni@gruppopellegrini.it
IMPRESE Il nuovo Regolamento Europeo privacy sulla protezione dei dati personali (GDPR), operativo dal 25 maggio, introduce una serie di novità per chiunque tratti dati sensibili e dunque anche per le imprese, su cui ricade l’obbligo di adottare le necessarie misure per garantire la sicurezza dei dati stessi. Confcommercio Fam fornisce tutto il supporto perché le imprese si possano facilmente adeguare al GDPR ed a tal fine ha predisposto un questionario ad hoc utile ad inquadrare la situazione aziendale: una volta compilato, l’impresa verrà contattata e riceverà, senza alcun impegno, le informazioni operative in merito alla tipologia di assistenza più idonea. Il questionario è disponibile sul sito Confcommercio. Questionario: https://www.confcommerciomodena.it/privacy-vuoi-sapere-come-adeguarti-al-gdpr-compila-il-questionario/modena.it
MEDIATORI IMMOBILIARI Si è svolto negli scorsi giorni un partecipato seminario di aggiornamento dedicato ai mediatori immobiliari sul tema delle locazioni a canone concordato ex legge 431/98. Il Decreto Ministeriale 16 gennaio 2017 ha introdotto la possibilità che i sindacati maggiormente rappresentativi dei proprietari immobiliari (qualifica che CONFAPPI MODENA riveste), che siano al contempo firmatari degli accordi territoriali in materia locatizia, possano
rilasciare l’attestazione di rispondenza del contenuto economico e normativo dei contratti di locazione agli accordi territoriali stessi. CONFAPPI Modena, con cui FIMAA ha stipulato una convenzione per l’erogazione del servizio alle agenzie associate, ha aderito agli accordi territoriali per i comuni della Provincia di Modena sottoscritti nel 2016 e integrati nel 2017, ed è pertanto abilitata al rilascio di dette attestazioni.
Info: Confappi Modena - 059.7364211 - vincenzo.milazzo@confcommerciomodena.it 13
Iscom News CONCLUSO IL CORSO DI GUIDA SICURA PER AUTOTRASPORTATORI ORGANIZZATO DA ISCOM ATTRAVERSO IL FONDO FORTE
All’Autodromo il corso di guida sicura per autotrasportatori
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i è concluso con successo il corso di Guida Sicura organizzato da Iscom Formazione rivolto a lavoratori dipendenti, autisti di imprese di autotrasporto di Modena (Menabue, Menabez, Bulgarelli, Fiorini per citarne alcune). Il Corso si è svolto presso l’Autodromo di Modena che ha messo a disposizione per 50 ore di formazione in maniera esclusiva e dedicata, le sue infrastrutture e sei istruttori esperti per la realizzazione di una formazione dinamica in pista e su aree adeguatamente attrezzate per riprodurre in sicurezza gli imprevisti più comuni alla guida di un mezzo pesante: sovra e sottosterzo, frenata improvvisa, evitamento di ostacoli, etc.. Durante le sessioni di pratica gli allievi sono stati addestrati e informati sulla corretta impostazione di guida, sulle tecnologie più avanzate applicate ai mezzi pesanti e sulle infrastrutture e sull’importanza del rispetto dei tempi di guida con particolare attenzione alla patologia del “colpo di sonno” con relativi effetti. Fra le aziende che hanno partecipato segnaliamo Menabue Eventi e Trasporti S.r.l., azienda modenese, specializzata nei trasporti in Italia ed in tutta
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Europa . Conosciamo il titolare, il sig. Lorenzo Menabue. Come giudica questa esperienza vissuta con Iscom Formazione? Il corso è stato davvero positivo, ammetto che inizialmente c’era stata un po’ di sana prevenzione, come quando si ha paura di “perdere del tempo” invece, è stato un ottimo lavoro di team working e abbiamo raggiunto dei buoni risultati. Alla giornata di formazione ci siamo presentati in 15 di cui metà personale di ufficio e per il restante autisti dei miei camion. Si è trattato di un corso davvero molto utile e ne ho avuto la riprova perchè alcune ragazze mi hanno detto di avere già messo in opera le nozioni, per esempio una di loro ha salvato un tamponamento; vede già questa cosa sarebbe sufficiente per dire che è stato utilissimo. Veniamo a lei e alla sua realtà, un azienda che va molto bene, una realtà che però in pochi, se non gli addetti ai lavori conoscono, se le chiedo quale è la ricetta di questo successo? Come tutti gli imprenditori che hanno aziende localizzate in giro, io per esempio una a Modena, una a Sant’Agata e una
in Germania ammetto che non è facile, sicuramente girare nelle tre aziende, cerco di dare il massimo e circondarmi di ragazzi e ragazze brave e responsabili. Credo molto nel gruppo e non per niente come dicevamo prima credo nell’importanza del coworking, nei team building, nella forza del gruppo. E della formazione cosa mi dice? quando la ritiene importante ? Per gli autisti la formazione è costante e stretta, i nuovi fanno sempre un training in affiancamento alle persone più esperte, pensi che a volte la formazione dura 4-5 mesi. Collaborate con aziende molto importanti in tutto il mondo. Come si riesce in un mondo che si evolve continuamente, che è fortemente competitivo e che tende a non dare più di tanta importanza ai rapporti umani a salvare la propria clientela? Da un lato chi lavora con me e chi fa parte del personale viaggiante hanno tutti una cosa in comune, la forte passione per il proprio lavoro, e le assicuro che questo viene percepito dal cliente. Non è mai un rapporto io pago tu fai, mai. Quale è il trasporto più particolare che avete effettuato ? La collezione privata del Principe di Montecarlo. Auto portate a Baku in occasione di una festa celebrativa sulla morte della madre, la principessa Grace Kelly, portate in Azerbajan. Poi abbiamo caricato un off shore due anni fa, faceva parte di un grosso fallimento di un azienda di Treviso, avevano 400 auto 200 moto 100 barche e 100 biciclette, abbiamo fatto 100 camion e trasferito tutto a Milano per l’asta, un asta storica con 7000 iscritti. Anche l’auto di Gordon Ramsey e quella di Jamiroquai la California di Brigitte Bardot sono state prelevate e consegnate da noi in questo caso al Museo Ferrari. Valori immensi. Ma quanto è cambiato il lavoro in questi anni se è cambiato? Beh, tutto il mondo del trasporto è cambiato, completamente, adesso gli autisti rientrano meno a casa, i camion sono molto più belli e hanno più comodità a discapito della vita di chi ci lavora sopra.
Enasco News LE SPESE PER ADEGUAMENTO ANTISISMICO PREVEDONO DETRAZIONI ELEVATE, USUFRUIBILI FINO AL 31 DICEMBRE 2021
Adeguamento antisismico, cosa e come detrarre
A cura di Alessandro De Feo
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isti i recenti avvenimenti sul territorio nazionale, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta per fare chiarezza sulla detraibilità Irpef delle spese sostenute per le misure antisismiche, fornendo risposte ai seguenti quesiti: 1) se spetta la detrazione di imposta prevista dall’art. 1-quater del D.L. n. 63/2013, che concerne la detrazione dell’80%, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro, per interventi di demolizione e di fedele ricostruzione, con riduzione di due classi di rischio sismico, delle unità immobiliari nella categoria catastale F/2 (unità collabenti), in quanto danneggiate dal sisma; 2) se, in caso di risposta positiva a tale quesito, la spesa per l’intervento edilizio si possa suddividere tra gli aventi diritto, non in base alle quote di proprietà dell’immobile, ma alle spese sostenute da ognuno; 3) se all’ammontare di dette spese sia applicabile l’aliquota Iva agevolata e, in caso affermativo, in quale misura. Dopo aver esaminato la normativa fiscale in materia, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato quanto detto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con il parere n. 27/2018: rientrano tra gli interventi di ristrutturazione edilizia” di cui all’art. 3, comma 1, lett. d) del D.P.R. n. 380 del 2001 (Testo Unico dell’Edilizia), quelli di demolizione e ricostruzione di un edificio con la stessa volumetria di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica e con riferimento agli immobili sottoposti ai vincoli di cui al D. Lgs. n. 42/2004 - quegli interventi di demolizione e ricostruzione che rispettino la stessa sagoma dell’edificio preesistente. Se-
condo il Consiglio gli interventi di demolizione e ricostruzione, progettati ed eseguiti in conformità alle vigenti norme, sono un’efficace strategia di riduzione del rischio sismico in costruzioni non adeguate. Pertanto, “dal punto di vista tecnico, detti interventi possono rientrare fra quelli previsti dall’art. 16-bis, comma 1, lett. i) Tuir per l’adozione di misure antisismiche”. In seguito a ciò, l’Agenzia ha ritenuto di rispondere affermativamente al primo quesito, purché si rispettino le condizioni prescritte dalla legge e si tratti di un intervento di ristrutturazione, e non di una nuova costruzione. Quanto al secondo quesito, come chiarito con la circolare n. 7/E del 2017, l’Agenzia ribadisce che se vi sono più titolari del diritto alla detrazione, questa sia ripartita in base alla spesa effettivamente sostenuta da ciascuno, come attestato dal bonifico di pagamento con il richiamo normativo per la detrazione d’imposta e dall’intestazione delle fatture rilasciate dall’impresa esecutrice. In alcuni casi, il beneficio spetta anche a chi non è intestatario del bonifico e/o della fattura, nella misura in cui abbia sostenuto le spese. A tal fine è necessario che i documenti di spesa (in particolare le fatture pagate) siano integrati con il nominativo del soggetto che ha sostenuto la spesa e con l’indicazione della relativa percentuale. In merito al terzo quesito, l’Agenzia ha chiarito che, in base al D.P.R. n. 622/1972, alla fattispecie descritta nell’istanza di
interpello (demolizione con fedele ricostruzione) è applicabile l’aliquota Iva agevolata del 10% per gli interventi di ristrutturazione, purché le opere siano qualificate come tali dalla documentazione amministrativa dei lavori.
50&Più è un grande Sistema Associativo e di Servizi, nato e cresciuto all’interno di Confcommercio, che offre servizi e consulenze in materia pensionistica, previdenziale, assistenziale e fiscale e opera come Patronato e Caaf Contatti: via Begarelli, 31 - Modena 059.7364203 enasco.mo@enasco.it www.50epiu.it
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