Guida al Sonno 2024

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Tutti i consigli e i segreti per conoscere e gestire al meglio il sonno dei bambini

GUIDA AL SONNO DEI BAMBINI

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Ciao! Siamo Emilia e Aidan

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Come usare questa guida!

Benvenuta nella nostra Guida al Sonno dei Bambini!

Troverai consigli suddivisi per età per rendere il sonno un momento sereno per i piccoli, scritti dalle nostre esperte del sonno e non solo.

Ogni fase, dai neonati ai più grandi, è coperta con suggerimenti mirati. Troverai anche consigli su prodotti di qualità per rendere il sonno dei tuoi bambini più piacevole. (puoi usare questo sconto)

Ricorda che ogni momento è unico, quindi ascoltarlo è fondamentale per trovare la soluzione migliore insieme a lui.

Non esitare a contattarci per ogni dubbio o domanda. Buona lettura!

Sommario

0-4 mesi

• E SE MIO FIGLIO NON DORME? MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER NEO- GENITORI!

0-5 mesi

0-6 mesi

0-24 mesi

0-24 mesi

0-24 mesi

0-36 mesi

0-36 mesi

0-6 anni

0-6 anni

2-6 anni

• 6 ESSENZIALI PER LA NANNA DEI NEONATI

• SWADDLING: COME FARLO CORRETTAMENTE

• RUMORI BIANCHI: COSA SONO E COME AIUTANO IL SONNO

• CO-SLEEPING: I BENEFICI

• SACCO NANNA: COME SCEGLIERLO IN BASE ALLA TEMPERATURA

• SONNO DEI BAMBINI: QUAL È LA TEMPERATURA GIUSTA?

• GUIDA ALLA SCELTA DEL SACCO NANNA

• 5 MITI DA SFATARE SUL SONNO DEI BAMBINI

• 7 TIPS PER IL SONNO IN VIAGGIO

• SONNO: GLI EFFETTI DEL RIENTRO A SCUOLA

E SE MIO FIGLIO NON DORME? manuale di sopravvivenza per neo-genitori

a

cura di Elena Biondi @elena_the_nanny

Spesso si pensa che il bambino, o la bambina, “buono” dorma e il bambino “cattivo” dorma male, che ci sia stata una responsabilità da parte dei genitori e che se i bambini non dormono dobbiamo rassegnarci fino ai tre anni.

Il sonno in realtà è un mondo molto complesso, che si interfaccia con componenti organiche, pratiche, emotive e anche di orari e abitudini

Quello che cerco di fornire ai genitori sono informazioni efficaci che aiutino a semplificare questo modo così affascinante ma anche difficile.

Nei primi mesi di vita per dormire i piccoli si abituano a contatto, suzione e movimento

Alcuni di questi condizionamenti involontari rimangono nella loro coscienza legati alla fase

del sonno e li portano a gestire i risvegli in modo non autonomo.

Per questo motivo a volte più interveniamo più li svegliamo, anche se sembra paradossale! I risvegli fisiologici nei bambini possono essere gestiti in maniera autonoma dai piccoli.

Se gli orari sono regolari ma ci sono numerosi risvegli, dobbiamo iniziare a valutare un tipo di addormentamento più autonomo e una gestione dei risvegli in presenza sì del genitore, ma che aiuti i bambini a trovare un loro proprio modo di addormentarsi.

Una routine quotidiana del sonno dovrebbe prevedere un intervento progressivamente minore da parte del genitore per aiutarli a favorire un rapporto con il sonno più sereno e autonomo.

Ecco 7 spunti utili per iniziare ad approcciare al meglio il mondo del sonno dei piccoli:

1. SWADDLING

Lo swaddle, utilizzato nei primi mesi di vita, è uno strumento magico!

Si tratta di una pratica che se eseguita nel modo adeguato può aiutare a far riposare meglio il piccolo e a farlo sentire più tranquillo. Infatti ricorda al neonato la sensazione di stare nel grembo materno Il momento migliore per iniziare, è dai primissimi giorni, in modo che possa adattarsi alla posizione sin da subito.

Per sicurezza deve sempre dormire a pancia in su, possibilmente inserito all’interno di un cuscino anti ribaltamento.

Il tessuto per la fasciatura deve sempre essere adatto alla temperatura esterna, la fasciatura

sulle gambe deve essere morbida mentre le braccia e il busto possono essere fasciate leggermente di più.

2. RUMORI BIANCHI

Un generatore di rumori bianchi è qualcosa che porto sempre con me nella mia borsa di Mary Poppins quando seguo dei clienti durante le notti.

3. AMBIENTE DEL SONNO COERENTE TRA GIORNO E NOTTE

Buio e con la giusta temperatura. Fino ai sei mesi-un anno il bambino può stare in camera con noi, poi è preferibile trasferire il piccolo nel proprio ambiente. Sono fondamentali la temperatura intorno ai 23 gradi, umidificatore, White Noise Machine ed una culla sicura.

4. GIORNO E NOTTE, LUCE E BUIO

Non è vero che la luce di giorno “li abitua a dormire ovunque”, aiutare il bambino con il buio, non solo lo aiuta a non distrarsi ma favorisce la comprensione della differenza tra il giorno e la notte.

5. SEGUIRE LE FASI DI SVILUPPO

Durante il terzo e il quarto mese è il momento in cui consolidare le loro abitudini legate al sonno

Una routine, un ambiente specifico, degli orari precisi, un addormentamento dolce e senza troppi movimenti in culla sono l’ideale È il momento in cui iniziare a consolidare le loro capacità di addormentarsi parzialmente in autonomia. Nei primi mesi di vita un neonato può dormire fino a 18-20 ore al giorno, in genere questo ritmo dura un mese al massimo, più comuni sono le 16-18 ore complessive fino al terzo mese, 14-16 dal terzo mese in poi, fino ad un ritmo di 1 un’ora di pisolino la mattina, due ore nel pomeriggio, 30 minuti in serata e 12 ore la notte, verso il quarto mese.

6. LA CHIAVE DEL SONNO

È necessario che la “chiave del sonno” sia interna. Legata ad una sicurezza che i bambini portano con loro. Il nostro compito è aiutarli a trovare questo magico elemento e guidarli verso un addormentamento che sia soltanto loro.

7. GLI ERRORI DEI GENITORI

I genitori in questo contesto non sbagliano: tentano, fanno del loro meglio e se stanno leggendo questo articolo è perché vogliono migliorarsi. Il nostro ruolo, come consulenti del sonno, è farli sentire accolti e compresi.

Le mamme e i papà fanno quello che possono con le capacità e le informazioni a disposizione. Non dormire non semplifica le cose, perciò accantoniamo la parola “errore” e concentriamoci su termini come “miglioramento”,“soluzione”,“comprensione”.

A dormire in maniera più efficace si può imparare e spesso anche con un percorso molto più lineare e meno complesso di quello che si pensa. Io sarò sempre a vostra disposizione per aiutarvi a capire di più, per quello che so e che spesso imparo da voi e dai più piccoli.

Un abbraccio,

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6 ESSENZIALI per la nanna dei neonati

La maggior parte dei bambini non dorme quando ha sonno ma soprattutto quando ha le condizioni favorevoli per farlo.

Sta a noi creare un ambiente che li aiuti ad addormentarsi!

Come creare un ambiente favorevole al sonno?

1. LUCE

Per quanto riguarda la luce va valutato il grado di sensibilità di ogni bambino: alcuni si addormentano soltanto al buio, altri no.

Nelle prime settimane di vita conviene scandire le ore del giorno ed evitare che ci sia sempre e solo buio durante le ore di sonno.

Dopo le prime 6-8 settimane tendenzialmente i bambini iniziano a preferire la penombra.

Per l’allattamento è utile una lucina calda delicata, non vicina al viso del bambino, ma necessaria per controllare che sia posizionato correttamente.

Dopo i 2 anni del bambino si può lasciare una

lucina notturna nel caso in cui il bambino sviluppi qualche paura, per aiutarlo ad addormentarsi serenamente. Un’ottima idea sono le lucine di A Little Lovely Company, che oltre a fare una luce delicata possono essere gli “scaccia paure”, intorno ai quali inventare qualche storia per tranquillizzare i bambini.

2. TEMPERATURA

La temperatura è un tema decisamente più oggettivo: quella ideale per la stanza sta tra i 18 e i 20 gradi con 40%-60% di umidità. Il bambino va vestito in base ai gradi della camera. Quando il bambino è molto piccolo è bene evitare coperte e piumoni; una buona soluzione è il sacco nanna, che garantisce il contenimento, il calore e la sicurezza (perché non c’è possibilità di soffocamento).

Dall’autunno alla primavera è ottimo un sacco nanna da tog 2.5, cambiando l’abbigliamento del bambino in base alla temperatura esterna. Il sacco nanna ha un bottoncino sulla manica in modo da evitare che il bambino ci scivoli dentro.

Il sacco nanna durante le stagioni più fredde è ottimo anche durante l’allattamento e il cambio, perché evita che il bambino subisca sbalzi termici e riduce i tempi.

Per i primi 2-3 mesi va benissimo anche la fasciatura con la classica mussola (swaddling). Inoltre la fasciatura è ottima anche per calmare e tranquillizzare il bambino, riportandolo alla sensazione dell’utero della mamma.

La mussola è molto traspirante, e così si evita che il bambino si surriscaldi all’interno.

3. RUMORI

Il silenzio assoluto è innaturale: che il bambino debba dormire in silenzio è una convinzione errata. Al tempo stesso è sbagliato anche pensare che il bambino debba abituarsi a tutti i suoni innaturali, come la televisione o l’ambulanza. Anche in questo caso va valutata la sensibilità di ciascuno.

In linea generale ci sono dei suoni rilassanti, ovveroquellidelicatiecostantichemantengono la stessa frequenza e che richiamano le sensazioni uditive uterine

Nell’utero non c’è silenzio! I rumori sentiti con maggiore chiarezza sono il suono della circolazione sanguigna e del battito del cuore. I dispositivi di rumori rosa (quelli più naturali, come il rumore del mare o del vento) e bianchi (quelli più “artificiali”, come il suono dell’aspirapolvere o del phon) richiamano molto questi suoni uterini, e al tempo stesso attenuano quelli esterni.

Il dispositivo di rumori bianchi non è sostituibile dauntabletountelefono,cheessendocollegato a internet genera onde elettromagnetiche, da cui è meglio tener lontani i bambini quando possibile.

4. LETTI E CULLE

L’ambiente in cui dorme il neonato dev’essere vuoto,privodiognitipodidecorazione(paracolpi, cuscini, pupazzi). Il paracolpi per esempio, oltre a non essere sempre sicuri, non permettono la traspirabilità della culla, a differenza della retina.

Anche l’ancoraggio delle culle da co-sleeping al lettone è importantissimo: la culla dev’essere posizionata esattamente all’altezza del letto, per evitare che si creino degli “scalini” tra il lettino e il letto dei genitori. Una delle culle più adattabil e facilmente regolabili in altezza è la Roomie Glide di Joie: oltre ad essere una comodissima culla da co-sleeping,haanchelafunzionedoldolo,checulla dolcemente il bambino.

È comodissima perché è anche facilmente ripiegabile e trasportabile: super!

Cos’è la SIDS?

La SIDS è la sindrome della morte in culla e può verificarsinelprimoannodivita,conun’incidenza molto più alta tra i 2 e i 4 mesi.

L’ambiente in cui il bambino dorme dev’essere vuoto: niente cuscini, coperte e pupazzi. Niente dev’essere mantenuto nella culla o nel lettino durante il sonno. Sarebbero da evitare ancheiparacolpi,perdaremaggiortraspirabilità alla culla stessa.

Dopo l’anno di vita - con discrezione - il lettino puòiniziareacontenerequalchepupazzettoche concili l’addormentamento e il sonno, ma senza esagerare!

Questoèimportanteancheperaiutareilbambino a comprendere qual è lo spazio del gioco e quale del sonno.

5. BABY MONITOR

Ilbabymonitorèlasoluzioneperfettapertenere d’occhioibambinimentredormonodaogniluogo e in ogni momento.

Questo permetterà ad ogni genitore di sentirsi sicuroerassicuratoduranteiriposinidelproprio bimbo.

Ormaicenesonodimodernissimi,chesicollegano tramite app a qualsiasi telefono cellulare e che mandanonotificheserilevanosuoniomovimenti. Ad esempio, lo Zen Control di Béaba permette di attivare numerose funzioni aggiuntive, come il talkie-walkie, il termometro, lo zoom 2x, la riproduzione di ninna nanne e la registrazione di video.

6. CIUCCI E MASSAGGIAGENGIVE

Alcuni bambini hanno bisogno di un oggetto per stimolare la suzione, come ciuccio e massaggiagengive, ma ci sono sempre pareri contrastanti. La soluzione è sempre quella di ascoltare il proprio bambino per capirne le necessità e trovare la soluzione più adatta al suo benessere!

Per esempio, ci sono bambini che hanno bisogno della suzione, ma questo bisogno non può essere assecondato solo attraverso quella esclusivamente nutritiva.

La suzione rilascia endorfine, per questo rilassa e concilia il sonno. Associare questa sensazionedirilassamentoallasuzionenutritiva puòesseresbagliato,perchésiassociailrisveglio al nutrimento, e diventa un’abitudine sbagliata soprattutto durante la crescita.

Se il bambino si abitua al ciuccio va bene, non c’è niente di male!

Le cose importanti sono due:

• Sceglierne un tipo che abbia una tettarella morbidaefacileda“schiacciare”,perevitare che vada a impattare

• negativamente sullo sviluppo del palato e della bocca;

• Rimuoverlo appena il bambino cresce e non ha più il bisogno fisiologico della suzione.

SonoAlma,puericultrice,consulentedelsonnoinfantilecertificatae mamma.Lamiamissioneèquelladiaccompagnareineo-genitori indifficoltànelpercorsodimiglioramento,comprensioneagestione del sonno dei loro bimbi.

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Bronxx - Bianco Opaco60 x 120 cm - Metallo - con Doghe Incluse

Lettino Toddler in Legno - Grigio Laccato - 70 x 140 cm - con Sponde Extra Alta

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CO-SLEEPING: I BENEFICI con

@alma_dolcenanna

Il Co-Sleeping è un argomento che suscita sempre più interesse e dibattiti tra i genitori. Questa antica pratica, che risale a tradizioni culturali millenarie, offre numerosi benefici sia per il bambino che per i genitori.

Il baby co-sleeping favorisce un legame emotivo più forte tra genitore e bambino, facilita l’allattamento notturno e può promuovere un sonno più tranquillo per entrambi.

Tuttavia, è importante prendere in considerazioneleprecauzionidisicurezza,come l’utilizzo di letti o culle adatte al co-sleeping e la creazione di un ambiente sicuro per il sonno condiviso.

Ne parliamo con la nostra esperta del sonno Alma Giorgis @alma_dolcenanna

COS’È? DA DOVE VIENE?

0-6 MESI

Il co-sleeping, conosciuto anche come sonno condiviso, è un’antica tradizione che consiste nel far dormire il bambino nella stessa stanza dei genitori.

Da non confondere con il bedsharing, in cui genitore e bambino condividono la stessa superficie per dormire. Il primo ha molto benefici, il secondo è per lo più sconsigliato.

La pratica del co-sleeping è diffusa in molte culture da tempi immemorabili, ad evidenziare l’importanza del legame familiare e della vicinanza durante il sonno.

Mentre il bedsharing è tutt’ora dibattuto in termini di sicurezza, tutte le linee guida concordano nella sicurezza e nell’importanza del cosleeping con un neonato.

PERCHÈ SI FA? QUALI SONO I BENEFICI PER IL NEONATO?

Il co-sleeping viene praticato per favorire un legame emotivo più forte tra genitori e bambino, agevolare l’allattamento notturno e promuovere un sonno tranquillo per entrambi.

1. Maggiore prossimità = miglior accudimento;

2. Sonno più sicuro (del bambino e dei genitori) e prevenzione della morte in culla (SIDS);

3. Minore stress materno;

4. Corretto e facilitato avvio dell’allattamento;

5. Sincronizzazione migliore dei ritmi sonno-veglia;

6. Consolidazione della relazione e del legame con i caregivers.

QUALI

SONO I VANTAGGI E BENEFICI PER I GENITORI?

Il co-sleeping offre diversi vantaggi per i genitori, tra cui una maggiore comodità durante l’allattamento notturno, un senso di sicurezza avendo il bambino vicino e una riduzione dello stress legato alla gestione del sonno del bambino.

COME PRATICARE IL CO-SLEEPING IN MODO SICURO E CONFORTEVOLE?

1. Crea un ambiente sicuro: Assicurati che il letto o la culla siano adatti al co-sleeping. Utilizza un materasso ferme e lenzuola ben tese. Rimuovi cuscini, coperte e oggetti soffici che potrebbero aumentare il rischio di soffocamento.

Sono consigliati un sacco nanna o una copertina rimboccata bene, per il resto è meglio che la culla sia vuota, così da essere più sicura.

2.Posizione sicura del bambino:

Posiziona il bambino in modo sicuro sul letto o nella culla, evitando che possa scivolare o cadere.Puoiutilizzareappositidispositivicome lettini laterali. Non modificare l’inclinazione del materasso. :

La posizione consigliata è quella supina: da quando il bambino inizia a girarsi dalla posizione supina a quella prona va bene lasciarlo libero di farlo, piuttosto che bloccarlo con delle spondine.

3. Segui le raccomandazioni di sicurezza: Rispetta le linee guida di sicurezza consigliate dagli esperti.

Consulta sempre un professionista della salute per ricevere consigli personalizzati. Mantenere nella stanza temperatura e umidità adeguate: 18-20 gradi, 40-60% di umidità se possibile. I bambini non hanno capacità di regolare la propria temperatura corporea adeguatamente, è meglio che non siano surriscaldati troppo: i neonati patiscono più il caldo che il freddo, e il caldo è uno degli elementi a rischio SIDS!

4. Ascolta le esigenze del tuo bambino: Ogni famiglia e ogni bambino sono unici. Osserva le preferenze del tuo bambino e adatta il co-sleeping alle sue esigenze. Potrestiscoprirecheunadeterminataposizione del lettino o modalità di co-sleeping funziona meglio per voi.

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QUAL È LA CULLA GIUSTA PER IL CO-SLEEPING?

Non tutte le culle sono uguali, Culla Roomie

Glide di Joie è quella selezionata da me. Tra le caratteristiche più importanti c’è quella di avere i lati traforati per un buon ricircolo d’aria ed in più ti aiuta a tenere il bambino sempre accanto durante la notte grazie alla spondina laterale regolabile a 11 altezze con una sola mano (per far combaciare perfettamente la superficie della culla a quella del lettone) ed alle cinghie di sicurezza per tenerla sempre ben salda accanto al tuo letto.

Inoltre mi piace perchè grazie alla funzione Glide, attivabile con un pulsante, puoi far dondolare il tuo bambino dolcemente, con una sola mano, per farlo addormentare senza fatica!

Altamente testata e realizzata con materiali robusti e di qualità, Roomie Glide sarà un’alleata preziosa nei primi mesi di vita del tuo bambino, per un inizio della vostra vita insieme senza stress! Un altro punto a suo favore è la retina che ne circonda i lati, che la rende 100% traspirante. Inoltre la culla Roomie Glide è ripiegabile e facilmente trasportabile.

QUALI SONO LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI DI TUTTI I GENITORI IN MERITO AL CO-SLEEPING?

• I bambini hanno maggiore probabilità di soffocare se messi nel lettone?

Si, ma ci sono fattori di rischio che possono essere ridotti come il vestirli leggeri, la temperatura della camera adeguata, ecc...

• Se i genitori russano disturbano il sonno del bambino?

Dipende dal grado di sensibilità, a tal proposito entro in merito ad un altro argomento, quello dei rumori bianchi. Durante la fase di sviluppo, i neonati e i bambini piccoli possono essere sensibili ai suoni improvvisi o al silenzio completo, poiché sono abituati ai rumori costanti e rassicuranti nell’utero materno.

Irumoribianchipossonooffrireunambiente sonoro simile a quello che i bambini sperimentavano nel grembo materno, aiutandoli a rilassarsi e ad addormentarsi.

• Ci sono controindicazioni del co-sleeping? Assolutamente no, nessuna controindicazione!

FINO A CHE ETÀ CONSIGLI DI USARE LA CULLA

CO-SLEEPING?

Indicaticamente fino ai 10 kg. Èimportantericordareche,indipendentemente dall’età,èfondamentalegarantireunambiente sicuro per il sonno del bambino. Ciò include l’uso di una superficie di sonno stabile: la culla Co-Sleeping è un ambiente sicuro fino a quando il bambino non riesce a stare da solo in posizione eretta Da quel momento in poi, è necessario far dormire il piccolo in un lettino con sbarre più alte.

DALLA CULLA CO-SLEEPING AL LETTINO: COME FARE IL PASSAGGIO?

Il passaggio da culla a lettino non è mai complesso in quanto cambia il supporto ma le modalità di sonno rimangono le medesime. Per il bambino resteranno il comfort e la vicinanza del Co-Sleeping anche in un lettino più grande e adatto alla sua crescita. La differenza più grande la fa l’eventuale passaggio dal lettone al lettino/alla culla.

É IMPORTANTE SEGUIRE LE

LINEE GUIDA

DI SICUREZZA MA AFFIDIAMOCI ANCHE AL NOSTRO BUON SENSO!

Ci tengo a lasciare un messaggio di speranza: non esiste una ricetta perfetta! Il sonno può essere attenzionato e favorito, anche se spesso si crede che non si dormirà più bene per qualche anno dopo la nascita dei bambini.

Non é una verità assoluta: è possibile dormire bene, a volte può essere necessario rivolgersi agli esperti per indagare l’architettura del sonno a livello scientifico ma la deprivazione del sonno non è fisiologica!

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SWADDLING: come farlo correttamente

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RUMORI BIANCHI cosa sono e come aiutano il sonno a

cura di Martina Ragucci

Dolce dormire! Il sonno, una tra le attività più amate al mondo, dal 2008 ha una festa dedicata: ogni anno, nel venerdì che precede l’equinozio di primavera si celebra la Giornata Mondiale del Sonno.

Il suo obiettivo, oltre ad essere quello di sottolineare i numerosi benefici di un riposo correttoe salutare, è di diffondere e accrescere conoscenzeeconsapevolezzecircalepatologie legate al sonno.

I disturbi del sonno interessano moltissimi bambini, soprattutto nei primi mesi di vita: a volte niente sembra tranquillizzarli. Sono, infatti, numerosi i fattori che influiscono sul sonno dei piccolissimi, come la scorretta temperatura degli ambienti o l’incostanza negli orari di riposo. 0-24

Nei primi mesi di vita si formano e si consolidano alcune parti del cervello e del corpo, e il sonno rappresenta un momento di centrale importanza in questo delicato processo. Affinché tutto proceda al meglio, il riposo del bambino dev’essere sereno, profondo e riposante. Quando niente sembra funzionare è il momento di provare con i rumori bianchi.

COSA SONO I RUMORI BIANCHI?

Tecnicamente, i rumori bianchi contengono al loro interno tutte le frequenze udibili dall’orecchio umano, e sono suoni costanti e continui.

Prendono questo nome dal fatto che il colore che rappresenta l’unione di tutte le possibili frequenze visive è, appunto, il bianco. I rumori bianchi sono il corrispettivo sonoro del colore bianco.

Fanno parte dei rumori bianchi suoni come quelli della pioggia che cade o del vento tra gli alberi; ma anche il rumore del phon o del ventilatore.

Per riprodurli, una soluzione decisamente più praticaèquellacheprevedel’utilizzodiappositi apparecchi generatori di rumori bianchi.

Nick Webb - ingegnere specializzato nel suono e nelle vibrazioni, ma soprattutto genitore alle prese con il sonno della propria bambina - ha sviluppato uno di questi apparecchi, Wooshh Wooshh permette di scegliere tra 8 tipi di suono diversi ed è progettato per spegnersi in autonomia quando desiderato (da una a dieci ore dopo la sua accensione).

Le sue piccole dimensioni permettono di spostarlo e utilizzarlo ovunque.

Come per ogni cosa, però, si raccomanda di non esagerare: per evitare inconvenienti - come micro-risvegli o problemi all’udito - è consigliabile che il volume dell’apparecchio non sia troppo alto, che sia posizionato ad una distanza adeguata dal bambino, e non sia utilizzato per un tempo prolungato: una volta che il bambino dorme, non è necessario che resti attivo!

PERCHÉ I RUMORI BIANCHI SONO COSÌ RILASSANTI?

Per i neonati, i rumori bianchi hanno un effetto estremamente rilassante perché richiamano i suoni che, già dalla 24esima settimana, percepivano nel grembo materno. Tali rumori, inoltre, hanno un forte potere calmante per via della loro assenza di picchi o sbalzi improvvisi: coprono delicatamente tutti i rumori esterni, permettendoci di rilassarci appieno, cullati da un suono costante e lieve.

Soprattutto nei neonati, rendono l’addormentamento più rapido e il persistere del sonno più semplice, con benefici evidenti.

Unostudiocondottonel1990sucirca40neonati dal sonno difficile ha dimostrato come l’80% dei bambini sottoposti ai rumori bianchi riesca ad addormentarsi in cinque minuti, mentre solo il 25% dei bambini che non li ascolta riesce a farlo alla stessa velocità.

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Per un sonno sereno e sicuro

LA DOLCE NANNA: per un sonno sereno e sicuro!

Giorno dopo giorno, il neonato cresce e assume il controllo del suo corpo, si rafforza, costruisce le difese immunitarie, impara a gestire le emozioni, a riconoscere le voci dei suoi cari e a comunicare con loro. Come fa a lavorare così intensamente se trascorre due terzi della giornata addormentato?

Il sonno è determinante per l’attivazione di processiemeccanismifisiologiciindispensabili per la crescita armonica e lo sviluppo delle abilità del bambino. Assicurargli le condizioni in cui potrà dormire bene e al sicuro, quindi, è fondamentale per promuovere il suo wellness.

La scelta non è semplice, specie con il primo figlio, quando ancora non si ha esperienza e non si sa bene cosa aspettarsi. Il dubbio dei neogenitori, in genere, è tra culla o lettino.

La culla si usa sicuramente per un periodo limitato di tempo, dopodiché è necessario prevedere comunque l’acquisto di un lettino con sponde di sicurezza.

La culla, però, offre al piccolo un ambiente più a sua misura, che lo fa sentire contenuto, quindi protetto, avendo dei riferimenti spaziali percepibili, e può essere spostata più agevolmente tra una stanza e l’altra della casa per tenere il bambino sempre sotto controllo.

Il bambino trascorre dormendo la maggior parte delle sue 24 ore e il suo nido deve avere delle caratteristiche precise.

LA GRANDE CULLA

Nei primi mesi di vita il bambino ha bisogno di uno spazio sicuro e confortevole per rimanere nellaposizionesdraiatasupina,liberodistirarsi, dormire, esplorare, senza essere costretto in spazi ristretti che limitano i movimenti e ne impediscono il rilassamento muscolare.

Per questo, Inglesina nei suoi sistemi modulari ha introdotto una culla davvero spaziosa e confortevole: grazie alle sue dimensioni interne di 79 x 37 cm consente al bimbo di dormire confortevolmente, assicurando il massimo rilassamento muscolare per un tempo più prolungato rispetto alle normali carrozzine.

BABY WELLNESS

Tips

La Grande Culla

Nei primi mesi di vita la struttura ossea e muscolare del neonato è ancora fragile. La posizione distesa e supina consente di non sovraccaricare alcuna parte del corpo, distribuendone uniformemente il peso.

Gli esperti consigliano di prolungarefino ad almeno 6 mesi l’utilizzo della carrozzina.

SONNO INDISTURBATO

Con lo Standup di Inglesina, la culla può essere posizionata in modo comodo e igienico all’interno della casa (anche in trasferta), trasformandosi in un vero e proprio letto per la notte da mettere di fianco a quello dei genitori. Grazie allo Standup, sporciziae bagnato accumulati sul telaio rimangono fuori casa.

UN BENVENUTO STRAORDINARIO

Tutte le Grandi Culle Inglesina sono dotate di Welcome Pad®, l’esclusivo supporto per culle progettato in collaborazione con un team di neonatologi e realizzato in osservanza delle più recenti linee guida scientifiche in termini di benessere e sicurezza.

In abbinata al materassino, sul quale viene adagiato, crea un supporto ergonomico importantissimo durante la delicata fase dei primi mesi di vita del bambino.

BENESSERE TERMICO

Welcome Pad® consente il controllo della temperatura e della sudorazione del bambino grazie al rivestimento in fibra di bambù altamente traspirante, ipoallergenico e alla rete 3D accoppiata ad imbottitura espansa. Il fondo in rete 3D e i 40 fori di aerazione del materassino favoriscono la circolazione dell’aria impedendo la formazione di umidità.

SEMPRE NELLA POSIZIONE PIÙ CORRETTA

Welcome Pad® facilita il mantenimento confortevole della posizione supina e l’allineamento della colonna vertebrale favorendo la corretta respirazione del bambino.

CONTRO LA PLAGIOCEFALIA

La speciale conformazione del dischetto dove il neonato appoggia la testina mitiga il rischio di plagiocefalia, meglio nota come sindrome della testa piatta e favorisce la naturale saldatura della fontanella posteriore.

Il cilindro anatomico regolabile accompagna dolcemente la flessione naturale delle gambe del neonato favorendone il rilassamento muscolo-scheletrico.

STIMOLAZIONE SENSORIALE

La speciale trapuntatura ad archi situata nella parte inferiore dona al bambino esperienze tattili fondamentali per acquisire conoscenza di sé e del suo corpo.

SI ADATTA ALLA CRESCITA

SONNO SICURO

Oltre a tutti i benefici legati al buon riposo del bambino, è fondamentale seguire alcune regole per garantire al piccolo un sonno sicuro e sereno.

• Condividere la stanza dei genitori.

È importante che il bambino dorma nella stessa camera dei genitori su una culla (o lettino) vicina al loro letto fino ad almeno i primi 6 mesi di vita, e possibilmente fino ad un anno. Posizionare la culla vicino al letto dei genitori in modo che il bambino sia a portata, può facilitare l’allattamento, il conforto e il monitoraggio del bambino.

• Far dormire il bambino nella posizione supina fino ai 12 mesi di vita.

È stato dimostrato che la posizione supina durante il sonno è quella che garantisce la maggior sicurezza. Quando sarà in grado di rotolare da supino a prono e viceversa, potrà rimanere nella posizione di sonno che assume.

• Utilizzare materassi piani e rigidi.

Una superficie solida mantiene la sua consistenza e non sprofonda né si adatta alla forma della testa del bambino. I materassi troppo morbidi, compresi quellirealizzatiinmemoryfoam,potrebberocreare un avvallamento e aumentare così la possibilità di soffocamento.

• Evitare il surriscaldamento.

I bambini non dovrebbero mai essere troppo coperti, ma indossare gli stessi indumenti che fanno sentire i genitori a proprio agio nell’ambiente.

Per stabilire se il piccolo è surriscaldato basta monitorarelatemperaturacorporeaappoggiando una mano sul suo petto e capire se sta sudando toccando il retro del capo.

• Fissare bene lenzuola e coperte.

Il bambino deve essere sistemato con i piedi che toccano il fondo della culla o lettino in modo che non possa scivolare sotto le coperte o lenzuola. Quest’ultime vanno fissate fermamente e non devono coprire la testa del bambino.

• Rimuovere oggetti morbidi, cuscini, giocattoli dalla culla

Oggetti morbidi, come cuscini e peluche, copertine sciolte e paracolpi, possono ostruire il naso e la bocca del neonato provocando un rischio di soffocamento e intrappolamento.

ACCOMPAGNARE ALLA NANNA

L’importanza di un abbraccio contenitivo.

Alla nascita il bambino abbandona la sicurezza del grembo materno per affacciarsi al mondo esterno, passando da uno spazio ovattatoe contenuto ad uno sconfinato e sconosciuto.

Per assisterlo in questa transizione è importante offrirgli ambienti che siano in grado di contenerlo sia sul piano fisico che quello emotivo.

Welcome Pod™ è il Baby Nest che permetterà al tuo bambino di riposare e cominciare a scoprire il mondo in uno spazio raccolto e protetto.

PER LA NANNA

Il Welcome Pod™ è indicato come riduttore nanna per culle e lettini fino a circa due mesi o comunque fino a quando il bambino non riesce a sollevarsi e girarsi in autonomia.

PRIMI GIOCHI E TUMMY TIME

Welcome Pod™ può essere utilizzato per momenti di gioco, di coccole e per esercizi propedeutici al suo sviluppo cognitivo e motorio.

ALTAMENTE PROTETTIVO

L’imbottitura compatta e anti-sprofondamento dei bordi garantisce il corretto contenimento fisico.

SPECIALE DISCHETTO ERGONOMICO

Per mitigare il rischio di plagiocefalia e favorire il dissipamento del calore dalla nuca.

MASSIMA ERGONOMIA

Facilita il mantenimento confortevole della posizione supina e l’allineamento della colonna vertebrale, favorendo la corretta respirazione del bambino.

SI ADATTA ALLA CRESCITA

Può essere utilizzato fino agli 8 mesi del bambino, grazie al cilindro anatomico regolabile e all’apertura sul fondo.

TESSUTI NATURALI, SFODERABILI E LAVABILI

In fibra di bambù e cotone con inserti in rete 3D che garantiscono la massima traspirabilità.

I SEGRETI DELLA NANNA

La vostra magica routine per favorire il sonno

Anche se l’addormentamento e le caratteristiche del sonno del bambino nei primi mesi di vita sono in grande misura regolati da meccanismi fisiologici innati e predisposizione genetica, mamma e papà con le loro cure possono aiutare il bambino a maturare a superare i piccoli ostacoli sul percorso

Una buona strategia può essere quella di creare una routine rilassante e rassicurante, che si ripeta più o meno uguale ogni sera, per far capire al piccolo che la giornata si avvia a conclusione e sta per cominciare un tempo diverso, quello della notte, e che mamma e papà saranno con lui anche mentre dormirà e lo accoglieranno al risveglio.

Meglio quindi spegnere qualunque schermo almeno un’ora prima dell’orario previsto per la nanna. Le stesse considerazioni valgono per le cosiddette lucine della buonanotte, quelle per tranquillizzare i piccoli che hanno paura del buio o quelle usate di notte quando c’è da cambiare il pannolino o allattare il bambino: meglio scegliere unalampadinaabassaintensitàedicoloreambrato. Passando dalla vista all’udito, l’ascolto di un suono attutito e ritmico ha un effetto rilassante e aiuta adulti e bambini ad abbandonarsi al sonno. Tuttavia bisogna fare attenzione al volume dei dispositivi che producono suoni, ninne nanne o rumore bianco. Se è troppo alto, non solo non aiuta a dormire, ma causa un sovreccitamento del bambino e può nuocere al suo udito.

UN DOLCE RELAX

A suon di musica e cullati dal dondolio

Dormire bene e saper rilassarsi, anche questo significa benessere e avviene sin da piccoli! L'altalena, grazie al suo dolce dondolio, ha un effetto calmante che favorisce il relax e il sonno, ma non solo.

La sua musica ha impatto sul rilascio di serotonina, l'ormone della felicità, ed influisce sull'umore del tuo piccolino.

SONNO DEI BAMBINI: qual è la temperatura giusta?

a cura di Elena Biondi @elena_the_nanny

Gli esseri umani ragionano per estremi: o almeno, sanno concentrarsi meglio su di essi, rispetto a quanto c’è nel mezzo.

Vale lo stesso anche per la temperatura, che è una cosa che ci ritroviamo a notare solo quando fa molto caldo o molto freddo, dandola altrimenti per scontata. Se rabbrividiamo mettiamo allora i termosifoni al massimo, mentre se stiamo sudando spariamo l’aria condizionata a più non posso, con il rischio di prendere il raffreddore.

Con la nascita di un bambino, regolare correttamente la temperatura in casa (e quindi saper notare le infinite gradazioni nel mezzo tra caldo e freddo) diventa una competenza importantissima, che è meglio non sottovalutare.

Umidità e temperatura hanno infatti un impatto importante su molti aspetti della vita quotidiana, e inoltre dobbiamo ricordare che la

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termoregolazione dei neonati è diversa dalla nostra, e che cambierà solo a partire dal terzo mese circa.

Per queste ragioni, imparare a percepire la temperatura di una stanza e scegliere con cura i tessuti da far indossare ai nostri piccoli è fondamentale per garantire loro un sonno più sereno e una maggiore sensazione di comfort.

Ricordo ancora il corredino che mia nonna mi preparò alla nascita. All’epoca, era un’usanza abbastanzacomune.Ognitantolovedoancora nell’armadio dei ricordi, e un po’ sorrido. Nacqui un settembre romano molto caldo, ma il mio corredino era tutto in lana… Lana pesante, che solo a vederla inizio a sudare!

Per mia nonna, i bambini andavano coperti a prescindere dalla stagione: un tempo si diceva che dovessero stare sempre al caldo. Ma sarà la verità?

Oggi gli esperti e i pediatri come il Dottor Roberto Albani consigliano di mantenere in casa una temperatura mite, e di non accaldare troppo i neonati con tessuti come la lana, che farebbero sentire loro troppo caldo.

È vero, il diverso sistema di termoregolazione dei neonati non garantisce loro una risposta pronta in caso di freddo eccessivo, come accadepernoi,eperquestoègiustoproteggerli dall’evenienza: tuttavia, ricordiamoci che l’estate è calda anche per loro, e solo perché è giusto difenderli dal freddo non dovremmo far sentire troppo caldo coprendoli troppo (soprattutto d’estate, ad agosto, con 30° o più!).

Se consideriamo poi il fatto che i neonati sudano meno, e principalmente dalla testa, possiamo ben capire come paradossalmente i climi più dolci, con il termometro attorno ai 20°, siano da preferirsi a quelli estremi.

Eppure ogni bambino è differente.

Potrebberoessercideipiccolichepreferiscono stare un po’ più al fresco e piccoli che preferiscono stare più il caldo: come capirlo? Eccovi tre consigli su come regolare meglio la temperatura di una stanza e gestire il guardaroba del vostro neonato.

Munitevi sempre di un termometro nella stanza per verificare la temperatura. Come ho già detto, la temperatura ideale dovrebbe essere di circa 20°, ma può oscillare tra i 18° e i 22°. In inverno, attenzione anche all’umidità della stanza, che volete mai essere troppo secca;

Se delle volte manine e piedini possono sembrarvi più freddi quando dormono, non abbiate paura, è normale nei bambini piccoli. Tenete sotto controllo la loro temperatura corporea, controllando semmai dalla zona del torace, senza però esagerare; 2 1

Utilizzate uno Swaddle nei primi mesi e un Sacco Nanna in quelli successivi.

Swaddle e Sacco Nanna consentono ai piccoli di dormire in sicurezza alla giusta temperatura, e anche di potersi muovere, ma senza esagerare, in modo da sentirsi contenuti. Il contenimento, si sa, per loro è molto rilassante.

IL SACCO NANNA

Non molti conoscono il Sacco Nanna e quindi merita un inciso. È uno strumento molto sottovalutato ma che invece io adoro, soprattutto per il modo in cui riesce a tenere al caldo i vostri piccoli. Noi adulti non siamo i soli a scalciare via le lenzuola: al contrario, un Sacco Nanna è un po’ come un lenzuolo che si indossa, riuscendo ad avvolgere i bambini per tutta la notte.

Senza contare i vantaggi che offre limitando la loro mobilità durante la fase di addormentamento, e quelli riguardanti la sicurezza.

È sconsigliato, infatti, far dormire i bambini più piccoli con lenzuoli e coperte pesanti per il rischio di soffocamento. 3

SiadelloSwaddlechedelSaccoNannaesistono versioni estive e invernali, perciò scegliete con cura i tessuti in base alla stagione, senza sottoporli a temperature eccessive. Utilizzando il Tog (un misuratore che misura il peso dello del Sacco Nanna) potrete regolarvi in base alla stagione, con un 0.2 Tog ideale per le temperature superiori ai 27° e un 3.5 Tog per quelle inferiori ai 15°.

Prestare attenzione a dettagli come i tessuti e la temperatura di una stanza è solo una piccola accortezza, ma ve lo assicuro: farà la differenza nella qualità del sonno dei vostri piccoli, soprattutto in questi primi mesi.

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Sono Elena, la Tata del sonno, Newborn Expert, Tata neonataleeSleepConsultant.Da12anniascoltogenitori in Italia e in Europa, alle prese con i problemi del sonno. Da più di 20 lavoro nel mondo dell'infanzia, sia a Roma, mia città natale che in giro per l'Europa, Stati Uniti e Canada.

www.latatadelsonno.com

IG: @elena_the_nanny

FB: @latatadelsonno

SACCO NANNA:

come sceglierlo in base alla temperatura

Sacco Nanna Leggero

TOG 0.5 - 1.5

Body a maniche corte oppure solo il pannolino

Sacco Nanna Intermedio

TOG 1.5 - 2

Body a maniche corte e tutina leggera da notte

Sacco Nanna Invernale

TOG 2.5 - 3+

Body a maniche lunge e tutina invernale

GUARDA IL VIDEO Guida alla scelta del sacco nanna in base alla temperatura

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5 MITI DA SFATARE sul sonno dei bambini

a cura di Elena Biondi @elena_the_nanny

Ci sono tantissime convinzioni e luoghi comuni sul sonno dei più piccoli.

Un mondo che si conosce ancora poco pur essendo una delle tappe di sviluppo più importanti per i piccoli.

Credo sia più facile pensare secondo come tutti i campi dove si cercano delle linee guida, forse a volte troppo nette, inevitabilmente si creano dei miti, che spesso si consolidano, evitando di farci vedere delle sfumature essenziali. Cerchiamo di sfatare almeno qualcuno di questi miti...

1. SE VANNO A DORMIRE TARDI SI SVEGLIANO PRESTO.

Dipende dalla fascia di età, dal ritmo e dalla qualità del loro sonno diurno.

Alcuni bambini hanno bisogno di meno ore di sonno e tentare di metterli a letto leggermente

più tardi potrebbe funzionare. Sono pochi i casi in cui questo avviene e prima di ipotizzare una cosa simile bisognerebbe aver analizzato gli orari diurni, la quantità di sonno diurna, la quantità di sonno notturna e la distribuzione di pasti e/o poppate durante il giorno e la notte.

Generalmente però molti piccoli vengono messi a letto troppo tardi rispetto alle loro reali esistenze di addormentamento dettate dal loro ritmo circadiano.

Questa è la componente più comune.

Nei primi 3/4 mesi si può cercare un andamento orario ma non essendo presente un ritmo circadiano consolidato è poco plausibile trovare il giusto orario di addormentamento.

Più crescono, e il sonno diurno prende un ritmo, più è possibile individuare il momento del sonno ideale, quello che realmente gli appartiene e che aiuta in un sonno notturno più continuativo.

2. BISOGNA SMETTERE DI ALLATTARE ALTRIMENTI NON DORMONO.

Questo non solo è un mito ma una sciocchezza

Per chi allatta al seno e ha scelto questo percorso ma anche per chi si gode una coccola dopo o durante il biberon.

Un conto è cercare un ritmo notturno per le poppate, specialmente dopo il quarto mese, un conto è sentirsi di dover smettere di allattare.

Prima cosa essenziale se il vostro e il loro riposo funzionano non avete un problema: tendenzialmente si analizza il ritmo del sonno dopo il quarto mese

Se dopo il quarto quarto/quinto mese il sonno notturno è molto frammentato e le poppate sono frequenti, possiamo cercare un ritmo diverso, ma questo non significa smettere! Significa trovare un ritmo diverso e dissociare suzione e addormentamento, lasciando spazio fra una poppata e l’altra quando possibile.

3. NON PRENDIAMOLI IN BRACCIO ALTRIMENTI PRENDONO IL VIZIO.

I piccoli non prendono il vizio. Capricci e vizio sono parole molto abusate al giorno d’oggi.

4. BISOGNA MANTENERE DEGLI ORARI RIGIDI PER DORMIRE BENE.

Gli orari sono importanti ma non devono essere mai troppo rigidi.

Cerchiamo sempre di osservarli per capire quello che serve e soprattutto ciò che funziona. Esiste una routine che aiuta ma non deve mai essere rigida. Soprattutto nei primi mesi non sarà facile scoprire qual è il ritmo giusto. Non sarà facile ma nemmeno impossibile.

5. VUOLE DORMIRE SOLO CON ME NON VUOLE IL PAPÀ.

È naturale che la mamma sia la figura primaria di attaccamento. È naturale e bello. Imprescindibile, ma soprattutto con il tempo non vuol dire che sia l’unico modo in cui possono addormentarsi.

A volte i cuccioli piangono per una situazione che non riconoscono e uno dei modi per far loro capire che è tutto ok è quello di sperimentare. Fate sperimentare ai papà la messa a letto. So che nei primi mesi non viene spontaneo ma con il tempo imparate a delegare perché le braccia dei papà, come di altri membri della famiglia, sono un luogo sicuro.

Cercare di coinvolgere di più i papà farà anche aumentare il senso di sicurezza dei piccoli nel momento in cui non vi percepiscono nelle immediate vicinanze aiutando non poco anche con l’ambiente culla. Spesso i passaggi graduali sono anche quelli più naturali. Vi spaventa che possano protestare ma è più una protesta per verificare se sono al sicuro che un no assoluto. Certo ci saranno giorni in cui la mamma è la mamma ma alternarsi o anche delegare ogni tanto ha sempre aspetti positivi.

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GUIDA ALLA SCELTA del sacco nanna

COME SCEGLIERE IL SACCO NANNA?

Ti aiutiamo noi attraverso questa comoda guida!

Ecco tutti gli aspetti da considerare nella scelta di quello perfetto.

1. COS’È IL SACCO NANNA E A COSA

SERVE?

Ultimamente è cresciuta molto l’attenzione sul sacco nanna, ormai sempre più popolare e utilizzato anche in Italia.

Ma che cos’è e a cosa serve?

Il sacco nanna è un accessorio per il sonno e il riposo dei bambini, e costituisce un’ottima e sicura alternativa alla classica copertina

Il sacco nanna può essere considerato una coperta che si indossa, un vero e proprio “sacco” chiuso sul fondo e sui lati, dotato di un foro per il capo e due per le braccia del piccolo: grazie alla capacità di avvolgere con morbidezza, è

infattiunprodottoparticolarmenteconsigliato per donare a neonati e bambini un sonno ristoratore, tranquillo e di qualità.

2. QUANDO SI USA?

È perfetto per essere utilizzato in casa - nella culla o nel lettino, durante la notte o i riposini giornalieri - così come all’aperto - ad esempio per un giro in carrozzina, assicurandosi che sia adatto alle temperature esterne.

Il sacco nanna classico può essere usato dai primissimi giorni di vita fino ai 3-4 anni circa. Ne esistono anche dei modelli dotati di due pratici aperture per i piedini, indicati fino ai 6 anni circa e perfetti per tutti i bambini che vogliono potersi alzare in totale libertà!

A seconda del TOG e di come il bambino viene vestito al suo interno, il sacco nanna può essere utilizzato pressoché in ogni stagione.

3. COS’È IL TOG?

Il TOG è l’unità di misura utilizzata per determinare la pesantezza - e quindi il calore - del sacco nanna. Ecco i nostri consigli per scegliere il giusto sacco nanna e vestire al suo interno il bambino in base alla temperatura esterna:

- Da 22°C in su consigliamo un sacco nanna leggero - da 0.5 a 1.5 TOG - e di vestire il bambino con un body a maniche corte o solo il pannolino.

- Da 18°C a 20°C consigliamo un sacco nanna pesante - da 1.5 a 2 TOG - e di vestire il bambino con un body a maniche lunghe e una tutina leggera da notte.

- Da 16°C a 18°C consigliamo un sacco nanna invernale - da 2.5 a 3+ TOG - e di vestire il bambino con un body a maniche lunghe e una tutina invernale.

4. COME SCEGLIERE IL SACCO NANNA?

È sempre più presente un’ampia gamma di sacchi nanna sul mercato, ma quali sono le caratteristiche che gli esperti reputano indispensabili per assicurarsi di aver scelto quello giusto?

Ogni bambino è a sé, così come sono diverse le preferenze e le esigenze di ogni famiglia, quindi chiaramente la scelta non sarà universale!

Ecco, però, di seguito le caratteristiche più richieste e ricercate nella scelta di un sacco nanna:

1La cerniera con apertura completa, preferibilmente dal basso: assicura una facile vestizione e permette di cambiare il pannolino senza stress, non scoprendo interamente il bambino durante questo momento. Un’altra importante caratteristica della cerniera è che sia sicura: meglio, quindi, che sia coperta in modo da non venire in contatto con la pelle del bambino.

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2 - I fori delle maniche regolabili con comodi bottoni automatici sotto le braccia: per evitare che il bambino scivoli al suo interno e assicurare che resti correttamente coperto per tutta la durata del sonno. Per le notti più fredde non sono da preferire i sacchi nanna a maniche lunghe? No! Sarà sufficiente scegliere un sacco nanna con TOG più alto o semplicemente vestire in maniera più pesante il bambino al suo interno. Inoltre, le maniche lunghe per molti bambini risultano fastidiose, un impedimento alla mobilità!

3 - Il giusto TOG: per farlo è necessario tener presente la temperatura nella stanza e il tipo di indumenti con cui si intende vestire al suo interno il bambino. Ricordiamo però che per misurare la temperatura corporea di un bambino non dobbiamo farci ingannare da quella delle sue manine, sicuramente più fredde, ma dobbiamo misurarla all’altezza del del torace.

Un materiale sicuro: i più sicuri sono i sacchi nanna realizzati in 100% cotone certificato Oeko-Tex o GOTS e quelli in lana merino.

5 - La giusta taglia: i sacchi nanna si dividono in taglie, e la scelta avviene sulla base dell’altezza del bambino. Si potrebbe avere la tentazione di acquistare un sacco nanna più grande per far sì che duri nel tempo, ma non sarebbe la scelta giusta! Cosìfacendononpotrebbegarantirealbambino la giusta sicurezza, e perderebbe la sua efficacia!

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Ecco come scegliere la taglia giusta:

• un sacco nanna lungo 70 cm è perfetto fino circa ai 6 mesi di età;

• un sacco nanna lungo 85-90 cm è indicato dai 6 ai 24 mesi di età circa;

• un sacco nanna lungo circa 85 cm e dotato di fori per i piedini è perfetto per bambini da 1 a 3 anni circa;

• un sacco nanna lungo 110 cm e dotato di fori peripiedinipuòessereindossatodabambini da 4 a 6 anni.

5. Perché il sacco nanna è più sicuro delle classiche copertine?

Una delle caratteristiche per cui il sacco nanna è sempre più richiesto e utilizzato è la sicurezza che garantisce al bambino durante il sonno. Oltre che per la possibilità di cadere e lasciare scoperto il bambino, lenzuoli e copertine volanti sono sconsigliati per il rischio di soffocamento che comportano. Il sacco nanna, invece, ha la capacità di rimanere sempre al suo posto, mantenendo il bambino al caldo e al sicuro.

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Sacco Nanna MAGIC - TOG 1 - 12-24 Mesi - Atlantide - in Cotone

7 TIPS PER IL SONNO IN VIAGGIO con @alma_dolcenanna

0-6 ANNI

Oggi affronteremo un tema “caldo”, che sicuramente tocca tutte le famiglie che vanno in vacanza, soprattutto chi ha bambini piccoli: la gestione del sonno!

Ne abbiamo parlato con Alma Giorgis, consulente del sonno infantile certificata e mamma.

Abbiamo stilato 7 tips e consigli per facilitare l’organizzazione del sonno, soprattutto per la famiglie che si trovano ad affrontare la loro prima vacanza!

1. LA ROUTINE

Cercare di mantenere la routine dei nostri piccoli è molto importante anche quando ci troviamo in vacanza! Sebbene non possa essere identica a quella di casa, è fondamentale trovare un equilibrio tra il periodo di relax e la quotidianità.

Partiamo dalla routine abituale e adattiamola con flessibilità, mantenendo sempre uno sguardo attento sui nostri bambini.

In tal modo, potremo intervenire e ripristinare eventualmente una routine più strutturata, se necessario!

2. PORTATE CON VOI UN OGGETTO AMATO DEL VOSTRO BAMBINO

Portare con sé un oggetto amato dal bambino, come un pupazzo, un carillon o una coperta, può rendere l’ambiente più familiare e aiutare il bambino ad adattarsi alla nuova sistemazione.

Un’idea affettuosa potrebbe essere quella di portare le lenzuola di casa, magari quelle utilizzate il giorno prima: il loro profumo farà sentire il bambino avvolto dall’atmosfera familiare anche durante le vacanze!

3. SCEGLIETE CON CURA L’ALLOGGIO

Quando cerchiamo una casa in affitto verifichiamo con attenzione la sicurezza dell’appartamento. Inoltre se il piccolo è abituato a dormire separato, puntiamo ad un appartamento con più stanze da letto. Questo sarà prezioso, specialmente se il bambino è sensibile ed ha bisogno del suo angolo tranquillo per riposare senza disturbi. Il segreto è assecondare le esigenze dei nostri piccoli al meglio.

4. CERCARE DI RENDERE L’AMBIENTE TRANQUILLO

Quando il bambino è super stimolato tutto il giorno a casa, soprattutto nel momento del riposo, ha bisogno di tranquillità. Per questo, se l’ambiente risulta rumoroso, cercate di portarvi a casa dei dispositivi che ricreino rumori bianchi-rosa, che hanno capacità di rilassare grandi e piccini e di attutire i rumori esterni.

5. CERCATE DI RISPETTARE I RITUALI DEL SONNO

Che sia la lettura di una storia o il canto di una ninna nanna, i rituali aiutano i bambini a rilassarsi!

Non stupiamoci del fatto che questo momento possa durare un po’ di più: dobbiamo sempre tenere a mente che per il nostro piccolo è tutto nuovo, quindi può essere normale che abbia bisogno del suo tempo!

6. FATELI STANCARE!

Fare attività fisica durante il giorno potrà rivelarsi un ottimo trucchetto da utilizzare. Quest’ultima infatti, facendoli stancare, influenzerà il sonno!

Evitiamo anche alimenti troppo zuccherati e con caffeina, soprattutto la sera, poiché eccitanti per il sistema nervoso.

7. SIATE FLESSIBILI

Dateaivostribambiniiltempodiadattarsiesiate pazienti durante il periodo di transizione!

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SONNO: gli effetti del rientro a scuola

a cura di Alma Giorgis @alma_dolcenanna

AL MOMENTO DEL RIENTRO DELL’INGRESSO A SCUOLA I BAMBINI POSSONO RISCONTRARE DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL SONNO. DOBBIAMO PREOCCUPARCI?

Le preoccupazioni sono normali, ma non esageriamo! Si tratta di cambiamenti che creano scombussolamenti nei bambini, ma che sono risolvibili. Sono aspetti transitori! Anche il modo in cui noi genitori affrontiamo queste situazioni fa la differenza.

QUALI SONO LE CAUSE PRINCIPALI CHE CREANOSCOMBUSSOLAMENTO IN QUESTO MOMENTO?

È il cambiamento a generare una difficoltà sulla routine del sonno.

Quando il cambiamento da novità diventa abitudine vedremo scemare queste difficoltà.

Consideriamo anche che molto varia in base al tipo di ambientamento .

Se è veloce, può essere d’impatto e il bambino può risentirne, necessitando di più tempo per riassestare il proprio sonno.

Se invece è più graduale, può anche non avere riscontri negativi sulle abitudini legate al sonno.

Inoltre, non è detto che le difficoltà legate al sonno si riscontrino con l’ingresso a scuola, ma possono riscontrarsi anche in seguito, nel momento in cui il bambino razionalizza la nuova routine.

SI POSSONO ANCHE RISCONTRARE DELLE REGRESSIONI A LIVELLO DI AUTONOMIA NELL’ADDORMENTAMENTO. COME FARE?

Ci sono tante piccole strategie, che cambiano da situazione a situazione. Con i bambini più grandi si può impostare un discorso che non è possibile con i più piccoli.

Dobbiamo andare alla base e capire qual è stato il cambiamento che ha sconvolto la loro normalità: può essere successo qualcosa a scuola, una piccola cosa che ha generato turbamento.

Per farlo dobbiamo indirizzare il bambino nella comunicazione, e non fare domande generiche. Oppure una buona soluzione è sempre quella di rivolgersi alle insegnanti.

A volte il bambino smette di dormire tranquillamente nella sua cameretta e richiede la vicinanza del genitore, ad esempio di dormire

con lui nel lettone. Se vogliamo che il bambino si senta sicuro a dormire autonomamente nella cameretta, mostriamogli che non c’è niente di cui aver paura, rendendo quello spazio un luogo sicuro. Se richiede vicinanza invece che accoglierlo nel lettone possiamo andare noi nella sua stanza per tranquillizzarlo e per far sì che associ un pensiero positivo a quel luogo.

CONSIGLIPEREVITAREUNPASSAGGIOTROPPO NETTODALLAROUTINEESTIVA(OCOMUNQUE DA UNA ROUTINE PIÙ

“RILASSATA” A QUELLA SCOLASTICA)?

L’ideale è sempre fare le cose gradualmente. È bene ristabilire gli orari prima della scuola, in modo da abituare i bambini ai risvegli anticipati.

Teniamo sempre a mente che il ritorno, ma soprattutto l’ingresso, a scuola sono già di per sé momenti carichi di emozioni.

I bambini spesso non dormono quando hanno sonno, ma quando hanno le condizioni per farlo: se la luce resta accesa, o se sono distratti da molti stimoli o voci, è probabile che non vogliano andare a dormire o che non riescano ad addormentarsi. Per questo, quando arriva l’ora della nanna tutto intorno ai bambini deve “spegnersi”, in modo da fargli credere che tutto intorno a loro si fermi, altrimenti rinunciarvi sarà troppo difficile per loro! È quindi bene ridurre tutto ciò che può agitare o distrarre il bambino.

QUANTE SONO LE ORE CHE UN BAMBINO DOVREBBE DORMIRE?

Non c’è una risposta univoca a questa domanda. In linea di massima un bambino di 3-4 anni che non dorme il pomeriggio può aver bisogno anche di 12 ore di notte. Se invece continua a fare il pisolino pomeridiano le ore notturnepossonodiminuire.Consideriamoche ogni bambino è a sé, non ci sono regole.

FINO A CHE ETÀ È CONSIGLIATO IL PISOLINO POMERIDIANO? E QUANTO DEVE DURARE CIRCA? COME ORGANIZZARSI CON LA SCUOLA?

Di solito i bambini hanno un sonno diurno fino ai 3-5 anni, ma capita che alcuni lo perdano prima dei 3 anni. Non dormendo si accumula il cortisolo, ovvero l’ormone dello stress e della veglia. Il corpo lo produce per non addormentarsi, e questo inevitabilmente rende il sonno più leggero e può frammentarlo, creando un circolo vizioso.

Anche in questo caso non c’è una risposta univoca o una regola che valga per tutti. In generale se il bambino esce da scuola intorno alle 16 è consigliata non più di mezz’ora di

riposino, per non intaccare il riposo notturno.

E SE CON LA SCUOLA AUMENTANO I RISVEGLI NOTTURNI? COME AFFRONTARLI?

Prima di capire come muoverci dobbiamo identificare le cause. Di base le soluzioni stanno sempre nell’accoglienzanell’ascolto,nell’osservazione.

Cerchiamo una comunicazione per capire se ci sia qualcosa che non va.

Piuttostochefaredomandepossiamoaccontare la nostra giornata, e sicuramente questo porterà i bambini a raccontare la loro con più facilità.

SONNO E SCHERMI LUMINOSI: COME GESTIRE QUESTO DELICATO RAPPORTO?

Gli schermi luminosi generano una luce bianca e fredda che richiama quella di mezzogiorno. Ostacolano la produzione di melatonina e riducono il sonno, ingannando il cervello e facendogli credere che non sia il momento di dormire.

Gli schermi luminosi generano tanti stimoli sonori e visivi, che i bambini così piccoli non sono in grado di elaborare e questo porta ad un sovraccarico del sistema nervoso.

Piuttosto che prima di dormire, possiamo permettere ai bambini di guardare tablet o telefono prima di cena, in modo che trascorra del tempo prima che arrivi il momento di dormire.

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