PROGETTO “AGRICOLTURA SOSTENIBILE IN BURKINA FASO” Luogo del progetto
Burkina Faso (Regione del Sourou, Nord Burkina al confine con il Mali)
Stato del progetto
concluso
Durata
3 anni (2009-2011)
Finanziatore
Regione Veneto, Legge n. 55 del 1999 – Bando per Iniziativa Diretta di Cooperazione Decentrata allo Sviluppo. Finanziamento di 25.000 €/anno
Capofila
Istituto superiore J.F. Kennedy, Monselice
Partner Italiani (i principali)
Associazione “Il Colibrì – tutti i colori del mondo”, Ong Aes-CCC (Padova), ITAS e IPSAA “Duca degli Abruzzi” (Padova)
Destinatari in loco Azioni del progetto
Cooperativa SOGCAM (Valle del fiume Sourou, Gouran) -
Sostegno economico e alla produzione alla Cooperativa agricola SOGCAM, formazione e sviluppo di culture orticole (cipolla e pomodoro) al di fuori del periodo di stagionalità, per permettere l’offerta dei prodotti sul mercato e un maggior guadagno grazie alla vendita dei prodotti fuori stagione, ad un prezzo più elevato.
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Autoproduzione delle sementi per le produzioni orticole, al fine di non dipendere annualmente dalle multinazionali.
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Formazione e sviluppo di un gruppo di apicoltori tradizionali, per la produzione di miele con l’utilizzo di arnie keniane (largamente utilizzate in Burkina Faso e in molti paesi dell’Africa Sub Sahariana). Coinvolgimento della filiera burkinabé del miele, che si è occupata della formazione del gruppo.
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Sostegno economico e formativo ad un gruppo di donne, impegnate nell’essicazione solare di prodotti orticoli (cipolla, pomodoro, peperoncino). L’obiettivo è quello di acquistare i prodotti dagli agricoltori (in particolare quelli rimasti invenduti nei campi) per essiccarli e
rivenderli al mercato, in momenti dell’anno in cui scarseggiano. -
Difesa delle coltivazioni orticole con Jatropha Curcas, una pianta irritante per gli animali (mandrie ed ippopotami), capace quindi di difendere le aree coltivate dal loro passaggio.
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Formazione di un gruppo di studenti italiani su tematiche culturali e tecniche specifiche riguardanti i Paesi cosiddetti in via di sviluppo, con stage finale in Burkina Faso.
ALCUNE IMMAGINI
CAMPO DI CIPOLLA CON PIANTE DI JATROPHA
ESSICATOIO SOLARE
APICOLTORI IN AZIONE
IL FIUME SOUROU
PER SAPERNE DI PIU’ Contesto nazionale: Superficie 274.200 km², abitanti 16.468.714 ab. (2012) , Capitale: Ouagadougou (la capitale con il nome più lungo), Governo: Repubblica a regime democratico. Il presidente, Blaise Compaoré, è al potere dal 1987. Moneta: Franco CFA, Lingua Francese. Religione: culti tradizionali, islamismo (+) e cattolicesimo (-). In Burkina vivono circa 160 gruppi tribali, e si parlano diverse lingue (dioulà, samò, moré, …). Climaticamente la zona vede due diverse stagioni: quella delle piogge (da maggio ad ottobre) e la stagione secca (da novembre ad aprile). Le temperature oscillano dai 28 ai 45°C. Il Paese è economicamente povero e sono poche le risorse ambientali, e le attività economiche sono soprattutto agricoltura, allevamento e una modesta industria tessile. Il Burkina Faso, al tempo della colonizzazione francese Alto Volta, ha conquistato la propria indipendenza il 5 agosto del 1960. I colpi di stato si sono susseguiti con frequenza, fino alla presa di potere da parte di Thomas Sankara, chiamato il Che Guevara del Burkina Faso, che ha condotto una politica di sviluppo interno, di modernizzazione, di tutela del patrimonio artistico e culturale, di diffusione dei valori dell’africanità e dell’orgoglio afro, oltre ad una forte lotta contro la corruzione. Il Burkina Faso, seppure povero e climaticamente difficile, gode di una stabilità politica e di una pace interna che lo rendono uno dei Paesi più stabili nella zona. Contesto regionale: il progetto interviene nella zona della Valle del Sourou, zona particolarmente famosa perché, all’epoca del presidente Sankara, doveva diventare il granaio del Burkina. Il fiume, infatti, in zona totalmente predesertica, consente di sviluppare lungo tutto il suo corso numerose colture, dal riso alla cipolla, dal mais, sorgo e grano al pomodoro. Inizialmente lo Stato aveva creato delle infrastrutture per la coltivazione (canali per l’irrigazione, motopompe grandi e piccole), che spesso si guastavano e non venivano prontamente sostituite/aggiustate, mettendo a rischio le produzioni. Molte cooperative agricole, allora, si sono costituite indipendenti e hanno cominciato a coltivare i terreni al di fuori delle infrastrutture statali. La Sogcam, partner del progetto, coinvolge circa 700 contadini (e conseguentemente le loro famiglie) e lavora terreni in diverse zone della Valle, da Gouran a Di, da Nion a Lanfiera. Il presidente e Boukari Zougouri, e suo padre fu il primo fondatore della cooperativa, e del villaggio di Djedougou.