Federica Boni architetto
Federica Boni
Indirizzo
architetto
Piazza Bovio, 33 80133 Napoli
PROFILO Architetto, Dottore di ricerca in “Filosofia dell’Interno Architettonico” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Laureata con una Tesi in Architettura degli Interni incentrata sul recupero dei borghi del comprensorio del Partenio (AV), dal 2014 partecipa come cultore della materia nel settore disciplinare ICAR 16 (Architettura degli Interni e Allestimento) all’attività didattica del prof. arch. Paolo Giardiello presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha partecipato a numerosi convegni in qualità di relatrice e come tutor alle esperienze progettuali “Vivere dentro. Progettare lo spazio e le relazioni nel carcere” presso la Casa Circondariale di Poggioreale a Napoli e “MIO - Multifunctional Interior Object” presso il Dipartimento di Architettura citato. Dalla laurea svolge attività professionale, inizialmente collaborando con differenti studi partenopei e dal 2016 operando come architetto freelance.
ESPERIENZE LAVORATIVE luglio - novembre 2019 Architetto progettista e addetta agli allestimenti Novelli Arredamenti
Contatti
federicaboni@live.it +393334080150
ISTRUZIONE E FORMAZIONE ottobre 2015 - marzo 2019 Dottorato di Ricerca in Filosofia dell’Interno Architettonico Università degli Studi di Napoli Federico II ottobre 2014 Abilitazione professionale Ordine degli Architetti di Napoli novembre 2010 - marzo 2013 Laurea magistrale in architettura_110/110 e lode Università degli Studi di Napoli Federico II ottobre 2006 - marzo 2010 Laurea in arredamento, interno architettonico e design_110/110 Università degli Studi di Napoli Federico II
COMPETENZE INFORMATICHE sistemi operativi
Mac os Windows
disegno e rendering
AutoCad Sketchup+V-Ray Cinema 4D
Adobe creative suite
Photoshop Illustrator InDesign
Microsoft office
Word PowerPoint Excel
dal 2016 Architetto freelance 2017 Architetto progettista studio ArTitettura-Laboratorio di Architettura con Arte 2015 Architetto progettista studio Progetto Verde 2010 - 2015 Architetto progettista studio Vecci Architetti 2009 - 2014 Collaboratrice studio Od’A - Officina d’Architettura
COMPETENZE LINGUISTICHE
ITALIANO madrelingua
INGLESE avanzato
FRANCESE base
casa M L’intervento ha interessato la realizzazione degli interni di un appartamento in uno stabile d’epoca nel quartiere Chiaia a Napoli. Le richieste della committenza miravano a rifunzionalizzare la casa minimizzando le opere murarie e i tempi di realizzazione. Da questi presupposti si è delineato un progetto “leggero” fatto di elementi decorativi e arredi realizzati su disegno che, pur non alterando oltremodo la struttura architettonica dell’immobile, ne ha modificato la percezione dello spazio. I contrasti di colore alle pareti e una serie di interventi puntuali dal carattere contemporaneo hanno dunque introdotto un nuovo linguaggio architettonico in grado di riconfigurare lo spazio sovrapponendosi a quello esistente e alterare le relazioni percettive tra gli ambienti.
interni _ 2020 _ committente privato
casa F L’intervento consiste nella ristrutturazione di una casa vacanze all’interno di un fabbricato d’epoca arroccato su di un piccolo promontorio della Costiera Amalfitana. La casa, dotata di un alto soffitto voltato, ha reso indispensabile l’uso dello spazio a doppia altezza e la progettazione di una scala che, avvolgendosi su se stessa, connettesse l’intera zona living con il piano notte e l’area benessere prevista a livello ipogeo. Il disegno della scala, protagonista di questo piccolo spazio, è stato quindi il punto di partenza per l’intera strategia progettuale che, attraverso una serie di interventi puntuali dal carattere contemporaneo, ha voluto enfatizzare l’architettura esistente e valorizzare la splendida vista panoramica sulla baia di Minori.
interni _ 2019 _ committente privato
casa N Il recupero di parte dell’arredo esistente, unito alla voglia di cambiamento dell’immagine degli ambienti e alle nuove esigenze funzionali richieste dalla committenza, sono stati la base di partenza di questo progetto d’interni sviluppato per un appartamento posto al quarto piano di un edificio del centro storico di Napoli. L’uso del colore alternato al bianco assoluto scandisce la sequenza degli ambienti mentre gli elementi di falegnameria dalle geometrie regolari assecondano l’esigenza di recuperare la maggior parte del mobilio esistente che è stato articolato secondo una diversa disposizione al fine di ottenere una distribuzione più funzionale dello spazio.
interni _ 2018 _ committente privato
studio professionale BC L’intervento ha interessato la realizzazione degli interni di uno studio professionale ubicato al decimo piano di un edificio del Centro Direzionale di Napoli. Rimediare alla carenza di luce è stato l’elemento portante del pensiero progettuale finalizzato a rendere luminosi i nuovi spazi mediante una fluida continuità degli ambienti separati da ampie partizioni vetrate integrate agli arredi fissi. Il corridioio si configura nel progetto di ridistribuzione funzionale dello studio come elemento unificatore dei diversi ambienti grazie alla presenza di una grande attrezzatura unica e continua che ingloba gli accessi, un piccolo spazio per l’attesa e mobili contenitori che assolvono la funzione di archivio.
interni _ 2018 _ committente privato
showroom T&L Il progetto riguarda la realizzazione di uno showroom per una giovane azienda partenopea che opera nel settore della moda. La richiesta della committenza era quella di uno spazio espositivo che rispecchiasse l’estetica del marchio: sofisticato ed elegante ma allo stesso tempo dinamico e moderno. Lo spazio, un locale commerciale con vetrine a livello stradale, si sviluppa su un’area di 120 mq in cui il forte contrasto cromatico definisce due ambiti differenti. Gli ambienti destinati ad accogliere i clienti si tingono di bianco mentre una superficie espositiva continua totalmente nera ospita i capi d’abbigliamento che, sospesi a una barra in ottone dall’andamento irregolare e illuminati da una luce scenografica, diventano i veri protagonisti di questo spazio.
interni _ 2018 _ committente privato
casa V Nel centro antico di Foggia, il progetto di questa casa dall’irregolare impianto planimetrico si è misurato con il tessuto storico rispettando la natura del fabbricato. Con pochi e misurati interventi sulla presistenza, l’appartamento si è trasformato in una successione di spazi sobri e raffinati dove l’uso predominate del bianco distribuisce luminosità agli ambienti. In questo interno la ricerca della semplicità e dell’eleganza è evidente nella progettazione dei dettagli e degli arredi realizzati su misura, mentre la scelta di limitare l’uso a pochi materiali - legno a pavimento, intonaco bianco alle pareti e pietra per i soffitti voltati - enfatizza l’architettura esistente.
interni _ 2018 _ committente privato
b&b Palazzo Zapata Questo intervento mirava a trasformare un appartamento posto all’ultimo piano di un palazzo storico napoletano in un elegante ma sobrio bed&breakfast valorizzando gli scorci panoramici. Essenziali modifiche distributive hanno permesso di ottenere quattro camere con i rispettivi bagni e una piccola reception all’ingresso. La strategia progettuale si è configurata come una serie di interventi puntuali dal carattere contemporaneo che, pur essendo riconoscibili come tali, non tradiscono l’appartenenza storica del luogo. Le linee pure e minimali dei “nuovi segni” architettonici si intrecciano dunque con gli elementi originari antichi che portano nell’appartamento l’eco affascinante di tempi passati.
interni _ 2017 _ committente privato
b&b Artemisia Domus Il progetto di ristrutturazione di un appartamento posto all’ultimo piano di un edificio nel centro antico di Napoli riconfigura lo spazio di una vecchia abitazione fatiscente in una struttura ricettiva di lusso composta da quattro camere e due studio. L’idea portante del progetto è stata quella di usare due registri paralleli, quello quasi filologico del restauro delle parti originali e quello assolutamente contemporaneo dei nuovi interventi e dell’arredo. Il risultato è un insieme in cui le due parti dialogano con espressioni anche molto diverse, ma con la costante ricerca di una sintesi finale comune. E’ stato previsto il recupero dei soffitti e degli infissi originari mentre gli spazi che rispondono alle esigenze del nuovo programma funzionale sono stati progettati come scatole autonome rispetto alla presistenza. Al centro di ogni camera vi è infatti un volume ribassato e monolitico che contiene tutte le funzioni di servizio: il bagno, le armadiature e un sistema di illuminazione indiretta che valorizza gli alti soffitti affrescati.
interni _ 2017 _ committente privato
casa D L’intervento ha interessato la ristrutturazione di un appartamento posto all’ultimo piano di un edificio realizzato negli anni Sessanta a Napoli. La richiesta mirava a una riqualificazione funzionale dell’intera abitazione oltre che a una valorizzazione qualitativa degli ambienti calibrata sulle esigenze di una giovane coppia con un figlio. La zona giorno si configura come un ampio open-space organizzato in aree funzionali - zona pranzo, cucina, soggiorno - mentre la zona notte è suddivisa in due camere da letto e un bagno privato. Il risultato è uno spazio dalle geometrie pulite dove il calore del legno in teak a pavimento si sposa al bianco assoluto delle pareti e all’essenzialità dei volumi.
interni _ 2017 _ committente privato
MIO M.I.O. _ Multifunctional Interior Object, un ‘macrooggetto’ da esterni pensato per essere installato all’interno del cortile del Complesso dello Spirito Santo, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. M.I.O. è a tutti gli effetti un’architettura di piccola scala che è in grado di sintetizzare in un unico sistema arredativo diverse attrezzature a supporto delle attività svolte dagli studenti all’interno del cortile. L’attenzione rivolta alle modalità con cui i ragazzi, siano essi singoli o parte di un gruppo, vivono e utilizzano gli spazi esterni del Dipartimento ha determinato il grado di intimità e/o partecipazione del macrooggetto che è in grado, negando la possibilità di identificare in maniera univoca ogni singola funzione, di suggerire molteplici possibilità d’uso. Inserito nel cortile, M.I.O. diventa un luogo di riposo, di svago, di studio, ma soprattutto un luogo fortemente identitario in cui tutti gli studenti possono riconoscersi. La tecnica costruttiva di questo “macro-oggetto da esterni” è elementare. Si prevede, infatti, l’assemblaggio di listelli di legno mediante l’uso di chiodi e viti mutuando i principi che sono alla base dell’operazione condotta da Enzo Mari nel
allestimento _ 2017 _ Rubner Holzbau e Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Settantaquattro, diffusa poi con un catalogo dal titolo Proposta per un’autoprogettazione , il cui obiettivo era spingere le persone ad appropriarsi fisicamente del progetto realizzando con le proprie mani diversi pezzi d’arredo. Per quanto apparentemente semplici, gli arredi di Mari “tendono a riportare l’accento sull’uomo e sulla sua vita anziché sull’oggetto e sui suoi valori consci e inconsci” e pertanto rappresentano un contributo concreto per i fondamenti teorici che sono alla base del progetto di M.I.O. Nel macro-oggetto, infatti, arredo, struttura e spazio si fondono in un’unica inedita entità, priva di una forma precostituita ma certamente misurata e proporzionata all’uomo e ai suoi movimenti. In questa prospettiva “la tensione e l’attenzione verso il ‘gesto’ come centro dell’azione progettuale, forse anche come baluardo al crescente formalismo di tanta architettura contemporanea” diventano aspetti fondativi di un logica metodologica in grado di sottolineare i contenuti dell’abitare.
architetture (de)scritte Progetto di allestimento degli spazi della Casina Pompeiana nella Villa Comunale di Napoli curato in occasione di “Architetture (de)scritte”, evento organizzato per il decennale di LetteraVentidue, casa editrice siciliana specializzata in pubblicazioni di architettura e arti visive.
allestimento _ 2017 _ LetteraVentidue e Università degli Studi di Napoli “Federico II”
LAKE-IT Il progetto riguarda la realizzazione di una darsena turistica che si integri perfettamente al contesto paesaggistico ambientale dell’Ecoparco del Mediterraneo. Una serie di pontili e di pedane in legno fiancheggiano gli argini del bacino e guidano l’accesso dei visitatori lungo un percorso pedonale che si interseca con tre piattaforme a ridosso dello specchio d’acqua destinate ad accogliere due punti ristoro, un centro servizi allo yachting e una club house per le attività sportive. Queste funzioni si inseriscono in strutture realizzate in legno e vetro che non modificano in modo permanente il territorio e garantiscono la piena sostenibilità dell’ambiente. L’inserimento di nuove essenze arboree permette di vivacizzare l’area e di avere zone d’ombra in estate.
progettazione _ 2017 _ arTitettura
casa S Questo intervento riguarda la ristrutturazione di un piccolo appartamento costituito da spazi molto ristretti e poco luminosi. E’ stata effettuata una demolizione totale dei tramezzi divisori allo scopo di ripensare completamente la distribuzione degli spazi interni ricavando un ampio soggiorno con cucina a vista, due camere da letto e due bagni. Il progetto ha presentato una serie di difficoltà dovute principalmente alle ridotte dimensioni e allo scarso apporto di luce naturale. Da qui la necessità di progettare soluzioni di arredo tagliate su misura per rendere lo spazio funzionale e confortevole, e la scelta di utilizzare materiali dalle tonalità chiare per rendere più luminoso questo interno.
interni _ 2016 _ committente privato
casa P La ristrutturazione di un appartamento per un giovane scrittore ha avuto come obiettivo quello di interpretare e integrare gli spazi residenziali con quelli lavorativi. L’intervento rinnova dunque lo spazio esistente ridefinendo la distribuzione degli ambienti per la creazione di un piccolo studio. All’ingresso una libreria funge da filtro separando la zona living dalle aree più private delle camere da letto e dello studio. La luce è la protagonista di questo piccolo ma accurato progetto di interni insieme ai colori chiari e neutri scelti per tematizare l’intero appartamento. Forme e materiali si combinano in maniera semplice e armoniosa, dando vita a spazi caldi ed accoglienti.
interni _ 2015 _ vecci architetti
casa C Il progetto riguarda la trasformazione di un interno data la necessità di accogliere le nuove esigenze di una famiglia in un appartamento di circa cento metri quadri. Lo spazio si compone di un soggiorno connesso con la cucina e la zona pranzo; l’intera zona giorno vive in continuità con le due terrazze cercando di far scomparire il limite fisico tra interno ed esterno. Nella zona notte trovano posto una camera da letto con bagno e cabina armadio ed una seconda camera. Per questo interno sono state scelte tonalità neutre che fanno da sfondo al ritmo della composizione architettonica.
interni _ 2014 _ vecci architetti
casa A Questo intervento nasce dall’esigenza di una giovane coppia di rimodulare lo spazio interno della propria abitazione inserendo una nuova camera per un bambino in arrivo. L’ampia altezza degli ambienti ha permesso la realizzazione di un soppalco che riconfigura l’impianto distributivo di questo piccolo interno. La nuova abitazione si sviluppa dunque su due livelli: il primo ospita la zona giorno, due bagni e una camera mentre il secondo è riservato alla camera padronale e una cabina armadio annessa. Un ingresso raccolto si apre verso la zona living a doppia altezza dove la scala di accesso al piano superiore e al terrazzo in copertura incornicia lo spazio del soggiorno.
interni _ 2014 _ vecci architetti
mostra AD+ Progetto di allestimento della mostra AD+ Tianjin Construction Planning and Design Consulting tenutasi dal 16 al 30 maggio 2014 presso Xiangai Parco Industriale della Creatività a Tianjin - Cina.
allestimento _ 2014 _ Od’A|Officina d’Architettura
architetture in cantiere Progetto di allestimento della mostra “Architetture in Cantiere” tenutasi dal 23 al 30 maggio 2014 presso il complesso monumentale dell’ex Carcere Borbonico di Avellino. In esposizione gli indirizzi progettuali emersi dall’attività di studio e ricerca del Dipartimento di Architettura dell’Università “Federico II” di Napoli per riqualificare il patrimonio culturale e rurale delle comunità dell’area del Gal Partenio attraverso un sistema appropriato di opere di salvaguardia e di recupero. Uno studio per capire il territorio e decodificarlo nei molteplici valori identitari-culturali finalizzato a riqualificare il patrimonio culturale e rurale attraverso il recupero sostenibile dei borghi.
allestimento _ 2014 _ GAL Partenio e Università degli Studi di Napoli “Federico II”
due case L’occasione di trasformare una dimora e realizzarne una ex novo ha posto le basi per riflettere su come costruire oggi una nuova architettura in un luogo legato profondamente alla mediterraneità come l’isola di Capri. Il progetto delle due case parte dalla volontà di generare un linguaggio unitario e consono al paesaggio e alle tradizioni costruttive dell’isola. I due piccoli nuclei abitativi si inseriscono in punti stabiliti di un lotto realizzato a terrazzamenti. La prima unità abitativa, posta alla sommità del lotto, è una costruzione esistente che attraverso la trasformazione degli elementi portanti e dei prospetti assume una nuova identità. Lo spazio interno è conformato da una soggiorno aperto verso il giardino, una cucina che all’occorrenza può essere parzializzata e da due camere da letto con un servizio. Nella parte retrostante è stato aperto un piccolo spazio a cielo aperto per consentire l’illuminazione e l’areazione di una camera da letto e del bagno. La seconda casa di nuova costruzione - si attesta lungo un muro esistente, limite dello spazio e allo stesso tempo punto di forza di questo piccolo interno che vive in stretto rapporto con il giardino esterno.
progettazione _ 2014 _ vecci architetti
nuovo istituto scolastico Il progetto per il nuovo polo di educazione primaria superiore a Piano di Sorrento si fonda su due principi fondamentali: interpretare le forti innovazioni dell’attività didattica ed i relativi risvolti spaziali, organizzativi e funzionali, capaci di restituire un modello fortemente rinnovato di struttura scolastica disancorato alla rigidità del recente passato ed offrire un organismo architettonico ed urbano caratterizzato dalla sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale, tale da renderla un luogo aperto all’interazione della vita urbana. L’istituto si inserisce in un’area di trasformazione a cui la strategia di politica urbana riconosce una valenza centrale nelle dinamiche cittadine, certamente una grande opportunità di arricchire attraverso il rinnovamento e l’ampliamento della struttura scolastica anche le dotazioni culturali, sportive, i servizi ed il sistema di luoghi e spazi pubblici fruibili dalla città.
concorso di idee _ 2013 _ Od’A|Officina d’Architettura
museo santiago ydanez Il progetto per il nuovo Museo Santiago Ydañez a Puente de Genave nasce dal desiderio di trasformare l’architettura costruita per il nuovo complesso museale in spazio pubblico relazionandosi al contesto. Attraverso un primo insediamento, l’architettura cerca di diventare il prolungamento del suolo naturale e, allo stesso tempo, essere una passeggiata inedita verso la collina di ulivi, quasi come se si trattasse di un percorso - museo in costante dialogo con il contesto , fino a trasformarsi in una presenza indispensabile per la vita del luogo. I protagonisti sono gli elementi che si connettono al sito: la grande loggia ed i belvedere che stabiliscono il rapporto tra l’insediamento e il contesto naturale. progetto finalista pubblicato in PROGETTARE, architettura città territorio - n°4/11
concorso di idee _ 2011 _ vecci architetti
casa FG L’intervento consiste nella ristrutturazione di un appartamento in uno stabile d’epoca nel quartiere Chiaia a Napoli. Il progetto ha modificato profondamente gli ambienti cercando di preservare tutti gli elementi originari e caratterizzanti dell’abitazione. Un puntuale lavoro di recupero si integra dunque alla progettazione dei nuovi inserimenti connotata da un linguaggio contemporaneo e dalle linee essenziali applicati a forme geometriche pure. Gli arredi realizzati su disegno caratterizzano l’ingresso e il living dove è stato previsto anche un piccolo studio che, pensato come un ambiente integrato alla zona giorno, può all’occorrenza restituire la privacy richiesta. In tutto l’appartamento i corpi illuminanti tecnici e le luci d’ambiente vengono dosati con attenzione nello spazio, donando un senso di ricercatezza all’insieme.
interni _ 2010 _ vecci architetti
nuovo municipio Paratico L’idea di progetto definisce un edificio apparentemente introverso che dichiara la sua presenza all’interno della città attraverso la presenza di un luogo simbolo della collettività: la piazza pubblica. In questa prospettiva il vuoto diviene un luogo di relazione per la collettività. L’edificio si presenta apparentemente serrato, manifestando solo in alcuni punti strategici la presenza di un mondo interiore al servizio della collettività; tutte le funzioni gravitano intorno al nuovo spazio collettivo che oltre ad avere una funzione istituzionale, dialoga con gli spazi interni e diviene quasi il proseguimento dell’edificio dall’interno verso l’esterno. La scelta chiara di voler riportare la collettività in uno spazio intermedio tra la città e l’interno dell’edificio è dettata dalla necessità di proiettare la politica all’esterno delle camere decisionali e far si che i cittadini possano partecipare alla vita pubblica del proprio paese.
concorso _ 2010 _ vecci architetti
marine research center Bali Il concorso internazionale ha come oggetto il progetto di un centro di ricerca marino. Una piattaforma sospesa sull’acqua accoglie i ricercatori ed i turisti nella baia di Kuta a Bali. L’idea di progetto cerca di trovare una sua logica per risolvere l’articolato programma funzionale attraverso la compattezza formale. L’edificio prevede due livelli totalmente immersi in acqua destinati alle attività di ricerca scientifica e tre livelli superiori dove l’elemento in copertura accessibile solo dai ricercatori e dallo staff del centro si contrappone alla piattaforma sottostante che ospita gli spazi pubblici.
concorso di idee _ 2010 _ vecci architetti
scuola materna Cazzago S. M. L’edificio è concepito come somma di più spazi/ funzioni che si aggregano tra loro, le scatole sono tenute insieme da un nastro che cinge i volumi “proteggendoli”. Questo nastro trasparente garantisce all’edificio una forte permeabilità visiva ed ha una doppia funzione, da una parte rappresenta la seconda recinzione della scuola a protezione degli spazi esterni delle singole sezioni, dall’altra svolge la funzione di frangisole migliorando la prestazione energetica, infatti il nastro si smaterializza totalmente sul prospetto nord dove la permeabilità con il paesaggio è totale. Tutti gli ambienti sono pensati nell’ottica del forte legame che i bambini stabiliscono con lo spazio. Sia le sezioni che i laboratori sono concepiti come luoghi protetti e flessibili ma anche permeabili, sia fisicamente che visivamente, per favorire lo scambio tra bambino e bambino, anche di sezioni diverse, e bambino e natura. Il bambino diventa il centro della composizione degli spazi e della distribuzione dell’edificio. In pianta ogni singolo ambiente, a seconda della funzione, ha altezze e coperture diverse – tetto verde, tetto ventilato in lamiera, copertura con strato drenante – perseguendo il principio della proporzione dello spazio nel rapporto tra pianta e
sezione definendo spazi in funzione del bambino e riducendo al minimo le altezze interne, sempre ampiamente dentro i parametri normativi, e la superficie dei connettivi. La scelta di utilizzare il legno, in tutte le sue declinazioni (legno lamellare, riciclato, etc.) come materiale dominante nasce dall’esigenza di dare all’edificio una chiara connotazione “bio” anche dal punto di vista didattico sensibilizzando i bambini nei confronti di questa particolare scelta costruttiva.
concorso di idee _ 2010 _ Od’A | Officina d’Architettura
nuovo parco a Pistoia La struttura compositiva del progetto si basa sulla conformazione del terreno, con la sequenza di colline artificiali, dai 4 ai 6 metri di altezza, che con una matrice a raggiera, idealmente generata dal centro della città, si susseguono su tutta l’area; questo leggero corrugamento della superficie fa eco e valorizza la continuità visuale con i sistemi delle montagne sullo sfondo, collegando il paesaggio artificiale del parco a quello naturale del luogo, e, nello stesso tempo, consente di proteggere e schermare alcune zone estranee al parco stesso, come i due campi nomadi, il Cespevi, e soprattutto il nuovo ospedale, divenendo un valido sistema di barriera naturale al rumore; e, ancora, di individuare ambiti distinti ed anch’essi protetti dal rumore, per le varie aree dedicate a una serie di attività e funzioni descritte ed esplicitate più avanti. La scelta di escludere un modello baricentrico, ma piuttosto di recuperare in qualche modo la tradizione della passeggiata, del procedere per scoprire i vari eventi, del parco, del movimento come modo di percezione dello spazio, privo di un punto di osservazione privilegiato, ha portato alla definizione di una serie di promenade, di percorsi ciclo-pedonali che attraversano tutta l’area,
tracciati diversi, dalla trama geometrica insolita, che si sovrappongono al paesaggio più naturale, che si intersecano e accavallano in alcuni punti e che si snodano attraverso le aree tematiche del parco costituendone la struttura.
concorso di idee _ 2010 _ Od’A | Officina d’Architettura
camaldolilli 25 Il progetto riguarda la realizzazione di un complesso residenziale all’interno di una grande area verde di circa 45 mila mq ubicata tra via Pigna e via Camaldolilli a Napoli. L’insediamento residenziale è composto da tre fabbricati, disposti in senso trasversale rispetto all’area di intervento, e la cui collocazione asseconda il lieve dislivello del terreno. La strategia progettuale è stata guidata dalla volontà di realizzare un intervento a basso impatto ambientale che rispettasse il più possibile il luogo e che si integrasse nel già fragile contesto paesaggistico. I tre edifici presentano un orientamento leggermente ruotato tra di loro in modo da ottimizzare sia la panoramicità che il soleggiamento degli appartamenti. Nel 2016 si è conclusa la realizzazione del complesso residenziale.
progettazione _ 2009 _ Od’A | Officina d’Architettura
Federica Boni federicaboni@live.it Piazza G. Bovio 33, 80133 Napoli +39 3334080150