Dolomiti 2010
Club Alpino Italiano Sezione di Valenza
Pocol - Cortina Sui sentieri della Grande Guerra 25 - 30 Giugno / 6 giorni 5 notti
Hotel Villa Argentina
La piÚ incredibile e leggendaria delle guerre si accanÏ lungo il fronte delle Dolomiti per quasi due anni e mezzo dal maggio 1915 al novembre 1917, in un ambiente naturale maestoso, severo e difficile, a circa novantacinque anni di distanza le montagne ne portano ancora i segni: tra pareti e ghiaioni sono ben visibili trincee, gallerie, postazioni in caverna e altri resti lasciati dagli anni di Guerra, fra i quali particolarmente impressionanti sono i crateri prodotti dall’esplosione delle mine. Noi visiteremo anche questi luoghi. Il nostro pensiero va ai soldati di montagna e a tutti gli uomini di ogni nazione che sono morti o hanno sofferto sui campi di battaglia del nostro martoriato pianeta, provando gli stessi sentimenti, a loro che continuano ad insegnarci quanto sia assurda la guerra.
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VenerdĂŹ 25 Partenza di primo mattino da Valenza via autostrada percorso: Piacenza - Brescia - Verona - Padova - Mestre - Treviso Vittorio Veneto - Belluno - Statale Valle di Cadore - San Vito di Cadore Cortina - Pocol. - Km. 500 circa.
Per chi arriva entro le ore 12 ci sono due possibilitĂ : Salita con impianti al Faloria Partenza di primo pomeriggio, ore 14 circa. Da Cortina via Ria De Zeto 10, salita al Rif. Faloria a (m.2123) discesa a Cortina a piedi 910 m. disl. ore 2:30 diff. E. PossibilitĂ di raggiungere il Rif.Tondi, 200 m. disl. e ridiscendere con la funivia. Splendido panorama sulla conca Ampezzana ( TofaRif. Lagazuoi
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Sabato 26 Sentiero dei Kaiserjäger Partenza dal passo Valparola (2197 m. ) si segue il camminamento delle trincee ( Vonbank ).Si sale a serpentina (breve tratto attrezzato verso la cima del piccolo Lagazuoi (2778), circa 2.30 ore dal passo Valparola. Dalla cima si scende al rifugio Lagazuoi (2752 m.) dal rifugio si hanno 2 opportunità di discesa: 1) per chi è attrezzato (pila casco e imbrago) discesa per la galleria Lagazuoi, utile anche una breve ma esposta visita alla famosa cengia Martini,spina nel fianco della difesa Austriaca mai conquistata dal nemico, si segue quindi il sentiero 402 che scende al Passo Falzarego. 2) per chi è senza attrezzatura si percorre il sentiero 402 che dal rifugio attraverso la Forcella Lagazuoi e la Forcella Travenanzes scende verso il passo Falzarego. Diff. EE - ore 5/6 circa - Disl. 600 m. Lunghezza galleria (1100)m.
Giro corto Dal passo Falzarego si prende la funivia per il rifugio Lagazuoi. Si sale fino alla cima del Piccolo Lagazuoi (2778 m) per poi scendere): a piedi sul sentiero 402 verso la forcella Travernanzes e forcella Lagazuoi, o in funivia. Diff. E - ore 2:30/3:00 circa - Disl. in salita 30 m. in discesa 700 m. —————————————————————————
Hotel Villa Argentina Località Pocol Tel. 043 65641 4
Sabato 26
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Domenica 27 Giro Nuvolau - Averau - 5 Torri Si parte dalla stazione Bai De Dones (1889 m.) sulla grande strada delle Dolomiti, ampio parcheggio. Dalla stazione a monte della seggiovia si supera il Rif. Scoiattoli scendendo leggermente, si percorre un sentiero attraverso le postazioni, camminamenti, ripari, ricoveri ai piedi delle 5 Torri. Si sale al rif. 5 Torri ( in guerra sede del comando Italiano!). Con il sentiero 443 si raggiunge il bivio per il Passo Giau. Si prende il sentiero 438 fino al rif. Nuvolau, poi il sentiero 439 per raggiungere la forcella omonima nelle vicinanze del rif. Averau con possibilità di salire sul Monte Averau tramite ferrata (100 m) facile,ma solo per chi ha l’attrezzatura. Si ritorna al rif. Scoiattoli con il 439. Si scende in seggiovia o a piedi. Disl. 550 m.- Diff. EE - EEA (ferrata) - tempo perc. Ore 4/5
Giro corto Salita in seggiovia sino al Rif. Scoiattoli, si percorre un sentiero nuovo, si raggiunge un posto di vedetta riedificato con incantevoli scorci di vetta. Si piega a ds. sotto le rocce, tra pini e mughi, si scende alla strada cinque Torri, qui si va dritti nel bosco sino al lago Bai De Dones, e si ritorna alla stazione a valle della seggiovia. Disl. in discesa 400 m. - Diff. E. - Tempo perc. Ore 1:45
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Domenica 27
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Lunedì 28 Giro e salita sulla Tofana di Rozes Due alternative: salita alla vetta della Tofane oppure il giro attorno: 1) Salita alla cima: punto di partenza rifugio Dibona (2083 m.) che si raggiunge in auto. Si prende il sentiero 403 e si arriva al Rif. Giussani, dove parte il sentiero per la cima della Tofana di Rozes (3228 m.), sentiero ben segnalato da vernice azzurra. Itinerario alpinistico in quota, facile con buone condizioni atmosferiche, ma lungo e faticoso. In questo periodo è possibile che ci siano tratti innevati da attraversare, si raccomanda calzature adeguate. Ritorno sullo stesso percorso.Dalla cima Tofana, incomparabile balcone panoramico su buona parte delle Dolomiti. Disl. ( 1140 m.) - ore 6/7 circa - Diff. EE
2) Giro attorno alla Tofana: escursione in senso orario; si parte dal rif. Angelo Dibona ( 2083 m.), poi si prosegue per il sentiero 404 e si costeggia la base della Tofana di Rozes fino sotto il Castelletto e si scende alla forcella Col Dei Bos. Poi per la Val Travenanzes costeggiando il lato ovest della Tofana si arriva alla base del Masarè. Si deve superare un salto roccioso: per chi ha l’attrezzatura la ferrata della Scala Minighel, gli altri quindi per il sentiro 403 attraverso varie postazioni militari della ex prima linea austriaca e italiana si giunge al rif. Camillo Giussani del Cai di Cortina a 2580 m. Si sale per il Valon de Tofana arrivando in breve al rif. Dibona. Disl. 600 m. - diff. E - ore 6:00 circa
Giro corto Partenza dal bar Ra Nona per i sentieri 412/402 per la forcella Col dei Bos,poi si prende il bivio per il Valon Tofana sul sentiero 404 costeggiando la parete sud della Tofana dove si può salire al rif. Giussani oppure si scende all’Alpe de Sotecordes e si rientra al bar Ra Nona tramite il 412. Disl. 400 m. - Diff. E - ore 4:00 circa.
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LunedĂŹ 28
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MartedĂŹ 29 Sentiero Ra Zestes (anello
antiorario)
In auto si va verso Frazioni Gilardon, Colfiere e Rumerlo. Parcheggio ristorante Pietofana. Si parte sul sentiero 410 in direzione nord,si lascia a ds.il sentiero che scende al Lago Ghedina,si prosegue in salita nel bosco con una serie di tornanti, si supera le Crepe di Cianderou, si piega bruscamente a sn. per il sentiero 446 che permette di uscire dal bosco e raggiungere Cima Ra Zestes (2420) Si scende quindi alla Forcella Ra Valles (2300) e alla forcella Ra Zestes e si arriva al ritorante Pietofana. Disl. 650 m. - Diff. EE - Tempo perc. 4:00 / 5:00
Giro corto
1) Oppure dal ristorante Pietofana si prende il sentiero 405 che porta al rifugio Duca D’Aosta (2098 m.) e possibilità di salire al rifugio Pomedes (2303 m.) tramite sentiero. Rientro per lo stesso sentiero. Disl. 400 m. - Diff. E. - Tempo perc. ore 1:30 / 2:00
5 Torri Torri 5
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MartedĂŹ 29
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MercoledÏ 30 Cima Col Dei Boss Dal passo Falzarego per sentiero 402 verso la forcella Travenanzes si sale alla cima Falzarego e la cima Col dei Boss (2559). Eventuale visita alle caverne salendo dalla forcella Col Dei Bos,del Cannone e del Castelletto,(ma solo per chi ha l’attrezzatura, casco e pila). Si scende per la mulattiera di guerra si passa poi sotto le Torri Falzarego (zona Ospedale) e quindi per il passo Falzarego. Difficoltà EE/A (galleria) - disl. 500/700 m. - ore 5/6 circa
Eventuale visita al forte 3 Sassi: museo della 1 Guerra Mondiale.
Coordinatori: Giovanni e Stefano Sisto Cell. 338 5315376
Percorsi studiati con la collaborazione di Roberto Vecellio del Cai di Cortina Rif. Nuvolau
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MercoledĂŹ 30
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Piccolo Lagazuoi
Possibilità di serata con il Prof. Giacomel esperto studioso della storia locale e del Cadore ——————————————————
“ Tra queste montagne si scontrarano due eserciti con le opposte volontà di avanzare o di far retrocedere. Una massacrante guerra di trincea e d’artiglieria che lasciò segni indelebili sulle Dolomiti” Da la Grande Guerra nella Valle D’Ampezzo Cinque Torri prima parte 1914 / 1915 di Paolo Giacomel
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Tofana di Rozes m. 3225
Gli escursionisti e turisti in considerazione dei rischi e pericoli inerenti allo svolgimento dell’attività, in particolare all’escursionismo esonerano la Sezione e gli accompagnatori da responsabilità per infortuni che dovessero verificarsi.
Il programma potrà subire variazioni o cancellazioni in relazione alle condizioni atmosferiche o al giudizio insindacabile degli organizzatori.
S.R.L.
E TELESOCCORSO Centrale Operativa Uffici Tel. 0131 947211 Tel. 0131 950281 Fax 0131 951015 Fax 0131 958256
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Forte 3 Sassi
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Lettere dal fronte “ Vi sono truppe allo scoperto, sotto il tiro del cannone nemico, con 15° sotto zero, e si vuole che avanzino. Muoiono gelati a centinaia e ciò è ignorato dal paese. Gli ufficiali più arditi hanno crisi di pianto di fronte alla vanità degli sforzi, davanti all’impossibile”.
Lettera di un generale dissidente a Giolitti, 1915 “ Siamo balzati fuori tutti insieme: siamo a 1000 m. dalle prime trincee tedesche. Il rumore dalla fucileria e del bombardamento è infernale. Un proiettile scoppia a 2 m. da me: una scheggia mi ammacca l’elmetto, ma non sono ferito. Altri 15 m. e un altro proiettile mi cade ai piedi. Abbiamo conquistato la prima linea: un centinaio di tedeschi, con le mani alzate, corrono verso di noi. Non riesco a impedirmi di sparagli addosso. Molti miei compagni sono morti, non abbiamo più ufficiali. Anche le trincee adesso sono piene di tedeschi che sono morti”.
Fronte occidentale “ Non si creda agli atti di valore dei soldati,non si dia retta alle altre fandonie del giornale, sono menzogne. Non combattono, no , con orgoglio, né con ardore; essi vanno al macello perché sono guidati e perché temono la fucilazione”.
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Club Alpino Italiano
Sezione di Valenza “Davide e Luigi Guerci� Giardini Aldo Moro - 15048 - Al Tel. 0131 945633 Cell. 340 9882624 - 331 2557778
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