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Intervista a Gianluca Proietti, regional account director di Huawei PAG
GIANLUCA PROIETTI, REGIONAL ACCOUNT DIRECTOR DI HUAWEI
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HUAWEI HA AMPLIATO LA GAMMA DI SISTEMI DI ACCUMULO CON IL LANCIO SUL MERCATO ITALIANO DI DISPOSITIVI PER GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI DI TAGLIA COMMERCIALE, INDUSTRIALE E UTILTY SCALE. «VISTI I RINCARI DEI COSTI DELL’ENERGIA», SPIEGA GIANLUCA PROIETTI, REGIONAL ACCOUNT DIRECTOR DELL’AZIENDA, «GLI INVERTER CON SISTEMI DI ACCUMULO ASSUMERANNO UN RUOLO CHIAVE ANCHE ABBINATI AI GRANDI IMPIANTI. E NON DIMENTICHIAMOCI DELL’ONDATA DI REVAMPING, CHE POTREBBE DARE UNA SPINTA SIGNIFICATIVA ALL’INSTALLAZIONE DI CONVERTITORI DI STRINGA»
DI MICHELE LOPRIORE
Lo storage cresce, e non solo in ambito residenziale. Nonostante fino ai primi nove mesi del 2021 oltre il 90% dei sistemi di accumulo installati in Italia faceva riferimento in particolare ai dispositivi con capacità fino a 20 kWh, nel 2022 è prevista una maggiore penetrazione dello storage anche in ambito commerciale e industriale, visti i continui aumenti dei costi dell’energia, e in ambito utility scale, per i servizi che questi sistemi possono offrire alla rete. Sulla scia di queste previsioni, lo scorso anno Huawei Solar ha ampliato il proprio portafoglio con sistemi da abbinare alle grandi installazioni, che intende spingere con particolare importanza facendo leva sulle partnership storiche con i principali distributori. I nuovi prodotti vanno ad affiancarsi alla gamma di batterie per le installazioni di taglia residenziale. «Quest’anno abbiamo deciso di puntare in maniera significativa sullo storage per ogni segmento di mercato, dal residenziale al commerciale fino alle installazioni di taglia utility scale».
«La situazione prezzi si sta stabilizzando. Prevediamo una ripartenza di tanti progetti annunciati a fine 2021 e poi bloccati. Lo conferma il fatto che quest’anno potrebbero entrare in funzione oltre 200 GW di nuovi impianti nel mondo»
UN 2022 NEL NOME DELLO STORAGE
Con quali prodotti? «Lo scorso anno abbiamo completato la nostra gamma di prodotti dell’offerta FusionSolar con il lancio della soluzione di accumulo Huawei ESS Luna2000. È una batteria dal design elegante, pensata per rispondere in particolare alla domanda del Superbonus al 110%». Quali sono le caratteristiche? «La soluzione è disponibile in moduli da 5 kWh l’uno con profondità di scarica del 100%, arrivando fino a un massimo di 30 kWh di accumulo per ogni singolo inverter, sia in monofase sia in trifase. Il sistema è, infatti, compatibile sia con gli inverter monofase SUN2000 2-6KTL-L1, sia con gli inverter trifase ibridi SUN2000 3-10KTL-M0/M1». Come si può, con questo sistema, raggiungere capacità elevate, come quelle richieste in ambito commerciale? «In una configurazione con tre inverter in cascata,
La scheda
HUAWEI TECHNOLOGIES ITALIA SRL
Indirizzo: Via Carlo Veneziani 56, 00148 Roma Email: eu_inverter_support@huawei.com
Numero dipendenti
del gruppo in Italia: >30
riusciamo a raggiungere un massimo di 90 kWh, la capacità ideale per impianti fotovoltaici di taglia commerciale». Quali sono invece le caratteristiche dei nuovi sistemi di storage per impianti di taglia utility scale?
Qualcosa in più su Gianluca Proietti
Età? «50» Famiglia? «Sposato con due bambini» Vive? «Latina» Tempo dedicato al lavoro? «Il giusto» E se avanza un po’ di tempo libero? «Bicicletta» Per chi tifa? «Lazio» Piatto preferito? «Carbonara» Vacanza da sogno? «Polinesia» Letture? «Luis Sepúlveda» Auto? «BMW X1» Il sogno di una vita? «Poter guidare un aereo tornado»
«Il nostro sistema segue la medesima logica dei nostri inverter di stringa che ci ha portato ai vertici del settore, ovvero un sistema distribuito che prevede la scelta di un’architettura modulare con tanti PCS da 200 kW invece di un PCS centralizzato, per garantire una maggiore affidabilità e disponibilità del sistema. Tra le principali caratteristiche prevede l’ottimizzazione a livello di pacco batteria, garantendone la possibilità di utilizzare l’intera capacità della cella e permettendo la sostituzione di un pacco batteria senza l’intervento di personale esperto. Anche in questo prodotto c’è un utilizzo massiccio dell’intelligenza artificiale, che viene utilizzata sia per prevenire e risolvere i guasti che per gestire in maniera ottimale la temperatura della cella, allungando la vita utile della stessa fino al 50%. Infine la scelta di celle al litio per avere un prodotto che, oltre ad essere affidabile e performante, risulti oltremodo più sicuro in caso di incendi». Quali sono le funzioni che possono svolgere? «Attualmente possiamo realizzare sistemi accoppiati in AC sia lato media tensione che lato bassa tensione, a seconda delle applicazioni. Il sistema può fornire i servizi di rete più comuni, come il peak shaving e il peak shifting. Dalla seconda metà di quest’anno avremo anche un prodotto in grado di fornire funzionalità di grid forming, ovvero di essere in grado di operare non solo in contesti in cui la rete esiste già, ma anche in ambienti in cui il sistema di accumulo deve formare esso stesso la rete, contribuendo in maniera determinante al funzionamento del sistema elettrico in cui è inserito». In merito allo storage, un punto di criticità è sempre stato legato al costo delle batterie, fattore che con l’avvento del Superbonus è passato in secondo piano. È così anche per le installazioni di grossa taglia? «Il costo delle batterie è un fattore cruciale, soprattutto quando in gioco ci sono capacità di accumulo importanti. Nonostante nell’ultimo mese il litio abbia registrato un leggero incremento, oggi il costo dei sistemi di storage è molto più competitivo. Per questo ci aspettiamo, per i prossimi mesi, un’accelerazione dei sistemi di accumulo abbinati ai nuovi impianti fotovoltaici». Lo scorso anno lo storage ha anche sofferto il fenomeno dello shortage a livello globale. Sarà così anche per il 2022? «Per quanto riguarda la realizzazione dei nuovi progetti, il fenomeno dello shortage e del rincaro dei prezzi si farà sentire ancora una volta, in particolare sul comparto dei moduli. Sul fronte degli inverter e dei sistemi di accumulo si sentirà meno, ma non siamo esenti dall’aumento dei prezzi. Ci sono materie prime come rame, alluminio e litio che porteranno a un aumento dei costi di queste soluzioni». Ci traduce questo aumento? «Ci aspettiamo un aumento a doppia cifra, influenzato non solo dalla mancanza di componentistica, ma anche da altri fattori quali gli elevati costi di trasporto e una domanda sul mercato sempre molto elevata».
«Oggi sono circa 10 GW gli impianti fotovoltaici in Italia che richiederebbero interventi di revamping. È chiaro che non possiamo pensare di sostituire una mole così importante di inverter in un solo anno. Pertanto saranno alternati interventi di revamping totale e di repowering»
Come vi state organizzando per garantire disponibilità di prodotto alla luce del fenomeno di shortage ma anche dei rallentamenti delle forniture dalla Cina? «Ci sono delle partnership di lungo termine sia con fornitori sia con trasportatori che aiutano a garantire sempre disponibilità di prodotto nei mercati chiave». Quanto il fenomeno di shortage ha inciso sulle vendite del gruppo nel corso del 2021? «Ha inciso in maniera significativa, anche se non è stato solamente un problema nostro. Abbiamo visto cancellare e posticipare alcuni progetti perché l’aumento dei prezzi dei componenti aveva stravolto i business plan dei nostri clienti. Quantificarli non è semplice». E per il 2022? «La situazione prezzi si sta stabilizzando. Prevediamo una ripartenza di tanti progetti annunciati a fine 2020 poi però bloccatisi. Lo conferma il fatto che quest’anno potrebbero entrare in funzione oltre 200 GW di nuovi impianti a livello globale». Parlando invece del mercato italiano, quanto il fenomeno di shortage potrebbe farsi sentire sulle vendite del gruppo in Italia? «Considerando i numeri del mercato italiano, lo shortage potrebbe farsi sentire soprattutto in ambito residenziale per la spinta del Superbonus. Non vedo grandi problematiche in ambito commerciale e industriale. È chiaro che con pianificazioni ancora più mirate riusciamo a superare questo scoglio». Però potrebbe farsi sentire soprattutto sul revamping, dato che tanti inverter installati nel triennio 2009-2011 sono ormai fuori dalle garanzie… «Oggi sono circa 10 GW gli impianti fotovoltaici in Italia che risultano potenzialmente da revampare. È chiaro che non possiamo pensare di sostituire una mole così importante di inverter in un solo anno. Saranno alternate così opere di revamping totale a interventi di repowering». Quali sono le problematiche più diffuse? «Tanti convertitori sono sotto performanti, altri sono spenti, con gravi conseguenze sulla producibilità degli impianti. Inoltre alcuni operatori non sono più presenti sul mercato, quindi non viene garantita assistenza e servizi post vendita. Così si riducono i benefici economici attesi e aumentano i tempi di ritorno dell’investimento». Come risponderete all’aumento della domanda di inverter per interventi di revamping? «Studiamo ogni singolo caso per offrire le migliori soluzioni. Sugli impianti di grossa taglia tendiamo principalmente a sostituire i vecchi inverter con dispositivi di stringa». Quali sono i vantaggi? «Innovazione, digitalizzazione, elevata efficienza di conversione e riduzione al minimo della discrepanza tra corrente e tensione dei moduli fotovoltaici, basso tasso di guasto e flessibilità di installazione sono alcuni vantaggi quando si sceglie un inverter di stringa. Le soluzioni che offre Huawei sono vere unità autonome con la capacità di misurare le correnti e le tensioni in ogni stringa individualmente. La comunicazione con il sistema di monitoraggio, inoltre, avviene attraverso sistemi molto vantaggiosi che permettono di ridurre i cavi di comunicazione e controllo, riducendo sensibilmente il costo dell’impianto. L’utilizzo di inverter di stringa permette inoltre di aumentare notevolmente la produzione di energia poiché il mismatch è ridotto al minimo, aumentando fino al 2% la quantità di kWh per kWp dei moduli fotovoltaici rispetto a sistemi tradizionali centralizzati». Oltre all’offerta di prodotti, avete iniziative particolari che rivolgerete ai vostri installatori? «Grazie alle partnership con i nostri distributori, ogni anno organizziamo l’Academy Tour. Il training itinerante ha l’obiettivo di incontrare personalmente installatori, progettisti e professionisti del fotovoltaico, il tutto a bordo di uno speciale truck. Anche per quest’anno, pandemia permettendo, è previsto un programma molto intenso, con numerose tappe nelle diverse regioni d’Italia, toccando tutte le principali città italiane del nord, centro e sud». Come cambia il rapporto con i distributori in un momento in cui diventa difficile garantire prodotto soprattutto per i ritardi che si registrano nella consegna delle merci? «Non è più possibile pensare a pianificazioni su tempi brevi. Bisogna lavorare con pianificazioni attente e ancora più mirate. Pensiamo che in questo modo si salvaguardano le partnership con i distributori». Come siete strutturati in Italia da un punto di vista commerciale? «La divisione Digital Power in Italia è strutturata in modo tale da poter seguire sia clienti del segmento utility scale che clienti provenienti dai vari canali di distribuzione. In totale, dedicati al mercato italiano, abbiamo un team di persone che supera le 30 unità per coprire sia le attività tecnico/commerciali che di supporto tecnico. A queste si aggiunge un dipartimento marketing. Ma il nostro obiettivo ovviamente è continuare a crescere».
ANCHE NEI NUOVI SISTEMI DI STORAGE PER IMPIANTI DI GROSSA TAGLIA, HUAWEI HA PUNTATO TUTTO SU DIGITALIZZAZIONE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CHE SERVONO SIA PER PREVENIRE E RISOLVERE I GUASTI SIA PER GESTIRE IN MANIERA OTTIMALE LA TEMPERATURA DELLA CELLA AL LITIO, ALLUNGANDO LA VITA UTILE DELLA STESSA FINO AL 50%