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“POSTE ITALIANE SPA – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – D.L.353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1. COMMA 2, NE PD”
10 Lustri .....un GiubiLeo. Giacinta e Francesco di Fatima. Le madonne deLLa basiLica deL santo. donne e uomini per La vita neL soLco di santa teresa di caLcutta. riFLessioni suLLa paroLa di vita di GiuGno. voLontari caritas. concerto di primavera, cantando maGGio.
Anno LXIII -05
Giugno 2017
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SOMMARIO
eco deL santuario deLLe GraZie PERIODICO DI CULTURA E DEVOZIONE MARIANA Anno LXIII - n. 05 Giugno 2017
10 Lustri...un Giubileo (Don Giovanni Battista) III° Giacinta e Francesco di Fatima (Carla Tiengo) III° -------------------------------------------------------------------------------Le Madonne della Basilica del Santo a Padova (Maurizio Pengo) (Susanna Zancanaro ) IV°-V° -------------------------------------------------------------------------------Donne e Uomini per la vita nel solco di Santa Teresa di Calcutta (Luciana Pigazzi) VI° -------------------------------------------------------------------------------Riflessioni sulla Parola di vita di Giugno 2017 (Luisa) VII° ------------------------------------------------------------------------------------------pagine centrali a cura ed. paoline
-------------------------------------------------------------------------------Volontari Caritas (Mara Pinato) VIII° -------------------------------------------------------------------------------Concerto di primavera - Cantando Maggio (Mara Pinato) IX° -------------------------------------------------------------------------------Cronache in Santuario X°
Orario delle celebrazioni in Santuario
S.MESSA:
• • • •
La Madonna delle Grazie del Bellini (1430-1516) - Particolare
Direzione e Amministrazione: SANTUARIO DELLE GRAZIE Piove di Sacco (Padova) C.C.P. 92805332 Telefono 049 5840327
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S. ROSARIO
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direttore capo redattore: don battista crivellaro direttore responsabile don Gino brunello
impaginazione, Grafica e design Federico meneghello
Autorizzazione Trib. PD n. 188 del 7/7/1960
Finito di stampare in piove di sacco il 20.06.2017 2
CONFESSIONI
Giorni festivi 8,00 - 10,00 - 16,00 Festiva al sabato ore 18 (17 inv.) Giorni feriali ore 17 (16 inv.) Al giovedì ore 20.30 Al primo Sabato del mese ore 7,30
• ogni giorno prima delle S. Messe • ogni domenica ore 15.30 prima della S.Messa delle ore 16,00 • durante il mese di Maggio ogni sera alle ore 20.30 eccetto sabato e domenica (in Cappellina) • ogni giorno mezz’ora prima e dopo la S. Messa • al sabato mattina e pomeriggio • alla domenica mezz’ora prima della S. Messa • in altri momenti della giornata richiedendo al Sacerdote
S.Messa in diretta su internet www.madonnadellegraziepiovedisacco.it
tutte le domeniche ore 8,00 - 10,00
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10 Lustri ....un Giubileo ura iale a c L’editor Battista di Don
Perché celebrare 50
anni di sacerdozio? Non è solo un numero tondo: ha un suo significato e una sua storia. Mosè stabilisce che ogni cinquant’anni se ne celebri uno in cui si restituisca la condizione che ogni persona aveva perduta a causa dei suoi debiti, in modo che da quell’anno tutti i figli di Israele fossero considerati con la stessa dignità. Un anno qualificato Santo perché dedicato alla riconciliazione. E’ il GIUBILEO, l’anno della misericordia: l’ha inventato Dio ed è un dovere per noi, è il cuore della Trinità. Dio è Amore ed è fedele a se stesso. 50 anni di sacerdozio : è il nostro GiubiLeo, mio e di don. Franco! per chiedere a Dio di farci gustare il suo E NTA di I C A GI SC O NCE A A R F M FATI
amore originale. 50 anni di sacerdozio: all’insegna di un pareggio con il quale possiamo chiedere di annullare ogni nostro debito con chiunque e condonare ciò che qualcuno ci debba restituire. A che titolo? Alla base di tutto c’è l’amore, un amore che ci vuole tutti uguali, figli dello stesso Padre; un amore misericordioso che guarda con simpatia i Santi e con
Grida e giochi in attesa sui pascoli, sguardi incantati da bagliore improvviso: avvolta da manto radioso dolce si manifesta la presenza di Nostra Signora per rivelare
benevolenza i peccatori. 50 anni di sacerdozio donati a dio nel servizio alla chiesa. 50 anni di corrispondenza ai doni di dio. Il Signore ci rivesta della sua misericordia e attraverso di NOI doni a tutti quel dono che comprende tutti gli altri e che si chiama PACE.
i segreti del Cielo a umili fanciulli, cari agli occhi di Dio. Sfioriscono ancora boccioli le giovani vite graffiate dalla sofferenza, ma gioiose scorrono le piccole dita
don Giovanni battista
su devoto rosario alleggerendo le offese che la fede feriscono, ricevendo sostegno e accoglienza fra le braccia dei Santi.
Carla Tiengo 3
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Il personaggio
LE MADONNE DELLA BASILICA DEL SANTO La basilica-Santuario di
Sant’Antonio di Padova, oltre che essere uno dei più grandi e famosi centri religiosi al mondo, è anche uno scrigno di arte e devozione antoniana. Ma il primo insediamento francescano nella città di Padova era costituito da un piccolo convento e da una chiesetta intitolata a Santa Maria Mater Domini. Antonio volle essere sepolto proprio in quella chiesetta dedicata alla Madonna sulla quale in seguito si elevò la grande basilica antoniana, ma che conserva comunque una grande connotazione mariana. Gli esperti che sono riusciti a contarle, attestano che all’interno della basilica vi sono ben 72 raffigurazioni della Madonna (di cui 35 dedicate esclusivamente a Maria) che arrivano a 99 considerando le altre immagini di Maria disseminate tra i chiostri del convento. Sant’Antonio aveva una vasta cultura teologica e una filiale devozione alla Madonna, testimoniata dai suoi scritti. Quasi tutti i suoi Sermones, che sono delle prediche, ma che possono essere considerati dei trattati di
Madonna del Pilastro 4
L’affresco “Madonna in trono tra i Santi Felice II e Caterina di Alessandria Filippo da Verona, pittore della schiera dei Veneti viaggianti e attivo al S Cinquecento, si trova collocato sopra il banco dove si prenotano le messe contributo di una Associazione Padovana..
dottrina sacra, parlano di Maria o fanno riferimento a Lei. Così anche i devoti di Antonio sentono questo particolare legame con Maria e in Basilica si moltiplicano le testimonianze di affetto alla Madre di Dio, tradotte dagli artisti in pregevolissime opere d’arte. Ci soffermiamo sulle più famose. Entrando in chiesa si viene accolti
subito dal dolce sguardo della Madonna del Pilastro che tiene in braccio un sorridente Bambin Gesù, affrescata da Stefano da Ferrara verso la metà del Trecento, l’immagine mariana più antica e più amata in basilica. I fedeli si sentono rassicurati dallo sguardo di Maria che sembra voler catturare l’attenzione di chiunque posi gli occhi su di lei, da
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qualsiasi angolatura la guardi. Il suo profilo è quello di una donna delle nostre parti, ma il suo
ssandria, è datato 1509 e attribuito a ivo al Santo nei primi anni del e messe, ed è stato restaurato grazie al
atteggiamento è del tipo che gli orientali chiamerebbero Madonna della tenerezza. Ai suoi lati compaiono le figure di San Giovanni Battista e di San Giovanni Evangelista. Sull’altare della chiesetta di Santa Maria Mater Domini, subito oltre l’Arca del Santo, si erge la bellissima statua della Madonna Mora in pietra policroma, scolpita nel 1396 da
Rinaldino di Francia e inserita in un monumentale capitello gotico. Alle sue spalle un antichissimo affresco rappresenta il profeta Isaia e il re Davide. Dopo il recente restauro del 2010 il suo volto, e quello del Bambino che tiene in braccio, hanno perso la patina di fuliggine alla quale molti hanno attribuito l’origine della sua denominazione, e il suo incarnato è tornato roseo e radioso come un tempo. Il suo abito prezioso, riccamente decorato in stile moresco, fa di Lei una Regina, ma la rende anche estremamente popolare per la sua bellezza. Non va dimenticata poi la splendida statua bronzea della Vergine del Donatello (sec. XV) posta sopra l’Altare Maggiore che sembra alzarsi dal trono per offrire ai fedeli il suo Figlio Gesù. Le fanno corona i santi francescani (Francesco, Antonio e Ludovico) e i patroni della città di Padova (Prosdocimo, Giustina e Daniele). Assai ammirato è anche l’affresco della Madonna del Pulpito attribuito a Stefano da Ferrara e posto sul quarto pilastro di destra. Sul terzo pilastro, invece, c’è una dolcissima Madonna col Bambino dipinta dal Guariento, anch’essa recentemente restaurata. E a proposito di restauri, l’ultima opera ripulita e portata all’originario splendore, è la Madonna del Garofano affrescata sopra l’antica porta che immetteva nella sacrestia. Se ne potrebbero citare molte altre, ma ci soffermiamo da ultimo sulla bella statua in legno della Immacolata, usata per le processioni, opera ottocentesca di Rinaldo Rinaldi, allievo di Canova, conservata nella Scoletta del Santo. Anch’essa è un’immagine di Maria molto cara ai devoti del Santo. Insomma chi visita la Basilica del Santo, con le sue “cento madonne”, troverà sant’Antonio e sarà sempre
sotto lo sguardo materno di Maria.
Maurizio Pengo
anch'io sono andata a vedere nella basilica del santo le immagini di maria. Mi sono soffermata sull'affresco restaurato della Madonna con un piccolo garofano rosso in mano ed in grembo il Bambino, circondata poi da altre figure. L'opera è conosciuta sotto diversi nomi, tra i quali preferirei il nome di “Madonna del Fiore” oppure quello di “Madonna della Soglia”. È la rappresentazione, con le tre immagini centrali in relazione tra di loro, di una soglia simbolica: Maria. Questa soglia viene varcata nella piccolezza come il Bambino, e può fare noi simili ad un fiore che si lascia cogliere, si dona per regalare bellezza e gioia. Soglia di ogni persona che nella umanità desidera ritrovare l’alleanza con il suo Creatore, come questo fiore che esprime il canto della sua fioritura come una partitura melodica d’insieme, richiamata dagli strumenti musicali della cornice dell’affresco. Un cammino che spesso faticosamente si può accettare di vivere, per entrare in una dimensione consapevole di fede, fiducia e amore, abbandono attivo alla Vita per amare e lasciarsi amare, persone come vivi elementi di un creato. Dell’opera ho notato in particolare il volto della Madonna, giovane, di una bellezza semplice e naturale nel suo dolce ovale, avvolto da un drappo bianco; essa tiene gentilmente, nella mano destra, il fiore per chi vorrà in esso riconoscersi e così partecipare a quell’incontro, a quel progetto d’Amore e meraviglia.
Susanna Zancanaro
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“Donne e uomini per la vita nel solco di santa Teresa di Calcutta”
La 39 ma Giornata per la Vita
è stata molto sentita e partecipata sia da parte dei volontari, la maggior parte dei quali era stata alla canonizzazione di Santa Teresa, sia dalle comunità dell’intera area della Saccisica. Prima di ogni S. Messa è stato presentato il tema della Giornata e alla porta della chiesa uno di noi offriva le primule invitando a contribuire con l'offerta. Freddo, pioggia e vento non hanno scoraggiato i volontari né le tantissime persone che, come ogni anno, hanno affollato i nostri colorati banchetti. Anche quest’anno, disponibilità e generosità si sono veramente incontrate. Molteplici sono state, quindi, le occasioni per veicolare le finalità e le attività del MpVI. Molto significativo è stato un dono che abbiamo presentato all’altare durante l’offertorio della santa messa delle 9.30 nel duomo di Piove di Sacco: un quadro con un’immagine di santa Teresa di Calcutta, l’ispiratrice del messaggio dei Vescovi che verrà
posto nella nostra sede. Due episodi hanno maggiormente segnato questa nostra Giornata. Il primo è avvenuto nell’atrio del Presidio ospedaliero di Piove di Sacco dove si è fermata al nostro banchetto una signora per esprimere ai volontari un grazie che non era certamente di routine: ha raccontato, infatti, che sua figlia è
Dopo una lunga
preparazione, il 16 Giugno è stato inaugurato il giardino estivo del Santuario. Un gruppo di ragazzi dai 14 ai 16 anni si è dato un gran daffare ed ha steso un programma di attività su sei settimane che da metà giugno a fine 6
nata grazie all’aiuto ricevuto 30 anni fa dai volontari del Cav di Padova. Mentre abbracciava le nostre volontarie, grosse lacrime di riconoscenza scendevano dai suoi occhi e dagli occhi di chi ascoltava. Il secondo è avvenuto in un Centro Commerciale dove una signora si è avvicinata dicendo di conoscere bene le finalità del nostro volontariato e l’aiuto offerto a tante donne in difficoltà, aiuto che però lei non aveva, a suo tempo, accolto. Il profondo dolore veniva rivelato chiaramente dallo sguardo perso nel vuoto mentre grosse lacrime rigavano il suo volto. Lacrime di gioia e lacrime di rimpianto, ancora una volta, hanno irrigato quel solco tracciato da Madre Teresa di Calcutta e consegnato anche a noi per spargere semi di speranza anche quando la terra sembra arida e fredda: a noi che, con mani tese e cuore aperto, cerchiamo di testimoniare che "nessuno è diverso, nessuno è migliore” e che la vita deve essere sempre “benedetta”, perché” per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta”. Luciana pigazzi mpv-cav piove di sacco
luglio ridarà vita alla zona verde sul retro del patronato. Lo spazio è stato riordinato e allestito con un bar, tavolini, gelati e musica. Non mancherà il cinema all'aperto tutti i mercoledì sera alle 21.00. Serate gastronomiche, tornei e altre iniziative le trovate nel programma sul retro di questo numero di Respice Stellam.
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Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi (Gv 20, 21)
Gesù ci manda nel mondo per fare la volontà del Padre! E in questo mese la Parola di Vita ci chiede di vivere pienamente questa missione affidataci. Gesù testimoniava con la sua vita questo desiderio del Padre, e durante la sua missione tutti vedevano i suoi gesti di bontà, di accoglienza, di perdono e di speranza. Ma poi è stato condannato e crocifisso. Ed è dopo la sua risurrezione che apparendo ai suoi discepoli chiedeva loro di continuare sulla strada che ci ha indicato, necessaria per incontrare Dio. Incontrare un Dio che è Trinità, comunità d’amore in se stesso e che vuole accogliere con il suo abbraccio tutte le creature perché Dio è Padre ed ama teneramente ogni persona! “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Dio desidera farsi incontrare da tutti, e ogni persona creata ad immagine di Dio Amore, ha in cuore il desiderio dell’incontro con Lui. Ed è proprio a
noi, a noi così come siamo: fragili, chiusi e diffidenti, che il Signore continua con fiducia a rivolgere lo stesso invito: “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”.
Ogni giorno chiedo a Gesù: cosa voi da me? Sono nel posto giusto per fare quella che è la tua volontà su me? Dove vuoi che io vada? E, nel posto in cui mi stai facendo vivere, sto testimoniando con la mia vita di aver ricevuto quel tuo dono speciale che è lo Spirito Santo? E lo prego di
aiutarmi, di farmi sentire e capire la sua risposta perché da soli non potremo mai farcela. È lo Spirito Santo che ci sostiene per poter amare ogni persona, fosse anche un nemico. “Lo Spirito Santo, che viene donato nel Battesimo [...], essendo spirito di amore e di unità, faceva di tutti i credenti una cosa sola con il Risorto e tra di loro superando tutte le differenze di razza, di cultura e di classe sociale [...]. E’ con il nostro egoismo che si costruiscono le barriere con cui ci isoliamo ed escludiamo chi è diverso da noi. [...] Cercheremo dunque, ascoltando la voce dello Spirito Santo, di crescere in questa comunione [...] superando i germi di divisione che portiamo dentro di noi” (Cf. C. Lubich, Parola di vita/gennaio 1994 – Un cuor solo e un’anima sola, in Città Nuova, XXXVII, [1993/24], pg. 34). Cerchiamo dunque in questo mese, e non solo, di non farci sfuggire le piccole o grandi occasioni di rapporto con gli altri e cioè: accogliamo, ascoltiamo, compatiamo, dialoghiamo, includiamo, prendiamoci cura, perdoniamo, valorizziamo per vivere pienamente l’invito di Gesù a continuare la sua missione e poter essere canali di quella Vita che Lui ci ha donato. Luisa
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ritas a C i r a t n Volo
Il volontariato Caritas è l’espressione
odierna di un lungo cammino che, a partire dal 1971 con il papa Paolo VI si è particolarmente sviluppato nella nostra società a livello parrocchiale, vicariale, diocesano e nazionale. In questo percorso i volontari hanno assunto speciali caratteristiche per scopi di utilità sociale, particolarmente per fini di solidarietà umana e Cristiana I volontari Caritas con l’accoglienza e l’ascolto, mostrano il volto di Fraternità e di Provvidenza della comunità cristiana; operano in modo gratuito, usando il loro tempo, altrimenti destinato ad uso personale, “in aiuto” a persone in condizioni di disagio culturale, economico e sociale. La capacità di donare, per i volontari Caritas, evidenzia la libertà di poter disporre di se stessi e delle proprie risorse per un “bene comune” al quale si ha la possibilità di collaborare tutti! Questa missione, nel nostro vicariato, è frutto della disponibilità e del lavoro di un gruppo di persone che, con la preghiera, la collaborazione e il contributo economico dell’intera comunità cristiana, vivono l’ascolto come servizio, come mezzo per portare agli altri la gioia e la ricchezza che sperimentano nella “comunione”. Il compito che caratterizza i volontari Caritas, è iniziato con un “mandato” ricevuto dopo aver seguito un corso di formazione, per approcciarsi in modo corretto davanti alla persona in difficoltà ed ogni anno i volontari Caritas, hanno la possibilità di partecipare ad aggiornamenti di formazione a livello diocesano, per poter fortificare questo ruolo e mettere il proprio servizio a Piccoli Passi Possibili, ingegno e creatività. La relazione di ascolto richiede lo sforzo di mettere in luce e di considerare ciò che è veramente essenziale (avvenimenti significativi della vita, rapporti, cause, occasioni mancate, delusioni, aspettative e speranze) vedendo le caratteristiche della persona che si ha davanti. I volontari Caritas colgono sempre più la necessità di creare attorno alle
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Volontari Caritas allo smistamento dei generi alimentari. persone aiutate contesti di accoglienza, valorizzazione e inserimento sociale e lavorativo, in uno Spirito di Fraternità. Tuttavia è importante, che il servizio dei volontari, non alimenti situazioni di dipendenza, in modo da mettere i “poveri” nella necessità continua di aiuto; per queste persone e famiglie in difficoltà, si devono creare situazioni di reinserimento sociale in modo che possano camminare con le loro gambe. Questo può avvenire, soprattutto interagendo con altre reti solidali già operanti nel territorio, Istituzioni, Comune, Uffici di Collocamento al Lavoro, Servizi Sociali, Servizi Sanitari, Servizi Assistenziali, Scuole e Buoni Samaritani. Proprio per la vicinanza e condivisione con queste situazioni di disagio sociale, i volontari Caritas acquisiscono una maggiore sensibilità alle contraddizioni ed alle ingiustizie della nostra società,
a carico di persone deboli, emarginate, con poche opportunità di far valere i loro diritti. (“gli invisibili cinquantenni italiani”, palesemente provati, senza lavoro, senza sussidi, che vivono in roulotte, in macchina o case diroccate, talvolta senza luce e acqua, interrotta, perché non sono riusciti a pagare la bolletta.)
In questa condizione i volontari Caritas, mediante queste righe, si sentono responsabili ad assumere una funzione di conoscenza e di coscienza critica, nei confronti della società, per dare voce a chi non ha voce, si auspica, in collaborazione costruttiva con i servizi delle istituzioni pubbliche e private del territorio, perché possano coltivare e sostenere in termini di sussidiarietà la qualità di vita dei più deboli. Gruppo caritas mdG
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Cantando Maggio
passione per la musica di questi cori ha allargato il campo, riuscendo a conciliare sia il ruolo di animatori nelle funzione liturgiche delle proprie parrocchie, che quelle iamo giunti al quindicesimo artistico-musicale a dimostrazione appuntamento di “Cantando del loro grande impegno. Maggio”: Questo appuntamento è Quest’anno l’edizione si è una festa della musica svolta in due serate; sabato sacra popolare e 20 e domenica 28 maggio. dell’amicizia che emoziona La Corale Parrocchiale di e commuove i tanti fedeli Fossò, quella di Arzergrande, presenti. Gioiosi che il Coro del Santuario questa manifestazione sia Madonna delle Grazie, Coro diventata ormai una tappa Giovani di Brusadure, Coro consolidata nel nostro Voci Unite di CasalserugoSantuario e che si S.Giuseppe-Campolongo arricchisce, anno dopo Maggiore, si sono ritrovati Don Franco alla consegna dei premi anno, di nuovi cori . Queste per rendere omaggio alla alle corali serate non sono mai uno Madonna con la musica spettacolo, ma una sacra. Oggi viviamo una riscoperta che i meno giovani, perché cantare preghiera affidata al canto, rivolto della bellezza e dell’armonia del vuol dire capire che ognuno ha il suo alla Madonna delle Grazie per canto corale e tanti sono i nuovi ruolo, vuol dire mettersi al servizio ringraziarLa del mese di maggio gruppi corali che nascono, a degli altri per creare armonia. La vissuto, a Lei dedicato, dimostrazione della loro importanza per la società civile come momento di aggregazione sociale e culturale. Si prova un piacere immenso cantare in un coro, sia per i giovani
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Concerto di primavera
In Santuario il 27 Maggio si è svolto
il “Concerto di Primavera”, voluto e sostenuto dalle amministrazioni pubbliche: Regione del Veneto, Provincia di Padova, Comune di Piove di Sacco, Assessorato alla cultura e numerosi sponsor. Hanno partecipato : il Coro Polifonico di Piove di Sacco, diretto dal M° Raffaele Biasin, il Coro Grande del Concertus Musicus Patavinus, Università di Padova, diretto dal M° Antonio Bortolami, l’Ensamble Strumentale G. Zamborlin, di Terrassa Padovana, diretto dal M° Raffaele Biasin. I brani musicali eseguiti dai cori, dapprima
singolarmente e poi uniti insieme, sono stati densi di cultura, arte e anche di preghiera, arricchiti da
entusiasmanti performance con grande partecipazione dei coristi e degli strumenti musicali, coinvolgendo il numeroso pubblico, che ha potuto ascoltare una musica di elevata spiritualità.
Coro Grande del Concertus Musicus Patavinus
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Cronache in Santuario Pranzo in famiglia nel Chiostro del Santuario
Domenica 14 Maggio, chiostro del
Santuario, Pranzo in Famiglia. Quali sono gli ingredienti giusti per instaurare una tradizione che duri nel tempo ? Una di quelle di cui si possa dire “dacché io sono qua, c’è sempre stata”? Iinnanzinzitutto direi “l’anno di fondazione”. Ogni tradizione infatti, mostra sempre con orgoglio l’anno della propria fondazione, l’anno da cui tutto ebbe inizio. Era dunque il 2014 quando in seguito all’ultima edizione dell’arcinoto “Pranzo sul Viale” è subentrato il più dimesso “Pranzo
Affidati a Maria
in Famiglia”. Dal sontuoso Viale delle Grazie (ahimè fin troppo esposto all’incertezza del meteo) al più protetto (sebbene mai del tutto) chiostro del
Santuario. Dalle migliaia di persone (degli anni migliori) sul Viale, alle poche centinaia (per la verità, quasi 400
quest’anno) che gli spazi tra il cortile ed il patronato possono oggi contenere. Eppure il “Pranzo in Famiglia”, giunto alla sua quarta edizione, già mostra la promettente stoffa del “centenario”. Quale è il suo segreto ? La risposta è in tre parole: Comunità, Comunità e Comunità ! Non è uno scherzo, quanto piuttosto la più autentica verità: è proprio una “fresca aria di Comunità” quella che si respira al “Pranzo in Famiglia”. Una giornata “unica”, fatta di lavoro, sorrisi, abbracci e preghiera. Si, anche di preghiera: la preghiera del cuore. Perché i volti sorridenti che vedete nelle foto di questo articolo sono una autentica “Lode al Signore”: la garanzia più certa che questa tradizione continuerà. massimo
matrimonio perché ci sei sempre stata vicina, sia nei momenti felici quando abbiamo ricevuto la gioia della nascita dei nostri tre figli Aurora, Paola e Ritae nei momenti meno felici. Continua ad amarci, vegliare e proteggere la nostra famiglia. marco e serena.
Sarto serena Borella marco ,
12 Maggio 2007 – 12 Maggio 2017 Vogliamo ringraziarti o Madonna delle Grazie per questi dieci anni di
Affidiamo alla
madonna delle Grazie Beatrice e Gabriele Masiero affinché sotto il suo sguardo premuroso possano crescere sani e santi.
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Affidiamo a maria in modo
particolare Giuseppe Grasso e Chiara D'Anna
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“CHI CREDE IN ME,ANCHE SE MORTO, VIVRÀ”. GV. 11, 25
Carlo Quaggiato
27.06.1936
09.04.2017
Lino Chinello
07.07.1926
19.08.1988
Urbano Picin
25.09.1938
30.03.2017
Fernanda Masiero
Ved.Quaggia 15.04.2017 02.06.1928
Giovanni Miotto
13.09.1928
30.01.2013
Ved.Chinello
Uliana Milena Stivanello
Luigia Grasso
Antonio Burato
Mafalda Fortin Norina 02.12.1929
01.10.2012
Ved.Bellesso
1928 - 2017
Ved.Miotto
di anni 85
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L’interno del Santuario
L’altare dedicato a Maria L’entrata dal Chiostro
Vista Esterna del Santuario
La Chiesa prima degli anni 50
Il 16 Giugno è stato inaugurato il giardino estivo del Santuario.
Il Chiostro interno
Vista esterna del Santuario negli anni 60