Itinerari di passaggio: Campobasso-Isernia

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Molise

Itinerario regionale

Campobasso → Isernia 4 fermate / 59 km di gusto

A cura di


BUON VIAGGIO DI GUSTO! Pastorizia e allevamento sono le attività che hanno segnato a lungo la storia economica del Molise, caratterizzandone ancora oggi le più diffuse tradizioni gastronomiche legate alla produzione casearia, ai magnifici salumi, alle carni ovine e suine ma anche – per passare alle colture e ai derivati – alle paste di grano duro e all’olio extravergine di oliva.

Quattro le Doc regionali: Biferno, Pentro di Isernia, Tintilia, Molise Il nostro itinerario vi fornirà una panoramica significativa della gastronomia regionale, con la sua cucina robusta e ricca, attraverso alcune soste particolarmente raccomandate.


Itinerario trenogastronomico Se non avete fretta, approfittate di un viaggio slow dove a contare non sono i chilometri percorsi, tanti o pochi, ma le fermate. Ogni sosta sarà l’occasione per scoprire un territorio e assaggiare un piatto o un prodotto della sua cucina. In tasca avete un elenco di indirizzi e alcune curiosità . Lasciatevi stuzzicare.

slowfoodeditore.it


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Campobasso

da Campobasso...


02 Vinchiaturo


03 Bojano


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Isernia

...a Isernia!


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Campobasso

LA GROTTA DA CONCETTA 500 m dalla stazione Via Larino, 7 0874 311378 Frequentata da una clientela di lavoro, da habitué come da turisti di passaggio, la trattoria nata oltre sessant’anni fa ha visto Lucia e Fabio raccogliere, qualche tempo fa, le redini del locale da mamma Concetta. La cucina resta fedele interprete della gastronomia locale, con alcune proposte disponibili tutto l’anno (pallotte cacio e uova, fegato di maiale con alloro, scamorza con le pere) e altre come i carciofi ripieni in stagione. Da non perdere pizza e minestra, ovvero zuppa di fagioli con bietola e pancotto.

EREDI PALAZZO 600 m dalla stazione Via Michelangelo Ziccardi, 6 0874 411212 Storico panificio dove acquistare pane a lievitazione naturale e dolci da forno come i cantuccini con uva passa e mandorle. Prodotto di punta è anche la pizza al taglio. Da provare le tipologie classiche come la margherita, quelle bianche con patate o cipolla, e la versione locale con ventricina.

MISERIA E NOBILTÀ 600 m dalla stazione Via Sant’Antonio Abate, 16 0874 94268 L’ambiente, sobrio e confortevole, conserva il carattere di inizio Novecento. All’offerta di buone pizze ottenute con farine macinate a pietra, si affiancano piatti innovativi che attingono alle preziose risorse territoriali (come funghi e tartufi), accompagnati da vini adeguati. Prezzi corretti per le pizze come per menù basici, nonché per degustazioni più ampie e – ovviamente – più costose.

BRISOTTI 750 m dalla stazione Corso Vittorio Emanuele II, 45 0874 91047 La cura per i caffè resta la prerogativa indiscussa di questo indirizzo, consigliabile anche come pasticceria e gelateria, con una ventina di gusti e una fattura prettamente artigianale. Brioche, cornetti, sfogliatelle, aragoste con crema chantilly alcuni dei dolci più richiesti, affiancati da proposte salate che vanno dalle bruschette ai tramezzini.


I PECCATI DI BACCO 850 m dalla stazione Via Roma, 92 339 4050020 In centro storico, nei paraggi della piazza principale, questo indirizzo è fruibile anche solo per assaggiare un calice selezionato da Stefano che, in precedenza, ha gestito un’enoteca. Il contributo di sua madre Marisa in cucina garantisce una bella impronta locale con classici della gastronomia popolare quali la salsiccia di fegato con uova e caciocavallo, i troccoli con asparagi, pancetta e pecorino, il baccalà, il rolle di coniglio.

PIZZICHERIA DI CHIRO 850 m dalla stazione Via Roma, 33 0874 411092 Nicola Di Chiro concilia la spesa quotidiana con la ricerca di prodotti gastronomici meno facilmente reperibili, riuscendo a offrire selezioni costantemente aggiornate di formaggi e salumi dell’Alto Molise, vini e distillati di pregio. Qui trovate la tipica pampanella, ottenuta dalla concia di carne suina con spezie varie.

ACINIELLO 1 km dalla stazione Via Torino, 4 0874 94001-328 5585484 Nel centro del capoluogo molisano il raccolto locale offre una credibile vetrina della cucina locale e regionale, basata su ingredienti freschi che valorizzano sempre verdure e legumi di stagione, paste di acqua e farina, carni da allevamenti territoriali. Pizza e minestra, pallotte cacio e uova, troccoli cacio pepe e guanciale, zuppa di fagioli e spigatelli o di ceci e baccalà, e ancora baccalà arraganato con pangrattato, uvetta e pinoli. Carrellata ampia e curata dell’enologia regionale.


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Bojano

CASA PRIOLO 500 m dalla stazione Corso Amatuzio, 30 0874 781296 Panetteria storica – dal 1900, come recita l’insegna – dove si possono trovare prodotti artigianali preparati con materie prime di grande qualità. Quotidianamente sono sfornati diversi tipi di pani e pizze ma è anche possibile assaggiare l’ottima pasticceria fresca e secca, torte e dolci tipici delle festività.

CASEIFICIO BIFERNO 950 m dalla stazione Via San Bartolomeo, 31 0874 773353 La stima acquisita in sessant’anni di attività dal caseificio di Franco Pulsone si basa sulla scelta quotidiana del miglior latte fresco proveniente dai pascoli del Matese e sulle tecniche artigianali padroneggiate perfettamente. Oltre il fior di latte bojanese si raccomandano le scamorze appassite, i caciocavalli di diverse stagionature, le trecce, il pecorino, il burro, le ricotte.

DA FILOMENA 2,3 km dalla stazione Località Limpilli, 199 0874 773078 Lungo una strada di campagna trovate questa tradizionale trattoria che, nel contesto, ricorda una stazione di posta. Le poche ma collaudate e onestissime proposte attingono alla produzione casearia locale oltre che agli allevamenti di trote che si incontrano lungo la strada. Cavatelli al ragù, tacconelle e fagioli, agnello alla brace alcuni dei piatti sempre disponibili, accompagnati da un rispettabile vino locale.

Le pane n'arvè senza lievite (Il pane non cresce senza lievito)


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Isernia

DI RIENZO 260 m dalla stazione Via XXIV Maggio, 72 0865 451164 La notorietà di questo locale, ben giustificata dalla qualità costante della produzione dolciaria da asporto ma anche dalle proposte salate da consumare in loco, è supportata dalla piacevolezza della caffetteria, fruibile anche per fermarsi a gustare alcuni piatti tradizionali di giornata. Tra questi, pappardelle al cinghiale, tagliatelle al sugo di anguilla, rustici con ricotta e salame, carni alla griglia. Da non trascurare i gelati e, naturalmente, paste e brioche per la prima colazione.

PALLOTTA LA BOTTEGA DEL FORMAGGIO 500 m dalla stazione Piazza D'Uva, 5 0865 415210 Nel punto vendita trovate gli ottimi formaggi prodotti dal caseificio con sede a Capracotta, dove i fratelli Pallotta gestiscono l'allevamento e confezionano formaggi solo a latte crudo. Da non perdere la ricotta e il mitico caciocavallo macchione, morbidissimo e piccante.

Pane raffermo, pancetta, verdure stufate e fagioli cuociono insieme nella tiella di terracotta. Dopo qualche minuto il pancotto è pronto EXISTO OSTERIA MOLISANA 1 km dalla stazione Corso Marcelli, 317 0865 299379 Una bella osteria dove Carlo e Luigia propongono la cucina tradizionale partendo da materie prime regionali, scelte attentamente. Si può pranzare o cenare scegliendo da un bel menù che comprende salumi e formaggi, tortino di baccalà, lasagna preparata espressa, pancia di maiale con patate per finire con i dolci, belli e buoni. In stagione si trovano funghi e tartufi e quotidianamente sono proposti piatti di pesce. Servizio cortese e professionale, bella scelta di vini.


ANTENUCCI 1,1 km dalla stazione Vico Alferio, 13 0865 3641 La sapiente lavorazione con laminatoi e la lenta essiccazione a bassa temperatura producono paste di sola semola di grano duro (tra le quali la semola biologica della varietà senatore Cappelli), con o senza uova fresche, e diverse paste speciali lavorate con ingredienti locali: dalla canapa ai funghi, dai tartufi al peperoncino piccante al farro. Consigliabili anche le paste ripiene.

‘U pesce féjute: il pesce è fuggito. Era l’espressione popolare che indicava che in tavola c’erano piatti con ingredienti poveri OSTERIA O’ PIZZAIUOLO 1,2 km dalla stazione Corso Marcelli, 214 0865 412776 Lievito madre e lenta maturazione garantiscono ottime pizze cotte in forno a legna, farcite con ingredienti sempre freschi e locali, dal fiordilatte alla ricotta e al salame piccante. Ma la pizza è solo un motivo tra i tanti che segnano l’offerta di questo bel locale articolato in varie sale con volte in pietra e un piacevole dehors: apprezzabili anche la cucina molisana (con tartufi e funghi in stagione) e la fornita cantina. Dal martedì al venerdì le pizze sono disponibili anche a mezzogiorno.


Lo sapevi che... La signora di Conca Casale È un insaccato di carne suina di tradizione davvero plurisecolare nel paese omonimo in provincia di Isernia. Di grandi dimensioni (dagli 800 grammi ai 5 chili), veniva raramente consumato dai produttori, che ne facevano dono ai “signori” del paese. L’impasto è composto dalle parti migliori del suino: coscia, controfiletto, lombo, spalla, lardo di pancetta, dorso. La forma del salume ricorda un alveare, perché è insaccato nel budello cieco, detto localmente zia. Il salume è tutelato da un Presidio Slow Food.

56esimo anniversario Il Molise fu riconosciuto regione autonoma nel 1963 in seguito al distaccamento dall’antico Abruzzo e Molise, diventando così la ventesima, e più giovane, regione italiana. Inizialmente ebbe Campobasso quale unica provincia, alla quale si aggiunse poi Isernia, tuttora i centri maggiori ai quali si affiancano Termoli, Venafro, Boiano, Larino, Vinchiaturo. Come altre regioni del Centrosud il Molise ha conosciuto il fenomeno dell’emigrazione e lo spopolamento delle campagne.

Agnello sotto la coppa Ricetta semplice ma dal gusto imparagonabile: una volta tagliato a pezzi, l’agnello veniva tradizionalmente cotto sulla lastra del focolare, sotto una coppa di ferro cosparsa di brace. Diffusa in Molise, ma anche in Abruzzo, la preparazione viene ancora eseguita, anche nella variante che utilizza una cupola di terracotta detta coppa o coppo. Altrettanto imperdibili le pallotte del pastore, polpette di ricotta e pecorino in salsa di pomodoro.

Stagioni e rituali Tra le festività che caratterizzavano il calendario agrario la principale, che resta tuttora centrale nei mesi invernali, era quella legata alla macellazione del maiale, seguita da un banchetto a base di testa bollita o di soffritto di fegato, guanciale e polmone. Tutt’altro che trascurate, nell’occasione, le budella dell’animale, che venivano utilizzate per la preparazione delle salsicce e di un insaccato di trippa chiamato nnoglie.


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Certi cibi regionali possono viaggiare, altri sono refrattari ad ogni spostamento. Bisogna andare da loro, piuttosto che attirarli a sé. JEAN-FRANÇOIS REVEL, scrittore — 3000 anni a tavola


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