PORTFOLIO FEDERICO QUAGGIO

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FEDERICO QUAGGIO PORTFOLIO

DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA COSTRUZIONE CONSERVAZIONE


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FEDERICO QUAGGIO PORTFOLIO

GRAFICHE QUAGGIO

EDITED BY GRAPHIC QUAGGIO 3


Corso di Laurea Triennale in Architettura Alunno: Federico Quaggio Matricola: 286429 Anno Accademico: 2018/2019

Ateneo: IUAV

Dipartimento: “DACC� Nato: 28/03/1997 Residente: Via Rovereto 33/b Selvazzano Dentro Padova Cell. +39 388 1819109 E-mail: quaggiofederico@gmail.com

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SCOPERTA 10 Rwanda Chapel

24 Studentato Fondazione IUAV

38 Geometria Delle Stelle

50 Mercato di Massanzago

62 Viaggio Le Corbusier

TITUBANZA 68 Workshop Ostia

72 W.A.VE Autunnale

76 Viaggio Moderno Low-Tech

80 Viaggio nella Grecia Antica

84 Casa D’Atelier

90 W.A.VE 2018

92 W.A.VE 2017


Premessa

Scoperta, Titubanza e Curiosità. Questi tre sostantivi rappresentano il fulcro dei miei tre anni universitari, sono inoltre la chiave di lettura fondamentale del portfolio, che si basa sui progetti e sui viaggi svolti, ma soprattutto sul cammino personale che ho affrontato, sullo sviluppo della persona che ero e che sono diventato e voglio dimostrare come i miei progetti siano collegati a questo. Il mio percorso è segnato da queste tre tappe , il cui inizio cronologico nella mia esperienza avviene con Titubanza e Curiosità e si chiude (temporaneamente) con la Scoperta. Le prime due trovano riscontro nei progetti sviluppati nei primi anni universitari, la parte di maggiore importanza è data dalla Titubanza che esprime la persona che ero. Avevo molte incertezze nel prendere decisioni o nel fare una scelta, ma soprattutto nell’ espormi, ponevo di fronte a me un velo che mi separava dalle esperienze che vivevo e che non riuscivo a mettere in pratica nei progetti che realizzavo. La Titubanza però è seguita dalla fase della Curiosità, caratteristica che ha iniziato a farsi viva in me un po’ alla volta, ad esempio affrontando vari viaggi di istruzione, vedendo e vivendo di persona architetture e paesaggi e cercando di capire l’interazione che c’è tra essi. Grazie a questo momento ho iniziato a capire che per amare l’architettura dovevo mettere in gioco me stesso, le mie capacità, le mie riflessioni e le mie idee,

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dovevo essere presente nei miei progetti fino in fondo e per farlo dovevo strappare quel velo e uscire allo scoperto. La Curiosità è stata la mia ancora di salvezza e lo è ancora oggi, penso che senza questa voglia di scoprire e capire le cose non sarei mai arrivato alla Scoperta, inoltre però credo che senza il momento negativo che è stata la Titubanza non avrei mai raggiunto la Curiosità e scoperto le mie capacità e il profondo interesse che nutro per l’architettura. La Scoperta è quindi il punto di arrivo finale, quello più produttivo dei miei tre anni universitari. Attraverso l’esperienza sono finalmente riuscito a realizzare dei progetti più articolati, contenenti idee personali, ragionamenti curati e studiati, delle architetture che presentano una maggiore coscienza di me stesso, cresciuta con il tempo e con la pratica di pari passo con i miei progetti. La particolarità del portfolio sta nell’ordine dell’impaginazione di questi ultimi. Ho deciso di partire dal punto di arrivo finale ovvero la Scoperta perchè tutto questo ragionamento spiegato è stato il frutto di una profonda analisi degli ultimi progetti realizzati, grazie a questi mi sono reso conto di come si sia svolto il mio percorso universitario in questi tre anni, della consapevolezza che ho appreso dei primi anni di studi e di come sia riuscito ad assimilare gli insegnamenti e a metterli in pratica nei progetti. Ecco quindi che in realtà la fine è il principio di un profondo ragionamento sulla mia esperienza con l’architettura.

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SCOPERTA

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Che cos’è una scoperta per me? La scoperta consiste in un arrivo caratterizzato da diversi progetti, frutto di mie idee (con la collaborazione di altri, docenti e compagni di studio). La scoperta quindi rappresenta l’acquisizione di una maggiore coscienza di me stesso e dei miei pensieri, frutto di uno studio approfondito, di riflessioni, di sbagli e ripensamenti ma anche di conclusioni e certezze che mi hanno quindi portato alla realizzazione di questi progetti. Per me la scoperta è quel qualcosa che prima non sapevo, ma grazie alla curiosità e allo studio e ad un percorso fatto di vicende positive e negative, ho raggiunto un punto significativo, che prima non conoscevo e che mi ha fatto apprendere e sviluppare dei concetti che si sono rivelati positivi per il successo dei progetti e della mia esperienza personale. La curiosità nel mio vissuto vuol dire togliere il velo bianco davanti a me che mi ha sempre protetto ma a volte anche fermato o limitato nelle mie esperienze e nelle mie idee senza che riuscissi a mostrare le mie caratteristiche principali e i miei punti di forza nel progettare. Per me l’ esperienza universitaria è stata fondamentale per conoscere altre persone e capire come gli altri riuscivano a realizzare progetti che io non riuscivo nemmeno a concepire e facendo così ho imparato che, togliendo questo velo e facendo vedere me stesso, posso avere delle soddisfazioni sia personali che di gruppo, come partecipare al concorso YAC di una cappella in Rwanda, sviluppare uno studentato nell’isola di Poveglia a Venezia all’interno di un edificio preesistente, progettare un mercato che potesse relazionarsi con altri edifici e una piazza, progettare un percorso nel deserto scandito da migliaia di pali che creano dei quadri visivi nel paesaggio sempre in movimento e fare un viaggio tutto dedicato a Le Corbusier per capire e studiare il più possibile le sue principali opere che hanno segnato l’architettura del 900. Tutto questo per me è stata una scoperta: riuscire a sviluppare tutto ciò da protagonista insieme ai miei compagni mi ha fatto crescere e apprendere cose che prima non avrei mai immaginato.

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YOUNG ARCHITETCS COMPETITIONS

Chi: Federico Quaggio Marco Nesi Simone Tosato Cosa: Concorso YAC Quando: 2019

Dove: Rukomo, Rwanda

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RWANDA CHAPEL

La comunità di Rukomo, una tragedia consumata in 100 giorni, la religione (re-ligere) che tiene insieme, metaforicamente e spazialmente. Ecco dunque la proposta di un luogo sacro, una cappella, inteso come spazio di silenzio per consentire alla mente e allo spirito di riflettere e sentirsi parte di una comunità più ampia, consapevole e benevolente. La struttura proposta interpreta la comunità (due setti in calcestruzzo che rappresentano l’abbraccio del Padre e del Figlio) e la memoria (un orizzonte semantico che accompagna il fedele, il pellegrino, il viandante composto dallo scandire di 100 pali in legno, tanti quanti le giornate dell’aberrante massacro) in uno spazio contemporaneo, senza tempo e per tutti i tempi (metafora della caverna, della “creazione” del cosmo). Una cappella illuminata dai riflessi dorati delle pareti rese domestiche dall’uso dei vasi in cotto quali casseforme a perdere dei fori. E affinché il processo della creazione, della memoria e della misericordia si ripeta in eterno, l’antro è aperto anche verso il cielo con un oculo che mette in relazione duale il cielo e la terra, il sacro e il profano, il padre con il figlio e la comunità. Del resto Rwanda, per chi non rimane sul superficiale ma ha la pazienza di interrogarlo, è un nome sospeso tra un passato di identità culturali smarrite e il futuro escatologico della solidarietà.


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RWANDA CHAPEL


RWANDA CHAPEL

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1/3

1/3

1/3 1/3

TRACCIATO REGOLATORE

1/3

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CERCHIO PERFETTO

1/3

ELEVAZIONE ED ESTRUSIONE

SVILUPPO

ACCESSI

SPIRALE

CIRCOLAZIONE

RECINTO

RWANDA CHAPEL


COPERTURA IN CALCESTRUZZO

MURI PORTANTI

PALI DI LEGNO

RWANDA CHAPEL

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B

A B

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RWANDA CHAPEL


A RWANDA CHAPEL

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RWANDA CHAPEL


RWANDA CHAPEL

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RWANDA CHAPEL


PADRE

FIGLIO

SPIRITO SANTO

La croce, quinta semantica dello stare insieme cristiano (re-ligione) è la risultante dell’avvicinarsi prospetico dei tre setti portanti: il Padre, il Figlio e Spirito Santo. E solo dai confini esterni (dello spirito santo) si avrà l’epifania della vera croce (sovrapposizione prospettica di tagli di luce sui setti del Padre e del Figlio), per una interpretazione architettonica delle Sacre Scritture: «Dio si è rivelato come Padre, come Figlio e come Spirito Santo»

RWANDA CHAPEL

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RWANDA CHAPEL


PAINTER

DAVIT PHOENIX

ARIES SOUTH CROSS WHALE

MAJOR DOG

SHIELD

IDRO

FLYING FISH

HULL SIRIO

RWANDA CHAPEL

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STUDENTATO FONDAZIONE IUAV

Chi: Federico Quaggio Marco Comunian Cosa: Laboratorio integrato 2 Professori: Esther Giani Emilio Meroi Quando: 2018

Dove: Isola di Poveglia, Venezia

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STUDENTATO FONDAZIONE IUAV

Collocato come secondo progetto, lo Studentato nell’isola di Poveglia a Venezia risulta essere il corso di laboratorio integrato del secondo anno dove ho potuto iniziare a ragionare sull’architettura, dall’interno verso l’esterno, dal dettaglio al contesto e viceversa. Questo mi ha permesso di sviluppare due tipologie di camere, una singola e l’altra doppia. Utilizzando una serie di geometrie e proporzioni, esse si sono appropriate via via di tutto l’edificio da sviluppare, creando armonia e funzionalità per ogni singolo spazio. In questo progetto per la prima volta sono riuscito a buttare a terra il telo bianco che tenevo sugli occhi grazie allo studio di architetti a far valere le mie idee e i miei studi. Per la prima volta non sono stato un semplice “operaio” che doveva semplicemente disegnare e ascoltare i compagni, ma ho potuto mettermi in gioco e sviluppare le mie idee. Il progetto in questione è suddiviso in tre piani: il piano terra, un’area svago a contatto con i muri preesistenti, un grande atrio a cielo aperto e degli uffici. Il piano primo, rialzato dai pilastri contiene il primo livello di camere dove al centro è presente un blocco di servizi con la scala, ascensore, la zona relax e la cucina. Nella zona centrale dell’edificio è presente l’aula studio che si affaccia nell’atrio aperto per far si di convogliare la luce all’interno dell’aula. Il secondo piano è uguale al primo, mentre la copertura è stata pensata come una zona di relax per gli studenti dove possano studiare e divertirsi avendo uno splendido panorama della laguna di Venezia. Un punto fondamentale di questo progetto sta all’interno delle varie camere dello studentato. Le finestre con la loro conformazione strambata creano un quadro visivo verso il paesaggio della laguna di Venezia che sembra entrare ed appropriarsi della camera stessa. Il davanzale della finestra è pensato più basso del normale e più profondo, sia per un’esigenza strutturale, sia per disporre una seduta che valorizza il contesto e la natura per gli studenti.


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STUDENTATO FONDAZIONE IUAV


STUDENTATO FONDAZIONE IUAV

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STUDENTATO FONDAZIONE IUAV


STUDENTATO FONDAZIONE IUAV

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STUDENTATO FONDAZIONE IUAV


STUDENTATO FONDAZIONE IUAV

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STUDENTATO FONDAZIONE IUAV


STUDENTATO FONDAZIONE IUAV

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STUDENTATO FONDAZIONE IUAV


STUDENTATO FONDAZIONE IUAV

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STUDENTATO FONDAZIONE IUAV


STUDENTATO FONDAZIONE IUAV

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GEOMETRIA DELLE STELLE

Chi: Federico Quaggio Marco Nesi Simone Tosato Cosa: Laboratorio di Urbanistica Professori: Marcela Brkljacic Esther Giani Alessio Tamiazzo Quando: 2019

Dove: Deserto di Mendoza

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GEOMETRIA DELLE STELLE

Il primo approccio con il paesaggio è stato una scoperta, un qualcosa da veder con occhi nuovi. Il progetto prevede un percorso nel deserto di Mendoza in Argentina, più precisamente ad Altos Limpios, un luogo dove il deserto prevalentemente pianeggiante inizia ad incresparsi creando delle dune. Ci è stato richiesto di progettare in questo luogo un percorso suddividendolo in tre parti principali: la prima è l’Hito, un punto di riferimento per i visitatori che arrivando dalla strada introduce tutto il percorso e i vari punti del progetto. Come secondo punto era richiesto di progettare il vero e proprio percorso con dei punti di riposo e di ombra per i turisti. Come terzo e ultimo punto un luogo chiamato il Mirador che creasse un punto di arrivo e di osservazione, che non abbiamo inteso come punto di osservazione del paesaggio circostante ma un luogo dove ci si possa sentire a stretto contatto con il cielo e la terra. Tutto questo progetto infatti è improntato su questi due elementi che tramite delle curve sinuose e delle inclinazioni delle pareti e dei pali che scandiscono un ritmo, grazie ai quali l’osservatore è immerso a 360 gradi in questo paesaggio.


AQUARIUM

PAINTER

DAVIT PHOENIX SOUTH CROSS

WHALE

SHIELD COMPASS

CANCER IDRO

SCORPION

HULL

FLYING FISH

LI

SIRIO

STUDENTATO FONDAZIONE

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ELEMENTI

WC

POZZA COLLINA SPIRALE

TRASPORTI

MIRADOR

40

AREE DI RIPOSO

INIZIO PERCORSO

HITO

ACQUA

GEOMETRIA DELLE STELLE

CIRCOLAZIONE


PUNTI DI LUCE

LUCE

GEOMETRIA DELLE STELLE

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N 42

GEOMETRIA DELLE STELLE


GEOMETRIA DELLE STELLE

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GEOMETRIA DELLE STELLE


A L T O S L I M P I O S

MIRADOR

legno relax

PERCORSO agua wc

cemento

HITO

legno

GEOMETRIA DELLE STELLE

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GEOMETRIA DELLE STELLE


GEOMETRIA DELLE STELLE

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GEOMETRIA DELLE STELLE


GEOMETRIA DELLE STELLE

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MERCATO DI MASSANZAGO

Chi: Federico Quaggio Benedetta Falcone Eleonora Todeschi Emma Veronese Cosa: Mercato di 1500 mq Professori: Francesco Cacciatore Dario Trabucco Quando: 2018/2019

Dove: Massanzago, Padova

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MERCATO DI MASSANZAGO

Per la prima volta, in un laboratorio integrato, abbiamo dovuto affrontare anche una componente urbanistica. I primi mesi di questo corso sono stati appunto impiegati per determinare una coerente ed efficace sistemazione dei fabbricati a noi richiesti di progettare: un supermercato, un centro civico con annessa una biblioteca, una tipologia di residenze economiche (B) ed un’altra tipologia di case per destinatari d’élite (A). Una volta sistemata la distribuzione degli edifici nel lotto assegnato presso il comune di Massanzago in provincia di Padova, singolarmente abbiamo sviluppato un differente progetto mantenendo comunque un’uniformità di stile e coerenza tra i diversi edifici. Tali progetti sono maturati parallelamente sia da un punto di vista architettonico-compositivo che tecnologico. Io ho dovuto sviluppare il supermercato, che però dai miei studi e idee ho subito iniziato a chiamare mercato, un luogo che riprendesse le tradizioni di mercato, uno spazio caratterizzato da diversi negozi dove si possa vivere l’aria di un mercato, un luogo frenetico sempre in relazione con la città e con i suoi abitanti. In questo progetto ho scoperto le tradizioni italiane e ho cercato di metterle tutte insieme in un unico edificio che potesse diventare il nuovo simbolo di questo paese e di tutti quelli vicini. Un luogo dove le persone possano comprare alimenti di qualità riscoprendo le tradizioni italiane.


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+ 0,00 m

+ 0,00 m

+ 1,00 m

+ 1,00 m

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MERCATO DI MASSANZAGO


± 0,00 m

MERCATO DI MASSANZAGO

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MERCATO DI MASSANZAGO


MERCATO DI MASSANZAGO

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MERCATO DI MASSANZAGO

1 Pavimento industriale in cemento 40mm Barriera al vapore 1mm Massetto 120mm Membrana in polietilene 2mm Isolante in XPS 120mm Guaina tenuto all’acqua 7mm Iglù con massetto 600mm Magrone 15mm TOT 1030,7mm

40mm 3 Pavimento industriale in cemento Barriera al vapore 1mm Massetto alleggerito 120mm Guaina tenuto all’acqua 7 mm Isolante in EPS 60mm Barriera al vapore 1mm Membrana in polietilene 2mm Soletta portante in CLS armato 300mm TOT 531mm

2 Parete portante in CLS 320mm Membrana in polietilene 2mm Isolante in EPS 60mm Membrana in polietilene 2mm Barriera al vapore 1mm Rivestimento in CLS prefabbricato 120mm TOT 505mm

4 Lastre in alluminio Listelli in alluminio Guaina tenuto all’acqua Isolante in XPS Barriera al vapore Membrana in polietilene Soletta Bubbledeck

8mm 40mm 7 mm 120mm 1mm 2mm 500mm TOT 678mm


4

3

2

1

MERCATO DI MASSANZAGO

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3

4

5 2

C

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MERCATO DI MASSANZAGO


1

Chiusura orizzontale inferiore Funzione

Materiale

Strato di finitura

Cemento levigato

Strato di controllo al vapore Barriera al vapore 1 Chiusura orizzontale inferiore Strato di integrazione impiantistica CLS alleggerito Funzione Materiale Strato di separazione Membrana in polietilene Strato di finitura Cemento levigato Strato di isolamento termico Polistirene espanso estruso Strato di controllo al vapore Barriera al vapore Strato di separazione Membrana in polietilene 1 Chiusura orizzontale inferiore Strato di integrazione impiantistica CLS alleggerito Strato portante CLS armato Funzione Materiale Strato di separazione Membrana in polietilene Strato di alleggerimento Igl첫 in polipropilene Strato di finitura Cemento levigato Strato di isolamento termico Polistirene espanso estruso 1 Chiusura orizzontale inferiore Magrone CLS Strato di controllo al vapore Barriera al vapore Strato di separazione Membrana in polietilene Funzione impiantistica TOT Strato di integrazione CLSMateriale alleggerito Strato portante CLS armato Strato di finitura Cemento Strato di separazione Membrana inlevigato polietilene Strato di alleggerimento Igl첫 in polipropilene Strato di di isolamento controllo al termico vapore Barriera al vapore Strato Polistirene espanso estruso Magrone CLS Strato Strato di integrazione impiantistica CLS alleggerito di separazione Membrana in polietilene 2 Chiusura verticale TOT Strato di separazione Membrana in polietilene Strato portante CLS armato Funzione Materiale Strato didi isolamento termico Polistirene espanso estruso Strato alleggerimento Igl첫 in polipropilene Strato di finitura CLS armato prefabbricato Strato Magrone di separazione Membrana in polietilene CLS Strato di separazione Membrana in polietilene 2 Strato portanteChiusura verticale CLSTOT armato Strato di isolamento termico Polistirene espanso sinterizzato Strato di alleggerimento Igl첫 in polipropilene Funzione Materiale Strato di separazione Membrana in polietilene Magrone Strato di finitura CLS armatoCLS prefabbricato Strato di controllo al vapore Barriera al vapore TOT Strato di separazione Membrana in polietilene Strato portanteChiusura verticale CLS armato 2 Strato di isolamento termico Polistirene espanso sinterizzato TOT Funzione Materiale Strato di separazione Membrana in polietilene Strato di finitura CLS armato prefabbricato Strato di controllo al vapore Barriera al vapore 2 Chiusura verticale Strato di separazione Membrana in polietilene Strato portante CLS armato Strato di Funzione isolamento termico Polistirene Materiale espanso sinterizzato 3 Chiusura orizzontale superiore 2% pendenza TOT Strato di finitura CLS armato prefabbricato Strato di separazione Membrana in polietilene Funzione Materiale Strato di separazione Membrana polietilene Strato di controllo al vapore Barriera in al vapore Strato protezione Lastre in alluminio riciclato Strato Strato di isolamento PolistireneCLS espanso sinterizzato portantetermico armato Listelli in alluminio riciclato Strato supporto 3 Strato didi separazione in polietilene Chiusura orizzontale superioreMembrana 2% pendenza (0,20x0,10) TOT

Spessore (m)

Peso Specifico (Kg/m3)

Peso Elemento (Kg/m2)

E.E. (elemento)

E.E.

E.C. (elemento)

E.C.

0,04

1600

64

1,5

96

2,36

151,04

0,001 Spessore (m) 0,12

1200 Peso Specifico (Kg/m3) 1500

1,2 Peso Elemento (Kg/m2) 180

22,12 E.E. (elemento) 0,81

26,544 E.E. 145,8

1,6 E.C. (elemento) 0,17

1,92 E.C. 30,6

0,002 0,04 0,12 0,001 0,002 (m) Spessore 0,12 0,12 0,002 4(h0,50) 0,04 0,12 Spessore 0,15 (m) 0,001 0,002 1,055 0,12 0,12 0,04 0,002 4(h0,50) 0,001 0,12 0,15 0,12 0,002 Spessore 1,055 (m) 0,002 0,12

910 1600 35 1200 910 Peso Specifico (Kg/m3) 1500 2400 910 90 1600 35 3 Peso Specifico 1800 1200 (Kg/m ) 910 1500 2400 1600 910 90 1200 35 1800 1500 910 Peso Specifico (Kg/m3) 910 2400

1,82 64 4,2 1,2 1,82 (Kg/m2) Peso Elemento 180 288 1,82 12 64 4,2 2 Peso Elemento 270 1,2 (Kg/m ) 1,82 823,04 180 288 64 1,82 12 1,2 4,2 270 180 1,82 Peso Elemento 823,04 (Kg/m2) 1,82 288

77 1,5 122,5 22,12 77 E.E. (elemento) 0,81 2,36 77 99,2 1,5 122,5 E.E. (elemento) 0,81 22,12 77 0,81 2,36 1,5 77 99,2 22,12 122,5 0,81 0,81 77 E.E. (elemento) 77 2,36

140,14 1,6 96 2,36 514,5 2,5 26,544 1,6 140,14 1,6 E.E. E.C. (elemento) 145,8 0,17 679,68 0,241 140,14 1,6 1190,4 5,03 96 2,36 514,5 2,5 E.E. E.C. (elemento) 218,7 0,241 26,544 1,6 140,14 1,6 3151,904 145,8 0,17 679,68 0,241 96 2,36 140,14 1,6 1190,4 5,03 26,544 1,6 514,5 2,5 218,7 0,241 145,8 0,17 140,14 1,6 E.E. E.C. (elemento) 3151,904 140,14 1,6 679,68 0,241

0,12 4(h0,50) 0,12 0,002 0,15 0,002 0,12 (m) Spessore 1,055 0,06 4(h0,50) 0,002 0,15 0,12 0,001 1,055 0,002 0,25 (m) Spessore 0,06 0,435 0,002 0,12 0,001 Spessore 0,002 (m) 0,25 0,06 Spessore 0,435 (m) 0,12 0,002

35 90 2400 910 1800 910 2400 (Kg/m3) Peso Specifico 25 90 910 1800 2400 1200 910 2400 (Kg/m3) Peso Specifico 25

4,2 12 288 1,82 270 1,82 288 (Kg/m2) Peso Elemento 823,04 1,5 12 1,82 270 288 1,2 823,04 1,82 600 (Kg/m2) Peso Elemento 1,5 894,34 1,82 288 1,2 2 Peso Elemento 1,82 (Kg/m ) 600 1,5 Peso Elemento 894,34 (Kg/m2) 288 1,82

122,5 99,2 1 77 0,81 77 2,36 E.E. (elemento) 107 99,2 77 0,81 1 22,12 77 2,36 E.E. (elemento) 107

514,5 1190,4 288 140,14 218,7 140,14 679,68 E.E. 3151,904 160,5 1190,4 140,14 218,7 288 26,544 3151,904 140,14 1416 E.E. 160,5 2171,324 140,14 288 26,544 E.E. 140,14 1416 160,5 E.E. 2171,324 288 140,14

1,82 1,2 21,6 1,5 600

77 22,12 17,55 107 2,36

910 2400 1200 3 Peso Specifico 910 (Kg/m ) 2400 25 Peso Specifico (Kg/m3) 2400 910

77 1 22,12 E.E. (elemento) 77 2,36 107 E.E. (elemento) 1 77

2,912 151,04 10,5 1,92 2,912 E.C. 30,6 69,41 2,912 60,36 151,04 10,5 E.C. 65,07 1,92 2,912 394,72 30,6 69,41 151,04 2,912 60,36 1,92 10,5 65,07 30,6 2,912 E.C. 394,72 2,912 69,41

2,5 5,03 0,241 1,6 0,241 1,6 0,241 E.C. (elemento) 2,5 5,03 1,6 0,241 1,6 1,6 0,241 E.C. (elemento) 2,5

10,5 60,36 69,408 2,912 65,07 2,912 69,41 E.C. 394,72 3,75 60,36 2,912 65,07 69,408 1,92 394,72 2,912 144,6 E.C. 3,75 225,502 1,6 2,912 0,241 69,408 1,6 1,92 E.C. (elemento) E.C. 1,6 2,912 0,241 144,6 2,5 3,75 E.C. (elemento) 225,502 E.C. 0,241 69,408 1,6 2,912

0,002 910 0,001 1200 0,008 2700 0,06 25 0,25 2400 h(0,20),0,008 2600 0,002 910 (Kg/m3) Spessore 0,435 (m) Peso Specifico

260 1,82 Peso Elemento (Kg/m2) 894,34

17,55 77 E.E. (elemento)

140,14 1,6 2,912 26,544 1,6 1,92 379,08 0,45 9,72 160,5 2,5 3,75 1416 0,241 144,6 4563 0,45 117 140,14 1,6 2,912 E.E. E.C. (elemento) E.C. 2171,324 225,502

Strato di Funzione controllo al vapore Barriera al vapore Materiale Guaina impermeabilizzante Strato di impermeabilizzazione bituminosa Stratoprotezione portante CLS armatoriciclato Strato Lastre in alluminio Strato di isolamento termico Polistirene espanso estruso TOT Listelli in alluminio riciclato Strato di supporto 3 Strato Chiusura orizzontale pendenza (0,20x0,10) di controllo al vaporesuperiore 2% Barriera al vapore

0,001 1200 0,002 1700 0,25 2400 0,008 2700 0,12 22,5 0,435 h(0,20),0,008 2600 Spessore 0,001 (m) Peso Specifico 1200 (Kg/m3)

1,2 3,4 600 21,6 2,7 894,34 260 Peso Elemento 1,2 (Kg/m2)

22,12 44,7 2,36 17,55 129 17,55 E.E. (elemento) 22,12

26,544 1,6 1,92 151,98 0,48 1,632 1416 0,241 144,6 379,08 0,45 9,72 348,3 2,5 6,75 2171,324 225,502 4563 0,45 117 E.E. E.C. (elemento) E.C. 26,544 1,6 1,92

Materiale Guaina impermeabilizzante StratoFunzione di separazione Membrana in polietilene Strato di impermeabilizzazione bituminosa Strato Lastre in alluminio riciclato Stratoprotezione portante Soletta in bubbledeck isolamento termico Polistirene espanso estruso 3 Strato di Chiusura orizzontale superiore 2% pendenza Listelli in alluminio riciclato TOT Strato di supporto (0,20x0,10) Strato di controllo al vapore Barriera al vapore Funzione Materiale

0,002 910 0,002 1700 0,008 2700 0,5 1736 0,12 22,5 3 Spessore 0,833 (m) Peso Specifico (Kg/m ) h(0,20),0,008 2600 0,001 1200

1,82 3,4 21,6 868 2,7 2 Peso Elemento 1158,72(Kg/m ) 260 1,2

77 44,7 17,55 0,78 129 E.E. (elemento) 17,55 22,12

140,14 1,6 2,912 151,98 0,48 1,632 379,08 0,45 9,72 677,04 0,29 251,72 348,3 2,5 6,75 E.E. E.C. (elemento) 391,654 E.C. 6286,084 4563 0,45 117 26,544 1,6 1,92

1,82 21,6 3,4

77 17,55 44,7

Guaina impermeabilizzante Membrana in polietilene Lastre in alluminio riciclato bituminosa Strato portante Soletta in bubbledeck Listelli in alluminio riciclato Strato di supporto Strato di isolamento termico Polistirene espanso estruso 4 (0,20x0,10) Chiusura piana TOT Strato di controllo al vapore Barriera al vapore Guaina impermeabilizzante Funzione Materiale Strato di impermeabilizzazione bituminosa Strato di separazione Membrana in polietilene Strato di finitura Cemento levigato Strato Strato di isolamento termico Polistirene espanso estruso portante Soletta in bubbledeck Strato di controllo al vapore Barriera al vapore 4 Strato di controllo al vapore al vapore Chiusura piana Barriera TOT Strato di integrazione impiantistica CLS alleggerito StratoFunzione di separazione Membrana in polietilene Materiale Strato di impermeabilizzazione Guaina bituminosa Strato portante Soletta in bubbledeck Strato di finitura Cemento levigato Strato di isolamento termico Polistirene espanso sinterizzato TOT Strato di controllo al vapore Barriera al vapore 4 Strato di controllo al vapore Chiusura piana Barriera al vapore Strato di integrazione impiantistica CLS alleggerito StratoFunzione di separazione Membrana in polietilene Materiale Strato di impermeabilizzazione Guaina bituminosa Strato di portante CLS armato Strato finitura Cemento levigato Strato di isolamento termico Polistirene espanso sinterizzato 4 Chiusura piana Barriera TOT Strato di controllo al vapore al vapore Strato di controllo al vapore Barriera al vapore Funzione impiantistica Strato di integrazione CLSMateriale alleggerito Strato di separazione Membrana in polietilene Strato di finitura Cemento levigato Strato di impermeabilizzazione Guaina bituminosa Strato portante CLS armato Strato di controllo al vapore Barriera al vapore Strato di isolamento termico Polistirene espanso sinterizzato 5 Partizione verticale TOT Strato di integrazione impiantistica CLS alleggerito Strato di controllo al vapore Barriera al vapore Funzione Materiale Strato di impermeabilizzazione Guaina bituminosa Strato di separazione Membrana in polietilene Strato di finitura Ceramica Strato Strato di isolamento PolistireneCLS espanso sinterizzato portantetermico armato Strato di incollaggio Calce di cemento 5 Strato di controllo alPartizione vapore verticale Barriera al vapore TOT Strato di separazione Lastra in cartongesso x2 StratoFunzione di separazione Membrana in polietilene Materiale Strato di separazione Barriera al vapore Strato portante CLS armato Strato di finitura Ceramica Strato di isolamento termico e Lana di roccia TOT Stratoacustico di incollaggio Calce di cemento 5 verticale Alluminio riciclato Strato portante in Partizione listelli Strato di separazione Lastra in cartongesso x2 StratoFunzione di separazione Lastra inMateriale cartongesso x2 Strato di separazione Barriera al vapore Strato di finitura Ceramica Strato di incollaggio Calce di cemento Strato di isolamento termico e Lana di roccia 5 Partizione verticale Calce di cemento acustico Strato didi incollaggio Strato finitura Ceramica Strato portante in listelli Alluminio riciclato StratoFunzione di separazione Lastra inMateriale cartongesso x2 Strato di separazione Strato protezione Strato di impermeabilizzazione

0,002 0,008 0,002

910 2700 1700

140,14 379,08 151,98

1,6 0,45 0,48

1736 2600 22,5 Peso Specifico (Kg/m3) 1200 1700 910 1600 22,5 1736 1200 1200 (Kg/m3) Peso Specifico 1500 910 1700 1736 1600 25 1200 1200 (Kg/m3) Peso Specifico 1500 910 1700 2400 1600 25 3 Peso Specifico 1200 (Kg/m ) 1200 1500 910 1600 1700 2400 1200 25 Peso Specifico (Kg/m3) 1500 1200

868 260 2,7 Peso Elemento 1158,72(Kg/m2) 1,2 3,4 1,82 64 2,7 868 1,2 1,2 (Kg/m2) Peso Elemento 1158,72 180 1,82 3,4 868 64 1,5 1158,72 1,2 1,2 (Kg/m2) Peso Elemento 180 1,82 3,4 720 64 1,5 2 Peso Elemento 973,12 1,2 (Kg/m ) 1,2 180 1,82 64 3,4 720 1,2 1,5 Peso Elemento 973,12 (Kg/m2) 180 1,2

0,78 17,55 129 E.E. (elemento) 22,12 44,7 77 1,5 129 0,78 22,12 22,12 E.E. (elemento) 0,81 77 44,7 0,78 1,5 107 22,12 22,12 E.E. (elemento) 0,81 77 44,7 2,36 1,5 107 E.E. (elemento) 22,12 22,12 0,81 77 1,5 44,7 2,36 22,12 107 E.E. (elemento) 0,81 22,12

677,04 4563 348,3 E.E. 6286,084 26,544 151,98 140,14 96 348,3 677,04 26,544 26,544 E.E. 6286,084 145,8 140,14 151,98 677,04 96 160,5 6286,084 26,544 26,544 E.E. 145,8 140,14 151,98 1699,2 96 160,5 E.E. 2446,708 26,544 26,544 145,8 140,14 96 151,98 1699,2 26,544 160,5 E.E. 2446,708 145,8 26,544

0,002 0,002 0,01 0,06 0,3 0,01 0,001 Spessore 0,526 (m) 0,0125 0,002 0,001 0,3 0,01 0,09 0,526 0,01 Spessore (m) h(0,09x0,09) 0,0125

1700 910 200 25 2400 1500 1200 (Kg/m3) Peso Specifico 850 910 1200 2400 200 137,5 1500 3 Peso Specifico 2700 (Kg/m ) 850

3,4 1,82 2 1,5 720 15 1,2 (Kg/m2) Peso Elemento 973,12 10,625 1,82 1,2 720 2 12,375 973,12 15 2 Peso Elemento 270 (Kg/m ) 10,625

44,7 77 6,5 107 2,36 1,75 22,12 E.E. (elemento) 5,05 77 22,12 2,36 6,5 19 1,75 E.E. (elemento) 17,55 5,05

151,98 0,48 1,632 140,14 1,6 2,912 13 0,43 0,86 3,75 160,5 2,5 1699,2 0,241 173,52 26,25 0,38 5,7 26,544 1,6 1,92 E.E. E.C. (elemento) E.C. 2446,708 367,294 53,656 0,265 2,816 140,14 1,6 2,912 26,544 1,6 1,92 1699,2 0,241 173,52 13 0,43 0,86 4738,5 1,05 13 2446,708 367,294 26,25 0,38 5,7 E.E. E.C. (elemento) E.C. 4738,5 0,45 121,5 53,656 0,265 2,816

0,0125 0,001 0,01 0,01 0,09 Spessore 0,01 (m) 0,01 h(0,09x0,09) 0,0125

850 1200 200 1500 137,5 Peso Specifico (Kg/m3) 1500 200 2700 850

10,625 1,2 2 15 12,375 Peso Elemento (Kg/m2) 15 2 270 10,625

5,05 22,12 6,5 1,75 19 E.E. (elemento) 1,75 6,5 17,55 5,05

0,29 0,45 2,5 E.C. (elemento) 1,6 0,48 1,6 2,36 2,5 0,29 1,6 1,6 E.C. (elemento) 0,17 1,6 0,48 0,29 2,36 2,5 1,6 1,6 E.C. (elemento) 0,17 1,6 0,48 0,241 2,36 2,5 E.C. (elemento) 1,6 1,6 0,17 1,6 2,36 0,48 0,241 1,6 2,5 E.C. (elemento) 0,17 1,6

2,912 9,72 1,632

0,5 h(0,20),0,008 0,12 Spessore 0,833 (m) 0,001 0,002 0,002 0,04 0,12 0,5 0,001 0,001 Spessore 0,833 (m) 0,12 0,002 0,002 0,5 0,04 0,06 0,833 0,001 0,001 (m) Spessore 0,12 0,002 0,002 0,3 0,04 0,06 Spessore 0,526 (m) 0,001 0,001 0,12 0,002 0,04 0,002 0,3 0,001 0,06 Spessore 0,526 (m) 0,12 0,001

251,72 117 6,75 E.C. 391,654 1,92 1,632 2,912 151,04 6,75 251,72 1,92 1,92 E.C. 391,654 30,6 2,912 1,632 251,72 151,04 3,75 391,654 1,92 1,92 E.C. 30,6 2,912 1,632 173,52 151,04 3,75 E.C. 367,294 1,92 1,92 30,6 2,912 151,04 1,632 173,52 1,92 3,75 E.C. 367,294 30,6 1,92

53,656 0,265 2,816 26,544 1,6 1,92 13 0,43 0,86 0,38 5,7 26,25 4738,5 1,05 13 E.E. E.C. DI (elemento) E.C. MERCATO MASSANZAGO 26,25 0,38 5,7 13 0,43 0,86 4738,5 0,45 121,5 53,656 0,265 2,816

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MERCATO DI MASSANZAGO


MERCATO DI MASSANZAGO

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VIAGGIO LE CORBUSIER

Cosa: Viaggio Studio Professori: Andrea Guerra Quando: 2019

Dove: Eveux, Vevey, La Chaux De Fonds, Ronchamp, Belfort, Wheil Am Rhein.

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VIAGGIO LE CORBUSIER

Un viaggio dedicato a Le Corbusier, alla scoperta delle sue prime opere, come villa Fallet, Maison Blanche, Villa Schwob per arrivare agli anni 20 con la Villa Le Lac e infine agli anni successivi con il Convento de la Tourette e la Cappella di Notre-Dame du Haut. Un’esperienza che mi ha fatto scoprire l’essenza dell’architettura, la funzionalità e l’emozione che essa può generare su di noi. La vita è un percorso attraverso l’architettura, se questa è scadente o di pregio influenzerà la vita futura delle persone e questo sarà la nostra sconfitta o la nostra vittoria, noi siamo responsabili del futuro delle persone perché siamo noi architetti che progettiamo la quinta scenica dove ognuno di noi potrà vivere le proprie esperienze. L’architettura deve generare emozioni, ogni posto deve essere pensato per quella funzione, ma allo stesso tempo può essere negato o modificato. È il nostro presente che dice dove dobbiamo andare con l’architettura.

1 Cella 58 Couvent Sainte-Marie de la Tourette, Eveux, Le Corbusier. 2 Facciata sud Couvent Sainte-Marie de la Tourette, Eveux, Le Corbusier 3 Meison Le Lac, Corseaux, Le Corbusier. 4 Couvent Sainte-Marie de la Tourette, Eveux, Le Corbusier. 5 Notre-Dame du Haut, Ronchamp. Le Corbusier.


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TITUBANZA

CURIOSITA’

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In questo caso parliamo della Titubanza che è accompagnata dalla Curiosità, consistono nel punto di arrivo più complicato del mio percorso universitario perché si tratta del frutto di riflessioni svolte in 3 anni di lavoro. Questo punto è caratterizzato dall’insieme di progetti svolti principalmente nei primi anni, che sono accomunati da una scarsa presenza di mie idee personali ma per i quali ho prestato una partecipazione maggiormente tecnica e rappresentativa. Figurativamente potrei paragonare la Titubanza ad un velo con due buchi per gli occhi che si trova di fronte a me, questo mi impediva di espormi e di applicare nei progetti concetti visti e assimilati in alcuni viaggi di istruzione che ho affrontato. La Curiosità, invece, è quel momento del mio percorso in cui ho capito di dover abbattere questo velo costrittivo per poter liberare i miei pensieri, mettere in pratica le cose studiate, dire la mia opinione e realizzare progetti contenenti parte della mia esperienza. Che cosa sono la Titubanza e la Curiosità per me? Per me Titubanza vuol dire nascondersi dietro un velo, con due buchi per gli occhi e osservare tutto quello che mi circonda, assimili le cose ma non sai come usarle, cosa vogliono dire, non riesci a dare un ordine logico a tutte queste informazioni. L’unico modo per uscire da questa situazione sono stati la Curiosità, il cercare di capire tutto ciò che ci circonda e provare a renderlo dei pensieri logici che mi possano servire a qualcosa di concreto, il cercare di non far svanire nella mia mente le cose importanti che ho visto. Forse il velo della Titubanza non me le ha fatte vedere tutte, forse per un periodo mi ha limitato, non mi ha fatto vedere le cose con la completezza che forse mi sarebbe servita per capire veramente tutto. Sono sempre stato guidato da qualcuno nel fare qualcosa, dai professori e dai miei compagni di gruppo, proprio perché stando dietro, nascosto non avevo altro problema che seguire quel qualcosa, non perché lo sentissi mio, ma perché qualcuno mi diceva che dovevo fare così. Questo velo era una limitazione, stava opprimendo la mia Curiosità, il mio voler sapere sull’architettura, ma architettura vuol dire anche osservare tutto quello che ci circonda con un occhio diverso, con la Curiosità di capire il perché, come funziona, come mai proprio lì.

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WORKSHOP OSTIA

Chi: Federico Quaggio Cosa: Workshop Ostia Professori: Mario Cucinella L.A.P. Quando: 2018

Dove: Ostia, Roma

“A Smeraldina, città acquatica, un reticolo di canali e un reticolo di strade si sovrappongono e s’intersecano. Per andare da un posto a un altro hai sempre la scelta tra il percorso terrestre e quello in barca: e poiché la linea più breve tra due punti a Smeraldina non è una retta ma uno zigzag che si ramifica in tortuose varianti, le vie che s’aprono a ogni passante non sono soltanto due ma molte, e ancora aumentano per chi alterna traghetti in barca e trasbordi all’asciutto. Cosi la noia a percorrere ogni giorno le stesse strade è risparmiata agli abitanti di Smeraldina. E non è tutto: la rete dei passaggi non è disposta su un solo strato, ma segue un saliscendi di scalette, ballatoi, ponti a schiena d’asino, vie pensili. Combinando segmenti dei diversi tragitti sopraelevati o in superficie, ogni abitante si dà ogni giorno lo svago d’un nuovo itinerario per andare negli stessi luoghi. Le vite più abitudinarie e tranquille a Smeraldina trascorrono senza ripetersi. A maggiori costrizioni sono esposte, qui come altrove, le vite segrete e avventurose.”

“Le Città Invisibili” di Italo Calvino

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WORKSHOP OSTIA


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WORKSHOP OSTIA


WORKSHOP OSTIA

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W.A.VE AUTUNNALE

Chi: Federico Quaggio Cosa: W.A.VE AUTUNNALE Professori: Beniamino Servino Quando: 2018

Dove: Laguna veneziana, Venezia

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W.A.VE AUTUNNALE

In questo W.A.VE autunnale, svolto con l’architetto Beniamino, abbiamo sviluppato un edificio nella laguna di Venezia che però avesse la sagoma del Duomo di Milano. La prima parte del lavoro è stata quella di restituire e immaginarsi in tre dimensioni come poteva essere il prospetto dato con la funzione che ci aveva impartito, come poteva essere questo prospetto bidimensionale. Il lavoro sviluppato è di questo prospetto inserito nel paesaggio della laguna di Venezia. Quello che ci ha insegnato l’architetto Beniamino è che la forma finita è provvisoria. A qualsiasi edificio può essere cambiata la sua forma e la sua funzione e, disegnando questo prospetto senza la prospettiva, ogni persona si può immaginare tutto il resto dando una contrapposizione all’architettura come la intendiamo noi di solito cioè in 3 dimensioni, dove si può capire e percepire la profondità. In questo disegno ognuno di noi la può immaginare.


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W.A.VE AUTUNNALE


W.A.VE AUTUNNALE

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VIAGGIO MODERNO LOW-TECH

Cosa: Viaggio Studio Professori: Esther Giani Quando: 2018

Dove: Basilea, Colmar, Ronchamp, Wheil Am Rhein, Como.

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VIAGGIO MODERNO LOW-TECH

Ciò che ha suscitato in me titubanza è stato un viaggio in Svizzera, un viaggio finalizzato a capire e studiare dal vivo per il progetto dello “studentato nell’isola di Poveglia”. Mi ha creato allo stesso tempo Titubanza e Curiosità. All’inizio la Curiosità di vedere e studiare architetture più o meno recenti, ma anche Titubanza nel percepire di non averle capite fino in fondo. Questo viaggio è stato fatto a metà del secondo anno e sotto certi aspetti ero ancora acerbo. Ho osservato le diverse architetture senza tuttavia riuscire a decifrarle. Mi sono perciò focalizzato sulla pelle degli edifici per lavorare al meglio con la preesistenza del progetto di Poveglia. Un altro aspetto che ho cercato di cogliere in questo viaggio è stato quello della luce, come questa interagisce con l’architettura e con che modalità è stata utilizzata o no dagli architetti. Concludendo, è stato uno studio quasi superficiale, ma non per lo scarso impegno ma per la molteplicità di architetture e di architetti con stili diversi.

1 Dettaglio facciata New Hall-Messe Basilea, Herzog & de Meuron. 2,3 Dettaglio facciata Factory Buinding, Vitra Campus, Alvaro Siza. 4 Laboratori di produzione, Vitra Campus Sanaa. 5 Conference Pavillion, Vitra Campus, Tadao Ando. 6 Magazzino Vitra, Vitra Campus, Herzog & de Meuron. 7 Notre-Dame du Haut, Ronchamp. Le Corbusier. 8 Asilo di Sant’Elia, Como, Terragni


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VIAGGIO MODERNO LOW-TECH

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VIAGGIO NELLA GRECIA ANTICA

Cosa: Viaggio Studio Professori: Francesco Guerra Quando: 2018

Dove: Patrasso, Delfi, Atene, Egina, Tolo, Epidauro, Micene, Nemea, Tegea, Olimpia.

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VIAGGIO NELLA GRACIA ANTICA

In questo viaggio ho potuto vedere dal vivo molte architetture studiate durante il corso del primo anno di Teoria della Progettazione. E’ stato un sogno che si è realizzato, ma forse quando ancora non ero pronto. Perciò questo viaggio è ancora tutto da scoprire e da comprendere. La parte importante che però sono riuscito a cogliere è come lo svolgimento della nostra vita si sviluppi all’interno di un grande teatro e l’architettura sia la quinta scenica, dove accadono tutte le cose che ci circondano e che facciamo in prima persona. Un altro aspetto fondamentale è legato al pensiero di Auguste Choisy, che spiega come nell’antica Grecia ogni elemento non è posizionato a caso ma segue un ragionamento di bilanciamento delle masse, che aiuta l’osservatore a focalizzarsi sempre nel vedere l’architettura principale, ma senza annullare il contesto o altre parti che costituiscono l’architettura circostante, creando dei quadri visivi in movimento.

1 Tempio di Efesto, Agorà di Atene 2 Teatro di Epidauro, Epidauro 3 Propilei, Acropoli di Atene


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VIAGGIO NELLA ANTICA GRECIA


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3 VIAGGIO NELLA GRECIA ANTICA

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CASA D’ATELIER

Chi: Federico Quaggio Marco Comunian Cosa: Laboratorio integrato 1 Professori: Aemando Dal Fabbro Massimo Rossetti Quando: 2016/2017

Dove: Isola di Torcello, Venezia

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CASA D’ATELIER

Il progetto della casa per un artista è stato il primo approccio con l’architettura al primo anno di studi. E’ stato pensato un masterplan che ricreasse una piazza, ma d’acqua, com’è il bacino di San Marco, dove tutto attorno sarebbero state progettate queste residenze per artisti. Ogni edificio è lungo 21 metri, di cui 18 metri sono la vera e propria casa mentre i 3 metri restanti sono un portale che, aprendo le grandi vetrate a libro dell’ingresso, avrebbero reso possibile l’esposizione delle opere dei vari artisti senza dover far entrare le persone nell’area privata dell’atelier. L’edificio si sviluppa in due piani, ci sono due percorsi principali, quello al piano terra, che costeggia una parete che alterna moduli opachi e trasparenti per far entrare la luce nella residenza nel modo migliore. Alla fine della zona giorno è presente un terrazzo che affaccia direttamente nella laguna, paesaggio fondamentale per la progettazione di questo edificio. Gli affacci presenti nel muro lungo sono proporzionati con un ritmo che li rende sempre più stretti, ricreando anche qui dei quadri visivi ognuno differente dall’altro che fanno sì che si veda il paesaggio sempre in modo diverso e sorprendente mentre si percorre tutta la lunghezza dell’edificio, sia al piano terra che al piano primo. Al primo piano sono presenti la camera da letto e un corridoio-studio che all’occorrenza diventa una vera e propria stanza per l’artista. Nella camera da letto è presente una lunga vetrata che crea intimità, ma allo stesso tempo fa entrare la luce necessaria nella camera e nel bagno.


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CASA D’ATELIER


CASA D’ATELIER

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CASA D’ATELIER


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1)Strato portante: piattaforma 24cm Strato di impermeabilizzazione: membrana trasparente idrofoba 0,12cm Strato di isolamento termico: isolante in polistirene espanso estruso XPS 16cm λ: 0,035 W/mK φ:37kg/mc Strato funzionale: listelli in legno 4cm Finitura interna: pavimento parquet in legno di rovere 2,10cm

3)Finitura esterna: intonaco in clace 0,50cm Strato di rivestimento: doppio pannello in cartongesso 2,50cm Strato di impermeabilizzazione: telo tenuta acqua e vento 0,15cm Strato di isolamento termico: isolante in lana di roccia 18cm λ: 0,040 W/mK φ:148kg/mc Strato di rivestimento: lastra in cartongesso 1,25cm Finitura interna: intonaco in calce 0,50cm

2)Manto di copertura e zavorramento: ghiaia 4cm Strato di impermeabilizzazione: membrana bituminosa per coperture e di drenaggio 0,12cm Srato di isolamento termico: isolante in lana di roccia 20cm λ: 0,040 W/mK φ:148kg/mc Strato di impermeabilizzazione: telo tenuto all’aria 0,15cm Strato di tamponamento: pannelli in OSB 1,50 Strato portante: trave in legno lamellare 40cmx30cm Strato di tamponamento: pannelli in OSB 1,50 Strato funzionale: isolamento in lana di vetro con listelli in legno 6cm λ: 0,035 W/mK φ:75kg/mc Strato di rivestimento: lastra in cartongesso 1,25cm Finitura interna: intonaco in calce 0,50cm

CASA D’ATELIER

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W.A.VE 2018

Chi: Federico Quaggio Luca Nadal Vittorio Romieri Marco Viel Cosa: W.A.VE Professori: Elastico SPA Stefano Pujatti Quando: 2018

Dove: Zona Stazione F.S. Messina, Sicilia

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W.A.VE 2018

Questo W.A.VE aveva come area progetto la Stazione Ferroviaria di Messina e le aree limitrofe, una riqualificazione urbana per tutta quest’area poco utilizzata dai cittadini e in pieno degrado. Abbiamo progettato uno studentato al di sopra dei binari della ferrovia che collegasse il centro della città con la spiaggia e l’area di svago che sta a ridosso della costa. E’ un luogo che Messina purtroppo non ha. Adiacente alla stazione è presente il porto, dove attraccano le navi traghetto con i treni che arrivano da Reggio Calabria, un’area portuale con grandi superfici non utilizzate, anche queste pensate come aree per la comunità e lo svago dei cittadini. Un elemento fondamentale di questo progetto è la torre che ha come funzione di unire le due città, Messina con Reggio Calabria. Un’unione non fisica ma visiva. In questo workshop ho fatto parte del team dedicato alla modellazione ed ho potuto apprendere le diverse lavorazioni richieste dai vari materiali che abbiamo utilizzato per costruire questo plastico di 8m per 6m della città di Messina, ad esempio il taglio dei mattoni presi da un cantiere che sono serviti per la realizzazione degli edifici della città, la messa in opera su misura di tutto il ripiano in legno che serviva a sorreggere tutto il plastico, la realizzazione di tutta la costa fatta con il cemento e quindi la lavorazione di questo materiale e come metterlo in opera. Sono in cemento anche i moduli abitativi dello studentato, mentre la stazione è in marmo. In questo workshop ho potuto apprendere il concetto di materialità.


W.A.VE 2018

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W.A.VE 2017

Chi: Federico Quaggio Alberto Alabò Marco Comunian Joseph Zandarin Cosa: W.A.VE Professori: Felipe Assadi Quando: 2017

Dove: Bawabiya, Siria

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W.A.VE 2017

Questo W.A.VE in Siria con l’architetto Felipe Assadi è stato il mio primo workshop estivo e mi ha scaturito molta curiosità grazie ai due compagni del terzo hanno e da Felipe che mi hanno fatto studiare architetti sud americani che non conoscevo e ho potuto guardare architetture sconosciute a me e imparare un approccio mai usato nei miei studi all’università. Un approccio più improntato sulla natura, su spazi aperti e che l’idea progettuale può venire non solo guardando altra architettura ma con delle parole, con il nostro primo pensiero e provarlo a sviluppare nel tempo con altri esempi e vedere dove il paesaggio porta il progettista nel progettare questa architettura. Una montagna artificiale che fosse da rifugio per tutti i bambini della Siria, un formicaio che crea protezione e sicurezza a chi vi è ospitato.


W.A.VE 2017

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