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SOSTENIBILITÀ E FORMAZIONE: I TEMI DELLA NUOVA FIMAST La manifestazione internazionale B2B dedicata alla filiera della calzetteria torna in presenza a Brescia dal 19 al 22 ottobre. Il nuovo ente organizzatore, Italian Exhibition Group, punta sulla qualità e sulla rappresentatività di tutta la filiera. Le occasioni di business potranno proseguire anche dopo l’evento, sulla piattaforma online Fimast Connect. di Maria Eva Virga
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imast, la manifestazione dedicata alla filiera della calzetteria, torna con un’edizione post-Covid: dal 19 al 22 ottobre al Brixia Forum di Brescia va in scena la V edizione della fiera B2B internazionale biennale. L’evento avrebbe dovuto svolgersi a maggio 2020, ma non è stato possibile a causa della pandemia. È una prima prova per il nuovo organizzatore, Italian Exhibition Group, che ha acquisito la manifestazione nel 2019. Per gli operatori italiani e internazionali del settore meccanotessile, della calza e della calzatura Fimast rappresenta la prima occasione, dopo il fermo dovuto alla pandemia, di riprendere contatto, in presenza, con il mercato. «Non è solo una ripartenza», dichiara Matteo Pollini, project manager di Fimast «per noi è un’edizione zero, con un nuovo percorso. Italian Exhibition Group si rivolge a una platea internazionale e per mostrare l’intera filiera vuole coinvolgere nuovi segmenti che prima non erano rappresentati dalla manifestazione. Inoltre si focalizza su tematiche, come la sostenibilità e la formazione professionale, centrali per lo sviluppo che abbiamo previsto per questa fiera. Le nostre aspettative sono quindi elevate». LE PRINCIPALI NOVITÀ Tra i nuovi segmenti della filiera che oggi presenziano in modo importante la manifestazione vi sono le imprese produttrici di filati e i calzifici. Grande importanza è stata data a tecnologie, come quella seamless, o ai filati tecnologici per
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la produzione di calze tecniche, come la knitted shoe, “scarpa calza”, punto d’incontro tra settore calzaturiero e calzifici. Uno spazio importante è attributo anche alle soluzioni per il segmento medicale, sportivo e ai macchinari per la realizzazione di tomaie per le calzature 3d. «Abbiamo anche attivato una partnership con Assosport, associazione nazionale dei produttori di articoli sportivi, con cui le aziende espositrici che propongono manifatture o filati potranno entrare in contatto», prosegue Pollini. L’anello della filiera del legwear più rappresentato in questa edizione rinnovata resta quello del settore meccanotessile. Le aziende presenti, una cinquantina, sono principalmente italiane, affiancate da qualche impresa straniera proveniente da Germania e Portogallo. «Fimast è sempre stato un evento molto profilato, che
attribuisce più importanza alla qualità che alla quantità», spiega Pollini, «inoltre tutte le fiere moderne oggi puntano al matching mirato e non a eventi massivi». IN PRESENZA E IN DIGITALE Il nuovo format di Fimast non trascura il digitale: oltre alla presenza in fiera di espositori e buyer italiani ed esteri rimane attiva anche la piattaforma avanzata di business matching Fimast Connect, per agevolare il contatto con gli operatori internazionali impossibilitati a raggiungere l’Italia per le restrizioni alla mobilità ancora in essere. Fimast Connect, oltre a offrire alle imprese una vetrina online per presentare le novità sui mercati internazionali, dà anche la possibilità di organizzare webinar, presentazioni e incontri di formazione, «Fimast deve diventare sempre più un punto di incontro della