Fabrizio Lissoni | Portfolio di Architettura

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PORTFOLIO 2018




25/05/1994

346 4784407 fabriziolissoni@gmail.com Via A. Manzoni 6, 20853,Biassono (MB), Italia


CV ISTRUZIONE

POLITECNICO DI MILANO 10.2016Laurea di secondo livello in Architettura_Progettazione Tecnologica Ambientale. P.za Leonardo Da Vinci, 20133, Milano, Italia.

POLITECNICO DI MILANO 10.2013-09.2016 Laurea di primo livello in Scienze dell’Architettura. Tesi di Laurea: “Limiti e potenzialità degli strumenti BIM nella progettazione: caso di un modulo abitativo per studenti”. P.za Leonardo Da Vinci, 20133, Milano, Italia.

LICEO SCIENTIFICO F. ENRIQUES 09.2007-06.2013 Diploma di scuola secondaria di secondo grado. 20851, Lissone (MB), Italia.

WORKSHOP

TERRA VIVA WORKSHOP n°1: AGRISHELTER V 27.09.2018-04.10.2018 Realizzazione di un teatro temporaneo con una struttura a telaio prefabbricata in legno e balle di fieno presso il giardino condiviso di S.Faustino, in occasione della festività annuale “Green Week”. Esercizio progettuale di prototipi architettonici, in coerenza con le tecniche costruttive usate per il teatro Agrishelter, all’interno del giardino di S.Faustino. Giardino condiviso S.Faustino, 20134, Milano, Italia / P.za Leonardo Da Vinci, 20133, Milano, Italia.

POLI DIGI SKILLS 03.2016-06.2016 Workshop base sull’apprendimento del software Autodesk Revit. P.za Leonardo Da Vinci, 20133, Milano, Italia.

METROPOLITAN ARCHITECTURE 12.04.2016-24.04.2016 International Exchange Program New York Institute of Technology-PoliMI, METABOLISM OF A CITY, POST-INDUSTRIAL WATERFRONTS NEW YORK. Strategie a livello urbanistico e architettonico per la conservazione di un particolare quartiere di New York (Brooklyn Red Hook), prestando particolare attenzione al futuro ma reale problema delle innondazioni e dell’alzamento del livello dell’acqua. 1855 Broadway (at 61st Street), 10023 , New York City, New York (USA).

ESPERIENZE LAVORATIVE

CONCA MERLI ASSOCIATI 10.2015-12.2015 Attività di tirocinio: rilievo in loco e stesura digitale, redazione di elaborati grafici e documentazioni tecniche per pratiche edilizie, lavoro in team per la progettazione di diverse soluzioni abitative in complesso residenziale oggetto di un concorso a cui lo studio ha partecipato. 20092, Cinisello Balsamo (MI), Italia.

SOFTWARE

ALTRE COMPETENZE

AutoCAD Revit ReCap ArchiCAD Photoshop Illustrator Indesign Rhinoceros 5 Sketch Up Lumion 6 Pacchetto Office

LINGUE Italiano (madre lingua) Inglese (B2) DISEGNO A MANO LIBERA MODELLISTICA VALUTAZIONI LCA (Life Cycle Assessment)



INDICE DEI CONTENUTI

ACADEMIC WORK ADAPTIVE MARGIN pag. 09

SFERA PUBBLICA E SFERA PRIVATA pag. 21

CALCHI - TAEGGI pag. 34

M.A.G.M.A. pag. 43

COMPETITION KAIRA LOORO pag. 66

WORKSHOP BEE-HIVE

pag. 70

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ADAPTIVE MARGIN Luogo: Red Hook, Brooklyn, New York Tipologia: Landscape / Architectural

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’analisi territoriale a breve e a lungo termine ci mostra come negli anni la zona di Red Hook a causa dei cambiamenti climatici e conseguentemente dell’innalzamento del livello del mare finirà per una buona parte sommersa. Il progetto perciò si pone l’obbiettivo di una soluzione che possa riuscire a realizzare innanzitutto una nuova linea di difesa contro l’innalzamento del mare e allo stesso tempo una porzione di waterfront che diventi uno spazio utile e fruibili dalla popolazione. Una volta analizzate le parti che andranno ad essere sommerse, si è cercato innanzitutto di ricollocare quelle industrie ancora presenti più all’interno del quartiere. Successivamente prendendo come spunto la forte divisione in isolati che caratteristica New York, la cosiddetta “Iron Grid”, si è progettato un nuovo margine che diventi il nuovo waterfront e elemento di collegamento tra il mare e la terra. La forma dunque riprende le direttrici delle varie griglie di isolati di Red Hook. Questo “diamante” è composto da tre livelli, il primo che emerge dalla parte sommersa, il secondo che connette

questa parte con la successiva e il terzo che si erge dalla terra ferma. Tramite questa morfologia e il sistema delle Wetlands si è cercato di realizzare un giusto riparo contro i casi di alta marea. Lungo il nuovo margine, tramite tre interventi puntuali si è cercato di renderlo uno spazio adatto all’utilizzo urbano; l’epicentro di questi interventi è un museo. Red Hook avendo un po’ perso quella sfera industriale che la caratterizzava sta piano piano diventando sempre di più una zona abitata da artisti moderni, che occupano con i loro studi le ex fabbriche che altrimenti rimarrebbero abbandonate. Il museo perciò vuole essere rappresentate di questa nuova classe di newyorkesi che sta via via sempre più crescendo. La relazione tra il linguaggio del manufatto architettonico e il nuovo landscape diventa il punto di collegamento tra le due realtà.


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Roof Plan

Second Floor Plan

First Floor Plan

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Ground Floor Plan


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MODELLO

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Scala: 1:1 Materiali: Acciaio saldato a filo, alluminio, verniciatura in grigio metallizzato

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Riproduzione di un nodo generico di una sezione di involucro.

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ASSONOMETRIA INVOLUCRO

9. Controsoffitto (sp.= 8 cm) 10. Sezione involucro: rivestimento esterno in lamiera stirata in alluminio (sp.= 5 mm) 11. Sistema di aggancio puntuale meccanico per rivestimento esterno 12. Giunto sferico di aggancio travatura reticolare 13. Sistema di travatura reticolare 14. Sistema di chiusura trasparente “glass to glass� con silicone strutturale 15. Piastra di collegamento solaio involucro 15

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1. Struttura di elevazione verticale: pilastro Heb (300x400 mm_13,5a 24e 27r) 2. Struttura di elevazione orizzontale: trave principale IPE 300 3. Pavimentazione (sp.= 2 cm) 4. Massetto (sp.= 5 cm) 5. Stratificazione termo-fono isolante (sp.= 5 cm) 6. Struttura di elevazione orizzontale: solaio gettato (sp.= 10 cm) 7. Struttura di elevazione orizzontale: sezione di solaio (sp.= 10 cm) 8. Struttura di elevazione orizzontale: trave secondaria IPE 160

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N

Assonometria del sistema di chiusura di involucro: attacco ultimo solaio-copertura, sviluppo del sistema di travatura tridimensionale reticolare.

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SFERA PUBBLICA E SFERA PRIVATA Luogo: Piazzale Lugano, Milano Tipologia: Residential

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l progetto per la riqualificazione di piazzale Lugano prevede la realizzazione di un complesso residenziale che intende relazionarsi sia con il contesto urbano che con il fronte del futuro parco.

La strategia d’intervento evidenzia una duplice natura riconducibile morfologicamente ad una doppia scelta insediativa. Nella volontà di ricostituire la cortina edilizia abbiamo scelto di mantenere edificato il fronte strada, così da chiudere l’isolato e donare un carattere urbano al compleasso; allo stesso tempo per poter dialogare con il parco è stato scelto di interrompere questa continuità e traslare uno degli edifici oltre il margine definito dalla strada stabilendo una quinta all’impianto. Grazie a questa forte scelta progettuale è stato possibile caratterizzare in maniera diversa due ambiti; una sfera pubblica rivolta verso il parco e una privata rivolta all’isolato. L’atto progettuale si è basato sulla ricerca di un dialogo tra tutti gli edifici dell’intervento oltre che col parco. Per continuare il fronte edilizio abbiamo innanzitutto ripreso l’elemento tipologico della falda proveniente dall’isolato, mantenendo invece piane le coperture degli

edifici su suolo pubblico. Oltre alla continuità della cortina edilizia la falda è stata strumentale per il dialogo dei due ambiti (cortina privata e spazio pubblico) in quanto l’edificio conclusivo della corte, grazie alla copertura riesce a relazionarsi con la sfera pubblica “inchinandosi” ad essa.


Inquadramento

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C

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C

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Individuazione dell’area di progetto

Realizzazione di un asse di collegamento attrezzato

Apertura dell’isolato verso il parco

Riqualificazione di Piazza Lugano

Divisione tra sfera pubblica sfera privata

Volontà di completare l’isolato

Individuazione dell’asse guida del parco del parco lineare


Chiusura della cortina edilizia

Relazione con le altezze degli edifici circostanti

Proseguimento del sistema a doppia falda

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Elevazio

Elevazio

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Porzione di attacco a terra 1:500

one S-O

one N-E

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Pianta piani 1 e 2

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Pianta piano 3

Pia pia


anta no 4

Pianta piano 5

Pianta piano di copertura

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S.L.P.

Residenze Commericiale Servizi

Elevazio

Zona Notte Corpi Umidi Servizi delle residenze Commerciale

Corpi Scala

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Elevazio


+17.00

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one S-O

+17.00

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one N-E

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+7.00

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MODELLO Scala: 1:500 Materiali: Cartoncino vegetale bianco Riproduzione in scala dell’intera area di progetto

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MODELLO Scala: Fuoriscala Materiali: creta di colore grigio, cotta in forni appositi Riproduzione di una porzione di edificio, reppresentativa dei suoi caratteri materici e formali

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CALCHI - TAEGGI

Progetto di conservazione e re-design contemporaneo Luogo: Corso di Porta Vigentina, Milano Tipologia: Preservation / Restoration

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l Calchi Taeggi è un ex collegio nato nel 1972 (e stabilitosi nel monastero di S. Bernardo) dalla fusione del collegio fondato nel 1515 da Gerolamo Calchi e quello fondato nel 1556 da Ambrogio Giovanni Taeggi. L’edificio è caratterizzato da diverse modifiche avvenute nel corso degli anni che hanno portato alla conformazione attuale con diversi livelli a diverse quote d’altezza. Lo sviluppo del layuot progettuale si fonda perciò sull’analisi distributiva del fabbricato. Le stratificazioni storiche diventano strumento di progetto e pertanto le destinazioni d’uso sono state distinte in corrispondenza dei cambi di quota preesistenti. Oggetto di approfondimento è l’area dell’ex chiesa di San Bernardo, di cui, a seguito di un crollo avvenuto negli anni ’70, restano solo le cappelle laterali addossate al resto del complesso. Nonostante all’apparenza risultino antitetiche, la proposta progettuale può essere riassunta secondo le seguenti parole – chiave: 1. Conservazione Nei confronti del manufatto si è cercato innanzitutto di agire nel pieno rispetto di tutte

le stratificazioni storiche che lo compongono, cercando di farne strumento di progetto (come nel caso della diversificazione delle destinazioni d’uso in base ai cambi di quota che le progressive trasformazioni hanno naturalmente generato nel fabbricato). Il termine conservazione non vuol essere quindi sinonimo di annullamento della fase progettuale - creativa: l’obiettivo è infatti quello di fissare il più possibile la condizione attuale del manufatto, proponendo una nuova stratificazione che accompagni, anziché annullare, le precedenti. Da ciò il secondo termine proposto: 2. Re – design Inteso come ri-progettazione del fabbricato in termini di flussi e destinazioni d’uso ma anche, nel caso dell’intervento sulla chiesa, come ri-disegno in senso stretto. La documentazione storica ha infatti giocato un ruolo essenziale nel tracciamento del profilo delle aggiunte da noi previste, le quali ripropongono la spazialità dell’antica chiesa riletta in chiave contemporanea.


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MODELLO Scala: 1:100 Materiali: Cartoncino vegetale bianco e rame

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MODELLO Scala: 1:100 Materiali: Cartoncino vegetale bianco e rame

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M.A.G.M.A.

Mercato AgroGastronomico Multifunzionale Adriano Luogo: Quartiere Adriano, Milano Tipologia: Landscape / Adaptive Reuse

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artendo da una strategia ad ampia scala territoriale che interessasse tutto il quartiere Adriano, quartiere periferico di Milano, l’obbiettivo finale era quello di riuscire a ridare un’identità propria al quartiere stesso, caratterizzato da grossi viali a più corsie per un traffico automobilistico decisamente non intenso, grandi edifici residenziali semi-vuoti e pochi spazi pubbici realmente utilizzati e vissuti dai residenti. Prendendo come riferimento 4 poli significativi, e i due assi principali (viale Adriano e l’ex fascia di rispetto per l’elettrodotto) la zona di progetto identificata si colloca esattamente al centro di essi. L’area è occupata da un ex edificio scolastico pubblico ormai in disuso e in decadenza, utilizzato momentaneamente dalle forze dei vigili del fuoco come campo di esercitazione. Il presupposto di progetto era quello di mantenere il più possibile le strutture già presenti (essendo strutture pubbliche) per realizzare un nuovo polo atrattivo per tutto il quartiere che faccia anche da concorrente al sistema dell’Esselunga presente al di là di viale Adriano. La traccia della tranvia diventa il punto di partenza per la suddivisione dello spazio pubblico, tra la

parte di piazza e la parte dedicata al parco lineare che collegherà Parco Adriano e la Martesana al nuovo centro sportivo in programma. In particolare gli edifici che andranno a caratterizzare maggiormente questo sistema sono due. Il primo (realizzato mantenendo un parte e prolungando l’edificio stesso) dove al piano terra con sistema di porticati e di negozi dovrebbe riuscire a diventare un forte punto attrattore sia per i residenti sia per i commercianti, mentre al piano di sopra uno spazio multifunzionale (dove precedentemente erano presenti laboratori dedicati a lezioni di arte) caratterizzato da grosse aule dedicate al co-working e per altre attività creative a disposizione del quartiere. Il secondo edificio invece diventa il vero punto attrattore del progetto, con un mercato al piano terra e ai piani di sopra un sistema di ristorazione con diverse postazioni e un unico salone per mangiare. All’ultimo piano riprendendo la copertura già esistente e apportando alcune modifiche diventa un occasione per ristrutturare l’auditorium che era già presente e realizzare una scuola di cucina. Così facendo il progetto, con tutto il sistema degli orti, diventa un grosso punto di riferimento a tema “Food” per la comunità.


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Sezione AA

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A B

A B

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Sezione BB

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Attacco a terra



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Vista dalla piazza

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MODELLO Scala: 1:200 Materiali: Cartoncino vegetale tagliato a laser Riproduzione in scala M.A.G.M.A.

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MODELLO Scala: Fuoriscala Materiali: cartoncino vegetale tagliato a laser e dipinto con bomboletta spray Riproduzione dell’elemento rappresentativo del progetto.

Scan Me !

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KAIRA LOORO Luogo: Sedhiou, Senegal Tipologia: Social

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’identità del progetto nasce da un incontro di diversi fattori: la lettura del contesto, il clima, la presenza dell’elemento acqua e le funzioni che il progetto dovrà ospitare.

Attualmente, la storia e la cultura delle civiltà africana della regione del Sédhiou è strasmessa oralmente da generezione a generazione, è da questo spunto che nasce l’idea di un percorso lineare che unisce le varie attività presenti all’interno del progetto. Allo stesso modo l’arte tessile tipica della cultura africana è stata un altro punto fondamentale per lo sviluppo del progetto: infatti, le forme che racchiudono le varie attività richiamano all’intreccio dei fili che generano le tipiche geometrie tessili africane. Il percorso, come simbolo della trasmissione della cultura, attraversa in sequenza spazi differenti che ospitano le arti tipiche della cultura africana: teatro, musica, arte tessile. Gli spazi generati possono essere utilizzati sia come laboratori di realizzazione e insegnamento, sia come spazi espositivi. Il percorso finisce direttamente nel fiume, permettendo di svolgere le attività che riguardano

l’acqua come la coltivazione, realizzazione di imbarcazioni.

la

pesca

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la

Dal punto di vista materico, è stata prestata particolare attenzione ai materiali e alle tecniche tipicamente utilizzate. Il progetto utilizza mattoni di argilla per la realizzazione dei muri, all’interno di essi sono presenti dei “pilastri” in legno che fuoriescono sorreggendo le travi di copertura. Il tetto è realizzato con pali di bamboo legati assieme al di sopra dei quali viene utilizzata una lamiera bianca; lo spazio che si crea tra il muro e la copertura permette all’aria di entrare all’interno degli ambienti. Allo stesso modo anche le porte, sono pensate non solo come partizioni ma anche come elementi che permettono il ricircolo dell’aria e la schermatura dal sole. Un’altro elemento caratterizzante sono questi di pali di legno legati assieme e affusolati sulla sommità all’interno dei quali sono presenti tre diversi livelli che filtrano l’acqua sporca tramite l’utilizzo di ghiaia, ghiaia fine e sabbia, richiamando ad un antico metodo di filtraggio. Questi elementi, oltre alla loro utilità pratica, vengono usati anche come landmark, che accompagnano e danno un ritmo al percorso stesso.


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BEEHIVE

Sensorial Itinerary Luogo: Giardino Condiviso S. Faustino, Milano Tipologia: Installation

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’idea che sta alla base del progetto per il nuovo percorso che porta agli alveari si fonda sulla realizzazione di un itinerario interattivo dove i visitatori, in particolare i bambini, possono imparare di più sulle Api attraverso un’esperienza sensoriale diretta. É Stato progettato un percorso curvilineo che si allarga in tre punti formando tre piattaforme, le quali per ognuna di esse è presente una speciale struttura esagonale in legno dedicata rispettivamente ai sensi dell’udito, della vista e del gusto. Due tubi di legno si connettono direttamente all’esagono dell’udito, permettendo al suono del ronzio delle api di echeggiare all’interno della struttura; l’esagono della vista contiene alcuni binocoli che permettono agli spetattori di osservare le api da più vicino nonostante la distanza; infine l’esagono del gusto non si rivolge direttamente alla zona degli alveari ma è fornito di alcune mensole e scaffali per i vasetti di miele per le degustazioni oppure può essere usato come uno spazio con tavolini e sedie al coperto. Tutte le “strutture sensoriali” sono fornite di pannelli esplicativi sulle api, sia per adulti che per bambini.

La forma del percorso genera due grandi zone ricoperte di essenze floreali che attraggono le api. Allo stesso tempo, per impedire alle persone di uscire dal percorso e avvicinarsi troppo agli alveari, tutti i lati sono affiancati da fiori alti (80 cm) che lavorano come staccionata naturale. Il materiale da costruzione principalmente utilizzato è il legno; il percorso è realizzato tramite la ripetizione di moduli esagonali in legno, riprendendo la forma rappresentativa del progetto.


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fabriziolissoni@gmail.com


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