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PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFCOMMERCIO FAM DELLA PROVINCIA DI MODENA n°
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Ottobre 2018 NUMERO 17 ANNO II
CONFCOMMERCIO
Nasce StartApp Modena
CONTRATTI
Novità sui contratti a termine
MANOVRA
Aumento dell’IVA va evitato FORMAZIONE
70 milioni per accrescere le competenze
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Il Punto
Rimediare alla deregulation con un buon compromesso
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olevamo fare gli “americani”, ma a quasi sette anni dalle liberalizzazioni di orari e aperture, gli effetti negativi nei nostri territori, che Confcommercio aveva largamente previsto, sono evidenti: chiusura di centinaia di piccoli esercizi, desertificazione commerciale in atto nei quartieri, perdita di occupazione, deficit di “presidi” in tante vie delle nostre città. Non si tratta di fare battaglie ideologiche, ma è ormai indifferibile correggere, come pare intenda fare il Governo, le storture di una deregulation che non ha eguali in nessun paese europeo e che purtroppo ha prodotto, anche nella provincia di Modena un impoverimento della rete distributiva ad esclusivo vantaggio della Grande Distribuzione Organizzata con la
perdita di quasi il 10% dei piccoli esercizi. Non dimentichiamoci peraltro, che il commercio, a partire dalla riforma Bersani del ‘98, è stato il settore che più di ogni altro si è intensamente misurato con le liberalizzazioni, fra trasformazioni profonde e costi sociali elevati. Ma il modello italiano di pluralismo distributivo, messo in crisi dall’effetto congiunto di crisi e liberalizzazioni, resta valido, va difeso e va ulteriormente valorizzato con misure che permettano di innovare e rispondere ad una domanda sempre più esigente. Guardiamo con fiducia al lavoro che il Parlamento si accinge a compiere e se ognuno degli attori in campo fa una valutazione oggettiva dello stato dell’arte, credo ci siano le premesse per addivenire ad un buon compromesso e ad una riforma, che concili libertà di impresa,
servizio ai consumatori, qualità della vita di chi lavora nel commercio, esigenze dei territori a vocazione turistica, ma che contempli anche la regolamentazione delle vendite on line oltre che l’assoggettamento dei grandi market place al fisco italiano. Resto poi persuasa, che il “modello Modena” varato poco prima della liberalizzazione ed a cui convintamente lavorammo, rappresentasse un buon punto di equilibrio: prevedeva la possibilità di otto aperture domenicali (oltre a quelle nel periodo natalizio) con una turnazione ed introduceva per la prima volta una forma di flessibilità per cui anche gli esercizi tradizionali potevano indicare otto festività di apertura scegliendole ad inizio anno: si sarebbero così attenuati i disagi sul lavoro domenicale garantendo comunque un servizio ai cittadini 7 giorni su 7. Bruna Lami Vicepresidente Confcommercio Modena
PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFCOMMERCIO FAM MODENA Edito da M.I.A. S.r.l. Reg. Trib. di Modena n° 13/2016 del 28/07/2016 ISSN 2531-4904 Stampa Tipografia TEM Modena
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Economia locale RALLENTAMENTO DEI DATI ISTAT PER IL 1° TRIMESTRE, MA MIGLIORA L’OCCUPAZIONE GIOVANILE
In frenata l’occupazione nel modenese
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rena l’occupazione in provincia di Modena nell’ultima rilevazione Istat sulle Forze di Lavoro: il confronto congiunturale rivela che passano da 317 mila a 316 mila gli occupati in provincia di Modena da dicembre 2017 a marzo 2018 e, allo stesso tempo, diminuiscono anche le forze di lavoro (da 341 mila a 339 mila). Anche il confronto tendenziale risulta leggermente negativo, con le forze di lavoro che calano dello 0,3% in provincia di Modena, così come il tasso di attività. Gli occupati e il tasso di occupazione scendono in misura maggiore (-0,6% e -0,4% rispettivamente) e di conseguenza aumenta il tasso di disoccupazione che dal 6,5% diviene pari al 6,6%. Rimane invariato invece il numero delle per-
sone in cerca di un’occupazione. Infine crescono anche le “non forze di lavoro” (+0,8%) andando ad incrementare della stessa misura il tasso di inattività. In Emilia-Romagna l’andamento è simile, con una diminuzione maggiore delle forze di lavoro (-0,6%) e del tasso di attività (-0,5%), tuttavia il calo sensibile delle persone in cerca di occupazione (-3,6%) fa aumentare il tasso di inattività (+1,5%); inoltre, un numero minore di persone che cerca lavoro impedisce l’aumento del tasso di disoccupazione, che anzi migliora un po’ passando da 6,6% a 6,4%. Per quanto riguarda la distribuzio-
Variazione percentuale del numero di occupate, in cerca di occupazione, forze di lavoro e “non forze di lavoro” a Modena e in Emilia-Romagna. Confronto medie annuali aprile 2017/marzo 2018 - aprile 2016/marzo 2017.
Indagine sulle forze lavoro. Fonte: Centro Studi di Statistica C.C.I.A.A. di Modena. Elaborazione dati Istat.
Variazione percentuale del numero di occupati per settore di attività in provincia di Modena e in Emilia-Romagna. Confronto medie annuali aprile 2017/marzo 2018 - aprile 2016/marzo 2017.
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ne dell’occupazione per settori, a Modena si registra un discreto incremento solamente nell’industria (+5,7%) che già risulta il secondo settore in provincia per numero di occupati. Calano sensibilmente invece gli occupati nelle costruzioni (-23,5%) e in agricoltura (-8,3%), i due settori che detengono il minor numero di lavoratori (rispettivamente 4,1% e 3,5% del totale). Diminuiscono anche gli occupati nei servizi (-2,3%), mentre rimane stabile il commercio. In regione si registrano diminuzioni più contenute soprattutto nei servizi (-2,9%), in agricoltura (-1,3%) e nell’industria (-0,6%), mentre l’unico settore in aumento risulta il commercio (+6,1%). Stabili le costruzioni. Un indicatore positivo rimane l’andamento della disoccupazione giovanile (15-24 anni): in provincia di Modena diminuisce ulteriormente, passando dal 13,5% nel periodo aprile 2016-marzo 2017 all’11,2% nel periodo aprile 2017-marzo 2018 Modena diviene così la provincia con la più bassa disoccupazione giovanile in tutta la regione, sorpassando Bologna (14,1%) che precedentemente era al primo posto. La maggior quota di disoccupazione giovanile invece si riscontra a Ravenna (32,2%), Ferrara (30,8%) e Rimini (29,0%). La media regionale dei giovani senza lavoro è pari al 20,4%, anch’essa in calo, mentre a livello nazionale quasi un giovane su tre è disoccupato: infatti benché da marzo 2017 il dato sia migliorato parecchio, rimane al 33,9%. Tutte le variazioni tendenziali citate si riferiscono, per ogni indicatore, al confronto tra la media annuale del periodo “aprile 2017/marzo 2018” e quella del periodo “aprile 2016/ marzo 2017”, quelle congiunturali invece confrontano la media annuale “aprile 2017/marzo 2018” con la media annuale “gennaio – dicembre 2017”.
Tassi di occupazione giovanile (15-24 anni) nelle provincie dell’Emilia-Romagna. Media annuale aprile 2017/marzo 2018.
Il fatto del mese CONFCOMMERCIO LANCIA UNA APP PER CHI VUOLE AVVIARE O GESTIRE L’IMPRESA
StartApp, pochi click per partire col piede giusto Su Playstore: goo.gl/XrRv2K
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onfcommercio Modena lancia un nuovo strumento che si rivolge a chi intende dare vita ad un’impresa ed a chi un’azienda l’ha già avviata. Si tratta di una App, a cui è stato dato il nome evocativo “StartApp Modena” e che va ad integrare la gamma di servizi ad alto valore aggiunto messi a disposizione delle imprese modenesi da Confcommercio. L’Associazione delle piccole medie imprese del commercio, turismo, servizi e dell’artigianato non poteva rimanere indifferente, da un lato, alle nuove tendenze tecnologiche mobile che hanno incrementato lo sviluppo delle app mobili e l’industria del mobile marketing con la conseguenza di far entrare la tecnologia dei cellulari nell’uso quotidiano delle persone; dall’altro alla necessità di sviluppare una app dedicata prima-
riamente alle nuove imprese, ma che è al contempo un mezzo con cui fornire informazioni utili e supporto ad attività che sono già sul mercato. L’idea che Confcommercio Modena intende perseguire è quella di fornire, con pochi click e mettendo a disposizione una serie di specialisti, orientamento, formazione, assistenza, consulenza e aiuto all’aspirante imprenditore. Attraverso StartApp, l’Associazione assiste il neo imprenditore, ad esempio, nell’analisi della concorrenza, nella costruzione del business plan, nella scelta della forma giuridica o degli inquadramenti contrattuali più idonei, nella costruzione dell’organigramma più efficace, nell’identificazione del percorso formativo indispensabile ad avviare la start up. Grazie alla banca dati di cui dispone, Confcommercio Modena è anche in grado di individuare il locale più adatto per l’attività che l’imprenditore vuole porre in essere. Insomma StartApp Modena vuole essere uno strumento utile, di veloce utilizzo, idoneo a soddisfare in maniera interattiva le esigenze del cliente. All’interno di StartApp esiste poi una sezione per ricevere, su specifiche materie ed a scelta dell’utente, notifiche in tempo reale di scadenze, eventi, news, innovazioni normative, nonché la possibilità di entrare in un gruppo chat compilando on line ed in pochi secondi un modulo ad hoc; e nelle prossime settimane, sarà attivato un servizio di MarketPlace, dove le aziende associate avranno a disposizione non soltanto una vetrina per i propri prodotti e servizi ma anche un vero e proprio canale di contatto e di vendita, anche promozionale, verso altre imprese associate. Per saperne di più e scaricare StartApp è sufficiente andare su Play Store o su AppleStore e cercare StartApp Modena. goo.gl/XrRv2K 5
L’intervista del mese CONFCOMMERCIO SULLA MANOVRA FINANZIARIA, NO ASOLUTO ALL’AUMENTO DELL’IVA
Sangalli: aumento IVA metterebbe in ginocchio imprese e famiglie
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ntra nel vivo la discussione sulla prossima manovra finanziaria, che, stando alle anticipazioni circolate in queste settimane, avvierà due caposaldi del programma di governo: flat tax e reddito di cittadinanza. Due misure, queste, che avranno nell’immediato un forte impatto sui conti pubblici. Di qui la preoccupazione di Confcommercio che vengano fatte scattare le temute clausole di salvaguardia, congelate fino ad ora anche grazie alla “battaglia” condotta dalla Confederazione in tutti i tavoli di confronto con il Governo e più complessivamente con la politica. Tema, quello del possibile aumento dell’IVA, che il presidente nazionale Carlo Sangalli, ha recentemente affrontato in una intervista su La Stampa di Nicola Lillo e che qui di seguito riportiamo. “Dobbiamo presentarci in Europa con una legge di bilancio che sia credibile. Solo così daremo risposta ai mercati e agli investitori che vanno rispettati, perché contribuiscono a sostenere la
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Carlo Sangalli
nostra economia e in parte finanziano il nostro debito”. Per il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ci avviciniamo ad un autunno complicato in vista della legge di Bilancio, che comunque dovrà contenere “prima di tutto il blocco degli aumenti dell’Iva per 12,5 miliardi” . Tra le ipotesi allo studio del governo ci sarebbe però la possibilità di aumentare solo in parte l’Iva. Che ne pensa? “Gli effetti potrebbero mettere in ginocchio imprese e famiglie. Dobbiamo avere il coraggio di avviare un processo di riduzione netta e compatibile con i conti pubblici della pressione fiscale. Questo per noi significa niente scambi tra più Iva e debutto della flat tax, non gioverebbe alle imprese, alle partite Iva e alle famiglie, perché colpirebbe anzitutto i livelli di reddito più bassi. Su
questo punto rimaniamo comunque alle promesse di Salvini e Di Maio che si sono impegnati a non far scattare le clausole di salvaguardia”. Alcuni membri del governo hanno messo le mani avanti, parlando di una possibile azione speculativa sui mercati. E’ preoccupato? “L’economia italiana è in frenata. Molti indicatori e le agenzie di rating ci confermano questa tendenza. E il Pil quest’anno se tutto va bene supererà di poco l’1%. Ma quello che ci preoccupa di più è la persistenza dello spread sui livelli odierni, unita alla bassa crescita e un contratto di governo che prevede spese per oltre 100 miliardi. Non so se sarà un autunno caldo ma la temperatura sta salendo”. Cosa chiedete al governo? “Serve metodo. Un confronto strutturato tra governo e parti sociali su temi come fisco, reddito di cittadinanza, pensioni. Non abbiamo nessuna nostalgia della concertazione ma più dialogo consentirebbe di evitare alcuni errori, come nel caso del Decreto dignità. Inoltre il governo per il momento non si è ancora occupato a tempo pieno delle imprese e quando lo ha fatto, come nel caso dei contratti a termine e dei voucher, ha penalizzato alcuni settori produttivi. Speriamo che si avvii un percorso di riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro per dare finalmente un impulso ai contratti a tempo indeterminato”: Dopo la tragedia di Genova, il governo ha promesso un piano per la manutenzione. Se ne parla da anni ormai, ma nulla è stato fatto. “Occorre far partire i cantieri come sostiene peraltro Conftrasporto. Abbiamo 100 miliardi per il nostro sistema infrastrutturale nel Def. Iniziamo a spenderli. Solo così metteremo in sicurezza il nostro sistema infrastrutturale, lo rilanceremo e renderemo il nostro Paese più competitivo. Manutenzione, controlli e investimenti sono le parole chiave per fare ripartire il sistema logistico e infrastrutturale. Lo Stato rafforzi il suo ruolo di programmazione e controllo, si migliori il funzionamento dell’autorità di regolazione dei trasporti, dell’Anas e del nuovo genio civile. La collaborazione tra pubblico e privato è preziosa e insostituibile”. Per la manovra la coperta resta corta. Dove si trovano le risorse? “Bisogna fare operazioni chirurgiche sulla spesa pubblica improduttiva e riqualificarla, è una via che rimane ancora oggi percorribile. E queste risorse devono andare a ridurre le tasse, tra le più alte in Europa, che se rimangono sui livelli attuali, risultano incompatibili con qualsiasi prospettiva di crescita”.
Sospensione delle compensazioni nei modelli F24 a rischio Terzo Settore, approvato il Codice Vacanza non è da pagare se non si può partire Novità sui contratti a tempo determinato Reato non segnalare cibi surgelati nel menu Lampade alogene vietate dal 1° settembre Vendere acqua esposta al sole è reato
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Supplemento al periodico L’Osservatorio d’Impresa Ottobre 2018 Anno II - n°17
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Notiziario Flash
Sospensione delle compensazioni nei modelli F24 a rischio L’Agenzia delle Entrate, col provvedimento n. 195385/2018 del 28/08/2018, ha definito i criteri e le modalità per la sospensione dell’esecuzione delle deleghe di pagamento contenenti compensazioni che presentano profili di rischio. Tale normativa troverà applicazione a decorrere dal 29 ottobre, pertanto da tale data l’Agenzia delle Entrate potrà sospendere fino a 30 giorni
l’esecuzione dei modelli F24 sovraesposti e lo comunicherà al contribuente attraverso apposita ricevuta contenente la data in cui termina il periodo di sospensione. In questo periodo il saldo risultante dal modello F24 non verrà addebitato sul conto corrente indicato e il contribuente avrà la facoltà di procedere all’annullamento della delega di pagamento attraverso le procedure telematiche messe a disposizio-
ne dall’Amministrazione finanziaria oppure di inviare elementi informativi ritenuti necessari per la finalizzazione della delega sospesa. In caso di corretto utilizzo del credito il pagamento si considererà effettuato nella data indicata nel file telematico inviato, in caso contrario l’Agenzia comunicherà lo scarto del modello F24 e il pagamento sarà considerato non effettuato.
Terzo Settore, approvato il Codice Il Dlgs n. 117/2017 recante le disposizioni integrative e correttive relativamente al Codice del Terzo Settore è stato definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri. Il decreto correttivo, tra le varie modifiche apportate, ha prorogato da 18 a 24 mesi dalla data di entrata in vigore del Codice il termine entro il quale gli Enti del Terzo Settore dovranno adeguare gli statuti. Pertanto tali modifiche dovranno essere effettuate entro il 3 agosto 2019.
Pagamento non dovuto per impossibilità del viaggiatore a fare la vacanza Nessun importo da pagare (o la restituzione delle eventuali somme versate) se il viaggiatore non può partire. Un pronunciamento della Corte di Cassazione (sentenza n. 18047/2018) interviene a scrivere una pagina importante per quanto riguarda la legislazione turistica: cosa succede nel caso in cui non sia l’organizzatore del viaggio a non poter fornire il servizio, bensì sia il viaggiatore ad esserne impossibilitato ad usufruirne. Se-
condo quanto affermato dalla Corte Suprema, chi acquista una vacanza ma non si trova poi nelle condizioni di poterne fruire per cause non dipendenti dalla sua volontà (ad esempio, per una malattia) può chiedere la risoluzione del contratto di acquisto del pacchetto senza pagarne il prezzo o chiedendo il rimborso di quanto già anticipato. Secondo la Cassazione, infatti, la possibilità di sciogliere il contratto nel caso in cui la pre-
stazione sia divenuta impossibile non riguarda solo chi deve eseguire la prestazione stessa, ma anche chi l’ha acquistata. Dunque la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione, può essere invocata da entrambe le parti del rapporto. Ovviamente, l’impossibilità non deve essere imputabile al cliente o al suo interesse a effettuare il viaggio stesso.
Privacy, nuovo servizio di Confcommercio Modena Da maggio 2018 ha piena efficacia la nuova normativa dell’Unione Europea sulla privacy (GDPR), che impone nuove regole alle aziende, ai professionisti, alle organizzazioni no profit e di altro tipo che offrono prodotti e servizi alle persone che risiedono nell’Unione Europea (UE) o che raccolgono e trattano dati personali. La mancata conformità al GDPR potrebbe costare cara alle aziende che non soddisfano i requisiti e gli obblighi previsti. Per questo, ci proponiamo come partner ideale nell’implementazione e nella gestione dei modelli comportamentali e delle prassi operative conformi alla nuova normativa. Cosa facciamo: PRIVACY CHECK UP Comprende una verifica iniziale che permette di individuare le non conformità e la distanza del sistema aziendale dalla normativa, identificando la dimensione del lavoro di adeguamento e pianificando le azioni da intraprendere. PRODUZIONE DOCUMENTALE Prevede la predisposizione della documentazione necessaria sia per adempimenti normativi che per la corretta gestione delle informazioni aziendali.
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FORMAZIONE Tutti gli incaricati devono essere istruiti sulle corrette modalità di trattamento dei dati; inoltre è importante far sì che tutti coloro che trattano i dati applichino nella pratica quotidiana le misure di sicurezza previste dalle norme e le regole comportamentali definite. ASSISTENZA Al termine del progetto di messa a norma proponiamo un servizio specifico per rimanere conformi e aggiornati sulle frequenti novità che ci aspettano nei prossimi anni. Queste soluzioni su misura richiedono una prima e preliminare verifica della situazione aziendale. Vi invitiamo, quindi, a compilare online un semplice questionario che potete trovare sul nostro sito internet confcommerciomodena.it. Una volta inviato il questionario verrete contattati per ricevere le informazioni operative in merito alla tipologia del servizio più adatto alla vostra azienda. Per maggiori informazioni contattare: privacy@confcommerciomodena.it – 059.7364211
Notiziario Flash
Novità sui contratti a tempo determinato La Legge n. 96/2018 di conversione del D. L. n. 87/2018 c.d. Decreto Dignità è entrata in vigore in data 12 agosto 2018 e ha apportato importanti modifiche alla disciplina del contratto a tempo determinato. La nuova disciplina prevede che il contratto di lavoro a tempo determinato non può avere una durata superiore a 24 mesi e che i contratti di lavoro a tempo determinato che hanno una durata inferiore ai 12 mesi potranno essere acasuali mentre i contratti di lavoro a tempo determinato che hanno una durata superiore ai 12 mesi, ma comunque non eccedente i 24 mesi, sarà necessaria la presenza di almeno una delle seguenti condizioni: a) esigenze temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività, ovvero esigenze di sostitu-
zione di altri lavoratori; b) esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell’attività ordinaria. Il termine del contratto a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, per un massimo di 4 volte nell’arco di 24 mesi a prescindere dal numero dei contratti. Qualora il numero delle proroghe sia superiore, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di decorrenza della 5a proroga. Il contratto potrà essere rinnovato, sempre nel rispetto del limite di 24 mesi, inserendo obbligatoriamente la causale. In occasione di ciascun rinnovo, e non in caso di proroghe, dopo il primo contratto a tempo
determinato, il contributo addizionale a carico del datore di lavoro dell’1,4% è maggiorato dello 0,5%. La Legge n. 96/2018 ha previsto un periodo transitorio che prevede che le nuove disposizioni si applicano: ai contratti di lavoro a tempo determinato stipulati successivamente all’entrata in vigore del D.L. n. 87/2018 (quindi stipulati dopo il 14/07/2018) e ai rinnovi ed alle proroghe contrattuali successivi alla data del 31 ottobre 2018. A decorrere dal 1° novembre 2018 in avanti tutti i nuovi contratti, nonché le proroghe e i rinnovi di quelli sorti in precedenza, saranno interamente soggetti alla disciplina contenuta nella L. n. 96/2018 con le modifiche approvate in sede di conversione.
Reato non segnalare cibi surgelati nel menu La corte di Cassazione non salva dal reato per frode nell’esercizio del commercio l’imprenditore che inserisce nel menu l’avviso generico che alcuni prodotti possono essere surgelati. Infatti è obbligo del titolare di un ristorante segnalare adeguatamente se e quali prodotti
tra quelli presenti sul menù sono surgelati. In caso contrario, rischia una condanna penale per frode nell’esercizio del commercio. Tale principio è stato confermato dalla Corte di Cassazione, con la recente pronuncia numero 38793/2018, che contiene un’importan-
te precisazione: per salvarsi dalla condanna non basta che nel menù sia contenuto l’avviso (generico) che alcuni prodotti possono essere surgelati e che per avere maggiori informazioni ci si possa rivolgere al personale di sala.
Lampade alogene vietate dal 1° settembre Dal 1° settembre scatta il divieto di usare le lampadine alogene in conseguenza dell’entrata in vigore del regolamento UE (n. 244/2009 sulla progettazione eco-compatibile delle lampade a uso domestico, collegato alla direttiva Eup - Energy Using Products 2005/32/EC): saranno dunque vietate le tradizionali lampadine alogene a favore di alternative più “ecofriendly”. Il divieto, che doveva scattare già nel 2016 ed è stato posticipato di un biennio, comporta, in sostanza, che al prossimo cambio di una lampadina fulminata ci si dovrà rassegnare ad acquistare prodotti più efficienti, innanzitutto i Led (che consumano fino a 5 volte in meno rispetto ad una lampada alogena). Il risparmio stimato, secondo Enea (l’Agenzia Nazionale per le nuove
tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) è di 48 TWh di energia elettrica l’anno e di circa 15,2 milioni di tonnellate di C02 sino al 2025 (pari alle emissioni generate da circa due milioni di persone all’anno). Il divieto, in ogni caso, non riguarda proprio tutti i prodotti. Ad essere “espulsi” dal mercato saranno i classici bulbi di vetro a forma di pera, non direzionali, in classe energetica D, mentre saranno escluse dall’operazione: le lampade alogene direzionali (i c.d. ‘faretti’); le lampade alogene con attacco G9 e R7S (quelle usate per le lampade da tavolo e i proiettori). Il divieto scatta per i nuovi prodotti immessi nel mercato, mentre quelli già in vendita nei negozi sono salvi fino all’esaurimento delle scorte giacenti in negozio.
Vendere acqua esposta al sole è reato Secondo la Corte di Cassazione scatta il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione nei confronti di chi ha detenuto per la vendita di confezioni d’acqua esposte al sole anche se per un breve lasso di tempo. L’acqua, “prodotto alimentare vivo”, non diver-
samente da altri liquidi alimentari (es. olio o vino), rischia di subire modificazioni a causa dall’esposizione alle condizioni atmosferiche esterne. I raggi del sole, ad esempio, possono alterare chimicamente i contenitori e di conseguenza il loro contenuto mettendo a rischio la salute
dei consumatori. A questa conclusione è appunto giunta la Corte di Cassazione, terza sezione penale, nella sentenza numero 39037/2018, respingendo il ricorso di un commerciante e confermando la sua condanna alla pena di € 1.500,00 di ammenda per il reato ex art. 5 legge 283/1962. 9
Iscom News OLTRE 70 MILIONI DI EURO PER COMPETENZE E CRESCITA CON I NUOVI FONDI FORTE
Formazione 2019 e Fondi Interprofessionali
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n Italia si fa ancora poca formazione rispetto al resto d’Europa, nonostante siano diversi gli strumenti anche per agevolarne l’erogazione come i Fondi Interprofessionali. Ma la buona notizia è
che qualcosa si sta muovendo! In questi anni stiamo assistendo ad una lenta ma costante inversione di tendenza, specialmente per quanto riguarda le piccole imprese. Probabilmente il difficile periodo di crisi che ha caratterizzato i nostri mercati, la crescente concorrenza globale e le difficoltà generali di tutto il tessuto produttivo italiano - e non solo -
hanno evidentemente portato molti imprenditori ad avere un approccio diverso verso la formazione, vista finalmente come strumento di possibile crescita ed elemento strategico per l’azienda di domani. Un valido supporto a tutte le imprese proviene dal Fondo Forte, il Fondo Interprofessionale delle imprese del settore del Terziario costituito da Confcommercio insieme a Cgil, Cisl e Uil che ha proprio come mission la promozione ed il finanziamento della formazione in azienda e che il 17 luglio scorso ha pubblicato 5 nuovi Avvisi Pubblici che rendono disponibili risorse per oltre 70 milioni di euro per la formazione continua dei lavoratori delle imprese aderenti. SOCIO - SANITARIO ASSISTENZIALE
INNOVAZIONE
LOGISTICA SPEDIZIONI e TRASPORTI
COMMERCIO TURISMO e SERVIZI
ALTRI SETTORI INNOVAZIONE • Formazione a sostegno dell’innovazione tecnologica, di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti, che prevede uno stanziamento di € 4.000.000 per accompagnare le imprese nei loro processi di innovazione. Unica scadenza 15 novembre 2018; SOCIO SANITARIO ed ASSISTENZIALE • Formazione a sostegno del settore sociosanitario, per supportare le aziende e le organizzazioni che operano nel settore
dei servizi sanitari, socio sanitari ed assistenziali. L’avviso prevede uno stanziamento di € 4.000.000. Unica scadenza 16 ottobre 2018; COMMERCIO TURISMO e SERVIZI (CTS) • Diretto a finanziare i Piani formativi aziendali, settoriali e territoriali esclusivamente del comparto Terziario. Per questo Avviso sono stati stanziati € 53.700.000. Le risorse sono ripartite per Regioni/Macro aree e sono equamente
suddivise nelle due scadenze che sono: il 27 novembre 2018 e il 31 maggio 2019; LOGISTICA SPEDIZIONI e TRASPORTI (LST) • Finanzia i Piani formativi aziendali territoriali e settoriali riferiti al solo comparto Logistica spedizione e trasporti. Lo stanziamento è di € 4.300.000 suddivisi equamente nelle due scadenze previste che sono il 25 ottobre 2018 ed il 19 aprile 2019; ALTRI SETTORI ECONOMICI (ASE) • Finanzia i piani aziendali, settoriali e territoriali riferibili al solo comparto Altri Settori Economici. Per questo avviso le risorse sono di € 4.000.000 e la scadenza per la presentazione dei piani è il 19 febbraio 2019.
Per i singoli aspetti di ciascun Avviso, contattare Iscom Formazione Modena, via Piave,125 - Rif. dott.ssa Elisa Mattioli - elisa.mattioli@iscom-modena.it
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ORIENTARSI ALL’AUTOIMPRENDITORIALITÀ ED AL LAVORO AUTONOMO STRUMENTI E TECNICHE PER LA SOSTENIBILITÀ’ D’IMPRESA IL BUSINESS PLAN PER L’AVVIO D’IMPRESA STRUMENTI INFORMATICI A SUPPORTO DELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE LA GESTIONE ECONOMICO FINANZIARIA MARKETING E WEB MARKETING SOFT SKILLS PER NUOVI IMPRENDITORI
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Dal territorio PROVINCIA Lo scorso 4 settembre il nuovo Consiglio della Camera di Commercio ha provveduto all’elezione del Presidente dell’ente camerale per il quinquennio 2018-2023. I 25 membri, in rappresentanza delle diverse componenti dell’economia provinciale, hanno eletto con voto unanime l’imprenditore modenese Giuseppe Molinari. Giuseppe Molinari, ingegnere, 56 anni, è socio e amministratore di Caffè Molinari s.p.a., storica azienda del settore della lavorazione, torrefazione e commercio di caffè. Rappresenta la sesta generazione di una famiglia di imprenditori Modenesi la cui attività risale di generazione in generazione fino al lontano 1804. «Ringrazio per la fiducia dimostrata, «ha dichiarato il Presidente Molinari ai consiglieri, «e assumo il ruolo consapevole dell’importanza della funzione, in un momento delicato della vita istituzionale delle Camere di Commercio, in una fase economica ancora fragile e che necessita di ulteriori consolidamenti. Assicuro il massimo impegno e dedizione, metterò a disposizione la mia esperienza di imprenditore, e mi farò buon interprete delle istanze di tutti Voi, in quanto saper ascoltare per me rappresenta un valore. Trasferimento tecnologico e innovazione, attrattività del territorio, internazionalizzazione, sicurezza e controllo del territorio, semplificazione e efficientamento delle procedure potranno in particolare rappresentare linee strategiche rispetto alle quali sviluppare programmi ed attività».
CAVEZZO Dopo il taglio del nastro avvenuto nelle scorse settimane, a conclusione dell’intervento di riqualificazione di piazza Martiri della Libertà a Cavezzo, la cittadina della Bassa duramente colpita dal sisma del 2012, compie un altro passo verso la normalità: le bancarelle del mercato sono tornate ad occupare un luogo simbolo della tragedia di sei anni fa e che ora rappresenta la rinascita della comunità. Ricordiamo che la riqualificazione della piazza ha riguardato una superficie di quasi 6 mila metri quadrati, in continuità e a completamento del progetto originario riproponendo il medesimo spirito compositivo e l’uso degli stessi materiali, con una proposta aggiornata alle nuove esigenze urbane a seguito degli eventi sismici. La pavimentazione è in lastricato di pietra di Luserna come base generale con griglia in granito chiaro. Il disegno a scacchiera per il parcheggio centrale viene riproposto nello stesso materiale lapideo della piazza, così da definire immediatamente gli ambiti del parcheggio, con l’aiuto anche di borchie a terra per non intaccare la pavimentazione da inutili strisce verniciate.
MODENA Dall’area delle aggressioni, quella del Novi Sad, a quella dell’accattonaggio molesto, tra Canalchiaro e il Mercato Albinelli, passando per l’annunciata apertura del Cpr e per i problemi dei locali da ballo, che spesso si trovano a convivere con dei concorrenti che non dovrebbero esserlo. Tanti temi, insomma, tutti connessi alla sicurezza e alla legalità, di cui Massimo Malpighi, presidente di Confcommercio per la città di Modena, ha discusso con il nuovo questore Maurizio Agricola, in un faccia a faccia che si è tenuto nei giorni scorso. «In generale – sottolinea Malpighi - credo che la nostra città possa fare di più dal punto di vista del decoro e della sicurezza, anche perché stiamo attraversando un periodo di grande crescita dal punto di vista del turismo, che va però consolidato offrendo a chi arriva in città la miglior situazione possibile». E proprio a proposito di situazioni che dovrebbero migliorare, il presidente dell’associazione ha affrontato con il questore il tema accattonaggio molesto, particolarmente sentito nella zona di corso Canalchiaro: «I commercianti ci segnalano con una certa frequenza la presenza di persone che infastidiscono clienti e negozianti - spiega Malpighi - dunque anche questa situazione va seguita con attenzione, magari utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal decreto Minniti, e comunque facendo il possibile per risolvere una situazione che danneggia il centro storico in un buon momento per il turismo: nessuno vuole fare allarmismo, ma questo non significa che non si debbano segnalare con chiarezza problemi da risolvere».
CARPI «Se qualcuno pensa di spostare il mercato settimanale di Carpi da piazza Martiri, dovrà passare sui nostri corpi». Sono molto determinati gli ambulanti di Confcommercio e Confesercenti dei mercati settimanali del giovedì e del sabato a Carpi, dopo che una mozione in Consiglio Comunale presentata dal consigliere Roberto Benatti ha sollevato il caso di un trasloco forzato. Questo in seguito al successo riscosso dal mercato nella collocazione alternativa di via Ugo da Carpi durante il Carpi Summer Fest. «Il trasferimento temporaneo del mercato in via Ugo da Carpi», sottolineano le associazioni, «era del tutto eccezionale e occasionale come previsto da regolamento. Non si trattava quindi, ed in nessun modo, di alcun cambiamento sperimentale in vista di uno definitivo. Via Ugo da Carpi, utile chiarirlo, non può essere considerata la nuova sede del mercato, bensì solamente un luogo alternativo al piazzale delle 12
piscine in caso di grandi eventi. Lo spostamento di un mercato in termini economici è una cosa molto grave. Si rischia una forte penalizzazione per le imprese ed una perdita di attrattività, per il centro in cui si svolge. Senza contare che, la riorganizzazione di una nuova area mercatale è un fatto complesso e difficile da attuare».
Dalle categorie LOCALI DA BALLO «All’approssimarsi dell’apertura della nuova stagione, alla luce degli ottimi risultati conseguiti dalle Forze dell’Ordine, torniamo a chiedere che venga intensificata l’azione di controllo per il contrasto della piaga dell’esercizio abusivo di attività di intrattenimento: un reato, questo, che produce una grave forma di concorrenza sleale nei confronti di discoteche in esercizio nel rispetto di tutte le norme previste». Così si è espressa pubblicamente negli scorsi giorni SilbConfcommercio Modena in merito all’annoso problema di bar, circoli e ristoranti trasformati in discoteche senza adeguarsi alla normativa vigente. «Confidiamo, in particolare», ha puntualizzato il sindaca-
to dei locali da ballo aderente a Confcommercio, «nella sensibilità della Polizia di Stato, che negli scorsi mesi, ponendo in campo uno sforzo importante, ha dimostrato grande attenzione ai temi della legalità nell’esercizio delle attività imprenditoriali, individuando due importanti situazioni di abuso, per una delle quali ci risulta sia in atto un percorso di adeguamento alla normativa prevista: dimostrazione, questa, che i controlli aiutano a costruire un mercato ‘pulito’».
BENZINAI Figisc-Confcommercio, in audizione al Senato presso la Commissione Giustizia, ha espresso grande preoccupazione per l’oramai fisiologica sequela di rapine presso le stazioni carburanti, che sono ormai diventate dei veri e propri bancomat per i criminali. Ferma è stata la ri-
chiesta di un inasprimento delle pene e della individuazione di soluzioni che permettano agli operatori ed ai loro familiari e collaboratori, di operare con tranquillità senza temere, come avviene oggi con il calare della sera, l’arrivo di bande criminali pronte a tutto. Il primo passo
da compiere è sicuramente la diminuzione delle operazioni effettuate con il contante. Su questo punto, secondo Figisc, appare necessario un deciso intervento del Governo verso il settore bancario che, come accade in altri Paesi europei, dimezzi i costi di commissione che oggi risultano economicamente insostenibili per i Benzinai.
FOOD Nell’ambito di una missione organizzata dalla Camera di Commercio della Regione dei Paesi Baschi, negli scorsi giorni Confcommercio Modena ha ospitato una delegazione di una ventina di imprenditori attivi nel commercio al dettaglio del settore FOOD. La giornata di lavoro, proseguita con la visita di alcune aziende associate dei settori alimentare e ristorazione nonché del Mercato Albinelli, ha permesso agli imprenditori spagnoli di approfondire esperienze di successo e di comprendere come alcuni “tasselli” organizzativo-gestionali possano essere trasferiti nelle proprie attività. «Si è trattato di un incontro stimolante », commenta Franco Buontempi, vicedirettore di Confcommercio Modena, «da cui è scaturita la reciproca volontà di avviare una collaborazione strutturata fondata sullo scambio di know how nell’ambito del settore food; comparto, questo, che più di ogni altro è stato interessato negli anni da grandi cambiamenti e che continuerà anche in futuro ad innovarsi».
DETTAGLIO Un’ampia inchiesta del New York Times ha recentemente evidenziato come, complice il boom economico e dei consumi in corso negli Stati Uniti, dopo i recenti tagli di tasse, i negozi americani stanno assistendo ai migliori risultati di vendita da molti anni a questa parte. Molte strutture (centri commerciali e catene di negozi, ma non solo) hanno imparato qualcosa anche dal meccanismo di “gratificazione istantanea” e di ipermodernità proprie del commercio online, e le hanno trasferite nel commercio “fisico” tradizionale, o hanno saputo combinare entrambe le cose. Ad esempio, in alcuni centri è possibile ordinare un prodotto online attraverso il telefono, recarsi con l’auto nel parcheggio del centro, e vedersi il pacco consegnato direttamente alla propria auto. In altri casi è possibile ordinare online e andare personalmente a ritirare, oppure avere la consegna a casa, in una moltiplicazione di formule e opportunità di scelta, di acquisto e di ritiro, a cavallo tra commercio tradizionale e online, tra antico e moderno. E altri servizi volti all’assistenza e alla personalizzazione vengono via via previsti in modo sempre più massiccio. Il risultato è che da febbraio, negli Usa, ogni mese si aggiungono nel settore del commercio al dettaglio circa 50mila nuovi posti di lavoro.
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Enasco News RIFORMA DELLE PENSIONI, TRA LE PROPOSTE SUL TAVOLO DEL GOVERNO C’È LA COSIDDETTA “QUOTA 100”
Pensioni, superare la Legge Fornero”
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l cantiere pensione ha riaperto i battenti e sulla rampa di lancio i tecnici del nuovo Governo si stanno adoperando per definire nei dettagli le nuove soluzioni al fine di superare le legge “Fornero” e renderla meno drastica nei requisiti di accesso alla pensione. È probabile che tale provvedimento venga alla luce al rientro delle ferie estive e venga inserito nella manovra di bilancio 2019. Nel nostro Paese il sistema pensionistico riguarda tutti ed il tema appassiona quasi quanto il calcio ma resta anche il contenitore di ogni malumore. Ma vediamo quali sono le vie indicate nel contratto del “Governo del cambiamento” per lasciare il lavoro in anticipo e quali le condizioni che dovrebbero rendere meno pesante l’impatto sui conti pubblici. La quota 100 È questa la questione attorno alla quale si sta muovendo la dialettica sulla riforma delle pensioni. In buona sostanza la “quota 100” consentirebbe di ritirarsi dall’attività lavorativa tutti coloro che raggiungono un’età anagrafica di 64 anni con 36 anni di contributi e poi a salire (65+35; 66+34) in modo tale da contenere l’aumento di 5 mesi dell’età pensionabile che nel 2019 passerà dagli attuali 65 anni e 7 mesi a 67 anni. Si sta discutendo anche sull’applicazione di alcuni vincoli, volti a rendere il sistema previdenziale proposto sostenibile a fronte delle molte perplessità sollevate. L’INPS ha infatti stimato un costo proibitivo della “quota 100” pari a 15 miliardi di euro l’anno. Per scendere ad una spesa di 5 miliardi di euro annui sono stati indicati i seguenti paletti: Minimo 36 anni di contribuzione e 64 anni di età; Massimo due anni di contribuzione
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figurativa utile al raggiungimento della quota 100, esclusi quelli derivanti da maternità e puerperio; Applicazione del sistema contributivo a tutti. Alla quota 100 verrebbe inoltre prevista la possibilità di ottenere la pensione di anzianità con circa 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Se queste ipotesi saranno confermate, la maggiore spesa previdenziale a carico dello Stato dovrebbe essere limitata tra i 5 e gli 8 miliardi di euro l’anno. Il calcolo contributivo Per assicurare la sostenibilità del superamento della legge “Fornero” si sta ipotizzando l’allargamento del calcolo contributivo per contenere la copertura economica di una riforma così complessa, il cui costo preventivato dalla stessa maggioranza è di almeno 50 miliardi di euro. Va ricordato che la riforma “Dini” del 1995 ha salvaguardato tutti coloro che contavano almeno 18 anni di contribuzione previdenziale al primo
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50&Più è un grande Sistema Associativo e di Servizi, nato e cresciuto all’interno di Confcommercio, che offre servizi e consulenze in materia pensionistica, previdenziale, assistenziale e fiscale e opera come Patronato e Caaf Contatti: via Begarelli, 31 - Modena 059.7364203 enasco.mo@enasco.it www.50epiu.it
gennaio 1996 consentendo di ottenere la pensione secondo il vecchio metodo retributivo parametrato sullo stipendio degli ultimi anni. La riforma “Fornero” ha previsto, invece, per questi lavoratori (in attività, al momento, sono rimasti i nati tra il 1951 e l’inizio degli anni 60) il calcolo contributivo a partire dal 2012. Per facilitare l’uscita pensionistica il Governo sta pensando di applicare il calcolo contributivo anche per la parte compresa tra il 1996 e il 2012. C’è da sottolineare che dal 2009 al 2018 i coefficienti di trasformazione applicati al montante contributivo versato dal lavoratore durante la sua vita lavorativa hanno ridotto in media le pensioni di circa 11%. Per effetto di questi coefficienti il montante contributivo versato dal lavoratore durante la sua vita lavorativa viene trasferito nella pensione annua lorda. Tali valori variano in base all’età anagrafica dell’assicurato nel momento in cui consegue la prestazione previdenziale e cioè a partire dall’età di 57 anni fino ai 71 anni (vedi tabella). In altre parole, si dovrà intervenire sulla legge “Fornero” in maniera chirurgica senza che l’anticipo pensionistico della quota 100 o 41 possa costare molto caro alla generazione dei nuovi pensionandi. 15
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