3/2013
FederMobili La Rivista Ufficiale della Federazione Nazionale dei Negozi di Arredamento
ADERENTE
ABITARE 100% PROJECT La convention della distribuzione LA DISTRIBUZIONE IN ITALIA Come cambia il mercato ARREDO BAGNO Cersaie 2013: le tendenze Luglio/Agosto/Settembre 2013 - anno XXXVII - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/020/2004 n째 46) art.1, comma 1, DCB Milano.
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3/2013
FederMobili Sommario 4
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Editoriale La fine di un mandato, e l’inizio di un altro Mauro Tambelli
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Attività di Federmobili Il nuovo Presidente: Mauro Mamoli Roberta Mutti
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34 10
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Convegno Verona Come cambia il negozio: intervista ad Andrea Boaretto Roberta Mutti
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Abitare 100% Project 45 minuti per un workshop Laura Molla
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Bonus mobili: come fare? La guida all’uso Mauro Mamoli Osservatorio 2012: il mobile in Italia Sara Colautti Una debolissima speranza a cura di Confcommercio Consumi e tendenze Cersaie Un accento sull’acqua Sabrina Sciama
36
42
Innova.com Il racconto della qualità L’emozione dell’esporre Fabio Turchini
46
Un Master rivolto all’estero Intervista ad Arturo Dell’Acqua Bellavitis Roberta Mutti
50
Fiere Imm Colonia lo sviluppo continua
54
MIFF 2014 aspettative confermate
50
56
CIFF La Cina si evolve
58
IFFS Singapore le nuove date
60
Agenda, News a cura di Roberta Mutti
60 Focus
6
FEDERMOBILI
24 BONUS MOBILI
28 REPORT 2012
Il nuovo Presidente:
Le norme
Il mercato del mobile
Mauro Mamoli
e la guida all’uso
in Italia
Roberta Mutti
Mauro Mamoli
Sara Colautti
4 ari lettori, con questo editoriale mi congedo dalla Presidenza di Federmobili e dalla direzione della rivista. I quattro anni che ho trascorso come Presidente di Federmobili sono stati quattro anni molto intensi, nel periodo di recessione peggiore dopo la crisi del ’29, in cui l’economia è stata scossa violentemente sia dalla depressione finanziaria mondiale, sia da un mutamento repentino nelle abitudini di spesa e consumo delle persone. L’Italia ha vissuto questa crisi peggio di altri Paesi europei, anche perché gravata da un carico di debito pubblico e di burocrazia vorace difficili da debellare. Così oggi, ormai quasi alla fine del 2013, ci troviamo di nuovo con un Governo in crisi, in assenza di stabilità politica, navigando a vista senza una chiara direzione né di governo, né di politica economica. Ancor peggio, il Governo precedente ha attivato provvedimenti per sistemare la situazione dell’Italia, con misure per farci rientrare nei parametri europei, ma non ha portato avanti alcun provvedimento per la crescita e lo sviluppo. Questo mentre il Giappone ha attivato una politica monetaria di sostegno alla propria economia, gli Sati Uniti, oltre a un’analoga politica monetaria, hanno incentivato il ritorno della produzione in patria con incentivi fiscali e detassazione: solo in Europa non si attivano politiche monetarie, né ci si preoccupa dell’eccessivo rialzo dell’euro, che sta creando molti problemi nelle esportazioni, a tutti i Paesi dell’Eurozona. In questo quadro tutto sommato desolante, un bagliore di speranza si è acceso con l’adozione del Bonus mobili, da noi fortemente promosso. Nella conferenza stampa dello scorso 20 settembre, il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha ricordato i provvedimenti varati dal Governo in questi cinque mesi, e si è soffermato ripetutamente sul Bonus mobili. Certo, dal nostro punto di vista, con la Tares triplicata e Imu e Irap che penalizzano i nostri ricavi nessun provvedimento sembra sufficiente, ma, al contrario, il risultato ottenuto, una detrazione di imposta sull’acquisto di arredamento, è un risultato straordinario, per due motivi. Innanzitutto, non è proprio da buttare via il risparmio fiscale che si ottiene: in 10 anni, è pari all’Imu per un appartamento medio a Milano; in secondo luogo, è rilevante che sia stata riconosciuta l’esistenza di un settore industriale come l’arredamento, e che questo segmento produttivo sia molto importante per l’economia italiana. Tra conversione in legge del decreto e chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, tuttavia, è ancora presto per fare un bilancio. Quello che è certo, è che Federmobili si sta già battendo affinché il bonus sia esteso anche al 2014. Torniamo ancora alla situazione generale italiana. Nello sfacelo generale, si fa strada una piccola speranza che per il 2014 ci sia una leggera ripresa, con un aumento del Pil dell’1% circa. Incremento, che, tuttavia, non avrà effetti sulla ripresa dei consumi, previsti ancora in calo o quantomeno stagnanti per almeno due anni. Non mi sono ancora stancato di ripetere che ciò su cui dobbiamo investire, il nostro vero petrolio, è il turismo. Notizia di pochi giorni fa: un fondo collegato al sultano del Brunei ha comprato l’Hotel Eden, a Roma. Significa che il nostro potenziale turistico risulta attrattivo per chi può investire: il nostro Paese è ricco di storia, abbonda di luoghi da visitare che non vengono minimamente sfruttati come si potrebbe; lo Stato è ricco di beni da dismettere, caserme, per esempio, che sarebbero perfette per ospitare alberghi.
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Editoriale Il rilancio del turismo, oltre a portare flussi di cassa, genererebbe indotto per tutte le attività collegate, non ultimo il nostro settore, coinvolto nelle ristrutturazioni. Purtroppo, una burocrazia asfissiante e una tassazione forsennata azzoppano le attività economiche sul nascere, soprattutto quelle di piccole dimensioni. Ancora in materia di tassazione, sarebbe necessario ridurre il cuneo fiscale sul lavoro per incentivare le assunzioni, e aggredire seriamente il problema della disoccupazione. Infine, oggi, primo ottobre, l’IVA è aumentata dell’1%, e questo costituirà un ulteriore danno alla nostra economia, già in ginocchio. Torniamo dunque al Bonus mobili, e alle possibilità che offre. FederlegnoArredo, Ikea, solo per citare i nomi più altisonanti, hanno sviluppato campagne pubblicitarie basate sul bonus mobili, e sulle opportunità che offre, in materia di risparmio di tasse, anche se diluito su un periodo di dieci anni. È importante che tutti i colleghi ne comprendano appieno le potenzialità, e lo impieghino come strumento di vendita, nei confronti del cliente finale; se utilizzato bene, può risultare davvero un ulteriore argomento per sostenere le vendite. Federmobili offrirà il suo sostegno al bonus mobili anche attraverso “Le Settimane dell’Arredamento”, che hanno debuttato ufficialmente a luglio, e in questo periodo stanno veicolando una campagna on line, proprio a sostegno del bonus, per raggiungere i consumatori finali e sollecitarli ad effettuare gli acquisti presso i rivenditori indipendenti qualificati. E ci auguriamo che la nostra attività per estendere il bonus mobili anche per il 2014 abbia successo. Concludo augurando al mio successore, l’architetto Mauro Mamoli, un buon lavoro, per continuare tutte le attività e sviluppare al meglio tutte le iniziative, attuali e future, di sostegno alla nostra filiera e ai nostri colleghi rivenditori. n
di Mauro Tambelli
LA FINE DI UN MANDATO, E L’INIZIO DI UN ALTRO
04/08
5
03/13
6 Attività di Federmobili l 22 luglio scorso, è stato rinnovato il Consiglio di Federmobili, che a sua volta ha eletto nuovo Presidente Mauro Mamoli, che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni. La rivista FederMobili l’ha intervistato, approfittando dell’occasione per riflettere sulla situazione del settore, e per parlare dei programmi per il futuro.
I
FEDERMOBILI
Cominciamo innanzitutto con una presentazione: chi è Mauro Mamoli, e com’è arrivato ad essere Presidente di Federmobili? La mia formazione è abbastanza tipica: mi sono
IL NUOVO PRESIDENTE laureato in architettura al Politecnico di Milano, e in seguito ho fatto esperienza in studi professionali. Lavorando, mi è capitato di progettare un negozio, con cui ho cominciato a collaborare, e di cui poi sono diventato responsabile di gestione. Dato che le facoltà di architettura, in Italia, non offrivano preparazione di tipo gestionale, nel 2000 ho scoperto il corso Federmobili “Manager d’Interni del punto vendita”, organizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano; durante il corso sono entrato in contatto con diversi colleghi, e con l’allora Presidente Pirovano, che mi propose di costituire un gruppo di giovani all’interno della Federazione; nacque così il GIF - Gruppo Giovani Federmobili, nel 2002, del quale sono stato Presidente dalla costituzione fino al 2006. Nel 2003 sono entrato nel Consiglio di Federmobili, poi nella Giunta; in seguito ho fatto parte del Consiglio di Federmobili srl, dal 2006 sono Vicepresidente di Innova.com, dal 2009 Presidente del Gruppo Leader e nello stesso anno sono stato eletto Vicepresidente Vicario di Federmobili. Il 22 luglio sono stato rieletto nel Nuovo Consiglio, che mi ha nominato Presidente. Colgo l’occasione per salutare il
di Roberta Mutti
Il 22 luglio, Federmobili ha nominato un nuovo Presidente, Mauro Mamoli. Con lui abbiamo parlato del presente e del futuro della distribuzione dell’arredamento in Italia.
7 Presidente uscente, Mauro Tambelli, che ringrazio, anche a nome di tutta la Federazione, per il lavoro svolto in questi quattro anni. È un momento molto delicato per diventare Presidente di Federmobili: la situazione del settore è molto difficile, la crisi finanziaria ha causato un calo dei consumi, che soprattutto nell’arredamento si è sentito in modo drammatico. Dal punto di vista dei rivenditori, come viene vissuto il momento attuale? La crisi, decisamente pesante, che sta vivendo il settore del mobile in Italia, è causata da diversi fattori complementari. Una prima, e importante, causa, è che con una congiuntura economica così sfavorevole, l’acquisto di beni semidurevoli, come l’arredamento, viene rimandato, se non cancellato. Un secondo elemento, anch’esso rilevante, è che le banche non danno credito alle imprese, e anche con la concessione di mutui e prestiti alle famiglie non sono certo di manica larga, quindi non aiutano l’economia a girare. Inoltre, fatico a pensare che la politica possa fare davvero qualcosa per risolvere questa situazione; è meglio che gli imprenditori accettino, come hanno fatto finora, che dovranno contare sulle loro forze, magari aggregandosi, per trovare le risorse e le energie per mettere a punto nuovi progetti, nuove attività e per essere pronti quando il mercato troverà una nuova stabilità e i consumi torneranno ad essere significativi. Non penso a una fine della crisi, ma ad un nuovo modo di consumare che gli imprenditori commerciali e industriali del nostro settore dovranno essere pronti ad affrontare: con prodotti adeguati e offerte corrette. È necessario però rendersi conto che la crisi della distribuzione indipendente di arredamento era già cominciata prima del 2008, con una trasformazione del mercato che, da
almeno 10 anni, vede i negozi di arredamento in cerca di una nuova identità. Le vecchie modalità di vendita non funzionano più, bisogna trovarne di nuove, perché la gente comprerà sempre arredamento. Dovremo adattarci a una nuova realtà, mutata ma ancora in evoluzione: una realtà in cui il negozio tradizionale deve ancora trovare la sua collocazione. Qual à la situazione attuale di Federmobili? Quanti sono gli associati? Gli Associati diretti a Federmobili in questo momento sono oltre 130; con gli associati territoriali, possiamo dire di avere una rappresentatività di circa 4.500 iscritti. Quanti siano in totale i negozi, in questo momento, non lo sappiamo con esattezza. I dati più recenti risalgono alla fine del 2011, e i negozi di arredamento erano circa 16.000; la sensazione è che, già nei dati di fine 2012 - che non sono ancora disponibili - ci sia stato un ridimensionamento del numero dei punti vendita, e che ci sarà un’ulteriore riduzione alla fine del 2013. È evidente che in un momento di difficoltà economica così forte, anche una Federazione deve affrontare qualche ostacolo nel mantenimento di una coesione tra i propri associati. Molto semplicemente, quando ci sono troppe spese da affrontare e le entrate sono sempre meno, o comunque incerte, anche la spesa di adesione a un’associazione può essere soggetta a ripensamenti: da qui il nostro sforzo affinché si comprenda l’utilità di far parte di una Federazione di Categoria. Sotto questo aspetto anche una ridefinizione dei ruoli tra Federazione Nazionale e Associazioni Territoriali sarebbe auspicabile: questo momento difficile per il commercio potrebbe essere un’occasione per ridefinire ambiti di intervento e modalità di collaborazione tra Federazioni, Confcommercio -Imprese per l’Italia, e le varie Associazioni territoriali. Bisogna dunque lavorare sulla
coesione tra associati, puntando soprattutto sulle sinergie che si possono attivare, lavorando insieme per lo stesso obiettivo: essere più rappresentativi e acquisire più forza. A proposito di forza e di rappresentatività: il bonus mobili è stato un grande risultato. Ricordiamo come ci si è arrivati? In effetti, il bonus mobili è un grande successo, ottenuto grazie a una stretta collaborazione con FederlegnoArredo. Può sembrare poca cosa, ma il fatto che la politica abbia compreso che esiste un comparto industriale e commerciale dell’arredamento e che il suo peso in occupazione e fatturato sia molto rilevante per l’economia italiana, è un riconoscimento epocale, un risultato importantissimo. Naturalmente, speriamo che il bonus porti anche risultati economici, e che si tramuti in una boccata d’ossigeno sia per il commercio sia per l’industria; è ancora presto per sapere quali ritorni potrà dare, la conversione in legge è avvenuta all’inizio di agosto, ma sono fiducioso sull’esito complessivo del provvedimento . Che programmi ha per il futuro di Federmobili? Progetti e programmi futuri non possono che avere un legame forte con il percorso intrapreso negli ultimi tempi dalla nostra organizzazione. Innanzitutto cercheremo di rafforzare la collaborazione con FederlegnoArredo, in modo che possano essere intrapresi nuovi progetti e nuove iniziative a beneficio dei soci di entrambe le Federazioni; con loro punteremo sul perfezionamento del Bonus al fine di farlo diventare un beneficio permanente, come avviene per altri interventi strettamente collegati all’attività edilizia; una detrazione fiscale da integrare alle ristrutturazioni, senza scadenze ma collegato direttamente ai lavori svolti. Dal punto di vista strettamente Politico/Istituzionale dovremo affrontare, insieme a Confcommercio,
8 temi spinosi come la Tares, il blocco dell’aumento dell’Iva, la revisione dell’imposta Imu su capannoni ed edifici strumentali allo svolgimento dell’attività e porre la massima attenzione alle esigenze e alle richieste che arriveranno dai nostri associati. Sotto l’aspetto di servizi e opportunità da offrire ai soci continueremo poi a lavorare sulle Settimane dell’Arredamento, che sono partite ufficialmente alla fine di luglio. “Settimane dell’Arredamento” è un’iniziativa molto importante, è un’attività di aggregazione di quelle che ci si aspettano da una Federazione: consentire agli associati di trarre benefici puntando sulle sinergie e ottimizzando le risorse. Da qui a fine anno, l’attività di comunicazione delle Settimane sarà concentrata sul bonus, in modo che i consumatori siano invogliati a fare acquisti, per la loro ristrutturazione, nei punti vendita attrezzati per far diventare “unica” la loro casa rinnovata! Nell’immediato - e ci auguriamo che continui per il futuro - abbiamo la terza edizione di Abitare 100% Project, il Meeting della Distribuzione in collaborazione con VeronaFiere, che ci vedrà protagonisti anche quest’anno, e sarà di nuovo un’occasione per incontrare colleghi e operatori del settore, soci di Federmobili o semplicemente interessati a un momento di confronto. Ultima, ma non da ultima, la formazione, che avrà sempre un ruolo di rilievo nei programmi della Federazione, così come l’informazione: formarsi e informarsi è imprescindibile, al giorno d’oggi, per essere sempre al passo con i tempi e offrire un servizio di qualità ineccepibile, come richiesto da un consumatore sempre più esigente e prudente. La formazione è uno strumento indispensabile per affrontare e superare i momenti difficili. La crisi ha cambiato i consumatori, e, di conseguenza, i rivenditori si devono adattare a nuove modalità di acquisto. Quale
futuro si prospetta per i rivenditori di arredamento? Non è facile rispondere a questa domanda, ci vorrebbe una sfera di cristallo. Scherzi a parte, se ci guardiamo intorno, vediamo che tutti i settori della distribuzione hanno subito profondi cambiamenti, negli ultimi 10/15 anni. Nel settore dello sport, per esempio, ormai esistono solo pochi, grandi punti vendita, i piccoli negozi sono stati man mano assorbiti oppure si sono affiliati, e così è avvenuto anche per l’elettronica di consumo e altri settori. Tuttavia, non credo che questa sia davvero la strada della distribuzione di arredamento, in quanto l’arredamento è arricchito da una componente di servizio molto importante. La GDO che vende arredamento è più paragonabile a un take away, “pago, prendo e porto a casa”. Quindi, a meno che, da oggi e per sempre, la gente non decida che non comprerà mai più mobili personalizzati o personalizzabili, su misura, progettati per adattarsi a uno spazio preciso, io non vedo la scomparsa della distribuzione indipendente così immediata. E non credo che scomparirà, nemmeno nel lungo termine. Penso piuttosto che ci sia bisogno di una grande trasformazione, ma che nessuno abbia ancora le idee perfettamente chiare sulla direzione da intraprendere per operare questi cambiamenti. Personalmente, ritengo che il servizio avrà sempre più importanza, ma credo anche che si dovrà trovare la forza per superare la logica del “tutto compreso”. La progettazione, se è progettazione vera, ha un valore; il montaggio è un costo, che dev’essere riconosciuto. Sarebbe come se un sarto vendesse un abito su misura, facendo pagare solo il costo del tessuto, senza fare pagare il grande lavoro che occorre per trasformare uno splendido tessuto in un meraviglioso abito. Sicuramente è necessario ripensare il negozio, il suo spazio fisico, bisogna
riconsiderare quanti prodotti esporre, come esporli: non si può pensare di fare concorrenza alla GDO sul piano della quantità. Così come non si può pensare di vendere a un cliente che investe in un progetto di qualità un prodotto standardizzato, che andrebbe bene per qualsiasi spazio; per fortuna, ci saranno sempre persone che si vogliono distinguere, che non vogliono il tutto standardizzato. E anche un rivenditore indipendente deve ricavarsi la propria clientela, non si può più pensare di accontentare tutti. Per concludere, mi permetto una riflessione sulle nuove leve: come acquisteranno l’arredamento le nuove generazioni? Le generazioni abituate a vestirsi di tutto punto da Zara e H&M? Vorranno una casa bella, ben concepita, con un arredamento anonimo per il 70% ma con qualche pezzo che la renda personalizzata? Vedendo come si vestono, viene da pensare che sarà così, ma chi può saperlo? E poi c’è la questione dell’ecommerce. Samsung ha un negozio, a New York, uno store molto grande, su 3 piani, in cui non si può comprare nulla ma si può visionare e provare tutto. O meglio, si può ordinare on line, lì sul posto, se proprio non si riesce a resistere, ma il fine del negozio è solo quello di mostrare, l’acquisto deve avvenire necessariamente sul sito. Se ci si pensa, è logico: così, per il punto vendita, si elimina la necessità del magazzino, il costo amministrativo, il costo e l’organizzazione delle consegne. Un punto vendita così potrebbe essere gestito da un imprenditore della distribuzione anche nel nostro settore (magari non per arredamento complesso ma per complementi e “pezzi” bloccati), con un accordo chiaro, preciso e ben definito con il produttore. Il fatto è che Samsung ha dimensioni sufficienti per gestire una logistica così complessa, ma quante aziende dell’arredamento hanno, o potranno avere, le stesse capacità? Questi, a mio parere, sono i cambiamenti su cui è necessario riflettere. n
informazione pubblicitaria
NASCE FEBAL CASA: IL NUOVO RETAIL CONCEPT CAPACE DI EMOZIONARE
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i fronte a un mercato sempre più maturo ed esigente, Febal, parte dello storico Gruppo Colombini, continua a scommettere sul futuro dando vita ad un nuovo retail concept battezzato Febal Casa. Un’idea innovativa, per un diverso modo di interpretare l’arredamento per tutta la casa: non solo più cucine, ma soluzioni living e proposte notte e kids. “Febal Casa – commenta Emanuel Colombini – AD dell’omonimo Gruppo – è la vera novità di quest’anno, ma soprattutto rappresenta il progetto futuro della nostra realtà per quanto riguarda il mercato Italia. L’obiettivo è quello di creare un’insegna di successo, una boutique dell’arredamento che venga valorizzata da un nome basato sulla qualità, teatralizzando un luogo per poi riempirlo di azioni: il servizio, ovvero il perfetto equilibrio tra la conoscenza di un mestiere, la modernità, la personalizzazione. Febal Casa si traduce in una formula, una soluzione d’arredo per far
vivere alla propria abitazione quella coerenza stilistica e qualità tipica dei prodotti Made in Italy. Il mezzo secolo di esperienza nella produzione e distribuzione del mobile che il Gruppo Colombini può vantare, rappresentano il know how industriale, tecnico e commerciale da cui nasce il brand Febal Casa: un prodotto accessibile estremamente personalizzato su cui il gruppo controlla l’intera filiera produttiva. Una formula “chiavi in mano” il cui successo iniziale si può riscontrare nelle numerose aperture che si sono susseguite in Italia dalla primavera ad oggi. “La strategia – continua Colombini – è che quasi tutti i monomarca Febal vengano progressivamente convertiti in Febal Casa. Considerando quindi i monobrand e gli showroom di Milano, Macerata, Carpi, Moderna, Roma, Civitavecchia e Bergamo aperti direttamente come Febal Casa arriviamo ad un totale di 14 punti vendita. Ciascuno di essi si presenta come la
riproduzione di un reale spazio abitativo, in cui un percorso tematico guidato conduce il visitatore attraverso una casa pensata, suggerita secondo le idee di uno stile inedito, capace di emozionare, e un’area tecnica in cui, attraverso la scelta dei materiali e delle finiture, si realizza un progetto totalmente taylor-made. “ Febal Casa – spiega l’A.D. del Gruppo – non si limita semplicemente ad essere un’insegna, ma è un sistema, una formula condivisa con tutti i nostri partner per la messa in atto anche di un piano di comunicazione comune, a livello nazionale e locale, che comprende investimenti in campagne adv, web marketing ed eventi. Inoltre offriamo un servizio di formazione continua, appoggiandoci alla nostra divisione Colombini Academy, per garantire un affiancamento personalizzato ai venditori e renderli sempre più competenti in merito al prodotto, alle più efficaci tecniche di vendita e sull’utilizzo dei più moderni e specifici software del settore”.
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10 Attività di Federmobili
CONVEGNO
COME CAMBIA IL NEGOZIO? di Roberta Mutti
edizione 2013 di Abitare 100% Project si inaugura domenica 13 ottobre alle 10.30 con un convegno dal titolo “e-Commerce e multicanalità per il settore arredamento: si può fare?” Il convegno vedrà un intervento centrale di Andrea Boaretto, Head of Marketing Projects, School of Management, Politecnico di Milano, e a seguire una tavola rotonda di professionisti, che presenteranno alcuni casi reali.
L’
e-Commerce nel settore dell’arredamento: una sfida possibile. Ce ne parla Andrea Boaretto, Head of Marketing Projects, School of Management, Politecnico di Milano.
Abbiamo parlato con Andrea Boaretto dello stato dell’arte nell’e-commerce, e in particolare nel settore dell’arredamento.
E-commerce: semplice vendita on line o autentico nuovo modello di business? “Il punto è proprio questo: si tratta di capire che l’e-commerce non va considerato come una leva tattica, come spesso si considerano i canali di vendita e di comunicazione, ma è un vero e proprio cambiamento nel modello di business, in cui occorre porre al centro l'individuo, i suoi bisogni, e capire come soddisfarli al meglio attraverso un approccio multicanale, in cui la vendita online sia valorizzata per le sue peculiarità specifiche.”
11 L’eliminazione del negozio fisico significa veramente l’adozione di un nuovo modello di business, che coinvolge anche – e in modo sostanziale – la comunicazione, o è principalmente una vendita attraverso un nuovo canale? “E-commerce non vuol dire per definizione eliminazione del negozio fisico, ma cambiamento del ruolo del punto vendita nel processo di acquisto del consumatore. Sicuramente ci rendiamo tutti conto che grandi superfici espositive non sono più sostenibili se non per grandi brand, che tra l’altro sono stati i primi nel comparto dell’arredo a sposare la multicanalità e l’e-commerce. La parola chiave è multicanalità; ciò implica un ridisegno complessivo di tutti i canali di vendita e di comunicazione in cui cadono alcuni dogmi organizzativi: chi ha detto che il punto vendita serva per acquistare e gli altri canali di comunicazione, tra cui anche quelli digitali, servano per portare persone in punto vendita? Il negozio può diventare fonte di informazione qualificata e il divano di casa il punto vendita grazie al tablet....” Quanto incide il prezzo nella scelta di acquistare on line? “È importante non generalizzare. Per alcuni consumatori (per esempio, il segmento che noi nell’Osservatorio Multicanalità chiamiamo ‘Social shopper’) il prezzo conta molto, anzi è uno dei driver chiave: si tratta di consuatori che vanno a caccia di promozioni e di sconti, ricerca che permea più canali tra cui anche quelli online. Per i consumatori multicanale più evoluti, ovvero gli ‘Hyper reloaded’, il
prezzo può avere un ruolo ma non è il driver principale: per loro è il servizio, e magari sono disposti a pagare qualcosa in più anche online, pur di avere un servizio a valore aggiunto in termini di personalizzazione o di abbattimento di vincoli spaziotemporali.” Quali sono i prodotti maggiormente acquistati on line, nell'arredamento? “Non ho dati di dettaglio, ma sicuramente sono complementi di arredo e accessori.”
Cosa cerca il cliente che acquista on line? “Oltre a quanto detto sopra circa il prezzo e il servizio, l’acquirente online vuole un’esperienza di acquisto gratificante, che lo renda protagonista in quanto percepisce un beneficio, tangibile o intangibile, e in alcuni casi anche il sentirsi parte di un gruppo, nonché di scambiare opinioni e condividere esperienze con altri consumatori.”
L'approccio del negozio vetrina è veramente il più corretto? O è il caso di pensare a un approccio diverso, considerato che il mezzo è profondamente diverso? “Come detto prima, occorre stupire il cliente, che si aspetta esperienze a valore aggiunto più gratificanti dello sfogliare un catalogo e acquistare...” Come ci si può far notare, in un platea pressoché infinita? “La comunicazione è molto importante, e non si pensi che serva solo la comunicazione sul mezzo internet, in quanto contestuale all’acquisto online. Molti siti di ecommerce investono in pubblicità televisiva non solo per farsi conoscere, ma perché diverse ricerche dimostrano una correlazione tra investimento pubblicitario e traffico sul sito internet o diretto o attraverso la ricerca su Google delle parole chiave oggetto dello spot. Non dimentichiamo, inoltre, il fenomeno del second screen, ovvero che le persone hanno in mano uno smartphone o un tablet o un pc mentre guardano la tv, e da qui poter accedere al sito di e-commerce contestualmente allo spot televisivo è un attimo.” Quale comunicazione è la più indicata? “Non esiste la ricetta magica, ovviamente tutto è in funzione degli obiettivi e anche dell’investimento in comunicazione che l’azienda vuole mettere in campo. Sicuramente neanche un sito di e-commerce si promuove da solo...” n
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14 AttivitĂ di Federmobili
ABITARE 100% PROJECT
45 MINUTI PER UN WORKSHOP
di Laura Molla
a terza edizione di Abitare 100% Project si terrĂ a Verona, presso Veronafiere, da domenica 13 ottobre a martedĂŹ 15 ottobre 2013. Dato il grande successo delle due edizioni precedenti, la formula dei workshop da 45 minuti suddivisi in un programma modulare viene confermata; sono stati arricchiti i contenuti, che abbracciano le aree di maggior interesse per gli operatori del settore: progettazione, design, strategia e gestione, assortimento, marketing, vendita e comunicazione. Nelle pagine a seguire trovate una panoramica dei workshop. Potete scaricare il programma completo di workshop e convegni dal sito Federmobili.it, oppure dal sito Abitareiltempo.it, o Abitareproject.com. n
L Ad Abitare 100% Project, dal 13 al 15 ottobre, torna un ricco programma di workshop, in cui si affronteranno le diverse tematiche per la gestione di un punto vendita di successo.
15 AREA 1 - STRATEGIA E GESTIONE 1.1 Far quadrare i conti in tempo di crisi
a situazione di crisi ha infatti reso sempre più attuale la necessità di nuove conoscenze e di un nuovo approccio su alcuni temi particolari: -la nuova relazione con i clienti e con i fornitori -la corretta gestione dei prezzi, del margine, delle promozioni -la corretta gestione delle scorte -la corretta gestione dei crediti verso i clienti e dei debiti verso i fornitori e le banche
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lunedì 14 ottobre 16.00-16.45
1.2 Gli errori che non si possono commettere domenica 13 ottobtre 14:15-15:00
Relatore: Alessandro Silva
n un mercato estremamente competitivo, l’azienda commerciale deve riuscire a garantirsi il futuro attraverso un’organizzazione interna sempre più efficiente che permetta di equilibrare costi, margini e fatturati prodotti. Gli investimenti richiesti per gestire un’attività, anche di piccole dimensioni, sono spesso troppo trascurati, rischiando di compromettere la capacità di produrre una redditività del business soddisfacente. Oltretutto, l’impostazione di un processo di miglioramento della redditività è un’operazione complessa che richiede un’elevata competenza professionale. Questo workshop è stato pensato proprio per offrire a chi deve gestire un’azienda commerciale un supporto metodologico pratico e concreto, predisposto per aiutarlo a scoprire le migliori tecniche per ottimizzare la redditività del proprio business, tenuto conto dei vincoli e delle difficoltà dell’attuale scenario di mercato.
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Relatore: Alvise Scognamiglio
1.3 Da rappresentante ad agenzie di servizio lunedì 14 ottobre 14:15-15:00
opo anni di analisi, dibattiti, dichiarazioni talvolta semplicistiche e da ricettario magico, finalmente si è in grado di presentare casi di successo di imprese commerciali di intermediazione. Nel settore mobiliero (e non solo) in Italia, sovente si è problematizzata la figura professionale dell’agente, sul punto di tramontare, ancora attardata in pratiche superate di raccolta e gestione ordini e poco propenso a candidarsi come consulente a tutto tondo tra industria e distribuzione. Certo è che diventare davvero esperti su tutte le dimensioni critiche del successo di un punto vendita (strategica, gestionale, organizzativa, relazionale) non è agevole soprattutto se si opera individualmente. Presidiare lo sviluppo di più centri, promuovere le politiche sempre più variegate e complesse dell’industria pensando contestualmente alla crescita della propria agenzia, richiede infatti lavoro di gruppo e gioco di squadra. Che cosa è accaduto a quelle agenzie che per prime hanno creduto a questo tipo di cambiamento predisponendosi a compiere un salto di qualità?
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Relatore: Fabio Turchini
16 AREA 2 - MARKETING 2.1 Il negozio nell’era della multicanalità: come integrare on e off line domenica 13 ottobtre 16.00-16.45
2.2 Customer care lunedì 14 ottobre 10.15-11.00
consumatori multicanale ormai non sono una novità in Italia, avendo raggiunto e superato quota 50% della popolazione italiana. In questo ambito cambia radicalmente il processo d’acquisto e si perdono le connotazioni peculiari dei canali, per cui il punto vendita diventa un puro luogo ove vedere e sperimentare la qualità dei prodotti, ma non più finalizzare gli acquisti, che vengono effettuati on line. Il trend riguarda tutti i settori e l’arredamento è uno di quelli maggiormente coinvolto. In tale scenario il workshop si propone di fornire: - uno scenario del consumatore multicanale in Italia e del ruolo dei nuovi canali digitali come l’eCommerce, i social network, i dispositivi mobili (tablet, smartphone); - le linee guida per progettare esperienze e percorsi multicanale integrati, in cui gli strumenti digitali (sito internet, email, sms, social network, etc.) si integrino in modo complementare al negozio - alcuni casi di successo nel settore arredo - suggerimenti per avviare un percorso di cambiamento verso la multicanalità. Relatore: Andrea Boarett
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clienti non “piovono” più dal cielo: oggi ogni cliente va conquistato e fidelizzato. Occuparsi di customer care vuol dire curare il cliente. Come? Occorre lavorare su Persone e Processi. Lavorare sulle Persone significa migliorare l’interazione personale tra clienti e addetti alla vendita (ma anche tutti coloro che per qualsiasi ragione hanno contatti con i clienti: logistica, amministrazione, ecc.) per far sentire ogni cliente in buone mani, superare le situazioni delicate e gestire i reclami. Lavorare sui Processi significa cercare di capire cosa vuole il cliente (svolgere semplici sondaggi di Customer Satisfaction per spunti di azione immediata, avviare email marketing per attivare il passaparola) e semplificare la vita del cliente. Per far ciò occorre rivedere le procedure aziendali in modo costruttivo ed efficace così che il cliente scelga noi al posto di altri fornitori. Un programma di customer care deve comprendere entrambe gli aspetti per essere pienamente efficace e indurre i clienti a scegliere proprio la nostra azienda. Oggi il servizio è importante quasi come il prodotto, per superare la variabile prezzo. Relatore: Cristina Mariani
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17 AREA 3 - VENDITA 3.1 Quali strumenti di vendita saranno ancora efficaci? lunedì 14 ottobre 16.00-16.45
l web, il passaparola, le PR anche online, il ruolo degli influenzatori di acquisto, le iniziative di comarketing, sono tra gli strumenti di vendita che ricevono la maggiore attenzione, sia da parte degli operatori del settore che degli esperti di marketing. A volte, per non dire spesso, viene invece sottovalutato il ruolo che può svolgere il preventivo. Il preventivo non è solo un documento di vendita, ma anche di comunicazione, e spesso è la base per la trattativa. Inoltre è un biglietto da visita in grado anche di attivare il passaparola e portare nuovi clienti. Il preventivo arriva alla fine del processo di acquisto, quando il cliente è pronto per comprare. Per questo è uno strumento delicato e importante, che se ben studiato può guidare il cliente nella sua scelta. Eppure molte aziende dedicano poca attenzione alla fase di preventivazione. Il workshop si propone di suggerire alcuni spunti per la gestione più efficace di questa fase, attraverso una riflessione sul vantaggio competitivo dell’azienda e sulla coerenza del preventivo con gli altri strumenti di comunicazione.
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Relatore: Cristina Mariani
3.2 Siamo ancora capaci di vendere? Gestione produttiva dello stress nella vendita lunedì 14 ottobre 12:00-12:45
li effetti della recessione economica si fanno sentire non solo sul tenore di vita delle persone ma anche sul loro stato psicofisico. Crisi significa incertezza. Non passa giorno che non si odano ovunque echi di difficoltà che spesso inducono condizioni di instabilità emotiva, talvolta di depressione. Lo stress da crisi economica affligge molti operatori, soprattutto quelli impegnati a diretto contatto con una clientela che, quando c’è (raramente), si palesa con atteggiamenti di grande prudenza e disimpegno. A questi professionisti, incapaci di guardare con ottimismo al presente e al futuro, può tornare utile aprire una riflessione su sé stessi per sviluppare la capacità di gestione produttiva dello stress. Riconoscere la tensione anziché ignorarla, darle un nome, capire come funziona, attivare l’intelligenza emotiva, sfidare le credenze limitanti, diventare leader si sé stessi, favorisce una positiva predisposizione all’auto-efficacia e motivazione.
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Relatore: Fabio Turchini
18 AREA 4 - COMUNICAZIONE 4.1 Attrarre e comunicare con la luce martedì 15 ottobre 10.15-11.00
a luce soggioga, cattura l’attenzione, agisce da persuasore occulto, carica di enfasi impalpabili un ambiente. La costruzione di un’immagine di luce è un’esigenza per il negozio d’arredo: traduce le intenzioni progettuali in un’immagine luminosa per esprimere un concetto, un’atmosfera ben definita per comunicare un messaggio. Il progetto d’illuminazione può contribuire fino al 50% sul risultato finale, e determina una maggiore permanenza che si traduce in una migliore predisposizione all’acquisto. Il workshop permetterà di comprendere cosa evidenziare, quali sono le gerarchie visive affinché tutto si tramuti in un’illuminazione globale e d’effetto.
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Relatore: Matteo Fiore
4.2 Attrarre e comunicare con l’allestimento martedì 15 ottobre 12:00-12:45
ttraverso l’allestimento si definisce lo spazio scenico entro cui i prodotti si mostrano e si rappresentano come facenti parte di un’unica rappresentazione: quella dell’identità di impresa. Forme, materiali e colori, ma ancora scenari e valori, pongono in evidenza il valore differenziante e riconoscibile di quell’impresa fra le altre. Il workshop tenderà a porre in evidenza i codici, i sistemi ed i meccanismi per cui attraverso una certa organizzazione dello spazio è possibile raggiungere maggiori risposte in termini di valorizzazione del proprio sistema di offerta.
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Relatore: Valeria Iannilli
19 A cura di Federlegno Arredo
AREA 4 - COMUNICAZIONE 4.3.1 Effetti comunità ed effetti virali: come funzionano e come si sfruttano per creare visibilità, fidelizzazione, ricordo e azione
e informazioni e i contenuti veicolati attraverso le reti sociali, sotto forma di consigli e opinioni scambiati fra membri delle reti stesse, risultano particolarmente efficaci. L’utilizzo dei social network permette alle aziende di comunicare con interlocutori realmente interessati, “alfieri” aziendali in grado di fornire in tempo reale informazioni preziose sui loro gusti e desideri e sulla qualità dell’offerta. Partendo da queste comunità fidelizzate diventa poi possibile innescare processi di comunicazione virale. Un buon uso delle comunità può portare quindi benefici immensi: informazioni accurate, di prima mano, rapide, feedback immediate sui risultati delle azioni, comunicazione e interazione impensabili con altri media. Ma tutto questo è vero solo se si seguono alcune regole fondamentali. Contenuti del workshop: - Perché le comunità funzionano: social network e blog; - “L’effetto” comunità: effetti “piccolo mondo” e legami deboli, come si innescano i passaparola; - Alfieri d’azienda e viralizzazione dei contenuti; - Le comunità: istruzioni per l’uso.
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Primo workshop 15 ottobre 10:15-11:00
4.3.2 Effetti comunità ed effetti virali: poca spesa e molta resa, il guerrilla marketing come innesco di effetti passaparola Secondo workshop 15 ottobre 12:00-12:45
Relatore: Fabio Salvati
effetto passaparola può essere suscitato con vari mezzi e varie tecniche sia online che offline. Fra le tecniche di comunicazione e di marketing emerse negli ultimi anni, due sono quelle che probabilmente permettono di ottenere i risultati migliori: il Guerrilla marketing e l’utilizzo dei social network, reso possibile dall’enorme sviluppo del web 2.0, in primo luogo con l’esplosione di Facebook e altre comunità, come ad esempio LinkedIn e Pinterest. Effetti passaparola su scala più ridotta, ma altrettanto efficace, possono essere creati anche nel mondo “reale”, soprattutto quando si tratta di fare comunicazione su base locale relativa a eventi, negozi, servizi e iniziative commerciali e di vendita. Durante il workshop, verranno illustrati esempi concreti relativi al settore del mobile e a quelli dei beni di consumo durevole Contenuti: - il guerrilla marketing: stimoli forti e comunicazione non convenzionale - il guerrilla marketing: alcuni esempi e alcuni stimoli per il settore dell’arredo - gli effetti passaparola su base locale: eventi, negozi, iniziative commerciali e di vendita Relatori: Valentina Bazzarin Fabio Salvati
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20 BIOGRAFIE RELATORI Alessandro Silva Workshop 1.1
Alvise Scognamiglio Workshop 1.2
Fabio Turchini Workshop 1.3 Workshop 3.2
Andrea Boaretto Workshop 2.1
sperto in consulenza direzionale e consulenza strategica per la piccola/media impresa, opera principalmente in settori fortemente caratterizzati da internazionalità, valore di marca e design. Collabora in area formazione, con primarie università e con diverse associazioni di categoria su tematiche legate all'area della gestione aziendale e delle vendite/marketing, ha scritto con C. Mariani il libro "Pricing definire i prezzi".
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aureato in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Bergamo, opera dal 1991 in qualità di partner presso lo Studio ANSCO. Negli anni ha maturato diverse importanti esperienze soprattutto nell'ambito del Marketing e Controllo di Gestione, mettendo a punto una serie innumerevole di prodotti e servizi consulenziali creati appositamente per i Punti di Vendita e le aziende del settore arredo. Ha contribuito in maniera diretta alla definizione del posizionamento e alla creazione di strategie di mercato vincenti di diverse realtà del settore. Docente del Master Interior Design Retail Management realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Innova.com
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residente di Eupragma srl. Laureato in filosofia, pratica la propria prevalente attività professionale come formatore, scrittore, docente e consulente di management e sviluppo organizzativo. Ha dato alla luce importanti pubblicazioni e collabora incessantemente con riviste specializzate del settore del mobile, tra cui FederMobili. Consigliere delegato di Innova.com dal 2006. Da almeno un quindicennio porta avanti iniziative consulenziali e di supporto formativo con aziende di primaria importanza nel settore mobiliero e dell’elettrodomestico, lungo l’intera filiera, per promuovere competenze di tipo manageriale e imprenditoriale. Docente del Master Interior Design Retail Management realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Innova.com
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ead of Marketing Projects della School of Management del Politecnico di Milano ed in particolare coordinatore di progetti di marketing sui temi della Multicanalità, della Convergenza Mediale, del Mobile Marketing, del Digital Signage e dei Social Media. È docente di Marketing presso MIP Politecnico di Milano. I suoi interessi di ricerca riguardano il ruolo e gli impatti delle tecnologie ICT (Internet, Web 2.0, mobile, tecnologie di prossimità) sul processo di marketing. È co-autore insieme a Giuliano Noci e Fabrizio Maria Pini di “Mobile Marketing: oltre le App... per una vera strategia multicanale”, edito da IlSole24Ore, Giugno 2011, “Marketing Reloaded: leve e strumenti per la co-creazione di esperienze multicanali”, 2° edizione aggiornata edito da IlSole24Ore, Marzo 2011, “Open Marketing: strategie e strumenti di marketing multicanale”, edito da ETAS, luglio 2009.
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21 BIOGRAFIE RELATORI Cristina Mariani Workshop 2.2 Workshop 3.1
Matteo Fiore Workshop 4.1
Valeria Iannilli Workshop 4.2
ocente, scrittrice e giornalista, collabora con le piccole e medie aziende come supporto sui temi di marketing low cost, comunicazione (anche via web) , ricerca di mercato e pricing. Direttore editoriale della collana "Impresa Diretta" per la casa editrice Franco Angeli. Laureata in Economia, imprenditrice per 15 anni, libera professionista dal 2005. Conduce corsi di formazione in aziende, associazioni e camere di commercio. Ha scritto i libri "Marketing low cost - idee e spunti pratici per piccole imprese e professionisti" (2009), "Comunicazione low cost - dal biglietto da visita al web". (2010), "Pricing - Definire i prezzi" (2012) (con Alessandro Silva). Collabora con il Corriere della Sera (web).
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ighting designer, sviluppa progetti integrando valori tecnici e funzionali con effetti estetici. Durante gli anni ha operato in tutti gli ambiti degli spazi, interni ed esterni. Offre servizi di consulenza e di progettazione per impianti d’illuminazione, corpi illuminanti ad alto contenuto tecnico e interior design; ha collaborato con Flos, Erco, iGuzzini, Reggiani, Zerbetto, Dil, e ha disegnato prodotti per Augenti e per Mizar. Numerose sono le sue realizzazioni in Italia e all’estero. Tra gli ultimi progetti annovera la mostra del Guardi al museo Correr di Venezia, la Mostra di Giacometti al museo Fundación Proa di Buenos Aires, numerosi negozi Valentino e Valentino Red e alcuni megastore Benetton. Docente al Polidesign di Milano nel Master Interior Design Retail Management realizzato in collaborazione con di Innova.com; è stato docente in light design presso l’Istituto Europeo di Design, l’Interior Design Institute, presso la facoltà di Architettura di Firenze e al Politecnico di Milano. E’ relatore in convegni in Italia e all’estero.
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rchitetto e Ricercatore confermato in Disegno Industriale. Svolge attività didattica e di ricerca nell’ambito del Retail design. Fa parte dell’Unità di Ricerca di Moda e di Interni presso la Facoltà del Design. Coordina il Master Interior Design Retail Management realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Innova.com.
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22 BIOGRAFIE RELATORI Fabio Salvati Workshop 4.3.1 Workshop 4.3.2
Valentina Bazzarin Workshop 4.3.2
conomista d’impresa. Ha Studiato Economia all’Università la Sapienza di Roma, dove è stato borsista della Residenza Lamaro Pozzani della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, e all’Università Politecnica delle Marche; ha studiato Storia Economica alla University of East Anglia (UK), e conseguito un MBA all’ISTAO di Ancona. Ha iniziato la carriera lavorativa in una società di consulenza tedesca, dove ha focalizzato la sua attività professionale sul marketing strategico ed operativo. Nel 2012 ha fondato “the Forge”, una “consulting capsule” con professionisti in Italia e negli USA che aiuta le imprese a individuare modelli di business innovativi. All’attività di consulenza affianca quella di ricerca e di docenza presso: 1. CUOA, che fa capo alle Università di Padova, Verona e Venezia Ca’ Foscari,; 2. ISTAO (Istituto Adriano Olivetti), la Business School della Università Politecnica delle Marche 3. Politecnico di Milano.
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a conseguito una laurea in Scienze della Comunicazione, indirizzo Comunicazione di massa, presso l’Università di Bologna. Attualmente è Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Bologna, dove si occupa di comunità come media e di web 2.0 per la comunicazione e la condivisione di informazioni per la salute. Ha insegnato in corsi e laboratori universitari di Comunicazione e Marketing Sociale, Psicologia e Comunicazione Sociale, Marketing Territoriale, Organizzazione Eventi e Marketing Culturale. È stata visiting researcher al Brooklyn College - City University of New York (USA) e alla University of Wales, Bangor (UK). Da novembre 2013 sarà visiting researcher presso l’IN3- Institute for Internet Interdisciplinary Research a Barcellona (Spagna). Sin dal 2009 è nel panel degli esperti per la Commissione Europea come valutatrice per il Safer Internet Program e per l’Agenda Digitale Going Local.
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03/13
24 Attività di Federmobili on la pubblicazione della circolare n° 29 dell’Agenzie delle Entrate, si è fatta un po’ di chiarezza sui molti punti che il decreto lasciava a una troppo libera interpretazione. Non posso, però, fare a meno di sottolineare che la Circolare è arrivata a quasi 4 mesi di distanza dalla Pubblicazione del Decreto in oggetto, creando di fatto una stasi e un’incertezza nelle contrattazioni e nella chiusura di possibili forniture alla clientela. Secondo noi questo dovrebbe essere, già di per sé, motivo di proroga
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LA GUIDA ALL’USO
BONUS MOBILI: COME FARE? di Mauro Mamoli
dei tempi di scadenza del provvedimento e ci adopereremo, insieme alle altre Associazioni con le quali abbiamo collaborato per l’ottenimento del Bonus Mobili, affinché il 31 Dicembre 2013 non sia il termine ultimo. Non sarà un compito facile, visto l’aggravarsi della crisi politica di questi ultimi giorni ma, come sempre, ce la metteremo tutta! Vediamo un po’ più nel dettaglio quali sono i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, con la circolare N. 29/2013, con cui ha fornito spiegazioni in merito alla corretta applicazione del Decreto n. 63 e in particolare del bonus mobili. Qui di seguito un elenco delle novità più importanti presenti nella circolare, la versione integrale è scaricabile dal sito Federmobili.it. In sintesi:
Con grande ritardo, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare che chiarisce le modalità per usufruire del bonus mobili. Sul sito Federmobili.it, la guida completa al bonus.
Soggetti che possono beneficiare della detrazione Possono avvalersi del bonus i contribuenti che fruiscono della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 16-bis del TUIR con la maggiore aliquota del 50% e con il maggior limite di 96.000 euro di spese ammissibili.
ASSOCIATI AFEDERAZIONE FEDERMOBILI DEI NEGOZI DI ARREDAMENTO Perché associarsi? • Perché rappresenta e tutela gli interessi dei rivenditori di arredamento; • Perché fornisce consulenza e assistenza su temi specifici della distribuzione di arredamento (studi di settore, incentivi, contratto collettivo nazionale di lavoro, etc); • Perché comprende l’abbonamento gratuito alla rivista FederMobili*; • Perché riserva un pacchetto esclusivo di convenzioni nazionali specifiche per i negozianti di arredamento; • Perché gli associati godono di un’agevolazione sul prezzo dei corsi Innova.com; • Perché si possono ottenere pacchetti innovativi di servizi che la Federazione mette a disposizione per rispondere a esigenze specifiche del settore; • Perché si partecipa agli organi e ci si può candidare alla governance della Federazione.
Come associarsi? Per aderire a Federmobili in qualità di socio sostenitore, il solo requisito richiesto è quello di essere un operatore che svolge la propria attività nel settore arredamento. Basta compilare e inviare a Federmobili la domanda di adesione sottoscritta dal legale rappresentante della società. La quota di adesione prevista per il 2013 è di Euro 250. *Per quanti sono già abbonati alla rivista, dalla quota di adesione verrà decurtato il costo dell’abbonamento
Per altre informazioni e per scaricare la domanda di adesione: www.federmobili.com - tel 02 7600 1403 - fax 02 783 032 email: istituzionale@federmobili.com
26 Il bonus mobili è valido per le spese relative all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, finalizzati all’arredo oggetto di ristrutturazione, sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013, fino ad un massimo di 10.000 euro. Interventi edilizi che costituiscono il presupposto per la detrazione È possibile usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili a seguito di interventi di: • manutenzione ordinaria, di cui alla lett. a) dellart. 3 del DPR n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale; • manutenzione straordinaria, di cui alla lett. b) dellart. 3 del DPR n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; • restauro e di risanamento conservativo, di cui alla lett. c) dellart. 3 del DPR n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; • ristrutturazione edilizia, di cui alla lett. d) dellart. 3 del DPR n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; • necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché non rientranti nelle categorie precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza; Avvio degli interventi di recupero del patrimonio edilizio Gli interventi devono essere stati effettuati a partire dal 26 giugno2012. L’agenzia ritiene possibile che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici siano sostenute anche prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione. In altri termini, la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo. Beni agevolabili La detrazione riguarda le spese sostenute per l’acquisto di due categorie di beni. MOBILI: Rientrano tra i mobili agevolabili, a titolo esemplificativo, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di
illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo. GRANDI ELETTRODOMESTICI: di classe energetica non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. L’agenzia ha precisato, inoltre, che possono essere agevolate solo le spese sostenute per gli acquisti di mobili o grandi elettrodomestici nuovi. Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati. Ammontare della spesa detraibile L’importo massimo di euro 10.000 è riferito alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione, prescindendo dal numero dei contribuenti che partecipano alla spesa. Al contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari il diritto al beneficio dovrà essere riconosciuto più volte. L’importo massimo di euro 10.000 dovrà essere riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione. Adempimenti I contribuenti devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati Nei bonifici, pertanto, dovranno essere indicati • la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e dalle Poste per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati; • il codice fiscale del beneficiario della detrazione; • il numero di partita IVA ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Per esigenze di semplificazione legate alle tipologie di beni acquistabili, è consentito effettuare il pagamento degli acquisti di mobili o di grandi elettrodomestici anche mediante carte di credito o carte di debito. Le spese sostenute, inoltre, devono essere “documentate”, conservando la documentazione attestante l’effettivo pagamento e le fatture di acquisto dei beni con la usuale specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti. n
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28 Osservatorio
RAPPORTO CSIL
2012, IL MOBILE IN ITALIA di Sara Colautti
el 2012 i consumi di mobili per la casa a prezzi al pubblico in Italia sono scesi del 10,6%. Il biennio appena trascorso è stato uno dei periodi più difficili per le vendite di arredamento nel mercato domestico, e dal 2010 si sono persi quasi 3 miliardi di euro in valore. Se l’andamento negativo degli acquisti di mobili è stato generalizzato, la spesa delle famiglie si è contratta in modo significativo, in particolare per l’arredamento dell’area giorno (tavoli, sedute, librerie) e dell’area notte (in particolare camere matrimoniali). Le vendite di cucine hanno sofferto in misura inferiore rispetto alla media del settore seppure si sia registrato anche per tale comparto un calo piuttosto consistente. Nel 2012 il canale distributivo che ha sofferto maggiormente della crisi dei consumi si conferma essere quello della distribuzione indipendente, che ha registrato un calo delle vendite pari al 13%. Anche la GDO, d’altra parte, ha evidenziato per la
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Nel corso del 2012, l’impatto della crisi ha causato un pesante ridimensionamento del settore mobili sotto ogni punto di vista. Emerge però un dato significativo sui canali distributivi: la GDO perde meno della distribuzione tradizionale.
29 prima volta una dinamica negativa mostrando un decremento delle vendite pari al 6,7%. Il perdurare della crisi economica che ha colpito l’Italia ha prodotto una riduzione del potere d’acquisto delle famiglie che ha pesantemente inciso sul comportamento dei consumatori, in particolare verso i beni non di prima necessità. Il peso del canale dei dettaglianti tradizionali sulle vendite complessive è stato pari al 62% nel 2012, mentre la GDO, nonostante il decremento registrato in termini assoluti, ha veicolato una percentuale crescente degli acquisti di mobili per la casa (il 27% per la precisione). L’impatto della crisi sui canali distributivi Osservando i dati dal 2005 al 2012, il cambiamento che emerge con più evidenza è la crescita di 10 punti percentuali del peso della Grande Distribuzione specializzata nella vendita di prodotti di arredamento, a fronte di un calo delle vendite che transitano nel dettaglio tradizionale di oltre 13 punti percentuali. La crescita di importanza del canale delle catene mobiliere e degli altri gruppi organizzati non si evidenzia solo in termini relativi, ma anche in valore assoluto: tra il 2005 e il 2010 si è registrato un incremento tendenziale del fatturato della GDO specializzata, con una lieve battuta d’arresto solo nel 2009. Nell’ultimo biennio, benchè la contrazione delle vendite delle principali insegne sia stata nettamente inferiore alla media, anche le grandi superfici appartenenti a gruppi e catene hanno mostrato i primi segnali di sofferenza registrando un calo del giro d’affari in valore e in quantità.
Politiche distributive Per studiare gli effetti del perdurare della crisi economica sui consumi di beni durevoli in Italia e dell’impatto sulle dinamiche delle vendite di mobili per la casa, nel corso del 2013 CSIL ha condotto un’analisi per indagare sui principali orientamenti da parte dei produttori, con particolare riferimento alle politiche distributive. L’indagine mirava a identificare gli scenari futuri e individuare le strategie di canale messe in atto dai produttori dei diversi comparti produttivi. I fenomeni che sono stati indagati sono: • le strategie distributive e l’organizzazione della propria rete di vendita • le principali leve di marketing utilizzate dai produttori • le tendenze future della distribuzione del mobile in Italia. In generale è emerso che il 72% degli operatori adotta una politica distributiva selettiva, cioè volta a selezionare determinate tipologie di punti vendita in ragione delle caratteristiche del prodotto e del target. Il 15% degli intervistati ha dichiarato di adottare invece una strategia intensiva, mirata a utilizzare in modo massiccio tutte le
tipologie di punti vendita in grado di veicolare il prodotto. Infine, solo un 13% degli interlocutori ha affermato di orientarsi verso una strategia distributiva esclusiva, cioè indirizzata a selezionare specifici punti vendita in ciascuna area geografica in funzione delle caratteristiche specifiche del contesto locale. Tale orientamento pone in risalto un forte processo di ristrutturazione a carico della propria rete vendita, che i produttori stanno realizzando gradatamente e che punta a un ridimensionamento costante del numero di punti vendita serviti, al fine di presidiare maggiormente i propri clienti, migliorando il risultato e l’efficienza economica. A completamento delle informazioni relative alle scelte di canale, si è indagato sulla percentuale delle vendite che transitano tramite la rete diretta, cioè sono veicolate da personale dipendente dall’azienda, e quelle che transitano tramite rete indiretta, quindi attraverso rappresentanti e agenti. La rete indiretta riveste ancora un peso rilevante nel settore, rappresentando mediamente un valore superiore al 70% sulle vendite domestiche aziendali che transitano tramite il canale del commercio al dettaglio. n
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30 Osservatorio quanto emerge dall’indicatore dei Consumi Confcommercio a luglio 2013. Gli indicatori segnalano una stabilizzazione, che lascia sperare che l’economia italiana abbia raggiunto il punto minimo del ciclo economico. L’assenza di variazioni congiunturali negative per tre mesi consecutivi è un fenomeno che non si rilevava dall’estate del 2011. Occorre comunque guardare a questa fase con molta attenzione, perché la fine della riduzione dei consumi non delinea automaticamente un profilo di ripresa a breve termine. I deboli segnali di miglioramento rilevati sul
È
LA RIPRESA
UNA DEBOLISSIMA SPERANZA A cura di Confcommercio
versante produttivo - indice della produzione industriale, ordinativi e grado di utilizzo degli impianti -, non sembrano preludere, nell’immediato, a una fase di ripresa dell’economia con effetti rilevanti sull’occupazione, sui redditi e di conseguenza della domanda per consumi. In questo contesto è più che mai necessario che la politica economica sia orientata a sostenere gli impulsi positivi che provengono dall’economia reale, al fine di promuovere, nel 2014, una crescita più sostenuta rispetto a quanto garantito dagli andamenti inerziali. In linea con l’emergere di segnali meno negativi è proseguita, nel mese di agosto, la fase di recupero del “sentiment” delle famiglie e delle imprese. A luglio si è registrata, in termini congiunturali, una sostanziale stabilità dell’occupazione, diminuita di 1.000 unità rispetto a giugno. Rispetto a giugno 2012, la flessione è stata di 433 mila unità. Il contenuto calo rilevato, rispetto al mese precedente, dalle persone in cerca di occupazione (-10mila unità), non ha attenuto la drammaticità delle cifre relative alla disoccupazione che segnalano oltre 3 milioni di disoccupati, in aumento di 325 mila unità su base annua. Il tasso di disoccupazione, destagionalizzato, continua a rimanere attestato al 12%, superando il 39% nella fascia 15-24 anni. Anche le informazioni sulla CIG, relative a luglio, indicano il permanere di problematicità sul versante
Se gli indicatori segnalano che la discesa è finita, e l’economia si è stabilizzata, è comunque il caso di smorzare l’entusiasmo e valutare con equilibrio una situazione tutt’altro che rosea.
31 dell’occupazione. Nei primi sette mesi dell’anno le ore autorizzate hanno mostrato una diminuzione del’1,7%, rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Tale diminuzione è da attribuirsi esclusivamente alla CIG in deroga (27%), strumento che risente dei ritardi e delle difficoltà di rifinanziamento delle risorse. La dinamica tendenziale dell’ICC di luglio riflette una diminuzione dello 0,3% della domanda relativa ai servizi e del 2,9% della spesa per i beni. A luglio 2013 solo i beni e servizi per le comunicazioni hanno registrato una variazione positiva (+1,1%). Il dato più negativo continua ad essere quello relativo ai beni e servizi per la mobilità la cui domanda registra una contrazione del 4,1% su base annua. All’interno di questo aggregato non si è ancora arrestata la tendenza alla riduzione della domanda di mezzi di trasporto che ha registrato un progressivo e sensibile ridimensionamento dal 2010 (circa il 40% in meno a volume). Riduzioni dei consumi particolarmente significative continuano ad interessare gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-3,9%). Le dinamiche congiunturali I dati destagionalizzati mostrano, a luglio, una variazione nulla rispetto a giugno. Nell’ultimo trimestre la spesa delle famiglie si è sostanzialmente stabilizzata, dato che non si rilevava da circa due anni. Nel mese di luglio, a
fronte di un modesto aumento della componente relativa ai servizi (0,1%) i beni hanno fatto registrare una contenuta diminuzione (-0,1%). Anche per questi ultimi, nei periodi più recenti, la tendenza è stata, comunque, improntata a dinamiche meno negative rispetto a quanto rilevato in passato. A livello di singole macro-funzioni di spesa, le dinamiche appaiono ancora articolate e caratterizzate da un’alternanza di aumenti e diminuzioni, a conferma di come non si sia ancora giunti a una fase di ripresa della domanda da parte delle famiglie. Rispetto a giugno, le diminuzioni più significative hanno interessato i beni e servizi per le comunicazioni (-0,6%) e i beni e servizi per la cura della persona (0,4%).
I consumi delle famiglie e le spese obbligate 1. Il quadro macroeconomico In questa nota si procede all’aggiornamento del quadro macroeconomico e si fornisce anche una nuova analisi delle spese obbligate al 2013. Gli indicatori congiunturali evidenziano sul piano internazionale i primi deboli segnali di un miglioramento diffuso. Il Pil è cresciuto, nel secondo trimestre, dello 0,6% negli USA e in Giappone e dello 0,3% nell’eurozona, dopo sei trimestri di riduzione. Permane una forte eterogeneità nei profili di ripresa. Germania e Regno Unito hanno mostrato una crescita dello 0,7% e la Francia dello 0,5%, mentre rimangono in recessione l’Italia (-0,3%) e la Spagna (-0,1%). All’interno dell’area la crescita più sostenuta ha interessato il Portogallo (+1,1% rispetto al trimestre precedente). Il commercio mondiale mantiene un’intonazione debole, con una crescita, secondo l’Ocse, del 3,6% nell’anno in corso e del 5,8% nel 2014, insufficienti a giustificare aspettative ottimistiche sulla ripresa vigorosa dell’export. La nostra quota di esportazioni mondiali ha subìto, negli anni, un continuo processo di erosione e le prospettive del cambio euro/dollaro non risultano favorevoli. In Italia, gli impieghi bancari sono in flessione nella prima parte dell’anno in
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corso, segnalando un’ulteriore contrazione della spesa per investimenti produttivi, caratterizzata ormai da oltre un decennio da una variazione media annua negativa. Gli ordinativi dell’industria mostrano, da aprile, segnali di recupero (fig. 1) che, tuttavia, non possono essere considerati una sicura indicazione di ripresa. Prevediamo una stabilità del Pil nel terzo quarto dell’anno in corso, cui seguirebbe nell’ultimo trimestre un valore debolmente positivo (+0,2% congiunturale). Sul versante dei consumi, sia l’ICC sia le informazioni di fonte Nielsen indicano per i primi sette mesi del 2013 un peggioramento del tasso di variazione tendenziale rispetto al 2012. Si può affermare che, seppure la fiducia delle famiglie ha mostrato un miglioramento nei dati dall’estate 2013, i segnali di potenziale ripresa economica dal lato della produzione non hanno ancora influenzato positivamente le scelte di consumo degli italiani. Sembra però che il crollo dei consumi sia terminato. Sulla base di queste considerazioni, si formula il nuovo quadro macroeconomico (tab. 1), che aggiorna l’ultimo scenario formulato a febbraio 2013 e presentato al Forum
Confcommercio-Ambrosetti di Cernobbio (Confcommercio.it, sezione Ufficio Studi). Per il 2013, restano confermate le previsioni di Pil e consumi, rispettivamente a -1,7% e -2,4%. La prevista ulteriore e forte flessione dei consumi sconta la riduzione in quantità pari al 3,4% tendenziale certificata dall’Istat già nel primo trimestre del 2013 e incorpora anche l’ipotesi di una prolungata stasi del livello dei consumi fino al secondo trimestre del 2014. La spesa per investimenti è prevista in riduzione del 5,7%, con un peggioramento di oltre due punti rispetto a marzo, così come meno dinamiche (-0,2%), stante il rafforzamento dell’euro sul dollaro e la modesta intonazione del commercio mondiale, risulteranno le esportazioni rispetto alla dinamica moderatamente positiva (+1,4%) della precedente previsione. Solo la marcata flessione delle importazioni (-3,5%), peggiore di 2,5 punti percentuali rispetto a marzo, conseguente alla persistente debolezza dei consumi delle famiglie in termini reali, renderà positivo il contributo della domanda estera netta, tale da attenuare la contrazione del Pil. Anche per l’anno in corso, quindi, si avrà un’ulteriore riduzione dei livelli occupazionali (-0,7%, cioè oltre 146 mila posti di lavoro persi) per il perdurare della frenata produttiva in un contesto, tuttavia, di stabilità dei prezzi, con l’inflazione sotto controllo e ben al di sotto del 2%. Il 2014 sarà caratterizzato da una modestissima ripresa (+0,5% in termini di Pil reale), guidata dalla timida inversione di tendenza degli investimenti (+0,9%) e dall’andamento della domanda estera netta moderatamente positivo. I consumi delle famiglie evidenzieranno per il terzo anno consecutivo una flessione, anche se di modesta entità, limitata a circa due decimi di punto: la gravità di questa eventualità si comprende considerando la perdita cumulata di oltre 6,5 punti percentuali reali patita dai consumi delle famiglie nel biennio 2012-2013. Nel 2014 del modesto recupero produttivo beneficerà anche l’occupazione, con un incremento di circa 31 mila unità (cioè lo 0,1%) rispetto al 2013. Le spese obbligate In questo scenario, la composizione dei consumi, nella tradizionale distinzione tra spese obbligate e spese commercializzabili, gioca un ruolo fondamentale sia nel definire il quadro di benessere/difficoltà di cui godono le famiglie sia nel delineare gli scenari di sviluppo della spesa. Tra il 1992 e il 2012 la parte di consumi che le famiglie destinano a beni e servizi obbligati (inclusi gli affitti imputati, cioè la spesa teorica per l’abitazione attribuita alle famiglie che
33 vivono in case di proprietà) è costantemente aumentata (fig. 2), passando dal 32,3% del 1992 al 40,5% del 2012. Particolarmente significativa è risultata la riduzione di quella parte della spesa che le famiglie orientano all’acquisto di beni commercializzabili, passata dal 51,4% del 1992 al 39,8% del 2012. In progressivo aumento è la parte dei consumi destinati ai servizi commercializzabili che nel 2012 ha raggiunto il 19,7%, comunque in riduzione di due decimi rispetto al 2011, in ragione della contrazione dei consumi, la più grave della storia economica dalla nascita della Repubblica. La figura 2 chiarisce che la compressione della spesa per beni commercializzabili (quasi 12 punti percentuali assoluti) non può essere che in piccola misura ascritta allo sviluppo dei servizi di mercato. La frazione di spesa ad essi destinata tra il 1992 e il 2013 è cresciuta soltanto di 3,5 punti percentuali assoluti, contro un aumento di oltre 8 punti percentuali dei consumi per le spese obbligate. Le stime per il 2013 confermano, accentuandola, la dinamica di lungo periodo, portando le spese incomprimibili a raggiungere il 40,6% della spesa complessiva sostenuta dalle famiglie. Un elevato contributo all’aumento dell’incidenza delle spese incomprimibili è derivato dall’abitazione (che comprende anche l’energia). La quota di consumi che le famiglie destinano alla casa è passato in poco più di 20 anni dal 17,1% al 23,7% (tab. 4). Liberalizzare per tornare a competere All’interno delle spese destinate a beni e servizi commercializzabili si segnala il progressivo ridimensionamento della spesa per alimentari e bevande, fenomeno che ha caratterizzato anche altri segmenti di consumo considerati “maturi” quali l’abbigliamento e le calzature, i mobili, e l’acquisto di autovetture. Nel 2013 la spesa pro capite in valore
per le spese obbligate sarà di oltre 6.500 euro, a fronte dei 2.700 euro che si spendevano nel 1992. Posto uguale a 100 il totale delle spese incomprimibili, la quota più consistente è destinata all’abitazione (58,5%), il 24,5% ai trasporti assicurazioni e carburanti), circa il 7% alla sanità e il 10% alla spesa per servizi finanziari e per la protezione sociale (voce “altro”). Ponendo uguale a 100 l’indice di prezzo nel 1992, si riscontra che i consumi obbligati hanno mostrato un’inflazione media annua superiore del 66% rispetto a quella dei commercializzabili e del 34% rispetto al dato medio. Sinteticamente, ipotizzando pari a cento euro il prezzo medio del paniere di spese obbligate nel 1992, per acquistarlo oggi, a parità di qualità e di quantità si spenderebbero 217,6 euro. Lo stresso conteggio per i consumi commercializzabili porterebbe a una spesa pari a 160,3 euro oggi contro i 100 euro del 1992. Il differenziale di crescita tra i due aggregati nel lungo periodo, favorevole ai consumi obbligati, permane nel tempo e
risulta di rilevante intensità. Questo conferma che negli ambiti in cui le liberalizzazioni hanno sostanzialmente funzionato, il tasso di crescita dei prezzi ha rallentato sensibilmente. La concorrenza che quotidianamente si sviluppa nell’ambito del commercio al dettaglio è ben visibile attraverso la dinamica dei prezzi dei beni che passano dai negozi, costantemente in linea con la media e comunque molto inferiore a quella delle spese obbligate. È quindi necessario proseguire il processo di liberalizzazione in settori che appaiono operare in regimi scarsamente concorrenziali, la maggior parte dei quali offre beni e servizi obbligati (dall’energia al settore finanziario ai diversi ambiti in cui l’operatore pubblico ha potestà, almeno parziale, di fissare i prezzi), sostanzialmente fuori dall’esercizio di scelta del consumatore. Ciò potrebbe contribuire a ridurre le dinamiche inflazionistiche liberando risorse per i consumi discrezionali e non obbligati, migliorando, di conseguenza, la dinamica dei consumi aggregati e il benessere economico dei cittadini. n
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REPORT:CERSAIE
UN ACCENTO SULL’ACQUA di Sabrina Sciama
a semplicità dei panni stesi declinati nei colori della bandiera italiana: questa l’immagine rappresentativa del tema “Cersaie ed elogio della normalità”, scelta per l’edizione 2013 del Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e l’Arredobagno. Disegnata da Luigi Capraro, studente dell’Isia di Bologna, ha vinto la terza edizione di “Beautiful Ideas”, il concorso promosso da Confindustria Ceramica e da Edi.Cer, che offre agli studenti delle facoltà universitarie e degli istituti di design la possibilità di creare l’immagine dell’edizione successiva del Salone Internazionale. Il messaggio è: “guardare con occhi disincantati il mondo così com’è, la ceramica e l’arredo bagno quali elementi che appartengono, storicamente e nelle loro potenzialità espressive e funzionali, alla vita di tutti i giorni”. Molti dei prodotti esposti, così come le installazioni e i progetti proposti da Bologna Water Design, manifestazione fuori-fiera dedicata al design dell’acqua, sono infatti all’insegna dell’ottimizzazione
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Ceramiche per l’architettura, apparecchiature igienico sanitarie e arredo bagno in scena dal 23 al 27 settembre a Bologna, all’edizione 2013 di Cersaie.it. Mentre, con Bologna Water Design, il centro della città si anima di progetti e installazioni sul mondo del design dedicato all’acqua.
37 pagina a sinistra: L’invito a ripensare la doccia nell’interpretazione di Front Design. Hansgrohe.it In questa pagina, a destra: Modula, nuovo rivestimento versatile per la composizione di spazio vasca, doccia, hammam, aree funzionali del bagno, design AnzaloneBistacchi per Glass. Glassidromassaggio.it Sotto: Ampliamento della collezione di lavabi da appoggio Genesis di Creative Lab+ per Globo. Ceramicaglobo.com In basso a destra: Artwork, lastre in grès porcellanato, Ceramiche Refin. Le ampie spatolature riproducono le variazioni cromatiche e strutturali caratteristiche delle finiture in stucco veneziano. Refin.it
38 A sinistra: Aquaclean Sela, vaso-bidet tecnologico disegnato da Matteo Thun e Antonio Rodriguez per Geberit. Geberit.it In basso: “Fontane inconsapevoli”, installazione per condannare gli sprechi d’acqua, design Benaglia + Orefice Studio per Geberit. Geberit.it
degli spazi e della semplificazione, ottenute grazie a tecnologie sempre più sofisticate, volte all’uso consapevole delle risorse idriche ed energetiche. In questa direzione si muove ad esempio il progetto di Naoto Fukasawa che per Aboutwater, marchio nato dall’alleanza fra Boffi e Fantini, opera una massima semplificazione delle forme di rubinetti e miscelatori scegliendo l’acciaio inossidabile per esaltare la qualità della materia e l’attenzione alla sostenibilità. In tema di radiatori, assoluta pulizia formale si riscontra nel nuovo radiatore Flaps di Antrax disegnato da Victor Vasilev in alluminio riciclabile ad alta efficienza termica: una sottile piastra semplicemente interrotta da pieghe (flaps) che servono da portasalviette. Il tema della semplicità viene affrontato da Pozzi Ginori - presente anche a Bologna Water Design con l’allestimento di Sergio Brioschi - con la collezione di arredo bagno e sanitari Fast (esposta presso lo Showroom Vergari in viale delle Industrie a Bologna), impostata sulla versatilità di lavabi e mobili dal segno leggero e geometrico, di sanitari dai profili arrotondati, in grado di adattarsi a molte differenti situazioni. L’attenzione alla qualità e al rispetto dell’ambiente si concretizza nella messa a
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A sinistra, in alto: DirectFlush, wc con brida aperta di Villeroy & Boch, il bordo interno del wc è aperto e completamente smaltato, per una pulizia piÚ immediata. Villeroy-boch.com A fianco: Modularità delle forme, tagli sagomati delle pietre per Wing, una delle nuove collezioni firmate da Manuel Barbieri per Purapietra. Purapietra.it Sotto: Pietra del Mondo, la nuova collezione Tagina prende corpo dalla bellezza di cinque luoghi internaionali: i paesi del Nord Europa, Israele, Arizona, Belgio e Giappone. Tagina.it
Qui sopra: Collezione AF/21 in acciaio inossidabile, design Naoto Fukasawa, per Aboutwater. photo Tommaso Sartori. Aboutwater.it A fianco: Flexible Architecture by Starck, design Philippe Starck per Ceramica Sant’Agostino. Ceramicasantagostino.it In basso: Fast, nuova serie di lavabi, mobili, sanitari di Pozzi Ginori. Pozzi-ginori.com
41 A fianco: Flaps è il nuovo radiatore di Antrax disegnato da Victor Vasilev. Antrax.it
punto di tecniche che migliorano le prestazioni ceramiche, come Catalano che con Cataglaze presenta uno speciale smalto che rende inattaccabile e inalterabile la ceramica, garantendo pulizia facile e rapida, minore utilizzo di detergenti, massima brillantezza e resistenza al calcare. Semplificazione, versatilità e flessibilità si traducono in modularità nel nuovo sistema di piastrelle modulare Modula che, disegnato da AnzaloneBistacchi per Glass, fonde funzioni (miscelatori, soffioni, getti idromassaggio, illuminazione RGB, specchio, mensola portasapone, erogatori per vasca, lavabo e bidet) con rivestimento. Igiene, tecnologia, sostenibilità, ottimizzazione degli spazi e design sono racchiusi nel vaso-bidet AquaClean Sela disegnato da Matteo Thun e Antonio Rodriguez per Geberit. Dell’azienda svizzera è anche l’installazione “Fontane inconsapevoli”, una riflessione sugli sprechi d’acqua a cura di Benaglia + Orefice Studio, esposta presso l’Ex Ospedale dei Bastardini nell’ambito dell’iniziativa fuori fiera Bologna Water Design a cui
partecipano progetti, oltre che dei già citati Benaglia+Orefice Studio, di Alhambretto, Sergio Brioschi, Casadei Weber, Aldo Cibic, Philippe Daverio e Jacopo Muzio, Michele De Lucchi, Daniel Libeskind, Openproject, Victor Vasilev. L’approfondita riflessione sul consumo d’acqua coinvolge altre aziende come Villeroy & Boch, che con la speciale conformazione interna della ceramica Aquareduct applicata ai modelli di sanitari con tecnologia DirectFlush, garantisce consumi di 4,5 litri ad ogni sciacquo contro i 6 dei wc standard. Su un piano più poetico si muovono i nuovi progetti Axor del giapponese Nendo e delle svedesi Front Design: il primo unisce in un unicum luce e acqua “conferendo alla doccia una dimensione sia estetica e sensuale che spirituale”, le seconde attirano l’attenzione sulle componenti tecniche degli impianti idraulici. Perché, come spiega Philippe Grohe con un tocco di visionarietà ma – finalmente! - anche di sano ottimismo: “Noi vogliamo letteralmente rivoluzionare il rapporto fra l’uomo e il suo elemento più prezioso: l’acqua.” n
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IL RACCONTO DELLA QUALITÀ
L’EMOZIONE DELL’ESPORRE di Fabio Turchini
a mostra è luogo che narra storie, tra memoria, progetto, sogno. Ogni prodotto, opportunamente ambientato, esalta la bellezza che vorremmo a casa nostra. Come trasmettere con parole la bellezza che l’esposizione di per sé rende emozionante e coinvolgente? Le cose parlano se le facciamo parlare. Sono come le persone, gli abiti, i palazzi, le città. Le cose incorporano idee, profezie, sentimenti che noi riponiamo. Noi animiamo le cose, le rendiamo consonanti con il battito dei nostri desideri. Esse sono più complesse delle idee che le hanno generate, poiché empiricamente assoggettate sia a situazioni che a impieghi funzionali e relazionali di volta in volta cangianti. Mutano di significato. È il linguaggio attraverso cui si esprimono ad evolvere. Viene assunto in varie tonalità che le istanze del cuore, della memoria, del gusto e della storia agitano. Noi viviamo in un mondo che diventa nostro grazie agli oggetti. Scattano identificazioni personali e collettive. Che cosa ha rappresentato la Cinquecento negli anni Sessanta? Come spieghiamo le innumerevoli mitografie dei
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“Oh, guarda che bello, mi ricorda…Vorrei…” Il racconto del design e della qualità: come far risaltare la bellezza che l’esposizione di per sé rende emozionante e coinvolgente.
43 prodotti di culto? C’è un mondo da raccontare, volendo. Noi entriamo in dialogo con gli oggetti disegnati fino a chiederci: ”Quali cose noi siamo?”. Sto parafrasando il titolo di una mostra che ricordo appartenente alla Terza interpretazione del Museo del Design della Triennale di Milano, curata nel 2010 da Alessandro Mendini. Così scrive lo stesso Mendini: “È importante occuparsi non degli oggetti chiusi in se stessi, ma quando sono messi in relazione tra loro, cioè inventare i rapporti tra le cose. Non nel senso ovvio di due cose che fanno coppia (per esempio treno-rotaia), bensì quando l’accostamento tra due oggetti indipendenti ed estranei crea una tensione, uno sconcerto creativo e attivo. Quando ho iniziato a lavorare a questa mostra, in un certo senso, mentre cresceva la raccolta di oggetti, capivo che erano, che sono, le mie memorie, le nostre memorie, oppure, meglio ancora, le mie, nostre prigioni, gli oggetti e i pensieri dei quali siamo prigionieri. Come se fosse un mondo valido in se stesso.” Se vogliamo inventare una speciale e suggestiva occasione d’incontro tra persone e cose dobbiamo accompagnarci all’interno delle nostre memorie o storie, prima ancora di diventare prigionieri degli oggetti (riscontriamo ogni giorno questa dipendenza; del resto, come potremmo fare a meno, ad esempio, di pezzi di vissuto che lo spazio domestico fa affiorare nella scena dei tanti elementi d’arredo?). Va creato di volta in volta un racconto cercando di far parlare le cose, come se fossero compagni di strada accanto a noi, sia per necessità funzionali, come si diceva, sia in quanto metafore degli affetti, dei timori e delle speranze. “La bellezza è negli occhi di chi guarda”, diceva poeticamente Wolfgang Goethe. Ma che cosa vede in realtà l’osservatore? Quale corrente emotiva, di conoscenza e di pensiero si trasfonde in quelle entità che inizialmente ammiriamo e poi finiamo per amare anche in mancanza di un effettivo possesso? Entità altrimenti destinate alla banalizzazione o all’oblio se del tutto de-personificate? Nei cosiddetti setting di vendita il compito del propositore è di esaltare la qualità che lo circonda appoggiandosi non solo alla potenza di seduzione dei prodotti e dei contesti espositivi, ma accedendo al potenziale d’immaginazione, ricordo e desiderio del cliente. Si tratta di rendere più incisive ed efficaci le argomentazioni di vendita integrando alle consuete modalità descrittive e d’incoraggiamento (se non di pressione) all’acquisto un linguaggio immaginativo, metaforico, più consono a prodotti di alta qualità e design. Le storie, infatti, hanno il grande potere di attrarci, di coinvolgerci. Si pensi ad un film del genere che più ci piace. Quando lo guardiamo ci lasciamo trasportare invariabilmente da un’onda narrativa che
Il racconto del design e della qualità Come far risaltare la bellezza che l’esposizione di per sé rende emozionante e coinvolgente? Corso di 1 giorno 25 novembre 2013 Sede e orari Innova.com presso Politecnico via Durando 38/a Milano 9:30 -13:00 14:00 - 18:00
OBIETTIVI La mostra è luogo che narra storie, tra memoria e sogno. Ogni prodotto, opportunamente ambientato, mette in scena la bellezza che vorremmo a casa nostra. Come far risaltare questa bellezza che l’esposizione di per sé rende emozionante e coinvolgente? Il corso, rivolto a venditori e interior designer, si prefigge l’obiettivo di rendere più incisive ed efficaci le argomentazioni di vendita aggiungendo alle consuete modalità espositive un linguaggio immaginativo, adatto ai prodotti di alta qualità e design.
CONTENUTI • Il linguaggio immaginativo per esaltare la componente estetica del prodotto e non appiattire il design a sola dimensione funzionale. • Tecniche di “vendita narrativa” che, avvalendosi dei linguaggi dell’Arte, possono accentuare le prerogative di bellezza dei prodotti e suscitare partecipazione da parte del pubblico. Per maggiori informazioni contattare Laura Galluzzo tel. 02 76001403 innovacom@federmobili.com
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finisce per sollecitare processi identificativi. Proviamo ora a soffermarci, solo per un istante, sui versi a seguire di Leopardi, così intensamente evocativi, per comprendere subito il senso delle affermazioni dianzi enunciate: “Dolce e chiara è la notte e senza vento,/e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti/posa la luna, e di lontan rivela/serena ogni montagna. O donna mia,/già tace ogni sentimento, e pei balconi…” Affinché un racconto (di un brand, di una soluzione compositiva, di un dettaglio estetico…di un intero arredamento) sia in grado di differenziarsi da altre narrazioni, deve essere traboccante di personalità, deve saper incuriosire, coinvolgere e connettersi emotivamente con chi ascolta, destando sensazioni forti (come felicità, sorpresa, meraviglia) e facendo leva su valori ed ideali condivisi o condivisibili. Si tratta, quindi, di dare spessore “sentimentale” agli oggetti mediante tecniche (le stesse che s’impiegano nelle micro storie degli spot pubblicitari o nella poesia, o nella forma narrativa, ecc.) che promuovano la componente estetica del prodotto per non appiattire il
design a sola dimensione funzionale. Le curve di un oggetto, dunque, possono prendere la piega di un “respiro” per “lambire morbidamente parti di spazio”, “inarcare la prevedibilità di un piano”; le linee “dirigono lo sguardo correndo su un filo di essenzialità”, un divano “ci accoglie dentro un abbraccio contenitivo”, la libreria “struttura su una parete un proposito di cultura e bellezza”,…etc. Potrebbe apparire eccessivamente enfatico adornare in questo modo i discorsi soprattutto per gli amanti della concretezza e sobrietà. In realtà il linguaggio immaginativo non costituisce un cedimento a sofisticazioni di tipo retorico. Consente semmai taluni passaggi di colore a corredo di una tessitura quasi favolistica, per sognare attraverso la storia del prodotto, dell’azienda che l’ha realizzato, del design. Si prefigura in questo caso anche “a parole” la scena estetico-affettiva dei luoghi domestici dei quali sentirsi deliziati “a priori”. La bellezza lo esige, la quale rifugge da volgarità e approssimazioni. n
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46 Innova.com l Master in Interior Design Retail Management, a cura di Innova.com e di Poli.Design, è attualmente in fase di selezione delle candidature, e prenderà il via l’11 novembre, a Milano. Abbiamo parlato con Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Preside della Scuola di Design del Politecnico e Direttore del Master, delle novità del corso e della sua evoluzione.
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IL MASTER
Ci sono cambiamenti importanti, rispetto alla prima edizione? Quali sono i mutamenti più rilevanti? “Ora che siamo giunti alla terza edizione del
UN CORSO RIVOLTO ALL’ESTERO Di Roberta Mutti
Master, possiamo dare una valutazione delle edizioni precedenti, anche dal punto di vista dell’avvenuto placement degli stage degli studenti. Una prima cosa che possiamo notare, è che sempre di più c’è interesse verso l’estero. Veneta Cucine, per esempio, dopo lo stage, ha assunto una delle partecipanti alla seconda edizione del Master, cui ha affidato la gestione di un flagship store in Libano. Questo è un importante riconoscimento della validità del corso, che offre gli elementi per risolvere tutti i problemi che si possono incontrare nell'internazionalizzazione delle aziende, o comunque nella gestione di un punto vendita all’estero. Nelle prime due edizioni, abbiamo visto che il profilo dei partecipanti si sta modificando, proprio nella direzione di un’attività più internazionale e di più ampio respiro. Durante questi due anni, ci siamo concentrati sempre di più sulle catene di distribuzione e sulla gestione dei punti vendita all’estero: un respiro più ampio, che permette sia alle aziende di produzione sia agli studenti di aprirsi maggiormente ai mercati esteri. La professionalità che deriva da questo Master è dunque una professionalità a 360° gradi, grazie al
Mentre sono in corso le selezioni per la terza edizione del Master in Interior Design Retail Management, abbiamo parlato con Arturo Dell’Acqua Bellavitis, direttore, che ci ha raccontato l’evoluzione del corso che forma “Il regista del punto vendita”.
48 confronto con esperti di provenienze differenti, che offrono contributi e presentano scenari diversi e complementari, con proposte gestionali e organizzative concrete.
avrebbero sicuramente un rapporto diverso. Ne approfitto per ricordare che per frequentare il Master è possibile usufruire anche di borse di studio.”
La struttura del corso è rimasta la stessa? In linea di massima, la struttura è rimasta molto simile. Come spiegavo, sono state leggermente ampliate le parti relative alla gestione della catena distributiva e alla gestione del punto vendita all’estero. Questo orientamento verso l’estero, deriva sia dal fatto che il Master è frequentato da studenti stranieri, sia dalla constatazione che molti studenti italiani si preparano per andare a lavorare all’estero, e spesso proprio per aziende italiane. Le aziende di produzione sono ormai indirizzate verso l’internazionalizzazione, quindi per gli studenti si possono presentare occasioni di lavoro proprio nelle stesse aziende con cui sono entrati in contatto durante il corso. Non dimentichiamo infatti che il Master prevede un periodo obbligatorio di tirocinio in azienda; per uno studente che ha svolto il suo stage in un’azienda, quindi ne conosce il ciclo produttivo, le persone, poi andare a occuparsi di un punto vendita per conto della stessa azienda probabimente è più facile. Si aggiunga poi che gli studenti sono italiani, quindi hanno il nostro gusto, il nostro modo di porsi: anche per le aziende può essere vantaggioso affidare la gestione dei punti vendita diretti a italiani, anziché a venditori di provenienza indigena, con cui
Un nuovo nome: “Il regista del punto vendita”. Qui, naturalmente, si apre una riflessione ad ampio raggio. Intervenire sulla comunicazione del Master si è rivelato necessario, per diversi motivi. Mentre “Interior design” è abbastanza immediato, “Retail” non è così intuitivo, a volte gli studenti che hanno completato solo il triennio non hanno ben chiaro di cosa si stia parlando. “Il regista del punto vendita” è molto più immediato e intuitivo. In seconda battuta, bisogna sempre considerare che in Italia, tutto ciò che è connesso al commercio ha ancora un’immagine negativa. Uno studente che ha seguito un percorso di formazione di progetto penserà immediatamente a un Master di Interior Design, più legato al progetto, mentre questo corso è legato alla gestione organizzativa, al management. E qui emerge uno dei grandi punti di forza del Master: la preparazione per vendere gli scenari del Made in Italy. La conferma che un corso di studi specializzato come questo ha finalità molto più ampie di quanto possa sembrare a un primo sguardo. Se pensiamo alla modalità di vendita di scenari italiani, infatti, un corso specifico che educhi alla comprensione dell’eccellenza del Made in Italy non si deve necessariamente applicare solo
Master in Interior Design Retail Management Organizzato da Politecnico di Milano in collaborazione con Innova.com
all’arredamento, ma si può applicare anche all’abbigliamento, agli elettrodomestici, all’oggettistica pregiata; gli esempi concreti sono legati all’arredamento, ma la metodologia si può estendere anche ad altri campi. Per tutti questi motivi, il nome del Master è stato modificato, per sottolinere il riferimento anche ad altri settori merceologici, non solo all’arredamento. Del resto, ci sono tanti negozi e catene distributive che sono sempre più “meticci”, mescolano arredamento, abbigliamento, oggettistica. D’altro canto, non esistono corsi di laurea direttamente connessi alla gestione delle attività commerciali; anche gli studenti di economia non pensano che la loro attività professionale potrà contemplare la gestione di un punto vendita, a meno che non sia di famiglia. L’università accende aspettative di livello superiore alle semplice gestione di un negozio, e, un po’ anche per scarsa conoscenza, non si comprende appieno che ci sono negozi e attività commerciali che, per dimensione e storia, possono costituire attività molto più interessanti di tante altre. Ci sarà un’edizione in inglese? L’edizione completa in inglese è in programma, ma non ha ancora una data precisa. Se ci sono studenti stranieri a sufficienza, si potrebbe considerare di affrontare almeno una parte del Master in inglese già dalle prossime edizioni; in ogni caso, il futuro dev’essere quello, se si devono affrontare i mercati esteri. n
Sede e orari Innova.com presso Politecnico via Durando 38/a Milano 9:30 -13:00 Per informazioni contattare l’Ufficio Coordinamento Prodotti Formativi POLI.design tel. 02 2399 7275 e-mail: formazione@polidesign.net Sito: Polidesign.net/retaildesign
UN TRAGUARDO ECCEZIONALE
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RICCHEZZA
OPPORTUNITÀ
LA FIERA DELL’ARREDAMENTO
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03/13
50 Fiere
IMM COLOGNE, LO SVILUPPO CONTINUA orna, come di consueto, dal 13 al 19 gennaio 2014, Imm Cologne, la rassegna del mobile di Colonia, che si presenta anche quest’anno ricca di novità. Imm Cologne e Living Interiors - la sezione dedicata agli elementi di lifestyle che compongono un’architettura d’interni realizzeranno un totale di oltre 1.100 espositori, provenienti da oltre 50 Paesi. Tra le principali novità dell’edizione 2014, possiamo cominciare con il citare l’ampliamento della sezione di design. Sebbene il padiglione 11 rimanga sempre il centro nevralgico dell’area dedicata al design, quest’anno le zone dedicate all’arredo di design includeranno anche i padiglioni 1, 2.2 e 3.2. La piattaforma del design, Pure, sarà affiancata da Pure Editions, Pure Village, e dai nuovissimi
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di Roberta Mutti
format Pure Elegance e PureOne-Design Injection. Il design interesserà anche la sezione “Sleep”, nel padiglione 10, per attrarre una nuova audience internazionale. Accanto al padiglione 10, si snoderà Pure Editions, nel padiglione 3.2, un nuovo format. Continuando il percorso di design, si arriva al padiglione 2.2, con il nuovo format Pure Elegance, un format di nuova concezione dove troveranno posto aziende del segmento “Luxury”. Sempre nel padiglione 2.2, troverà posto anche quest’anno Pure Village, lo showcase che presenta scenari di lifestyle, ambientati in suggestive scenografie. Das Haus All’interno di Pure Village troverà posto anche per il 2014 Das Haus, la casa ideale
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Nelle immagini: stand a Imm Cologne 2013. A sinistra: Louise Campbell, designer danese incaricata di progettare Das Haus 2014, con Dirk Spierenburg, direttore creativo di Imm Cologne. Imm-cologne.com
progettata da un designer di fama internazionale, che per la prossima edizione è stata affidata alla designer danese Louise Campbell. Danese di nascita, londinese di adozione, Louise Campbell ha coniugato la tradizione del design scandinavo con il gusto inglese per l’interior design, dando vita a un progetto articolato che esprime un’idea di interior design molto contemporanea. Il padiglione 1 sarà teatro di tutto ciò che riguarda i giovani designer. Sotto il nome di PureOne-Design Injection, troveranno posto scuole e università, il concorso e la mostra D3 Contest, dove si può avere una visione d’insieme delle idee delle nuove generazioni. Altra novità dell’edizione 2014 sarà Smart, nei padiglioni 7 e 8. Già esaurito, Smart ospiterà circa 100 aziende specializzate negli arredi per uno stile di vita giovane, facile da assemblare, trasformabile
velocemente. Anche la sezione “Sleep” ha ampliato lo spazio: esaurito il padiglione 9, si è reso necessario estendere il segmento del riposo al padiglione 5.2, dove troveranno spazio due pezzi da novanta del settore, quali Tempur e Recticel. Ultima novità del 2014, Global Lifestyles, nei padiglioni 2.1, 3.1 e 4.1: un’area dedicata alle produzioni provenienti da tutto il mondo, con partecipazioni individuali o collettive, che esprime prodotti e stili provenienti da diversi stili di vita e aree di gusto. LivingInteriors Da qualche anno, contemporaneamente a Imm Cologne si tiene LivingInteriors, un’area dedicata a tutto ciò che compone un’architettura d’interni: pavimenti, bagno, arredobagno, finiture per pareti, carte da parati, illuminazione, complementi e accessori, ma anche saune, attrezzature per spa
52 domestiche, e tutto cià che concorre a definire l’abitazione; LivingInteriors accoglie oltre 120 espositori, si tiene nel padiglione 4.2. ed è dedicato principalmente agli architetti e agli interior designers, che trovano qui innumerevoli materiali, prodotti ma soprattutto innumerevoli fonti di ispirazione per i loro progetti. Un po’ di numeri Dirk Uwe Klaas, Amministratore Delegato dell’Associazione dei Produttori di Arredamento (Verband der Deutschen Möbelindustrie e.V.), ha illustrato l’andamento del settore dell’arredamento, nel
mondo e in Germania. “La domanda di mobili nel mondo è in crescita costante, ha spiegato Klaas, ma si tratta di una domanda che sempre di più arriva da mercati emergenti, Asia soprattutto, e sempre meno dall’Europa. L’economia mondiale è prevista in crescita principalmente in Asia, con il PIL cinese previsto in aumento del 4,8% per il 2013, e per il 5,2% nel 2014. Anche per gli Stati Uniti si prevede un incremento del PIL del
2,3% nel 2013, e del 2,8% nel 2014. In Europa, al contrario, l’economia sarò stagnante per il 2013, e i primi segnali di crescita non sono visibili fino al 2014. Questi dati influiscono sul commercio e sulla produzione mondiale di arredamento, che si prevede che seguirà la stessa curva: per il 2013, il consumo mondiale di mobili 2013, si prevede in crescita tra il 3 e il 4%, con oscillazioni vistose tra un’area e l’altra. In Europa Occidentale, ci si aspetta un decremento dell’1%, nel corso del 2013, mentre negli Stati Uniti si prevede un incremento del 2%; si prospetta una crescita del 3% in Europa Orientale, del 4% in Medio Oriente, e del 6% in Asia Pacifico, Africa e SudAmerica. I consumi di mobili sul mercato interno, in Germania, hanno sofferto nel primo semestre 2013, con un calo del 4%, che attualmente sta rallentando, e si stima che si attesterà su un -2% alla fine dell’anno. Il calo sul mercato interno è compensato da un aumento delle esportazioni, con +20% verso l’Asia, +25% verso gli USA, che, tuttavia, non conforta del tutto dal calo pesante (-10,2%) delle esportazioni verso la UE. È comunque il caso di essere ottimisti, perché i segnali di ripresa che si vedono all’orizzonte incoraggiano anche l’industria del mobile in Germania a guardare al futuro con fiducia. Per concludere, Klaas si è soffermato su un tendenza che sembra prendere sempre più piede: il riuso dei prodotti a fine vita. Entro il 2020, ha spiegato, metà dei rifiuti urbani dovrà essere riciclata, e l’Europa ha già politiche di riciclo e recupero avanzate. L’industria del mobile potrà avvantaggiarsi dall’economia del riciclo, sia per la produzione di elementi di arredo, sia per la produzione di materiali ed energia da recupero e riuso.” n
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MIFF 2014, ASPETTATIVE CONFERMATE ! i tiene dal 4 all’8 marzo 2014 l’edizione del ventesimo anniversario di MIFF: una grande celebrazione, che vedrà gli espositori espandersi su una superficie di oltre 80 mila mq, distribuita tra PWCC (Putra World Trade Center) e MECC (Matrade Exhibition & Convention Center). L’edizione 2013 di MIFF si è conclusa con un bilancio estremamente positivo, registrando oltre 6.000 buyer da oltre 10 Paesi, che hanno generato vendite per oltre 854 milioni di dollari. Già con l’edizione 2013 MIFF ha ampliato i suoi spazi, aggiungendo il 25% in più di superficie, dove hanno trovato posto aziende provenienti da Muar - la capitale dell’arredamento della Malesia. Grazie all’entusiasmante debutto di quest’anno, MFA, Muar Furniture Association ha già annunciato che nel 2014 l’area
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dedicata alle aziende provenienti da Muar vedrà un ulteriore aumento. L’edizione 2013 di MIFF ha visto una predominanza dell’arredo per ufficio e residenziale, settori che hanno incontrato il gradimento del pubblico, proveniente da mercati consolidati (Nord America, Europa) e da mercati emergenti (Sud-Est Asiatico, Australia, Medio Oriente); in aumento anche i visitatori provenienti dall’Africa e dall’America del Sud. L’edizione 2014 includerà, come di consueto, la MIFF Furniture Design Competition, per giovani talenti, il MIFF Furniture Excellence Award e il MIFF Best Presentation Award. Appuntamento dunque a Kuala Lumpur dal 4 all’8 marzo 2014! n Miff.com.my
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CIFF 2013, LA CINA SI EVOLVE i è tenuta dal 7 al 10 settembre la 32esima edizione di CIFF - China International Furniture Fair, la rassegna dedicata alla casa che si tiene ogni sei mesi a Guanghzou (Cina). L’edizione di settembre occupa circa 200 mila mq di superficie all’interno del China Import and Export Fair Complex, e nel settembre 2012 i visitatori ufficiali sono stati 40 mila, calcolati in aumento del 5% circa nel settembre 2013. Sono stati mille invece gli espositori, anch’essi in leggero aumento nel 2013. CIFF si tiene ogni anno in due edizioni, una a marzo e una a settembre. L’edizione di marzo è divisa in due fasi, a distanza di pochi giorni, una dedicata alla casa, una dedicata all’ufficio. Nel mese di marzo, China Import and Export Fair Complex di Guanghzou si trasforma nel centro dell’Asia per quanto riguarda gli affari nel settore dell’arredamento:
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la fiera occupa circa 340 mila mq, gli espositori sono 1.600 circa e i visitatori superano gli 80 mila. Sommando il totale delle tre esposizioni, CIFF diventa una piattaforma che totalizza 880 mila mq di superficie espositiva, 4.500 espositori di mobili per la casa, outdoor, home decor, tessuti d’arredo, mobili per ufficio, materiali e macchinari per l’industria del mobile e 190 mila buyer internazionali. CIFF si svolge all’interno di una delle strutture fieristiche più funzionali, moderne e belle del mondo: il China Import and Export Fair Complex che, con i sui 340 mila mq di superficie coperta, è il più grande quartiere fieristico dell’Asia. La fiera di Guangzhou è facilmente raggiungibile con voli aerei diretti dai principali scali internazionali. Una rete metropolitana efficiente prevede 2 fermate
57 all’interno della fiera, e modernissimi hotel 4 e 5 stelle garantiscono il massimo dell’ospitalità. Visitare CIFF significa anche avere la possibilità di conoscere Guangzhou, terza città per importanza della Cina, capitale del Guangdong, la regione cinese maggiormente industrializzata, e centro strategico per il business internazionale. Una metropoli moderna che offre innumerevoli opportunità, tanto da essere già stata scelta da 170 delle “Fortune 500” per sviluppare investimenti nel settore industriale e terziario. n Per info: CIFF website
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IFFS SINGAPORE: LE NUOVE DATE a novità più importante dell’edizione 2014 di IFFS - International Furniture Fair Singapore è senz’altro la data: rispetto alle edizioni precedenti, è stata posticipata di una settimana circa, e si terrà dal 13 al 16 marzo. Spiega Ernie Koh, Presidente: “Grazie alle nuove date, IFFS sottolinea la sua funzione di gateway per l’Asia. Sono sicuro che i buyer provenienti da oltreoceano apprezzeranno il nuovo corso, e gli espositori beneficeranno delle novità che verranno introdotte, tra cui un miglioramento del Vip Buyer Programme, e un app per dispositivi mobili, che sarà lanciata entro la fine del 2013.” L’edizione 2014 vedrà il debutto di “Hospitality 360°” , la rassegna nata da una joint venture tra DMG Events Middle East &
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Asia, focalizzata su materiali e prodotti per contract e hotellerie. La superficie espositiva è stata innalzata a 60 mila mq, di cui il 75% è già stato prenotato, a sette mesi di tempo dall’inizio, e a dispetto del cambio di data, che si sta quindi confermando una scelta vincente. L’edizione 2013 di IFFS/AFS ha registrato oltre 20 mila visitatori, provenienti da 102 Paesi, con vendite in loco per 297 milioni di dollari, e vendite dopo fiera stimate in 3,3 miliardi di dollari; 466 sono stati, in totale, gli espositori. Tra le aziende internazionali che hanno già confermato la loro presenza possiamo citare Koda (Singapore), Archipelago (Singapore) White Feathers (Malesia), Master Sofa (Malesia), Intrading (India), Sharda Exports (India), Kenas Home (Cina), Resource Décor
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(Hong Kong), Ethnicraft (Belgio), Manutti (Belgio), Woven+ (Paesi Bassi), e Le Jardins (Francia). Sono inoltre previste in aumento le presenze da Francia, Italia, Giappone, a sottolineare il crescente interesse per il Sud-Est Asiatico che si sta diffondendo in tutto il mondo. Oltre alla produzione corrente di arredamento, un ampio spazio è dedicato al design, con la partecipazione di giovani talenti provenienti da tutto il mondo, ma anche aziende che investono sul miglioramento del livello di design, provenienti da Paesi circostanti, come Tailandia, Indonesia, Vietnam, Filippine.
Un ampio spazio è dedicato al design anche nell’evento SingaPlural, il circuito di design che vede installazioni ed eventi sparsi per la città di Singapore, nella settimana in cui si tiene la fiera. Appuntamento dunque a Singapore dal 13 al 16 marzo 2014. n Iffs.com.sg
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Agenda e News A cura di Roberta Mutti
PANNELLI MODULARI Hitachi Air Conditioning Europe SAS annuncia il lancio del nuovo sistema Yutaki S80, un nuovo e rivoluzionario sistema ad elevata efficienza energetica in grado di riscaldare o climatizzare la casa producendo anche acqua calda sanitaria, che permette la completa sostituzione della classica caldaia a metano o a gas. Il sistema Yutaki S80 è formato da un’unità esterna e da un modulo interno a doppio ciclo frigorifero che consente, se necessario, di alzare la temperatura dell’acqua fino a 80° per il riscaldamento, anche quando la temperatura esterna è molto bassa (fino a 20° gradi). In inverno la pompa di calore cattura il calore presente nell’aria, aumenta la temperatura del refrigerante e lo trasmette al circuito idronico tramite lo scambiatore di calore dell’unità interna. Il calore arriva così ai radiatori/fan coil e/o ai pannelli radianti. In estate, il sistema Yutaki si può utilizzare anche come sistema di condizionamento tramite fan coil, pannelli radianti o entrambi. Fan coil: consente il raffreddamento dell’acqua fino a 5° - Pannelli radianti: raffreddano l’acqua fino a 17°, e in estate raccolgono il calore interno e lo trasferiscono all’esterno, raffrescando così gli ambienti. Hitachiaircon.com
MCZ, LA STUFA PER PICCOLI SPAZI MCZ propone una linea di stufe progettate per adattarsi a ogni ambiente della casa. Ultra piatte e monolitiche, oppure tonde e compatte, o infine alte appena 80 cm, sono tutte prodotte con stili originali e d'impatto, per riqualificare angoli, corridoi e spazi inutilizzati. Cute e Thema, stufe a pellet, misurano appena 80 cm in altezza, e sono ideali per dare nuova vita a un vecchio camino senza alcun intervento murario. Grazie allo scarico fumi superiore, possono essere facilmente utilizzate per recuperare la canna fumaria esistente, inserendosi semplicemente nel vano dell’antico focolare, anche se di piccole dimensioni. Le stufe a pellet di profondità ridotta (28 cm), sono particolarmente adatte per corridoi o spazi ristretti. Sono particolarmente versatili perché permettono anche di riscaldare più stanze contemporaneamente. Nella versione Comfort Air, l’aria calda viene trasportata attraverso canalizzazioni poco ingombranti (appena 60 mm di diametro) fino a 8 metri di distanza. Nella versione Hydro, disponibile per il modello Flux, un’unica stufa si collega all’impianto idraulico e riscalda l’acqua dei termosifoni di tutta la casa. Infine, i modelli con la forma tonda, sono ideali per gli angoli, grazie anche all’assenza di bocchette di areazione a vista. Mcz.it
61 MAGICBOX BIGFOOT, PER CREARE SPAZIO ANCHE DOVE NON C’È Protek ha brevettato un innovativo controtelaio con contenitore per creare spazio dove non c’è. Bigfoot può alloggiare al suo interno da un lato una dispensa, una scarpiera o un ripostiglio che scompaiono totalmente nella parete quando richiusi e, dall’altro, consentire lo scorrimento di un pannello porta standard. Bigfoot permette di sfruttare, come contenitore, anche la parete che solitamente funge solo da elemento di battuta e chiusura di una porta scorrevole. La combinazione con i controtelai della serie Magic Box – Elektro, Hydra e Domotika permette inoltre di alloggiare contemporaneamente i cablaggi elettrici ed elettronici e gli impianti idro-termo-sanitari (su entrambi i lati dello stesso controtelaio). È disponibile in diversi spessori ed è utilizzabile con porte in legno o vetro. Protek-controtelai.it
KARTELL À LA MODE
TUBÌ TUCANO: PER URBAN BIKERS Tubì è la prima linea di borse, zaini e utility bag, prodotti da Tucano e dedicati a urban biker e ciclisti digitali. Approvata da Bike Ribbon, l’azienda specializzata in accessori per la bicicletta, questa collezione è la nuova sfida di Tucano: entrare nell’universo delle biciclette, soprattutto delle city bike e delle bici elettriche. Quattro i modelli della collezione: Backpack, Messenger, Slim Case e Utility Bag, tutti realizzati con materiali resistenti e morbidi, che si arrotolano facilmente per occupare il minimo spazio grazie alle cuciture orizzontali che ne segmentano la struttura. Ogni borsa è caratterizzata da tasche e comparti multi-tasking, ed è disponibile in una vasta gamma di colori. Tucano.com
Per la Primavera/Estate 2014 Kartell lancia la sua prima borsa, “Grace K”, omaggio all’eleganza di Grace Kelly, progettata in collaborazione con la designer di .normaluisa, Giorgiana Zappieri. L’intramontabile forma a secchiello acquista nuova vita grazie alla trasparenza della plastica, abbinata a scintillanti catene color oro per la tracolla. Grace K sarà disponibile nelle versioni monocromatiche nero, corallo, crema, bronzo e in due varianti bicolore: tortora/pesca e osso/tortora. Accanto a Grace K, nasce SoK, il primo sandalo, che completa la già ampia offerta di calzature con quattro colori, nero, oro, pesca e corallo. Dalla forma essenziale e dal design minimalista, SoK si adatta alle occasioni d’uso più diverse, regalando un tocco colorato, ironico, ma sempre discreto a qualsiasi look. Insieme alle novità per la prossima estate restano ovviamente in collezione i classici di Kartell à la mode, rivisitati con nuove cromie in linea con le più attuali tendenze Kartell.it
62 Awards >
Fiere > MARMOMACC 2013: EDIZIONE DA RECORD
TEAM 7 SI AGGIUDICA IL GREEN GOOD DESIGN AWARD 2013 TEAM 7 si è aggiudicata il prestigioso Green GOOD DESIGN Award 2013 per quattro dei suoi prodotti - il tavolo e la panca Nox e la sedia S1 del designer Jacob Strobel, nonché il sistema living cubus di Sebastian Desch - che hanno ricevuto questo premio internazionale in quanto contributi innovativi ad una gestione sostenibile dell’ambiente. Con questo riconoscimento TEAM 7 sottolinea ancora una volta il proprio approccio sostenibile al progetto. Infatti, tutti i mobili TEAM 7, tra cui anche i prodotti premiati, vengono realizzati in sette diverse essenze di legno, provenienti da silvicoltura sostenibile e trattati con oli naturali. L’assenza di sostanze tossiche nei mobili TEAM 7 fa sì che possano essere completamente riciclati al termine del loro ciclo vita. L’azienda austriaca, inoltre, realizza i propri prodotti in legno naturale sul proprio territorio nazionale, riducendo così i trasporti e abbattendo le emissioni di CO2. Team7.at
Books > INTERWOVEN - KVADRAT TEXTILE AND DESIGN Durante il London Design Festival 2013, Kvadrat ha lanciato Interwoven - Kvadrat Textile and Design, un libro dedicato alla storia dell’azienda, che illustra la simbiosi tra natura, manifattura, architettura, design e arte, che caratterizza il lavoro dell’azienda danese. Interwoven celebra la produzione di Kvadrat, e ne sottolinea i diversi aspetti, in cui si intrecciano la capacità artigianale danese e l’apporto di moltissimi designer internazionali, tra cui Verner Panton, Nanna Ditzel, Tord Boontje, Ronan e Erwan Bouroullec, solo per citarne alcuni. Kvadrat.com
L’edizione 2013 di Marmomacc ha chiuso i battenti con un record storico di presenze: oltre 56 mila visitatori, provenienti da 143 Paesi; le presenze dall’estero hanno registrato un aumento del 6%. Con 1.400 espositori, da quasi 60 nazioni, Marmomacc si conferma leader mondiale del settore marmo lapideo. E ora la rassegna prosegue con Marmomacc in the World, negli Stati Uniti, Brasile, Arabia Saudita, Qatar, Marocco ed Egitto. Nella top ten delle presenze tra gli operatori specializzati, al primo posto la Germania, seguita da India, Spagna, Turchia, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Russia e Brasile. “I risultati di questo 48° Marmomacc – commenta il presidente di Veronafiere Ettore Riello – danno ragione alla formula unica del salone che, alla parte commerciale, lega cultura del prodotto, design, formazione ed innovazione costante. Il tutto nel segno di una sempre maggiore internazionalizzazione di cui Marmomacc e le sue iniziative organizzate all’estero si fanno interpreti, nella promozione dell’eccellenza del settore lapideo made in Italy. L’ulteriore prova del nostro ruolo di hub globale è che, nonostante la congiuntura economica, quasi tre quarti delle nazioni del mondo, 143 su 205, hanno deciso di partecipare ed è da segnalare l’importanza della prima visita ufficiale in Italia per il ministro egiziano per l’Industria e il Commercio, Mounir Fakhry Abdel Nour.” “Durante Marmomacc 2013 – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –
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Calendario > è rimasta centrale la proposta di visitatori qualificati, selezionati dalla rete internazionale di delegati di Veronafiere, che nel corso della manifestazione hanno seguito programmi specifici di incontri b2b con gli espositori. Abbiamo chiuso numerosi accordi internazionali, in primis l’apertura di una nuova collaborazione con l’Egitto che andrà a perfezionarsi con il debutto nel 2014 a Il Cairo di MS Africa e Middle East, abbiamo inaugurato una partnership anche con il settore lapideo della Palestina e poi implementato le operazioni in corso in Brasile con le due più importanti fiere del settore. Continuano poi le nostre attività in Nord America, insieme a Hanley Wood, e sui mercati del Medio oriente. Stiamo inoltre sviluppando iniziative anche nell’Est Europa, soprattutto in Russia. Ovviamente il mercato che sta funzionando è quello estero e su questo dovremo ragionare per il futuro.” Marmomacc.it
MACEF DIVENTA HOMI Con 1.300 espositori, di cui il 18% stranieri, l’edizione di settembre 2013 di Macef ha registrato 82.620 visitatori professionali, in aumento del + 2% rispetto al settembre 2012 - un incremento che rappresenta per il comparto un segnale di fiducia. Analizzando le performance dei visitatori, vediamo che i compratori italiani hanno consolidato la loro presenza nella manifestazione; per quanto riguarda gli stranieri, gli operatori russi, con 554 buyer, costituiscono la presenza quantitativamente più rilevante, ma la performance migliore è quella della Turchia che ha portato 251 buyer, con un aumento percentuale a due cifre rispetto alla passata edizione. Consolidata la presenza di Cina, Giappone e USA, una leggera ripresa dalle Grecia (+5%) a fronte invece di un calo di visitatori provenienti da Francia, Spagna e Germania (- 15%), a conferma di un’incertezza del mercato europeo. I numeri di quest’edizione forniscono un assist più che positivo al lancio del nuovo progetto HOMI - il nuovo grande MACEF che si terrà dal 19 al 22 gennaio 2014. HOMI, la nuova fiera che ruota intorno alla persona, ai suoi stili e ai suoi spazi, capitalizza così i valori e risultati dell’ultima edizione di MACEF per investirli in un originale concept di manifestazione fieristica. “HOMI nasce e crescerà a Milano dove è nato il lifestyle ma ha già nel suo DNA una vocazione internazionale – afferma Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano. “Dopo cinquant’anni abbiamo deciso di dare una nuova identità a Macef: il cambiamento era necessario per rispondere alle esigenze dei consumatori. Il mercato oggi è il mondo e noi non potevamo non cogliere quest’opportunità di crescita. I primi tre mercati che andremo ad affrontare – continua Pazzali – sono Asia, Russia e Stati Uniti”. Dietro ogni innovazione ci sono competenze, passioni e idee di persone capaci di lavorare in team. Questo nuovo grande progetto sarà guidato da: Cristian Preiata, exhibition manager, Alessandro Agrati, art director ed Etienne Cochet, strategic advisor. Macef.it
ISALONI WORLDWIDE MOSCOW 16-19 ottobre Crocus Expo-2 Krasnogorsk (Mosca) RUSSIA Cosmit.it HOST 18-22 ottobre Nuovo Quartiere Fieramilano Rho-Pero ITALIA Host.fieramilano.it HIGH POINT MARKET 19-24 ottobre High Point, North Carolina USA Highpointmarket.org MOACASA 26 ottobre – 3 novembre Nuova Fiera di Roma Via Portuense 1645-1647 Roma ITALIA Moacasa.com INDEX MUMBAI 14-17 novembre MMRDA Exhibition Centre Bandra-Kurla Complex Bandra (East), Mumbai INDIA Indexfairs.com
64 Redazione Mauro Tambelli Direttore responsabile della rivista FederMobili, è stato Presidente di Federmobili fino al 22 luglio 2013. Ha ricoperto vari incarichi presso IBM Italia, tra cui industrial engineering manager, direttore di produzione, direttore della pianificazione strategica. Nel 1984 ha cominciato a occuparsi dell’azienda di famiglia, Arredare srl, di cui oggi è presidente del consiglio di amministrazione. m.tambelli@federmobili.com Laura Molla Laureata in Economia Politica all’Università Bocconi, è direttore di Innova.com e di Federmobili. È stata consulente-partner del Centro Studi Industria Leggera di Milano sino al 1998 e consulente di Iniziativa Srl di Milano sino al 2002. Collabora con Ipsoa Editore e con il magazine Witcasa. l.molla@federmobili.com Roberta Mutti Architetto e giornalista professionista, collabora da anni con le principali testate del settore arredamento e industrial design, in Italia e all’estero. Tramite il suo studio Il Tamburino fornisce servizi editoriali e di comunicazione alle aziende del settore. È caporedattore della rivista FederMobili. rivista@federmobili.com
Autori Chiara Brollo Si è laureata in Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano; collabora con studi di architettura e con numerose riviste di settore. chiara.brollo@fastwebnet.it Franz Rivoira Giornalista pubblicista, inizia la sua carriera come copywriter, poi passa dall’altra parte della coppia creativa quale grafico. Attivo nel campo dell’editoria, marketing e comunicazione, è art director di FederMobili. rivista@federmobili.com
Autori Sara Colautti è socio CSIL e dal 2008 Direttore dell’area Industry and Country Studies. Laureata in Scienze Politiche all’Università di Milano con indirizzo economico-statistico, dal 1998 a CSIL, prima in qualità di responsabile della progettazione e gestione di database, poi come ricercatrice per progetti di analisi di settore caratterizzati dalla presenza di PMI e ricerche sui distretti industriali italiani. Dal 2000 coordina l’equipe che prepara il “Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Italia”. rivista@federmobili.com
Mauro Mamoli Eletto Presidente di Federmobili il 22 luglio 2013, è laureato in architettura al Politecnico di Milano. È Presidente di Gruppo Leader e Vicepresidente di Innova.com. Dal 1997 al 2005 ha collaborato con Nuova Belgo Srl, di cui ha gestito, dal 1998 al 2012, il punto vendita Casa Design. Dal 2006 è socio di Casa Design Srl. innovacom@federmobili.com Sabrina Sciama laureata in architettura, svolge attività editoriale dal 1992; pubblicista dal 1996. Al suo attivo ha collaborazioni con le maggiori testate cartacee e web specializzandosi nel settore della produzione e del design. Ha curato inoltre la redazione di testi per volumi, cataloghi e monografie aziendali. s.sciama@disegnocontrario.it Fabio Turchini Amministratore Unico di Eupragma, consulente di Direzione e Organizzazione con particolare riferimento allo Sviluppo delle Risorse Umane, Presidente della delegazione Friulana dell’AIF e membro del Consiglio Direttivo Nazionale; è consigliere delegato di Innova.com. www.eupragma.com rivista@federmobili.com
FederMobili n. 3/2013 In copertina: immagine da Abitare 100% Project, edizione 2012. Direttore responsabile Mauro Tambelli m.tambelli@federmobili.com Coordinamento FederMarketing Laura Molla l.molla@federmobili.com Direzione Corso Venezia, 49 - 20121 Milano Tel. +39 0276011958 Fax +39 02783032 www.federmobili.com/rivista Abbonamenti Tel. +39 0831 305266 promozione@federmobili.com Amministrazione Eleonora Zaffino Tel. +39 0276011958 Fax +39 02783032 amministrazione@federmobili.com Redazione e impaginazione Il Tamburino corso Vercelli 27 - 20144 Milano Tel. +39 024980998 iltamburino@federmobili.com Caporedattore Roberta Mutti rivista@federmobili.com Art direction Franz Rivoira Hanno collaborato: Sara Colautti, Laura Molla, Mauro Mamoli, Sabrina Sciama, Fabio Turchini Fotolito e stampa: Graphicscalve Vilminore di Scalve (BG) Pubblicità Agenti: Marilena Andreatta andreattam@interfree.it tel. 348 9491911 Paolo Marcantoni paolomarcantoni@gmail.com tel. 333 2167309 Editore Federmobili Federazione Nazionale Commercianti di Mobili Sede legale: piazza Belli 2 - Roma Sede operativa: Corso Venezia, 49 - 20121 Milano Presidente: Mauro Mamoli Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana - R.O.C. n. 17483 Sped. in abb. post. 45% Art. 2 comma 20/b Lg. 662/96 MI. Aut. del tribunale di Milano n. 593 del 04-12-95. L’editore non accetta pubblicità in sede redazionale. Manoscritti e foto anche se non pubblicati non si restituiscono. Prezzo copertina: Euro 5,17 Costo numero arretrato: Euro 7,75 Questo numero è stato stampato nel mese di settembre 2013.
L’IMPORTANZA DI SAPERE È notizia recente che il bonus del 50% fissato dal Governo è stato esteso anche al settore dei mobili. Ma per conoscere nel dettaglio come funziona il decreto governativo, che cosa prevede, i termini e gli importi applicabili non è necessario interpretare la legge: basta rivolgersi a Federmobili. Collegatevi al nuovo sito: www.federmobili.com Dopo esservi registrati, potrete scaricare in modo facile e assolutamente gratuito un pratico Vademecum operativo, e se siete Soci, una Guida completa che affronta nel dettaglio le casistiche, anche le più complesse, e un elenco sempre aggiornato delle FAQ in merito. Inoltre, potrete scoprire notizie, informazioni, agevolazioni e servizi che la Federazione vi offre per svolgere il vostro lavoro in modo più efficiente. Per altre informazioni: www.federmobili.com - tel 02 7600 1403 - fax 02 783 032 email: istituzionale@federmobili.com