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più diffusi in autostrada
La presenza di stazioni di ricarica in autostrada oggi è prevalente nel nord e centro Italia, mentre il sud resta più scoperto, contando circa la metà di colonnine rispetto al nord Italia. L’operatore più presente, essendo proprietario delle tratte autostradali su cui installa, è Free To X, con 30 stazioni di ricarica attive nel Nord Italia, 20 nel Centro e 11 nel Sud Italia per un totale di circa 60 stazioni aperte al pubblico. Ionity è presente in Autostrada nel nord Italia con una staziona di ricarica in Val d’Aosta, 3 in Liguria e 2 in Toscana, tesla con 4 Supercharger in Nord Italia. Tesla ha due supercharger sulla A7 (Dorno Est e Ovest) e due sulla Brebemi in entrambe le direzioni. Anche Ewiwa è da poco presente sulla A35, e Autostrade del Brennero ha installato alcune stazioni da 50 kW (ormai però obsolete) nelle aree di sosta della A22. Entro la fine di quest’anno tutto lo stivale coperto dalla rete di Autostrade per l’Italia vedrà una stazione di ricarica ogni 50 km, mentre per le regioni scoperte occorre attendere l’apertura dei bandi di gara per Cpo terzi, purtroppo congelati da mesi.
non prevede l’ausilio di alcuna app ma che viene avviata grazie a un protocollo di comunicazione (ISO15118) tra il veicolo e la colonnina, per cui l’auto viene riconosciuta e la stazione avvia la sessione di ricarica in automatico nel momento in cui il connettore viene connesso. In questo caso la tariffa dipenderà dall’abbonamento previsto dalla app proprietaria del veicolo. Infine, alcune stazioni prevedono la possibilità di pagamento diretto tramite carta di credito. Si tratta di una possibilità di pagamento rara in Italia e che non permette - a oggi - di usufruire di tariffe vantaggiose ma solo di pagare il kWh a tariffa piena, e per questo non solo è poco diffusa ma anche raramente scelta dagli utenti elettrici italiani.
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