Federico Guarini Portfolio

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FEDERICO GUARINI Achitecture design portfolio Curricul Vitae


fedeguarini@gmail.com Via Alessandro Pestalozza 9 Milano,20131 ABOUT ME Federico Guarini 25 Maggio 1990 Scorrano Lecce

Sono cresciuto a Lecce, città del sud italia, unica per le sue caratteristiche architettonicche ed artistiche, in cui il barocco ricama e disegna lo spazio. Arrivato a Milano, il confronto tra il tempo, la vita e le dimaniche sociali all’interno di un scenario urbano in continuo mutamento e crescità, fu immediato e formante. Penso che la città, intesa come un ecosistema artificiale, è per difinizione l’espressione prima dei bisogni dell’uomo e, di conseguenza, muta al variare delle sue necessità. L’architettura quindi, intesa come insieme di esseri viventi ed esigenze specifiche; ha bisogno di fondarsi su una metodologia comparativa delle diverse successioni storiche e contemporanee, a patto che queste non puntino alla mera conservazione ma siano il motore di un processo aperto ed evoluzionistico. L’intento deve essere quello di mettere in cantiere una successione di caratteristiche architettoniche statiche e dinamiche, che permettano di garantire una vita presente e futura.


CURRICULUM VITAE EDUCATION 2015 _ POLITECNICO DI MILANO Master architectural design 110/110 Tesi:Rovello 14 Architettura resiliente in piani-sequenza per la città consolidata Relatrice:Elisa Cristina Cattaneo

2013 _ POLITECNICO DI MILANO

Bachelor in Scienze dell’ Architettura 101/110 Tesi:Il Teatro dal Verme Relatrice:Maria Grazia Sandri

2009 _ LICEO SCENTIFICO

Liceo Scentifico_Leonardo Da Vinci, Maglie 72/100

WORK EXPERIENCE 2015 2015 2015 2012

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Assistant Relief of Intership Intership

during DESIGN STUDIO III_ Politecnico di Milano,Italy the altar of the church in Cerrate_Italy, for the FAI by ARCHITETTO CARCANO_ Milan,Italy by CAPUTO PARTENERSHIP _ Milan,Italy

MENTIONS AND EXHIBITIONS 2014 _ TRIENNALE DI MILANO Exhibitions Ri-formare Milano project “Urban Grafts”

2014 _ SPAZIO MOSTA GUIDO NARDI _ POLITECNICO DI MILANO Project “Urban Grafts” selected for the exhibition RI-FORMARE MILANO,

2014 _ BIENNALE DI VENEZIA 2014

Atmosphere 1000 Human Environments_ Exhibitions Cube “La Penintenza”

2014 _ DESIGN WEEK MILANO_ POLITECNICO DI MILANO

Atmosphere 1000 Human Environments_ Exhibitions Cube “La Penintenza”

2011 _ WORKSHOP “Donana Out Of The City”

TECNICAL SKILLS MODELLING _ Autocad _ High level _ Physical Modelling _ High level _ 3d Studio Max/Corona Render + Photoshop _ Medium level GRAPHICS _ Adobe Photoshop _ High level _ Adobe Illustrator _ Medium level _ Adobe In Design _ Medium level

LANGUAGE ITALIAN (native), ENGLISH (good)


LISBON OPEN ROOM LOCATION:Lisbon TYPE:Student Residence _ Social and Cultural Spaces YEAR:2015 Il progetto si basa sulla riqualificazione urbana di un’area strategica accanto al Mosteiro de São Vicente de Fora nel vecchio quartiere dell’Alfama di Lisbona. L’intervento si basa sulla ricostruzione morfologica del miraduro adiacente al monastero e la ridefinizione di un rapporto funzionale e volumetrico che colleghi le diverse quote altimetriche del sito. Il progetto si pone come cerniera del tessuto urbano offrendo diversi spazi su più livelli. Il volume ad L posto sul margine del Miraduro avvolge una corte, elemento di connessione tra i diversi spazi.

ASSONOMETRIA LIVELLI +72m Residenza Studenti

+72m Residenza Studenti

+ 62m Miraduro

+ 58m Aula Studio Accesso Studenti Spazio Espositivo + 56 Accesso Secondario Studenti + 57m Accesso Spazio Espositivo + 54m Spazio Espositivo Spazio Multifunzionale + 50m Spazio Multifunzionale


ASSONOMETRC VISTA ASSONOMETRICA VIEW


AULA STUDIO - ACCESSO STUDENTATO + 58 M


VISTA ESTERNA VISTA CORTE

SEZIONE SUD-OVEST


URBAN GRAFTS LACATION:Milan TYPE:Masterplan of ex-Barracks Rubattino YEAR:2015 Il progetto prevede di affiancare attività tipiche della scala urbana (commercio, sale espositive, auditorium,biblioteca e spazi di coworking) a quelle di scala più locale (residenza, centro civico ed asilo). Dal punto di vista dell’impianto insediativo la Caserma si trasforma quindi da grande spazio introverso a spazio permeabile e trasparente per ospitare queste attività. Si svuota quasi completamente una delle sue campate centrali per garantire un percorso in direzione longitudinale, che funziona come collante tra i diversi ambiti e la caserma viene agganciata ad un sistema di 3 edifici a C che lavorano con essa formando un sistema di corti ospitanti la residenza.

ASSONOMETRIA LIVELLI

Edicio Esistente

Nuovo Intervento

Sistema Corti Sistema Cortili

Spazio Pubblico

Percorsi

Percorsi

Sistema Verde

MASTERPLAN PROSPETTO NORD

PROSPETTO OVEST



PIANO TERRA SEZIONE TRASVERSALE


VISTA ESTERNA-VISTA STRADA INTERNA


ROVELLO 14,

Trasforzioni resilienti in piani-sequenza per la città consolidata LOCATION: Milan TYPE: Tesis on resilient architecture YEAR: 2015 Il progetto di tesi affronta il tema dell’architettura resiliente attraverso l’analisi di una serie di casi-studio. Le architetture prese in esame vengono raccolte per mezzo di una serie di categorie resilienti che ne descrivono le caratteristiche e le diverse applicazioni in relazione al diverso contesto di applicazione. L’area di progetto si colloca nell’ambito di uno studio condotto sulla necessità e la potenzialità degli spazi abbandonati all’interno della città consolidata, in viSCHIZZI PROGETTUALI

sta di una nuova riconversione, tesa alla contrazione dello scenario urbano di Milano. Il sito, localizzato in Via Rovello, si inserisce in un fazzoletto di terra nel centro di Milano, tra il Catello sforzesco e Piazza Duomo. Questo spazio ospita un vecchio parcheggio degli anni Sessanta; oggi, in condizione di totale abbandono e degrado. Il progetto si pone l’obiettivo di inserire, all’interno del centro storico, una struttura che sia al contempo statica e dinamica. I volumi che definiscono il progetto, di altezze diverse, sono frutto di un attento studio dei bisogni ambientali e funzionali del particolare contesto in cui si insinua. Il loro accostamento delinea una corte interna che intende essere - forte di un’ampia apertura nell’edificio su strada - luogo catalizzatore di attività pubbiche e private su diverse scale. Più in particolare, il progetto è il risultato di una serie di considerazioni sulla modularità strutturale e sulla possibilità di progettare un organismo architettonico dell’abitare, che nel tempo dia l’opportunità ad ogni uomo di organizzare e modificare il proprio ambiente in funzione delle personali necessità della vita. MASTERPLAN


INFOGRAFICA EDIFICI/AREE ABBANDONATE

RESILIENZA BIOLOGICA -Interconnesione a rete -Diversità e Ridondanza -Strutture attraverso di verse scale -Auto-adattarsi Auto-Organizzarsi RESILIENZA ARCHITETTONICA -Multi-scalarità -Modularità -Studio ambientale -Struttura -Partecipazione

RETI LOCALI/METROPOLITANE


PROSPETTO VIA ROVELLO

PIANTA TIPO


VIA ROVELLO - BALLATOIO- SPAZIO COMUNE


CORTE-INGRESSO VIA ROVELLO-MODELLO DIAFRAMMI


SEZIONE LOGITUDINALE VIA ROVELLO


TORRE PORTA ROMANA LOCATION: Milan TYPE: Social Housing Tower YEAR: 2015 La torre si caratterizzaformalmente per una forte rotazione della parte superiore (quadrata) di 45 gradi per una migliore esposizione solare, lasciando la base ;anch’essa quadrata ma inscritta nella parte superiore, in linea con il contesto. La struttura è composta di un vano scale e 8 colonne principali che attravesano l’intero edificio, punti di scarico, ai quali si agganciano tre piani tecnici di travi post-compresse che sorregono tre gruppi di piani sospesi, garantendo i diversi sbalzi generati dalla rotazione.

ASSONOMETRIA LIVELLI +100m Ristorante

+95m Piano Tecnico +92m Residence +71m Residence

+68m Piano Tecnico +65m Social Housing

+49m Social Housing +46m Piano Tecnico +43m Social Housing +19m Social Housing +16m Uffici +0m Entrata


PIANO TIPO PROSPETTO TIPO


DETTAGLIO COSTRUTTIVO PARTE SUPERIORE


DETTAGLIO COSTRUTTIVO PARTE INFERIORE


LIBRERIA CONTENITORE TYPE: Libreia/Mobile Contenitore YEAR: 2014 I montanti sono i perni attorno al quale ruota il progetto, grantiscono il movimento verticale delle diverse parti che compongono la libreria, per mezzo di binari in alluminio che corrono lungo tutta la loro lunghezza. Questi sono segnati da diversi steps ogni 20 cm per permettere diverse posizioni lungo tutta la struttura. La mensola secondo elemento della composizione, si muove per mezzo di un carrello che scorre lungo i binario. Il carrello si compone di una placca sulla quale sono alloggiate delle ruote e che funge da sostegno per il piano; questa è alloggiata all’interno di un scasso nascondendo il sistema di connessione. Il freno si compone di un carrello lungo il quale scorre un perno, il suo movimeto è dato da una molla posta al suo interno, che innesca il meccanismo. La scelta di non nascondere il binario, il carrello e il perno rivela l’intenzione di esaltare il dettaglio ed il suo funzionamento.

PROSPETTO DI PROGETTO


SISTEMA SCORRIMENTO MENSOLE

SISTEMA AGGANCIO SGANCIO

PROGETTO MENSOLE

SEZIONE CASSETTO

APERTIRA CASSETTI

INCASTRO MONTANTI


PENITENZA TYPE: Atmosphers 25x25x25, Salone del mobile, Biennale Venzia YEAR: 2014 Il concetto della solitudine che accompagna il rapporto tra l’uomo e lo spazio che lo circonda, ci ha reso ciechi all’architettura della gente, convinti che il disegno, come rappresentazione, sia il mezzo per descrive la realtà dello spazio fisico. L’indifferenza dell’uomo al susseguirsi di non luoghi, che scandiscono la visione dell’occhio umano, ha portato a un’incontrolabile presenza di questi e a una condizione di astanza degli stessi. Li attraversiamo tutti i giorni, li costeggiamo tutti i giorni e li occupiamo tutti i giorni. Le reazioni che un’ambiente dovrebbe suscitare in risposta alla scomparsa di un significato, a discapito dell’interesse, si tramutano nel mio concept in uno stato di solitudine , ma che deve esprimere la riflessione. La penitenza per l’indifferenza umana alla condizione in cui verte, si esprime all’interno del cubo, come obbligo a fissare in solitudine l’unico angolo buio di uno spazio di redenzione dalle infinite possibilità e totale trasparenza.

VISTA CUBO

CUBO COME FINESTRE


VISTA DALL’ALTO

CUBO COME FINESTRA



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