I Racconti di Fanciulla Bella

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___________________ VirgĂ­nia F. Melo______________________ I Racconti di Fanciulla Bella

I Pensieri in forma di prosa e versi, di una brasiliana che ama la lingua italiana. Un misto di fantasia e realtĂĄ. 3ÂŞ Edizione

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Dedico questo libro al mio amico "Pescioluccio", a mia madre, a mio fratello Luis, al mio gattino Luigi, alla mia amica Dra, Rebeca, e ad un altra amica Dioneide. Grazie per il vostro amore incondizionato.

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INDICE OPERE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.

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Lingua Italiana. Addio Amore Mio. La Padrona di Casa. Non Te Lo Dico Pi첫. La Natura in ''Eterno Orgasmo.'' Discorso con Dio. Maledetto Telefonino. Notte di Tormento. Anima Inutile. Cuore Blindato. La Famiglia Virtuale. La Pena di Morte. Pensando a Te. L'Amore Vigliacco. Fuori testa. Il Libro. Il Finocchio e la Prostituta. La Splendida Stellina Verde. Non Ho Amato. Il Cattivo Gioco Dell'Amore.


Lingua Italiana Ti ho conosciuto per caso, quando ero al mercato Nella voce di Nico Fidenco, ti ho sentito per la prima volta Dio come ti amo Con un dizionario ed una grammatica, ti ho imparata da sola I verbi ed i pronomi, sei pure nel mio cognome Ah lingua italiana, quanto sei bella! Ti ho sfiorato tutta, nelle canzoni, nelle poesie Senza la falsa ipocrisia, vorrei cantarti Con te ho trovato l‘amore, che mi sembrava infinito Fin‘ora non ho capito, cosa ho fatto Ma so che è già finito

Cara lingua italiana, se non ti avessi imparato Magari quell' amore non sarebbe sparito, oppure, non l‘avrei mai incontrato Ora canto ‘sotto la doccia’, La signora Pausini che mi perdoni Non posso più dividermi tra te e il mare Mia lingua italiana, sembra che sono rinata con te Se non ci fossero gli errori che faccio, direi che sono più brava di te

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Mi hai fatto innamorare, mi hai fatto soffrire Per le delusioni, sono stufa Basta di pochi casi In Italia sono venuta, ma sicuro, non tornerò Lascio li il mio amore Seguo cantando con la voce “strappata”: “La festa appena incominciata, è già finita, il cielo non è più con noi”... Lingua italiana, io amo il mio Brasile, ma tu mi hai dato un altra patria.

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Addio Amore Mio Addio amore mio Ti ho sognato ti ho amato Eri sempre nei mie pensieri Hai fatto forza per conquistarmi Hai preso tutto il mio tempo Rubato i mie baci E per niente mi hai lasciato Amore di tante, amore di nessuna Tu sei uno squalo cattivo Che mangia i piccoli innocenti Hai la vita destinata ad una grande sofferenza Non sono io che ti auguro il dolore Ma sei tu che lo cerchi spesso Ogni volta che fai soffrire la gente, con il tuo gioco d`amore

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Impegnati a cambiare Prima o poi, sarà tardi Con la vita non si gioca Questa è la tua opportunità, di riparare i tuoi errori Chi ti avverte, amico è Ti ha anchei amato e si vede obbligato A dirti cose che tu non sai, oppure non vuoi sapere La luna piena è nel tuo cervello Che solo al sesso, sa pensare L`amore non è il sesso Ma si, un eterno donare Caro amore mio Pregherò per te Chiedendo al Buon Dio Un altra opportunità Amore di tante donne, di tante promesse e di tante bugie Non lamentarti, quando il sole chiuderà la finestra della tua vita.

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La Padrona di Casa Facevo vita da principessa Tra studi e viaggi. Da mangiare tutti i giorni, gamberoni, aragosta e buon pesce. Una camera bella ed accogliente. Genitori presenti, Lavorare solo per piacere. E' arrivato lui Che tutti sanno che si chiama Nino, Con la proposta indecente: "Sarai la padrona di casa". Caduta nella sua trappola, Persa nelle sue bugie. Una figlia bastarda Viziata e capricciosa, Era lei che decideva, Chi restava a casa e chi no.

La casa era in affitto Dovevo pulirla, lavare, stirare

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Dalla mattina alla sera. Era la vita da padrona di casa, Che Nino cretino mi proponeva. Una vita da domestica, schiava, Peggio di Cenerentola. La ragazza era perfida, bugiarda come il padre. Lui portava sempre altre donne, Ogni anno una diversa. Per lavare, stirare e cucinare. Era un passo molto serio Per me e per i miei. Per Nino e sua figlia, Era solo un gioco in piÚ, Un altra stupida che cadeva, Nelle storielle di due malati mentali. Senza moglie e senza madre, Questa era la scusa banale. La ragazza era cattiva, Voleva solo usare, Per lei, nessuno era importante. Una ragazza che per lui, Era solo una "bimba," Cresciuta senza la madre. Ho lasciato la bella casa, Il conforto e la famiglia, Per fare la donna di servizio, A casa di due deficienti, Che non danno valore alla vita. La moglie era morta, Non si sa il motivo. Direi che è un caso da investigare, Con il promotore della giustizia. Si sa che la macchina è andata contro qualcosa. Trovata la madre, Bruciata e senza vita. Sette anni aveva la bimba Quando ha visto la madre morta.

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Il pianto di suo padre, Era per cattiva coscienza. Di lei, non si occupava, Pensava solo a cercarsi altre donne. Ignorava la sposa, E la bimba stava li a guardare. Non c`era l`amore in quella casa, D´affetto, non si parlava. In Brasile ci baciavamo, In Italia, tutto cambiato. Una famiglia di attori e attrici, Dalla madre ai nipoti, C`era il fratello che era un brav'uomo, il nipote, Rick, era un amore. Il resto, da scartare. Gente falsa e bugiarda. C'era da aspettarselo. Neanche il minimo rispetto, Da parte di Nino cretino, freddo e diabolico, con una figlia maleducata, falsa e spudorata. Speriamo che il buon Dio, mi salvi da questo terrore, In Italia non torno più. Il mio cuore l'ho recuperato, Ma non dimenticherò mai, Il modo in cui mi hanno trattata. Vaffanculo, Nino cretino, La tua pasta fa schifo, Tua figlia non si lava, Sparati, mediocre, sarà un bene per l`Italia.

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Non Te Lo Dico Più Mi aveva chiesto, Nino, qual`era il mio piatto preferito. Senza pensare tanto, ho risposto che era il coniglio arrosto con la polenta. Da quel giorno li, si mangiava a casa, il benedetto coniglio e la irresistibile polenta cotta. Nei primi giorni, mangiavo volentieri. La 3ª volta, il mio stomaco faceva capricci. Nino era contento e tutti ridevano. Il menu della settimana era: Lunedi: Coniglio arrosto con polenta. Martedi: Polenta con coniglio arrosto. Mercoledi: Metà polenta, metà coniglio. Il mio intestino, era arrabbiato matto con me. Giovedi, sono riuscita a scappare e ho fatto un boccone al MacDonald`s. Venerdi, Nino arriva a casa, riscalda il coniglio, che dormiva silenzioso nel frigo. Santo Dio!!!

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Sabato: ho svuotato il frigo, con la scusa che c`era un puzzo strano. Sabato sera, Nino da una bella notizia: "Domani, andiamo dalla mamma, a pranzo". Mi sono alzata dal divano e in ginocchio, ho ringraziato Dio. Domenica, a casa della suocera. Benvenuti tutti, ho una sorpresa per voi. Virginia, ho preparato il tuo piatto preferito. Mi è mancata l`aria, volevo vomitare. Ma lei è incinta? Chiese la mamma. Senza voce, senza ossigenio, senza tutto, volevo sparire. Nino era carino, ma era anche molto cretino. Mi mancava tanto, ma non ha asciugato le mie lacrime. Dura è la disillusione! Nino cretino, voleva fare l`eterno bambino. Non ho bisogno di invito a pranzo o cena. E 'vietato cacciare conigli!!! Le spighe sono contaminate da pesticidi!!! Un bicchiere d`acqua, per favore!

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La Natura in “Eterno Orgasmo” Le farfalle volano basso Esibiscono le loro mutandine colorate. Il mare passa deliziosamente la lingua sulla sabbia Che dissoluta, cinica come è Gli permette questi abusi. Dietro ad una foglia di palma La luna potente, donna ardente Viene nuda, tutta nuda Tremante e splendente Tutta nuda, assolutamente nuda. Le palme si abbracciano I sospiri si sentono da lontano Un albero di cocco Chiede con dolcezza Tu mi amerai per sempre? Chissà se domani sarà tutto finito? La luna già tutta miele Urla di la' "sto godendo". Il timido sole, è arrossito.

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La pecora spudorata Tutta bagnata e di sudore non è Si rifresca nell`acqua del mare. Riesci ad immaginare Due piccoli alberi Non sanno ancora cos`è la passione Guarda il cielo Diventato rosso, il colore dell`amore. Nulla finirà, urla la boscaglia Domani ricominciamo. Il desiderio è continuo Questa è la natura, senza tradimento Tutto in perfetta armonia.

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Discorso con Dio Dio, vorrei dirti una cosa, ma ho paura che tu ti arrabbi. Sai, Dio, ogni tanto, penso a cose che non dovrei mai pensare, sogno anche cose che non dovrei mai sognare. Vorrei qualcosa che non è mia... Dio, ascoltami, ti prego! Ho desiderato tanto un amore. Quante volte ti ho supplicato, implorato, perchè tu mi mandassi un amore, sincero, leale... Dio, come mai non mi ascolti? Per caso non senti il mio dolore? Non vedi che piango? L`uomo che mi hai inviato, oppure quello che hai permesso che si avvicinasse a me, mi ha ferito il cuore e mi ha lasciato a pezzi. Dio, devo urlare, magari mi senti? Lo stupido diceva che mi amava, che ero tutto nella sua vita, ed io ho creduto. E' da quando ero piccola che sento dire che tu, Dio, a tutti vedi e pensi. Tu sai e conosci i nostri desideri piÚ intimi, allora, come mai hai lasciato quell` ipocrita, avicinarsi a me?

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Quante volte devo ancora soffrire, credendo che il prossimo, sarà l`amore giusto? Quanti errori ho commesso e credevo di avere già pagato, tutti i miei peccati, ma ogni giorno mi sbatto con qualcuno che mi fa arrabbiare... Dio, non voglio invecchiare! Ho paura che il conto dei mie peccati, arrivi così in alto, ed io non riuscirò mai a pagarlo. Dio, facciamo un patto? Non ti chiedo più nulla e tu mi mandi tutto quello che vuoi, tutto quello che credi sia giusto per me, va bene? Dio mio, guardami 24 ore al giorno e non chiudere mai i tuoi occhi, ti prego! Non sopporterò un altro dolore e senza te, Dio, non sono nulla. Resta con me, ti amo!

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Maledetto Telefonino Vorrei essere il tuo telefonino, che ti chiama e subito tu gli rispondi ed io ti urlo, e tu non mi ascolti Lo porti dappertutto. Se vai in bagno, lui è con te. Divide lo stesso letto, sfrutta le tue lenzuole. Solo per un giorno, vorrei esserlo. Passeggiare nelle tue tasche, bagnarmi con il tuo sudore. Sporcarmi con il vino sul tavolo, non mi importa. Di me, tu ti dimentichi e di lui, mai. Avete tanti segreti, tra i numeri e suonerie diverse. Se ti chiamo io, è nel silenzioso. Ho capito!

I tuoi denti, scappano dalla bocca, se qualcun altra ti chiama e tu mi dici che è per lavoro. Ma che lavoro è questo, alle 3:00 di notte? Per caso si è chiusa in ufficio? Mi sembra che quando tu sei nato il cordone ombelicale, era il filo della presa del tuo telefonino.

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Staccalo, vibra, ma non come il "vibracall". Vibra sopra il mio corpo, che ti desidera. Buttalo, dimenticalo e pensa a me. Insopportabile suoneria, da chi l`hai preso? Dal Manicomio!!! E ora mi accorgo, che ne hai più di tre. Addirittura! Vorrei un lavoro come il tuo. Non piangerò più. Vaffanculo, telefonino,devo guarire la mia gelosia. Non ti ascolto più. Suona maledetto, lo so, è arrivato un altro messaggio. Da chi? Non me ne frega niente. Io, gelosa di un telefonino? Ma no!!!

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Notte di Tormento Spegni la luce, creatura insensibile, io vorrei dormire. Spegni la luce, cuore di ghiaccio, ho bisogno di sognare. Spegni la luce, anima crudele, che solo dormendo, dimentico che sei qui. Spegni la luce, chiudi la bocca e non farmi soffocare, con questo puzzo infernale. Spegni la luce, chiudi la bocca e vai via ! Ora dormo, sogno te, amore mio, che ho perso, per colpa dei miei capricci. La luce è spenta, la bestia se n'è andata e resto da sola, come sono stata

sempre. Il sole è presente, mi alzo veloce e guardando dalla finestra non vedo nessuno. Il verme non muore, magari si trasforma in qualcosa di insignificante, come prima.

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Al mio fianco, tu non ci sarai piÚ. Ora respiro ansimante. Il mio amore non è qui, resta solo il suo sguardo, nell`ultima fotografia.

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Anima Inutile Povera anima inutile Perduta nel mare dell`ipocrisia Tra avventure e divertimento Infinita perdita di tempo

Nel vuoto del tuo sentimento Le tue parole volano con il vento Il tuo obbiettivo, è causare tormento Dolore e sofferenza Anima banale, di vili pensieri Tuo destino è cosa certa Camminare senza fretta Sulla strada deserta Senza fiore, senza orchestra

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Con una solo porta aperta Il signor Diavolo che ti aspetta Buon Viaggio all`inferno.

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Cuore Blindato Ho chiuso il mio cuore Sette chiavi sono poche Ho messo il lucchetto Nell'entrata e nell`uscita Nessuno entra senza il mio permesso Nessuno esce senza motivo spiegato Cuore mio, cuore mio, non puoi vacillare Questa volta starò attenta Senza password, nessuno entra Cuore mio, cuore di tanti Degli amori, degli amanti Cuore ingenuo, cuore stupido Quante volte devo dirti Di non aprirti a qualcuno Che vuole entrare per scavare La ferita che era già guarita Che cuore monello Collegati con il cervello CosÏ non ti sbagli mai, spero!

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La Famiglia Virtuale Ho fratelli e sorelle Sono bravi, sono belli Ho aggiunto altri parenti Che ho trovato di recente In questo mondo virtuale Non potrei essere indifferente Amo tutti e agli amici, voglio bene Questa mia nuova famiglia Vorrei essere sempre presente

Non abbiamo somiglianza Il nostro sangue non è uguale Chi se ne frega di queste cose? A cosa servono questi dettagli? Se per Dio siamo figli Una solo famiglia Lui ha creato

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Sia povero, sia ricco Sia buono, sia cattivo Siamo tutti fratelli Siamo tutti farina dello stesso sacco.

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La Pena di Morte L`argomento è grave e serio C`è chi è a favore e chi è contro Nel mondo dell`ingiustizia Dell`abbandono e dell`impunità Tanti ladri ed assassini Camminano in libertà L`avvocato difensore Giura onestà e onore Nell`ora di condannare In prigione indiziare Convince la società

Come si può liberare Un maniaco stupratore Un pedofilo senza pietà Che ha molestato un bambino Nella sua tenera età

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Il problema non è solo questo Quando un innocente, condannato Senza soldi per l`avvocato Vuole comprare la sua dignità Se io non avessi credenza In un altra vita, un altra esistenza Sarei a favore e senza pietà Alla sedia elettrica se ne andrà Non sarò io a giudicare Neanche il buon Dio a condannare Pena di morte, pena di vita Pagare ora o in un`altra vita?

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Pensando a Te Amore mio, La nostra musica, non suona più. Le nostre foto, sono diventate opache. Tu non mi vedi più. Io non ti sento più. Amore mio, di tante notti, di tante promesse. Chi sa di te? Chiedo alla luna, se ti ha toccato e al sole, se ti ha svegliato. Amore mio, vedo le nuvole, ma non vedo il tuo viso. In quale parte del cielo sei? Ti penserò ancora tanto e canto sotto voce, la nostra canzone... "Mio amore, mio dolce, mio meraviglioso amore".... Ti amo!!

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L`Amore Vigliacco Notte alta...silenzio....nessuno vicino...ricordo quello animale, che all`improvviso, mi ha preso il cuore. Sapore di sale nella sua bocca e anche sulla pelle. Non ho pensato nulla, assolutamente nulla...volevo solo essere amata, anche solo per due minuti. Animale predatore, dispettoso e futile. Ti sei messo nel mio letto, nel mio sacro e vergine letto che ora è sporco, del tuo odore, del tuo profumo asfissiante. Chi sei, animale indomabile, brutto, insocievole e anche dolcissimo??? Cosa hai visto in me??? Perchè non mi hai avvisata che era solo un gioco?

Ora mi sveglio e guardo la stanza...vuota, povera, senza te. Che faccio? Non piango, però!

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Torna, bestia, che ora so cosa fare con te. Vieni come prima, sereno, spensierato...come un furbo maledetto, ladro di notte. Che faccio, Dio, con questo sentimento? Come posso continuare, senza il suo calore? Dai, torna animale creativo e cattivo. Vieni a vedere quello che vorrei fare con te.

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Fuori di Testa Dormivi sereno e ti guardavo. Sul comodino, riposava il tuo telefonino. I miei occhi, erano con te, ma il pensiero, era con lui, il tuo bel telefonino. Ah che sensazione strana, ah che voglia di investigarlo. Guardo non guardo, ho guardato! Mi infammava le mani. L`ho preso e l`ho "smembrato".

Ma tante donne sono queste? Come mai tanti menssaggi? Chi è questa Gloria, che ti adora? I miei occhi bruciano e non riesco piÚ a leggere. La rabbia mi monta in testa. Maledetta sveglia e tu mi colpisci con il tuo sguardo. Dimmi, chi sono queste donne? Certo, sono diventata pazza. Invadente e posseduta della gelosia. No, non dire niente, ti prego! Torna a dormire e dimentica che ero qui.

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Oggi non mi ha chiamato, nemmeno per sgridarmi. Maledetto telefonino, mi hai tradito. Non ti guarderò più. Non mi è servito a nulla. Suona, per favore, dimmi che mi hai pensato. Sono le 07:00, niente colazione. Ho aspetato in vano! Telefonino, se ti trovo ancora, ti distruggo. Ma che curiositá stupida. Allora, non torni più?

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Il Libro Il libro è il veicolo che ti porta dappertutto Ti fa sognare, ti fa volare Siamo cresciuti tra i libri Nell`infanza, le favolette PiÚ ancora, la matematica Tra i numeri e calcoli Un sogno realizzato

L`Africa, l`America, l`Asia, l`Europa e l'Oceania Visto tutti i continenti, dal balcone di casa mia Alcuni ti fanno ridere, altri ti fanno piangere Un romanzo, una poesia, oppure uno di fantascienza Chi ha vissuto senza i libri Non sa parlare, non sa amare, non sa discutere

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La notte fredda, un buon caffè Un bel libro è già una buona compagnia Chiudi gli occhi e vola, ma vola lontano Tra i mari e gli oceani Sopra le montagne, con il vento nei capelli Sdraiati sull`erba, dell`isola dei sognatori Fai una preghiera, al nostro Creatore Ora svegliati e vai a lavorare Ricorda una cosa: solo, non sarai mai Abbi sempre un bel libro A portata di mano.

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Il Finocchio e La Prostituta Giacobino figlio unico Capriccioso e viziato Era alto e molto bello Non s'intendeva di calcio Nella scuola si discuteva Cosa gli piacessero Se ragazzi o ragazze Giacobino era ricco Motorino, bella marca Soldi in tasca non mancavano Era il suo compleanno Nessuno invitato

All`improvviso arriva Zio Carlito e nonno Riccardo Giacobino, figlio mio Oggi è il tuo compleanno Un regalo speciale Ti abbiamo portato

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Una notte con Marietta La ninfetta di Parigi Spaventato e curioso Ăˆ andato a cambiarsi Le mutande colorate Bianco/rosa per l'estate Marietta era pronta I capelli pettinati Un profumo da bagascia Inebria la stanza rossa Giacobino si spoglia Marietta lo guarda zitta Non toccarmi, io ti mordo Stai ferma per favore Dimmi solo quanto costa Questa notte di terrore.

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La Splendida Stellina Verde C'era una volta.... Milioni e milioni di stelle in cielo. C'erano stelle di tutti i colori. Un giorno dissero al Signore Dio: "Signore Dio, ci piacerebbe vivere sulla Terra, fra gli uomini". "Sarà fatto", rispose Dio. Vi farò piccole e luminose potrete scendere sulla Terra, cosi tutti vi vedranno!". In quella notte, ci fu una pioggia di stelle. Alcune caddero sui campanili delle chiese, altre si misero a giocare e a correre con le lucciole nel parco, altre ancora si mescolarono con i giocattoli dei bambini

e la Terra fu splendidamente illuminata. Ma dopo un pò, le stelle decisero di abbandonare gli uomni e tornare in cielo, lasciando la Terra scura e triste. "Perchè siete tornate?", chiese Dio

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"Signore, non abbiamo potuto rimanere sulla Terra. Li esistono tanta miseria, invidia, egoismo, tanta violenza, malattie e tanti, ma tanti peccatori".

E il Signore disse:"Ovvio, la Terra è il luogo di transizione, tutto sta accadendo, il brutto ed il cattivo, esiste colui che sbaglia, colui che muore, nulla è perfetto. Il cielo, invece, è il luogo della perfezione, della purezza, della spiritualità, dove tutto è eterno. Non abbiamo la sofferenza e nemmeno i sentimenti cattivi degli uomini". Dopo che tutte le stelle furono arrivate in cielo, Dio si accorse che ne mancava una e disse: " Manca una stella, avrà sbagliato la strada?" Un angelo, che era vicino rispose:" No, Signore, una stella ha deciso di rimanere tra gli uomini. Ha scoperto che il suo posto, è esattamente li, dove ci sono l'imperfezione, la cattiveria, le malatie, insomma, tutte le cose che non vanno bene". "Ma quale stella è?", tornò a chiedere Dio. "Dio, era l`unica stella di quel colore". "E qual`è il suo colore?" volle sapere Dio. "La stellina verde, Signore, quella del sentimento della speranza". E tutti in cielo guardarono la Terra e videro che la stellina verde, era li'....non era sola. La Terra aveva recuperato il suo brillio e gli uomini la loro forza...grazie alla speranza....

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Non Ho Amato Non ti ho amato, verme mediocre. Quando ero tra le tue braccia, pensavo ad un altro, molto diverso da te. Non ti ho amato, mente futile, ma ero con te e sognavo un altro, molto meglio di te. Non ti ho amato, cervello vuoto e quando ero al tuo fianco, immaginavo lui, il mio vero e grande amore. Non ti ho amato povero di spirito, ma mi sono sfogata accanto a te, quando volevo stare con un altro... Tu sei inutile, non mi servi neanche, per farmi dimenticare quello che ho adorato, desiderato con tutto il mio cuore.

Impossibile dimenticarlo e non saresti tu, mediocre, che mi farebbe questo bene. Tu mi fai solo male!

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Quanto più ti usavo, più pensavo a lui e ora, tu non mi servi più, per niente mi servi tu, per niente. Segui la strada dell`inferno, maledetto mascalzone che da te, voglio allontanarmi. Non ti ho amato e non ti amerò, mai, mai...sei troppo imbecille per farmi innamorare di te. Ero debole e delusa. Volavo, forse, quando tu sei arrivato. Le tue parole vuote, non mi hanno fatto ragionare. Pensavo solo a lui e ti ho lasciato entrare, toccare il mio corpo, che era solo suo di lui. Tu non sai fare quello che solo lui faceva...solo lui sapeva baciarmi...hummm.. Non ti ho amato invadente senza scrupoli, vile. Non mi mancano gli "aggettivi" per te. Non ti penso, forse, solo quando vado in bagno, che sento il tuo odore, per non dire, il tuo puzzo. Si, tu puzzi come una cosa che non so dire. La tua bocca puzza, il tuo corpo puzza e anche il tuo cervello puzza. Ora capisco perchè il camion della spazzattura era spesso di fronte a casa mia, quando c`eri tu. Tu sei un immondizia. Dove vai, lasci le tue marche, sia nei cuori, sia nell'anima delle donne, che credono in te. Tu mi fai schifo. Alzati, lavati, preparati per morire, infelice. L´inferno farà festa, nel tuo arrivo. Buon viaggio, bugiardo!

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Dio ti guida ed il Diavolo, ti accompagna, sicuramente.

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Il Cattivo Gioco Dell`Amore

Che gusto c’è nel giocare con i sentimenti? “Meglio soffrire per poi gioire che illudersi per poi morire”. Lessi questa frase su un giornale, diversi anni fa. La scrisse una persona che, probabilmente, sentimentalmente stava male. Quella frase è tornata nella mia mente tante volte e tutte le volte ho cercato di trovare una risposta al quesito. E’ meglio soffrire da subito o illudersi e soffrire dopo? Meglio la prima o la seconda prospettiva? Bella domanda. Sofferenza prima o dopo? Sofferenza. Che importa? Sempre di sofferenza si tratta. Ma in fondo, se la si guarda bene, è una sofferenza diversa. Soffrire nell’attendere l’Amore e soffrire dopo essersi illusi che questo Amore, finalmente, fosse arrivato. La prima in fondo ha un epilogo positivo, la seconda ha un epilogo schifoso. 42


Schifoso come il comportamento di chi illude, di chi gioca. Giocare con i sentimenti. Giocare con il cuore, con la dignità e l’orgoglio di una persona. E’ una bassezza morale e tra i tanti giochi che si possano fare questo è il peggiore. Una riflessione mi porta a chiedermi se chi si diverte tanto a illudere abbia mai provato, per una volta nella vita, l’agonia che si porta dentro la persona che spera di vedere ricambiato un sentimento affettivo che va al di là della semplice scopata. E’ probabile che chi si diverte a giocare con i sentimenti di una persona non abbia mai provato la sensazione dell’aspettare un messaggio, una mail, un sms dalla persona che si considera speciale e poi scoprire che quella persona ti sta usando. Per cosa poi? Per sentirsi appagata? Funziona così? Riflettiamoci sopra. Mettiamoci nei panni di chi sta male sul serio, di chi passa notti insonni, di chi passa pomeriggi e serate sperando in un sms e che quando lo riceve deve sperare che sia sincero. Perché la sincerità, come la correttezza, ormai è merce rara. E per una volta tanto, prima di illudere una persona, fermiamoci qualche secondo a pensarci su e riflettere se ne vale davvero la pena.

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Virginia F. Melo BRASILE / 2011 Copyright @Virginia F. Melo tutti i diritti riservati Informazioni di contatto: pentita1000@hotmail.com Cell: 55 (85) 88275839

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