APPROFONDIMENTI
Cani di razza
Lo Shiba
Sebbene negli ultimi anni abbia riscosso un discreto successo presso molte famiglie, non è di facile gestione. di Ilaria Mariani
Q
ualcosa di “piccolo”, un “cane piccolo”: questo sembra il significato originario della parola “shiba”. Fin dai tempi antichi lo Shiba ha rappresentato una razza autoctona della zona montuosa prospiciente il Mar del Giappone. Utilizzato come cane da caccia per piccoli animali o uccelli, a seguito di un crescente interesse per l’attività venatoria come sport durante il periodo tra il 1868 e il 1912, si diffuse l’uso di incrociare lo Shiba con il Setter Inglese e il Pointer Inglese, che venivano importati dall’Inghilterra. Lo Shiba puro divenne raro e, dal 1928, circa si cominciò seriamente a tutelare il numero limitato dei ceppi puri: lo standard fu unificato nel 1934. Da quando nel 1937 lo Shiba fu dichiarato un “monumento naturale” la razza fu allevata e migliorata fino a diventare quella conosciuta oggi.
54 _ PETB2B _ GENNAIO/FEBBRAIO 2022
CUSTOMER CARE: CONSIGLI PER IL RETAIL ATTIVITÀ: sono indubbie le sue capacità sportive, dato che è instancabile, robusto, tenace e necessita molto movimento. Se il proprietario è riuscito a costruire con lui una solida relazione, potrà coinvolgerlo in attività di agility (è anche un abile arrampicatore), in giochi di ricerca olfattiva e in attività ludiche con palline e frisbee per incanalare l’istinto predatorio.
LO STANDARD DI RAZZA / Nonostante lo Shiba sia un cane di taglia piccola, ha ossatura e muscoli ben sviluppati: i maschi possono raggiungere i 39,5 cm al garrese mentre le femmine i 36,5 cm. Le proporzioni sono importanti e il rapporto tra l’altezza al garrese e la lunghezza del
TOELETTATURA: pelo e sottopelo richiedono una spazzolatura frequente con un cardatore di dimensioni adeguate, soprattutto nei periodi della muta. Deve essere eseguitauna toelettatura professionale almeno una volta al mese. SALUTE: non sono note particolari patologie.
corpo deve essere 10:11. La testa presenta una fronte ampia che si collega al muso attraverso uno stop ben definito: la canna nasale dritta termina in un bel tartufo nero. Gli occhi, non troppo piccoli, sono di colore marrone scuro e leggermente orientati verso l’alto. Le orecchie, piuttosto piccole e triangolari, sono legger-