Il mercato del tè Nel mondo si producono ogni anno oltre 30milioni di quintali di tè e la maggior parte di questa cifra enorme (ma di gran lunga inferiore alla produzione di caffé) proviene dall'Asia.
I maggiori produttori sono l'India, con 8.850.000 quintali la Cina con 7.700.000. Seguono poi Sri Lanka, Kenya e Indonesia. Anche l'Europa vanta (anche se la coltivazione
potrebbe essere ormai sospesa) una piccolissima produzione di tè nelle Isole Azzorre e una ancora più interessante in Italia (in Lucchesia).
Maggiori produttori
La
produzione commerciale del tè si sviluppò solo verso la metà dell'Ottocento quando le prime piantagioni vennero impiantate nella zona dell'Assam e nacque la Assam Tea Company. Da allora la coltivazione del tè si è estesa ad altre regioni e oggi l'India, con 13.000 giardini, è il maggior produttore di tè del mondo (ca. 7,5 milioni di quintali l'anno).
Produzione del tè indiano
La Cina è la culla del tè e ancora oggi è uno dei maggiori produttori di tè al mondo con 770.000 t. nel 2003 (seconda solo all’India). Le piantagioni di tè si trovano principalmente nelle province del sud e nelle regioni centrali.
Cina
I
tè cinesi non sono proposti per giardino, ma si distinguono per varietà che rispondono a standard di qualità ben definiti relativi alla zona specifica di provenienza o al periodo della raccolta.
Denominazione dei tè cinesi
Le
regioni cinesi che producono tè godono di un clima umido con piogge costanti e ben distribuite nel corso dell'anno. Molte piantagioni si trovano in zone ricoperte in permanenza da nebbia che garantiscono una buona umidità alle foglie del tè, il che è molto importante soprattutto per i tè verdi. La raccolta migliore, sia in termini quantitativi che qualitativi, viene effettuata dalla metà di Aprile alla metà di Maggio.
Tè e clima
L'Africa si colloca al terzo posto tra i maggiori produttori mondiali, dopo India e Cina. il Camerun e il Kenya sono in assoluto gli stati con la maggiore e migliore produzione nel mondo (290.000 tonnellate nel 2003).
Africa
Il tè prodotto in Africa è principalmente nero e lavorato con sia in foglia intera che spezzata Sta riscuotendo notevole popolarità, per le sue proprietà benefiche, il Rooibos (Rooibosch Rositea) o tè rosso. Originario del Sud Africa è molto profumato e dal gusto dolce. Parte della sua popolarità è dovuta alla completa assenza di teina e alla ricchezza di vitamina C, sali minerali e proteine.
La specificità della produzione africana
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Giappone si produce solo tè verde (84.000 tonnellate nel 2003) che viene in gran parte assorbito dal mercato interno.
ď‚—Il
tè viene coltivato in cespugli bassi, modellati per assomigliare a delle morbide onde che rendono i giardini assolutamente splendidi da vedere.
Giappone
La varietà più pregiata si chiama Gyokuro. Prodotto con le foglie raccolte in piantagioni
selezionate e una sola volta nel corso dell'anno, la caratteristica di questo tè è dovuta alla ricchezza di clorofilla delle foglie che viene favorita dalla copertura delle piante nel periodo precedente al raccolto che filtra circa il 90% dei raggi solari.
Varietà giapponesi
Altro
tè importante è il Matcha, il tè in polvere che si usa nel Cha-no-yu, la cerimonia del tè. Viene preparato battendolo in una ciotola larga e con poca acqua calda creando proprio quella "schiuma di giada" che da il nome al tè.
La schiuma di giada
Il
Sencha è uno dei tè più diffusi e consumati, alcune varietà sono molto pregiate e costose perché prodotte con le foglie migliori e più tenere delle piante torrefatte a vapore e poi lavorate fino a somigliare a piccoli aghi.
I tè più pregiati
Il
Bancha è prodotto le foglie più grosse e dure della pianta a cui sono aggiunti spesso anche i rametti, costituisce la maggior parte della produzione giapponese ed è venduto con il nome di Hojicha anche in Italia
Il più conosciuto in Europa
Merita
una menzione il Genmaicha, prodotto sempre con il Bancha a cui però sono aggiunti riso e grano soffiato, è indicato per la colazione. Anche quest'ultimo è molto diffuso nei negozi specializzati.
Il più strano
L’industria
del tè è concentrata nelle mani di pochissime ditte (il 90% del commercio occidentale è gestito da 7 multinazionali) che determinano i prezzi, sempre soggetti a forti fluttuazioni, e monopolizzano le aste.
Il tè nel commercio tradizionale
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tratti di India, Cina, Sri Lanka o Kenya, i braccianti delle piantagioni lavorano quasi ovunque in condizioni miserabili con salari infimi e scarsa tutela sindacale.
Le condizioni di lavoro
ď‚—In
questo panorama desolante il commercio equo costituisce un’alternativa concreta, garantendo un salario dignitoso, un ambiente pulito e un miglioramento delle condizioni sociali.
Il tè nel commercio equo e solidale
"Tè verde speranza": il progetto nasce da un coordinamento delle competenze di una federazione di organismi di cooperazione e commercio equo e solidale.
I progetti di ALTRA QUALITA’ (centrale d’importazione di Ferrara) ed EQUOLAND (centrale d’importazione di Firenze)
Il
tè verde al gelsomino proviene dal Centro Pedagogico di Bao Loc, in Vietnam, una struttura nata con l'obiettivo di dare una casa ed una professione ad orfani handicappati provenienti dall'orfanotrofio di Phu My, ad Ho Chi Minh City. Il contributo delle due centrali di importazione sta nel migliorare la qualità del prodotto e nel trovare uno sbocco di mercato a prezzi dignitosi per il loro ottimo tè verde con autentici fiori di gelsomino
Il ruolo delle centrali del mercato equo
Linea Ayurvethica (AYURV) dall’INDIA
ayurvethica è una linea di tè e tisane equosolidali e biologiche ispirata all’antica tradizione ayurvedica indiana. L’Ayurveda, in sanscrito “conoscenza della vita”, considera la salute come risultato dell’equilibrio delle diverse sfere della vita e di esse con l’ambiente. Noi crediamo che oggi tale equilibrio debba includere anche la sfera dell’etica. E’ oggi un opinione condivisa quella secondo la quale non è possibile sperimentare un reale benessere personale se si è circondati da un ambiente fisico inquinato, difficile da vivere e da un ambiente sociale fortemente problematico e ostile.
Altri progetti di Altra Qualità ed Equoland
Affrontare
le problematiche ambientali di pari passo con quelle sociali è un imperativo cui oggi non si può sfuggire. Seguendo questo filo logico è nata ayurvethica una linea di tisane e tè nella quale confluiscono una sensibilità ambientalista ed una forte attenzione alla qualità della vita e del lavoro di chi produce.
Obiettivi di ayurvethica
Tutto
ciò avendo ben presente che una tazza di tisana o di tè non migliorano la vita e la salute né di chi produce né di chi consuma, ma consci del fatto che …. tanti piccoli produttori e tanti consumatori consapevoli alla lunga potranno fare la differenza...sorso dopo sorso!
sorso dopo sorso
STASSEN
Sri Lanka
Idulgashinna si occupa di produzione di tè biologico in una realtà storica segnata dalla guerra civile ed è riuscita a riunire diverse etnie e religioni e a sviluppare una importante funzione sociale con la costruzione di scuole ed asili nido, l’organizzazione di corsi di formazione e servizi di micro – credito. Il progetto di produzione si abbina ad un altrettanto interessante progetto di confezionamento del te. La produzione delle confezioni, in foglia di palma, è organizzata in diversi centri che danno lavoro e reddito a molte donne.
I progetti di Altromercato (centrale di importazione di Verona)
Oothu
INDIA
Nel
Darjeeling, la culla del tè indiano, c’è una piantagione che è anche un laboratorio di sviluppo comunitario e protezione dell’ambiente. La Bombay Burmah Trading Corporation (BBTC) è un’impresa attiva fin dalla metà dell’Ottocento, che si distingue per condurre gli affari in modo etico e nel rispetto dei lavoratori: giusto riconoscimento del lavoro, progetti sociali, ambiente naturale sano e rispettato.
Altri progetti di Altromercato
Ambootia - India Ambootia è una piantagione
creata dagli inglesi nel 1861. Dal 1994 ha scelto la strada della coltivazione biologica e della certificazione fair trade. Oggi Ambootia continua la storica produzione di tè di qualità, trasformando il modello coloniale della piantagione in una realtà ecologica, socialmente responsabile e autonoma caratterizzata dal rispetto dei lavoratori e dell’ambiente
Ancora progetti di Altromercato
I
profitti generati dal commercio equo (incluso il premio fair trade) sono utilizzati su decisione condivisa della direzione e di rappresentanti dei lavoratori. Le aree di impiego includono ambiente (riforestazione, piccola agricoltura familiare), comunità (scuola, sport), sostenibilità (in agricoltura), salute (cure, pediatria, maternità, medicinali), strutture (per la collettività e i lavoratori).
La comunità di piantagione diAmbootia